L'Alpone numero 2 2011

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In occasione del centocinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia, l’Istituto Comprensivo di San Giovanni Ilarione, l’Amministrazione comunale e le varie Associazioni d’arma e di volontariato, sabato 16 aprile scorso hanno voluto fe- steggiare con una significativa cerimonia questo importante compleanno. La cerimonia ha avuto inizio alle ore 10 alle scuole medie “Mario Marcaz- zan”, dove i ragazzi divisi in tre blocchi contraddistinti dai colori delle maglie – verde, bianco e rosso – ed accompagna- l’alpone l’al pone Autorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 26 - N. 2 - Giugno 2011 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane Anno 26 - N. 2 Giugno 2011 Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR) Dopo gli impegni di inizio stagio- ne, tutte le associazioni si stanno preparando per un’altra estate che, come sempre, sarà piena di iniziative e manifestazioni. L’auspicio più sincero è che le tante persone che si danno da fare trovino collaborazione e buona accoglienza: il mio invito stavolta è rivolto alla gente comune e ai tanti visitatori che potranno gode- re, magari anche solo per una serata o per una festa particolare, del lavoro del tutto gratuito che gli abitanti di quel paese o anche di una semplice contrada mettono a disposizione. Il modo migliore per ringraziare queste persone è quello di parteci- pare, di frequentare le manifesta- zioni e le feste, e magari di inco- raggiare soprattutto i giovani a continuare. Talvolta una pacca di simpatia sulla spalla vale più di tante parole o discorsi ufficiali. Buona estate, quindi, con i tanti motivi di incontro e di ritrovo che i nostri paesi, e le Pro Loco in par- ticolare, offrono! FRANCO CAVAZZOLA NON GETTARE IL TUO BAMBINO: TELEFONA !! Sede S.O.S. di San Giovanni: Piazza Martiri, 1 Saluto del Presidente www.ilarione.it Buon compleanno Italia Continua a pag. 2 FESTA PROVINCIALE DEI FANTI PER NON DIMENTICARLE ti dai componenti delle varie associazio- ni d’arma, sono partiti alla volta delle scuole elementari dove al corteo si sono uniti i bambini delle elementari ed assie- me hanno raggiunto la piazza della chie- sa e si sono disposti all’interno della grande Italia disegnata sulla piazza. Dopo il saluto del sindaco Dal Cero, è seguito l’alza bandiera con il canto dell’Inno Nazionale. Hanno fatto segui- to i discorsi del dirigente scolastico prof. Ugo Carnevali, del sindaco Dal Cero, del prof. Delio Vicentini ed il saluto del maestro Sergio Torsani, origi- nario di Sant’Arcangelo di Romagna ed ora residente a Cinisello Balsamo, che proprio 50 anni fa, insegnava a Belloca. Alla fine, il suggestivo lancio dei palloncini tricolori che ogni ragazzo portava con sé: una nuvola tricolore che si è innalzata nel cielo. Al termine della cerimonia i ragazzi sono tornati alle loro scuole, ad esclu- sione di quelli di terza media che hanno Addio alle Suore Continua nell’inserto speciale E alla fine il triste momento è arrivato anche per la nostra comunità di San Giovanni Ilarione. Era ormai qualche anno che sapevamo della chiusura per mancanza di vocazioni rispetto ai posti disponibili delle varie case delle nostre carissime suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù sparse per il nord d’Italia. La speranza era ovviamente che qualche “miracolo” consentisse di evitare tale destino anche alla nostra Gomunità. E invece ... La sensazione che provo, e che probabilmente provano la maggior parte degli abitanti di San Giovanni è simile a quella che credo provi un neonato quando si sente staccare il cordone ombelicale che lo tiene unito alla mamma: ti senti solo tutto di un tratto ed un po’ impaurito per dover affron- tare senza di lei l’immediato futuro. 36ª SAGRA A CATTIGNANO • 9-10 LUGLIO 2011 Sabato 9 Luglio ore 19.00 Apertura chioschi ore 21.00 DISCO MUSIC Domenica 10 Luglio ore 10.00 ARRIVO DELL’ELICOTTERO e possibilità di giri turistici ore 10.30 Santa Messa cantata dalla Corale di S. Giovanni Ilarione ore 11.30 1° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alpone ore 12.00 Possibilità di pranzare tutti in compagnia ore 15.00 Gara su pista dei BOLIDI radio comandati ore 18.00 2° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alpone ore 20.00 Serata danzante con l’orchestra CORI SAX ore 23.00 GRANDIOSO SPETT ACOLO PIROTECNICO PER TUTTA LA MANIFESTAZIOEN FUNZIONERANNO STAND ENOGASTRONOMICI, GONFIABILI, PESCA DI BENEFICENZA Tre date simboliche campeggiavano dispiegate dal campanile per ricordare alla gente avvenimenti importantissimi per la storia del paese e dell’intera nazione il 16 e 17 aprile 2011:150 del- l’Unità d’Italia, 35 anni della festa della Pace, in concomitanza con la festa pro- vinciale della fanteria, che quest’anno ha voluto si celebrasse a San Giovanni llarione, in occasione dei 25 anni della Continua a pag. 3 Per le vostre offerte dall’astero: coor dinate bancarie Poste Italiane Codice IBAN: IT23 T076 0111 7000 0001 5684 376 Codice BIC/SWIFT: BPPIITRRXXX Mostra provinciale delle Ciliegie 33ª SAGRA DI SAN GIOVANNI BATTISTA 2011 Venerdì 24 Giugno 2011 Serata con DJ YANO la musica. Afro sotto le stelle Specialità della serata: PIZZA AL FORNO Sabato 25 Giugno 2011 Grande serata musicale Discoteca con gruppi Domenica 26 Giugno 2011 ore 10.00 Santa Messa per il patrono della Parrocchia ore 12.00-14,00 Consegna dei plotò per la Mostra delle Ciliegie ore 18.00 Banda “G. VERDI” di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Il. ore 19.30 PREMIAZIONE MOSTRA DELLE CILIEGIE ore 21.00 Serata Orchestra Liscio con latino americano e animazione con Gli Zeta ore 23.00 Spettacolare manifestazione pirotecnica! La cerimonia dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, in Piazza.

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L'Alpone numero 2 2011

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In occasione del centocinquantesimoanniversario dell’unità d’Italia, l’IstitutoComprensivo di San Giovanni Ilarione,l’Amministrazione comunale e le varieAssociazioni d’arma e di volontariato,sabato 16 aprile scorso hanno voluto fe-steggiare con una significativa cerimoniaquesto importante compleanno.

La cerimonia ha avuto inizio alle ore10 alle scuole medie “Mario Marcaz-zan”, dove i ragazzi divisi in tre blocchicontraddistinti dai colori delle maglie –verde, bianco e rosso – ed accompagna-

l’alponel’alponeAutorizz. del Tribunale di Verona del 3 luglio 1986 - R.S. 705 - Sped. in abbonamento Post. - 45% art. 2 comma 20/b legge 662/96 - Filiale di Verona da Verona C.M.P. - 50% - Trimestrale di informazione e cultura - Anno 26 - N. 2 - Giugno 2011 - Recapito a cura dell’Ente Poste Italiane

Anno 26 - N. 2Giugno 2011Pro Loco • San Giovanni Ilarione (VR)

Dopo gli impegni di inizio stagio-ne, tutte le associazioni si stannopreparando per un’altra estateche, come sempre, sarà piena diiniziative e manifestazioni. L’auspicio più sincero è che letante persone che si danno da faretrovino collaborazione e buonaaccoglienza: il mio invito stavoltaè rivolto alla gente comune e aitanti visitatori che potranno gode-re, magari anche solo per unaserata o per una festa particolare,del lavoro del tutto gratuito chegli abitanti di quel paese o anchedi una semplice contrada mettonoa disposizione. Il modo migliore per ringraziarequeste persone è quello di parteci-pare, di frequentare le manifesta-zioni e le feste, e magari di inco-raggiare soprattutto i giovani acontinuare. Talvolta una pacca disimpatia sulla spalla vale più ditante parole o discorsi ufficiali.Buona estate, quindi, con i tantimotivi di incontro e di ritrovo chei nostri paesi, e le Pro Loco in par-ticolare, offrono!

FRANCO CAVAZZOLA

NON GETTARE IL TUO BAMBINO:

TELEFONA !!

Sede S.O.S. di San Giovanni: Piazza Martiri, 1

Saluto del Presidente

www.ilarione.it

Buon compleanno Italia

Continua a pag. 2

FESTA PROVINCIALEDEI FANTI

PER NON DIMENTICARLE

ti dai componenti delle varie associazio-ni d’arma, sono partiti alla volta dellescuole elementari dove al corteo si sonouniti i bambini delle elementari ed assie-me hanno raggiunto la piazza della chie-sa e si sono disposti all’interno dellagrande Italia disegnata sulla piazza.

Dopo il saluto del sindaco Dal Cero,è seguito l’alza bandiera con il cantodell’Inno Nazionale. Hanno fatto segui-to i discorsi del dirigente scolasticoprof. Ugo Carnevali, del sindaco DalCero, del prof. Delio Vicentini ed il

saluto del maestro Sergio Torsani, origi-nario di Sant’Arcangelo di Romagna edora residente a Cinisello Balsamo, cheproprio 50 anni fa, insegnava a Belloca.

Alla fine, il suggestivo lancio deipalloncini tricolori che ogni ragazzo

portava con sé: una nuvola tricolore chesi è innalzata nel cielo.

Al termine della cerimonia i ragazzisono tornati alle loro scuole, ad esclu-sione di quelli di terza media che hanno

Addio alle Suore

Continua nell’inserto speciale

E alla fine il triste momento è arrivato anche per la nostra comunità di SanGiovanni Ilarione. Era ormai qualche anno che sapevamo della chiusura permancanza di vocazioni rispetto ai posti disponibili delle varie case delle nostrecarissime suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù sparse per il nord d’Italia.La speranza era ovviamente che qualche “miracolo” consentisse di evitaretale destino anche alla nostra Gomunità. E invece ...

La sensazione che provo, e che probabilmente provano la maggior partedegli abitanti di San Giovanni è simile a quella che credo provi un neonatoquando si sente staccare il cordone ombelicale che lo tiene unito allamamma: ti senti solo tutto di un tratto ed un po’ impaurito per dover affron-tare senza di lei l’immediato futuro.

36ª SAGRA A CATTIGNANO • 9-10 LUGLIO 2011Sabato 9 Luglio

ore 19.00 Apertura chioschiore 21.00 DDIISSCCOO MMUUSSIICC

Domenica 10 Luglio

ore 10.00 AARRRRIIVVOO DDEELLLL’’EELLIICCOOTTTTEERROO e possibilità di giri turisticiore 10.30 Santa Messa cantata dalla Corale di S. Giovanni Ilarioneore 11.30 1° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alponeore 12.00 Possibilità di pranzare tutti in compagniaore 15.00 Gara su pista dei BOLIDI radio comandatiore 18.00 2° Lancio paracadutisti sez. Val d’Alponeore 20.00 Serata danzante con l’orchestra CORI SAXore 23.00 GRANDIOSO SPETTACOLO PIROTECNICO

PER TUTTA LA MANIFESTAZIOEN FUNZIONERANNO STAND ENOGASTRONOMICI, GONFIABILI, PESCA DI BENEFICENZA

Tre date simboliche campeggiavanodispiegate dal campanile per ricordarealla gente avvenimenti importantissimiper la storia del paese e dell’interanazione il 16 e 17 aprile 2011:150 del-l’Unità d’Italia, 35 anni della festa della

Pace, in concomitanza con la festa pro-vinciale della fanteria, che quest’annoha voluto si celebrasse a San Giovannillarione, in occasione dei 25 anni della

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Per le vostre offerte dall’astero:coordinate bancarie

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T076 0111 7000 00015684 376

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Mostra provinciale delle Ciliegie

33ª SAGRA DI SAN GIOVANNIBATTISTA 2011

Venerdì 24 Giugno 2011

Serata con DJ YANO la musica. Afro sotto le stelleSpecialità della serata: PIZZA AL FORNO

Sabato 25 Giugno 2011

Grande serata musicale Discoteca con gruppi

Domenica 26 Giugno 2011

ore 10.00 Santa Messa per il patrono della Parrocchiaore 12.00-14,00 CCoonnsseeggnnaa ddeeii pplloottòò per la Mostra delle Ciliegieore 18.00 Banda “G. VERDI” di Montecchia di Crosara e S. Giovanni Il.ore 19.30 PPRREEMMIIAAZZIIOONNEE MMOOSSTTRRAA DDEELLLLEE CCIILLIIEEGGIIEEore 21.00 Serata Orchestra Liscio con latino americano e animazione

con Gli Zetaore 23.00 SSppeettttaaccoollaarree mmaanniiffeessttaazziioonnee ppiirrootteeccnniiccaa!!

La cerimonia dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, in Piazza.

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Buon compleanno Italia ... dal Dirigente Scolastico

ne.• A me è piaciuta tutta la festa ma soprat-

tutto quando i palloncini, in cielo stava-no per formare la sagoma dell’ Italia.

• È stato bello stare tutti insieme, far festae lanciare i palloncini.

• Non vedevo l’ora di lanciare il mio pal-loncino con questo messaggio: “È bellostare insieme!” spero che arrivi a qual-che bambino.

• La parte più bella è stata quando hovisto i due militari che indossavano ledivise di una volta.

• Il discorso del Sindaco mi ha fatto riflet-tere: “Bisogna essere uniti e volersibene.

• È stata una bella festa, mi sembrava divisitare tutta l’Italia; io mi trovavo inSicilia.

• È stata un’esperienza emozionantequando ho visto volare i palloncini con icolori della bandiera Italiana. Hoespresso tre desideri.

• Il momento più particolare è stato quel-lo dell’alzabandiera preceduto da tresquilli di tromba. Che bella la piazzacon tante bandiere e colorata di verdebianco e rosso!

Dai lavori degli alunni della ScuolaMedia sulla celebrazione:

... È stata un’esperienza indimenticabileche porterò nei miei ricordi ... RachaelAchiaa

Sono stati giorni molto belli e sono pro-prio orgogliosa di essere italiana e di viverein questo splendido Paese ... Sabina Allegri

La partecipazione ai festeggiamenti peril 150° anniversario dell’Unità d’Italia miha fatto conoscere in modo divertente cosenuove del nostro meraviglioso paese.Andrea Camponogara

... Per la prima volta ho avuto la possibi-lità di riflettere sul senso dell’amore diPatria e di rendermi conto che, per questoamore, sono morte migliaia di persone chelo hanno fatto anche per noi. RiccardoCasarotto

... È stato un giorno intenso, un giorno

Fin dall’inizio di quest’anno scolastico,si sapeva che un compito non facile atten-deva la “Commissione Territorio”, cioécoloro che in collaborazione con Ammini-strazione e Associazioni locali attuano pro-getti culturali finalizzati alla crescita deiragazzi: celebrare i centocinquant’anni del-l’Italia unita.

Per coinvolgere gli alunni negli eventi ènecessario sempre farli partecipare inprima persona, con azioni concrete che lifacciano sentire protagonisti attivi di ciòche vivono e apprendono. Ecco allora l’i-dea di ripetere l’esperienza provata nel1961 dai giovani di allora che ancora neconservano il ricordo.

Oltre al disegno della grande Italia,sono stati previsti gli addobbi tricolori neivari plessi scolastici e una serata di musicae brani attraverso i quali i ragazzi potesse-ro rivivere azioni, emozioni e sentimentiche hanno accompagnato la costruzionedel nostro Paese nelle varie epoche.

A tutti questi momenti gli studentihanno collaborato con entusiasmo crescen-te, culminato nella serata in teatro che hariunito autorità, famiglie e cittadini, coin-

piaceva fare il cameriere presso diversiristoranti della zona, in particolare pres-so il ristorante “Fattori”, vicinissimo acasa mia. Questo particolare mi ha in-dotto a tentare, appena possibile, la ge-stione in proprio di un pubblico eserci-zio prendendo in affitto un bar aChiampo.

L’approdo a San Giovanni?Avvenne il 20 febbraio 1963. In quel

periodo si era reso disponibile il bar diproprietà di Aristide Sartori (Bulgaro)ma, cosa ben più importante, avevo giàincontrato e felicemente sposato Maria,mia vicina di casa, che mi incoraggiò

nell’impresa senza il minimo indugio.Ben presto la bottega cominciava aprendere forma perché nell’agosto diquello stesso anno riuscimmo ad aprireanche la tabaccheria. E a quel tempotutti – soprattutto gli uomini – fumava-no! Nel 1965 aggiungemmo la cartole-ria e gli articoli da regalo ..., una botte-ga in cui si vendeva un po’ di tutto.

E l’espansione della famiglia?Il nucleo famigliare non tardò molto

a svilupparsi. Giuseppina, la figlia mag-giore nacque nel 1964; quattro anni do-po fu la volta di Stefano e nel 1971arrivò Nicola. Un po’ alla volta anche ifigli si sono sposati ... sono arrivati i ni-potini: Giuseppina con 2 femmine e unmaschio, Stefano con due femmine eNicola con tre maschi. Totale ... quattromaschi e quattro femmine. Mi sembradecisamente una bella famiglia. La per-dita di Maria, dopo quarant’ anni diserena convivenza, ha creato un vuotoincolmabile; figli e nipoti sono stati, econtinuano ad essere la mia forza.

A proposito di forza ... quale delleattività citate ne richiedeva di più?

Sicuramente il bar! È sufficientepensare all’orario di apertura. Si apriva

Ilio Tirapelle, 80 anniben portati, tre figli e ottonipoti. A completare il belquadretto di famiglia mancasoltanto Maria, sua moglie,venuta a mancare il 28 ago-sto 2004 all’età di 62 anni,ma ben presente nel ricordodi tutti per la sua determina-zione, per la disponibilità aldialogo, per la sua intra-prendenza nella “bottega” astretta conduzione famiglia-re. A San Giovanni la cono-scono tutti perché costituisce un puntodi riferimento importante per la struttu-ra produttiva del paese.

La nostra intervista si svolge aTerrossa alla presenza dei figli di Ilio,Stefano e Nicola, che gestisce un’azien-da agricola d’avanguardia.

Caro Ilio, vogliamo cominciare araccontarci?

Le mie origini mi riportano a Terros-sa, una frazione di Roncà, dove mio pa-dre conduceva una modesta aziendaagricola. Sono nato contadino ma senti-vo che quella non poteva essere la stra-da per la mia vita. A tempo perso, mi

delle bocce che attiravano persone datutta la vallata dell’Alpone. Purtroppo,quando la bottega ha coinvolto altri set-tori commerciali (profumi, giocattoli ...)qualcosa si è dovuto sacrificare. Perso-nalmente ricordo l’ottimo rapporto congli avventori, la stima che nutrivano neimiei confronti, il rispetto per mia mo-glie. Ma ricordo, purtroppo, anche i duefurti subiti e l’improvvisa morte di uncliente mentre stava seduto al tavolino.

Con il suo pensionamento, chi è su-bentrato nella conduzione della “bote-ga”?

Mio figlio Stefano aiutato dallamoglie, in qualità di collaboratrice, e dauna commessa. Insieme costituisconoun’équipe formidabile e io ne sono fieroperché mi rendo conto che la “bottega”che ho creato è stata messa in buonemani. Io guardo, osservo e consigliocercando di non diventare pedante. Unavalvola di sicurezza ce l’ho: finché misarà concesso guidare l’automobileandrò nella mia Terrossa dove l’altromio figlio Nicola, ereditando la passio-ne che fu soprattutto del nonno, gestisceun’azienda agricola modello interamen-te coltivata a vigneto con vinificazionein proprio e punto vendita. Io ci vadoquasi tutti i giorni, mi guardo intorno equalche volta sogno la mia gioventù erivivo il mio primo incontro con Maria.

DELIO VICENTINI

alle sei per chiudere a mezzanotte ... eanche dopo. A San Giovanni gli annisettanta/ottanta furono caratterizzati daun considerevole incremento del lavorodovuto soprattutto allo sviluppo dell’at-tività calzaturiera. La gente lavorava eguadagnava e, di conseguenza, era an-che disponibile a spendere. Si consuma-vano preferibilmente vino e liquori,molto caffè, quasi sempre corretto conabbondante aggiunta di grappa.

Rispetto ad allora, cosa è cambiato?Sicuramente l’orario d’apertura. Si

apre alle sette e si chiude alle 20. Sono,tuttavia, cambiate anche le abitudinidegli avventori. Si va al bar non solo perprendere un caffè dopo mangiato. Isuperalcolici sono ridotti al minimoanche perché non si possono vendere acoloro che non abbiano compiuto diciot-to anni. E giustamente! Oggi al bar sipuò giocare al Lotto o al “Gratta e vin-ci”, vi si possono effettuare pagamentivari come il canone per la televisione, latassa di circolazione per le automobili.Per non parlare delle ricariche telefoni-che ...

Qualche ricordo particolare ...?Ricordo con molta nostalgia i giochi

L’ALPONE 2

L’INTERVISTA

Ilio Tirapelle ... la “Botega”

piazze sia a Vestenanova sia a San Gio-vanni Ilarione all’interno della quale so-no stati posizionati gli alunni con pallon-cini e magliette colorate, riproducenti icolori della bandiera nazionale.

È stata una proposta che lo scriventeDirigente ha accolto positivamente esenza riserva alcuna, pur con qualchetimore che l’idea di realizzare un grandedisegno sulle piazze non fosse di facilerealizzazione. Tuttavia, sia l’entusiasmodei docenti sia quello dei ragazzi piùgrandi, che hanno collaborato al dipinto,sono stati un motore formidabile che haconsentito di tagliare un traguardo im-portante: quello di celebrare l’anniversa-rio dei 150 anni dell’Unità d’Italia in unacornice di colori, persone e di partecipa-zione popolare.

Devo dare atto ai docenti che hannocollaborato in modo più attivo al proget-

to, di una formidabile capacità operativoed alla prof.ssa Bevilacqua Anna Mariadi aver saputo coordinare il tutto in modoefficace. Nella mia veste di Dirigentescolastico non ho fatto altro che autoriz-zare tutto quanto mi veniva proposto,cercando di mettere a disposizione alcu-ne risorse di carattere finanziario compa-tibili con il bilancio della scuola e mante-nendo i rapporti con gli Enti locali peralcuni dettagli di carattere organizzativo.

Questa ricorrenza è stata un positivoesempio di relazione tra scuola e territo-rio, vista la stretta collaborazione avutacon gli Enti locali e le varie associazioni.Un ringraziamento particolare è dovero-so farlo ai Comuni per aver reperito lerisorse necessarie ed ai vari sponsor chehanno consentito l’acquisto dei vari ma-teriali. Nell’ambito delle iniziative dicelebrazione è stata promossa sabato 16

aprile, presso il teatro parrocchiale diSan Giovanni Ilarione, una bellissima ecommovente serata che ha vista nel ruolodi protagonisti i ragazzi della scuola se-condaria “Mario Marcazzan” che hannoriproposto, attraverso l’esecuzione dibrani musicali e la lettura di testi lettera-ri, i momenti storici più significativi del-la stria di Italia

Credo che in questa occasione la no-stra scuola abbia dato un felice esempiodi “educazione alla Cittadinanza” conl’obiettivo di educare i ragazzi a crescerecon lo spirito di cittadini attivi e consa-pevoli di appartenere ad una Nazione conuna Storia importante, con leggi che negovernano la vita democratica e nellaquale devono essere sempre mantenutivivi gli ideali di Unità nazionale.

UGO CORNEVALI

- DIRIGENTE SCOLASTICO -

UU nn aa ll tt rr oo ff ii oo rr ee .. .. .. pp ee rr ll aa ss tt oo rr ii aadd ii SS aa nn GG ii oo vv aa nn nn ii II ll aa rr ii oo nn ee

Presentazione ufficiale del volume de “L’Alpone” a scuola, a cura della Pro Loco, un’o-pera che raccoglie, attraverso le sue pagine, la storia del nostro paese.Rilegata in maniera pregevole, rappresenta per la Pro Loco motivo di orgoglio e fonte diricerca per tutti.Edito in copie molto limitate, ne è stato fatto dono a: Comune di S. Giovanni Ilarione,Istituto comprensivo di S. Giovanni Ilarione, Parrocchia di Castello, Parrocchia di S.Caterina in Villa, Biblioteca civica di S. Giovanni Ilarione, Pro Loco di S. Giovanni Ilarione.Due copie sono state riservate al dott. Colalto, il cui contributo finanziario è stato deter-minante per la realizzazione dell’opera stessa.

G. S.

Segue da pag. 1

che ricorderò con grande nostalgia. Quandosi festeggeranno i 200 anni dell’Unitàd’Italia, noi ragazzi saremo forse presentiper applaudire i nostri nipoti; i ricordi torne-ranno ad oggi e potrò dire: “c’ero anch’io”.Auguri, Italia! Debora Cavazzola

Guardandoci riempire l’Italia con ma-gliette bianche, rosse e verdi ho capito chenoi siamo il futuro, che noi decidiamo ildomani. Enrico Cerato

È stata una manifestazione piena diricordi, ricca di sorprese e densa di signifi-cati: non la dimenticherò! Matilde Confente

... Momenti magici, sotto il sole prima-verile di una mattina intitolata alla pace,

all’uguaglianza e all’unità, per rendereomaggio alla nostra Casa e a chi ha contri-buito ad erigerla e a renderla come un faroper chi non sa dove andare. Erica Da Ronco

... Mentre la mia compagna di 1ª legge-va “La spigolatrice di Sapri”, un brivido hapercorso il mio corpo perché riuscivo adimmaginare la sofferenza ed il sacrificio diquei giovani patrioti ... Martina Danese

Mi ritengo fortunata di aver potuto cele-brare un anniversario così importante e diaverlo fatto partecipando concretamente ...Rachele Dusi

Anniversario di matrimonio: 40 anni.

volti in un’atmosfera di grande e struggen-te partecipazione emotiva, come dimostra-no le testimonianze di seguito riportate, rac-colte dalle riflessioni scritte dai ragazzi.

“Buon Compleanno Italia” è stato l’au-gurio che gli alunni della scuola primariahanno voluto rivolgere alla Nazione inoccasione del 150° anniversario dell’Unità.

C’era aria di festa e grande emozione.Gli alunni, accompagnati dai loro inse-

gnanti, hanno cantato l’Inno Nazionale,hanno letto e recitato poesie, hanno ascolta-to con attenzione i discorsi delle autorità.

Il lancio dei palloncini ha concluso ilmomento celebrativo ed è stato un’esplo-sione di gioia condivisa con tutta la popola-zione presente.

Ecco alcune considerazioni ed emozioniespresse dagli alunni della Scuola Primariadopo questa importante giornata:• Sabato 16 aprile abbiamo festeggiato i

150 anni dell’Unità d’Italia e il Sindacoha ricordato quando l’Italia era in guer-ra e soffriva perché non c’era la pace.

• Mi è piaciuto quando tutti insiemeabbiamo cantato l’inno Nazionale. Estata una giornata di festa e di emozio-

In occasione del 150° anniversariodell’Unità di Italia il nostro Istituto haprogettato iniziative per celebrare con ibambini e ragazzi delle scuole primariee secondarie questa importante ricorren-za. L’obiettivo è stato sia di ricordareagli allievi le principali tappe storichepercorse dalla nostra nazione, dalla Suafondazione come Regno d’Italia fino alsuccessivo passaggio a Repubblica par-lamentare, sia di riflettere su alcuni valo-ri e principi legati al tema più generaledella “Cittadinanza e Costituzione”.

Alla realizzazione del progetto hannoconcorso docenti dei due ordini di scuo-la con il coordinamento della prof.ssaBevilacqua Anna Maria, che ha avuto lafelicissima idea di riproporre una inizia-tiva realizzata in occasione della ricor-renza del centesimo anniversario: il dise-gno di una grande Italia riprodotto sulle

invece partecipato all’inaugurazionedella mostra fotografica allestita per lacircostanza in via Cà Rosse, nella qualeerano esposte riproduzioni in grandeformato di fotografie riguardanti lecelebrazioni di cinquanta anni prima.

I festeggiamenti sono continuati lasera presso il teatro parrocchiale, dovealla presenza delle autorità, si sono esi-biti i ragazzi delle scuole medie, il coro“El Biron” e la banda “Giuseppe Verdi”di Montecchia e San Giovanni Ilarione.

Una manifestazione analoga si eratenuta cinquanta anni prima, esattamen-te in piazza della chiesa, dove ancheallora era stata disegnata una grandeItalia sull'asfalto e gli alunni delle scuo-le elementari di allora (non esistevanoancora le scuole medie) avevano anima-to una bellissima rievocazione del cen-tesimo anniversario dell’unità d’Italia.

ANGELO PANDOLFO

Buon compleanno Italia ... nei pensieri dei ragazzi* * *

Buon compleanno Italia

Continua a pag. 3

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visto nelle situazioni di calamità natura-li che hanno purtroppo colpito l’Italia.

Fondato come gruppo a San Gio-vanni da un’équipe di volonterosi nel1985, con Renzo Allegri come presi-dente, coadiuvato da Lino Rossetto, IvoTisato, Agostino Ciman, CostantinoZanconato e Raffaele Sartori, è semprecresciuto, aprendo anche alle mogli deitesserati, le “Padronesse”, e le stessesono orgogliose di versare la quota perla tessera. Al primo presidente è succe-duto Francesco Marcazzan per arrivareall’attuale, Mariano Panarotto.

Obiettivi del gruppo: stare insieme,collaborare con le parrocchie, l’Entelocale, gli altri gruppi ed associazioni,promuovere la riscoperta dei valori fon-danti la società, quali la solidarietà, ladisponibilità, l’impegno nella vita, ilsenso dell’amicizia. E che questo grup-po sia compatto e operativo lo ha dimo-strato nelle giornate del 16 e 17 aprileu.s. ospitando la festa provinciale deifanti. La presenza del presidente nazio-nale cav. Antonio Baretta, da Bergamo,con il medagliere e la ban-diera nazionale del fante,e del presidente provin-ciale Umberto Tamelliniha reso più significativa lagiornata. Dopo il succes-so della serata del 16 apri-le, nella quale il gruppoha partecipato in manieraattiva, offrendo, al termi-ne, a tutti un sostanziosorinfresco a base di prodot-ti locali, la mattina suc-cessiva si sono ritrovati inpiazza “Aldo Moro” perl’ammassamento e hannosfilato per le vie delpaese, sostando per labenedizione delle palme,con S. Messa sul sagrato,seguita dai discorsi uffi-ciali, dalla deposizione di

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una corona al monumento ai caduti, unacorona in piazza della pesa davanti allalapide che ricorda i caduti per la libertà.Poi il concerto della banda “GiuseppeVerdi” e la banda dei bersaglieri. Belloapplaudire questi fanti piumati suonareal passo di corsa, da brivido osservare ilpiumino gonfiarsi al vento...

Il tempo dei commenti, dei ricordi,degli incontri ha trovato spazio a tavolain un noto ristorante della zona, ove sisono ritrovati in più di 300. Si sono ri-trovati tutti amici, si sono rispolveratiquei valori autentici, a volte forse unpo’ soffocati dall’ansia, dalla corsa gior-naliera, dagli interessi, dalla voglia diprotagonismo ad ogni costo. È stata unamagnifica festa, che rimarrà nel ricordodi tutti i partecipanti. Attraverso il presi-dente, l’intero gruppo desidera ringra-ziare tutti per la simpatia, l’amicizia el’accoglienza, e tutta la popolazione rin-grazia il gruppo fanti per la loro dispo-nibilità e allegria.

GIANNI SARTORI

Pensieri sulla festa di S. GiovanniIlarione

Gli amici di San Giovanni Ilarionemi hanno rintracciato dopo 50 anni disilenzio per invitarmi a partecipare al150° anniversario dell’Unità d’Italia.Con entusiasmo ho accettato di parteci-pare all’evento, anche per la curiositàdi rivedere i luoghi e le persone cheavevo conosciuto tanto tempo fa.

La manifestazione, partecipata dallescuole elementari e e medie, ha ripetutolo schema progettuale di quanto aveva-mo realizzato nel lontano 1960-61. Èstata una giornata di forti emozioni ericordi. Il paese è radicalmente cambia-to e migliorato sia dal punto di vistaurbanistico che dei servizi.

Ho percorso la stessa strada su cui,ogni settimana, mi incamminavo daVerona per raggiungere San GiovanniIlarione ed ho rilevato un cambiamentoed un miglioramento incredibili in ter-mini ambientali grazie all’interventooculato e professionale del Comune.All’entrata del Paese sono evidenti le

ristrutturazioni abitative, ma anche gliinterventi di natura industriale ed arti-gianale che hanno favorito uno sviluppodel benessere e la creazione di valoreaggiunto per la comunità locale. Va datomerito alla lungimiranza ed alla bravu-ra delle Amministrazioni Comunali chesi sono succedute nel corso degli anni.La manifestazione del 150° dell’Unitàdi Italia con la partecipazione di tutta laComunità di Ilarione e, soprattutto deigiovani allievi delle scuole elementari emedie, sottolinea che ancora permaneforte il significato dei valori storici edumani della popolazione locale.

Sono particolarmente emozionatoper aver registrato un percorso evoluti-vo di una Comunità ricca di valori e disincera solidarietà ed amicizia. Speroche il tempo valorizzi il lavoro e l’impe-gno di questa gente che mi ha aiutato apercorrere una strada di crescita mora-le e civile.

Ringrazio e rivolgo a tutti un caloro-so arrivederci.

Sergio Torsani

fondazione del gruppo Fanti del paese.Questo tris di celebrazioni ha per-

messo all’intero San Giovanni di viveremomenti di ricordi, di sensazioni, divive emozioni.

Oltre alla scuola e alla parrocchia,protagonista indiscussa è stata la fante-ria, soldati in armi e cittadini in conge-do con la caratteristica bustina in testa eil foulard al collo, in ricordo dei beitempi passati in grigioverde. Questi sol-dati in congedo sono fieri di appartene-re alla fanteria, punto di riferimento ditutti gli eserciti. È doveroso ricordare ilsuo ruolo fondamentale nel processostorico dell’Unità d’Italia.

È giusto ricordare, soprassedendo atanti fatti d’arme: per questi soldati, perquest’arma non servono le parole, maparlano i fatti. Due episodi del nostroprocesso di riunificazione nazionale: labattaglia di S. Martino nel 1859 e lamuraglia invalicabile dei fanti lungo ilPiave nel 1917/18, l’inizio e la finedella nostra Unità, ove la fanteria hascritto luminose pagine di storia.

Mandato allo sbaraglio nella secon-da guerra mondiale, privo di mezzi, disupporti logistici, soffrendo spesso lafame, dal gelo delle steppe russe all’ar-so deserto dell’Africa, il fante ha sem-pre risposto all’appello. Non ha esitatopoi a mantenere la propria dignità,quando, rinchiuso in un campo di con-centramento, rinunciava al rientro inpatria per continuare a seguire la ditta-tura, non ha esitato ad arruolarsi nelleformazioni partigiane per combatterla.E adesso, nel nuovo esercito rinato pervolontà del popolo sull’eredità demo-cratica riconquistata, la fanteria conti-nua la sua tradizione, i fanti in congedosi sentono ancora legati al loro senso diresponsabilità, di solidarietà, e lo si è

Buon compleanno Italia ... ancora i pensieri dei ragazziSegue da pag. 2Lettere AL DIRETTORE

FESTA PROVINCIALE DEI FANTI

Segue da pag. 1

Continua a pag. 7

Belloca 1961 con il maestro Torsani.

I ragazzi a teatro.

Ho suonato con i miei compagni alcunibrani musicali; il mio preferito è “La leg-genda del Piave” perché ha un ritmo incal-zante e un testo forte che mi hanno tra-smesso grande entusiasmo. Dilpreet Kaur

Il fatto di essere vestita come i mieicompagni, con le magliette tutte uguali, miha fatto piacere perché ci ha reso un gruppounito, come unito deve essere il nostroPaese. Alice Maporti

Quando abbiamo lanciato in aria i pal-loncini che formavano una bellissima nuvo-la bianca, rossa e verde è stato molto emo-zionante perché sembrava che una piccolaparte di noi fosse volata via nel cielo ...Claudio Marcazzan

È stato bello disegnare insieme l’Italiaperché abbiamo capito quanto sia importan-te “collaborare” ... e ancor più entusiasman-te è stato urlare tutti insieme “Viva L’Italiaunita” lasciando andare i palloncini ...Riccardo Marcazzan

Suonare insieme, sul palcoscenico, èsotto molto coinvolgente, ci ha fatto sentireuniti. Amanpreet Singh

Nel lavorare per realizzare l’Italia inpiazza, mi sono sentito felice e soddisfatto:anche se di origine straniera, penso di averprovato cosa significa essere italiano.Manpreet Singh

Durante la sfilata di domenica, hoammirato in particolare i fanti; riuscivano asuonare marciando a distanza regolare unodall’altro: bravissimi! Amin Sraidi

Penso che ricorderò per sempre il 17marzo 2011 e lo racconterò ai miei figli enipotini ... Luca Zanchi

Le due seconde si sono radunare in piaz-za, armate di pennello, ehanno “realizzato” l’ideadella grande Italia ... MatteoZerbato

Essere su quel palco lasera di sabato, è stato moltoemozionante; è stata la miaprima esibizione e mi sonosentito molto onorato di farloin una ricorrenza importantecome questa! Luca Zordan

Il giorno in cui abbiamoricordato l’anniversariodell’Unità d’Italia è stato ungiorno speciale, allegro edemozionante ... Tamara Bo-gosavljevic

Per urlare “Viva l’Italiaunita” ho tirato fuori tutta lavoce che avevo! Amedeo DalCortivo

Mi sono sentito forte e coraggioso: hoportato la bandiera del mio Paese durante lasfilata ed ero onorato di farlo. GabrieleFochesato

Durante laserata in teatromi sono emo-zionata quandola mia compa-gna Sophie haletto “La spigo-latrice di Sa-pri”: l’avevosentita diversevolte in classe,una ogni voltaera come la pri-ma ... AnastasiaGaliotto

In teatro miha emozionatoil coro “El Bi-ron”: insieme airagazzi ha creato un’atmosfera particolare,dolce e struggente. Matteo Gecchele

È stata un’esperienza bella e significati-va: non abbiamo studiato la storia, l’abbia-mo vissuta, l’abbiamo fatta noi! MichelaLeaso

Molti sono stati i momenti significativi,ma a me ne sono piaciuti due in particolare;il primo è stato quando eravamo tutti “den-tro” all’Italia perché ci sentivamo tutti uniti,il secondo quando tutti insieme abbiamogridato “Viva l’Italia unita”, lasciando vola-re nel cielo i palloncini con i clori della ban-diera. Matteo Lovato

... Quando piano piano noi ragazzisiamo entrati nell’Italia dipinta in piazza misembrava di essere un soldato che ottenevaciò per cui aveva combattuto ... Andrea

MarcazzanLa celebrazione è stata molto significa-

tiva: ha permesso anche a noi ragazzi diprovare los tesso entusiasmo vissuto dallagente in quel lontano 17 marzo 1861. EricaMarcazzan

Questo è stato uno di quegli anni chenon si potranno dimenticare ... Ricorderòper sempre i palloncini bianchi, rossi e ver-di che fluttuano nell’aria mentre tutti insie-me intoniamo l’Inno di Mameli ... MicheleMarcazzan

La sera, in teatro, ho ammirato i mieicompagni che leggevano poesie e branisenza paura ... o almeno non la facevanovedere, come tanti che hanno combattutoper l'Unità ... Denis Marchetto

Il teatro era pieno di spettatori: non ve-devo l’ora di sentire la nostra compagna cheraccontava la vicenda di Sapri con sensibi-lità e partecipazione. Hind Marouch

Si parte! Tutti abbiamo un palloncinoverde allacciato al polso; si accodano a noianche i bambini delle elementari, tutti infi-la per andare in piazza, l’emozione sale etutti stanno a guardarci. Forniamo un’unicacosa, tutti insieme: siamo l’Italia. SophiePerazzolo

Spero che il nostro Paese resti sempreunito come siamo stati uniti noi in que-st’occasione speciale ... Alberto Zanchi

Ero molto contento di essere stato sor-teggiato per stare in prima fila, anche seprovavo contemporaneamente una forteemozione e un grosso senso di responsabi-

lità: dovevamo guidare tutti gli altri enon potevano sbagliare! NicolaZannone

Italia, / paese d’uguaglianza, / digioia e di speranza; / Italia, / paese divalori, / tutti dentro i nostri cuori. /Italia, / penisola sincera, / come in esta-te o primavera. / Italia, / in un mondotanto strano, / che non sa prendersi permano, / che non vuol andar lontano, / tustarai sempre con noi, / o Italia, / con ituoi Eroi. Mirian

L’Italia è uno dei paesi più giovani,ma tutto l’impegno che le personehanno messo per preparare la festa, peri suoi 150 anni, fa credere in un arrive-derci. Sara

La Bellissima manifestazione ci hadimostrato quanti sacrifici sono statifatti per ottenere l’unità d’Italia,

un’Italia libera dove ognuno può esprimerele proprie idee e un’Italia che merita diessere amata. Jessica

Stando seduto sull’Italia disegnata inpiazza e guardando il tricolore dei pallonci-ni che coloravano il cielo era bello pensareche erano come i colori che 150 anni fahanno scritto la storia del nostro paese.Mario

17 marzo 1861. Data storica dove tutto ècominciato, dove un popolo sempre divisosi è sentito per la prima volta unito. Quandoabbiamo cantato l’Inno d’Italia, mi sonosentita davvero italiana perché credo siaqualcosa che lega ogni persona al propriopaese. Celebrare i centocinquant’anni del-l’Unità significa diverse cose: significa

L’Italia tricolore: i ragazzi con i palloncini.

I palloncini in cielo.

Page 4: L'Alpone numero 2 2011

L’ALPONE 4

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Quattro anni tra cultura, attività,manifestazioni, divertimento, creati-vità ... insomma Pro Loco: siamodunque arrivati a tirare le somme almandato del consiglio direttivo.Voglio iniziare ringraziando vera-mente di cuore tutte le persone che,in questi quattro anni, hanno contri-buito e collaborato alle tante attivitàdella Pro Loco, anche coloro che cihanno aiutato per brevi periodi e cheabbiamo dimenticato di ringraziare

Tutela del vino Soave, o come l’ag-giornamento e la ristampa dellaRubrica Telefonica, le serate di cul-tura organizzate nel centro storicodel paese e nelle frazioni (Castello,Cattignano e Boarie).

Ancora più importante è risultatala pubblicazione del trimestralel’Alpone, il nostro cavallo di batta-glia, che ci ha impegnato non poconon solo a livello di redazione maanche economicamente. Non è sem-

PRO LOCO: quattro anni di intensoimpegno a servizio del paese

A luglio le elezioni del nuovo consiglio direttivo 2011-2015

insieme perché i progetti messi incantiere venissero portati a termine.Nel mese di luglio si faranno le ele-zioni del nuovo direttivo.

L’auspicio è che il prossimo con-

siglio dimostri lestesse motivazioni ela stessa capacitàmesse in campo daiconsiglieri del con-siglio attuale; ci siaugura di vedere nuovi volti, nuoveidee, di vedere un consiglio che siaattento alle esigenze del paese esoprattutto pronto alle sfide cultura-li dei prossimi quattro anni.

per il loro semplice ma importantelavoro. Ma in particolare modovoglio ringraziare, lo dico con con-vinzione, il consiglio direttivo.

Un gruppo formato da giovani eda veterani, che si sono impegnati,ognuno per il proprio settore, acoordinare al meglio le attività delnostro paese. Abbiamo cercato, nelnostro piccolo, di superare le tantedifficoltà economiche che anche laPro Loco ha dovuto affrontare per ilgenerale stato di crisi, ma ciò non ciha impedito di investire sia nelleattività di una certa dimensione,come la Sagra delle Castagne o ilCarnevale, sia nella cultura, come laristampa di alcuni libri antichi incollaborazione con il consorzio di

plice infatti far bilanciare i conti conla stampa e la spedizione di oltre3000 copie ogni tre mesi, ma grazieal sostentamento dei contribuenti eall’impegno nella ricerca di pubbli-cità, ancora oggi possiamo vantaredi avere un giornale che parla di SanGiovanni Ilarione e dei suoi abitan-ti, e che giunge puntuale nellenostre case e nelle case degli amiciche si trovano all’estero. Come poiaccade in tutte le associazioni, inquesti quattro anni abbiamo ancheaffrontato e superato, grazie allaprofessionalità e al reciproco aiutodi ciascuno, momenti di difficoltà edi incomprensione anche all’internodel consiglio: non è mai venuto peròa mancare il rispetto reciproco esoprattutto la fiducia nel collaborare

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Sopra: dopo la battitura delle castagne.A destra: due momenti della gara con le rane.

Sopra in alto e a sinistra: Festeggiamenti durante la sagradelle castagne.

I Concerti ......

In alto: la batti-tura delle ca-stagne.A sinistra:gruppo di gio-vani al festival-bar di qualcheanno fa. Ungruppo nume-roso e spensie-rato!

a cura di Lorenzo Gecchele, Luca Nardi, Franco Cavazzola

La scalata del campanile.

Page 5: L'Alpone numero 2 2011

Il dolore alla spalla

I nostri alpini sono appena tornati da Torino dove si è tenuta la loro annuale AdunataNazionale.Questa adunata è stata organizzata anche per festeggiare i 150 anni dell’unità d’Italiaproprio nella città che ha visto la nascita dell’Italia; è stata un’adunata dall'alto valoresimbolico, molto partecipata, ordinata, vissuta. Anche il nostro gruppo, come sempre, era presente numeroso. Inserito nella Sezione diVerona ha sfilato per le vie di una Torino imbandierata e festante.Per il prossimo anno l’appuntamento è a Bolzano; sarà un ritorno a casa per moltinostri alpini che in provincia di Bolzano, nella disciolta brigata Tridentina, hanno svol-to il loro servizio militare.

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L’ALPONE 5

rio.Nell’ambito dei suoi Corsi di Orienta-

mento Musicale, puntualmente organiz-zati ogni anno, si sono formati centinaiadi giovani strumentisti molti dei qualidiplomati in vari conservatori. Basta undato per tutti. Il primo maestro, GilmoCavazza, un autentico “genio musicale”,alla sua morte ha lasciato in eredità labanda a Enrico Reffato, suo allievo ediplomato in tromba. Attualmente ilcomplesso è diretto da Daniele Casarotti,allievo del maestro Enrico Reffato e, asua volta, diplomato in tromba presso ilConservatorio “Dall’Abaco” di Verona.

Presente in tutte le manifestazionipatriottiche, civili e religiose, la banda è

stata, ed è tuttora, per le due comunità,una tangibile proposta culturale in gradodi tenere uniti tanti giovani appartenentiad ambienti diversi. Ad essi vengonoofferte preziose occasioni di crescita cul-turale, sociale e morale.

La presidenza del complesso è, attual-mente, affidata a Danilo Azzolini chenell’organico figura anche come primoclarino in Si bemolle.

I festeggiamenti per gli otto lustri (40anni) di attività hanno preso l’avviovenerdì 29 e sabato 30 aprile con dueserate di discoteca presso il mercatocerasicolo di Montecchia di Crosara. Lamanifestazione è proseguita domenicaprimo maggio alle 14.30 con una rasse-gna bandistica che ha visto presenti, oltrela banda “G. Verdi”, anche il gruppo ban-distico di Peschiera del Garda e un com-plesso strumentale di Collepardo in pro-vincia di Frosinone. Dopo la sfilata ini-ziale i tre complessi, partiti da altrettantipunti del paese si sono ordinatamenteschierati nella piazza antistante il muni-cipio per il suono dell’Inno nazionale.Sono quindi seguiti i concerti delle sin-gole bande e, il concertone finale.

Dopo l’immancabile scambio deigagliardetti e dei prodotti locali, a ricor-do della simpatica manifestazione e, inattesa di concretizzare gli scambi succes-sivi, sono stati premiati i tre “magnifici”ultraquarantenni Vincenzo Magnabosco,Alessandro Gambaretto, Graziano DalCero. A giudicare dal pubblico presenteche non ha lesinato applausi e incorag-giamenti, si è trattato di un bel pomerig-gio musicale. L’appuntamento futuro?Ovviamente il mezzo secolo di vita!

DELIO VICENTINI

Quando si dice quarant’anni ... benportati! La dimostrazione, per la banda“G. Verdi” di Montecchia e San Gio-vanni, viene dall’anagrafe. Dei suoi 45elementi in organico soltanto tre hannopiù di quarant’anni e sono stati giusta-mente premiati in occasione della festaorganizzata ... per loro e per la stessabanda, la cui ricostituzione come com-plesso strumentale intercomunale risaleai primi anni settanta del secolo scorsomentre le origini remote dei due gruppibandistici – Montecchia di Crosara eCastello di San Giovanni Ilarione – stori-camente si fanno risalire in epoca antece-dente la nascita del Regno d’Italia di cuisi festeggia quest’anno il 150° anniversa-

La banda “G. Verdi”compie quarant’anniDAL GRUPPO ALPINI

Da qualche anno a questa parte, inoccasione del Natale, i ragazzi dell’ACRsi rendono più che mai cittadini attivinella nostra comunità andando a trovaretre bambini disabili del paese portandoloro un piccolo dono.

Un’importante esperienza sia per iragazzi che per noi educatori, un modoper far toccare con mano le varie realtàche esistono. Sempre per questo motivoabbiamo pensato di riproporre un’attività

simile anche per Pasqua, ma rivolta alle personeanziane disagiate costrette all’infermità. Durante gliincontri del sabato all’ACR i nostri giovani hannoconfezionato dei ramoscelli d’ulivo, i quali sono statisuccessivamente benedetti durante la Messa domeni-cale del 27 marzo dal parroco don Elio.

Con l’aiuto del comune che ha messo a disposizio-ne il pulmino e di qualche autista volontario, nel perio-do quaresimale e nella settimana santa, i ragazzi dellemedie con gli animatori hanno distribuito questo pic-colo pensierino assieme a un timido sorriso.

Ai nostri ragazzi, questi anziani hanno fatto tene-rezza e per qualcuno è stato come ritornare un po’bambino con il ricordo dei nonni che li hanno cocco-lati e cresciuti.

Per qualche anziano queste visite inaspettate,nonostante la difficoltà iniziale e l’incertezza, sonostate fonti di forti emozioni ma anche un momentoper festeggiare la Resurrezione di Cristo in manieradiversa.

L’ANIMATRICE ANNA

A PASQUAGesù risorge

per tutti

Il gruppo degli alpini veronesi ritratti a Torino prima della sfilata.

Complimenti vivissimi da parte della redazione a:Federico Caminiti, Dottore in Lingue e Culture per il Commercio Internazionalepresso l’Università degli studi di Verona, il 19 aprile 2011.

Arianna Dusi, Dottoressa in Economia Aziendale presso l’Università degli studi diVerona, il 20 aprile 2011.

Roberta Rivato, Dottoressa in Lingue e Culture per il Turismo presso l’Universitàdegli studi di Verona, il 19 aprile 2011.

GLI ALLORI

Un disegno per il Beato Giovanni Paolo IICari amici

eccomi qua, vincitore del concorso didisegno indetto dalla 36ª Montefortianadi Monteforte d’Alpone. Sono JacopoZanchi e, come promesso, vorrei raccon-tarvi la bellissima esperienza che ho vis-suto qualche mese fa.

Era il 14 aprile 2011 e, insieme adaltre undici persone, ho intrapreso unviaggio, durato cinque giorni, che mi haportato in Polonia e precisamente aCracovia.

Il tragitto in pullman èstato piuttosto lungo. Èdurato 15 ore, ma hofatto subito amicizia contutti i componenti dellacomitiva e con loro hotrascorso delle belle gior-nate.

Arrivati a Cracovia,era notte fonda e così,dopo aver cenato siamoandati subito a letto.Eravamo stanchi, ma an-che eccitati per quelloche avremo visto neigiorni successivi. Infattiil mattino seguente siamostati ricevuti dal vicesindaco della cittàall’interno del palazzo municipale e poidal Cardinale Stanislao Dziwisz, segre-tario personale di Papa Giovanni PaoloII. Non vi dico la grande emozione cheho provato salendo le scale dell’Arcive-scovado. Il pensiero che stavo percorren-do i luoghi che erano stati del SantoPadre mi faceva accapponare la pelle.Nello stesso tempo però, ogni stanzaemanava pace e tranquillità, ti sembravaquasi di essere a casa. Siamo stati accol-ti con grande familiarità e semplicità esolo dopo, ripensandoci, mi sono resoconto a quale grande persona eravamostati vicini.

Poi il nostro programma è proseguitoe, accompagnati da una guida polaccache però parlava molto bene la nostralingua, abbiamo visitato la città diCracovia. È un centro molto grande, hauna piazza immensa (grande quanto letre piazze del nostro paese messe insie-me), è circondata da bellissimi edifici eda un’ alta torre dove a ogni ora del dì edella notte una persona, rivolta verso iquattro punti cardinali, suona alcune

note con una tromba per ricordareun’antica tradizione della città che veni-va così allertata in caso di attacco nemi-co.

Il giorno dopo ci siamo recati alleminiere di sale di Wieliczka. Sono patri-monio dell’UNESCO e visitandole hocapito il perché. Ci sono oltre 300 Km digallerie che si snodano tra cave sotterra-nee di salgemma. Ci sono laghi e grotteoltre che a una Cappella scolpita nel sal-gemma e decorata con sculture realizza-

te con lo stesso materiale.Nei giorni seguenti abbiamo visitato

il Santuario di Czestochowa, conosciutoanche come il Santuario della MadonnaNera. È uno dei più importanti centri diculto cattolico in Polonia e in quei gior-ni era frequentato da numerosissimi stu-denti che pregavano per avere un aiutodalla Madonna nel sostenere gli esami dimaturità che avrebbero avuto nei mesisuccessivi. Poi abbiamo visitato il castel-lo di Wawel che fu la residenza reale diSigismondo I. Gli interni sono magnifi-ci e ottimamente conservati, sono ricchidi arazzi, decorazioni e mobili risalentiai vari periodi storici di occupazione delcastello.

Infine l’ultimo giorno abbiamo visi-tato il Santuario di Santa Faustina Kowa-ska che fu beatificata da Giovanni PaoloII e Wadowice, il paese natale di PapaWojtyla. Purtroppo come tutte le bellecose, il nostro viaggio è terminato. Hotrascorso giorni bellissimi e ho provatoemozioni che sicuramente mi accompa-gneranno per tutta la vita.

JACOPO

Un tempo la malattia veniva definitacome “periartrite scapolo-omerale”.Attualmente si tende a definirla come“sindrome della spalla dolorosa”. Ildisturbo è molto frequente nell’età adul-ta e si può presentare in molti modi; tal-volta in forma acuta con un intenso do-lore alla spalla ed al braccio che impedi-sce qualunque movimento dell’arto. È laforma meno frequente e, forse la piùfacile da curare, in altri casi il dolore èmeno intenso e permette di svolgeretutte le abituali attività ma dà problemidurante la notte ostacolando il riposonotturno.

La spalla è una complessa strutturaformata da tre ossa (clavicola, scapola,omero), da un gruppo di tendini emuscoli definito come cuffia dei rotato-ri, e dalla inserzione dei muscoli delbraccio. Secondo i fisiologi l’arto supe-riore, quando l’uomo era quadrupede,avrebbe avuto semplicemente il compitodi sostenere il corpo. Poi l’uomo si è

evoluto ed è diventato bipede ed allostesso arto ha affidato un carico di lavo-ro di gran lunga superiore soprattuttonello svolgimento di alcune attività spor-tive.

Il protrarsi di questa situazione asso-ciato a traumi anche non importanti perla spalla porta a squilibri della strutturaarticolare e sarebbe alla base del proces-so infiammatorio. Si parla in questo casodi conflitto articolare.

Si fronte alla spalla dolorosa la visitamedica deve innanzitutto escludere altrecause del dolore che possono essere diorigine cardiaca (angina o infarto) pol-monare (pleuriti o polmoniti) o nervose(radicoliti). In secondo luogo va chiaritose si tratta di semplice infiammazione ose sono presenti lesioni ossee o muscolotendinee. Di prima battuta si fa eseguireuna radiografia accompagnata da unsemplice esame ecografico che quasisempre sono esaurienti. Nei casi piùcomplessi si ricorre alla tomografia as-

siale computerizzata o alla risonanzamagnetica nucleare a seconda che il pro-blema sia a livello osseo o muscolo-ten-dineo.

In presenza di lesioni anatomiche ilpaziente va senz’altro indirizzato al chi-rurgo ortopedico. Una volta esclusa la ne-cessita di intervento chirurgico, scopodella terapia è di togliere il dolore e man-tenere la completa funzione della artico-lazione. Il semplice uso di farmaci antin-fiammatori, l’applicazione di ghiaccio ela fisioterapia possono portare a guarigio-ne. Nelle forme croniche con calcifica-zioni articolari è indicata l’applicazionedi onde d’urto che, attualmente in fasesperimentale, ha dato risultati prometten-ti. Talvolta tuttavia è necessario l’inter-vento ricostruttivo che con le modernetecniche è sempre meno traumatizzante.È molto importante, sia nei casi trattaticon cure non invasive sia nel post-inter-vento un adeguato ciclo di terapia fisicariabilitativa.

VINCENZO MAGNABOSCO

MEDICINA

Il cardinale Stanislao Dziwisz con Jacopo.

Page 6: L'Alpone numero 2 2011

L’ALPONE 6

L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE INFORMA testi a cura di DELIO VICENTINI

dal Consiglio comunale

Allo scopo di contenere determinate tipologie di spesa rispetto all’esercizio finan-ziario 2009 sono state praticate le riduzioni percentuali risultanti dal prospetto sottoriportato:

ed i relativi risultati differenziali:

Bilancio annualedi previsione 2011

PROGRAMMA TRIENNALEDELLE OPERE PUBBLICHE

2011/2013

Quadro delle risorse disponibili

Zona Industriale

ed Artigianale Maurizio Bacco 500.000,00 1.500.000,00 COP S S 3 SC 4°/2011 2°/2013

Loc. Boarie

Allargamento PonteLoc. Mangano Maurizio Bacco 360.000,00 360.000,00 CPA S S 1 PD 1°/2011 3°/2011

Campo fotovoltaicoLoc. Belui Maurizio Bacco 2.200.000,00 2.200.000,00 AMB S S 1 PP 1°/2011 3°/2011

Impianti fotovoltaiciEdifici comunali Maurizio Bacco 480.000,00 480.000,00 AMB S S 1 PP 1°/2011 2°/2011

Impianti Fotovoltaici Maurizio Bacco 740.000,00 740.000,00 AMB S S 1 SF 1°/2011 3°/2011Impianti sportivi

IlluminazioneContrade Maurizio Bacco 220.000,00 220.000,00 AMB S S 1 SF 2°/2011 3°/2011

Impiantifotovoltaici edifici 425.000,00 425.000,00 N NScolastici

SistemazioneFrane Maurizio Bacco 356.920,00 356.920,00 CPA S S 1 SF 2°/2011 3°/2011

TOTALE 5.281.920,00

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Trim/Annofine lavori

Trim/Annoinizio lavori

Stato

progettazione

approvata (5)

Cod. Int. Amm.ne (1) Codice unico intervento -

CUI (2)

Descrizione

intervento

Responsabile del

procedimentoImporto

annualità

Importo totale

intervento

Finalità

(3) Urb

(S/N)

Amb

(S/N)

Priorità

(4)

Conformità

Nome Cognome

TIPOLOGIE RISORSE Disponibilità FinanziariaPrimo anno

Arco temporale di validità del programma

Entrate aventi destinazione vincolata per legge

Disponibilità FinanziariaSecondo Anno

Disponibilità FinanziariaTerzo Anno

ImportoTotale

Entrate acquisite mediante contrazione di mutuo

Entrate acquisite mediante apporti di capitali privati

Trasferimento di immobili ex art. 19, c. 5-ter L. n. 109/94

Stanziamenti di bilancio

Altro

Totali

500.920,00 350.000,00 350.000,00 1.200.920,00

216.000,00

4.065.000,00

0,00

500.000,00

0,00

5.281.920,00

0,00

0,00

0,00

600.000,00

0,00

950.000,00

0,00

0,00

0,00

0,00

500.000,00

850.000,00

216.000,00

4.065.000,00

0,00

1.600.000,00

0,00

7.081.920,00

CODICE ISTAT Tipologia Categoria DESCRIZIONE STIMA DEI COSTI DI PROGRAMMA(3) (3) DELL’INTERVENTO

Zona Industriale005 023 070 09 A04 39 ed Artigianale Loc. Boarie 500.000,00 500.000,00 500.00,00 1.500.000,00 N 0,00

005 023 070 08 A06 90 Allargamento Ponte Mangano 360.000,00 360.000,00 N 0,00Campo fotovoltaico005 023 070 01 A03 06 Loc. Belui 2.200.000,00 2.200.000,00 N 2.200.000,00 99

Impianti fotovoltaici005 023 070 01 A03 16 Edifici comunali 480.000,00 480.000,00 N 480.000,00 99

Impianti fotovoltaici005 023 070 01 A03 16 Impianti sportivi 740.000,00 740.000,00 N 740.000,00 99

005 023 070 01 A03 99 Illuminazione contrade 220.000,00 220.000,00 N 220.000,00 99Manutenzione e ampliamento005 023 070 07 A05 09 cimiteri comunali 100.000,00 100.000,00 N 0,00

Impianti fotovoltaici005 023 070 01 A03 16 Edifici scolastici 425.000,00 425.000,00 N 425.000,00 99

005 023 070 08 A01 01 Arredo Urbano 150.000,00 150.000,00 300.000,00 N 0,00

005 023 070 07 A05 08 Edilizia scolastica 100.000,00 100.000,00 200.000,00 N 0,0

005 023 070 07 A01 01 Bitumature varie 100.000,00 100.000,00 200.000,00 N. 0,00

005 023 070 07 A01 01 Sistemazione frane 356.920,00 356.920,00 N. 0,00

Totale 5.281.920,00 950.000,00 850.000,00 4.065.000,00

1

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14

Cessione Apporto diimmobili capitale privato

Primo Anno Secondo Terzo Anno Totale S/N (4) ImportoReg. Prov. Com. Tipologia(5)

N. progr. (1) Cod. Int. Amm.ne (2)

Articolazione della coperturafinanziaria

Entrate Spese

I Entrate tributarie € 1.030.767,00

II Entrate derivanti da contributie trasferimenti correnti delloStato, della Regione e di altrienti pubblici anche in rap-porto all’esercizio di funzionidelegate dalla Regione

€ 920.877,00

III € 784.554,00

IV Entrate derivanti da alienazioni,da trasferimenti di capitale eda riscossioni di crediti

€ 6.280.680,00

V Entrate derivanti da ac-censione di prest i t i

€ 616.000,00

VI Entrate da servizi perconto di terzi

€ 450.082,00

Avanzo di amministrazione

TOTALE € 10.103.648,00

Totale entrate finali € 9.037.566,00

€ 10.460.568,00TOTALE COMPLESSIVO ENTRATE

I Spese correnti € 2.463.834,00

II Conto in conto capitale € 6.853.600,00

III Spese per rimborso diprestiti

€ 693.052,00

IV Spese per servizi perconto di terzi

€ 450.082,00

Disavanzo di amministrazione

TOTALE € 10.460.568,00

Totale spese finali € 9.317.434,00

€ 10.460.568,00TOTALE COMPLESSIVO SPESE

Titolo Descrizione Competenza Titolo Descrizione Competenza

Entrate extratributarie

356.920,00

dalla Giunta comunale

Contenimento della spesa

(Delibera n. 13 del 25.03.2011)

RISULTATI DIFFERENZIALI NOTE SUGLI EQUILIBRI

Entrate titolo I-II-III € 2.756.886,00

€ 2.463.834,00

€ 293.052,00

€ 0,00

A) Equilibrio economico-finanziario

Competenza

Quote di capitali di amm.to mutui

(+)Spese correnti(-)Differenza € 293.052,00

(-)Differenza

=========

(Delibera n. 13 del 25.03.2011)

BookmanBookmanBookmanBookmanBookman

Limite 2011e succ.Art. 6 c. Disponibilità Finanziaria

Primo annoImporto

2009% di

riduzione

7

Relazioni pubbliche, mostre,pubblicità e rappresentanza

874,30

9

12

13

TOTALE

Risparmio

Studi e incarichi di consulenza 0

8

Sponsorizzazioni 0

80%

80%

100%

174,86

0

0

0

0

0

Missioni 1.790,28 50% 895,14 895,14

Formazione 0 50% 0 0

Acquisto di autovettura 0 20% 0 0

Acquisto, manutenzione, noleggioed esercizio di autovetture ed

acquisto di buoni taxi3.904,63 20% 3.123,70 780,93

14

14

Bookman 6.569,21 4.193,70 2.375,51

Attività ecologicheDa alcuni anni si sono consolidate,

anche con l’apporto finanziario dellaProvincia, varie iniziative ecologiche –raccolta differenziata dei rifiuti, correttouso dell’energia e dei materiali, cono-scenza dei processi fondamentali dimantenimento della vita come i ciclidell’acqua e dell’aria, rispetto degli e-quilibri degli ambienti naturali – aventicome obiettivo di fondo l’educazionedella popolazione e, in particolare, dellegiovani generazioni.

Un concreto aiuto è stato riconosciu-to a favore del locale Istituto comprensi-vo che ha organizzato alcune specifiche

iniziative didattiche volte alla sensibi-lizzazione degli alunni verso le proble-matiche inerenti il tema dell’ecologia.Per facilitare il compito ogni famigliadovrà fare uso di un apposito “riciclo-metro” fornito gratuitamente a cura del-l’amministrazione comunale.

La provincia, da parte sua, ha giàsegnalato la propria disponibilità a con-tribuire fino al 90% della spesa soste-nuta dalle amministrazioni comunali efino ad una concorrenza massima di0,52 euro per abitante.

(Delibera n. 25 del 3 marzo 2011)

Conferma tariffe serviziAllo scopo di contribuire al contenimento della spesa vengono confermate, per l’e-

sercizio finanziario 201 i le seguenti tariffe per servizi a domanda individuale gestitidal comune:a) servizio di trasporto scolastico:

• € 260,00= per un figlio; • € 500,00= per due figli; • esenzione per terzo figlio;b) contributi a fondo perduto per gli allacci al metanodotto:

• utenze domestiche: € 1.000,00=• utenze commerciali, artigianali: € 1.500,00=

Elenco annuale

ESTATEILARIONESE- presso corte Boarie -

VVEENNEERRDDÌÌ 2266 OORREE 2211..0000“Gli Ilarionesi raccontano la loroStoria”SSAABBAATTOO 2277 OORREE 2211..0000Serata di canti e balli con il coro

“Le Fontanelle”

DDOOMMEENNIICCAA 2288 OORREE 2211..0000Serata danzante con l’orchestra“La casa del Sole”

• utenze industriali: € 2.500,00=d) illuminazione votiva:Abbonamenti:

1 luce € 15,00 2 luci €

25,00 3 luci €

36,00ogni luce in più € 12,00 tombe di

famiglia o gentilizie € 20,00Allacciamenti:

1 luce € 23,00 2 luci €

38,00 3 luci €

50,00ogni luce in più € 17,00 tombe di

famiglia o gentilizie € 38,00

(Delibera n. 21 del 24 febbraio 2011)

Page 7: L'Alpone numero 2 2011

Nuova sede per laprotezione civile

La nuova sede per la Protezione civile è ormai in dirittura di arrivo con una spesaglobale di 570.000 euro, dei quali 420.000 per l’acquisto di un immobile preesisten-te - da finanziare mediante mutuo contratto con un istituto di credito e 150.000 europer lavori di ristrutturazione a carico della Regione Veneto.

Per il dettaglio delle spese si rinvia al prospetto sotto riportato.A) Importo Lavori a base d’asta € 117.594,35Al) Importo dei lavori non soggetto a ribasso € 3.738,87A2) Importo dei lavori soggetto a ribasso d’asta € 113.855,48B) Somme a disposizioneBl) I.V.A. 10 % su importo a base d’asta € 11.759,43B2) I.V.A. 20 % su spese tecniche € 3.349,40B3) Spese progettazione, coord. sicurezza, € 15.080,00

direzione e contabilitàB4) Oneri di collaudo opere strutturali € 1.666,60B4) Somme di cui all’ art. 92 D.Lgs. 16312006 € 459,09B5) Spese per acquisto immobile € 420.000,00B8) Imprevisti ed arrotondamenti € 91,13

Totale somme a disposizione € 452.405,65TOTALE COMPLESSIVO € 570.000.00

(Delibera n. 28 del 10 marzo 2011)

L’ALPONE 7

Le tariffe dei servizi cimiteriali per l’anno 2011 risultanodalla seguente tabella. Per ulteriori dettagli i cittadini interes-sati si possono rivolgere agli uffici competenti.

Loculi Cimiteriali (deliberazione G.C. n. 55 del 6.05.2008 –Deliberazione G.C. 5 del 27.01.2009 – Deliberazione G.C. n.40 del 8.04.2010):a) Piano terra e piano primo Capoluogo e Cattignano:

1ª Fila € 2.196,502ª Fila € 2.316,103ª Fila € 2.196,504ª Fila € 1.781,355ª Fila € 1.484,65

b) Piano interrato Capoluogo:1ª Fila € 1.033,002ª Fila € 1.136,003ª Fila € 1.033,00Piano interrato Cattignano:1ª Fila € 620,002ª Fila € 723,00

Cellette Ossario:a) Cimitero Capoluogo:

Loculo con 4 posti ossario € 20,66

Tombe di Famiglia (deliberazione G.C. n. 6 del 14.1.2003):a) Cimitero Capoluogo: € 11.362,05

Tombe Terranee (deliberazione C. C. n. 312 del 29.9.1989):a) Cimiteri Capoluogo e Cattignano:

(mt. 1,00x2,5 oppure mt. 2x2,5):1ª Fila al mq € 103,292ª Fila al mq € 77,47

Area per Tombe Gentilizie (deliberazione C. C. n. 312 del29.9.1989):a) Cimitero Capoluogo: al mq € 258,23b) Cimitero Cattignano: al mq € 206,58

SERVIZI CIMITERIALI(deliberazioni G. C. n. 55 del 6.5.2008 e n. 23.09.2008)

SSEERRVVIIZZII TTAARRIIFFFFEETTRRAASSPPOORRTTII FFUUNNEEBBRRIItrasporti nell’ambito del comune € 45,00trasporti provenienti da altri comuni € 15,00trasporti per altri comuni € 10,00

SSEERRVVIIZZII CCIIMMIITTEERRIIAALLII RRIICCHHIIEESSTTII DDAAII PPRRIIVVAATTIIinumazione salma ordinaria € 150,00dispersione delle ceneri nel cinerario comune gratuitadeposito delle ossa in ossario comune gratuitatumulazione feretro in loculo individuale (compresa € 70,00chiusura del loculo)tumulazione feretro in tomba di famiglia esclusa € 100,00chiusura del singolo loculotumulazione feretro in tomba di famiglia con chisura € 160,00del singolo loculo

LLOOCCUULLOO CCOOMMUUNNAALLEE ((PPEERR OOGGNNII SSAALLMMAA,, AA SSEEMMEESSTTRREE € 60,00OO FFRRAAZZIIOONNEE DDII SSEEMMEESSTTRREE))TTUUMMUULLAAZZIIOONNEE PPRROOVVVVIISSOORRIIAA DDII CCAASSSSEETTTTEE OOSSSSAARRIIOO OO € 10,00UURRNNEE OOSSSSAARRIIOO OO UURRNNEE CCIINNEERRAARRIIEE IINN TTOOMMBBAA,, LLOOCCUULLOO,,CCEELLLLAA OOSSSSAARRIIOO OO NNIICCCCHHIIAA CCIINNEERRAARRIIAA CCOOMMUUNNAALLEE((PPEERR OOGGNNUUNNAA,, AA SSEEMMEESSTTRREE OO FFRRAAZZIIOONNEE DDII SSEEMMEESSTTRREE))AAPPEERRTTUURRAA DDII LLOOCCUULLOO PPEERR IISSPPEEZZIIOONNEE € 120,00AAPPEERRTTUURRAA TTOOMMBBAA DDII FFAAMMIIGGLLIIAA PPEERR IISSPPEEZZIIOONNEE € 120,00AAPPEERRTTUURRAA DDII CCEELLLLEE OOSSSSAARRIIOO OO NNIICCCCHHIIAA CCIINNEERRAARRIIAA € 50,00PPEERR IISSPPEEZZIIOONNEEPPOOSSAA LLAAPPIIDDEE PPEERR AADDUULLTTII € 100,00PPOOSSAA LLAAPPIIDDEE PPEERR BBAAMMBBIINNII (di età superiore a 14 anni) € 20,00TTAARRIIFFFFAA OORRAARRIIAA DDEELL PPEERRSSOONNAALLEE CCOOMMUUNNAALLEE PPEERR € 25,00SSEERRVVIIZZII DDIIVVEERRSSII DDAA QQUUEELLLLII SSOOPPRRAA IINNDDIICCAATTII

(Delibera n. 12 del 24 febbraio 2011)

CLASSE DESCRIZIONECOEFFICIENTI TARIFFA TOT. TARIFFA

al mq.KA PARTE FISSA AL MQ. PARTE VARIABILEA FAMIGLIAKB KC KD

Utenze Domestiche 1 componente

Utenze Domestiche 2 componenti

Utenze Domestiche 3 componenti

Utenze Domestiche 4 componenti

Utenze Domestiche 5 componenti

Utenze Domestiche 6 componenti

Musei, biblioteche, scuole, associazioni, palestre, luoghi di culto

Cinematografi e teatri

Autorimesse e magazzini senza alcuna vendita diretta

Campeggi, distributori, impianti sportivi

Stabilimenti balneari

Esposizioni, autosaloni

Alberghi con ristorante

Alberghi senza ristorante

Case di cura e di riposo

Ospedali

Uffici, agenzie, studi professionali, ambulatori medici, dentisti

Banche e istituti di credito

Negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartolerie, ferramenta, ecc.

Edicole, farmacie, tabaccai, plurilicenze

Negozi particolari qual filatelia, tende e tessuti, tappeti, antiquariato

Banchi di mercato beni durevoli

Attività artigianali tipo botteghe: parrucchieri, barbieri, estetiste

Attività artigianali tipo botteghe: falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti

Carrozzerie, autofficine, elettrauto

Attività industriali con capannoni di produzione

Attività artigianali di produzione beni specifici

Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, pub

Mense, birrerie, amburgherie

Bar, caffé, pasticcerie

Supermercati, generi alimentari, macellerie, salumi e formaggi

Plurilicenze alimentari e/o miste

Ortofrutta, pescherie, fiori e piante, pizza al taglio

Ipermercati di generi misti

Banchi di mercato generi alimentari

Discoteche, night club

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0,94

0,80

0,40

0,30

0,51

0,76

0,38

0,34

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0,95

1,00

1,07

1,07

0,55

0,99

1,11

0,60

1,09

1,09

0,82

1,09

0,38

0,55

5,57

4,85

3,96

2,02

1,54

7,17

1,56

3,50

1,04

3,28

2,50

4,20

6,25

3,10

2,82

9,85

7,76

8,20

8,81

8,78

4,50

8,15

9,08

4,92

8,90

8,95

6,76

8,95

3,13

4,50

45,67

39,78

32,44

16,55

12,60

58,76

12,82

28,70

8,56

€ 0,165

€ 0,155

€ 0,145

€ 0,133

€ 0,119

€ 0,102

3,40

2,90

2,20

1,80

1,40

0,60

€ 0,117

€ 0,088

€ 0,151

€ 0,224

€ 0,113

€ 0,100

€ 0,354

€ 0,281

€ 0,295

€ 0,314

€ 0,314

€ 0,162

€ 0,292

€ 0,327

€ 0,177

€ 0,370

€ 0,321

€ 0,241

€ 0,321

€ 0,113

€ 0,162

€ 1,643

€ 1,430

€ 1,167

€ 0,595

€ 0,454

€ 2,115

€ 0,461

€ 1,032

€ 0,307

€ 196,272

€ 167,411

€ 126,997

€ 103,901

€ 80,817

€ 34,638

€ 0,561

€ 0,427

€ 0,718

€ 1,070

€ 0,529

€ 0,483

€ 1,683

€ 1,326

€ 1,402

€ 1,507

€ 1,502

€ 0,769

€ 1,393

€ 1,552

€ 0,841

€ 1,473

€ 1,530

€ 1,155

€ 1,530

€ 0,534

€ 0,769

€ 7,806

€ 6,800

€ 5,545

€ 2,829

€ 2,153

€ 10,043

€ 2,191

€ 4,906

€ 1,463

€ 0,678

€ 0,515

€ 0,869

€ 1,294

€ 0,642

€ 0,583

€ 2,037

€ 1,607

€ 1,697

€ 1,821

€ 1,816

€ 0,931

€ 1,685

€ 1,879

€ 1,018

€ 1,843

€ 1,851

€ 1,396

€ 1,851

€ 0,647

€ 0,931

€ 9,449

€ 8,230

€ 6,712

€ 3,424

€ 2,607

€ 12,158

€ 2,652

€ 5,938

€ 1,770

Tariffa rifiuti anno 2011

Servizi e concessioni cimiteriali

Buon compleanno Italia ... ancora i ragazziSegue da pag. 3

discorso su cosa significa stare uniti sottoun’unica bandiera. Marta Bevilacqua

Ero molto agitato all’idea di salire sulpalco, ma quando sono salita mi sono rilas-sato e ho cominciato a suonare prima“Mamma mia dammi cento lire”, poi “Obella ciao” e “La bandiera dei tre colori”.La gente ci applaudiva ed io capivo che eraandato tutto bene e che non avevamo fattoerrori con le note. Alberto Bevilacqua

In quella mattinata del 16 aprile mi sonodivertita a stare in compagnia ed ero felicedi festeggiare i 150 anni dell’Unità d’Italiaassieme alle persone del mio paese che rarevolte si trovano davanti alle telecameredella TV, ma per questo evento ne è valsa lapena. Giorgia Camponogara

Il momento più bello della mattinata èstato l’alzabandiera e la frase: “per onorarel’Italia tutti in piedi a cantare l’inno nazio-nale”. Poi tutta la folla, compresi i bambinicantavano orgogliosi “Fratelli d’Italia”scritto da Mameli. Subito dopo l’inno tutti ipalloncini rossi, bianchi e verdi volaronosopra il nitido cielo azzurro di quella matti-na. Uno spettacolo meraviglioso, anzi uni-co! Silvia Ramazzin

Quando ho visto tutti i palloncini nelcielo mi ha cominciato a battere il cuore dal-l’emozione perché l’Unità d’Italia si festeg-gia solo dopo cinquant’anni. Andrea Santacà

È stata una giornata davvero da ricorda-re. Una giornata importante perché pensoche pochi paesi in tutta Italia abbiano cele-brato una cerimonia così. Alla mattina èperfino venuta la TV di Telenuovo. SimoneFusa

È stato molto speciale entrare “nel-l’Italia” della piazza della Chiesa e credoche in quel momento ogni ragazzo o bam-bino si sia sentito un pezzo del nostro Paese... Alla sera ci siamo trovati in teatro perfare tutti assieme un tuffo nella storia. Èstato molto bello sapere come lavoravanouna volta attraverso poesie e canzoni.Francesca Fusa

Questa giornata non me la dimenticheròmai perché è stata un’esperienza moltobella che fa ricordare a tutti che la storia delnostro paese è molto lunga. Simone Pozza

L’Unità d’Italia: 21 marzo 1861. Unadata importante perché ha segnato l'iniziodi una nuova era per gli italiani. Infatti noiabbiamo imparato a vivere pacificamentegli uni con gli altri e a combattere nemicicomuni oppure ad aiutare il nostro vicino olontano che sia a crescere ... L’Italia è lanostra casa, dobbiamo proteggerla e aiutar-la, per aumentare il suo prestigio in tutti icampi. Perciò il 16 aprile 2011, 150 annidopo in molti ci siamo riuniti e abbiamofesteggiato. Un’esperienza unica vista congli occhi di un ragazzo che forse rimaneimmutata anche attraverso gli occhi di unadulto o di un vecchio ... Una mattinata

straordinaria all’insegna dei ricordi colletti-vi tramandati dai nostri precedessori e fattoanche per fare onore a chi ha saputo donarela propria vita con lo scopo di aiutare lostato italiano a sentirsi unito e sempre piùforte sotto un’unica bandiera. EnricoSartori

Alla fine abbiamo lanciato in aria i pal-loncini eproprio inquel momen-to ho sentitoed ho vistoquante per-sone erava-mo. ChiaraDusi

Tutto ini-ziò con mol-ta calma etutti erano insilenzio per-ché voleva-mo sentire idiscorsi. Poinoi giovanici siamo al-

zati per cantare l’inno nazionale italiano;avevo il cuore in gola però poi tutto passò.La frase che vorrei dire è “W l’Italia”, lostato più bello che c’è però non ho mai ilcoraggio di dirlo perché sono timida. GiadaBeltrame

Il giorno dell’Unità d’italia è stato me-morabile perché l’Italia era da 150 anniunita. Guerra, povertà, carestie non sonoriuscite a dividerla, siamo stati sempre uniti... Feste, regali tutti formati dal verde, bian-co e rosso, i colori della nostra bandiera tri-colore; questo ed altro per farci ricordarequesti momenti della storia perché non sidimenticheranno e non lo vorremmo perchéquesta è la vera storia del nostro paese edovremo ricordarla. Unita oggi, unita persempre. Aurora Colognato

Nella mattinata abbiamo ascoltato moltidiscorsi patriottici sull’Italia, ma i bambinidella scuola elementare hanno recitato dellepoesie scritte da loro che hanno fatto capireche sono i bambini il futuro dell’Italia. Poiabbiamo intonato l’inno nazionale. Questomomento è stato molto bello perché si èpotuto cantare assieme ai compaesani e hocapito come un paese può stare unito con un

canto popolare. Quindi un inno può fartenere assieme anche una nazione, l’Italia,che ha modi di pensare diversi ma che puòcercare di convivere pacificamente. IlariaSartori

Tutti assieme siamo partiti dalla scuolamedia per arrivare davanti alla chiesa doveci accoglieva un’italia tricolore disegnatasul piazzale. Che emozione quando l’ho vi-sta. Era proprio bellissima ... in quel mo-mento mi sono tremate le gambe perché misono venute in mente tutte quelle personeche hanno combattuto per ottenere l’unità.Dopo il momento dei discorsi delle autorità,è arrivata l’ora dell’inno cantato da tutti glialunni. Che brividi! Non ho mai vissuto unmomento del genere. C’è stato un attimo incui ho sentito nel cuore la vicinanza di tuttele persone che erano lì a ricordare i 150anni. Pensavo che dopo tutto questo le emo-zioni fossero finite. Invece, con l’inaugura-zione della mostra dedicata alla festa, io e imiei compagni ci siamo veramente sentitiimportanti: a noi delle terze è stato affidatoil compito di tagliare il nastro che ha rap-presentato per me la fine della divisionedell’Italia. Sofia Confente

sapere da dove veniamo, ma anche dovesiamo e dove andremo. Gloria Tezza

Il giorno 16 aprile ci siamo riuniti inpiazza a festeggiare la gloriosa storia delnostro paese iniziata in un giorno di marzo.Mi si è stretto il cuore quando ho visto tuttinoi ragazzi “dentro l’Italia” disegnata dallaprofessoressa Bevilacqua. Le poesie chesono state recitate dai ragazzi delle elemen-tari sono state molto intense e mi hannofatto capire che l’Italia è stata costruita dapersone che non hanno esitato a sacrificarela loro vita per essa.

Un’altra cosa che ho imparato è che inItalia non ci devono essere differenze e sidevono accogliere le persone che vengononel nostro paese perché dobbiamo ricordar-ci che anche noi Italiani siamo stati emi-granti. Diego Maporti

La giornata si è aperta con la festa almattino, quando tutti i giovani scolari diSan Giovanni Ilarione hanno riempitol’Italia disegnata sul piazzale della Chiesa.Noi ragazzi delle Medie, colorati di verde,abbiamo donato un pezzo di noi stessi performare una piccola parte della bandieranazionale che da sempre ci tiene uniti.

Durante la festa, svoltasi alla sera, ero unpo’ timido quando toccava a me suonare ilflauto o cantare, però, nello stesso tempo,mi sentivo orgoglioso di essere Italiano, per-ché era come se festeggiassi il mio cento-cinquantesimo compleanno! Nicola Agresti

Alla sera, abbiamo commemorato i cen-tocinquant’anni di storia italiana, ripercor-rendone le tappe più importanti. Io dovevopresentare ed è stato un vero onore perchéera come se dovessi narrare la storia diognuno di noi, la nostra storia, quella checome popolo italiano abbiamo vissuto e cherivivremo sempre. Beatrice Vanzo

Il momento più significativo è statoquando abbiamo lasciato andare in cielo ipalloncini in aria, i tre colori si sono amal-gamati come nella bandiera. Alla sera, mihanno colpito tutti i brani perché i ragazzi lileggevano con molta espressione e certi mihanno commosso perché erano veramenteforti. Nicole Mainente

Secondo me, la celebrazione dell’Unitàd’Italia è stata un evento bellissimo perchéin questo modo tutti noi Italiani ci siamosentiti ancora più uniti e pieni di gioia.Ambrosi Paolo

La mattina del 16 aprile sono arrivata ascuola, come al solito, ma c’era qualcosa didiverso nell’aria. Tutti i ragazzi parlavano,ridevano ... e tutta la scuola era colorata diverde, bianco e rosso. Sì, c’erano solo queitre semplici colori con dietro una grandestoria. In quel giorno, abbiamo occupatotutta l’Italia con orgoglio e felicità, e quan-do i nostri palloncini hanno toccato il cieloè partito un applauso. In quel brevemomento, ho capito quanto sia bello essereitaliana! Jessica Confente

Un giorno speciale, un giorno memora-bile! Come si fa a dimenticare quelle centi-naia di palloncini che ognuno di noi ha lan-ciato per festeggiare l’unità! Paolo Arvotti

Al grido d’amore rivolto all’Italia,abbiamo liberato tanti palloncini verdi,bianchi e rossi che hanno colorato il cieloazzurro rendendolo partecipe della gioiasulla Terra. In quel momento, mi sono sen-tita davvero italiana, come se fossimo tor-nati indietro nel tempo quando la patria erasacra. Ho avvertito il dovere di festeggiareil mio paese che era, è e sarà sempre unluogo dove il passare del tempo non cancel-lerà mai le origini. Ilenia Sartori

Era bellissimo, c’era quasi tutto il miopaese riunito assieme che era molto felice.Ad un certo punto il sindaco ha fatto un bel

(Allegato alla Delibera n. 135 del 25.03.2011)

Il gruppo dei “pittori” con la prof. A. Bevilacqua.

Page 8: L'Alpone numero 2 2011

non è che il riflesso delle lampade a car-buro sulle pareti bagnate della grotta.

Concludo riportando un’impressionedi Luca, uno degli allievi di questo corso:«Speleo x caso, sì perché mai avrei dettoo pensato di riuscire, un giorno, ad infi-larmi in certi posti nascosti conosciuticome Grotte. La Grotta, una stanza sot-terranea, nascosta agli occhi degli uomi-ni per milioni di anni. Alla mia primaescursione mi sono detto “perché mainon conoscevo l’esistenza di gruppicome il G.S.M che ti insegnano con pas-sione le tecniche adatte per riuscire avedere tale spettacolo?”. Un’esperienzache consiglio caldamente a chi cerca unpo’ di adrenalina, perché andare in que-ste grotte non è solo camminare o, stri-sciare tra le rocce a metri e metri sotto-terra, ma é anche appendersi ad unacorda a 60 metri nel vuoto ... Infine misono divertito un mondo grazie anche,anzi soprattutto, alla grande compagniae amicizia di questo gruppo di speleo unpo’ pazzo quale è il G.S.M.».

Ed un’altra bella frase di Manuel, ilquale mi dice: «una dellebelle cose che ho sentitonel corso èche nella vitaspeleologica la fretta nonserve e la puntualità nonsa da fare, perché si saquando si parte ma non sisa quando si torna, si sasolo dove si va, e non sivede l’ora di arrivare».

Spero, caro lettore,di non averti annoiatocon le mie parole ma alcontrario di aver stimo-

lato in te la curiosità discoprire il mondo spe-leologico.

EMANUELE POZZA

ai popoli che lottano contro la povertà,le carestie e le malattie in tutto il mondo.

L’ingresso alla serata è gratuito; iposti numerati verranno garantiti congli inviti che ognuno potrà ritirarepresso Energy Studio, in Via degliAlpini n. 7/9 a San Giovanni Ilarione,nei giorni: mercoledi 15 Giugno ore10.30/13.00 e ore 16.30/19.30 e giovedì16 Giugno ore 10.00/13.00.

Negli stessi orari verranno raccolte leofferte libere per l’adozio-ne a distanza di due bambi-ni: Nowad, 8 anni, delloZambia e Lara, 10 anni, diBahia, Brasile. Lo spettaco-lo vedrà l’esibizione degliallievi dei corsi di danzamoderna, hip hop e musicaltenuti dai maestri FedericoGallo, Omar Vanzo edEnzo Forleo con la parteci-pazione di graditi ospiti.

ENERGY STUDIO

Omar Vanzo è figlio di Raffaele eBertilla, abita a San Giovanni Ilarione dasempre, anche se da qualche anno èspesso in giro per palestre, scuole e tea-tri italiani dove si esibisce in quella chee’ diventata la sua più grande passione:la danza. Ha iniziato nel 2003, alternan-do alle partite di calcio le lezioni pressola scuola Energy Studio dove ha studiatodanza moderna e hip hop. Partecipa inseguito a vari stages specializzandosi inhouse,poppin, lockin e modem dance

segna veronese “I colori delladanza” nella splendida cornicedel Teatro Romano. Ultimagrande soddisfazione essereentrato nella prestigiosa com-pagnia “Oxigen” del coreo-grafo Vladimir lbragimov conil quale il 5 Maggio ha debutta-to al Teatro Nuovo di Veronanello spettacolo “I Dream”dove ha riscosso notevole suc-

cesso personale. Debora Ferrato, coreo-grafa e insegnante di danza moderna eclassica, ex assistente di Mauro Astolfi,lo ha preso da qualche mese nella suascuola per dargli una preparazione com-pleta e permettergli di crescere artistica-mente al fine di entrare al più presto nelmondo della danza come professionista.Auguriamo a questo giovane di poterrealizzare i suoi sogni restando il ragaz-zo semplice che tutti noi conosciamo.

con maestri di fama internazionale qualiKris (docente di danza presso “Amici”su Canale 5), Aziz, Dominique Lesde-ma, Bruno Collinet, Gus Bembery emolti altri.

Entrato nella compagnia di hip hop“Black Devils” partecipa a vari concorsiin tutto il territorio italiano e inizia lostudio dellà break dance; nel 2010 portagli allievi dell’Energy Studio che fre-quentano i suoi corsi ad esibirsi alla ras-

L’ALPONE 8

ne di Roverè Veronese, unica grottaturistica del Veronese.

Non posso infine non citare lafamosa, la celeberrima ed impressio-nante Spluga della Preta, grotta che siapre sul Corno d’Aquilio profonda -875 m, il cui pozzo iniziale a forma dicampana misura 13l m! Nell’ultimafoto propongo una immagine delprimo pozzo scattata durante unadiscesa in Preta nel 2009. La lucebianca e intensa che si vede in altonella foto è quella del sole che penetraall’interno, mentre la luce rossa altro

corda gli allievi durante i primi allena-menti, accompagnati dagli istruttori,presso la palestra ai Montanari, ricavatada una ex cava di marmo che fornì tral’altro il materiale per la costruzionedella chiesa di Vestenanova.

Dopo l’attività propedeutica in pale-stra si va finalmente in grotta!

GSM, acronimo di Gruppo Speleo-logico Montecchia, sconosciuto a moltima attivo dal 1972, fondato da amici chevolevano scoprire le meraviglie dellecavità sotterranee. Il Gruppo negli annisi è ingrandito, ha accolto nuovi soci,donne e uomini, giovani e meno giovani,ma in tutti si accomuna lo spirito di ap-partenere ad un Gruppo, dove quello checonta è divertirsi in armonia.

Il GSM ha come scopo la promulga-zione dell’attività speleologica in gene-rale, sia essa di carattere culturale sia dicarattere tecnico-sportivo. A questo pro-posito il GSM propone ogni anno unCorso di speleologia di 1° livello rivoltoa tutti coloro che vogliono avvicinarsi almondo sotterraneo. Lo scopo del Corsonon è quello di formare degli speleologiprovetti, figure che del resto non esisto-no, bensì di far capire a chi volesse dareun’occhiata sottoterra, che bisogna u-sare i materiali adatti e seguire pro-cedimenti rigorosi e consolidatidalla pratica per poter visitare legrotte piacevolmente e con la mas-sima sicurezza. Il corso comprende5 lezioni teoriche i cui argomentiprincipali sono: geologia e carsi-smo, nodi e progressione in grotta,tenuta meccanica dei materiali spe-leo-alpinistici, rilievo e fotografiain grotta, primo intervento e soc-corso in grotta, biospeleologia. Siaggiungono due uscite pratiche inpalestra all’aperto e tre uscite ingrotta.

Anche quest’anno si è svolto ilnostro 21° corso di primo livellocon 5 allievi, tre maschi e due fem-mine. Gli allievi sono seguiti inogni uscita da un Istruttore diTecnica speleologica riconosciuto eiscritto alla SSI (Società Speleolo-gica Italiana). Durante le primeuscite in palestra vengono spiegatele tecniche di progressione in grot-ta con utilizzo delle corde speleo edei rispettivi strumenti. Qualchespeleo senior ricorderà sicuramentela propria diffidenza mostrata verso leprime corde speleo, apparse intono al1978, ma che da lì a poco avrebbero sop-piantato e sepolto le mitiche, ma pesantiscomode e alquanto pericolose scalette apioli in acciaio e alluminio!! Oggi i ma-teriali sempre più performanti permetto-no di percorrere grandi profondità conun peso molto contenuto e in massimasicurezza.

Tornando al corso diciamo che al-l’allievo, pagando una quota di iscrizio-ne iniziale, viene fornita tutta la stru-mentazione necessaria per svolgere l’at-tività in piena sicurezza e gli viene datala possibilità di usufruime durante l’an-no del corso. L’allievo è assicurato, tra-mite l’assicurazione SSI (Società Spe-leologica Italiana) obbligatoria per tuttiche è compresa nella quota di iscrizione.Ecco alcune foto significative e rappre-sentative delle attività che si svolgonodurante il corso.

Nella Foto 1 si vedono appesi in

Anche quest’anno l’AssociazioneSportiva Dilettantistica Energy Studio,di San Giovanni Ilarione, ha organizza-to uno spettacolo di danza che avràluogo sabato 18 Giugno alle ore 21.00presso la Sala della Comunità di Mon-tecchia di Crosara, con il patrocinio delComune, Assessorato allo Sport e ProLoco. L’evento è a favore di Action Aid,una delle principali associazioni per leadozioni a distanza e gli aiuti umanitari

GRUPPO SPELEOLOGICO MONTECCHIA

step by step

Allievi e istruttori in palestra ai Monta-nari, Vestenanova.

In alto: allievi e istruttori nella sala finalealla Noé, Trieste.Ritratto di gruppo in una sala della grot-ta di Lesi, Verona.

Due speleologi durante la discesadel primo pozzo nella Splugadella Preta.

Nella Foto 2 si vedono gli allievi e gliistruttori durante una uscita di quest’an-no nella grotta Noé nel Carso Triestino.La Foto 3 è stata scattata durante il corso2009 nella grotta di Lesi a BoscoChiesanuova (Vr).

Nella foto 4 si vedono tre allievi in bassocircondati da splendide colonne alte6 metri, e sopraalle loro teste unistruttore; la grot-ta è la Nemez e sitrova sul CarsoTriestino.

Ma le grottenon si trovano so-lo a Trieste! An-che nella nostras p l e n d i d aLessinia si trovanonumerose cavitàmolto interessanti.Ricordo fra tutte lagrotta di MonteCapriolo, in comu-

Allievi del 21°corso 2011 circondati da splen-

dide colonne e stalattiti nellagrotta Nemez, Trieste.

OMAR VANZO,un 20enne di oggi ...

Una nuova croce per il“Monte Croseta”.

DAL CENTRO AIUTO VITAÈ di Vibo Valentina la mamma adotta-

ta ad aprile dal CAV con un nuovo Pro-getto Gemma, grazie alle offerte raccoltenella XXXIII Giornata per la vita nelleparrocchie del vicariato di Montecchia ea Vestenanova. Un sentito grazie va allepersone che a febbraio hanno acquistatole primule ed hanno permesso a questamamma di “tenere” il proprio figlio.

Il consiglio di amministrazione delBanco Alimentare del veneto ha accoltola nostra domanda e da aprile, con l’au-tomezzo del Comune di S. Giovanni Ila-rione, Ermanno Lovato, responsabile del-la consegna e Vittorio Colognato autista,si recano ogni secondo giovedì del mesein via Torricelli a Verona a ritirare quan-to il banco Alimentare ci ha destinato.

Sono parecchi quintali di generi ali-mentari provenienti dalla U.E. e dalle

Collette e che per il centro costituisconouna vera provvidenza. Ancora grazie adErmanno e a Vittorio, collaboratori moltogenerosi.

Dagli indumenti usati raccolti a mag-gio nella casa Trevisan si sono realizzatifondi che serviranno a finanziare piccoliprogetti sostegno per le famiglie biso-gnose che ci chiedono aiuto.

A luglio, come già da alcuni anni,nella Casa della Dottrina di Santa Cateri-na in Villa, ci sarà il doposcuola gratuitoper i bambini della scuola primaria, tenu-to da studenti di 3ª media e delle superio-ri. Le iscrizioni si prendono nella sededel centro, da giugno, il martedì dalle 9alle 11.

Infine, c’è continua richiesta di letti-ni; chi ne avesse e non li usasse più alcentro sono sempre bene accetti.

MILAN CLUB IN FESTAGrandi festeggiamenti al Milan Club "Franco Baresi" di San Giovanni Ilarionelo scorso 23 maggio, quando ha celebrato il ventennale della sua fondazio-ne che corrisponde anche con la conquista del diciottesimo scudetto.Per l'occasione i tifosi rossoneri hanno avuto il privilegio di ospitare a SanGiovanni Ilarione proprio Franco Baresi, uomo simbolo del Milan al qualeappunto 20 anni fa è stato intitolato il sodalizio, accompagnato nell'occa-sione da altri tre ex calciatori del Milan: Angelo Colombo, Angelo Anquillettie Giorgio Biasiolo.Accolti con grande entusiasmo in piazza del Popolo, si sono poi recati tuttiin un ristorante del luogo per una grande festa conviviale, durante la qualehanno rilasciato qualche migliaio di autografi.Prima di andarsene ci hanno fatto la promessa che ritorneranno ancora afarci visita!

Franco Baresi attorniato dai soci del locale “Milan Club”.

Page 9: L'Alpone numero 2 2011

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L’ALPONE 9

vengono definite totipotenti e che hanno lacapacità, sia di differenziarsi ossia di dareorigine a globuli bianchi, globuli rossi epiastrine, sia di replicarsi, cioè di mante-nere invariato il loro numero complessivoper tutta la vita. Tali cellule possono esse-re raccolte o dal midollo osseo, o, dopo sti-molazione con farmaci detti fattori di cre-scita, dal sangue periferico.

Ogni persona sana può diventare dona-tore di midollo osseo e candidarsi a com-piere un grande gesto di solidarietà umana,indispensabile per salvare una vita.

Chi dona il midollo non subisce alcunaconseguenza. Il sangue midollare preleva-to, infatti, si riforma spontaneamente.Tanto che il dono può essere ripetuto.

Per diventare donatore è necessarioavere tra i 18 e i 35 anni di età, sottoporsiad un semplice prelievo di sangue, detto“tipizzazione”, quindi si viene iscritti alRegistro Nazionale Italiano Donatori diMidollo Osseo, noto a livello internazio-nale come IBMDR (Italian Bone MarrowDonor Registry) con sede a Genova pressoil laboratorio di Istocompatibilità del-l’E.O “Ospedali Galliera”, la cui attività èstata istituzionalmente riconosciuta con laLegge n. 52 del marzo 2001. La consulta-zione di questo registro permette di procu-rare ai pazienti ematologici in attesa di tra-pianto, un volontario con caratteristicheimmunogenetiche tali da consentire l’attoterapeutico con elevate probabilità di suc-cesso. Tutte le prestazioni per l’iscrizionenel Registro sono gratuite, in quanto acarico del Servizio Sanitario Nazionale.

Quando per salvare una vita si rendenecessario un trapianto di midollo e non sitrova un familiare compatibile, allora èpossibile fare ricorso al Registro dei dona-tori di midollo. Presente in oltre 30 Paesidel mondo in collegamento tra di loro, èuno stupefacente sos per la vita, senzafrontiere.

La ricerca avviene utilizzando lemoderne tecniche informatiche. La tipiz-zazione HLA del malato viene paragonataa quella di tutti i donatori disponibili. Se siriscontrano delle somiglianze significativesi passa agli approfondimenti e al donato-

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no un piccolo gesto di generosità che puòcambiare il loro destino. Ma i donatorisono sempre troppo pochi: Per paura.Ignoranza. Indifferenza. Eppure basta unsemplice prelievo, poco doloroso e senzarischi, per cambiare la sorte di una perso-na condannata.

Non è facile reperire un donatore iden-tico: le probabilità che esista una compati-bilità tra non consanguinei è di 1 a100.000; è quindi necessario disporre diun alto numero di donatori per assicurarealla maggior parte dei pazienti l'opportu-nità di un trapianto.

Chi desidera diventare donatore dimidollo osseo o ricevere qualsiasi altrainformazione relativa a questo tipo di do-nazione può rivolgersi al Centro Trasfu-sionale di San Bonifacio tel. 045 6138466.Donare il proprio sangue o il midollo os-seo, è un’opera di grande solidarietà versoil prossimo.

Non vi viene un sorriso a pensare checon il vostro gesto potreste aver salvato lavita di una persona?

AVVISO: Apertura domenicale delCentro Trasfusionale di San Bonifacio –31 luglio 2011 dalle ore 7,30 alle 11,00.

LUIGI PANDOLFO

re saranno richiesti ulteriori prelievi disangue. Solo nel caso di adeguata compa-tibilità si chiede al donatore di prepararsi,se ancora lo vuole, al prelievo di midolloper rendere possibile il successivo trapian-to. Le cellule donate vengono infuse nelricevente per via endovenosa, di solitoattraverso un catetere venoso centrale, etrovano da sole la strada per andare a col-locarsi in modo giusto nel corpo, per ini-ziare la propria benefica opera di riprodu-zione.

I requisiti del donatore devono rientra-re nelle caratteristiche richieste dalla leggetrasfusionale italiana (legge 4 maggio1990 N° 107) e relativi decreti. Per questol’Avis ritiene che essere donatori periodicidi sangue sia un prerequisito importanteper la donazione di midollo osseo.

Io penso che il donatore di midolloosseo sia una persona generosa ed attentaagli altri. Ognuno è libero di fare le suescelte, nessuno ci costringe a farlo se nonsi vuole. Ma ricordiamoci che nessuno dinoi è sicuro di non averne mai bisogno …Sembra un terribile ricatto morale, ma pur-troppo è la verità. Andiamo quindi con ilcuore in mano, potremmo un giorno salva-re la vita a qualcuno … E non è poco!Migliaia di ammalati di leucemia aspetta-pianti di organo, alla cura di malattie onco-

logiche.Donare il sangue è una scelta di solida-

rietà e civiltà: la disponibilità di sangue èun patrimonio collettivo di cui ciascunopuò usufruire al momento del bisogno.

Ma l’attività dell’Avis non si ferma apromuovere puramente il dono del sangue.Un altro genere di donazione parimentiimportante e vitale per gli ammalati di leu-cemia o altre malattie del sangue come l’a-plasia midollare o la talassemia, è quelladel midollo osseo o sangue midollare.Questa forma di amore verso chi soffre lasi raccomanda particolarmente ai giovanidonatori.

Il midollo osseo si trova all’internodelle ossa (es. ossa piatte del bacino) ed èresponsabile della produzione delle celluledel sangue, cioè dei globuli rossi, globulibianchi e piastrine. È costituito da celluleprogenitrici dette cellule staminali che

La nostra Avis Comunale continuaincessantemente la sua campagna per lapromozione e sensibilizzazione al donodel sangue. Dalla sua nascita avvenuta il29 febbraio di 43 anni fa, seguendo l’e-sempio di quel primo gruppo di lungimi-ranti donatori, ha saputo crescere e matu-rare tanto che, da quel primo sparuto maeroico gruppo di pochi donatori, ora siamoin quasi 500 che hanno saputo superare le1000 donazioni. Un traguardo certamenteimportante ottenuto grazie all’impegno dipersone animate da grande spirito di soli-darietà, persone che hanno la voglia didonare e dedicare parte del proprio tempoe di se stessi a favore degli “altri”.

Il fabbisogno di sangue è in costantecrescita: molte cure non sarebbero possibi-li senza la disponibilità di sangue, di pla-sma ed emoderivati. Basti pensare ai servi-zi di primo soccorso, alle attività di altaspecializzazione come la chirurgia e i tra-

AVISS. Giovanni Il. e Vestenanova

Il posto di ristoro Avis alla marcia tra i ciliegi del 25 aprile 2011.

Renato Ciman vincitore nel 1959 a Fauverney Dijn in Belgio.

di un individuo ben preciso, spesso di unbambino. Quello che vi riporto è trattodal volantino pubblicato dall’ADMO(associazione donatori di midollo osseo)

Perché bisogna donare il midolloosseo?

Il trapianto di midollo osseo, e dellecellule staminali che esso contiene,rende possibile la guarigione di graviforme di leucemia, thalassemia, immu-nodeficienze congenite e, più recente-mente, anche alcuni casi di tumore soli-do. La compatibilità tra paziente e dona-tore si verifica 1 volta su 4 nell’ambitofamigliare (fratelli e sorelle), ma diventamolto rara, circa 1 su 100.000, tra indi-vidui non con sanguigni. Proprio su que-sto ultimo punto voglio fare una rifles-sione, che si basa sulla teoria della pro-babilità. Più persone diventano donatoridi midollo, più quella persona ammalataha la probabilità di trovare qualcuno dicompatibile e quindi una speranza diguarire.

Chi può candidarsi come donatore dimidollo?

Qualunque individuo di età compresatra i 18 anni e preferibilmente i 35-40anni che abbia un peso corporeo supe-riore ai 50 kg, purchè non sia affetto damalattie del sangue o da altre forme in-fettive (Aids, epatite, ecc). La disponibi-

lità del donatore resta valida fino al rag-giungimento dei 55 anni.

Più giovani si iscrivono al Registro,più vite si possono salvare.

Come si fa a diventare donatori dimidollo?

Per iscriversi al Registro si deve com-pilare il modulo di “consenso informa-to” e sottoporsi un prelievo di sangue(come una normale analisi), detto “tipiz-zazione”. In caso di una prima compati-bilità con un paziente, il donatore saràchiamato a ulteriori prelievi di sangue,per analisi più dettagliate al fine di sta-bilire i successivi livelli di compatibilità.

Tutte le prestazioni per l’iscrizionenel Registro sono gratuite, in quanto acarico del Servizio sanitario nazionale.

Cosa succede al donatore che risultacompatibile?

La donazione di midollo osseo puòavvenire secondo due diverse modalità.

La prima modalità è la donazione dicellule staminali con prelievo da sangueperiferico, la procedura molto simile al-l’aferesi dei donatori di plasma e piastri-ne, dopo la somministrazione di un far-maco chiamato “fattore di crescita” ha laproprietà di rendere più rapida la cresci-ta delle cellule staminali e di facilitarneil passaggio dalle ossa al sangue perife-rico. La seconda modalità di donazione èquella più “antica” consistente cioè nelprelievo di midollo osseo che non èassolutamente quello spinale, ma dallecreste iliache posteriori.

Il midollo osseo prelevato si ricosti-tuisce spontaneamente in 7-10 giorni edil prelievo non comporta alcun rischio

per la salute. Con entrambe le modalitàdi raccolta di cellule staminali emopoie-tiche il donatore non subisce, quindi,nessuna menomazione.

Tutela del donatoreNel 2001 è stata approvata la legge n.

52 per il riconoscimento del RegistroItaliano Donatori Midollo Osseo (IBM-DR). La legge prevede permessi retri-buiti per l’espletamento di tutti gli esamiconcernenti la donazione e tutela la figu-ra del donatore in tutti i suoi aspetti.Spero che dopo aver letto questo artico-lo non diciate: “Ci penserò” e lo riponia-te nel cestino. Perché magari dietro l’an-golo c’è qualcuno che aspetta propriovoi.

Perché tutti dovrebbero avere la pos-sibilità di poter vivere la propria vita!!!

Un nostro così piccolo sacrificio, nonè niente in confronto a tutto quello, chedevono sopportare questi malati. Non

possiamo pretendere, che un domani,troveremo un donatore se, noi per primi,per delle infondate paure non ci siamomessi a disposizione per gli altri!!!

Vi chiedo quindi: Non vale forse lapena di sottoporsi a procedure che pos-sono far tanto timore ma che sono fon-damentalmente innocue per provare asalvare una vita?

Io la mia risposta a questa domandal’ho già data e sono diventata donatricedi midollo osseo ... e voi? Per iscriversicontattate la sede ADMO più vicina: èpossibile trovare il numero di telefono el’indirizzo delle sedi di tutta Italia al sitoufficiale http:\\www.admo.it o rivolgersial centro trasfusionale del proprio ospe-dale. Montaigne scriveva: “Il meritodella vita non sta nella quantità dei gior-ni, ma nell’uso che ne facciamo di essi”.

Vi ringrazio tutti per l’attenzione.CRACCO MARIA

Ciao a tutti sono la cugina di ClaudioDalla Benetta; purtroppo quando si senteparlare di una malattia grave come la leu-cemia, si pensa sempre che questa nonpossa colpire te o le persone che ami ...Spesso nella vita ti trovi ad affrontaresituazioni che non ti aspetteresti mai didover vivere ... perdere qualcuno a cui voibene. Certo, poi la vita va avanti ma nonè più quella di prima, ti porti dentro unvuoto che, non poi colmare con niente.

Lavorando in ospedale ti rendi contodi quanti, bambini, giovani e adulti siammalano ogni anno di leucemia e dialtre malattie del sangue. Queste malattieche fino pochi anni fa portavano general-mente alla morte, oggi possono esserecurate e anche completamente guaritecon il trapianto di midollo osseo.

Ma ogni anno in Italia circa 1000pazienti non possono essere trapiantatiperché non dispongono di un donatoreidoneo. Quanti malati devono ancoramorire perché il loro 1 su 100.000 non siè ancora iscritto? Il mio compito è quellodi spiegarvi in cosa consiste diventaredonatori di midollo, affinché ognunopossa fare una scelta consapevole e re-sponsabile, in quanto una volta chiamatia rispondere della propria disponibilità,si deve avere la consapevolezza di potercontribuire al tentativo di salvare la vita

NON ASPETTARE ... DIVENTADONATORE DI MIDOLLO OSSEO

Anniversario di matrimonio: 25-40-50-55 anni.

Page 10: L'Alpone numero 2 2011

tutta la popolazione, utilizzando il lin-guaggio dei fatti, del mettersi in primafila quando viene chiesta la propriadisponibilità a favore di tutti.

Alla fine tutti sorridenti in baita degliAlpini, ove un consistente piatto di fu-manti spaghetti ha calmato le giuste esi-genze dello stomaco. L’assessore Gam-baretto ha colto l’occasione per chiarirele prospettive e gli intendimenti futuridell’Amministrazione comunale.

Sarà probabile nel prossimo futurouna raccolta porta a porta, che può farpaura all’inizio, ma che poi certamenteprodurrà ottimi risultati. È un progettoche dovrebbe entrare in funzione a fineanno, un progetto condiviso e generaliz-zato dell’intera Vallata, un progetto perfar vivere sempre meglio la gente e dareuna splendida immagine del nostropaese. Un grazie alla società Valdalponee a tutti quelli che hanno operato.

G. S.

gruppo di cacciatori haproweduto alla pulizia eal taglio di rovi ed erbac-ce in zona Monte delDiavolo-Panarotti, riccadi basalti e rinomata perl’interesse geologico-na-turalistico. Un altro grup-po, sempre di cacciatori,si è diretto a Castello, oveha operato una radicalepulizia della piazzettapunto di raccolta deirifiuti, decisamente indisordine e in uno stato didegrado. Qui per ore, conlavoro di badili e scope,alla fine la zona ha cam-biato decisamente aspet-to. Con il materiale rac-colto si è caricato un inte-ro automezzo della

Tutti insieme appassionatamente.

8ª GIORNATA ECOLOGICANon prometteva nulla di buono il

tempo, la mattina del 13 marzo, unadomenica uggiosa, ma che non ha sco-raggiato la “banda” di volonterosi chehanno voluto cimentarsi in prima perso-na nella pulizia delle varie zone delpaese.

Minuziosamente pianificata da partedell’assessore responsabile, Sig. ClaudioGambaretto, ha preso il via l’8ª giornataecologica organizzata dal Comune di SanGiovanni Ilarione.

All’appello, esteso a tutta la popola-zione ed in particolare a tutte le Asso-ciazioni presenti nel territorio comunale,hanno risposto i cacciatori, i carabinieri,la protezione civile, la Pro Loco propo-nendo la parte migliore di sé. Per laprima volta si è registrata la presenza duedonne, una giovincella e una signoraadulta, le quali non si sono fatte intimo-rire dal tempo e dalla fatica.

Primo fra tutti ad impugnare il badileil Sindaco Domenico Dal Cero, dando unesempio emblematico per tutta la cittadi-nanza.

Puntuali alle ore 7.00 in piazza AldoMoro, con il caratteristico cappellino intesta, si sono formate le squadre e si ècercato di intervenire nelle zone di mag-gior uso e aventi maggiore necessità. Un

società Valpalpone, la quale ha messo adisposizione di San Giovanni tutti i suoimezzi disponibili.

“Ma non è solo Castello ad afferire aquesta piazzetta, c’è gente dagli altricomuni vicini che qui scaricano i loromateriali e non si preoccupano del rispet-to delle regole”. È vero, di questo si è aconoscenza e si stanno studiando misureatte a dissuadere tali comportamenti. Sisono puliti gli argini delle strade princi-pali, si sono svuotati e disinfettati tutti icassonetti lungo il tragitto, si è cercato difar capire che il problema dell’ecologianon è insignificante e che il rispetto delleregole contraddistingue il cittadino serioe coscienzioso dalla persona distratta etrasandata.

Al termine della raccolta, la protezio-ne civile ha provveduto a lavare e a disin-fettare i vari contenitori, a rendere il tuttosempre più a misura d’uomo.

È stato un lavoro serio, disinteressatoda parte di tutti, un lavoro di civiltà ditante persone per far fronte all’inciviltàdi tante altre. Il tutto non sarebbe statopossibile senza l’intervento in massadella società Valdalpone servizi, in gior-no festivo, con tutti i suoi uomini e mezzidisponibili, con tutta la sua operatività. Èstato inviato un eloquente messaggio a

in maniera ideale la vera mamma. Èbuona, comprensiva, caritatevole, soprat-tutto vuole un bene immenso ai tre bam-bini, riversando tutto il suo amore suifigli acquisiti. Il nuovo matrimonio non èallettato da figli.

Tullia intanto cresce, impara l’artedella coltivazione dei campi, fa la stagio-nale durante la stagione delle “galete”(bozzoli di seta) alla filanda di Montec-chia. Rinuncia ai messaggi amorosi diuno spasimante che affidava i propri sen-timenti alle lettere, per seguire le serieproposte di Mario Burato, Via Trestini eche la porterà all’altare nel 1946.

La guerra non porta particolari vessa-zioni, anche se Montecchia subisce laferocia del Nazifascismo, con le conse-guenze che tutti conosciamo. AncheMario tuttavia provvede a scavarsi untunnel dentro una “Muraia” per nascon-dersi in caso di necessità. Per fortuna nonserve, ma l’eco degli spari, i morti, ilfumo dell’incendio del paese non si pos-sono cancellare dalla mente. La guerrapassa, lasciando lutti in seno alla comu-nità; per fortuna vince ancora la voglia divivere, di continuare, di dimenticare.Memorabile il viaggio di nozze: a piedidai Danesi alla chiesa, il fatidico SI poidi nuovo a piedi nella nuova casa.

A portare allegria ci pensano i nuovi“arrivi”, Antonio nel 1946, seguito daAngelina nel 1948 e da Amalia nel 1954.Nel 1949 una “ bruta spina’, on spin decassia” le toglie la vista dell’occhio sini-stro e per questo incidente percepisceuna piccola pensione. I campi garantisco-no una vita decorosa, le ciliegie si vendo-no al mercato del paese, in piazza frutti.

Non è originaria di San GiovanniIlarione, anche se ora stabilmente ne re-spira l’aria, in via Rossetti, in casa dellafiglia Amalia, sposata a Renzo Allegri.

Occhiali con montatura in metallo,sguardo vivo e sincero, bocca sempre inmovimento, a testimoniare tutte le suesensazioni ed emozioni, udito fine. Nonpare assolutamente vero di trovarsi da-vanti ad una persona di 91 anni suonati,ma l’anagrafe purtroppo non si può cor-rompere.Nasce a Montecchia il 7 marzo1920, figlia di Gaetano e Angela DalZovo. Papà è fresco dalla guerra, quandoin casa, in via Danesi, sgambetta la pic-cola Tullia, seguita poi da Antonio e daMaria, entrambi ora scomparsi. Il picco-lo podere garantisce una dignitosasopravvivenza della famigliola, grazieanche ad alcuni campi presi in affitto.Dalla guerra papà ha imparato a non sco-raggiarsi mai davanti alle vicissitudinidella vita e questo coraggio lo trasmetteanche ai figli.

La nostra Tullia cresce vispa ed alle-gra e frequenta la scuola elementare aMontecchia di Crosara, ma solo fino allaterza elementare. Questo non per volontào per “evasione scolastica”, come la chia-meremmo oggi, bensì perché quando lanostra protagonista ha solo 8 anni lamamma muore, a seguito di paralisi inva-lidante. Lo sconforto in famiglia si toccacon mano. Tullia, ancora bambina, devefare da mamma ai fratellini. Con l’aiutodi papa assolve i lavori domestici conmolto giudizio ed impegno. Ma la situa-zione non può durare. Dopo tre anni papàsi risposa e porta in casa MassiminaVenco, da Montecchia. Essa sostituisce

L’ALPONE 10

Tutto sembra sorridere, i figli cresconosani, vanno a scuola con profitto, si pro-spetta un futuro sereno. Nel 1957 pur-troppo il marito, già sofferente di cuore,all’età di 38 anni muore, lasciando lafamiglia nella desolazione. Sembra chetutto congiuri contro questa famiglia e inseguito a questo Tullia viene colta dauno stato di depressione, superato grazieanche alla cognata rimasta in casa che dàuna mano in maniera determinante.Intanto Antonio cresce, dimostra buonavolontà e all’età di 14 anni inizia a lavo-rare alla ditta Aquatex, portando a casa iprimi soldi, determinanti per tenere inpiedi la famiglia. Angelina è invece unospirito libero, non sì adatta al lavorodipendente, preferisce coltivare i campipaterni, mentre per Amalia il primoapproccio con il lavoro è ai frutti aMonteforte da Mastella, per poi trasfe-rirsi a San Giovanni Ilarione alle dipen-denze di un calzaturificio. Finalmentequalche cosa che va per il verso giusto.Tullia naturalmente non rimane con lemani ferme, va a vendemmiare da altricontadini, i quali ricompensano con l’e-spletare i lavori più pesanti nei suoicampi. Nel 1968 Antonio si sposa, se-guito da Angelina nel 1974; Amalia in-vece preferisce aspettare, ma nel 1975non riesce a sottrarsi al fascino di RenzoAllegri di San Giovanni Ilarione e, sposafelice, si trasferisce in Via Rossetti.

Adesso sì che è vita! Tullia continuafelice nei suoi lavori, frequenta la chiesa,aiuta nella crescita dei nipotini, è orgo-gliosa di vedere la sua famiglia allargatacontinuare, ma si vede che la felicità nonè di questo mondo. Il figlio Antonio,appena andato in pensione, muore. Èuna terribile botta per la famiglia e per lamamma, come una fucilata in pienopetto. Tuttavia la sostengono la fede, l’a-more delle figlie e dei numerosi nipoti,abbandonandosi nella totale fiducia inDio. “Cuor di Gesù, pensaci Tu” è la suaricorrente preghiera. Dopo la scomparsadel figlio subito rimane in casa, poialterna la sua permanenza fra la casadella figlia Angelina e quella di Amaliaed è proprio qui che la incontriamo,serena, rispettata e felice; non sogna ditornare nei campi, ha sudato troppo perlavorarli, anche se il lavoro era conditodal canto di lode al Signore.

Memorabile la festa dei 90 anni, cir-condata dalle figlie, nipoti, morose deinipoti, pronipoti ..., il vedere tutta lafamiglia riunita le ha fatto rivivere unmomento di autentica emozione, unagioia indescrivibile. Ora, tentando unbilancio della sua lunga esistenza, la suavita si può riassumere in: fede, coraggio,lavoro indefesso e fiducia nel prossimo.

È mai stata tentata di risposarsi,visto che è rimasta vedova così giova-ne?, chiediamo scherzando, – No, no parcarità, Omeni basta! Sono sempre statafedele al ricordo di Mario, lo sento sem-pre vivo e presente anche adesso nellamia vita”.

Ora passa le giornate pregando, guar-dando la TV, giocando a briscola, o a“Vecia” con la consuocera e nel gioco avolte imbroglia, pur di vincere. Ora ètutto bello, si vive nella quiete e nellacontemplazione della vita che continua,nell’abbandono felice a “Cuor di Gesù,pensaci Tu”.

GIANNI SARTORI

AGENZIA GENERALEDI SAN BONIFACIO

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TULLIA DAL CERO,una vita sempre in salita

TESTIMONIANZE

1948, passaggio della processione della “Madonna pellegrina”Siamo in zona “Mella di S. Giovanni Ilarione”, ora via Niselli, le abitazioni si affac-ciano lungo la strada provinciale, l’unica allora che collegava il paese con la zonanord. L’attuale strada provinciale risale solo ai primi anni ‘80.Si distinguono nitidamente il parroco di Castello don Giuseppe Dal Molin, con iltricorno in testa, seguito dallo studente in teologia don Antonio Grolli (sarà ordi-nato sacerdote nel 1950), a destra in primo piano, il cappellano di Castello (suc-cederà come parroco a Castello a don Dal Molin nel 1957), don DamianoAndriolo, con a fianco l’appuntato dei carabinieri Pasquale Messuti.La Madonna delle Grazie viene portata sul baldacchino d’onore. Preceduta eseguita dalle ragazze vestite di bianco e dai cantori, percorre le vie del paese,con un seguito di grande folla.Al suo passaggio le donne stendevano alle finestre delle case le loro coperte piùbelle, in segno di gioia e di devozione alla Vergine.

GG.. SS..

Il 4 maggio 2011, la compagnia Sale e Pepe ricrea l'atmosfera di untempo al centralissimo Hotel Carlton Baglioni di Milano, accompa-gnando il Consorzio per la tutela del vino "LESSINI DURELLO D.O.C."durante la presentazione dei nostri squisiti prodotti locali. Ospited'eccezione il Sig. Giovanni Rana.

Page 11: L'Alpone numero 2 2011

di campione.Il proseguo

della giornata havisto disputare lafinalina e poi,finalmente, l’atte-sa finale.

Le due squadresi sono affrontatea viso aperto, mala superiorità dellacoppia Cengia-Panarotto non hadato scampo aiCugini di Campa-gna e la squadra

del “Tin Tun Tan tri lieuri e un faian” siè aggiudicata la seconda edizione del“Torneo di bocce dei boce”.

A premiare le prime tre classificatecon i trofei offerti da vari sponsor, sonostati il primo cittadino Domenico DalCero assieme al Presidente della Poli-sportiva Ilarione, Lucia Burato, che conla loro presenza dimostrano, ancora una

volta, di apprezzare e voler sostenere lemanifestazioni sportive.

Sono state premiate anche la squadrache esibiva il più stravagante abbiglia-mento e la squadra che si è classificataultima con nessuna vittoria;

Una maglietta ricordo e una bottigliadi Soave “Vicario” della cantina diMonteforte d’Alpone sono state invecedistribuite a tutti i partecipanti comepremio per la sportività e la voglia dimettersi in gioco.

Durante la giornata DJ Coffee haallietato le pause fra le partite e la festafinale con la sua musica che faceva dacontorno al ricco buffet messo a dispo-sizione di tutti i presenti.

Anche quest’anno quindi si è conclu-sa quella che era nata come un’idea paz-zerella l’anno scorso, ma che ha datoparecchie soddisfazioni agli organizza-tori e a tutti i partecipanti.

Appuntamento quindi all’anno pros-simo per la 3ª edizione.

SEBASTIANO MARANA (BODI)

Allegri Lino, Roncà (VR)Bacco Guerrino, S. G. I. (VR)Bacco Maurizio, Vestenanova (VR)Bazzoni Chiara, S. G. I. (VR)Beltrame Diego, S. G. I. (VR)Beltrame Franca, S. Bonifacio (VR)Beltrame Paolo, S. G. I. (VR)Bertoni Liliana, Strépy-Bracque-gnies - BELGIOBeschin Gino, VareseBeschin Teresa, S. G. I. (VR)Bevilacqua Maria, S. G. I. (VR)Bilancini Gabriella, Chiampo (VI)Bordon Giuseppe, S. G. I. (VR)Boyaux-Sartori, FranciaBruni Anna Bevilacqua, VeronaCacciero Silvano, S. G. I. (VR)Caru Giuseppe, Gallarate (VA)Casarotto Rino, S. G. I. (VR)Cavazzola Santo, Caldogno (VI)Cengia Lorenzo, Cattignano - S. G.I. (VR)Ciman Olimpio, Ozzano Monferrato(AL)Coffele Rosina, Cairate (VA)Confente Cristiano, S. G. I. (VR)Confente Giovanni, S. G. I. (VR)Confente Rino, S. G. I. (VR)Coscritti Classe 1935, S. G. I. (VR)Da Ronco Daria, San Bortolo (VR)Da Ronco Pietro, S. G. I. (VR)Dal Cero Claudio, S. G. I. (VR)Dal Cero Doriana, Montecchia (VR)Dal Fitto Angelo, S. G. I. (VR)Dal Zovo Antonio, S. G. I. (VR)Eriani Antonio, Varese

L’ALPONE 11

CCOONNTTRRIIBBUUTTII PPEERR LL’’AALLPPOONNEE

NNAATTII:: 77

MMOORRTTII:: 88

L’Angolo del golosoPanzanella estiva

MMAATTRRIIMMOONNII:: 55

Erzonelli Augusto, S. G. I. (VR)Fattori Beschin Maria, S. G. I. (VR)Fattori Dina Neri, S. G. I. (VR)Fattori Zini Rita, MilanoFerroni Giovanni, Livigno (MI)Filipozzi Enrico, S. G. I. (VR)Gaiga Zenone, S. Caterina - S. G. I.(VR)Galiotto Bruno, Schio (VI)Galiotto Pia, S. G. I. (VR)Gallo Gianpaolo, Cereghini - S. G.I. (VR)Gambaretto Alessandro, S. G. I. (VR)Gambaretto Almerina, S. Bonifacio(VR)Gambaretto Elisa, Montecchia (VR)Gambaretto Silvino, Villafranca (VR)Gambaretto Teresa, Vestenanova(VR)Gasparello Alfredo, Montecchia(VR)Gazzo Luigina, Cereghini - S. G. I.(VR)Giacobbo Roberto, S. G. I. (VR)Giuspoli Bezzan Maria, Montecchia(VR)Gugole Giancarla, Vestenanova (VR)Lovato Luigi, S. G. I. (VR)Lovato Rosario, S. G. I. (VR)Mainente Letizia, VareseMainente Nadia, Vignola (MO)Marcazzan Anna, Castel Nuovo DelGarda (VR)Marcazzan Aristide, Roncà (VR)Marcazzan Benvenuto, S. G. I. (VR)Marcazzan F.lli Cesare Luigi, S. G.

Totale residenti maschi al 30.04.2011: 2.672Totale residenti femmine al 30.04.2011: 2.506

Totale residenti: 5.178TOTALE FAMIGLIE: 1.802

I. (VR)Marcazzan Nello, Rubano (PD)Marchesini Elio, Garda (VR)Marchetto Giuseppe, S. G. I. (VR)Marchi Lino, Beinasco (TO)Panarotto Fabrizio, Roncà (VR)Panarotto Mario, S. G. I. (VR)Panarotto Mario, S. G. I. (VR)Panarotto Pio, Castello - S. G. I. (VR)Panarotto Sergio, S. G. I. (VR)Panarotto Stefano, S. G. I. (VR)Panato Bernardo, S. G. I. (VR)Panato Rino, S. G. I. (VR)Pandian Maria, S. G. I. (VR)Perazzolo Assunta, Povegliano (VR)Perazzolo Lino,Volargne Dolcè (VR)Pettena Sivia, S. G. I. (VR)Piccinin Agnese, Rue de Chatelet -BELGIOSabbadoro Ilva, Costabissara (VI)Sartori Alida, Gazzolo D'Arcole (VR)Sartori Bruno, Grezzana VeronaSartori Mario, Peschiera d. Garda(VR)Sartori Rosalina, S. G. I. (VR)Sgaggio Giuseppe, Vestenanova (VR)Soprana Romano, GragnanoTrebbiense (PC)Suor Agnese Panarotto, RomaVister Carlo, Laminoirs Thionville -FRANCIAZanchi Giovan Battista, S. G. I. (VR)Zandonà Assunta, S. G. I. (VR)Zandonà Ernesto, S. G. I. (VR)Zandonà Mario, S. G. I. (VR)Zandonà Silvio, S. G. I. (VR)

Ingredienti: 400 gr. di pane casereccio bianco raffermo, toscanoo pugliese • radicchio a piacere • 1 cetriolo (facoltativo) • 4pomodori medi sodi • 2/3 cucchiai di aceto • 5 foglie di basili-co • 2 cipollotti • 5 cucchiai di olio extravergine di oliva • sale •pepeProcedimento: Affettate il pane, sistematelo in una ciotola e met-tetelo a bagno per 15 minuti in acqua fredda. Spuntate il cetrio-lo, raschiatelo leggermente e affettatelo; lavate il radicchio, cen-trifugatelo e tagliatelo a listarelle. Mondate i cipollotti e affettate-li a rondelle sottili; lavate i pomodori e tagliateli a spicchi.Preparate le foglie di basilico lavate e tamponate.Scolate il pane e strizzatelo bene con le mani per eliminare l'ac-qua in eccesso, spezzettatelo e collocatelo in un’insalatiera, quin-di aggiungete il radicchio, il cetriolo, il pomodoro, i cipollotti e ilbasilico. Salate, pepate e condite con 3 cucchiai di olio d'oliva.Mescolate delicatamente, coprite con un foglio di pellicola e met-tetela a riposare in frigo per almeno 30 minuti. Estraetela e con-dite con l’aceto e con l’olio d’oliva rimasto.Guarnite con foglie di basilico; è un piatto fresco, economico cheva servito come antipasto o contorno.Buon appettito.

LUCIANA DAMINI

Presso il FFOOTTOOGGRRAAFFOO CCOORRRRAADDIINNIIè in vendita il DVD e il CD

di sabato 16 aprile 2011, 150 anni dell’Unità d’Italia

Il 30 aprile si è svolta con grande successo e in allegria la quintafesta del pensionato.

LA SCUOLA DI LORE, un bellissimo ricordo

Struggente il ricordo passato sui ban-chi di scuola elementare a Lore( plesso

ormai chiuso da più di trent’anni) daparte di Mirella Beltrame, che ha voluto

organizzare una nutrita rimpatriata diquanti hanno frequentato tale scuola econdividono i medesimi sentimenti.

Telefono alla mano e un passa parolafitto ed intrecci ato, questi bambini diallora ed adesso equilibrati e coscienzio-si padri o madri di famiglia, hanno volu-to ritrovarsi, rievocare la beata gioventùtrascorsa, gli anni spensierati della scuo-la. Eccoli, sorridenti e felici, attorno aduna tavola imbandita, stringersi conaffetto alle loro due fra le ultime inse-gnanti che hanno prestato servizio aLore, Maria Danda da S. Bortolo eEmma Dal Cero da Montecchia.

I loro occhi raccontano l’innocenzadel passato ...

Bellissima iniziativa, nutrita la par-tecipazione, e noi vogliamo aggiungereche questa non resti “Una Tantum”, mache periodicamente si rinnovi, magarisempre con più aderenti, perché ritorna-re alla propria fanciullezza è ritrovarese stessi e valorizzare sempre più la vitae il ricordo.

GIANNI SARTORI

Il nuovo numero della GUARDIA MEDICA:

045 7614565

Secondo torneo di Bocce dei Boce

Si è concluso domenica 29 maggio ilsecondo “Torneo di bocce dei boce” chesi disputava anche quest’anno nel pala-bocce di Cattignano messo a disposizio-ne dal bar Confente; quest’anno con ilpatrocinio della Polisportiva Ilarione.

Il torneo si è disputato durante tuttoil mese di maggio dove ben 20 squadre,suddivise in quattro gironi, che si sonoaffrontate in sfide sensazionali. Alcunigiocando per la prima volta ed altri perriscattarsi dall’anno precedente.

Le prime squadre classificate di ognigirone hanno disputato le fasi finali ladomenica.

Il tempo per fortuna quest’anno èstato magnanimo per tutto il mese e lagiornata finale è iniziata nel miglioredei modi.

Le quattro squadre hanno disputatole due partite delle semifinali in con-temporanea sui due campi.

Partite tesissime ed emozionanti chehanno visto prevalere le squadre del TinTun Tan e dei Cugini della Campagnache si sono sfidate quindi per lo scettro La squadra vincitrice del torneo premiata dal sindaco.

Il sindaco indossa la maglia del torneo e posa con gliorganizzatori.

Foto di gruppo del saggio della Scuola “Rossini A.S.” 2010-2011.

Chi è Enrico Filipozzi

Enrico Filipozzi, classe 1993, è unanuova promessa della mountain bike diSan Giovanni Ilarione, un giovane atletache si sta facendo apprezzare su tutti icircuiti dove va a gareggiare. Quest'annonella “Granfondo del Durello” disputa-tasi sulle collina di San Giovanni Ila-rione lo scorso 3 aprile, ha tagliato perprimo assoluto il traguardo della sua

categoria sul percorso corto.Enrico frequenta il quarto anno

dell’ITIS “Dal Cero” di San Bonifacio,ed è il terzo anno che partecipa allalocale Granfondo, riportando sempredei risultati di assoluto prestigio; l'annoscorso, sempre sul tracciato corto, si èclassificato primo nella categoria mino-

renni, primo della sua categoria e primodel gruppo ciclistico “Basalti”; piuttostobene come inizio di carriera!

Da qualche anno partecipa anche aimportanti gare ciclistiche in provincia,ed ha raccolto sempre ottimi risultati.

Dalle pagine del nostro giornaleEnrico ringrazia la società A.S. Basaltiper averlo sempre aiutato e sostenuto.

Anche noi gli auguriamo un futuroricco di tanti successi e soddisfazioni.

Page 12: L'Alpone numero 2 2011

MARCIA TRA I CILIEGIXª EDIZIONE TROFEO FEDERICO

Tempo di bilanci per l’U.S.Calcio di San Giovanni Ilarione

vinta visto il numero di persone chehanno scelto comunque di passare la loropasquetta con noi – commenta il Presi-dente della Polisportiva Lucia Burato –quest’anno il calendario giocava legger-mente a nostro sfavore dal momento chela Pasqua alta coincideva con le festivitàdel 25 aprile”.

Parlando poi dell’aspetto non solosportivo aggiunge: “Da qualche anno lemanifestazioni sportive della Vallata

d’Alpone sono divenute punto di forza dipromozione del territorio e dei suoi pro-dotti, basti pensare alla Montefortiana,alla Gran Fondo del Durello e allaDivinum Bike. E non meno la Marcia trai Ciliegi che porta ogni anno sul territo-rio marciatori provenienti da tutta la pro-vincia e non solo: abbiamo avuto presen-ze anche di Vicenza, Padova e Rovigo” econclude con un ringraziamento partico-lare ai collaboratori “Voglio ringraziaretutti coloro che si sono spesi per la riu-scita della manifestazione: al Consigliodella Polisportiva, alle associazioni spor-tive affiliate, alle associazioni presentisul territorio, all’Amministrazione Co-munale, in particolar modo all’Assessoreallo Sport dott. Thomas Pandian, alleaziende e ai singoli. La marcia è la provache la collaborazione tra gruppi e asso-ciazioni dà buoni frutti: da anni percor-riamo questa strada e i risultati ci dannoragione”.

Appuntamento quindi al 9 aprile 2012per l’XIª edizione della Marcia tra iCiliegi.

EMANUEL RIGHETTO

Dieci anni di Po-lisportiva. Dieci annidi marcia. L’edizione2011, quella cheincorona il decenniodi attività della Poli-sportiva Ilarione, havisto la partecipazio-ne di oltre 1500 i-scritti e 22 gruppi.

Il premio per ilgruppo locale piùnumeroso è andatoalle scuole di SanGiovanni Ilarione con 111 iscritti chehanno invaso festosanilente le vie delpaese, mentre il premio del gruppo podi-stico più numeroso se lo è aggiudicato ilG.S.D. Valdalpone De Megni di Monte-forte d’Alpone con 65 iscritti.

Anche se la fioritura dei ciliegi avevagià lasciato i rami, complice il sole cheha scaldato per l’intera manifestazione, imarciatori hanno potuto godere degliemozionanti paesaggi del nostro territo-rio. “Si può sicuramente parlare di sfida

Domenica 3 aprile si è svolta lanona edizione della Gran Fondo delDurello, gara di mountain bike tra lepiù celebri del territorio veronese cherichiama ogni anno a San GiovanniIlarione sempre più ciclisti e pubblico.Quest’anno i partenti erano quasi mille,tetto che l’organizzazione dell’associa-zione Sportiva Basalti si augura diinfrangere il prossimo anno, quandoricorrerà l’importante traguardo deldecennale della gara. Franco Pegoraro,Presidente dell’associazione, si dicesoddisfatto di quest’ultima edizione eha rinnovato l’impegno dei suoi nel-l’organizzare una manifestazione chenon è solo una festa del ciclismo sufuoristrada, ma un appuntamento che

promuove la città di San GiovanniIlarione e il suo territorio, la splendidaVal D’Alpone che il 3 aprile ha accoltoi ciclisti con i suoi ciliegi in fiore.

Come consuetudine i partenti sisono radunati di primo mattino nel cen-tro di San Giovanni Ilarione, tra i tantiappassionati che si sono preparati allagara anche alcuni nomi noti del cicli-smo come Mirco Celestino e Massimode Bertolis, oltre ai fratelli Medvedev.È stato proprio Alexei, il maggiore deidue, a prendere il largo fin dalla primalunga salita e a conquistare, con unincredibile tempo di 1 ora e 31 minuti,la vittoria. Domina dall’inizio alla finei 42 chilometri del percorso, caratteriz-zato quest’anno da un dislivello com-

plessivo di ben1300 metri. Dietrodi lui tagliano il tra-guardo il giovanis-simo Luca Braidot,lo stesso Massimode Bertolis e Giaco-mo Antonello, rag-gruppati a 1 ora e34 primi. Analogo ildominio di AnnaFerrari nella classi-fica femminile, checonclude con un’o-ra e 58 minuti, se-guita da LorenaZocca e Romina Ci-priani.

L’ALPONE 12

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Direttore responsabile: Delio Vicentini

Redazione: Dario Bruni, Luciana Damini, Mario Gecchele, Giovanni Sartori, Lucia Burato, LorenzoGecchele, Angelo Pandolfo

Recapito: Franco Cavazzola - Presidente Pro Loco - Via Risorgimento, 3/C - S. Giovanni Ilarione (VR) -Tel. 045 7465727

Pubblicità Augusto Gambaretto - Via Bosco, 7 - Tel. 045 7465151 - San Giovanni Ilarione (VR)

Prestampa: Iter - Tel. 045 7652554 - Fax 045 6170334 - [email protected] - Colognola ai Colli (VR)

Stampa: Grafiche Alpone - Tel. 045 6550221 - 045 6550480 - S. Giovanni Ilarione (VR)

FESTA DELLO SPORT 2011La Polisportiva Ilarione e l’Assessorato allo Sport organizzano la FFeessttaa ddeelllloo SSppoorrttche si svolgerà nei giorni 1-2-3 luglio presso gli impianti sportivi di Via Torino. Tre giorni di sport, musica e divertimento.

PROGRAMMAVENERDI’ 2 LUGLIO 2011Ore 21 Live music

A seguire – Disco music 360°

SABATO 3 LUGLIO 2011Ore 9.00 Torneo di Tennis per ragazziOre 16 Gimkana con le bici per ragazziDalle 20 alle 22 Esibizioni sportiveDalle 22 Live music

A seguire — Disco music 3600

DOMENICA 4 LUGLIO 2011Dalle ore 9.00 “B&B VOLLEY: ‘NA BOTTA E VIA” per tutto il giorno: torneo di volley all’apertoOre 9.00 Tennis – campi aperti per tuttiOre 18 Finale 3°-4° posto Torneo di calcio a 6Ore 19.30 Finale 1°-2° posto Torneo di calcio a 6

A seguire – Live Music

Durante la serata sì svolgeranno le premiazioni dei tornei

DALLE ASSOCIAZIONI

Nel giro corto di 20 km ancora unavolta si mette in evidenzia un atleta delgruppo Basalti Enrico Filipozzi checon un tempo strepitoso di 57 minuti e7 secondi taglia il traguardo vincendotra gli applausi. Non meno degno dimenzione dei gesti atletici, è il caloredella popolazione ilarionese che si èstretta attorno ai ciclisti per quella chesi conferma di anno in anno una vera epropria festa in nome dello sport.

Il nostro atleta Enrico Filipozzi.

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martedì, mercoledì e venerdì 15.00/19.00 • lunedì e giovedì 10.00/12.30

GRAN FONDO DEL DURELLO: E SONO 9Archiviata la nona edizione, l’AS Basalti punta all’importante traguardo dei dieci anni

Il podio della 42 km.

Punto ristoro alle Boarie.

La premiazione del GSD “Val d’Alpone – De Megni”.

fatte notare per buone individualità ebuon spirito di gruppo. Per quantoriguarda la Prima squadra siamo moltofelici di essere riusciti a mantenere lacategoria con una rosa fatta principal-mente di ragazzi del nostro paese cre-sciuti calcisticamente nel nostro settoregiovanile.

Questi buoni risultati ci fanno guar-dare positivamente al futuro in quantostiamo già lavorando per preparare lebasi per la prossima stagione dovevogliamo proseguire nel portare avanti ilprogetto di coinvolgere e far diventaresempre più protagonisti i ragazzi delnostro vivaio mai come ora così floridoe pieno d’entusiasmo.

Colgo l’occasione per ringraziareattraverso le Vostre pagine tutti gli alle-natori, i dirigenti e quanti sacrificando ilproprio tempo libero s’impegnano perfar crescere una bella e sana passionefatta di sacrificio ma anche di tantodivertimento.”

ROSSETTO LUCA

Siamo arrivati anche quest’anno allafine della stagione calcistica e come pertutte le attività anche per l’U.s. CalcioSan Giovanni Ilarione è tempo di bilan-ci. Ne parliamo con il Direttore sportivoRossetto Omar il quale non può altroche ritenersi ampiamente soddisfatto deirisultati raggiunti sia nel settore giovani-le che dalla Prima squadra:” Tutte lenostre squadre,dai più piccoli ai piùgrandi hanno ampiamente rispettato gliobiettivi sportivi e non prefissati ad ini-zio stagione.

La prima squadra, soffrendo, forseun po’ più del previsto, visto l’ottimogirone d’andata, è riuscita a salvarsi ed amantenere la permanenza in Prima cate-goria; gli Juniores provinciali hannocombattuto sino al termine del campio-nato per le prime posizioni nel gironeconcludendo poi brillantemente alsecondo posto con ottime prospettiveper il prossimo anno viste le giovanileve che si stanno formando dal settoregiovanile dove varie squadre si sono

25 Agosto 2011

SSAAGGRRAA AALLLLEE BBOOAARRIIEE

SERATA IN ARENA

con “Il Barbiere di Siviglia”

GIOVEDÌ 14LUGLIO 2011Per info contattare:GAMBARETTO AUGUSTO

cell. 348 7490305

Page 13: L'Alpone numero 2 2011

Carissimi bambini, geni-

tori

e tutti voi che fate

parte della comunità di

San Giovanni Ilario-

ne, come potete ben immaginare, stiamo

vivendo un momento molto importante,

intenso, soprattutto da un punto di vista

emotivo.

Dopo anni di servizio in mezzo a

voi ci troviamo a lasciare questa comu-

nità per altre destinazioni. Ci piange

il cuore!

Ci troviamo di fronte ad una deci-

sione impegnativa che porterà le nostre

strade altrove. Da quando abbiamo sa-

puto di questa scelta, sembra che qual-

cosa nella nostra vita sia all’improvviso

cambiato: la concezione del tempo, gli

incontri con le persone, l’abbraccio dei

bambini, il sorriso di tante mamme e

papà ...

Da un punto di vista umano, sembra

quasi che sia entrata in noi la voglia di

appropriarci di tutto quello che fi no ad

oggi è stato per noi questo ambiente

per rubare frammenti di vita, di cielo,

di natura, di persone. Sembra che tutto

abbia un sapore ed un valore diverso:

gli scorci del paesaggio meraviglioso

che ci circonda; i bambini che per anni

hanno riempito le nostre giornate e che

sono stati oggetto delle nostre attenzio-

ni e cure; i genitori che con noi hanno

condiviso molto, nella scuola e fuori di

essa ... tutte le persone che ci hanno

voluto bene e che, in qualsiasi modo, ci

sono state vicine con la loro amicizia

e simpatia.

Insomma, per noi tutte, siete stati la

nostra famiglia. Con voi siamo cresciu-

te nella fede e nella vita. Quanta no-

stalgia avremo di tutti voi, ma questa ci

aiuterà ad alimentare il vostro ricordo!

Ma la nostra vita è anche que-

sta: una chiamata per andare altrove,

per essere in qualsiasi luogo testimoni

dell’amore e della misericordia di Dio

Padre, proprio come gli apostoli. Que-

sta è la nostra missione e la missione

è soprattutto un appuntamento ... con

Cristo innanzitutto, ma anche con tutti

gli uomini e le donne dovunque Lui ci

chiama ad essere.

E allora, conservando tutte queste

emozioni, relazioni, tutti i volti delle per-

sone, gli abbracci e i baci dei bambini

L’Istituto delle Apostole del Sa-cro Cuore di Gesù è una congrega-zione internazionale di religiose, fondata a Viareggio nel 1894 dalla Serva di Dio Madre Clelia Merloni.

Madre Clelia nasce a Forlì, il 10 marzo 1861. Cresciuta in una fami-glia benestante, Clelia ha il privile-gio di una istruzione degna del suo rango sociale. L’aspirazione del pa-dre era quella di vederla un giorno affermata nell’alta società.

Rimasta orfana di madre a soli 3 anni, Clelia vive con la matri-gna Giovanna, seconda moglie del padre, e proprio questa svelerà al marito ciò che la fi glia sentiva nel cuore.

Già da qualche tempo Clelia si sentiva chiamata a seguire il Mae-stro e, fi nalmente, entra in convento e decide di offrire la sua vita a Dio e ai più bisognosi.

Nella sua vita di consacrata sente di dover rispondere in modo più ade-guato al Vangelo e si mette, umil-mente, in ascolto delle parole del Maestro, ma soprattutto sceglie di stare alla scuola del Cuore di Cristo.

La domanda che invece mi pongo è: “Potevamo fare di più perché ciò non accadesse?”. La risposta è: «Forse sì. Forse potevamo “desiderare” di più che ciò non accadesse». Quanti di noi ad esempio, genitori d’oggi, hanno mai immaginato con gioia per i propri fi gli un futuro da suora o da sacerdote? Quanti di noi laici hanno mai immaginato cosa signifi chi trovare un giorno una comunità senza suore e parroco? Forse non molti. Forse dovremmo incominciare a “desiderare meglio”.Sono profondamente riconoscente alle nostre Suore, non solo come genitore di bimbi che hanno potuto usufruire dell’enorme dono di averle come insegnanti presso la Scuola dell’infanzia, ma anche come uomo e come cattolico. Da loro ho imparato cosa signifi cano “umiltà”, “solidarietà”, “speranza”, “fede”. Ci hanno educato ad una vita più gioiosa, più colorata, più sincera, più .. vera!Sono però sicuro che il loro esempio di vita abbia lasciato un segno, un seme nella comunità intera di San Giovanni Ilarione. Sta a noi quindi, a chi rimane, farlo crescere! Grazie di cuore preziosissime Suore del Sacro Cuore di Gesù!

DANIELE PASQUINO

PRESIDENTE SCUOLA INFANZIA

“PAPA LUCIANI” DI S. GIOVANNI ILARIONE

Segue dalla prima pagina de “L’Alpone”

Apostole del Sacro Cuore di Gesù

Segue a pag. II

Grazie ... e ancora grazie

I

nello scrigno del nostro cuore, vogliamo

che il nostro GrazieGrazie si faccia preghie-

ra per ciascuno di voi. Una preghiera

calorosa, amorevole, intensa, come ca-

lorosi, amorevoli ed intensi sono stati i

giorni passati con voi.

Grazie per averci accolto, per essere

stati compagni di viaggio sui sentieri di

questa valle, per aver pregato, gioito e

sofferto con noi.

Che il Signore faccia dono a cia-

scuno di voi del suo sorriso, della forza

vitale del suo amore e della sua infi nita

tenerezza. Pur fi sicamente lontani ci

sentiremo sempre parte di voi nel ricor-

do, nella preghiera ... nel cuore.

Con gratitudine, stima ed amicizia

le vostre suore.

Sr. Pierina, Sr. Maria Rita, Sr. Pierina, Sr. Maria Rita,

Sr. DomiziaSr. Domizia

Da sinistra: suor Pierina, suor Domizia, suor Maria Rita.

nella dedizione della propria vita agli altri, affi na le colonne portan-ti di quello che sarà il carisma suo e dell’Istituto stesso. Sull’esempio degli Apostoli, le suore si propon-gono di seguire, in maniera radica-le, Cristo, che è venuto nel mondo per riparare il peccato dell’uomo e ricondurre l’umanità al Padre, che lei sintetizza sapientemente in tre espressioni: Apostole come gli Apo-stoli, Apostole dell’Amore, Aposto-le della riparazione.

Si spense a Roma, nella Casa Generalizia, il 21 novembre 1930. Recentemente è stato riconosciuto il miracolo che dà avvio al proces-so di canonizzazione e tutti noi, ci auguriamo che sia di buon auspicio per vederla presto elevata alla glo-ria degli altari.

Le Apostole attualmente svolgo-no il loro apostolato al servizio del-la Chiesa nell’educazione, nell’as-sistenza sanitaria, nella pastorale parrocchiale e nelle attività missio-narie. Esse sono presenti in Italia, Svizzera, Brasile, Argentina, Cile, Uruguay, Stati Uniti, Mozambico,

A Viareggio (Lucca), il 30 mag-gio 1894, fonda un nuovo Istituto, nel quale investì tutte le sue energie e il ricco patrimonio di famiglia, ma non senza essere passata per duris-sime prove e profonde umiliazioni ma, come capita spesso, quando c’è il marchio della croce signifi ca che in quest’opera c’è la mano di Dio.

In questi anni, nella preghiera e

Benin, Albania, Taiwan e Filippine.Nella grande storia di Madre

Clelia e del suo istituto, ha una par-te rilevante anche San Giovanni Ilarione, non solo perché è stato un terreno molto fertile che ha donato ben 37 vocazioni (una parte delle quali hanno pure ricoperto ruoli di responsabilità di primissimo pia-no nella guida dell’Istituto stesso)

Il collegio dei docenti ... natalizio!A sinistra: “Emozioni e immagini”.

91 ANNI DI PRESENZA A SAN GIOVANNI ILARIONE

Sopra: Babbo Natale.

– PER NON DIMENTICARLE –

Page 14: L'Alpone numero 2 2011

LE SUORE LASCIANO LA NOSTRA PARROCCHIA

- Il pensiero di don Elio -

ma anche perché, da quel lontano 1921 ad oggi, la nostra comunità ha potuto godere della presenza e del servizio di tante suore che esprime-vano il loro Amore per Cristo e per la Chiesa attraverso una speciale attenzione verso le persone e, so-prattutto, i bambini.

Le suore, infatti, arrivano nella comunità di San Giovanni Ilarione nel 1921 e, oltre ad un servizio pa-storale in parrocchia, si dedicano subito all’educazione dei bambini, aprendo e dando vita alla prima opera per l’infanzia nella vecchia canonica (oggi sede della Casa del-la Dottrina Cristiana). Il parroco di allora, don Augusto Zorzi, iniziata la ristrutturazione ben 2 anni pri-ma, aspetta l’arrivo provvidenziale delle suore per inaugurare l’Asilo infantile.

In questa sede resteranno fi no al 1947, anno in cui viene acquistata la vecchia sede del Comune in Piaz-za Colonna, viste le condizioni di-sastrose della scuola.

Nel 1948 il parroco don Antonio Antoniol inaugura la nuova sede che nel 1953/54 viene ampliato con l’aggiunta di una seconda ala. Sarà proprio il vescovo Zinato ad inau-gurare il nuovo asilo.

Nel dopoguerra anche San Gio-vanni vive la miseria e la povertà che il confl itto ha seminato ovunque ma il fatto di riuscire a ricostruirsi, a partire dall’infanzia, e quindi dai bambini, sembra essere un segnale di speranza per tutta la comunità.

Gli anni 70, inoltre, segnano una svolta nell’ambiente socio-econo-mico di San Giovanni. Le suore sono state e continuano ad essere, una presenza qualifi cata ed impor-tante nel campo educativo e pasto-

Apostole del Sacro Cuore di Gesù

Segue da pag. I

rale. La scuola dell’Infanzia cresce a tal punto che la sede di Piazza Co-lonna si dimostra insuffi ciente e non c’è possibilità per un ulteriore am-pliamento. Nel 1977 la grande deci-sione. Il parroco don Francesco Me-neghello, in accordo con il vescovo e con tutta la gente del paese decide di costruire una nuova scuola.

L’entusiasmo della gente e la ne-cessità di dare una nuova sede alla scuola dell’Infanzia, per permettere ad altri bambini di iscriversi, fan-no sì che l’8 settembre 1979 venga inaugurato il nuovo edifi cio, l’attua-le sede, dedicata a Papa Luciani.

L’unità e la generosità degli ila-rionesi hanno realizzato questo so-gno, un sogno che ancora oggi si rinnova di anno in anno e diventa sempre più bello. La vita della scuo-la continua con la presenza e la cura pastorale di don Elio, sempre molto attento e solerte, soprattutto quando i soggetti in causa sono i bambini, ma questa è storia recente che tutti conosciamo.

S. G.

In questi ultimi anni la scuola dell’Infanzia non è stata semplice-mente il luogo dell’educazione dei nostri bambini ma un centro di ag-gregazione per tutti i genitori, sia per quelli i cui bambini frequenta-vano la scuola, sia per coloro che, una volta usciti i bambini, rimane-vano legati all’ambiente per piccoli servizi o semplicemente per il gusto di ritrovarsi, di tanto in tanto, a pre-gare insieme alle suore, o perché legati al cammino della Grande Fa-miglia del Sacro Cuore. Questo dice il rapporto speciale e straordinario che tutti quanti hanno coltivato e conservato con le suore, sempre ac-coglienti, disponibili, pronte a tene-re aperta la porta a tutti quanti.

Grazie a loro e alla collaborazio-ne delle maestre e di tanti genitori, ogni anno la scuola si trasformava e dal niente nascevano cose straor-dinarie: angoli colorati, pannelli attrezzati con il fascino della fanta-sia, quadri, fi nestre luminose, fon-tane di luci e colori, frammenti di fi abe che sembravano prendere vita non appena dei piccoli protagonisti oltrepassavano la soglia della scuo-la. Fiaba e realtà, presente e passa-to, sogno e fantasia costituivano un intreccio di fascino e stupore che, come per magia, faceva rivivere ogni piccolo spazio, ogni briciola di tempo di questo universo di vita, di tenerezza e di amore.

Questa è stata la scuola ed il sen-

so della presenza delle suore per i nostri bimbi e per i tanti genitori che si sono coinvolti nelle molteplici at-tività proposte per mantenere bella, viva e colorata la scuola.

In certi momenti la scuola del-l’infanzia sembrava davvero un cantiere in piena attività: mamme e

papà, sparsi qua e là, impegnati in tanti piccoli servizi pratici, preziosi per le maestre. A volte dislocati in diversi luoghi per preparare presepi, carnevale, incontri di vario genere, momenti di festa .... e, non raramen-te, mentre suor Domizia seguiva il cantiere, suor Maria Rita, come la chioccia con i suoi pulcini, faceva divertire anche i bambini.

Credo che per tutti noi, la scuo-la dell’Infanzia non sia stata solo un’istituzione pubblica, ma è stata una casa, una famiglia che ci ha accolto, coinvolto ... educato. In-sieme abbiamo lavorato, abbiamo pregato, ci siamo divertiti, abbiamo condiviso gioie e fatiche della vita, sentendoci comunità ... famiglia.

E allora, pensando che tra qual-che settimana queste amiche e com-

Suor Pierina al lavoro.

pagne di cammino prenderanno altri sentieri che le porteranno altrove, ci sentiamo di dire un grazie infi nito.

Grazie suor Pierina che per noi sei stata come una nonna, silenziosa ma presente sempre. Grazie anche a suor Luisa, che ha anticipato la sua partenza, perché la sua passione per

i fi ori ci ha aiutato a guardare i no-stri bimbi come il fi ore più bello del nostro giardino. Grazie suor Maria Rita perché il tuo essere piccola rivelava una grande passione per Gesù e per le persone ma soprattutto per i bambini. Grazie suor Domizia per il tuo essere frizzante, attento, entusiasta di Dio e della vita, dispo-nibile sempre.

Credo sia bello salutarvi, ancora, con un pensiero di Madre Clelia: “Nostalgia è l’amore che rimane! Ricordare è ritornare al cuore!” per dirvi che il segno che la vostra presenza lascerà in tanti di noi che vi hanno conosciuto in questi anni è proprio questo: l’Amore. Quando si vivono esperienze belle, importanti, quelle che costruiscono l’esistenza, spesso il cuore è investito da pro-

fonda nostalgia e, proprio il cuore ci aiuta a ricordare che, a volte, ci sono delle persone che lasciano nel nostro cammino un segno indelebile che non ci abbandonerà mai, perché si trasformano in frammenti di vita.

Buon Viaggio ancora. Stefano Gaiga

Ormai è uffi ciale: alla fi ne di quest’anno scolastico le suore che da sempre animano la nostra par-rocchia e che vivono ed operano nella locale scuola materna, lasce-ranno defi nitivamente la nostra co-munità.

Non hanno dato buoni frutti le molte pressioni fatte a Milano pres-so la Casa madre delle suore Apo-stole del Sacro Cuore: le suore sono poche ed in età non proprio giovane, le vocazioni sono poche e mancano i rincalzi.

Ci dice don Elio: “Le suore at-tualmente presenti nella comunità di San Giovanni Ilarione sono tre: la madre Superiora Suor Domizia, suor Maria Rita che è l’unica che svolge attività didattica presso la scuola materna e suor Pierina, la decana delle tre, ormai avanti con l’età. Un segnale poco rassicurante era arrivato lo scorso anno, quando è andata via senza essere sostituita suor Luisa; questo per me è stato il primo segnale di una situazione che inesorabilmente avrebbe portato al

completo ritiro di tutte le suore dalla nostra comunità”.

Si sa che per soddisfare le ne-cessità di portare avanti le cinque sezioni di cui è composta la scuola materna, le suore già da anni sono affi ancate da maestre laiche e con la partenza delle suore, dal prossi-mo anno servirà un’altra maestra.

Il nostro “Asilo” come affet-

potrà contare certamente sulla con-creta collaborazione della Civica Amministrazione che, nonostante le ristrettezze economiche in cui sta navigando, siamo certi continuerà a fare la sua parte per mantenere at-tivo questo servizio indispensabile per la nostra comunità.

“Ma la vita va avanti lo stesso” ci rassicura don Elio, “la scuola ma-terna parrocchiale” dovrà continua-re la propria attività anche senza le suore, perché il servizio che essa svolge non sarà sostituito da una scuola materna statale”. E conclu-de dicendoci: “Mi mancheranno le suore; le vedo sempre in chiesa alla Santa Messa, sempre al loro posto; pensare che i banchi che occupava-no loro rimarranno vuoti della loro presenza mi lascia già adesso una grande tristezza; ma purtroppo do-vremo abituarci tutti a questa nuova realtà”.

Angelo Pandolfo

II

“Natale Insieme”.

tuosamen-te ci piace chiamarlo, continuerà lo stesso a svolgere la sua impor-tante funzio-ne pubblica – ci rassicu-ra don Elio – e lo farà con l’ausilio del comitato genitori che

COME GLI APOSTOLI ... APOSTOLECOME GLI APOSTOLI ... APOSTOLE

Page 15: L'Alpone numero 2 2011

Testimonio di persona un’esperienza di positiva e fruttuosa attività educativa con le nostre Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù.

Si tratta di un cammino di tredici anni, fatto in-sieme, ricco di avvenimenti, denso di attività e di esperienze che mi hanno arricchita come insegnan-te ma soprattutto come persona. Posso dire che la nostra scuola dell’infanzia fi nora può vantare di aver avuto una marcia in più, proprio grazie a que-sta preziosa collaborazione tra la componente laica e quella religiosa... il risultato è un clima positivo, un’aria di festa percepita da bambini e genitori.

Grazie suore per quello che siete state, i momen-ti profondi vissuti insieme rimarranno scolpiti nel cuore per sempre. Il nostro impegno sarà quello di portare avanti l’opera educativa come una missione d’Amore così come ci avete insegnato.

Maestra Michela

Care suore Vi auguro che possiate continuare a donare tanto quanto avete saputo fare qui a San Giovanni. Voi siete state per me un grande punto di riferimento e mi avete trasmesso dei valori che sicuramente saranno quelli che non verranno mai meno... Vorrei inoltre ringraziarvi per l’appoggio datomi fi n da subito e per l’estrema fi ducia con-

Il collegio dei docenti ... in divisa da lavoro.

cessami, sempre accompagnata da una parola di consiglio e talvolta conforto. Terrò cari i vostri inse-gnamenti sperando di metterli a frutto nel migliore dei modi.

Maestra AlessandraCare suore, vi ringrazio per il vostro esempio; in

questi anni ho potuto contare molto sulla vostra esperienza davvero indispensabile anche per me, come insegnante. Siete portatrici di valori veri come l’accoglienza, l’ascolto e la sincerità. In voi tutte ammiro la capacità di spronare e tirare fuori il me-glio da ognuno. Sapete coniugare la preghiera con il lavoro quotidiano coltivando quella componente spirituale che tanto spesso manca nella nostra vita. Con grande riconoscimento,

Maestra LinaVi siete donate completamente alla scuola con

gioia e spirito di sacrifi cio. Il nostro rapporto è stato di reciproca fi ducia e disponibilità... sentiremo la vostra mancanza...

Maestra Federica Ho iniziato a lavorare in questa scuola dell’infan-

zia da poco tempo, ma ciò nonostante posso dire che già dal primo giorno sono stata accolta dalle Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù a “braccia

Ci avete insegnato tanto!ADDIO ALLE APOSTOLEDEL SACRO CUORE

Ha lasciato sgomento l’intero paese la notizia del ritiro delle Suore Apostole del Sacro Cuore di Gesù, dalla nostra scuola ma-terna dalla quale tutti, anziani o giovani, direttamente o indiretta-mente hanno attinto insegnamenti di vita, consigli, aiuti, preghiere, buone indicazioni.

Pur comprendendo le valide ar-gomentazioni o motivazioni delle Superiori dell’ordine per giungere a tale decisione, non possiamo non sottolineare che si determina per San Giovanni Ilarione un gra-ve impoverimento ed una ferita insanabile nel campo dell’inse-gnamento che le nostre Suore, e continuo a nome dell’intero paese a chiamarle “nostre”, hanno elar-gito da più di 90 anni e continuano ad elargire alle nostre giovani ge-nerazioni e che appare, in special

modo in questo momento di crisi di valori spirituali, assolutamen-te irrinunciabile ed insostituibile, perché vissuto come magistero di vita.

Allora intingo idealmene la penna nel cuore per esprimere un ringraziamento accorato e sincero alle Apostole del sacro Cuore di Gesù, da parte di tutti i cittadini che come Sindaco rappresento, per il loro servizio, la loro dedi-zione, il loro amore. Esse sono state sempre in prima linea nella vita e nella storia del paese e della comunità civile, nei momenti lieti e in quelli tristi, hanno rappresen-tato per tutti fi gure sicure con le quali confi darsi, riferimento per aiuto e consiglio, oasi per cercare la pace e la serenità.

Domenico Dal Cero– Sindaco –

aperte”, maturando nei giorni un rapporto di fi ducia e disponibi-lità reciproca. Tutte le nostre suore mi sono state vicine facen-domi crescere come insegnante e come persona e di certo non dimenticherò i momenti belli vissu-ti insieme e cercherò nel mio lavoro di “se-minare” i valori im-portanti che voi suore mi avete trasmesso.

Maestra Katia

Le testimonianze dei genitoriUN SALUTO CHE SI FA GRAZIE

Non possiamo pensare di essere private di un

bene così grande e prezioso con la partenza delle

nostre suore.

E per questa circostanza voglio esprimere il

mio grazie alle suore per essere state in mezzo

a noi una presenza vivace e significativa: avete

saputo, con il vostro entusiasmo e con la vostra

carica interiore, entrare nei nostri cuori e portare

una ventata di freschezza nella nostra impareg-

giabile scuola dell’infanzia, nella vita dei nostri

bambini e nel cuore delle nostre famiglie.

Grazie anche per le belle esperienze vissute

insieme nel nostro grande laboratorio che ci ha

fatto incontrare, gioire, ridere e vivere momen-

ti di spensieratezza alleggerendo così il fardello

delle nostre fatiche, facendoci vivere momenti

di festa che non dimenticheremo mai.

Ci avete aiutati e sostenuti nei momenti diffi-

cili attraverso la vostra parola fatta di fede, avvi-

cinandoci alla preghiera e all’amore di Cristo.

Ci mancherete tanto! Sappiate che vi portere-

mo sempre nei nostri cuori dovunque.

Con grande affetto ed amicizia.

Cristina Prando e famigliaEppure in cuor nostro sappiamo che tutto

questo non è una fine, ma solo un nuovo inizio

... però è bello abbandonarsi ai ricordi. Tutto è

cominciato quando con garbo ci è stato chiesto

di collaborare e noi abbiamo detto sì. Un sì, lo

abbiamo scoperto dopo, che impegnava buona

parte del nostro tempo libero.

Abbiamo insieme gioito, discusso, creato,

inventato, ci siamo anche confrontati e a volte

sopportati.

Ricorderemo con nostalgia i caffè bevuti a

sera tardi, dopo aver fatto, disfatto e rifatto per

tutta la sera, le varie scenografie di turno. E cer-

tamente ripenseremo con un sorriso ai begli anni

della scuola dell’infanzia, dove sono nate delle

belle e solide amicizie.

Racconteremo ai nostri figli l’orgoglio di

aver fatto parte di questa bella famiglia.

Grazie quindi per le porte sempre aperte, gra-

zie per aver dato responsabilità e fiducia ad ognu-

no di noi, grazie per averci accolto nel vostro

lavoro e coinvolti nel vostro progetto di fede.

Grazie perché questa esperienza di vita ha matu-

rato in noi una certezza: che questo nostro stare

insieme è quel seminare che Dio vuole da noi.

Maria e BarbaraUn sincero grazie alle nostre Suore che con la

loro umiltà ci hanno permesso di capire che Dio

è amicizia, perdono, amore, e si trova in mezzo

a noi.

Grazie per aver fatto sentire ciascuno di noi

unico e speciale, per aver permesso ai nostri bim-

bi di vivere in un ambiente in cui l’ amore e la

serenità si respirano, l’ allegria e l’entusiasmo

sono di casa.

Grazie per aver condiviso con noi i momenti

belli fatti di risate, di gioia, di collaborazione...

e quelli un po’ più difficili, nei quali non sono

mancate le lacrime.

Grazie a voi abbiamo imparato che la vita è meravigliosa, basta guardarla attraverso gli oc-chi dei nostri bambini, vivendola nell’ amore di Gesù e nella fiducia verso il prossimo. Ci avete fatto riscoprire la bellezza delle cose autentiche, genuine, quelle che vengono dal cuore. Certi che saremo sempre vicini in Cristo, vi salutiamo con l’ impegno che quanto avete fin qui seminato, germoglierà nei nostri cuori e darà frutto. Vi vogliamo bene. Ciao.

LorettaRingraziamo le nostre Suore per l’impegno ed

il lavoro svolto come educatrici, ed il costante ascolto verso i bambini e le loro famiglie. Con gratitudine,

Famiglia VicentiniIn questi anni che insieme ai nostri figli, ab-

biamo frequentato la scuola dell’ infanzia, abbia-mo imparato a conoscere, amare, ma sopratutto considerare le nostre Suore come amiche.

Cominciare la giornata accolte da un sorriso ed un abbraccio è una gioia unica, che riempie il cuore e ti aiuta ad affrontare con uno spirito “di-verso” tutto il resto della giornata. È stato molto importante in un momento difficile, trovare da loro parole di sostegno, incoraggiamento anche attraverso la loro preghiera.

Hanno saputo “tirare fuori” il meglio da ognu-

Page 16: L'Alpone numero 2 2011

Le testimonianze dei genitorino di noi. Abbiamo trovato un aiuto nell’educare

i nostri figli, non solo dal punto di vista cristia-

no, ma anche nel crescere insieme agli altri e a

maturarli individualmente.

Il vivere con i nostri bambini le feste princi-

pali ci ha aiutato a riscoprire la nostra fede.

Grazie, sarete sempre nel nostro cuore.

Famiglia AmbrosiSono una mamma di due bambine: una di 10 e

una di 6 anni. Quest’ anno è la mia ultima espe-

rienza alla scuola materna.

Ho passato sei anni indimenticabili, un’ espe-

rienza veramente bella, e questo grazie alle No-

stre Suore ...

A suor Domizia che ogni anno, un semplice

programma, lo fa diventare qualcosa di incredi-

bile e con i suoi “inviti calorosi”, a cui non si

poteva dire di no, nemmeno se la stanchezza si

faceva sentire, ci ha unito come gruppo genitori,

ci ha fatto lavorare perché i nostri bimbi siano

accolti in un grande abbraccio fatto dalle nostre

piccole cose di volontariato.

A suor Pierina vero pilastro della nostra

scuola, che con “ciao bellessa!” ci accoglie ogni

mattina, ci consola quando qualche lacrima non

è riuscita ad essere trattenuta nel vedere i nostri

piccoli crescere e ci commuove nel vedere quan-

to amore riesce a donare a loro.

A suor Maria Rita, che con il suo dolce sor-

giore conferma e avallo. Per quello che possa valere la mia testimo-

nianza devo davvero paragonare la suora di mia

figlia all’Angelo Custode, che sa essere fermo

nelle decisioni ma con dolcezza. La carica reli-

giosa che la anima le fa’ fare cose straordinarie

quali tenere la disciplina, il rispetto e l’ordine in

una classe di bambini che, sappiamo, non sono

sempre facili da gestire, e tutto questo le risulta

così naturale da far invidia anche ai più affermati

sferimento.Ci consoliamo però nel sapere che porteranno

il loro prezioso aiuto e amore ad altre persone bisognose. Le ricorderemo insieme ai nostri fi-gli, conservando il loro ricordo nei nostri cuori. GRAZIE.

Alcuni genitoriVuoi entrare nella grande Famiglia del Sacro

Cuore? E cos’è il Sacro Cuore?Ora in molti l’abbiamo incontrato e compre-

so. Grazie carissime suore per aver portato nelle nostre famiglie una presenza così viva, tangibile, concreta e rassicurante quale è quella del Sacro Cuore di Gesù.

Dalla sua luce abbiamo tratto tanta forza, coraggio e consolazione e, grazie a voi, abbiamo aperto gli occhi dinanzi alla bellezza e alla gioia di vivere, alle meraviglie del creato e all’infinito amore di Gesù per noi. Ci avete insegnato a non perdere mai di vista i veri valori, a non aver paura di dimostrare il nostro affetto o di dire “Ti vo-glio bene”.

Tanti auguri a tutte; la vostra voglia di vivere con il vostro splendido sorriso possano giungere ancora a tanti altri che avranno - così come abbia-mo avuto noi - il privilegio di incontrarvi. Un abbraccio.

LorettaLe suore ... ricordo quando, bimba di 4 anni,

ho varcato per la prima volta la porta della scuo-la materna e ho trovato ad accogliermi suor Lo-renza, una suora piccolina, ma piena di grinta e di amore che ha saputo fin da subito trovare le parole e i modi per farmi trascorrere in modo piacevole gli anni della scuola materna.

Oggi sono una mamma e anche i miei bambi-ni, quando hanno iniziato la scuola dell’infanzia, hanno avuto la fortuna di trovare le suore che li hanno accolti, incoraggiati e li hanno aiutati a crescere.

Le suore in questi anni hanno creato dei pro-getti educativi significativi, nei quali i bambini hanno potuto sperimentare e quindi interiorizza-re i valori che sono alla base della vita di una per-sona: l’amicizia, la collaborazione, la solidarietà, l’esempio di vita cristiana, senza però tralasciare l’aspetto didattico.

Tutto ciò è stato significativo non solo per i bambini, ma anche per noi genitori che siamo sempre stati chiamati ad essere parte attiva nei progetti educativi: ognuno dava il proprio contri-buto, offriva ciò che sapeva fare ... Alle suore il merito di averci convinto a “metterci in gioco”, a trovare il tempo per dare una mano e di averci coordinato in modo esemplare. Penso che i no-stri bambini non dimenticheranno mai il carro costruito dal loro papà, le scenografie fatte dai genitori o la loro mamma che cantava nel coro!

Grazie suore, per tutte le esperienze che avete fatto vivere a nostri bambini e per l’esempio che ci avete trasmesso!

Monica Rivato

Segue da pag. III

Eccole, pronte a calzare i sandali e a partire. Ancora.

Apostole di Cristo fi no in fondo.Dopo anni di affetto dato e ricevuto,

le nostre suore devono chiudere il cuore a noi ed aprirlo ad altri.Madre Clelia Merloni, sapeva quanto fosse faticoso questo momento

e per questo, ha chiesto loro un impegno ancora più grande nel nome di Cristo:

“Vivere tutto, testimoniando la gioia di essere suore”.Avanti nella gioia, dunque.

Sempre.Anche quando la sofferenza umana

si presenta nella loro vita come in quella di ogni uomo.Le nostre suore,

perché questo sono e questo rimarranno,lasciano in noi tutti

un vuoto pari al pieno che ci hanno trasmesso.Senza la loro serena presenza,

la scuola non sarà più casa, giardino, focolare.Durante la loro permanenza, hanno accolto tutti in ogni momento

di ogni giorno dell’anno.Fatiche e sorrisi, condivisione e amicizia

Regalati a noi genitori con amore puro, gratuito e disinteressato.Tutta una vita data con serenità e speranza. Sempre.

Per noi che vi amiamo care sr. Domizia, sr. Maria Rita, sr. Pierina,Non c’é una motivazione suffi ciente a darci pace per questa partenza.

Viviamo questo momento sbigottiti e ancora increduli, faticando anche a scrivere un saluto.

Mancherà tutto di voi, ma oltre ogni cosa,la verità dei vostri occhi che parlando di Cristo

testimonia una fede autentica.Era questo a darci forza. Trovare LUI in voi.

Niente festa d’addio dunque.L’addio in Gesù, non esiste.

Il nostro cuore, vi augura di camminare ancora nel mondo, senza bisaccia né bastone,

certo che chi avrà la fortuna d’incontrarvi,non sarà un lupo distratto e indifferente

e saprà riconoscere l’Amore di Dio.Come ogni giorno. Sempre.

G Germanaermana

un viaggio ben attrezzato per l’anima, uno spazio

dove lo stare insieme è ancora gioia e stupore.

GRAZIE!!

Un genitoreNoi genitori della scuola dell’infanzia “ Papa

Luciani “ vogliamo ringraziare le nostre suore per l’ affetto, le cure e gli insegnamenti che han-no saputo dare ai nostri piccoli, in questi lunghi anni della loro permanenza a San Giovanni Ila-rione.

Vogliamo anche esprimere l’amarezza e il di-spiacere che sono rimasti in noi per il loro tra-

Ancelle del Signore

IV

riso, riesce a trasformare, una giornata storta in

una giornata piena di vita e di colore. Riesce ad

insegnare ai “suoi tesorini” a stupirsi di tutte le

cose che Dio ha creato. Infonde a loro e a noi ge-

nitori coraggio, forza e c’invita ad abbandonarci

nell’ abbraccio che Dio ci fa ogni giorno.Il nodo alla gola non riesce a farmi dire quan-

to ancora vorrei scrivere su questi tre tesori. Posso solo ringraziare il Signore per il dono che ci ha fatto in questi anni e un grazie di cuore a loro per tutto quello che hanno fatto per i nostri bambini e per noi.

Non vi dimenticheremo mai e vi porteremo per sempre nei nostri cuori.

Katia PanarottoSono la mamma di una bambina che frequen-

ta la scuola dell’infanzia “Papa Luciani”, inserita nella classe di una delle Suore rimaste nell’istitu-to (l’unica che ancora insegnava).

Quando ho iscritto mia figlia in questa scuola cattolica mi trovavo a vivere all’estero, in un con-testo sociale individualista e impersonale, in cui i rapporti quotidiani erano di pura convenienza.

Al nostro ritorno in Italia desideravo, per mia di figlia, che fosse inserita in una classe presen-ziata da una religiosa, senza nulla togliere alla competenza delle insegnanti laiche verso le quali nutro stima e ammirazione (io stessa ho lavorato per un certo periodo come insegnante di ragazzi-ni portatori di handicap). Questa mia speranza, di trovare una suora come insegnante, nasceva dall’idea che avevo in testa e nel cuore rispetto alla figura religiosa e cioè ritenevo che una suora rappresentasse un binomio tra autorità educativa e amore e bontà cristiana verso i bambini.

Con mia infinita sorpresa e piacere mia figlia

Viola è stata inserita nella classe degli scoiatto-

li gestita appunto da una suora, la nostra amata

Suor Maria Rita. Sono passati ormai due anni da quel momento e le mie convinzioni sull’im-portanza della figura delle suore come guardiane delle regole e come sorelle di noi tutti che do-nano emozioni sane, positive ai nostri bambini e anche a noi genitori hanno trovato ancora mag-

pedagogisti. Non è fa-

cile come educatori e

come genitori trova-

re il giusto compro-

messo tra l’autorità

nelle regole e l’amo-

re (nelle più svariate

forme) verso i pro-

pri figli/bambini; le

nostre suore sanno,

forse meglio di noi

genitori d’oggi come

dosare il bastone e la

carota al momento

opportuno.

Mi auguro di aver

imparato qualcosa

da loro e di saperlo

trasmettere anche ai

miei figli e agli altri.

Grazie quindi suor

Maria Rita e grazie a

voi Suore.

Sonia RossettoQuand’ero piccola,

trent’anni fa, le suore

della scuola materna

“Papa Luciani” sono

state per me dei punti

di riferimento, caldi

rifugi di braccia gran-

di e gonne lunghe,

esempi di amore e di

impegno.

Oggi, nella frene-

sia della quotidianità,

questa stessa scuola,

animata dalla loro

presenza, ha rappre-

sentato per noi grandi

e piccoli una calorosa

parentesi di serenità,

Suor Domizia colora le mani ai bambini.

In alto: Arriva santa Lucia.Sopra: Il personale non docente.

Il coro delle mamme.