Il_Tornado_610

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Quindicinale Anno XXXV 13.03.2013 Numero 610 PERIODICO DI ATTUALITà DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 04.03.2013 Speciale elezioni politiche - pag. 1-2-3 La storia del Consorzio Pro Loco del Grappa Orientale - pag. 4 La “poesia” della terra - pag. 5 Doniamo perché amiamo - pag. 8 Piave Tegorzo: 4 a vittoria di fila - pag. 11

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXXV

13.03.2013Numero

610periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 04.03.2013

Speciale elezioni politiche - pag. 1-2-3La storia del Consorzio Pro Loco del Grappa Orientale - pag. 4

La “poesia” della terra - pag. 5Doniamo perché amiamo - pag. 8

Piave Tegorzo: 4a vittoria di fila - pag. 11

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il tornado Sede: via J. Kennedy - 32031 FeneR (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori: Alessandro Bagatella, Francesco dal Canton, ivan dal Toè, Gianni de Girardi, Antonio deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 estero Abbonamento annuale (18 numeri) 50,00.L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla PRo loCo di FeneR; 2- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: negoZio “da milio” - Alano; gelateria “due valli” - Fener - bar Jole - Fener; mauro maZZocco - Quero; alessandro bagatella - Quero; bar “piave” Carpen - locanda solagna - vas; antonio deon - vas; bar “bollicine” - Scalon; baZar di a. verri - Segusino.

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I risultati delle elezioni politiche del 24-25 febbraio 2013

Anche sul Basso Feltrino si abbatte lo “tsunami Grillo”, crolla la Lega Nord

di Silvio Forcellini

Più di un elettore su quattro ha premiato il Movimento 5 Stelle: è questo, incontrovertibile, il primo dato che balza agli occhi analizzando il voto espresso alle elezioni politiche del 24-25 febbraio (per la Camera dei Deputati) dagli elettori dell’intero Basso Feltrino. Il movimento che fa capo a Beppe Grillo, infatti, raccoglie il 27,6% delle preferenze espresse complessivamente ad Alano, Quero e Vas.

All’exploit di M5S corrisponde una flessione, più o meno marcata, dei due principali partiti a livello nazionale (almeno fino all’irrompere dello “tsunami Grillo”). Il Partito Democratico si attesta al 20,4% (contro il 24% del 2008, -3,6%), il Popolo della Libertà al 16,3% (contro il 21,3% del 2008, -5%). Crollo verticale, invece, per la Lega Nord, che in cinque anni vede sgretolarsi i propri consensi, che si riducono addirittura di un 21,8% passando dal 34,6% del 2008 all’attuale 12,8%. Scelta Civica - Con Monti per l’Italia, all’esordio, porta a casa un 12,1%. A tutte le altre liste vanno solo le briciole.

Per quanto riguarda il Senato della Repubblica, se sommiamo ancora i voti dell’intero Basso Feltrino il risultato non cambia: al Movimento 5 Stelle va il 26,2% dei consensi, al Partito Democratico il 22,5%, al Popolo della Libertà il 17%, alla lista Con Monti per l’Italia (che comprendeva Scelta Civica, Udc e Fli) il 12,8%, alla Lega Nord il 12,1%...

Tornado ai dati della Camera, ad Alano si sono avute 50 schede nulle e 26 schede bianche, a Quero 47 nulle e 13 bianche, a Vas 15 nulle e 7 bianche. Complessivamente rappresentano il 4,7% dei voti totali, 158 su 3.344 votanti.

Un ultimo cenno sull’affluenza alle urne che, rispetto alle due precedenti tornate elettorali, registra una flessione: ad Alano ha votato il 77,5% degli aventi diritto (nel 2008 l’80,9%, nel 2006 l’85,1%); a Quero il 74,2% (nel 2008 il 78%, nel 2006 l’83,1%); a Vas il 75% (nel 2008 l’82,3%, nel 2006 l’84%).

Ma vediamo in sintesi l’esito del voto alla Camera in ognuno dei nostri Comuni. Nelle pagine seguenti, invece, i risultati completi, seggio per seggio, relativi a Camera e Senato. Per chi volesse infine sbizzarrirsi a calcolare i voti alle coalizioni in campo, ricordo che quella di centrosinistra con a capo

Pierluigi Bersani era composta da Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà e Centro Democratico; quella di centrodestra con a capo Silvio Berlusconi da Popolo della Libertà, Lega Nord, Fratelli d’Italia, La Destra, Moderati Italiani in Rivoluzione e Partito dei Pensionati; quella di centro con a capo Mario Monti da Scelta Civica - Con Monti per l’Italia, Unione di Centro e Futuro e Libertà.

ALANO Movimento 5 Stelle 26,2%, Pd 17,8%, Pdl 17,8%, Lega Nord 15,6%, Scelta Civica con Monti 12,7%...

Ad Alano il Movimento 5 Stelle, con il 26,2%, è la lista più votata. A debita distanza, con il 17,8%, si posizionano Partito Democratico e Popolo della Libertà, entrambi in calo rispetto al 2008: di un -3,9% il Pd, di un -4,4% il Pdl. Emorragia di voti invece per la Lega Nord, che passa dal 35,8% del 2008 al 15,6% del 2013 (-20,2%). Scelta Civica con Monti per l’Italia consegue il 12,7%. Superano inoltre l’1%: l’Udc (1,7%, dal 5,5% del 2008), Rivoluzione Civile (1,1%), Indipendenza Veneta (1,1%), Sel (1,1%), Fare per fermare il declino (1%) e Fratelli d’Italia (1%).

QUERO Movimento 5 Stelle 30,3%, Pd 19,8%, Pdl 17,4%, Scelta Civica con Monti 10,5%, Lega Nord 9,9%...

Anche a Quero le cose non cambiano di molto: il Movimento 5 Stelle, con il 30,3%, è di gran lunga la lista più votata. Al Partito Democratico vanno il 19,8% dei consensi (-3% rispetto al 2008), al Popolo della Libertà il 17,4% (-4,5% rispetto al 2008), a Scelta Civica con Monti per l’Italia il 10,5%. Anche qui disastroso risultato della Lega Nord, che passa dal 35,9% del 2008 al 9,9% del 2013 (-26%). Superano inoltre l’1%: l’Udc (1,9%, dal 5,2% del 2008), Sel (1,8%), Indipendenza Veneta (1,7%), Fare per fermare il declino (1,6%), Fratelli d’Italia (1,3%) e Rivoluzione Civile (1%).

VAS Pd 30,8%, Movimento 5 Stelle 24,8%, Scelta Civica con Monti 14,6%, Lega Nord 11,5%, Pdl 8,2%...

Concludiamo con i dati di Vas, dove il Partito Democratico, con il 30,8%, si conferma il più votato, pur perdendo un 3,2% rispetto al 2008. Qui il Movimento 5 Stelle si deve accontentare della seconda piazza, con il 24,8%. Più staccati Scelta Civica con Monti per l’Italia con il 14,6%, Lega Nord con l’11,5% (-16,2% rispetto al 2008) e Popolo della Libertà con l’8,2% (-8,8% rispetto al 2008). Superano inoltre l’1%: Sel (1,8%), Rivoluzione Civile (1,6%), l’Udc (1,3%, dal 6,7% del 2008), Fare per fermare il declino (1,3%) e Indipendenza Veneta (1,3%).

SPECIALE ELEZIONI

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ELEZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI - SCRUTINIO

COMUNE di Alano Vas

Liste Sezioni Totale Sezioni Totale Sezioni Totale

1 2 3 1 2 1 2

FORZA NUOVA 0,87% 0,80% 0,22%

SCELTA CIVICA 76 46 1912,72% 10,48% 14,63%

FUTURO E LIBERTA' PER L'ITALIA 0,26% 0,24% 0,00%

UNIONE DI CENTRO 1,68% 1,93% 1,33%

LA DESTRA 0,33% 0,24% 0,22%

MODERATI ITALIANI IN RIVOLUZIONE - ROSA TRICOLORE 0,20% 0,08% 0,44%

IL POPOLO DELLA LIBERTA' 17,77% 17,41% 8,20%

FRATELLI D'ITALIA CENTRO DESTRA NAZIONALE 1,01% 1,29% 0,88%

LEGA NORD 15,62% 9,91% 11,52%

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 0,40% 0,56% 0,88%

RIVOLUZIONE CIVILE 1,14% 1,04% 1,55%

CENTRO DEMOCRATICO 0,40% 0,32% 0,00%

PARTITO DEMOCRATICO 17,77% 19,83% 30,82%

SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' 1,07% 1,77% 1,77%

MOVIMENTO CINQUE STELLE BEPPE GRILLO 142 26,19% 30,32% 24,83%

FARE PER FERMARE IL DECLINO 1,01% 1,61% 1,33%

INDIPENDENZA VENETA 1,07% 1,69% 1,33%

VENETO STATO 0,40% 0,40% 0,00%

Totali

Quero

6 1 6

13

4 6

10

1 0

1

57 56

189

84

130

47

66

4 0 0

4

1 2

3

0 0

0

12 9 4

25

14 10

24

6 0

6

1 2 2

5

1 2

3

0 1

1

3 0 0

3

1 0

1

1 1

2

111 84 69

264

113 103

216

31 6

37

5 2 8

15

8 8

16

2 2

4

82 68 82

232

49 74

123

37 15

52

3 0 3

6

4 3

7

3 1

4

10 4 3

17

4 9

13

7 0

7

1 3 2

6

3 1

4

0 0

0

94 91 79

264

139 107

246

95 44

139

3 9 4

16

10 12

22

8 0

8

113 134

389

213 163

376

74 38

112

7 5 3

15

10 10

20

5 1

6

9 3 4

16

10 11

21

3 3

6

3 2 1

6

3 2

5

0 0

0

524 493 468 1.485 671 569 1.240

320

131

451

SPECIALE ELEZIONI

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3

ELEZIONI DEL SENATO DELLA REPUBBLICA - SCRUTINIO

COMUNE di Alano di Piave Vas

Liste Sezioni Totale Sezioni Totale Sezioni Totale

1 2 3 1 2 1 2

CON MONTI PER L'ITALIA 12,42% 11,94% 16,23%

RIVOLUZIONE CIVILE - INGROIA 0,50% 0,70% 0,94%

PARTITO DEMOCRATICO 20,37% 21,33% 32,23%

CENTRO DEMOCRATICO 0,43% 0,26% 0,23%

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA' con VENDOLA 1,22% 1,14% 1,17%

PARTITO PENSIONATI 0,50% 0,87% 0,47%

MIR - SAMORI 0,14% 0,17% 0,94%

LA DESTRA - STORACE 0,28% 0,17% 0,23%

FRATELLI D'ITALIA 0,72% 0,70% 0,94%

POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI presidente 18,49% 18,34% 8,23%

LEGA NORD - MARONI 15,31% 8,60% 11,05%

VENETO STATO 0,28% 0,26% 0,00%

LIGA VENETA REPUBBLICA 0,65% 1,66% 0,94%

PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI 0,28% 0,43% 0,70%

IO AMO L'ITALIA 0,28% 0,26% 0,00%

RIFORMISTI ITALIANI - STEFANIA CRAXI 0,07% 0,08% 0,00%

PROGETTO NAZIONALE 0,28% 0,00% 0,23%

DONNE PER L'ITALIA 0,36% 0,52% 0,47%

FORZA NUOVA 0,50% 0,35% 0,70%

FARE PER FERMARE IL DECLINO 0,79% 0,96% 0,94%

INDIPENDENZA VENETA 1,01% 1,66% 1,64%

CASAPOUND ITALIA 0,14% 0,08% 0,00%

MOVIMENTO CINQUE-STELLE BEPPE GRILLO 24,85% 29,41% 21,64%

Totali

Quero

53 72 47

172

85 51

136

48 21

69

5 2 0

7

2 6

8

4 0

4

99 96 87

282

141 102

243

96 41

137

1 3 2

6

2 1

3

0 1

1

4 10 3

17

7 6

13

5 0

5

2 5 0

7

5 5

10

0 2

2

2 0 0

2

2 0

2

3 1

4

0 2 2

4

1 1

2

1 0

1

3 2 5

10

2 6

8

2 2

4

106 78 72

256

111 98

209

29 6

35

78 60 74

212

43 55

98

36 11

47

2 1 1

4

2 1

3

0 0

0

4 3 2

9

8 11

19

1 3

4

0 0 4

4

1 4

5

2 1

3

3 1 0

4

1 2

3

0 0

0

0 0 1

1

1 0

1

0 0

0

2 1 1

4

0 0

0

1 0

1

3 2 0

5

3 3

6

1 1

2

4 1 2

7

1 3

4

3 0

3

5 5 1

11

7 4

11

4 0

4

9 2 3

14

8 11

19

4 3

7

0 0 2

2

1 0

1

0 0

0

104 112 128

344

187 148

335

61 31

92

489 458 437 1.384 621 518 1.139 301 124 425

SPECIALE ELEZIONI

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4

Tratto dal Notiziario “Pro Loco Bellunesi – Febbraio 2013

ASTERISCO

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5

Biblioteca Unione Sette Ville Comuni di Quero e Vas

la “poesia” della terra Immagini, testimonianze, emozioni di viaggiatori speciali

QUERO – Centro Culturale

Giovedì 21 marzo 2013 ore 20,30

UNA MONTAGNA DI SENTIERI

Racconti in video del gruppo Alfazulo

Giovedì 4 aprile 2013 ore 20,30

AL DI LÀ DELLA FORCELLA Di corsa con gli Ultra-trailers

Racconti e immagini di Roberta Peron e Francesco Maistri

Giovedì 11 aprile 2013 ore 20,30

RITORNO ALL'ALPINISMO ROMANTICO Alla conoscenza dello scrambling

Racconti e immagini di Escursionisti Bellunesi Presentazione di Teddy Soppelsa

Giovedì 18 aprile 2013 ore 20,30

DECLINAZIONI IMPERFETTE Viaggio poetico di un emigrante da fermo

Incontro con lʼautore Giovanni Trimeri Libro edito da Moby Dick editore

Mercoledì 24 aprile 2013 ore 20,30

3200 KM IN MOTO ALL'AVVENTURA DALLA CAPITALE INDIANA ALL'HIMALAYA quando possedere lo stretto indispensabile è già una ricchezza

Racconto e immagini di Cristian Corrà

________________________________________________________________________ Info: Biblioteca di Quero tel. 0439 787097 e mail [email protected]

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ASTERISCO

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Corso di lingua italiana per stranieri segnalazione di Cristina Mazzalovo

Grazie al corso organizzato dal CTP di Quero, in collaborazione con il Comune di Vas, il 31 gennaio 2013 nella sala consigliare, alla presenza di tutto il Consiglio Comunale, il sindaco Andrea Biasiotto ha consegnato gli attestati di conoscenza di base della lingua italiana ai signori: Lingchun Ji, Dongying Xiao, Caixing Xue, Qianhao Rao, Haian Wu, Melanie Clarice Makuate, Maria Lucimar De Sousa, Irenea De Sousa Carvalho. Un grazie di cuore va rivolto alla loro infaticabile insegnante Carla Meneghin, con l’augurio di ripetere, fondi permettendo, questa importante esperienza di integrazione e socializzazione con gli stranieri residenti.

Un anno per Elisa

Lorenzo Vanzin presenta la

sua sorellina Elisa, che

festeggia il suo 1° compleanno.

E’ nata il 17 febbraio 2012.

Felici mamma Federica e papà

Andrea, il fratellino Lorenzo, i

nonni e la bisnonna Severina.

CRONACA

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7

organizzano

VOLONTARIAMO FORMAZIONE SOCIO-SANITARIA PER LA CITTADINANZA

1a serata - 03 aprile 2013:

“Medicina geriatrica: fra tecnologia e Humanitas” Relatori: dott. Matteo Grezzana, Primario Reparto Geriatria ULSS 2 Feltre,

e dott.ssa Federica Zanatta, Medico Geriatra Ospedale di Comunità di Alano di Piave

2a serata - 10 aprile 2013:

“Primo Soccorso e BLS (Rianimazione Cardio-polmonare)” Relatore: dott. Michele Tecchiati, Medico di Medicina d’Urgenza e di Medicina Generale

3a serata 17 aprile 2013:

“La rete dei servizi e la relazione di aiuto” Relatrici: dott.ssa Silvia Menegon, Assistente sociale, e dott.ssa Erika Curto, Psicologa

“Le difficoltà dell’alimentazione” Relatrice: dott.ssa Alice Mazzero, Logopedista

“Caffè Alzheimer” Relatrice: dott.ssa Desy Meneghello, Psicologa

4a serata - 23 aprile 2013:

“L’approccio con la persona degente” Relatori: sig. Fabio Bugno, Operatore Socio Sanitario,

e dott.ssa Emanuela Marchese, Infermiera Professionale

“Esperienza di volontariato” Relatore: Bruno Capretta, Volontario Centro Servizi

5a serata - in data da denirsi:

“Stage nale”

Gli incontri si terranno presso la Sala della Biblioteca di Alano di Piave in via S. Francesco 1 a partire dalle ore 20.30.

Verrà rilasciato Attestato di Partecipazione.

TUTTA LA CITTADINANZA È INVITATA!

LETTERE AL TORNADO

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8 ATTuALITà

ASSOCIAZIONE FELTRINA DONATORI VOLONTARI DEL SANGUE – FIDAS FELTRE

Doniamo perché amiamo 02.03.2013: presentazione di Saverio Marchet – Presidente donatori sangue feltrini

Buongiorno a tutti e un grazie alle autorità oggi presenti con noi. Consentitemi di ringraziare oggi personalmente il dott. Simoni che è stato fino a poco tempo fa il Direttore Generale della nostra ULSS e col quale abbiamo sempre avuto un’ottima collaborazione nel rispetto dei reciproci ruoli. Un benvenuto al nuovo Direttore Generale dott. Adriano Rasi al quale auguriamo un proficuo lavoro in mezzo a noi e al dott. Pierpaolo Faronato Direttore Generale dell’ULSS n. 1 a cui fa capo il Dipartimento Provinciale Sangue. Un grazie forte e sincero a tutti i donatori di sangue che con la loro generosità hanno tracciato questo segmento di storia feltrina. L’Associazione Feltrina Donatori Volontari del Sangue nasce a Feltre esattamente sessanta anni fa. Nacque per volontà della Croce Rossa Italiana che poi lasciò questa attività per dedicarsi ad altre situazioni emergenziali. E’ in quel momento che un gruppo di volontari si unisce per organizzare le prime raccolte

di sangue, che diverranno in seguito sempre più sistematiche fino a strutturarsi nell’Associazione di cui oggi celebriamo i primi sessant’anni. Sono stati anni di vero pionierismo del settore ma anche di genuino ed intenso entusiasmo per centinaia di persone che in modo anonimo, volontario e gratuito hanno dato vita ad una splendida associazione e hanno donato migliaia di flaconi ed ora sacche di sangue. E’ la storia di tante e tante persone ricche di entusiasmo e gioia di donare, ma, pensando a chi ha ricevuto quel sangue gratuitamente donato, è anche la storia di ansie, sofferenze e profondo dolore. Ecco la motivazione per cui è nata la nostra associazione: trasformare ansie e sofferenze in gioia. E’ quindi la storia di persone e di intere famiglie. Ed è su questo ideale fil rouge che è nato il libro che presentiamo, in cui abbiamo raccolto storie, emozioni, situazioni e relazioni interpersonali, tralasciando invece numeri e statistiche. Ora il pianeta sangue è molto cambiato come sono cambiate anche le modalità della donazione. La grande famiglia dei donatori di sangue è notevolmente cresciuta sia nella sua struttura organizzativa sia come numero di donatori; conta 31 sezioni sparse in tutto il Feltrino e nel Primiero, con 4800 iscritti di cui 2700 donatori attivi che sistematicamente donano il loro sangue per oltre 4800 sacche l’anno. Il compito primario dell’Associazione è stato ed è quello di organizzare i donatori e sensibilizzare la popolazione per motivare nuove persone a questo atto di generosità. Le donazioni sono anonime, volontarie, gratuite e responsabili. E’ facile per tutti comprendere i tre primi aggettivi, forse un po’ più difficile è il quarto poiché non implica solo un atto di generosità ma anche stili di vita sani per assicurare che il sangue donato sia di buona qualità e possa aiutare veramente l’ammalato e non invece aggrava-re la sua situazione. È il più difficile, implica una maturazione culturale dei comportamenti e degli stili di vita che un donatore deve assumere e mantenere coerentemente con sistematicità. Ma nelle nostre popolazioni il senso di responsabilità è alto e notevole è la solidarietà che consente il superamento di ogni ostacolo: non a caso nelle nostre zone la percentuale di donatori rispetto alla popo-lazione potenzialmente donante è alta, arrivando in alcune realtà al 14%. Non possiamo però vivere sugli allori! Uno studio CENSIS commissionato da FIDAS, la nostra federazione nazionale, indica che entro il 2020 la nostra autosufficienza è a rischio. Questa minaccia è dovuta a una maggior richiesta da parte del mondo sanitario e al forte invecchiamento della popolazione. Ma noi siamo sicuri che lavorando fianco a fianco con la nostra gente saremo in grado di rispondere a queste nuove emergenze. Il senso di solidarietà della nostra Associazione è forte al punto tale da essere riusciti, con il concorso di tutti i donatori di sangue del Veneto, a costruire un centro trasfusionale a Cochabamba in Bolivia, dove il sangue veniva venduto e comprato. Ora invece nel nuovo cen-tro trasfusionale il sangue si DONA. In pochi anni i donatori sono diventati numerosi e le donazioni abbondanti, ma c’è ancora molto da fare anche in Bolivia, per questo l’Associazione Feltrina è ritornata con altri due progetti per migliorare il Centro Trasfusionale andino dal punto di vista organizzativo e per diffondere la cultura del dono. Ora guardiamo al futuro, fiduciosi che, con la generosità e l’impegno che da sempre contraddistinguono tutti i donatori di sangue, potremo contribuire al bene delle nostre genti del Feltrino e del Primiero, ed aiutare i nostri amici boliviani. Consentitemi inoltre di essere profondamente riconoscente verso tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa splendida realtà associativa intrisa di profondi valori etico morali e da ultimo ringraziare Gianni Argenta, Mauro Decet e Antonio Zeni per la determinazione con cui hanno voluto questo splendido volume e a Loris Apollonia per la pazienza con cui ha portato avanti la tessitura di questa tela in-trecciando trama e ordito con la sobrietà e la competenza che gli sono caratteristiche.

Ogni sezione diffonderà 100 copie del libro

Felice Dal Sasso concludeva la sua relazione del 50°: “ma questa è un’ altra storia” La storia è la stessa cambiano gli attori ma la scena è sempre quella, i principi guida sono sempre gli stessi. L’associazione quale laboratorio di idee per poi delegare l’operatività alle sezioni è diventata essa stessa realizzatrice delle idee elaborate al suo interno. Il gruppo si è fatto forte e i vari consiglieri lavorano in perfetta sinergia.

Elenco attività: 29.05.05 Assemblea nuovo direttivo. Felice Dal Sasso

lascia dopo 39 anni 10.06.05 Saverio Marchet nuovo presidente 20.11.05 Premio “Beato Bernardino” 10.02.07 Giornata internazionale del malato. Conve-

gno: Il volontariato nella struttura sanitaria pubblica.

06.10.07 Inaugurazione monumenti. 15.12.07 concerto di Natale a Fiera di primiero. 05.10.08 Lamon – nuovi labari 18.10.08 Convegno “affari di cuore“ presenti 350 ra-

gazzi delle 4 e 5 classi degli Istituti Scolastici superiori delle città. Relatore il prof. Gerosa dell’ Istituto Trapianti cardiaci delle Cliniche Universitarie di Padova

2009 Progetto Bolivia 25.02.10 Felice ci lascia 30.04/01.05.10 Congresso Nazionale a Fiera di Pri-

miero 02.05.10 Giornata Nazionale del Donatore di Sangue

Fidas a Feltre 23.08.10 Ci lascia il dott. Altinier A far data dall’anno scolastico 2009/10 adesione al Progetto dell’ULSS n. 2 Dipartimento di prevenzione “EDUCAZIONE ALLA SALUTE” con incontri in tantis-sime Scuole sul tema “ IL DONO DI SE’ “ (sangue, mi-dollo osseo e organi) Tutto questo più l’ordinario.

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All’Osteria da Chichìbio di Fener nuovo cuoco con esperienza internazionale

di Silvio Forcellini

L’Osteria da Chichìbio di Fener, con l’obiettivo dichiarato di un ulteriore salto di qualità, si avva-le da circa un mese di una nuova professionalità di spicco. Si tratta del 32enne mestrino Simo-ne Barrichello (nella foto a sinistra), il nuovo cuoco che vanta un curriculum di tutto rispetto. In passato è stato collaboratore nientemeno che di Ferran Adrià, considerato uno dei migliori chef al mondo tanto da essere incluso nella lista, compilata da Time, dei cento uomini più influenti del pianeta. Come se ciò non bastasse, il ristorante di Adrià, El Bulli, che si trova a Roses in Costa Brava e che vanta 3 stelle Michelin, per tre anni consecutivi si è posizionato al primo po-sto nella classifica dei 50 migliori locali secondo Restaurant Magazine. Tornando a Simone, è stato inoltre chef executive (cioè responsabile dell’intera cucina) al Più di Prima di Madrid, il più famoso ristorante italiano di Spagna, sempre chef executive all’Osteria Ponte del Diavolo di Torcello e chef entremetier (cioè addetto ai primi piatti) all’Hotel Danieli di Venezia. Va detto che il locale fenerese gestito dal veneziano Alberto Cristante in poco tempo si è creato una cer-ta fama anche al di fuori della nostra zona in virtù della qualità sopraffina del pesce che vi si

può gustare e della simpatia dell’intero staff. Nel sito di recensioni on line Tripadvisor, di cui abbiamo già parlato tempo fa, l’Osteria da Chichìbio figura stabilmente tra i migliori dieci ristoranti del Veneto, per la precisione all’ottavo posto su 7.262 locali recensiti dagli stessi clienti (dato aggiornato al 28 febbraio 2013).

Nelle foto di Silvio Forcellini, a sinistra lo staff dell’Osteria da Chichìbio: Shoror, Simone, Tony e Alberto (manca purtroppo Ilaria, quel giorno indisposta); a destra il “patron” Alberto e lo “chef” Simone.

Aperto a Quero il “Kiss Cafè”

di Silvio Forcellini

Sabato 16 febbraio ha aperto i battenti a Quero, in piazza Marconi, il “Kiss Cafè”, nei locali dell’ex “Al-bergo Al Sole” (o “bar della Bianca” che dir si voglia). Il “Kiss Cafè”, ristrutturato con molto gusto, ha uno staff tutto segusinese. La titolare

è Elisa Coppe, che si avvale della preziosa collaborazione di Dorotea Franceschin, Shari Rebuli ed Elisabetta Verri. Chiuso il martedì, il “Kiss Cafè” osserva durante il resto della settimana il seguente orario: lunedì mercoledì e giovedì dalle ore 8 alle ore 24; venerdì e sabato dalle ore 8 alle ore 2 di notte; domenica dalle ore 8.30 alle ore 24. Dotato di un’accogliente saletta ideale per il gioco delle carte, sarà tra breve provvisto anche di tv con abbonamento Sky, per assi-stere così alle partite di calcio. (Foto di Silvio Forcellini).

All’Osteria da Chichìbio di Fener nuovo cuoco con esperienza internazionale

di Silvio Forcellini

L’Osteria da Chichìbio di Fener, con l’obiettivo dichiarato di un ulteriore salto di qualità, si avva-le da circa un mese di una nuova professionalità di spicco. Si tratta del 32enne mestrino Simo-ne Barrichello (nella foto a sinistra), il nuovo cuoco che vanta un curriculum di tutto rispetto. In passato è stato collaboratore nientemeno che di Ferran Adrià, considerato uno dei migliori chef al mondo tanto da essere incluso nella lista, compilata da Time, dei cento uomini più influenti del pianeta. Come se ciò non bastasse, il ristorante di Adrià, El Bulli, che si trova a Roses in Costa Brava e che vanta 3 stelle Michelin, per tre anni consecutivi si è posizionato al primo po-sto nella classifica dei 50 migliori locali secondo Restaurant Magazine. Tornando a Simone, è stato inoltre chef executive (cioè responsabile dell’intera cucina) al Più di Prima di Madrid, il più famoso ristorante italiano di Spagna, sempre chef executive all’Osteria Ponte del Diavolo di Torcello e chef entremetier (cioè addetto ai primi piatti) all’Hotel Danieli di Venezia. Va detto che il locale fenerese gestito dal veneziano Alberto Cristante in poco tempo si è creato una cer-ta fama anche al di fuori della nostra zona in virtù della qualità sopraffina del pesce che vi si

può gustare e della simpatia dell’intero staff. Nel sito di recensioni on line Tripadvisor, di cui abbiamo già parlato tempo fa, l’Osteria da Chichìbio figura stabilmente tra i migliori dieci ristoranti del Veneto, per la precisione all’ottavo posto su 7.262 locali recensiti dagli stessi clienti (dato aggiornato al 28 febbraio 2013).

Nelle foto di Silvio Forcellini, a sinistra lo staff dell’Osteria da Chichìbio: Shoror, Simone, Tony e Alberto (manca purtroppo Ilaria, quel giorno indisposta); a destra il “patron” Alberto e lo “chef” Simone.

Aperto a Quero il “Kiss Cafè”

di Silvio Forcellini

Sabato 16 febbraio ha aperto i battenti a Quero, in piazza Marconi, il “Kiss Cafè”, nei locali dell’ex “Al-bergo Al Sole” (o “bar della Bianca” che dir si voglia). Il “Kiss Cafè”, ristrutturato con molto gusto, ha uno staff tutto segusinese. La titolare

è Elisa Coppe, che si avvale della preziosa collaborazione di Dorotea Franceschin, Shari Rebuli ed Elisabetta Verri. Chiuso il martedì, il “Kiss Cafè” osserva durante il resto della settimana il seguente orario: lunedì mercoledì e giovedì dalle ore 8 alle ore 24; venerdì e sabato dalle ore 8 alle ore 2 di notte; domenica dalle ore 8.30 alle ore 24. Dotato di un’accogliente saletta ideale per il gioco delle carte, sarà tra breve provvisto anche di tv con abbonamento Sky, per assi-stere così alle partite di calcio. (Foto di Silvio Forcellini).

CRONACA

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10 CRONACA

La solidarietà non ha confini! di Angelo Ceccotto

Guardando il momento che viviamo, notiamo il prevalere dell’individualismo convinti che essere rinchiusi in noi stessi o nel nostro orticello ci dia serenità e sicurezza, non meno convinti più che mai di non aver bisogno di nessuno ignorando ciò che di prezioso ci circonda. Ed è qui lo sbaglio individualista, poiché alla fine abbiamo bisogno di tutti. E’ di esempio il solidale gesto di sensibilità umana degli amici in foto (tra questi alcuni stranieri) innanzi ad un momento di dolore e di sofferenza, per l’intera comunità di Fener con la perdita dell’amica Fiorella Schievenin, consapevoli che il dolore accomuna ogni essere umano pur con un credo e una nazionalità diversi. Essi, al richiamo, hanno manifestato concretamente la loro solidarietà dando dimostrazione, con un nobile modo di cosa significhi “essere comunità”. Innanzi a un gesto così significativo, come non manifestare loro il nostro sentimento di gratitudine e di amicizia, non guardandoli come estranei, ma solo come chi ha un cuore e un credo condiviso nella buona e cattiva sorte. Mi si permetta di nominare gli artefici del bel gesto: Senaid Druzanovic, Elvedin Sabic ed Hamzi Rushiti, in compagnia di Claudio e Federico Spada, Salvatore Mancuso e Mario Bozzato.

La nevicata sul Basso Feltrino di Silvio Forcellini

30-40 centimetri di neve sono caduti sui nostri comuni tra la serata dell’11 e la mattinata del 12 febbraio, come era stato peraltro previsto da tutti i meteorologi. Bello lo spettacolo che, per qualche ora, abbiamo potuto ammirare e pochi i disagi, dato che un’immediata pioggia pomeridiana ha sciolto in poco tempo il tutto. Nelle foto, la neve in un giardino di Fener (che, per comodità, è quello di casa mia!).

Schievenin, colpito da infarto mentre scala di Silvio Forcellini

Vola per alcuni metri e batte violentemente la testa, dopo esser stato colpito da infarto mentre scala la via “prua della nave”, settore “bastionata”, della palestra di roccia di Schievenin, E’ accaduto domenica 3 marzo al trevigiano Bruno Rossetti, che è subito stato ricoverato con prognosi riservata in terapia intensiva all’ospedale di Treviso, dove era stato portato dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore prontamente chiamato dai suoi due compagni di cordata. Geometra, titolare di un noto studio di geologia e geotecnica, Rossetti è inoltre un esponente di spicco del Cai e un grande appassionato di scalate, che affronta nonostante gli 80 anni portati alla grande.

La solidarietà non ha confini! di Angelo Ceccotto

Guardando il momento che viviamo, notiamo il prevalere dell’individualismo convinti che essere rinchiusi in noi stessi o nel nostro orticello ci dia serenità e sicurezza, non meno convinti più che mai di non aver bisogno di nessuno ignorando ciò che di prezioso ci circonda. Ed è qui lo sbaglio individualista, poiché alla fine abbiamo bisogno di tutti. E’ di esempio il solidale gesto di sensibilità umana degli amici in foto (tra questi alcuni stranieri) innanzi ad un momento di dolore e di sofferenza, per l’intera comunità di Fener con la perdita dell’amica Fiorella Schievenin, consapevoli che il dolore accomuna ogni essere umano pur con un credo e una nazionalità diversi. Essi, al richiamo, hanno manifestato concretamente la loro solidarietà dando dimostrazione, con un nobile modo di cosa significhi “essere comunità”. Innanzi a un gesto così significativo, come non manifestare loro il nostro sentimento di gratitudine e di amicizia, non guardandoli come estranei, ma solo come chi ha un cuore e un credo condiviso nella buona e cattiva sorte. Mi si permetta di nominare gli artefici del bel gesto: Senaid Druzanovic, Elvedin Sabic ed Hamzi Rushiti, in compagnia di Claudio e Federico Spada, Salvatore Mancuso e Mario Bozzato.

La nevicata sul Basso Feltrino di Silvio Forcellini

30-40 centimetri di neve sono caduti sui nostri comuni tra la serata dell’11 e la mattinata del 12 febbraio, come era stato peraltro previsto da tutti i meteorologi. Bello lo spettacolo che, per qualche ora, abbiamo potuto ammirare e pochi i disagi, dato che un’immediata pioggia pomeridiana ha sciolto in poco tempo il tutto. Nelle foto, la neve in un giardino di Fener (che, per comodità, è quello di casa mia!).

Schievenin, colpito da infarto mentre scala di Silvio Forcellini

Vola per alcuni metri e batte violentemente la testa, dopo esser stato colpito da infarto mentre scala la via “prua della nave”, settore “bastionata”, della palestra di roccia di Schievenin, E’ accaduto domenica 3 marzo al trevigiano Bruno Rossetti, che è subito stato ricoverato con prognosi riservata in terapia intensiva all’ospedale di Treviso, dove era stato portato dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore prontamente chiamato dai suoi due compagni di cordata. Geometra, titolare di un noto studio di geologia e geotecnica, Rossetti è inoltre un esponente di spicco del Cai e un grande appassionato di scalate, che affronta nonostante gli 80 anni portati alla grande.

La solidarietà non ha confini! di Angelo Ceccotto

Guardando il momento che viviamo, notiamo il prevalere dell’individualismo convinti che essere rinchiusi in noi stessi o nel nostro orticello ci dia serenità e sicurezza, non meno convinti più che mai di non aver bisogno di nessuno ignorando ciò che di prezioso ci circonda. Ed è qui lo sbaglio individualista, poiché alla fine abbiamo bisogno di tutti. E’ di esempio il solidale gesto di sensibilità umana degli amici in foto (tra questi alcuni stranieri) innanzi ad un momento di dolore e di sofferenza, per l’intera comunità di Fener con la perdita dell’amica Fiorella Schievenin, consapevoli che il dolore accomuna ogni essere umano pur con un credo e una nazionalità diversi. Essi, al richiamo, hanno manifestato concretamente la loro solidarietà dando dimostrazione, con un nobile modo di cosa significhi “essere comunità”. Innanzi a un gesto così significativo, come non manifestare loro il nostro sentimento di gratitudine e di amicizia, non guardandoli come estranei, ma solo come chi ha un cuore e un credo condiviso nella buona e cattiva sorte. Mi si permetta di nominare gli artefici del bel gesto: Senaid Druzanovic, Elvedin Sabic ed Hamzi Rushiti, in compagnia di Claudio e Federico Spada, Salvatore Mancuso e Mario Bozzato.

La nevicata sul Basso Feltrino di Silvio Forcellini

30-40 centimetri di neve sono caduti sui nostri comuni tra la serata dell’11 e la mattinata del 12 febbraio, come era stato peraltro previsto da tutti i meteorologi. Bello lo spettacolo che, per qualche ora, abbiamo potuto ammirare e pochi i disagi, dato che un’immediata pioggia pomeridiana ha sciolto in poco tempo il tutto. Nelle foto, la neve in un giardino di Fener (che, per comodità, è quello di casa mia!).

Schievenin, colpito da infarto mentre scala di Silvio Forcellini

Vola per alcuni metri e batte violentemente la testa, dopo esser stato colpito da infarto mentre scala la via “prua della nave”, settore “bastionata”, della palestra di roccia di Schievenin, E’ accaduto domenica 3 marzo al trevigiano Bruno Rossetti, che è subito stato ricoverato con prognosi riservata in terapia intensiva all’ospedale di Treviso, dove era stato portato dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore prontamente chiamato dai suoi due compagni di cordata. Geometra, titolare di un noto studio di geologia e geotecnica, Rossetti è inoltre un esponente di spicco del Cai e un grande appassionato di scalate, che affronta nonostante gli 80 anni portati alla grande.

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Calcio - Promozione

SP Calcio 2005 due pareggi incoraggianti sebbene ancora ultimo in classifica

Partite campionato: 16a giornata: Cavarzano Oltrardo – SP Calcio 2005 rinviata 21a giornata: Union Pro – SP Calcio 2005 1 a 1 22a giornata: SP Calcio 2005 – Villorba 2 a 2

Classifica Campionato dopo 22a giornata: Calvi Noale – S. Giorgio 45, Union Pro 44, Careni Pievigina 40, Portomansuè 37, Villorba 31, Real Martellago 30, Musile 29, Codognè 27, Miranese 26, Gazzera Chirignago 24, Fontanelle 22, Graticolato 18, Laguna Venezia 17, Cavarzano Oltrardo 12, SP Calcio 2005 9.

Calcio - Seconda Categoria

Piave Tegorzo 4a vittoria di fila e 8° risultato utile consecutivo: la zona play-out è solo un ricordo

Partite Campionato: 16a giornata: Piave Tegorzo – Aurora S. Giuseppe 3 a 0 (recupero) 21a giornata: Lentiai – Piave Tegorzo 2 a 3 22a giornata: Piave Tegorzo – Montello 4 a 1

Classifica campionato dopo 22a giornata: Riese Vallà 52, Barbisano 40, Valdosport 39, Vidor QDP 38, Fulgor Trevignano 37, Eagles Pedemontana 35, Lentiai 32, Piave Tegorzo 31, Real Campese 30, Virtus Sernaglia QDP 29, Bessica 23, Spineda 21, Lamonese 19, Montello 15, Aurora S. Giuseppe 12, Giovanile Ezzelina 11.

CALCIO

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12 ATTuALITà

Comunicato stampa 19 dicembre 2012

Il Censimento in pillole

Meno italiani rispetto a dieci anni fa Al 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni, la

popolazione residente in Italia ammonta a 59.433.744 unità. Rispetto al 2001, quando si contarono 56.995.744 resi-denti, l’incremento è del 4,3%, da attribuire esclusivamente alla componente straniera. Infatti, nel decennio intercen-suario la popolazione di cittadinanza italiana è diminuita di oltre 250 mila individui (-0,5%), mentre quella straniera è aumentata di 2.694.256 unità. I cittadini stranieri risultano in crescita in tutte le regioni della Penisola, mentre gli italiani diminuiscono nel Mezzogiorno oltre che in Piemonte, Liguria e Friuli-Venezia Giulia. In particolare, i cittadini italiani aumentano nel 43,2% dei comuni (3.493) e diminuiscono nel restante 56,8% (4.599). I comuni in cui si registra il mag-gior incremento di residenti italiani sono Rognano, Sant'Alessio con Vialone e Roncaro, tutti in provincia di Pavia; quelli che ne perdono di più sono Paludi in provincia di Cosenza, Quindici in provincia di Avellino e Rocca de’ Giorgi in pro-vincia di Pavia. Nel periodo intercensuario i maggiori incrementi di popolazione si rilevano nelle regioni del Centro-Nord, specie in Trentino-Alto Adige (+9,5%), Emilia-Romagna (+8,5%), Lazio (+7,6%), Lombardia (+7,4%) e Veneto (+7,3%). Al contrario, nelle regioni del Sud e delle Isole si registrano incrementi lievi (intorno all’1% in Campania, Pu-glia e Sicilia) e perdite di popolazione (superiori al 2% in Molise, Basilicata e Calabria).

Più femmine che maschi In Italia, al 9 ottobre 2011, ci sono 93,7 uomini ogni 100 donne (28.745.507 uomini, 30.688.237 donne). A livello territo-riale non si segnalano differenze significative, anche se nell’Italia Centrale il rapporto di mascolinità scende al 92,3% (5.568.595 uomini, 6.032.080 donne), mentre nelle regioni del Sud, nelle Isole e nel Nord-Est si attesta rispettivamente a 94,3% (6.783.667 uomini, 7.193.764 donne), 94,1% (3.219.998 uomini, 3.422.268 donne) e 94,2% (5.551.923 uomi-ni, 5.895.882 donne). Il rapporto di mascolinità è più alto in Trentino-Alto Adige (95,9%), Basilicata (95,8%) e Sardegna (95,6%) mentre il più basso si registra in Liguria (89,5%). In 1.898 comuni, pari al 23,5% del totale, il rapporto di ma-scolinità risulta sbilanciato a favore della componente maschile, con il primato che spetta a due centri del cuneese: Castelmagno (182,8 uomini ogni 100 donne) e Valmala (190,9 uomini ogni 100 donne). Al contrario, si contano solo 67,8 uomini ogni 100 donne a Montebello sul Sangro in provincia di Chieti, e 69,4 a Introzzo in provincia di Lecco.

Aumentano le ultracentenarie Dal 2001 al 2011 la percentuale di popolazione di 65 anni e più è passata dal 18,7% (10.645.874 persone) al 20,8% (12.384.963 persone); era al 15,3% nel 1991 (8.700.185 persone). Anche i “grandi vecchi”, ovvero gli ultra 85enni, in-crementano il loro peso sul totale della popolazione residente (dal 2,2% del 2001 al 2,8% del 2011). In particolare, si registra un aumento del 78,2% nella classe 95-99 anni e del 138,9% in quella degli ultracentenari. Le persone di 100 anni e più, infatti, erano 6.313 nel 2001 (1.080 maschi e 5.233 femmine), mentre nel 2011 ne sono state censite 15.080, con una percentuale di donne pari all’83,7% (12.620 unità); 15.060 hanno una età compresa tra i 100 e i 109 anni; in 11 hanno raggiunto i 110 anni, in sette i 111 e solo due donne (residenti una in provincia di Milano e una in provincia di Venezia) alla data del 15° Censimento avevano compiuto 112 anni. La Lombardia è la regione in cui risiede il maggior numero di ultracentenari (2.391, pari al 15,9% del totale), seguita dall’Emilia-Romagna (1.533, 10,2%) e dal Veneto (1.305, 8,6%). Anche nel 2001 la Lombardia (940, 14,9%) e l’Emilia-Romagna (602, 9,5%) erano le regioni con più ultracentenari, mentre al terzo posto si collocava il Piemonte (598, 9,4%) anziché il Veneto (542, 8,6%). Nel corso degli ultimi dieci anni il numero di ultracentenari è raddoppiato in quasi tutte le regioni italiane ed è più che triplicato in Basilicata (da 43 a 137 persone, con un incremento percentuale pari al 218,6%). I residenti di 100 anni e più sono cresciuti del 204,0% nel Lazio, del 197,8% in Umbria. Le città con più ultra-centenari al 9 ottobre 2011 sono Roma (681, 4,5%), Milano (494, 3,3%), Genova (267, 1,8%) e Torino (240, 1,6%). Nel Sud, le percentuali più elevate di anziani di 100 anni e più sono state registrate a Napoli (1,0%, 145 unità), Palermo (0,6%, 89) e Messina (0,6%, 88). L’analisi territoriale mostra una geografia dell’invecchiamento abbastanza variabile. Considerando l’età media della popolazione residente, che per l’Italia nel suo complesso è pari a 43 anni, le regioni del Sud presentano valori al di sotto del dato nazionale. In Calabria, Puglia, Trentino-Alto Adige e Sicilia l’età media è di 42 anni, mentre in Campania scende al livello minimo di 40 anni. Quattro sono le regioni che si attestano sul valore medio nazionale (Lazio, Basilicata, Veneto e Lombardia); nel resto della Penisola l’età media varia dai 44 anni di Sardegna, Valle d’Aosta, Abruzzo e Molise, ai 45 anni di Marche, Emilia-Romagna, Umbria, Piemonte e Toscana, fino a toccare il valore massimo in Friuli-Venezia Giulia (46 anni) e Liguria (48 anni). Il comune mediamente più giovane è Orta di Atel-la, in provincia di Caserta, con una età media di 32 anni, il più vecchio è Zerba, in provincia di Piacenza, dove l’età media è di 65 anni.

Sempre più popolati i comuni di media dimensione Dal 2001 ad oggi, in 4.867 comuni italiani (60,1%) la popolazione è aumentata. In particolare si registra un incremento di residenti nell’81% dei comuni di dimensione compresa tra 5mila e 50mila abitanti, nel 68,4% dei comuni tra 50.001 e 100.000 abitanti e nel 51,8% di quelli con meno di 5mila abitanti. Analizzando il dato per ripartizione geografica, nel Nord-Ovest 2.145 comuni (70,1% della ripartizione) hanno avuto un incremento di popolazione, e in 197 casi l’aumento è superiore al 25%. Incrementi consistenti si registrano anche nel Nord-Est (in 1.124 comuni, ovvero il 75,9% di quelli localizzati nella ripartizione) e nel Centro (in 694 comuni, 69,7%). Nel Sud e nelle Isole al contrario prevalgono i comuni che hanno ridotto il numero di residenti; in particolare, 1.153 comuni del Meridione (64,4%) hanno perso popolazione e per 179 la diminuzione è stata superiore al 15%.

I comuni più grandi e quelli più piccoli La popolazione residente nel nostro Paese si distribuisce per il 26,5% nell’Italia Nord-Occidentale, per il 23,5% nell’Italia Meridionale, per il 19,5% nelle regioni dell’Italia Centrale, per il 19,3% nell’Italia Nord-Orientale e per il restan-te 11,2% in quella Insulare. La regione più popolosa è la Lombardia con 9.704.151 residenti, quella con meno abitanti la Valle d’Aosta (126.806).

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13 ATTuALITà

Marziai: festeggiata Santa Apollonia (F.M.) L'annuale ricorrenza in onore della santa patrona Apollonia ha visto anche quest'anno il gruppo alpini di Marziai impegnato nella preparazione del tradizionale pranzo a base di baccalà. E come oramai da parecchi anni tradizione vuole, fra i commensali non è mancata la rappresentativa del gruppo "Escursionismo senza confini". Domenica 10 febbraio Marziai ha festeggiato la sua Santa Patrona Apollonia. Per l'occasione il locale gruppo alpini gui-dato da Claudio Damin ha organizzato il tradizionale pranzo a base di baccalà. Sono stati cucinati circa 17 kg. di bac-calà (pesato secco asciutto) che hanno soddisfatto i palati dei moltissimi buongustai che hanno approfittato dell'occa-sione. Il capogruppo Claudio Damin si è detto particolarmente soddisfatto per i molti apprezzamenti ricevuti e per il rinnovato buon esito della ricorrenza. Come consuetudine per l'occasione anche il gruppo di appassionati di montagna "Escursionismo senza confini" ha programmato un'escursione sulle montagne locali. A conclusione della camminata per rigenerare le forze il gruppo si è affidato al baccalà degli alpini. Gli escursionisti guidati da Romeo Mazzalovo, dopo essersi ritrovati di buon'ora a Marziai, hanno percorso il fianco della montagna arrivando a Stabie dove sono stati ospi-tati nel casèl del latte rimesso a nuovo dai volontari della pro loco di Canai e Stabie, che li hanno accolti per un mo-mento conviviale. Dopo essersi rifocillato, il gruppo ha ripreso il cammino immerso nel bianco della neve per far ritorno a Marziai verso le 12 dove erano attesi da alpini e simpatizzanti. L'occasione ha casualmente fatto rincontrare dopo tanti anni il capogruppo degli alpini di Marziai Claudio Damin con il suo Colonnello del periodo di leva Roberto Ridolfi. I 2 alpini, visibilmente emozionati, hanno potuto ricordare i momenti della "Naja".

Nelle foto, partendo dall’alto a sinistra in senso orario: gli alpini di Marziai durante la sagra, partenza degli escursionisti da Marziai, escursionisti ospiti della pro loco di Stabie e Canai, al ritorno sulla neve.

In termini di popolazione, i cinque comuni più grandi d’Italia sono: Roma (2.617.175 residenti), Milano (1.242.123), Na-poli (962.003), Torino (872.367) e Palermo (657.561). Nel Nord-Ovest si concentrano i comuni più piccoli: Pedesina (30 residenti) e Menarola (46) in provincia di Sondrio, Morterone (34) in provincia di Lecco, Moncenisio (42) in provin-cia di Torino, e Briga Alta (48) in provincia di Cuneo.

Stranieri: superata la soglia dei 4 milioni Nel corso dell’ultimo decennio la popolazione straniera residente in Italia è triplicata, passando da 1.334.889 a 4.029.145, con una crescita pari al 201,8%. Due stranieri su tre risiedono nel Nord (35,4% nell’Italia Nord-Occidentale e 27,1% nel Nord-Est), il 24,0% nel Centro e solo il 13,5% vive nel Mezzogiorno. La componente femminile rappresen-ta il 53,3% del totale degli stranieri, valore che sale al 56,6% nel Meridione. Il rapporto di mascolinità, diminuito di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2001, è di 87,6 maschi ogni 100 femmine. La variabile sesso non sembra incidere significativamente sulla distribuzione territoriale dei cittadini stranieri, tanto che la componente femminile si distribuisce alla stregua di quella maschile: nel Nord Italia risiede circa il 60% di donne straniere, nelle regioni centrali poco più del 24%. Quasi un quarto degli stranieri vive in Lombardia, circa il 23% in Ve-neto e in Emilia-Romagna e il 9% in Piemonte. Il Lazio e la Toscana totalizzano il 18%, la Campania il 3,7%. In tutte le regioni prevale la componente femminile, sebbene in Lombardia e in Veneto le percentuali di donne siano più conte-nute che altrove. L’Emilia-Romagna registra l’incidenza più elevata, con 104 stranieri ogni 1.000 censiti, seguita dall’Umbria (99,2‰), dalla Lombardia (97,6‰) e dal Veneto (94,2‰), mentre nel Sud e nelle Isole i valori dell’indicatore si riducono in misura consistente. Tra i grandi comuni, l’incidenza più elevata si registra a Brescia, con 166,1 stranieri ogni 1.000 censiti. Il 46% degli stranieri residenti ha un’età compresa tra 25 e 44 anni, uno su quattro ha tra i 30 e i 39 anni. L’età media è di 31,1 anni e la componente maschile risulta più giovane (29,7 anni) di quella fem-minile (32,3 anni). I comuni con l’incidenza più elevata di stranieri sul totale della popolazione censita sono Rocca de’ Giorgi (Pv) con 36,7 stranieri per 100 censiti, San Pio delle Camere (Aq) con il 27,6% e Airole (Im) con il 26,5% di stra-nieri.

CRONACA

Nelle foto, partendo dall’alto a sinistra in senso orario: gli alpini di Marziai durante la sagra, partenza degli escursionisti da Marziai, escursionisti ospiti della pro loco di Stabie e Canai, al ritorno sulla neve.

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Rinnovato il direttivo degli “Amici di Carpen”

di Alessandro Bagatella

Come consuetudine, si sono svolte nella sede degli “amici di Carpen” le votazioni per la nomina del nuovo direttivo che si impegnerà nel corso dell’anno 2013, prevedendo lo statuto proprio questa clausola temporale. Con piacere possiamo vedere che ci sono ”vecchi” amministratori (ma con molta voglia di fare) e nuovi eletti. Questo è il segno che il gruppo vuole continuare, proponendo sempre nuove attività. Il nuovo direttivo è composto da Antonello Curto (presidente), Marco Curto (vicepresidente), Fabrizio Curto (segretario), Marcello Mazzocco, Gianluca Porta, Tiziano Curto, Patrick Roman, Claudio Schievenin e Albino Curto. Revisori dei Conti sono: Rino Gris, Galliano Specia e Adriano Lorenzet. La serata si è svolta in allegria e amicizia tra un cin-cin e l’altro fino a tarda ora. Complimenti ai vecchi e ai nuovi, con un augurio di buon lavoro!

Squadre di calcio queresi negli anni ‘60

di Sandro Curto

Dal fornitissimo archivio fotografico del nostro abbonato Bruno Andreazza recuperiamo due immagini risalenti all’inizio degli anni ‘60.

Nella prima foto (a sinistra) la squadra querese al debutto in tra-sferta a Campo dove venne sono-ramente battuta per 9 a 1 (sconfit-ta poi col tempo vendicata, ricorda Bruno) troviamo in seconda fila da sinistra Giuliano Rizzotto, Emilio Berton, Silvano Andreazza, Bruno Andreazza mentre in prima fila ci sono Sergio Bosa, Fortunato Ber-ton, Armando Dalla Piazza e Ivo Canal.

Nella seconda foto (a destra), scattata al Valcalcino qualche an-no dopo, la squadra diventa di un-dici giocatori con, in seconda fila da sinistra, Bruno De Paoli, Silva-

no Andreazza, Lino De Paoli, Bruno Andreazza, Giovanni Andreazza, Gabriele Gallina; in prima fila Virginio Secco, Tullio Collavo, il portiere Silente Andreazza, Armando Dal Canton e Francesco Corrà.

Come…eravate

di Piero Piccolotto

Eccovi una foto d’archivio, risalente a trent’anni fa, che ritrae i protagonisti di un incontro tra scapoli e ammogliati alanesi. Aldilà della contesa sportiva, partite come questa un tempo erano sempre occasione di risate e di divertimento, anche per il contorno folkloristico e per l’esilarante comportamento di al-cuni …atleti.

Perché non riprendere questa simpatica iniziativa? E’ vero che, ormai, la discriminante tra scapoli e ammogliati non è più tanto netta. Ma a questo problema si potrebbe ovviare inventando un torneo in cui i rappresentanti delle varie “condizioni” anagrafiche oggi esi-stenti si scontrassero fra di loro, dalle eliminatorie alla finalissima.

Le eliminatorie potrebbero svolgersi tra conviventi e divorziati, separati e singles, fidanzati e concubini, vedovi e poligami, eccetera. Arbitraggio a cura dell’associazione avvocati matrimonialisti, divise e costumi di Dolce & Gabbana.

CRONACA

COmE ERAvAmO

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baleno piatti E 0,99tabs 16 pastiglie madel E 1,99ammorbidente baleno 27 misurini E 0,99passata di pomodoro 700 g E 0,99asparagi verdi logrò E 1,99pantene shampoo assortito E 2,99gel malizia tubo E 1,79carta igienica maxi 6 rotoli E 1,99filetti di tonno in olio di oliva vetro 200 g E 3,99sgombro 125 g E 0,99olio cirio extra vergine di oliva E 3,39tortino beniamino E 1,00sughi freschi rana assortiti E 1,99croissant sacco assortiti E 1,00torta cameo ricotta-stracciatella E 1,50succhi derby 700 ml E 1,29cioccolata ritter assortita E 0,99pasta barilla assortita E 0,69

via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)Tel. 0439 789388

AlimentariPUTTONGABRIELE

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MEMORIE DI UN SETTANTASETTENNE TRA MAZAROI, CAN SBOLDRIC, STRIGHE, CARDINALI …TRASPARENTI, GENDARMI DAL CUORE D’ORO E ALTRE STORIE SPAVENTOSE

Ah, i vèci! Adesso i vèci viaggiano col telefonino in tasca, ciattano col computer, prendono il viagra, vanno in palestra e, invece di raccontare orrende storie maledette piene di mostri antropofagi e di crudeltà varie ai loro nipotini, li portano a Gardaland e li coprono con le più sofisticate diavolerie tecnologiche. La mia infanzia, invece, è stata priva di giocattoli ma piena di incubi e di paure. Per tenerci calmi, i nostri nonni (e, in genere, tutte le persone di una certa età), pare provassero un sadico piacere a spaventarci con le loro storie di streghe, di malvagie matrigne, di cani inferociti, di fantasmi notturni, di mostri sanguinari e di “voci” minacciose… Ancora oggi, che pure di anni ne ho da regalare, ricordo la fifa che mi prendeva quando, la mattina presto, dovevo lasciare la borgata “dei Simoi”, o, peggio ancora, quando dovevo tornarci la sera, all’imbrunire. Abitavamo proprio allo svincolo tra Cilladon e Schievenin, dove, vicino alla mia, c’era anche la casa del nonno. Nel periodo scolastico percorrevo ogni giorno quel tratto di strada dove c’è l’oratorio di sant’Antonio. Prima di arrivare alla chiesetta c’erano ancora i ruderi di due casette prese a cannonate durante la prima guerra mondiale. Erano ancora là, quei quattro muri spennati, le travi annerite rivolte verso il cielo e le poche finestre vuote come occhiaie di una testa di morto. Se facevo tardi ed era già buio nonostante una timida luna, il terrore mi prendeva alla gola e cercavo di camminare in fretta perché sentivo una specie di alito caldo alle mie spalle. In giro si diceva che, proprio vicino alle due casette diroccate, spesso si sentisero come dei lamenti, oppure si facessero strani incontri, magari con una specie di fantasmi… trasparenti. Ogni piccolo rumore mi faceva salire il cuore in gola, anche se grida, gemiti, sinistri scricchiolii io non ne ho mai sentiti. Quando, diventato più grande, mi inoltravo nel bosco insieme al papà (meta preferita era il Brol dei Toci) anche lui si divertiva a raccontarmi storie legate a quella località (era nato a Coldeola nel 1902), tra cui la distruzione della casa nel 1918 e il conseguente “profugato” a Gemona del Friuli. A Coldeola tutti i nostri vecchi avevano un pezzo di casa e un fazzoletto di terra da coltivare, allevando mucche e pollame. Mio padre mi raccontava che, a guerra finita, sui ruderi della casa ogni tanto si aprivano delle fenditure attraverso le quali facevano capolino i fantasmi. Papà ricordava, in particolare, che i suoi nonni gli parlavano di una specie di cardinale vestito di rosso e quasi trasparente che lo sfiorava e, sorridendo, lo benediceva... Quando, andando per funghi, passavo davanti a quella casa diroccata, mi venivano in mente queste “storie” e inevitabilmente provavo, nonostante fossi ormai adulto, un forte disagio, e

acceleravo il passo senza mai voltarmi indietro. Devo confermare, comunque, che personalmente non ho mai visto nulla di strano e non ho mai fatto incontri con fantasmi, animali fantastici, mostri o quant’altro. Nemmeno quelle poche volte che tornavo a casa un poco allegro. Le persone che, quand’ero ragazzino. si divertivano a spaventarmi, erano soprattutto i nonni paterni (nonna Rachele e nonno Giovanni), che giuravano di aver sentito abbaiare il can Boldrich e di aver visto il Mazarol camminare sulle sole zampe posteriori, ossia in

posizione eretta. Con queste vispe zampette il Mazarol lasciava impronte simili a quelle dei maiali e chi, malauguratamente, le avesse calpestate, si sarebbe perduto nel bosco e non ne sarebbe più uscito… Ovviamente, alla mia età, mi sentirei ridicolo se sostenessi di crederci per davvero. Confesso però che, anche solo a ricordare queste storie e a riparlarne, provo un certo disagio e qualche fastidioso brivido. Percorrendo

certe stradine, specie all’imbrunire, o quando una luna sfacciatamente luminosa crea nere e lunghe ombre, basta lo scricchiolìo di una foglia secca o l’improvviso richiamo di una civetta per farmi sentire qualcosa di freddo che mi scende lungo la spina dorsale. Pensate quello che volete, ma per quella strana sensazione non mi viene in mente altro nome che “sbìgola”. Ma adesso basta coi fantasmi, e lasciatemi che vi racconti un episodio un po’ strano che mi è capitato verso la fine degli anni ‘60. Mi trovavo a Quero, mio paese natale, per la visita ad un conoscente ospite della Casa di Riposo. Tra gli altri “nonni” notai un arzillo vecchietto che mi fissava con insistenza e mi sorrideva. Aveva una faccia simpatica e mi fu istintivo rispondere con un altro sorriso ed avvicinarmi a lui. Mi rivolse subito la parola e disse di conoscermi, di aver conosciuto anche i miei nonni e perfino i bisnonni di Coldeola e di Schievenin. Mi parlò a lungo di loro, e delle storie più importanti di quei tempi. Si trattava in gran parte di fatti di cui ero già a conoscenza, e che in gran parte combaciavano con quanto mi era stato a suo tempo raccontato. Aggiunse poi molti altri episodi riguardanti le rispettive famiglie che, essendo assai prolifiche, dovevano affrontare un’esistenza davvero dura, anche se dignitosa. Si viveva i tanti in pochissimo spazio, si mangiava quel poco che c’era, con prevalenza assoluta della polenta. Per fortuna almeno questa non mancava mai: poca o tanta, una fetta di polenta c’era sempre, per tutti. L’anziano ospite, che durante tutta la nostra conversazione non pensò mai di presentarsi, mi raccontò, tra l’altro, che uno dei nostri parenti (uno che era tanto forte che nessuno poteva sfidarlo) un giorno andò a Quero, e vi capitò proprio quando alcuni gendarmi se la stavano prendendo con un gruppo di persone, usando metodi, diciamo così, poco cortesi. Indignato e sicuro della sua forza, il nostro si buttò nella mischia contestando a gran voce il comportamento delle forze dell’ordine. Nel tentativo di disarmare un gendarme, il “nostro” rimediò un bel taglio ad una mano e finì in gattabuia assieme agli altri. Qui si rese conto che i suoi compagni di gattabuia erano dei poveri padri di famiglia privi di ogni sostentamento. Allora il nostro “eroe”, mi raccontò sempre l’ospite della Casa di Riposo, raccolta tutta la sua forza e nonostante la ferita alla mano, strappò via una parta dell’inferriata e consentì ai suoi compagni di cella di scappare. Lui invece rimase in prigione e, quando entrarono i gendarmi e quando gli chiesero chi fosse stato a attorcigliare la grata, confessò di essere lui il responsabile. Sempre più stupiti e increduli, i gendarmi gli chiesero allora perché non fosse scappato anche lui rispose che preferiva rimanere, non avendo bambini da mantenere ed avendo, come carcerato, il pranzo assicurato. Poi, per dimostrare la sua forza incredibile, con la mano sana strappò del tutto l’inferriata. I gendarmi, colpiti da tanto coraggio e commossi da tanta umanità, gli fecero servire un lauto pranzo, lo fecero medicare e lo lasciarono libero. La fine del racconto fu salutata dagli applausi degli altri ospiti della Casa di Riposo che nel frattempo si erano raccolti attorno a noi e che mi ringraziarono per la visita. Prima di andarmene volli sapere il nome del mio interlocutore. E lui, con un altro dei suoi larghi sorrisi mi rispose: Stefano Burla.

dai ricordi di ARONNE DALLA PIAZZA, rielaborazione di Procopio Coletti Le immagini, dall’alto in basso: 1. rudere con finestra; 2. apparizioni nel bosco; 3. le strighe; 4. il Mazarol in due versioni della iconografia tradizionale; 5. il Mazarol e il can de Boldrich nella versione autografa di Aronne; 6. un fantasma del Brol de i Toci; 7. verso la gattabuia (foto di repertorio); 8.dietro le sbarre (foto di repertorio).

LETTERE AL TORNADO

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lungo la spina dorsale. Pensate quello che volete, ma per quella strana sensazione non mi viene in mente altro nome che “sbìgola”. Ma adesso basta coi fantasmi, e lasciatemi che vi racconti un episodio un po’ strano che mi è capitato verso la fine degli anni ‘60. Mi trovavo a Quero, mio paese natale, per la visita ad un conoscente ospite della Casa di Riposo. Tra gli altri “nonni” notai un arzillo vecchietto che mi fissava con insistenza e mi sorrideva. Aveva una faccia simpatica e mi fu istintivo rispondere con un altro sorriso ed avvicinarmi a lui. Mi rivolse subito la parola e disse di conoscermi, di aver conosciuto anche i miei nonni e perfino i bisnonni di Coldeola e di Schievenin. Mi parlò a lungo di loro, e delle storie più importanti di quei tempi. Si trattava in gran parte di fatti di cui ero già a conoscenza, e che in gran parte combaciavano con quanto mi era stato a suo tempo raccontato. Aggiunse poi molti altri episodi riguardanti le rispettive famiglie che, essendo assai prolifiche, dovevano affrontare un’esistenza davvero dura, anche se dignitosa. Si viveva i tanti in pochissimo spazio, si mangiava quel poco che c’era, con prevalenza assoluta della polenta. Per fortuna almeno questa non mancava mai: poca o tanta, una fetta di polenta c’era sempre, per tutti. L’anziano ospite, che durante tutta la nostra conversazione non pensò mai di presentarsi, mi raccontò, tra l’altro, che uno dei nostri parenti (uno che era tanto forte che nessuno poteva sfidarlo) un giorno andò a Quero, e vi capitò proprio quando alcuni gendarmi se la stavano prendendo con un gruppo di persone, usando metodi, diciamo così, poco cortesi. Indignato e sicuro della sua forza, il nostro si buttò nella mischia contestando a gran voce il comportamento delle forze dell’ordine. Nel tentativo di disarmare un gendarme, il “nostro” rimediò un bel taglio ad una mano e finì in gattabuia assieme agli altri. Qui si rese conto che i suoi compagni di gattabuia erano dei poveri padri di famiglia privi di ogni sostentamento. Allora il nostro “eroe”, mi raccontò sempre l’ospite della Casa di Riposo, raccolta tutta la sua forza e nonostante la ferita alla mano, strappò via una parta dell’inferriata e consentì ai suoi compagni di cella di scappare. Lui invece rimase in prigione e, quando entrarono i gendarmi e quando gli chiesero chi fosse stato a attorcigliare la grata, confessò di essere lui il responsabile. Sempre più stupiti e increduli, i gendarmi gli chiesero allora perché non fosse scappato anche lui rispose che preferiva rimanere, non avendo bambini da mantenere ed avendo, come carcerato, il pranzo assicurato. Poi, per dimostrare la sua forza incredibile, con la mano sana strappò del tutto l’inferriata. I gendarmi, colpiti da tanto coraggio e commossi da tanta umanità, gli fecero servire un lauto pranzo, lo fecero medicare e lo lasciarono libero. La fine del racconto fu salutata dagli applausi degli altri ospiti della Casa di Riposo che nel frattempo si erano raccolti attorno a noi e che mi ringraziarono per la visita. Prima di andarmene volli sapere il nome del mio interlocutore. E lui, con un altro dei suoi larghi sorrisi mi rispose: Stefano Burla.

dai ricordi di ARONNE DALLA PIAZZA, rielaborazione di Procopio Coletti Le immagini, dall’alto in basso: 1. rudere con finestra; 2. apparizioni nel bosco; 3. le strighe; 4. il Mazarol in due versioni della iconografia tradizionale; 5. il Mazarol e il can de Boldrich nella versione autografa di Aronne; 6. un fantasma del Brol de i Toci; 7. verso la gattabuia (foto di repertorio); 8.dietro le sbarre (foto di repertorio).

LETTERE AL TORNADO

Troppa riverenza al sindacato

di Angelo Ceccotto

Vediamo quanto sia ancora radicata la devozione verso il sindacato. Un sindacato nato per difendere l’interesse dell’operaio specialmente in certi momenti difficili della nostra società. Ma ora siamo sicuri che esso sia ancora il garante per la massa operaia nel difendere il lavoro o è divenuto anch’esso una casta? La mia curiosità mi ha spinto a verificare il bilancio annuale dei tre sindacati più rappresentativi in ambito nazionale. Premetto di non avere molta dimestichezza nel “navigare” in internet, ma “smanettando” mi sono imbattuto sulla proposta di legge del 1998, cioè come è regolamentato il bilancio delle tre confederazioni sindacali. Riporto quanto trovato, che è a disposizione del pubblico:

“Nella relazione di accompagnamento alla proposta di legge Giuliano si legge che “secondo stime attendibili, le tre maggiori entità, Cgil, Cisl, Uil, raccolgono ogni anno contributi superiori a 2 mila miliardi di lire, tra tesseramenti, attività di servizi e contributi vari, e che essi hanno oltre 15 mila addetti, tra dipendenti in senso stretto e distaccati”.

E ancora:

“Si è tanto parlato e criticato la Chiesa che non paga l’ICI. Ma a ben vedere i sindacati non hanno mai versato un euro di ICI, nonostante abbiano un patrimonio immobiliare piuttosto sostanzioso (la CGIL conta circa 3.000 sedi in tutta Italia)”.

“Pur avendo blandi e quasi inesistenti obblighi contabili, gestisce immensi patrimoni immobiliari, possiamo immaginare di quale “potere forte”, oggi, sia ostaggio il popolo italiano”.

“In realtà, il bilancio della Cgil nel suo complesso non esiste. Bisogna andare a spulciare le migliaia di documenti contabili per farsi un’idea di tutte le attività economiche della Corso Italia Spa, visto che la sintesi di tutti documenti non è messa nero su banco per evitare fughe di notizie poco gradite. Per esempio, un miliardo all’anno è una delle ultime stime, mai smentita. Tanto per farsi un’idea - scrive il quotidiano di Giordano - è quanto fattura una multinazionale del Made in Italy come la Brembo di Alberto Bombassei, delegato alle relazioni industriali per Confindustria, controparte di Epifani in più di una trattativa. Solo che la Cgil non produce sofisticati sistemi di frenaggio. Vende tessere. Poi fornisce servizi per conto dello Stato, pagati profumatamente dal contribuente. Si serve di «lavoro» pagato dalla pubblica amministrazione attraverso i distacchi retribuiti. Infine sfrutta ogni possibilità di finanziamento pubblico: dai fondi per l’editoria, al cinque per mille passando per i «gettoni» di presenza in vari organismi pubblici”.

Se così fosse, bell’esempio sindacato! Confermando quanto sopra riportato, che è stato estrapolato da vari siti, e dando a tutto ciò una certa credibilità, evitando così suscettibili interpretazioni di parte, auspico di avere il sostegno di chi mi può rassicurare e garantire la trasparenza amministrativa del sindacato, evitando la solita personale esposizione protezionistica di convenienza. Aggiungo di non aver mai avuto bisogno di tessere sindacali, poiché nel percorso della mia vita mi sono sempre affidato alla benevolenza delle mie mani e al buonsenso del cuore, ponendo in momenti di difficoltà la riflessione ed il dialogo come risolutori del mio quotidiano vivere sul lavoro. Certo non potevo affidare il mio sudore e le mie fatiche ad un sindacato che mensilmente attinge silenzioso alle buste paga. Un sindacato, spesso, aggressivo ed offensivo verso gli imprenditori con affermazioni insensate visto che esso non ha capitali a rischio e nulla da perdere, ma solo grandi interessi sotterranei da proteggere (come sopra riportato) senza mai rendere pubblico il proprio bilancio annuale, se non riportarlo con diplomazia a pareggio o con delle causali illeggibili, incomprensibili ed immaginabili. Esso sa solo mettere sul piatto della bilancia il sacrificio dell’operaio, dell’artigiano, dell’imprenditore, della famiglia e della società, giostrando a piacere le proteste secondo convenienza oltre a sventolare slogan su palchi dai costi esorbitanti, ignorando le sorti di una nazione che arranca per arrivare a fine mese, mentre esso non rinuncia al prelievo mensile sulle buste paga ed ai benefici pubblici acquisiti in nome della difesa dell’operaio.

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Troppa riverenza al sindacato

di Angelo Ceccotto

Vediamo quanto sia ancora radicata la devozione verso il sindacato. Un sindacato nato per difendere l’interesse dell’operaio specialmente in certi momenti difficili della nostra società. Ma ora siamo sicuri che esso sia ancora il garante per la massa operaia nel difendere il lavoro o è divenuto anch’esso una casta? La mia curiosità mi ha spinto a verificare il bilancio annuale dei tre sindacati più rappresentativi in ambito nazionale. Premetto di non avere molta dimestichezza nel “navigare” in internet, ma “smanettando” mi sono imbattuto sulla proposta di legge del 1998, cioè come è regolamentato il bilancio delle tre confederazioni sindacali. Riporto quanto trovato, che è a disposizione del pubblico:

“Nella relazione di accompagnamento alla proposta di legge Giuliano si legge che “secondo stime attendibili, le tre maggiori entità, Cgil, Cisl, Uil, raccolgono ogni anno contributi superiori a 2 mila miliardi di lire, tra tesseramenti, attività di servizi e contributi vari, e che essi hanno oltre 15 mila addetti, tra dipendenti in senso stretto e distaccati”.

E ancora:

“Si è tanto parlato e criticato la Chiesa che non paga l’ICI. Ma a ben vedere i sindacati non hanno mai versato un euro di ICI, nonostante abbiano un patrimonio immobiliare piuttosto sostanzioso (la CGIL conta circa 3.000 sedi in tutta Italia)”.

“Pur avendo blandi e quasi inesistenti obblighi contabili, gestisce immensi patrimoni immobiliari, possiamo immaginare di quale “potere forte”, oggi, sia ostaggio il popolo italiano”.

“In realtà, il bilancio della Cgil nel suo complesso non esiste. Bisogna andare a spulciare le migliaia di documenti contabili per farsi un’idea di tutte le attività economiche della Corso Italia Spa, visto che la sintesi di tutti documenti non è messa nero su banco per evitare fughe di notizie poco gradite. Per esempio, un miliardo all’anno è una delle ultime stime, mai smentita. Tanto per farsi un’idea - scrive il quotidiano di Giordano - è quanto fattura una multinazionale del Made in Italy come la Brembo di Alberto Bombassei, delegato alle relazioni industriali per Confindustria, controparte di Epifani in più di una trattativa. Solo che la Cgil non produce sofisticati sistemi di frenaggio. Vende tessere. Poi fornisce servizi per conto dello Stato, pagati profumatamente dal contribuente. Si serve di «lavoro» pagato dalla pubblica amministrazione attraverso i distacchi retribuiti. Infine sfrutta ogni possibilità di finanziamento pubblico: dai fondi per l’editoria, al cinque per mille passando per i «gettoni» di presenza in vari organismi pubblici”.

Se così fosse, bell’esempio sindacato! Confermando quanto sopra riportato, che è stato estrapolato da vari siti, e dando a tutto ciò una certa credibilità, evitando così suscettibili interpretazioni di parte, auspico di avere il sostegno di chi mi può rassicurare e garantire la trasparenza amministrativa del sindacato, evitando la solita personale esposizione protezionistica di convenienza. Aggiungo di non aver mai avuto bisogno di tessere sindacali, poiché nel percorso della mia vita mi sono sempre affidato alla benevolenza delle mie mani e al buonsenso del cuore, ponendo in momenti di difficoltà la riflessione ed il dialogo come risolutori del mio quotidiano vivere sul lavoro. Certo non potevo affidare il mio sudore e le mie fatiche ad un sindacato che mensilmente attinge silenzioso alle buste paga. Un sindacato, spesso, aggressivo ed offensivo verso gli imprenditori con affermazioni insensate visto che esso non ha capitali a rischio e nulla da perdere, ma solo grandi interessi sotterranei da proteggere (come sopra riportato) senza mai rendere pubblico il proprio bilancio annuale, se non riportarlo con diplomazia a pareggio o con delle causali illeggibili, incomprensibili ed immaginabili. Esso sa solo mettere sul piatto della bilancia il sacrificio dell’operaio, dell’artigiano, dell’imprenditore, della famiglia e della società, giostrando a piacere le proteste secondo convenienza oltre a sventolare slogan su palchi dai costi esorbitanti, ignorando le sorti di una nazione che arranca per arrivare a fine mese, mentre esso non rinuncia al prelievo mensile sulle buste paga ed ai benefici pubblici acquisiti in nome della difesa dell’operaio.

LETTERE AL TORNADO

Ricordi dell’asilo di

Vas

fotosegnalazione di Roberto Scudiero

Belle le foto che ci regala Roberto, una del 1950, con relativa legenda dei nomi, ed una, qui sotto, del mese di luglio 1966, che vi affidiamo per esercitarvi nel riconoscimento dei bambini di allora.

COmE ERAvAmO

Via F. De Rossi, 16/C - ALANO DI PIAVE (BL) - Tel. 347 2644491

S.M.s.n.c.di Simioni Giovanni & C.

vENDITA LEGNA DA ARDERE IN BANCALI, SFuSA, IN SCATOLA, PELLET - PuLIZIA CANNE FumARIE

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COCCOLAmamma martedì 19 marzo alle 17

in Biblioteca ad Alano

Storie, filastrocche e piccole canzoni con Giorgia Golfetto.

Un momento per stare insieme in biblioteca

dedicato alle mamme, ai papà e ai loro bambini da 2 a 4/5 anni.

È un invito a partecipare!

Segui le news della biblioteca di Alano di Piave sul profilo FACEBOOK

IO STO BENE! Noi donne e la nostra salute

Un ciclo di incontri con gli operatori del Consultorio familiare

ULSS2 di Feltre per condividere saperi e percorsi di salute

secondo appuntamento: giovedì 21 marzo ore 14.30

presso la sala associazioni

a QUERO CONOSCERE IL CORPO

PER MANTENERLO SANO gli appuntamenti sono gratuiti e aperti a tutti, è un invito a partecipare!

Gli incontri delle donne momenti di scambio e condivisione proposti da

Associazione Jannatte, Consultorio familiare ULSS2 Feltre, Biblioteche di Alano, Quero e Vas

ATTuALITà

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20 ASTERISCO

A proposito di elezioni…

La giornata di uno scrutatore è un romanzo pubblicato da Italo Calvino nel 1963. Libro cerniera nell'opera intera di Calvino, contiene nuclei e tematiche appartenenti a diverse fasi, dando così continuità ed integrità alla produzione letteraria calviniana. Racconto (o romanzo breve) certamente pensoso e sofferto (Calvino ha impiegato dieci anni a realizzarlo - dal 53 al 63), mostra tutti i sintomi di una crisi su diversi fronti, uno dei quali è quello dell'impegno politico dell'autore. Il romanzo racconta la giornata che Amerigo Ormea, intellettuale comunista, passa come scrutatore durante le elezioni del 1953 alla Piccola Casa della Divina Provvidenza "Cottolengo" di Torino, un istituto religioso dove sono ricoverati migliaia di minorati fisici e mentali. Lo scopo di Amerigo è quello di impedire che persone incapaci di intendere e di volere siano indotte dai religiosi a votare per la DC; tuttavia la vista di tutti gli infelici che abitano quel mondo parallelo scuoterà profondamente la coscienza di Amerigo, mettendo in crisi tutte le sue certezze e rendendolo, forse, alla fine della giornata, un uomo diverso.

(M.M.) Questo volantino esce dalla soffitta di un nostro lettore querese, Angelo Mazzocco, ma non siamo riusciti a datarlo con precisione. Lo proponiamo ai nostri lettori nella speranza che qualcuno sappia raccontarci qualcosa in più, ricordando le vicende di cui questo documento è testimone. E per restare in tema, un consiglio di lettura: il libro di Italo Calvino che qui a fianco illustriamo. Un racconto breve, ma intenso che merita sia chiesto in prestito alla propria biblioteca civica.

I detti di una volta di Alessandro Bagatella

Col menestro che se menestra, se resta menestradi / Quando che al corpo al se frusta, l anema se giusta / Al parente al é come la scarpa streta / L indiferenza umana la supera la misericordia de Dio / Mejo in presòn co i santi che in césa co i briganti / La morte de l lupo la è la salute de le féde / Chi chiede par i altri, al dà metà de l soo / L amor de n amigo tu l riconòs in tel bisogn e in tel mal / Al dì de San Bastian co la viola in man, al dì de Santa Agnese la viola in te le ziese / La piegora umile la lata do agnei, quela cativa gnanca un / De chi no se se fida, no l é da fidarse / Mejo al ovo ancòi che la galina doman / Dal pì brao amigo che tu à, la pì gran fregada tu ciaperà / Par andar d acordo in te na fameja, ghe ol partir bonora a la matina e tornar tardi a la sera /La piova de agosto la rinfresca al bosco / La quantità de vin se la misura a San Martin / Al amigo falso al è come i fasoi, al parla par da drio / Se tu ol che al politico brao al sie, al à da contar tante busìe.

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R.C.Auto Per tutti il beneficio della copertura assicurativa

per 15 giorni dopo la scadenza

L'articolo 22 del decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012, convertito con modi-ficazioni dalla legge n. 221 del 17 dicembre 2012, ha apportato modifiche al de-creto legislativo n. 209 del 7 settembre 2009 "codice delle assicurazioni priva-te", introducendo l"articolo 170-bis riguardante l'esclusione del tacito rinnovo delle polizze assicurative. La predetta norma stabilisce che le compagnie assicurative debbano stipulare contratti di assicurazione obbligatoria R.C.A di durata annuale che si risolvono automaticamente alla scadenza naturale e che non possono essere più tacita-mente rinnovati. In proposito, viene precisato che l’impresa di assicurazione è tenuta ad avvisare il contraente della scadenza del contratto con preavvi-so di almeno 30 giorni e nel contempo a mantenere comunque operante la garanzia prestata con il precedente contratto assicurativo fino all’effetto della nuova polizza ovvero fino al quindicesimo giorno successivo alla scadenza del contratto stesso. Poiché la norma prevede espressamente l’estensione della copertura assicura-tiva alla scadenza annuale per un limitato periodo di quindici giorni dalla sca-denza, l’assicurato, in attesa di sottoscrivere altro contratto in tempo utile, du-rante tale periodo può continuare ad esibire il certificato ed il contrassegno scaduti. Pertanto, mentre la precedente condizione imponeva di verificare la continuità tra la validità di una polizza e la successiva consentendo all'operatore di polizia, nei casi di mancata copertura assicurativa, di orientare l'accertamento dell'illecito anche sull’applicazione dell'articolo 193 del C.d.S., solo se vi era sta-ta disdetta del contratto o comunque mancanza di proroga automatica della po-lizza, la nuova previsione normativa estende a tutti il beneficio della co-pertura assicurativa nel predetto periodo di quindici giorni, rendendo di fatto ininfluente tale ulteriore controllo. Alla luce di quanto esposto, si ritiene non più sanzionabile ai sensi degli articoli 180 e 181 del C.d.S. la circola-zione del veicolo con il certificato e il contrassegno assicurativo scaduti, atteso che la garanzia assicurativa prestata con il precedente contratto è estesa in ogni caso, non oltre il quindicesimo giorno dalla data di scaden-za dello stesso. Le Prefetture - Uffici Territoriali del Governo, che leggono per conoscenza, so-no pregate di voler estendere il contenuto della presente ai Corpi o servizi di Polizia Municipale e Provinciale.

L’importante novità viene segnalata dal nostro lettore Marco Bollotto, di profes-sione assicuratore, e ve la giriamo, pari pari in questa pagina. Come vedete dall’informativa del Mini-stero dell’Interno, si è posto rimedio alla precedente pre-visione legislativa che met-teva in condizione l’automobilista di essere sanzionato nel periodo di la-tenza fra polizza vecchia e nuova, nel limite dei 15 giorni che possono intercor-rere fra vecchia e nuova po-lizza. Adesso è tutto chiaro: abbiamo ancora i 15 giorni di copertura assicurativa nel caso tardassimo a rinnovare la polizza con la stessa compagnia o decidessimo di compiere una scelta diversa. Ringraziamo il nostro letto-re per la segnalazione, che pone rimedio all’allarme che si era creato fra gli au-tomobilisti nel leggere delle possibili sanzioni cui anda-vano incontro nel caso di mancato tempestivo rinnovo dell’assicurazione. Una no-tizia diffusa a tutti i livelli della carta stampata e dei nuovi media. Noi de “Il Tornado”, grazie anche ai contributi dei letto-ri, siamo sempre attuali nel riportare le novità che pos-sono interessare la nostra vi-ta quotidiana.

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Domenica 17 marzo sentiero delle Vedette (piccole montagne di Farra) Escursione facile. Ritrovo a Bigolino in piazza Guadagnini (a destra del semaforo per chi proviene da Valdobbiadene) alle 8,00. Trasferimento con auto proprie a Col san Martino – piazzale Rovere (circa 10 minuti). Percorso: piazzale Rovere (120) – borgo Canal Vecchio (172) – san Vigilio (224) – Bogolaro (305) – Campo Farel (380) – monte Moncader (470) – il Roccolo (469) – monte Pertegar (485) – forcella Xocco (425) – pian Serafin (470) – col Vinal (453) – forcella san Martino (360) – Collagù (410) – chiesetta di san Gallo (300). Dislivello: circa 500 metri compresi saliscendi. Tempo di percorrenza: andata: 4 ore, ritorno per strada asfaltata: 1 ora oppure ritorno per via alternativa: 2,5 ore. Pranzo al sacco alla chiesetta di san Gallo. Ritorno alle auto verso le 14 (se si torna per la strada asfaltata) o verso le 15,30 (se si torna per la via alternativa). Note: Il percorso si svolge in gran parte su sentiero o carrareccia, con tratti su strada bianca ed asfaltata. In caso di tempo uggioso si provvederà a portare una o più auto al luogo di arrivo in modo da fare il ritorno in auto.

Domenica 7 aprile escursione sulle montagne di Segusino Escursione di media difficoltà. Ritrovo a Segusino (in piazza) alle ore 8. Trasferimento in una zona dove parcheggiare le auto (pochi minuti). Percorso:Rivasecca (250) – Le Lobbie - Balcon (1.023) – col de Miotto (1.196) – Milies (680) – Rivagrassa – Rivasecca. Pranzo al sacco. Ritorno alle auto verso le 15. Dislivello complessivo 900 metri. Note: 1 - a Milies in occasione del passaggio nei pressi della trattoria da Mirka e Marcello è previsto un rinfresco. 2 – le prime 2 ore di marcia comprendono tratti di sentiero particolarmente ripido.

Da Giovedì 25 a sabato 27 aprile trekking in Liguria Trekking facile.

ESCURSIONI SUCCESSIVE Domenica 26 maggio da cima Grappa a Schievenin Domenica 9 giugno monte Fior – malga Slapeur (Altopiano di Asiago) Domenica 23 giugno bivacco Paolo e Nicola (Lagorai)

I programmi e le foto delle escursioni sono disponibili anche sul sito www.bassofeltrino.it Si raccomanda attrezzatura da escursionismo: giacca, impermeabile, zaino, scarponi e guanti. In caso di maltempo le escursioni saranno annullate. La decisione dell’eventuale annullamento verrà presa nel luogo e al momento della partenza. Si consiglia ai partecipanti di portare al seguito sempre accessori invernali (guanti, berretto e giacca a vento) e accessori protettivi in caso di pioggia (poncho) anche nel periodo estivo. Improvvisi temporali o critiche condizioni meteorologiche potrebbero rendere indispensabili questi capi. LA MONTAGNA NON VA MAI SOTTOVALUTATA NEMMENO QUANDO NON SONO PREVISTE DIFFICOLTÀ. Informazioni ed adesioni: Edy Ballerin 0439.56391 Fulvio Mondin 0439.776111

Luciana Facchin 349.1977428 dopo le 17 Nadia Dalla Sega 333.3616402

e.mail: [email protected] Durante le escursioni sarà a disposizione il 340/7356924 (copertura permettendo). Il programma può subire variazioni ed è pertanto prudente dare la preventiva adesione per essere informati di eventuali cambiamenti dell’ultimo momento. L’orario di ritorno di tutte le escursioni va inteso indicativamente ed è calcolato tenendo conto di un giusto numero di soste e di condizioni climatiche nella norma. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità in caso di incidenti prima, durante e dopo le escursioni.

ATTENZIONE I programmi distribuiti precedentemente potrebbero aver subito variazioni. Pertanto tenetevi aggiornati chiedendo sempre i programmi aggiornati.

LETTERE AL TORNADO

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Domenica 17 marzo sentiero delle Vedette (piccole montagne di Farra) Escursione facile. Ritrovo a Bigolino in piazza Guadagnini (a destra del semaforo per chi proviene da Valdobbiadene) alle 8,00. Trasferimento con auto proprie a Col san Martino – piazzale Rovere (circa 10 minuti). Percorso: piazzale Rovere (120) – borgo Canal Vecchio (172) – san Vigilio (224) – Bogolaro (305) – Campo Farel (380) – monte Moncader (470) – il Roccolo (469) – monte Pertegar (485) – forcella Xocco (425) – pian Serafin (470) – col Vinal (453) – forcella san Martino (360) – Collagù (410) – chiesetta di san Gallo (300). Dislivello: circa 500 metri compresi saliscendi. Tempo di percorrenza: andata: 4 ore, ritorno per strada asfaltata: 1 ora oppure ritorno per via alternativa: 2,5 ore. Pranzo al sacco alla chiesetta di san Gallo. Ritorno alle auto verso le 14 (se si torna per la strada asfaltata) o verso le 15,30 (se si torna per la via alternativa). Note: Il percorso si svolge in gran parte su sentiero o carrareccia, con tratti su strada bianca ed asfaltata. In caso di tempo uggioso si provvederà a portare una o più auto al luogo di arrivo in modo da fare il ritorno in auto.

Domenica 7 aprile escursione sulle montagne di Segusino Escursione di media difficoltà. Ritrovo a Segusino (in piazza) alle ore 8. Trasferimento in una zona dove parcheggiare le auto (pochi minuti). Percorso:Rivasecca (250) – Le Lobbie - Balcon (1.023) – col de Miotto (1.196) – Milies (680) – Rivagrassa – Rivasecca. Pranzo al sacco. Ritorno alle auto verso le 15. Dislivello complessivo 900 metri. Note: 1 - a Milies in occasione del passaggio nei pressi della trattoria da Mirka e Marcello è previsto un rinfresco. 2 – le prime 2 ore di marcia comprendono tratti di sentiero particolarmente ripido.

Da Giovedì 25 a sabato 27 aprile trekking in Liguria Trekking facile.

ESCURSIONI SUCCESSIVE Domenica 26 maggio da cima Grappa a Schievenin Domenica 9 giugno monte Fior – malga Slapeur (Altopiano di Asiago) Domenica 23 giugno bivacco Paolo e Nicola (Lagorai)

I programmi e le foto delle escursioni sono disponibili anche sul sito www.bassofeltrino.it Si raccomanda attrezzatura da escursionismo: giacca, impermeabile, zaino, scarponi e guanti. In caso di maltempo le escursioni saranno annullate. La decisione dell’eventuale annullamento verrà presa nel luogo e al momento della partenza. Si consiglia ai partecipanti di portare al seguito sempre accessori invernali (guanti, berretto e giacca a vento) e accessori protettivi in caso di pioggia (poncho) anche nel periodo estivo. Improvvisi temporali o critiche condizioni meteorologiche potrebbero rendere indispensabili questi capi. LA MONTAGNA NON VA MAI SOTTOVALUTATA NEMMENO QUANDO NON SONO PREVISTE DIFFICOLTÀ. Informazioni ed adesioni: Edy Ballerin 0439.56391 Fulvio Mondin 0439.776111

Luciana Facchin 349.1977428 dopo le 17 Nadia Dalla Sega 333.3616402

e.mail: [email protected] Durante le escursioni sarà a disposizione il 340/7356924 (copertura permettendo). Il programma può subire variazioni ed è pertanto prudente dare la preventiva adesione per essere informati di eventuali cambiamenti dell’ultimo momento. L’orario di ritorno di tutte le escursioni va inteso indicativamente ed è calcolato tenendo conto di un giusto numero di soste e di condizioni climatiche nella norma. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità in caso di incidenti prima, durante e dopo le escursioni.

ATTENZIONE I programmi distribuiti precedentemente potrebbero aver subito variazioni. Pertanto tenetevi aggiornati chiedendo sempre i programmi aggiornati.

per il libro “Cese e Cesete” Il grazie del Papa e la benedizione apostolica

Grande emozione per Alberto Coppe, curatore del libro dedicato alla storia della chiesa locale, inviato anche al Santo Padre, il quale, tramite i suoi uffici, ha fatto conoscere apprezzamento per l’omaggio ricevuto, elargendo anche la sua benedizione apostolica. Il messaggio è stato recapitato all’autore tramite il parroco don Stefano Baccan e possiamo vederlo qui sotto riprodotto. Ricordiamo che il ricavato del libro, reperibile in libreria, è destinato a sostenere le attività del Comitato per ristrutturazione Quero 13, che ha promosso il restauro della cappella del cimitero del capoluogo querese.

SEGRETERIA DI STATO

PRIMA SEZIONE - AFFARI GENERALI

Dal Vaticano, 7 febbraio 2013 N.206.000

Egregio Signore, con premuroso pensiero, Ella, ha voluto far pervenire al Santo Padre cordiali

espressioni augurali in occasione delle Festività Natalizie e per il Nuovo Anno, unendo l'omaggio di una recente pubblicazione.

Il Sommo Pontefice ringrazia di cuore per il gesto di devoto ossequio e per l'apprezzato dono, e, mentre invoca su di Lei e su quanti hanno collaborato al progetto editoriale la protezione della Vergine Santa, invia di cuore la Benedizione Apostolica, che volentieri estende alle persone care. Con sensi di distinta stima.

Mons. Peter B. Wells Egregio Signore Sig. Alberto COPPE Via Indipendenza, 8

LETTERE AL TORNADO

CRONACA

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La foto di copertina Leucojum vernum Il bianco fiore simile al bucaneve

Leucojum vernum, facile confonderlo con Galantus nivalis, il vero bucaneve: sarà perché entrambi sono bianchi e precoci, sarà perché l’idea popolare di uno sembra potersi accordare anche all’altro. In realtà pur esistendo somiglianze, anche evidenti, si tratta di piante diverse, Leucojum vernum è più robusto, più alto e fiorisce più a lungo. Riconoscere Leucojum vernum Il genere Leucojum appartiene alla famiglia delle Amaryllidaceae e conta 11 specie originarie dell’Europa centrale e mediterranea. Cinque di queste possono essere trovate nel nostro paese. Sono piante bulbose, rustiche e resistenti. Leucojum vernum, o “leucoyun invernale”, chiamato correntemente campanellino, ha fiori a forma di campanelle lunghi circa 2 cm. Sono formati da un perigonio con tepali liberi, tutti uguali, di colore bianco ad eccezione della punta macchiata di verde o giallo. Sono singoli, oppure lo scapo fiorale può portarne piccoli gruppi. Raggiunge un’altezza massima di 35 cm, ma di solito allo stato selvatico si presenta molto più piccolo. Le foglie di color verde scuro sono lineari con punta arrotondata. Si originano dal bulbo che però resta ben affondato nel terreno. Hanno portamento eretto, quasi parallelo allo scapo fiorale. Al termine della fioritura si forma un frutto a forma di capsula che ricorda una pera in miniatura. Fiorisce a febbraio In natura il campanellino fiorisce precocemente a partire dal mese di febbraio fino a fine aprile secondo l’esposizione del terreno. I primi a fiorire sono i bulbi nei prati freschi e profondi a margine dei boschi o lungo le siepi, solo più tardi si apriranno i bulbi del sottobosco, ma sempre prima che la ripresa vegetativa degli alberi ad alto fusto abbia inizio.

Lo scatto è opera della nostra lettrice Ivana Bizzotto, fatto nel corso di una passeggiata il 3 marzo scorso, nei paraggi di Castelcucco. Attrezzata di una Canon PowerShot A700, Ivana ha scattato col tempo di 1/250 di secondo, numero F=2,8 alle ore sedici, 54 minuti e 20 secondi precisi.

Sant Antoni di Alessandro Bagatella

In onore di Sant’Antonio Abate e in ricordo di Vittore Rech e la sua famiglia, voglio dedicare a tutti i lettori del Tornado, e in particolare ai devoti alanesi, questa poesia-satira che ho letto il giorno dell’inaugurazione del capitello di Sant Antoni restaurato da “Vetor Rech” lungo la strada che porta al Monte Tomba, catalogata nel mio album di poesie assieme a molte altre.

“Ancòi, Sant Antoni, tu sé ancora pì bel adès sul novo capitel. Par grazia de l nostro caro Vetor, ancòi tu sé grant come al Signor. Ti, da sto posto, tu à vist viandanti e qualche olta anca briganti, tu à vist gente che à strusià par quel bocòn che i à magnà, tu à vist gente a pregar e anca quei a bestemar. O Sant Antoni, abi pietà anca de sti pori desgrazià. A tuti quei che pasa par qua, dòneghe pace e serenità. Ancòi, Sant Antoni, a ti son devoti e verso il cielo alzòn i oci, par veder se tu ne dà na man anca a noi pori can. O sant Antoni da tuti amirà, dònene miracoli e serenità”.

Colite… Intestino pigro? Non usare i lassativi ma... Cura l’intestino con i nostri Fitopreparati biologici

Siamo aperti il martedì - mercoledì <> venerdì - sabato: 09,30 - 12,00 - 16,00 - 19,00

Giovedì giornata dedicata solo alle Consulenze su appuntamento al: 366 45 95 970

Info: [email protected] http://centroricercapianteofficinali.blogspot.it/

CuRIOSITà

ASTERISCO

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VI INVITA AL TRADIZIONALE PRANZO SOCIALE

DOMENICA 17 MARZO 2013 ORE 12.30

PRESSO IL RISTORANTE “AL MOLIN” - ALANO DI PIAVE

QUOTA DI PARTECIPAZIONE € 17,00

Dare la propria adesione entro mercoledì 13 marzo al capogruppo (cell. 348-8009749), ai consiglieri o presso la sede (il sabato dalle 16.30 alle 19.00)

Classe 3a B di Quero a Carnevale Ciao Mauro, se ti può servire per il Tornado questa è la foto della 3a B, quasi al completo, delle elementari di Quero il giorno di carnevale. Senza accordo si sono trovati quasi tutti! Paola Proverbio

ALPINI

CRONACA

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Incidente in presa diretta

Il nostro lettore e, “quasi”, fotografo ufficiale Michele Remor, passava di lì proprio mentre si verificava l’incidente, documentato dalla ripresa fatta istantaneamente. Era il 22 febbraio scorso alle 8 del mattino passate da poco. Per fortuna non ci sono stati feriti gravi, a quel che è dato sapere, ma solo danni alle autovetture. L’incidente è uno dei tanti registrati in quel giorno, causati tutti dal viscido fondo stradale, reso pericoloso da un sottile strato di ghiaccio formatosi nel corso della gelata notturna. Stavolta è andata bene e chissà che sia anche merito della prudenza, che può rimediare se non ai danni alle cose almeno alla incolumità fisica.

Riprendiamo dal “Gazzettino” l’avvertimento sui falsi venditori a domicilio, in questo caso per la stipula di nuovi contratti di fornitura elettrica. Stiamo sempre attenti e verifichiamo a chi apriamo le porte, facendo attenzione a ciò che ci viene proposto di firmare.

ATTuALITà

CORSA

CRONACA

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VI INVITA ALLA FESTA PER IL TESSERAMENTO

STAGIONE 2013

VENERDI’ 22 MARZO c/o la Casa delle Associazioni di Alano

DALLE ORE 18.00 ALLE 24.00

Durante tutta la serata Birra – Patatine – Wurstel - Musica – Pig-pong e Calcio balilla

Corso di lingua e cultura cinese a Feltre

Continuano i corsi di formazione dell’Istituto Canossiano di Feltre: dopo i corsi di cucina, di contabilità, di informatica, si parte con un corso di lingua cinese di 24 ore. Vuoi scoprire una lingua senza alfabeto ma con un sistema di scrittura affascinante? Ti incuriosisce la cultura di un paese tanto lontano ma al centro del mondo? Vuoi scoprire le abitudini dei cinesi? Ti piacerebbe l'idea di imparare a parlare un pò di cinese mandarino? Ecco il corso che fa per te! Il corso inizia il 22 marzo e termina a fine maggio.

Le lezioni si tengono il venerdì dalle 18 alle 20. Si affrontano sia aspetti linguistici sia aspetti culturali.

Per scoprire altre informazioni su questa e altre iniziative: www.facebook.com/enac.feltre feltre.enaclab.org

Per le iscrizioni, rivolgersi all’ENAC – Ente Nazionale Canossiano

(0439 840947 [email protected]).

LETTERE AL TORNADO

RASAI di Seren del Grappa (BL) - Via Quattro Sassi - Tel. e Fax. 0439 44360 - 0439 [email protected] - [email protected]

Stampa Digitale Stampa Offset

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Modalità di scarico del referto Le azioni per scaricare il referto on-line sono davvero semplici, studiate per agevolare chi non ha dimestichezza e padronanza nell’uso delle tecnologie. Ogni cittadino riceverà unitamente alla prenotazione della prestazione un codice per accedere al servizio. Collegandosi al portale dell’azienda sanitaria di riferimento, il cittadino potrà, digitando le proprie credenziali, accedere al referto e scaricarlo. Valore legale del documento digitale Il documento, ottenuto attraverso la tecnologia digitale, è assolutamente sicuro, perché integro, non deteriorabile ed è unico e identico nel tempo, cioè codificato in maniera uniforme e secondo rigorose procedure metodologiche. Il referto digitale, che rimane conservato nell’archivio digitale dell’azienda sanitaria, è protetto, secondo le modalità di legge e non può essere manipolato in alcun modo. Esso ha valore legale, perché firmato digitalmente nel rispetto della normativa vigente. Il documento è assolutamente privato e non può essere visto né letto né scaricato da alcuno che non sia espressamente autorizzato dallo stesso cittadino-possessore perché tutelato dalla

normativa vigente sul trattamento dei dati sensibili e della privacy. Il consenso legato alla pubblicazione dei propri dati può essere variato in qualsiasi momento il cittadino lo desideri. Vantaggi per il cittadino

Il cittadino ha a disposizione uno sportello per il ritiro dei referti aperto H24 e funzionante 365 giorni l’anno.

Il documento può essere letto e scaricato in qualunque luogo, attraverso qualunque computer connes-so alla rete internet. Accedere al proprio referto in modalità on-line rappresenta per il cittadino un signi-ficativo risparmio di tempo e denaro, non essendo più costretto a recarsi allo sportello ospedaliero.

La procedura di produzione, validazione e consegna del referto rispetto al sistema cartaceo è molto più rapida, sia all’interno (nel caso di ricovero ospedaliero) che all’esterno delle strutture. Questo si traduce in una refertazione molto più veloce (-60%) e nel conseguente miglioramento dei tempi nei processi di cura.

Rispetto ai documenti cartacei può essere conservato su supporti informatici rimovibili (CD, chiavette) e, data l’assenza d’ingombro, seguire il cittadino nei suoi spostamenti. Il cittadino è, in questo modo, messo nelle condizioni di avere con sé in ogni momento e luogo, tutta la propria refertazione digitale. Il referto così prodotto viene conservato in un apposito archivio dell’azienda, dal quale può essere estrat-to quando necessario, evitando così il pericolo di perdere il documento. Il file non ha una scadenza e rimane conservato nell’archivio digitale per sempre.

L’adozione di “un’abitudine” digitale ha, infine, anche un’importante ricaduta per il sostegno alla salva-guardia ambientale. La diffusione di questa pratica aiuta a ridurre l’utilizzo della carta e la quantità di ri-fiuti cartacei nonché la necessità di spostamenti fisici con i conseguenti risparmi energetici.

Risparmi economici Veneto ESCAPE è un progetto di RIUSO della soluzione ESCAPE, sviluppata da ULSS n. 9 Treviso (ente ce-dente), in tutte le Aziende Sanitarie ed Ospedaliere della Regione del Veneto (enti riusanti). Il progetto è cofi-nanziato da Regione del Veneto per il 60% e da DigtPA per il 40% (Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione). Il fatto che la soluzione ESCAPE sia già stata implementata, messa a regime e testata dall’ente cedente in passato, permette di avere a disposizione importanti dati certificati di utilizzo e di risparmio economico proiettabili sulla Provincia di Verona e sull’intera Regione. Risparmio per il cittadino L’impatto economico del servizio sulla collettività è calcolabile sul costo opportunità del tempo risparmiato per il ritiro del referto da parte del paziente o dai suoi familiari. Tale costo viene stimato in 12 € per ogni referto (il calcolo si basa sui costi dei mezzi di trasporto - pubblici e privati - di parcheggio e del tempo medio del cittadino per viaggio e attesa allo sportello). Si stima, rapportando tale costo al numero complessivo di referti per i citta-dini prodotti dalla Provincia di Verona in un anno, che il costo opportunità complessivo, cioè il risparmio per i cittadini veronesi, sia di circa 10.800.000 €. Estendendo la stima al contesto regionale si può presumere un ri-sparmio per i cittadini veneti di circa 72.000.000 €. Risparmio per le aziende sanitarie ed ospedaliere L’ente cedente ha sostenuto costi per 500 mila euro in quattro anni, con risparmi quantificabili nell'ordine di 637 mila euro di cui: 100 mila euro derivanti da terapie mirate, riduzione di giornate di degenza ed esami urgenti; 42 mila euro da risparmi di attrezzature e materiali; 15 mila euro di recupero spazi adibiti all'archiviazione stabile. A questi risparmi si aggiungono ulteriori possibili economie (o miglioramento dei servizi) per 480 mila euro con-seguibili grazie al reimpiego di 12 unità di personale.

ATTuALITà

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Zona industriale - 31040 Segusino (TV)Tel. 0423.979282

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