Il_Tornado_547

36
Quindicinale Anno XXX 17.09.2009 Numero 547 PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 07.09.2009 17 a Festa del Ciòdet - pag. 1 Alano, Consiglio Comunale in Camparonetta - pag. 2 Inaugurazione della rotatoria di Fener - pag. 4 La 53 a “Estate Fenerese” della Pro Loco - pag. 5 Autunno in musica a Quero - pag. 7 La visita del Capo dello Stato ad Auronzo - pag. 22

description

Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

Transcript of Il_Tornado_547

Page 1: Il_Tornado_547

QuindicinaleAnno XXX

17.09.2009Numero

547periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 07.09.2009

17a Festa del Ciòdet - pag. 1Alano, Consiglio Comunale in Camparonetta - pag. 2

Inaugurazione della rotatoria di Fener - pag. 4La 53a “Estate Fenerese” della Pro Loco - pag. 5

Autunno in musica a Quero - pag. 7La visita del Capo dello Stato ad Auronzo - pag. 22

Page 2: Il_Tornado_547

AL MOLIN

ALANO DI PIAVEPiazza dei Martiri, 13 - tel. 0439.779129

Per rinnovare la tua casa

tODOVERtO S.N.C.di Todoverto Paolo & C.

imbiancature interni - esternitermocappotti - spatolati

AlAno di PiAve • Via Caduti e Dispersi in Russia Tel. 0439.779208 - Cell. 348.7346084

taglio muricarotaggi

Fori su ogni tipo di muratura e spessore(muri a sassi, cotto e cemento)

Per l’adeguamento alla legge sulle fughe di gas

Tel. 0439.787310 Cell. 328.3577366Dalla Piazza Livio via Monte Cornella, 40

32030 QUERO (BL)

il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori: Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 estero Abbonamento annuale (18 numeri) 40,00.L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla pRo LoCo di FENER; 2- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: negoZio “da milio” - Alano; gelateria due valli - Fener; mauro maZZocco - Quero; alessandro ba-gatella - Quero; locanda solagna - Vas; antonio deon - Vas; bar “le bollicine” - Scalon; baZar di a. verri - Segusino.

RIstORANte - PIzzeRIA

SPECIALItà PESCE

- ChIuSo IL MARTEDì -

Detergenza Professionale

455 Cartaria

Dispositivi Protezione Individuale

Articoli Monouso per Ristorazione

Articoli per Sagre e Feste

PRODUZIONE E INGROSSO

VIA DEL FAGHER, 12/B 32030 QUERO- BLTEL.: 0439788529 FAX: 0439829938 E-mail: [email protected] www.mringrosso.it

Orario: 09:00/12:00 - 14:30/18:00 - Sabato chiuso

Abbigliamento da Lavoro

Abbigliamento Promozionale(t-shirt-cappellini-pile-felpe-ecc..)

Personalizzazioni conRicami e Serigrafia

Page 3: Il_Tornado_547

1

17a FESTA del “CIODET”- SETTEMBRE ALANESE -

PROGRAMMA

Page 4: Il_Tornado_547

2che Piero Zancaner, cui vanno i migliori auguri del Tornado di buon lavoro, può ormai essere considerato un alane-se a tutti gli effetti, essendo residente da tempo nel capoluogo in seguito al matrimonio con Federica Nani, dalla quale ha avuto Riccardo, 8 anni a gennaio.

Consiglio Comunale di Alano

Il Comune acquista “la casa brusada” di via Kennedy a Fener, contrarie le minoranze

di Ivan Dal Toè

L’acquisto di un rudere in via Kennedy a Fener, per riqualificare il centro della frazione, tiene banco nel consiglio comunale alanese di giovedì 27 agosto facendo a tratti lievitare il termometro della discussione politica a livelli de-gni della canicola stagionale. Maggioranza e opposizione non si sono infatti risparmiati frequenti botta e risposta, con battute al vetriolo, frecciatine e allusioni per la verità non sempre codificabili. Rispetto all’acquisto del fabbrica-to, comunemente chiamato dai locali “la casa brusada” e situato in prossimità del distretto Ulss, NuovAlano e Arco-baleno hanno contestato l’assenza di un progetto chiaro che giustificasse il loro voto, ma per il sindaco Fabio Dal Canton la priorità è chiara: «Si tratta di abbattere uno stabile pericoloso e indecoroso per il paese e riqualificare l’area adibendola a parcheggio, con la ricollocazione dei cassonetti rsu». La discussione sull’acquisto dell’edifico, 14 mila euro il costo dell‘operazione, ha acceso gli animi. «Come possiamo votare l’acquisto di un fabbricato - ha detto Serenella Bogana di NuovAlano, sintetizzando i motivi del dissidio - se non è chiaro il progetto di riqualifica che intendete fare?». In realtà, nonostante Dal Canton abbia più volte puntualizzato come oggetto della delibera fosse esclusivamente l’acquisto dello stabile, un progetto di massima esiste e, come si evince da una precedente variazione al bilancio, il costo complessivo compreso l’acquisto dell’immobile si aggira sui 25 mila euro. Nell’area acquisita dovrebbero sorgere sei posti auto. Ma le perplessità dell’opposizione non mancano. Dalla potenziale peri-colosità di manovra dall‘uscita dell’eventuale parcheggio, denunciata dal consigliere Gianpaolo Spada, alla mancata presa in considerazione di altre possibili alternative. «Riguardo alla pericolosità dello stabile - ha aggiunto Spada - basterebbe un’ordinanza di demolizione». Antonello Collavo, di Arcobaleno, ha invece affermato di ritenere poco opportuno lo storno di parte del risarcimento della ditta Tormena (100.000 euro per la nota vicenda giudiziaria dell’ex Eca) per finanziare il progetto di Fener mentre, ricordando l’annosa vicenda che interessa uno stabile di Campo acquisito dal Comune, ha sollevato dubbi sui possibili vincoli da parte della Soprintendenza per l’abbattimento dell’edificio sito in via Kennedy. Dal Canton ha però difeso il progetto, caldeggiato dagli stessi resi-denti locali, ricordando, fra l’altro, di aver effettuato una perizia giuridica per avvallare l’opportunità dell’operazione (tratto dal “Corriere delle Alpi” di domenica 30 agosto 2009).

Per ricordare i novant’anni dell’Associazione Nazionale Alpini

Alano, consiglio comunale in Camparonetta

(s.for.) Un consiglio comunale informale si è tenuto lo scorso 18 luglio in Malga Camparonet-ta, durante il quale la Amministrazione alanese ha voluto così ricordare i novanta anni della Associazione Nazionale Alpini. Nella circo-stanza, il sindaco Fabio Dal Canton, gli assessori e i consiglieri hanno consegnato una targa-ricordo al Gruppo Al-pini “Valderoa” (rappresentato dal capogruppo Valentino Rech), e ai gruppi gemellati di

Tradate e di Trieste come atto di riconoscenza della comunità per quello che gli Alpini hanno fatto e continuano a fare per il territorio comunale (nelle foto, la consegna della targa al capogruppo alanese e il momento dell’alzabandiera).

Gli alpini alanesi a Tradate

(s.for.) Il 6-7 giugno una delegazione del Gruppo Alpini “Valderoa” di Alano, guidata da Valentino Rech e Antonio Nani, si è recata in terra lombarda per incontrare le “penne nere” gemellate della sezione di Tradate. L’occasione è stata fornita dalla 36^ edizione del Trofeo Albisetti, intitolato ai fratelli Dorligo e Sarajevo, gara di tiro a segno con carabina organizzata dal locale gruppo A.N.A. in collaborazione con la sezione di tiro a segno nazionale. 145 i tira-tori che si sono sfidati nel poligono di tiro per onorare il ricordo dei fratelli Albisetti, rinnovando così, e tenendo vive, le gesta eroiche di chi, combattendo e morendo per la patria, è stato degno di portare quella penna nera sul cappel-lo. E quest’anno, accanto alle consuete presenze, si sono aggiunti per l’appunto gli amici alpini di Alano e di Bosso-lasco, località legata a Tradate dalla figura di Bruno Bignucolo, uno degli storici soci del gruppo tradatese che guidò prima dell’attuale capogruppo Angelo Galmarini e molte volte graditissimo ospite anche nella nostra conca. Gli alpi-ni alanesi, a ricordo dell’incontro, hanno donato al gruppo di Tradate un pezzo d’obice montato su un basamento.

“Premio Fedeltà alla Montagna” ai Miét de Lan e in memoria della querese Genoveffa Mondin

di Silvio Forcellini

Oltre 400 le persone che, domenica 23 agosto, sono salite fino in Camparonetta, in territorio alanese, che ha ospi-tato quest’anno la 21a edizione della “4 Passi in Amicizia” e la 10a del “Premio Fedeltà alla Montagna”, un appuntamento ormai tradizionale promosso dai Comuni di Alano di Piave, Quero e Seren del Grappa e dalla Comunità Montana Feltrina.

Il sindaco di Alano, padrone di casa, ha voluto ringraziare le numerose autorità presenti e quanti hanno contribuito in ma-niera determinante alla buona riuscita della manifestazione: il coro “Gli Amici del Canto” alle-stito per l’occasione da Vittoria-no Tessaro, il Gruppo Alpini “Valderoa”, la Pro Loco di Alano e quella di Fener, il Gruppo Sportivo Alano, la Protezione Civile di Alano, le famiglie Carelle e Collavo e il consigliere comunale alanese Fioren-za Groppo, che ha coordinato il pranzo.

Per quanto riguarda l’annuale riconoscimento a chi ha dedicato gran parte della propria vita al lavoro in malga, la scelta è caduta sulla famiglia Codemo di Alano (“i Miét de Lan”), su Genoveffa Mondin di Quero (in memoria) e sui fratelli Bof di Seren, Elio e Rinaldo (anche a quest’ultimo in memoria). Nell’occasione i sindaci di Alano e di Cavaso, Fabio Dal Canton e Giuseppe Scriminich, hanno consegnato una targa a Lorenzo Codemo, in rappresentanza della famiglia Codemo Miét; il sindaco di Quero, Sante Curto, ai figli di Genoveffa Mondin: Sereno, Antonio, Isetta, Gia-cobbe e Flavio; il sindaco di Seren, Loris Scopel, ad Elio Bof (anche a nome del fratello Rinaldo). A tutti i premiati anche il libro fotografico realizzato dalla Comunità Montana Feltrina in ricordo di Antonio Rigoni.

La giornata di sole e lo scenario offerto dalle nostre valli e dalle nostre montagne hanno fatto da degna cornice a una manifestazione che da sempre mette in primo piano la montagna e il duro lavoro di chi vi opera con dedizione e professionalità, a fronte il più delle volte di grandi sacrifici. Emblematica, a questo proposito, la storia di una delle famiglie premiate, i Codemo Miét di Alano, “malgari” da quattro generazioni. Chi non ricorda Dionisio Codemo, Nì-sio Miét, gestore dell’omonima osteria-trattoria sul Dóc e scomparso solo pochi anni fa? Ebbene, il suo bisnonno Fi-lippo, nato ad Alano nel 1845, fu tra i primi a “condurre” Malga Dóc-Roncàde, al tempo situata proprio dove ora sor-ge la osteria-trattoria di cui sopra. Aveva 30 mucche e lì restò fino allo scoppio della Grande Guerra. Alla sua morte, mentre si trovava profugo in Abruzzo, fu il maggiore dei suoi quattro figli, Pietro, a proseguire il lavoro in malga, prendendo in affitto la “nuova” Malga Dóc-Roncàde, ricostruita dal Comune di Alano poco distante dalla precedente (e dove è tuttora). Qui trovarono posto le sue 50 mucche e gli fu possibile anche esercitare l’attività di osteria, oltre che commercializzare quanto prodotto. Negli anni Trenta gli subentrò il figlio Marino, padre di Nìsio, che aveva sempre 50 mucche e iniziò a produrre due qualità di formaggi: il Morlacco e il Bastardo. Rimase a lungo in Malga Dóc-Roncàde, fino agli anni Settanta, e fu lui ad insegnare ai figli ad andare a past co le vache. Alla fine degli anni Sessanta, i figli di Marino, Dionisio e Lorenzo, comprarono quel che restava della “vecchia” Malga Dóc-Roncàde, distrutta nel corso della Grande Guerra, e qui costruirono e avviarono l’osteria-trattoria da Miét. E visto il buon an-damento dell’attività, poco dopo decisero di abbandonare Malga Dóc-Roncàde, successivamente alpeggiata dall’alanese Carlo Simeoni, altro indimenticato “malgaro” nelle nostre montagne, in particolare nel Piz.

Così come è altrettanto degna di nota la vita di Genoveffa Mondin, nata nel 1909 in località Col di Dante, nella fra-zione querese di Schievenin. Sposata con Francesco Mondin, dal quale ebbe ben sette figli (Isetta, Rosetta, Anto-nio, Giacobbe, Sereno, Giancarlo e Flavio), gestì con il marito una piccola azienda agricola con una decina di muc-che da latte in località Prada, frazione di Schievenin, dove abitava con la sua numerosa famiglia. Particolarmente esperta nell’arte del far el formai (il Morlacco, il Bastardo e la caciotta), insegnò a molti contadini della zona le tecni-

cronaca

Page 5: Il_Tornado_547

3 cronacalasco, località legata a Tradate dalla figura di Bruno Bignucolo, uno degli storici soci del gruppo tradatese che guidò prima dell’attuale capogruppo Angelo Galmarini e molte volte graditissimo ospite anche nella nostra conca. Gli alpi-ni alanesi, a ricordo dell’incontro, hanno donato al gruppo di Tradate un pezzo d’obice montato su un basamento.

“Premio Fedeltà alla Montagna” ai Miét de Lan e in memoria della querese Genoveffa Mondin

di Silvio Forcellini

Oltre 400 le persone che, domenica 23 agosto, sono salite fino in Camparonetta, in territorio alanese, che ha ospi-tato quest’anno la 21a edizione della “4 Passi in Amicizia” e la 10a del “Premio Fedeltà alla Montagna”, un appuntamento ormai tradizionale promosso dai Comuni di Alano di Piave, Quero e Seren del Grappa e dalla Comunità Montana Feltrina.

Il sindaco di Alano, padrone di casa, ha voluto ringraziare le numerose autorità presenti e quanti hanno contribuito in ma-niera determinante alla buona riuscita della manifestazione: il coro “Gli Amici del Canto” alle-stito per l’occasione da Vittoria-no Tessaro, il Gruppo Alpini “Valderoa”, la Pro Loco di Alano e quella di Fener, il Gruppo Sportivo Alano, la Protezione Civile di Alano, le famiglie Carelle e Collavo e il consigliere comunale alanese Fioren-za Groppo, che ha coordinato il pranzo.

Per quanto riguarda l’annuale riconoscimento a chi ha dedicato gran parte della propria vita al lavoro in malga, la scelta è caduta sulla famiglia Codemo di Alano (“i Miét de Lan”), su Genoveffa Mondin di Quero (in memoria) e sui fratelli Bof di Seren, Elio e Rinaldo (anche a quest’ultimo in memoria). Nell’occasione i sindaci di Alano e di Cavaso, Fabio Dal Canton e Giuseppe Scriminich, hanno consegnato una targa a Lorenzo Codemo, in rappresentanza della famiglia Codemo Miét; il sindaco di Quero, Sante Curto, ai figli di Genoveffa Mondin: Sereno, Antonio, Isetta, Gia-cobbe e Flavio; il sindaco di Seren, Loris Scopel, ad Elio Bof (anche a nome del fratello Rinaldo). A tutti i premiati anche il libro fotografico realizzato dalla Comunità Montana Feltrina in ricordo di Antonio Rigoni.

La giornata di sole e lo scenario offerto dalle nostre valli e dalle nostre montagne hanno fatto da degna cornice a una manifestazione che da sempre mette in primo piano la montagna e il duro lavoro di chi vi opera con dedizione e professionalità, a fronte il più delle volte di grandi sacrifici. Emblematica, a questo proposito, la storia di una delle famiglie premiate, i Codemo Miét di Alano, “malgari” da quattro generazioni. Chi non ricorda Dionisio Codemo, Nì-sio Miét, gestore dell’omonima osteria-trattoria sul Dóc e scomparso solo pochi anni fa? Ebbene, il suo bisnonno Fi-lippo, nato ad Alano nel 1845, fu tra i primi a “condurre” Malga Dóc-Roncàde, al tempo situata proprio dove ora sor-ge la osteria-trattoria di cui sopra. Aveva 30 mucche e lì restò fino allo scoppio della Grande Guerra. Alla sua morte, mentre si trovava profugo in Abruzzo, fu il maggiore dei suoi quattro figli, Pietro, a proseguire il lavoro in malga, prendendo in affitto la “nuova” Malga Dóc-Roncàde, ricostruita dal Comune di Alano poco distante dalla precedente (e dove è tuttora). Qui trovarono posto le sue 50 mucche e gli fu possibile anche esercitare l’attività di osteria, oltre che commercializzare quanto prodotto. Negli anni Trenta gli subentrò il figlio Marino, padre di Nìsio, che aveva sempre 50 mucche e iniziò a produrre due qualità di formaggi: il Morlacco e il Bastardo. Rimase a lungo in Malga Dóc-Roncàde, fino agli anni Settanta, e fu lui ad insegnare ai figli ad andare a past co le vache. Alla fine degli anni Sessanta, i figli di Marino, Dionisio e Lorenzo, comprarono quel che restava della “vecchia” Malga Dóc-Roncàde, distrutta nel corso della Grande Guerra, e qui costruirono e avviarono l’osteria-trattoria da Miét. E visto il buon an-damento dell’attività, poco dopo decisero di abbandonare Malga Dóc-Roncàde, successivamente alpeggiata dall’alanese Carlo Simeoni, altro indimenticato “malgaro” nelle nostre montagne, in particolare nel Piz.

Così come è altrettanto degna di nota la vita di Genoveffa Mondin, nata nel 1909 in località Col di Dante, nella fra-zione querese di Schievenin. Sposata con Francesco Mondin, dal quale ebbe ben sette figli (Isetta, Rosetta, Anto-nio, Giacobbe, Sereno, Giancarlo e Flavio), gestì con il marito una piccola azienda agricola con una decina di muc-che da latte in località Prada, frazione di Schievenin, dove abitava con la sua numerosa famiglia. Particolarmente esperta nell’arte del far el formai (il Morlacco, il Bastardo e la caciotta), insegnò a molti contadini della zona le tecni-

che della lavorazione del latte al fine della produzione dei tipici formaggi del Grappa. Per una decina d’anni, dal 1950 in poi, “condusse” Malga Camparonetta e altre malghe del Grappa per conto degli “Stagnolét” di Alano, che avevano in affitto dal Comune alcune malghe in territorio alanese. Genoveffa Mondin, dopo una vita dedicata al la-voro, è morta nel 1998 nella sua casa in località Prada.

“Sci Club Gatto delle Nevi”

Ad Alano corso di ginnastica presciistica

(s.for.) L’associazione sportiva dilettantistica “Sci Club Gatto delle Nevi” organizza per i soci un corso di ginnastica presciistica e di mantenimento presso la palestra comunale di Alano. Il corso si terrà dal 1° ottobre al 17 dicembre 2009 e dal 12 gennaio al 30 marzo 2010 ogni martedì e giovedì dalle ore 20.00 alle ore 21.00. Le adesioni vanno indirizzate direttamente alla palestra comunale oppure ad Antonio Agrizzi (tel. 0439-779275), Fulvio Pisan (tel. 0439-779969) o Roberto Svaizer (tel. 0439-787743).

Giada Dal Zuffo laureata in Lettere moderne

(s.for.) Il 23 luglio 2009 Giada Dal Zuffo, di Quero, si è laureata in Lettere moderne presso l’Università di Trento. Eccola nella foto con i genitori e il nonno Vincenzo Dal Zuffo, orgogliosi di lei. Anche da parte del Tornado congratu-

lazioni alla neodottoressa.

Erika Curto laureata in Psicologia clinico-dinamica

di Alessandro Bagatella Lo scorso 16 giugno, presso l’Università di Padova, Erika Curto, di Carpen, si è laureata in Psicologia clinico-dinamica con il punteggio di 110/110 e una tesi dal titolo “Relazione tra attaccamento al luogo di residenza e atteggiamento verso nuovi insediamenti”. La felicità di Erika la possiamo vedere nella foto a fianco, scattata subito dopo la proclamazione. Congratulazioni ad Erika per la bravura dimostra-ta, dai genitori Marco e Cristina, dai fratelli Fabrizio e Mauro, dalla cognata Sandra e dai nipoti, i cugini, i nonni e gli zii. Ci uniamo an-

Page 6: Il_Tornado_547

4

101 anni per Giustina Spezia di Alessandro Bagatella

Domenica 19 giugno Giustina Spezia, di Carpen, ospite ora della casa di riposo di Seren del Grappa, ha tagliato il bel traguardo di 101 primavere. Assieme a lei, altre due ultra centenarie hanno assistito alla Santa Messa, accompagnata dal coro dei bambini di Carpen e Sanzan, mentre le hanno fatto da corona il figlio, i nipoti, tanti parenti ed amici. Un lauto rinfresco è stato poi

offerto per completare la festa in onore di nonna Giustina. Congratulazioni anche dalla famiglia de “Il Tornado”.

attualità

cronaca

Via della Vittoria, 15FENER DI ALANO DI PIAVE (BL)

Cell. 346.8716811 - Fax 0423.839268

Via della Vittoria…

INAUGURAZIONE ROTATORIA

Fener 25-26-27 Settembre 2009

Venerdì 25 SettembreCentro Parrocchiale di Fener

ore 20.30 Concerto del gruppo “Cantalaora”

Sabato 26 SettembreInaugurazione rotatoria

ore 9.30 Ritrovo presso Centro Parrocchiale di Fener. Esposizione presso Patronato di Fener dei lavori degli alunni della scuola di Alano: Idee per la rotatoria.

ore 10.00 Partenza corteo con la Banda Municipale di Segusino, per via J. F. Kennedy, via della Vittoria e arrivo in rotatoria.

ore 10.15 Discorsi uffi ciali. A seguire rinfresco.

ore 20.30 In chiesa Parrocchiale (via Nazionale) concerto del Coro Polifonico Nuovo Rinascimento di Quero diretto dal maestro Gilberto Meneghin.

Domenica 27 Settembre Festa del Patrono San Michele Arcangelo

ore 10.30 Chiesa Parrocchiale, Santa Messa in onore del patrono San Michele Arcangelo.

ore 11.30 Ritrovo presso Centro Parrocchiale di Fener e partenza corteo per via Papa Giovanni XXIII con la Banda Municipale di Alano di Piave e inaugurazione parcheggi stazione ferroviaria.

ore 12.30 Centro Parrocchiale, pranzo comunitario organizzato dalla Pro Loco di Fener.

Comune di Alano di Piave Regione Veneto

P R O G R A M M A

Si ringrazia per la collaborazione: La Pro Loco di Fener, La Parrocchia di Fener, La Protezione Civile e la Banda Cittadina di Alano di Piave

Via Nazionale, 25 - FENER (BL)Tel. 0439.779740-779547 - Fax 0439.779706

Ampio Hotel con sale per banchettiSale congressi - Tennis - Cucina creativa

Via G. Marconi, 8 - ALANO DI PIAVE (BL)Tel. 0439.779005 - Fax 0439.778487

www.sbizzera.com

AUTOSERVIZI

Via Monte Valderoa, 64/ACOLMIRANO ALANO DI PIAVE (BL)

Tel. 0439.779312 - Cell. [email protected] - www.collavomario.it

di Martinazzo Roberto

Via della Vittoria - FENER (BL)

Via della Vittoria, 16 - FENER DI ALANO DI PIAVE (BL)Tel. mag. 0439.789439 - Tel. e Fax uff. 0439.789442

CARTOLIBRERIA A.B.C. EDICOLA

TABACCHERIA, RICEVITORIA LOTTORicariche telefoniche,

Valori bollati e Superenalotto

Via Roma, 90/A - PEDEROBBA (BL)Tel. 0423.689028 - Fax 0423.695035

Tabaccheria Edicola Feltrina

Ricariche telefoniche, Valori bollati e Gratta e vinci

Via della Vittoria, 30 - FENER DI ALANO DI PIAVE (BL)Tel. 0439.776139 - Fax 0439.308786

Abiti su misura sposa ballo

Via della Vittoria, 20 - FENER DI ALANO DI PIAVE (BL)Tel. 0439.789448 - Cell. 339.5309835 - 334.1732000

Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)Tel. 0439.789388

Stampa DBS Rasai - XP 07.09

di Putton Gabriele

Page 7: Il_Tornado_547

5

Pro Loco: la 53a “Estate fenerese” di Silverio Frassetto

Anche quest’anno, fedele ad un appuntamento che si protrae da ben cinquantatré stagioni, la Pro Loco di Fener ha messo in calendario una serie di manifestazioni che hanno movimentato i mesi di luglio e di agosto della frazione. Ne diamo di seguito un brevissimo resoconto. Ricordiamo inoltre che la Pro Loco di Fener ha collaborato con gli “Amici del Tomatico e del Grappa”, domenica 23 agosto, per l’escursione sul Grappa in occasione della manifestazione “4 PASSI IN AMICIZIA”.

2° MOTORADUNO “TESTE DA CASCO” Un centinaio i centauri che hanno partecipato, domenica 26 luglio, al 2° motoraduno “Teste da casco”, organizzato dal Moto Club “Moto in Moto”. Il programma della giornata prevedeva dapprima un giro turistico lungo la “strada del prosecco” e di Pianezze, poi il pranzo al Parco del Piave, infine musica, giochi e intrattenimenti vari (vedi foto).

“FENER IN FESTA” Sabato 1° agosto invece, sempre al Parco del Piave, serata all’insegna della cucina brasiliana proposta dalle famiglie Cebin e Tintori, originarie di Vitoria (nello Stato di Espiritu Santo, Brasil), il tutto accompagnato dalla musica del gruppo “Os’karas do samba” (cioè “i ragazzi del samba”). Oltre cento gli intervenuti.

TOMBOLA E CAFFE' CONCERTO Il giorno seguente, domenica 2 agosto, Piazza Dante affollata per il tra-dizionale appuntamento con la tombola, l’estrazione della quale (e dei biglietti vincenti della sottoscrizione a premi, il cui elenco pubblichiamo di seguito) è stata preceduta dall’esibizione musicale, molto apprezzata e applaudita, del gruppo locale dei “Radar”. Alla fine, sono stati sette i fortunati vincitori che si sono suddivisi gli 800 euro del montepremi: Francesca Nicola di Fener e Guerrino Possa, di Fener (quaterna); Sereno Mondin di Schievenin (cinquina); (Fortu)Nello Bozzato di Fener e Irven Zanolla di Colmirano (tombola); Gigliola Canzi di Quero e Piero Loja di Fener (tombolino).

I BIGLIETTI VINCENTI DELLA SOTTOSCRIZIONE A PREMI

Ecco i numeri fortunati della sottoscrizione a premi della Pro Loco di Fener: N°0895 (navigatore satellitare portatile), N°1244 (box digitale terrestre), N°0337 (radioregistratore cd), N°0032 (forno elettrico), N°1022 (phon Salondry Control), N°1539 (ferro da stiro), N°0946 (buono pranzo per due persone presso Hotel Tegorzo), N°0992 (ciotola in rame F.lli Giotto), N°1059 (buono gelato presso la Gelateria Due Valli), N°1302 (buono pizza per due persone). Per il ritiro dei premi, rivolgersi al presidente della Pro Loco di Fener Silverio Frassetto, tel. 0439-789498.

37° TORNEO DI TENNIS - MEMORIAL BEPI CECCOTTO - TROFEO RUGGERI Sandro Silvestrin si è aggiudicato per la terza volta il torneo di tennis che si svolge tradizionalmente sui campi dell’Hotel Tegorzo, torneo dedicato da quattro anni al compianto Bepi Ceccotto. In finale il giocatore di Pieve di Soligo ha superato con un inequivocabile 6-0 6-0 il feltrino Curzio Coden, vincitore di ben cinque edizioni del torneo fenerese ma giunto all’incontro decisivo alquanto provato dopo la lunga maratona, durata 3 set, in semifinale contro il campione uscente Maurizio Panatta, “romano” di Pieve di Soligo nonché cugino del grande Adriano, gloria del tennis nazionale. Nell’altra semifinale, in-vece, Silvestrin regolava in 2 set il querese Fabio Scuglia. Il torneo, organizzato dal Tennis Club Tegorzo in collabo-razione con la Pro Loco di Fener, si è disputato dal 1° al 9 agosto e ha visto la partecipazione di 36 giocatori. Al termine, un riconoscimento speciale per l’aiuto prestato quest’anno nell’organizzazione è stato consegnato all’onighese Ivano Durighello, vincitore in ben nove occasioni.

GARE DI AUTOMODELLI RADIOCOMANDATI Gli automodelli radiocomandati sono stati i protagonisti, sabato 15 e domenica 16 agosto, delle “Gare d’agosto” disputate sulla “Pista Verde” di Fener. Ad entrambe le manifestazioni, organizzate dagli “Amici della Pista Verde” in collaborazione con la Pro Loco di Fener, hanno preso parte una cin-quanta di piloti, provenienti da tutto il Nord d’Italia.

LA PRO LOCO DI FENER INFORMA Per il tradizionale pranzo comunitario in programma alle ore 12.30 di domenica 27 settembre in occasione della festa di San Michele, patrono di Fener, le iscrizione vanno rivolte a Giuliana Siragna (tel. 0439-789497) o a Silverio Frassetto (tel. 0439-789498).

Campo, per scacciare i calabroni provoca l’incendio del sottotetto

Voleva distruggere con l’aiuto del fuoco un nido di calabroni che si era formato nel sottotetto della casa ma non si è accorto che il fuoco covava sotto le travi e, dopo un po’ che lui se n’era andato, le fiamme si sono sprigionate in tut-ta la loro violenza riducendo in cenere mezza copertura, quattro solai e i mobili che erano nella soffitta. A fuoco è andata una casa in via Tessaro, al civico 26, nella frazione di Campo di Alano. Un incendio sulla cui dinamica non ci sono molti dubbi. Il figlio del proprietario ieri mattina all’alba aveva deciso di liberarsi di un nido di calabroni che si era formato nel sottotetto. Armatosi di bruciatore a gas, ha dato fuoco al nido distruggendolo e poi se n’è andato. Il problema è che in realtà il forte calore che era stato generato, unito al fatto che il locale era ben chiuso, ha fatto aumentare notevolmente la temperatura mentre il fuoco continuava a covare sotto il punto dove c’era il nido, tro-vando vigore dalle travi del soffitto molto secche. La temperatura si è alzata a tal punto che i vetri delle finestre so-no esplosi e l’arrivo di ossigeno ha dato il vigore che mancava alle fiamme che si sono sprigionate in modo violento avvolgendo tetto e solai. Dalla strada una donna ha visto il fumo e ha avvisato una vicina che a sua volta ha chia-mato subito il 115 dei vigili del fuoco. Sul posto si sono portate immediatamente la squadra di Feltre e quelle dei vo-lontari di Feltre e del Basso Feltrino. Ci sono volute quasi sette ore per mettere in completa sicurezza l’edificio per-ché il fuoco ha distrutto mezzo tetto, quattro solai e bruciato alcune stanze. Per fortuna la casa è disabitata quindi non ci sono stati feriti, ma l’edificio è attiguo ad altri che avrebbero potuto essere interessati dalle fiamme che inve-ce sono state contenute dai vigili del fuoco. Una casa già segnata da una tragedia il 7 gennaio di tre anni fa, quan-do ancora era abitata dal defunto Albino De Paoli, un pensionato di 84 anni, padre dell’uomo che ieri ha dato fuoco al nido di calabroni. De Paoli quella sera, forse per un malore, era caduto sopra la stufa a legna da cui aveva appe-na tolto un pentolone di acqua. Prima di chiudere la stufa, però, era caduto sopra il fuoco finendo per rimanere arso vivo egli stesso. Una tragedia terribile che aveva sconvolto la famiglia e la comunità (articolo di Anna Valerio, tratto da “Il Gazzettino” di domenica 23 agosto 2009).

«Mio padre Albino non morì arso vivo, ma stroncato da un infarto»

Precisazione sull’incendio di Campo

«Non è morto arso vivo, ma stroncato da un infarto che lo ha fatto cadere sopra la stufa. Questo disse il referto del medico legale al termine delle analisi disposte dall’autorità giudiziaria dopo la morte di mio padre». Le parole sono del figlio di Albino De Paoli, l’anziano che il 7 gennaio di tre anni fa morì nella sua casa di Campo di Alano di Piave. Quella stessa casa che qualche giorno fa ha preso accidentalmente fuoco. Un incendio non divampato subito, ma che si era scatenato qualche ora dopo l’intervento che aveva portato alla distruzione di un nido di calabroni. Ma molto probabilmente la fiamma usata dall’uomo aveva surriscaldato le travi secche del sottotetto, una combustione che ha covato ed è stata facilitata dalle finestre chiuse che hanno contribuito ad un innalzamento della temperatura che ha innescato una reazione a catena e il divampare delle fiamme. Dopo l’incendio il ricordo inevitabile a quanto era capitato al padre. Ma il figlio tiene a precisare che Albino De Paoli non morì arso vivo, ma la sua vita venne stroncata da un infarto in seguito al quale cadde sopra la stufa (articolo tratto da “Il Gazzettino” di sabato 29 agosto 2009).

cronaca

Page 8: Il_Tornado_547

6

Festeggiando le origini: Alano - Messico - Alano

Nel 1895, Antonio Nani, di Alano, partiva con i figli Domenico e Gaetano per Veracruz, Messico. Laggiù la famiglia NANI, si è abbondantemente moltiplicata e si è diffusa anche in California (USA). Per i comprensibili errori di trascrizione, alcuni di loro hanno preso il cognome NANNI. Ma presso l'archivio di Stato di Belluno e presso la Curia di Padova sono stati opportunamente rintracciati i documenti che certificano la loro origine "alanese". Fanno parte del ceppo Nani con il soprannome "Conte". Una di queste famiglie NANI, residente a Florin de las Flores -Veracruz -

Messico, guidata dall' ottantaquatrenne Domingo Nani, pronipote del primo emigrante - con tre figlie e vari nipoti e pronipoti - ha fatto visita ai primi di luglio al paese di origine. Sono stati ricevuti e festeggiati da alcuni parenti, dal Sindaco e dalla Famiglia ex-emigranti di Alano. Nella foto: I Nani del Messico, in Sala Consiliare ad Alano, davanti al dipinto "alanesi nel mondo", con Toni, la figlia Laura, Suor Reginetta e rappresentanti degli ex-emigranti.

Vas, dopo un principio d’incendio, causato probabilmente da un corto circuito,

Riaperta Locanda Solagna

La locanda Solagna di Vas, dopo un mese di forzata chiusura per incendio, si è rinnovata e ridipinta a nuovo e riceve con gioia, da martedì 1 settembre, tutti i suoi graditi clienti.

Ricordare i caduti e dispersi in Russia

Anche quest’anno, come ormai da molto tempo, la terza domenica di settembre (quest’anno il 20 settembre), si celebra a Cargnacco in Friuli, la commemorazione di tutti i Caduti e Dispersi sul fronte russo durante la tragica campagna di Russia. Commemorazione questa voluta da Don Caneva, ex reduce e ideatore anche del tempio di Cargnacco, nonché dai familiari e dalle autorità, in particolar modo dall’UNIRR (Unione Nazionale Italiana Reduci di Russia). Siccome con il passare degli anni il numero di reduci partecipanti, sia per i patimenti subiti che per l’età avanzata, si riduce sempre di più, l’Associazione Reduci di Russia fa appello, anche attraverso il Tornado, a tutti coloro – e in modo particolare ai familiari – che in detto giorno volessero partecipare alla cerimonia in ricordo di questi nostri sfortunati paesani che hanno lasciato Alano senza più far ritorno e senza una tomba sulla quale pregare. Per partecipare basta segnalare la propria adesione alla signora Merciani Agnese (tel 0439 779222), al B&B Casa Francesca (tel 0439 779719) oppure al sig. Collavo Luigino i quali forniranno le informazioni dettagliate sul programma. Vi sarà una corriera che partirà dalla piazza di Alano verso le 6 di mattino e rientrerà circa alle 18,00. Il pranzo presso un ristorante della zona. Ci farebbe piacere se venisse pubblicata la poesia che allego, scritta dalla Signora Rita Dal Zotto di Feltre in ricordo dello zio disperso, ma che potrebbe essere anche per un nostro parente tanto queste dolorose vicende si assomigliano. (Segnalazione di Agnese Merciani)

La madre

La mamma avvolta nello scialle Vedeva il figlio scendere a valle Lasciare i genitori, i fratelli, la sua terra Per andare in Russia alla guerra Aveva lo sguardo spento addolorato Non sapeva se lo rivedeva, se fosse ritornato Con gli occhi bagnati di pianto Aspettava quel figlio che amava tanto Sfiorava una vecchia fotografia Con mano trepida, con amara nostalgia La mamma in silenzio pregava Finita la guerra il figlio aspettava Le sere nel cortile il figlio veder arrivare E diceva: questo chiarore lunare La strada di casa ti farà trovare La mamma non ha un posto per porre un fiorePer lenire così in parte il suo dolore Forse nel profondo del suo cuore sa Che il figlio mai tornerà La mamma ora non piange più Sa che il suo figlio lo rivedrà lassù

cronaca

LETTErE aL TornaDo

Page 9: Il_Tornado_547

7 ATTUALITÀ

Agraria Agraria Agraria MARCHI

CONSEGNE GRATUITE DI QUALSIASI PRODOTTO• Il lunedì a Fener e Alano • Il martedì a Quero e Vas

• Il mercoledì a Segusino

Zona Industriale, 68 - PEDEROBBA (TV) - Tel. e Fax 0423 688902

AUTUNNO IN MUSICA Quero – Centro Culturale dal 18 settembre al 9 ottobre 2009 Dopo il riscontro positivo dei “Concertincontro” proposti nell’autunno 2007 e nell’autunno 2008, la Biblioteca dell’Unione dei Comuni di Quero e Vas e l’associazione culturale Dissonance proseguono nel percorso musicale avviato per avvicinare la gente alla musica cameristica con un nuovo ciclo di concerti. In programma la presenza del pianoforte come protagonista dell’intera rassegna: si comincia con due piano-forti e quattro interpreti assaporando, oltre ai classici, anche pagine scritte appositamente per questa partico-lare formazione, per passare al quattro mani che renderà omaggio ai 200 anni dalla nascita di Mendelsshon, fino ad arrivare, come è ormai tradizione per la rassegna, alla vetrina per le giovani promesse; invero in que-sto concerto, lo strumento non rimarrà solo, perché avrà la compagnia di Arpa, Chitarra, Clarinetto. Conclu-derà la rassegna la sonorità del trio Flauto, Violino e Chitarra, una delle formazioni caratteristiche per la mu-sica cameristica ottocentesca. Il ciclo di concerti è stato inserito anche quest’anno nella rassegna comprensoriale Musicarmonica, coordinata dalla Comunità Montana Feltrina, un vero e proprio circuito mu-sicale articolato in una stagione primaverile (con sette concerti effettuati in cinque comuni bellunesi) e una stagione autunnale con i quattro appuntamenti di Quero. Buon ascolto!

Venerdì 18 settembre ore 20,45 NOTE PER OTTO MANI Gruppo “MiariEnsemble” Anna Claudica Crosilla, Daniela Guidugli, Luca Pieruccioni, Pierluigi Puglisi, pianoforte Musiche di: Piazzola, Mozart, Smetana

Venerdì 25 settembre ore 20,45 VIAGGI Duo Taglieri – Genitoni Alessandra Taglieri, Roberto Genitoni, pianoforte Musiche di: Donizetti, Rossini, Mendelssohn

Venerdì 2 ottobre ore 20,45 TRAIT D’UNION. ALLIEVI DI OGGI, CONCERTISTI DI DOMANI.

Scuola di musica “A. Miari” di Belluno Andrea Virtuoso, pianoforte – Enrica De Lotto, chitarra – Elisa Isotton, arpa Carlo Ciotti, pianoforte - Leonardo Fiabane, clarinetto - Silvia Carlin, pianoforte Musiche di: Chopin, Debussy

Venerdì 9 ottobre ore 20,45 UN SALOTTO OTTOCENTESCO Classico terzetto italiano Ubaldo Rosso, flauto – Carlo De Martini, violino – Francesco Biraghi, chitarra Musiche di: Carulli, Paganini, Rossini

Ingresso libero

• ALIMENTI PER ANIMALI• PRODOTTI PER L’AGRICOLTURA E IL GIARDINAGGIO• PELLETS E TRONCHETTI • PRODOTTI FITOSANITARI

• BOMBOLE GPL • PIANTINE DA ORTO

Page 10: Il_Tornado_547

8 cronacasettembre tutti i suoi graditi clienti.

Milita da tre anni nella squadra friulana del Chiasiellis di calcio femminile

Sonia Zanella, da Marziai alla Serie A

di Silvio Forcellini

Quando riprenderà l’attività agonistica (con la Coppa Italia in set-tembre e il campionato di Serie A in ottobre), tra le protagoniste della massima serie del calcio femminile italiano ci sarà anche, per il terzo anno di fila, una rappresentante del Basso Feltrino. Si tratta di Sonia Zanella di Marziai di Vas (nella foto), 23 anni, laureanda in “Tecnologie forestali e ambientali” e…tifosa interista. Sonia, infatti, milita nella formazione friulana del Chiasiellis (Udine) che, dopo essersi salvata agli spareggi tre anni fa, aver ottenuto una tranquil-la salvezza lo scorso anno, nella prossima stagione nutre propositi decisamente più ambiziosi, avendo acquistato due nazionali e con-fermato Sonia al centro della difesa, al rientro dopo uno stop di sei mesi per infortunio. Il Chiasiellis, nel torneo 2009-2010, se la dovrà vedere con Atalanta, Bardolino Verona, Brescia, Lazio, Monza, Reggiana, Roma, Tavagnacco Udine, Torino, Torres Sassari e Ve-nezia. Per quanto riguarda Sonia, ha iniziato a giocare a livello agonistico dieci anni fa, all’età di 13 anni, militando per tre anni nel Vellai (Se-rie D) e per due nel Keralpen (Serie C). In questo periodo vestiva anche la maglia della rappresentativa veneta, giunta seconda nel “Torneo nazionale delle Regioni - Trofeo Antonio Sbardella”. E con-temporaneamente, con la selezione del proprio liceo scientifico, partecipava al torneo di calcetto femminile, raggiungendo le finali nazionali. Poi il passaggio in Serie B con il Barcon, con immediata promozione in Serie A2. Dopo le due stagioni nella squadra trevi-giana, nel settembre 2007 il grande salto in Serie A con il neopro-mosso Chiasiellis. Una bella soddisfazione, che premia la grande passione e dedizione di Sonia e la ripaga anche dei sacrifici non trascurabili che deve affrontare: a fronte di un simbolico rimborso spese (nel calcio femminile soldi ne girano pochi), si reca in Friuli 2-3 volte alla settimana per gli allenamenti e le partite (per un totale di 270 chilometri a viaggio). Che aggiungere ancora? Brava Sonia, e sappi che tutti i lettori del Tornado d’ora in poi faranno un gran tifo per te…

Inaugurata la nuova sede dell’Inter Club Fener

di Silvio Forcellini

Venerdì 21 agosto, in concomitanza con la riunione del Coordinamento dei club delle provincie di Belluno e di Tre-viso, è stata inaugurata la nuova sede dell’Inter Club “Massimo Moratti” di Fener, che ha trovato posto - grazie alla disponibilità dei fratelli Gerlin - in via Nazionale presso l’hotel Tegorzo. Il cambio di sede, per cause di forza maggio-re, avviene dopo 13 anni trascorsi nei locali della Gelateria Due Valli dove Umberto Tessaro, primo socio fondatore del sodalizio, ha dato anima, corpo e…voce per tutti gli anni di permanenza contribuendo non poco alla vita del club. Come ha giustamente ricordato l’attuale presidente del sodalizio, Andrea Tolaini, «la Gelateria Due Valli di Fener è stata finora il punto di riferimento privilegiato per i tifosi interisti della conca e per gli appassionati di calcio, e quindi tutti noi ci sentiamo in dovere di rivolgere un sentito grazie a Berto e famiglia per averci sopportato e aiuta-to a far crescere l’Inter Club “Massimo Moratti” di Fener».

Per quanto riguarda l’attività futura del club, fino al 31 dicembre è aperto il tesseramento per la stagione 2009-2010. Ci si può iscrivere presso la vecchia sede della Gelateria Due Valli a Fener, le sezioni collegate (che sono il “Bar Alpino” a Sovramonte, il “Bar Al Sasso” a Mel, il “Miky’s Bar” a Santa Giustina, il “DiscoBar 4 Ruote” ad Arten di Fonzaso e il “Bar Piave” a Carpen di Quero) o rivolgendosi direttamente a uno dei consiglieri o dei collabo-ratori. La quota d’iscrizione è di 20 € per i senior e di 10 € per gli junior (fino a 14 anni) e dà diritto a: Carta Inter Club (tessera per la stagione 2009-2010), poster CCIC, distintivo CCIC, calendario gare/mappa stadio (in formato tascabile), sport bag, sciarpa (solo senior), orsetto (solo junior). Inoltre sono previste agevolazioni per l’acquisto dei biglietti, dei prodotti Nike presso il San Siro Store e per le gite organizzate dal club con partenza da Fener. E’ con-sigliata inoltre la sottoscrizione della “tessera del tifoso” che, assieme alla tessera di affiliazione, sarà indispensabile per la richiesta dei biglietti stadio. La “tessera del tifoso” è gratuita e può essere richiesta direttamente all’Inter Club Fener compilando un apposito modulo.

Per quanto riguarda il programma delle partite, il club fenerese organizzerà le gite a Milano per Inter-Milan e

Inter-Juve, oltre che per alcune partite di Champions League, mentre per Inter-Chievo è prevista la consueta ospita-lità e gratuità per tutti i ragazzi fino ai 10 anni di età. Continua inoltre anche quest’anno la collaborazione con i club di Castelfranco e di Cornuda per l’organizzazione di un pullman per tutte le partite casalinghe dell’Inter, con parten-za dal piazzale Mc Donald’s di Castelfranco. Per quanto riguarda invece la richiesta dei biglietti per lo stadio “Meaz-za”, per le partite di cartello dovrà pervenire almeno un mese prima mentre per tutti gli altri incontri basterà inoltrarla almeno 15 giorni prima. La richiesta dovrà essere accompagnata dalla fotocopia della carta d’identità e, per i minori, dall’attestato rilasciato dal Comune, da una caparra di 40 € e, novità di quest’anno, dal codice della tessera di affi-liazione per la stagione in corso. Per questa stagione, inoltre, sono a disposizione, per coloro che ne faranno richie-sta entro i termini sopra riportati, anche degli abbonamenti stadio per i seguenti settori: 1° e 2° anello arancio, 2° anello rosso e 3° anello rosso.

Parte domenica 20 settembre il campionato di Seconda Categoria

“Mister” Prosdocimo: «La Piave Tegorzo? Può ambire a qualcosa di più della salvezza!»

di Silvio Forcellini e Michela Perizzolo

Domenica 20 settembre prende il via il campionato di Seconda Categoria, che vede ai nastri di partenza anche la Piave Tegorzo. La nostra squadra, inserita nel girone Q, esordirà in trasferta, a Bessica di Loria, con inizio alle ore 16.00. Fanno parte del girone dei bianco-verdi anche Agordina, Altivolese, Caerano, Eagles Pedemontana (nata dalla fusione tra Montegrappa e Borso), Fiori Barp Sospirolo, Foen, Fossalunga, Juventina Mugnai, Lentiai, Maser, SP Calcio 2005, S.Vittore, Valdosport e ZTL.

La Piave Tegorzo, dopo la preparazione iniziata lunedì 24 agosto, ha sinora giocato un’amichevole, vinta per 2-0, contro i pari categoria del S.Zenone e le tre partite del girone eliminatorio di Coppa Veneto, rispettivamente contro Foen, Juventina Mugnai e ZTL (incontri, questi ultimi, di cui daremo conto nel prossimo numero).

Questa la rosa a disposizione del “mister” Giuseppe Prosdocimo per la stagione 2009-2010, rosa composta da 25 giocatori. Eccoli suddivisi per ruolo: portieri Valter Canova (1966) e Giulio De Faveri (1985, proveniente dal Sernaglia); difensori Nicola Casamatta (1983), Marco Dal Canton (1986), Luciano Dal Molin (1980), Marco De Martin (1985, proveniente dal Montegrappa), Stefano Giotto (1977), Enrico Sacco (1985, proveniente dall’SP Calcio 2005) e Daniele Tessaro (1982); centrocampisti Davide Berra (1981), Nilo Forcellini (1990), Ivano Lamonato (1978, proveniente dal Montegrappa), Nicola Lusa (1977), Federico Meneghin (1987, proveniente dal Montegrap-pa), Duilio Mondin (1982), Matteo Prosdocimo (1985), Mirco Schievenin (1986), Andrea Scopel (1982), Paolo Sco-pel (1979) e Mattia Teo (1987); attaccanti Simone Binotto (1982, proveniente dal Montegrappa), Matteo Codemo (1987), Andrea Coppe (1978), Filippo Gallon (1988, proveniente dal Sernaglia) e Khalid Rahli (1986).

L’allenatore Giuseppe Prosdocimo, da noi interpellato, ha indicato l’Altivolese, il Bessica, il Caerano e il Val-dosport come le squadre un po’ più attrezzate per la promozione rispetto alle altre. Per quanto riguarda gli obiettivi della Piave Tegorzo - ha proseguito Prosdocimo - «sarebbe sbagliato partire puntando esclusivamente alla salvez-za. Data la qualità dei giocatori a mia disposizione, non mi sembra velleitario ambire a qualcosa di più. Importante sarà trovare, fin da subito, i giusti equilibri tra i reparti e una costanza di rendimento che è mancata nella scorsa stagione». Alla nostra formazione, che il Tornado segue dal lontano 1979 (essendo nato proprio come “foglio della seconda categoria”), un “in bocca al lupo” anche da parte di tutti i tifosi, che si augurano una stagione ricca di sod-disfazioni. Sperando che non ce ne voglia il “mister”, che sappiamo particolarmente superstizioso…

Sabato 19 settembre è in programma il Campionato Triveneto

Moto, torna l’Enduro a Fener

di Silvio Forcellini

Tornano le moto “Enduro” al Parco del Piave di Fener, dopo i fasti del Campionato Europeo del 1975 e del 1985 e le varie prove del Campionato Italiano disputate in loco. Sabato 19 settembre, infatti, il Parco del Piave (e le nostre montagne) saranno teatro del Campionato Triveneto, gara organizzata sempre dal Moto Club “La Marca Trevigia-na” in collaborazione con il Comune di Alano e la Pro Loco di Fener. Il tracciato della gara si snoderà nella conca di Alano di Piave, per poi raggiungere la provincia di Treviso in Val Cavasia. Le prove speciali si svolgeranno ad Alano di Piave, in località Scaorìn, alle ore 10.45, 12.45 e 14.45 e a Cavaso del Tomba, in località Caniezza, alle ore 11.45, 13.45 e 15.45. La partenza e l’arrivo avranno luogo al Parco del Piave di Fener, centro della manifestazione, dove troveranno posto anche il paddock e il parco chiuso. Le operazioni preliminari si svolgeranno venerdì 18 dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e sabato 19 dalle ore 7.00 alle ore 10.00. La partenza sarà data sabato 19 dalle ore 10.30 in poi, mentre l’arrivo del primo concorrente è previsto per le ore 16.30. Le premiazioni, infine, si svolgeranno alle ore 19.30, sempre al Parco del Piave. Per l’occasione, la baita della Pro Loco sarà aperta già alle ore 17.00 di ve-nerdì 18, in concomitanza con l’arrivo di moto e piloti impegnati il giorno successivo. Sabato 19, invece, l’apertura della baita è previsto alle ore 8.00, poco prima della partenza della gara, mentre in serata sono in programma al

Page 11: Il_Tornado_547

9Per quanto riguarda il programma delle partite, il club fenerese organizzerà le gite a Milano per Inter-Milan e

Inter-Juve, oltre che per alcune partite di Champions League, mentre per Inter-Chievo è prevista la consueta ospita-lità e gratuità per tutti i ragazzi fino ai 10 anni di età. Continua inoltre anche quest’anno la collaborazione con i club di Castelfranco e di Cornuda per l’organizzazione di un pullman per tutte le partite casalinghe dell’Inter, con parten-za dal piazzale Mc Donald’s di Castelfranco. Per quanto riguarda invece la richiesta dei biglietti per lo stadio “Meaz-za”, per le partite di cartello dovrà pervenire almeno un mese prima mentre per tutti gli altri incontri basterà inoltrarla almeno 15 giorni prima. La richiesta dovrà essere accompagnata dalla fotocopia della carta d’identità e, per i minori, dall’attestato rilasciato dal Comune, da una caparra di 40 € e, novità di quest’anno, dal codice della tessera di affi-liazione per la stagione in corso. Per questa stagione, inoltre, sono a disposizione, per coloro che ne faranno richie-sta entro i termini sopra riportati, anche degli abbonamenti stadio per i seguenti settori: 1° e 2° anello arancio, 2° anello rosso e 3° anello rosso.

Parte domenica 20 settembre il campionato di Seconda Categoria

“Mister” Prosdocimo: «La Piave Tegorzo? Può ambire a qualcosa di più della salvezza!»

di Silvio Forcellini e Michela Perizzolo

Domenica 20 settembre prende il via il campionato di Seconda Categoria, che vede ai nastri di partenza anche la Piave Tegorzo. La nostra squadra, inserita nel girone Q, esordirà in trasferta, a Bessica di Loria, con inizio alle ore 16.00. Fanno parte del girone dei bianco-verdi anche Agordina, Altivolese, Caerano, Eagles Pedemontana (nata dalla fusione tra Montegrappa e Borso), Fiori Barp Sospirolo, Foen, Fossalunga, Juventina Mugnai, Lentiai, Maser, SP Calcio 2005, S.Vittore, Valdosport e ZTL.

La Piave Tegorzo, dopo la preparazione iniziata lunedì 24 agosto, ha sinora giocato un’amichevole, vinta per 2-0, contro i pari categoria del S.Zenone e le tre partite del girone eliminatorio di Coppa Veneto, rispettivamente contro Foen, Juventina Mugnai e ZTL (incontri, questi ultimi, di cui daremo conto nel prossimo numero).

Questa la rosa a disposizione del “mister” Giuseppe Prosdocimo per la stagione 2009-2010, rosa composta da 25 giocatori. Eccoli suddivisi per ruolo: portieri Valter Canova (1966) e Giulio De Faveri (1985, proveniente dal Sernaglia); difensori Nicola Casamatta (1983), Marco Dal Canton (1986), Luciano Dal Molin (1980), Marco De Martin (1985, proveniente dal Montegrappa), Stefano Giotto (1977), Enrico Sacco (1985, proveniente dall’SP Calcio 2005) e Daniele Tessaro (1982); centrocampisti Davide Berra (1981), Nilo Forcellini (1990), Ivano Lamonato (1978, proveniente dal Montegrappa), Nicola Lusa (1977), Federico Meneghin (1987, proveniente dal Montegrap-pa), Duilio Mondin (1982), Matteo Prosdocimo (1985), Mirco Schievenin (1986), Andrea Scopel (1982), Paolo Sco-pel (1979) e Mattia Teo (1987); attaccanti Simone Binotto (1982, proveniente dal Montegrappa), Matteo Codemo (1987), Andrea Coppe (1978), Filippo Gallon (1988, proveniente dal Sernaglia) e Khalid Rahli (1986).

L’allenatore Giuseppe Prosdocimo, da noi interpellato, ha indicato l’Altivolese, il Bessica, il Caerano e il Val-dosport come le squadre un po’ più attrezzate per la promozione rispetto alle altre. Per quanto riguarda gli obiettivi della Piave Tegorzo - ha proseguito Prosdocimo - «sarebbe sbagliato partire puntando esclusivamente alla salvez-za. Data la qualità dei giocatori a mia disposizione, non mi sembra velleitario ambire a qualcosa di più. Importante sarà trovare, fin da subito, i giusti equilibri tra i reparti e una costanza di rendimento che è mancata nella scorsa stagione». Alla nostra formazione, che il Tornado segue dal lontano 1979 (essendo nato proprio come “foglio della seconda categoria”), un “in bocca al lupo” anche da parte di tutti i tifosi, che si augurano una stagione ricca di sod-disfazioni. Sperando che non ce ne voglia il “mister”, che sappiamo particolarmente superstizioso…

Sabato 19 settembre è in programma il Campionato Triveneto

Moto, torna l’Enduro a Fener

di Silvio Forcellini

Tornano le moto “Enduro” al Parco del Piave di Fener, dopo i fasti del Campionato Europeo del 1975 e del 1985 e le varie prove del Campionato Italiano disputate in loco. Sabato 19 settembre, infatti, il Parco del Piave (e le nostre montagne) saranno teatro del Campionato Triveneto, gara organizzata sempre dal Moto Club “La Marca Trevigia-na” in collaborazione con il Comune di Alano e la Pro Loco di Fener. Il tracciato della gara si snoderà nella conca di Alano di Piave, per poi raggiungere la provincia di Treviso in Val Cavasia. Le prove speciali si svolgeranno ad Alano di Piave, in località Scaorìn, alle ore 10.45, 12.45 e 14.45 e a Cavaso del Tomba, in località Caniezza, alle ore 11.45, 13.45 e 15.45. La partenza e l’arrivo avranno luogo al Parco del Piave di Fener, centro della manifestazione, dove troveranno posto anche il paddock e il parco chiuso. Le operazioni preliminari si svolgeranno venerdì 18 dalle ore 17.00 alle ore 20.00 e sabato 19 dalle ore 7.00 alle ore 10.00. La partenza sarà data sabato 19 dalle ore 10.30 in poi, mentre l’arrivo del primo concorrente è previsto per le ore 16.30. Le premiazioni, infine, si svolgeranno alle ore 19.30, sempre al Parco del Piave. Per l’occasione, la baita della Pro Loco sarà aperta già alle ore 17.00 di ve-nerdì 18, in concomitanza con l’arrivo di moto e piloti impegnati il giorno successivo. Sabato 19, invece, l’apertura della baita è previsto alle ore 8.00, poco prima della partenza della gara, mentre in serata sono in programma al

Parco del Piave uno spiedo gigante (alle ore 19.00) e musica dal vivo (alle ore 20.30) con l’esibizione del gruppo “Sugar Brown”, specialisti in cover degli anni Settanta e Ottanta. Per tutta la giornata funzionerà, inoltre, il servizio enogastronomico della Pro Loco.

Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa

Escursioni ai rifugi Chiggiato e Baion…

Sabato 25 luglio siamo partiti da Quero Vas alle ore 14 con destinazione Fienili di Calalzo, dove abbiamo parcheg-giato le auto. Alle 16 circa è iniziata la camminata verso il rifugio Chiggiato, prima per carrareccia poi per comodo sentiero dentro un bosco di pini. Dopo due ore siamo arrivati in un prato appena sopra il rifugio, da dove si apriva una bella visuale: a sud il fondo valle con il lago di Centro Cadore e Calalzo, a ovest il Monte Antelao con i suoi 3264 metri, a nord il gruppo delle Marmarole e a est il Pian dei Buoi col rifugio Baion, meta del giorno seguente. Ar-rivati al rifugio, ci siamo sistemati in due, una da 7 posti per le donne e una da 12 posti per gli uomini (il numero era piuttosto ridotto a causa della difficoltà dell’escursione). Nel frattempo, era arrivato anche il momento di sederci a tavola per la cena. La serata piuttosto fresca ci ha regalato uno splendido tramonto prima di andare a dormire. Alle 6 della domenica è suonata la sveglia. Dopo la colazione e le foto di rito davanti al rifugio, ci siamo incamminati con entusiasmo, grazie anche a un’altra giornata di sole, lungo il sentiero che attraversa i ghiaioni che scendono dalle Marmarole e in poco più di due ore siamo arrivati al Baion. Dopo esserci rifocillati e aver goduto dello splendido pa-norama circostante, abbiamo ripreso con un po’ di malinconia il sentiero che ci riportava a valle alle automobili, do-ve ci aspettava l’afa che avevamo lasciato il giorno prima, ma con la voglia di fare un’esperienza simile anche il prossimo anno. L’escursione è stata guidata da Franchin Gabriele Benincà con l’aiuto di Gino Colombana e Paolo Guerriero. Ed è stata effettuata senza il responsabile, a causa di problemi familiari nonostante i quali ci ha accom-pagnati con il pensiero e l’interessamento fino al nostro ritorno.

…e in notturna ricordando Igor Corso

Un vero successo, lo scorso 1° agosto, per il decennale dell’escursione in notturna a Malga Paoda: ben 150 i partecipanti di tutte le età, giovani e meno giovani. Partiti da Cilladon dopo aver posteggiato le auto, la lunga colonna di escursionisti si è diretta verso i 1100 metri di Malga Paoda. Un’ora e mezza di cammino per arrivare in un anfiteatro unico, con una colonna sonora davvero particolare: i campanacci delle mucche al pascolo. Ad attendere la compagnia il responsabile del sodalizio, Alessandro Bagatella, e i suoi validi collaboratori, che hanno subito provveduto a rifocillare i partecipanti in attesa dell’omelia di don Stefano in ricordo degli amici scomparsi. Per l’occasione il

responsabile Alessandro Bagatella ha voluto scoprire una targa a ricordo degli amici che hanno frequentato il grup-po, non dimenticando il decennale dell’escursione in notturna in ricordo di Igor Corso. Al termine, è stato preparato un piatto caldo offerto dagli organizzatori. Non è mancato il canto “Signore delle Cime” per gli amici scomparsi: Oli-vo Andreazza, Dario Schievenin, “Mike” (Massimiliano Buffon), Orlando e Bepi Niero. Parole di ringraziamento a tutti gli intervenuti da parte del presidente del gruppo: al parroco don Stefano e ai rappresentanti del Comune di Quero; ai partecipanti giunti da un po’ dappertutto (persino da Roma) e al giovane Matteo Curto, che ha accompa-gnato la S.Messa con i canti liturgici e il suono della sua chitarra; alla famiglia Miuzzi che ci ha ospitato (alla quale è stato lasciato un ricordo da parte di Eugenio Casamatta) ai super collaboratori Federico, Bruna, Corrado e Michele; ai fotografi e ai cameramen. Verso le 22.30 si sono aperte le torce per il rientro a valle, con un po’ di malinconia per dover lasciare un posto incantevole con una veduta stupenda su numerosi paesi, tutti illuminati, fino al mare. La lunga colonna si è infine soffermata a Cilladon sotto il castagno del Balec, di 700 anni. Qui Alessandro Bagatella ne ha raccontato la storia e le origini. Un ultimo rinfresco, preparato da Monica, e un ultimo saluto, con l’appuntamento al prossimo anno, sperando di esserci ancora tutti…e forse anche qualcuno in più.

I prossimi appuntamenti da non perdere

Oltre alle due sopra riportate, nel mese di agosto si sono svolte altre tre escursioni: il 16 sul Tomatico con gli alpini di Carpen e Sanzan, il 23 fino a Malga Camparonetta con la Pro Loco di Fener in occasione della “4 passi in amici-zia” e il 30 in Val di Gares e Malga La Stia. A questi tre appuntamenti non era purtroppo presente, per problemi fa-miliari, il responsabile del gruppo Alessandro Bagatella, cui va comunque il ringraziamento dei partecipanti con l’augurio di averlo presto tra loro. Di seguito, invece, i prossimi appuntamenti proposti dal Gruppo Amici del Tomati-co e del Grappa. La partecipazione va confermata al responsabile telefonando in ore pasti allo 0439-788052.

13 settembre – Gallerie Lagazuoi (con partenza alle ore 6.30)

motori

CALCio

CronACA

Page 12: Il_Tornado_547

10

CHI È

Carla Forcellini Una campionessa

ospite a Quero Qualcuna l’avrà salutata, ci avrà scambiato qualche parola durante il suo breve soggiorno a Quero, dove la famiglia torna spesso per trascorrere rilassanti periodi di ferie, senza sapere di aver davanti un’atleta di levatura internazionale. Carla Forcellini, figlia di Renzo, ha radici queresi, essendo il nonno Remo nato a Quero. Il bisnonno Antonio fu in paese anche maestro di scuola, giudice conciliatore, organista. A Quero Carla torna anche con gli zii: Sergio e Otone, nella vecchia Villa Forcellini. Ma torniamo a Carla ed alla sua passione per lo sport, che concilia, con caparbia volontà, con la sua attività di medico cardiologo. I dati sono ripresi da alcune pubblicazioni che riportano interviste fatte alla campionessa.

Nata a Padova il 7.11.1959. Si è trasferita a Roma dove il papà Renzo, dirigente di una società farmaceutica di Pomezia, l’ha fatta innamorare del salto in alto, specialità che lui stesso praticava con il gruppo sportivo Gap. Laureata in medicina, Carla è medico cardiologo a Villa Betania, sezione staccata dell’ospedale Santo Spirito di Roma, dove si occupa di riabilitazione cardiologica. Da agonista ha vinto il titolo italiano società con il Cus Roma.

Impressionante il suo palmares nei master: una decina tra titoli europei e mondiali, oltre ai due record mondiali ancora imbattuti. Ai primi di agosto in Finlandia ha vinto l’argento nell’asta, bloccata da una frattura ad un dito. Gareggia con l’Atletica Gransasso. Per conoscerla meglio riportiamo l’autoritratto pubblicato sulla rivista “Informa”.

“Sono una cardiologa e medico sportivo in un grande ospedale romano. Lì, per quanto possibile, riporto alla vita normale le persone che hanno avuto un infarto, un by-pass, un qualsiasi intervento cardochirurgico. La mia prima ricetta post operatoria prevede, prima di tutto, l’attività fisica giornaliera. E, ogni volta che guardo in faccia i miei pa-zienti e consiglio loro di fare sport per stare meglio, sono matematicamente sicura che seguiranno le mie dritte. Perché? Perché sono uno dei pochi medici che predicano bene e razzolano… altrettanto. Infatti la mia passione del tempo libero è l’atletica, in particolare il salto con l’asta. E il bello è che in reparto lo sanno e ne sono entusiasti, tranne il primario, che mi vorrebbe tutta casa e ospedale. Ma io non mollo, perché “volare” oltre l’asticella è il mio sport da sempre. Prima facevo salto in alto poi, a 35 anni, ho scoperto quello con l’asta. Sono rimasta folgorata dall’aspetto acrobatico della disciplina e da questo attrezzo, un po’ da trampolieri. E poi c’è la continua sfida di spo-stare sempre più in su l’asticella. A mano a mano che si diventa più bravi, infatti, bisogna avere il coraggio di cam-biare l’asta e adottarne una di materiali più duri: più difficile è da piegare, maggiore è la spinta verso l’alto. In prati-ca, si diventa come molle lanciate verso il cielo. Ci vuole una bella dose di incoscienza, ma io continuo a farlo perché il mio cuore è felice. Forse dipende dalle endorfine, che vengono stimolate dall’attività e danno un gran benessere, fisico e mentale. O forse è perché, fin da quando ero bambina, muovermi non è mai stato un sacrificio, ma un piacere. Mi ha sempre dato gioia, ed è così tutt’oggi, quando vedo il mio corpo tonico e forte. E il risultato è che anche il mio cuore sta bene. Infatti a 49 anni, sono ancora qui a saltare. Mio marito? Sa che è il mio hobby e mi lascia giocare. E io lascio a lui la sua libertà.”

Carla Forcellini si allena due ore cinque volte alla settimana, a conferma della passione con cui pratica questo sport.

Elena Bazzacco, gioia di mamma e papà

di Alessandro Bagatella

Sono stati davvero fortunati Paolo e Lucia Gerlin, residenti a Pederobba, (forse hanno guardato la luna!) nell’avere una bella coppietta di bambini: il maschietto Angelo ed Elena, che presentiamo ai lettori, parenti ed amici. Nata il 24 febbraio duemilanove, Elena è la vera gioia dei genitori, delle nonne Giustina e Emma, e non di meno del nonno Beniamino, degli zii e di tutti i parenti. Congratulazioni per la bellissima bambina! Ad Elena gli auguri di un mondo di bene e tanta, tanta felicità.

cronaca

PErSonaGGI

Page 13: Il_Tornado_547

11La famiglia di Raniero Walter Tieppo sentitamente ringrazia tutte le persone che, in varie forme, le sono state vicine in questo triste momento. L’avvocato alanese Paolo Licini, già Senatore della Repubblica sotto le insegne socialiste e Sindaco di Feltre, replica a Gioachino Tessaro evidenziando, in merito alla falsa appartenenza “comunista” attri-buitagli, «la condivisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lac-chè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”»

Io, “comunista” addirittura tesserato?

di Paolo Licini

Due considerazioni su quanto pubblicato nel Tornado del 30/7 scorso. Anzitutto un sentito grazie, per quel che vale un complimento, al signor Alexander Geronazzo per essere riuscito a trarre, da una chiacchierata sui miei ormai an-tichi trascorsi, un quadro che mi premia ben oltre il merito. Ho gradito in specie la qualificazione di “Alanese” per-ché, anche se sono nato a Vicenza e in detta città ho passato tutti gli anni dello studio sino alla laurea, sono e resto di nome e di fatto un “Alanese”. Poi una domanda ad un certo signor Gioachino Tessaro, che assolutamente non conosco. Costui, in una piuttosto acida filippica contro il signor Silvio Forcellini, mi tira in campo in quanto reo di aver espresso, con una telefonata, il mio plauso al predetto per i suoi “Pensieri in libertà” pubblicati sul Tornado del 5/6. Dice il signor Tessaro: “Per quanto mi riguarda il signor Paolo Licini non saprei proprio di quale parte politi-ca possa essere. Per me potrebbe benissimo essere tesserato per i Comunisti Italiani”. Che il signor Tessaro non sappia quale sia la mia “parte politica” non mi interessa né mi affligge per certo (anche se a questa “parte politica” appartengo, senza i contorsionismi oggi tanto di moda, da quando è nata la nostra Repubblica, visto che già nel ’48 votai per Saragat). Quel che rilevo nella mia classificazione di “comunista” (addirittura tesserato!) è la con-divisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lacchè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”, qualifica usata in senso spregiativo in quanto per costoro “comunista” non significa solo seguace di una diversa forza politica, ma la personificazione del male. Egre-gio signor Tessaro, io non sono né sono mai stato un “comunista”, ma ho conosciuto, trattato e battagliato con persone di fede comunista di alto valore politico e morale, e ciò sia nella mia esperienza nel Senato della Repubbli-ca sia in quella nel Consiglio Comunale di Feltre. Erano persone che, per contrastare le mie idee o proposte, portavano altre idee o argomentazioni, non certo insinuazioni offensive. Grazie per l’ospitalità.

Illuminazione pubblica di Fener, iniziati i lavori

di Silvio Forcellini

Lunedì 24 agosto sono iniziati i lavori riguardanti l’illuminazione pubblica nel centro di Fener. Il progetto, che è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale e che sarà realizzato dalla ditta Tatto Loris di Feltre, prevede interventi in via della Vittoria (S.R. 348 “Feltrina”), via Dante, piazza Dante, via Giovanni XXIII e piazzale della stazione, per una spesa complessiva di 120.000 euro. Sulla “Feltrina”, come anticipato lo scorso numero, saranno posti 18 nuovi lampioni, 12 dall’uscita di via Kennedy sino alla rotatoria per Valdobbiadene e 6 dalla rotatoria per Alano e Quero sino alla centrale Enel. Un numero così elevato, fatto che in più di una persona ha destato qualche perplessità, de-riva dagli obblighi imposti dal Codice della Strada che, in presenza di strade “importanti” come la “Feltrina”, prevede un’illuminazione “a giorno” per motivi di sicurezza. In via Dante, invece, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro pali a lanterna, per dare continuità al tutto. Sostituiti completamente con pali a lanterna anche i cinque lampioni di piazza Dante ma, in questo caso, quelli tolti verranno installati lungo la strada che porta al Parco del Piave. Stesso discorso anche per via Giovanni XXIII e per il piazzale della stazione: prevista l’installazione di nuovi pali a lanterna, con i vecchi lampioni, ormai fuori commercio, che andranno a sostituire quelli non funzionanti, ma dello stesso tipo, di Piazza Martiri ad Alano. Sulla salita che dalla Trattoria “Alla Posta” sbocca sulla “Feltrina”, infine, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro nuovi lampioni. Sulla centralina che “control-la” l’intero impianto fenerese verrà inoltre installata una scheda particolare che permetterà l’abbattimento del 50% dei consumi, così come tutte le lampadine utilizzate saranno a basso consumo.

Fener, aperto negozio di articoli sportivi

di Silvio Forcellini

“Zeta Sport”, lo storico negozio di articoli sportivi aperto da Giovanni Zancaner nel lontano 1972, chiude a Valdob-biadene e si trasferisce a Fener. Il 14 settembre, infatti, ha aperto i battenti in via della Vittoria, sulla “Feltrina”, pro-prio a fianco dello Jole Bar. Sarà gestito dal figlio di Giovanni Zancaner, Piero, e vi si potranno trovare calzature sportive e abbigliamento sportivo delle migliori marche: Asics, Colmar, Brooks, Lacoste, Mizuno, Nike, Tecnica… Chiuso il lunedì mattina. Fener si arricchisce, dunque, di un ulteriore attività commerciale, in una via che è stata rivi-talizzata sia dall’insieme dei lavori inerenti la rotatoria che, soprattutto, dall’iniziativa privata dei fratelli Schievenin, Dorino e Fabrizio, proprietari dello stabile in questione dove ha sede anche il loro deposito di fiori. Ricordiamo infine che Piero Zancaner, cui vanno i migliori auguri del Tornado di buon lavoro, può ormai essere considerato un alane-se a tutti gli effetti, essendo residente da tempo nel capoluogo in seguito al matrimonio con Federica Nani, dalla quale ha avuto Riccardo, 8 anni a gennaio.

Consiglio Comunale di Alano

Il Comune acquista “la casa brusada” di via Kennedy a Fener, contrarie le minoranze

di Ivan Dal Toè

L’acquisto di un rudere in via Kennedy a Fener, per riqualificare il centro della frazione, tiene banco nel consiglio comunale alanese di giovedì 27 agosto facendo a tratti lievitare il termometro della discussione politica a livelli de-gni della canicola stagionale. Maggioranza e opposizione non si sono infatti risparmiati frequenti botta e risposta, con battute al vetriolo, frecciatine e allusioni per la verità non sempre codificabili. Rispetto all’acquisto del fabbrica-to, comunemente chiamato dai locali “la casa brusada” e situato in prossimità del distretto Ulss, NuovAlano e Arco-baleno hanno contestato l’assenza di un progetto chiaro che giustificasse il loro voto, ma per il sindaco Fabio Dal Canton la priorità è chiara: «Si tratta di abbattere uno stabile pericoloso e indecoroso per il paese e riqualificare l’area adibendola a parcheggio, con la ricollocazione dei cassonetti rsu». La discussione sull’acquisto dell’edifico, 14 mila euro il costo dell‘operazione, ha acceso gli animi. «Come possiamo votare l’acquisto di un fabbricato - ha detto Serenella Bogana di NuovAlano, sintetizzando i motivi del dissidio - se non è chiaro il progetto di riqualifica che intendete fare?». In realtà, nonostante Dal Canton abbia più volte puntualizzato come oggetto della delibera fosse esclusivamente l’acquisto dello stabile, un progetto di massima esiste e, come si evince da una precedente variazione al bilancio, il costo complessivo compreso l’acquisto dell’immobile si aggira sui 25 mila euro. Nell’area acquisita dovrebbero sorgere sei posti auto. Ma le perplessità dell’opposizione non mancano. Dalla potenziale peri-colosità di manovra dall‘uscita dell’eventuale parcheggio, denunciata dal consigliere Gianpaolo Spada, alla mancata presa in considerazione di altre possibili alternative. «Riguardo alla pericolosità dello stabile - ha aggiunto Spada - basterebbe un’ordinanza di demolizione». Antonello Collavo, di Arcobaleno, ha invece affermato di ritenere poco opportuno lo storno di parte del risarcimento della ditta Tormena (100.000 euro per la nota vicenda giudiziaria dell’ex Eca) per finanziare il progetto di Fener mentre, ricordando l’annosa vicenda che interessa uno stabile di Campo acquisito dal Comune, ha sollevato dubbi sui possibili vincoli da parte della Soprintendenza per l’abbattimento dell’edificio sito in via Kennedy. Dal Canton ha però difeso il progetto, caldeggiato dagli stessi resi-denti locali, ricordando, fra l’altro, di aver effettuato una perizia giuridica per avvallare l’opportunità dell’operazione (tratto dal “Corriere delle Alpi” di domenica 30 agosto 2009).

Per ricordare i novant’anni dell’Associazione Nazionale Alpini

Alano, consiglio comunale in Camparonetta

(s.for.) Un consiglio comunale informale si è tenuto lo scorso 18 luglio in Malga Camparonet-ta, durante il quale la Amministrazione alanese ha voluto così ricordare i novanta anni della Associazione Nazionale Alpini. Nella circo-stanza, il sindaco Fabio Dal Canton, gli assessori e i consiglieri hanno consegnato una targa-ricordo al Gruppo Al-pini “Valderoa” (rappresentato dal capogruppo Valentino Rech), e ai gruppi gemellati di

Tradate e di Trieste come atto di riconoscenza della comunità per quello che gli Alpini hanno fatto e continuano a fare per il territorio comunale (nelle foto, la consegna della targa al capogruppo alanese e il momento dell’alzabandiera).

Gli alpini alanesi a Tradate

(s.for.) Il 6-7 giugno una delegazione del Gruppo Alpini “Valderoa” di Alano, guidata da Valentino Rech e Antonio Nani, si è recata in terra lombarda per incontrare le “penne nere” gemellate della sezione di Tradate. L’occasione è stata fornita dalla 36^ edizione del Trofeo Albisetti, intitolato ai fratelli Dorligo e Sarajevo, gara di tiro a segno con carabina organizzata dal locale gruppo A.N.A. in collaborazione con la sezione di tiro a segno nazionale. 145 i tira-tori che si sono sfidati nel poligono di tiro per onorare il ricordo dei fratelli Albisetti, rinnovando così, e tenendo vive, le gesta eroiche di chi, combattendo e morendo per la patria, è stato degno di portare quella penna nera sul cappel-lo. E quest’anno, accanto alle consuete presenze, si sono aggiunti per l’appunto gli amici alpini di Alano e di Bosso-

cronaca

LETTErE aL TornaDo

Page 14: Il_Tornado_547

12

e dei nonni queresi Franco e Lina.

Tragedia sulla Regionale 348 “Feltrina” all’altezza della centrale Enel. Sbanda il rimorchio che finisce sul pensionato, illesa ma sotto shock la moglie.

Fener, muore nell’auto tranciata dal Tir

Una sbandata e il cassone del rimorchio di un camion ha tranciato di netto la parte sinistra della Renault 19 su cui viaggiavano due coniugi di Venezia. Portandosi via la vita di Giorgio Guarinoni, 73 anni, pensionato della città lagu-nare che con la moglie se ne viaggiava tranquillamente a bordo della propria vettura in direzione Feltre, ignaro di quanto stava per accadere. La terribile tragedia si è consumata mentre su tutto il bellunese si abbatteva uno dei temporali e delle piogge più intense degli ultimi anni. La strada non era certo nelle migliori condizioni. E’ stato uno scontro tanto agghiacciante quanto fulmineo quello che è accaduto ieri (lunedì 3 agosto, ndr) lungo la regionale 348 Feltrina, all’altezza della centrale dell’Enel di Fener, che per le modalità è risultato quasi incredibile. Erano quasi le 18 quando un camion con bilico guidato da C.D.S., un trentasettenne rumeno che da anni vive e lavora regolarmen-te in Italia, proveniente da Feltre affronta la curva che porta al rettilineo che affianca la centrale dell’Enel di Fener. In quel momento piove a dirotto come nella maggior parte del Feltrino, il fondo stradale è sicuramente viscido per questo. Il pesante mezzo affronta la curva ma proprio mentre sta uscendo da essa il bilico (vuoto) schizza dall’altra parte della carreggiata e per un attimo l’autista perde il controllo del “bisonte della strada”. E’ stata questione di un attimo. Proprio quell’attimo in cui arriva nella direzione opposta lo sfortunato Guarinoni a bordo della Renault 19 con al suo fianco la moglie. E’ questione di un momento e la parte finale del bilico trancia e schiaccia la parte sinistra della vettura e si porta via la vita dell’uomo. Con una manovra l’autista riesce a riportare in carreggiata il bilico. In-tanto la vettura, per reazione all’urto, finisce per impattare frontalmente anche un altro camion che vedendo la sce-na si era fermato subito per evitare i due mezzi incidentati, parcheggiato a bordo strada per sicurezza. L’impatto questa volta è meno duro. La moglie di Guarinoni alla fine esce illesa dall’incidente, ma completamente sotto shock. Il marito le muore sul colpo davanti agli occhi. Quando arriva l’ambulanza di Crespano emergenza per lui non c’è più nulla da fare. La donna viene trasportata all’ospedale di Feltre ed è ricoverata in osservazione, anche se non ha riportato lesioni. Sul posto arrivano i vigili del fuoco e due pattuglie della polizia stradale di Feltre per i rilievi di legge e per cercare di definire l’esatta dinamica dell’incidente e i motivi per cui il camionista ha perso il controllo del suo mezzo. Sarà aperta un’inchiesta per omicidio colposo da parte della magistratura, come avviene sempre in questi casi, per stabilire appunto eventuali responsabilità (articolo tratto da “Il Gazzettino” di martedì 4 agosto 2009).

L’odore nauseabondo lamentato dai residenti e proveniente da un campo di proprietà comunale era dovuto alla maldestra lavorazione del compost. La “bonifica” effettuata sotto il controllo del sindaco.

Alano, risolto il problema di via De Rossi

Grazie all’intervento del sindaco di Alano, Fabio Dal Canton, si è risolto ancora sabato sera (1° agosto, ndr) il grave problema segnalato nei giorni scorsi da un gruppo di cittadini a causa della comparsa di un olezzo nauseabondo in una vasta zona residenziale di via Tenente De Rossi. Il portavoce Lorenzo Rover nel riassumere i fatti aveva de-nunciato il disagio conseguente alle esalazioni del compost che era stato sparso in un campo di proprietà comunale che confina con le abitazioni dei firmatari della protesta. «L’odore - sottolineava l'intervistato - ammorbava l'aria di buona parte del paese». Così erano state raccolte molte firme che sono poi state allegate ad una lettera inviata al sindaco, al servizio igiene dell'Ulss, all’Arpav e ai carabinieri di Quero. Nella lettera si evidenziava che il disagio era partito il 30 maggio scorso a causa di un «versamento di un materiale estremamente maleodorante» che venerdì scorso si era ripetuto. Il documento descriveva nei particolari le difficoltà che i cittadini avevano trovato nell'indivi-duare l'Ente preposto ad interessarsi alla questione e sottolineava «una apparente mancanza di controlli». Così sabato mattina, dopo aver raccolto un campione di terriccio per farlo analizzare dagli Enti preposti, Lorenzo Rover si è rivolto al sindaco e al comandante dei carabinieri di Quero che avevano assicurato verifiche. Sabato pomeriggio la svolta. Sotto il controllo del primo cittadino la ditta che ha sparso il terriccio, prima ha provveduto a coprire il terreno con dei teli e, verso sera, ha inviato un mezzo agricolo che ha arato l'area sotterrando il terriccio “puzzolente”. Ieri il portavoce dei residenti ha espresso la soddisfazione in quanto l'odore era quasi scomparso. Dal canto suo l'Arpav ha reso noto che il materiale incriminato è compost odoroso (circa 15 metri cubi in tutto): viaggiava con documentazione di rito. Secondo regola il compost avrebbe dovuto essere sparso in una giornata piovosa e prontamente coperto tramite aratura del terreno. «Si è trattato - hanno spiegato i tecnici Arpav - della maldestra lavorazione di un composto comunque in regola» (articolo di Fulvio Mondin, tratto da “Il Gazzettino” di martedì 4 agosto 2009).

Minoranza alanese all’attacco: «Dal sindaco troppi silenzi»

Alla luce di quanto accaduto in via Tenente de Rossi nei giorni scorsi quando, in seguito allo spargimento su un ter-reno attiguo ad una zona abitata di un compost maleodorante, si è scatenata la protesta dei residenti che ha porta-to, sabato scorso (1° agosto, ndr), dopo l'intervento del sindaco, alla soluzione della questione, i due gruppi di mino-ranza consigliare NuovAlano e Arcobaleno hanno chiesto congiuntamente di poter esprimere pubblicamente una lo-ro riflessione. «Il problema del cattivo odore - esordiscono i 4 consiglieri Serenella Bogana, Giampaolo Spada, An-gelo Zancaner e Antonello Collavo - sembra sia stato risolto, ma sta comunque a dimostrare ancora una volta il modo nel quale Alleanza Democratica stia governando Alano, perché il senso di abbandono lamentato dai cittadini firmatari della petizione oramai è un fatto acclarato e il silenzio del Sindaco (sempre silenzioso anche in fatti analo-ghi) è molto eloquente per quanto riguarda il “polso della situazione” come più volte ha affermato di avere. Vorrem-mo che lui e la sua maggioranza o quantomeno la sua giunta sempre pronta a “pontificare” le grandi opere cantiera-te (e a questo proposito dopo tutta la risonanza data all’inizio lavori della biblioteca ci dovrebbero spiegare come mai i lavori si sono improvvisamente fermati senza che ne sia stata data notizia alcuna - chissà di chi è la colpa!) sulla stampa locale o sui notiziari fossero presenti anche in occasioni come questa, cosicché i cittadini sappiano perlomeno a chi rivolgersi e non ci sia un fuggi fuggi generale o degli ennesimi silenzi con le responsabilità scarica-te non si sa bene su chi. Ci sembra che l’interesse maggiore della giunta sia quello di pubblicizzare col maggior ri-salto possibile le cose fatte (poche!) e cercare di far sparire nel maggior silenzio possibile sia le cose promesse e non realizzate» (articolo tratto da “Il Gazzettino” di venerdì 7 agosto 2009).

L’incidente sulla Provinciale 1 bis “Madonna del Piave” tra Vas e Marziai. Perde la vita Ilenia Vanin, 28 anni, che risiedeva da qualche tempo a Fener.

Scontro frontale a Marziai, muore una donna

Forse un malore o un guasto meccanico. O, ancora, la perdita di controllo del mezzo unita magari all'asfalto reso viscido da una pioggerella appena caduta. Sono queste le prime ipotesi sulle possibili cause dell’incidente accaduto ieri giovedì 13 agosto, ndr), poco dopo le 15.30 lungo la strada provinciale 1 bis “Madonna del Piave” nel quale ha perso la vita Ilenia Vanin, feltrina di 28 anni (ne avrebbe compiuti 29 a settembre) residente da qualche settimana ad Alano. I soccorritori si sono trovati davanti una scena agghiacciante: due auto letteralmente distrutte, una delle quali finita fuori strada dopo aver scavalcato il guard-rail. Sulla dinamica dell'incidente, ancora al vaglio della Pol-strada che ha eseguito i rilievi, non sono emerse versioni ufficiali. Corrado Fabrello, residente a Piovene Rocchette, che viaggiava da Cesana in direzione Vas a bordo della sua Bmw assieme alla moglie e ad altri 3 familiari, ha spie-gato che stava per finire di percorrere il lungo rettilineo poco prima di Marziai quando si è visto venire contro l'auto della giovane. «È stato come se la donna - ha spiegato l'uomo, fortunatamente illeso - avesse voluto svoltare a sini-stra. Io ho frenato subito, però non sono riuscito a evitare la collisione». L'auto del vicentino, dopo l'impatto, si è gi-rata su se stessa fermandosi con il muso, disintegrato, rivolto verso Lentiai. Entrambi gli airbag anteriori hanno svol-to egregiamente il loro dovere impedendo ai due coniugi conseguenze peggiori. Invece la Citroen C3, sulla quale viaggiava la Vanin, dopo aver carambolato lungo il guard-rail, ha scavalcato la protezione metallica terminando la sua corsa sulla scarpata sottostante. I soccorsi sono stati allertati dallo stesso Fabretto che, dopo essersi accertato che gli occupanti della sua auto erano in discrete condizioni, è sceso autonomamente dall'auto. I sanitari del “Santa Maria del Prato” giunti sul posto non hanno potuto che constatare la morte della giovane mentre, in due riprese, hanno condotto all'ospedale tre degli occupanti della Bmw per ferite di lieve entità. Le operazioni di bonifica sono state svolte dai vigili del fuoco di Feltre, Belluno e dai volontari del Basso Feltrino. La viabilità ha subito un blocco di circa 3 ore, ma le deviazioni poste a Vas e a Lentiai hanno evitato il formarsi di code. Su ordine del magistrato è stato disposto il sequestro delle auto. Resta a disposizione dell’autorità giudiziaria la salma che sarà sottoposta ad una serie di accertamenti medico-legali. Ilenia Vanin, da quanto si è appreso dalle parrocchie di Boscariz e Foen che frequentava prima di trasferirsi a Fener di Alano, aveva svolto i lavori di barista e operaia. Lascia il compagno e tre figli (articolo di Fulvio Mondin, tratto da “Il Gazzettino” di venerdì 14 agosto 2009).

Nel corso del faccia a faccia con il sindaco Dal Canton, in tour nel territorio, chi abita nella frazione ha protestato per l’inefficienza dell’impianto. Sotto accusa odori e miasmi. Quando piove

molti liquami finiscono nel Piave. Per il momento nessun intervento risolutore.

Depuratore di Fener sotto accusa

Giovedì 27 agosto si sono conclusi gli incontri pubblici fra il sindaco di Alano Fabio Dal Canton e le varie comunità residenti nelle frazioni e nel capoluogo allo scopo di discutere ed affrontare i vari problemi che i cittadini avessero portato all’attenzione del primo cittadino e dei consiglieri comunali. Particolarmente interessante è stato l’incontro svoltosi nel "ghetto" di Fener, nel corso del quale è stato sollevato a più riprese e in modo particolarmente acceso il problema relativo al depuratore situato in riva al Piave poco a monte del “Parco del Piave” che, soprattutto nelle ul-time settimane, ha messo a dura prova i residenti della frazione. Un portavoce ha chiaramente sottolineato come Fener sia oramai divenuta la raccolta dei liquami di tutto il Comune e di un elevato numero di utenze fognarie di Quero. Il sindaco ha ripercorso la storia del depuratore «realizzato - ha sottolineato - negli anni ‘80 per soddisfare un determinato numero di utenze. Ora - ha aggiunto Dal Canton - è sottodimensionato in quanto le utenze sono aumentate con gli anni e ad esse, da alcuni anni, si sono aggiunte 676 utenze del Comune di Quero». Dal Canton non ha promesso nulla a breve in quanto, considerato l’imminente passaggio della gestione di tutto il comparto idri-co, fognature comprese, all’Ambito Territoriale Ottimale, non sono previsti interventi importanti nei prossimi 5 - 10 anni. «La notizia positiva - ha aggiunto il sindaco - è che quando si interverrà, il depuratore dovrebbe essere spo-stato nel Trevigiano a valle delle opere di presa. Ma le polemiche sul depuratore non hanno riguardato solo gli odori sgradevoli che emana ma il fatto che il tubo di sfioro che dovrebbe sopperire all’eccesso di carico, proprio in virtù del sottodimensionamento, a volte, soprattutto in casi di piogge copiose, scarica direttamente sul Piave grandi quantità di liquame. Infine è stato chiesto come mai i prelievi eseguiti dall’Arpav avvengano sempre a monte del depuratore. Il sindaco si è impegnato ad approfondire con Arpav, Nas, Spisal e Ulss, «che - ha sottolineato - sono

cronaca

Page 15: Il_Tornado_547

13gelo Zancaner e Antonello Collavo - sembra sia stato risolto, ma sta comunque a dimostrare ancora una volta il modo nel quale Alleanza Democratica stia governando Alano, perché il senso di abbandono lamentato dai cittadini firmatari della petizione oramai è un fatto acclarato e il silenzio del Sindaco (sempre silenzioso anche in fatti analo-ghi) è molto eloquente per quanto riguarda il “polso della situazione” come più volte ha affermato di avere. Vorrem-mo che lui e la sua maggioranza o quantomeno la sua giunta sempre pronta a “pontificare” le grandi opere cantiera-te (e a questo proposito dopo tutta la risonanza data all’inizio lavori della biblioteca ci dovrebbero spiegare come mai i lavori si sono improvvisamente fermati senza che ne sia stata data notizia alcuna - chissà di chi è la colpa!) sulla stampa locale o sui notiziari fossero presenti anche in occasioni come questa, cosicché i cittadini sappiano perlomeno a chi rivolgersi e non ci sia un fuggi fuggi generale o degli ennesimi silenzi con le responsabilità scarica-te non si sa bene su chi. Ci sembra che l’interesse maggiore della giunta sia quello di pubblicizzare col maggior ri-salto possibile le cose fatte (poche!) e cercare di far sparire nel maggior silenzio possibile sia le cose promesse e non realizzate» (articolo tratto da “Il Gazzettino” di venerdì 7 agosto 2009).

L’incidente sulla Provinciale 1 bis “Madonna del Piave” tra Vas e Marziai. Perde la vita Ilenia Vanin, 28 anni, che risiedeva da qualche tempo a Fener.

Scontro frontale a Marziai, muore una donna

Forse un malore o un guasto meccanico. O, ancora, la perdita di controllo del mezzo unita magari all'asfalto reso viscido da una pioggerella appena caduta. Sono queste le prime ipotesi sulle possibili cause dell’incidente accaduto ieri giovedì 13 agosto, ndr), poco dopo le 15.30 lungo la strada provinciale 1 bis “Madonna del Piave” nel quale ha perso la vita Ilenia Vanin, feltrina di 28 anni (ne avrebbe compiuti 29 a settembre) residente da qualche settimana ad Alano. I soccorritori si sono trovati davanti una scena agghiacciante: due auto letteralmente distrutte, una delle quali finita fuori strada dopo aver scavalcato il guard-rail. Sulla dinamica dell'incidente, ancora al vaglio della Pol-strada che ha eseguito i rilievi, non sono emerse versioni ufficiali. Corrado Fabrello, residente a Piovene Rocchette, che viaggiava da Cesana in direzione Vas a bordo della sua Bmw assieme alla moglie e ad altri 3 familiari, ha spie-gato che stava per finire di percorrere il lungo rettilineo poco prima di Marziai quando si è visto venire contro l'auto della giovane. «È stato come se la donna - ha spiegato l'uomo, fortunatamente illeso - avesse voluto svoltare a sini-stra. Io ho frenato subito, però non sono riuscito a evitare la collisione». L'auto del vicentino, dopo l'impatto, si è gi-rata su se stessa fermandosi con il muso, disintegrato, rivolto verso Lentiai. Entrambi gli airbag anteriori hanno svol-to egregiamente il loro dovere impedendo ai due coniugi conseguenze peggiori. Invece la Citroen C3, sulla quale viaggiava la Vanin, dopo aver carambolato lungo il guard-rail, ha scavalcato la protezione metallica terminando la sua corsa sulla scarpata sottostante. I soccorsi sono stati allertati dallo stesso Fabretto che, dopo essersi accertato che gli occupanti della sua auto erano in discrete condizioni, è sceso autonomamente dall'auto. I sanitari del “Santa Maria del Prato” giunti sul posto non hanno potuto che constatare la morte della giovane mentre, in due riprese, hanno condotto all'ospedale tre degli occupanti della Bmw per ferite di lieve entità. Le operazioni di bonifica sono state svolte dai vigili del fuoco di Feltre, Belluno e dai volontari del Basso Feltrino. La viabilità ha subito un blocco di circa 3 ore, ma le deviazioni poste a Vas e a Lentiai hanno evitato il formarsi di code. Su ordine del magistrato è stato disposto il sequestro delle auto. Resta a disposizione dell’autorità giudiziaria la salma che sarà sottoposta ad una serie di accertamenti medico-legali. Ilenia Vanin, da quanto si è appreso dalle parrocchie di Boscariz e Foen che frequentava prima di trasferirsi a Fener di Alano, aveva svolto i lavori di barista e operaia. Lascia il compagno e tre figli (articolo di Fulvio Mondin, tratto da “Il Gazzettino” di venerdì 14 agosto 2009).

Nel corso del faccia a faccia con il sindaco Dal Canton, in tour nel territorio, chi abita nella frazione ha protestato per l’inefficienza dell’impianto. Sotto accusa odori e miasmi. Quando piove

molti liquami finiscono nel Piave. Per il momento nessun intervento risolutore.

Depuratore di Fener sotto accusa

Giovedì 27 agosto si sono conclusi gli incontri pubblici fra il sindaco di Alano Fabio Dal Canton e le varie comunità residenti nelle frazioni e nel capoluogo allo scopo di discutere ed affrontare i vari problemi che i cittadini avessero portato all’attenzione del primo cittadino e dei consiglieri comunali. Particolarmente interessante è stato l’incontro svoltosi nel "ghetto" di Fener, nel corso del quale è stato sollevato a più riprese e in modo particolarmente acceso il problema relativo al depuratore situato in riva al Piave poco a monte del “Parco del Piave” che, soprattutto nelle ul-time settimane, ha messo a dura prova i residenti della frazione. Un portavoce ha chiaramente sottolineato come Fener sia oramai divenuta la raccolta dei liquami di tutto il Comune e di un elevato numero di utenze fognarie di Quero. Il sindaco ha ripercorso la storia del depuratore «realizzato - ha sottolineato - negli anni ‘80 per soddisfare un determinato numero di utenze. Ora - ha aggiunto Dal Canton - è sottodimensionato in quanto le utenze sono aumentate con gli anni e ad esse, da alcuni anni, si sono aggiunte 676 utenze del Comune di Quero». Dal Canton non ha promesso nulla a breve in quanto, considerato l’imminente passaggio della gestione di tutto il comparto idri-co, fognature comprese, all’Ambito Territoriale Ottimale, non sono previsti interventi importanti nei prossimi 5 - 10 anni. «La notizia positiva - ha aggiunto il sindaco - è che quando si interverrà, il depuratore dovrebbe essere spo-stato nel Trevigiano a valle delle opere di presa. Ma le polemiche sul depuratore non hanno riguardato solo gli odori sgradevoli che emana ma il fatto che il tubo di sfioro che dovrebbe sopperire all’eccesso di carico, proprio in virtù del sottodimensionamento, a volte, soprattutto in casi di piogge copiose, scarica direttamente sul Piave grandi quantità di liquame. Infine è stato chiesto come mai i prelievi eseguiti dall’Arpav avvengano sempre a monte del depuratore. Il sindaco si è impegnato ad approfondire con Arpav, Nas, Spisal e Ulss, «che - ha sottolineato - sono

particolarmente attenti al territorio comunale», anche le modalità di prelievo (articolo di Fulvio Mondin, tratto da “Il Gazzettino” di giovedì 2 settembre 2009).

Arte e Artisti: il querese Roberto Svaizer

di Angelo Ceccotto

Mentre mi trovavo nel giardino di Roberto Svaizer a Quero, intento ad ammirare incantato la sua ultima “creatura”, si avvicinava una mamma con per mano il figlioletto che, sbalordito, esclamava: «Mamma, mamma, guarda che grande mucca c’è lì, e che corna grandi ha!». Anche quel bambino scopriva qualcosa di particolare in mezzo a quel giardino. Avvicinatisi un po’ titubanti, entrambi guardavano meravigliati quell’imponente animale intento a bramire in un atteggiamento di avvertenza di un pericolo. Innanzi a quella superba creatura, la mamma disse al figlioletto: «Questa non è una mucca, ma un cervo in ferro!». Come non stupirsi di tanta bellezza, apparendo al primo impatto quasi reale! Questa, tra le tante, è una delle dimostrazioni della grande abilità artistica dello Svaizer, che sempre ci sorprende con le sue stupende creazioni degne di lode. Nel suo “repertorio” troviamo altri animali quali il capriolo, l’aquila, il cedrone, l’urogallo, la civetta, la tartaruga, sempre in dimensioni reali, e poi il drago, il toro e il cavallo, questi in dimensioni ridotte, oltre a un vasto assortimento di oggetti ornamentali: crocifissi, fiori di ogni genere e grandezza, tavoli ornati di fiori e foglie colorati ed altre stupende opere che ti lasciano d’incanto. Tutto questo agli occhi dei visitatori desta stupore, increduli di tanta capacità e manualità, a dimostrazione della sua elevata inventiva e professionalità artistica, qualità che lo hanno reso famoso tra le fiere raccogliendo ovunque apprezzamenti e sti-ma. Mi permetto di dire che Roberto Svaizer ha raggiunto la sua qualifica di maestro del ferro battuto ereditando e seguendo le orme di un grande maestro, suo zio Enrico De Girardi, considerato che le splendide opere create da quest’ultimo sono sparse in tutto il mondo. Questi due ammirevoli maestri, che non hanno eguali nel loro mestiere, esprimono il piacere, la passione e la genialità del trasformare un pezzo di ferro o di lamiera in oggetti di grande va-lore artistico. La loro indiscussa professionalità di maestri ha elevato l’immagine dell’ambiente di lavoro alla M.M. Lampadari, divenendo al contempo l’orgoglio del loro paese, Quero.

In ricordo di Raniero Walter Tieppo

Sabato 6 giugno Walter Tieppo (nella foto) ci ha lasciato. La nostra comunità ed il mondo dell’imprenditoria bellunese perdono una persona unica e speciale, un vero trascinatore, sempre “pronto a dare una mano e a dare qualche consiglio”. Walter è sempre stato estremamente generoso, altruista, sempre presente, sia nei momenti difficili con una parola di conforto, sia in quelli goliardici. Una persona schiet-ta. Ha sempre affrontato le difficoltà con forza, coraggio, determinazione e tanta grinta. Le sue priorità sono sempre state la famiglia, gli amici ed il lavoro, e per questi ha de-dicato tutta la sua vita. Grazie Walter, grazie per averci insegnato a non lamentarci mai, grazie per averci in-segnato a guardare al futuro sempre in positivo e grazie per averci regalato tanti bei momenti che non dimenticheremo mai.

I tuoi familiari

cronaca

Page 16: Il_Tornado_547

14

Marziai, in stato disastroso la strada comunale della Val de la Cort

di Ivan Dal Toè e Silvio Forcellini

L’ex assessore Giuseppe Vergerio, a nome degli abitanti della frazione, lamenta lo stato di abbandono in cui versa la strada della Val de la Cort. Il sindaco Andrea Biasiotto e il vicesindaco Cristian Corrà: «Da Vergerio solo chiacchiere, in 5 anni spesi per Marziai dai 300 ai 400 mila euro». E Vergerio: «Chiacchiere le mie? Ma se Biasiotto e Corrà non sanno nemmeno dove è la Val de la Cort! E poi, dove sono andati a finire i 300 - 400 mila euro di cui si parla?».

«E’ una vergogna!». L’ex assessore comunale Giuseppe Vergerio chiama in causa i vecchi colleghi di Amministra-zione e denuncia il disastroso stato in cui versa la strada comunale della Val de la Cort a Marziai. «Per noi che abi-tiamo a Marziai - dice parlando a nome dei locali - è una via molto importante. Nonostante abbia più volte sollecitato la manutenzione, il Comune non è però mai intervenuto».

Scoppia così a distanza una polemica fra lo storico consigliere che accusa l’Amministrazione vassese di trascurare la frazione e la Giunta Biasiotto che si difende e critica il vecchio collega: «Da lui solo chiacchiere!».

La strada oggetto della polemica, dall’abitato della frazione di Marziai conduce nei rigogliosi boschi sopra-stanti il paese, rappresentando l’arteria principale di una fitta rete di vie che rendono possibile l’accesso a numerose proprietà ed appezzamenti boschivi. Per alcuni tratti sotto la competenza del confinante Comune di Lentiai, essa è una via di comunicazione non solo fra i due Comuni, ma anche con le vicine montagne trevigiane. «Questa strada - spiega Vergerio, consigliere comunale fino allo scorso giugno - è molto frequentata ed è il cuore economico della frazione. Ogni giorno transitano molti mezzi e posso stimare vengano tagliati circa 300 quintali di legna. In paese un po’ tutti, chi più chi meno, salgono nel bosco per tagliarsi la legna e spesso l’attività rappresenta un’importante fonte di reddito, l’unica vera ricchezza del posto. Molti cittadini utilizzano inoltre la strada per raggiungere casere di loro proprietà, eppure essa versa in uno stato di abbandono con numerose buche e molti dissesti. Fino od ora - dice - anche se la strada è comunale sono stati i privati a sobbarcarsi tutte le spese di manutenzione, compresa l’asfaltatura. Qui a Marziai - commenta a nome di altri cittadini - ci sentiamo abbandonati e trascurati. Quando ero in amministrazione, ho fatto spesso presente il problema, ma le mie proposte non sono quasi mai state ascoltate».

«E’ facile parlare, - risponde il sindaco Andrea Biasiotto - un piccolo Comune come Vas fa quello che può. Le cose da fare sono tante e il Comune deve darsi delle priorità in base al bilancio. Per quanto mi riguarda, le stra-de urbane vengono prima». Anche il vicesindaco Cristian Corrà respinge le accuse al mittente. «Chi critica, dovreb-be darsi da fare. Dalla nostra parlano i fatti. In cinque anni abbiamo speso per Marziai dai tre ai quattrocentomila euro e abbiamo effettuato molti lavori in economia non contabilizzabili. Del resto siamo un piccolo Comune e le ri-sorse sono limitate. Forse a livello di manutenzione dobbiamo fare di più, ma non abbiamo mai trascurato le emer-genze. Proprio sulla strada della Val de la Cort, di recente, è stata rimossa una frana, per un intervento che am-monta a seimila euro».

A sindaco e vicesindaco di Vas replica prontamente Giuseppe Vergerio: «Chiacchiere le mie? Ma se Bia-siotto e Corrà non sanno nemmeno dov’è la Val de la Cort!». E continua: «Dove sono andati a finire i trecento-quattrocentomila euro di cui si parla e quali lavori sono stati ultimati a Marziai negli ultimi cinque anni?». Vergerio, per 29 anni tra i banchi del consiglio comunale vassese - dal 1975 - e assessore per 10, ricorda che proprio nei primi anni Settanta ebbe inizio il primo stralcio dei lavori (da Prà Curt in su) per impulso del Consorzio presieduto da Cirillo Vergerio. E che, pur essendo una strada comunale, il Comune non è mai intervenuto, se non per saltuari sfalci. «Gli interventi più importanti - sottolinea - sono sempre stati effettuati attingendo alle risorse finanziarie degli Alpini e dei privati. E anche i seimila euro di cui parla a sproposito Corrà, evidentemente male informato, non ri-guardano un intervento fatto di recente, ma nel 2000-2001 a seguito di una frana. E mi risulta anche che a tutt’oggi (lunedì 27 luglio, ndr) tale intervento non sia stato ancora liquidato». Ribadita anche l’importanza fondamentale che riveste per la comunità di Marziai la strada che porta alla Val de la Cort, crocevia tra quattro comuni (Lentiai, Vas, Segusino e Valdobbiadene) e due province (Belluno e Treviso). «Per questa strada mi sono dato da fare più di tutti - conclude amareggiato Vergerio - ma non sono stato mai ascoltato». A riprova del diffuso sentimento di abbandono manifestato dagli abitanti della frazione…

Vas, lavori sospetti in località “Vallina”

Al Corpo Forestale dello Stato – Comando Stazione – Piazza Papa Luciani – 32026 Mel (BL)

e p.c. a Il Tornado – Via Kennedy 13 – 32031 Fener (BL)

Egregi Signori, un paio di anni fa ero stata in Comune di Vas per segnalare a voi quello che avevo visto a mille me-tri in località “Vallina”. Anche l’autore di questo scempio era presente, Sereno Solagna. Però in risposta a tutte le mie rimostranze, mi sono sentita rispondere che vi attenete ai documenti cartacei e che quelli erano in regola. Un mese fa sono tornata lassù e con grande dispiacere ho visto nuove costruzioni in ferro e cemento. Van-no bene i documenti cartacei, ma essi sono veramente in regola? Ditemelo voi che siete i tutori dell’ambiente e dei valori paesaggistici ed edilizio-architettonici. Scusate questo mio sfogo, ma quello che ho visto lassù mi ha molto sconcertato. Spero che questa mia se-gnalazione possa dare esito ad un accurato controllo, nella regolarità edilizio-urbanistica delle costruzioni e lavori realizzati. Con ossequi.

Giovanna Dallo – Via Noal 3 – 32030 Vas (BL) Vas, 17 luglio 2009

Vas, la minoranza chiede una risposta dal Sindaco Andrea Biasiotto

OGGETTO: rinvio a giudizio di Vicesindaco e Assessore Vas, lì 11 agosto 2009

Al Sig. Sindaco del Comune di Vas

I sottoscritti Consiglieri Comunali Elisa Corrà, Moreno Boldrin, Lidia Garbin e Antonio Deon, martedì 21 luglio scor-so (vedi Tornado n.546, ndr) hanno depositato al protocollo comunale la richiesta al Sindaco di procedere alla so-spensione cautelativa dal loro incarico del Vicesindaco Cristian Corrà e dell’Assessore Sereno Solagna rinviati a giudizio presso il Tribunale di Belluno, accusati di una serie di reati, tra questi quello di falso che i due avrebbero commesso nei confronti del Comune di Vas che essi stessi rappresentano e per il quale il Comune, che nel proce-dimento penale risulta parte offesa, ha facoltà di costituirsi parte civile.

Ad oggi, nessuna nota ci è giunta se non indirettamente attraverso la stampa, peraltro in modo del tutto parzia-le e non sostitutiva di una missiva che deve essere circostanziata e convincente data la gravità dei fatti che hanno investito l’Amministrazione da Lei guidata.

Credevamo, e ancor oggi crediamo, alla necessità di rapporti chiari e collaborativi che, pure nella distinzione dei ruoli, trovino nell’interesse della comunità che rappresentiamo il comun denominatore anche in casi come que-sto; ci sorprende pertanto la mancata risposta, a stretto giro di posta, alle nostre motivate e documentate sollecita-zioni, che già da molto tempo Lei ben conosce, la quale potrebbe essere letta come un espediente per prendere tempo nel tentativo di minimizzare tacitando al contempo le nostre rimostranze per lasciare le cose come stanno.

Deve essere chiaro a Lei e a tutti che a questo gioco noi non giochiamo e, se consideriamo che Vicesindaco e Assessore sono rinviati a giudizio sospettati di aver tratto in inganno, per favorire i loro personali interessi, il Tecnico responsabile all’Urbanistica del Comune con una falsa rappresentazione dello stato di fatto e che il procedimento è raggruppato in tre ampie e voluminose cartelle frutto, immaginiamo, di molte e molte giornate di lavoro e sopralluo-ghi degli uffici, tentare di ridurre il tutto a poca cosa non ci sembra idea sensata e condivisibile. Se tale fosse il Suo intendimento renderebbe difficile o quasi impossibile qualsivoglia impegno collaborativo e ci obbligherebbe inoltre a chiedere un apposito Consiglio Comunale che, al momento, non figura nei nostri intendimenti ma che, proseguendo nella direzione per ora da voi intrapresa, potrebbe diventarlo.

Per la forte necessità di trasparenza nella gestione della cosa pubblica che si sente nel paese, resa ancora più pressante dai fatti in discussione, ribadiamo in modo ineludibile la necessità di avviare la procedura di sospensione cautelativa del Vicesindaco Cristian Corrà e dell’Assessore Sereno Solagna che non possono, avendo un minimo di morale e di senso civico, pensare di guidare l’Amministrazione da punti chiave come Urbanistica e Lavori Pubblici, essendo accusati tra l’altro di illecito edilizio e falso, e in quella veste frequentare gli uffici magari mentre si sta trat-tando di argomenti di loro interesse privato, fatti questi che devono essere evitati, perché potrebbero generare forti dubbi sull’operato dell’Ufficio Tecnico Comunale nei loro riguardi.

Nell’attesa di una sollecita risposta a questa e alla precedente nota del 21 luglio scorso, porgiamo distinti saluti.

Elisa Corrà, Moreno Boldrin, Lidia Garbin e Antonio Deon

Ha riaperto a Vas la “Locanda Solagna”

I titolari della “Locanda Solagna” di Vas, Carla e Gerardo, informano che, dopo un mese di forzata chiusura causata da un incendio nella zona bar che aveva compromesso l’utilizzo dell’intero complesso, la “Locanda” si è rinnovata e ripulita a nuovo e riceve con gioia da martedì 1° settem-

LETTERE AL TORNADO

cRONAcA

Page 17: Il_Tornado_547

15Egregi Signori, un paio di anni fa ero stata in Comune di Vas per segnalare a voi quello che avevo visto a mille me-tri in località “Vallina”. Anche l’autore di questo scempio era presente, Sereno Solagna. Però in risposta a tutte le mie rimostranze, mi sono sentita rispondere che vi attenete ai documenti cartacei e che quelli erano in regola. Un mese fa sono tornata lassù e con grande dispiacere ho visto nuove costruzioni in ferro e cemento. Van-no bene i documenti cartacei, ma essi sono veramente in regola? Ditemelo voi che siete i tutori dell’ambiente e dei valori paesaggistici ed edilizio-architettonici. Scusate questo mio sfogo, ma quello che ho visto lassù mi ha molto sconcertato. Spero che questa mia se-gnalazione possa dare esito ad un accurato controllo, nella regolarità edilizio-urbanistica delle costruzioni e lavori realizzati. Con ossequi.

Giovanna Dallo – Via Noal 3 – 32030 Vas (BL) Vas, 17 luglio 2009

Vas, la minoranza chiede una risposta dal Sindaco Andrea Biasiotto

OGGETTO: rinvio a giudizio di Vicesindaco e Assessore Vas, lì 11 agosto 2009

Al Sig. Sindaco del Comune di Vas

I sottoscritti Consiglieri Comunali Elisa Corrà, Moreno Boldrin, Lidia Garbin e Antonio Deon, martedì 21 luglio scor-so (vedi Tornado n.546, ndr) hanno depositato al protocollo comunale la richiesta al Sindaco di procedere alla so-spensione cautelativa dal loro incarico del Vicesindaco Cristian Corrà e dell’Assessore Sereno Solagna rinviati a giudizio presso il Tribunale di Belluno, accusati di una serie di reati, tra questi quello di falso che i due avrebbero commesso nei confronti del Comune di Vas che essi stessi rappresentano e per il quale il Comune, che nel proce-dimento penale risulta parte offesa, ha facoltà di costituirsi parte civile.

Ad oggi, nessuna nota ci è giunta se non indirettamente attraverso la stampa, peraltro in modo del tutto parzia-le e non sostitutiva di una missiva che deve essere circostanziata e convincente data la gravità dei fatti che hanno investito l’Amministrazione da Lei guidata.

Credevamo, e ancor oggi crediamo, alla necessità di rapporti chiari e collaborativi che, pure nella distinzione dei ruoli, trovino nell’interesse della comunità che rappresentiamo il comun denominatore anche in casi come que-sto; ci sorprende pertanto la mancata risposta, a stretto giro di posta, alle nostre motivate e documentate sollecita-zioni, che già da molto tempo Lei ben conosce, la quale potrebbe essere letta come un espediente per prendere tempo nel tentativo di minimizzare tacitando al contempo le nostre rimostranze per lasciare le cose come stanno.

Deve essere chiaro a Lei e a tutti che a questo gioco noi non giochiamo e, se consideriamo che Vicesindaco e Assessore sono rinviati a giudizio sospettati di aver tratto in inganno, per favorire i loro personali interessi, il Tecnico responsabile all’Urbanistica del Comune con una falsa rappresentazione dello stato di fatto e che il procedimento è raggruppato in tre ampie e voluminose cartelle frutto, immaginiamo, di molte e molte giornate di lavoro e sopralluo-ghi degli uffici, tentare di ridurre il tutto a poca cosa non ci sembra idea sensata e condivisibile. Se tale fosse il Suo intendimento renderebbe difficile o quasi impossibile qualsivoglia impegno collaborativo e ci obbligherebbe inoltre a chiedere un apposito Consiglio Comunale che, al momento, non figura nei nostri intendimenti ma che, proseguendo nella direzione per ora da voi intrapresa, potrebbe diventarlo.

Per la forte necessità di trasparenza nella gestione della cosa pubblica che si sente nel paese, resa ancora più pressante dai fatti in discussione, ribadiamo in modo ineludibile la necessità di avviare la procedura di sospensione cautelativa del Vicesindaco Cristian Corrà e dell’Assessore Sereno Solagna che non possono, avendo un minimo di morale e di senso civico, pensare di guidare l’Amministrazione da punti chiave come Urbanistica e Lavori Pubblici, essendo accusati tra l’altro di illecito edilizio e falso, e in quella veste frequentare gli uffici magari mentre si sta trat-tando di argomenti di loro interesse privato, fatti questi che devono essere evitati, perché potrebbero generare forti dubbi sull’operato dell’Ufficio Tecnico Comunale nei loro riguardi.

Nell’attesa di una sollecita risposta a questa e alla precedente nota del 21 luglio scorso, porgiamo distinti saluti.

Elisa Corrà, Moreno Boldrin, Lidia Garbin e Antonio Deon

Ha riaperto a Vas la “Locanda Solagna”

I titolari della “Locanda Solagna” di Vas, Carla e Gerardo, informano che, dopo un mese di forzata chiusura causata da un incendio nella zona bar che aveva compromesso l’utilizzo dell’intero complesso, la “Locanda” si è rinnovata e ripulita a nuovo e riceve con gioia da martedì 1° settem-

LETTERE AL TORNADO

A Segusino affittasi locali per ambulatorio o studio professionale

A Segusino, in via Roma, affittasi a professionisti (medici, dentisti, ingegneri, geometri…) ex studio medico da adibire a ambulatorio o studio professio-nale. Dotato di due stanze, uno stanzino, un bagno, riscaldamento autonomo, con giardino con gazebo e ampio parcheggio. Per informazione, chiamare il 328-5416606.

Page 18: Il_Tornado_547

16

Tramite la Protezione Civile Monitorato il clima

a Quero http://www.protezionecivilequero.it/quero/ Digitando l’indirizzo sopra segnalato si raggiunge il sito della Protezione Civile di Quero, che ospita il nuovo servizio della stazione barometrica, ricco di informazioni relativi alle condizioni climatiche. Il servizio è appena partito e sta cominciando ad immagazzinare i dati che formeranno poi un’interessante banca dati sui vari aspetti del

clima locale. Già la home page del sito offre la vista di alcuni dati, ma poi si può navigare, tramite la voce di menù “meteo”, in altre pagine davvero piene di dati relativi ai vari aspetti del clima: umidità, vento, pioggia, calore e molto molto altro. Una visita è davvero consigliata.

attualità

________________________________________________________________________________ PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

Tel. 0439-333251 / 0439-3331 Fax 0439-333297

COMUNITA' MONTANA FELTRINA Provincia di Belluno 32032 FELTRE (BL) - Viale Carlo Rizzarda, 21

RACCOLTA FUNGHI 2009: IN CMF IL RILASCIO DEI TESSERINI La Comunità Montana è l’ente referente per il Feltrino per il rilascio dei tesserini di

autorizzazione alla raccolta funghi. L’attività copre il territorio dei Comuni di Alano di Piave, Arsié, Cesiomaggiore, Feltre, Fonzaso, Lamon, Pedavena, Quero, San Gregorio nelle Alpi, Santa Giustina, Seren del Grappa, Sovramonte e Vas.

Il tesserino di autorizzazione ha durata quinquennale. Coloro che desiderano procedere al suo rinnovo possono rivolgersi all’Ufficio tecnico agricoltura della Comunità Montana o al Comune di residenza, provvisti di marca da bollo da 14,62 €.

Al fine di ottenere invece il primo rilascio del tesserino è necessario presentare due marche da bollo da 14,62 € e una foto tessera. Per i cittadini residenti nel territorio della Comunità Montana Feltrina il rilascio del tesserino non comporta nessun altro onere, il permesso è gratuito e la raccolta dei funghi può avvenire tutti i giorni della settimana, secondo le modalità stabilite dalla legge.

Per i cittadini interessati alla raccolta funghi nel Feltrino che invece non risiedono nel territorio della Comunità Montana Feltrina, il tesserino è rilasciato dall’ente referente del Comune di residenza (Provincia o Comunità Montana), ad eccezione di coloro che risiedono al di fuori della Regione Veneto, i quali potranno invece rivolgersi alla Comunità Montana Feltrina o ai Comuni del Feltrino.

Oltre ad essere in possesso del tesserino, i cittadini non residenti nel territorio della CMF dovranno dotarsi anche di un permesso (rilasciato dalla Comunità Montana, dai Comuni e dai pubblici esercizi autorizzati), al costo di 6,00 € (giornaliero), 16,00 € (settimanale), 31,00 € (mensile) o 78,00 € (per l’intero anno solare). La raccolta da parte dei non residenti potrà avvenire esclusivamente nelle giornate di martedì, venerdì, domenica e festività infrasettimanali.

Page 19: Il_Tornado_547

AlimentariPUTTON GABRIELE

Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)Tel. 0439 789388

Page 20: Il_Tornado_547

18

In redazione è giunta la sottoesposta segnalazione, con l’invito a diffonderla tramite le pagine del nostro periodico. Data la pericolosità dell’insetto, chi avesse conoscenza della sua presenza deve segnalarla al Signor Duilio Mondin, operatore agricolo, che ha seguito il corso di aggiornamento professionale regionale per contrastare questo pericolo. Duilio Mondin, la cui ditta ha sede a Schievenin di Quero, si può contattare ai numeri: 338.1689292 o 0439.787327.

ANOPLOPHORA CHINENSIS (Forster) Introduzione. Il Cerambice dalle lunghe antenne, Anoplophora chinensis (Forster) [= malasiaca (Thomson)], è unperi-

coloso insetto di origine asiatica, rinvenuto per la prima volta in Europa nel 2000 in provincia di Milano. Questo coleottero rappresenta una seria minaccia per i vivai di latifoglie ornamentali, arboree e arbustive, per le piante da frutto e per gli ecosistemi urbani e forestali. In Italia è stato in grado di svilupparsi su un vasto numero di specie vegetali in prevalenza caducifoglie e nellareale di origine è considerato insetto chiave degli agrumeti. È quindi una specie ampiamente polifaga per essenze legnose. Morfologia di Anoplophora chinensis (Forster) Uovo: molto simile, per dimensioni e forma, a un chicco di riso, è di colore biancocrema appena deposto e vira gradualmente ad una colorazione giallobrunastra.

Larva: di colore giallo con capo brunastro leggermente appiattito, a maturità raggiunge i 4555 mm di lunghezza. Pupa: exarata, di colore bianco crema, si rinviene durante il periodo primaverile-estivo asportando la corteccia dalla base delle piante colpite. Adulto: di colore nero

con macchie bianche sul dorso, misura 17-39 mm e possiede caratteristiche antenne molto lunghe. Presumibilmente oggi rappresenta il Cerambicide più bello ed elegante fra quelli presenti in Italia. Biologia e danni L’intero ciclo di sviluppo si compie generalmente in due anni, ma si può ridurre ad un anno in funzione del momento dellovideposizione e delle condizioni climatiche. Più l’ovideposizione è tardiva, più è probabile che il ciclo si compia in due anni. Gli adulti sono presenti da fine maggio a tutto agosto, con un picco di massima presenza a metà-fine giu-

gno; i maschi compaiono prima delle femmine. Queste, neosfarfallate, si nutrono a spese della corteccia tenera dei rametti apicali dell’anno per un periodo di circa dieci giorni. Raggiunta la maturità sessuale, si accoppiano e iniziano ad ovideporre fino a 200 uova ciascuna, effettuando con le mandibole una caratteristica incisione a forma di “ T” rovesciata (foto 4), alla base delle piante o sulle radici affioranti, all’interno della quale depongono un singolo uovo (foto 5). La schiusura avviene dopo una o due settimane e le larve (foto 6) scavano lunghe gallerie di alimentazione nel tronco e nelle radici af oranti, inizialmente super ciali a livello del cambio, in seguito più profonde fino ad intaccare floema e xilema. Dalle incisioni di ovideposizione è possibile osservare la fuoriuscita di

segatura, prodotta dalle larve neonate, che a lungo andare si accumula a formare caratteristici cumuli dal colore rossastro.L’impupamento avviene in prossimità della corteccia, a partire dal mese di aprile. I tipici fori di uscita degli adulti si trovano in prevalenza fino a 50 cm sul col-letto o sulle radici affioranti. Essi presentano un diametro di circa 1,5 cm e sono facilmente riconoscibili per la loro forma perfettamente circolare (foto 8-9-10). Le piante attaccate danno segni di

indebolimento come ingiallimenti precoci delle foglie e rallentamenti nella crescita. Più generazioni dell’insetto ripetute sulla medesima pianta possono causare la morte della stessa, che risulta di conseguenza maggiormente soggetta a schianti o stroncamenti.I danni provocati dagli adulti consistono nel disseccamento dei rametti apicali.

LETTERE AL TORNADO

Page 21: Il_Tornado_547

19

Feltre: commemorati i Caduti nella Guerra mondiale 1915-1918

Si è svolto venerdì 24 luglio l'incontro di commemorazione dei Caduti nella Guerra mondiale 1915-1918, promosso quale segno di pace dalla Città di Feltre e dalla Croce Nera Austriaca, l'Österreichisches Schwarzens Kreuz. Dopo la deposizione di una corona al cimitero tedesco in località San Paolo, l'epicentro dell'avvenimento è stata quella porzione di terreno del cimitero cittadino, dove gli uni a fianco degli altri sono sepolti i militari italiani ed austroungarici. Il fato o la decisione superiore li volle nemici, la morte li ha fatti uguali, il ricordo a distanza di più di un secolo ha fatto superare quelle barriere e quegli steccati sui quali perirono. Quel giorno, i rappresentanti delle due nazioni si sono ritrovati in pace, prodromo per una comune crescita e

sviluppo ormai in auge da anni, per rendere omaggio a quanti si sacrificarono sui contrafforti del Grappa o lungo la linea del Piave, indipendentemente dalla divisa che portavano. I "nemici" di allora, non per scelta ma per ordine, sono diventati i fratelli di oggi. E' questo il significato della cerimonia alla quale, accolta dal Sindaco Sen. Gianvittore Vaccari, era presente una delegazione d'Oltralpe guidata dal presidente dell'Österreichisches Schwarzens Kreuz dell'Alta Austria con sede a Linz, nonché Sindaco di Pettenbach, Colonnello Friedrich Schuster, accompagnato, fra gli altri, dai Colonnelli Barthou e Plieschnegger, con la significativa presenza del Console onorario per l'Alta Austria, Mario Eichta. A conferire un particolare connotato alla commemorazione hanno contribuito anche rappresentanze delle associazioni combattentistiche e d'arma locali, con i loro gagliardetti, la compagnia degli Schutzen di Strigno e la Guardia Civica di Feltre, rappresentata da Antonio Da Pian e da Mario Gris. In questa occasione, il Colonnello Schuster ha anche insignito con un'importante onorificenza dell'Österreichisches Schwarzens Kreuz due cittadini veneti, per la loro assidua azione a tutela delle memorie storiche e delle interrelazioni transnazionali intorno a queste pagine di storia.

Errata Corrige: la strada della fortuna Il pezzo che nel numero scorso abbiamo pubblicato, attribuendolo a Claudia Zuliani, era opera, invece, della diretta in-teressata: la signora Yonne Sophia Forcellini, che lo ha trasmesso a Claudia che, a sua volta, lo ha trasmesso al Si-gnor Giacomo Siragna autorizzandone la pubblicazione sul Tornado. Questo per amor di verità e correttezza nei con-fronti degli autori, con i quali ci scusiamo per l’involontario errore.

ASTERISCO

LETTERE AL TORNADO

Piante ospiti L’insetto è caratterizzato da un’elevata polifagia. È infatti in grado di attaccare angiosperme arboree e arbustive appar-tenenti ai più disparati generi botanici. Senza dubbio lospite delezione è Acer spp. con una predilezione, laddove è presente, per la specie saccharinum. In Lombardia fori di sfarfallamento o presenza di rosura sono stati riscontrati an-che su Aesculus hippocastanum, Alnus spp., Betula spp., Carpinus betulus, Corylus spp., Cotoneaster spp., Crataegus spp., Fagus sylvatica, Lagerstroemia indica, Malus spp., Platanus spp., Populus spp., Prunus laurocerasus, Prunus spp., Pyrus spp., Quercus spp., Rosa spp., Salix spp., Ulmus spp. e Zizyphus sativa. Secondo la bibliografia, lo xilofa-go è capace di svilupparsi a spese dei tessuti legnosi di oltre cinquanta specie arboree, fra cui Alnus, Casuarina, Ci-trus, Litchi, Malus, Melia, Morus, Pyrus e Salix. Solo alcune specie di Anoplophora sono in grado di attaccare anche le Conifere. Metodi di difesa Il metodo di lotta più efficace contro questo xilofago è quello di abbattere e distruggere (mediante cippatura e bruciatu-ra) le piante colpite, compreso l’apparato radicale. Attualmente non è consentito l’uso di prodotti chimici in quanto nes-sun formulato commerciale ha la specifica registrazione per questa avversità. Situazione nel Veneto L’Anoplophora spp. non è ancora stata segnalata nella nostra regione, tuttavia si teme il suo arrivo accidentale me-diante scambi commerciali. Si ricorda che questo insetto è considerato da quarantena dalla normativa fitosanitaria at-tualmente in vigore (Decreto Legislativo 214/05).Si invita perciò chiunque noti sintomi sospetti di avvisare tempe-stivamente l’Unità Periferica per i Servizi Fitosanitari.

Scheda a cura di Unità periferica per i Servizi Fitosanitari Regione Veneto Viale dellAgricoltura 1/A - 37060 Buttapietra (Vr)

Tel. 045.8676919 - Fax 045.8676937 - e-mail: [email protected]

Page 22: Il_Tornado_547

20

Parco del Piave uno spiedo gigante (alle ore 19.00) e musica dal vivo (alle ore 20.30) con l’esibizione del gruppo “Sugar Brown”, specialisti in cover degli anni Settanta e Ottanta. Per tutta la giornata funzionerà, inoltre, il servizio enogastronomico della Pro Loco.

Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa

Escursioni ai rifugi Chiggiato e Baion…

Sabato 25 luglio siamo partiti da Quero Vas alle ore 14 con destinazione Fienili di Calalzo, dove abbiamo parcheg-giato le auto. Alle 16 circa è iniziata la camminata verso il rifugio Chiggiato, prima per carrareccia poi per comodo sentiero dentro un bosco di pini. Dopo due ore siamo arrivati in un prato appena sopra il rifugio, da dove si apriva una bella visuale: a sud il fondo valle con il lago di Centro Cadore e Calalzo, a ovest il Monte Antelao con i suoi 3264 metri, a nord il gruppo delle Marmarole e a est il Pian dei Buoi col rifugio Baion, meta del giorno seguente. Ar-rivati al rifugio, ci siamo sistemati in due, una da 7 posti per le donne e una da 12 posti per gli uomini (il numero era piuttosto ridotto a causa della difficoltà dell’escursione). Nel frattempo, era arrivato anche il momento di sederci a tavola per la cena. La serata piuttosto fresca ci ha regalato uno splendido tramonto prima di andare a dormire. Alle 6 della domenica è suonata la sveglia. Dopo la colazione e le foto di rito davanti al rifugio, ci siamo incamminati con entusiasmo, grazie anche a un’altra giornata di sole, lungo il sentiero che attraversa i ghiaioni che scendono dalle Marmarole e in poco più di due ore siamo arrivati al Baion. Dopo esserci rifocillati e aver goduto dello splendido pa-norama circostante, abbiamo ripreso con un po’ di malinconia il sentiero che ci riportava a valle alle automobili, do-ve ci aspettava l’afa che avevamo lasciato il giorno prima, ma con la voglia di fare un’esperienza simile anche il prossimo anno. L’escursione è stata guidata da Franchin Gabriele Benincà con l’aiuto di Gino Colombana e Paolo Guerriero. Ed è stata effettuata senza il responsabile, a causa di problemi familiari nonostante i quali ci ha accom-pagnati con il pensiero e l’interessamento fino al nostro ritorno.

…e in notturna ricordando Igor Corso

Un vero successo, lo scorso 1° agosto, per il decennale dell’escursione in notturna a Malga Paoda: ben 150 i partecipanti di tutte le età, giovani e meno giovani. Partiti da Cilladon dopo aver posteggiato le auto, la lunga colonna di escursionisti si è diretta verso i 1100 metri di Malga Paoda. Un’ora e mezza di cammino per arrivare in un anfiteatro unico, con una colonna sonora davvero particolare: i campanacci delle mucche al pascolo. Ad attendere la compagnia il responsabile del sodalizio, Alessandro Bagatella, e i suoi validi collaboratori, che hanno subito provveduto a rifocillare i partecipanti in attesa dell’omelia di don Stefano in ricordo degli amici scomparsi. Per l’occasione il

responsabile Alessandro Bagatella ha voluto scoprire una targa a ricordo degli amici che hanno frequentato il grup-po, non dimenticando il decennale dell’escursione in notturna in ricordo di Igor Corso. Al termine, è stato preparato un piatto caldo offerto dagli organizzatori. Non è mancato il canto “Signore delle Cime” per gli amici scomparsi: Oli-vo Andreazza, Dario Schievenin, “Mike” (Massimiliano Buffon), Orlando e Bepi Niero. Parole di ringraziamento a tutti gli intervenuti da parte del presidente del gruppo: al parroco don Stefano e ai rappresentanti del Comune di Quero; ai partecipanti giunti da un po’ dappertutto (persino da Roma) e al giovane Matteo Curto, che ha accompa-gnato la S.Messa con i canti liturgici e il suono della sua chitarra; alla famiglia Miuzzi che ci ha ospitato (alla quale è stato lasciato un ricordo da parte di Eugenio Casamatta) ai super collaboratori Federico, Bruna, Corrado e Michele; ai fotografi e ai cameramen. Verso le 22.30 si sono aperte le torce per il rientro a valle, con un po’ di malinconia per dover lasciare un posto incantevole con una veduta stupenda su numerosi paesi, tutti illuminati, fino al mare. La lunga colonna si è infine soffermata a Cilladon sotto il castagno del Balec, di 700 anni. Qui Alessandro Bagatella ne ha raccontato la storia e le origini. Un ultimo rinfresco, preparato da Monica, e un ultimo saluto, con l’appuntamento al prossimo anno, sperando di esserci ancora tutti…e forse anche qualcuno in più.

I prossimi appuntamenti da non perdere

Oltre alle due sopra riportate, nel mese di agosto si sono svolte altre tre escursioni: il 16 sul Tomatico con gli alpini di Carpen e Sanzan, il 23 fino a Malga Camparonetta con la Pro Loco di Fener in occasione della “4 passi in amici-zia” e il 30 in Val di Gares e Malga La Stia. A questi tre appuntamenti non era purtroppo presente, per problemi fa-miliari, il responsabile del gruppo Alessandro Bagatella, cui va comunque il ringraziamento dei partecipanti con l’augurio di averlo presto tra loro. Di seguito, invece, i prossimi appuntamenti proposti dal Gruppo Amici del Tomati-co e del Grappa. La partecipazione va confermata al responsabile telefonando in ore pasti allo 0439-788052.

13 settembre – Gallerie Lagazuoi (con partenza alle ore 6.30)

27 settembre – Monte Cimone e Malga Mont (con partenza alle ore 7.00)

Articoli a cura del Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa

I coscritti del 1954 in festa di Alessandro Bagatella Nella foto a fianco, i co-scritti del 1954 che, nel mese di maggio, hanno festeggiato il traguardo raggiunto al ristorante “da Bastian”, sul Tom-ba. Alla compagnia di Quero si sono aggrega-ti anche due coscritti di Vas. Un plauso agli or-ganizzatori e un ringra-ziamento particolare a Daniele Schievenin per il pensiero floreale che ha consegnato a tutte le signore presenti.

cronaca

Page 23: Il_Tornado_547

21

PITTORI PER GENERAZIONI!!!

PITTORE RESTAURATOREdi Ferdinando Carraro

Via Roma - Quero (BL)Cell. 339.2242637

Car. Edil

Car.Edil esegue opere murarie, rivestimenti interni in acciaio di camini (canne fumarie),strutture in cartongesso, opere di ristrutturazione in genere, copertura/scopertura tetti

esistenti (risanamenti). E' disponibile anche per preventivi senza alcun impegno.

Con l'auser al pic-nic di San Lorenzo di Renata Proverbio

È stata una splendida giornata quella di sabato 8 agosto organizzata dalla Schola Cantorum di Alano per il circolo Auser al Caminetto. Magnifico il luogo, la valle che porta all'oratorio di San Lorenzo ad Alano. Sfiziosissimo e squisito il pranzo, dall'antipasto al dolce, preparato e servito dai volontari della Schola Cantorum. Cordiale l'accoglienza e bravi anche i suonatori che hanno deliziato i presenti con bella musica ed hanno permesso, a chi ne

aveva voglia, di ballare e scatenarsi. Ricca infine la lotteria e divertenti i giochi. Nel corso della giornata sono stati festeggiati i soci nati nei mesi di luglio e agosto che vediamo qui ritratti nell'ordine da sinistra: Anna Maria Dalla Favera, Domenica De Martin, Margherita Tosin, Mattea Mondin, Gianna Secco, Barbara Andreazza, Renata Proverbio, Gilda Tajer, Manuela Ghedin, Anna Monti, Maria Ruggeri. In basso Vittorio Ferrario e Fernanda Lot. Cosa dire di più se non un grazie sentito alla dirigenza del Circolo Auser che permette a soci e simpatizzanti di ritrovarsi in varie occasioni, anche nei luoghi più ameni della nostra conca, sempre in un clima di allegria e serenità.

Auser informa Per motivi tecnici i compleanni del mese di settembre si faranno insieme a quelli di ottobre Verso metà settembre si riparte con il corso di ginnastica, per i soci. Visto il successo della precedente

esperienza lo riproponiamo sempre presso la casa di riposo di Quero Giovedì 10 settembre riprendono anche i pomeriggi danzanti organizzati dall'Auser di Feltre alla birreria

Pedavena e aperto a tutti i soci dei Circoli amanti del ballo.

Per ogni informazione ricordiamo che la sede di Quero è aperta ogni lunedi, mercoledì e venerdì dalle ore 15 alle 17.

CRONACA

Page 24: Il_Tornado_547

22

La visita ad Auronzo del Capo dello Stato Gianni De Girardi non si è lasciato sfuggire l’occasione ed ha ottenuto anche la firma di Giorgio Napolitano, Presidente della Repubblica, sulla sua ormai storica tavoletta d’argilla. L’ufficio stampa della Presidenza ci ha poi fatto recapitare

le foto scattate nell’occasione. Una la proponiamo ai nostri lettori con il testo del discorso del nostro Presidente. Intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano alla cerimonia celebrativa delle Dolomiti dichiarate Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO Auronzo di Cadore, 25/8/09 Signora Ministro dell'Ambiente, Signori Presidenti di Regioni e Province, Signor Sindaco di Auronzo, Signore e Signori, rinnovo innanzitutto l'espressione della mia partecipe solidarietà al dolore dei famigliari dei quattro valorosi operatori che hanno sacrificato la loro vita nello svolgimento del servizio che con passione e dedizione prestavano sistematicamente a tutela dei cittadini e degli amanti della montagna. Siamo vicini a tutta la popolazione del bellunese, che sa come la cerimonia di oggi ad Auronzo costituisca un omaggio alla loro terra, e sia un momento di riflessione e di impegno. Pur con questo velo di tristezza, sono particolarmente lieto di essere qui per partecipare a un evento memorabile : memorabile per voi, per la gente delle Dolomiti, e memorabile per l'Italia, che vede oggi iscritti anche questi suoi luoghi meravigliosi nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità, nella World Heritage List per scelta del Comitato dell'UNESCO. Una scelta basata in modo particolare sul riconoscimento delle Dolomiti come "paesaggio montano tra i più spettacolari al mondo", per "l'intrinseca

bellezza", e per la preziosa "combinazione di qualità geomorfologiche e geologiche". Questo riconoscimento non è pio-vuto dal cielo, non è stato solo il frutto di una valutazione in termini storici e naturali da parte del Comitato dell'UNE-SCO, ma ha coronato l'impegno tenace portato avanti dalle istituzioni regionali e locali, e dal governo nazionale, in uno spirito di collaborazione che mi auguro si consolidi al di fuori di ogni particolarismo. Di qui la soddisfazione e anche la commozione che oggi ci uniscono; commozione alla quale vorrei che non fosse estraneo il ricordo di un grande dell'al-pinismo italiano, scomparso in questo stesso mese di agosto all'età di cento anni, Riccardo Cassin, friulano di nascita, che tra le sue prime imprese affrontò le Dolomiti prima di scalare cime tra le più ardue in continenti lontani. Ci unisce com'è naturale un sentimento di orgoglio, perché con le Dolomiti l'Italia raggiunge il primato di 44 siti iscritti nel Patri-monio mondiale dell'Umanità. 2 di essi sono stati riconosciuti siti naturali di rilevanza globale: prima delle Dolomiti, le isole Eolie, e ho oggi la ventura di poter fare anch'io un po' da ponte ideale tra le une e le altre, essendo appena rien-trato da Stromboli, che io e mia moglie amiamo molto e frequentiamo da decenni, mentre ad Auronzo siamo legati da un bel ricordo personale giovanile. Così, ora, le Dolomiti e le Eolie sono affiancate nella World Heritage List: a confer-ma dell'inscindibilità del nostro patrimonio nazionale, dal Nord al Sud, dell'inscindibilità di quel patrimonio di storia e di bellezza che fa grande la nostra Italia. Di questa straordinaria ricchezza dobbiamo condividere non solo l'orgoglio ma anche la responsabilità : sono contento di aver sentito pronunciare insieme, con forza, queste due parole in parecchi interventi. Abbiamo di fronte al mondo, la responsabilità di salvaguardare questo grande patrimonio comune. E d'al-tronde a ciò ci chiama l'articolo 9 della nostra Costituzione, che è uno dei suoi principi fondamentali: "La Repubblica tu-tela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione". Vedete, se si legge la Carta - e bisognerebbe farlo, e tornare a farlo, costantemente - ci si accorge che il soggetto più citato è "la Repubblica". E', nel dettato della Costitu-zione, "la Repubblica" il soggetto che regge gran parte dei suoi precetti, che riconosce diritti e che tutela beni preziosi per tutti. E la Repubblica è certamente lo Stato, il governo, il sistema delle autonomie, l'insieme delle istituzioni nazio-nali, regionali e locali, l'insieme delle amministrazioni pubbliche e dei corpi preposti al rispetto della legge e alla sicu-rezza della collettività. Ma la Repubblica siamo nello stesso tempo noi, tutti noi, cittadini, persone, come singoli e nelle formazioni sociali in cui ci raccogliamo. E dunque, tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico è responsabili-tà che dobbiamo, sì, sollecitare i poteri pubblici ad assolvere pienamente; ma è anche responsabilità che dobbiamo assumerci noi cittadini, ciascuno di noi, dovunque viviamo e operiamo, specie se in luoghi di inestimabile valore per l'umanità intera. Contano i comportamenti di ciascuno, che debbono essere rivolti non al cieco soddisfacimento di inte-ressi particolari, ma alla salvaguardia della ricchezza comune, anche nell'interesse dei nostri figli e delle generazioni future. Il paesaggio, l'ambiente naturale e storico, sono beni, sono valori che non possono essere spinti in secondo piano nelle decisioni delle autorità di governo - e su ciò si dimostra determinata a vigilare il ministro Prestigiacomo, e me ne compiaccio - ma non possono nemmeno essere ignorati o trascurati dal singolo che aspiri a costruirsi una casa o che voglia trarre maggior profitto dall'attività turistica. La valorizzazione di territori come i vostri, opportunamente mi-rata a migliorarne la fruibilità, e in generale lo sviluppo dell'economia e del turismo, debbono ancorarsi al senso del li-mite e al rispetto delle regole. Anche questo impegno sarà tra le direttive della Fondazione Dolomiti che sta per nasce-re. Vi sono tutte le condizioni perché di qui venga un esempio valido per tutto il paese, che vede purtroppo ferito da troppi guasti ed esposto a seri rischi il suo patrimonio naturale, storico ed artistico. Grazie a voi tutti per la presenza e per l'impegno. E' vero, Presidente Durnwalder, che per le Dolomiti è ormai superato il concetto di "area di frontiera": le Dolomiti sono "area di montagna aperta all'Europa". Nel 1998, toccò a me, in qualità di Ministro dell'Interno - in occa-sione dell'ingresso dell'Italia e dell'Austria nel sistema di Schengen - incontrarmi al Brennero con il mio collega austria-co per rimuovere la barriera che per due volte nel corso del secolo era stata attraversata sanguinosamente da eserciti in guerra. Fu il simbolo della conclusione di un'epoca tragica di divisioni e di conflitti. Viviamo in pace e in amicizia da tutti e due i lati delle Alpi. Ed è in questo spirito che voi certamente opererete, assolvendo gli impegni presi, come cit-tadini d'Italia e cittadini d'Europa, depositari e curatori di splendide risorse riconosciute come patrimonio mondiale del-l'Umanità. A voi tutti, alle istituzioni e alle popolazioni che rappresentate, il mio cordiale augurio di buon lavoro e di pie-no successo.

cronaca

Page 25: Il_Tornado_547

23 ASTERISCO

La foto è del nostro abbonato alanese Francesco Pisan (Classe 1960) e mostra una nutrita famiglia di funghi. Abbiamo pensato di proporla ai lettori, accompagnandola con una bella poesia di Emily Dickinson, in omaggio alla sagra alanese dedicata ai “Ciodet”.

Il Fungo è l'Elfo delle Piante - A Sera, non c'è Al Mattino, in una Capanna a Tartufo Si ferma in un Punto Come se fosse lì da sempre Eppure la sua intera Carriera È più breve dell'Indugio di un Serpente - E più rapida della Gramigna - È il Giocoliere delle Vegetazione - Il Germe dell'Alibi - Come una Bolla anticipa E come una Bolla, si dilegua - Mi sembra come se l'Erba fosse lieta Di averlo a intermittenza - Questo surrettizio Rampollo Dell'Estate circospetto. Avesse la Natura un Volto malleabile O ne dovesse uno disprezzare - Avesse la Natura un Apostata - Quel Fungo - sarebbe Lui!

Emily Dickinson

Due nuovi cittadini di Quero, due nuovi abbonati a “Il

Tornado”

Il diciotto luglio 2009 questo vecchio Ape vi ha portato dal paese di Segusino al paese di Quero. Due giovani vite, due giovani sposi: Elena Osellame e Roberto Zucchetto.

Auguriamo loro tantissima felicità. Zio Robi

P:S. Che l’eco di questo giorno gioioso e festoso vi accompagni per tutta la vita!

Page 26: Il_Tornado_547

24

In ricordo di Bruna Lio L’undici agosto 2009, dalla grande Milano, Bruna Lio è tornata, per sempre, al suo amato Segusino. Qui di seguito riportiamo la lettera scritta da Elena Filini alla sua amata nonna Bruna, letta in chiesa, durante le esequie, dal nostro parroco don Fabrizio:

“Quasi certamente ti sarebbe piaciuto un ricordo con tutti i crismi, magari tendente all'agiografico. Amavi il decoro, l’eleganza, il bello. Vanità veniali, proprie di quanti hanno avuto in sorte un talento: l'originalità. imprevedibile, estrosa, forse lunatica. Ecco... La luna, quel pianeta dove ti sarebbe potuto accadere di vivere.. sempre con la testa lassù, coi capelli disordinati, che orgogliosamente si ribellavano ad ogni tentativo di definizione. Noi ti volevamo bene non perché fossi la nonna, ma perché eri tu: esuberante, un po' svagata, sempre intenta ad incalzare la vita. Tu e le tue fotografie, tu e le tue cartoline, tu ed i tuoi libri. Tu simpaticamente

provvisoria nelle faccende domestiche, tu con una capacità unica di dar gusto ai sapori, tu - perché no - difficile, esigente. Oggi ci sentiamo un po' strani, ma in fondo dobbiamo pensare che è come fosse la tua festa, ci sono gli amici, c'è la musica, certamente avresti gradito che tutti bevessero un buon rosso e brindassero a quella che è stata la tua vita. Noi non serberemo che ricordi ufficiosi, di solito teneri e molto comici, dei quali spesso ci narravi con quel tuo modo personalissimo, tra veneticità e lingua ufficíale. Ricordi che si perdono nel tempo di un'Italia che non è più, frammenti sparsi tra la linea del fronte, la Milano dei bombardamenti e poi la ricostruzione, l’orgogliosa e costante tensione ad essere ogni giorno un passo più in là, a far divenire migliore la propria famiglia, a sorvegliarne gli umori e le aspettative. Ricorderemo la tua curiosità intellettuale, i tuoi interessi, quella sensibilità acuta e spiazzante, insieme ad una vena giocosa che - anche quando le hai avute - non ha mai permesso di vedere molte rughe. Poi la malattia. Un periodo intenso, lungo, fatto anche di dolore. Un tempo che ha visto la tua casa diventare di nuovo il teatro di incontri, sorrisi, racconti. Quel che sei stata l'abbiamo capito solo allora nell'affetto amorevolissimo dei tuoi figli, nella loro cura. Ed abbiamo imparato che esiste anche un modo bello e poetico di chiudere il cerchio, di ritornare al punto iniziale, persino a quello del bisogno, fisico e spirituale. Pianti mai, o quasi, però. Perché da queste parti la vita si prende per un altro verso, e le asprezze, le crudezze di un tempo che spesso ha un volto inesorabile, debbono essere temperate dall'ironia e dalla sagacia. (E.F.)”

Ora riposi sul colle con davanti a te l’indimenticabile amica Orsola, compagna di escursioni per boschi e prati. Vi accomunava l’amore per la natura ed i suoi frutti. Addio Bruna, amica di sempre e di tutti, rimarrai immutata nei nostri ricordi.

(Nadia Zancaner)

LETTERE AL TORNADO

La famiglia di Nazzareno Collavo ringrazia

A quasi due mesi dalla scomparsa di Nazzareno Collavo, la moglie e le figlie, nell’impossibilità di farlo personalmente, desiderano ringraziare tutti coloro che in ogni modo hanno partecipato al loro dolore.

Domenica 6 settembre, 4 ottobre, 8 novembre e 6 dicembre 2009

ingresso gratuito al Museo Civicoe alla Galleria d'arte moderna Carlo Rizzarda

Dalle 16.30 alle 17.30 intermezzi musicali a cura della Scuola comunale di musica "Francesco Sandi"

e dei gruppi Ensemble "A perdifiato" e "Eight4Sax"

della Banda "Città di Feltre"

La cittadinanza è invitata

Info: Ufficio Musei 0439 885242 - www.comune.feltre.bl.it [email protected]

IL COMITATO PROMOTORE DELLA

INVITA TUTTI i CITTADINI

all’incontro che si terrà a QUERO presso la SALA DELLE ASSOCIAZIONI

giovedì 17 settembre 2009alle ore 20.30

per illustrare gli obiettivi ed i vantaggi di una NUOVA BANCA COSTRUITA PER IL NOSTRO TERRITORIO.

Si affronteranno le seguenti tematiche:

- I VANTAGGI PER IL SOCIO;

- I VANTAGGI PER IL CLIENTE;

- I VANTAGGI PER LA COLLETTIVITA’;

relatori della serata saranno l'avv. Davide Fent ed il geom. Fabio Maddalozzo

www.bancabellunofeltre.itSede del Comitato Promotore di Feltre Sede del Comitato Promotore di Belluno

Via Roma n. 10 – 32032 FELTRE (BL) Viale Fantuzzi n. 11/A – 32100 BELLUNO (BL)

Tel. 0439/89672 Tel. 0437/942516-7

Page 27: Il_Tornado_547

25

Festa per Franco e Giulietta

Domenica 7 Giugno festa a sorpresa per Franco e Giulietta, gestori del Bar al Centro di San Pietro di Barbozza, per il 25 anniversario del locale. Gli amici e i clienti affezionati si sono trovati nel patronato del paese e a luci spente hanno aspettato Franco e Giulietta attirati con un pretesto….

SORPRESAAAA!!! Accese le luci era indescrivibile lo stupore sulle facce dei festeggiati che si sono ritrovati attorniati da più di un centinaio di persone, che hanno intonato “perché son bravi ragazzi….” dietro ad una torta con la loro immagine e, naturalmente, 25 immancabili candeline. Il passaparola degli organizzatori ha fatto si che ognuno portasse qualcosa. I tavoli, così, erano colmi di affettati, formaggi, torte, ciliegie, oltre a del buon vino. Accompagnati da un fisarmonicista, i canti e la festa sono continuati fino alle ore piccole. Ancora un ringraziamento a Franco e Giulietta che da 25 anni gestiscono con entusiasmo il Bar al Centro. (Comunicato a cura degli amici del Bar al Centro)

LETTERE AL TORNADO

CRONACA

27 settembre – Monte Cimone e Malga Mont (con partenza alle ore 7.00)

Articoli a cura del Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa

I coscritti del 1954 in festa di Alessandro Bagatella Nella foto a fianco, i co-scritti del 1954 che, nel mese di maggio, hanno festeggiato il traguardo raggiunto al ristorante “da Bastian”, sul Tom-ba. Alla compagnia di Quero si sono aggrega-ti anche due coscritti di Vas. Un plauso agli or-ganizzatori e un ringra-ziamento particolare a Daniele Schievenin per il pensiero floreale che ha consegnato a tutte le signore presenti.

Via Papa Giovanni 23°, 24 - Fener, ALANO DI PIAVE (BL)

buffet della stazione

di Canal CinziaFeste in programmazione: 13 settembre, 17 ottobre dalle 14.30MUSICA LATINO AMERICANA E 360°con Dj Felipe

KANGUR bardi Canal Cinzia

Feste in programmazione: 13 settembre, 17 ottobre dalle 14.30MUSICA LATINO AMERICANA E 360°con Dj Felipe

SUPERENALOTTO

Page 28: Il_Tornado_547

26

particolarmente attenti al territorio comunale», anche le modalità di prelievo (articolo di Fulvio Mondin, tratto da “Il Gazzettino” di giovedì 2 settembre 2009).

Arte e Artisti: il querese Roberto Svaizer

di Angelo Ceccotto

Mentre mi trovavo nel giardino di Roberto Svaizer a Quero, intento ad ammirare incantato la sua ultima “creatura”, si avvicinava una mamma con per mano il figlioletto che, sbalordito, esclamava: «Mamma, mamma, guarda che grande mucca c’è lì, e che corna grandi ha!». Anche quel bambino scopriva qualcosa di particolare in mezzo a quel giardino. Avvicinatisi un po’ titubanti, entrambi guardavano meravigliati quell’imponente animale intento a bramire in un atteggiamento di avvertenza di un pericolo. Innanzi a quella superba creatura, la mamma disse al figlioletto: «Questa non è una mucca, ma un cervo in ferro!». Come non stupirsi di tanta bellezza, apparendo al primo impatto quasi reale! Questa, tra le tante, è una delle dimostrazioni della grande abilità artistica dello Svaizer, che sempre ci sorprende con le sue stupende creazioni degne di lode. Nel suo “repertorio” troviamo altri animali quali il capriolo, l’aquila, il cedrone, l’urogallo, la civetta, la tartaruga, sempre in dimensioni reali, e poi il drago, il toro e il cavallo, questi in dimensioni ridotte, oltre a un vasto assortimento di oggetti ornamentali: crocifissi, fiori di ogni genere e grandezza, tavoli ornati di fiori e foglie colorati ed altre stupende opere che ti lasciano d’incanto. Tutto questo agli occhi dei visitatori desta stupore, increduli di tanta capacità e manualità, a dimostrazione della sua elevata inventiva e professionalità artistica, qualità che lo hanno reso famoso tra le fiere raccogliendo ovunque apprezzamenti e sti-ma. Mi permetto di dire che Roberto Svaizer ha raggiunto la sua qualifica di maestro del ferro battuto ereditando e seguendo le orme di un grande maestro, suo zio Enrico De Girardi, considerato che le splendide opere create da quest’ultimo sono sparse in tutto il mondo. Questi due ammirevoli maestri, che non hanno eguali nel loro mestiere, esprimono il piacere, la passione e la genialità del trasformare un pezzo di ferro o di lamiera in oggetti di grande va-lore artistico. La loro indiscussa professionalità di maestri ha elevato l’immagine dell’ambiente di lavoro alla M.M. Lampadari, divenendo al contempo l’orgoglio del loro paese, Quero.

In ricordo di Raniero Walter Tieppo

Sabato 6 giugno Walter Tieppo (nella foto) ci ha lasciato. La nostra comunità ed il mondo dell’imprenditoria bellunese perdono una persona unica e speciale, un vero trascinatore, sempre “pronto a dare una mano e a dare qualche consiglio”. Walter è sempre stato estremamente generoso, altruista, sempre presente, sia nei momenti difficili con una parola di conforto, sia in quelli goliardici. Una persona schiet-ta. Ha sempre affrontato le difficoltà con forza, coraggio, determinazione e tanta grinta. Le sue priorità sono sempre state la famiglia, gli amici ed il lavoro, e per questi ha de-dicato tutta la sua vita. Grazie Walter, grazie per averci insegnato a non lamentarci mai, grazie per averci in-segnato a guardare al futuro sempre in positivo e grazie per averci regalato tanti bei momenti che non dimenticheremo mai.

I tuoi familiari

La famiglia di Raniero Walter Tieppo sentitamente ringrazia tutte le persone che, in varie forme, le sono state vicine in questo triste momento. L’avvocato alanese Paolo Licini, già Senatore della Repubblica sotto le insegne socialiste e Sindaco di Feltre, replica a Gioachino Tessaro evidenziando, in merito alla falsa appartenenza “comunista” attri-buitagli, «la condivisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lac-chè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”»

Io, “comunista” addirittura tesserato?

di Paolo Licini

Due considerazioni su quanto pubblicato nel Tornado del 30/7 scorso. Anzitutto un sentito grazie, per quel che vale un complimento, al signor Alexander Geronazzo per essere riuscito a trarre, da una chiacchierata sui miei ormai an-tichi trascorsi, un quadro che mi premia ben oltre il merito. Ho gradito in specie la qualificazione di “Alanese” per-ché, anche se sono nato a Vicenza e in detta città ho passato tutti gli anni dello studio sino alla laurea, sono e resto di nome e di fatto un “Alanese”. Poi una domanda ad un certo signor Gioachino Tessaro, che assolutamente non conosco. Costui, in una piuttosto acida filippica contro il signor Silvio Forcellini, mi tira in campo in quanto reo di aver espresso, con una telefonata, il mio plauso al predetto per i suoi “Pensieri in libertà” pubblicati sul Tornado del 5/6. Dice il signor Tessaro: “Per quanto mi riguarda il signor Paolo Licini non saprei proprio di quale parte politi-ca possa essere. Per me potrebbe benissimo essere tesserato per i Comunisti Italiani”. Che il signor Tessaro non sappia quale sia la mia “parte politica” non mi interessa né mi affligge per certo (anche se a questa “parte politica” appartengo, senza i contorsionismi oggi tanto di moda, da quando è nata la nostra Repubblica, visto che già nel ’48 votai per Saragat). Quel che rilevo nella mia classificazione di “comunista” (addirittura tesserato!) è la con-divisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lacchè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”, qualifica usata in senso spregiativo in quanto per costoro “comunista” non significa solo seguace di una diversa forza politica, ma la personificazione del male. Egre-gio signor Tessaro, io non sono né sono mai stato un “comunista”, ma ho conosciuto, trattato e battagliato con persone di fede comunista di alto valore politico e morale, e ciò sia nella mia esperienza nel Senato della Repubbli-ca sia in quella nel Consiglio Comunale di Feltre. Erano persone che, per contrastare le mie idee o proposte, portavano altre idee o argomentazioni, non certo insinuazioni offensive. Grazie per l’ospitalità.

Illuminazione pubblica di Fener, iniziati i lavori

di Silvio Forcellini

Lunedì 24 agosto sono iniziati i lavori riguardanti l’illuminazione pubblica nel centro di Fener. Il progetto, che è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale e che sarà realizzato dalla ditta Tatto Loris di Feltre, prevede interventi in via della Vittoria (S.R. 348 “Feltrina”), via Dante, piazza Dante, via Giovanni XXIII e piazzale della stazione, per una spesa complessiva di 120.000 euro. Sulla “Feltrina”, come anticipato lo scorso numero, saranno posti 18 nuovi lampioni, 12 dall’uscita di via Kennedy sino alla rotatoria per Valdobbiadene e 6 dalla rotatoria per Alano e Quero sino alla centrale Enel. Un numero così elevato, fatto che in più di una persona ha destato qualche perplessità, de-riva dagli obblighi imposti dal Codice della Strada che, in presenza di strade “importanti” come la “Feltrina”, prevede un’illuminazione “a giorno” per motivi di sicurezza. In via Dante, invece, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro pali a lanterna, per dare continuità al tutto. Sostituiti completamente con pali a lanterna anche i cinque lampioni di piazza Dante ma, in questo caso, quelli tolti verranno installati lungo la strada che porta al Parco del Piave. Stesso discorso anche per via Giovanni XXIII e per il piazzale della stazione: prevista l’installazione di nuovi pali a lanterna, con i vecchi lampioni, ormai fuori commercio, che andranno a sostituire quelli non funzionanti, ma dello stesso tipo, di Piazza Martiri ad Alano. Sulla salita che dalla Trattoria “Alla Posta” sbocca sulla “Feltrina”, infine, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro nuovi lampioni. Sulla centralina che “control-la” l’intero impianto fenerese verrà inoltre installata una scheda particolare che permetterà l’abbattimento del 50% dei consumi, così come tutte le lampadine utilizzate saranno a basso consumo.

Fener, aperto negozio di articoli sportivi

di Silvio Forcellini

“Zeta Sport”, lo storico negozio di articoli sportivi aperto da Giovanni Zancaner nel lontano 1972, chiude a Valdob-biadene e si trasferisce a Fener. Il 14 settembre, infatti, ha aperto i battenti in via della Vittoria, sulla “Feltrina”, pro-prio a fianco dello Jole Bar. Sarà gestito dal figlio di Giovanni Zancaner, Piero, e vi si potranno trovare calzature sportive e abbigliamento sportivo delle migliori marche: Asics, Colmar, Brooks, Lacoste, Mizuno, Nike, Tecnica… Chiuso il lunedì mattina. Fener si arricchisce, dunque, di un ulteriore attività commerciale, in una via che è stata rivi-talizzata sia dall’insieme dei lavori inerenti la rotatoria che, soprattutto, dall’iniziativa privata dei fratelli Schievenin, Dorino e Fabrizio, proprietari dello stabile in questione dove ha sede anche il loro deposito di fiori. Ricordiamo infine

La famiglia di Raniero Walter Tieppo sentitamente ringrazia tutte le persone che, in varie forme, le sono state vicine in questo triste momento. L’avvocato alanese Paolo Licini, già Senatore della Repubblica sotto le insegne socialiste e Sindaco di Feltre, replica a Gioachino Tessaro evidenziando, in merito alla falsa appartenenza “comunista” attri-buitagli, «la condivisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lac-chè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”»

Io, “comunista” addirittura tesserato?

di Paolo Licini

Due considerazioni su quanto pubblicato nel Tornado del 30/7 scorso. Anzitutto un sentito grazie, per quel che vale un complimento, al signor Alexander Geronazzo per essere riuscito a trarre, da una chiacchierata sui miei ormai an-tichi trascorsi, un quadro che mi premia ben oltre il merito. Ho gradito in specie la qualificazione di “Alanese” per-ché, anche se sono nato a Vicenza e in detta città ho passato tutti gli anni dello studio sino alla laurea, sono e resto di nome e di fatto un “Alanese”. Poi una domanda ad un certo signor Gioachino Tessaro, che assolutamente non conosco. Costui, in una piuttosto acida filippica contro il signor Silvio Forcellini, mi tira in campo in quanto reo di aver espresso, con una telefonata, il mio plauso al predetto per i suoi “Pensieri in libertà” pubblicati sul Tornado del 5/6. Dice il signor Tessaro: “Per quanto mi riguarda il signor Paolo Licini non saprei proprio di quale parte politi-ca possa essere. Per me potrebbe benissimo essere tesserato per i Comunisti Italiani”. Che il signor Tessaro non sappia quale sia la mia “parte politica” non mi interessa né mi affligge per certo (anche se a questa “parte politica” appartengo, senza i contorsionismi oggi tanto di moda, da quando è nata la nostra Repubblica, visto che già nel ’48 votai per Saragat). Quel che rilevo nella mia classificazione di “comunista” (addirittura tesserato!) è la con-divisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lacchè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”, qualifica usata in senso spregiativo in quanto per costoro “comunista” non significa solo seguace di una diversa forza politica, ma la personificazione del male. Egre-gio signor Tessaro, io non sono né sono mai stato un “comunista”, ma ho conosciuto, trattato e battagliato con persone di fede comunista di alto valore politico e morale, e ciò sia nella mia esperienza nel Senato della Repubbli-ca sia in quella nel Consiglio Comunale di Feltre. Erano persone che, per contrastare le mie idee o proposte, portavano altre idee o argomentazioni, non certo insinuazioni offensive. Grazie per l’ospitalità.

Illuminazione pubblica di Fener, iniziati i lavori

di Silvio Forcellini

Lunedì 24 agosto sono iniziati i lavori riguardanti l’illuminazione pubblica nel centro di Fener. Il progetto, che è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale e che sarà realizzato dalla ditta Tatto Loris di Feltre, prevede interventi in via della Vittoria (S.R. 348 “Feltrina”), via Dante, piazza Dante, via Giovanni XXIII e piazzale della stazione, per una spesa complessiva di 120.000 euro. Sulla “Feltrina”, come anticipato lo scorso numero, saranno posti 18 nuovi lampioni, 12 dall’uscita di via Kennedy sino alla rotatoria per Valdobbiadene e 6 dalla rotatoria per Alano e Quero sino alla centrale Enel. Un numero così elevato, fatto che in più di una persona ha destato qualche perplessità, de-riva dagli obblighi imposti dal Codice della Strada che, in presenza di strade “importanti” come la “Feltrina”, prevede un’illuminazione “a giorno” per motivi di sicurezza. In via Dante, invece, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro pali a lanterna, per dare continuità al tutto. Sostituiti completamente con pali a lanterna anche i cinque lampioni di piazza Dante ma, in questo caso, quelli tolti verranno installati lungo la strada che porta al Parco del Piave. Stesso discorso anche per via Giovanni XXIII e per il piazzale della stazione: prevista l’installazione di nuovi pali a lanterna, con i vecchi lampioni, ormai fuori commercio, che andranno a sostituire quelli non funzionanti, ma dello stesso tipo, di Piazza Martiri ad Alano. Sulla salita che dalla Trattoria “Alla Posta” sbocca sulla “Feltrina”, infine, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro nuovi lampioni. Sulla centralina che “control-la” l’intero impianto fenerese verrà inoltre installata una scheda particolare che permetterà l’abbattimento del 50% dei consumi, così come tutte le lampadine utilizzate saranno a basso consumo.

Fener, aperto negozio di articoli sportivi

di Silvio Forcellini

“Zeta Sport”, lo storico negozio di articoli sportivi aperto da Giovanni Zancaner nel lontano 1972, chiude a Valdob-biadene e si trasferisce a Fener. Il 14 settembre, infatti, ha aperto i battenti in via della Vittoria, sulla “Feltrina”, pro-prio a fianco dello Jole Bar. Sarà gestito dal figlio di Giovanni Zancaner, Piero, e vi si potranno trovare calzature sportive e abbigliamento sportivo delle migliori marche: Asics, Colmar, Brooks, Lacoste, Mizuno, Nike, Tecnica… Chiuso il lunedì mattina. Fener si arricchisce, dunque, di un ulteriore attività commerciale, in una via che è stata rivi-talizzata sia dall’insieme dei lavori inerenti la rotatoria che, soprattutto, dall’iniziativa privata dei fratelli Schievenin, Dorino e Fabrizio, proprietari dello stabile in questione dove ha sede anche il loro deposito di fiori. Ricordiamo infine

La famiglia di Raniero Walter Tieppo sentitamente ringrazia tutte le persone che, in varie forme, le sono state vicine in questo triste momento. L’avvocato alanese Paolo Licini, già Senatore della Repubblica sotto le insegne socialiste e Sindaco di Feltre, replica a Gioachino Tessaro evidenziando, in merito alla falsa appartenenza “comunista” attri-buitagli, «la condivisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lac-chè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”»

Io, “comunista” addirittura tesserato?

di Paolo Licini

Due considerazioni su quanto pubblicato nel Tornado del 30/7 scorso. Anzitutto un sentito grazie, per quel che vale un complimento, al signor Alexander Geronazzo per essere riuscito a trarre, da una chiacchierata sui miei ormai an-tichi trascorsi, un quadro che mi premia ben oltre il merito. Ho gradito in specie la qualificazione di “Alanese” per-ché, anche se sono nato a Vicenza e in detta città ho passato tutti gli anni dello studio sino alla laurea, sono e resto di nome e di fatto un “Alanese”. Poi una domanda ad un certo signor Gioachino Tessaro, che assolutamente non conosco. Costui, in una piuttosto acida filippica contro il signor Silvio Forcellini, mi tira in campo in quanto reo di aver espresso, con una telefonata, il mio plauso al predetto per i suoi “Pensieri in libertà” pubblicati sul Tornado del 5/6. Dice il signor Tessaro: “Per quanto mi riguarda il signor Paolo Licini non saprei proprio di quale parte politi-ca possa essere. Per me potrebbe benissimo essere tesserato per i Comunisti Italiani”. Che il signor Tessaro non sappia quale sia la mia “parte politica” non mi interessa né mi affligge per certo (anche se a questa “parte politica” appartengo, senza i contorsionismi oggi tanto di moda, da quando è nata la nostra Repubblica, visto che già nel ’48 votai per Saragat). Quel che rilevo nella mia classificazione di “comunista” (addirittura tesserato!) è la con-divisione del ben noto sistema seguito dal “dittatore” di turno e dai suoi alleati e lacchè, secondo i quali chiunque contesti il loro dire od operare è un “comunista”, qualifica usata in senso spregiativo in quanto per costoro “comunista” non significa solo seguace di una diversa forza politica, ma la personificazione del male. Egre-gio signor Tessaro, io non sono né sono mai stato un “comunista”, ma ho conosciuto, trattato e battagliato con persone di fede comunista di alto valore politico e morale, e ciò sia nella mia esperienza nel Senato della Repubbli-ca sia in quella nel Consiglio Comunale di Feltre. Erano persone che, per contrastare le mie idee o proposte, portavano altre idee o argomentazioni, non certo insinuazioni offensive. Grazie per l’ospitalità.

Illuminazione pubblica di Fener, iniziati i lavori

di Silvio Forcellini

Lunedì 24 agosto sono iniziati i lavori riguardanti l’illuminazione pubblica nel centro di Fener. Il progetto, che è stato redatto dall’Ufficio Tecnico Comunale e che sarà realizzato dalla ditta Tatto Loris di Feltre, prevede interventi in via della Vittoria (S.R. 348 “Feltrina”), via Dante, piazza Dante, via Giovanni XXIII e piazzale della stazione, per una spesa complessiva di 120.000 euro. Sulla “Feltrina”, come anticipato lo scorso numero, saranno posti 18 nuovi lampioni, 12 dall’uscita di via Kennedy sino alla rotatoria per Valdobbiadene e 6 dalla rotatoria per Alano e Quero sino alla centrale Enel. Un numero così elevato, fatto che in più di una persona ha destato qualche perplessità, de-riva dagli obblighi imposti dal Codice della Strada che, in presenza di strade “importanti” come la “Feltrina”, prevede un’illuminazione “a giorno” per motivi di sicurezza. In via Dante, invece, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro pali a lanterna, per dare continuità al tutto. Sostituiti completamente con pali a lanterna anche i cinque lampioni di piazza Dante ma, in questo caso, quelli tolti verranno installati lungo la strada che porta al Parco del Piave. Stesso discorso anche per via Giovanni XXIII e per il piazzale della stazione: prevista l’installazione di nuovi pali a lanterna, con i vecchi lampioni, ormai fuori commercio, che andranno a sostituire quelli non funzionanti, ma dello stesso tipo, di Piazza Martiri ad Alano. Sulla salita che dalla Trattoria “Alla Posta” sbocca sulla “Feltrina”, infine, è prevista la sostituzione dei due lampioni esistenti con quattro nuovi lampioni. Sulla centralina che “control-la” l’intero impianto fenerese verrà inoltre installata una scheda particolare che permetterà l’abbattimento del 50% dei consumi, così come tutte le lampadine utilizzate saranno a basso consumo.

Fener, aperto negozio di articoli sportivi

di Silvio Forcellini

“Zeta Sport”, lo storico negozio di articoli sportivi aperto da Giovanni Zancaner nel lontano 1972, chiude a Valdob-biadene e si trasferisce a Fener. Il 14 settembre, infatti, ha aperto i battenti in via della Vittoria, sulla “Feltrina”, pro-prio a fianco dello Jole Bar. Sarà gestito dal figlio di Giovanni Zancaner, Piero, e vi si potranno trovare calzature sportive e abbigliamento sportivo delle migliori marche: Asics, Colmar, Brooks, Lacoste, Mizuno, Nike, Tecnica… Chiuso il lunedì mattina. Fener si arricchisce, dunque, di un ulteriore attività commerciale, in una via che è stata rivi-talizzata sia dall’insieme dei lavori inerenti la rotatoria che, soprattutto, dall’iniziativa privata dei fratelli Schievenin, Dorino e Fabrizio, proprietari dello stabile in questione dove ha sede anche il loro deposito di fiori. Ricordiamo infine

LETTERE AL TORNADO

Page 29: Il_Tornado_547

27

Incontro sullo scottante tema dei rifiuti organizzato dall’associazione “ARIANOVA”

RIFIUTI: PAGARE MENO SI PUO’ COME TRASFORMARE I RIFIUTI IN RISORSA

Incontro informativo sulla situazione rifiuti nel nostro territorio: costi, gestione e possibili alternative, progetti per ridurre l’impatto ambientale e i costi di smaltimento per le famiglie.

Interverranno: Carla Poli, titolare del Centro Riciclo di Vedelago - Stefano Triches, direttore di Ponte Servizi srl - Ezio Orzes, assessore alle politiche ambientali e dell’energia del Comune di Ponte nelle Alpi.

Mercoledì 23 settembre - ore 20.45 - presso la Palestra di Pederobba in via Roma

Miryam Makeda

presenta

Samuel Yosef

di Alessandro Bagatella Miryam Makeda Curto presenta ad amici e parenti

e alla grande famiglia del Tornado il fratellino Sa-

muel Yosef, nato lo scorso 28 marzo. Bisogna di-

re che i genitori di Miryam e Samuel – Sandra

Zabot di Villaga e Mauro Curto di Carpen – sono

stati davvero fortunati: hanno avuto un maschio e

una femmina. Forse hanno guardato la luna?

Scherzi a parte, congratulazioni vivissime ai geni-

tori, agli zii, ai nonni, ai bisnonni e ai parenti da

parte di noi del Tornado, che auguriamo anche al

piccolo Samuel Yosef un mondo di felicità.

Ecco

Nicholas! (s.for.) Ad apparire sulle pa-

gine del Tornado è la volta di

Nicholas Dal Canton, nato il

16 novembre 2008 per la gio-

ia dei genitori Roberto e Lau-

ra, della sorellina Martina

(con lui in una delle due foto) e dei nonni queresi Franco e Lina.

Tragedia sulla Regionale 348 “Feltrina” all’altezza della centrale Enel. Sbanda il rimorchio che finisce sul pensionato, illesa ma sotto shock la moglie.

Fener, muore nell’auto tranciata dal Tir

Una sbandata e il cassone del rimorchio di un camion ha tranciato di netto la parte sinistra della Renault 19 su cui viaggiavano due coniugi di Venezia. Portandosi via la vita di Giorgio Guarinoni, 73 anni, pensionato della città lagu-nare che con la moglie se ne viaggiava tranquillamente a bordo della propria vettura in direzione Feltre, ignaro di quanto stava per accadere. La terribile tragedia si è consumata mentre su tutto il bellunese si abbatteva uno dei temporali e delle piogge più intense degli ultimi anni. La strada non era certo nelle migliori condizioni. E’ stato uno scontro tanto agghiacciante quanto fulmineo quello che è accaduto ieri (lunedì 3 agosto, ndr) lungo la regionale 348 Feltrina, all’altezza della centrale dell’Enel di Fener, che per le modalità è risultato quasi incredibile. Erano quasi le 18 quando un camion con bilico guidato da C.D.S., un trentasettenne rumeno che da anni vive e lavora regolarmen-te in Italia, proveniente da Feltre affronta la curva che porta al rettilineo che affianca la centrale dell’Enel di Fener. In quel momento piove a dirotto come nella maggior parte del Feltrino, il fondo stradale è sicuramente viscido per questo. Il pesante mezzo affronta la curva ma proprio mentre sta uscendo da essa il bilico (vuoto) schizza dall’altra parte della carreggiata e per un attimo l’autista perde il controllo del “bisonte della strada”. E’ stata questione di un attimo. Proprio quell’attimo in cui arriva nella direzione opposta lo sfortunato Guarinoni a bordo della Renault 19 con al suo fianco la moglie. E’ questione di un momento e la parte finale del bilico trancia e schiaccia la parte sinistra della vettura e si porta via la vita dell’uomo. Con una manovra l’autista riesce a riportare in carreggiata il bilico. In-tanto la vettura, per reazione all’urto, finisce per impattare frontalmente anche un altro camion che vedendo la sce-na si era fermato subito per evitare i due mezzi incidentati, parcheggiato a bordo strada per sicurezza. L’impatto questa volta è meno duro. La moglie di Guarinoni alla fine esce illesa dall’incidente, ma completamente sotto shock. Il marito le muore sul colpo davanti agli occhi. Quando arriva l’ambulanza di Crespano emergenza per lui non c’è più nulla da fare. La donna viene trasportata all’ospedale di Feltre ed è ricoverata in osservazione, anche se non ha riportato lesioni. Sul posto arrivano i vigili del fuoco e due pattuglie della polizia stradale di Feltre per i rilievi di legge e per cercare di definire l’esatta dinamica dell’incidente e i motivi per cui il camionista ha perso il controllo del suo mezzo. Sarà aperta un’inchiesta per omicidio colposo da parte della magistratura, come avviene sempre in questi casi, per stabilire appunto eventuali responsabilità (articolo tratto da “Il Gazzettino” di martedì 4 agosto 2009).

L’odore nauseabondo lamentato dai residenti e proveniente da un campo di proprietà comunale era dovuto alla maldestra lavorazione del compost. La “bonifica” effettuata sotto il controllo del sindaco.

Alano, risolto il problema di via De Rossi

Grazie all’intervento del sindaco di Alano, Fabio Dal Canton, si è risolto ancora sabato sera (1° agosto, ndr) il grave problema segnalato nei giorni scorsi da un gruppo di cittadini a causa della comparsa di un olezzo nauseabondo in una vasta zona residenziale di via Tenente De Rossi. Il portavoce Lorenzo Rover nel riassumere i fatti aveva de-nunciato il disagio conseguente alle esalazioni del compost che era stato sparso in un campo di proprietà comunale che confina con le abitazioni dei firmatari della protesta. «L’odore - sottolineava l'intervistato - ammorbava l'aria di buona parte del paese». Così erano state raccolte molte firme che sono poi state allegate ad una lettera inviata al sindaco, al servizio igiene dell'Ulss, all’Arpav e ai carabinieri di Quero. Nella lettera si evidenziava che il disagio era partito il 30 maggio scorso a causa di un «versamento di un materiale estremamente maleodorante» che venerdì scorso si era ripetuto. Il documento descriveva nei particolari le difficoltà che i cittadini avevano trovato nell'indivi-duare l'Ente preposto ad interessarsi alla questione e sottolineava «una apparente mancanza di controlli». Così sabato mattina, dopo aver raccolto un campione di terriccio per farlo analizzare dagli Enti preposti, Lorenzo Rover si è rivolto al sindaco e al comandante dei carabinieri di Quero che avevano assicurato verifiche. Sabato pomeriggio la svolta. Sotto il controllo del primo cittadino la ditta che ha sparso il terriccio, prima ha provveduto a coprire il terreno con dei teli e, verso sera, ha inviato un mezzo agricolo che ha arato l'area sotterrando il terriccio “puzzolente”. Ieri il portavoce dei residenti ha espresso la soddisfazione in quanto l'odore era quasi scomparso. Dal canto suo l'Arpav ha reso noto che il materiale incriminato è compost odoroso (circa 15 metri cubi in tutto): viaggiava con documentazione di rito. Secondo regola il compost avrebbe dovuto essere sparso in una giornata piovosa e prontamente coperto tramite aratura del terreno. «Si è trattato - hanno spiegato i tecnici Arpav - della maldestra lavorazione di un composto comunque in regola» (articolo di Fulvio Mondin, tratto da “Il Gazzettino” di martedì 4 agosto 2009).

Minoranza alanese all’attacco: «Dal sindaco troppi silenzi»

Alla luce di quanto accaduto in via Tenente de Rossi nei giorni scorsi quando, in seguito allo spargimento su un ter-reno attiguo ad una zona abitata di un compost maleodorante, si è scatenata la protesta dei residenti che ha porta-to, sabato scorso (1° agosto, ndr), dopo l'intervento del sindaco, alla soluzione della questione, i due gruppi di mino-ranza consigliare NuovAlano e Arcobaleno hanno chiesto congiuntamente di poter esprimere pubblicamente una lo-ro riflessione. «Il problema del cattivo odore - esordiscono i 4 consiglieri Serenella Bogana, Giampaolo Spada, An-

e dei nonni queresi Franco e Lina.

Tragedia sulla Regionale 348 “Feltrina” all’altezza della centrale Enel. Sbanda il rimorchio che finisce sul pensionato, illesa ma sotto shock la moglie.

Fener, muore nell’auto tranciata dal Tir

Una sbandata e il cassone del rimorchio di un camion ha tranciato di netto la parte sinistra della Renault 19 su cui viaggiavano due coniugi di Venezia. Portandosi via la vita di Giorgio Guarinoni, 73 anni, pensionato della città lagu-nare che con la moglie se ne viaggiava tranquillamente a bordo della propria vettura in direzione Feltre, ignaro di quanto stava per accadere. La terribile tragedia si è consumata mentre su tutto il bellunese si abbatteva uno dei temporali e delle piogge più intense degli ultimi anni. La strada non era certo nelle migliori condizioni. E’ stato uno scontro tanto agghiacciante quanto fulmineo quello che è accaduto ieri (lunedì 3 agosto, ndr) lungo la regionale 348 Feltrina, all’altezza della centrale dell’Enel di Fener, che per le modalità è risultato quasi incredibile. Erano quasi le 18 quando un camion con bilico guidato da C.D.S., un trentasettenne rumeno che da anni vive e lavora regolarmen-te in Italia, proveniente da Feltre affronta la curva che porta al rettilineo che affianca la centrale dell’Enel di Fener. In quel momento piove a dirotto come nella maggior parte del Feltrino, il fondo stradale è sicuramente viscido per questo. Il pesante mezzo affronta la curva ma proprio mentre sta uscendo da essa il bilico (vuoto) schizza dall’altra parte della carreggiata e per un attimo l’autista perde il controllo del “bisonte della strada”. E’ stata questione di un attimo. Proprio quell’attimo in cui arriva nella direzione opposta lo sfortunato Guarinoni a bordo della Renault 19 con al suo fianco la moglie. E’ questione di un momento e la parte finale del bilico trancia e schiaccia la parte sinistra della vettura e si porta via la vita dell’uomo. Con una manovra l’autista riesce a riportare in carreggiata il bilico. In-tanto la vettura, per reazione all’urto, finisce per impattare frontalmente anche un altro camion che vedendo la sce-na si era fermato subito per evitare i due mezzi incidentati, parcheggiato a bordo strada per sicurezza. L’impatto questa volta è meno duro. La moglie di Guarinoni alla fine esce illesa dall’incidente, ma completamente sotto shock. Il marito le muore sul colpo davanti agli occhi. Quando arriva l’ambulanza di Crespano emergenza per lui non c’è più nulla da fare. La donna viene trasportata all’ospedale di Feltre ed è ricoverata in osservazione, anche se non ha riportato lesioni. Sul posto arrivano i vigili del fuoco e due pattuglie della polizia stradale di Feltre per i rilievi di legge e per cercare di definire l’esatta dinamica dell’incidente e i motivi per cui il camionista ha perso il controllo del suo mezzo. Sarà aperta un’inchiesta per omicidio colposo da parte della magistratura, come avviene sempre in questi casi, per stabilire appunto eventuali responsabilità (articolo tratto da “Il Gazzettino” di martedì 4 agosto 2009).

L’odore nauseabondo lamentato dai residenti e proveniente da un campo di proprietà comunale era dovuto alla maldestra lavorazione del compost. La “bonifica” effettuata sotto il controllo del sindaco.

Alano, risolto il problema di via De Rossi

Grazie all’intervento del sindaco di Alano, Fabio Dal Canton, si è risolto ancora sabato sera (1° agosto, ndr) il grave problema segnalato nei giorni scorsi da un gruppo di cittadini a causa della comparsa di un olezzo nauseabondo in una vasta zona residenziale di via Tenente De Rossi. Il portavoce Lorenzo Rover nel riassumere i fatti aveva de-nunciato il disagio conseguente alle esalazioni del compost che era stato sparso in un campo di proprietà comunale che confina con le abitazioni dei firmatari della protesta. «L’odore - sottolineava l'intervistato - ammorbava l'aria di buona parte del paese». Così erano state raccolte molte firme che sono poi state allegate ad una lettera inviata al sindaco, al servizio igiene dell'Ulss, all’Arpav e ai carabinieri di Quero. Nella lettera si evidenziava che il disagio era partito il 30 maggio scorso a causa di un «versamento di un materiale estremamente maleodorante» che venerdì scorso si era ripetuto. Il documento descriveva nei particolari le difficoltà che i cittadini avevano trovato nell'indivi-duare l'Ente preposto ad interessarsi alla questione e sottolineava «una apparente mancanza di controlli». Così sabato mattina, dopo aver raccolto un campione di terriccio per farlo analizzare dagli Enti preposti, Lorenzo Rover si è rivolto al sindaco e al comandante dei carabinieri di Quero che avevano assicurato verifiche. Sabato pomeriggio la svolta. Sotto il controllo del primo cittadino la ditta che ha sparso il terriccio, prima ha provveduto a coprire il terreno con dei teli e, verso sera, ha inviato un mezzo agricolo che ha arato l'area sotterrando il terriccio “puzzolente”. Ieri il portavoce dei residenti ha espresso la soddisfazione in quanto l'odore era quasi scomparso. Dal canto suo l'Arpav ha reso noto che il materiale incriminato è compost odoroso (circa 15 metri cubi in tutto): viaggiava con documentazione di rito. Secondo regola il compost avrebbe dovuto essere sparso in una giornata piovosa e prontamente coperto tramite aratura del terreno. «Si è trattato - hanno spiegato i tecnici Arpav - della maldestra lavorazione di un composto comunque in regola» (articolo di Fulvio Mondin, tratto da “Il Gazzettino” di martedì 4 agosto 2009).

Minoranza alanese all’attacco: «Dal sindaco troppi silenzi»

Alla luce di quanto accaduto in via Tenente de Rossi nei giorni scorsi quando, in seguito allo spargimento su un ter-reno attiguo ad una zona abitata di un compost maleodorante, si è scatenata la protesta dei residenti che ha porta-to, sabato scorso (1° agosto, ndr), dopo l'intervento del sindaco, alla soluzione della questione, i due gruppi di mino-ranza consigliare NuovAlano e Arcobaleno hanno chiesto congiuntamente di poter esprimere pubblicamente una lo-ro riflessione. «Il problema del cattivo odore - esordiscono i 4 consiglieri Serenella Bogana, Giampaolo Spada, An-

attualità

Page 30: Il_Tornado_547

28

che della lavorazione del latte al fine della produzione dei tipici formaggi del Grappa. Per una decina d’anni, dal 1950 in poi, “condusse” Malga Camparonetta e altre malghe del Grappa per conto degli “Stagnolét” di Alano, che avevano in affitto dal Comune alcune malghe in territorio alanese. Genoveffa Mondin, dopo una vita dedicata al la-voro, è morta nel 1998 nella sua casa in località Prada.

“Sci Club Gatto delle Nevi”

Ad Alano corso di ginnastica presciistica

(s.for.) L’associazione sportiva dilettantistica “Sci Club Gatto delle Nevi” organizza per i soci un corso di ginnastica presciistica e di mantenimento presso la palestra comunale di Alano. Il corso si terrà dal 1° ottobre al 17 dicembre 2009 e dal 12 gennaio al 30 marzo 2010 ogni martedì e giovedì dalle ore 20.00 alle ore 21.00. Le adesioni vanno indirizzate direttamente alla palestra comunale oppure ad Antonio Agrizzi (tel. 0439-779275), Fulvio Pisan (tel. 0439-779969) o Roberto Svaizer (tel. 0439-787743).

Giada Dal Zuffo laureata in Lettere moderne

(s.for.) Il 23 luglio 2009 Giada Dal Zuffo, di Quero, si è laureata in Lettere moderne presso l’Università di Trento. Eccola nella foto con i genitori e il nonno Vincenzo Dal Zuffo, orgogliosi di lei. Anche da parte del Tornado congratu-

lazioni alla neodottoressa.

Erika Curto laureata in Psicologia clinico-dinamica

di Alessandro Bagatella Lo scorso 16 giugno, presso l’Università di Padova, Erika Curto, di Carpen, si è laureata in Psicologia clinico-dinamica con il punteggio di 110/110 e una tesi dal titolo “Relazione tra attaccamento al luogo di residenza e atteggiamento verso nuovi insediamenti”. La felicità di Erika la possiamo vedere nella foto a fianco, scattata subito dopo la proclamazione. Congratulazioni ad Erika per la bravura dimostra-ta, dai genitori Marco e Cristina, dai fratelli Fabrizio e Mauro, dalla cognata Sandra e dai nipoti, i cugini, i nonni e gli zii. Ci uniamo an-

che della lavorazione del latte al fine della produzione dei tipici formaggi del Grappa. Per una decina d’anni, dal 1950 in poi, “condusse” Malga Camparonetta e altre malghe del Grappa per conto degli “Stagnolét” di Alano, che avevano in affitto dal Comune alcune malghe in territorio alanese. Genoveffa Mondin, dopo una vita dedicata al la-voro, è morta nel 1998 nella sua casa in località Prada.

“Sci Club Gatto delle Nevi”

Ad Alano corso di ginnastica presciistica

(s.for.) L’associazione sportiva dilettantistica “Sci Club Gatto delle Nevi” organizza per i soci un corso di ginnastica presciistica e di mantenimento presso la palestra comunale di Alano. Il corso si terrà dal 1° ottobre al 17 dicembre 2009 e dal 12 gennaio al 30 marzo 2010 ogni martedì e giovedì dalle ore 20.00 alle ore 21.00. Le adesioni vanno indirizzate direttamente alla palestra comunale oppure ad Antonio Agrizzi (tel. 0439-779275), Fulvio Pisan (tel. 0439-779969) o Roberto Svaizer (tel. 0439-787743).

Giada Dal Zuffo laureata in Lettere moderne

(s.for.) Il 23 luglio 2009 Giada Dal Zuffo, di Quero, si è laureata in Lettere moderne presso l’Università di Trento. Eccola nella foto con i genitori e il nonno Vincenzo Dal Zuffo, orgogliosi di lei. Anche da parte del Tornado congratu-

lazioni alla neodottoressa.

Erika Curto laureata in Psicologia clinico-dinamica

di Alessandro Bagatella Lo scorso 16 giugno, presso l’Università di Padova, Erika Curto, di Carpen, si è laureata in Psicologia clinico-dinamica con il punteggio di 110/110 e una tesi dal titolo “Relazione tra attaccamento al luogo di residenza e atteggiamento verso nuovi insediamenti”. La felicità di Erika la possiamo vedere nella foto a fianco, scattata subito dopo la proclamazione. Congratulazioni ad Erika per la bravura dimostra-ta, dai genitori Marco e Cristina, dai fratelli Fabrizio e Mauro, dalla cognata Sandra e dai nipoti, i cugini, i nonni e gli zii. Ci uniamo an-

che della lavorazione del latte al fine della produzione dei tipici formaggi del Grappa. Per una decina d’anni, dal 1950 in poi, “condusse” Malga Camparonetta e altre malghe del Grappa per conto degli “Stagnolét” di Alano, che avevano in affitto dal Comune alcune malghe in territorio alanese. Genoveffa Mondin, dopo una vita dedicata al la-voro, è morta nel 1998 nella sua casa in località Prada.

“Sci Club Gatto delle Nevi”

Ad Alano corso di ginnastica presciistica

(s.for.) L’associazione sportiva dilettantistica “Sci Club Gatto delle Nevi” organizza per i soci un corso di ginnastica presciistica e di mantenimento presso la palestra comunale di Alano. Il corso si terrà dal 1° ottobre al 17 dicembre 2009 e dal 12 gennaio al 30 marzo 2010 ogni martedì e giovedì dalle ore 20.00 alle ore 21.00. Le adesioni vanno indirizzate direttamente alla palestra comunale oppure ad Antonio Agrizzi (tel. 0439-779275), Fulvio Pisan (tel. 0439-779969) o Roberto Svaizer (tel. 0439-787743).

Giada Dal Zuffo laureata in Lettere moderne

(s.for.) Il 23 luglio 2009 Giada Dal Zuffo, di Quero, si è laureata in Lettere moderne presso l’Università di Trento. Eccola nella foto con i genitori e il nonno Vincenzo Dal Zuffo, orgogliosi di lei. Anche da parte del Tornado congratu-

lazioni alla neodottoressa.

Erika Curto laureata in Psicologia clinico-dinamica

di Alessandro Bagatella Lo scorso 16 giugno, presso l’Università di Padova, Erika Curto, di Carpen, si è laureata in Psicologia clinico-dinamica con il punteggio di 110/110 e una tesi dal titolo “Relazione tra attaccamento al luogo di residenza e atteggiamento verso nuovi insediamenti”. La felicità di Erika la possiamo vedere nella foto a fianco, scattata subito dopo la proclamazione. Congratulazioni ad Erika per la bravura dimostra-ta, dai genitori Marco e Cristina, dai fratelli Fabrizio e Mauro, dalla cognata Sandra e dai nipoti, i cugini, i nonni e gli zii. Ci uniamo an-

cronaca

sci

che della lavorazione del latte al fine della produzione dei tipici formaggi del Grappa. Per una decina d’anni, dal 1950 in poi, “condusse” Malga Camparonetta e altre malghe del Grappa per conto degli “Stagnolét” di Alano, che avevano in affitto dal Comune alcune malghe in territorio alanese. Genoveffa Mondin, dopo una vita dedicata al la-voro, è morta nel 1998 nella sua casa in località Prada.

“Sci Club Gatto delle Nevi”

Ad Alano corso di ginnastica presciistica

(s.for.) L’associazione sportiva dilettantistica “Sci Club Gatto delle Nevi” organizza per i soci un corso di ginnastica presciistica e di mantenimento presso la palestra comunale di Alano. Il corso si terrà dal 1° ottobre al 17 dicembre 2009 e dal 12 gennaio al 30 marzo 2010 ogni martedì e giovedì dalle ore 20.00 alle ore 21.00. Le adesioni vanno indirizzate direttamente alla palestra comunale oppure ad Antonio Agrizzi (tel. 0439-779275), Fulvio Pisan (tel. 0439-779969) o Roberto Svaizer (tel. 0439-787743).

Giada Dal Zuffo laureata in Lettere moderne

(s.for.) Il 23 luglio 2009 Giada Dal Zuffo, di Quero, si è laureata in Lettere moderne presso l’Università di Trento. Eccola nella foto con i genitori e il nonno Vincenzo Dal Zuffo, orgogliosi di lei. Anche da parte del Tornado congratu-

lazioni alla neodottoressa.

Erika Curto laureata in Psicologia clinico-dinamica

di Alessandro Bagatella Lo scorso 16 giugno, presso l’Università di Padova, Erika Curto, di Carpen, si è laureata in Psicologia clinico-dinamica con il punteggio di 110/110 e una tesi dal titolo “Relazione tra attaccamento al luogo di residenza e atteggiamento verso nuovi insediamenti”. La felicità di Erika la possiamo vedere nella foto a fianco, scattata subito dopo la proclamazione. Congratulazioni ad Erika per la bravura dimostra-ta, dai genitori Marco e Cristina, dai fratelli Fabrizio e Mauro, dalla cognata Sandra e dai nipoti, i cugini, i nonni e gli zii. Ci uniamo an-

che noi del Tornado augurando a Erika una vita ricca di soddisfazioni.

Bentornato, Paolo!

Gli amici dell’Auser hanno recen-temente festeggiato Paolo per il suo rientro in società dopo una forzata villeggiatura in alcuni centri-benessere della provincia. Completamente rimesso a nuovo anche se con qualche chilo in me-no, ora può sfoggiare un invidiabile “look” e offrire agli amici la sua bel-la faccia sorridente e simpatica. Naturalmente la Pina è orgogliosa del risultato conseguito e della fortuna che le è capitata di ritrovarsi al fianco, dopo tanti anni di matrimonio, un partner restaurato a regola d’arte, pimpante e brioso come ai bei tempi. Miracoli della scienza, ma anche della caparbia volontà di fàrcela da parte di entrambi. E’ quindi con gioia che presentiamo a tutti i lettori del “Tornado” questa simpatica coppia di nuovo serena e felice. Con tutto l’affetto e gli affettuosi auguri che la lieta circostanza ci consente, e l’abbraccio cordialissimo e fra-terno da parte dei soci dell’Auser e, particolarmente, dei colleghi nonni vigili.

piero p. P.S. Questa nota, con annessa foto, ci è pervenuta in redazione sùbito dopo la “chiusura” dell’ultimo numero del “Tornado” prima della pausa estiva. Dall’istantanea, quindi, son passati ormai quasi due mesi. Abbiamo il piacere di precisare, al proposito, che da allora Paolo ha fatto ulteriori progressi, e che, quindi, il sorriso di Pina è diventato ancora più luminoso (n.d.r.).

Page 31: Il_Tornado_547

29

Page 32: Il_Tornado_547

30

L’art nouveau di Beatrice Berton

Il disegno qui a fianco è opera di Beatrice Berton, che ha seguito, nel realizzarlo, un modello che si ispira allo stile liberty. Una riproduzione che è costata parecchio tempo e un bel po’ d’impegno alla nostra giovane lettrice querese, che però della pittura è appassionata, tanto da dilettarsi, nel tempo libero, con i più diversi soggetti. Non possiamo che incitare Sharon a continuare nel coltivare la sua passione e a rafforzare la propria tecnica, fino a trovare la propria strada, magari proprio nel settore artistico che attira ora le sue energie.

L’originale è un’opera di Alfons Maria Mucha (1860-1939) nato in Moravia, destinata a reclamizzare le sigarette Job. La produzione di Mucha comprende moltissime opere, divise principalmente in dipinti, grafiche e manifesti pubblicitari, tutti permeati dagli elementi caratteristici dell'Art Nouveau. Il suo stile venne subito imitato, nell'arte e nella pubblicità, con esiti raramente all'altezza dell'originale.

In notturna sul Tomatico Foto di gruppo dell'escursione in notturna del 4 luglio sul monte Tomatico alla quale hanno partecipato 23 persone. La foto è stata scattata di fronte a malga Paoda assieme ai gestori. L'escursione è perfettamente riuscita ed anche la pioggia (e la grandine) che hanno accompagnato gli escursionisti lungo parte del percorso non ha tolto il buon umore. La cena a malga Paoda è stata particolarmente ricca e apprezzata. La discesa verso Cilladon al buio e sotto la pioggia ha completato l'originalità della gita. Anche l'escursione del 19 luglio al Sasso di Putia, alla quale hanno preso parte 48 persone è riuscita meravigliosamente. L'unico neo, costituito dallo smarrimento di uno zaino, si è risolto con il suo ritrovamento (era stato caricato erroneamente su un'altra corriera presente al passo delle Erbe).

Fulvio Mondin

Subito ai vertici il pilota querese Antonello Bordignon Ottima prestazione del pilota querese Antonello Bordignon alla 35°Alpe del Nevegal,disputata l'8 e 9

Agosto in località Castion, Belluno. A bordo di un’Osella Pa21J Honda, messa a disposizione dall'omonima azienda torinese, Antonello correva nella categoria CN Sport Prototipi. Inizio

difficile, causa una leggera toccata nella prima manches di prova del sabato... tempo alto all'arrivo e una classifica tutta da scalare. Nella seconda tornata di prove, dopo aver fatto

riparare la vettura e modificato l'assetto, Antonello si piazzava subito al comando della sua classe, siglando un eccellente 27° tempo assoluto (su oltre 200 partecipanti). Domenica, nella prima

manche di gara i tempi sono scesi ulteriormente, cosi come

nella seconda… segnale che il feeling con la vettura aumenta di gara

in gara. Vittoria di classe 1600cc, 4° di gruppo CN e 24° posto assoluto (5° tra i

bellunesi al via..) il miglior piazzamento di sempre in carriera, ottenuto alla seconda uscita con le impegnative vetture Sport, dopo quella dello scorso anno alla Pedavena Croce d'Aune, dove si piazzò quinto. Gli avversari sono avvisati!!

ASTERISCO

CROnACA

LETTERE AL TORnADO

Page 33: Il_Tornado_547

31

Pensionati Basso Piave Il 27 settembre in gita a Mantova

Si parte alle 7 da Alano di Piave, alle 7,15 da Quero e dalle 7,30 dalla piazza di Valdobbiadene. La gita prevede una visi-ta guidata al Palazzo Ducale, residenza dei Gonzaga, dove si possono ammirare i dipinti e le opere di grandi artisti dell’epoca. Si visiterà la camera degli sposi, dove sono conservati i dipinti murali di Andrea Mantegna e la Basilica di Sant’Andrea, la più grande chiesa di Mantova, con la tomba del Mantegna, nella cappella decorata dal Correggio. Al ter-mine delle visite guidate si potrà passeggiare per piazza Sordello, in attesa del pranzo che si terrà in un tipico ristorante situato nel centro storico, alle ore 13,00. Nel pomeriggio visita guidata al Palazzo del Te. Quota di partecipazione: 55 €uro. Nella quota, oltre al viaggio, sono compresi ristorante, personale addetto alle guide e assicurazione. NON sono compresi gli ingressi a Palazzo del Te e Palazzo Ducale (Per chi ha più di 65 anni il biglietto è gratuito, pertanto al momento dell’iscrizione fate pervenire la fotocopia della carta di identità). Prenotazioni da: Rosalino Bettega 331.5915085; Kaiser 0439.779353; Anna da Vidor 331.6126474; Luigi Mondin

045.505104.

In Mostra a Feltre: architettura rurale nel Bellunese Emblemi dell'inarrestabile scorrere del tempo, ma anche monito all'importanza della tutela paesaggistica – ambientale e della formazione di una coscienza dell'abitare, proiettata in una prospettiva futura, le immagini delle vecchie abitazio-ni rurali del territorio riportano alla memoria le radici agricole della nostra terra. Un centinaio di queste suggestive foto sono proposte nella Sala Romeo Centa, Centro di documentazione informativo-scientifico-visivo per i visitatori della zona archeologica sottostante il sagrato del Duomo. L'esposizione rappresenta una selezione della più am-pia mostra “Architettura rurale del Bellunese” tenutasi al Fondaco delle Biade nel giugno 1990 e organizzata dal Centro per la documentazione della Cultura Popolare della Comunità Montana Feltrino, in collaborazione con la Provincia di Belluno. La mostra comprende le immagini raccolte da Elio Migliorini, dal 1925 al 1955, sulle tipologie edilizie rurali del-la provincia, affiancate da scatti che ritraggono gli stessi immobili, a titolo comparativo, nel 1990. Vengono appaiati, tra gli altri, edifici di Tisoi (Belluno), Arson, Arsié, Bolago e Barp (Sedico), Cesiomaggiore, Lasen, Callibago (Santa Giusti-na), Montagne, Sanzan, Pedavena, Zorzoi, Servo, Sorriva, Murle, Marsiai (Vas), Lamon e Quero in una sequenza che offre una paradigmatica rassegna delle tipologie costruttive e dei materiali impiegati. Elio Migliorini (Rovigo 1902 - Ro-ma 1988) fu eminente geografo, e docente di Geografia all’Università di di Roma. Membro dell'Accademia delle Scien-ze italiana, fu convinto promotore e studiosi dell’esperanto. La sua ricerca sugli edifici agricoli della provincia lo portò nel 1969 a pubblicare, con Alessandro Cucagna, il fondamentale volume La casa rurale nella montagna bellunese (Fi-renze, Olschki editore). Nel libro, dopo aver affrontato in una prospettiva geografica l'ambiente naturale, il popolamen-to, l'economia, le ragioni del rinnovamento edilizio e aver passato in rassegna i precedenti studi sulle case bellunesi, Migliorini compie un esame analitico delle dimore rurali condotto tenendo conto delle grandi unità regionali fisiche e storiche in cui si suddivide la provincia. Le aree individuate risultano essere quattro: Val Belluna (Bellunese, Feltrino, territorio di Lentiai e Mel), Agordino comprendente nella parte più elevata il Livinallongo, Zoldano e Cadore compren-dente anche l'Ampezzano, il Comélico e la conca di Sappada. Due le principali tipologie della dimora rurale individuate: alpina e prealpina. La prima, caratterizzata dalla facciata sempre sotto l'apice del tetto e rivolta al sole o a valle con i la-ti lunghi della costruzione disposti perpendicolarmente o quasi alle isoipse, presentava muri molto spessi, finestre pic-cole, ampi sporti, largo impiego di legno, grande sviluppo in cubatura del fienile, presenza della monumentale stufa semi cilindrica e rustico per lo più staccato dall'abitazione. La seconda aveva ingresso e facciata sotto la grondaia, i lati lunghi della costruzione possibilmente paralleli, o quasi, alle curve di livello; il tetto a falde poco aggettanti o, tutt'al più, sporgente solo sulla facciata, crescente impiego del cotto, sia nelle opere murarie sia nella copertura, scarso uso del legno perché i ballatoi avevano modesto sviluppo e la copertura tipica era quella di lastre di pietra o paglia e, nel perio-do della ricerca, di tegole ricurve, limitata cubatura del fienile, presenza di tettoie per riparare carri e attrezzi agricoli, rustico per lo più giustapposto all'abitazione. In occasione della mostra venne pubblicato il catalogo Le dimore rurali del bellunese: immagini, 1925-1955, a cura di Daniela Perco, con un’ampia introduzione di Elio Migliorini. La mostra, gen-tilmente concessa dal Museo etnografico della provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, è visita-bile fino al 30 settembre prossimo con il seguente orario: sabato dalle 16.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.00.

Striscia Viola per Mirko Il nostro abbonato querese Mirko Gualtierotti è corso a Cortina non appena ha saputo che la Viola era arrivata in ritiro. Da grande tifoso della squadra Fiorentina, Mirko non poteva saltare l’appuntamento e si é fatto ritrarre, assieme al figlio, con i giocatori e con l’allenatore. Nella striscia proponiamo tre scatti con, nell’ordine: Mirko e figlio con Jovetic; Frey (il portiere) e ancora Mirko e figliolo con l’allenatore Prandelli.

MOSTRE

LETTERE AL TORNADO

ASTERISCO

Page 34: Il_Tornado_547

32

Corso di Sensibilizzazione ai problemi alcolcorrelati

Dal 5 al 10 ottobre 2009 verrà organizzato al Centro di spiritualità "Papa Luciani" di Col Cumano di Santa Giustina il Corso di Sensibilizzazione all'approccio ecolo-gico sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi.

Dal 1982 sono attivi sul territorio della Provincia di Belluno i Club degli Alcolisti in Trattamento. Attualmente si riunisco-no ogni settimana in varie località della Provincia 55 Club, comunità di famiglie con un servitore insegnante. Tutto que-sto è possibile perché molte famiglie, partendo dalla sofferenza personale, hanno deciso di condividerla e di essere presenti attivamente nella propria Comunità locale. Ma tutto ciò è possibile anche perché molte persone volontaria-mente hanno deciso di “mettersi in gioco" e di essere servitore insegnante in un Club. Il Corso ha proprio lo scopo di sincronizzare la comunità e di motivare il maggior numero di persone possibile ad impegnarsi nel far crescere i pro-grammi territoriali. Quello di quest'anno è l'undicesimo corso che viene organizzato in Provincia ed assumerà una va-lenza ed un significato particolare. In coerenza con l'evoluzione delle problematiche legate all'uso di alcol ed altre dro-ghe, il Corso - inserito nel Progetto più ampio "Prevenzione Globale alla luce dell'evoluzione del nuovo fenomeno delle dipendenze» - presterà una accresciuta attenzione ai problemi alcol-droga correlati nel modo giovanile e nel mondo dell'immigrazione. Chi desidera iscriversi o semplicemente ricevere informazioni può contattare il Servizio Tossicodipendenze

ed Alcologia di Auronzo di Cadore (BL) - te]. 0435 402596 E-Mail: [email protected].

Perché un Corso di Sensibilizzazione Avevo deciso di buttar giù un articolo che descrivesse cosa era una settimana di sensibilizzazione e cosa potesse ser-vire ma più andavo avanti più mi accorgevo che diventava un discorso freddo e distaccato. Allora ho deciso di parlare della mia esperienza e spero di riuscire a trasmettere che cosa ha contribuito al mio cambiamento. Quando mi hanno prospettato di frequentare la Settimana di Sensibilizzazione ero abbastanza scettico, io sapevo già tutto sull'alcol e pensavo che fosse una perdita di tempo, ma poi la curiosità prese il sopravvento e decisi di parteciparvi. La prima cosa che mi colpì fu il lavoro di gruppo: tutti noi, corsisti che cercavamo di esprimere le nostre idee su quello che i docenti ci avevano propinato in mattinata. Si doveva trascrivere, in modo succinto, su un lucido e poi al mattino dopo l'ardua sen-tenza: in seduta plenaria si doveva presentare il lavoro fatto ed aspettare le critiche del pubblico, ma quella che faceva più paura era lo sguardo indagatore del Dottor De Sandre. La sera andavamo ospiti di un Club. Le famiglie accettava-no questi intrusi senza patemi d'animo, infatti eravamo noi "studenti" che eravamo in difficoltà. Senza timore, con umil-tà, parlavano dei loro passato, delle loro disgrazie, di tutte le pene vissute, delle loro lacrime versate, ma poi... con un dolce sorriso ci rasserenavano facendoci notare che era tutto passato ora era tornato il sereno. Davanti ad una bella torta e ad un bicchiere di bibita analcolica ci trovavamo a discorrere come se ci conoscessimo da anni. Quando sono uscito da quella riunione si erano concretizzate dentro di me espressioni come: amore, amicizia, solidarietà. Non era solo utopia o parole buttate lì tanto per dire, al Club si respirava una aria diversa, più vera, più viva. Qualcosa dentro di me cominciava a cambiare, la Settimana di Sensibilizzazione non era solo un contenitore di informazioni. Cominciavo a conoscere chi mi stava seduto accanto o chi partecipava al mio gruppo di lavoro Andando avanti sentivo traballare il mio modo di pensare, le mie certezze non erano più tali e non ero poi tanto sicuro delle mie "verità". Pensavo che l'al-col fosse un problema solo per chi aveva il problema e che gli altri potessero bere tranquilli stando attenti, caso mai, di non eccedere o di controllarsi in qualche occasione. Cominciai a pensare al dolore e alla sofferenza che potevano pro-vare i familiari e mi venne in mente la mia vita di bambino adombrata dalle nuvole nere provocate dall'alcol. E poi il concetto di salute, di bene-essere, di bene-stare, mamma mia tutto diventava giorno, dopo giorno più chiaro. "Tutti siamo responsabili di Tutti". Ma allora non è solo un problema di chi beve e basta ma è un problema di tutti noi. Come è difficile mettersi in discussione ed avere l'umiltà di ascoltare le ragioni dell'altro. lo pensavo di essere una persona pronta all'ascolto, di essere tollerante e mi sentivo gratificato di fare del volontariato Ma cominciavo a vedermi sotto u-n'altra luce, di vedermi con i miei limiti e soprattutto di accettarmi così come sono. Sì io potevo essere d'aiuto all'altro solo se riuscivo ad essere me stesso, senza indossare maschere. Ho finito il Corso di Sensibilizzazione ed ho comin-ciato l'avventura di servitore-insegnante ovvero di far parte della grande famiglia dei Club. Non mi hanno insegnato a fare l'operatore o diventare un esperto di alcol o di condurre un gruppo, mi hanno semplicemente donato qualcosa di grande: la possibilità di fermarmi un momento per ritrovarmi, per ascoltare, per riflettere. Poi sono le famiglie dei Club che ti aiutano a camminare insieme a loro, ad insegnarti quali sono i loro bisogni. Molte famiglie, ora che hanno superato le loro difficoltà iniziali, fanno parte del volontariato attivo nella Provincia di Belluno, nei campi più svariati ed ora sentono che è arrivato il momento di aprire alle altre Associazioni questa, che per loro è meravigliosa, realtà dei Club. Per questo motivo noi desideriamo veramente con il cuore, trasmettere a voi tutti il nostro desiderio di invitarvi in molti a partecipare al Corso di Sensibilizzazione per condividere con voi quello che noi ab-biamo ricevuto. Vi ringraziamo per l'ospitalità e speriamo che questo sia l'inizio di una lunga collaborazione ed io per-sonalmente vorrei donarvi queste righe attribuite al solito Vecchio Amico Saggio: "Non lasciarti ingannare: non vi è molta differenza fra gli uomini e gli Angeli: gli Angeli hanno due ali. L'uomo, anche il migliore, ne ha solo una: per vola-re occorre almeno che due uomini si abbraccino”. Gigi Zoldan

AUGURI FRA SORELLE... ABBONATE Attraverso le pagine del Tornado, Bruna da Andrista (BS), certa di interpretare anche il pensiero dei fratelli, nipoti e pronipoti tutti, augura con affetto, a chi può esibire con orgoglio la propria età, l'amata sorella Amabile di Quinzano (VA), uno speciale e straordinario buon compleanno per il 22 settembre, data che segna il trascorrere della sua vita: sembra ieri e son proprio 80 gli anni che misurano la sua giovinezza. Un caro saluto a tutta la famiglia Pozzi.

LETTERE AL TORNADO

ATTuALiTà

Page 35: Il_Tornado_547

via Monte Grappa, 28 · Feltre

tel. 0439 840 443 · www.bancapopolare.it

due esse s.n.c.di Stramare nicola e oscar

Via S. Rocco, 39 - 31040 SEGuSINo (TV)Telefono e Telefax 0423.979344

Via della Vittoria - 32030 FENER (BL)Telefono 0439.789470

AlAno di pIAVE (BL)Tel. e fax 0439.779778 - 0439.779482

(chiuso mercoledì pomeriggio, aperto la domenica mattina)

onoranZe Funebri

Via Caduti e Dispersi in Russia, 1032031 ALANO DI PIAVE (BL)

Codice Fiscale e P. Iva 01027490257Tel. 0439 787707 - Cell. 347 9775461Tel. 0439 776076 - Cell. 380 5154637

terre armate - strade forestali - muri in rocciaripristino frane - Fornitura inerti

Fiori e addobbi floreali per ogni occasione.

accurato servizio a domicilio

Fioreria “Manuela”

V.D.M. ELETTROTECNICA di Marco Van Dijk Cell. 335-7604181

impianti elettrici civili e industriali – manutenzione e riparazione automazione industriale progettazione e montaggio impianti fotovoltaici

distributore e installatore autorizzato CAME

vendita al dettaglio di materiale elettrico, ferramenta (minuteria) e piccola attrezzatura

Quero (BL) – Via del Fagher, 14

Orario di apertura: 9.00-12.00 / 16.00-19.00

Tel. 0439-829124 – Fax 0439-788523 – E-mail: [email protected]

Page 36: Il_Tornado_547

Stam

pa D

BS

- R

asai

di S

eren

del

Gra

ppa

(BL

)

impresa edile Fabrizio Mondin

costruzioni civili e industrialiristrutturazioni e manutenzioni di ogni tipo

allacciamenti fognature

tel. 349.3024131

viaggi di nozze * vacanze in tutto il mondo viaggi su misura * gruppi * lastminute

week end * itinerari culturali e archeologicivacanze in barca a vela

cell: 349.5282262email: [email protected]: www.consulenteperviaggiare.com

Alessia RizzottoConsulente per Viaggiare

L'unica agenzia di viaggi anche a domicilio

nei giorni e negli orari che preferisci!

SALONE UNISEXViale Italia, 20531040 SEGUSINO (TV)Tel. 0423.979188

rIcOSTrUzIONE UNghIEEXTENSION

AccONcIATOrE MASchILEPiazza Licini, 1

32031 ALANO DI PIAVE (BL)Tel. 0439.779745