Il_Tornado_578

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Quindicinale Anno XXXIII 26.05.2011 Numero 578 PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 17.05.2011 Ad Alano si cambia, Bogana nuovo Sindaco - pag. 1-2 Fener, inaugurata la nuova centrale idroelettrica - pag. 4/5 Sulle rocce del Calcino è scritto il futuro - pag. 6/7 Piave Tegorzo: salvezza centrata - pag. 9 Il Polifonico Nuovo Rinascimento a Torino - pag. 13

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXXIII

26.05.2011Numero

578PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 17.05.2011

Ad Alano si cambia, Bogana nuovo Sindaco - pag. 1-2Fener, inaugurata la nuova centrale idroelettrica - pag. 4/5

Sulle rocce del Calcino è scritto il futuro - pag. 6/7Piave Tegorzo: salvezza centrata - pag. 9

Il Polifonico Nuovo Rinascimento a Torino - pag. 13

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I risultati delle elezioni amministrative del 15-16 maggio 2011 ad Alano di Piave: NuovAlano al 54,6%, Alano Futura al 27,8%, Futuro Giovani al 17,6%

Ad Alano si cambia, Bogana nuovo sindaco

di Silvio Forcellini

Per la prima volta nella storia del nostro Comune, la fascia di primo cittadino va («finalmente!», dirà qualcuno) a una donna. Amalia Serenella Bogana, alla guida della lista “NuovAlano”, è il nuovo sindaco di Alano (nella foto). La sua è stata una vittoria schiacciante, che non ammette repliche e che è andata al di là di qualsiasi previsione della vigilia (la mia, in primis). Bogana, che ha raccolto ben 861 voti pari al 54,6%, si impone nettamente in tutte e tre le sezioni in cui si è votato, con una punta di quasi il 58% nel seggio “di casa”, il numero 3 di Campo.

Clamorosa la debàcle di Luigi Codemo, già sindaco dal 1997 al 2006 e vicesindaco dal 1995 al 1997 e dal 2006 al 2011. Alla guida della lista “Alano Futura” raccoglie “solo” 438 voti pari al 27,8%. Clamorosa anche perché lo stesso Codemo, nella precedente tornata elettorale, era stato gratificato da ben 121 vo-ti di preferenza, seguito da Andrea Tolaini con 60 e Federica Mondin con 57, che in questa occasione ne racimolano, invece,

rispettivamente 36 e 21. A una simile batosta hanno forse contribuito i malcelati dissapori che, all’interno della maggioranza uscente (poi in parte confluita in “Alano Futura”), hanno caratterizzato parte del quinquennio prece-dente, mettendo a volte in ombra quanto di buono era stato realizzato (che, va riconosciuto, non era stato poco!). Dissapori interni che, da quanto “trapelato” nel corso della campagna elettorale, non sarebbero mancati nemmeno in futuro. Una forte voglia di cambiamento da parte della maggioranza dei cittadini alanesi, poi, ha fatto il resto.

Il rotondo successo di Bogana è stato reso possibile, oltre che dalle sue indubbie qualità personali, anche

dai positivi risultati ottenuti individualmente dalla sua “squadra”. Ben cinque i candidati consiglieri di “NuovAlano” ad aver superato “l’asticella” dei 50 voti: Giampaolo Spada (95), Angelo Zancaner (87), Gioachino Tessaro (69) e i gio-vani ma promettenti Martina Dal Zuffo (68) e Claudio Dal Zotto (63). Per dare un’idea, in “Alano Futura” solo Luigi Spada ha superato questa soglia, in “Futuro Giovani” nessuno degli otto candidati.

E a proposito di “Futuro Giovani” e, in particolare, del suo candidato sindaco Mario Josè Collavo, egli ot-

tiene un buon 17,6%. Considerato che la lista è stata “costruita” in una sola settimana (e senza la presenza di un candidato fenerese), il risultato non è affatto disprezzabile, anzi va considerato un buon punto di partenza. All’interno della lista, da sottolineare le 48 preferenze raccolte da Luana Di Tommaso, la “chioccia” del gruppo.

Ricapitolando i risultati, in base alle preferenze assegnate dagli elettori, il nuovo Consiglio Comunale di

Alano (salvo rinunce) risulta pertanto così composto: 7 seggi (sindaco compreso) per “NuovAlano”, 2 per “Alano Futura”, 1 per “Futuro Giovani”. Ad occuparli andranno, per “NuovAlano”, il sindaco Amalia Serenella Bogana, e poi nell’ordine Giampaolo Spada (95 voti), Angelo Zancaner (87), Gioachino Tessaro (69), Martina Dal Zuffo (68), Claudio Dal Zotto (63) e Giustino Todoverto (39). Per “Alano Futura” siederanno in Consiglio, oltre al capo-lista Luigi Codemo, anche Luigi Spada (55 voti). Per “Futuro Giovani”, infine, l’unico posto conquistato va al capo-lista Mario Josè Collavo.

Nel complesso si sono avuti 1617 votanti, il 61,55% degli aventi diritto (che sono 2627), un dato che può

sembrare esiguo ma che sconta la presenza nelle liste elettorali di ben 579 iscritti all’A.I.R.E., alanesi residenti all’estero che difficilmente tornano a votare. 1576 sono stati i voti validi, 13 le schede bianche, 28 le schede nulle.

Un’ultima considerazione sulla campagna elettorale

alanese che ha raggiunto, a volte, picchi di volgarità e di meschinità che ricordano, purtroppo, il triste spettacolo dato quotidianamente dai politici “romani”. Auguriamoci solo che ora, a elezioni comunali “celebrate”, si possa tornare a toni più consoni. (Apro una parentesi: questa considerazione non riguarda “Futuro Giovani”, che ha sempre mantenuto un comportamento impeccabile; speriamo solo che i giovani non si “guastino” col tempo…).

E concludiamo con una foto simbolica: quella di un ipote-

tico passaggio di consegne tra il sindaco uscente Fabio Dal Can-ton e Serenella Bogana, “immortalati” sei giorni prima del voto, a dimostrazione che il Tornado è sempre “avanti”…

CRONACA

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ELEZIONI AMMINISTRATIVE DEL 15-16 MAGGIO 2011

Il voto ad Alano di Piave

Lista: NUOVALANO Candidato sindaco: AMALIA SERENELLA BOGANA

Candidati sez.1 sez.2 sez.3 Totale VOTI DI LISTA “NUOVALANO” 287 286 288 861 DAL ZOTTO Claudio 11 30 22 63 DAL ZUFFO Martina 16 37 15 68 DURIGHELLO Albina detta Alba 5 8 11 24 OBALDI Davide 3 8 5 16 PISAN Fulvio 10 10 2 22 SPADA Giampaolo 45 32 18 95 TESSARO Gioacchino 8 18 43 69 TODOVERTO Giusto detto Giustino 18 8 13 39 ZANCANER Angelo 41 36 10 87

Lista: ALANO FUTURA Candidato sindaco: LUIGI CODEMO

Candidati sez.1 sez.2 sez.3 Totale VOTI DI LISTA “ALANO FUTURA” 160 132 146 438 DE ZORZI Maria Carmen 10 1 4 15 DI NATALE Paolo 3 3 19 25 GALLINA Mauro 3 1 19 23 LICINI Nicola detto Cene 23 24 2 49 MELCHIORI Sergio 11 3 0 14 MONDIN Federica 5 5 11 21 MONDIN Placido 4 3 17 24 SPADA Luigi 28 14 13 55 TOLAINI Andrea 19 11 6 36

Lista: FUTURO GIOVANI Candidato sindaco: MARIO JOSE’ COLLAVO

Candidati sez.1 sez.2 sez.3 Totale VOTI DI LISTA “FUTURO GIOVANI” 93 121 63 277 CODEMO Antonio 2 17 6 25 SPILIMBERGO Giuliano 11 5 5 21 CODEMO Gabriele 3 4 2 9 LICINI Enrico 1 6 1 8 CODEMO Mauro 3 0 1 4 COLLAVO Antonello 3 2 2 7 CORRA’ Antonella 0 0 2 2 DI TOMMASO Luana 13 19 16 48

CRONACA

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Fine aprile, inizio maggio 2011 Vandalismo ambientale

a Segusino?

Basta salire un po’ per la strada che porta al cimitero di Segusino e si nota subito cosa è successo alle piante da siepe che danno sulla strada e all’interno del cortile di proprietà di Mello e Montagner. Il glicine era ancora ricco di bellissimi fiori profumati ed i gelsomini stavano già spingendo fuori i primi boccioli; improvvisamente tutto si è seccato, bruciato dal diserbante (è stata fatta l’analisi). Il sospetto pare ci sia, ma se si parla i vigliacchi che hanno fatto questo reato rischiano di perdere il posto di lavoro. Che motivo logico ci può essere stato? E se ci fosse un

testimone rischierebbe anche lui di venire brutalmente danneggiato. Ma, povere piante, che colpa ne hanno? Sarebbe bene che le autorità del Comune di Segusino visitassero il luogo dello scempio. (N.Z. – un’amante della natura)

LETTERE AL TORNADO

I ringraziamenti di “NuovAlano”… Grazie a tutti per la partecipazione e la simpatia con le quali ci avete

accolto e sostenuto.

Confermiamo il nostro impegno ad operare perché tutti possano

concorrere allo sviluppo del nostro paese.

Lista “NuovAlano”

…e quelli di “Alano Futura”

Desideriamo ringraziare quanti, tra gli elettori alanesi, ci hanno

accordato la loro fiducia votandoci.

Lista “Alano Futura”

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Il governatore del Veneto Luca Zaia: «Qui si costruisce pensando al futuro»

Fener, inaugurata la nuova centrale idroelettrica

di Silvio Forcellini

«Qui si costruisce pensando al futuro»: queste le prime parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, intervenuto lunedì 9 maggio all’inaugurazione della nuova centrale idroelettrica di Fener. In effetti, siamo di fronte a un’importante opera che, utilizzando l’acqua proveniente dal canale Enel che alimenta la centrale di Fener, sfrutta il cosiddetto “deflusso minimo di rispetto”, che deve essere obbligatoriamente rilasciato nel Piave, per produrre energia elettrica pulita (da fonte rinnovabile quale l’acqua) grazie a due turbine posizionate sul tratto terminale del canale al posto della paratoia di scarico. Costata 4.300.000 euro, finanziati interamente dal Consorzio di Bonifica “Piave” (nato nel maggio 2009 dalla fusione tra “Pedemontano

Brentella di Pederobba”, “Destra Piave” e “Pedemontano Sinistra Piave”), la nuova centrale idroelettrica di Fener produrrà mediamente 5.500.000 kWh all’anno. E sul fatto che in futuro si debba puntare decisa-mente sulle fonti rinnovabili si sono detti d’accordo tutti gli intervenuti alla cerimonia. Per Zaia - che ha sottolineato ancora una volta la sua netta contrarietà al nucleare - «non si può pensare di crescere senza le rinnovabili». Non sono mancati, da parte del go-vernatore, i complimenti per il coraggio e la lungimi-ranza di tutti coloro che han contribuito alla realizza-zione, con un pensiero in primis per i lavoratori, ri-badendo quel “senso di comunità” che rappresenta il significato amministrativo dell’intervento: «In altre parti vediamo solo opere incompiute, dopo aver pe-rò intascato i finanziamenti. Qui, al contrario, non ci sono più soldi, ma abbiamo idee», ha chiosato. E i tempi di realizzazione della centrale idroelettrica di Fener accreditano questa tesi: la gara d’appalto si è svolta il 21 dicembre 2008, la consegna dei lavori all’impresa Prevedello il 23 febbraio 2009, l’ultimazione dei lavori il 31 dicembre 2010. Sulla stessa lunghezza d’onda anche il sindaco di Alano, Fabio Dal Canton, che ha posto l’accento sulle «buone sinergie tra enti» che stanno alla base di un intervento del genere e che ha ricordato come il Comune da lui ammi-nistrato abbia puntato decisamente sull’energia rinnovabile, prova ne sia l’impianto fotovoltaico - «quasi a costo ze-

ro», grazie ai contributi di Regione e Bim - recentemente inaugurato nel capoluogo. In più, riferendosi all’impianto fenerese, Dal Canton non ha trascurato di ricordare gli introiti futuri per il Comune di Alano (si parla di circa 16.000 euro annui) derivanti dallo sfruttamento del salto dell’acqua a fini energetici, un ulteriore aspetto positivo in tempi di trasferimenti decrescenti da parte dello Stato. Sull’acqua come «risorsa da valorizzare, anche turisticamente» si è soffermato invece il presidente della Provincia di Belluno, Giampao-lo Bottacin, sottolineando l’importanza del trasferimento alla Pro-vincia della gestione del demanio idrico, che ha permesso notevoli interventi di difesa del suolo, anche nella nostra zona. Per quanto riguarda, infine, le caratteristiche tecniche della nuova centrale idroelettrica di Fener e come si è arrivati alla sua realizza-zione, così si è espresso Giuseppe Romano, presidente del Con-sorzio di Bonifica “Piave”:

«I lavori di realizzazione della centrale idroelettrica di Fener, situata nell’ambito dei manufatti di sbarramento e pre-sa del canale Derivatore Brentella dal fiume Piave a Fener, hanno avuto inizio nel febbraio dei 2009. Si tratta di un intervento molto atteso ed assai importante per l’entità ed i benefici attesi, completamente finanziato dal Consorzio di Bonifica Piave con risorse proprie, in parte derivanti da alienazione di immobili di proprietà, in parte dall’accensione di un mutuo.

CRONACA

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L’attuale opera di presa di Fener deriva dal Fiume Piave una portata massima di 35,8 m3/s e minima di 16,2 m3/s, assicurando acqua a paesi e campagne dell’alta pianura trevigiana, e fino ad un massimo di 14 m3/s per conto dell’Enel a fini idroelettrici, restituiti in Piave a Nervesa. La derivazione ha luogo in destra idraulica del fiume, imme-diatamente a monte di una traversa di sbarramento che consente di derivare in un apposito bacino di calma la por-tata concessa. Nello stesso bacino confluisce la portata turbinata dalla Centrale Enel di Quero e dallo stesso bacino il canale De-

rivatore Brentella preleva a sua volta la portata di concessione. L’idea della centrale risale al 2001 quando l’Autorità di Bacino, quale Ente preposto alle attività di pianifi-cazione del fiume Piave, ha individuato la portata di rispetto che il Consorzio è in ogni caso obbligato a rilasciare come deflusso minimo di rispetto (DMR) presso l’opera di presa di Fener. Tale portata, varia-bile nel corso dell’anno, veniva rilasciata in Piave a valle della traversa di sbarramento attraverso l’apertura di una apposita paratoia. Attraverso tale paratoia veniva scaricata, oltre al DMR, anche la portata in eccesso rispetto a quella convogliabile se-condo concessione tramite il canale Derivatore Brentella.

L’impianto idroelettrico di Fener, ora ultimato, utilizza il salto e la portata di scarico prima smaltita tramite la paratoia di controllo sopra citata, producendo energia elettrica pulita (da fonte rinnovabile). La centrale è stata ricavata in seno al preesistente manufatto e deriva le acque dal bacino di calma per utilizzarle nelle apparecchiature di produ-zione, installate in un apposito edificio adiacente alla preesistente cabina di comando delle paratoie, oggi dismesse. La portata derivata è turbinata da due macchine di tipo Kaplan (a elica) accoppiate ciascuna ad un generatore sin-crono a magneti permanenti, e viene successivamente restituita nell’alveo del fiume Piave immediatamente a valle del preesistente scarico, passandovi sotto. Di seguito le caratteristiche salienti dell’opera: portata media 17.800 l/s; dislivello nominale 4,50 m; potenza nominale 785,29 kW; portata minima sfruttabile 6 m3/s; portata massima sfruttabile 34 m3/s; n.2 turbine da 17 m3/s (Kaplan) regolabili; produzione media annua 5.500.000 kWh; investimento € 4.300.000,00. La tipologia architettonica dei nuovo edificio Centra-le rispecchia quella generale degli edifici presenti nel complesso dell’opera di presa del Canale Brentella. Per la costruzione dell’impianto sono state necessa-rie le seguenti opere accessorie: un ponte sopra il Canale Brentella; una zona di parcheggio e di ma-novra dei mezzi necessari per i lavori; un secondo ponte sopra il canale di scarico per accedere alla centrale; una nuova “scala di risalita per i pesci”, che garantisce in modo più efficace dell’attuale la continuità biologica dei fiume, in accordo con la Provincia di Belluno. I benefici dell’impianto di produzione idroelettrica si possono così sintetizzare: produzione di energia pulita sufficien-te a soddisfare i consumi di 2.000 famiglie; miglioramento della continuità biologica del fiume; canoni per Regio-ne/Provincia/Comune; riduzione dei costi irrigui (i nuovi impianti irrigui risparmiano acqua, ma consumano energia per i sollevamenti). Queste, infine, le date salienti dell’opera: approvazione progetto preliminare da parte del Consorzio agosto 2003; acquisizione parere V.I.A. giugno 2004; perfezionamento convenzione con ENEL per il co-uso qennaio 2007; ap-provazione progetto definitivo Regione Veneto luglio 2008; gara d’appalto 21 dicembre 2008; consegna lavori 23 febbraio 2009: ultimazione dei lavori 31 dicembre 2010». Alla cerimonia di inaugurazione, cui ha fatto seguito un ricchissimo buffet, hanno presenziato, tra gli altri, l’assessore regionale Maurizio Conte, il consigliere regionale Matteo Toscani, l’assessore provinciale Bruno Zanolla e l’onorevole Luciano Dussin. (Le foto in questa pagina, scattate prima dell’inizio dei lavori, si riferiscono all’ubicazione della nuova centrale idroe-lettrica. Le foto nella pagina precedente, invece, si riferiscono al taglio del nastro e all’impianto appena inaugurato)

CRONACA

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6dai cittadini favorevoli all’accordo “miniere“ e sostenuti dalla ditta di escavazione, si organizzano solo per perseguire inte-ressi personali e per escludere l’Associazione Pro Schievenin…dalla valle di Schievenin?

Associazione Pro Schievenin - Valle di Schievenin - Quero

Straordinarie scoperte dei ricercatori di Padova. L’area potrebbe diventare “Geosito” internazionale. Sedimenti di 40 milioni di anni fa raccontano gli effetti del riscaldamento globale

Sulle rocce del Calcino è scritto il futuro

di Ivan Dal Toè

ALANO DI PIAVE. Gli scenari futuri del riscaldamento globale potrebbero essere letti negli antichi sedimenti marini che affiora-no lungo il torrente Calcino. Un team internazionale di ricercatori coordinati dal professor Domenico Rio dell’Università di Padova ha individuato nel torrente alanese delle marne di mare profondo risalenti ad un intervallo di tempo da 41 a 36 milioni di anni fa, Gli scienziati avvieranno ora l’iter affinché la sezione del Calcino diventi un “Geosito”.“GSSP” nel gergo tecnico, il Geosito, che ospita sedimenti risalenti ad un periodo raramente documentato, diventerebbe riferimento mondiale per studiare tale intervallo temporale. Assodata l’eccezionale rilevanza scientifica (la scoperta vanta già alcune prestigiose pubblicazioni a livello internazionale e un paio di tesi di dottorato), la condizione fondamentale per l’istituzione del “Geosito” è il mantenimento della accessibilità e della conservazione dell’area che dovrebbe

diventare luogo di studio e ricerca per gli studiosi di tutto il mondo. Una questione che riaccende i riflettori sui pro-getti escavativi sul Col Del Roro, visto che nei pressi di quest’area è prevista una strada per il trasporto del materia-le asportato. Dopo una prima fase di accertamento scientifico, la palla passerà dunque alle decisioni della politica. I rinvenimenti sono però di portata storica a livello mondiale e gli sviluppi delle ricerche promettono di essere fecondi per diversi campi del sapere.

A spiegare nel dettaglio la scoperta è Luca Giusberti, ricercatore del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, che fa parte del team coordinato dal professor Rio, direttore dello stesso dipartimento. «Le nostre ricerche - spiega Giusberti - effettuate in collaborazione con altre università straniere sono state avviate nel 2003. Lungo il Calcino, a valle del ponte vicino allo stadio, è esposta una successione di sedimenti marini di età compresa tra i 41 e i 36 milioni di anni fa circa. L'interesse scientifico della sezione - spiega - è duplice. Nella porzione più antica è re-gistrato un evento climatico caldo globale durato circa 500.000 anni e risalente a 40 milioni di anni fa, noto come “Optimum Climatico dell’Eocene Medio”, che ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione dello zooplancton ma-rino. Questo periodo, a causa di elevate immissioni naturali di anidride carbonica, ha registrato un innalzamento medio della temperatura oceanica di circa 4 gradi centigradi originando importanti cambiamenti biotici sia a livello marino che terrestre. In prospettiva si tratta di una situazione analoga a quella attuale che potrebbe aiutarci a capire gli effetti potenziali del surriscaldamento causato dai gas serra». Come spesso accade, le soluzioni future di un problema presente potrebbero dunque giungere direttamente dal passato. «Nella porzione mediana della sezione - spiega ancora - è ottimamente esposta la transizione tra l'Eocene medio e l'Eocene superiore risalente a circa 38 milioni di anni fa. Quest'intervallo è scarsamente rappresentato nei sedimenti di tutto il mondo. Per tale motivo la sezione del Calcino, nella sua unicità, è candidata a diventare riferimento mondiale. Per diventare un “Geosito” so-no però requisiti necessari l’accessibilità e la conservazione che ne permettano lo studio». Già a fine maggio si ter-rà sul posto un sopraluogo con il professor Eustoquio Molina dell’Università di Saragozza, presidente della Sotto-commissione Internazionale di Stratigrafia del Paleogene, per verificare se la sezione è adatta a divenire standard di riferimento del limite “Eocene Medio-Superiore” (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 27.04.2011).

Comune di Alano e comitato Col del Roro uniti: «Ora uno stop definitivo alle miniere!»

di Ivan Dal Toè

ALANO DI PIAVE. «Finalmente anche un piccolo paese come il nostro potrà vantare qualcosa di importante da mostrare a livello mondiale». E’ entusiasta il commento a caldo di Michelangela Ceccotto, assessore del Comune di Alano che per prima è stata contattata dal dottor Luca Giusberti ricevendo la comunicazione degli esiti della lun-ga ricerca. «Non eravamo al corrente della ricerca - spiega - ma è stata davvero una piacevole sorpresa. Adesso aspetteremo di ricevere ulteriori comunicazioni sul sopraluogo che avverrà a fine mese. Personalmente ho già dato la mia disponibilità ad accompagnare i ricercatori, anche se probabilmente conosceranno la zona meglio di me. Questo progetto rappresenterà sicuramente - dice - un tassello importante per bloccare l’attivazione delle miniere. Anche i membri del comitato Col del Roro, che si batte contro i progetti escavativi di Campo e Schievenin, hanno appreso la notizia con soddisfazione. «Questi importanti rinvenimenti - fanno sapere - rappresenteranno un ulteriore motivazione contro l’ipotesi di apertura della miniera sul Col del Roro. Il progetto prevede infatti la realizzazione di una strada per il trasporto del materiale scavato che attraverserebbe l’area adiacente a quella in questione vanifi-cando l’esito della scoperta. Tutelare questo sito, non avrà quindi solo la funzione di sostenere la ricerca, ma potrà diventare un ulteriore volando di promozione del nostro territorio con positive ripercussioni anche dal punto di vista economico e turistico. E’ la dimostrazione - dicono - che la salvaguardia del territorio può portare valore aggiunto a tutta la comunità. Se le miniere fossero partite, non saremmo qui a parlare di questi ritrovamenti scientifici» (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 27.04.2011).

Il nuovo consiglio direttivo della Riserva di Caccia di Alano…

La Provincia di Belluno, con decreto n. 21 del 26 aprile 2011, ha nominato i componenti del consiglio direttivo della Riserva di Caccia di Alano di Piave. Le votazioni si sono svolte presso la sala delle associazioni del Comune di A-lano di Piave sabato 26 marzo 2011. I soci aventi diritto al voto erano 68, i votanti sono stati 56 per la nomina del presidente e 53 per il consiglio direttivo. E' stato riconfermato presidente della Riserva di Caccia Doimo Codemo. Nel consiglio direttivo sono stati nominati Giuseppe Billò, Antonio Carelle, Angelo Codemo, Elio Collavo, Mario Col-lavo, Daniele Dal Canton, Vincenzo Masocco, Roberto Mondin e Denis Zancaner. Nel ruolo di revisori dei conti so-no stati nominati Lido Beinat, Francesco Benato e Giovanni Lubian. Hanno ricevuto voti anche altri soci della riser-va: Domenico Tessaro, Valtere Rossi, Livio Martignago e Vincenzo Codemo. Un sincero ringraziamento a quanti hanno partecipato ad una delle principali attività della riserva ed un augurio a tutti per una proficua attività nell’interesse della fauna selvatica e della nostra comunità.

Doimo Codemo

…e il rinnovo del consiglio direttivo della Piave Tegorzo

ATTUALITÀ

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7A spiegare nel dettaglio la scoperta è Luca Giusberti, ricercatore del Dipartimento di Geoscienze dell’Università di Padova, che fa parte del team coordinato dal professor Rio, direttore dello stesso dipartimento. «Le nostre ricerche - spiega Giusberti - effettuate in collaborazione con altre università straniere sono state avviate nel 2003. Lungo il Calcino, a valle del ponte vicino allo stadio, è esposta una successione di sedimenti marini di età compresa tra i 41 e i 36 milioni di anni fa circa. L'interesse scientifico della sezione - spiega - è duplice. Nella porzione più antica è re-gistrato un evento climatico caldo globale durato circa 500.000 anni e risalente a 40 milioni di anni fa, noto come “Optimum Climatico dell’Eocene Medio”, che ha avuto un ruolo fondamentale nell'evoluzione dello zooplancton ma-rino. Questo periodo, a causa di elevate immissioni naturali di anidride carbonica, ha registrato un innalzamento medio della temperatura oceanica di circa 4 gradi centigradi originando importanti cambiamenti biotici sia a livello marino che terrestre. In prospettiva si tratta di una situazione analoga a quella attuale che potrebbe aiutarci a capire gli effetti potenziali del surriscaldamento causato dai gas serra». Come spesso accade, le soluzioni future di un problema presente potrebbero dunque giungere direttamente dal passato. «Nella porzione mediana della sezione - spiega ancora - è ottimamente esposta la transizione tra l'Eocene medio e l'Eocene superiore risalente a circa 38 milioni di anni fa. Quest'intervallo è scarsamente rappresentato nei sedimenti di tutto il mondo. Per tale motivo la sezione del Calcino, nella sua unicità, è candidata a diventare riferimento mondiale. Per diventare un “Geosito” so-no però requisiti necessari l’accessibilità e la conservazione che ne permettano lo studio». Già a fine maggio si ter-rà sul posto un sopraluogo con il professor Eustoquio Molina dell’Università di Saragozza, presidente della Sotto-commissione Internazionale di Stratigrafia del Paleogene, per verificare se la sezione è adatta a divenire standard di riferimento del limite “Eocene Medio-Superiore” (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 27.04.2011).

Comune di Alano e comitato Col del Roro uniti: «Ora uno stop definitivo alle miniere!»

di Ivan Dal Toè

ALANO DI PIAVE. «Finalmente anche un piccolo paese come il nostro potrà vantare qualcosa di importante da mostrare a livello mondiale». E’ entusiasta il commento a caldo di Michelangela Ceccotto, assessore del Comune di Alano che per prima è stata contattata dal dottor Luca Giusberti ricevendo la comunicazione degli esiti della lun-ga ricerca. «Non eravamo al corrente della ricerca - spiega - ma è stata davvero una piacevole sorpresa. Adesso aspetteremo di ricevere ulteriori comunicazioni sul sopraluogo che avverrà a fine mese. Personalmente ho già dato la mia disponibilità ad accompagnare i ricercatori, anche se probabilmente conosceranno la zona meglio di me. Questo progetto rappresenterà sicuramente - dice - un tassello importante per bloccare l’attivazione delle miniere. Anche i membri del comitato Col del Roro, che si batte contro i progetti escavativi di Campo e Schievenin, hanno appreso la notizia con soddisfazione. «Questi importanti rinvenimenti - fanno sapere - rappresenteranno un ulteriore motivazione contro l’ipotesi di apertura della miniera sul Col del Roro. Il progetto prevede infatti la realizzazione di una strada per il trasporto del materiale scavato che attraverserebbe l’area adiacente a quella in questione vanifi-cando l’esito della scoperta. Tutelare questo sito, non avrà quindi solo la funzione di sostenere la ricerca, ma potrà diventare un ulteriore volando di promozione del nostro territorio con positive ripercussioni anche dal punto di vista economico e turistico. E’ la dimostrazione - dicono - che la salvaguardia del territorio può portare valore aggiunto a tutta la comunità. Se le miniere fossero partite, non saremmo qui a parlare di questi ritrovamenti scientifici» (articolo tratto dal Corriere delle Alpi del 27.04.2011).

Il nuovo consiglio direttivo della Riserva di Caccia di Alano…

La Provincia di Belluno, con decreto n. 21 del 26 aprile 2011, ha nominato i componenti del consiglio direttivo della Riserva di Caccia di Alano di Piave. Le votazioni si sono svolte presso la sala delle associazioni del Comune di A-lano di Piave sabato 26 marzo 2011. I soci aventi diritto al voto erano 68, i votanti sono stati 56 per la nomina del presidente e 53 per il consiglio direttivo. E' stato riconfermato presidente della Riserva di Caccia Doimo Codemo. Nel consiglio direttivo sono stati nominati Giuseppe Billò, Antonio Carelle, Angelo Codemo, Elio Collavo, Mario Col-lavo, Daniele Dal Canton, Vincenzo Masocco, Roberto Mondin e Denis Zancaner. Nel ruolo di revisori dei conti so-no stati nominati Lido Beinat, Francesco Benato e Giovanni Lubian. Hanno ricevuto voti anche altri soci della riser-va: Domenico Tessaro, Valtere Rossi, Livio Martignago e Vincenzo Codemo. Un sincero ringraziamento a quanti hanno partecipato ad una delle principali attività della riserva ed un augurio a tutti per una proficua attività nell’interesse della fauna selvatica e della nostra comunità.

Doimo Codemo

…e il rinnovo del consiglio direttivo della Piave Tegorzo

Alla fine di questa stagione sportiva, indicativamente nel mese di giugno, si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo della Associazione Piave Tegorzo. Invitiamo tutte le persone interessate, che avrebbero il piacere di partecipare alle attività della società sportiva, di darne comunicazione al presidente Flavio Prosdocimo (cell. 335.7548024) entro il mese di maggio per avere tutte le informazioni necessarie.

Il consiglio direttivo dell’ A.C.D. PIAVE TEGORZO

Nadia & Hanspeter, quarant’anni assieme!

(s.for.) Lo scorso 15 maggio Nadia Menin e Hanspeter Wid-mer (nelle foto) hanno festeggiato il loro quarantesimo anniver-sario di matrimonio. Si erano conosciuti in Svizzera, dove la fa-miglia di Nadia (il padre Onorato, la madre Ines e i fratelli Rena-to e Fabio) era emigrata negli anni Sessanta. Nonostante Nadia avesse più volte detto “Mai con uno svizzero!”, le frecce di Cu-pìdo han fatto ugualmente centro nei loro cuori…e il 15 maggio 1971 i due sono convolati a nozze a Thun-Bern, in terra elveti-ca. Particolare il racconto del loro primo incontro, avvenuto in

una sala da ballo dove Nadia si era recata con un’amica parrucchiera all’insaputa del padre Onorato, gelosissimo della propria figlia: galeotta fu, probabilmente, l’orchestra spagnola che allietava la serata! Tornati in Italia, ora risie-dono a Fener, dove Hanspeter è particolarmente benvoluto, prestandosi sempre volentieri quando la Pro Loco di Fener ha bisogno di aiuto, e altrettanto conosciuto per la sua grande abilità nella pesca. Ai coniugi Widmer, nostri affezionati abbonati anche quando risiedevano in Svizzera, vadano le felicitazioni della redazione del Tornado con l’augurio di ancora tanti tanti tanti anni di felicità assieme.

Serie di furti nel Basso Feltrino di Silvio Forcellini

In queste ultime settimane il nostro territorio è stato teatro di una serie di furti, che hanno interessato sia esercizi pubblici che attività commerciali. Nello scorso numero del Tornado avevamo dato conto del furto ai danni de “Le spose di Rosanna”, a Fener. Nello stesso periodo, e a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, hanno ricevuto la spiacevole “visita” dei ladri la ditta Cdz Compositi di Colmirano, il bar “Speranza” di Alano, il bar “Acli” di Campo, il bar “Tabacchino” di Quero e il bar “Cavallino” di Quero. Alla Cdz Compositi di Colmirano sono stati “prelevati”, di-rettamente dalla cella frigorifera, due bancali di rotoli di carbonio, materiale del valore di almeno ventimila euro. Nel caso specifico la porta non appariva né scassinata né danneggiata. Alcuni dipendenti, però, si sono accorti di alcuni bancali spostati vicino a una porta che erano certi di non aver lasciato in quella posizione la sera prima. Un furto, per la particolarità del materiale, molto probabilmente su commissione. Nel bar “Speranza” di Alano, invece, i ladri sono penetrati forzando una finestra che dà sul retro e si sono impossessati di stecche di sigarette, di bottiglie di al-colici, del fondo cassa e del contenuto delle slot machines. Direttamente dalla porta principale, trovata all’indomani alquanto danneggiata, sono entrati i ladri che hanno “visitato” il bar “Acli di Campo. Anche in questo caso sono stati presi di mira il fondo cassa e il contenuto delle slot machines. Sorte migliore per il bar “Tabacchino” di Quero dove, fortunatamente, è stato l’impianto d’allarme a mettere in fuga i malintenzionati, mentre al bar “Cavallino”, sempre di Quero, la titolare e il marito, allarmati dai rumori provenienti dal locale che si trova proprio al di sotto del loro appartamento, sono riusciti solo a intravvedere i ladri scappare da una finestra. Oltre ad aver provocato ingenti danni materiali, questi ultimi avevano però già preso l’incasso del Superenalotto, un portafoglio e il contenuto di un videopoker.

Notizie in breve

ATTUALITÀ

LETTERE AL TORNADO

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8 CRONACA

Con i donatori di sangue alla sfilata di Parma

Le delegazioni del Basso Feltrino

sfidano il maltempo

(M.M.) Il 15 maggio diverse corriere cariche di donatori volontari di sangue sono partite dal Feltrino puntando verso Parma, dove si concludevano, con la sfilata, i lavori del convegno nazionale Fidas 2011. Le previsioni meteo non erano delle migliori ed infatti un cielo plumbeo ha accolto i volontari, che hanno cominciato ad assaggiare torrenti di pioggia fin dalla sosta in autostrada. Una corriera era stata organizzata dalle sezioni di Marziai-Caorera-Vas, Alano di Piave e Quero, raccogliendo in tutto una trentina di adesioni. La sezione di Marziai-Caorera-Vas la più presente, con 21 volontari e la capo sezione, Annita d’Orazio, partecipe anche ai lavori del convegno di giovedì, venerdì e sabato. Incuranti della pioggia i nostri hanno sfilato per le vie di Parma e le volontarie di Marziai-Caorera-Vas hanno tenuto alto lo striscione della sezione feltrina, come mostrano le immagini. La pioggia battente che ha afflitto tutta la sfilata è stata un incidente tenuto in nessuna considerazione. Dopo la Santa Messa, celebrata sotto le volte del Palazzo della Pilotta, i

figuranti del Palio e gli sbandieratori hanno fatto una bellissima dimostrazione, anticipando quanto accadrà in occasio-ne del Palio di Feltre. Un momento d’incontro, a un anno dalla organizzazione del convegno a Feltre, che ha riempito di soddisfazione i partecipanti, investiti al mattino dalla pioggia, come si vede nella foto, ma poi graziati nel pomeriggio da una schiarita che ha permesso di visitare agevolmente la bellissima città di Parma. A conclusione dell’iniziativa, ben organizzata dai donatori di sangue di Parma, l’invito, rivolto a tutti, di continuare a diffondere il messaggio della dona-zione di sangue, incentivandone la pratica, capace di salvare vite e portare beneficio a moltissime persone ammalate.

Dona il sangue, regala la vita!

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Piave Tegorzo: salvezza centrata! di Cristiano Mazzoni

Nonostante le due sconfitte subite nelle ultime due giornate di campionato la Piave Tegorzo è riuscita ugualmente a centrare la salvezza diretta senza passare per i play-out. Infatti già con la sconfitta dell’Arsiè (quint’ultima in classifica) alla penultima giornata la compagine bianco-verde aveva potuto festeggiare per una salvezza sofferta ma meritata centrata con caparbietà da una squadra che è riuscita a risalire la china dopo un bruttissimo avvio nel quale aveva i-nanellato ben sette sconfitte consecutive. Artefice di questo grosso risultato è stato senz’altro l’allenatore Enrico De Faveri che, subentrato alla sesta giornata al compaesano Giuseppe Prosdocimo, è riuscito nell’impresa di portare la Piave Tegorzo dall’ultimo posto in classifica alla salvezza diretta senza passare per gli spareggi. Ora la società, dopo il rinnovo del consiglio direttivo previsto per giugno, dovrà programmare la prossima stagione sportiva per cercare di mantenere ancora la categoria.

29a GIORNATA CAMPIONATO: Angarano – Piave Tegorzo 2 a 0 Con un gol per tempo l’Angarano è riuscita a regolare la Piave Tegorzo al termine di una partita poco entusiasmante ma alla fine vinta con merito dalla compagine vicentina. I padroni di casa non hanno fatto molto sul piano del gioco ma le due vere occasioni da gol create e capitalizzate sono state sufficienti per avere ragione di una Piave Tegorzo voliti-va ma poco incisiva. Il vantaggio dei locali giungeva al 15° del primo tempo grazie ad un micidiale contropiede di Tas-sotti che dribblava Alex Faccinetto in uscita e depositava in rete. Nella ripresa era sempre l’Angarano a ad avere in mano il pallino del gioco ed il raddoppio giungeva al 20° grazie a Ferronato lesto a ribadire in rete un tiro di Tassotti respinto da Alex Faccinetto. La squadra allenata da Enrico De Faveri provava a reagire ma erano i padroni di casa a sfiorare in contropiede la terza rete.

30a GIORNATA CAMPIONATO: Piave Tegorzo – Riese Vallà 1 a 2

Nonostante la sconfitta interna la Piave Tegorzo alla fine ha brindato per la permanenza in seconda categoria anche nella prossima stagione. Contro il Riese Vallà i padroni di casa hanno giocato una buona partita e ai punti avrebbero sicuramente meritato la vittoria ma si sono dovuti arrendere al cinismo degli avversari che hanno assestato nell’ultimo quarto d’ora l’uno-due vincente. Dopo un primo tempo vivace dominato ai locali che fallivano alcune ghiotte occasioni da gol e chiuso quindi a reti inviolate nella ripresa la Piave Tegorzo premeva alla ricerca del vantaggio che trovava al 18° grazie ad una magistrale punizione dal limite di Paolo Scopel che sorprendeva Simeoni sul proprio palo. Al 25° i locali avevano l’opportunità per chiudere il match quando l’arbitro decretava un calcio di rigore per fallo su Khalid Rahli lanciato a rete, ma dal dischetto Enrico Sacco falliva il raddoppio. Lo scampato pericolo dava vitalità al Riese Vallà che dapprima al 30° agguantava il pareggio con Milani lesto a ribadire in rete un suo tiro respinto da Alex Faccinetto e poi al 37° passava addirittura in vantaggio grazie all’incornata di Facchin sugli sviluppi di un calcio d’angolo. A nulla valeva il forcing finale dei locali che nei minuti finali rimanevano pure in dieci per l’espulsione di Khalid Rahli per fallo di reazione. Al triplice fischio comunque iniziava la festa per la salvezza conquistata.

CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 30a ED ULTIMA GIORNATA: Eurocalcio 67, Angarano 59, Riese Vallà 54, Altivolese Maser 51, Valdosport 50, Valbrenta 48, Cassola 47, San Vittore 45, Santa Croce – Bessica 37, Piave Tegorzo 36, Arsiè 33, Spineda 32, Eagles Pedemontana 31, Campolongo 21, Foen 17. (Riese Vallà 1 punto di penalizzazione).

Il portiere Alex Faccinetto

CALCIO

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Il realismo magico di Rosanna Cecchet Mostra di Pittura alla Biblioteca Civica di Pedavena

Prosegue il percorso espositivo della Biblioteca Civica di Pedavena alla riscoperta di autori locali. Dopo il successo riscosso dalla precedente Mostra fotografica "Aperture" del bellunese Renzo Bogo (oltre 600 visitatori), è ora la volta della pittrice feltrina Rosanna Cecchet, già ospitata anni fa (era il lontano 1995) presso la stessa sede della biblioteca con una personale, la prima di una lunga serie in Italia e all’estero che l’hanno accreditata come un’autrice di valore. Verranno ora presentate nuove opere, sempre nel segno di un raffinato stile naif, con punte di lirismo poetico che giustificano il titolo "il realismo magico". La maggiore novità rilevabile rispetto alla precedente produzione, è l’evoluzione stilistica dai canoni “classici” di un naturalismo romantico, di stampo quasi ottocentesco, ad una nuova dimensione simbolista, dagli accenti metafisici, che sconfina nel surreale. A dimostrazione del forte legame di queste opere con l’inconscio dell’autrice, che prima si stemperava nel sogno romantico di un paesaggismo dalle atmosfere esotiche, soprattutto di ispirazione africana, ora si manifesta con figurazioni ambigue e misteriose, dall’aspetto zoomorfo, talvolta inquietanti, segno e matafora insieme di forti pulsioni interiori. Espressioni pittoriche queste cariche di energia, che coinvolgono e sconvolgono insieme, anche perché realizzate con tecnica sicura e precisa. La mostra è stata presentata dalla dott.ssa Eleonora Rossi, venerdì 13 maggio alle ore 18.00 e sarà visitabile, nell'orario di

apertura della Biblioteca (lunedì, martedì, mercoledì e venerdì pomeriggio dalle 14.30 alle 18.30 e sabato mattina dalle 8.30 alle 12.30) fino a sabato 4 giugno. Info: tel. 0439-301818. E-mail: [email protected]

Referendum 12 e 13 Giugno 2011 a cura del Gruppo Ricicliamo Basso Feltrino

I quesiti referendari

Veniamo chiamati ad esprimere il nostro giudizio sui seguenti temi ed a votare SI se vogliamo:

Gestione dell'Acqua abrogare le norme che privatizzano la gestione dell'acqua abrogare le norme che riguardano i profitti garantiti al gestore privato sulla tariffa dell'acqua

Energia Nucleare abrogare la legge che promuove l'energia nucleare in Italia

Legittimo impedimento abrogare le norme che consentono al Presidente del Consiglio ed ai Ministri di non comparire in udienza penale

Perchè ricordarsi e ricordare a tutti di andare a votare il 12 e 13 Giugno 2011

− Per dimostrare che se anche è stato deciso di spendere 300.000.000 circa di euro in più non accorpando le elezioni amministrative con i quesiti referendari, temi quali l'acqua, il nucleare e la giustizia ci interessano in prima persona

− Perchè l'acqua è fondamentale come l'assistenza sanitaria ed un paese civile deve essere in grado di gestirla per il bene di tutti e non per il profitto di pochi

− Perchè si è visto che la gestione privata non ha garantito una migliore gestione (es. Parigi, Grenoble, Latina…)

− Perchè non crediamo che le uniche gestioni positive siano quelle privatistiche, basate sul profitto

− Perchè l'utilizzo di una energia può avvenire solo quando si riesce a gestirla completamente senza pericolo per l'umanità dall'inizio alla fine del suo utilizzo

− Perchè le scorie radioattive hanno una vita di migliaia di anni, perchè a 2 mesi dal terremoto in Giappone gli stessi scienziati non sanno dare ancora certezze, perchè a 27 anni da Chernobyl non sanno ancora dire quanti siano stati i morti legati a quell'incidente

− Perchè prima si mettono in atto tutte le politiche di risparmio per consumare meno energia, quindi si considerano le energie rinnovabili realizzando i progetti che hanno effettivamente una ricaduta positiva e non quelli presentati per avere solo dei finanziamenti pubblici

− Perchè crediamo sia giusto aspirare ad una giustizia uguale per tutti ed il legittimo impedimento va nella direzione contraria

− Perchè se siamo capaci di riflettere su quesiti quali l'acqua, il nucleare e la giustizia, di discuterne con i nostri familiari, vicini e compaesani, di prenderci 10 minuti per andare a votare allora siamo in grado di assicurare un futuro migliore alle generazioni future

ATTUALITÀ

MOSTRA

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Un successo la gita dell’Auser

Toscana ed Umbria sono state le mete del nostro tour, arrivato ormai alla decima edizione. Ci vorrebbero più pagine per raccontare tutto quello che abbiamo visto e gustato, ma vedremo di riassumere in breve l’avventura di questi quat-tro bellissimi giorni. Partiti di buonora, abbiamo fatto una prima tappa, peraltro fuori programma, per visitare un borgo medievale (Dozza), dove i murales decoravano le pareti delle tipiche abitazioni in mattoni e ogni angolo sembrava una cartolina. Come dieci anni fa, il pranzo a San Sepolcro, al Castello dei Sorci, un’antica costruzione trasformata in risto-rante in mezzo alla campagna umbra. Nel pomeriggio l’arrivo ad Assisi, la città dove nacque, visse e morì San France-sco. Qui una giovane guida ci ha accompagnati a visitare la Basilica, divisa in parte superiore e inferiore dove si respi-ra naturalmente un’aria mistica. Il secondo e terzo giorno, un’altra giovane e simpaticissima guida ci ha fatto visitare palazzi, chiese, musei e piazze, da Città della Pieve a Montepulciano e Montalcino, ci ha spiegato le origini di quei borghi medievali, molti dei quali hanno addirittura origini etrusche, ci ha parlato dei tanti architetti e artisti che hanno progettato e decorato tanto splendore. Di origine senese ha sottolineato spesso l’eterna lotta tra Siena e Firenze. Gra-zie ai vari spostamenti in pullman, abbiamo fatto una bella scorpacciata di panorami, lo sguardo si perdeva tra le verdi colline toscane, i calanchi e le crete senesi, dalla Val d’Orbia, alla Val d’Orcia e alla Val di Chiana, dove a farla da pa-droni erano i bellissimi casali in pietra e i cipressi che delimitavano viali e appezzamenti di terreni. Non è difficile capire perché questi luoghi sono stati dichiarati dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Arriviamo il terzo giorno a Siena, una giornata intera per visitare questa stupenda città medievale, circondata da mura e costruita intorno alla Piazza del Campo, cuore della vita senese, dove ogni anno si svolge il famoso Palio. Su di essa domina la Torre del Mangia con i suoi 102 metri d’altezza e sul lato opposto l’imponente Fonte Gaia, una grande vasca realizzata da Jacopo della Quer-cia. Ci lascia senza parole la visita del Duomo dedicato a S. Maria Assunta, uno splendido esemplare di stile gotico ita-liano, con all’interno altissime colonne in marmo bianco e verde e il pavimento in marmo completamente istoriato. Do-po il pranzo e un po’ di shopping è la volta della visita all’Abbazia benedettina di Monte Oliveto Maggiore, esempio di bellezza artistica e spirituale, immersa in un luogo solitario e selvaggio. Ed eccoci all’ultimo giorno passato il mattino a visitare San Gimignano, altra cittadina che mantiene la sua atmosfera medievale, dove le torri sopravvissute (14 di cir-ca 100) ci danno l’idea del potere delle famiglie patrizie che le fecero costruire, e il pomeriggio a Prato, con la visita del Duomo e di altri palazzi. Che dire poi della cucina? Abbiamo assaggiato piatti dai sapori semplici, tipici della cucina Toscana, non elaborata, ma molto appetitosa; sui nostri piatti comparivano bruschette con le diverse salse, i risotti, le tagliatelle , la ribollita, le grigliate, i contorni, i dolci e……………….. Insomma a questo punto sono d’obbligo i ringraziamenti ai partecipanti che sono stati sempre molto attenti e puntuali, all’agenzia Grizzly che ha saputo ancora una volta soddisfare le nostre esigenze e all’autista che, come 10 anni fa, ci ha accompagnati e riportati a casa sani e salvi.

Nelle foto: la comitiva a San Gimignano e ad Assisi.

CRONACA

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Amici del Tomatico e del Grappa, buona partecipazione alle prime escursioni

di Alessandro Bagatella

La prima escursione si è svolta lo scorso 17 aprile, con percorso S.Maria, Piandeleguna, Col de Rori, Paoda. I partecipanti, nel rientro, hanno potuto assaporare degli ottimi panini al formaggio o alla sopressa preparati amorevol-mente dal coordinatore e da Cristina. Non poteva mancare il dolce e il vino, ottimo, offerto da Sante Forlin che voleva festeggiare il secondogenito Davide nato qualche giorno prima. Il caffè si era già deciso di berlo da Paolo Berra che, nonostante avessimo chiesto il conto, ha voluto gentilmente offrircelo lui (come sempre, peraltro).

Il secondo appuntamento era, lo scorso 1° maggio, con la Pro Loco di Fener, escursione in ricordo di Mario Durighello, a 11 anni dalla sua scomparsa, alla quale non siamo mai mancati.

Partiti dalla chiesa di Fener, la comitiva ha im-boccato la strada di Carate per poi salire sul Monte Tomba, con arrivo alla trattoria “Le Be-tulle”. Dopo la consueta sosta, siamo saliti sulla cima per la foto-ricordo (in alto), prima della di-scesa verso il Piajo. Alla Croce i giovani di Fe-ner (a fianco) hanno preparato un ricco pranzo a base di carne alla griglia. Parole di ringra-ziamento da parte del responsabile del Gruppo e del presidente della Pro Loco di Fener, con appuntamento al prossimo anno. Grazie a tutti i partecipanti e ancora un “bravi!” per l’ottimo pranzetto.

I prossimi appuntamenti del gruppo “Amici del Tomatico e del Grappa” avranno luogo il 29 maggio, in occasione della giornata nazionale dei sentieri, con ritrovo al Bar Speranza di Schievenin alle ore 7.30 e che toccherà la Val-le dell’Inferno e Sassumà-Paoda, in Comune di Quero, e il 12 giugno con ritrovo alla Locanda Curto di Quero-Vas alle ore 6.30 e destinazione Monte Ortigara. Si raccomanda la puntualità e l’obbligo di iscrizione.

DOMENICA 29 MAGGIO 2011

Giornata dei sentieri sul Massiccio del Grappa con il Cai di Feltre e gli Amici del Tomatico e del Grappa

Tutti sono invitati a partecipare aderendo a questa importante e significativa iniziativa nata dalla collaborazione tra il Cai di Feltre e il gruppo escursionistico “Amici del Tomatico e del Grappa” e che quest’anno riguarderà il Comune di Quero.

PROGRAMMA: per i soci Cai ritrovo al Foro Boario di Feltre, con mezzi propri, ore 7.00. Alle ore 7.30 arrivo a Schievenin – Bar Speranza – dove invece si ritroveranno i soci del gruppo “Amici del Tomatico e del Grappa”. In-terventi previsti: sentiero n. 848: Val d’Inferno (S. Barbara) – Forcella Bassa e Sentiero n. 847: Casere Paoda – Sassumà. Ore 13.00: fine cantiere. Ore 13.30: pastasciutta presso il ristorante “Castel di Prada”. Iscrizioni entro il 26.05.2011 presso: Sede Cai Feltre – tel. 0439-81140; recapito Ottica Frescura – tel. 0439-2070; e-mail: [email protected]; Alessandro Bagatella – tel. 0439-788052 (ore pasti). Equipaggiamento: da escursionismo. At-trezzi da portare: guanti, ronca, seghetto.

Il mercatino del Tornado

CRONACA

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L’ultima creazione di Roberto Svaizer

di Alessandro Bagatella

Il noto scultore querese Roberto Svaizer, da molti conosciuto per la sua creatività e per la sua abilità nelle creazioni in ferro battuto (dalle sue mani sono usciti esemplari di aquile, fagiani, coturnici…), nei giorni scorsi ha “sfornato” questo bellissimo cavallo che ho il piacere di presentare ai lettori del Tornado, anche per rendere il giusto merito alla sua bravura. Questa scultura, realizzata nelle ore libere, gli è co-stata decine e decine di ore di lavoro. Speravo di vederla esposta a Quero, ma invece girerà per le mostre per poi trovare un posto d’onore in qualche villa. Complimenti a Roberto, “lo scultore dalle mani d’oro”.

Un ultimo saluto a Graziano Garbin

di Antonio Deon

Il 10 aprile scorso, in seguito ad una grave malattia, è mancato l’amico Garbin. Originario di Carpen, si era trasferito a Vas dove, insieme alla moglie Angiolina, si erano costruiti la casa nella quale hanno vissuto durante gli ultimi trent’anni e dove hanno cresciuto le figlie Nicoletta e Lidia. Garbin, nella sua vita, ha svolto vari lavori di cui l’ultimo e più lungo, dove ha raggiunto anche l’età pensionabile, presso l’IMA di Alano di Piave. Tra le sue grandi passioni vi era la politica, dichia-ratamente e orgogliosamente di sinistra, faceva parte dell’associazione alpini vassese ed era impegnato con il gruppo dei nonni vigili di Quero dove svolgeva la sua azione di volontariato presso le locali scuole. Ai famigliari le sentite con-doglianze della redazione.

Le creazioni di Maria Stimpfl

La nostra abbonata di Pedavena, Maria Stimpfl, non è solo nota per le sue

poesie, ma anche per i suoi lavori a “punto croce”. Nella foto a fianco un suo

bellissimo quadretto, di dimensioni 25x25, che raffigura il logo - tanto discusso

- delle Dolomiti patrimonio mondiale dell’Unesco.

ASTERISCO

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Il Polifonico Nuovo Rinascimento a Torino A cura del direttivo

Sabato 14 Maggio e Domenica 15 Maggio abbiamo effettuato un concerto nella chiesa parrocchiale SS. Pietro e Paolo di Pianezza, località collinare poco distante dal centro di Torino. Noi coristi consideriamo Pianezza una località impor-

tante in quanto luogo di nascita ed infanzia del nostro direttore Gilberto Meneghin; egli ha attinto in gioventù dalle bellezze di questa cittadina, luogo prescelto per la villeggiatura dalle nobili famiglie torinesi dell’800/900, formando la sua vena artistica che sapientemente ora mette anche a nostra disposizione dirigendoci ed insegnandoci musica corale. Arrivati sul posto siamo stati accolti con molto calore ed abbiamo preso “possesso” del luogo destinato al nostro allog-gio per la nottata; siamo poi stati accompagnati per una visita guidata del paese (con sosta e foto di gruppo sotto la casa natale di Gilberto…) e quindi siamo ritornati presso la chiesa per le prove pre-concerto. La nostra preoccupazione maggiore per questo concerto era data dalle numerose assenze forzate

dell’ultimo momento dovute a seggi elettorali, lavoro e lutti familiari; rispetto al normale organico di 29 coristi ci siamo trovati in 22 con la presenza anche di alcuni coristi afflitti da malanni stagionali (tracheiti e bronchiti) che hanno dovuto “stringere i denti …ma a bocca aperta!” per dare il loro prezioso ed indispensabile contributo. Fortunatamente la chiesa offriva una acustica veramente eccezionale e questo ci ha rassicurato e sicuramente aiutato nel creare il giusto patos per la buona riuscita artistica delle esecuzioni. Il concerto è riuscito veramente molto bene e siamo stati in grado di for-nire una prestazione di ottimo livello ricevendo numerosi e calorosi apprezzamenti dal pubblico presente; siamo certi che più di altre volte il nostro direttore (Gilberto) è stato orgoglioso di noi e questo si leggeva nei suoi occhi durante e dopo il concerto. La serata/nottata è proseguita con la cena, nella struttura parrocchiale che ci ospitava, magistralmen-te e “gustosamente” gestita dai volontari del patronato; al termine delle libagioni abbiamo improvvisato in loro onore al-cune estemporanee esecuzioni di brani del nostro repertorio (e non solo). La mattinata di Domenica è stata dedicata in parte alla visita della splendida Torino (ancora bardata di tricolori per i festeggiamenti del 150° e dell’adunata alpini del-la settimana precedente) ed in parte al museo del cinema all’interno della maestosa Mole Antonelliana. Il meteo, previ-sto piovoso, ci è invece stato amico regalandoci una splendida giornata di sole primaverile che ci ha consentito di gira-re per Torino ammirandone gli sfarzi di antica e ricca capitale d’Italia. Nel pomeriggio, stanchi ma felici, abbiamo ripreso la strada per Quero conservando nei nostri ricordi (corali e personali) questi bellissimi momenti passati assieme perché, come diciamo sempre, il nostro scopo è il canto ma le nostre finalità sono anche l’aggregazione e l’amicizia tra coristi, familiari e simpatizzanti.

Foto di Settimo Rizzotto

CRONACA

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Casa per Ferie e zona picnic a Schievenin

Per evitare qualsiasi incomprensione, legata essenzialmente alla non conoscenza degli eventi o ad informazioni false e distorte, ci permettiamo di chiarire tutti i rapporti intercorsi con l’Amministrazione comunale. Tutti atti sempre protocollati, e pertanto legali, sono disponibili presso il Comune di Quero, per tutte le persone che ne vorranno accertare la verità.

22 dicembre 2010: viene presentata la richiesta d’incontro con l’Amministrazione comunale per definire gestione Casa per Ferie e zo-na picnic (lettera protocollata n. 8717).

09 marzo 2011: incontro tra l’assessore Germano Mazzocco ed il presidente dell’associazione Pro Schievenin, Francesca Specia nel quale viene presentata la convenzione.

12 marzo 2011: lettera in cui si ringrazia l’Amministrazione, si fa notare l’enorme problematica della gestione e si chiede sinergia e di-sponibilità di collaborazione da parte dell’amministrazione (lettera protocollata n.1752).

14 marzo 2011: incontro tra una rappresentanza della Pro Schievenin e l’Amministrazione comunale dove si presentano dubbi ed os-servazioni. Al termine dell’incontro, su sollecitazione del sindaco viene concordato che la Pro Schievenin non gestirà la Casa per Ferie, mentre la Pro Schievenin accetta di gestire la zona picnic ed il parcheggio. L’associazione riconferma la totale disponibilità alla collaborazione con tutti i cittadini e con l’associazione dei coltivatori che hanno chiesto di vendere i loro prodotti presso la zona picnic.

15 marzo 2011: la Pro Schievenin presenta formalmente la richiesta di gestire l’area picnic e parcheggio (protocollo n. 1802 ).

29 marzo 2011: l’Amministrazione, pur avendo già ricevuto la nostra richiesta di gestione e sapendo che a Schievenin c’è una spacca-tura tra chi è favorevole alla miniera e chi è contrario… incontra la popolazione e chiede la disponibilità per la gestione della casa per ferie e zona picnic, senza però aver invitato l’associazione Pro Schievenin.

01 aprile 2011: un nostro rappresentante telefona al sindaco Sante Curto per chiedere com’è andato l’incontro con la popolazione di Schievenin. Il sindaco conferma la sua piena soddisfazione, perché un certo numero di persone nuove hanno dato la loro disponibi-lità, e che lui spera che con questo gruppo si possano superare le divisioni della frazione di Schievenin.

09 aprile: incontro con il sindaco Sante Curto e l’assessore Germano Mazzocco dove il nostro rappresentante comunica che il costo per le assicurazioni inerenti la casa per ferie ammontano a 2.080 € e per la zona picnic 1.350 €. Per quanto riguarda la casa per ferie si comunica, dopo verifica in Comunità Montana Feltrina, che la licenza non prevede l’utilizzo della medesima per feste o compleanni ecc. e che l’area picnic, pur avendo una regolare licenza, non ha il luogo fisico dove dovrebbe sorgere il bar-ristoro, il quale in ogni ca-so deve essere a norma di legge. L’incontro finisce con la richiesta d’un coinvolgimento diretto dell’Amministrazione comunale in un la-voro comune per lo sviluppo della valle.

16 aprile: dopo aver percepito “voci di paese” il nostro rappresentante presenta una segnalazione al Sindaco Sante Curto (lettera protocollata n. 2564 del 18 aprile) dove si scrive: “avevo appreso da lei l’importante segnale pervenuto durante l’incontro avvenuto tra l’Amministrazione comunale e gli abitanti di Schievenin, nel quale un certo numero di residenti aveva dato una presunta disponibilità ed avevo percepito la sua soddisfazione nel vedere il superamento delle divisioni all’interno della comunità di Schievenin. Ma, con mio rammarico e delusione, ho appreso che il giorno seguente a tale incontro pubblico alcune persone, a sostegno della proposta di C. R. e del rappresentante dei Coltivatori diretti di Quero, sono andati casa per casa a raccogliere delle firme a sostegno dei loro interessi prettamente personali. Questo grave fatto è esattamente l’opposto di quello che vuol dire superare le divergenze e riunire la popolazione. Un fatto analogo era già successo nei giorni seguenti alla riunione sulle miniere, dove l’allora sindaco Bruno Zanolla aveva proposto di fare un accordo preventivo con la ditta d’escavazione. Anche in quell’occasione alcuni cittadini (forse gli stessi) vicini alla maggioranza, si erano attivati a raccogliere le firme a sostegno dell’escavazione (40 firme circa) obbligando i cittadini contrari all’apertura della miniera, a fare subito dopo un’altra raccolta contro qualsiasi accordo, raccogliendo più di 180 firme. Come compren-derà, continuare a raccogliere firme per forzare la mano dell’Amministrazione a sostegno di tesi o interessi personali non por-terà né armonia né il miglioramento della vita della frazione… Pertanto auspico e chiedo un impegno, da parte dell’Amministrazione, di non delegare ad altri, come nel passato, la gestione della Casa per Ferie e della zona picnic ma di organizzare con le associazioni del territorio un piano di rilancio di queste strutture le quali potranno essere realmente utili alla comunità solo se vi sarà un vero proget-to di promozione turistica nel rispetto degli interessi dei queresi e della valle di Schievenin”.

20 aprile: esce sul Gazzettino un articolo dove Il giornalista riporta l’intervista fatta al sindaco dove Sante Curto dice: «la Coldiretti ha presentato una lista di oltre 30 persone che si prenderebbero a carico tutte le aree esclusa la casa per ferie». Lunedì sera il gruppo di maggioranza consiliare "Impegno comune" ha preso nuovamente in considerazione la questione. «Dopo opportuni ragiona-menti - riprende Curto - siamo arrivati a concordare che per la gestione della Casa per Ferie, visto che i residenti non si sono fatti avan-ti, riprenderemo in mano la proposta avanzata tempo addietro dall'associazione "il Mazarol" mentre, in accordo anche con il consi-gliere di minoranza Gino De Girardi, per le restanti aree preferiremmo orientarci sulla proposta degli agricoltori».

20 aprile: otteniamo la copia della lettera, dove la Coldiretti chiede la gestione della zona picnic, dove ci sono i 32 nomi di cittadini re-sidenti a Quero ed Alano di Piave. La sorpresa è stata grande nel vedere che tra questi nomi, ci sono: De Rui Oliva consigliere di maggioranza, Mondin Sereno, consigliere di maggioranza, alcuni cittadini promotori della raccolta firme a sostegno della miniera e, per finire, i due titolari dell’azienda che ha richiesto l’apertura della miniera in valle di Schievenin.

Ed allora, come mai, quando l’associazione Pro Schievenin chiede di gestire la zona picnic, il bar-ristoro ed il parcheggio, due consi-glieri della maggioranza, perfettamente a conoscenza della nostra proposta, si organizzano usando illecitamente il nome della Coldiretti (la quale, come da statuto approvato il 15 febbraio 2011, non ha come fine la gestione d’attività commerciali), appoggiati

Non si era mai visto, a Quero, che dei consiglieri comunali (De Rui e Mondin), alle spalle del sindaco, si riunivano con lo scopo di contrastare un’associazione territoriale per escluderla dalla vita della nostra comunità.

Chi contrasterebbe l’Associazione Amici di Carpen se quest’associazione chiedesse di gestire una struttura a Carpen? Chi contrasterebbe la Pro Loco di Quero se chiedesse di gestire una struttura a Quero?

dai cittadini favorevoli all’accordo “miniere“ e sostenuti dalla ditta di escavazione, si organizzano solo per perseguire inte-ressi personali e per escludere l’Associazione Pro Schievenin…dalla valle di Schievenin?

Associazione Pro Schievenin - Valle di Schievenin - Quero

Straordinarie scoperte dei ricercatori di Padova. L’area potrebbe diventare “Geosito” internazionale. Sedimenti di 40 milioni di anni fa raccontano gli effetti del riscaldamento globale

Sulle rocce del Calcino è scritto il futuro

di Ivan Dal Toè

ALANO DI PIAVE. Gli scenari futuri del riscaldamento globale potrebbero essere letti negli antichi sedimenti marini che affiora-no lungo il torrente Calcino. Un team internazionale di ricercatori coordinati dal professor Domenico Rio dell’Università di Padova ha individuato nel torrente alanese delle marne di mare profondo risalenti ad un intervallo di tempo da 41 a 36 milioni di anni fa, Gli scienziati avvieranno ora l’iter affinché la sezione del Calcino diventi un “Geosito”.“GSSP” nel gergo tecnico, il Geosito, che ospita sedimenti risalenti ad un periodo raramente documentato, diventerebbe riferimento mondiale per studiare tale intervallo temporale. Assodata l’eccezionale rilevanza scientifica (la scoperta vanta già alcune prestigiose pubblicazioni a livello internazionale e un paio di tesi di dottorato), la condizione fondamentale per l’istituzione del “Geosito” è il mantenimento della accessibilità e della conservazione dell’area che dovrebbe

diventare luogo di studio e ricerca per gli studiosi di tutto il mondo. Una questione che riaccende i riflettori sui pro-getti escavativi sul Col Del Roro, visto che nei pressi di quest’area è prevista una strada per il trasporto del materia-le asportato. Dopo una prima fase di accertamento scientifico, la palla passerà dunque alle decisioni della politica. I rinvenimenti sono però di portata storica a livello mondiale e gli sviluppi delle ricerche promettono di essere fecondi per diversi campi del sapere.

LETTERE AL TORNADO

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Alla fine di questa stagione sportiva, indicativamente nel mese di giugno, si terranno le elezioni per il rinnovo del consiglio direttivo della Associazione Piave Tegorzo. Invitiamo tutte le persone interessate, che avrebbero il piacere di partecipare alle attività della società sportiva, di darne comunicazione al presidente Flavio Prosdocimo (cell. 335.7548024) entro il mese di maggio per avere tutte le informazioni necessarie.

Il consiglio direttivo dell’ A.C.D. PIAVE TEGORZO

Nadia & Hanspeter, quarant’anni assieme!

(s.for.) Lo scorso 15 maggio Nadia Menin e Hanspeter Wid-mer (nelle foto) hanno festeggiato il loro quarantesimo anniver-sario di matrimonio. Si erano conosciuti in Svizzera, dove la fa-miglia di Nadia (il padre Onorato, la madre Ines e i fratelli Rena-to e Fabio) era emigrata negli anni Sessanta. Nonostante Nadia avesse più volte detto “Mai con uno svizzero!”, le frecce di Cu-pìdo han fatto ugualmente centro nei loro cuori…e il 15 maggio 1971 i due sono convolati a nozze a Thun-Bern, in terra elveti-ca. Particolare il racconto del loro primo incontro, avvenuto in

una sala da ballo dove Nadia si era recata con un’amica parrucchiera all’insaputa del padre Onorato, gelosissimo della propria figlia: galeotta fu, probabilmente, l’orchestra spagnola che allietava la serata! Tornati in Italia, ora risie-dono a Fener, dove Hanspeter è particolarmente benvoluto, prestandosi sempre volentieri quando la Pro Loco di Fener ha bisogno di aiuto, e altrettanto conosciuto per la sua grande abilità nella pesca. Ai coniugi Widmer, nostri affezionati abbonati anche quando risiedevano in Svizzera, vadano le felicitazioni della redazione del Tornado con l’augurio di ancora tanti tanti tanti anni di felicità assieme.

Serie di furti nel Basso Feltrino di Silvio Forcellini

In queste ultime settimane il nostro territorio è stato teatro di una serie di furti, che hanno interessato sia esercizi pubblici che attività commerciali. Nello scorso numero del Tornado avevamo dato conto del furto ai danni de “Le spose di Rosanna”, a Fener. Nello stesso periodo, e a pochi giorni di distanza l’uno dall’altro, hanno ricevuto la spiacevole “visita” dei ladri la ditta Cdz Compositi di Colmirano, il bar “Speranza” di Alano, il bar “Acli” di Campo, il bar “Tabacchino” di Quero e il bar “Cavallino” di Quero. Alla Cdz Compositi di Colmirano sono stati “prelevati”, di-rettamente dalla cella frigorifera, due bancali di rotoli di carbonio, materiale del valore di almeno ventimila euro. Nel caso specifico la porta non appariva né scassinata né danneggiata. Alcuni dipendenti, però, si sono accorti di alcuni bancali spostati vicino a una porta che erano certi di non aver lasciato in quella posizione la sera prima. Un furto, per la particolarità del materiale, molto probabilmente su commissione. Nel bar “Speranza” di Alano, invece, i ladri sono penetrati forzando una finestra che dà sul retro e si sono impossessati di stecche di sigarette, di bottiglie di al-colici, del fondo cassa e del contenuto delle slot machines. Direttamente dalla porta principale, trovata all’indomani alquanto danneggiata, sono entrati i ladri che hanno “visitato” il bar “Acli di Campo. Anche in questo caso sono stati presi di mira il fondo cassa e il contenuto delle slot machines. Sorte migliore per il bar “Tabacchino” di Quero dove, fortunatamente, è stato l’impianto d’allarme a mettere in fuga i malintenzionati, mentre al bar “Cavallino”, sempre di Quero, la titolare e il marito, allarmati dai rumori provenienti dal locale che si trova proprio al di sotto del loro appartamento, sono riusciti solo a intravvedere i ladri scappare da una finestra. Oltre ad aver provocato ingenti danni materiali, questi ultimi avevano però già preso l’incasso del Superenalotto, un portafoglio e il contenuto di un videopoker.

Notizie in breve LUTTI A FENER Tre lutti hanno turbato la comunità di Fener. Nel giro di pochi giorni sono mancati: Jolanda Ca-

vanna in Bernardi, 81 anni; Antonio Collavo, 80 anni; Ester Forcellini ved.Gaggia, 88 anni. Ai familiari le condo-glianze della redazione.

EDICOLA DI FENER: ARRIVA IL LOTTO Nell’edicola fenerese di via della Vittoria è arrivato il lotto e, novità per gli appassionati, il nuovo gioco “10 e lotto”.

CRONACA

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Giugno 1940, in municipio a Quero (M.M.) Chissà quali pratiche stavano sbrigando queste giovani “segretarie”, tutte intente ai loro compiti attorno alla scrivania municipale… Ma andiamo con ordine. Secondo la scritta riportata sul retro della foto, sono ritratte, da sinistra: Norina Secco, Egidia Puppo, Maria Mazzocco, Maria Moretti, Irene Andreazza.

COME ERAVAMO

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ASSOCIAZIONE . FELTRINA DONATORI VOLONTARI DI SANGUE

LE SEZIONI DI3

Alano di Piave, Quero,

Marziai-Caorera-Vas

Organizzano per donatori di sangue, familiari e simpatizzanti tutti

GITA AL LAGO DI GARDADomenica 26 GIUGNO 2011

Programma:

Partenza con corriera della ditta Baratto: dalla piazza di Alano ore 6,00

dalla piazza di Quero ore 6,10

dalla piazza di Vas ore 6,20

Breve sosta lungo il percorso di andataOre 8,30 Arrivo a Riva del Garda

Ore 9,25 Partenza su motonave di linea per attraversata del lago di Garda,

toccando tutti i porti, fino a GARDONE, con arrivo alle ore 12,25

Ore 12,30 Pranzo in riva al Lago a Gardone

Ore 14,55 Partenza da Gardone su motonave di linea per attraversata del Lago di

Garda, toccando tutti i porti, fino a Sirmione, con arrivo alle ore

17,10.

Sosta per visita libera alla città di Sirmione

Ore 18,30 Partenza da Sirmione per il rientro, previsto per le ore 21,00 circa

Quota di iscrizione € 55,00 da versare all’atto dell’Iscrizione entro

SABATO 11 GIUGNO 2011

La quota comprende:

viaggio in corriera;

giro su motonave di linea;

pranzo in hotel al lago

La quota non comprende:

bevande e cibi durante le soste ed extra menù;

tutto quanto non menzionato nella quota comprende

Menù: Antipasto misto

Pennette con zucchine, speck e pomodorini

Arrosto di manzo con salsa demi-glace

Contorni

Dessert

¼ l. vino, ½ l. acqua, caffè corretto

In caso di mancata partecipazione la

quota verrà restituita solo in presenza

di sostituzione

Iscrizioni: Alano: Spada Serena c/o Cartolibreria (0439 779623), Zatta Stefano (0439 779278),

Quero: Susanetto Silvano 0439 787592; Schievenin Albertina, c/o cartolibreria via XXXI Ottobre

Marziai-Caorera-Vas: Deon D'Orazio Annita (0439 788124), Tieppo Paola (0439 789111)

Le iscrizioni si intendono chiuse al raggiungimento del numero massimo di trasportati da n.1 corriera

In caso di più iscrizioni la seconda corriera verrà organizzata in presenza di almeno 45 iscritti

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Laurea per Valentina Spada Valentina Spada si è laureata il 30 marzo di quest'anno in Lingue Letterature e Culture moderne presso la facoltà di Lettere e Filosofia di Padova. Ha discusso la tesi dal titolo: "MLK's Dream and the First Black President of USA", con al quale Valentina ha esaminato il movimento per i diritti civili portato avanti da Martin Luther King e la questione razziale negli Stati Uniti all'indomani dell'elezione del primo presidente di colore. Si congratulano con Lei i genitori, Sandra e Giuliano, tutti i parenti e le persone che le vogliono bene.

Concorso fotografico Antonio Rigoni La primavera nel territorio della Comunità Montana Feltrina

La Comunità Montana Feltrina indice la quarta edizione del concorso fotografico dedicato ad Antonio Rigoni, scompar-so nel 2007, presenza di grande rilievo nel mondo politico-amministrativo del territorio, anche per la passione e l’impegno profusi nella difesa e nella tutela dell’ambiente, nella valorizzazione del territorio, dai boschi alle malghe, alla viabilità silvo-pastorale. Ricordando Antonio Rigoni con questo concorso, la Comunità Montana Feltrina si prefigge lo scopo di incentivare la conoscenza dei territori montani e le problematiche connesse alla sua tutela, di promuovere i valori ambientali e culturali per tramandare la storia e le tradizioni delle genti e degli animali, che la vivono e l'hanno vissuta. La mostra-concorso, gratuita e aperta a tutti, intende essere un nuovo modo di fare cultura e di valorizzare il territorio attraverso l’immagine. Le opere, inedite, possono essere candidate solo da parte del loro autore, il quale di-chiara e garantisce di essere il titolare di ogni diritto morale e patrimoniale d’autore, di possedere tutti i diritti sull’opera e che la stessa non lede alcun diritto di terzi e non viola nessuna legge vigente. In ogni caso l’autore solleva l’Amministrazione della Comunità Montana Feltrina da tutte le responsabilità, costi e oneri di qualsivoglia natura che dovessero essere sostenute a causa del contenuto dell’opera. Non sono ammesse immagini che alterino con fotomon-taggi o altri interventi la vera natura delle specie e dei luoghi. Le foto dovranno essere scattate sul territorio della Co-

munità Montana Feltrina, raccontare il fascino del nostro ambiente, aspetti e sensazioni, luoghi e borghi meno conosciuti, cogliendo pe-culiarità e suscitando una coscienza del territorio. Soggetti insoli-ti, flora, fauna dovranno essere ricompresi nell’ambiente che li circonda ed identificabili nel territorio Feltrino.

Sintesi: n. 2 foto sia in formato stampa 20x30, sia in formato file digitale

Scadenza: 20.07.2011 Premiazione: entro la fine di settembre 2011

ATTUALITÀ

CRONACA

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Successo del Shu Ren Kan a Bolzano

Ennesimo successo del SHU REN KAN in terra trentina, alla seconda prova del “7° Trofeo Alto Adige” disputatosi a Bolzano lo scorso 15 Maggio, tradizionale appuntamento riservato alle giovani promesse del Karate. L’associazione che opera ormai da 15 anni nelle due sedi di Alano di Piave e Feltre e che conta una sessantina di tesserati ha schierato per la competizione 4 giovani atleti e i risultati non sono mancati. Pieno successo di Cebin Giulia nella categoria ragazzi fino cintura Arancione, nel Kumitè (combattimento) ha sbaragliato gli avversari conquistando il gradino più alto del podio, sarebbe potuta essere un’ altra medaglia nella prova di Katà (forma ) dove però erano stati inseriti degli atleti di cintura superiore da parte di alcune associazioni in barba alla lealtà sportiva per poter così vincere agilmente qualche medaglia. Buona anche la prova di Mondin Mattia nel Katà nella Categoria Esordienti fino cintura Marrone, Mattia pur essendo solamente cintura Arancio\Verde ha conquistato il secondo posto battendo numerose cinture marroni presenti nella sua categoria. Un po’ sfortunata la prova di nel Kumitè di Vettor Alberto negli Esordienti fino cintura Marrone (va fatto presente che in questa categoria per via della giovane età degli atleti e per evitare infortuni è severamente vietato il contatto anche se lieve al volto), che nelle semifinale è stato colpito con un calcio alla volto tanto da richiedere l’intervento del medico per verificare l’entità del danno. Nonostante fosse evidente il danno procurato dalla

tecnica i giudici non hanno squalificato l’avversario e hanno fatto continuare l’incontro ormai compromesso per la perdita di lucidità dell’atleta Feltrino che non è stato più in grado di reggere il confronto con l’avversario classificandosi alla fine al

terzo posto. Condizionata anche la prova di Pegoraro Lisa nel Katà Ragazzi fino cintura Marrone, per ben due volte è stata interrotta nelle fasi iniziali della competizione durante la presentazione,sul quadrato di gara, da parte dei giudici per delle loro carenze tecniche riguardo l’esercizio di stile proposto che hanno visibilmente agitato l’atleta e compromesso la sua esecuzione. Va considerato che tutti e 4 i ragazzi erano alla loro prima esperienza di gara e che l’agonismo non è l’attività principale del SHU REN KAN, quindi vi è la piena soddisfazione per il risultato conseguito da parte del responsabile tecnico Ivan Burgoni (Istruttore 5° Dan) e dal presidente Ceccotto Roberto (Allenatore 3° Dan).

Per info Ivan Burgoni 347 5978279 [email protected]

Orari Lezione: Alano di Piave - Palestra comunale Martedì – Venerdì 18:00:19:00 Bambini 19:00-20:00 Ragazzi - Adulti Feltre - Palestra Scuole Elementari Boscariz Lunedì – Giovedì 18:00-19:00 Bambini 19:00-20:30 Ragazzi – Adulti

Nelle foto: il podio di Giulia e qui sopra da Sx: Elisa, Giulia, Mattia,e Alberto

Le tappe feltrine del giro d'Italia nelle foto di Giovanni Frescura

Giovanni Frescura, con la sua attività di fotografo, è un attento e preciso documentatore delle trasformazioni e degli eventi che hanno interessato il Feltrino. Nel suo archivio sono presenti anche numerose fotografie di gare sportive, tra cui il ciclismo. In occasione della partenza della tappa Feltre – Tirano del 25 maggio 2011, nella Galleria Via Claudia Augusta, è stata allestita, da parte del Servizio Cultura, una selezione delle fotografie di Giovanni Frescura che testimoniano il passaggio del Giro d'Italia nel nostro territorio. In particolare, sono esposte immagini del 1960, del 1964 e del 2000. Sarà l'occasione non solo per rivedere i volti di quegli sportivi che hanno fatto la storia del ciclismo (quali, ad esempio, Jacques Anquetil, Italo Zilioli, Franco Balmamion e Marco Pantani), ma anche personalità politiche e sportive della città di Feltre. L'inaugurazione, presente l'Autore, si è tenuta venerdì 13 maggio 2011, alle ore 18.00. La mostra rimarrà aperta fino al 29 maggio con i seguenti orari: sabato dalle 16.00 alle 19.00 e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00.

Servizio Cultura / Politiche giovanili - Ufficio Cultura Comune di Feltre

KARATE

ASTERISCO

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Benvenuto Giulio!

Mi presento: sono Giulio Corso, nato il 6 novembre 2010, primogenito di Elvio e Lorella Canonico. Qui a fianco mi vedete in braccio alla Bisnonna Angela Vivenzi con nonna Marvi Dalla Piazza e la mia mamma Lorella. Ringrazio gli zii e le cugine per avermi accolto con tanta gioia.

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L’ultima creazione di Roberto Svaizer

di Alessandro Bagatella

Il noto scultore querese Roberto Svaizer, da molti conosciuto per la sua creatività e per la sua abilità nelle creazioni in ferro battuto (dalle sue mani sono usciti esemplari di aquile, fagiani, coturnici…), nei giorni scorsi ha “sfornato” questo bellissimo cavallo che ho il piacere di presentare ai lettori del Tornado, anche per rendere il giusto merito alla sua bravura. Questa scultura, realizzata nelle ore libere, gli è co-stata decine e decine di ore di lavoro. Speravo di vederla esposta a Quero, ma invece girerà per le mostre per poi trovare un posto d’onore in qualche villa. Complimenti a Roberto, “lo scultore dalle mani d’oro”.

Un ultimo saluto a Graziano Garbin

di Antonio Deon

Il 10 aprile scorso, in seguito ad una grave malattia, è mancato l’amico Garbin. Originario di Carpen, si era trasferito a Vas dove, insieme alla moglie Angiolina, si erano costruiti la casa nella quale hanno vissuto durante gli ultimi trent’anni e dove hanno cresciuto le figlie Nicoletta e Lidia. Garbin, nella sua vita, ha svolto vari lavori di cui l’ultimo e più lungo, dove ha raggiunto anche l’età pensionabile, presso l’IMA di Alano di Piave. Tra le sue grandi passioni vi era la politica, dichia-ratamente e orgogliosamente di sinistra, faceva parte dell’associazione alpini vassese ed era impegnato con il gruppo dei nonni vigili di Quero dove svolgeva la sua azione di volontariato presso le locali scuole. Ai famigliari le sentite con-doglianze della redazione.

Le creazioni di Maria Stimpfl

La nostra abbonata di Pedavena, Maria Stimpfl, non è solo nota per le sue

poesie, ma anche per i suoi lavori a “punto croce”. Nella foto a fianco un suo

bellissimo quadretto, di dimensioni 25x25, che raffigura il logo - tanto discusso

- delle Dolomiti patrimonio mondiale dell’Unesco.

CRONACA

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I coscritti del 1954 in

festa Il 26 marzo scorso i coscritti della classe ’54 di Vas e di Quero si sono ritrovati per una rimpatriata alla pizzeria “Al Ponte”, a Crocetta del Montello. La festa è poi continuata, a completamento della serata, nella taverna di uno dei coscritti. Nella foto: i coscritti “sorpresi” dal fotografo.

Indignatevi! E impegnatevi Col suo piccolo pamphlet il 94enne Stephane Hessel ha scalato le classifiche francesi, vendendo più di un milione di copie. In Italia è uscito a Febbraio, da Add editore, ed ha superato le 50mila copie. Come mai tanto successo? Lui lo spiega così: “ho scritto un libro perché avevo la sensazione che si stesse camminando nella direzione sbagliata e volevo esortare i giovani a cambiare rotta, a riprendere quella giusta. Riscoprendo i valori della Resistenza che mi hanno formato”. L’indignazione per battere l’indifferenza, il peggiore degli atteggiamenti, e per dar vita all’impegno che ne consegue. Questa in estrema sintesi l’esortazione di Hessel, che cercherà di illustrare nel suo prossimo libro:

“Impegnatevi”, in cui “spiegherò un po’ più estesamente cosa avevo in mente prima di Indignatevi! Tanto è vero che in realtà l’ho scritto prima”.

Matrimonio a Santa Maria nel 1953 La nostra abbonata Rosa Coronet ci propone questa bella foto datata 9/5/1953, scattata in occasione del suo matrimonio con Livio Vergerio. Il matrimonio è stato celebrato a Santa maria di Quero da don Guerrino. Un bel ricordo dei tempi passati, di un momento di gioia e… nota curiosa… il bambino che occhieggia da dietro la sposa è il nostro abbonato Bruno Andreazza, nipote della sposa. A chi ha buona memoria il compito di riconoscere gli altri.

CRONACA

COME ERAVAMO

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Il Fotogruppo Basso Feltrino e Slow-food Veneto indicono un concorso fotografico intitolato

“Il peso e la piazza”

Il centesimo anniversario della locale pesa pubblica sarà festeggiato con diverse manifestazioni pubbliche nel settem-bre 2011 in quel di Vas (Bl) e il concorso fotografico sarà una delle manifestazioni collaterali. Le immagini più rappresentative saranno esposte durante la manifestazione del 10-11 settembre 2011 nei locali della Locanda Solagna di Vas (Bl) e in seguito in una mostra itinerante presso esercizi pubblici o associazioni culturali in li-nea con la manifestazione.

La foto di copertina Istantanea dell’amico Gianni De Girardi, scattata ai primi di Luglio del 2008 e dedicata ad una vista insolita del paese di Segusino. Sullo sfondo la torre che compare anche nelle rappresentazioni grafiche di Segusino. Per gli appassionati della tecnica fotografica possiamo dire che la foto è stata fatta con una camera digitale Olympus, tempo di esposizione di 1/297 s., sensibilità impostata a 64 Iso e F uguale a 3.

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Il Cimitero di Quero rimesso a verde

I campi comuni del cimitero di Quero tornano a colorarsi di verde, grazie alle operazioni di posa del tappeto erboso che va a sostituire il ghiaino messo in opera in precedenza. Il cimitero querese torna così alla sua forma originaria, con le tombe immerse nel più

armonico contesto ambientale costituito dalla superficie erbosa, che dà a questo particolare ambiente una nota di pace e spiritualità, di decoro decisamente più consono, rispetto alla triste ghiaia sperimentata negli ultimi tempi. Sollecitata anche dal consigliere di minoranza Gino De Girardi, l’amministrazione comunale, che già ha in agenda la necessità di curare al meglio il cimitero, tramite l’assessore Angelo Dalla Favera si è presa carico di portare a buon fine il recupero dello stato originario del cimitero. Come si vede dalle foto, il risultato ripaga l’impegno profuso, quello fatto, attuale ed anche futuro, considerando che il verde richiede più manutenzione.

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Polizia municipale: chi diventa Lsu salva l'auto

I nuovi articoli 186 e 187 del Codice della strada prevedono la possibilità per il conducente fermato per guida alterata di effettuare attività gratuita per il comune al posto della pena detentiva e pecuniaria. L'ultima riforma del Codice della strada ha introdotto tale possibilità per i trasgressori che rischiano la sottrazione del veicolo in caso siano fermati dalla polizia per un normale controllo, risultati positivi all'alcol test ma che non abbiano provocato incidenti stradali. In questo caso, il giudice penale può sostituire la pena detentiva e pecuniaria con la pena del lavoro per pubblica utilità (previsto dall'articolo 54 del D.Lgs. n. 274/2000), a condizione che il reo sia d'accordo e che il comune o l'ente ammesso all'im-piego di LSU abbiano sottoscritto una convenzione con il tribunale. Per quanto riguarda la durata della prestazione la-vorativa non retribuita, il modificato articolo 186 del Codice della strada stabilisce che essa avrà una durata corrispon-dente a quella della sanzione detentiva irrogata e della conversione della pena pecuniaria, parificando 250 euro ad un giorno di lavoro di pubblica utilità. Ad esempio, due mesi di arresto e la sanzione di 1.000 euro corrispondono a 128 ore di prestazione gratuita ovvero 64 giorni di lavoro, dato che un giorno di lavoro di pubblica utilità corrisponde a 2 ore di attività. Ma i “vantaggi” non finiscono qui, poiché gli articoli 186 e 187 del Codice della strada prevedono che in caso di svolgimento positivo del lavoro di pubblica utilità il trasgressore sarà 'premiato' con l'estinzione del reato a suo cari-co, il dimezzamento della sanzione della sospensione della patente e la revoca della confisca del veicolo sequestrato.

Fonte: Italia Oggi n. 113 del 13/05/2011 pag. 34 Autore: Stefano Manzelli

CRONACA

ATTUALITÀ

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Pubblicata la Guida dei Fondi Fotografici dell’Archivio Fotostorico Feltrino

Presentata presso la sede della Comunità Montana Feltrina Giovedì 5 maggio

A tre anni dalla sua istituzione (febbraio 2008), l’Archivio Fotostorico Feltrino, servizio gestito dalla Comunità Montana Feltrina in convenzione con il Comune di Pedavena, è divenuto un importante centro di documentazione del territorio. I

numeri parlano da soli: 75 le raccolte riprodotte e catalogate per complessive 26.000 immagini, che rappresentano ogni area del Feltrino nei molteplici aspetti che caratterizzano la sua storia, dalla fine dell’Ottocento al 1970: socio-antropologico, artistico, ambientale, economico, religioso, ludico e sportivo. Un patrimonio iconografico che costituisce uno straordinario “album della memoria”, unico non solo in tutta la provincia, ma anche a livello regionale per la particolare dimensione “popolare” della collezione, per esser nata attingendo alle raccolte famigliari e per essere per lo più costituita da scatti di fotografi locali, che vivevano a diretto contatto della gente, testimoni e interpreti della vita comunitaria. Questo suggestivo materiale visivo è stato utilizzato nell’allestimento di una decina di mostre, cui l’Archivio Fotostorico Feltrino (FASF), ha collaborato più o meno direttamente, e per la stampa di sette pubblicazioni, oltre a diverse ricerche scolastiche e presentazioni in pubblico. Nel 2009 per promuovere l’accesso alle raccolte è stato attivato un sito Internet – http/fotostorica.feltrino.bl.it – che conta a tutt’oggi 91.000 contatti, di cui il 40% dall’estero. A compendio di questa intensa attività, gli enti promotori del servizio hanno pubblicato una guida cartacea, un libretto di agile consultazione di 60 pagg., realizzato a cura di Francesco Padovani, coordinatore del FASF, con

il contributo della Regione Veneto, del BIM-Comuni del Piave e della Ditta Argenta. La Guida contiene un dettagliato resoconto del lavoro svolto in questi tre anni, le schede descrittive di tutti Fondi fotografici riprodotti e catalogati dall’Archivio, corredati da immagini esemplificative e specifiche indicazioni sulle modalità di fruizione, con un modulo fac-simile per le richieste. Sua principale funzione è quella di proporsi come prezioso strumento di lavoro per quanti operano nel settore della ricerca storico-locale, utilizzando la fotografia come fonte documentale. Chi non ha potuto partecipare direttamente alla presentazione e vuole ricevere copia dell’opera potrà farne richiesta alla sede amministrativa del FASF c/o la Comunità Montana Feltrina o al centro operativo c/o la Biblioteca Civica di Pedavena. Nell’incontro, dopo gli interventi delle autorità locali, dei rappresentanti della Provincia e della Regione, sono state illustrate, a cura dello stesso coordinatore, le caratteristiche delle raccolte più significative che compongono la collezione del FASF con l’ausilio di immagini videoproiettate e i progetti di iniziativa previsti per il futuro, nell’auspicio che possano pervenire finanziamenti adeguati alla loro realizzazione. Perché possa proseguire il lavoro sulla memoria visiva del territorio…

UNIONE DEI COMUNI COOPERATIVA SOCIALE DEL BASSO FELTRINO MONDO DELFINO SETTE VILLE

L’Unione dei Comuni di Quero e Vas in convenzione con la Cooperativa Sociale Mondo Delfino, ripropone dal 27 giugno al 29 luglio 2011 il Centro Estivo con attività educative, ricreative e sportive per i ragazzi frequentanti la Scuola Primaria e Secondaria di 1° grado. Le attività del Centro Estivo si svolgeranno presso il Patronato di Quero dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 17,30 con possibilità di usufruire del servizio mensa. L’ammissione al Centro Estivo comporta il pagamento di una retta di frequenza che risulta di: - per i residenti nei Comuni di Quero e Vas € 40,00 alla settimana (mensa inclusa); - per i non residenti nei due Comuni € 46,00 alla settimana - la mensa è esclusa: il costo è di € 4,10 per un buono pasto giornaliero;

- assicurazione pari a circa € 8,00 valida per tutto il periodo di frequenza.

Per ulteriori informazioni e chiarimenti rivolgersi a : • Ufficio Servizi Sociali dell’Unione dei Comuni Sette Ville:

- Sede di Quero: tel. 0439 787097 mercoledì 9,30 -12,30 e sabato 10,00 - 12,00 - Sede di Vas: tel. 0439 780441 martedì 10,00 - 12,30

• prof. Carmelo Cutrufo - Cooperativa Mondo Delfino - Tel. 339 2636106

ATTUALITÀ

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Moto Club La Marca Trevigiana in collaborazione con Comune di Alano Di Piave e Pro Loco Fener

Moto Enduro 2011 Assoluti d’Italia e Coppa Italia

Sabato 28 maggio ore 8.00: apertura baita con servizio enogastronomico e ritrovo piloti

ore 15.00 - 19.00: verifiche tecniche ore 20.30: musica dal vivo con il duo “ROBY & ELISA”

Domenica 29 maggio ore 7.00: apertura baita con servizio enogastronomico

ore 9.00: partenza della 1ª Prova Speciale al Parco del Piave; trasferimento e 2ª Prova Speciale a Castelcucco; la 3ª Prova Speciale

(in linea) sarà resa nota solo poco prima della partenza della gara dalle ore 17.00: spiedo gigante (anche per asporto)

seguiranno le premiazioni

28/29 maggio

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In Valderoa di Martino Durighello

Sul finire di quell'estate (1943), papà, che aveva finito il suo lavoro con Bica (l'Impresa Dal Zuffo), doveva andare in Valderoa a prendere le mucche e ci portò anche me. Partimmo al pomeriggio, armati di zaino a tascapane e bastoni da montagna: Menòli, Cagna, Tabarin; e fin qui nulla di nuovo, erano luoghi che conoscevo. Ma dalla cašèra dei Tabarin tutto per me era nuovo: iniziava la grande avventura. Salimmo per l'erto sentiero che porta alle Foržèle de Cavaléti (come erano stupendi quei due immensi faggi davanti alla cašèra: altissimi, superbi!) e proseguimmo per i Canpìu della Barbeghera che risalimmo fino alla casèra, inoltrandoci poi per la mulattiera pianeggiante (finalmente) verso la malga del Piz, quindi Bóca de Fórca e lungo la valle, malga Paradiso, Camparonetta ed oltre il Calcino, Domador e finalmente Valderoa. Qui pernottammo, ospiti del barba Secondo e della jèja Sofia e dor-mii nel stalon, con i cugini Quinto e Toni su una specie di amaca di frasche e fieno appesa alle travi. Dormii! Si fa per dire, che tutta la notte non feci che rigirarmi, pieno di paura di cadere sulle mucche che stavano sotto. il mattino seguente lo trascorremmo nel cašón: non avevamo potuto riprendere la via del ritorno perché si era messo a piovere. Era ap-prodato lì anche Riccardo Mazzier, il Sórdo de la contràda, che scendeva da Fontanasecca con le sue pecore ed aveva dovuto cercar rifugio a causa della pioggia. Questi con papà e lo zio Secondo se ne stavano presso il fuoco del focolare fumando la pipa e chiacchierando del più e del meno e noi ragazzi li stavamo ad ascoltare, non tanto perché interessati ai loro discorsi, ma perché ci

divertivamo un mondo a sentire Riccardo che oltre ad essere sordo era anche un po' balbuziente. Ogni tanto zia Sofia, quando le nostre risate si facevano troppo rumorose, prendeva la scopa e ci cacciava fuori: «Ndé fora, lašarói; ndé a far calcòsa, moéve». Ma anche lei stentava a trattenersi dal ridere. E noi tornavamo presto, naturalmente. «Séu ncóra qua?» ci rimbrottava. E noi di rimando: <<Ma l pióu, nó se póI far gnént!'». «L avéu netada la stala?». «Sì, anca masa ... ». Insomma, avevamo diritto di divertirci anche noi, no? E il Sórdo continuava a raccontare e ad armeggiare con la sua pipa che non gli tirava e non voleva stare accesa. Ad un certo punto prese una brace con le mani, se la passò da una mano all'altra e cercò di metterla nel fornello della pipa e di farcela rimanere, ma dovette desistere: «O o o òttia» fece «seb b bén che e e so so san sordo ghé e e es sente nca mi, mi». Zia Sofia fu così rapida con la scopa che la risata andammo a farcela di fuori. Ma quando rientrammo papà e zio Se-condo avevano ancora le lacrime agli occhi per il gran ridere. Ancora prima di mezzogiorno smise di piovere e subito dopo mangiato partimmo per il ritorno; si unì a noi anche il Sor-do con le sue pecore. Durante il tragitto io raccoglievo scaje; oh, quante ce n'erano, e quanto grosse! Non come sulle Forcelle e sul Doc che capitava ogni tanto di trovarne qualcuna, qualche pezzetto: qui erano lì sul sen-tiero, slèpe lunghe una bella spanna e avevo trovato anche due cuI de granata. Dapprima me le mettevo in tasca, ma mi sfondavano le scarsèle e mi intralciavano il cammino. Così le misi nel tascapane, ma lì ci avevo anche due pani di burro e tra il caldo della schiena che lo aveva reso molle ed il peso delle scaje si ruppe la carta e immaginate voi che disastro. Oltrepassata Camparonetta trovammo la nèola butada, una nebbia che si faceva sempre più fitta a mano a mano che si avanzava, finché divenne così spessa che non ci si vedeva uno con l'altro; procedevamo in fila indiana, papà in te-sta, poi le due mucche e la manza alla cui coda io mi tenevo aggrappato e quindi Riccardo con le sue pecore; la mar-cia era lentissima con la preoccupazione costante di non perdere il sentiero. Ugualmente ad un certo punto ci trovam-mo fuori strada, in mezzo al prato. Secondo i calcoli dovevamo trovarci prossimi a Bóca de Fórca, ma per sicurezza papà ci fece fermare: non c'erano grossi pericoli, ma poteva sempre succedere che una mucca mettesse un piede in fallo e si azzoppasse; e poteva capitare anche ad uno di noi. La nebbia non accennava minimamente a diradare ed il babbo provò a risalire verticalmente il pendio; tornò indietro dopo pochi minuti: aveva trovato del letame sparpagliato: «Nó i slarga l ledàm tant distante da la cašèra» disse «ndon in su dréti». Non avanzammo molto che ci trovammo a sbucare con la testa fuori dalla nebbia: sopra di noi un bellissimo cielo az-zurro e sotto un mare grigiastro; ci trovavamo sulla cima del Piz e, sotto di noi, potevamo intravedere i tetti del cašón e delle pendàne. Ci fermammo un po' nella malga per rifocillarci e quindi proseguimmo per le Forcelle; la nebbia si era diradata e per il resto del viaggio non avemmo altri problemi: proprio un cammino tutto "in discesa". Il racconto è tratto dall’opera, la cui copertina è qui sopra rappresentata, ancora

disponibile in libreria. Prezzo di vendita: 14,00 €uro.

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Fisco e Tributi: dal federalismo stangata all'auto Il quinto decreto attuativo del federalismo fiscale prevede l'aumento dell'IPT

Il decreto legislativo sul fisco regionale e provinciale entrerà in vigore il 27 maggio 2011 ed entro 30 giorni il Ministero dell'Economia e delle Finanze emanerà il decreto che rimodulerà l'imposta provinciale di trascrizione in modo che que-sta sarà determinata secondo i criteri vigenti per gli atti non soggetti ad Iva. In pratica, fino al 26 giugno, chi compra un'auto da un soggetto Iva paga il minimo dell'imposta (diverso a seconda della provincia), mentre dal prossimo 27 giugno l'imposta provinciale di trascrizione crescerà in modo proporzionale alla potenza del veicolo, indipendentemente dal fatto che l'auto sia stata acquistata da un soggetto Iva (concessionario) o da un privato in quanto bisognerà versare 3.5 euro in più per ogni kw eccedente la soglia minima fissata in 53 kw. Al di sotto di questa soglia si continuerà a pa-gare l'imposta base. Altre importanti scadenze fissate dal decreto sul fisco regionale e provinciale sono le seguenti: - entro 30 giorni, insediamento della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica - entro 60 giorni, istituzione del tavolo tecnico tra Governo e Regioni per valutare la presenza di possibili condizioni di

finanza pubblica che nel 2012 permettano di neutralizzare i tagli alle Regioni previsti dal D.L. n. 78/2010 - entro 90 giorni, emanazione del DPCM che stabilisce l'ammontare dei trasferimenti statali alle province che saranno

soppressi col passaggio al federalismo. Fonte: Italia Oggi n. 112 del 12/05/2011 pag. 26 - Autore: Francesco Cerisano

Valle di Schievenin e dintorni Quero – Alano – Campo

14 itinerari con varianti fra natura, storia e cultura scritto da Fabio Donetto e pubblicato da Danilo Zanetti Editore

Fener – Pista Verde 11 / 12 giugno

RACE FOR LIFE 2011

Anche quest'anno, torna in grande spolvero la Race For Life. Gara per automodelli a scoppio 1/8 - 1/10 On-road destinata al-la totale raccolta di fondi per scopo benefico. Quest'anno cer-cheremo di aiutare l'associazione "Società Nuova" di Belluno, Cooperativa che opera nel territorio Bellunese dal 1977 occu-pandosi principalmente della gestione di Servizi per persone con disabilità psico-fisica. L'evento si disputerà l'11-12 giugno 2011 presso la Pista Verde di Fener (Bl), in collaborazione con L'FVSS, il MY CANDY TEAM e l'aiuto di numerosi sponsor mo-dellistici e non. Vi aspettiamo come sempre in molti, tra amicizia e solidarietà. Per tutte le info, iscrizione ed altro, visitate la pagi-na apposita, qui sotto riportata.

http://nuke.mycandyteam.com/RACEFORLIFE2011/tabid/132/Default.aspx

Dall’introduzione: “In questa piccola guida sono proposti alcuni itinerari circolari e non, che per zona, interesse e difficoltà sono in gran parte a-datti a tutti. Con la dovuta prudenza, con l’opportuno abbiglia-mento e sempre nel rispetto dei propri limiti e delle più fonda-mentali norme di sicurezza, saranno itinerari senz’altro entusiasmanti ed istruttivi, ideali per un significativo incontro con la natura e la storia dei luoghi attraversati. Gli itinerari pro-posti pur non essendo esaustivi di tutte le escursioni che pos-sono essere pianificate nell’ambito delle zone trattate, ne costi-tuiscono senz’altro un buon approccio per una conoscenza storica e naturalistica. I vari percorsi opportunamente valutati consentono inoltre di effettuare numerose e personali varianti nell’ambito della vasta rete sentieristica locale. Tutti gli itinerari descritti si completano con un massimo di 6-8 ore, non sono generalmente molto impegnativi e non richiedono particolari at-trezzature se non nei casi specificatamente segnalati; data l’altitudine sono realizzabili indicativamente da aprile a novem-bre e sempre con appropriata preparazione, prudenza ed ab-bigliamento.” …

Prezzo di vendita: 6,00 €uro

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