Il_Tornado_558

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Quindicinale Anno XXXI 15.04.2010 Numero 558 PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 06.04.2010 Speciale Elezioni Regionali - pag. 1/7 Il 25 Aprile a Colmirano - pag. 9 Dalla Transumanza alle Terre Selvagge - pag. 10/11 Congresso Nazionale FIDAS 2010 - pag. 13 La Piave Tegorzo al quintultimo posto - pag. 20 A Quero i paperoni del feltrino - pag. 31

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXXI

15.04.2010Numero

558periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 06.04.2010

Speciale Elezioni Regionali - pag. 1/7Il 25 Aprile a Colmirano - pag. 9

Dalla Transumanza alle Terre Selvagge - pag. 10/11Congresso Nazionale FIDAS 2010 - pag. 13

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1 SPECIALE ELEZIONI

Basso Feltrino: Lega Nord al 39%, Pdl al 27%, Pd al 17,4%, Idv al 4,3%, Udc al 3,8%

Il voto regionale: anche su Alano, Quero e Vas si abbatte la valanga leghista. Bene il Pdl.

di Silvio Forcellini

La valanga leghista si abbatte anche sul Basso Feltrino, mentre pure il partito di cui è leader Silvio Berlusconi incrementa i propri voti. Questo, dati alla mano, il primo commento che può essere fatto sull’esito del voto regionale del 28-29 marzo 2010, che ha sancito la nettissima affermazione della coalizione di centrodestra. Il ministro leghista Luca Zaia, candidato alla presidenza della Regione Veneto da Lega Nord, Popolo della Libertà e Alleanza di Centro, consegue - sommando i dati di Alano, Quero e Vas - un clamoroso 64,5% e distanzia di anni luce gli altri sei “pretendenti” alla poltrona di Giancarlo Galan. Giuseppe Bortolussi, candidato del centrosinistra, si ferma al 24,6%, mentre Antonio De Poli, candidato del centro, racimola il 5,6%, David Borrelli (Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo) il 3,9%, Gianluca Panto (Partito Nasional Veneto) lo 0,7%, Silvano Polo (Veneti Indipendensa) lo 0,5% e Paolo Caratossidis (Forza Nuova) lo 0,2%. Nello specifico, Luca Zaia ottiene il 65,4% dei consensi ad Alano, il 67,7% a Quero e il 52,9% a Vas. Il suo principale avversario, Giuseppe Bortolussi, si ferma invece al 22,7% ad Alano, al 22,6% a Quero e al 36,3% a Vas.

Sempre considerando congiuntamente i dati di Alano, Quero e Vas, la Lega Nord, con il 39%, è di gran lunga il partito più votato, incrementando i propri consensi sia rispetto alle Regionali 2005 (+19,3%) che alle Europee 2009 (+4,6%), l’ultima consultazione in ordine di tempo cui siamo stati chiamati e che utilizziamo qui per un significativo raffronto. Bene anche il Popolo della Libertà, che sale al 27%, con un incremento sia rispetto alle Regionali 2005 (+5,5%) che alle Europee 2009 (+3%). In calo invece il Partito Democratico, che si ferma al 17,4% (-12,8% rispetto al 2005, -1% rispetto al 2009), mentre l’Italia dei Valori, con il 4,3%, incrementa i propri voti rispetto al 2005 (+3%) ma ne perde rispetto al 2009 (-2,2%), così come l’Udc, con il 3,8% (+ 2,3% rispetto al 2005, -2,4% rispetto al 2009). Per tutti gli altri dati, rimandiamo alle tabelle che appaiono nelle pagine seguenti.

Un ultimo cenno sull’affluenza alle urne, che ad Alano è stata del 53,6% (nel 2005: il 56,7%), a Quero del 54,1% (nel 2005: il 60,6%) e a Vas del 56,9% (nel 2005: il 64,2%).

Il voto regionale ad Alano: Lega Nord 43,7%, Pdl 23,7%, Pd 16,6%, Idv 4,1%, Udc 3,7% Ad Alano, con il 43,7%, la Lega Nord si conferma il partito più votato, incrementando percentualmente i propri voti sia rispetto alle Regionali 2005 (+23,2%) che rispetto alle Europee 2009 (+9,1%).

Per quanto riguarda le altre principali forze politiche: al Popolo della Libertà va il 23,7% dei voti (percentuale invariata rispetto alle Regionali 2005, ma in calo dello 0,5% rispetto alle Europee 2009); al Partito Democratico va il 16,6% (-11,3% rispetto al 2005, -3,7% rispetto al 2009); all’Italia dei Valori va il 4,1% (+3% rispetto al 2005, -1,5% rispetto al 2009); all’Unione di Centro va il 3,7% (+2,1% rispetto al 2005, -2,4% rispetto al 2009).

Ad Alano superano l’1% anche: il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo (4%), l’Unione Nord Est (1,8%) e Sinistra Ecologia e Libertà - Psi (1,4%). Il voto regionale a Quero: Lega Nord 37%, Pdl 31,7%, Pd 16%, Udc 3,6%, Idv 3,2% Anche a Quero, con il 37%, la Lega Nord si conferma il primo partito, segnando un +17,4% rispetto alle Regionali 2005 e un +0,7% rispetto alle Europee 2009. Anche il Popolo della Libertà, con il 31,7%, aumenta sensibilmente i propri voti (+10,5% rispetto alle Regionali 2005, +5,5% rispetto alle Europee 2009).

Il Partito Democratico ottiene il 16% (-16,1% rispetto al 2005, +1,1% rispetto al 2009), l’Italia dei Valori il 3,2% (+1,3% rispetto al 2005, -2,3% rispetto al 2009), l’Unione di Centro il 3,6% (+2,5% rispetto al 2005, -2,3% rispetto al 2009).

A Quero superano l’1% anche: il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo (3,4%), la Federazione della Sinistra (1,9%), Sinistra Ecologia e Libertà - Psi (1,4%) e l’Unione Nord Est (1,4%).

Il voto regionale a Vas: Lega Nord 28,6%, Pdl 25,2%, Pd 23,5%, Idv 8%, Udc 4,9% Concludiamo con i dati di Vas, dove la lista più votata è sempre quella della Lega Nord. Il movimento di Umberto Bossi fa suo infatti il 28,6% dei voti (con un incremento dell’11,5% rispetto alle Regionali 2005, ma con un calo dello 0,9% rispetto alle Europee 2009).

Il Popolo della Libertà sale al 25,2% (+9,3% rispetto al 2005, +6,9% rispetto al 2009) e sopravanza il Partito Democratico, che si attesta al 23,5% (-8,5% rispetto al 2005, +1,4% rispetto al 2009). All’Italia dei Valori va l’8% (+7,3% rispetto al 2005, -3% rispetto al 2009), all’Unione di Centro va il 4,9% (+2,7% rispetto al 2005, -2% rispetto al 2009).

A Vas superano l’1% anche: Sinistra Ecologia e Libertà - Psi (3,1%), il Movimento a 5 stelle di Beppe Grillo (2%), l’Unione Nord Est (2%) e la Federazione della Sinistra (1,7%).

2

I 60 nuovi consiglieri regionali, divisi per lista:

Listino regionale di Luca Zaia Luca Zaia, Marino Zorzato, Piergiorgio Cortelazzo, Bruno Cappon, Mauro Mainardi, Nereo Laroni

Listino regionale di Giuseppe Bortolussi Giuseppe Bortolussi

Lega Nord Paolo Tosato, Andrea Bassi, Vittorino Cenci, Sandro Sandri, Marino Finozzi, Roberto Ciambetti, Nicola Ignazio Finco,

Maurizio Conte, Arianna Lazzarini, Santino Bozza, Federico Caner, Franco Manzato, Gianpero Possamai, Luca Baggio, Matteo Toscani, Cristiano Corazzari, Daniele Stival, Giovanni Furlanetto

Popolo della Libertà Massimo Giorgetti, Davide Bendinelli, Giancarlo Conta, Clodovaldo Ruffato, Leonardo Padrin, Remo Sernagiotto, Dario Bond, Elena Donazzan, Costantino Toniolo, Marialuisa Coppola, Renato Chisso, Moreno Teso, Carlo Alberto Tesserin

Partito Democratico Sergio Reolon, Franco Bonfante, Roberto Fasoli, Stefano Fracasso, Giuseppe Berlato Sella, Piero Ruzzante, Claudio

Sinigaglia, Mauro Bortoli, Graziano Azzalin, Laura Puppato, Diego Bottacin, Andrea Causin, Lucio Tiozzo, Bruno Pigozzo

Italia dei Valori Gustavo Franchetto, Antonino Pipitone, Gennaro Marotta

Rifondazione Comunista - Sinistra Europea - Comunisti Italiani Pietrangelo Pettenò

Unione di Centro Stefano Valdegamberi, Raffaele Grazia, Stefano Peraro

Unione Nord Est Mariangelo Foggiato

I voti ai candidati consigliere per le Regionali in provincia di Belluno

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ Deon Giovanni detto "Nino" 371, Pauletti Diego 378. PD Reolon Sergio 8.901, Vendramini Paolo 2.557. ITALIA DEI VALORI Baldan Roberto 145, De Barba Stefano 299. FEDERAZIONE DELLA SINISTRA Polli Jacopo 186, Nesello Lorenzo 161. PDL Bond Dario 9.246, De Bona Oscar 5.750. LEGA Bellot Raffaela 3.213, Toscani Matteo 4.169. PARTITO NASIONAL VENETO Busato Gianluca 20, Turco Barbara 1. UDC De Pasqual Fulvio 321, Manfroi Vittorino 233. UNIONE NORDEST Nicolai Mario 155, Bellenzier Ernesto 87. MOVIMENTO 5 STELLE Marengon Adriano 134, Sponga Giampaolo 295.

I voti ai candidati consigliere per le Regionali in provincia di Treviso ITALIA DEI VALORI Zanoni Andrea 4.773, Bortoletto Davide 294, Corò Leonardo 319, Corrocher Dino 97, Dal Sie Ludovico 46, Del Bianco Emanuela 165, Giust Maurizio14, Seno Loredana 186. FEDERAZIONE DELLA SINISTRA Atalmi Nicola 995, Corò Marcella 76, Pettenò Pietrangelo 264, Pavan Giulia 80, Chaibi Said 75, Scarpa Lidia 45, Costa Claudio 31, Zanetti Danilo 107. PD Puppato Laura 26.230, Franco Fabrizia 234, Masiero Chiara 151, Pillon Rita 588, Bottacin Diego 4.519, Fresch Tiziano 40, Napol Giovanni 861, Niero Claudio 1.495. IDEA Sartorato Luca 287, Bettin Gianfranco 168, Lazzarato Susanna Antonia 23, Pin Antonella 5, Danieli Paride 96, Zampolli Alessandro 24, Poloni Andrea 8, Santi Paola 7. SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ Cabino Anna Caterina 202, Beggio Maurizio 61, Bertolo Mario 61, Buattini Claudio 18, Dall’Agata Stefano 114, De Marco Luca 135, Marangon Marco 42, Zanatta Paolo 41. ALLEANZA DI CENTRO NEL VENETO Colomban Massimino 1.158, Roma Fiorenzo 526, Dinoto Carmelo 63, Pellegrino Luca 29, Gentili Giuseppe Antonio 76, Spolaore Rosanna 71, Franco Giuseppe 33, Chessa Angelo 41. LEGA Baggio Luca 7.526, Caner Federico 11.705, Manzato Franco 11.167, Donadel Marco 1.901, Pettenà Fulvio 7.353, Possamai Gianpiero 10.165, Sartor Claudio 4.049, Serena Marco 4.927. PDL Gerolimetto Amedeo 7.783, Sernagiotto Remo 11.324, Baggio Loreta 1.497, Berri Vincenzo 219, Burgio Lorenzo 333, De Trovato Alberto 98, Montuori Giuseppe 290, Zanini Vittorio 891. FORZA NUOVA Visentin Davide 82, Daniel Sonia 50, Dotto Luca 52, Nascimben Alberto 20, Pirrelli Francesco 25, Pasqualato Matteo 9. PARTITO NASIONAL VENETO Busato Gianluca 53, Panto Gianluca 210, Chiavegato Lucio Amedeo 5, Bellon Alessia 15, Tessari Sabrina 6, Colombara Chiara 4, Nicetto Riccardo 3, Minetto Francesco 7. VENETI INDIPENDENSA Zuanetti Gaetano 52, Modolo Renato 11, Falezza Francesco 2, Rossi Andrea 12, Casetta Dino 14, Fiorot Enrico 19, Bonotto Francesco 21, Toffoli Thomas 40.

SPECIALE ELEZIONI

3 SPECIALE ELEZIONI

Candidato sez.1 sez.2 sez.3 tot % Liste collegate sez.1 sez.2 sez.3 tot %Lega Nord

LigaVenetaBossi

184 159 164 507 43.7%

PDLBerlusconi per

il Veneto90 82 103 275 23.7%

Di Pietro Italia dei Valori 11 21 16 48 4.1%

PDPartito

Democratico64 71 58 193 16.6%

SinistraEuropea-Rif.Com.Italiani

2 1 2 5 0.4%

Sin. Ecol. e Libertà - PSI 4 5 7 16 1.4%

LibertasUnione di

Centro16 19 8 43 3.7%

UnioneNordest 7 5 9 21 1.8%

GianlucaPanto 3 2 4 9 0.7%

Partito Nasional Veneto

Panto0 2 4 6 0.5%

David Borrelli 30 22 9 61 4.5%Movimento

5 Stelle Beppe Grillo.it

24 17 5 46 4.0%

PaoloCaratossidis 1 3 0 4 0.3%

Silvano Polo 3 1 5 9 0.7%

schedebianche 10 3 0 13 0.9%

schedenulle 18 12 14 44 3.1%

65.5%

97GiuseppeBortolussi

Luca Zaia 305 283 295

114

883

20 76 5.6%

C O M U N E DI A L A N O

96 307 22.8%

Antonio De Poli 31 25

4

Candidato sez.1 sez.2 tot % Liste collegate sez.1 sez.2 tot %

Lega Nord LigaVeneta

Bossi158 189 347 37.0%

PDL Berlusconi per

il Veneto138 159 297 31.7%

Di Pietro Italia dei Valori 17 13 30 3.2%

PD Partito

Democratico86 64 150 16.0%

Sinistra Europea-Rif. Com.Italiani

12 6 18 1.9%

Sin. Ecol. e Libertà - PSI 9 4 13 1.4%

Libertas Unione di

Centro23 11 34 3.6%

Unione Nordest 8 5 13 1.4%

Gianluca Panto 2 5 7 0.7%

Partito Nasional Veneto

Panto1 3 4 0.4%

David Borrelli 26 13 39 3.7% Movimento

5 Stelle Beppe Grillo.it

24 8 32 3.4%

Paolo Caratossidis 0 0 0 0.0%

Silvano Polo 4 1 5 0.5%

schede bianche 11 1.0%

schede nulle 28 2.6%

4.8%

C O M U N E DI Q U E R O

239 22.6%

Antonio De Poli 33 18

716

51

67.7%

141Giuseppe Bortolussi

Luca Zaia 327 329

98

SPECIALE ELEZIONI

5 SPECIALE ELEZIONI

Candidato sez.1 sez.2 tot % Liste collegate sez.1 sez.2 tot %Lega Nord

LigaVenetaBossi

67 33 100 28.7%

PDLBerlusconi per

il Veneto63 25 88 25.2%

Di Pietro Italia dei Valori 22 6 28 8.0%

PDPartito

Democratico57 25 82 23.5%

SinistraEuropea-Rif.Com.Italiani

3 3 6 1.7%

Sin. Ecol. e Libertà - PSI 11 0 11 3.2%

LibertasUnione di

Centro11 6 17 4.9%

UnioneNordest 4 3 7 2.0%

GianlucaPanto 3 0 3 0.8%

Partito Nasional Veneto

Panto3 0 3 8.9%

David Borrelli 7 2 9 2.3%Movimento

5 Stelle Beppe Grillo.it

5 2 7 2.0%

PaoloCaratossidis 1 1 2 0.5%

Silvano Polo 0 0 0 0.0%

schedebianche 4 0 1.0%

schedenulle 13 4 4.1%

7.3%

C O M U N E D I V A S

144 36.3%

Antonio De Poli 20 9

210

29

52.9%

107GiuseppeBortolussi

Luca Zaia 143 67

37

6

Candidato sez.1 sez.2 tot % Liste collegate sez.1 sez.2 tot %

Lega Nord LigaVeneta

Bossi322 336 652 63.2%

Alleanza di

Centro DC-Veneto

3 4 7 0.7%

PDL Berlusconi per

il Veneto54 77 131 12.7%

Di Pietro Italia dei Valori 12 21 33 3.2%

PD Partito

Democratico44 60 104 10.1%

Sinistra Europea-Rif. Com.Italiani

2 7 9 0.9%

Idea Nucleare? No

Grazie0 1 1 0.1%

Sin. Ecol. e Libertà - PSI 0 1 1 0.1%

Libertas Unione di

Centro22 16 38 3.7%

Unione Nordest 10 6 16 1.6%

Gianluca Panto 4 5 9 0.8%

Partito Nasional Veneto

Panto4 4 8 0.8%

David Borrelli 6 21 27 2.4% Movimento

5 Stelle Beppe Grillo.it

6 16 22 2.1%

Paolo Caratossidis 2 3 5 0.4% Forza

Nuova 3 2 5 0.5%

Silvano Polo 1 4 5 0.4% Veneti Indipendensa 1 1 2 0.4%

schede bianche 4 1 5 0.4%

schede nulle 11 21 32 2.7%

76.3%

67Giuseppe Bortolussi

Luca Zaia 408 456

96

864

60 5.3%

C O M U N E DI S E G U S I N O

163 14.4%

Antonio De Poli 34 26

SPECIALE ELEZIONI

7

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Liste Provinciali Candidati sez1 sez2 tot sez1 sez2 tot sez1 sez2 sez3 tot

Deon Giovanni detto Nino 1 0 1 0 0 0 0 3 0 3

Pauletti Diego 1 0 1 4 2 6 1 1 4 6

Reolon Sergio 19 12 31 31 17 48 17 12 9 38

Vendramini Paolo 4 0 4 3 4 7 8 4 6 18

Baldan Roberto 0 0 0 0 0 0 3 1 0 4

De Barba Stefano 1 0 1 0 0 0 0 0 2 2

Polli Jacopo 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0

Nesello Lorenzo 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Bond Dario 43 22 65 98 125 223 27 34 61 122

De Bona Oscar 1 2 3 10 3 13 19 10 12 41

Bellot Raffaella 6 0 6 26 28 54 30 22 19 71

Toscani Matteo 3 0 3 5 12 17 4 8 5 17

Busato Gianluca 0 0 0 0 1 1 0 0 0 0

Turco Barbara 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

De Pasqual Fulvio 0 0 0 0 2 2 0 0 0 0

Manfroi Vittorino 2 1 3 0 0 0 0 1 0 1

Nicolai Mario 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0

Bellenzier Ernesto 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0

Marengon Adriano 0 0 0 1 0 1 0 0 0 0

Sponga Giampaolo 0 0 0 1 0 1 2 1 0 3

Q U E R O A L A N O

Partito Democratico

Partito Nasional

Veneto

Mov. 5 Stelle Beppe Grillo

C O M U N E D I V A S

Sinistra Europea

R.C.I.

Sin. Ecol. e Libertà

UDC

Unione Nord Est

Lega Nord

Popolo della Libertà

Italia dei Valori

SPECIALE ELEZIONI

8

Quero, ha riaperto il Caffè Centrale

di Silvio Forcellini

Dopo tre mesi di chiusura per cambio di gestione, lo scorso primo aprile ha riaperto i battenti a Quero il Caffè Centrale, che si affaccia su piazza Marconi. Il Caffè Centrale è ora gestito da Tranquilla Forlin, Giulia Bee e Loretta Bof (la quale, dopo 11 anni in “periferia”, alla Birreria Offside, approda finalmente in “centro”). Chiuso il lunedì, negli altri giorni osserva il seguente orario: dalle 6.30 alle 24.00 (il venerdì e il sabato dalle 6.30 del mattino alle 2.00 di notte). Tutte e tre di Seren del Grappa, Tranquilla, Giulia e Loretta - che si avvalgono anche della preziosa collaborazione del querese Massimiliano “Max” Andreazza - a mezzogiorno propongono alla clientela insalatone, toast, bruschette, oltre naturalmente a spritzoni con stuzzichini vari, un buon bicchiere di prosecco e tanta cordialità e simpatia. Una curiosità: la inaugurazione del locale ha avuto

come sottofondo le musiche di Ermanno Fagherazzi, di Lamosano, un ex compagno di scuola di Paolo Feltrin che il nostro abbonato querese ha ritrovato dopo ben 31 anni: davvero una scena da “Carramba che sorpresa!”… Allo staff del Caffè Centrale gli auguri di buon lavoro dalla redazione del Tornado. Nella foto, uno scorcio del locale. In secondo piano gli stessi volti già immortalati lo scorso 31 dicembre in occasione della chiusura sotto la precedente gestione. Clienti affezionati, non c’è che dire: tre lavadùre che rispondono al nome di Cassol, Curto e Feltrin.

Gli appuntamenti della Pro Loco di Fener Oltre al TORNEO DI CALCIO-BALILLA che si terrà

DOMENICA 25 APRILE al Parco del Piave (e di cui

pubblichiamo a fianco la locandina), la Pro Loco di

Fener propone altri due appuntamenti:

SABATO 1° MAGGIO PICNIC ALLA CROCE DEL PIAJO

Il tradizionale appuntamento del 1° maggio è

organizzato dal gruppo “Fener I Giovani” con, alle

11, il ritrovo al Costesèl e, alle 12.30, la grigliata alla

Croce del Piajo. E’ gradita la prenotazione. Per

informazioni rivolgersi a Valerio Schievenin, cell.

329-7433860.

DOMENICA 2 MAGGIO GARA DI AUTOMODELLI RADIOCOMANDATI

Presso la Pista Verde del Parco del Piave, si terrà la

gara valida per il trofeo “Tecnovi” con al mattino le

prove libere e le qualifiche e al pomeriggio le

semifinali e le finali. Per tutta la giornata la Pro Loco

di Fener garantirà il servizio bar e cucina.

cronaca

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il comune di alano di piavein collaborazione con le

associazioni d’arma ed ex combattenti alanesi

organizza

anniversario del 25 aprile

presso il

monumento agli alpini(Zona Industriale Colmirano)

programmaore 9.45 - ritrovo in p.zza martiri e deposizione Corona al monumento partigiano;ore 10.30 - S. messa ricordando i Caduti per il Tricolore presso

la Chiesa S. giacomo di Colmirano;ore 11.45 - Sfilata al Monumento degli Alpini e discorsi di rito;ore 12.30 - ristoro.

Il Sindaco le Associazioni d’Arma ed Ex Combattenti Alanesi

associazioni e cittadinanza sono invitati Stampa dbs rasai 3.10

sarà presente la banda cittadina

10

Grazie Gilberto di Settimo Rizzotto

E' tanto che volevo mettere una fotografia della corale di Quero, di cui sono orgoglioso di far parte, come ringraziamento per la pazienza e la bravura del nostro maestro Gilberto Meneghin. Egli riesce a farci cantare tutti "magnificamente", così da rendere più solenni le messe più importanti di Quero, con i giovani organisti che si alternano con impegno, compati-bilmente con i loro studi o lavoro. Ti ringrazio per la tua disponibilità.

LETTERE AL TORNADO

ATTuALiTà

Biblioteca dell’Unione di Comuni di Quero e Vas

dalla transumanza alle terre selvagge

Immagini, testimonianze, emozioni di viaggiatori speciali

QUERO – Centro Culturale

Giovedì 22 aprile 2010 ore 20,30 Sulle tracce degli ultimi pastori del Triveneto Un centinaio di splendide suggestive fotografie che raccontano il viaggio degli ultimi pastori transumanti

Testimonianza dell’autore Adolfo Malacarne Presentazione di Sandro Dalla Gasperina

Giovedì 29 aprile 2010 ore 20,30 9289 chilometri sulla Transiberiana: da Mosca a Pechino Per 25 giorni ed attraverso 6 fusi orari, tra gli sterminati territori di Russia, Mongolia e Cina. In treno alla scoperta dei principali elementi fisico-politici, del carattere e dello stile di vita delle popolazioni dei tre grandi Paesi: il viaggio di un vita.

Testimonianze e racconti di Norina Marcolin Insegnante di educazione fisica appassionata di sport e di viaggi

Giovedì 6 maggio 2010 ore 20,30 Un VIAGGIO più vicino al CIELO In sella alla sua mountain bike, percorre le strade del Ladakh, nel piccolo Tibet, superando il passo dei passi, il Kardung La a quota 5.606 metri...”

Racconto di un'esperienza di Toni Mondin, Ingegnere libero professionista appassionato di ciclismo da sempre

Giovedì 13 maggio 2010 ore 20,30 Proiezione del film Into the Wild - Nelle terre selvagge

Il film è del 2007, scritto e diretto da Sean Penn, basato sul romanzo di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.

Ingresso libero

INFO Biblioteca di Quero tel. 0439 787097 E mail [email protected] Martedì 9,00 - 13,00 Giovedì e Sabato 14,30 - 18,30

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Biblioteca dell’Unione di Comuni di Quero e Vas

dalla transumanza alle terre selvagge

Immagini, testimonianze, emozioni di viaggiatori speciali

QUERO – Centro Culturale

Giovedì 22 aprile 2010 ore 20,30 Sulle tracce degli ultimi pastori del Triveneto Un centinaio di splendide suggestive fotografie che raccontano il viaggio degli ultimi pastori transumanti

Testimonianza dell’autore Adolfo Malacarne Presentazione di Sandro Dalla Gasperina

Giovedì 29 aprile 2010 ore 20,30 9289 chilometri sulla Transiberiana: da Mosca a Pechino Per 25 giorni ed attraverso 6 fusi orari, tra gli sterminati territori di Russia, Mongolia e Cina. In treno alla scoperta dei principali elementi fisico-politici, del carattere e dello stile di vita delle popolazioni dei tre grandi Paesi: il viaggio di un vita.

Testimonianze e racconti di Norina Marcolin Insegnante di educazione fisica appassionata di sport e di viaggi

Giovedì 6 maggio 2010 ore 20,30 Un VIAGGIO più vicino al CIELO In sella alla sua mountain bike, percorre le strade del Ladakh, nel piccolo Tibet, superando il passo dei passi, il Kardung La a quota 5.606 metri...”

Racconto di un'esperienza di Toni Mondin, Ingegnere libero professionista appassionato di ciclismo da sempre

Giovedì 13 maggio 2010 ore 20,30 Proiezione del film Into the Wild - Nelle terre selvagge

Il film è del 2007, scritto e diretto da Sean Penn, basato sul romanzo di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dal West Virginia che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.

Ingresso libero

INFO Biblioteca di Quero tel. 0439 787097 E mail [email protected] Martedì 9,00 - 13,00 Giovedì e Sabato 14,30 - 18,30

attualità

In Famiglia Cristiana nr. 10 del 7 marzo 2010

Intervista al dr. Antonio Dal Canton presidente della Sin, la Società italiana di nefrologia

(M.M.) Il Dr. Antonio Dal Canton, direttore del servizio di nefrologia all’Ospedale San Matteo di Pavia, professore ordinario di nefrologia all'Università di Pavia, oltre ad un nutrito curriculum di studi e riconoscimenti accademici, ha anche una caratteristica che per noi ha una particolare rilevanza: nelle sue vene scorre sangue querese! Suo padre era, infatti, Mario Dal Canton (Crepèr), che in molti ricordano per la sua innata giovialità. Antonio è cresciuto lontano da Quero, ma ci veniva spesso per brevi periodi di ferie, almeno fino a quando glielo hanno concesso i suoi innumerevoli impegni di studio e lavoro. Ora è fra i più importanti studiosi della nefrologia e l’intervista della testata “Famiglia Cristiana” era proprio dedicata all’importanza del rene, in occasione della giornata nazionale dedicata a questo organo, l’11 marzo scorso. Tre pagine per spiegare l’importanza del rene, le patologie che possono colpirne la funzionalità, i rimedi attuali e quelli allo studio e, non ultimo, gli stili di vita che possiamo adottare per diminuire il rischio di agevolarne la sua compromissione. Con un linguaggio chiaro, il Dr. Antonio ha saputo mettere ben a fuoco tutte le problematiche legate a questo importantissimo organo, dal cui buon funzionamento dipende la depurazione del nostro organismo. Una chiarezza di cui aveva dato prova anche durante la precedente partecipazione alla trasmissione televisiva “Elisir”, in onda su Rai 3, chiamato quale esperto del settore. Il testo dell’intervista, per chi ha perso la versione cartacea, si può leggere integralmente sul sito della rivista: http://www.sanpaolo.org/fc/1010fc/1010fc62.htm

Informazioni sul rene e la sua funzionalità di possono reperire presso: Fondazione italiana del rene: Tel. 081/55.62.922 Fax: 081/54.66.844 Sito: www.fondazioneitalianadelrene.org Società italiana di nefrologia: Tel. 06/44.65.270 (Lun-Ven. ore 9-17) Fax: 06/44.65.270 Sito: www.sin-italy.org

NON HO BISOGNO DI DENARO... Alda Merini

Io non ho bisogno di denaro. Ho bisogno di sentimenti,

di parole, di parole scelte sapientemente, di fiori detti pensieri,

di rose dette presenze, di sogni che abitino gli alberi,

di canzoni che facciano danzare le statue, di stelle che mormorino all'orecchio degli amanti....

Ho bisogno di poesia, questa magia che brucia la pesantezza delle parole,

che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.

poesia

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La lettera che ci è stata consegnata e che pubblichiamo qui sopra, si sposa perfettamente con un commento di Gramel-lini, comparso sul quotidiano “La Stampa” e lo riproduciamo qui sotto per sottolineare una volta di più che certi temi han-no bisogno di tutto, fuorché di ipocrisia. I commenti di Gramellini si trovano anche sul sito del quotidiano e ne consiglia-mo a tutti la lettura, cliccando su: http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/editoriali/hrubrica.asp?ID_blog=41

Tossici di serie A e tossici di serie B

Anche in questi giorni è scottante il tema della droga; se ne dibatte nei talk-show, vengono intervistati i personaggi famosi che ne fanno, o ne hanno fatto, uso. Ma, grande pregio della televisione, che tutto riesce a rendere patinato e trendy, ha trasformato anche la visione dello “sballo” come tappa irrinunciabile nel percorso personale di ognuno. “Faccio uso di co-caina per essere sempre pimpante al lavoro”; “mi faccio di acidi per scrivere canzoni più vere e maledette”. E’ questo ciò che si sente; si è arrivati a idealizzare questo mondo, questo sporco mondo. I “Vip” collezionano sedute terapeutiche in comunità e le sfoggiano nei programmi in Tv per fare i predicatori e fare audience; ma chi, in un varietà, ha mai anche so-lo osato accennare ai veri tossici? Quelli di “serie B” ! Quelli che si fanno le stagnole nei sottopassaggi delle stazioni, quelli che si prostituiscono per una dose, o quelli, i più tanti, che muoiono aspettando di entrare in una comunità. Sono la madre di una “tossica di serie B”, non la madre di chi si fa le canne il sabato sera per noia o pippa nei lussuosi bagni di bar per gente dabbene, e mi arrabbio quando vedo strumentalizzato anche questo schifo per vendere più Cd o per impietosire il grande pubblico. Non vorrei più vedere tratto un tema così grave, così serio e dalle mille scioccanti sfaccettature, in maniera così leggera e da persone assolutamente non competenti!

Una mamma che continua a lottare

La riflessione di Gramellini

La prima caratteristica delle polemiche all’italiana è che, un attimo dopo che sono scoppiate, non si capisce già più di che cosa parlano. Prendiamo il caso Morgan. Di scandaloso, nelle sue dichiarazioni, non c’era l’ammissione dell’uso di droga, vizio diffuso nello spettacolo e non solo lì, ma il messaggio che la cocaina

sarebbe un ottimo antidepressivo. Parole devastanti, anche perché a pronunciarle era un divo della tv. Ebbene, questi due aspetti - l’esaltazione della coca come farmaco e l’impatto della popolarità televisiva - sono subito scomparsi dal di-battito per lasciare posto all’immagine dell’artista maledetto che si droga, capro espiatorio da immolare sull’altare del prossimo festival di Sanremo. La seconda caratteristica delle polemiche all’italiana è l’immediata trasformazione del capro espiatorio in figliol prodigo. Gli si vieta Sanremo, ma lo si invita a tutti gli altri programmi perché si ravveda e chieda per-dono. Il più rapido è don Vespa, che per la cerimonia del pentimento ha convocato un prete vero, don Mazzi, da non con-fondere con il direttore della prima rete Mazza, che non vuole Morgan al festival, e con il direttore del festival Mazzi, che invece gli tenderebbe la mano. Non ci capisco più una mazza, sbotta Morgan, e su questo è difficile dargli torto. Comun-que si sottrae al rito purificatorio: se non lo vogliono più a Sanremo, pazienza. «Diamogli una seconda possibilità», insiste invece l’onorevole Bersani con toni da prelato. Perché la terza caratteristica delle polemiche all’italiana è che il Pd sta zit-to quando dovrebbe parlare, ma se c’è da rimanere zitti, si può star sicuri che parlerà.

LETTERE AL TORNADO

Una fede adulta, oltre gli scandali Dio, è al di sopra delle religioni e delle chiese

Caro “Tornado”, scrivo queste due righe nel mattino di Pasqua (mentre noi cristiani festeggiamo Cristo risorto e vincitore del male), e nei giorni delle polemiche sulla pedofilia e contro il Vaticano.

Una fede vera e adulta ci fa credere in Dio e in Gesù Cristo, ma ci permette anche di criticare le religioni e le chiese quando sbagliano. Le religioni e le chiese “non sono oggetto di fede”; sono strade, strumenti che possono condurre a Dio, ma che a volte costituiscono un ostacolo. Io non posso “credere” (nel senso di “dar fiducia”) in qualsiasi religione che tollera la schiavitù e la tortura, che non promuove la pace e la giustizia tra i popoli, che sta coi ricchi non coi poveri, che patteggia col potere e coi governi. Inoltre una fede adulta, deve distinguere tra Chiesa-comunità universale dei credenti, e chiesa intesa come istituzione, gerarchia, Vaticano, ecc. Quindi non è una eresia dire che soltanto Dio e Gesù Cristo possono essere oggetto di fede. Da secoli si è scritto che “la Chiesa è santa e peccatrice”, come siamo ciascuno di noi... Basterebbe ricordare quanto Gesù di Nazareth ha lottato contro la casta sacerdotale e contro una religione fatta di prescrizioni e di esteriorità, che faceva valere le leggi più delle persone.

Già Gandhi diceva: “Credo in Cristo, ma non nei cristiani”. E se amiamo la Chiesa, dobbiamo ”criticare” ed esigere che sia fedele al messaggio evangelico iniziale.

A livello personale, dopo tanti anni e tante esperienze, posso dire che “credo” in Dio - in Cristo e nel suo Vangelo, al di là degli sbagli storici ed attuali della chiesa, dei preti e dei cristiani. Sono orgoglioso e grato di essere stato contemporaneo di papa Giovanni 23°, del Concilio Vaticano II°, di don Milani, di don Puglisi, di Primo Mazzolari, di Don Ciotti, di P. Zanotelli, di Mons. Tonino Bello, e di tanti altri. Sono grato alla chiesa che - nonostante tutto - mi ha trasmesso il Vangelo e la fede; che mi ha messo con testimoni fondamentali come Teresa di Calcutta, Annalena Tonelli, Oscar Romero, il Card. Martini.

Questa è la chiesa in cui “credo” e su questa strada, vale la pena essere cristiani!! Mi sento di poter dire “mettiamo al centro Cristo e il suo Vangelo, tutto il resto è relativo”. Tante cose possono e devono cambiare. Antonio Spada (4 aprile 2010 )

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Ore 8.00 Ritrovo Donatori a Prà del MoroOre 9.15 Arrivo Fiaccola dal Tempio del DonatoreOre 9.30 Santa Messa presieduta da S.E. Mons. Giuseppe Andrich

Gra

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3-10

Congresso Nazionale

FIDAS 2010

FELTRE Domenica 2 maggio 2010

GIORNATA NAZIONALE dei Donatori di Sangue

FIDAS

CITTÀ DI FELTRE

Comunità di PrimieroProvincia Autonoma di Trento

REGIONE DEL VENETO

CONSIGLIO REGIONALETRENTINO ALTO ADIGE

Provincia Autonoma di Trento

Comunità MontanaFeltrina

Primiero Energia S.p.A.

Fiera di Primiero: 30 aprile e 1 maggio

PROGRAMMA

Ore 10.30 Interventi Presidente Nazionale FIDAS ed AutoritàOre 11.00 Inizio Sfi lataOre 14.30 Scioglimento corteo

Federazione Associazioni Donatori di Sangue

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La falsa partenza dei governatori leghisti

di Silvio Forcellini

La legge 194, o legge sull’aborto, fu votata a suo tempo dalla maggioranza degli italiani. Molti politici sembrano a-verlo dimenticato, per furore ideologico, per fini strumentali, per compiacere la gerarchia ecclesiastica o sdebitarsi con essa, per delirio di onnipotenza da molti voti raccolti… Tra questi i neogovernatori leghisti del Piemonte e del Veneto, Roberto Cota e Luca Zaia, che, appena eletti, hanno subito dichiarato che «la pillola abortiva Ru486 sareb-be rimasta nei magazzini» delle regioni da loro amministrate. Dimenticando anche, questi “liberisti alla bagna cau-da” o “al radicchio trevigiano”, che, al di là delle proprie rispettabilissime convinzioni personali, le leggi vigenti vanno rispettate (ma qualcuno poi deve averlo fatto presente ai due, magari dopo aver impartito loro anche un breve ri-passo di scienza politica sulla rule of law, la sovranità della legge che, con la separazione dei poteri, è uno dei pila-stri del liberalismo). Se un organismo nazionale, rigorosamente scientifico e riconosciuto in Europa, quale è l’Aifa, dichiara un farmaco innocuo e disponibile per la popolazione, è un diritto di tutti poterlo utilizzare, in base all’articolo 32 della Costituzione che sancisce il diritto alle cure. Punto.

Sia chiaro: nessuno vuole l’aborto, che va combattuto soprattutto con l’informazione e la prevenzione e non con gli anatemi, ma va sottolineato anche il fatto che, dall’entrata in vigore della legge 194, gli aborti in Italia sono più che dimezzati. Così come in nessuno dei paesi dove è stata introdotta la pillola abortiva (cioè nella maggior par-te dell’Europa e negli Stati Uniti) si è verificato un aumento degli aborti. O c’è chi, per mettersi la coscienza a posto, preferirebbe ipocritamente che si ritornasse alla piaga degli aborti clandestini o, nel caso della Ru486, che la si ac-quistasse privatamente via internet: occhio non vede, cuore non duole?

C’è anche chi, sempre tra i politici, ha parlato di «banalizzazione dell’aborto» in caso di introduzione della pillola Ru486 (sproloquiando di “partito della vita” opposto al “partito della morte”, categorie che, come l’odio oppo-sto all’amore, con la politica non c’entrano assolutamente nulla, ma tant’è…). A questa dichiarazione ha replicato da par suo il professor Umberto Veronesi che, probabilmente, ne sa un po’ di più sull’argomento di un qualsiasi sottosegretario (e che ha già “bollato” come anticostituzionali i pronunciamenti dei due governatori). Riporto di se-guito le sue illuminanti parole: «Molti credono che la Ru486 faciliti l’aborto e dunque possa indurre le donne a prati-carlo a cuor leggero. In realtà le esperienze dei Paesi (la maggior parte di quelli europei e gli Stati Uniti) che da di-versi anni hanno introdotto la pillola abortiva, provano che non è vero: in nessuno di essi si è verificato un aumento degli aborti. Del resto chi ha a che fare con il mondo femminile negli ospedali, sa bene che la scelta di abortire per una donna è sempre risultato di una situazione disperata e si traduce in una forza disperata. Nulla e nessuno può indurre una madre a rinunciare a un figlio, ma se la decisione è presa, nulla e nessuno la fermerà. Togliere a una donna la possibilità di interrompere la gravidanza farmacologicamente, invece che chirurgicamente, è solo una inu-tile punizione fisica. Il quadro che ne deriverebbe è che le donne meno informate, meno abbienti e che si ritrovano nelle situazioni più tragiche (pensiamo a chi è vittima di violenza sessuale) subiranno un intervento chirurgico evita-bile, mentre quelle più colte e con maggiori mezzi finanziari si rivolgeranno ad altre regioni o alle cliniche private, magari all’estero. Il rischio è inoltre che si crei un “mercato nero” della pillola. Rinunciare alla maternità è una scelta non solo drammatica, ma che fa paura e la paura ci fa facilmente cadere in balìa di chiunque ci prometta di liberarci in fretta dai nostri spettri. Quando si parla di aborto, ci si dimentica che nessuno vuole l’aborto, e le prime a non vo-lerlo sono le donne, per le quali è un atto che va contro l’imperativo del loro Dna alla riproduzione. Nel momento in cui si trovano nella condizione di dover agire contro la loro fortissima pulsione alla maternità, cadono in una situa-zione di panico e devono essere protette, aiutate, ma non abbandonate. E tantomeno punite. Se davvero si vuole fare qualcosa di efficace per evitare gli aborti bisogna agire prima che la decisione venga presa. Bisogna combatte-re ignoranza e disinformazione, preparare le ragazze a una maternità responsabile, promuovere l’educazione ses-suale nelle scuole, diffondere la conoscenza dei metodi anticoncezionali, dare informazioni complete e corrette sul-la pillola anticoncezionale. E’ importante creare un senso di responsabilità anche nei maschi, che comunque non vengono mai colpevolizzati (e men che meno puniti) in caso di maternità indesiderata. L’aborto è un problema cultu-rale. Sarebbe troppo facile risolverlo dicendo no alla pillola Ru486, che non è che una modalità diversa di compiere lo stesso atto. Una diversità che sta esclusivamente nella maggiore attenzione alla salute e alla psicologia femmini-le».

Ai due governatori, invitati nel frattempo ad un’imbarazzante marcia indietro dai propri alleati di governo (anche in base ai sondaggi che segnalano come la maggioranza degli italiani sia favorevole alla pillola Ru486), si erano rivolte invece due donne di valore. La prima è Chiara Saraceno, una delle sociologhe italiane di maggior fa-ma che della questione femminile ha fatto l’oggetto privilegiato dei suoi studi, assieme ai modi di formazione della famiglia, ai rapporti tra le generazioni e ai sistemi di welfare. Docente di Sociologia della Famiglia presso la facoltà di Scienze politiche all'università di Torino fino al 2008, attualmente è professore di ricerca presso il Wissenschaf-tszentrum für Sozialforschung di Berlino. Ricopre inoltre numerosi incarichi accademici, anche a livello internaziona-le, e istituzionali in Italia. La seconda, che non ha bisogno di tante presentazione, è la celebre giornalista Natalia Aspesi. Di seguito i loro esaurienti interventi, che ho tratto da internet.

L’IMPOSIZIONE DEL DOLORE di Chiara Saraceno

A un giorno dalla vittoria elettorale il neo-governatore del Piemonte ha mandato un messaggio chiaro, che sia stru-mentale o dettato da autentica convinzione. Ora che c’è lui le donne piemontesi (ma forse altri governatori di centro destra seguiranno l’esempio, avviando una nobile gara sulla pelle delle donne) continueranno ad abortire con il

LETTERE AL TORNADO

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massimo del dolore possibile. Proprio ora che, dopo mesi di ritardi e rimpalli, sembrava che la Ru486 potesse fi-nalmente essere somministrata anche in Italia, sia pure con maggiori restrizioni che nel resto del mondo, Roberto Cota ha dichiarato che, dato che lui è personalmente contro l’aborto, la pillola abortiva in Piemonte non sarà distri-buita. Non so se abbia il potere di bloccare effettivamente un farmaco approvato da tutte le istituzioni preposte. An-che se abbiamo ormai imparato quanto l’arroganza dei politici al potere possa interferire con le norme di diritto e con i più elementari principi di rispetto dei diritti, della dignità e della libertà dei singoli. In ogni caso, ha mandato un segnale chiaro di intimidazione all’intero sistema sanitario, che sappiamo quanto sia dipendente dalla politica. Do-vranno avere molto coraggiosi i sanitari piemontesi a somministrare la pillola Ru486 alle donne che lo richiederan-no, invece di praticare su di loro l’aborto tradizionale. Le donne piemontesi sono comunque avvertite. Roberto Cota è uno dei candidati governatori che non ha ritenuto opportuno rispondere neppure con una frase di circostanza alla richiesta di una associazione di donne - Pari o Dispare - che aveva chiesto a tutti i candidati di esprimersi circa l’opportunità di istituire strumenti di monitoraggio per valutare l’impatto sulla disuguaglianza di genere delle politiche regionali. Appena eletto governatore ha affrontato proprio un punto cruciale della libertà femminile: la libertà di ave-re o non avere un figlio, di accettare o non accettare una gravidanza non voluta. Ha detto chiaro che per lui quella libertà non esiste, non ha valore. La vita di una donna vale meno di quella di uno zigote o di un feto alle prime set-timane. E se proprio una donna insiste a non voler dar corso a una “vita nascente”, che patisca fino in fondo. E so-prattutto non le sia lasciata la possibilità di decidere, insieme al medico, quale è il modo più sostenibile e più appro-priato. «Uteri che camminano», le donne sono viste solo come appendici del proprio utero gravido. Se potessero, questi signori reintrodurrebbero il carcere per chi abortisce. Certo è un po’ paradossale che questo paladino della «vita umana fin dalla nascita», anche in contrasto con la libertà e la dignità delle cittadine concretamente esistenti, sia il rappresentante di un partito che molto spesso viceversa mostra profondo sprezzo per le vite umane già nate e presenti: bambini e adulti immigrati, specie se poveri, o di religione o di colore della pelle diversi. Difendere la «vita nascente» è facile, non costa nulla ai politici e fa sentire buoni e apprezzati dalla chiesa cattolica. Assumersi re-sponsabilità verso «la vita nata» è molto più complicato e costoso.

LA VOLONTÀ DI PUNIRE di Natalia Aspesi

I nemici della pillola Ru486 hanno trovato un nuovo slogan per combatterla, anche adesso che è stata approvata dai sapienti componenti dell’Agenzia italiana per il farmaco: il suo uso indurrebbe a una “clandestinità legale” chi af-fronta con quel metodo una interruzione di gravidanza. Anche se verrà somministrata solo in ospedale, che non si può definire un luogo propriamente clandestino. Come slogan non ha alcun significato, ma consente di riavvicinare alla parola aborto la parola clandestino, cioè a ricacciare quel drammatico evento esclusivamente femminile nell’ombra non solo del peccato ma anche in quella del crimine. Ancora una volta donne assassine, sia pure in mo-do legale. Insomma, criminali legalizzate. Sono almeno trent’anni, da quando si cominciò a parlare di una possibile pillola abortiva, che fu giudicata ancora più diabolica dell’intervento chirurgico, pur spaventoso; è da più di venti, da quando in Europa ha cominciato ad essere prescritta negli ospedali e in alcuni casi venduta nelle farmacie (e ades-so anche su Internet), che in Italia la si combatte con tanta fermezza che ogni tentativo di introdurla e sperimentarla alla luce del sole, cioè legalmente, è stato contrastato e fatto fallire. Naturalmente la guerra non è finita: agli obietto-ri di coscienza dell’intervento chirurgico si aggiungeranno quelli della pillola: a meno che, e questo sarebbe un im-previsto capovolgimento, pur di impedire l’uso luttuoso della stessa, si finisca con ritenere un male minore l’aborto tradizionale. Tra i detrattori della povera Ru486 ci sono quelli che sbandierano i 29 decessi che avrebbe causato non si sa in quanti anni né in quanti paesi: sinceramente quando l’aborto era clandestino e quindi illegale, e al posto della chirurgia c’erano i ferri da calza e della pillola il decotto di prezzemolo, erano migliaia all’anno le donne che morivano. E a meno che ai nostri difensori dell’embrione interessi solo la sopravvivenza delle donne portatrici dello stesso, e da tener quindi lontane dalla eventuale pericolosità della pillola, bisognerebbe impedire agli italiani tutti di guidare la macchina visti i più di 5000 morti l’anno sulle strade, e anche in alcuni casi di lavorare, contando i tre morti al giorno su impalcature, pozzi, fornaci eccetera. Clandestinità legale e decessi sono le solite espressioni di stanca ipocrisia che si ritengono dovute per ragioni politiche e non certo morali. Allora paiono più accettabili gli ana-temi terrorizzanti che neppure Savonarola avrebbe pronunciato e che richiamano antichi dipinti popolari pieni di diavoli che strappano la lingua o impalano dal di dietro certi poveri nudi peccatori. In questi casi non ci si attiene alla realtà e alla logica, ma all’apocalisse più punitiva. “Veleno letale” è una bella espressione forte, vaticana, ancora più forte “pesticida umano”, lanciato come un dardo dal vescovo di San Marino. Il più savio da quelle parti è monsignor Fisichella che ricorda, come è giusto per lui, come è l’aborto in sé ad essere per un cattolico peccato grave, così grave da meritare la scomunica, come ricorda monsignor Sgreccia, appellandosi però non alle coscienze morali e religiose delle persone, ma al solito governo, perché si svegli dal suo torpore sul tema. La parlamentare Carlucci tuona, tanto per dire una sciocchezza, «si legalizza l’aborto fai da te», colpa naturalmente della sinistra anche se molte sue colleghe di coalizione, più accorte, o tacciono o non hanno nulla in contrario. C’è chi da gentiluomo, co-me il sottosegretario Mantovano, vuole soccorrere le donne che si sa sono sempre incapaci e sventate e guai ad abbandonarle a se stesse come avverrebbe con la pillola. Brilla come sempre per pugnace crudeltà il presidente del Movimento per la Vita Carlo Casini, al fronte antiabortista sin dagli anni 70, e da allora non si è mai fermato. Il suo timore è che la pillola banalizzi l’aborto, che le donne, inaffidabili, la prendano come un bicchier d’acqua, non percepiscano l’abisso del loro gesto, non soffrano abbastanza ed estinguano il senso di colpa e il rimpianto in meno di cent’anni. Ci sarebbero altre cose da dire, poi viene in mente che da anni si dicono sempre le stesse, anno dopo anno, non solo contro la legge che consente l’interruzione di gravidanza (quella clandestina non interessa), ma an-che contro la prevenzione, gli anticoncezionali, i condom, ugualmente degni di scomunica. Si vorrebbe che almeno per una volta visto che siamo anche noi, povere italiane, cittadine d’Europa più che del Vaticano, non si facesse tanto ripetitivo casino attorno a quell’interruzione di gravidanza che non sarà mai sconfitta né da leggi proibizioniste,

LETTERE AL TORNADO

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né da anatemi vescovili, né dal dolore individuale o dal senso di irrimediabile perdita: perché questa è la vita delle donne, oggi di quelle più povere, più abbandonate e più sole, e meno male che adesso c’è (speriamo) la Ru486.

IL PECCATO DELLE DONNE di Natalia Aspesi

Potevano essere altri, più fiammeggianti e costruttivi, più remunerativi e sperati, insomma vere proposte di libertà, i primi solenni impegni presi dagli scalpitanti nuovissimi governatori del povero Nord che si avvia malconcio a precipi-tare nella Padania. Roberto Cota e Luca Zaia, due non brutti giovanotti in cravatta verde, sono stati eletti a furor di popolo anche da frotte di ammiratrici che ne adorano il celodurismo di partito. Ebbene, i due si sono subito dimo-strati soprattutto devoti, tradizionalisti, forse nostalgici della messa in latino, e soprattutto ben diversi dai faciloni loro alleati pdl, che si sono fatta la brutta fama di perdigiorno dietro escort ambosessi e sempre a gridare su pratiche di giustizia che non interessano ad anima viva tranne una. Si sa che ormai le donne sono diventate l’anello più floscio della società, loro che pareva avessero in mano il mondo e adesso invece non basta un bel sedere per far carriera, se non sai almeno praticare l’igiene dentale. Quindi prima che agli evasori, agli inquinatori, ai criminali, ai fannulloni e persino ai clandestini, i nuovi ras della Padania hanno preso subito a randellate le donne; che se non ci fossero non ci sarebbe l’aborto, quindi l’obbligo di perder tempo con un grattacapo epocale irrisolvibile, reso stordente dal continuo martellare ecclesiastico che ogni mattina si sveglia, dà un veloce sguardo annoiato sulla montagna impol-verata di pratiche pedofile che riguardano i suoi pii fratelli in tutto il mondo, e subito gli viene un diavolo per capello pensando all’infame dal nome innominabile, la diavolessa Ru486, che gli fa passare anche la voglia del cappucci-no. Quella pozione luciferina ha qualcosa di veramente abominevole: procura l’aborto senza che chi la ingoia quasi se ne accorga, la paziente non subisce ferri chirurgici o aspiratori, non si sente strappare le viscere, non si dissan-gua, non prova che lievi dolori. Ignominia su ignominia, i nemici del farmaco sostengono che con questo metodo sbrigativo la peccatrice non ha tempo di sentirsi quello che è, un’assassina, e di continuare a soffrire e chiedere perdono per tutti i suoi giorni. Questo non è vero, perché se non in termini così apocalittici, non c’è aborto che non lasci una ferita in una donna, che sempre si chiederà a cosa ha rinunciato e chi sarebbe stato quella rinuncia una volta diventata persona. Certo, l’interruzione di gravidanza, voluta dalla legge 194 e necessariamente cruenta, pia-ce di più ai nemici dell’aborto, in quanto punitiva: anche se poi, quel che davvero si meriterebbero le donne sarebbe un bel ritorno all’aborto clandestino, quando almeno le malvagie assassine spesso morivano come meritavano. A questo punto risulta chiarissimo, e senza condizionali, che le parole dei vescovi alla vigilia delle elezioni erano un ordine cui non si poteva disubbidire. E i vincitori hanno subito risposto come dovevano, rassicurato le gerarchie, in cambio dell’appoggio alla vittoria: a questo punto, la morte della Ru486 potrebbe anche preludere a una revisione della legge 194. Ci sono ministri mistici o governatori tutto casa e chiesa che si svegliano pensando ai feti, e giù la-crime, e già si armano per mettere definitivamente le donne al tappeto con una legge che renda una interruzione legale più difficile che un Nobel al pensoso erede Bossi. Il problema è che i feti di Cota, Zaia e tutti gli altri governa-tori spaventati e inetti, non hanno nessuna riconoscenza; se ne stessero lì, buoni, feti per sempre, non darebbero fastidio: ma pretendono di diventare bambini, di crescere e farsi noiosi e ingombranti e pieni di pretese: e si lamen-tano dei preti pedofili, e non si accontentano di pane e acqua alla refezione scolastica, e fan fare brutte figure ai giovanotti che li ammazzano di botte, e strillano se li vendono per la prostituzione o li usano per ricavarne organi sani. Cota e amici, giusto martellare la cattiva pillola, ma magari una vostra premurosa occhiata leghista su come vivono i bambini, non potreste sprecarla più per i bambini che per i feti?

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LETTERE AL TORNADO

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In memoria di Luigino Peron

Il giorno prima del suo 76° compleanno se n’è andato Luigino Peron, mio cognato. Mi piace definirlo “un galantuomo”, aggettivo fuori uso, ma più che mai calzante. Padovano di nascita e di residenza, Querese per matrimonio, gli piaceva passare, quando poteva, le ferie ed i fine settimana a Quero. Indimenticabili le discussioni, i confronti che nascevano dalla lettura dei quotidiani e le partite a carte con i nostri cugini Nino e Sarina, sotto la pergola di casa, luogo di ritrovo ed incontro privilegiato della famiglia. Non l’ho mai visto arrabbiato o alterato. Gli sono particolarmente riconoscente per la pazienza, disponibilità e affetto dimostrati nell’assistenza dei miei genitori. Ora, come suo desiderio, riposa nel nostro cimitero.

Ciao Luigino, ci mancherai. Giovanni Polloni

In ricordo di Quirino (Rino) Andreazza nato nel 1922 a Quero, secondo di tre fratelli, è deceduto in Australia il 14 dicembre 2009

A Quero, dove viveva con la famiglia, ha trascorso la prima parte della sua vita. Arruolato nell'Arma dei Carabinieri, con l'entrata in guerra dell'Italia fu mandato nei Paesi dell'Est, con compiti che facevano particolare riferimento all'ordine pubblico e con mansioni delicate nei confronti delle popolazioni invase. Fu questo un periodo difficile che lo segnò nella sua dignità di uomo e di cristiano nei momenti di tragedie e di sofferenze che le popolazioni locali ebbero a subire. Ed è in quel periodo che conobbe l'allora Nunzio Apostolico Angelo Roncalli (divenuto prima Patriarca di Venezia e poi Pontefice col nome di Papa Giovanni XXIII). Conobbe da vicino l'opera ed il grande impegno di questo Grande Pontefice per la salvezza soprattutto di tanti Ebrei perseguitati in quell'era funesta per l'Europa. Fu quello un alto esempio che lo segnò e che Rino, poi, in Australia, trasfuse nei rapporti tra gli immigrati Italiani e le locali autorità australiane, onde facilitare l'acquisizione di diritti e doveri, diventandone un punto di riferimento altamente ap-prezzato: un moderno addetto sociale. Ritornò spesso in Italia con la amata moglie Maria e anche da solo, dimostrando una incolmabile nostalgia ed un amore per la Patria d'origine veramente encomiabili. Il ricordo di Quirino Andreazza (Rino Sani) è esemplare in quanti lo conobbero ed apprezzarono. Grazie Rino, per la tua grande testimonianza di cittadino e di cristiano!

Abbiamo raccolto questa testimonianza da persona che lo conobbe molto bene e che desidera restare dietro le righe di questo scritto. Aggiungo alcune mie riflessioni, per l’amicizia che Rino ha voluto mantenere con me nonostante ci sepa-rasse l’oceano. A nome mio personale e di tutta la redazione porgo le più sentite condoglianze ai figli, le nuore ed i nipoti e parenti e ai tanti amici che Rino ha lasciato nella città di Griffith. (Alessandro Bagatella)

Foto tratte dal libretto delle preghiere stampato per l’occasione delle esequie. Qui sopra: Rino con la famiglia.

LETTERE AL TORNADO

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Il mercatino

Vendo console Wii completa di tutto, usata pochissimo, con un joystick, a 129,00 €uro in ottime condizioni.

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Ricordando Antonio Bizzotto 02.01.1923 – 07.03.2010

Vivere circondati dall’amore è una grande fortuna e accomiatarsi da questa vita gustando appieno questo frutto è una delle sensazioni che deve aver provato Antonio, querese d’adozione, che ha varcato la soglia dell’eternità mentre stava dialogando serenamente con la moglie Maria. Una partenza invero brusca, ma comunque serena, consapevole di aver attorno a sé l’affetto profondo dei suoi cari, delle figlie Ivana e Donatella, che sempre lo hanno sostenuto, dei nipoti premurosi nei suoi confronti, dei generi e di tutti coloro che ne hanno apprezzato l’umanità. Per ricordarlo sono giunte in redazione le righe che seguono, anch’esse testimoni del suo positivo passaggio in questa terrena dimensione, aperte alla speranza di una vita futura.

Pensiamo che il bene che seminiamo in questa seppur breve vita, possa lasciare un segno incancellabile. Per-ciò, in ogni angolo che ci verremo a trovare, non potremo mai dimenticare chi ci ha indicato la via, chi ci ha insegnato a camminare con le nostre gambe, chi ci ha sostenuto o, se necessario, teneramente rimproverato perché sbagliavamo, chi ci ha scosso dal nostro torpore, chi ci ha da sempre profondamente amato. Quel filo che ci lega non può rompersi neanche con la morte, perché il ricordo di coloro che ci hanno voluto bene rimane vivo in noi ed è sprone per andare avanti con ottimismo e fiducia.

La famiglia ringrazia tutte le persone che gli hanno voluto bene. Un pensiero ai vicini di casa sempre presenti con una parola, un gesto, un sorriso e molto di più.

Alla cara bambina che ha chiesto come si muore, al caro bambino che si preoccupa per la solitudine di chi è rimasta solo.

Una favola: la piccola larva e la libellula

C'era una volta, sul fondo di uno stagno tranquillo, una colonia di larve d'acqua. Le piccole larve erano tutte molto felici anche se vivevano lontano dal sole. Trascorrevano lunghi mesi indaffarate, spostandosi velocemente nell'acqua e sulla soffice melma del fondale. Tutte avevano però notato che, di tanto in tanto, una di loro perdeva interesse alle attività delle compagne. La larvetta solitaria si arrampicava lungo lo stelo di una delle ninfee dello stagno, pian piano spariva allo sguardo delle amiche e nessuno la rivedeva più. "Guarda" - disse una volta una delle piccole larve a un'altra - "una di noi sta salendo su per lo stelo della ninfea. Secondo te, dove sta andando? Su, sempre più su, pian pianino, dove va?". E proprio mentre la stavano osservando, la piccola larva sparì. Le sue amiche aspettarono e aspettarono ma lei non tornò più."È strano" disse una larva all'altra. "Ma non era contenta qui?" chiese una seconda. "E dove pensate che sia andata?" aggiunse una terza. Erano tutte molto perplesse. Alla fine, una delle larve d'acqua, quella che era a capo di tutta la colonia, riunì le compagne e disse: "Ho un'idea. La prima tra noi che salirà su per lo stelo di una ninfea deve promettere che tornerà a raccontarci dove è andata e perché". "Promesso!" dissero tutte solennemente. Un giorno di primavera, non molto tempo dopo, la stessa larvetta che aveva proposto il piano si ritrovò a scalare lo stelo della ninfe-a. Saliva su, sempre più su. E prima ancora di rendersi conto di cosa stesse facendo, aveva ormai attraversato lo specchio d'acqua e si era ritrovata sulla larga foglia verde di una ninfea che galleggiava in superficie. Lì, si era addor-mentata. Quando si risvegliò, si guardò intorno con sorpresa. Non riusciva a credere ai suoi occhi: era avvenuto un in-credibile cambiamento! Si accorse di avere quattro grandi ali d'argento e una lunghissima coda. Il calore del sole la a-sciugò rapidamente, lei mosse le ali e si ritrovò improvvisamente a volare in alto, sopra la superficie dell'acqua: era diventata una libellula! Lanciandosi in picchiata e volteggiando in grandi curve, volava nell'aria, emozionata da una no-vità così grande. Dopo un po', atterrò felicemente sulla foglia della ninfea per riposarsi. E proprio in quel momento guardò in basso, verso il fondo dello stagno. Si trovava esattamente sopra le sue vecchie amiche, le larve d'acqua! Lo-ro se ne stavano come al solito a correre qua e là, proprio come lei aveva fatto fino a poco tempo prima. Solo allora la libellula si ricordò della promessa: "La prossima di noi che salirà su per lo stelo della ninfea tornerà a raccontarci dove è andata e perché". Senza pensarci due volte, si lanciò a capofitto nell'acqua. Però, appena toccò la superficie, rimbal-zò via: ora che era diventata una libellula non poteva più rientrare nell'acqua. "Non posso a tornare," - disse dispiaciuta - "ci ho provato, ma non riesco a mantenere la promessa; comunque, anche se riuscissi a tornare, nessuna delle mie compagne mi riconoscerebbe. Mi sa che non posso fare altro che aspettare fino al momento in cui anche loro saranno diventate libellule. Solo allora capiranno cosa mi è accaduto e dove sono andata". E la libellula, con un battito di ali, vo-lò via nel suo nuovo mondo di sole e di aria.

cronaca

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Calcio - Seconda Categoria

Piave Tegorzo al quintultimo posto di Cristiano Mazzoni

Il secondo successo esterno permette alla Piave Tegorzo di raggiungere il quint’ultimo posto in classifica e di alimenta-re le speranze di salvezza. Infatti i tre punti ottenuti con l’Altivolese hanno permesso alla squadra di Giuseppe Prosdo-cimo di portarsi ad una sola lunghezza dal sest’ultimo posto, ovvero la salvezza diretta, occupato sempre dal Lentiai. Ora a cinque giornate dal termine la Piave Tegorzo avrà la possibilità di poter operare il sorpasso sebbene il calendario non sia proprio dei più facili dovendo affrontare, ad eccezione della Juventina Mugnai, tutte formazioni in lotta per i play-off. I prossimi incontri vedranno la Piave Tegorzo impegnata in due trasferte dapprima domenica 18 aprile (ore 16:00) con-tro la Juventina Mugnai e poi in quella successiva contro il Valdosport, mentre domenica 2 maggio (ore 16:30) affronte-rà in casa il Fiori Barp Sospirolo.

25a GIORNATA: Altivolese – Piave Tegorzo 0 a 1

Una rete di Andrea Coppe al 28° della ripresa ha permesso alla Piave Tegorzo di espugnare il campo dell’Altivolese e di conquistare tre punti importanti in chiave salvezza. Una vittoria meritata quella ottenuta dalla squadra di Giuseppe Prosdocimo in virtù di un predominio territoriale pressoché costante e di una superiorità tecnico-agonistica evidente. Nel primo tempo dopo un iniziale fase di studio la Piave Tegorzo bisognosa di punti per rimpolpare una classifica deficitaria rompeva gli indugi e creava due ghiotte occasioni al 15° e al 20° con Khalid Rahli che lanciato a rete veniva però in entrambi i casi anticipato dal portiere in uscita. Alla mezz’ora si rendeva nuovamente pericolosa con un’incornata di Andrea Coppe sulla quale il portiere locale si faceva trovare pronto alla parata mentre nel finale di tempo reclamava un netto calcio di rigore quando un tiro ravvicinato di Simone Binotto veniva respinto con il braccio da un difensore sulla linea di porta. La compagine bianco-verde nella ripresa non demordeva e continuava a premere. La sua costanza veniva premiata al 28° quando su un perfetto traversone di Mirko Schievenin il gran colpo di testa di Andrea Coppe non lasciava scampo al portiere dell’Altivolese. Nel finale di gara i padroni di casa tentavano di raddrizzare l’incontro ma la difesa della Piave Tegorzo questa volta non si faceva sorprendere e la vittoria veniva messa in cassaforte.

CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 25a GIORNATA Caerano 55, San Vittore 47, Ztll Sx Piave 45, Fiori Barp Sospirolo 44, Union Maser 43, Fossalunga* 42, SP Calcio 2005 41, Valdosport 40, Bessica 29, Altivolese 28, Lentiai 24, Piave Tegorzo 23, Foen 22, Eagles Pedemontana 18, Juven-tina Mugnai 17, Agordina 14. (* 1 punto di penalizzazione).

Il portiere Giulio De Faveri

calcio

Sottoscrizione a premi pro Parrocchia - Festa del Patrono di Quero

I numeri vincenti

Lampadario Lampe n.719 - collana donna Pasa n.39 - coppia 2 lumetti Lampe n.635 - occhiali da sole donna 2Esse n.998 - lume a tre luci Lampe n.614 - buono spesa 30€ Ellegi n.194 - 2buoni solarium trifacciale+buono sconto 20%su prodotti Fiorestetica n.536 - 2 lampade Favero n.888 - collana uomo Pasa n.780 - abbon.Il Tornado n.634 - occhiali da sole uomo 2Esse n.216 - buono 20€ Offside n.460 - plafoniera Perenz n.561 - buono 20€ Offside n.881 - buono spesa 15,00€ Frutteto n.118 - buono spesa 15,00 € Panif.Schievenin n.964 - soppressa macell.Fabio n.759 - torta gelato 6pers gelateria Millegusti n.512 - confezione fioreria Della Bianca n.577- buono piega Metamorfosi n.925 - buono piega Profili n.602 - 2 buoni solarium trifacciale Fiorestetica n.414 - buono colazione Nuova Locanda n.31 - buono colazione bar al Cavallino n.722 - confezione fioreria Della Bianca n.849 -quadro con cornice Pasa n.192 - prodotti bellezza+sconto 20%su prodotti Fiorestetica n.453 - 2 faretti Perenz n.980 - prodotti per decoupage ColorCasa n.136 - quadro Dal Canton Pierina+carriola Scariot Aldo n.542 - buono 4 coppette da 2 palline gelateria Millegusti n.165 - cestino di pasqua fioreria Della Bianca n.79 - computerino per bici Special n.218 - set di prodotti ferramenta Andreazza Moreno n.471- prodotti per decoupage ColorCasa n.188 - camicetta donna n.792 - creme corpo erboristeria Armonia n.175 - abat-jour per bimbi cartoleria Schievenin Albertina n.258 - prodotti Bertelle n.146 - creme corpo erboristeria armonia n.957 - lampada da tavolo Perenz n.822 - prodotti bellezza+sconto 20% su prodotti Fiorestetica n.491 - prodotto per capelli VenusLook n.445 - colomba pasquale panif. Favero n.494 - set coltelli distrib. Agip n.890 - prodotti Maria Pia n.647 - set asciugami+centri Antoniazzi n.731 - pallone+dvd distrib.Agip n.539 - buono 2 coppette da 2 palline gelateria Millegusti n.803 - vaso terracotta+peluche Maria Pia n.883 - buono 1 coppetta da 2 palline gelat.Millegusti n.362 - set vasetti spezie n.725

Il ritiro dei premi dovrà essere effettuato entro e non oltre il 28 aprile presso la canonica di Quero.

Il Consiglio Pastorale ringrazia di cuore tutte le attività che hanno partecipato a questa iniziativa.

aSTERiSco

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NUOVO NEGOZIO DI PARRUCCHIERA

Alano di Piave (BL) - Piazza MartiriTel. 0439 779745

Dal

4 maggio 2010

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Magico incontro a Sirmione

Durante una vacanza a Sirmione, Evaristo Menegon ha visto parcheggiata una Bentley 61/2 Old N.2 (1930 e non ha resistito alla tentazione di vedersi ritratto in foto assieme ad essa, considerato che le auto storiche lo hanno sempre appassionato. Eccolo qui, noncurante di tutto, mentre assapora un gelato, guardando con malcelata invidia il proprietario della famosa auto inglese.

La moglie, Maria

Rita Zuco

ASTERISCO

ATTuAlITà

SETTORE TECNICO - Servizio Mobilità e Trasporti

L’abbonamento agevolato per andare a scuola

Rimborso spese per servizi diversi anno scolastico 2009 - 2010

Gli studenti residenti nella provincia di Belluno che utilizzano il servizio di trasporto pubblico per il quale non viene emesso direttamente l’abbonamento Unico Studenti o che utilizzano altri o più mezzi pubblici ( es. DolomitiBus + Trentino Trasporti, DolomitiBus + SAD, DolomitiBus + SAF, ecc.) e che sostengono complessivamente una spesa superiore alla tariffa di Unico Studenti per raggiungere il proprio Istituto scolastico (fino alle scuole superiori comprese, sia pubbliche che private, senza limiti di età) collocato anche al di fuori del territorio provinciale hanno diritto al rimborso per la parte eccedente la tariffa stessa.

Rimborso previsto: la maggiore spesa sostenuta, al netto di eventuali contributi di Enti e associazioni, rispetto a quella agevolata, come sotto indicata, per l’anno scolastico 2009 - 2010

Tariffa applicata indipendentemente dalla fascia chilometrica percorsa per il tragitto residenza/domicilio – scuola, comprensiva di eventuali trasbordi dovuti all’attuale programmazione del servizio:

Abbonamento Unico studenti settimanale 11,40 euro Abbonamento Unico studenti mensile 28,00 euro Abbonamento Unico studenti annuale ( 10 mesi ) 231,50 euro

Termini e modalità di presentazione della domanda di rimborso-autocertificazione: la domanda va presentata unitamente alla documentazione di spesa in originale, ESCLUSIVAMENTE, al Comune di residenza entro la data del 15 luglio 2010

Fac simile di domanda-autocertificazione: è disponibile presso il proprio Comune o presso l’Ufficio Trasporti– via S. Andrea n. 5, Belluno – tel. 0437 959338 o sul sito internet :www.provincia.belluno.it

Il rimborso avverrà a cura dell’Amministrazione Provinciale.

N.B. L’agevolazione “Unico studenti” non è cumulabile rispetto al contributo regionale disposto dalla D.G.R. n. 1756 del 16.06.2009 pertanto nel caso di liquidazione del citato contributo regionale l’utente beneficiario si impegna a rimborsare all’Amministrazione Provinciale l’importo dell’agevolazione utilizzata, per l’ abbonamento “Unico studenti”, entro l’importo massimo del contributo regionale ricevuto.

Investire in istruzione, il futuro della nostra provincia

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SETTORE TECNICO - Servizio Mobilità e Trasporti

L’abbonamento agevolato per andare a scuola

Rimborso spese per servizi diversi anno scolastico 2009 - 2010

Gli studenti residenti nella provincia di Belluno che utilizzano il servizio di trasporto pubblico per il quale non viene emesso direttamente l’abbonamento Unico Studenti o che utilizzano altri o più mezzi pubblici ( es. DolomitiBus + Trentino Trasporti, DolomitiBus + SAD, DolomitiBus + SAF, ecc.) e che sostengono complessivamente una spesa superiore alla tariffa di Unico Studenti per raggiungere il proprio Istituto scolastico (fino alle scuole superiori comprese, sia pubbliche che private, senza limiti di età) collocato anche al di fuori del territorio provinciale hanno diritto al rimborso per la parte eccedente la tariffa stessa.

Rimborso previsto: la maggiore spesa sostenuta, al netto di eventuali contributi di Enti e associazioni, rispetto a quella agevolata, come sotto indicata, per l’anno scolastico 2009 - 2010

Tariffa applicata indipendentemente dalla fascia chilometrica percorsa per il tragitto residenza/domicilio – scuola, comprensiva di eventuali trasbordi dovuti all’attuale programmazione del servizio:

Abbonamento Unico studenti settimanale 11,40 euro Abbonamento Unico studenti mensile 28,00 euro Abbonamento Unico studenti annuale ( 10 mesi ) 231,50 euro

Termini e modalità di presentazione della domanda di rimborso-autocertificazione: la domanda va presentata unitamente alla documentazione di spesa in originale, ESCLUSIVAMENTE, al Comune di residenza entro la data del 15 luglio 2010

Fac simile di domanda-autocertificazione: è disponibile presso il proprio Comune o presso l’Ufficio Trasporti– via S. Andrea n. 5, Belluno – tel. 0437 959338 o sul sito internet :www.provincia.belluno.it

Il rimborso avverrà a cura dell’Amministrazione Provinciale.

N.B. L’agevolazione “Unico studenti” non è cumulabile rispetto al contributo regionale disposto dalla D.G.R. n. 1756 del 16.06.2009 pertanto nel caso di liquidazione del citato contributo regionale l’utente beneficiario si impegna a rimborsare all’Amministrazione Provinciale l’importo dell’agevolazione utilizzata, per l’ abbonamento “Unico studenti”, entro l’importo massimo del contributo regionale ricevuto.

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LETTERE AL TORNADO

L’Associazione Agricoltori Coldiretti Quero ricorda che:

il 25 Aprile 2010 a Quero si terrà la tradizionale

“Fiera di S. Croce” Gli agricoltori saranno presenti presso il piazzale della canonica con:

degustazione e vendita dei prodotti locali formaggio in diretta mostra del bestiame

(problemi di sanità veterinaria permettendo)

ATTuALiTà

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prot. 4085/6883 Al consigliere Paola Corrado capogruppo del gruppo consiliare “Uniti per Valdobbiadene”

Oggetto: Risposta all’interrogazione in merito alle antenne montane In risposta all’interrogazione in oggetto, si rileva che nell’ultimo semestre l’amministrazione ha affrontato la questione

degli impianti di telecomunicazione in area montana, con le seguenti iniziative ed attività: - l’affidamento di un incarico al perito Dino

Damian, che ha effettuato una ricognizione completa degli impianti di telecomunicazione esistenti sulla base della documentazione agli atti del Comune e di sopralluoghi sul territorio, e ha prodotto una relazione finale nella quale si evidenzia che il territorio montano è caratterizzato da un alto numero di impianti e di antenne, situazione generatasi negli decenni ‘70 - ‘90 a causa dell’insediamento incontrollato di questi impianti, e ha proposto alcune soluzioni, sia di tipo ambientale che relative all’inquinamento, per la definizione delle relative problematiche.

In particolare, per la località Barbaria il perito propone l’individuazione di un sito, da realizzarsi su proprietà comunale, nel quale installare un unico impianto di telecomunicazioni che possa ospitare tutti le 13 emittenti attualmente insediate su diversi tralicci. Il perito Damian ha avuto diversi incontri con la società consortile R5 a rl di Padova, che aveva presentato un progetto per l’installazione di un impianto di telecomunicazioni, e ha verificato con la ditta richiedente le soluzioni tecniche che consentano il rispetto dei limiti di qualità delle emissione radioelettriche. Per quanto riguarda la località di Pianezze, il perito Damian propone diverse soluzioni in quanto, oltre a dover considerare la realtà di Klasse uno srl, in detta località le situazioni di inquinamento non potranno comunque essere

risolte con un unico traliccio: dovranno quindi essere individuati dei siti di proprietà comunale nei quali possano essere installati uno o due tralicci, a seconda dell’altezza degli stessi, della tecnologia delle antenne, ecc.

- l’affidamento di un incarico di consulenza legale all’avv. Francesco Vettori di Vicenza, per un parere legale in merito alla soluzione delle problematiche derivanti dalle installazioni di impianti di telecomunicazioni e, in particolare: alla regolamentazione del settore degli impianti di telecomunicazione nel territorio comunale. Su questo punto il

legale ha già trasmesso una nota, nella quale indica, quale soluzione più adeguata per dotare il Comune di uno strumento di regolamentazione della materia, l’approvazione di una variante allo strumento urbanistico vigente finalizzata alla realizzazione di impianti di interesse pubblico;

all’iter procedurale da seguire, da parte del Comune, al fine di valutare l’istanza di installazione di un impianto di telecomunicazioni in località Barbaria, su terreno di proprietà comunale, avanzata dalla società consortile R5 a r.l. di Padova;

all’iter da seguire per la valutazione della richiesta di autorizzazione paesaggistica presentata dalla ditta Klasse uno srl;

- l’organizzazione di incontri con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici delle Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso, tenutisi il 3 dicembre e il 15 dicembre 2009, nel corso dei quali sono state individuate alcune modalità condivise di affrontare le problematiche del settore delle telecomunicazioni, in particolare è stata concordata l’importanza di prevedere che eventuali impianti di telecomunicazione vengano insediati su aree di proprietà comunale, al fine di garantire all’ente un maggior controllo delle stesse. Il 29 dicembre 2009 è pervenuta dal Ministero dei Beni Culturali – Soprintendenza per i Beni Ambientali e paesaggistici delle province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso una nuova proposta di dichiarazione di notevole interesse pubblico dell’area prealpina collinare dell’alta marca trevigiana. E’ quindi ripartita la procedura per l’istituzione del vincolo, con la possibilità, per i Comuni interessati, di chiedere eventuali modifiche.

- organizzazione di un incontro con la Regione Veneto – Assessorato alla Cultura, tenutosi il 29 dicembre 2009 a Venezia, nel corso del quale è stata presentata la situazione relativa agli impianti di telecomunicazione nel territorio del Comune e le problematiche derivanti dalla loro presenza. Dall’incontro è emerso che la Regione Veneto è ben conscia delle difficoltà che i Comuni incontrano nel gestire una materia così complessa, e si è resa disponibile a valutare la possibilità di un tavolo tecnico – accordo di programma, per il quale metterebbe a disposizione anche i propri tecnici, per supportare l’amministrazione nelle scelte che a breve dovrà affrontare in tema di impianti di telecomunicazioni. Anche in ambito regionale si ritiene opportuno che gli impianti siano insediati su aree di proprietà comunale, al fine di garantire un miglior controllo del rispetto delle norme in materia igienico sanitaria e di inquinamento ambientale, ciò in quanto l’attività di controllo verrebbe esercitata dal Comune per mezzo di professionisti esperti in materia.

- Visto il parere dell’avv. Francesco Vettori, nel bilancio di previsione 2010 è stato previsto uno stanziamento di

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20.000,00 euro (oneri esclusi) per l’affidamento dell’incarico della redazione di una variante urbanistica finalizzata all’individuazione delle aree nelle quali consentire l’insediamento di impianti di telecomunicazioni, e delle relative norme regolamentari.

La Regione Veneto, con nota del 19 gennaio 2009, ha diffidato le emittenti situate in località Barbaria a provvedere all’adozione delle misure necessarie alla riduzione a conformità degli impianti, assegnando loro un termine di 180 giorni per adempiere. Non risulta che il provvedimento sia stato sospeso o revocato, anzi la Regione Veneto, nel mese di settembre 2009, ha emesso ordinanze di “Adozione delle misure protettive atte a ricondurre i valori di esposizione ai campi elettromagnetici entro i parametri stabiliti dalla normativa vigente”. Le emittenti hanno presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, il quale ha fissato il termine del 30 giugno 2010 quale data entro la quale le emittenti dovranno adeguare le emissioni ai parametri di legge. La Società Consortile R5 a r.l., che ha le proprie emittenti in località Barbaria, non ha presentato un progetto in sanatoria ma aveva già presentato, il 17 ottobre 2008, un progetto per l’installazione di un impianto di telecomunicazioni, già visionato dalla 3^ commissione consiliare in occasione degli incontri specifici sugli impianti di telecomunicazioni, nel quale sono state accolte anche le osservazioni e le proposte di modifica del perito tecnico Dino Damian. Il progetto, agli atti dell’ufficio sportello unico per le attività produttive, è disponibile per la visione dei consiglieri comunali e sarà oggetto di presentazione e confronto con tutte le realtà interessate. Per quanto riguarda invece l’impianto di telecomunicazioni di Klasse Uno srl, il Tribunale di Treviso, accogliendo l’istanza della ditta proprietaria, ha ordinato il dissequestro dell’impianto. Valdobbiadene, 30 marzo 2010

IL SINDACO (Zambon Beranardino)

LETTERE AL TORNADO

ATTuALiTà

Sostegno economico alle famiglie L’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Alano di Piave, Quero e Vas informa le famiglie in difficoltà a seguito dell’attuale crisi economico-finanziaria, che sono attive le seguenti iniziative a sostegno del reddito:

"Progetto Fondo Straordinario di Solidarietà" promosso dalla diocesi di Padova, le fondazioni Cariparo e Antonveneta e dalla Provincia di Padova

Nel territorio della diocesi Padova sono stati aperti dei Centri di Ascolto Straordinari, dove chi ha perduto il lavoro a seguito della crisi economica può sostenere i colloqui per l'accesso a un sostegno finanziario/pagamento bollette: Requisiti richiesti per presentare domanda: - aver perso il lavoro dopo il 1° ottobre 2008; - non godere di ammortizzatori sociali né ricevere altri stipendi; - essere residenti nel territorio della diocesi di Padova. Le persone residenti nei comuni Alano, Quero, Vas e Segusino (facenti parte del Vicariato di Quero) possono rivolgersi al Centro Ascolto Straordinario nelle sede di Bassano del Grappa: via delle Fosse – tel. 0424 529975 aperto al pubblico il mercoledì dalle 20,00 alle 22,00 e il sabato dalle 10,00 alle 12,00

“Fondo straordinario di solidarietà per chi perde il lavoro” promosso dalla Provincia di Belluno

Prevede l’erogazione di un contributo, per un importo massimo di € 3.000,00, a coloro che si trovano in una situazione di disagio economico, dovuto alla perdita del posto di lavoro e che presentano i seguenti requisiti:

• perdita del lavoro dal 01 giugno 2008 compreso a causa di ‐ licenziamento (escluse le dimissioni volontarie, il licenziamento per giusta causa, disciplinare e

giustificato motivo soggettivo), sia per i dipendenti a tempo indeterminato che determinato, con qualsiasi tipo di contratto (vi rientrano i lavoratori che a tale data abbiano maturato un periodo lavorativo di almeno 3 anni);

‐ mancato rinnovo di una qualsiasi tipologia di contratto di lavoro a termine (vi rientrano i lavoratori che a tale data abbiano maturato un periodo lavorativo di almeno 3 anni, con uno o più contratti anche non continuativi);

‐ cessazione della propria attività di lavoro autonomo in ragione della crisi. • Indicatore della Situazione Economica (ISEE) relativo all’anno 2008 non superiore ad € 20.000,00; • patrimonio mobiliare al lordo delle franchigie ISEE alla data del 31.12.2008 non superiore ad € 7.000,00 a

testa per ogni membro del nucleo familiare; • abbiano percepito nel corso del 2009 un reddito da lavoro (dipendente e/o autonomo) non superiore ad €

5.000,00 lordi dall’inizio dell’anno 2009 o, comunque, nel semestre precedente la domanda; • siano preferibilmente cittadini italiani e risiedano stabilmente nella Provincia di Belluno almeno dal 01.01.2004; • risultino iscritti al Centro per l’Impiego di riferimento (Dichiarazione di Disponibilità ai sensi del D.Lgs. 181/2000

resa entro la data di presentazione della richiesta del contributo).

I requisiti sopra riportati devono essere posseduti in modo cumulativo.

Non possono accedere al Fondo coloro che, all’atto della domanda godono di altri ammortizzatori sociali (ad esempio Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria e/o Straordinaria, Mobilità, indennità di disoccupazione) oppure siano risultati beneficiari di altri Fondi straordinari di solidarietà gestiti da altri Enti. Coloro che possiedono i requisiti possono presentano domanda di ammissione ai benefici del fondo esclusivamente rivolgendosi ai seguenti CAAF abilitati, allegandola dichiarazione sostitutiva unica (DSU) relativa all’ISEE 2008:

• 50&Più S.r.l. CISL Cnfagricoltura • A.C.L.I. CGIL Nordest Confartigianato • A.P.P.I.A. - C.N.A. U.I.L. C.I.A.

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Prevendite tramite il circuito Bookingshow (www.bookingshow.com)

Compact Disk, via S.Pellico, 32 Montebelluna Tel 0423 300377

COMUNICATO STAMPA In occasione dell’uscita dell’album Piano Car di Stefano Ianne

Stefano Ianne Project Sei concerti – 20/26 aprile 2010

Stefano Ianne - composizioni musicali, piano, tastiere

arrangiamento per archi di Valter Sivilotti Simone D’Eusanio . violino

Manuel Vignoli . violino Manuela Trombini . viola Paolo Baldani . violoncello

Ricky Portera . chitarra Nick Beggs . basso Terl Bryant . batteria

Parte ad aprile 2010 il tour promozionale, in accordo con UNICEF e RaiTrade, in occasione dell'uscita del quarto album Piano Car dell’artista Stefano Ianne - compositore minimalista inquinato da pathos romantico - che vede la partecipazione di artisti di fama internazionale quali Trilok Gurtu, Ricky Portera (Lucio Dalla), Nick Beggs (Kajagoogoo/Steve Hackett), Terl Bryant (John Paul Jones/Led Zeppelin), Mario Marzi, John De Leo, Gennaro Cosmo Parlato e altri. I concerti si terranno in sei città italiane cominciando da Modena, Bologna, Pordenone, Conegliano, Caerano S. Marco (TV) per terminare a Ravenna. Il tour vede l'artista esibirsi accompagnato da una formazione sperimentale composta da piano e tastiere, un quartetto d'archi (arrangiamenti di Valter Sivilotti), una chitarra, un basso elettrico e un batterista. Alla formazione standard si aggiungeranno vari special guests. Stefano Ianne è uno degli artisti di riferimento del movimento contemporaneo in Italia e in Europa. Artista Rai Trade, è autore della musica di “Montanelli TV”, dello spot TV di una nota acqua minerale e della colonna sonora di Beket di Davide Manuli; nel 2009 è

stato in playlist su Rai Radio Uno per ben cinque mesi con “Mondovisioni”, album live registrato con l'orchestra de “I Pomeriggi Musicali” (60 elementi). Il brano omonimo è cantato da Antonella Ruggiero. Nella musica di Ianne infinite variazioni e microvariazioni rinnovano i temi musicali del pianoforte, attorno ai quali si sviluppano gli arrangiamenti, ora delicati, ora più incisivi, che esaltano soprattutto gli archi e i fiati. Riuscita e funzionale la scelta delle percussioni. Ciò che maggiormente sorprende è il fortissimo impatto emotivo. Il tour è accompagnato e sostenuto dai ragazzi e le ragazze di YOUNICEF, il movimento dei giovani sostenitori italiani dell'UNICEF, con l'idea di aggregare nuovi giovani volontari in questo viaggio musicale.

I concerti sono a pagamento. Prevendite attive tramite il circuito Bookingshow www.bookingshow.com Contact Center 800 58 70 55

Per informazioni: F&B Promotion mob. 339 4281845 [email protected] www.fbpromotion.net e www.ianne.org

STEFANO IANNE – piano e composizione Nel novembre 2006 ha dato vita all’opera Variabili Armoniche, album registrato in studio con un ensemble ad hoc di 30 elementi orchestrali e con la partecipazione di Valter Sivilotti in qualità di elaboratore orchestrale e di Simone d'Eusanio. Da questo primo album il brano Aurore è stato scelto come colonna sonora dello spot dell’ “Acqua Panna” in onda dal 1°giugno 2008. Nell’aprile 2008 esce l’opera Elephant, registrata live al Teatro Dal Verme di Milano con l’orchestra de I Pomeriggi Musicali e con la partecipazione di Rolf Hind (John Adams –compositore - London Sinfonietta). Il concerto è stato dedicato alla lotta che l’Unicef sta portando avanti per ridurre la mortalità dei bambini a causa dell’aids. È presente nell’album una traccia video d’animazione della storia di ”Elephant”, ambientata a Parigi ai primi del Novecento. Il video è dedicato al Coe Cameroun. Sempre nel 2008 i brani “Flying” e “Concerto per violino quarto” sono la colonna sonora di Beket, film del regista surrealista Davide Manuli, in concorso al Festival di Locarno. Detti brani fanno parte della terza opera di Ianne dal titolo Mondovisioni uscito nel 2009 e che vede la partecipazione di Antonella Ruggiero. Da gennaio 2009 è un artista Rai Trade. Stefano Ianne è uno dei pochissimi compositori in

MUSICA

27 MUSICA

Sconti 2010 per i tesserati Auser Tutti i soci che esibiranno la tessera Auser dell’anno in corso, possono beneficiare di sconti nei seguenti negozi convenzionati: Ditta Sconto Note COLORIFICIO PAULIN – Feltre Negozio Viale Monte Grappa 25 % + 10 %

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ASTERISCO

grado di mettere tutti d'accordo, essendo in grado di coniugare sperimentazione e attenzione alla melodia. Il suo è un minimalismo particolare, lontano dalle musiche di Basinsky o dal cinema ottenuto per sottrazione di Aki Kaurismaki. Paradossalmente è una musica che trova la sua massima espressività con l'orchestra sinfonica. Nel minimalismo solo Philip Glass, in parte, si era cimentato con questo approccio. OSPITI INTERNAZIONALI DELL’ALBUM PIANO CAR: Trilok Gurtu, il percussionista più importante al mondo; John De Leo, ex cantante dei Quinto Rigo Mario Marzi, uno dei più accreditati sassofonisti classici; Gennaro Cosmo Parlato cantante molto originale del panorama pop italiano: NOTE MUSICISTI: Nick Beggs (basso) è il leader dei Kajagoogoo (“Neverending story”, “Too shy”); Terl Bryant (batteria) suona con John Paul Jones, ciò che resta dei Led Zeppelin; Ricky Portera (chitarra) è lo storico chitarrista di Lucio Dalla e Stadio; Simone d'Eusanio (violino) violinista storico di Alice ed Elisa; Valter Sivilotti è il direttore d'orchestra, elaboratore degli archi

Piano Car Stefano Ianne

Project

Per ulteriori informazioni: [email protected] Tel 051 358345 / mob. 339 4281845 Concerto a Conegliano

Venerdì 23 aprile 2010 ore 21.00 presso Auditorium Dina Orsi

via L.Einaudi, 136 – CONEGLIANO – TV Prevendite tramite il circuito Bookingshow (www.bookingshow.com)

Jungle Records, viale Matteotti, 31 Conegliano Tel 0438 410746

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il codice di abbonato. Ogni abbonamento usufruirà di uno sconto.

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LLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA Come argomento di studio scolastico. 

di Roberto Forcellini

Non s’è mai parlato tanto di famiglia, come in questi ultimi tempi. Famiglia di qua, famiglia di là, famiglia su, famiglia giù, la famiglia sembra sia diventata una sorta di pass-par-tout per ogni discorso. Un termine molto trendy, che si adatta a tutte le circostanze. Ma cosa è la FAMIGLIA? Siamo sicuri che, quello che ci viene proposto, corrisponda alla realtà? Qual è il messaggio che traspare dai mezzi di comunicazione, sul pianeta FAMIGLIA? Quale esempio di FAMIGLIA, passiamo noi adulti , alle future generazioni? Queste dovrebbero essere domande che ogni genitore dovrebbe porsi, se ha a cuore un futuro sereno e costruttivo per i propri figli. Queste, ed al-tre domande simili, sono state il propellente che mi ha spinto ha proporre all’insegnante di Scienze Sociali, di mia figlia Vania, ad illustare alla sua classe, il mio concetto di FAMIGLIA. Un concetto maturato sul campo, come genitore di una FAMIGLIA numerosa, ed in questi ultimi 4 anni, come coordinatore provinciale per Belluno dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose. Tutto è partito dall’assemblea di classe il giorno delle elezioni dei rappresentanti dei genitori, du-rante la quale il docente di scienze sociali, che riveste anche il ruolo di coordinatore di classe, ha consegnato a tutti noi una scheda di studio nella quale era illustrato il progetto di studio sulla FAMIGLIA. Naturalmente tra gli aspetti trattati non ho notato riferimenti su ciò che la mia esperienza ha potuto costatare sul campo. Ecco quindi l’idea di sperimenta-re una lezione suppletiva sull’argomento, puntando sulla determinante importanza dei figli. Sucessivamente, come rappresentante di classe, ho potuto riavvicinare il docente, il quale a mia sorpresa, s’è subito dimostrato entusiasta dell’iniziativa, contagiando positivamente i suoi colleghi, dandomi così il via alla preparazione della lezione. Ho quindi preparato una video-presentazione di 30 diapositve (slide), costruita partendo dagli articoli 29,30 e 31 della Costituzio-ne Italiana, i 3 Valori base dell’ANFN, andando a curiosare nel sito dell’ISTAT, illustando le varie proposte dell’ANFN per contrastare il declino demografico, per finire con lo slogan, sempre dell’ANFN, “+ figli + futuro”. La lezione s’è svol-ta venerdì 26 marzo c.a. nelle ultime due ore di lezione. Ho trovato un’ottima collaborazione da parte del personale scolastico per la predisposizione dell’apparecchiatura necessaria alla proiezione in aula. La video-presentazione, con relativa spiegazione delle slides, è durata tutta la prima ora, lasciando spazio nella seconda alle domande di appro-fondimento, sia da parte degli studenti che del loro insegnante. Parecchi gli interventi provenienti dalla maggioranza dei ragazzi e delle ragazze, puntati prevalentemente sui valori dell’ANFN, in particolare sul concetto: “FAMIGLIA come Comunità d’amore” . Il loro livello d’attenzione è stato buono, considerando la loro età e l’orario della inusuale lezione. Anche il professore s’è dichiarato più che soddisfatto, palesando la possibilità di un seguito, naturalmente nelle altre classi dello stesso indirizzo. È stato omesso ogni riferimento politico, a causa delle consultazioni elettorali in corso. Chi fosse interessato ad avere il file della video-presentazione, è pregato di inviarmi la propria richiesta scritta via mail a: [email protected].  

 

 

LA DETERMINANTE IMPORTANZA DEI FIGLI

LETTERE AL TORNADO

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LLLAAA FFFAAAMMMIIIGGGLLLIIIAAA Come argomento di studio scolastico. 

di Roberto Forcellini

Non s’è mai parlato tanto di famiglia, come in questi ultimi tempi. Famiglia di qua, famiglia di là, famiglia su, famiglia giù, la famiglia sembra sia diventata una sorta di pass-par-tout per ogni discorso. Un termine molto trendy, che si adatta a tutte le circostanze. Ma cosa è la FAMIGLIA? Siamo sicuri che, quello che ci viene proposto, corrisponda alla realtà? Qual è il messaggio che traspare dai mezzi di comunicazione, sul pianeta FAMIGLIA? Quale esempio di FAMIGLIA, passiamo noi adulti , alle future generazioni? Queste dovrebbero essere domande che ogni genitore dovrebbe porsi, se ha a cuore un futuro sereno e costruttivo per i propri figli. Queste, ed al-tre domande simili, sono state il propellente che mi ha spinto ha proporre all’insegnante di Scienze Sociali, di mia figlia Vania, ad illustare alla sua classe, il mio concetto di FAMIGLIA. Un concetto maturato sul campo, come genitore di una FAMIGLIA numerosa, ed in questi ultimi 4 anni, come coordinatore provinciale per Belluno dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose. Tutto è partito dall’assemblea di classe il giorno delle elezioni dei rappresentanti dei genitori, du-rante la quale il docente di scienze sociali, che riveste anche il ruolo di coordinatore di classe, ha consegnato a tutti noi una scheda di studio nella quale era illustrato il progetto di studio sulla FAMIGLIA. Naturalmente tra gli aspetti trattati non ho notato riferimenti su ciò che la mia esperienza ha potuto costatare sul campo. Ecco quindi l’idea di sperimenta-re una lezione suppletiva sull’argomento, puntando sulla determinante importanza dei figli. Sucessivamente, come rappresentante di classe, ho potuto riavvicinare il docente, il quale a mia sorpresa, s’è subito dimostrato entusiasta dell’iniziativa, contagiando positivamente i suoi colleghi, dandomi così il via alla preparazione della lezione. Ho quindi preparato una video-presentazione di 30 diapositve (slide), costruita partendo dagli articoli 29,30 e 31 della Costituzio-ne Italiana, i 3 Valori base dell’ANFN, andando a curiosare nel sito dell’ISTAT, illustando le varie proposte dell’ANFN per contrastare il declino demografico, per finire con lo slogan, sempre dell’ANFN, “+ figli + futuro”. La lezione s’è svol-ta venerdì 26 marzo c.a. nelle ultime due ore di lezione. Ho trovato un’ottima collaborazione da parte del personale scolastico per la predisposizione dell’apparecchiatura necessaria alla proiezione in aula. La video-presentazione, con relativa spiegazione delle slides, è durata tutta la prima ora, lasciando spazio nella seconda alle domande di appro-fondimento, sia da parte degli studenti che del loro insegnante. Parecchi gli interventi provenienti dalla maggioranza dei ragazzi e delle ragazze, puntati prevalentemente sui valori dell’ANFN, in particolare sul concetto: “FAMIGLIA come Comunità d’amore” . Il loro livello d’attenzione è stato buono, considerando la loro età e l’orario della inusuale lezione. Anche il professore s’è dichiarato più che soddisfatto, palesando la possibilità di un seguito, naturalmente nelle altre classi dello stesso indirizzo. È stato omesso ogni riferimento politico, a causa delle consultazioni elettorali in corso. Chi fosse interessato ad avere il file della video-presentazione, è pregato di inviarmi la propria richiesta scritta via mail a: [email protected].  

 

 

LA DETERMINANTE IMPORTANZA DEI FIGLI

LETTERE AL TORNADO

ATTUALITÀ

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Domenica 23 maggio 2010 traversata dal passo di san Boldo a col Visentin Escursione impegnativa. Ritrovo a Lentiai (piazza Crivellaro) alle 6,45. Trasferimento in auto al passo di san Boldo (40 minuti). Percorso: passo di San Boldo (709) – casera Montevecchio (897) – monte Cimone (1.294) – La Posa (1.100) – rifugio pian de le Femene (1.163) – monte cor (1.322) ore 11,30 – col delle Piatte (1.344) – monte Pezza (1.436) – col Visentin (1.763) ore 14 – monte Faverghera (1.611) – rist. La Casera (1.396). Pranzo al sacco. Trasferimento in pullman al passo di san Boldo. Ritorno alle auto previsto per le 17,30. Dislivello complessivo 1.400 metri – Note l’escursione è priva di difficoltà ma, vista la lunghezza, se ne sconsiglia la partecipazione a chi non è adeguatamente allenato a percorrere lunghi tragitti a piedi. Si prevedono due soste di mezz’ora equamente ripartiti durante il tragitto. Il costo del trasferimento in pullman da “la Casera” al passo di san Boldo sarà stabilito in base al numero di partecipanti e non sarà comunque superiore a 10 Euro.

Da sabato 29 maggio a martedì 1 giugno 2010 gruppi del Gran Sasso, Sirente-Velino e Majella (da Sulmona) Escursioni giornaliere facili e di media difficoltà. Iscrizioni con versamento della caparra (150 €) entro il 20 aprile Il programma si trova sul retro del presente volantino

ESCURSIONI SUCCESSIVE Dom. 20/06 rifugio Tita Barba (da Domegge di Cadore) Dom. 04/07 rifugio Semenza (Alpago) Dom. 18/07 cima Zeledra (da Madonna di Campiglio)

I programmi e le foto delle escursioni sono disponibili anche sul sito www.bassofeltrino.it Si raccomanda attrezzatura da escursionismo: giacca, impermeabile, zaino, scarponi e guanti. In caso di maltempo le escursioni saranno annullate. La decisione dell’eventuale annullamento verrà presa nel luogo e al momento della partenza. Si consiglia ai partecipanti di portare al seguito sempre accessori invernali (guanti, berretto e giacca a vento) e accessori protettivi in caso di pioggia (poncho) anche nel periodo estivo. Improvvisi temporali o critiche condizioni meteorologiche potrebbero rendere indispensabili questi capi. LA MONTAGNA NON VA MAI SOTTOVALUTATA NEMMENO QUANDO NON SONO PREVISTE DIFFICOLTÀ. Informazioni ed adesioni: Edy Ballerin 0439.56391 Fulvio Mondin 0439.776111

Luciana Facchin 349.1977428 dopo le 17 Nadia Dalla Sega 333.3616402

e.mail: [email protected]. O [email protected] Durante le escursioni sarà a disposizione il 340/7356924 (copertura permettendo). Il programma può subire variazioni ed è pertanto prudente dare la preventiva adesione per essere informati di eventuali cambiamenti dell’ultimo momento. L’orario di ritorno di tutte le escursioni va inteso indicativamente ed è calcolato tenendo conto di un giusto numero di soste e di condizioni climatiche nella norma. La partecipazione alle uscite di Escursionismo senza confini è subordinata all’accettazione e alla firma del documento “Esonero da responsabilità” che avrà validità per l’intero anno escursionistico. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità in caso di incidenti prima, durante e dopo le escursioni.

LETTERE AL TORNADO

Foto dal “Gambero” di Cortellazzo

Dopo la notizia dell’evento, apparsa sul numero scorso, ecco due foto della gita a Cortellazzo, per il pranzo di pesce al “Gambero”, organizzata dalla Pro Loco di Fener in collaborazione con l’Inter Club

Fener. Nella prima, una parte dei ben settanta partecipanti; nella seconda, un brindisi beneaugurante. Foto di Silverio Frassetto.

cRONAcA

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Domenica 23 maggio 2010 traversata dal passo di san Boldo a col Visentin Escursione impegnativa. Ritrovo a Lentiai (piazza Crivellaro) alle 6,45. Trasferimento in auto al passo di san Boldo (40 minuti). Percorso: passo di San Boldo (709) – casera Montevecchio (897) – monte Cimone (1.294) – La Posa (1.100) – rifugio pian de le Femene (1.163) – monte cor (1.322) ore 11,30 – col delle Piatte (1.344) – monte Pezza (1.436) – col Visentin (1.763) ore 14 – monte Faverghera (1.611) – rist. La Casera (1.396). Pranzo al sacco. Trasferimento in pullman al passo di san Boldo. Ritorno alle auto previsto per le 17,30. Dislivello complessivo 1.400 metri – Note l’escursione è priva di difficoltà ma, vista la lunghezza, se ne sconsiglia la partecipazione a chi non è adeguatamente allenato a percorrere lunghi tragitti a piedi. Si prevedono due soste di mezz’ora equamente ripartiti durante il tragitto. Il costo del trasferimento in pullman da “la Casera” al passo di san Boldo sarà stabilito in base al numero di partecipanti e non sarà comunque superiore a 10 Euro.

Da sabato 29 maggio a martedì 1 giugno 2010 gruppi del Gran Sasso, Sirente-Velino e Majella (da Sulmona) Escursioni giornaliere facili e di media difficoltà. Iscrizioni con versamento della caparra (150 €) entro il 20 aprile Il programma si trova sul retro del presente volantino

ESCURSIONI SUCCESSIVE Dom. 20/06 rifugio Tita Barba (da Domegge di Cadore) Dom. 04/07 rifugio Semenza (Alpago) Dom. 18/07 cima Zeledra (da Madonna di Campiglio)

I programmi e le foto delle escursioni sono disponibili anche sul sito www.bassofeltrino.it Si raccomanda attrezzatura da escursionismo: giacca, impermeabile, zaino, scarponi e guanti. In caso di maltempo le escursioni saranno annullate. La decisione dell’eventuale annullamento verrà presa nel luogo e al momento della partenza. Si consiglia ai partecipanti di portare al seguito sempre accessori invernali (guanti, berretto e giacca a vento) e accessori protettivi in caso di pioggia (poncho) anche nel periodo estivo. Improvvisi temporali o critiche condizioni meteorologiche potrebbero rendere indispensabili questi capi. LA MONTAGNA NON VA MAI SOTTOVALUTATA NEMMENO QUANDO NON SONO PREVISTE DIFFICOLTÀ. Informazioni ed adesioni: Edy Ballerin 0439.56391 Fulvio Mondin 0439.776111

Luciana Facchin 349.1977428 dopo le 17 Nadia Dalla Sega 333.3616402

e.mail: [email protected]. O [email protected] Durante le escursioni sarà a disposizione il 340/7356924 (copertura permettendo). Il programma può subire variazioni ed è pertanto prudente dare la preventiva adesione per essere informati di eventuali cambiamenti dell’ultimo momento. L’orario di ritorno di tutte le escursioni va inteso indicativamente ed è calcolato tenendo conto di un giusto numero di soste e di condizioni climatiche nella norma. La partecipazione alle uscite di Escursionismo senza confini è subordinata all’accettazione e alla firma del documento “Esonero da responsabilità” che avrà validità per l’intero anno escursionistico. Gli organizzatori declinano ogni responsabilità in caso di incidenti prima, durante e dopo le escursioni.

LETTERE AL TORNADO

Giovanni Mondin conquista la pensione

Dopo 32 anni di attività con il Comune di Quero, Giovanni Mondin, originario della frazione di Schievenin, ha timbrato per l’ultima volta il suo cartellino di presenza sul posto di lavoro e si è meritatamente messo a riposo. Questa la notizia ufficiale, ma siamo sicuri che

Giovanni non saprà stare con le mani in mano, abituato com’è a curare anche altri interessi, in particolar modo orientati alla conservazione del patrimonio agricolo di famiglia. Dal primo aprile Giovanni ha incrociato le braccia ed ora si godrà la pensione. Per festeggiarlo i compagni di lavoro lo hanno immortalato con il sudato diploma di neo pensionato e mentre compie per l’ultima volta il giornaliero gesto di timbrare il cartellino. A Giovanni i migliori auguri per la sua nuova vita da pensionato.

cRONAcA

ATTuALiTà La notizia è stata data dal quotidiano “Il Corriere delle Alpi” di sabato 3 aprile, la cui pagina è qui a fianco riprodotta. Pare che, secondo le medie statistiche, i contribuenti di Quero siano fra quelli che non se la passano male, seguiti a ruota da quelli di Alano. Oltre ad aver conquistato il podio per la classifica dei più ricchi (in quattro dichiarano in media 217.653 euro) i contribuenti di Quero si attestano su un reddito annuo di 18.744 (8° posto fra i Comuni feltrini), quelli di Alano dichiarano 18.467 euro (9° posto) e, in fondo alla classifica, quelli di Vas con 17.504 euro di reddito (13° posto). I dati sono relativi all’anno 2007.

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Dario Codemo: tecnico della prevenzione

Il trenta marzo scorso, a Padova, Dario Codemo, di Alano di Piave, ha conseguito la laurea in “Tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro”, con il voto di 110. A conclusione del suo ciclo di studi

ha discusso la tesi dal titolo: “La cultura della sicurezza parte dalla formazione nelle scuole. Formazione sulla sicurezza per studenti delle classi quinte dell’Itis Negrelli di Feltre”. I genitori, i fratelli Lucio e Gabriele, con Monica e Cristina, si congratulano con lui, uniti a tutti i parenti, e gli augurano un felice futuro! (Nelle foto: Dario con i genitori ed i fratelli)

cronaca

come eravamo

Anni Sessanta, le scuole di avviamento

professionale a Quero

di Alessandro Bagatella

La foto che pubblichiamo a fianco ci è stata fornita dal nostro abbonato querese Sergio Bagatella ed è stata scattata nel 1961, durante una gita presso l’ossario tedesco di Quero. Vi sono ritratti gli alunni della 3^ A delle scuole di avviamento professionale. In piedi, da

sinistra, Bernardino Collavo, Elzio De Faveri (deceduto), Sergio Bagatella e Gabriele Spada; accosciati, sempre da sinistra, Luigi De Bortoli, Pietro Ceccato (deceduto) e Federico Fiabane.

Anni Ottanta, cerimonia a Mariech

(S.C.) Nelle foto forniteci da Duilio Specia di Quero una cerimonia presso il Monumento ai Partigiani di Mariech di Valdobbiadene nella metà degli anni Ottanta. Fra le autorità, l’allora sindaco

di Vas Amore Canton e lo stesso Duilio, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Quero, con a fianco la moglie Elisa. Il Monumento ai Partigiani immortalato in una delle due foto reca la scritta: “In questi luoghi, per libera scelta e nella lotta comune contro il nazifascismo, unirono i loro destini i partigiani della Brigata Garibaldi “G.Mazzini”. I suoi 126 caduti tutto donarono perché la nostra sia terra di pace, libertà, democrazia e giustizia”.

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