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Quindicinale Anno XXX 07.10.2009 Numero 548 PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 28.09.2009 “A tavola col Tornado” - Cena di pesce da “Cialt” - pag. 1 Il Tornado non lascia, ma raddoppia! - pag. 2/3 Inaugurata la rotatoria di Fener - pag. 4/5/6 Quero incontra Vicdessos e Auzat - pag. 8 Brutto avvio per la Piave Tegorzo - pag. 18 105 a Festa del Rosario a Segusino - pag. 24

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXX

07.10.2009Numero

548periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 28.09.2009

“A tavola col Tornado” - Cena di pesce da “Cialt” - pag. 1Il Tornado non lascia, ma raddoppia! - pag. 2/3Inaugurata la rotatoria di Fener - pag. 4/5/6

Quero incontra Vicdessos e Auzat - pag. 8Brutto avvio per la Piave Tegorzo - pag. 18105a Festa del Rosario a Segusino - pag. 24

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il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori: Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 estero Abbonamento annuale (18 numeri) 40,00.L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla pRo LoCo di FENER; 2- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: negoZio “da milio” - Alano; gelateria due valli - Fener; mauro maZZocco - Quero; alessandro ba-gatella - Quero; locanda solagna - Vas; antonio deon - Vas; bar “le bollicine” - Scalon; baZar di a. verri - Segusino.

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“A TAVOLA COL TORNADO”

PER FESTEGGIARE I 30 ANNI DI ATTIVITA’: 1979-2009

SABATO 14 NOVEMBRE 2009 - ORE 20.00

CENA DI PESCE ALLA “TRATTORIA DA CIALT”

- CUROGNA -

MENU’

pesce spada e salmone affumicati accompagnati da capponata di verdurine in agrodolce

alici marinate

insalatina di latticini di seppia

insalata di piovra

folpetto bollito

code di gamberi con salsa rosa

baccalà mantecato su quadruccio di polenta arrostita

sarda in saor

cicala di mare bollita

chele di granchio al rosmarino

schie saltate su polentina

capasanta gratinata

guazzetto di cozze e vongole

spaghetti alla scogliera

sgroppino al limone

gamberoni e scampi alla griglia serviti con patatine fritte e insalatina di stagione

duetto di mousse al bicchiere

caffè

vino: verduzzo e prosecco in caraffa

QUOTA DI PARTECIPAZIONE: 50 EURO

N.B. Il menù, data la stagione, potrà subire qualche piccola variazione

Per le prenotazioni, entro il 31 ottobre (o fino ad esaurimento dei 56 posti disponibili), rivolgersi a Sandro Curto (cell.349-4325369), Silvio Forcellini (cell.348-3142633) o Mauro Mazzocco (cell.347-9644563).

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Mete della seconda gita del 2009: Villa Manin a Passariano e la rassegna “Friuli Doc”

Il Tornado non lascia, ma raddoppia!

di Silvio Forcellini

Il Tornado non lascia, ma raddoppia: dopo la gita a San Daniele dello scorso 27 giugno, ancora il Friuli è stato meta di un secondo viaggio organizza-to dal nostro giornale nel corso del 2009. L’occasione è stata data dalla importante rassegna eno-gastronomica e culturale “Friuli Doc”, che si teneva a Udine dal 17 al 20 settembre. Per riempire di ulteriori contenuti la giornata - su suggerimento di Alessia Rizzotto, consulente di viaggio dell’agenzia AbacoViaggi e nostra ormai insostituibile collaboratrice - si è pensato anche di abbinare la visita della splendida Villa Manin. Ed è così che il consueto gruppo di “aficionados”, con alcune

gradite “new entries”, ha riempito in breve tutti i posti disponibili del pullman della ditta Sbizzera e, sabato 19 set-tembre, è partito di buon mattino alla volta del Friuli.

La giornata, baciata da uno splendido sole, è iniziata con la visita guidata di Villa Manin a Passariano, classica villa veneta degna di nota sia per la sua bellezza che per la sua ampiezza (33.000 mq di superficie coperta, 19 ettari di parco), con le “barchesse” ai lati e le “esedre” semicircolari che accolgono il visitatore all’ingresso. Fu fatta costruire per l’appunto dai Manin, una famiglia originaria di Fiesole (e non veneziana, come si potrebbe pensare), poi spostatasi a Firenze e da lì, in seguito alla lotta tra Guelfi e Ghibellini, trasferitasi in Friuli nel Trecento. Molto vicina sia al re d’Inghilterra che al patriarca d’Aquileia, con il progressivo venir meno del potere temporale della Chiesa e l’avvento della “Serenissima” non esitò a mettersi al servizio del doge, di cui divenne feudataria (Venezia “arrivò” in Friuli nel 1420). La costruzione di questa villa veneta rispondeva, infatti, all’esigenza di mostrare a tutti il proprio potere, sia economico che politico. Fu Ludovico I Manin a volerla nel Cinquecento, ma si devono all’architetto Domenico Rossi, nel Settecento, gli interventi che noi oggi possiamo ammirare. Paradossalmente, le cose più belle si trovano all’esterno, ma il perché è presto spiegato: i Manin non vi abitavano né la utilizzavano come residenza estiva, ma solo come splendido palcoscenico per le feste barocche di quei secoli. E questo fino al 17 ottobre 1797, giorno in cui fu firmato il trattato franco-austriaco di Campoformido che sancì il passaggio di Venezia all’Austria e, di fatto, la morte della “Serenissima”. Fu proprio un Manin, Ludovico IV ultimo doge di Venezia, a porre la firma sul trattato che, altra curiosità, fu firmato non a Campoformido, come si crede, ma nel Palazzo Florio di U-dine o proprio a Villa Manin, dove risiedette anche Napoleone, dall’agosto del 1797 sino alla firma. Si racconta an-che che Ludovico IV, eletto doge il 9 marzo 1789 più per risolvere i contingenti problemi finanziari della città-stato lagunare che per meriti particolari, fosse molto restìo ad assumere l’incarico, addirittura angosciato, forse perché

consapevole dell’imminente fine della Repubblica veneta. Anche per questo, e forse ingiustamente, la sua fama non è delle mi-gliori, nonostante egli fosse considerato un umanista, un filantropo e un mecenate. Profetico fu, a questo proposito, il N.H. Piero Avogadro, che sentenziò: “I ga fato dose un furlan: la Republica xè morta”. La famiglia Manin, infatti, fu ascritta al Maggior Consiglio, massimo organo di governo veneziano, solo nel 1651, dopo essere entrata nel patriziato “per soldo” (un’offerta di centomila ducati per le necessità della guerra contro i Turchi).

Tornando alla nostra visita, particolarmente interessante la cap-pella, fatta costruire dai Manin in luogo della precedente chiesa di S.Andrea e dove la scultura prevale sulla pittura (molte le opere

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dello scultore veneziano Torretti, tra i più rinomati del Settecento). Spiccano, al suo interno, l’altare maggiore (dedi-cato alla Madonna del Carmelo), quelli laterali (con bassorilievi in marmo bianco e dorato, uno dei quali dedicato al trapasso di S.Giuseppe, tema poco sfruttato ma caro ai Gesuiti, molto vicini ai Manin) e la Via Crucis in legno do-

rato. Particolari anche i giochi di luce, simbolo della salvezza divina, che la illumi-nano. E ancor più ricca e sfarzosa della cappella è apparsa la sacrestia, da dove i Manin e i loro ospiti assistevano alle funzioni religiose, essendo un diaframma tra la villa e il contado. Anche qui è la scultura a farla da padrona: una statua in marmo della Madonna, una Crocifissione in marmo e alabastro, due bassorilievi con scene bibliche e, addirittura, due dipinti aventi per tema il peccato originale “camuffati” da sculture. All’uscita, dopo questo bagno di cultura, non è mancato però il primo brin-disi della mattinata in onore del “caro amico” Paolo Feltrin, costretto a dar forfait causa lombo-sciatalgia: come sempre, sono i migliori che ci lasciano…

Da Villa Manin, la comitiva si è poi trasferita per il pranzo nella vicina Coderno, all’agriturismo “Là di Mariute”, che sorge proprio a fianco della casa natale di padre David Maria Turoldo. Il menù, molto saporito ed apprezzato dai commensali, pre-

vedeva piatti tipici della cucina friulana come l’orzotto (a base di orzo, salsiccia e radicchio) e il frico (a base di for-maggio e patate e accompagnato da polenta e frittata).

E con lo stomaco in ordine, nel primo pomeriggio ci siamo infine tuffati in “Friuli Doc”, festa alla sua quindicesima edizione con un’infinità di stand dislocati nel centro di Udine e interamente dedicati alle tradizioni di questa terra (all’enogastronomia soprattutto, ma anche all’artigianato, con la presenza inoltre di numerosi musicisti e di artisti di strada quali i mangiafuoco, i giullari…). Tra una degustazione e l’altra - all’insegna dei motti…“Siamo ubriaconi, ma anche intenditori” (proverbio querese) e “Un tajùt di blancut, via che des feminis l’è mior di dut” (proverbio locale) - c’è stato modo anche di ammirare, tra le altre cose, Piazza della Libertà, considerata la più bella piazza “veneziana” della terraferma, e il Duomo, che presenta al suo interno alcune opere del Tiepolo.

Verso sera la comitiva, guidata “con pugno di ferro in un guanto di velluto” da Ales-sia Rizzotto affiancata da…“i due ladroni” (che sarebbero poi i redattori del Torna-do, seconda la definizione di un’incontenibile Gianna Spezia), ha fatto ritorno a ca-sa, non prima di una ultima tappa a Colfosco, da “Ciao Bei”, per una scudeléta de clinton.

Le foto proposte: in copertina, la tradizionale foto di gruppo davanti a Villa Manin; in questa pagina, il “contenitore” ideale secondo Franco Dal Canton (in alto a sinistra) e il “contenitore” ideale regalatogli nell’occasione dalla moglie Lina (in basso a destra); nella pagina precedente invece, dall’alto in basso, Villa Manin vista dall’ingresso; le “vedo-ve di caccia” Dina Benato, Maurizia Benato e Carla Lubian (dato che i rispettivi mariti hanno dato forfait per prepa-rarsi al meglio in vista del primo giorno della stagione venatoria); e, infine, “la strana coppia” formatasi nell’agriturismo di Coderno, ossia Amedeo Mondin e Alessia Rizzotto.Foto di Silvio Forcellini e Alessia Rizzotto.

Confermata l’apertura a giorni alterni per l’ufficio postale di Fener

di Silvio Forcellini

Dal 16 settembre l’ufficio postale di Fener, che nei mesi estivi è rimasto aperto a giorni alterni, avrebbe dovuto ritor-nare all’orario tradizionale, con apertura tutti i giorni della settimana. La direzione centrale di Poste Italiane, invece, ha deciso di confermare, anche per il futuro, l’apertura a singhiozzo, nell’ottica di quei “processi di razionalizzazio-ne” che molte volte sono solo il preludio alla chiusura definitiva. L’ufficio fenerese, pertanto, continuerà ad osserva-re il seguente orario: aperto il lunedì, il mercoledì e il venerdì dalle ore 8.30 alle ore 14.00. Tale riduzione di orario colpisce, in provincia di Belluno, anche gli uffici postali di Arsiè, Trichiana e Ponte nelle Alpi. E proprio il sindaco di Ponte, Roger De Menech, ha preso carta e penna scrivendo ai colleghi di Alano, Arsiè e Trichiana. Ha dichiarato De Menech: «Ho già scritto ai sindaci dei tre Comuni. In particolare con il sindaco di Arsiè Ivano Faoro, che è anche assessore provinciale, abbiamo deciso di fare fronte comune contro una decisione unilaterale presa a Roma, sulla base di parametri validi per tutto il territorio nazionale, ma che non tiene conto dei disagi del vivere in montagna, come è emerso anche nel corso dell’incontro di lunedì 21 settembre con la popolazione in cui è stata decisa anche una raccolta di firme». Anche a Fener è in corso una raccolta di firme al riguardo, promossa dagli avvocati Sonia Rinaldo, Cinzia Rinaldo e Matteo Maccagnani. Insomma, ancora una volta è necessario essere vigili…

Avviso agli abbonati feneresi (e non)

Considerato che la “Gelateria Due Valli”, recapito fenerese del nostro giornale, rimarrà chiusa nel mese di ottobre per lavori di adeguamento in seguito a cambio gestione, comunichiamo ai lettori feneresi (e non) del Tornado che in questo periodo potranno rinnovare o sottoscrivere l’abbonamento presso lo Jole Bar di Fener, sulla “Feltrina”, oppu-re rivolgendosi ai collaboratori del giornale. Cogliamo l’occasione per ringraziare la Gelateria Due Valli, nelle perso-ne di Antonietta Prosdocimo e Alessandra Fabris, per la preziosa collaborazione dataci, e lo Jole Bar, nelle persone di Marco Gatto, Viviana Condotta e Michela Perizzolo, per aver aderito con entusiasmo alla nostra richiesta.

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La cerimonia inserita nei festeggiamenti per San Michele, patrono della frazione

Inaugurata la rotatoria di Fener

di Silvio Forcellini

«Erano anni che attendevamo quest’opera e la celebrazione di questa importante e necessaria realizzazione va letta nell’ottica di quel “servizio ai cittadini” che dovrebbe guidare le mosse di tutti coloro che ricoprono un in-carico pubblico». Con queste parole il sindaco di Alano, Fabio Dal Canton, ha aperto gli inter-venti dal palco delle autorità presenti, sabato 26 settembre, alla cerimonia di inaugurazione della rotatoria di Fener.

E che di quest’opera si parlasse da decenni, vista la pericolosità di quel tratto di “Feltrina” teatro anche di incidenti mortali, lo ha ben testimoniato l’ingegner San-

dro D’Agostini, responsabile per la provincia di Belluno di Veneto Strade, che ha ricordato di aver trovato nei cas-setti un progetto dell’Anas datato addirittura 1966 e quasi appaltato. Oltre alla rotatoria, nel tratto di “Feltrina” che attraversa Fener è stata abbattuta la casa dei “Valeri”, eliminati i pericolosi “cunettoni” laterali, allargata la carreg-giata previo sbancamento a monte, costruiti marciapiedi e corsie pedonali e realizzata la nuova illuminazione. Nel suo complesso, un intervento - ha proseguito D’Agostini - pensato e coordinato con l’Amministrazione Comunale di Alano e che continuerà, il prossimo anno, con la realizzazione definitiva della seconda rotatoria, quella all’imbocco del ponte per Valdobbiadene.

Un intervento frutto della sinergia tra vari enti (Veneto Strade, Comune di Alano, Provincia di Belluno, Regione Ve-neto…) e di un ben congegnato “gioco di squadra”, come è stato ribadito da più parti. L’assessore provinciale Bruno Zanolla ha ricordato il lavoro comune, quand’era sindaco di Quero, compiuto con il collega alanese Luigi Codemo per l’ottenimento dei finanziamenti e l’inizio dei lavori che, non a caso, comprendevano sia l’eliminazione delle fa-migerate “curve di Santa Maria” che la rotatoria di Fener. Mentre l’assessore regionale Oscar De Bona andava an-cora più indietro nel tempo, sottolineando il contributo del sindaco alanese Orazio Piccolotto e dell’ingegner Renzo Peverelli, entrambi scomparsi. Tutti concordi anche nell’individuare nel passaggio dalla pa-chidermica Anas alla più snella Veneto Strade, avvenuto nel 2001-2002, uno dei momenti-chiave nell’accelerazione dell’iter.

Tutto questo ha portato a quella che oggi, se-condo l’azzeccata definizione dell’assessore Alberto Coppe, intervenuto in rappresentanza della Comunità Montana Feltrina, «è la porta più bella all’ingresso nel “patrimonio mondiale dell’umanità”, le Dolomiti». Presenti, tra gli al-tri, anche il consigliere regionale Dario Bond, il sindaco di Feltre Gianvittore Vaccari, il sinda-co di Cavaso Giuseppe Scriminich, il sindaco di Quero Sante Curto, Fernando Tavana in rappresentanza del Comune di Segusino e Primo Corrà in rappresentanza di quello di Vas. Il sindaco di Alano ha voluto ringraziare prima di tutto i cittadini alanesi e le scolaresche presenti, poi tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita della manifestazione: coloro che hanno addobbato con nastri tricolori la rotatoria lavorando il giovedì precedente sin quasi a mezzanotte (Fiorenza Groppo, Mario Collavo, Simone Zanella e Dario Pellin); la Polizia locale e i Carabinie-ri (qui rappresentati dal comandante del Comando di Feltre Cavalera e dal comandante della Stazione di Quero Mottola): la Protezione Civile di Alano e di Quero; i ragazzi della “squadra esterna” del Comune di Alano; la Pro Lo-co e la Parrocchia di Fener e tutte le associazioni del Comune di Alano, alcune delle quali presenti con i loro ga-gliardetti (gli Alpini, la Famiglia ex Emigranti, l’Associazione Caduti e Dispersi in Russia…).

La cerimonia era iniziata nel cortile del centro parrocchiale di Fener, al cui interno era stata allestita - dall’assessore alanese Michelangela Ceccotto e dalla bibliotecaria Lucia Codemo - la bella mostra di disegni “La rotonda vista dai bambini”, organizzata dal Comune di Alano, dall’Istituto Comprensivo di Quero e dalla Scuola Primaria e Seconda-

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ria di Primo Grado. Poi il corteo, con in testa la Banda Municipale di Segusino, ha percorso via Kennedy per immet-tersi sulla “Feltrina”, chiusa al traffico per più di un’ora (circostanza che ha destato più di un mugugno: era proprio necessario per un’opera “funzionante” dal 23 febbraio 2007?). Giunti tutti alla rotatoria, con il coordinamento di Claudio Dal Pos, il via agli interventi, presentati dallo speaker ufficiale Alexander Geronazzo, cui han fatto seguito la benedizione da parte di don Tiziano Piovan, parroco di Fener e Campo, e il rinfresco per tutti i presenti presso il piazzale della ditta Lampe.

L’inaugurazione della rotatoria, però, faceva parte di una più ampia serie di appuntamenti che rientravano nei fe-steggiamenti in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Fener, e che hanno caratterizzato il week-end della frazione.

Venerdì 25, presso la sala parrocchiale, abbiamo assi-stito all’esibizione dei sempre bravi “Cantalaora”, ormai di casa nel Basso Feltrino, che, con il loro spettacolo “Cortivi”, hanno riproposto musiche, racconti e perso-naggi dei paesi di una volta. Tra i personaggi di un tem-po, citati anche l’alanese “Cencione”, che molti ricorde-ranno, e il “volo di Icaro” alla volta delle Americhe tenta-to in quel di Campo da Marino Bóche e Toni Bùlo.

Sabato 26, invece, è stata la volta del Polifonico Nuovo Rinascimento di Quero, diretto dal maestro Gilberto Me-neghin, riproporre in una chiesa parrocchiale gremita un assaggio del suo particolare e ricercato repertorio. Il “filo conduttore” seguito nella serata dal coro querese, attivo

da 22 anni, è stato una meditazione sull’uomo, nel suo aspetto sia terreno che spirituale, cimentandosi in brani ir-landesi e scozzesi, spirituals accompagnati dalla fisarmonica e musiche sacre, da Johannes Brahms al compositore locale Gianmartino Durighello, tra l’altro primo direttore del Polifonico. Applausi a scena aperta al termine di ogni esecuzione, meritato tributo a un coro che, anno dopo anno, ha raggiunto ormai livelli di eccellenza: bravissimi!

Domenica 27, infine, un’altra inaugurazione, quel-la dei parcheggi presso la stazione di Fener con il corteo guidato dalla Banda Cittadina di Alano che, dal centro parrocchiale, si è diretto lungo via Gio-vanni XXIII verso il piazzale. Qui il sindaco Dal Canton, rivolgendosi ai feneresi, ha preannunciato, tra le altre cose, un suo incontro con i vertici di Ats e Arpav per arrivare a un adeguamento del depuratore di Fener prima del suo spostamento a Crocetta, “trasloco” previsto però molto in là nel tempo, e il prossimo abbattimento della “casa brusada” di via Kennedy, due problemi molto sentiti in loco. E a proposito delle polemiche delle precedenti settimane e di questi giorni (vedi articolo seguente, ndr), ha auspicato - citando il pensatore Martin Buber - «il recupero della pace tra di noi superando le divisioni dentro di noi» e ha preferito ricordare, come 24 ore prima, le cose fatte in nome di quello “spirito di servizio” nei confronti dei cittadini che deve essere la “stella polare” di ogni ammi-nistratore. Dato il luogo in cui si è svolta la cerimonia, non sono mancati un doveroso cenno ai 62 anni del servizio di autotrasporto tra Fener e Alano da parte di Ruggero Sbizzera e un gradito rinfresco offerto da Cinzia Canal, tito-lare del Kangur Bar. Dopo la benedizione di don Tiziano, il tradizionale pranzo comunitario in sala parrocchiale pro-posto dalla Pro Loco di Fener (a base di minestrone e spiedo e gratuito per gli ultrasettantenni) e la ricca lotteria (con gli innumerevoli premi raccolti dai coniugi Drusian, che con i coniugi Siragna sono tra le “colonne” di questo paese) hanno chiuso questa “tre giorni” di festeggiamenti pensata, in gran parte, dall’assessore fenerese Andrea Tolaini, sempre molto attivo.

Nelle foto di questa pagina: in alto un momento dell’esibizione del Polifonico Nuovo Rinascimento, in basso la foto di gruppo dopo l’inaugurazione dei parcheggi della stazione. Nelle foto della pagina precedente: in alto la foto di gruppo dopo l’inaugurazione della rotatoria, in basso la rotatoria addobbata per l’occasione. Foto di Silvio Forcellini.

Critiche le minoranze alanesi: «In un periodo di crisi serve morigeratezza»

«Rotatoria, festa inutile e costosa»

Sull'inaugurazione della rotatoria di Fener prevista per sabato 26 settembre, i gruppi consiliari di minoranza NuovA-lano e Arcobaleno hanno deciso di puntare il dito contro l’iniziativa «della quale - fanno notare i capigruppo Serenel-la Bogana e Antonello Collavo - non capiamo la necessità». «Il nostro Comune - proseguono Bogana e Collavo - è

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tappezzato dalle locandine dell’inaugurazione per cui riteniamo doveroso portare all’attenzione dei lettori le evidenti contraddizioni di Alleanza Democratica dove da una parte il Sindaco nei suoi “Dialoghi alanesi” di fine agosto aveva messo in risalto la situazione di difficoltà che vivono alcune famiglie alanesi invitando i cittadini ad una maggiore at-tenzione ai bisogni e, con atti concreti, a dimostrare solidarietà, mentre dall’altra parte, nella delibera n. 82, lui e la sua Giunta, hanno stanziato 1.564 euro per l’inaugurazione della rotatoria di Fener». «La spesa - aggiungono i ca-pigruppo - è presunta ma a noi sembra comunque esagerata e, in un periodo di crisi e di difficoltà per molte famiglie del nostro territorio, ci saremmo aspettati dal sindaco e dalla sua Giunta un segnale di solidarietà coerente con quanto “predicato” verso queste famiglie bisognose. L’inaugurazione poi è compresa in 3 giorni di festeggiamenti che cadono in concomitanza con la più importante e tradizionale “Festa dei ciodét” alla quale abbiamo il vago sen-tore si voglia in questo modo togliere visibilità e pubblico come è già stato fatto lo scorso fine settimana. Per la rota-toria sarebbe stato sufficiente stappare un paio di bottiglie per le quali si sarebbe potuto trovare facilmente un offe-rente destinando la cifra prevista per inaugurarla all'acquisto di beni di prima necessità per chi si trova in difficoltà senza contare poi che la “nuova” rotatoria che sta per essere inaugurata è in funzione da oltre 2 anni» (articolo trat-to da “Il Gazzettino” di sabato 26 settembre 2009).

Nelle foto, dall’alto in senso orario, la Banda Municipale di Segusino sulla “Feltrina”, la Banda Cittadina di Alano lungo via Giovanni XXIII, il taglio del nastro per l’inaugurazione dei parcheggi (con un intruso romano alle spalle) e quello per l’inaugurazione della rotatoria. Foto di Silvio Forcellini.

Ringraziamenti Colgo l’occasione offertami dai festeggiamenti in onore di San Michele per ringraziare di cuore gli abitanti di Fener per il grande affetto che sempre ma-nifestano nei confronti di mio figlio Cristian (a destra nella foto, assieme a Ce-lestina Dalla Favera e Marco Drusian, ndr). Un grazie anche ai Carabinieri di Quero e alla Protezione Civile di Alano, che lo ha accolto al suo interno affi-dandogli mansioni che lo gratificano immensamente. Grazie infine al Tornado per l’ospitalità.

Gianna Spezia

cronaca

LETTErE aL TornaDo

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Il cuore grande come due paesi

Quando arrivarono in Francia, nel 1935, Angelo e Regina Specia sbarcarono nell'ignoto. Dopo aver percorso in treno quasi l'intero nord Italia, partendo dal loro paese di origine Quero, ai piedi delle Dolomiti, in provincia di Belluno, dovevano ancora attraversare tutto il sud della Francia, fino a raggiungere Tarascon-sur-Ariège, dove li attendevano dei cugini. Quando dal loro vagone videro la segnaletica della stazione di Tarascon, essi scesero con la loro figlioletta Maria di 3 anni e mezzo ed un bagaglio striminzito. Ma nessun cugino fu visto all'orizzonte! Questi li attendevano sì a Tarascon, ma in quel di Provenza. I ricordi del loro figlio Antoine (in foto) forniranno la chiave per comprendere gli eventi di questa doppia appartenenza ai due Paesi.

Infine, il viaggio si arrestò per forza maggiore. A Auzat, poco più a nord di Tarascon, le fonderie dì alluminio Péchiney necessitavano quantità enormi di elettricità per il funzionamento degli impianti a elettrolisí. A monte, per soddisfare questa voracità di utilizzo, furono costruite delle dighe idroelettriche a lzourt e Gnioure. La manodopera era costituita prevalentemente da Italiani, uomini d'esperienza che già avevano lavorato in analoghi cantieri d'Italia e d'Europa. Ma anche uomini inesperti come Angelo erano accettati, purché di buona volontà e disposti alla fatica di un duro lavoro. Senza specifico equipaggiamento, si trattava di salire ripidi pendii nella parte più alta dei Pirenei ariegesi, per lavorare con pala, piccone ed esplosivi al fine di creare delle gallerie dove far correre le canalizzazioni Gli alloggiamenti sono spartani: costruzioni di legno e pietra con tetti in lamiera. Questi lavoratori immigrati, COME tanti altri attraverso epoche diverse, diedero non solo prova di grande tenacia e di dignità, ma il loro lavoro costituirà un notevole apporto allo sviluppo economico della Francia. Angelo sarà di volta in volta manovale, muratore, minatore, prodigandosi senza tregua per la piccola famiglia che lo attendeva a Viedessos e che, nel corso degli anni, sarebbe cresciuta passando da uno a cinque figli. Il percorso dal cantíere a Vicdessos è lungo e quantunque si possieda una famiglia, raramente si discende al paese, al massimo una volta al mese, per mettere la paga sul tavolo di

casa e trascorrere un po' di tempo con moglie e figli. Durante una di queste visite, il piccolo Antoine ritornato dalla scuola e spinto l'uscio di ingresso, si accorse che suo padre era rientrato dal leggero odore dì tabacco che aleggiava per la casa. Regina si occupava quotidianamente dell'andamento della casa. Certo, si viveva relativamente un po' meglio che a Quero, ma occorreva centellinare soldo su soldo per assicurare ai ragazzi la possibilità di seguire regolarmente la scuola. Antoine rammenta la propria infanzia come un periodo felice. Lui con i suoi fratelli e sorelle comprendono molto presto di non essere ricchi e di non potersi permettere molte cose. L’intero salario di Angelo copre appena le necessità e i costi della famiglia, e se l'arrivo ritarda di qualche giorno, la situazione diviene presto preoccupante. Dell'Italia, è stata conservata l'abitudine di allevare qualche pollo e coniglio, e coltivare un piccolo orto con verdure, patate e mais. Ogni anno, Antoine accompagna il padre al mulino dove portano un sacco di mais e ritornano con un sacco di farina. Durante le vacanze estive poi, Antoine si presta a svolgere piccoli lavori per contribuire, anche se con poco, alle finanze della famiglia. Sempre ogni anno, tutta la famiglia si sposta nella regione di Béziers per partecipare alla vendemmia. Un lavoro duro, curvi ai piedi delle vigne o sotto il peso dei grappoli raccolti, ma anche l'opportunità di una trasferta che i ragazzi vivono con gioia e divertimento. L'aria mediterranea, la convivialità e l'amicizia con i compagni di lavoro, formeranno dei ricordi che durano nel tempo. La piccola avventura di dormire tutti insieme sulla paglia…Come i genitori già facevano a Quero quando l'inverno era molto crudo e per riscaldarsi dormivano nella stalla, vicino alle bestie. Si trattava insomma di una vita laboriosa e modesta che offriva almeno qualche prospettiva futura, diversamente dall'Italia che nulla poteva promettere.

Una forte volonta di integrarsi La famiglia Specia, come tutte le altre famiglie italiane della zona, trova naturalmente sostegno presso i compatrioti, ma tiene in egual misura a fornire il proprio contributo al paese che l'ha accolta. Con i parenti è importante distinguersi e dimostrarsi lavoratori ineccepibili ed onesti, e gli Ariegesi non mancheranno di riconoscere ben presto queste qualità. I ragazzi vivono queste sensazioni attraverso l'appartenenza alla scuola ed il sentirsi dei piccoli francesi come gli altri. Devono ovviamente sbrogliarsela da soli per i compiti di casa, poiché i limiti della lingua francese impediscono ai genitori di aiutarli fintanto che essi stessi non l'hanno appresa. Al contrario, saranno invece i ragazzi che molto prima di loro sapranno dare una mano per le pratiche amministrative della famiglia. I piedi sulla terra si consolidano ...... Il primo figlio nato in suolo francese arriverà nel 1939, mentre Antoine nascerà nel 1945. Nonostante vi siano infine ben quattro figli nati In Francia, essi sono considerati di cittadinanza italiana ed occorrerà presentare la domanda di naturalizzazione. I tempi sono lunghi, da quattro a cinque anni. In casa, si parla sovente di questi documenti come di un riconoscimento tangibile dei sacrifici fatti. Antoine ha 10 anni quando il messo comunale consegna la busta che contiene il suo certificato di naturalizzazione. Una tappa simbolica lungo il percorso di un individuo che oggi come ieri nessuno mai si sognerebbe di considerare uno straniero.

Una memoria riservata e rivolta all'avvenire Tanto zelo verso la Francia non era assolutamente legato ad un rifiuto del proprio passato ed ai legami verso l'Italia. Lassù, a Quero, la vita era molto dura, fatta di miseria e di una frugale sopravvivenza nei momenti cosiddetti migliori. I ragazzi non ignoravano da dove provenivano i loro genitori. Spesso durante le veglie serali essi parlavano dell'Italia. Senza magnificarla e senza rinnegarla. La vita era quella che era e nessun spazio veniva lasciato a rimpianti inutili. Angelo non ritornerà più in Italia se non per le esequie della madre. Perché poi voltarsi indietro..? L'Italia è presente nell'atmosfera della casa, nella lingua che si parla e che risuona familiarmente, nei profumi che riempiono le stanze come quelli della polenta, degli gnocchi, oppure del risotto. Essa vive nella Domenica, nel notiziario che si legge ogni domenica, così come nella statuetta di Sant'Antonio da Padova che Angelo porta sempre con sè in un astuccio metallico ormai ammaccato dagli anni trascorsi sui cantieri. Angelo lavorava alternativamente nei due cantieri della zona, quello d'Izourt e quello di Gnioure. Il 24 marzo 1939 era in servizio a Gnioure, più a valle. Quando apprese della tragedia accaduta sull'Izourt, egli si precipitò a correre in soccorso dei compagni rimasti vittime della valanga notturna di alcune ore prima: una esperienza assolutamente traumatica per tutti gli Italiani della regione. Angelo preferirà ritenere per sè ciò che ha significato questo infausto evento, volendo preservare la serenità della sua famiglia. Solo una volta l'anno per forza di cose egli ne parlerà, ma ben poco, quando si reca a pulire le tombe delle vittime tumulate nel cimitero di Vicdessos, causa la mancanza dei mezzi di rimpatrio delle salme in Italia. Suo figlio Antoine, come tutti quelli della sua generazione, non andrà a lavorare in cantieri tipo VIzourt. Ma neppure potrà studiare più a lungo di tanto. Subentrato a 18 anni ad un subappaltatore delle fonderie Péchiney, egli sarà chiamato agli inizi degli anni 6o ad assolvere il lungo periodo di servizio militare. Un altro modo di pagare il suo tributo al paese nel quale vive. Ciononostante, Antoine riuscirà altresì ad emergere in una brillante carriera di calciatore. Entrato poi giovane impiegato nel servizio pubblico, egli perverrà alle più alte cariche nel settore della previdenza sociale fino a tutt'oggi, ricoprendo l'incarico di Direttore della Cassa Primaria di Assicurazione Malattie dell'Ariège. (INPS/INAIL). Antoine rientra nel novero di quelle persone che ritengono doveroso mantenere intatte le memorie nel rispetto della famiglia, come l'Associazione Ricordate ha voluto sottolineare, designandolo alla carica di Presidente d'Onore. Molti anni sono trascorsi da Quero ed il tempo ha svolto il suo lavoro, ma le persone come Antoine Specia sono un esempio ed una testimonianza di come si possa essere interamente Francesi, senza tuttavia dimenticare la propria provenienza.

ASTERISCO

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Scuola: contributi regionali

L’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas informa che è possibile presentare le domande per i seguenti con-tributi regionali:

1) BUONO BORSA DI STUDIO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010

Possono presentare domanda le famiglie degli alunni residenti nei Comuni di Quero e di Vas che frequentano nell'anno scolastico 2009/2010 la scuola primaria, secondaria di 1° e 2°, statale e paritaria ed i primi due anni delle istituzione formative accreditate dalla Regione Veneto, che abbiano sostenuto per frequenza, trasporti, mensa e materiale scolastico (ad esclusione dei libri di testo in quanto già contemplati in altra normativa) una spesa complessiva pari o superiore ad € 51,65.=.

L’ ISEE relativo ai redditi dell’anno 2008 dichiarati nell’anno 2009, non deve essere superiore ad € 12.405,09.=. Al calcolo dell'ISEE provvedono i CAAF convenzionati con i Comuni di Quero e Vas. Il modulo per la domanda si ritira presso l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas oppure presso gli istituti scolastici ed è scaricabile dal sito internet www.regione.veneto.it/istruzione. La domanda deve essere presentata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (negli orari sotto indicati) in-sieme con: 1) fotocopia certificazione ISEE 2) fotocopia documentazione comprovante la spesa sostenuta (scontrini, ricevute ecc.) 3) fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido del richiedente

entro e non oltre il 15 OTTOBRE 2009.

2) BUONO LIBRI DI TESTO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010

Possono presentare domanda le famiglie degli alunni residenti nei Comuni di Quero e di Vas che frequentano nell'anno scolastico 2009/2010 la scuola secondaria di 1° e 2° grado statale, paritaria e non paritaria ed istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto (che svolgono percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale che non ottengono dalla Regione il rimborso della spesa dei libri di testo forniti agli studenti). Sono previste due fasce di beneficiari:

- famiglie che rientrano nella Fascia 1 con ISEE fino a € 10.632,94 copertura dell’intera spesa sostenuta per i libri; - famiglie che rientrano nella Fascia 2 con ISEE da € 10.632,95 a € 13.500,00 una volta soddisfatte le domande di fascia 1, l’importo del contributo sarà determinato in proporzione al nr. di domande e alle risorse disponibili.

Al calcolo dell’I.S.E.E provvedono gratuitamente i C.A.A.F. convenzionati con i Comuni di Quero e Vas. Il modulo per la domanda si ritira presso l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas (negli orari sotto specificati) oppure presso gli istituti scolastici ed è scaricabile dal sito internet www.regione.veneto.it/istruzione. La domanda deve essere presentata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (negli orari sotto indicati) in-sieme con: 1) fotocopia certificazione ISEE 2) fotocopia documentazione comprovante la spesa sostenuta (scontrini, ricevute ecc.) 3) fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido del richiedente

entro e non oltre il 30 OTTOBRE 2009.

3) BUONO TRASPORTO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010

Per le famiglie dei ragazzi frequentanti gli istituti superiori è disponibile il bando per l'assegnazione del contributo re-gionale a parziale copertura della spesa per l'acquisto dell'abbonamento a mezzi pubblici degli studenti. La domanda si fa esclusivamente via web entrando nel sito internet www.regione.veneto.it/istruzione/buonotrasportoweb e seguendo le istruzioni riportate. E’ possibile compilare la domanda dal 01.10.2009 al 30.10.2009.

Per informazioni e chiarimenti rivolgersi all'Ufficio Servizi Sociali:

Sede di Quero - c/o Biblioteca Via Nazionale, 16 - tel. 0439 787097 e mail [email protected] Apertura al pubblico: mercoledì dalle 9,30 alle 12,30 e sabato dalle 10,00 alle 12,00

Sede di Vas – a causa dei lavori di ristrutturazione del municipio, temporaneamente rivolgersi alla sede di Quero.

Quero incontra Vicdessos e Auzat di Fulvio Mondin

Vicdessos e Auzat: nomi sconosciuti fino a pochi anni fa che però stanno sempre più facendo capolino fra i residenti del Comune di Quero. Si tratta di due piccoli Comuni francesi situati alle pendici dei Pirenei poco distanti da Tolosa sulle alture dei quali, nel lontano 1939, una catastrofe naturale ha ucciso 31 uomini impegnati nella realizzazione della diga dell'Izourt nel Comune di Auzat fra i quali 29 italiani e, fra essi, il querese Primo Mondin. Lo scoppio della seconda guerra mondiale avvenuta all'indomani della tragedia ha alimentato il vento dell'oblio su quel tragico evento che è stato letteralmente dimenticato. Ma nel 2002 l'associazione "Souviens-toi

d'Izourt - Ricordate" ha voluto riaccendere la memoria su quel fatto per rendere un solenne omaggio a coloro che, ri-schiando e, nello specifico caso, perdendo la propria vita, hanno contribuito alla produzione idroelettrica della valle. Da allora un crescente interesse italo-francese e la voglia di accrescere l'amicizia fra la regione de Midi-Pyrénées dove è avvenuta la tragedia e i luoghi di provenienza delle vittime è stata alla base di molti gemellaggi fra i quali quello fra i Comuni francesi di Auzat e Vicdessos e quello italiano di Quero che oramai con quasi certezza si formalizzerà il prossimo anno. Così con uno spirito rivolto verso quell'obbiettivo, lo scorso fine settimana, una trentina di queresi fra i quali il sindaco Sante Curto, l'assessore Alberto Coppe, i parenti di Primo Mondin e rappresentanze delle principali associazioni locali, hanno voluto aggregarsi alle ce-lebrazioni promosse dalla Regione Veneto e dall'associazione "Ricordate" in occasione del settantesimo anniversario della tragedia. Si è trattato di due giornate "piene" ricche di momenti finalizzati a commemo-rare quanti sono morti nella catastrofe ma anche ad approfondire i legami di amicizia. Gli ospiti italiani, dopo aver effet-tuato una breve sosta a Lourdes, hanno potuto visitare il sito "les forges de Pyréene", visitare la casa dei Patrimoni, assistere alla proiezione del film "Izourt", presenziare all'inaugurazione della mostra sulla catastrofe, il cui taglio del na-stro è stato effettuato dall'assessore ai flussi migratori della Regione Veneto Oscar De Bona, e rendere omaggio, al termine di una toccante cerimonia religiosa, ai morti della tragedia. Durante l'intera permanenza in territorio francese gli ospiti di Quero sono stati seguiti da Antonio Specia, figlio dei queresi Angelo e Regina Specia emigrati in Francia nel 1935. Antonio, presidente onorario dell'associazione Ricordate, dopo una brillante carriera da calciatore ai vertici del campionato di calcio francese, ha ricoperto una delle più alte cariche nel settore della previdenza sociale francese in qualità di direttore della Cassa Primaria di Assicurazione e Malattie dell'Ariège e rientra fra coloro che ritengono dove-roso mantenere intatte le memorie nel rispetto della famiglia, dimostrando come si possa essere interamente francesi senza tuttavia dimenticare la propria provenienza.

cronaca

attualità

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Scuola: contributi regionali

L’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas informa che è possibile presentare le domande per i seguenti con-tributi regionali:

1) BUONO BORSA DI STUDIO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010

Possono presentare domanda le famiglie degli alunni residenti nei Comuni di Quero e di Vas che frequentano nell'anno scolastico 2009/2010 la scuola primaria, secondaria di 1° e 2°, statale e paritaria ed i primi due anni delle istituzione formative accreditate dalla Regione Veneto, che abbiano sostenuto per frequenza, trasporti, mensa e materiale scolastico (ad esclusione dei libri di testo in quanto già contemplati in altra normativa) una spesa complessiva pari o superiore ad € 51,65.=.

L’ ISEE relativo ai redditi dell’anno 2008 dichiarati nell’anno 2009, non deve essere superiore ad € 12.405,09.=. Al calcolo dell'ISEE provvedono i CAAF convenzionati con i Comuni di Quero e Vas. Il modulo per la domanda si ritira presso l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas oppure presso gli istituti scolastici ed è scaricabile dal sito internet www.regione.veneto.it/istruzione. La domanda deve essere presentata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (negli orari sotto indicati) in-sieme con: 1) fotocopia certificazione ISEE 2) fotocopia documentazione comprovante la spesa sostenuta (scontrini, ricevute ecc.) 3) fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido del richiedente

entro e non oltre il 15 OTTOBRE 2009.

2) BUONO LIBRI DI TESTO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010

Possono presentare domanda le famiglie degli alunni residenti nei Comuni di Quero e di Vas che frequentano nell'anno scolastico 2009/2010 la scuola secondaria di 1° e 2° grado statale, paritaria e non paritaria ed istituzioni formative accreditate dalla Regione del Veneto (che svolgono percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale che non ottengono dalla Regione il rimborso della spesa dei libri di testo forniti agli studenti). Sono previste due fasce di beneficiari:

- famiglie che rientrano nella Fascia 1 con ISEE fino a € 10.632,94 copertura dell’intera spesa sostenuta per i libri; - famiglie che rientrano nella Fascia 2 con ISEE da € 10.632,95 a € 13.500,00 una volta soddisfatte le domande di fascia 1, l’importo del contributo sarà determinato in proporzione al nr. di domande e alle risorse disponibili.

Al calcolo dell’I.S.E.E provvedono gratuitamente i C.A.A.F. convenzionati con i Comuni di Quero e Vas. Il modulo per la domanda si ritira presso l’Ufficio Servizi Sociali dei Comuni di Quero e Vas (negli orari sotto specificati) oppure presso gli istituti scolastici ed è scaricabile dal sito internet www.regione.veneto.it/istruzione. La domanda deve essere presentata all’Ufficio Servizi Sociali del Comune di residenza (negli orari sotto indicati) in-sieme con: 1) fotocopia certificazione ISEE 2) fotocopia documentazione comprovante la spesa sostenuta (scontrini, ricevute ecc.) 3) fotocopia fronte/retro di un documento di riconoscimento valido del richiedente

entro e non oltre il 30 OTTOBRE 2009.

3) BUONO TRASPORTO. ANNO SCOLASTICO - FORMATIVO 2009/2010

Per le famiglie dei ragazzi frequentanti gli istituti superiori è disponibile il bando per l'assegnazione del contributo re-gionale a parziale copertura della spesa per l'acquisto dell'abbonamento a mezzi pubblici degli studenti. La domanda si fa esclusivamente via web entrando nel sito internet www.regione.veneto.it/istruzione/buonotrasportoweb e seguendo le istruzioni riportate. E’ possibile compilare la domanda dal 01.10.2009 al 30.10.2009.

Per informazioni e chiarimenti rivolgersi all'Ufficio Servizi Sociali:

Sede di Quero - c/o Biblioteca Via Nazionale, 16 - tel. 0439 787097 e mail [email protected] Apertura al pubblico: mercoledì dalle 9,30 alle 12,30 e sabato dalle 10,00 alle 12,00

Sede di Vas – a causa dei lavori di ristrutturazione del municipio, temporaneamente rivolgersi alla sede di Quero.

attualità

ATLETICA LEGGERA

Si rinnova anche quest’anno per il GS ASTRA l’appuntamento con il CAMPIONATO PROVINCIALE DI CORSA CAMPESTRE. Sei invitato a portare il tuo contributo alla conquista della classifica finale sia individuale che di Società. Il campionato prevede 4 prove tutte valide per la classifica finale. Le gare si svolgeranno la DOMENICA mattina nelle seguenti date e località

1a prova 25 OTTOBRE STABIE 2a prova 08 NOVEMBRE NEMEGGIO 3a prova 15 NOVEMBRE CESIOMAGGIORE 4a prova 22 NOVEMBRE QUERO (REGIONALE 29 NOVEMBRE MEL)

Il ritrovo presso gli impianti sportivi della palestra di Quero, sarà stabilito di volta in volta a seconda della distanze delle località di gara. TESSERAMENTO: Per i maggiori di 18 anni il tesseramento annuale è di 12 Euro che comprende la tessera CSI (per partecipare al campionato) e l’iscrizione alle gare. Per i giovani con meno di 18 anni è di 15 Euro e comprende: la tessera CSI (per partecipare al campionato), l’iscrizione alle gare, il trasporto con il pulmino sociale, l’assicurazione e la maglietta con i colori del GS ASTRA.

Per maggiori informazioni ed iscrizioni: Palestra comunale di Quero, via Spaloa, 20. Telefono: 0439787174 o 3486108201o 3403448256

L'Atletica leggera è un insieme di discipline sportive che possono essere suddivise in: corse, concorsi (lanci e salti), corsa su strada, marcia e corsa campestre. Vieni a provare, potresti diventare il campione di domani. Puoi trovarci tutti i lunedì ed i giovedì alle ore 17:00 presso la palestra comunale che ci alleniamo. Avrai la possibilità di partecipare alle corse campestri ed ai meeting in pista.

Non correre…TI ASPETTIAMO!!!!!!

corsa

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La corsa non competitiva si prefigge di avvicinare i giovani alla donazione del sangue

Alano, in 140 a “Insieme per la vita”

Nicola Spada (41') e Sara Tomè nella 13 km e Paolo La Placa (32') e Laura Pisan nella 7 km sono stati i dominatori della corsa non competitiva “Insieme per la vita” svoltasi sabato 12 settembre ad Alano e organizzata dalla sezione “Silvia Mazzier” dell'associazione feltrina donatori di sangue. «Una corsa - come ha detto il caposezione Stefano Zatta - che ha quale scopo principale quello di avvicinare i giovani alla comprensione dell'importanza della donazio-ne del sangue». Al via 140 iscritti che hanno potuto apprezzare la bellezza di un percorso che si snoda fra le valli e le colline che circondano la conca alanese e che attraversa la villa Forcellini-Merlo di Giorgio Forcellini Merlo, che si è detto orgoglioso di mettere la sua proprietà a disposizione di tutti «non solo - ha sottolineato - dei concorrenti di Alano che io amo molto perché mio padre era alanese ma anche di coloro che arrivano da fuori». Vincitori della 7 km - meno di 6 anni: Elia Rizzotto e Arianna Tessaro; 6-8: Martina Rizzotto; 9-11: Italo Cassol e Giulia Tessaro; 12-14: Alessandro Zancaner e Tiziana De Gasperi; 15-17: Angelo Scariot e Samanta Scariot; 18-40: Paolo La Placa e Laura Pisan; oltre 40: Fiorenzo Botteon e Maria Assunta Collavo. Vincitori della 13 km - 12-14 anni: Paolo Visen-tin; 18-40: Nicola Spada e Sara Tomè; oltre 40: Gianni De Conti e Maria Pia Marino. Premiati anche il GS Alano, come gruppo più numeroso con 21 iscritti; Naike Geronazzo, la più giovane, classe 2007; Gino Artico, il donatore più anziano iscritto (articolo di Fulvio Mondin tratto da “Il Gazzettino” di domenica 13 settembre 2009).

Intervento realizzato grazie all’opera dei genitori e alla collaborazione di più soggetti

A nuovo il parco giochi dell’asilo di Alano

Una semplice ma partecipata cerimonia ha reso il giusto tributo al lavoro dei genitori dei bambini della scuola ma-terna che, nel corso del passato anno scolastico, si sono prodigati per ridare colore e vivacizzare il giardino della struttura. La cerimonia si è svolta proprio nel giardino della scuola rimesso a nuovo grazie anche a un intervento del Comune. Nell’area facevano bella mostra di loro i nuovi giochi acquistati dai genitori con il denaro raccolto durante l’anno grazie a vendite di lavoretti, torte e di biglietti natalizi, realizzazione di un carro mascherato, serate pubblicita-rie e contributi. Agli interventi dei tre rappresentanti Fulvio Mondin, Barbara Tessaro e Francesca Rizzotto che han-no rendicontato il lavoro svolto e ringraziato quanti hanno collaborato a vario titolo (Comune, scuola, parrocchia, le ditte LC Sabbiature e Falegnameria F.lli Collavo, Marco Proverbio e F.lli Giotto, gli Alpini e l’Auser, i genitori e le maestre) sono seguiti quelli del dirigente scolastico Gina Doro e del sindaco Fabio Dal Canton, la benedizione del parroco don Alessandro Dal Sasso e il taglio del nastro. La dirigente ha ringraziato i genitori anche a nome delle in-segnanti «perché - ha sottolineato - questa nuova sistemazione renderà il loro lavoro più accattivante verso i bam-bini». Il sindaco ha invitato a trasferire il modello di collaborazione anche in altri ambiti del Comune e ha apprezzato la sinergia messa in campo fra amministrazione, scuola, genitori e parrocchia. Il parroco ha voluto mettere in evi-denza l'importanza di lavorare per i bambini «che, ricordiamoci, sono il nostro futuro» (articolo di Fulvio Mondin tratto da “Il Gazzettino” di domenica 13 settembre 2009). La “Giornata in grigioverde” è stata animata da un centinaio di figuranti provenienti da quattro nazioni

Alano, rievocata sul Palone una giornata di vita in trincea durante la Grande Guerra

Oltre un centinaio di figuranti (rievocanti) provenienti da quattro nazioni hanno animato ieri la “Giornata in grigiover-de” svoltasi sul monte Palone, al confine fra il Comune di Alano di Piave e quello trevigiano di Possagno. Una fede-le rappresentazione di una giornata di vita in trincea durante la Prima guerra mondiale. Le molte centinaia di visita-tori sono state accompagnate nelle varie postazioni dove hanno potuto vedere e comprendere i compiti dei soldati al fronte, partendo dalle retrovie fino alla prima linea. Nel pomeriggio, per rendere ancora più realistica la rappre-sentazione, ha avuto luogo la simulazione di una battaglia con sorvolo aereo. Due bus navetta hanno continuato per l’intera giornata a fare la spola carichi di gente fra il monte Tomba e il monte Palone dove decine di volontari del gruppo naturalistico “Bellona”, che ha organizzato l’evento, hanno accompagnato i visitatori suddivisi per comitive lungo le trincee e descritto loro le funzioni di ogni singolo sito e i ruoli dei vari soldati. La riesumazione delle trincee e dei baraccamenti del monte Palone è partita diversi anni fa in vista delle celebrazioni del centenario della Grande Guerra con l’obbiettivo di offrire la possibilità di riscoprire il Grappa quale luogo di turismo di guerra. Lungo il trac-ciato erano disposte baracche di comando, postazioni lancia mine, mitragliatrici in caverna, baracche della truppa, una cucina da campo, il cimitero da campo, l’infermeria, ricoveri, dormitori, osservatori, postazioni antiaeree, labora-tori per il supporto dei soldati come quelli del calzolaio, del sarto e la forgia. In sostanza una vera e propria riesu-mazione dove i figuranti molto preparati erano disponibili a descrivere nei dettagli il loro ruolo, il loro equipaggia-mento e le loro dimore. L’avvicinarsi del centenario dalla Prima guerra mondiale sta producendo altre iniziative commemorative. La prossima che si svolgerà interamente nel Comune di Alano di Piave è programmata per il 27 settembre quando, grazie a un connubio fra il Museo del Piave di Caorera e il museo di Campo di Alano di Piave verrà organizzato un picchetto d’onore a Cima Valderoa in ricordo degli eroismi e delle sofferenze dei contrapposti eserciti (articolo di Fulvio Mondin tratto da “Il Gazzettino” di lunedì 14 settembre 2009).

cronaca

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Gara organizzata dal Moto Club “La Marca Trevigiana” con Comune di Alano e Pro Loco Fener

Al friulano Cominotto la prova fenerese del campionato triveneto Enduro

di Silverio Frassetto

Sabato 19 settembre il “Parco del Piave” di Fener e il territorio di Alano e di Cavaso sono stati teatro dell’ultima prova del campionato triveneto Enduro, organizzata dal Moto Club “La Marca Trevigiana” in collaborazione con il Comune di Alano e la Pro Loco di Fener. Circa 240 piloti al via dal “Parco del Piave”, poi impegnati nei tre giri del percorso e nelle prove speciali del Fol e di Caniezza. Molto selettivo il tracciato, causa anche la pioggia dei giorni pre-cedenti, che ha costretto al ritiro molti concorrenti. Dignitosa la prova del pilota di casa Diego Siragna, fenerese residente a Campo e che fa anche parte del Moto Club organizzatore unitamente a Gianluca Codemo di Alano e a Mauro Tessaro di Fener, validissimi collaboratori nella organizzazione dell’evento. Tra le 10 categorie in gara, il vin-citore assoluto è risultato il friulano Vanni Cominotto, già componente della squadra campione del mondo juniores nel 2008, e premiato per l’occasione anche con un cesto alimentare offerto dalla Pro Loco di Fener. Dopo le premiazioni e gli interventi di Paolo Pinarello, presidente del Moto Club “La Marca Trevigiana”, Silverio Frassetto, presidente della Pro Loco di Fener, Luigi Favarato, presidente del Comitato regionale

della F.M.I., e Andrea Tolaini, assessore del Comune di Alano, lo spiedo gigante e la musica dei “Sugar Brown” hanno chiuso al “Parco del Piave” l’intensa giornata motoristica con un probabile arrivederci al prossimo anno per una prova del campionato italiano o, addirittura, europeo (già ospitato a Fener per ben due volte, nel 1975 e nel 1985). Nelle due foto, il momento della partenza dal “Parco del Piave” di Fener e quello della premiazione con, da sinistra, Silverio Frassetto, Vanni Cominotto, Andrea Tolaini, Ingrid Burtet (Miss Enduro) e Luigi Favarato.

La “Boccia d’Oro 2009”

Si è disputata dal 1° al 5 settembre l’edizione 2009 della “Boccia d’Oro”, cui hanno preso parte 14 terne. La vittoria è andata alla terna bellunese della Asfalti Merotto, che in finale ha superato la terna feltrina della Primula. Primi dei locali, con un onorevole 5° posto, Giuseppe Rech-Giuliana Suman-Piero Loia. La “Boccia d’Oro 2009” è stata organizzata dalla Bocciofila Tegorzo-Iris Tomasi con la collaborazione della Pro Loco di Fener. Ricordia-mo infine che la quinta edizione del trofeo dedicato al compianto Italo Tomasi si disputerà dal 12 al 25 ottobre. Nella foto, i tre giocatori locali piazzatisi al 5° posto ritratti con il presidente della Pro Loco Silverio Frassetto.

cronaca

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13 LETTERE AL TORNADO

Chiarimenti!!!

di Gioachino Tessaro

Caro Tornado, rieccomi qui a difendermi, questa volta da un certo signor Paolo Licini. Costui credo abbia preso fi-schi per fiaschi, in quanto non il sottoscritto lo ha tirato in campo, ma il signor Silvio Forcellini (vedere Tornado del 16/7/09). Che lei abbia approvato gli scritti (riportati) del signor Forcellini, a me non me ne può importar di meno, per il semplice motivo che io non la conosco affatto. Quindi, il suo giudizio, per me, non vale assolutamente niente. In quanto alla frase da lei citata, il sottoscritto non ha detto che lei “è tesserato” ma che “potrebbe essere tesserato”, ma sempre nel contesto del discorso riportato sopra. Da qui i fischi per fiaschi. Se la rilegga bene !!! E in confiden-za, se posso, voti pure per chi vuole, il mio era solo un modo, magari un po’ provocatorio, per far vedere alla gente che, quando vi mettono un po’ di pepe sulla coda, il vostro “aplomb” va a farsi benedire. Perché dico questo? Si-gnor Paolo Licini, lei parla di “dittatori” di turno, di “alleati” e di “lacchè”: ma di cosa sta parlando? Presumo lei abbia provato sulla sua pelle la vera dittatura, e non mi dica, per favore, che ci trova un’analogia con i nostri tempi. Penso avrebbe pagato di tasca sua per avere una “feroce” e “brutale” dittatura come quella ai giorni nostri. Non lo so se lo ha letto, magari su “Repubblica”, ma ultimamente sono nati più giornali “di sinistra” che “di destra”, o neanche que-sto non si può dire? E questa sarebbe dittatura? “Ma mi facci il piacere”, …direbbe Totò.

P.S. Ormai che ci sono, volevo dare un consiglio al signor Silvio Forcellini (mi ero riproposto di lasciar perdere, ma prendo l’occasione). Incomincio dai passaggi dal “tu” al “voi”, io veramente ne ho contato solo uno. (La prossima volta, se ci sarà, dammi pure del tu). Proseguo dicendoti che quando non hai le notizie di prima mano, e quindi ri-porti i ricordi di qualcun altro, per favore mettici anche il nome e cognome, lo fa anche il prete in chiesa quando leg-ge i Vangeli. (Ti ricordi che nei giorni delle nostre schermaglie, ci siamo incontrati da Rizieri e, con mio stupore, hai ammesso di non sapere neanche chi ero, finché il signor Sandro Curto non ti ha illuminato sulla mia identità?). Sbaglio? Quindi tu hai ripreso brani della mia vita solo sul sentito dire, non ti sembra un tantino scorretto? Perciò fa’ nomi e cognomi. Almeno al tizio gli posso chiedere lumi. E lo sai perché? Perché quello che ti ha fatto la soffiata e mi ha visto con gli adesivi del “Nicaragua” e della “Padania” (nessun pentimento naturalmente), se tutto ciò è ve-ro, deve avere una memoria di ferro dato che quella macchina l’ho venduta da quasi vent'anni e non mi ricordo più neanche il colore. E chi è, uno 007 della STASI (servizi segreti ex DDR) !!!

Diavolo di un Sandro Curto, agente della Ddr!

di Silvio Forcellini

Diavolo di un Sandro Curto! Ci conosciamo da più di trent’anni e mai avrei sospettato che fosse uno 007 della Stasi, finalmente smascherato dall’implacabile Gioachino Tessaro. E, nello stesso tempo, mai avrei immaginato che l’intera comunità alanese pullulasse di agenti segreti al soldo dei comunisti, visto che “la soffiata”, come la chiama il Nostro con involontaria comicità, è giunta da più parti. Agenti un po’ sgangherati, se mi è concesso, perché non mi sembra una grande impresa accorgersi dei due adesivi ben visibili sull’auto del signor Tessaro, uno inneggiante al Nicaragua, l’altro alla Lega Nord-Liga Veneta, in un bizzarro accostamento che all’epoca, ma guarda un po’, aveva colpito anche me, anche se non conoscevo ancora il nome del proprietario del veicolo. Signor Tessaro, se lo lasci dire: era davvero il segreto…di Pulcinella, altro che Stasi, e invocare in questo caso la privacy è davvero ridicolo: se non si vuol far sapere come la si pensa, non si appiccicano i suddetti adesivi al lunotto, è così semplice! Ma tant’è, il signor Tessaro, persona eclettica come pochi, non finisce mai di sorprenderci in quanto riesce contemporaneamen-te (e non è impresa da poco, gliene do atto!) a contraddirsi ad ogni piè sospinto, offendere tranquillamente chi si permette di non pensarla come lui (salvo adombrarsi se c’è poi chi gli replica con più o meno “aplomb”) e, non con-tento, tentar persino di farsi passare per vittima di un manipolo di illiberali “comunisti” (e magari anche lettori di Re-pubblica, che orrore!) da cui si deve difendere: un triplo salto mortale che neanche al circo… A questo punto, non mi sorprenderebbe, in quella che Mauro Mazzocco ha definito ormai “una saga”, dover assistere ad ulteriori punta-te… Che so, “Gioachino Tessaro contro Maciste, Zorro e Godzilla”…

A Segusino affittasi locali per ambulatorio o studio professionale

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Biasiotto: «Non sussistono legittime ragioni per sospendere gli assessori incaricati»

Il sindaco di Vas replica alla minoranza

di Ivan Dal Toè

«Non sussistono legittime ragioni per sospendere gli assessori incaricati». Il sindaco Andrea Biasiotto liquida così le richieste delle minoranza guidata da Elisa Corrà che con due lettere, la prima inoltrata in luglio (vedi Tornado n.546, ndr) ed una seconda nel mese di agosto (vedi Tornado n.547, ndr), aveva chiesto al primo cit-tadino di sospendere cautelativamente dai loro incarichi il vicesindaco Cristian Corrà e l’assessore Sereno So-lagna, rinviati a giudizio per presunte violazioni urbanistiche. Esclusa pure l’ipotesi che il Comune si costituisca parte civile. Dopo essere stato attaccato dall’opposizione per non aver risposto ufficialmente alla prima missi-va, Biasiotto è andato a fondo della vicenda che vede coinvolti i due membri della Giunta per fatti relativi ad un’iniziativa edilizia risalente agli anni 2005 e 2006, consultando un legale. Solagna, all’epoca vice sindaco, è imputato come titolare di proprietà, mentre Corrà, che a quel tempo era assessore, compare a giudizio come tecnico. «I toni della minoranza - dice Biasiotto - non mi sembrano confacenti all’oggettivo ed equilibrato in-quadramento della vicenda». Tre le motivazioni che Biasiotto adotta. «In primo luogo - commenta - non deve sfuggire che il coinvolgimento in un procedimento penale, per principio costituzionale, non comporta fino a sentenza passata in giudicato alcuna possibilità di considerare colpevoli i soggetti interessati. Inoltre, il proce-dimento penale non vede coinvolti i membri della Giunta per reati relativi al loro pubblico incarico ma li riguar-da unicamente come privati cittadini. Infine, in base alla vigente normativa, tali reati non configurano alcuna incompatibilità con la carica rivestita». Il gruppo della Corrà aveva denunciato l’anomalia di una situazione che vede i membri della Giunta rinviati a giudizio per contestate infrazioni urbanistiche e rivestire al contempo inca-richi di governo all’interno dei medesimi uffici interessati alla vicenda ed aveva paventato la possibilità per il Comune di costituirsi in giudizio come parte civile. «Sentito un parere legale - dice Biasiotto - ho appurato che l’ipotesi di costituirsi in giudizio non rientra in una condotta conforme al buon andamento dell’agire amministra-tivo, mentre per quanto concerne la paventata insinuazione che gli assessori possano influenzare l’attività de-gli uffici comunali, tale possibilità è smentita dal fatto che l’ufficio tecnico ha prontamente attivato le procedure sanzionatorie trasmettendo gli atti all’autorità giudiziaria a cui ora è rimessa la pratica» (tratto dal “Il Corriere delle Alpi” del 13 agosto 2009).

Il concorso fotografico è stato indetto dall’Amministrazione Comunale

All’alanese Paolo Rizzotto il concorso fotografico “Alano, tra il Grappa e il Piave”

di Ivan Dal Toè

E’ l’alanese Paolo Rizzotto il vin-citore del concorso fotografico “Alano, tra il Grappa e il Piave”, indetto dalla Amministrazione comunale per valorizzare attraverso il mezzo artistico della fotografia, “viste, particolari, scorci del territorio”. «E’ la prima esperienza del genere che facciamo - ha spiegato l’assessore Michelangela Cec-cotto - e anche se abbiamo avuto solo 18 concorrenti, le 35 opere in gara sono tutte di qualità. L’obiettivo era quello di valorizzare il territorio attraverso le emozioni e le percezioni che ognuno di noi può comunicare attraverso la fotografia. L’impegno è di promuovere il concorso con una cadenza annuale». Oltre alla Ceccotto, la

giuria era composta dai fotografi Chiara Vaccari e Settimo Rizzotto; dall’insegnante e consigliere di NuovAlano Serenella Bogana; dai presidenti delle Pro Loco di Alano e Fener, Serena Spada e Silverio Frassetto. La moti-vazione per la foto vincitrice, dal titolo “San Pietro al tramonto” sottolinea l’originalità del soggetto nel far e-mergere l’edifico dal contesto naturale sottostante. Secondo classificato Oleksandro Ponomarnko con “Bella

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nevicata da sotto l’arco”, premiato per l’originalità della prospettiva, mentre al terzo posto si è piazzato Doriano Baiocco con “Monte Palon, ricordi fra le trincee”, apprezzato la capacità di cogliere il valore del luogo storico. Menzione per “Riposo durante la transumanza”, foto realizzata dal più giovane concorrente, Stefano Plaku, sei anni appena, mentre altri premi sono andati a Fabio Barito per la miglior realizzazione tecnica, Tania Mene-ghello per il soggetto tipico e Agnese Merciani per la simpatia del soggetto. Le foto sono state esposte in sala consigliare per due settimane (articolo tratto da “Il Corriere delle Alpi del 20 settembre 2009).

Un’unione destinata a dare…buoni frutti!

Lo scorso 25 luglio, nella chiesa di Alano, si sono uniti in matrimonio Annalisa Dal Canton, di Alano, ed Andrea Borgato, di Montebelluna, ma che molti qui da noi conoscono per l’attività di famiglia di commer-cio di frutta e verdura, ora esercitata nel negozio in via della Vittoria, a Fener, gestito assieme al fratello Francesco e con la preziosa collabo-razione della stessa Annalisa e di altri validi collaboratori (tra i quali la mamma e il papà). Tornando agli sposi, dalla redazione del Tornado i migliori auguri di felicità per quest’unione senz’altro destinata a dare…buoni frutti: come potrebbe essere altrimenti!

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A BUON INTENDITOR, POCHE PAROLE… CHI HA ORECCHIE PER INTENDERE INTENDA!!!

Gentile redazione, utilizzo questo periodico per fare una richiesta ad una persona. Mi appello a “IL TORNADO” non perché il destinatario sia sconosciuto, ma per far vergognare e un po’ riflettere su alcuni eventi che da anni si ripetono nel podere di mio padre. Ogni anno infatti questa persona (la cerchia di sospettati è molto ristretta!!!) si reca in quel di Pecolet e, sapendo gli orari in cui il proprietario non c’è, ne approfitta per approvvigionare la propria riserva di alcuni frutti della natura che mio padre per tutto l’anno cura e fa crescere con passione e dedizione. Capisco che siamo in periodo di crisi, e che è molto in voga l’alimentazione biologica, ma ne lasciasse almeno un paio!!! Immancabilmente il raccolto, maturo al punto giusto, svanisce come d’incanto… Rendo pubblico che a noi piace la frutta e anche la verdura; ci fosse data la possibilità, vorremmo per una volta, assaggiare i frutti di stagione. Non siamo così villani da non dare parte del raccolto a chi ce lo domanda, ma senza alcuna richiesta, e senza un briciolo di cortesia, ci viene sottratta l’intera messe… (A dire il vero anni fa ci furono sottratti anche alcuni alberi appena piantati!!!!). Mi sento di dire che “creanža” non ce n’è assolutamente in tale gesto così vile e meschino! Si criticano sempre politici e persone famose per alcuni eventi che li riguardano, e poi siamo noi a macchiarci di un atto così miserabile! Ripeto che non pecchiamo di avarizia, molte volte sarebbe bastato chiedere, visto che bene o male ci conosci!!! Comunque, a scanso d’equivoci, mio padre ora è in pensione e spero che continui a curare il nostro amato Pecolet, senza vederlo però passeggiare per il colle “col pandol de cornoler” in mano. Spero che quanto comunicato possa servire a far riflettere su quanto riportato. Nella speranza quindi di poter mangiare qualcosa di sano raccolto da Pecolet, porgo distinti saluti a tutti, non prima però di dire un’ultima cosa al “nostro amico”: “ Buon appetito….attento che non ti vada di traverso!!!”.

Sara Tessaro

LETTERE AL TORNADO

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Diamo una rinfrescatina ad Alano! Il bellissimo “tabellone” collocato nella piazzetta dove sorge il monumento a Forcellini in località Tegorzo a Fener, che fu inaugurato nella primavera del 1995 nel corso di una simpatica ed affollata cerimonia, è ridotto in precarie condizioni. Abilmente realizzata da Giorgio Giotto ed Elio Possa in una smagliante foglia di rame, l’imponente opera, oltre ad una dettagliata mappa dell’intero comune di Alano, raffigura, in bassorilievo a sbalzo, ben sedici malghe e rifugi, sette vedute caratteristiche del paese, tre immagini degli ossari militari del Montegrappa, di Pederobba e di Quero. Inoltre riporta un dettagliato elenco di sentieri e di passeggiate, e gli stemmi del comune di Alano e della Comunità montana feltrina. A distanza di neppure quindici anni, il grande ed artistico tabellone ha perso ogni attrattiva. La superficie è completamente annerita, i colori sono pressoché scomparsi, e perfino la scritta soprastante il plastico, che dà il benvenuto agli ospiti in quattro lingue, in queste condizioni suona quantomeno ironica. È possibile fare qualcosa? Mi permetto di rivolgere un appello, prima di tutto all’Amministrazione comunale di Alano e alla Comunità Montana Feltrina, poi alla Ditta che ha creato la magnifica opera, ed infine alle Associazioni e alla Cittadinanza tutta perché ognuno, se lo ritiene opportuno, si faccia partecipe di questa doverosa opera di ripristino.

Piero Piccolotto

LETTERE AL TORNADO

COMUNE DI QUERO OGGETTO: assegnazione Premio Fedeltà alla Montagna 2009 Per quanto all’oggetto, la Giunta Comunale nella seduta del 27 luglio c.a. ha inteso assegnare il premio fedeltà alla montagna edizione 2009 alla memoria di MONDIN

GENOVEFFA nata a Quero il 4.9.1909 e deceduta il 19.01.1998. Cenni di vita: Genoveffa Mondin è nata in località Col di Dante, frazione di Schievenin in Comune di Quero, il 3 settembre 1909. Sposata con Francesco Mondin ebbe sette figli: Isetta, Rosetta, Antonio, Giacobbe, Sereno, Giancarlo, Flavio. Da sposata, con la numerosa famiglia abitava in località Prada, frazione di Schievenin, dove conduceva, con il marito, una piccola azienda agricola con una decina di mucche da latte. Esperta nell’arte “del far al formai” insegnò a molti contadini questo lavoro. Dal 1950 per una decina di stagioni fece la “caséra” in malga Camparonetta ed in altre malghe del massiccio del Grappa alle dipendenze della famiglia dei “Stagnolet” di Alano di Piave, che avevano in affitto dal Comune alanese questa malga. Esperta nelle pratiche casearie, insegnò a molti giovani le tecniche della la-vorazione del latte al fine della produzione dei formaggi del grappa: il rinomato Morlacco, il Bastardello del Grappa e la caciotta. All’età di quasi novant’anni Genoveffa muore il 19 gennaio 1998, nella sua casa in montagna in località Prada. Quero, 29 luglio 2009 Assessore alla Cultura Dott. Alberto Coppe

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Nella palestra di Quero

Riprendono i

corsi di yoga

Dal 9 ottobre riprendono i consueti corsi di yoga organizzati nella palestrina delle scuole medie queresi (via Nazionale) Gli interessati possono rivolgersi direttamente agli organizzatori il primo giorno di corso, recandosi in palestra nelle ore serali.

TASSELLI DI VITA

di Luigino Collavo (nato il 16 maggio 1924, Alpino del Btg. “Feltre”)

Nell’estate del 1943 avevo 19 anni. Come altri ragazzi del paese ricevetti la cartolina di precetto per presentarmi al “mandamento” di Belluno, per sottopormi alla visita di leva ed esser arruolato. Fui assegnato al Corpo degli Alpini e destinato alla caserma di Feltre. Ne ero felice ed avrei fatto del mio meglio per essere all’altezza degli arditi.

L’Italia stava attraversando un momento critico della sua storia. Una sera che con altri commilitoni eravamo in libera uscita, fummo avvertiti di rientrare immediatamente in caserma. Capimmo che qualcosa di grave era acca-duto. Scoprimmo che l’Italia aveva firmato l’armistizio. Il nostro paese non era più alleato con la Germania! Non a-vevamo idea di quale sviluppo avrebbe potuto avere tale avvenimento. Il clima in caserma era carico di tensione, immaginate il nostro stato d’animo! Anche i nostri ufficiali erano disorientati e non sapevano cosa decidere. In mez-zo a questa confusione ci parve di capire dai nostri superiori, che ovviamente non diramavano ordini, che la deci-sione migliore era di disertare e scappare a casa. Loro non si sarebbero accorti, o avrebbero finto di non vedere. Così decidemmo di andarcene e rientrare nei paesi di provenienza. Uscimmo in divisa, saltando il muro di cinta. Il rischio era di imbattersi per strada con qualche camion tedesco. La conseguenza sarebbe stata l’internamento in qualche campo di concentramento in Germania. Questo accadde ad Antonio Meneghin di Fener ed a tanti altri…

Le guerre… Per capire il sacrificio in vite umane che comporta una guerra, basta soffermarci e scorrere i tanti nomi dei caduti, nostri compaesani, incisi nella lapide collocata sulla facciata rivolta alla chiesa della nostra Casa di Riposo. Ancora più toccante è salire in Grappa e visitare l’Ossario dove hanno trovato sepoltura i resti dei tanti soldati italiani, e non, che hanno perso la vita sulle nostre montagne che ancor oggi custodiscono e restitui-scono i corpi di ignoti soldati. Ma la dedizione, la tenacia, la generosità degli Alpini rimangono vive, ben presenti, protagoniste ancora oggi. È da apprezzare infatti l’attività della nostra Associazione Alpini, che con tanto impegno organizza iniziative per ricordare, ma anche per condividere momenti di allegria e solidarietà. Penso per esempio alla bella festa che viene organizzata nel mese di luglio sui “Campigoi” di Camparonetta, dove è stata collocata una lapide a ricordo della Grande Guerra. L’incontro è motivo per salire sulle nostre montagne e trovarci a fare festa. Da lì si possono osservare i pendii, i prati immensi, il colle che sale dalla Valle del Calcino, la Valle dell’Orso, la cima dei Solaroli, Valderoa…

Ricordo ancora un fatto raccontatomi da Sperandio Signoret, un alpino di vent’anni che si trovava a combat-tere lungo lo spigolo di Valderoa e Solarolo e che venne ferito ad una gamba, gravemente, tanto che, viste le sue condizioni, anche il nemico ne ebbe pietà e non lo fece prigioniero. Con coraggio e forza di volontà, il nostro eroe, originario dei nostri paesi, riuscì a trascinarsi e raggiungere la Valle di Camparona dove trovò soccorso. Quante immagini e quante emozioni mi derivano da questi ricordi…

Ed eccomi presente nel momento in cui mi si dà incentivo a stendere delle considerazioni. Una mattina di ormai oltre due anni fa, vidi arrivare a casa mia Francesco Pontin che mi propose, essendo morto il nostro coscritto Elio Laganà, di scendere l’indomani fino a Mestre per il funerale; la proposta mi è stata più che leale. Ci andammo appunto Francesco ed io, entrambi indossando il cappello da Alpino e lui con il gagliardetto del nostro gruppo. Ri-cordo ancora bene Elio, persona cordialissima, il fratello Oscar e la sorella, cresciuti ad Alano nella casa dove oggi c’è la cartoleria. Per il suo funerale desiderava che gli fosse posto sulla cassa un sasso preso dalla cima del Monte Tomba, segno della nostra terra, ed il cappello da Alpino. Durante la cerimonia mi son detto: «Sarebbe stato bello che mi fossi portato una piantina di stella alpina dell’Archeson». Quel giorno per me è stato un orgoglio esserci, tant’è vero che gli Alpini hanno fatto una bella figura nella chiesa per la presenza a fianco del feretro. Farà memoria che quel giorno, dopo 50 anni, mi son trovato a salutare la signora Angelina Licini, andata sposa a Belluno, la sorel-la “Mimi”, Cesare, Carletto e le molte persone con cui da bambino sono cresciuto negli stessi cortili.

Ed eccomi giunto a conclusione, con una proposta all’Associazione Alpini che mi permetta, dopo aver incor-niciato questo scritto, di esporlo su una parete della nostra sede come ricordo dei nostri ideali.

rACCONTO

ASTErISCO

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Silvano Zancaner: primario a Mestre

di Fulvio Mondin

Dopo svariati anni di apprezzato servizio presso l’istituto di Medicina Legale di Padova, il dr Silvano Zancaner, di Segusino, si è visto riconosciuto il suo impegno con la nomina di Direttore di Unità Operativa (Primario) presso il servizio di Medicina Legale di Mestre.

Tale incarico rende particolarmente orgogliosi i suoi famigliari, vista anche l’età non comune per il conseguimento di tale ruolo apicale.

Nella foto Silvano è con la moglie Diana.

Segusino: 25.10.09 corsa non competitiva Iscrizioni Dalle ore 08,00 alle ore 09,20 presso gli impianti sportivi La quota di iscrizione per partecipare è di € 5 con ristoro e riconoscimento (premi individuali garantiti ai primi 200 iscritti) e servizio docce presso impianti sportivi. Per i minori necessaria autorizzazione firmata dal genitore. Con il pagamento della quota di iscrizione ogni partecipante dichiara a tutti gli effetti agli organizzatori la propria idoneità fisica e solleva gli stessi da tutte le responsabilità civili e penali conseguenti in caso di incidente di qualsiasi tipo. Dato il carattere non competitivo e amichevole non si accettano reclami. La corsa di 10 km circa è riservata agli atleti con età superiore a 16 anni (16-18 necessaria autorizzazione firmata dal genitore). La manifestazione si effettuerà con qualsiasi condizione meteo. Premiazioni saranno effettuate alle ore 11,30 alla scadenza del tempo massimo consentito per l'arrivo (2 ore) Il ritrovo e la partenza-arrivo sono ubicati presso gli impianti sportivi in via Chipilo a Segusino (Tv). La partenza verrà data alle ore 09,30 Servizi Assistenza radio e percorso a cura del gruppo volontari antincendi boschivi di Segusino; Assistenza percorso a cura del gruppo alpini di Segusino; Assistenza medica; Servizio docce presso impianti sportivi; Ristori a cura della pro loco di Se-gusino Premiazioni maschili: dal 1° al 10° classificato - premio in natura Premiazioni femminili: dalla 1a alla 10a classificata - premio in natura Info: Diego 335 7282908; Vanio 338 9572651; Alessandro 349 2897246 Informazioni sul percorso: La distanza della gara è di circa 10 km Partiamo dagli impianti sportivi , girando a destra strada sterrata che porta alle tribune, seguiamo la strada lungo le grave del piave fino ad arrivare all’inizio del paese di Segusino, girare a sinistra verso Viale Italia percorrendola tutta (con pas-saggio nel centro di Segusino) fino a girare a destra dopo la chiesa. Iniziamo quindi la salita lungo la strada di cemento prima e poi sentiero lasciando il cimitero a destra, percorriamo il centro di riva grassa seguendo le indicazioni poi alla fine del borgo giriamo a destra lungo il sentiero che porta “alle acque” passato il torrente Riù si gira a destra e poi finita la strada sterrata a sinistra per arrivare alla frazione di riva secca, arrivati al capitello giriamo a sinistra su via Cavarne fino alla fine della strada. Poi girando a destra sul sentiero (20 metri e poi strada sterrata) inizia la discesa per arrivare a Can-ton dove sarà posto il ristoro e controllo. Attraversiamo la strada e percorriamo il sentiero fino alla fine dello stesso, giria-mo a sinistra su via delle pose fino al bivio (fine salita) dove giriamo a destra. Percorriamo la discesa su strada sterrata fi-no ad arrivare a via Volpere, giriamo a sinistra per 100 metri e poi a destra fino ad arrivare su via san Rocco e poi a fine discesa a sinistra su viale Italia. Percorriamo fino alla deviazione a destra (inizio paese) per ritornare lungo la strada delle grave che porta all'arrivo. Buona corsa

24 e 25 ottobre 2009: 105a Fiera del Rosario Sabato 24 e domenica 25 ottobre 2009, a Segusino, nell’area Impianti Sportivi, si terrà

la 105a edizione della Fiera del Rosario, con l'unica rassegna regionale del bovino di razza bruno-alpina alpeggiata, esposizione di prodotti tipici, giochi popolari e spettacoli vari. Si accettano domande di partecipazione da parte di

hobbisti ed espositori (fax: 0423-984444). Per organizzazione ed info: Pro-Loco di Segusino,

cell. 334-6549197.

Segusino: 25.10.09 corsa non competitiva Iscrizioni Dalle ore 08,00 alle ore 09,20 presso gli impianti sportivi La quota di iscrizione per partecipare è di € 5 con ristoro e riconoscimento (premi individuali garantiti ai primi 200 iscritti) e servizio docce presso impianti sportivi. Per i minori necessaria autorizzazione firmata dal genitore. Con il pagamento della quota di iscrizione ogni partecipante dichiara a tutti gli effetti agli organizzatori la propria idoneità fisica e solleva gli stessi da tutte le responsabilità civili e penali conseguenti in caso di incidente di qualsiasi tipo. Dato il carattere non competitivo e amichevole non si accettano reclami. La corsa di 10 km circa è riservata agli atleti con età superiore a 16 anni (16-18 necessaria autorizzazione firmata dal genitore). La manifestazione si effettuerà con qualsiasi condizione meteo. Premiazioni saranno effettuate alle ore 11,30 alla scadenza del tempo massimo consentito per l'arrivo (2 ore) Il ritrovo e la partenza-arrivo sono ubicati presso gli impianti sportivi in via Chipilo a Segusino (Tv). La partenza verrà data alle ore 09,30 Servizi Assistenza radio e percorso a cura del gruppo volontari antincendi boschivi di Segusino; Assistenza percorso a cura del gruppo alpini di Segusino; Assistenza medica; Servizio docce presso impianti sportivi; Ristori a cura della pro loco di Se-gusino Premiazioni maschili: dal 1° al 10° classificato - premio in natura Premiazioni femminili: dalla 1a alla 10a classificata - premio in natura Info: Diego 335 7282908; Vanio 338 9572651; Alessandro 349 2897246 Informazioni sul percorso: La distanza della gara è di circa 10 km Partiamo dagli impianti sportivi , girando a destra strada sterrata che porta alle tribune, seguiamo la strada lungo le grave del piave fino ad arrivare all’inizio del paese di Segusino, girare a sinistra verso Viale Italia percorrendola tutta (con pas-saggio nel centro di Segusino) fino a girare a destra dopo la chiesa. Iniziamo quindi la salita lungo la strada di cemento prima e poi sentiero lasciando il cimitero a destra, percorriamo il centro di riva grassa seguendo le indicazioni poi alla fine del borgo giriamo a destra lungo il sentiero che porta “alle acque” passato il torrente Riù si gira a destra e poi finita la strada sterrata a sinistra per arrivare alla frazione di riva secca, arrivati al capitello giriamo a sinistra su via Cavarne fino alla fine della strada. Poi girando a destra sul sentiero (20 metri e poi strada sterrata) inizia la discesa per arrivare a Can-ton dove sarà posto il ristoro e controllo. Attraversiamo la strada e percorriamo il sentiero fino alla fine dello stesso, giria-mo a sinistra su via delle pose fino al bivio (fine salita) dove giriamo a destra. Percorriamo la discesa su strada sterrata fi-no ad arrivare a via Volpere, giriamo a sinistra per 100 metri e poi a destra fino ad arrivare su via san Rocco e poi a fine discesa a sinistra su viale Italia. Percorriamo fino alla deviazione a destra (inizio paese) per ritornare lungo la strada delle grave che porta all'arrivo. Buona corsa

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la 105a edizione della Fiera del Rosario, con l'unica rassegna regionale del bovino di razza bruno-alpina alpeggiata, esposizione di prodotti tipici, giochi popolari e spettacoli vari. Si accettano domande di partecipazione da parte di

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cell. 334-6549197.

ASTERISCO

CROnACA

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TTA

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Programma Attività 2009-2010

Palestra Comunale di QUERO

Ginnastica Ritmica Hai meno di 10 anni e ti piace ballare??? Allora questo è quello che fa per te! Hai la possibilità di venire a provare e, se ti piace, ti iscrivi!! La prima lezione con Erika si svolgerà il giorno 06 ottobre, poi tutti i MARTEDI’ ed i VENERDI’ dalle ore 17:00 alle ore 18:00.

Calcio Giovanile SGA Ti piace il calcio e vorresti diventare un campione??? Vieni ad imparare e divertirti. Gli allenamenti si svolgeranno il MERCOLEDI’ dalle ore 17:45 alle 18:45. Il primo appuntamento è il 07 Ottobre.

Atletica Leggera Camminare…Correre…Saltare…Lanciare….

E’ questo che ti piace fare???? Vieni da noi ad imparare !!!!

Gli allenamenti si svolgono il LUNEDI’ dalle 17:00 alle 19:00 ed il GIOVEDI’ dalle 17:00 alle 18:00. Il primo allenamento è fissato per il 01 Ottobre.

Tennis Continua anche quest’anno il corso di tennis tenuto dal maestro federale Durante Roberto un ex-tennista professionista con molti anni di esperienza alle spalle in particolare nel settore giovanile. I corsi si svolgono il SABATO dalle ore 10:00 alle ore 18:30 (con turni di 1 ora). Per maggiori informazioni ed iscrizioni telefonare al corso di tennis cell. 3383717726.

NON MANCARE ! ! !

attualità

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1a Festa del Ringraziamento 2009

L’Associazione Pro Schievenin ha voluto promuovere questa nuova ricorrenza, che avrà scadenza annuale, con lo scopo di ringraziare tutti i soci e collaboratori, che con tanto impegno hanno lavorato per la promozione e difesa della nostra Valle. Molti di questi nostri soci sono stati tra i fondatori della nostra associazione e per più di trent’anni hanno dato il loro impegno e collaborazione senza mai risparmiarsi. Nel 2008, grazie alla collaborazione di tutti, è stato possibile dare quella svolta che ci ha portato alla nuova gestione dell’associazione, la quale ha permesso non solamente di migliorare la Festa della Trota, ottenendo dei risultati fino a poco tempo fa inimmaginabili, ma di riaffermare l’importanza di promuovere la nostra valle e tutte le attività ed i prodotti di montagna con il progetto “Mangia bellunese”.

In questo ultimo anno, le nostre attività si sono ampliate promuovendo manifestazioni che legano la cucina di montagna con il camminare in montagna, in modo tale da mettere in sinergia il buon cibo con l’attività sportiva in modo tale da gratificare la convivialità del camminare e del mangiare con due iniziative “Liberi Sentieri” e “Sentieri selvaggi”. Con la Festa Rock, del primo agosto, abbiamo aperto “uno spazio” musicale e culturale dedicato non solo ai giovani, ma a tutti coloro che amano la musica… ascoltata in un ambiente pieno di magia come quello della valle di Schievenin.

Nel mese di novembre partirà una nuova iniziativa legata all’escursionismo storico-ambientale in modo tale da far conoscere anche il passato e cosa significava vivere in montagna e vivere a Schievenin, senza dimenticarci delle leggende e dei sogni, che questi luoghi inevitabilmente fanno emergere in ogni anima sensibile. Per i mesi “invernali” organizzeremo alcune iniziative culturali legate al teatro (30 ottobre “Il corridore di Mezza via” di Alex Geronazzo) ed alle ricorrenze tradizionali della nostra comunità in modo tale che “il nostro inverno” sarà un po’ meno freddo… e venga scaldato dallo stare insieme, come si conviene ad ogni vera comunità.

Noi, dell’Associazione Pro Schievenin, riteniamo che Amare sia inscindibile dal suo manifestarsi per mezzo dell’empatia, della solidarietà tra le persone e la difesa dei luoghi in cui viviamo e per questo motivo, sabato 12 settembre abbiamo voluto

dimostrare chiaramente il nostro “Amore” promuovendo la Festa del Ringraziamento durante la quale

il presidente Francesca Specia, il vicepresidente Michele Berton ed il segretario Vittorio Alberti

hanno avuto l’onore, a nome di tutta l’Associazione di premiare i soci

Grazie di cuore a tutti i collaboratori e partecipanti alle nostre iniziative. <<>> Associazione Pro Schievenin

Ivo Schievenin e Claudia Roman

Per il loro impegno e dedizione per il bene e la promozione della Valle di Schievenin e della Nostra Associazione.

Una gioiosa integrazione (S.C.) L'immagine qui proposta, che ritrae un gruppo di ragazzi che gioca nella fontana di Campo, testimonia di un paese multirazziale. La speranza è che questa generazione, aiutata dalla scuola, crescendo, mantenga lo spirito di amicizia formando una comunità dove le diversità siano elementi di arricchimento e non di divisione. La foto è del nostro abbonato Luciano Mondin.

LETTERE AL TORNADO

ASTERISCO

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Dalla Mostra fotografica del pastore Giancarlo Rado in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Parrocchiale di Segusino, Sabato 31 gennaio 2009

segnalazione di Nadia Zancaner

“I pastori sono stati i primi a riconoscere un re che il resto del mondo rifiutò di riconoscere. Quindi è molto probabile che i re parlino con i pastori” Paulo Coelho “L’Alchimista”

Spesso sarà capitato ad ognuno di noi di incontrare un gregge e di osservarlo fuori del finestrino della macchina; una domanda sorgerà spontanea: quale il destino di queste greggi, di questi pastori, ultimi rappresentanti dei nostri progenitori nomadi; da dove vengono, dove andranno, che ne sarà di loro. In questo nostro mondo disordinato e casuale, il pastore è colui che sa leggere più di ogni altro i mutamenti delle stagioni e dei tempi. Prigioniero dei propri animali, protagonista di un universo indipendente, il pastore resterà nel vago quando gli verrà chiesta la sua meta, e assorto nei suoi pensieri alzerà la mano indicando l’orizzonte. Il pastore errante ha il nome scritto sul libro nero, mi diceva uno dei protagonisti che ho incontrato. Questa cattiva reputazione comune a tutti i nomadi affonda le radici nella preistoria, quando si formarono i primi insediamenti stabili. Il pastore però si ritiene più fortunato rispetto ai contadini

perché gira il mondo, viene a contatto con realtà diverse nel suo viaggio dalla pianura alla montagna. Questa consapevo-lezza si coglie nel comportamento, nello sguardo, nei discorsi e storie senza tempo, epiche a loro modo. Non è stato diffi-cile instaurare un rapporto di fiducia con questi ultimi rappresentanti di un mondo antichissimo, trascorrere con loro mo-menti straordinari, fotografarli nella loro vita quotidiana. Il percorso fotografico comprende 40 foto che descrivono la giornata del pastore dall’alba al tramonto, un giorno lungo un anno, perché i momenti sono stati colti seguendo il ciclo delle stagioni. Diversa la fotografia, ma la direzione va dai Lagorai a Feltre, per proseguire lungo il Piave fino a Segusino, i colli del Prosecco di Valdobbiadene, S. Lucia, Oderzo, S. Stino di Livenza, Sesto al Reghena, Bibione, Caorle e vicever-sa. Un giorno lungo un anno Percorro a piedi 1200 Km in un anno, dai Lagorai alla laguna veneta; da sempre seguo la strada che facevano da sempre i pastori nostri padri lungo i fiumi: Piave, Monticano, Livenza e Tagliamento assieme al gregge ed ai miei compagni. Un potente fuoristrada giapponese trasporta la mia casa: un carretto dove mangio, dormo e trasporto tutto quello che mi ser-ve. Questa vita ti fa vedere il mondo in modo diverso dagli altri. Sotto lo scarso sole, la piaggia, la neve, ti devi preoccu-pare della salute e della vita, tua e delle 1500 pecore del tuo gregge, dei cani e degli asini. Devi curare le ferite infette, assistere le pecore gravide, sistemare il recinto per la sera, andare in cerca delle pecore perse, curare gli agnelli. Deve cercare l’erba più verde. Ogni giorno muore un agnellino. E’ la strada. La sera, nel buio del carretto, mi coglie la solitudi-ne. Osservo la fiammella del gas per cucinare e mille pensieri mi vengono alla mente, allora guardo la luna e penso ai miei affetti lasciati a casa. Ma è solo un momento, i pensieri corrono veloci, penso ai trasferimenti notturni per evitare il traffico, penso al maltempo che di notte ti coglie di sorpresa in un valico alpino, penso al freddo appiccicoso e umido che giù in pianura ti attanaglia e non dà tregua. Dalla finestra della mia solitudine osservo il mondo impazzito che passa e si trasforma. Un’alba, un tramonto spettacolare, una improvvisa nevicata notturna in primavera. Ecco lo spettacolo sempre nuovo delle stagioni che si ripete! La mia vita, il mio mondo sono qui nei 1200 Km percorsi assieme al mio gregge ed ai miei compagni. Giancarlo Rado E’ curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore.

Giacomo Leopardi

ASTERISCO

Errata Corrige: per Beatrice Berton All’interno dell’articolo che corredava l’immagine del disegno eseguito da Beatrice è rimasto il nome della cugina, ripor-tato per errore e fretta nel redigere il pezzo. Il disegno, val la pena ribadirlo, è opera di Beatrice con la quale ci scusia-mo per l’involontario errore.

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28

Unione dei Comuni di

Quero e Vas Sette Ville

PRO LOCO DI QUERO

G.S. ASTRA

RAGAZZI!!!

  FINALMENTE RIPARTONO I CORSI DEL....    

di Alano di Piave, Quero e Vas

II CORSO DI BATTERIA

PERCUSSIONI II CORSO DI FONICO

GRAFICA (realizzazione giornalino) FUMETTI

PROGETTAZIONE (realizzare progetti per partecipare a bandi)

GIOCOLERIA MONILI E PERLINE E INOLTRE…

CINEFORUM

CINEFORUM CON FILM D’ANIMAZIONE GIAPPONESI

Se sei interessato ad uno o più corsi, compila il modulo di pre iscrizione che trovi presso: - Punto Giovani via Roma n. 29 Quero. Tel. 0439 788531 [email protected] Orari: giovedì e sabato 15,00-18,00 a cui puoi chiedere tutte le informazioni e chiarimenti che desideri oppure presso: - Biblioteca di Quero Tel. 0439 787097 [email protected] Orari: giovedì e sabato 14,30-18,30 - Biblioteca di Vas Tel. 0439 780270 [email protected] Orari: mercoledì 14,30-18,30 e venerdì 14,30-16,30 - Biblioteca di Alano di Piave [email protected] Orari: lunedì e mercoledì 14,30-17,30 e venerdì 14,30-18,30 Ti informiamo che la sede dei corsi verrà decisa in base al numero di iscritti per

ogni Comune; la data e gli orari definitivi del corso/i che sceglierai ti verranno comunicati dopo la chiusura delle pre iscrizioni.

Affrettati! Alcuni corsi sono a numero chiuso! I referenti del

Erika Curto • Dario Codemo • Carmen Dallo • Igor De Paoli • Agnese Spezia • Nicola Zancaner • Giuliano Spilimbergo • Rossella Dallo

Comune di Alano di Piave

Eleonora Di Natale è COPYWRITER

Complimenti a Eleonora Di Natale che, con la valutazione di 100/100 e Lode, ha conseguito presso l’Istituto “IED Comunicazione” di Milano il diploma triennale in Copywriting Pubblicitario e il diploma in Marketing Communications rilasciato dall’International Advertising Association. Eleonora ha discusso la sua tesi in un luogo insolito: presso lo studio Mediaset dove viene registrato il programma Chiambretti Night in onda su Italia Uno. La Tesi in team prevedeva la creazione di due format di programmi televisivi commissionati da MTV, e sono stai presentati in modo multimediale, uno aveva per tema i “Cool hunter”, cioè gli scopritori di tendenze e il secondo l”Home Exchange” cioè lo scambio di case. Entrambi i lavori, sono stati sviluppati come progetti multipiattaforma che abbracciano tutti i mezzi di comunicazione dalla televisione ad internet e hanno ottenuto il massimo dei voti: 30 e lode. La sorella Giorgia, mamma Adriana e papà Paolo augurano a Eleonora, che attualmente sta lavorando in stage presso l’agenzia pubblicitaria Duval Guillame di Anversa (Belgio), un futuro di successi e soddisfazioni.

cronaca

LETTErE aL TornaDo

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29

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in casa

Dal Canton

L’11 giugno è nata Isabel, per la

gioia di mamma Manuela e papà

Claudio. Qui nella foto è con i fra-

tellini Nicolas ed Elia, che non per-

dono occasione per coccolarla. La

famiglia Dal Canton di Alano di

Piave ringrazia tutto il vicinato per

la calorosa accoglienza di Isabel,

nonna Nella e i nonni Gianni e Ter-

zo.

Ecco

Vanessa! Ad apparire sulle pagine del Tornado è la volta di Vanessa Storgato,

nata il 19 gennaio 2009 per la gioia dei genitori Massimo, di Fener, e

Barbara, di Rasai di Seren del Grappa, e del fratellino Leonardo (a

suo tempo protagonista di una bella copertina del Tornado).

“Gara delle Castagne”

Domenica 18 ottobre, sulla “Pista Verde” del Parco del Piave di Fener, ultimo appuntamento con gli automo-delli radiocomandati per la “Gara delle Castagne”. La Pro Loco di Fener, come sempre, garantirà l’apertura della baita e, al pomeriggio, castagne arroste per tutti!

CRONACA

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30

Associazione AriaNova

“MoFFe 2009”…Monnezza Film Festival

Pellicole d’autore per un’altra verità sulla strana abitudine di consumare l’indispensabile

per rincorrere il superfluo

Tutti i venerdì dal 30 ottobre al 27 novembre Alano-Quero-Vas Ingresso libero

Il cinema come linguaggio, l'ambiente come soggetto: da qui parte il “Moffe…Monnezza Film Festival” , che, dal 30 ottobre al 27 novembre, proporrà quattro documentari sconosciuti ai più, ma di grande interesse e forte impatto per le tematiche presentate. L'idea è dell'Associazione Arianova di Pederobba, per sensibilizzare ancora di più e parlare dei problemi legati alla salute e all’ambiente attraverso gli obbiettivi e le pellicole di giovani registi e registe indipendenti. Il programma della rassegna:

Home (Francia 2009) Un film di Yann Arthus-Bertrand, prodotto da Luc Besson. Com'è il nostro pianeta visto dal cielo? Come l'impronta dell'uomo l'ha modificato e messo in serio pericolo? Besson risponde a queste domande attraverso un volo ideale attorno alla Terra, focalizzando l'attenzione sull'importanza di preservare la bellezza di una pianeta in pericolo. La Malombra (Italia 2007) Ideato e scritto da Andrea Segre e Francesco Cressati. Questo film racconta, con linguaggio immediato, ironico e tagliente, la vicenda accaduta tra il maggio 2006 e il giugno 2007 a San Pietro di Rosà, Vicenza, dove, dal 2002, viene decisa la costruzione di una delle zincherie più grandi d’Italia. The end of Suburbia – La fine dei sobborghi (Canada – Stati Uniti 2004) Attraverso questa pellicola, Gregory Greene e Barry Silverthorn annunciano la fine dei Suburbia living, concetto americano tradotto con la seguente formula: (zone residenziali + strade + macchine) x petrolio = benessere economico. L'equazione, che ha retto lo sviluppo occidentale, non ha tenuto conto della sua più importante variabile: l’esaurimento del petrolio. Una montagna di Balle (Italia 2009) Ideato da Sabina Laddega, Maurizio Braucci, Nicola Angrisano, e prodotto da Insu^Tv . Voce narrante di Ascanio Celestini. Questo documentario presenta la cosiddetta “emergenza rifiuti campana” da una prospettiva diversa, che non passa attraverso i canali mediatici pubblici. Il film si apre con la vicenda di Acerra e si conclude proprio lì, il 26 marzo scorso, quando il bottone rosso dell’inceneritore viene attivato da Silvio Berlusconi. Uno spettacolo mediatico costato miliardi di euro e decine di processi in corso. Il ciclo di documentari si concluderà ufficialmente venerdì 27 novembre con un incontro sullo scottante tema dei rifiuti. AriaNova ringrazia le associazioni locali che aderiscono all’iniziativa. Per informazioni: www.associazionearianova.it [email protected]

attualità

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31

G.S. ASTRA - ATTIVITA' IN PALESTRA A QUERO ANNO SOCIALE 2009/2010

Il Gruppo Sportivo Astra comunica gli orari in cui vengono svolte attività sportive negli impianti di Quero, in via Spaloa. Per informazioni rivolgersi agli organizzatori negli orari d’attività.

LUNEDI' 10.00 11.00 GINNASTICA DOLCE 17.00 19.00 ATLETICA 20.30 22.30 PALLAVOLO (VALDO VOLLEY)

MARTEDI' 14.00 16.30 SCUOLE MEDIE 17.00 19.00 GINNASTICA RITMICA 19.00 20.00 GINNASTICA DI MANTENIMENTO 20.30 22.30 CALCETTO GIOVANI

MERCOLEDI' 17.30 19.00 SGA (primi calci) 20.00 22.00 TENNIS

GIOVEDI' 17.00 18.00 ATLETICA 18.00 19.00 GINNASTICA DOLCE 20.30 22.30 CALCIO C5

VENERDI' 17.00 19.00 GINNASTICA RITMICA 19.00 20.00 GINNASTICA DI MANTENIMENTO 20.30 22.30 PALLAVOLO (VALDO VOLLEY)

SABATO 9.00 19.00 CORSI DI TENNIS

Francesco Guerra espone a Mel A Palazzo delle Contesse, a Mel, l’artista querese Francesco Guerra partecipa ad una collettiva con Santorossi, Brancher e Bellotto, promossa dall’Associazione Feudo. L’esposizione dura fino al 18 ottobre e resta aperta il venerdì dalle 17,30 alle 19, il sabato e domenica dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 19. Un periodo intenso per Francesco Guerra, reduce da una mostra personale in quel di Asolo, terminata il 4 ottobre scorso, che mette in luce ancora una volta la sua vitalità artistica. Ricco e prestigioso il catalogo della mostra, dal titolo Sinergie, eloquente messaggio sul significato dell’iniziativa, con la quale gli artisti mettono in gioco e condividono le proprie visioni del mondo.

Sabato 10 ottobre 2009 Circolo culturale Spaziorizoma a Villa CinespaAlano di Piave (BL) V www.spaziorizoma.it dalle ore 18 in poi.

Antipasti

PanissaCrostini con hummus

Maki rollsInsalatona

PrimiVerdure farciteOrzo e fagioliPasta al forno

SecondiPolenta arrostitaFunghi trifolati

Piselli con menta e caroteScalogno al forno con

aceto balsamico

DessertTartelette alla frutta

Menu a buffet della serata:

Prezzo 10 € a persona bevande escluse,5 € per bambini fi no ai 12 anni

Il ricavato sarà devolutoal progetto I-CARE,Centro Internazionale perle Alternative nella Ricercae nella Didatticawww.icare-worldwide.org

Obbligatoriala prenotazione entroe non oltre il 3 ottobre 2009.

Per prenotareInviare nome e cognome, contatto telefonico, numeropartecipanti a:[email protected] limitati.

Contatti diretti per info e prenotazioni:Erboristeria Armonia Quero 0439 788443

Per raggiungerci: www.spaziorizoma.it/node/18

VeganParty

Party con buffet vegan,musica, banchettiinformativi, mostra e proiezioni videoanimalisti, esposizionefotografi ca e conferenze.

Durante la serata si svolgerannole seguenti conferenze:

ƒ Il giardino naturale Metodi alternativi e vegan sul come prendersi cura di uno spazio verde

a cura di Mauro Flora Agrotecnico, vegan

U L’impatto del consumo di carne sul pianeta A cura di Adriano Fragano dottore in Scienze Naturali, vegan

Banchetti informativia cura della Redazione della Veganzettawww.veganzetta.org

Mostra annunci pubblicitariCa-Campagneperglianimaliwww.campagneperglianimali.org

Mostra fotografi ca di Laura Melis

Ph. Laura M

elis

PITTURA

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Cambio al vertice all’ANFN di Belluno

Dopo quasi 4 anni dalla sua nomina, ricevuta dal Presidente Mario Sberna il 18 dicembre 2005, Roberto Forcellini lascia la guida del coordinamento provinciale bellunese dell’Associazione Nazionale Famiglie Numerose ai nuovi coordinatori provinciali, i coniugi Vanni e Nadia Dal Pan di Santa Giustina. La cerimonia del passaggio è avvenuta durante la 3° festa provinciale, svolatasi domenica 6 settembre a Pian dei Castaldi con la partecipazione di un centinaio di associati ed una rappresentanza di amministratori locali e da fuori provincia. Hanno infatti portato il loro saluto l’assessore al sociale del comune di Feltre, Maurizio Zatta, la Vicesindaco di Santa Giustina, Angela Bortolin, il Vicepresidente della Provincia e sindaco di Sedico, nonché nostro associato, Giovanni Piccoli, il Consigliere Regionale, Dario Bond ed il consigliere comunale di Valdobbiadene, Simone Adami, venuto con moglie e figli. Forcellini, prendendo la parola, ha spiegato le motivazioni della sua decisione, precisando che, le cariche dell’ANFN sono nominative e che, non avendo un termine di scadenza, è facoltà dell’incaricato decidere quand’è il momento di lasciare l’incarico. Ha inoltre sottolineato che, a suo parere, tutte le cari-che dovrebbero essere intese non come una corsa individuale ma bensì a staffetta, questo per il bene dell’associazione stessa. Ha poi proseguito ricordando le tappe più importanti del suo percorso, soffermandosi in parti-colare, sull’apertura della sede, che per mancanza di disponibilità economiche rischia la chiusura, della produzione del-le polo con logo personalizzato, della tariffa idrica Famiglie Numerose dell’AATO Alto Veneto come traguardo raggiun-to tramite il tavolo provinciale Famiglie Numerose, della Family Card del comune di Belluno nata dalla collaborazione con l’assessore Marco Da Rin ed ha ringraziato il gruppo dei suoi collaboratori, in particolare Gianrico Levis come suo “braccio destro”. Si è poi passati alla fase successiva, la consegna della delibera di nomina, da parte dello stesso For-cellini, sottolineando di esserne stato delegato dal presidente Sberna, per il fatto che nella stessa giornata era in corso a Loreto la riunione del Consiglio Nazionale, per cui non c’era la possibilità di avere la presenza di nessuno del consi-glio stesso per effettuare ufficialmente l’atto di nomina, cosa che avverrà domenica 13 a Mareno di Piave, nel corso della 3° festa Regionale dell’ANFN del Veneto. I coniugi Dal Pan, prendendo la parola, hanno ringraziato il loro prede-cessore per quanto ha dato al coordinamento provinciale di Belluno e, a nome degli associati, gli hanno fatto dono di una targa con la seguente dicitura: “A Liberiana e Roberto Forcellini con la più sentita riconoscenza.”. Forcellini, visi-bilmente commosso, ha ringraziato i suoi successori e tutti i presenti per il graditissimo ed inaspettato omaggio rice-vendo un forte applauso. Il cappellano di Santa Giustina si è poi avvicinato al tavolo predisposto a fungere da altare per officiare la Santa Messa, allietata dai canti preparati da un gruppetto di associati. Si è voluto ricordare, tra le pre-ghiere libere dei fedeli, la prematura e tragica scomparsa di Paolo Longi, figlio di un nostro associato. La splendida giornata di sole è poi proseguita con il pranzo, preparato da Vanni ed altri aiutanti con prodotti provenienti dal Pastificio Dalì di Crocetta del Montello e LatteBusche, si è poi passati alla ricchissima estrazione a premi (oltre 100), allietata dalle musiche del gruppo folk di Agordo, i TacaBanda. Ai nuovi Coordinatori l’augurio di buon proseguimento.

LETTERE AL TORNADO

Dalla Mostra fotografica del pastore Giancarlo Rado in occasione dell’inaugurazione del nuovo Centro Parrocchiale di Segusino, Sabato 31 gennaio 2009

segnalazione di Nadia Zancaner

“I pastori sono stati i primi a riconoscere un re che il resto del mondo rifiutò di riconoscere. Quindi è molto probabile che i re parlino con i pastori” Paulo Coelho “L’Alchimista”

Spesso sarà capitato ad ognuno di noi di incontrare un gregge e di osservarlo fuori del finestrino della macchina; una domanda sorgerà spontanea: quale il destino di queste greggi, di questi pastori, ultimi rappresentanti dei nostri progenitori nomadi; da dove vengono, dove andranno, che ne sarà di loro. In questo nostro mondo disordinato e casuale, il pastore è colui che sa leggere più di ogni altro i mutamenti delle stagioni e dei tempi. Prigioniero dei propri animali, protagonista di un universo indipendente, il pastore resterà nel vago quando gli verrà chiesta la sua meta, e assorto nei suoi pensieri alzerà la mano indicando l’orizzonte. Il pastore errante ha il nome scritto sul libro nero, mi diceva uno dei protagonisti che ho incontrato. Questa cattiva reputazione comune a tutti i nomadi affonda le radici nella preistoria, quando si formarono i primi insediamenti stabili. Il pastore però si ritiene più fortunato rispetto ai contadini

perché gira il mondo, viene a contatto con realtà diverse nel suo viaggio dalla pianura alla montagna. Questa consapevo-lezza si coglie nel comportamento, nello sguardo, nei discorsi e storie senza tempo, epiche a loro modo. Non è stato diffi-cile instaurare un rapporto di fiducia con questi ultimi rappresentanti di un mondo antichissimo, trascorrere con loro mo-menti straordinari, fotografarli nella loro vita quotidiana. Il percorso fotografico comprende 40 foto che descrivono la giornata del pastore dall’alba al tramonto, un giorno lungo un anno, perché i momenti sono stati colti seguendo il ciclo delle stagioni. Diversa la fotografia, ma la direzione va dai Lagorai a Feltre, per proseguire lungo il Piave fino a Segusino, i colli del Prosecco di Valdobbiadene, S. Lucia, Oderzo, S. Stino di Livenza, Sesto al Reghena, Bibione, Caorle e vicever-sa. Un giorno lungo un anno Percorro a piedi 1200 Km in un anno, dai Lagorai alla laguna veneta; da sempre seguo la strada che facevano da sempre i pastori nostri padri lungo i fiumi: Piave, Monticano, Livenza e Tagliamento assieme al gregge ed ai miei compagni. Un potente fuoristrada giapponese trasporta la mia casa: un carretto dove mangio, dormo e trasporto tutto quello che mi ser-ve. Questa vita ti fa vedere il mondo in modo diverso dagli altri. Sotto lo scarso sole, la piaggia, la neve, ti devi preoccu-pare della salute e della vita, tua e delle 1500 pecore del tuo gregge, dei cani e degli asini. Devi curare le ferite infette, assistere le pecore gravide, sistemare il recinto per la sera, andare in cerca delle pecore perse, curare gli agnelli. Deve cercare l’erba più verde. Ogni giorno muore un agnellino. E’ la strada. La sera, nel buio del carretto, mi coglie la solitudi-ne. Osservo la fiammella del gas per cucinare e mille pensieri mi vengono alla mente, allora guardo la luna e penso ai miei affetti lasciati a casa. Ma è solo un momento, i pensieri corrono veloci, penso ai trasferimenti notturni per evitare il traffico, penso al maltempo che di notte ti coglie di sorpresa in un valico alpino, penso al freddo appiccicoso e umido che giù in pianura ti attanaglia e non dà tregua. Dalla finestra della mia solitudine osservo il mondo impazzito che passa e si trasforma. Un’alba, un tramonto spettacolare, una improvvisa nevicata notturna in primavera. Ecco lo spettacolo sempre nuovo delle stagioni che si ripete! La mia vita, il mio mondo sono qui nei 1200 Km percorsi assieme al mio gregge ed ai miei compagni. Giancarlo Rado E’ curioso vedere che quasi tutti gli uomini che valgono molto hanno le maniere semplici; e che quasi sempre le maniere semplici sono prese per indizio di poco valore.

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