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Quindicinale Anno XXX 16.04.2009 Numero 540 PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 06.04.2009 La tragica morte di Ezio Nani - pag. 1 Concorso Fotografico “Alano, tra il Grappa e il Piave” - pag. 1 Quero: inaugurazione del Municipio - pag. 2 Ricordi di metà Quaresima - pag. 10 Fino al 12 luglio la Mostra di Brustolon - pag. 14

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXX

16.04.2009Numero

540periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 06.04.2009

La tragica morte di Ezio Nani - pag. 1Concorso Fotografico “Alano, tra il Grappa e il Piave” - pag. 1

Quero: inaugurazione del Municipio - pag. 2Ricordi di metà Quaresima - pag. 10

Fino al 12 luglio la Mostra di Brustolon - pag. 14

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il tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direttore responsabile: Mauro Mazzocco. redattori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. collaboratori: Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.abbonamenti: italia Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 estero Abbonamento annuale (18 numeri) 40,00.L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla pRo LoCo di FENER; 2- pagando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: negoZio “da milio” - Alano; gelateria due valli - Fener; mauro maZZocco - Quero; alessandro ba-gatella - Quero; locanda solagna - Vas; antonio deon - Vas; bar “le bollicine” - Scalon; baZar di a. verri - Segusino.

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COMUNE DI ALANO DI PIAVE PROVINCIA DI BELLUNO

CONCORSO FOTOGRAFICO “Alano, tra il Grappa e il Piave”

Viste, particolari, scorci del territorio comunale

Il Comune di Alano di Piave indice un concorso fotografico aperto a tutti per incentivare la conoscenza, la passione e l'impegno nella tutela e nella difesa dell'ambiente e la valorizzazione del territorio, dai boschi alle malghe, alla viabilità silvo-pastorale.

Ricordando che il territorio è un valore, è ricchezza, è patrimonio di tutti, con questo concorso, il Comune di Alano di Piave si prefigge lo scopo di incentivare la conoscenza dei territori montani e le problematiche connesse alla tutela e alla valorizzazione di un patrimonio storico e antropico, di promuovere i valori ambientali e culturali per tra-mandare le tradizioni e la storia delle genti e degli animali, che la vivono e l'hanno vissuta, con fatica e con passione.

La mostra-concorso, gratuita e aperta a tutti, intende essere un nuovo modo di fare cultura e di valorizzare il territorio attraverso l’immagine, con gli occhi del cuore, dei ricordi e delle emozioni.

Le opere, inedite, possono essere candidate solo da parte del loro autore, il quale dichiara di essere il titolare di ogni diritto morale e patrimoniale d’autore, di possedere tutti i diritti sull’opera e che la stessa non lede alcun diritto di terzi e non viola nessuna legge vigente.

In ogni caso l’autore solleva l’Amministrazione del Comune di Alano di Piave da tutte le responsabilità, costi e oneri di qualsivoglia natura che dovessero essere sostenute a causa del contenuto dell’opera.

Non sono ammesse immagini che alterino con fotomontaggi o altri interventi, la vera natura dei luoghi e delle specie che la rendono viva, vitale e unica.

Le foto dovranno essere scattate sul territorio della Comune di Alano di Piave,dovranno ritrarre soggetti insoliti, flora, fauna, aspetti, luoghi e borghi meno conosciuti, ambienti suggestivi, momenti di vita quotidiana, in modo che, cogliendo peculiarità, aspetti, sensazioni ed emozioni, possano raccontare il fascino dell'ambiente naturale e antropologico, suscitando conoscenza e coscienza del territorio, valorizzandolo, promuovendolo e incentivandone la tutela.

Sintesi: n° 2 foto sia in formato stampa 20x30, sia in formato file digitale o negativo; SCADENZA: ore 12.00 di sabato 18 luglio 2009 PREMIAZIONE: durante la manifestazione del "Settembre alanese".

cronaca

attualità

asteriscoAbbonato per… procura

Grazie al passaparola, e alla generosità di un nostro abbonato, abbiamo un altro lettore che apprezza le nostre pagine.

Un esempio da seguire

Questo il messaggio, arrivato in redazione via mail “Toni Iritti mi ha iscritto alla rivista, bella e piena di ricordi di Fener, dove ho vissuto bene. Spero chefacciate un articolo anche sul mio indimenticabile amico Bepi Niero; verrò un giorno per “magnar is’cios” al Tegorzo. Grazie”. Silvano D'Alberto - Monfalcone

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COMUNE DI QUERO Provincia di Belluno

32030 QUERO (BL) – Piazza Guglielmo Marconi n. 1 – Cod. Fisc. P.I. 00142890250

OGGETTO: Inaugurazione del rinnovato Municipio di Quero e di Via Piave

Il Municipio di Quero, sito nella centrale Piazza Marconi, è stato oggetto negli ultimi due anni di un importante intervento di riqualificazione. Si è provveduto, infatti, alla costruzione di una nuova ala, ampia e funzionale e alla completa ristrutturazione della sede già esistente, ottenendo un complesso innovativo ed accogliente. L’opera è stata possibile grazie ai contributi della Regione Veneto e del Consorzio BIM Piave.

Lungo Via Piave, principale strada d’accesso al paese, è stato realizzato un nuovo marciapiede e si è ammodernata la struttura viaria esistente. L’intervento è stato finanziato nell’ambito dell’Accordo di Programma con la Regione Veneto.

Con la presente sono lieto di invitare la cittadinanza all’inaugurazione del Municipio di Quero e di Via Piave, che si terrà

Sabato 18 aprile 2009 con il seguente programma:

ore 10,00: ritrovo in Via Piave ore 10,30: inaugurazione di Via Piave ore 11,15: corteo verso Piazza Marconi ore 11,30: inaugurazione del Municipio

Con la partecipazione della Banda comunale di Segusino

Il Sindaco - Ing. Bruno ZANOLLA

attualità

5 X MILLE

CF: 91007860256 91007860256

Con la prossima dichiarazione dei redditi scegli di devolvere il 5 x mille dell’IRPEF a

Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue

La legge finanziaria prevede che ogni contribuente potrà scegliere se destinare la percentuale dell’imposta sul reddito, nella misura del 5 per mille, a sostegno di uno dei seguenti settori: le associazioni non profit, la ricerca scientifica, la ricerca sanitaria. Il contribuente potrà donare il 5 per mille apponendo la propria firma

nel settore : “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni” e indicando, nello spazio sotto la firma, il codice fiscale della Associazione Feltrina Donatori Volontari di Sangue: 91007860256

Se, nel settore prescelto, non viene indicato il codice fiscale ma si appone la sola firma, le somme saranno ripartite in modo proporzionale in base al numero di

preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria. Se il cittadino non esprime

alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato. La tua firma al 5xmille, non ha alcun costo per te, ed è invece molto importante per l’Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue, per questo ti chiediamo di aiutarci ad informare chi ancora non conosce l’iniziativa.

Con un semplice gesto, potrai segnalarla ad un tuo amico.

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Cambio di gestione al "Caffè Speranza" di Alano di Sandro Curto

Lo storico locale "Caffè Speranza", situato in Piazza Martiri ad Alano e di proprietà della famiglia Zancaner, ha cambia-to gestione col 1° aprile 2009. Dopo 19 anni il "maestro" Domenico Scopel e la moglie Andrea hanno lasciato sceglien-do di continuare con lo stesso mestiere ma a Montebelluna in Piazza Marconi con orari "più umani" (07,00-20,00 - chiuso la domenica). La simpatia e la professionalità dimostrata in questi anni hanno meritato il saluto di buona parte della comunità alanese, sindaco Dal Canton in testa. Ai nuovi l'augurio di un buon lavoro, a Domenico e Andrea un grazie per quanto fatto in questi anni e un in bocca al lu-po per la nuova iniziativa.

A loro è già subentrato il giovane alanese Yari Grigoletto che, con la collaborazione della fidanzata Morena Bisol, gestirà il locale con gli orari tradizionali (dalle 6,30 del mattino alle 02,00 di notte) - chiusura settimanale il giovedì.

cronaca

La Biblioteca Comunale di Alano di Piave invita a partecipare a

“Un VIAGGIO più vicino al CIELO” Toni Mondin, in sella alla

sua mountain bike, percorre le strade del Ladakh, nel piccolo Tibet, superando il passo dei passi, il Kardung

La a quota 5606 metri...

racconto di un'esperienza

Antonio Mondin appassionato di ciclismo da sempre e socio di Freedom on Bike, ha praticato il ciclismo a livello amatoriale sia con la bici da strada che con la mountain bike. Da qualche anno però predilige i percorsi di montagna e infatti, nei fine settimana, è possibile incontrarlo lungo i sentieri delle nostre cime, anche ad alta quota. Questa sua passione lo ha portato a nuove sfide e nel giugno 2008 ha conseguito il brevetto di accompagnatore di mountain bike (Ass. MTB Italia, Scuola Naz. Maestri di MTB www.amibike.it). Ma la prova sicuramente più dura e coinvolgente è stata quella dello scorso novembre... l’avventura in Tibet: milletrecento chilometri di sterrato e passi oltre i 4000 metri, fino al passo più alto del mondo a 5606 mt, il Khardung-la, nel Piccolo Tibet....tutto in 25 giorni. In questa serata racconta la sua esperienza.

Alano di Piave giovedì 23 aprile sala polifunzionale di Via San Francesco - ore 20.45

attualità

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4 cronaca

lettere al tornado

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5 lettere al tornado

attualità

cronaca

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Alano di Piave 22 marzo 2009

Festa in “casa” Auser

Festa grande a marzo per gli “anta del mese”. I festeggiati per i compleanni li vediamo nella foto Resegati: Guerrino Bazzacco, Enrica Mazzier, Pasqua Billò, Alba Durighello, Antonia Grillo e Stefano Zatta. Pochi i presenti, ma come si suole dire: tutti buoni e in buona salute, tanto da consigliare ricette di buonumore e medicine di positività per gli assenti che per diversi motivi non hanno potuto intervenire. Ottime le torte, tutte preparate in casa dalle mani delle brave socie festeggiate, a scapito della dieta che per un pomeriggio è andata ….. a farsi benedire. Il contorno non prevedeva insalate o quant’altro di

primissima verdura, ma canzoni a squarciagola e liriche improvvisate, che lasciavano ai timidi la volontà di emulazione e a tanti la piena risata. La lotteria come sempre ha avuto l’en plein con i biglietti tutti venduti e la vincita di primule dai colori sgargianti, tante da formare un piccolo giardinetto fiorito in sala associazioni. Abbiamo passato un bellissimo pomeriggio, nella solidarietà e nell’amicizia, divertendoci con poco, nella simpatia che si crea nel ritrovarci in festa per questa occasione diversa. Grazie di esistere AUSER

Guerrino Bazzacco

E ancora auguri a Angelina Dalla Favera

L’occasione della festa dei compleanni ha portato una delegazione Auser in casa di riposo, per offrire un omaggio floreale ad una persona speciale che è già stata ricordata nel precedente numero de “Il Tornado”. Ad Angelina Dalla Favera, già nostra socia, che ha raggiunto il traguardo delle cento primavere, vanno i nostri migliori auguri.

cronaca

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7 attualità

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8 lettere al tornado

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Il Tornado: un giornale per 4 gatti? (M.M.) Smentiamo subito il titolo, che di gatti ce n’è uno solo e, in ogni caso, dev’essere un gatto da guardia o, quantomeno, uno che si affeziona alle copie del nostro quindicinale, visto che sembra lo tenga vicino vicino per non perderlo di vista. Scherzi a parte… questa simpatica istantanea ci viene proposta dall’amico Alessandro Bagatella, che non si è lasciato sfuggire l’occasione per uno scatto insolito, con “Il Tornado” involontario protagonista. O che sia studiata, la posa? Mah, bisognerà interrogare Sandro! Di sicuro i nostri lettori sono mooolti di più!

lettere al tornado

asterisco

cronaca

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10 COME ERAVAMO

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11 COME ERAVAMO

Quero: le feste della Pro Loco a cura della Pro Loco querese

Il nuovo consiglio della Pro Loco si è già messo al lavoro a pieno ritmo, due infatti sono le manifestazioni già svolte che hanno riscontrato un grande successo soddisfacendo al 100% le aspettative degli organizzatori. Il 15 febbraio si è svolto il tradizionale Carnevalando querese che, come ogni anno, ha coinvolto un gran numero di grandi e piccini. La Pro Loco, aiutata da alcuni volontari queresi, ha impastato e cucinato crostoli e frittelle per tutti i presenti. Il Principe Paolino (animatore della giornata) è riuscito con la sua simpatia ad incantare il pubblico di tutte le età, lasciando tutti a bocca aperta con giochi di prestigio e acrobazie. Nel tardo pomeriggio si è svolta la sfilata delle mascherine con un numero record di iscritti, quasi 100 infatti le maschere che hanno partecipato, al termine della sfilata il sindaco, Bruno Zanolla, e la presidente della Pro Loco, Teresa Gallina, hanno premiato con una somma di denaro e una targa

ricordo i vincitori. Si sono aggiudicate il premio di “mascherine più simpatiche”: un’abile pagliaccio/giocoliere (Matteo Curto), un simpatico Peter Pan (Mattia Mondin) e un’elegante farfalla (Mara Dalla Piazza) sono poi stati premiati i funghetti del bosco incantato (genitori e bambini della scuola materna di Alano) come “gruppo più originale” e infine come “mascherina più bella” un minipompiere (Samuel Pes). Il 21 marzo 2009 la pro loco ha voluto far riscoprire alla popolazione di Quero l’antica tradizione “Brusa la vecia”. La manifestazione è iniziata presentando un diaporama naturalistico al pubblico che man mano prendeva posto all’interno del nuovo centro culturale. Al termine del diaporama si è dato inizio alla lettura del testamento della vecia, scritto e meravigliosamente interpretato da Doriano Dalla Piazza con la collaborazione del gruppo “Farine Fossili”, Doriano è stato veramente molto bravo nel saper scherzosamente citare e

burlare le autorità del paese e alcuni personaggi tipici di Quero. Finita la lettura del testamento tutti i presenti si sono portati al campo sportivo, dove li attendeva la Vecia, che imponente scrutava il paesaggio dall’alto di un cumulo di fascine, pronta per il gran falò. Mentre il falò ardeva, la Pro Loco ha intrattenuto i presenti con un generoso rinfresco e il gruppo “Fuori dal riccio” ha raccolto fondi per la scuola materna di Quero con l’antico “Pozzo di San Patrizio”. Nelle foto, dall’alto:

Mascherina più bella: Samuel Pes; Il sindaco Zanolla premia una delle mascherine più simpatiche: Mattia Mondin; preparazione del-la Vecia e Falò della Vecia.

CROnACA

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Alano: la classe 1921

Foto classe 1921 nel giorno del 50 compleanno. C'è pure l'allora parroco don Sebastiano Follador che, quando è stata scattata la foto, nel 1971, era parroco di Alano di Piave da 4 anni.

COME ERAVAMO

AttuAlità

CONTRIBUTO REGIONE DEL VENETO

Nell’ambito del progetto di orientamento Adulti In-Forma finanziato dalla Regione Veneto con DDR 2187/2008 vi invitiamo ad un

incontro pubblico sul tema

COME FRONTEGGIARE LA CRISI

POLITICHE ATTIVE DEL LAVORO SUL TERRITORIO

Incontro pubblico di informazione sulle politiche attive del lavoro come insieme di interventi, strumenti e iniziative che vengono promosse per

migliorare l’occupabilità di una persona e favorirne l’impiego o il rientro, se disoccupato, nel mercato del lavoro.

MARTEDI 28 APRILE 2009 ORE 20.30 Presso Sala consigliare Comune di Alano

In collaborazione con Comuni Alano, Quero, Vas e CTP Quero

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Comitato Imprenditori Veneti “Piave 2000”

con la collaborazione del

Museo del Piave “Vincenzo Colognese”

Sulle orme della Grande Guerra

Visita guidata ad alcune opere di ingegneria militare realizzate dall'esercito austro-ungarico, Comando supremo Imperatore Carlo I d’Asburgo ai fronti, Gen. Arciduca Giuseppe d’Asburgo e Gen. Boroevic, a partire dal 10 novembre 1917 dal Piave e sulle colline di Collalto e Susegana. Visita particolare ai siti storici della zona.

COLLALTO

Domenica 26 Aprile 2009 Ritrovo dalle ore 8.00 - Partenza alle ore 8.30 - Decima escursione

Ritrovo, con possibilità di parcheggio, in piazza a Collalto, vicino alle ex Scuole Elementari. Intitolazione del Col di Guardia comando Austro-Ungarico, Teleferica, Casa Montone, Casa Coste, trincea in galleria (che potrebbe essere stata usata come prigione per Tagliercio), proseguendo per alcuni sentieri con siti di notevole interesse nelle retrovie verso il Perusai (territorio dei famosi vigneti del Perusai: vino e grappa), sorgente Schiavon presidiata da sentinelle, zona di riposo Albarelle dove a turno stazionavano 3 Divisioni pari a circa 60.000 soldati A.U., proseguendo poi per il Buricolat dove è previsto un brindisi con il prosecco e un semplice pasto contadino (riservato alle prime 40 persone che aderiranno all’escursione prenotandosi tramite E-mail [email protected]), offerto dal Gruppo Festeggiamenti Collalto e Gruppo Alpini Collalto, poi Loc. Costa Alta (panoramica), Viscardello. All’arrivo a Collalto sarà possibile degustare i prodotti tipici della zona presso lo stand enogastronomico del Gruppo Festeggiamenti in occasione dei festeggiamenti di S. Giorgio dal 23 aprile al 3 maggio. Seguiranno altri dettagli. Durata percorso circa 6 ore. Pranzo al sacco. Presentazione di Diotisalvi Perin. Visita guidata a cura di Angelo Pisu e Tarcisio Zanchetta per i Capitelli nelle terre dei Collalto e la venerazione Cristiana delle popolazioni della Serenissima Repubblica di San Marco. Saranno disponibili le pubblicazioni della collana “IL FRONTE DIMENTICATO” e altra documentazione.

CONSIGLI UTILI: Munirsi di pila ed abbigliamento adeguato per muoversi tra i boschi. È consentito l’uso della macchina fotografica e della telecamera.

Si ringraziano per la gentile concessione i proprietari dei fondi privati, per aver autorizzato l’accesso. Avvertenza sulle opere d’ingegneria bellica in Comune di Susegana. Quasi tutta la zona

interessata si trova in proprietà privata, pertanto non visitabile anche per motivi di sicurezza: ci sono pericoli di frane e crolli di massi.

Per una questione di sicurezza all’escursione potranno partecipare massimo 100 persone. Per informazioni: www.collalto.info - www.museodelpiavevincenzocolognese.it -

[email protected]

LA PARTECIPAZIONE ALLA VISITA È GRATUITA Gli organizzatori declinano ogni responsabilità per danni a persone e cose avvenuti durante il percorso.

CSC S. Lucia di Piave

attualità

La foto di copertina

Uno scatto che “giace” in redazione da un paio d’anni, opera della nostra abbonata Nadia Zancaner. In questo inizio pri-mavera, periodo in cui si assiste al risveglio della natura, ci è sembrato giusto risvegliare anche questa foto, che richiama la bellezza dei prati fioriti. Si cominciano a vedere, con i loro variegati colori: che bellezza la primavera!

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Palazzo Crepadona Belluno Fino al 12 luglio la mostra di Andrea Brustolon

Una mostra unica per scoprire il “Michelangelo del Legno”

Palazzo Crepadona ospita dal 28 marzo al 12 luglio 2009 la prima mostra monografica dedicata ad Andrea Brustolon geniale scultore e intagliatore bellunese vissuto a cavallo tra il Seicento e il Settecento - definito il "Michelangelo del legno" da Honoré de Balzac. Saranno in esposizione una nutrita antologia delle opere di questo autentico caposcuola – che una tradizione ottocentesca riteneva formatosi nella bottega veneziana dello scultore Filippo Parodi, ipotizzando anche un suo viaggio a Roma a contatto con i fermenti artistici della città Eterna e del Bernini - giungerà dunque a Belluno, per celebrare questo artista i cui risultati di

altissima qualità stilistico-formale, sia nell’arte sacra che in quella profana, stanno al pari delle più significative invenzioni pittoriche e delle sculture marmoree. La mostra - curata da da Anna Maria Spiazzi in collaborazione con Giovanna Galasso - propone un allestimento originale e di grande effetto firmato dall’architetto Mario Botta. Ma l’unicità di questo evento non è data solo dalle circa 90 opere del corpus espositivo e dagli approfonditi studi sull’artista che l’accompagnano ma anche e soprattutto dal contesto in cui s’inserisce: la città natale dell’artista e il territorio provinciale in cui sono conservate fondamentali opere del Maestro e in particolare i suoi straordinari altari lignei oggetto negli scorsi anni di una campagna di restauri ad opera della Soprintendenza che li ha riportati al loro splendore.

Per informazioni: www.brustolon.it. Visitabile da domenica a giovedì dalle 9 alle 19, venerdì e sabato dalle 9 alle 20. Fino al 12 luglio 2009

Tra i capolavori di Brustolon nella provincia di Belluno In occasione di questo grande evento dedicato allo scultore bellunese Andrea Brustolon, la Provincia di Belluno si è af-fiancata al Comune per offrire la possibilità anche di scoprire il vasto e notevole patrimonio storico-artistico conservato nelle chiese e nei musei che costellano il territorio bellunese. Si è voluto quindi valorizzare tale preziosa ricchezza indivi-duando sei luoghi emblematici della produzione di Andrea Brustolon che saranno aperti in occasione della mostra in gior-ni ed orari stabiliti e verranno segnalati da totem informativi: a Belluno il Museo Civico e la chiesa di San Pietro; a Feltre il Museo Diocesano; in Val di Zoldo a Pieve di Zoldo la chiesa di San Floriano e a Mareson la chiesa di San Valentino; in Comelico a Dosoledo la chiesa dei Santi Rocco e Osvaldo. A questi sei percorsi curati dalla Provincia di Belluno, se ne aggiungono altri diciotto per un totale di ventiquattro itinerari che verranno indagati nella guida intitolata Andrea Brustolon e la sua bottega. Itinerari in provincia di Belluno curata da Anna Maria Spiazzi e Marta Mazza della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici per le province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso. La pubblicazione edita da Skira sarà composta da schede esplicative delle opere del Brustolon e della sua bottega ed accompagnerà il visitatore in luoghi spesso sconosciuti ma ricchi di grande storia partendo da Belluno per raggiungere quindi il Feltrino, l'Alpago, l'Agordino, lo Zoldano, il Cadore ed il Comelico.

Un itinerario nella provincia di Belluno: Feltre, Museo Diocesano Il Museo Diocesano, in occasione della mostra, ospita una sezione di Arte Sacra del grande artista bellunese articolata in vari momenti: scultura, disegni e confronti con gli artisti contemporanei presenti nel territorio. La sezione della scultura propone diverse opere tra le quali l’Assunta del Seminario di Feltre, considerata il capolavoro dell’arte sacra del Brusto-lon, i Quattro Evangelisti di San Fermo, il Crocifisso di Plois d’Alpago, gli Angeli di Igne e lo Scudo per stemma del ve-scovo pro-tempore proveniente dalla Basilica – Cattedrale di Belluno. La sezione dedicata alla grafica espone i primi ab-bozzi su carta delle successive opere scultoree. Dal Museo Civico di Belluno provengono studi preparatori sul tema della Madonna Assunta, degli Angeli, di San Giuseppe, del Crocifisso e dalla Collezione Da Borso del Seminario Gregoriano, per la prima volta presentati, alcuni disegni a soggetto sacro. La terza sezione della Mostra esamina i molteplici legami che Andrea Brustolon ha intessuto con gli artisti contemporanei, primo fra tutti Sebastiano Ricci. Di quest’ultimo il Museo Diocesano presenta ben cinque dipinti, tra i quali il celebre Battesimo di Cristo della Certosa di Vedana del quale è possi-bile ammirare anche la copia in disegno realizzata dal Brustolon e proveniente dal Museo Civico di Belluno. Ugualmente altri pittori e scultori coevi hanno fortemente influenzato ed ispirato la produzione dell’artista bellunese tra i quali Luca Giordano, del quale il Museo Diocesano ospita un intenso dipinto raffigurante San Gerolamo penitente, e a cui Brustolon si è ispirato per la Pala con la Morte di San Francesco Saverio della Chiesa di San Pietro a Belluno; Gaspare Diziani, a-mico del Brustolon, con il dipinto Giacobbe riconosce le vesti di Giuseppe già nel Santuario dei Ss.Vittore e Corona; infine dello scultore Giacomo Piazzetta vi è una Madonna di stile rococò, proveniente dalla chiesa di Ognissanti di Feltre.

Orario: ven-dom 9.30-13.00 / 15.00-19.30 Ingresso ridotto presentando il biglietto della mostra 0439 844 082 [email protected]

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AlimentariPUTTON GABRIELE

Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)Tel. 0439 789388

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Mal di primavera Le allergie? Solo uno dei problemi e malesseri che si associano alla primavera: secondo il 74% degli esperti rappresenta il periodo a maggior rischio per la salute, sia dal punto di vista fisico che psicologico, molto più dei rigori del freddo e dell’assalto dei vari virus influenzali. Un fenomeno, quello che si può definire come il mal di primavera, che è fortemente cresciuto negli ultimi anni, come afferma ben l’81% e che non risparmia nessuna “categoria”. Una situazione che i cambiamenti nel clima stanno assolutamente aggravando e che fa sì che il malessere non si limiti a un singolo disturbo, ma ad uno stato che influisce sull’intero benessere dell’individuo (58%). Ma quali sono i disturbi che gli italiani accusano con maggior frequenza in concomitanza dell’arrivo della primavera? Sicuramente un senso di spossatezza continua, a cui si legano sempre più spesso disturbi del sonno e continui sbalzi di umore, per non parlare dell’aumento dei

casi di allergie e problemi respiratori. La causa alla base di questo incremento di malesseri primaverili? Soprattutto gli stili di vita sbagliati adottati da sempre più ampie fasce della popolazione o, come aggiunge il 21%, un’alimentazione scorret-ta. Ma a influire è anche un anno che ha visto gli italiani sottoposti a continui stati di stress (19%). E’ quanto emerge da uno studio promosso dall’Osservatorio FederSalus (l’associazione che riunisce le principali aziende italiane produttrici di prodotti salutistici) condotto su 75 esperti tra psicologi, nutrizionisti e dietologi. Stress, stanchezza e stili di vita sbagliati alla base del mal di primavera, che secondo gli esperti colpisce sempre più italiani. I malesseri legati al cambio di stagio-ne? Non sono una novità, ma sicuramente non con la frequenza con cui sembrano colpire gli italiani. Per il 74% degli e-sperti intervistati la primavera è uno dei periodi in cui gli Italiani denunciano maggiori disturbi e malesseri. Solo una picco-la parte (6%) dice che in primavera e con l’arrivo della bella stagione diminuiscono, mentre per il resto sono esattamente uguali al resto dell’anno (16%). Un fenomeno quindi che raggiunge i suoi picchi proprio a primavera, con una vera pro-cessione di italiani che lamentano malesseri e disturbi che coinvolgono sia l’aspetto fisico che psicologico (58%), anche se in molti tra gli intervistati, come dice il 36%, vengono consultati soprattutto per disturbi di tipo psicologico e che colpi-scono l’umore. Un vero “mal di primavera” che non si riduce insomma alla svogliatezza e alla continua stanchezza che ha dato il la all’antico detto “aprile dolce dormire”, e che si ripresenta con sempre maggior frequenza e in un numero sempre maggiore di italiani. Alla domanda “negli ultimi anni i disturbi legati alla primavera sono aumentati i diminuiti?” Secondo ot-to esperti su dieci si è registrato un aumento nel numero di italiani che denunciano malesseri e disturbi. Nello specifico, secondo il 63% c’è un incremento sia sul piano fisico che psicologico, e se l’11% dice che si registra un maggior incre-mento tra chi ha malesseri di tipo psicologico. L’8% denuncia un incremento per quanto riguarda malesseri fisici, come le allergie. Il 16%, invece parla di una situazione piuttosto stabile nel numero di italiani che lamentano stati di malessere, sia fisico che psicologico. A conferma di questo scenario, alla domanda “su quale aspetto, secondo la sua esperienza, influi-sce maggiormente l’arrivo della primavera?” ben il 64% concorda sul fatto che a soffrirne è il benessere in generale. Effet-ti si hanno anche sull’alimentazione (41%), oltre che sull’umore (38%) e sul sonno (35%). Effetti negativi anche sulla ca-pacità di concentrazione e di memorizzazione (31%). A questi si aggiungono naturalmente i classici disturbi tradizionalmente legati alla primavera (43%), come le allergie, dovute ai pollini. Ma cosa c’è alla base di questo aumento di disturbi, che alcuni degli esperti intervistati definiscono come “esponenziale”? Sicuramente alla base ci sono stili di vita assolutamente scorretti (34%) e una cattiva alimentazione (21%), che fanno mancare il giusto riposo all’organismo, lo so-vraccaricano di grassi e poveri di elementi nutritivi essenziali. A tutto questo però si aggiunge anche lo stress (18%), so-prattutto in un anno come questo, che ha visto gli Italiani sobbarcarsi di continui motivi di ansia e tensione (dall’instabilità del governo al lato economico, solo per fare un esempio). Influisce naturalmente anche l’aspetto climatico e la mancanza di piogge che ha caratterizzato l’inverno (15%): una situazione che ha fatto aumentare l’inquinamento, sottoponendo l’organismo a ulteriori attacchi. A queste si aggiungono una serie di concause che influiscono negativamente su un orga-nismo già provato. Il mal di primavera? Colpisce tutte le categorie, anche se obesi e bambini a maggior rischio. Fonda-mentale l’alimentazione corretta e importante integrare eventuali carenze in vitamine, sali o gli altri elementi che contri-buiscono al benessere. Non solo gli esperti parlano di sempre più Italiani che lamentano malesseri psico-fisici, ma sempre più spesso il mal di primavera colpisce tutte le fasce di popolazione. Se maggiormente esposte sono come tutti gli anni le cosiddette categorie più deboli, a partire da anziani e bambini (rispettivamente segnalati dal 54% e dal 49%), a rischio tutti coloro che conducono vite particolarmente stressanti e caratterizzate da stili di vita sbagliati. Persone in forte sovrappeso in primis (36%), a cui si aggiungono manager, imprenditori e coloro che per esigenze di lavoro sono sottopo-sti a forti e continuati stati di stress (29%) e i single (22%). Quali sono allora gli errori da evitare in questo periodo? Fon-damentale è non lasciarsi prendere dall’indolenza (37%) ed evitare tutto ciò che può sovraffaticare l’organismo (21%). No, insomma, a concentrare tutto l’apporto calorico in un unico pasto (59%), ma attenzione anche all’attività fisica (53%). Eccedere con lo sport o, al contrario, non riprendere a muoversi dopo il periodo invernale, sono entrambi comportamenti da evitare: il primo può sovraffaticare l’organismo, il secondo impedisce di ripulirsi dalle tossine accumulate durante tutto l’inverno. Allo stesso modo, per evitare di peggiorare il senso di spossatezza, evitare i cibi e gli alimenti che richiedano un processo digestivo particolarmente elaborato e quindi faticoso per l’organismo (46%). Cercare di limitare l’esposizione in luoghi che possono scatenare reazioni allergiche, come parchi e aperta campagna (39%). Ma in tutto questo, che peso ha la mancanza di una corretta alimentazione, un errore che secondo gli esperti è ormai comune a moltissimi italiani? Secondo la stragrande maggioranza degli esperti se curare un’alimentazione corretta ed equilibrata è importantissimo in generale, è fondamentale farlo in questo periodo dell’anno. Il 54% dice infatti che una alimentazione corretta contribuisce molto a superare indenni i periodi più difficili dell’anno, a cui si aggiunge il 19% che la ritiene addirittura essenziale per il benessere psico-fisico. “Marginale” per il 9%, mentre solo il 2% ritiene che non possa cambiare sostanzialmente uno sta-to di salute, a meno naturalmente di non parlare i casi limite. Importantissime, e invece trascurate dai più, frutta e verdura di stagione, che dovrebbero rappresentare, più che in altri periodi dell’anno, una delle basi fondamentali dell’alimentazione quotidiana (cosa su cui concorda la quasi totalità degli esperti), proprio per il maggior fabbisogno di vi-tamine e di tutti quegli elementi che contribuiscono a preservare l’organismo e a rigenerarlo. Non a caso, proprio in rela-

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zione specifica con questo periodo dell’anno, gli esperti concordano che integrare l’alimentazione quotidiana con specifici integratori potrebbe rappresentare un aiuto per l’organismo e per ritrovare o conservare il benessere psicofisico. Addirittu-ra il 59% ritiene che rappresenti un grande aiuto, ovviamente in determinate condizioni fisiologiche, ovvero quando il tipo di alimentazione o i ritmi di vita, sottopongano l’organismo a stress eccessivi e a un sufficiente apporto di vitamine, sali e di tutti quegli elementi necessari al benessere psico-fisico. E dagli esperti dell’Osservatorio FederSalus arrivano le dieci regole per superare indenni gli attacchi del mal di primavera. Dedicare più tempo e attenzioni a sé stessi: fondamentale per il benessere psicofisico. Secondo gli esperti serve una particolare cura nell’autogratificazione. Bisogna scegliere un momento della giornata tutto per sé, da dedicare alla propria cura o ad una propria passione per combattere stress e irri-tabilità. Fare almeno 30 minuti di leggera attività fisica al giorno. Non avere fretta di tornare in forma per l’estate. Esagera-re con l’attività è altrettanto negativo che non fare nulla. Basta anche una semplice passeggiata o un po’ di stretching. Al mattino aiuta a liberare la mente, predisponendola agli impegni della giornata. Alla sera scarica la tensione nervosa e muscolare favorendo il sonno. Attenzione ai segnali che arrivano dal proprio corpo. Più che in altri periodi dell’anno è im-portantissimo ascoltare e seguire le esigenze segnalate dal proprio corpo. Malesseri che si ripresentano, continuo cattivo umore, disturbi alimentari potrebbero essere il segnale dell’arrivo di una depressione che ci si trascinerebbe poi per mesi e mesi. Attenzione a non sottovalutare l’esigenza di sonno e riposo dell’organismo. L’aumento delle ore di luce e l’arrivo della bella stagione non significa che la giornata “attiva” debba durare 20 ore al giorno. Dopo un inverno che ha debilitato l’organismo è fondamentale dedicare il giusto spazio alle ore di sonno (senza però esagerare, rimanendo a letto per la maggior parte della giornata). Utili gli integratori alimentari per integrare eventuali carenze dovute ad un’alimentazione poco ricca o squilibrata. Indicati vitamine e sali minerali, anche per reidratare in caso di sbalzi di temperatura. Ginseng e pappa reale come energizzanti per tenersi su. Ginkgo biloba per la circolazione cerebrale e per favorire la concentrazione. Alternare il lavoro o lo studio a momenti di pausa e relax. L’organizzazione della giornata deve includere i pasti principali e il riposo. Prediligere la mattina per le attività che richiedono maggiore concentrazione, perchè si è più ricettivi. Intervallare ogni 2 ore di lavoro o studio con almeno 30 minuti di pausa. No a follie alimentari. Guai a saltare i pasti: indebolisce e rallenta la concentrazione. Allo stesso tempo no a grandi abbuffate, non farebbero che aumentare la sensazione di spossatezza. Meglio alternare pasti leggeri ma frequenti, ricchi di proteine e vitamine. Per dolcificare è ottimo e più fun-zionale il fruttosio, perché naturale, digeribile ed energetico. Attenzione gli sbalzi di temperatura e alla scelta dei vestiti. L’arrivo della bella stagione non deve ingannare, colpi di freddo, influenze e malesseri invernali sono ancora in agguato e trovano terreno fertile negli organismi debilitati. Attenzione quindi a ciò che si indossa la mattina prima di uscire di casa. Preferire ancora un abbigliamento a strati, che renda possibile fronteggiare improvvisi cali della temperatura o innalza-mento della stessa. Ricordarsi sempre dell’importanza di integrare i liquidi: le buone abitudini di bere spesso valgono an-che per la primavera. Importante una continua idratazione per aiutare l’organismo ad eliminare le tossine accumulate du-rante l’inverno e per far fronte alla sudorazione dovuta agli sbalzi di temperatura. Iniziare a rimettersi in forma gradualmente, per evitare di ricorrere a diete sprint o super attività in vista dell’estate. Fondamentale pianificare il rimet-tersi in forma dopo l’inverno. Iniziare adesso a controllare l’alimentazione, a ridurre grassi e carboidrati consente di evita-re, 10 giorni prima di andare in spiaggia, di lanciarsi in diete radicali, pericolose per salute e benessere.

tratto da: http://www.kwsalute.kataweb.it/

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Fontana… secca!

Caro Tornado, ogni tanto vado ad Alano a prendermi il giornale a piedi. Scendendo da Uson sono costretto a passare per la piazzetta di Colmirano e obbligatoriamente guardare la fontana che sta al centro. Questa sta letteralmente cadendo a pezzi. È vuota da parecchio tempo perchè "strafonde", cioè fa acqua da tutte le parti. È, un vero peccato, perchè, se non ricordo male fu un "regalo" dell'allora sindaco Orazio Piccolotto. Sicuramente trovare i fondi per rimetterla in sesto non sarà facile, però vederla in quello stato fa sicuramente pena, anche perchè situata in uno scorcio per chi transita da quelle parti niente male. P.S. Mi chiedevo anche il perchè avessero posizionato il nome della via proprio vicino alla fontana. Ci ho riflettuto un attimo e ho capito subito. Tessaro Gioachino

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La sezione “Bortolo Furlan” di Quero appartenente all’Associazione Feltrina Donatori di Sangue

organizza Domenica 26 Aprile 2009 “La festa del Donatore”

Premiazioni 1 Targa (80 don.) 4 Distintivi d’oro (60 don.) 3 Medaglie d’oro (40 don.) 8 Medaglie d’argento (25 don.) 13 Medaglie di bronzo (15 don.) 17 Diplomi (10 don.)

PROGRAMMA

Ore 11,00 S. Messa nella Chiesa Parrocchiale - Premiazioni

Ore 13,00 Pranzo al Ristorante “Hotel Tegorzo”

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Aranciate senza arancia, dal Senato sì alla vendita Sono "bevande dai nomi di fantasia", sembrano aranciata o limonata perché ne hanno il colore e l'aroma, ma al loro interno non hanno nemmeno una goccia di arancia e di limone, in compenso possono essere piene di tutte quelle "schifezze" che piacciono tanto ai ragazzini avviandoli verso l'obesità. In Italia - sottolinea l'ultima indagine del Ministero della Salute - più di un milione di bambini è obeso o prossimo a diventarlo e la tendenza è in crescita. Queste bibite un po' furbette sono previste dalla legge europea ma finora la legge italiana non le ha mai ammesse e anzi sanziona chi le vende. Ogni anno però si rischia di ritrovarsele anche in Italia: il momento è il passaggio in Parlamento del disegno di legge delega Comunitaria che recepisce le norme europee. Finora, ogni anno, i deputati dicevano no alla norma "anti vitamina C", in

coerenza tra l'altro con tutte le campagne finanziate dal Governo a favore di un'alimentazione sana e in coerenza con tutti i soldi spesi da Bruxelles per promuovere frutta e verdura nelle scuole (90 mln di euro, ma Strasburgo ha chiesto che se ne spendano 500). Di solito la norma "anti vitamina C" viene bloccata fin dal passaggio alla prima delle due Camere e si decide di lasciare in vigore la legge italiana n. 286 del 1961 che garantisce ai consumatori "un minimo sindacale" di succo d'agrume del 12% nelle bevande "con denominazioni di fantasia" con gusto e aroma e colore di agrumi evitando il chiaro inganno nonché l'assurdo di un'aranciata senza arancia o di una limonata senza limone. Inganno aggravato dal fatto che consumatori di queste bevande sono per lo più i ragazzini. La scorsa settimana invece, mentre tutto il mondo dell'agricoltura aveva gli occhi puntati sulle quote latte in discussione alla Camera, il Senato ha dato il via libera all'aranciata senza arance abrogando l'art.1 della legge "salva vitamina C". Se ne sono accorte le organizzazioni agricole e i produttori di arance per i quali una norma di questo tipo significa 120.000 milioni di chili di arance in meno vendute all'industria delle bibite. "Il via libera alle bevande “al gusto” o “al sapore” di arancia senza arance è un evidente inganno nei confronti dei consumatori, calpesta il sacrosanto diritto a un'informazione corretta e trasparente sugli alimenti acquistati, permette l'utilizzo di coloranti come “specchietto per le allodole" ha tuonato Coldiretti. "Le bevande senza frutta ingannano i consumatori e danneggiano i produttori agricoli" fa eco la Cia-Confederazione italiana agricoltori. Ora la palla passa alla Camera e in particolare alla Commissione Agricoltura che se ne occuperà mercoledì prossimo.

Agenzia Rai News del 30 marzo 2009

Aranciata senza arance? Non se ne parla Roma 1 apr. - (Adnkronos) - "Aranciata senza arance? Non se ne parla" Così il ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi, commenta in un'intervista a 'Il Messaggero' la norma votata in Senato che abolisce la percentuale minima di succo d'arancia dalle bibite. E aggiunge che "le bibite in commercio hanno il 12 per cento di succo di agrume e quelle senza non entreranno mai nel nostro Paese".

Coldiretti: bene lo stop all'aranciata senza arancia 01/04/2009 - 10:05 dal sito: http://www.helpconsumatori.it

"E' un importante risultato della Coldiretti e delle associazioni dei consumatori l'impegno a fermare l'arrivo in Italia delle bibite all'arancia senza arancia assunto dal Ministro per le Politiche europee Andrea Ronchi e dal Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia": è quanto commenta il presidente della Coldiretti Sergio Marini in relazione all'iniziativa annunciata dal Governo per intervenire sugli effetti della legge comunitaria approvata in Senato che toglie l'obbligo del contenuto minimo del 12% previsto per il succo di arancia. Informazione trasparente e tutela della salute sono alla base dell'esigenza di fermare il provvedimento, afferma Coldiretti, che ricorda come siano numerosi i casi di alimenti nei quali ingredienti o processo produttivo sono a diverso titolo alterati. "Ci auguriamo che questa battaglia per la qualità contro il falso Made in Italy e per la valorizzazione del vero prodotto italiano si estenda dall' "aranciata" senza arance al vino "senza uva" realizzato dalla fermentazione di frutta, dai lamponi al ribes, fino al formaggio prodotto utilizzando caseina e caseinati al posto del latte - commenta Marini - E' necessario dunque intervenire per contrastare l'arrivo di queste preoccupanti novità nei piatti degli italiani dove l'abbassamento della qualità dell'alimentazione di fronte alla crisi è un rischio reale che colpisce le classi economicamente più deboli costrette a risparmiare sul cibo e per le quali è più elevata l'incidenza della spesa alimentare".

2009 - redattore: BS

Sull’argomento cercheremo di tenervi informati

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Dieci consigli solidali per sopravvivere in tempo di crisi di Mercedes Mas, tratto da http://www.decrescitafelice.it/?p=405

1) Semplifica i tuoi bisogni: non è più felice chi ha di più ma chi può fare a meno di più cose. 2) Non aspettare che ti offrano lavoro: organizzati con altre persone per offrire quello che sai meglio fare. Insieme è più facile. 3) Condividi i tuoi problemi, perché insieme si possono trovare delle soluzioni. Non ti isolare, non ti vergognare di chiedere aiuto. 4) Metti le tue risorse (tempo, soldi, competenze, beni, esperienze, idee…) al servizio della collettività: le vedrai moltiplicarsi. E poi la solidarietà è contagiosa! 5) Ricicla, riutilizza, ripara: vestiti, oggetti, carta, libri… L “usare e gettare” è caro per tutti, anche se non sembra. 6) Non rinunciare a fare regali, ma sviluppa le tue capacità e l’immaginazione: dipingi, scrivi, modella, pianta, cucina, crea… 7) Non rinunciare alla festa: se non puoi pagare la discoteca potrai sempre suonare e cantare in compagnia; Condividere un picnic è meraviglioso; i parchi, le montagne sono gratis! 8) Utilizza la bicicletta, condividi l’automobile, usa i mezzi pubblici. Ne guadagneremo tutti! 9) Utilizza le biblioteche, scambia libri, riviste, dischi,…Non rinunciare a migliorare! 10) E ricorda che la “crisi” in Europa non è niente paragonata con i secoli di crisi che soffrono tanti uomini e donne nel sud del mondo. Forse questo pensiero ci aiuterà a non lamentarci troppo!

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Le ultime api Perché muoiono le api? Possiamo esistere senza api? Chi sono i colpevoli della moria delle api nel mondo?

Il professor Vincenzo Girolami - Ordinario di entomologia agraria della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova - giovedì 5 marzo 2009 ha presentato a Paese (TV) una ricerca che ha dimostrato come i pesticidi moderni siano i responsabili della moria delle Api.

Per il 98% dei casi è inutile l’uso dei pesticidi per la concia dei semi di mais causa della moria delle api. Localmente la perdita delle arnie va dal 50 al 70%. In provincia di Treviso vengono utilizzati ogni anno 3.100.000 chilogrammi di pesticidi pari a una media di circa

3,5 chilogrammi per abitante. Nell’ULSS 7 (Conegliano) i morti di cancro aumentano con la medesima percentuale dell’aumento dei pesticidi

in agricoltura. Ogni anno nella sola provincia di Treviso vengono bruciate a cielo aperto ben 150.000 tonnellate di potature

tossiche provenienti dai vigneti. Questa la sintesi del Prof. Vincenzo Girolami - Ordinario di entomologia agraria dell’Università di Padova – Fa-coltà di Agraria. Il professor Girolami ha spiegato che nel mondo scientifico non si riusciva a spiegare il meccanismo per il quale durante le semine primaverili del mais le api morissero, le multinazionali dei pesticidi inoltre continuavano a dire che nel tarassaco, fiore primaverile molto visitato dalle api, non veniva riscontrata la presenza dei neonicotinoidi. Pertanto è stata fatta l’ipotesi che fosse l’acqua utilizzata dalle api ad essere contaminata. Le giovani piante del mais e dei cereali, di norma, emettono dagli apici delle loro fresche foglioline delle piccole goccio-

line di acqua dette “guttazioni”. In laboratorio si è pertanto effettuato un esperimento che è stato opportunamente videoripreso e proiettato con il commentato dal vivo del professor Girolami durante la conferenza. Si sono fatte nascere delle piantine di mais da semi non trattati, che risultavano essere gialli, ovvero del colore naturale del mais; contemporaneamente si sono fatte nascere delle piantine da semi trattati con pesticidi a base di neonicotinoidi, i semi risultavano alla vista di un colore rosso chiaro. Poi si sono prelevate alcune gocce prodotte spontaneamente dalle guttazioni delle piantine e si è proceduto ad abbeverare due api, una con le gocce d’acqua delle piantine non trattare e l’altra con le gocce d’acqua delle piantine trattate, mentre la prima ape ha bevuto l’acqua senza alcuna conseguenza, la seconda, quella delle gocce delle piantine trattate (semi rossi), è morta entro due minuti come hanno testimoniato le immagini del video.

(Ndr: Il video si può vedere tramite internet collegandosi su questo link: http://firenze.repubblica.it/multimedia/home/4468701?ref=rephpsp3 )

Il professore ha poi spiegato che il principio attivo (neonicotinoidi) era presente in quelle gocce micidiali in una concen-trazione pari a 50 ppm (parti per milione) ovvero nelle medesime concentrazioni che si utilizzano per sterminare gli afi-di in agricoltura. Alcune foto mostrate dal professore hanno testimoniato come dopo l’asciugatura delle guttazioni resti un alone chiaro costituito dai residui dei pesticidi ai neonicotinoidi, ovvero un residuo a concentrazioni elevatissime. Grazie a questo esperimento gli apicoltori tedeschi hanno chiesto alle autorità il divieto di uso di questi pesticidi otte-nendolo circa un mese fa; questi apicoltori da poco hanno ringraziato ufficialmente il prof. Girolami perché il suo lavoro è stato fondamentale per ottenere questo importante risultato in tutta la Germania. Ad oggi solo l’Italia e la Germania vietano questi pesticidi che dovrebbero essere vietati su scala mondiale. Il professore ha ricordato che il grosso pro-blema sta nel fatto che gli agricoltori sono costantemente bombardati sulla necessità dell’uso dei concianti dei semi di mais. Un collega del professor Girolami ha dimostrato, tramite una ricerca, che nel 98% dei terreni seminati a mais ri-sulta inutile utilizzare la concia dei semi con i pesticidi. Quindi per il 98% dei casi la concia non serve a nulla; di regola i concianti risultano inutili e vengono utilizzati dagli agricoltori addirittura come una polizza di assicurazione. A questo grave fenomeno di utilizzo inutile di pesticidi in agricoltura ci sarebbe una soluzione, ovvero fornire un minimo di assistenza tecnica agli agricoltori , cosa che non accade più da diversi anni così oggi a consigliare gli agricoltori sull’uso dei prodotti chimici sono i rappresentanti, ovvero la parte commerciale. In generale, parlando di insetticidi nel loro complesso, si può tranquillamente affermare che potrebbero essere tranquillamente ridotti del 90%. Accade addirittura che in tavola arrivi della frutta con il suo carico di principi attivi, degli insetticidi e fungicidi, tant’è che se si mettono dei funghi sopra questa frutta sono destinati a morire. Purtroppo oggi molti insetticidi vengono santificati con la conseguenza che la cosa sta sfuggendo al controllo.

Un sintesi più estesa si trova nel sito: http://www.paeseambiente.org/

attualità

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Le ultime api Perché muoiono le api? Possiamo esistere senza api? Chi sono i colpevoli della moria delle api nel mondo?

Il professor Vincenzo Girolami - Ordinario di entomologia agraria della Facoltà di Agraria dell’Università di Padova - giovedì 5 marzo 2009 ha presentato a Paese (TV) una ricerca che ha dimostrato come i pesticidi moderni siano i responsabili della moria delle Api.

Per il 98% dei casi è inutile l’uso dei pesticidi per la concia dei semi di mais causa della moria delle api. Localmente la perdita delle arnie va dal 50 al 70%. In provincia di Treviso vengono utilizzati ogni anno 3.100.000 chilogrammi di pesticidi pari a una media di circa

3,5 chilogrammi per abitante. Nell’ULSS 7 (Conegliano) i morti di cancro aumentano con la medesima percentuale dell’aumento dei pesticidi

in agricoltura. Ogni anno nella sola provincia di Treviso vengono bruciate a cielo aperto ben 150.000 tonnellate di potature

tossiche provenienti dai vigneti. Questa la sintesi del Prof. Vincenzo Girolami - Ordinario di entomologia agraria dell’Università di Padova – Fa-coltà di Agraria. Il professor Girolami ha spiegato che nel mondo scientifico non si riusciva a spiegare il meccanismo per il quale durante le semine primaverili del mais le api morissero, le multinazionali dei pesticidi inoltre continuavano a dire che nel tarassaco, fiore primaverile molto visitato dalle api, non veniva riscontrata la presenza dei neonicotinoidi. Pertanto è stata fatta l’ipotesi che fosse l’acqua utilizzata dalle api ad essere contaminata. Le giovani piante del mais e dei cereali, di norma, emettono dagli apici delle loro fresche foglioline delle piccole goccio-

line di acqua dette “guttazioni”. In laboratorio si è pertanto effettuato un esperimento che è stato opportunamente videoripreso e proiettato con il commentato dal vivo del professor Girolami durante la conferenza. Si sono fatte nascere delle piantine di mais da semi non trattati, che risultavano essere gialli, ovvero del colore naturale del mais; contemporaneamente si sono fatte nascere delle piantine da semi trattati con pesticidi a base di neonicotinoidi, i semi risultavano alla vista di un colore rosso chiaro. Poi si sono prelevate alcune gocce prodotte spontaneamente dalle guttazioni delle piantine e si è proceduto ad abbeverare due api, una con le gocce d’acqua delle piantine non trattare e l’altra con le gocce d’acqua delle piantine trattate, mentre la prima ape ha bevuto l’acqua senza alcuna conseguenza, la seconda, quella delle gocce delle piantine trattate (semi rossi), è morta entro due minuti come hanno testimoniato le immagini del video.

(Ndr: Il video si può vedere tramite internet collegandosi su questo link: http://firenze.repubblica.it/multimedia/home/4468701?ref=rephpsp3 )

Il professore ha poi spiegato che il principio attivo (neonicotinoidi) era presente in quelle gocce micidiali in una concen-trazione pari a 50 ppm (parti per milione) ovvero nelle medesime concentrazioni che si utilizzano per sterminare gli afi-di in agricoltura. Alcune foto mostrate dal professore hanno testimoniato come dopo l’asciugatura delle guttazioni resti un alone chiaro costituito dai residui dei pesticidi ai neonicotinoidi, ovvero un residuo a concentrazioni elevatissime. Grazie a questo esperimento gli apicoltori tedeschi hanno chiesto alle autorità il divieto di uso di questi pesticidi otte-nendolo circa un mese fa; questi apicoltori da poco hanno ringraziato ufficialmente il prof. Girolami perché il suo lavoro è stato fondamentale per ottenere questo importante risultato in tutta la Germania. Ad oggi solo l’Italia e la Germania vietano questi pesticidi che dovrebbero essere vietati su scala mondiale. Il professore ha ricordato che il grosso pro-blema sta nel fatto che gli agricoltori sono costantemente bombardati sulla necessità dell’uso dei concianti dei semi di mais. Un collega del professor Girolami ha dimostrato, tramite una ricerca, che nel 98% dei terreni seminati a mais ri-sulta inutile utilizzare la concia dei semi con i pesticidi. Quindi per il 98% dei casi la concia non serve a nulla; di regola i concianti risultano inutili e vengono utilizzati dagli agricoltori addirittura come una polizza di assicurazione. A questo grave fenomeno di utilizzo inutile di pesticidi in agricoltura ci sarebbe una soluzione, ovvero fornire un minimo di assistenza tecnica agli agricoltori , cosa che non accade più da diversi anni così oggi a consigliare gli agricoltori sull’uso dei prodotti chimici sono i rappresentanti, ovvero la parte commerciale. In generale, parlando di insetticidi nel loro complesso, si può tranquillamente affermare che potrebbero essere tranquillamente ridotti del 90%. Accade addirittura che in tavola arrivi della frutta con il suo carico di principi attivi, degli insetticidi e fungicidi, tant’è che se si mettono dei funghi sopra questa frutta sono destinati a morire. Purtroppo oggi molti insetticidi vengono santificati con la conseguenza che la cosa sta sfuggendo al controllo.

Un sintesi più estesa si trova nel sito: http://www.paeseambiente.org/

http://www.acquabenecomune.org/index.php La segnalazione ci giunge tramite la biblioteca civica di Alano di Piave, che continua a seguire con particolare attenzione le tematiche legate all’acqua, al suo uso. Rilanciamo da queste pagine l’invito ad informarci, usando anche canali particolari, quali possono essere quelli disponibili sul web.

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Non insegnate ai bambini, non insegnate la vostra morale, è così stanca e malata, potrebbe far male. Forse una grave impruden- za è lasciarli in balia di una falsa coscienza Non elogiate il pensiero, che è sempre più raro, non indicate per loro una via conosciuta, ma se proprio volete insegnate soltanto la magia della vita. Giro giro tondo cambia il mondo. Non insegnate ai bambini, non divulgate illusioni sociali, non gli riempite il futuro di vecchi ideali, l’unica cosa sicura è tenerli lontano dalla nostra cultura. Non esaltate il talento, che è sempre più spento non li avviate al bel canto, al teatro, alla danza, ma se proprio volete raccontategli il sogno di un’antica speranza. Non insegnate ai bambini, ma coltivate voi stessi il cuore e la mente, stategli sempre vicini date fiducia all’amore il re- sto è niente. Giro giro tondo cambia il mondo.

Giorgio Gaber tratto dal volantino edito dalla Usl 2 – iniziativa “genitori più”

Su Facebook e Youtube la protesta anti-cave

VAZZOLA. «Non si può arrivare a distruggere il territorio tenuto così integro, un ambiente e paesaggio straordinario, che va salvaguardato». Il comitato imprenditori veneti «Piave 2000», intervenendo sulla vendita di 27 ettari coltivati a vigneto e a seminativi, ad una società di cavatori, annuncia di avere trasmesso su Youtube il filmato relativo al convegno di Tezze contro la questione-cave: al sito ci si può collegare tramite un link sul sito web

«www.museodelpiavevincenzocolognese.it», oppure è sufficiente ricercare sul motore di ricerca Google, digitando «pericolo cave»: il sito ha già superato i 5.000 visitatori. «A Borgo Malanotte - spiega Diotisalvi Perin coordinatore del comitato - la Regione ha finanziato con 600 mila euro la riqualificazione del sito seicentesco». Perin propone una raccolta-firme e sollecita il sindaco a presentare un esposto alla Soprintendenza, alla luce della scoperta da parte del Gruppo archeologico del Montello delle fondamenta di un edificio sul terreno dov’è previsto il sito vocato a cava. Intanto il vicesindaco Alberta Bellussi ha fondato su Facebook un gruppo denominato «Non vogliamo le cave a Tezze», che conta già una cinquantina iscritti. (a.v.)(15 marzo 2009)

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