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1 MODIFICATA A SEGUITO DELLE CONTRODEDUZIONI SCHEDA D’AMBITO n°1 AREE DI DELOCALIZZAZIONE A26 DOCUMENTO DI PIANO

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MODIFICATA A SEGUITO DELLE CONTRODEDUZIONI

SCHEDA D’AMBITO n°1 AREE DI DELOCALIZZAZIONE

A26

DOCUMENTO DI PIANO

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Comune di Lonate Pozzolo Documento di Piano

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Aree di delocalizzazione - Scheda d’Ambito

1. Descrizione dell’Ambito

L’area individuata nella presente scheda d’ambito e negli allegati grafici (vedi fig.1) è stata oggetto

negli ultimi quindici anni di trasformazioni radicali che ne hanno profondamente alterato la

fisionomia originale e le caratteristiche insediative. Il Piano d’Area Malpensa ha infatti incluso tale

ambito tra le aree in cui é vietata la realizzazione di nuove funzioni residenziali ed è previsto

l’allontanamento di quelle esistenti a causa dell’inquinamento acustico definito sulla base delle

curve isofoniche derivanti dai piani di volo dell’aeroporto. I processi di delocalizzazione hanno

indotto la fuoriuscita di circa il 90% della popolazione precedentemente residente determinando

così la presenza di una rilevante quantità di edifici abbandonati. Questi immobili abbandonati,

dopo una prima fase di gestione regionale, sono stati assegnati al patrimonio comunale affinché

l’Amministrazione procedesse ad una valorizzazione del patrimonio secondo le indicazioni

contenute nell’Accordo di Programma Quadro del febbraio 2000, integrato con “Atto aggiuntivo”

sottoscritto nell’Aprile 2007 e denominato “Aeroporto intercontinentale di Malpensa 2000 –

Interventi di mitigazione d'impatto ambientale e di delocalizzazione degli insediamenti residenziali

ricompresi nell'ambito territoriale prioritario del Piano Territoriale d'Area Malpensa, ed in

particolare, in prima istanza, siti nel territorio dei Comuni di Somma Lombardo, Lonate Pozzolo e

Ferno, adiacenti al sedime aeroportuale”.

- Bandi in corso di espletamento per il recupero e la valorizzazione del patrimonio immobiliare

Il 29 febbraio 2000 é stato sottoscritto l’Accordo Quadro avente ad oggetto “Interventi di

mitigazione d’impatto ambientale e di delocalizzazione degli insediamenti residenziali ricompresi

nell’ambito territoriale prioritario del Piano Territoriale d’Area Malpensa” e, in prima istanza, gli

insediamenti nei comuni di Somma Lombardo, Ferno e Lonate Pozzolo adiacenti al sedime

aeroportuale

Nel gennaio 2001 é stato approvato il primo Piano Operativo finalizzato all’attuazione del

programma di delocalizzazione delle residenze classificate incompatibili con le attività

aeroportuali; nel febbraio 2001 é stato approvato il bando definitivo per l’acquisizione degli

immobili, attraverso il quale la Regione ha acquistato le aree ricadenti nelle curve di isolivello B del

rumore aeroportuale a Lonate P. e nelle frazioni interessate di Somma L. e Ferno.

Al bando hanno partecipato i cittadini residenti in possesso dei requisiti (5 anni di proprietà e

residenza dall’entrata in vigore della legge 144/99); Regione Lombardia ha acquisito con il primo

bando 289 unità immobiliari, di cui 277 residenziali e 12 non residenziali nei tre Comuni

interessati, con un alto costo di gestione dovuto al frazionamento del patrimonio acquisito (gli

edifici erano solo in parte dismessi a causa dei requisiti rigidi di partecipazione al primo bando).

- L’Amministrazione Comunale con atto del 23-6-2005 n.50 (solo adottato e quindi in regime di

salvaguardia per 5 anni, attualmente scaduti) ha inoltre precluso la possibilità di realizzare nuovi

interventi residenziali anche nella fascia A delle curve isofoniche del rumore aeroportuale.

- La Regione Lombardia ha ottenuto dal Governo la modifica alla legge 144/99 eliminando il

vincolo quinquennale per i proprietari residenti. Nell’aprile 2007 i sindaci dei tre comuni hanno

sottoscritto il testo integrativo all’Accordo di Programma Quadro. Questo piano operativo

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intermedio é stato di nuovo modificato nel luglio 2009: non é più prevista l’esclusiva acquisizione

degli immobili da parte della Regione ma anche il Comune può acquistare gli immobili

delocalizzati.

Su tali beni grava il vincolo d’utilizzo alla funzione non residenziale stabilito dall’ AdPQ, ad

eccezione degli immobili ricadenti in fascia A ed acquisiti al solo scopo di risolvere “particolari

necessità sanitarie e altre eventuali priorità sociali” per i quali sarà invece possibile mantenere la

funzione residenziale.

L’acquisto o la successiva alienazione a terzi può essere effettuata dalla Regione Lombardia o

dalle Amministrazioni Comunali con forme e modalità che devono essere preventivamente

concordate col Comitato dell’Accordo di Programma Quadro e successivamente deliberate con

Deliberazione della Giunta Regionale.

I proventi derivanti dall’alienazione saranno destinati al proseguimento della delocalizzazione e in

prospettiva agli interventi di mitigazione e riqualificazione ambientale.

In relazione alle esigenze di modificare le destinazioni urbanistiche che si renderanno necessarie

per l’applicazione dell’ AdPQ la Regione Lombardia e gli Enti Locali sottoscrittori si impegnano a

promuovere i procedimenti amministrativi per il conseguimento degli effetti di variante ai vigenti

strumenti urbanistici ricorrendo, in mancanza di forme più celeri, all’istituto dell’Accordo di

Programma.

Il secondo bando per l’acquisizione degli immobili ricadenti negli ambiti più prossimi al sedime

aeroportuale viene pubblicato nel maggio 2007 e chiuso nell’ottobre 2007 (per l’acquisizione di

266 unità immobiliari, di cui 257 residenziali e 9 non residenziali).

Nel Comitato per l’ Accordo di Programma Quadro del 30 settembre 2009 é stato stabilito, in

relazione all’alienazione degli immobili da parte dei Comuni, l’obbligo per questi di provvedere alla

redazione di un programma per l’alienazione che dovrà essere presentato entro e non oltre la fine

del 2015: qualora tale scadenza non venisse rispettata, gli immobili torneranno a far parte del

patrimonio regionale con costi a carico delle Amministrazioni Comunali.

Il 21 dicembre 2009 il Consiglio Comunale di Lonate Pozzolo ha deliberato di accettare la cessione

gratuita di tutti gli immobili acquisiti dalla Regione a seguito dei due bandi approvati (aprile 2001 e

maggio 2007) a di accettare inoltre la cessione di tutti gli altri immobili acquisiti dalla Regione

Lombardia oltre che nell’ambito del primo bando anche in quello del bando intermedio.

Ha deliberato inoltre di acquisire direttamente dai proprietari che hanno aderito al bando

intermedio gli immobili oggetto di delocalizzazione, accettando la nomina del terzo per gli

immobili per i quali sono stati stipulati contratti preliminari di compravendita a favore della

Regione Lombardia nonché per quelli per cui si effettua direttamente il rogito definitivo,

eventualmente acquisendo alcuni di tali immobili al proprio patrimonio indisponibile.

Ad oggi è stata acquisita la quasi totalità degli immobili (vedi fig.2)

2. Obiettivi dell’intervento

Tutte le trasformazioni avvenute a Lonate Pozzolo negli ultimi anni in aggiunta alla modifica dei

vincoli aeroportuali che insistono sul territorio rendono indispensabile un ripensamento

complessivo dell’area che avrà come obiettivo la valorizzazione del patrimonio pubblico derivato

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dalla delocalizzazione ma anche la salvaguardia e lo sviluppo delle attività recentemente

insediatesi.

Per determinare in maniera coordinata un piano di sviluppo sostenibile dal punto di vista

economico ambientale, il Piano di Governo del Territorio prevede che l’Amministrazione

Comunale proceda entro 6 mesi dall’approvazione del PGT stesso alla redazione di un Piano di

Inquadramento d’Ambito che, sulla base della situazione sopra delineata e degli obiettivi

strategici sopra citati, individui le azioni di piano opportune per la riqualificazione dell’ambito

secondo direttive e prescrizioni individuate nei successivi punti.

3. Criteri attuativi

L’ambito di delocalizzazione, secondo il perimetro individuato nella fig.1 allegata alla presente

scheda e nella tav.A5 del Documento di Piano, verrà attuato attraverso un Piano di Inquadramento

d’Ambito di iniziativa pubblica e specifici piani attuativi di iniziativa pubblica e di iniziativa privata

così come di seguito regolamentati.

4. Piano di inquadramento d’ambito

Il Piano di Inquadramento d’Ambito è un piano di inquadramento di iniziativa pubblica che

l’Amministrazione Comunale dovrà predisporre entro 6 mesi dall’approvazione del presente

P.G.T..

Esso determinerà la suddivisione dell’ambito in piani attuativi che potranno essere di iniziativa

pubblica o privata a seconda dell’interesse strategico che verrà attribuito ai singoli interventi.

5. Ipotesi preliminare di valorizzazione dei comparti

Per i comparti omogenei inclusi all’interno dell’ambito sono previsti due tipi di intervento

fondamentali:

a) demolizione dei fabbricati esistenti con trasferimento dei diritti volumetrici e

riqualificazione ambientale dell’ area con riconversione all’uso agricolo o creazione di una

zona a verde pubblico che concorre alla creazione di un bosco urbano; i diritti volumetrici

saranno riutilizzati nelle aree a destinazione produttiva all’interno dell’ambito o all’interno

degli altri ambiti soggetti a perequazione individuati all’interno del PGT

b) demolizione dei fabbricati esistenti e riutilizzo dei diritti volumetrici in loco per la

realizzazione di nuovo edifici con destinazioni compatibili (produttive, terziarie)

E’ inoltre prevista, in alcuni limitate porzioni, la conservazione dei fabbricati esistenti, in quanto

destinati a funzioni pubbliche (sede della Protezione Civile), o per la presenza edifici di pregio da

valorizzare, o ancora per la presenza di proprietà a verde privato.

Le ipotesi di valorizzazione per i singoli comparti sono in sintesi le seguenti (vedi figura 4):

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- Comparto 5: demolizione dei volumi esistenti e realizzazione di area a verde pubblico; il

comparto ha una S.T. complessiva di mq.7.321

- Comparto 6: demolizione dei volumi esistenti e riconversione dell’area all’uso agricolo; il

comparto ha una S.T. complessiva di mq.15.759

- Comparto 7: demolizione dei volumi esistenti e collocazione di diritti volumetrici con

destinazione produttiva-logistica; il comparto ha una S.T. complessiva di mq.23.342

- Comparto 8: demolizione dei volumi esistenti e collocazione di diritti volumetrici con

destinazione produttiva-logistica; si prevede l’utilizzo di un doppio indice edificatorio: pari

all’esistente nei lotti già edificati e pari a 0,5 mc/mq nelle zone attualmente agricole; il

comparto ha una S.T. complessiva di mq. mq.44.815

- Comparto 9: demolizione dei volumi esistenti e collocazione di diritti volumetrici con

destinazione produttiva-logistica; il comparto ha una S.T. complessiva di mq.23.049

- Comparto 10: demolizione dei volumi esistenti e realizzazione di area a verde per la

formazione di un bosco urbano; il comparto ha una S.T. complessiva di mq.19.035

- Comparto 11: una parte dell’area sarà ridestinata a funzione terziaria (“11a”, mq.5.700)

mentre la parte restante dell’area è occupata dalla sede della Protezione civile (“11b”,

mq.3.807)

- Comparto 12: demolizione dei volumi esistenti e realizzazione di area a verde per la

formazione di un bosco urbano per la porzione “a” ( mq. 29.103); per la porzione “b”

(mq.6.182) è prevista la conservazione e valorizzazione degli edifici storici esistenti

(realizzati all’inizio del XX secolo); nella restante parte dell’area (“c”, mq.18.321) è prevista

la demolizione dei volumi residenziali esistenti e la collocazione di diritti volumetrici con

destinazione produttiva-logistica

- Comparto 13: demolizione dei volumi residenziali esistenti e collocazione di diritti

volumetrici con destinazione produttiva-logistica; il comparto ha una S.T. complessiva di

mq.10.041

- Comparto 14: demolizione dei volumi residenziali esistenti e collocazione di diritti

volumetrici con destinazione produttiva-logistica; nell’area sono già presenti attività

produttiva che vengono mantenute; il comparto ha una S.T. complessiva di mq.18.111

- Comparto 15: demolizione dei volumi residenziali esistenti e collocazione di diritti

volumetrici con destinazione produttiva-logistica; il comparto ha una S.T. complessiva di

20.233

- Comparto 16: demolizione dei volumi residenziali esistenti e collocazione di diritti

volumetrici con destinazione produttiva-logistica; nell’area sono già presenti attività

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produttiva che vengono mantenute; il comparto ha una S.T. complessiva di S.T. totale

mq.8.745

- Comparto 17: area esistente a verde privato che mantiene la destinazione attuale (sull’area

è presente un edificio residenziale unifamiliare); una piccola porzione, già acquisita, sarà

destinata a verde pubblico (mq.563)

- Comparto 18: demolizione dei volumi residenziali esistenti e collocazione di diritti

volumetrici con destinazione produttiva-logistica; il comparto ha una S.T. complessiva di

mq.9.424

- Comparto 19: : demolizione dei volumi esistenti e realizzazione di area a verde per la

formazione di un bosco urbano i diritti volumetrici saranno ricollocati nell’area inedificata

adiacente sul lato est (esterna all’ambito) con destinazione terziaria, a completamento del

tessuto urbanizzato; il comparto ha una S.T. complessiva di mq.28.041

- Comparto 20: demolizione dei volumi esistenti e realizzazione di area a verde per la

formazione di un bosco urbano; il comparto ha una S.T. complessiva di mq.42.349.

- Comparto 21: area esistente inedificata che sarà in parte ridestinata a funzione produttiva

(“21a”, mq.14.282), mentre la parte restante, a confine con la zona agricola, sarà destinata

alla riqualificazione ambientale (“21b”mq.13.981); il comparto ha una S.T. complessiva di

mq.28.263

La superficie complessiva dell’ambito che sarà destinata alla valorizzazione ambientale è pari a

mq.156.412: tale superficie comprende le aree da riconvertire a bosco urbano-verde pubblico e da

restituire all’uso agricolo (il valore è riferito alla Superficie Territoriale).

La superficie complessiva delle aree da destinare a funzione produttiva-logistica è pari a

mq.190.363 (il valore è riferito alla Superficie Territoriale).

Alla superficie delle aree a destinazione produttiva si aggiunge il comparto TR1 (mq.19.518) che,

data la contiguità nel tessuto urbano e i vincoli aeroportuali presenti, é stato inserito all’interno

della scheda d’ambito in fase di controdeduzioni. Per tale comparto vale quanto già previsto dal

DdP e indicato nella scheda specifica allegata al presente documento.

6. Piani Attuativi di iniziativa pubblica

I piani di iniziativa pubblica comprendono in linea di massima una parte rilevante delle aree

pubbliche assegnate in seguito agli interventi di delocalizzazione. Ad essi il piano d’ambito assegna

l’obiettivo di sviluppare i progetti strategici per il rilancio delle aree delocalizzate rispetto agli

obiettivi previsti dal P.G.T. e dalla presente scheda d’ambito.

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7. Piani Attuativi di iniziativa privata

I piani attuativi di iniziativa privata comprendono in linea di massima aree prevalentemente di

proprietà privata al cui interno possono essere ricomprese porzioni di aree pubbliche.

8. Interventi attuati o in corso di attuazione

Riguarda i piani già approvati od in corso di approvazione per i quali valgono le destinazioni ed i

parametri urbanistici ed edilizi già previsti.

9. Destinazioni d’uso

Il piano di inquadramento individua le destinazioni d’uso consentite, ad eccezione di quella

residenziale, con l’obiettivo di salvaguardare le attività esistenti e promuovere l’ambito come

nuovo polo produttivo del Comune di Lonate.

Le destinazioni attribuite tengono inoltre conto dei vincoli derivanti dalla presenza dell’aeroporto

verificati con le autorità competenti secondo le procedure previste dalle leggi e dai regolamenti

vigenti.

10. Parametri urbanistici ed edilizi

Volumetria a disposizione dell’Amministrazione Comunale per la definizione del Piano di

Inquadramento di Ambito

Il Piano di Inquadramento d’Ambito può disporre nello schema progettuale una quota massima

SLP pari alla quantità già insediata nell’ambito oggetto di delocalizzazione secondo i conteggi

definiti nel Bando di Alienazione. A questa quantità può essere aggiunta un’ulteriore quota pari a

1/3 della SLP esistente da impiegare come politica di incentivo all’utilizzo delle aree delocalizzate e

alla sistemazione delle aree da destinare a verde.

I piani attuativi di iniziativa pubblica e privata verranno realizzati secondo i seguenti parametri

urbanistici ed edilizi:

- Ut = 1 mq/mq

- Ic= 70% sup fondiaria

- H = 12 mt

- Aree a standard

Gli standard urbanistici sono individuati al punto 5 e nella figura n.4. Il contributo dei soggetti

privati che realizzeranno gli interventi di nuova edificazione consisterà nella sistemazione a verde

di una quota pari al 100% della superficie interessata (St) dall’intervento di edificazione. Tali

interventi saranno realizzati secondo le indicazioni e le prescrizioni contenute nel Piano di

Inquadramento d’Ambito.

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La quantità di aree da destinare a standard urbanistici potrà variare del 30% in aggiunta o

detrazione in ragione degli approfondimenti progettuali che emergeranno in sede di stesura del

Piano di Inquadramento d’Ambito.

11. Incentivi per la ricollocazione delle attività industriali

Il Piano di Inquadramento d’Ambito determinerà gli opportuni incentivi per promuovere

prioritariamente la ricollocazione delle attività produttive esistenti ubicate nelle aree centrali e

incompatibili con il tessuto residenziale.

In particolare il Piano potrà prevedere incentivi legati alle dimensioni delle aree di ricollocazione

riconoscendo fino al 30% di aumento rispetto alla superficie delle aree di decollo. Potranno inoltre

essere previsti incentivi volumetrici legati alla tempistica di attuazione degli interventi: tali

incentivi potranno rappresentare un ulteriore 30% della SLP esistente nelle aree di decollo.

12. Incentivi per la demolizione degli edifici esistenti e per la sistemazione a verde delle aree da

destinare a standard

Il Piano di Inquadramento d’Ambito individuerà gli opportuni incentivi per promuovere la

demolizione degli edifici esistenti e non più recuperabili, lo smaltimento delle macerie e la

sistemazione dei terreni.

Tali incentivi potranno riguardare aree edificabili e quote volumetriche nella misura utile per

assicurare una rapida attuazione degli interventi.

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ALLEGATI GRAFICI

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Figura 1 Individuazione Ambito

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Figura 2 Immobili acquisiti

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Figura 3 Vincoli aeroportuali

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Figura 4 Ipotesi di valorizzazione dei comparti all’interno dell’ambito

area produttiva TR1

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Piano Attuativo TR1

ANALISI URBANA

LOCALIZZAZIONE INTERVENTO

Legenda:

Individuazione area

DATI RIASSUNTIVI DELL’AREA

Proprietà Privata Superficie del comparto 19.518 mq

Superficie in zona di rischio idraulico

- Ubicazione rispetto zona IC

del Parco del Ticino Dentro IC

ANALISI DELL’AREA

ELEMENTI NOTEVOLI: 1. Fascia arboreo-arbustiva 2. Intorno urbano prevalentemente residenziale 3. Strada Provinciale 527

L’area ricade all’interno della fascia B delle curve isofoniche, in tale aree è possibile insediare attività industriali e artigianali, si confermano dunque le previsioni del P.R.G.

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Piano Attuativo TR1

INDIRIZZI PROGETTUALI

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Legenda: Fascia aroboreo-arbustiva da riqualificare Mitigazione dell’area verso la zona residenziale

DATI PROGETTUALI

St mq 19.518

Uf mq./mq. 1,00

Slp mq. 19.518

Area a standard (20% St)

3.904

H max degli edifici (mt.)

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Destinazioni d’uso Industriale e

artigianale

ULTERIORI PRESCRIZIONI Il comparto è destinato all’insediamento industriale ed artigianale, e alle attività strettamente correlate alla destinazione produttiva L’ambito dovrà essere riorganizzato in funzione della presenza residenziale a est del comparto e deve mantenere le fasce arboree lungo via Moncucco ad est e a nord verso la SP 527. L’area ricade in classe di fattibilità geologica 3f .

Superficie coperta (Sc)

70%

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