Visione serale del nuovo Una nuova era Headquarter ... · il sistema Laser Next dedicato alle...

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S 32 LASER OTTOBRE 2016 www.lamieranews.it Una nuova era per Prima Industrie DOPO L’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DELLO SCORSO MAGGIO ABBIAMO INCONTRATO IL PRESIDENTE DEL GRUPPO GIANFRANCO CARBONATO PER FARE IL PUNTO SULLO SVILUPPO DELL’AZIENDA E SULLE TECNOLOGIE CHE METTE A DISPOSIZIONE. Antonio Vendramini Siamo rimasti impressionati dalla struttura della nuova sede di Prima Industrie e dal grande Show Room al piano terreno con ben 11 macchine completamente operanti, di cui una linea completa per la lavorazione automatica della lamiera. La struttura è completamente autonoma dal punto di vista energetico (macchine escluse) e con un grande impatto scenografico grazie alle strutture bidimensionali di piante realizzate mediante taglio laser di lamiere e alla cascata di scintille luminose poste agli angoli dell’edificio «a simboleggiare nell’insieme l’unione tra natura e tecnologia». Con l’ing. Domenico Appendino (vice presidente esecutivo del Gruppo) che ha curato la costruzione della nuova sede, abbiamo visitato l’edificio per osservare la cura meticolosa con cui sono stati realizzati tutti i particolari. «In poco meno di un mese questa realizzazione è stata apprezzata da oltre 1300 visitatori (compresi i parenti dei dipendenti in occasione del Family Day svoltosi a fine maggio» ci dice la Dott.ssa Simona Di Giovanni dell’Ufficio Marketing Operativo che ci ha accompagnato nella visita. Il laser in fibra Tra le novità che hanno maggiormente attirato l’interesse dei visitatori di questa Open House va segnalata la nuova sorgente laser in fibra CF3000 (con potenza di 3 kW) sviluppata e realizzata internamente unendo tre moduli da 1 kW ciascuno. Utilizza fibre ottiche con diametro di 100 µm. In questo modo Prima Industrie è diventata la prima azienda al mondo produttrice di macchine laser per lavorazioni meccaniche ad avere sviluppato al suo interno laser con la tecnologia fibra. Sino a oggi l’unico fornitore di queste sorgenti per il Gruppo era la società americana IPG Photonics, con la quale Prima Power intrattiene un solido rapporto di collaborazione (il sistema Platino 2.0 Fiber presente nella Show Room monta appunto un laser prodotto da questa società). Apprendiamo che la nuova sorgente Prima Power ha uno shutter originale brevettato che blocca l’emissione del fascio in meno di 200 ms. Entro la fine dell’anno si avrà l’introduzione del modello CF4000 con potenza di 4 kW. Queste sorgenti saranno prodotte negli stabilimenti di Prima Electro (la Business Unit del Gruppo che segue Visione serale del nuovo Headquarter & Technology Center del Gruppo Prima Industrie a Collegno (To) con le luci che simulano le scintille prodotte nel taglio laser. (foto Prima Industrie)

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Una nuova era per Prima Industrie

DOPO L’INAUGURAZIONE DELLA NUOVA SEDE DELLO SCORSO MAGGIO ABBIAMO INCONTRATO IL PRESIDENTE DEL GRUPPO GIANFRANCO CARBONATO PER FARE IL PUNTO SULLO SVILUPPO DELL’AZIENDA E SULLE TECNOLOGIE CHE METTE A DISPOSIZIONE.

Antonio Vendramini

Siamo rimasti impressionati dalla struttura della nuova sede di Prima Industrie e dal grande Show Room al piano terreno con ben 11 macchine completamente operanti, di cui una linea completa per la lavorazione automatica della lamiera. La struttura è completamente autonoma dal punto di vista energetico (macchine escluse) e con un grande impatto scenografico grazie alle strutture bidimensionali di piante realizzate mediante taglio laser di lamiere e alla cascata di scintille luminose poste agli angoli dell’edificio «a simboleggiare nell’insieme l’unione tra natura e tecnologia». Con l’ing. Domenico Appendino (vice presidente esecutivo del Gruppo) che ha curato la costruzione della nuova sede, abbiamo visitato l’edificio per osservare la cura meticolosa con cui sono stati realizzati tutti i particolari. «In poco meno di un mese questa realizzazione è stata apprezzata da oltre 1300 visitatori (compresi i parenti dei dipendenti in occasione del Family Day svoltosi a fine maggio» ci dice la Dott.ssa Simona Di Giovanni dell’Ufficio Marketing Operativo che ci ha accompagnato nella visita.

Il laser in fibraTra le novità che hanno maggiormente attirato l’interesse dei visitatori di questa Open House va segnalata la nuova sorgente laser in fibra CF3000 (con potenza di 3 kW) sviluppata e realizzata internamente unendo tre moduli da 1 kW ciascuno. Utilizza fibre ottiche con diametro di 100 µm. In questo modo Prima Industrie è diventata la prima azienda al mondo produttrice di macchine laser per lavorazioni meccaniche ad avere sviluppato al suo interno laser con la tecnologia fibra. Sino a oggi l’unico fornitore di queste sorgenti per il Gruppo era la società americana IPG Photonics, con la quale Prima Power intrattiene un solido rapporto di collaborazione (il sistema Platino 2.0 Fiber presente nella Show Room monta appunto un laser prodotto da questa società). Apprendiamo che la nuova sorgente Prima Power ha uno shutter originale brevettato che blocca l’emissione del fascio in meno di 200 ms. Entro la fine dell’anno si avrà l’introduzione del modello CF4000 con potenza di 4 kW. Queste sorgenti saranno prodotte negli stabilimenti di Prima Electro (la Business Unit del Gruppo che

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Visione serale del nuovo Headquarter & Technology Center

del Gruppo Prima Industrie a Collegno (To) con le luci che

simulano le scintille prodotte nel taglio laser.

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si occupa di elettronica industriale e tecnologia laser) a Barone Canavese (To) dove viene realizzato l’alimentatore elettrico, Chicopee (Mass. – USA) dove vengono costruiti i moduli e, in prospettiva, in quello di Suzhou (Cina).

Laser Next Tra le macchine presenti nella Show Room quella che a nostro avviso ha attirato maggiormente l’attenzione dei visitatori è stato il sistema Laser Next dedicato alle lavorazioni 3D con sorgenti in fibra (il modello presentato è dotato di un nuovo laser CF3000 e costituisce un primo esempio di fornitura completa attraverso un unico fornitore, responsabile della manutenzione di tutti i componenti). Davanti alla macchina ci riceve l’ing. Marco Pivanti, nuovo Product Manager dei sistemi laser 3D. Questi ci dice: «Questa è la nuova macchina pensata per il taglio tridimensionale di componenti in acciaio alto resistenziale stampati a caldo per l’industria automobilistica, ma che può essere impiegata in altre applicazioni di taglio laser fibra (con potenze da 3 o 4 kW)». Mentre il nostro interlocutore ci diceva questo vedevamo infatti la macchina, con una tavola rotante a due postazioni, che tagliava in rapida successione prima il montante centrale di una autovettura stampato a caldo e successivamente il corpo di un paraurti in lamiera zincata. In nostro interlocutore così continua: «Laser Next è il sistema per il taglio 3D con laser in fibra più veloce al mondo (con velocità di traiettoria di 208 m/min e accelerazione di 2,1 g) ed è stata progettato per produzioni intensive di componenti stampati a caldo per l’industria automobilistica. Nel progettare questa nuova unità l’obiettivo dei nostri progettisti è stato quello di soddisfare le

tre principali esigenze dei clienti di questo settore: maggiore produttività (grazie ai motori diretti con trasduttori a righe ottiche montati sugli assi principali e sulla testa di lavoro), riduzione dei tempi di fermo macchina e di manutenzione (grazie all’impiego di sorgenti laser in fibra) e riduzione dell’ingombro al suolo, cosa che comporta una produttività al metro quadrato fino all’80% maggiore al modello precedente». La macchina è stata inoltre progettata per operare in completa sicurezza grazie alla cabina di protezione integrata con la tavola rotante e all’efficiente sistema di aspirazione fumi».

Interno dello Show Room nel nuovo Headquarter & Technology Center del Gruppo Prima Industrie durante l’Open House del 16 giugno 2016. (foto Prima Industrie).

Il nuovo sistema per taglio 3D Laser Next di Prima Power alimentato con la nuova sorgente laser in fibra CF3000. (foto Prima Industrie)segue ▶

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Gli chiediamo il perché di tanto interesse in Italia per questa macchina. La risposta è stata: «L’Europa è il luogo in cui si concentra gran parte della produzione di autoveicoli nel mondo e quindi è chiaro l’interesse dei nostri clienti, anche italiani, che vogliono occuparsi di questo importante settore». Ricordando quanto visto in alcuni stabilimenti con impianti Prima (come lo stabilimento Fiat Cassino in Italia) chiediamo al nostro gentile interlocutore se non sia il caso di automatizzare l’alta produttività di questo impianto. La risposta è molto chiara: «Rispetto ai modelli precedenti, questa macchina consente già di raggiungere un’elevata produttività grazie alla sorgente laser fibra e all’alta dinamica. Con l’aumentare della produttività dell’impianto e la progressiva diminuzione dei tempi di lavorazione, saranno necessarie soluzioni per il carico e lo scarico automatici. A breve saranno presentate configurazioni in cui la macchina è integrata con sistemi robotizzati di movimentazione dei pezzi.». Si deve osservare che nella Show Room di Prima Power era presente anche il sistema Rapido con la nuova cabina Split, equipaggiato con una sorgente in fibra IPG Photonics.

Laser GeniusUn altro sistema che ha attratto l’attenzione dei visitatori è Laser Genius, l’unità più recente nel parco macchine per il taglio 2D di Prima Power. Questo sistema unisce la flessibilità del progenitore Platino, con un incremento della produttività e dell’efficienza ottenute attraverso l’uso di soluzioni innovative quali: la traversa del sistema cantilever in fibra di carbonio e la struttura del basamento in granito sintetico. Questa efficienza viene ulteriormente aumentata grazie all’impiego di motori lineari a elevata dinamica sugli assi principali e all’impiego di una

alimentazione esclusivamente con laser in fibra (da 2 a 6 kW). Il dott. Matteo Benedetto, nuovo direttore marketing Prima Power, ci dice in proposito: «Grazie all’impiego dei motori lineari la produttività di questa unità su spessori inferiori a 3 mm è superiore del 15% rispetto a quanto ottenibile da sistemi analoghi utilizzanti motori convenzionali. Sono disponibili due versioni con aree di lavoro rispettivamente di 1500 x 3000 mm e 2000 x 4000 mm, in due tipologie di cabina: LEAN, più rapida da installare e più economica e OPEN, con maggiore accessibilità al campo di lavoro».

Combi GeniusL’ultima macchina di cui vogliamo parlare in questo articolo è la Combi Genius che ha attirato molti visitatori interessati, come avviene da anni nelle Fiere Internazionali. La macchina in oggetto ovviamente comprende in un unico sistema un gruppo di taglio laser e un altro di punzonatura. Da molti anni si continua a

Prima Industrie ha recentemente presentato la sua nuova sorgente laser in fibra CF3000 con potenza continua di 3 kW. (foto Prima Industrie)

Campioni realizzati con le macchine Prima Power. (foto Prima Industrie)

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sostenere la non economicità dell’avere, su una stessa struttura meccanica, due diverse tecnologie che possono operare solo alternativamente e molti addetti al mercato continuano a sostenere che, nel mondo produttivo della lavorazione della lamiera, vi sono sempre tante applicazioni per queste unità combinate in cui gli utensili utilizzati non hanno più soltanto il compito della foratura o di tranci sagomati ma sempre più frequentemente e diffusamente svolgono anche lavorazioni aggiuntive che permettono di rendere più completi i componenti lavorati . La differenza tra le proposte dei vari costruttori sta proprio nella disponibilità contemporanea di utensili normali e speciali, oltre che nei sistemi di automazione per la gestione della lamiera grezza e dei pezzi semilavorati. Ci dice in proposito il dott. Benedetto

“Combi Genius è solo l’ultima proposta di Prima Power. Un sistema compatto, ben adattabile anche agli spazi ridotti e ampiamente in grado di offrire produttività e convenienza operativa potendo arrivare a gestire anche oltre 100 utensili in torretta. Ram (azionamento di percussione sull’utensile) rotante, settori del piano a spazzole flottanti e diverse combinazioni di automazione sono alcune delle soluzioni che incontrano e soddisfano le richieste degli operatori di settore sempre più esigenti. Il macchinario può essere equipaggiato con laser in fibra da 3 e 4 kW e utilizza anche i nuovi generatori laser fibra CF prodotti internamente. La presenza di botole di scarico molto capienti, fino ad 800x800 mm, consentono inoltre una produzione ordinata anche quando l’automazione non può essere utilizzata.

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Tante care congratulazioni, carissimo ing. Carbonato, per questo ulteriore salto di qualità. Ricordo ancora la mia prima visita, quando vi chiamavate Prima Progetti, ed eravate alloggiati nei capannoni di un casolare alla frazione Bauducchi di Moncalieri. Di strada in questi 40 anni ne avete fatta molta, passando dalle macchine di misura, ai primi sistemi per il taglio 3D di componenti metallici e non, all’espansione nei sistemi laser per il taglio della lamiera piana sino alla presente nuova realtà che è tutta da esplorare. Cosa ci può dire al riguardo?Ci siamo intelligentemente adeguati alle necessità del mercato: dapprima con l’allargamento ai prodotti Finn Power e ai suoi mercati, al fine di poterci proporre in un settore più allargato rispetto al mercato dell’auto e su un panorama più ampio; ora avevamo la necessità di poterci presentare in ambito europeo con una immagine migliore e più accattivante, esattamente come hanno fatto negli ultimi anni i nostri concorrenti.

Ora però vi proponete non solo come costruttori di sorgenti a CO2, ma anche di quelle in fibra…Dal mercato abbiamo raccolto che sempre più, non solo nel caso del taglio 3D, ma anche in quello della lamiera piana, ci veniva richiesto l’impiego di sorgenti in fibra. Da molti anni noi abbiamo utilizzato i laser in fibra proposti dall’industria americana IPG Photonics; ma, come è successo più di 10 anni or sono con le sorgenti a CO2, in cui iniziammo a utilizzare unità sviluppate internamente al Gruppo attraverso la consociata Convergent Prima, così adesso, da alcuni anni, abbiamo deciso di investire nello sviluppo di una nostra sorgente in fibra. Non si vuole, per il momento, pensare a stabilire un ulteriore costruttore di questi componenti; per il momento, con le unità CF3000, da 3 kW, e con quelle in progress da 4 kW, pensiamo principalmente al nostro utilizzo per non essere vincolati a unico fornitore. Lo sviluppo della nostra nuova sorgente in fibra consente infatti a Prima Power di contare su una alternativa per un componente estremamente strategico per il proprio business e che rappresenta oggi una tecnologia vincente per specifiche applicazioni: Prima Power si attende infatti una notevole crescita dalle macchine laser, gamma di prodotto che beneficia delle recenti introduzioni di nostri nuovi modelli, quali LASER Next per il settore del taglio 3D e Combi Genius per quello delle macchine combinate laser-punzone. L’obiettivo del Gruppo, per questo primo anno di produzione di sorgenti in fibra è un graduale ramp-up dei volumi consegnati a clienti fino a circa 10 unità/mese. La proprietà della sorgente consentirà inoltre una più efficace attività di service, consentendo di ritornare a una responsabilità unica verso il cliente finale.

Come sono state prodotte queste unità prototipali e come pensate di regolarvi per il futuro?Attualmente, abbiamo provveduto a realizzare una sorgente assemblando componenti (fibre attive, fibre di trasmissione e diodi di pompaggio) presi dal mercato, allo stesso modo in cui molti nostri concorrenti stanno operando. Si tratta di componenti ormai convenzionali. Qualche perplessità ha creato il fatto che nella foto con cui abbiamo annunciato la nostra produzione di sorgenti in fibra era presente il nome Lumentum che era il braccio operativo della società americana JDSU produttrice non solo di laser

a diodi, ma anche di unità in fibra pompate da questi. Non c’è alcuna confusione: nelle nostre sorgenti utilizziamo laser a diodi multiemitter come elementi di pompaggio, ma il modulo di sorgente (per adesso da 1 kW) realizzato con questi componenti è di nostra ideazione.

E in futuro?Siamo convinti che il futuro di queste sorgenti in fibra sarà determinato dalla qualità e manutentibilità degli elementi costituenti. Noi ci siamo concentrati sui diodi di pompaggio e, per questo, abbiamo non solo avviato una collaborazione con il Politecnico di Torino, ma abbiamo realizzato un laboratorio a Torino (nella sede ex Cselt) per svilupparvi congiuntamente laser a diodi di potenza. Prima Electro, la Business Unit del Gruppo che si occupa dello sviluppo delle tecnologie laser, investirà in questa iniziativa circa 7.5 M€ con l’obiettivo di produrre e sviluppare i componenti di pompaggio per le nostre sorgenti in fibra.Non ci sembra che queste sia l’unico settore di sviluppo del Gruppo Prima…Un altro settore applicativo sarà sviluppato all’interno del Politecnico. Si tratta dell’Additive Manufacturing, grande rivoluzione tecnologica del prossimo futuro. Le attività di ricerca si concentreranno sulla fabbricazione additiva di parti metalliche di media/grande dimensione mediante macchinari avanzati di produzione Prima Industrie e utilizzando le nostre sorgenti in fibra, utilizzando tecnologie di deposizione che svilupperemo congiuntamente ai nostri partner europei, all’interno del Progetto Europeo Borealis.Un’ultima considerazione riguardo al mercato del Gruppo Prima Industrie.Possiamo identificare due diversi tipi di mercato in cui Prima Power si muove. Il primo è quello delle macchine più complesse (pannellatrici, laser 3D, combinate) e dei sistemi associati, in cui siamo leader o tra i leader. Dato il nostro posizionamento, in questo segmento cresciamo se il mercato cresce, seguiamo l’andamento del mercato e risentiamo di eventuali oscillazioni. Il secondo mercato è quello delle macchine cosiddette stand-alone, più semplici (piegatrici, punzonatrici, taglio 2D, etc.), in cui abbiamo una quota di mercato più contenuta. In questo segmento abbiamo maggiori possibilità di crescita e siamo meno sensibili alle oscillazioni del mercato. Per quanto riguarda i numeri operativi occorre osservare che il 2015 si è chiuso con un fatturato di oltre 364 M€, con un incremento del 4% rispetto all’anno precedente, e con un margine operativo lordo (EBITDA) di 31,4 M€, con una riduzione del 7% rispetto all’anno precedente. I settori industriali in cui fatturiamo di più sono la subfornitura (29%), l’edilizia e abitazione (22%), l’automotive (17%), il comparto dei macchinari industriali (16%), quello delle apparecchiature elettriche (11%) ed il settore aerospaziale (5%). Ringraziamo l’ing. Carbonato per quanto ci ha detto e ci complimentiamo con lui per il grande successo che il Gruppo Prima Industrie continua a registrare nel mondo e per la conseguente grande immagine che contribuisce a dare della vivacità del mondo industriale italiano delle lavorazioni laser.

L’intervista L’ing. Gianfranco Carbonato, presidente del Gruppo Prima Industrie .(foto Prima Industrie)

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