ULSS N.6 VICENZA Foglio 1 di 36 Ver.
Transcript of ULSS N.6 VICENZA Foglio 1 di 36 Ver.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 1 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
PREMESSA
Oggetto del presente documento è la definizione a livello di progetto definitivo delle
caratteristiche progettuali e delle specifiche tecniche delle apparecchiature e materiali di
prevista installazione per la realizzazione del nuovo impianto di condizionamento dedicato
a servizio del Reparto di Angiografia del P.O. San Bortolo di Vicenza.
In particolare la presente relazione generale presenta la filosofia ispiratrice del progetto e
riporta le soluzioni previste, descritte in dettaglio nei restanti documenti progettuali.
Tale intervento si rende necessario al fine di adeguare l’impianto ai requisiti prestazionali
vigenti rendendo indipendente il reparto dagli altri locali dell’edificio che necessitano di
prestazioni di livello meno spinto.
La progettazione risponde appieno ai dettami delle normative di sicurezza, di prevenzione
incendi, inquinamento atmosferico e ambientale, tenendo conto di tutte le esigenze e
caratteristiche anche di manutenzione, meglio specificate in seguito.
Ai fini della prevenzione degli incendi ed allo scopo di raggiungere i primari obiettivi di
sicurezza relativi alla salvaguardia delle persone, degli edifici e dei soccorritori, gli impianti
in oggetto saranno adeguati in modo da:
- limitare, in caso di evento incidentale, danni alle persone;
- limitare, in caso di evento incidentale, danni ai locali vicini a quelli contenenti gli
impianti.
Le seguenti prescrizioni e le descrizioni relative alla fornitura hanno carattere indicativo e
non limitativo, nel senso che l'Appaltatore fornirà un impianto completo in ogni sua parte,
in modo da ottenere un complesso perfettamente funzionante, esercibile in condizioni di
massima sicurezza ed affidabilità, rispondente alla tecnica più avanzata, sia per quanto
riguarda la progettazione che la realizzazione dello stesso.
Verrà di seguito data descrizione dei requisiti e delle specifiche prestazionali dei
componenti/impianti più importanti il progetto, che dovranno essere considerati nella
progettazione costruttiva da sviluppare da parte dell’Appaltatore e nella successiva
costruzione degli impianti.
Si ribadisce che tutte le opere accessorie necessarie all’installazione ed al corretto
funzionamento degli impianti oggetto di intervento sono a cura e spese dell’Appaltatore,
ancorché non espressamente indicate nelle presenti specifiche tecniche. A titolo indicativo
e non esaustivo si riportano: attività di smantellamento, demolizione, trasporto materiali
alle discariche, approntamenti provvisori, trasporti nuovi materiali, spostamento servizi ed
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 2 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
impianti che interferiscono con l’oggetto dell’intervento, sistemazioni edili, basamenti,
eventuali rinforzi strutturali, ecc…
Sono inoltre omesse le specifiche per i materiali considerati secondari e non
caratterizzanti il presente intervento, componenti per i quali dovranno utilizzarsi primarie
marche, dotate di certificazione di qualità e comunque sottoposte all’approvazione della
Direzione Lavori.
La proposta di intervento garantirà il pieno rispetto di tutte le normative vigenti con
particolare attenzione agli aspetti di sicurezza, prevenzione incendi e sicurezza dei
lavoratori.
Tra gli oneri a carico dell’Appaltatore evidenziamo a titolo non esaustivo i seguenti:
- Prima dell’inizio dei lavori, sarà cura dell’Impresa esecutrice di sviluppare un
progetto costruttivo dell’intervento, verificando il loco le misure degli spazi in cui
dovranno essere installate le apparecchiature di prevista fornitura, segnalando alla
DL ogni eventuale modifica che si intende apportare al progetto esecutivo in
funzione delle verifiche che l’impresa svolgerà;
- Oneri per allaccio dei macchinari alle distribuzioni di fluidi, reti di scarico acque
nere, reti di adduzione acqua: sono compresi tutti gli oneri necessari per rendere
l’impianto perfettamente funzionante secondo l’obbiettivo del presente progetto,
anche nel caso in cui non siano esplicitamente indicati sugli elaborati progettuali i
limiti di fornitura e i punti di allaccio;
- Oneri per opere edili accessorie per posizionamento delle nuove apparecchiature,
quali basamenti, protezioni, accessi: sono compresi tutti gli oneri relativi a opere
edili accessorie, anche nel caso in cui non siano esplicitamente indicate negli
elaborati progettuali;
- Redazione, al termine dei lavori, di elaborati as – built degli impianti realizzati,
compresivi di schemi funzionali, planimetrie, relazione dettagliante le specifiche
tecniche e manutentive delle apparecchiature installate;
- Redazione di prove funzionali, tarature e collaudi, ivi compresi oneri specifici di
tecnici qualificati delle varie case fornitrici dei materiali selezionati, al fine di rendere
perfettamente funzionanti gli impianti previsti.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 3 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
CRITERI PROGETTUALI
Il presente progetto di riqualificazione ha come criterio fondamentale l’adeguamento delle
prestazioni erogate dal nuovo impianto alle prescrizioni tecniche e normative vigenti per
locali di tale ambito.
Altro criterio di base per la progettazione svolta è il miglioramento delle condizioni di stato
d’uso, manutenzione e garanzia di erogazione del servizio, che si ottiene attraverso la
realizzazione di un impianto di condizionamento dedicato al reparto.
PARAMETRI DI DIMENSIONAMENTO
Il dimensionamento viene svolto considerando i seguenti parametri microclimatici di
riferimento:
Sala Operatoria:
- Temperatura interna invernale ed estiva: compresa tra 20 e 24°C
- Umidità relativa: 40 / 60%
- N° ricambi orari: 15 volumi/ora (Aria esterna senza
ricircolo)
- Velocità terminale aria: 0,05 / 0,15 m/s
- Pressione: positiva con gradiente minimo 10 Pa
per ambienti limitrofi, 15 Pa per ambienti esterni
- Filtraggio aria: 99,97%
Tutti i locali del reparto vengono assimilati a Sala Operatoria mentre il locale controllo
viene escluso dal nuovo impianto.
I fluidi termo vettori derivati dalla sottocentrale avranno le seguenti caratteristiche:
- Acqua Calda: 70 – 60 °C
- Acqua Refrigerata: 7 – 12 °C
- Vapore: pressione di rete
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 4 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
NORMATIVE DI RIFERIMENTO
Gli interventi compresi nel presente progetto dovranno essere concepiti nel rispetto delle
vigenti disposizioni legislative in materia e con preciso riferimento alle indicazioni e
prescrizioni fornite dalle più recenti ed autorevoli normative tecniche di settore oggi note a
livello internazionale.
Qui di seguito si riporta un sommario elenco delle leggi e norme di riferimento.
Leggi e norme di carattere generale
- TESTO UNICO SICUREZZA LAVORO (T.U.S.L.) – D.Lgs 9 aprile 2008, n.81
“Attuazione dell'articolo 1 legge 3 agosto 2007, n.123, in materia di tutela della
salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”;
- Decreto 22 gennaio 2008 n. 37, “Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo
11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005,
recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti
all’interno degli edifici”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 61 del 12 marzo 2008
- DPR 24 luglio 1996 n° 459 “Regolamento per l’attuazione delle direttive
89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento
delle legislazioni degli stati ... relativi alle macchine”.
- Legge n° 186 del 1 marzo 1968 – “Disposizioni concernenti la produzione di
materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed impianti elettrici ed
elettronici”.
- Legge n° 791 del 10 ottobre 1977 – “Attuazione della direttiva del consiglio delle
comunità europee (n° 72/23/CEE) relativa alle garanzie di sicurezza che deve
possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di
tensione”.
- Norma UNI-ISO 8402 – “Qualità. Terminologia”.
- Norma UNI-EN-ISO 9000 – “Regole riguardanti la conduzione aziendale per la
qualità e l’assicurazione (o garanzia) della qualità. Criteri di scelta o di
utilizzazione”.
- Norma UNI-EN-ISO 9001 – “Sistemi di qualità. Criteri per l’assicurazione (o
garanzia) della qualità nella progettazione, sviluppo, fabbricazione, installazione ed
assistenza”.
- Norma UNI-EN-ISO 9002 – “Sistemi di qualità. Criteri per l’assicurazione (o
garanzia) della qualità nella fabbricazione e nell’installazione”.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 5 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
- Norma UNI-EN-ISO 9003 – “Sistemi di qualità. Criteri per l’assicurazione (o la
garanzia) della qualità nei controlli e collaudi finali”.
- Norma UNI-EN-ISO 9004 – “Criteri riguardanti la conduzione aziendale per la
qualità ed i sistemi di qualità aziendali”.
Leggi e norme relative agli impianti di climatizzazione
- Norma UNI 10339 – Impianti aeraulici a fini di benessere. Generalità classificazione
e requisiti. Regole per la richiesta d’offerta, l’offerta, l’ordine e la fornitura.
- UNI 5634 – “Colori distintivi delle tubazioni convoglianti fluidi liquidi o gassosi”.
- UNI 9652 – “Velocità massima di flusso entro le tubazioni”.
- UNI EN 12098 – “Regolazioni per impianti di riscaldamento – Dispositivi di
regolazione in funzione della temperatura esterna per gli impianti di riscaldamento
ad acqua calda”.
- UNI EN 12170 – “Impianti di riscaldamento degli edifici – Procedure per la
predisposizione della documentazione per la conduzione, la manutenzione e
l’esercizio – Impianti di riscaldamento che richiedono personale qualificato per la
conduzione”.
- UNI EN 12171 – “Impianti di riscaldamento degli edifici – Procedure per la
predisposizione della documentazione per la conduzione, la manutenzione e
l’esercizio – Impianti di riscaldamento che non richiedono personale qualificato per
la conduzione”.
- UNI ENV 13154-2 – “Comunicazione dati per la rete di campo in applicazione
HVAC – Protocolli”.
- Norma UNI-CTI 8884 - “Caratteristiche e trattamento delle acque dei circuiti di
raffreddamento e di umidificazione”.
- Norma UNI-CTI 8065 - “Trattamento dell’acqua negli impianti termici ad uso civile”.
- Norma UNI 8364 – “Impianti di riscaldamento – Controllo e manutenzione”.
- Norme UNI 9317/89 – “Impianti di riscaldamento – Conduzione e controllo”.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 6 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
Normativa specifica in ambito ospedaliero
- DPR14 gennaio 1997 “Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle
regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano, in materia di requisiti
strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie
da parte delle strutture pubbliche e private” ;
- D.M. 18 settembre 2002 – Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi
per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e
private;
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 7 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
STATO DI FATTO CON INDIVIDUAZIONE DELLE CRITICITA’
Il Reparto Angiografia del P.O. San Bortolo è posto al piano Rialzato dell’edificio 7 del
Presidio e si compone di:
- La stanza dedicata ai trattamenti specifici di Angiografia;
- Il locale controllo impianti;
- Le stanze di preparazione e risveglio dei pazienti oggetto di trattamento;
Figura 1 - 2 : Il reparto oggetto di intervento
All’interno del reparto è presente il sistema di distribuzione aria condizionata collegato alle
canalizzazioni che servono tutto il fabbricato a partire dalle UTA; in particolare, nella
stanza trattamento sono presenti diffusori dotati di filtri assoluti, nelle stanze preparazione
e risveglio diffusori tradizionali, nel locale controllo un condizionatore tipo split.
Figura 3 - 4 : Terminali esistenti
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 8 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
L’edificio è servito dalla Sottocentrale posta al piano interrato ove sono presenti i collettori
di distribuzione dei fluidi termo vettori.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 9 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE
Nel presente capitolo si riportano le lavorazioni previste.
SMANTELLAMENTI
Si deve prevedere l’intercettazione delle canalizzazioni esistenti nei interessati
dall’intervento, e la demolizione dei diffusori di mandata e ripresa esistenti.
Per far ciò, e per la successiva posa delle nuove canalizzazioni, sarà demolita la veletta di
cartongesso in lastra piana esistente nel locale Sala Operatoria, e il controsoffitto a doghe
nel locale preparazione pazienti.
Saranno anche demoliti gli impianti elettrici di illuminazione nei controsoffitti interessati
dall’intervento.
Sarà demolita la porzione di muratura esterna per l’ingresso delle canalizzazioni in
ambiente.
INSTALLAZIONE NUOVA UTA
Si prevede l’installazione di una nuova unità di trattamento aria per il ricambio aria nei
locali serviti, installata sulla copertura dell’edificio.
I trattamenti dell’aria all’interno dell’UTA sono valutati secondo la metodologia ASHRAE
con l’ausilio del diagramma psicometrico.
L’unità di trattamento aria prevista avrà le seguenti caratteristiche:
Tipo pannello interno e esterno Lamiera preplastificata
Isolamento Poliuretano espanso 45/50 kg/mc
spessore minimo 50 mm
Materiale carpenteria Alluminio
Ventilatori mandata e ripresa Pale avanti (ripresa) / Pale rovesce
(mandata) con inverter potenza
isolamento IP 54
Portata 3.300 mc/h
Pressione statica utile per ventilatore mandata 700 pa
Pressione statica utile per ventilatore ripresa 300 pa
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 10 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
Recuperatore statico Materiale AL con prot. Acrilica
Filtri efficienza G4
Serrande in acciaio zincato
Filtri a tasca rigida Efficienza F7
Batteria acqua calda T acqua 70/60 °C,
Potenza 35 kW
Batteria acqua refrigerata T acqua 7/12 °C,
Potenza 54 kW
Sezione umidificazione a vapore portata 20 kg/h
Con separatore di gocce e bacinella raccolta condense in acciaio inox
Batteria post riscaldamento T acqua 70/60 °C,
Potenza 5 kW
Come meglio specificato sulla tavola grafica allegata, su ogni batteria ad acqua sarà
installata la valvola a tre vie di regolazione con relativo servocomando, completa di valvole
di intercettazione.
Caratteristiche di esecuzione:
- gli sportelli di ispezione della UTA devono consentire la pulizia e la disinfezione anti
legionella in ogni parte della UTA;
- la vaschetta raccolta condensa deve essere prevista anche sotto il separatore di
gocce;
- tutte le serrande devono essere motorizzate;
- i collegamenti dei canali devono essere eseguiti con giunti antivibranti;
- L’UTA deve essere completa di vano tecnico protezione valvole;
L’UTA sarà installata sul terrazzo dell’edificio, su
apposita struttura di distribuzione dei pesi,
realizzata con travi IPE zincate a caldo.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 11 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
COLLEGAMENTI IDRAULICI ALLA NUOVA UTA
Si prevede il collegamento delle batterie dell’UTA alla distribuzione esistente nel locale
sottocentrale al piano interrato, attraverso nuove tubazioni di collegamento correnti
all’esterno dell’edificio.
Nel locale sottocentrale saranno realizzati i seguenti circuiti:
- Circuito acqua calda: derivato dal collettore di distribuzione esistente, composto da
stacco valvolato con installazione di nuovo gruppo di pompaggio avente le seguenti
caratteristiche:
• Elettropompa a rotore bagnato esecuzione gemellare con inverter;
portata 3,0 mc/h – prevalenza 50 kPa
Il circuito sarà completo di manometri e termometri e di vaso di espansione
dedicato.
- Circuito acqua refrigerata: derivato dal collettore di distribuzione esistente,
composto da stacco valvolato con installazione di nuovo gruppo di pompaggio
avente le seguenti caratteristiche:
• Elettropompa a rotore bagnato esecuzione gemellare con inverter;
portata 9,5 mc/h – prevalenza 60 kPa
Il circuito sarà completo di manometri e termometri.
- Circuito vapore umidificazione: derivato dalla distribuzione esistente, composto da
stacco valvolato.
Le nuove tubazioni saranno posate su appositi staffaggi e saranno isolate con materiale
espanso a cellule chiuse rivestito in lamierino di alluminio.
NUOVA RETE DI CANALIZZAZIONI
La nuova UTA sarà collegata al reparto da servire mediante canalizzazioni in lamiera
zincata correnti all’esterno dell’edificio, fino all’ingresso nel reparto; sulla muratura esterna
saranno posizionate le serrande tagliafuoco di compartimentazione del reparto.
Le nuove canalizzazioni saranno posate nel controsoffitto e serviranno i terminali di
distribuzione; per la mandata dell’aria saranno posati diffusori con filtro assoluto, aventi
serranda di regolazione integrata nel plenum di distribuzione e diffusore microforato.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 12 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
Per la ripresa dell’aria, nel locale Sala operatoria saranno installate due griglie ad alette
orizzontali in alluminio, poste nei finti pilastri da realizzare con lastre di cartongesso; la
ripresa nel locale risveglio saraà realizzata con diffusori di ripresa con plenum e diffusore a
griglia.
I terminali saranno collegati alla distribuzione con canali flessibili in alluminio, isolato per la
mandata.
Le canalizzazioni saranno coibentate con materassino di lana di vetro fermato con carta
alluminata, per i tratti esterni è prevista la finitura di protezione con lamierino di alluminio.
OPERE EDILI
Per completare l’intervento sarà necessario realizzare opere edili di assistenza, in
particolare per l’inserimento delle serrande tagliafuoco, per la modifica dei plafoni in
cartongesso per l’inserimento dei nuovi canali e bocchette, per la riquadratura di fori di
passaggio tra gli ambienti, e ogni altra opera di demolizione o ripristino necessaria anche
se non segnalata sul presente progetto.
Oltre a queste opere di assistenza impiantistica sarà realizzato l'intervento di sostituzione
del controsoffitto.
A seconda delle attività svolte all’interno dei locali, si è optato per l’inserimento di due
tipologie di controsoffittatura :
- Nella sala operatoria sarà installato un controsoffitto a lastra piana in cartongesso
su orditura nascosta;
- Nel locale preparazione sarà installato un controsoffitto a quadrotti di alluminio;
Il controsoffitto valutato in progetto è costituito da una struttura
metallica nascosta, composta da profili portanti e profili
intermedi a T, ancorata al soprastante solaio mediante
pendinatura regolabile.
La struttura metallica è costituita da profili in lamiera di acciaio
sottile (≥ 0,6 mm) zincato preverniciato, profilata a freddo e
protetta dalla corrosione mediante galvanizzazione a caldo,
con rivestimento di zinco.
I pannelli saranno appoggiati alla struttura metallica
sopradescritta.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 13 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
I pannelli in alluminio verniciati con resina epossidica avente
una specifica azione igienizzante e disinfettante, presentano
le seguenti caratteristiche:
- classe di reazione al fuoco classe A2-s1, d0;
- Assorbimento acustico: αW = 0,50;
- Mantengono una stabilità dimensionale anche in
ambienti umidi;
- Proteggono l’ambiente dalla polvere proveniente
dall’intercapedine grazie alla superficie liscia;
- Consentono facile pulitura a mano con acqua calda e detergenti non abrasivi.
Tutte le pareti perimetrali interessate dagli interventi verranno tinteggiate in seguito
all’installazione del nuovo controsoffitto, allo scopo di ripristinare l’uniformità iniziale delle
superfici eventualmente danneggiate dai lavori svolti.
La tinteggiatura verrà eseguita con idrosmalto lavabile, di colore a scelta della DL. Questa
tipologia di tinteggiatura consente la facile pulitura e manutenibilità delle superfici murarie
dei locali.
OPERE ELETTRICHE
Le opere elettriche previste consistono in:
- Rifacimento dell’impianto di illuminazione con recupero dei corpi illuminanti
esistenti;
- Rifacimento dell’impianto di rivelazione incendi nei locali serviti con recupero dei
sensori;
- Impianto elettrico di alimentazione nuove apparecchiature comprensivo di Quadro
elettrico;
- Impianto di rivelazione incendi a servizio dell’UTA;
- Impianto di telecontrollo a servizio delle nuove apparecchiature servite;
1.1.1 Quadro comando UTA “QEUTA”
Costruzione e installazione di un nuovo quadro elettrico di comando Unità di Trattamento
Aria, posizionato all’interno del locale sottocentrale, composto da:
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 14 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
- Carpenteria metallica per posa a terra con piastra di fondo portacomponenti, con
porta interna e porta esterna di tipo trasparente, grado di protezione minimo IP44,
dimensioni indicative 1800x800x400;
- Interruttore generale di manovra/interruttore;
- Trasformatore circuiti ausiliari 230/24 V;
- Interruttore magnetotermico primario trasformatore;
- Interruttore magnetotermico secondario trasformatore;
- Interruttore magnetotermico alimentazione inverter motore ventilatore di mandata
aria;
- Interruttore magnetotermico, alimentazione inverter motore ventilatore di ripresa
aria;
Il quadro viene collegato alla linea di alimentazione generale.
1.1.2 Sistema di supervisione
All’interno del quadro verranno posizionate le apparecchiature di supervisione
In particolare dovrà essere presente :
- Controller Honeywell CP-IPC;
- Controller Honeywell CP-DIO;
- Morsettiere ausiliari
1.1.3 Impianto di distribuzione
Nella nuova via cavi di collegamento tra il quadro comando e la copertura dove risulta
collocata l’Unità di Trattamento Aria sono derivati i seguenti cavi di collegamento.
Cavi di potenza da QEUTA:
Cavo FG7OR inverter motore ventilatore di mandata aria;
Cavo FG7OR inverter motore ventilatore di ripresa aria;
Cavi ausiliari da QEUTA:
Cavo FG7OR ausiliari inverter motore ventilatore di mandata aria;
Cavo FG7OR ausiliari inverter motore ventilatore di ripresa aria.
Cavi segnali/ausiliari da QEUTA:
Cavo multipolare serranda presa aria esterna;
Cavo multipolare serranda aria espulsione;
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 15 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
Cavo multipolare pressostato controllo filtro 1;
Cavo multipolare pressostato controllo filtro 2;
Cavo multipolare sonda pressione differenziale modulazione inverter;
Cavo multipolare termostato antigelo;
I cavi sono installati in canalina portacavi 150x75, dotata di setto separatore al fine di
separare i cavi di potenza dai cavi di segnale/ausiliari.
Installazione di un pulsante (PEM) per l’arresto in emergenza dell’impianto di ventilazione
in caso d’incendio (Decreto Ministero dell’interno 18 settembre 2002).
Il pulsante di tipo normalizzato per impianti antincendio risulta normalmente chiuso, con
azionamento a “fungo” di colore rosso e sblocco a rotazione.
Il pulsante dovrà essere collocato in un luogo presidiato.
1.1.4 Impianto antincendio “rilevatori fumi da condotta aria”
E’ prevista l’installazione di un sensore di fumo all’interno della canalizzazione di mandata.
In caso di intervento del rivelatore, la centrale antincendio deve inviare tramite un contatto
privo di potenziale il comando di arresto del ventilatore di mandata aria.
Il comando di allarme da antincendio viene collegato al controller telecontrollo che
provvederà al fermo del ventilatore.
1.1.5 Serrande tagliafuoco
Si prevede l’installazione di nuove serrande tagliafuoco. Le serrande dovranno essere del
tipo BELIMO BLF24-T con attuatore con ritorno a molla, dispositivo termoelettrico di
intervento e alimentazione a 24V AC . Le nuove serrande dovranno essere inserite ed
interfacciate con il sistema di rilevazione incendi attualmente presente all’interno dello
stabile.
1.1.6 Verifiche di progetto
SEZIONAMENTO
I circuiti uscenti sono sezionabili attraverso l'interruttore generale di linea in quanto tutti gli
interruttori impiegati sono adatti alla funzione di sezionamento.
Verifica protezione contatti diretti
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 16 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
La protezione contro i contatti diretti è ottenuta mediante involucri ( CEI 64-8-5.3.03 ) infatti
tutti i componenti sono isolati o hanno involucri con grado di protezione non inferiore a IP
4X, gli involucri inoltre sono apribili solo con l'uso di un attrezzo.
Verifica protezione contatti indiretti
Il sistema è di tipo TN, per la presenza di propria cabina di trasformazione e dal
collegamento delle masse dell’impianto mediante conduttori di protezione al punto in cui
sono messi a terra gli avvolgimenti secondari dei trasformatori M.T./B.T.
Per un sistema TN, è richiesto il coordinamento delle protezioni contro le tensioni di
contatto col rispetto della formula:
Zs x Ia U0
Dove :
Zs è l’impedenza dell’anello di guasto.
Ia la corrente in Ampere che provoca l’apertura del dispositivo attivo di protezione in
un tempo proporzionale alla tensione verso terra del sistema e comunque non superiore a
5 s per i circuiti di distribuzione fissi e 0,4 s per i circuiti terminali.
U0 la tensione del sistema tra fase e terra, 230 V nel caso specifico.
Verifica protezioni contro i cortocircuito
I dispositivi di protezione installati hanno un potere di interruzione superiore alla corrente
di cortocircuito presunta nel punto di installazione.
I dispositivi di protezione soddisfano la condizione I² t < K² S² dove:
I² t energia lasciata passare dal dispositivo di protezione
K² S² energia ammessa dal conduttore
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 17 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
PRESCRIZIONI GENERALI
Nel presente capitolo si riportano tutte le prescrizioni generali.
MODALITÀ COSTRUTTIVE DELLE CANALIZZAZIONI E POSSIBILITÀ DI
ISPEZIONE
Generalità
Le norme relative alla progettazione, alla costruzione e alla manutenzione delle
canalizzazioni seguite nel presente progetto sono le seguenti:
- UNI EN 12097:2007 - Ventilation for buildings - Ductwork - Requirements for
ductwork components to facilitate maintenance of ductwork systems
- EN 1507:2006 - Ventilation for buildings - Sheet metal air ducts with rectaguar
section – Requirements for strength and leakage
- EN 13779:2007 - Ventilation for non residentail buildings – Performance
requirements for ventilation and room conditiong systems
- UNI EN 14239:2004 - Ventilation for buildings - Ductwork - Measurement of
ductwork surface area
- UNI EN 12237:2004 - Ventilation for buildings - Ductwork - Strength and leakage of
circular sheet metal ducts
- UNI EN 13403:2004 - Ventilation for buildings - Non-metallic ducts - Ductwork made
from insulation duct boards
- UNI EN 12236:2003 - Ventilation for buildings - Ductwork hangers and supports -
Requirements for strength
- UNI EN 13180:2004 - Ventilation for buildings - Ductwork - Dimensions and
mechanical requirements for flexible ducts
- UNI EN 12220:2001 - Ventilation for buildings - Ductwork - Dimensions of circular
flanges for general ventilation
Altre norme e linee guida di valore tecnico utilizzate sono quelle pubblicate dalla SMACNA
(Sheet Metal Association of Contractors of North America). Le principali sono le seguenti:
– HVAC Duct Construction Standards - Metal and Flexible;
– Accepted Industry Practice for Industrial Ventilation;
– Thermoplastic Duct (PVC) Construction Manual.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 18 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
Modalità costruttive
I canali previsti hanno forma rettangolare, posizionati a vista all’esterno e dentro il
controsoffito, e sono realizzati in lamiera di acciaio zincato.
I canali posti all’esterno dell’edificio saranno coibentati con materiale isolante a cellule
chiuse rifinito con carta alluminata e lamierino di alluminio, negli spessori previsti dalla
normativa vigente, all’interno dei locali serviti avranno la stessa modalità di isolamento ma
privi di rivestimento in alluminio.
Procedure di manutenzione
Le norme EN (12097 per i canali in lamiera, 13403 per quelli preisolati) prescrivono che le
condotte debbano essere realizzate in modo da impedire ogni crescita microbica, facilitare
l’ispezione e la pulizia e garantire la resistenza alle operazioni di pulizia. Le operazioni di
pulizia verranno effettuate utilizzando spazzole e sonde ad aria compressa.
Per l’accesso per ispezione e pulizia si utilizzeranno gli stacchi di collegamento dei
diffusori, per i canali posti nel locale tecnico l’accesso sarà possibile smontando i giunti
antivibranti di collegamento all’UTA.
SERRANDE TAGLIAFUOCO
Le serrande tagliafuoco di prevista installazione dovranno essere conformi alla norma
EN1366-2, marcate CE e complete di attuatore con ritorno a molla con dispositivo
termoelettrico di intervento tarato a 72°C.
TUBAZIONI
1.1.7 Tubazioni in acciaio
tubi senza saldatura, in acciaio non legato, secondo UNI 8863 serie leggera e media
tubi bollitori di acciaio lisci commerciali senza saldatura in acciaio secondo UNI 7287
tubi senza saldatura, in acciaio non legato, secondo UNI 6363 serie B e C
Per tutte le tubazioni, condizioni di impiego in funzione della temperatura e della pressione
di esercizio, secondo UNI 1284.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 19 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
ISOLAMENTO DELLE TUBAZIONI ACQUA CALDA
Il rifacimento e/o completamento della coibentazione delle tubazioni è un intervento
obbligatorio, ai sensi del D.P.R. 412/93, nel caso di nuova installazione o ristrutturazione
di impianti. Il D.P.R. 412/93, nella tabella denominata “Allegato B” prescrive gli spessori
minimi da adottare a seconda del tipo di materiale isolante, del diametro della tubazione e
del luogo di montaggio. Le tubazioni ed i collettori saranno isolati termicamente senza
soluzioni di continuità, pertanto i punti di sospensione od appoggio saranno realizzati in
modo che l’isolamento comprenda anche quelle zone. Le tubazioni delle reti di
distribuzione dei fluidi caldi saranno pertanto, ove necessario, coibentate con materiale
isolante il cui spessore minimo e fissato dalla tabella sopra indicata in funzione del
diametro della tubazione espresso in mm e dalla conduttività termica utile del materiale
isolante espressa in W/m°C alla temperatura di 40°C.
Conduttività Termica
Utile dell’isolamento
W/m °C
< 20
da 20 a 39
da 40 a 59
da 60 a 79
da 80 a 99
> 100
0.03 13 19 26 33 37 40
0.032 14 21 29 36 40 44
0.034 15 23 31 39 44 48
0.036 17 25 34 43 47 52
0.038 18 28 37 46 51 56
0.040 20 30 40 50 55 60
0.042 22 32 43 54 59 64
0.044 24 35 46 58 63 69
0.046 26 38 50 62 68 74
0.048 28 41 54 66 72 79
0.050 30 44 58 71 77 84
TARGHETTE INDICATRICI E COLORAZIONI
In tutti i locali tecnici nei quali sono installate le apparecchiature relative agli impianti
tecnologici sarà prevista l’installazione di targhette indicatrici che consentano la corretta
individuazione dei singoli circuiti e dei componenti.
Inoltre saranno accuratamente indicate con pannelli schematici le posizioni che dovranno
assumere le valvole, gli interruttori, i selettori, etc.nella stagione estiva ed in quella
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 20 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
invernale. Le targhette dovranno consentire una chiara interpretazione del funzionamento
e guidare le manovre di gestione anche di personale non esperto.
In linea generale le targhette saranno in lamiera di alluminio anodizzato con scritta
pantografata ad incisione, o con autoadesivi in genere. Tutte le tubazioni in centrale o
comunque in vista, saranno contraddistinte da colorazione convenzionale tramite
apposizione di fascia anulare autoadesiva di altezza mm 50 ameno ogni 6 m di lunghezza
di tubazione ed applicata sopra il rivestimento di finitura della coibentazione.
Per le tubazioni in vista non coibentate le fasce di colore distintivo saranno apposte
mediante verniciatura.
Per individuare la direzione di flusso dei fluidi saranno applicate (in corrispondenza delle
fasce distintive) delle frecce direzionali in materiale autoadesivo applicato sulla superficie
di finitura della coibentazione. Per le tubazioni in vista non coibentate le frecce di flusso
saranno verniciate con l’uso di apposita mascherina.
Le colorazioni da adottare per le tubazioni risultano le seguenti:
acqua calda ROSSO
acqua refrigerata BLU
acqua di torre VIOLA
distribuzione gas GIALLO
gasolio / olio MARRONE
acqua potabile VERDE
acqua potabile trattata AZZURRO
Qualora sia presente un impianto idrico di spegnimento il colore rosso sarà da destinarsi
all’impianto antincendio e pertanto le tubazioni convoglianti acqua calda dovranno risultare
di colore arancione. Le colorazioni da adottare per le canalizzazioni risultano le seguenti:
presa aria esterna VERDE
immissione aria calda ROSSO
immissione aria raffrescata BLU
ricircolo ARANCIONE
estrazione/espulsione GIALLO
RIPRISTINI E RIEMPIMENTI
Sono comprese le chiusure ed i ripristini delle tracce impiantistiche esistenti anche
passanti, con uso di laterizi e malta a base di cemento. Compresa la formazione ed il
disfacimento dei piani di lavoro interni, il taglio, lo sfrido e quanto altro necessario per dare
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 21 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
il lavoro finito a regola d'arte. Sono comunque comprese tutte le strutture verticali e
orizzontali necessarie per la realizzazione del progetto anche se non sono completamente
e dettagliatamente indicate negli elaborati allegati. Si dovrà provvedere pertanto alla
regolarizzazione ed alla pulizia delle zone ammalorate anche se non espressamente
richiesto.
VERNICIATURA
Se non diversamente specificato, saranno protette da verniciatura tutte le strutture, le
tubazioni e i materiali componenti dell'impianto comprese le superfici già verniciate di
eventuali strutture o apparecchiature esistenti che richiedano manutenzione.
Non saranno invece di norma soggette a verniciatura le seguenti superfici:
superfici in acciaio inox;
superfici in rame, in bronzo e in ottone;
superfici zincate poste all'interno di edifici;
materiali di plastica o rivestiti in plastica;
superfici in vetro.
Sarà posta particolare cura a non coprire, con la verniciatura, le targhe di identificazione
delle apparecchiature e i rivestimenti delle coibentazioni.
I prodotti vernicianti da utilizzarsi saranno prodotti da Produttori approvati dal
Committente.
Le opere di verniciatura saranno eseguite in accordo alla normativa antinfortunistica
Italiana, alle Norme ed alle Leggi in vigore relative alle sostanze pericolose, nocive o
tossiche. In particolare il D.M. 25 luglio 1987 n.555, che ha recepito la Direttiva CEE n.
86/41 e alle prescrizioni contenute in questa specifica ed alle Norme in esse citate.
1.1.8 Preparazione delle superfici
Al fine di ottenere una maggiore durata della protezione e un migliore risultato estetico,
saranno trattate, prima della verniciatura, con una procedura adeguata al tipo di supporto
e di prodotto da applicare.
In particolare saranno eseguite le seguenti operazioni:
In caso di superfici metalliche grezze non verniciate, la preparazione sarà eseguita con
spazzole in filo di acciaio e/o attrezzi ad impatto e/o mole;
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 22 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
In caso di superfici nuove in alluminio e sue leghe o zincate a caldo sarà eseguita la
spazzolatura manuale con spazzole di fibra rigida o di filo di acciaio seguita da
spolveratura, lavaggio con idonei agenti sgrassanti, risciacquatura ed asciugatura;
In caso di superfici già verniciate si dovrà rimuovere tutta la pittura danneggiata e/o in
fase di distacco e successivamente si dovrà eseguire la spazzolatura.
1.1.9 Applicazione dei Prodotti Vernicianti
I prodotti per la mano di fondo e le mani successive per ciascun ciclo saranno in accordo
alle prescrizioni fornite dai relativi produttori per assicurarne la compatibilità. Le istruzioni
del Produttore, comprese quelle di sicurezza, sull'impiego dei prodotti, saranno
considerate come facenti parte di questa Specifica. In caso di conflitto, si considerano
valide le prescrizioni più rigorose.
L'applicazione dei prodotti vernicianti non sarà eseguita in presenza di pioggia, vento,
nebbia, polvere, od in zone ove c'è presenza di elementi dannosi trasportati dal vento.
Ogni strato di materiale sarà steso, nei limiti del possibile, come un film continuo a
spessore uniforme e privo di porosità. Gli saranno asciugati e polimerizzati nella giusta
misura prima dell'applicazione del successivo strato. Il materiale sarà considerato pronto
per la mano successiva quando essa potrà essere applicata senza che si verifichi
qualsiasi irregolarità dei film, come ad esempio, sollevamenti o perdita di adesione dello
strato sottostante, e dopo che sia trascorso l'intervallo di tempo minimo raccomandato dal
Produttore, tenendo conto delle condizioni ambientali esistenti durante la fase di
applicazione del prodotto (temperatura, ventilazione, ecc).
Seguono i metodi di applicazione della verniciatura a seconda del campo di impiego.
Superfici in acciaio al carbonio non immerse in acqua (T < 80°C):
Sarà dapprima eseguita una passata di fondo con zincante inorganico (spessore film
secco 75 micron); in seguito saranno effettuate due mani di verniciatura
(clorocaucciù, spessore film secco 50 micron).
Superfici in acciaio al carbonio ad alta temperatura (80°C<T<300°C):
Sarà dapprima eseguita una passata di fondo con zincante inorganico (spessore film
secco 75 micron); in seguito sarà effettuata una mano di verniciatura (alluminio
siliconico alchilico, spessore film secco 25 micron)
Se non diversamente specificato la tinta delle diverse mani sarà sufficientemente
differenziata per assicurarsi della completa copertura della superficie.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 23 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
Per ogni strato da applicare a profilati ed apparecchiature, gli spigoli dovranno ricevere
una prima passata di prodotto, seguita immediatamente dalla applicazione sulla intera
superficie.
Le vernici potranno essere applicate a spruzzo a bassa pressione oppure a spruzzo senza
aria, Le superfici che per qualsiasi ragione non possano essere verniciate a spruzzo,
saranno trattate a pennello.
Il colore della mano finale sarà in accordo a quanto specificato nei Documenti Contrattuali.
oppure a quanto verrà deciso in corso d'opera dal Committente, con congruo anticipo di
tempo sul programma di realizzazione.
Ritocchi e riparazioni saranno eseguiti a cura e spese dell'Appaltatore, in accordo alle
prescrizioni dei Produttore del prodotto verniciante, ed accettate dal Committente.
MANOMETRI
Tipo: a molla tubolare a “C”.
Elemento termometrico: elemento elastico in AISI 316 L, attacco in AISI 304 - 316,
saldature in Argon
Materiali: cassa ed anello a baionetta: acciaio inox AISI 316
quadrante: alluminio con scala e graduazione in nero
indice: acciaio brunito azzerabile
Movimento: rinforzato in acciaio inox AISI 304
Diametro DN 150 o DN 100 a seconda delle indicazioni riportate sui disegni di progetto
Precisione: ± 1% dell’ampiezza della scala
Scala: fondo scala adatto alle pressioni presenti nel circuito, secondo specifiche normative
e comunque non superiore a 1,5 volte la massima pressione riscontrabile nel circuito.
Modalità di posa in opera
I manometri dovranno essere completi di ricciolo e rubinetti a tre vie per manometro di
prova e dovranno essere montati in posizione verticale.
Tutti i manometri dovranno essere dotati di una VALVOLA DI INTERCETTAZIONE per
consentirne la rimozione a scopi di manutenzione e/o costituzione senza dover scaricare
l’impianto.
In presenza di sollecitazioni meccaniche i manometri dovranno essere montati a distanza
e collegati mediante tubi flessibili.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 24 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
In presenza di vibrazioni oltre al tubo flessibile è necessario prevedere manometri a
riempimento di liquido.
In presenza di pressioni pulsanti è necessario prevedere uno smorzatore di pressione.
TERMOMETRI
Tipo: a quadrante a carica di mercurio.
Elemento termometrico: a riempimento di mercurio con compensazione totale - ClasseV -
A SAMA
Materiali: bulbo: acciaio inox AISI 316
attacco: acciaio inox AISI 303
capillare: acciaio inox AISI 316
rivestimento del capillare: acciaio inox AISI 304
cassa: acciaio inox AISI 304
quadrante: alluminio con scala e graduazione in nero
indice: acciaio brunito, azzerabile
Movimento: ad ingranaggi
Diametro nominale: DN 150 o DN 100 a seconda delle indicazioni riportate sui disegni di
progetto
Precisione: ± 1% dell’ampiezza della scala
Montaggio: termometri acqua: montaggio locale con gambo inferiore radiale o 45° indietro
o 90° indietro
Scala: termometri acqua calda: 0 ÷ 100 °C
termometri acqua refrigerata: - 10 ÷ 50 °C
termometri aria: - 10 ÷ 50 °C
Modalità di posa in opera
I termometri dovranno essere preferibilmente installati con pozzetto in posizione verticale
od almeno inclinato in modo tale che possa essere riempito di olio.
Essi dovranno essere facilmente smontabili in modo tale da poter inserire il termometro di
controllo.
VALVOLAME
Tutte le valvole devono essere destrogire (vale a dire che si chiudono quando il volantino
ruota in senso orario).
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 25 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
I volantini o le leve di manovra devono recare ben marcato il senso rotatorio di chiusura.
Le valvole devono inoltre essere tali che si possa stabilire chiaramente a vista se esse
sono aperte o chiuse (ad esempio con indicatore di posizione idoneo).
1.1.10 VALVOLE DI RITEGNO A DOPPIO BATTENTE
valvole a doppio battente con molle di richiamo;
corpo in ghisa GG25;
battenti in acciaio inox;
molle e perni in acciaio inox;
tenuta in EPDM, BUNA o Teflon, secondo le indicazioni di progetto;
pressione di esercizio minima = 1600 kPa;
temperatura di esercizio = 100 °C;
flange dimensionate secondo UNI 2281 PN 16 con gradino di tenuta UNI 2229.
1.1.11 VALVOLAME IN BRONZO E OTTONE- VALVOLE A SFERA:
corpo in ottone stampato e nichelato;
sfera in ottone cromato od acciaio inox;
guarnizioni delle sedi e guarnizioni di tenuta dello stelo in teflon;
leva in duralluminio plastificato o in acciaio zincato rivestito in nylon;
pressione di esercizio = 1600 kPa;
temperatura di esercizio = 100 °C;
giunzioni filettate per DN 50;
giunzioni flangiate per DN 50.
1.1.12 RUBINETTI DI SCARICO:
a sfera con attacco maschio-portagomma;
corpo e coperchio in bronzo di fusione;
sfera in ottone cromato;
guarnizioni di tenuta in teflon;
pressione di esercizio = 1000 kPa;
temperatura di esercizio = 100 °C;
dotati di taglio per azionamento e cacciavite;
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 26 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
completi di tappo e catena;
giunzioni filettate.
1.1.13 SCELTA TIPOLOGIA VALVOLAME
Salvo diverse indicazioni sui disegni di progetto valgono le seguenti prescrizioni:
Valvole di intercettazione:
- fino a Ø2” compreso : valvole a sfera in ottone filettate PN 16
- da Ø2”1/2 a Ø4” compreso : valvole di intercettazione e regolazione a tenuta morbida
- da Ø5” a Ø8” compreso : valvole di intercettazione e regolazione a tenuta morbida
Valvole di ritegno:
- fino a Ø2” compreso : valvole serie Europa filettate PN 16
- oltre Ø2” : valvole doppio battente in ghisa flangiate PN 16
Varie:
Scarichi, sfiati ecc, : filettati, PN16
Per omogeneità, su collettori, gruppi di pompaggio ecc., il valvolame sarà tutto flangiato se
uno dei componenti è flangiato.
PRESCRIZIONI GENERALI IMPIANTI MECCANICI
Prima dell’inizio delle opere di cantiere sarà realizzata un efficace protezione delle
strutture edilizie preesistenti da qualsiasi danno derivante da urti, abrasioni ed
imbrattamenti e garantire altresì l’incolumità fisica alle persone presenti nell’edificio e
transitanti nelle aree pertinenti.
Le aree e i luoghi di intervento saranno riportati nelle condizioni iniziali di assetto nonché
ripulite da imbrattamenti e materiali sparsi in corso d’opera.
Ogni apparecchiatura sarà installata con accorgimenti tali da evitare la trasmissione delle
vibrazioni alla rete di tubazioni.
Ogni gruppo di pompaggio sarà installato con accorgimenti tali da evitare la trasmissione
delle vibrazioni dei circolatori alla rete di tubazioni.
Ogni gruppo di pompaggio sarà costituito dai seguenti componenti:
- elettropompe singole o gemellari;
- valvole a sfera di intercettazione a passaggio totale;
- valvola di ritegno serie europa;
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 27 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
- manometri, uno in mandata ed uno nella tubazione di ritorno.
Le tubazioni saranno installate staccate dalle strutture murarie ed a distanza tra loro tale
da consentire l’esecuzione dei rivestimenti isolanti.
Le giunzioni delle tubazioni saranno ottenute con saldatura autogena o con flange a
seconda dei diametri e della necessità di installazione.
L’installazione e la posa in opera delle tubazioni sarà effettuata in modo tale da evitare
qualsiasi trasmissione dei rumori o delle vibrazioni alle strutture.
In fase di installazione saranno rispettate le pendenza verso l’alto per ottenere un
adeguato sfogo dell’aria nei punti in cui verranno installati gli appositi disareatori e verso il
basso per un rapido scarico dell’impianto.
Le eventuali raccorderie saranno in ghisa malleabile a bordi rafforzati, atte a resistere
senza deformazioni alle pressioni idrauliche di prova.
Le curve saranno eseguite con piegatura a freddo per diametri sino a 40 mm e di tipo
stampato per diametri superiori.
Tutte le tubazioni nere e gli staffaggi verranno trattati con vernici antiruggine dopo una
preliminare pulitura.
I collettori di distribuzione dell’acqua calda saranno posizionati ad almeno 30 cm dal muro
e gli stacchi avranno un interasse di almeno 30 cm per le diramazioni che necessitano di
valvole tre vie e di almeno 20 cm per gli altri. Saranno in ferro nero con fondelli bombati e
verranno convenientemente isolati termicamente.
Le diramazioni dal collettore saranno realizzate con l’impiego di materiale corrispondente
a quell’impiegato per il collettore ed in ogni caso conforme alle specifiche indicate dalle
norme in materia.
L’esecuzione della diramazione sarà realizzata mediante collegamento diretto tra il
collettore e la tubazione, unito mediante saldatura.
Le guarnizioni saranno di gomma sintetica o di altri prodotti aventi caratteristica di
elasticità e inalterabilità nei confronti del fluido distribuito.
I collettori verranno installati ad un altezza tale da rendere agevole la manovra degli organi
di intercettazione e regolazione.
Su ciascun collettore verranno installati un manometro, un termometro ed una valvola a
sfera di scarico DN15.
I collettori verranno trattati e coibentati nelle stesse modalità delle tubazioni.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 28 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
Tutte le tubazioni e i collettori saranno scaricabili nei punti più bassi e gli scarichi saranno
separati e portati ad imbuti di raccolta collegati alla fognatura. Per gli scarichi d’acqua si
adotteranno rubinetti a sfera con scarico convogliato alla rete di raccolta prevista.
Le tubazioni ed i collettori saranno isolati termicamente senza soluzioni di continuità,
pertanto i punti di sospensione od appoggio saranno realizzati in modo che l’isolamento
comprenda anche quelle zone.
REQUISITI MINIMI DELLE FORNITURE – IMPIANTI ELETTRICI
1.1.14 Limitazione d’installazione
I componenti dell’impianto elettrico devono essere limitati a quelli strettamente necessari
per l’uso.
1.1.15 Comando funzionale
Deve essere previsto per ciascuna parte del circuito od apparecchio che richieda di essere
comandata indipendentemente.
La rialimentazione automatica di un circuito o un apparecchio è ammessa solo se non
crea pericoli.
1.1.16 Dispositivi di protezione
I circuiti che si sviluppano all’interno della sottocentrale termica, quelli che entrano o
l’attraversano devono essere protetti contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti con dispositivi
di protezione posti all’inizio del circuito.
Le macchine rotanti devono essere protette individualmente contro i sovraccarichi.
1.1.17 Comportamento dei componenti in occasione di cortocircuiti
Le giunzioni e le derivazioni devono essere ben eseguite e mantenute nel tempo per
prevenire i cortocircuiti che potrebbero causare la rottura delle custodie .
Tali rotture, oltre al possibile innesco di esplosioni, possono causare la proiezione di parti
nell’ambiente con pericolo per le persone.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 29 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
1.1.18 Cavi e conduttori
a)isolamento dei cavi:
i cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nominale
verso terra e tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750V (simbolo di designazione
07). Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando devono essere adatti a tensioni
nominali non inferiori a 300/500V (simbolo di designazione 05). Questi ultimi, se posati
nello stesso tubo, condotto o canale, con cavi previsti con tensioni nominali superiori,
devono essere adatti alla tensione nominale maggiore;
b) colori distintivi dei cavi:
i conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle
colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL 00722-74 e 00712. In
particolare, i conduttori di neutro e protezione devono essere contraddistinti,
rispettivamente ed esclusivamente, con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. I
conduttori di fase devono essere contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai
colori: nero, grigio (cenere) e marrone;
c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse:
le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza
dei circuiti (affinché la caduta di tensione non superi il valore del 4% della tensione a
vuoto), devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati
i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di
unificazione CEI-UNEL 35024-70 e 35023-70.
Indipendentemente dai valori ricavati con le presenti indicazioni, le sezioni minime dei
conduttori di rame ammesse sono:
- 0,75 mm2 , per circuiti di segnalazione e telecomando;
- 1,5 mm2 , per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri
apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o
uguale a 2 kW;
- 2,5 mm2 , per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con
potenza unitaria superiore a 2 kW e inferiore o uguale a 3 kW;
d) sezione minima dei conduttori neutri:
la sezione dei conduttori di neutro non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti
conduttori di fase nei circuiti monofase, qualunque sia la sezione dei conduttori e, nei
circuiti polifase, quando la sezione dei conduttori di fase sia inferiore o uguale a 16
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 30 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
mm2. Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm2, la sezione dei
conduttori di neutro può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, col
minimo tuttavia di 16 mm2 (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le
condizioni dell'art. 524.3 delle norme CEI 64-8;
e) sezione dei conduttori di terra e protezione:
la sezione dei conduttori di protezione non deve essere inferiore al valore ottenuto con la
formula:
SpI t
K
2
con:
Sp = sezione del conduttore di protezione (mm2).
I = valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di
protezione per un guasto di impedenza trascurabile (A).
t = tempo di intervento del dispositivo di protezione (s).
K = coefficiente, il cui valore dipende dal materiale del conduttore di protezione,
dall'isolamento e dalle temperature iniziali e finali.
La sezione del conduttore di terra deve essere non inferiore a quella del conduttore di
protezione suddetta, con i minimi di seguito indicati:
- protetto contro la corrosione ma non meccanicamente 16 (rame) 16 (ferro zinco)
- non protetto contro la corrosione ... ................ 25 (rame) 50 (ferro zinco)
- protetto meccanicamente ....................secondo norme CEI 64-8/5 art. 543.1
I valori di K possono essere desunti dalle Tabelle 54B, 54C, 54D e 54E delle norme CEI
64-8/5;
Le sezioni minime dei conduttori di protezione, in alternativa alla formula sopra riportata,
possono essere desunte dalla Tabella seguente, tratta dalle norme CEI 64-8/5 art.
543.1.2, con le prescrizioni riportate negli articoli successivi delle stesse norme CEI 64-8/5
relative i conduttori di protezione.
f) Collegamenti equipotenziali.
All’interno del locale saranno realizzati tutti i collegamenti equipotenziali volti a mettere a
terra di tutte le strutture metalliche che potrebbero accidentalmente essere messe in
tensione e convogliare correnti di guasto su altre strutture.
Questi collegamenti saranno realizzati con conduttore unipolare tipo N07V-K isolato giallo
verde.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 31 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
A tal proposito si ricorda che i conduttori equipotenziali principali, che si suole indicare con
la sigla EQP, sono quelli che collegano direttamente le masse estranee (tubi metallici per
acqua calda/fredda, per termosifone, per gli scarichi, ecc.) al morsetto principale del
collettore di terra. I conduttori equipotenziali principali devono avere sezione minima
uguale alla metà di quella del conduttore di protezione di sezione più elevata dell’impianto.
Comunque la sezione non deve mai essere inferiore a un minimo di 6 mmq, né viene
richiesta una sezione maggiore di 25 mm2 per i conduttori equipotenziali di rame. Le
norme prescrivono l’uso di conduttori unipolari isolati in PVC di colore giallo-verde,
facendo corrispondere alle sezioni del conduttore principale di protezione quelle del
conduttore equipotenziale di protezione come prescritto nelle norme. La realizzazione di
collettore di terra deve essere eseguita seguendo le indicazioni contenute nelle norme
CEI, in particolare il collettore di terra può essere costituito da un semplice morsetto,
oppure da una piastra d’acciaio o di rame, sufficientemente robusta da resistere alle
sollecitazioni meccaniche e tali da mantenere la continuità elettrica nel tempo. Deve
essere installato in luogo facilmente accessibile e deve potersi individuare con
l’indicazione del contrassegno di terra. Al collettore di terra dovranno essere collegati in
modo visibile, e con la possibilità di disinserzione solo mediante attrezzo i conduttori di
protezione (PE) e quelli equipotenziali (EQP).
1.1.19 Canalizzazioni
A meno che non si tratti di installazioni volanti, i conduttori devono essere sempre protetti
e salvaguardati meccanicamente.
Dette protezioni possono essere: tubazioni, canalette porta cavi, passerelle, condotti o
cunicoli ricavati nella struttura edile, ecc.
Negli impianti si devono rispettare le prescrizioni qui appresso riportate.
a) Tubi protettivi, percorso tubazioni, cassette di derivazione
Nell'impianto previsto per la realizzazione sotto traccia, i tubi protettivi devono essere in
materiale termoplastico - serie leggera - per i percorsi sotto intonaco, in materiale
termoplastico - serie pesante - per gli attraversamenti a pavimento. Il diametro interno dei
tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei
cavi in esso contenuti; il diametro del tubo deve essere sufficientemente grande da
permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 32 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
danneggiati i cavi stessi o i tubi. Comunque, il diametro interno non deve essere inferiore a
16 mm.
Il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con
minima pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve
devono essere effettuate con raccordi o con piegature che non danneggino il tubo e non
pregiudichino la sfilabilità dei cavi.
Ad ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, ad ogni
derivazione da linea principale a secondaria ed in ogni locale servito, la tubazione deve
essere interrotta con cassette di derivazione.
Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione con
impiego di opportuni morsetti o morsettiere. Dette cassette devono essere costruite in
modo che, nelle condizioni di installazione, non sia possibile introdurvi corpi estranei;
inoltre, deve risultare agevole la dispersione del calore in esse prodotta. Il coperchio delle
cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo. I
tubi protettivi dei montanti di impianti utilizzatori alimentati attraverso organi di misura
centralizzati e le relative cassette di derivazione devono essere distinti per ogni montante.
Qualora si preveda l'esistenza, nello stesso locale, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici
diversi, questi devono essere protetti da tubi diversi e far capo a cassette separate.
Tuttavia è ammesso collocare i cavi nello stesso tubo e far capo alle stesse cassette,
purché essi siano isolati per la tensione più elevata e le singole cassette siano
internamente munite di diaframmi, se non a mezzo di attrezzo, tra i morsetti destinati a
serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi. Il numero dei cavi che si possono
introdurre nei tubi è indicato nelle tabelle seguenti:
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 33 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
b) numero massimo di cavi da introdurre in tubi protettivi flessibili
CAVI
SEZIONE
(mm2)
TIPO NUM 1,5 2,5 4 6 10
UNI PVC
1 16 16 16 16 16
2 16 20 20 25 32
3 16 20 25 32 32
4 20 20 25 32 32
5 20 25 25 32 40
6 20 25 32 32 40
7 20 25 32 32 40
8 25 32 32 40 50
9 25 32 32 40 50
MULTI PVC
BIPOLARE
1 20 25 25 32 40
2 32 40 50 50 63
3 40 50 50 63
TRIPOLARE
1 20 25 25 32 40
2 40 40 50 63 63
3 40 50 50 63
QUADRIPOLARE
1 25 25 32 32 50
2 40 50 50 63
3 50 50 63
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 34 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
c) numero massimo di cavi da introdurre in tubi protettivi rigidi
CAVI
SEZIONE
(mm2)
TIPO NUM 1,5 2,5 4 6 10
UNI PVC
1 16 16 16 16 16
2 16 16 16 20 25
3 16 16 20 25 32
4 16 20 20 25 32
5 20 20 20 32 32
6 20 20 25 32 40
7 20 20 25 32 40
8 25 25 32 40 50
9 25 25 32 40 50
MULTI PVC
BIPOLARE 1 16 20 20 25 32
2 32 40 40 50
3 40 40 50 50
TRIPOLARE 1 16 20 20 25 40
2 32 40 40 50
3 40 50 50
QUADRIPOLARE 1 20 20 25 32 40
2 40 40 50 50
3 40 50 50
I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli, che ospitano altre canalizzazioni,
devono essere disposti in modo da non risultare soggetti ad influenze dannose, in
relazione a sovrariscaldamenti, sgocciolamenti, formazione di condensa, ecc. Nel vano
degli ascensori o montacarichi non è consentita la messa in opera di conduttori o tubazioni
di qualsiasi genere che non appartengano all'impianto dell'ascensore o del montacarichi
stesso.
1.1.20 Qualita’ e caratteristiche dei materiali elettrici
Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti
all'ambiente in cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni
meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti
durante l'esercizio. Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle norme
CEI ed alle Tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano. Tutti gli apparecchi
devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia del
CEI e la lingua italiana.
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 35 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
1.1.21 Apparecchiature modulari con modulo normalizzato
Le apparecchiature installate nei quadri di comando e negli armadi devono essere del tipo
modulare e componibile, con fissaggio a scatto sul profilato, preferibilmente normalizzato
EN 50022 (norme CEI 17-18).
In particolare:
a) gli interruttori automatici magnetotermici fino a 100 A devono essere modulari e
componibili con potere di interruzione idoneo.
b) tutte le apparecchiature necessarie per rendere efficiente e funzionale l'impianto
devono essere modulari e accoppiabili nello stesso quadro con gli interruttori automatici di
cui al punto a).
c) gli interruttori con relè differenziali fino a 63 A devono essere modulari ed
appartenere alla stessa serie di cui ai punti a) e b); devono essere del tipo ad azione
diretta;
d) gli interruttori magnetotermici differenziali tetrapolari, con 3 poli protetti fino a 63 A
devono essere modulari dotati di un dispositivo che consenta la visualizzazione
dell'avvenuto intervento e permetta, preferibilmente, di distinguere se detto intervento è
provocato dalla protezione differenziale.
Il potere di interruzione degli interruttori automatici deve essere garantito sia in caso di
alimentazione dai morsetti superiori (alimentazione dall'alto), sia in caso di alimentazione
dai morsetti inferiori (alimentazione dal basso).
1.1.22 Quadri di comando e distribuzione in materiale isolante
I quadri in materiale isolante, devono avere attitudine a non innescare l'incendio per
riscaldamento eccessivo; comunque, i quadri non incassati devono avere una resistenza
alla prova del filo incandescente non inferiore a 650° C.
I quadri devono essere composti da cassette isolanti con piastra portapparecchi estraibile,
per consentire il cablaggio degli apparecchi in officina e devono essere disponibili con
grado di protezione adeguato all'ambiente di installazione e comunque almeno IP 44; in
questo caso il portello deve avere apertura a 180 gradi. Questi quadri devono consentire
un'installazione del tipo a doppio isolamento ed essere conformi alle norme CEI 17-13.
Istruzioni per l'utente
ULSS N.6 VICENZA SERVIZIO TECNICO
Titolo: RELAZIONE SPECIALISTICA Ver. : Nome doc.:
Foglio 36 di 36
Cod. progetto: 10 013 Cod. evento: C Cod. episodio: Cod contratto: Archivio: CST
I quadri elettrici devono essere preferibilmente dotati di istruzioni semplici e facilmente
accessibili, atte a dare all'utente informazioni sufficienti per il comando e l'identificazione
delle apparecchiature, nonché ad individuare le cause di guasto elettrico. L'individuazione
può essere effettuata tramite le stesse apparecchiature o un dispositivo separato.
1.1.23 Prove dei materiali elettrici
Non saranno in genere richieste prove per i materiali contrassegnati col Marchio Italiano
di Qualità (IMQ) od equivalenti ai sensi della Legge 10 ottobre 1977, n. 791.