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E XECUTIVE SUMMARY
Analisi su carenza di competenze, forte concorrenza e forza lavoro sempre più mobile nei settori Pharma e Medical Device.
TALENTI NEL SETTORE LIFE SCIENCES: IL MONDO DEL LAVORO IN EVOLUZIONE
2
INDICE
INTRODUZIONE 3
CONCORRENZA NELL’ACQUISIZIONE DI TALENTI 4
CRESCENTE IMPORTANZA DEL LAVORO FLESSIBILE 14
DOMANDA, OFFERTA E COMPENSI PER SKILL 20
INDICE
3
INTRODUZIONE
Da oltre tre decenni Kelly, in veste di uno dei maggiori fornitori di
personale negli ambiti Medical Device e Pharma, è in prima linea
nelle problematiche sull’organico relative a questi settori. Negli
ultimi trent’anni li abbiamo visti crescere in termini di innovazione,
raggio d’azione e redditività. Tuttavia, in un mondo di cambiamenti, la
questione rimane: di cosa ha bisogno, cosa desidera e si aspetta dal
settore la nostra più importante risorsa, ovvero le nostre persone?
Tenendo a mente questi quesiti, alla fine dell’estate 2018 Kelly ha lanciato
il suo primo studio nel settore Life Sciences in sette paesi (Francia,
Svizzera, Regno Unito, Irlanda, Germania, Italia e Olanda). Hanno risposto
circa 1.400 professionisti del settore.
Nel 2017 l’industria farmaceutica europea contava una forza lavoro di circa
750.0001 unità, mentre i professionisti del Medical Device erano 675.000
(dato del 2016).2
Dal punto di vista della selezione del personale, tra le sfide e le
opportunità figurano:
• La forte concorrenza nell’individuare le giuste competenze, inasprita
dal fatto che la ricerca di talenti non avviene più solo all’interno dello
stesso settore, bensì tra settori differenti. Ciò che risalta è la maggior
domanda di specialisti / esperti in campo tecnologico.
• La domanda di maggior flessibilità del lavoro – per contribuire a
ridurre costi, dare impulso all’innovazione e alla commercializzazione
dei prodotti. Le sfide associate alla richiesta di maggiore mobilità
si uniscono all’ottimizzazione del lavoro attraverso l’impiego
dell’intelligenza artificiale.
• La necessità di avere accesso a informazioni in tempo reale su
domanda, offerta, compensi e sulla percezione dei lavoratori all’interno
dei paesi Europei che tentano di attrarre le stesse competenze.
Riguardo a questi temi, il presente report analizza questioni relative alla
forza lavoro e all’opinione dei lavoratori del settore Life Sciences in sette
paesi UE in cui i settori Pharma e Medical Device sono molto presenti. Gli
obiettivi chiave della ricerca sono:
• Stabilire il livello di impiego della forza lavoro occasionale da parte del
Life Sciences in tutti i suoi settori.
• Mostrare come i diversi insiemi di competenze richieste e i meccanismi
di reclutamento del personale presenti debbano mutare in linea con
l’evolversi delle dinamiche nei settori Pharma e Medical Device.
• Spiegare le dinamiche e la percezione della forza lavoro delle diverse compagini di professionisti nel Life Sciences in Europa, utili ai datori di lavoro.
INTRODUZIONE
1: EFPIA – The Pharmaceutical Industry in figures, 2018
2: MedTech Europe – The European Medical Technology Industry in figures 2018
4
E XECUTIVE SUMMARY
1.0 Concorrenza nell’acquisizione di talenti
5
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
I mercati globali del Pharma e del Medical Device si
trovano ad affrontare le stesse sfide nell’attrarre le
competenze a disposizione: la carenza di professionisti
con skill specifici del settore e la crescente concorrenza
tra settori per il reperimento di talenti non scientifici,
in special modo una maggior richiesta di esperti in
campo tecnologico.
Per quanto riguarda il Pharma, questi due temi sono
evidenziati nello studio condotto dalla Association of
the British Pharmaceuticals Industry (ABPI).
1.0 Concorrenza nell’acquisizione di talenti
La carenza di competenze è sia specifica del settore che generica in numerosi ambiti. Ai datori di lavoro del settore Life Sciences in Europa occorre dunque una forte strategia di reclutamento dei talenti per attrarli e fidelizzarli.
Figura 1. Aree di competenze che richiedono attenzione nel settore Pharma nel Regno Unito.
Fonte: ABPI – Bridging the skills gap in the biopharmaceuticals industry, 2015.
Clinical pharmacology/trans. Medicine
Bioinformatics/comp.systems biology
Statistics
Data mining
Qualified Person PV
Qualified Person QA
Veterinary & toxicological pathology
Health informatics
Health economics & outcomes
Formulation
Alta priorità Media priorità Bassa priorità Non presenta criticità
0% 20% 40% 60% 80% 100%
6
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
Che si parli di scienziati e ingegneri o di esperti in
materia di regolamentazioni, professionisti R&D,
addetti marketing e sales, il settore deve sviluppare
una propria identità aziendale per poter competere
con i rivali all’interno del settore e non solo. Oltre alla
carenza di talenti disponibili a livello locale, vi è un’altra
sfida da affrontare: come attrarre i professionisti in
altre città o all’estero.
Prima di esaminare le principali aree in cui vi sono
delle carenze per analizzare disponibilità, domanda
e caratteristiche dell’employer branding offerte ai
potenziali candidati, è necessario soffermarsi su una
serie di dinamiche occupazionali all’interno dei sette
paesi Europei che fanno da sfondo alle sfide attuali.
Nonostante oltre un quarto della forza lavoro Europea sia assunta a tempo indeterminato, il settore presenta un livello di impiego di lavoratori occasionali più alto della media.
Secondo i dati Eurostat del 2018, circa il 14% del
totale della forza lavoro in Europa è assunta a tempo
determinato. Inoltre, il 13% dei lavoratori UE è un
lavoratore autonomo.
Per paese, la percentuale di lavoratori temporanei (con
contratti a tempo determinato, ad interim o tramite ApL)
va dal 20% nel Regno Unito al 37% in Italia.
Figura 2. Tutti i lavoratori attivi (tra i 15 e i 64 anni) per situazione occupazionale – UE28 e paesi chiave, primo trimestre 2018
EU 28
Olanda
Italia
Francia
Svizzera
Irlanda
Germania
Assunto a tempo indeterminato Assunto a tempo determinato (agenzia, ad interim, ecc.) Lavoratori Autonomi
Regno Unito
0% 20% 40% 60% 80% 100%
7
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
I partecipanti al sondaggio condotto da Kelly “Talenti nel settore Life Sciences 2018” suggeriscono uno scenario molto differente rispetto alla situazione contrattuale all’interno del settore – che vede lo stesso fare molto più affidamento sul lavoro occasionale che su quello a tempo indeterminato. La percentuale di lavoratori assunti con varie forme di contratto a tempo determinato (ad interim, freelance, ecc.) va dal 34% nel Regno Unito al 79% in Francia.
Figura 3. Situazione contrattuale dei partecipanti al sondaggio condotto Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, agosto 2018
Fonti: sondaggio Kelly “Talenti nel Life Sciences”, 2018
66%
49%
61%
43%
21%
33%
31%
42%
15%
36%
21%
27%
15%
46%
56%
30%
19%
15%
18%
30%
64%
21%
13%
28%
Prestare attività lavorativa su base occasionale sembra
essere una pratica assai più diffusa nel Life Sciences
che nella maggior parte degli altri settori; tuttavia, i
soggetti impiegati in questo settore sottolineano gli
aspetti positivi del lavoro temporaneo.
Per i lavoratori con forme di contratto a tempo
determinato, il maggior vantaggio percepito è la
sicurezza che un contratto di questo tipo offre (citato
dal 24% dei partecipanti che ne sottolinea i vantaggi).
La durata prestabilita di un lavoro può permettere ai
lavoratori di fare progetti di vita privata. La flessibilità
è un altro fattore chiave ritenuto vantaggioso (dal 14%
dei partecipanti), inteso come la possibilità di cambiare
ruoli e posti di lavoro come e quando si preferisce.
Olanda
Partecipanti da tutti e 7 i paesi target
Italia
Francia
Svizzera
Irlanda
Germania
Regno Unito
0% 20% 40% 60% 80% 100%
Contratto a tempo indeterminato Contratto a tempo determinato Altre forme di lavoro temporaneo (ad interim, freelance, ecc.)
8
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
Figura 5. Vantaggi chiave del lavoro con altre forme di contratto temporaneo (freelance, ad interim, ecc.)
Fonti: sondaggio Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, 2018
Fonti: sondaggio Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, 2018
Figura 4. Vantaggi chiave della situazione contrattuale a tempo determinato
Per chi presta attività lavorativa sotto altre forme di
contratto temporaneo, il maggior vantaggio percepito
sono i livelli retributivi (19%), seguito dalla relativa
agilità (rispetto all’assunzione a tempo indeterminato)
nel cambiare organizzazione / ruolo nel caso si presenti
un’opportunità (18%) e il più alto livello di esperienza
e formazione che i partecipanti sentono di acquisire
attraverso progetti di lavoro a tempo determinato
(13%).
24%
14%
11%11%
7%
6%
4%
4%
2%
17%
Sicurezza / pianificazione della vita privata
Maggiore esperienza / formazione
Possibilità di cambiare agilmente azienda / ruolo
Mettere piede in un’organizzazione
Possibilità di verificare quanto ci si senta adatti al ruolo / alla cultura aziendale
Varietà
Compensi
Altro
Libertà
Flessibilità
Sicurezza / pianificazione della vita privata
Maggiore esperienza / formazione
Possibilità di cambiare agilmente datore di lavoro / ruolo
Mettere piede in un’organizzazione
Possibilità di verificare se ci si senta adatti al ruolo / alla cultura aziendale
Varietà
Compensi
Altro
Libertà
Flessibilità
5%
10%
13%
18%
7%6%3%
4%
19%
15%
9
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
Considerazioni:
I lavoratori nel Life Sciences accettano che il settore
assuma una larga percentuale dei propri talenti su base
occasionale.
I vantaggi percepiti evidenziati dai professionisti assunti
con varie forme di lavoro temporaneo sono significativi.
Come tali, forniscono un’utile panoramica su:
• Come – nel caso in cui sia offerta la possibilità
di scegliere il tipo di assunzione – costruire
un’opportunità contrattuale sulla base della natura
dell’attività professionale ed il tipo di lavoratore di cui
l’organizzazione è alla ricerca.
• Come lanciare sul mercato opportunità lavorative sulla
base dei principali vantaggi messi in luce dai lavoratori
per ogni tipo di situazione contrattuale.
• In ruoli per cui vi è una evidente carenza di competenze
– o laddove il settore non presenti una significativa
proposta di valore –, è possibile che in futuro le aziende
debbano creare le condizioni per presentare la propria
offerta professionale e lasciar scegliere al lavoratore la
soluzione contrattuale più congeniale.
Un lavoratore europeo su cinque è assunto part-time – e il numero è molto più alto tra i lavoratori nei paesi chiave in cui il settore ha preso piede.
Un’altra caratteristica del mondo lavorativo in Europa è l’apertura a
soluzioni part-time. Almeno un lavoratore europeo su cinque (19%)
è assunto part-time – percentuale che cresce al 32% tra le donne in
tutta Europa.3
Una serie di organizzazioni attive nel Pharma e Medical Device nei
paesi chiave in cui questi settori sono particolarmente presenti
accolgono un’alta percentuale di dipendenti part-time. Ciò vale per
la metà (50%) della forza lavoro olandese (incluso il 70% di tutte le
donne attive) e il 37% di quella svizzera (incluso il 60% di tutte le
donne attive).
3: Kelly Services analysis of Eurostat data
10
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
Fonte: Analisi condotta da Kelly Services su dati Eurostat
Figura 6. Percentuale di tutti i lavoratori, tra i 15 e i 64 anni, assunti part-time – per paese e sesso, primo trimestre
2018
4: Analisi condotta da Kelly Services su dati Innovantage
Considerazioni:
Per ruoli non strettamente legati al settore, non indicare negli annunci di lavoro la possibilità di un
contratto part-time, che potrebbe essere una caratteristica distintiva del settore e di appeal, porta i
professionisti a considerare anche opportunità in altri settori.
• Far riferimento a soluzioni part-time potrebbe essere un utile strumento di marketing per gli
annunci di lavoro.
Indipendentemente dal fatto che alcuni lavoratori
europei (ad esempio quelli assunti per un certo periodo
nel Regno Unito) hanno diritto per legge a richiedere
una modalità di lavoro flessibile, tra cui la possibilità
di passare ad un part-time, diverse aziende hanno
compreso l’importanza, ai fini della fidelizzazione dei
lavoratori, di assecondare il desiderio di questi ultimi
di ottenere un orario di lavoro ridotto – raggiungendo
quindi una maggior continuità lavorativa e dipendenti
più motivati e impegnati. I settori tradizionali basati
sulla conoscenza – tra cui il Pharma e il Medical Device
– sono storicamente più propensi all’impiego full-time
e per questo si trovano in difficoltà nell’assecondare i
lavoratori che desiderano lavorare part-time.
Infatti anche il diritto a richiedere soluzioni lavorative
flessibili nel Regno Unito obbliga a prestare attività per 26
settimane nel ruolo accettato, prima di poter chiedere la
flessibilità, invece di incoraggiare le aziende ad essere più
aperte a questo modello fin dall’inizio.
Un chiaro esempio di questa mentalità propensa al full-
time ci viene proposto dall’analisi degli annunci di lavoro.
Se è vero che le aziende assecondano facilmente la
necessità e il desiderio dei propri dipendenti di lavorare
part-time, è altresì vero che i datori raramente informano
i potenziali candidati di questa possibilità negli annunci
di lavoro. Un’analisi su tutti gli annunci di lavoro online per
dodici posizioni chiave nel mercato del Pharma e Medical
Device a giugno 2018 rivela che solo il 3% di questi faceva
riferimento a soluzioni di lavoro part-time.4
0% 20% 40% 80% 100%
Percentuale di tutti gli uomini assunti part-time
Percentuale di tutte le donne assunte part-time
Percentuale di tutti i lavoratori part-time
EU 28
Olanda
Italia
Francia
Svizzera
Irlanda
Germania
Regno Unito
11
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
Tutti i lavoratori sono aperti ad un nuovo impiego, ma pochi ne sono in cerca
Figura 7. Percentuali di lavoratori in UE28 e nei paesi target per tempo trascorso nella posizione attuale (2015)
Fonte: Analisi condotta Kelly Services su dati Eurostat
5: Analisi condotta da Kelly Services su dati Eurostat
Ogni anno, circa il 14% della forza lavoro è costituita da
professionisti che hanno cambiato lavoro o che sono
appena entrati nel mondo del lavoro. Tale percentuale
è scesa dal 16% del 2000 al 13% del 2009 ed è rimasta
stabile da allora.5 A questa percentuale corrisponde
un altrettanto numero di lavoratori che è incoraggiato
a cambiare lavoro su base annua.
Solo il 18% dei lavoratori europei nel Life Sciences
afferma di non essere interessato a nuove opportunità
di lavoro – il che significa che oltre otto lavoratori su
dieci (82%) sono alla ricerca di occasioni alternative,
ma a vari livelli di frequenza e impegno. Ciò significa
che le aziende devono sviluppare una strategia di
reclutamento proattivo.
EU 28
Olanda
Italia
Francia
Svizzera
Irlanda
Germania
Regno Unito
0%
Meno di 12 mesi 1-5 anni 5-10 anni Oltre 10 anni
20%
17%
15%
13%
13%
10%
16%
16%
14% 24% 20% 42%
24% 21% 39%
31% 20% 33%
18% 20% 52%
22% 19% 46%
26% 18% 43%
21% 21% 42%
29% 20% 34%
40% 60% 80% 100%
12
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
Fonte: sondaggio Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, 2018
Figura 8. Frequenza con cui i lavoratori europei del Life Sciences cercano nuove opportunità di carriera
Alcune eccezioni importanti per paese:
• Il 57% dei lavoratori in Italia è sempre (29%) o spesso
(29%) attivamente alla ricerca di nuove opportunità di
lavoro.
• Al contrario, solo il 13% dei lavoratori in Svizzera è
sempre attivamente alla ricerca, mentre solo un altro 12%
cerca spesso nuove opportunità.
E per situazione contrattuale presente, esistono anche forti
contrasti:
• Ancora oltre un quarto (27%) dei lavoratori a tempo
indeterminato cerca sempre o spesso nuove
opportunità.
• Il 38% dei lavoratori a tempo determinato e il 46% di
quelli assunti con una qualunque altra forma di contratto
temporaneo cercano sempre o spesso nuove occasioni.
Relativamente a come i partecipanti hanno ottenuto
l’attuale posto di lavoro, solo il 38% si è candidato
attraverso un portale online senza alcuna conoscenza
all’interno dell’azienda. È interessante notare come non vi
siano differenze rilevanti tra le varie situazione contrattuale.
Sempre e in modo attivo
Partecipanti al sondaggio da 7 paesi
Spesso: si sono iscritti a job alert e li consultano regolarmente
Occasionalmente: considerano la possibilità di essere contattati da agenzie
Occasionalmente: consultano gli alert dai social network/portali del lavoro saltuariamente
Mai: non cercano e non considerano nuove opportunità, anche se contattati
0%
20% 17% 16% 29% 18%
40%20% 60% 80% 100%
13
1.0 CONCORRENZ A NELL’ACQUISIZ IONE DEI TALENTI
Considerazioni:
Il grado di interesse e impegno nel cercare una nuova
opportunità tra i lavoratori attivi varia a seconda del paese
e della situazione contrattuale; tuttavia, meno di quattro
lavoratori su dieci sta cercando attivamente opportunità
promosse dalle aziende. Di conseguenza, queste dovranno
sempre più concentrarsi sull’identificare e coltivare i candidati
a cui sono interessate sia per necessità immediate che a più
lungo termine. Questa è una strategia che non tutte le aziende
contemplano ai fini del reclutamento, ma che avranno sempre
più bisogno di sviluppare.
Inoltre, poiché le competenze necessarie nel settore Life
Sciences stanno mutando, le aziende andranno a cercare
lavoratori per posizioni per cui non hanno mai dovuto reclutare
personale prima d’ora. Costruire relazioni fin dall’inizio con i
potenziali candidati aiuterà le organizzazioni a comprendere
cosa sarà necessario per attrarre questi nuovi set di
competenze verso il settore.
La crescente importanza di creare contatti e costruire un pool
di talenti mette in discussione il valore del denaro investito in
alcune forme tradizionali di annunci di lavoro. Potrebbe essere
utile monitorare attentamente la resa di questi vecchi canali.
Figura 9. Come i lavoratori europei del Life Sciences hanno ottenuto l’attuale posto di lavoro
Fonte: sondaggio Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, 2018
Si sono candidati online senza nessuna conoscenza all’interno dell’azienda
Hanno usato il proprio network per individuare la persona da contattare
Contattati da un’agenzia
Contattati da un recruiter interno
Sono stati presentati da qualcuno all’interno dell’azienda
Ricollocamento interno
Altro
14
2.0 CRESCENTE IMPORTANZ A DEL L AVORO FLESSIBILE
2.0 Crescente importanza del lavoro flessibile
15
2.0 CRESCENTE IMPORTANZ A DEL L AVORO FLESSIBILE
Lo spostamento verso il lavoro flessibile è messo
in evidenza dallo studio condotto da Accenture
“Injecting Agility into Medical Technology”, secondo
il quale “si registrano enormi cambiamenti nelle
principali forze che stanno portando il settore a
spostare il focus dal prodotto ai risultati; le aziende che
si occupano di tecnologia medica possono sfruttare
questo profondo mutamento come occasione per
ottenere maggior flessibilità, crescita redditizia e
competitività”.
Tuttavia, “solo il 23% delle aziende MedTech sono
fortemente convinte del fatto che il loro modello
operativo aziendale sia pronto ad implementare
iniziative di crescita strategica e a supportarle
all’interno dell’azienda (rispetto al 19% in tutte le
aziende)”. Solo un quarto delle aziende (26%) “è
assolutamente sicuro che il proprio modello operativo
sia in grado di rispondere rapidamente alle condizioni
di mercato in mutamento”.
Accenture sostiene che “le sfide connesse alle
persone – tra cui la carenza di competenze, l’assenza
di capacità di gestione dei cambiamenti e strutture
obsolete – “sono spesso considerate un ostacolo
all’avanzamento del modello operativo dell’azienda”
verso un sistema avanzato e flessibile.
Si potrebbe affermare che l’attuale alta percentuale
di lavoratori occasionali nel Life Sciences in Europa
offra già un alto livello di flessibilità; tuttavia, ciò
non significa esattamente che le organizzazioni nel
Life Sciences presentino una struttura organizzativa
che favorisca i cambiamenti. Inoltre, se il fattore
che maggiormente determina la propensione alla
flessibilità del lavoro è l’approccio culturale, il Life
Sciences in Europa deve affrontare un’ulteriore sfida
riguardante la gestione della propria mentalità in
quanto fa molto affidamento sul lavoro occasionale. A
ciò va aggiunto l’impatto dell’adozione di intelligenza
artificiale, robotica e tecnologie sensoriali e cognitive,
che potrebbero portare a una riprogettazione di quasi
ogni ruolo lavorativo. In questo scenario, la flessibilità
diventerà un elemento distintivo competitivo. Nel
report “World Economic Forum’s (WEF) Future
of Jobs” del 2018, i partecipanti prevedono che
all’interno del settore Global Health & Healthcare
l’area professionale che maggiormente sarà interessata
dall’impiego di intelligenza artificiale entro il 2022
sarà quella in cui si svolgono attività complesse e
tecniche, con un aumento dal 26% al 39% delle ore di
attività svolte dalle macchine. Ciò porterà importanti
cambiamenti, tra cui l’impiego sempre maggiore di
professionisti specializzati in determinate mansioni
(citato dal 57% dei partecipanti) e la riduzione della
forza lavoro per via dell’automazione (citata dal 55%).
Con questa consapevolezza della necessità di
cambiamento come contesto di fondo, l’opinione
emersa nel sondaggio condotto da Kelly “Talenti
nel Life Sciences” potrà aiutare le organizzazioni a
comprendere come i lavoratori del Life Sciences –
assunti a tempo indeterminato, determinato o con
altre forme di lavoro temporaneo – percepiscano due
temi importanti relativi alla flessibilità del lavoro.
• Lavorare in altri paesi
• La prospettiva che il proprio lavoro sia potenziato
dalla tecnologia
Trasferirsi per lavoro è pratica diffusa tra i lavoratori europei del Life Sciences – sia all’interno dello stesso paese sia da un paese all’altro.
Nel 2016 quasi il 5% di tutta la popolazione in età
lavorativa si è fisicamente trasferito (4,0%) o è stato
pendolare transfrontaliero per lavoro (0,6%).6
Da un punto di vista settoriale, oltre alla metà (56%)
dei partecipanti al sondaggio assunti nel Life Sciences
in uno dei sette paesi UE in esame si è trasferita o
all’estero (25%) o all’interno del proprio paese (31%)
per lavoro.
Per più di un terzo (35%), il trasferimento è stato
per ottenere il primo impiego (potenzialmente al
completamento del proprio percorso formativo),
mentre un altro quarto (25%) si è trasferito per cogliere
un’opportunità in un’altra organizzazione.
2.0 Crescente importanza del lavoro flessibile
2.0 CRESCENTE IMPORTANZ A DEL L AVORO FLESSIBILE
6: Commissione europea – report annuale 2017 sulla mobilità lavorativa all’interno della UE
16
2.0 CRESCENTE IMPORTANZ A DEL L AVORO FLESSIBILE
Fonte: sondaggio Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, 2018
Figura 10. Motivi di un avvenuto trasferimento
8%
9%
11%
12%
25%
35%
Tra le importanti eccezioni al 56% che storicamente si
trasferisce per lavoro figurano:
• Il 41% in Francia, dove solo l’11% si è trasferito da un
paese all’altro.
• Il 65% in Germania, dove il 42% si è trasferito da una
città all’altra.
• Il 53% in Italia, dove solo il 12% si è trasferito da
paese a paese.
• Il 58% in Svizzera, dove un terzo (33%) si è trasferito
da paese a paese.
Per tipo di situazione contrattuale, si è trasferito il
61% dei lavoratori a tempo indeterminato, il 51% dei
lavoratori a tempo determinato e il 54% dei lavoratori
con altre forme di impiego temporaneo. Inoltre, del
44% di chi non si è mai spostato per lavoro, il 78%
prenderebbe in considerazione un trasferimento
all’estero.
Figura 11. Ragioni che porterebbero chi non si è mai spostato per lavoro a trasferirsi all’estero
Fonte: sondaggio Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, 2018
5%
22%
5%
7%
61%
5%
Trasferimento per ottenere un primo impiego
Trasferimento per una promozione all’interno di una nuova organizzazione
Trasferimento per esigenze famigliari/del partner indipendenti da un proprio avanzamento di carriera
Trasferimento per perdita del lavoro e necessità di un nuovo impiego
Trasferimento per una promozione all’interno della stessa azienda
Altro
Una migliore opportunità lavorativa in un altro paese
Un peggioramento della situazione politica nel proprio paese
Un peggioramento della situazione economica nel proprio paese
Una decisione famigliare / del partner
Altro
17
2.0 CRESCENTE IMPORTANZ A DEL L AVORO FLESSIBILE
Considerazioni:
Domanda e pool di talenti a disposizione andranno sempre meno a incontrarsi. Di conseguenza,
in futuro le imprese dovranno forse definire più attentamente quale sia la miglior ubicazione
per i propri uffici.
Inoltre, la necessità di attrarre lavoratori da altri paesi è destinata a crescere. Questa è una
capacità che molte organizzazioni non possiedono, ma che devono andare ad acquisire, sempre
che la crescente pressione politica non ponga ostacoli alla mobilità.
E’ incoraggiante notare che, secondo il nostro studio, la percentuale di mobilità registrata tra i
lavoratori europei nel Life Sciences (incluso il 25% che si è già trasferito all’estero per lavoro e
il 78% di chi non è pronto a farlo) è alta, motivata prevalentemente dalle aspirazioni di carriera,
ma anche dall’instabilità politica ed economica.
In paesi in cui persistono alti livelli di disoccupazione i lavoratori continuano ad essere aperti
a carriere di lavoro all’estero – come testimonia il 78% dei lavoratori italiani che è disposto
a un trasferimento all’estero per una migliore opportunità di lavoro. Con l’incombere della
Brexit nel 2019, tanto i cittadini britannici quanto quelli di altri paesi stanno riflettendo su dove
andare a lavorare in futuro.
Considerando confronti rilevanti tra paesi:
• Il 14% dei professionisti Life Sciences nel Regno
Unito che non si sono mai spostati potrebbe essere
spinto a trasferirsi all’estero qualora si verificasse un
peggioramento delle condizioni economiche. Con
l’incombere della Brexit a marzo 2019, sembra che
l’impatto dell’uscita di fatto della Gran Bretagna
dall’UE stia iniziando a farsi sentire..
• Il 78% dei lavoratori in Italia che ancora non si sono
spostati si trasferirebbe all’estero per una migliore
opportunità di lavoro.
Considerando la situazione contrattuale attuale:
• Il 73% dei lavoratori con forme di contratto
temporaneo che non si sono mai spostati di città o
di paese si trasferirebbe all’estero per una migliore
opportunità di lavoro.
A testimonianza della volontà di trasferirsi all’estero
nel panorama della mobilità lavorativa in Europa,
secondo statistiche europee sulla forza lavoro, nel 2016
sono stati 11 milioni i professionisti in età lavorativa
in movimento nell’area UE-28, di cui 9,1 milioni attivi
– con un lavoro e in cerca di un impiego5. Inoltre, in
quell’anno si sono registrarti 1,4 milioni di pendolari
transfrontalieri, per un totale di 10,5 milioni di lavoratori
che si sono trasferiti fisicamente o che si spostavano
tra paesi per lavoro.
Nel 2016 Germania e Regno Unito sono stati i paesi
verso cui si sono maggiormente diretti i lavoratori in
movimento, accogliendone quasi la metà del totale. Il
numero di lavoratori in movimento verso la Germania
è aumentato del 9% rispetto all’anno precedente,
mentre è aumentato del 7% nel Regno Unito (dopo
un picco del 13% nel 2015 – l’anno precedente al
referendum UE). Italia, Francia e Spagna hanno accolto
un ulteriore terzo dei lavoratori in movimento dell’area
UE-28, ma con un aumento minore nei primi due stati
(1% e 2% rispettivamente) e un calo in Spagna (-1,5%).
Anche la Svizzera è una meta lavorativa significativa,
che ha accolto lo stesso numero di lavoratori registrato
in Francia.
18
2.0 CRESCENTE IMPORTANZ A DEL L AVORO FLESSIBILE
La grande maggioranza dei rispondenti sa che nel corso dei prossimi cinque anni il proprio ruolo potrebbe essere in parte – o interamente – automatizzato. La maggior parte di essi vi vede un’opportunità.
Figura 12. Percentuale dei ruoli attuali dei rispondenti che essi pensano possano essere automatizzati
Fonte: sondaggio Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”, 2018
Questo dato sale all’81% tra i partecipanti nel Regno
Unito e Irlanda e all’80% tra i lavoratori in Germania.
La maggior parte di essi vede uno sviluppo positivo
nel probabile scenario in cui i loro ruoli attuali saranno
sostituiti o potenziati grazie a robotica, intelligenza
artificiale, tecnologie sensoriali e/o cognitive.
Su dieci, oltre sette in Europa ritiene che il proprio
ruolo attuale, in parte (70%) o completamente (2%),
potrebbe essere automatizzato nel medio termine (nei
prossimi cinque anni).
28%34%
30%
6%
2%
Fino al 10% del ruolo attuale
11%-50% del ruolo attuale
51%-99% del ruolo attuale
100% del ruolo attuale
0% del ruolo attuale
19
2.0 CRESCENTE IMPORTANZ A DEL L AVORO FLESSIBILE
Fonte: sondaggio Kelly “Talenti nel Life Sciences”, 2018
Considerazioni:
La forza lavoro del Life Sciences in Europa è pronta all’automazione:
• Oltre sette lavoratori su dieci (72%) in Europa sono pronti al fatto che il proprio ruolo, in parte o
totalmente, sarà automatizzato e il 74% vi vede un’occasione per ottimizzare i propri risultati; ciò
costituisce un contesto favorevole per le aziende per stabilire un dialogo con i lavoratori – e riuscire
ad ottenere preziosissime informazioni – su come meglio sfruttare questa opportunità.
Figura 13. Percentuale dei partecipanti che considera l’automazione di parte o di tutto il loro ruolo come una minaccia o
un’opportunità
Regno Unito e Irlanda
Partecipanti da tutti e 7 i paesi target
Francia
Svizzera
Germania
Olanda
Italia
È una minaccia rispetto al mio posto di lavoro È un’opportunità, per poter ottenere di più nel mio ruolo attraverso un maggiore impiego di tecnologia
20
3.0 DOMANDA, OFFERTA E COMPENSI PER SK ILL
3.0 Domanda, offerta e compensi per le skill
21
3.0 DOMANDA, OFFERTA E COMPENSI PER SK ILL
3.0 Domanda, offerta e compensi per skill
Figura 14. Forza lavoro nel Pharma e Medical Device, nel 2016 per singolo paese e nel 2017 per stima del totale
UE
Fonti: EFPIA – The Pharmaceutical Industry in figures, 2018 e MedTech Europe – The European Medical Technology Industry in figures 2018
7. EFPIA – The Pharmaceutical Industry in figures, 2018 e MedTech Europe – The European Medical Technology Industry in figures 2018
TL’industria farmaceutica in Europa contava una
forza lavoro di circa 750.000 unità nel 2017, mentre i
lavoratori nel settore Medical Device erano 675.000 nel
2016.7
La Germania presenta il più alto numero di lavoratori in
entrambi i settori, ma anche Francia, Regno Unito, Italia
e Svizzera registrano dati importanti.
TI mercati globali del Pharma e del Medical Device
si trovano ad affrontare le stesse sfide nell’attrarre le
competenze a disposizione: la carenza di professionisti
con skill specifici e la crescente concorrenza per
l’acquisizione di talenti non scientifici, in special modo
una maggior richiesta di esperti in campo tecnologico.
Dall’analisi dei professionisti maggiormente richiesti
dal settore nei sette paesi in esame, prendendo in
considerazione anche le posizione più generaliste, i
lavoratori occupati nel Pharma o nel Medical Device
risultano in netta minoranza.
Forza lavoro del Pharma (2017) Forza lavoro del Medical Device (2016)
Italia
Regno Unito
Olanda
Francia
Germania
Svizzera
Irlanda
EuropaIntera
22
3.0 DOMANDA, OFFERTA E COMPENSI PER SK ILL
Figura 15. Pool di lavoratori maggiormente attivi, nel Pharma e nel Medical Device
Fonte: analisi condotta da Kelly Services su dati LinkedIn e XING
Figura 16. Quantità di annunci di lavoro online contro il numero di lavoratori visibilmente attivi per le aziende nel
settori più ampi Scientific & Technical
Fonte: analisi condotta da Kelly Services su dati Innovantage, LinkedIn e XING
Inoltre, se estendiamo la ricerca di competenze ad
un campione più ampio di aziende nel Scientific &
Technical (il settore più ampio del Life Sciences e
dell’Academic Medical Research), il volume della
domanda di competenze chiave – come messo in
evidenza dalla quantità di annunci di lavoro online
rivolti a lavoratori già attivi – mostra come questi
lavoratori siano sempre più richiesti.
7 paesi europei: totale visibile di lavoratori attivi (tutti i settori)
7 paesi europei: totale visibile di lavoratori attivi nel Pharma
7 paesi europei: totale visibile di lavoratori attivi nel Medical
Device
RA Specialist
RA Manager
QA / QC / Quality Analyst
RA Director
Sales / Medical Rep
Marketing Manager
R&D Scientist
R&D Engineer
QA / QC / Quality Manager
Medical Science Liaison
Marketi Access Manager
Microbiologist
Data Scientist
Formulation Scientist
Chemical Engineer
Quality Engineer
R&D Manager
2.5 k
1.4 k
0.8 k
208.0 k
2.2 k
18.6 k
17.1 k
71.4 k
7.4 k
5.3 k
2.2 k
1.9 k
28.5 k
0.6 k
2.4 k
19.2 k
2.1 k
0.7 k (28%)
2.6 k (35%)
4.5 k (2%)
0.3 k (14%)
0.8 k (4%)
0.1 k (1%)
5.7 k (8%)
1.6 k (30%)
0.8 k (36%)
0.5 k (21%)
0.3 k (1%)
1.2 k (63%)
0.8 k (57%)
0.4 k (50%)
0.4 k (67%)
0.2 k (10%)
0.3 k (11%)
0.5 k (20%)
0.9 k (12%)
4.3 k (2%)
0.1 k (3%)
0.9 k (5%)
1.2 k (7%)
2.5 k (4%)
0.1 k (2%)
0.3 k (14%)
0.1 k (4%)
0.07 k (0%)
0.02 k (1%)
0.1 k (7%)
0.2 k (25%)
N/A
N/A
1.2 k (4%)
Numero di lavoratori attivi registrati nei 7 paesi, settembre 2018
Numero di posti di lavoro vacanti pro-mossi da aziende dei settori Scientific & Technical nei 7 paesi, giugno 2018
23
3.0 DOMANDA, OFFERTA E COMPENSI PER SK ILL
Di conseguenza, il settore deve lavorare duramente
sia per assicurarsi i pochi talenti esistenti sia per
capire sempre più come attrarre lavoratori da altri
settori con gli skill necessari. E se i partecipanti al
nostro sondaggio sono stati per lo più attratti verso
le loro aziende attuali per ragioni simili (reputazione,
opportunità di carriera e lavoro stimolante), l’elemento
paga base/compenso totale è risultato il fattore
di maggior attrattiva per il 12% dei partecipanti.
Prendendo in considerazione una serie di ruoli
chiave in cui le aziende attive nel Pharma e Medical
Device sembrano avere problemi di reclutamento,
si può osservare come tali sfide varino a seconda
dei paesi chiave in esame. È da notare, come sfondo
alla nostra analisi, che le dinamiche del mercato del
lavoro e la remunerazione base di tutti i settori variano
notevolmente da paese a paese.
Figura 17. Statistiche chiave del mercato del lavoro e remunerazione media, per paese, 2018
Fonte: Trading Economics
In modo determinante, nella maggior parte dei ruoli
e nella maggior parte dei paesi, i tassi di promozione
dei posti di lavoro nei settori Scientific & Technical
risultano superiori alla media di tutti i settori a giugno
2018. Tuttavia, si riscontra una netta differenza tra i
paesi nella percentuale di annunci di lavoro online nel
Scientific & Techical che forniscono indicazioni sulle
retribuzioni. La percentuale varia da <5% in Francia e
Italia al 50% nel Regno Unito.
È anche da notare che i livelli medi delle retribuzioni
promossi per le occupazioni in esame nel Regno Unito
sono i tra i più bassi della scala retributiva tra i paesi
che competono tra loro. Come mostrano i dati relativi
al profilo del paese e dell’occupazione, gli stipendi si
sono alzati di poco a compensazione della svalutazione
della sterlina, iniziata prima del voto di referendum UE
nel giungo 2016. Il 14% dei partecipanti UK allo studio
condotto da Kelly “Talenti nel settore Life Sciences”
afferma che prenderebbe in considerazione un
trasferimento all’estero per lavoro qualora si verificasse
un peggioramento delle condizioni economiche
all’interno del paese; le aziende sono dunque consce
del possibile impatto destabilizzante dell’uscita della
Gran Bretagna dall’UE a marzo 2019.
Forza lavoroTasso di
disoccupazione
Tasso di crescita della remunerazione a
livello nazionale
Dati relativi a giu-ago 2018. *=dic 2017 **=
primo trim. 2018
Remunerazione media – tutte le occupazioni
Italia
Regno Unito
Francia
Olanda - €20.000 per occupazioni poco qualificate a €35,280 per occupazioni altamente qualificate
Germania
Irlanda
Svizzera
24
3.0 DOMANDA, OFFERTA E COMPENSI PER SK ILL
Figura 18. Media retributiva in tutti i settori (dic - lug 17) e tasso di promozione dei posti di lavoro per
occupazione, nel Scientific & Technical (S&T), giungo 2018
Fonte: Trading Economics e analisi condotta da Kelly Service su dati Innovantage
Considerazioni:
La concorrenza nella ricerca di competenze contro i rivali noti del settore è un dato di fatto; il luogo in
cui sono disponibili pool di talenti e quello da cui proviene la domanda coincideranno sempre meno.
Le aziende dovranno quindi definire con attenzione dove ubicarsi e/o come incentivare i lavoratori a
trasferirsi nel luogo in cui sono necessari.
È incoraggiante notare che un quarto (25%) dei partecipanti del settore Life Sciences nei nostri sette
paesi target si è già trasferito per lavoro. Inoltre, quasi otto professionisti su dieci (78%) che non hanno
mai cambiato città o paese per lavoro si trasferirebbero all’estero – 61% dei quali spiega che lo farebbe
per una migliore opportunità di lavoro.
L’espressione “migliore opportunità di lavoro” implica senza dubbio considerazioni sui livelli retributivi
(e sul costo della vita in altri paesi) rispetto ai compensi (oltre a esperienze al di fuori del settore) e alle
spese attuali – ma con il Regno Unito come unico pase che offre un alto livello di visibilità sui compensi
(nel 50% degli annunci), ciò costituisce una sfida tanto per i datori di lavoro quanto per i candidati.
Monitorare la disponibilità dei talenti, i livelli di domanda e i competitor in tutti i settori nei paesi
concorrenti diventerà quindi imperativo.
Come abbiamo messo in evidenza, il 25% dei nostri
partecipanti si trasferisce storicamente per una buona
occasione; inoltre, il 78% di chi non si è mai spostato di
città o di paese per lavoro ha intenzione di farlo. Questi
dati sulle retribuzioni saranno senza dubbio presi in
seria considerazione Fonte: Trading Economics e analisi
condotta da Kelly Service su dati Innovantage
nel decidere circa un trasferimento. Nel Regno Unito
le aziende offrono un alto livello di visibilità sulle
retribuzioni – nel 50% degli annunci online; è invece
più difficile per i candidati valutare e confrontare i livelli
retributivi negli altri paesi sulla base del livello attuale
di trasparenza offerto a riguardo.
Stipendio annuale medio in tutte le
occupazioni (dic 17 – lug 18)
Stipendio medio offerto
per RA Manager (S&T),
giugno 2018
Stipendio medio offerto
per QA Manager (S&T),
giugno 2018
Stipendio medio offerto
per R&D Engineer (S&T),
giugno 2018
Stipendio medio offerto per
Medical Science Liaison (S&T), giugno 2018
Stipendio medio offerto
per Data Scientist (S&T),
giugno 2018
Percentuale annunci lavoro
nel S&T con informazioni
sullo stipendio in chiaro,
giugno 2018
Regno Unito
Italia
Germania
Irlanda
Francia
Olanda
Svizzera
€20,209
€66,523
€45,708
€38,688
€35,976
€30,469
€20,040 - NL - €20.040 per occupazioni poco qualificate a €35.280 per occupazioni altamente qualificate
€67,500
€50,200
€77,600
€60,800
N/A
€52,900
€46,400
€51,800
€96,500
€66,800
€48,700
€49,300
€78,500
€49,000
€102,000
€96,500
€50,100
€94,190
€77,000
€66,700
€58,200
€70,900
€56,200
€104,900
€35,400
€64,000
€40,100
€67,500
€76,991
€62,100 <5%
€110,300
€62,500
€53,400
€56,800
€41,800
5%
<5%
8%
<5%
13%
50%
25
APPENDIX
Questo report si basa su una ricerca condotta da Kelly Services su un gruppo di 1.400 professionisti
Life Sciences. Tale report analizza i dati provenienti da sette paesi (Francia, Germania, Italia, Olanda,
Gran Bretagna, Irlanda e Svizzera) ed è stato svolto dal gruppo di ricerca indipendente Worklab. Come
consulente sugli studi occupazionali, Worklab ricerca, aggrega e sintetizza dati e informazioni di mercato
con cui redige approfondimenti grazie ai quali le organizzazioni sono in grado di prendere decisioni
consapevoli circa le strategie per l’occupazione.
Kelly®: Chi siamoDa circa trent’anni, il personale di Kelly, azienda leader nel settore Europeo del settore Life Sciences,
analizza DNA, contribuisce alla scoperta di nuove terapie farmacologiche, mette a punto apparecchiature
che tengono in vita cuori, assicura il rispetto di standard di qualità, gestisce buste paga e fornisce
supporto nel monitoraggio degli studi clinici.
Kelly è parte dell’ecosistema del settore Life Sciences ed è a disposizione per assistere le aziende nel
reclutare talenti di rilievo. Kelly offre una vasta gamma di soluzioni di personale per assunzioni a tempo
determinato e dirette. Fissiamo un appuntamento per analizzare le migliori soluzioni per il tuo business.