Prime Pagine, 5 aprile 2013

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Prime pagine Giornali

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QuotidianoDir. Resp.: Virman Cusenza

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QuotidianoDir. Resp.: Ezio Mauro

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QuotidianoDir. Resp.: Mario Calabresi

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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

La Gazzetta del Mezzogiorno

Il Quotidiano della Basilicata

Fondi erogati per il 2013. Viti: “Adeguare le risorse per una più efficace azione”

La giunta recepisce l’Accordo quadro. Pagamenti garantiti

Anno 3 Numero 318 del 05.04.2013

Cig in deroga, vialibera dalla Regione

Programma Senisese

A PAG. 3

Operaio suun cantiere edile.

A livello nazionaleoccorrebero almeno2750 milioni di euro

per coprire tuttele richieste

Boccata d’ossigeno per i tanti lavoratori lucani in mobilità. La giunta regio-nale, infatti, ha recepito l’Accordo quadro sugli ammortizzatori sociali.

L’intesa prevede l’eroga-zione dei fondi per il 2013, nonostante la minore di-sponibilità finanziare. L’as-sessore alla Formazione Viti, però, invita il governo

nazionale ad adeguare le risorse per una più effica-ce azione a sostegno degli operai. Lo stesso allarme, peraltro, lanciato dalla Conferenza delle Regioni.

A PAG. 2A PAG. 3

L’assise lucana ha designato i Presidenti De Filippo e Santochirico per la maggioranazae il consigliere di opposizione Castelluccio

Il consiglio regionale ha designato nel corso della se-duta di ieri i tre delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubblica. Si tratta dei presidenti della giunta e dell’assemblea, Vito De Filippo e Vincen-zo Santochirico, che hanno ottenuto rispettivamente sedici e quattordici voti e del consigliere Paolo Ca-stelluccio (Pdl) che ha ottenuto otto preferenze. Nel-la stessa votazione Erminio Restaino (Pd) ed Ernesto Navazio (Ial) hanno riportato due voti; registrate infi-ne due schede bianche e una nulla. Per l’elezione del Capo dello Stato, nelle prime 3 votazioni servono 674 voti pari ai 2/3 dell’assemblea. Successivamente basta la maggioranza assoluta pari a 506 voti.

Nuove opportunità imprenditoriali da realizzare nei 15 comuni rientranti del Programma speciale senisese. Saranno illustrate nel tardo pomeriggio di oggi in un incontro pubblico le linee guida dell’avviso pubblico “Creazione di atti-vità imprenditoriali” a Senise presso la sala convegni della Regione Basilicata (all’interno della ex Comunità Montana “Alto Sinni”) alle ore 18.30. L’iniziativa è promossa dal dipartimento Presidenza della Giunta regionale di Basilicata.

Oltre una ventina i volontari per la formazione

Salute

A PAG. 4

Consiglio regionale

Elezione Capodello Statoscelti i delegati

Rotondella aderisce all’iniziativaUn defibrillatore in ogni Comune

Presentazionelinee guida

Burocrazia, crisi e deficit infrastrutturale. Le im-prese lucane innovative volano all’estero. Con al-terne fortune. Solo l’anno scorso, sono state 35 le aziende che hanno deciso di investire oltreconfine. Non a tutti è andata bene.

Macnil, Ninetek e Mido i modelli da seguire. E’ andata male, invece, alle fabbriche del Polo del sa-lotto che avevano deciso di delocalizzare in Cina. La crisi è pero giunta anche lì. Il ritorno in patria mesto e da sconfitti.

L’anno scorso 35 le aziende con la valigiaFortune alterne. Male le fabbriche del salotto

Burocrazia e scarse infrastrutture,le imprese “innovative” hannodeciso d’investire oltreconfine

Lavori costantemente in corso nella città di Matera dove tre iniziative desta-no la curiosità di molti. Dalla community on line, aperta con il mandato di arricchire il lavoro di pre-parazione del dossier di candidatura, agli open

data fino alla realizzazione del primo unMonastery della città. Si tratta di uno spazio dedicato a giovani alfabetizzati che mirano al cambiamneto della so-cietà senza interesse per il profitto. Ecco perchè Ma-tera è una smart city.

Quando la candidatura a capitale europea della cultura diventa spinta per l’innovazione

Matera oltre i Sassi. L’approccio dell’economista Alberto Cottica alla smart city

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Basilicata Mezzogiorno

Aumentano le domande per gli ammortizzatori so-ciali in deroga per l’anno in corso. Le risorse attuali garantiscono, come si sa, la copertura finanziaria al massimo fino a giugno. Secondo le prime stime servirebbero almemo 2750 milioni.A lanciare l’allarme il pre-sidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Erra-ni. Il governatore lucano De Filippo, lo ricordiamo, è membro dell’Ufficio di presidenza.“La situazione relativa alla concessione degli ammortizzatori sociali in deroga per il 2013 desta preoccupazione per l’in-cremento della domande presentate. Occorre un intervento tempestivo del governo per assicurare la copertura finanziaria per tutto il 2013”. E’ quanto, infatti, ha dichiarato Vasco Errani.

“La Conferenza delle Re-gioni - ha poi sottolineato - ha ribadito in più occa-sioni la necessità di rispet-tare gli accordi sottoscritti che prevedono l’interven-to dello Stato nel caso in cui le risorse stanziate si fossero rivelate, nel corso dell’anno, insufficienti. Stiamo vivendo situazio-ni al limite dell’allarme sociale in molte Regioni italiane: le imprese stan-no attraversando una fase particolarmente difficile e molti lavoratori si trova-no in circostanze dram-matiche, aggravate da una prospettiva che ora, anche rispetto agli am-mortizzatori sociali, non offre certezze finanzia-rie. Per questo si impone

un’azione rapida da parte dell’esecutivo e per questi motivi - ha concluso il pre-sidente Errani - ho chiesto all’assessore Simoncini di inviare una lettera al ministro Fornero per rap-presentare la gravità della situazione”.“Con le risorse ogget-to della decretazione in corso - scrive Gianfran-

co Simoncini, che per la Conferenza delle Regio-ni coordina la materia nell’ambito della Commis-sione lavoro, istruzione e formazione, nella lettera inviata al Ministro del la-voro - si può ipotizzare che la copertura attuale consentirebbe di garan-tire autorizzazioni nella migliore delle ipotesi fino

a giugno”.Dopo aver ricordato che occorre ancora chiudere definitivamente la “par-tita” del 2012, per tutti i lavoratori che hanno ma-turato il diritto alla Cig in deroga, Simoncini spiega che, considerando “i forti incrementi registrati nel primo trimestre dell’an-no”, è praticamente certo un “significativo aumento dell’utilizzo della deroga”.“Nella più prudenziale delle ipotesi, l’aumento non sarà inferiore al 25% in più rispetto all’anno precedente, una stima - spiega Simoncini - basata sull’andamento della spe-sa storica”.“Siamo in presenza - sot-tolinea ancora Simoncini

- di un aumento costante degli ammortizatori in de-roga”, siamo passati “dai 773 milioni di euro del 2009 ai 1500 del 2010 ai 1600 del 2011. Nel 2012 si presuppone di rag-giungere una spesa com-plessiva superiore ai 2200 milioni di euro. E proprio considerando il picco di richieste pervenute negli ultimi tre mesi”, decisa-mente significativo rispet-to al trimestre dell’annua-lità precedente - conclude Simoncini - si ritiene ne-cessario che il governo preveda un significativo aumento degli stanzia-menti di bilancio fino a raggiungere almeno la di-sponibilità di 2750 milioni di euro”. In attesa poi che la ripresa economica pos-sa portare a nuovi posti di lavoro con la conseguente diminuzione delle richie-ste di cassaintegrzione in deroga. (bm2)

Dopo aver raggiunto l’in-tesa sugli ammortizzato-ri sociali in derega per il 2013, la giunta regionale ne ha recepito l’Accordo quadro e le linee operati-ve per la gestione.Con la delibera, il governo della Basilicata ha preso atto dei due documenti tra cui l’Accordo sotto-scritto da Regione e or-ganizzazioni rappresenta-tive degli imprenditori e dei lavoratori.L’intesa, che ora trova una legittimazione formale, prevede l’erogazione de-gli ammortizzatori sociali per l’anno 2013, pur te-nendo conto della mo-mentanea minore dispo-nibilità finanziaria rispetto agli anni precedenti.Le risorse finanziarie at-tribuite, è scritto nell’ac-cordo, sono destinate alla

concessione in deroga degli ammortizzatori so-ciali per tutte quelle situa-zioni di crisi aziendale e di particolare gravità oc-cupazionale non previste dalla normativa ordinaria e precisamente la cig e la mobilità in deroga.

“Con l’approvazione nell’esecutivo lucano - ha commentato l’assessore alla Formazione e Lavo-ro, Vincenzo Viti - si è po-tuto concludere così un lavoro impegnativo, non facile per le ragioni che sia i rappresentanti del movimento sindacale e sia i rappresentanti delle associazioni imprendito-

riali conoscono perfetta-mente, anche perché l’in-tesa della quale la giunta regionale ha preso atto si tiene ai bordi di una inter-pretazione delle norme in vigore nell’interesse di un mondo, quale è quello dei percettori di ammor-

tizzatori sociali, che vive soprattutto in Basilicata in una condizione di sof-ferenza che è pienamente percepita e condivisa dal governo regionale. Talché

appaiono quantomeno immeritate le valutazioni che, sotto la spinta dell’ emergenza sociale, sono state registrate nelle ul-time ore. Si tratta ora di

operare - prosegue l’as-sessore - perché il quadro delle risorse disponibili a livello nazionale venga compiutamente ed ade-guatamente integrato an-che sulla base delle stime che gli assessori regionali al lavoro, quello lucano fra questi, hanno formulato al fine di consentire che si faccia fronte alla tenuta sociale del sistema Italia fino a tutto il 2013. Stime che il coordinamento de-gli assessori ha trasmesso ufficialmente al governo nazionale. Ho fatto tenere al senatore Bubbico, com-ponente della Commissio-ne dei Saggi investita dal

presidente della Repub-blica - ha concluso Viti - la nota nella quale si riassu-mono le istanze del mon-do del lavoro e le urgenze di un adeguamento sia del monte risorse sia della cornice giuridica intorno a cui potrà essere realiz-zata una efficace azione a sostegno dei precari e dei percettori lucani degli am-mortizzatori sociali”.Per il collega lucano alle Attività produttive, Mar-

cello Pittella, “il governo regionale ha dato un forte impulso alla ricerca di una soluzione che tanta parte dei lavoratori attendeva. Ora l’attuazione dell’Ac-cordo quadro - conclude Pittella - passa alla fase operativa, sul presuppo-sto dell’assoluta celerità nei pagamenti che la Re-gione ha inteso così ga-rantire”.Una importante boccata d’ossigeno, quindi, per i tanti lavoratori lucani in mobilità e le rispettive famiglie in attesa che la ripresa economica riparta dopo anni difficili e di for-te sofferenza. (bm2)

Ammortizzatori, disco verdeL’esecutivo recepisce l’Accordo quadro. Via libera alla concessione della Cig in deroga

La Regione garantirà la celerità nei pagamenti. Con l’attuazione del patto, si passa alla fase operativa

Assessore Viti: “Adeguare il monterisorse e la cornice giuridicaper realizzare una efficace azionea sostegno dei lavoratori precari”

Cig, domande in aumentoForte preoccupazione. Dalle Regioni la richiesta di più risorse

Una riunione della Conferenza delle Regioni

L’intesa prevede l’erogazionedei fondi per il 2013 nonostantela minore disponibilità finanziariarispetto agli anni precedenti

Nelle tre foto operai al lavoro. Dall’alto saldatore, macchini-sta e falegname

PAG. 205.04.2013 N.318

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Basilicata MezzogiornoPAG. 305.04.2013 N.318

A Senise un incontro per l’avviso pubblico “Creazione di attività imprenditoriali”

Nuove opportunità imprenditoriali da realizzare nei 15 comuni rientranti del Programma speciale seni-sese. Saranno illustrate nel tardo pomeriggio di oggi in un incontro pubblico le linee guida del l’avviso pubblico “Creazione di attività imprenditoriali” a Se-nise presso la sala convegni della Regione Basilicata (all’interno della ex Comunità Montana “Alto Sinni”) alle ore 18.30.L’iniziativa è promossa dal Dipartimento Presidenza della Giunta, ufficio Programmazione in collabora-zione con Sviluppo Basilicata, società in house alla Regione e che gestirà le fasi di attuazione degli inve-stimenti. Le conclusioni saranno affidate al Presiden-te della Regione Basilicata Vito De Filippo. Un incontro informativo per recepire le richieste espresse dal territorio anche in virtù dei risultati positivi raggiunti già con i precedenti bandi attuati nell’area del Programma.Il bando sosterrà nuove idee e attività imprendito-riali nel comprensorio che comprende i comuni di Calvera, Carbone, Castronuovo S. Andrea, Cersosimo, Chiaromonte, Fardella, Francavilla in Sinni, Noepoli, S. Costantino albanese, S. Paolo albanese, San Se-verino lucano, Senise, Teana, Terranova del Pollino e Viggianello.

Una veduta della diga di Senise

Programma Speciale senisese, presentazione di un nuovo bando

L’urbanista rivoluzionario inglese, Charles Landry, padre del movimento che rilegge la pianificazione delle città, ha aperto ieri alle 17.30, a Palazzo Lan-franchi, il terzo ed ultimo simposio per la stesura del Piano di gestione del sito Unesco “Sassi e il Par-co delle chiese rupestri di Matera” che ha avuto come tema “Evoluzione e futuro”. Nel corso dell’in-contro è emerso uno spunto interessante circa le città europee che sono dimensionate come Ma-tera, ovvero con meno di centomila abitanti. Landry ha invitato l’uditorio a far diventare la città di Mate-ra ed i suoi abitanti pro-tagonisti delle scelte per migliorare la qualità della vita cittadina. Charles Lan-dry è dunque l’ispiratore del movimento globale,

per la rinascita degli spazi urbani, della “città creati-va”, secondo un’espressio-ne da lui coniata nei tardi anni ’80 e fonte d’ispira-zione del suo testo “The Creative City: A Toolkit for urban innovators”. Il movi-mento si basa sul concet-to di “infrastruttura crea-

tiva” della città, connubio tra hardware o compo-nente fisica, e software o componente immateriale. Obiettivo: suscitare quel coinvolgimento psicologi-co che è “l’elemento base per promuovere la crea-tività” e realizzare il po-tenziale nascosto in ogni

città. Landry collabora da “amico critico” con spazi urbani di tutto il mondo e ha saputo aggiornare le sue teorie al passo con i tempi, elaborando da ultimo un nuovo Indice della Città Creativa. Char-les Landry ha tenuto poi una discussione con Paolo Verri, direttore del comita-to Matera 2019, e Franco Bianchini, componente del comitato scientifico Matera 2019. L’incontro è stato finalizzato a creare un collegamento tra la metodologia ed i conte-nuti scaturiti dai Simpo-si con la definizione più generale di una strategia creativa per Matera. Oggi invece a partire dalle ore 9, inizierà il “Laboratorio con le generazioni futu-re” in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Pa-dre Minozzi di Matera.

Il Consiglio regionale ha designato nel corso della seduta di ieri i tre delegati regionali per l’elezione del Presidente della Repubbli-ca. Si tratta dei presidenti della giunta e dell’assem-blea, Vito De Filippo e Vin-cenzo Santochirico, che hanno ottenuto rispetti-vamente sedici e quattor-dici voti e del consigliere Castelluccio (Pdl) che ha ottenuto otto voti. Nella stessa votazione Erminio Restaino (Pd) ed Ernesto Navazio (Ial) hanno ripor-tato due voti; registrate infine due schede bianche ed una nulla. Le norme e modalità dell’elezione del presidente della Repub-blica sono stabilite dal Titolo II (articoli dall’83 al 91) della Costituzio-ne. L’assemblea eletti-va viene convocata dal presidente della Camera trenta giorni prima della scadenza dell’incarico. Il nuovo Capo dello Stato sarà eletto dal Parlamento riunito in seduta comune ed integrato da cinquan-totto rappresentanti delle Regioni: ogni regione ne elegge tre con l’eccezio-ne della Valle d’Aosta che

ne elegge uno. La seduta comune del Parlamento è presieduta dal Presidente della Camera, che ha al suo fianco il Presidente del Senato. Il primo atto della seduta comune è la lettura dell’elenco dei de-legati regionali. L’aula di Montecitorio, dove si svol-gono le riunioni congiun-te del Parlamento, viene opportunamente risiste-mata per consentire a tutti i grandi elettori di prende-re posto. Nelle prime tre votazioni sarà necessaria l’approvazione dei 2/3 dell’assemblea, pari a 674 voti. Nelle votazioni suc-cessive sarà sufficiente la maggioranza assoluta, ov-vero il 50% più uno degli aventi diritto al voto, pari a 506 voti. La votazione avrà luogo all’interno del-la Camera, con scrutinio segreto. Per consuetudi-ne voteranno prima tutti i senatori, poi i deputati e quindi i delegati regiona-li. Per poter essere eletto, il nuovo Presidente della Repubblica dovrà godere di tre requisiti: essere cit-tadino italiano, aver com-piuto 50 anni e godere dei diritti civili e politici.

Voto del Capo dello Statoeletti i delegati regionaliL’assise lucana ha scelto i presidenti della giunta e del Consiglio, Vito De Filippo e Vincenzo Santochirico e il consigliere Paolo Castelluccio

“Il patto di stabilità per i piccoli Comuni” è il tema di un seminario organizzato dall’Ufficio Autonomie locali e in programma da nella mattinata di oggi a partire dalle ore 9 nella Sala Inguscio della Regione.Durante il seminario si procederà all’analisi degli adempimenti e si parlerà di soggetti passivi e fatti-specie escluse, di calcolo degli obiettivi, connessioni con il bilancio tradizionale e modalità del monitorag-gio, di certificazioni, controlli e rendicontazioni. Durante il seminario si parla dei consigli opera-tivi agli amministratori locali delle modalità di monitoraggio,dei profili di responsabilità, nonchè delle eventuali sanzioni e le modalità applicative e del calcolo degli obiettivi che si vogliono perseguire. Durante i lavori, saranno analizzati, inoltre, il concet-to di saldo di competenza mista utile ai fini del patto di stabilità interno, i profili di responsabilità in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi e in caso di artifici contabili o altre forme elusive, non tralascian-do esempi pratici e consigli operativi.Ad introdurre i lavori il dirigente dell’Ufficio Pasquale Monea, relazionerà Vincenzo Cuzzola, esperto di pro-blematiche degli Enti locali.I piccoli Comuni, i cui abitanti vanno da mille a cin-quemilacinquecento, oggi, non sono purtroppo più in grado di gestire tecnicamente il Patto di stabilità attraverso le loro risorse, anche a livello di personale, con conseguenti ricadute economiche spaventose.

Questa mattina seminario in Regione

“Il Patto di stabilità per i piccoli Comuni”

Nelle prime 3 votazioni

servono 674 schede pari

ai 2/3 dell’assemblea

Dopo basta ottenere

la maggioranza

assoluta pari a 506 voti

Matera 2019, concluso il simposio sul tema “Evoluzione e futuro”Ieri l’ultimo incontro con l’intervento di Charles Landry, il guru della città creativa

Obiettivo del dibattito il Piano di gestione del sito Unesco “Sassi e il Parco delle chiese rupestri”

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Basilicata Mezzogiorno

Il corso di formazione, della durata complessiva di quattro ore, si svolgerà a maggio

Rotondella, venti i volontari che fanno battere il cuoreLibero Mileti: “Oggi nella nostra regione con 131 comuni disposti su un territorio difficilissimo, a volte, si rischia di intervenire in ritardo”

Oltre una ventina, sino a questo momento, le ade-sioni comunicate da parte dei “volontari rotondelle-si” che intendono parte-cipare al corso di forma-zione, che sarà svolto nel prossimo mese di maggio da parte del personale del dipartimento interazien-dale regionale emergenza (118) per l’utilizzo del de-fibrillatore. Per presentare l’iniziativa “Un defibrillato-re in ogni Comune”, varata dal dipartimento salute della Regione, si è svolto un incontro promosso dall’amministrazione co-munale e rivolto all’intera cittadinanza e, in partico-lare, alle associazioni di volontariato. Il progetto “Un defibrillatore in ogni Comune“ trae origine dal programma del Ministero della Sanità denominato “Defi.Ter.“. Le risorse mes-se a disposizione della

Regione Basilicata erano, però, sufficienti ad acqui-stare soltanto 37 defibril-latori e a formare 600 vo-lontari. Da qui la decisione della Regione di stanziare ulteriori fondi e di assicu-rare a tutti i Comuni lucani la disponibilità di almeno

un defibrillatore sul pro-prio territorio e di formare almeno 1.300/1.500 vo-lontari per l’impiego delle attrezzature. Attualmen-te ai 37 defibrillatori se ne sono aggiunti altri 33, acquistati al costo di 33 mila euro, mentre è stato

programmato l’acquisto di ulteriori 50 defibrillato-ri al costo di 50 mila euro più i costi necessari per la formazione. All’intervento introduttivo del sindaco Vincenzo Francomano che ha sottolineato l’impor-tanza dell’iniziativa per la comunità, ha fatto segui-to la relazione di Libero Mileti, direttore regionale del 118, che “ha delinea-to la situazione esistente oggi nella nostra regione con 131 comuni disposti su un territorio difficilissi-mo dove, a volte, si rischia di intervenire in ritardo o non potere addirittura in-tervenire in casi di emer-genza per la non eccessi-va disponibilità di mezzi e di personale, situazione questa resa più pesante anche per le scarse risorse disponibili oppure per un non opportuno utilizzo di quelle esistenti.” (Bm6)

Dal ConsiglioCollegato alla finanziaria (1)Sì da I, II e V Ccp

Approvato dalle commissioni consiliari I, II e V riunite in seduta congiunta, il ddl della Giunta che reca “Di-sposizioni nei vari settori di intervento della Regione Basilicata”, meglio conosciuto come “collegato alla leg-ge finanziaria 2013”. I tre organismi hanno licenziato il provvedimento a maggioranza con il voto favorevole di Pd, Sel, Udc, Gm, Pu e Psi e l’astensione di Pdl e Ial.

Consiglio regionaleSi riunirà il 9 aprile

Il presidente Vincenzo Santochirico ha comunicato che la seduta consiliare è stata aggiornata a martedì 9 aprile per permettere all’Assemblea un attento esame dei nu-merosi emendamenti presentati.

655 BradanicaMozione approvata

Il Consiglio regionale ha approvato ieri all’unanimità una mozione sui lavori di completamento della statale 655 Bradanica “La Martella – Matera” che al suo termi-ne unirà Matera e Foggia. La strada che rappresenterà il

primo vero collegamento diretto con le autostrade che si dirigono verso il nord dell’Italia (la A14 per la dorsale adriatica e la A16 per Bari – Napoli) doveva essere ter-minata entro la fine del 2012”. Con la mozione si im-pegnano la Giunta e il presidente a “compiere ogni atto utile alla soluzione del problema, a partire dalla convo-cazione dei rappresentanti dell’Anas, dei sindacati in rappresentanza dei lavoratori e delle organizzazioni da-toriali in rappresentanza delle imprese sub-appaltatrici creditrici.

Collegato alla Finanziaria (2)Navazio

Tra i quindici emendamenti presentati da Navazio quel-lo sulla tassa regionale per il diritto allo studio univer-sitario che prevede 120 euro per coloro che presenta-no una condizione economica non superiore al livello minimo dell’Isee; 140 euro per coloro che presentano una condizione economica superiore al livello minimo dell’Isee e 160 euro per coloro che presentano una con-dizione economica superiore al doppio livello minimo dell’Isee. “Una distribuzione a seconda del reddito fami-liare perché - dichiara Navazio - è ovvio che il reddito del figlio di un operaio è diverso da quello del figlio di un medico”. Tra gli altri emendamenti l’ampliamento del

blocco del turn over per le assunzioni di personale sa-nitario e tecnico necessario al potenziamento della rete regionale dell’Emergenza – Urgenza destinato al servi-zio del Pronto soccorso. Altri emendamenti riguardano il Collegio dei revisori, l’attività edilizia senza titolo abi-litativo, la razionalizzazione degli organi delle società a totale partecipazione della Regione.

Collegato alla Finanziaria (3)Pagliuca (Pdl)

“Al testo scarno presentato dalla Giunta regionale che si limitava a recepire pochi puntuali e comunque di-scutibili articoli, dagli emendamenti presentati dai vari consiglieri regionali, rilevo il tentativo maldestro di ag-giungere tanti vagoncini ognuno recante disposizioni che hanno tanto il sapore di vere e proprie ‘markette’ imbonitrici finalizzate a captare esigenze individuali e non finalizzate a realizzare gli obiettivi di crescita che dovrebbero essere al centro di una manovra finanziaria. Spero che il Presidente della Giunta e la sua sganghera-ta maggioranza, forte nei numeri e debole nell’azione, sappiano bloccare questa corsa all’apparire e riportare nel giusto alveo il Collegato alla finanziaria riempen-dolo di contenuti veri, pensati nell’interesse generale e non per far piacere a qualcuno.”

Dopo aver concluso con ottimi risultati la “Forma-zione di squadre di volontari per attività di presidio idraulico”, che ha visto la partecipazione di 115 vo-lontari delle organizzazioni di volontariato di Pro-tezione civile della Regione Basilicata, dei quali 110 hanno superato con successo la prova finale, domani 6 aprile, alle 9 a Potenza presso il “Parco del Semi-nario” incomincia il secondo percorso formativo de-stinato ai volontari delle associazioni di Protezione civile che operano in convenzione con la Regione Basilicata. Il percorso formativo “Formazione avanzata per ope-ratori della sala operativa regionale” avrà la durata di 36 ore e abiliterà i volontari a operare nella sala ope-rativa della Regione Basilicata.I candidati sono stati selezionati dai funzionari dell’ufficio Protezione civile della Regione Basilicata e su 120 candidature sono stati selezionati a parteci-pare al corso di formazione 55 volontari.Tali attività, che rendono operativi i volontari, sono frutto della stipula del protocollo d’intesa fra la Re-gione Basilicata - Ufficio Protezione civile e il Cen-tro di servizio al volontariato della Basilicata che ha l’obiettivo di formare in modo sistemico i volontari che si occupano di Protezione civile. (Bm6)

Al via il secondo percorso formativodestinato al personale delle associazionidi Protezione civile della Basilicata

Il frutto del Protocollo d’intesa raggiuntotra la Regione e il Csv

“Alcool? Meno è meglio!”Aprile sarà un mese di impegno collettivo nella ri-cerca e nell’informazione rispetto alle tematiche-al-colcorrelate. Tanti gli appuntamenti, il primo quel-lo di domani al Liceo scientifico di Sant’Arcangelo dove è previsto un incontro con gli studenti. Il Cen-tro alcologico di chiaromonte ed il Ser.t di Lagone-gro organizzano una giornata di sensibilizzazione che si terrà il 27 aprile alle 10 nella villetta Comunale con stand per la distribuzione di materiale informa-tivo sui programmi di trattamento e di riabilitazione dei problemi alcol-correlati. Lo stesso evento di sen-sibilizzazione si svolgerà il 15 aprile presso il Centro di riabilitazione alcologica di Chiaromonte: “Scuola Alcologica di 2° modulo”. (Bm6)

Asp, mese della prevenzione

L’iniziativa è stata presentata nella Sala

consiliare del Comune

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Basilicata Mezzogiorno05.04.2013 N.318 PAG. 5

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La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

Turismo è vitalità

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.04.2013 PAG. 6

Venerdì 5 aprile 2013II I

IMPRESE A CONFRONTOUNA SFIDA CHIAMATA COMPETITIVITÀ

UN TRAMPOLINO VERSO L’E U R O PAGabriella Megale (Confindustria): «La chimicaverde non è un’utopia, potrebbe proiettare laBasilicata sui mercati internazionali»

All’estero con idee innovativepartendo dalla «chimica verde»Confindustria punta sulle nuove tecnologie per promuovere la bioeconomia

LUIGIA IERACE

l Dalla «chimica verde», verafrontiera che proietterebbe laBasilicata sui mercati interna-zionali, a quanti sono riusciti asfidare la crisi puntando sulleloro idee e su un modo diverso difare impresa. C’era tutto questoieri, a Potenza, nella sede diConfindustria Basilicata. Il co-raggio di guardare avanti, diparlare di temi sfidanti come la«bioeconomy», ma anche di par-lare di piccoli successi, di em-brioni di start up pronti a par-tire, ma anche di ricerca e disviluppo ormai consolidati.

U n’altra Basilicata quella cheVincenzo Lioy, presidente dellaSezione Informatica degli indu-striali lucani, ha voluto riunireintorno a un tavolo. Un incontrooperativo dove i diversi attorihanno portato le loro esperien-ze, ma sono riusciti soprattuttoa tessere relazioni, a mettere inrete il mondo dell’i m p re s a :quella giovane che è appenapartita o che vuole partire, maanche quella che è già ben av-viata, ma guarda a queste «gem-me» come un’opportunità, unostimolo, un arricchimento con-tinuo per crescere in Basilicata,ma anche per varcare i confininazionali e internazionali sfi-dando crisi, burocrazia e osta-coli.

Il coraggio di osare di Ga-

briella Megale, vice presidenteEducation per la ricerca e in-novazione di Confindustria Ba-silicata. «Ricerca e innovazionesono i nostri slogan - ha sot-tolineato -, ma innovare è guar-dare con occhi diversi ciò che èsempre esistito e deve solo es-sere trasformato in opportuni-tà. E se la Regione ha indivi-duato in competitività, ambien-te e turismo, energia e serviziper il welfare i quattro pilastridello sviluppo, non bisogna di-menticare che ricerca e inno-vazione sono trasversali a tut-ti». E Gabriella Megale si è vo-luta soffermare in particolaresul pilastro dell’energia. «Siguarda alle rinnovabili, ma an-che alle fonti fossili - ha ricor-dato - e la presenza in Basilicatadi Eni e di un suo partner dieccezione quali Versalis èu n’occasione importantissimaper puntare sulla chimica ver-de, come si sta facendo a PortoTorres, vedendola come propul-sore del rilancio dell’economiadella Sardegna e quale oppor-tunità di innovazione per l’in -dustria chimica italiana. La chi-mica verde sarebbe un trampo-lino per proiettare la Basilicataanche sui mercati internazio-nali. È questo quello che devonofare gli imprenditori lucani: tra-sformare la presenza di Eni inregione non come una criticitàma come un’opportunità facen-

do sistema e creando sinergie».Ma in Basilicata, la «chimica

verde» non è un’utopia, è piùconcreta di quanto si possa pen-sare; la Regione Basilicata, in-fatti, ha aderito con delibera diGiunta a settembre scorsoall’avviso pubblico del Miur ealla bioeconomy guarda anchel’Europa con il programma qua-dro di ricerca e innovazione

«Horizon 2020».Un futuro, insomma, che è

sempre più vicino per Confin-dustria e che aprirà sempre piùla Basilicata all’estero, anchecon il sostegno di soggetti come«Apre», l’Agenzia per la promo-zione della ricerca europea.Senza comunque dimenticareche la Basilicata ha già le suepunte di eccellenza: dal Consor-

zio Tern, riconosciuto a livellointernazionale, a tutte quelleaziende che hanno fatto di ri-cerca e innovazione i loro puntidi forza. «È piacevole vederlasui vostri volti - ha detto il vicepresidente di Confindustria, Pa-squale Lorusso - perché voi allacrisi rispondete con stimoli eidee, pur nelle grandi difficoltàdel momento».

Basilicata Innovazione aiutaa fare sistema assistendo le im-prese anche nell’attività di in-ternazionalizzazione. E i risul-tati cominciano a essere palpa-bili, così come quelli raggiuntida Sviluppo Basilicata attraver-so i suoi incubatori e la capacitàdi essere presente sul territorioportando quella cultura di im-presa e supportando le start up.

INDUSTRIAImprenditori aconfronto suitemidell’innova-zione edell’interna-zionalizzazionenella sede diConfindustriaa Potenza[foto EnzoBianchi].

STRATEGIE DI SUCCESSO C’È UNA REGIONE CHE PRODUCE E VARCA I CONFINI ANCHE NAZIONALI, MA SI CONFRONTA CON IL TERRITORIO

La Basilicata internazionaleMacnil, Ninetek e Mido: start up di lucani che hanno fatto il salto di qualità

l MacNil, Ninetek, MiDo. Nomi dal saporeanglosassone che evocano mercati stranieri,ma dietro i quali, invece, si nasconde quellaBasilicata che produce, che varca i confininazionali o è pronta a spiccare il volo. «Mac-nil: un’azienda scozzese? Niente affatto. Sia-mo di Gravina di Puglia, proprio sul confinedella Basilicata, ma ci sentiamo molto lucani- spiega Nicola Lavenuta presentando la suaazienda in Confindustria Basilicata -. Maccome Maria Rita Costanza, Nil come NicolaLavenuta. Abbiamo aperto l’azienda nel 1999,all’epoca eravamo fidanziati, poi ci siamosposati e la MacNil è cresciuta».

È un’azienda di informatica, elettronica etelecomunicazioni, specializzata nella pro-gettazione di sistemi integrati wireless/webe di telecontrollo GSM/GPRS/ GPS. Realizzasoluzioni wireless/ web per la gestione disistemi informativi aziendali gestionali e diTelecontrollo con accesso da remoto via webattraverso browser, cellulari, smartphone epalmari industriali. L’azienda inoltre svilup-pa applicazioni client sui cellulari per il mon-do business e consumer utilizzando tecno-logie innovative (wi-fi, bluetooth e RFID).

«Non guardiamo ai nostri territori o alsistema paese perché le nostre soluzioni tec-nologiche non hanno confini. siamo ricono-sciuti in Basilicata, ma anche in Germania».E nessun confine o barriera si respirava nellasede di Confindustria, dove le diverse realtà aconfronto, dalla Basilicata, alla Puglia, allaCampania, alla Calabria, interagivano tra diloro in quell’arricchimento continuo che è

scambio di conoscenze, dove non c’è cam-panilismo o appartenenza territoriale, o ri-serve di posti di lavoro, come si sente semprepiù spesso ripetere dagli amministratori lo-cali. «Perché le idee devono essere libere divolare» e alla fine è il mercato che premia se siha il coraggio di osare, se c’è quella «passionee quella visione, ma anche quell’onestà erispetto che ti fa guardare avanti».

Ci hanno creduto Mirian Surro e Dome-nico Lamboglia che hanno dato vita a MiDo,anche in questo caso, solo le iniziali dei loro

nomi per un progetto vincente nel settoredella green economy. In mano un apparec-chietto di poche decine di centimetri. «È unidrocontatore remoto» per monitorare i con-sumi di energia (acqua, gas, elettricità) con loscopo di ridurre i costi dell’energia in ge-nerale. «Li abbiamo venduti in Basilicata, inVeneto, in Toscana e puntiamo su altri mer-cati anche internazionali. abbiamo tanti pro-getti anche se in Basilicata è duro fare im-presa, la burocrazia è assurda, i finanzia-menti troppo lenti e complessi. Ma non èimpossibile fare impresa al Sud e se si è

giovani. Eravamo due ragazzi che avevanouna vbella idea, tanto spirito di sacrificio . Ciabbiamo provato e ce l’abbiamo fatta. Vo-gliamo dimostrare che le idee devono e pos-sono volare lontano. È solo un problema dimentalità e noi con onestà, talento e anche unpo’ di fortuna vogliamo dimostrare che pos-siamo cambiare la nostra Basilicata».

Ma l’innovazione viaggia su settori tra-sversali e «Ninetek» ha dimostrato che anchenel settore dell’agro-industria è possibile por-tare ricerca e tecnologie. E che impresa, mon-do della ricerca e Università possono inte-ragire, lo ha dimostrato Francesco Genovesericercatore della Scuola di Agraria dell’Uni -versità della Basilicata e tra i fondatori diNinetek, uno spin-off dell’Ateneo lucano cheintende offrire servizi ad aziende che ope-rano nel settore agroalimentare. In partico-lare, offre servizi che vanno dalla proget-tazione all’ottimizzazione di processi agroin-dustriali e alla riconversione di impianti e disistemi di controllo obsoleti, con soluzionipersonalizzate e innovative. Ricerca e svi-luppo, progettazione e formazione e trasfe-rimento tecnologico che parte dall’Univer -sità della Basilicata e si apre alle aziende.

Tre casi vincenti presentati a giovani chehanno anche solo un’idea ma sulla quale cicredono e sono pronti a farla crescere, perchéprima di loro qualcuno c’è riuscito. Nessunalamentela, solo scambio di biglietti da visitache significano occasioni di confronto e dicrescita, perché loro hanno compreso che farrete è la chiave del successo. [l.ier.]

LA TESTIMONIANZATre casi vincenti: un esempio perchi ha solo un’idea ma sulla quale

ci crede e può farla crescere

CONFINDUSTRIA Giovani imprenditori a confronto [foto Bianchi]

BASILICATA PRIMO PIANO

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.04.2013 PAG. 7

Venerdì 5 aprile 2013 I VII

LE IDEE DELLA CITTÀPOTENTINI «ATTIVI» NELLA GESTIONE

TRAFFICO Un ingorgocausato dalla presenzain città dei busextraurbani. In altol’incontro organizzatodal Comitato 13ottobre[foto Tony Vece]

.

Più servizi a costi più bassiper... «Muoversi a Potenza»Il Comitato 13 Ottobre presenta il «suo» piano trasporti

EMANUELA FERRARA

l Il tema mobilità è uno di quelli tantocari alla cittadinanza potentina. Tranuove corse di autobus urbani, ingorghicausati da quelli extra-urbani, metro-politane e scale mobili, ce n’è davvero pertutti i gusti. Peccato però che, tenden-zialmente, nessuno sia disposto a fareelogi a quello che l’amministrazione co-munale definisce Tpui (trasporto pub-blico urbano integrato). Chi cerca di farechiarezza e magari cambiare qualcosa inquesta che sembra essere una vera epropria giungla è il comitato 13 ottobre. Ilcomitato di liberi cittadini, che prende ilnome dalla data in cui è stata inauguratala nuova piazza Mario Pagano, ha isti-tuito, almeno sulla carta, un piano ditrasporti decisamente diverso da quelloinaugurato e tanto discusso in città.

Si chiama «Muoversi a Potenza» e pre-vede un abbattimento di costi ed un au-mento di servizi. Si parte però da unassunto. I servizi, in quanto tali, vanno

pagati e quindi non c’è più spazio allegratuità che caratterizzano il piano at-tuale. Certo, non si tratterà di sommeesorbitanti ma di quote che prevedanol’utilizzo integrato dei mezzi e dei par-cheggi. Un modo, insomma, per fideliz-zare la «clientela». Prezzi base, abbona-menti e controlli. Già, perché anche icontrolli hanno una loro importanza.

In quest’ottica, elemento fondamen-tale, tanto per una questione di traspa-renza, quanto per un abbattimento realedei costi, sarà una vera e propria garaper il concessionario. Questione questasempre un po’ oscura nella gestione pro-posta fino a questo punto.

Praticamente vengono proposte 20 li-nee urbane, abbattimento totale di quelleextra-urbane che dovranno fermarsi inzona nord (presumibilmente MacchiaRomana) e sud della città (si pensa alterminal di viale del Basento), e soprat-tutto viene proposta una frequenza mag-giore delle corse. Se oggi si parla di unafrequenza minima di 20 minuti per ar-

CENTRO STORICO

«La nuova Ztlpuò penalizzaredi più i residenti»Lettera-proposta al sindaco

ZTL Il varco di via Vescovado [foto Tony Vece]

l Sul tavolo del sindacoSantarsiero giace da qual-che giorno una proposta sul-la Ztl suggerita da alcuniresidenti. In particolare si fariferimento ai correttivi dicui si parla in questi giorniche potrebbero in qualchemodo penalizzare ulterior-mente chi abita nel centrostorico della città.

I firmatari della lettera,infatti, fanno notare che, senon si portassero correttiviall’ipotesi di cui attualmentesi legge, che prevede la pos-sibilità di accedere libera-mente con le auto al centrostorico tutti i giorni dalleore 13 (o altro orario chesarà stabilito) in poi, per iresidenti ci sarebbero seriproblemi per rientrare nelleloro case.

«Partendo dalla condivi-sione delle difficoltà deicommercianti da parte deisottoscritti, e senza snatu-rare la proposta - si leggenella lettera - è opportunoche l’amministrazione co-munale adotti per la Ztlquei correttivi necessari pernon penalizzare oltremodo iresidenti, che oggi, con l’at -tuale Ztl in vigore, con lefasce orarie ed i colori chela caratterizzano, affrontanogià quotidianamente dueproblemi: 1) relativamentealla fascia oraria se il re-sidente torna a casa oltrel’orario di apertura al traf-fico prevista, e non trovandoparcheggio nelle zone colo-rate, pur di rientrare a casaparcheggia in altre zone, peresempio via del Popolo o viaAddone, si ritrova nel girodi pochi minuti una multaper sosta vietata; 2) relati-vamente alle zone colorate,essendo al momento il cen-tro storico non percorribileper tutto l’anello per via deilavori che bloccano via Bo-naventura, il residente cheva per parcheggiare in via18 Agosto (dal Grande Al-bergo fino al Banco Napoli)e non trova posto, per an-dare in un’altra zona colo-rata a lui riservata è co-stretto a fare mezzo giro del-la città, cioè a scendere lun-go via 18 Agosto fino inpiazza Vittorio Emanuele,svoltare poi per corso Ga-ribaldi, arrivare a piazzaCrispi o San Rocco e poi

risalire per Via Acerenza edimboccare Via Vescovado(percorrendo circa 1,5 km),dove ricomincia la zona co-lorata, ma con la seria pro-babilità di non trovare postoneanche lì, quindi questavolta da via Mazzini, CorsoCavour, San Rocco e così viaper complessivi altri 2 Km.

Si può ben immaginare ildisagio enorme per il resi-dente che, costretto ad usarel’auto per lavoro o per ser-vizi vari, per trovare unparcheggio con una Ztl cosìstrutturata, deve fare chilo-metri e chilometri per rien-trare nelle zone riservate.Per molti di noi la logicaconseguenza sarà quella dimaturare sempre di più ildesiderio di abbandonare ilcentro storico perché invi-v i b i l e.

Per esempio è assurdo chechi non trova posto di frontel’ingresso del Banco Napolinon possa parcheggiareeventualmente alle spalledello stesso in «Zona I», cioèa meno di 50 metri, ma ècostretto a fare chilometriper trovare un altro posto.In questo caso è una vera epropria beffa: vedere postiliberi a pochi metri da casae non poter parcheggiare!

L’unica soluzione possibi-le, che ci sentiamo di sug-gerire all’amministrazionecomunale, sarebbe quella diautorizzare i residenti, negliorari «liberi» dalla Ztl, diparcheggiare anche nelle zo-ne non interessate dai coloriovvero la «Zona I».

Certamente è giusto chel’amministrazione comunalesi faccia carico dei problemidei commercianti ma è al-trettanto importante che inegual modo lo faccia per iresidenti che sono al mo-mento ancora tanti. Pertan-to la proposta evidenziata vaincontro al buon senso piùche alle regole, non contra-sta con le esigenze dei com-mercianti e potrebbe agevo-lare l’amministrazione co-munale nel mantenere in vi-gore la «Zona a Traffico Li-mitato» attuale senza scon-tentare nessuno, anzi saràcertamente apprezzata peraver ascoltato e modificatoil provvedimento secondo leistanze delle varie parti in-t e re s s at e » .

POTENZA IL COMITATO 13 OTTOBRE CHIAMA GLI ABITANTI DEI VARI RIONI DELLA CITTÀ AD ESPORRE LE PROPRIE IDEE PROGETTO

Un vero «quartier generale»per esaminare tutte le criticità

l Non solo mobilità per ilComitato 13 ottobre. Tanti gliargomenti che i liberi citta-dini, coadiuvati da alcuni im-prenditori del luogo, vorreb-bero evidenziare ma, come ègiusto che sia, si procede perpiccoli ma importanti passi.Nell’ambito della presentazio-ne del «MaP» c’è anche iltempo per parlare di quartierie situazioni problematiche.

Al «13 ottobre» si respiraaria di idee innovative ed unadi queste è proprio quella cheviene definita dai suoi ideatori«Quartier Generale». Potenza,come tutte le città che si ri-spettano, è suddivisa in quar-tieri, ognuno dei quali vive sìdi vita propria ma necessita diuna continua comunicazionecon l’amministrazione comu-nale per la risoluzione dellepiccole e grandi criticità chedi volta in volta si presen-t a n o.

Purtroppo, negli ultimi pe-riodi, oltre a crescere verti-ginosamente il numero di se-gnalazioni per i problemi più

comuni, si inizia a respirarearia di insicurezza. Questofantasma aleggia sopra alcunezone rionali, magari lasciateall’incuria. Il comitato non hacerto la pretesa di risolveretutto, per questo ci vorrebbesolamente la bacchetta ma-gica, ma propongono un vero eproprio quartier generale in

cui pervengano tutte le cri-ticità del nostro capoluogo.

Verranno insomma raccoltetutte le segnalazioni dei cit-tadini o dei comitati di quar-tiere che verranno supportatinella creazione ad esempio dimateriale multimediale per re-gistrare quello che non va.

Un supporto vero e proprio

che ha come obiettivo finalequello di portare alla luce tut-to in una giornata pensata adhoc in cui poter discutere,insieme, su ogni aspetto dellacittà. Gli abitanti dei rionisono chiamati a mettere inpiedi la loro idea-progetto epresentarla al comitato entroil 20 maggio. La finalità èquella di individuare qualesia, a parer di popolo e dunqueecco una proposta di demo-crazia partecipata, la strategiache potrebbe togliere dall’iso -lamento ogni quartiere per laformazione di tanti rioni cen-trali. Ciò che realmente in-teressa al comitato «13 otto-bre» sembra quello di far ri-tornare a splendere questa cit-tà che per troppo tempo havissuto nel grigiume e nelle«cose fatte male». Quindi benvengano proposte di mobilità,di miglioramento di quartierie quant’altro purchè, però,non sia l’ennesima trovatapubblicitaria che non si tra-sforma in nulla di concreto.

[em.fer.]

rivare ad un massimo di 50 minuti, con ilM.a.P. del comitato si va da un minimo di5 minuti ad un massimo di 30 minuti.

In concreto non si vuole creare nulla dinuovo, se non un sistema microcircolareche consenta l’arrivo diretto nelle zonecentrali della città e l’intervento a chia-mata per i diversamente abili. L’obiet -tivo è quello di utilizzare le infrastrut-ture esistenti, anche quelle ferrate, po-tenziando e migliorando il sistema edabbattendo i costi.

Se oggi, infatti, il Tpui costa più di12milioni di euro, con il MaP. ce ne vor-rebbero solo 9. Un risparmio notevoleche di questi tempi non potrebbe che farbene alla comunità considerando che cisarebbe anche una effettiva riduzionedel traffico cittadino, l’erogazione di unservizio secondo le esigenze dell’utenzacon particolare attenzione ai disabili,una maggiore frequenza per una minorepercorrenza e, forse, un maggior utilizzoreale dei mezzi pubblici che si traduceanche in maggiori incassi.

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.04.2013 PAG. 8

8 Venerdì 5 aprile 2013

E’ tra i Sassiil posto più smartIn Rete il dibattito è molto denso e l’entusiasmo in crescitaDa Landry a Cottica, ecco perchè l’esperienza funziona

La sfida a capitale della culturaIl capoluogo e la strategia della connessioneL’esperienza del dibattito online e l’idea unMonastery

Primo Piano

di SARA LORUSSO

Andando oltre l’iter burocratico dellacandidaturaacapitale europeadellacul-tura nel 2019, quello che sembra interes-sante di Matera è «l’approccio». Ne scriveAlberto Cottica, economista, autore diWikicrazia ed esperto di politiche pubbli-che collaborative sul proprio blog e suCheFuturo!, la piattaforma dedicataall’innovazione fondata da Riccardo Lu-na.

Cottica è uno dei sostenitori della can-didatura di Matera, parte attiva nel lavo-ro di costruzione di un processo di inno-vazione collettiva della città. E la città deiSassi pare destinata, dice, a essere unbuon esempio di smart city.

Matera, scrive Cottica, «usa la scusadella candidatura per riflettere sulla di-rezione che la città vuole prendere nelmedio e lungo termine, indipendente-mente dal fatto che venga effettivamente

scelta come capitaleeuropea della cultu-ra oppure no».

Se la premessa èche le cittàcresconosoprattutto con ilsapere (cioè con il“software” che curai processi dell’infra -strutture), il per-corso intrapresodal capoluogo è tut-to poggiato«sull’aggiorna -mento del softwarecittadino».

Il punto, dicel’economista, stanel fatto che le co-

munità sono un processo sociale, che siregge sull’interesse e la motivazione del-le persone che ne fanno parte.

«Una città - dice ancora Cottica - non è lesue strade, i suoi palazzi, la sua infra-struttura fisica. Una città è tutte questecose, più il sapere locale che consente dimantenere, adattare, evolvere, migliora-re la sua infrastruttura». Eccolo, quindi,il software.

L’impegno deve essere quello della mo-bilitazione complessiva e collettiva: in-formazione, sapere, esperienza, entusia-smo. Ne ha parlato in un’intervista alQuotidiano anche Charles Landry, l’ur -banista che ha rivoluzionato i concetti dicomunità e città, aMatera inquesti gior-ni per un Simposio (vedi pagina a lato). Inprocessi destinati a costruire creatività,pensati per produrre beneficio di tutti, ilcoinvolgimento, ha spiegato, è fonda-mentale. Non solo a livello endogeno. Co-me fare? «La formula migliore è rafforza-re conversazioni, fare in modo che i luo-ghi si possano leggere come un poema,un’opportunità, un modo per compren-dere i messaggi, per muoversi attraversoi continenti, come un’onda - ha detto Lan-dry - Ogni elemento della nostra storiadeve essere composto dall’unione fra ilpassato e ciò che siamo oggi, ma anche daMatera all’Europa».

Il lungo post di Cottica si inserisce nel-lo stesso orizzonte. Matera ne viene fuoricome un luogo che davvero può aspirarea diventare punto di riferimento tra glispazi dell’innovazione.

Nella città dei Sassi ci stanno lavoran-do, spiega ancora, concentrando gli sfor-

zi su tre piccole azioni. Tra tutte quelle asostegno della candidatura sono persinopoco costose.

Si comincia con una «community onli-ne aperta con il mandato di arricchire illavoro di preparazione del dossier di can-didatura». E’ un lavoro che parte dalloscouting e passa per il coinvolgimento,raggiunge chi ha già esperienze, invita araccontarsi. «Questo - ricorda l’autore -serve a scoprire le tante cose creative e in-teressanti che sempre, dappertutto, i cit-tadini fanno e le istituzioni non conosco-no». Il percorso si sviluppa con un dibat-tito costante (online) tra gli esperti ar-ruolati per la candidatura e la cittadinan-

za. C’è un sito di community animato daun gruppo di giovani volontari: «Non èancora stato presentato, ma funzionagià». Ed è un bel segnale, fa notare. «Lecose prima si fanno, poi se c’è tempo si ta-gliano anche i nastri.

La seconda «mossa» guarda agli opendata, all’impegno della diffusione delleinformazioni pubbliche dell’ammini -strazione in formato aperto, accessibile atutti, con un livello massimo di traspa-renza. «Rilasciare dati di buona qualitàsignifica investire nell’intelligenza col-lettiva dei cittadini, che hanno bisogno dibuone informazioni per fornire buonicontributi alle decisioni pubbliche».

C’è, infine, il terzo passo a costo prati-camente irrisorio: realizzare a Matera ilprimo unMonastery, lo spazio di ospita-lità per quei giovani alfabetizzati, inno-vatori, che impersonano una filosofia dicambiamento sostenibile della società,senza interesse per il profitto. Lavoranoin gruppo per scambiare idee, hanno bi-sogno di ospitalità. Matera potrebbe far-si avanti, stanno facendo notare in mol-ti.

Ripercorrendo idee e impegni, l’aspet -tativa di Matera diventa quella di una cit-tà capace di decentralizzare sapere e de-cisioni. Città smart perché capace di col-laborare.

Tre mossenella strategiaLa communityha un ruolonecessario

In alto il simbolo della corsa diMatera che si è candidata aessere capitale europea dellacultura nel 2019

Nel 2008Clay Shirky, studioso, teorico eanticipatore delle relazioni sociali in rete,raccontò del paradosso del tempio shintoIse-jingu, in Giappone. E’ da questoesempio cheAlberto Cotticaparte perco-struire il bel post in cui raccontadella sua esperienza con Materacittà smart, in corsa per diven-tare capitale europea dellacultura nel2019. Mache co-saracconta (e che cosaspie-ga)questo paradosso?Queltempio ha funzionato inin-terrottamente per milletre-cento anni. «Eppure - ricordaCottica - quando i monaci deltempio hanno chiesto che l’Une -sco lo includesse nellasua lista di sitipatrimonio dell’umanità, l’organismoha rifiutato». La motivazione era tuttauna questione di “tempo”. Il tempio è in-fatti realizzato con legno e quindi, per lascarsa resistenza del materiale, ognivent’anni viene buttato giù e poi rico-struito,«usando legnoprovenientedallostessobosco dacuiproveniva ilmaterialeoriginale.Dal puntodivistadei monaciil

tempio ha, in effetti, milletrecento anni.«Le linee guida dell’Unesco, però,

«guardavano in tutt’altra direzione: inun sito patrimoniodell’umanità sono gliartefatti (come gli edifici o le strade) che

devono essere antichi. La stabilitàdei processi, invece, non era

menzionata».Su questastoria Shirkyco-

struisce unteoria importan-te. «Come il tempio di Ise, Wi-kipedia esiste perché c’è unnumero sufficientedi perso-neche laamano. Questonon

significache le personeche lacostruiscono siano sempre

d’accordo, ma amare qualcunonon preclude l’essere in disaccordo

conlui». Il sensodi questaaffermazione,spiega Cottica, riguarda le comunità ingenerale, di cui Wikipedia è un esempioemblematico. «Wikipedia – come tutte lecomunità online – è un processo sociale.Se le persone chevi partecipano perdonola motivazione a parteciparvi, queste co-munità si disintegrano quasi immedia-tamente».

Il paradosso del tempio shinto Ise-jinguCosì la storia spiega la dinamica in città

CHE COSA SIGNIFICA?

In alto la home del blog di Alberto Cottica el’intervista fatta dal Quotidiano a CharlesLandry

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 05.04.2013 PAG. 9

Venerdì 5 aprile 2013 I XVII

TEATRO DI DENUNCIA CON GIULIO CAVALLI IN SCENA

C’è «L’innocenza di Giulio» al Comunalen « L’innocenza di Giulio – Andreotti non è stato assol-

to» è il titolo dello spettacolo che sarà portato in scenaquesta sera alle 21 al Teatro Comunale di Matera, dalTeatro della Cooperativa – Bottega dei Mestieri Tea-trali. La regia è di Renato Sarti, l’autore e l’ inter pretedei testi è Giulio Cavalli, le musiche originali sono diStefano “Cisco” Bellotti. Lo spettacolo è organizzatodal Consorzio Teatri Uniti della Basilicata. [c.cos.]

IL NUOVO SOLISTA SI ESIBIRÀ COL TROMBETTISTA BOSSO

Cassone al posto di Nakariakovn Non sarà più il trombettista Sergei Nakariakov a duet-

tare col collega Fabrizio Bosso. Al suo posto ci saràGabriele Cassone nel concerto “Dal Barocco al Jazz inDuet”, che vedrà i solisti accompagnati dall’O rch e s t r adella Magna Grecia diretta da Stefano Fonzi, che hacurato gli arrangiamenti sinfonico-jazz dei brani. Ilconcerto della rassegna “Matera in Musica” è domanial Teatro Duni alle 21 (info 320.5340306 - 0835.333411).

PALAZZO LANFRANCHI PRIMA GIORNATA DEL TERZO SIMPOSIO UNESCO CHE CONTINUA OGGI E DOMANI

«Imperfezione», è questoil potenziale di Materaparola di Charles LandryIncontro con il «guru» della città creativa

di CARMELA COSENTINO

Imperfezione. È questo il po-tenziale di Matera ed è que-sta la parola su cui la cittàdeve puntare per aggiudi-

carsi nel 2019 il titolo di Capitaleeuropea della cultura. A sugge-

rirlo è C h a rl e sL a n d r y, il gu-ru della “cittàc re at iva ”,l’ispiratore delm ov i m e n t oglobale per larinascita deglispazi urbani,nell’i n c o n t ro

di apertura del terzo ed ultimoSimposio organizzato dall’ammi -nistrazione comunale, per la ste-sura del Piano di gestione del sitoUnesco “Sassi e il Parco delle chie-se rupestri di Matera”, tenutosiieri nella sala Levi di Palazzo Lan-franchi, Con mente aperta e nonviziata dall’eccessiva vicinanzaemotiva alla città, Landry ha ana-lizzato i punti di forza della città eha lanciato alcune idee per rag-giungere l’obiettivo che si è postoil Comitato Matera 2019. «Credoche il 2019 sia una questione disopravvivenza - dice il professore -non è un’opzione. Dovete insisteree cercare di focalizzare l’attenzio -ne su problemi che hanno solu-zioni inimmaginabili. Ma per farequesto è necessaria la creativitàche non si riferisce solo all’ar te,

ma deve comprendere tutti i set-tori. Matera deve pertanto esserein grado di utilizzare tutte le ri-sorse che ha a disposizione, usarei giovani come risorsa creandoper loro nuove opportunità che lispronino a restare nel territorio».Ma per fare grandi cose non ser-vono grandi uomini. Al contrario,«c’è bisogno di gente ordinariache faccia cose straordinarie - sot-tolinea - bisogna avere la menteaperta perché la creatività è comel’elettricità, è come una valuta, ècome il denaro in forma diretta.Ma perché la gente si interessi allacreatività, è necessario compren-dere le trasformazioni che stannoattraversando gli spazi urbani, ca-pirne le dinamiche e ripartire dalì con mente apertaproiettata al futu-ro. Per questo ab-biamo bisogno dipersone in grado disviluppare idee inrete e di mettere inrete queste idee».Landry a questopunto, si soffermasu uno dei concettichiave della suateoria sulla cittàcreativa, il rapporto tra “softwa -re ”la componente immateriale e l’«hardware» la componente fisica.«Bisogna capire la vita emotiva diuna città - spiega - capire le mo-tivazioni che spingono i giovaniad andare via. Una volta sciolti i

nodi, si deve puntare a trasfor-mare Matera in una città magne-tica, in grado di attrarre flussi tu-ristici, ma non puntando sullaquantità ma sulla qualità. La cittàdeve elevare gli standard, garan-tire servizi, potenziare l’arte dellaconvivialità che già possiede, e so-prattutto trovare il modo miglioredi far venire e restare i talenti. Selo farete darete una lezione all’Eu -ropa». Altro elemento di forza del-la città, è il tempo. «In una societàin cui i ritmi sono frenetici, Ma-tera può offrire il valore del tem-po, può diventare uno luogo in cuiriflettere, in cui non solo si con-suma ma si produce cultura inspazi ideati per migliorare glistandard di vita». Insomma con-

clude Landry,«Matera, se vuolediventare un mo-dello o un labora-torio per una nuo-va urbanità cheunisca arte e cul-tura, deve consi-derare in modo di-verso le risorseche possiede, tra-sformare le ideein progetti, unire

il vecchio con il nuovo, creare unlegame tra le generazioni, usare lacreatività per risolvere i problemie sfruttare a proprio vantaggio ipunti di debolezza. In poche pa-role deve essere curiosa e dallagrandi vedute».

UN CONSIGLIO«La creatività non è soloarte, deve comprendere

invece tutti i settori»

CITTÀC R E AT I VACharlesLandrysi affacciasui rioniSassi, ierisera hatenuto unalezione di«creatività»a PalazzoLanfranchi[fotoGenovese].

Due gli appuntamenti all’ariaaperta con Trekking FalcoNaumanni per il fine setti-mana. Domani pomeriggio

passeggiata in compagnia di NicolaMontemur ro alla scoperta della floracittadina, che in questo periodo ci regalabellissime fioriture. Un invito ad incam-minarsi lungo le strade di Matera, ma-gari seguendo una possibile traccia odo-rosa che unisca grandi e piccole areeverdi, piante spontanee e giardini or-ganizzati, fiori effimeri e piante cente-narie. Appuntamento alle 15:30 al pla-tano della Fontana Ferdinandea. Par-tecipazione libera.

Domenica, invece, è inprogrammal’escursione nel Parco nazionale dellaVal d’Agri. Dal Bosco Maglie agli scavidi Grumentum, da Terra Mozza allaGiudea, l’itinerario è storico-naturali-stico, caratterizzato dalla costante pre-senza dell’acqua. I 9 chilometri pianeg-gianti da percorrere tra querce e ve-getazione ripariale, sono situati tra itorrenti Sciaura e Maglie fino alla loroconfluenza nel lago di Pietra di Pertu-sillo. Visita infine al parco ed al museoarcheologico. Chi è interessato può par-tecipare alla riunione di pre-escursioneoggi, alle 20, nella sede dell’associazionein vico Lombardi, n. 3.

SCUOL A UNA MAGNIFICA SINERGIA CON TERRITORIO, ISTITUZIONI E FORZE DELL'ORDINE

Da mezza Europa a BernaldaCol progetto Comenius «Listen! The monuments are speaking»

ESCURSIONI DUE GLI ITINERARI PROPOSTI DATREKKING FALCO NAUMANNI

Tra le bellezzedella flora materanae della Val d’Agri

VIVILAREGIONESegnala le tue attività artistiche e le tue iniziativenel campo dello spettacolo e del divertimento a:[email protected]

Conclusa a Bernaldal’esperienza italiana delprogetto interculturaleComenius «Listen! The

monuments are speaking». Pro-tagonista l’Istituto comprensivo“Pita gora”. «Il giorno delle par-tenze - afferma la referente delprogetto professoressa Pat r i z i aPe t r o c e l l i - tutti gli studenti han-no pianto di gioia per la profondaesperienza vissuta. Intensa l’atti -vità giornaliera. Al mattino usciteall’insegna della cultura nei me-ravigliosi siti storico-ambientalidella Basilicata. Al pomeriggio esera integrazione e divertimento.Anche le famiglie ospitanti hannomanifestato grande entusiasmoper aver avuto l’occasione di con-

dividere aspetti della cultura eu-ropea. Gli ospiti stranieri, prove-nienti da Grecia, Francia, Polo-nia, Slovenia e Spagna, hannoespresso gratitudine e soddisfa-zione per l’eccellente ospitalità ri-cevuta, il cibo assaporato, i luoghid’interesse ed il caloroso benve-nuto. Presenti e operative anche leIstituzioni e le forze dell’o rd i n e :dal sindaco Leonardo Chiruzzi,all’assessore alla cultura Loreda-na D’Urso, dal comandante dellastazione Carabinieri di Bernaldamaresciallo Scialpi al dirigentedell’Ic “Pita gora” Francesco Del-lorusso, da padre Angelo Cipol-lone dei Padri Trinitari al Soprin-tendente ai Beni culturali Anto-nio De Siena, che hanno sostenuto

gli studenti in questo percorso diarricchimento culturale». Il teamdel progetto, composto, oltre cheda Petrocelli, anche dalle docenticollaboratrici Lepenne, Santar-cangelo e Pisicchio sottolineano,infine, la fattiva collaborazionedel presidente della ProvinciaFranco Stella e del Comandantedella Compagnia carabinieri diPisticci, Pietro Mennone, per ilsostegno accordato al progetto, inrappresentanza del comandanteLegione jdi Basilicata, generale dibrigata Vincenzo Procacci e delcomandante provinciale colon-nello Antonio Russo. Tutti han-no condiviso, con gioia, l’esperien -za formativa degli studenti ber-naldesi e stranieri. [an.mor.]

SCUOL A GLI STUDENTI DEL «FORTUNATO» DI PISTICCI IN EVIDENZA AI GIOCHI MATEMATICI

La matematica è «roba» da liceo classicoé gli studenti fanno pure incetta di premi

Gli alunni del liceo clas-sico “Giustino Fortu-n at o ” di Pisticci sfa-tano, ancora una vol-

ta, l’ormai vetusto e superato luo-go comune secondo cui al clas-sico la matematica viene studia-ta poco. La ventesima edizionedei Giochi Matematici, la cui se-mifinale regionale si è disputataa Tursi nei giorni scorsi, ha vistoprevalere nettamente i liceali pi-sticcesi, che si sono classificati aiprimi posti in ciascuna delle ca-tegorie per cui hanno gareggiato.Nella categoria C2 ha prevalsoTitta Romano, della I A, primoclassificato a punteggio pieno.Podio tutto liceale, poi, nella ca-tegoria L1, con Carmine Rago-

ne al primo posto, Giuse ppeQuinto al secondo ed AntonioColucci: sono tutti della IV B.Ancora primo posto per Laur aRo m e o della V A nella categoriaL2. A coronamento di una vera epropria prestazione di squadra,poi, all’istituto è stata consegna-ta anche una targa: la sezioneliceo classico ha infatti consegui-to il punteggio medio più elevatonella competizione. Dopo siffattirisultati, prevedibile la soddisfa-zione manifestata dal dirigentescolastico, Franco Di Tursie daidocenti di matematica, Gr aziaPa n e t t a e Giuseppe Di Tursi ,che hanno preparato ed accom-pagnato i ragazzi alla gara diTursi, che prevede un secondo e

più impegnativo appuntamentoa Milano il prossimo 11 maggio.In buona sostanza, la perfoman-ce dei liceali, ha sfatato anchel’opinione secondo cui le disci-pline caratterizzanti il liceo clas-sico servono a poco: forse, anchelo studio del latino e del grecoconcorrono a promuovere quellafantasia e quella intuizione chefanno capire che un problema ap-parentemente molto complicatoè, in realtà, più semplice di ciòche si potesse prevedere. Le ca-pacità logiche, infatti, sono “col -t ivat e ” da tutte quelle disciplineche prevedono un sistema con-cettuale di riferimento, come illatino, il greco ed, ovviamente, lamatematica. [p.miol.]

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.04.2013 PAG. 10

Venerdì 5 aprile 2013 17

LA PERCENTUALE è molto bassa rispettoalla media italiana, ma «c’è un’incertezzapercepita», che rende necessaria una mag-giore presenza di volanti e poliziotti di quar-tiere tra le strade del capoluogo.

E cosìieri mattina, la questuradi Potenzaha voluto rassicurare i cittadini: «abbiamointensificato i controlli su tutto il territorioe, nel periodo di Pasqua, garantito anche ilnormale e regolare transito degli autotra-sportatori sul percorso alternativo al rac-cordo autostradale».

Michele Geltride, dirigente del servizioVolanti, snocciola i numeri: «una media

giornaliera di 18 pattuglie,almeno 4 o 5 per ogni turno,quindi. Abbiamo identifica-to negli ultimi giorni circa600 persone, fermato 300veicoli, elevato una decina dicontravvezioni e firmato trefogli di via. Per far sentire lanostra presenza, inoltre, so-no stati controllati cinque“Compro oro”, oltre a bar ecircoli privati».

Una conferenza stampa - acui hanno partecipatoil capodi gabinetto Teresa Romeo, il

vicario del questore Attilio Nappi e il diri-genteMicheleGeltride - convocataperò, so-prattutto per i furti negli appartamenti, unodei problemipiù avvertiti daicittadini negliultimi mesi. Diversi casi, del resto, si sonoverificati proprio a rione Francioso, neipressi della questura.Ma cittadini segnala-no episodi - parliamo degli ultimi due giorni- anche in via Angilla Vecchia e via Leonardoda Vinci.

«Non c’è un rione più colpito dell’altro -spiega Geltride- perchéi gruppiche simuo-vono in città agiscono di solito in base alle vie

di fuga.E difronte a ungruppo chenoi indi-viduiamoe arrestiamocen’èsubito unaltropronto all’azione».

Che poi - come spiegato da Nappi - «con lacrisi economica gli episodi criminali si in-tensificano», quindi «non facciamo allarmi-smi», perché il capoluogo nonostante tuttoresta un posto tranquillo. Questo non signi-fica - precisa - sottovalutare il problema e «la-sciare che i malfattori pensino di trovare aPotenza un terreno fertile per le loro attivi-tà», ma è importante capire che qui «la per-centualedifatticriminali èpiùbassarispet-to anche a capoluoghi tranquilli come Ao-sta. Solo che succede - dice Geltride - che se in

un condominio con dieci appartamenti c’èun furto, tutto il palazzo si sente a rischio». Epoi un invito ai cittadini: «diventate le nostreantenne. Segnalateci costantemente movi-menti o persone sospette. Il 113 è un numerosempre attivo: se i cittadini segnalano coseche sembrano strane noi arriviamo e possia-mo fare un controllo. Può capitare di trovarecosì un potenziale ladro, con tutti gli attrezzinecessari. E possiamo allontanare indivi-duipericolosi,come abbiamofattoconalcu-ni cittadini baresi. Non chiamateci quandoormai è troppo tardi».

Antonella Giacummo©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il prossimo 8 aprile a Potenza

Barcamper, tante ideeper la prima tappa

UN’IDEA che sta riscuotendosuccesso. In poco più di una set-timana, infatti, sono andatiesauriti i posti a disposizioneper la prima data del Barcam-per tour, quella dell'8 aprile aPotenza. Per gli aspiranti im-prenditori “rimasti a terra”nessuna paura: il camper at-trezzato toccherà infatti altre 4città della Basilicata, in cerca diidee innovative da trasformarein startup. Il 9 aprile sarà a Mel-fi, il 10 a Lauria, l'11 a Policoroe il 12 a Matera.

Per queste quattro tappe, c'èdunque ancora possibilità disalire abordo. Basteràdigitarewww.barcamper.it e prenotareun appuntamento, compilan-do il form relativo alla localitàdi interesse.

A quel punto, si avranno a di-sposizione20 minutipersotto-porre la propria idea allo staffdi dPixel, la società di venturecapital che collabora con Basi-licata Innovazione e Unionca-mere Basilicata nell'ambitodella business plan competi-tion NIDI|TecNOfrontiere2013.

Se l'idea ideacatturerà l'inte-resse dellostaff organizzatore,si potrà accedere alle fasi suc-cessive della competizione: dal-la definizione dei progetti d'im-presa (TechMeeting) alla for-mazione imprenditoriale (Te-chWeek), fino alla finalissima(TechGarage), che proclamerài 3 vincitori assoluti ai quali an-dranno dei premi in denaro,sotto i riflettori dei venture ca-pitalist pronti a scommetteresull'idea vincente.

Seminario tecnico del Comune

Politiche green ancheper risparmiare

COPERTURE a verde: questo iltema del seminario tecnico te-nutosi all’assessorato all’Am -biente di contrada Sant’Anto -nio La Macchia. L'iniziativa èstata organizzata in collabora-zione con la società potentina“Verde Brillante” e quella trie-stina “Harpo”.

«La rilevante presenza di pro-fessionisti locali, testimonia lanecessità di un'iniziativa - haspiegato l'assessore Nicola Lo-vallo - che vuole individuarenuovi ambiti nei quali operare egrazie ai quali coniugare la pos-sibilità di rendere più piacevolela realtà nella quale viviamo,con l'occasione di essere di sti-molo per l'economia cittadina enon solo». L'unità di direzione'Ambiente, parchi ed energia',con il dirigente Giancarlo Gra-no, ha fornito un contributograzie al supporto fornito dal-l'energy manager Gino D'An-gelo e dalresponsabile dell'uffi-cio Parchi, PinoBrindisi. «E' si-gnificativa la presenza di tantioperatori, di rappresentanti estudenti della nostra universi-tà, - evidenzia Brindisi - per un

settore che suscita sempremaggiore interesse, con un esi-genza d'approccio diversa, chemiri alla qualità». Mentre per laHarpo è intervenuto MaurizioCrasso, che nell'azienda delFriuli Venezia Giulia è direttoredella divisione “Seic - Verdepensile”, a rappresentare il ca-poluogo Giuseppina Bolettieri,presidente della 'Verde brillan-te', realtàaziendale sortaanchea seguito di uno stage che la dot-toressa Bolettieri frequentòpresso gli uffici comunali delsettore. «E' importante com-prendere come il recupero dispazi altrimenti inutilizzati - hasostenuto la Bolettieri - possaessere anche occasione per coi-bentare gli edifici e favorirequelle politiche di risparmioenergetico, indispensabili siaper preservare le risorse, sia perridurre i costi di esercizio perprivati e aziende, più che un im-perativo di questi tempi». «Pro-segue il percorso dell'ammini-strazione - ha detto il sindaco diPotenza, Vito Santarsiero - cheindividua nel rispetto e nella va-lorizzazione del verde pubblicoe privato un impegno concreto.Occasioni di confronto comequesta possono certamente fa-vorire la riuscita di progetti am-biziosi e importanti per la no-stra comunità, a cominciare dalrealizzando Parco fluviale».

Il Barcamper L’assessore Lovallo

Le attività di prevenzione e controllo della questura del capoluogo durante le festività pasquali

«Contro i furti siamo per strada»C’è più un’insicurezza percepita che reale: dati più bassi rispetto ad Aosta

IN BREVE

BUCHE IN CITTA’

Manutenzionesulle stradeHApreso il via il pro-gramma di manuten-zione ordinaria dellestrade cittadine. Squa-dre di operai - ha spie-gato il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero - in-terverranno su tutte le arterie per ripristinare ilmanto stradale ed eliminare le buche. Seguirà unmassiccio intervento di manutenzione straordi-naria per un importo complessivo di 500 mila eurosulle strade dove maggiori sono i flussi veicolari.

VERDE URBANO

Il capoluogooltre la mediaTRAi capoluoghi meri-dionali, solo Catanzaroe Potenza si collocanosopra la media nazio-nale sia per densità delverde che per superfici destinate ad uso agrico-lo. A dirlo un focus dell’Istat dedicato a giardini eparchi. In Italia - secondo lo studio - ogni abitanteha a disposizione in media 30,2 metri quadrati diverde urbano. E Potenza risulta tra i pochi capo-luoghi d’Italia la disponibilità di verde urbano èpari o superiore ai 50 mq per abitante.

CANI &GATTI

Visite gratisper prevenireFINO al 30 aprile iproprietari di cani egatti potranno regi-strarsi sul sitowww.stagionedella -prevenzione.it, scaricare il voucher che dà dirit-to ad una visita di controllo gratuita, identifican-do il nominativo del medico veterinario aderen-te più vicino alla propria abitazione. iniziativavoluta da Hill’s Pet Nutrition, società specializ-zata nell’alimentazione di mantenimento e nel-le diete terapeutiche per cani e gatti.

YIN-INSIEME

N u oveassociazioniSI chiama Yin-siemel’associazione che na-sce per promuovereattività sociali e cultu-rali. Presidentedell’associazione è Antonella Amodio (nella fo-to). E’ possibili visitare il sito dell’associazioneall’indirizzo www.yin-sieme.org, diversi i settoritra cui uno sui disturbi specifici dell’apprendi -mento. On line sarà possibile anche trovare do-cumentazione su modalità di ingresso per dia-gnosi al centro di audiofonologia del S. Carlo.

AG R OA L I M E N TA R E

CongressoregionaleOGGI al Park Hotel diPotenza, a partire dal-le 9:30, si terrà il Vcongresso regionaledella Fai Cisl che hacome tema portante “Oltre la crisi: investire nel-l'agroalimentare e nell'ambiente per rilanciare illavoro”. I lavori saranno introdotti dalla relazio-ne del segretario generale Antonio Lapadula.Interverrà il segretario generale della Cisl Basi-licata Nino Falotico e chiuderà i lavori il segreta-rio nazionale della Fai Claudio Risso. Previstainoltre la presenza di numeri ospiti istituzionali.

VIALE MARCONI

Ma il marciapiedi serve per il parcheggio?PASSANDO per viale Marco-ni il dubbio ti assale: ma il mar-ciapiedi serve ai pedoni o agliautomobilisti? A tutte le oredel giorno la risposta è solouna: agli automobilisti indi-sciplinati. Sì, perché i pedoninell’80% dei casi “passeggia -no” per strada. E devono an-che guardarsi le spalle, per-ché c’è l’auto o l’autobus chesale e bisogna far attenzioneanche anon intralciareil traf-fico. Suggerimento: disegna-te le strisce blu, almeno il Co-mune ci guadagna qualcosa.

Potenza

La richiesta:«Segnalatecipersoneo episodisospetti» Da sinistra Teresa Romeo, Attilio Nappi e Michele Geltride (Foto Andrea Mattiacci)

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 05.04.2013 PAG. 11

20 Venerdì 5 aprile 2013

Tra i luoghi del misteroseguendo leggende e magia

DIleggende, miti, tradizioni ecredenze lanostraregione èpiena. Ognicomune, perquanto picco-lo, ha una sua storia da raccontare. Il più delle vol-te il mito è legato a un santo, altre volte si raccontadi speranze e sogni di una regione sempre pove-rissima che, evidentemente, aspettava l’eventodivino per lenire dolore e miseria. Lo dimostra lastoria raccolta a Baragiano sulla mamma che mi-racolosamente si ritrova la brocca d’acqua pienad’olio (che in tempi antichi era forse preziosoquanto l’oro).Maanchele tantecassepienediric-chezze disseminate un po’dovunque - ma sempredi proprietà di demoni - sono forse il racconto diun popolo che vedeva i soldi come qualcosa di lon-tano e pericoloso, qualcosa a cui solo i furbi o i cat-tivi di cuore potevano aspirare.

Nellapiccola ricercaattraversofiabe e leggen-de del Potentinoci siamo imbattute anche in pic-coli riti legatia malattie.Peresempio c’è un’anti -co rito a Latronico per curare l’itterizia che ci èparso particolare: l’itterizia sembra si prenda ori-nando in direzione dell’arcobaleno. Per guarirebisognerà orinare in direzione del sole che sorge.E probabilmente in molti si saranno ben guardatidall’infrangere questo rito.

Alessia GiammariaAntonella Giacummo

(3.continua)

Il tesoronella grotta

E’ CREDENZA diffusa che a Viggia-nello esista una grotta, chiamata diGesù e Maria, che nasconde un tesorofavoloso. Ogninotte diNatale, alpri-mo tocco delle campane, la pietra siapre e chiunque può entrare e pren-dere oro. Ma, chi en-tra, se spinto dal-l'avidità si piegaper tre volte araccoglie oro,e se il suonodelle campanecessa primach'egli abbia fi-nito, la pietradella grotta male-detta si richiude e idiavoli si gettano sulcorpo del malcapitato. Si dice di un ta-le, però, che, congran furberia,mes-sosid'accordocol sagrestano,alqua-le fece suonare le campane per tutta lanotte, riuscì a prendere oro in gran-dissima quantità e diventò ricco.

Il secchio d’olioalla vigilia di NataleLA notte della vigilia di Natale unadonna si recò alla fontana con il sec-chio per prendere l'acqua.

Il mattino seguente al risvegliotrovò una incredibile sorpresa, ilsecchio era pieno di olio e non di ac-qua.

Il nonno, testi-mone di quelprodigio, presea raccontarela leggendadi una pove-ra mammache alla vigi-lia di Natalevoleva prepa-rare le frittelleai suoi sette figli,ma non aveva olio perfriggerle.

Si rivolse ai vicini e questi non vol-lero dargliene. L’olio era una ric-chezza in tempi molto lontani. Ladonna, mortificata, prese il secchio eandò alla fontana del paese per pren-dere l'acquae congrande sorpresa ilsecchio si riempì di olio…..

Il Mocciodegli AbbamonteUNA delle leggende satrianesi piùraccontata in paeseèquella delMoc-cio degli Abbamonte. Una coppia,non potendo avere figli, decise di co-struirne uno con sangue e farina.

Col passare degliAnni, questo“Moccio”diven -tava semprepiù vivace edispettoso,cosicché i ge-nitori lo rin-chiusero inuna stanza.Questi riuscì avenirne fuori e lacoppia così decise didisperderlo a “Pietra del corvo”. Do-po qualchegiorno il “bimbo”riuscì atornare acasa e i genitori, stanchi dilui lo murarono vivo.Da allora lastanza dove si trova il “Moccio”non èpiù stata ritrovata.

La danzadegli spettri

UNA notte di luglio del 1561 nei salonidel Castello si festeggiavano le nozzedella figlia del Duca di Tolve, FabrizioPignatelli di Monteleone. All'improv-viso un tuono scosse la terra, i musicismiserodisuonare, lemuradelsalonee il pavimento sisquarciarono.L'intera ala delCastello preci-pitò dalla ru-pe nel sotto-stante tor-rente per de-cine di metri,trascinandocon sé gli sven-turati invitati. Itolvesi ancora oggi,sul gretodel torrente,nelle nottidi lu-na piena, possono sentire il suono de-gli strumenti, il vocio della festa e le ur-la disperate di chi precipitava nel vuo-to. Alcuni hanno visto le figure leggia-dre delle giovani fanciulle. Se capitatea Tolve inuna notte di lunapiena reca-tevi al torrente, cercate le pietre del Ca-stello e attendete da soli la mezzanotte.

� B a ra g i a n o .

� Viggianello. � Satriano.

� To l ve .

A Latronico la Manna trasuda da una parete

Il miracolodi S. Egidio

La chiesa e laprocessione di S.

LATRONICO - In uno (o più) venerdì dimarzo, nella chiesa di Sant’Egidio a Latro-nico, si può assistere al “miracolo dellamanna”. Sulla parete destra della cappelladedicata al patrono c’è un affresco raffigu-rante l’incontro di Sant’Egidio con il re Go-toWamba, cheduranteunabattuta dicac-cia in un bosco della Gallia, ferisce una cer-va chefugge impaurita. Il re con isuoi uo-mini insegue l’animale, che li conduce inuna spelonca dove trovano appunto l’ere -mita Egidio, a cui la cerva garantiva nutri-mento con il suo latte. Proprio su questaparete, ormaida tresecoli, sipuò assistere- almeno un venerdì del mese di marzo - almiracolo. Fu nel 1709, durante le predichequaresimali, che nella cappella dedicata alSanto furono notate goccioline di un liqui-do insolito che scaturiva dal muro e dallastatua del Santo. Le autorità ecclesiasti-chenon diedero importanzaal fatto. Ilpo-polo, invece, si accorse che qualcosa di spe-ciale era accaduto, anche perché il fenome-no siripresentò negli annisuccessivi, condiversecondizioni atmosfericheesempredurante la Quaresima, in particolare neivenerdì di marzo. L’autorità ecclesiasticaavrebbe continuato a dare poca importan-za al fatto se il 18 aprile 1716 il prodigionon si fosse presentato in forma eccezio-nale. Era la sera del mercoledì santo, il po-pologremiva lachiesaeascoltava conrac-coglimento la predica; poi all’improvvisoagitazione e tutti scoppiano a piangere:

dalla barba della statua marmorea delSanto stillava quel misterioso liquido cheper sette anni consecutivi era stato notatoe in brevetempo tutto l’edificiosacro nefupieno. Fu subito informato il vescovo, chesi recò a Latronico per constatare di perso-na. Nel1723 all’Ordinariodiocesano èfat-to il rapportoufficialeenel 1727egli stes-so ne riferisce alla Sacra Congregazionedei Riti, avvalorando il miracolo con lapropria testimonianza oculare.

Furono esaminati tutti i notabili del pae-se e il predicatore alla cui presenza il prodi-gio si era verificato la prima volta. Il pro-cesso si concluse nel marzo di quello stessoannoe nelfebbraio del1728 siottiene ilLi-cet Colligere Manna Quoties Casus Evene-rit (è lecito raccogliere la Manna ogni voltache il fatto avviene). Analisi della Mannasono state effettuate nel 1968/69: dai ri-sultati è emerso che si tratta di un liquidoinodore e insapore, che con il passare deltempo assume il colore dell’ambra. Anco-ra oggi la Manna è ritenuto segno propiziodella protezione del Santo. Dall’epoca del-lasuaprimacomparsa ilsegnodellaMan-na,secondo lamemoria orale,nonsi èmaismentito, tuttavia nel XX secolo non si èverificato negli anni 1918 e 1944, anni del-le due Guerre Mondiali, nel 1961 e nel1990. I tanti fedeli che assistono al miraco-lo si portanopoi a casaun ricordo, appog-giandodei bigliettinidicartasul muroba-gnato.

Potenza