Milan_Parma

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TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135 27029 Vigevano (PV) 0381-326978 TECNO MOTORS SPA Via Don Minzoni, 24 21053 Castellanza (VA) 0331-426711 TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 66 21100 Varese (VA) 0332-335588 TECNO MOTORS SPA Via Ippolito Nievo, 5 20011 Corbetta (MI) 02-97270960 AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTER TECNO MOTORS SPA www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIO Venerdì 15 Febbraio 2013 Anno 3 n. 9 di Beppe Vigani L’ Editoriale UN ASSO PER IL SORPASSO Lassù ci sono gli immortali, poi i nor- mali che si fanno la pelle per soprav- vivere. E’ il film di un campionato sempre più avvincente e ricco di colpi di scena. Nel crepuscolo di un inver- no lungo e triste come una fotografia di lontani ricordi, la Serie A continua a regalarci emozioni di rara bellezza. Nessuno si annoia, a differenza dell’an- no scorso, perché la Juventus è sì la più forte di tutti, ma non è imbattibile. Tre sconfitte sul groppone vogliono dire che i Conte-boys sono stati già fatti fessi e che qualche briciola rimane. Il Napoli annaspa a 5 punti di distanza, ma sembra l’unico a poter competere fino alla fine. E poi c’è il campionato degli altri, di quelli normali. Comanda la Lazio, ma le sensazioni sono altre. L’Inter è a un punticino dietro, il Milan è lì a un soffio. Domenica i nerazzurri vanno a Firenze, la settimana successi- va c’è il derby. Per i biancocelesti tutto facile con Siena e Pescara, ma poi c’è il Milan, con gli uomini di Stramaccioni che sono a Catania a sudare sette ca- micie. La lotta per l’ultimo posto vali- do per la Champions League è più af- fascinante che mai. Le prime due se ne sono andate, ma niente paura: è tutto da decidere anche per il titolo. Nessun campionato in Europa è così entusia- smante. La Juventus ha perso con la Sampdoria in casa, il Napoli è stato castigato dal Bologna al San Paolo, mentre la Lazio è stata battuta sia dal Chievo, sia dal Genoa non più di due settimane fa. Inter e Milan hanno fatto già troppi danni ed essere a lottare per un posto in Champions è una sorta di miracolo. Entrambe hanno subito set- te sconfitte, peggio anche dell’Udine- se, attardata in classifica. Quest’anno le squadre hanno perso di più e pa- reggiato meno, ma tutto sommato è meglio così. E’ molto meglio vincere due volte e perdere una, piuttosto che conseguire tre pareggi. La matematica non è un’opinione. Una volta tanto, il mercato di gennaio farà la differenza. L’Inter si è data da fare più di chiunque altro, acquistando addirittura cinque giocatori, mentre il Milan si è accapar- rato il’unico top-player in circolazione. Le due milanesi sembrano complete, anche se qualcosa potrebbe andare fuori posto. La “conditio sine qua non” verso la conquista del terzo posto per i nerazzurri, tuttavia, appare la vecchia guardia. Fuori Samuel, Cambiasso e Milito la ‘beneamata’ ha traballato, col rientro degli ultimi due, la squadra ha ripreso a correre. Il Milan deve distri- care la matassa Balotelli-El Shaarawy. L’ex Manchester City in due partite ha messo a segno addirittura tre gol, ma il Faraone è rimasto a secco e per di più non ha convinto. Niang ha fatto me- glio di lui. Sembra un problema, ma i campioni alla fine vincono sempre. Allegri li saprà amalgamare a dove- re. I biancocelesti sono lì davanti, ma hanno un Klose in meno. Saha non ci sembra la soluzione del problema. Co- munque vada, succederanno scintille da qui alla fine. Una lotta che non por- terà al titolo, ma chi ne uscirà vincitore farà pace con i tifosi e con… le casse della società. MILAN PARMA

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27029 Vigevano (PV) 0381-326978

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AUTORIZZATA FLEET BUSINESS CENTERTECNO MOTORS SPA

www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIOVenerdì 15 Febbraio 2013 Anno 3 n. 9

di Beppe ViganiL’ Editoriale

UN ASSO PERIL SORPASSO

Lassù ci sono gli immortali, poi i nor-mali che si fanno la pelle per soprav-vivere. E’ il film di un campionato sempre più avvincente e ricco di colpi di scena. Nel crepuscolo di un inver-no lungo e triste come una fotografia di lontani ricordi, la Serie A continua a regalarci emozioni di rara bellezza. Nessuno si annoia, a differenza dell’an-no scorso, perché la Juventus è sì la più forte di tutti, ma non è imbattibile. Tre sconfitte sul groppone vogliono dire che i Conte-boys sono stati già fatti fessi e che qualche briciola rimane. Il Napoli annaspa a 5 punti di distanza, ma sembra l’unico a poter competere fino alla fine. E poi c’è il campionato degli altri, di quelli normali. Comanda la Lazio, ma le sensazioni sono altre. L’Inter è a un punticino dietro, il Milan è lì a un soffio. Domenica i nerazzurri vanno a Firenze, la settimana successi-va c’è il derby. Per i biancocelesti tutto facile con Siena e Pescara, ma poi c’è il Milan, con gli uomini di Stramaccioni che sono a Catania a sudare sette ca-micie. La lotta per l’ultimo posto vali-do per la Champions League è più af-fascinante che mai. Le prime due se ne sono andate, ma niente paura: è tutto da decidere anche per il titolo. Nessun campionato in Europa è così entusia-smante. La Juventus ha perso con la Sampdoria in casa, il Napoli è stato castigato dal Bologna al San Paolo, mentre la Lazio è stata battuta sia dal Chievo, sia dal Genoa non più di due settimane fa. Inter e Milan hanno fatto già troppi danni ed essere a lottare per un posto in Champions è una sorta di miracolo. Entrambe hanno subito set-te sconfitte, peggio anche dell’Udine-se, attardata in classifica. Quest’anno le squadre hanno perso di più e pa-reggiato meno, ma tutto sommato è meglio così. E’ molto meglio vincere due volte e perdere una, piuttosto che conseguire tre pareggi. La matematica non è un’opinione. Una volta tanto, il mercato di gennaio farà la differenza. L’Inter si è data da fare più di chiunque altro, acquistando addirittura cinque giocatori, mentre il Milan si è accapar-rato il’unico top-player in circolazione. Le due milanesi sembrano complete, anche se qualcosa potrebbe andare fuori posto. La “conditio sine qua non” verso la conquista del terzo posto per i nerazzurri, tuttavia, appare la vecchia guardia. Fuori Samuel, Cambiasso e Milito la ‘beneamata’ ha traballato, col rientro degli ultimi due, la squadra ha ripreso a correre. Il Milan deve distri-care la matassa Balotelli-El Shaarawy. L’ex Manchester City in due partite ha messo a segno addirittura tre gol, ma il Faraone è rimasto a secco e per di più non ha convinto. Niang ha fatto me-glio di lui. Sembra un problema, ma i campioni alla fine vincono sempre. Allegri li saprà amalgamare a dove-re. I biancocelesti sono lì davanti, ma hanno un Klose in meno. Saha non ci sembra la soluzione del problema. Co-munque vada, succederanno scintille da qui alla fine. Una lotta che non por-terà al titolo, ma chi ne uscirà vincitore farà pace con i tifosi e con… le casse della società.

MILAN PARMA

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Venerdì 15 Febbraio 20132

Allenatore:Massimiliano Allegri

MILAN (4-3-3)

STADIO MEAZZA ORE 20.45

La Partitadi Andrea Anelli

MILAN

In Casa

Ultima Vittoria 03/02/13Milan-Udinese 2-1

Ultimo Pareggio 22/04/12Milan-Bologna 1-1

Ultima Sconfitta 11/11/12Milan-Fiorentina 1-3 Fuori Casa

Ultima Vittoria 27/01/13Atalanta-Milan 0-1

Ultimo Pareggio 10/02/13Cagliari-Milan 1-1

Ultima Sconfitta 22/12/12Roma-Milan 4-2

PARMA

In Casa

Ultima Vittoria 06/01/13Parma-Palermo 2-1

Ultimo Pareggio 10/02/13Parma-Genoa 0-0

Ultima Sconfitta 27/01/13Parma-Napoli 1-2

Fuori Casa

Ultima Vittoria 22/12/12Bologna-Parma 1-2

Ultimo Pareggio 20/01/13Chievo-Parma 1-1

Ultima Sconfitta 03/02/13Fiorentina-Parma 2-0

Milan e Parma per anni è stata una sfida tra grandi giocatori. Erano gli anni Novanta, quando gli emi-liani facevano cose egregie anche in Europa. Il numero di match disputati nel campionato di Serie A tra queste due squadre, è di 21. I rossoneri hanno vinto 13 volte contro le 2 dei ducali. In tutto i pareggi sono 6. La vittoria con più gol risale alla stagione 2005/2006, quando alla 18ª giornata i milane-si vinsero 4-3. In vantaggio i pa-droni di casa con un’autorete di Cardone, raddoppio di Gilardino, poi terza rete di Kaka, accorcia Cannavaro, allunga Shevchenko, poi doppietta di Marchionni. Ma la vittoria più larga per il Milan è della stagione 2010-2011, quando

Non pensare al prosciutto

Il Milan è nettamente favorito, ma i Ducali quest’anno non regalano nulla

alla 25ª la squadra di Allegri tra-volse gli emiliani per 4-0: in gol Seedorf, Cassano e doppietta di Robinho. Per quanto riguarda il Parma, due vittorie ed entrambe per 1-0. Nel 1992-1993, nel corso della 24ª giornata, decise Asprilla, mentre nella stagione 1996-1997, alla 14ª giornata, decise Stanic. Tra Milan e Parma, sono stati messi a segno 58 reti, di cui 41 a favo-

re dei padroni di casa, contro 17 degli avversari. Il maggior nume-ro di reti sono state realizzate nel secondo tempo: mentre nella pri-ma frazione di gara Milan e Parma hanno segnato in totale 21 goal, nel secondo tempo le realizzazioni salgono a 37. Nel primo tempo è il Milan a essere andato in gol più volte, 15, mentre sono 6 le palle insaccate dal Parma. Nella ripresa, sono sempre i rossoneri a essere andati più volte in gol: 26 contro 11 degli rossoblu. L’ultima vittoria di Milan risale alla 9ª giornata del-la stagione 2011/2012: gli uomini di Allegri vinsero 4-1. Fece clamo-re la tripletta di Nocerino. Nel ta-bellino anche i gol di Ibrahimovic e Giovinco.

Mario Stanic ha regalato l’ultima vittoria al Parma

Statistiche del Matchdi Severa Bisceglia

Dopo il mezzo passo falso all’Is Are-nas, il Milan riprende la rincorsa al terzo posto proprio pochi giorni prima della gara d’andata degli ot-tavi di finale di Champions League con il Barcellona. A San Siro arriva il Parma di Donadoni in un insolito venerdì sera che rischia di abbassare ulterior-mente la concentra-zione. Già, la concen-trazione. È fin troppo facile intuire come sia questa la principale dif-ficoltà cui dovrà porre rimedio Allegri e que-sto anticipo al venerdì potrebbe anche rendere il lavoro del tecnico più complicato. Un evento internazionale come Milan-Barcellona rende inconsciamente ner-vosi e particolarmente attenti a non farsi male tutti i giocatori, in più giocare in casa con un avversario di metà classifica rischia di es-sere vissuto quasi come una pratica ordinaria e noiosa da sbrigare. Invece no! Il Parma è una delle realtà più interessanti del campionato e i tre punti in palio valgono oro in una giornata che segue il pareggio di Cagliari e ve-drà lo scontro tra Fiorentina e In-

La testa fa la differenzaAffrontare il Parma e non pensare al Barça

ter oltre alla Lazio che farà visita al Siena già capace di fermare proprio i nerazzurri due settimane or sono. All’andata furono El Shaarawy e Galloppa a firmare un pareggio tut-to sommato giusto, ora invece non si può fallire e fa niente se il problema

sembra l’incompatibilità tra Mario Balotelli e il Faraone; bisogna met-tere da parte anche queste voci. El Shaarawy ha tirato la carretta dall’i-nizio della stagione e ora sta passan-

do una fase di appannamento, do-vuta anche a quel maledetto tendine del ginocchio che si fa sentire nono-stante la giovane età. Balotelli invece è salito subito in cattedra, complici anche i due rigori trasformati, met-tendo a segno tre reti in due gare. E’

bastato questo per scatenare la psi-cosi e allarmare inutilmente il mon-do rossonero, che nel frattempo si chiedeva chi mai avesse servito l’as-sist per il primo gol da milanista di

SuperMario. Compatibili dunque, anche se magari a segno andrà qual-cun altro, magari Niang che chiude-rà il tridente d’attacco come già ac-caduto nelle ultime uscite. Rientra Montolivo a centrocampo e ai suoi lati è probabile l’utilizzo di Muntari

e Flamini con Boateng pron-to a subentrare come a Ca-gliari. Incertezze più grandi in difesa, in cui Allegri non ha ancora trovato una coppia di centrali che ispiri fiducia. Mexes dovrebbe essere cer-to della maglia da titolare, mentre Zapata è in ballot-taggio con il connazionale Yepes. Unico squalificato, Ambrosini. Dall’altra parte Donadoni dovrebbe dise-gnare un 4-3-3 con Paletta e Lucarelli centrali di difesa e il trio Marchionni, Valdes e Parolo a centrocampo. Pic-colo inciso per Marchionni che Donadoni ha deciso di utilizzarlo molto di più nel vivo del gioco piuttosto che largo in fascia. Il tecnico gialloblu ha ricordato come anche lui all’epoca chiuse gli ultimi anni di carriera in quella posizione sfruttando

l’esperienza e la tecnica piuttosto che la freschezza atletica. Il tridente d’attacco vedrà Biabiany e Sansone a supporto di Belfodil, giocatore te-nuto d’occhio da molti club europei.

32 Abbiati;20 Abate, 5 Mexes, 17 Zapata, 2 De Sciglio;

16 Flamini, 18 Montolivo, 4 Muntari;19 Niang, 45 Balotelli, 7 Robinho

PARMA (4-3-3)

1 Pavarini;87 Rosi, 29 Paletta, 6 Lucarelli, 18 Gobbi;

32 Marchionni, 10 Valdes, 16 Parolo;7 Biabiany, 9 Belfodil, 21 Sansone

Allenatore:Roberto Donadoni

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Venerdì 15 Febbraio 2013 3

LA CLASSIFICA

TURNO ODIERNOPROSSIMO TURNO

classifica marcatori

Venerdì 15 Febbraio - 25. Giornata

15 Feb, 20:45 Milan - Parma Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Sabato 16 Febbraio - 25. Giornata

16 Feb, 18:00 Chievo - Palermo Stadio Marc Antonio Bentegodi, Verona 16 Feb, 20:45 Roma - Juventus Stadio Olimpico, Roma

Domenica 17 Febbraio - 25. Giornata

17 Feb, 15:00 Genoa - Udinese Stadio Luigi Ferraris, Genova 17 Feb, 15:00 Torino - Atalanta Stadio Olimpico, Torino 17 Feb, 15:00 Catania - Bologna Stadio Angelo Massimino, Catania 17 Feb, 15:00 Pescara - Cagliari Stadio Adriatico, Pescara 17 Feb, 15:00 Napoli - Sampdoria Stadio San Paolo, Napoli 17 Feb, 20:45 Fiorentina - Inter Stadio Artemio Franchi, Firenze

Lunedì 18 Febbraio - 25. Giornata

18 Feb, 20:45 Siena - Lazio Stadio Artemio Franchi-Montepaschi Arena, Siena

Sabato 23 Febbraio - 26. Giornata

23 Feb, 20:45 Palermo - Genoa Stadio Renzo Barbera, Palermo

Domenica 24 Febbraio - 26. Giornata

24 Feb, 12:30 Sampdoria - Chievo Stadio Luigi Ferraris, Genova 24 Feb, 15:00 Parma - Catania Stadio Ennio Tardini, Parma 24 Feb, 15:00 Bologna - Fiorentina Stadio Dall’Ara, Bologna 24 Feb, 15:00 Atalanta - Roma Stadio Atleti Azzurri d’Italia, Bergamo 24 Feb, 15:00 Juventus - Siena Juventus Stadium, Torino 24 Feb, 15:00 Cagliari - Torino Stadio Is Arenas, Quartu Sant’Elena 24 Feb, 20:45 Inter - Milan Stadio Giuseppe Meazza, Milano

Lunedì 25 Febbraio - 26. Giornata

25 Feb, 19:00 Udinese - Napoli Stadio Friuli, Udine 25 Feb, 21:00 Lazio - Pescara Stadio Olimpico, Roma

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-

1 Juventus 55 24 17 4 3 50 16 342 Napoli 50 24 15 5 4 46 21 253 Lazio 44 24 13 5 6 35 26 94 Inter 43 24 13 4 7 39 29 105 Milan 41 24 12 5 7 42 30 126 Fiorentina 39 24 11 6 7 41 29 127 Udinese 36 24 9 9 6 35 33 28 Catania 36 24 10 6 8 31 30 19 Roma 34 24 10 4 10 50 45 510 Parma 32 24 8 8 8 30 31 -111 Sampdoria 28 24 8 5 11 31 30 112 Torino 28 24 6 11 7 27 27 013 Chievo 28 24 8 4 12 25 39 -1414 Atalanta 27 24 8 5 11 21 33 -1215 Bologna 26 24 7 5 12 33 34 -116 Cagliari 25 24 6 7 11 26 41 -1517 Genoa 22 24 5 7 12 25 37 -1218 Pescara 21 24 6 3 15 20 49 -2919 Siena 18 24 6 6 12 24 34 -1020 Palermo 18 24 3 9 12 21 38 -17

Penalizzazioni: Sampdoria e Torino 1 punto, Atalanta 2 punti, Siena 6 punti.

18 retiCavani (Napoli; 3 rigori)

15 retiEl Shaarawy (Milan)

14 retiDi Natale (Udinese; 4 rigori)

11 retiLamela (Roma)Osvaldo (Roma; 2 rigori)

10 retiGilardino (Bologna)Klose (Lazio)Pazzini (Milan; 3 rigori)

9 retiJovetic (Fiorentina; 1 rigore)Milito (Inter; 3 rigori)Hamsik (Napoli)

8 retiDenis (Atalanta; 2 rigori)Sau (Cagliari)Hernanes (Lazio; 1 rigore)Totti (Roma; 1 rigore)Icardi (Sampdoria)

7 retiBergessio (Catania)Paloschi (Chievo; 2 rigori)Toni (Fiorentina)Borriello (Genoa; 1 rigore)Cassano (Inter)Palacio (Inter)Quagliarella (Juventus)Belfodil (Parma)Bianchi (Torino; 2 rigori)

6 retiDiamanti (Bologna; 2 rigori)Giovinco (Juventus; 1 rigore)Matri (Juventus)Vucinic (Juventus; 1 rigore)

5 retiGabbiadini (Bologna)Kone (Bologna)Gomez (Catania)Rodriguez (Fiorentina; 2 rigori)Immobile (Genoa)Pirlo (Juventus)Vidal (Juventus; 2 rigori)Ilicic (Palermo)Miccoli (Palermo; 1 rigore)Amauri (Parma; 1 rigore)

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Venerdì 15 Febbraio 20134

Cugini in trasfertadi Emanuele Tramacere

I Bioritmidi Enzo Occhiuto

Un Milan sottotono 5,99 (voto me-dio bio) ha interrotto a Cagliari la striscia di tre vittorie e sprecato l’occasione di saltare a ridosso della Lazio. Mancava purtroppo Monto-livo, giocatore tatticamente molto importante e, senza qualità di tocco e di idee alle spalle, il tridente del-le creste ne ha sofferto. SuperMario (6,00) alla recita numero due, non è stato fiammeggiante come a San Siro (6,50) una settimana prima, però ha pur sempre segnato. Due partite, tre gol. Il Milan, contro il Parma, riprenderà la sua lunga

MILAN COI BIORITMI A MILLEmarcia verso l’obiettivo indicato da Silvio Berlusconi: il terzo posto in classifica generale che gli aprirà la porta della Champions. Con una forza d’urto, composta da Montoli-vo 6,50, Boateng 6,49, Pazzini 6,49, Niang 6,32 e Balotelli 6,45, anche i bioritmi prevedono la vittoria del Milan. Pertanto, l’analisi numerica della biosituazione (forza fisica, sen-sibilità tecnica, ragionata visione del gioco e istintività) dei singoli gio-catori delle due squadre, premia lo stato medio di benessere psicofisico dei rossoneri 6,10 contro quello del Parma valutato 5,99. Nello specifi-co delle contrapposizioni delle due squadre, i rossoneri hanno più ener-gia e vitalità individuale da spendere

6,06 contro gli ospiti di turno 5,89: Pazzini 6,49, Nocerino 6,41, Sala-mon e Muntari 6,37, Niang 6,32, Boateng 6,26, Abate e Constant 6,13 contro Ninis 6,49, Amauri 6,41, Be-naluoane 6,37, Belfodil 6,00 ( triade positiva emotiva 6,45 e intellettiva 6,05 quindi in condizioni psicofi-siche ottime). Anche dal punto di vista emotivo la formazione guidata da Allegri risulta più concentrata e con maggior entusiasmo 6,16 ri-spetto alla squadra diretta dal bravo Donadoni 6,06: Montolivo 6,50 (re-gista in grande spolvero con notevo-le visione di gioco e quindi in grado di fornire, con precisione, molti assist vincenti alle punte), Salamon 6,45 (triade di bioritmi positivi 6,45

medio che lo potrebbero mettere in grande evidenza), Pazzini 6,49 (in grado di far male con il suo intui-to 6,46 a qualsiasi difesa), Nocerino 6,39 (potrebbe essere il giorno del suo risveglio definitivo. Triade posi-tiva molto ispirato 6,47), Zapata, De Sciglio, Muntari e Bojan 6,31 contro gli ospiti Paletta 6,49, Gobbi 6,50, Ninis 6,39 (ottime condizioni di for-ma e grande capacità intuitiva 6,43 m.), Pavarini 6,22 ( visione di gio-co 6,31 ), Parolo e Mariga 6,00. Dal punto di vista intellettivo e ragio-nata visione del gioco il Milan con 6,09 risulta superiore al Parma con 6,02 e quindi il cerchio si dovrebbe chiudere con una bella vittoria dei padroni di casa.

Purtroppo sempre più spesso sentiamo parlare di doping e il rischio più grosso è quello di arrivare a non stupirsene più. All’urlo di una nuova vittoria o nuovi record, arriva, alla velocità della luce o decenni dopo, quasi sempre un inchiesta per doping. Fa male a tutti, non solo agli ap-passionati, vedere i miti dello sport sgretolarsi sotto il peso di una sola parola “doping”, sempre più spesso associata alle attività sportive. Non è certo una moda dell’ultima ora, basti pensare, ini-ziando dal mondo del pallone, ai bombardamenti degli anni ’60 e ’70, dichiarazioni sostenute dagli stessi protagonisti nell’acting out, in primis Ferruccio Mazzola, fratello del più famoso Sandro, che non lesina pesante ac-cuse al mondo del calcio coinvol-gendo uomini del calibro di Helenio Herrera che, a suo dire, elargiva all’intera squadra, compresa la riserva, sostanze dopanti per au-mentarne le prestazioni in cam-po. Lo stesso Mazzola attribuisce al doping la causa dei prematuri decessi dei calciatori, allora in forza all’Inter, come Armando Picchi, morto a 36 anni di tumore alla colonna vertebrale, Carlo To-gnin morto per un osteosarcoma, Mauro Bicicli deceduto per un tumore al fegato nel 2001 e tanti altri. Di queste accuse Ferruccio Mazzola, poi querelato dalla so-cietà nerazzurra, se ne assunse la responsabilità. Probabilmente la stessa sorte toccò al terzino della Juventus Andrea Fortunato mor-to, non ancora ventiquattrenne, di leucemia fulminante nel 1995. Purtroppo questa realtà, di cui nessuno ne va orgoglioso ma, forse, in tanti ne fanno uso, non riguarda solo l’Italia e soprattut-to non coinvolge solo il mondo pallonaro. L’ultima triste notizia arriva ancora una volta dal cicli-smo per, forse, infangare il “Re Leone” Mario Cipollini uno dei corridori più famoso e pagato nel mondo delle due ruote. Il proces-

Miti in frantumi

E’ tornato Milito ed è tornata la vera Inter. È bastato poco, pochissimo, per trasformare nuovamente una squadra sull’orlo del tracollo (fisico, ma soprattutto mentale) in una fuo-riserie lanciata verso l’obiettivo più importante di questa stagione. Ov-viamente non si parla della conqui-sta del terzo posto e quindi dell’am-missione, diretta o tramite i preli-minari, alla prossima Champions League. Il traguardo più importan-te, quell’incontro che vale una sta-gione, è fissato alle 20.45 di dome-nica 24 febbraio, quando alla “Scala del calcio” andrà in scena il 282° derby della Madonnina. Ma prima di San Siro e molto prima dei rosso-neri, l’Inter è chiamata ad affrontare l’impegnativa sfida del Franchi di Firenze. La Fiorentina di Vincenzo Montella non sta attraversando uno splendido periodo di forma, con gli alti e bassi di questo inizio di 2013 che hanno consegnato ai gigliati soltanto 4 punti sui 21 disponibili. Una sola vittoria (contro un Parma in costante involuzione) e un pa-reggio controverso contro il Napoli sono un bottino troppo amaro per una squadra che, ad inizio stagione, aveva mostrato al mondo calcistico italiano un calcio sfavillante e spet-tacolarmente solido allo stesso tem-po. L’ex-aeroplanino ha scoperto a sue spese quanto David Pizarro sia fondamentale nello scacchiere tat-tico del suo centrocampo che, fin

L’Inter sbarca al Franchi con obiettivo San SiroA due settimane dal derby di Milano la Fiorentina nasconde una doppia insidia

troppo, ha sofferto l’assenza delle geometrie e della gestione del ritmo imposta dal regista cileno. Proprio la mancanza di tranquillità all’in-terno della linea mediana, tuttavia, ha sgretolato la solidità del reparto arretrato dei viola. La prima rivo-luzione tattica di Montella in vista della sfida contro i nerazzurri, infat-ti, vedrà coinvolta proprio la difesa. Non un cambiamento di modulo

(come già successo in casa neraz-zurra), bensì un turnover di uomini con il neoacquisto tedesco Compper pronto all’esordio dal primo minuto con la maglia gigliata. Dubbi a cen-trocampo con Aquilani (rientrante dalla squalifica) che resta favorito sul neoacquisto Sissoko per il terzo posto nel centrocampo completato da Pizarro e Borja Valero. Confer-matissimo, invece, il reparto avan-zato composto dal duo Toni-Jovetic con il Montenegrino che, tornato dal pesante infortunio al polpaccio, fatica a ritrovare la condizione otti-male. Vincenzo Montella e Andrea

Stramaccioni si conosco-no bene, si stimano, sono amici e, spesso e volen-tieri, si confrontano sulle rispettive scelte tecniche. Ad ammetterlo sono sta-ti proprio i due allenatori nel post-partita del match d’anda-ta che, nel risultato finale, sorrise all’allenatore nerazzurro. Saranno pochi, però, i punti di contatto con

quella fortunata gara d’anda-ta. Il trentasettenne allenato-re romano non si affiderà più alla difesa a tre (nonostante il rientro di Christian Chivu), e difficilmente confermerà il tridente pesante inserendo nel 4-3-1-2 il colombiano Guarin, che torna a disposizione dopo la squalifica per diffida. Mili-to e Cassano completeranno

il reparto avanzato concedendo un turno di riposo a Palacio, impegna-to con costanza anche nella partita di Europa League contro il Cluj. Sarà, molto probabilmente, anche la prima volta nell’undici titolare per Mateo Kovacic. Il talento croato, ar-rivato a peso d’oro negli ultimi gior-ni del mercato invernale, ha riassor-bito completamente la distorsione alla caviglia rimediata nella rifinitu-ra del match contro il Chievo ed è pronto a prendere in mano le redini del centrocampo interista. Se il 24 febbraio è una data cerchiata in ros-so sul calendario di tutti i tifosi ne-

razzurri, il posticipo di Firenze non può e non deve essere sottovalutato. Se, infatti, una vittoria potrebbe lan-ciare i nerazzurri da favoriti verso il derby contro i rossoneri, è altresì vero che una sconfitta porterebbe in dote un doppio risvolto negativo. Innanzitutto, avvicinarsi con una sconfitta alla settimana più media-ticamente esposta della stagione, costringerebbe la squadra a lavorare in un inutile clima di tensione; inol-tre, una sconfitta contro una squa-dra distante in classifica soli quattro punti, permetterebbe alla temibile Fiorentina di riscrivere il proprio nome nella lista delle pretendenti per quell’agognato terzo posto. Vin-cere aiuta a vincere e con il mirino puntato al Giuseppe Meazza e alla stracittadina di Milano, nessun co-pione potrebbe essere meglio scritto di una vittoria al Franchi contro una rivale agguerrita nella corsa al terzo posto. Una sfida impegnativa, certo, ma costruita fortemente sul “fattore M”. M come Mister, Andrea Stra-maccioni, ma anche M come Milito. Perché basta davvero poco, pochis-simo, per trasformare una bella uti-litaria in una perfetta fuoriserie.

di Severa Bisceglia

so ‘Operacion puerto’ che si sta svolgendo a Madrid coinvolge-rebbe anche il nostro corridore toscano, relativamente all’anno 2002, con trattamenti dopanti di Epo, ormoni e anabolizzanti, oltre ai rapporti poco chiari -si farebbe riferimento a presunti

pagamenti- che avrebbe avuto con il medico spagnolo Eu-femiano Fuen-tes, principale imputato nel processo. Lo stesso processo starebbe sve-lando anche il coinvolgimen-to, nel 2007 e 2008, di Basso e Scarponi ol-

tre al tedesco Ullrich e lo spagno-lo Valverde. Ovviamente è subito arrivata la secca smentita del ve-locista, vittorioso ai campionati del mondo su strada a Zolder, in Belgio, e alla Milano-Sanremo, entrambe nel 2002 – anno con-testato- attraverso il suo avvoca-to: “Accuse assurde, smentisco categoricamente le infondate e assurde accuse mosse al mio as-sistito. Cipollini è disponibile a verifica ematologia di confronto con le 99 sacche ancora da iden-tificare. I documenti pubblicati non sono in alcun modo riferibili allo stesso Cipollini”. Tra la con-fusione di numeri telefonici e fax intestati non si sa bene a chi, tra sacche di sangue a disposizione della magistratura spagnola, ma non ancora identificate, ci si au-gura, unicamente nel bene dello sport sano, che tutto si risolva come una grossa bolla di sapone. Ci lasciano ben sperare le date coinvolte nell’inchiesta: il seque-stro delle sacche è avvenuto nel maggio 2006 e Mario Cipollini è sceso dai pedali nell’aprile 2005, un anno prima. Ce lo auguriamo tutti.

POCO SACRO E MOLTO PROFANOSe. Bis. - Una breve considerazione che non ha la pretesa di dissacrare la figura di Benedetto XVI né l’evento della cui por-tata abbiamo piena consapevolezza, ma sovviene naturale un interrogativo: Perchè le dimis-sioni del Santo Padre autorizzano Gianni Alemanno, sindaco di Roma, a fare una richie-sta straordinaria al Governo italia-no di 5 milioni di euro circa per do-tare la città di risorse e mezzi straordinari per accogliere nella capitale centinaia di migliaia di fedeli e non, precisando anche – poteva evitare quest’ultima caramella che come sempre nasconde l’amaro - l’u-

tilità di tutelare l’immagine dell’Italia nel mondo? Il papa è un cittadino dello Sta-to Vaticano e il primo cittadino di Roma la richiesta dovrebbe farla direttamente, e

solo, allo Stato Vaticano. Oltretutto coglierebbe al volo una buona oc-casione per risollevare, seppur parzialmente, le sorti economiche della città creando lavoro, una volta tanto a spese di al-tri, per 5 milioni di euro circa. Se il dott. Monti ha la facoltà di stanziare tale cifra per le dimis-

sioni del papa perchè non lo fa per quelle famiglie che non hanno solo il problema di arrivare alla fine del mese, ma hanno anche perso il lavoro, la casa e chi più ne ha più ne metta. Meditate gente, meditate.

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Venerdì 15 Febbraio 2013 5

Da piccolo sognava di fare l’attore virgola, ma è finito a fare l’opinio-nista sportivo. In mezzo vent’anni di calcio e di riflettori puntati, sulla fascia destra dei migliori campi di serie A e serie B. A conti fatti, dal sogno iniziale, non si è poi distac-cato più di tanto. Enzo Gambaro, in carriera, ha forse ottenuto meno di quanto il suo talento potesse of-frire. Dagli esordi nella Sampdoria, squadra della sua città ma per cui non faceva il tifo da bambino, alla consacrazione con il Parma trasci-nato in Serie A nella gestione Sca-la. Gambaro ha un difetto però, che per essere un terzino moderno per

Gambaro: Balotelli-El Shaarawy è solo questione di tempoTanti errori dei rossoneri a Cagliari. Amauri-Belfodil potenzialmente imprendibili

di Emanuele TramacereL’intervista

Berlusconi e per il suo Milan segna poco. Arrivato a Milano per volere di Sacchi, Gambaro capisce subito che l’avventura rossonera non sarà tutta rose e fiori. Sacchi infatti non c’è più e l’estrema fiducia che Fabio Capello ripone in Mauro Tassotti chiude ogni spazio al terzino geno-vese. Arricchisce il suo palmarese, ma dopo le poche presenze collezio-nate in 2 anni, e dopo le parentesi in prestito con Napoli Fiorentina e Reggiana, diviene il primo calciato-re italiano ad usufruire della ormai celebre sentenza Bosman.

Gambaro, da ex di entrambe le formazioni che partita si aspetta fra Milan e Parma?Non sarà una partita facile per il Milan anche se, sulla carta, il Parma in trasferta potrebbe sembrare una squadra abbordabile. Donadoni ha messo in piedi una squadra intelli-gente, quadrata che gioca un buon calcio. Il Milan visto a Cagliari, inve-ce, sembra una squadra lascia anco-ra qualche dubbio, nonostante abbia a disposizione Mario Balotelli che potrà sicuramente fare la differenza.

Un Milan che a Cagliari ha però vissuto un brutta battuta d’arresto

sul piano del gioco. Tutto dovuto all’assenza di Montolivo?Montolivo è sicuramente il miglior centrocampista che il Milan ha a disposizione. Il problema, tuttavia, è che la forza del Milan in questi ultimi due anni non è mai stato il gioco. Con Ibrahimovic si puntava sulle invenzioni di un singolo, e an-che quest’anno si va verso questa di-rezione con Balotelli ed El Shaarawy. Proprio per questo non credo che sia stata l’assenza di Montolivo, piuttosto alla costante disattenzione sui calci piazzati e sulle difficoltà difensive.

Balotelli è un accentratore di at-tenzioni, ma in questo suo essere “super”, sembra stia condizionan-do il rendimento del suo compa-gno di reparto El-Shaarawy…Secondo me è solo questione di tem-po. Giocano insieme da poco e trova-re i giusti ritmi non è poi così facile. Se prendiamo in considerazione la gara di Cagliari, inoltre, scopriremo che il 90% delle azioni offensive ros-sonere si sono sviluppate sulla destra. Chi deve darci la spiegazione di que-sto? I giocatori o Allegri? Il risultato finale, comunque, è che Balotelli do-vrà, giocando al centro dell’attacco rossonero, cercare di creare gli spazi

giusti per liberare il faraone al tiro, ma ci vorrà tempo.

Anche a Parma la convivenza for-zata fra Amauri e Belfodil sta cre-ando problemi nella gestione di Donadoni…Sono due attaccanti simili e per que-sto formano una coppia atipica. Per le difese può essere tutto facile o tutto difficile con due attaccanti così. Sia Belfodil che Amauri, infatti, sono do-tati sia di presenza fisica in area di ri-gore, sia di buone doti tecniche. Tutto sta nel movimento perché se entram-bi optano per la scelta di stazionare a centro area, per le difese sarà molto più facile marcarli. Se, invece deci-dessero di crearsi spazio a vicenda sarebbero un grosso problema per tutte le difese e, a maggior ragione, a quella del Milan che non brilla per

solidità.

Un Parma che però non sta attra-versando un buon pe-riodo, dopo un ottima chiusura di girone d’an-data. È Donadoni che non riesce a fare il passo decisivo per la sua consa-crazione?Sono convinto che Dona-doni stia ottenendo il mas-simo dagli uomini che ha a disposizione. Chiaramente

il Parma non ha dei fenomeni in rosa e un periodo di stanca nell’arco di una stagione ci può stare. Credo che Donadoni stia facendo un ottimo la-voro che potrebbe concedergli presto una nuova chance in una squadra di vertice.

Come il Milan…?Come il Milan, come la Roma, ma credo che meriterebbe una nuova oc-casione e se Allegri dovesse saltare a fine stagione perché non potrebbe es-sere lui il candidato ideale?

Lei è stato il primo italiano a sfrut-tare la “Sentenza Bosman” per svincolarsi dal Milan. Una legge che però è additata come uno dei

più grandi mali del calcio dalla maggior parte delle società…Tutte balle! Se le società sono in cri-si è colpa dei propri dirigenti e non dei calciatori che da quella sentenza, finalmente, hanno ottenuto la possi-bilità di decidere del proprio futuro. Prima della sentenza Bosman le so-cietà avevano il 100% del potere sui propri tesserati. Ora però le colpe dei fallimenti (parlando di percentuali) non sono da riversare tutte sui cal-ciatori. Il decreto ha garantito un 20% di potere ai giocatori ma l’80% delle colpe va ai dirigenti delle società che sono stati attirati nel corso degli anni in logiche di mercato fuori por-tata. Con quella legge si sono perse molte occasioni di migliorare questo mondo calcistico, ma se è andata così non è certo per colpa dei calciatori.

Chiusura sul match: come finirà?Da ex di entrambe spero in un pa-reggio. 2-2 sarebbe il massimo con Balotelli a segno e, soprattutto con il ritorno al gol di El Shaarawy. Perché se lo merita essendo già pronto per giocare in una squadra con ambizio-ni di vittoria internazionale.

di Alessandra Caronni

L’ Ospite

A fine gennaio ha avuto un lun-go colloquio con il suo manager Giampiero Pocetta. I due si erano incontrati a Parma per far sapere ai tedeschi dell’Hoffenheim che avreb-bero detto no alla proposta. Così l’italobrasiliano resta in gialloblù, rispondendo in sintesi a una propria volontà. Ma anche alla ferma inten-zione della società che per bocca del suo amministratore delegato, Pietro Leonardi, aveva dato il la alle trat-tative. E pensare che questo talento ha iniziato a segnare con continuità solo tredici anni fa, quando venne inserito in una rappresentativa che partecipava al Torneo di Viareggio. Nel marzo del 2000 Amauri viene tesserato come extracomunitario

Un atto di fede per CalimeroAveva dato la sua ultima parola agli emissari dell’Hoffenheim. Li aveva ringraziati per il forte interessamento. Poi ha scelto di restare in Italia. Breve storia dell’attaccante che tutti voglionodalla squadra svizzera del Bellinzo-na: in terra elvetica, anche a causa di un infortunio al ginocchio, gio-ca solo cinque partite segnando un gol. Così la sua proprietà non viene riscattata. In seguito va in Belgio. Torna in Italia e va a Torino. È il ma-nager Mariano Grimaldi che lo fa restare in Italia. Qui viene acquista-to dal Parma nel gennaio del 2001 e subito ceduto in prestito al Napoli, che lo tessera l’11 aprile dello stes-so anno. Poi le parentesi sono con Piacenza, Empoli e Messina. Nel 2003 torna in Serie A a Verona con il Chievo. Viene acquistato dal Pa-lermo nell’ultimo giorno della cam-pagna dei trasferimenti del 2006 per 8,75 milioni di euro più il cartellino

di Denis Godeas Il 29 maggio 2008 viene premiato come “Miglior Cal-

ciatore” ai Golden Goal del calcio 2007-2008. Nel maggio 2008 firma

un contratto quadriennale da 3,5 milioni di euro l’anno con la Ju-ventus, che lo acquista per la cifra di 22,8 milioni. Il 31 gennaio 2011, nell’ultimo giorno della sessione in-vernale di calciomercato, viene uffi-cializzato il suo passaggio in prestito al Parma. Finito il prestito, fa ritor-no alla Juventus, che lo mette sul mercato in quanto non rientra nei piani tecnici di Conte. Senza alcuna presenza in bianconero nella stagio-ne 2011-2012, il 24 gennaio del 2012 viene ufficializzato il suo passaggio a titolo definitivo alla Fiorentina. Il 2 luglio sottoscrive un contratto biennale con il Parma con opzione per il terzo, tornando per la terza volta in questa società.

Chi è AmauriNato a Carapicuíba, in Brasile, il 3 giugno dell’80, Amauri Carvalho de Oliveira, conosciuto come Amauri è un brasiliano naturalizzato italiano.

Il suo nome in Brasile è pronunciato Amaurì, che significa Calimero. È sposato con Cynthia Cosini Valade-res, connazionale conosciuta a Na-poli, da cui ha avuto tre figli, ovvero Cindy, Hugo Leonardo e Miley, nati tutti in Italia. Fondamentale, per la sua vita professionale e non, è sta-to il suo procuratore Vittorio Gri-maldi. Amauri è anche finanziatore dell’Istituto per l’infanzia abbando-nata del Brasile.

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Venerdì 15 Febbraio 20136amarcord di Severa Bisceglia

L’uomo vincente, da calciatore e al-lenatore, Carlo Ancelotti ha corso per entrambe le squadre, proprio come per entrambe ha studiato mosse e strategie dalla panchina. Inizia nelle giovanili del Parma, con cui esordirà in Serie C, totalizzando 55 presenze e 13 gol. Passando da Roma, squadra con cui esordirà in

Serie A, arriva al Milan nel 1987 per 5,8 miliardi di lire e, nei cinque anni in rossonero, vince praticamente tutto: due scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Interconti-nentali, due Supercoppe europee e una Supercoppa italiana. Il centro-campista Carletto Ancelotti vanta anche 26 presenze in Nazionale e un gol segnato proprio nella partita d’esordio il 6 gennaio 1981 in Olan-da-Italia pareggiata 1-1. Partecipa ai Mondiali di Messico 1986, agli Eu-ropei 1988 in Germania (disputan-do 4 partite) e ai Mondiali di Italia 90 giocando solo 3 partite.Chiude la carriera da calciatore vincente, l’hanno del suo secondo personale scudetto in rossonero, e con una doppietta nell’ultima par-tita giocata contro il Verona, vinta 4-0. La carriera di allenatore inizia nel 1992 davanti al grande pubbli-co come vice di Arrigo Sacchi nella Nazionale italiana. Nel 1995 allena la Reggina in Serie B portando-la prima al quarto posto e l’anno successivo in Serie A. L’anno dopo torna a Parma da allenatore, dove si fermerà due anni. Il primo anno

porta i ducali alla qualificazione ai preliminari di Champions League, nessun altro è riuscito in questa im-presa, e alla qualificazione alla Cop-pa UEFA l’anno successivo. Arriva sulla panchina rossonera, passando da quella bianconera della Juventus, il 5 novembre 2001. Ancora una vol-ta con il Milan proverà a vincere tut-to ma con non molta soddisfazione d’intenti. Arriva subito la vittoria nella finale di Champions League, 28 maggio 2003 finita 3-2 dopo i ri-

gori, proprio contro la Juventus, sua ex squadra, all’Old Trafford di Man-chester e subito dopo la Coppa Ita-lia contro la Roma, altra ex. L’anno successivo inizia con la vittoria in Supercoppa europea contro il Por-to e finisce con la conquista dello scudetto. Anche l’anno dopo inizia bene, vittoria in Supercoppa italia-na, ma finisce con la sconfitta più umiliante della sua carriera perden-do la finale di Champions League, il 25 maggio 2005, contro il Liverpool

allo stadio Atatürk di Istanbul, pur chiudendo il primo tempo in van-taggio di 3 reti a zero, perderà ai rigori dopo il 3-3 finale. Anche il campionato 2005-2006 sembra ini-ziare sotto la buona stella, il Milan è in corsa in tutte le manifestazioni, ma alla fine raccoglie il solito secon-do posto dietro la Juventus e viene eliminata dalla Champions League dal Barcellona. L’anno successivo va decisamente meglio, dopo la pena-lizzazione iniziale di otto punti, il Milan conquista il quarto posto in campionato e vince la Champions League, proprio contro la squadra che lo aveva eliminato l’anno prima, allo Stadio Olimpico di Atene il 23 maggio 2007 contro il Liverpool per 2-1 grazie a una doppietta di Pippo Inzaghi. Il 31 agosto dello stesso anno conquista la seconda Super-coppa Europea contro il Siviglia (3-1), anche in questa conquista c’è la zampata vincente di Pippo Inzaghi,

sono andati a segno anche Marek Jankulovski  e  Kaká. A dicembre dello stesso anno vince anche la sua prima Coppa del mondo per club a Yokohama, trofeo vinto anche da giocatore, contro il Boca Junior per 4-2. L’anno successivo ancora un personale primato, questa volta negativo: il Milan conclude il cam-pionato fuori dalla zona Champions League. L’anno successivo, nono-stante un avvio che lasciava pensare bene, chiude il campionato al terzo posto fallendo anche la qualifica-zione agli ottavi di finale di Coppa UEFA. L’ultima giornata di Serie A 2008-2009 Carlo Ancelotti, l’uomo con maggior numero di presenze sulla panchina rossonera dopo Ne-reo Rocco, dichiara ai giornalisti di aver deciso, in accordo con la socie-tà, di scrivere la parola fine, dopo otto anni, al rapporto con il Milan. Il calciatore Ancelotti nella sua car-riera ha vinto comunque tanto: 4

Coppa Italia con la Roma, 3 Cam-pionati italiani (1 con la Roma e 2 con il Milan), 1 Supercoppa italiana con il Milan, 2 Coppe dei Campioni con il Milan, 2 Supercoppa UEFA e 2 Coppe Intercontinentali sempre con il Milan. Anche da allenatore ha portato a casa trofei importanti: 1 Coppa Italia, 1 Campionato italia-no, 1 Supercoppa italiana, 2 Cham-pions League, 2 Supercoppa UEFA e 1 Coppa del mondo per club con il Milan. 1 Coppa Intertoto con la Juventus. Con il Chelsea, invece, ha vinto 1 Comunity Shield, 1 Cam-pionato inglese e 1 Coppa d’Inghil-terra. Non sono mancati neppure i trofei personali: 2 Oscar del calcio AIC come miglior allenatore (2001 e 2004), 2 Panchina d’Oro consecu-tive (2002-2003 e 2003-2004), Al-lenatore dell’anno UEFA nel 2003, Allenatore dell’anno World Soccer sempre nel 2003 e Miglior allenato-re dell’anno IFFHS nel 2007.

“Non Solo Sport”

“Riflettori Su……”

Produzioni Televisive - Pubblicità - Promotion - Marketing

ogni giovedì sera sintesi delle partite casalinghe:Campionato Nazionale Allievi Nazionale A.C.Milan

Campionato Nazionale Serie D A.S.D. Trezzano CalcioOre 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia

Ore 23:30 Telemilano City

Settimanale sul mondo dello spettacolo in onda ogni venerdì seraOre 23:00 Telemilano Più Blu Lombardia

Ore 23:30 Telemilano City

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Venerdì 15 Febbraio 2013 7

di Laura Tangari

Il campionato

La Juve ride. Napoli e Lazio non si fanno male all’Olimpico e i punti di vantaggio sui partenopei tornano a essere uno sciroppo tonificante in prospettiva futura. La Vecchia Signora ha sfidato e vinto con-tro la Fiorentina, in una gara nata sotto il segno del veleno, però alla fine si è intascata con pieno me-rito un bel successo spedendo a casa il sindaco viola Renzi con le cosiddette pive nel sacco. Domani, comunque, Pirlo e compagni sa-ranno sottoposti all’ennesima prova del nove affrontando all’Olimpico una Roma sempre più in crisi for-temente alla ricerca di quella vit-toria che manca ormai da cinque turni. Zeman è stato cacciato ma la Roma vista a Genova con la Samp

La Juve scappa di nuovoè sembrata la fotocopia di quella del boemo, cioè senza testa, senza cuore. Buffon avverte:”Occhio alla Roma, i suoi campioni possono colpirci in qualsiasi momento”. Chi colpisce sempre è di sicuro Balotelli. SuperMario, sia pure su calcio di rigore, ha fatto strappare al Milan un importante pareggio all’Is Arenas col Cagliari, risultato accettabilissimo specialmente se si analizza a fondo il tasso di forma at-tuale messo in evidenza dagli isola-ni nelle ultime prestazioni. Stasera il Milan affronterà il Parma, conscio delle difficoltà della gara, dal mo-mento che i ragazzi di Donadoni, dopo la brusca frenata del Tardini con il redivivo Genoa, hanno asso-lutamente bisogno di un risultato

positivo. Vedremo se Balotelli ci regalerà qualche perla cancellando l’autogol della scorsa settimana con la multa di Linate. Domani alle 18 sarà la volta del Palermo che andrà a far visita a un Chievo piuttosto giù d’umore in considerazione del-la sconfitta di San Siro con l’Inter. Domenica pomeriggio toccherà poi al Napoli ad incrociare le armi con la Sampdoria una delle formazioni più in forma del momento. Diffici-le, se non proibitiva, la trasferta se-rale dell’Inter a Firenze con i viola di Montella e con l’ombra di Jovetic che potrebbe diventare nerazzurro a fine stagione Lunedì sera chiuderà la Lazio al Franchi contro il Siena di Iachini sempre più deciso a fare un altro sgambetto a una grande.

Rientra Falcao dopo lo stop di due settimane ma l’Atletico Madrid stecca nel derby col Rayo Valleca-no concedendo semaforo verde al Barcellona che porta a dodici pun-ti il vantaggio in classifica dopo la goleada (6-1) col Getafe con Mes-si che va segno per la tredicesima volta consecutiva. In Liga succede questo. E non è una novità Il Barca

ETO’O: VOGLIONOUCCIDERMI

di Bianca Elton Ara“I dirigenti della federa-zione voglio attentare alla mia vita” questa la denun-cia choc di Samuel Eto’o (nella foto), attaccante dell’Anzhi e della nazionale del Camerun, a danno dei dirigenti della sua federazione. Il giocatore teme per la sua vita, in nazionale vive sotto scorta con un poliziotto che dorme davanti alla sua porta, “Non lo faccio per snobismo ma per la mia sicurezza” - tiene a precisare, e continua - “Non metto mai la ma-glia della nazionale che ci dà la federazione, la chiedo direttamen-te allo sponsor. Non mangio con i miei compagni di quadra per evitare che mi mettano del veleno nel cibo”. L’ex attaccante dell’In-

ter e Barcellona da oltre un anno vive male il rapporto con le istitu-zioni calcistiche del suo Paese, accusate di incompetenza e corru-zione. L’ultima convocazione della sua nazionale, per l’amichevole Camerun-Tanzania, l’ha disertata ufficialmente per infortunio e nel novembre 2011 ha guidato una contestazione, in occasione di una partita in Algeria, contro il mancato pagamento degli stipendi e premi. punita, poi, con una sonora squalifica. Il calciatore ci va giù ancora più pesante: “Queste vecchie persone ci hanno truffato a sufficienza. Invece di gestire il calcio nell’interesse generale, sono interessate solo a false missioni, viaggi di prima di prima classe e conti bancari non tracciabili in Europa”.

Campionati esteri di Luigi Sada

ha ormai in pugno la vittoria finale e di conseguenza può guardare con serenità al prossimo appuntamen-to di Champions del giorno 20 col Milan. Il Real di Mourinho, reduce dal passo falso col Granada, torna invece al successo liquidando con un secco poker il Siviglia. Cristiano Ronaldo fa una tripletta ma l’auto-gol della scorsa settimana, che ha

fatto perdere il match col Granada, pesa ancora parecchio. Malaga cor-saro a Valencia col Levante con due

reti di Isco, con i cugini valenciani che vendicano la sconfitta andando a vincere a Vigo col Celta grazie alla rete di Valdes. In Francia allunga il passo il Psg che travolge il Bastia al Parco dei Principi per 3-1 con Ibra che ci mette lo zampino su calcio di rigore. Le immediate inseguitrici dei parigini frenano mica male. Il Lio-ne, sotto la neve, paga dazio in casa battuto dal Lille mentre il Marsiglia non va oltre il pareggio a Evian. Ot-timo Ajaccio che dopo il successo col Lione si ripete in Corsica supe-rando il Bordeaux per 1-0. Non si ferma in Bundesliga il Bayern Mo-

naco. I bavaresi fanno quaterna con lo Shalcke 04 con due gol di Alaba, Gomez e Schweinsteiger.Il Borussia

Dortmund, inseguitore, va al tap-peto perdendo clamorosamente in casa per 1-4 con l’Amburgo facendo un favore, per modo di dire, al Ba-yer Leverkusen che pareggia a Man-chengladbach con un pirotecnico 3-3. Poker anche del Werder Brema che stende lo Stoccarda davanti al proprio pubblico. In Premier Le-ague cade ancora il City orfano di Balotelli. La squadra di Mancini ne incassa tre dal Southampton. Lo United ne approfitta superando per 2-0 l’Everton con reti di Giggs e Van Persie che va a quota 19 nella classi-fica dei bomber.

Gioca a tennis il BarcellonaIn Ligue 1 allunga il PSG di Ibra

Coppa d’Africa di Daniela Veronese

La Nigeria è campione d’A-frica. La squadra di Stephen Keshi, tra l’altro il giorno dopo dimissionario per protesta nei confronti della federazione nigeriana e poi

NIGERIA SENZA MAL D’AFRICA

ritornato sui suoi passi, ha battuto in finale a Johannesburg il Burkina Faso per 1-0 grazie alla rete siglata Mba nella fase centrale della gara. La Nigeria rileva lo scettro di campione dallo Zambia vincitore dell’edizione dello scorso anno. IL Burkina Faso è l’autentica rivelazione del torneo a v e n d o , durante il c a m m i n o verso la fi-nale, elimi-nato prima il Togo di Adebayor, poi il Gha-na ai calci di rigore dopo i tem-pi supplementari. La Nigeria ha fa-ticato parecchio per avere la meglio sul Burkina Faso e alla fine è preval-sa la maggior esperienza in campo internazionale rispetto agli avversari

che avevano quale uomo di punta Pitroipa. La Nigeria era stata invece bravissima a eliminare i favoriti della manifestazione, cioè gli Elefanti del-la Costa d’Avorio guidati da Drogba, battendoli nei quarti per 2-1. Nella finalina per il terzo posto il Mali ha

battuto il Ghana per 3-1. Delusione, come è noto, per l’uscita di scena an-ticipata di Algeria, Marocco, Tunisia e Zambia, oltre agli organizzatori, i Bafana Bafana del Sud Africa.

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Venerdì 15 Febbraio 20138

Champions - Europa League - Serie A TIMsu MAXI schermo - diretta PREMIUM

di Miriam E. Costa

Perché vivere il tifo in un club… ma soprattutto perché un club femminile?Per chi come me è praticamente “nata” con la tesserina della nostra associazione in mano (mia nonna la

fondò nel lontano 1971 e mia madre la porta avanti tuttora) il club è parte

Era idea comune, forse ancora oggi, che il calcio fosse una disciplina prettamente maschile, ma le don-ne, che hanno fondato il primo club tutto rosa in Italia, hanno voluto sfatare questo dogma. Il Club viene fondato, non per caso, il 5 febbraio 1971 giorno di Sant’Agata patrona delle donne. Non è casuale neppure

Milan Club Femminile “STELLA” Saronnoi Clubdi Giovanni Labanca

il primo consiglio direttivo del club

il nome “Stella”, la cui sede è a Sa-ronno in via Parini 56, scelto nella speranza di vedere presto la prima stella sulle maglie dei loro beniami-ni, non si è fatta attendere tantissi-mo, è arrivata nel 1978, conquista del decimo scudetto rossonero. Nei primi dieci anni le pioniere di questa iniziativa, in testa la presi-dentessa Tina Prandina, hanno fa-ticato non poco per farsi largo in un mondo di maschi, allora più di oggi, ma la loro caparbietà e tenacia ha dato i meritati frutti, oggi contano una giusta posizione nell’A.I.C.M.

(Associazione Italiana Milan Club) e nell’A.N.F.I.S.S.C. (Associazione Nazionale Femminile Italiana Soste-nitrici Squadre Calcio). Le “Stelline” di Saronno sono molto attente alle problematiche sociali, nei trentasei anni di vita del Club, infatti, han-no sostenuto diverse associazioni organizzando numerose feste, tom-bolate, tornei di carte e tutto volto unicamente alla beneficenza. Alcuni ricorderanno la bambina montene-

grina che Savicevic aveva preso a cuore, con lui le “Stelline”, ma che non sono riusciti a salvare. Altre particolarità contraddistinguono questo gruppo tutto rosa: nel 1974, annata di austerity, sono partite da Saronno per lo Stadio San Siro con un carretto per vedere la partita del loro Milan. Non si sono perse d’a-nimo neppure negli anni tristi dei diavoli, compresa la Serie B, se-guendo la squadra del cuore anche in trasferta: a Manchester contro la Juventus - conquista della sesta Champions League -, alla finale per-

sa a Istambul, ad Atene - settima Champions League conquistata - e non sono mancate neppure a Tokio per gioire con i loro Campioni del mondo. L’obiettivo principale delle “Stelline” è stare insieme diverten-dosi ad organizzare feste e iniziative benefiche. Un gruppo molto attivo che ha partecipato anche al concor-so di Miss Tifosa più bella d’Italia, vincendo l’edizione lombarda per due anni consecutivi e arrivando seconde all’edizione nazionale del 1999 e vincendo, con la “Stellina” Marika Colombo, l’anno successivo. Tantissimi auguri al Club che il 5 febbraio scorso ha compiuto 42 anni di attività festeggiando il venerdì successivo davanti a una profuma-tissima pizza, ovviamente erano tutte presenti. Questo il Consiglio del Milan Club Femminile Stella Saronno: presidentessa Tina Pran-dina, vice pres. Pina Rossi Giribaldi, Aldina Garzoglio e Nerea Giribaldi, segretaria Adele Fugazzi, addetta stampa Marica Copreni. Consiglie-

nella giornata di austerity le stelline vanno allo stadio col carretto...!!!

ri: Giuseppina Pagelli Banfi, Rosan-gela, Canti, Guglielmina Grassi, Ro-sangela Busnelli, Rosaria Santagata, Rosanna Rigamonti. Tutte molte attive nella vita del Club.

Sito:www.milanclubfemminilestella.it Per adesioni: [email protected] Febbraio 2013: 42 anni di club

2008: la nostra annuale festa del club con due ospiti speciali, la coppa intercontinentale e mister Ancelotti

Perché un Club Femminile?integrante del mio quotidiano…Spesso però mi domandano come mai il nostro gruppo è rimasto negli anni vivo ed attivo, mentre altre realtà sono andate piano piano a scemare. Il “segreto” è semplice e consiste nello star bene insieme… Siamo un gruppo molto unito

anche se composto da persone con lavori, passioni e stili di vita assai diversi tra loro, come diverse sono le nostre età, infatti partiamo dalle bambine fino ad arrivare alle nostre fondatrici ormai in età da pensione... senza saltare nemmeno una generazione…

Ed anche se siamo nel 2013 alcuni uomini vedono ancora il tifo femminile come un tifo “minore”, pensano a noi come tifose impreparate, che non capiscono ciò che guardano, e quando si accorgono che non solo sappiamo cos’è un fuorigioco ma che possiamo anche zittirli correggendo i loro errori su regolamenti, storia del calcio e aneddoti vari per noi è sempre una gran soddisfazione…

Anche nella visione della partita la differenza uomo-donna si fa vedere nettamente… a differenza dei nostri colleghi maschietti noi cerchiamo sempre di difendere i nostri giocatori sia nei momenti belli ma soprattutto nei momenti di difficoltà e nelle sconfitte… forse è il nostro istinto da “mamme” che viene fuori… e questo non vuol dire che non ci arrabbiamo e non ardiamo di passione per i nostri colori, anzi forse siamo più agguerrite di molti uomini, il nostro è solo un modo diverso di vedere il calcio, il tifo e lo stare insieme… per noi il tifo è come la vita in famiglia… nel bene e nel male sempre unite… e pronte ad accogliere nuove “sorelle”… ed è così che nel lontano 1971 una trentina di donne partì per una nuova ed impervia avventura… un’avventura che dura da ben 42 anni e che ci ha viste aumentare di anno in anno… il cielo è rossonero e con sempre più “stelline” che lo illuminano…

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Venerdì 15 Febbraio 2013 9

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L’Angolo di Franco Rossigentilmente concesso da francorossi.com

La Juventus migliora la sua posizio-ne in classifica, Il Napoli ha lasciato scappare via una buona occasione per restare in scia e le cosiddette aspiranti al terzo posto hanno pa-gato una rosa di giocatori scarsi e senza grandi ricambi. Il Napoli gioca co-munque con conti-nuità ammirevole e, rispetto al passato, pare aver acquisito una regolarità di li-vello. Cavani sfrutta al meglio ogni occa-sione per confermare un’immagine all’altez-za della sua clausola di rescissione. Conti-nuando a giocare così le pretendenti al suo cartellino, e quindi ad un ingaggio record di circa dieci milioni l’anno, non mancheranno di sicuro. Chelsea, Real Madrid e City non perderan-no l’occasione per mettere in piedi un’asta per il giocatore e non certo per la clausola fissata a 62 milioni. La Juve ha giocato benissimo contro la Fiorentina dando l’impressione

di essere tornata la squadra tosta e quadrata di sempre. Il Napoli ha po-che possibilità di vincere lo scudet-to, ma ne ha molte di più di arrivare seconda considerando che la Lazio non mette in campo continuità. E

l’Inter? I nerazzurri hanno un pro-blema, quello di non essere riusciti a fermare il dio fuggente del tem-po. Dopo la vittoria allo Juventus Stadium, il patatrac. Non certo per colpa di Stramaccioni, un allenatore le cui idee non sono confortate dalla dirigenza di corso Vittorio Emanue-

le. Rocchi, Schelotto e Kuzmanovic sono tre giocatori che se il settore giovanile di qualsiasi società non ne sfornasse almeno quattro o cinque l’anno andrebbe chiuso. Il successo con la Juventus ha ingannato e illuso i più ingenui. Dopo cinque mesi di campionato gli over trenta, nell’In-ter abbondano, hanno il bisogno vitale di non giocare tutte le partite e non dovrebbero avere il compito di concedere fiducia a Stramaccioni e preparagli una squadra per il fu-turo, sarebbe un crimine calcistico. Senza sospettare che dietro le assen-ze di Milito ci possa essere uno dei tanti casi famosi all’Inter quando decidono la cosiddetta spalmatura del contratto. La Roma manda via Zeman perchè troppo zemaniano, e cosa si aspettavano Sabatini e Bal-

dini? Per conclude-re Milan e Balotelli, un argomento da mal di fegato per i tifosi dell’Inter, che non hanno gradito il suo ritorno, e per il City che ha perso, senza di lui -anche part time -, quattro punti in due giorna-te. Giocate deliziose, passaggi gol, tiri in porta e una rete di difficile realizzazio-ne per la difficoltà di coordinarsi negli

spazzi stretti dell’area piccola. I due rigori realizzati li ha battuti alla so-lita maniera e se in tutta la carrie-ra, tra primavera dell’Inter, prima squadra dell’Inter, City, da aggiun-gere a questo punto anche il Milan e nazionale, non ne ha sbagliato nes-suno, un motivo ci dovrà pur essere.

Cosa sta diventando il calcio? Al-lenatori che dimenticano le regole base della più elementare educazione, almeno quella sportiva dovrebbe es-sere costantemente sul campo, come la palla. Calciatori che si concedono esternazioni, senza sottovalutare il comportamento a volte poco orto-dosso in campo, poco gratificanti per uno sport così seguito e che do-vrebbe dare l’esempio di sportività e rispetto delle regole. Ormai anche gli allenatori hanno perso ogni control-lo. Delio Rossi, nel finale della partita contro la Roma, nonostante il risulta-to che metteva comunque al sicuro i blucerchiati, alza il dito medio verso Burdisso guadagnandosi una merita-ta squalifica per due turni e una multa dalla società. Non sovviene neppure la saggezza dell’età e, come un ragaz-zino, ha provato a negare l’evidenza dimenticando che le partite vengono riprese e registrate da decine di ‘occhi: “Non ho fatto nessun gestaccio. Sono cose di campo, che succedono, c’è un po’ di nervosismo, un po’ di tensione, ma finisce al 90°”. Si, tutto finisce al triplice fischio finale, anche i pugni dati al proprio giocatore Ljajic, quan-do allenava la Fiorentina, che gli co-stò l’immediato allontanamento dal-la società viola. I calciatori ci hanno abituati, senza però essere condivise, ad esternazioni poco diplomatiche e nervosismo sul terreno di gioco. Claudio Marchisio, se pensiamo che il suo soprannome è “il Principino”..., in una intervista ha dichiarato la sua antipatia per i colori partenopei: “Se c’è qualche calciatore che mi susci-ta una sana vena di antipatia? Non

LO “SPORT” CHE FA MALEJuventus, avanti tuttaInter, quasi da rifareNapoli, secondo posto alla portata

di Severa Biscegliaqualche faccia in particolare, ma una squadra, soprattutto dopo le fi-nali di Coppa Italia e Supercoppa: il Napoli. Quando me li trovo di fron-te, scatta qualcosa”. Dove è finita la diplomazia? La Juventus sul proprio sito, in occasione dell’incontro tra le mura domestiche con la Fiorentina, si ispira a Dante per il pensiero di benvenuto alla squadra ospite: “Qui t r o v e r e t e l ’ In f e r n o. La Fio-rentina ha iniziato il campionato in Paradiso, ora si tro-va in zona Purgatorio: per loro sa-bato lo Ju-ventus Sta-dium sarà un Inferno, l a s c i a t e ogni spe-ranza voi che entrate”. Se questa citazione la si leggeva su qualche s t r i s c i on e allo stadio poteva an-che risultare s impatica , avrebbe, quanto meno, dimostrato un minimo di cultura della tifoseria.

Esternata, in modo così plateale, da una società sportiva suscita non poca preoccupazione. Non ultimi, sicura-mente in ordine di importanza, i cori offensivi della Curva Nord a San Siro in occasione del posticipo serale di Inter-Chievo Verona, rivolti a Mario

Balotelli. Questo non è sport e non è neppure calcio.

Se. Bis. - Stando alla classifica vir-tuale, senza gli errori arbitrali, la Ju-ventus sarebbe sì in testa alla classifi-ca, seppur con un punto in meno (54 invece di 55) e fin qui nulla cambia, ma con un punteggio che mettereb-be ancora più al sicuro, se mai ce ne fosse bisogno, i bianconeri dal mo-mento che il Napoli dovrebbe tro-varsi a meno 8 (46 invece di 50) dalla capolista. Se riformulassimo oggi la classifica, in vista di errori arbitrali, la stessa cambierebbe soprattutto per quanto riguarda la zona Champions League. L’Inter resterebbe terza in classifica a 43 punti (non ha subito errori arbitrali), il 4° piazzamento sarebbe della Fiorentina, oggi sesta in classifica con una differenza di +2 punti, 5° la Roma a cui hanno nega-to cinque punti, 6° il Catania che si ritrova con un punto in più, la Lazio sarebbe solo 7° (stando alla classifi-ca virtuale si ritrova con sette punti in più e il Milan scenderebbe al 10° posto, dopo Parma (-3) e Udinese (+2) con ben undici punti in meno rispetto agli attuali 43. In zona retro-cessione la classifica virtuale risulte-rebbe poco influente su quella reale: Palermo 21 punti invece di 18, Siena 20 invece di 18 e il Genoa avrebbe 19 punti invece dei 22 attuali.

SERIE Aclassifica virtuale

Delio Rossi

Antonio Conte

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Venerdì 15 Febbraio 201310

di Luigi Sada

56 milioni. E’ questa la cifra fissa-ta dal Real Madrid per strappare Edinson Cavani al Napoli. A De Laurentiis luccicano gli occhi, a Mazzarri no. Lasciar andar via il Matador dicono tutti che sia una pazzia. Anche se nelle casse p a r t e n o p e e entrerebbe un bel gruzzolo di quattrini che servi-rebbero per rinforzare la squadra nel-la prossima stagione. In-somma, qual-cuno sta già giocando al lotto sulla ruota di Napoli il nu-mero sette, la maglia del bomber uruguagio. Gli spagnoli restano in attesa di una risposta, che potrebbe non arrivare mai, soprattutto se si considera la possibile rivoluzione del popolo biancazzurro se questa cessione eccellente andasse in por-to. Intanto l’Inter. senza grandi cla-mori, ha vinto la corsa a due (ndr:

FantamercatoNapoli) sul sampdoriano Icardi. L’argentino arriverà a fine stagione e l’Inter pagherà al club ligure 12 milioni più un bonus. A fine cam-pionato dirà addio alla Beneamata, Milito. Il Principe tornerà a casa, in

Argentina, andando ad indossare i colori del Racing Avelaneda. Andrà via pure Dani Alves con destinazio-ne Cina mentre Maludà saluterà il Chelsea per accasarsi al Flamengo. Il Bologna, nel frattempo, ha mes-so le mani su Valdifiori dell’Empoli il cui costo del cartellino si aggira sui cinque milioni, euro più euro meno. Il Borussia Dortmund ha

invece chiesto al Parma, Belfodil. Altra carne sul fuoco riguarda il City che dovrebbe lasciar libero David Villa, verso l’Atletico Ma-drid. Ma attenzione: di mezzo po-trebbe esserci Falcao, giocatore che piace tantissimo a Mancini, il cui costo è però da capogiro. Lo Uni-

ted potreb-be rilevare Lampard dal Chelsea men-tre Figueroa, ex Genoa, ha già preparato le valige per la Grecia an-dando a rin-forzare l’at-tacco del Pa-nathinaikos. Infine, ancora Inter. Il club

nerazzurro non molla la presa su Jovetic. Il montegrino pare voglia andar via da Firenze e l’Inter ha pronto per lui un bel contratto, l’ag-giunta di un paio di giocatori, vedi Palacio e Alvarez. Partita a due, fra Inter e Juve per il blucerchiato Obiang. Marotta sta facendo il pos-sibile per portarlo a Torino ma l’In-ter tiene duro.

Cavani verso il Real

di Laura Tangari

Domina e rischia il PSG

Lucas colpisce un palo e Ibra si fa espellereIbra fa un bel guaio al Mestalla in dirittura d’arrivo di Valencia-Psg. Lo svedese sferra un calcione a Guardado, si becca il rosso e finisce anzitempo negli spogliatoi giocan-dosi il match di ritorno del Parco dei Principi. Non bastasse questo, Ibra e compagni hanno regalato una pu-gnalata fuori programma a Carletto Ancelotti a una manciata di minuti dal fischio di chiusura conceden-do agli spagnoli di realizzare il gol della bandiera con Rami che riapre, in pratica, il discorso qualificazione dopo il doppio vantaggio conqui-stato nella prima fase della gara con Lavezzi e Pastore. E pensare che il Psg avrebbe potuto mettere un sigil-lo definitivo sul passaggio ai quar-ti solo se Lucas non avesse colpito sfortunatamente il palo sullo 0-1 e fallito da pochi passi un gol già fatto neutralizzato da Guaita sia pure con qualche difficoltà. Valverde, mister degli spagnoli, era… verde di rabbia perché i suoi ragazzi effettivamente non sono stati mai in partita. Ma il calcio è fatto così. Si nutre di queste cose fuori programma e dopo un lungo dominio dei francesi è arriva-ta puntuale la rete di Remi a rovi-nare la serata ad Ancelotti. Pastore e compagni hanno creato in più di una circostanza un contropiede ve-lenoso per il Valencia ma alla fine, come sempre, conta il risultato fi-nale. In sintesi, non solo sulla carta, il Psg è apparso più forte dell’avver-sario. Ancelotti possiede veramente una rosa formidabile che gli regala tutte le garanzie possibili non solo in Champions ma pure in campionato dove la squadra sta prendendo il lar-go distanziando progressivamente

in classifica il Lione e il Marsiglia le uniche formazioni capaci di tenere il passo dei parigini fino a qualche settimana fa. Il prossimo 6 marzo a Parigi potrebbe essere una pas-seggiata per Sirigu e compagni pur orfani di Ibra. Ma nel calcio meglio non dare mai nulla per scontato.

Javier Pastore

La Juventus ha praticamente ipo-tecato il passaggio del turno in Champions in modo egregio ed indolore espugnando il Celtic Park con un sonoro 3-0. Nella partita di ritorno potrà limitarsi semplice-mente a contenere eventuali esube-ranze degli avversari, ammesso che ve ne siano, risparmiando energie per la corsa finale in campionato e il proseguo verso la conquista della Coppa dalle grandi orecchie. Lo stesso Bonucci potrà giocare con serenità, ormai “T’ammazzo” se l’è già beccato dal suo tecnico. Bra-vissimo l’allena-tore bianconero, grande motivato-re, che ha preteso da tutti i suoi uo-mini la massima concentrazione fino al triplice fischio finale su un campo dove anche il Barcellona ha sudato le proverbiali sette camicie, perdendo. I quarti di finale sono alla porta e la squadra è pronta a ‘marciare’ nell’impresa Champions che manca dal secolo scorso. Una Juventus brava a impostare, sin dall’inizio, una partita sul contro-piede e che ha confermato i punti affidabili nel gruppo, a partire da

LA JUVE ASFALTA IL CELTICdi Severa Bisceglia

Matri (nella foto), che prosegue nel suo stato di grazia rendendosi sempre più indispensabile, prose-guendo con gli uomini “pilastro” come Pirlo, Vidal e Vucinic. Con-tro questa Juventus nulla hanno potuto fare gli scozzesi di Glasgow, pur dimostrando una sana reazio-ne, che non ha portato alla segna-tura di un solo gol.. Questa vittoria da morale e stimoli ai bianconeri

che si dicono pronti a non abbas-sare la guardia, nonostante il netto risultato, nella partita di ritorno come dichiarato dal capitano Gigi Buffon: “Ora siamo sereni? Trop-pa serenità non mi piace e penso che non possa far bene. Dobbiamo avere la giusta combattività, perchè questa si ripercuote anche in cam-po. Abbiamo fatto un grande passo in campo ma non diamo nulla per

scontato”. Il portiere bianconero fa anche una breve analisi della gara: “Se uno non ha visto la partita può

farsi un’idea sbagliata di quanto è accaduto in campo. Siamo stati bravi e fortunati negli episodi, che ci hanno premiato. Se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno è un segnale positivo il fatto che ab-biamo capitalizzato praticamente tutto”. Anche Arturo Vidal dichia-ra la massima concentrazione, nonostante il risultato: “E’ stata una bella partita, un risultato che ci fa stare tranquilli. Ma mancano ancora 90 minuti dove dobbiamo continuare in questo modo. Ab-biamo preparato bene la partita,

sapevamo che erano molto forti dal punto di vista fisico e sulle palle inat-tive, ma credo che siamo stati molto bravi e lo si è visto sul campo. Il ri-sultato forse fa pensare che la parti-ta è stata facile, ma in campo non è stato così”. Sugli altri campi il Man-chester United ha strappato un pre-zioso pareggio a Madrid con il Real (1-1), pareggio anche tra Shakhtar e Borussia Dotmund (2-2).

Edinson Cavani

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Venerdì 15 Febbraio 2013 11

Basketdi Beppe Vigani

Si ricomincia dalla CapitaleCoppa Italia da dimenticare, l’Armani riprova in campionato

La Coppa Italia se n’è andata e con lei anche un’EA7 da dimenticare. Brutta prestazione della squadra di Sergio Scariolo che, grazie anche all’arrivo di Marques Green, era riuscita a infilare quattro vittorie consecutive in campionato. Contro Varese, nel match più interessante dei quarti di Coppa Italia, il quin-tetto milanese si è sciolto come neve al sole: una situazione inspie-gabile, che neanche i fantasmi del Forum sono riusciti a scoprire. E’ come una fotografia nitida a colori, che a certo punto diventa sfuocata, quasi illeggibile. La quarta giorna-ta di ritorno di Serie A non dà tem-po a Milano di prendere respiro, poiché domenica sera li aspetterà l’Acea Roma. La squadra di Marco Calvani ha ben figurato nella Final Eight del Forum, dove alla prima partita ha eliminato Cantù. I capi-tolini sono quinti in classifica, due punti più di Milano, ma sfoggiano un basket più edificante. Le ultime apparizioni, anche in campionato, nonostante arrivi dalla sconfitta interna con Reggio Emilia. Sette giorni prima, però, i romani ave-

vano espugnato Cantù. Uno dei giocatori più importanti di Roma è Phil Goss. Playmaker dal tiro mortifero, che fa girare la squadra come un orologio. Da tre ha un ot-timo feeling: 41,2%. Buono, anche se non eccezionale, da 2: 42,6%. L’uomo di Washington non è da meno negli assist con 3,1 di me-dia, mentre cattura 3,3 rimbalzi a partita e ruba 1,8 palloni di media. Jordan Taylor è l’alter ego di Goss. Più incisivo da due (47%), mentre è molto più impreciso da tre con il 24%. Rispetto al suo collega è meno dinamico, ma è più passa-tore: 3,7 assist a incontro. Bobby Jones è un’ala di ottimo talento. Ha girovagato l’Nba senza trovare la sua giusta collocazione. Buon rimbalzista (4,6 palloni a partita), ma dalla distanza non lascia di stucco: 37,7% da due e 26,5 da tre. Un giocatore che Roma si sta te-nendo stretto è sicuramente Luigi Da Tome. E’ sicuramente il miglior giocatore italiano del nostro tor-neo. L’ala di Montebelluna ha ca-ratteristiche importanti: pericolo-so tiratore, ottimo rimbalzista e le-

ader di una squadra che lo suppor-ta molto. I numeri dicono molto di lui, ma non tutto: da due tira col 54,5%, mentre dalla linea dei 6,75 m ha una percentuale del 47,5%. Sotto le plance ha cifre importanti: 5,6 di rimbalzi catturati di media. Perde qualche pallone di troppo (3 a partita), ma rifila una stoppata a match. Da Tome ha solo 25 anni ed è già da alcuni anni sul taccui-no di molti scout Nba. Aleksander Czyz, 23 anni fra pochi giorni, è la sorpresa di quest’anno. Il polacco è un’ala poliedrica, capace di attac-care canestro con rapidità e ottimi movimenti. Ha un’ottima percen-tuale da 2 (51%) e non male da 3 (oltre il 37%). L’uomo di Gdynia è anche un buon rimbalzista con 4,6 palloni catturati a partita. Il centro di questa formazione è Gani Lawal. Ottimo rimbalzista (8,5 a partita), il nigeriano nativo di College Park, nel Maryland (Stati Uniti), ha una buona percentuale sottocanestro (oltre il 68%), anche se ai tiri liberi ha solo il 50%. Lawal è anche un ottimo intimidatore d’area, poiché viaggia con 1,3 stoppate a partita.

Luigi Da Tome ala dell’Acea Roma

Schwazer pronto a marciareSe. Bis. - L’altoatesino, protagoni-sta della triste vicenda di doping agli ultimi giochi Olimpici torna a parlare di sport e della sofferen-za causata agli altri, oltre che a se stesso, con la sua iniziativa di cui si assunse l’intera responsabilità non escludendo un ritorno una volta scontata la squalifica: “Non ho più marciato dopo quel 30 luglio, ho bisogno di tempo per metabolizzare. Ci vogliono altre cose ora, ho pensato tanto alla marcia in questi anni. Sto cer-cando di studiare economia. La mia vita ora è completamente di-versa, per ora va bene così, aven-do però sempre fatto sport spero un giorno di ritornarci, almeno per me stesso. Fisicamente sono un po’ cambiato - continua il marciatore - il mio metabolismo si è tranquillizzato. Mi manca molto l’allenamento quotidiano. Con Michele Ferrari - suo medi-co che, in seguito alla vicenda, è stato radiato dalla giustizia spor-tiva - ho lavorato solo un anno. Non ho conosciuto bene la per-sona, ci siamo visti solo una vol-ta al mese per eseguire i test, ma è un grande professionista, cura allenamento, riposo e dieta. Se accetti di seguirlo devi farlo per 24 ore al giorno”.

MILANO CAPITALE MONDIALE DELLO SPORT PER IMMAGINIGUIRLANDE D’HONNEUR A MILAN E INTER Milano dal 4 all’8 dicembre ospite-rà “SPORT MOVIES & TV 2013 – 31st MILANO INTERNATIONAL FICTS FEST” (www.sportmoviestv.com), evento mondiale che avrà luogo a Milano a conclusione dei 14 Festival del Campionato Mon-diale della Televisione e del Cinema sportivo “World FICTS Challenge”

che si svolgono nei 5 Continenti. Le sedi del Circuito Internaziona-le “World FICTS Challenge 2013” sono: Barcellona (Spagna), Istan-bul (Turchia), Hanoi (Vietnam), Rio de Janeiro (Brasile), Guayaquil (Ecuador), Tashkent (Uzbekistan), Matera (Italia), Haifa (Israele), Kazan (Rep. Tatarstan), Kampala (Uganda), Lipetsk (Russia), Liberec (Rep. Ceca), Los Angeles (USA), Milano (Italia). Pechino (Cina) ospiterà un evento “clou” organiz-zato in collaborazione con il BODA (Beijing Olympic Development As-sociation).“Sport Movies & Tv” - all’insegna del motto “FICTS Is Culture Throu-

gh Sport” - è organizzato dalla FICTS (Fédération Internationale Cinéma Télévision Sportifs, a cui aderiscono 113 Nazioni) ricono-sciuta dal CIO - Comitato Interna-zionale Olimpico. La Federazione è presieduta dal Prof. Franco Ascani, Membro della Commissione Cul-tura ed Educazione Olimpica del CIO.Il Festival, assegna annualmente la “Guirlande d’Honneur” - la massi-ma onorificenza della FICTS riser-vata a quei personaggi del cinema, della TV e dello Sport che si sono distinti in una significativa azione di promozione dei valori culturali ed etici attraverso il movimento sporti-vo (nella foto Javier Zanetti e Filip-po Inzaghi). L’evento, che si colloca nell’ambito del Progetto EXSPORT 2015, si svolge in collaborazione con il CIO, l’UNESCO, Regione Lombardia, Camera di Commer-cio di Milano, con il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del CONI, del Comitato Paralimpico Italiano, della FIGC, di EXPO 2015, del Comune e del-la Provincia di Milano, dell’AC Milan e della FC Internazionale, , si articola in 150 Proiezioni, 8 Meeting, 2 Workshop, 4 Mostre, 2 Conferenze Stampa, 4 Eventi collegati, 30 Premiazioni di ospiti internazionali. E’ prevista la parte-cipazione di 230 giornalisti nonché la presenza di 200 canali televisivi sportivi che parteciperanno all’as-

segnazione del “Tv Sport Emotions Award” al “Miglior Canale Sportivo televisivo dell’anno” nell’ambito del Programma “TV SPORT EMO-TIONS”. “Sport Movies & Tv” è una considerevole vetrina mondiale, un luogo di incontro privilegiato per emittenti televisive, network mondiali, case di produzione, pro-

duttori, registi, Comitati Olimpici e Federazioni sportive, campioni sportivi, radio, agenzie pubblicita-rie e di comunicazione che illustre-ranno l’universo del cinema e della televisione sportiva attraverso do-cumentari, spot, reportage, fiction, cartoni. Per informazioni, adesioni, iscri-zioni gratuite alla FICTS (per i lettori di Stadio 5) inviare una mail a [email protected]. FICTS - Press Office - Via De Amicis, 17 - 20123 Milano - Tel. +39.02.89.40.90.76 - Fax [email protected] - www.sportmoviestv.com

Il risveglio del numero 10 rosso-blu c’è stato. Quando i tifosi ave-vano smesso di invocarlo, Jordan Knackstedt ha finalmente rotto il digiuno di gol che durava dal 26 dicembre scorso: l’attaccante cana-dese aveva realizzato la sua ultima rete contro l’Alleghe. Una marca-tura d’oro quella di martedì sera contro il Cortina, perché permette al Milano di raggiungere con sicu-rezza matematica i quarti di finale al settimo posto (grazie alla diffe-renza reti migliore, dopo il doppio match proprio con gli ampez-zani) e di af-frontare quin-di la seconda classificata del Master Round. Questo mal-grado il risul-tato del match contro gli am-pezzani, i quali sono riusciti a fare lo  sgam-betto  alla trup-pa di Insam vincendo per 2-1 e portando-si col fiato sul collo in classi-fica. La sconfit-ta è maturata nell’ultimo periodo dell’incontro, con due reti di Gron e Moser del Cortina a sbloccare il risultato, mentre la formazione milanese si è concentrata in dife-sa a contenere gli assalti avversari limitando i danni grazie al gol di Kackstedt. Cosi facendo ha rinun-ciato al sogno ormai irraggiungi-bile di un primo posto nel Relega-

Hockey su ghiacciodi Debora Cheli

Il gioco si fa duroIl Milano è ai playoff e Knackstedt ritrova il gol

tion Round, ma è valsa, a ragione, la logica di conservare

una posizione piu vantaggiosa in vista dei playoff. Comunque vada, raggiungere le semifinali sarà una vera impresa. Le probabili can-didate ad affrontare i rossoblu ai quarti sono tutte temibili.La situazione, infatti, è ancora de-cisamente incerta per quel che ri-guarda la vetta del Master Round.

Martedì sera il Renon ha battuto 3-0 il Bolzano, balzando al primo posto in classifica: 50 punti contro i 49 dei biancorossi. Nello stesso momento, il Val Pusteria vinceva nettamente contro il Valpellice, portandosi a quota 48 punti. Tre corazzate si contendono il primato e c’è ancora un incontro da dispu-tare prima del termine della se-

conda fase. Soltanto domani sera Milano saprà con certezza chi è la squadra che affronterà il prossimo 19 febbraio. Resta quindi poco tempo per in-nestare la marcia giusta in vista dei playoff  , ritrovare una grinta sportiva che troppo spesso in que-sta stagione di alti e bassi è venuta

a mancare. La pau-sa Nazionale non è stata certo proficua in questo senso, ma l’atteggiamento quasi rilassato che Milano ha mostrato in campo davanti al Cortina non faceva pensare che siamo nella fase decisiva del campionato, dove ci si gioca tut-to in una mancia-ta di incontri. Per fortuna, Insam puo contare sullo spi-rito guerriero e sul grande cuore di ele-menti come Iori e Lo Presti, così come

sul sostegno dei tifosi milanesi che nel corso della stagione sono stati presenti in gran numero all’Ago-rà e in trasferta. E’ anche grazie a loro se l’Hockey Milano Rossoblu esiste e gioca ad alti livelli, ora sta al team mettere lo stesso impegno sul ghiaccio sapendo di dover di-mostrare di essere una squadra e non un gruppo di giocatori.

Jordan Knackstedt attaccante del Milano

‘Foto di Savino Paolella 2013’

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Venerdì 15 Febbraio 201312

di Beppe Vigani

Atletica“PINK POWER: tutto il rosa della corsa”, è il programma di affianca-mento e di preparazione fisica e psicologica ricco di iniziative, de-dicato all’universo femminile, ide-ato da Milano City Marathon, in collaborazione con il Comune di Milano, per avvicinare le donne al mondo della corsa. L’Assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport e tempo libero del Comune di Mi-lano Chiara Bisconti è convinta del progetto: “Perché è un’iniziativa che rientra in un progetto ben più am-pio del Comune di Milano dedicato al tema del ‘riequilibrio dei generi’ a cominciare dal mondo dello sport. Occuparsi di donne nella Milano City Marathon è un primo segna-le per abbassare quella barriera di linguaggio che ancora oggi tende a privilegiare fortemente il mondo maschile”.Nell’edizione 2012 le donne erano il 12% nella maratona individuale e il 28% in quella a staffetta, per un to-tale di 3.000 donne runners. Eppu-re le donne sono sempre “di corsa”: in casa, al lavoro, in palestra, ma sono poche quelle che decidono di mettersi in gioco in una maratona. Lucilla Andreucci, ex maratoneta azzurra e madrina della maratona milanese, ha una sua chiave di let-tura di questa situazione: “Non c’è una motivazione precisa – spiega Andreucci -. C’è solo una presa di

TUTTO IL ROSA DELLA CORSAIl nuovo progetto della Milano City Marathon per avvicinare le donne alla corsa

coscienza da parte nostra che ci ha portato a studiare questo progetto dedicato alle donne con lo scopo preciso di dare un contributo a un percorso che non si fermerà con la maratona di Milano, ma che andrà avanti anche dopo, come stimolo al genere femminile che corre sempre nel quotidiano ma che non trova il tempo di dedicarsi a se stessa. Ci

mettiamo a disposizione, con uno staff professionale per accompagna-re le donne al loro traguardo”. Maria Elena Cappello, consigliera di Valore D afferma: “Ogni giorno con Valore D diamo sostegno alle donne nel loro avanzamento pro-fessionale e supportiamo le aziende associate, 73 ad oggi, a favore di un bilanciamento del ‘genere’. Siamo sempre a fianco d’iniziative che fa-

voriscano il worklife balance, il no-stro obiettivo è quello di agevolare le donne a trovare il giusto equilibrio tra vita privata e professionale. Ecco perché abbiamo fortemente voluto questa partnership con la Milano City Marathon: nella competizione sportiva e, più nello specifico, nella corsa, abbiamo individuato gli stessi principi e ideali propri delle donne

che ogni giorno affrontano le sfide sia nella carriera professionale che in quella privata: dall’allenamento, al traguardo da raggiungere fino al gioco di squadra”.Il 7 aprile, giorno della Milano City Marathon, partirà anche Ivana Di Martino, giovane runner, donna, madre e professionista impegnata, dando il via a un progetto con Dop-pia Difesa, “21 km x 21 giorni x 21

città”, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della lotta alla violenza. Il programma prenderà il via sabato 16 febbraio con il primo dei tre incontri di allenamento gra-tuito al Parco Sempione, coordinati da Lucilla Andreucci, ex maratone-ta azzurra e vincitrice della prima edizione della maratona di Milano che assieme ad un team di esperti  fornirà consigli su alimentazione, abbigliamento e allenamenti per tutti i gusti: dalla 5 km alla mara-tona vera e propria. Ogni incontro vedrà la partecipazione di un’asso-ciazione non-profit legata all’uni-verso femminile che presenterà  la propria iniziativa: il 16 febbraio Caf (Il girotondo delle mamme), Dop-pia Difesa (contro la violenza sulle donne) il 9 marzo e  Oxfam Italia (Women’s Circle) il 23 marzo, con la partecipazione di  Valore D, un’as-sociazione creata  per sostenere la leadership femminile nelle aziende, che ad oggi, raggruppa una settanti-na di imprese. Sul sito ufficiale della corsa, www.milanocitymarathon.it<http://www.milanocitymara-thon.it/>, sarà disponibile il forum di iscrizione al programma oltre a tutte le informazioni sul Pink Po-wer Award: il concorso che metterà in palio fantastici premi raccoglien-do punti attraverso differenti mo-dalità: dall’attività su facebook alle donazioni alle Onlus.

La Tonazzo degli ex Vedovotto e Mattera fa un brutto sgambetto ad una Monza non proprio in serata, che si vede costretta a cedere pro-prio ai veneti il quinto posto. La corazzata brianzola continua a sof-frire del “mal di trasferta”: lontano dalle mura amiche del PalaIper la

squadra di Del Federico accusa dif-ficoltà ad esprimersi ad alto livello, urge trovare soluzione al problema per affrontare al meglio il finale di stagione. La cronaca della partita: entrambe le squadre si presenta-no in campo con i sestetti previ-sti. Del Federico schiera Tiberti in regia e Baroti opposto, Botto e Hrazdira come martelli laterali, al centro Beretta e Cozzi e Pieri libe-ro. Schiavon risponde con Mattera al palleggio, Moretti opposto, la coppia Rosso-Vedovotto in banda, Salgado e Volpato al centro, Balaso libero. Il commento a fine gara di

Serie A2 Maschile Tonazzo Padova - Vero Volley Monza

di Silvia Fortunato

coach Horacio Del Federico: “Era-vamo troppo tesi, non siamo riusciti a costruire il nostro gioco e abbiamo fatto fatica a mettere giù la palla. Abbiamo perso due set di due pun-ti commettendo tantissimi errori; è stata la miglior partita in attacco di Baroti, a cui però non è corrisposto un adeguato supporto da parte del-le bande”. Gli fa eco il DS Claudio Bonati: “Come è già accaduto altre volte, ci troviamo a giocare set im-portanti punto a punto, e purtroppo gli avversari dimostrano di avere maggior freddezza per chiudere. Non li abbiamo aggrediti in modo efficace in battuta, dando loro la possibilità di essere precisi in ricezio-ne, un fondamentale in cui di solito non si esprimono così bene. Per noi è andato bene Arpad, mentre abbia-mo avuto parecchie difficoltà in po-sto quattro”. Nota di cronaca: prima del fischio di inizio la Tonazzo ha premiato Simone Tiberti con una targa. Fu l’attuale palleggiatore e ca-pitano monzese, infatti, a trainare la squadra veneta verso la promo-zione in A1 due stagioni fa. Vero Volley Monza ritorna tra le mura amiche del PalaIper domenica 17 febbraio alle 18 contro Pallavolo Molfetta; per l’occasione festegge-remo San Valentino con una sim-patica iniziativa: tutte le coppie che si faranno fotografare all’ingresso del PalaIper riceveranno un simpa-tico omaggio griffato Vero Volley (le foto verranno pubblicate sulla homepage del sito).

da sinistra: Ivana Di Martino, Lucilla Andreucci, Chiara Bisconti, Maria Elena Cappello

Rugbydi Toni Morandi

C’è una sconfitta da lasciarsi alle spalle per Rugby Grande Milano che domenica sará di scena a Lec-co, nella terza giornata di ritorno del campionato di Serie B. Dome-

Voglia di riscatto per Rugby Grande MilanoSconfitti di misura nel recupero di domenica scorsa i milanesi affrontano in trasferta Lecco per fare il pieno di punti

nica scorsa, infatti, RGM ha perso il recupero casalingo con la capoli-sta Biella, in un match in cui non è servito segnare due mete, contro le zero degli avversari. La mancanza

di un po’ di disciplina ha offerto alla capolista la possibilità di marcare quindici punti con cinque piazzati, l’ultimo nel giro finale dell’orologio. Un 15-12 che rende più difficile che, però, non cambia l’obiettivo play off della squadra di Bertoncini. “Il cam-pionato è ancora lungo - dice l’alle-natore di RGM - ci saranno ancora occasioni per recuperare. Contro Biella abbiamo commesso qualche errore di troppo nella gestione del ritmo partita e alla fine siamo sta-ti puniti. Resta l’aspetto positivo di non aver concesso mete – continua -, ma dobbiamo comunque cresce-re, soprattutto quando ci sono finali di match in volata come quello di domenica scorsa”. Rugby Grande Milano ha subito un’occasione di riprendere il cam-mino. Nella gara di andata con Lec-co è arrivato un successo netto per 43-5 con tanto di punto di bonus. “Sarà sicuramente differente rispet-to all’andata - afferma Bertoncini - Lecco è sicuramente una squadra in

crescita, che potrebbe crearci pro-blemi, anche con l’aggressività che sanno esprimere nelle partite casa-linghe. Noi dobbiamo impostare la gara sul ritmo, riuscendo a mante-nere ordine. Siamo una squadra che ha bisogno di giocare in velocità”. La neve che è scesa lunedì e mar-tedì scorsi ha un po’ complicato la settimana di preparazione, che si è svolta prevalentemente in palestra. La speranza è di avere un campo almeno compatto, per poter svilup-pare un rugby di corsa, com’è nelle corde della squadra.Una vittoria servirebbe per alimen-tare le speranze di raggiungere uno dei primi due posti che qualificano ai play off. Con Biella che appare lontano, avanti quindici punti con due partite in più rispetto a RGM, c’è vicino il secondo posto, occupa-to dal Cus Genova con quarantadue punti, due in più di RGM che, come detto, deve recuperare due partite e potenzialmente potrebbe tornare al secondo posto.

Nicholas Kappa Kaspareck, il motore della mischia di RGM

Armin Zoeggeler (ultimo successo in Coppa del mondo a Sigulda 2011), sul gradino più alto del podio, Dominik Fischnaller, argento, e David Mair ter-zo, ecco il podio tutto Italiano nella pe-

Coppa del mondo Slittino PODIO TUTTO AZZURRO

di Marjlja Bisceglia

nultima tappa della Coppa del mondo a Lake Placid. Gli avversari nulla han-no potuto contro un trio così forte e veloce. Un fantastico Zoeggeler che, ha letteralmente dominato la scena, ha preparato al meglio questa gara e, per riuscire a dare il massimo, ha deciso di saltare i Mondiali di Whi-stler. Nulla hanno potuto gli avver-

sari, se non stare a guardare, contro il campione di Foiana di Lana al suo 55° successo in carriera e vicinissi-mo al centesimo podio, ne manca uno solo che potrebbe conquistare già sulla pista olimpica di Sochi fra poco più di una settimana. Neppure il compagno di squadra Fischnaller,

in testa al termine della prima man-che, è riuscito a frenare la valanga Zoeggeler. Il campione di Rio Pu-steria ha dovuto accontentarsi del secondo piazzamento e David Mair, con il terzo tempo, ha conquisto il suo primo podio in carrie-ra. Lo slittino italiano tor-

na protagonista negli Stati Uniti.

E’ ripresa a Danzica, Polonia, la corsa ad un nuovo trofeo del-la nostra campionessa olimpica Elisa Di Francisca. Le fiorettiste di tutto il mondo si sono trovate nella città polacca, che ha dato inizio alla stagione di Coppa del Mondo di fioretto femminile, nelle giornate di venerdì e saba-to, orfana di Valentina Vezzali rimasta a casa perché in attesa del secondo figlio. Dopo la sto-rica tripletta alle Olimpiadi di Londra, con Elisa Di Francesca, Arianna Errigo e Valentina Vez-zali il palcoscenico mondiale era in attesa della conferma della già citata Di Francesca, Arianna Er-rigo e Ilaria Salvatori, costrette a dimostrare che la tripletta olim-pica non è stata un caso. Il Com-missario tecnico della Nazionale di fioretto, Andrea Cipressa, alla sua prima esperienza alla gui-da della Nazionale femminile, si è dimostrato sicuro della sue ragazze: “Sono convinto che la

COPPA DEL MONDO FIORETTO FEMMINILEloro esperienza sarà utile ad af-frontare la gara, lasciando da parte i bei ricordi di quest’estate e con ben chiari i nuovi obiettivi da raggiungere. Danzica segnerà l’avvio della stagione individuale, dato che trattandosi di una prova valida come Gran Prix, non è in programma la prova a squadre. Questo potrà essere utile per concentrarsi solo sulla gara in-dividuale che, essendo la prima del nuovo anno, non vedrà le ra-gazze in pedana al top della for-ma fisica. Partiamo per Danzica, quindi, con la consapevolezza che saremo chiamati a dimo-strare tutto il nostro valore ed il talento. Personalmente sono cer-to che ognuna delle nostre otto atlete darà il massimo in peda-na”. Le convocate, oltre ad Elisa Di Francisca, Arianna Errigo ed Ilaria Salvatori, sono state Bene-detta Durando, Carolina Erba, Claudia Pigliapoco, Valentina Cipriani ed Alice Volpi.

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Venerdì 15 Febbraio 2013 13

Moto GPdi Severa Bisceglia

di Bianca Elton Ara

Chiusa la terza ed ultima giornata di test della MotoGP a Sepang in Male-sia, inaugurata da una caduta dell’e-sordiente Marc Marquez alla curva 15, nessun danno per il pilota, dove ha perso il controllo della sua Honda RC213V in frenata passando da 320 a 75 km/h, che aveva fatto registrare il miglior tempo. Dominio della Honda dello spagnolo Dani Pedrosa che fa registrare un tempo record 2’00’’100 precedendo il connazionale Jorge Lorenzo su Yamaha con un ritardo superiore ai tre decimi, terzo tempo per un raggiante Valentino Rossi a poco più di un decimo (0,133) dal compagno di scuderia. Il nove vol-te campione del mondo è molto più che soddisfatto, ci crede: “ Il primo test per noi è risultato positivo. Ini-zialmente ho avuto qualche dubbio, non so ancora quanto competitivo potrò essere ma so che saremo in gra-do di lottare per grandi risultati. Il terzo giorno è stato il migliore, siamo

PEDROSA IL PIU’ VELOCEBene Rossi con il 3° temporiusciti a stare a meno di mezzo se-condo dalla pole position e abbiamo chiuso al terzo posto nella classifica dei tempi, che teoricamente vorrebbe dire prima fila, per cui non posso che essere felice di questi test - continua il centauro di Tavullia desideroso di riscatto dopo i due anni bui passati in Ducati – Posso iniziare il campionato con l’obiettivo di combattere Lorenzo e Pedrosa. Sono molto felice, non po-tevo sperare in un inizio migliore per questa nuova avventura. Terzo posto per uno strepitoso Marc Marquez che segue a ruota i 3 big. Lo spagnolo del-la Honda dimostra di saperci fare e di avere tutte le carte in regola nella lotta al podio chiudendo i test a soli 0,546 secondi dal connazionale battistrada Dani Pedrosa nonostante la caduta: “Sappiamo perchè sono caduto, ho perso l’anteriore nell’ultima curva, la moto è ancora po’ nervosa in frenata. Ho provato a curvare più che potevo ma non è servito. Fortunatamente

è stato un piccolo incidente a bassa velocità”. Se l’è cavata bene anche nei 19 giri consecutivi di simulazione di gara: “Questo pomeriggio abbia-mo fatto una simulazione di gara, il ritmo è stato abbastanza buono, sono molto contento”. A seguire Cal Crutchlow, Bradl, Bautista e un bravo Bradley Smith che ha dimostrato tut-te le sue potenzialità fissando un otti-mo ottavo tempo assoluto (2’02’’500) che lo piazza prima delle due Ducati: “Sono molto contento di come siano andati questi test, i miei tempi sul giro e la posizione finale mi rendono molto fiducioso. Sono venuto a Se-pang senza grandi aspettative – con-tinua il pilota inglese della Yamaha -, ma l’ottavo posto credo sia giusto per questa moto. Non sono ancora in grado di sfruttare tutto il potenziale della YZR-M1 ma ad ogni giro gua-dagno sempre più confidenza”. An-cora male le Ducati con Hayden solo nono e Andrea Dovizioso decimo.

L’ex pilota di Formula 1Devid Coulthard, mentre era ospite di una trasmissione televisiva britannica, ha ricevuto la notizia della morte della sorella minore Lynsay Jackson (nella foto) di 35 anni. Alla fine della trasmissione è subito tornato in Scozia anche per ca-pire le ragioni di una tragedia così improvvisa, non si conoscono ancora le cause della morte e, almeno per ora, gli inquirenti escludono un omicidio.

Lutto per Coulthard

Si chiude la quattro giorni di pro-ve di Jerez de la Frontiera e Felipe Massa (nella foto), con il tempo di 1’17’’879 fatto registrare nella

penultima giornata, resta l’imbat-tuto della settimana, nonostante Kimi Raikkonen sia risultato il più veloce nell’ultima giornata e a digiuno di titolo da quando è sceso dalla Ferrari.. Ultima gior-nata di test nera per la Ferrari, dopo due soli giri di prova del collaudatore De la Rosa, la F138 ha avuto un principio d’incendio al retrotreno. Incendio pronta-

MASSA IL MIGLIOREmente domato dai commissari di pista. Probabilmente il guasto è stato causato dal malfunziona-mento del cambio. Peccato, visto

quello che il ferrarista è riuscito a fare nella terza giornata, volan-do davanti a tutti con le gomme morbide. E’ riuscito a dare quasi un secondo a Nico Rosberg su Mercedes (1’18’’766) , che anda-va benissimo, e un secondo e due decimi al campione del mondo in carica Sebastian Vettel su Red Bull (1’19’’052).Questi i tem-pi dell’ultima giornata di test: 1

Raikkonen (Lotus) 1’18”148, 2

Bianchi (Force India) 1’18”175, 3 Vettel (Red Bull) 1’18”565, 4 Gutierrez (Sauber) 1’18”669, 5 Vergne (Toro Rosso) 1’19”124, 6 Hamilton (Mercedes) 1’18”905, 7 Perez (McLaren) 1’18”944, 8 Bottas (Williams) 1’19”851, 9 De la Rosa (Ferrari) 1’20”316, 10 Pic (Caterham)1’21”105, 11 Razia (Marussia) 1’21”226 e 12 Di Re-sta (Force India) 1’23”435.

RAIKKONENVUOLE TORNARE A VINCERENon ne fa mistero il finlandese della Lotus, campione del mondo nel 2007 con la Ferrari, vuole vincere il Mondiale 2013: “Vorrei esse-re nelle prime posizioni fin dalle prime gare. Se non si vince non si è felici e quando vinci una volta vuoi farlo ancora, fino ad arrivare all’iride. Per farlo bisogna avere una macchi-na competitiva e un buon pacchetto, questo è il primo passo per iniziare bene. Se mancano queste condizioni non c’è nessuna possibilità di poter raggiungere l’obiettivo. Ma io credo che ne abbiamo”.

Il club più titolato al mondo utiliz-zerà per primo, grazie alla collabo-razione già decennale con Adidas, l’innovativo sistema di tracciamento dati. Una speciale maglietta intima, simile a quelle già usate dai calcia-tori, con una speciale tasca intessu-ta e posizionata sulla schiena tra le scapole che, grazie ad un sistema di sensori, permetterà di monitorare in tempo reale tutto ciò che accade

al calciatore, trasmettendo tramite una rete wireless tutti i dati ad un da-tabase centrale collegato, a sua volta a dei dispositivi iPad con i quali lo staff tecnico rossonero potrà moni-torare in tempo reale lo stato fisico di ogni singolo atleta grazie alla trasmissione, in pochissimi secon-di, di più di 200 dati. Praticamente consentirà di consultare, in tempo reale, alcuni valori importanti come frequenza cardiaca, velocità, scat-to, distanza percorsa, posizione in campo e potenza, permettendo così, ad Allegri ma non solo, di valutare il carico di lavoro di ogni calciato-re e la visione di insieme dell’intera squadra. Il Milan sarà in assoluto il

Milan, Adidas e miCoach Elite Systemprimo Club ad usufruire, durante l’allenamento, di questa tecnologia rivoluzionaria grazie ad una col-laborazione, iniziata nel 1998, tra Adidas e MilanLab atta a sviluppare nuovi prodotti e tecnologie applica-te al calcio. “Adidas miCoach Elite System”, già presentato a Milanello dalla società rossonera, era stato, ad oggi, testato solo dalla Lega statuni-tense e per l’Europa l’accordo è stato preso con il Club più titolato. “Il Mi-lan sarà il primo top Club ad usu-fruire del sistema “miCoach” - ha dichiarato con non poco orgoglio l’amministratore delegato rossonero Adriano Galliani intuendo subito le enormi potenzialità di un progetto tecnologico così innovativo – La collaborazione con Adidas è inizia-ta nel 1998 e, anche grazie a questo nuovo progetto, sicuramente conti-nuerà ancora per molto. Un ruolo chiave lo ha avuto MilanLab che ha dato un contributo determinante in ogni fase di sviluppo del progetto mentre allenatore e la prima Squa-dra si sono messi a disposizione fin da subito per offrire i primi riscon-tri sul campo. Personalmente sono molto soddisfatto, oltre che delle di-verse e strategiche applicazioni del progetto, anche della collaborazione di successo tra adidas e Milan che va ben oltre la sponsorizzazione tecni-ca: una partnership a 360° davvero proficua!”. Anche l’amministratore

delegato dell’Adidas South-Europe, Jean-Michel Granire, si dice felice di questa collaborazione: “La sede in-ternazionale della nostra azienda ha scelto il Club più titolato al mondo per presentare una tecnologia dav-vero rivoluzionaria. Fin’ora, infat-ti, “miCoach” era stato testato solo dalla Lega statunitense. Garantisco che si tratta di un qualcosa di unico che aiuterà lo staff tecnico del Milan a ricercare sempre più l’eccellenza, Siamo felici che il Milan sia il primo top club Adidas ad utilizzarlo – con-tinua – Questa partnership è sempre stata interpretata da entrambi come uno stimolo all’innovazione sia nel-lo sviluppo dei prodotti che nella comunicazione. L’introduzione di questo nuovo sistema è un’ulteriore conferma di questa attitudine ed un entusiasmante passo nel futuro della tecnologia applicata allo sport”. An-che Daniele Tognaccini, direttore di MilaLab, si dice molto soddisfatto di questa tecnologia: “Sono più di tre anni che lavoriamo a questo pro-getto. Nella nostra squadra è in uso già da un mese. Tutti i giocatori e i componenti dello staff si sono messi a completa disposizione mostrando tantissimo interesse per il nostro la-voro. Lo useremo a corredo di tutto ciò che, da 10 anni a questa parte, da quando è nato il noto laborato-rio milanista, ha già fatto la nostra società”.

di Marjlja Bisceglia

Dani Pedrosa

Kimi Raikkonen

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Venerdì 15 Febbraio 201314

Motel Ses Roques Formentera, il primo “sushi rock discobar”Tipica costruzione in pietra, immersa in cinquemila metri di giardino, in piena macchia mediterranea tra secolari ulivi, al centro dell’isola di Formentera, Motel Ses Roques ha alle spalle almeno cinquant’anni di storia “travagliata”. Da qui sono passati i Pink Floyd, Bob Dylan, King Crimson, Wolf Bierma e tante altre rockstar degli anni ruggenti. Dopo aver riaperto nel 2011, e dopo un anno di accurata ristrutturazione, mantenendo la stessa atmosfera (con sushi bar e cucina mediterranea), il Ses Roques risulta essere l’unico con la musica dal vivo a contare sulla voce e la chitarra di Jarabe De Palo e il rap di Miko Weaver, bassista e chitarrista di Prince. La sua serata “Rock ‘N’ Roques” il mercoledì è un must.Info su www.facebook.com/sesroques

di Riccardo SadaMusica Si torna a far sul serio

Sanremo se ne va in soffitta con tutte le sue magagne. Largo alla musica fresca, allora. Fatta di dj trance, cantanti israeliani, conduttori televisivi che tornano al loro primo amore. E tanto altro

Carlo Conti, da dj a conduttore a… produttore“Superstar” è un brano di successo del passa-to, scritto originariamente da Bob McGilpin (1978). Ha un’innata carica funky ma ora vie-ne rivisto in chiave (remix) house dallo show-man di casa Rai Carlo Conti che lo ha inserito come sottofondo nella sigla ufficiale del pro-gramma “L’Eredità”. In questo progetto si nota l’intervento di David Laudat (già vocal coach per Spice Girls, All Saints, Jamelia e tanti al-tri) e di David “Didascalis” Marano, uno dei più importanti cantanti italiani del panorama dance. Un brano senza tempo, questo, che ri-porta alla luce i fasti dell’ultima Disco. La pro-duzione è curata dai Relight Orchestra, cioè il dj Robert-Eno, il percussionista Alex Monta-na e il violinista Mark Lanzetta. Stampa il tut-to Ritmica Srl/Milano Lab in collaborazione con Smilax Publishing Srl.Info su www.smilaxpublishing.com

Simon Patterson in… edizione limitataUn nuovo brand collega il mondo della moda alla musica elettronica, si tratta di Subspecies, che ha annunciato una collaborazione con il nuovo paladino della trance Simon Patterson, dj e produttore che presenta una edizione limitata di 100 t-shirt (e chi ne acquista una avrà un download in omaggio). Si tratta di un nuovo modo di fare marketing, questo: il progetto dell’artista si chiama Open Up ed è un nuovo concetto che racchiude sviluppo di nuove tecnologie, arte, suoni, film e moda, e per l’occasione ecco la t-shirt che solennizza il lancio anche del suo nuovo album. La collaborazione tra Subspecies e il dj di Belfast è iniziata già presso il Village Underground di Shoreditch, a Londra, quando i due con una sfilata molto informale hanno presentato la nuova griffe.Info su www.subspecies.com/#!/fashion/1giuw99

Dite no alla guerra con BezalelNato a Tiberiade, in Israele, in una casa di pescatori e da genitori immigrati dalla Tunisia, Bezalel è il più giovane di 12 fratelli e ha un’ugola da usignolo. La scorsa estate è entrato nella storia nazionale tunisina quando è stato inserito, come unico artista israeliano, nel line-up del “Pop in Djerba Festival”. È recente la notizia che lo vedrà partecipare con il brano “No War” (scritta in ebraico, arabo e inglese) al contest pre “Eurovision 2013”. Se vincerà, Bezalel rappresenterà lo stato d’Israele e il resto del Medio Oriente alla kermesse europea che si svolgerà a Malmo, in Svezia. “Ho scritto il pezzo quando iniziò lo spargimento di sangue in Siria”, dice il cantante.Info su https://twitter.com/Bezalelmusic

Alla ricerca della nuova “Belen”Il giudice dei giudici, il sovrano del gossip tricolore, Fabrizio Corona, è (virtualmente) impegnato nell’ardua e quasi impossibile impresa di trovare la nuova Belen con la collaborazione di Sin City Money. “Belen” quindi è il titolo di questo singolo contenuto nell’album “Pirati Urbani” (etichetta Jolly Roger, distribuzione Sony Music) realizzato dal dj e produttore Steve Forest e che include le collaborazioni con Club Dogo, J-Ax, Gemelli Diversi, Piotta, Mondo Marcio, Fatman Scoop, Navigator e… Nicola Fasano. Il videoclip che accompagna il pezzo si snoda attorno alle vicissitudini di un gruppo di avvenenti ragazze impegnate in un infinito casting. Corona ha preso parte al progetto prima di essere rinchiuso in carcere.Info su www.doityourselfmultimediagroup.it

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Venerdì 15 Febbraio 2013 15

*** Sanremo 2013 si ridisegna con meno censure, ricor-derete le difficoltà di Federico Salvato-re con il suo brano “Sulla porta” –San-remo 1996- costretto a cambiare parte del suo testo per accontentare mamma RAI. Oggi la canzone italiana, alme-no nella categoria giovani, dal palco dell’Ariston intonerà senza problemi, attendiamo comunque il giudizio del pubblico, una canzone apertamente omosessuale seppur in chiave, a tratti, poetica. Renzo Rubino, ventiquat-trenne pugliese, canterà “Il Postino (Amami uomo)” affrontando in modo sereno l’amore tra due uomini. Parte del testo: “Sulle tue curve la mia mano ondeggerà anche se il tuo corpo di curve non ne ha sei sempre più spigoloso poi sorridi se mi mostro geloso Amami uomo con le mani da uomo e tu e toccami fiero fierocon un soffio leggero bello di mammà sto macho per papà l’uomo senza curve un donnone sposerà no c’è anche amore senza rima voglio urlare più forte di prima”

*** Laura Pausini annuncia felice la nascita della tanto desiderata figlia, avuta dal compagno Paolo Carta, e perché tutto procedes-se bene ha annullato ogni impegno di lavoro dedicandosi solo alla gravi-danza. Lo fa con un messaggio sul suo sito ufficiale: “Io e Paolo siamo felici di annunciare la nascita della nostra piccola Paola. Il suo nome è l’unione dei nostri nomi ed il simbolo del no-stro amore”. Tanti auguri alla coppia.

*** Mario Balotelli rende ufficiale, non che ce ne fosse biso-gno, il fidanzamento con Fanny Neguesha. E’ stata presentata ufficialmente all’intera squadra a Milanello, centro sportivo del Milan. SuperMario sembra felice di questa nuova storia d’amore anche se inizia, al-meno in Italia, con qualche ‘grattacapo’. La famosa discussione con i vigili all’aeropor-to di Linate, prontamente smentita da un comunicato del Milan, sarebbe avvenuta proprio perché in attesa del suo arrivo. E’ difficile trovare parcheggio a Linate, il no-stro consiglio, neppure troppo oneroso, è di usare un taxi. La prossima volta, facilita non poco le cose. Auguri ragazzi.

*** Paola Cortellesi e Riccardo Milani felici per la nascita della loro primogenita Laura. Molto riservata e schiva ai flash l’attrice comica non ha dato in pasto ai media la sua gravidanza. Solo gli ultimi mesi la notizia è diventata di dominio pubblico confermata direttamente dal suo staff. Paola Cortellesi, all’età di 39 anni, e il marito Riccardo Milani, regista e sceneg-giatore di successo, hanno voluto vivere la gravidanza come un momento intimo e personale, riuscendoci. Laura è nata a fine gennaio, in leggero anticipo rispetto alle previsioni.

*** Checco Zalone diventa padre di Gaia, come lui stesso annuncia, con la solita ironia che lo con-traddistingue, attraverso il proprio profilo facebook: “Con 3,1 Kg di peso, 47 cm di altezza e 30.000 euro di debito è nata oggi la mia splendida Gaia”. La bimba, avuta dalla compagna Mariangela Eboli, sta bene e condivide gli onori della cronaca rosa di questi giorni con altri neovip: Paola, figlia di Laura Pausini e Paolo Carta, e Laura fi-glia dell’attrice Paola Cortellesi.

Gossip & Curiosità

di Marjlja Bisceglia

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EditoreEdizioni SBMVia Domodossola, 21 MilanoTel/fax 02.36563906Sito internetwww.stadio5.it

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Collaboratori Andrea Anelli, Silvia Arosio, Marjlja Bisceglia, Severa Bisceglia, Alessandra Caronni, Debora Cheli, Leone Di Lernia, Bianca Elton Ara, Silvia Fortunato, Giovanni Labanca, Toni Morandi, Enzo Occhiuto, Franco Rossi, Luigi Sada, Riccardo Sada, Laura Tangari, Emanuele Tremacere, Daniela Veronese, Gustavo Vitali, Federico Zanon

Registrazione del Tribunale di Milano: n° 446 del 3 agosto 2011

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