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Quindicinale Anno XXXI 16.09.2010 Numero 565 PERIODICO DI ATTUALITà DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 06.09.2010 Alano: 18 a Festa del “Ciòdet” - pag. 1 La Pro Loco di Fener ricorda Mario Durighello - pag. 2 Gemellaggio Quero - Auzat - pag. 4/5 La sagra della Zucca di Caorera - pag. 7 Luca Tessarin disperso in Kirghizistan - pag. 8

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXXI

16.09.2010Numero

565periodico di attualità dei comuni di alano di piave, quero, vas, segusino

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 06.09.2010

Alano: 18a Festa del “Ciòdet” - pag. 1La Pro Loco di Fener ricorda Mario Durighello - pag. 2

Gemellaggio Quero - Auzat - pag. 4/5La sagra della Zucca di Caorera - pag. 7

Luca Tessarin disperso in Kirghizistan - pag. 8

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il Tornado Sede: Via J. Kennedy - 32031 FENER (Belluno). direTTore responsabile: Mauro Mazzocco. redaTTori: Sandro Curto, Silvio Forcellini. CollaboraTori: Alessandro Bagatella, Francesco Dal Canton, Ivan Dal Toè, Gianni De Girardi, Antonio Deon, Foto Comaron, Fotocolor Resegati, Silverio Frassetto, Ermanno Geronazzo, Cristiano Mazzoni, Sergio Melchiori, Antonio Spada, Andrea Tolaini.abbonamenTi: iTalia Abbonamento annuale (18 numeri) 20,00 esTero Abbonamento annuale (18 numeri) 40,00.L’abbonamento può essere sottoscritto o rinnovato nei seguenti modi: 1- versando la quota sul c/c postale n. 10153328 intestato alla pRo LoCo di FENER; 2- pa-gando direttamente ad uno dei nostri seguenti recapiti: neGoZio “da milio” - Alano; pasTiCCeria “dolCi pensieri” - Fener - bar Jole - Fener; maUro maZZoCCo - Quero; alessandro baGaTella - Quero; bar “piaVe” Carpen - loCanda solaGna - Vas; anTonio deon - Vas; bar “bolliCine” - Scalon; baZar di a. Verri - Segusino.

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Domenica 19 e Domenica 26 “IL PUFFETTO”

Trenino Gratuito con visita al “MUSEO CIVILE STORICO

TERRITORIALE DI CAMPO”

A partire dalle ore 12.00

Alano: 18a festa del “Ciodet”

VENERDI’ 17 20.00 Apertura Festa e stand enogastronomico. 21.30 Serata musicale con i cover rock “PH5.5” e “Margot” SABATO 18 18.30 Apertura stand enogastronomico. Piatto del giorno: Cinghiale con Polenta Apertura mostra micologica 21.00 Serata danzante con “MICHELA E I POSTER” DOMENICA 19 10.00 Gara MTB Cat. Giovanissimi (fino a 12 anni) FINALE OFF TRACK del circuito “Saranno campioni”a cura del “G.S. ALANO” 12.00 Apertura stand enogastronomico.

Piatto del giorno: Cinghiale con Polenta. Apertura mostra micologica

14.00 Premiazioni gara MTB 15.00 Intrattenimenti con “DUGHI e LAORI DE NA OLTA” 16.30 Spettacolo musicale con le Bande musicali di “Arsiè” e “Alano di Piave”

21.00 Serata danzante con “NIGHT AND DAY” VENERDI’ 24 20.00 Apertura stand enogastronomico 21.00 Spettacolo “LA S-CORRIDA” SABATO 25 18.30 Apertura stand enogastronomico.

Piatto del territorio a base di formaggi locali 21.00 Sfilata di moda a cura dell’istituto IPSIA “CARLO SCARPA” di Montebelluna

DOMENICA 26 10.00 DOMENICA DELLO SPORT

Inizio torneo di PALLAVOLO - Iscrizioni per MOTO GIRO info : Fabio: 3402452424

12.00 Apertura stand enogastronomico. Piatto del giorno: SPIEDO 14.00 Torneo di pallavolo 15.00 Esibizioni moto 16.00 Dimostrazione di soccorso e ricerca persone scomparse con Gruppo

cinofilo “la Marca” di Caerano San Marco 17.00 Esposizione sementi antiche con scambio 17.30 Dimostrazione di Judo 21.00 Serata danzante con “PIAVE BAND”

Per tutte le giornate di domenica 19 e domenica 26, all’esterno della festa sarà

presente la Mostra mercato di prodotti tipici

Ogni sera specialità “BELLUNESI” Polenta con Ciodet, Pastin, Sopressa o Schiz - Gnocchetti - Pasta alla boscaiola - Porchetta - Dolci e Panna cotta - patate, birra e vin bon

Ricordiamo inoltre che Domenica 19 e Domenica 26 sarà possibile l’acquisto di funghi chiodini freschi

Scusate il disagio, stiamo lavorando per voi… Di solito si dice così, quando non si riesce a far fronte a tutte le richieste dell’utenza. Beh, stavolta tocca a noi scusarci con chi non vedrà in pagina la propria notizia, foto o segnalazione. La pausa di Agosto provoca sempre un ingorgo in redazione e fra i tanti, tantissimi contributi che ci fate pervenire, dobbiamo dare la precedenza a quelli di attualità o scegliere quelli che per dimensione si adattano a completare la pagina. La nostra tecnica compositiva è ancora a livello di taglia e incolla, ma facciamo comunque il possibile per accontentare il maggior numero di lettori/autori. Quindi ci affidiamo alla vostra comprensione, assicurandovi che nulla va perduto e che, chiuso

questo numero, già siamo al lavoro per finire il successivo. Grazie a tutti! Il Direttore Mauro Mazzocco

ASTERISCO

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La Pro Loco di Fener ricorda Mario Durighello

di Silvio Forcellini

Domenica 1° agosto, in occasione del tradizionale appuntamento in piazza Dante con la tombola e la sottoscrizione a premi (i cui numeri vincenti pubblichiamo di seguito), la Pro Loco di Fener guidata da Silverio Frassetto ha voluto ricordare, nel decennale della scomparsa, la figura di Mario Durighello, che del locale sodalizio fu presidente per ben 29 anni (oltre che direttore editoriale di questo giornale). Nel corso della serata - alla presenza anche dei fami-liari di Mario e con l’applaudita esibizione del Coro A.N.A. Piave diretto dal m° Danilo Facchin a far da degna corni-ce - sono via via intervenuti il presidente della Pro Loco di Fener Silverio Frassetto, il sindaco di Alano Fabio Dal Canton e il presidente delle Pro Loco provinciali Espedito Pagnussat (che, tra l’altro, ha avuto parole di elogio per il nostro giornale). Particolarmente toccante, a nome proprio del Tornado, il ricordo di Mario tracciato da Sandro Cur-to, che ne ha evidenziato in modo impeccabile le molte qualità: il grande amore per il suo paese (che si manifestò anche nella formazione, nel 1985, della lista vincente di “Alleanza Democratica”, con Orazio Piccolotto, mettendo da parte le rispettive idee politiche), l’intelligenza non comune, l’assoluto disinteresse personale, il dono di saper co-involgere le persone e, non ultima, la capacità di guardare avanti e di vedere lontano… Sandro ha poi letto alcune righe scritte da Mario nel marzo 1993 in occasione dell’uscita del n.250 del Tornado, righe che qui riproponiamo:

“I più attenti fra i nostri lettori probabilmente l'avranno già notato. A beneficio, comunque, dei più distratti voglio evi-denziare, con comprensibile orgoglio, che questo è il duecentocinquantesimo numero del nostro giornale, un re-cord, immagino, nel variegato mondo delle pubblicazioni locali. Un record reso possibile dalla costanza, dall'assidui-tà, dallo spirito di sacrificio di tutti i collaboratori, i quali in tanti anni (con il 1993 siamo entrati nel quindicesimo!) hanno lavorato duramente e, soprattutto, gratuitamente, permettendo al giornale di uscire sempre con regolarità e puntualità. Ma un record determinato anche dai nostri abbonati, tanti, i quali, con la loro pluriennale fiducia accorda-taci, ci hanno consentito di continuare così a lungo, incitandoci, anzi, nei momenti più difficili e contribuendo, grazie alle loro preziosissime quote, a rendere indipendente dal punto di vista economico la pubblicazione, sceverandola di conseguenza da ogni condizionamento od interesse esterno. Un vero e proprio “gioco di squadra” si direbbe in termini sportivi, un gioco che ci porterà, ne sono sicuro, a celebrare anche il numero 500, magari con altre firme, ma con lo stesso spirito e la stessa filosofia di oggi. Avanti così, allora, e a risentirci tra... una quindicina d'anni”.

A distanza di ben 17 anni i collaboratori di allora ci sono ancora tutti, e di numeri del Tornado ne sono stati fatti ben 565. «Purtroppo - concludeva Sandro - manca all’appello solo Mario…».

PRO LOCO FENER: I BIGLIETTI VINCENTI DELLA SOTTOSCRIZIONE A PREMI

Ecco i numeri fortunati della sottoscrizione a premi della Pro Loco di Fener, la cui estrazione è stata effettuata saba-to 30 luglio: N°0406 (bicicletta da uomo offerta da Pro Loco Fener), N°1292 (box digitale terrestre offerto da Pro Lo-co Fener), N°1168 (navigatore satellitare offerto da Alimentari Qualì di Gabriele Putton - Fener), N°0751 (forno elet-trico 800 W offerto da Pro Loco Fener), N°0029 (phon professionale offerto da Pro Loco Fener), N°0513 (affettatrice elettrica offerta da Pro Loco Fener), N°0825 (friggitrice elettrica offerta da Pro Loco Fener), N°0333 (ferro da stiro offerto da Pro Loco Fener), N°0475 (copriletto offerto da Pro Loco Fener), N°0460 (buono pizza per due persone of-ferto da Miky Pizza - Segusino). Per il ritiro dei premi, da effettuarsi entro il 20 settembre 2010, rivolgersi al presi-dente della Pro Loco di Fener Silverio Frassetto, tel. 0439-789498.

Ricordando Mario Durighello…

Sono Tony Iritti e rispondo molto volentieri alla bella lettera scritta al vostro giornale N° 562 da parte della famiglia Durighello in occasione del primo decennale della scomparsa di Mario. Vorrei, con un po’ di dolore e nostalgia, ri-cordare lui e la sua famiglia, ricordare la sua casa sempre a porte aperte per gli amici.

Siamo stati coscritti e abbiamo frequentato l’asilo e la prima elementare insieme, poi mi sono trasferito a Mi-lano con la mia famiglia. Terminate le scuole, facevo tre mesi di vacanze a Fener, e con Mario, Sergio Storgato, Gabriele Iritti, al Bar da Sisto, alle ore 11 per la partita a scala quaranta e l’aperitivo. Il pomeriggio bagno al Piave e alla sera jukebox al Marangoni, erano gli anni ‘60 bellissimi con pochi soldi ma felici, c’erano orari e luoghi di incon-tro da rispettare. Mario, da buon organizzatore come si è poi dimostrato durante la sua vita, ogni inizio estate quan-do tutta la compagnia era completa faceva la cena a casa sua nel porticato, e la mamma sempre pronta ai fornelli, con molta calma e gentilezza indimenticabile, ci dava sempre un richiamo: «Tosat, no ste fumar nel portego che el pol ciapar fogo!».

Come puoi dimenticare un amico così, ché bastava uno sguardo per capirsi, disponibile, con quel sorriso d’attore. Mario, il mio più grande rimpianto è stato di non essere presente al tuo funerale per questioni di lavoro, ma tu sai che sei sempre nei miei pensieri e i ricordi più belli rimangono tutta la vita. Sono contento che la Pro Loco domenica primo agosto ti dedichi una serata per ricordarti come fondatore e per molti anni Presidente. Ciao Mario.

Tony Iritti

cronaca

LETTErE aL TornaDo

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Nino, ti ricorderemo…

Notizie in breve

di Silvio Forcellini

SIEPI E PIANTE: L’ORDINANZA DEL SINDACO DI ALANO Pubblichiamo di seguito il testo dell’ordinanza firmata il 31 luglio 2010 dal sindaco di Alano e relativa all’obbligo di mantenere curate le siepi e le piante adiacenti le strade comunali: “Il sindaco, vista la propria ordinanza n. 1186 del R.O. prot. 4841/4.6.6 del 23 agosto 2007, comunica che, a partire dal 1° agosto 2010 e sino al 31 luglio 2011, tutti i proprietari di ogni terreno confinante con le strade comunali devono provvedere a mantenere le siepi e le alberature, comprese le piante ad alto fusto ed ogni altro tipo di vegetazione, permanentemente regolate in modo da evitare qualsivoglia restringimento della carreggiata e ga-rantire la visibilità e la sicurezza della circolazione, nonché la completa leggibilità della segnaletica e la piena effica-cia dell’illuminazione pubblica. Inoltre tutti i proprietari o gli aventi diritto sono tenuti a rimuovere alberi piantati in ter-reni laterali e le ramaglie di qualsiasi specie e dimensioni che, per effetto di eventi atmosferici o altra causa, doves-sero cadere sul piano viario. In caso di inadempimento saranno applicate le sanzioni previste dall’art. 29 del Codice della Strada e si potrà, senza ulteriore avviso, provvedere d’ufficio con il personale dipendente e con mezzi dell’ente, alla manutenzione, addebitando le spese ai proprietari frontisti”.

“VOTA IL LOCALE DELL’ESTATE” Tra i locali segnalati dai lettori del Gazzettino, che quest’estate ha indetto il concorso “Vota il locale dell’estate nella provincia di Belluno”, figurano anche tre esercizi del Basso Feltrino: il Bar Piave di Carpen (13° con 409 voti), lo Jole Bar di Fener (53° con 31 voti) e il Piccolo Diavolo di Carpen (62° con 14 voti). Per la cronaca, al 1° posto della classifica finale, stilata il 31 agosto dal quotidiano conteggiando le ben 13.565 schede giunte in redazione, c’è El Festil di Falcade (1.274 voti), al 2° il Bar 88 di Cesiomaggiore (1.230 voti) e al 3° il Bar Principe di Feltre (941 voti). Ricordiamo che sia il Bar Piave di Carpen che lo Jole Bar di Fener fungono an-che da recapito del nostro giornale. Infine una curiosità: tutte le schede inviate per lo Jole Bar riportavano la moti-vazione: “Perché c’è la Michela, la barista n.1 al mondo”. Chi sarà mai l’anonimo ammiratore?

SUPERENALOTTO Dal 16 agosto, presso l’edicola fenerese di via della Vittoria gestita da Massimo Mazzocato e Paolo Bolzonello, è possibile giocare sia al SuperEnalotto che al WinForLife.

LA CENA SOCIALE DELL’INTER CLUB FENER Sabato 30 ottobre 2010 è in programma, dalle ore 19.30 presso l’Hotel Ristorante Tegorzo, la cena sociale dell’Inter Club “Massimo Moratti” di Fener. Nel corso della serata, alla quale presenzieranno anche i rappresentanti del coordinamento veneto, verranno consegnati i gadgets a tutti i soci in regola con l’iscrizione per la stagione 2010/2011. Per le prenotazioni, entro e non oltre giovedì 28 ottobre, rivol-gersi al presidente del club Andrea Tolaini (cell.347-8004030, e-mail [email protected]) o all’Hotel Ristorante Tegorzo di Fener (tel.0439-779547).

SESSANTENNI DEL BASSO FELTRINO, UNITEVI! I coscritti del 1951 raggiungeranno il prossimo anno il traguar-do delle 60 “primavere”. Per non giungere impreparati all’evento, Fernanda De Faveri, Maria Mondin e Sandro San-tangelo - dalle pagine del Tornado - invitano tutti i nati nel 1951 dei Comuni di Alano, Quero, Vas e Segusino a con-tattarli telefonicamente al 339-2986395 (Fernanda), al 348-3618766 (Maria) o al 335-7270427 (Sandro) per comin-ciare fin da ora a organizzare una gita degna dell’importante ricorrenza. Parafrasando Marx: «Sessantenni del Bas-so Feltrino, unitevi!».

Fener, la festa di San Michele…

(s.for.) Sabato 25 e domenica 26 settembre si svolgerà a Fener la tradizionale festa di San Michele, patrono della frazione, proposta da Parrocchia e Pro Loco.

Sabato 25 settembre, dalle 17 alle 20 in piazza Dante, “Spritz Party” in collaborazione con la Pasticceria Caffetteria “Dolci Pensieri”. Animeranno il pomeriggio le musiche di “Dj Gino”.

Domenica 26 settembre, invece, alle 9.30 Santa Messa presso la chiesa parrocchiale; alle 12.15 pranzo comunitario “con gli antichi sapori” presso il centro parrocchiale: a seguire lotteria con ricchi premi. Il menù prevede minestrone, grigliata e torta della nonna. Il pranzo, come di consueto, è gratuito per gli ultrasettantenni re-sidenti a Fener, ai quali è offerto dalla Pro Loco di Fener. Per le adesioni rivolgersi, entro venerdì 24 settembre, a Silverio Frassetto, tel. 0439-789498, o a Giuliana Siragna, tel. 0439-789497.

…e la gita a Villa Contarini e a Chioggia

(s.for.) La settimana seguente, domenica 3 ottobre, sempre la Pro Loco di Fener propone una gita a Villa Conta-rini e a Chioggia, con pranzo di pesce presso il ristorante “da Toni” di Codevigo (PD).

Il programma della giornata prevede: alle ore 8.15 partenza da Alano di Piave, alle ore 8.30 partenza da Quero e alle ore 8.45 partenza da Fener; alle ore 10.00 arrivo a Piazzola sul Brenta e visita guidata di Villa Contari-ni di un’ora circa; alle ore 12.30 arrivo al ristorante “da Toni” e pranzo a base di pesce con il tradizionale menù; alle ore 16.30 arrivo a Chioggia e visita libera della cittadina; alle ore 18.00 partenza per il rientro.

La quota è di 65 euro comprendente viaggio in pullman, ingresso con guida a Villa Contarini e pranzo. Pre-notazioni, fino ad esaurimento posti, presso la Pasticceria Caffetteria “Dolci Pensieri”, in piazza Dante a Fener, op-

attualità

pure allo 0439-789498 (Silverio Frassetto), con versamento di una caparra di 15 euro.

Irma Collavo alla Mostra

dell’Artigianato di Feltre

di Silvio Forcellini

Da ben nove anni Irma Collavo, di Alano, prende parte con le sue pregevoli incisioni su vetro fatte a mano alla Mostra dell’Artigianato Artistico e Tra-dizionale “Città di Feltre”, un appuntamento che, anno dopo anno, «ha assunto un respiro interregio-

nale e per alcuni aspetti addirittura internazionale», come ha sottolineato il sindaco Gianvittore Vaccari in sede di presentazione. Nella foto, che si riferisce alla 24a edizione svoltasi dal 24 al 27 giugno 2010, Irma Collavo posa, giustamente orgogliosa, a fianco delle sue creazioni.

Alla Mostra dell’Artigianato di quest’anno ha preso parte anche un’altra residente nel Basso Feltrino: si tratta di Marialelè Pizzolato, di Fener, che ha esposto i suoi arazzi e le sue sciarpe, anche questi dei piccoli capolavori dipinti su seta.

Come di notevole fattura sono risultate tutte le creazioni esposte in occasione della Mostra di Pittura e Ar-tigianato meritoriamente promossa dalla Pro Loco di Alano e in cui trovano posto i lavori di molte persone che in-contriamo abitualmente ma delle quali, solo grazie alla rassegna alanese, abbiamo potuto apprezzare le non comu-ni doti artistiche. Un appuntamento, quindi, in cui vengono valorizzati anche molti talenti locali e di cui va dato meri-to all’associazione presieduta da Serena Spada. Quest’anno sono stati ben settanta gli espositori, provenienti dall’intero Triveneto, che hanno preso parte alla 23a edizione della Mostra di Pittura e Artigianato, che si è tenuta dal 24 luglio all’8 agosto 2010 presso le scuole elementari del capoluogo.

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QUERO/AUZAT

Gemellaggio tra il Comune di Quero e la comunità a cura di Claudio Dal Pos – Presidente Comitato gemellaggio di Quero

Prima a QUERO, dal 7 al 11 luglio scorso, la delegazione francese e i rappresentanti del nostro Comune con i rispettivi comitati per il gemellaggio si sono incontrati per passare assieme intense giornate durante le quali sono state messe in evidenza le caratteristiche sociali, naturalistiche, economiche, scolastiche che ci caratterizzano. Giorni carichi di impegni per visite, conoscenze, attività che hanno creato un clima di amicizia sincera, culminata domenica 11 luglio con la firma ufficiale del gemellaggio da parte del Sig. Piquemal, Sindaco di Auzat e presidente della comunità dei 9 Comuni che la compongono, del Sindaco di Quero Sante Curto, della Sig.ra. Nicole Denjean vice presidente e presidente del comitato gemellaggio francese, e di Claudio Dal Pos presidente del comitato gemellaggio per Quero. Tutto ha funzio-nato nel migliore dei modi con un ottimo risultato, grazie al lavoro delle nostre Associazioni, che con i Presidenti e i loro associati, il comitato del gemellaggio che ha coordinato e ideato il tutto, han fatto in modo che la delegazione francese restasse incantata dalle attività svolte.

Gemellaggio tra il Comune di Quero e la comunità dei Comuni di Auzat-Vicdessos nei Pirenei francesi

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QUERO/AUZAT

Gemellaggio tra il Comune di Quero e la comunità a cura di Claudio Dal Pos – Presidente Comitato gemellaggio di Quero

Prima a QUERO, dal 7 al 11 luglio scorso, la delegazione francese e i rappresentanti del nostro Comune con i rispettivi comitati per il gemellaggio si sono incontrati per passare assieme intense giornate durante le quali sono state messe in evidenza le caratteristiche sociali, naturalistiche, economiche, scolastiche che ci caratterizzano. Giorni carichi di impegni per visite, conoscenze, attività che hanno creato un clima di amicizia sincera, culminata domenica 11 luglio con la firma ufficiale del gemellaggio da parte del Sig. Piquemal, Sindaco di Auzat e presidente della comunità dei 9 Comuni che la compongono, del Sindaco di Quero Sante Curto, della Sig.ra. Nicole Denjean vice presidente e presidente del comitato gemellaggio francese, e di Claudio Dal Pos presidente del comitato gemellaggio per Quero. Tutto ha funzio-nato nel migliore dei modi con un ottimo risultato, grazie al lavoro delle nostre Associazioni, che con i Presidenti e i loro associati, il comitato del gemellaggio che ha coordinato e ideato il tutto, han fatto in modo che la delegazione francese restasse incantata dalle attività svolte.

AUZAT/QUERO

dei Comuni di Auzat-Vicdessos nei Pirenei francesi La seconda fase del gemellaggio si è poi spostata in terra di Francia dove la delegazione proveniente da Quero, presieduta dal Sindaco Sante Curto, si è recata dal 18 al 22 agosto scorso. Anche ad Auzat-Vicdessos le giornate sono state intense e magistralmente organizzate, segnate da un’accoglienza calorosa e da tante emozioni. Grazie al bel tempo, come era stato a Quero, si è potuto godere del lavoro che i componenti del comitato dei due Comuni hanno realizzato, facendo in modo che la delegazione di Quero ne fosse ottimamente impressionata. Molte persone, sia da parte Querese che da parte di Auzat-Vicdessos, che sono ora in amicizia, sarebbero da nominare e ringraziare; ne nominiamo una su tutte, come si definisce lui ”cittadino di Quero”: Specia Antonio. Ora, dopo le formalità si deve proseguire lavorando per dare alle due comunità incontri più amichevoli e solidi, mirati alla collaborazione reciproca specie per i giovani che un domani saranno uomini d’Europa. La scuola in questo ha un importante ruolo e lo si è constatato nel bel lavoro che è stato svolto durante le fasi del gemellaggio. (foto a cura di Claudio Dal Pos e Fulvio Mondin. Nell’ultima foto: Paola, figlia di Fulvio, nipote di Primo Mondin, deceduto in Francia, fra i sindaci e presidenti comitato. Nelle altre: vari momenti del gemellaggio)

Gemellaggio tra il Comune di Quero e la comunità dei Comuni di Auzat-Vicdessos nei Pirenei francesi

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Auserflash A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS - VIA ROMA 29 32030 QUERO 0439.787861

IL PICNIC DI SAN LORENZO, TRA MONTI E VALLI D’OR… Finalmente una bella giornata, dopo tanti scrosci di pioggia e temperature novembrine. Tanta bella gente (una novantina di persone) che si è data appuntamento sabato 7 agosto in località Santa Maria, ai piedi del colle di San Lorenzo, e che ha fatto onore all’ottimo menu proposto dalle ugole d’oro della “Schola Cantorum” di Alano di Piave. Sapori schietti, servizio inappuntabile, cordiale accoglienza, condizioni climatiche ideali, vini scelti, ottimo appetito (a parte una signora in dieta rigorosa che ha commosso i commensali per la stoica astinenza dagli gnocchi) e grande abbuffata finale con i dolci offerti dai soci in festa per il loro compleanno. Non sono mancati i tradizionali “quattro salti” accompagnati da una brillante orchestrina che ha consentito ai più volenterosi di sgranchire un pò le articolazioni. Vivo successo anche per i giochi, tra cui il “pozzo di san Patrizio” che ha distribuito regalini e carabattole al modico prezzo di 50 centesimi al pacco. La forma di formaggio e la sopressa messi in palio nella gara della stima sono stati vinti, nell’ordine, da Flora Spada e da Silvana Fantinel. Irma Miuzzi e Alba Durighello, grazie ad un improvvisato fuori-programma, si sono spartite un sontuoso cesto di fiori avendo stimato con esattezza il peso di un certo Procopio Coletti noto, si fa per dire, per alcune articolesse apparse sul Tornado. Tonnellaggio rilevato prima del pranzo: 105 chili e 900 grammi. Questo personaggio “di peso”, poi, alla fine della festa è stato gratificato con uno splendido quanto immeritato omaggio floreale per il quale non ringrazierà mai abbastanza. Ringraziamenti sentiti agli amici della ”schola cantorum” per la loro encomiabile disponibilità, a tutti i soci che hanno collaborato alla buona riuscita della festa, e a tutti i partecipanti. E un ultimo applauso ai soci festeggiati per le loro eccellenti torte e ancora vivissimi auguri per il compleanno. Ve li presentiamo in una bella istantanea di sapore campestre. In alto, da sinistra: Ernesto DAL CANTON, Vittorio FERRARIO, Enrico GALLINA, Maria RUGGERI, Primo MIUZZI, Barbara ANDREAZZA. Seconda fila: AnnaMaria DALLA FAVERA, Anna MONTI, Domenica DE MARTIN, Angela PANE, Margherita TOSIN, Teresa TESSARO, Annalisa BERTONCIN, Domenico MAZZIER. Prima fila: Fernanda LOT ed Emanuela GHEDIN. Nell’altra foto, un particolare del picnic sotto le fresche frasche. IL VIVO “GRAZIE” DELL’AUSER AI NONNI VIGILI, AGLI AUTISTI DEI PULMINI E AGLI ASSISTENTI ACCOMPAGNATORI. E A TUTTI I SOCI CHE OFFRONO TEMPO E LAVORO ALLA SOLIDARIETA’. Una bella compagnia si è data convegno, la sera del 29 luglio, al Ristorante “Al Molin” di Alano, per la cena offerta dall’Auser ai soci impegnati nel volontariato in qualità di autisti dei 2 pulmini, di nonni vigili presso le elementari di Alano, Quero e Vas e di assistenti accompagnatori dei bambini dell’asilo di Alano. Naturalmente l’invito era esteso anche ai coniugi dei festeggiati. E’ stato il tradizionale omaggio che il Circolo ha voluto offrire a tutti coloro che, in qualsiasi forma, spendono parte del loro tempo libero nelle iniziative dell’ Associazione, ivi compresi, quindi, anche i componenti della segreteria e del direttivo, cui compete l’organizzazione dei vari settori di attività e di intervento.

Nelle foto a lato due momenti della serata. Ci scusiamo per la scarsa qualità delle foto…

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Venerdì 1 ottobre 2010Ore 18.00 Apertura stand gastronomico con specialità alla ZuccaOre 19.00 PRESENTAZIONE PIATTI ALLA ZUCCA

PER CONCORSO DI CUCINA “STRADA DEI FORMAGGI E DEI SAPORI DELLE DOLOMITI BELLUNESI”Ore 20.30 Serata danzante con OSCAR E MERYOre 21.00 Torneo freccette elettroniche 501M.O

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Sabato 2 ottobre 2010Ore 17.30 Apertura Sagra della Zucca con la BANDA MUSICALEOre 18.00 Apertura MOSTRA DELL’ARTIGIANATO ED ESPOSIZIONE ZUCCHEOre 19.00 Cena a base di Zucca e spiedo giganteOre 20.30 Apertura serata danzante con B and G

Domenica 3 ottobre 2010Ore 8.00 Esposizione ed apertura MOSTRA DELLA ZUCCA E DELL’ARTIGIANATO

E DELLE MACCHINE AGRICOLE. APERTURA STANDS NELLE VIE DEL PAESE CON SPECIALITÀ ALLA ZUCCA

Ore 10.00 Santa Messa, accompagnata dalla CORALE GIOVANISSIMI DI ROSSANO VENETOOre 10.30 Lungo le vie del paese gli Antichi Mestieri con il gruppo TIVERON

e intrattenimenti musicali con EL CANFINOre 12.00 Pranzo con specialità a base di Zucca e spiedo

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COMUNE DI VAS

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GRUPPO ALPINICAORERA

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MANIFESTAZIONE INIZIATIVA REALIZZATA CON IL CONTRIBUTO DEL CONSORZIO

DEI COMUNI DEL BACINO IMBRIFERO MONTANO DEL PIAVE APPARTENENTI ALLA PROVINCIA DI BELLUNO

REGIONEVENETO

MUSEO DEL PIAVEVincenzo Colognese

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Molto conosciuto in zona per aver sposato l’alanese Manuela Simioni, dalla quale ha avuto Gaia, e per aver collaborato, in veste di fotografo pubblicitario, con alcune aziende locali

Luca Tessarin disperso in Kirghizistan mentre scalava un Settemila

di Silvio Forcellini

Da martedì 17 agosto non si hanno più notizie di Luca Tessarin, travolto da una estesa parete rocciosa ricoperta di ghiaccio staccatasi all’improvviso mentre stava scalando il Pik Podeby, vetta di 7439 metri appartenente alla catena montuosa del Tien Shan, nello stato asiatico del Kirghizistan, al confi-ne con la Cina.

L’esperto scalatore, di cui il Tornado si era già occupato nel 2005 in occasio-ne della conquista di alcune vette inviolate della Groenlandia e per la suc-cessiva serata di diapositive dedicata all’evento e organizzata da Comune e Biblioteca di Alano, era originario di Mogliano Veneto ma molto conosciuto anche nella nostra zona, avendo abitato proprio ad Alano, in via Tenente De Rossi, in seguito al matrimonio con Manuela Simioni, dalla quale ha avuto Gaia, che ora ha 7 anni. Inoltre, in qualità di valente fotografo pubblicitario (Tessarin lavorava presso la Quasar di Piombino Dese), aveva avuto modo anche di collaborare con alcune aziende locali come la Lampe di Fener. 46 anni, chi l’ha conosciuto lo descrive come una persona alla mano, gioviale e

molto interessata alla vita locale, cui aveva sempre manifestato l’intenzione di dedicarsi se i suoi impegni glielo a-vessero permesso. Anche per questo, fin quando ha risieduto ad Alano è stato un affezionato lettore del Tornado.

La sua attività professionale andava di pari passo con la sua grande passione per la montagna, ereditata dal papà Vittorio (assieme al quale aveva scalato il Monte Bianco), passione trasmessa a sua volta alla figlia Gaia (che, poco prima di partire per quest’ultima impresa, aveva accompagnato, a Cortina, nell’arrampicata della sua prima parete di 30 metri).

All’inizio di agosto, Luca Tessarin era partito alla volta del Kirghizistan per una scalata già tentata due anni fa ma non andata a buon fine: nell’occasione aveva visto morire altri scalatori e non se l’era sentita di proseguire. Luca Tessarin, infatti, non sottovalutava mai i rischi che sapeva di correre, svolgendo sempre una scrupolosa preparazione e prestando grande attenzione ad ogni minimo dettaglio. Partito da solo dal campo base per raggiungere la vetta - conscio che, procedendo, avrebbe incontrato altri scalatori col medesimo obiettivo - proseguiva successivamente in compagnia di due polacchi, un uomo e una donna. Ed è stato un quarto scalatore, un russo che si trovava a circa 200 metri di distanza, ad assistere alla scena del cedimento della parete che si abbatteva sui tre e, poi, a dare l’allarme. Dal campo base partivano immediatamente i mezzi di soccorso, che recuperavano il corpo senza vita dello scalatore polacco, mentre la sua compagna veniva trasportata in ospedale in gravissime condizioni. Di Luca Tessarin invece, investito per primo dalla valanga di ghiaccio e detriti, nessuna traccia. Anche nel 1988, impegnato ad aprire in solitaria una nuova via sul versante sud-est dell’Annapurna a quota 7219, in Nepal, non a-veva dato notizie di sé per tre giorni. Stavolta, però, le cose sono andate in maniera diversa…

In ricordo di un caro amico

di Aroldo Forcellini

Venerdì 23 luglio Gianfilippo Forcellini ci ha lasciati. Era conosciuto come Nino e tutti lo chiamavano con questo nome e lo stimavano per la simpatia, per la generosità ma soprattutto per la bontà. Era molto socievole, amava la vita e, finché la salute lo ha sostenuto, frequentava gli amici, sempre pacato nelle piccole discussioni e rispettoso con tutti. Purtroppo, ultimamente, l’aggravarsi della sua malattia non gli permetteva più di uscire di casa e, quindi, per lui era difficile sopportare la lontananza della gente. L’ultima uscita di casa di Nino è stata in occasione della festa della Madonna del Carmine. Dopo la Messa celebrata nel cortile, mi sono rimaste impresse le parole che ha pronunciato Nino nel salire i pochi gradini che conducevano nella sala del teatro: «Sarà l’ultima volta che salirò questa gradinata!». Presentimento? Destino? Fatto sta che cinque giorni dopo è giunta la fine. Prima di chiudere questo mio ricordo di Nino, vorrei ringraziare Francesca - sicuro di interpretare anche il suo pensiero - per le premure prestate. Ciao Nino, ti ricorderemo…

Notizie in breve

di Silvio Forcellini

SIEPI E PIANTE: L’ORDINANZA DEL SINDACO DI ALANO Pubblichiamo di seguito il testo dell’ordinanza firmata il 31 luglio 2010 dal sindaco di Alano e relativa all’obbligo di mantenere curate le siepi e le piante adiacenti le strade comunali: “Il sindaco, vista la propria ordinanza n. 1186 del R.O. prot. 4841/4.6.6 del 23 agosto 2007, comunica che, a partire dal 1° agosto 2010 e sino al 31 luglio 2011, tutti i proprietari di ogni terreno confinante con le strade comunali devono provvedere a mantenere le siepi e le alberature, comprese le piante ad alto fusto ed ogni altro tipo di vegetazione, permanentemente regolate in modo da evitare qualsivoglia restringimento della carreggiata e ga-rantire la visibilità e la sicurezza della circolazione, nonché la completa leggibilità della segnaletica e la piena effica-cia dell’illuminazione pubblica. Inoltre tutti i proprietari o gli aventi diritto sono tenuti a rimuovere alberi piantati in ter-reni laterali e le ramaglie di qualsiasi specie e dimensioni che, per effetto di eventi atmosferici o altra causa, doves-sero cadere sul piano viario. In caso di inadempimento saranno applicate le sanzioni previste dall’art. 29 del Codice della Strada e si potrà, senza ulteriore avviso, provvedere d’ufficio con il personale dipendente e con mezzi dell’ente, alla manutenzione, addebitando le spese ai proprietari frontisti”.

“VOTA IL LOCALE DELL’ESTATE” Tra i locali segnalati dai lettori del Gazzettino, che quest’estate ha indetto il concorso “Vota il locale dell’estate nella provincia di Belluno”, figurano anche tre esercizi del Basso Feltrino: il Bar Piave di Carpen (13° con 409 voti), lo Jole Bar di Fener (53° con 31 voti) e il Piccolo Diavolo di Carpen (62° con 14 voti). Per la cronaca, al 1° posto della classifica finale, stilata il 31 agosto dal quotidiano conteggiando le ben 13.565 schede giunte in redazione, c’è El Festil di Falcade (1.274 voti), al 2° il Bar 88 di Cesiomaggiore (1.230 voti) e al 3° il Bar Principe di Feltre (941 voti). Ricordiamo che sia il Bar Piave di Carpen che lo Jole Bar di Fener fungono an-che da recapito del nostro giornale. Infine una curiosità: tutte le schede inviate per lo Jole Bar riportavano la moti-vazione: “Perché c’è la Michela, la barista n.1 al mondo”. Chi sarà mai l’anonimo ammiratore?

SUPERENALOTTO Dal 16 agosto, presso l’edicola fenerese di via della Vittoria gestita da Massimo Mazzocato e Paolo Bolzonello, è possibile giocare sia al SuperEnalotto che al WinForLife.

LA CENA SOCIALE DELL’INTER CLUB FENER Sabato 30 ottobre 2010 è in programma, dalle ore 19.30 presso l’Hotel Ristorante Tegorzo, la cena sociale dell’Inter Club “Massimo Moratti” di Fener. Nel corso della serata, alla quale presenzieranno anche i rappresentanti del coordinamento veneto, verranno consegnati i gadgets a tutti i soci in regola con l’iscrizione per la stagione 2010/2011. Per le prenotazioni, entro e non oltre giovedì 28 ottobre, rivol-gersi al presidente del club Andrea Tolaini (cell.347-8004030, e-mail [email protected]) o all’Hotel Ristorante Tegorzo di Fener (tel.0439-779547).

SESSANTENNI DEL BASSO FELTRINO, UNITEVI! I coscritti del 1951 raggiungeranno il prossimo anno il traguar-do delle 60 “primavere”. Per non giungere impreparati all’evento, Fernanda De Faveri, Maria Mondin e Sandro San-tangelo - dalle pagine del Tornado - invitano tutti i nati nel 1951 dei Comuni di Alano, Quero, Vas e Segusino a con-tattarli telefonicamente al 339-2986395 (Fernanda), al 348-3618766 (Maria) o al 335-7270427 (Sandro) per comin-ciare fin da ora a organizzare una gita degna dell’importante ricorrenza. Parafrasando Marx: «Sessantenni del Bas-so Feltrino, unitevi!».

Fener, la festa di San Michele…

(s.for.) Sabato 25 e domenica 26 settembre si svolgerà a Fener la tradizionale festa di San Michele, patrono della frazione, proposta da Parrocchia e Pro Loco.

Sabato 25 settembre, dalle 17 alle 20 in piazza Dante, “Spritz Party” in collaborazione con la Pasticceria Caffetteria “Dolci Pensieri”. Animeranno il pomeriggio le musiche di “Dj Gino”.

Domenica 26 settembre, invece, alle 9.30 Santa Messa presso la chiesa parrocchiale; alle 12.15 pranzo comunitario “con gli antichi sapori” presso il centro parrocchiale: a seguire lotteria con ricchi premi. Il menù prevede minestrone, grigliata e torta della nonna. Il pranzo, come di consueto, è gratuito per gli ultrasettantenni re-sidenti a Fener, ai quali è offerto dalla Pro Loco di Fener. Per le adesioni rivolgersi, entro venerdì 24 settembre, a Silverio Frassetto, tel. 0439-789498, o a Giuliana Siragna, tel. 0439-789497.

…e la gita a Villa Contarini e a Chioggia

(s.for.) La settimana seguente, domenica 3 ottobre, sempre la Pro Loco di Fener propone una gita a Villa Conta-rini e a Chioggia, con pranzo di pesce presso il ristorante “da Toni” di Codevigo (PD).

Il programma della giornata prevede: alle ore 8.15 partenza da Alano di Piave, alle ore 8.30 partenza da Quero e alle ore 8.45 partenza da Fener; alle ore 10.00 arrivo a Piazzola sul Brenta e visita guidata di Villa Contari-ni di un’ora circa; alle ore 12.30 arrivo al ristorante “da Toni” e pranzo a base di pesce con il tradizionale menù; alle ore 16.30 arrivo a Chioggia e visita libera della cittadina; alle ore 18.00 partenza per il rientro.

La quota è di 65 euro comprendente viaggio in pullman, ingresso con guida a Villa Contarini e pranzo. Pre-notazioni, fino ad esaurimento posti, presso la Pasticceria Caffetteria “Dolci Pensieri”, in piazza Dante a Fener, op-

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Rinnovati i locali della

fioreria Della Bianca

(Foto Resegati) Con una bella cerimonia sono stati inaugurati i rinnovati locali della fioreria Della Bianca, di Quero. Alla riapertura, dopo i lavori di sistemazione, erano invitati tutti i paesani. Dopo la benedizione di don Stefano Baccan, la festa è continuata con un lauto rinfresco e brindisi generale. Nella foto: i titolari Luigi ed Emiliana, assieme alla figlioletta Alessia e don Stefano Baccan.

Primo matrimonio civile del nuovo

sindaco di Quero Non si sa se erano più emozionati gli sposi o il neo sindaco Sante Curto, chiamato ad unire in matrimonio Paolo Rizzotto ed Elisa Achillea il 15 maggio 2010. Per tutti è stata un’occasione speciale: per gli sposi che inauguravano ufficialmente il loro nuovo stato di coniugi, per il sindaco che per la prima volta celebrava la cerimonia del matrimonio civile. Il fatidico sì è stato pronunciato nella nuova sala consigliare, e Paolo ed Elisa sono stati i primi sposi a tenere a battesimo questa accogliente struttura, dalle cui finestre si domina il paese e lo sguardo spazia tutt’intorno. Un panorama suggestivo, beneaugurante per gli sposi, per la loro vita che si apre a nuovi orizzonti.

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Due incidenti sulla “Feltrina” nel giro di pochi giorni

Motociclista muore a Santa Maria, camion precipita nel Tegorzo a Fener

di Silvio Forcellini

A distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, due incidenti dagli esiti opposti hanno avuto luogo nel tratto di “Feltrina” che attraversa i nostri Comuni. Giovedì 29 luglio, poco dopo le 14, spettacolare uscita di strada, fortunatamente senza conseguenze, a Fener, poco dopo la centrale dell’Enel. Un camion della ditta De Rocco di Arsiè, che trasportava pannelli in legno e che proveniva da Fel-tre, per cause da accertare ha perso il controllo, ha sfondato il guard-rail posto sulla parte destra della carreggiata ed è precipitato sul greto del Tegorzo, dopo un volo di parecchi metri.

Per l’autista, il 56enne feltrino A.S., è andata di lusso: solo qualche trauma, guaribile in pochi giorni. Pesanti, inve-ce, i danni al mezzo, come si può vedere nella foto scattata dal nostro Antonio Remor. Tra le cause più probabili, l’elevata velocità, l’asfalto viscido o un malore. Gli esami tossicologici cui è stato subito sottoposto l’autista, risultati negativi, hanno infatti escluso che fosse ubriaco o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Per permettere il recupero del mezzo da parte dei Vigili del Fuoco, la “Feltrina” è stata chiusa al traffico per circa otto ore. Sabato 31 luglio in-vece, a Santa Maria, epilogo ben più grave per un incidente avvenuto poco dopo le 8 all’altezza del bivio che porta al castello di Quero, incidente in cui ha perso la vita M.S., 28enne di Sacile. Questi, che viaggiava in direzione di Feltre alla guida della sua Ducati Monster, si schiantava contro la Golf Wolkswagen guidata dal feltrino S.G. che procedeva in direzione opposta. La dinamica dell’incidente (la moto è finita contro la fiancata destra dell’auto) fa supporre che quest’ultima stesse svoltando alla volta di Castelnuovo. L’urto, a detta dei testimoni, è stato violentis-simo, tanto da provocare la morte immediata del motociclista (i cui organi sono stati donati dalla famiglia). Anche in questo caso, “Feltrina” chiusa al traffico per un paio d’ore. Come ci ha ricordato il nostro Alessandro Bagatella, si tratta della quarta vittima in quel tratto di strada dopo i lavori di rettifica della famose “curve di Santa Maria”.

Cilladon, rinnovata la professione di fede nell’anniversario della costruzione del sacello

di Alessandro Bagatella

Lo scorso 24 luglio, nella piccola borgata di Cilladon, alla presenza dei residenti e di qualche amico si è svolta la festa di anniversario della costruzione del sacel-lo. Il parroco di Quero, don Stefano Baccan, ha celebrato la Santa Messa in ricordo dell’evento, ma soprattutto in memoria di tutte le persone decedute di Cilladon. Il sottoscritto, nell’occasione, ha invece donato a Maria Mondin ved.Luban e alla comunità di Cilladon un quadro con l’immagine del Beato Pier Giorgio Frassati, patrono di chi va in montagna. Il paese, infatti, è spesso frequentato da escursionisti e pertanto ho pensato che tutti coloro che passe-

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ranno davanti al sacello, potranno fermarsi a recitare una preghiera domandando aiuto proprio al Beato Frassati. Per chi non lo sapesse, ricordo che Pier Giorgio Frassati (1901-1925), entrato poco più che ventenne nel Terz’ordine domenicano con il nome di Fra’ Girolamo in ricordo del Savonarola, si prodigò instancabilmente all’interno della Conferenza di San Vincenzo nell’aiuto ai bisognosi, ai malati, agli infelici, donando loro tutto se stesso. Ma, oltre al suo forte impegno in campo sociale e religioso, grande fu anche la sua passione per la monta-gna. Iscritto al Club Alpino Italiano e a Giovane Montagna, Frassati fu addirittura indicato come modello agli sportivi di tutto il mondo da Giovanni Paolo II, che nel 1980 lo definì “un alpinista tremendo” e nel 1990 lo proclamò Beato. Tornando a noi, la comunità di Cilladon è rimasta soddisfatta del dono, mentre la Maria e Claudio, assieme ai fami-liari, hanno offerto un ricco rinfresco. Un grazie alla famiglia di Claudio e alla Maria, sempre in prima linea in quanto a generosità e accoglienza nei confronti di quanti si recano a farle visita, e a tutta la comunità di Cilladon.

Davide Andreazza ha lasciato la vita terrena

di Alessandro Bagatella

Lo scorso mese di maggio Davide Andreazza, di 86 anni, ha lasciato la vita terrena per il cie-lo. La sua passione, coltivata sin dall’infanzia, era quella di lavorare i campi e accudire le bestie. Un lavoro duro, ma che gli dava soddisfazioni. Originario di Santa Maria, dove è nato e ha vissuto per parecchi anni, fin da piccolo, assieme ai genitori, manteneva puliti i prati e i campi. Ricordo che Davide è stata l’ultima persona ad aver tagliato l’erba e pascolato le be-stie in Piandeleguna. Successivamente si è trasferito a Quero, dove si è sposato con Rosa. Dal loro matrimonio sono nati quattro figli: Giovanni, Paola, Lionello e Nerina. Ha poi comprato una grossa tenuta a Paese, dove la terra, a seguito di dure fatiche, gli dava soddisfazioni migliori. A causa della malattia, gli ultimi anni li ha trascorsi a Quero nella casa paterna. Al suo funerale tanta gente ha voluto accompagnarlo all’ultima dimora, ricordandone l’umiltà e il duro lavoro nei campi svolto con i suoi familiari. Alla moglie Rosa e ai figli Giovanni, Paola, Lionello e Nerina le più sentite condoglianze della redazione.

La festa di San Giovanni a Sanzan

di Franco Schenal e Alessandro Bagatella

Quest’anno la festa patronale di San Giovanni a Sanzan, già arricchita dal 70° di fondazione della parrocchia, ha avuto un dono particolarmente gradito nell’agognato ritorno dell’antica Madonna lignea (nella foto di Mario Mezzalira) alla sua chiesa di appartenenza. La statua, a buon punto nel lavoro di restauro, dovrà essere ulteriormente rifinita e, pertanto, ce ne dovremo separare ancora per un breve periodo. Le garanzie avute dalla restauratrice fanno ben sperare i parrocchiani che per Natale la Madonna possa riabbracciarli tutti, col suo sguardo materno dall’alto della sua nicchia. Tornando alla manifestazione, si è svolta nel migliore dei modi, con diversi intrattenimenti, sia canori che di carattere ricreativo, tutti particolarmente riusciti: il “Coro Monte Coppolo”, la compagnia “Cantalaora”, gli animatori per giovanissimi “Jari e Fabio”… Un grosso grazie per il lavoro svolto dalle signore Renza Merlo e Maria De Boni, che in poco tempo sono riuscite a raccogliere e catalogare con cura tutto il materiale necessario per completare il bellissimo libro sulla vita della parrocchia, fin dalla sua nascita, presentandolo proprio in occasione della festa e offerto dal Comitato Ricreativo a tutte le famiglie della parrocchia (e noi del Tornado, non appena ne avremo la possibilità, contiamo di presentarlo in sintesi anche ai nostri lettori). Un plauso, dunque, alle curatrici e al Comitato Parrocchiale di Sanzan, che anche quest’anno ha saputo dare il massimo.

Comune di Alano di Piave

Prime multe per il conferimento dei rifiuti

di Andrea Tolaini, assessore alle politiche del territorio

Il nuovo regolamento comunale, che disciplina il complesso tema dei rifiuti, è composto da 101 articoli, alcuni dei quali - presentati anche sulle pagine del Tornado n.563 - illustrano nel dettaglio le varie sanzioni in caso di manca-to rispetto. Dal 1° luglio, giorno in cui è entrato in vigore il nuovo regolamento comunale sui rifiuti, sono stati effet-tuati 45 controlli nelle 23 isole ecologiche dislocate sul territorio alanese e comminate 8 sanzioni amministrative per conferimento non conforme dei rifiuti. I controlli sono stati effettuati dalla polizia locale e dalla squadra esterna del Comune. Un importante supporto è stato fornito dalla videosorveglianza, in particolare dalla telecamera mobile. Da segnalare la collaborazione di alcuni cittadini che hanno informato l’Amministrazione sulla presenza di rifiuti sparsi

ranno davanti al sacello, potranno fermarsi a recitare una preghiera domandando aiuto proprio al Beato Frassati. Per chi non lo sapesse, ricordo che Pier Giorgio Frassati (1901-1925), entrato poco più che ventenne nel Terz’ordine domenicano con il nome di Fra’ Girolamo in ricordo del Savonarola, si prodigò instancabilmente all’interno della Conferenza di San Vincenzo nell’aiuto ai bisognosi, ai malati, agli infelici, donando loro tutto se stesso. Ma, oltre al suo forte impegno in campo sociale e religioso, grande fu anche la sua passione per la monta-gna. Iscritto al Club Alpino Italiano e a Giovane Montagna, Frassati fu addirittura indicato come modello agli sportivi di tutto il mondo da Giovanni Paolo II, che nel 1980 lo definì “un alpinista tremendo” e nel 1990 lo proclamò Beato. Tornando a noi, la comunità di Cilladon è rimasta soddisfatta del dono, mentre la Maria e Claudio, assieme ai fami-liari, hanno offerto un ricco rinfresco. Un grazie alla famiglia di Claudio e alla Maria, sempre in prima linea in quanto a generosità e accoglienza nei confronti di quanti si recano a farle visita, e a tutta la comunità di Cilladon.

Davide Andreazza ha lasciato la vita terrena

di Alessandro Bagatella

Lo scorso mese di maggio Davide Andreazza, di 86 anni, ha lasciato la vita terrena per il cie-lo. La sua passione, coltivata sin dall’infanzia, era quella di lavorare i campi e accudire le bestie. Un lavoro duro, ma che gli dava soddisfazioni. Originario di Santa Maria, dove è nato e ha vissuto per parecchi anni, fin da piccolo, assieme ai genitori, manteneva puliti i prati e i campi. Ricordo che Davide è stata l’ultima persona ad aver tagliato l’erba e pascolato le be-stie in Piandeleguna. Successivamente si è trasferito a Quero, dove si è sposato con Rosa. Dal loro matrimonio sono nati quattro figli: Giovanni, Paola, Lionello e Nerina. Ha poi comprato una grossa tenuta a Paese, dove la terra, a seguito di dure fatiche, gli dava soddisfazioni migliori. A causa della malattia, gli ultimi anni li ha trascorsi a Quero nella casa paterna. Al suo funerale tanta gente ha voluto accompagnarlo all’ultima dimora, ricordandone l’umiltà e il duro lavoro nei campi svolto con i suoi familiari. Alla moglie Rosa e ai figli Giovanni, Paola, Lionello e Nerina le più sentite condoglianze della redazione.

La festa di San Giovanni a Sanzan

di Franco Schenal e Alessandro Bagatella

Quest’anno la festa patronale di San Giovanni a Sanzan, già arricchita dal 70° di fondazione della parrocchia, ha avuto un dono particolarmente gradito nell’agognato ritorno dell’antica Madonna lignea (nella foto di Mario Mezzalira) alla sua chiesa di appartenenza. La statua, a buon punto nel lavoro di restauro, dovrà essere ulteriormente rifinita e, pertanto, ce ne dovremo separare ancora per un breve periodo. Le garanzie avute dalla restauratrice fanno ben sperare i parrocchiani che per Natale la Madonna possa riabbracciarli tutti, col suo sguardo materno dall’alto della sua nicchia. Tornando alla manifestazione, si è svolta nel migliore dei modi, con diversi intrattenimenti, sia canori che di carattere ricreativo, tutti particolarmente riusciti: il “Coro Monte Coppolo”, la compagnia “Cantalaora”, gli animatori per giovanissimi “Jari e Fabio”… Un grosso grazie per il lavoro svolto dalle signore Renza Merlo e Maria De Boni, che in poco tempo sono riuscite a raccogliere e catalogare con cura tutto il materiale necessario per completare il bellissimo libro sulla vita della parrocchia, fin dalla sua nascita, presentandolo proprio in occasione della festa e offerto dal Comitato Ricreativo a tutte le famiglie della parrocchia (e noi del Tornado, non appena ne avremo la possibilità, contiamo di presentarlo in sintesi anche ai nostri lettori). Un plauso, dunque, alle curatrici e al Comitato Parrocchiale di Sanzan, che anche quest’anno ha saputo dare il massimo.

Comune di Alano di Piave

Prime multe per il conferimento dei rifiuti

di Andrea Tolaini, assessore alle politiche del territorio

Il nuovo regolamento comunale, che disciplina il complesso tema dei rifiuti, è composto da 101 articoli, alcuni dei quali - presentati anche sulle pagine del Tornado n.563 - illustrano nel dettaglio le varie sanzioni in caso di manca-to rispetto. Dal 1° luglio, giorno in cui è entrato in vigore il nuovo regolamento comunale sui rifiuti, sono stati effet-tuati 45 controlli nelle 23 isole ecologiche dislocate sul territorio alanese e comminate 8 sanzioni amministrative per conferimento non conforme dei rifiuti. I controlli sono stati effettuati dalla polizia locale e dalla squadra esterna del Comune. Un importante supporto è stato fornito dalla videosorveglianza, in particolare dalla telecamera mobile. Da segnalare la collaborazione di alcuni cittadini che hanno informato l’Amministrazione sulla presenza di rifiuti sparsi in alcune aree del Comune. I controlli continueranno soprattutto nelle piazzola ecologiche più “calde”, dove si regi-strano ancora dei problemi di abbandono di rifiuti da parte di alcune persone.

cronaca

LETTErE aL TornaDo

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A Santa Maria grande festa il 22 luglio di Silvana Brusini

Ci siamo commossi un po’ tutti nel vedere la chiesetta gremita, addobbata a festa, con fiori ovunque e le autorità che hanno voluto essere presenti alla festa dedicata a S. Maria Maddalena e che culmina con la tradizionale benedizione delle pere. Anche il piccolo coro ha veramente colpito al cuore proponendo, durante la celebrazione della messa, canti gioiosi. Tutti abbiamo avvertito la partecipazione “sentita” nel canto e nella musica. Gli abitanti di Santa Maria, piccola frazione querese, ci hanno messo tutto l’entusiasmo possibile per rendere bella questa festa: chi si è occupato dei fiori per la chiesa e per il capitello da benedire, qualcun altro ha addobbato il campanile, altri ancora hanno messo le bandierine nella piazzetta. Poi qualcuno ha procurato le pere, le ha confezionale in sacchetti, qualcun altro ha portato le ceste. In molti si sono dati da fare per allestire il rinfresco, mettere il gazebo. Ma soprattutto hanno lavorato per restau-rare il capitello, il basamento e il tetto ormai malandati. Altri volontari hanno tagliato l’erba del campicello e curato l’’aiuola. A un’ora dall’inizio delle celebrazioni c’era grande agitazione perché ogni cosa doveva essere perfetta. E alle ore 17.00, la partecipazione numerosa delle persone, ha sciolto le emozioni. La commozione più grande l’abbiamo avvertita alla benedizione del nuovo Cristo, sistemato nel capitello. Erano anni che si cercava di riparare il tetto e la statua lignea, consumata e corrosa dalle intemperie. Se ne parlava da tempo, e finalmente, unendo le forze e la volontà, il desiderio di molti si è realizzato. Ci ha fatto piacere, ed anche un po’ inorgoglito, la presenza delle autorità; l’assessore Coppe ha assistito alla S. Messa e alla tradizionale benedizione delle pere. E con i giovanissimi della frazione ha tagliato poi il nastro per l’inaugurazione del

capitello restaurato e presenziato alla benedizione del nuovo Cristo. Tutto si è svolto in un fazzoletto di terra, davanti ad una croce sistemata in un’aiuola, ma fra tante persone. Il momento più significativo è stato la presentazione del nuovo Cristo in croce, scoperto e quindi benedetto. Anche don Stefano forse è rimasto colpito da quel volto sofferente; un dolore quasi percettibile osservando la corona di spine “conficcata” nelle carni. E’ un Cristo piccolo, che quasi si perde nella grande croce, con il capo rivolto ai passanti e uno sguardo che pare voler proteggere o consolare. Qual-che parola è stata poi spesa per raccontare la nascita dell’opera e le scelte dell’artista, Marco Boldrin, uno scultore che “ha l’arte nel sangue” ed ha accettato il nostro invito a creare un nuovo crocefisso. Lo ha modellato in un unico pezzo di castagno, trovato sul Grappa, ed ha voluto mantenere la posizione del Cristo, per rispettare le scelte dell’artista pre-cedente. Marco non è nuovo a queste esperienze, come raccontano i familiari

“… mestrino di nascita, quarantenne, di professione boscaiolo e pastore, si occupa di 300 pecore nei pascoli del fel-trino… ha frequentato l’Istituto d’Arte a Venezia dove si è specializzato nell’arte orafa”

Ha esposto delle opere nel trevigiano, e non pochi hanno potuto ammirare un suo lavoro: un volto di guerriero alto 2 metri. Mentre don Stefano ha evidenziato quanto sia “bella l’idea del viso rivolto ai passanti”, gli applausi hanno sottoli-neato l’intensità del momento e il ringraziamento a Marco per la sua creazione. A sciogliere le emozioni è giunto pun-tuale l’invito al rinfresco per i partecipanti alla cerimonia; ne è seguito un momento conviviale, sereno e d’amicizia. Fra

squisite torte salate, tramezzini, dolci e pasticcini si è trascorso un pomeriggio di gioia. Adesso, passando per S. Maria, non si può fare a meno di vederlo il Cristo benedetto: lo si nota subito per il suo tetto di rame lucente. E’ lì per tutti noi: per chi sfreccia sulla strada feltrina, per chi torna da scuola o rientra dalla fabbrica o dall’impiego. E’ li anche per chi passa per andare in montagna o per chi vuole raggiungere il Piave. E li per proteggerci tutti ed offrire ospitalità.

Alano: corso gratuito di spagnolo per adulti a cura del prof. Antonio Spada

PRIMO LIVELLO da ottobre a dicembre SECONDO LIVELLO da gennaio ad aprile

Orario: due giorni alla settimana ( lunedì e giovedì ) dalle 20,00 alle 21,00

Luogo: inizialmente si svolgerà presso la Casa delle Associazioni

Il corso si svolgerà con un minimo di 10 e un massimo di 20 partecipanti, i quali opportunamente si dovranno procurare il testo che sarà indicato.

Per iscrizioni e/o chiarimenti, telefonare allo 0439-779943.

cronaca

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Premio Fedeltà alla Montagna nel Comune di Quero a cura di Alberto Coppe

È stato conferito quest’anno ad Adele Luban il premio Fedeltà alla Montagna. La manifestazione coordinata dalla Comunità Montana Feltrina in collaborazione con i comuni di Alano, Quero e Seren del Grappa ha fatto tappa, quest’anno, in malga Bocchette, nel Comune di Seren del Grappa, domenica 22 agosto. L’associazione agricoltori locale ha proposto all’Amministrazione Comunale di Quero Adele Luban, residente in Borgo Zanella nella Valle di Schievenin che per ben 60 anni si è occupata dell’allevamento del bestiame e della produzione di formaggio e burro.

Adele Luban è nata a Cilladon il 3 dicembre 1920. Da bambina aiutava il padre Giovanni, classe 1894, nella conduzione della stalla di famiglia in località Cilladon-Broche. Imparò ben presto dalla mamma Teresa, classe 1899, l’arte di fare il formaggio e gli altri prodotti derivanti dalla lavorazione del latte come il burro e la ricotta. Sposata nel 1938 con Mondin Amelio, ebbe sei figli: Primo e Fiorello (deceduti), Dario (che attualmente conduce la piccola azienda agricola di famiglia), Lodovina e Bruna (che abitano in Svizzera) e Graziella (residente a Covolo). Appena sposata, Adele, andò ad abitare con la famiglia nella borgata alpina di Prada, dove conduceva con il marito l’azienda agricola che contava una ventina di mucche, dieci pecore, alcune capre ed un paio di maiali. Adele Luban rimase in Prada per nove anni. Successivamente la famiglia acquistò una bella tenuta agricola in Col Zanella nella Valle di Schievenin. La nuova tenuta era composta da una grande casa, la stalla, il fienile, la porcilaia, un magazzino per gli attrezzi agricoli, un bel pollaio, ed un grande

terreno nel quale ben presto venne avviata la coltivazione della vite, del granoturco, delle patate e dei fagioli. Una moderna fattoria in cima ad un bel posto: il Col Zanella di Schievenin. Nel 1977 morì il marito Amelio e così la famiglia di Adele vendette la tenuta agricola in località Prada, mantenendo attiva, grazie alla collaborazione dei figli e delle figlie, quella di Col Zanella. Oggi Adele ha 90 anni, abita ancora in Col Zanella, ancora attiva nel lavoro, assieme al figlio Dario e alla nuora Luigina passa il suo tempo occupandosi della piccola azienda di famiglia che conta sette mucche da latte, un fiorente

pollaio con una ventina di galline ed un maiale. Chi volesse rivivere qualche momento di storia, ricordando il passato mondo agricolo, lo può fare ascoltando in silenzio le storie di un tempo che Adele ama raccontare a chi, passando di là, volesse soffermarsi un po’ con lei.

Nelle foto: In b/n: Giovanna Specia (?), Adele Luban con il marito Amelio Mondin sui pascoli di Malga Paoda, anno 1949. A colori: Adele Luban con il figlio Dario al pascolo nella tenuta agricola di Col Zanella (Valle di Schievenin).

cronaca

Lampadine: bolletta più leggera con quelle a basso consumo Preferire quelle a basso consumo o a led, che magari costano subito un po’ di più ma alla lunga consentono di risparmiare parecchia energia elettrica e di tagliare decisamente il costo della bolletta. Una lampadina a basso consumo richiede circa 6 watt ma ha una resa equivalente a 89/90 watt. Se montate sulle lampade e i lampadari di maggior utilizzo, alla lunga il risparmio è consistente.

aSTErISco

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24 SETTEMBRE 2010 AQUA ROSA Luca Gualco, pianoforte Musiche di Luca Gualco

8 OTTOBRE 2010 TRAIT D’UNION. ALLIEVI DI OGGI, CONCERTISTI DI DOMANI Trio di fisarmoniche della Scuola Musicale “Il Diapason” di Trento: Niccolò Mascher, Giacomo Pontara, Alberto Serafini Musiche di trad. klezmer, musette francesi, Piazzolla

1 OTTOBRE 2010 UNA QUESTIONE DI ONORE Opera lirica in un atto di Riccardo Riccardi Marcello Lippi, baritono Michele Zappaterra, pianoforte Gilberto Meneghin, fisarmonica e sintetizzatore Roberto Caberlotto, fisarmonica e sintetizzatore

MUSICARMONICA 2010 - CICLO AUTUNNALE Quero, Centro Culturale – ore 20,45

17 SETTEMBRE 2010 VIBRAZIONI DI CORDE Jochen Brusch violino Salvatore Seminara chitarra Musiche di Bach, Veracini, Bartok, Seminara

Ciao Enrico Le tue armi: fucile e martello; colpi sicuri davano forma, un occhio al mirino e colpivi senza errori. Un cecchino con la pallottola del male ha colpito te, ora mira le nostre emozioni. Là dove arriverai costruisci un cancello, buttaci le chiavi, il corriere della speranza ti porterà il trofeo di quel cecchino con il sigillo della vittoria sul male.

Gianni De Girardi

IN RICORDO DI ENRICO DE GIRARDI Caro Enrico,

la tua vita è stata una battaglia di ferro e fuoco, certamente per il lavoro che hai fatto ma anche per le vicissitudini che la vita ti ha riservato. In questi momenti non posso non andare a molti episodi di vita e lavoro che abbiamo insieme condiviso. Voglio lasciare un messaggio affinché il tuo passaggio in questa vita rimanga vivo in tutti noi. E’ stata la tua arte nel forgiare la fredda materia del ferro sino a renderlo un prodotto vivo e soprattutto luminoso a unirci. Sono stati giorni di fatica e di lavoro seguiti però da molte soddisfazioni. Avevi cominciato quando eri ancora ragazzo, a Quero, entrando presto nel mondo del lavoro, per poi frequentare, a complemento dell’esperienza maturata, la scuola serale per la forgiatura del ferro dell’istituto “Rizzarda“ di Feltre, seguito allora dal tuo primo maestro il sig. Fabbian. Già allora avevi compreso quanto vasto poteva essere per fantasia e creatività l’operato che ti si apriva davanti, Poi con la MM lampadari, con la quale sei cresciuto in professionalità ed inventiva, hai compiuto una svolta professionale importante sino a fare conoscere le tue creazioni a livello mondiale. Ricordo i lavori in Russia, in Francia a Parigi, in Germania e anche in America. Non da ultimo il casinò in Slovenia, persino a Firenze nella capitale artistica dell’artigianato italiano. Con te la MM è riuscita ad essere protagonista quasi ovunque distinguendosi sempre per prodotti realizzati con originalità e qualità. Ora il

testimone è passato al tuo allievo e nipote Roberto, che con Matteo, sta seguendo le tue orme con la tua stessa passione. Certo, l’ultima battaglia, quella per la vita, non ti è stata favorevole. Nonostante la tua forte fibra hai dovuto cedere alle avversità, senza poter godere, ora che avevi maturato il giusto periodo della pensione, della tranquillità della tua famiglia, dei sorrisi della tua nipotina Emma, per non parlare infine della felicità che la prossima nascita ti avrebbe regalato.

Questo mi rammarica e mi rende triste. Ti ho sempre avuto al fianco per tanti anni, insieme abbiamo percorso strade e luoghi, abbiamo condiviso momenti buoni e difficili. Ma anche grazie a te, al tuo carattere burbero che lasciava però sempre spazio alla disponibilità e all’affetto, abbiamo sempre superato ogni difficoltà, Sono passati quasi quaranta anni, rimane un vuoto che non posso e non voglio colmare.

Ciao, Lenzia

attualità

lEttERE al tORNaDO

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31 luglio: escursione notturna in malga Paoda (M.M.) L’iniziativa è stata coronata da pieno successo, merito del bel tempo e dell’affiatata squadra di volontari che hanno collaborato alla sua riuscita, in memoria di Igor Corso e degli amici della montagna prematuramente scomparsi. Sollecitati da Alessandro Bagatella, che guida il gruppo “Amici del Tomatico e del Grappa”, un centinaio di escursionisti si è dato appuntamento a Malga Paoda, gestita dalla famiglia Miuzzi. La celebrazione della Santa Messa, officiata dal parroco di Quero don Stefano Baccan, ha preceduto il momento conviviale, magistralmente gestito dai volontari. Ottima compagnia, ottimo menù e una foto finale che riassume il senso della manifestazione: ritrovarsi in armonia a condividere sensazioni, sentimenti, ricordi e voglia di valori semplici, autentici, ispirati da un panorama mozzafiato e da un ambiente che ristora lo spirito e mette in pace con se stessi. Nella foto, scattata da Michele Remor, una parte dei partecipanti, dopo la cena e prima della discesa a lume di… torcia, verso Cilladon, dove li aspettava un ultimo ristoro. Un’organizzazione davvero for-midabile, che speriamo sappia ripetersi anche nelle future edizioni. La foto di copertina, opera del sottoscritto, è stata scattata lungo il percorso di salita e ritrae uno scorcio panoramico verso la conca del Basso Feltrino e la pianura.

Dalla tabella illustrativa che si incontra a fine sentiero, ecco alcune note esplicative sulla località. “COMPLESSO DI PAODA. L’ambiente in cui si sviluppa la proprietà è caratterizzato da un continuo alternarsi di valli e creste tanto da determinare un paesaggio aspro, ma al contempo vario, sia come forme, che come vegetazione; infatti la presenza di questi continui passaggi da zone di impluvio a zone di cresta, porta alla formazione di numerosi microclimi che determinano una notevole varietà vegetazionale. La numerosa presenza di valli comporta anche un elevato numero di corsi d’acqua che le solcano: il principale è il Tegorzo. A questo torrente ricco d’acqua per tutto l’anno, si affiancano altri torrenti effimeri, presenti quindi prevalentemente nel solo periodo primaverile che si formano a seguito del disgelo e delle frequenti

piogge, abbondanti nell’area esalpica (cioè dalle prime montagne che incontriamo dopo le zone collinari, che danno il via alla catena alpina), proprio in questa stagione. L’area è anche Sito di Iimportanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS) (“uccelli”) ed è quindi inserita nella RETE NATURA 2000. LA FLORA. I boschi presenti sono prevalentemente caratterizzati da latifoglie; vi si trovano: Il faggio, l’orniello, il carpino nero, il nocciolo. Molte sono anche le specie esotiche (cioè non tipiche della zona) che rappresentano circa l’8% delle specie presenti. LA FAUNA. E’ ben rappresentata, sia da grandi mammiferi, tra cui il più diffuso è sicuramente il capriolo, sia da animali di taglia minore, come la volpe, la faina, il ghiro, lo scoiattolo. Tra gli uccelli si possono annoverare il cuculo, la ghiandaia ed anche l’aquila. LA DESTRA PIAVE E L’UOMO. Le testimonianze storiche della presenza di attività antropiche nella zona risalgono al XIV secolo. All’epoca poche erano le aree incolte e molte erano le attività svolte sul territorio: caccia, raccolta dei prodotti secondari del bosco, agricoltura e zootecnia. Con il tempo all’attività zootecnica si affiancò la produzione di carbone, sempre più richiesto come combustibile da riscaldamento dalle crescenti aree urbane poste nella vicina pianura. Questa attività portò ad un forte cambiamento nella forma di

governo del bosco (cioè nel modo di gestire e tagliare il bosco) trasformandola da alto fusto (cioè una forma di governo in cui le pian-te nascono da seme) a ceduo (formato principalmente da polloni, cioè fusti originatisi da gemme presenti sulla ceppaia in seguito al taglio della pianta). All’interno di quest’area la superficie a pascolo ancora utilizzabile e che quindi ha mantenuto quasi inalterata la sua caratteristica di zona adatta a questa attività, è di circa 29 ettari attorno a malga Paoda, situata a 1.180 m. di quota. Su questa strut-tura è stato recentemente attuato un restauro degli edifici ed è stata costruita una strada che da Schievenin sale fin davanti alla malga. Superficie totale: 219 ha; Superficie boscata: 190 ha. Altitudine minima: parte bassa del pascolo di Paoda (950 m). Altitudine massi-ma: Monte Paoda (1370 m)”

cronaca

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“Insieme Per Quero” continua a lavorare Su richiesta di molti cittadini queresi, i consiglieri di Minoranza Gino De Girardi, Silvia Carelle e Silvana Brusini, hanno inoltrato all’Amministrazione comunale, la richiesta di una conferenza pubblica sul problema dell’acqua, più precisamente sulla gestione del servizio idrico integrato. La richiesta riguarda l’adeguamento alla disciplina comunitaria, secondo quanto prevede l’ART 15 del D.L. 135/2009 Legge 166 del 20/11/2009.

I consiglieri chiedono, alle autorità competenti, di spiegare alla cittadinanza quale iter avrà la legge e dare risposte precise ad alcuni punti

1. come intende agire il Comune di Quero all’interno dell’ATS, cioè le strategie da adottare per garantire il controllo della gestione dell’acqua da parte delle autorità locali.

2. cosa succede se l’ ATS non riesce a sottoscrivere il 40 % del capitale (sociale?) da parte dei privati nel tempo stabilito;

3. come possono le autorità comunali difendere gli AATO?

4. come può il singolo cittadino querese “partecipare” attivamente nella tutela e nel controllo dell’acqua da parte della autorità locali, (può partecipare alla quota capitale privato ?)

5. abbiamo il potere, come cittadini, di chiedere in tempi possibili la modifica della legge europea (valore del referendum)?

I consiglieri hanno anche chiesto una discussione, nel prossimo Consiglio Comunale, su alcuni temi urgenti: la Viabilità e la manutenzione del Cimitero di Quero. Per la viabilità hanno chiesto, supportando con materiale fotografico

* l’istituzione di un’indagine tecnica di controllo in Schievenin per chiarire la stabilità geologica e relativa messa in sicurezza dell’area in cui è prevista la costruzione di parcheggi

* sistemazione dei muri della Strada Provinciale n° 21 che porta a Quero, detta “moscheta” (allegate n. 3 foto)

* sistemazione della Statale Feltrina SR 348 nel tratto della stazione di Quero Vas (allegata 1 foto), chiedendo di portare a conoscenza della questione le autorità provinciali e regionali (Veneto Strade).

* per il territorio comunale sollecitano un intervento in Quero all’incrocio di via Piave con via Roma, regolato attualmente da uno stop;

Si chiede urgentemente una nuova segnaletica per evitare altri incidenti causati dalla non buona viabilità. Fra le ipotesi avanzate l’installazione di un segnalatore luminoso per indicare lo stop.

Per quanto riguarda la manutenzione del Cimitero di Quero, il gruppo di minoranza ha segnalato varie situazioni di scarsa sicurezza, chiedendo l’intervento sulle mura di cinta nel settore nuovo (anche esternamente) a causa della presenza di numerose crepe (allegate n. 2 foto)

I Consiglieri hanno riscontrato il parere favorevole dell’Amministrazione Comunale su tutti i punti e con soddisfazione segnalano l’avvenuta posa di un corrimano nella prima scalinata (collocata sul lato sinistro).

Attualmente i consiglieri di Minoranza stanno lavorando per la messa in sicurezza di alcune strade di Quero e delle frazioni, rispondendo ai cittadini che hanno sottoposto problemi dovuti soprattutto alla viabilità. E, come abbiamo promesso, tentiamo l’impossibile per risolverli.

LETTERE AL TORNADO

Dal Tornado n. 563:

Un convegno chiarisce rischi e svantaggi della privatizzazione dell'acqua

di Marcello Meneghin

Mi ha fatto piacere leggere che due Consiglieri del Comune di Quero hanno potuto chiarirsi bene le idee e, bando ai preconcetti e alle belle teorie, siano ora in grado di replicare a ragion veduta alle mie affermazioni pubblicate nel Tor-nado n. 562 sotto il titolo "L'ACQUA NON SI VENDE... MA SI SCIUPA IN GRAN QUANTITA'. Li pregherei quindi di in-tervenire almeno nei punti di carattere generale come quelli riguardanti le incapacità da me asserite per gli Enti Pubbli-ci e confutare a dovere le mie affermazioni. Sarà la volta buona che anche io divenga dello stesso parere del milione di onorati cittadini che hanno firmato per il referendum abrogativo, vista l'alta qualità dell'evento cui i suddetti consiglieri hanno partecipato. Per il momento quello che ho capito è tra l’altro (riporto testualmente dal Tornado n. 563): 1- l'accesso all'acqua è un diritto imprescindibile, 2- l'acqua non si può considerare una merce e quindi non è concorrenziale, 3- il bene acqua è limitato.. va tutelato dal punto di vista ambientale e della gestione, 4- la gestione idrica integrata non deve sfuggire ai Comuni. Io sarò sicuramente in errore ma, da persona che conserva una grande passione per la materia acquedotti (vedere il sito http://altratecnica.it), quando sento queste solfe trite e ritrite inorridisco: per risolvere i problemi del rifornimento i-dropotabile italiano occorrono ben altre cose, cose che l'Ente Pubblico non sa fare, anzi non sa nemmeno quali siano. Faccio anche rilevare come nel resoconto del convegno non sia riportata alcuna giustificazione del fatto che gli acque-dotti italiani, per la stragrande maggioranza gestiti da enti pubblici, accusino perdite occulte del 50% (ripeto cinquanta per cento dell'acqua va perduta da acquedotti per gran parte gestiti da enti pubblici e lo affermo sulla base di elementi certi). Mi pare però che ciò sia in netto contrasto con la precedente dichiarazione n. 3)! Resto in fiduciosa attesa, pron-to a fare ammenda di quanto eventualmente da me affermato erroneamente in precedenza.

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Inaugurata a Fener “La Caneva”

di Silvio Forcellini

Anche se aperta già dai primi del mese, sabato 28 agosto a Fener è stata ufficialmente inaugurata “La Caneva”, rivendita di vini sfusi e non solo… Situata sulla Statale “Feltrina” a fianco dello Jole Bar, “La Caneva” è gestita da Rodolfo Bordignon, querese d’adozione (nella foto con il figlio Antonello). Al suo interno si può trovare un vasto assortimento di vini sfusi: dai neri Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Raboso, Rosato di Raboso, Refosco, Malbek ai bianchi Pinot Bianco, Verduzzo Dorato, Prosecco Glera, Sauvignon, Verduzzo Trevigiano. Tutti i vini sfusi sopra citati sono prodotti dall’azienda Vignantica di Roncadelle di Ormelle, che ha il vanto di produrre sul Piave esclusivamente vini naturali a bassissimo contenuto di solfiti. Come si legge sul sito www.vignantica.it, “l’attività Vignantica è caratterizzata principalmente dalla diffusione di un modo corretto e salutare di intendere il vino, basato sulla esperienza dell’antica tradizione contadina veneta abbinata alle

nuove tecnologie, evitando il più possibile l’utilizzo della chimica quale alternativa di conservazione, per questo i vini Vignantica sono oggi sinonimo di naturalezza e bontà assoluta a garanzia del consumatore più attento”. In più, “La Caneva” offre alla sua clientela ottimi vini in bottiglia, anche di marche diverse, e particolari birre artigianali, di pro-venienza belga e olandese (un nome su tutte: la Chimay). Chiusa il lunedì, “La Caneva” osserva il seguente orario: dal martedì al sabato dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.00. Il numero telefonico è: 0439-776247.

Erika presenta Mirko

di Silvio Forcellini

Due anni e mezzo fa nasceva Erika, che successivamente appariva proprio su queste pagine. Ora è la stessa Erika a presentare sempre dalle pagine del Tornado il fratellino Mirko, nato lo scorso 19 marzo per la gioia di mamma Manola e di papà Paolo. La famiglia Bedin risiede attualmente a Levada, ma Manola De Paoli, origi-naria di Campo, ritorna quotidianamente nel Comune natio dove è titolare, a Fener in via della Vittoria, del frequentatissimo Salone Fan.Cri. Essendo ormai molto co-nosciuta in zona per la sua attività professionale, ed essendo anche la parrucchiera di fiducia di chi scrive, non possiamo più permetterci di chiamarla, come un tempo, “la sorella di Omar”, ma è ormai Omar a dover essere considerato “il fratello della Manola”… Scherzi a parte, al piccolo Mirko, alla sorellina Erika e ai loro familiari tanti tanti auguri di gioia e di serenità dalla redazione del Tornado.

E’ nato Andrea

di Alessandro Bagatella

Lo scorso 23 marzo è nato Andrea, primogenito di Alessandro An-dreatta, di Fonte, e di Sonia Dorz, nostra abbonata originaria di Ca-orera. Nella foto vediamo il piccolo Andrea, nel giorno del suo bat-tesimo, in braccio alla nonna Sandra Casanova, molto orgogliosa di presentare il suo nipotino all’intera famiglia del Tornado. Da noi tutti sinceri rallegramenti ai genitori Alessandro e Sonia, alle nonne Sandra e Rosella, al nonno Italo, al bisnonno Pietro e allo zio Luca. Ad Andrea, invece, tanti tanti auguri di crescere sano e di avere dal-la vita tanta fortuna e gioia.

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cronaca

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Alano: Gruppo Alpini Valderoa Temporale e vento rovinano la festa in montagna

(C.G.) Non è certo stata la commemorazione che volevamo, ma quest’anno è andata cosi. Tanti i preparativi, tanti gli ospiti che ormai dormivano a malga Camparonetta nella notte tra sabato 17 e domenica 18 quando un improvviso tem-porale con una altrettanto improvvisa folata di vento solleva la struttura metallica (oltre 7 quintali di ferro) munita di te-lone di copertura (capanno), e come un fuscello la porta sul tetto della” casera” per poi farla ricadere proprio sui ca-mioncini che erano serviti per portarla fin lassù.

Le prime luci dell’alba mostrano la scena dell’accaduto, ed ormai si può fare ben poco. Gli alpini e i presenti si rimboc-cano le maniche e smontati i ferri contorti e il resto delle attrezzature per le 11 di domenica hanno già riportato il tutto a valle, a mezzogiorno tutti gli alpini presenti presso la casa delle associazioni partono in sfilata per recarsi presso il mo-numento ai caduti (lato nord della casa di riposo) dove depongono una corona di alloro; seguono brevi parole di circo-stanza del consigliere comunale di Tradate D’Arcangelo Danilo, del Capogruppo di Tradate Angelo Galmarini, del sin-daco di Alano Fabio Dal Canton e del presidente della sezione di Feltre Carlo Balestra. Un ringraziamento a tutti i presenti e poi si ritorna presso la sede dove le ”alpine” e vari collaboratori hanno preparato a tempo di record un pran-zo per oltre 100 persone. Scambio di doni tra alanesi e alpini di Tradate in occasione del ventesimo di gemellaggio Al-pini del Valderoa e Alpini di Tradate. Non è mancata nemmeno la solidarietà alpina con delle consistenti offerte per la ricostruzione del capanno. Il pranzo ed un ottimo bicchiere di prosecco hanno risollevato il morale dei presenti prima dei saluti per il rientro a casa di tutti gli ospiti.

cronaca

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DOMANDA E RISPOSTA EVVIVA LA LIBERTA’ DI OPINIONE VOI IMBRATTATE? E IO MI INCAVOLO… Riceviamo e pubblichiamo:

Come mai il signor Piero Piccolotto stavolta non si è indignato e non ha protestato sul Tornado per le scritte in Piazza Martiri da parte dei coscritti della classe 1992? lettera firmata Abbiamo girato la domanda alla persona chiamata in causa, che ha risposto così: Gentile Lettera Firmata, Io mi indigno puntualmente tutti gli anni, quando, svegliandomi la mattina, trovo la piazza insozzata dalle solite scritte dei “coscritti”. Premetto che “ai miei tempi” non si imbrattavano le strade. La festa della classe veniva immortalata da qualche scritta a spruzzo – solitamente un semplice “viva il 19..” accompagnato dal profilo di un’aquila – il tutto di modestissime dimensioni e destinato quasi sempre a sparire in poco tempo data la povertà dei materiali usati. L’anno che toccò alla mia classe, il glorioso 1936, la scritta era più o meno quella che allego e che prego di pubblicare, anche se l’originale era certamente più stilizzato e … artigianale, ed era stata “affissa” prevalentemente su vecchi muri di case abbandonate o dove già esistevano le testimonianze a futura memoria delle precedenti “classi di ferro”. In tutto furono eseguiti circa 10 esemplari per tutto il comune, poi il colore si gelò (era febbraio) e lo “stampo”, fatto di cartone ondulato, si sbriciolò. Solo per innata modestia evito di citare il nome dell’autore di sì pregevole opera. Sono passati, ahimè, oltre cinquant’anni da quell’episodio, ma ricordo ancora che la nostra innocente iniziativa sollevò gli anatemi di don Ciscato, per colpa di un buontempone che pensò bene di aggiungere all’innocentissimo seno della “Gina” un paio di vistosi capezzoli… Gli organi genitali, le parole oscene ecc. sono diventate appannaggio delle classi successive e più… evolute. Certe lezioni di anatomia, certi “simboli” peraltro molto primitivi e approssimativi, sono apparsi in tempi più recenti, quando l’abitudine di disegnare falli, vagine e perfino spermatozoi è stata allargata anche alle feste di matrimonio. Si son visti particolari addirittura raccapriccianti, sia per l’esagerata imperizia degli improvvisati “writer” sia per sommarie cognizioni dimostrate dai notturni graffitari. Ciò precisato, desidero rammentare che nel lontano 1985, come ho già ricordato in una nota apparsa sul Tornado nel 2006, tra gli autori delle scritte c’era anche mio nipote Paolo, e che io protestai ugualmente, e altissimamente, approvando con entusiasmo la decisione di mio fratello Orazio, allora sindaco, che obbligò la squadra dei neo-diciottenni ad una scrupolosa e radicale pulizia della piazza. Negli anni successivi, in sostituzione delle scritte apparvero lenzuola, bandiere, manifesti, e le strade rimasero pulite. Poi, ahimè, l’indecorosa abitudine riprese (le “tradizioni” sono dure a morire), e apparvero anche frasi offensive, da querela. E il sottoscritto ha sempre continuato a protestare tra l’indifferenza pressoché generale, ”vox clamantis in deserto”… Quest’anno, a onor del vero, non si son visti i soliti disegnini esplicativi, che secondo il parere di uno psicologo altro non rappresentavano che l’inconsapevole autoritratto degli improvvisati artisti. Ma forse quello che ha colpito Lettera Firmata è che nella squadra degli imbrattatori stavolta è capitato anche mio nipote Andrea, figlio di quel Paolo che fu costretto dal padre a strigliare l’asfalto con la spazzola di ferro. Si tranquillizzi il vostro (o la vostra) corrispondente: nonostante la parentela con uno degli spennella tori, io mi sono indignato ed ho protestato anche stavolta, come sempre. Purtroppo non ho alcuna potestà sul mio adorato nipote. Se tentassi di picchiarlo rischierei un solenne ko, imprudenza che alla mia età non mi posso permettere perché potrebbe essermi fatale. Lo dovrei allora denunciare ai Carabinieri? Le scritte sono là, visibili a tutti. Se si tratta di un reato, intervenga chi di dovere. Se invece è una bella tradizione, come la sagra dei s-ciòs o la barca de san Piero, allora dài che va bene così… Ma poi, signor (o signora) Lettera Firmata, chi ha detto che la ragione debba star sempre dalla stessa parte? Io che la “mia” piazza ho sempre cercato di tenerla pulita, posso ancora ritenere di essere nel giusto se ogni tanto mi incàvolo? O devo magari chiedere scusa a qualcuno per le mie intemperanze? Accidenti! Ho letto tante volte le avventure di don Chisciotte, che per tutta la sua vita non ha fatto altro che andare a caccia di mulini a vento… Vuoi vedere che non ho imparato niente? Piero Piccolotto

domanda e risposta

La morte di Giosuè Mondin

(S.C.) E’ deceduto improvvisamente nelle scorse settimane, colpito da ischemia cerebrale, Giosuè Mondin di Campo, classe 1926. Personaggio molto conosciuto e stimato in tutte le zone per essere stato a lungo segretario comunale di Vidor e Segusino. Dal 1985 al 1990 era stato consigliere comunale di minoranza ad Alano nelle file della Democrazia Cristiana, interpretando il ruolo con una fattiva collaborazione verso l’Amministrazione Piccolotto e non con le solite opposizioni per partito preso. Alla famiglia le condoglianze della redazione.

cronaca

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Piova de istà (beato chi ghe n a) di Martino Durighello

Un tempo, quando l'attività principale della gente dei nostri paesi era l'agricoltura, anche se povera, l'estate era occupata principalmente da tre tipi di lavoro: la fienagione, la cura delle viti e dei campi. Campi coltivati soprattutto a granoturco, il famigerato sorc (oggi “mais”!) cioè la polenta, sostentamento base di ogni famiglia. La fienagione, spesso unita al pascolo, occupava tutta la famiglia: uomini, donne, vecchi, giovani ed anche bambini. Le viti richiedevano interventi settimanali con il verderame e il solfer. Il granoturco, dopo la sarchiatura, non richiedeva particolari attenzioni: nel campo si andava soprattutto per raccogliere zucche e fagioli. Le maggiori preoccupazioni dei nostri contadini riguardavano proprio viti e granoturco. Perché? Perché uva e pannocchie dipendono in massima parte dall'andamento del tempo. Il lavoro dell'uomo, certo, come tutta l'agricoltura, ma se l tenp nó juta... ,,E l'aiuto del tempo consisteva nella frequenza, regolarità e abbondanza della pioggia, senza della quale al sorc al subia, i fašói fa la ganbarola, al fén fa tut fiorin, la ùa nó se sgionfa, le žuchere se seca...

Allora del caldo non ci si lamentava, non più di tanto, almeno; quello, alternato alle piogge, andava benissimo: essicava il fieno, faceva maturare i prodotti della campagna. Però... Però ogni volta che l'orizzonte scuriva e incominciava a rumoreggiare il tuono, ogni contadino stava in apprensione e scrutava il cielo, l'altezza ed il colore delle nubi, le correnti d'aria, il punto da cui proveniva la perturbazione. Perché d'estate c'è la grandine sempre in agguato. La pioggia, sì, quella fa bene, ma la grandine è un flagello che in pochi minuti può distruggere tutto il lavoro di una stagione e lasciarti in braghe de tela!

Allora le donne mettevano su una paletta di ferro un po' di braci con alcune foglie di olivo benedetto il giorno delle Palme e di cui ogni famiglia curava di non rimanere senza, per ogni evenienza. Ai bambini si faceva recitare qualche preghiera e la giaculatoria:

Santa Barbara e San Simon liberene da stó tón, liberéne da sta saeta Santa Barbara benedeta.

Il campanaro correva al campanile a suonare la campana de l tenp, invitando la gente alla preghiera. Ma i temporali estivi normalmente hanno breve durata. Lo dice anche il poeta:

Passata è la tempesta: odo augelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno rompe là da ponente, alla montagna; sgombrasi la campagna, e chiaro nella valle il fiume appare.

(Giacomo Leopardi: ma, oggi, chi lo conosce? Chi lo legge pìù? Chi lo insegna? Roba vecchia...) Così, non appena si intravvedeva uno squarcio di cielo, tutti fuori, incuranti della pioggerellina che ancora scendeva fina fina, col naso in su a controllare se era veramente finito tutto o se era solo un momento di pausa. Se, disgraziatamente, c'era stata grandine, si andava negli orti, si andava nei campi a controllare, a quantificare i danni, a commentare... Noi bambini andavamo a raccogliere qualche chicco di grandine e lo deponevamo sopra una medaglietta d'oro: se il chicco rimaneva fermo la grandine era stata mandata da Dio per punirci dei nostri peccati; se invece “saltava giù” era stata mandata dal demonio per tentare la nostra fede. Inutile dire che il chicco saltava giù, sempre!

Se, invece non c'era stata grandine, o appena qualche chicco senza gravi conseguenze, allora si dava sfogo alla tensione con commenti e previsioni future: … sì, questa pioggia è andata proprio bene... una manna... ci voleva proprio... questa è la carmelina... finora siamo stati fortunati: abbiamo già avuto sia la pierina che la dorighina... ed ora la carmelina... speriamo che continui a far pulito...

Se invece c'era stato tanto baccano... per niente: lampi, tuoni e poca pioggia: Bè, no l a fat tenpesta, ma, qua, se no l piou... ma la luna se fa dopo doman e ghe n é ancora temp... Ma chi sono queste pierine, dorighine, carmeline? Le piogge. Semplicemente le piogge che abbisognano durante l'estate per un buon raccolto, il coronamento delle fatiche dell'uomo. La loro frequenza, la loro abbondanza, la loro regolarità sono fondamentali per la crescita e la maturazione dei prodotti dei campi. Sei piogge tra la fine di giugno e la metà di agosto, distanziate di otto-dieci giorni, indicate ciascuna col nome di un Santo:

Pierina (29 giugno: San Pietro) Dorighina (7 luglio: Sant'Ulderico)

Carmelina (16 luglio: Madonna del Carmine) Giacomina (26 luglio: San Giacomo)

Fonsina (2 agosto: Sant'Alfonso) Lorenzina (10 agosto: San Lorenzo)

E la luna? Cosa ha a che fare la luna con queste piogge? Semplice: i santi sunnominati corrispondono, giorno più giorno meno, alle fasi lunari. Una pioggia ad ogni fase lunare, quindi; piogge, però, non acquazzoni di dieci minuti; buoni anche questi, ovviamente, ma insufficienti a soddisfare la sete delle nostre terre aride e magre. Piogge della durata di un'intera notte od anche di 24 ore. Che servivano pure per “rompere” la routine quotidiana. Altrimenti... Altrimenti “Par San Bartolomio - pétemelo su l da drio”; il che significa che se per San Bartolomeo (24 agosto) la pannocchia non è ben formata, piena, cioè che non ha le cariossidi (i chicchi), non le farà più: allora puoi anche tagliare il culmo e usarlo per pasturare le mucche... Ciò accade quando la mancanza o la scarsità delle piogge sunnominate diventa causa di siccità, temuta più ancora della grandine, perché questa colpisce a fasce, localmente, mentre la siccità investe vaste zone... e addio meneghina (che non è una pioggia!).

ASTERISCO

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Radar Band, dal 1999 sempre sulla breccia

di Silvio Forcellini

All’inizio furono i Radar, storico gruppo musi-cale locale molto noto negli anni Settanta. In loro onore, e dalle ceneri dei Daghi (di cui, dell’attuale formazione, facevano parte i soli fratelli Putton), nel 1999 nacquero i Radar Band, formati da giovani tutti provenienti dal Basso Feltrino. Attualmente sono sei i

componenti del gruppo, originari di Campo, Colmirano, Quero e Segusino: Fabio Bigatel (voce e chitarra), Gianni Dalla Longa (chitarra elettrica), Alcide Licini (basso), Diego Luban (batteria), Manuel Putton (fisarmonica e vo-ce) e Moreno Putton (chitarra acustica). L’attuale formazione suona assieme da circa un anno e mezzo, dopo l’ingresso di un nuovo cantante e di un nuovo bassista, mentre il repertorio è rimasto quello degli esordi: nei loro concerti, infatti, i Radar Band privilegiano soprattutto la musica italiana, con brani dei Nomadi, prevalentemente, ma anche di De Andrè (“Geordie”), De Gregori (“Generale”), Vecchioni (“Samarcanda”), Premiata Forneria Marconi (“Impressioni di settembre”), Modena City Ramblers (“In un giorno di pioggia”)… Le loro esibizioni, nel corso delle varie feste organizzate in zona, riscuotono sempre molto successo. Le foto che proponiamo di seguito si riferiscono al loro concerto di sabato 24 luglio, unica data fenerese su invito di Federico Faggin e Rosanna Pisan della rino-mata Caffetteria Pasticceria Dolci Pensieri di piazza Dante. A sinistra, un momento della loro applaudita esibizio-ne; a destra, il…backstage.

Con gli Alpasy atmosfere medievali a Fener

di Silvio Forcellini

A ravvivare le serate estive di Fener ha contribuito non poco anche Cinzia Canal, vulcanica titolare del Kangur Bar (ex Buffet Stazione). Oltre ai tradizionali appuntamenti con la musica latino-americana, sabato 21 agosto il Kangur Bar ha proposto atmosfere medievali con l’esibizione degli Alpasy (nella foto), davvero bravi. Gruppo di recentissima formazione, è composto da una ragazza di Pederiva e due ragazzi di San Vito di Valdobbiadene: Silvia Bolzonello “Lady Sin” (voce e chitarra), Alberto Bollotto “Lord Albert Pavey” (batteria e tastiere) e Paolo Todoverto “Lord Paul Chanet” (chitarra, basso, flauto, percussioni e voce). Dopo la lettura di un brano tratto dal “Riccardo Cuor di Leone” di Walter Scott, spazio non solo alla musica celtica ma anche al più recente rock anglossassone, con la convincente esecuzione di brani, da loro riarrangiati, di Cranberries, Queen, Sting, Sheryl Crow… (non a caso due dei tre componenti degli Alpasy suonano anche con i Claxon, attivi dal 1994 e molto conosciuti in zona). A completare la piacevolissima serata, che si è svolta nel piazzale

della stazione chiuso al traffico, una succulenta grigliata preparata dal noto “chef” alanese Francesco Spilimbergo e le coinvolgenti musiche caraibiche di dj Felipe, “el podér latin”, che hanno fatto ballare tutti i presenti. Oltre al diver-timento, anche un momento di solidarietà con una piccola lotteria il cui ricavato è stato devoluto a favore di una bambina che necessita di un intervento chirurgico.

cronaca

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Fu a soli vent’anni il primo sindaco di Vas del dopoguerra

Giovanni Zucchetto ci ha lasciati

di Antonio Deon

Era tutto pronto: il nuovo lavoro di Giovanni Zucchetto, “Credere per operare”, era stampato, il Comune di Vas aveva dato il patrocinio all’opera e il Tornado avrebbe pubblicizzato la manifestazione di presentazione pubblica che doveva svolgersi, l’estate scorsa, presso gli impianti sportivi di Vas durante il consueto periodo di vacanza che Giovanni, nostro affezionato lettore, trascorreva proveniente da Anguillara Sabazia in provincia di Roma al paese natio. Inspiegabilmente, per noi, Giovanni non si fece più sentire, quindi la notizia della malattia e poi la morte avvenuta il giugno scorso.

Giovanni ci teneva alla presentazione di que-sto libro, così come molti di noi aspettava quel momento per cercare di capire e tentare di far luce su quel drammatico periodo storico cul-minato con la lotta partigiana e la liberazione

dal nazifascismo. Il libro racconta la scelta di vita di un giovane diciannovenne volta alla conquista di valori fonda-mentali quali la giustizia e la libertà nei momenti culminanti della dittatura fascista, sfociata nella drammatica trage-dia della guerra che seminò distruzione e morte, terrore e odio, fame e povertà.

I fatti raccontati si sono svolti nel territorio del Feltrino e nel Comune di Vas, dove Giovanni, appena ventenne, fu il primo sindaco del post-fascismo e dove, in un clima sempre più difficile, veniva contestato dai benpensanti e dalle pie donne manovrate dai vecchi poteri non tanto per un giudizio sul lavoro svolto ma per gli ideali che il giovane sindaco aveva abbracciato.

Il clima creatosi lo portò ad abbandonare e a dedicarsi con profitto agli studi. Laureato in ingegneria nel 1951, con-seguì il dottorato presso la Facoltà di Scienze alla Sorbona di Parigi, oltre ad altri prestigiosi titoli presso Istituti e Università francesi e italiani. Professionalmente svolse il suo lavoro in varie direzioni ma principalmente nel settore del nucleare-civile presso l’Euratom di Ispra ed altri centri nucleari nazionali. Fu inoltre membro promotore della Le-ga Italiana per l’istituzione del Divorzio (L.I.D.).

Per l’impegno sociale avuto in vita da Giovanni Zucchetto e per i legami che ha sempre mantenuto con il paese na-tale, crediamo sia giusto incominciare un percorso che porti ad un riconoscimento da parte della comunità vassese ad un figlio che le ha dato lustro. (Nella foto, Giovanni Zucchetto con le sorelle Adele e Francesca).

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Calcio - Seconda Categoria

Piave Tegorzo: buon avvio in coppa di Cristiano Mazzoni

Con gli impegni della Coppa Veneto per società di Seconda Categoria è ufficialmente iniziata la stagione sportiva 2010/2011 per la Piave Tegorzo. La squadra del riconfermato allenatore Giuseppe Prosdocimo presenta praticamente l’ossatura della scorsa stagione anche se ci sono da registrare alcune novità. Alle defezioni di Simone Binotto, Marco Dal Canton, Stefano Giotto, Duilio Mondin e Daniele Tessaro sono seguiti gli arrivi di Moreno Casamatta, Diego Codemo, Luca Galanti, Yari Grigoletto e Giovanni Pandolfo. Attualmente questa è la rosa a disposizione dell'allenatore: Davide Berra, Valter Canova, Moreno Casamatta, Nicola Casamatta, Diego Codemo, Matteo Codemo, Andrea Coppe, Luciano Dal Molin, Giulio De Faveri, Marco De Martin, Alex Faccinetto, Luca Galanti, Ivano Lamonato, Nicola Lusa, Federico Meneghin, Giovanni Pandolfo, Khalid Rahli, Enrico Sacco, Mirko Schievenin, Andrea Scopel e Paolo Scopel. Per quanto riguarda la Coppa Veneto la squadra è inserita nel girone “52” assieme a Foen, Lentiai e San Vittore. Le gare di coppa serviranno alla compagine di mister Prosdocimo soprattutto per affiatare maggiormente il gruppo e raggiungere la forma per l’inizio del campionato anche se un pensierino alla coppa è d’obbligo in quanto viatico principale per eventuali ripescaggi in Prima Categoria. In campionato la squadra è invece inserita come lo scorso anno nel girone “Q” che però presenta una grossa novità. Infatti quest’anno nel girone sono state inserite ben sei compagini vicentine che rappresentano una grossa incognita oltre che a trasferte un po’ più impegnative. Questo il girone: Altivolese Maser, Angarano Azzurra (Bassano), Arsiè, Bessica, Spineda, Campolongo, Cassola San Marco, Eagles Pedemontana, Eurocalcio 2007 (Cassola San Giuseppe), Foen, Football Valbrenta (San Nazario), Piave Tegorzo, Riese Vallà, Santa Croce (Bassano), San Vittore e Valdosport. L’inizio del campionato è previsto per domenica 19 settembre alle ore 15:30 e la Piave Tegorzo lo inzierà esattamente come lo aveva chiuso nella scorsa stagione: a Segusino contro l’Eagles Pedemontana.

1a GIORNATA COPPA VENETO: Foen – Piave Tegorzo 1 a 4 Buono avvio per la Piave Tegorzo che nella prima giornata di Coppa Veneto ha espugnato con un perentorio 4 a 1 il campo del Foen. Una vittoria meritata in virtù della maggior esperienza e del miglior tasso tecnico rispetto alla compagine feltrina che presentava diversi nuovi giovani giocatori lamentando nel contempo alcune assenze importanti. Mattatore indiscusso dell’incontro è stato Matteo Codemo autore di una pregevole tripletta. Primo tempo senza storia con la squadra di Giuseppe Prosdocimo padrona assoluta del campo ma incapace di capitalizzare le diverse palle gol tanto da andare al riposo solo col minimo scarto grazie alla rete al 25° di Matteo Codemo al termine di un’azione personale. Nella ripresa i locali entravano in campo più determinati e al 10° trovano il pareggio con Fiorin lesto a ribadire in rete una punizione di Branco respinta da Giulio De Faveri. La gioia del pareggio durava però lo spazio di quattro minuti quando un traversone dalla tre quarti di A. Scopel pescava in area Matteo Codemo, colpevolmente lasciato solo, che non aveva problemi a trafiggere De Bastiani. La gara si faceva vivace e al novantesimo i padroni di casa con Prigol avevano la palla del pareggio ma per ben due non riusciva a trovare la deviazione vincente. Non sbagliava invece Paolo Scopel che sul capovolgimento di fronte, su un cross filtrante di Yari Grigoletto, era pronto alla deviazione vincente. Un minuto dopo era ancora Matteo Codemo con un’azione personale ad andare a segno fissando il risultato sul 4 a 1.

CLASSIFICA GIRONE "52" COPPA VENETO - Piave Tegorzo e San Vittore 3, Lentiai e Foen 0.

CALCIO

Calcio – Settore Giovanile

Iniziata nuova stagione sportiva per il soccergiovanileassociato

di Cristiano Mazzoni

In collaborazione con

Con il mese di settembre è iniziato l’undicesimo anno di attività per l'A.S. SoccerGiovanileAssociato che per questa stagione sportiva ha allestito tre squadre Pulcini oltre all’attvità per i Piccoli Amici. I Pulcini (i nati negli anni 2000 e 2001) saranno seguiti dagli allenatori William Gobbato, Alfiero Bonora e Sergio Melchiori. La loro attività prevede l’organizzazione di allenamenti sui campi sportivi di Covolo e Onigo, la partecipazione da fine settembre al campionato organizzato dalla F.I.G.C. Delegazione di Treviso oltre alla partecipazione ad alcuni tornei nel periodo natalizio ed in primavera .

I Piccoli Amici (i nati negli anni 2002-2003-2004-2005) il cui raduno è previsto per giovedì 16 settembre ore 18:00 al campo sportivo di Cavolo nel mese di settembre effettueranno attività all’aperto il lunedì ed il giovedì per poi spostarsi in ottobre nelle palestre come da programma che sarà in seguito consegnato. Saranno seguiti nelle varie attività dagli istruttori Vladi Secci, Luca De Paoli, Fabrizio Suman e Nunzio Lupparello.

NON MANCARE!! CORRI AD ISCRIVERTI CON IL SOCCERGIOVANILEASSOCIATO!!! Per chiarimenti o comunicazioni potrete contattare le seguenti persone: Presidente sig. Mazzoni Cristiano cel. 347-2466791 Responsabile tecnico sig. Pizzaia Roberto cel. 347-1197530

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Cave Silvium

Vorrei congratularmi vivamente e pubblicamente con il Signor Procopio Coletti e ringraziarlo, anche se temo, da alcune conversazioni avute in loco, che parecchi lettori, come la maggioranza degli italiani, non riescano a comprendere né i numerosi messaggi espliciti che ormai il nostro “sultano”, a dispetto della censura televisiva, invia spontaneamente e quo-tidianamente, né tanto meno quelli impliciti, nascosti in un testo intelligente, profondo, volutamente ironico e paradossale.

Ci sarebbe un trattato da scrivere su un personaggio che spesso ci fa vergognare e ci fa chiedere come sia pos-sibile essere precipitati così in basso, ma ormai temo che la maggioranza degli italiani viva come almeno due delle famo-se scimmiette: «non vedo, non sento...». Il degrado, soprattutto morale, in cui siamo precipitati, ahimè, ormai da troppi anni, credo sia sotto gli occhi di tutti, ma sembriamo assuefatti, narcotizzati, assolutamente passivi e rassegnati, convinti che tutto vada bene e che questo sia il migliore dei mondi possibili.

Le valutazioni e le argomentazioni sarebbero molteplici e il discorso meriterebbe di essere approfondito davvero, perché, purtroppo, c’è poco da sorridere. Ma siccome siamo in estate, sia per non annoiare i lettori de “Il Tornado”, sia perché in fondo tutti i programmi di regime ci invitano ad interessarci di nient’altro che delle vacanze dei Vip, visto che noi, con questi chiari di luna, non possiamo farne, mi limito a concludere con il motto scritto all’ingresso di un giardino in Piazza Martiri ad Alano di Piave: “Cave Silvium”, e non mi riferisco certamente al simpatico Forcellini, che rimane una delle poche voci che grida nel deserto... Con tutto il mio plauso, ovviamente e per quello che può contare!

Luana Di Tommaso

Henrique Deon de Sousa Cardoso: laureato! All’Università degli Studi di Udine, Henrique Deon de Sousa Cardoso (Scalon) ha conseguito la laurea specialistica in Traduzione e Mediazione culturale: Lingue dell’Europa centrale e orientale a indirizzo traduzione tecnico-scientifica, presso la facoltà di lingue e letterature straniere, retta dalla Professoressa Antonella Riem Natale. Avendo come relatore il Dott. Ettore Gherbezza, Henrique ha discusso la sua tesi che aveva come oggetto: “Un mondo senza la Russia? Riflessioni di Evgenij Primakov sulle relazioni internazionali nel nuovo millenio”. Si congratulano con lui la famiglia (nella foto da sinistra: mamma Maria, Henrique, il fratello Daniele e papà Paolo) tutti gli amici e i colleghi dell’università di Udine.

CRONACA

LETTERE AL TORNADO

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A Santa Maria di Quero arriva l’illuminazione pubblica

Segnalazione di Rosa Coronet

Questa foto di gruppo, scattata il 19.03.1951 e che reca sul retro il timbro dello Studio Fotocolor Resegati, secondo la ricostruzione fornitaci dalla nostra lettrice Rosa Coronet, di Quero, dà testimonianza del momento di festa organizzato in occasione dell’arrivo dell’illuminazione pubblica nella frazione di Santa Maria. Una bella e interessante testimonianza che presentiamo a tutti i nostri abbonati. Chissà che i più anziani sappiano riconoscere qualche persona ripresa nella foto.

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Class all'Expo di Shangai 2010

In occasione dell’EXPO DI SHANGAI che si tiene dal 1° maggio al 31 ottobre 2010, è stato selezionato il GruppoLampe, di Fener, per esporre all’interno di una vetrina dell’Expo una lampada rappresentativa del Distretto LUCI IN VENETO. E’ stato scelto il lume della collezione Ca' Rezzonico by Class, quale espressione autentica del Made in Italy: bossole in vetro soffiato “a rigadin” secondo l’antica tecnica dei maestri di Murano abbinate a paralumi in velo di Siena plissè. Tradizione ed esperienza del GruppoLampe riconosciuti e premiati a livello internazionale,come eccellenza italiana. Ca’ Rezzonico design Centro

Stile

come eravamo

attualità

Veneto: passaggio al digitale: rinvio a metà dicembre

Il Veneto dovrà effettuare il passaggio alla nuova tecnologia tra il 27 novembre e il 15 novembre prossimi (invece dell'iniziale previsione di metà ottobre). Un mese di proroga per lo «switch-off», che da un lato sposta più in là per i telespettatori del Veneto la rivoluzione digitale, ma dall’altro lato tiene ancora sospese le emittenti locali, che aspettano di sapere se verranno assegnate loro le nuove frequenze (e se potranno dunque sopravvivere). A deciderlo è stato il Comitato Nazionale Italia Digitale, presieduto dal vice ministro allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani. Il Comitato, composto dai rappresentanti delle Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni, dalle Regioni, dalle associazioni delle televisioni locali e dalle emittenti nazionali, ha posticipato di circa un mese lo spegnimento delle frequenze analogiche e il conseguente passaggio al sistema del digitale terrestre. Lo switch off per il Friuli Venezia-Giulia e l'Emilia Romagna. In Piemonte Orientale e Lombardia avverrà dal 25 ottobre al 26 novembre; in Liguria è stato, invece, posticipato al primo semestre del 2011, anche al fine di valutare la compatibilità radioelettrica con l'area tecnica toscana.

Tratto da: http://corrieredelveneto.corriere.it/

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Storia e origini della maratona di Serena Schievenin

Parlando con molte persone, magari lontane dal mondo della corsa, mi sono resa conto di quanto poca informazione ci sia sull’argomento maratona, soprattutto per quanto riguarda la sto-ria e le sue origini. Ma quello che mi ha sorpreso di più è che molti non sanno quanto misura in realtà una marato-na, o ne hanno solo una vaga idea, e alla domanda “quanto è lunga una maratona?”.. rispondo-no: “.. 40 km più o meno, 42 km circa..”, insomma non hanno le idee ben chiare. Molti invece pensano addirittura che la distanza della maratona cambi a seconda del luogo dove viene svol-ta, invece quando si parla di “maratona” i chilometri da percorrere sono sempre e comunque 42,125. Per introdurre l’argomento “maratona” iniziamo dalle origini, ovvero da come è nata questa gara durissima che appassiona, ha appassionato e continua ad appassionare milioni di persone in tutto il mondo. Della corsa, la maratona costituisce la parte più nobile e sofferta. Se-condo alcuni testi, si tratta di una corsa durissima, che può essere disputata solo da atleti pro-vetti e specialmente allenati, è la gara più lunga e faticosa di tutto il programma olimpico.

Nell’Olimpiade a questa gara partecipano non più di un centinaio di atleti, insomma una corsa per pochi folli!! Nell’attuale quotidianità, invece, i numeri cambiano notevolmente, infatti si sente parlare di migliaia e migliaia di perso-ne che ogni anno partecipano almeno ad una maratona. Ma andiamo un po’ indietro nel tempo… Nel 490 a.C., nella pianura di Maratona, nei pressi di Atene, fu combattuta l’omonima grande battaglia tra i Persiani e gli Ateniesi. Si tratta di uno di quegli eventi che ha avuto rilevanza nella storia del mondo: fu considerata la prima im-portante e decisiva vittoria degli europei sugli orientali. In questo contesto si colloca la figura mitica dell’ateniese Fidìp-pide, di professione emerodromo; si tratta di uomini capaci di correre per un intero giorno, o anche più a lungo, molto importanti nella vita delle antiche città greche e dell’esercito, poiché rappresentavano generalmente i soli mezzi di co-municazione. Il prode Fidìppide fu mandato prima della battaglia a Sparta per chiedere aiuto. Corse, tagliando per le colline, per circa 200 chilometri in soli 3-4 giorni. Dopo la battaglia, infine, corse fino ad Atene, per 42 chilometri mo-rendo nei pressi dell’Acropoli, probabilmente per la fatica, dopo aver annunciato la vittoria. In ricordo di Fidìppide e del grande scontro in cui i Greci sconfissero i Persiani, la gara di Maratona è stata inserita nella prima olimpiade dell’era moderna svoltasi ad Atene nel 1896. La Maratona era la gara più attesa dei primi Giochi olimpici e intendeva essere la rievocazione sportiva della storica e memorabile corsa di Fidìppide da Maratona ad Atene. La maratona olimpica a-vrebbe seguito un percorso analogo, dal ponte di Maratona allo stadio Panathinaikon di Atene, per un totale di 40 km. Questa idea venne fortemente appoggiata da Pierre de Coubertain, fondatore dei moderni Giochi Olimpici, così come dai greci. La distanza della maratona non venne subito standardizzata, e fino alla maratona olimpica del 1924 essa ebbe diverse variazioni comprese tra i 40 e i 42,75 chilometri. La maratona olimpica del 1908, svoltasi a Londra, dove-va originariamente partire dal castello di Windsor e finire allo stadio Olimpico, con un percorso di 6 miglia esatte (pari a 41.843 matri), a cui gli organizzatori aggiunsero 385 yarde (ossia circa 352 metri), in modo da porre la linea di arrivo davanti al palco reale. La distanza risultante fu in tal modo 42.195 metri; tale distanza dopo le successive edizioni dei giochi del 1912 a Stoccolma e del 1920 ad Anversa, venne ufficialmente adottata nel 1921 dalla Federazione mondiale di atletica e divenne ufficiale a partire dai successivi Giochi di Parigi del 1924. Ma arriviamo ai record: il record del mondo della maratona maschile è di 2 ore 3 minuti e 59 secondi, stabilito nella maratona di Berlino da Haile Gebrelassie, il 28 settembre 2008; mentre in campo femminile il record del mondo ap-partiene a Paula Radcliffe, stabilito nella maratona di Londra il 13 aprile 2003, con il tempo di 2 ore 15 minuti e 25 secondi. Per quanto riguarda l’Italia, l’attuale record maschile appartiene a Stefano Baldini, con 2 ore 7 minuti e 22 secondi, mentre in campo femminile troviamo Maura Viceoconte con 2 ore 23 minuti e 47 secondi, stabilito a Vienna nel 2000.

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Compleanni e onomastici a Campo

(s.for.) Su segnalazione della famiglia Scopel, presentiamo di seguito tre foto che si riferiscono a compleanni e onomastici festeg-giati nei mesi scorsi in quel di Campo. Il 16 marzo Francesca Scopel (foto a sinistra) ha raggiunto la maggiore età, festeggiata dal

papà Pietro, dalla mamma Luciana, dai fratelli Paolo e Andrea, dalle cognate Erika e Valentina, dal nipotino Mattia e dai nonni Luigi e Maria. Il 22 aprile è stato invece Pietro Carminati a festeggiare le 80 “primavere”, attorniato dalla moglie Ginevra Tessaro (foto al centro) e da parenti e amici che gli hanno augurato ancora tanta felicità. Il 29 giugno infine, gior-no dei SS. Pietro e Paolo, in via Scandiuzzi a Campo Pietro Carminati, Pietro Scopel e Paolo Scopel hanno festeggia-to l’onomastico, Lucia Gnesutta il compleanno (foto a destra).

Auguri, Commendatore!

Antonio Resegati festeggiato per il 90° compleanno

È questo il nuovo titolo onorifico di Antonio Resegati, nominato recentemente Commendatore, Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Il 5 settembre scorso ha appena compiuto 90 anni ed è stato festeggiato in occasione della Festa di Via Toà, a Quero. Una splendida torta con la sua effigie è stata confezionata in suo onore dal comitato organizzatore dell’iniziativa e attorno a lui si sono stretti i famigliari ed i partecipanti alla festa della contrada, uniti tutti nel rivolgergli un caloroso augurio di buon compleanno. Al Commendatore Antonio Resegati, storico fotografo querese, rivolgiamo anche l’augurio di tutta la redazione e il sentito ringraziamento per la preziosa collaborazione che continua ad offrirci, proponendoci puntuali cronache fotografiche degli avvenimenti locali e rimembranze storiche, da lui ricordate con precisione e lucidità. (Foto di Fulvio Mondin)

dal 12 settembre al 10 ottobre a Possagno

Domenica 12 settembre, alle 17, presso il Museo Gipsoteca Antonio Canova, Ala Nuova, via Canova 84, Possagno (TV) si inaugura la mostra d'arte contemporanea e poesia ispirata alle tematiche cano-viane. Le opere di Elena Candeo saranno protagoniste negli spazi esposi-tivi del Museo Canova di Possagno fino al 10 ottobre 2010.

La mostra è a cura di Eva Besazza. Filo conduttore dell’esposizione sarà la rivisitazione del mito in chiave moderna, con particolare riferimento al tema del sonno, all’abbandono totale del corpo nella dimensione onirica...

VISITAZIONI

di Elena Candeo e Eva Besazza

Natura di casa nostra, dal Grappa al Cansiglio

Mostra di fotografia naturalistica a cura di Francesco Pederiva, Ivan Mello, Settimo Rizzotto.

La mostra sarà aperta al pubblico negli spazi comunali Ex collegio San Giuseppe di Follina, fino al 19 settembre.

Orari: Sabato 15,30 – 19. Domenica 10 – 12 e 15 – 19. Ingresso libero

MOSTRe

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ANTENNA A PIANEZZE: DOPO 3 MESI LA RISPOSTA ARRIVERÀ DA UN LEGALE Uniti per Valdobbiadene denuncia l’amministrazione Zambon di non sapere tutelare l’ambiente e quindi la comunità

tratto da http://www.oggitreviso.it/

VALDOBBIADENE – “Il Consiglio comunale che da mesi si attendeva ha subito un'ulteriore violenza da parte dell'Amministrazione Zambon”. Lo afferma Paola Corrado che spiega che da aprile stavano aspettando un Consiglio per poter ricevere risposta ad un'interrogazione ferma da più di 3 mesi negli Uffici comunali. Il consigliere di Uniti per Valdobbiadene evidenzia, inoltre, che al primo Consiglio utile da aprile, ossia quello di venerdì 9 luglio, l’interrogazione, è stato detto ai consiglieri, riceverà risposta da un legale esterno. “Questa Amministrazione dimostra tutta la propria incapacità ad affrontare la tematica di salvaguardia delle nostre montagne, del nostro territorio lasciando inoltre aree fortemente inquinate elettromagneticamente con logiche conseguenze negativa sull'economia del paese. Da oltre un anno dal suo insediamento e

dell'inizio della problematica il sindaco Zambon e la sua Giunta non hanno né saputo offrire risposte né delineare soluzioni”. Corraado afferma che il famoso articolo 7, in cui il Comune diceva di voler tutelare in ogni caso l'azienda che sta costruendo l'impianto a Pianezze, sta nuovamente dimostrando la sua negativa efficacia:"non è possibile danneggiare così il nostro ambiente e il nostro paesaggio, pilastri portanti della nostra economia e della nostra comunità. Quello che volevamo era una risposta alla domanda se il Comune può tutelare i propri Cittadini e il nostro territorio dato che allo stesso tempo ha deciso di tutelare l'azienda che vuole costruire quell'impianto. Evidentemente a questa domanda l'Amministrazione Zambon non sa rispondere, costretta ad appaltare ad un avvocato la risposta con conseguenti costi che potrebbero essere utilizzati in modo più adeguato per i Cittadini tutti." A suo tempo anche la Lac, Lega abolizione caccia, aveva chiesto di spostare l’antenna in un altro sito. “La situazione è sempre più ingarbugliata con un'Amministrazione che non sa più che pesci pigliare, lavori alla struttura che procedono nonostante l'inibizione della Soprintendenza, un Comune che dovrebbe tutelare il territorio ma che fa l'esatto contrario a causa dell'articolo che l'allora Giunta Davì, nelle cui fila sedeva anche l'attuale sindaco Zambon, ha deciso di sottoscrivere. Con una Comunità valdobbiadenese costretta a subire tale scempio senza poter ottenere nulla in cambio se non il deturpamento e la rovina delle proprie montagne, del proprio paesaggio, del proprio territorio” chiude il consigliere Corrado.

Emissione di nuove carte d'identità in sostituzione di quelle

prorogate o da prorogare per viaggi all'estero

Validità carta di identità cartacea ed elettronica. A seguito della nuova durata di validità decennale della carta d'identità, viene apposto sul documento cartaceo il timbro di proroga, mentre, per la carta d'identità elettronica, viene consegnato un documento attestante la nuova scadenza decennale. Tuttavia un significativo numero di Paesi esteri non riconosce come validi tali documenti così prorogati. Pertanto il Ministero dell’Interno ha chiarito che si può procedere alla sostituzione della carta d'identità da prorogare o già prorogata, seppur valida, con una nuova carta d'identità la cui validità decennale decorrerà dalla data del rilascio. Operativamente, a richiesta del cittadino italiano che intende recarsi all'estero, può essere rilasciato – senza richiedere il pagamento del doppio diritto - un nuovo documento d'identità, previo ritiro di quello in possesso dell'interessato. In questo caso il costo della carta di identità è il seguente: • euro 5,42 carta di identità cartacea (consegnando anche tre fototessere uguali e non anteriori a sei mesi); • euro 25,42 carta di identità elettronica (nei Comuni che già rilasciano questo tipo di documento).

attualità

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Irma Collavo alla Mostra

dell’Artigianato di Feltre

di Silvio Forcellini

Da ben nove anni Irma Collavo, di Alano, prende parte con le sue pregevoli incisioni su vetro fatte a mano alla Mostra dell’Artigianato Artistico e Tra-dizionale “Città di Feltre”, un appuntamento che, anno dopo anno, «ha assunto un respiro interregio-

nale e per alcuni aspetti addirittura internazionale», come ha sottolineato il sindaco Gianvittore Vaccari in sede di presentazione. Nella foto, che si riferisce alla 24a edizione svoltasi dal 24 al 27 giugno 2010, Irma Collavo posa, giustamente orgogliosa, a fianco delle sue creazioni.

Alla Mostra dell’Artigianato di quest’anno ha preso parte anche un’altra residente nel Basso Feltrino: si tratta di Marialelè Pizzolato, di Fener, che ha esposto i suoi arazzi e le sue sciarpe, anche questi dei piccoli capolavori dipinti su seta.

Come di notevole fattura sono risultate tutte le creazioni esposte in occasione della Mostra di Pittura e Ar-tigianato meritoriamente promossa dalla Pro Loco di Alano e in cui trovano posto i lavori di molte persone che in-contriamo abitualmente ma delle quali, solo grazie alla rassegna alanese, abbiamo potuto apprezzare le non comu-ni doti artistiche. Un appuntamento, quindi, in cui vengono valorizzati anche molti talenti locali e di cui va dato meri-to all’associazione presieduta da Serena Spada. Quest’anno sono stati ben settanta gli espositori, provenienti dall’intero Triveneto, che hanno preso parte alla 23a edizione della Mostra di Pittura e Artigianato, che si è tenuta dal 24 luglio all’8 agosto 2010 presso le scuole elementari del capoluogo.

attualità

cronaca

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"Scherzo della natura" stagionale

di Martina Lipia Un ciuffetto di funghi trovato da mio papà Santino Lipia (abbonato al Tornado) nelle montagne di Alano. E dato che la festa dei ciodet è alle porte ci sembrava simpatico uno spazio sul giornale "di zona" dedicato ai funghi. Non è certo una grande innovazione parlare di funghi a settembre, ma un parto siamese plurigemellare della natura come questo di certo non è banale e non passerà inosservato, tanto più che per questo tipo di funghi è abbastanza inusuale… Ogni tanto anche la qualità fa notizia, non solo la quantità di raccolte eccezionali di amanti dei boschi. Comunque, per la cronaca si tratta di Leccinum aurantiacum, per via del cappello color arancio, che ad Alano chiamano tutti alberei (spero!!). I cappelli più grossi sono anche quelli più saporiti, purché integri. Asportare il gambo in quanto coriaceo, scadente ed indigesto.

LETTERE AL TORNADO

Riparte il Viola club Feltre sabato 25 settembre ore 16

L’attività del rinnovato sodalizio riparte nella nuova sede, l’Osteria Casot in via Borgo Ruga, 1 a Feltre. L’invito a partecipare all’inaugurazione è rivolto non solo ai tifosi viola, ma a tutti gli sportivi che vedono nel gioco del calcio un’occasione di confronto leale, condotto con spirito competitivo, ma non aggressivo. Il nuovo Viola Club è ora così composto: Presidente Onorario: Mario Zanetti. Presidente: Guerrino Agostinetto. Vice Presidenti: Mario Lovatel e Aurelio

Corona. Segretario: Francesco Domenichini. Tesoriere: Mirko Gualtierotti. Consiglieri: Mauro Mazzocco, Mattia Capra-ro, Simone Dall’Asen, Roberto Corrà, Giusto Sartor, Denis Cucciol. Addetto Internet: Giovanni Grando.

Tutti gli sportivi sono invitati!

L’Auser ricorda la festa dei compleanni Domenica 17 ottobre in sala Associazioni - Quero

A Soave con l’Auser il 9 ottobre

Il Circolo “Al Caminetto” sta organizzando una gita di un giorno, sabato 9 ottobre, per visitare il borgo di Soave, il suo magnifico castello e per assaggiare le prelibatezze della zona, famosa per l’omonimo vino, ma non solo. In attesa del programma definitivo, è già possibile informarsi e prenotarsi per l’escursione. Le iscrizioni saranno chiuse al raggiungimento delle 50 unità.

Info: 0439.787861

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Velocità a sanzione ridotta

Il ddl sulla sicurezza stradale riforma le decurtazioni dei punti previste per le violazioni al Codice della strada.

Il ddl sulla sicurezza stradale introduce nuove voci, e altre ne modifica, nella tabella dei punti del Codice della Strada. Si perdono fino ad 8 punti, ad esempio, per le violazioni nei confronti dei pedoni; 3 punti in meno per chi supera il limite di velocità di oltre 10 Km/h; meno 6 punti, invece, per chi supera il limite di oltre 40, ma di meno di 60 Km/h. Cinque punti in meno, ancora, per neopatentati e guidatori professionali che bevono prima di mettersi alla guida; cancellati dalla tabella, invece, i dieci punti per le violazioni su autostrade e strade extraurbane principali (inversione di marcia, attraversamento dello spartitraffico, retromarcia, circolazione sulla corsia d'emergenza, ecc.) che vengono sostituiti dalla revoca della patente. Viene introdotta, ancora, la norma del 5 per 3: dovrà ridare l'esame per la patente chi commette, nell'arco di 12 mesi dalla notifica della prima infrazione da 5 punti, altre due violazioni da almeno 5 punti. Il ddl prevede, infine, che sarà un decreto delle Infrastrutture ad individuare i corsi di guida sicura avanzata che consentiranno un recupero fino a 5 punti, ma solo per alcune infrazioni espressamente individuate dal decreto.

Fonte: Il Sole 24 Ore n. 199 del 22/07/2010 pag. 33 Autore: Nicoletta Cottone

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Chiese e Palazzi aperti - anno 2010 Grazie al finanziamento dell’Accordo di programma con la Regione del Veneto per la realizzazione del progetto denominato “Feltre, città d’arte e di natura”, il Comune di Feltre ripropone anche quest’anno l’iniziativa “Chiese e palazzi aperti”, con la collaborazione del personale volontario dell’Associazione Il Fondaco per Feltre. A partire dal mese di luglio, e fino al mese di ottobre compreso, sarà possibile visitare ogni domenica, alcuni edifici religiosi e civili di particolare interesse storico-culturale. Nel centro storico, dalle 16.00 alle 19.00, saranno aperti la Sala Stemmi e la Sala Consigliare, la Sala

Cassaforte di Palazzo Tomitano, un tempo Monte di Pietà, la Chiesa di San Rocco e la piccola Chiesa della SS. Trinità. Inoltre, appena sotto le mura cittadine, con lo stesso orario si può visitare il Battistero e il Duomo (che invece chiude l’orario di visita alle 18.00 per l’inizio della messa festiva). All’interno dello progetto saranno visitabili anche alcune importanti chiese delle frazioni. Oltre al Santuario dei SS. Vittore e Corona, aperto dalle 15.00 alle 17.00 per tutto il periodo dell’iniziativa, nel solo mese di agosto con orario 16.00 – 19.00, saranno aperte anche le chiese di San Marcello di Umin e quella di San Benedetto di Celarda.

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