Il_Tornado_557

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Quindicinale Anno XXXI 01.04.2010 Numero 557 PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO http://digilander.libero.it/tornado Tassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL Chiuso in redazione il 22.03.2010 La morte di Don Andrea Meneghin - pag. 1 Incentivi: al via dal 6 aprile - pag. 2 Iniziative al museo del Piave di Caorera - pag. 3 Digitale terrestre: tutto quello che c’é da sapere - pag. 5 Gruppo Alpini “Valderoa”: Rech confermato capogruppo - pag. 20

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Quindicinale di attualità dei Comuni di Alano di Piave, Quero, Vas e Segusino

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QuindicinaleAnno XXXI

01.04.2010Numero

557PERIODICO DI ATTUALITÀ DEI COMUNI DI ALANO DI PIAVE, QUERO, VAS, SEGUSINO

http://digilander.libero.it/tornadoTassa pagata/Taxe Perçue/Ordinario Autorizzazione Tribunale BL n. 8 del 18/11/80 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 - (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 1, DCB BL

Chiuso in redazione il 22.03.2010

La morte di Don Andrea Meneghin - pag. 1Incentivi: al via dal 6 aprile - pag. 2

Iniziative al museo del Piave di Caorera - pag. 3Digitale terrestre: tutto quello che c’é da sapere - pag. 5

Gruppo Alpini “Valderoa”: Rech confermato capogruppo - pag. 20

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E’ morto don Andrea Meneghin

di Fulvio Mondin

Don Andrea Meneghìn, parroco di Vas fino al 1976 e di Campo fino al luglio del 1992, è deceduto mercoledì 17 marzo all’età di 93 anni nella casa “Padre Kolbe” di Pedavena, dove era ospite da alcuni anni. Originario di Fener, don Andrea è stato cappellano ad Asiago, Este e Thiene e parroco a Mellame, Vas e Campo. Durante il suo apostolato nella parrocchia di Vas, ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per quanto aveva fatto durante l’alluvione del 1966 in aiuto a famiglie e ragazzi. Grande appassionato di radio di ogni tipo, don Andrea Meneghin è stato uno dei primi radioamatori della zona. Questa sua passione gli ha permesso, in tempi nei quali non c’era Internet e col telefono non si arrivava ovunque, di comunicare con le missioni e con amici appassionati radioamatori nei 5 continenti. Fra le sue passioni anche la caccia e la pesca, i treni elettrici e le automobili. Al termine della sua attività di parroco, durante la quale è stato sempre assistito dalla sorella Ida in qualità di perpetua, si era ritirato nella sua casa di Fener e frequentemente sostituiva nelle celebrazioni i parroci della zona in specifiche ricorrenze. Il funerale è stato celebrato sabato 20 marzo nella

chiesa di Campo, mentre il suo corpo riposa nel cimitero di Fener (da “Il Gazzettino” di venerdì 19 marzo 2010).

Il mio ricordo di don Andrea

di mons. Giuseppe Zanon, della Curia di Padova

A mezzogiorno di oggi, mercoledì 17 marzo, ha cessato di battere il cuore di don Andrea Meneghin. Questa mattina si è sentito male e ha retto il tempo di arrivare all’ospedale di Feltre. Era ospite da qualche anno nella Casa P. Kol-be a Pedavena, una piccola struttura sanitaria, unita alla casa di riposo, gestita dai Padri Conventuali. Una casa, come il nostro reparto dei preti all’Opera della Provvidenza, in cui trovano assistenza preti della diocesi di Belluno e padri conventuali. Nel momento della sua invalidità, don Andrea aveva optato per questa casa, che era più vicina ai paesi che egli aveva servito.

Don Andrea era nato a Fener, Comune di Alano, nel 1916, nel pieno della prima guerra mondiale. Non ha mai potuto vedere il papà, morto nel 1918 in un ospedale da campo a Piove di Sacco, separato dal confine. Una privazione che ha segnato la sua vita, anche se ricorda con riconoscenza che i legami familiari lo hanno sempre accompagnato. Nel testamento redatto nel 2005 ricorda ad uno ad uno i familiari, in particolare il fratello partito per la guerra a 18 anni e non più ritornato, e la sorella Antida divenuta suora, pur tra molte difficoltà. E' stato ordinato prete da mons. Carlo Agostini nel 1940 all’inizio della seconda guerra. Com’era usanza allora per i preti novelli, ha prestato servizio per un anno come assistente dei piccoli in seminario minore a Thiene. Svolge quindi il ministero di cooperatore in tre grandi parrocchie: Asiago, Este, Thiene. Nel 1955, assecondando il suo desiderio di avere una parrocchia piccola e di montagna, il vescovo mons. Bortignon lo nomina parroco di Mellame nel Comune di Arsiè. Dopo dieci anni si sposta dalle suo parti, nella vallata del Piave, alla parrocchia di Vas. Ancora dopo dieci anni, nel 1976, assume il compito di parroco a pochi chilometri di distanza, a Campo di Alano. Nel 1992, al compiersi dell’età, rinuncia alla parrocchia e si ritira nella sua casa natale a Fener, insieme con la sorella Ida che lo aveva se-guito in gran parte del suo ministero e che morirà qualche anno prima di lui. In pensione da parroco, non da prete: fino a pochi anni fa arrivava con la sua auto a dire messa e a confessare nelle varie comunità parrocchiali e religio-se dei vicariati di Quero e di Valdobbiadene. Proprio in una celebrazione, inciampato nel presbiterio di una chiesa, si era fratturato il femore, cominciando il suo periodo di invalidità, che ha trascorso per poco tempo all’Opera della Provvidenza e per la gran parte nella casa P. Kolbe di Pedavena.

Già la cronologia del suo ministero dice un percorso lineare di un prete umile, “ordinario”, che ha messo la sua umanità, così come il Signore gliela aveva data, a servizio del Vangelo, nella vicinanza alla gente. E' stato un prete cordiale: le comunità che lo hanno avuto come pastore gli sono rimaste legato nel ricordo e nell’affetto, ri-chiamandolo nelle occasioni che si offrivano per la sua presenza. Vas non dimentica la sua vicinanza alla gente quando nel 1966 si chiuse la cartiera e molto famiglie restarono senza lavoro. E quando l’alluvione ruppe i collega-menti, per molto tempo don Andrea si prestò a portare a scuola i ragazzi con il suo automezzo. Per questo ebbe anche un riconoscimento civile. Il suo cuore era rimasto particolarmente legato all’ultima parrocchia, Campo di Ala-no, ricambiato dai parrocchiani. Per questo ha disposto che il suo funerale venga celebrato in quella comunità. Ha scelto invece di essere sepolto a Fener, accanto al suo vecchio parroco, don Rizzardo Forretto, che fu per lui come padre e a cui deve il sorgere della sua vocazione. Nel suo testamento ricorda anche i nomi di altri sacerdoti che fu-rono per lui come padri: mons. Marco Fabbris, rettore dei seminario minore, mons. Vittorio De Zanche, rettore del maggiore, insieme con il vicerettore don Arturo Pitton. Ricorda con riconoscenza mons. Fortunato Bortoli arciprete di Asiago, mons. Camillo Naselli Feo abate di Este (che mi ha guidato con tanta saggezza, amore e comprensione, come un papà: la cui foto porto ancora vicino al cuore), mons. Lino Portile, arciprete di Thiene (da lui ho imparato ad amare il sacerdozio). Nel suo studio c’era ben in vista una fotografia con due suoi amici e compagni di ordina-zione: mons. Francesco Frasson e mons. Aldo Pesavento. Don Andrea aveva una passione che ha coltivato per tutta la vita: era radioamatore. Dalla sua canonica ai confini della diocesi comunicava con il mondo. Un suo interlo-cutore fedele era un padre conventuale della basilica dei Santo…

cronaca

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Incentivi: al via dal 6 aprile Scajola, ripresa lenta per questo è necessario sostenere la produzione

Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha annunciato, al termine del Consiglio dei Ministri del 19 marzo scorso, la prossima firma del decreto ministeriale attuativo sugli incentivi. Il provvedimento prenderà il via dal 6 aprile.

I settori agevolati dagli incentivi sono: motocicli e moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo, cucine, abitazioni ecologiche, rimorchi, gru per l'edilizia, macchine ad uso agricolo, motori nautici, internet con un bonus dedicato ai giovani. Vengono inoltre recuperati i fondi per le reti televisive locali. “Il dato Istat sull’aumento del 2,7% del fatturato dell’industria in gennaio conferma che la ripresa è iniziata, ma il calo degli ordinativi del 2,8% sempre in gennaio ci dice anche che la ripresa è lenta e intermittente. E’ dunque necessario sostenere la ripresa per centrare l’obbiettivo della crescita del Pil dell’1-1,2% quest’anno. Per questo – ha affermato il Ministro Scajola - abbiamo varato questa mattina in Consiglio dei Ministri il decreto che stanzia 420 milioni per sostenere il sistema produttivo”. “Il decreto prevede incentivi ai consumi per 300 milioni, sgravi fiscali per 70 milioni al settore tessile e altri interventi per 50 milioni a sostegno della cantieristica navale, delle alte tecnologie dell’aerospazio, dell’emittenza radiotelevisiva locale. Tutti gli interventi hanno l’obbiettivo di migliorare l’ecosostenibilità ambientale, di premiare l’innovazione e la sicurezza sul lavoro. E a chi si ostina ad affermare che il Governo non fa abbastanza per l’innovazione – ha concluso Scajola - ricordo che proprio nei giorni scorsi abbiamo concluso la selezione del bando di Innovazione industriale su “Nuove tecnologie per il Made in Italy” che distribuirà 280 milioni di incentivi a 104 progetti innovativi presentati da 745 imprese e 305 centri di ricerca”.

Incentivi: al via dal 6 aprile Scajola, ripresa lenta per questo è necessario sostenere la produzione

Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha annunciato, al termine del Consiglio dei Ministri del 19 marzo scorso, la prossima firma del decreto ministeriale attuativo sugli incentivi. Il provvedimento prenderà il via dal 6 aprile.

I settori agevolati dagli incentivi sono: motocicli e moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo, cucine, abitazioni ecologiche, rimorchi, gru per l'edilizia, macchine ad uso agricolo, motori nautici, internet con un bonus dedicato ai giovani. Vengono inoltre recuperati i fondi per le reti televisive locali. “Il dato Istat sull’aumento del 2,7% del fatturato dell’industria in gennaio conferma che la ripresa è iniziata, ma il calo degli ordinativi del 2,8% sempre in gennaio ci dice anche che la ripresa è lenta e intermittente. E’ dunque necessario sostenere la ripresa per centrare l’obbiettivo della crescita del Pil dell’1-1,2% quest’anno. Per questo – ha affermato il Ministro Scajola - abbiamo varato questa mattina in Consiglio dei Ministri il decreto che stanzia 420 milioni per sostenere il sistema produttivo”. “Il decreto prevede incentivi ai consumi per 300 milioni, sgravi fiscali per 70 milioni al settore tessile e altri interventi per 50 milioni a sostegno della cantieristica navale, delle alte tecnologie dell’aerospazio, dell’emittenza radiotelevisiva locale. Tutti gli interventi hanno l’obbiettivo di migliorare l’ecosostenibilità ambientale, di premiare l’innovazione e la sicurezza sul lavoro. E a chi si ostina ad affermare che il Governo non fa abbastanza per l’innovazione – ha concluso Scajola - ricordo che proprio nei giorni scorsi abbiamo concluso la selezione del bando di Innovazione industriale su “Nuove tecnologie per il Made in Italy” che distribuirà 280 milioni di incentivi a 104 progetti innovativi presentati da 745 imprese e 305 centri di ricerca”.

Incentivi: al via dal 6 aprile Scajola, ripresa lenta per questo è necessario sostenere la produzione

Il Ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola, ha annunciato, al termine del Consiglio dei Ministri del 19 marzo scorso, la prossima firma del decreto ministeriale attuativo sugli incentivi. Il provvedimento prenderà il via dal 6 aprile.

I settori agevolati dagli incentivi sono: motocicli e moto elettriche, elettrodomestici a basso consumo, cucine, abitazioni ecologiche, rimorchi, gru per l'edilizia, macchine ad uso agricolo, motori nautici, internet con un bonus dedicato ai giovani. Vengono inoltre recuperati i fondi per le reti televisive locali. “Il dato Istat sull’aumento del 2,7% del fatturato dell’industria in gennaio conferma che la ripresa è iniziata, ma il calo degli ordinativi del 2,8% sempre in gennaio ci dice anche che la ripresa è lenta e intermittente. E’ dunque necessario sostenere la ripresa per centrare l’obbiettivo della crescita del Pil dell’1-1,2% quest’anno. Per questo – ha affermato il Ministro Scajola - abbiamo varato questa mattina in Consiglio dei Ministri il decreto che stanzia 420 milioni per sostenere il sistema produttivo”. “Il decreto prevede incentivi ai consumi per 300 milioni, sgravi fiscali per 70 milioni al settore tessile e altri interventi per 50 milioni a sostegno della cantieristica navale, delle alte tecnologie dell’aerospazio, dell’emittenza radiotelevisiva locale. Tutti gli interventi hanno l’obbiettivo di migliorare l’ecosostenibilità ambientale, di premiare l’innovazione e la sicurezza sul lavoro. E a chi si ostina ad affermare che il Governo non fa abbastanza per l’innovazione – ha concluso Scajola - ricordo che proprio nei giorni scorsi abbiamo concluso la selezione del bando di Innovazione industriale su “Nuove tecnologie per il Made in Italy” che distribuirà 280 milioni di incentivi a 104 progetti innovativi presentati da 745 imprese e 305 centri di ricerca”.

attualità

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28 marzo 2010 - ore 11.30Abbiamo il piacere di invitarvi all’inaugurazione delle due mostre, che avranno come ospiti d’onore

il Barone Raimund Gamotha di Vienna, il dr Guido Spada e le madrine Desirée Dall’Asen e Silvia Zanella

Al termine della cerimonia agli illustri ospiti verrà loro consegnata una targa in segno di gratitudine per l’impegno profuso nell’ambito storico della Grande Guerra

CAORERA di Vas (BL)[email protected]

La collezione di cartoline è statadonata al Museo del Piave “VincenzoColognese” dal Comandante Prov.TV del C.F.S dott.Guido Spada

Esposizione di cartolinesul tema:

“LA GRANDEGUERRARACCONTATADALLE CARTOLINE”

Entrata libera e brindisi finale con il Prosecco

CAORERA DI VAS (BL)

Mostra fotograficaitinerante

“VIENNA: BAMBINI IN DIVISA NELLA GRANDE GUERRA”

La mostra fotografica, composta da circa 50 foto, curata dal Barone Raimund Gamotha,

che ha per tema le divise dell’esercitoAustro-Ungarico indossate da bambini,rimarrà aperta per circa 60 giorni

“LA GRANDE GUERRA 1914-1918”

Alcunedelle cartolineesposteallamostra

CSC SANTA LUCIA DI PIAVE

MUSEO DEL PIAVE - Orari di apertura al pubblico:

INVERNALE (ottobre-aprile): Sabato: 15.00-18.00 - Domenica: 09.00-12.00 e 15.00-18.00 ESTIVO (maggio-settembre): Sabato: 15.00-18.30 - Domenica: 09.00-12.00 e 15.00-18.30

Ingresso unico € 3,00

Visite su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone. Il servizio di apertura del Museo è esclusivamente svolto da volontari; ci scusiamo anticipatamente per eventuali imprevisti

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Nozze di smeraldo per i coniugi Errandi

I coniugi ERRANDI LIBERALE e PETERLE ONORINA, di Alano di Piave, hanno festeggiato le nozze di SMERALDO: 55 anni insieme! Accipicchia!! 55 anni, 660 mesi, 20.075 giorni, 481.800 ore e 28.908.000 minuti insieme !!! E' certo che l'amore non ha età ed il tempo nulla può fare contro il vostro amore... Il Vostro matrimonio, con questo anniversario, è diventato sicuramente eterno. Continuate così. Figli, Nuore, Genero e nipoti tutti

LETTERE AL TORNADO

LA DEMOCRAZIA ESISTE MA C’È CHI NON VUOLE VEDERLA di Bruno ZANOLLA

Il consigliere comunale Vittorio Alberti, appartenente al gruppo di minoranza nel consiglio di Quero, ha una vera e propria passione per il concetto di DEMOCRAZIA. Sul tema si è più volte espresso, sia in consiglio comunale, che sulle pagine di questo stesso periodico. Nonostante la passione e lo studio con il quale vi si dedica, giunge però a conclusioni discutibili.

Nel consiglio comunale di fine anno, tenutosi in data 18.12.2009, il consigliere ha infatti sostenuto che nella nostra società NON VI E’ DEMOCRAZIA. Trovo quest’affermazione molto grave.

In primo luogo perché affermare la mancanza di democrazia, significa ammettere che è in atto o si è già verificato un ATTENTATO ALLA COSTITUZIONE REPUBBLICANA. In Italia è infatti garantito il diritto-dovere di voto e il diritto di essere eletti, a differenza di quanto invece è avvenuto e avviene in Governi Dittatoriali nazi-fascisti o comunisti. Nè mi risulta che fino ad oggi tali diritti siano stati abrogati o posti in discussione.

In secondo luogo perché L’ESISTENZA DELLA DEMOCRAZIA in Italia, è stata posta in discussione di fronte ad alunni del nostro Istituto Comprensivo, presenti come da tradizione al Consiglio Comunale di fine anno. Educativamente, negare l’esistenza della Democrazia in Italia, equivale a negare tutte le lotte che hanno portato alla costituzione della Repubblica Italiana, senza tenere conto di quanti hanno impegnato una parte rilevante della loro esistenza a consolidare le Istituzioni Repubblicane.

Poche parole meritano le motivazioni che Alberti porta a sostegno della sua tesi. Alberti cita l’Antica Grecia e la Repubblica Serenissima, come esempi di non-democrazia. Quale sia il nesso di tali sistemi istituzionali con il nostro, è per me un mistero. Nell’ambito del citato Consiglio Comunale, ha poi dichiarato che, la maggioranza che governa il nostro Comune non è tale, se si tiene conto dei voti della minoranza e vi si aggiungono quelli dei non-votanti. Perché il numero dei non-votanti debba essere considerato come consenso alla minoranza, è un’altra misteriosa considerazione di Alberti. Altrettanto strana è infine l’affermazione dello stesso, per cui basta appartenere ad una determinata area politica per essere eletti. Affermazione questa, oltre che semplicistica, anche irrispettosa di chi si reca alle urne. Al Alberti posso solo dire: LA DEMOCRAZIA IN ITALIA ESISTE, MA C’È CHI NON VUOLE VEDERLA.

A proposito dell’articolo su “Quero Informa” di Alberto COPPE

Il Consigliere Alberti Vittorio, richiama i principi di obiettività, democrazia e trattamento nel merito dell’articolo del gruppo di minoranza che, secondo lui, doveva essere pubblicato nel numero di “Quero Informa” dello scorso dicembre. Come Direttore responsabile del giornale “Quero Informa”, tengo a sottolineare che, negli scorsi anni in occasione di ogni uscita del periodico comunale, pur avendo sempre chiesto un articolo al gruppo di minoranza (di cui Alberti era capogruppo), non mi è mai stato inviato alcunché. Per quanto riguarda l’uscita del numero di “Quero Informa” del mese di Dicembre 2009, ho avvisato personalmente i Capigruppo consiliari (per la maggioranza Elena Mondin e per la minoranza Gino De Girardi), affinché predisponessero articoli da inserire nel giornale. Alcune settimane dopo, all’indirizzo di posta elettronica della Biblioteca Comunale è pervenuto un articolo spedito da Vittorio Alberti. Dato che lo spazio per gli articoli richiesti è riservato ai Gruppi consiliari, ho chiesto al Capogruppo di minoranza Gino De Girardi se l’articolo spedito da Vittorio Alberti era da considerarsi come articolo del Gruppo e quindi se dovevo inserirlo nel giornalino comunale. E qui “casca l’asino”… Il Capogruppo consigliare di minoranza Gino De Girardi mi comunicò che era opportuno che lo leggesse prima che fosse pubblicato. In seguito, all’incirca a metà dicembre, il Capogruppo Gino De Girardi mi chiese di non pubblicare l’articolo e precisò che nessun altro articolo del gruppo di minoranza sarebbe stato proposto per il numero di dicembre di “Quero Informa”. In seguito, d’intesa tra i due Capigruppo consiliari (minoranza e maggioranza), si decise che nel numero di dicembre 2009 nessun articolo sarebbe stato pubblicato da parte dei rispettivi gruppi consiliari. Più democrazia di così… nessuna censura o minaccia, ma solo rispetto dei ruoli che ad ognuno di noi compete. Non si tratta, come dichiara Alberti dalle pagine de “Il Tornado”, di Democrazia dei pochi (oligarchia), ma invece di scelte condivise di chi, legittimamente eletto, rappresenta i rispettivi gruppi consiliari in Consiglio Comunale.

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5 attualità

Panoramica e principali vantaggi La TV analogica, la TV che siamo abituati a guardare da anni, stà per andare in pensione e lasciare il posto alla TV Digitale Terrestre. Il passaggio al Digitale Terrestre, definito Switch Off, si concluderà entro il II° semestre 2012 e coinvolgerà oltre 20 milioni di abitazioni e 50 milioni di apparecchi. E' in corso una fase intermedia, definita Switch Over, in cui la Televisione Analogica e la Televisione Digitale coesistono. Il Veneto passerà al digitale nel periodo tra il 21 ottobre ed il 25 novembre 2010.

La TV Digitale Terrestre, detta anche T-DVB (Terrestrial Digital Video Broadcasting) o DTT (Digital Terrestrial Television), utilizza un innovativo sistema di diffusione del segnale televisivo in formato digitale e porta diversi benefici:

Maggior numero di programmi disponibili Migliore qualità immagine/audio Possibilità di programmi interattivi

Possibilità di usare la televisione per servizi di informazione di pubblica utilità

Minore inquinamento elettromagnetico Come vedere la TV Digitale Terrestre Per vedere i canali gratuiti della Televisione Digitale Terrestre è necessario disporre di un Decoder Zapper, da collegare alla presa dell'antenna e al televisore mediante la presa SCART (lo stesso tipo di presa usata per collegare il videoregistratore e il decoder satellitare), oppure di un Televisore di nuova generazione dotato di decoder digitale terrestre integrato.

Glossario T-DVB (Terrestrial - Digital Video Broadcasting): sigla che identifica la televisione digitale terrestre; DTT (Digital Terrestrial Television): sigla che identifica la televisione digitale terrestre; Switch Over: termine utilizzato per indicare il periodo in cui i segnali analogico e digitale coesistono. Si tratta di un periodo di transizione che accompagna allo Swicth Off;

Switch Off: termine utilizzato per indicare l'interruzione definitiva del segnale analogico e il conseguente passaggio a quello digitale;

Decoder: apparecchio necessario alla decodifica del segnale digitale; Decoder Zapper: apparecchio in grado di ricevere solo i programmi televisivi non a pagamento (cosiddetti "in chiaro"). Questo tipo di decoder non permette l'accesso alle trasmissioni a pagamento e ai servizi interattivi; Decoder Interattivo o MHP: apparecchio che consente, oltre alla ricezione dei programmi televisivi non a pagamento (cosiddetti "in chiaro"), l'accesso alle trasmissioni a pagamento, ai servizi interattivi, ai contenuti televisivi di approfondimento e di pubblica utilità;

Modulo CAM (Conditional Access Module): dispositivo elettronico che decripta segnali radiofonici e/o televisivi criptati come quelli della pay TV;

Smart Card: dispositivo tipo carta di credito utilizzato per la pay TV; Slot CI (Common Interface): interfaccia elettronica digitale per dispositivi televisivi. E' l'alloggiamento per il modulo CAM nella quale viene inserita la Smart Card necessaria per la pay TV;

Pay per View: Servizio che consente all'utente di usufruire a pagamento di singoli eventi (ad es. partite di calcio, film, ecc.) trasmessi ad orari prestabiliti e con segnale criptato.

Sapevate che... Il cambio dei canale sul digitale terrestre risulta più lento rispetto all'analogico. Attendete qualche secondo prima di premere nuovamente sul tasto del canale scelto;

Per ogni TV è necessario un decoder, salvo nei casi in cui il decoder è già integrato nel TV: Non è necessario cambiare l'antenna. Gli impianti di ricezione per la TV digitale terrestre sono uguali a quelli per la ricezione analogica.

Informazioni tratte da: http://www.misco.it/

Partito Democratico – circolo del Basso Feltrino

di Silvia Carelle

Il Partito Democratico è presente nei Comuni di Alano di Piave, Quero e Vas. Il circolo del basso feltrino è composto da un’assemblea degli iscritti, il segretario e il tesoriere. L’assemblea si è riunita mercoledì 17 febbraio presso l’Hotel Tegor-zo di Fener esprimendo il seguente voto: segretario Silvia Carelle di Quero, tesoriere Giuseppe Brucculeri di Alano.

Per tutti quelli che volessero avvicinarsi al circolo o chiedere informazioni: segretario: cellulare 349/71.83.319 - e-mail: [email protected]

lEttERE al tORNaDO

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Tragedia sfiorata sulla Feltrina di Alessandro Bagatella

Nei pressi dell’abitato di Santa Maria di Quero, il tre marzo scorso un tir della Trans Piave, che percorreva la regionale feltrina da Feltre in direzio-ne di Quero, nell’abbordare una curva è dapprima sbandato sulla destra e poi è rimasto di traverso bloccando l’arteria stradale per oltre tre ore. Il rimorchio dell’automezzo, dopo aver divelto il cartello del paese ed alcuni segnali, ha impegnato la strada, mentre la motrice, colpendo il guard-rail si è incastrata con le ruote anteriori, restando in bilico sul muretto che sovrasta la linea ferroviaria Padova-Calalzo. Fortunatamente nessun mezzo transitava in coda al camion e in direzione contraria, altrimenti sarebbe successa una tragedia, come nell’episodio di due anni fa. Prontamente sono giunte sul

posto diverse pattuglie di Carabinieri per compiere i rilievi e per deviare il traffico sulla sinistra Piave, bloccando anche la linea ferroviaria finché non è arrivata una grossa gru che ha riportato in carreggiata il pesante automezzo. Per il condu-cente del camion un grosso spavento, ma fortunatamente nessuna ferita. Pare che si fosse bloccata la marcia automatica del mezzo. L’incidente è avvenuto verso le ore undici, provocando lo stop totale del traffico, che è tornato alla normalità dopo tre ore di lavoro da parte delle squadre di assistenza.

Elena Scariot festeggia

80 primavere di Alessandro Bagatella

Elena Scariot, di Quero, che qui vediamo ritratta davanti ad una bellissima torta, nei giorni scorsi ha festeggiato, assieme ai figli, nuore, nipoti e parenti il bel traguardo degli ottanta. Elena ha inoltre offerto a tutti gli invitati un ricco pranzo in suo onore, in un noto agriturismo di Valdobbiadene. Un augurio da parte nostra alla festeggiata, augurandole ancora tanti anni felici e pimpanti, certi di rivederla per il suo centenario.

cronaca

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             con la collaborazione di    

 Pro loco di Alano di Piave Pro Schievenin 

Acqua ­ Oro Blu Merce o diritto dell’umanità? 

 mercoledì 7 aprile 2010 ‐ Ore 20,30 Presso la palestra comunale ‐ di Alano di Piave 

incontro pubblico interverranno 

Luca Martinelli giornalista e scrittore, autore di: “L’acqua è una merce” 

Valter Bonan  portavoce Comitato Acqua Bene Comune 

moderatrice  Maria Pia Simonetto, giornalista 

 

con il patrocinio dei comuni di Alano di Piave e di Segusino… 

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Facciamo controllare la caldaia

"Il controllo dell'impianto termico domestico è un dovere per il bene di tutti! Chiama subito il tecnico e fai il controllo periodico dell'impianto termico: con questo piccolo accorgimento avrai più sicurezza, più risparmio energetico e più ecologia" E' questo il messaggio che la Provincia di Belluno vuol lanciare a tutti i cittadini con questa nuova campagna di comunicazione, partita il 28 gennaio 2010. Infatti se tutte le caldaie venissero regolarmente manutentate - anche quelle delle seconde case - tutti sarebbero più sicuri. Una caldaia sempre efficiente fa risparmiare e contribuisce a ridurre l'inquinamento in quanto i fumi risultano più puliti e meno saturi di polveri sottili (PM10). I controlli e la manutenzione sono espressamente previti dalla legge che stabilisce per coloro che la omettono una sanzione amministrativa.

Alcune indicazioni di sintesi 1. Per gli impianti fino a 35 KW il bollino di controllo deve essere inviato alla Provincia di Belluno, attraverso

l'autocertificazione, ogni 4 anni. Il costo è di 5 euro 2. Per gli impianti superiori a 35 KW il bollino di controllo va inoltrato ogni 2 anni. Il costo è proporzionale alla potenza

dell'impianto. 3. La manutenzione (pulizia più fumi) deve essere fatta secondo le indicazioni del libretto della casa costruttrice o

dell'installatore o del manutentore. 4. Il controllo dei fumi (efficienza energetica) deve essere svolto con tempistiche che sono diverse a seconda dell'età

e del tipo di combustibile utilizzato.

attualità

Auserflash

A CURA DEL CIRCOLO AUSER ONLUS "AL CAMINETTO" DI ALANO QUERO VAS-VIA ROMA 29 32030 QUERO T.0439.787861

QUANT’E’ BELLA CHIOGGIA! (SENZA LA PIOGGIA) L’importante è insistere. A Chioggia c’eravamo già stati l’anno scorso, e fummo accolti da una specie di tornado, acqua alta compresa. E siccome siamo gente tosta e caparbia, abbiamo preteso la rivincita. Eccoci quindi di nuovo sul luogo del delitto, stavolta senza stivaloni e senza tute da sub. Stavolta abbiamo trovato il sole, pallido fin che si vuole, ma sempre sole. In mattinata abbiamo trovato anche il “passante” chiuso, quindi siamo statti coinvolti in un traffico lento e caotico, che ci ha consentito di arrivare nella patria del “radìcio” in perfetto ritardo. Qui abbiamo trovato un clima accettabile che ci ha consentito di visitare la città, i suoi monumenti principali, di salire sull’antico campanile medievale, di gi-rare tra le bancarelle del mercato settimanale (“par de èsser a Valdobbiadene”, ha commentato qualcuno) e di far la spesa al mercato del pesce. Risaliti sul pullman, abbiamo poi raggiunto Rosolina e il ristorante “Al Medioevo”. Ci siamo trovati in un ambiente piuttosto inquietante, popolato di armature, di strumenti di tortura, mazze, balestre, cannoni, tutti autenticamente falsi come i lampadari in stile preudo-veneziano orrendamente rosso-sangue. In questa atmosfera così rilassante ci è stato servito il tanto atteso pranzo di pesce. Quello che non capisco è perché abbiano affidato proprio a me l’arduo compito di raccontarvelo, visto che l’unico pesce che mangio volentieri è il tonno in scatola. Mi scuso quindi se, data la mia totale incompetenza, non starò a descrivervi le varie portate, o a riportarvi nel dettaglio i vari giudizi raccolti tra i commensali. E’ ovvio che gli “intenditori” abbiano voluto dire la loro, e che giudizi chiaramente favorevoli si siano scontrati con opinioni assai diverse. Alcuni rammentavano esperienze più esaltanti, altri se la sono cavata dicendo che il pesce, come le donne, riserva sempre o brutte sorprese o meravigliose delizie. Alcuni

azzardavano confronti col pranzo dello scorso anno a Comacchio, esaltandone l’originalità, la raffinatezza e l’abbondanza delle portate. Altri cercavano invece di valorizzare la particolarità dei piatti odierni, avanzando l’ipotesi che forse si trattava di un menu ispirato alla cucina medievale, e proprio per questo un po’ … misterioso. La verità è che non c’è nulla di più personale dei propri gusti, e che l’abbondanza di cui disponiamo ci fa diventare sempre più esigenti e raffinati. Ma insomma, considerando i pro e i contro, vogliamo concedere un bel 7 più? Per la cronaca a Rosolina eravamo in 67. Praticamente un record.

p.p. Nella foto in alto, la comitiva (quasi al completo) davanti al Ristorante “Al Medioevo”.

Qui sopra, invece, una cartolina di “saluti da Ciosa” per tutti i lettori del “Tornado”.

cronaca

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Facciamo controllare la caldaia

"Il controllo dell'impianto termico domestico è un dovere per il bene di tutti! Chiama subito il tecnico e fai il controllo periodico dell'impianto termico: con questo piccolo accorgimento avrai più sicurezza, più risparmio energetico e più ecologia" E' questo il messaggio che la Provincia di Belluno vuol lanciare a tutti i cittadini con questa nuova campagna di comunicazione, partita il 28 gennaio 2010. Infatti se tutte le caldaie venissero regolarmente manutentate - anche quelle delle seconde case - tutti sarebbero più sicuri. Una caldaia sempre efficiente fa risparmiare e contribuisce a ridurre l'inquinamento in quanto i fumi risultano più puliti e meno saturi di polveri sottili (PM10). I controlli e la manutenzione sono espressamente previti dalla legge che stabilisce per coloro che la omettono una sanzione amministrativa.

Alcune indicazioni di sintesi 1. Per gli impianti fino a 35 KW il bollino di controllo deve essere inviato alla Provincia di Belluno, attraverso

l'autocertificazione, ogni 4 anni. Il costo è di 5 euro 2. Per gli impianti superiori a 35 KW il bollino di controllo va inoltrato ogni 2 anni. Il costo è proporzionale alla potenza

dell'impianto. 3. La manutenzione (pulizia più fumi) deve essere fatta secondo le indicazioni del libretto della casa costruttrice o

dell'installatore o del manutentore. 4. Il controllo dei fumi (efficienza energetica) deve essere svolto con tempistiche che sono diverse a seconda dell'età

e del tipo di combustibile utilizzato.

attualità

Dalle soffitte di Lasen La nostra abbonata Valentina Andreazza, di Quero, ci ha fatto pervenire questa antica foto, che i famigliari del marito hanno rinvenuto in soffitta, in quel di Lasen. Il fotografo ha ben apposto la sua firma sotto la foto ed

anche sul retro, come si può osservare dalle immagini che pubblichiamo, e si trattava di Eugenio Innocenti, fotografo in Quero all’inizio del secolo. Purtroppo non siamo riusciti a conoscere i due personaggi ritratti, sconosciuti anche a coloro che hanno ritrovato la foto. Se qualcuno sa riconoscerli, saremo lieti di darne notizia.

Intanto possiamo sapere che la stampa di questo foglietto, almeno del retro, è stata fatta da una ditta austriaca, visto che si può leggere, sotto la scritta Quero, il nome della stessa e precisamente Bernhard Wachtl, Vienne.

come eravamo

La foto terza classificata ad Alano Doriano Baiocco socio del Gruppo Fotografico

“Airone” ha vinto con questa foto il 3° premio al

concorso

“Alano tra il Grappa e il Piave”

Complimenti!!!

Gli appassionati di foto potranno consultare il sito sottosegnato, del gruppo fotografico “AIRONE” di Pederobba, di cui fa parte anche il nostro abbonato Settimo Rizzotto, quale membro del Consiglio. Troverete belle immagini e la segnalazione del ricco calendario di iniziative.

aSteriSco

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Tragedia sfiorata sulla Feltrina di Alessandro Bagatella

Nei pressi dell’abitato di Santa Maria di Quero, il tre marzo scorso un tir della Trans Piave, che percorreva la regionale feltrina da Feltre in direzio-ne di Quero, nell’abbordare una curva è dapprima sbandato sulla destra e poi è rimasto di traverso bloccando l’arteria stradale per oltre tre ore. Il rimorchio dell’automezzo, dopo aver divelto il cartello del paese ed alcuni segnali, ha impegnato la strada, mentre la motrice, colpendo il guard-rail si è incastrata con le ruote anteriori, restando in bilico sul muretto che sovrasta la linea ferroviaria Padova-Calalzo. Fortunatamente nessun mezzo transitava in coda al camion e in direzione contraria, altrimenti sarebbe successa una tragedia, come nell’episodio di due anni fa. Prontamente sono giunte sul

posto diverse pattuglie di Carabinieri per compiere i rilievi e per deviare il traffico sulla sinistra Piave, bloccando anche la linea ferroviaria finché non è arrivata una grossa gru che ha riportato in carreggiata il pesante automezzo. Per il condu-cente del camion un grosso spavento, ma fortunatamente nessuna ferita. Pare che si fosse bloccata la marcia automatica del mezzo. L’incidente è avvenuto verso le ore undici, provocando lo stop totale del traffico, che è tornato alla normalità dopo tre ore di lavoro da parte delle squadre di assistenza.

Elena Scariot festeggia

80 primavere di Alessandro Bagatella

Elena Scariot, di Quero, che qui vediamo ritratta davanti ad una bellissima torta, nei giorni scorsi ha festeggiato, assieme ai figli, nuore, nipoti e parenti il bel traguardo degli ottanta. Elena ha inoltre offerto a tutti gli invitati un ricco pranzo in suo onore, in un noto agriturismo di Valdobbiadene. Un augurio da parte nostra alla festeggiata, augurandole ancora tanti anni felici e pimpanti, certi di rivederla per il suo centenario.

ANSELMO MONDIN

HA LASCIATO LA VITA TERRENA

L’11 febbraio scorso è mancato all’affetto dei suoi cari Anselmo Mondin di anni 81, originario di Schievenin, ma residente da alcuni anni a Quero.

Persona molto conosciuta per aver lavorato come stradino presso il Comune di Quero fino alla meritata pensione.

I famigliari ringraziano tutti quelli che gli sono stati accanto in questo momento di dolore. I Famigliari

5 X MILLE

CF: 91007860256 91007860256

Con la prossima dichiarazione dei redditi scegli di devolvere il 5 x mille dell’IRPEF a

Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue

La legge finanziaria prevede che ogni contribuente potrà scegliere se destinare la percentuale dell’imposta sul reddito, nella misura del 5 per mille, a sostegno di uno dei seguenti settori: le associazioni non profit, la ricerca scientifica, la ricerca sanitaria. Il contribuente potrà donare il 5 per mille apponendo la propria firma

nel settore : “Sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni” e indicando, nello spazio sotto la firma, il codice fiscale della Associazione Feltrina Donatori Volontari di Sangue: 91007860256

Se, nel settore prescelto, non viene indicato il codice fiscale ma si appone la sola firma, le somme saranno ripartite in modo proporzionale in base al numero di

preferenze ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria. Se il cittadino non esprime

alcuna preferenza, il 5 per mille resterà allo Stato. La tua firma al 5xmille, non ha alcun costo per te, ed è invece molto importante per l’Associazione Feltrina Donatori Volontari Sangue, per questo ti chiediamo di aiutarci ad informare chi ancora non conosce l’iniziativa.

Con un semplice gesto, potrai segnalarla ad un tuo amico.

cronaca

LETTErE aL TornaDo

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Girogustando in Feltrino: l’Azienda Agricola Vitivinicola Biasiotto

di Antonio Miotto *

Il nostro giro eno-gastronomico nel Basso Feltrino ci porta questa volta nel centro del Comune di Vas, dove ci a-spetta Andrea Biasiotto che, molto gentilmente, ci descrive l’azienda di famiglia che da quattro generazioni produce e vende vini di ottima qualità. L’azienda

Nata all’inizio del 1900 dall’iniziativa del signor Luigi che passò dalla produzione per consumo familiare ad una realtà aziendale, dai primi anni ’40, con la nascita della cantina a Vas, l’attività venne continua-ta prima dal figlio Silvio e poi dal nipote Luigi con il figlio Andrea. L’azienda dispone di una tenuta, a Codroipo (nella foto sotto), che si estende per circa 20 ettari dove vengono prodotte le uve di Prosecco, Chardonnay, Pinot Grigio, Cabernet Franc e Merlot che vengono interamente lavorate, dopo la ven-demmia, nella cantina di Vas (nella foto a fianco).

La tradizione della famiglia Biasiotto si unisce all’innovazione per ottenere un vino di ottima qualità, dato che molti dei processi produttivi sono mecca-nizzati, come la vendemmia e l’imbottigliamento. Questo connubio tra vecchio e nuovo fa sì che

l’azienda ottenga sempre ottimi punteggi e prestigiosi riconoscimenti dalle riviste del settore, non solo dal punto di vista della qualità ma anche dal rapporto qualità/prezzo, quest’ultimo ottimo biglietto da visita per la vendita diretta con il consumatore.

L’azienda, oltre ai familiari, conta anche tre dipendenti, per una produzione an-nua che si aggira intorno alle 300.000 bottiglie, oltre a una piccola produzione per la vendita del vino sfuso.

Negli ultimi anni è sempre stata presente al Vinitaly, la più importante rassegna dedicata ai vini Italiani, e alla Fiera dei Sapori Italiani che si tiene a Longarone durante la prima settimana di ottobre. L’ottima gestione aziendale e la qualità del prodotto ha fatto si che anche in questo periodo di crisi l’azienda non ne abbia risentito finora. I prodotti L’azienda produce e vende 11 tipi di vino tra i quali il Prosecco che, con la recente normativa, può finalmente van-tarsi della Denominazione d’Origine Controllata, dato che il limite geografico era a pochi chilometri di distanza dall’azienda. Procedendo con ordine troviamo quindi il Prosecco Spumante “Andrea Biasiotto”, l’Extra Dry e Dei Colli Trevigiani; rimanendo nei bianchi troviamo anche lo Spumante Brut e Pinot Grigio. Parentesi importante per i vini rossi, a cominciare con i classici Cabernet Franc, Merlot e Cabernet Franc Riserva fino ad arrivare alle due per-le della produzione dei rossi:

- il Cabernet Spumante Demi-Sec, uno spumante rosso recentemente valutato con un ottimo punteggio (86) dall’importante guida “Annuario dei Migliori Vini Italiani” a cura dell’esperto Luca Maroni, che lo descrive come “una briosa crema di frutto nero la cui morbidezza fluente rende il suo sapore di avvolgente, croccante equilibrio”;

- il Canaja, un rosso importante dove la metà delle uve che lo compongono vengono appassite per circa

40/45 giorni, il tutto viene poi messo in barrique (rovere francese) per circa un anno. Anche quest’ultimo re-censito con un ottimo 84 da Luca Maroni che lo descrive come “un vino davvero molto espressivo nei suoi fragranti e mentosi profumi di frutti di bosco. Un vino-frutto di estrazione e lavorazione enologica davvero qualificante e armoniosa”.

girogustando

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Troviamo anche il Gocce d’Oro, un passito d’uva Prosecco non fil-trato, dove le uve vengono vendemmiate a mano e lasciate appassire per circa 4 mesi; questo vino ha ottenuto anche una Gran Menzione al 1° Concorso Enologico organizzato dall’Associazione Italiana Sommelier presso la Fiera dei Sapori Italiani a Longarone il 19 settembre 2005.

È possibile acquistare i vari vini (vedi foto a fianco) direttamente presso l’azienda tutti i giorni dalle ore 8.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 18.00 e il sabato dalle 8.00 alle 12.00.

Azienda Agricola Biasiotto - via Piave 16 Vas - tel. 0439 788000

Per chi fosse interessato a far conoscere i propri prodotti sul Torna-do, può contattarmi al seguente indirizzo mail: [email protected] o al numero 347-9640262 in ore serali.

“Gruppo Amici del Tomatico e del Grappa”, l’11 aprile la prima escursione

di Alessandro Bagatella

L’11 aprile si parte, sempre con lo stesso spirito di montagna e all’insegna dell’allegria e della compagnia. Come è stato anticipato nel numero scorso dall’amico Silvio Forcellini, assieme al calendario delle escursioni sono state ri-cordate anche le norme da rispettare, in special modo nei confronti di chi mi dà una mano: se manca Sandro, chi fa le mie veci deve essere altrettanto rispettato. A proposito del calendario, per uno scherzo del computer si sono in-vertiti gli orari (ma non le date) di tre delle tredici escursioni programmate dagli “Amici del Tomatico e del Grappa” per il 2010 e presentate sul numero scorso. Li riproponiamo corretti, scusandoci con tutti gli appassionati della mon-tagna per l’inconveniente.

DATA ORA PERCORSO DIFFICOLTA’ 10-11 luglio 7.00 Rifugio Biella e Rifugio Sennes

(pernottamento in rifugio - iscrizioni per tempo) Impegnativo Iscriz.

25 luglio 6.00 Le 52 gallerie del Monte Pasubio e Rifugio Papa (pranzo in rifugio - possibilità di corriera)

impegnativo Iscriz.

31 luglio 14.00 11a notturna in ricordo di Igor Corso e degli amici scomparsi: Cilladon - Monte Paoda (con rancio alpino per tutti su prenotazione)

Facile Iscriz.

Per ulteriori informazioni sulle escursioni in calendario contattatemi al numero telefonico 0439-788052. Ricordo a tutti che è sempre richiesta l’iscrizione. Ringrazio anticipatamente e ci vediamo domenica 11 aprile, per l’escursione sul Monte Miesna, con partenza alle ore 7.30 sempre dalla Locanda Curto di Quero-Vas.

Rape giganti a Caorera

di Alessandro Bagatella

La foto a fianco che proponiamo ai lettori ci è stata fornita da Emma, che gestisce il bar di Caorera, e che testimonia come in questa frazione di Vas non si raccolgano solo zucche giganti, ma anche rape di notevole dimensione. Quelle che vediamo le sono state regalate da un suo cliente che vuole restare anonimo. Noi ci complimentiamo con il misterioso coltivatore, prenotandoci fin d’ora per un assaggio in caso di ulteriore copioso raccolto. Ricordiamo che al bar da Emma i nostri lettori possono rinnovare o sottoscrivere l’abbonamento al Tornado e cogliamo l’occasione per ringraziare Emma per la sua generosa disponibilità e preziosa collaborazione.

astErisCo

CronaCa

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Guida "Veneto in tasca. La Regione per te"

E' disponibile online "Veneto in tasca. La Regione per te", una guida che vuole far conoscere i principali servizi e le opportunità offerti dalla Regione del Veneto ai suoi cittadini. La guida è uno strumento molto utile, che agevola i rapporti tra cittadino e Istituzione: un vademecum che permette di individuare con la massima facilità i servizi regionali maggiormente richiesti dai cittadini, fornendo i contatti diretti alle strutture competenti. La Regione del Veneto con questa iniziativa prosegue il percorso, già avviato da tempo, verso una sempre maggior trasparenza dell’attività amministrativa e la semplificazione dei meccanismi, a volte ostacolati da un’eccessiva burocrazia, che regolano la vita interna degli uffici regionali. Ogni cittadino, sfogliando la Guida, può trovare con assoluta semplicità gli indirizzi, i nominativi e i numeri utili di tutti quei soggetti che in Regione si occupano della famiglia, dell’immigrazione ed emigrazione, del mondo associativo e produttivo, della sanità, del lavoro, della formazione e di ogni altro settore che compete all’attività amministrativa. http://www.regione.veneto.it/Notizie/Primo+Piano/Veneto+in+tasca.htm

Interrogazione in Senato per l’antenna di Valdobbiadene

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02830 Atto n. 4-02830 Pubblicato il 9 marzo 2010 Seduta n. 347 GIARETTA - Al Ministro per i beni e le attività culturali. -

Premesso che: in data 17 novembre 2009 l'interrogante si è già rivolto al Ministro in indirizzo segnalando la grave situazione riguardante i beni paesaggistici della provincia di Treviso in conseguenza della autorizzazione concessa dal Comune di Valdobbiadene (Treviso) per la realizzazione in località Pianezze da parte della ditta Klasse Uno srl di un'antenna per radiocomunicazioni di enormi dimensioni (circa 60 metri) in una zona di altissimo pregio paesaggistico; in data 23 ottobre 2008 la competente Soprintendenza intimava l'inibizione e la sospensione dei lavori in considerazione del fatto che "tale struttura per la sua configurazione e l'impatto visivo che genera nel contesto inevitabilmente risulta incompatibile con il luogo ove è collocata e con il suo intorno" e che in data 3 giugno 2009 la Procura della Repubblica di Treviso ha sequestrato il cantiere per mancata ottemperanza alle disposizioni di sospensione lavori della Soprintendenza; il Consiglio comunale di Valdobbiadene aveva individuato un sito idoneo in cui concentrare i vari radioripetitori con un minore impatto ambientale bonificando inoltre l'area da presenze abusive di altri impianti e l'attuale amministrazione; contravvenendo tale deliberazione, ha invece concesso l'autorizzazione sopra richiamata, provocando l'intervento delle autorità di tutela; la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici delle Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso ha in data 16 dicembre 2009 formulato la proposta di notevole interesse pubblico dell'area interessata, ai sensi degli art. 138, comma 3, e 141 del decreto legislativo 42 del 2004 (recante "Codice dei beni culturali e del paesaggio"); l'interrogante rinnova la richiesta di conoscere, con sollecitudine, quale sia la valutazione del Ministro in indirizzo rispetto ai fatti sopra riportati e quali iniziative intenda assumere per tutelare il paesaggio unico di Valdobbiadene, gravemente compromesso dalla realizzazione dell'antenna in oggetto.

LETTERE AL TORNADO

ATTUALITÀ

Agraria Agraria Agraria MARCHI

OFFERTE SPECIALI DI PRIMAVERAPALI PER RECINZIONI - TERRICCI PER PIANTE

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Zona Industriale, 68 - PEDEROBBA (TV) - Tel. e Fax 0423 688902

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• BOMBOLE GPL • PIANTINE DA ORTO

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16 LETTERE AL TORNADO

Comune di Alano, le serate informative sul nuovo sistema di raccolta dei rifiuti rsu

denominato “porta a porta”

a cura di Andrea Tolaini, assessore alle politiche del territorio

In prossimità del passaggio al nuovo sistema di raccolta dei rifiuti rsu denominato “porta a porta”, il Comune di Ala-no di Piave organizza alcune serate informative a beneficio dei cittadini, cui saranno anche forniti degli appositi bi-doncini. Queste le date delle serate:

Martedì 6 aprile alle ore 20.30 presso la sala consiliare di Alano di Piave;

Venerdì 9 aprile alle 20.30 presso il Centro Culturale (ex Cinema Parrocchiale) di Quero, solo per i commer-cianti, gli artigiani e gli imprenditori dei Comuni di Alano di Paive, Quero e Vas;

Lunedì 12 aprile alle ore 20.30 presso il Centro Parrocchiale di Fener;

Mercoledì 14 aprile alle ore 20.30 presso il Centro Parrocchiale di Campo.

ATTENZIONE: la distribuzione dei bidoncini per ogni famiglia verrà effettuata presso il Centro Parrocchiale di Fener e di Campo, l’Albergo Belvedere di Colmirano e la Palestra Comunale di Alano nel giorno di:

Sabato 17 aprile dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00.

Chi non potrà ritirare personalmente il bidoncino lo potrà fare incaricando una persona di fiducia, munita di apposita delega. Si ringrazia per la collaborazione i volontari della Protezione Civile di Alano di Piave.

Ivan Obaldi presenta la sorellina Francesca

Il 17 dicembre scorso, per la gioia di papà Davide e mam-

ma Elis, è arrivata Francesca a tener compagnia al fratel-

lino Ivan. Di questo splendido evento ne sono immensa-

mente felici i nonni Carla e Remo, Assunta e Pino, gli zii, la

cuginetta Caterina, i bisnonni Samuele e Liliana, Caterina

e tutti i parenti. Approfittando del Tornado Ivan e France-

sca salutano e mandano un grosso bacione a tutti quelli

che li conoscono

Il mercatino del Tornado

Affittasi a Segusino ex studio medico da adibire ad ambulatorio o studio professionale, ubicato in via Piave e dotato di due stanze, uno stanzino, un bagno, riscaldamento autonomo, con giardino con gazebo e ampio parcheggio (nella foto a fianco). Per informazioni telefonare al 328.5416606.

Affittasi a Valdobbiadene appartamento composto da ingresso, cucina, soggiorno, tre camere e doppi servizi, con posto auto interno, caldaia indipendente e vista panoramica. L’appartamento è sito in via Erizzo, al 4° piano del “Condominio 2000”. Per informazioni telefonare al 328.5416606.

Affittasi spazi commerciali (150 mq) presso l’ex “Cucina Italia” di Alano di Piave, via Licini 9. Per informazioni telefonare allo 0439-779014 oppure al 329-8633865.

Vendesi Fiat 600, ben tenuta, con bollo pagato. Per informazioni telefonare allo 0439-779523.

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AlimentariPUTTON GABRIELE

Via D. Alighieri, 26 - FENER (BL)Tel. 0439 789388

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Il centrocampista Ivano Lamonato

Calcio - Seconda Categoria

PRIMA VITTORIA ESTERNA IN CAMPIONATO PER LA PIAVE TEGORZO

di Cristiano Mazzoni

Una vittoria, un pareggio ed una sconfitta. Questi i risultati colti dalla Piave Tegorzo nelle ultime tre gare che relegano la compagine bianco-verde al quart’ultimo posto in classifica sempre in piena zona play-out. Se preventivata poteva essere la sconfitta con il San Vittore, seconda forza del campionato, molto rammarico è rimasto invece per la mancata vittoria sul Foen sfuggita, come ormai già successo diverse volte in questa stagione sportiva, nei minuti finali. Amarezza lenita dall’importante vittoria colta sul campo del Lentiai che ha permesso alla Piave Tegorzo di accorciare a quattro punti il sest’ultimo posto ov-vero la salvezza diretta occupato proprio dal Lentiai. Il successo con la compagine della sinistra Piave ha coinciso anche con la prima vittoria esterna in questo campionato per la squadra allenata da Giuseppe Prosdocimo sperando che sia il viatico in queste ultime sei giornate per delle prestazioni importanti per raggiungere la salvezza. Dopo la pausa di domenica 4 aprile per la Pasqua, la Piave Tegorzo affronterà in casa domenica 11 aprile l’Union Maser (ore 16:00) mentre nelle due successi-ve sarà impegnata in trasferta dapprima contro la Juventina Mugnai (domenica 18 aprile) e poi contro il Valdosport (domeni-ca 25 aprile).

22a GIORNATA: Piave Tegorzo – Foen 2 a 2 Pareggio amaro per la Piave Tegorzo che nel derby feltrino con il Foen ha gettato alle ortiche per l’ennesima volta una vittoria ormai in tasca facendosi raggiungere nei minuti di recupero. Tre punti che la squadra di mister Prosdocimo per quanto visto in campo avrebbe nettamente meritato ma sfuggitigli per non aver saputo chiudere l’incontro. Ad inizio gara gli ospiti partivano bene tanto che al 7° passavano in vantaggio quando sugli sviluppi di un calcio di punizione l’incornata di Zuglian non lasciava scampo a Giulio De Faveri. Nonostante il gol a freddo la Piave Tegorzo non si scomponeva prendendo in mano le redini del gioco. In tre occasioni 25°, 35° e 45° Khalid Rahli aveva sui piedi la palla del pareggio che però l’attaccante falliva maldestramente. Nella ripresa i padroni di casa entravano in campo più determinati e in tre minuti ribaltavano il risultato. Era il 15° quando al termine di una bell’azione manovrata Andrea Coppe di testa insaccava per il meritato pareggio. Quindi tre minuti dopo giungeva il vantaggio grazie ad un calcio di rigore concesso per fallo su Andrea Coppe trasformato con freddezza da Paolo Scopel. La Piave Tegorzo cercava di chiudere la partita ma per ben due volte Mirko Schievenin sprecava la palla del match ball. Al 42° i padroni di casa protestavano per un netto rigore ancora ai danni di Andrea Coppe ma poi, quando la vittoria sembrava ormai acquisita, venivano beffati in zona cesarini. Era l’ultimo minuto di recupero quando su una punizione scodellata in area l’incornata del portiere De Bastiani, accorso anche lui nei sedici metri, rimpallata da un difensore veniva raccolta da Fiorin che in girata infilava Giulio De Faveri.

23a GIORNATA: Lentiai – Piave Tegorzo 0 a 3 Grazie ad un inizio di secondo tempo veemente la Piave Tegorzo ha colto sul campo del Lentiai il suo primo successo e-sterno al termine di una gara agonisticamente valida. Tre punti fondamentali per la rincorsa alla salvezza diretta che la squadra allenata da Giuseppe Prosdocimo deve fare proprio sulla compagine lentiaiese. Nella prima frazione le squadre badavano soprattutto a non scoprirsi con il gioco che ristagnava per lo più a centrocampo. L’unico episodio degno di nota era l’atterramento in area di Rahli Khalid al 20° sul quale l’arbitro sorvolava. Nella ripresa la Piave Tegorzo entrava in campo con una marcia in più e nel giro di 12 minuti faceva sua la partita. Il vantaggio giungeva all’8° quando su una punizione di Paolo Scopel dal limite dell’area Enrico Sacco di piede era il più lesto alla deviazione vincente. Passavano solo tre minuti ed ecco arrivare il raddoppio: su un lancio lungo della retroguardia bianco-verde che coglieva impreparata la difesa locale Si-mone Binotto, in sospetto fuorigioco, si involava in area e trafiggeva De Paoli in uscita con un preciso diagonale. I padroni di casa tramortiti dall’uno-due micidiale non riuscivano a reagire e al 20° dovevano incassare anche la terza rete grazie ad una percussione di Enrico Sacco che palla al piede partiva da centrocampo e saltati un paio di avversari superava con un pre-gevole pallonetto De Paoli chiudendo praticamente l’incontro.

24a GIORNATA: Piave Tegorzo – San Vittore 0 a 2 Con il classico 2 a 0 il San Vittore è riuscito a regolare una tenace Piave Tegorzo mantenendo il secondo posto in classifica al termine di una gara tutto sommato equilibrata che la compagine feltrina è riuscita a far sua sfruttando, con il cinismo che si addice alle squadre di rango, le poche occasioni capitategli. Una vittoria quella della squadra di mister Bee maturata nell’ultimo quarto d’ora della prima frazione e gestita con sapienza nel secondo tempo e che lascia, di contro, una Piave Te-gorzo al quint’ultimo posto in classifica in piena zona play-out. Nel primo tempo il gioco ristagnava per lo più a centrocampo con le squadre soprattutto attente a non scoprirsi in difesa. Ma la maggior esperienza degli ospiti aveva la meglio al 30° quando su un cross dalla destra la difesa locale non riusciva a liberare e Filosa a due passi dalla porta non aveva problemi ad insaccare. La rete tramortiva i padroni di casa ed il San Vittore ne approfittava per assestare il raddoppio. Era il 44° quando a conclusione di una bell’azione corale Maddalozzo si trovava a tu per tu con Valter Canova che dopo aver respinto la prima conclusione nulla poteva sulla ribattuta a rete dell’attaccante. Nell’intervallo la Piave Tegorzo riorganizzava le idee e nel secondo tempo entrava in campo più determinata nel tentativo di riaprire la gara. Al 15° ci andava vicina sfiorando il gol con Mirko Schievenin il cui tiro al volo si stampava sul palo. Tre minuti dopo Andrea Coppe lanciato a rete veniva atter-rato da Faoro in uscita ma l’arbitro invece di espellere il portiere si limitava ad ammonirlo. I padroni di casa creavano ancora un paio di buone occasioni senza però riuscire a concretizzare. Passata la sfuriata locale il San Vittore badava ad ammini-strare con esperienza il doppio vantaggio mancando in contropiede il tris.

CALCIO

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CLASSIFICA CAMPIONATO DOPO 24a GIORNATA Caerano 54, San Vittore 47, Ztll Sx Piave 34, Fiori Barp Sospirolo 41, SP Calcio 2005 – Union Maser 40, Fossalunga* 39, Valdosport 37, Bessica – Altivolese 28, Lentiai 24, Foen 21, Piave Tegorzo 20, Eagles Pedemontana 18, Juventina Mugnai 17, Agordina 13. (* 1 punto di penalizzazione).

CALCIO

Pulizie di Pasqua di Martino Durighello

Non era così semplice come oggi si può pensare. Fare la pulizia in casa, sessant'anni fa, non era impresa da poco, né tale da poter essere affrontata quotidianamente. Provate un po' voi ad usare aspirapolvere, pulitrice a 100 gradi, lucidatrice, spray e chi più ne ha più ne metta, su un pavimento di tavèle semiconsunte, su pareti ineguali con scrostature e buchi, su soffitti di tavole con fessure e travi irte di chiodi (servivano per appendervi salami scorZét e luganega, ma anche uva e pannocchie ...), su finestre fessurate con vetri di ... cartone! Che poi tutta questa attrezzatura non esisteva, né sarebbe servita. Per le pulizie servivano scope, acqua (da prendere alla fontana), varechina (poca che la costa schèi!), qualche straccio e ... olio di gomito a volontà. C'è anche da dire che gli uomini entravano in casa con le scarpe co i fer, vi portavano sogàt, manère, cugni, seghe e segoi e tanti altri attrezzi necessari all'attività quotidiana. Nell'angolo della cucina si deponevano, secondo le stagioni, patate, castagne, pannocchie; vi si montavano i pedegnè per i cavalier ed anche, quando il buon Dio aveva voluto mandarci un'abbondante vendemmia, i sentàr e i tinàz. E poi c'era il biavèr, con il suo bottino di zuc, fasói, téghe, pannocchie, biada, pere, mele ... Del resto la casa non era il luogo per vivere: si viveva nei campi, nei prati, nei boschi. La casa era un punto di riferimento, un luogo di raduno, un posto di ristoro e di ricovero, e soprattutto, lo scrigno degli affetti, il simbolo

della famiglia. Quel grande stanzone che ignorantemente liquidiamo col nome di cucina e che aveva molteplici funzioni (cucina, salotto, sala da pranzo, ripostiglio ... ) era in realtà "la casa". Espressioni come: "Va a casa, sta a casa, va do a casa (dalla camera o dal granaio), fora de casa ... " si riferiscono a quello stanzone. Pulire: un problema! Si puliva, certo, ma come si poteva, quello che si poteva e quando si poteva. Scopare camere e scale era per lo più la-voro settimanale, non facile né comodo: fessure tra le tavole, chiodi, travi, buchi non permettevano certo di passare con lo straccio o il pennello per la polvere. Tutti i giorni c'erano invece pitali da svuotare e da lavare, pagliericci da smuovere, camere da riordinare. La cucina si scopava anche più volte al giorno e di tanto in tanto si lavava il pavimen-to: acqua a secchi, spazzettone e scopa, specialmente se per casa bazzicava qualche giovanotto; eh, già, le ragazze non volevano di certo che entrasse in una casa sporca! Ma più di tanto, malgrado tutta la buona volontà, non si riusciva a fare. Ecco quindi che, almeno una volta all'anno, si ricorreva a pulizie eccezionali e generali, il che avveniva per lo più in primavera, all'avvicinarsi della Pasqua, magari durante la settimana santa; ed ecco perché tali pulizie straordinarie erano denominate "pulizie di Pasqua" (già, come quelle dell'anima, confessione e comunione una volta all'anno, almeno a Pasqua). Né solo da noi, che tale usanza c'e-ra in tutta Italia e pure oltre frontiera, a quanto mi si dice. Allora la casa veniva rovistata da cima a fondo; spesso si ricorreva anche alla reimbiancatura, almeno della "cucina". Si lucidavano maniglie e pentole, menestri e cazéte, secchi e caldaie di rame. Le ragazze si avviavano alla fontana con la roba da pulire, un piattino con la pastèla (farina con aceto e sale) un tubetto di "sidol" per gli ottoni ed il solito olio di gomito. E lì sfrega tu che sfrego io, tra risate, schiamazzi, sgridate (delle mamme), disturbi (graditi) di qualche giova-notto, ogni cosa acquistava luce e brillantezza. E profumo di primavera! Per quelli che abitavano nelle vicinanze della chiesa c'era anche lavoro extra: bisognava pure dare una mano a chi faceva bella la casa di Dio. E così, tra i rami e gli ottoni di casa trovavano posto anche candelabri, vasi, turiboli, navicelle, secchielli ... Si puliva anche il camino. Lavoro per uomini. Uno sul tetto ed uno dentro casa, al caminetto: tiravano alternativamente i capi estremi di una fune con al centro legato un fastello di pungitopo. E c'era lavoro anche per i ragazzini: bisognava pulire la catena del camino. Un gioco, più che un lavoro; un gioco ed una gara. Si prendeva la catena per uno dei ganci e la si trascinava per i cortili, rincorrendosi e facendo la "vispateresa". Ma il risultato era quello di un lavoro e ben fatto: la catena, dopo le scorribande per strade e stradine, tornava bella lucida come tutto il resto della casa che odorava di pulito e di rinnovato, come i prati in fiore. E quando il sabato mattina si scioglievano le campane nel suono del Gloria, tutto era pronto, anima e corpo ed anche la casa, per accogliere il Cristo risorto; anche la casa con tutto il suo contenuto: così la doveva trovare il parroco nei giorni seguenti, quando sarebbe venuto a benedire. Nessuno si sarebbe degnato di fargli trovare una casa sporca ed in disordine.

Il racconto è tratto dal libro “Ciottoli”, realizzato da Martino Durighello, sotto l’egida de “Il Tornado – Editrice Pro Loco Fener”. L’opera, che mette per iscritto al-cune memorie del maestro Martino, si può acquistare per 14,00 €uro nelle edicole lo-cali, nelle librerie di zona ed in diversi recapiti sparsi sul territorio. Si può anche ri-chiedere ai componenti della redazione. Un libro che merita di essere letto e riletto!

rACCONTO

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Alano di Piave: gruppo Alpini “Valderoa”

Si è svolta nel mese di febbraio l’assemblea generale dei soci ed in quella occasione anche il rinnovo del direttivo del gruppo stesso. Le votazioni hanno dato il seguente risultato: CAPOGRUPPO: Rech Valentino; VICE CAPOGRUPPO: Mazzier Mauro, Nani Antonio; SEGRETARIO: Pisan Nicola; ADDETTO ALLA PROTEZIONE CIVILE: Mazzier Fabio; ADDETTO ALLE ATTIVITA’ ASSISTENZIALI: Pisan Francesco; RESPONSABILE ATTIVITA’ SPORTIVE: Mazzier Mauro; ADDETTO STAMPA: Collavo Giannino; ADDETTO ALLE PUBBLICHE RELAZIONI: Collavo Giannino; ADDETTO AL TESSERAMENTO: Pisan Nicola; ADDETTO ALLE ATTIVITA’ VARIE: Collavo Elio; ALFIERE DEL GAGLIARDETTO: Nani Antonio, De Faveri Piero; RESPONSABILE ATTREZZATURA: Codemo Bellino, Mazzier

Fabio; ADDETTI AL MAGAZZINO: De Faveri Piero, Mazzier Mauro, Simioni Antonio; REVISORE DEI CONTI: Collavo Daniele. Il consiglio si compone così di 15 soci e rimarrà in carica sino a tutto il 2012. Quasi contemporaneamente si è svolto anche il rinnovo del consiglio direttivo sezionale che comprende tutti i soci del feltrino (4000) e che ha visto un cambio al vertice con la elezione a presidente di sezione Carlo Balestra che va a sosti-tuire il dimissionario per decorrenza dei termini Renzo Centa alla guida della sezione da una decina d’anni. I consiglieri di sezione incaricati al coordinamento del Basso Feltrino sono: Dal Pos Claudio, Mazzalovo Romeo e Rech Valentino.

cronaca

Consigli di lettura… astrologici Ariete (astrologia) Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Secondo l'astrologia occidentale, l'Ariete è un segno zodiacale cardinale e di fuoco. È governato da Marte e Plutone. In questo segno il Sole si trova in esaltazione, Venere in esilio, Saturno in caduta. È opposto al segno della Bilancia. Il suo metallo è il ferro, le sue pietre preziose e minerali sono il diamante, il rubino, l'ametista, pietre rosse in genere, ossidiana, zolfo e pirite.

I suoi colori: il rosso vermiglio, fuoco, il colore del sangue e di Marte. La flora: tulipani, gladioli, caprifoglio, nocciolo. Nel significato simbolico attribuitogli dall'astrologia occidentale, il primo segno dello zodiaco rappresenta la vita e la morte; dall'ariete prendono vita tutti gli altri segni e, secondo alcuni autorevoli astrologi, il segno avrebbe in embrione caratteristiche peculiari di ciascuno degli altri segni. Per questo motivo, nella sua apparente semplicità, l'ariete è talvolta visto come il più inafferrabile tra i dodici segni, capace di dar luogo a personalità tra loro assai diverse. In generale, tuttavia, le persone con posizioni di rilievo in Ariete sono energiche, appassionate e impulsive. Impazienti ed egoiste, amano detenere il potere. Hanno un carattere battagliero ed uno spirito giovanile. Come nel caso dell'animale che le rappresenta, tendono ad affrontare la vita a testa bassa. All'epoca della definizione dei segni zodiacali, il Sole si trovava nel segno dell'Ariete nel periodo che va dal 21 marzo al 21 aprile. Tale convenzione è rimasta fissa, sebbene nel frattempo, a causa della precessione degli equinozi, il periodo di transito del Sole in Ariete si sia gradualmente spostato

in avanti; oggigiorno, il Sole si trova in Ariete approssimativamente dal 15 aprile al 15 maggio. Il periodo esatto varia di anno in anno, e per stabilire la sua posizione nei giorni estremi è necessario consultare le effemeridi.

aSTErISco

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I pericoli della pubblicità

di Filippo Arcelli

Mentre l’ultimo numero de “II Tornado” pubblicizza a pag. 28, con sottintesa preoccupazione, strutture presso cui ri-volgersi per disintossicarsi - per chi se ne accorge in tem-po - dal vizio traumatico del gioco, “Il Corriere della Sera”, uno dei più prestigiosi quotidiani nazionali, proprio lo stesso giorno (giovedì 11 marzo) non esita a pubblicare una vistosa inserzione pubblicitaria della Snai che lo ma-gnifica e lo esalta come la più encomiabile delle virtù (vedi box a fianco).

E’ evidente che i mass-media ignorano la morale quanto adulano ogni forma di possibile entrata economica. Ad una pubblicità “anima del commercio” poco importa se il pro-dotto, o il messaggio che commercia, sia una vera e pro-pria “apologia del gioco d’azzardo”, come quella voluta dal-la Snai ed accettata da “Il Corriere della Sera”.

Quali sirene si prospettano ai nostri giovani? Quali chimere ad offuscare le menti, già drogate dalla società dei consu-mi, anche di persone mature, padri o madri di famiglia, dal-la tossicodipendenza da stupefacente alla psicodipenden-za da stimolo mass-mediatico, giornalistico, televisivo?

In un recente incontro fortemente volto da medici e psi-chiatri della Usl di Treviso, si fece un’analisi dettagliata del-le conseguenze statistiche del vizio del gioco, una ormai vera e propria neopatologia definita “sindrome da gioco di azzardo”, quantificando in più di mezzo milione di

persone i malati che ne sono affetti. Un demone che sconvolge soprattutto economicamente intere famiglie, a prescindere dal sesso e dall’età; in termini reali ammontano a quasi centomila miliardi di vecchie lire i soldi che gli italiani sperperano nella speranza della “dea bendata” ed oltre diecimila miliardi le entrate fiscali incamera-te dallo Stato, il vero beneficiato, inventore e diffusore di questa sorta di “finanza creativa” assolutamente insensi-bile al maleficio di massa che produce.

Spero di non dover assistere alle prospettive di una società futura affollata di marchingegni elettronici, di slot-machines, di scommesse, di super enalotti o di “gratta e vinci”. Purtroppo quello che intravedo è un mondo in cui i valori sono sempre più effimeri, un optional intercambiabile, come quello proposto da società economiche che spacciano per “virtuoso”, con ben ventidue aggettivi magnificatori (contarli per credere!) l’invito al gioco, un demone nefasto come un male incurabile, un “gratta e perdi” con l’avallo “onorevole” dei nostri politici di qualsiasi colore.

LEGNA DA ARDERE STAGIONATA DI FAGGIO E CARPINE IN BANCALI - PELLETS- ACCENDIFUOCO - LEGNA DA AR-DERE IN SACCO

LEGNA SECCA!!!

PRONTA CONSEGNA

PELLET

LETTERE AL TORNADO

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22 ASTERISCO

In coincidenza con la festa patronale del 25 marzo: l’Annunciazione

Quero nell’atlante delle parrocchie L’opera è un allegato del settimanale “La Difesa del Popolo”, organo di informazione della diocesi di Padova.

La Difesa del popolo è il settimanale della diocesi di Padova da ormai più di cent’anni. Puntuale ogni domenica si presenta in parrocchia per essere collante tra la comunità diocesana e la sua gente.

Per maggiori informazioni, rivolgersi al proprio parroco. L’abbonamento annuale costa 43,00 €uro.

Qui a fianco: la tela di Palma il giovane del 1575.

La foto di copertina L’arrivo della primavera stimola la voglia di colori e questa copertina, che ritrae un’opera del pittore querese Francesco Guerra, degli anni ‘90, ci è sembrata indovinata per assecondare questo desiderio di rinnovata vitalità. Riportiamo un pensiero esplicativo ripreso dal sito curato da Marco Carlotto http://www.artistiscelti.it/ProgettoGuerra/index.html, dedi-cato al nostro artista. Il quadro della copertina appartiene al cosiddetto “terzo gruppo”. “I dipinti degli anni Novanta, tempere su carta, affreschi e legni policromi per lo più astratti, possono essere sud-divisi a mio avviso in almeno quattro gruppi. Appartiene al primo una serie di lavori caratterizzati da un astratti-smo lirico di derivazione espressionista, in cui dei segni istintivi, spontanei, impulsivi, quasi gestuali, uniti al co-lore a tempera o al pastello, sembrano esprimere liberamente le sensazioni dell'artista. Rientrano nel secondo gruppo, invece, le opere nelle quali Francesco, seguendo le ricerche del Cubismo, elabora un astrattismo geome-trico, costruito, razionale, cerebrale, meditato, che non interpreta i valori emotivi dell'individuo. I dipinti del ter-zo gruppo, forse i più belli, sono delle composizioni astratte contraddistinte da un perfetto equilibrio di i-stinto e razionalità, da un'assoluta armonia di lirismo e geometria, da un'eccezionale sintesi di spontaneità e cerebralità. Fan parte del quarto gruppo alcuni quadri nei quali compaiono, come in Riccardo Licata, dei segni ripetuti, reiterati, i quali vanno a costituire una sorta di grafia misteriosa, indecifrabile, riportata su piani colorati paralleli tra loro.”

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Come eravamo Per la nostra “storica” rubrica abbiamo ricevuto lo stimolo da alcuni nostri abbonati, i quali hanno voluto regalare un abbonamento al nostro periodico accompagnandolo con la pubblicazione di due foto separate da un arco di tempo di 25 anni. Era il 1975 quando Gilberto Meneghin Neirotti si cimentava alla fisarmonica, all’età di sei anni, e da allora non ha più smesso con la musica e nel 2010 lo ritroviamo ancora alle prese con lo strumento mentre guida una formazione canora: il Polifonico Nuovo Rinascimento di Quero. Sono passati gli anni, ma è rimasta identica la passione e la determinazione che lo hanno portato

a studiare fisarmonica e pianoforte e a diplomarsi. Le dolci melodie lo hanno aiutato a conquistare il cuore di Daniela, con cui è convolato a giuste nozze. Ora si ritrova anche direttore di due cori ed effettua numerosi concerti sia in Italia che all’estero, rallegrando i cuori dei suoi numerosi ascoltatori. Che altro dire, se non: Bravo Gilberto, ti meriti un 110 e lode!

Escursionismo senza confini: per colline e vigneti

Il gruppo “Escursionismo senza confini” domenica 21 febbraio ha effettuato la sua quarta uscita del 2010 in un ambiente inconsueto, ma particolarmente attraente: le colline attorno a Valdobbiadene ricche di vigneti di uva Prosecco.

(F.M.) L’inverno è una stagione difficilmente prevedibile per chi ama camminare in montagna. I pericoli e gli imprevisti sono all’ordine del giorno. Proprio per questo il gruppo “Escursionismo senza confini” preferisce inserire nel suo programma invernale facili camminate a bassa quota dove non mancano le occasioni di trovare ottimi e suggestivi percorsi. Domenica 21 febbraio il gruppo composto da 26 persone ha percorso le colline valdobbiadenesi fra filari di viti e cantine attraversando borghi e tenute agricole. La comitiva è partita da Valdobbiadene ed ha percorso la bassa pedemontana del Cesen passando per san Pietro di Barbozza, Barbozza, sant’Alberto, santo Stefano di Barbozza, Fol, Sorapiana, Saccòl, Ponta, Marsura per tornare a Valdobbiadene. Particolarmente gradita è stata a metà giornata la sosta presso l’azienda agricola “Mass Bianchet” gestita

dalla famiglia Miotto presente nel territorio da oltre quattro generazioni che si sono sempre dedicate all’agricoltura e in primis alla coltivazione della vite. Qui gli escursionisti hanno trovato un ricco e gradito rinfresco offerto dai gestori. Nessun problema per la digestione in quanto il tragitto prevedeva ancora oltre 2 ore di cammino. Molti sono stati i luoghi attraversati degni di nota come l’abitato di Barbozza dove sono ancora ben visibili delle colonne risalenti all’epoca romana ed una antica meridiana o la casa natale del quasi ottantaduenne Leo Nardi il meno giovane e fra i più assidui fra gli escursionisti, o, ancora, un antico lavatoio ora ovviamente in disuso ma ottimamente conservato o il grande tronco di cedro esposto di fronte alla bella “villa dei Cedri” di Valdobbiadene.

LETTERE AL TORNADO

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Fabrizio Bernardi su Rai 1

(M.M.) Il querese Fabrizio Bernardi, figlio dei nostri abbonati Renato e Mirella, ha partecipato al gioco dell’Eredità, condotto da Conti e trasmesso su Rai Uno ad ora di cena. Il 16 e 17 marzo scorsi abbiamo visto Fabrizio alle prese con i diversi quiz proposti dal conduttore e bisogna dire che se l’è cavata proprio bene, giungendo anche alla finalissima nel corso della sua prima giornata di partecipazione. Peccato gli sia sfuggito il monte premi finale e che al secondo tentativo, nonostante una buona

condotta di gara sia stato sfavorito ad un passo dal giungere nuovamente alla fase finale, eliminato non per sua colpa, ma per via del meccanismo di gara. Per ricordargli la bella esperienza vissuta negli studi Rai gli abbiamo scattato qualche foto e qui ne proponiamo un paio anche ai nostri abbonati. Bravo Fabrizio!

cronaca

come eravamo

Un “Safari” in Domador

Chi è in grado di attribuire una data precisa alla foto che pubblichiamo è pregato di comunicarla alla redazione. Nessuno dei “superstiti” della spedizione venatoria in Domador, da noi scrupolosamente interpellati, ha saputo fornirci in proposito una informazione attendibile, neppure quelli che vantano una memoria elefantina. Eppure la foto immortala un’ avventura di cui, all’epoca, si parlò e si rise molto, sia per la eterogeneità dei partecipanti, sia per i suoi contorni avventurosi. Chi scrive queste note ricorda, in particolare, i gustosi galletti alla diavola (ribattezzati “alla petrolina”) preparati dal grande chef Carlo Luttman, serviti con la polenta fatta con l’acqua attinta da una cisterna dove galleggiavano le salme di grossi e appetitosi ranocchi di montagna. La stessa acqua, naturalmente,veniva impiegata anche per preparare il caffè e per cuocere la pasta. E come non dedicare un pensiero all’unica vittima accertata delle implacabili doppiette dei nostri infallibili predatori: al povero “cotorno” che i soliti maligni dicono fosse già in avanzato stato di putrefazione quando fu abbattuto, ma che venne ugualmente sventolato come un trofeo. Tra i momenti esilaranti della “spedi-zione” merita di essere ricordata la caccia alle “paoline” (specie di cornacchie), che si risolse con un incredibile sperpero di cartucce ma che lasciò misera-bilmente vuoti i carnieri; ma anche il commovente impegno con cui l’indimenticato Cesare Licini, per accertarsi del recen-te passaggio della selvaggina, raccoglieva, annusava ed …assaggiava tutte le tracce corporee lasciate dalle inafferrabili prede. Memorabile è stato anche il movimentato ritorno a casa, specialmente per coloro che, (in crisi etilica grazie alla dieta di “pèrseghi e vin” cui erano stati costretti dopo che la fiasca del petrolio, andata in mille pezzi, aveva intriso tutte le altre riserve alimentari) dovettero affrontare una discesa davvero rischiosa e, in qualche punto, perfino drammatica. La foto ritrae il gruppo dei baldi cacciatori prima del rientro in paese, raggiunti da parenti, amici e … sostenitori. In piedi, in alto, Antonio Agrizzi, Giuseppe Agrizzi e Orazio Piccolotto. Seduti (o inginocchiati, o stravaccati), da sinistra: Ottavio De Faveri, Matteo Collavo, Emilio Durighello, Carlo Luttman, Giorgio Simioni, Cesare Licini, Cesare De Faveri, Alfonso Secco, Paolo Licini, Piero Piccolotto, Gianni Mazzier, Vincenzo Mazzier, Domenico Miuzzi, Antonio Codemo. Nascosto dietro a Gianni Mazzier, un signore che desidera mantenere l’incognito.

p.p.

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Feneresi alla conquista del West

a cura di Silvio & Giovanni

In questo numero proponiamo due immagini scat-tate negli U.S.A., e più precisamente nello Stato del Colorado, nei pressi dei celeberrimi “Grand Canyon” e “Valle della Morte” (sorvolati dai quattro protagonisti della trasferta americana in elicottero). Nella prima foto, tra i quattro “cow-boys” in visita ad un villaggio indiano della zona, compaiono an-che due feneresi: Gigi Zago (il primo da sinistra) e Mario Santangelo (il secondo da sinistra, …ma che resterà nella storia locale per essere stato

l’abbonato numero 1 del Tornado). Fin qui - e poi a Las Vegas, in Nevada, per l’importante fiera delle armi - li ha portati la loro grande passione per la caccia, anche se il coyote della seconda foto non sembra affatto preoccupato dalla loro presenza… Osservandoli da vicino e, soprattutto, vedendoli “in quelle condizioni”, magari avrà anche pensato: “Ma chi sono ‘sti quattro coyo…tes?” (ma questa, più probabilmente, è solo una “battutaccia” dei due per-fidi autori di queste righe, uno dei quali, tra l’altro, grande amico di Gigi e Mario).

Angelo Zardin di Carpen terzo assoluto nelle finali nazionali di bowling

di Alessandro Bagatella

Il nostro compaesano Angelo Zardin, di Carpen, si è classificato terzo assoluto nelle finali nazionali di bowling, catego-ria singolo maschile, disputate il 17-18 ottobre 2009 a Biella. Angelo pratica da cinque anni questo sport, tanto da essersi recentemente classificato al primo posto assoluto nella categoria “All Events” del Veneto, che tiene conto di tutte le gare federali disputate in regione. Questo prestigioso risultato gli ha permesso di accedere alle finali na-zionali in Piemonte, in cui ha conseguito, per l’appunto, la medaglia di bronzo (quella d’oro è andata a un rappresentante della Campania, quella d’argento ad uno dell’Emilia) e a cui hanno partecipato ben settanta giocatori provenienti da tutta Italia. Il bowling è uno sport che richiede un allenamento accurato (almeno due volte alla settima-

na) presso un impianto di Castelfranco. Noi del Tornado, assieme ai familiari, agli amici e ai paesani tutti, ci congra-tuliamo con Angelo Zardin per il risultato conseguito, augurandoci di rivederlo presto in gara con magari al collo la medaglia d’oro. Nella foto, Angelo è il secondo in alto da destra.

cronaca

bowling

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Cristian col campione europeo rally 2009 (s.for.) Alla festa in onore del neocampione europeo di rally Giandomenico Basso, organizzata a Pederobba lo scorso 5 dicembre, non poteva mancare il nostro “inviato speciale” Cristian Gatto, che del pilota trevigiano è grande amico. Eccoli ritratti davanti all’Abarth Grande Punto S2000, la vettura che ha permesso a Basso di bissare il ti-tolo continentale, già conquistato nel 2006, e che ha dimostrato di essere competitiva su tutti i tipi di percorso affrontati durante l’intensa stagione 2009: dagli asfalti tortuosi e alpini dei rally italiano, portoghese e svizzero, a quelli più veloci di Bulgaria e di Francia, sino allo sterrato duro del rally greco. Nel corso dell’anno appena trascorso, il 36enne pilota originario di Cavaso del Tomba si è

aggiudicato ben cinque prove (il Rally 1000 Miglia, in Italia, e quelli di Bulgaria, Portogallo, Grecia e Francia), men-tre nell’ultima gara, disputata in Svizzera, ha badato ad accumulare i punti necessari per imporsi nell’Europeo, con-quistando comunque un ottimo secondo posto. Nella classifica finale del Campionato Europeo 2009, Basso, con 122 punti, ha preceduto il polacco Michal Solowow (Peugeot), fermo a 100 punti, e il connazionale Corrado Fontana (Peugeot e Mitsubishi), con 78. Ciliegina sulla torta, la notizia che l’IRDA, l’International Rally Drivers Association, lo ha proclamato “numero 1” del ranking 2009, primo assoluto di una speciale classifica che comprende tutti i mi-gliori piloti italiani e che viene compilata in base a un sistema a punti che tiene conto dell’importanza e della difficol-tà sportiva delle prove e dei risultati dei piloti in tutti i rally riconosciuti da FIA e ACI CSAI, sia a livello nazionale (172 gare in Italia) che internazionale (44 gare all’estero). Una graduatoria, quindi, estremamente oggettiva, che consacra pertanto Basso ai vertici del rallysmo.

Giandomenico Basso (nato il 15 settembre 1973 a Cavaso del Tomba) è un pilota italiano di rally. Ha corso tutta la sua carriera dei rally nella FIAT. Ha fatto il suo debutto nel WRC nel 1998 al Rally di Sanremo con una

Fiat Seicento. Nel 2001 e nel 2002 ha gareggiato nel J-WRC con una Fiat Punto S1600, finendo quinto nel 2001 e quarto nel 2002. Nel 2006 si laurea campione nella prima edizione dell’Intercontinental Rally Challenge e del Cam-pionato Europeo Rally guidando una Fiat Grande Punto Abarth S2000. Nel 2007 ha vinto il Campionato Italiano Rally. Nel 2009 ha vinto ancora una volta il Campionato Europeo Rally alla guida di una Abarth Grande Punto S2000 (scheda tratta da “Wikipedia, l’enciclopedia libera”).

Calciatori feneresi …d’altri tempi

La foto a fianco ci è stata consegnata dall’amico Dario

Spada (che è stato, tra l’altro, tra i fondatori di questo gior-

nale) ed è stata scattata nei primi anni Sessanta in quel di

Campo, dove era impegnata la rappresentativa fenerese in

questione: in piedi, da sinistra, Mauro Rizzotto, Giacomo

Rizzotto (deceduto), Luciano Turrin, Emilio Billò e Sandro

Santangelo; accosciati, sempre da sinistra, Dario Spada,

Dario Forcellini, Mario Marchese e Claudio Lasta. Foto

Turrin (padre).

Stagione Vittorie Auto 2006 Campionato Europeo Rally FIA Grande Punto Abarth S20002007 Campionato Italiano Rally Grande Punto Abarth S20002009 Campionato Europeo Rally FIA Grande Punto Abarth S2000

cronaca

come eravamo

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Attesissima a Venezia la grande retrospettiva di

FELICE CARENA

Venezia: Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti - 27 marzo > 11 luglio 2010 Mostra a cura di Virginia Baradel promossa da Regione Veneto/Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti/Arthemisia Group

LA MOSTRA Venezia dedica una grande mostra a Felice Carena (Cumiana, Torino 1979 – Venezia,1966), protagonista indiscusso del Novecento italiano; un omaggio all’artista di origini piemontesi che scelse la Serenissima per trascorrere gli ultimi

ma fecondi anni della sua carriera. Promossa dalla Regione del Veneto, dall’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti e da Arthemisia Group, la mostra “Felice Carena” si terrà dal 27 marzo all’11 luglio 2010, nella prestigiosa sede di Palazzo Franchetti. Dopo la mostra dedicata nella stessa sede a Zoran Music, conclusa il 7 marzo, prosegue

dunque la valorizzazione degli artisti legati alla città e, in particolare, alla riscoperta di un grande pittore come Felice Ca-rena, da lungo tempo assente nel panorama delle esposizioni.Dopo oltre vent’anni dalla rassegna svoltasi a Torino nel 1996, la mostra veneziana è la prima importante occasione per riscoprire e rivalutare il Maestro attraverso una ri-lettura critica aggiornata, con attenzione gli anni veneziani e ripercorrendo altresì la sua lunga attività pittorica, ricca di richiami e di soluzioni stilistiche in continua evoluzione. A cura di Virginia Baradel e con un comitato scien-tifico di prestigio composto, insieme alla curatrice da Luigi Cavallo, Elena Pontiggia, Nico Stringa l’evento, coordinato da Stefano Cecchetto, riunisce oltre 90 opere provenienti dai maggiori musei italiani e da collezioni private, tracciando la parabola di una biografia artistica che si snoda dai primi anni torinesi sino alle struggenti Pietà e alle sontuose Nature morte degli ultimi anni. In mostra capolavori esemplari, come I Viandanti (1908-1909, GAM, Udine), Ritratto di un sacer-dote (1913, Ca’ Pesaro, Venezia), Bambina sulla porta (1919, Fondazione Giorgio Cini, Venezia), La Quiete (1921-1926, Banca d’Italia), Gli Apostoli (1924, GAM Palazzo Pitti, Firenze), La scuola (1927-1928, Monte dei Paschi), Uomo che dorme (1938, Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma), Teatro popolare (1933, GAM, Milano); e molte importanti opere inedite o mai esposte tra cui la bellissima Deposizione (1938-1939), eccezionalmente prestata dai Musei Vaticani, la Fuga in Egitto (1940), il Ratto delle Sabine (1942) e il nucleo centrale del discusso dipinto Dogali (1936), recentemente ritrovato ed esposto come novità assoluta in questa occasione. Il percorso della mostra si presenta idealmente come una quadreria, che bene si inserisce nelle scenografiche sale di Palazzo Franchetti. Una scelta di capo-lavori e di opere esemplari in ordine cronologico in sette sezioni illustra i diversi periodi della vicenda artistica di Felice Carena per cogliere infine l'originalità e la singolare qualità della pittura del periodo veneziano. Venezia diventa dunque il prisma attraverso cui rileggere l’intera storia della pittura di Felice Carena che accanto ai grandi estimatori ebbe anche critici avversi: gli venivano contestate la pluralità di richiami e la mancanza di coesione compositiva. La mostra e i saggi del catalogo Marsilio, portano oggi alla luce la sua inconfondibile ci-fra personale e sfatano l’idea di un Carena, vecchio, sofferente, ripiegato su se stesso perché il tramonto dal punto di vista biografico portò al raggiungimento di nuovi traguardi, attraverso un’altissima e inesausta ricerca. immagine qui riprodotta > Ofelia, 1912, cm 62 x 200 Collezione Privata

MOSTRe

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AL RISTORANTE CASTEL PRADA Percorrendo la strada / che porta al cuore / della borgata Prada / nel paese di Schievenin, scruto… incantevoli monti innevati / tra scarniti alberi spogli, vedo morire il sole. Cumuli di neve ammucchiata segnavano la stagione invernale. Salendo sempre più / la ripida strada asfaltata, ammirevole … un raggio di sole / che brilla ancora / sul tetto del campanile della chiesa. I rintocchi dell'orologio / scandivano le ore. Tutto era prenotato: / un banchetto ben fornito e prelibato. Arrivati da Flavio: "AL RISTORANTE CASTEL PRADA" Andrea, il cameriere, / ci dava il benvenuto. Un brindisi agli invitati / E ai due sposi Da (10) dieci lustri coniugati. "EGIDIO e VINCENZA" Una tavola ben fornita, / un'atmosfera di grande gala illuminava la grande sala. / Primizie di qualità davano l'invito all'ospitalità, / per non dire del buon Raboso al palato assai gustoso, / accompagnato ai primi piatti deliziando sempre più / l'eccellente MENU. / Alla fine di tutto questo, / ringraziamo gli amici sposi / per l'invito a noi gradito. / Si finisce in bellezza / con la coppa di spumante, / un bianco DOC di qualità / per la compagnia che se ne va. / Complimenti ai gestori / Per averci trattato / Da GRAN SIGNORI 7/02/2010 MARIABIZ

Egidio Specia ha vissuto l’infanzia a Schievenin di Quero ed è molto legato al paese, tanto da esserci tornato anche per festeggiare il 50° anniversario di matrimonio con la moglie Vincenza, festeggiato in Val di Prada. La segnalazione dell’evento, corredato dal componimento di Maria Biz, è merito di Flavio, gestore, assieme al figlio Andrea e famiglia, del noto ristorante, da anni attivo nella località citata.

AL RISTORANTE CASTEL PRADA Percorrendo la strada / che porta al cuore / della borgata Prada / nel paese di Schievenin, scruto… incantevoli monti innevati / tra scarniti alberi spogli, vedo morire il sole. Cumuli di neve ammucchiata segnavano la stagione invernale. Salendo sempre più / la ripida strada asfaltata, ammirevole … un raggio di sole / che brilla ancora / sul tetto del campanile della chiesa. I rintocchi dell'orologio / scandivano le ore. Tutto era prenotato: / un banchetto ben fornito e prelibato. Arrivati da Flavio: "AL RISTORANTE CASTEL PRADA" Andrea, il cameriere, / ci dava il benvenuto. Un brindisi agli invitati / E ai due sposi Da (10) dieci lustri coniugati. "EGIDIO e VINCENZA" Una tavola ben fornita, / un'atmosfera di grande gala illuminava la grande sala. / Primizie di qualità davano l'invito all'ospitalità, / per non dire del buon Raboso al palato assai gustoso, / accompagnato ai primi piatti deliziando sempre più / l'eccellente MENU. / Alla fine di tutto questo, / ringraziamo gli amici sposi / per l'invito a noi gradito. / Si finisce in bellezza / con la coppa di spumante, / un bianco DOC di qualità / per la compagnia che se ne va. / Complimenti ai gestori / Per averci trattato / Da GRAN SIGNORI 7/02/2010 MARIABIZ

Egidio Specia ha vissuto l’infanzia a Schievenin di Quero ed è molto legato al paese, tanto da esserci tornato anche per festeggiare il 50° anniversario di matrimonio con la moglie Vincenza, festeggiato in Val di Prada. La segnalazione dell’evento, corredato dal componimento di Maria Biz, è merito di Flavio, gestore, assieme al figlio Andrea e famiglia, del noto ristorante, da anni attivo nella località citata.

Tre Titoli Regionali per il SHU REN KAN

Tre titoli regionali,due argenti e due bronzi conquistati, questo è il risultato ottenuto dall’asd SHU REN KAN alla fase regionale per la qualificazione ai Campionati Italiani assoluti di Karate della FIJLKAM (Federazione Italiana Judo Lotta Karate e Arti Marziali) svoltisi Sabato 27 Febbraio scorso a Bolzano. Notevole il risultato considerando che tutti e tre gli atleti schierati dall’ associazione hanno conquistato il gradino più alto del podio più altre medaglia nelle varie categorie. Bene Ceccotto Roberto (c.n.3° dan e presidente dell’associazione) che nel Kumitè ha dominato nella categoria -60Kg

conquistando il gradino più alto del podio dopo una lunga eliminatoria, meno fortunato nella prova di Katà dove ha dovuto cedere il passo all’avversario nella semifinale classificandosi poi al terzo posto. Buona anche la prestazione di Biesuz Francesco al suo battesimo sul tatami vittorioso nella categoria - 90Kg e secondo classificato nella prova di Kata Assoluti Primo posto anche per il giovane Debus Mattia nel Katà Juniores e successivamente terzo pari merito negli Assoluti insieme a Ceccotto, successivamente è arrivata la terza medaglia con il secondo posto nel Kumitè assoluti - 83 kg più per mancanza di esperienza che per preparazione tecnica e grinta. Soddisfatto il responsabile tecnico dell’associazione, l’istruttore c.n. 5° Dan Ivan Burgoni per i risultati conseguiti; ora ai tre atleti qualificati spetta la fase finale per il titolo italiano che si svolgerà a Biella a Marzo. In foto: da Sx Debus Mattia –Ceccotto Roberto-Ivan Burgoni-Biesus Francesco.

Info: Ivan Burgoni 347 5978279 ---- e-Mail:[email protected]

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Mostra: "Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio" dal 6 marzo al 15 giugno 2010

Museo Civico - Bassano del Grappa Orari di apertura della mostra Tutti i giorni: 9.00-19.00

Jacopo Da Ponte, detto Jacopo Bassano, sarà al centro di due intensi anni di celebrazioni – dal marzo 2010 fino alla fine del 2012 - promosse dalla città alla quale egli fu sempre legato, che immortalò in moltissime opere e dove avviò la sua fiorente bottega, capostipite di una dinastia di pittori che per oltre un secolo dominarono la scena artistica. Così la Regione del Veneto, nell’ambito delle attività del Comitato regionale per le celebrazioni di Jacopo Bassano, presieduto dal Sindaco della città di Bassano del Grappa, dà il via ad un articolato programma di iniziative con la mostra “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio”, curata da Alessandro Ballarin e Giuliana Ericani esposta al Museo Civico dal 6 marzo al 15 giugno 2010. Rimanendo a Bassano del Grappa, una specie di "terra di mezzo", Dal Ponte è riuscito a coniugare gli influssi della scena artistica lagunare anche con nuove tendenze legate al manierismo prove-nienti dalla Toscana, differenziandosi in tal modo da grandi artisti quali Tiziano, Tintoretto e Veronese. Il percorso intrapreso lo conduce in seguito a uno sperimentalismo con un uso aggressivo della luce da dove prendono il via anche le celebri composizioni naturalistiche di soggetto biblico-pastorale che avranno tanto successo sul mercato. Nei decenni successivi si fa strada una pittura spezzata e vibrante che vede in Bassano un precursore della pittura di tocco del Seicento non solo veneto, ma europeo. I suoi dipinti emanano una fisicità inaudita, una puntualità estrema nel raffigurare la realtà al punto tale che un tappeto, un trombettiere o un cane sembrano uscire dalla tela e prendere vita. Al Museo Civico di Bassano si potranno quindi ammirare, oltre alle ventidue opere dell'artista custodite nello stesso Museo, quindici dipinti selezionati e un disegno provenienti da Londra, Parigi, Budapest, Berlino, Houston e dall'Avana. Tra i pezzi da non perdere, il Riposo durante la fuga in Egitto (1547 ca.), proveniente dalla Pinacoteca Ambrosiana e mai dato a una mostra, e La cacciata dei marcanti dal Tempio (1535 ca.), che arriva da una collezione privata londinese e che mostra un naturalismo sempre più legato alla resa realistica della natura. Sconcertante dal punto

di vista stilistico sono i Due bracchi legati al tronco di un albero (1549 ca., dal Louvre). Le celebrazioni si conclude-ranno nell’autunno del 2012 con un grande evento espositivo che farà, per la prima volta, il punto sull’ultimo Jacopo, i figli, la scuola e la sua eredità.

Maggiori informazioni al sito: www.bassano500.it

COMUNITA' MONTANA FELTRINA Provincia di Belluno

32032 FELTRE (BL) - Viale Carlo Rizzarda, 21

________________________________________________________________________________________________

Alla cortese attenzione degli Organi di Informazione COMUNICATO STAMPA FINANZIAMENTI PER L’AGRICOLTURA DI MONTAGNA

LA CMF APRE IL BANDO SULLA L.R. 2/94 La Comunità Montana Feltrina, al fine di sostenere ed incentivare lo sviluppo economico e sociale della montagna, in connessione con la tutela del territorio, ha approvato il Bando 2010 per l’assegnazione di contributi a valere sulla L.R. 2/94 “Provvedimenti per il consolidamento e lo sviluppo l’agricoltura di montagna e la tutela e valorizzazione dei territori montani” artt. 7,15 e 16. L’obbiettivo generale è di attenuare gli squilibri socio-strutturali ed economici esistenti tra la zona montana ed il restante territorio regionale, riducendo i costi e migliorando la qualità delle produzioni, anche in riferimento alla tutela e al miglioramento dell’ambiente naturale o delle condizioni di igiene o del benessere degli animali. In particolare gli artt. 7,15 e 16 della L.R. 2/94 comprendono una serie di interventi relativi alla valorizzazione delle produzioni agricole, all’introduzione di colture alternative e allo sviluppo di allevamenti minori. L’intensità massima di aiuto è compresa tra il 30% e il 55% su una spesa ammessa che va da Euro 3.000.00 ad Euro 45.000,00 a seconda dell’articolo finanziato. L’entità della spesa pubblica disponibile è pari ad Euro 344.000,00. La partecipazione al Bando è consentita agli imprenditori agricoli, anche non a titolo principale, singoli o associati, loro cooperative ed associazioni di produttori, titolari di un’impresa regolarmente iscritta presso l’Anagrafe del Settore Primario, con sede legale, ubicazione dell’azienda e dell’intervento all’interno del territorio della Comunità Montana Feltrina. La domanda va presentata entro le ore 12.00 del 15 aprile 2010, il bando e la relativa modulistica è disponibile presso l’Uff. Tecnico – Agricoltura della Comunità Montana, in alternativa è scaricabile dal sito www.feltrino.bl.it alla voce “Comunità Montana Feltrina” e “Bandi”.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare l’Uff. Tecnico – Agricoltura, tel. 0439/333205 oppure 0439/333206. MOSTRE

aTTualiTà

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Il Saporedella Costanza

Festa delVolontariato Sociale

16a edizione13-14-15-16 maggio 2010

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ArCoBALeno ‘86 Cooperativa Sociale onlus.

C.I.F. Venezia Ente Morale Comunità di "VILLA SAN FRANCESCO"

IL SAPORE DELLA COSTANZA Nell'ambito delle diverse iniziative programmate nei gg. 13-14-15-16 maggio è prevista anche la consegna annuale del riconoscimento internazionale:

UNA STELLA DALL'ARCOBALENO rivolta a persone o esperienze che abbiano espresso capacità attentiva e di impegno al servizio alla persona ed alla collettività. L'edizione per l'anno in corso è stata assegnata ad esperienza internazionale di particolare va-lenza ed operante in Francia, caratterizzata da convinta adesione in tutto il mondo. Siamo grati a chi volesse segnalare alla Segreteria della Comunità una persona che abbia speso nella propria vita anche un costante impegno di servizio al mondo della solidarietà, del volontariato, della cultura, dello sport, della formazione, della cittadinanza, dell'educazione, della sofferenza, dell'animazione, della formazio-ne giovanile ed adulta, della spiritualità. La consegna del riconoscimento internazionale ed il grazie ufficiale a nome dei cittadini italiani e del mondo a 100 Storie di impegno e che costituiranno anche una mostra e la redazione di un libro, avverranno domenica 16 maggio a partire dalle ore 11,00 presso la nostra sede in Fel-tre, statale per Belluno.Termine delle segnalazioni 30 aprile c.a. Segnaliamo che nel sito www.comunitavsfrancesco.it oggi sono presenti altre due significative iniziative ri-volte a tutti: Salutiamo e ringraziamo distintamente. Facen di Pedavena, 19 febbraio 2010

www.comunitavsfrancesco.it

LETTERE AL TORNADO

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Preghiera per l’età che corre veloce Signore Gesù, anche la mia età avanza e corre veloce. Ti prego, insegnami a invecchiare! Nella società che corre, si rinnova e si trasforma, in un progresso sconcertante, la vita per me qualche volta è avvilente. Dammi la grazia d’accettare di essere esonerato a poco a poco da responsabilità e da posti che la società deve e crede meglio affidare ad altri. Allontana da me l’orgoglio di avere molta esperienza e di aver compiuto tanti sacrifici. Fa, Signore, che nel mio grande distacco da tutto ciò che vive intorno a me e che mi appartiene, mi convinca che mentre tutto passa ed è vanità solamente quello che è eterno e che resta davvero vale: Tu che sei “Via, Verità e Vita”. Non soffro ancora i mali della vecchiaia, però mi han detto che essi sono tanti. Tutto offro a te, in unione ai dolori del tuo Calvario, in espiazione e riparazione, per me e per gli altri. Se qualche bene ho compiuto, fa che continui a compierlo con perseverante carità e amore, per te e per il prossimo, fino a che, assistito dalla mia e tua Santissima Madre, possa partire per andare con te per sempre.

Amen

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