Il romanzo narra vicende partigiane con lonesta semplicità di un cronista, insieme, con spirito di...

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Il romanzo narra vicende partigiane con l’onesta Il romanzo narra vicende partigiane con l’onesta semplicità di un cronista, insieme, con spirito di semplicità di un cronista, insieme, con spirito di sincera adesione agli eventi. sincera adesione agli eventi. Fu considerato negli anni del dopoguerra una vera e Fu considerato negli anni del dopoguerra una vera e propria propria TESTIMONIANZA della RESISTENZA ITALIANA TESTIMONIANZA della RESISTENZA ITALIANA ed un esempio della narrativa neorealistica. ed un esempio della narrativa neorealistica.

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Il romanzo narra vicende partigiane con l’onesta Il romanzo narra vicende partigiane con l’onesta semplicità di un cronista, insieme, con spirito di semplicità di un cronista, insieme, con spirito di

sincera adesione agli eventi.sincera adesione agli eventi.

Fu considerato negli anni del dopoguerra una vera e Fu considerato negli anni del dopoguerra una vera e propriapropria

TESTIMONIANZA della RESISTENZA ITALIANATESTIMONIANZA della RESISTENZA ITALIANA

ed un esempio della narrativa neorealistica.ed un esempio della narrativa neorealistica.

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L’arresto di PalitaLa morte della gatta nera

Il rifugio clandestino

Azioni alla luce della lunaAzioni alla luce della luna

L’Agnese e la Minghina: il L’Agnese e la Minghina: il contrastocontrasto

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L’arresto di PalitaL’arresto di Palita

• ““Voi, Ottavi Paolo (Palita) venire con noi” dichiarò il tedesco. Voi, Ottavi Paolo (Palita) venire con noi” dichiarò il tedesco. L’Agnese gli andò incontro: s’era come svegliata, camminava L’Agnese gli andò incontro: s’era come svegliata, camminava viva e pesante come quando decideva di compiere un’insolita viva e pesante come quando decideva di compiere un’insolita fatica. “Dove lo portate?” chiese con severità [...] ed il fatica. “Dove lo portate?” chiese con severità [...] ed il maresciallo rispose: “Lavoro”. “E’ malato”, disse l’Agnese, maresciallo rispose: “Lavoro”. “E’ malato”, disse l’Agnese, “non può lavorare!”“non può lavorare!”

• Palita aveva preso la giacca ed il capello, e andava verso il Palita aveva preso la giacca ed il capello, e andava verso il camion in mezzo ai due soldati. L’Agnese gli corse dietro, gli camion in mezzo ai due soldati. L’Agnese gli corse dietro, gli

strinse le braccia intorno al collo. Uno dei tedeschi le appoggiò strinse le braccia intorno al collo. Uno dei tedeschi le appoggiò il fucile contro la schiena, e lei si staccò.il fucile contro la schiena, e lei si staccò.

• Pallido e tremante Palita si allontanò. Teneva la testa girata Pallido e tremante Palita si allontanò. Teneva la testa girata indietro e diceva: “Sta buona Agnese. Se no è peggio. Bada alla indietro e diceva: “Sta buona Agnese. Se no è peggio. Bada alla casa, sta attenta al maiale che non te lo rubino [...]”casa, sta attenta al maiale che non te lo rubino [...]”

• Lui era là, con il suo aspetto amato e giovanile fra i fucili e le Lui era là, con il suo aspetto amato e giovanile fra i fucili e le facce tedesche che ridevano. Le gridò: “Mi raccomando la facce tedesche che ridevano. Le gridò: “Mi raccomando la gatta”... furono le ultime parole che lei intese: le altre se le gatta”... furono le ultime parole che lei intese: le altre se le

portò via il motore, che andava sempre più forte.portò via il motore, che andava sempre più forte.

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La m

orte della gatta n

era…• ““Mi ha rubato la salsiccia” urlò la Mi ha rubato la salsiccia” urlò la

Minghina (la vicina). L’Agnese tirò Minghina (la vicina). L’Agnese tirò fuori dalla bocca della gatta un topo fuori dalla bocca della gatta un topo e disse: “Ecco la salsiccia” e buttò il e disse: “Ecco la salsiccia” e buttò il

topo morto dalla finestra, ai piedi topo morto dalla finestra, ai piedi della Minghina.della Minghina.

• Sul muretto dell’aia stavano seduti il Sul muretto dell’aia stavano seduti il maresciallo tedesco e una delle maresciallo tedesco e una delle

ragazzeragazze٭٭. Il maresciallo rise e disse . Il maresciallo rise e disse “gatta kaputt”.“gatta kaputt”.٭٭ una delle figlie della vicina, la Minghinauna delle figlie della vicina, la Minghina

• Kurt, un soldato grasso, veniva in Kurt, un soldato grasso, veniva in quel momento dalla strada. Era quel momento dalla strada. Era

ubriaco. Il maresciallo gli parlò con ubriaco. Il maresciallo gli parlò con forza e lui si appoggiò al muro, forza e lui si appoggiò al muro,

dietro la casa.dietro la casa.

• La gatta saltò dalla finestra. Forse La gatta saltò dalla finestra. Forse cercava il topo. La raffica la cercava il topo. La raffica la

raggiunse in una piccola nube di raggiunse in una piccola nube di polvere [...]polvere [...]

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Il rifugioIl rifugio

Il canneto: basta fare un passo indietro in mezzo alle canne per diventare invisibili. Ma le canne non portano ombra.

[…] il sole era sempre su di loro: bruciava la schiena, anneriva la faccia, pesava come un carico sulle loro spalle. La terra, le canne e la legna secca si riempivano di calore, tutto rimaneva caldo ed arido anche dopo il tramonto, fino a quando cominciavano a svolgersi i veli sottili della nebbia. Si sentiva allora l‘odore di morto degli stagni, odore di muri marci, di stracci bagnati...

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Azioni alla luce della luna

Erano sere di luna piena, non belle per le Erano sere di luna piena, non belle per le azioni. Ma quasi sempre i partigiani azioni. Ma quasi sempre i partigiani

facevano lo stesso i due gruppi, uno con facevano lo stesso i due gruppi, uno con Clinto, l’altro con il Comandante. Clinto, l’altro con il Comandante.

Andavano in direzione opposta verso le Andavano in direzione opposta verso le due grandi strade ai bordi della valle due grandi strade ai bordi della valle

[...]. I partigiani rientravano al campo e [...]. I partigiani rientravano al campo e mettevano le armi nella capanna mettevano le armi nella capanna

dell’albero, i sacchi di frumento in dell’albero, i sacchi di frumento in cucina, il conto dei morti nella memoria.cucina, il conto dei morti nella memoria.

Tornavano con le prime luci dell’alba, sempre carichi di sporte. Con loro,qualche volta, un prigioniero (un tedesco o una spia) che poi, dopo essere stato interrogato,

veniva ucciso.

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L’AgneseL’Agnese e e la Minghinala Minghina:: il contrasto il contrasto

L’Agnese disse: “Io i tedeschi in casa non li voglio”. Le due figlie della L’Agnese disse: “Io i tedeschi in casa non li voglio”. Le due figlie della Minghina si misero a ridere piano, di nascosto. E la Minghina osservò: “Se Minghina si misero a ridere piano, di nascosto. E la Minghina osservò: “Se

vengono, bisogna prenderli, c’è poco da fare”.vengono, bisogna prenderli, c’è poco da fare”.

““Troverò il modo che non vengano a casa mia”, disse l’Agnese, senza Troverò il modo che non vengano a casa mia”, disse l’Agnese, senza guardare in faccia le vicine. “E’ meglio che non portiate più da mangiare a guardare in faccia le vicine. “E’ meglio che non portiate più da mangiare a

quelli che sono nascosti alla Canova”, disse una delle ragazze, e sua madre le quelli che sono nascosti alla Canova”, disse una delle ragazze, e sua madre le dette una spinta per farla tacere. L’Agnese si voltò di furia: voleva rispondere dette una spinta per farla tacere. L’Agnese si voltò di furia: voleva rispondere qualche cosa, aveva voglia di darle uno schiaffo, ma si trattenne. Dopo la sera qualche cosa, aveva voglia di darle uno schiaffo, ma si trattenne. Dopo la sera

della rivoltella e dell’uomo grasso, i rapporti erano cambiati [...]della rivoltella e dell’uomo grasso, i rapporti erano cambiati [...]

Avevano paura: la Minghina per le figlie e le figlie per se stesse, l’Agnese per Avevano paura: la Minghina per le figlie e le figlie per se stesse, l’Agnese per i compagni. Se ne vendicavano dandosi a vicenda le notizie che facevano i compagni. Se ne vendicavano dandosi a vicenda le notizie che facevano

dispiacere, che rammentavano a ciascuna di essere in potere dell’altra. Dietro dispiacere, che rammentavano a ciascuna di essere in potere dell’altra. Dietro la Minghina c’erano i fascisti, dietro l’Agnese i partigiani: tiravano, ognuna la Minghina c’erano i fascisti, dietro l’Agnese i partigiani: tiravano, ognuna

dalla sua parte, la corda tesa della minaccia. dalla sua parte, la corda tesa della minaccia.

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L’Agnese va a morireL’Agnese va a morire

Renata ViganòRenata Viganò

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