Web 2.0 e semplicità

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Nuove frontiere: web 2.0 e semplicità Milano, 16 giugno 2009 HI-TEC 09 Aldo Torrebruno [email protected] http://aldotorrebruno.blogspot.com

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Slides realizzate da Aldo Torrebruno per il corso di orientamento attivo HI-TEC 2009 del Politecnico di Milano

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Nuove frontiere: web 2.0 e semplicità Milano, 16 giugno 2009

HI-TEC 09

Aldo [email protected]

http://aldotorrebruno.blogspot.com

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…un po’ di storia

• L’espressione Web 2.0, deriva dalla conferenza O'Reilly Media del 2004, in riferimento alla seconda generazione (o per lo meno alla percezione di essere di fronte ad una seconda generazione) di servizi basati sul Web.

• Il Web 2.0 enfatizza la collaborazione, la condivisione, l’emozione. Dal web informativo al web emozionale.

• Un aspetto interessante è che non sono state sviluppate tecnologie diverse (non siamo davanti alla cosidetta Internet 2), ma si è fatto un uso diverso di tecnologie in parte esistenti

• Per questo alcuni esperti, tra i quali “l’inventore” del Web, Tim Berners-Lee, dubitano che si possa parlare di Web 2.0, perché non sono sorte nuove tecnologie, perché le tecnologie su cui si basa esistono sin dalla nascita del World Wide Web

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Cos’è?

Il Web 2.0 è una nuova visione di Internet che sta grandemente influenzando il nostro modo di lavorare ed interagire con le informazioni in Rete.Con l’espressione Web 2.0 non si intende un software specifico, né un marchio registrato dai Microsoft o Google, ma un insieme di approcci per usare la rete in modo nuovo e innovativo. 2.0 espressione mutuata dallo sviluppo software (major release)

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Il paradigma Web 2.0

Il Web 2.0 identifica tecnologie e strumenti che permettono ai dati di diventare indipendenti dalla persona che li produce o dal sito in cui vengono creati. L'informazione può essere suddivisa in unità che viaggiano liberamente da un sito all'altro, spesso in modi che il produttore non aveva previsto o inteso. Questo paradigma del Web 2.0 permette agli utenti di prendere informazioni da diversi siti simultaneamente e di distribuirle sui propri siti per nuovi scopi.

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Open Web?

Non si tratta di derubare gli altri del loro lavoro per il proprio profitto. Anzi, il Web 2.0 è in gran parte basato su prodotti open source, che permettono di condividere le informazioni sulle quali è stato creato Internet e rende i dati più diffusi. Questo permette di costruire nuovi prodotti, o di editare informazioni basandosi su oggetti esistenti, che vengono modificati.Nel Web 2.0 i dati possono essere modificati o remixati da chiunque per uno scopo preciso, perché il contenuto diviene realmente indipendente dal contenitore.

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Le tecnologie

Il Web 2.0 è costruito con tecnologie come Ajax, un approccio di sviluppo web basato su javascript ed il linguaggio di programmazione XML.Questa miscela di tecnologie permette alle pagine di funzionare più come applicazioni per il desktop che come pagine di contenuto statico.Tramite i siti potenziati con Ajax, gli utenti possono interagire con le informazioni nelle singole pagine come se stessero usando un'applicazione, abbandonando la vecchia metafora del web come percorso di navigazione sequenziale in mezzo a pagine statiche, e modificando gli oggetti in maniera visuale.

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Le tecnologie

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Dal Web al Web 2.0

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CaratteristicheLa sostenibilità economica del Web 2.0 è basata sul

potenziamento dell’effetto “Long Tail”: Amazon ed eBay grazie a quest'idea guadagnano miliardi su miliardi, perché

dal Web 2.0 arriva sia il pubblico sia i servizi necessari alla diffusione sul lungo periodo.

Piccoli Pezzi, Slegati. Il monoblocco non esiste più. Non è agile.

Self Service e partecipazione. Tagging, ranking, trackback e reputazioni.

Decentralizzazione Radicale. Visione quasi utopica (Maldonado, Critica della Ragione

Informatica)Informazione orizzontale e p2p

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Feed rss

Il web 2.0 prospera su di un'altra tecnologia di nome RSS (Really Simple Syndication). I feed RSS permettono agli utenti di ottenere aggiornamenti automatici non appena un sito cambia, anziché controllarlo ogni volta per avere le ultime informazioni. Basta semplicemente iscriversi al feed RSS del sito e non appena il contenuto di tale sito cambia, viene automaticamente inviato al vostro lettore o aggregatore di RSS.Tramite gli RSS, è possibile ricercare, filtrare e remixare le notizie, gli articoli ed altri tipi di contenuto in nuovi oggetti di informazione. E' proprio nel remixare, nella selezione competente e nella giustapposizione del contenuto e delle informazioni esistenti che risiede il grande potenziale di web 2.0.

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Feed rss

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Le API

Le open API (Application Programming Interface) forniscono alla rivoluzione del web 2.0 l'accesso ad ampi database informativi proprietari che ancora una volta possono essere utilizzati per creare nuovi mix e combinazioni che altrimenti non sarebbero possibili.Amazon, Google, Yahoo, eBay, Skype, e molti altre società del web (persino Microsoft – solitamente allargica alla parola open – si sta muovendo in questa direzione) hanno tutte open API che permettono agli sviluppatori di inventare e creare nuove applicazioni che migliorano i dati e le informazioni preesistenti.Il web diventa di per sé una piattaforma di sviluppo.

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Open Platform

"Per le persone che lavorano in azienda, il web è una piattaforma per gli affari. Per chi si occupa di

marketing, il web è una piattaforma per la comunicazione. Per i giornalisti il web è una

piattaforma per i nuovi media. Per i tecnici, il web è una piattaforma di sviluppo software e così via."

Fonte: Read/Write Web - Richard MacManus

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What’s in Web 2.0

Blogs (short for Web logs) are online journals or diaries hosted on a Web site and often distributed to other sites or readers using RSS (see below).Collective intelligence refers to any system that attempts to tap the expertise of a group rather than an individual to make decisions. Technologies that contribute to collective intelligence include collaborative publishing and common databases for sharing knowledge.Mash-ups are aggregations of content from different online sources to create a new service. An example would be a program that pulls apartment listings from one site and displays them on a Google map to show where the apartments are located.Peer-to-peer networking (sometimes called P2P) is a technique for efficiently sharing files (music, videos, or text) either over the Internet or within a closed set of users. Unlike the traditional method of storing a file on one machine—which can become a bottleneck if many people try to access it at once— P2P distributes files across many machines, often those of the users themselves. Some systems retrieve files by gathering and assembling pieces of them from many machines.

Podcasts are audio or video recordings—a multimedia form of a blog or other content. They are often distributed through an aggregator, such as iTunes.RSS (Really Simple Syndication) allows people to subscribe to online distributions of news, blogs, podcasts, or other information.Social networking refers to systems that allow members of a specific site to learn about other members’ skills, talents, knowledge, or preferences. Commercial examples include Facebook and LinkedIn. Some companies use these sy stems internally to help identify experts.Web services are software system s that make it easier for different systems to communicate with one another automatically in order to pass information or conduct transactions. For example, a retailer and supplier might use Web services to communicate over the Internet and automatically update each other’s inventory systems.Wikis, such as Wikipedia, are systems for collaborative publishing. They allow many authors to contribute to an online document or discussion.

Source: 2007 McKinsey survey on Internet technologies

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Esempi pratici!

blogs: www.blogspot.com / www.technorati.com wiki: www.wikipedia.org social networks: www.facebook.com / www.linkedin.comcomputer Supported Cooperative Work (cscw):

http://docs.google.com social tagging & sharing: http://del.icio.us / www.flickr.com /

www.slideshare.net / www.youtube.com podcasting: www.apple.com/it/itunes / www.talkshoe.com 3D social environments: http://secondlife.com Instant Messagging: http://get.live.com / www.skype.it

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Information overload

• Il pericoloè quello dell’eccesso di informazioni, o “information overload”, teorizzato già negli anni ’80 da Richard Saul Wurman, docente del MIT.

• Wurman sostiene che ogni giorno ci piovono addosso migliaia di dati spesso incomprensibili e che questo eccesso di notizie diviene un intollerabile rumore di fondo che non ci permette di distinguere.

• Altro tema importante: la gerarchia delle fonti

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• I blog, e i social network, considerati come fonti informative “orizzontali” ci rendono più insicuri e ansiosi.

• Le due caratteristiche dell’informazione che la rendono ansiogena:• Quantità (largamente superiore a quella recepibile da un essere umano)• Velocità (real time)

• Il paradosso del web 2.0 e le sue infinite possibilità e della semplicità!

Information overload/2

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• John Maeda, artista e docente presso il MIT di Boston ha teorizzato l’importanza sempre crescente della semplicità che diviene sempre più un valore (anche commerciale: vedi l’esempio di Apple iPod e di Philips)

• Maeda ha scritto un libro “The laws of simplicity”, in cui condensa in 100 pagine il suo pensiero su questo importante concetto che – secondo lui – assumerà un’importanza sempre maggiore.

• Le 10 leggi della semplicità…

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1.REDUCEThe simplest way to achieve simplicity is

through thoughtful reduction

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2. ORGANIZEOrganization makes a system of many appear

fewer

The home is usually the first battleground that comes to mind when facing the daily challenge of managing complexity. Stuff just seems to multiply. There are three consistent strategies for achieving simplicity in the living realm: 1) buy a bigger house, 2) put everything you don’t really need into storage, or 3) organize your existing assets in a systematic fashion.

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3. TIMESavings in time feel like simplicity

The average person spends at least an hour a day waiting in line. Add to this the uncountable seconds, minutes, weeks spent waiting for something that might have no line at all.

Some of that waiting is subtle. We wait for water to come out of the faucet when we turn the knob. We wait for water on the stove to boil, and start to feel impatient. We wait for the seasons to change[…]

When forced to wait, life seems unnecessarily complex. Savings in time feel like simplicity. And we are thankfully loyal when it happens, which is rare.

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4. LEARNKnowledge makes everything simpler

This is true for any object, no matter how difficult. The problem with taking time to learn a task is that you often feel you are wasting time, a violation of the third Law of time. We are well aware of the dive-in-head-first approach—“I don’t need the instructions, let me just do it.” But in fact this method often takes longer than following the directions in the manual.

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5. DIFFERENCESSimplicity and complexity need each other

The more complexity there is in the market, the more that something simpler stands out. And because technology will only continue to grow in complexity, there is a clear economic benefit to adopting a strategy of simplicity that will help set your product apart. That said, establishing a feeling of simplicity in design requires making complexity consciously available in some explicit form. This relationship can be manifest in either the same object or experience, or in contrast with other offerings in the same category—like the simplicity of the iPod in comparison to its more complex competitors in the MP3 player market.

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6. CONTEXTWhat lies in the periphery of simplicity is definitely not peripheral

7. EMOTIONSMore emotions are better than less (Usually people think of emotion in terms

of complexity, so the idea that emotion can be simple, is enlightening)

8. TRUSTIn simplicity we trust (Trust wants transparency. Transparency wants

simplicity. Simple …and again simple facilitate a true feeling of trust)

9. FAILURESSome things can never be made simple

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10.THE ONESimplicity is about subtracting the obvious, and adding the meaningful

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Grazie per l’attenzione!La presentazione è disponibile sul mio blog:

http://aldotorrebruno.blogspot.com