Il Piccolo Giornale del Cremasco

36
on siamo vicini alla fine del tunnel. I cittadini avvertono la crisi “sul vivo”, per le perdite oc- cupazionali, per il crollo del credito alle impre- se e al consumo, con conseguente circolo che si autoalimenta di contrazione dei consumi. Siamo in una nuova fase recessiva che gli economisti definiscono “double dip”, doppia caduta. Graficamente una W, ossia una recessione seguita da una debole e illusoria ripresa e poi una nuova caduta, quella attuale. Dalla quale non è chiaro come e quando ci si rialzerà, e soprattutto a quale prezzo. Le previsioni variano da scenari di defla- zione seguiti da stagflazione, passando per scenari cata- strofici di rischio default del nostro Paese di uscita o fallimento dell’euro. E scatta nei cittadini una compren- sibile ricerca dei colpevoli verso i quali poter indirizzare la rabbia per quanto sta accadendo. Il responsabile individuato, con una lettura semplifi- cata ma non lontana dal vero, è il mondo finanziario- bancario. In rete infatti impazzano quali simboli di una troika scientemente responsabile del disastro: la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale e l’ Unione Europea con i suoi diversi leader. La sensazio- ne diffusa è che un gruppo oligarchico appartenente all’alta finanza possa come un grande burattinaio deter- minare le sorti degli Stati, dei loro governi e delle loro politiche economiche. Grandi manovre speculative or- chestrate da poche persone che si muovono in un conte- sto privo di qualsiasi regola e che determinano pesanti perdite nelle Borse con effetto panico e domino in tutto il Mondo. Per non parlare delle azioni messe in campo dal- le agenzie di rating, profeti ex-post, che valutavano la Lehman Brothers con tripla A poco prima del suo falli- mento. E’ in corso un attacco sferrato sui debiti degli Stati europei con conseguente innalzamento degli interes- si sui debiti e relativa necessità per gli Stati di mettere in atto manovre di tagli sociali e di innalzamento della pres- sione fiscale. Con una rincorsa che sembra non bastare mai. Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected]Pubblicità: Immagina srl Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona Il PICCOLO giornale del VENERDI’ 20 GENNAIO 2012 • Supplemento settimanale al n° 3 de “Il Piccolo Giornale” € 0,02 Copia Omaggio CREMASCO IORI: TUTTE LE PROVE AL PRIMO CONFRONTO IL MEMORIALE DIFENSIVO E I RILIEVI DELLA FAMIGLIA ORNESI La difesa: il medico non aveva le chiavi di casa, aveva rivelato alla donna di essersi risposato la sera della tragedia ed era un padre affettivo. I familiari: aveva le chiavi, Claudia sapeva da tempo del nuovo matrimonio, e quei due tranquillanti nel sangue. N IL PUNTO DI VISTA/2 Le banche nuovi untori? e agenzie di rating sono state create per valutare le emissioni di obbligazioni e le società a secon- da della loro rischiosità. Sulla base di queste valutazioni gli investitori determinano acquisti o vendite dei titoli di debito pubblico degli stati e di obbligazioni delle società. Le valutazioni hanno anche un impatto su quanto costa il denaro che le banche si scambiano ed sui tassi applicati alla clientela. L’importanza delle società di rating è stata sancita fra il 2006 e il 2011 da una serie di normative europee che hanno imposto ai fondi comuni, agli hedge funds ed alle banche di tener conto di tali valutazioni, norme raf- forzate dalle indicazioni dei vari organismi di vigilanza europei. Dunque le agenzie di rating hanno un ruolo di arbitro nel mondo finanziario stabilendo la qualità del credito su cui si basano poi le decisioni di investimento o disinvestimento. Viene da chiedersi quanto questo ruo- lo di arbitro sia indipendente visto che le agenzie sono partecipate dai più grossi investitori internazionali qua- li Warren Buffet, Black-rock, Vanguard e Capital World, che con i loro annunci muovono mercati e flussi ingenti di capitali determinando i guadagni non solo degli in- vestitori ma anche e soprattutto delle società di rating stesse. Clamorosi gli utili conseguiti: Moody’s nel 2007 ha avuto un margine operativo al 50% dei ricavi e nel 2006 ha generato il 62% di utili operativi sul fatturato, vale a dire 1,26 miliardi di margine su 2 miliardi di fatturato. Se poi si guarda l’utile netto si nota come dal 2005 al 2009 Moody's ha generato profitti per 2,8 miliardi. Tut- to ciò a fronte di valutazioni errate come quelle di En- ron, Parmalat, Lehman Brothers. Dunque serve una riforma delle Agenzie di rating e, come invita Draghi, bisogna iniziare a fare meno affidamento sui loro giudi- zi. Vale come esempio il fatto che nella valutazione del debito pubblico italiano non si tenga conto che il 50% di tale debito è coperto dal risparmio privato, cosa che non avviene in tale misura nel resto del mondo. L Non è rating indipendente di Roberto Poli [email protected] Enrico Tupone [email protected] IL PUNTO DI VISTA/1 di Rol Stone aurizio Iori, 49 anni, pri- mario ospedaliero di oculistica, accusato di omicidio volontario per la morte della ex compagna Clau- dio Ornesi, 42 anni, e della piccola Livia, 2 anni, nata dalla loro rela- zione, dovrà restare in carcere. Lo ha stabilito il giudice delle indagi- ni preliminari, Maria Stella Leone, che ha rigettato mercoledì scorso, l’istanza di scarcerazione presen- tata dai difensori del medico, Mar- co Giusto e Cesare Gualazzini. Così si allungano i tempi di carce- razione di Iori che è stato arrestato il 14 ottobre del 2011 e trasferito nel penitenziario di Cremona. La relazione della difesa è lunga 30 pagine. Questa relazione e la conferenza stampa dei legali che assistono la famiglia Ornesi, gli avvocati Eleonora Pagliari e Mar- co Severgnini, ci raccontano quan- to potrebbero avere tra le mani, oggi, accusa e difesa. Vediamo, quindi. Innanzitutto i fatti: il 21 luglio 2010, vengono scoperti nell’appartamento di via Dogali, messo disposizione da Iori, i corpi senza vita di Claudia Ornesi e del- la figlia Livia. A uccidere madre e figlia sarebbe stato il gas butano uscito da 4 bombole da campeggio sistemate nella camera da letto. La prima ipotesi è quella di sui- cidio. Ma la polizia di Crema non è convinta. E scopre che le bombo- le di gas sono state comprate dal primario che, secondo l'accusa, ha anche somministrato a Claudia Ornesi, a sua insaputa, lo Xanas, un tranquillante acquistabile solo in farmacia, e che l’alibi di Iori (era stato alla multisala Porta No- va, ma nessuna telecamera l’avreb- be ripreso) non reggeva. Come si difende l’uomo accusa- to di omicidio volontario? Ha am- messo che la sera del 20 luglio era nell’appartamento di via Dogali, insieme all’ex compagna e alla fi- glia. Perché non l’ha raccontato subito? «Ha commesso una scioc- chezza temendo d’essere indagato» ha spiegato l’avvocato Giusto. Che cosa è successo quella sera? La bambina aveva già cenato, mentre l’ex compagna avrebbe solo assag- giato il sushi che Iori aveva com- prato al supermercato; intorno alle 21, l’oculista avrebbe confessato alla donna che si era risposato in gran segreto, una rivelazione che avrebbe mandato su tutte le furie Claudia Ornesi; ne sarebbe nato un litigio e Iori, dopo essere uscito da quella casa, avrebbe vagato per la città fino a oltre mezzanotte. Altri particolari: l’oculista non aveva le chiavi di casa e la mattina nella quale il padre di Claudia ha scoperto i cadaveri di figlia e nipo- te ha dovuto aprire con le sue chia- vi la porta dell’appartamento chiu- sa a chiave. Iori un padre in anaf- fettivo? No, risultano in un anno 96 sue telefonate all’ex compagna e alla figlia, e lui stesso ha ricono- sciuto la bambina spontaneamente garantendo un assegno senza che alcuno lo abbia obbligato a farlo. Infine: ha sì comprato quelle bom- bole da capeggio ma solo perché la figlia, inappetente, una volta in va- canza sulla Riviera adriatica, po- tesse bere qualcosa di caldo anche di notte quando la cucina dell’al- bergo era chiusa. Del tutto opposta la versione fornita dagli avvocati della fami- glia Ornesi. Se la morte di madre e figlia è stata causata dal gas buta- no, nel corpo di Claudia è stata riscontrata una rilevante presenza di Xanas e di un altro tranquillan- te; non solo la donna non assume- va farmaci, ma aveva appena as- saggiato il cibo portato da Iori. Ancora: il riconoscimento di Livia da parte di Iori avvenuto solo a seguito dell'intervento di un legale e dei familiari di Claudia. E non voleva che si sapesse dell’esistenza della piccola. Infine: il medico aveva le chiavi dell’appartamento. E la donna era a conoscenza del matrimonio tra Iori e la sua nuova compagna fin dal giugno 2010. La conclusione dei familiari di Claudia: «Era una ragazza mite, benvoluta e leale, al centro della sua vita c’era solo Li- via. Forse era solo innamorata dell’uomo sbagliato». M Maurizio Iori Claudia Ornesi e la piccola Livia

description

20 gennaio 2012

Transcript of Il Piccolo Giornale del Cremasco

Page 1: Il Piccolo Giornale del Cremasco

on siamo vicini alla fine del tunnel. I cittadini avvertono la crisi “sul vivo”, per le perdite oc-cupazionali, per il crollo del credito alle impre-se e al consumo, con conseguente circolo che si

autoalimenta di contrazione dei consumi. Siamo in una nuova fase recessiva che gli economisti definiscono “double dip”, doppia caduta. Graficamente una W, ossia una recessione seguita da una debole e illusoria ripresa e poi una nuova caduta, quella attuale. Dalla quale non è chiaro come e quando ci si rialzerà, e soprattutto a quale prezzo. Le previsioni variano da scenari di defla-zione seguiti da stagflazione, passando per scenari cata-strofici di rischio default del nostro Paese di uscita o fallimento dell’euro. E scatta nei cittadini una compren-sibile ricerca dei colpevoli verso i quali poter indirizzare la rabbia per quanto sta accadendo.

Il responsabile individuato, con una lettura semplifi-cata ma non lontana dal vero, è il mondo finanziario-bancario. In rete infatti impazzano quali simboli di una troika scientemente responsabile del disastro: la Banca Centrale Europea, il Fondo Monetario Internazionale e l’ Unione Europea con i suoi diversi leader. La sensazio-ne diffusa è che un gruppo oligarchico appartenente all’alta finanza possa come un grande burattinaio deter-minare le sorti degli Stati, dei loro governi e delle loro politiche economiche. Grandi manovre speculative or-chestrate da poche persone che si muovono in un conte-sto privo di qualsiasi regola e che determinano pesanti perdite nelle Borse con effetto panico e domino in tutto il Mondo. Per non parlare delle azioni messe in campo dal-le agenzie di rating, profeti ex-post, che valutavano la Lehman Brothers con tripla A poco prima del suo falli-mento. E’ in corso un attacco sferrato sui debiti degli Stati europei con conseguente innalzamento degli interes-si sui debiti e relativa necessità per gli Stati di mettere in atto manovre di tagli sociali e di innalzamento della pres-sione fiscale.

Con una rincorsa che sembra non bastare mai.

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected] • Pubblicità: Immagina srl Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

Il PICCOLO giornale del

VENERDI’ 20 GENNAIO 2012 • Supplemento settimanale al n° 3 de “Il Piccolo Giornale” € 0,02 Copia Omaggio

CREMASCO

IORI: TUTTE LE PROVE AL PRIMO CONFRONTOIL MEMORIALE DIFENSIVO E I RILIEVI DELLA FAMIGLIA ORNESI

La difesa: il medico non aveva le chiavi di casa, aveva rivelato alla donna di essersi risposato la sera della tragedia ed era un padre affettivo. I familiari: aveva le chiavi, Claudia sapeva da tempo del nuovo matrimonio, e quei due tranquillanti nel sangue.

N

IL PUNTO DI VISTA/2

Le banche nuovi untori?

e agenzie di rating sono state create per valutare le emissioni di obbligazioni e le società a secon-da della loro rischiosità. Sulla base di queste valutazioni gli investitori determinano acquisti

o vendite dei titoli di debito pubblico degli stati e di obbligazioni delle società. Le valutazioni hanno anche un impatto su quanto costa il denaro che le banche si scambiano ed sui tassi applicati alla clientela.

L’importanza delle società di rating è stata sancita fra il 2006 e il 2011 da una serie di normative europee che hanno imposto ai fondi comuni, agli hedge funds ed alle banche di tener conto di tali valutazioni, norme raf-forzate dalle indicazioni dei vari organismi di vigilanza europei. Dunque le agenzie di rating hanno un ruolo di arbitro nel mondo finanziario stabilendo la qualità del credito su cui si basano poi le decisioni di investimento o disinvestimento. Viene da chiedersi quanto questo ruo-lo di arbitro sia indipendente visto che le agenzie sono partecipate dai più grossi investitori internazionali qua-li Warren Buffet, Black-rock, Vanguard e Capital World, che con i loro annunci muovono mercati e flussi ingenti di capitali determinando i guadagni non solo degli in-vestitori ma anche e soprattutto delle società di rating stesse.

Clamorosi gli utili conseguiti: Moody’s nel 2007 ha avuto un margine operativo al 50% dei ricavi e nel 2006 ha generato il 62% di utili operativi sul fatturato, vale a dire 1,26 miliardi di margine su 2 miliardi di fatturato. Se poi si guarda l’utile netto si nota come dal 2005 al 2009 Moody's ha generato profitti per 2,8 miliardi. Tut-to ciò a fronte di valutazioni errate come quelle di En-ron, Parmalat, Lehman Brothers. Dunque serve una riforma delle Agenzie di rating e, come invita Draghi, bisogna iniziare a fare meno affidamento sui loro giudi-zi. Vale come esempio il fatto che nella valutazione del debito pubblico italiano non si tenga conto che il 50% di tale debito è coperto dal risparmio privato, cosa che non avviene in tale misura nel resto del mondo.

L

Non è ratingindipendente

di Roberto Poli [email protected]

Enrico Tupone [email protected]

IL PUNTO DI VISTA/1 di Rol Stone

aurizio Iori, 49 anni, pri-mario ospedaliero di oculistica, accusato di omicidio volontario per

la morte della ex compagna Clau-dio Ornesi, 42 anni, e della piccola Livia, 2 anni, nata dalla loro rela-zione, dovrà restare in carcere. Lo ha stabilito il giudice delle indagi-ni preliminari, Maria Stella Leone, che ha rigettato mercoledì scorso, l’istanza di scarcerazione presen-tata dai difensori del medico, Mar-co Giusto e Cesare Gualazzini. Così si allungano i tempi di carce-razione di Iori che è stato arrestato il 14 ottobre del 2011 e trasferito nel penitenziario di Cremona.

La relazione della difesa è lunga 30 pagine. Questa relazione e la conferenza stampa dei legali che assistono la famiglia Ornesi, gli avvocati Eleonora Pagliari e Mar-co Severgnini, ci raccontano quan-to potrebbero avere tra le mani, oggi, accusa e difesa. Vediamo, quindi. Innanzitutto i fatti: il 21 luglio 2010, vengono scoperti nell’appartamento di via Dogali, messo disposizione da Iori, i corpi senza vita di Claudia Ornesi e del-la figlia Livia. A uccidere madre e figlia sarebbe stato il gas butano uscito da 4 bombole da campeggio sistemate nella camera da letto.

La prima ipotesi è quella di sui-cidio. Ma la polizia di Crema non è convinta. E scopre che le bombo-le di gas sono state comprate dal primario che, secondo l'accusa, ha anche somministrato a Claudia Ornesi, a sua insaputa, lo Xanas, un tranquillante acquistabile solo in farmacia, e che l’alibi di Iori (era stato alla multisala Porta No-va, ma nessuna telecamera l’avreb-be ripreso) non reggeva.

Come si difende l’uomo accusa-to di omicidio volontario? Ha am-messo che la sera del 20 luglio era nell’appartamento di via Dogali, insieme all’ex compagna e alla fi-glia. Perché non l’ha raccontato subito? «Ha commesso una scioc-chezza temendo d’essere indagato» ha spiegato l’avvocato Giusto. Che cosa è successo quella sera? La bambina aveva già cenato, mentre l’ex compagna avrebbe solo assag-giato il sushi che Iori aveva com-prato al supermercato; intorno alle 21, l’oculista avrebbe confessato alla donna che si era risposato in gran segreto, una rivelazione che avrebbe mandato su tutte le furie Claudia Ornesi; ne sarebbe nato un litigio e Iori, dopo essere uscito da quella casa, avrebbe vagato per la città fino a oltre mezzanotte.

Altri particolari: l’oculista non aveva le chiavi di casa e la mattina nella quale il padre di Claudia ha scoperto i cadaveri di figlia e nipo-te ha dovuto aprire con le sue chia-vi la porta dell’appartamento chiu-sa a chiave. Iori un padre in anaf-fettivo? No, risultano in un anno 96 sue telefonate all’ex compagna e alla figlia, e lui stesso ha ricono-sciuto la bambina spontaneamente garantendo un assegno senza che

alcuno lo abbia obbligato a farlo. Infine: ha sì comprato quelle bom-bole da capeggio ma solo perché la figlia, inappetente, una volta in va-canza sulla Riviera adriatica, po-tesse bere qualcosa di caldo anche di notte quando la cucina dell’al-bergo era chiusa.

Del tutto opposta la versione fornita dagli avvocati della fami-glia Ornesi. Se la morte di madre e figlia è stata causata dal gas buta-no, nel corpo di Claudia è stata riscontrata una rilevante presenza di Xanas e di un altro tranquillan-te; non solo la donna non assume-va farmaci, ma aveva appena as-saggiato il cibo portato da Iori. Ancora: il riconoscimento di Livia da parte di Iori avvenuto solo a seguito dell'intervento di un legale e dei familiari di Claudia. E non voleva che si sapesse dell’esistenza della piccola.Infine: il medico aveva le chiavi dell’appartamento. E la donna era a conoscenza del matrimonio tra Iori e la sua nuova compagna fin dal giugno 2010. La conclusione dei familiari di Claudia: «Era una ragazza mite, benvoluta e leale, al centro della sua vita c’era solo Li-via. Forse era solo innamorata dell’uomo sbagliato».

M

Maurizio Iori Claudia Ornesi e la piccola Livia

Page 2: Il Piccolo Giornale del Cremasco
Page 3: Il Piccolo Giornale del Cremasco

CREMONA 3Venerdì 20 Gennaio 2012

di Laura Bosio

ervono fondi per costruire un nuovo gattile. E servono con urgenza, poiché, non appena partiranno i lavori per il recupe-ro del Parco dei monasteri, tutti

i felini ospitati nell'attuale struttura di via Bissolati - che fa parte, appunto, dell'area da riqualificare - dovranno tro-vare un'altra casa. Per questo l'associa-zione Apac, che gestisce la struttura cremonese - oltre ad altre numerose co-lonie feline su tutto il territorio - sta lan-ciando una campagna di raccolta fondi per la realizzazione del nuovo gattile, soprattutto dopo il venir meno dell'ipote-si di un trasferimento di tutti i gatti in una struttura in via Milano (risultata non ido-nea in quanto rientrava in una zona adi-bita a parco).Non vi sono dunque, allo stato dell'arte , delle alternative possibili. «Nel corso dell'anno appena trascorso mi sono in-contrata diverse volte con gli assessori competenti, ma purtroppo neppure il Comune di Cremona ha abbondanza di fondi» spiega Paolo Italia, vice presi-dente Apac. «Per questo abbiamo lan-ciato questa campagna: speriamo di ri-uscire a raccogliere almeno una parte della somma, in modo da andare incon-tro alle istituzioni, o addirittura di arriva-re a raccogliere la cifra completa. Ci sono già alcune persone che si sono dette disponibili a finanziarci, ma la strada è lunga».Serve quindi l'aiuto di tutti per dare una nuova casa ai gatti senza padrone.«Questa situazione si trascina ormai da troppi anni, ma sinora non è mai stato fatto ancora niente di concreto» conti-nua Italia. «Tuttavia abbiamo sempre cercato di evitare le polemiche, proprio perché rischiamo di essere mandati via da un giorno all'altro. Le istituzioni stan-no iniziando a prendere coscienza solo

ultimamente di quanto ampio sia il pro-blema dei gatti randagi, molto più diffu-so di quello dei cani. Basti pensare che la nostra associazione si occupa di circa 900 felini su tutta la provincia, di cui oltre 300 ospiti nel gattile cremonese. Ogni anno sterilizziamo circa 300 animali, e fortunatamente sotto questo fronte l'Asl ci aiuta molto, perché ci passa gratuitamente l'inter-vento. Tuttavia anche loro si sono resi conto della mole di lavoro sempre più pesante.Quotidianamente riceviamo segnalazioni di gatti da re-cuperare o da salvare, ed è difficile far fronte a tutto, so-prattutto con il calo di volontari a cui stiamo assistendo». Purtroppo una pe-sante riduzione si è verificata anche nelle offerte da parte di privati, che nell'ultimo anno sono calate del 30%, rendendo il lavoro dei volontari ancora più difficile.

«Fortunatamente il Comune di Cremona, dal punto di vista economico, ci ha aiu-tato molto. Basti pensare che ci hanno aumentato il contributo, da 5mila a 14mi-la euro. Vorremmo che anche gli altri Comuni del territorio si impegnassero a offrirci qualche contributo, visto che ci occupiamo dei felini in numerosi paesi, e

spesso sono gli stessi sinda-ci a contattarci per risolvere il problema di colonie feline abbandonate a se stesse». Il costo maggiore è quello del-le spese veterinarie: curare 900 gatti non è cosa da po-co. C'è poi un altro fenome-no che preoccupa notevol-

mente i vertici dell'associazione, così come i volontari: molte persone, special-mente anziani, si trovano costretti a por-tare al gattile il proprio amico a quattro zampe, perché non hanno più le possibi-lità economiche per mantenerlo. «Fa male vedere anziani che ci portano il loro

gatto e scoppiano a piangere perché non vorrebbero abbandonarlo, e sono co-stretti dalle circostanze» spiega Italia. «A queste persone lasciamo la possibilità di tenere il proprio animale, e ci offriamo di contribuire al mantenimento. Questo è un grande sollievo per quegli anziani che senza il proprio gatto resterebbero com-pletamente soli».Altro problema è il continuo afflusso, presso il gattile, di mici appena nati, che vengono poi abbandonati. «Purtroppo manca una cultura della sterilizzazione. Così molti lasciano che la gatta partori-sca e poi ci portano i gattini, lasciandoli dentro agli scatoloni. Basti pensare che ogni anno arrivano centinaia di nuovi gatti. A questo proposito stiamo cercan-do di ottenere dei fondi dalla Regione per promuovere un “Mese della steriliz-zazione a prezzi calmierati", in modo da indurre i proprietari a vaccinare i loro animali, ed evitare così nuovi "orfanelli"».Tornando alla tematica più calda, ossia

quella del trasferimento, esistono anche delle problematiche di tipo legale. «Per legge una colonia di gatti non potrebbe essere spostata se non per due motivi: o un pericolo sanitario o un pericolo di cedimento delle strutture» sottolinea Italia. «Dunque gli eventuali sviluppi futu-ri sono avvolti dall'incertezza. Secondo noi l'unica soluzione possibile è la co-struzione di un gattile nuovo, che abbia le dovute recinzioni per evitare la fuga dei gatti, ma sufficiente spazio per la-sciarli circolare liberamente. Il gatto ten-de a ritornare nel luogo in cui viveva, e spostarli senza le dovute precauzioni comporterebbe vederli ritornare in via Bissolati nel giro di breve tempo. O peg-gio, rischierebbero di morire, investiti mentre cercano di tornare a casa loro, come già era successo quando si era dovuta spostare la colonia felinadell'ex Feltrinelli, quando i gatti erano morti quasi tutti cercando di tornare in-dietro. E noi non lo permetteremo».

S

«Serve una nuova casa per i gatti»«Chiediamo l’aiuto dei Comuni». “Mici” a rischio sfratto dal gattile di via Bissolati

Il vice presidente Paolo Italia chiede aiuto a tutti i privati. «Sono circa 900 i gatti che seguiamo su tutto il territorio»

«Una situazione che si trascina

da diversi anni»

APPELLO DELL’APAC

Page 4: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Martina Pugno

l 2012 si è aperto all'insegna dell'inquinamento per Cre-mona, con dodici sforamen-ti della soglia consentita di polver i sott i l i nel l 'ar ia

dall'inizio del mese, dei quali sei consecutivi. Valori allarmanti, che lasciano prevedere la prossima adozione di provvedimenti da par-te dell'Amministrazione comuna-le: secondo l'accordo raggiunto dai Sindaci del territorio, le prime

misure scatteranno al dodicesimo giorno consecutivo di superamen-to della soglia limite, per poi pas-sare a soluzioni più drastiche in caso si arrivi al diciottesimo sfora-mento consecutivo. Si tratta di soluzioni appena rese note, ma che già fanno discutere, nono-stante si sia ancora in attesa di un secondo tavolo di lavoro e di con-fronto sul testo da parte della Pre-fettura e dei Comuni coinvolti, ov-vero Cremona, Bonemerse, Ca-stelverde, Castelvetro Piacentino,

Gadesco Pieve Delmona, Gerre de' Caprioli, Malagnino, Persico Dosimo, Sesto ed Uniti e Spinade-sco.

In particolare, i provvedimenti finora approvati prevedono, per il superamento della soglia limite di 50 microgrammi per metro cubo di PM10 oltre i dodici giorni, il di-vieto di circolazione, dalle ore 8 alle ore 20, di ogni domenica o giorno festivo, per tutti gli autoveicoli, motovei-coli e ciclomotori. Va però ricordato che dal d iv ieto sono esclusi i veicoli con motore elettrico o ibrido-elettrico e i veicoli con motore ad accensione comandata alimentati a metano o GPL.

In caso di attuazione del bloc-co, esso verrà comunicato almeno due giorni prima dell'entrata in vi-gore. Nel caso in cui, invece, il superamento della soglia avvenga per oltre 18 giorni continuativi, verrà istituita, sulla rete stradale dei Comuni aderenti al presente Protocollo, dalle ore 9 alle ore 18

di tutti i giorni della settimana, la circolazione veicolare a targhe al-terne per tutti gli autoveicoli, mo-toveicoli e ciclomotori, ad esclu-sione degli autoveicoli in categoria Euro 3, Euro 4 e Euro 5 e dei vei-coli ad emissione nulla, ovvero con motore elettrico o ibrido-elet-trico.

I provvedimenti si applicano su tutti i tratti stradali ricadenti all'interno della Zona A1, come il Comune di Cremo-na , comprese le strade provinciali e statali. Inoltre il fer-mo veicoli si applica anche ai territori dei Comuni non appar-

tenenti alla Zona A1 che abbiano aderito alle misure regionali se-condo il Protocollo di collabora-zione delle province lombarde. Sono invece esenti dall'applica-zione del fermo i tratti autostrada-li, le strade di interesse regionale R1, i tratti di collegamento tra le autostrade e le strade R1 e gli svincoli delle stesse, i tratti di col-legamento ai parcheggi posti in corrispondenza delle stazioni pe-

riferiche dei mezzi pubblici o delle stazioni ferroviarie e le strade di penetrazione alla città.

Accanto ai provvedimenti relati-vi alla circolazione automobilisti-ca, i Comuni coinvolti stabiliscono limitazioni all'utilizzo di apparec-chi obsoleti per la combustione di biomasse per il riscaldamento do-mestico, alla combustione delle biomasse all'aperto, nonché limi-tazioni dell'utilizzo di olio combu-stibile per gli impianti di riscalda-mento civile ed il divieto di clima-tizzazione nel periodo estivo, al fi-ne di contenere le emissioni non soltanto in previsione dei probabi-li sforamenti, ma anche per una politica anti inquinamento più effi-cace e dai risultati duraturi.

Queste, dunque, le indicazioni attualmente in attesa di conferma; ancora una volta, però, i tempi per l'approvazione e l'ufficializzazione

fanno discutere. In particolare, il PD punta il dito contro la lentezza e la mancanza di una ferma posi-zione nei confronti di un'emergen-za di primaria rilevanza per la città, da affrontare necessariamente in tempi rapidi e con soluzioni che possano rivelarsi decisive. "Anco-ra non ci è dato di conoscere - recita la nota diffusa dal partito - il famoso protocollo di cui si parla da giorni e di cui non dovrebbe essere particolarmente laboriosa la sottoscrizione, considerato che pare che sia la fotocopia di quello di Brescia, già collaudato dunque, e giustamente sottoscritto ad ot-tobre, prima dell'inverno e non in piena emergenza smog come da noi.

A Milano il Sindaco Pisapia inaugura una nuova stagione de-dicata alla mobilità sostenibile con l'area C, invece a Cremona si ten-

I

Cremona

Inquinamento, si va incontroa blocchi e targhe alterne

Dal blocco sono escluse le vetturea metano e Gpl

Le misure contro il continuo sforamento dei limiti di polveri sottili nell’aria

In attesa che venga siglato dai Comuni, ecco cosa prevede il Protocollo di intesaIl Comune di Cremona, insieme ad altri Co-

muni limitrofi, ha stilato un Protocollo d'intesa con norme relative alla limitazione del traffico, ma anche all'utilizzo corretto di caldaie e im-pianti di condizionamento. Dopo il dodicesimo

giorno consecutivo scatterà il blocco del traffi-co nei giorni festivi, mentre dopo il diciottesi-mo si passerà alla circolazione a targhe alterne anche durante i giorni feriali. Il documento, ancora da approvare in via ufficiale, prevede

misure severe ritenute efficaci a breve ter-mine, ma per molti la preoccupazione resta: cosa fare per trovare soluzioni durature che salvaguardino la salute e i polmoni dei cittadini migliorando la qualità dell'aria.

La polizia municipale di cremona impegnata inun controllo dei gas di scarico

Page 5: Il Piccolo Giornale del Cremasco

ebbene non ancora uffi-cializzato, il Protocollo in via di definizione da par-te dei Comuni coinvolti non manca di suscitare

qualche perplessità da parte delle forze politiche e delle asso-ciazioni ambientaliste, ma anche dei cittadini che da esso si trove-ranno direttamente coinvolti.

Al centro delle polemiche, in particolare, le misure relative alla circolazione automobilistica e al traffico cittadino: a preoc-cupare maggiormente gli auto-mobilisti sono le norme relative all'eventuale superamento della soglia limite per oltre 18 giorni consecutivi, che prevedrebbero, secondo le norme in esame, la circolazione dei veicoli a targhe alterne anche nei giorni feria-li. C'è chi ci scherza su, come Andrea, che afferma "Vorrà dire che andrò a lavorare un giorno si e un giorno no", e chi invece mostra maggiore fastidio per un provvedimento volto ad argina-re l'emergenza, ma con scarsa efficacia dal punto di vista del contenimento dei valori di inqui-namento a lungo termine.

"Con il blocco del traffico si creano solo disagi - è l'opinione di Marta - senza arrivare dav-vero a soluzioni. Così si finisce per far rientrare l'emergenza, con i relativi disagi di chi della macchina non può fare a meno, per poi interrompere le misure intraprese e tornare, di fatto, al-

le condizioni precedenti che già hanno portato a questa situazio-ne. Servono soluzioni che siano davvero tali ". Anche secondo Diletta i disagi creati dalla circo-lazione limitata o a targhe alterne superano gli effettivi vantaggi, in particolare perché non suppor-tati da efficienti alternative per chi necessita di spostarsi con la macchina: "La circolazione a targhe alterne andrebbe an-che bene, se i trasporti pubblici

fossero efficienti, ma purtroppo non è così, e ci si può ritrovare in seria difficoltà a spostarsi da una parte all'altra della città".

Di diverso avviso è invece Fi-lippo: "Sono a favore del blocco della circolazione nei giorni fe-stivi e anche della circolazione limitata. Oggi si fa troppo affi-damento sull'auto, anche per abitudine e pigrizia. Cremona non è certo una metropoli, spo-starsi in auto non è sempre una

vera necessità. Dopotutto, si è sopravvissuti per secoli senza! Senza contare che il fascino di una città finalmente liberata dal traffico e restituita alle persone è impagabile".

Ma c'è anche chi, pur essen-do a favore dell'introduzione delle norme volte ad arginare un fenomeno che costituisce emer-genza, ricorda che lo sguardo an-drebbe ampliato per studiare una soluzione effica-ce e permanente, che possa dav-vero mettere un freno al continuo superamento della soglia limite di polveri sot-tili nell'aria, come Simone: "Il blocco del traffico va bene, è necessario, ma sarebbe meglio trovare altri sistemi, più duraturi e magari che creino meno disa-gi ai lavoratori, per mantenere i livelli di inquinamento bassi ed evitare di arrivare di nuovo a situazioni spiacevoli di questo tipo. L'attenzione alla qualità dell'aria deve esserci sempre,

non solo nei momenti di emer-genza, soprattutto per un'area che, per natura e conformazio-ne, non facilita la dispersione delle particelle inquinanti".

Dello stesso parere anche Angela: "Le forme di intervento previste dai Comuni hanno effi-cacia relativa: possono servire

ad abbassare i livelli di inquina-mento a breve ter-mine, ma poi? Gli interventi devono essere più mirati: si potrebbero isti-tuire delle navette ed ampliare le zo-ne a traffico limi-

tato, riducendo però i permessi speciali, altrimenti anche questo servirebbe a poco".

Il blocco del traffico e la cir-colazione a targhe alterne, in-somma, sono un primo passo, ma non una soluzione definitiva, come sottolinea Alberto: "Se città come Milano sono riuscite a trovare una soluzione, perché nel suo piccolo non dovrebbe riuscirci anche Cremona? Biso-gna volerlo, però".

S5Venerdì 20 Gennaio 2012

«Ok le limitazioni al traffico, ma cos’altro?»Un problema da affrontare a lungo termine, contenere l'emergenza non basta

GLI AUTOMOBILISTI CHIEDONO INTERVENTI PIU' MIRATI

«Se ci è riuscita Milano, perchè non Cremona?»

LE FO

RME D

I INTE

RVEN

TO

tenna e si ritarda". Se da questa parte le misure ven-

gono dunque valutate come segnali deboli del tentativo di arginare il pro-blema, più ampie sono le accuse di Legambiente, che vede le mosse del Comune troppo incentrate sulla riso-luzione di una eventuale emergenza futura, mentre nulla, o comunque non abbastanza, viene fatto per ri-solvere la situazione attuale ed evita-re che si ripetano gli oltre cento gior-ni di sforamento avvenuti nel corso del 2011. “Apprezziamo lo sforzo che farà la polizia locale nell’intensi-ficare i controlli sulle auto più inqui-nanti – incalza l’associazione – e che si chiederà di diminuire le tempera-ture degli edifici pubblici e privati, che si aumenteranno i controlli sulle caldaie, ma tutto questo resterà co-me un azione legata sempre e solo all’emergenza, o si pensa a un piano davvero funzionale?”.

Accanto ai tanto discussi interventi relativi al blocco del traffico, il Proto-collo d'intesa prevede l'introduzione di alcune norme volte a contenere al quantità di polveri sottili immesse nell'aria in modo stabile. Tra queste, li-mitare l'uso del riscaldamento negli edifici privati sancendo il divieto di superamento della temperatura di 20 °C; ridurre, negli edifici pubblici, l'uso del riscaldamento imponendo il limite massimo di temperatura in 20 °C; ridurre la fascia oraria giornaliera di riscaldamento degli edifici di al-meno un'ora, salvo casi particolari. Al fine di un progressivo miglioramen-to generale della qualità dell’aria, gli enti sottoscrittori del presente Proto-collo si impegnano, inoltre, a valutare l’opportunità di adottare, sui rispet-tivi territori, in via preventiva o in aggiunta a quelle sopra citate, le seguen-ti, ulteriori misure quali:

a) l’implementazione delle campagne di controllo delle caldaie;b) l’applicazione di sistemi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati;c) l’adozione di programmi di mobilità sostenibile (potenziamento del sistema di ike sharing, implementazione di azioni di car pooling e car sharing);d) l’attuazione di azioni mirate all’efficienza ed alla sostenibilità ambientale del trasporto pubblico locale (urbano ed extraurbano);e) l’attuazione di idonee politiche in materia di parcheggio dei veicoli, volte a promuo-vere l’uso del mezzo pubblico (tariffazione integrata, parcheggi e trasporti);f) l’imple-mentazione dei controlli per verificare l’attuazione della vigente normativa in materia di emissioni g) la promozione di campagne di sensibilizzazione per pubblicizzare i provve-dimenti sopra indicati.

Page 6: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Cremona6 Venerdì 20 Gennaio 2012

di Laura Bosio

a notizia del pronun-ciamento della Corte Costituzionale ha sol-levato molte perplessi-tà e delusione. Ne ab-

biamo parlato con il professor Andrea Morrone, presidente del Comitato referendario, nonché professore ordinario di Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bologna.

Professor Morrone, la Con-sulta ha bocciato i due refe-rendum da voi proposti sull’abrogazione della legge elettorale vigente, il cosiddet-to “porcellum”. Ce ne può spiegare le motivazioni?

«Difficile dirlo. Bisognerà aspettare di leggere le motiva-zioni della Consulta. Noi aveva-mo sottoposto alla Corte Costi-tuzionale una proposta per eli-minare il vuoto che consegue a ogni referendum abrogativo. Un vuoto che non può essere man-tenuto. La nostra ipotesi era quindi di abrogare la legge Cal-deroli in modo totale o parziale, ripristinando la normativa previ-gente, ossia la legge detta “Mat-tarellum”. Evidentemente la Corte Costituzionale ha deciso che questa non fosse una stra-da percorribile».

Può spiegarmi la questione del vuoto legislativo?

«Nel 1987 la Corte Costitu-zionale stabilì delle leggi specia-li per abrogare le leggi elettorali: possono essere abrogate solo per sostituzione, ossia deve re-stare in piedi una legislazione sostitutiva. La novità del nostro referendum era che la nuova

normativa non sarebbe stata ri-cavata dalla legge che si andava abrogando, ma si sarebbe indi-viduata recuperando le vecchie disposizioni. Del resto la legge di Calderoli non disciplina com-pletamente le elezioni di Came-ra e Senato, ma semplicemente sostituisce la formula elettorale della legge "Mattarellum"».

Quali sono, a suo parere, le criticità maggiori presenti nel-la cosiddetta legge “porcel-lum”?

«Nell'indire il referendum sia-mo partiti con lo slogan: "biso-gna restituire lo scettro ai citta-dini". Questo già dice tutto. La legge Calderoli ha determinato un'involuzione rispetto al passa-to: prima il cittadino poteva sce-gliere coloro che avrebbero composto la maggioranza di Governo, votando i singoli can-didati. La legge Calderoli, nel 2005, ha introdotto la proporzio-nale con preferenza bloccata e premio di maggioranza. Questo sistema complica le cose, per-ché c'è il rischio che un candi-dato vinca alla Camera e non al Senato. Ma la cosa più grave è la lista bloccata: gli elettori pos-sono scegliere il partito ma non possono votare i propri rappre-sentanti; devono invece accet-tare passivamente tutti i candi-dati della lista. Così in questi anni abbiamo votato In questo modo si ottiene un Parlamento di nominati ma non di eletti. Molte realtà provinciali non han-no avuto neppure un rappresen-tante».

Ci può spiegare, in maniera ovviamente schematica, quale sarebbe, a suo parere, un si-stema elettorale adeguato al nostro Paese?

«Non esiste un modello idea-le. Dobbiamo partire dall'obietti-vo che vogliamo perseguire, e da lì costruire le regole che lo rappresentino meglio. Dietro il referendum infatti vi erano degli scopi ben precisi: vogliamo che l'Italia abbia un sistema bipolare in cui i due poli, composti da più partiti, possano alternativamen-te contendersi il Governo del Paese. Una democrazia nella quale i cittadini possano sce-gliere i propri rappresentanti e la maggioranza di Governo. Per realizzare questi obiettivi si pos-sono utilizzare i più svariati si-stemi elettorali. Questo è il pro-blema, in Italia: ci siamo sempre concentrati più sulla regola che sugli obiettivi. E ognuno vorreb-be che venissero scelte le regole che più gli fanno comodo. Così il terzo polo, ad esempio, vorreb-be il ritorno di un sistema con la presenza di più poli, dove però l'ago della bilancia è spostato sempre verso il centro».

Dunque il punto di maggior criticità della legge in vigore viene identificato spesso nella impossibilità di esprimere pre-

ferenze: l’elettore si trova rap-presentato da un deputato in virtù del posto ricoperto da quest’ultimo nella lista, posto deciso a tavolino. Quali sono stati i motivi di questa scelta del legislatore?

«E' stata fatta una scelta poli-tica a favore dei gruppi dirigenti ora presenti in questo Paese. Calderoli doveva tenere insieme le anime del centrodestra. Da un lato Casini, che voleva un siste-ma proporzionale, dall'altro Fini, che pretendeva le liste bloccate - che in realtà interessavano an-che alla Lega, che così poteva utilizzare i candidati delle aree in cui era più forte, senza dover obbligatoriamente esprimere candidati del territorio - e infine Berlusconi, che chiedeva il pre-mio di maggioranza. Ma questa legge fu fatta anche per impedi-re a Prodi di vincere con il dop-pio premio elettorale, e quindi impedendo a coalizioni disgiun-te come la sua di poter vincere.

Al di là di questo, il problema vero della legge Calderoli è che la lista bloccata piace a tutti i diri-genti di partito, di qualsiasi colore

politico: in questo modo infatti, possono nominare le proprie per-sone di fiducia senza farle passa-re dal giudizio degli elettori. Que-sta legge elettorale, proprio per questo, ha determinato grandi fratture interne nei partiti, perché accontentando la dirigenza si è estromessa la base dei partiti, impedendo loro di esprimere candidati validi e preparati».

Pensa che questo Parla-mento sia in grado di fare una riforma elettorale che dia con-to del disagio espresso ormai da moltissimi cittadini?

«Assolutamente no. Non è stato in grado di portare avanti la riforma in tutti questi anni, ho seri dubbi che possa riuscirci ora, tanto più che il premier Ma-rio Monti ha problemi più urgen-ti a cui dedicarsi. Del resto, se i mercati internazionali non han-no fiducia nel nostro Paese è perché non ritengono la classe dirigente adeguata a far fronte alle difficoltà italiane in Europa. Ma la fiducia manca anche a li-vello interno: la gente che ha firmato per il referendum ritiene inaffidabile l'intera classe politi-ca, tanto a destra quanto a sini-stra. Neppure lo stesso Napoli-tano si fida dei politici italiani, tanto che ha preferito nominare un docente come Presidente del Consiglio. Gli stessi partiti non sono così convinti di cambiare questa legge: Bossi ha detto che non c'è il tempo per farlo, Berlusconi sostiene che va bene così. Casini e D’Alema asseri-scono che prima si devono fare le riforme costituzionali. L'Italia dei Valori rifiuta qualsiasi rifor-ma. Sono convinto che alla fine andremo a votare con la legge Calderoli».

L

Andrea Morrone, costituzionalista e presidente del Comitato referendario, commenta la bocciatura dei referendum per la modifica della legge elettorale

Alle elezioni voteremo con il “porcellum”?Con l’attuale sistema elettoraleabbiamoun Parlamentodi nominati,non di eletti

Siamo di fronte ad una situazione, a dir poco, paradossale. Abbiamo, in Ita-lia, una legge elettorale definita un po’ da tutti “porcellum”, a partire da coloro che l’hanno voluta. Approvata nel 2006, poco prima delle elezioni politiche, ha sostituito il vecchio «Mattarellum» e ha introdotto un sistema proporzionale, con soglie di sbarramento e liste bloc-cate. In pratica, si vota esclusivamente per il partito. Il risultato elettorale deter-mina il numero di seggi conquistati da ogni forza politica; deputati e senatori vengono abbinati ai seggi conquistati in base alla posizione del loro nome nella lista bloccata (l'elettore non può cioè esprimere una preferenza: questo è forse il punto di maggior “sofferenza”). Per la sola elezione della Camera è pre-visto anche un premio di maggioranza. Il nome «porcellum» deriva da una di-chiarazione dell'allora ministro delle Ri-forme, il leghista Roberto Calderoli, che in un periodo successivo all'approvazio-ne della legge da lui stesso promossa ebbe a definirla una «porcata». La Corte costituzionale, giorni fa, ha dichiarato l’inammissibilità di due quesiti presen-tati dal comitato promotore del referen-dum sulla legge elettorale, su cui erano state raccolte più di un milione di firme: sia quello che chiedeva l'abrogazione totale della legge Calderoli sia quello che ne chiedeva l'abrogazione per parti. Il paradosso è questo: una legge aspra-mente criticata, in virtù della quale, co-munque la si pensi, è innegabile che vi sia una sottrazione di potere decisiona-le rispetto al corpo elettorale. Votando un partito ed esercitando un mio diritto costituzionale, non posso, nei fatti, sce-gliere le donne o gli uomini che, in Par-lamento, rappresenteranno quel partito e quindi il mio voto. L’art. 48 della nostra Costituzione dice: “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto”. Quanto alla libertà, ci pare che questa legge eletto-rale ne costituisca una seria ipoteca.

(d.t.)

Page 7: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Daniele Tamburini

l declassamento dell'Italia da par-te dell'agenzia di rating Standard & Poor's, insieme a buona parte dei Paesi dell’eurozona, ha porta-to scompiglio e preoccupazione

nel mondo della finanza europea, tanto più che circola la notizia di un prossimo declassamento anche da parte dell’agenzia Fitch. Lo stesso governa-tore della Banca centrale europea, Ma-rio Draghi, nei giorni scorsi ha definito «gravissima» la situazione, spingendosi a dichiarare che «bisognerebbe impara-re a vivere senza le agenzie di rating o quanto meno imparare a fare meno affi-damento sui loro giudizi»Anche il commissario dell'Unione euro-pea, Olli Rehn, ha accusato le agenzie di rating di essere uno strumento del potere economico statuni-tense. Abbiamo chiesto un commento a Giacomo Vaciago, professore ordinario di politica economica e direttore dell'Istituto di Econo-mia e Finanza nell'Università Cattolica di Milano.

Nei giorni scorsi, l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha declassato ul-teriormente l’Italia, a livello BBB+. Può spiegarcene la portata concre-ta e che cosa significa questo per il nostro Paese?«Facciamo una premessa. Le agenzie di rating hanno il compito di valutare la qualità di un titolo sulla base di alcune variabili: il bilancio dell'emittente, le sue aspettative economiche, la situazione del Paese, ecc. Queste società, che operano da circa un secolo, valutano centinaia di migliaia di titoli, di Stati, im-prese e banche. Le principali sono Standard & Poor's, Moody (che in due detengono circa l'80% del totale dei ti-toli da valutare) e Fitch (che detiene cir-ca il 5%). Il declassamento dell'Italia è dunque lo specchio di un paese che soffre, questo è palese. I giudizi delle agenzie di rating vanno rispettati e molti fondi di investi-mento - ad esempio alcuni fondi pen-sione - per statuto possono investire solo in titoli tripla A e questo fa si che quando esce un downgrading come quello nei confronti dell’Italia o della Francia, le conseguenze sono che que-sti paesi dovranno pagare tassi sempre

più alti per poter vendere i propri titoli (un titolo con livello più elevato paga in-teressi inferiori rispetto a chi è colloca-to più in basso). Dunque il declassa-mento ha portato a un'impennata degli interessi, e quindi del costo del credito. Questo è un problema serio per un pa-ese come il nostro che, come confer-mano gli ultimi dati, è già in piena fase di recessione».

Quanto sono attendibili i giudizi di queste agenzie?«Sicuramente non sono infallibili, tanto che nel corso degli anni hanno già fatto parecchi errori: non si sono accorte, ad esempio, che la Grecia imbrogliava da anni, né che Lehman Brothers stava per fallire. Sarebbe necessario un organi-smo che valuti la loro attendibilità. Il

problema è che anche quando sbagliano, provocano conse-guenze devastanti. Si verifica un effetto de-nominato snow-ball: si inizia con una palla di neve, poi diventa una valanga. Nel mo-mento in cui un paese

subisce il giudizio negativo è più proba-bile che succeda ciò che le agenzie hanno previsto e cioè che la situazione peggiori, visto che l’outlook negativo danneggia il paese che lo riceve. Infat-ti, sulle semplici indiscrezioni di un de-classamento dell’Italia da parte di S&Poor’s, il nostro spread Btp-Bund è aumentato. Se salgono i tassi di interes-se, non solo il Tesoro paga di più, ma

anche le aziende italiane pagheranno il debito più caro».

Spieghiamo qualcosa di queste agenzie di rating: cosa rappresenta-no? Da chi sono governate? per qua-le motivo hanno tanto potere?«Le abbiamo fatte diventare importanti nel momento in cui si è voluto promul-gare una serie di leggi che hanno dato un forte peso al loro giudizio, ufficializ-zando le pagelle che esse danno ai tito-li che possono essere oggetto di acqui-sto. Questo potere però è venuto senza un'adeguata riflessione sulle conse-guenze, quando c'era la necessità di semplificare il sistema e di valutare la bontà dei titoli. Inizialmente erano un po' come le graduatorie fatte dai nume-

rosi enti di ricerca, come l'ultima che è uscita sul gradimento dei sindaci. Quest'ultime però non hanno un grande peso. Le valutazioni delle agenzie di ra-ting invece hanno un peso enorme, per-ché portano a conseguenze dirette dav-vero forti».

In queste vicende, si adombrano conflitti di interesse molto consisten-ti all'interno del potere finanziario ed economico: lei cosa ne pensa?«Da più parti sono state mosse critiche in questo senso, anche perché le agen-zie di rating sono enti di matrice ameri-cana a controllo anglosassone. A que-sto proposito si era auspicato che l’Ue promovesse le sue di società di rating in modo che fossero più controllabili. Poi però non se ne fece nulla. A Bruxelles è ancora aperto un di-battito per sottoporre a una vigilanza le stesse agenzie. Quel-lo che ci si chiede è: chi dà il rating alle agenzie di rating? Per quanto riguarda i conflitti di interesse, in ogni caso, si possono solo sospettare, ma non ci so-no chiare evidenze di ciò. Ad esempio la notizia del downgrading dell'Italia era trapelata prima che venisse fatto l'an-nuncio ufficiale, ed è probabile che qualcuno ci possa aver guadagnato...».

Si può quindi sostenere che queste agenzie abbiano un ruolo al di sopra delle parti ed una visione oggettiva delle cose?«Per essere una realtà davvero "super

partes", dovrebbero essere pubbliche. Invece, nonostante il peso che hanno le loro valutazioni, sono comunque sog-getti privati. Moody, S&P e le altre so-no figlie delle liberalizzazioni degli anni ottanta, quando era in voga lo slogan: “privato è meglio”. A quell'epoca si è privatizzato tutto in modo indiscrimina-to, senza prima fare delle regole che conciliassero la proprietà privata con l'interesse pubblico. E ora se ne paga-no le conseguenze».

S&P ha declassato non solo l’Italia, ma anche altre realtà europee: è un attacco all'Eurozona? Quali potranno essere le conseguenze?«Questo declassamento di diverse aree dell'Europa rappresenta un modo di la-vorare abbastanza diffuso, basato sull'assunto che essendo gli stati euro-pei realtà interdipendenti, per fare una valutazione corretta bisogna guardare all'intero. In sostanza, se in certi paesi vi sono problemi, essi si riflettono anche nelle realtà che hanno legami economi-ci con tali paesi. Ad esempio l’Austria ha perso il rating tripla A di Standard & Po-or a causa dei suoi legami con la vicina Italia, suo secondo più grande partner commerciale, e per l’Ungheria, dove le banche del paese alpino, sono i più grandi istituti di credito. Nessun attacco all'Europa, quindi, ma solo una valuta-zione il più possibile complessiva. Tutto ciò, in ogni caso, complica note-volmente la vita ai governi europei: non siamo ancora in vista di uno spacca-mento, ma sicuramente la situazione non è delle migliori».

Da tutto questo, chi uscirà più forte e chi, invece, ne sarà inde-bolito?«La maggiore eviden-za è che i paesi perife-rici soffrono la situa-zione, mentre la Ger-mania ne gode.

Paradossalmente, infatti, la Germania è favorita dagli altri downgrading. L’out look negativo di Grecia, Spagna, Porto-gallo, Italia, il 19 settembre, ha giovato alla Germania che si è indebitata senza tassi d’interesse. Il costo del debito te-desco si è ridotto in questi mesi e que-sto fa bene alla sua economia.Dunque S&P per ora ha fatto un favore alla Merkel, con la conseguenza di qual-che disoccupato in meno in Germania e qualche disoccupato in più in Italia o Francia».

Il 2012 si è aperto all'insegna della difesa del made in Italy, anche nel terri-torio cremonese. Aumenta di giorno in giorno il numero dei Comuni che, ri-spondendo all’appello rivolto da Coldi-retti, hanno scelto di approvare un ordi-ne del giorno che chiede al Governo di porre fine all’utilizzo di risorse pubbli-che per finanziare “il falso made in Italy di Stato” (così definito da Coldiretti).

«Assistiamo, purtroppo, all’intensifi-carsi dei rischi di contraffazione e con-correnza sleale verso i prodotti nazio-nali» hanno evidenziato il delegato con-federale Eugenio Torchio e il direttore di Coldiretti Cremona Simone Solfanelli, in una lettera inviata a tutti i sindaci del territorio. «Siamo di fronte ad una nuo-va vicenda di utilizzo improprio di risor-se pubbliche da parte della Società italiana per le imprese all’estero, Si-mest Spa, società finanziaria controlla-ta dal ministero dello Sviluppo Econo-mico. Non può essere taciuto che il sostegno di Simest si indirizza ad inve-stimenti in attività di delocalizzazione che oltre a costituire occasioni di con-

correnza sleale ai prodotti italiani sot-traggono colpevolmente opportunità di lavoro ed occupazione al sistema Italia. Si tratta di imprese italiane che produ-cono all'estero, con materia prima e manodopera estere, prodotti dal nome ita-liano».

I comuni cremone-si non si sono fatti at-tendere, e hanno deli-be ra to in favo re dell'ordine del giorno proposto da Coldiret-ti. In particolare a schierarsi sono stati: Cappella de’ Pi-cenardi, Gadesco Pieve Delmona, Per-sico Dosimo, Genivolta, Crotta d’Adda, Bonemerse, Moscazzano, Derovere, Gerre de’ Caprioli, San Daniele Po, Vol-tido, Sospiro, Cella Dati, Chieve, Volon-go. Intanto numerosi altri Comuni han-no già annunciato il loro impegno per l’approvazione delle “delibere salva

Made in Italy”. In esse, Consigli e Giun-te comunali dichiarano di condividere la mobilitazione di Coldiretti impegnan-dosi «con particolare riferimento all’operato di Simest, ad intraprendere

iniziative per impedire l’uso improprio di ri-sorse pubbliche per la commercializzazio-ne sui mercati esteri di prodotti di imitazio-ne Italian sounding, a favore, invece, della promozione dell’au-tentico Made in Italy».

Nei giorni scorsi si è aggiunta una ulteriore, significativa deliberazione: quella della Giunta della Camera di Commercio di Cremona che ha espres-so «condivisione e sostegno all’azione di Coldiretti a tutela del vero made in Italy agroalimentare nonché all’assun-zione di tutte le altre iniziative che si ri-terranno utili a contrastare il fenomeno

dell’Italian sounding». La Giunta Came-rale ha così «dato mandato al suo pre-sidente ad invitare Unioncamere Lom-bardia a farsi interprete presso i com-petenti ministeri della problematica in questione».

«La diffusione di prodotti che traggo-no in inganno circa la vera origine geo-grafica realizza un evidente danno all’immagine della produzione agroali-mentare nazionale, raggirando i consu-matori che non vengono messi in con-dizione di scegliere in modo consape-vole» ha detto Solfanelli. «Ed è inaccet-tabile che proprio dallo Stato vengano destinati finanziamenti a produzioni che nascono all’estero, con materia prima, ingredienti e manodopera este-ra, confezionati sul posto con etichette e marchi che evocano prodotti tipici della gastronomia italiana e delle spe-cialità regionali. Quella che contrastia-mo è una situazione che danneggia i nostri agricoltori, che con il loro lavoro

hanno saputo costruire un patrimonio unico al mondo. Tale situazione è an-che un grave inganno verso i cittadini, ed un autentico affronto all’intero Pae-se, che in questo momento di difficoltà deve puntare sulle sue eccellenze e non svilirle. L’appello è che tanti altri Comuni si facciano avanti, così da dare forza e incisività alla battaglia che ab-biamo intrapreso per sostenere la no-stra economia e il nostro territorio».

Mobilitazione di Camera di Commercio e comuni a difesa del “made in Italy”

Cremona 7Venerdì 20 Gennaio 2012

«Il declassamento dell’Italia è lo specchio di un paese che soffre». Chi da il rating alle agenzie di rating?Le agenzie di rating, ma chi sono costoro?I

L’economista Giacomo Vaciago: «Non si sono fatte regole che conciliassero la proprietà privata con l’interesse pubblico»

«Il downgradingdi alcuni Paesi europei

ha favorito la Germania»

Solfanelli «Una situazioneche danneggia

i nostri agricoltori»

Appello di Coldiretti contro il sostegno alle aziende che producono all’estero

Simone Solfanelli, direttore Coldiretti

Per esseresuper partes le

agenzie di ratingdovrebbero

essere pubblichee non private

«Il declassamentocomporta un aumento

degli interessi da pagare»

Page 8: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Laura Bosio

orti tensioni interne stanno in-teressando la Lega in questi giorni, a livello nazionale co-me anche nella federazione locale. Anche se, tra Umber-

to Bossi e Roberto Maroni, dopo le polemiche dei giorni scorsi, sembra es-sersi stabilita una tregua, le divisioni presenti all'interno del partito non sono più un mistero per nessuno.

La segreteria della Lega cremonese si conferma, nella maggior parte, "ma-roniana", ma non manca uno zoccolo duro di fedelissimi al senatur, in parti-colare l'assessore Claudio De Miche-li ed i suoi seguaci, che sono però in minoranza.

«Siamo palesemente schierati con la linea di Maroni, tanto che porteremo in assemblea la richiesta di fare un con-gresso federale e uno nazionale, come abbiamo deciso lunedì sera durante il direttivo» dichiara Alessandro Carpa-ni, vicesegretario provinciale del movi-mento. «Il vero problema nella Lega non è Bossi, ma il famoso "cerchio ma-

gico", ossia le persone che gli stanno intorno e che lo consigliano male. La scelta di censurare Maroni è arrivata in-dubbiamente da loro». La federazione cremonese è tra quelle che hanno ri-chiesto la convocazione dei congressi il prima possibile, tanto più che «è dal 2002 che questo non avviene» dicono i vertici del partito.

«Per noi Maroni agisce in modo po-sitivo, in quanto porta avanti le istanze del territorio e dei militanti» continua Carpani. «Le difficoltà nel movimento si portano avanti da tempo, e censurare Maroni è stata una pessima mossa. I congressi sono appunto il miglior siste-ma per risolvere i problemi, e soprattut-to per vedere chi ha i numeri per gover-nare la Lega».

Per Carpani è tutta una questione di numeri. «Chiediamo semplicemente la democrazia all'interno del movimento, in modo che i numeri permettano a Bossi di capire di chi deve circondarsi. L'intera Lombardia appoggia Maroni, ad esempio».

Pro Maroni è anche Jane Alquati, assessore comunale di Cremona, tem-poraneamente estro-messa dalla federa-zione provinciale (lei e De Micheli sono in at-tesa, per il 23 di que-sto mese, della deci-sione del direttivo na-zionale e del direttivo federale in merito ai procedimenti disci-plinari a loro carico). «Condivido in pie-no le parole di Claudio Tosi: non si to-glie la parola a uno come Maroni, che ha contribuito a creare la Lega e che è tra gli esponenti più apprezzati, non so-lo dai leghisti. Auspico che la polemica rientri del tutto, anche se comunque so-no convinta che certe questioni vadano risolte in sede di congresso».

Dall'altra parte, tra i "bossiani" più fedeli, troviamo invece Claudio De Micheli: un leghista della prima ora, che è nato e cresciuto, politicamente parlando, a fianco del senateur. «Ci sono tensioni dannose all'interno del

movimento» dice. «Personalmente non posso che condivi-dere le posizioni di Bossi, pur non aven-do nulla contro Ma-roni. Sono convinto che se il "boss"

prende una posizione chiara, è grazie alla sua lungimiranza: è una persona che sa guardare avanti, un precurso-re dei tempi. Lo stesso Indro Monta-nelli lo definì un "animale da politica", e aveva ragione. Bossi ha sempre fatto delle scelte programmatiche molto chiare».

De Micheli attacca i propri "colle-ghi" di partito. «Diffido da chi il giorno

prima osanna Bossi definendolo "il ca-po" e il giorno dopo si schiera dalla parte di Maroni. Chi, come me, ha già sulle spalle più di dieci anni di militan-za, non avrà problemi a schierarsi con Bossi. Quelli che lo criticano sono mi-litanti da soli 4 o 5 anni, persone che non conoscono la storia del movimen-to e le sue origini. Persone che ora vengono a dire che Bossi è diventato rimbambito e non va più bene per go-vernare il partito. Diffido anche di quel-le persone che sono iscritte alla Lega da qualche anno e che fino a poco pri-ma militavano in altri partiti, persone che semplicemente sono salite sul carro dei vincitori quando è stato il momento giusto.

Io resto fedele alla linea originale, che non ho mai tradito. Quella che fa-ceva opposizione, che scendeva in piazza tra la gente. Riconosco che Ma-roni sia un ottimo politico, e che avrà un futuro, ma il capo resta Bossi».

Cremona8 Venerdì 20 Gennaio 2012

Quale sarà la sorte di Cremona So-lidale? Si va nella direzione di una pri-vatizzazione o resterà un bene di tutti? Se lo chiede il Partito democratico, secondo cui «E' ora che l'Amministra-zione Perri scopra le carte: Cremona Solidale è una realtà troppo importan-te per tutto il territorio cremonese per-chè il suo destino possa essere deci-so in silenzio dalla Giunta e dai vertici comunali e comunicato a cose fatte». Lo ha detto Maura Ruggeri, capo-gruppo del Pd in consiglio comunale. «L'intervento e su una materia così delicata presuppone, da parte del Co-mune, un percorso di ascolto e di partecipazione di tutte le componenti

interessate che non può essere riman-dato a decisioni già prese». L'appello è forte e chiaro: decidere tutti insieme, e soprattutto con i diretti interessati. «Hanno ragione i rappresentanti del comitato spontaneo del Soldi quando affermano che anche i familiari degli ospiti devono essere ascoltati; ai fami-liari va garantita una rappresentanza stabile e riconosciuta come prevedo-no gli stessi regolamenti dell'ente. Le scelte del recente passato hanno con-sentito di investire ingenti risorse in Cremona Solidale e di garantire alle fasce più fragili della popolazione strutture di grande qualità». Secondo il Pd, quindi, «l'amministrazione co-

munale deve fare chiarezza sui propri intenti e non farsi scudo di una una consulenza affidata ad uno studio le-gale facendo discendere da presunti obblighi normativi la scelta politica di privatizzare Cremona Solidale e di ri-vedere, di conseguenza, l'intero asset-to del sistema cittadino.

Le soluzioni ad oggi ipotizzate dal Centro destra ci preoccupano forte-mente non solo perchè non risolvono di per sé i problemi degli equilibri di bilancio, ma rischiano di far venir me-no la responsabilità e la garanzia del pubblico su servizi fondamentali per tutti i cittadini e, in particolare, per quelli più fragili».

Cremona Solidale, il Pd si oppone alla privatizzazione “calata dall’alto”

Maggioranza “maroniana” nella federazione provinciale cremonese della Lega

Alessandro Carpani: «Il problema è la cerchia di persone intorno a Bossi, che lo consigliano male»L’assessore Claudio De Micheli: «Molti militanti sono contrari a Bossi solo per opportunismo»

La Lega Nord tra Bossi e Maroni

F

«Chi governerà la Lega? lo deciderà il congresso»

«Diffido di coloro che sono entrati nel movimentorecentemente, salendo sul carro dei vincitori»

I l Gruppo misto alza la voce con il sin-daco Perri. Vo-gliono essere ascoltati, tenu-ti in considera-zione. «Siamo diventati il se-condo gruppo di maggioran-za per consi-stenza numeri-ca» spiega Giacomo Zaffanella, capogrup-po. Ci siamo incontrati con il sindaco pro-prio per questo, nei giorni scorsi: gli abbia-mo dimostrato la nostra lealtà, chiedendo però anche una maggiore considerazio-ne». L'intento era, da un lato, quello di rasserenare un po' il clima all'interno della maggioranza. «Tuttavia bisogna prendere atto che le cose stanno cambiando» spie-ga ancora Zaffanella. «Ora la Lega ha due soli consiglieri, mentre noi siamo in cin-que. Senza di noi la maggioranza non sta in piedi. Ciò detto, non vogliamo chiedere incarichi, nè ricattare il sindaco, ma credo che certe cose dovrebbero venire da sè. In particolare vorremmo essere tenuti mag-giormente in considerazioni e ci aspettia-mo di essere consultati per condividere tutte le decisioni che verranno prese da qui in poi, prima che passino nelle com-missioni».

Il colloquio tra il gruppo e l'amministra-zione comunale ha visto la partecipazione dei cinque consiglieri (Giacomo Zaffanella, Roberto Gandolfi, Emiliano Ferrari, Andrea Vacchelli, Michele Ceresa), del sindaco Oreste Perri, del vice Carlo Malvezzi e del capo di Gabinetto Walter Montini.

«Non siamo solo il gruppo che alza la mano e che garantisce la tenuta della maggioranza» continua Zaffanella. «Ora vogliamo che le promesse vengano man-tenute. Ognuno di noi, appartenenti a cul-ture politiche differenti, ha fatto le proprie richieste. Il nostro appoggio alla maggio-ranza resta forte e agiamo in modo com-patto, ma vogliamo essere ascoltati».

«Vogliamo essere tenutiin considerazione»

IL GRUPPO MISTO ALZA LA VOCE

Claudio De Micheli

Alessandro Carpani Jane Alquati

Giacomo Zaffanella

Maura Ruggeri

Sabato 21 gennaio 2012 dalle 19 alle 21

Nei locali della Chiesa Evangelica Internazionale “IL RIFUGIO”

Via ingegneri 15 (Piazza Roma) Cremona

OFFRIAMO A CHIUNQUE

Preghiera per malati e per bisognosi

(È un servizio cristiano gratuito)

Prossime date: 11 Febbraio • 17 Marzo 2012

Page 9: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Prevenzione e controllo: queste le parole d’ordine dei Carabinieri di Cremona, che nei giorni scorsi hanno presentato il bilancio delle attività del 2011. L’aumento dei furti è il primo dato che balza all’oc-chio rispetto all’anno scorso: sono 3.972 quelli denunciati. «E’ una problematica su cui ci stiamo concentrando in modo particolare, cercando di prevenire il fenomeno, specialmente in abitazione - spiega Cozzolino, comandante dell’Arma di Cremona - il dato evi-denzia anche un aumento del numero dei reati denunciati che però è un dato parziale, in quanto non comprende il dato complessivo ri-levato da tutte le forze dell’ordine. Nella fattispecie i reati sono stati complessivamente 8.297. Ad aumentare sono anche gli arresti per droga, che sono stati 91. «Molte, infine, sono le violazioni al codice della strada, un problema abbastanza costante, che cerchiamo di prevenire con numerosi controlli sul territorio».

In occasione di San Sebastiano, venerdì 20 gennaio alle ore 10.30 nella chiesa di San Francesco (via Fatebefratelli, quartiere Zaist) verrà presentato il compendio della polizia municipale. Nella sua introduzione il sindaco ha sottolineato l’importanza del ruolo svolto dagli agenti Polizia Locale, «le cui competenze, in questi ultimi anni, sono significativamente aumentate. Rispettare le regole non significa dovere sottostare a imposizioni, bensì esercitare i propri diritti senza ledere quegli degli altri». Entrando nello specifico dell’attività della Polizia Locale, il sindaco ha quindi evidenziato le importanti progettualità svolte in materia di sicurezza urbana e nel campo quanto mai importante dell'edu-cazione stradale svolto in collaborazione con le scuole. «Lo sportello unico e la nuovissima centrale operativa sono il vero fiore all’occhiello del corpo di Polizia Locale sia dal punto di vista tecnologico che da quello organizzativo - ha detto Perri - un’at-tività intensa quella svolta dagli agenti per quanto riguarda il controllo della città, la presenza davanti alle scuole, il servizio svolto in occasione di incidenti stradali, il tutto sempre dimo-strando professionalità e dedizione». Fabio Sebastiano Germanà Ballarino, comandante della Polizia Municipale, ha invece illu-strato i dati più significativi dell’attività svolta e ha approfondito particolari aspetti. In particolare l’attività di Polizia Giudiziaria ri-sulta in notevole crescita, passando da 785 (2010) a 877 (2011). Si mantiene abbastanza stabile il numero delle notizie di reato (263), calano le persone indagate (da 106 a 86). Incrementano invece le denunce ricevute.

Carabinieri, attenzione massimasui furti nelle abitazioni

Polizia Locale, in aumento l’attivitàdi Polizia giudiziaria e le denunce

FORZE DELL’ORDINE

Cremona 9Venerdì 20 Gennaio 2012

di Sara Pizzorni

ono 41 i nomi degli inda-gati della procura di Cremona nell’inchiesta sul calcio scommesse (nella seconda tranche).

Si tratta dei giocatori di cui aveva parlato lo scorso 28 dicembre l’ex di Cremonese e Piacenza, Carlo Gervasoni e la cui iscrizio-ne è stata ultimata in questi gior-ni. Complessivamente, nell’am-bito dell’inchiesta cremonese, gli indagati sono 120. Giovedì, in-tanto, il procuratore della Repub-blica Roberto di Martino ha inter-rogato Filippo Carobbio, centro-campista dello Spezia, ex di Sie-na, Grosseto e AlbinoLeffe. Sono cinque le partite che avrebbe manipolato o cercato di manipo-lare per gli “zingari”: quattro con la maglia del Grosseto fra marzo e maggio del 2010 (Grosseto-Mantova, Ancona-Grosseto, Grosseto-Reggina, Grosseto-Empoli) e una con quella del Sie-na (Siena-Piacenza del 19 feb-braio 2011). Nel suo interrogato-rio, il giocatore ha raccontato di altre partite “truccate”. Si tratta in particolare di alcuni incontri del periodo in cui giocava nell’Al-binoLeffe, ma ha anche parlato di un incontro di serie A, la cui combine è però rimasta a livello di tentativo. Gli inquirenti che lo hanno sentito si sono dichiarati “abbastanza soddisfatti” e lo hanno definito “collaborativo”. Carobbio ha detto più cose ri-spetto a quanto dichiarato in precedenza ed ha confermato il

racconto di Carlo Gervasoni. Agli investigatori ha ammesso di aver manipolato le quattro partite con la maglia del Grosseto, mentre ha detto di essere venuto a co-noscenza della partita del Siena e di Atalanta-Piacenza. Per Sie-na-Novara, invece, c’era una proposta degli zingari. Nell’inter-rogatorio del 20 dicembre scorso davanti al gip Guido Salvini, l’in-

dagato ha spiegato che «in oc-casione di Grosseto-Empoli, l’Empoli era già d’intesa con noi per un 2-2. Gli slavi concordava-no sul risultato e dicevano che volevano combinare la partita, ma poi non si era fatto nulla per-ché le quote erano diventate troppo basse. Era finita in pareg-gio. Preciso che non sono stato io a prendere gli accordi con i

giocatori dell’Empoli - ha spiega-to il calciatore - ma mi sono limi-tato a passare le informazioni agli slavi. Non so chi si è attivato per prendere contatti con i gio-catori delle due squadre». La settimana di interrogatori si chiu-de venerdì pomeriggio con An-drea Masiello, ex giocatore del Bari e attualmente in forza all’Atalanta, che ha chiesto di poter essere sentito dal procura-tore. Masiello è stato tirato in ballo da Gervasoni in relazione ad una presunta combine di Pa-lermo-Bari del campionato 2010-2011. Queste le parole di Gerva-soni a verbale: «In occasione dello scorso interrogatorio mi sono dimenticato di riferire di un'altra partita di serie A combi-nata del campionato 2010-2011. Sto parlando di Palermo-Bari, terminata 2-1 per il Palermo, lad-dove il risultato concordato era di un over con la sconfitta del Bari con almeno due gol di scar-to. Si tratta di notizie che mi ha riferito Gegic nell’immediatezza della partita in quanto ho scom-messo sulla medesima. Ricordo che, sempre secondo quanto mi riferì Gegic, era stato Carobbio a mettersi in contatto con i gioca-tori del Bari o con qualcuno che gli stesse vicino. Gegic mi riferì che era stati corrotti i seguenti giocatori del Bari: Padelli, Benti-voglio, Andrea Masiello, Parisi e Rossi. Il risultato concordato non venne raggiunto in quanto Mic-coli sbagliò il rigore che era stato volutamente provocato. Miccoli non sapeva nulla della combine».

Sono 120 le persone iscritte al registro degli indagati. Carobbio conferma le combine

Calcioscommesse, nell’inchiestaspunta un’altra partita di serie AS

Sabato mattina il funerale di Giuseppe Telli

Rade Trajkovski respinge le accuseHa respinto l’accusa di essere uno degli scommettitori, Rade

Trajkovski, 28 anni, il macedone coinvolto nell’inchiesta sul calcio-scommesse, arrestato ad Atene il 19 dicembre scorso e poi estra-dato in Italia. Per gli inquirenti, Trajkovski sarebbe uno dei membri, insieme ai ricercati Hristyan Ilievski e Almir Gegic, del gruppo che avrebbe cercato di combinare alcune partite secondo le direttive impartite dall'organizzazione di Singapore. Interrogato dal gip Gui-do Salvini nel Tribunale di Cremona, l’uomo ha respinto le accuse di fare parte della banda degli scommettitori degli zingari, puntan-do però di fatto il dito contro l’altro macedone coinvolto, Hristyian Ilievski, ritenuto personaggio di spicco della banda. Assistito dall'avvocato Mario Gesualdo Murgo, Trajkovski ha riconosciuto di essere amico di Ilievski, ma al contempo ha affermato di non esse-re a conoscenza delle sue attività di scommettitore. L’uomo ha anche ammesso di essersi trovato il 18 e 19 del 2011 presso l'Hotel Excelsior di Siena, dove era in ritiro la squadra del Piacenza, in occasione di un incontro che si sospetta essere stato manipolato ma, ha fatto mettere a verbale Trajkovski: «Io in albergo non ho parlato con giocatori. Per quanto concerne Hristyian (Ilievski, ndr) non lo so. Del resto non siamo stati insieme tutto il tempo. Questa è l'ultima volta che sono venuto con lui in Italia. Abbiamo litigato perché c’erano delle cose che non mi piacevano in lui». Nel suo racconto davanti al magistrato, il macedone ha anche spiegato: «Quando abbiano passato il confine con la Svizzera a bordo della vettura dell'amico di Hristyian quest'ultimo, controllato dai doga-nieri, è stato trovato in possesso di 240mila euro. Una somma che non sapevo che avesse e ho visto anche che aveva un documento bulgaro che, ovviamente, era falso».

Si tiene sabato mattina alle 10, presso la chiesa di Sant’Ambrogio, il funerale di Giuseppe Telli (nella foto), storico tifoso cremonese, stroncato da un malore martedì scorso. L’uomo, 64 anni, era uno storico frequentatore della curva,

da ormai 40 anni. Al cordoglio dei famigliari si uniscono il presidente Arvedi, il consiglio d’amministra-zione, la dirigenza, i tecnici, i cal-ciatori della prima squadra e del settore giovanile e tutti i dipenden-ti. «Di Beppe ricordiamo il grande

attaccamento e la passione verso i colori grigiorossi- si legge in un comunicato stampa - sempre pre-sente in tutti i ritiri precampionato e in tutti gli stadi dove la Cremo ha giocato. Come dimenticare il suo striscione “Telli el ghè”».

è mancato all'affetto dei suoi cariGiuseppe Gagliardi

di anni 65Ne danno il doloroso annuncio la moglie Giuseppina, i figli Simo-ne e Silvia, la sorella Marisa con Luciano ed i parenti tutti.Non fiori ma devolvere eventuali

offerte all'A.C.C.D.Si ringraziano anticipatamente quanti ne vorranno onorare la memoria.

Cremona 20 gennaio 2012.

NECROLOGIE

Acli Via S. Antonio del Fuoco 9/A CremonaLa Cafetera C.So V. Emanuele 14 CremonaCaffe Del Corso C.So V. Emanuele 84 CremonaBar Supermoka Corso Campi 39 CremonaBar Aurora C.so Garibaldi 228Bar Cittanova Corso Garibaldi 114 CremonaBar Garibaldi Corso Garibaldi 219 CremonaOsteria Garibaldi Caffe' Corso Garibaldi 38 CremonaDimeglio Corso Garibaldi 85 CremonaBar Cremonino Corso Matteotti 2 CremonaOspedale Portineria Ospedale CremonaUnione Consumatori Piazza San Michele 2 CremonaCaffe’ Porta Romana Piazza IV Novembre 17 CremonaBanca Del Monte Piazza Cadorna 1 CremonaTabacchi Persico Piazza Cadorna 13 CremonaComune Di Cremona Piazza Del Comune CremonaA.P.T Piazza Del Comune 5 CremonaMacelleria Ruggeri Piazza Della Liberta' 7 CremonaRio Bar Piazza Della Pace 2 CremonaBar Fiume Piazza Fiume 6 CremonaDimeglio Piazza Marconi 15/A CremonaBanca Di Roma Piazza Roma 20 CremonaParrucchiere Bertoletti Piazza Roma 29 CremonaBar Stradivari Piazza Roma 7/B CremonaIl Planetario Viaggi Piazza Stradivari 17 Cremona Banca Popolare Viale Po 83 Cremona Bar Oasi Via Bergamo 221 CremonaDistributore Esso Via Bergamo 91 CremonaCittadella Via Bissolati 38 CremonaDimeglio Via Boschetto 93 CremonaBar Da Walter Via Brescia 128 CremonaDistributore Agip Via Brescia 219 CremonaCaserma Col Di Lana Via Brescia 189 CremonaBar Stella Via Brescia 27 CremonaSapore Di Mare Via Cappuccini 8 CremonaBar Pit Stop Via Castelleone 10 CremonaDa Pietro Via Castelleone 29/A CremonaSnack Bar Agip Via Castelleone 49 CremonaBar Signorini Via Castelleone 7 Cremona

Bar Trattoria Via Cipressi 3/B CremonaItalmark Via Dante 102 CremonaTeatro Monteverdi Via Dante 149 CremonaBar Lancia Via Dante 185 CremonaBar San Giorgio Via Dante 2 CremonaFotoline Via Dante 31 CremonaRe Mida Via Dante 87 CremonaCaseificio Il Colle Via Del Giordano 131 CremonaSister Caffe’ Via Del Giordano 65 CremonaAngolo Del Gusto Piazza Risorgimento 30 CremonaBar Il Cacciatore Via Filzi 19 CremonaBar le torri Via F. FilziTorrione Cafe’ Via Ghinaglia 104 CremonaDico Via Ghinaglia 49 CremonaCaffe'ghisleri Esselunga Via Ghisleri 46 CremonaTango Bar Via Ghisleri 53/A CremonaPasticceria Caffe’ Betti Via Giuseppina 11/B CremonaCrai Via Giuseppina 11/B CremonaBonseri Fornaio Via Giuseppina 27 CremonaBar I 3 Gradini Via Grado 20 CremonaDimeglio Via Grado 40 CremonaBar - Figlie Di San Camillo Via Lazzari CremonaBibi Bar Via Litta 50 CremonaBottega Del Gusto Via Mantova 133 CremonaGelateria Matisse Via Mantova 141/B CremonaPanificio Usberti Via Mantova 101 CremonaBar Pasticceria S. Remo Via Mantova 1 CremonaAgip Cafe' Via Mantova 141/B CremonaGio' Bar Via Mantova 81 CremonaAssociazione Commercianti Via Manzoni 2 CremonaMontecarlo - Slot Machine Via Massarotti 15 CremonaCaffe' Parking Via Massarotti 19/A CremonaAutobar Via Massarotti 42 CremonaBar Roma Via Mazzini 7 CremonaBar Mincio Via Mincio 2 CremonaBar Il Cantuccio Via Mincio 34 CremonaEdicola Via Nino Bixio 20 CremonaCaffe' Boldori Via Nino Bixio 8 CremonaBar Primavera Via Persico 2 Cremona

Panetteria Quarantani Via Platina 34 CremonaBar Gallo Via Rosario 49 CremonaSmeg Via Ruffini 6 CremonaCentro Sportivo Sanzeno Via San Zeno 53 CremonaCoffee Time Via Solferino 9 CremonaQ.In Via XI Febbraio 64 CremonaForneria Pan&Piu Via XX Settembre 32/A CremonaBar Dragone Via Vittori 2 Cremona Distributore Agip Viale Po 139 CremonaNon Solo Piada Viale Po 68 CremonaBar Zanzibar Viale Trento Trieste 36 CremonaA.E.M. Viale Trento Trieste 38 CremonaFattorie del gusto Via Massarotti 46/D CremonaCamera Del Lavoro Via Mantova 25 CremonaTabacchi Piazza Migliavacca 6 CremonaUniversita' Cattolica Via Milano 24 CremonaPolitecnico Di Milano Via Sesto 39 CremonaIl Beccofino Via F.Soldi 2 CremonaCremona Po Piano 2° Musetti Caffe' CremonaBar Greco Corso Campi 5 CremonaLes Clandestines Intimo Via Mercatello 11 CremonaSeven Caffè Piazza S. Anna CremonaLatteria Plac Corso Vittorio Emanuele CremonaPolitiche Educative Via Vecchio Passeggio 1 CremonaFarmacia Zamboni Via Oglio 5 CremonaNoemi Via Aporti 43 CremonaPasticceria Tosi Via Aselli 29 CremonaBar Smile Via CadoreMacalli Corso Vittorio Emanuele 43 CremonaMedic Center Via Giuseppina 21 CremonaPane E Amore Via Tonani 24 CremonaBar Tabacchi BattaglioneEdicola Ortenilla BonemerseEdicola Compiani Cremona Due GadescoPanetteria Merlini Via Cesare Battisti 47/B GadescoPanetteria Merlini Via San Savino 17 -San SavinoFarmacia Leggeri PersichelloImmobiliare B&G Piazza Roma 8 VescovatoLa Bottega del Gelato Via Cavallotti 25 Piadena

LA VOSTRA COPIA GRATUITA la trovate qui:de

Page 10: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Cremona10 Venerdì 20 Gennaio 2012

Nel diciannovesimo anniversario della sua scomparsa, si vuole ricordare madre Agata Ca-relli, la canossiana - che fu insegnate e preside - che tutti ricordano per la sua incredibile pro-pensione alla carità. A questo proposito il Grup-po Incontro, la città e il volontariato di Cremona la ricorderanno con una messa martedi 24 gen-naio alle ore 18 nella parrocchiale di S. Bernardo in Cremona.

A lei, il 9 ottobre 2010, fu intitolato lo slargo antistante Palazzo Duemiglia (via Brescia), pro-prio di fronte alla chiesa di San Bernardo.

Era il 5 agosto 2010 quando la Commissione toponomastica approvò la titolazione dello slar-go alla religiosa cremonese.

La proposta di ricordare la suora era stata a suo tempo avanzata dall'associazione Gruppo Incontro: Madre Agata Carelli è stata infatti fon-datrice di questa associazione impegnata nel campo dell'emarginazione e del disagio sociale nel quale ha profuso ogni sua forza nell'assi-stenza e nel recupero dei più diseredati ed emar-ginati. Madre Agata Carelli, morta il 24 gennaio 1993 a Cremona, è stata per molti anni preside

ed insegnante dell'Istituto Canossiano, che ave-va la sua sede nell'ex palazzo Visconti di via Ruggero Manna. Questa religiosa, oltre all'inse-gnamento, ha profuso ogni sua forza nell'assi-stenza e nel recupero dei più diseredati ed emar-ginati, tanto da guadagnarsi il soprannome di "Vagabonda della Carità", con il quale era a no-ta dovunque. Con questa intitolazione l'Ammini-strazione Comunale aveva reso omaggio alla religiosa canossiana, a memoria e testimonianza perenni del suo amore per la città e per i più deboli ed indifesi.

Messa in ricordo di Madre Agata Carelli

di Laura Bosio

l nome di Giacomo Pagliari è mol-to noto a Cremona, che lo ricorda come “l’eroe di Porta Pia”. Egli fu, infatti, il bersagliere cremonese che perse la vita sulla breccia di

Porta Pia quando, il 20 settembre 1870, le truppe del generale Raffaele Cadorna entrarono a Roma attraverso una breccia di trenta metri. Pochi do-po, un plebiscito popolare sancì l'an-nessione allo Stato italiano della Città Eterna, a febbraio dell'anno successi-vo, fu proclamata capitale d'Italia.

Pagliari nacque a Persico Dosimo il 15 gennaio 1822 da una modesta fami-glia di contadini (Ignazio e Maria Rosa Paraffini) che diede ben quattro figli al-la causa dell’indipendenza e dell’unità d’Italia.

Tutti e quattro furono ufficiali e tutti e quattro caddero sul campo: Alessan-dro, nei granatieri; Innocente, nei cara-binieri; Carlo in cavalleria e Giacomo nei bersaglieri. Giacomo Pagliari era

suddito austriaco e come tale dovette, all’età di 20 anni, arruolarsi nell’eserci-to austriaco; in quegli anni venne edu-cato nella rigidissima accademia di Wiener Neustadt. Tuttavia, ai primi mo-ti insurrezionali in Lombardia del marzo 1848, egli disertò e passò nella “Legio-ne Volontari Lombardi”. Con il grado di sottotenente militò nel Primo reggi-mento di linea lombardo e nel Batta-glione bersaglieri tridentini con i quali prese parte, negli anni 1848 e 1849, alla prima Guerra di Indipendenza. No-minato ufficiale in servizio permanente nell’esercito piemontese, nel maggio 1849, passò nel corpo dei bersaglieri.

In quegli anni ebbe il comando del 4° battaglione provvisorio durante la Campagna d’Oriente (dal maggio 1855 al maggio 1856), meritando diversi ri-conoscimenti; ad esempio, una men-

zione onorevole alla Cernia, il 16 ago-sto 1855. Fu poi promosso luogote-nente - nel 1858 - e nella seconda Guerra d’Indipendenza, l’anno succes-sivo, combatté valorosamente.

Promosso capitano nel dicembre 1859, si distinse nelle operazioni con-tro il brigantaggio nell’Italia meridiona-le, per le quali ottenne anche una cita-zione sul bollettino militare. Con il Quinto reggimento bersaglieri parteci-pò alla campagna del 1866: il 28 giu-gno dello stesso anno, col grado di maggiore, assunse il comando di un battaglione.

Nel 1870, col 34° battaglione, fu as-segnato all’avanguardia dell’undicesi-ma Divisione Cosenza del IV corpo del generale Cadorna. Varcato il confine pontificio il 10 settembre, raggiunse la cinta delle mura di Roma il 19 dello

stesso mese. L’attacco al fronte difen-sivo della città, nel tratto di mura com-preso tra Porta Pia e Porta Salaria, eb-be luogo la mattina del 20 settembre e fu condotto da tre colonne a ciascuna delle quali venne assegnato un batta-glione bersaglieri. Alla colonna di de-stra, che si era portata a Villa Albani, fu destinato appunto il battaglione di Pagliari.

Col fuoco delle artiglie-rie ben presto fu aperto un varco nelle mura di Porta Pia ed egli, alla testa dei suoi bersaglieri, si lanciò all’assalto, mentre dai bastioni crepita-va la fucileria dei difensori. Una pallot-tola lo colpì a morte, sotto le mura, mentre si accingeva a scavalcare la breccia.

Alla sua memoria fu concessa la medaglia d’oro al valore con Regio decreto del dicembre 1870. Motivazio-ne: «Per avere con intelligenza e ammi-rabile slancio condotto il proprio batta-glione all’attacco della breccia di Porta Pia, rimanendo a pochi passi da essa

mortalmente ferito. - Ro-ma, 20 settembre 1870».

Nonostante questo, si fecero alcune illazioni sulla sua morte: ci fu chi so-spettò che fosse caduto in seguito ad una fucilata sparatagli da uno dei suoi uomini, alle spalle. Egli, in-

fatti, non era ben visto dai suoi soldati, in quanto manteneva tra loro una disci-plina ferrea. Di certo, rimane la memo-ria di un soldato coraggioso e sprez-zante del pericolo.

I

Largo Pagliari è la strada che, partendo da via Giordano, finisce in via Manini, incrociando via Cadore. Caratterizza-ta dalla presenza di case di edilizia residenziale pubblica,

è una delle vie di ingresso al centro storico di Cremona. Un tempo si chiamava vicolo Bovaro, quando via Manini era nota come Mercato delle bestie.

GIACOMO PAGLIARIL’eroe della Breccia di Porta Pia

Continua il nostro viaggio alla scoperta dei personaggi cremonesi ai quali sono intitolate le strade cittadine

Il bersagliere cremonese morì durante lo storico attacco a Roma, nel 1870

Un protagonistadelle battaglierisorgimentali

La strada, nota per la presenza di strutture di edilizia residenziale pubblica, collega le vie Manini e Giordano

Particolare dell'affresco raffigurante il maggiore Giacomo Pagliari, colpito a morte dall'esercito papalino, il 20 settembre 1870, mentre guidava il 34º Battaglione Bersaglieri all'assalto per la breccia di Porta Pia.

Page 11: Il Piccolo Giornale del Cremasco

" liberalizzazioni

in cima alla lista ci sonola persona e la salute

Caro direttore,in questi giorni il governo sta lavorando al decreto sulle liberalizzazioni, un prov-vedimento, ma ancor prima, un approc-cio indispensabile per dare fiato all’eco-nomia e ai mercati e togliere quel tappo che pone l’Italia tra gli ultimi Paesi in Eu-ropa e nel mondo in tema di libertà di impresa e di mercato. E’ un tema questo che ha sempre trovato le più forti oppo-sizioni trasversali delle lobbies che di-fendono diritti e privilegi e che ha visto anche i più timidi tentativi, a partire dalle lenzuolate di Bersani, ridursi ad interven-ti su singoli settori e categorie, che non hanno mai inciso sui veri monopoli e su quello che, a mio avviso, è uno dei prin-cipali vincoli allo sviluppo dell’impresa: la burocratizzazione ed il forte ruolo del-lo Stato. Anche oggi gli interventi annun-ciati, pur utili ed indispensabili in certi settori, pare ancora non vadano al cuore del problema, il sistema bancario, il si-stema assicurativo, il mondo dell’ener-gia e dei trasporti, i servizi pubblici, in-somma i grandi monopoli, col rischio di apparire come interventi punitivi per al-cune categorie. Il rischio è di creare an-ziché delle liberalizzazioni dei nuovi mo-nopoli e dei nuovi centri di potere. Penso ad esempio alla gestione del sistema idrico, che nell’ipotesi prospettata dal piano d’ambito della Provincia di Cre-mona, viene presentata come una libe-ralizzazione, quando invece è a tutti gli effetti la concessione di un monopolio ventennale ad un privato che partecipe-rà al sistema misto di gestione, in cui non vi sarà concorrenza sul mercato, sui prezzi, sull’offerta. In un quadro di que-sto tipo il vero rischio è che un principio giusto ed equo di liberalizzazione, sia ridotto ad un principio ideologico, che necessariamente si è obbligati a perse-guire. Un rischio perché quando si ridu-ce il tutto a pura ideologia e non si valu-ta la ricaduta di certi interventi, o peggio ancora la politica rinuncia a svolgere il suo ruolo di indirizzo e governo, le con-seguenze sono disastrose. Oggi noi pa-ghiamo l’aver inseguito l’ideologia della sovranità dei mercati, per cui le sorti del mondo e delle nazioni sono guidate dal-la finanza (che tra l’altro spesso è più vicina alle esigenze degli speculatori che del mercato) anziché essere guidato dal-la politica, le agenzie di rating dalla sera alla mattina sputano sentenze sulla bon-tà dei conti pubblici: siamo al punto in cui non sono più le politiche economiche e sociali di un Paese ad essere giudica-te, ma lo spread diventa il parametro di giudizio. Arriviamo addiritura a prevede-re che il pareggio di bilancio debba es-sere il principio costituzionale dello Sta-to. Va bene una corretta gestione della spesa pubblica, il dovere di un ammini-stratore di utilizzare correttamente le ri-sorse, evitare gli sprechi, ma deve esse-re anche legittimo per uno Stato, in fun-zione delle proprie priorità, delle proprie politiche sociali decidere come allocare le risorse e se necessario generare un debito non strutturale per far fronte ad emergenze. Non vorrei apparire come il difensore del debito pubblico, ma riten-go che sia giunto il momento di dare un segnale forte da parte della politica, di voler riprendere il controllo, la guida, l’in-dirizzo sull’economia e sulla finanza, mettendo in atto tutto quanto serve a favorire lo sviluppo e la crescita econo-mica, liberalizzazioni incluse, ma gover-nando i processi a partire dai bisogni della collettività, da una corretta gradua-toria dei valori, che al primo posto devo-no vedere la persona, il lavoro, la salute.

angelo zanibelliCapogruppo dell’Udc Comune di Cremona

***

" aduc

liberalizzare il servizio taxicontro il corporativismo

Egregio direttore,la vicenda delle liberalizzazioni del “ser-vizio taxi” sta avendo l’effetto contrario allo spirito della legge che disciplina quell’attività. Secondo la legge n. 21/92, infatti, “il servizio di taxi ha lo scopo di soddisfare le esigenze del tra-sporto individuale o di piccoli gruppi di persone; si rivolge ad una utenza indif-ferenziata”. Ripartiamo da qui per capi-

re che cosa dev’essere fatto. Se la fun-zione del servizio è soddisfare le esi-genze dell’utenza, si può davvero cre-dere che limitare il numero delle licenze sia il modo migliore per farlo? La realtà dei fatti, visto che quella stessa legge lo consente, ci dice che si è creato un per-verso meccanismo secondo il quale il trasferimento della licenza è divenuto il fulcro della vicenda. I tassinari fanno sentire la loro voce non per garantire all’utenza il miglior servizio, come vor-rebbe la legge, ma per difendere quel privilegio che gli consente di lucrare, ahinoi legittimamente, su un interesse pubblico. In perfetto stile corporativo. Se poi si pensa che perfino gli eredi del tassista possono guadagnare sulla sua licenza, si comprenderà la paradossali-tà della situazione. Bisogna avere il co-raggio di fare scelte che rimettano al centro dell’attenzione chi, secondo quella legge, dovrebbe essere favorito: il consumatore. Ed allora il Governo Monti, come per altre ben più ricche corporazioni (farmacie, notai, banche, settore autostrade, ecc.), abbia il corag-gio di effettuare una rivoluzione coper-nicana. Basterebbe dire che le licenze possono essere accordate, in qualsiasi momento e senza limitazioni numeriche e territoriali, a tutti coloro che posseg-gono i requisiti atti a garantire la sicu-rezza dei trasportati. Sarà poi il mercato a stabilire quanti tassisti devono esser-ci in Italia. E’ troppo difficile? Certo, qualcuno resterà deluso ma non può essere altrimenti.

alessandro GallucciLegale dell’Aduc

***

" avvertimento

il progetto crit senzauna sede rischia di fallire

Egregio direttore,la realizzazione di un polo per le tecno-logie innovative capace di esaltare le potenzialità delle aziende locali e la presenza del Politecnico a Cremona costituisce un’opportunità di sviluppo importante per l’economia cittadina. Un grande apprezzamento, quindi, per il progetto Crit che aggrega nove azien-de impegnate nel campo dell’informa-tion tecnology, coordinate dal Politec-nico di Milano. Una condizione deter-minante per il decollo del progetto è la destinazione di un’area per la sede del Polo tecnologico, ma purtroppo l’am-ministrazione attualmente al governo, pur coinvolta e interpellata dai promo-tori del progetto, non ha ancora dato risposte in merito. Pensiamo che se non supportato concretamente dal-l’amministrazione comunale, il proget-to Crit sia destinato a fallire. Sarebbe un’occasione persa per il futuro di Cre-mona, a maggior ragione se si conside-ra il contesto generale di difficoltà nel quale ci troviamo soprattutto per quel che riguarda le prospettive di lavoro. Per generare opportunità, è necessario passare attraverso scelte coraggiose, come investire sull’innovazione e la ri-cerca. Per questo presentiamo un’in-terrogazione per conoscere quali sono le valutazioni dell’amministrazione co-munale circa l’area da destinare a sede del polo tecnologico, per sapere se non ritiene che l’area dell’ex macello costi-tuisca una collocazione ideale per un insediamento ad alto contenuto inno-vativo e se intenda definire questo indi-rizzo come criterio prioritario nella va-lutazione dei progetti in concorso.

annamaria abbatedaniele Soregaroli

Membri delle Commissione Territorio***

" il Sole-24ore

l’indagine ha premiatofinalmente il sindaco Perri

Egregio direttore,desidero esprimere la gioia e la soddi-sfazione nei confronti del risultato emerso dall’indagine della Governance Poll 2011, il tradizionale appuntamento annuale de “Il Sole-24Ore”, reso pubbli-co lunedì 16 gennaio: mi complimento quindi con il sindaco Perri e con tutta la sua squadra perché questo risultato di-mostra come si stia lavorando nella giusta direzione. La città di Cremona inizia ad apprezzare ed a toccare con mano ciò che questa amministrazione sta facendo; i frutti del lavoro iniziato

due anni e mezzo fa non sono casuali e dimostrano l’attenzione nei riguardi del cittadino cremonese che è stato e sarà sempre messo in primo piano qualsiasi decisione debba essere adottata. Se l’obiettivo è ben chiaro ed è condiviso da tutti gli attori in gioco, se il principio, secondo il quale ogni scelta è fatta in funzione del bene comune, viene rego-larmente rispettato, i risultati non po-tranno che essere positivi: oggi la città inizia ad accorgersi di tutto questo! Ab-biamo ancora molto da fare, tanti sono i progetti pronti a partire ed alla fine l’im-pegno e gli sforzi verranno sicuramente riconosciuti e premiati. Complimenti, sindaco, vai avanti così!

alessio zanardiPresidente del Conciglio comunale

***

" Sel lombardia

dopo gli scandali, la GiuntaFormigoni deve andarsene

Egregio direttore,il presidente Formigoni, di fronte all’en-nesimo scandalo, all’ennesima inchie-sta, alla sfilza di arresti di uomini politici a lui legati, cerca ancora di far finta di niente e mostra sempre più affinità con l’ex presidente del Consiglio Berlusco-ni. «Non esiste né una questione politi-ca, né una questione morale in Regione Lombardia», ha dichiarato Formigoni. Vergogna, presidente. Dopo aver scelto lei quegli uomini ora pensa di rifugiarsi dietro l’esclusiva responsabilità perso-nale? Corruzione, concussione, banca-rotta fraudolenta, appropriazione inde-bita, finanziamento illecito a campagne elettorali, sfruttamento della prostitu-zione, falsificazione di firme per la pre-sentazione della lista elettorale, due consiglieri riconosciuti come ineleggibi-li, un Ufficio di presidenza decimato dai mandati di cattura: questa è la realtà, una sfilza di casi non isolati, che dopo vent’anni fa tornare la Lombardia nella stessa situazione del pre-Mani pulite. Sanità, rifiuti, ambiente, appalti di opere pubbliche, urbanistica, settori toccati da interessi che modellano l’azione del-la Regione, mese dopo mese vengono coinvolti dalle indagini e dagli arresti dalla Magistratura. L’aria mefitica che si respira ai piani alti del Pirellone non può, non deve soffocare la nostra regio-ne, la nostra gente, la nostra storia. La classe politica da anni abbarbicata al potere della Regione, una sorta di regno finora sopportato, ora volge al tramon-to. Pensiamo che eticità e moralità, ri-spetto delle regole e volontà di traspa-renza siano i sentimenti che accomuna-no la maggioranza dei lombardi. Per questo chiediamo le dimissioni del pre-sidente Formigoni, della sua Giunta e del Consiglio: perché i cittadini, con il proprio voto, possano decidere quale aria respirare.

Franco bordoEsecutivo regionale di Sel Lombardia

***

" economia

il futuro delle banchecondiziona tutti gli Stati

Egregio direttore,nessuno sa cosa succederà nel mondo del denaro dopo un 2011 di pathos, passione e paura. Chi dice di saperlo, gli analisti delle banche e pubblicazioni di mezzo mondo, hanno creato una pic-cola industria delle previsioni che sfor-na verdetti a fiumi. In questo momento di estrema fragilità del tessuto connet-tivo dell’economia mondiale, non si può far altro che analizzare i temi che domi-neranno i prossimi dodici mesi. Inizia-mo dalla Grecia: rimane instabile, so-prattutto perché molte banche e fondi non vogliono sottomettersi alla perdita “volontaria” di metà dei loro investi-menti nel debito greco, come proposto dai governi europei. Un “default” totale, che potrebbe costringere la Grecia ad uscire dall’euro, non si può escludere. Come mi ha detto un investitore ameri-cano: «In questo momento, i mercati hanno bisogno di un default come di un buco nella testa». Ma i veri problemi potrebbero essere altrove nel Mediter-raneo. L’Italia e la Spagna dovranno fare sforzi colossali per rimettere in se-sto i conti pubblici. Le loro economie, per non parlare di pensionati, impiegati statali e ceti bassi, ne soffriranno molto. Ormai questo è scontato! Come sem-

pre, in questi casi, occhio alle banche. Con un’economia più o meno in reces-sione, debiti pubblici altissimi ed inve-stitori svogliati, l’Europa rimane sull’orlo di una crisi bancaria. La reazione nega-tiva dei mercati all’aumento di capitale di Uni Credit non è certo di buon auspi-cio per altre banche. La crescita econo-mica è fondamentale per mantenere lo status politico. La “dittatura capitalista” del Paese funziona solo se la disoccu-pazione rimane bassa e lo standard di vita di milioni di persone aumenta ine-sorabilmente anno dopo anno. E’ altret-tanto vero che i signori (e le poche si-gnore) nei gessati blu possono senz’al-tro vivere con mezzo milione di dollari l’anno invece di tre milioni. La casa a St. Tropez magari dovrà essere venduta ma per il resto… L’effetto strutturale di questi cambiamenti, però, va analizzato con cura. Con le banche americane ed europee alle corde, più di 300.000 per-sone perderanno il posto di lavoro. Ma prima di festeggiare il funerale delle banche, vale la pena valutare che la lo-ro funzione primaria, prendere soldi dai risparmiatori e prestarli ad aziende e consumatori è fondamentale per la cre-scita economia. Un’industra finanziaria più piccola è forse auspicabile, ma non senza costi. Predire quello che faranno i mercati è un mestiere ingrato, soprat-tutto in questo frangente in cui l’impos-sibile, la distruzione dell’euro, il crollo della Cina, il fallimento di una banca europea, potrebbe diventare realtà in qualsiasi momento. Stiamo alla fine-stra... Meglio sapere cosa non si sa.

andrea delindaticremona

***

" Punto di viSta

contro la crisi dobbiamo fare solo il nostro dovere

Egregio direttore,dei talk show televisivi non se ne può più. Alla tv si chiacchiera del nulla quando il tema del dibattito è quello della crisi che stiamo soffrendo: gli scontri sono solo sul colore del salvagente, mentre si sta affo-gando. Una crisi che il governatore della Bce, l’italiano Mario Draghi, ha così defi-nito: «Ci troviamo in una situazione molto grave e non dobbiamo nasconderlo». Una crisi dovuta al debito della zona eu-ro a cui la Banca mondiale addebita il freno della crescita globale, colpendo così anche quella dei Paesi in via di svi-luppo. Un debito che vede l’Italia quarta nel mondo e che costituisce il 25% di quello dell’Eurozona. Ma gli scenari sono più foschi. La globalizzazione dei merca-ti rende ormai “globali” anche le crisi economiche e le strategie per uscirne. Solo che non vale tanto la vittoria “globa-le”, ma tra mille ipocrisie degli Stati, la cinica legge del “si salvi chi può”. Per il dollaro, ad esempio, è quella di mettere sotto attacco un annaspante euro e la stessa sopravvivenza dell’Unione euro-pea. Qualcuno ha definito questa crisi addirittura “la terza guerra mondiale”. D’altronde, non c’è il rombo dei cannoni, ma le prime vittime della povertà e della miseria già si contano numerose. Per uscire da questa pericolosissima situa-zione, le risposte non possono essere, ma solo come prima cosa, che straordi-nariamente “ferme e dolorose”. Oggi l’Italia, per la miopia politica del suo pas-sato anche recente (solo dal 2008 al 2011 il debito è passato dal 105 al 120% del Pil), deve sottoporsi ad una terapia d’urto che non è solo l’amara medicina di una “cura dimagrante”, ma essendo ritenuta la neoplasia dell’Europa, una robusta chemioterapia. Se quel 10% di italiani che detengono il 50% della ricchezza del Paese, ovvero 6 mila miliardi di euro pari a 4 volte il Pil, facessero il generoso sfor-zo di farsi tassare con una “patrimoniale” (uno 0,5% sarebbero già 30 miliardi) e non attivasse lobbie per opporsi ad una indispensabile lotta all’evasione fiscale, il futuro del Paese e quindi dell’Europa sa-rebbe meno buio. Forse sembrerà stra-no, ma quel restante 90% non può sop-portare “da solo” lo sforzo richiesto a tutta l’Italia: ha “già dato” e non può dare di più. Mettendola in metafora, smettia-mola di essere comandanti Schettino, diventiamo tutti come Gregorio De Falco, il capo della Capitaneria di porto di Livor-no: non eroi, facciamo soltanto con co-raggio il nostro dovere.

benito FioriPer il Gruppo di riflessione

politica “il frantoio”

" denuncia

basta con le spese follidella politica italiana

Egregio direttore,ad alcuni sembrerà inverosimile, ma la verità è che pur avendo emeriti profes-sionisti quali revisori di conti che verifi-cano i bilanci di Camera e Senato, se avrete mai l’opportunità di chiedere loro «ma scusate, è possibile verificare in dettaglio e la veridicità delle voci di spe-sa messe nei bilanci?», vi risponderanno semplicemente e candidamente “no”! Ragazzi, è come rubare in tasca ad un povero cieco: solita musica per i rimbor-si spese dati a go-go ai parlamentari, nessuna possibilità di controllo e di ve-rifica, Scusate, ma non sono sempre gli stessi che tanto discutono e disquisi-scono sul fatto che il falso in bilancio debba essere configurato come reato. E’ veramente ora di finirla di foraggiare quella pletora di parlamentari che hanno persino votato il finanziamento ai partiti. Basta e poi ancora basta. Io, come me molti altri, non voglio dare nemmeno un centesimo ad una massa di cialtroni e sanguisughe. Le elezioni politiche del 2008, secondo l’ultimo referto della Cor-te dei Conti, a fronte di una spesa com-plessiva di 110.127.757,19 euro, ci sono costate ben 503.094.380,90 euro, ovve-ro 200 milioni di euro in più rispetto al taglio di risorse per la scuola e l’univer-sità programmato dall’ultima finanziaria. Non solo, il valore totale dei rimborsi statali versati ai partiti, che nel 1994 am-montava a circa 47 milioni di euro, negli ultimi 14 anni si è più che decuplicato, facendo esborsare agl italiani, tra il 1994 e il 2008, un totale complessivo di 2.253.612.233,79 euro! E’ una vergo-gna. E’ una ignominia.

davò ivan lorisSpinadesco

***

" aidaa

combattiamo per dire noalla legge sulla vivisezione

Egregio direttore,nei prossimi giorni il parlamento italiano completerà con un voto l’ultimo passag-gio finale per l’approvazione della diret-tiva europea 2010/63/UE, meglio nota come normativa europea sulla vivisezio-ne. Si tratta di un passaggio che tra l’al-tro non prevede nessuna discussione parlamentare in quanto si tratta di un decreto legislativo. Questa direttiva che al tempo della sua approvazione al par-lamento europeo fece molto discutere a livello nazionale per il contenuto dei suoi 79 articoli, che di fatto ampliano la pos-sibilità di sperimentare sugli animali do-mestici, sui primati e sulle specie in vie di estinzione, con pratiche che definire aberranti è poco, contiene anche un emendamento del governo italiano (arti-colo 3 bis) che introduce a sua volta ul-teriori criteri a nostro avviso criminali nei confronti degli animali. In particolare vi sarà la possibilità di catturare cani e gat-ti randagi per avviarli ai laboratori di ri-cerca (pratica al momento vietata in Ita-lia), si potranno fare esperimenti su ani-mali nelle università per gli studi dei fu-turi medici e veterinari, si potranno fare esperimenti per scopi bellici, si potrà tranquillamente continuare a sperimen-tare su animali per tutto ciò che è previ-sto dalla legge e per le forme di ricerche sulla salute umana. Si vivisezioneranno gli animali senza problemi se sedati o anestetizzati ed infine nonostante si pre-veda la non possibilità di allevare in Italia animali destinati alla sperimentazione, si dà il via libera all’acquisto di animali (o alla cattura dei randagi) per la sperimen-tazione cosi detta scientifica [...] Aidaa si rivolge a ciascun parlamentare che do-vrà votare questa legge che ci riporta indietro di secoli, chiedendogli di dire no a questa legge e di rimandarla con un forte atto politico in Europa per dimo-strare che l’Italia è un Paese civile e pro-gredito anche nella ricerca scientifica e per la tutela degli animali di affezione ma non solo. «Un no italiano alla legge sulla vivisezione sarebbe dirompente - ci dice Lorenzo Croce, presidente Aidaa - an-che a livello europeo. Questa legge è un abominio contro natura e ci riporta indie-tro di decenni nella lotta per la tutela degli animali e nei nuovi campi della ri-cerca scientifica.

aidaa - associazione italiana difesa animali ed ambiente

Per dire la vostra, scrivete a: [email protected][email protected] 11Venerdì 20 Gennaio 2012

Page 12: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Tiziano Guerini

rema Crea»: questo il nome di una prima li-sta civica fra quelle che si stanno propo-nendo in appoggio alla

candidatura a sindaco per conto del centrosinistra di Stefania Bonaldi. L’iniziativa del Pd dello scorso anno che esplicitamente proponeva una serie di liste non di espressione partitica a soste-gno del centrosinistra si sta poco a poco concretizzando.

Dopo l’alleanza con Sel e Ri-fondazione sancita con lo svolgi-mento delle «primarie», ora è il momento della adesione della società civile all’esigenza di cam-biamento che si fa avanti nella nostra città dopo l’esperienza della giunta Bruttomesso. «Cre-ma Crea» raggruppa giovani tutti di età inferiore a 26 anni che han-no preso le mosse del loro impe-gno proprio a partire dallo svolgi-mento delle «primarie». Stefano Zaninelli, Valentina Di Gennaro, Nicolò Bassi, Fabio Bertolotti, Jacopo Bassi… questi alcuni no-mi delle circa 20 persone che già si sono dichiarate disponibili all’impegno elettorale.

«Tutto è partito dalla adesio-ne al progetto delle “primarie”» conferma Jacopo Bassi. «Ci è sembrato un momento forte di partecipazione che meritava la nostra adesione; di conseguen-za ne è derivato l’impegno a sostenere la candidatura della vincitrice di questa interessante esperienza, cioè Stefania Bo-naldi».

Fra di voi c’è qualcuno che ha già avuto esperienze ammini-

strative? «No, siamo tutti alla prima esperienza di impegno di-retto in campo amministrativo e lo facciamo per l’esigenza che avvertiamo di mettere a disposi-zione dei cittadini di Crema i sentimenti e le esigenze dei gio-vani. Sinceramente non so quan-ti si sarebbero dichiarati disposti all’impegno sotto il simbolo di un partito; invece senza tessera e senza vincoli politici ci pare di poter essere meglio noi stessi e di esprimere meglio l’amore per la nostra città. E’ in fondo quello che alcuni di noi hanno speri-mentato con altri giovani orga-nizzando il “Caffè Politico”: di-

scutere e proporre iniziative sen-za schemi e soprattutto senza steccati ideologici».

Jacopo Bassi è infatti uno dei principali organizzatori del «Caf-fè politico» in cui rappresenta, con altri, l’anima politica di sini-stra. Valentina Di Gennaro si sente particolarmente impegna-ta a favore del candidato sinda-co che la lista dei “giovani” so-sterrà, cioè Stefania Bonaldi. «Non solo perché si tratta di una donna» dice, «ma anche perché ho avuto modo di conoscere la sua passione e la sua compe-tenza in campo amministrativo. Ci siamo impegnati per le “pri-

marie”, e nonostante non tutti noi l’avessimo votata, abbiamo preso atto con soddisfazione del grande consenso da lei otte-nuto e siamo sicuri che darà un contributo importante a miglio-rare la qualità della vita della nostra città. E non solo a favore dei giovani».

Si avvia così, con questa lista di giovani già praticamente pron-ta, a concretizzarsi il disegno originario che il Pd aveva auspi-cato: la società civile mobilitata con i partiti della tradizione di centrosinistra per avviare un cambiamento radicale nella poli-tica cittadina.

C

CREMA12 Venerdì 20 Gennaio 2012

Nostro viaggio tra i cremaschi che si muovono verso le elezioni comunali di primavera

Hanno meno di 26 anniLa loro lista per Bonaldi

Jacopo Bassi

Stefania Bonaldi, candidata a sindaco per il centrosinistra

«Tutto quello che volevamo ottenere era un confronto vero all’interno della Lega. L’abbia-mo ottenuto»: così ci diceva Cristian Chizzo-li, uno dei dissidenti firmatari della lettera di dimissioni dal direttivo della Lega cremasca, a proposito del contrasto che si era aperto nel movimento. «Non mi sono mai sottratto ad alcun confronto» ribatte il segretario Angelo Barbati. «La prova» continua, «è che in setti-mana si riunirà il direttivo, e che le due que-stioni di merito sulle quali pare esserci una diversità di opinione - gestione dell’acqua e NewCo rifiuti - sono sul tavolo della discus-sione in Provincia e in comune a Crema, e non certo per sola responsabilità della Lega».

Come va la discussione su questi due te-mi? «Per la gestione pubblica dell’acqua la posizione favorevole all’esito del referendum è chiara anche a livello nazionale, quindi non c’è contrasto fra la Lega di Crema e quella di Cremona. Ora poi che anche il presidente della Provincia, Massimiliano Salini, pare essersi convinto di perseguire l’unificazione fra i sette enti che si occupano dell’acqua a livello provinciale, credo che un ampio accor-do sia possibile».

«Quanto alla NewCo per i rifiuti» dice ancora Chizzoli, «continuiamo a sostenere due cose, e non siamo i soli: cambiare il Cda di Scrp perché sia rappresentativo e non a senso unico come ora (tutti i consiglieri sono del Pdl o scelti dal Pdl); in secondo luogo, che si stenda un pro-getto di gara d’appalto che dia più spazio deci-sionale ai sindaci, diversamente da quello pre-disposto da Scrp che pare essere troppo pie-gato agli interessi del futuro privato».

Veramente c’era un’altra questione aperta, più direttamente politica: se cioè debba con-tinuare l’alleanza con il Pdl o alle prossime elezioni amministrative la Lega correrà con una propria lista e un proprio candidato sin-daco. «La decisione definitiva verrà presa a tempo debito» conferma Barbati. «Non na-scondo che la situazione attuale ci vede divisi dal Pdl di Crema quasi su tutto. Del resto che la Lega debba privilegiare la propria autono-mia a livello locale lo afferma anche l’onore-vole Maroni».

Pare di cogliere dell’ironia nell’affermazio-ne di Angelo Barbati: due delle sezioni leghi-ste che gli fanno la fronda (Capergnanica e Dovera, ma pare poi anche Ripalta Cremasca e Romanengo), hanno in settimana chiesto alla segreteria provinciale cremasca di invita-re a Crema l’onorevole Maroni in segno di solidarietà dopo il contrasto avuto con il verti-ce politico di via Bellerio.

«Non solo Maroni; ho già provveduto ad

invitare per la nostra campagna elettorale a Crema anche altri dirigenti nazionali» avverte Barbati. «Per noi è importante, specialmente ora che siamo all’opposizione, mostrare che tutto il partito è unito a sostegno della nostra politica e delle nostre idee».

Cristian Chizzoli conferma l’incontro in settimana della Direzione provinciale della Lega. «I firmatari delle dimissioni saranno co-munque presenti per giustificare il loro gesto e motivarlo. Non posso dire come andrà a fi-nire; so solo che non potranno essere sostitu-iti tutti e cinque i dimissionari dal momento che fra i non eletti, da cui pescare le sostitu-zioni, figura un solo nome, quello di Matteo Soccini. All’ordine del giorno anche la que-stione nazionale con la volontà da parte no-stra di esprimere solidarietà nei confronti dell’onorevole Roberto Maroni vittima di una vicenda non certo esemplare, che per fortuna pare essere rientrata per la forte reazione del-la base leghista»..

Lega, Barbati non demorde dalla sua linea

Valentina Di Gennaro

Nonostante i numerosi dissidenti nel direttivo. Su elezioni, newco, gestione acqua...

Con il Pdl di Crema siamo divisi ormai

quasi su tuttoCristian ChizzoliAngelo Barbati

Si rinnova l'appuntamento del Credito Cooperativo dell'Ad-da e del Cremasco-Cassa Rura-le con la fiera internazionale Kli-mahouse di Bolzano. L'appun-tamento è per sabato 28 genna-io. La visita alla fiera leader nel settore per l'efficienza e il rispar-mio energetico rientra nelle ini-ziative messe in campo dalla Cassa Rurale a favore dei soci e della clientela e rappresenta oramai da alcuni anni un appun-tamento che riscuote numerose adesioni.

Klimahouse nasce infatti dall’esigenza sempre crescente di costruire bene, utilizzando le più moderne tecnologie coerenti con un modello di sviluppo so-stenibile che coniughi risparmio ed efficienza energetica con il rispetto dell’ambiente e con un sempre maggior impegno a co-struire o ristrutturare i nostri pa-esi a misura d’uomo. La Cassa Rurale, da sempre attenta a fa-vorire uno sviluppo sostenibile del territorio, non poteva quindi mancare neppure quest’anno all'appuntamento. L’invito è ri-volto a tutti e particolarmente agli artigiani, ai professionisti e agli imprenditori che operano nel settore delle costruzioni e della relativa impiantistica. La fiera offre infatti soluzioni tecno-logiche ed economiche alterna-tive, sia nel settore dell’edilizia

residenziale che degli edifici in-dustriali e pubblici, tanto per le nuove costruzioni che per le ri-strutturazioni.

Non mancherà, come sem-pre, un momento di degustazio-ne di prodotti tipici della nostra terra, offerto dalla Cassa Rurale nel viaggio di andata, che preve-de la partenza in prima mattina-ta (sulla base della provenienza delle adesioni verranno definite e comunicate le località di par-tenza del bus e i relativi orari).

Dopo la visita alla fiera, sulla via del ritorno, la tradizionale cena conviviale in un rinomato e ben sperimentato agriturismo.

Le iscrizioni, aperte fino all'esaurimento dei posti, ven-gono raccolte nelle sedi e nelle filiali della Cassa Rurale entro martedì 24 gennaio (o rivolgersi a [email protected].; cell: 335 7055747).

Sono stati nuovamente se-gnalati episodi di operatori che si presentano a domicilio qua-lificandosi come incaricati per la sostituzione dei contatori dell’acqua nelle abitazioni dei cittadini di Crema.

SCS Gestioni, società che per conto del Comune di Cre-ma gestisce il servizio idrico cittadino, afferma la propria estraneità a queste persone e ribadisce di non aver in corso alcuna attività finalizzata alla sostituzione dei contatori dell’acqua.

SCS Gestioni invita pertan-to tutti i cittadini e gli utenti a diffidare delle dichiarazioni fal-

se e infondate di operatori che si presentano a domicilio per la sostituzione dei contatori dell’acqua; diffidare di coloro che si presentano a domicilio e che richiedono il pagamento diretto di denaro. Nessun ope-ratore è stato incaricato da SCS ad incassare a domicilio soldi, rimborsare spese, pro-porre sconti, vendere appa-recchi. Chiedere sempre all'operatore che si presenta a domicilio il tesserino di ricono-scimento e segnalare i casi s o s p e t t i a S C S ( t e l . 0373.897950) e alle autorità competenti (Polizia Locale e Forze dell’Ordine).

Visita a Bolzano alla fiera di Klimahouse

SOCI DI BANCA DELL’ADDA E DEL CREMASCO

Nuovo comunicato Scs contro ladri e disonesti

DIFFIDARE DELLE DICHIARAZIONI FALSE

FILIALE di CREMA Via Lago Gerundo, 18/3 • 26013 CREMA (CR)Tel. 0373/200471 - 200228-204439 • Fax 0373/203449 • e-mail: [email protected] • www.ddlspa.it

Le ricerche sono rivolte a candidati dell’uno e dell’altro sesso (L:903/77 e L. 125/91). Trattamento dati personali secondo D.Lgs. 196/2003 visionabile

sul sito www.ddlspa.it. • Aut. Min. Prot. N° 1239 - SG del 22/12/2004

OPERAIE PER SETTORE COSMETICO con esperienza e disponi-bili ad eventuali turnazioni. Sede di lavoro: vicinanze Crema. PERSONALE ISCRITTO ALLE LISTE DI MOBILITA’ per aziende cremasche operanti in diversi settori. GEOMETRA con ottima conoscenza del disegno tecnico. MONTATORE MECCANICO con esperienza nel montaggio di mac-chinari di alta automazione. Sede di lavoro: vicinanze Crema. FABBRO ACCIAISTA con buona esperienza nella mansione. Sede di lavoro: vicinanze Castelleone. FALEGNAME con esperienza nella mansione. Sede di lavoro: vici-nanze Castelleone. SALDATORE con esperienza nella saldatura a fi lo con conoscen-za ottima del disegno. Sede di lavoro: vicinanze Romanengo. CUCITRICE esperta su macchina lineare e tagliacuci. Sede di lavo-ro: vicinanze Crema

Giorgio Merigo, presidente della Banca dell'Adda e del Cremasco

Page 13: Il Piccolo Giornale del Cremasco

In una recente intervista rilasciata al Corriere della Sera, il leader di Comunio-ne e Liberazione, don Julian Carron, ha invitato gli esponenti del movimento cattolico a mantenere una distanza criti-ca nell'ambito della politica, per evitare di essere strumentalizzati: «Siamo una comunità cristiana e non un partito o una corrente» ha affermato, per poi aggiun-gere: «Guardiamo con simpatia a chi proviene dal nostro movimento e si im-pegna in politica per l'educazione rice-vuta, ma poi ognuno è responsabile di ciò che fa. Non esistono candidati e po-litici di Cl».

Sollecitato dal suo intervistatore, don Carron ha quindi lasciato intendere la possibilità di dialogo con tutte le realtà politiche, purché non prevalgano posi-zioni ideologiche o discipline di partito. Visto il senso di apertura emerso da queste parole, abbiamo interpellato i di-rigenti locali di alcuni partiti politici, per coglierne le reazioni, ma diciamo subito che le dichiarazioni di don Carron sono state accolte con freddezza da parte di chi, in questi anni, ha sempre rimprove-rato al movimento di essere troppo vici-no il potere, soprattutto nella nostra re-gione.

Ma cominciamo dal partito che, al-meno per il momento, continua a essere il principale riferimento politico di Cl, il Popolo della Libertà, che esprime nella giunta Bruttomesso due assessori vicini al movimento. «Il rapporto con gli as-sessori Piazzi e Zanibelli continua a essere solido e non ho motivo di ritenere che subirà variazioni» commenta il coor-dinatore del Pdl, Enzo Bettinelli. «Cer-to, in merito alle posizioni di forza all'in-terno del partito, occorreranno i con-gressi per stabilire le diverse proporzioni tra le componenti ma, ad ogni modo,

non mi risulta che ci siano malumori, da parte degli esponenti del movimento, su come si è lavorato insieme negli ultimi anni, perlomeno non qui a Crema».

«Tanto è vero» continua Bettinelli, «che ci siamo incontrati con gli asses-sori anche la settimana scorsa, per di-scutere dell'impostazione del bilancio, e il confronto ha riguardato questioni strettamente tecniche, non la strategia politica da seguire. A livello nazionale, stiamo assistendo a una messa in di-scussione di molte idee, con possibili riallineamenti delle varie forze politiche ma, per ora, non vedo realtà in grado di riaggregare l'intero mondo cattolico e quindi di impensierire il Pdl su questo versante».

Diffidente, come si accennava, la po-

sizione del Partito Democratico: «Da parte nostra, non c'è alcuna presa di posizione ideologica» precisa il coordi-natore dei circoli Pd del Cremasco, Matteo Piloni, «e, se vinceremo le pros-sime elezioni comunali, siamo disposti a sederci attorno a un tavolo con tutti quanti vorranno discutere di argomenti di interesse pubblico. Intravediamo, pe-rò, in Comunione e Liberazione una re-altà ben radicata nella politica, special-mente lombarda, al contrario di quanto dichiarato da don Carron».

«L'impressione è che il leader di Cl faccia un po' melina» sottolinea ancora Piloni, «perché è indubbio che, negli ul-timi anni, questa distanza critica da parte di Cl non si è vista, anzi: i suoi in-teressi imprenditoriali a livello regionale

sono molto importanti. Ed è proprio questo utilizzo della politica a fini stru-mentali che non ci piace. Si veda quanto è successo a Crema, con il finanziamen-to regionale alla scuola privata promos-sa dalla stessa Cl, che per questo ha avuto una corsia preferenziale».

Anche Franco Bordo, di Sel, non è interessato al confronto: «Innanzitutto, vedo questa apertura da parte di Cl co-me una conseguenza del momento di grande difficoltà che stanno vivendo i suoi principali referenti politici. Al di là di quanto sostenuto da don Carron, negli ultimi 20 anni il suo movimento ha intrat-tenuto solidi rapporti con il potere pub-blico, in particolare nei settori della sani-tà, dell'istruzione e della formazione professionale. Adesso, la Regione sta

vivendo un momento difficile, per via degli scandali che vedono coinvolti di-versi esponenti del Pdl ed evidentemen-te il movimento intende cercare nuovi interlocutori».

«Noi comunque» spiega Bordo, «non siamo disponibili a un confronto con chi ha una concezione affaristica della politi-ca. Non abbiamo pregiudizi nei confronti di nessuno, ma chiediamo che i soggetti attivi nella politica o nel sociale, che in-tendano rapportarsi con noi, abbiano un atteggiamento disinteressato nei con-fronti del bene comune, cosa che Cl, in questi ultimi anni, ha dimostrato di non avere. Detto questo, non esiste alcun problema di incompatibilità tra il nostro partito e i principi della dottrina sociale della Chiesa. Tutt'altro; siamo disponibi-lissimi a dialogare con tutte le associa-zioni e le realtà che vi fanno riferimento e ritengo che è proprio in questa direzione che dovremmo muoverci».

Molto più interessato ad attrarre Cl sono l’Udc e i partiti che con questa formazione sta ponendo le basi per co-struire un’alternativa di centro. «Il nostro obiettivo è proprio questo» interviene il segretario dell’Udc, Martino Boschiroli, «vista l’esperienza fallimentare cui ha dato vita il bipolarismo. Occorre rico-struire un centro e una classe dirigente capace, in grado di rilanciare il Paese e la nostra città, non solo a livello econo-mico ma anche etico-morale. Le parole di don Carron ci sono da stimolo e ci sollecitano in questa direzione, per ri-prendere un dialogo con tutte le forze che fanno riferimento al mondo cattolico e che intendono ripartire da valori quali il bene comune e la solidarietà. Io credo che ci possano essere le condizioni per attuare questa convergenza».

Gionata Agisti

di Gionata Agisti

a settimana scorsa, il movi-mento cattolico di Comunione e Liberazione ha organizzato un convegno dedicato alla cri-si economica e alle sfide per il

cambiamento. L'iniziativa è stata pro-mossa dal responsabile cittadino di Cl, Anacleto Maggi e all'incontro hanno preso parte Paolo Landi, direttore gene-rale della Popolare di Crema e , membro del Broadcasting Network Europe di Bruxelles. Il successo dell'iniziativa - 400 persone in sala Alessandrini - ci ha spin-to ad approfondire l'argomento del con-vegno direttamente con lo stesso Mag-gi.

«In Italia ci sono sempre stati mo-menti di crisi e anche gravi» esordisce il responsabile di Cl. «Il problema è che oggi non abbiamo più la forza di reagire, perché ci siamo dimenticati di quanto accaduto in passato e mi riferisco alla forza positiva che ha sempre permesso

all'uomo di rialzarsi in piedi. Questa ca-pacità indomabile è di ogni uomo, ma è soprattutto dell'uomo cristiano, abitua-to al sacrificio e alle fatiche, perché consapevole del fatto che questa è la condizione che si deve affrontare per vivere. Da parte della politica, per far fronte alla crisi c’è stato un intervento

necessario, ma non sufficiente». «Il vero grande problema che dobbia-

mo affrontare» continua Maggi, «è la crescita e la crescita non nasce da mec-canismi economici, ma precisamente dal tipo di uomo descritto sopra. Nella sua ultima enciclica, dedicata alla dottrina sociale, il Papa insiste su un concetto: che l’uomo, per sua natura, non è indivi-dualista, ma un essere relazionale, che costruisce il bene perché ne ha il deside-rio dentro di sé. Questa crisi, allora, può diventare una grande domanda di cam-biamento positivo, perché ci fa riflettere sull’opportunità di mettere al centro dell’economia un uomo che costruisce valore, che costruisce ricchezza».

«È questa positività che, se lasciata libera, permette di rilanciare la crescita» spiega ancora il responsabile di Cl di Crema. «Ecco perché la soluzione non può essere quella di chiudersi in se stes-si", ma significa fare impresa, ripensare alle reti di famiglie, rimettersi a studiare, cambiare. Vuol dire non tanto contestare

i governi, ma sapere che ognuno deve tornare a fare la sua parte».

A questo proposito, in una recente intervista al «Corriere della Sera», il lea-der di Cl, don Julian Carron, ha invitato gli esponenti del movimento a mantene-re una giusta distanza critica nei con-fronti della politica, per evitare di farsi usare. Perché la necessità di questo in-vito? «Perché il movimento, così come la Chiesa stessa, fornisce un’educazione alla libertà e alla responsabilità e questo comporta che ognuno debba essere giudicato per le sue azioni, senza dare adito a grossolani accostamenti tra una persona e il gruppo di cui fa parte».

Prendiamo il caso di Crema. «Infatti. Ci sono due esponenti dell'attuale giun-ta comunale vicini al nostro movimento. Si tratta di persone che, dall’esperienza di vita e dall’educazione nella fede rice-vute in Cl, hanno maturato il desiderio di impegnarsi in politica. Benissimo, si trat-ta però di una scelta individuale, che li impegna alla responsabilità in ogni loro

azione. Non esiste alcun tipo di coordi-namento da parte del movimento».

Come si spiega il fatto che molte per-sone tendano invece a vedere il movi-mento come qualcosa di monolitico, dove addirittura vengono date indicazio-ni di voto ai propri esponenti? «Davvero non lo so e sono contento che don Car-ron abbia sentito l'esigenza di corregge-re questa impressione. In quest'atteg-giamento ci vedo molto pregiudizio. Equivale a dire che, dall'azione di un cristiano, si può automaticamente deter-minare la linea di condotta della Chiesa. Questo è assurdo, perché non tiene conto della responsabilità e degli even-tuali errori del singolo. In effetti, ritengo che molti facciano questo accostamen-to per via del fatto che diversi esponenti del movimento, impegnati in politica, hanno scelto di aderire al Pdl ma questo dipende solo dal fatto che nel partito in questione vedono maggiormente difesi i propri valori. Questa, però, non è una regola».

Crema 13

L

C’erano 400 persone al convegno organizzato da Comunione e Liberazione a Crema su crisi e sfide per il cambiamento

Venerdì 20 Gennaio 2012

Maggi: a Crema non ci sono politici “nostri”

E’ proprio vero che non esistono candidati e uomini di Cielle fra i politici al governo in città?

Forte scetticismo di Pd e Sel Boschiroli: «Cl venga da noi»

Enzo Bettinelli Matteo Piloni Franco Bordo Martino Boschiroli

Anacleto Maggi

Page 14: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Gionata Agisti

a tre anni, ormai, la biblioteca co-munale propone l’apertura alla domenica dei suoi spazi. Una scommessa vinta da subito, vista l’accoglienza da parte degli utenti

fin dalla prima occasione. L’inaugurazione per il 2012 la si è avuta domenica, dalle 15 alle 18, con risultati sempre lusinghieri. L’iniziativa proseguirà fino al mese di marzo. «Abbiamo registrato una presenza di almeno 140 utenti» commenta una più che soddisfatta Francesca Moruzzi, direttrice dell’istituto di Crema e co-ordinatrice del Sistema bibliotecario Crema-sco-Soresinese.

«Le salette per la lettura erano piene e ci sono stati diversi accessi anche solo per leg-gere il giornale o connettersi a internet. Insom-ma, è andata molto bene e non mi aspettavo un numero così elevato di persone. Se è stato questo il risultato alla prima apertura, penso che la situazione possa migliorare ulterior-mente». Tre anni fa, il progetto della biblioteca («Nato con l’ambizione di offrire una domenica alternativa allo shopping nei centri commer-ciali» precisa Moruzzi) è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo; questa volta, invece, è ri-uscito a beneficiare di 3mila euro direttamente dalla Regione. Non è molto, ma è sufficiente a coprire le spese per il personale esterno, attivo proprio la domenica e, in tempi come questi, sono soldi che fanno comodo all’amministra-zione comunale, impegnata, proprio in questi giorni, a limare il bilancio di previsione per il nuovo anno. «Nei momenti di difficoltà biso-gna aguzzare l’ingegno» aveva detto l’asses-

sore alla Cultura, Paolo Mariani, in occasione della conferenza stampa di presentazione, perché, nonostante il grande sforzo e l’ottimiz-zazione del personale a disposizione - misure che hanno consentito di garantire il servizio - non si può andare avanti senza risorse. A proposito di personale, ad aiutare i biblioteca-ri nei normali giorni della settimana, è sempre attiva l’associazione di volontari «Amici della biblioteca», una decina dei quali si dà il cam-bio per supportare le esigenze della struttura. Struttura che, nonostante non manchino nuo-ve idee e iniziative, è stata definita “un po’ vintage” dalla stessa direttrice.

«Nel senso che» precisa Francesca Moruz-zi, «come tutte le cose definite in questo mo-do, si presenta ancora molto bene e fa sempre la sua bella figura ma, a più di 10 anni dall’inau-gurazione della nuova sede, avrebbe bisogno di innovazione, soprattutto riguardo all’aspet-to tecnologico. È una riflessione che abbiamo già avuto modo di affrontare con l’assessore

Mariani. Vedremo quello che si potrà fare». Il bilancio, si sa, sembra non promettere nulla di buono sul versante della cultura, in tutti i sensi, non solo relativamente alle urgenze della bi-blioteca. Eppure, se mai ci fossero stati dubbi sull’importanza di quest’ultima, proprio l’af-flusso domenicale degli utenti e la presenza dei volontari è lì a dimostrare che la biblioteca è non solo una realtà viva, ma anche di fonda-mentale supporto per molti suoi frequentatori, a cominciare dagli studenti. Segnali incorag-gianti per la direttrice: «Sono fiduciosa nel fu-turo, perché mi rendo conto che la biblioteca è riuscita a farsi spazio nella quotidianità dei cittadini e questo è un risultato molto impor-tante, un obiettivo raggiunto. Non voglio fare previsioni sul bilancio, a cui so che l’ammini-strazione comunale sta lavorando con grande cura. Mi rendo perfettamente conto che il mo-mento è particolarmente duro e difficile, posso solo augurarmi che i tagli non siano troppo consistenti».

Inaugurazione dello Showroom QuartieriCrema14 Venerdì 20 Gennaio 2012

D

Sabato 21 Gennaio 2012 dalle ore 16.30 in Piazza Garibaldi, 31 a Crema, c'è l'inaugurazione dello Showroom Quartieri.

In occasione dell'apertura dei nuovi locali verra' presentata la nuova porta firmata Quartieri: BLIN-DO. Lo Showroom nasce dall'esi-

genza di voler far conoscere i pro-dotti ad un pubblico più vasto. Oltre ad essere a disposizione di tutti i cremaschi, offre ai progettisti la possibilità di approfondire la cono-scenza dell'intera gamma di pro-dotti Quartieri, in un ambiente ac-cogliente e moderno.

Apertura dalle 15 alle 18: presenti 140 persone. Finanziamenti dalla Cariplo

Biblioteca di domenica, è successo

Francesca Moruzzi

Scuola di musica alla GalmozziGià da tre anni, per gli alunni

delle quattro scuole primarie che fanno capo al Circolo Didattico Crema 2, è stata attivata la possi-bilità di studiare uno strumento musicale a scelta, al di fuori del normale orario scolastico. «L'idea» spiega il professor Pietro Bacec-chi, direttore del secondo Circolo Didattico della città, «nasce dal desiderio di proporre ai bambini un’esperienza arricchente, diversa da quelle già offerte dal program-ma didattico di base. Normalmen-te, all'interno delle scuole primarie, si impartisce qualche nozione di musica, ma in misura molto limita-ta». Nei primi due anni, gli alunni interessati potevano scegliere solo fra strumenti a fiato di orientamen-to bandistico, oltre alle percussio-ni. A partire da quest'anno scola-stico, invece, l'offerta è stata am-pliata, con l'introduzione di un corso di propedeutica generale, di chitarra classica, elettrica, di pia-noforte, violino e canto.

Il tutto in collaborazione con l'associazione musicale «Il Trillo», presieduta da Enrico Patrini e di-retta da Denise Bressanelli e con la scuola-consorzio «Concorde» con sede ai Sabbioni. L'amplia-mento dei corsi ha fruttato un im-mediato successo di iscrizioni, ol-tre un centinaio. «Un numero ina-spettato, più che soddisfacente» commenta Bacecchi. «Purtroppo, se in passato siamo sempre riusci-ti ad autofinanziarci, quest'anno non è stato possibile mantenere l'iscrizione gratuita al corso. I co-

sti, però, sono sempre molto più contenuti rispetto a qualsiasi altra scuola di musica». Sulla scia di questa bella esperienza, l’ammini-strazione comunale, sollecitata dall’istituto «Galmozzi», ha pensa-to di proporre la stessa cosa nella scuola secondaria di primo grado con sede a Ombriano, che fa capo all’istituto stesso. In questo caso, però, si tratterebbe di una vera e propria sezione, con tanto di ma-terie musicali inserite all'interno del programma didattico».

«Si tratta di un’iniziativa che mi ha subito convinta» spiega l’as-sessore comunale all’Istruzione, Laura Zanibelli, nel corso della conferenza stampa, «in modo par-ticolare, per via della cultura musi-cale che può vantare la nostra città e che verrebbe ulteriormente im-preziosita da una realtà di questo tipo. Nel nostro territorio, quello di Ombriano sarebbe il secondo ca-so di una scuola secondaria di primo grado con una sezione a in-dirizzo musicale, dopo quello

dell’istituto comprensivo di Roma-nengo e Offanengo. Il che è tanto più interessante, se consideriamo che l’autorizzazione da parte degli organi competenti potrebbe anche aprire la strada alla possibilità di un liceo musicale a Crema».

«La nostra provincia vanta fino-ra la percentuale più bassa, rispet-to al resto del territorio nazionale, in termini di scuole secondarie di primo grado a indirizzo musicale» sottolinea Giuseppe Strada, pre-side reggente dell’istituto «Gal-mozzi». «Le dichiarazioni di inte-resse da parte degli alunni delle primarie, ben 85 su un minimo ri-chiesto di 24, per poter avviare la procedura, ci dimostrano che la domanda è forte e, con queste premesse, speriamo che l’Ufficio Scolastico non ci neghi l’autoriz-zazione».

Gli strumenti scelti, soprattutto sulla base di quanto emerso dalla consultazione degli alunni interes-sati, sono il pianoforte, il violino, il flauto e la chitarra. Se ci fosse il nulla osta, per ora non si potrebbe aprire più di una sezione, per cui, se quelle 85 adesioni di massima si trasformassero in altrettante richie-ste di iscrizione, occorrerebbe una qualche forma di selezione. Visto che le iscrizioni sarebbero aperte non solo ai residenti di Ombriano ma a tutta la città, è importante segnalare già da ora che si provve-derebbe a una riorganizzazione del trasporto pubblico, così da garan-tire il miglior servizio possibile.

Gionata Agisti

INCREDIBILE: GIÀ 85 LE ADESIONI DI MASSIMA

«E’ a rischio la presenza del polo universitario di Crema?». E’ quanto temono i consiglieri co-munali Antonio Agazzi del Pdl e Stefania Bonaldi del Pd con una interrogazione firmata con-giuntamente in veste, rispettivamente, di presidente e vicepre-sidente del consiglio comunale. «L’Univer-sità Statale di Mila-no» scrivono, «sta procedendo a ritmi serrati alla realizza-zione di una nuova sede per gli informa-tici in via Celoria a Milano, il cui comple-tamento è previsto per il 2014, cioè pro-prio in coincidenza con la scadenza della convenzione in esse-re per la sede di Cre-ma». Da qui il timore per la fine dell’espe-rienza universitaria a Crema.

«C'è un'ooportunità» conti-nuano i due consiglieri, «che sarebbe sbagliato perdere: «Il 29 dicembre scorso» spiegano sempre Bonaldi e Agazzi, «è sta-ta adottata una delibera della regione Lombardia (n. 2893 /2011) volta a selezionare aggre-gazioni di centri di ricerca pub-blici e privati, che potranno es-sere destinatari di fondi per le azioni previste dal programma nazionale della ricerca per gli anni 2011-13. Questa opportu-nità può verosimilmente essere l’ultima possibilità per rendere concretizzabile un piano di sal-vezza e di rilancio della sede universitaria di Crema: è estre-mamente probabile che, in as-senza di un progetto di rilancio condiviso, sostenibile e di scala adeguata sul polo di Crema,

l’Università Statale di Milano da cui dipende il Polo di Crema, potrebbe disimpegnarsi da Cre-ma nel 2014».

Di conseguenza Agazzi e Bo-naldi chiedono «quale sia lo sta-

to dell’arte sul futuro dell’università a Cre-ma; quali le conclu-sioni e le risultanze dei workshop orga-nizzati nel corso dell’anno 2011 pres-so la sede cremasca e quale il grado di coinvolgimento del territorio e del tes-suto produttivo-im-prenditoriale locale nonché il progetto da sostenere per il rilancio del polo uni-versitario di Crema».

Al riguardo c’è una prima presa di posizione di Laura Zanibelli, assessore di Crema per la Pub-blica istruzione e

l’Università. «Non è prevista nessuna smobilitazione della Statale da Crema» esordisce l’assessore, mostrandosi picca-ta dal fatto che fra gli interrogan-ti figuri Agazzi esponente del suo stesso partito. «Avrebbe po-tuto informarsi meglio».

L’assessore Zanibelli prose-gue affermando l'impegno del Comune per il potenziamento del Polo universitario. «Stiamo considerando, con i responsa-bili dell’università, l’opportunità di avviare in città anche un cor-so di infermieristica che ne rafforzerebbe le ragioni e le oc-casioni e le iscrizioni». Anche Paola Orini, assessore provin-ciale istruzione, formazione e lavoro di Cremona, dice: «Nulla fa pensare ad un pericolo di chiusura dell’università a Cre-

Università a rischio chiusura?Zanibelli: «Non è vero niente»

ma».

Laura Zanibelli

Antonio Agazzi

Pietro Bacecchi

Page 15: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Gionata Agisti

na recente conferenza stampa, convocata dal ca-pitano dei carabinieri, An-tonio Savino, ha fornito nel dettaglio i risultati del

contrasto al crimine, nel corso dell’ulti-mo anno, da parte dei suoi 136 uomini. Le persone arrestate sono 232, su un totale di 1.638 indagati, l’11% in più rispetto all’anno precedente. E sempre rispetto agli ultimi anni, i reati sono aumentati del 7%, ma resta evidente il distacco nei confronti del 2000 quan-do si raggiunse un picco di 4mila 200 denunce.

Molto efficace è stato il risultato contro le rapine che infatti sono dimi-nuite del 22%: 23 quelle commesse, 18 quelle risolte con l’individuazione degli autori. A dare maggior preoccu-pazione sono invece i furti, in forte aumento, che interessano soprattutto i Comuni lungo la Paullese. Sono 1.719 quelli denunciati e quasi il 10% quelli risolti, con l’identificazione di 214 ladri e l’arresto in flagranza di un’ottantina di loro. Per approfondire la questione e verificare se e come è cambiata la criminalità nel territorio negli ultimi anni, abbiamo parlato con lo stesso capitano.

«Precisiamo subito una cosa» ci tiene a sottolineare il capitano Savino, per sgombrare il campo da preoccu-pazioni, dovute alle notizie di una cri-

minalità ormai diffusa anche al Nord. «Da quando ho assunto il comando della Compagnia di Crema, nel 2005, non si sono mai verificati fenomeni di macro-criminalità ovvero posso esclu-dere che nel nostro territorio sia pre-sente una qualsiasi forma di criminali-tà organizzata. Abbiamo invece a che fare con poche migliaia di reati all’an-no, attribuibili alla cosiddetta micro-criminalità, quella di tipo più comu-ne».

«Il che non significa» continua il ca-pitano, «che la si debba sottovalutare, cosa che non facciamo mai, anche perché il reato che più la contraddistin-gue, mi riferisco al furto, è quanto di più sgradevole per la vita della perso-na che lo subisce e lascia molto spes-so un ricordo indelebile nella memoria

delle vittima. Il furto è un reato difficile da contrastare, perché il ladro usa ogni accorgimento possibile per non farsi notare nella zona prescelta, ma l’utiliz-zo della videosorveglianza urbana ci aiuta indubbiamente, soprattutto se questa è concepita come una rete in-tegrata di punti di osservazione, con cui tener monitorati nodi viari che sono a percorrenza quasi obbligata».

È possibile individuare una pro-venienza geografica, più ricorrente di altre, tra i protagonisti di questo tipo di criminalità? «Abbiamo a che fare con persone di diversa provenien-za. Gli stranieri rivestono una parte si-gnificativa ma molti altri provengono dalle province limitrofe. Il territorio cremonese, invece, non riveste una grande minaccia. Non vorrei, però,

generare allarme tra i lettori, perché il livello di pericolosità di questi crimina-li è complessivamente basso, anche se da parte nostra non abbassiamo mai la guardia».

A parte l’introduzione di una rete di videosorveglianza, come sono cam-biati i sistemi di investigazione? «Sono migliorati moltissimo, a cominciare dalle tecniche di sopralluogo e dalla standardizzazione delle procedure. Di grande supporto è anche la sinergia con le altre forze dell’ordine, con un’integrazione della base informati-va, che ha portato a una riduzione dei tempi di reazione. A questo ha contri-buito anche un miglior rapporto con la cittadinanza, con cui si è instaurata una collaborazione quotidiana e che invitiamo a segnalarci subito qualsiasi sospetto, proprio perché, prima venia-mo a conoscenza di un eventuale rea-to e maggiori sono le possibilità di catturare chi l’avesse commesso».

Ci sono cause precise all’aumen-to dei furti, che ha contraddistinto quest’ultimo anno? «Si tratta di un andamento pressoché ciclico, a volte può esserci una ragione evidente, al-tre volte no. Per fare un esempio, in seguito a un provvedimento di amni-stia o di indulto, può capitare che si verifichi un picco oppure a causa di una situazione internazionale ma è ra-ro che si abbia a che fare con cause locali. Normalmente, il nostro territorio risente di cause esterne».

L’anno 2011 mostra un leggero incremento nella commissione di reati denunciati a questo Commissa-riato di pubblica sicurezza nel territorio cremasco, tuttavia compensato da una diminuzione del numero complessivo di reati denunciati nell’intera giurisdizio-ne presso tutte le forze di polizia.

L’attività di prevenzione svolta dalle forze di polizia ha continuato a preservare il territorio da quelle infil-trazioni di criminalità, specialmente straniera, che stanno caratterizzando gli ultimi anni nel territorio italiano.

In lieve aumento il numero dei reati denunciati ri-spetto al 2010, che passano da 988 a 1.094, aumen-to che riguarda sopratutto i reati di furto (da 501 a 587), di lesioni dolose (da 19 a 29) e di danneggia-mento (da 115 a 172). Rimane stabile la rilevazione dei reati di rapina (da 18 a 19), mentre calano notevol-mente le truffe (da 29 a 20). La tipologia dei reati in aumento fa presumere un incremento nella tensione economica, verosimilmente influenzata dal particola-re momento di difficoltà finanziaria.

E’ stato impartito un nuovo, ulteriore incremento dell’attività di controllo, che ha consentito di identifi-care oltre 8.000 persone in oltre 4.000 controlli, so-vente effettuati anche con il supporto di personale del reparto prevenzione crimine o nel corso di con-trolli coordinati con le altre forze di polizia e diretti dal dirigente del Commissariato, sulla base di direttive impartite dal questore di Cremona.

Lo sforzo investigativo e operativo in genere, ha

portato ad una continua evoluzione del numero di “casi risolti” portando nel 2011 ad un totale di 220 soggetti denunciati e 33 arrestati.

ATTIVITA’ DI PREVENZIONENel 2011 sono stati gestiti 2.676 interventi su

chiamata al numero di emergenza “113”.La squadra volante ha effettuato circa 4.000 con-

trolli, identificando 8.083 persone e controllando 4.031 veicoli.

ATTIVITA’ AMMINISTRATIVADi grande impegno è stata l’attività della sezione

PAS e Immigrazione che ha saputo gestire come di consueto una enorme mole di lavoro, portando al rila-scio di Licenze di porto di fucile uso caccia-tiro a volo: 330, Istanze di permessi di soggiorno elettronico e cartaceo: 3727, Passaporti e certificati per minori rila-sciati: 1206. In questo quadro di notevole impegno, il medesimo personale ha effettuato oltre 150 sopralluo-ghi e quasi 8.000 accertamenti ad altro titolo.

Crema 15

U

Il 14 gennaio scorso, alle 2 di notte, a Trescore Cremasco, in via Milano, i carabinieri di Bagnolo e i vigili del fuoco sono intervenuti nell’azienda agricola «Fratelli Oliari» per spegnere l’incendio che si era sviluppato nel fienile e nella stalla cau-sando danni alla struttura, la distruzione di 800 quintali di fieno e la morte di 20 bovini da latte. La causa non è stata accertata.

Sempre la stessa notte, alle 3,30, a Casaletto Vario, in via dei Livelli, carabinieri e pompieri so-no dovuti intervenire nella cascina San Paolo per spegnere un altro incendio sviluppato nel fienile dove erano ammassati 600 rotoli di fieno. Anche in questo caso, secondo i carabinieri, la causa non è stata accertata. Il danno: 45mila ero coper-ti da assicurazione. (Berenice Bettinelli)

Micro-crimini con in testa i furti. Il capitano Savino: «Nessuna forma di criminalità organizzata»

Venerdì 20 Gennaio 2012

Carabinieri, sempre più arresti

Antonio Savino, comandante dei carabinieri di Crema Nella stessa notte,

incendi in 2 cascine

Polizia, eccellenti risultati investigativianno 2011

Persone arrestate 33

Persone denunciate in stato di libertà 220

Persone identificate 8083

Veicoli controllati 4030

Persone segnalate alla Prefettura ex art. 75 DPR 309/90

5

Notizie di reato all’A.G. 1089

Persone sottoposte a rilievi fotosegnaletici 895

Sopralluoghi di P.G. 39

Licenze di porto di fucile rilasciate 330

Certificati di espatrio per minori 286Il vice questore Daniel Segre

Il 12 gennaio scorso i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile hanno tratto in arresto S. D. operaio 19enne residente a Castelleone re-sponsabile di detenzione ai fini spaccio di so-stanze stupefacenti. Lungo il viale, a bordo della Peugeot di famiglia, il giovane veniva trovato in possesso di quattro dosi sigillate di sostanza stupefacente del tipo «cocaina», cinque confe-zioni di carta contenenti stupefacente del tipo «chetamina», una busta in cellophane contente sei grammi circa stupefacente del tipo «marijua-na» e due francobolli intrisi di stupefacente del tipo «lsd». All’interno dell’abitacolo veniva trova-to anche un bilancino elettronico di precisione, un contenitore per triturare la «marijuana», un coltel-lo a serramanico con estremità annerita.

La successiva perquisizione dell’abitazione permetteva rinvenire anche una pipa ed altro ar-nese per triturare marijuana. Sostanze ed attrezzi sono stati sottoposti a sequestro. Il giovane è agli arresti domiciliari. (Berenice Bettinelli)

Giovane fermato: droga in macchina

Due episodi, distanti fra loro nei tempi e nei chilometri, ma che sono collegati. In Santa Cristi-na e Bissone (PV), il 21 dicembre 2011, due indi-vidui mascherati e armati di pistola e coltello, dopo aver minacciato il titolare del bar «On the road» si facevano consegnare l’incasso serale e le chiavi della Golf del socio, dileguandosi.

Il 12 gennaio, alle ore 2.50 in via Lodi a Bagno-lo, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobi-le di Crema sono intervenuti nel bar del Centro sportivo dove sorprendevano due sconosciuti che abbandonavano la stessa Golf rubata in pro-vincia di Pavia ancora in moto, per darsi alla fuga nei campi. A bordo venivano trovati e recuperati il registratore di cassa e un cambia monete, an-cora integri, risultati rubati nel bar di Bagnolo unitamente a 600 euro. (Berenice Bettinelli)

Una Golf è la pista tra Pavia e Crema

Page 16: Il Piccolo Giornale del Cremasco

nvettiva del consigliere Marti-no Boschiroli contro il disim-pegno a suo parere lampante del comune di Crema rispetto alla possibilità di sostenere

l’economia locale, in particolare il settore edilizio. «Non si fa nulla per permettere, legittimamente, alle im-prese cremasche di ottenere incari-chi di lavoro o professionali che sa-rebbero importanti per affrontare il pesante momento di crisi. Nessun accordo locale con le banche per sostenere il territorio e le imprese in difficoltà; società partecipate che danno lavoro senza gare di appalto senza tener minimamente conto del riferimento locale; incarichi profes-sionali che viaggiano verso Milano… Bisogna far qualcosa in questa dire-zione, così come chiede la mozione che ho presentato con il consigliere Fulvio Lorenzetti e che chiede al Comune di introdurre un sistema di priorità, nel rispetto delle procedure di legge, per la scelta di ditte e im-prese locali per gli incarichi profes-sionali e per l’ assegnazione di opere edili».

A seguire interventi di sostegno alla richiesta da parte del consigliere Pd, Agostino Guerci: «Questa giun-ta e questa maggioranza non hanno fatto nulla per sostenere l’economia locale; ora è troppo tardi!». Federico Pesadori, indipendente: «E' impor-tante coinvolgere gli istituti di credito da parte del Comune per sostegno alle imprese locali». Gianni Risari di «Crema Amica e Solidale»: «Impor-tante rafforzare il sistema formativo che è preliminare ad ogni sviluppo».

Anche il consigliere Antonio Patrini si dichiara favorevole alla mozione, pur «sottolineando come le minoranze abbiano più volte boicottato propo-ste di opere pubbliche - vedi nuove caserme e sovrappasso - che avreb-bero favorito le imprese locali». Gli ha risposto il consigliere Pd, Matteo Piloni, «rimandando ogni responsa-bilità per ritardi ed omissioni alla in-capacità della maggioranza di cen-trodestra». Alla fine il voto è stato unanime.

Il consiglio comunale ha anche approvato una mozione presentata dal consigliere Sel Franco Bordo contro l’omofobia e la transfobia im-pegnando il Comune a contrastare il

fenomeno favorendo iniziative for-mative adeguate. Al voto: 24 favore-voli e un astenuto (Fulvio Lorenzetti).

Sottopasso alla ferrovia in via In-dipendenza. Interpellante è stato Matteo Piloni. «Quali novità sono in-tervenute dall’inizio dei lavori ad oggi in via Indipendenza?» si è chiesto Matteo Piloni. «Sono previsti costi aggiuntivi? Quali disagi si stanno verificando per i cittadini?».

Nella risposta, l’assessore Simo-ne Beretta si è detto un poco infasti-dito da domande più tecniche che politiche. «Tutte le difficoltà che si sono via via presentate sono state brillantemente risolte; del resto ogni opera importante che coinvolge più

soggetti presenta delle difficoltà. L’importo dei lavori è immutato - 3.700.000 euro – e questo è ciò che conta. I lavori in via di esecuzione sono monitorati continuamente in modo circostanziato con una atten-zione straordinaria da parte del no-stro ufficio tecnico. Non siamo pre-occupati del rispetto puntuale della fine dei lavori perché non ne faccia-mo un problema di inaugurazione dell’opera»

Allora l’intervento di Piloni, è en-trato più nel merito. «La decisione di giunta del 14 ottobre stabiliva in 3.700.000 euro il costo complessivo dell’opera, con 140.000 euro riferiti ad imprevisti, prove speciali, ecc…La gara d’appalto ha portato ad un ribasso del 2,091% quindi con una minore spesa di 70.249,89 euro. Ora, dovendo far fronte a maggiori spese come da richiesta dell’impre-sa – qualsiasi cosa dica l’assessore - si unisce il valore del ribasso (€ 70.249) alla cifra stabilita per gli im-previsti (€ 140.000) per un totale di € 210.000. Questi soldi vengono ora utilizzati per coprire le spese riguar-danti solo “una parte” del conto per opere aggiuntive, che però in totale ammontano a 382 mila euro. Dato che tutte le opere aggiuntive chieste dalla ditta che esegue i lavori vengo-no definite “opere comunque dovu-te”, la domanda è: chi paga i rima-nenti 177mila euro? La ditta che ese-gue i lavori? E se accadessero degli imprevisti come si finanzierebbero?” Domande che per il momento riman-gono sospese.

Tiziano Guerini

Nei giorni scorsi la Guardia di Finanza ha concluso un controllo nei confronti di un cosidetto «call-center» cremasco che è risultato aver impiegato, in quattro anni di attività, 25 lavoratori completa-mente “in nero” e altri 6 assunti in maniera irregolare, con contratti a progetto il cui scopo era quello di eludere la normativa in materia contributiva, assicurativa e fiscale.

Il responsabile del “centro chia-mate”, un cittadino milanese resi-dente nel Cremasco che aveva avviato l’attività nel gennaio 2008,

oltre a corrispondere parte dei compensi in nero, in 118 casi ha omesso di compilare e consegnare le buste paga, in altre 72 occasioni non ha effettuato le prescritte regi-strazioni sul libro unico del lavoro o lo ha fatto in maniera irregolare.

Il controllo dei finanzieri della Tenenza di Crema si è concluso con la contestazione di 25 delle cosiddette «maxi sanzioni» ex d.lgs. 124/2004 per aver impiegato lavoratori in nero senza la preventi-va comunicazione al «Centro per l’Impiego» e con la ricostruzione

dell’effettivo numero di giornate di lavoro in nero e irregolare, pari a 1.747 giornate complessive, per le quali verrà irrogata una sanzione di 145.000 euro.

Oltre a salvaguardare la posizio-ne assistenziale e contributiva dei dipendenti, l’intervento delle Fiam-me gialle ha permesso anche di contestare violazioni amministrati-ve, per complessivi 240.000 euro, alle quali si aggiungeranno ulteriori sanzioni di competenza della Dire-zione Provinciale del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail. (b.b.)

Crema16 Venerdì 20 Gennaio 2012

IDare lavoro soprattutto ai cremaschiIl Comune sordo a questa esigenza: le accuse di Boschiroli e Lorenzetti. E quanto costa davvero il sottopasso?

«Call center»: oltre 30 lavoratori in nero e irregolari

Il Pacioli ad Auschwitzcon il ministro Profumo

I fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemiti-smo sono purtroppo in aumento, in Europa ed an-che in Italia, e sembrano far dimenticare la memo-ria storica di quanto certi atteggiamenti possano diventare pericolosi. E’ anche per questo motivo che il Ministero dell’Istruzione ha scelto, tra le sue prime iniziative, un atto simbolico come l’organiz-zazione di una visita ufficiale della scuola italiana al campo nazista di Auschwitz-Birkenau, in Polo-nia.Sono state invitate a partecipare alcune delle scuole italiane maggiormente impegnate sui temi dell’antisemitismo, della Shoah, dell’educazione alla pace e alla tolleranza.Il Pacioli è stato scelto per rappresentare lo sforzo della scuola italiana nel combattere atteggiamenti e modi di pensare spesso presenti anche tra i giovani

Una delegazione di 5 studenti (Alessio Maganu-co, Amanda Lasperini, Sara De Bernardis, Riccar-do Omaccini e Andrea Pizzamiglio) accompagnati dal preside Giuseppe Strada si è recata, insieme al ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, e a delegazioni di altre scuole italiane, ad Auschwitz-Birkenau. Sono stati ad Auschwitz il 17 e 18 gennaio. Il viaggio prevedeva anche una visita all’ex ghetto nazista di Cracovia, e incontri con al-cuni sopravvissuti. La delegazione è guidata dal nostro conterraneo Marcello Pezzetti, massimo esperto di Auschwitz in Italia.

Pandino, coltivatori spagnoli alla Casearia

Si perde nella nebbiaTrovato dai carabinieri

La Scuola Casearia di Pandino, è stata visitata in questi giorni da rappresentanti di un’associazione di coltivatori spagnoli, desiderosi di seguire una parti-colare lavorazione presso il caseificio didattico: la produzione di formaggi erborinati, tra i quali rientra il Gorgonzola. A rappresentare i soci di quest’associa-zione di agricoltori (Ruravitalia, inserita all’interno di Slow Food Via Campesina), che opera nella zona della Catalogna è stata la giovane Eulalia Mazarico: «Volevamo apprendere la tecnologia di produzione dei formaggi erborinati e così ci siamo rivolti alle autorità spagnole per venire a conoscenza di una scuola dove si potesse ricevere delle informazioni, ma i contatti che abbiamo avuto in Spagna non ci hanno portato ad avere le informazioni che cercava-mo. Poi, casualmente attraverso conoscenti e amici abbiamo saputo di questa scuola in Italia. Ci siamo messi in contatto e grazie alla disponibilità del diret-tore abbiamo potuto fare questa bella esperienza, che spero si possa ripetere».

Eulalia ha assistito alle varie fasi di lavorazione: pastorizzazione, aggiunta di fermenti, lieviti e muffe, caglio e rottura della prima e della seconda cagliata, estrazione della cagliata, insacco e rivoltamento. Inoltre, sono stati descritti i processi di gestione delle celle di maturazione, la salatura e la foratura. Dopo il saluto del dirigente scolastico Paola Mana-ra e il direttore del caseificio Giovanni Folini, la pa-rola al direttore della scuola Andrea Alquati: «Non è la prima volta che ospitiamo stranieri che visitano il caseificio per vedere le fasi di trasformazione e pro-duzione di formaggi. Siamo più conosciuti all’estero che non in Italia». Berenice Bettinelli

Mercoledì sera, una signora preoccupata del mancato rientro del marito ha chiesto aiuto al “112”. L’uomo di 73 anni, sofferente, era uscito per recarsi dai parenti in un vicino quartiere, ma non vi era mai arrivato. Tutti erano usciti inutil-mente a cercare l’utilitaria del pensionato.

Erano trascorse diverse ore dal mancato ap-puntamento, le patologie dichiarate dai familiari facevano temere che avessero inciso sulle sue facoltà ostacolandone la guida e le facoltà. So-no state diramate le ricerche alle province limi-trofe fornendo la targa e la descrizione dell’auto inutilmente. Soltanto nella mattinata di giovedì è stato rintracciato molto distante da Crema, dai carabinieri del luogo, mentre era fermo, a bordo della sua utilitaria, in una piazzola di sosta.

Ha dichiarato che si era perso per la nebbia, non riusciva a contattare i familiari poiché il cellulare non agganciava. Nel suo inutile girova-gare era rimasto senza benzina. Ai carabinieri nel corso della notte era stata segnalata un’auto sospetta in zona, qualche ora più tardi veniva rinvenuta l’auto ferma, dall’altra parte del Po. Rassicurati immediatamente i familiari è stato accompagnato in ospedale e dopo le visite è rientrato a Crema questa mattina.

(b.b.)

Dopo il successo del primo appuntamento tenutosi nel mese di dicembre, torna l’iniziativa «Ca dal Temp», promossa dall’assessorato Pari Opportunità e Politi-che Temporali, guidato da Mia Miglioli ed inserito all’interno del progetto del Piano Territoriale degli orari, finanziato con il contributo di Regione Lombardia (leg-ge regionale 28-2004) che ha come obiettivo principale la realizzazione di iniziative volte a migliorare la vita dei cittadini.

Durante il pomeriggio di domenica 22 gennaio, fa-miglie e bambini in età scolare, potranno passare del tempo insieme giocando e imparando cose nuove, in compagnia degli animatori della cooperativa sociale «Pepita Onlus» che hanno organizzato il laboratorio-giocoso, «Sogni in ballo». L’obiettivo della serie di in-contri «Ca dal temp» è fornire, durante l’arco dell’inver-no e della prossima primavera, una serie di occasioni di divertimento gratuito alle famiglie cremasche.

«Ca dal Temp», divertimento delle famiglie cremasche

Page 17: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Pagine a cura di Martina Pugno

l momento delle nozze costituisce per eccellen-za il giorno più bello nella vita degli sposi. Atteso e sognato, il matrimonio è un avvenimento che se-

gna l'inizio di una nuova vita a due, carica di sogni e aspettati-ve. Allo stesso modo, anche i momenti della cerimonia e del ricevimento costituiscono un momento unico e indimentica-bile, che deve rivelarsi all'altez-za dei sogni e dei desideri della coppia, segnando un inizio per-fetto, romantico e indimentica-bile. Ma perchè tutto si svolga al meglio, senza intoppi e senza imprevisti, il segreto è solo uno: l'organizzazione. Moltissimi sono i dettagli dei quali occuparsi in vista della cerimonia: dagli inviti al ricevimento, ogni particolare richiede cura e attenzione. Per questo è fondamentale iniziare ad organizzare il matrimonio con

sufficiente anticipo, in modo tale da poter gestire ogni aspetto del matrimonio con la giusta calma e la possibilità di valutare accura-tamente ogni opzione.

Quali sono, dunque, i tempi giusti per iniziare ad organizzare il giorno più bello senza intoppi e senza ritrovarsi a compiere fasti-diose corse dell'ultimo minuto? Difficile stabilire un periodo esat-to, dal momento che in larga par-te occorre tenere in considera-zione il tempo a disposizione degli sposi anche nel corso della giornata o della settimana, non-chè il tipo di cerimonia e di rice-vimento desiderato, dai più sem-plici a più sfarzosi.

In linea generale, viene solita-mente consigliato di iniziare a muovere i primi passi nell'orga-nizzazione circa un anno prima della data del fatidico 'sì', ini-ziando dalle location e dalla de-finizione degli elementi più gene-rali. In questo modo è possibile verificare la disponibilità della Chiesa o del Municipio e del ri-storante per il giorno prescelto.

A sei mesi dalla cerimonia, la sposa dovrebbe iniziare a cer-

care l'abito, in modo tale da avere tutto il tempo per effet-tuare la scelta più indicata ed eventualmente per provvedere a tutte le modifiche necessarie.

A quattro mesi dal matrimo-nio, è tempo di stilare la lista nozze con tutto ciò che potreb-be servire nella nuova casa op-pure tramite la scelta di un viag-gio al quale gli invitati parteci-peranno versando una quota. A questo proposito, si può iniziare a scegliere le partecipazioni e definire la lista di invitati, per avere tutto il tempo di ricevere le conferme e definire con esat-tezza il numero dei presenti.

I tre mesi precedenti al matri-monio, infine, sono quelli da destinarsi ai dettagli: dai fiori alle bomboniere, dal fotografo al trucco fino all'acconciatura, per non lasciare proprio niente al caso e dare vita ad una gior-nata da sogno, davvero indi-menticabile.

I

17Venerdì 20 Gennaio 2012Speciale Sposi

Come organizzare il matrimonio perfettoOgni matrimonio costituisce un evento unico e cucito su misu-

ra per gli sposi: nessuna cerimonia pertanto sarà identica ad un'al-tra, e infiniti sono i modi per organizzarne lo svolgimento. Allo stesso modo, anche la lista nozze è un elemento imprescindibile ma che varia a seconda delle esigenze della coppia. Mentre per coloro che si accingono ad abbandonare la casa dei genitori in favore di un nuovo nido si rivela utile la stesura di una lista tradi-zionale contenente i principali elettrodomestici ed oggetti d'uso quotidiano, per gli sposi che già vivono insieme o hanno vissuto da soli possono risultare utili liste studiate ad hoc. Tra le soluzioni più diffuse e che stanno prendendo maggiormente piede negli ultimi anni vi è la scelta di stilare la lista nozze presso agenzie di viaggi, per poter avere un contributo alla quota della luna di miele e permettere agli sposi di raggiungere mete più particolari o pro-lungare il soggiorno rispetto a quanto potrebbero altrimenti per-mettersi.

Anche per coloro che decidono di realizzare una lista nozze tradizionale, ad ogni modo, le possibilità di personalizzazione so-no pressochè infinite ed è importante identificare le principali esi-genze della coppia: gli appassionati di tecnologia potrebbero puntare proprio su questa, gli amanti delle serate conviviali po-trebbero invece preferire strumenti di cucina e servizi da tavola, o ancora i più attenti all'impatto globale della propria scelta potreb-bero preferire le liste nozze equo e solidali. Qualunque sia la solu-zione adottata, gli sposi devono ricordare di lasciare a disposizio-ne degli invitati dei regali variegati in quanto a fasce di prezzo, per non mettere in imbarazzo nessuno degli amici o dei parenti.

LISTA NOZZE A MISURA DI SPOSICome definire un elenco ad hoc

Il giorno più atteso segna l’inizio di sogni e aspettative della vita di coppia

Page 18: Il Piccolo Giornale del Cremasco

osa c'è di più rappresentativo dell'abito da sposa, quando si parla di matrimonio? Il vestito costituisce uno degli elementi più importanti e in grado di fo-

calizzare l'attenzione: un dettaglio, certo, ma di grande significato e impatto. Non a caso, la scelta del vestito nuziale costitu-isce un momento cruciale per la sposa, che vede in esso rappresentato tutte le speranze e la fiducia riposta nell'inizio di una nuova vita accanto all'uomo amato.

Non un vestito qualunque, l'abito da sposa deve poter riflettere appieno la per-sonalità della donna che lo indossa ed esaltarne al meglio la figura: non esiste un abito perfetto in assoluto, ma esiste l'abi-to che si adatta alla perfezione alla sposa che lo sceglie. Individuare tale modello, però, nella giungla di negozi e stilisti, non è sempre facile: a fare da discriminante interviene certamente il costo, ma molti altri fattori devono essere presi in consi-derazione, dal tessuto alla linea fino ai dettagli decorativi.

Mentre una donna minuta potrà sce-gliere liberamente un abito dalle maniche importanti, una sposa che viceversa ne-cessita di slanciare una figura non troppo snella, dovrà preferire un abito dalle linee morbide e cadenti che scivolino dolce-mente. Per le magrissime, sono partico-larmente indicate linee fluide e maniche lunghe, anche velate d'estate, per non evidenziare braccia troppo esili. Chi ha le spalle piccole può invece dare proprio a queste ultime la massima importanza sbizzarrendosi con giochi di volumi rigidi. Per i fianchi larghi e l'addome pronuncia-to, lo stile impero può cotituire un'ottima soluzione, con il taglio sotto il seno che si allarga leggermente scendendo verso il basso.

Le figure robuste ma alte, è preferibile che scelgano invece una linea cadente e un drappeggio morbido, distogliendo in tal modo l'attenzione dalla vita e valoriz-zando piuttosto le curve. Alla sposa mol-to alta, infine, si addice perfettamente un abito dal bustino aderentissimo completa-to da una gonna vaporosa: il punto vita, cosi sottolineato, “spezza” efficacemente la figura riproporzionandola.

Fondamentale, inoltre, l'attenzione per i dettagli, che completano e valorizzano l'intera figura. A questo proposito è bene

non sottovalutare l'aspetto dell'abito per quanto riguarda la schiena: apparente-mente secondaria, è in realtà la parte del-la sposa più in mostra per tutta la durata della cerimonia, e che pertanto merita di

essere trattata con la stessa cura ed at-tenzione di qualsiasi altro dettaglio, per un vestito che davvero possa essere indi-menticabile, proprio come il giorno del matrimonio.

Speciale Sposi18 Venerdì 20 Gennaio 2012

C

CREA

TIVI

TA' N

EL B

OUQU

ET

Un abito da sposa indimenticabile non può che essere accompagna-to da un altrettanto romantico bouquet: anche in questo caso, la tradi-zione può lasciare spazio a tocchi di creatività, senza rinunciare per questo all'eleganza e al buon gusto. Accanto ai più classici bouquet da tenere in mano, composti da fiori che riprendono i colori predominanti dell'abito e delle decorazioni, le soluzioni a disposizione della sposa sono le più varie e possono rispondere ad esigenze non solo estetiche, ma anche di praticità. E' il caso dei bouquet a borsetta, che presentano pratici e romantici manici a reggere un piccolo cestino intercciato o di tessuto colmo di fiori, che la sposa può reggere tra le mani oppure ap-poggiare elegantemente al polso. In alternativa, è possible optare per i bouquet da polso, fermati al braccio della sposa con raffinati nastri in tinta con l'abito. Si tratta, solitamente, di rametti o composizioni dalle piccole dimensioni, che ben si adattano alla sposa che desidera il mas-simo della comodità nei movimenti e sceglie di indossare un abito par-ticolarmente romantico ed elaborato, che non necessita di particolari dettagli ulteriori, oppure semplice ed essenziale, da vivacizzare con un piccolo tocco di colore più acceso.

Le amanti dell'originalità non mancheranno di apprezzare invece i bouquet a sfera: sorretti da eleganti corde o nastri raffinati, i fiori sono tagliati con gambo corto e fissati stretti tra loro a formare una gioiosa sfera che colora l'intero abito. Accanto alla scelta della forma, fonda-mentale è la scelta della tipologia di fiori: da preferire le composizioni con fiori di stagione, più semplici da reperire e con la garanzia della loro freschezza. tra le soluzioni più creative vi sono poi i bouquet senza fiori, realizzati in stoffa o con elementi alternativi, per una composizione co-lorata e vivace adatto ad una sposa fresca e giovane.

I fiori del boquet possono essere valorizzati con rametti e tocchi di verde, per un aspetto ancor più naturale, oppure con bacche e piccoli frutti che conferiscano un tocco di colore ad una composizione dai toni più tenui. I colori del bouquet possono essere abbinati alle decorazioni già presenti nel luogo del ricevimento e della cerimonia, oppure creare un elemento di originale stacco e riprendere solamente gli elementi prin-cipali di definzione dell'abito della sposa, magari in linea con dettagli presenti anche nella mise dello sposo, come il colore della cravatta, per un matrimonio che non lascia assolutamente nulla al caso e per un ef-fetto armonico assicurato.

Il giorno più belloin un abito da sogno

Il vestito della sposa deve riflettere appieno la personalità e la femminilità

Page 19: Il Piccolo Giornale del Cremasco

organizzazione del matrimonio è un mo-mento estremamente delicato per la coppia, che si trova di fronte

ad innumerevoli scelte che devo-no, sì, soddisfare i due sposi, ma anche poter rendere la giornata unica e speciale per tutti gli invi-tati. Tra gli elementi da valutare con maggiore attenzione, dun-que, vi è la scelta della location, non solo per la cerimonia, ma an-che per il ricevimento.

Non solo il menu deve poter soddisfare tutti i palati dei pre-senti, ma anche la location non deve creare particolari problemi per quanto riguarda il raggiungi-mento. Ad influire sulla scelta vi è certamente l'ora della cerimo-nia vera e propria, che potrà es-sere seguita da un pranzo o una cena, nonchè la qualità del me-nu e il costo che gli sposi do-vranno sostenere. Accanto a questi elementi, vi sono alcune valutazioni pratiche da effettuare per garantire la massima riuscita di questo splendido giorno ed evitare qualsiasi tipo di intoppo. La scelta di una location di par-ticolare suggestione e in linea con le atmosfere desiderate da-gli sposi dovrebbe essere cali-brata con la distanza del luogo del ricevimento da quello presso il quale si svolge la cerimonia: in particolare per quanto riguarda matrimoni pomeridiani con rice-vimento serale, una lunga strada da percorrere potrebbe costitui-re un vero e proprio disagio per gli invitati.

Se nel corso della bella stagio-ne si sceglie di organizzare il rin-fresco o il ricevimento all'aperto, è bene comunque assicurarsi che in caso di pioggia i gestori della location siano attrezzati per

installare tende e gazebo oppure per spostare il tutto presso le sa-le interne, scongiurando in que-sto modo il rischio che l'intera giornata venga rovinata.

Prima di confermare la propria scelta, è utile informarsi riguardo alle abitudini del locale: se vi si svolgono più ricevimenti in con-temporanea, è bene informarsi riguardo alle condizioni di riser-vatezza e ai servizi di accoglienza offerti per ciascun evento. Un

punto a favore della location sarà sicuramente l'eventuale presen-za di servizio di baby sitting, che permetterà agli ospiti più grandi di godere appieno dell'evento, mentre i più piccoli potranno di-vertirsi in totale sicurezza.

Mai sottovalutare, inoltre, l'aspetto economico: informatevi accuratamente non solo riguardo alle condizioni in caso di cancel-lazione, ma anche relativamente ad eventuali assicurazioni che

possano coprire più o meno dan-ni che potrebbero avere luogo nel corso dell'evento, come la rottu-ra di qualche bicchiere o qualche piatto. Meglio chiarire, infine, il comportamento da tenere nel caso di assenza di qualche invi-tato all'ultimo minuto, per essere certi di non lasciare nulla al caso e non incappare in problemi in grado di rovinare la festa agli sposi nel corso di una giornata tanto speciale.

L’

Nell'organizzazione del matrimonio la sposa pone grande attenzione alla scelta dell'abito; non è da sottovalutare, però, neppure la mise dello sposo, che deve potersi intonare con l'abito della sposa oltre che con i colori di addobbi e decori. Per tradizione, l’abito della sposa deve rimanere segreto allo sposo fino al giorno stesso delle nozze; ma in questo caso, onde evitare pericolose cadute di stile, lo stesso potrà farsi consigliare da una damigella o anche dalla mamma della spo-sa per carpire qualche piccolo ma importante dettaglio, co-munque utile per orientare le sue scelte.

Se il vestito della sposa è il classico abito lungo con velo a strascico e la cerimonia è ad alto livello, lo sposo avrà due possibilità di scelta: potrà decidere di indossare tight o il mezzotight. Una soluzione ancor meno impegnativa è quella in cui la scelta cade sul classico completo tre pezzi, ideale per tutti i tipi di cerimonia, sia per quelle tradizionalmente celebrate al mattino, sia per quelle, ormai sempre più comu-ni, officiate nel primo pomeriggio.

Nella scelta di un completo a tre pezzi, sia per quanto ri-guarda i tessuti sia per quanto riguarda i colori, non c’e’ che l’imbarazzo della scelta: d’inverno vanno bene tutte le quali-tà della lana, mentre d’estate si potrà spaziare dal misto lino al fresco lana con l’unica accortezza di scegliere tessuti leg-geri e possibilmente non facili alle pieghe. Assolutamente vietate, invece, sono le stoffe troppo sportive e gli spigati.

Un dettaglio importante che non si può trascurare è che l’abito sia completamente foderato, per assicurare una mag-giore aderenza e una perfetta vestibilità.

Per cerimonie più originali e meno formali, lo sposo può optare inoltre per l'aggiunta di un tocco di colore all'abito, dalla cravatta ai dettagli della camicia o del gilet, che vivaciz-zi l'effetto finale. In questo caso è consigliabile optare per abiti dal taglio moderno, che possono essere acquistati an-che in tonalità particolari e colori che, pur esulando dalla tradizione, sono in grado di conferire allo sposo la massima eleganza.

Gli errori da evitare

Speciale Sposi 19Venerdì 20 Gennaio 2012

Consigli pratici per la scelta di una location a misura di ogni invitato

Ricevimento, i dettagli oltre il menù

L’abito d

eLLo spo

so

Page 20: Il Piccolo Giornale del Cremasco

er la giornata più dolce nella vita degli sposi, non può mancare un dolce del tutto speciale: la scelta della torta del matrimonio è un particolare che non deve passare

in secondo piano, segnando il momento ultimo di una giornata volta a coronare un sogno. L'importanza dell'estetica non può mettere in secondo piano il sapore: la torta deve poter soddisfare tutti i presenti, come un dolce saluto prima del termine di una magica giornata.

Se dal punto di vista del sapore è dav-vero possibile sbizzarrirsi ed affidarsi alla creatività del pasticciere prescelto, per quanto riguarda l'estetica ci si potrebbe sentire più condizionati e limitati dalla tra-dizionalità del momento del taglio della prima fetta ad opera degli sposi. Eppure, anche in questo caso le opzioni a disposi-zione della coppia stanno andando molti-plicandosi negli ultimi anni, lasciando spa-zio anche in questo ambito il giusto mix tra originalità e tradizione.

I modelli più classici sono naturalmente quelli delle torte a più piani o a cilindri, composte da più piccole torte di dimensio-ne decrescente finemente decorate. Una

variante tipicamente italiana è la torta a cappelliera, che si distingue da quella cilin-drica per il diametro più ampio e un'altezza solitamente inferiore.

A prendere sempre più piede, però, è la torta all'americana, rivestita con pasta di mandorle, in grado di offrire maggiori pos-sibilità decorative. Questo particolare tipo di realizzazione permette di dare vita a tor-te che costituiscono vere e proprie scultu-re, dalle forme più variegate e di grande impatto scenico, spesso studiate anche su misura delle esigenze degli sposi. Meno d'impatto, ma sicuramente raffinata, è la torta monopiano, ideale per soddisfare un numero considerevole di ospiti e per dare vita, nelle stagioni più calde, a un dolce fruttato, rinfrescante e non troppo pesante. Un'idea originale e curiosa, che risulterà sicuramente gradita agli invitati, è quella di realizzare accanto alla tradizionale torta anche delle piccole torte monoporzione, in tutto e per tutto simili al dolce principale, da consegnare agli ospiti in ricordo della romantica giornata.

Per una creazione di maggiore impatto, è possibile scegliere di far realizzare sulla torta delle decorazioni che riprendano gli

stessi colori dei principali addoppi della lo-cation oppure dei dettagli degli abiti della coppia, dando vita ad un effetto ancor più armonico, dove niente è lasciato al caso.

Una volta scelta la torta, la coppia può sbizzarrirsi con un ulteriore dettaglio dav-vero immancabile: il cosiddetto cake top-per, da posizionare in cima alla torta a rap-presentazione dei due sposi. 'Rappresen-tazione' è in effetti il termine più esatto, se si considera che la tendenza di maggior diffusione è quella di far realizzare il simpa-tico accessorio proprio a somiglianza della coppia, per una creazione personalizzata che non mancherà di colpire l'attenzione. Si va dunque dai modelli più tradizionali e romantici, sino a quelli che riprendono i colori e le fattezze degli abiti dei due novel-li sposi, fino alla realizzazione di cake top-per ad hoc per coppie multirazziali.

Simpatici e divertenti, per torte meno più spiritose, i cake topper con la coppia ritratta in pose non convenzionali: diffusis-sima la sposa che trascina lo sposo verso l'altare, oppure lo sposo nell'atto di chie-dere la mano della propria dolce metà, fino a sposini in fuga su riproduzioni di vespe e auto d'epoca.

Speciale Sposi20 Venerdì 20 Gennaio 2012

PTorta nuziale tra eleganza e gusto

la tradizione lascia spazio al gusto

Nulla è più rappresentativo dei confetti, quando si parla di matrimonio: regalati nelle bom-boniere e offerti al ricevimento, sono una tradizione immancabi-le legata al giorno del 'sì'. Tradi-zione, però, non fa però neces-sariamente rima con monoto-nia: incredibile la varietà che è possibile riscontrare nelle pa-sticcerie.

Accanto alle tradizionali man-dorle ricoperte di zucchero o ai confetti con il cuore di ciococo-lato, esiste un intero mondo fatto di piccole creazioni colorate e dai sapori più variegati. Si va dai confetti alla Nutella, fino ai più disparati sapori fruttati, per un dolcissimo mix ideale nei mesi più caldi, dove la parola legge-rezza è all'ordine del giorno, an-che in cucina. Da distribuire a fine pasto i confetti al limone op-pure al caffè, per accompagnare le fasi finali del banchetto. Come i gusti, anche i colori possono variare: sempre più di frequente

il bianco candido lascia spazio ai colori pastello, fino alle tinte più accese, per composizioni allegre e colorate. In questo caso i con-fetti possono riprendere i colori base del matrimonio, oppure quelli delle decorazioni della tor-ta, per creare un effetto elegante e decorativo che coinvolga tutti i sensi, dalla vista al palato. Per cerimonie più formali, invece, è possibile optare per eleganti confetti dorati o argentati.

Un ulteriore elemento di varia-zione si può riscontrare nelle for-me: accanto alla tradizionale goccia si affiancano riproduzioni delle fedi intrecciate, cuori, pic-cole sfere e perfino le iniziali de-gli sposi. In questo modo sarà possibile realizzare anche delle composizioni con più varietà di confetti, magari da disporre tra i tavoli in eleganti contenitori, per un ulteriore effetto decorativo, con la certezza di incontrare, at-traverso la varietà. i gusti di qual-siasi ospite.

Largo all’originalità,anche per i confetti

Semplice o complicata, tradizionale o innovativa. Ma il dolce è sempre fondamentale

Page 21: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Fino al 30 gennaio, presso la sala Con-siliare Fondazione Città di Cremona (in piazza Giovanni XXIII), è allestita la mostra “Alfredo Signori - Un artista metropolita-no”, curata da Tiziana Cordani.

Si tratta della prima manifestazione che ricorda il lungo percorso artistico del pittore cremonese, scomparso nel 2009, che iniziò la carriera frequentando l’Ac-cademia di Brera a Milano, partecipando al secondo Premio Bergamo nel 1940 e dando poi vita ad una lunga attività espositiva accanto ai pittori cremonesi e nell’Associazione Artisti Cremonesi. Uomo colto e sensibile, Alfredo Signori fu sempre attento alle dinamiche sociali e ai maggiori problemi esistenziali del suo tempo. Non è quindi un caso che tematiche quali la violenza, la solitudine, l’incomunicabilità e

l’isolamento, lo ispirarono nella creazione di importanti cicli di opere, nonché di una nutrita serie di ritratti ed opere grafiche. Orario: feriali 9-12:30 e 15-16:30.

Signori, l’artista metropolitanoLa mostra è allestita presso la Fondazione Città di Cremona

di Federica Ermete

artedì 24 gennaio alle ore 20.30, il Teatro Ponchielli inaugura, nell’ambito della già avviata stagione di pro-sa, il cartellone “Diversa-

Mente”, che quest’anno propone tre spet-tacoli aventi come tema i conflitti e le problematiche famigliari. Teatro Franco Parenti porta in scena “Favola - C’era una volta una bambina, e dico c’era perché ora non c’è più”, di e con Filippo Timi. Le vi-cende e le atmosfere di questo spettacolo sembrano voler raccontare le infelici felici-tà di due amiche casalinghe che, quotidia-namente, s’incontrano in una deliziosa e rassicurante casetta americana anni ’50. Mrs Fairytale e Mrs Emerald sono due gio-vani donne americane del secolo scorso,

quando proprio dagli Stati Uniti ci arriva-vano le impressioni di una borghesia de-mocratica, felice e benestante. Ognuna delle due crede di essere la migliore delle mogli ma, al momento di restare in dolce attesa, spunta l’imprevisto. Una serie di scabrosi segreti sconvolgeranno la storia, arrivando dove mai ci si potrebbe aspet-tare… Filippo Timi interpreta il ruolo della signora Fairytale (che in inglese significa “racconto fiabesco”) e accanto a lei-lui c’è la signora Emerald, interpretata da Lucia Mascino. Timi non solo ha scritto la dram-maturgia, tratta da un libro omonimo di Stefano Massaron, non solo recita, ma anche dirige con cinematografica accura-tezza la commedia horror, che si dipana tra innocenza violata, mostri, orchi e san-gue. Con disinvoltura Timi regala una commedia “en travesti” surreale, con al-

cune trovate esilaranti. Il regista-interprete ha scelto una sfida molto dura col pubbli-co, presentandosi nei panni di una donna seducente, con tanto di tacchi alti, corset-to che gli cinge la vita, make up, smalto e parrucca cotonata. Ma non solo: si pre-senta come un angelo, dall’aspetto incan-tevole, disposto a occuparsi dei bisogni dei più diseredati, in un quartiere periferico e si rivela come un mostro e urla che non bisogna mai fidarsi nè delle apparenze nè delle favole. Artista dirompente tra i più apprezzati del cinema e del teatro italiano, Timi presenta così la sua opera: «Nessuna favola è mai perfetta come sembra, per quanto imbalsamata tu possa resistere dietro la bugia di un sorriso, la vita, carno-sa, brutale, spietata, una notte magica di Natale busserà alla tua porta e nulla sarà mai più come prima…».

M

Una Favola molto particolarein scena martedì al Ponchielli

Spettacolo di Filippo Timi che intrepreta una delle protagoniste&&&Cultura Spettacoli 21Venerdì 20 Gennaio 2012

Il Teatro del Viale di Castelleone propo-ne, anche quest’anno, un cartellone ricco e diversificato, che si rivolge ad un pubblico vario. Tra le tante iniziative riprende anche “Merenda a teatro”, rassegna curata dalla Compagnia Teatrodaccapo e dedicata ai più piccoli. Domenica 22 gennaio alle 16, nelle sale del Cineteatro Giovanni Paolo II a Castelleone, va in scena “Un sogno nel castello”, scrit-to e interpretato da Max Fenaroli e Marcello Vicoli. Attraverso un turbinio di strani perso-naggi, è raccontata la vita di oltre 500 anni fa, di Sorrisolo, paese in cui la vita scorreva sere-na e felice finché arrivò Stressone, lo Stregone Mangiatempo, che rubò tutto il tempo dedicato allo svago e al divertimento per trasformarlo in tempo di lavoro! La gente di Sorrisolo diven-ne così molto triste, ma un giorno giunse nella piazza del paese una compagnia di artisti giro-vaghi e… Al termine, merenda per tutti.

In sogno nel castello a CastelleoneAppuntamento domenica pomeriggio con la rassegna riservata ai più piccoli

Sabato 21 gennaio alle ore 21, Ivano Fossati è in concerto al Teatro Ponchielli. «In questo clima da tardo impero se la lingua che parliamo è in decadenza, se politica e morale sono già decadute, il lavoro manca e la cul-tura - la musica in particolare - ricopia se stessa fino allo sfinimento, i ragazzi guardano oltre le frontiere con speran-za e io non farei niente per trattenerli». Con queste parole Ivano Fossati intro-duce lo spirito del suo primo singo-lo “La decadenza”, estratto dal nuovo album “Decadancing” uscito il 4 otto-bre. L’album, che contiene 10 inediti, con testi e musiche di Ivano Fossati, è stato registrato tra Francia e Inghilterra. “La decadenza” è un rhythm & blues graffiante su uno dei temi più attuali: la fuga dei giovani verso altri Paesi in cer-ca di opportunità migliori, alla ricerca di una prima o, almeno, di una seconda possibilità. Fossati tratta l’argomento con dura chiarezza, ma anche con un tocco di giocosa ironia, che si riflette

anche nella musica, e invita a guarda-re l’Europa come una possibile e legit-tima soluzione per il proprio futuro. Il cantautore spiega: «Decadancing non è autobiografico e non è un reporta-ge. Ma quello che ho visto e continuo a vedere intorno a me, una volta fuo-ri dall’Italia, mi fa riflettere... Il disco è abitato da personaggi che se ne vanno, che cambiano, ma soprattutto sono disposti ad accettare la possibi-lità di uno strappo. Perché nessuno ti aiuta a risolvere diversamente la tua vita, così il futuro te lo devi costruire. Ci sono posti in cui si può ancora sce-gliere riguardo al proprio futuro. A volte ho l’impressione che i vecchi si trovino solo qui, in Italia, e che i giovani sia-no tutti da un’altra parte. Naturalmente non è così. E anche chi non emigrerà mai non deve sentirsi meno di chi lo farà. Ma pensare a una seconda chan-ce è importante, non è qualcosa che si possa rimandare, sottovalutare o snobbare. Né si deve averne paura».

Ivano Fossati cantala decadenza dell’Italia

Concerto del cantautore sabato al Ponchielli

IvanoFossati

Un momentodello spettacolo

Page 22: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Cultura & Spettacoli22 Venerdì 20 Gennaio 2012

di Federica Ermete

a sabato 21 gennaio, al Teatro Ponchielli, è pos-sibile acquistare i bigliet-ti per gli spettacoli del-la rassegna “La Danza

2012”. La XXIV edizione è inaugu-rata da una prima italiana: “Suivront mille ans de calme”, presentata da una delle compagnie più cono-sciute a livello mondiale, la fran-cese Ballet Preljocaj. Accanto al coreografo Angelin Preljocaj, per le musiche, uno dei migliori dj a livel-lo internazionale, Laurent Garnier e, per le scene, l’indiano Subodh Gupta. Si prosegue con la prima italiana di Miguel Ángel Berna, spa-gnolo virtuoso di jota, la più celebre espressione del folklore aragonese, protagonista in “Mudéjar… bailan-do mi tierra!”. La compagnia ita-liana Emio Greco|PC presenta “La Commedia”, nuova coreografia in cui emerge il lato comico dei cre-atori, a conclusione del ciclo dedi-cato a Dante. La rassegna prose-gue col Balletto dell’Esperia, com-pagnia italiana per la prima volta al Ponchielli, con uno spettaco-lo vincitore del premio “Danza & Danza 2010” come miglior coreo-grafia dell’anno: “Trittico ’900”, tre capolavori del balletto del ’900 per tre coreografi contemporanei: “La morte del cigno”, rivisitato dal fran-cese Thierry Malandain; “L’aprés-midi d’un faune”, originale creazio-ne di Eugenio Scagliano e “I quattro temperamenti”, omaggio di Paolo

Mohovich a uno dei maggiori capo-lavori di Balanchine. Felice ritor-no quello dell’Aterballetto. La pre-stigiosa compagnia propone una nuova coreografia di Francesco Nappa ispirata al viaggio di “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Ospiti per la prima volta a Cremona gli inglesi Balletboyz, formazione ma-

schile fondata da Michael Nunn e William Trevitt; le tre coreogra-fie che presentano in “The Talent” sono esempi di gare con la gravità e giochi d’equilibrio al limite delle capacità fisiche.

Segue un’altra prima italia-na con “Giselle” di David Dawson con la compagnia Opera in Ballet

Ljubljana. Il 4 maggio la rasse-gna si chiude con “La Danza con Poppea//Poppea” della Gauthier Dance Company con la coreogra-fia di Christian Spuck. Presentato al Festival di Bolzano Danza con enorme successo, “Poppea//Poppea” è danza, ma anche teatro e arte multimediale.

D

Domenica 22 gennaio alle ore 15.30, presso l’ex Filan-da di Soncino, ha luogo un nuovo appuntamento della XIV edizione di “E domenica… Teatro”, spettacoli adatti per bambini ed adulti, organizzata da Teatri di Pianura. Fede-rico Benuzzi e Francesco Vignudelli presentano “I gioco-lieri della scienza”. La giocoleria è uno sport: richiede allenamento e fantasia; la fisica è una scienza: descrive il mondo e i suoi limiti. Lo spettacolo è tutto questo ed è costituito da due parti. Nella prima parte il pubblico, divi-so in gruppi opportunamente addestrati, si cimenta con strumenti quali motociclo, globo, diablo, clave… La se-conda parte, invece, è uno show frutto di ben 13 anni di lavoro che unisce la giocoleria tecnica a quella comica, il cabaret alla clowneria, gli sport estremi alle arti circensi e la danza al fuoco. In un crescendo di comicità, il pubbli-co assiste e prende parte a due ore abbondanti di uno spettacolo fuori dagli schemi, unico e coinvolgente.

I giocolieri della scienzadomenica a Soncino

Sabato 21 gennaio, alle ore 21 al Teatro Bellini di Casalbuttano, viene messo in scena lo spettacolo “Voci dal buio” di Federico Ben-na (nella foto), per la regia di Danio Belloni ed Enrico Tomasoni. Protagonisti sono due medici inviati dalla Polizia, che si aggirano, al buio, muniti di una torcia elettrica: si stanno muovendo all’interno di una foiba. Improvvi-samente, davanti a loro, si presenta un in-quietante susseguirsi di cadaveri in decom-posizione ammassati, irriconoscibili, legati fra di loro con il fil di ferro: si tratta dei cosid-

detti “infoibati”. Ognuno di quei corpi è una persona, una storia, una vittima innocente di una carneficina che ha coinvolto, al termine della Seconda Guerra Mondiale, migliaia di istriani e triestini, italiani ma anche slavi, col-pevoli di opporsi all’espansionismo comuni-sta slavo propugnato da Josip Broz, meglio noto come “Maresciallo Tito”. Dal buio delle foibe i due medici recuperano dalla tasche di alcuni di quei corpi una lettera, uno scritto, un diario, tutti testi dove vengono raccontate le atrocità delle foibe, come se quelle vittime

avessero potuto scrivere qualcosa da lascia-re agli altri durante la caduta verso il buio delle profondità del Carso. Lo spettatore vie-ne così condotto in una sorta di “Antologia di Spoon River”, dove ogni epitaffio è, però, in questo caso, un atroce ricordo di dolore, sof-ferenza ed ingiustizia; un grido postumo che dal profondo della terra chiede giustizia e chiede di non dimenticare. Ad esibirsi sul pal-coscenico, oltre allo stesso Federico Benna, anche Enrico Tomasoni e Paola di Gesù. Lo spettacolo è ad ingresso libero.

Il dramma delle foibe sabato sera al Bellini

Stagione della danza proponeall’esordio la Ballet Preljocaj

Da sabato è possibile acquistare i biglietti per gli spettacoli della rassegna

L’ Aterballettosul palco

Arriva il sequel del film “Ben-venuti al sud”, successo di pub-blico nel 2010. Stavolta si capo-volgono le situazioni, in un’altra divertentissima commedia, inno ad un’Italia finalmente unita, al-meno sullo schermo...

LA TRAMA Sono passati cir-ca due anni. I nostri amici, Alber-to e Mattia, sono in crisi con le rispettive mogli. Silvia (Angela Finocchiaro) detesta Milano a causa delle polveri sottili e dell’ozono troposferico e accusa Alberto (Claudio Bisio) di pensa-re solo al lavoro e poco a lei. Co-sì, per risvegliare l’amore, prende una seconda casa in montagna dove trascorrere romantici week

end. Peccato che Alberto abbia accettato di guidare un progetto pilota delle Poste che lo impe-gnerà per un anno, sabati com-presi. Intanto Mattia (Alessandro Siani), il solito irresponsabile, vi-ve con la moglie Maria (Valentina Lodovini) e il figlio Edinson a ca-sa della madre, lavora poco e proprio non riesce a pronunciare la parola “mutuo”. Per questo Maria lo lascia, costringendolo a mille sceneggiate per riconqui-starla. Fallito ogni tentativo, Mat-tia suo malgrado finirà a lavorare a Milano, incastrato dall’ingenui-tà dei suoi amici che lo affidano alle cure di Alberto. L'impatto del napoletano con la città sarà ter-

ribile: partito con un giubbotto fendinebbia il povero Mattia fini-rà col rovinare la sua vita e quel-la dell’amico Alberto. Ma, piano piano, i pregiudizi inizieranno a sciogliersi...

Stavolta è “Benevenuti al nord”IL FILM Il sequel della pellicola del 2010 ha per protagonisti Bisio e Siani

CINEMA - Programmazione settimanale

Regia: Luca Miniero Durata: 110 minuti.

Produzione: Medusa Film, Cattleya - Italia 2012.

Cast: Claudio Bisio, Alessandro Siani, Giacomo Rizzo Angela Finocchiaro, Paolo Rossi,

Valentina Lodovini, Nando Paone,Nunzia Schiano, Fulvio Falzarano.

Genere: commedia.

CINEMA

CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372 803674)www.spaziocinema.info• Benvenuti al Nord • La talpa• L'incredibile storia di Winter il delfino • Succhiami • La talpa• Alvin Superstar 3 • Shame• Immaturi: Il viaggio• Non avere paura del buio• Underworld: il risveglio 3D

Filo (0372 411252)• La chiave di Sara

CineChaplin (0372 453005)• J. Edgar

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371 237012) www.cinelandia.it• Succhiami• J. Edgar• La talpa• Immaturi:Il viaggio• Alvin Superstar 3• L'incredibile storia di Winter il delfino

CREMAPorta Nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• L'incredibile storia di Winter il delfino • La talpa• Underworld: il risveglio 3D• Benvenuti al nord• Immaturi:Il viaggio• Alvin 3

Cineforum• L'industriale• Missione di paceOver 60• L'industriale

Gli annunci di Elisabetta40enne, celibe, impiegato in banca, sen-sibile, amante delle cose belle cerca una compagna semplice, di gradevole aspetto 40enne possibilmente nubile, seriamente intenzionata scopo matrimonio. 0372 24596, 334 9009608Di bell’aspetto, slanciata, bionda con oc-chi neri, estetista, libera professionista da anni. Mi chiamo Valentina , ho 59anni se-parata, non mi manca la voglia di vivere, adoro lo sport, la natura e gli animali. Cer-co un compagno per la vita, maturo, sensi-bile e serio nel costruire un rapporto dura-turo nel tempo. 0372 24596, 334 9009608. 54enne, affascinante, biondo con occhi azzurri, separato. Il lavoro lo gratifi ca ma le manca la cosa più importante: l’amore. Adora l’antiquariato, mostre, mare e mon-tagna, cerca una compagna di aspetto gradevole per sincera e matura amiciza scopo convivenza 0372 24596, 334 9009608Sono Davide, celibe 34enne, commesso, caratterialmente sensibile e romantico, amo la lettura, il cinema e la fotografi a, vor-rei tanto incontrare una ragazza speciale di età adeguata, dolce e sensibile. Rapporto di copia duraturo nel tempo, scopo convi-venza 0372 24596, 334 9009608

Mi chiamo Loris ho 30anni, dentista e lavo-ro in proprio da anni. Sono separato con un bimbo di 4 anni; vorrei ricostruire una nuova vita insieme ad una compagna seria che sappia accettare come prima cosa il mio bambino, che sia seria e matura max 45enne. Scopo convivenza. 0372 24596, 334 9009608Sono Raffaella, 43enne, laureata, nubile, bionda con occhi neri, amo lo sport, gli animali e le passeggiate. Caratterialmente fragile, dolce, affettuosa ti cerco di ade-guata cultura, fi ne, curato e di gradevole aspetto. Seriamente intenzionato nel co-struire un rapporto di coppia duraturo nel tempo scopo matrimonio. 0372 24596, 334 9009608Salve ho 20anni, studio liceo artistico, nubi-le, mi chiamo Federica, mora con occhi az-zurri. Carattere molto socievole, espansi-va, dolce e ferma sulle proprie idee. Cerco un compagno max 23enne celibe, scopo amicizia. 0372 24596 , 334 9009608. Ciao a tutte, mi chiamo Alberto, ho 25 anni, celibe,perito, adoro mare e montagna, sensibile, solare e romantico, ti cerco fi ne, curata, matura (max 30anni), per seria ami-cizia ed eventuale convivenza. 0372 24596, 334 9009608

Dolcissimo, sensibile, semplice mi ritrovo qui dopo il secondo matrimonio fallito, mi chiamo Marco e ho 49anni ed un fi glio di 9, la vita con me non è stata molto generosa, ho lottato per ricominciare tutto da capo; cerco una compagna! 0372 24596, 334 9009608Ho 65anni, vedovo con qualche capello grigio ma penso che la vita possa rico-minciare anche a questa età. Sono attivo, sportivo, amo viaggiare e mi piacerebbe incontrare una compagna max55enne possibilmente vedova intenzionata seria-mente scopo amicizia. 0372 24596, 334 9009608Mi chiamo Enrica, ho 38anni, nubile, sono commessa, il lavoro mi gratifi ca ma poi ??Amo la musica, il cinema, i viaggi, sono solare, vivace, allegra e cerco compagno con la testa sulle spalle, sincero, onesto, intenzionato seriamente scopo convivenza max 49enne. 0372 24596, 334 9009608Mi chiamo Lorena, ho 60anni, nubile, mora con occhi neri, vedova da tre anni. La so-litudine mi distrugge, ho bisogno di avere accanto un compagno, dolce e sensibile, che mi voglia bene, educato di età ade-guata scopo amicizia...poi si vedrà...0372 24596, 334 9009608

Page 23: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Lotta a bullismo, alcool e droga al centro di un convegno

La luce sarà sempre di più vettore di intelligenza diffusa. È questo l’assun-to che sta alla base dei progetti di cit-tà moderna. Una città interconnessa e integrata, con ogni genere di informa-zioni – il vero cibo dell’anima contem-poranea – che viaggiano con la luce. Sono le cosiddette “smart cities”, fatte di agorà digitali, connessioni hi-tech, alimentate da pannelli solari, votate al risparmio energetico ed alla ridu-zione, quanto più possibile, dell’im-pronta ecologica. La “città intelligen-te” associa le tematiche dell’efficienza energetica e della sostenibilità, anche sociale. Centoventi milioni di punti luce pubblici, in tutta Europa; undi-ci milioni in Italia. Possiamo vedere,

dalle foto fatte dallo spazio, quan-to la luce, come creazione umana, abbia ormai trasformato la percezio-ne stessa del mondo. Teia era il nome che, nella mitologia greca preclassica, veniva dato ad una dea, anzi “la” dea per eccellenza, una Titanide che era madre di Helios, il dio del sole, Selene, la dea della luna, ed Eos, dea dell’au-rora. Scrive il poeta Pindaro:

“Madre del sole, Teia dai molteplici nomi, con la tua benedizione gli uomi-ni onorano l'oro come elemento più prezioso di qualsiasi altro; ed attraver-so il suo valore tu li accordi, o regina,

le navi combattenti sul mare e le squa-dre di cavalli ammaestrati nelle gare di volteggio diventano meraviglie” .

La luce quindi ha matrice femmi-nile. Abbiamo già visto che, nel per-corso verso la grande cultura del-la Grecia classica, la matrice femmi-nile sia stata messa in ombra, così come la matrilinearità, a favore del principio maschile, culminante nella dea Athena, nata per partenogenesi dalla testa del padre Zeus. Dio del-la luce sarà allora Febo Apollo: Febo, Phoibos, colui che rifulge. Leggiamo un brano di Euripide:

“Sfolgora il carro del Sole,fiammeggia sul mondo:dall'incendio del cielogli astri cercano scampo nella sacra

notte”.La luce dà vita, la luce acceca:

Zeus sfolgora e uccide Semèle, colei che portava in grembo il futuro dio Dioniso, che diviene immortale grazie al fuoco della luce divina. La luce ci dà vita. Si dice: il lume dell’intelletto. “Fiat lux”: è la Bibbia, nel libro della “Genesi”. “Dio disse sia fatta la luce e la luce fu". Dopo cielo e terra (“La ter-ra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso”), Dio crea la luce. E inizia la vita.

Agopoli*

*Agopoli (pseudonimo) si occupa di economia e finanza, ma coltiva una grande passione: la filosofia.

iovedì 26 gennaio alle ore 21 al San Domenico di Crema prosegue la rassegna di prosa. Una presenza teatrale d’ec-

cezione, soprattutto legata all’au-tore del testo, che non è solo uno scrittore, ma rappresenta anche l’impulso al riscatto sociale. Un bel racconto di Roberto Saviano diventa spettacolo teatrale: “San-tos” ovvero lo sport - e in partico-lare il calcio - come ancora di sal-vezza, come occasione di riscat-to, come metafora di una vita che riesce a salvarsi dalla mediocri-tà se non addirittura dalla miseria.

«Ho scritto Santos - dice Savia-no” pensando ai ragazzini della mia città che giocano a calcio in strada. I ragazzi che giocano nei quartieri più disagiati, nelle peri-

ferie che tante volte ho descrit-to, spesso non guardano al futuro con ottimismo; a volte non pensa-

no nemmeno di averlo un futuro, intrappolati come sono in una ter-ra che ha così poco da offrire. Ma

in Santos c’è qualcosa di diverso: la speranza diventa una possibi-lità concreta di salvezza e inse-guire la propria passione, segnare quel goal, ti può salvare la vita».

Ci sono delle aree difficili, come il sud dell’Italia o l’Argenti-na, dove lo sport è il solo sogno possibile per una vita migliore. «Ho sempre pensato - commen-ta ancora Roberto Saviano - che ovunque e in ogni vita, potesse esistere una possibilità di salvez-za». Con la voce di Raffaele Auri-emma, in scena Ivan Castiglio-ne, Francesco Di Leva, Giusep-pe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo. Regia di Mario Gelardi. Appuntamen-to di grande spessore che merita una grande presenza.

Tiziano Guerini

GSul palco del San Domenico lo spettacolo “Santos” scritto da Roberto Saviano

Terzo film della serie “Il cinema in una stanza” in pro-gramma al teatro San Domenico per mercoledì 25 genna-io alle ore 21. “Gruppo di famiglia in un interno” questo il titolo del film di Luchino Visconti del 1974. Nuovi vici-ni di casa, dapprima fastidiosi e dal comportamento irri-tante per il tranquillo professore in pensione che abita da sempre il piano inferiore. Poi un profondo turbamen-to derivato dall’improvviso accorgersi che si può vivere in modo diverso. Importantissimi interpreti, da Burt Lanca-ster a Silvana Mangano, da Helmut Berger a Romolo Valli.

Domenica 22 gennaio alle ore 17 in sala Bottesi-ni del teatro San Domenico, per la rassegna musicale spazio a “Romantic Doublebass” con Fabio Crespia-tico al contrabbasso, Alessandro Manara al pianoforte, che eseguiranno musiche di Bottesini, Bloch, Kousse-vitzky e Ravel, gli autori del periodo romantico che più hanno composto per lo strumento amato e reso grande dal cremasco Bottesini, il contrabbasso. A seguire “In – Canto” con la voce di Jessica Sole Negri e il pianofor-te di Ruggero Frasson. Ancora una volta è protagonista la splendida voce e la sensibilità artistica di una can-tante dal timbro classico e dalla interpretazione moder-na. La musica come ricerca del proprio saper far musi-ca, come ricerca di noi stessi. Un’arte senza confini, distinzioni e classificazioni: solo un’intensa inestinguibi-le voglia di lasciarsi andare… ed ascoltarsi. Il milanese Ferdinando Acerbi (nella foto),

olimpionico di equitazione e autore di “Ancora-mare” è l’ospite del Caffè Letterario lunedì 23 gennaio alle ore 20.45 al San Domenico in Cre-ma. Lo intervista Stefano Astori, letture di Franco Maestri. Un incidente subacqueo diventa l’occa-sione per raccontare come il mare possa, nell’ar-co di una vita, diventare da amico a nemico, ma continuare sempre ad essere un mezzo per rag-giungere i propri obiettivi e vincere le avversità che a volte sbarrano il cammino.

Questa opera letteraria è la testimonianza di come una persona che pur trovandosi in condi-zioni di grave disabilità, non intende per questo rinunciare alla propria vita e alle proprie passio-

ni. Nel suo libro Stefano Acerbi ripercorre gli anni che precedono e seguono l’incidente subacqueo di cui è stato vittima nel 2004 e che lo ha paraliz-zato, regalandoci così una testimonianza autenti-ca di cosa significhi lottare per tenersi di nuovo sulle proprie gambe e per tornare a vivere la pas-sione per il mare.

Nel 2008 Acerbi è così salito di nuovo sulla sua barca pronto a solcare il mare, dopo aver fonda-to “Ancoramare”, l’associazione che dà il titolo al libro, creata con lo scopo di essere di aiuto e di stimolo a chiunque si trovi in condizioni di grave disabilità a causa di un incidente; persone quin-di che non intendono rinunciare alla propria vita e alle proprie passioni, nonostante tutto!

Giovedì 19 gennaio alle ore 21, presso la sala Alessandrini in via Matilde di Canos-sa a Crema, all’interno del progetto “Citta-dinanza umanitaria attiva”, si terrà il con-vegno dal titolo “Legalità: lotta al bullismo, alcool e droga”.

Il convegno, che vede il patrocinio del-

l’amministrazione comunale di Crema - Comando di Polizia Locale, del Panathlon Club di Crema e dei Lions Club del Distret-to 108IB3, è rivolto particolarmente ai geni-tori, ai docenti e ai dirigenti delle scuole secondarie, ai dirigenti e agli allenatori del-le società sportive ed a tutti gli educatori.

L’incontro ha come obiettivo principa-le l’informazione circa gli effetti che gli usi e gli abusi di alcune sostanze stupefacen-ti possono avere sui nostri giovani, oltre a tenere viva l’attenzione su alcuni particola-ri atteggiamenti tenuti da preadolescenti e dagli adolescenti.

“La musica e l’aria”mercoledì per le scuole

E LUCE FU

Il Teatro San Domenico di Crema, mercoledì 25 gennaio alle ore 10, spazio al teatro per le scuole con “La musica e l’aria”, favola di Maurizio Dell’Olio, musica eseguita dal vivo da Alessandro Lupo Pasini, regia di Nuvola De Capua. Parabola contro l’inquinamento che intende sensibilizzare le nuove generazioni verso le problematiche dell’ambien-te e per l’utilizzo di fonti energetiche alternative. Interpreti principali: Davide Grioni (voce narrante), Francesca Mosca (Eleonora), Monica Gentile, (Musica), Maruska Ronchi (Aria), Nicola Cazzalini (Mostro inquinamento). Spettacolo a cura dell’Associazione Energie di Crema, in collaborazio-ne con l’associazione culturale Adamo Iotti.

Acerbi ospite lunedì del Caffè Letterario

Il riscatto sociale giovedì sera a teatro

23Venerdì 20 Gennaio 20112 CREMACultura &Spettacoli

Torna il cinema in una stanza

Musica d’autore in sala Bottesini

Un momentodello spettacolo

Page 24: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Fino a domenica 29 gennaioCREMONAMOSTRAPRIVACY - MOSTRA COLLETTIVA DI IL-LUSTRATORI CONTEMPORANEIAnche quest’anno approda a Cremona la mostra di un grande nome dell’illustrazio-ne: Roberto Innocenti. Le sue tavole dalla precisione lenticolare hanno dato vita ad alcune tra le più belle pagine della letteratura di tutti i tempi - come “Le avventure di Pinocchio”, “Ce-nerentola” o “Un canto di Natale”. Orario: da martedì a venerdì ore 10-13 e 16-19, sabato e domenica 10-18, lunedì chiuso (ingresso libero). Per informazioni: 347-6881328 - 328-8518849.

***Fino a domenica 29 gennaioCREMAMOSTRAGRANDE PRESEPE DELLA CIVILTA’ CONTADINAPresepe realizzato con statue lignee a grandezza naturale, inserito nella rico-struzione di un tipico villaggio rurale del-

la pianura padana del primo Novecento, nel centro della città.Per informazioni: 0373-81020.

***Da sabato 21 a domenica 22 gennaioTORRICELLA DEL PIZZOFESTA DAL PIPENNel centro del paese, festa gastronomica del piedino di maiale lessato, mercato del prodotto tipico, mostre, degustazioni, e cicciolata per tutti. Inoltre, viene allestita una mostra di strumenti musicali mecca-nici e una mostra di fossili e conchiglie da tutto il mondo.Per informazioni: 0375-99821.

***Domenica 29 gennaioSAN BASSANOMERCATOLO SVUOTASOFFITTEMercatino di rigatteria dalle 8 alle 18 in piazza Europa e nelle vie adiacenti.Per informazioni: 0374-373163.

***Fino a lunedì 30 gennaioCREMONAMOSTRADIPINTI DI MARIO ROTA ISPIRATI AL LI-BRO DI DON PRIMO MAZZOLARIInaugurazione sabato 14 gennaio alle

ore 17 nella sala Alabardieri di Palazzo comunale. Orario feriali ore 9-18, festivi ore 10-18 (chiuso il lunedì). I dipinti di Mario Rota sono ispirati al libro di Don Primo Maz-zolari “Diario di una primavera” (del 1945).Per informazioni: 0376-920726.

***Da giovedì 19 gennaio a giovedì 9 febbraioCREMONAMOSTRALE MURA NEL TEMPOMostra documentaria sull’evoluzione nel tempo della cinta muraria presso l’Archivio di Stato di Cremona. Orario: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 15.30, sabato e altri orari su preno-tazione (ingresso libero).Per informazioni: 0372-25463.

***Sabato 28 gennaioPIZZIGHETTONEFESTAI CANTI DELLA MERLATradizionali canti popolari di buon auspi-cio alle ore 21 a Gera di Pizzighettone in piazza Mercato.Per informazioni: 0372-743900.

Sabato 21 gennaioCASALBUTTANOTEATROVOCI DAL BUIOAl Teatro Bellini (ore 21) in scena lo spet-tacolo di Federico Benna, con Federico Benna, Enrico Tomasoni, Paola di Gesù, regia di Danio Belloni e Enrico Tomasoni.Per informazioni: 0374-364480.

***Domenica 22 gennaioCREMACONCERTOROMANTIC DOUBLEBASSConcerto con Fabio Crespiatico, Ales-sandro Manara. In programma musi-

che di Bottesini, Bloch, Koussevitzky, Ravel. Appuntamento alle 17 nella sala Bottesini del Teatro San Domenico.Per informazioni: 0373-85418.

***Martedì 24 gennaioCREMONATEATROFAVOLAC’era una volta una bambina e dico c’era perché ora non c’è più, è il sunto del-lo spettacolo di e con Filippo Timi, sul palco insieme a Lucia Mascino e Luca Pignagnoli alle 20.30 al Teatro Ponchielli.Per informazioni: 0372-022010.

***Giovedì 26 gennaioCREMATEATROSANTOSDa un racconto di Roberto Saviano, con Ivan Castiglione, Francesco Di Leva,

Giuseppe Gaudino, Giuseppe Miale Di Mauro, Adriano Pantaleo. Voce Raffaele Auriemma, regia Mario Gelardi. Alle ore 21 al Teatro San Domenico.Per informazioni: 0373-85418.

***Venerdì 27 gennaioCASALMAGGIORETEATROUNO, NESSUNO E CENTOMILASpettacolo di Luigi Pirandello con la Compagnia Krypton alle ore 21.00 al Teatro Comunale.Per informazioni: 0375-284434.

***Sabato 28 gennaioTEATROSORESINAPUZZLEAnteprima nazionale con Kataklò Athletic Dance Theatre, alle ore 21 Teatro Sociale.Per informazioni: 0374-350944.

Care lettrici, cari lettori, oggi non rispondo ad una delle lettere arriva-te, ma ad un messaggio pubblicato, alcuni giorni fa, dal “Corriere della Sera” on line, su uno dei forum tematici. Una ragazza di venti anni parla di una amica della madre, e scrive: è una donna di 40 anni, o forse più, con le rughe sul viso, sulle mani, ma ancora con l'illusione di potersi in-namorare. “Lei si potrà pure innamorare, ma guardandola mi chiedevo se un uomo può innamorarsi ancora di una donna a quell'età”. La ragaz-za insiste: non parlo di Uma Thurman o Cameron Diaz, ma di donne comuni. “Io le avrei detto di non pensarci più all'amore, di non angosciar-si perché ogni cosa ha la sua età”. Ma poi, le viene in mente una possi-bile obiezione: e allora, gli uomini? Ci sono molti uomini che vivono una storia con donne molto più giovani. E allora, sentite: “Ah, gli scapoloni amici di mio padre… per loro è tutta un'altra storia. Sono dei vitelloni con macchine e soldi e pieni di femmine”. E poi, quest’altra nota: “Io, quan-do avrò 40 anni, smetterò di indossare la minigonna”. Mi sono venuti i brividi. Questa ragazza, in poche righe, ci fornisce un catalogo etico ed estetico dell’oggi, o di un certo oggi, meglio di un trattato di sociologia. L’amore è collegato alla bellezza, anzi, alla bellezza falsa e affatturata da copertina: non a caso, si citano le attrici. Ad una certa età, vengono i capelli bianchi, la rete di rughette aumenta, cedono gli zigomi, e scom-

pare l’amore: come se fosse acne giovanile. Il sentimento che muove il mondo, il motore di tutte le cose ridotto alla stregua di un segno sul volto o sul corpo. Il desiderio d’amore si esaurisce nella pelle fresca e nelle carni sode. Che concetto plastificato e triste; che pochezza di amo-re, in quelle parole. Ma c’è di più. Qualcuno ha detto che la ragazza ha avuto coraggio, a scrivere queste cose. Non vedo che coraggio ci sia ad affermare contenuti assolutamente diffusi e imperanti nella nostra socie-tà: la passione ed il sentimento ridotti a cosa, la bellezza (e la bellezza rispondente ai canoni da copertina) come unica misura della possibilità di felicità. Eppure, è nell’esperienza comune che un uomo normale pos-sa essere bellissimo per la propria donna, una donna normale possa essere fatale ed intrigante per il proprio uomo. Nella comunione di anime e di corpi non c’è giudizio e non c’è misura che appartengano a canoni prefissati. La bellezza d’amore è assolutamente fuori canone. Ma c’è di più. Per gli uomini, dice la ragazza, è tutt’altra storia. Un macchinone e i soldi nel portafoglio rendono “pieni di femmine”. Le donne sono “out” a quaranta anni, gli uomini possono desiderare senza scadenza. Mi chiedo ancora: cosa intende per amore, quella ragazza? L’acquisto? L’esibizio-ne? La predazione? È terribile. Mi consolo con la speranza che si tratti di una provocazione, protetta dall’anonimato della rete.

Appuntamenti24 Venerdì 20 Gennaio 2012

L’Oroscopo della settimanaa cura di: MICHELA

Venere domina questa settimana: bene chi è in coppia. Chi è single conoscerà persone nuove, diverse, che viaggiano, che hanno una vita particolarmente movimentata, eccitan-te che esce dalla consueta routine.

Non ascoltate chi vi dice di essere prudenti. E’ il momento di farvi avanti e di rischiare. Ci sarà chi vi offre un ricco affa-re. Gli ex tornano alla carica, ma siete di umore strano: at-tenzione a non farvi sfuggire interessanti chance amorose.

Siete in una botte di ferro, tutto va secondo i vostri piani. Mercurio vi aiuta a prendere la giusta direzione. Partirete con ottimi progetti: fuori le idee, la grinta e l’ambizione. Otterrete così molto denaro per soddisfare i vostri desideri.

Business e lavoro risorgono. Sbocco lavorativo all’altezza delle vostre aspettative in vista. Preparatevi nel corpo e nello spirito per importanti nuove sfide con il destino. Slan-cio e passione nell’amore.

I soldi quest anno non saranno un problema perché Sa-turno continuerà a proteggervi. Sponsor, business ed en-trate abbondano. Magnifica partenza nel lavoro. Mettete in atto i progetti che avevate lasciato chiusi nel cassetto.

I vostri sogni più ambiziosi prendono forma oltre che nel lavoro anche in amore. Sarete così abili da incastrare l’ani-ma gemella o vi farete sposare da chi sapete voi. Tutto il 2012 sarà movimentato.

Per un paio di settimane dovete pazientare, tirare fuori dal cappello magico tutta la disponibilità verso i vostri fami-liari. Piovono soldi: sarete estremamente oculati nelle spe-se. Prospettive amorose in vista per chi è single.

Settimana di colpi di scena non solo in amore ma anche in ambito professionale e finanziario. Le vostre gentilezze non sono ricambiate: non importa, continuate su questa strada. Avanti tutta.

Scoccano improvvisi colpi di fulmine. Non vi basta la tran-quillità e le certezze: volete sensazioni forti, emozioni su-blimi. Le fatiche lavorative non sono finite, ma ci sono ancora tante battaglie da vincere.

Non avete paura di pretendere ciò che vi spetta; siete astuti perché lo fate con gentilezza e grazia così da ren-dere tutti pronti ad accontentarvi. Astuti come sempre. E’ tempo di soluzioni positive per il lavoro.

L’intesa a due è perfetta ed il rapporto è destinato a con-solidarsi. Siete sempre presenti con la testa, attivi e dina-mici. Business e lavoro riescono alla perfezione. Guada-gnate molto e spendete altrettanto… ma va bene così.

Tra un mese Nettuno entrerà nel vostro segno. Ci saranno dunque trasformazioni importanti nella vostra vita. Final-mente siete più tranquilli. Migliorate il vostro umore: date-vi una calmata e siate più gentili con chi vi è vicino.

Arte & Cultura

Musica & Spettacoli

Per scrivere a Maria: [email protected]

Margherita Guidacci, fiorentina, poeta originale, traduttrice di John Donne e Emily Dickinson, pur scrivendo in una tempe-rie culturale segnata in profondità dall’ermetismo, elabora una lingua poetica volta all’introspezione ma dotata di grande cre-atività. Lo scorrere piano dei suoi versi mette in forte risalto la sua felice vena, contraddistinta da parole debitrici della natura e del paesaggio, a cui era molto legata: il nido, le foglie, il vento. “Mi sono abituata a considerare l’atto poetico come una cosa naturalissima o impossibile, senza vie di mezzo”.

ALL'IPOTETICO LETTOREHo messo la mia anima fra le tue mani.Curvale a nido. Essa non vuole altroche riposare in te.Ma schiudile se un giornola sentirai fuggire. Fa' che sianoallora come foglie e come vento,assecondando il suo volo.E sappi che l'affetto nell'addionon è minore che nell'incontro. Rimaneuguale e sarà eterno. Ma diversesono talvolta le vie da percorrerein obbedienza al destino.

LASCIA SIA IL VENTOLascia sia il vento a completar le paroleche la tua voce non sa articolare.Non ci occorrono più le parole.Siamo entrambi il medesimo silenzio.Come due specchi, svuotati d' ogni immagine,che l'uno all'altro rendonoun semplice raggio. E ci basta.

La parola poetica si confronta con il silenzio. Anche il si-lenzio dell’immagine, poiché; nell’incontro d’amore, basta solo un raggio di luce. Il vento, due specchi, la luce. È un’im-magine folgorante, un quadro potente e colmo di dolcezza.

Page 25: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Programmi Tv 25Venerdì 20 Gennaio 2012

06.30 unomattina.att10.05 settegiorni/aprirai.att11.10 unomattinastorievere12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1telegiornale14.00 leamichedelsabato.att17.00 tg1telegiornale17.15 asuaimmagine17.45 passaggioanordovest.doc18.50 l'eredità.game20.00 tg1/raitgsport20.35 solitiignoti21.00 ballandocolestelle.var00.30 dichetalentosei?varietà01.30 cinematografo

06.30 unomattinainfamiglia.a09.30 tg1lis/easydriver10.00 lineaverdeorizzonti.att10.55 santamessa/recitaangelus12.20 lineaverde.attualità13.30 tg1telegiornale14.00 domenicainl'arena16.35 domenicaincosi'èlavita18.50 l'eredità.game20.00 tg1/tgsport20.40 solitiignoti21.30 ilrestauratore.fiction23.30 specialetg1.attualità00.35 tg1notte01.00 applausi

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1focus/economia14.10 verdettofinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/solitiignoti.game21.10 miricordodiannafrank.f23.05 portaaporta01.00 tg1notte/focus01.25 quiradiolondra01.30 sottovoce02.20 lacasadeinistrisogno.f

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1focus/economia14.10 verdettofinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/quiradiolondra.att20.30 juventus-roma coppaitalia.calcio23.20 portaaporta00.45 tg1notte/focus/chetempofa01.20 sottovoce01.50 scrittoriperunanno

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1focus/economia14.10 verdettofinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/quiradiolondra.att20.30 coppaitalia.calcio23.20 portaaporta00.45 tg1notte/focus/chetempofa01.20 sottovoce01.50 raieducational02.20 jonny7.musicale

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1focus/economia14.10 verdettofinale15.15 lavitaindiretta.attualità18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/quiradiolondra.att20.40 solitiignoti21.10 chediociaiuti.fiction23.20 portaaporta01.35 quiradiolondra02.40 memoria:isopravvisuti raccontano.film

06.45 unomattina.attualità11.00 tg1telegiornale11.05 occhioallaspesa12.00 laprovadelcuoco13.30 tg1/tg1focus/economia14.10 verdettofinale15.15 lavitaindiretta.attualità17.00 tg1telegiornale18.50 l'eredità.gameshow20.00 tg1/quiradiolondra.att20.40 solitiignoti21.10 attentiaqueidue- lasfida.varietà23.25 tv7attualità00.25 l'appuntamento

07.30 ninotchka.film10.15 docmartin.telefilm12.00 tg3sport-meteo/tgr12.25 ilsettimanale.attualità12.55 ambienteitalia.attualità14.00 tgrregionemeteo-tg314.45 tg3pixel/tvtalk/tg3l.i.s.16.55 uncasoperdue.telefilm18.00 90°minuto-serieb.sport19.00 tg3/regione/meteo320.00 blob/chetempofa.varietà21.30 nanuk:proved'avventura.doc23.15 tg3-tgregione-meteo23.55 storiemaledette.doc01.50 unastoriad'amore.film

08.00 lasignoraminiver.film10.45 tgrestovest/mediterraneo11.40 tgrregioneuropa.attualità12.00 tg3/meteo3/telecamere12.55 primadellaprima.mus13.25 ilcapitalediphilippe daverio.attualità14.00 tgregione/meteo/in1/2h15.05 allefaldedelkilimangiaro17.55 perunpugnodilibri.att19.00 tg3-tgregione-meteo20.00 blob.attualità21.30 presadiretta.attualità23.35 tg3/lilit.varietà02.00 iltrenocrociato.film

12.00 tg3-sport-meteo3-fuoritg12.45 lestorie-diarioitaliano13.10 lastradaperlafelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm16.00 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.00 tg3/tgregione/meteo20.00 blob.attualità20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 chetempochefaspeciale23.15 correval'anno.documenti24.00 tg3lineanotte

12.00 tg3-sport-meteo3-fuoritg12.45 lestorie-diarioitaliano13.10 lastradaperlafelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm15.50 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.30 tg3-regione-meteo-blob20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 ballarò.attualità23.15 globspread.varietà24.00 tg3lineanotte01.05 raieducational.attualità

12.00 tg3-sport-meteo3-fuoritg12.45 lestorie-diarioitaliano13.10 lastradaperlafelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm16.00 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.00 tg3/tgregione/meteo20.00 blob.attualità20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 chil'havisto?attualità23.15 globspread.varietà24.00 tg3lineanotte

12.00 tg3-sport-meteo3-fuoritg12.25 lestorie-diarioitaliano12.50 geo&geo.attualità13.10 lastradaperlafelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm15.50 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.30 tg3-regione-meteo-blob20.15 stanlioeollio.corto20.40 coppaitaliaquartidifinale23.05 correval'anno.documenti24.00 tg3lineanotte01.05 magazzinieinstein.docum

12.00 tg3-sport-meteo3-fuoritg12.25 lestorie-diarioitaliano12.50 geo&geo.attualità13.10 lastradaperlafelicità14.00 tgregione-meteo-tg314.50 tgrleonardo/tg3lis15.05 lassie.telefilm16.00 cosedell'altrogeo.att17.40 geo&geo.attualità19.00 tg3/tgregione/meteo20.00 blob.attualità20.15 stanlioeollio.corto20.35 unpostoalsole.soap21.05 thereader.film23.15 esedomanishort.att

10.15 sullaviadidamasco.att10.50 aprirai.attualità11.15 mezzogiornoinfamiglia.att13.00 tg2giorno/dribbling.att14.00 laceysmithsonian:ilmistero deicapelliscomparsi.film15.30 laceysmithsonian:sfilata condelitto.film17.10 serenovariabile.attualità17.45 tg2flashl.i.s.18.05 crazyparade.varietà18.35 seapatrol/lasko.telefilm20.25 estraziodellotto/tg221.05 castle.telefilm21.50 thegoodwife.telefilm

09.25 socialking.attualità10.15 ragazzic'èvoyager.var10.50 acomeavventura.att11.30 mezzogiornoinfamiglia.v13.00 tg2giorno/motori/meteo13.45 quellicheaspettano..var15.40 quellicheilcalcio..var17.05 tg2l.i.s.17.10 stadiosprint.sport18.00 90°minuto.sport19.35 lasko.telefilm20.30 tg2notizie21.05 ncis.telefilm21.45 charlie'sangels.telefilm22.35 ladomenicasportiva

10.00 tg2punto.it11.00 ifattivostri.varietà13.00 tg2/costumesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.15 ghostwhispeper.telefilm17.00 desperatehousewives.tel17.45 tg2flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefim19.35 squadraspeciale cobra11.telefilm20.30 tg2notizie21.05 voyager.documenti22.25 l'ispettorecoliandro.fic01.05 tgparlamento.attualità

10.00 tg2punto.it11.00 ifattivostri.varietà13.00 tg2/costumesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.15 ghostwhispeper.telefilm17.00 desperatehousewives.tel17.45 tg2flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefilm19.35 squadraspecialecobra1120.30 estrazionilotto/tg221.05 criminalminds.telefilm23.20 tg2notizie00.25 rai150anni01.20 tgparlamento.attualità

10.00 tg2punto.it11.00 ifattivostri.varietà13.00 tg2/costumesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.30 desperatehousewives.tel17.20 tg2flashl.i.s./sport/notizie17.25 coppaitalia:siena-chievo18.15 tg2notizie19.35 squadraspecialecobra1120.30 tg2notizie21.00 lastoriasiamonoi.doc23.10 tg2notizie23.25 tracce.documenti00.50 tgparlamento.attualità

10.00 tg2punto.it11.00 ifattivostri.varietà13.00 tg2/costumeesocieta'13.50 medicina33.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.15 ghostwhispeper.telefilm17.00 desperatehousewives.tel17.45 tg2flashl.i.s./sport/notizie18.45 num3rs.telefilm19.35 squadraspecialecobra1120.30 estrazionilotto/tg221.05 l'isoladeifamosi9.reality23.10 tg2notizie00.25 rai150anni01.20 tgparlamento.attualità

10.00 tg2punto.it11.00 ifattivostri.varietà13.00 tg2/costumeesocieta'13.50 tgeeatparade.attualità14.00 italiasuldue.attualità16.15 ghostwhispeper.telefilm17.00 desperatehousewives.tel17.45 tg2flashl.i.s./sport/notizie18.45 numb3rs.telefilm19.35 l'isoladeifamosi9.reality20.30 tg2notizie21.05 senzatraccia.telefilm23.25 tg2notizie23.40 l'ultimaparola.telefilm01.10 tgparlamento.attualità

sabato 21 domenica 22 Lunedi’ 23 martedi’ 24 mercoLedi’ 25 giovedi’ 26 venerdi’ 27

canaLe 5

itaLia 1

07.55 traffico/meteo/tg5mattina09.45 superpartes.attualità10.15 l'ultimobacio.film13.00 tg5telegiornale/meteo513.40 riassuntograndefratello14.10 amici.talentshow15.30 verissimo:tuttiicolori dellacronaca.attualità18.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5telegiornale-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 italia'sgottalent.talents00.30 avvocatianewyork.tel01.25 tg5notte/meteo502.15 sex&law.telefilm

08.00 tg5mattina08.50 lefrontieredellospirito10.00 amoreaprimavista.film12.45 grandefratello.reality13.00 tg5telegiornale-meteo514.00 secucinitisposo.film16.15 domenicacinque.varietà18.50 themoneydrop.quiz/tg520.00 tg5telegiornale-meteo520.40 paperissimasprint21.30 centovetrine.fiction23.40 terra!attualità00.40 tg5notte/meteo501.45 prendimil'anima.film02.00 kings.telefilm

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiful.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.20 grandefratello.rshow00.15 maidiregrandefratello

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiful.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 baciamiancora.film24.00 matrix.attualità

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiful.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 il13°apostolo.fiction23.45 matrix.attualità

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiful.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 sexandthecity2.film24.00 squadraantimafia.fiction

08.00 tg5mattina08.50 mattinocinque.attualità11.00 forum.attualità13.00 tg5telegiornale-meteo513.40 beautiful.soap14.10 centovetrine.soap14.45 uominiedonne.reality16.15 amici.talentshow16.20 pomeriggiocinque.attualità18.00 tg5/5minutimeteo518.50 themoneydrop.quiz20.00 tg5-meteo520.30 striscialanotizia.var21.10 zelig.varietà23.30 maidiregrandefratello

rete 4

09.45 detectivemonk.telefilm10.50 ricettedifamiglia.att11.30 tg4/meteo/notizie/traffico12.00 undetectiveincorsia.tel13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 iltribunalediforum15.00 poirot.film17.00 psych.telefilm18.00 pianetamare.doc18.55 tg4-meteo419.35 tempestad'amore.soap21.15 lagiuria.film23.40 8mm2.film03.45 disperatamentel'estate scorsa.film

09.30 magnificaitalia.doc10.00 santamessa11.00 pianetamare.attualità11.30 tg4telegiornale12.00 melaverde.attualità13.20 pianetamare.attualità14.00 donnavventura.attualità14.45 airport80.film16.50 walkertexasranger: pericolonell'ombra.film18.55 tg4telegiornale-meteo419.35 tempestad'amore.soap21.30 unpoliziottoalle elementari.film23.40 c'eraunavoltainmessico.f

08.20 hunter.telefilm09.40 detectivemonk.telefilm10.50 benessere11.30 tg4/meteo12.05 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 forum.attualità15.10 hamburgdistretto21.tf16.15 sentieri.soap16.55 ilcommissariocordier.f18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 giustiziaatuttiicosti.f23.15 fugadaalcatraz.film

08.20 hunter.telefilm09.55 detectivemonk.telefilm10.50 benessere11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.50 forum.attualità15.10 hamburgdistretto21.tf16.15 sentieri.soap16.40 sfidanellavalledei comanche.film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 lietome.telefilm23.10 randsom:ilriscatto.film

09.40 detectivemonk.telefilm10.50 benessere11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 forum.attualità15.10 hamburgdistretto21.tf16.15 sentieri.soap16.40 puòscendereanchete.film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 iduesuperpiediquasi piatti.film23.45 lolita.film

02.10 theanniversaryparty.f09.55 detectivemonk.telefilm10.50 benessere11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 forum.attualità15.10 hamburgdistretto21.tf16.15 sentieri.soap16.40 vanudaperilmondo.film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 mafaldadisavoia.fiction23.55 thepacific.telefilm

08.20 hunter.telefilm09.55 detectivemonk.telefilm10.50 ricettedifamiglia: pranzodicapodanno.att11.30 tg4/meteo/vied'italia12.00 undetectiveincorsia.tf13.00 lasignoraingiallo.tel13.50 forum.att/sentieri.soap15.50 ilgrinta.film18.55 tg4-meteo419.35 tempestad’amore.soap20.30 walkertexasranger.tel21.10 quartogrado.attualità24.00 thevanishing.film/tg403.30 terranova.film

07.00 cartoni10.50 scooby-doo.filmanimaz12.20 cartoni12.25 studioaperto-meteo13.40 cartoni14.35 supercop.film16.30 poliziottoa4zampe.film18.30 studioaperto-sport19.00 cartoni19.25 beemovie.film21.10 madagascar2.film22.50 barnyard:ilcortile.film00.15 studiosportxxl00.40 poker1mania.varietà02.50 viadelcorso.film

07.40 cartoni12.25 studioaperto-meteo13.00 guidaalcampionato.sport14.00 ilmagicotesorodi lochness.film16.40 airbud2:campione aquattrozampe.film18.00 themiddle.telefilm18.30 studioaperto19.00 mr.bean.telefilm19.40 themedalion.film21.30 chiambrettishow.varietà00.20 controcampo.sport00.35 poker1mania.varietà02.25 riprendimi.film

08.40 unamammaperamica.tel10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondojim.sit17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 csi:newyork.telefilm23.00 whitecollar.telefilm00.50 modamania.attualità

08.40 unamammaperamica.tel10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni/cameracafé.sitc16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondojim.sit17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 wildoltrenatura.docum00.30 romanzocriminale.fiction01.35 studioaperto03.45 timex.film

08.40 unamammaperamica.tel10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondojim.sit17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 unanottealmuseo.film23.25 derbyinfamiglia.film03.15 colporovente.film

08.40 unamammaperamica.tel10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondojim.sit17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 leieneshow.varietà24.00 nikita.telefilm/studioaperto04.00 ilfantasmadisodoma.f

08.40 unamammaperamica.tel10.35 everwood.telefilm12.25 studioaperto/meteo/sport13.40 cartoni15.30 cameracafé.sitcom16.20 themiddle.telefilm16.45 lavitasecondojim.sit17.45 trasformat.gameshow18.30 studioaperto-sport19.20 provaciancoragary.sitc19.50 isimpson.cartonianimati20.20 csiscenadelcrimine.tel21.10 truejustice.film23.45 leiene.varietà01.15 studioaperto

La 7

06.00 tgla7/omnibus.attualità10.00 bookstore.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 noisiamoangeli.film16.00 pesaro-biella.basket18.15 imagnificisette.telefilm19.20 theshowmustgooff.var20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.30 theshowmustgooff.var24.00 tgla700.10 m.o.d.a.attualità00.55 startrek:lanemesi.film

06.00 tgla7-meteo-oroscopo07.00 omnibus/tgla710.00 m.o.d.a.attualità10.40 unanuovavitaperzoe.t11.35 ticiportoio.varietà13.30 tgla714.05 maancheno.attualità17.10 mosquitocoast.film19.00 theshowmustgooff.var20.00 tgla720.30 inonda.attualità21.40 ilnemicoalleporte.film23.30 tgla724.00 messicoinfiamme.film02.25 bookstore.attualità

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 assassiniosultreno.film16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 l'infedele.film23.45 innovation.attualità00.20 tgla700.30 (ah)ipiroso.attualità02.05 ottoemezzo.attualità

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 unuomoperbene.film16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 l'ispettorebarnaby.telef23.10 medicalinvestigation.tel24.00 tgla700.10 (ah)ipiroso.attualità01.45 ottoemezzo.attualità

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 soloquandorido.film16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 gliintoccabili.film23.00 abandon:misteriosi omicidi.film00.50 tgla7/(ah)ipiroso.attualità01.30 g'day.varietà

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 storiadiunsoldato.film16.15 atlantide.documenti17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 piazzapulita.attualità24.00 tgla700.10 (ah)ipiroso.attualità01.10 g'day.varietà01.45 ottoemezzo.attualità

09.45 coffeebreak.attualità11.10 l'ariachetira.attualità12.25 imenùdibenedetta13.30 tgla714.05 l'ultimotreno.film15.55 nonvihodimenticato.film17.30 l'ispettorebarnaby.tel19.30 g'day.varietà20.00 tgla720.30 ottoemezzo.attualità21.10 leinvasionibarbariche.att23.35 sottocanestro00.30 tgla700.40 (ah)ipiroso.attualità01.40 g'day.varietà

Page 26: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Laura Bosio

olori articolari forti e invalidanti, mani de-formate, dita piegate in modo innaturale: un problema che può di-

ventare causa di inabilità. Stiamo parlando dell'artrite reumatoide, una patologia che colpisce circa l'1% della popolazione.

Spesso si tende a fare confu-sione tra artrosi e artrite: apparen-temente simili, hanno in realtà ca-ratteristiche ben diverse. Ne par-liamo con il dottor Fabio De Gen-naro, responsabile dell'ambula-torio di traumatologia dell'Azien-da ospedaliera di Cremona.

«L'artrosi interessa fino al 70% della popolazione, ed è le-gata a diversi fattori, quali la pre-disposizione individuale, l'am-biente in cui si vive, i fattori di ri-schio (peso corporeo, stile di vi-ta, ecc)» spiega il medico; «tutto ciò comporta una progressiva usura delle articolazioni che nel tempo si può trasformare in vera e propria inabilità. L'artrite reu-matoide, invece, è una vera e propria malattia sistemica, lega-ta a un'alterazione profonda del siste-ma immunitario. Questa patologia porta a deforma-zioni e alterazioni del sistema artico-lare, specialmente nell'età evolutiva, fino a causare vere e proprie de-ficienze di mobilità».

Da cosa può dipendere l'in-sorgenza dell'artrite?

«E' difficile stabilirlo con esat-tezza, e la causa principale non è ancora stata identificata. Sen-za dubbio ha un peso non indif-ferente la positività del fattore reumatoide e conta molto anche la predisposizione genetica. Le ipotesi, in ogni caso, sono mol-teplici, dall'infezione alla patolo-gia virale».

Come si manifesta questa patologia?

«Può accadere che il sistema

immunitario si attivi in modo non fisiologico. Questo porta all'alte-razione di alcune cellule, che pro-vocano un danno alle articolazio-ni, oppure alla produzione di au-to-anticorpi. Le conseguenze so-no infiammazioni a livello artico-lare con un danno a cartilagini e ossa. Lo stato infiammatorio può

protrarsi fino a por-tare alla degenera-zione delle articola-zioni, facendone perdere l'integrità.»

Esistono dei campanelli di al-larme a cui fare attenzione?

«A differenza dell'artrosi, in cui il dolore è continuo, l'artrite reu-matoide si caratterizza per un dolore di tipo infiammatorio, for-te e debilitante, che è più eviden-te a riposo. Ad esempio deve preoccupare un dolore che si presenta la mattina, dopo una notte di riposo, accompagnato da un blocco delle mani, che fa-tica a sciogliersi. Se poi oltre a questo si forma un gonfiore e il dolore interessa anche altre arti-colazioni, il sospetto di artrite si fa più alto. Un'altra caratteristica dei dolori da artrite è che gene-ralmente sono simmetrici, ossia

si presentano a entrambi gli arti in modo speculare».

Come si arriva alla diagnosi?«Si fanno esami specifici nel

sangue. Importante è anche esa-minare il fattore reumatoide».

Qual è il percorso da intra-prendere una volta diagnosti-cata la patologia?

«L'approccio all'artrite reuma-toide è cambiato molto negli ul-timi 15 anni, perché ci siamo re-si conto che si possono indivi-duare anche forme molto preco-ci della patologia. Inoltre oggi esistono farmaci molto più po-tenti, che permettono di limitare l'evoluzione della malattia, nella maggior parte dei casi».

Quali sono?«Il cortisone resta un farmaco

fondamentale. Accanto ad esso ci sono altri medicinali che por-tano a stabilizzare le condizioni del paziente, spegnendo il pro-cesso infiammatorio. Si tratta dei farmaci di prima linea. Se questi non sono efficaci, esistono gli ul-timi ritrovati della medicina: si tratta di farmaci biologici che agiscono in modo ancora più in-cisivo. Il paziente necessita poi di un monitoraggio costante, per controllare che la situazione resti stabile».

Si può utilizzare un approc-cio chirurgico?

«Quando le terapie non basta-no e vi è la presenza di deforma-zioni, l'intervento ortopedico può essere fondamentale per migliorare la qualità di vita e la-vorativa».

Qual è l'incidenza della pa-tologia?

«Essa interessa in maggioran-za le donne rispetto agli uomini e può presentarsi a tutte le età, an-che se in maniera differente. Nell'anziano, infatti, la malattia può avere un andamento più tu-multuoso e può interessare an-che i muscoli.

Ricordiamo che l'artrite delle mani colpisce circa l'1% della popolazione, e quindi in Italia cir-ca 400mila persone ne soffrono. Sembrano piccoli numeri, ma in realtà per il sistema sanitario na-zionale rappresentano un costo non indifferente.

Per questo è particolarmente importante fare una diagnosi precoce: prima si agisce, inferio-ri saranno i costi, e soprattutto migliorerà la qualità di vita del paziente. In questo giocano un ruolo importante i medici di fami-glia, che devono essere un filtro e decidere quando bisogna con-tattare lo specialista».

CUP Centro Unificato di PrenotazioneDove: padiglione n. 12, a fianco del

Centro Prelievi, prospiciente Largo PrioriOrari di apertura al pubblico:

lunedì - venerdì dalle 7.30 alle18.00 orario continuato,

il sabato dalle 8.00 alle 12.00;Prenotazioni telefoniche: è possibile

telefonare al numero verde 800.638.638, da lunedì a sabato dalle 08.00 alle 20.00.

PRENOTAZIONI CHE NON SI EFFETTUANO AL CUP

Attraverso il CUP si prenotano tutte le prestazioni ad eccezione delle seguenti, che devono essere prenotate direttamente presso le singole unità operative o servizi c

ome indicato di seguito:

ANATOMIA PATOLOGICAsecreti e agoaspirati (non Tac e non Ecoguidati)

Dove: Poliambulatori, piano Terra.Orario: giovedì dalle 15 alle 16. Per prenotare

contattare la segreteria dell’Anatomia Patologi-ca dal lunedì al venerdì, dalle 10.30 alle 16.00. Telefono: 0372 405477, dalle 9.30 alle 16.00.

Consegna campioni istologici e citologiciLa consegna dei campioni citologici urinari è

prevista, presso il padiglione 5, da lunedì a venerdì, dalle 08.00 alle 09.30;

per gli altri esami da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 16.00 (accesso diretto).

RADIOLOGIA Dove: piano 1, corpo H (ala destra).

TC, risonanza magnetica, ecografie urgenti e richiesta di prestazioni con bollino verde

Le prenotazioni vanno effettuate di persona o via fax.

Orario: da lunedì a venerdì dalle 08.00 alle 13.00, sabato dalle 08.00 alle 12.00.

Tel: 0372 405760. Angiografia

Le prenotazioni vanno effettuate di persona.Orario: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 15.30. Telefono: 0372 405367.

SENOLOGIA: Screening mammografico preventivo

biennale Asl Cremona (45-69 anni)Tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, il mercoledì dalle 14 alle 16. La prenotazione va effettuata

al CUP dell'Asl 800 318 999.Prestazioni con carattere di urgenza,

risonanze alla mammella, agoaspirati, ecografieDove: piano 1, corpo M.

Ora: da lunedì a venerdì dalle 11.00 alle 13.00. Telefono: 0372 405614.

Per ulteriori informazioni è stata inoltre attivata una nuova linea telefonica dotata

di risponditore automatico in funzione 24 ore su 24: 0372 405612.

RADIOTERAPIA E MEDICINA NUCLEARE Dove: piano Cantina, (utilizzare la scala o

ascensore a sinistra vicino l'Ufficio Informazioni nell'atrio di ingresso)

corpo M, monoblocco ospedaliero.Orario:da lunedì a venerdì

dalle 07.30 alle 17.30. Telefono: 0372 405485.

MEDICINA DEL LAVORO:Dove: Medicina del Lavoro, padiglione 10

Impegnativa del medico curante.Allergologia per sospetti professionali

Tel. 0372 408178 da lunedì a venerdì, dalle 10.30 alle 13.00; oppure, personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia dalle 09.00 alle 13.00 da lunedì a venerdì.

Visite specialistiche di medicina del lavoroTel: 0372 405777 da lunedì a venerdì, d

alle 08.00 alle 15.30; oppure, personalmente presso l’Ambulatorio Specialistico

di Medicina del Lavoro negli stessi orari.

CENTRO DIABETOLOGICODove: piano 6, corpo H (lato destro),

monoblocco ospedaliero.Orari: da lunedì a venerdì

dalle 08.00 alle 13.30 (prima visita per inquadramento

diagnostico-terapeutico e visita di controllo per monitoraggio metabolico e screening

delle complicanze croniche).Per le prime visite è preferibile che

la prenotazione avvenga di persona comunque possibile prenotare telefonicamente

da lunedì a venerdì, dalle 11.00 alle 13.30. Telefono: 0372 405715.

CENTRO PRELIEVI - LABORATORIO ANALISI accesso diretto da parte dei cittadini, con la richiesta del Medico di famiglia

o dello specialista.Dove: Centro Prelievi all'ingresso dell'ospedale.

Orario: da lunedì a venerdì dalle ore 07.30 alle 10.30.

Telefono: 0372 405663 - 0372 405452

CENTRO EMOSTASI E TROMBOSIMonitoraggio delle terapie anticoagulanti.

previsto accesso con prenotazione al numero 0372 405666 - 0372 405663.

Dove: Presso la palazzina del CupOrario: dalle 07.30 alle 12.00 da lunedì a venerdì.

CENTRO AZIENDALE DI ALLERGOLOGIADove: presso la Medicina del Lavoro, Padiglione 10

Accesso avviene mediante impegnativa del medico curante.

Le prenotazioni vengono effettuate telefonando allo 0372 408178

da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 13.00; oppure personalmente

presso l’Ambulatorio di Allergologia da lunedì a venerdì dalle 09.00 alle 13.00.

IMMUNOEMATOLOGIA E MEDICINA TRASFUSIONALE:

Emotrasfusioni, salassi, autotrasfusioni, terapia marziale endovenosa, preparazione di nuovi

emocomponenti ad utilizzo non trasfusionale: Gel Piastrinico, Concentrato Leucopiastrinico.

Dove: Piano terra, corpo D, monoblocco ospedaliero.Tel: 0372 435887 - 0372 405461

dalle 10.00 alle 17.00 da lunedì a venerdì

GENETICA Dove: piano 2 lato destro del monoblocco

ospedaliero. Prenotazioni telefoniche: 0372 405783

da lunedì a venerdì dalle 13.00 alle 14.30.

MEDICINA LEGALEPrenotazioni presso Direzione Medica di Presi-

dio piano Rialzato monoblocco ospedaliero. Tel: 0372 405200.

PSICOLOGIADove: settimo piano a sinistra.

Prenotazioni da lunedì a venerdì dalle ore 09.00 alle ore 10.00 presso il servizio di Psicologia, oppure anche telefonicamente

agli stessi orari al numero 0372 405409.

ONCOLOGIA MEDICADove: Piano 4 ala Destra Prenotazione in reparto da lunedì a venerdì dalle ore 8.00 alle ore 17.00.

Tel: 0372 405248.

TERAPIA DEL DOLOREDove: palazzina n. 9 La prenotazione

può essere effettuata telefonicamente al numero 0372 405330

dalle 11.00 alle 15.00, da lunedì a venerdì. Negli altri orari è possibile chiamare

lo stesso numero lasciando un messaggio in segreteria telefonica con il nome e numero

di telefono: al più presto sarete richiamati.

GLI ORARI PRESIDIO OSPEDALIERO DI CREMONA

Causa di dolori invalidanti e deformazioni articolari, la patologia colpisce circa l’1% della popolazione

D

Salute26

Un dolore fortementedebilitante

Appuntamento in Comune per parlare di obesità infantile: mercoledì 25 gennaio alle 17.30, presso Spazio Comune, l'Aliac (Asso-ciazione per la lotta alle intolleranze alimen-tari e celiachia) sarà presente per parlare di questo problema, sempre più diffuso anche in Italia. All'incontro saranno presenti Annali-sa Subacchi e Paola Conti, esponenti dell'Aliac cremonese, rispettivamente nutri-zionista e psicologa.

Si parlerà dell'alimentazione errata dei gio-vanissimi, degli errori più comuni, della mal-nuitrizione. Sarà presente anche Luigi Amo-re, assessore alle politiche sociali del Comu-ne di Cremona, he intodurrà i lavori.

Negli Usa, circa il 15% dei bambini (tra i 6 e gli 11 anni) e il 15,5% degli adolescenti (tra i 12 e i 19 anni) sono obesi.

L'aumento dell'obesità tra i giovani ameri-cani negli ultimi 20 anni è molto elevato. In Italia i risultati di un'indagine promossa dal Ministero della Salute indicano che all'età di 9 anni in città campione di Lombardia, Tosca-na, Emilia Romagna, Campania, Puglia e Ca-labria il 23,9% dei bambini è in sovrappeso ed il 13,6% è obeso.

Anche questa indagine conferma la più elevata prevalenza di obesità nelle regioni del sud (16% a Napoli) rispetto al nord (6.9% a Lodi).

Obesità infantile e malnutrizione, convegno a SpazioComune

Il dottorFabio De Gennaro,

responsabiledell'ambulatoriodi traumatologia

dell'Aziendaospedalieradi Cremona

Artrite, importante la diagnosi precoce

CONVEGNO IN OSPEDALE

I disturbi del sonno sono il tema del convegno dal titolo «Osas e sindromi correlate», che si svolgerà sabato 21 gennaio (ore 9) pres-so l’Aula Magna dell’Ospedale di Cremona.

Organizzata dal Dipartimento di medicina interna e specialistica (Diretto da Giancarlo Bosio), in collaborazione con il Dipartimento di riabilitazione dell’Azienda Ospedaliera di Crema (Diretto da Stefano Aiolfi ), l’Asl della provincia di Cremona e Aipo (Associazione italia-na pneumologi ospedalieri), l’iniziativa rappresenta un bell’esempio di interazione sinergica territoriale a tutela della salute dei cittadini.

Durante i lavori, suddivisi in tre sessioni, si parlerà di epidemiolo-gia, possibilità diagnostiche e indagini strumentali, rischi correlati e soprattutto di percorsi terapeutici sia farmacologici che chirurgici. Il convegno si rivolge, infatti, ai medici di medicina generale, ai medi-ci specialisti, ai nutrizionisti e a tutte le fi gure professionali coinvol-te nell’iter diagnostico (infermieri, fi sioterapisti, tecnici di fi siopato-logia respiratoria, dietisti). Per informazioni: segreteria organizzativa Aipo, tel. 02 36590350.

Si parla di disturbi del sonno GIORNALE DI CREMONA

E supplemento: IL PICCOLO GIORNALE DEL CREMASCO

direttore responsabile: Sergio [email protected]

direttore editoriale: Daniele Tamburini

Società editrice:Promedia Società Cooperativa

Via del Sale, 19 - Cremona

Amministrazione e diffusioneVia S. Bernardo 37/A - 26100 CremonaTel. 0372 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60

Direzione, redazione e prestampaVia S. Bernardo 37/A - 26100 Cremona

Tel. 0372 45.49.31 - 45.13.14Fax 0372 59.78.60

Redazione di CremaPiazza Premoli, 7 - 26100 CremaTel. 0373 83.041 Fax 0373 83.041

PubblicitàTel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60

www.immaginapubblicita.it

Stampa:SEL - Società Editrice Lombarda

26100 Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca Galli

Numero chiuso in tipografia:Giovedì 20 Gennaio alle ore 22

Page 27: Il Piccolo Giornale del Cremasco

27Venerdì 20 Gennaio 2012

di Giulia Sapelli

l via in provincia di Cremo-na, per la prima volta a li-vello nazionale, il registro provinciale sul tumore allo stomaco

Un'iniziativa resa possibile grazie all’impegno del Comune di Cremona, di Medea, della Provincia di Cremona, della Camera di Commercio di Cremo-na, dell’Asl della provincia di Cremona, dell’Azienda Istituti Ospitalieri di Cre-mona, dell’Azienda Ospedaliera di Cre-ma, della Casa di Cura Figlie di San Camillo di Cremona, della Casa di Cura San Camillo di Cremona, della Fonda-zione Città di Cremona, della Banca Cremonese di Credito Cooperativo, e di Aem Cremona. La ricerca sarà coor-dinata presso l’Arce (Area ricerca vlini-ca epidemiologica dell’Unità operativa di oncologia dell'ospedale di Cremo-na). Nonostante l’incidenza e la morta-lità per neoplasia dello stomaco siano in calo in molte parti del mondo e an-che in Italia, purtrop-po a Cremona per-mane un'alta mortalità che sembra essere in controtendenza con quanto avviene in altre aree geografi che. Il progetto nasce pro-prio dalla necessi-tà di conoscere non solo la reale incidenza di questa pato-logia (cosa che già fa il Registro Tumo-ri Provinciale dell’Asl) ma altri elemen-ti importanti della malattia: lo stadio alla diagnosi, i fattori socio-demografi -ci, quali sono i tumori ereditari, i relativi fattori di rischio nella popolazione cre-

monese. Ma soprattutto cercare di in-dividuare le motivazioni che portano il nostro territorio a essere in controten-denza. L’unicità e la rilevanza del pro-

getto sono rappre-sentati dal carattere “predittivo” del regi-stro: con questo stu-dio sarà infatti pos-sibile monitorare in tempo reale l’an-damento tempora-le della malattia, an-che in relazione ad

eventuali interventi di tipo preventi-vo. Questo monitoraggio in tempo re-ale consentirà anche di valutare subito l’impatto dell’introduzione di nuove te-rapie e nuovi farmaci sperimentali.La creazione del registro specializzato avrà anche la funzione di fare notevo-

li approfondimenti sulla malattia, rac-cogliendo molti più dati su ogni caso. Inoltre verranno censiti abitudini di vita, attività lavorativa, terapie e/o procedu-re effettuate per la patologia in esame. Consentirà inoltre di valutare adegua-tamente le ragioni dell’eccesso di mor-ti, pianifi care e seguire nel tempo gli in-terventi sia di prevenzione che di cura.Il progetto, che renderà possibile la creazione del primo registro italiano specializzato di patologia per il tumo-re dello stomaco, è stato approvato dai Comitati etici degli Ospedali di Cremo-na e Crema. Al progetto aderiscono attivamente tut-ti i reparti di Oncologia, Gastroentero-logia, Chirurgia, Anatomia Patologica, Laboratori di Analisi, Citogenetica e le associazioni dei Medici di Famiglia del-la Provincia di Cremona.

A

Tumori allo stomaco, al via il registroA Cremona rimane alta la mortalità, in controtendenza rispetto al resto d’Italia e d’Europa

di Ermanna Allevi Diplomata presso la scuola di Naturopatia dell'istituto RIZA

Iscritta alla FINR (federazione italiana naturopati RIZA)

Gentilissima Naturopata buongiorno e com-plimenti per la sua rubrica, la leggo sempre e le faccio davvero tanti complimenti, lei è proprio brava. ho sentito in televisione, ma era già qua-si finito, che parlavano dell'intestino come se fosse il cervello, e che il tutto era collegato con lo stomaco...non ho capito nulla, ma visto che lei è così ben preparata e spiega in modo sem-plice volevo chiederle di spiegarmi questi colle-gamenti. Grazie e tantissimi saluti. Rita

Michael D.Gershon, esperto di anatomia e bio-

logia cellulare della Columbia University ha presen-tato la "teoria dei cervelli", secondo la quale, l'inte-stino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondemen-

tale nel segnalare la gioia e il dolore. Secondo questa teoria (e anche altre) la pancia è paragona-bile ad un secondo cervello che assimila e digeri-sce non solo il cibo, ma anche le emozioni e le in-formazioni che arrivano dall'esterno. Da un punto di vista simbolico il cibo può rappresentare lo specchio delle relazioni che abbiamo con il mondo esterno; se in campo affettivo e sul lavoro siamo appagati, tenderemo a mangiare meno perchè più sazi. Se i nostri rapporti non sono soddisfacenti cercheremo di compensare mangiando di più. Es-sendo il cibo che ingeriamo simbolo di ciò che ab-biamo intorno, se qualcosa non va potremmo ave-re problematiche riguardanti la digestione. Non a caso si usano termini come:" Ho dovuto ingoiare un boccone amaro, mi è andato giù di traverso, non mi va proprio giù, ecc".

La malattia colpiscele persone di età

supreriore ai 45 anni

Ermanna Allevi risponde alle vostre domande scrivendo a: [email protected] Oppure a: [email protected]

Riceve a Cremona in via Pallavicino 6 tel. 0372-412372. • Riceve a Crema telefonando al 388 9037275.

PEDIATRI, INCARICO PROVVISORIO

SPORTELLO PER LA SALUTE MENTALE

ECCO PERCHÉ IL SALE FA MALE

La dottoressa Enrica Sampellegrini ha cess-sato la propria attività di pediatra di libera scel-ta presso lo studio sito nel Comune di Crema dalla fi ne del 2012.

L’Asl ha provveduto a nominare, per un in-caricato provvisorio, la dottoressa Debora Pa-stori (specialista in pediatria) con decorrenza dal 01/01/2012 sino all’inserimento defi nitivo del nuovo medico pediatra.

I cittadini che intendono avvalersi dell’assi-stenza dell’incaricato provvisorio non dovran-no effettuare alcuna scelta, ma saranno diret-tamente posti in carico alla dottoressa Pastori.

Per eventuali informazioni telefoniche rivol-gersi al numero telefonico 0373 899330-347.

Ripartono nei prossimi giorni le iniziative dello sportello di accoglienza dell'associazione cremasca Tartavela. «Siamo una associazione di volontari rappresentata da famigliari e uten-ti che si occupano di salute mentale», spiega la presidente Stefania Silva, «accompagniamo le persone nei percorsi adeguati sia medici che psicologici». Lo sportello ha uno slogan: par non essere solo parla con me ed è aperto ogni martedì dalle 10 alle 12 presso la sede dell'as-sociazione, che si trova in via Terni 9 a Crema. Per informazioni contattare il 3496983993.

E' credenza comune che il sale abbia in-fl uenza sulla pressione sanguigna. Su questo tema la Boston University School of Medici-ne ha pubblicato sul Journal of Hypertension uno studio in cui si è evidenziato che il sale non ha il solo effetto di aumentare la pressio-ne nel sangue. Lo studio era mirato a com-prendere quale fosse il reale rapporto esi-stente tra ipertensione e utilizzo del sale. E' emerso che quest’ultimo, consumato in quan-tità eccessive, stimola il sistema nervoso sim-patico a produrre maggiore adrenalina, il che porta ad una maggiore costrizione delle arte-rie e quindi all’ipertensione. Con la defi nizio-ne “volume ampliato di ipertensione”, di cui i professori Irene Gravas e Haralambos Gavras hanno parlato nella loro ricerca, si è voluto in-tendere che la ritenzione provocata dall’ec-cesso di sale causa un aumento del volume del sangue e di pressione sulle pareti arterio-se. «Lo scopo di questo lavoro» hanno dichia-rato gli autori della ricerca «è quello di correg-gere un concetto erroneo prevalso per molti anni, nonostante evidenze scientifi che abbia-no da tempo mostrato il contrario».

Il consiglio dei medici resta sempre lo stes-so; meglio evitare l'uso eccessivo di sale an-che perché molti cibi di per sé già ne conten-gono una discreta quantità.

Ozono ed mal di schiena. Le causeContinuiamo la descrizione delle cause di mal di schie-na iniziata la scorsa setti-mana, ricordando che tutte

queste patologie possono trarre ampio benefi -cio da un trattamento con l’Ozono, e rammen-tiamo inoltre che chi non gradisce continuare a sottoporsi a lunghe terapie a base di farmaci anti infi ammatori, può curarsi con l’O3 che non è un farmaco, scongiurando così il rischio di accu-muli o effetti collaterali. Proseguendo la descri-zione delle cause di mal di schiena, dopo l’ernia del disco e l’artrosi vediamo la Stenosi del ca-nale osseo. Si tratta di un restringimento del ca-nale spinale in cui decorrono i nervi, sensitivi e motori, che portano informazioni dalla periferia del nostro corpo al cervello e comandi o rispo-ste del cervello in senso inverso. Anche questa, come le altre cause, provoca compressione dei nervi, con dolore locale, sciatalgia, disturbi della sensibilità, limitazione funzionale, zoppicamen-

to. Ancora, annotiamo la Spondilolistesi, che è uno spostamento in avanti di un corpo verte-brale, e ancora provoca un restringimento del canale spinale e lo stesso complesso di sinto-mi già elencati. L’Osteoporosi, malattia dell’età avanzata specie nelle donne, è anche essa re-sponsabile di mal di schiena. In essa, per mo-difi cazioni ormonali della menopausa, l’osso si demineralizza e diventa più fragile, con conse-guenti possibili crolli vertebrali. Questi provoca-no strozzamento del nervo e una conseguente sintomatologia già descritta per gli altri casi. In-fi ne si può avere mal di schiena per altre cause. Ad esempio come conseguenza di traumi, tu-mori e metastasi ossee, o problemi posturali, le posizioni scorrette assunte nella vita quotidiana diventate abitudini,o ancora per scoliosi o per un aumento patologico dell’ampiezza delle natura-li curvature della colonna (le cifosi e le lordosi).

Riceve a Cremona in via Giuseppina 21 Tel. 0372 434988 • 331 5825327

Dottor Luigi Mitoli, medico-chirurgo ozonoterapia Vaccino in età pediatrica, presentazione in otto lingue

Uun gruppo di la-voro regionale - co-stituito da risk mana-ger e rappresentanti del Dipartimento di prevenzione medica delle Asl - ha indivi-duato un testo di pre-sentazione del per-corso vaccinale in età pediatrica fi naliz-zato alla protezione del bambino e della comunità. Nel rispet-to della multietnia, che caratterizza la popolazione oggi afferente alle aziende sanitarie lombarde, il materiale è stato tradotto in 8 lingue straniere: inglese, francese, spagnolo, romeno, arabo, urdu, cinese e singalese. La traduzione è stata sottoposta ad una validazione cul-turale e linguistica al fi ne di garantire un’informazione effi cace fi nalizzata ad una consapevole adesione allla proposta di prevenzione.

DIFFUSIONEIl cancro dello stomaco colpisce le persone a partire mediamente dai 45 anni di età.Negli ultimi anni il numero di casi diagnosticati nei Paesi occiden-tali è in diminuzione - tranne che a Cremona. U fenomeno che sembra dovuto, almeno in par-te, al miglioramento dell'alimen-tazione e alla diminuzione del consumo di cibi conservati sot-to sale o affumicati.In Europa si verifi cano circa 190.000 nuovi casi ogni anno che rappresentano circa il 23 per cento di tutte le neoplasie. Il rap-porto fra maschi e femmine è 1,6:1. L'incidenza è maggiore tra le classi sociali più basse, anche se è in rapida diminuzione (cir-ca 5 per cento ogni cinque anni). Il declino è stato più rapido nel-le donne rispetto agli uomini. In Italia si è verifi cata una importan-te diminuzione sia dell'inciden-za sia della mortalità in entram-bi i sessi. Il tasso d'incidenza annuale è più elevato nei paesi dell'Eu-ropa orientale (34 per 100.000 nell'uomo) e meridionale (19 per 100.000 nell'uomo) rispetto a quello dell'Europa settentriona-le (6 per 100.000 nella donna) e occidentale (7 per 100.000 nella donna). In sei casi su dieci il pa-ziente ha più di 65 anni.Il tumore dello stomaco provo-ca comunque più di 10.000 mor-ti l'anno, attestandosi, come dif-fusione, appena sotto il cancro al seno e il cancro al polmone.

Page 28: Il Piccolo Giornale del Cremasco

inverno è notoriamen-te una stagione di ral-lentamento delle attivi-tà agricole e il periodo giusto per fare un bilan-

cio dell’annata agraria appena tra-scorsa, in attesa della ripresa pri-maverile.

«I problemi» ha dichiarato Anto-nio Piva, presidente della Libera As-sociazione Agricoltori Cremonesi e vice di Confagricoltura «non sono mancati, soprattutto quelli legati all’andamento economico genera-le dell’Italia e dell’Unione Europea. Concentrando l’analisi sull’eco-nomia agricola tipica del Cremo-nese, possiamo dire che abbiamo registrato una certa inversione di tendenza. Tuttavia non possiamo dire di rite-nerci soddisfatti, anche se confrontando i bilan-ci delle nostre aziende con quelli di imprese di altri settori produtti-vi non ne usciamo pe-nalizzati».

Analizzando i differenti compar-ti, il settore che nel corso del 2011 ha fatto registrare un andamento nel suo complesso positivo è sta-

ta la cerealicoltura. Le quotazioni si sono riprese e, in particolare per il mais, si sono mantenute stabili an-che se l’incremento dei costi di pro-duzione, legati all’aumento del co-sto delle materie prime, ha sensi-bilmente colpito la redditività delle imprese. Il comparto latte si è rive-lato quello più in tensione. Benché si sia registrata un’inversione di ten-denza, con le quotazioni in legge-ra risalita, queste non sono anco-ra sufficienti a rendere remunerative le imprese zootecniche da latte che producono per l’industria. La diffe-renza di prezzo che esiste tra latte destinato a grana e latte alimentare è troppo grande, e non è accetta-bile. Infine la suinicoltura che, circa a metà annata, ha avuto un picco molto significativo nelle quotazioni,

che tuttavia a fine anno non hanno tenuto. Inol-tre sono troppo spes-so all’ordine del giorno problemi relativi all’an-damento del mercato unico. Questo ha sen-so di esistere se tute-la tutta la filiera e sta-

bilisce prezzi equi. L’elemento più condizionante della scorsa annata è certamente la grave stretta crediti-zia che il sistema bancario ha im-

posto alle imprese e gli agricoltori sono stati colpiti in modo particola-re: «Dopo anni di recessione erano pronti al rilancio degli investimenti, per rinnovare le tecnologie ed i mez-zi di produzione. Ma in molti casi si sono trovati condiziona-ti dalla grave stret-ta creditizia imposta dal sistema banca-rio. Questo fenome-no è durato tutto l’an-no, e corre il rischio di prorogarsi anche nel 2012».

Piva ha poi espresso le proprie considerazioni in merito all’operato del Governo Monti: «Il nuovo gover-

no si è trovato a gestire una situazio-ne difficilissima ma ha adottato mi-sure volte solo a fare cassa. Misure inaccettabili per il settore agricolo. Alcune di esse sono poi palesemen-te inique; basti pensare che si pre-tende di tassare fabbricati dismessi o inutilizzabili, e che vengono previ-sti prelievi fiscali su beni strumentali, cioè indispensabili al lavoro agricolo ed alla sua produzione, come la ter-ra ed i fabbricati rurali».

«Come Confagricoltura abbiamo già fatto molte proposte migliora-tive; ed alcune sono state accolte, come la proroga degli accatasta-menti. Ma la manovra deve essere migliorata ancora di molto per poter essere giudicata accettabile. Stia-mo seguendo da vicino le azioni del governo proprio per questo scopo».

L’auspicio per il 2012 è «Che l’econo-mia nel suo comples-so si possa riprende-re. E che l’agricoltu-ra italiana possa cre-scere come ha fat-to quella del resto dell’Unione europea

nel corso del 2011; facendo regi-strare un + 10% del reddito, men-tre quello italiano è cresciuto solo del + 3%».

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

FRUMENTO tenerobuono mercantile

GRANOTURCOibrido naz.14% um.

SEMI di SOIANazionale

ORZO naz. Peso spec. 55-60 peso spec. 66-68

CRUSCAAlla rinfusa

FIENO MaggengoAgostano

PAGLIA press. (rotoballe)

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINILattonzoli locali

SUINI da macello

SUINI da macello

SUINI da macello

«C’è stata un’inversione di tendenza per l’agricoltura, ma ancora non possiamo ritenerci soddisfatti»

L’

Tonn. 202-204 n.q. 212-217 (fino) 214-219

Tonn. 185-186 197-198 191-193 201-202

Tonn. n.q. 375-377 362-367 Sorgo nazionale 195-198

Tonn. n.q. n.q.

n.q. 226–228

n.q. 212-219

(p.spec. 63-65) 222-225

Tonn. 188 – 190 168–169 174-177 169-170

Tonn. 130 – 150di erba med.

130-150

119-143 134-147

Mag. 1° t. 122-127

Medica fienata 1° t. 120,0-130,0

Tonn. 105 – 115 108-120 Erba med f. 1° t. 122-127

Paglia di fru-mento press. ball. 77-82

15 kg 3,890 n.q. 3,800 3, 900

25 kg 2,920 n.q. 2,900 2, 930

30 kg 2,680 n.q. 2,640 2, 690

40 kg 2,190 n.q. 2,170 2,190

156 kg 1,255 n.q. n.q. (da 144 a 156 kg) 1,286

176 kg 1,315 n.q. n.q. (da 156 a 176 kg) 1,340

Oltre 176 kg 1,285 n.q. n.q. (da 176 a 180 kg) 1,324

TABELLA AGGIORNATA AL 19 GENNAIO 2012

N.B. Le quotazioni del bestiame bovino e del foraggio sul mercato di Cremona avvengono il primo e terzo mercoledì del mese. Questo dato, conseguentemente, va letto ed interpretato con la dovuta attenzione rispetto agli altri dati pubblicati. Le quotazioni del mercato di Milano avvengono in due giorni separati: il martedì per il comparto dei cereali e derivati, il lunedì per quello zootecnico che fa riferimento a Montichiari. Anche questo aspetto va tenuto in considerazione nel confronto dei dati suindicati. Il mercato di Mantova avviene in un solo giorno e cioè il giovedì. Modena il lunedì. Tutti gli aggiornamenti della tabella mercati, insieme ai collegamenti alle principali borse, sono sul sito: www.cremona.coldiretti.it.

Sul tavolo della giunta comunale di Trescore Cremasco è arrivata un’interrogazione della mino-ranza consiliare in cui si chiede se il Comune abbia già aderito alle nuove strategie che la Provincia di Cremona intende mettere in atto nel prossimo fu-turo per fronteggiare l’emergenza-nutrie e, in caso di risposta affermativa, se ne abbia dato comu-nicazione ufficiale agli organi preposti provinciali.

Nel documento si ricorda come lo sforzo del piano provinciale di controllo della nutria non ab-bia dato i risultati sperati e che per questo motivo la Provincia di Cremona ha pensato di rivolgersi alla figura professionale del “Trapper”, operatore specializzato già visto all'opera con buoni risulta-ti a Spineda.

Da qui la richiesta al Comune se abbia o meno pensato di aderire a questa soluzione.

Il sindaco di Gussola, Marino Chiesa, e il con-sigliere Giovanni Leoni, ex assessore all’edilizia e all’urbanistica hanno pre-so posizione a proposito delle polemiche solleva-te in questi giorni in meri-to alla richiesta di impian-to a biogas da costruire a Gussola.

L’impianto proposto a Gussola si distingue in modo determinante da-gli altri per il fatto che nel-la centrale a biogas non avviene nessuna com-bustione né di biomas-se né di vari e strani olii, ma l’energia elettrica ver-rà ottenuta per fermenta-zione all’interno dell’im-pianto del refluo zootec-nico (pollina). Quindi si tratterà di energia elettrica pulita, e nell’aria non ver-ranno emessi fumi e tanto meno miasmi-puzza, pro-prio perché come detto la fermentazione non sarà a cielo libero ma all’interno dell’impianto chiuso e si-gillato.

La richiesta è stata inol-trata dall’azienda agrico-la San Giovanni ai sen-si del Decreto legislativo 387/03 per la promozio-ne dell’energia elettrica prodotta da fonti energe-tiche rinnovabili. In modo corretto, nel rispetto del-le normative e dei regola-

menti, presso l’ufficio tec-nico del Comune, è stata presentata la richiesta di nuova centrale di biogas - funzionante con i reflui di allevamenti avicoli .

«Abbiamo sempre lavo-rato con senso di respon-sabilità - affermano Chie-sa e Leoni - nei confron-ti di tutti cercando di dare le risposte corrette e con la massima trasparenza. Abbiamo sempre tenuto incontri pubblici quando si è reso necessario farlo. In questo caso, visto che ci dovranno essere i re-quisiti di igienicità e salu-brità pubblica e che l’au-torizzazione sarà oggetto di conferenza dei servizi provinciale, siamo convin-ti che l’impianto potrà es-sere realizzato nel rispetto delle normative e dei re-golamenti». Chiesa e Le-oni hanno precisato infi-ne che l’azienda agrico-la San Giovanni, impresa agricola a titolo principa-le richiedente, «in termini di oneri concessori, nulla dovrebbe all’amministra-zione comunale di Gusso-la, ricadendo l’intervento proposto in zona agricola. Nonostante ciò, l’azienda, anche se non tenuta, si è resa disponibile a valuta-re investimenti per opere pubbliche al servizio dei cittadini.

PRODOTTO UNITA’ DI MISURA

CREMONA MILANO MANTOVA MODENA

VACCHE Frisone 1ª qualità peso vivo

VACCHE Frisone 2ª qualità peso vivo

MANZE SCOTTONE 24 mesi

VITELLI BALIOTTI p.vivo(50-60 kg ) frisona

VITELLI BALIOTTI p.vivo (50-60 kg)pie blue belga

BURRO pastorizzato

PROVOLONE VALPADANA fino a 3 mesi

PROVOLONE VALPADANAoltre 3 mesi

GRANA scelto stag. 9 mesi

GRANA sceltostag. 12-15 mesi

kg. 2,30-2,65 MONTICHIARI 1,10-1,20

da macello 1,160-1,260

--

Kg. 2,00-2,25 MONTICHIARI 0,80-0,92

0,89-0,99

kg. 2,30-2,85 Vitelloni da macel-lo 24/30 mesi

1,30-1,45

1,14-1,31

kg.1,00-1,20 MONTICHIARI

1,00-1,10(da 46 a 55 kg)

1,25-1,40(45-55 kg) 0,95-1,40

kg. 2,50-3,70 MONTICHIARI 3,80-4,00

3,90-4,40 (pregiate 70 kg) 3,61-4,65

kg. 2,95-3,00 past. 2,25 centr. 2,85

2,25 Zangolato di creme

X burrificaz. 2,00

kg. (dolce) 4,95-5,15

5,05-5,20 n.q. --

kg.(piccante) 5,18-5,50

5,25-5,50 n.q. PARMIGIANOREGGIANO

12 mesi 10,25-10,50

kg. 8,00-8,25 7,95-8,20 8,07-8,32 PARMIGIANO

REGGIANO fino a 24 m 12,00-12,30

kg. 8,65-8,85 8,75-9,15 8,85-9,10 PARMIG. REGG. 30 mesi e oltre

13,25-13,65

Vitelloni femm. da macello pezz. ne-re (kg. 450-500)p.v. 1,18–1,33

Il comparto lattesi è rivelato quello

più in tensione

• A cura di Libera Agricoltori •

Giovedì 12 gennaio, presso la sede delle Gev al Molino di Basso di Torre Pallavicina, l’ingegnere Giuseppe Colombi di Soncino è stato rieletto alla presidenza del Parco Oglio Nord. La riconferma è avvenuta per acclamazione dell’assemblea dei sindaci e dei rappresentanti delle tre province con-sorziate di Bergamo, Brescia e Cremona. Non è stato invece possibile individuare i membri che entreranno a far parte del nuo-vo consiglio di gestione che surroga il cda. Infatti, i candidati proposti dalla provincia di Brescia non hanno trovato il consenso dei Comuni della Bassa bresciana, con Orzi-nuovi capofila, forti della ‘solidarietà’ della maggioranza dei Comuni cremonesi. Per queste elezioni il consiglio di gestione pre-vede, oltre al presidente, l’elezione di quat-

tro rappresentanti, di cui uno, Dino Catta-neo di Palazzolo sull’Oglio è fisso perché di pertinenza della Regione. Per una questio-ne di equilibri territoriali—data la presidenza alla provincia di Cremona — a Bergamo spettano due rappresentanti (Gabriele Co-lombi e Ivan Pedroni); così per Brescia che, oltre al rappresentante imposto dalla Re-gione, ha nominato Luigi Ferrari, vice presi-dente uscente. Bergamo non ha conferma-to Sergio Franza ed Ernesto Vitali. Questa doppia bocciatura pare abbia determinato l’assenza del Comune della bergamasca all’assemblea, spostando di fatto i numeri percentuali a favore dei bassaioli e renden-do ancora più incerta la situazione. Si tor-nerà quindi a votare alla fine del mese o all’inizio di febbraio.

Giuseppe Colombi riconfermato alla presidenzaPARCO OGLIO NORD

L’annata agraria 2011 nell’analisi di Piva

TRESCORE CREMASCO

Centrale biogas di Gussola, la posizione del Comune

Si affronta il problema nutrie

28 Venerdì 20 Gennaio 2012 Agricoltura

Antonio Piva

«Dal Governo misureinaccettabili

per il nostro settore»

Page 29: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Sales, difensore al servizio della causadi Micheal Guerini

uovo appuntamento con l’intervista settima-nale ai giocatori della Cremonese. In questo numero conosciamo il

difensore pugliese Simone Sales. Nato a Lecce il 31-1-1988, Sales è arrivato alla Cremonese tre stagioni fa dopo aver avuto un trascorso nel Cuoiopelli in 2ª divisione.Si può dire che sei quasi un ve-terano della Cremo. Come sono stati questi anni?

«Il primo anno è andato bene, ho giocato molte partite a buon livello e da perfetto sconosciuto ho indossato la maglia di una squadra importante. Peccato che abbiamo fallito l’obiettivo della promozione. L’anno scorso, invece, è stato un disastro, soprattutto per la vicenda del calcioscommesse. Ora fortu-natamente sta andando meglio, nonostante la partenza da -6».Come mai sei approdato proprio alla Cremonese?

«Ho accettato la proposta della Cremo, perché mi permetteva di salire di categoria. Inoltre, qua a Cremona ci sono grandi ambizioni e progetti importanti. Sono venuto molto volentieri e sono felice di aver fatto questa scelta.Quali sono state le tue prime impressioni al tuo arrivo?

«L’impatto è stato positivo, pro-prio perché questa è la migliore squadra della Lega Pro. La Cremonese è un’ottima società, ha un organico di valore ed è vera-mente ben organizzata, quindi è

inevitabile stare bene. Credo che la Prima Divisione ai grigiorossi stia molto stretta e penso sia addi-rittura superiore persino di alcune società di serie B».Ultimamente sei stato spesso

schierato nell’undici di partenza: pensi di restare titolare a lungo?

«Un giocatore spera di giocare sempre, ma la decisione spetta unicamente al mister. Io farò di tutto conservare una maglia da

titolare, ma è una lotta dura, visto che siamo in tanti in squadra. Questo aspetto non è però di pri-maria importanza, perché il nostro obiettivo è vincere».

Sei soddisfatto dei risultati ottenuti in questo campionato?

«Sì, stiamo facendo benissimo e del resto senza penalizzazione saremmo ad un solo punto dalla prima in classifica. Abbiamo un po’ steccato le ultime due partite in trasferta, ora dobbiamo solo lavorare e stare calmi e sicuramen-te i risultati arriveranno da soli».Che rapporto hai con i tifosi?

«Si tratta di un rapporto norma-le, come quello che hanno tutti i miei colleghi con la tifoseria. Purtroppo, all’inizio di quest’anno gli ultras non mi vedevano di buon occhio. Infatti, sono stato insultato e fischiato, ma questo nel calcio ci sta. Del resto, noi calciatori dob-biamo solo vincere e in questo modo faremo felici anche i tifosi».Cosa ti aspetti da questa sta-gione?

«Personalmente spero di conti-nuare così, vale a dire di giocare bene. Penso che meritiamo di approdare in serie B, ma per fare ciò ognuno di noi deve dare il mas-simo in ogni partita».Cosa ti auguri per il futuro?

«Desidero giocare a calcio e andare sempre più in alto con la Cremonese».La tua squadra preferita?

«Il Milan, però seguo anche il Lecce che è la squadra della mia città. Mi auguro che riescano a salvarsi, anche se non sarà facile».

N

19ª GiornataBarletta-Prato 3-1Bassano-Pergocrema 0-1Cremonese-Andria 1-0Latina-Carrarese 1-0Portogruaro-Siracusa 0-1Spezia-Frosinone 2-1SudTirol-FeralpiSalò 2-0Trapani-Piacenza 3-0Triestina-Lanciano 3-0

Prossimo Turno (22-1 h 14.30) Andria-Barletta Bassano-Cremonese Carrarese-PortogruaroFeralpiSalò-Trapani Frosinone-SudTirolLanciano-PratoPergocrema-Latina Piacenza-Spezia Siracusa-Triestina

CLASSIFICASiracusa (-3) 35Trapani 34Portogruaro 30Spezia 30Barletta 30Lanciano (-1) 30Cremonese (-6) 28SudTirol 28Carrarese (-1) 28Pergocrema (-1) 28Triestina 25Frosinone 23Latina 20Piacenza (-4) 18Prato 17Andria 17FeralpiSalò 16Bassano 15

di Matteo Volpi

E pensare che quest’anno l’ho pure comprato al Fantacalcio. “Con i piedi che si ritrova può dire ancora la sua anche in serie A”, avevo pensato. Alex Pinardi da Chiari, classe 1980, potrebbe essere il grande colpo di gennaio della Cremonese. Arrivato a Novara per dare esperienza per giocar-si ancora le chance di una stagione in serie A dopo tanta B, Pinardi in realtà è stato ben presto accantonato da mister Tesser, in quanto probabilmente non del tutto adatto al gioco di difesa e contropiede che è costretta ad attuare la formazio-ne piemontese per esigenze di classi-fica. Sta di fatto che insieme a Possanzini, questi possono essere i colpi in grado di far fare un altro salto di qualità alla truppa di mister Brevi sebbene, in modo particolare per Pinardi, ci sia da battere una agguerrita concorrenza di molte squa-dre di B. Senza dimenticare il coriaceo Cesar, difensore tutta grinta ed esperienza in grado di dare ulteriori solidità ad un reparto difensivo che ha scricchiolato solo nell’ultima parte del 2011. La vittoria di misura contro l’Andria, nonostante il valore modesto della compagine pugliese, rap-presenta comunque un toccasana per il morale della squadra e per le molte palle gol create ma purtroppo non concretizzate. In chiave offensiva

serve qualcosa di diverso, più cattiveria e più malizia, attitudini che non mancano ad un centro-campo che si conferma tra i migliori della catego-ria. All’orizzonte c’è ora la trasferta di Bassano, la momentanea Cenerentola del girone, che attende sempre l’esito del ricorso della gara persa dome-nica scorsa contro il Pergo, macchiata da presun-ta irregolarità dovuta alla mancata espulsione di Pià. La formazione veneta ha il peggiore attacco del girone ed è la squadra che ha fatto peggio tra

le mura amiche: solo 8 punti sul campo del “Mercante”. Non saranno della gara Gasparello e Correa, entrambi squalificati.

In casa grigiorossa, invece, sarà a disposizione Nizzetto, il cui ritorno in campo potrebbe convincere mister Brevi a tornare ad un più azzardato 4-3-3, con l’esterno veneto pronto a

dare il suo contributo anche in fase difensiva e di pressing, considerata la gran corsa di cui è dota-to. Dopo quattro sconfitte consecutive in trasferta, l’occasione sembra propizia per tornare a sorride-re lontano dallo “Zini”. L’ultimo colpo esterno è datato 6 novembre dello scorso anno (1-0 a Frosinone). Troppo lontano per una squadra che meriterebbe i vertici del girone.

PROBABILE FORMAZIONE (4-3-3): Alfonso; Semenzato, Cesar, Minelli, Sales; Fietta, Pestrin, Dettori; Nizzetto, Musetti, Le Noci.

Prima Divisione - Per il mercato di riparazione la società pensa in grande

La Cremo punta Pinardi del Novara

Domenicasfida importante

a Bassano

I NUMERI

E’ un Crema 1908 rinforzato dal calciomerca-to di riparazione, quello che torna in campo domenica. L’allenatore Claudio Nichetti ha avuto i rinforzi che voleva, adesso tocca a lui metterci quel qualcosa che dovrà servire per conquistare la salvezza. Il campionato riprende con la sfida abbordabile con il Codogno.

CLASSIFICA (17ª giornata) Sant’Angelo 38; Pro Desenzano 32; Aurora Travagliato 31; Orsa Corte Franca 27; Sarnico, Sancolombano 26; Palazzolo 24; Chiari, Oltrepo 23; Ciliverghe Mazzano, Rigamonti Nuvolera 22; Vallecamonica, Dellese 20; Villanterio 19; Crema 1908 18; Nuova Verolese, Castellucchio 16; Codogno 10.

Un Crema 1908 rinforzato ospita il CodognoECCELLENZA

Il giovane leccese: «Non importa chi gioca, quello che conta è vincere»CREMONESE-ANDRIA 1-0

CREMONESE: Alfonso, Semenzato, Sales, Minelli, Cesar, Pestrin, Riva, Fietta, Musetti (45’ st Rabito), Dettori, Le Noci (23’ st Bocalon). A disposizione: Bianchi, Rigione, Arcari, Tacchinardi, Degeri. All.: Brevi.ANDRIA BAT: Menegon, Meccariello (32’ st Pierotti), Di Simone, Evangelisti, Cossentino, Mucciante, Comini (dal 23’ st Gambino), Arini, Del Core, Paolucci (23’ st Minesso, Russo.Adisposizione: Ragni, Larosa, Contessa, Loiodice. All.: Di Meo.ARBITRO: Rocca di Vibo Valentia.RETE: 3’ st Fietta.NOTE: Ammoniti Minelli, Semenzato, Di Simone, Del Core. Angolo 8-3. Spettatori 2600 circa.

Dopo aver dilagato a Fiorenzuola (in gol Mar-chesetti, Felline e Mancuso), il Pizzighettone (terzo) ospita domenica la capolista Castiglione.

SERIE D (18ª giornata) Castiglione 44; Mapello 40; Pizzighettone 37; Caronno 34; Olginatese 32;

Voghera 31; Castellana, Ponte San Pietro-Isola 29; Rudianese 28; AlzanoCene, Pro Piacenza 27; Darfo Boario 26; Gozzano, Seriate 24; Seregno 23; Carpenedolo 22; Fiorenzuola 21; Gallarate 19; Cologno, Fidenza 18.

Il Pizzighettonesfida domenicala capolista

SPORTSPORTSPORTlo

SERIE D

STAGIONE SQUADRA SERIE PRESENZE RETI2007-2008 Cuoiopelli C2 14 -2008-2009 Cuoiopelli 2ª Div. 20 -2009-2010 Cremonese 1ª Div. 16 -2010-2011 Cremonese 1ª Div. 8 -2011-2012 Cremonese 1ª Div. 11 -L

A S

CH

ED

A

Simone Sales(foto Ivano Frittoli)

Punto Snai Cremona: Via Dante Ruffi ni, 28www.snaicremona.it - [email protected]

Punto Snai Codogno: Via Pandolfi , 13www.snaicodogno.it - [email protected]

DATA ORA SQUADRA 1 SQUADRA 2 1 X 220/1 20.45 SAMPDORIA LIVORNO 1,80 3,20 4,7521/1 15.00 ASCOLI GUBBIO 2,00 2,95 4,2521/1 15.00 BARI MODENA 1,90 3,00 4,7521/1 15.00 CITTADELLA TORINO 3,40 2,90 2,3021/1 15.00 CROTONE VARESE 2,50 2,85 3,1021/1 15.00 EMPOLI PESCARA 3,00 3,75 2,1021/1 15.00 GROSSETO ALBINOLEFFE 1,95 2,95 4,5021/1 15.00 VERONA JUVE STABIA 2,00 2,95 4,2521/1 15.00 SASSUOLO VICENZA 1,75 3,15 5,5022/1 19.00 BRESCIA NOCERINA 1,75 3,20 5,2523/1 20.45 REGGINA PADOVA 2,35 2,85 3,35

SERIE B

DATA ORA SQUADRA 1 SQUADRA 2 1 X 221/1 18.00 ROMA CESENA 1,38 4,25 8,5021/1 20.45 ATALANTA JUVENTUS 4,50 3,20 1,8522/1 12,30 BOLOGNA PARMA 2,45 3,00 3,0022/1 15.00 CAGLIARI FIORENTINA 2,35 3,10 3,1022/1 15.00 LECCE CHIEVO 2,45 3,25 2,6022/1 15.00 NOVARA MILAN 8,00 4,25 1,4022/1 15.00 PALERMO GENOA 2,10 3,30 3,4022/1 15.00 SIENA NAPOLI 3,75 3,25 2,0022/1 15.00 UDINESE CATANIA 1,63 3,50 5,7522/1 20.45 INTER LAZIO 1,65 3,50 5,50

SERIE A

Page 30: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Si riparte. L’inverno è ancora nel pieno, ma le ruote girano da un pezzo e le squadre hanno fissato le date dei raduni e iniziato a inquadrare gli obiettivi della stagione. Il debutto è fissato il 25 febbraio con la classicissima Coppa San Geo. Sta arrivando un’in-fornata di talenti eccezionali. Evviva! Basta scorrere i risultati per accorgersi della regolarità di alcuni ragazzi ancora molto giovani, protagonisti nelle cate-gorie Elite e Under 23. Talenti da tenere d’occhio in una stagione destinata a diventare, come tutte le altre, una favo-la bella del grande ciclismo. Può darsi che mi stia facendo prendere la mano, forse domani dovremo raccontare tut-ta un’altra storia, ma non importa: guai a mettere il silenziatore. Troppo facile riconoscerle, difficile confonderle: c’è nell’aria qualcosa di particolare. Diamo un nome a tutte queste cose. Il team Fenice-Zema, squadra dilettanti pro-vinciale, presieduta da Eugenio Mazzani, con quartier generale a Soncino, comincia il 2012 col “botto” ingag-giando Ruslan Pidgorny, nato a Vinnotza (Ucraina) il 25 luglio 1977, professionista dal 2002 al 2011 nelle file di

De Nardi, Tenax, Team Lpr, Isd Cycling, Isd Neri e Va-cansoleil. Talentuoso protagonista dell’ultima Vuelta di Spagna, appende la bici al chiodo per salire sull’ammi-raglia, con la nuova veste di direttore sportivo. Ci sono

le premesse per tante giornate epiche, con la squadra radunata in Liguria a pedalare in sinergia, una quindicina di dilettanti pronti a far girare bene il motore del team, un mix di tranquillità e spirito che fa andare tutto bene. Dei talenti più in vista del 2011, Redi Ha-lilai (italo-albanese, vincitore e autore di innumerevoli piazzamenti), Davide Locatelli, Alessio Bramati, Leonardo Pastorino, Nicolò Basciù e l’uzbeco Adbulo Akparov. Giovani promettenti che ruotano intorno al grande Pidgor-ny, per una stagione di sfide a livello internazionale e nazionale.

• LA BRONZINI CAMBIA SQUA-DRA Giorgia Bronzini, campionessa

del mondo su strada, lascia la Forno d’Asolo-Colavita e torna alla “Diadora- Pasta Zara”, pur essendo anche atleta del Corpo Forestale di Stato. Tanti sono gli impegni della piacentina, fantastica trionfatrice al “Gran Premio

Liberazione di Santa Maria della Croce di Crema. • A GREIPEL LA DOWN UNDER CLASSIC Il tedesco

Andrè Greipel (Lotto Belisol) ha vinto il prologo del Down Under Classic, di Adelaide in Australia. Al termine dei 51 km di corsa, che ha aperto il calendario mondiale con tanti velocisti di primo piano: Petacchi, Goss, Bennati, Freire, Guarnieri e Valverde (che torna nella mischia do-po la squalifica per doping). Ha preceduto il norvegese Edvald Boasson Hagen (Sky) e l’australiano Heinrich Haussler (Garmin-Barracuda). Alessandro Petacchi (Lampre-Isd) ha chiuso al decimo posto, mentre Jacopo Guarnieri, velocista della Astana, al debutto con la nuova maglia turchese è stato costretto al ritiro a quindici chi-lometri all’arrivo causa una perdita di sangue dal naso.

• CALENDARIO OLIMPICO E’ stato stilato il calen-dario delle gare di ciclismo dei Giochi Olimpici di Londra, in programma dal 27 luglio al 12 agosto, giorno di chiu-sura. IL PROGRAMMA: 28-7 gara su strada uomini; 29-7 gara su strada donne; 1-8 cronometro su strada donne e uomini; 5-8 Omnium uomini su pista; 11-8 Mountain bike donne. La Gran Bretagna non è un Paese che vive di ciclismo, ma i britannici puntano su Marck Cavendisch, campione iridato, asso della Manica per scuotere l’am-biente della 30ª Olimpiade estiva.

Fortunato Chiodo

Ruiprendiamo il viaggio alla scoperta delle società affiliate all’Uisp. L’associazione Pode-rosa nasce nel 2000 grazie ad un idea di Marco Cattivelli e Gino Agretti. Il primo sponsor è l’im-presa edile Rondinelli che dava anche il nome alla squadra. Dal 2001 al 2003 lo sponsor primario diventa Cre-monesi Gomme, che dal 2004 lascia il posto ad Electricline fino al 2006. Dal 2006 al 2010 c’è stata una pausa di riflessione, ma nel 2010 la Poderosa è risorta ed il nuovo sponsor è diventato Mito Assi-curazioni. Il presidente è Marco Lazzari, l’allenatore della squa-dra di calcio (che gioca a S.Sigismondo) è Gaetano Nava, i dirigenti Marco Cattivelli e Luigi Agretti. L’entusoamo non manca, anche se la squadra fino ad ora ha faticato e in campionato ha racimolato solo due punti. Ma c’è tempo per rifarsi, a partire da domenica 29 gennaio quando la Poderosa sarà impegnata sul campo del Ladri Club per la Coppa di Lega. Il campionato, invece, riprenderà domenica 19 febbraio con la sfida di Alfianello.

CLASSIFICA: Flora 30; Caprioli 14; Mai Fiack 28; Ladri Club 23; Az. Cartaria 18; P. Dosimo, Alfianello 16; Capriolo 14; Fiesse 12; Atl. Manfro 11; Poderosa, Real Piazzi 2.

Un societàPoderosa

di Stefano Mauri

lla vigilia del delicato match interno tra Pergocrema e Latina (stadio Voltini, dome-nica ore 14.30) per provare ad interpretare l’intenso momento in casa gialloblu, abbia-mo scambiato due chiacchiere con l’as-

sessore allo Sport Maurizio Borghetti. Intorno al Pergo tirerebbe un’aria strana: parrebbe esserci il rischio, per ora eventuale, di rivivere tra qualche mese un’estate di passione, l’ennesima con il patema del rischio non iscrizione, qualora l’attuale manage-ment decidesse di lasciare, oppure non trovasse acquirenti o altre soluzioni. Che ne pensa in merito? «A quanto mi risulta, il presidente Briganti ha inten-zione di onorare gli impegni fino a stagione conclusa. Oggi fare calcio in Lega Pro (a serio rischio ridimen-sionamento nel lungo periodo, ndr) è molto difficile dal punto di vista economico-finanziario. Bisogna avere passione e motivazioni per impegnarsi.

Abbiamo già sperimentato l'estate scorsa le difficoltà nel trovare soluzioni che potessero rispettare la cate-goria conquistata sul campo e in questi mesi le con-dizioni generali sono ulteriormente peggiorate». Lo scorso mese di luglio si è fatto un mazzo tanto per favorire l’uscita di scena serena dell’ex patron Manolo Bucci: ebbene, l’opzio-ne Briganti, nata frettolosamente era davvero l’unica strada percorribile? «Più che con troppa fretta, l’opzione è stata trovata in extremis, dopo tanti no, visto che Bucci voleva mollare. Se il signor Sergio Briganti ha deciso di entrare in gioco immagino abbia avuto motivazioni e basi per farlo, senza rischiare pericolosi salti nel vuoto che nessuno capirebbe e ha mai chiesto. Oggi la squadra è in una tranquilla posizione di classifica e non ha pregiudicato nulla. Altre situazioni, se esistono, vanno affrontate sapendo che rotonde e sovrappassi non ce

ne sono, né possiamo costruirli». Conosce i soci di Briganti (mai presentati ufficialmente, ndr)? «Ho sem-pre fatto riferimento, per rispetto delle regole e del ruolo al presidente». A che punto è il progetto relativo al nuovo stadio? «Può sembrare strano, ma è forse

più fattibile una realizzazione così com-plessa rispetto a tante altre. Gli enti locali non hanno più un euro da spende-re. Il settore giovanile? Mi risulta sia strutturato decisamente meglio rispetto all’anno scorso e mai si è alzato un lamento sul vivaio». Reduce da un punto di penalizzazione (e fanno due) inflittogli e dalla vittoria di Bassano, incoraggiante ma tuttora da ufficializzare (causa il giallo della doppia ammonizione o meno a Pià),

il Pergocrema di Fabio Brini è pronto a sfidare il Latina. Questa la probabile formazione: Cicioni, Celjac, Rizza, Coletti, Fabbro, Cuomo, Adeleke, Cazzamalli, Babu, Angiulli, Tortolano.

Il successo (ancora sub judice) di Bassano ha ridato fiducia a un gruppo che domenica vuole confermarsi con il Latina

APrima Divisione - Lo conferma l’assessore allo Sport, Maurizio Borghetti, che però assicura: «Briganti onorerà gli impegni presi» Pergo, il futuro resta un’incognita

La Fenice-Zema punta a una grande stagioneIl team di Eugenio Mazzani si affida al direttore sportivo Ruslan Pidgorny, ex grande professionista

Sport 30 Venerdì 20 Gennaio 2012

Redi Halilai

Il faticoso successo sul Costa Volpino conferma il grande equilibrio che regna nel girone dei blues

Reima campione d’inverno con il brividoGrazie al faticoso successo interno contro il mai

domo Costa Volpino per 3-2, la Reima Crema con una giornata di anticipo è campione d’inverno. In-fatti, i blues di Verderio mantengono tre punti di vantaggio sul Sassuolo, ma a parità di punti pos-sono contare su un numero maggiore di successi. «Sabato dopo un momento di difficoltà - afferma l’alzatore Nicola Mazzonelli - siamo stati in grado di reagire e portare a casa la vittoria, ribaltando il punteggio nella somma dei set. Questa è l’ennesi-

ma dimostrazione che non bisogna dare mai nulla per scontato e più andrà avanti il campionato e più ogni avversario vorrà dare il massimo contro di noi». Ad inizio settimana, la squadra ha ripreso a lavora-re assiduamente e con costanza per preparare la delicata trasferta bresciana di sabato sera contro il B&B Bedizzole. Buone notizie arrivano dall’inferme-ria: Pietro Faccioli ha ripreso a lavorare in palestra, se pur svolgendo esercizi differenziati e i tempi del pieno recupero sono previsti fra i 30 e i 40 giorni.

CLASSIFICA (11ª giornata) Reima Crema 29; Sassuolo 26; Montecchio 25; Bedizzole, Modena Est 21; Viadana, Cisano 21; Parma 19; Verona 18; Castelnuovo, Gorgonzola 15; Costa Volpino 11; Vignola 6; Piacenza 1.

• SERIE B2 FEMMINILE Dopo il netto successo su Reggio Emilia, la Golden Volley ha ceduto 3-1 a Lecco e sabato sera ospita il Carpi. E’ indispensabi-loe un altro successo interno per alimentare le spe-ranze di salvezza.

La Reimaa muro

CICLISMO

IL TABELLINOBASSANO-PERGOCREMA 0-1

BASSANO: Grillo, Toninelli, Bonetto, Drudi, Basso, Correa, Lorenzini, Morosini (17’ st Proietti), Gasparello, De Gasperi, Guariniello (28’ st Galabinov). A disposizione: Poli, Baido, Lazzarotto, Lucca, Martina. All.: Jaconi.PERGOCREMA: Cicioni, Celjak, Rizza, Cuomo, Fabbro, Coletti (38’ st Cazzamalli), Tortolano (47’ st Mattia), Romondini, Pià, Guidetti, Babù (38’ st Adeleke). A disposi-zione: Pennesi, Doudou, Angiulli, Joelson. All.: Brini.ARBITRO: Peretti di Verona.RETI: 45’ st Pià su rigore.NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti Tortolano, Guariniello, Pià, Gasparello, Lorenzini, De Gasperi, Drudi e Guidetti.

Inacio Pià

Campionati lombardi di canottaggio in palestra, vale a dire il rowing, specialità del remo che si sta diffondendo da qualche anno e si pratica in palestra, con i remoergometri di ultima generazione. Molti gli appassionati intervenuti nella palestra di Travedona Monate, dove hanno gareggiato ben 631 vogatori, suddivisi in 409 equipaggi prove-nienti da tutte le società lombarde. Presenti, naturalmente, Flora, Baldesio e Bissolati. La Baldesio si è aggiudicata tre titoli con Edoardo Margheri nel singolo Pesi Leggeri, nel doppio Senior con Michele Manzoli e Marco Chiodelli e con Federica Cortesi nel singolo allieve B. Argento per Miriam Vacchelli (Allieve C) e per Marcello Caldonazzo e Jonas Vacchelli nel doppio Cadetti, mentre hanno conquistato il bronzo Carlotta Tam-burini nel singolo Ragazze, Francesco Coppola e Matteo Ferrari nel doppio Allievi B

e Cora Passamonti tra i Cadetti. La Bissolati ha portato a casa il titolo con il quattro di coppia Senior (Simone Rodini, Luca Cattaneo, Raffaele Beduschi e Giacomo Gentili), mentre alla medaglia d’argento sono arrivati Eleonora Carotti e Valentina Rodini nel doppio Pesi Leggeri, Francesca Fava nel singolo Ragazze. Bronzo, infine, per Massimo Varesi nel singolo Master. La Canottieri Flora ha ottenuto una scontata medaglia d’oro nel singolo adaptive con Daniele Signore e il bronzo con Gaspare Pagano, arricchendo il suo bottino con tre argenti nel singolo Senior con Tamara Bernio, nel doppio Ragazzi con Renato Avino e Lorenzo Lazzarinetti e nel quattro di coppia Senior con Riccardo Ariberti, Alessandro Corni, Daniele Lattari e Paolo Pinardi, ai quali vanno sommati i suc-cessi di Letizia Bertelli in singolo Allieve B e di Clarice Cloutier nel singolo Allieve C.

Pioggia di medaglie nei Regionali di MonateUn successo e un koper il Ggs in serie B1

TENNIS TAVOLO

VOLLEY B2

Una vittoria ed una sconfitta per le due formazioni del Ggs Ripalta Cremasca impegnate in serie B1. La squadra impegnata contro la capolista Cortemaggiore ha perso in terra emiliana per 5-2 con Rossini Tarocco e Frigiolin e sabato ospita il Verzuolo. Fan-tastico risultato in casa per la squadra B, che si mantiene in vetta alla classifica con il Parma, dopo essersi sbarazzata per 5-1 del Saint Rauffeisen. Nel prossi-mo turno il Ggs sarà impegnato in trasferta a Verona contro il Borgo San Pancrazio. Ottimi risultati anche in C1 (successo per 5-1 sulla Sandonatese) e in D1 (contro Nosari e la Libertas Sesto San Giovanni.

ROWING

La stagione2001-2001

Page 31: Il Piccolo Giornale del Cremasco

di Giovanni Zagni

on è riuscito alla Vanoli Braga il colpaccio a Treviso. La Benetton, infatti, ha vinto 68-62 togliendosi dall’impaccio negli ultimi 2 minu-ti quando era anche in ritardo di

3 lunghezze... Purtroppo un grandissimo Becirovic, vecchio, logoro, ma non ancora da “museo”, ha chiuso la porta in faccia ad una squadra, quella cremonese, che avreb-be potuto meritare di più se nei frangenti decisivi non si fosse fatta intimidire da tanta classe e sostanza. Nel complesso la partita degli uomini di Caja è stata in linea con le aspettative, che volevano ritmi bassi e velo-ci contropiede, nonché la solita difesa super attenta a frenare la verve dei padroni di casa. E’ mancato l’ormai tradizionale “centesimo per fare una lira"” e se da un lato la prova della Vanoli Braga è stata con-vincente, dall’altro ci spaventa l’ennesima flessione finale. Si sa che la qualità tecnica del gruppo non è da classifica alta, ma noi siamo dell’avviso che se ci fosse stata un po’ di faccia tosta in più negli ultimi posses-si, si potevano prendere 2 punti di grande peso. Sì signori, grande peso, poiché le dirette concorrenti vanno a mille, soprattut-to Teramo che ha battuto Varese, dopo aver ottenuto risultati eclatanti negli ultimi turni,

mentre anche Montegranaro è risalita. Ad occupare l’ultimo posto della graduatoria resta solitaria Casale Monferrato, attesa a Cremona domenica 29 gennaio per un match di vitale importanza. E' finita la fase ascendente di questo bellissimo campiona-to e poco ci importa che qualcuno dica che

c’è stato un livellamento verso il basso. A chi ama il basket, piace aspettarsi sempre esiti sorprendenti quando tutti possono battere tutti, come sta avvenendo in questa stagione, per il bello dell’incertezza che rende ogni giornata ricca di sorprese. Non fa più notizia che Siena (bene all’esordio

nella Top 16 di Eurolega), ad esempio abbia subìto la quarta sconfitta stagionale, men-tre tre mesi fa, una previsione del genere avrebbe fatto gridare allo scandalo o avreb-be portato l’autore del pronostico, diretta-mente a disposizione degli operatori di psichiatria. Proprio in virtù delle suddette considerazioni, la Vanoli Braga va a Cantù dove non si potrà pensare ad una passeg-giata, ma nemmeno che non esistano spi-ragli di luce sul tabellone finale. Abbiamo visto Cantù sovvertire una situazione che pareva compromessa, quando incontrando Bologna era in ritardo di 15 punti e poi ha vinto soffrendo, grazie ad un’ottima difesa, ma anche al vistoso calo dell’asse Poeta-Gigli, all’anizio spumeggianti interpreti, quanto silenti nell’ultimo quarto. Ebbene, Cantù ci ha fatto la solita grande impressio-ne per intensità difensiva e qualità di movi-mento palla in attacco, ma l’avrà vista anche Caja e ne avrà tratto i dovuti inse-gnamenti. Che la mano di Milic e compagni non tremi al Pianella, poi si potrà ancora sperare di vedere le stelle...

Manca sempre qualcosa in trasfertaSerie A - Anche a Treviso il finale di match ha vanificato una buona prestazione, soprattutto in difesa

La classifica si è fatta complicata: servirebbe l’impresa a Cantù in attesa della sfida-salvezza contro Casale

N CLASSIFICA

Siena 24Pesaro 20Cantù 20Milano 20Bologna 20Avellino 18Venezia 18Sassari 16Varese 16Biella 16Caserta 14Treviso 14Roma 14Teramo 12Montegranaro 12Cremona 10Casale M. 8

17ª GiornataAvellino-Venezia 84-63Biella-Milano 84-76Cantù-Bologna 78-72Pesaro-Casale M. 79-72Sassari-Caserta 74-56Siena-Montegranaro 96-84Teramo-Varese 81-75Treviso-Cremona 68-62Ha riposato: Roma

Prossimo Turno (22-1 h 18.15)Pesaro-Biella (21-1 h 16.10)Roma-Bologna (21-1 h 20.30) Treviso-Caserta (21-1 h 20.30) Varese-MilanoCantù-CremonaAvellino-MontegranaroSiena-TeramoCasale M.-SassariRiposa: Venezia

(17-19, 29-27; 49-50)BENETTON TREViSO: Ortner 8 (3/5 da due), Masocco ne, Becirovic 12 (0/1, 3/6), Goree 9 (4/8, 0/2), Bulleri ne, De Nico-lao 14 (1/2, 4/8), Thomas 2 (1/2, 0/4), ivanov ne, Cuccaro-lo ne, Moldoveanu 9 (0/1, 3/7), Wojciechovski ne, Viggiano 14 (4/6, 2/4). All.: Djordjevic.VANOLi BRAGA CREMONA: Lighty 17 (5/12, 1/2), Cinciarini 3 (1/3, 0/3), Mazic ne, Lottici ne, Antonelli ne, Tabu 8 (1/5 da tre), D’Ercole, Perkovic 7 (1/3, 1/4), Milic 10 (5/8 da due), Tusek 6 (1/3, 1/3), Bel-loni ne, Roderick 11 (5/9, 0/1). All.: Caja.ARBiTRi: Lamonica, Sardella e Vicino.

TREVISO-CREMONA 68-62

DavidLighty

Erogasmetsi conferma

L’Erogasmet Crema è riu-scita a superare a pieni voti il lo scontro diretto di alta clas-sifica per 82-76 contro l’ec-cellente Pressbolt Saronno. Ora la formazione di coach Galli rimane saldamente in seconda posizione in classifi-ca, a pari punti con Desio che però ha perso per infortunio il proprio uomo migliore, ovve-ro il play Marinò. Nei crema-schi molto bene Denti, da qualche tempo tornato a livel-li stratosferici dopo qualche gara leggermente sottotono e Crescentini, soprattutto nel primo quarto ed in quello conclusivo. Ottimo ancora una volta Manuel Roberti, che ha portato scompiglio nella difesa avversaria grazie alle sue accelerazioni mortali. Benis-simo anche Rossetti e Rambaldi, letali dalla lunga distanza e decisivi nei momenti caldi del match. Ora l’Erogasmet è attesa, dome-nica alle 18, sul campo del Sette Laghi Gazzada Schianno, formazione invi-schiata nella zona playout, ma che ha già dimostrato di poter dare fastidio a team più blasonati e che quindi no va presa sottogamba.

Nulla da fare, invece, per Piadena battuta nel finale di partita a Orzinuovi per 60-57. Una sconfitta che brucia e che l’ MG.K.Vis vuole riscat-tare proprio contro il forte Desio sabato sera a Piedena,

CLASSIFICA (17ª giorna-ta) Monticelli Brusati 34; Desio, Crema 28; Saronno 26; Urania Milano 24; Lecco 20; Piadena, Orzinuovi 18; Pisogne 16; Lissone 14; Ber-nareggio, Meda, Gazzada Schianno 10; Campus Varese 8; Brescia, Bergamo 4.

SERIE C

Panizza del Kodokan centrala qualificazione agli Italiani

Continua con grande impegno l’attività del Kodokan Cremona. Dopo il campus di Lignano Sabbiadoro, tre giorni di assidui allenamenti, ai quali hanno partecipato dodici judoka della società di via Corte, è stata la volta delle prime gare stagionali. Claudio Panizza (Kodokan Cremona) non ha tradito le attese e ha centrato la qualificazione ai Campionati italiani Under 17 di judo, grazie all’argento conquistato ai Regionali, al limite dei 60 kg. Battuti prima del limite Ferrari (judo Rozzano) e Vesco (Bu-sen Luino), trovava qualche resistenza in semifinale in Hadir (Ken Kyu Kai), che superava comunque nettamente. in finale, opposto a Fascinato (Mon Club Appiano Gentile), era costretto a ritirarsi, in via precauzionale, per un forte risentimento muscolare, che si procurava in modo fortuito proprio nell’azione che lo portava in vantaggio. Un argen-to bugiardo, dunque, visto che l’atleta del Kodokan, in Lombardia, è parso secondo solo a Francesco Zanasi, titolare della nazionale e qua-lificato di diritto alla fase finale, in programma al Palafijlkam di Ostia a metà febbraio. Nella stessa giornata, in un torneo interregionale Under 23, bronzi per Alessandro Conti (-55 kg) e Shannon Ruggeri (-48 kg).

JUDO

Vittoria sofferta per il Basket Team Crema per 60-58 sull’Usmate, che ha così incamerato due punti preziosi con una tripla di Caccialanza a 13” dalla fine. La squadra cremasca ha giocato un match snon esaltamte, faticando a trova-re la via del canestro e perdendo troppi palloni. Sugli scudi la Picotti (15 punti, 5 palle recuperate, 3 rimbalzi e un 18 di valutazione) e Capoferri (12 punti, 5 rim-balzi e 4 assist)hanno guidato le azzurre alle vittoria. Bene sotto canestro la Cerri,

che ha messo a segno 8 punti. Domenica alle 18 è in programma la trasferta non impossibile sul campo del Vittuone.

Dopo l’imprevedibile sconfitta casalin-ga patita contro Lussana (57-59), che l’ha spedita a metà classifica, ormai fuori dalla lotta per il primato, l’Assi torna in campo in trasferta per affrontare il Villasanta, squadra sicuramente alla portata delle ragazze di Anilonti, vista la sua bassa classifica. L’inserimento di Coraducci e Scarpa, che hanno debuttato nella sfortu-

nata partita casalinga dello scorso week end, promette comunque bene. L’affiatamento con le nuove compagne sta crescendo e la gara non troppo impe-gnativa di questo turno servirà certamen-te ad amalgamare ancor di più il gruppo.

CLASSIFICA (14ª giornata) Broni 26; Valmadrera, Crema 24; Costama-snaga 20; Lussana Bergamo 18; Carugate 16; Cremona 14; Albino 12; Vittuone 10; Usmate, Cantù 8; Pontevico, Villasanta 6; Lodi 4.

SERIE B

Sabato sera la Bissolati esordisce contro l’OsioParte sabato 21 gennaio il campionato di pallanuoto di serie C.

Dopo la salvezza conquistata lo scorso anno proprio all’ultimo minuto dell’ultima partita del campionato, la Bissolati è riuscita ad allestire una squadra in grado di dare sicuramente maggiori soddisfazioni ai suoi tifosi. Novità importante è soprattutto il ritorno in Bissolati di Andrea Pasqualato, portiere della squadra ai tempi della serie A ed anche in B, poi andato a Brescia e Piacenza. Pasqualato si occuperà della prepa-razione dei portieri di tutte le squadre, ma anche di alcuni atleti di esperienza che già hanno fatto parte della squadra negli anni prece-denti, come le vecchie guardie Giorgio Costantino e Riccardo Bartiloro. Saranno proprio loro, insieme ad Omar Felissari, il perno della squadra attorno al quale giostreranno i più giovani che, con un anno di espe-rienza in più sulle spalle, saranno sicuramente in grado di offrire un contributo consistente. Buona finora la preparazione che ha mostrato una squadra sicuramente superiore a quella scesa in acqua lo scorso anno. il debutto è previsto in casa contro l’Osio alle ore 20.

Cesare Castellani

PALLANUOTO

Pieve010 supersuona l’ottavaOttava vittoria consecutiva per

la Pieve010, che ormai non sor-prende più nessuno. La ripresa del campionato di serie B è stata sullo stesso livello dell’ultima partita giocata prima della sospensione. il Correggio (battuto 13-3) ha fatto solo da comprimario contro una squadra che ha mandato in gol tutti i suoi giocatori e il cui portiere si è permesso il lusso di parare anche un rigore che, nel primo tempo, ha impedito agli emiliani di rientrare in partita. Pieve 010: Dal Bello, Civa 3, Berto 3, Baffelli 5, Pasini 1, Ferri 1, Guazzi, Fornasari, Cadamagnani, Zurlini. All.: Civa.

hOCkEy PISTA

Crema vince anche soffrendo, l’Assi comincia male l’anno

Sport 31Venerdì 20 Gennaio 2012

Page 32: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Gli incontri di ritorno del campionato italiano per società hanno fatto vittime. Tre le formazioni cremonesi impegnate: sorride “Le Querce” men-tre si conclude il cammino della “Tranquillo” e del-la canottieri Flora.

LE QUERCE – Sulle corsie del bocciodromo di Laveno Mombello suona una dolce sinfonia la bocciofila griffata “pasticceria Betti” che compie un’impresa boccistica. Inizia male il match per i cremonesi: nell’individuale ko Penotti, viene sosti-tuito da Bellardi, ma i risultati non migliorano. Ci pensa la terna Modica-Cinquetti-Bastoni a ripor-tare in equilibrio l’incontro. Emozioni nella secon-da fase dove un Modica mai domo, in svantaggio 0-7, riesce a vincere e la stessa situazione si verifi-ca sull’altra corsia con la coppia Cinquetti-Bastoni che s’aggiudicano il set sul filo di lana dopo esser-si trovato in svantaggio 5-7! Orgogliosa e con la voglia di crederci la coppia domina anche il secon-do set (8-2) e si può festeggiare la qualificazione.

Non c’è tempo di esultare perché sabato la forma-zione di Franzini sarà impegnata contro la “Car-lazzese” che ha strapazzato il Flora. Trasferta osti-ca, ma ci sono parecchi dubbi sulla veridicità del-la categoria dei giocatori comaschi che militano in questa bocciofila: da anni giocano insieme, hanno vinto il titolo lo scorso anno, disputano e vincono gare in Svizzera (vedasi Selva!) e rimangono sem-pre in categoria C? Perché non contano i punti che si fanno in terra elvetica? Forse qualche “illumina-to” della Federazione o della Fib Lombardia fareb-be meglio a fare chiarezza su questa strana situa-zione che altera la manifestazione.

TRANQUILLO – Essere eliminati in casa ai “pal-lini” è una di quelle beffe atroci che questa volta è toccato alla bocciofila soresinese. Bene gli indivi-dualisti Bigoni e Mametti, male la terna formata da Folzini-Fontana-Bigoni e poi la maledetta roulette dei “pallini” a decretare l’amara eliminazione.

MM

di Massimo Malfatto

nanimi consensi ed apprez-zamenti ha riscosso la gara regionale ben organizzata dai dinamici ed efficienti Sabri-na e Claudio, gestori del bar-

pizzeria Palabosco, in collaborazione con la bocciofila Cral Aziende Sanita-rie Cremonesi. Ben 160 le coppie par-tecipanti, numero tale e quale allo scor-so anno (e questo è già un successo!), buona la presenza degli spettatori sia durante le due settimane dei gironi ed anche nella serata della finale, nono-stante la temperatura gelida. Dai risul-tati delle batterie c’era da attendersi un netto predominio della canottieri Bisso-lati (ben tre formazioni di big in finale!), ma è arrivata la “Delma” a guastare la festa alla bocciofila rivierasca. Infatti sul gradino più alto del podio è salita l’ine-dita (e casuale!) formazione formata da Gianpietro Frattini (al suo secondo suc-cesso stagionale dopo quello di Cre-ma) e Pierantonio Comizzoli; un cammi-no iniziale molto sofferto con due par-tite concluse al fotofinish, ma alla fine una vittoria meritata. Dopo aver supe-rato sul filo di lana Vitaloni-Daguati, i portacolori della bocciofila di Genivolta s’imponevano nei quarti di finale, sem-pre per 12-11, sui cremaschi Bettinelli-Pietrobelli mentre in semifinale elimina-vano i beniamini di casa Cassetta-Gil-berti con il punteggio di 12-7. Approda-vano in finale anche Alberto Pedrigna-ni ed Antonio Minerva che negli otta-vi di finale si sbarazzavano di Pollastri-Dalmiani e successivamente avevano la meglio su Barbieri-Dusi (12-5) e su Fol-zini-Bergamaschi per 12-9. I “soresine-si” erano stati protagonisti nei quarti di finale dove avevano eliminato i blaso-nati Pettinari e Visconti per 12-5. Fina-le a senso unico e senza storia: gioca-no bene e con grande continuità Frat-tini e Comizzoli al contrario dei bisso-latini che sembrano storditi, si scom-pongono, sbagliano molto e subisco-

no una lezione davvero imbarazzante. Eloquente il punteggio finale di 12-2! Ha diretto la gara Franco Bassetti, arbi-tri di finale Giancarlo Bongiorni e Carlo

Spadafora. Gli onori di casa sono stati fatti dal responsabile settore-bocce del “Casc” Enzo Ferrari, raggiante per aver conquistato la sera precedente (con

Danilo Pagliari!) un prestigioso secon-do posto (ma poteva essere un primo!) nella gara regionale di S. Nicolò battuti in finale per 12-11.

U

BOCCE Nella regionale organizzata da Claudio e Sabrina battuti in finale Pedrignani-Minerva

Frattini e Comizzoli vincono al Palabosco

Le Querce passano, sabato a Carlazze

2° TROFEO PALABOSCO

1) Frattini-Comizzoli (Delma)2) Pedrignani-Minerva (Can. Bissolati)3) Cassetta-Gilberti (Casc)4) Folzini-Bergamaschi (Tranquillo)5) Bettinelli-Pietrobelli (Arci Ombriano)6) Barbieri-Dusi (Can. Baldesio)7) Ghirardi-Molardi (Can. Bissolati)8) Pettinari-Visconti (Can. Bissolati)9) Vitaloni-Daguati (Borgo Loreto)10) Pollastri-Dalmiani (Can. Flora)11) Monteverdi-Vignaroli (Verola Bocce)12) Stringhini-Tessadri (Ferroviario)13) Ziglioli-Desenzani (Signorini)14) Pasini-Miini (Astra)15) Busseti-Luccini (Can. Flora)16) Corbari-Pedretti (Astra)

CLASSIFICA GENERALE

Le coppie finaliste con il direttore di gara e gli arbitri (fotoservizio Ivano Frittoli)

Frattini e Comizzoli premiari dalla signora Sabrina,organizzatrice insieme a Claudio della manifestazione

La formazione delle Querce, vincitrice a Laveno Mombello

Sport32 Venerdì 20 Gennaio 2012

Vince la solidarietàRaccolti 6650 euro

gaRa benefica

Ancora una volta il binomio boc-ce-solidarietà ha funzionato. Ben 192 coppie hanno partecipato alla gara benefica organizzata da Franco Bosi con il supporto del comitato tecnico. L’intero rica-vato della manifestazione e della lotteria, 6650 euro, è stato devo-luto in beneficenza: al proget-to Bosnia per il mantenimento agli studi di tre ragazzi bosniaci, alla Fondazione Benefattori Cre-maschi, alla cooperativa Ergo-terapeutica, all’Anffas cremasca e alla parrocchia Sacro Cuore Crema Nuova. Venendo al lato agonistico successo di Erman-no Carniti e Mario Ferrari che in finale hanno superato Gabriele Nichetti e Pietro Cattaneo. Terzo posto per Pietrobelli e Scorsetti e quarto per la famiglia Visconti. In contemporanea la finale con coppie formate da un atleta nor-modotato e uno diversamente abile ha visto la vittoria di Fran-cesco Lanzi ed Omar Sangio-vanni, secondo posto per Ales-sandro Chiappa e Flavio Porche-ra e terzi Maris Fasoli e Rosaria Pietta. Alle finali presente l’as-sessore Gianni Rossoni; il pre-sidente Franco Stabilini ha rin-graziato Bosi ed ha sottolinea-to la grande generosità ed attac-camento dei cremaschi sempre pronti a rispondere presente in queste occasioni.

RISULTATI INCONTRIDI RITORNO

3ª CATEGORIA

Le Querce – Renese (VA) 2-1 (qualificata Le Querce) Carlazzese (CO) – Flora 1-0 (qualificata Carlazzese) Beigiurnà (VA)– Tranquillo 1-2 (qualificata Beigiurnà)

Sabato 21-01-2012Carlazzese – Le Querce

(bocciodromo di Carlazze)

Campionato italiano di società 2012

Italiani per società: eliminate Tranquillo e Flora

Franco Stabilinipresidente del comitato cremasco

Page 33: Il Piccolo Giornale del Cremasco

omplimenti, mister Ra-nieri. Due anni fa il tecni-co del Testaccio ha pre-so in mano una Roma nel caos e l’ha portata a

sfiorare un clamoroso scudetto. Ora l’impresa con l’Inter, che si an-nunciava ancor più complicata. Da Gasperini ha ereditato una squadra stanca, sfiduciata e a detta di tutti arrivata al capolinea di un ciclo straordinario. Sentenze premature, perché con un allenatore di buon senso (come lo ha definito Moratti), i nerazzurri sono tornati a correre e soprattutto a vincere, con quel ci-nismo che l’Inter ha sfoderato sia con Mancini che con Mourinho. Al primo errore degli avversari, Milito ha colpito e regalato un derby di vitale importanza per la classifica. La vetta è ancora distante, ma per uno dei primi tre posti c’è anche l’Inter e per Udinese e Lazio la no-tizia non è certo positiva. E il Mi-lan? Già a Bergamo la squadra ha mostrato di essere poco brillante, ma senza lo svarione di Abate non avrebbe perso il derby e in ogni caso i rossoneri (avanti a fatica in Coppa Italia) restano i grandi favo-riti per lo scudetto. L’obiettivo di Allegri è quello di restare aggrap-pato alla vetta malgrado i tanti in-fortuni (alcuni eccellenti come

quello di Boateng), per poi provare l’allungo decisivo in primavera. Per fortuna dei rossoneri, anche la Ju-ve sta palesando un netto calo fisi-co, evidenziato nella gara pareg-giata con il Cagliari. La poca incisi-vità delle punte rende i bianconeri meno pericolosi, soprattutto quan-do giocano sotto ritmo. Come sta la Juve lo capiremo sabato sera a Bergamo, contro un’Atalanta affa-

mata di punti e difficile da battere sul suo campo. Per quanto riguar-da la zona Champions, si è fatta difficile la posizione del Napoli, fer-mato in casa dal Bologna. La sfida di Siena può essere già definita co-me l’ultima spiaggia per i parteno-pei, che in caso di insuccesso, ri-schiano di essere eliminata dalla lotta per i primi tre posti. Lo stesso discorso vale per la Roma, che de-

ve piegare il Cesena e vincere a Catania il match sospeso nella ri-presa sull’1-1. Non può sbagliare neppure l’Udinese, ridimensionata a Genova, ma che al Friuli difficil-mente perde punti (il Catania è av-vertito). La Lazio, infine, proverà a limitare i danni sul campo dell’Inter, ma per riuscirci deve sperare che l’Inter sia sottotono, altrimenti...

F.V.

C

serie a - Grande impresa di ranieri, che ha rivitalizzato un gruppo sfiduciato e stanco, mentre in vetta si rallenta

L’Inter ora minaccia Juve e Milandal nostro inviato

PARMA – Nel calcio non esiste la riconoscenza, soprattutto nei confronti degli allenatori. Vittima di questo malcostume è stato Franco Colomba, che la scorsa stagione ha salvato il Parma mal-grado una situazione molto difficile e nell’attuale campionato ha pilotato i ducali sette punti sopra la zona retrocessione. La sua colpa? Giocare in modo spregiudicato con un organico non eccel-so. Tradotto, la difesa ha incassato 11 reti nelle ultime tre partite, cinque delle quali nella deludente trasferta sul campo dell’Inter. Il rapporto non certo idilliaco con la tifoseria ha fatto il resto e il presidente Ghirardi ha così deciso per l’esonero. Al suo posto è stato ingaggiato Donadoni, un tecnico a caccia di rivincite. Ma visto all’opera, il Parma dell’ex ct della Nazionale non è cambiato molto: tanto gioco a centrocampo e qual-che fiammata, sempre per marito di Giovinco e Biabiany, quest’ulti-mo in gol sotto misura al 23’ del primo tempo. Il Siena, un po’ timido in trasferta, ha però avuto qualche buona opportunità per pareg-giare, in particolare al 35’ (clamorosa mischia in area ducale) e al 12’ della ripresa (Destro ha spedito alto da ottima posizione). Ma chi sbaglia paga e il Parma ha chiuso la gara proprio quando Donadoni ha tolto la punta Biabiany per in-serire il difensore Santacroce. Scelta discutibile, ma la fortuna ha premiato l’esordiente tecnico, perché subito dopo (20’ della ripre-sa) Valiani, uno che segna pochissimo, ha spedito in rete di testa un preciso cross del solito Giovinco. Un eurogol di Grossi ha ria-perto la gara e negli ultimi minuti il Parma ha tremato sul forcing finale del Siena, che non avrebbe demeritato il pareggio, ma è stato punito a tempo scaduto da Giovinco, servito con precisione da Palladino. Una vittoria preziosa per i ducali, non solo per la classifica, ma anche per stoppare sul nascere la contestazione della tifoseria, che prima della gara ha esposto uno striscione po-lemico. Per ora può bastare...

Fabio [email protected]

Parma ok con Donadonigrazie anche alla fortuna

E’ tornato il Pescara spettacolo di Zeman. Con una grande prestazione gli abruzzesi hanno stoppato l’incredibile striscia vincente del Verona (nove vittorie e un pareggio), a con-ferma del valore della squadra. Clamorosa la vittoria (impronosticabile alla vigilia) della Samp a Padova, mantre continua la favola del Sassuolo, che ha espugnato Nocera. Bene la capolista Torino e il rinato Brescia, al terzo successo di fila con Calori in panchina. Nel prossimo turno il match clou si gioca a Verona

tra gli scaligeri e la Juve Stabia, che senza penalizzazione sarebbe al settimo posto.

22ª GIORNATA AlbinoLeffe-Cittadella 0-0, Gubbio-Grosseto 4-0, Juve Stabia-Empoli 3-1, Livorno-Crotone 2-1, Modena-Reggina 3-3, Nocerina-Sassuolo 0-1, Padova-Sam-pdoria 1-2, Pescara-Verona 3-1, Varese-Bari 0-2, Vicenza-Brescia 0-1, Torino-Ascoli 2-1.

CLASSIFICA Torino 45; Sassuolo 43; Pe-scara 42; Verona 41; Padova 38; Reggina 32; Juve Stabia (-4), Varese 31; Sampdoria, Bari

(-2), Cittadella, Grosseto 29; Brescia 28; Vi-cenza 26; Livorno, Crotone (-1) 24; AlbinoLef-fe 23; Empoli, Gubbio 22; Modena 21; Noce-rina 16; Ascoli (-7) 15.

PROSSIMO TURNO (21-1 h 15) Ascoli-Gubbio, Bari-Modena, Brescia-Nocerina (22-1 h 19), Cittadella-Torino, Crotone-Varese , Empoli-Pescara, Grosseto-AlbinoLeffe , Reg-gina-Padova (23-1 h 20.45), Sampdoria-Li-vorno (20-1 h 20.45), Sassuolo-Vicenza, Ve-rona-Juve Stabia.

E’ tornato il Pescara spettacolo di Zeman. Il Sassuolo non molla

CLASSIFICAJuventus 38Milan 37Udinese 35Lazio 33Inter 32Napoli 28Roma* 27Genoa 24Chievo 23Catania* 22Cagliari 22Parma 22Fiorentina 21Palermo 21Atalanta (-6) 20Siena 18Bologna 18Cesena 15Lecce 12Novara 12

18ª Giornata Catania-Roma sosp.Cesena-Novara 3-1Chievo-Palermo 1-0 Fiorentina-Lecce 0-1Genoa-Udinese 3-2 Juventus-Cagliari 1-1Lazio-Atalanta 2-0Milan-Inter 0-1Napoli-Bologna 1-1Parma-Siena 3-1Prossimo Turno (22-1 h 15)Atalanta-Juventus (21-1 h 20.45) Bologna-Parma (h 12.30) Cagliari-Fiorentina (21-1 h 18) Inter-Lazio (h 20.45)Lecce-Chievo Novara-Milan Palermo-Genoa Roma-Cesena (21-1 h 18) Siena-Napoli Udinese Catania

Lo striscione polemico dei tifosi del Parma

La grintadi Ranieri

zoom

SERIE B

Non poteva che essere una gara lunga ed intensa. Il big match della 15ª giornata di andata si è concluso al tie break a favore dell'Esse-Ti La Nef Loreto, che ha avuto la meglio sull’Icos Crema per 3-2 (25-22, 15-25, 25-21, 17-25, 15-12) dopo 1 ora e 47 minuti di gara. Nei momenti salienti alle cremasche è mancata un po’ di lucidità e freddezza, ma il bilancio della trasferta è stato comunque positivo. Un punto importante guada-gnato sul campo di avversario concreto e in grado di fare davvero male a tutti. Obiettivo delle violarosa è tornare subito alla vittoria domenica con il Forlì, avver-sario di bassa classifica, ma da non sottovalutare.

ICOS CREMA VOLLEY: Paolini 17, Baggi ne, Togut 15, Nicolini ne, Fanzini 7, Carrara (L), Devetag 16, Secolo 18, Cagninelli ne, Portalupi (L) ne, Rondon 7. All.: Barbieri.

Undicesima perla stagionale per la Pomì Casal-maggiore, che da matricola è salita al terzo posto (assieme al Crema) al termine di un girone d’andata da incorniciare. Nell’ultimo turno le casalasche hanno travolto per 3-0 (25-15, 25-21, 25-20) in poco più di un’ora il Time Volley Matera, che nulla ha potuto di fronte a una squadra vogliosa di iniziare al meglio il 2012. Ma la Pomì non ha alcuna intenzione di fermarsi e domenica vuole ben figurare e soprattutto raccoglie-re punti sul campo del Giaveno, una delle due squadre in vetta alla classifica. Servirà una grande prestazione, che è nelle corde della squadra di Milano.

POMì CASALMAGGIORE: Petrucci 1, Zago 12, Nardini 4, Olivotto 15, Lugli 9, Kucerova 14, Paris (L), Bertone 5, Masotti, Giorgi, Trabucchi, Tomasevic ne. All.: Milano-Bolzoni.

Crema ko con onore a LoretoCasalmaggiore, ora appaiata all’Icos, sfida la capolista Giaveno

VoLLEY

CoPPa ItaLIaFinali a Giaveno

E’ Giaveno la sede della Final Four di Coppa Italia di serie A2 femminile, alla quale accede di diritto Giaveno e le tre vincitrici dei quarti di finale in programma mercoledì 25 gennaio alle ore 21: Loreto-Soverato, Icos Crema-Busnago, Pomì Casalmaggiore-Santa Croce. Final Four sono in programma sabato 3 marzo (le semifi-nali) e domenica 4 marzo (le due finali).

• SERIE A1 MASCHILE Nella terza giornata di ritorno, sfide non impossibili per le due capo-classifica Macerta e Trento, che sfidano rispetti-vamente Padova e Piacenza (in trasferta). Più impegnativo il compito di Cuneo sul campo di Roma e di Modena a Monza. In fonda alla clas-sifica, infine, sfida molto delicata tra Ravenna e San Giustino.

Venerdì 20 Gennaio 2012 Sport Week 33

CLASSIFICALoreto 38Giaveno 38Crema 34Casalmaggiore 34Santa Croce 29Busnago 29Soverato 24Frosinone 22Montichiari 21Fontanellato 19Sala Consilina 18San Severino 15San Vito 15Pontecagnano 9Forlì (-3) 7Matera 5

15ª GiornataBusnago-Santa Croce 3-0Casalmaggiore-Matera 3-0Fontanellato-San Vito 3-2Frosinone-Pontecagnano 3-0Loreto-Crema 3-2Montichiari-Soverato 1-3Sala Consilina-Giaveno 0-3San Severino-Forlì 3-0

Prossimo Turno (22-1 h 18)Busnago-Fontanellato Crema-Forlì Giaveno-CasalmaggioreMatera-San Severino Pontecagnano-Sala Consilina Santa Croce-Frosinone San Vito-Montichiari Soverato-Loreto

Serie A2

Page 34: Il Piccolo Giornale del Cremasco

Le ricette di Nonna Felicita

• 150 g di biscotti savoiardi• 150 g di zucchero• 3 arance• 2 cucchiaini di fecola• 2 tuorli d'uovo• 12 g di colla di pesce• Un bicchierino di Grand Marnier• 50 cl di panna da montare• 120 g di zucchero a velo• Scorze d'arancia candite

Charlotte all’aranciaINGREDIENTI PER 8 PERSONE

• Mettete a bagno in acqua fredda la colla di pesce.• Spremete le arance e filtrate il succo.• In una casseruolina mescolate 120 g di zucche-ro, la fecola, i tuorli e infine il succo d'arancia.• Cuocete a fiamma molto bassa per pochi mi-nuti, sempre mescolando, finché la crema si ad-densa.• Scolate e strizzate con cura la gelatina e amal-gamatela alla crema calda.• Fate raffreddare mescolando ogni tanto.• Fate bollire adagio 30 g di zucchero e mezzo bicchiere di acqua per una decina di minuti.• Lasciate raffreddare e amalgamatevi il Grand Marnier.• Tagliate i biscotti a metà per il lungo nello spes-sore.

• Foderate con la pellicola o il foglio di alluminio uno stampo da charlotte.• Rivestite fondo e pareti con i biscotti inumiditi con lo sciroppo al liquore.• Montate la panna con lo zucchero a velo e amalgamatela alla crema fredda.• Versate un po' del composto sullo strato di bi-scotti, quindi ricoprite il tutto con altri savoiardi, e continuate ad alternare gli ingredienti fino ad averli terminati.• Coprite la superficie della charlotte con un di-sco di carta oleata, appoggiatevi sopra un disco di cartone e quindi un peso leggero, poi ,mettete in frigorifero per almeno per 6 ore.• Sformate quindi la charlotte eliminando carta e cartone e decoratela con striscioline di arancia candita.

PREPARAZIONE

• Un kg di castagne• Nutella• 100 g di burro• 10 cl di latte• Una stecca di vaniglia• 2 cucchiai di zuccheroPer guarnire:• Marrons glacés• Panna montata

PREPARAZIONE

INGREDIENTI PER 8 PERSONE

Castagnaccio ricoperto di nutella

• Fate bollire per 15 minuti le castagne e levate loro la buccia quando sono ancora calde.• Mettetele in una casseruola e bagnatele con il latte, unite la vaniglia e cuocete per almeno 90 minuti.• Levate le castagne dal fuoco e frullatele.• Mettete il composto in una ter-rina, unitevi lo zucchero e il bur-

ro, poi lavorate energicamente.• Formate con l'impasto una mattonella e ponetela in frigori-fero per circa 2 ore; quando si sarà indurita toglietela dal fri-gorifero e ricopritene la superfi-cie con la Nutella.• Mettete la mattonella in frigo-rifero per un'altra ora almeno.• Servitela guarnita di marrons glacés e panna montata.

• 170 g di biscotti secchi• 85 g di burro fuso• 285 g di mascarpone ben freddo• 220 g di uva spina pulita• 110 g di zucchero vanigliato• 30 g di burro• 2 tuorli d'uovo

INGREDIENTI PER 6 PERSONE

PREPARAZIONE

Cheese cakedi mascarpone

e uva spina

• Tritate i biscotti secchi.• Coprite il fondo della tortiera (diametro 18-20 cm) con carta da forno.• Mescolate accuratamente le bri-ciole di biscotto con il burro, quin-di disponete il tutto nella tortiera, formando uno strato uniforme. • Tenete in frigo per almeno mezz'ora. Nel frattempo, cuocete l'uva spina con il burro e metà dello zucchero fino a quando sarà molto tenera.• Schiacciatela accuratamente, mettendo da parte i chicchi più belli, e lasciate raffreddare com-pletamente.• Montate i tuorli con lo zucchero rimasto, fino a che diventino chiari, quindi aggiungete delicatamente al mascarpone e mescolate accu-ratamente.• Unite la purea di uva spina e mescolate.• Versate l’impasto sulla base dei biscotti, livellatelo e tenete al fred-do almeno 4 ore, fino al rassoda-mento.• I chicchi rimasti possono essere incorporati o diventare una guarni-zione.

• 100g di fiocchi di latte• Panna• Un cucchiaio di zucchero a velo• Un grappolo di uva• 25 lamponi• Zucchero

• Montate la panna e lavoratela con i fiocchi di latte e lo zucchero a velo.• Glassate in padella metà degli acini d'uva tagliati a metà con lo zucchero, che avrete fatto caramel-lare.• Decorate il calice con la crema ai fiocchi di latte con il restanti acini d'uva e i lamponi.

Calici di fiocchi di latte uva caramellata e lamponiINGREDIENTI PER 4 PERSONE

• Un cucchiaio di lievito• 150 g di burro• 250 g di farina bianca• 3 uova• 200 g di zucchero• 100 g di nocciole tostatePer lo zabaione:• 6 tuorli d'uovo• 6 cucchiai di zucchero• 15 cl di vino barbaresco

PREPARAZIONE

INGREDIENTIPER 4 PERSONE

Torta di nocciole con zabaione al barbaresco

• Sbattete bene un cucchiaio di lievito con 3 tuorli uova e aggiungete gli albumi montati a neve• Aggiungete 150 g di burro, 250 g di farina, 200 g di zuc-chero e 100 g di nocciole to-state e tritate.• Versate il composto in una

teglia imburrata e infornate a 180 gradi per 40 minuti circa.• Sbattete bene 6 tuorli d'uovo con 6 cucchiai di zucchero.• Aggiungete 6 cucchiai di Barbaresco e mettete sul fuo-co a bagnomaria.• Servite la torta accompagna-ta dallo zabaione.

Dolci

Page 35: Il Piccolo Giornale del Cremasco
Page 36: Il Piccolo Giornale del Cremasco