Il Piccolo del Cremasco

32
PALAZZETTO: BATTAGLIA SULL'AREA Poliziotti “panzoni”? La rivolta degli agenti contro il ministro Brunetta. Sorrentino: «Quel covo delle BR...» - A pagina 3 Tutti vogliono l'impianto. Ma dove costruirlo? Spunta un terreno di 10 ettari vicino alla Paullese. E' di proprietà di Fusar Poli (Golf Club): «Sono disponibile». L'ipotesi piaceva anche all'assessore Piazzi. Fino a ieri. Ora ha credito la Pierina. Perché? Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona venerDI’ 5 GIuGno 2009 • Supplemento settimanale al n° 23 de "Il Piccolo Giornale" € 0,02 Copia Omaggio Il PICCOLO giornale del CREMASCO I RETROSCENA n banchiere italiano, Mat- tioli della Banca Com- merciale Ita- liana, chiama- va la sua attività “mestiere”, riferendosi così ad un lavoro ordinario che si impara più che altro con la pratica, affer- mazione che trova il suo com- pletamento con quanto scritto dal prof. Tancredi Bianchi, docente presso l’università Bocconi e banchiere, nel suo libro «L’arte del banchiere» in cui descrive come il “mestie- re” debba accompagnarsi sempre all’ “arte”, vale a dire da quella attività umana che si svolge per opera dell’inge- gno. Oggi il Paese si chiede se i banchieri attuali sappiano fare o abbiano saputo fare il loro mestiere ad arte, se abbiano saputo rispondere ai bisogni della nostra società nei modi appropriati e, sopratutto, se sapranno essere all’altezza della pesante situazione eco- nomica attuale e della necessi- tà di salvaguardare insieme al capitale delle nostre imprese il capitale umano ad esse col- legato. Nella relazione annua- le del governatore della Banca d’Italia è stato fatto un chiaro e forte richiamo al ruolo delle banche e dei banchieri laddo- ve Draghi ha dichiarato: «Prendano esempio dai ban- chieri che finanziarono la ri- costruzione e la crescita degli anni Cinquanta e Sessanta». Dunque un evidente invito alle banche perchè facciano il loro mestiere con lungimiran- za, valutando il credito della clientela non solo in una ri- stretta prospettiva dell’oggi, ma in una più ampia visione del futuro e del ruolo social- mente responsabile che le banche devono avere, con la consapevolezza che una socie- tà moderna cresce se tutte le sue componenti crescono, non potendo dividere la finanza dall’economia, quindi la buo- na finanza da una sana econo- mia. La chiara analisi conte- nuta nella relazione di Draghi evidenzia ancora una volta co- me il malfunzionamento dei mercati, l’elevato livello del debito accompagnato da una carenza di supervisione e re- golamentazione siano state le cause della crisi attuale, crisi nata dall’economia, ma cre- sciuta grazie al comportamen- to anomalo della finanza e di alcuni banchieri a cui hanno fatto difetto sia il mestiere che l’arte. Benedetto Croce scriveva nel 1959: «Un istituto non muore per i suoi errori acci- dentali e superficiali, ma solo quando non soddisfa più alcun bisogno». Monito che deve essere attentamente recepito dal mondo della finanza. La prima missione delle banche è quella di soddisfare le esigen- ze di una economia che vuole crescere nel rispetto delle re- gole e di una società che trae dall’economia linfa per essere giusta e solidale. Enrico Tupone L'arte del banchiere: ingegno e responsabilità U ui manifesti a Crema, l'annuncio è più o meno così: tutti al mare con la piscina a onde. Un tempo c’era il «mare dei poveri» lungo il canale Vacchelli: una strada d’acqua, a una corsia, senza increspature sulla superficie. Lo frequentava chi non poteva andare al mare, quel- lo vero, con sabbia e “cavalloni”. Era la Crema fordista, già scossa da alcune crisi, ma che arri- vava a fine mese. Chi proprio era “al verde”, si abbronzava in riva al canale e si divertiva con qualche tuffo nell’acqua fredda. Oggi, nella Crema del post-fordismo, del post- industriale e dei cassintegrati, abbiamo la piscina con le onde, circondata di sabbia e erba, con sdraio e bar. L’Scs ha fatto un bel lavoro. Farà sicuramente la felicità dei bambini. E gli adulti? Quelle onde costano sicuramente meno di quel- le di Rimini che, a loro volta, sono più economi- che di quelle di Alassio. Nella graduatoria delle povertà, quel movimento meccanico dell’acqua intrisa di cloro nella piscina di Crema indica che stiamo scendendo gli ultimi gradini. Nessuna poesia: l’onda vera del mare che inonda la spiaggia e poi si ritira ha un suo respiro. So- gnarla, stando immersi nella sua imitazione tec- nologica, non costa niente. Ma è l’immagine di una sconfitta e di una resa. Anche dopo la guerra, in questa città, non si viveva meglio di oggi. Ma non ci si arrendeva. E pochi si sarebbero accon- tentati di una piscina con le onde. Le onde della sconfitta S ELEZIONI PROVINCIALI: «VOTATEMI!» L'ULTIMO APPELLO DEI CANDIDATI CREMASCHI AL VOTO IL 6-7 GIUGNO Le urne aperte fino alle 22 di domenica 7 giugno a pagina 8

description

n. 23 del 5 giugno 2009

Transcript of Il Piccolo del Cremasco

Page 1: Il Piccolo del Cremasco

palazzetto: battaglia sull'area

Poliziotti “panzoni”? La rivolta degli agenti contro il ministro Brunetta. Sorrentino: «Quel covo delle BR...» - A pagina 3

Tutti vogliono l'impianto. Ma dove costruirlo? Spunta un terreno di 10 ettari vicino alla Paullese. E' di proprietà di Fusar Poli (Golf Club): «Sono disponibile». L'ipotesi piaceva anche all'assessore Piazzi. Fino a ieri. Ora ha credito la Pierina. Perché?

Direzione e redazione: Piazza Premoli, 7 - Crema • Tel. 0373 83.041 • Fax 0373 83.041 • E-mail: [email protected] Pubblicità: Immagina srl - Via S. Bernardo, 37 - Cremona • Tel. 0372 45.39.67 - 43.54.74 • Fax 0372 59.78.60 • Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96-Cremona

venerDI’ 5 GIuGno 2009 • Supplemento settimanale al n° 23 de "Il Piccolo Giornale" € 0,02 Copia Omaggio

Il PICCOLO giornale del

CremasCOi rETrOSCEna

n banchiere italiano, Mat-tioli della Banca Com-merciale Ita-liana, chiama-

va la sua attività “mestiere”, riferendosi così ad un lavoro ordinario che si impara più che altro con la pratica, affer-mazione che trova il suo com-pletamento con quanto scritto dal prof. Tancredi Bianchi, docente presso l’università Bocconi e banchiere, nel suo libro «L’arte del banchiere» in cui descrive come il “mestie-re” debba accompagnarsi sempre all’ “arte”, vale a dire da quella attività umana che si svolge per opera dell’inge-gno.

Oggi il Paese si chiede se i banchieri attuali sappiano fare o abbiano saputo fare il loro mestiere ad arte, se abbiano saputo rispondere ai bisogni della nostra società nei modi appropriati e, sopratutto, se sapranno essere all’altezza della pesante situazione eco-nomica attuale e della necessi-tà di salvaguardare insieme al capitale delle nostre imprese il capitale umano ad esse col-legato. Nella relazione annua-le del governatore della Banca d’Italia è stato fatto un chiaro e forte richiamo al ruolo delle banche e dei banchieri laddo-ve Draghi ha dichiarato: «Prendano esempio dai ban-chieri che finanziarono la ri-costruzione e la crescita degli anni Cinquanta e Sessanta».

Dunque un evidente invito

alle banche perchè facciano il loro mestiere con lungimiran-za, valutando il credito della clientela non solo in una ri-stretta prospettiva dell’oggi, ma in una più ampia visione del futuro e del ruolo social-mente responsabile che le banche devono avere, con la consapevolezza che una socie-tà moderna cresce se tutte le sue componenti crescono, non potendo dividere la finanza dall’economia, quindi la buo-na finanza da una sana econo-mia. La chiara analisi conte-nuta nella relazione di Draghi evidenzia ancora una volta co-me il malfunzionamento dei mercati, l’elevato livello del debito accompagnato da una carenza di supervisione e re-golamentazione siano state le cause della crisi attuale, crisi nata dall’economia, ma cre-sciuta grazie al comportamen-to anomalo della finanza e di alcuni banchieri a cui hanno fatto difetto sia il mestiere che l’arte.

Benedetto Croce scriveva nel 1959: «Un istituto non muore per i suoi errori acci-dentali e superficiali, ma solo quando non soddisfa più alcun bisogno». Monito che deve essere attentamente recepito dal mondo della finanza. La prima missione delle banche è quella di soddisfare le esigen-ze di una economia che vuole crescere nel rispetto delle re-gole e di una società che trae dall’economia linfa per essere giusta e solidale.

Enrico Tupone

L'arte del banchiere:ingegno e responsabilità

Uui manifesti a Crema, l'annuncio è più o meno così: tutti al mare con la piscina a onde. Un tempo c’era il «mare dei poveri» lungo il canale Vacchelli: una strada d’acqua, a una

corsia, senza increspature sulla superficie. Lo frequentava chi non poteva andare al mare, quel-lo vero, con sabbia e “cavalloni”. Era la Crema fordista, già scossa da alcune crisi, ma che arri-vava a fine mese. Chi proprio era “al verde”, si abbronzava in riva al canale e si divertiva con qualche tuffo nell’acqua fredda.Oggi, nella Crema del post-fordismo, del post-industriale e dei cassintegrati, abbiamo la piscina con le onde, circondata di sabbia e erba, con sdraio e bar. L’Scs ha fatto un bel lavoro. Farà sicuramente la felicità dei bambini. E gli adulti? Quelle onde costano sicuramente meno di quel-le di Rimini che, a loro volta, sono più economi-che di quelle di Alassio. Nella graduatoria delle povertà, quel movimento meccanico dell’acqua intrisa di cloro nella piscina di Crema indica che stiamo scendendo gli ultimi gradini.Nessuna poesia: l’onda vera del mare che inonda la spiaggia e poi si ritira ha un suo respiro. So-gnarla, stando immersi nella sua imitazione tec-nologica, non costa niente. Ma è l’immagine di una sconfitta e di una resa. Anche dopo la guerra, in questa città, non si viveva meglio di oggi. Ma non ci si arrendeva. E pochi si sarebbero accon-tentati di una piscina con le onde.

Le onde della sconfitta

S

ElEzioni provinciali: «votatEmi!» l'ultimo appEllo dEi candidati

crEmaschi al voto il 6-7 giugno

Le urne aperte fino alle 22 di domenica 7 giugno a pagina 8

Page 2: Il Piccolo del Cremasco
Page 3: Il Piccolo del Cremasco

di Roberto Bettinelli

accusa lanciata dal ministro Renato Bru-netta di essere dei “panzoni” abituati a fare

gli impiegati negli uffici delle questure e dei commissaria-ti, ai poliziotti proprio non è andata giù.

E non tanto, dicono, per spirito di corpo e per difen-dere la divisa a tutti i costi. Ma perchè quell’accusa che ha sollevato tante polemiche e che è stato costretto a riti-rare qualche ora dopo averla pronunciata, Brunetta, se-condo i poliziotti, ha dimo-

strato di non sapere niente o quasi della realtà in cui lavo-rano le forze dell’ordine.

Sentiamo cosa ne pensa Ciriaco Sorrentino, 62 anni, ex vice questore e attuale assessore alla Sicurezza del Comune di Cremona. Sor-rentino ha guidato per oltre 20 anni la squadra mobile della questura cremonese. Nel suo curriculum ci sono operazioni importanti e tanto per essere chiari fin dall'ini-zio, non ha certo il fisico di un pugile o di un centometri-sta.

«Quando a Cremona sco-primmo il covo delle Brigate Rosse ero a capo di una squadra di ottimi investiga-tori. Ma i miei collaboratori più fidati non avevano certo un fisico da atleti o divi del cinema. Avevano un'altra caratteristica. Sapevano fa-re bene il loro mestiere. Que-sto per me è quello che con-tava allora e che conta og-gi».

Sorrentino si riferisce al periodo a cavallo degli anni

’70 e ’80, molto caldo sotto il profilo della criminalità, quando la Lombardia, e in parte anche una provincia tutto sommato tranquilla co-me la nostra, ha subito la pressione del terrorismo e della “mala” milanese e della mafia siciliana.

Brunetta ha preso una cantonata o c’è un fondo di verità in quello che ha detto?

«La frase del ministro di-mostra la più totale incom-prensione del modo in cui lavorano tutti i giorni gli or-gani di polizia. Il mio com-mento è semplice: poteva risparmiarsela. Conosco be-ne la “macchina” della poli-

zia e vi sono diverse funzioni che sono decisive per il pre-sidio del territorio e che pre-scindono dalla capacità di prestazioni atletiche di un poliziotto».

Quali sono?«Iniziamo con la centrale

operativa: è qui che viene organizzato e coordinato il lavoro degli equipaggi che stanno “coprendo” il territo-rio in un determinato mo-mento. Le pattuglie sono fuori, ma ci vuole qualcuno che sappia dirigerle. E’ una mansione sedentaria, ma ci vuole esperienza, lucidità, bisogna conoscere bene il territorio e le risorse che si hanno a disposizione. Tutte cose che non si improvvisa-no».

C’è altro?«Le intercettazioni. Oggi la

tecnologia consente di lavo-rare in una modalità simile a quella di un vero ufficio at-traverso le intercettazioni telefoniche e ambientali. Ma sappiamo tutti quanto gran-de è il contributo delle regi-

strazioni telefoniche nell’in-dagine. Eppure un esperto di intercettazioni non deve avere una prestanza fisica fuori dal comune. Il suo compito è un altro...».

Ma allora perchè il mini-stro è uscito con quella frase?

«L’ho già detto: o non sa niente dell’argomento oppu-re ha voluto fare una bouta-de vera e propria…».

Che cosa fa di un poli-ziotto un ottimo investiga-tore?

«Credo ancora che il “fiu-to”, la capacità di ragionare sul caso, scoprire i collega-menti, le relazioni, conosce-re il territorio, avere le fonti. E’ qualcosa che si impara sul campo, facendo molta esperienza, e che non ha nulla a che vedere con fles-sioni o esercizio ginnico».

Tra i poliziotti della que-stura di Cremona che meno hanno accolto con favore la battuta del ministro Brunet-ta, c’è Gianluca Epicoco, responsabile del Sap, il sin-dacato autonomo di polizia.

«E’ stata un’uscita dema-gogica, ma siamo in periodo elettorale...e poi il ministro ha smentito subito dopo..».

Quindi è da perdonare?«Rivela in ogni caso una

mancanza completa di no-zioni sul nostro lavoro. Dice che in polizia ci sono troppi passacarte, troppo perso-nale in ufficio. Va bene, ma come li fai i controlli prima di rilasciare i passaporti, i per-messi di soggiorno, e le altre licenze? E’ evidente che se questi compiti sono in carico alla polizia, qualcuno deve pur controllare se i dati sono corretti e se le persone sono degne di avere questi docu-menti. Tutti dicono di volere un paese più sicuro, ma è anche attraverso queste operazioni di filtro e di con-trollo dei dati e delle persone che si costruisce una socie-tà trasparente e protetta».

E’ vero che in polizia ci sono troppi “panzoni”?

«Tutti questi grassoni non li vedo proprio. Ci sarà an-che qualcuno che è un po’ sovrappeso, ma questo non significa che si può descri-vere la polizia come un cor-po costituito in gran parte da persone obese».

Che cosa le ha dato più fastidio dell’accusa del mi-nistro?

«Se vogliamo palare di si-curezza facciamolo seria-mente, senza demagogia. Creare l’opposizione tra uffi-cio e strada dicendo che chi

lavora in ufficio è un “panzo-ne” e chi va fuori no, è una falsità».

Perché?«La nostra situazione a

Crema e a Cremona è un’al-tra. Il personale che lavora in ufficio durante la settimana, nel week-end è assegnato ai servizi di ordine pubblico: stadio, eventi sportivi, con-trolli di varia natura. Insom-ma si fanno entrambe le co-se: si lavora in ufficio e si esce in strada».

Ma se i problemi sono altri, quali sono?

«Abbiamo un’età media degli agente che ha raggiun-to i 40 anni. Significa che

anche a 40 e 45 anni si esce ancora di pattuglia con le volanti. E’ una vita dura. Ma lo Stato non assume più e così anche chi inizia ad ave-re una certa età è costretto ad uscire quando invece questo tipo di servizio si ad-

dice di più a un giovane. Vo-gliamo andare avanti…il me-se scorso hanno diminuito ancora il cumulo di ore degli straordinari. Meno cento ore su un totale di 3mila. E ci tengo a specificare che il no-stro organico è inferiore ri-spetto a quello necessario per lavorare a giusto regime. Ma non basta ancora. Siamo a maggio e i soldi dei fondi per le missioni sono già finiti. Significa che il denaro che serve a pagare le trasferte per motivi di servizio, ormai si è esaurito. Sa quale era la cifra stanziata nel 2009: 5mi-la euro. E nel 2008? Erano 14mila euro. Ogni ano dimi-

nuiscono». Per Epicoco lo scenario è sconfortante, e la frase poi ritrattata di Brunet-ta, non ha fatto altro che but-tare del sale su una ferita già aperta.

Conclude Carmine Scot-ti del Siulp, il sindacato uni-tario lavoratori polizia: «Ci sono le elezioni e qualcosa Brunetta doveva pur dire per tirare acqua al suo mulino. Dispiace solo che abbia pre-so di mira la polizia. Siamo sottoposti a tagli e ridimen-sionamenti continui che mettono ogni giorno di più a rischio la possibilità di fare il bene il nostro mestiere. Il governo dovrebbe darci i soldi per aumentare le no-stre risorse invece di dirci che siamo dei “panzoni”. In provincia di Cremona ci so-no 333 agenti, 64 in meno di quelli che dovremmo avere secondo le tabelle degi or-ganici del ministero. E dob-biamo fronteggiare una si-tuazione sempre più vicina all’emergenza. La provoca-zione del ministro Brunetta non risolve i nostri problemi reali: gli stipendi troppo bas-si e gli aumenti che non arri-vano mai, la riforma delle carriere, gli straordinari. Questo governo ha deluso: hanno vinto le elezioni con il tema della sicurezza, hanno promesso e non mantengo-no... e poi mi permetta di dire una cosa. Una buona indagine si fa usando il cer-vello e non la pancia».

Il ministro Brunetta accusa. L'ex questore Sorrentino: «Invece di provocare, più soldi dal governo per la sicurezza»

L'

Ciriaco Sorrentino, assessore alla Sicurezza di Cremona

Il ministro Renato Brunetta

Poliziotti “panzoni”? «Quando c'erano le Br...»

Cronaca 3Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Page 4: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

i n te rv i s ta a l consigliere co-munale di Cre-ma stavolta ri-guarda non so-lo un consiglie-

re al primo mandato nel gruppo originario di Forza Italia, ma anche un giovanis-simo (appena 20 anni al mo-mento della nomina un paio di anni fa): si tratta di Luca Maddeo, studente all’Uni-versità Bocconi di Milano (il triennio terminato lo scorso anno).

E’ noto fra i coetanei per la passione per la musica, la chitarra e per lo sport: ha praticato la pallavolo, e poi tennis, podismo, sci… Ma non dimentica anche la sua appartenenza al Rotaract e le diverse iniziative di solida-rietà.

Come è arrivato ad as-sumere un ruolo politico come quello di consigliere comunale?

«Non è stato un colpo di fulmine; piuttosto una natu-rale evoluzione del primo im-pegno “politico” come rap-presentante di Istituto al “Pacioli” e poi la frequenta-zione dell’ambiente dirigen-ziale di Forza Italia sia a Cre-ma che a Milano. Di conse-guenza è venuto il posto in lista per i consiglio comunale e la successiva elezione».

Come è stato il primo impatto con l’ambiente del

consiglio comunale, certo non usuale per un giovane ventenne?

«Non traumatico. Intanto fin dall’inizio ho pensato che comunque si sarebbe tratta-to di un’esperienza impor-tante sul piano formativo, e poi l’ambiente è stimolante.

Forse la lentezza dei mecca-nismi sia politici che buro-cratici è un po’ sorprendente per un giovane che per natu-ra privilegia la politica del fa-re. Non per niente il mio mot-to è: “Sempre tutto subito”».

Allora vediamo: cosa fa-rebbe subito?

«Due cose ho in mente. Ho promosso la raccolta di firme per realizzare una rete

wireless in biblioteca (colle-gamento diretto del proprio computer a internet). La giunta l’ha approvata ma la lentezza dell’apparato non l’ha ancora consentita. La seconda: fare una commis-sione “aperta” ai rappresen-tanti delle diverse associa-

zioni giovanili presenti in città (cosa diversa dalla Consulta che c’è già) per coinvolgerli nelle decisioni che li riguar-dano. Avrei caldeggiato an-che l’iscrizione on line per i servizi mensa e pre-post-scuola all’asilo nido, ma l’as-sessore Laura Zanibelli l’ha già opportunamente predi-sposto per il prossimo anno scolastico».

Con quali colleghi consi-glieri è maggiormente in sintonia?

«I più giovani naturalmen-te, ma non solo e non solo quelli della maggioranza: Paolo Mariani, Alberto Caizzi, Matteo Piloni, ma anche Antonio Agazzi, Elia Avaldi, Gian Emilio Ardigò, Gianni Risari».

Un giudizio sulla attività della giunta?

«Auspico una maggiore attenzione nei confronti dei giovani: qualcuno ci pensa ma altri vanno decisamente sollecitati. A volte c’è un ec-cesso della politica degli an-

nunci, rispetto alla più im-portante politica del fare».

E un giudizio sul sinda-co?

«Ha un atteggiamento molto istituzionale. A mio parere non dovrebbe aver paura di essere più deciso, tanto più che ha gli strumen-ti per farlo».

Ha un progetto in mente a cui tiene particolarmen-te?

«Sto lavorando all’interno di una associazione specifi-ca presieduta da Francesco Donati che è nata per pro-muovere la celebrazione del 120° della morte di Giovanni

Bottesini. A settembre verrà rappresentata una sua opera “Ero e Leandro”, ma non de-ve finire qui».

Dicono che lei sia candi-dato a presiedere la com-missione consiliare per il bilancio; se così fosse co-sa propone?

«Un augurio: che il patto di stabilità sia il risultato di una valutazione differenziata fra comune e comune, perché non sono tutti uguali. Se è giusto porre dei limiti ai co-muni indebitati, è altrettanto giusto lasciare maggiore agi-bilità di spesa ai comuni vir-tuosi; e Crema è fra questi».

Luca Maddeo, 20 anni, bocconiano, è stato eletto con Forza Italia. Ha fatto esperienza politica a scuola. La sua passione è la musica. Suona la chitarra. Il suo sogno: far conoscere il musicista Giovanni Bottesini. E “riformare” il patto di stabilità.

E’ stata molto partecipata la prima riunio-ne dell’Osservatorio provinciale sul credito, organizzato dalla Prefettura e coordinato dal Prefetto Tancredi Bruno di Clarafond. Alla riunione c'erano i rappresentanti degli istituti bancari attivi sul territorio provincia-le.

«Vogliamo innanzitutto ascoltare voi, le vostre idee e le vostre proposte» ha esordi-to il prefetto, «abbiamo l’obiettivo di costru-ire un linguaggio comune fra chi eroga e chi utilizza il credito».

Di Matteo, dirigente della prefettura, è entrato nel merito: «Ci è stato evidenziato come sia peggiorato il rapporto tra il siste-ma del credito e le imprese, soprattutto per quelle di piccole dimensioni e per l’artigia-nato. Ci preme invece lavorare per rinnova-re la fiducia fra le parti. Inoltre auspichiamo che una parte sempre più ampia del siste-

ma creditizio aderisca agli accordi per mi-sure concrete già messe in campo dalle istituzioni locali, Provincia e Camera di com-mercio.

Gli obiettivi dell’Osservatorio sono due: un monitoraggio costante dell’evoluzione del credito nel territorio e la rimozione di eventuali ostacoli al dispiegamento dei rap-porti di mercato».

Sono intervenuti il rappresentante del gruppo Mps, di Unicredit che ha sostenuto che per arrivare a una convergenza di inte-ressi tra clienti e banche è necessario cono-scere tutti gli elementi di ogni singola situa-zione. Ha chiesto pertanto che, quando un operatore si rivolge alla prefettura siano presenti tutti gli altri istituti. La riunione è stata chiusa dal prefetto con l’impegno a rivedersi, con i nuovi dati a disposizione, al più presto.

Osservatorio del credito

«Giunta: troppi annunci, si può fare di più»

L'

Luca Maddeo, consigliere comunale Pdl, eletto con Forza Italia

Cronaca4 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCOCon

osciam

oli

più da

vicin

o

Page 5: Il Piccolo del Cremasco

di Giovanni Fanti

uca Fusar Poli è il proprietario del Golf Club di Om-brianello.

Da tempo se-g u e n d o c o n

estrema attenzione la discus-sione nata in città a proposito del nuovo palazzetto dello sport. Fusar Poli possiede una grossa area di 10 ettari, equivalenti a 100mila metri quadrati, indicata più volte in passato come il luogo dove far sorgere il palazzetto dello sport. I contatti ci sono stati con l'attuale amministrazione e anche con quella prece-dente. L'area di Fusar Poli si trova dietro la Voltana, vici-nissima a Ombrianello.

Il nuovo palazzetto dello sport, stando al progetto di Archistudio, avrà una capien-za di 4mila spettatori. Ospite-rà le partite della Reima e di Crema Volley. L'edifico sarà multifunzionale, con la possi-bilità di ospitare altri eventi. Per esempio una fiera o con-certi. L'area di Fusar Poli confina con la Paullese. Fuori città quindi. L'ideale per non congestionare ulteriormente il traffico urbano.

La Reima attira in media 1.500-2000 tifosi a partita. Questo vuol dire centinaia di auto che entrano ed escono dalla città. Un problema che la viabilità cittadina, nelle condizioni in cui è, non riu-scirebbe certamente a smal-tire. Oppure lo farebbe con grossi disagi per i cittadini. Questo è il motivo che rende così importante la scelta dell'ubicazione del nuovo pa-lazetto. Eppure i “rumors” della politica continuano a dare più favorita l'area della Pierina.

Ma sentiamo cosa ci dice Luca Fusar Poli. «Che i cre-maschi vogliano il nuovo pa-lazzetto dello sport mi sem-bra assodato. Hanno delle belle squadre di pallavolo ed è giusto che i tifosi vengano

gratificati. E' anche un presti-gio per la città. C'è una forte convergenza di intenti su questo progetto da parte de-gli schieramenti politici. Que-sto è un bene. Credo però che ora sia molto utile discu-tere dell'area che dovrebbe ospitare il palazzetto».

Finora si parla tanto di Pierina...

«La Pierina ha due grossi difetti: è dentro la città ed è uno spazio verde. La doman-da che si fanno tutti è la se-guente: perchè trasformare

uno spazio verde che è a di-sposizione della città in un'area destinata ad ospitare il nuovo palazzetto? Il proble-ma del traffico cittadino è im-portante, e non sarà certo facile convogliare la massa dei tifosi in uno spazio inter-no al tessuto urbano. Ma a mio avviso è ancora più rile-vante il discorso sul verde pubblico. Perchè perdere l'occasione di trasformare la Pierina, che è già attrezzata in questo senso, in uno spa-zio verde nel cuore di Cre-ma?».

Ci sembra di capire che lei ha un'altra soluzione a portata di mano. Ce la può confessare?

«L'area di cui parlo è dietro la Voltana, attaccata a una Paullese che domani sarà a quattro corsie, velocissima, un'arteria capace di sostene-

re perfettamente il flusso di traffico di grandi eventi spor-tivi e di altre grosse iniziative che potrebbero essere ospi-tate nel palazzetto. E' un'area vasta, dove potrebbe ro sor-gere altri impianti, come il nuovo stadio di cui si parla tanto e che Crema merita. E' un'area dove la destinazione sportiva è già in atto. Che cos'è il nostro Golf Club se non un luogo dove si pratica sport? Ora, se riflettiamo be-ne, qui potremmo concentra-re un comparto capace di

contenere il nuovo palazzetto con gli spazi fieristici, il nuo-vo stadio con altri campi, e il Golf Club che c'è già».

Però l'area della Pierina è già del Comune, mentre qui l'amministrazione dovreb-be comprare il terreno...

«Ho viaggiato parecchio nel mondo e non mi smbra che a Londra e New York si comportino in questo modo. Il compito di un'amministra-zione è quello di individuare le scelte migliori, che punta-no ad assicurare un futuro migliore, ricco di sviluppo. La Pierina appartiene già al co-mune di Crema. Ma è la scel-ta migliore? Bisogna pensarci bene. Non si fa un palazzetto tutti i giorni. La Pierina può sembrare la scelta più imme-diata, ma qui c'è in gioco una parte importante del futuro della nostra città».

Palazzetto: la Paullese è il luogo idealeL'area giusta sarebbe vicino a Ombrianello, dietro la Voltana. Luca Fusar Poli: «Siamo disponibili»

L

Il progetto del nuovo palazzetto di Archistudio

Cronaca5 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Da tempo a Crema si parla della necessità di un palazzetto dello sport ade-guato ai tempi e soprattut-to alla qualità dei vari cam-pionati che le società spor-tive sanno proporre da qualche anno a questa parte.

Il palazzetto dello sport, stando alle indicazioni of-ferte dalla politica cittadi-na, si farà.

La scelta della colloca-zione di questa nuova struttura polifunzionale è molto importante. Sembra-va pacifico che il riferimen-to territoriale più adatto fosse quello lungo la via Milano, dalla rotatoria cit-tadina fino all’area Ombria-nello. Ma ora c'è una diver-sa ipotesi : a l l ’ interno dell’area ex Olivetti, alla Pierina. Ne parliamo con l’architetto Edoardo Edal-lo, da sempre esperto co-noscitore della realtà urba-nistica e viabilistica di Cre-ma.

«Sento che la bozza pro-gettuale presentata in Co-mune prevede la realizza-zione di un palazzetto “in-terrato” con il risultato di una situazione molto meno impattante dal punto di vi-sta ambientale. Ma se que-sta è una idea che si può benissimo condividere, ri-propone un tema usuale per la zona della città po-sta a nord-ovest, cioè ver-so la vasta area verde del

Moso. Quello di una falda molto superficiale con la conseguenza di presentare problemi dal punto di vista degli scavi necessari per una costruzione del gene-re. Bisogna aggiungere che entrambe le ipotesi di collocazione, via Milano come la Pierina presente-rebbero da questo punto di vista situazioni analoghe».

Ma quali conseguenze ci saranno per la viabilità cittadina?

«La collocazione del nuovo palazzetto nell’area ex Olivetti dovrebbe ripro-porre con forza il comple-tamento del disegno origi-nario della cosiddetta Gronda Nord con un suo prolungamento oltre la fer-rovia ed il Canale verso Santo Stefano e Santa Ma-ria. Diversamente il nodo di via Indipendenza, pur con la realizzazione del sotto-passo, diventerebbe asso-lutamente impercorribile. Non posso nemmeno im-maginare il caso di man-cata realizzazione del sot-topasso».

In via puramente tecni-ca, e senza calcolare in-terventi infrastrutturali, fra l’ipotesi Pierina e via Milano, quale scegliereb-be?

«Certamente un’area lungo l’avvio cittadino della Paullese, si fa preferire: sa-rebbe facilmente raggiun-gibile sia per chi proviene

da Milano, sia da Berga-mo, da Brescia e da Cre-mona (da via Libero Comu-ne proseguendo verso Mi-lano), senza interferire con la viabilità interna alla città come dovrebbe avvenire nel caso dell’ex Olivetti».

Lei avrebbe qualche altra ipotesi di colloca-zione da mettere in cam-po?

«In via puramente teori-ca mi vengono in mente due ipotesi. La prima sa-rebbe quella di una collo-cazione lungo la Serenissi-ma verso Offanengo; la seconda, ma forse è trop-po originale, sarebbe quel-la di utilizzare l’attuale area occupata dal campo spor-tivo cittadino di via De Ga-speri, evidentemente tro-vando una diversa colloca-zione più esterna per l’im-pianto dedicato al calcio».

(t.g.)

Edallo: «Pierina, poco praticabile»

A giudicare dalle voci che corrono in palazzo comunale resta la Pierina l'area più get-tonata. Non è stata pronun-ciata ancora la parola fine, ma questa è una scelta auspicata anche da Michele Rota, diri-gente della Reima, che insie-me a Claudio Cogorno della Crema Volley, è uno dei princi-pali ispiratori del progetto del nuovo palazzetto dello sport.

«E' un terreno dove ci sono già i parcheggi necessari alla struttura e questo significhe-rebbe un risparmio notevole al momento della realizzazione» ci aveva detto in un'intervista.

L'assessore all'Urbanistica Massimo Piazzi, sentito nella stessa occasione, era stato molto possibilista sull'ipotesi Pierina, ma aveva aggiunto che erano in corso altre valu-tazioni. Fra queste anche quella di un'area adiacente al-

la Paullese, la Voltana appun-to. D'altronde Piazzi, in un'in-tervista ancora precedente, aveva annunciato che l'area Voltana poteva essere la scel-ta corretta per insediare il nuo-vo palazzetto. E proprio per lo stesso motivo che spinge ora Rota a preferire la Pierina: i parcheggi gratuiti.

Tutto il complesso di Om-brianello, spiegava Piazzi, sa-rebbe stato interessato da una riqualificazione importante:

case, negozi, uffici, un alber-go, e alla fine anche 409 par-cheggi.

Per un totale di 20 milioni di euro di investimento e 10 anni di lavori. I parcheggi, sempre a detta di Piazzi, erano stati espressamente r ichiest i dall'amministrazione comuna-le agli investitori privati, pro-prio in previsione di un grosso impianto a vocazione sporti-va. Ora però, stando ai “ru-mors” che danno avvantag-giata la Pierina, sembra che si sia cambiata rotta. Staremo a vedere. Una certezza finora c'è: il progetto sarà firmato da Archistudio di Massimiliano Aschedamini.

Si tratterà di un edificio all'avanguardia, interrato e to-talmente coperto d'erba all'esterno, con quasi 4mila posti a sedere e autosufficien-za energetica.

Massimo Piazzi, assessore all'Urbanistica

Comune, i “rumors”

Edoardo Edallo, architetto e urbanista

0372.43.54.74 PICCOLO giornale del

CREMASCOPICCOLO

CREMASCOCREMASCOPer la Vostra pubblicità su

Il Piccolo Giornale del

Supplemento settimanale de "Il Piccolo Giornale"

Direttore responsabile: Sergio [email protected]

Direttore Editoriale:Daniele Tamburini

[email protected]

Società editrice:Promedia Società Cooperativa

Via del Sale, 19 - Cremona

Amministrazione e diffusioneVia S. Bernardo 37/A - 26100 CremonaTel. 0372 43.54.74 - Fax 0372 59.78.60

Direzione e redazionePiazza Premoli, 7 - 26013 Crema

Tel. 0373 83.041 - Fax 0373 83.041

PubblicitàTel. 0372 43.54.74 Fax 0372 59.78.60

www.immaginapubblicita.it

Stampa:SEL - Società Editrice Lombarda

26100 Cremona

Autorizz. del Tribunale di Cremonan° 357 del 16/05/2000

Pubblicazione associata all’Uspi(Unione Stampa Periodica Italiana)

Progetto Grafico: Gianluca GalliRealizzazione: Michela Bosio

Numero chiuso in tipografia:Giovedì 4 Giugno ore 16,00

CREMASCO

Page 6: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

l servizio MioBus è attivo a Crema or-mai da qualche tempo.Un tempo sicura-mente sufficiente

per una seria sperimenta-zione. Ne è uscito un giudi-zio complessivamente posi-tivo, con qualche ombra ri-guardo all'utenza da parte dei più anziani. E'il caso di ricordare che il MioBus, av-viato a Crema dalla giunta guidata da Claudio Cera-volo qualche anno fa, ha rappresentato una innova-zione importante per tra-sporti pubblici flessibili e personalizzati, e l'obiettivo era proprio quello di rispon-dere in particolare alle esi-genze delle persone anzia-ne.

I cittadini hanno avuto il tempo di conoscere e valu-tare questo servizio di tra-sporto personalizzato.

E' finito il tempo in cui i mezzi pubblici lunghi e in-gombranti percorrevano in lungo e in largo la città qua-si sempre mezzo vuoti. Ma forse ora è anche arrivato il tempo che il servizio Mio-Bus possa compiere un passo avanti, un salto di qualità. In due direzioni. La

prima riguarda il necessario miglioramento qualitativo del servizio che, per la ab-bondanza di richieste, non riesce più a soddisfare in modo sufficiente coloro che chiedono di usufruirne. Già in consiglio comunale a Crema il tema è stato posto all’attenzione della giunta attraverso una proposta di “emendamento” in sede di discussione del bilancio di previsione 2009 da parte del consigliere del Partito Democratico Emilio Gueri-ni.

Si chiedeva «un aggior-namento del computer di riferimento, dal momento che stanno accadendo dis-servizi che rischiano di su-scitare nell’opinione pubbli-ca una reazione negativa quanto complessivamente ingiusta».

Il servizio MioBus, soste-nevano i due firmatari, dopo alcuni anni dall’avvio, va adeguato alle richieste mag-giormente sentite dai citta-dini.

In particolare il nodo criti-co è costituito attualmente dai tempi di prenotazione telefonica troppo lunghi e laboriosi, tenendo conto che gran parte dell’utenza è costituita da cittadini anzia-ni. La scelta di fondo, conti-

nuano i consiglieri P.D., è quella di sostituire l'attuale centralino con uno nuovo,

con un nuovo programma, capace, quando telefoni, di farti mettere in comunica-zione rapidamente, indivi-duando la tua richiesta spe-cifica.

Di conseguenza serve at-tivare una nuova centrale di prenotazioni e informazioni con accesso automatico e selettivo, considerato anche il prossimo ampliamento del servizio ai comuni confinan-ti.

«L'altra esigenza» si leg-geva nell'emendamento, «è quella di un servizio MioBus che possa essere collegato

alla rete suburbana sulla quale si sta impegnando l’amministrazione provincia-le in altre porzioni del terri-torio e che ha già avanzato la propria disponibilità a partecipare ad un progetto analogo anche in riferimen-to a Crema ed ai paesi limi-trofi».

Le valutazioni erano mol-to interessanti: «La presen-za a Crema di almeno dieci-mila persone ogni giorno che pur non risiedendo in città, a Crema studiano o lavorano o frequentano uffi-ci pubblici o l’ospedale, im-porrebbe la massima atten-zione alla realizzazione di un ampliamento anche fuori della città del servizio Mio-Bus per renderlo maggior-mente fruibile ed apprezza-bile».

Questo nell'emendamen-to al bilancio. Ma come an-dò a finire? In sede di di-scussione la giunta e la maggioranza non accolsero la proposta di modifica del bilancio con una richiesta di aggiunta di 300mila euro per questa finalità. Però as-sicurarono che i primi ri-sparmi di spesa avrebbero consentito durante l’anno di affrontare il problema.

«E infatti» assicura l'as-sessore Luciano Capetti

che ha la delega in comune a Crema per il trasporto pubblico, «passi di migliora-mento ne abbiamo compiuti ed altri sono in arrivo. Fra qualche giorno la società che gestisce il servizio Mio-Bus, comunicherà i risultati di un sondaggio di verifica del grado di soddisfazione degli utenti. Il nostro servi-zio è in procinto di essere esportato: una città della Bulgaria, vicino alla capitale Sofia, adotterà il nostro si-stema. Intanto le Autogui-dovie, Crema Mobilità, han-no posto la loro nuova sede nei locali della vecchia sta-

zione ferroviaria, e con l'oc-casione anche qualche am-modernamento c'è stato».

L'assessore Luciano Ca-petti rimanda ad una confe-renza stampa che terrà as-sieme ai vertici aziendali, durante la Fiera della Agri-coltura di San Pantaleone in programma a metà del me-se di giugno.

Ma intanto anticipa: «Co-mune e azienda hanno pre-disposto importanti modifi-che al servizio; sicuramente il centralino verrà aggiorna-to e potenziato, e questo andrà ulteriormente a bene-ficio degli utenti».

Servizio MioBus: il centralino non è sufficienteE' utile, ma soprattutto gli anziani faticano a prenotare. Capetti: «In arrivo miglioramenti»

I

La nuova sede del Miobus è alla stazione ferroviariaLuciano Capetti

Cronaca6 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Inaugurata nella mattinata di sabato 30 maggio a Pandino la 19esima filiale della Banca Cre-masca di Credito Cooperativo.

Taglio del nastro per mano del soddisfatto presidente France-sco Giroletti e al direttore gene-rale Cesare Cordani.

«Non è da tutti aprire due filiali in quindici giorni» ha dichiarato Giroletti riferendosi alla recente inaugurazione della filiale di Cara-vaggio avvenuta solo due setti-mane prima.

«Per questo e per i principi etici e sociali che da sempre la Bcc porta avanti dobbiamo sentirci soddisfatti di rappresentarla. Le Bcc mettono al centro dell’ agire l’uomo, diventando sia punto di riferimento per le famiglie e sia partner commerciali per la piccole e medie imprese».

Ed ha aggiunto Giroletti: «Le banche di credito cooperativo co-me la nostra hanno dimostrato, in questo periodo non semplice, di avere come primario obiettivo nel territorio quello di facilitare l’ac-cesso al credito. La nostra mis-sion è quella di donare fiducia al

futuro e di riaccendere l’ottimismo imprenditoriale, già forte nel pan-dinasco».

Per questo Banca Cremasca ha aperto la filiale di Pandino, uno dei centri più importanti del cremasco dove già sono presenti altri istituti di credito. «Ma, vogliamo diventa-re la vostra banca evolvendoci da banca locale a sviluppo locale mettendo al centro del nostro agi-re la persona» ha concluso Giro-letti. La filiale vedrà alla direzione Pierangelo Broglia; Domenico Sgura, responsabile aziendale e commerciale; Alba Valica al front office; Massimigliano Grassi, addetto alla comunicazione.

Presenti anche diverse autorità per dare il benvenuto alla nuova filiale. Il vicesindaco del paese Antonia Manclossi, ma anche il presidente della Provincia di Cre-mona Giuseppe Torchio, che si è complimentato con tutto il mondo delle banche di credito cooperati-vo «perché diventino sempre più forti e piene di attenzioni di fronte ai morsi della crisi».

La sede è operativa dallo scor-so lunedì in via Garibaldi.

Banca Cremasca a Pandino

Da sinistra Francesco Giroletti, Antonia Manclossi, Giuseppe Torchio

«E' stata un'esperienza indi-menticabie per noi giovani della Libera Artigiani e per i dipendenti delle nostre aziende. Abbiamo capito, giocando insieme, l'atteg-giamento corretto da tenere in un momento di cirsi e di difficoltà come questo: oggi si vince solo se si resta uniti. Il lavoratore e chi fa impresa, fianco a fianco, per vin-cere nel mercato», parla Antonio Brusaferri, 29 anni, iscritto al gruppo dei giovani della Libera associazione artigiani. Antonio lavora con il padre nell'azienda di famiglia, la «Safem». Al torneo di calcio a cinque hanno partecipato 16 squadre. Tutte in rappresentan-za di ditte che fano parte dell'as-sociazione. Le partite sono state

giocate nel campo dell'oratorio San Luigi a Crema. Il torneo si è concluso venerdì 29 maggio. Ha vinto la squadra della «Besser Elektronik» di Giacomo Gorlani che ha battuto in finale la forma-zione dell'agriturismo «Le

Garzide». Questa sera, venerdì 5 giugno, la festa finale al ristorante «Salvia e Rosmarino» di Romanengo. «Ci saranno le pre-miazioni e un momento di svago per chi ha partecipato al torneo» ha concluso Antonio Brusaferri.

Nel 2008 la cicliabile che attra-versa la statale Serenissima in direzione Izano e conduce a Vergonzana, era stata sautata come un intervento molto utile alla viabilità del territorio del cir-condario.

Tra i più entusiasti sostenitori che avevano apprezzato l'inizia-

tiva, oltre agli esponenti politici, c'erano molti cittadini che final-mente pensavano di aver risolto il problema di muoversi in modo sicuro con la bicicletta. Eppure, a distanza di qualche mese dalla realizzazione e dall'inaugurazio-ne, qualche problema c'è già.

In particolare il passaggio si riempie di acqua ogni volta che si verifica una pioggia più soste-nuta del solito. Un disagio, che in seguito alle precipitazioni delle ultime settimane, molto abbon-danti, si è accentuato fortemen-te. Al punto che abbiamo ricevu-to diverse segnalazioni di prote-sta da parte di pensionati che usano quotidianamente la ciclia-bile, oltre che da altri cittadini.

Dicono che a volte la pozzaghera che si forma nel punto più basso del passaggio è alta decine di centimetri.

Tutto questo rende molto pro-blematico il superamento della ciclabile oltre che pericoloso, soprattutto se in sella alla bici ci sono persone anziane. Si è ten-tato di correre ai ripari con la costruzione di argini di cemento che proteggono maggiormente la cilabile dalla caduta dell'ac-qua. Ne prendiamo atto. Ma, sempre che questo intervento “riparatore” funzioni, resta il fatto che la ciclabile è stata inagurata solo l'anno scorso e non dovreb-be essere proprio in queste con-dizioni.

«Un calcio alla crisi»

Vergonzana

La ciclabile di Vergonzana

Squadre finaliste per torneo di Libera Artigiani

Page 7: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

rmai siamo al-la fine di una c a m p a g n a elettorale bre-ve ma intensa. A dire il vero,

fatta più di contrapposizioni personali che di confronto programmatico.

Ma dicono che nella se-conda Repubblica sia così. Sulle cose da fare, in tempi difficili e di crisi economica, tutti finiscono col dire più o meno le stesse cose, non solo in termini di diagnosi della realtà, ma anche spes-so nella indicazione delle possibili soluzioni.

Così è sulla maggiore o minore credibilità nei loro confronti che i candidati fan-no leva. Certo qualcuno ci riesce meglio degli altri; o perché sa muoversi bene sul fronte comunicativo, op-pure perché può mostrare di sé qualche risultato impor-tante.

Renato Ancorotti, im-prenditore, candidato per le elezioni provinciali nei colle-gi di Crema per la lista indi-pendente «Cremona per la libertà» presidente Pieran-tonio Ventura, appartiene alla seconda categoria. Questo gli permette anche una libertà di iniziativa e di proposta che all’interno del-le liste di partito non sempre e non a tutti è consentito.

Così in piena campagna elettorale, Renato Ancorotti ha invitato a Crema Enrico

De Alessandri, funzionario dell’assessorato Sanità re-gionale, e autore di un libro dal titolo esplicito e temera-rio «Comunione e Liberazio-ne: assalto al potere in Lom-bardia».

De Alessandri ha scritto un testo che uscirà nelle li-brerie dopo l'estate e che finora è disponibile solo in internet. Nel volume è indi-cato tutto lo “strapotere” di Cielle in Lombardia. Una pubblicazione che di pole-miche ne ha sollevate pa-recchie.

Ancorotti ha invitato l'au-tore da persona libera, quin-di immaginando un contrad-dittorio che alla fine, per de-fezione degli altri interlocu-tori, purtroppo non c’è stato. «Non ha voluto essere un attacco politico a nessuno» dice Ancorotti, «altrimenti

non mi sarei nemmeno dato la briga di immaginare un contraddittorio. L’ho fatto da convinto sostenitore del-la laicità in politica, e altret-tanto convinto che mesco-lare affari e politica sia un grave errore. Abbiamo invi-tati esponenti di Comunione e liberazione, ma hanno de-clinato la nostra offerta. Ini-zialmante doveva essere un confronto fra l'autore di un libro inchiesta e un espo-nente del movimento fonda-to da don Giussani. Ma dal momento che non è stato possibile, e non per colpa nostra, avere la presenza della controparte, c'è stato un semplice incontro fra un pubbico interessato e l'au-tore di un volume che ha sollevato molta curiosità».

Come è andato l’incon-tro?

«Sono soddisfatto, anche perché il contraddittorio mancato quella sera, si è poi in un modo o nell’altro acce-so con interventi successivi da parte di importanti attori di questa contesa elettorale a Crema. Lo stesso candi-dato alla presidenza della Provincia per il Pdl, Massi-miliano Salini, che sappia-mo essere diretta espressio-ne di Comunione e Libera-zione. Un dibattito in differita al quale ha partecipato an-che il responsabile locale del Partito Democratico Matteo Piloni».

Con quali affermazioni? «Massimiliano Salini, sen-

za entrare nel merito delle

dure accuse contenute nel libro del De Alessandri che utilizza espressioni come “setta” o “movimento fon-damentalista” a proposito di Comunione e LIberazione, ha espresso una convinzio-ne che personalmente con-divido. Secondo la quale non si deve mettere in di-scussione nessuno per la propria appartenenza reli-giosa. Verissimo, ma il suo discorso in difesa di chi ha troppo potere è per lo meno equivoco. Matteo Piloni, in-vece, sostiene che si deb-bano colpire criticamente le scelte e gli obiettivi politici e non le persone. Giusto, ma è pur sempre con “le gambe delle persone che cammina-no le idee"».

Oltre la polemica con Cielle, quali contenuti ca-ratterizzano la politica del-la lista «Cremona per la Libertà»?

«Abbiamo inteso afferma-re con forza e in modo visi-bile la nostra libertà di pen-siero e la nostra indipenden-za di giudizio. Riteniamo che sarebbe colpevole far finta che tutto vada bene a livello locale solo perché c’è un governo nazionale di cen-trodestra. Onestà intellet-tuale vuole che a livello lo-cale si denunci un gruppo dirigente del “Popolo della Libertà” non coerente con l’impegno politico del livello nazionale. Per questo, con-fermando la nostra adesione alla lista di centrodestra per

le elezioni europee, siamo invece molto critici nei con-fronti del partito a livello lo-cale. Crisi economica e oc-cupazione in forte calo esi-gerebbero ben altre preoc-cupazioni e capacità di rea-zione anche in provincia di Cremona».

A proposito, qualcuno sta sostenendo che per i dissidenti dal PdL è in arri-vo il giudizio dei probiviri. Che ne sa a proposito e che cosa ne pensa?

«Se vuole essere una mi-naccia, non mi tocca per nulla. Anzi, così finalmente ci sarebbe un giudizio, che si spera super partes, o a favore dei dirigenti o a favo-re dei dissidenti. Da parte mia, so cosa aspettarmi».

Crema è una città dell’Euro-pa, così ha detto martedì l'onorevole Patrizia Toia, can-didata del PD per le Europee in visita in città.

«E io sono assolutamente d'accordo: Crema è una città che ha tutte le caratteristiche per essere internazionale, non solo europea», commenta Alessandra Ginelli.

La candidata del Pd sa be-ne che in questi ultimi anni il mondo si è fatto piccolo, le distanze si sono accorciate: «La globalizzazione ha porta-to grandi cambiamenti nella società, nel mercato e nella vita delle persone. I giovani studiano all’estero, si va a cercare lavoro fuori dai confini nazionali, le imprese sono alla ricerca di nuovi mercati ogni giorno».

Anche per Crema la sfida da raccogliere sta nell’inter-nazionalizzazione.

«Parola complicata, tanto più se la si immagina nella sua accezione commerciale, ma forse molto più collegata a un aspetto profondamente cultu-rale» aggiunge, pensando al suo lavoro a Reindustria, ai tanti bandi, ai progetti specia-li che ha contribuito a stilare per le imprese della provincia.

Ora però la mente va all'Ex-po. «Nel 2015 in occasione della fiera sono attesi quasi trenta milioni di visitatori pro-venienti da ogni parte del mondo. Crema si trova a 35 km da Milano, baricentro e cuore dell’evento. Non può lasciarsi scappare questa grande opportunità».

Per le strade della città pas-seggeranno persone (turisti e non) che chiederanno indica-zioni, nei negozi e presso gli artigiani acquisteranno i pro-dotti, presso ristoratori e al-berghi cercheranno servizi di accoglienza di qualità. Poi vorranno vistare i luoghi stori-ci, i patrimoni artistici e cultu-rali, i musei. Siamo pronti?

«Crema deve farsi trovare pronta a questo grande in-contro», commenta la Ginelli, e ha una proposta: dare tutto in mano ai più giovani. «I gio-

vani cremaschi sono un ele-mento fondamentale per dare supporto a questo momento, affiancando l’esperienza e la tradizione di commercianti e artigiani, del personale degli uffici pubblici che verranno preposti ai servizi di informa-zione e di accoglienza».

«I giovani non solo parlano inglese», aggiunge, «ma han-no anche grande dinamismo e desiderio di impegnarsi per la loro crescita professionale. Perché quindi non dare loro l’opportunità di farlo per il loro territorio?».

Se a Crema si fanno i tortel-li e il salva, si fa il gelato buo-no (giusto per fare alcuni esempi) «è perché qualcuno ha puntato sull’artigianalità del prodotto, ha preservato la ricetta, ha puntato sempre sulla qualità. Ha investito».

Di certo ha creato un patri-monio di conoscenza unico che si potrebbe esportare nel mondo.

E chi meglio dei giovani po-trebbe facilitare la conoscen-za di Crema nel mondo e l’esportazione del suo model-lo nel mondo? «L’Expo è fra sei anni ma può essere la pri-ma tappa di un progetto della città per il 2020, per un futuro internazionale di Crema che è già alle porte».

Ancorotti: «Pdl locale non coerente»

Alessandra Ginelli: «Le opportunità dell'Expo per i giovani»

O

Renato Ancorotti, candidato alle elezioni provinciali per «Cremona per la Libertà»

Cronaca 7Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

L'incontro con l'autore del libro inchiesta su Cielle: «Sono per la laicità in politica»

Alessandra Ginelli, candidata Pd nel collegio di Crema centro

Maria Stella Gelmini, ministro della Pubblica Istruzione in visita a Crema saba-to 30 maggio. Tra contestazioni e applau-si, il ministro è salito in Sala degli Ostaggi, affiancata da Mino Jotta, Simone Beretta, Enzo Bettinelli, Maurizio Borghetti, il sindaco della città Bruno Bruttomesso e ovviamente, il candidato alla Presidenza della Provincia Massimiliano Salini.

Salini ha introdotto il ministro spiegan-do come la riforma scolastica sostenuta dal governo sia un progetto di speranza: «Questa riforma, in particolare toccando gli istituti tecnici, si rivela di vitale impor-tanza per l'economia italiana che deve risollevarsi dalla crisi». I Tecnici saranno articolati in due mega aree per un totale di 11 indirizzi; i Professionali saranno divisi in due aree tematiche per un totale di 6 indirizzi. Una semplificazione insomma che vede ridursi corsi e aumentare labora-tori e ore dedicate alle lingue straniere.

Due i macro settori nel quale confluiran-no indirizzi sia tecnici che professionali: settore economico e settore tecnologico. La Gelmini ha motivato i cambiamenti: «La

riforma del sistema scolastico nasce da un presa di coscienza: l’Italia vive un disa-gio sociale. La sinistra ha fallito. Anni di trattative sindacali hanno affamato gli insegnanti, il progetto del 1968 e del 18 politico hanno creato danni enormi sulla preparazione dei giovani. La nostra Riforma vuole puntare sulla qualità, vuole formare persone preparate creando uno stretto legame tra impresa e scuola. Il sistema educativo deve rispondere alle richieste del mondo economico fornendo giovani con un’ adeguata preparazione per affrontare le sfide del mercato».

La Gelmini ha poi parlato del futuro: «Presenterò una riforma del sistema uni-versitario perché i giovani possano conta-re su un progetto educativo reale e solido. Le future lauree dovranno fornire concrete opportunità per uscire dall'immobilismo sociale». Poi il sostegno al candidato alla Provinciali Massimiliano Salini: «A Cremona ho frequentato il ginnasio in classe con Massimilano Salini e sono feli-cissima di tornare qui per sostenerlo. Massimiliano all’epoca era già dotato di grandi doti di leadership oltre ad essere un ottimo studente con la passione della politica. Sono convinta possa diventare un ottimo presidente della Provincia».

La Gelmini non risparmia il corteo di protestanti che l’attende in piazza Duomo armato di manifesti e megafoni al grido di “Giù le Mani dalla scuola pubblica!”: «Giù le mani dalla scuola pubblica lo dico io. E' il tempo di scuotere questo sistema e riconsegnarlo nelle mani degli italiani, attraverso la rivoluzione del merito. Bisogna premiare chi si impegna e chi affronta con progetti innovativi e competi-tivi la realtà»

Gelmini: «Salini, un ottimo studente»

In settimana c'è stato uno scontro politi-co acceso e ripetuto fra quelli che vengono definiti “i ribelli” del PdL e i dirigenti locali dello steso partito. Una nota in prima pagi-na sul giornale elettorale del Popolo della Libertà «Sul Serio» che parla di “nani e bal-lerine” sotto un titolo esplicito «Paghi Ven-tura compri Torchio», ha provocato la rea-zione dei principali esponenti della lista «Cremona per la libertà». Ne è seguito una specie di ping pong fra PdL e Cremona per la Libertà con accuse e controaccuse. Re-nato Ancorotti, Opimio Chironi e Roberta Giubilo, hanno commentato duramente quelli che considerano insulti. Simone Be-retta, Enzo Bettinelli, Maurizio Borghetti del PdL hanno replicato definendoli dei

“quaquaraqua” ed accusandoli di tradimen-to politico, oltre che di inefficienza nei loro incarichi amministrativi.

«Evidentemente i dirigenti del PdL hanno i nervi tesi» ha commentato Ancorotti, «se non trovano di meglio che prenderci per loro nemici e lanciare accuse personali contro di noi. L’iniziativa pubblica di denuncia dello strapotere di CL che abbiamo preso la scor-sa settimana, deve averli toccati su un ner-vo scoperto. La nostra lista rappresenta il vero mondo laico del PdL, la sua vera anima laica. E’ vergognoso che si ergano a giudi-ci, proprio loro che rappresentano l’esatto contrario di ciò che ha rappresentato e rap-presenta il presidente Berlusconi con il suo ingresso in politica».

Accuse pesanti e reazioni

Il ministro Gelmini tra Massimiliano Salini e Gianni Rossoni

Page 8: Il Piccolo del Cremasco

L'inchiesta8 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

di Laura Bosio

E' ormai terminata la campagna elettora-le, che quest'anno è stata particolarmen-te contesa e sentita, anche dalla stessa

cittadinanza, come dimostra la foltissima partecipazione di pubblico ai vari dibattiti orga-nizzati nelle scorse settimane in città.

L'ultimo appello al voto, dunque, dei sette candidati alla carica di presidente della Pro-vincia per queste elezioni.

L'art. 51 del D.Lgs. 267/2000 fissa la durata in carica del pre-sidente della provincia in cin-que anni, come il consiglio pro-vinciale. Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la ca-rica di presidente della provin-cia non è, allo scadere del se-condo mandato, immediata-mente rieleggibile.

Secondo l'art. 46 del D.Lgs. 267/2000 il presidente della provincia nomina i componenti della giunta, tra cui un vicepre-sidente, e può in ogni momen-to revocare uno o più assesso-

ri, dandone motivata comuni-cazione al consiglio.

Il presidente della provincia: è l 'o rgano responsab i le dell'amministrazione della pro-vincia; rappresenta l'ente; con-voca e presiede la giunta, non-ché il consiglio provinciale quando non è previsto il presi-dente del consiglio; sovrinten-de al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti; esercita le funzioni che gli sono attribuite dalle leg-gi, dallo statuto e dai regola-menti; sovrintende all'espleta-mento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate alla provincia; nomina i respon-sabili degli uffici e dei servizi; attribuisce e definisce gli inca-richi dirigenziali e quelli di col-laborazione esterna; provvede, sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio, alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti della provincia presso enti, aziende ed istitu-zioni.

Secondo l'art. 99 del D.Lgs 267/2000 il presidente della provincia nomina il segretario provinciale, che dipende fun-

zionalmente da lui, scegliendo-lo tra gli iscritti all'apposito al-bo. Il segretario cessa automa-ticamente dall'incarico con la cessazione del mandato del presidente.

Secondo l'art. 108 del D.Lgs. 267/2000 il presidente della provincia può nominare un di-rettore generale, al di fuori della dotazione organica e con con-tratto a tempo determinato.

«PERCHÉ I CREMASCHI DOVREBBERO VOTARLA?». Questa settimana abbiamo posto la fatidi-ca domanda che abbiamo fatto a tutti i candidati a presidente della Provincia di

Cremona: Giuseppe Torchio, Massimiliano Salini, Giuseppe Trespidi, Pierantonio Ven-tura, Giampaolo Dusi, Alessandro Mazzoli-ni e Luigi Dossena. Sette nomi per un cer-to numero di schieramenti e liste, che si

uniscono per arrivare al governarno della Provincia. Perché i cremaschi dovrebbero votare per loro? Lo abbiamo chiesto ai di-retti interessati, per un ultimo appello al voto. Eccovi le loro risposte.

VOTATEMI, PERCHÉ...L’appello dei candidati

S

Abbiamo sentito i candidati a presidente della Provincia: sette nomi per altrettante coalizioni. Hanno illustrato le loro idee

Giuseppe Torchio

Massimiliano Salini

3

«Dobbiamo dare al nostro territorio nuove infrastrutture: l’autostrada Cremona-Mantova, il completamento del raddoppio della Paullese tra Cremona e Milano, la riqualificazione della Crema-Lodi C’è poi la grande emergenza occupazionale: es-suno sarà lasciato indietro».

12

Daremo al nostro territorio nuove infrastrutture

Risponderemo all'emergenzaoccupazionale, per tutti

Porteremo in Provinciail buon governo del "fare"

3

«Sono un uomo di parola e ho guidato un’amministrazione di parola: abbiamo realizzato inte-ramente il programma. E nono-stante le ristrettezze e i grandi impegni economici per l’attività e gli investimenti, abbiamo af-frontato subito e con efficacia la crisi che ha colpito».

12

Rivendichiamo la patente di veri federalisti, che difendono il territorio

Voglio puntare e investire sull’istruzione e la formazione

Con il Patto per lo sviluppo abbiamocoinvolto tutte le forze territoriali

3

«I Cremaschi hanno potuto verificare la bontà dei nostri program-mi, e hanno capito che noi, oltre alla politica e i programmi, abbiamo fatto parlare il cuore. Secondo noi tra amministrazione e cittadini deve esserci la stessa tenerezza che c'è tra madre e figlio».

1 2Ci batteremo sempre controle discariche di amianto

Siamo contro la Tamoil,e ne chiediamo lo spostamento

Ribadiremo il nostro "no"alla Cava di Caravaggio

Luigi Dossena

3

«Ci impegnamo a portare avanti le lotte a cui abbiamo preso parte per conto dei lavoratori. Siamo gl unici a dire che la Raffi-neria vada spostata, e tutto venga bonificato a spese della Ta-moil. E soprattutto non appoggeremo nessuno al ballottaggio».

1 2Saremo sempre l'opposizionee non appoggeremo nessuno

Porteremo avantitutte le lotte dei lavoratori

Faremo in modo che la Tamoilvenga spostata definitivamente

3

«Considerando le alternative che ci sono sia a destra che a sinistra, è evidente che non ci sono proposte vere. L'unica al-ternativa per il territorio siamo noi. Dovremmo istituire un fon-do di solidarietà provinciale ali-mentata dai compensi di presi-denti, assessori e sindaci».

12

Instituiremo un fondo di solidarietà alimentato dai compensi istituzionali

Metteremo la personae la famiglia al centro

Rianimeremo l'operativitàdel nostro territorio

Giuseppe Trespidi

Alessandro Mazzolini

3

«Siamo l'unica lista al di fuori dei partiti, e che ha scelto uo-mini liberi e competenti, per un programma centrato sul recu-pero di competitività del terri-torio. Chiediamo il voto di uo-mini liberi, perché solo dalla li-bertà economica può scaturire quella di pensiero»

12

Stimoleremo le risorse del territoriooggi ingessate dai partiti

Mettiamo al centro il recuperodella competitività

Siamo una lista che non si piegaalle logiche dei partiti

Pierantonio Ventura

3

«Il voto a Giampaolo Dusi è un voto importante, perché chi mi conosce sa che farò batta-glie per cambiare veramente le cose. E' inaudito che vengano spesi 8 miliardi di euro per le autostrade, e poi non ci siano più i soldi per le tematiche dav-vero importanti».

12

Ci opponiamo alla spesa di 8 miliardi per le autostrade

Punteremo sulle tematichedella solidarietà sociale

Punteremo sul miglioramentodelle ferrovie e sulla navigazione

Giampaolo Dusi

Page 9: Il Piccolo del Cremasco

di Gianluigi Regni

a troppi anni i due quartieri di Santa Maria e San Bernardi-no soffrono per la loro viabilità.

Un destino comune quello dei due quartieri: stretti dalla morsa del traffico, separati dai binari della ferrovia ep-pure obbligati ad affrontare gli stessi problemi.Si tratta di criticità che penalizzano il vivere degli abitanti.

Ecco le soluzioni che Agostino Alloni, candidato per il Pd alle elezioni provin-ciali, ha illustrato nella sera di ieri giovedì 4 giugno nell'incontro con i cittadini che si è tenuto a S. Maria nella sala civica di via Battaglio.«Il nostro obietti-vo» ha esordito Alloni, «deve essere quello di trasformare l'area che congiunge i due quartieri, a partire dal piaz-zale della Rimembranza, in una delle più libere e fruibili di tutta la città. Sì, proprio dove oggi invece si concen-trano i maggiori problemi. Ma come? Affrontando il traffico dell'area nel suo complesso. Cominciando da quel che si è fatto, e da quel che si dovrà fare. Per essere coerenti fino in fon-

do».La Gronda nordLa bretella realizzata dal

centrosinistra parte dalla Paullese e si ferma sulla provinciale per Cremosano. «Ora però» ha detto Alloni, «deve essere completata per raggiungere il suo sco-po: attrarre il traffico di altra destinazione e quello cosid-detto veloce. Soltanto quan-do la gronda arriverà fino al cimitero di Santa Maria po-trà garantire benefici per il traffico di S. Maria ma an-che di San Bernardino e Ca-stelnuovo».

L’alternativa da Offanengo a Ricengo «Cinque anni fa» ha pro-

seguito Alloni, «abbiamo promesso la circonvallazio-ne che collegasse la statale «Serenissima» alla «Melot-ta». E l'abbiamo fatta. Que-sta strada ora va collegata al Bergamasco prolungan-dola fino alla Padana Infe-riore. Anche in questo caso, il beneficio maggiore l'avreb-be tutta questa parte della città che oggi è pressata da troppi automezzi.Il traffico pesante oggi non ha alter-native concrete e veloci, co-sì finisce sempre per attra-versare la città da nord a sud».

Superamento

barriera ferroviaria E' obiettivamente l'osta-

colo più grande che isola il quartiere di S. Maria dal centro e da San Bernardino. «Per eliminarlo» ha spiegato Alloni, «abbiamo chiesto a suo tempo agli ingegneri quale fosse il progetto mi-gliore: hanno risposto il sot-topasso. Ma l’operazione di superamento della barriera ha senso solo se si pensa anche a eliminare il traffico pesante e “altro” dalla città,

cioè se si costruisce la gron-da nord e si termina il colle-gamento fra Offanengo e la Padana Inferiore a Castel-gabbiano e su fino alla futu-ra Bre.Be.Mi».

Ha ricordato il vice presi-dente della Provincia: «Le simulazioni del Centro Studi Traffico commissionate dal-la giunta Ceravolo dimostra-rono che l'insieme dei due provvedimenti, gronda nord e sottopasso, avrebbero di-minuito del 70% il volume di

traffico lungo viale S. Maria. Eppure, non ancora suffi-cienti a sgravare l'area da un pesante inquinamento (dovuto ai circa 1870 veico-li/ora negli orari di punta nel tratto sud). La soluzione è partire da una visione allar-gata del problema. Che sgravi anche via Stazione e via Gaeta».

Vie Cadorna-Enrico Martini«Rimane fermo» ha di-

chiarato il candidato del Pd, «che la viabil ità scelta dall'amministrazione di cen-trodestra a Crema non va assolutamente bene. Sta causando problemi di traffi-co e non aiuta il collega-mento al quartiere. Anche questo elemento va inserito nel progetto complessivo per restituire qualità della vita ai residenti dei due quartieri di S. Maria e San Bernardino».

Loscenario «Ecco il perché del pro-

lungamento della Offanen-go-Ricengo, e il completa-mento della Gronda nord a Crema: così toglieremo qua-si tutto il traffico interno di attraversamento. Questa sorta di «L» attorno alla città che permetterà il passaggio da nord-ovest/est a sud-ovest/est del traffico di altra

destinazione è altrettanto importante del superamen-to ferroviario. A questo pun-to, sarà irrinunciabile inter-venire nelle aree industriali dismesse (Ferriera, Everest, Baldini, eccetera) per avere più verde, per eliminare il traffico e creare attorno alla Basilica di S. Maria quell’oa-si che vediamo quando an-diamo a Caravaggio: con il solo traffico interno dei resi-denti. L’idea è quella di otte-nere una buona qualità della vita per tutti i residenti. Col-legando anche i vari quar-tieri di questa parte della città con un sistema di ci-clabili e di verde tra il Parco del Serio e il Parco del Mo-so».

Quello che può fare la Provincia«Questo» ha concluso Al-

loni, «è un impegno che mi prendo con gli elettori nel momento in cui mi presento come candidato a consi-gliere provinciale per il col-legio di S. Maria-Santo Ste-fano - San Bernardino e Ca-stelnuovo. La Provincia può fare tanto per aiutare a risol-vere questi problemi. E’ evi-dente che altrettanto deve fare il Comune di Crema. L’auspicio è che si possa collaborare per concretizza-re il progetto».

Giovedì 28 maggio, a partire dalle 18.00, Ago-stino Alloni ha incontrato i cittadini del quartiere di Castelnuovo presso il Cir-colino di via Montello.

Il primo, questo, di di-versi incontri proseguiti poi, nei giorni successivi, a San Bernardino, Vergon-zana e Santa Maria. San Bernardino, Castelnuovo, Vergonzana, Santa Maria e Santo Stefano compongo-no il collegio 1 della città di

Crema di cui Alloni è can-didato del Partito Demo-cratico al consiglio provin-ciale. Nell’incontro di gio-vedì scorso, così come negli altri, Alloni, chiac-chierando con i cittadini, ha spiegato quali sono le prospettive e le idee del Pd per il futuro della pro-vincia di Cremona: «Vor-remmo poter continuare per un altro ciclo ammini-strativo il lavoro comincia-

to, completare l’opera di rilancio del nostro territorio da ogni punto di vista. So-no 3 i temi che ci stanno particolarmente a cuore: L’ambiente: far in modo che la nostra provincia di-venti la prima provincia ita-liana a Carbon Zero e quindi migliorare le nostre performance in fatto di ambiente; le infrastrutture: portare a termine i diversi progetti verso una mobilità sostenibile, quindi miglio-

rare il servizio di mezzi pubblici e completare le opere delle infrastrutture cominciate; economia: completare i progetti nati dal Patto per lo Sviluppo per superare la crisi e far crescere tutti, ogni realtà territoriale.

Il metodo del Patto per lo sviluppo vorremmo di-ventasse il metodo di lavo-ro, metodo che si concre-tizza in un clima di coesio-

ne sociale, di equilibrio e di capacità di fare rete». Dialogo, quindi, fonda-mentale. A confermarlo gli incontri di Alloni, all’inse-gna dello scambio di idee e progetti. Alloni ha ascol-tato le domande e le pro-poste dei cittadini di quar-tiere intervenuti all’incon-tro. Ed ha concluso: « Le questioni centrali che ci attendono sono quelle del-la crisi, del lavoro e dello sviluppo economico. Ma anche della preparazione, per non farci trovare sprov-visti di fronte alle rapide trasformazioni sociali. Ci aspettiamo partecipazio-ne, un nuovo protagoni-smo dei cittadini indirizza-to ad un equilibrato soste-nibile e responsabile da ogni punto di vista, anche con l’ambiente. Con questi obiettivi, in parte avviati che concludiamo il man-dato e ci auguriamo di po-terlo continuare per con-cluderle.

Fulcro della nostra poli-tica e dell’amministrazione sarà sempre la centralità della persona, la vitalità di un rapporto democratico tra istituzioni e cittadini, con uno sguardo che ab-bia nell’Europa un riferi-mento prioritario. Abbiamo uno stesso obiettivo: fare della provincia di Cremona una realtà aperta, dinami-ca, equilibrata, sicura, giu-sta che sappia guardare con ottimismo verso il fu-turo».

«Come diminuire del 70% il traffico sul viale»

Fra la gente di Castelnuovo

D

Agostino Alloni, candidato Pd a S.Maria, S.Bernardino, Castelnuovo, Vergonzana e S.Stefano

Cronaca 9Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Quello di S.Maria. Agostino Alloni, candidato Pd: «I miei impegni per i quartieri»

Alloni incontra i cittadini del quartiere di Castelnuovo

Eugenio Vailati ieri sera giovedì 4 giugno ha incontra-to i cittadini a villa San Giuseppe ai Sabbioni. Vailati è il candidato Pd per le ele-zioni prvinciali nell'area nord-ovest di Crema che com-prende i quartieri di Sabbioni e Ombriano, San Carlo e Crema Nuova. Ecco gli argo-menti che ha trattato con i cittadini.

Viabilità«La provincia» ha detto

Vailati, «deve favorire infra-strutture che muovano le merci e le persone in modo efficiente e sostenibile, poten-ziando le infrastrutture viarie di collegamento con la pro-vincia di Milano e nuove e innovative forme di trasporto (es. metropolitana leggera; treno più frequente; nuovi parcheggi di interscambio ferro/gomma; ecc.). Il nostro territorio deve essere rag-giungibile con facilità per ren-dere umana la vita ai pendo-lari e per far fruire ai sempre più numerosi turisti interessa-ti alla città. Dato che la Provincia ha scelto e sta ope-rando il raddoppio della sta-tale Paullese, è necessario che ci sia una riqualificazione della via libero Comune, dal rondò della COOP al rondò della Girandola, affinché si innesti con il raddoppio della Paullese dalla Girandola in poi».

Ha sottolineato il candida-to del Pd: «No, quindi, al sottopasso di via Indipendenza, che riportereb-be fatalmente il traffico nella

via stessa. Crema Nuova e San Carlo ritornerebbero ad una via Indipendenza molto trafficata. Il sottopasso ferro-viario di via indipendenza

deve passare oltre il il centro natatorio ed innestarsi con la nuova gronda, già parzial-mente costruita».

Scuola di Cielle e l’housing sociale «La giunta Ceravolo» ha

continuato Vailati, «ha defini-to che nel complesso di via Camporelle si insediasse una nuova scuola per l’infanzia a servizio del quartiere dei Sabbioni mentre la scuola media per Sabbioni Ombriano è ben servita ad Ombriano.

A che serve il nuovo inse-diamento scolastico di Cielle in viale Europa che dovrà ospitare 800/900 studenti dalla scuola dell’infanzia alla scuola superiore? Che bene-ficio ne avranno Sabbioni ed Ombriano? Che beneficio ne avrà l’intera città? Crema come detto è ben dotata di

scuole. Perché altri soldi pub-blici (regionali) per una scuo-la?»

Ciclabili«Estendere la rete delle

ciclabili di Crema facendo partire dai quartieri di Sabbioni ed Ombriano una rete di ciclabili verso il sud ovest del territorio cremasco verso il parco del fiume Adda.Propongo una ciclabile par-tendo da Sabbioni/Ombriano fino al Parco dell’Adda».

L’armonia dei quartieri«Non è ancora fatta una

scelta sulla viabilità che deve servire il quartiere e l’insedia-mento dell’Housing. Non è chiaro se la nuova via sarà tra Camporelle e Europa? Oppure verso la via Capergnanica? E la nuova viabilità in viale Europa? Quali scelte saranno lasciate al referendum? Saranno realiz-zati i nuovi insediamenti senza aver ancora deciso o avere idee chiare? Domande che a tutt'oggi non hanno trovato risposte negli ammi-nistratori. Non si fanno cono-scere, sempre se ci sono, progetti e riferimenti urbani-stici. Ad oggi è tutto senza progettualità».

Ha concluso Vailati: «Ci vuole uno studio viabilistico serio di tutto il quartiere dei Sabbioni. E per l’armonia dei quartieri rispetto alle scelte di ieri e di domani, bisogna riflettere alle scelte sui supe-ramenti ferroviari. Altrimenti i quartieri ne pagheranno il conto più salato».

Eugenio Vailati

Eugenio Vailati, candidato Pd per Ombriano, Sabbioni, San Carlo

e Crema Nuova

Page 10: Il Piccolo del Cremasco

Cronaca L'INCHIESTA

Tornano le centrali nucleari: i pareri di chi le vuole e chi no Saranno costruite nella pianura padana. Perchè? Qui c'è molta acqua e non ci sono rischi di terremoti. Proprio come a Caorso

di Laura Bosio

l governo Berlusconi ha detto sì alle cen-trali nucleari. Nel di-segno di legge sullo sviluppo presentato in senato dal ministro

Claudio Scaloja, c'è anche e soprattutto la proposta di tornare al nucleare. Entro 6 mesi dall'approvazione del-la legge saranno indicati i siti per la localizzazione de-gli impianti di produzione e di stoccaggio delle scorie. I

siti saranno militarizzati. Sa-rà istituita l'agenzia per la sicurezza nucleare, cui spet-terà la regolamentazione tecnica, il controllo e la ge-stione degli impianti. Quello del governo del cavaliere è un piano che farà della pia-nura padana il luogo ideale dove realizare le centrali. Perchè? A causa della pre-senza del Po e dei suoi af-fluenti (e centrali richiedono infatti una notevole massa d'acqua per funzionare). Non solo.

Le regioni padane non sono sogette a terremoti. La Pro-vincia di Cremona rientra fra i territori che potrebbero es-sere selezionati per ospista-re una centrale. Oppure po-trebbe essere riattivata Ca-orso, molto vicina ai nostri comuni. Abbiamo sentito gli amministratori, esponenti politici, imprenditori, rap-presentanti delle associa-zioni, ambientalisti per capi-re come la pensano a que-sto proposito. Ecco le loro risposte.

I

Giuseppe Torchio

Massimiliano Salini

Nucleare sì o nucleare no? «Il problema non è l'essere favorevoli o contrari, ma valutare i modi con cui vengo-no fatte le cose» spiega il presidente della Provincia, Giuseppe Torchio. «E Cremona non è certo stata trat-tata bene. Basti pensare a Caorso. Non vogliamo incor-rere in un ulteriore presa in giro, visto quello che abbia-mo già dovuto sopportare in passato, come i centri di decontaminazione che sono stati a carico degli istituti sanitari locali. Il governo ha diviso tra figli e figliastri. Ai figli ha dato anche più di quanto meritavano (20 milioni

a Caorso, e altrettanti a Piacenza), mentre a noi, nonostante tutto il lavoro fatto, non è stato dato nulla. Con questi presupposti, è logico che si sia sviluppata una contrarietà al nucleare. Comportandosi così, non potranno trovare che un muro».

Torchio ricorda che la provincia di Cremona è quella più forte sulle energie alternati-ve. «Abbiamo installato già oltre 100 Megawatt di energia alternativa, tra fotovoltaico, mini-idroelettrico e via dicendo» continua. «Abbiamo inoltre ricevuto, proprio in questi giorni, l'adesione di una multinazionale tedesca dell'energia che è pronta a sostenere il progetto di regimazione del Po in modo da sfruttare l'idroelettrico che, da solo, do-vrebbe bastare a dare il 3% del monte energetico idroelettrico nazionale».

«Eppure dal governo» sottolinea Torchio, «ci sono mille ritardi nelle decisioni del nostro futuro energetico, e intanto le imprese cremonesi pagano il 30% in più di ener-gia rispetto al resto d'Europa. Il nostro territorio potrebbe diventare la sede della “Fab-brica delle bioenergie” con finanziamento della fondazione Cariplo per 3 milioni di euro.

Questo dovrebbe realizzarsi come una delle idee forza del Patto per lo Sviluppo, e sarà anche una delle eccellenze che presenteremo all'Expo 2015. Inoltre stiamo do-tando tutte le scuole di pannelli fotovoltaici, abbiamo un piano per l'abbattimento del Co2 nei processi sperimentali, e stiamo lavorando anche per l'abbattimento dei nitra-ti. Non si può dire che non ci siamo impegnati».

«Con progetti come questo» incalza ancora il presidente Torchio, «la Provincia di Cremona non può essere soggetta a continui attacchi, come per il nucleare, o per l'amianto, o per le cave. Non possiamo diventare la pattumiera d'Italia. Se però qual-cuno pensa al Po come centro di produzione di idroelettrico, dal governo potrebbero prendere in considerazione il nostro territorio per la realizzazioni di alcune centrali».

«Invece di andare a cercare il consenso, si preoccupano già di creare una situazione di contrasto» attacca Torchio. «Le minacce ottengono l'effetto opposto. Dovrebbero invece parlare, discuterne. Questi metodi coattivi non incontrano certo la nostra ap-provazione, e mettono in discussione tutto il nostro impegno di questi anni per la partecipazione».

Il candidato alla presidenza della Provincia per il Pdl, Massimiliano Salini, fa una riflessione a favore del nucle-are. «L’Europa già da un anno ha tracciato la strada per la politica energetica continentale dei prossimi trent’anni: l’Europa evidenzia come alle fonti fossili (gas naturale e carbone) occorra aggiungere con sollecitudine le energie rinnovabili e il nucleare. Sono indicazioni valide per tutti, rispetto alle quali non vedo perché il nostro Paese dovreb-be tirarsi indietro. L’Italia ha già siglato un importante ac-cordo con la Francia (Edf-Enel), che dà ottime prospettive di collaborazione».

«Anche la Gran Bretagna del laburista Gordon Brown» continua Salini, «ha benedetto di recente un consorzio industriale UK-USA per la costruzione di nuovi reattori precisan-do, come ha detto lo stesso Brown, che “il 70% delle attività e dei relativi finanziamenti legati alla realizzazione di queste centrali rimarrà nel Regno Unito”. Certo, molte perso-ne sono preoccupate per la questione della sicurezza. Ma il nucleare di oggi è sicuro: si è giunti ad un equivalente di oltre 24.000 reattori-anno di esperienza operativa, e gli unici incidenti rilevanti sono stati quello di Three Mile Island (1979), che non ha causato vittime e danni all’ambiente, e quello di Chernobyl (1986), doloso e catastrofico, ma ir-ripetibile nel resto del mondo per la presenza, in tutti i reattori, di un sistema di sicurez-za fondamentale quale il contenitore esterno».

«Anche sul tema delle scorie, pur delicato e da affrontare con tutta la serietà possibi-le» dice Salini, «si lanciano comunque falsi allarmi. Un esempio è la Francia che produ-ce abbondantemente energia nucleare: un francese che consuma energia elettrica pra-ticamente solo da fonte nucleare, produce ogni anno 3.000 kg di rifiuti di ogni tipo, che comprendono 100 kg di rifiuti tossico-nocivi (chimici, metalli pesanti non degradabili, etc.) i quali includono 1 kg di rifiuti nucleari, dei quali solo 0.05 kg sono i rifiuti radioatti-vi pericolosi a lunga vita (oltre 30 anni). In definitiva, un francese nell’intera sua vita, 70 anni almeno, produce una quantità di rifiuti nucleari pericolosi la cui quantità starebbe in una sfera di vetro sul palmo di una mano».

«Infine», conclude Salini, «c’è un dato economico fondamentale: tra le tante aziende che ho incontrato nel corso di questa campagna elettorale, uno dei problemi fondamen-tali che mi sono stati posti è quello del continuo e insostenibile aumento dei costi ener-getici. Vogliamo rispondere o no a questo problema del nostro tessuto produttivo?»

Sulla scelta delle nostre terre come idonee alla costruzione delle centrali, Salini dice: «Non è questione di essere o meno d’accordo, ma di mettersi in sintonia con le linee generali del nostro Paese quanto a investimento in energia nucleare. Bisogna natural-mente richiedere tutte le garanzie; ma ad oggi risulta chiaro a chiunque abbia una certa conoscenza del problema che il nucleare garantisce la maggior produzione di energia nel maggior rispetto dell’ambiente. Si tratta sostanzialmente di un’energia molto più pulita di quanto normalmente si creda, spesso a causa di una cattiva informazione in proposito. I siti verranno individuati anche con il confronto degli enti locali».

Franco AlbertoniAEMChi lavora da tempo nell'ambito dell'energia, come il presi-

dente Aem Franco Albertoni, dice: «Bisogna riflettere sul fatto che forse è il caso di lavorare su altri tipi di energia, come i rigassificatori, o le energie alternative. E non credo che met-tere una centrale sul nostro territorio sia una soluzione ottima-le, anche forse potrebbe essere il luogo più idoneo».

E in merito al commissariamento?«Sono contrario, decisamente. Processi di questo tipo de-

vono essere governati con una condivisione di scelte, e sen-za imposizioni a priori».

Page 11: Il Piccolo del Cremasco

11Venerdì 5 Giugno 2009 L'INCHIESTAil PICCOLO giornale del

CREMASCO

Tornano le centrali nucleari: i pareri di chi le vuole e chi no Saranno costruite nella pianura padana. Perchè? Qui c'è molta acqua e non ci sono rischi di terremoti. Proprio come a Caorso

Ernesto Cabrini

Mauro Platè: «La parola ai residenti»

Marco Pezzoni: «Non è sicuro»

Andrea Ladina Renato GuizzardiAmbientalisti: Verdi e Legambiente

Industriali Acli e Coordinamento CreaFuturo

Ernesto Cabrini, diretto-re dell'Associazione Indu-striali di Cremona. «Ci au-guriamo vivamente che il nucleare venga prodotto al più presto. Si tratta di una forma di energia che è molto più sicura di altre. Purtroppo l'Italia era uscita anni fa dalla produzione del nucleare, ma adesso è ora di recuperare. I costi dell'energia oggi sono eccessivi, e sbilanciano le aziende. Bisogna quindi pun-tare sì sulle energie alternative, ma esse non sono suffi-cienti, soprattutto a fronte del fatto che l'uso dell'energia elettrica è sempre più massiccio».

«L'Italia» dice Cabrini, «rimane l'unico paese europeo che non la produce, e questo è assurdo, tanto più che siamo circondati dalle centrali di tutta Europa». E se le facessero sotto casa nostra? «Il Po è importante, ma è lungo 600 chilometri, e non è detto che ne costruiscano una proprio qui. E anche se così fosse, l'importante è che si scelgano i siti sulla base di dati scientifici. Se tutti do-vessero stabilire che la localizzazione migliore è questa, credo che ci si debba credere fino in fondo. E' evidente che nessuno vorrebbe la centrale sotto casa, ma se la necessità è quella, che vada così».

Cabrini non si dice contrario neppure al commissaria-mento. «Altrimenti non si fa più nulla. La centrale è un'ope-ra di interessa nazionale, e non locale. Si tratta di grandi lavori che devono sì essere concertati, ma in ogni caso l'interesse nazionale viene prima».

Le Acli fanno parte del Coordinamento per il risparmio energetico e per le energie rinnovabili alternative al nucle-are (CREAfuturo). Un gruppo di associazioni a-partitiche, che ha avviato una riflessione sul tema dell'energia nucle-are. «La nostra è una posizione critica, ma non a priori» spiega Mauro Platè, delle Acli. «E' questo tipo di nuclea-re che non ci va bene. Sia per i costi, sia perché è un tipo di energia che non utilizza fonti rinnovabili. Le miniere che si stanno utilizzando attualmente sono in esaurimento, e quelle nuove si trovano in Paesi ad alta instabilità. Senza contare, poi, i costi di smaltimento dei rifiuti tossici».

Dunque poca convinzione su una proposta di legge che non prevede la consultazione della popolazione su questo

tema. «I residenti dovrebbe-ro avere la possibilità di dire la loro. Certo, il disegno leg-ge prevede meccanismi di compensazione per chi ac-cetta di ospitare la centrale, ma la compensazione di quest'opera è troppo gran-de. A partire dalla militarizzazione dell'area.

«Ci rendiamo conto» continua «che le energie alternati-ve non sarebbero sufficienti a soddisfare il fabbisogno energetico del Paese, quindi proponiamo di ragionare sul rallentamento dello sviluppo e sull decrescita».

Marco Pezzoni, senatore del Pd ed esperto di questa tematica, di cui si è ampia-mente occupato in passato. «Sono assolutamente con-trario al ritorno del nucleare in Italia. Innanzitutto questo nucleare non è sicuro, e lo dicono tutti gli esperti di livel-lo internazionale, anche co-loro che sono favorevoli a

questa forma di energia. Qui si parla di nucleare di terza generazione+, ma forse potremo avere un nucleare sicuro

solo con quello di quarta generazione che, se va bene, arriverà tra 30-40 anni. Dunque ci chiediamo perché spen-dere 25 miliardi di euro per quattro centrali che non saran-no neppure sicure».

«Perché anche sui sistemi di sicurezza» avverte Pezzoni, «non abbiamo certezze: la Francia ne utilizza un tipo, l'America un tipo diverso. Come dire, qual è quello miglio-re?». Un altro ragionamento riguarda il soddisfacimento del fabbisogno energetico. «Quattro centrali equivalgono, rispetto al fabbisogno energetico del paese, al 2,6%. Sic-come, però, si dovrebbe arrivare almeno al 9%, non può non nascere il sospetto che le centrali saranno molto di più (per arrivare al 9% ne servirebbero 11)».

Decisa e inamovibile è inve-ce la posizione degli ambien-talisti. «Siamo il partito antinu-cleare per eccellenza, e conte-stiamo il candidato Salini per la sua ambiguità» dichiara il segretario provinciale dei Ver-

di, Andrea Ladina. «Vogliamo che dica chiaramente cosa pensa del nucleare, e se è vero che Formigoni gli ha chiesto di individuare un sito idoneo sul nostro territorio».

Le motivazioni degli ambientalisti si fondano prima di tut-to sul rischio. «Mancano le garanzie sulla non pericolosità di queste centrali. Per non parlare dello smaltimento delle

scorie: ancora non si sono smaltite neppure quelle di Caor-so. Inoltre lavorare sulle centrali comporterebbe un fermo agli studi sulle energie rinnovabili, come ad esempio il sole, che è gratuito e soprattutto inesauribile».

Sull'ipotesi che il nostro territorio possa essere sede di una o più centrali, Ladina non ha dubbi: «L'86% del nostro territorio è sismico, e dunque è chiaro che la nostra pianura Padana, unica zona che non lo è, verrebbe invasa dalle centrali». La cosa che però fa più arrabbiare, forse, è quella dell'imposizione. «Non è realistico che possano commissa-riare gli enti, perché si troverebbero di fronte al sollevamen-to di tutta una popolazione, creando un gravissimo proble-ma sociale» conclude Ladina.

Sulla stessa lunghezza d'onda Legambiente, come spie-

ga il portavoce Renato Guiz-zardi. «Siamo decisamente contrari al ritorno del nucleare. Vogliono portare qui delle cen-trali come quelle francesi che hanno già creato non pochi problemi. Poi è assurda l'idea di tre centrali lungo il Po. Si dovrebbe puntare sul fotovol-taico, invece».

Tanto più che, pur non essendo zona sismica, il rischio non si esclude. «A questo punto era meglio tenerci il gas metano. Senza contare che l'intervento coercitivo dello Sta-to, con la militarizzazione delle zone, fa pensare che l'opi-nione della gente non conti ormai più nulla».

Page 12: Il Piccolo del Cremasco

di Giacomo calzi

pochi g iorn i dalla competi-zione elettorale nella quale an-che gli elettori cremaschi an-dranno a sce-

gliere chi saranno il presiden-te e gli uomini alla guida dell’amministrazione provin-ciale per i prossimi anni, la Libera associazione artigiani di Crema ha ben chiaro quali sono le priorità per il territorio e che vuole vengano realiz-zate da chi si candida a gui-dare questo importante ente. Pochi punti, ma strategici. Li hanno illustrati mercoledì scorso, in una conferenza stampa, il presidente dell’as-sociazione, Giuseppe Ca-pellini, e il segretario, Giu-seppe Zucchetti. Vediamoli.

Infrastrutture• E’ già stato definito il

progetto del raddoppio della Paullese e i cantieri sono già stati aperti. A questo punto, a chi dirigerà la provincia spet-terà un compito importante: monitorare e verificare che il cronoprogramma sia rispet-tato. Non solo: il futuro presi-dente dovrà vigilare perché non sorga alcun intoppo nei lavori e dovrà attivarsi perché eventuali ritardi siano affron-tati con successo. Un appel-lo doveroso perché è ancora troppo fresco il ricordo del lungo stop al ponte di Mon-todine che sta ancora crean-do danni e disagi.

• Prioritaria, soprattutto per chi abita e ha un’attività nel basso cremasco, è la ri-qualificazione della Crema-Lodi, una strada stretta e pe-ricolosa. Questa arteria è strategica per il Cremasco perché può diventare un per-corso alternativo per rag-giungere Milano. Oggi un sin-daco può bloccare con una semplice ordinanza il pas-saggio dei camion, impeden-do l’arrivo della merce sui

camion provocando, così, agli imprenditori ritardi e au-mento di costi. Chi governerà la provincia dovrà fare in mo-do di impedire simili abusi che creano ulteriori difficoltà a un’economia che è già in crisi.

• Un punto questo che sta molto a cuore agli uomini della Libera artigiani. Nel mi-rino due amministrazioni,

quella di Ripalta Cremasca e di Cremosano. «Prima si crea l’area Pip e poi si creano le barriere ai camion per poterle raggiungere. I 5km di una volta possono diventare 35 km. Questo significa andare contro le esigenze delle aziende».

• Che partano a breve i la-vori per la BreBeMi, infine, è una buona notizia. Chiedia-mo, però, che vengano ese-guiti in fretta i collegamenti stradali che dal Cremasco si innestano sulla nuova auto-strada Brescia-Milano. In modo che la futura arteria, che collegherà Brescia a Mi-lano, possa diventare davve-ro un’opportunità per le im-prese insediate nella fascia ai confini con il territorio berga-masco.

Polo fieristico polifunzionale • Il Cremasco ha urgente

bisogno di uno spazio flessi-bile dentro il quale organizza-re mini fiere, business mee-ting, convegni. Non in con-trapposizione, ma in stretta

sinergia con CremonaFiere. Senza diventarne, per que-sto, però, il braccio lungo.

• Oggi una struttura di tal genere manca in questa par-te del territorio che è stata definita il «motore» della pro-vincia e che confina con il Milanese. Una proposta, la nostra, già lanciata pochi mesi fa dalla Libera associa-zioni artigiani e che ha trova-to nel frattempo consensi e condivisione a vari livelli. Ma il tempo stringe, anche in vi-sta di Expo 2015. Ed è per questo che vogliamo rilan-ciarla: la Provincia dovrà es-sere fra gli attori indispensa-bili del progetto. Anzi, dovrà fare da traino per altri enti ed istituzioni.

• Dove localizzare questo Polo fieristico? Capellini e Zucchetti sono stati molto precisi: «L’importante che la struttura venga realizzata in una zona servita da strade di grande comunicazione per essere facilmente raggiungi-bile da espositori e visitatori».Va bene, dunque, sia lungo la Paullese sia alla Pierina se quest’ultima venisse raccor-data con una viabilità che sveltisca il traffico oppure an-che in un territorio vicino a Crema. La Libera artigiani, quindi, lascia agli ammini-stratori locali la scelta. L’im-portante è che, sottolineano, sia agevole arrivarci al Polo fieristico polivalente.

Lavoro • La Provincia, in coordi-

namento con gli enti accredi-tati, deve aumentare i percor-si di ricollocamento e di so-stegno ai lavoratori, con un dialogo reale con le associa-zioni di categoria, le imprese e i sindacati. I percorsi sono stati avviati, d’accordo. Ma ci vuole più coraggio. La crisi c’è oggi. Bisogna dunque in-tervenire con maggior deter-minazione.

• La formazione perma-nente è un altro versante strategico. Non solo in que-

sto momento di recessione, ma perché dobbiamo essere pronti quando ci sarà la ripre-sa. Se non possiamo arrivarci con impianti ormai obsoleti, non possiamo neppure tro-varci impreparati sul fronte della formazione che deve essere sempre e comunque di qualità, mai raffazzonata o improvvisata quindi.

• Bisogna, quindi, puntare su una formazione specifica dei lavoratori con particolare attenzione ai settori su cui il territorio cremasco punta maggiormente, e cioè la car-penteria, la meccanica di precisione e i servizi. La Libe-ra associazione artigiani di Crema pensa alla creazione di un «Punto Formazione» nel quale l’amministrazione pro-

vinciale da una parte investa una parte delle sue risorse per corsi di qualificazione e riqualificazione professionale e dall’altra, insieme agli enti accreditati, aggiorni costan-temente e incrementi la pro-pria offerta. Che, ripetiamo, deve essere sempre specifi-ca alle esigenze delle impre-se. «In questo senso, è op-portuno che vengano coin-volte le associazioni di cate-goria perché se si parla di la-voro e di lavoratori, sono le imprese che offrono occupa-zione».

ExportInsieme alla Camera di

commercio e sulla scia del «Patto per lo sviluppo», si devono costruire percorsi concreti che siano volti alla creazione di canali preferen-ziali per incentivare la pro-pensione all’export delle aziende artigiane. La Provin-cia, quindi, deve realizzare progetti concreti in coordina-mento anche con la Regio-ne.

Credito• L’amministrazione pro-

vinciale deve aumentare la propria attenzione verso i Confidi aumentando gli im-porti dei contributi perché la crescita attesa dell’attività dei nostri Consorzi fidi, per il 2009, va dall’80% al 100%. Attenzione, quindi, perché i Confidi potrebbero anche implodere. Da parte nostra, insieme ad Artfidi Lombardia, ci siamo spesi e ci spendere-mo per sottoscrivere conven-zioni con le banche per ga-rantire soprattutto la liquidità alle imprese artigiane in mo-do che possano continuare a vivere e investire. L’ultimo accordo è stato sottoscritto con Cariparma.

Cantieri subito•Il nuovo presidente della

Provincia stesso e la sua squadra, ma esercitando an-che pressioni sui comuni, do-vranno, appena si saranno insediati, cantierare da subito le opere pubbliche già in pro-gramma.

In modo da offrire lavoro alle imprese e al loro indotto. Questo significa fornire ossi-geno alle aziende in un mo-mento nel quale c’è scarsità di ordini e commesse.

Pubblica amministrazione • Sempre l’amministrazio-

ne comunale e i comuni de-vono accelerare i pagamenti alle aziende loro fornitrici. Oggi la pubblica amministra-zione è in forte ritardo nel saldare le fatture e, quindi, nell’onorare i termini di paga-mento previsti dai contratti. I soldi versati alle imprese ser-vono per poter continuare a lavorare.

• Dicono i dirigenti della Libera artigiani: «I 180-240 giorni di attesa solo di qual-che tempo fa, ormai non han-no più riscontro e cedere i crediti nei confronti della Pubblica amministrazione al-le banche diventa sempre più difficile proprio perché non c’è la certezza dei pagamen-ti».

Expo 2015• E’ un appuntamento che

non si può mancare. La Pro-vincia si attivi, dunque, per-ché anche le nostre imprese artigiani siano parte attiva dentro il processo di realizza-zione di questa manifestazio-ne internazionale creando, qualora fosse possibile, con-sorzi di imprese piccole, me-die e grandi che possano partecipare ai futuri appalti. «Siamo soddisfatti di quanto il territorio ha finora proposto perché alcuni progetti erano stati sollecitati da tempo dal-la Libera artigiani»

Attrattatività del territorio • L’amministrazione pro-

vinciale deve impegnarsi per-ché gli imprenditori delle pro-vince vicine trovino conve-niente venire a insediarsi nel territorio cremonese in gene-re e, per quanto ci riguarda, in quello cremasco nel quale i servizi a disposizione di chi ci abita e lavora sono di buo-na qualità. Servono, quindi, agevolazioni allettanti per gli imprenditori da parte di chi guiderà l’amministrazione provinciale.

Le priorità della Libera artigianiElezioni provinciali: ecco le richieste al futuro presidente e alla sua squadra

A

Giuseppe Capellini, presidente

Giuseppe Zucchetti, segretario

Cronaca12 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Erano oltre 200 le persone del mondo del-la disabilità, dell’associazionismo, dell’handi-cap, del terzo settore, che hanno risposto all’invito del candidato presidente Giuseppe Torchio per un incontro conviviale presso il ristorante Patrini di Monte Cremasco.

Con lui i candidati della «Lista Torchio pre-sidente» Alessandra Lucherini, Luciano Patrini, Daniela Zambiasi, Davide Iac-

chetti, Angelo Pasqualini, Agostino Savol-di, Basilio Monaci ed amici impegnati da sempre nel sociale come Piero Franguelli e Daniela Martinenghi.

«Sono commosso per la risposta così co-rale e numerosa» ha esordito Torchio, accol-to da un caloroso applauso, «ciò che ci con-traddistingue ed è stata la nostra caratteristi-ca in questi anni è il rapporto diretto e co-stante con tutti voi, senza chiedervi adesioni a questa o quella organizzazione. Molti parla-no di sussidiarietà ma cercano di imbrigliare

questo mondo così vivo e generoso in stretti ambiti trasformandolo spesso in business: ecco, non siamo quelli. E non vogliamo es-serlo».

Nel quadriennio 2005-2008 abbiamo fi-nanziato ed erogato contributi ed interventi nei tre distretti (Crema, Cremona e Casal-maggiore) per una spesa di circa 1,1 milioni di euro. È stata realizzata la revisione totale della Convenzione tra Provincia di Cremona e i tre Ambiti distrettuali (triennio 2006-2008) in merito agli interventi di assistenza per mi-nori e famiglie in condizioni di fragilità sociale (cosiddetta convenzione “ex ONMI”) inve-stendo complessivamente, unici in Lombar-dia, 1,5 milioni di euro. Nel triennio 2006-2008 sono stati finanziati circa 500 progetti sociali nei tre distretti per una spesa com-plessiva di ulteriori 900mila euro. Dalla stret-ta collaborazione con la Fondazione Comu-nitaria, inoltre, è scaturita la possibilità di fi-nanziare centinaia di progetti a favore di as-sociazioni che operano in questi ambiti.

«Proseguiremo a lavorare fianco a fianco con queste realtà» ha concluso Torchio, «con rispetto di ruoli e competenza e assicurando la piena autonomia gestionale ed operativa ad ognuno. Se il “Sole 24 Ore” in una sua recente ricerca ha appurato che la provincia di Cremona è ai primi posti a livello nazionale per vitalità e operosità del Terzio Settore, credo che un piccolo merito sia anche no-stro».

Lista Torchio e Terzo settore

Il pranzo con disabii e volontari

Con la firma dei protocol-li d’intesa è stata avviata la parte seconda parte dei Piani integrati d’area (Pia) «Isole e Foreste» e «Greenway dell’Oglio», che la Provincia di Cremona ha presentato unitamente alle Province di Bergamo, Brescia, Lodi e Mantova e a numerosi Comuni, Parchi, Enti e Associazioni del terri-torio. I due Piani partecipa-no infatti al bando dei fondi europei sull’Asse IV POR competitività.

Il costo complessivo di progetti, di cui sono autori le Province stesse, i Comuni e i Consorzi dei Parchi, è di quasi 25 milioni di euro e i contributi richiesti alla Regione assommano a quasi 11 milioni di euro.

Il territorio interessato dai progetti è caratterizzato notevoli emergenze artisti-che e ambientali ed è un’area omogenea per caratteristiche territoriali e culturali.

La presenza dei corsi d’acqua, naturali (i fiumi Po, Adda, Oglio e Serio) ed arti-ficiali (Canale della Muzza, Canale Vacchelli…) e di centri abitati tanto “preziosi” quanto a volte trascurati, rende quest’area ricca di grandi potenzialità.

L’obiettivo è il rinnova-mento e l’intensificazione dell’uso turistico del territo-rio individuando così una «vena produttiva» legata ad uno sviluppo sostenibile indirizzato verso un turismo culturale.

I progetti investono tutto il territorio individuato, met-tendo in relazione i diversi livelli riconosciuti legati all'ambiente ed all'uomo, cioè i fiumi, le opere di bonifica, le alzaie, gli argini, ma anche l'architettura, la storia, la tradizione produtti-va e gastronomica.

Il progetto «Isole e Foreste» vede la Provincia di Cremona nel ruolo di capofila e coordinatore.La sua finalità è dare coerenza e continuità agli itinerari cul-turali e naturalistici tra l’Ad-da, il Po, l’Oglio e il Serio costruendo le condizioni logistiche di accessibilità e fruibilità delle sponde: l’obiettivo, infatti, è di unire i percorsi fluviali di Adda, Serio e Po tra le province di Bergamo, Lodi, Cremona e Mantova.

A punteggiare la rete di sentieri è il fiume nei suoi tratti più belli e incontami-nati, e poi spiagge, boschi e naturalmente capolavori dell’arte e dell’architettura, dalla Basilica di S. Maria della Croce e di San Sigismondo, uno degli sempi più belli di romanico lombardo, alla pieve proto-romantica di San Martino, lungo il canale Vacchelli, alle città di Lodi, Crema e Cremona fino a Sabbioneta e Mantova.

Il costo complessivo dell’intervento è di 12.925.291,29 euro di cui 5.483.259,98 euro richiesti sull’asse IV del POR com-petitività.

Un tracciatoper unire i fiumi

La firma del protocollo

Page 13: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

o scorso 28 mag-gio si è tenuta a Roma la Giornata de l l ’Af r ica, in corrispondenza dell’anniversario

della fondazione dell’Unione Africana. Quest’anno, per la prima volta e su esplicita de-cisione del presidente Napo-litano, la cerimonia si è tenu-ta al quirinale. Negli anni pre-cedenti si era sempre tenuta all’Istituto Italo Africano.

All’incontro, nella sua qua-lità di vice presidente nazio-nale della associazione non governativa COOPI era pre-sente Claudio Ceravolo, già sindaco di Crema.

Perché una sede tanto prestigiosa per quesa oc-casione?

«Il presidente Napolitano, nel suo intervento, ha sottoli-neato di aver voluto la ceri-monia al quirinale per dare il segno più solenne della vici-nanza dell’Italia ai problemi del continente africano. Ha poi voluto invitare anche le ONG impegnate nell’assi-stenza umanitaria, e in veste di vicepresidente di COOPI anch’io ho avuto questo ono-re, insieme ad una dozzina d’altri rappresentanti di ONG, di essere invitato alla cerimo-nia».

Quali valutazioni sono uscite dall’incontro?

«Il presidente ci ha fatto molto piacere ricordandoci con queste parole: “Ai rap-presentanti della società civi-

le qui presenti oggi, delle or-ganizzazioni non governative e delle fondazioni, desidero rivolgere il mio vivo apprez-zamento per il loro encomia-bile impegno in Africa e nelle aree più povere del pianeta e per aver testimoniato nel mondo i valori di solidarietà ed accoglienza nei quali l’Ita-

lia si riconosce». Dopo il discorso di Napo-

litano, la giornata è entrata nel dibattito vivo dell’attua-lità...

«Certamente, e soprattutto con questo appello: “L’Euro-pa che ha frammentato l’Afri-ca, e di questo porta tutta la responsabilità politica e mo-rale, deve essere la forza che ne guida ora il rafforzamento e lo sviluppo”.

Così ha detto scandendo bene le parole Romano Pro-di, inviato speciale del segre-tario generale delle Nazioni Unite per le operazioni di pe-acekeeping in Africa e presi-dente della Fondazione per l’amicizia dei popoli, nel ri-chiamare l’Europa ma anche parte della comunità interna-

zionale alle proprie respon-sabilità nei confronti dell’Afri-ca e delle sfide che si trova ad affrontare.

Prodi, che ha ribadito gli straordinari progressi com-piuti negli ultimi anni dal con-tinente sia nel campo demo-cratico che in quello econo-mico, ha criticato esplicita-mente e con forza chi sostie-ne che “l’aiuto economico del nord del mondo all’Africa

è inutile”. Aggiungendo: “È una fesseria, perché nessun paese si è mai sviluppato senza un corposo aiuto ester-no…Negli ultimi anni ho par-tecipato a vario titolo a 10 G8. Tutti in un modo o nell’al-tro dedicati all’Africa. Devo dire che mai gli impegni presi in quelle sedi sono stati man-tenuti». Però l’Africa stessa non fa molto per aiutarsi: tutti i suoi conflitti militari ne sono la prova.

«A ben vedere si tratta di conflitti che derivano diretta-mente dalla divisione artifi-ciale dei confini africani effet-tuata dagli europei durante il colonialismo. “Se frammen-tiamo l’Africa - ha aggiunto sempre Prodi - l’Africa non decollerà mai. È fondamen-tale lavorare per l’unità del continente, e l’Unione Afri-cana è in questo lo strumen-to più adatto, se non l’unico, per costruire il futuro”».

Una giornata quindi che è andata ben al di là dalla pura celebrazione, ma che ha toc-cato i nervi scoperti della cat-tiva coscienza occidentale. Molti altri relatori, tra cui il ministro Frattini, hanno ri-cordato che nell’attuale si-tuazione di crisi globale l’Afri-ca può offrire più opportunità che problemi, e che in ogni caso non è realistico pensare di risolvere la crisi economica mondiale in atto, senza tene-re conto dell’Africa.

Come ha detto Jean Ping, presidente dell’Unione Afri-cana, «il mondo senza l’Afri-ca non è il mondo».

«Il mondo senza Africa non è il mondo»Claudio Ceravolo, vice presidente di Coopi, era al Quirinale con Napolitano, Frattini e Ping

L

Cronaca 13Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Claudio Ceravolo, vice presidente della Ong Coopi

Anche per quest’anno all’ITIS «G. Galilei» di Crema si è concluso il progetto «Nuove Scritture», che ha visto coinvolti con impegno e passione gli alunni delle classi della specializzazione

di informatica. Tale proget-to, entrato ormai nel curricu-lum del settore, è stato ide-ato con l’obiettivo di acco-stare gli studenti ai linguaggi e alle tecniche comunicative dei nuovi media: servizi e spot televisivi, pagine web, articoli giornalistici.

Il programma del corso ha previsto tre moduli (la scrit-tura sull’immagine televisi-va, la scrittura per il web e la scrittura per la carta stam-

pata), ed è stato definito e realizzato anche grazie alla collaborazione del dott. Pa-olo Gennari, esperto del settore, che lavora presso la redazione della trasmissione televisiva Nonsolomoda

(Canale 5). Per il secondo

anno consecuti-vo questa pro-posta extracurri-colare è stata d e c i s a m e n t e ben accolta da-gli studenti, che hanno gradito in particolare l’idea di poter realizza-re un filmato (dall’idea alla produzione, dal montaggio alla postproduzio-ne), anche se di

pochi minuti, per raccontare con profondità e intelligenza qualcosa del loro vissuto.

Anche gli insegnanti delle materie tecniche hanno col-laborato con grande motiva-zione, fornendo agli studen-ti i prerequisiti per la costru-zione delle pagine web, inte-grati con le competenze lin-guistiche, grafiche e di usa-bility fornite durante il corso. Assolutamente indispensa-bile è stata poi la costante

connessione con il program-ma dell’insegnante di lette-re, soprattutto per la stesura dell’articolo di giornale e della “breve”.

Al termine delle venti in-tense ore previste per il cor-so gli studenti hanno potuto visitare in uscita didattica la redazione e lo studio di regi-strazione di ‘Nonsolomoda’ (incontrando anche il diret-tore Fabrizio Pasquero), ma più nello specifico hanno dimostrato di aver colto pie-namente il senso del lavoro svolto: la consapevolezza, cioè. che la lingua italiana non è solo una “materia sco-lastica”, ma è il principale mezzo di comunicazione e di relazione nella vita.

L’entusiasmo con cui que-sto progetto è stato ideato, realizzato e accolto dalle classi ha inoltre spinto i do-centi coinvolti a ripensarlo nell’ottica delle opportunità di Learning Week offerte dal-la Regione Lombardia.

Approvato dalla commis-sione di valutazione ed en-trato ufficialmente a catalo-go, il corso si terrà nella set-timana che va dal 8 al 13 giugno nella nostra città presso la sede dell’ITIS e Li-ceo Scientifico Tecnologico «Galilei».

Linguaggi tv al «Galilei»

La collaborazione con «Nonsolomoda»

L'Auser di Crema cerca volontari per avere un supporto nelle iniziative benefiche. Si tratta so-prattutto di assistenza alla persone, in particolar mo-do anziani. Auser fa molto per il benessere delle per-sone, in particolare anzia-ne, ma vuole fare di più, vuole fare ancora meglio.Scoprirai la ricchezza di un impegno che ti mette-rà in contatto con tante persone diverse e che ti consentirà di esprimere il tuo desiderio di essere utile a te a agli altri. È suf-ficiente qualche ora alla settimana del tuo tempo libero. Sono previsti brevi momenti di incontro per

metterti in grado di ope-rare al meglio. Cerchiamo 10 volontari per il servizio di trasporto, consegna a domicilio della spesa, far-maci,…in particolare per le persone fragili e sole-per tutte le iniziative di «Filo d’Argento» dell'Au-ser di Crema.

Se vuoi saperne di più chiamaci: Auser Crema - Via Battaglio, 5 (Basilica Santa Maria) tel. 0373. 86491 (dal lunedì al ve-nerdì dalle 9 alle 12 e dal-le 15 alle 18) oppure Co-mune di Crema, assesso-rato alla Famiglia e alla Persona. Tel 0373/218722 (dal lunedì al venerdì dalle 09.00 alle 12.00).

Auser: cercasi10 volontari

Assisteranno anziani e persone in difficoltà

Page 14: Il Piccolo del Cremasco

di Roberto Bettinelli

l to Cremasco nel mirino dei carabinieri. Gli uomini del capitano Anto-nio Savino han-

no portato a termine una se-rie di interventi contro spac-cio di droga e furti. I territori dei comuni che confinano con il bergamssco e con il Milanese rappresentano sem-pre più una frontiera pericolo-sa.

Ecco le ultime operazioni dei carabinieri della compaf-nia di Crema.

Gli investigatori sapevano che la Bmw stava per arriva-re. Ma al rondò di Rivolta d’Adda all’altezza del bar «Samoa» è successo qualco-sa. Erano le 3.30 di venerdì 29 magio.

Un equipaggio del nucleo radiomobile di Crema era già appostato, ma altre pattuglie erano sul punto di arrivare. Eppure i carabinieri non sono entrati in contatto con i malvi-venti.

La Bmw ha sbandato pri-ma del posto di blocco, è uscita di strada e al rondò ha sbattuto contro un palo. I la-dri che erano a bordo, molto probabilmente quattro, sono fuggiti a piedi. Subito dopo sono arrivati i carabinieri. Hanno trovato la Bmw con le portiere aperte. E’ partita la battuta per catturare i ladri ma non c’è stato un esito po-sitivo.

Sulla Bmw i carabinieri hanno trovato tracce di san-gue. Segno che qualcuno dei ladri si è ferito quando la macchina è andata a sbattere contro il palo. Recuperata an-che tutta la refurtiva: più di mille euro in monete custodi-te dentro un sacchetto di pla-stica. Tutte le monete erano state rubate poco prima al “Baretto” di Calvenzano (Bg). I ladri hanno sfondato la vetri-na usando la Bmw. Poi sono entrati e hanno arraffato tutto il contante dai video poker. Tutto è successo in pochi istanti. Ripuliti i videogiochi sono usciti di corsa e sono saliti sulla Bmw. Poi sono

scappati. Molto probabilmen-te un pneumatico della Bmw ha sbattuto contro il cordolo del marciapiede e si è forato. Subito dopo il malvivente alla guida ha perso il controllo dell'auto.

Gli uomini del capitano An-tonio Savino sono stati avvi-sati dai carabinieri bergama-schi. E’ scattato il piano di intervento. Gli equipaggi di Crema si sono precipitati ver-so quello che poteva essere il punto di passaggio obbligato dei ladri. Questi sono scap-pati, ma i carabinieri hanno recuperato la Bmw. E’ risulta-ta rubata il 14 maggio a Piol-tello. I ladri hanno cambiato le

targhe che risultano intestate a una ditta laziale sulla quale i carabinieri stanno eseguendo dei controlli. Dentro la mac-

china c’erano arnesi da scas-so. Tra questi una mazza e una grossa cesoia. Gli arnesi sono sotto sequestro. Gli

esperti del nucleo scientifico della compagnia hanno ese-guito anche rilievi sulle tracce di sangue trovate nell’auto.

Alto Cremasco: droga, furti e auto rubate

A

Cronaca14 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Carabinieri recuperano Bmw rubata dopo la spaccata in un bar. Cremaschi fermati con eroina negli slip

Domenica 31 maggio, tra le 20 e le 23.30 sulla Rivol-tana. Gli investigatori del nucleo operativo hanno fermato due auto. Sulla pri-ma, una Mercedes berlina, sono stati bloccati tre gio-vani. I carabinieri hanno fermato la macchina e han-no fatto scendere gli occu-panti. Sembrava un sempli-ce controllo stradale. Ma non era così. I militari l’han-no perquisita da cima a fondo. Nell’auto non sono stati trovati stupefacenti. Ma i giovani erano molto nervosi. I carabinieri se ne sono accorti e hanno conti-nuato a cercare. Uno di loro aveva addosso un grammo di eroina. Era il conducente

della Mercedes. La quan-tità non era tale da poter arrestare il giovane. Pote-va valere come consumo personale. I carabinieri gli hanno ritirato la patente di guida. La seconda au-to era una Opel. I carabi-nieri l’hanno bloccata. Sopra c’erano due cre-maschi: un geometra di 45 anni e un operaio di 32 anni. I carabinieri hanno ispezionato l’auto con molta attenzione. Poi so-no passati ai due uomini. Il geometra non aveva niente addosso. Negli slip dell’operaio invece i ca-rabinieri hanno trovato due palline di cellophane. In una c’erano 6 grammi

di eroina e nell’altra una sostanza che poteva sem-brare cocaina. Si trattava di un quantitativo minimo, vicino al grammo. Sulla ti-pologia dello stupefacente sono in corso dei controlli. Per l’operaio, che era alla guida dell’Opel, è scattato il ritiro della patente.

Quelli nell’Alto Crema-sco non sono controlli ca-suali. Lo dimostra il fatto che sono stati fatti dagli investigatori del nucleo operativo di Crema e non da equipaggi impiegati per i controlli di routine del ter-ritorio e che abbiano se-questrato ancora una volta eroina, chiamata “brown” nel gergo dei tossici. A

causa del suo colore vicino al marrone che non ha niente a che fare con il bianco della cocaina. Si-gnifica che questo tipo di stupefacente, come il capi-tano Antonio Savino ha sottolineato da tempo, è tornato a diffondersi. Lo si vede anche da operazioni come questa, dove i cara-binieri riescono a intercet-tare piccoli quantitativi. Spesso l’eroina è usata in-sieme alla cocaina. Questa, infatti, agisce come un ec-citante sul sistema nervo-so. L’eroina ha l’effetto op-posto: è un depressivo. L’uso simultaneo di eroina e cocaina si chiama “speed ball”.Il capitano Antonio Savino

La Bmw usata dai ladri per la spaccata

Page 15: Il Piccolo del Cremasco

Abiti da sposaUltime tendenze

di Barbara Milanesi

Quali sono le nuove ten-denze, le nuove proposte di stilisti della moda per la scel-ta del abito da indossare il giorno del Si? La nuova col-lezione 2009, propone diver-si modelli di abito , in base anche alla diversità dello sti-lista che immagina la sua sposa ideale all’altare. I mo-delli sono svariati e di genere diverso. Lo stile e i tempi cambiano e ci si modernizza con il passare del tempo. Agli abiti, infatti, sembrano aggiungersi particolarità che,

a seconda dei casi, possono rendere l’abito più Romanti-co, sofisticato, di classe, con corpini sfoderati e trasparen-ti, ricchi, strutturati, ricamati, con code e maniche lunghe , oppure abiti morbidi e lineari. La propensione degli stilisti pare essere quella di utilizza-re diverse colorazioni e sfu-mature; si va dal colore avo-rio, alle tonalità pastello: il rosa, ma anche fucsia, lilla, glicine oppure azzurrino, giallo chiaro, albicocca e pe-sca; si passa poi a colori e tonalità più forti, sgargianti e glamour come il rosso rubi-

no, il bordeaux, l’argento perla o anche il meraviglioso color oro. La scelta per la sposa è davvero svariata e molto interessante. Bisogne-rà sicuramente recarsi in un atelier per indossare di per-sona l’abito sognato e desi-

derato. Vedere e sentire le sensazioni e le emozioni che quel tipo di abito provocano fa la differenza. Spesso ad una scelta mentale si sostitu-isce una scelta pratica fatta proprio durante la prima pro-va. Se si è innamorate

dell’abito bianco, niente pau-ra. Gli stilisti hanno pensato anche alle spose più tradi-zionaliste ed accanto ai colo-ri tenui o sgargianti hanno associato abiti bianchi di gu-sto più classico. E’ vero che la tendenza per il 2009 è quella di cambiare, ma se si ama il colore classico e non si è una persona a cui piace stravolgere le tendenze, si troverà senza problema l’abi-to bianco. Qualche consiglio però non fa mai male: la scel-ta dovrebbe necessariamen-te tenere conto del tipo di persona che si è. Un color pastello può adattarsi mag-giormente al viso e alla colo-razione della pelle, se si ha una carnagione chiara; un colore un pochino più forte, ma che rimane sempre molto

chiaro, potrebbe aiutare “le pallide” ad assumere un co-lorito più sobrio e adeguato per quel giorno così impor-tante. Da non sottovalutare anche la colorazione dei ca-pelli. Ciò che domina mag-giormente nelle nuove colle-zioni é quella di utilizzare l’abito lungo e intero ed il ma-gico e romantico velo. In più per completare “l’opera”, si aggiunge un lungo strascico. Le linee degli abiti tendono a rimanere contenute e roman-tiche ma al tempo stesso ele-ganti, con tratti morbidi. Tutto questo si affianca al tipo di tessuto utilizzato: si va dal

pizzo e tulle per la parte bas-sa del abito, ai nastri di seta che abbelliscono e alleggeri-scono la solennità e l’impor-tanza dell’ abito. Altri tipi di tessuti utilizzati per la nuova collezione sono: il taffetà di seta (tessuto liscio e morbi-do), organza (tessuto madre-perlato in seta ), mikado ( tessuto in raso giapponese più consistente e corposo). La predisposizione é quella di prediligere dei tipi di stoffa molto lisci, setati, moderati, e senza eccessi, ma al tem-po stesso che acquistano una volta indossati corposità e voluminosità.Romantico e di classe

Sposi 15Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

La tradizione detta legge,ma gli stilisti hanno adottato

novità inattese...

Elegante e alla moda

Page 16: Il Piccolo del Cremasco

Per la coppia è un giorno unico

Cosa rende il giorno del si unico e speciale? Sono tante le idee che possono differen-ziare il matrimonio e che possono renderlo davvero indimenticabile. Tra colpi di scena e scherzi divertenti, il

giorno del Si può davvero es-sere ricordato per sempre con allegria e magia allo stesso tempo. Tra le tenden-ze della nuova stagione, cer-tamente è da sottolineare quella che si sta propagando per le feste Matrimoniali: il volo delle Colombe bianche.

Le colombe si dovrebbero levare in cielo all’uscita dei due sposini che si appresta-no, dopo la cerimonia Nuzia-le, a venir fuori dalla Chiesa o dal Municipio. Il volo delle Colombe bianche, sarà effet-

tuato nel momento in cui gli sposi pronunciano il fatidico e atteso Sì e quando, usciti dalla Chiesa, si bacieranno. Allora gli sposi dovranno far uscire questi magnifici uc-celli dalle gabbiette a forma di cuore, i quali attenderanno

solo le due mani per poter volare in alto nel cielo. Que-sta è l’ultima delle tendenze e delle mode che si stanno estendendo in tutta Italia, per tutti quegli sposi che deside-rano un matrimonio e delle

nozze come quelle delle fia-be e delle loro storie princi-pesche. Sono tantissimi gli allevatori di colombe che of-frono questo servizio di no-leggio ai tanti interessati. Il fatto che anche gli allevatori aumentino sempre più dimo-

stra come ormai siano in molti gli sposi affascinati da questo genere di servizio che renderà la loro uscita dalla Chiesa, davvero sorprenden-te e spettacolare, anche alla vista degli invitati che li at-tenderanno fuori la Parroc-chia. Già vent’anni fa alcuni allevatori proponevano il no-leggio delle colombe nelle cerimonie a livello gratuito e non professionale. Oggi gli allevatori offrono le colombe a noleggio a prezzi moderati e con tutte le garanzie del caso rendendo lo spettacolo ancora più piacente e spet-tacolare. All’uscita della chiesa per l’appunto, si in-stallano due ceste dove so-

no racchiuse le stupende colombe. Le stesse cane-strelle a forma di cuore ver-ranno, nel momento eclatan-

te, innestate con un teleco-mando. Viene inoltre monta-to anche un pilastro a forma di cuore sul quale viene pog-

giata un’altra cesta a forma di cuore, la quale sarà aperta proprio dagli sposi, con una corda. Questo movimento

sarà simultaneo e armoniz-zato con i fotografi che im-mortaleranno tale momento. L’apertura della gabbia deve essere compiuto prima del lancio di riso e confetti, affin-chè i poveri uccelli non si spaventino. Ma tra le parti fondamentali della cerimonia e del rinfresco come si può dimenticare il tradizionale ta-glio della cravatta? Il taglio della cravatta é quell’usanza che andrebbe effettuata du-rante il ricevimento.

La cravatta dello sposo dovrà essere tagliata tutta in pezzi. Questi pezzi verranno messi in un cesto o su un vassoio e gli amici passando tra gli invitati, chiederanno, se ne si desidera un pezzo offrendo qualcosa in cambio. I soldi ricavati da tale iniziati-va, saranno destinati agli sposi.

L'album fotografico: il ricordo durerà per sempre

Il sogno di vivere la fiaba d'amore si realizza

Sposi 16 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Page 17: Il Piccolo del Cremasco

La grande storia del Trofeo Dossena

Al via la 33esima edizione del Trofeo Dossena. Dal 12 al 19 giugno prenderà il via una delle manifestazioni più atte-se.

Proprio qualche giorno fa sono state annunciate le squadre che parteciperanno al trofeo: Milan, Genoa, Sam-pdoria, Atalanta, Nazionale Lega Pro,NY Magic e i bra-siliani del Gremio. Il torneo è organizzato in due gironi e si qualificano le prime due squadre di ogni girone fino alla semifinale ed infine alla

finale. Tutte le squadre di-sputeranno le partite in di-verse cittadine sparse tra le province di Milano, Cremo-na, Brescia e Bergamo. Quattro incontri il primo gior-no, il 12 giugno. Crema apre la pista. Sarà infatti la nostra città ad ospitare la gara inau-gurale.

Lo stesso giorno le cittadi-ne coinvolte e palcoscenico delle partite saranno: Marti-nengo in provincia di Berga-mo, Vignate in provincia di Milano e Quinzano d’Oglio in

provincia di Brescia. Ad ospi-tare il secondo turno saranno invece Spino d’Adda, Mez-zago in provincia di Milano, Castelcovati in provincia di Brescia e Mozzanica in pro-

vincia di Bergamo. Il secon-do girone è previsto per sa-bato 13 giugno. L'ultima giornata del girone elimina-torio, domenica 14 giugno, verrà disputata sui campi di

Sergnano, Soncino, Castel-leone e Fornivo San Giovan-ni in provincia di Bergamo. Dalle semifinali si torna a Crema che si terranno il 16 giugno. E sempre al Voltini si disputa l'atto conclusivo pre-visto per la sera del 19 giu-gno alle ore 21.

Al Teatro San Domenico di Crema la grande serata di presentazione. La conduzio-ne è stata affidata al giorna-lista Rai Marco Civoli coa-diuvato da Cristina Firetto; la regia è stata di Egidio Lunghi. Molto apprezzata la colonna sonora della serata affidata alla bravissima can-tante Ambramarie, reduce dal successo di «X Factor», che ha conquistato il pubbli-co con la sua voce straordi-naria. Applausi anche per gli spettacolari balletti delle ra-

gazze della Scuola Danza di Chieve dirette di Elena Bo-nizzi. Il primo a salire sul pal-co è stato il presidente del Comitato Organizzatore Ma-rio Palmieri che ha aperto ufficialmente il galà con il benvenuto al folto pubblico. La serie di ospiti è poi prose-guita con l'ex arbitro Daniele Tombolino. Poi è stata la volta di Felipe Mattioni, gio-catore in forza al Milan. Il mo-mento più caldo ed atteso era, come ogni anno, la con-segna dei premi «Stelle del Dossena» e «Giorgio Giavaz-zi» in collaborazione con la «Gazzetta dello Sport» (pre-

sente la giornalista Enrica Speroni) che quest'anno so-no stati vinti dal bomber del-la Sampdoria, Giampaolo Pazzini e dal team manager della Juventus Gianluca Pessotto. Alla serata sono intervenuti anche il presiden-te della Lega Pro Mario Ma-calli e il selezionatore Gior-gio Veneri, il presidente del Coni provinciale Rodolfo Verga, il presidente regiona-le della Figc Felice Belloli, il sindaco di Crema Bruno Bruttomesso insieme a tan-ti altri personaggi del mondo dello sport, della cultura e della politica. Il presidente Mario Palmieri, perfetta la sua regia della 33esima edizione

Trofeo Dossena 17Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

La serata di presentazione al San Domenico: premiati big dello sport e del giornalismo

Al centro Daniele Tombolino e alla sua destra Gianluca Pessoto

Il bomber della Sampdoria Giampaolo Pazzini

Page 18: Il Piccolo del Cremasco

Angelo Dossena era nato nel 1921. I suoi genitori asse-condano a prezzo di grandi sacrifici il suo desiderio di studiare medicina. Angelo li ripagò con la laurea. Lo sport da sempre lo aveva affasci-nato tanto che si era specia-lizzato come medico sporti-vo. In breve divenne il punto di riferimento per gli atleti cremaschi bisognosi di cure specialistiche. Nel 1952 è

approdato al Crema, è entra-to nel consiglio e ha svolto l'attivita' di medico sociale. Nell'estate del 1975 era di-ventato presidente e ha im-postato in programma di ri-lancio puntando sui giovani. Non ha avuto il tempo di ve-dere realizzati i suoi progetti però dato che il 29 marzo 1977, a soli 56 anni, è morto di un male incurabile. La scomparsa dolorosa e re-

pentina del Dottor Angelo Dossena, Presidente dell' A.C. Crema ha preso la mano di alcune persone e ha posto nella condizione di comme-morarlo degnamente, seppur con profonda tristezza. Per questo nel 1977 il comitato Dossena ha organizzato il primo trofeo giovanile intito-

lato a suo nome. La manifestazione che si

lega ad Angelo Dossena, sportivo di eccezionale cari-ca umana e a Giuseppe Vol-tini, mecenate spontaneo e cultore di leve giovanili, vuol essere un omaggio degli sportivi cremaschi a due Pre-sidenti che hanno segnato una continuità al vertice diri-genziale del Sodalizio nero-bianco.

Queste furono le belle pa-role d'affetto e riconoscenza per due figure che avevano onorato lo sport cremasco e che aprirono il volume di pre-sentazione del Dossena 1977. Ricordarli come sim-boli, esempi da seguire e'

stato l'impegno negli anni del Comitato Organizzatore. Il Dutur Angelo aveva lascia-to una grandissima eredità: il suo modo di essere dirigen-te, il suo modo di vivere lo sport, il suo modo di vivere vicino ai giovani.

Il seme ereditato messo a dimora da un gruppo di ami-

ci ancora oggi unito e' ger-mogliato e ha dato buoni frutti. Fanno parte oggi del Consiglio direttivo del Comi-tato Organizzatore: Mario Palmieri (Presidente), Silva-na Farea Donarini (Vice Pre-sidente), Giuseppe Riboldi (Resp.Organizzativo), Gian Paolo Donarini (Tesoriere), Gianni Marchetti (Segrete-ria), Alvaro Stella (Coord. Tornei associati), Giorgio Ri-boldi (Squadre Italiane), Fe-derico Carera (Squadre In-ternazionali), Simone Mulet-ti (Marketing), Roberto Rab-baglio (Ufficio Stampa), Giovanni Soloni (Amm. Co-munale). Ne sono soci: Gio-vanna Achilli, Alberto Agosti,

Daniela Barcilesi, Francesco Barbaglio, Tina Bellandi, Li-no Bonizzoni, Lamberto Brambatti, Fabio Carera, Gian Luigi Carera, Massimo Carini, Marco Civoli, Maria-pia Corbetta, Danilla Corlaz-zoli, Piera Crotti, Barbara Donarini, Simone Donarini, Franco Farea, Cristina Firet-to, Giusy Ferrari, Walter For-naroli, Gottardo Ginelli, Ser-gio Ghisetti, Paolo Gualan-dris, Egidio Lunghi, Anna Maini, Francesco Martelli, Tarcisio Meleri, Pietro Men-

goli, Daniele Pasini, Giancar-lo Rampinelli, Pierangela Ri-baldi, Marco Serina, Roberto Scarafaggi, Gloria Severgni-ni, Luigi Tajè, Alessandro Vailati, Silvia Zanara, Mario Zucchetti. E ne sono colla-boratori: Dino Aliprandi, Tar-cisio Adenti, Maria Teresa Borselli, Nuccio Borselli, Giovanni Quartani, Fausto Montanari, Giliola Biondi, Mi-no Pavesi, Tancredi Perego, Basilio Tondini, Alfredo Betti-nelli, Lucio Nichetti, Serafino Marinoni, Bortolo Spinelli.

Per anni il punto di riferimento degli atleti

cremaschi in difficoltà

Angelo Dossena

Trofeo Dossena18 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

La grande festa del calcio «Angelo indimenticabile»

Page 19: Il Piccolo del Cremasco

Trofeo Dossena 19Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Tanti sono i giovani che il Dossena ha lanciato nel fir-mamento del calcio mondiale. In oltre 30 anni di storia in molti proprio da Crema sono partiti per una strepitosa car-riera. Ad oggi gli annali del Trofeo annoverano ben 2 pal-loni d'oro, 6 campioni del mondo, diversi vincitori di Champions League, alcuni dei più grandi portieri italiani, molti capo cannonieri di serie A, B e Mondiali di Calcio, grandi giocatori divenuti tec-nici vincenti e gli "occhi" più famosi di italia '90. Ecco un elenco, estremamente parzia-le, ma significativo. Fabio Cannavaro, Luis Figo, Lars Ricken, Filippo Indaghi, An-drea Pirlo, Roberto Donadoni, Alberto Giardino, Vincenzo Iaquinta, Víctor Valdés, Vin-cenzo Montella, Gianpaolo Pazzini, Riccardo Montolivo, Marco Amelia, Francesco Tol-do, Andrea Barzagli, João Pinto, Viktor Onopko, Nicola

Amoroso, Dario Hubner, Eu-genio Corini, Alessandro Co-stacurta, Demetrio Albertini, Attilio Lombardo, Walter Zen-ga, Riccardo Ferri, Salvatore Schillaci, Fabrizio Miccoli, Gianluca Pagliuca, Simone Barone, Rolando Bianchi, Da-vid Di Michele, Pierluigi Brivio, José Luis Caminero, Santiago Cañizares, Maurizio Ganz, Si-mone Vergassola, Massimo Maccarone, Gionatha Spine-si, Massimo Donati, Aimo

Diana, Marco Lanna, Riccar-do Maspero, Luigi Turci, Giu-seppe Favalli, Stefano Nava, Gianluca Pessotto, Sergio Porrini, Francesco Antonioli, Angelo Colombo, Dino Bag-gio, Marco Del vecchio, Anto-nio Filippini, Pierluigi Orlandi-ni, Stefano Bettarini, Federico

Giunti, Massimo Taibi, Luigi Di Biagio, Arturo Di Napoli, Sa-muel Kuffour, Mark Iuliano, Massimo Marazzina, Simone Pavan, Filippo Maniero, Fabio Pecchia, Alberto Fontana,

Domenico Morfeo, Damiano Zenoni, Cristian Zenoni, Ro-berto Baronio, Giuliano Gian-nichedda, Roberto Rambau-di, Marco Schenardi, Davide Possanzini, Antonio De Vitis, Stefano Eranio, Massimo Carrera, Antonio Manicone, Salvatore Lanna, Matteo Fer-rari, Roberto Stellone, Fabio Bazzani, Andrea Gasbarroni, Ivan Pelizzoli, Alex Pinardi, Francesco Ruopolo, Daniele Gastaldello. Il trofeo Dossena è giunto alla 32esima edizio-ne. Tanti sono stati le squadre ed i campioni che si sono suc-cessi negli anni. Nel 1977 e nel 1978 vinse il trofeo il Per-gocrema; nel 1979 il Torino e nel 1980 ancora il Pergo. Poi non ne vinse più fino al 1991. Nel 1981 vinse il Milan; nel 1982 l’Atalanta; nel 1983 il Napoli; nel 1984 la Cremone-se; nel 1985 ancora l’Atalanta come nel 1993, nel 1997, nel 1999; nel 1986 e nel 1988 il Como; nel 1989 il Dinamo Kiev; nel 1990 e nel 1992 l’In-ter; nel 1994 la Nazionale C; nel 1995 e nel 1996 il Nancy; nel 1998 il Parma; nel 2000 l’Atletico Madrid; nel 2001 l’Ituano; nel 2002 e 2003 il Bo-ca Junior; nel 2004 il Real Sal-vador; nel 2005 l’Internacio-nal; nel 2006 ancora la Nazio-nale C e l’anno scorso il Milan. Aspettiamo il campione dell’edizione 2009.

Al torneo hanno giocatoi grandi protagonisti del calcio

italiano e internazionale

Milan, parteciperà con una rosa agguerrita

Pergocrema, saranno sostenuti dal loro pubblico

Genoa, notevole la tradizione nelle categorie giovaniliLegapro, una selezione attenta e competitiva

Sampdoria, un vivaio di altissima qualità

La vetrina dove scoprire i campioni di domani

Page 20: Il Piccolo del Cremasco
Page 21: Il Piccolo del Cremasco

di Tiziano Guerini

rmai iniziata l’attività esti-va di CremArena, lo spazio all’aperto del museo civi-

co di Crema in via Dante, ospita giovedi 11 giugno alle ore 21 il concerto di Fabio Concato.Particolarmente significa-tivo la decisione di devol-vere l’incasso alle popola-zioni terremotate dell’Abruzzo. Decisione che ha potuto essere presa anch per la generosa par-tecipazione all’evento musicale del Rotary Club Cremasco San Marco.

Fabio Concato è uno dei più raffinati interpreti della musica leggera. Le sue canzoni non sono mai banali, e musica e parole si fondono per rea-lizzare dei piccoli capola-vori. Fra le sue interpretazioni più importanti “Storie di sempre” suo primo disco di più di trent’anni fa, “Domenica bestiale” e “Oltre il giardino”. Nasce a Milano nel 1953 e il suo primo disco è del 1977 dopo una esperienza breve ma intensa di caba-ret che ha determinato la sua formazione artistica prima che musicale. Cantante di qualità per canzoni d’autore.

Anche la IV° edizione della «Crema del Pensie-ro», appuntamento ormai tradizionale per Crema con la filosofia, si è chiusa con un discreto successo di pubblico: circa 1600/1800 presenze in tre giorni a tes-timoniare che l’attenzione e l’interesse per la cultura è ancora vivo. L’ottavo Co-mandamento «Non dire falsa testimonianza» è sta-to affrontato da tanti punti di vista: quello stretta-mente teologico (prof. Ga-ia De Vecchi), quello poet-ico-storico-letterario (proff. Boncinelli, Cantarella, Giorello), quello di stretta attualità del rifiuto dell’invecchiamento del corpo (proff. Moriggi, Ni-coletti), quello stretta-mente filosofico (prof. Na-

toli). Rilevante anche il contributo alla riflessione offerto dalla giornata dedi-cata alla “disabilità” con lo spettacolo dell’Anffas con la regia di Franca Marche-si, e il successivo dibattito pomeridiano con la rile-vante presenza in partico-lare di don Colmegna. La nuova scelta logistica di CremArena e del centro S. Agostino ha creato qual-che problema, ma si è rive-lata, tutto sommato, per-corribile con qualche ac-corgimento che gli orga-nizzatori dovranno preve-dere per la prossima ediz-ione.

Prossima edizione per la quale è già stato scelto il nuovo comandamento: «Onora il padre e la ma-dre».

Sabato 6 giugno alle ore 21,00 un nuovo appunta-mento con l’orchestra e il coro giovanile Sweet Suite della Scuola di Musica Claudio Monteverdi nell’ auditorium Manenti, chiesa cittadina di S. Bernardino a Crema per «Incontri di Pri-mavera» organizzati dal

Centro Diocesano «G.Lucchi» con il patro-cinio del Comune di Cre-ma, assessorato alla cul-tura.

In programma musiche di Antonio Vivaldi «La tem-pesta di mare» e di Leo Delibes, la «Messe brève» per coro ed archi.

SANT'AGOSTINO

MONTEVERDI

AMENIC CINEMA

Film di fantasiagiapponese

O

nizia mercoledì 10 giugno, con rappre-sentazione alle ore 21 (attori: Monica Agosti, Lorenzo Samanni, Corrado

Vinelli), per poi proseguire fino al 21 giugno, la mostra fotografica e performance, nei chiostri del teatro S. Do-menico di Crema, di Arrigo Barbaglio.

Il titolo della mostra «Scheggia futurista» in-tende richiamare esplicita-mente la celebrazione del manifesto futurista che 100 anni fa Filippo Tommaso Martinetti diffondeva da Roma (“Uccidiamo il chiaro di luna”) e che per qualche tempo avrebbe informato di sé gran parte delle manifes-tazioni artistiche varie non solo in Italia.

La mostra intende «ricostruire coi suoi testi e le

sue foto, l’atmosfera dei ro-boanti tempi futuristi, pur distaccandosi dai materiali d’epoca, per realizzare, at-traverso un connubio parti-colare tra parola, immagine

e musica, una attualizzazi-one di quello spirito artisti-camente rivoluzionario».

La mostra presenta, nel suo insieme, un percorso del tutto inusuale per lo stile

del fotografo e del suo gio-co di impostazione col cor-po umano. Nessuna traccia dell’uomo se non attraverso i manufatti del suo esist-ere.

Mostra fotografica

I

Il concerto giovedì 11 giugno nello spazio di CremArena

La musica dolcedi Fabio Concato

Un omaggio al Futurismo

&Cultura Spettacoli trovi anche da:

P.za Gloriosi Caduti, 10 - Vaiano CremascoBanca Popolare

il PICCOLO giornale del

CREMASCO trovi anche da:

via degli Artigiani,17 - Vaiano CremacoButterfly

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Il chiostro del San Domenico

Fabio Concato

Dialogo sulla fineIncontro insolito quello del

Caffè Filosofico di Crema, al Caffè Gallery di via Mazzini, alle ore 21 del prossimo lunedì 8 giugno. Per due motivi: giunge ridosso della conclusione della tre giorni di Crema del Pensiero, ed affronta un tema fra i più dif-ficili e delicati.

C’è anche un terzo motivo: viene proposta la presentazione di un volumetto edito dallo stes-so Caffè Filosofico (è ormai il settimo della serie) di cui una copia verrà durante la serata of-ferta ai presenti. Il tema del li-bro: «Dialogo sulla morte - fra uno psicoanalista, un filosofo e un sacerdote». Autori del dialo-go sono: Secondo Giacobbi, Patrizia De Capua, don Franco

Manenti. Il libro contiene anche alcuni scritti (pagine del diario e omelie) di don Agostino Can-toni, docente appassionato di filosofia, scomparso lo scorso anno. A commentare il testo – quasi a completamento delle figure “professionali” maggior-mente a contatto con il prob-lema della morte – ci saranno due medici: Claudio Ceravolo, già responsabile del Centro on-cologico dell’ospedale, e Lu-ciano Orsi esperto di terapie palliative. Certamente un argo-mento insolito, in una società che rifiuta l’idea della morte e la rimuove quasi ad esorcizzarla. Ma la sua ineluttabilità merita più che una attenzione superfi-ciale.

Prosegue l’attività del Circolo di cultura cine-matografica Amenic Cine-ma. Lunedi 8 giugno ore 21,30 presso il Centro Cul-turale S. Agostino in via Dante 49 a Crema, verrà proiettato il film (adatto an-che ai bambini) «Il mio vi-cino Totoro» di Hayao Mi-yazaki, Giappone 1988. Nel Giappone degli anni '50, le sorelline Satsuki e Mei si trasferiscono con il padre in una casa di cam-pagna per star vicine alla madre, ricoverata in os-pedale. Entrano così in

contatto con un mondo nuovo, entusiasmante e pi-eno di prodigi, dove la natura è abitata da strane e gentili creature come il grande Totoro. Miyazaki, acclamato maestro dell'animazione giap-ponese, mette in scena un r i t ra t to de l icato dell'infanzia, in cui si fon-dono armoniosamente fan-tasia e realtà. Il personag-gio di Totoro è stato così amato dal pubblico da es-sere adottato dallo Studio Ghibli come logo nelle suc-cessive produzioni.

CAFFÈ FILOSOFICO

Don Agostino Cantoni

Crema del Pensiero:un grande successo

Coro Sweet Suite

Page 22: Il Piccolo del Cremasco

ARTE & culTuRA

Fino al 7 giugnoCREMAMostRA La Visione deLLo spazioMostra fotografica dedicata agli scatti d'autore in tema di architettu-ra, pianificazione e paesaggio pres-so il Chiostro del Teatro san dome-nico in piazza Trento e Trieste. orario: lunedì-venerdì ore 16-20; sabato e festivi ore 10-12 e 16.20. ingresso libero e gratuitoper informazioni: 0373-85418.

Martedì 9 giugnoCREMoNACoNvEgNoQuesTioni arTe ConTeMpora-nea - arTe ConTeMporanea, iMMaginari e spazio pubbLi-Co. eseMpi e rifLessioniincontro nella sala puerari del Museo Civico "ala ponzone" in via ugolani dati 4 alle ore 18, con giorgina bertolino, docente pres-so la facoltà di architettura al po-litecnico di Torino. dal 2005 la bertolino è responsabile della for-mazione dei mediatori culturali d'arte della fondazione sandretto re rebaudengo.ingresso gratuitoper informazioni: 0372-34190 o 347-7798839.

Fino al 10 giugnoCREMoNAMostRALa Via deLLe anfore. iL CoM-MerCio di derraTe aLiMen-Tari a CreMona appuntamento nelle sale del Mu-seo Civico ala ponzone (palazzo affaitati in via ugolani dati 4).orario: feriali ore 9-18; festivi ore 10-18. Lunedì chiuso.

Fino al 10 giugnoPIADENAARCHAEo@tRADEanTiCHi CoMMerCi in LoM-bardia orienTaLepanorama dei contatti tra antiche culture e degli spostamenti di ma-terie prime e manufatti dalla prei-storia al medioevo, presso la rete dei Musei archeologici piazza garibaldi 4 (presso la biblioteca).

orario: da lunedì a venerdì ore 8.30-13.30.

Fino al 14 giugnoCREMoNAMostRA darwin 1809/2009Mostra scientifica per ricordare il bicentenario della nascita del gran-de scienziato Charles darwin.orario: dalle ore 9 alle ore 13 dal martedì alla domenica presso il Museo di storia naturale.

Fino al 27 giugnoCREMoNAMostRApiTTura in iTaLia oggi. una siTuazioneMostra d'arte dedicata alla pittura italiana dal 1945 ad oggi presso la fondazione Città di Cremona in piazza giovanni XXiii, 1.ingresso libero e gratuito.orario: feriali: dalle 9 alle 12.30 e dalle 17.30 e alle 19.30.sabato dalle 17.30 alle 19.30.per informazioni: 0372-421011.

Fino al 28 giugnoCREMoNAMostRA"suiTe 347" opere grafiCHe di pabLo piCassoQuaderno di opere grafiche di pi-casso in mostra al Museo Civico, sala delle mostre temporanee in via ugolani dati 4. si tratta di una raccolta di incisio-ni in bianco e nero sui temi più cari a picasso: l'artista, l'eros, il mito, la politica. orario: dal martedì al sabato ore 9-18, domenica e festivi ore 10-18. Lunedì chiuso. Costo: intero 5 euro, ridotto 4 eu-ro.

Fino al 21 giugnoCAsALMAggIoREMostRAgLi aniMaLi parLanTi.iL besTiario di goLiardo pa-doVapresso il Museo diotti di Via for-mis 17 sono esposte le opere d'arte del pittore casalasco go-liardo padova.Costo: 3 euro (2 euro il ridotto).per informazioni: 0375-200416.

Appuntamenti22 Venerdì 5 Giugno 2009

musicADal 15 maggioCREMoNACoNCERtofesTiVaL di CreMona "CLau-dio MonTeVerdi" - XXVi edi-zionepresso la Chiesa di san Marcelli-no sono in programma le celebra-zioni nel 250° anniversario della morte del grande compositore te-desco g.f. Handel, avvenuta a Londra il 14 aprile del 1759.ecco il prossimo e ultimo appun-tamenti alle ore 21.venerdì 5 giugno: g.f. Handel in viaggio tra roma e italia.per informazioni: 0372-022001.

Fino al 13 giugnoCREMoNACoNCERtoesibizioni dell'istituto superiore "Monteverdi".ecco i prossimi appuntamenti: 9 -10 -11 giugno nella Chiesa di s.Maria Maddalena ore 18: con-versazione con gli allievi della scuola.sabato 13 giugno nella Chiesa di

s. Maria Maddalena ore 21: omaggio al violino.ingresso libero e gratuito.per informazioni: 0372-22423.

sabato 13 giugnoCREMoNACoNCERtoCroCk - CreMona roCk fe-sTiVaL 2009 10ª edizioneappuntamento dalle ore 9 presso l'arena giardinoin viale po.ingresso gratuitoLa decima edizione del Crock - Cremona rock festival giunge a conclusione della ricca stagione del Centro Musica "il Cascinetto" e di Cantiere sonoro 2009, inse-rendosi con il neonato "pim pum pam festival", nel progetto regio-nale pianeta giovani - Creatività ed opportunità.ecco il programma-dalle 9 festa della musica stu-dentesca.dalle 20.30 Crock - Cremona rock festival con sydrojé, night in paris e afterhours.per informazioni: Centro Musica "il Cascinetto" in Via Maffi 2/a, 0372-435701.

il PICCOLO giornale del

CremasCO

AlTROMercoledì 10 giugnoCREMoNAINCoNtRoarandora sTar. neL noMe di una naVe una pagina di sToria europea duranTe La ii guerra MondiaLeConversazione con Maria serena balestracci nell'ambito del ciclo di incontri dal titolo "Cultura per Cremona", organizzato da Lions Campus Club universitas nova. appuntamento alle 17 presso la biblioteca statale a palazzo affaitati in via u. dati 4.ingresso libero e gratuitoper informazioni: 0372-495611.

Domenica 7 giugnoCREMoNAEvENto100 passi insieMe a MedeaLa manifestazione prenderà il via in piazza del duomo con ritrovo alle 9. sia tratta della 6ª edizione della camminata in onore dei pazienti oncologici. iscrizione: adulti 5 euro, bambini 1 euro.La partenza della camminata è programmata alle 11.30; l'arrivo è previsto verso le 12.30 alle Colo-nie padane (possibilità di bus navetta, gratuito).per informazioni: associazione Medea 0372- 405637.

i depeche Mode illumineranno il cielo di Milano la sera del 18 giugno 2009. do-po oltre 3 anni la band ritorna nel capo-luogo lombardo per presentare in ante-prima assoluta le canzoni dell'ultimo al-bum "sound of universe".

Con 75 milioni di dischi venduti in ven-totto anni di carriera i depeche Mode si sono imposti nell’«olimpo dei grandi» della musica internazionale e c'è grande attesa per il loro concerto milanese allo stadio di san siro, che ha calato il sipario sul campionato di calcio.

i biglietti per il concerto sono disponi-bili sul circuito ticketone e nelle abituali

prevendite. i depeche Mode (ora com-posto da Martin Lee gore, dave gahan ad andrew fletcher) sono un gruppo musicale synth pop britannico, annove-rato dalla critica tra i gruppi capaci di portare la cosiddetta musica elettronica a livelli di successo su scala planetaria, riempiendo interi stadi, in lunghe tournée mondiali.

Venuti alla ribalta sulla scena synth pop inglese nel 1980, la loro fama si è protratta negli anni a seguire, con una carriera più che ventennale, che ha ab-bracciato poi anche altri generi musicali, con larghe concessioni al pop rock e al-

la new wave, specie nella seconda fase, e una massiccia incursione nella dance alternativa, nel periodo più recente.

Milioni di fans in tutto il mondo, centi-naia di gruppi ispirati dai loro brani e di-versi album tributo, ne hanno fatto una band di grande prestigio, che poco ha dovuto concedere in termini di commer-cialità.

Hanno segnato la loro carriera succes-si come enjoy the silence, personal Je-sus, never Let Me down again, everything Counts, strangelove, walking in My sho-es, it's no good e tanti altri, che propor-rano durante il concerto milanese.

i mitici Depeche mode a san siro

il festival di mezza estate 2009 rende onore alla danza con il "ki-te Musical"

appuntamento lunedì 15 giu-gno alle 21 a Cremona all'arena giardino.

Con il testo originale di paola posa e gianfranco Viola, lo spet-tacolo racconta di un gruppo di bambini, che giocando finisce in un vecchio teatro, luogo-non luo-go dove tutto può accadere, do-ve "io sono e ci credo".

ogni vecchia locandina, bau-le, costume, materiale scenico abbandonato diventa un sugge-rimento per l'immaginazione e trasforma i bambini in artisti e gli artisti in alcuni dei personaggi dei più celebri musical (il fanta-sma dell'opera, Chorus Line, west side story, grease, Hair, Jesus Christ super star, all that jazz, Mary poppins, stalight ex-press, Tutti insieme appassio-natamente).

il musical, alchimia sempre nuova di diversi codici artistici, è linguaggio d'eccellenza per un palcoscenico che sa di promes-sa e racconta di un mondo incan-tato.

i bambini ne sono gli interpreti, nella loro capacità di "volare".

preparatrice del canto è Mim-ma davossa e della parte musi-cale è Max bedani.

per informazioni: ufficio per le attività istituzionali e promozio-nali della presidenza del consi-glio del Comune di Cremona 0372-407230 - 0372-407048.

la danza protagonista all’ArenazOOm

fuORi pROvinciA

I protagonisti dell'appuntamento di danza per il Festival di mezza estate

non lasciate che la stabilità che caratterizza il vostro rapporto si trasformi in monotonia e se desiderate tra-sgredire, troverete nel partner il complice più adatto.

il lavoro sta per prendere la svolta che avevate auspi-cato e che per ottenerla a lungo vi siete prodigati spin-ti dalla prospettiva di ricevere maggiori gratificazioni.

siete particolarmente inclini a lasciarsi trasportare dal calore dell’estate che sopraggiunge e con esso la spin-ta emozionale che tanto influenza i nati nel segno.

siete assillati da un’indesiderata apatia e a farne le maggiori spese saranno coloro che non hanno un lavo-ro. non abbattetevi, la determinazione vi ripagherà.

sono in arrivo alcune occasioni di incontro con persone che sin da subito mostreranno di avere con una note-vole affinità e con i quali potranno nascere dei flirt.

L’opportunità che andate chiedendo da tempo alla for-tuna probabilmente non arriverà, ma intanto cogliete i piccoli doni che vi sta offrendo, che non è poco.

il lavoro vi regala soddisfazioni professionali ed econo-miche. dal punto di vista finanziario intravedete la pos-sibilità di rifarvi di alcune perdite subite ad inizio anno.

Le coppie avranno la possibilità di ritrovare l’entusia-smo che lo stress sembrava aver logorato e godere del meglio che il partner riesce ad esprimere di sé.

Le novità riguarderanno prevalentemente i soggetti che sono in cerca di un’occupazione che potranno vagliare offerte di carattere stagionale. Meglio di nulla…

il cammino verso l’obiettivo prefissato da raggiungere procede lentamente, ma con continuità. alcune nubi all’orizzonte ma al momento non vi spaventano.

siete piacevolmente ricoperti di attenzioni da parte del partner che non perderà occasione per dimostrare l’in-tensità del sentimento che prova verso di voi.

distraetevi nel tempo libero e riposatevi quando possi-bile: solo una ritrovata energia fisica e mentale vi farà apparire la situazione molto diversa.

L’Oroscopo Della Settimanaa cura di: www.oroscopo-2009.com

Page 23: Il Piccolo del Cremasco

di Marino Marini

n programma ricco di pro-gett i quel lo della lista «Ti-cengo Doma-ni-Tradizione e

Rinnovamente» di cui candi-dato sindaco è Giacomo Gorlani. Progetti non fanta-siosi, ma realizzabili. E' la storia stessa dell'imprendito-re della Besser a sottolinear-lo. Se Ticengo oggi ha le strutture che ha, il merito va proprio a Gorlani che è stato per anni sindaco del paese.

Qualche esempio? Presto fatto: la realizzazione delle aree residenziali nelle vie Eu-ropa, Manzoni e Moro; l'area destinata alle aziende artigia-ne, industriali e commerciali; la sistemazione del cimitero e la costruzione nuovi loculi; le convenzioni con l'«Unione dei Fontanili» per la segrete-ria, l'ufficio tecnico e la vigi-lanza. Per citarne solo alcu-ne.

Che cosa ha realizzato, in-vece l'amministrazione retta da Domenico Mario Olive-ri? «E' riuscita solo a portare a termine qualche opera ini-ziata dal sottoscritto. Nulla di nuovo è stato realizzato in cinque anni. E' aumentata solo la litigiosità» dice Gorla-ni.

E come giudica la lista di Corrado Bianchessi? «Il candidato a sindaco di que-sta lista e i componenti del gruppo non hanno alcuna esperienza amministrativa. Votare loro è come fare un

salto nel buio» è lapidario Gorlani.

Frasi al veleno? Neppure per sogno, Infatti, negli ultimi giorni, si è scatenata, contro Gorlani, da parte dei concor-renti, una campagna di men-zone e ingiurie.

Alle quali, Gorlani risponde con equilibrio, ma senza mo-strare l'altra guancia. «Per-ché dalla lista "Insieme per Ticengo" sono usciti 6 consi-glieri su 8? Perché la lista "Ticengo che cresce" ha solo 9 consiglieri? Forse che al

loro interno c'è qualche pro-blema?».

Domande legittime. Ma Gorlani vuole precisare: «Sappiano i cittadini che Gia-como Gorlani non ha lasciato alcun debito al Comune, ma al contrario ha pianificato con saggezza le entrate: tanto è vero che nelle casse del Co-mune entrano circa 120mila euro ogni anno, frutto dell'Ici, in particolare della zona arti-gianale che garantiscono al

Comune sonni tranquilli».Così come è tranquillo

Gorlani: «I cittadini di Ticen-go sanno perfettamente di-stinguere il vero dalla menzo-gna e sanno anche che il di-scredito trova solo terreno arido su cui non nasce alcun frutto»

E arriviamo proprio all'og-gi. Dopo essere stati alla fine-stra per qualche tempo e re-sisi conto dell'immobilismo dell'attuale maggioranza, al-cuni cittadini di Ticengo si sono mossi per formare un

nuovo gruppo proprio per dare una svolta a questa si-tuazione di paralisi.

Così si è formata la lista «Ticengo Domani-Tradizione e Rinnovamento». Dentro c'è una squadra amalgamata, in rappresentanza di tutti i set-tori della vita civile ed econo-mica, decisa a fornire il suo contributi per migliorare la qualità della vita di chi risiede in questo paese.

Chi c'è in lista? Oltre a

Gorlani, troviamo Enrichetta Suprani, cancelliere, una persona sopra le parti, ga-rante delle scelte del gruppo e che sarà vice sindaco qua-lora gli elettori di Ticengo premieranno questa lista.

Non è l'unica donna in li-sta. La presenza femminile è forte e importante: Emilia Dossena, Simona Ardigò e Luisa Donati fanno parte della squadra. Donne deter-minate, entusiaste, pronte a fare la loro parte per Ticengo. Infine tutti coloro che hanno voluto mettersi in gioco per Gorlani a sindaco del paese. Li ricordiamo: Ronni Bonet-ti, Nicholas Dognini, Ga-briele Gorlani, Roberto Ma-riani, Stefano Mosconi, Vincenzo Bosio, Marco Tosseghini e Bruno Paggi.

Mettersi in gioco per che cosa? I progetti che vogliono realizzare sono molti e tutti di grande rilevanza. E' l'unico modo per rimettere un moto una comunità che in questi anni è stata divisa da troppe rivalità e non ha avuto rispo-ste adeguate dall'attuale am-ministrazione. Spulciamo qui e là.

Nuove aree residenziale convenzionali; creazione di un'area per le attività artigia-nali; incentivazione di nuove attività commerciali; aliena-zione dell'ex municipio op-pure un intervento diretto del comune per la sua trasfor-mazione e successiva aliena-zione, r iorganizzazione dell'ufficio postale, dell'am-bulatorio medico e nuovo sportello bancomat.

Gorlani, lista e progetti di Ticengo-Domani «Il sindaco, poco o niente in 5 anni e Bianchessi non ha esperienza amministrativa: salto nel buio»

U

Paesi 23Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Giacomo Gorlani insieme ai rappresentanti della lista «Ticengo-Domani- Tradizione e Rinnovamento»

Anacleto Assandri ci ha lasciato. Cleto, per gli amici e per tutti i pianenghesi, se ne è andato in punta di pedi, quasi a non volerci disturba-re. Ha lasciato un vuoto in tutta la comunità e un pro-fondo dolore tra i suoi fami-gliari a partire dai cari fratelli a cui va tutto il nostro cordo-glio e le più sincere condo-glianze.

Con Cleto se ne va il terzo sindaco di Pianengo in po-chi anni. Nel 2008 il com-pianto Poli Tomaso e qual-che anno prima il caro mae-stro Bassani Giuseppe. Sia-mo qui oggi, quindi, ad esprimere i nostri sentimenti di dolore per un uomo che si è spento ancora troppo gio-vane; per una persona buo-

na e disponibile nei confron-ti del prossimo, ma anche verso un uomo pubblico che ci ha rappresentato tutti in qualità di amministratore.

Cleto è stato infatti Sinda-co di Pianengo dal 1988 al 1993, dopo avere svolto un lungo tirocinio come respon-sabile del partito socialista locale e consigliere comuna-le della prima giunta di sini-stra di quegli anni.

Assandri è stato un Sinda-co a suo modo originale e un politico particolare. Molto legato alle cose concrete, più interessato a dare rispo-ste ai cittadini piuttosto che perdere tempo in evoluzioni teoriche. Un Sindaco del fa-re! Disposto al dialogo, ma molto determinato nel con-

seguimento dei risultati. E’ stato un amministratore at-tento ai cambiamenti e alle novità che all’inizio degli an-ni ‘90’ hanno segnato pe-santemente la politica italia-

na e locale. Quando credeva in una

azione e intravedeva un obiettivo condiviso non si li-mitava a sostenere il proget-to ma vi entrava dentro con

tutta la passione e il tempo che disponeva. Quasi con ostinazione. Un buon ammi-nistratore, cresciuto alla “vecchia” scuola della politi-ca, quella con la “p” maiu-scola. Politica intesa come servizio per gli altri, per il prossimo e non, come oggi spesso avviene, per interessi di parte o dei grandi poteri.

Cleto era una persona con uno spessore culturale che forse non traspariva adegua-tamente; leggeva tantissimo. Molti mi hanno raccontato di quando, tanti anni fa, quan-do ci si poteva ancora sdra-iare lungo le rive del nostro fiume Serio, Cleto rimaneva per ore ed ore intere a legge-re libri importanti e romanzi leggeri.

Cleto era anche un uomo tenace, forte, grande lavora-tore. Una caratteristica che non aveva abbandonato neppure da pensionato (ci pare di vederlo ancora alle prese con le amate corse ci-clistiche o con qualche atti-vità legata all’ambiente, co-me la promozione del verde e del Parco fiume Serio).

Grazie Cleto per tutto quello che hai saputo dare a questo nostro/tuo paese, a nome mio personale e di tut-ta la comunità pianenghese che ho l’onore di rappresen-tare in qualità di Sindaco.

E che la terra ti sia lieve!!!

Maria Antonia Baronchelli

Sindaco di Pianengo

Alla fine ha vinto la linea del centrodestra ed è stato il Sinda-co Lamberto Grillotti ad annun-ciare con fermezza la definitiva e irrevocabile messa in vendita dell’ex cinema Ariston. Acqui-stato dall’Amministrazione Mon-donico per circa 300mila Euro, secondo le intenzioni del centro-sinistra avrebbe dovuto essere

oggetto di un ingente restauro, per divenire il centro di un polo culturale che unisse la biblioteca comunale Carlo Bertolazzi a una sala cinematografica in grado di ospitare convegni, concerti, rap-presentazioni teatrali e incontri di vario tipo. Il centrodestra si è sempre inspiegabilmente oppo-sto a questa soluzione, preferen-

do la costruzione ex novo di una tensostruttura adibita a tale sco-po fuori dal centro storico rivol-tano. Da ieri chi fosse interessa-to all’acquisto dello stabile potrà far pervenire la propria offerta in Comune e Grillotti – che non ha risposto alle osservazioni dell’opposizione in merito alla difficile situazione economica

globale e, quindi, alla prospetti-va di minori introiti dalla cessio-ne – ha giustificato la scelta sul-la base del patto di stabilità, che renderebbe virtualmente impos-sibile una ristrutturazione, ma concederebbe spazio alla spesa per la costruzione di un nuovo stabile.

(Davide Airoldi)

Pianengo: ultimo saluto a Cleto Assandri

Rivolta: l'ex cinema è in vendita

Lamberto Grillotti

Anacleto Assandri, sindaco per molti anni di Pianengo

Doriano Aiolfi, avvocato di 36 anni, sposato, impegnato nel volontariato sociale e da sem-pre attento ai problemi di Ba-gnolo.

«Ho scelto di candidarmi a sindaco per la lista “Progetto Bagnolo” perché amo il mio pa-ese e perché voglio tentare di fare del bene per lui. In questi ultimi anni vi è stato un affievo-lirsi del senso di appartenenza alla comunità. La nostra idea di Pubblica Amministrazione è in-centrata sui valori di partecipa-zione ed etica, per avere final-mente un Comune al servizio del cittadino».

Da chi è formata la sua squadra?

«La lista è davvero l’espres-sione tangibile di quello che in-tendiamo quando parliamo di “lista civica”; è composta da persone dalla diversa inclinazio-ne politica che, nell’amministra-zione di un paese di 5.000 abi-tanti dove i problemi sono di carattere pratico, ha poco im-patto: a Bagnolo bisogna deci-dere della mensa scolastica, del centro sportivo, della viabilità…. e non di nomine di enti e muni-cipalizzate.

Certo, ad un’amministrazione degna di questo nome si chiede anche una visione di medio e lungo termine e le professionali-tà presenti in PROGETTO BA-GNOLO garantiscono questa capacità».

Il programma?«Il programma, completo e

realizzabile, pone i suoi cardini in una forte politica sociale e nella partecipazione attiva della comunità. Riguardo al sociale, questo si traduce in azioni con-crete come creare o rafforzare servizi ed iniziative (anche cultu-rali e sportive) per tutte le fasce di età, dall’infanzia alla terza età; l’istituzione di un efficiente ser-vizio AUSER è solo un esempio

di quello che faremo, dal mo-mento in cui avremo la fiducia di Bagnolo.

La partecipazione del cittadi-no trova applicazione nell’istitu-zione e reale valorizzazione delle commissioni, del comitato dei rioni ed una fattiva collaborazio-ne con le associazioni (econo-miche, culturali, sociali e sporti-ve) presenti in paese. Due sono gli assi su cui si deve lavorare: uno è quello della gestione delle singole situazioni famigliari, che possono trovare supporto in servizi sociali efficienti che sol-levino le famiglie da oneri».

Bagnolo, c'è Aiolfi

Doriano Aiolfi, candidato sindaco

Page 24: Il Piccolo del Cremasco

Programmi televisivi da Sabato 6 a Venerdì 12 Giugno 2009

tv

raiuno

raitre

la 7

11.45 pongoepeggy...gli animalidelcuore12.35 lasignoraingiallo13.30 Tg1-easydriver.att.14.00 easydriver.attualita'14.30 lineablu.attualita'16.15 quarkaTlanTe.doc.17.00 Tg1-cheTempofa17.10 asuaimmagine.attualita'17.40 Tg1l.i.s17.45 passaggioanordovesT18.50 l'erediTa'.quiz20.00 Tg1-Tg1sporT20.30 calcio:italia-irlandanord23.10 Tg1Telegiornale

10.55 ssmessa-reginacoeli12.20 lineaverdeesTaTe13.30 Tg1-poleposiTion14.00 formulaunogara g.p.diTurchia16.30 Tg1l.i.s.-cheTempofa16.35 premioinTernazionale delvino200918.20 l'ispeTTorederrick.Tf19.20 ilcommissariorex.Tf20.00 Tg1-raiTgsporT20.40 affariTuoigold.quiz21.30 ilbambinosull'acqua23.15 porTaaporTaspeciale elezionieuropee2009

10.40 14°disTreTTo.Telefilm11.25 Tg1/cheTempofa11.40 lasignoraingiallo13.30 Tg1/Tg1economia14.10 verdeTTofinale.attualita'15.00 unmedicoinfamiglia217.00 cheTempofa/Tg117.15 lesorellemcleod18.50 ilcommissariorex.Tf20.00 Tg120.30 affariTuoigold.quiz21.20 porTaaporTaspeciale elezionieuropee200923.30 Tg1Telegiornale01.05 Tg1noTTeleidee

10.40 14°disTreTTo.Telefilm11.25 Tg1/cheTempofa11.40 lasignoraingiallo13.30 Tg1/Tg1economia14.10 verdeTTofinale.attualita'15.00 unmedicoinfamiglia217.00 cheTempofa/Tg117.15 lesorellemcleod18.50 ilcommissariorex.Tf20.00 Tg120.30 affariTuoigold.quiz21.20 codicecarlomagno23.30 Tg1Telegiornale23.40 porTaaporTa.attualita'01.15 Tg1noTTe-leidee

10.40 14°disTreTTo.Telefilm11.25 Tg1/cheTempofa11.40 lasignoraingiallo13.30 Tg1/Tg1economia14.10 verdeTTofinale.attualita'15.00 unmedicoinfamiglia217.00 cheTempofa/Tg117.15 lesorellemcleod18.50 ilcommissariorex.Tf20.00 Tg120.30 calcio:amichevole nuovazelanda-iTalia23.00 Tg1Telegiornale23.05 porTaaporTa.attualita'00.40 Tg1noTTeleidee

10.40 14°disTreTTo.Telefilm11.25 Tg1/cheTempofa11.40 lasignoraingiallo13.30 Tg1/Tg1economia14.10 verdeTTofinale.attualita'15.00 unmedicoinfamiglia217.00 cheTempofa/Tg117.15 lesorellemcleod18.50 ilcommissariorex.Tf20.00 Tg120.30 affariTuoigold.quiz21.20 Tredonnealverde23.25 Tg1Telegiornale23.30 porTaaporTa.attualita'01.05 Tg1noTTeleidee

10.40 14°disTreTTo.Telefilm11.25 Tg1/cheTempofa11.40 lasignoraingiallo13.30 Tg1/Tg1economia14.10 verdeTTofinale.attualita'15.00 unmedicoinfamiglia217.00 cheTempofa/Tg117.15 lesorellemcleod18.50 ilcommissariorex.Tf20.00 Tg120.30 affariTuoigold.quiz21.20 nelnomedelcuore23.25 Tg1Telegiornale23.30 pianeTaTerra.doc.01.05 Tg1noTTeleidee

12.55 TgrbelliTalia13.25 TgrmediTerraneo14.00 Tgregione-meTeo-Tg314.50 TgrambienTeiTalia15.50 Tg3flashl.i.s.16.00 magazinechampions16.25 memorialpanTani16.50 iTalianischermafinale sciabolafemminile17.45 sciabolamaschile18.45 meTeo-Tgregione-Tg320.00 blob.varieta'20.20 imisTeridimurdoch21.30 ierioggidomani.film23.25 Tgregione-Tg3

11.45 Tgrregioneuropa12.25 Telecamere.attualita'12.55 racconTidiviTa13.25 TimbucTu.documentario14.00 Tg3-Tgr-meTeo14.35 senzaconfini-sToria delcommissario palaTucci.filmTv17.50 riTraTTi:peppinodefilippo19.00 Tgregione-Tg3-meTeo20.00 blob.varieta'20.10 cheTempochefa.att.20.35 unposToalsole.soap21.00 reporT.attualita'22.40 globbesT.varieta'

12.00 Tg3specialeelezioni13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 cominciamobeneesTaTe animalieanimalie...15.00 ilgranconcerTo15.45 Trebisonda-melevisione16.30 Tg3specialeelezioni17.00 squadraspecialevienna17.50 geomagazine2009.doc19.00 Tg3-Tgregione-blob20.10 agrodolce.soap20.35 unposToalsole.soap21.10 TrapplainalTomare22.35 Tg3specialeelezioni

12.25 cominciamobeneesTaTe13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 cominciamobeneesTaTe animalieanimalie...15.00 Tg3flashl.i.s.15.10 ilgranconcerTo15.45 Trebisonda-melevisione17.00 squadraspecialevienna17.50 geomagazine2009.doc19.00 Tg3-Tgregione-blob20.10 agrodolce.soap20.35 unposToalsole.soap21.10 ballaro'.attualita'23.20 nonperdiamocidivisTa

12.25 cominciamobeneesTaTe13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 cominciamobeneesTaTe animalieanimalie...15.00 Tg3flashl.i.s.15.10 ilgranconcerTo15.45 Trebisonda-melevisione17.00 squadraspecialevienna17.50 geomagazine2009.doc19.00 Tg3-Tgregione-blob20.10 agrodolce.soap20.35 unposToalsole.soap21.10 chil'havisTo?attualita'23.20 nonperdiamocidivisTa

12.25 cominciamobeneesTaTe13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 cominciamobeneesTaTe animalieanimalie...15.00 Tg3flashl.i.s.15.10 ilgranconcerTo15.45 Trebisonda-melevisione17.00 squadraspecialevienna17.50 geomagazine2009.doc19.00 Tg3-Tgregione-blob20.10 agrodolce.soap20.35 unposToalsole.soap21.10 poTereassoluTo.film23.20 nonperdiamocidivisTa

12.25 cominciamobeneesTaTe13.05 TerranosTra.Telenovela14.00 Tgregione-Tg314.50 cominciamobeneesTaTe animalieanimalie...15.00 Tg3flashl.i.s.15.10 ilgranconcerTo15.45 Trebisonda-melevisione17.00 squadraspecialevienna17.50 geomagazine2009.doc19.00 Tg3-Tgregione-blob20.10 agrodolce.soap20.35 unposToalsole.soap21.10 enigma.documentario23.20 nonperdiamocidivisTa

11.35 mezzogiornoinfamiglia12.20 Tg2giorno13.25 dribbling-piTlane14.00 formulaunoqualifiche g.p.diTurchia15.30 iTalianacademy217.10 serenovariabile.att.18.05 Tg2noTizie-meTeo18.10 jag.Telefilm19.00 piloTi.sit-com19.35 scoriediscorie.varieta'20.25 esTrazionidelloTTo20.35 Tg2noTizie21.05 TalemadreTalefiglia22.45 Thedeadzone

11.30 mezzogiornoinfamiglia13.00 Tg2giorno13.25 Tg2moTori13.35 Tg2eaTparade13.45 iTalianacademy2.reality17.05 ilcommissariokress18.05 numerouno18.25 piloTi.sit-com19.00 lapeggioreseTTimana dellanosTraviTa19.25 law&order.Telefilm20.30 Tg2noTizie21.00 ncis-uniTa'anTicrimine21.45 numb3rs.Telefilm22.35 lifeonmars.Telefilm

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 iTalianacademy2.reality15.00 beyondThebreak.Tf16.15 alias.Telefilm16.40 lasvegas.Telefilm17.30 Tg2flash17.35 dueuominiemezzo18.00 Tg2specialeelezioni19.00 7viTe.sitcom19.25 piloTi.sitcom19.35 squadraspecialelipsia20.25 Tg2noTizie21.05 ghosTwhisperer.Tf21.50 90210.Telefilm

13.50 medicina33.rubrica14.00 iTalianacademy2.reality15.00 beyondThebreak.Tf16.15 alias.Telefilm16.40 lasvegas.Telefilm17.30 Tg2flash17.35 dueuominiemezzo18.00 Tg2specialeelezioni19.00 7viTe.sitcom19.25 piloTi.sitcom19.35 squadraspecialelipsia20.25 loTTo-Tg2noTizie21.10 squadraspeciale cobra11.Telefilm22.45 Thedeadzone.Telefilm

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 iTalianacademy2.reality15.00 beyondThebreak.Tf16.15 alias.Telefilm16.40 lasvegas.Telefilm17.30 Tg2flash17.35 dueuominiemezzo18.00 Tg2specialeelezioni19.00 7viTe.sitcom19.25 piloTi.sitcom19.35 squadraspecialelipsia20.30 Tg2noTizie21.05 monalisasmile.film23.15 Tg2noTTe-punTodivisTa

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 iTalianacademy2.reality15.00 beyondThebreak.Tf16.15 alias.Telefilm16.40 lasvegas.Telefilm17.30 Tg2flash17.35 dueuominiemezzo18.00 Tg2specialeelezioni19.00 7viTe.sitcom19.25 piloTi.sitcom19.35 squadraspecialelipsia20.30 Tg2noTizie21.05 annozero.attualita'23.20 Tg2noTTe-punTodivisTa

13.00 Tg2-cosTumeesocieTa'13.50 medicina33.rubrica14.00 iTalianacademy2.reality15.00 beyondThebreak.Tf16.15 alias.Telefilm16.40 lasvegas.Telefilm17.30 Tg2flash17.35 dueuominiemezzo18.00 Tg2specialeelezioni19.00 7viTe.sitcom19.25 piloTi.sitcom19.35 squadraspecialelipsia20.30 Tg2noTizie21.05 e.r.mediciinprimalinea22.50 Tg2noTTe-punTodivisTa

10.10 l'inTervisTa.attualita'10.45 l'allegrofanTasma12.30 Tgla7-sporT713.00 newTricks.Telefilm14.00 diane,unosbirro infamiglia.Telefilm16.00 ilbianco,ilgialloe ilnero.film18.05 casamia,casamia...film20.00 Tgla720.30 vicTorvicToria senzafilTro.varieta'21.10 imagnificiseTTe.Telefilm23.10 lasposaamericana00.45 Tgla7/m.o.d.a.

09.15 omnibuslife.attualita'10.10 laseTTimana.attualita'10.30 guardaTelemanon ToccaTele.film12.30 Tgla7-sporT713.00 anniluce.documentario14.00 ilTesorodell'africa16.00 lavaligiadeisogni17.05 l'ammuTinamenTodel caine.film20.00 Tgla720.30 s.o.s.TaTa.reality21.30 missionenaTura23.45 specialeTgla7 europainsTanTpoll

10.10 dueminuTiunlibro10.30 cuoreebaTTicuore11.30 mikehammer.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 ilsuccesso.film16.05 sTarTrekenTerprise17.05 sTalin:l'ulTimapurga18.05 duesouTh-due polizioTTiachicago19.00 ThedisTricT.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 specialeTgla7elezioni23.30 graziealcieloseiqui

10.15 dueminuTiunlibro10.30 cuoreebaTTicuore11.30 mikehammer.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 invesTigazioneleTale16.00 sTarTrekenTerprise17.00 aTlanTide.documentario18.00 duesouTh-due polizioTTiachicago19.00 ThedisTricT.Telefilm20.00 specialeTgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 ilmedicodellamuTua23.40 comploTTi.attualita'

10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 cuoreebaTTicuore11.30 mikehammer.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 appunTamenTosoTToil leTTo.film16.05 sTarTrekenTerprise17.00 ilnordovesT.doc19.00 ThedisTricT.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 coldsquad.Telefilm23.40 vicTorvicToriahoT

10.10 punToTg10.15 dueminuTiunlibro10.30 cuoreebaTTicuore11.30 mikehammer.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 duellonelpacifico16.00 sTarTrekenTerprise17.00 aTlanTide.documentario19.00 ThedisTricT.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 risvegli.film23.40 vicTorvicToria"hoT"01.00 Tgla7

10.15 dueminuTiunlibro10.30 cuoreebaTTicuore11.30 mikehammer.Telefilm12.30 Tgla7-sporT713.00 l'ispeTToreTibbs.Tf14.00 cuored'africa.Telefilm16.00 sTarTrekenTerprise17.00 aTlanTide.documentario19.00 ThedisTricT.Telefilm20.00 Tgla720.30 oTToemezzo.attualita'21.10 TeTris.attualita'00.10 TwoTwisTed.Telefilm01.15 Tgla7-oTToemezzo02.20 allacorTedialice

sabato 6 domenica 7 lunedi’ 8 martedi’ 9 mercoledi’ 10 giovedi’ 11 venerdi’ 12

&

raidue

Televisione Cinema

iprendono gli epi-sodi inediti della quinta stagione della serie polizie-sca di successo “Law & Order: Cri-

minal Intent” con Vincent. Un doppio appuntamento in pri-ma serata che accontenterà i molti appassionati della serie.

la storia Nato nel 2001, come secondo spin-off della serie “Law & Order - I due vol-ti della giustizia”, nel 2007, il telefilm ha generato uno spin-off francese ufficiale supervi-

sionato da Dick Wolf in perso-na ed intitolato “Law & Order Criminal Intent: Parigi”. Il 23 maggio 2008 il canale statuni-tense Network (su cui il tele-film va in onda dall’ottobre 2007) ha ordinato un'ottava stagione composta da 16 epi-sodi in onda nel 2009.

la trama La serie tratta di un’unità speciale della poli-zia di New York che risolve i crimini grazie all’approccio psicologico. I protagonisti so-no i detective con le loro intui-zioni ed i loro studi. I crimini

che vengono trattati sono strettamente connessi con persone famose, i cui casi vanno risolti il più in fretta pos-sibile.

il cast Nel 2004 l’attore e protagonista Vincent D’Ono-frio ebbe un infarto sul set e, da allora, il medico gli pre-scrisse l’ordine tassativo di

poter girare solo 10 episodi l’anno per “Criminal Intent”, così i produttori decisero di creare una seconda squadra che si alternasse a quella di Goren-Eames ed interpretata da Chris Noth (che riprende il suo ruolo di Mike Logan dal “Law & Order” originale) e da

Annabella Sciorra. La Sciorra abbandona la se-

rie dopo una sola stagione e viene sostituita da Julianne Ni-cholson. La Nicholson rimane poi per ben due volte consecu-tive incinta e viene sostituita la prima volta da Alicia Witt du-rante la prima parte della setti-ma stagione e, successiva-

mente, da Kathryn Erbe che appare così in tutti e due i te-am per gli ultimi 4 episodi dell'ottava stagione. Chris Noth lascia la serie al termine della settima stagione e viene sostituito da Jeff Goldblum a partire dall’ottava stagione.

Rete 4, sabato ore 21.10

R

E’ tornata, con la sua se-conda edizione, la sit-com “7 vite”. Appuntamento tutti i giorni dal lunedì al venerdì al-le 19 con 50 nuovi episodi. Prodotta da Rai Fiction e Pu-blispei, in collaborazione con il centro di produzione tv Rai di Napoli, “7 vite 2” ha il sot-totitolo “Bamboccioni cre-scono”.

LA TRAMA Infatti, i prota-gonisti sembrano aver messo la testa a posto o meglio cre-sciuti di un anno senza matu-rare di un minuto, si accop-piano per affrontare insieme la realtà.

A trentun’anni suonati, Da-vide si è iscritto all’università e ha conquistato Laura che ha finalmente scoperto che vuol dire lavorare. Ma la vita di coppia non è meno acci-dentata di quella da single, soprattutto dopo l’arrivo dell’affascinante Serena.

Intanto, dopo una vana at-

tesa del principe azzurro, Carlotta sta per accasarsi con Leo. Il barista Franco, dopo tante parole sulla morte, la vede in faccia e se la fa sotto. E Sole, alle prese con la vec-chiaia, si dà da fare. Per la nuova serie sono stati allestiti due set fissi in più (rispetto alle case, al terrazzo, al pub di Franco, peraltro totalmente rinnovato): la casa di Serena e il set dell’emittente televisiva dove andrà a lavorare Laura.

I PROTAGONISTI Il cast fisso, costituito da Michela Andreozzi, Elena Barolo, Giu-seppe Gandini, Massimo Ol-cese, Luca Seta e Marzia Ubaldi, si è arricchito di alcu-ni personaggi che agiranno in molte delle cinquanta puntate previste: Marco Bonini, Gian-carlo Magalli, Roberta Giar-russo, Natasha Stefanenko e Amanda Lear.

RaiDue, lunedì-venerdì ore 19,00

trovi anche da:

via Fontane, 29 - Casaletto CeredanoTrattoria Campari

trovi anche da:

via Genala, 11 - FiescoTrattoria Breda

il PICCOLO giornale del

CremasCOil PICCOLO giornale del

CremasCO

Su Rete 4 il sabato in prima serata va in onda la quinta serie

di “Law & Order: Criminal Intent”

La serie poliziesca con D’ONOFRIOpropone i suoi episodi inediti

MAGALLI e AMANDA LEARattori nella sit-com “7 VITE”

Due scene del telefilm "Law & Order: Criminal Intent"

Alcuni protagonisti della sit-com "7 Vite"

Page 25: Il Piccolo del Cremasco

canale 5

rete 4

italia 1

09.30 finalmente arriva kalle10.30 gli anni dei ricordi13.00 tg5 - meteo 513.45 il mammo. tf14.00 amici casting15.30 verissimo. attualita'17.40 carabinieri 4. telefilm18.50 chi vuol essere milionario20.00 tg 5 - meteo 520.30 striscia la notiZia21.10 funny money - come far soldi senZa lavorare23.40 il sequestro soffiantini. film01.30 tg5 notte/meteo5

08.00 mattino 5. attualita' 08.50 le frontiere dello spirito09.45 ciak junior10.15 finalmente arriva kalle11.00 a gillian per il suo compleanno. film 13.00 tg 5 - meteo 513.45 elisa di rivombrosa 215.40 a proposito di henry17.40 carabinieri 4. telefilm18.50 chi vuol essere milionario20.00 tg 5 - meteo 520.40 paperissima sprint21.30 i cesaroni. fiction22.45 Zelig off. varieta'

11.00 forum. attualita'13.00 tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap14.10 centovetrine. soap14.45 marito in prestito16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti )18.05 claudio martelli: il libro della repubblica18.50 sarabanda. quiz20.00 tg 5 - meteo 520.30 paperissima sprint21.10 fratelli detective23.45 matrix. attualita'01.30 tg5 notte/meteo5

10.00 tg5 ore 10 - meteo 511.00 forum. attualita' 13.00 tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap14.10 centovetrine. soap14.45 litigi di cioccolato16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti )18.05 claudio martelli: il libro della repubblica18.50 sarabanda. quiz20.00 tg 5 - meteo 520.30 paperissima sprint21.10 via dall'incubo. film23.40 l'uomo senZa ombra

10.00 tg5 ore 1011.00 forum. attualita' 13.00 tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap14.10 centovetrine. soap14.45 come i suoi occhi16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti )18.05 claudio martelli: il libro della repubblica18.50 sarabanda. quiz20.00 tg 5 - meteo 520.30 paperissima sprint21.10 saturno contro. film23.20 matrix. attualita'

08.40 mattino 5. attualita' 11.00 forum. attualita' 13.00 tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap14.10 centovetrine. soap14.45 rosamunde pilcher: e all'improvviso fu amore16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti )18.05 il libro della repubblica18.50 sarabanda. quiz20.00 tg 5 - meteo 520.30 paperissima sprint21.10 Zig Zelig. varieta'23.35 terra! attualita'

11.00 forum. attualita' 13.00 tg5 - meteo 13.40 beautiful. soap14.10 centovetrine. soap14.45 le avventure di della piccola ociee nash. film16.15 pomeriggio cinque (18.00 tg5 minuti )18.05 il libro della repubblica18.50 sarabanda. quiz20.00 tg 5 - meteo 520.30 paperissima sprint21.10 viZi di famiglia. film23.30 matrix. attualita'01.30 tg5 notte/meteo5

11.00 cuochi senZa frontiere (11.30 tg4 - vie d'italia)12.25 distretto di poliZia 413.30 tg 4 - meteo 414.05 il tribunale di forum15.10 perry mason - morte di un dongiovanni17.00 psych. telefilm18.00 titus - il re gorilla18.55 tg 4 - meteo 419.35 nikita. telefilm21.10 law & order. telefilm23.10 shark. telefilm00.05 n.y.p.d. telefilm00.55 tg4 rassegna stampa

09.20 basilicata: da bernal- da a melfi. documentario10.00 santa messa 11.00 pianeta mare 11.30 tg 4 - notiZie traffico12.10 melaverde / tg 4 - meteo14.00 le comiche di stanlio e ollio14.45 finche' c'e' vita c'e' speranZa. film17.10 miracolo a sage creek18.55 tg4 - meteo 421.10 daylight. film23.45 taxi driver. film01.55 tg4 rassegna stampa

11.30 tg4 notiZie traffico11.40 doc. telefilm12.25 distretto di poliZia 413.30 tg 4 - meteo 414.00 il tribunale di forum15.10 il fuggitivo. telefilm16.10 sentieri. soap16.55 un amore splendido18.55 tg4 - meteo 419.35 ieri e oggi in tv19.50 tempesta d’amore. soap20.20 nikita. telefilm21.10 segreti. telefilm 23.20 certi bambini. film01.15 tg4 rassegna stampa

11.30 tg4 notiZie traffico11.40 doc. telefilm12.25 distretto di poliZia 413.30 tg 4 - meteo 414.00 il tribunale di forum15.10 il fuggitivo. telefilm16.10 sentieri. soap16.55 sfida a white buffalo18.55 tg4 - meteo 419.35 ieri e oggi in tv19.50 tempesta d’amore. soap20.20 nikita. telefilm21.10 la terra. film23.55 top secret presenta: l'ultimo inquisitore. film

11.30 tg4 notiZie traffico11.40 doc. telefilm12.25 distretto di poliZia 413.30 tg 4 - meteo 414.00 il tribunale di forum15.10 il fuggitivo. telefilm16.10 sentieri. soap16.55 nell'anno del signore18.55 tg4 - meteo 419.35 ieri e oggi in tv19.50 tempesta d’amore. soap20.20 nikita. telefilm21.10 anche gli angeli mangiano fagioli. film23.55 the unit. telefilm

11.30 tg4 notiZie traffico11.40 doc. telefilm12.25 distretto di poliZia 413.30 tg 4 - meteo 414.00 il tribunale di forum15.10 il fuggitivo. telefilm16.10 sentieri. soap16.55 viale flamingo . film18.55 tg4 - meteo 419.35 ieri e oggi in tv19.50 tempesta d’amore. soap20.20 nikita. telefilm21.10 danko. film23.20 lui e' primo di me. film01.40 tg4 rassegna stampa

11.30 tg4 notiZie traffico11.40 doc. telefilm12.25 distretto di poliZia 413.30 tg 4 - meteo 414.00 il tribunale di forum15.10 il fuggitivo. telefilm16.10 sentieri. soap16.55 sangue e arena. film18.55 tg4 - meteo 419.35 ieri e oggi in tv19.50 tempesta d’amore. soap20.20 nikita. telefilm21.10 identita'. film23.40 il diavolo in blu. film01.25 tg4 rassegna stampa

10.40 perche' a me? telefilm11.50 aliens in america12.25 studio aperto - sport13.30 la vita secondo jim14.05 like mike. film16.05 Zoo rangers in america18.00 sevaggi. telefilm18.30 studio aperto - meteo19.00 tutto in famiglia. tf19.30 balto - sulle ali dell'avventura. film21.10 stuart little - un topolino in gamba. film22.45 highlander. film01.15 poker1mania. varieta'

10.55 robin hood. telefilm11.50 grand prix12.25 studio aperto - meteo13.05 la vita secondo jim14.00 l'incantesimo del lago15.40 inferno di fuoco. film18.30 studio aperto - meteo19.00 tutto in famiglia. tf19.30 kangaroo jack - prendi i soldi e scappa. film21.30 librarian: alla ricerca della lancia perduta23.20 standoff. telefilm01.25 studio sport01.55 mediashopping

10.20 baywatch. telefilm11.20 supercar. tf12.25 studio aperto - meteo13.00 studio sport 13.40 cartoni animati15.00 dawson's creek. telefilm15.50 il mondo di patty. tf16.55 hannah montana. tf17.30 cartoni animati18.30 studio aperto - meteo 19.35 i simpson. cartoni20.05 camera cafe'. sit-com20.30 la ruota della fortuna21.10 wind music awards23.35 scappati con la cassa

10.20 baywatch. telefilm11.20 supercar. tf12.25 studio aperto - meteo13.00 studio sport 13.40 cartoni animati15.00 dawson's creek. telefilm15.50 il mondo di patty. tf16.55 hannah montana. tf17.30 cartoni animati18.30 studio aperto - meteo 19.35 i simpson. cartoni20.05 camera cafe'. sit-com20.30 la ruota della fortuna21.15 eli stone. telefilm23.00 chuck. telefilm

10.20 baywatch. telefilm11.20 supercar. tf12.25 studio aperto - meteo13.00 studio sport 13.40 cartoni animati15.00 dawson's creek. telefilm15.50 il mondo di patty. tf16.55 hannah montana. tf17.30 cartoni animati18.30 studio aperto - meteo 19.35 i simpson. cartoni20.05 camera cafe'. sit-com20.30 la ruota della fortuna21.10 baby birba. film23.10 the ring 2. film

11.20 supercar. tf12.25 studio aperto - meteo13.00 studio sport 13.40 cartoni animati15.00 dawson's creek. telefilm15.50 il mondo di patty. tf16.55 hannah montana. tf17.30 cartoni animati18.30 studio aperto - meteo 19.35 i simpson. cartoni20.05 camera cafe'. sit-com20.30 la ruota della fortuna21.10 c.s.i. scena del crimine23.05 the closer. telefilm24.05 prison break. telefilm

11.20 supercar. tf12.25 studio aperto - meteo13.00 studio sport 13.40 cartoni animati15.00 dawson's creek. telefilm15.50 il mondo di patty. tf16.55 hannah montana. tf17.30 cartoni animati18.30 studio aperto - meteo 19.35 i simpson. cartoni20.05 camera cafe'. sit-com20.30 la ruota della fortuna21.10 aldo, giovanni & giacomo - pur purr rid!22.15 chiambretti night story

sabato 6 domenica 7 lunedi’ 8 martedi’ 9 mercoledi’ 10 giovedi’ 11 venerdi’ 12

25Venerdì 5 Giugno 2009

cinema programmazione settimanale

il PICCOLO giornale del

CremasCO

“Senza apparente motivo” è il nuovo film della regista britannica Sharon Magui-re (diventata famosa per aver diretto il “Diario di Bridget Jones”). Il film (il cui tito-lo originale è “Incendiary”), è tratto da un cupo romanzo di Chris Cleave (“Sperling & Kupfer”) che uscì poco prima degli at-tentati di Londra del 2005.

Nel cast Sharon Maguire ha scelto gli attori Michelle Williams, Ewan McGregor e Matthew Macfadyen. Nella trama del film, gli attori si ritrovano in un triangolo senti-mentale sullo sfondo di un attentato terro-

ristico. In particolare Michelle Williams ha già dato prova della sua bravura nelle pel-licole “Segreti di Brokeback Mountain” e “Io non sono qui” al fianco del compagno Heath Ledger e conferma ancora una vol-ta il suo talento nell’interpretazione di un ruolo tragico vicino alla realtà.

la trama Londra. Jane, una donna bellissima e madre affettuosa intrattiene una relazione extra coniugale con Jasper, un affermato broker della City. Proprio mentre Jane e Jasper sono insieme, avvie-ne un tragico attentato nel centro di Lon-dra dove il marito e il figlioletto della donna perdono la vita. Jane, tormentata dai sen-si di colpa, non si vuole però rassegnare alla perdita del figlioletto il cui corpo non si trova perché apparentemente reso irri-conoscibile dall’esplosione. Proprio quan-do Jane, ormai sfinita dalla ricerca della verità, inizia a credere alla versione ufficia-le, Jasper scoprirà che quel maledetto giorno qualcosa di molto strano è succes-so e che qualcuno sta cercando di na-scondere cosa è davvero accaduto…

Un film drammatico firmato MaguireCinema - La regista britannica torna con una pellicola ambientata a Londra

Ewan McGregor e Matthew MacFadyen in una scena del film

cast: Ewan McGregor, Michelle Williams, Matthew MacFadyen, Sidney Johnston, Jonathan Andrews, Ehti Aslam, Sasha Behar, Robin Berry.

Durata: 96 minuti Produzione: Moviemax - Gran Bretagna 2008

di Sharon maguire

Di mcG

Genere: Drammatico

TERMINATOR SALVATIONIn questo nuovo e ultimo episodio della fa-

mosa serie di Terminator, ambientato in un futuro post-apocalittico nel 2018, Christian Bale interpreta John Connor, l’uomo destina-to a condurre la resistenza umana contro la Skynet e il suo esercito di Terminator. Il suo percorso di formazione viene in parte alterato dall’apparizione di Marcus Wright, uno stra-niero, il cui ultimo ricordo è quello di essere stato nel braccio della morte. Connor deve capire se Marcus è stato inviato dal futuro o proviene dal passato. Mentre la Skynet prepa-ra il suo attacco finale, Connor e Marcus si imbarcano in un’odissea che li porta al cuore delle operazioni della Skynet stessa, dove scoprono il terribile segreto che si cela dietro il possibile sterminio della razza umana.

L’AMORE NAScOSTOL’amore nascosto è un film

drammatico diretto da Alex Ca-pone è vede protagonista Da-nielle (Isabelle Huppert) che è al terzo tentativo di suicidio. Sal-vata in extremis, viene ricovera-ta in ospe-dale dove la dotto-ressa Niel-sen (Greta Scacchi ) cerca di approfon-dire le ra-gioni che stanno al-la base del disagio della donna. La fortissima depressione sem-bra derivare dal difficoltoso rapporto con la figlia Sophie (Mélanie Laurent); la ragazza visita la madre in ospedale, ma questo non aiuta Danielle a rial-zarsi, ma anzi la porta a fuggire verso un nuovo tentativo di sui-cidio.

Cremonamegacine cremonapo (199.404.406)www.cremona.megacine.it•17 Again - Ritorno Al Liceo• Angeli & Demoni• Coco Avant Chanel • Terminator Salvation• Una Notte Al Museo 2: La Fuga

Filo (0372 411252)• Uomini Che Odiano Le Donne

Tognazzi (0372 458892)• Una Notte Al Museo 2: La Fuga• Soffocare

multi Starplex Gadesco (0372 838295)• Uomini Che Odiano Le Donne• Angeli & Demoni• Una Notte Al Museo 2: La Fuga• 17 Again• Vincere• Star Trek XI

CremaPorta nova (0373 218411)www.multisalaportanova.it• Terminator Salvation• Una Notte Al Museo 2• Vincere• Uomini Che Odiano Le Donne• Angeli e Demoni

Rassegne settimanali"ora o mai più" (lunedì)Soffocare "Cineforum" (martedì)il sangue dei Vinti "over 60" (mercoledì)

Vincere"Cineforum" (giovedì)Il Canto di Paloma

pieve fissiragacinelandia(0371 237012) www.cinelandia.it• Terminator Salvation• Cash• Morning Light• Garage• Alibi E Sospetti• L'amore Nascosto• Senza Apparente Motivo - Incendiary• Linha De Passe• Visions

Martedì 9 - La 7 - Ore 21.10

L'irresistibile carriera di un giovane medico che, dopo gli inizi stentati, corteggia la moglie di un collega ed eredita, dopo il di lui trapasso, un lunghissimo elenco di pazienti mutuati. A. Sordi sfodera il suo repertorio grottesco dell'italica arte dell'arrangiarsi.

IL MEdIcO dELLA MUTUAMercoledì 10 - Rai 2 - Ore 21.05

America, 1953. Katherine Watson, spirito libero, laureata in storia dell'arte a Berkeley accetta di insegnare al Wellesley College dove per le studentesse essere istruite significava trovare marito. Ma con lei impareranno a essere loro stesse.

MONA LISA SMILE

i FILM in TV

Page 26: Il Piccolo del Cremasco

di Stefano Mauri

spettando i botti e le sor-prese del cal-c i o m e r c a t o gialloblù, ab-biamo scam-

biato quattro chiacchiere con Michele Tarallo, gene-roso attaccante “canarino”.

Un voto alla stagione del Pergocrema?

«Più che sufficiente, anzi, più che discreto per essere una neopromossa, ci siamo salvati bene».

Un giudizio sul tuo cam-pionato?

«Sufficiente dai».La partita che porti nel

cuore?«Indubbiamente il match

casalingo con la Pro Pa-tria».

Ti sei trovato bene a Cre-ma?

«Si, quella cremasca è una bella piazza: grande pubbli-co, dirigenza solida, obiettivi chiari. Conoscevo la città da avversario, quindi sapevo che siete una realtà positi-va».

Hai risolto le, chiamia-mole divergenze, con qualche tifoso un po’ … ec-cessivo nei tuoi confronti?

«E’ tutto chiarito. Io ho sbagliato ad andare sotto la curva una volta, ma ora è ac-qua passata. Le critiche ci stanno, ma gli insulti ecces-sivi no. Anche nei confronti dell’allenatore Oscar Pian-toni ci sono state esaspera-zioni accese. Era appena arrivato e già qualcuno lo in-sultava. La tifoseria “canni-bale” comunque è meravi-

gliosa». Qual è la formula con-

trattuale che ti lega al club presieduto da Stefano Ber-gamelli?

«Il mio cartellino è del Ge-noa, sulle rive calcistiche del Serio sono arrivato in presti-to secco».

Potessi scegliere la tua futura squadra?

«A me piacerebbe restare e lo dico con il cuore. Redu-ce da due stagioni interlocu-torie causa infortunio e ma-lanni vari, all’inizio ho faticato assai a trovare il ritmo. Del

resto, quando giochi poco, al rientro da titolare fai fatica. Insomma, vorrei giocare an-cora con la casacca gialloblù per ricambiare fiducia e af-fetto con gol e prestazioni all’altezza».

Hai già parlato con emis-sari genoani e cremaschi?

«Non ancora, ma visti gli

ottimi rapporti, qualsiasi co-sa decideranno, non avremo problemi a parlare. Ho pure ricevuto proposte, ma la pre-cedenza è della squadra pre-sieduta da Stefano Berga-melli».

Nello spogliatoio avete parlato per caso del futuro trainer del Pergocrema?

«Quello che so l’ho appre-so dai giornali. Queste scelte toccano alla società».

Restando in ambito tec-nico, non è che nel cam-pionato appena concluso, il modulo adottato da Pian-

toni ti ha, seppur indiretta-mente, un po’ penalizza-to?

«Penso di no in fondo, du-rante l’annata, abbiamo cambiato più moduli tattici».

Ma qual è lo schema che sa sfruttare al meglio le tue caratteristiche?

«Sono abituato a giocare

da solo là davanti, oppure vicino a una seconda punta tatticamente intelligente. Vo-glio tuttavia ribadire un con-cetto: in campo bisogna adattarsi alle esigenze della squadra e lo faccio volentie-ri. Detto questo, se proprio devo dire un modulo dico il 4-3-3».

Il Pergocrema ha dispu-tato una stagione da prota-gonista in Prima Divisione. A Calcio invece, l’Uso sta passando un momentac-cio…

«Da quelle parti ho giocato tanto tempo ed ho veri amici. So che hanno tanti problemi e adesso devono concen-trarsi sui playout e sperare nella salvezza nel Campio-nato nazionale dilettanti».

Per certi versi, la para-bola discendente dell’Uso Calcio, ricorda quella al-trettanto infelice del Pizzi-ghettone.

«Beh ma nella Bassa Ber-gamasca hanno sicuramente speso di più e il fallimento della fusione con il Caravag-gio probabilmente ha lascia-to un segno vistoso, una ci-catrice profonda».

Pronto per le vacanze?«Si ma non so dove tra-

scorrerò le ferie».Michele Tarallo detto “Ma-

cho”, ragazzo d’oro e calcia-tore con un fisico rock, tutto sommato, la conferma la meriterebbe.

Una chance, in fondo, l’ex bomber dell’Uso se l’è gua-dagnata. La palla passa ora al presidente Stefano Berga-melli, competente deus ex machina del sodalizio di via-le De Gasperi.

«Voglio restare al Pergo»

ALucio Devecchi, volto di punta dell’emittente televi-

siva Trs ha una passione per il football intensa e coinvol-gente. Martedì scorso 26 maggio, nelle prestigiosa cor-nice di Villa Toscanini (Ripalta Guerina), vale a dire nel meraviglioso mondo di Edgardo Volpi, Lucio ha “man-dato” in onda, con la consueta, proverbiale verve, la kermesse «Lo Sportivo dell’anno», la (sua) festa ideata per celebrare, nel migliore dei modi, i calciofili più meri-tevoli. Ebbene, tra i tanti premiati e segnalati, due per-sonaggi, senza ombra di dubbio, meritano una menzio-ne speciale: Marino Bracchi e Stefano Vecchi allena-tori puliti e capaci. Il primo a Casale Vidolasco ha fatto cose straordinarie rivestendo in pratica, tutti i ruoli ec-cetto quello del presidente. E’ davvero un signore Brac-chi, meriterebbe di tornare nel football che conta.

Mister Vecchi (il suo nome è stato spesso accostato alla panchina del Pergo, chissà, prima o poi, a Crema arriverà davvero) alla guida della Colognese ha dimo-strato di sapere il fatto suo. Ha fatto quindi bene Devec-chi a premiare questi due addetti ai lavori degni di nota. «Lo Sportivo dell’anno» ha attirato ospiti e vip da tutta la

Lombardia. Nella cena, servita nelle affascinante sale di villa Toscanini, accolti dal sinda-co di Ripalta Gue-rini e da un De-vecchi in splendi-da forma, si sono viste eccellenze del calibro di Giu-seppe Torchio ( p r e s i d e n t e dell’amministra-zione provinciale), Beppe Barbati, l’assessore Bion-di, il giornalista

Dario Dolci, il fotoreporter Giulio “King” Giordano, i di-rettori sportivi Rolando Lorenzi, Buizza, Tiziano Maf-fini e Adriano Ravelli, gli allenatori, oltre ai citati Brac-chi e Vecchi, Adriano Cadregari, Maurizio Lucchetti, Pozzi, Luigino Pasciullo, Lord Max Aschedamini e i calciatori Federico “Pinturicchio” Cantoni e Zirafa.

Insomma, per l’ennesima volta, Lucio Devecchi, con la sua passerella sportiva a Ripalta Guerina ha fatto il botto e, adesso, aspettando di riprendere a settembre la trasmissione «Fuorigioco» può godersi un sano e meri-tato riposo.

C’è attesa densa intorno all’edizione 2009 del «Tro-feo Dossena», manufesta-zione ai nastri di partenza venerdì prossimo 12 giu-gno. In settimana, Mario Palmieri, presidente del comitato promotore, con una conferenza stampa ad hoc, giustamente ha dato spazio e visibilità agli spon-sor che rendono possibile l’importante evento calci-stico internazionale. La squadra organizzativa, an-che quest’anno ha condot-to un lavoro intenso, lungo ed encomiabile. Ora tutto è pronto per … partire e, so-prattutto appassionare. A margine della kermesse agonistica, c’è curiosità sincera intorno alla rappre-sentativa “Berretti” del Pergocrema, rosa recente-mente affidata alle cure tattiche di Roberto “Mutu” Bonazzi il quale, proprio al «Dossena» studierà la squadra in chiave futura. Per la cronaca, l’ex trainer

Lunghi, vale a dire il prede-cessore dell’ex fantasista “canarino”, sfumata la panchina del Fanfulla è ap-prodato al Derthona per lavorare nel settore giova-nile. Promettono scintille Gremio, Sampdoria e Ge-noa, mentre l’under della Lega Pro, compagine cara al presidente Mario Ma-calli (neo vicepresidente della Figc) va considerata la grande favorita.

Per una settimana ab-bondante, la Lombardia, grazie al «Trofeo Angelo Dossena» (il torneo “gode” del patrocinio calcistico dell’Ac Crema 1908, ndr) si appresta ad andare sere-namente nel pallone. E’ infatti confermata la formu-la itinerante della competi-zione che si appresta, quindi, ad invadere con passione coinvolgente cit-tà e pesi lombardi. L’ombe-lico del «Dossena» rimane però lo stadio Giuseppe Voltini di Crema.

Il “macho” Michele Tarallo non ha dubbi e spera in un altro anno in gialloblù

Michele Tarallo: il suo cartellino è del Genoa

Adesso è ufficiale: Claudio Rastelli, ex trainer rivelazione del Mezzocorona è il nuovo allenatore del Pergocrema. Nell’aria da settimane, la notizia è sta-ta investita dai crismi dell’ufficialità mercoledì scorso. Dagli addetti ai lavo-ri, Rastelli è considerato un tecnico preparato e interessante; con lui sul campo collaboreranno il professor Gi-gi Pasinelli (preparatore atletico) e, nelle vesti di vice allenatore, Alessio Delpiano. Al contrario del vincente “Vulcano” Sannino (ferreo seguace del 4-4-2, ndr), il neo condottiero “canari-no” non ha dogmi tattici fissi, anche se, il modulo 4-3-3 lo stuzzica abbastan-za. Formalizzata la cosiddetta pratica tecnica, ora il presidente Stefano Ber-

gamelli può concentrarsi esclusiva-mente sulla campagna acquisti ces-sioni.

Il “Berga” (già l’anno scorso aveva seguito rastelli, ndr) ha le idee chiare e ”disegnerà” una rosa agonistica po-tenzialmente in grado di giostrare a ri-dosso della zona playoff. Da Milano (sponda rossonera), Bergamo (Atalan-ta e AlbinoLeffe) e Genova (col Genoa dei Preziosi senior e junior i rapporti sono particolarmente idilliaci, ndr) arri-veranno prestiti “pesanti”. Il deus ex machina del maggiore sodalizio citta-dino conosce le persone (procuratori, dirigenti) giuste e i canali adeguati per operare al meglio e, soprattutto, senza l’ausilio di un direttore sportivo tradi-zionale.

Più volte nel recente passato, pro-

prio per l’assenza nell’organigramma societario di un diesse, Bergamelli è stato punzecchiato da giornalisti e da qualche tifoso. E’ comunque giusto ricordare che, pur senza un consulente di mercato, il Pergo ha ottenuto risul-tati strepitosi valorizzando, tra l’altro, tanti calciatori.

Qualche nome di atleta lanciato (o rilanciato) dal patron “cannibale” ? Il portiere Danilo Russo, il laterale difen-sivo “Tassotti” Ghidotti, l’ex estremo difensore Achille Coser e la seconda punta “El Brigante” Le Noci. A propo-sito di attaccanti, dal Varese è rientrato dal prestito Lorenzo Crocetti il quale, reduce da una buona stagione (sotto la gestione dell’ex “nemico” Sannino, ndr) ha una voglia matta di rifare bene al Pergocrema.

Sportivo dell'anno

devecchi incoronai migliori del calcio

Questa settimana merita una menzione d’onore un calciofilo atipico ma “since-ro”: Agostino Alloni, vice-presidente dell’amministra-zione provinciale e, soprat-tutto, propositivo cuore “cannibale”. Lontano dalle effimere luci della ribalta, il buon Alloni segue sempre con sensibile attenzione il Pergocrema: al Voltini e, so-prattutto, dietro le quinte, pronto a rispondere a do-

mande e a lanciare input pre-cisi. Per la cronaca, nell’indi-menticabile estate del 2000, Alloni fu tra i principali attori del Risorgimento “Canarino”. Con lui collaborarono attiva-mente Lord Max Ascheda-mini (a Crema dovrebbero farlo sindaco), l’allora primo cittadino Claudio Ceravolo, il compianto Paolino Scor-setti, Giorgio Pagliari, Ogliar Badessi, Dasti e la pasionaria Anna Rozza. Per

la cronaca, la porta dell’uffi-cio di Alloni è aperta a tutti, non solo al Pergo. E’ insom-ma il politico del fare il gene-roso Ago da Pianengo. A proposito di politici. Settima-na scorsa, precisamente martedì 26 maggio, a Ripalta Guerina (presente il sindaco locale), Lucio Devecchi, vol-to televisivo di Trs, nell’incan-tevole cornice di Villa Tosca-nini ha mandato in scena l’edizione 2009 del premio

«Lo Sportivo dell’Anno». Era-no stati invitati assessori co-munali cremaschi. Ebbene, da Crema non è giunto nes-suno, le targhe premio sono arrivate grazie ad un dipen-dente comunale, corriere speciale per l’occasione. Presenti al loro posto, pronti ad omaggiare gli sportivi lombardi c’erano invece Giu-seppe Torchio (collega di super Alloni) e l’assessore allo sport Biondi.

alloni e la rinascita canarina

Mario Palmieri apre le danze

trofeo doSSena

&Sport Sport trovi anche da:

via Roma, 51 - PianengoEdicola

il PICCOLO giornale del

CremasCOtrovi anche da:

via Garibaldi, 8 - Rivolta d'Adda Ottica

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Il MERCATO

Lucio Devecchi

Page 27: Il Piccolo del Cremasco

GIRO DEL CENTENARIO

di Fortunato Chiodo

embrava di corre-re sulla uova so-de, su strade sci-volose come il sapone, dice il russo di Orel. A

novecento metri dal trionfo, pieno e totale, la ruota ante-riore della bicicletta di Denis Menchov assume sui sam-pietrini levigati dal tempo e resi scivolosi da una legge-rissima pioggia, un ‘ ango-lazione maligna e scivola via. La maglia rosa è per ter-ra. Danilo Di Luca guarda ammutolito e catturato l’ im-magine della caduta tra-smessa dalla tivù. Menchov si rialza come una furia e come una furia taglia il tra-guardo: perde la crono ro-mana, vince il Giro d’ Italia del Centenario che aveva praticamente già vinto alle Cinque Terre.«Sono felice è il giorno più bello della mia vita» dice Denis, «devo molto all’ Italia, che mi ha fatto crescere e diventare grande… E ringra-zio il presidente della Re-pubblica Giorgio Napolita-no per essersi congratulato con me parlando in russo..dedico la vittoria a Pedro Horrillo, mio compagno di squadra, caduto in un burro-ne nella tappa di Bergamo. Questa maglia è anche un po’ sua».

E’ russo, ma da dieci anni vive in Spagna, in Navarra, a Pamplona, nei Paesi Ba-schi, è sposato con Na-

dezhda e ha tre figli. «Il ciclismo in Russia non

garantisce buoni raccolti, così è stato necessario emi-grare in Occidente» dice Denis , «ho cominciato a giocare a calcio. E’ stato un Giro Bellissimo dove ho cor-so con grande lucidità e se-renità. L’avversario più tena-ce? Sicuramente Di Luca. Danilo è stato davvero un osso duro. Cosa farò ades-so? Qualche giorno di ripo-so e poi penserò solo al Tour de France».

Sul traguardo dei fori im-periali, Menchov trova pure il riconoscimento leale del suo avversario più grande, Danilo Di Luca: «Non mi sa-rebbe piaciuto batterlo per una caduta. Merita lui. Ha vinto il più forte».

Senza peccare di stupido patriottismo, nemmeno a Parigi e i suoi campi elisi of-fre una cartolina di bellezze come la Roma vera e incan-tata. Possiamo sprecare qualsiasi superlativo: non c’è luogo al mondo che pos-sa regalare un tappa così.

In questa cornice favolosa e toccante Menchov chiude la pratica nel modo più ro-cambolesco e meritatamen-te si porta a casa il Giro...il Giro senza tapponi, il Giro tecnicamente sbilenco e mingherlino che Di Luca ha mancato pensando troppo al secondo posto.

Il Giro bonsai delle zap-pette e delle salitele, che però ha richiamato puntual-mente lungo le strade della

bella Italia del Giro, l’ Italia dei banchetti e dei dialetti, delle scolaresche e delle maestrie, dei boy-scout. Questo, in fondo, è ciò che davvero conta: riscoprire, ancora una volta intatto, il misterioso richiamo roman-tico dell’ ultima nostra festa nazional popolare.

Purtroppo la bella storia finisce qui, con un grande finale che vede “l'invasore” russo cadere, rialzarsi, ripar-tire a fatica mentre gli italiani sperano...Ma ha ragione il nostro abruzzese Di Luca. Vincere per le colpe altrui, non è la stessa cosa. Non è vincere.

SMenchov re d'ItaliaIl russo incoronato a Roma dal presidente della Repubblica Napolitano

Sport 27Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CREMASCO

Una delle tappe più belle e più memorabili è stata alla fine la tappa di Barbie, ottanta chilometri appena nel cuore d’ Abruzzo, con arrivo sul Blockhaus.

Vince Franco Pellizzotti, “Delfino” di Bibbione, con una fuga solitaria sull’ ulti-ma salita. Crolla Sastre, che sembrava il più in cre-scita. Ma la corsa vera avviene nel mezzo: con uno sprint forsennato negli ultimi duecento metri, Di Luca “killer” di Spoltore, riesce a dare una spallati-na alla maglia rosa Menchov. Pochi metri, pochi secondi. Più quelli dell’abbuono abbinato al suo terzo posto. Potrebbero essere quattro di più, se Di Luca riuscisse ad arrivare secondo. Ma non ci riesce, perché secondo è Garzelli, che comunque corre per una squadra abruzzese. Clima infuocato, insulti e boati. Di Luca minimizza: «Allo stadio si vede di peg-gio». Menchov, fischiato pure lui: «Capisco questa gente: stradeve per Di Luca».

La verità? Diciamola: non è un gran spettacolo.

La famosa gente del cicli-smo, beatificata come esempio di correttezza e sportività, sbraca improvvi-samente nella normalità più greve.

Garzelli in lacrime: «Volevo punti per la clas-sifica scalatori».

Se soltanto gli italiani, per una volta, fossero riusciti a trovare un patto comune contro lo straniero. La malinconia aumenta ancora di più davanti alla constata-zione che Menchov è li a portata di mano, che baste-rebbe davvero poco per schienarlo sul Vesuvio eruttare come un “vulcano” sui pedali. Non è il Mortirolo, non è la Marmolada e non sono le Cime di Lavaredo: è quel-lo che passa il convento. Ma bisogna leccarsi pure le dita. Nel Giro combattu-to sul filo delle discese, dei cavalcavia e degli abbuo-ni, è già qualcosa. Va gustato per come è, senza rimpianti, una sfida feroce sugli ultimi tredici chilometri del nostro vulca-no più noto nel mondo, una cosa da cartolina, “Hello from Italy”.

Il re ha tremato. La magi-stratura austriaca nuova-mente alle calcagna. Strano destino quello di Denis Menchov: sogni rosa e incubi austriaci. Fu la Ard, la tivù tedesca, a parlare per prima di questa banca del sangue. Tre i corridori che furono chiamati in causa: Michael Rasmussen, Micheal Boogerd e Denis Menchov della Rabobank.

L’ inchiesta fu chiusa

con nulla di fatto. Ora, alla luce della confessione forni-ta alle autorità austriache da Bermhard Kohl, ex corri-dore austriaco cacciato dal Tour per una positività alla Cera e accusato dalla magi-stratura austriaca di traffico di sostanze dopanti assie-me a Rasmussen, il nome di Menchov è riaffiorato. Ma la maglia rosa mostra tran-quillità assoluta: «Ho già dato un anno fa tutte le spiegazioni del caso».

Era la prima vera sfida diretta.

Quella tra i miglio-ri junior della Lombardia, impegnati nella prima Indicativa Regionale, valida per il «1° Memorial Ennio Marcarini» organizza-ta dagli Amici del Ciclismo di Genivolta con il patrocinio della Polisportiva Madignanese. Ingredienti che rendevano il confronto attesissimo da tutti gli appassionati.

Ha vinto il miglior veloci-sta: Cristian Rossi, 17 enne lodigiano di Castiglione d’ Adda.

Ci ha talmente preso gusto, nella concitata volata, che ha trovato pure il tempo di alzarsi sui pedali, sistemarsi la maglia, facen-do tutti quanti a “pezzettini,” coronando una bella “cin-quina” stagionale sulla ruota di Genivolta, e il nulla osta al campionato italiano di Imola e a quello europeo. Ecco cosa ci ha detto subito dopo aver tagliato il traguar-do.

«Non potevo perdere, conoscevo a menadito que-sto arrivo, avevo già vinto

nella categoria allievi, sono stato pilotato dal mio com-pagno di squadra Zana sino ai 180 metri, tramortendo tutti.

Ringrazio la squadra per quello che ha fatto a ricucito lo strappo a 4000 metri dall’ arrivo inghiottento Fenili, Bulgarini e Azzolini al coman-do della corsa con 40” e io li ho ripagati con interessi».

Rossi è stato grandissi-mo, ha cominciato sotto la migliore stella, con confronti serrati negli arrivi affollati, più fresco e più letale al momento dell’agguato, non è un volto nuovo del cicli-smo, dimostra di possedere un colpo di pedale sopraf-fino, a qualità, l’anno prossi-mo ritornerà al «CC Cremonese Arvedi» tra gli Under.

Carlos Sastre Cardil, si lascia rosolare nel microon-de e stacca tutti sul monte petrano e al vesuvio, nei tre giorni che dovevano de-cidere il Giro per davvero, è successo niente di memo-rabile. Sette ore trascorse a rosolare nel microonde dell’Appennino, la tappa che fin da Venezia era stata dipinta con toni apocalittici partorisce un ordine d’arrivo con distacchi che si conta-no sulle dita di una mano. Alla fine, resta la firma illu-stre di Carlos Sastre Cardil, lo spagnolo con i suoi scat-ti in salita, sembra che dor-ma, poi quando parte…Li-mitando a tener d’ occhio Danilo Di Luca e toglien-

dosi il più ricco degli ab-buoni, il russo Menchov fa giornata: al suo caveau ro-sa adesso sembra mancare soltanto il fiocco. La storia si ripete anche nel giorno più indicato a far saltare il Giro: per quattro colli ci si preoc-cupa di fare scorte d’acqua e di non farsi male in disce-sa, sull’ ultima salita si spen-de tutto quel che è rimasto nelle gambe. Così si finisce per fare il gioco di Men-chov, bravo però a giocare anche in prima persona: quando capisce che non può mettere una pezza a tutti gli attacchi portati in ra-pida sequenza da Basso, Di Luca e Sastre, il russo vestito di rosa decide di la-

sciare strada allo spagnolo, che dei rivali è tra i meno vicini in classifica, e si mette in difesa.

Controllando Di Luca, ot-tiene anche più di quel che pensava quando ha visto decollare Sastre e poco do-po un Basso meno brillante rispetto al giorno prima: la voglia dell’abruzzese di te-nersi stretto il secondo po-sto è un trenino sul quale Menchov comodamente sale per rendere ancora più solido il suo primato.

Una tappa come tante già viste quella con arrivo al Ve-suvio, con Di Luca davanti, e Menchov incollato alle sue spalle, come il Vinavil: non si stacca. Il nostro si spolmo-na con accelerazioni da sin-cope, il russo semplicemen-te sfrutta la scia. Sembrano fare un Giro in tandem.

Inevitabilmente, anche l’epilogo non cambia: Sa-stre vince da solo. Basso (voto 10 alla lealtà), si ferma ad aspettare il compagno Pellizzotti e lo catapulta sul secondo posto, infine arriva il solito duetto, con Di Luca che rosicchia altri 8” d’ abbuono al nemico. Che

dire adesso la distanza tra i due è 18”, più o meno il tempo di uno starnuto e di un “salute”, sbaglia sempre tattica l’abruzzese, si gioca il Giro sugli abbuoni.

Di Luca è sicuramente il rivale più accanito e più cocciuto di Menchov, su questo non ci piove, ma è anche il suo gregario più fedele e più prezioso.

Di Luca è soltanto vitti-ma della sua generosità e dei suoi nervi. Non lo dico io, lo dice apertamente suo suocero, quello Stefano Giuliani ex gregario di Mo-ser, poi direttore sportivo di Ivan Quaranta, ora primo critico del marito di sua fi-glia. Per battere Menchov, gli ha spiegato, non devi trainarlo a ruota, devi la-sciarlo davanti e colpirlo alle spalle, di sorpresa.

«Il russo è il più forte, su queste salite non lo stacco» riconosce Di Luca, «ci ho provato fino alla fine, più di una volta, ma non c’ è stato nulla da fare. Qualche erro-rino l’ho commesso anch’io, in troppe circostanze mi so-no fatto prendere la ma-no».

Pellizzottia Blockhaus

L'indagine

Rossi è primo

Giorgio Napolitano e Denis Menchov

La tappa del Vesuvio: è qui che Di Luca ha capito...

ORDINE D’ARRIVO:----------------------------

1° CRISTIAN ROSSI ( ASPIRATORI OTELLI- CAS. ZANI ) KM 111, IN 2 H 37’ 01”, MEDIA 42,416 KM / H; 2° BRUNO ZANA ( ID) ; 3° ALBERTO CORNELIO ( TEAM GIORGI ); 4° ROBERTO CORTI ( TEAM AUREA ): 5° SIMONE BESANA ( CICLISTI MONZESI ); 6° MATTEO FUSARPOLI ( CICLISTICA TREVIGLIESE); 7° STEFANO PEREGO ( ROMAESE); 8° IVAN BELOTTI ( TEAM GIORGI); 9° ANDREA VANOTTI ( ID); 10° EMANUELE FERRO ( PEDALE CASTANESE).ESPOSITO DELL’ IMBALPLAST SUL PODIOSEBASTIANO ESPOSITO ESORDIENTE DEL PRIMO ANNO DELL’ IMBALPLAST DI SONCINO HA CORONATO IL POSTO D’ ONORE A CASALPUSTERLENGO, NELLA CORSA VINTA CON 20” DAL PARMENSE MATTEO VIDA DEL TORRILE.

Danilo Di Luca

Cristian Rossi

Page 28: Il Piccolo del Cremasco

volley: sarà il secondo di luca Monti

L’ex bandiera dei Blues torna quindi a Crema, dove aveva militato per sette anni come palleggiatore duranti i quali aveva conquistato la prima storica promozione in A2 e non l’unica.

Verderio sarà quindi al fianco di Luca Monti nella prossima stagione che si prospetta scoppiettante per la Reima.

Si può proprio dire che la Reima l’anno prossimo sarà in buone mani, visti i prece-denti pallavolistici dei due allenatori.

Vittorio negli ultimi tre campionati era sulla panchi-na di Segrate dove ha con-quistato la promozione in B1 e poi ha disputato due sta-gioni nella categoria.

«Sono molto contento di essere tornato alla Reima, una società che conosco molto bene ed apprezzo» queste le prime parole di Verderio. In attesa di cono-sce il nome degli alzatori, Crema ha già una garanzia: in caso di imprevisti durante la stagione negli allenamen-ti non dovrà più scendere in

campo Luca Monti (ormai lontano dalla forma ideale), ma ci penserà Vittorio.

Verderio: «E’ stata una trattativa lampo sono basta-ti due minuti».

Ecco le prime parole in Blues di Vittorio Verderio, secondo allenatore della Reima.

Cosa hai pensato quan-do sei stato contattato dalla Reima?

«Che era un’occasione troppo ghiotta per farsela scappare.

Oltre al lato romantico do-vuto ad uno staff che cono-sco ed al fatto di tornare a casa, c’era anche la possibi-lità di affiancare l’allenatore al quale mi ispiro: Luca Mon-ti. Quando Rota mi ha tele-fonato diciamo che la tratta-tiva è stata più che lampo, ci sono voluti un paio di minu-ti».

Come è il tuo rapporto con Luca Monti e cosa ti aspetti?

«Da Luca ho solo da im-parare. Chiaramente cono-sco la pallavolo e cercherò di mettere a disposizione le mie capacità. Stamattina mi

sono incontrato con Luca ed abbiamo parlato del lavoro che dovremo fare. Per me si tratta di una prova dove mi vedrò impegnato ad allena-tore ad un livello più alto. Non è comunque un punto di arrivo, ma bensì di parten-za».

Come sono state le tue tre stagioni a Segrate, quali le cose positive e quali quelle negative?

«Innanzitutto vorrei rin-graziare il Volley Segrate. Sono stati tre anni bellissimi. I primi due emozionalmente migliori perché abbiamo raggiunto gli obiettivi: pro-mozione in B1 come prima e poi con pochi innesti abbia-mo ottenuto il quinto posto. L’ultimo anno mi ha lasciato l’amaro in bocca non tanto per i risultati ma quanto per alcune situazioni negative all’interno del gruppo. Pro-prio per questo l’ultima sta-gione è stata la più formati-va, quella dove ho imparato di più».

L'arrivo, o meglio il ritorno di Verderio, dimostra che lo staff Reima vuole assicuarsi una gradissima stagione.

Vittorio Verderio ritorna alla Reima

Vittorio Verderio per tre anni con la maglia del Segrate

Grandi soddisfazioni per la Scuola Media «Galmozzi” di Cre-ma, che corona la sua partecipa-zione ai Giochi Sportivi Studen-teschi 2009 presentando alle Fi-nali Nazionali ben due studenti per l’atletica leggera (unici atleti

della provincia di Cremona ad aver passato le qualificazioni re-gionali).

Le gare si sono svolte nell’im-pianto di Rieti, dal 25 al 28 Mag-gio, precedute da una coreogra-fica cerimonia di apertura svoltasi nell’anfiteatro di Ostia antica, do-

ve tutti i partecipanti hanno sfi-lato davanti al ministro della Pubblica Istruzione Maria Stel-la Gelmini, al presidente del CONI Claudio Petrucci, e con

la partecipazione del vicecam-pione del mondo di salto in lungo Andrew Howe.

Luca Cacopardo ha ottenuto il pass di partecipazione grazie al successo conquistato nella finale

regionale di Lodi dove vinse sui metri 80 ostacoli con il tempo di 11.17. Partito per Rieti con l’obiettivo di conquistarsi un po-sto nella finale dei migliori, Luca ha corso come sempre con gran-de grinta e determinazione ed ha centrato l’ottimo quinto posto correndo la distanza con il tempo di 11.26.

Nonostante la cronica carenza di una pista di altetica a Crema, su cui effettuare allenamenti ido-nei , l’atleta cremasco in forza alla Virtus Crema, ha dimostrato il suo valore fin dalle qualificazio-ni, mostrandosi all’altezza dei migliori di specialità.

Il Provveditorato agli Studi,

congiuntamente alla Provincia di Cremona hanno inoltre assegna-to alla Scuola Media «Galmozzi» il 7° Trofeo «Cassa Padana» per l’Istituto che maggiormente si è distinto nella partecipazione e nei risultati conseguiti, ed al giovane atleta il 3° trofeo “Provincia di Cremona” per il miglior risultato tecnico acquisito nel contesto della manifestazione.

Valentina Nanì, nella gara ri-servata alla sua categoria, ha conquistato il primo posto negli 80 metri piani ed il secondo nella staffetta.

Valentina ha sbaragliato la concorrenza dimostrandosi la più veloce, nonostante sia al primo

anno di partecipazione.La dirigente scolastica Rosy

Freri si è personalmente congra-tulata con i suoi piccoli grandi atleti, ed ha augurato loro suc-cessi altrettanto brillanti nello studio.

Davide e Andrea Sgura si sono aggiudicati il titolo provinciale Under 21 di Be-ach Volley, battendo in finale

la coppia Marco Zoadelli e Giulio Marazzi per 2-1. La gara che si è disputata pres-so l’Agriturismo Le Gazide di

Crema, ha fatto parte della manifestazione de Le Garzi-de Country Cup 2009.

Gara equilibrata quella che ha visto impegnato i ge-melli più famosi della palla-volo cremasca contro i com-pagni di squadra della Reima Crema. Zoadelli-Marazzi. Perso il prino set Davide e Andrea Sgura (13-21), ap-profittando di alcuni errori degli avversari riescono a vincere nel secondo (21-14) mentre nel terzo, in svantag-gio 11-13, sono riusciti ad imporsi 16-14 dopo un ace di Andrea.

In mattinata si sono svolte le selezioni regionali la prima fase delle selezioni regionali per i nati e nate nel 1992 e successivi, agli ordini dei re-sponsabili Fabio Bassan, Si-mona Fuso Nerini e del bea-

cher Fabio Galli. Hanno partecipato Xheni

Bezhani e Chiara Antonioli dell’Us Esperia Cremona, Mattia Meanti, Emanuele Verdelli, Andrea Scura, Davi-de Sgura della Reima Cre-ma, Marcello Vecchi, Miche-le Vecchi della Joy Volley Time Casalmaggiore e Ric-cardo Goi del Viadana Vol-ley.

Domani si disputerà il Campionato Femminile Un-der 21 e sono iscritte ben sette coppie: quattro prove-nienti dalle giovanili del Cre-ma Volley e dell’Esperia Cre-mona. Le coppie parteci-panti: Brambilla-Cogliati, Bellandi-Tessadori, Marche-setti-Frassi, Poggetti-Gan-delli, Bezhani-Antonioli, Gazzetto-Ruggeri, Scara-vaggi-Mozzi.

sport28 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

Pian piano si sta deline-ando la squadra del futuro che parteciperà al campio-nato di serie B1. La società cremasca è molto vicino alla firma con la giocatrice Natalia Serena, gli accor-di sono già stati raggiunti

ora mancano solo gli ultimi dettagli e la conferma da parte di Ostiano.

La schiacciatrice ha par-tecipato al campionato di A2 con la società cremo-

nese due anni fa poi si è fermata la scorsa stagione per maternità ed ora è pronta a rimettersi in di-scussione proprio con la maglia violarosa. Inoltre conosce molto bene Leo Barbieri in quanto è stata

sua giocatrice a Riverga-ro.

Gli addetti ai lavori cre-maschi sono anche alla ri-cerca di un opposto e i nomi più probabili sono quelli di Laura Gatti, di Lodi anche lei ferma dall’anno scorso per pro-blemi lavorativi, ha giocato a Flero, ha molta esperien-za in queste categorie e la vicinanza a Crema potreb-be essere un grande sti-molo; Giada Marchioron, che quest’anno ha conqui-stato la promozione con il Carpi in A1; Paola Ronco-ni, giocatrice molto esper-ta quest’anno tra le fila del San Vito in A2. Quest’ulti-ma potrebbe essere la più accreditata in quanto la società sta cercando un’opposta in grado di ri-cevere e Paola è una gio-catrice molto completa in

questo senso. Inoltre po-trebbe essere una valida alternativa a Sara De Vec-chi, molto vicina alla firma per un’altra stagione a Crema.

Lotta a corpo a corpo

Beach volley «Garzide cup»

Luca Cacopardo Valentina Nanì

Natalia Serena

Paola Ronconi

Giada Marchioron

Giochi sportivi studenteschi

I vincitori: Davide e Andrea Sgura

crema volleyguarda al futuro

Page 29: Il Piccolo del Cremasco
Page 30: Il Piccolo del Cremasco

Gastronomia italianaIl menù della settimana

Le ricette gustose alla portata di tutti

preparazione• Lavare i pomodorini e tagliarli a pezzettini. • Metterli in un colino e condirli con un pizzico di

sale. • Affettare la baguette in 12 fettine sottili e tostarle

brevemente sotto il grill del forno. • Spalmare la ricotta sulle fette di pane, quindi di-

sporvi i pomodorini. • Decorare con l'origano e servire.

Secondo piatto: Spiedini alla piaStra

difficoltà facile - Tempo 15 minuti Per 4 Persone

IngredIenTI: • 8 spiedini di maiale o di pollo• Olio extravergine di oliva• Mezzo bicchiere di vino bianco• 2 rametti di rosmarino• 1 spicchio d’aglio• Sale

preparazione• Preriscaldare il forno a 180°C e un-

gere una teglia di almeno 26 cm di dia-metro. Stendere la pasta frolla sul fondo e lungo i bordi della teglia.

• Punzecchiarla con la forchetta, co-prire il fondo con carta da forno e spar-gere un po' di fagioli o altri legumi sec-chi sopra per evitare che la pasta si alzi durante la cottura.

• Infornare e cuocere per circa 20-25 minuti o fino a quando la torta incomin-cia a colorarsi.

• Far raffreddare bene la base della torta prima di estrarla dalla teglia.

• Questa fase può essere anticipata al giorno prima.

• A questo punto preparare la crema pasticcera e stenderla sul fondo della torta.

• Lavare e affettare la frutta scelta (la torta nella foto è stata riempita con ba-nane, kiwi, uva bianca, prugne rosse e more) e disporla secondo quanto sug-gerisce la propria fantasia sulla crema.

• Coprire il tutto con la gelatina luci-dante.

• Mettere in frigorifero fino al momen-to di servire (almeno per un paio di ore).

Vitigno: 51% Sangiovese 34% Merlot 15% Cabernet Sauvignon, un blend della varietà autoctona tipica della Tosscana, il Sangiovese, unitamente al Cabernet Sauvi-gnon e Merlot. Un ottimo vino di grande equilibrio tra parte aromatica e strutturale con fresche note di frutta a bacca rossa, leggermente speziata ed una bocca roton-da e piena dove si uniscono il tannino mor-bido del Merlot con la struttura delCabernet concludendo sulla tipica nota vivace del Sangiovese.

Si esprime con delle ampie note fruttate e leggermente speziate.

Rotondo e pieno in bocca La vinificazio-ne è stata fatta separatamente in piccole vasche di acciaio rispettando le differenti caratteristiche varietali durante le fasi della

fermentazione. Il periodo di affinamneto trascorso nelle pic-cole botti, permette al vino di migliorare la propria struttura ammorbidendo la vivacità dei tannini.

Abbinamento: Carni rosse,formaggi a media stagionatura

paul Cezanne Mele e arance

particolare, 1899

la Bottiglia

difficoltà media - Tempo 60 minuti - Per 12 PerSOne

preparazione• Far rinvenire i fun-

ghi secchi in una cio-tola con acqua fredda per almeno un paio d'ore.

• Sbucciare la ci-polla, lavarla e tritarla. Lavare i fegatini, asciu-garli e tagliarli a dadi-ni.

• Scolare, strizzare i funghi e tagliarli a pezzi più piccoli.

• Pelare lo spicchio d'aglio. In un tegamino sciogliere il burro, far rosolare i fegatini facendoli colorare su tutti i lati, regolare di sale, bagnare con il vino e farlo evaporare a fuoco vivace.

• In un tegame con l'olio far appassire la cipolla fino a farla diventare trasparente e l'aglio, togliere l'aglio e unire i funghi e farli cuocere per qualche minuto,

mescolando. • Aggiungere la passata di po-

modoro, regolare di sale e cuo-cere su fuoco moderato per 15-20 minuti.

. Verso la fine della cottura uni-re i fegatini e far ridurre il sugo. Nel frattempo cuocere in abbon-dante acqua salata le fettuccine, scolarle molto bene e condirle con il sugo.

• Servire immediatamente ac-compagnando con grana.

Difficoltà Facile - Tempo 20 minuti Cottura 30 minuti - Per 4 Persone

IngredIenTI: • 12 pomodorini tipo pachino• sale• ½ baguette (50 g circa)• 120 g di ricotta• origano

Le VoLte toscana IGt 2007TenuTa Dell’OOrnellaia

antipasto: CroStini riCotta e pomodorini

difficoltà facile Tempo 15 minuti - Per 4 Persone

primo piatto: FettuCCine alla romana

IngredIenTI: • 400 g di fettuccine all'uovo• 20 g di funghi porcini secchi• 200 g di fegatini di pollo• 400 g di passata di pomodoro• 1 cipolla• 1 spicchio di aglio

• 150 ml vino bianco secco• 20 g di burro• 4 cucchiai di olio extravergine d'oliva• sale• Grana grattugiato

Bernardo Strozzi e ateliernatura morta di frutta e vaso di fiori

particolare, olio su tela

preparazione• Tirare la carne fuori dal

frigo almeno quindici mi-nuti prima della cottura. Punzecchiare la salsiccia con uno stecco appuntito.

• Lavare bene il rosmari-no, asciguarlo con carta da cucina, scegliere le foglie e tritarle grossolanamente su un tagliere con la mezzalu-na.

• Scaldare molto bene una piastra di ghisa, unger-la con un filo d’olio di oliva ed asciugarla accurata-mente con carta da cuci-na.

• Quando è ben calda mettere la carne al fuoco e

farla scottare un minuto per lato.

• Spruzzare con il vino bianco, unire il trito di ro-smarino e lo spicchio d’aglio affettato.

• Cuocere a fiamma me-dia per 10 minuti circa, proseguendo se fosse ne-cessario a far ben cuocere la carne.

• Unire un pizzico di sale ed un filo d’olio, non sulla la salsiccia, e servire.

Cucina30 Venerdì 5 Giugno 2009

il PICCOLO giornale del

CremasCO

dessert: CroStata di FruttaIngredIenTI: • Pasta frolla (dose per 10-12 persone)• 300 g di crema pasticcera • Frutta fresca assortita a scelta• Gelatina per torte • Burro per ungere la teglia• Fagioli secchi• Carta da forno

Page 31: Il Piccolo del Cremasco
Page 32: Il Piccolo del Cremasco