Gennaio 2015

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1 53° uscita, Gennaio 2015 Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010 LA MIA VOCE LA NOSTRA VOCE ! Indice: Pag. 7 Eternit Pag. 14 Lettera alle famiglie Pag. 1 Buon 2015 Pag. 8 Casale Pag. 15 Festa di Andeira Pag. 2 Informazioni importanti Pag. 9 Casale Pag. 16 Presentazione tecnica Pag. 3 Mapi Pag. 10 Casale Pag. 4 Claudia Pag. 11 Casale Pag. 5 Claudia Pag. 12 Riccardo Pag. 6 Foto varie di Claudia Pag. 13 Riccardo La redazione di Andeira augura a tutti un Buon 2015! www.andeira.it ……

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Transcript of Gennaio 2015

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53° uscita, Gennaio 2015

Onlus Registrazione: Tribunale di Alessandria N. 648 del 20/07/2010

LA MIA VOCE LA NOSTRA VOCE !

Indice: Pag. 7 Eternit Pag. 14 Lettera alle famiglie

Pag. 1 Buon 2015 Pag. 8 Casale Pag. 15 Festa di Andeira

Pag. 2 Informazioni importanti Pag. 9 Casale Pag. 16 Presentazione tecnica

Pag. 3 Mapi Pag. 10 Casale

Pag. 4 Claudia Pag. 11 Casale

Pag. 5 Claudia Pag. 12 Riccardo

Pag. 6 Foto varie di Claudia Pag. 13 Riccardo

La redazione di Andeira augura a tutti un Buon 2015!

www.andeira.it

……

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Buon Anno Nuovo a tutti i lettori di Andeira

Si comunica che per il mese di Gennaio 2015 verranno

spedite nelle proprie abitazioni l'uscita numero 53° del

giornale Andeira agli abbonati del 2014.

Si informa la S.V. che se avete ancora piacere di ricevere il

giornale da febbraio, vi preghiamo di fare un bonifico di 20

euro entro metà gennaio con gli appositi dati e la causale

(abbonamento).

Potete trovare l'iban nell'ultima pagina del giornale

Grazie per la cortese attenzione.

L'associazione Andeira

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REINVENTIAMOCI IL NATALE

Il periodo natalizio è o dovrebbe essere un momento gioioso, di speranza e

riflessione interiore.

Ma che cos’è il Natale in fondo? Ognuno ha naturalmente una sua risposta e un

suo modo di vivere il Natale. Per i cristiani rappresenta il momento più importante,

assieme alla Pasqua, in quanto nascita del Redentore, di colui che si è sacrificato per

cancellare il peccato originale e rimettere la speranza della resurrezione negli uomini,

che ha introdotto la dottrina dell’Amore e del Perdono. Per altri è un momento felice

per fare festa, stare con la famiglia, i parenti lontani o gli amici più cari. Per i bambini

è certamente il periodo più bello dell’anno, perché le scuole sono chiuse, perché

riceveranno regali e giocattoli coi quali potranno sbizzarrirsi divertendosi.

Nelle società occidentali, opulente e individualiste, da molto tempo il Natale è

sinonimo di consumismo, di corsa sfrenata agli acquisti, anche in tempo di crisi come

quello attuale. E’ singolare che proprio in questi giorni pre-natalizi fiorisca un gran

numero di mercatini, alcuni solo commerciali, altri solidali, il cui scopo è vendere per

autofinanziare progetti e associazioni benefiche. Questo è anche il periodo in cui si

misura la ricchezza di un paese, di quanto si acquista e si consuma, è insomma l’ago

della bilancia dell’economia di un paese.

Ma tutto ciò cosa c’entra col Natale? Forse si può farlo risalire alla tradizione

popolare dei Re Magi che portarono al Bambin Gesù oro, incenso e mirra, così come

i pastori regalarono alla povera famiglia forestiera quanto avevano di più caro. Anche

se in origine non era intenzione della cristianità mantenere la regola dello scambio

dei regali, la tradizione pagana romana dei doni fu più forte e rimase salda. In tempi

recenti la tradizione del portare regali si è cristallizzata nella figura di Babbo Natale.

Tutte le versioni del Babbo Natale moderno, chiamato Santa Claus nei paesi

anglofoni, derivano principalmente dallo stesso personaggio storico: san Nicola,

vescovo di Myra (oggi Demre, città situata nell'odierna Turchia), di cui si racconta

che ritrovò e riportò in vita cinque fanciulli, rapiti e uccisi da un oste, e che per

questo era considerato il protettore dei bimbi. Da notare che l'appellativo Santa Claus

deriva da Sinterklaas, nome olandese di san Nicola.

Ma sembra che la tradizione del portare regali sia radicata fortemente nella

cultura popolare anche prima dell’avvento del Cristianesimo. Già i romani

festeggiavano i Saturnali, una sorta di carnevale, nel solstizio d’inverno, durante i

quali si facevano banchetti e piccoli regali come candele e statuette di terracotta, e ai

bambini dadi e anelli. Mi chiedo cosa succederebbe se provassimo a vivere il natale

in maniera diversa, con meno doni, meno luci, meno festeggiamenti ma con più

spiritualità, più fraternità e solidarietà. E’ un’utopia? No, molti lo fanno, rinunciando

ai pranzi in famiglia e ai regali, festeggiando con le persone sole, anziane o malate,

dedicandosi ai bambini poveri e senza famiglia.

E sarebbe bello poter vivere quest’atmosfera speciale che è il Natale tutto

l’anno, perché essere buoni non è a tempo determinato o a comando.

Maria Pia Amico

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LA MANCANZA DI UN PERSONAGGIO FAMOSO NEL

MONDO DELLA MUSICA GIUSEPPE MANGO

Oggi 8 dicembre 2014 ovvero il giorno dell’Immacolata Concezione è morto uno dei miei tanti cantanti

preferiti: Giuseppe Mango. Aveva 60 anni e la notizia me l’ha data prima il computer di mio padre e

poi il mio tablet.

Questo cantante piaceva, oltre a me, anche a mia mamma, ed è morto di infarto durante un concerto e

precisamente mentre cantava “Oro” che è molto bella!

Io delle sue canzoni preferisco “Giulietta”, “Amore per te” e “La Rondine”. Queste sono le tre canzoni

che preferisco perché sono lente e piene di sentimento e le sentivo quando ero insieme al mio ex

ragazzo che pure a lui piaceva come cantante infatti quando gli portavo il cd lo sentivamo nel suo

lettore cd.

Era una persona molto riservata. Era sposato con una ex cantante che ha fatto una piccola apparizione

nel gruppo dei Matia Bazar che si chiama Laura Valente e la coppia felicemente sposata ha avuto un

figlio. Essendo però una famiglia molto riservata non so molto di più.

Altre notizie di lui: adesso la televisione appena lo saprà non farà che parlare di lui, anche tutti i suoi

colleghi affezionati lo faranno e io non perderò l’occasione di ascoltare le notizie e di leggere di lui nel

prossimo settimanale di TV sorrisi e canzoni a cui saranno sicuramente dedicati una copertina e le

prime pagine.

Io sarò per sempre una delle sue prime fan.

Ciao Mango!

LA MIA GITA AD OROPA

Oggi sabato 22 novembre 2014 sono andata con i miei genitori a fare una gita al Santuario della

Madonna Nera ad Oropa, un fantastico paesino in provincia di Biella. In questo luogo ci vado ogni

anno perché oltre alla bellezza del posto e le caratteristiche particolari delle chiese, dei santuari, delle

scalinate e della temperatura fresca di montagna, ho un ricordo molto importante: lì ho preso la mia

prima comunione e c’era mia nonna che adesso non c’è più ormai da tanti anni. Siamo arrivati alla

piazza grande dove c’è una scalinata e c’è la cupola della chiesa dove risiede la santa Madonna Nera. E’

proprio lì che ho fatto la comunione. Oltre a quella ci sono ancora le camere e i negozi di souvenir

religiosi. In mezzo alla piazza c’è una specie di fontana che è particolare per i mestoli appesi.

Probabilmente servono per raccogliere l’acqua e berla. Siamo andati a pregare in chiesa, ho acceso la

candela e siamo usciti perché era già ora di pranzo e siamo andati a mangiare in un bel locale dove i

miei genitori si sono presi la polenta “concia” e io mi sono presa i ravioli con il burro e salvia. La

particolarità di quel piatto è proprio il burro perché è fatto a mano e non resisto mai, così lo compro,

visto che per fortuna lo vendono anche, così ci andiamo quasi appositamente. Mi compro anche il latte

di quella stessa marca. Mio padre mi ha fatto pure fare foto in quel posto stupendo perché sa che io ci

tengo. Finita la giornata siamo tornati a casa e ho scritto subito l’articolo. Oggi la temperatura era

fantastica e c’era addirittura il sole, mentre qui era brutto, quindi sono stata super fortunata!

Claudia Corradi

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LA FIERA DI SANTA CATERINA

A Novi tutti gli anni dal 20 al 25 di novembre c’è la fiera di santa Caterina. In questo periodo ci sono

tante, tantissime bancarelle che vendono oggetti di ogni tipo, luci, colori, trattori, macchine agricole. E

poi ci sono le famosissime giostre che portano tanta allegria. Io e mia mamma non perdiamo mai

l’occasione e andiamo sempre a farci un giro. Ho visto banchi con roba da mangiare, giocattoli,

moderni e vecchi, vestiti, tessuti per fare qualsiasi cosa venduta a metro, caldarroste, artigianato con

tante cose create a mano, attrezzi semplici, cd di musica. Ogni anno ci va tanta gente anche da Genova.

In questo periodo di solito c’è anche la neve dal freddo che fa, invece quest anno siamo stati molto

fortunati che non c’era e abbiamo passeggiato tutto il pomeriggio senza problemi. Io e mia mamma

dopo aver mangiato ci prendiamo le frittelle che me la prendo solo io, cotta al momento, la mangio

fresca ed è troppo buona. Mia mamma per farmi compagnia si è presa invece il bombolone con la

crema chantilly visto che lei è golosa! I bambini non c’erano perché quando arrivano vanno sempre alle

giostre che si trovano in piazza del maneggio dalla parte opposta della città. Le giostre sono molto più

allegre e quando ero piccola io e mio fratello Daniele c andavamo sempre e ci divertivamo un mondo!

Le nostre preferite erano gli autoscontri e gli ottovolanti che sono aeroplani che salgono e che

scendono. Ci sono pure i banchi che vendono animaletti domestici e sono molto, molto carini e

simpatici. Mi diverte tutto ciò! E passo sempre dei bei giorni!

Al prossimo articolo!

Claudia Corradi

VI RACCONTO IL MIO CANE

Nella casa dove abito con i miei genitori ho un cagnolino che è di razza un bassotto tedesco nero e

marrone a pelo corto, il suo nome è Pippo. Questo nome già glielo aveva dato l’allevatrice che è una

collega di lavoro di mio padre.

E’ arrivato sette anni fa ma aveva già un anno compiuto, essendo nato l’11 febbraio. E’ un cagnolino

molto socievole e sta molto volentieri in compagnia, ma la sua compagnia preferita è una signora che

ha un gatto che è nero come lui ed è un trovatello che si chiama Benny e con il mio cane ha fatto molta

amicizia perché si sono conosciuti fin da cuccioli e quando si vedono giocano molto volentieri e quindi

tutte le domeniche che vado con i miei genitori da questa signora giocano tutto il pomeriggio e quando

andiamo via prima ce lo portavamo con noi perché era cucciolo ma adesso che è grande e ha fatto

amicizia con il gatto sta in sua compagnia. Quando lo sgridiamo lui si offende e mi dispiace però deve

capire che quella cosa che stava facendo non deve più farla.

Quando sono tornata a casa dal viaggio a L’Aquila mi ha fatto le feste dalla contentezza di rivedermi

dopo cinque giorni che non mi vedeva. E’ un cagnolino molto socievole e ci vuole molto bene e anche

io ci sono molto affezionata tanto che quando se ne andrà per sempre sentiremo terribilmente la sua

mancanza!

Claudia Corradi

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La Doppia Ombra di Voltaggio

Auguri

…….e luci di natale

Paesaggio invernale,

vigneti brulli e gelati,

bianchi di brina,

alberi spogli,

alzano i rami al cielo,

come braccia supplicanti,

terra dorme,

fango e d erba bagnata di

piovana;

odore di camini accesi,

alberi di natale sui terrazzi

e luci di natale;

aria di vacanza,

di pausa,

di sonno;

inverno.

Stefano Merialdi

Alzo le spalle

Alzo le spalle

E me ne sbatto del mondo,

delle parole vuote della gente,

dei giudizi stupidi,

della scempiaggine e

ignoranza quotidiana,

e lo stillicidio del conformismo

piatto della gente.

Alzo le spalle,

e mi tengo caro,

solo la mia libertà,

libertà,

che ho dentro,

in tutti i suoi significati.

Stefano Merialdi

Auguri di un sereno 2015 a tutti i lettori di Andeira

da parte del Tiretto

Page 7: Gennaio 2015

Casa

le

eter

nitM

Casale Monferrato è una bella città, ma è considerata la "città dei morti", a causa del amianto dovuto al Eternit ( fabbriche dove si lavorava questo materiale ) che provoca il cancro ai polmoni, chiamato mesoteioma. Ancora oggi, che le fabbriche sono chiuse, si continua a morire perchè l'amianto esiste nell'aria, in terra e ci sono ancora edifici con tetti fatti di Eternit.

Ha provocato, nei anni, circa 3000 vittime, e tutti i giorni ci sono due o tre morti con il cancro. Anch'io ho avuto un caso in famiglia, quattro anni fa, ho perso mia nonna paterna, senza aver lavorato in fabbrica, perchè ha fatto per 35 anni l'infermiera, basta solo respirare la polvere del amianto che ha contagiato il territorio di Casale.

Chi ha provocato queste morti è il svizzero Stephen Schidneiny che vive sul Lago di Zurigo e far parte dei 511 milardari del mondo, dovuto alle ricchezze del padre che le ha lasciato cinque fabbriche che gestiva in Brasile.

Schidneiny è laureato in Giurisprudenza e, a 22 anni, gestiva già le fabbriche di suo padre in Brasile. Nel 1976 ha preso il possesso dell'Eternit di Casale, dove ha comandato per 10 anni: quando ha capito che quel materiale iniziava a provocare vittime, ha deciso di andarsene ed aprine altre in Sud America.

In questi anni, ci sono stati vari processi contro di lui sia a Torino che a Roma, perchè le famiglie delle vittime venissero risarcite. Nel ultimo processo di novembre 2014, la Cassazione l'ha prosciolto, lasciando tanto dolore ai familiari, ma anche se ha vinto, il Pubblico Ministero Raffaele Guariniello ha deciso di non mollare e conitnuare la battaglia per dare giustizia a chi non c'è più e a chi continua a morire.

Sul "Monferrato" è uscita la notizia che verranno destinati 75 milioni di euro distribuiti 25 milioni all'anno per 3 anni.

David Cavallo

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Processo ETERNIT

Dai giorni scorsi dal telegiornale : ho appreso dell’ annullamento del processo che vede come unico imputato il magnate svizzero SCHMIDHEINY, e inoltre sono stati annullati i risarcimenti ai parenti delle tantissime vittime morte a causa dell’amianto .Come è possibile che la corte di cassazione possa aver fatto un errore così grave , annullare il processo perché il reato è caduto in prescrizione ?. Anche l’avvocato del magnate non ha capito quanto il suo cliente è colpevole di tutte le morti causate dall’amianto , è forse stato pagato per farlo assolvere ? .La rabbia dei famigliari delle vittime è più che compressibile non solo hanno perso un loro caro , ma è stato negato a loro : il risarcimento che gli spettava .Purtroppo anche se la fabbrica (ETERNIT ) è chiusa questo non rassicura la gente perché anche ha distanza di anni si continuerà a morire a causa delle polveri .Si può considerare un processo giusto se poi le prove sono state buttate all’ortiche ?. LUISA

.....Casale «non è “la città dell’amianto”, ma della lotta, della riscossa dall’amianto»: è ancora tanta la rabbia nella comunità che ha pagato il prezzo più alto, in vite umane e dolore, dopo la sentenza choc della Cassazione che ha dichiarato prescritto il reato per le morti e malattie causate dall’esposizione alle micidiali fibre. Ma nessuno vuole mollare. Ed è forte la richiesta di uno aiuto dello Stato per sostenere la bonifica («per farla completa - ha detto il sindaco, Titti Palazzetti - servono 100 milioni»), la ricerca, per dare risarcimenti alle famiglie; ma anche di un aiuto in riforme, per «accelerare la giustizia, per avere finalmente articoli del codice penale chiari e aggiornati sui reati di disastro ambientale». sito:Piemonte Basso-

Casale Monferrato, fiaccolata per ricordare le vittime dell’amianto

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L'EbolaL'Ebola è un virus mortale che, viene trasmessa dai pipistrelli alla frutta, si è sviluppata in Africa dove gli infettati di questa malattia che provoca febbre emorragica.

E' stata scoperta nel 1976 in Congo, dove sette africani su dieci muoiano e, secondo l'OMS ( organizzazione mondiale della sanità ) sono ormai 9.000 casi sospetti e 4.500 morti. Si prevedono, se non si riesce ad uscire fuori entro fine anno, da 77.000 a 277.000 nuove infezioni e i Paesi più colpiti sono Sierra Leone, Guinea, Liberia e Nigeria.

Ma ora ci sono casi sia nei Stati Uniti che in Europa, che provocano tanta paura e il primo contagio è stato in Spagna da parte di una infermiera, Teresa Romero, contagiata da un suo paziente: fortunamente ora è guarita.

In Germania, invece, un dipendente africano delle Nazioni Unite è morto: ci sono stati dei contagi anche nei Stati Uniti, l'ebola fa paura perchè è una malattia mortale e contagiosa e non ci sono ancora terapie e vaccini.

In Italia, per ora, non ci sono contagi ma per il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha chiesto più controlli sui Paesi a rischio. Da noi ci sono già centri preparati, come il Spallanzani a Roma e il Sacco a Milano, ma Maria Rita Gismondo, direttore di laboratorio bio-emergenza del Sacco, dice che il virus va così più veloce della ricerca.

Per sconfiggere la malattia, dovrebbero essere messi in quarantena e curati già in Africa. Per aiutare l'Africa, servono più centri di isolamento e del personale qualificato: per ora non ci sono vaccini e un'incubazione da 2 a 21 giorni . David Cavallo

Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono oltre 5.000 i malati di Ebola nel Paese anche se i dati reali potrebbero essere molto più alti: «In Sierra Leone la situazione è molto grave» spiega Cecilia Strada, presidente di Emergency a Vita.it «ci sono circa 100 nuovi casi al giorno, l’epidemia qui è in una fase di piena crescita». Con uan diffusione del contagio cosi grave nessun intervento sanitario è completamente privo di rischi, «in queste situazioni è di fondamentale  importanza la tempistica delle operazioni, dalla comparsa dei primissimi sintomi è necessario un immediato trasporto in ospedale, il problema è che qui sono ancora troppo pochi i posti letto e i luoghi di isolamento per ospitare i contagiati.

Vita.it Il sociale senza confini

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Fiera dell'artigianato

a RhoIl primo dicembre, con il

centro che frequento (C.E.A.T.), siamo andati ad fare una gita a Rho, a visitare la Fiera dell'artigianato. Abbiamo preso, al mattino, il pullman fino a Vercelli che poi abbiamo aspettato il treno per Milano: arrivati a Rho, abbiamo raggiunto a piedi lo stand della fiera.

Appena entrati, abbiamo visto varie bancarelle provenienti da tutto il m o n d o ( abbigliamento, arredamenti per la casa ) e stand di gastronomia. A mezzogiorno, ci siamo fermati in una bancarella di prodotti liguri dove abbiamo comprato la focaccia e la pizza. Nel pomeriggio, abbiamo fatto un altro giro, nella fiera, e potevano chi desiderava a comprare qualcosa da portare a casa.

Verso le 17, siamo andati alla stazione per prendere il treno per il ritorno: arrivati a Vercelli, abbiamo preso il pullman per Casale che siamo arrivati s t a n c h i , m a t u t t i c o n t e n t i e fortunamente non pioveva.

David Cavallo

                 

Una mattinata al cinema Il 26 novembre sono andato al cinema con la scuola a vedere il film “Il giovane favoloso”.

Questo film racconta la vita del poeta Giacomo Leopardi.

Il regista si chiama Mario Martone e l’attore principale è Elio Germano che è stato veramente bravo.

Il film racconta la vita di Leopardi che era un giovane di una ricca famiglia di Recanati in Toscana.

Già da piccolo è molto malato e perciò inizia a studiare nella biblioteca di casa sua e non esce mai di casa.

La casa per lui è come una prigione.

Il film racconta il difficile rapporto di Giacomo con il padre e la madre.

Quando cresce Giacomo decide di lasciare Recanati per andare a Firenze dove conosce Antonio Ranieri che diventa il suo migliore amico.Poi va anche a Roma e a Napoli dove scoppia il colera.Leopardi vede l’eruzione del vulcano Vesuvio e scrive la sua poesia più famosa La Ginestra.Ormai è malato e di lì a poco muore.

È stata proprio una bella mattinata e il film mi è piaciuto tanto.

Gabriele

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amici

zia

un amico è una persona, che ti vuole bene se ascoltarti nei momenti, di bisogno ti accetta ti sta vicino,anche in momenti brutti, ti aiuta sempre, tempo,x stare con te non ti lascia,mai riesce a tirati su di morale.

ti capisce non ti tradisce, mai dei pensieri chi trova un amico, trova 1 tesoro, io trovato te, la e bella, ma è ancor + bella se hai 1 amico,un grande amore,può finire, ma una grande, amicizia, resta x sempre x me l amicizia vale tutta la vita, sei sempre pronto, ad aiutarmi e confortarmi, volevo dirti, che x me, e importante e ringraziarti x tutto quello che fai x me, il mio tesoro. quando hai 1 po di tempo tutto quello che fai x me per difendermi sempre ti voglio tanto bene. Luana

Amicizia

Gli amici sono come l'aria: a volte non li senti, ma senza non si vive!!!

Finché abbiamo dei ricordi, il passato dura. Finché abbiamo delle speranze, il futuro ci attende. Finché abbiamo degli amici, il presente vale la pena di essere vissuto!

Molte persone entreranno ed usciranno dalla tua vita, ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore.

L'amicizia non biasima nel momento della difficoltà, non dice con fredda ragionevolezza: se tu avessi fatto così o così. Apre semplicemente le braccia e dice: non voglio sapere, non giudico, qui c'e' un cuore dove puoi riposare.

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Geo Andeira di Riccardo Tornato mi trovi anche su:

Capriata d’Orba (Cavirià in piemonte Caviriò in dialetto alessandrino)

Il paese di Capriata d’Orba è situato nell’alto

Monferrato Ovadese, sulla destra del fiume Orba

lungo la provinciale Novi-Ovada, la popolazione

conta 1.960 abitanti. Presenta varie frazioni tra cui

Pratalborato ed Aureliana.

Esistono diverse ipotesi

sull'etimologia del

toponimo Capriata: dalle

numerose capre pascolanti

su questi pianoro ,a case

di pietra(caprìa) o case di

pietra vicino al rio come

suggerito dalla versione in

vernacolo Ca-vi-riò.

La zona, attraversata da

percorsi che inerpicandosi

lungo le valli

raggiungevano i passi

montani, scendendo poi al

mare, era abitata anche in epoca preistorica.

Lo testimoniano i rinvenimenti, in zona Albedosa-

Tramontanino sul masso di arenaria sangiu dei

strie, di coppelle e segni pediformi della media

età del ferro.

Ulteriore conferma della presenza sul territorio di

centri demici di Ligures, dovuta alla sua felice

posizione, giunge dai recenti scavi archeologici in

zona San Nicolao che hanno messo in luce reperti

di arte funeraria del VI-V-sec.-a.C.

In epoca romana, il territorio di Capriata

appartiene all'agro dertonense e, secondo recenti e

dettagliati studi, il decumano (est-ovest) della

centuriazione attraversava il centro paese per

dirigersi verso la cascina Gazzolo, mentre il

cardine (nord-sud) si indirizzava verso Silvano,

attraverso le ante strade interpoderali.

Della presenza romana sono rimaste numerose

tracce a partire dalla grande stele di S.Agata (I sec

d.c ) ritrovata nell'Orba nel 1926, che assegna il

territorio alla tribù romana Pomptina (la stessa a

cui appartengono gli abitanti di Dertona) per finire

con la recente scoperta dei resti di un edificio

rurale in località Panattiano (I sec. d.C.).

Recenti studi sulla toponomastica romana

ipotizzano come la colonizzazione, nel territorio

capriatese, possa

aver creato i

nuclei nel luogo

di Tollianum

(doc. del 981)

insieme a

Capriana (doc.

del 973)

entrambi con le

tipiche

caratteristiche

dei toponimi

fondiari latini.

Con l'avvento

dei Longobardi

sale in primo piano la urbem vastissimam silvam

(la selva dell'orba citata dal cronista Paolo

Diacono) luogo di caccia riservato ai loro re,

come ci tramanda il toponimo "Bosco del

Gazzolo"(Gahagi in longobardo vuol dire

bandita),ma anche luogo di agguati e ,al caso, di

incontri amorosi.

Tuttavia , nel 568 i Bizantini riconquistano molti

capisaldi oltre gli Appennini (la nostra zona) e

durante questo loro interregno durato fino al 605

costruiscono un limes difensivo di castra che

ingloba diversi centri della zona,fra i quali si

ipotizza fosse compresa Capriata.

Nell'anno delle donazioni dopo Tulianum

,compare anche terram de petro albesano e tutto

farebbe pensare, storpiature incluse,alla frazione

capriatese di Prato Alberato oggi Pratalborato.

Verso il 1183 ,capriata è costretta a stringere con

i propri consoli intese con Alessandria,città

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appena nata, la quale promette in cambio di

mantenere i diritti su Castellazzo da quaranta

anni addietro.

I patti però sono destinati a durar poco perchè

nel 1210 , soggiacendo alle crescenti pressioni, i

consoli giurano fedeltà a Genova come sui

vassalli.

Nel 1218 l'intera popolazione giura

spontaneamente fedeltà al Comune ligure

vanificando l'influenza degli Alessandrini, la cui

politica si contrappone da tempo a quella

genovese. Simbolo del paese sono i ruderi

della torre del “Castel Vecchio” è ciò che rimane

di una fortificazione ben più ampia esistente in

epoca medievale. Capriata è il punto di arrivo, in

vista dell’Orba, di quella catena di torri che

partono da Parodi, attraverso la torre del Gazzo

(S.Cristoforo), Monte Colma, Albarola

proteggevano le valli dell’Orba e del Lemme

dalle scorrerie saracene. I principali monumenti

del paese sono la chiesa parrocchiale di San

Pietro con lo svettante campanile in cotto munito

di meridiana, l’oratorio di San Michele, chiesa

S. Gioacchino e Giuseppe infine la chiesetta di

San Rocco in fondo al viale delle scuole. La

festa più importante del paese è il presepe

vivente, giunto alla 30esima

edizione. Troviamo la

medievale cappelletta della

Madonnetta(Madonna delle Grazie) sotto le

vecchie mura, altre costruzioni ecclesiastiche

sorgono a Pratalborato, alla Giora (Mater

magistra), al Barcanello ed un monastero dei

frati Contemplativi ha trovato dimora nella villa

Bricco donata dalla marchesa Gavotti.

“Il futuro appartiene a coloro che credono alla bellezza dei propri sogni. Possa il nuovo anno

portare a tutti voi nuovi bellissimi sogni e tante concrete soddisfazioni”. Riccardo Tornato

L’anno nuovo Indovinami, indovino,

tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà?

Bello, brutto o metà e metà? Trovo stampato nei miei libroni

Che ha avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, e il giorno dopo il lunedì

sarà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo

Nel destino dell’anno nuovo Per il resto anche quest’anno

Sarà come gli uomini lo faranno. Gianni Rodari

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La Doppia Ombra di Voltaggio

Auguri

…….e luci di natale

Paesaggio invernale,

vigneti brulli e gelati,

bianchi di brina,

alberi spogli,

alzano i rami al cielo,

come braccia supplicanti,

terra dorme,

fango e d erba bagnata di

piovana;

odore di camini accesi,

alberi di natale sui terrazzi

e luci di natale;

aria di vacanza,

di pausa,

di sonno;

inverno.

Stefano Merialdi

Alzo le spalle

Alzo le spalle

E me ne sbatto del mondo,

delle parole vuote della gente,

dei giudizi stupidi,

della scempiaggine e

ignoranza quotidiana,

e lo stillicidio del conformismo

piatto della gente.

Alzo le spalle,

e mi tengo caro,

solo la mia libertà,

libertà,

che ho dentro,

in tutti i suoi significati.

Stefano Merialdi

Auguri di un sereno 2015 a tutti i lettori di Andeira

da parte del Tiretto

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Bozza del progetto Andeira: L’associazione di volontariato Andeira nasce per dar vita ad

un progetto assistenziale, culturale, sociale e ricreativo il cui scopo consiste nella creazione e coordinamento di un gruppo di persone diversamente abili appartenenti a differenti centri diurni,residenziali o coinvolti in singoli progetti educativi con lo scopo primario di collaborare,sotto la supervisione di educatori/operatori,volontari, referenti, alla stesura di un periodico (mensile) distribuito nei territori cui i ragazzi appartengono (basso Piemonte e Liguria) ed alla realizzazione del quale ciascuna persona darà il proprio contributo tramite un elaborato personale (uno o più articoli corredati da foto, disegni o elaborazioni grafiche di altro genere) partecipando, inoltre, attivamente e criticamente, alla realizzazione dell’elaborato degli altri membri dello staff del periodico stesso.

Consiglio direttivo:

Giuseppe Ravetti – Presidente

Michele Rolla – Vice Presidente

Elisa Regaglio - Segretario

Maddalena De Silvestro – Consigliere

Luisa Miselli – Consigliere

“Andeira”

Direttore Responsabile: Mimma Caligaris

Associazione di volontariato “Andeira” Vicolo noè n.30/C, c.a.p. 15073

Castellazzo Bormida (AL)

Per info e contatti: Giuseppe Ravetti: cell. 3285316610 - mail: [email protected]

Maddalena De Silvestro: cell. 3477753736 - mail: [email protected]

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