26 Gennaio 2015

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Prezzo €2,00 magazine speciale aGromaFie da 15 miliardi di euro business per il consorzio Nuova progettualita’ agrario del Piemonte orientale Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 1 - 26/01/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Coldiretti Alessandria - Anno 62° numero 1 - 26/01/2015 www.alessandria.coldiretti.it Poste Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria Italiane Spa - Spedizione in a.p. D.L. 353/03 (conv. L. 46/04) art.1 Comma 1, DCB - Alessandria

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Agricoltura Alessandrina MAGAZINE Gennaio N°1 "Speciale Agromafie: business da 15 miliardi di euro"

Transcript of 26 Gennaio 2015

Prezzo €2,00

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3Roberto Paravidino Presidente

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Editoriale

Editoriale

i lettori molti editoriali dei mesi di dicembre e di gennaiopossono sembrare il più delle volte retorici: scontato fareun consuntivo dell’anno appena trascorso e pianificare gliobiettivi per i dodici mesi futuri. ebbene, non lo si fa per

prassi ma per rendere partecipe il maggior numero di soci, amici,consumatori... insomma persone, alle progettualità a cui si sta lavo-rando: e ciò diventa fondamentale specialmente per chi appartienead un’Organizzazione come la nostra, per far conoscere e condivi-dere quanto si sta facendo per crescere sia come forza economicache sociale. “economica” e “sociale”: i pilastri alla base del nostroProgetto della filiera agricola tutta italiana, che ci permettono dicamminare al fianco delle nostre imprese offrendo loro nuove pos-sibilità di reddito, innovazione e cambiamento strategico per rima-nere sul mercato. il nostro impegno sociale si traduce nel mettereal centro di tutto l’individuo, il benessere delle persone, passandoper la crescita di un territorio unico e bellissimo come quello ita-liano che ha il grande pregio di non poter essere delocalizzato. Tutto questo verrà “riassunto” all’expo: se ne è fatto un gran parlarenei mesi scorsi e ci stiamo preparando alla grande per essere prontia maggio all’inaugurazione di quella che sarà una opportunità de-terminante per il vero Made in Italy agroalimentare. avremo gli occhidi tutto il mondo puntati addosso e Coldiretti sarà tra i protagonistidi questo evento mondiale: sarà l’occasione per ribadire quello chenoi stiamo dicendo da anni, per far capire quanto sia importantecontrastare chi vive e guadagna spacciando per italiano qualcosache di italiano ha solo il nome. Sarà l’occasione quindi per far capireche la chiarezza passa attraverso la trasparenza in etichetta: eccoperché è fondamentale che la legge sull’etichettatura venga final-mente rivista per tutto il carrello della spesa. L’agroalimentare, in-fatti, rappresenta un terreno privilegiato di investimento dellamalavita in tempi di crisi: ce ne siamo occupati e ce ne occuperemosempre di più nei mesi a seguire. grazie all’Osservatorio sulla Cri-minalità agroalimentare, Coldiretti sarà in prima linea con le Forzedell’ordine per contrastare questo fenomeno di dimensione cre-scente con le sue più recenti e pericolose evoluzioni come l’affida-mento di capitali puliti a circuiti illegali, le nuove forme emergentidi criminalità, gli interessi dei colletti bianchi, le infiltrazioni malavi-tose dalle campagne alla ristorazione e sul  business della sofistica-zione e della contraffazione. Sfogliando la rivista troverete anche unapprofondimento dedicato all’annata agraria 2014: i principali settorisono stati passati sotto la lente d’ingrandimento, sono emerse lucied ombre di un settore che, nonostante una crisi economica chepare senza fine, riesce ancora a resistere grazie alla tenacia e all’im-pegno di tanti imprenditori, tanti giovani imprenditori mi piace sot-tolinearlo, che ogni giorno contribuiscono a far crescere il settoreprimario. L’andamento climatico non ci sta aiutando e se questo2015 dovesse seguire quello del 2014 potrebbe portare ad un in-verno “non vero” e a stagioni non bene identificate con gravi rischiper l’agricoltura a causa di un risveglio vegetativo anticipato chemolte coltivazioni non sarebbero in grado di sopportare senzadanni. ma questa è un’altra storia... Per i prossimi mesi, dunque, sa-remo impegnati su diversi fronti, al fine di sviluppare un’iniziativaenergica sulla cooperazione che dovrà diventare il motore per rag-giungere gli obiettivi che ci siamo prefissati e far crescere “l’agricol-tura di chi ama l’italia”.

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periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

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periodico del mondo agricolo di coldiretti alessandria

Far conosceree CONDIVIDEREquanto si sta facendoper crescere sia comeFORZA ECONOMICAche SOCIALEPer far crescere “l’agricoltura di chi amal’Italia” è necessario contrastare chi siarricchisce con il falso Made in Italy: bi-sogna tutelare l’agroalimentare che intempi di crisi rappresenta un terreno pri-vilegiato di investimento della malavita

P e r i o d i c o e d i t o d a

impresa Verde alessandria

d i r e t t o r e a m m i n i s t r a t i V o

simone moroni

d i r e t t o r e r e s P o n s a b i l e

ilaria lombardi

G r a f i c a , i m P a G i n a z i o n e

christian boero

H a n n o c o l l a b o r a t o a q u e s t o n u m e r o

alessandro albertelli, luisa bo, daniela colombini,fabio fracchia, alberto Pansecchi,andrea Piccaluga, don ivo Piccinini,marino ravera, emanuele sconfienza.

f o t o G r a f i earchivio coldiretti, christian boero

redazione ed amministrazionecorso crimea 69 - 15121 alessandriatel. 0131 235891 - fax. 0131 252144

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QUeSto perioDico È aSSociato aUNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA

Chiuso in redazioneil 26 Gennaio 2015

n°1- Gennaio 2015

in copertina

Speciale:“Agromafie,business da 14 miliardidi euro”

oldiretti alessandria sicongratula con Delia Re-

velli per il prestigioso incarico.imprenditrice agricola è tito-lare della Società agricola SanBiagio con sede a margarita.L’impresa agricola è un alleva-mento di pesci di acqua dolceche punta sulla qualità sia delprodotto che dell’ambiente.Delia Revelli è anche Presi-dente Regionale iniPa e Re-sponsabile Provinciale Donneimpresa Coldiretti Cuneo.

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delia revellipresidente

coldiretti cuneoÈ la prima volta che una donna

conquista il verticedell’associazione cuneese

nuove cariche

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anno che si è appena chiuso è statosegnato duramente dalla crisi do-vuta all’embargo russo e le conse-guenze sulla nostra economia sonostate importanti. Consapevoli della

necessità di continuare nella realizzazione del no-stro Progetto, teso ad accorciare le filiere, evi-tando i troppi e spesso inutili passaggi,continueremo il percorso intrapreso con suc-cesso negli anni scorsi e consolidato da accordiinterprofessionali dove la filiera viene costruita

partendo proprio dalprodotto agricolo”.Parole del presidenteprovinciale robertoparavidino che suipropositi per il nuovoanno ha le idee chiare:“abbiamo bisogno dilasciarci alle spalle un2014 che ci ha rega-lato preoccupazioni inabbondanza e un por-

tafoglio sempre più leggero. il clima non è statodalla nostra parte e questo lo abbiamo capito maormai siamo abituati a fare i conti con i repentinicambiamenti di temperature e le stagioni che nonesistono più”. grande impegno sul fronte del-l’agricoltura sociale dove l’obiettivo sarà quello diconsolidare le varie progettualità, utili ad intrave-dere nuove traiettorie di futuro per i giovani e dipotenziare ulteriormente i centri servizi alla per-sona quale momento di collegamento con i citta-dini in un’ottica di servizio, complementare e inalcuni casi sostitutivo delle carenze del pubblico.“attraverso altre forme di sussidiarietà, è statachiesta alla Regione l’attuazione di una semplifi-cazione burocratica per le imprese, in modo darendere il prossimo Programma di Sviluppo Ru-

rale di più facile ac-cesso e con erogazionipiù veloci per investi-menti efficaci. - ha ag-giunto il direttoreprovinciale Coldirettialessandria simonemoroni - abbiamoimportanti carte dagiocare come la valo-rizzazione dei prodottidel territorio attra-

verso le igt e le Dop e attraverso l’indicazionedell’origine della materia prima in etichetta. neiprossimi mesi quando continueremo a batterciper porre rimedio agli squilibri e alle ingiustiziecreate dalla forza incontrollata dei mercati e la-voreremo su proposte concrete di interventocome la semplificazione burocratica, la certezzanegli strumenti di agevolazione per le imprese ela linearità delle norme”. il 2014 è stata un’annatacaratterizzata da un inverno atipico e mite, conpiogge e temperature basse nella seconda partedel periodo primaverile, e da un’estate altret-tanto anomala con temperature inferiori allemedie, in modo tale da incidere significativamentesulle produzioni piemontesi. Soprattutto l’elevataumidità del periodo estivo, e le piogge persistenti,hanno condizionato negativamente tutte le col-ture vegetali. nel complesso, da un’analisi effet-tuata sui singoli settori, l’annata agraria che cilasciamo alle spalle può essere considerata diffi-cile, poco soddisfacente sia in termini di volumi equalità delle produzioni, a cui hanno fatto seguitoriscontri altrettanto deludenti dai rispettivi mer-cati, oggi sempre più legati a situazioni e dinami-che globali che si riflettono profondamentesull’economia locale. alcuni comparti hanno avutoun’annata più difficile, come il comparto frutti-

colo, dove soprattutto nel periodo estivo ha man-tenuto quotazioni su livelli ancora scarsi. Si rilevainvece il segno positivo per la frutta autunnale,potendo anche sfruttare una campagna di com-mercializzazione più lunga. anche per i cereali,dopo alcune annate estremamente positive siaper la produzione che per i prezzi, il mercato ètornato sui livelli del 2010, con maggiori difficoltàper il mais e per il frumento, quest’ultimo condi-zionato ulteriormente da una forte riduzione deivolumi. Ottimi segnali di ripresa arrivano per ilsettore corilicolo; rimane invariato il mercato bo-vino, così come per i suini. Si mantiene invece subuoni livelli il settore avicolo, sia per il compartouova che per quello da carne. Discorso a parteva fatto per il lattiero caseario, alle prese con lafine del regime della quote. L’agricoltura piemon-tese, pur subendo una contrazione della produ-zione lorda vendibile di 9,2 punti percentuali,contribuisce alla ripresa economica con un+4,12% di occupati, in netta controtendenza ri-spetto agli altri settori, e con un indice quasi triplorispetto a quello nazionale. il Pil agricolo del Pie-monte rappresenta il 10% di quello nazionale. ilprodotto interno lordo piemontese è pari al 2,4%del Pil regionale, raggiungendo con l’agroalimen-tare il 5,3%. Per le sue 60 mila imprese associate,Coldiretti Piemonte ha ulteriormente sviluppatoil proprio Sistema di Rappresentanza e dei Sevizi,forte di oltre 800 dipendenti, di cui si avvalgonole articolazioni territoriali, con 6 sedi provincialied interprovinciali, 49 uffici zonali e 1.043 recapiticomunali e frazionali. Tale struttura ha permessoalle imprese agricole socie di accedere a quasi 200milioni di euro di contributi comunitari attraversoil mandato conferito al Centro di assistenza agri-cola (Caa) di Coldiretti Piemonte per l’attiva-zione di procedimenti amministrativi inerentidomande di Pagamento unico PaC e di Sviluppo

le prospettive per il 2015: rafforzare gli accordi di filiera e rivederele norme sull’etichettatura

le OpiniOni dei dirigenticOldiretti a cOnfrOntO

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Rurale. quella che può essere considerata inparte una compensazione per la grave crisi di li-quidità che sta colpendo da alcuni anni l’impren-ditoria agricola piemontese, trova ulterioresupporto nell’attività del Consorzio Fidi Credita-gri italia, che in Piemonte conta oltre 1600 soci eche nell’ultimo periodo ha finanziato 344 opera-zioni per un valore di oltre 30 milioni di euro.Sono state inoltre 20 mila le imprese che si sonoavvalse della consulenza e dell’assistenza sia Fi-scale e Tributaria che lavoristica delle Società diServizi dell’Organizzazione, alle quali oltre 110mila contribuenti hanno affidato la dichiarazionedei propri redditi. anche nei servizi alla personarivolti a tutti i cittadini, il Patronato epaca ha po-tuto mettere a disposizione una rete di oltre 50punti di assistenza con 75 operatori specializzatiin materia previdenziale, assistenziale e infortuni-stica, capaci di attivare oltre 88 mila pratiche. ar-chiviato il 2014 è possibile fare un bilancio? Comenostra consuetudine, dopo aver “ascoltato” le pa-role del presidente e del direttore, abbiamomesso a confronto anche le opinioni dei dirigentidella Coldiretti alessandrina per cercare di capirecosa ci si apetta per i prossimi dodici mesi sia

sotto il profilo econo-mico che prettamentesindacale. SecondoBruno roffredo,presidente di zonadella Coldiretti diacqui Terme quella ap-pena trascorsa “è stataun’annata anomala,specialmente parlandodella vendemmia maqualitativamente non

possiamo lamentarci. La grande piaga di questazona è rappresentata dalla fauna selvatica, cinghialie caprioli. Ogni giorno dobbiamo fare i conti connuovi campi devastati: costituiscono un grandepericolo per l’incolumità delle persone e per lacrescita dell’economia. Per il 2015? Continuare avalorizzare il nostro Made in Italy unico ed inimi-tabile, l’impegno deve essere indirizzato a faremergere la nostra unicità, il nostro valore”. Parteda un plauso alla nuova Pac il presidente di zonadi alessandria Carlo Pagella: “Ci siamo battuti af-finchè con la nuova Pac venissero “premiati” solocoloro che vivono di agricoltura e abbiamo otte-nuto buoni risultati. Ora inizia una nuova fase e il2015-2020 sarà un periodo importante per il no-stro settore e dal nuovo Psr ci aspettiamo impor-tanti opportunità per le nostre aziende. Perquanto riguarda la situazione dei cereali l’anda-mento climatico ne ha condizionato resa e qualitàottenendo risultati mediamente discreti, lontanedalle eccezionali performance della scorsa annata,e caratterizzata da quotazioni nettamente infe-

riori, condizionate for-temente dagli scenaridi mercato globali”.Per renato Baldi,presidente della zonadi Casale monferrato,“è la semplificazioneburocratica ciò di cuiabbiamo più bisogno,la certezza negli stru-menti di agevolazioneper le imprese e linea-

rità delle norme. Occorre togliere di mezzo unavolta per tutte quegli adempimenti burocraticiinutili che fanno perdere agli imprenditori agricolialmeno 100 giornate di lavoro all’anno per stare

dietro solo alle carte. Oggi è ancora possibile par-lare di “centralità del settore primario” ma dob-biamo continuare a difendere i nostri territori evalorizzare le produzioni Made in Italy”. Dalla zona

di Castelnuovo Scriviail presidente marcoparodi ci tiene a sot-tolineare che “comepensavo il 2014 èstato un anno di tran-sizione durante ilquale l’agricoltura èstata comunque pro-tagonista all’internodell’economia: svi-luppo e competitività

sui mercati locali e globali saranno le carte vin-centi anche per il 2015, quelle sulle quali conti-nuare a puntare per continuare a crescere.Dobbiamo ripartire dai territori e dalla creativitàdelle sue piccole e medie imprese che insiemerendono unico il nostro Bel Paese. Per il com-parto orticolo il 2014 è stata però un’annata ca-ratterizzata da prezzi medi di venditageneralmente bassi, il clima non è stato dalla no-stra parte e le alluvioni con le quali si è chiusol’anno hanno peggiorato il quadro economico masono ottimista per natura e quindi, per il 2015, miauguro si possa parlare di miglioramento in moltisettori, naturalmente anche in quello dell’agricol-tura”. “La zona di Cerrina sta offrendo nuove op-portunità di crescita ela corilicoltura ne è unesempio”. Così il pre-sidente di zonamauro Bianco in-troduce il suo com-mento sull’annoappena concluso e ag-giunge “ovviamente,anche per altri com-parti stiamo facendodel nostro meglio perriuscire ad offrire futuro e reddito alle nostreaziende: la progettualità Coldiretti, il progettoeconomico della nostra Organizzazione, sonopunti di riferimento imprescindibili per riuscire arimanere sul mercato e continuare a fare dellanostra distintività l’arma vincente in un mondodove tutto sta diventando globalizzato. Per il fu-turo dovremo imparare a fare meglio e di più“rete” solo così potremo contrastare il falsoMade in Italy e l’italian sounding”. Da Cerrina alnovese, territorio piegato dalle ultime alluvioni,

dove il presidente dizona marco morosul dissesto idrogeolo-gico non le manda adire: “La prevenzionedeve essere una prio-rità se non si vuole pa-gare ogni volta il contodi decine di milioni dieuro di danni. Per in-tervenire non bisognaaspettare la calamità

naturale: strade completamente sventrate, vignetidistrutti, campi allagati... senza contare la cosa piùimportante, mettere a rischio la vita delle per-sone. Per quanto riguarda l’andamento econo-mico l’anno 2014 ha fatto registrare ancora unpiccolo segno positivo nel settore agricolo so-prattutto registrando l’entusiasmo di tanti giovaniche in agricoltura vedono un futuro. e peri pros-simi mesi? mah, adesso aspettiamo senza illuderci

troppo questo exPO continuando però a farecrescere il nostro Progetto, questa per noi è lavera sfida.” altra zona colpita profondamentedalle alluvioni di ottobre e novembre 2014 è stataTortona: l’emergenza fiumi e torrenti ha compro-messo campi già seminati e allagato strutture ma,

soprattutto, ha contri-buito a peggiorare lostato d’animo di moltiimprenditori. CosìFabio mogni, presi-dente di zona di Tor-tona: “il 2014 si èchiuso con un bilancionon positivo per le or-ticole e per il settorepataticolo il prodottofresco viaggio su cifre

nettamente al ribasso, mentre si conferma unaresa produttiva superiore allo scorso anno. Lacrisi delle pesche a cui abbiamo assistito nei mesiestivi è stata pesante da sopportare per molteaziende: se da una parte i consumatori oggi sonopiù informati e cercano prodotti Made in Italy èanche vero che devono fare i conti con un budgetsempre più limitato e quindi molte volte la qualitàviene sacrificata. Ciò crea confusione: i mercati diCampagna amica sono un’ottima soluzione e mifa piacere aver potuto constare che il numero diclienti sta aumentano. infine, come sempre, pongol’attenzione sull’accesso al credito: se vogliamopiù innovazione e investimenti è necessario met-tere le aziende in condizioni di recuperare reddi-tività ed efficienza”. i movimenti e le associazionihanno un ruolo di primo piano in Coldiretti, sonoparte integrante dell’Organizzazione e molte par-tono proprio da Comitati e Coordinamenti ideee progettualità importanti che vengono poi at-

tuate con successo suiterritori. Propositiva eottimista è Valen-tina Binno, delegataprovinciale e regionalegiovani impresa: “Du-rante il 2014 ho cono-sciuto tanti giovaniimprenditori chehanno fatto della pa-rola innovazione laloro parola d’ordine.

Ho viaggiato molto e potuto visitare aziende me-ravigliose in doivese regioni d’italia constatandoquanta forza e determinazione ci sia in chi credenell’agricoltura. esempio concreto di cosa vogliadire essere giovani impresa, lavorare per la rea-lizzazione della progettualità economica di Coldi-retti sia attraverso i contratti di filiera siaattraverso valorizzazione delle produzioni Madein Italy che rappresentano un importante richiamoper i giovani che continuano ad occuparsi nell’ at-tività agricola. Per il 2015 abbiamo in cantieretante novità, a partire dall’exPO: i ragazzi chehanno scelto l’attività agricola negli ultimi annisono costante aumento e giovani impresa sarà alloro fianco! nel 2014 Donne impresa ha com-piuto i suoi primi 60 anni, un traguardo a cuianche Coldiretti alessandria con le sue impren-ditrici ha contribuito scrivendo un capitolo im-portante di questo movimento che guarda alfuturo con determinazione. molti gli obiettivi chesi dovranno raggiungere nel 2015 per graziellaBoveri, responsabile provinciale e regionaleDonne impresa: "assunzioni in crescita e aziendenascenti, guidate da giovani e con tante donneprotagoniste. Prospettive, confermate da tutti gli

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indici economici, sor-prendentemente otti-mistiche. È il «ritornoalla terra» a segnare lacontrotendenza inquesti anni di crisi. manon è un salto indietronel passato, bensì l’ap-prodo a una dimen-sione profondamentemutata rispetto solo aqualche decennio fa.

Perché il settore agricolo italiano oggi ha unnuovo appeal grazie a molteplici professionalità ea strategie imprenditoriali che vanno ben oltre lamera produzione agro-alimentare. Parola d’or-dine, multifunzionalità. Donne in agricoltura signi-fica impegnate in agriturismo, nella trasformazione

dei prodotti, nella ven-dita diretta e a livellopedagogico con le fat-torie didattiche, a cuisono aggiunti recente-mente l’agriasilo el’agritata. Concetti estrategie che rientranoappieno nel ruolo enegli obiettivi del Pro-getto di Coldiretti e diquello che si propone

Donne impresa”. stefania grandinetti, pre-sidente provinciale e regionale dell’associazioneTerranostra parte da un plauso a Facebook, Twittere al mondo del virtuale per arrivare a considera-zioni molto concrete... “Terranostra è in continuaevoluzione e per essere un’associazione sempre

più vicina alle richieste del consumatore trova neisocial network il canale più semplice per arrivaread offrire le risposte alle richieste di coloro chevogliono scoprire la nostra meravigliosa italia par-tendo magari, perché no, proprio dal Piemonte!nel 2015 continueremo a portare avanti il nostroobiettivo principale: diventare sempre più unpunto di incontro tra impresa agricola e consu-matore, una vetrina del mondo rurale in grado disoddisfare le nuove esigenze sociali dell’alimenta-zione nel contesto più allargato del grande Pro-getto economico di Coldiretti. Continueremo adaiutare i consumatori nella scelta e nella scoperta,o nella riscoperta, dei prodotti tipici e nella co-noscenza del territorio attraverso l’ospitalità el’origine dei prodotti”. il 2014 si è chiuso con un

terzo mandato comepresidente dell’asso-ciazione Pensionatidella Coldiretti dialessandria per gio-vanni ottonello:“e’ stato un anno im-portante, non solo peril rinnovo cariche maanche perché abbiamocambiato lo Statuto,siamo stati impegnati

al fianco dell’Organizzazione in ogni progetto ediniziativa. in italia ci sono più di 800mila pensionaticoltivatori diretti con pensioni non superiori a480 euro al mese che stanno vivendo un periododifficile ma che sono anche impegnati nel presidioterritoriale nelle aree rurali dove sono spesso ilmotore di iniziative ed esperienze culturali e disolidarietà. Comprendiamo la situazione del

Paese, ma non possiamo tacere sull’insostenibilitàsociale di questa situazione, dei coltivatori pen-sionati e delle loro famiglie, sulle quali si vannosempre più scaricando i disservizi e le insuffi-cienze dell’intervento pubblico. questo sarà l’im-pegno dell’associazione per il 2015 a tutti ilivelli”. e’ un bilancio positivo quello che traccia

gianluigi ga-glione, presidentedell’associazione agri-mercati della Coldi-retti di alessandria,della situazione deimercati di Campagnaamica presenti sulterritorio e della Bot-tega italiana presentead acqui Terme: “Dob-biamo partire dal fatto

che il momento non è facile né felice quindi ilfatto che ci sia richiesta da parte dei consumatoridi poter trovare i mercati degli agricoltori è giàun ottimi riscontro, segnale che l’attenzione a ciòche si mette nel piatto è alta. gli appuntamentisettimanali di Casale, Tortona, valenza, il doppiomercato di alessandria, murisengo, arquata sonoesempi concreti che ci inorgogliscono. e chi com-pra da noi può stare tranquillo perché proprio daimercati di Campagna amica parte la sfida per unaspesa di qualità attenta al portafoglio. inoltre, ri-cordiamo che negli agrimercati di Campagnaamica Coldiretti gli agricoltori possono vendereesclusivamente i prodotti della propria azienda echi non rispetta le regole viene immediatamentesospeso e allontanato dai nostri mercati perchéle leggi sono chiare fin dall’inizio”.

inflazione: al ribasso per deflazione alimentari freschi

Sprechi ridotti al minimo:preoccupazione per il crollo dei raccolti Made in Italy

il 2014 si è chiuso con un carrello della spesa sempre più “povero”.a spingere il tasso d'inflazione medio annuo per il 2014 al minimo dal1959 è stato il calo dei prezzi dei prodotti alimentari non lavorati comefrutta, verdura, carne e pesce fresco che fanno registrare una riduzionedello 0,8 per cento e sono di fatto in deflazione. “L’andamento dei prezziriflette la situazione nei consumi con gli italiani che hanno toccato ilfondo nel 2014 e sono tornati indietro di oltre 33 anni sui livelli minimidel 1981, sulla base dell’analisi della Coldiretti sulla base dei consumifinali delle famiglie a valori concatenati dell’istat. - afferma il direttoredella Coldiretti alessandrina Simone moroni - gli italiani, infatti, hannorinunciato soprattutto ad acquistare beni non essenziali, dall’abbiglia-mento alle calzature, ma poi hanno iniziato a tagliare anche sul cibo ri-ducendo al minimo gli sprechi e orientandosi verso prodotti low cost”.una situazione che diventa ancora più critica se aggiunta al crollo deiraccolti Made in Italy che costringe nel nuovo anno al “razionamento”di tutti i prodotti base della dieta mediterranea. “La produzione Madein Italy di miele di acacia, castagno, agrumi e millefiori è quasi dimezzataper effetto del clima, ma se la vendemmia - sottolinea il presidente pro-vinciale Roberto Paravidino - si è classificata come la più scarsa dal1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbe scenderefino a 41 milioni di ettolitri, quella di olio di oliva è crollata attorno alle300mila tonnellate. Risultato? nel 2015 sugli scaffali dei supermercatici sarà il 35% in meno di olio di oliva italiano, ma anche un calo del25%per gli agrumi, del 15% per il vino fino al 50% per il miele, mentreil raccolto di castagne è stato da minimo storico”. ma è allarme ancheper la produzione italiana di pasta a causa dell’eccessiva dipendenzadell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro dall’estero da dove

arriva circa il 40% del fabbisogno perché non si è avuta la lungimiranzadi investire sull’agricoltura nazionale. “gli effetti del crollo produttivosi faranno sentire  a tavola dove gli italiani - continuano Paravidino emoroni - sono i principali consumatori di pasta a livello mondiale conuna media per persona di 26 chili all’anno, una quantità che è tre voltesuperiore a quella di uno statunitense, di un greco o di un francese, cin-que volte superiore a quella di un tedesco o di uno spagnolo e sedicivolte superiore a quella di un giapponese. Rischiano quindi di mancaredalle tavole quei prodotti base della dieta mediterranea che sono con-siderati indiscutibilmente come essenziali per garantire una buona sa-lute, soprattutto per la crescita nelle giovani generazioni”. Pane, pasta,frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumatia tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani di conquistarefino ad ora il record della longevità con una vita media di 79,4 anni pergli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo. “Con ilcrollo dei raccolti nazionali aumenta il rischio di portare in tavola pro-dotti spacciati per Made in Italy ma provenienti dall’estero, spesso dibassa qualità - concludono Paravidino e moroni - e per questo occorreverificare con attenzione l’origine in etichetta, almeno su quei prodotticome l’olio, il miele e gli agrumi freschi dove è in vigore l’obbligo di in-dicare la provenienza, oppure di rivolgersi direttamente ai produttorinelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagnaamica, ma anche cercare sulle confezioni il caratteristico logo (Dop/igp)a cerchi concentrici blu e gialli con la scritta per esteso nella parte gialla“Denominazione di Origine Protetta” o “indicazione geografica Pro-tetta” mentre nella parte blu compaiono le stelline rappresentativedell’unione europea”.

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ORganizzaziOne - cattolica - ogm

opportunità di sviluppo per le aree rurali

a più grande nuova rete di servizi as-sicurativi mai realizzata nelle campa-gne italiane con l’apertura di 180nuovi sportelli, agenzie e subagenzie

localizzati lungo tutta la Penisola. È quantoprevede l’accordo decennale firmato a ve-rona tra Cattolica assicurazioni e Coldirettiper la distribuzione di prodotti assicurativi“danni” con il marchio Fata e di prodotti“vita e previdenza” con il marchio Cattolica.un investimento che offre rilevanti oppor-tunità di sviluppo a sostegno delle aree ru-rali dove in italia vivono oltre dieci milionidi persone. Si tratta di una importante op-portunità per gli imprenditori agricoli allavigilia dell’entrata in vigore della riformadella politica agricola comune (Pac) che in-terviene nella gestione del rischio sia ri-spetto alle avversità atmosferiche e allepatologie vegetali e animali che sul fronte

della tutela del reddito delle imprese dallericorrenti crisi di mercato. «Si completa esi rafforza così la nostra rete di servizi alleimprese e alle persone che va dal creditoalle assicurazioni dal fiscale alla previdenza,dalla consulenza tecnica ai rapporti con laPubblica amministrazione, con l’obiettivo difar diventare gli uffici della Coldiretti la casadella semplificazione e dell’efficienza» ha af-fermato il presidente della Coldiretti, Ro-berto moncalvo. «È un investimentoimportante», ha dichiarato il presidente diCattolica, Paolo Bedoni, «in un compartostrategico che esprime prodotti e profes-sionalità di eccellenza per l’economia ita-liana. L’accordo con Coldiretti, in coerenzacon l’acquisizione di Fata, consolida la lea-dership di Cattolica nel settore dando an-cora più forza ad uno dei punti qualificantidel Piano d’impresa appena approvato».

“il presidente nazionale Coldiretti Roberto moncalvo con il presidente di Cattolica Paolo Bedoni”.

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a positiva decisione di mantenere in italiail divieto di coltivare Ogm come chiedonoquasi otto italiani su dieci è un ottimo bi-glietto da visita per il Made in Italy alimen-

tare in vista dell’expo. e’ quanto afferma ilpresidente della Coldiretti Roberto moncalvo nelcommentare positivamente la firma da parte delministro della Salute, Beatrice Lorenzin, del mini-stro delle politiche agricole maurizio martina e diquello dell’ambiente, gian Luca galletti del de-creto che sancisce il divieto di coltivazione di maisOgm mOn810 per con la proroga, per un periododi ulteriori 18 mesi dalla sua entrata in vigore, deldivieto già emanato con il precedente decreto in-terministeriale del 12 luglio 2013. Si tratta di unaesigenza - sottolinea moncalvo - in attesa del vialibera finale alla direttiva europea che consentiràai Paesi membri dell’ue di limitare o proibire lacoltivazione di organismi geneticamente modificati(Ogm) sul territorio nazionale, anche se questisono autorizzati a livello europeo. Per l’italia gli or-ganismi geneticamente modificati (Ogm) in agri-coltura - continua moncalvo - non pongono soloseri problemi di sicurezza ambientale, ma soprat-tutto perseguono un modello di sviluppo che è ilgrande alleato dell’omologazione e il grande ne-mico del Made in Italy”. Secondo una analisi dellaColdiretti nell’unione europea nonostantel’azione delle lobbies che producono Ogm, nel2013 sono rimasti solo cinque, su ventotto, i paesia coltivare Ogm (Spagna, Portogallo, RepubblicaCeca, Slovacchia e Romania), con appena 148milaettari di mais transgenico mOn810 piantati nel2013, la quasi totalità in Spagna (136.962 ettari). Sitratta quindi di fatto - conclude la Coldiretti - diun unico Paese (la Spagna) dove si coltiva un unicoprodotto (il mais mOn810).

L

accordo coldiretti - cattolicaper 180 nuovi sportelli

Nasce la più grande rete di servizi assicurativi mai realizzata

no agli ogm:biglietto

da visita di expoColdiretti commenta

positivamente in Italia lo stopal biotech in agricoltura

divieto di coltivazione

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Presidente Paravidino, prima di parlare del Consorziouna domanda personale, forseun po’ scontata ma d’obbligo. Come si sente il presidente di

Coldiretti in questa duplice veste?e’ stata una grande emozione e se ci ripenso mi

sento ancora profondamente commosso. Sonoconsapevole della grande responsabilità e dell’im-portanza del ruolo: farò del mio meglio per far co-noscere un territorio dalle enormi potenzialitàdove agricoltura, l’ambiente, le produzioni agroa-limentari sono eccellenze che devono essere tu-telate e promosse. i due ruoli rimarrannonettamente distinti in parte e in parte inevitabil-mente andranno ad intersecarsi perché la proget-tualità dei Consorzi sono parte integrante delgrande progetto economico di Coldiretti.

Quindi, l’appoggio di Coldirettiè stato fondamentale in questopercorso?

Più che fondamentale e colgo l’occasione perfare dei ringraziamenti: avrei voluto farli a fine in-tervista ma credo sia giusto dire subito che senzal’appoggio di tutte le Federazioni provinciali e delCoordinamento Regionale Coldiretti non sa-remmo mai arrivati a questi risultati. un graziespeciale anche ad ugo Falchi, consulente del Cai,che ci ha fornito preziosi consigli e permesso diarrivare ad ottenere quanto sperato. adesso ab-biamo una squadra nuova e compatta, tante ideee progetti, a cui lavoreremo tutti assieme. natu-ralmente grazie al direttore giorgio Collina chein questo anno e mezzo ha saputo accompagnarela fase di ristrutturazione in modo esemplare ealle persone che mi hanno preceduto perchéhanno permesso di trovare una struttura conbuone basi da cui poter ripartire.

La parola magica è stata detta,“ristrutturazione”: è iniziata ma,mi pare di capire, che siamo soloalle battute iniziali. E’ così?esattamente! in questi due anni abbiamo iniziato

a lavorare ad una ristrutturazione che potremmodefinire “a più livelli”, per essere sempre più capil-lari sul territorio. non credo di peccare di presun-zione dicendo che la nostra realtà, assieme a quelladel nord est, è la più importante ma per il futurosi dovrà pensare, per rispondere alle esigenzedell’agricoltura moderna, a creare Consorzi uniciRegionali per offrire servizi migliori e riuscire a ri-manere sul mercato in modo competitivo.

Una soluzione potrebbe esserequella di potenziare i contratti difiliera. I soci stanno capendo laloro importanza?i contratti di filiera rappresentano una carta vin-

cente importantissima e i soci stanno imparandoa capirlo. Come tutte le novità all’inizio regna unpo’ di scetticismo ma sarà una priorità del Con-sorzio agrario lavorare in questa direzione e con-tinuare ad agire a supporto di tutta la categoriacon una politica dei concorrenziale dei prezzi, asostegno dei produttori proprio con accordi perla valorizzazione dei prodotti. Siamo partiti conla filiera di alcuni cereali, auspico presto se nepossano affiancare altre per migliorare il redditodelle aziende associate.

Cosa potrà fare la differenzain futuro?e’ una domanda difficile ma provo a rispondere

con un “mettiamoci in rete”. Solo in questo modopotremo crescere e fare la differenza. Dobbiamoessere una squadra, non essere in individualecompetizione. abbiamo iniziato con il piede giu-sto? Lo spero tanto, il “momento economico”non è facile da affrontare ma sono e devo comun-que essere ottimista. Dobbiamo puntare sulla ve-locità di cambiamento, non avere paura dellenovità: un discorso non facile in agricoltura mache si deve iniziare a fare!

Una nuova progettualità per far crescere la “vera agricoltura”

stagione di grandi cambiamenti peril consorzio agrario del piemonte orientale

Percor so d i r innovamento

s trutturale for temente

voluto da ca i , consorz i

agrar i d ’ i tal ia : rob er to

Paravidino eletto Presidente,

Paolo dellarole e antonio

fe r rar i v ic e Pre s ide nt i

na realtà importante al servizio delleimprese. Possiamo riassumere cosìl’obiettivo del Consorzio Agrario del Pie-monte Orientale, uno strumento finaliz-

zato alla crescita della “vera agricoltura”, unapiattaforma di integrazione tra il settore primario,l’industria e la distribuzione. Terminate le riunionizonali che hanno visto una numerosa partecipa-zione di soci imprenditori, l’inizio ufficiale dellanuova stagione del Consorzio Agrario del PiemonteOrientale ha una data ben precisa, 19 dicembre2014, giornata durante la quale si è svolta l’as-semblea che ha portato all’elezione di RobertoParavidino alla presidenza, alla designazione deinuovi organi amministrativi e alla fusione ufficiale,nella struttura del Consorzio del Piemonte Orien-tale, dei Consorzi delle province di Novara e Ver-celli. Quindi, una sola struttura di riferimento percinque distretti: Alessandria, Novara, Vercelli, Biella,Verbano Cusio-Ossola. Un percorso di rinnova-mento strutturale fortemente voluto da CAI, Con-sorzi agrari d’Italia, in quanto i Consorzi sono vistiproprio come nodo operativo fondamentale delProgetto di Coldiretti, dove le agenzie sul territoriodiventano una grande piattaforma logistica infra-strutturale per il prodotto italiano ottimizzandol'approvvigionamento di mezzi tecnici, capaci difornire servizi commerciali e finanziari sia a ca-rattere creditizio che assicurativo. A qualche setti-mana di distanza dall’assise, abbiamo incontratoi vertici del Consorzio, per capire quali sono statii motivi che hanno portato a questa fusione e, so-prattutto, quali sono gli obiettivi per il futuro.

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Direttore Giorgio Collina, poco piùdi un anno ad Alessandria e cosìtanti cambiamenti per rilanciareuna realtà di settore che da sem-pre costituisce un punto di riferi-mento importante. Bilancio più chepositivo, immagino...

immagina bene, quando sono arrivato ad ales-sandria e ho capito cosa avrei dovuto affrontarein così breve tempo ero molto preoccupato poi,grazie al Franco maranzana che è stato un presi-dente molto deciso e determinato, e a tutti i col-laboratori, la strada è stata meno in salita e oggiabbiamo raggiunto un buon risultato, molto mi-gliorabile, ma buono.

L’azienda ha buone basi. Qualche numero?Possiamo contare su di un patrimonio immobi-

liare che supera i 40 milioni di euro ed un fattu-rato complessivo che supera i 50. Controlliamole Società Cap assicurazioni al 100% e CadirLabal 51%. Le nostre sedi sono 3 con 2 magazzini lo-gistica, 30 punti vendita e 3 magazzini ricambi.

Parlando di ristrutturazione nonpossiamo non entrare nel “capi-tolo” delle agenzie sul territorio.Alcune sono state chiuse vero?Sì, è vero, ma non è stata una decisione affrettata

o presa solo pensando al risparmio come qual-cuno può pensare: al momento abbiamo 30 puntivendita più 5 agenti senza deposito mentre il to-tale dei dipendenti ammonta a 39. il piano azien-dale, criticato da alcuni non lo nascondo, è invecestato attuato per offrire un servizio ancora piùcapillare e mirato. gli agenti senza deposito, in-fatti, si muovo sul territorio, vanno loro in primapersona direttamente dalle aziende.

Quali sono i prodotti che vengonocommercializzati?

grazie al supporto dei nostri tecnici che forni-scono preziosi consigli alle aziende vendiamo al-l’ingrosso sementi, concimi, prodotti per la difesadelle colture, carburanti ed oli lubrificanti, man-gimi e cereali vari, ricambi per macchine ed at-trezzi agricoli. al dettaglio, con il marchio“Tuttogiardino”, in esclusiva per il Piemonte: pro-dotti per il giardinaggio, hobbistica, mangimi, pro-dotti per piccoli animali e prodotti per l’orto.

Quali sono i prodotti che il consor-zio acquista dagli agricoltori?grano tenero, grano duro, orzo, mais, soia, gira-

sole, sorgo e colza: speriamo di poterlo farequanto prima anche con il riso.

Anche per quanto riguarda le sediavete assegnato ad ognuna un pro-prio compito, se possiamo definirlocosì...

quando si parla di squadra credo si intendaanche questo, le sedi dei tre Consorzi nonostantel’accorpamento hanno comunque una loro indi-vidualità che abbiamo mantenuto sul territorioquindi la sede legale e l’amministrazione a vercelli,segreteria, patrimonio e affari generali ad ales-sandria mentre gli uffici commerciali a novara.

Presidente Paravidino, direttoreCollina: a breve, il prossimo obiet-tivo?

Ci dedicheremo alla formazione, indispensabileper essere al passo con i tempi, e poi lavoreremoaffinchè il progetto di un Consorzio unico Re-gionale non rimanga a lungo solo sulla carta.

Consorzi Agrari, un patrimonio

dell’agricolturada difendere

Cai, Consorzi agrari d’italia, è un pilastro delprogettualità economica di Coldiretti. grandicambiamenti e trasformazioni alle quali il diret-tore della federazione di alessandria, Simone mo-roni, ha preso parte fornendo al Consorzioagrario del Piemonte Orientale il supportodell’Organizzazione.

Direttore Moroni, possiamo direche mai come in questi mesi ci si èresi conto che i Consorzi Agraricostituiscono un tassello fonda-mentale per le vere filiere Made inItaly?i risultati raggiunti in Piemonte di cui hanno par-

lato il presidente Paravidino e il direttore Collinasono stati il prodotto di un attento ed equilibratolavoro di squadra. Da tempo Coldiretti si è resaconto che i Consorzi hanno un ruolo di primopiano per il progetto di valorizzazione dell’originedel made in italy dal campo alla tavola. Obiettiviche stiamo raggiungendo grazie ai contratti di fi-liera per contrastare un sistema agroindustrialetradizionale poco lungimirante che non ha coltoil valore economico e strategico del legame conil territorio.

Quindi, possiamo definire i Con-sorzi un patrimonio dell’agricol-tura italiana?

Con l’esplosione del prezzo delle materie primesono rapidamente aumentati i costi di produ-zione in agricoltura con gasolio, fertilizzanti emangimi che diventano sempre più strategici pernon far saltare i conti economici e dare compe-titività e reddito alle imprese. La gestione direttadel prodotto dopo il raccolto diventa quindi fon-damentale per sottrarlo alle speculazioni che sisono spostate dai mercati finanziari a quello deiprodotti agricoli con ripercussioni sui prezzi esulla programmazione dell’offerta.

Consorzio Agrario del PiemonteOrientale e Coldiretti Alessandria:pronti a scrivere una nuova paginadell’agricoltura territoriale?Pronti soprattutto a contribuire all’innovazione,

all'incremento ed al miglioramento della produ-zione agricola, nonché alla predisposizione e allagestione dei servizi utili all’agricoltura ed alle ini-ziative di carattere sociale e culturale nell'inte-resse degli agricoltori.

sede legale: vercelli Piazza zumaglini 14, amministrazione: vercelli Corso Randaccio 23segreteria patrimonio e affari generali:alessandria via vecchia Torino 2Uffici commerciali:San Pietro mosezzo (nO) via Biandrate 68.

prodotti commercializzati con ilsupporto di 4 tecnici sul territorioall’ingrosso: sementi, concimi, prodotti perla difesa delle colture, carburanti ed oli lubri-ficanti, mangimi e cereali vari, ricambi x mac-chine ed attrezzi agricoli.al dettaglio: con marchio “Tuttogiardino”in esclusiva per il Piemonte: prodotti per ilgiardinaggio, hobbistica, mangimi e prodottiper piccoli animali, prodotti per l’orto ecc...

prodotti acquistati dagli agricoltori:grano tenero,grano duro, Orzo, mais, Soia, gi-rasole, Sorgo, Colza.

società controllate:cap assicurazioni al 100%cadir laB al 51%

sedi e prodotti commercializzati

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speciale agromafie 2o15

coldiretti, eurispesE OSSERvATORIO SU CRIMINALITà

AGROALIMENTARE

BUSINESSper 15,4 miliardi (+10%)

Estese anche nel tessuto economico

delle aree del Centro e del Nord Italia

n controtendenza alla fase di recessionedell’economia italiana vola il businessdell’agromafia che con un aumento del10 per cento in un anno raggiunge i 15,4

miliardi di euro nel 2014. e’ quanto emerge dalterzo Rapporto agromafie elaborato da Coldi-retti, eurispes, e Osservatorio sulla criminalitànell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.Produzione, distribuzione, vendita sono semprepiù penetrate e condizionate dal potere crimi-nale, esercitato ormai in forme raffinate attra-verso la finanza, gli incroci e gli intrecci societari,la conquista di marchi prestigiosi, il condiziona-mento del mercato, l’imposizione degli stessimodelli di consumo e l’orientamento delle atti-vità di ricerca scientifica. non vi sono zone “fran-che” rispetto a tali fenomeni. mentre è certo chele mafie continuano ad agire sui territori d’ori-gine, perché è attraverso il controllo del territo-rio che si producono ricchezza, alleanze,consenso: specialmente nel mezzogiorno, co-stretto ad aggiungere alla tradizionale povertà glieffetti di una crisi economica pesante e pro-fonda, aggravata dalla “vampirizzazione” delle ri-sorse sistematicamente operata dai poteriillegali. i capitali accumulati sul territorio dagliagromafiosi attraverso le mille forme di sfrutta-mento e di illegalità hanno bisogno di sbocchi,devono essere messi a frutto e perciò raggiun-gono le città - in italia e all’estero - dove è piùfacile renderne anonima la presenza e dove pos-sono confondersi infettando pezzi interi di

buona economia. vengono rilevati, attraversoprestanome e intermediari compiacenti, im-prese, alberghi, pubblici esercizi, attività commer-ciali soprattutto nel settore della distribuzionedella filiera agroalimentare, creando, di fatto, un“circuito vizioso”: produco, trasporto, distribui-sco, vendo, realizzando appieno lo slogan “dalproduttore al consumatore”. L’incremento - sot-tolineano Coldiretti, eurispes ed Osservatoriosulla criminalità nell’agroalimentare - è stato de-terminato da diversi fattori tra i quali questi al-cuni non prevedibili, come quelli climatici, chehanno colpito pesantemente la produzione, nonpiù in grado di soddisfare la domanda, ciò cheapre le porte a fenomeni di ulteriore falsifica-zione e sfruttamento illegale dei nostri brand;altri, dovuti alle restrizioni nell’erogazione delcredito alle imprese che hanno portato o allachiusura di numerosissime aziende o alla neces-sità per molti imprenditori di approvvigionarsi fi-nanziariamente mediante il ricorso ad operatorinon istituzionali. il fenomeno delle “agromafie”investe ambiti complessi e articolati, dove il si-stema mafioso originato nelle radici antiche dellemafie del latifondo, dei gabellieri e dell’abigeatosi è da tempo rigenerato in forme di vera e pro-pria criminalità economica, ad opera di benstrutturati ed invasivi gruppi di interesse con ra-mificazioni diffuse anche sul piano transnazio-nale. È attraverso queste forme diimprenditorialità criminale che viene assicuratoinnanzitutto il riciclaggio degli illeciti patrimoni

che provengono dal traffico di stupefacenti, dalracket e dall’usura, ma vengono anche consoli-date le nuove forme di controllo del territorioin cui i soggetti criminali sono veri e propri sog-getti economici che operano con i metodi delcondizionamento dei mercati e degli appalti, dellacorruzione dei pubblici funzionari, dello sfrutta-mento della manodopera clandestina e dell’ac-cesso illecito ai finanziamenti europei e alle altrepubbliche sovvenzioni. gli interessi criminalisono rivolti anche alle forme di investimentonelle catene commerciali della grande distribu-

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zione, nella ristorazione e nelle aree agroturisti-che, nella gestione dei circuiti illegali delle impor-tazioni/esportazioni di prodotti agroalimentarisottratti alle indicazioni sull’origine e sulla trac-ciabilità, della macellazione e della panificazioneclandestine, dello sfruttamento animale e del do-

ping nelle corse dei cavalli, e lucrano anche  sulciclo dei rifiuti, non curandosi delle gravi conse-guenze per la catena agroalimentare, per l’am-biente e la salute di tutti noi e delle futuregenerazioni. Singolare in questi contesti è ancheil livello delle intese trasversali raggiunte, vere eproprie joint venture realizzate da famiglie ma-fiose, ’ndranghetiste e camorriste per definire iloro ambiti di influenza su prodotti alimentarispecifici, sulla manodopera, sui trasporti e sulleforniture del packaging. il rafforzamento del pro-filo economico e finanziario dei gruppi “criminalistorici” vede un continuo inserimento di ele-menti contigui ai sodalizi nella gestione e/o nellastruttura societaria di imprese che riguardanosempre più frequentemente il comparto agroa-limentare, specie con riferimento ai circuiti dellacommercializzazione e della logistica dei tra-sporti. il ciclo illegale dei rifiuti, della cementifi-cazione e delle “energie alternative”. il settoreambientale vede anche altre iniziative che hannosottratto vaste aree agricole con la cementifica-zione selvaggia e con manovre speculative sullecosiddette “energie rinnovabili” legate all’agricol-tura, quali i sistemi fotovoltaico, eolico e delle

biomasse per i rilevanti incentivi economici pre-visti per il settore. Con riferimento alla esten-sione territoriale del fenomeno delle agromafieè altrettanto noto come i sodalizi criminali “sto-rici”, che si sono evoluti nei termini indicati dicriminalità economica anche nel settore agroali-mentare, ormai non interessano solo i territorimeridionali, ma riguardano anche le aree delCentro e del nord italia dove le consorterie ma-fiose si sono da tempo insinuate nel tessuto eco-nomico attraverso un fitto intreccio di interessitra comitati d’affari locali e famiglie mafiose sici-liane, clan camorristici e ’ndrangheta calabrese.il “modello economico-criminale” è stato dun-que replicato come ben delineato in diversi ri-scontri investigativi: anche in questi casi si vadall’accaparramento dei terreni e della manodo-pera agricola al controllo della produzione, daltrasporto su gomma allo stoccaggio della merce,dall’intermediazione commerciale alla fissazionedei prezzi, fino ad arrivare agli ingenti investi-menti destinati all’acquisto di supermercati ocentri commerciali in cui possono trovare àm-bito privilegiato di impiego i proventi illeciti,anche in termini di riciclaggio.

ggi osserviamo un’ulteriore e an-cora più pericolosa evoluzione delfenomeno criminale con il moneydirtying che è esattamente specu-

lare al riciclaggio nel quale i capitali sporchiaffluiscono nell’economia sana; per contro, nelmoney dirtying sono i capitali puliti ad indiriz-zarsi verso l’economia sporca. e’ quantoemerge dal terzo Rapporto agromafie elabo-rato da Coldiretti, eurispes, e Osservatoriosulla criminalità nell’agricoltura e sul sistemaagroalimentare dal quale si evidenzia che at-traverso meccanismi di money dirtying, almeno

un miliardo e mezzo di euro transitano sottoforma di investimento dall’economia sana aquella illegale ovvero circa 120 milioni di euroal mese, 4 milioni di euro al giorno. La crisieconomica; le regole imposte da Basilea 2 e 3che limitano fortemente l’erogazione del cre-dito; l’incertezza e, spesso, la paura che spin-gono i privati a tenere immobilizzate pressole banche quote sempre più consistenti di ri-sparmio sottratte, di fatto, all’investimento; lapossibilità per le stesse banche di approvvi-gionarsi presso la Bce a tassi vicini allo zero,con la conseguenza che diminuisce sempre

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CRISI: ALLARMEMONEy DIRTyNG

1,5 MLD PULITI - ECONOMIA SPORCAI capitali sani si mescolano a quelli illegali

nella Foto: il ministro delle Politiche agri-cole maurizio martina durante il suo interventoa Palazzo Rospigliosi sul 3° Rapporto agromafieelaborato da Coldiretti - eurispes.

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più l’interesse alla raccolta, che viene ormairemunerata in maniera simbolica. Sono que-sti gli ingredienti che definiscono la condi-zione all’interno della quale vanno ricercatele origini del money dirtying. in buona so-stanza, molti tra coloro che dispongono diliquidità prodotta all’interno dei settori at-tivi nonostante la crisi, trovano convenientie pertanto decidono di perseguire forme diinvestimento non ortodosso, con l’obiettivodel massimo vantaggio possibile affidandosia soggetti borderline o ad organizzazioni ingrado di operare sul territorio nazionale eall’estero in condizioni di relativa sicurezza.il settore agroalimentare, che ha dimostratoin questi anni non solo di poter resisterealla crisi ma di poter crescere e rafforzarsianche in un quadro congiunturale comples-sivamente difficile, è diventato - di conse-guenza - ancor più appetibile sul pianodell’investimento. Ora, dal punto di vistastrettamente logico, le organizzazioni crimi-nali, che già dispongono di ingenti risorseproprie da ripulire sul mercato legale, nondovrebbero essere interessate a prenderein carico altro denaro, questa volta pulito,da investire nelle loro attività apparente-mente lecite o illecite. e, invece, esse consi-derano particolarmente interessante evantaggioso questo tipo di operazioni peralcuni fondamentali motivi. il primo è quello“relazionale”: che consiste nella possibilitàdi entrare in contatto con quello che, para-frasando la recente inchiesta che ha riguar-dato la Capitale, potremmo definire “ilmondo di sopra”, cioè imprenditori rispet-tabili, uomini d’affari, esponenti della politicae del mondo istituzionale centrale e locale,operatori del sistema creditizio. insomma,la possibilità di entrare in contatto e fre-quentare salotti e ambienti più o menobuoni. il secondo è di “natura estetica”: l’af-flusso di moneta buona migliora l’aspetto ecopre l’odore di quella cattiva. Le due mo-nete finiscono per confondersi e ibridarsi,rendendo sempre più sfumati ed incerti,fino a cancellarli, i confini tra l’economiasana e quella malata. e l’operatore al servi-zio delle consorterie mafiose ne ricava, al-meno sul piano esteriore, la rispettabilità ela credibilità necessarie per poter operarein taluni, qualificati ambienti economici esociali. il terzo è di “natura strumentale”:essere utili, garantire guadagni e assicurarenello stesso tempo protezione, stabilire insostanza un patto di complicità con opera-tori rispettabili e con aziende e societàanche rinomate può risultare molto profi-cuo e vantaggioso. in effetti, una volta ab-battuto il muro di separazione tra i duemondi, niente impedisce di svilupparenuove iniziative di interesse comune, nuovibusiness. Finché l’uomo d’affari, l’imprendi-tore che ha cercato o accettato il contattoe ha affidato ad organizzazioni illegali o ma-fiose propri capitali, diventa esso stesso og-getto e soggetto del riciclaggio, e - dafinanziatore - complice. allora, il processodi infezione - concludono Coldiretti, euri-spes e Osservatorio sulla criminalità agroa-limentare - diventa irreversibile.

ino ad ora delle infiltrazioni criminalidi expo 2015 dedicato a “nutrire ilpianeta, energia per la vita si è par-lato in buona parte solo in termini di

“appalti truccati”, “tangenti” ed “intollerabiliritardi” ma il nostro Paese è sotto tiro daparte di organizzazioni criminali nazionali etransnazionali in grado di movimentare nelgiro di pochi secondi ingentissime risorse fi-nanziarie derivanti da traffici illeciti planetaridi ogni tipo e natura, e tra questi anche traf-fici illegali di alimenti. e’ quanto emerge dalterzo Rapporto agromafie elaborato da Col-diretti, eurispes, e Osservatorio sulla crimi-nalità nell’agricoltura e sul sistemaagroalimentare dal quale viene l’allarme cheda questa straordinaria occasione di visibilitàper il Made in Italy derivi il rischio di una in-vasione di migliaia di tonnellate di prodotti egeneri alimentari che, attraverso sofisticatimeccanismi di alterazione, sofisticazione econtraffazione, sono commercializzati senzaesserlo come prodotti tipici italiani o comeeccellenze italiane per un valore che po-trebbe superare i 60 miliardi. un pericolo che

va affrontato con stringenti misure di raffor-zamento dell’attività di controllo sui flussicommerciali e da una maggiore trasparenzasulle informazioni in etichetta sulla reale ori-gine degli alimenti. una conferma viene dalledecine di inchieste giudiziarie. ad esempio ilimoni sudamericani che sono commercializ-zati come limoni della penisola sorrentina; gliagrumi nordafricani si trasformano in agrumisiciliani e calabresi; con cagliate del nord eu-ropa si produce la mozzarella italiana spac-

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ExPO: COLDIRETTI/EURISPES,BOOMERANG SU MADE IN ITALy

Spacciati prodotti come eccellenze italianeper un valore che potrebbe superare i 60 miliardi

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aTTuaLiTà - speciale agromafie aalessandrina

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ciata per originale mozzarella di bufala; con ilgrano proveniente dal Canada che entra at-traverso i porti pugliesi facendolo diventarepuro grano della murgia, si produce il pane dialtamura. Per non parlare poi di quello chesuccede con l’olio e con il pomodoro. Ton-nellate e tonnellate di olio provenienti da Tu-nisia, marocco, grecia e Spagna entrano nelnostro Paese per produrre un olio comuni-tario che viene miscelato con lo straordina-rio olio extravergine d’oliva italiano al fine dipoter raddoppiare illegalmente i profitti ecollocare sul mercato milioni di bottiglie diapparente olio italiano (perché così riportatofraudolentemente sulle etichette) con illecitiprofitti a vantaggio di speculatori e contraf-fattori. ma incredibili sono state le cronachegiudiziarie dell’ultimissimo periodo in temadi olio: su richiesta delle autorità italiane, leautorità inglesi hanno sequestrato ed elimi-nato dalla catena di supermercati inglesi Har-rod’s migliaia di bottiglie di un oliodenominato “Tuscan extravirgin Olive oil”, unprodotto che di italiano e toscano non avevaassolutamente nulla. ancora più incredibile edinquietante è quanto accade in tema di mer-cato illegale del pomodoro. Si legge negli attidella Commissione parlamentare d’inchiestasulla contraffazione (scorsa legislatura) chearrivano nel nostro Paese dalla Cina milionidi tonnellate di pomodori che diventanostrumento di un’imponente opera di contraf-fazione ai danni del consumatore, il quale sitrova sugli scaffali dei supermercati conservee barattoli di pomodori riportanti il tricoloreitaliano, ma contenenti in realtà pomodoriprovenienti dalla Cina. ed è bene che si sappia- concludono Coldiretti, eurispes e Osserva-torio Criminalità nell’agroalimentare - chequesti pomodori cinesi sono coltivati e pro-dotti nei “laogai” che sono veri e propricampi di concentramento nei quali sono am-massati decine di migliaia di detenuti politici,dissidenti, piccoli criminali, soggetti ostili alregime, i quali (come nei campi di concentra-mento nazisti) sono costretti a lavorare finoa diciotto ore al giorno.

Consumi: Coldiretti/Eurispes pericoliweb, porto franco contraffazione

Nel 2014 l’incremento dell’e-commerce nel nostro Paeseè stato del 17% rispetto all’anno precedente

alla Daniele mortadella prodotta negliusa dove si vende addirittura il kit perpreparare il Parmigiano ma anche ilChianti bianco svedese o il vino in

polvere per ottenere in poche settimane il Ba-rolo confezionato in Canada sono alcuni degliorrori che si possono in rete e acquistati con ilcommercio on line. e’ quanto emerge dal terzoRapporto agromafie elaborato da Coldiretti, eu-rispes, e Osservatorio sulla criminalità nell’agri-coltura e sul sistema agroalimentare dal quale sievidenzia che nel 2014 l’incremento dell’e-com-merce nel nostro Paese è stato del 17% rispettoall’anno precedente, per un volume economicopari a 13,2 miliardi di euro, con il settore agroa-limentare che si colloca, forse a sorpresa, al se-condo posto, tra quelli che pesanomaggiormente sulle vendite online con unaquota del 12%. accanto ad esperienze positivedi successo con la crescita si registra la Rete,viene usata spesso come porto franco e divieneuno dei canali ideali per la diffusione dell’Italiansounding. ecco allora in vendita su Internet il kitper il vino liofilizzato “Fai da te” con false eti-chette dei migliori vini Made in Italy, ma anche ilkit per il falso Parmigiano Reggiano, il falso Pe-corino Romano ed altri celebri formaggi no-strani come la mozzarella, la ricotta e l’asiago. Leconfezioni di questi “Cheese kit” contengono pol-veri, recipienti, termometri, colini ed altri oggetti,con le istruzioni per la preparazione. agli acqui-renti viene garantito di ottenere i diversi for-maggi tipici italiani in tempi brevi che variano dai30 minuti ai due mesi. Diffusi in nuova zelanda,australia e Canada, questi kit presentano eti-chette che richiamano il tricolore ed utilizzanola denominazione “Italian Cheese”. Si tratta solodei casi più clamorosi ed evidenti di condotta

commerciale fraudolenta nell’ambito della ven-dita online di prodotti alimentari. in altri casi, leirregolarità riguardano le scadenze, le informa-zioni sui prodotti, l’etichettatura. Tra gli alimentiper i quali si riscontrano frodi più frequenti cisono i prodotti tipici della tradizione locale e re-gionale (32%), i prodotti Dop e igp (16%) ed isemilavorati (insaccati, sughi, conserve, ecc.,12%).Tra le categorie contraffatte il primato negativospetta ai formaggi Dop; seguono le creme spal-mabili e i salumi. i nuclei antifrodi dei Carabi-nieri hanno individuato 70 diverse tipologie diprodotti alimentari contraffatti in vendita sullaRete dove non mancano scandalose operazionidi business che fanno leva sugli episodi, i perso-naggi e le forme di criminalità organizzata piu’dolorose ed odiose che danneggiano l’immaginedell’italia nel mondo, dalla vendita del caffè “ma-fiozzo” stile italiano prodotto in Bulgaria al sugopiccante rosso sangue “Wicked Cosa nostra”prodotto in usa e addirittura le spezie “Palermomafia shooting” e il Fernet mafiosi dalla germaniasenza dimenticare i consigli culinari di mamama-fiosa sul sito www.mamamafiosa.com

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ubblicato il decreto chedisciplina la presentazionedel modello unico di di-chiarazione ambientale

2015, da inviare entro il 30 aprile2015, con riferimento ai dati rela-tivi all’anno 2014. il D.P.C.m. 17 di-cembre 2014 (pubblicato sulSupplemento Ordinario alla G.U. del27 dicembre 2014) prevede l’arti-colazione del modello in 6 Comu-nicazioni, tra cui, per quanto diinteresse, la Comunicazione Ri-fiuti, per la presentazione dellaquale sono obbligate le impreseagricole che producono rifiuti pe-ricolosi con un volume di affariannuo superiore a 8.000 euro. Ri-spetto al 2014 rimangono sostan-zialmente immutate le modalità dipresentazione, i diritti di segrete-ria e i soggetti obbligati. Si ricordache i produttori iniziali, che nellapropria unità locale producononon più di 7 rifiuti e che per ognirifiuti utilizzano non più di 3 tra-sportatori e non più di 3 destina-tari finali, possono compilare, inalternativa alla comunicazione or-dinaria, una comunicazione sem-plificata, che può essere trasmessa

via posta su modulistica cartacea.La presentazione alla Camera diCommercio deve essere fatta viatelematica, esclusivamente tramiteil sito www.mudtelematico.it.Fatta salva l’ipotesi di comunica-zione semplificata, non è più pos-sibile la spedizione postale o laconsegna diretta di un supportomagnetico. il file che deve esserespedito viene generato dal soft-ware messo a disposizione daunioncamere o da altri softwareche rispettino i tracciati recordstabiliti dal decreto. il software mud 2015 che, comeogni anno, consente la compila-zione e la successiva presenta-zione via telematica dal sitowww.mudtelematico.it dovrebbeessere disponibile a partire dalmese di febbraio sarà reso dispo-nibile. Come novità, si segnala chenella comunicazione rifiuti ed inquella semplificata il produttoredeve indicare la quantità di rifiutoin giacenza al 31/12/2014, distin-guendo i rifiuti tenuti in depositotemporaneo in attesa di essere av-viati a recupero da quelli in attesadi essere inviati a smaltimento.

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mud rifiuti 2015 sistri: ultime novità

Approvato il modelloper la scadenza di aprile

Pubblicato il decreto che disciplina la presentazione

del modello unico di dichiarazione ambientale

ncora proroga per il Sistri, ilsistema di tracciabilità deirifiuti. Lo slittamento deitermini, sollecitato anche

dall’on. Realacci in un’apposita inter-rogazione, è stato disposto con l’ar-ticolo 9 del decreto legge cosiddetto“milleproroghe” (decreto legge 31dicembre 2014 n.192) che prorogafino al 31 dicembre 2015 il cosid-detto “doppio regime”, vale a direl’obbligo di rispettare le previsioni inmateria di registro di carico e sca-rico, formulario di trasporto e inviodella comunicazione annuale al cata-sto dei rifiuti (mud), come disciplinatidalle norme antecedenti alle modifi-che apportate al codice ambientalecon il decreto legislativo 3 dicembre2010, n.205. La medesima disposi-zione prevede, fino alla stessa datadel 31 dicembre 2015, la non appli-cazione delle sanzioni relative al Si-stri. in merito, però, alla decorrenzadelle sanzioni previste dall’articolo260 bis, commi 1 e 2, del codice am-bientale, riferite alla omessa iscri-zione ed all’omesso versamento delcontributo, la proroga è disposta solofino al 1° febbraio 2015. Sulla basedelle norme approvate, quindi, ai sog-getti obbligati che non provvedanoall’iscrizione, a partire dal 1° febbraio2015 (fatte salve eventuali ulteriori pro-roghe o modifiche normative che potreb-bero intervenire in sede di conversionein legge del decreto milleproroghe) po-trebbero essere contestate le san-zioni per la mancata iscrizione. Conspecifico riferimento alle impreseagricole, si ricorda che il Decreto delministro dell’ambiente e della tuteladel territorio e del mare n. 126, del24 aprile 2014 esonera completa-mente dall’obbligo di adesione, a pre-scindere dal numero dei dipendentidell'impresa, le imprese agricole e leimprese della pesca e dell'acquacol-tura iscritte nell'albo speciale delleimprese agricole che conferiscano ipropri rifiuti nell'ambito di un cir-cuito organizzato di raccolta, definito,nel codice ambientale, come sistema

di raccolta di specifiche tipologie dirifiuti organizzato sulla base di un ac-cordo di programma stipulato tra lapubblica amministrazione ed associa-zioni imprenditoriali rappresentativesul piano nazionale, o loro articola-zioni territoriali, oppure sulla base diuna convenzione-quadro stipulata trale medesime associazioni ed i re-sponsabili della piattaforma di confe-rimento, o dell’impresa di trasportodei rifiuti, dalla quale risulti la desti-nazione definitiva dei rifiuti. all’accordo di programma o alla con-venzione-quadro deve seguire la sti-pula di un contratto di servizio tra ilsingolo produttore ed il gestore dellapiattaforma di conferimento, o del-l’impresa di trasporto dei rifiuti, in at-tuazione del predetto accordo odella predetta convenzione. Pertanto, gli imprenditori agricoli nonsono obbligati all’iscrizione al Sistri acondizione che dimostrino di averstipulato un contratto di servizio conil gestore di una piattaforma di con-ferimento, sulla base di una conven-zione quadro stipulata da Coldiretticon il gestore medesimo, o di un ac-cordo di programma definito con glienti locali. nel caso in cui un’impresaagricola abbia in precedenza provve-duto all’iscrizione al Sistri e rientri,sulla base delle disposizioni vigenti,nelle ipotesi di esonero, è necessarioeffettuare le procedure di cancella-zione dal sistema. al riguardo, il mini-stero, più volte sollecitato anche daColdiretti, aveva assicurato cheavrebbe definito modalità semplifi-cate per la cancellazione dal sistemadei soggetti iscritti non più tenuti adaderirvi, nonché per la restituzionedei dispositivi. in mancanza, allo stato,di una procedura ufficiale di riferi-mento, nelle more dei chiarimentiministeriali, Coldiretti ha indicato alleFederazioni e comunicato al mini-stero dell’ambiente medesimo le mo-dalità con cui si ritiene possibileprocedere alla cancellazione dal si-stema ed alla restituzione delle chia-vette usb.

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Proroga al dicembre 2015e vecchi adempimenti

Gli imprenditori agricoli non sono obbligati se

dimostrano di aver stipulato un contratto di servizio

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scheda vite n.36

[a cura di alberto Pansecchi]

Tre sono, normalmente, le situazioni e le tipologie di scelte che ven-gono adottate in funzione della collocazione del vigneto:

• aree meno acclivi dove si accede con le macchine;• aree di maggiore pendenza, in cui l’accesso è permesso solo

a macchine di dimensioni contenute;• zone più erte, dove vi si accede solo a piedi e dove si trovano

ancora impianti molto fitti che raggiungono le 8.000 piante adettaro con un sesto di 1,80 x 0,70m. qui il terreno è moltosuperficiale, l’acqua scarseggia e le viti non manifestano una grande vigoria con minore competizione tra le piante per lo spazio e la luce.

nonostante questo semplice, ovvio e opportuno adattamento allecondizioni orografiche e ambientali presenti, in alcune aree viticolepiemontesi, sono stati piantati vigneti molto fitti, sebbene la pendenzanon fosse proibitiva e il terreno non privo di fertilità.

situazioni diverse: scelte differenti

Uno dei primi problemi del viticoltore che si appresta a mettere a dimora unnuovo vigneto, è la scelta del cosiddetto “sesto di impianto”, ossia la distanzada interporre tra i filari e, all’interno di essi, tra una vite e l’altra.

la scelta non è assolutamente banale in quanto ogni decisione in propositoporterà conseguenze con le quali il viticoltore dovrà convivere per l’intera du-rata del vigneto.

le motivazioni che faranno propendere verso l’una o l’altra decisione, possonoessere molto differenti in funzione degli obiettivi che ci si pone: perseguirel’ottenimento della massima qualità possibile oppure quello di raccogliere ele-vate quantità di uva, oppure ancora quello di raggiungere un completo livellodi meccanizzazione.

Una certa stampa di settore, semplificando, correla la fittezza con il valoredegli impianti e la possibilità di ottenere uve di qualità, dimostrando di nonconoscere la fisiologia della vite e confondendo, oltre modo, le idee.

Gli

impi

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fit

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• Obiettivo: qualità

• Scelta strategica

• Difficili cure colturali

• informazioni distorte

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[a cura di alberto Pansecchi]

compromessi fallimentariLa scelta di adottare sesti d’impianto fitti in aree differenti daquelle più erte prima descritte, avrebbe l’obiettivo di ottenereuna qualità superiore dei frutti con l’idea che ogni pianta, pro-ducendone in numero molto limitato, possa dare risultati ec-cezionali alla maturazione. ma in queste aree moderatamentependenti, per garantire il passaggio di mezzi meccanici e diluce, non si è variata la distanza tra i filari: si sono così ulte-riormente ridottele distanze sulla fila fino a 40/50 cm.

a cura del servizio di consulenzatecnico-agronomica coldiretti alessandriaBibliografia: martini in vigna - e. monticelli - n° 10/2012

Frutticoltura e viticoltura:mondi spesso diversinella moderna frutticoltura, gli impianti fitti hanno for-nito risultati economicamente interessanti: alla ridu-zione produttiva subita, ha fatto spesso però dacontraltare, una maggiore uniformità di pezzatura, dicolore e di buona qualità. anche se la durata degl’im-pianti frutticoli risulta ridotta, i vantaggi sono evidenti.Con opportuni portinnesti e forme di allevamento èpossibile contenere in gran misura la vigoria dellepiante da frutto in modo che esse non si contendanolo spazio e i frutti possano svilupparsi tutti nelle me-desime condizioni di arieggiamento e di luce.

la vite: un caso particolareLa vite rappresenta un caso molto differente. essaha un portamento sarmentoso e non accresce par-ticolarmente la sua massa legnosa ma sviluppamolto la lunghezza dei suoi germogli. essa, sponta-neamente, si aggrappa sugli altri alberi utilizzandolicome sostegno. È ovvio quindi che disponga di unavigoria superiore a quella della maggior parte deglialtri vegetali e, di conseguenza, quanto possa esseredifficile contenerla esclusivamente con scelte agro-nomiche o colturali.

pressione selettiva negativanel vigneto, l’eccessiva densità di piantagione, spro-porzionata rispetto al terreno e al luogo, determinasicuramente un’elevata competizione tra le pianteche si esprime con un forte disordine della vegeta-zione. Le conseguenze sono una grande eteroge-neità di microambienti all’interno della vegetazionee maggiori difficoltà da parte del viticoltore, di ge-stire correttamente le potature, secca e verde, du-rante l’anno. nel corso della vita di un vigneto, leoccasioni di sofferenze dovute a stress, energicheriduzioni per la potatura invernale, attacchi di ma-lattie, ecc..., sono frequenti. Ognuna di esse agiscein misura differente da pianta a pianta accentuandole difformità tra le viti. quando la competizione ègià molto elevata, è facile presumere che, con il pas-sare del tempo, la variabilità tra le piante via via au-menterà con la conseguente e sostanziale riduzionedella qualità dell’impianto, abbreviandone la durataeconomica e, in ultima analisi, fornendo uve di peg-giore qualità: il contrario di quanto ricercato!

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l 2014 è stata un’annata caratterizzata dall’an-damento climatico, con un inverno atipico emite, con piogge e temperature basse nella se-conda parte del periodo primaverile, e da

un’estate altrettanto anomala con temperature infe-riori alle medie, in modo tale da incidere significativa-mente sulle produzioni piemontesi. Soprattuttol’elevata umidità del periodo estivo, e le piogge persi-stenti, hanno condizionato negativamente tutte la col-ture vegetali. nel complesso, da un’analisi effettuata suisingoli settori, l’annata agraria piemontese può essereconsiderata difficile, poco soddisfacente sia in terminidi volumi e qualità delle produzioni, a cui hanno fattoseguito riscontri altrettanto deludenti dai rispettivimercati, oggi sempre più legati a situazioni e dinamicheglobali che si riflettono profondamente sull’economialocale. alcuni comparti hanno avuto un’annata più dif-ficile, come il comparto frutticolo, dove soprattuttonel periodo estivo ha mantenuto quotazioni su livelliancora scarsi. Si rileva invece il segno positivo per lafrutta autunnale, potendo anche sfruttare una campa-gna di commercializzazione più lunga. anche per i ce-reali, dopo alcune annate estremamente positive siaper produzione che per i prezzi, il mercato è tornatosui livelli 2010, con maggiori difficoltà per il mais e peril frumento, quest’ultimo condizionato ulteriormenteda una forte riduzione dei volumi. anche per il com-parto risicolo si rilevano alcune difficoltà di mercato,mentre ottimi segnali di ripresa arrivano per il settorecorilicolo; rimane invariato il mercato bovino, cosìcome per i suini. Si mantiene invece su buoni livelli ilsettore avicolo, sia per il comparto uova che perquello da carne. Discorso a parte va fatto per il lattierocaseario, alle prese con la fine del regime della quote.L’annata 2014 verrà ricordata soprattutto per la crisilegata all’embargo russo, che dal mese di agosto ha vi-stola chiusura della frontiere verso una dei maggioripaesi in termini di esportazione dei prodotti italiano,frutta in particolare. Permangono ancora le criticitàstoriche della nostra agricoltura piemontese, spessotroppo frammentata e poco propensa a formule di ag-gregazione che possano aumentare in modo conside-revole il potere contrattuale delle imprese.gradualmente, causa anche il perdurare della crisi eco-nomica generale e la necessità di diversificare, si stacomunque rilevando una certa inversione di tendenza.Dall’altra il prodotto agricolo italiano e anche quellopiemontese stanno trovando una crescente richiestada parte della filiera, a conferma della qualità e dellaprofessionalità delle nostre imprese.

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iil 2014 è stato nuovamente un annata

critica per il settore bovino piemon-tese. il mercato ha manifestato, ancorauna volta, tutte le sue difficoltà e con-traddizioni, legato ancora ad un sistemacommerciale tradizionale condizionatoancora fortemente da figure di interme-diazione, le quali uniscono domanda eofferta, senza tuttavia apportare alcunvalore aggiunto alla filiera. La razza dacarne per eccellenza è la Piemontese, laprima razza autoctona a livello nazio-

nale per numero di capi allevati. e proprio per la Piemontese si sta cer-cando di portare alla conclusione l’iter di approvazione dell’igP vitellonePiemontese della Coscia, attualmente in sede di esame presso la Commis-sione europea. nel corso dell’annata i prezzi si sono mantenuti su livellimedio bassi, anche se occorre evidenziare che tali effetti sono stati par-zialmente attutiti da una parziale riduzione dei costi delle materie, in par-ticolare del mais per l’alimentazione degli animali. Pur rimenando pressochéinvariato il mercato, analizzandolo più nel dettaglio, emergono i primi cennidi ripresa per i capi di razza Piemontese, mentre per le razze francesi sista invece riscontrando un calo delle quotazioni.

Per il comparto polli da carne si è trattata diun’annata con quotazioni pressoché stabili. Perbuona parte dell’annata i prezzi sono oscillatida 1,10 a 1,20 €/kg, salvo scendere a settembresotto l’euro, per poi via via recuperare terrenoe mantenersi, nelle ultime settimane intorno a1,05. una sostanziale tenuta che, seppur lontanadai picchi verificatisi nel 2013, conferma l’inte-resse sempre crescente da parte dei consuma-

tori verso la carne bianca, soprattutto in virtù delle notevole convenienzanel rapporto qualità/prezzo. anche le carni avicola potrà beneficiare delnuovo regolamento ue sull’etichettatura. Sempre nell’ambito del settoreavicolo, questa volta per quanto riguarda la produzione di uova, si é pres-soché confermato l’andamento del 2013 per buona parte dell’annata. ilsettore aveva iniziato il 2014 con quotazioni molto elevate, addiritturanell’ordine dei 14,50 - 15 centesimi, a conferma della scarsità di prodotto,per poi calare gradualmente e assestarsi tra di 12,50 - 13,50centesimi/uovo a seconda della Borsa merci di riferimento.

BoVini da carne:alcUni cenni di ripresaaCCORDi COn gRanDi CenTRaLi Di COnSumO

aVicoli: carneetichettata e UoVa tracciate

annata agraria 2014DOSSIER COLDIRETTI SULLA SCORSA ANNATA AGRICOLA

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Per il comparto suinicolo il 2014non è stato particolarmente esal-tante in termini di mercato, mante-nendo un andamento altalenante.Prendendo come riferimento lequotazioni della Cun di mantovaper la categoria dei suini 160/176kg, in cui rientra la stragrande mag-gioranza degli allevamenti piemon-tesi specializzatisi negli anni per laproduzione del suino pesante desti-nato alle filiere DOP (prosciutto di

Parma), se si escludono i picchi massimi raggiunto nelle prime setti-mane e tra la metà di luglio e la fine di agosto (1,50 - 1,60 €/kg), lequotazioni si sono mantenute in un range di 1,40 - 1,50 €/kg. il prezzomedio 2014 è stato di 1,474 €/kg, leggermente inferiore (-1,6%) ri-spetto allo stesso dato 2013 (1,499 €/kg). Le cause delle continueoscillazioni e del calo dei prezzi 2014, non sembrano trovare una giu-stificazione legata ad un eccesso di offerta di suini, in quanto a livellonazionale si sta assistendo invece ad una graduale riduzione dei capiallevati. anzi, proprio in virtù di questa diminuzione ci si sarebbe aspet-tati un mercato marcatamente al rialzo, ma così non è stato, o almenosi è verificato solamente per poche settimane. Durante il 2014, si sonoinoltre verificate alcune criticità sul metodo di classificazione dellacarcasse suine determinando, per alcuni brevi periodi, un aumentodelle cosce non conformi per le lavorazioni DOP. il problema è statoprontamente risolto con l’introduzione di alcuni aggiustamenti; diver-samente avrebbe significato un ulteriore perdita di reddito per gli al-levatori. nota positiva per il settore, con l’entrata in vigore delRegolamento (ue) 1169/2011, sarà l’introduzione dell’etichettaturadella carni suine fresche a partire dal 1°aprile 2015.

il comparto cunicolo anche nel2014 conferma, purtroppo, unmercato la cui costante è stata unandamento altalenante, nono-stante una domanda sempremolto elevata e un’offerta in dimi-nuzione. Sin dall’inizio dell’anno lequotazioni hanno iniziato progres-sivamente a diminuire, per poi ri-salire parzialmente tra aprile emaggio, sino ad arrivare a toccareil mimino nel mese di agosto il mi-

nimo, con prezzi poco superiore all’1,30 €/kg. in seguito si è avutaun’inversione di tendenza che ha portato nelle ultime settimane araggiungere stabilmente un importo vicino a 1,90 €/kg. La carnedi coniglio non è tra quelle che potranno beneficiarie del nuovoregolamento comunitario sull’etichettatura.

La stagione 2014 è stataanomala, anch’essa caratte-rizzata dall’andamento cli-matico che ha portato adun ritardo del raccolto eproduzione al di sotto dellamedia. Si stima che si èperso tra un 10% e un 20%rispetto alle produzioni2013. La qualità però é de-cisamente buona, tanto chele rese in riso bianco sono

addirittura migliori di quelle dello scorso anno peraltro giàeccellenti. in calo invece le quotazioni, complice le continueimportazioni di riso semilavorato e lavorato provenienti daiP.m.a. (Paesi meno avanzati) in particolare, Cambogia emyanmar, a dazio zero perché rientranti nel regime e.B.a(everything but arms, tutto fuorché le armi).

La raccolta di frumentotenero, seppur in ritardo, èstata caratterizzata da unasituazione molto eteroge-nea e in diverse aree l’anda-mento climatico ne hacondizionato resa e qualità.a livello piemontese la cam-pagna di frumento tenero eorzo ha ottenuto risultatimediamente discreti, lon-tane dalle eccezionali per-

formance della scorsa annata, e caratterizzata da quotazioninettamente inferiori, condizionate fortemente dagli scenaridi mercato globali. nel complesso le produzioni sono statedi circa 70/80 quintali/ettaro, in taluni areali difficili e marginalile rese sono state di 50/60 quintali/ettaro.

Discorso a parte va fatto in-vece per la produzione dimais. i tantissimi giorni dipioggia di quest’estate hannoavuto un influsso positivosulle rese, ma allo stessotempo ne hanno condizio-nato negativamente la qua-lità. Conseguentemente lafase di raccolta per mais piùtardivi è stata posticipata,mentre per gli ibridi più pre-

coci la trebbiatura si é già conclusa. il prezzo oscilla dai 14 ai15 €/quintale per la granella, in forte ribasso rispetto al 2013 ea conferma di un’abbondante offerta mondiale.

sUini: in piemontedeBole in Filiera di trasFormazione

mais: annataannata compromessadal meteo aVVerso

comparto cUnicolo:manca il regolamento per l’etichettatUra delle carni

riso: BUona qUalità,prezzi Bassi, troppe importazioni

FrUmento tenero e orzo:Valorizzati dagli accordi di Filiera COn i COnSORzi agRaRi DeL PiemOnTe

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La stagione 2014, nono-stante le previsioni di produ-zione indicassero un discretoaumento dei volumi, a con-suntivo è stata inferiore allacampagna precedente. manonostante il calo produt-tivo, si registra ancora unavolta un notevole diminu-zione delle quotazioni chesono state ben al di sotto deicosti di produzione. appare

sempre più evidente come la forte deriva verso il mercatodel basso prezzo, e della conseguente bassa qualità, non lasciaintravedere per il futuro alcun miglioramento. urge al più pre-sto una ristrutturazione dell’intero comparto.

Si registra un discreto au-mento della produzione, chedovrebbe però essere assor-bito dal mercato, tenuto contodi una campagna commercialeche, tradizionalmente, si pro-trarrà per una buona parte del2015. nella nostra regione lequalità estetiche e quelle orga-nolettiche dei frutti hanno rag-giunto buoni livelli, che fannoprevedere anche un’ottima

conservabilità. Per le mele del gruppo gala, in particolare, i con-sumi sono stati fin da subito elevati, soprattutto in nord africae ciò fa presupporre una buona campagna di commercializza-zione. Se da un lato cala l’export verso l’area ue a fronte di unamaggiore offerta di prodotto polacco si riscontra una crescitadelle destinazioni extra-ue.

La produzione dovrebbe attestarsi sucirca 110.000 tonnellate, con un au-mento dovuto, principalmente, alla mi-nore incidenza della batteriosirispetto alla passata stagione ed all’ot-tima qualità mercantile della produ-zione. La forte penuria di prodotto,dovuta alla gelata occorsa in contro

stagione in Cile e la scarsa produzione neozelandese, ha fa-vorito un ottimo avvio della campagna di commercializza-zione e ciò fa prevedere un buon andamento della stessa.

Campagna discreta per il pe-perone con produzioni gene-ralmente abbastanza regolari,con le tipologie quadrate tipo“Cuneo” e “Carmagnola” pa-gate ai produttori 1,20-1,40€/kg, con prezzi leggermentein crescita nell’autunno. men-tre per la tipologia “mezzolungo” le quotazioni sonostate tra 0,70 e 1,00 €/kg.

pesche nettarine:ristrUttUrazione del comparto

peperone

Si conferma un mercato for-temente altalenante quellodelle zucchine, con prezzi chedurante la stagione estivasono oscillati da 0,20 a 0,80€/kg, sia per le tipologie scuroche chiare. Le quote netta-mente al ribasso confermanole difficoltà di vendita del pro-dotto, soprattutto nel pienodell’estate, a causa di eccessodi offerta.

zUcchine

nella norma la produzione diortaggi autunnali (cavoli, cavol-fiori e broccoli) favoriti dal climaautunnale propizio e delle quo-tazioni interessanti. media-mente nel 2014 i prezzi divendita di piccoli frutti e ortaggisono stati bassi rispetto alle an-nate precedenti, questioneprincipalmente legata ad una ri-duzione e una difficolta delladomanda di prodotto. anchenel 2014 è proseguita l’attivitàdella cooperativa Ortopiemonte con la fornitura di ortaggi semi-lavorati sia alla F.lli Saclà che alla galfrè antipasti, dando la possi-bilità ai produttori di diversificare i propri canali di vendita.

ortaggi aUtUnnali

a livello piemontese la produ-zione dovrebbe raggiungere i170.000 quintali, in linea con laproduzione 2013. La nostra re-gione si conferma la terza areaproduttiva a livello italiano, rag-giungendo circa il 12-16% dellaproduzione nazionale. Dal puntodi vista qualitativo la produzionesi è mantenuta generalmente sulivelli discreti, con una buonaresa alla sgusciatura, in linea conla media storica degli ultimi anni.Sul mercato, sin dalle prime battute, la campagna commerciale è statacaratterizzata da prezzi molto elevati, sino ad arrivare alle quotazionirecord attuali da metà ottobre in avanti e tuttora invariate. La tondagentile e trilobata da diverse settimane è stabile a circa 550 - 560€/q.le. Le cause sono dovute essenzialmente al calo della produzioneavvenuto in Turchia, primo produttore mondiale e che da sola rag-giunge il 70% dell’offerta globale.Proseguono i progetti di filiera conSebaste, Pernigotti, la novi, elah, Dufour.

nocciole: il piemonteterza regione d’italia

mele piemontesi:gUardano al nord aFrica FUori eUropa

kiwi

in leggera crescita laproduzione in Piemonte,mentre si confermanostabili i consumi.

pere

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nel nord italia, a diffe-renza dello scorso anno, lafirma dell’accordo interpro-fessionale per il pomodoroda industria è arrivata il 17gennaio, consentendo aiproduttori una maggiorepianificazione. non altret-tanto per il prezzo indica-tivo, stabilito a 92 euro pertonnellata, in crescita ri-spetto alla media dei con-

tratti stipulati nel 2013 (86 euro a tonnellata nel 2013, 84euro a tonnellata nel 2012) ,ma ritenuto ancora insoddisfa-cente dalla parte agricola. nel complesso la campagna èstata fortemente condizionata dal maltempo che ha com-portato notevoli problemi e una resa media per ettaro di65,02 t/ha al cospetto di una media triennale di 69,19 t/ha.il 2014 ha confermato anche in Piemonte un progressivocalo delle superfici, dovute in parte all’andamento climatico,ma anche per un prezzo poco remunerativo negli ultimianni. nel complesso sono aumentati i costi di produzionedovuti, in particolare, ad un maggior numero di interventifitosanitari.

La campagna del latte vaccino2014/2015, secondo gli ultimidati diffusi da agea aggiornati asettembre, confermano che laproduzione italiana continua aviaggiare su livelli superiori ri-spetto alla scorsa campagna(+6% circa). Se il trend dovessemantenersi si fa sempre piùserio il rischio di sforare la quotanazionale. Solo una repentina eincisiva inversione della ten-

denza attuale potrà evitare lo splafonamento. infatti nel periodoaprile/settembre 2014 la produzione nazionale rettificata, ade-guata ai parametri di grasso, è stata di 5.501.282 tonnellate,+3,74% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. anche inPiemonte si conferma l’aumento della produzione, addirittura benal di sopra della media nazionale: nel periodo aprile/settembre2014 la produzione è stata di 498.194 tonnellate, in aumento ad-dirittura del 6,55% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.Dal 2009 ad oggi continua lo sviluppo del progetto “Polvere dilatte”: sono oltre 3.500 i quintali conferiti dalla cooperativa Com-pral-latte alla torre di sprayatura della azienda inalpi di moretta,la quale fornisce prevalentemente la Ferrero di alba.

Le previsioni per il 2014 nonerano rosee e non mancavanoindicazioni marcatamente pessi-mistiche. L’inverno mite, piutto-sto asciutto (quasi assente laneve) e una primavera subitocalda, hanno favorito la ripresavegetativa precoce e un rapidosviluppo. Fino alla metà di lugliol’annata si annunciava perciò an-ticipata, ma le ripetute piogge,anche se brevi, e il clima poco

caldo da fine luglio hanno poi rallentato il ciclo, sino a far ritor-nare i tempi di maturazione in una condizione di normalità. Laquantità è nel complesso inferiore all’anno precedente di un10/20%, in generale, sotto il massimale delle DOC/DOCg, anchese varia da zona a zona e in base ai vitigni. nonostante tutto, la qualità dell’uva ottenuta è stata soddisfa-cente, con punte di eccellenza in alcuni areali e situazioni, in par-ticolare dove sono state effettuate accuratamente le necessarieoperazioni in vigneto (trattamenti, interventi sul verde, dirada-mento delle uve e la loro cernita finale), ma a discapito dellaquantità. Da alcuni mesi l’attenzione mesi l’attenzione è rivoltaalla cantine e ai processi di vinificazione che potranno confer-mare quanto di buono fatto in vigna. in conclusione l’andamentodi quest’annata dimostra che non rimane spazio all’improvvisa-zione e che la coltivazione della vite richiede il massimo di at-tenzione, professionalità e aggiornamento. Se si dovesse fare unparallelo con le annate precedenti, potremmo auspicare in un2008 bis, dove nonostante le difficoltà per il clima non ideale,alla prova dei fatti, e cioè nel bicchiere, si rivelò e si rivela ancoraun’ottima annata. in Piemonte non sono presenti vini a igT eoltre il 90% del prodotto è a Denominazione d’origine.

Per quanto riguarda il fa-giolo rosso le produzioni aettaro sono state molto ele-vate. non altrettanto posi-tive sono state le quotazionidi mercato, con un prezzomedio che si aggira sul va-lore di 1,00 €/kg, a causa diuna forte riduzione delladomanda. Produzioni nellamedia per quanta riguarda ilfagiolo da granella secca ma

con quotazioni al di sotto della scorsa annata, al di sotto dei2,00 €/kg. i fagioli coltivati rimangono principalmente il bor-lotto delle tipologie Lamon e Billò. quotazioni invece leg-germente superiori per il Fagiolo Cuneo igP. Prosegue ilprogetto di filiera con la cooperativa Fagiolcoop e D’amicoper la produzione di fagioli lessati con Fagiolo Cuneo igP.

Fagiolo

il raccolto nel 2014, attual-mente in piena fase di com-mercializzazione, è stato increscita rispetto al 2013. Leottime performance delmercato dello scorso annohanno portato ad una cre-scita delle superfici coltivatein tutta europa (+3%) gene-rando un surplus di offerta.Tale situazione, aggravata daun calo generalizzato dei

consumi, ha determinato un crollo delle quotazioni, in alcunicasi addirittura del 70% in meno rispetto alla campagna pre-cedente per il mercato del fresco. Buona la qualità mentre iprezzi  corrisposti al produttore oscillano tra i 7 e i 10 cen-tesimi al chilogrammo a fronte dei 20/22 centesimi dell’an-nata 2013.

patate

pomodoro da indUstria

nonostante il meteoUna BUona annataper il Vino piemontese

latte: aUmentala prodUzione diminUisce il prezzol’indicizzato Unico riFerimento

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identiFicazioneLa cocciniglia bianca è un diaspino, pertanto le sue forme mobili vi-vono protette da un follicolo che rimane per tutta la vita nelle femmine,mentre nei maschi rimane fino a maturità.

il follicolo femminile è biancastro, tondeggiante di forma circolare o subcircolare con un diametro di circa 2 mm. e con la parte centrale di colorearancio. La femmina attera e apoda (senza ali e zampe) è visibile togliendo ilfollicolo e si presenta con il corpo appiatttito di colore giallo-arancio.

i maschi hanno il follicolo biancastro allungato (1 mm di lunghezza) e at-taccato al substrato solo ad una estremità. appena raggiunta la maturitàlasciano il follicolo e volando si spostano alla ricerca delle femmine da fe-condare. i maschi sono di colore giallo uovo forniti di un unico paio di ali.

Scheda Cocciniglia bianca del pesco n.42

ciclo biologicoLa cocciniglia bianca del pesco sverna allo stadio di femmina adultafecondata protetta dagli scudetti (o follicoli) sugli organi legnosi.

in primavera, generalmente ad aprile-maggio, le femmine ovidepongonosotto il follicolo.

Le neanidi cominciano ad uscire tra maggio e giugno e si disperdono atti-vamente cercando un posto dove fissarsi; trovato lo spazio idoneo si fissanoe producono i rispettivi follicoli.

gli sfarfallamenti dei maschi delle prima generazione si hanno gene-ralmente a giugno; i maschi fecondano le femmine che iniziano una secondagenerazione a luglio-agosto.

Le femmine della seconda generazione possono svernare oppureoriginare una terza generazione tra agosto e settembre.

La cocciniglia bianca compie, pertanto, 2-3 generazioni all’anno.

premessa

classiFicazionenome: Cocciniglia bianca del pesco -(Pseudaulacaspis pentagona Targ.)classe: insettiordine: Rincotisottordine: Omotteri Famiglia: Diaspididi genere: Pseudaulacaspis (=Diaspis) specie: P. pentagona Targ. piante ospiti: Pesco, Ciliegio, mandorlo, Susino, albicocco, Pomacee,actinidia, noce, gelso.

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Follicoli femminilie e maschili

Follicoli femminili su ramo Follicoli femminili su ramo Follicoli maschili su ramo

La cocciniglia bianca del pesco(Pseudaulacaspis pentagona) è un dia-spino originario dell’estremo Orienteprobabilmente del giappone. intro-dotto accidentalmente in europa nel1885 attraverso l’italia settentrionalesi è poi rapidamente diffuso in tutti ipaesi circostanti. vive preferibilmentesu gelso, pesco e actinidia, ma attaccaanche altri fruttiferi (albicocco, susino,mandorlo, noce, ribes e occasionalmentemelo, pero e cotogno). la coccinigliacolonizza le parti legnose, for-mando talora evidenti incrostazioni sultronco e sui rami più vecchi provocan-done il deperimento e la morte. Sulpesco le infestazioni interessano preva-lentemente le varietà a maturazioneprecoce e quelle de gruppo Haven chesi dimostrano maggiormente suscetti-bili. Le neanidi si insediano anche suifrutti provocando su quelli di pesco, ci-liegio e albicocco la comparsa di mac-chie rossastre. quelli infestati non sonoidonei all’esportazione.

[a cura di alessandro albertelli]

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danni

Bibliografia: Ferrari m.; marcon e., menta a. (1992) Fitopatologia ed entomologia agraria, 496-497.Pollini a. (1998) - manuale di entomologia applicata, 409-410.Regione Piemonte (2014) - norme tecniche di Produzioneintegrata, 54.Pollini a., Ponti i.; Laffi F.; (1988) - Fitofagi delle Piante da Frutto, 20.

il danno sugli organi legnosi è determinato dalle punture di nu-trizione dell’insetto e dall’asfissia in cui si vengono a trovare gliorgani stessi per la formazione di follicoli sovrapposti a strati. Le parti legnose infestate deperiscono e talora disseccano.La cocciniglia può attaccare anche i frutti che manifestano at-torno ai follicoli una reazione cromatica che si evidenzia con unalone rossastro. L’attacco sui frutti provoca un grave danno com-merciale anche perché non possono essere esportati.

Follicoli maschili su ramo

Follicoli maschili su ramo

incrostazioni su ramo da cocciniglia

Si adottano criteri di lotta guidata che si basano sulla possibilitàdi eseguire monitoraggi con trappole sessuali che consentonodi seguire in modo più preciso i cicli dell’insetto. in modo par-ticolare si segue la presenza dei maschi che è un ottimo para-metro per poter valutare:• le eventuali infestazioni successive;• il momento più probabile dell’ovodeposizione.Le trappole si montano a metà aprile con una densità di 1-2 trap-pole per ettaro. il trattamento chimico viene eseguito al mo-mento di massima presenza delle neanidi mobili di primagenerazione (seconda metà di maggio). i principi attivi e il nu-mero di interventi applicabili su pesco (p.S.r. norme tecnichedi produzione integrata 2014) sono: oLio MineraLe, BU-proFeZin, cLorpiriFoS-MetiLe (1) (4), FoSMet (2)(4), piriproXiFen (3), SpirotetraMat (5).

lotta

(1) Al massimo 1 intervento all’anno contro questa sulla av-

versità e non più di 2 interventi complessivi coltura indipen-

dentemente dall’avversità.

(2) Al massimo 2 trattamenti all’anno indipendentemente dal-

l’avversità.

(3) Al massimo 1 trattamento all’anno prima della fioritura.

(4) Tenuto conto delle limitazioni delle singole s.a., il numero

complessivo dei trattamenti annui sulla coltura con fosforganici

non deve essere superiore a 4 ad eccezione degli impianti in al-

levamento (primi 2 anni) per i quali il numero massimo è di 6.

(5) Al massimo 1 intervento all’anno indipendentemente

dall’avversità.

[a cura di alessandro albertelli]

trappola che viene impiegatacon successo per la cattura edil monitoraggio delle coccini-glie. la trappola, a forma ditetto, sfrutta la caratteristicadelle cocciniglie di avere unandamento del volo di tipoascendente. Viene utilizzatacon il feromone specifico e siè dimostrata estremamenteefficace per la cattura di ao-nidiella aurantii, planococcuscitri, pseudalacaspis penta-gona, comstockaspis perni-ciosa.

le trappole vanno posizionate con l’ausilio di un laccio inplastica e devono risultare, per ottenere la migliore effi-cacia, parallele al suolo. normalmente si utilizzano 3-4trappole per ettaro.

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ORganizzaziOne - attualità

proroGa entrata in viGore

obbligo di revisioneperiodica per le

macchine agricole

crisi: diciottomila imprese agricolein difficoltà finanziaria (+6%)

Coldiretti: importante il controllodelle caratteristiche essenziali

l decreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192(contenente “Proroga di termini previsti da di-

sposizioni legislative”) differisce al 30 giugno2015 il termine per l’emanazione del Decretoministeriale con il quale dovranno essere rego-lamentate le modalità di effettuazione della revi-sione delle macchine agricole, prorogando altresìal 31 dicembre 2015 l’entrata in vigore dell’ob-bligo di sottoporre a revisione periodica tutte lemacchine agricole già immatricolate.viene ulteriormente prorogata l’entrata in vigoredell’obbligo della revisione delle macchine agri-cole in considerazione della complessità delleprocedure di accertamento dell’idoneità alla cir-colazione stradale del parco macchine esistente(quasi un milione e mezzo di macchine agricoleed operatrici), tenuto conto altresì che molti ditali veicoli dovrebbero essere sottoposti ad in-terventi di adeguamento alle vigenti disposizionidel Codice della strada per poter superare ilcontrollo previsto in sede di revisione.La proroga del termine per l’emanazione delD.m. che dovrà disciplinare le modalità di appli-cazione dell’obbligo di revisione delle macchineagricole consente ai ministeri competenti (mi-PaaF e Trasporti) di valutare in modo più at-tento, come sollecitato più volte da Coldiretti, ladefinizione dei criteri di controllo dell’idoneitàalla circolazione su strada di detti veicoli. in par-ticolare, per Coldiretti la revisione deve riguar-dare il controllo delle caratteristiche essenzialidelle macchine agricole al pari delle altre tipolo-gie di veicoli attualmente assoggettati a taleadempimento, non potendo estendere l’ambitoapplicativo di tale obbligo anche ad aspetti con-cernenti la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Risultano sostanzialmente aumentate le im-prese agricole in difficoltà finanziaria che sal-gono ad oltre 18 mila con un aumento del6% rispetto allo scorso anno con l’ammon-tare dei finanziamenti a sofferenza pari a 4.9miliardi di euro, circa 600 milioni in più ri-spetto al 2013. e’ quanto emerge da una ana-lisi della Coldiretti sul terzo bollettinostatistico della Banca d’italia che evidenziauna dinamica dei finanziamenti all’agricolturain sostanziale tenuta di livello, con un am-montare dei fidi bancari che sfiora in 44 mi-liardi di euro, assolutamente il linea con lerisultanze del 2013, ma con una incidenza deicrediti a sofferenza pari all’11%. a pesare -sottolinea la Coldiretti - sono state le diffi-coltà di mercato ma anche quelle provocatedal maltempo che ha tagliato le principali col-tivazioni agricole. in questo contesto - sot-tolinea Coldiretti - Creditagri italia, enteintermediario finanziario vigilato dalla Bancad’italia ha avuto un importante ruolo di so-stegno alle imprese agricole e cooperativedel settore come conferma la sua dinamicaevolutiva in controtendenza rispetto al mer-

cato creditizio in generale. La gestione 2014chiude con un trend in crescita del +30% ri-spetto al precedente anno, uno stock storicodi affidamenti di circa 3 miliardi di euro e undislocamento operativo territoriale ormaipresente sull’intero territorio nazionale conoltre 70 filiali dirette che in modo sinergicocollaborano con circa 200 banche locali e na-zionali. L’assemblea di fine anno dei Socidell’ente finanziario, nell’ottica di completarel’asset di governo e renderlo sempre più ade-guato alle esigenze strutturali e organizzative,ha integrato il Consiglio di amministrazionedefinendolo in nove componenti. alla Presi-denza della finanziaria resta vincenzo ge-smundo, segretario generale della Coldiretti,coadiuvato dal vice Presidente aldo mattia edal Consigliere Delegato Roberto grassa cuiè affidata la direzione generale. Fanno inoltreparte del Consiglio, Franco angelo gatti, giu-seppe Romano, angelo Della valentina, tuttiimprenditori agricoli e agroalimentari, e gio-vanni Barbara, Sara Landini e Francesco visco,docenti universitari rappresentanti delmondo accademico e libero professionale.

I

elle tabelle i recapiti della zona di acqui Terme per l’anno 2015. spigno monferrato mer-coledì mattina in via Roma dalle ore 09.00 alle ore 12.00. pareto mercoledì pomeriggio

nei locali dell’amministrazione Comunale dalle ore 14.00 alle ore 15.30.

nuovo recapito ufficio di capriata d’orbaa partire da gennaio l’ufficio recapito di Capriata d’Orba si è trasferito in nuova sede, e precisa-mente nei locali della Residenza anziani di Capriata d’Orba in via della Chiesa 5. il nuovo ufficiopiù facilmente accessibile si trova nel centro del paese a poca distanza dal Palazzo Comunale edalla parrocchia. Rispetto agli anni scorsi la disponibilità dei locali viene data tutti i lunedì e/o gio-vedì mattina.

N

nUoVi recapiti per le zone di acqui e novi ligure

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FORmaziOne - inipaaalessandrina

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programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione a) Formazione in campo agricolo

europa Fondo europeo agricoloper lo sviluppo rurale:

l’europa investe nelle zone rurali

e’ ormai in pieno svolgimento l’attività deicorsi di formazione inipa prevista per questiprimi mesi del 2015. il bando regionale chedetermina una nuova fase di programmazionedi corsi di formazione inseriti nell’ambito delPiano di Sviluppo Rurale 2007-2013, misura111.1, sottoazione a, ha offerto la possibilitàdi predisporre un’articolata serie di interventiformativi, suggeriti dalle esigenze manifestatenei mesi scorsi dagli associati Coldiretti. al-cuni corsi sono già stati portati a termine,altri hanno già preso il via e altri ancora par-tiranno a breve.ecco l’elenco di tutti i corsi in programma:

in calendario un’articolata serie di eventi formativi

Titolo:“il lavoro negli ambienti confinati osospetti di inquinamento”.

Sedi previste: casale monferrato e novi ligure

Durata: 16 ore

Titolo:“Sistema di autocontrollo e rintrac-ciabilità nelle aziende agricole eagrituristiche”.

Sedi previste: acqui terme e alessandria

Durata: 24 ore

Titolo:“approfondimenti sulla coltivazionedel nocciolo”.

Sede prevista: lu monferrato

Durata: 9 ore

Titolo:“aggiornamento della formazioneper le fattorie didattiche”.

Sede prevista: alessandria

Durata: 15 ore

Titolo:“il nocciolo coltivazione del futuro”.

Sede prevista: Bistagno

Durata: 15 ore

Titolo:“aggiornamento del sistema di au-tocontrollo e rintracciabilità nelleaziende agricole e agrituristiche”.

Sede prevista: alessandria

Durata: 12 ore

Titolo:“la valorizzazione dei prodotti lo-cali nella cucina agrituristica”.

Sede prevista: cassine

Durata: 16 ore

Titolo:“le erbe spontanee e i frutti di bosconella ristorazione agrituristica”.

Sede prevista: arquata scrivia

Durata: 16 ore

Titolo:“tecniche di gestione delle vendite,comunicazione e marketing”.

Sede prevista: alessandria

Durata: 16 ore

Titolo:“pan: applicazione e implicazioni”.

Sedi previste: alessandria, casale monferrato,novi ligure e tortona

Durata: 9 ore

Titolo:“Uso sostenibile dei prodotti fitosa-nitari (patentino fitofarmaci)”.

Sedi previste: acqui terme, tortona e casalemonferrato

Durata: 20 ore

Titolo:“potatura alberi da frutto”.

Sede prevista: odalengo grande

Durata: 8 ore

Titolo:“formazione primo Soccorso”.

Sedi previste: alessandria e acqui terme

Durata: 9 ore

Titolo:“formazione addetto antincendio –rischio medio”.

Sede prevista: alessandria e acqui terme

Durata: 8 ore

Titolo:“nuovi finanziamenti per l’agricol-tura di domani”.

Sede prevista: alessandria

Durata: 6 ore

Titolo:“aggiornamento rSpp”.

Sedi previste: alessandria

Durata: 10 ore

Titolo:“avviare, amministrare, gestire unagriturismo”.

Sede prevista: alessandria

Durata: 40 ore

Titolo:“caseificazione: tecniche e appro-fondimenti”.

Sede prevista: Bergamasco

Durata: 16 ore

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iniPa - notizie di attualità

Bando per le reti di impreseagricole condotte da gioVani

programma di Sviluppo rurale 2007-2013 - Misura 111.1Sottoazione a) Formazione in campo agricolo

europa Fondo europeo agricoloper lo sviluppo rurale:

l’europa investe nelle zone rurali

Ricordiamo che tutti i corsi predisposti da inipa Piemonte sono destinati agli imprendi-tori agricoli regolarmente iscritti al Registro delle imprese della Camera di Commercioe ai loro coadiuvanti aziendali e dipendenti. i corsi che inipa propone sono completa-mente gratuiti con finanziamento da parte della Regione e potranno essere attivati alraggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto dal bando regionale.

per ricevere maggiori informazioni riguardo al contenuto dei diversi percorsiformativi e per manifestare il proprio interesse ai temi proposti e la propriavolontà a prenderne parte, è possibile contattare il numero telefonico dellasegreteria inipa piemonte, sede di alessandria, allo 0131.235891, interno668; inviare una mail a [email protected]; inviare un fax a0131.252144; oppure rivolgersi ai rispettivi uffici di zona.

Titolo:“formazione per datore di lavoroche svolge direttamente i compiti diprevenzione e protezione dai rischi”.

Sede prevista: alessandria

Durata: 32 ore

Titolo:“agricoltura sociale”.

Sedi previste: alessandria

Durata: 16 ore

istitUto di serVizi per il mercato agricolo

stato pubblicato un nuovo bandoper i giovani imprenditori agricoliche intendono aggregarsi tramitelo strumento del contratto di rete.

L’ iniziativa viene dall’istituto di Servizi peril mercato agricolo alimentare (iSmea) ele domande di partecipazione vanno pre-sentate entro il 2 marzo 2015.il bando (pubblicato sulla guRi v SerieSpeciale n.146 del 22.12.2014) è finaliz-zato a promuovere e sostenere i processidi integrazione tra le imprese, in partico-lare le imprese agricole condotte da gio-vani agricoltori, attraverso lo strumentodelle reti di impresa e con l'obiettivo disupportare i processi di riorganizzazionedella filiera agricola, migliorare la specia-lizzazione e la qualificazione del compartoe accrescere la capacità competitiva e in-novativa dell'imprenditorialità agricola na-zionale, in particolare sui mercati esteri.Le reti di imprese devono avere almenocinque componenti e la maggioranza de-vono essere condotte da giovani impren-ditori. Tali imprese possono esserecostituite sia sotto la forma della ditta in-dividuale sia della società agricola con le-gale rappresentate unico. nel caso disocietà agricole dove i poteri di rappre-sentanza siano distribuiti tra i soci si faràriferimento alle disposizioni della Legge441/1998. inoltre, per presentare do-manda di ammissione al beneficio ogniaderente alla rete deve possedere i se-guenti requisiti: essere una Pmi in base allanormativa comunitaria e nazionale essereiscritta al registro delle imprese ed essereattiva essere in regola con i versamenti

previdenziali, con la normativa relativa allasicurezza e salute sui posti di lavoro, congli adempimenti previsti dalla contratta-zione collettiva essere autonome tra diloro non aver rimborsato aiuti di stato chelo Stato è stato costretto a recuperare sudecisione della Commissione europea nontrovarsi in difficoltà non avere legale rap-presentate o soci (compresi i conviventi)implicati in provvedimenti giudiziari aisensi del D.lgs. 159/2011. verranno orga-nizzate, a favore delle imprese partecipantialle tre reti vincitrici del bando, azioni for-mative e acquisizione di competenze (coa-ching), mettendo a disposizione, per ilperiodo di un anno dall’aggiudicazione delbando, un tutor che affiancherà le reti persupportarne lo start up.

é

cina: scandalo maiali

l’italia nonha importato

la carne

italia non ha importato carni dimaiale fresche, refrigerate, conge-late e neanche salami o frattagliedalla Cina che si conferma essere

il Paese con maggiori rischi per la sicurezzaalimentare. e’ quanto emerge da un analisidella Coldiretti sulla base dei dati istat re-lativi all’ultimo anno, in riferimento all’ul-timo scandalo alimentare in Cina che haportato ad oltre 110 arresti per a venditadi carne di maiale contaminata provenienteda animali morti per malattia. La spintaverso la crescita dell’economia cinese hadeterminato conseguenze sul piano dellasicurezza alimentare ed ambientale i cui ef-fetti si fanno sentire. Lo scandalo dellacarne di maiale che segue di qualche annoquello della presenza di melamina nel latteche ha portato morti per avvelenamento epaura nei diversi continenti, è la conse-guenza di una politica di contenimento esa-sperato dei costi, legittimati sull’altare di unlibero mercato senza regole. Le importa-zioni di prodotti agricoli ed alimentari ci-nesi in italia sono stimate in oltre mezzomiliardo di euro nel 2014 e riguardano tral’altro concentrato di pomodoro, miele,riso ed aglio. Secondo i dati del sistema diallerta comunitario, il gigante asiatico siclassifica al primo posto nella commercia-lizzazione di cibi a rischio per la salute conben 446 allerte pari al 14% del totale.

Le frodi alimentari negli ultimi cinqueanni sono aumentate del 150%

L’

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aTTuaLiTà- quaderno di campagna - contratto operai agricoliaalessandrina

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Obbligatorio per tutti il Registro deiTrattamenti Fitosanitari, il cosiddetto qua-derno di Campagna, è ormai da anni obbliga-torio per tutte le aziende agricole cheutilizzano prodotti fitosanitari per la difesadelle proprie coltivazioni (fungicidi, insetticidi,diserbanti ecc.). L’obbligo deriva ormai da tretipologie normative: il decreto che istituisce ilquaderno di campagna, la Condizionalità am-bientale (elemento di base per il percepimentodel premio PAC, anche nel nuovo periodo di pro-grammazione), e il cosiddetto Pan (Pianod’azione nazionale per la fitosanitaria): via viale normative hanno sempre più rimarcato l’im-portanza e l’obbligo di questo strumento chenon è solo un mero adempimento ammini-strativo, ma un importante registro per docu-mentare e tracciare le proprie produzioni:sempre più frequentemente, infatti, viene ri-chiesto dall’industria di trasformazione, daicommercianti, dalle cantine sociali, dalle coo-perative di raccolta di cereali: il fatto di potertracciare le proprie produzioni può essere unimportante elemento per differenziarsi sulmercato e riuscire più facilmente a vendere ilproprio prodotto.il quaderno di Campagna può essere compi-lato cronologicamente come un diario per col-ture diverse oppure, in alternativa, utilizzandouna serie di moduli distinti, uno per ogni sin-gola coltura.

Prodotti Fitosanitari Le modalità diredazione del quaderno di Campagna, cosìcome le procedure per l’autorizzazione allaproduzione, all’immissione in commercio e allavendita di prodotti fitosanitari per garantirneun uso sostenibile, sono contenute nel DPR28 febbraio 2012 n.55 e nel D.Lgs 14 agosto

2012 n.150. questi decreti contengono anchela regolamentazione per gli utilizzatori dei pro-dotti fitosanitari relativamente al vincolo di te-nuta ed alle modalità di redazione del Registrodei Trattamenti Fitosanitari.

Cosa Riportare Secondo quanto previstodall’art. 16 del D.Lgs 150/2012, nel quadernodi Campagna bisogna riportare:

- l’anagrafica dell’azienda;- l’utilizzatore dei prodotti fitosanitari; - il numero del certificato di abilitazione

all’acquisto e all’utilizzo (patentino fitosanitario), indicando inoltre la data di rilascioe la data di scadenza;

- la denominazione della coltura trattataprecisandone l’eventuale varietà;

- la superficie espressa in ettari;- la data del trattamento;- il prodotto fitosanitario utilizzato le suequantità (espresse in Kg o in litri) le avversitàche hanno reso necessario il trattamento.

Chi deve compilarlo il quaderno diCampagna deve essere compilato dal titolaredell’azienda o dai centri di assistenza agricolaprevia autorizzazione della aSL territorial-mente competente. nel caso in cui l’utilizza-tore dei prodotti fitosanitari sia diverso daltitolare dell’azienda, quest’ultimo deve sotto-scrivere il registro a conclusione dell’anno so-lare. inoltre, se l’utilizzatore non coincide nécon il titolare né con l’acquirente dei prodotti,il registro può essere compilato anche da unapersona differente (a patto che possegga la de-lega del titolare, da conservarsi insieme al regi-stro). C’è anche un terzo caso: quando itrattamenti vengono effettuati da contoterzi-sti, la compilazione del registro spetta al tito-

lare dell’azienda, oppure i trattamenti vengonoannotati dai contoterzisti e validati dal titolare.e’ ovvio che il quaderno di Campagna rappre-senta una dichiarazione, è pertanto è da com-pilare anche da chi non fa trattamenti (al finedi dichiarare quali sono le colture che pratica eper dichiarare che non ha fatto trattamenti), el’obbligo di compilazione aumenta l’attenzioneall’uso più corretto e consapevole dei fitofar-maci, scegliendo sempre prodotti registratisulla coltura da trattare, utilizzandoli solo sulleavversità indicate in etichetta, senza superarele dosi indicate e nel rispetto dei tempi di ca-renza.

Quando conservarlo il registro va con-servato almeno per 3 anni successivi a quelloa cui si riferiscono gli interventi e deve esserecustodito insieme alle fatture d’acquisto deiprodotti e la copia dei moduli d’acquisto conrelativa classificazione di pericolo (molto tossici,tossici e nocivi). Si ricorda ancora che l’obbligodi tenuta di tenuta del quaderno di campagnaè un impegno previsto anche dalle norme diCondizionalità cui sono soggette le impresebeneficiarie di contributi comunitari relativialle domande della Pac, del Piano di SviluppoRurale o del Piano di Riconversione e Ristrut-turazione vigneti (PRRv).

Coldiretti Alessandria fornisce il ser-vizio di tenuta del registro dei trattamenti ef-fettuando anche la verifica del rispetto delleprescrizioni di utilizzo previste in etichetta(dosi, colture, tempi di carenza). invitiamo per-tanto le imprese interessate a rivolgersi negliuffici zona Coldiretti per ricevere le informa-zioni sui costi e sulle modalità di effettuazionedel servizio.

da anni il reGistro dei trattamenti fitosanitari È obbliGatorio

Quaderno di Campagna: come compilarlo?Sono interessate le aziende che utilizzano prodotti per la difesa delle proprie coltivazioni

rinnovato il contratto collettivo nazionale operai agricolitUtte le noVità che rimarranno in Vigore sino al 31 dicemBre 2017

n data 22 ottobre è stato sottoscrittoil nuovo Contratto Collettivo nazio-nale degli Operai agricoli, che sostitui-

sce quello scaduto lo scorso 31 dicembre2013. Di seguito si indicano le novità intro-dotte dal nuovo Contratto.decorrenza: il contratto in esame ha du-rata quadriennale e decorre dal 1 gennaio2014 e scade il 31 dicembre 2017.apprendistato: viene confermata l’effi-cacia dell’accordo sindacale del 30 luglio2012 al fine di disciplinare il contratto di ap-prendistato professionalizzante (o di me-stiere) in agricoltura.orario di lavoro: viene ampliata la fles-sibilità dell’orario consentendo la possibilità,nel limite massimo di 44 ore settimanali, losvolgimento fino al 85 ore annue oltre l’or-dinario orario di lavoro (pari a 39 ore) da re-cuperarsi in altro periodo dell’anno.permessi straordinari: vengono au-mentati da uno a due i giorni di permesso

in caso di nascita, adozione internazionale oaffidamento preadottivo di un minore.lavoro straordinario: viene previstol’innalzamento del limite massimo annuo dilavoro straordinario passato da 250 a 300ore che ha effetto anche ai fini della sanzioneprevista dall’art. 18 D. Lgs. 66/2003 secondoil quale la violazione del limite annuale è pu-nito con “sanzione amministrativa da 25 a

154 euro, se la violazione si riferisce a più dicinque lavoratori ovvero si è verificata nelcorso dell’anno solare per più di cinquantagionrate lavorative, la sanzione amministra-tiva va da 154 a 1032 euro e non è ammessoil pagamento della sanzione in misura ri-dotta”: nessuna modifica è intervenuta sullepercentuali di maggiorazione per lavorostraordinario e/o festivo e/o notturno.retribuzione: gli aumenti retributivi, paricomplessivamente al 3,9% verranno ricono-sciuti, senza arretrati e una tantum, in due tran-ches di cui la prima pari al 2,1% aventedecorrenza 1 novembre 2014 e la secondapari al 1,8% avente decorrenza 1 maggio 2015.malattie oncologiche: viene previstoche, decorso il periodo di conservazione delposto (pari a 180 giorni), il lavoratore affettoda malattie oncologiche documentate possarichiedere un ulteriore periodo di aspetta-tiva non retribuita di durata non superiorea 6 mesi.

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[a cura di Fabio Fracchia]

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aTTuaLiTà- iniziative di solidarietà

diVerse le iniziatiVe per sostenere e aiUtare i meno FortUnati

n un anno scandito dalla crisi è stato difficileparlare di festività e regali.Coldiretti alessandria, per questo motivo,ha deciso che anche quest’anno gli auguri

avrebbero avuto per tutti il sapore della solida-rietà. Lo ha sottolineato con commozione il vicedirettore della Coldiretti alessandrina emilianoBracco al momento della consegna della fornituradella “Pasta della Bontà”, il 22 dicembre scorso, aPadre Luigi, responsabile provinciale del Ristorodei Frati Cappuccini di via San Francesco di ales-sandria, una donazione destinata ad aiutare chi inquesto momento ne ha più bisogno. un’azionedettata dalla necessità di andare incontro alle esi-genze sempre più impellenti delle diverse realtàche si dedicano a sostenere in modo concreto ediretto chi si occupa tutti i giorni di coloro checercano conforto. un gesto dettato dalla neces-sità di andare incontro alle esigenze sempre piùimpellenti delle diverse realtà che si dedicano adaiutare gli altri, per sostenere in modo concretoe diretto chi si occupa tutti i giorni di coloro checercano conforto. “Le buone azioni hanno unbuon sapore”: forte di questo slogan, Coldirettialessandria ha infatti donato 80 chili di “Pastadella Bontà” al Ristoro Francescano di via gram-sci ad alessandria gestito interamente da volon-tari, aperto 365 giorni l’anno, in grado di offrirenon solo un piatto di minestra ma anche una pa-rola di conforto. una pasta “buona due volte” per-ché il corrispondente valore è stato devoluto allaLega del Filo d’Oro che da anni è impegnata nel-l’assistenza e nella riabilitazione di bambini, giovanie adulti sordociechi e pluriminorati psicosenso-riali. ma non solo. “Fare del bene fa bene e que-st’anno abbiamo provato a fare ancora un po’ dipiù per aiutare chi ha bisogno sostenendo ancheil banco alimentare Caritas della Parrocchia di Sanmichele. Purtroppo gli indigenti, quelli che nonhanno neanche da mangiare, sono in costante au-mento e in questo momento di terribile difficoltàil “pacco cibo” è un aiuto indispensabile all’eco-nomia di tante famiglie - hanno affermato il pre-sidente e il direttore della Coldiretti alessandrinaRoberto Paravidino e Simone moroni -. esseresolidali con questa iniziativa significa essere afianco di chi si occupa del prossimo, dare con-forto a chi ne ha bisogno, cercare di ovviare allecarenze delle istituzioni. Significa anche arricchi-mento personale per chi lo fa”. Da sempre,quando la solidarietà chiama Coldiretti risponde,in prima linea, per portare il proprio sostegnoovunque serva e per continuare a far crescere ilterritorio. “il Ristoro Francescano, il Banco ali-mentare della Caritas della Parrocchia di San mi-

chele, esempi di riferimento importante, per que-sto motivo è stato scelto di devolvere proprio aloro il “natale che vogliamo”, quello vero, fatto digesti semplici ma concreti - hanno concluso Pa-ravidino e moroni -. Realtà silenziose e importanti

per il nostro territorio simbolo forte di quel-l’aiuto agli ultimi che è l’essenza stessa della mis-sione cristiana. questo è il natale che noi diColdiretti abbiamo scelto e che vorremmo con-dividere con tutti voi.”

I

Donazioni al Banco Alimentaredella Caritas della Parrocchiadi San Michele, alla “Pastadella Bontà” in collaborazionecon la Lega del Filo d’Oro,al Ristoro Francescano

“gli auguri di natale più belli? quelli che hanno il sapore della solidarietà”

Spett.le Direzione Coldiretti,

ringraziamo di tutto cuore per il generoso contributo offerto alla nostra Mensa

dei poveri di Alessandria! La grande quantità di ottima pasta serve per un lungo

periodo di tempo per i nostri amici poveri che stanno aumentando di numero, ul-

timamente sono arrivati a ottanta persone: ce n’è per tutti, grazie alla Coldiretti,

sempre attenta e generosa verso le nostre piccole attività di solidarietà e di aiuto

verso chi ha realmente bisogno. Grazie alla Vostra sensibilità e generosità, così pos-

siamo continuare a dare un pasto caldo e completo ogni giorno a tante persone

che hanno necessità di ogni genere. Ci avete aiutato a risolvere un problema di

non facile soluzione: ancora grazie!

Auguriamo, nella fede del Signore, ogni bene!

padre pietro assandrie tutti i Frati

pubblichiamo di seguito il testo delle nota di ringraziamento ricevutadai frati minori cappuccini in alessandria. ci ha fatto molto piacerericevere queste righe che vogliamo con dividere con tutti voi.

il vice Direttore della Coldiretti di alessandriaemiliano Bracco con Padre Luigi, il responsabiledel Ristoro Francescano di via gramsci ad ales-sandria, la struttura alla quale è stata donata unafornitura di “Pasta della Bontà”, in collaborazionecon la Lega del Filo d’Oro.

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ORganizzaziOne - campagna amicaaalessandrina

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Bandi per la concessione di contriBUti

continUano i corsi di aUtocontrollo

contriBUti cameraLi 2015

HaCCP: continuano i corsi di autocontrollo organizzatida Terranostra e iniPa. per info trisoglio alessandro - tel.0131-235891e-mail: [email protected]

ono stati aperti dalla CCiaa di alessandria anche per il 2015 i bandiper la concessione di contributi finalizzati alla formazione continuadel personale delle imprese e per la partecipazione a manifestazioni

fieristiche.Bando per la concessione di contriBUti per la partecipazione a maniFestazioni Fieristiche:si propone di contribuire al miglioramento della conoscenza dei mercatiinternazionali e nazionale da parte delle imprese della provincia di ales-sandria, al fine di promuovere una maggior penetrazione, diffusione edesportazione dei prodotti e dei servizi in italia ed all’estero. Possono fare domanda le imprese in regola con il pagamento deldiritto annuale camerale all’atto della presentazione della do-manda; Sono ammessi costi per la partecipazione a manifestazioni fieri-stiche (non carattere strettamente locale); il contributo è del 50% del costorendicontato; Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costominimo di €500 riferito alle spese ammissibili; Le domande dovrannopervenire a fiera conclusa dal 01/01/2015 al 30/06/2015, (sifa riferimento al periodo di svolgimento della fiera, che deve essere compresa

nel periodo indicato); solo nel caso in cui la manifestazione si con-cluda in prossimità di fine semestre, la domanda potrà es-sere presentata entro il 10/07/2015. il presente bando saràsuccessivamente aperto anche per il secondo semestre.Bando per la concessione di contriBUti inerentila Formazione continUa del personale delle im-prese: si propone di migliorare la qualificazione delle imprese dellaprovincia di alessandria promuovendo la partecipazione ad iniziative diformazione e di aggiornamento professionale. elementi essenziali del bando: Possono fare domanda le imprese in regola con il pagamento deldiritto annuale camerale all’atto della presentazione della do-manda; Sono ammessi corsi di formazione su tematiche aziendali (comprese lingue

straniere); il contributo è del 50% del costo rendicontato con un massimo di €700per i nuovi assunti; 50% del costo rendicontato con un massimo di €500negli altri casi; Per poter fare domanda occorre aver sostenuto un costo minimo di€150; Le domande dovranno essere presentate a corso concluso, allegandocopia dell’attestato di partecipazione. la data dell’attestato deveessere ricompresa nell’anno 2015.

S

con il plaUso dell’assessore grazianocontinUa in piazza gaVino lUgano

agrimercato a tortonaalla presenza del l’assessore alle Politiche culturali, associazionismo cul-

turale, mostre... marcella graziano e del referente dell’agrimercato di Tor-tona giorgio Daffunchio è stato firmato questa mattina tra il Presidenteagrimercato di Campagna amica gianluigi gaglione e il Dirigente del set-tore Sviluppo economico Claudio Bagnera l’accordo di gestione per i pros-simi anni del farmer market di piazza gavino Lugano a Tortona, che si tienetutti i martedi mattina. una decina di produttori, mediamente presenti, inrelazione delle stagioni e della produttività aziendale, prevalentemente delterritorio e delle zone limitrofe, con la presenza occasionale di produttoriaderenti al circuito per animare la piazza e fornire al consumatore finale unamaggiore gamma di prodotti, sempre di stagione e rigorosamente di origineitaliana. Formaggi, miele, salumi, ortaggi dalla piana castelnovese e frutta dellevalli tortonesi, ma anche pane, legumi, confetture. quanto si può trovare incampagna, in stagione. Per maggiori informazioni, per essere aggiornatisulle primizie e su quanto potrete trovare ogni martedi è possibile visitarela pagina facebook agRimeRCaTO Di TORTOna.

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[pagine a cura di Luisa Bo] ORganizzaziOne - terranostra aalessandrina

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dolce

ca Bianca di Davico Nicola - Fraz.Costa - via xxiv maggio 17, 15050 montemarzino alessandria Tel.0131-878260 www.ca-bianca.it - [email protected]

claudio caramellino torna in cattedracon un corso in due giornate di potatura

turta ad paningredienti per 10 persone:• 250g di pane raffermo;

• 100g di zucchero;

• 200g amaretti;

• 12 savoiardi;

• 50g di cacao amaro o cioccolato fondente;

• 1 litro circa di latte;

• 2 uova;

• Vaniglia;

• Scorza grattugiata di un limone;

• 50g di uvetta;

• Un bicchierino di liquore dolce o Marsala.

La RiCeTTa DeL meSe

corsi di Formazione organizzato da terranostra e inipa

preparazione: Dolce paesano e di recupero,non ha ingredienti precisi perché utilizza quello cherimane in dispensa. ammollare il pane raffermo(eventualmente panettone o pandorao) nel latte conla vaniglia e l’uvetta nel liquore, sbriciolare amarettie savoiardi; montare gli albumi a neve; sbattere ituorli con lo zucchero, unire a questi i biscotti tri-tati, il pane ammollato, il cacao (e volendo il cioccolatograttugiato), la scorza del limone, l’uvetta ammollataed infine i bianchi a neve.versare in una teglia imburrata o foderata concarta forno e cuocere in forno caldo (170-180°)per 50 minuti circa.quando il dolce sarà raffreddato, cospargerlo dizucchero a velo.

laudio Caramellino ha fatto dellasua passione per la frutticoltura eper il suo monferrato, un vero eproprio marchio, “melamangio”, ca-

pace di rappresentare oggi, a livello italiano, untassello importante della biodiversità. melamangio... in monferrato, nasce a OdalengoPiccolo, in val Cerrina, zona da sempre vocataalla frutticoltura ma, meno specializzata e piùtradizionalista; nasce con la volontà di preser-vare quelle varietà che caratterizzano il nostropassato e che erano parte integrante di unmodo di coltivare, autosufficiente in ogni mo-mento dell’anno. Claudio Caramellino conoscei segreti della campagna monferrina e volendorecuperare vecchie tradizioni e colture del ter-ritorio, si è occupato inizialmente delle antichevarietà di mela, facendo conoscere qualitàquasi scomparse come Pom marcon, Renettaruggine, Ciucarina bianca, Carlo bianco, Limo-nina, Ciucarin-a Rusa, Carlo Rosso, grigio Pie-monte, Calvin, gamba fina, Piatlin, Ruscai... Lasua azienda è oggi un vero e proprio vivaiodella biodiversità, uno scrigno di profumi e sa-pori di cui alcuni, sono solo, forse, nei ricordidei nostri nonni: tra le varietà di pere, S. giuan,madernasa, Prus Limoun, martin Sec, Pera vol-pina; le varietà di ciliegie, Ferrovia, napoleon,Durone giallo, Fiurin, vittona; le varietà di fichi,goccia, Papa, Figassa; le varietà di prugne, gar-masin aut., garmasin est., mirabel, Santa maria,Scanarda; le varietà di pesche, vendemmiaBianca, vendemmia Rossa, Pesca inv. - Tums -,michelin, Pesca Piatta, arian, Fior di maggio, ala;le varietà di albicocche, Lucia, Paviot, verciot,Biricoccolo...Oggi sono decisamente tornati di moda e Ca-ramellino non è solo un punto di riferimentoper la conservazione e la propagazione di que-

ste antiche varietà ma è anche colui che oggisa tramandare l’arte della potatura. Si perchéogni specie è a se, ha le sue caratteristiche, e adifferenza delle varietà più comuni, selezionatee per questo anche più omogenee, le antichevarietà vogliono cure differenti e la potaturane è in particolare, un aspetto focale. ClaudioCaramellino, dopo il successo dello scorsoanno tornerà in cattedra con un corso in duegiornate dedicate alla potatura ed alle cure pri-maverili di drupacee e pomacee. il corso inte-ramente gratuito, organizzato da Terranostrae inipa, si svolgerà il 2 e 11 febbraio 2015, alpomeriggio dalle 14.00 alle 18.00.

per info trisoglio alessandrotel.0131-235891e-mail: [email protected]

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ORganizzaziOne -epaca novità previdenzialiaalessandrina

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[pagina a cura di marino Ravera]

ntro il 31 gennaio 2015 le casalingheassicurate presso l’inail devono ver-sare il premio all’istituto assicuratore.

Durante lo scorso mese di dicembre le as-sicurate hanno ricevuto a domicilio una co-municazione dall’ inail contenente ilbollettino per adempiere all’obbligo di leggeed ottenere la copertura e tutela assicura-tiva prevista, in caso di infortuni domesticiper il 2015. e’ utile ricordare con l’occa-sione, per tutte le casalinghe (e i casalinghi)che rivestano i requisiti previsti e non fos-sero ancora iscritti, quali sono le previsionidella legge: Chi deve assicurarsi: la legge493/99 stabilisce che obbligatoriamente de-vono assicurarsi contro gli infortuni in am-bito domestico tutti coloro che si dedicanocome unica attività (non retribuita), alla curadei componenti della famiglia e della casa, eabbiano un’età compresa tra i 18 e i 65 anni.misura del premio: il premio annuo dovutoè molto contenuto, pari ad euro 12,91, (fi-scalmente deducibile). La legge prevede anchel’esonero dal pagamento di tale premio, masolo se il reddito personale non supera i4.648,11 euro annui e quello familiare nonecceda i 9.296,22 euro, tuttavia in tali casi ècomunque necessario inoltrare all’inail la re-lativa istanza di iscrizione, accompagnata dauna certificazione attestante il non supera-mento dei limiti reddituali. La tutela assicu-rativa: l’assicurazione interviene per gliinfortuni che si verificano nell’ambiente do-mestico (abitazione), equiparando all’abita-zione anche il luogo ove vengono trascorsele vacanze. vengono tutelate non solo le at-tività rivolte alla cura della famiglia, ma anchequelle connesse, come ad esempio la cura dianimali domestici, e gli interventi di piccolamanutenzione (idraulica, elettricità ecc.) chenon richiedono una specifica preparazionetecnica. Si ha diritto alle prestazioni econo-miche se l’inabilità permanente riconosciutaè pari o superiore al 27% o se l’infortunioha avuto come conseguenza la morte. Leprestazioni economiche consistono nella li-quidazione di una rendita vitalizia mensileproporzionata al grado di invalidità ricono-sciuto. in caso di infortunio mortale la ren-dita viene liquidata ai superstiti aventi diritto(coniuge - figli), in aggiunta ad un assegno fu-nerario e ad un ulteriore beneficio econo-mico liquidato una tantum. importantesottolineare che le prestazioni vengono li-quidate dall’inail solo se l’assicurato, alla datadell’infortunio risulta in regola con il paga-mento del premio.

per maggiori informazioni ed eventualiistanze di iscrizione gli interessati pos-sono rivolgersi agli uffici del patronatoepaca coldiretti.

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al 01/01/2015 le pensioni sono state adeguate all’incremento del 0,3 % stabilito da ap-posito Decreto ministeriale. Considerata l’esiguità di tale aliquota, risulta quindi prati-camente impercettibile l’aumento rispetto all’anno 2014. Di seguito i nuovi importi

2015 dei trattamenti minimi e delle indennità spettanti agli invalidi civili.

AUMeNTO DeLLO 0,3% PeR ADeGUAMeNTOAL COSTO DeLLA VITA

importo pensioni 2015

coltivatori diretti/iapdichiarazioni di Variazione e nUoVa iscrizione

il Patronato epaca ricorda che la Legge 233/90 stabilisce che il termine entro il quale occorre ef-fettuare l’obbligatoria dichiarazione di variazione per i coltivatori e gli imprenditori agricoli è fissatoin 90 giorni dalla data nella quale si è determinata la variazione stessa. Si devono intendere come va-riazioni gli aumenti o diminuzioni delle superfici e delle colture praticate, nonché quelle relative allaposizione lavorativa dei componenti del nucleo familiare, riferite sia alle nuove iscrizioni, che alle can-cellazioni dagli elenchi ai fini previdenziali inPS. Le dichiarazioni di variazione si possono presentaretramite il nostro Patronato e devono sempre essere firmate dal titolare d’azienda, insieme alla do-cumentazione probante la decorrenza della variazioni, come ad esempio: copia rogiti acquisto o ven-dita terreni e/o contratti di affitto, certificazioni attestanti l’inizio o la cessazione di attività lavorative.Si sottolinea l’importanza del rispetto della scadenza, poiché in caso contrario è prevista l’applicazionedi sanzioni con l’applicazione di somme aggiuntive e interessi, nel caso in cui la variazione determiniuna maggiore contribuzione con decorrenza retroattiva che va oltre i 90 giorni dalla data in cui èstata presentata l’istanza. Si ricorda altresì che anche in caso di una nuova iscrizione in qualità di ti-tolare di azienda negli elenchi dei coltivatori diretti o imprenditori agricoli professionali, occorre ilrispetto dello stesso termine per non incorrere in analoghe sanzioni. in particolare è opportuno sottolineare per tutti coloro che richiedono la qualifica di iaP al Comune,che è sempre necessario, poiché obbligatorio, predisporre ed inoltrare denuncia aziendale anche al-l’inPS PeR iL PagamenTO Dei COnTRiBuTi PReviDenziaLi nella relativa gestione pensioni-stica. Per maggiori informazioni gli interessati possono rivolgersi agli uffici ePaCa Coldiretti.

sono malattie professionali. Le tendiniti della spalla, del polso, della mano,per chi è occupato in lavorazioni, svolte in modo non occasionale che comportanomovimenti ripetuti, mantenimento di posture incongrue e impegno di forza sonoora tra le malattie professionali tabellate. La denuncia è meglio farla entro un annodall’abbandono della lavorazione.

tendiniti

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il 31 gennaio 2015scade il pagamentodel premio all’inail

casalinghealla cassa

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aTTuaLiTà - tesseramento/consigliere ecclesiastico

A CoLLoquIo Con IL ConSIgLIere eCCLeSIAStICo

onga - 14 parrocchie per 14mila fedeli a trenta ore di volo da Roma, senza contare gli scali. La più piccola(forse) e la più lontana diocesi da Roma, sperduta in un arcipelago del Pacifico.qui il Papa, venuto dall’altra parte del mondo, ha scelto uno dei nuovi venti cardinali di Santa Romana Chiesa,

il più giovane di tutti, 53 anni. questo nuovo cardinale si chiama Soane Patita Paini mafi.un giorno, Paolo vi, spiegò ai fedeli di Samoa, un’isola remota, sempre del Pacifico dove si era recato in visita pa-storale, che la chiesa è cattolica perché fatta per l’intero universo, è fatta per tutti, non è estranea in nessuna parte:ciascun uomo, qualunque sia la sua nazione, la sua razza, la sua età o istruzione, trova posto in lei. Compreso il col-legio dei Cardinali. Papa Francesco, anche in queste scelte, dimostra la sua forte attenzione per le periferie, nonescluse quelle geografiche. Dimostra di sapere investire bene tutte le risorse umane e spirituali della Chiesa. quandola crisi economica arriva c’è rischio di deflazione. Si spende sempre meno, mettendo in crisi il mondo produttivoe la ripresa. La deflazione è molto pericolosa perché è come una valanga: più avanza e più cresce. Fermare questa valanga si può: basta chevenga investito quanto si dovrebbe invece di metterlo al sicuro per paura della crisi.il Papa, nelle problematiche religiose ha scelto questa strada. Sull’invito del maestro, sta gettando le reti al largo, non teme di assegnare compitie responsabilità nella chiesa a vicini e lontani, a gente nota e meno nota dimostrando grande coraggio e fiducia. Operazione fiducia, che fa rima con fede. don ivo

Fiducia e Fede

Perché è importante associarsi a Coldiretti? Per dimo-strare concretamente di appartenere, consolidare e so-stenere il percorso di rigenerazione dell’agricoltura chela più grande organizzazione italiana e leader in europasta portando avanti da ormai diverso tempo. Per essereal fianco di un’ Organizzazione in continua crescita cherappresenta un punto di riferimento per gli imprenditoriagricoli del territorio, in grado di dare vigore e sostegnoalle aziende. Perché insieme abbiamo creato e stiamo fa-cendo crescere un grande Progetto per difendere e tu-telare la filiera tutta agricola e tutta italiana: un grande

impegno per continuare a rafforzare con i cittadini unpatto di crescita fondato sulla qualità e sulla sicurezza.Tutto questo senza dimenticare i vecchi e nuovi servizi,indispensabili, che da sempre accompagnano e hannofatto crescere Coldiretti. insieme ai suoi associati Coldiretti ha realizzato tuttoquesto ed è diventata una grande forza sociale ed eco-nomica, pronta ad affrontare e vincere nuove battaglie.anche nel 2015.

Questa è l’agricoltura di chi ama l’Italia!

perchè è importante associarsi a coldiretti?

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inserzioni Vendo•gomme da Bagnare a scorrimento. Damigianepiccole e grandi. Tel.0131-700228

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•Fresa maletti 2,30mt. con rullo posteriore percessata attività. Cell.340-3990447

•rotopressa abbriata magnum 150R, in ottimostato. Cell.338-9610585

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•mUletto posteriore per trattore, alzata 5metri, mu-nito di forche pallet. Cell.348-2262539

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•motocoltiVatore goldoni 610 a benzinacompleto di fresa, turbina viberti monostadio per la nevee assolcatore. Richiesta €1600. Cell.339-3909797

•trattore dtcase - mx270 con o senza aratroquadrivomere (ore di lavoro 1000). Trattative riservate. er-pice rotante in buono stato funzionante a €1100 di2,50mt. Cell.333-2895435

•erpice rotante misura 2,35 per trattore hp60/70 in buono stato. Cell.349-2488071

•ripper marca musso, 7 ancore per trattore. Bilama gS.Cell.349-3022129 o 338-7404175

•erpice rotante 2,20mt. marca Sovema con dentinuovi a €1.100, solforatore per vigna a €100. Patate del-l’orto di pasta gialla a €0,80, paglia in ballette “campagna2014” a €1,50, mais secco “campagna 2014” da vendere.Tel.0144-715210 o Cell.346-8379833

•same explorer special 4Rm 80HP con telaio disicurezza, aratro rivoltino, monovomere Pitro moro pertrattore 80-100HP (pari al nuovo). Sarchiatrice da maisgaspardo, 4 file con rincalzatori e alette parafila in ottimostato, spandiconcime Lely capacità 10q.li pari al nuovo.Tel.0131-217385

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•ForBici elettroniche potatura vigneto Felco800. usate una stagione. Cell.335-5929908

•erpice rotante marca OmB 2,85 mt. (comple-tamente revisionato). Cell.331-5243559

•mUngitrice a carrello Cell.349-6656939

•pesa per Bestiame cassonetti per fresa, erpicea dente. Tel.0131-700228

•damigiane piccole e grandi cassonettiper fresa, erpice a dente. Tel.0131-700228

•trattore piccolo valpadana 33cv, con solle-vamento gommato con targa. Pompa per diserbo 9mt.Pesa per bestiame portat a 15 q.li. erpice 5-6 mt. di lar-ghezza, fresa da 2 mt. e pressa ballette piccole in ottimecondizioni. Ripper musso bilama per trattore. Cell.338-7404175 o 349-3022129

•sUzUki jimny (colore bluette). Cilindrata 1.300, ali-mentazione benzina verde, immatricolazione 1°novembre2003 (Km 200.000). Prezzo €5.000. Cell.349-2525236

•piante di ciliegio da legna (circa n. 200). età im-pianto 25 anni circa. Cell.335-1333110

•trincia marca Becchio mandrile TS 2400 con rulloposteriore (come nuovo). Cell.338-9086056

•2 mietitreBBie Laverda 120, una da grano e unada mais. Roter 4mt. maschio. Cell.347-5570067

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•interceppi aut. Baiano. Sgranatrice con motore. Te-lone per uve. Spandiconcime x q.li 4,50. Rimorchio per cin-goli 1,30x2,70 mt. Porte da interni laccate 2x0,85mt.Tel.0142-403078

•Botte diserBo 400lt. barra 8mt. Cell.393-0072224

•trattore massey FergUson DT-105cv(ore 2.800). Caricatore ragno seminuovo con benne scavi,letame, cereali, bietole. Seminatrice gaspardo 4mt. con tra-moggia q.li sei grano e semi minuti. Rullo in ghisa 3mt. Fal-ciatrice bilama. Rimorchio fisso 4x2 mt. Cell.338-4165773

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•terreno pianeggiante 76.000mq, zona ar-quata Scrivia, strada per vocemola con sorgente, pozzo elaghetto. Per info: 348-5927123

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tonaci di ogni genere, ripristino facciate, rasature varie

e murature. Preventivi gratuiti. Cell.340-7751772

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meRCaTinO - annunciaalessandrina

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inserzioni Cerco•diritti reimpianto VignetiCell..335-6901122

•cerco personale per lavoro in campagna inazienda sita a Roncaglia (l’azienda mette a disposizione un

trilocale ad uso gratuito). Contratto cento giornate. Solo seautomuniti. Cell.335-6855332

•Bcs mietileghe imBallatrici Cell.348-5490977

•cerco socio/a di massimo 40 anni per aprireazienda agricola in varie zone d’italia. Cell.340-2128064

•spazzasolchi/scaVaFossi (attrezzo di

medie dimensioni). Lama per sollevamento per terra eneve mt.2,00 - 2,50. Cell.347-6133905

•azienda agricola (per acquisto o affitto).Cell.333-4700357

•spargi letame omologato, oltre 50q.li di caricofrenatura idraulica. Cell.327-1517325 (ore pasti)

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aalessandrina

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scadenza imposta adempimenti soggetti oBBligati

15 Febbraio

2015 iVa

emissione fattura differita per la cessione di beni spediti oconsegnati nel mese precedente, la cui consegna risulti da unDDT o da altro documento idoneo a identificare i soggetti fra iquali è effettuata l’operazione.

Soggetti passivi iVa

16 Febbraio

2015iVa liquidazione e versamento dell'iva a debito

del mese di gennaio 2015. contribuenti iVa mensili

25 Febbraio

2015iVa

invio elematico elenchi INTRASTAT riepilogativi dellecessioni ed acquisti e/o prestazioni di servizi intraco-munitari relativi al mese di gennaio.

Operatori intracomunitari con obbligo mensile

meRCaTinO - scadenze

16 Febbraio

2015 ritenUte

Versamento delle ritenute alla fonte sui redditi dilavoro dipendente, assimilati, lavoro autonomo eprovvigioni corrisposti nel mese precedente

contribuenti che corrispondono redditi soggetti a ritenute

28 Febbraio

(sabato) - 2 Marzo

2015iVa

presentazione della Comunicazione AnnualeDati Iva relativa all'anno 2014

contribuenti iVa

inserzioni Affitto•terreno (vocato a pascolo) zona valcurone. Cell.370-3269860 o 0131-953218

•Bilocale (pian terreno) indipendente ammobi-liato a Castellazzo Bormida. Trattative riservate.Cell.347-5754132

•alloggio milano arredato, zona Famagosta,monolocale, richiesti €500. Cell.338-4243800

•Bilocale e trilocale ammobiliati a 30km daalessandria fra le colline dell’alto monferrato anche solonei mesi estivi. Cell.338-1230567

•alloggio a Recco ammobiliato a 15mt dal mare.Cell.339-3146883 (ore serali)

[Scadenze a cura di Daniela Colombini]

•disco 2,60 di larghezza. Cell.335-7535828

•aUto o un furgone,anno di immatricolazione dal 2002in poi,ritiriamo noi con valutazione adeguata al mezzo. Pa-ghiamo inoltre il passaggio immediato sul posto e tra-sporto, il tutto a nostro carico. Se interessati mandare fotoe anno di costruzione a email: [email protected]

•laVoro in agricoltura presso aziende agricole. Chie-dere di alessandro. Cell.338-5055164

•terreni oppure cascine in affitto. Cell.347-2171743

•laVoro in agricoltura presso aziende agricole. Chie-dere di alessandro. Cell.338-5055164

•terreni agricoli da avviare a noccioleto o noccioletigià in produzione, zona valcerrina, anche piccoli appezza-menti. Cell.339-4883408

•laVoro studentessa universitaria impartisce lezionidi inglese a studenti di ogni ordine e grado. Pe rinfo tele-fonare nel pomeriggio al Cell.333-2282943

•cerco trattori e attrezzature agricole divario genere per esportazione estero. Cell.329-0303041

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aTTuaLiTà - necrologiaalessandrina

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Lutti Dio, fonte di perdono e di salvezza, per l’intercessione della Vergine Maria e di tutti i Santi, concedi ai nostri fratelli e parenti,che sono passati da questo mondo a Te, di godere la gioia perfetta nella patria celeste. Per Cristo nostro Signore. Amen.

La Coldiretti di Alessandria esprimesentite condoglianze alla famiglia Menghi,

per la perdita del caro

fRANCOSocio di Casale Monferrato

✟ 01/03/1953 - 20/12/2014 ✟

Coldiretti Alessandria si unisce al doloredella famiglia Bassino,

per la scomparsa del caro

GIOvANNISocio di Casalcermelli

✟ 06/09/1927 - 08/01/2015 ✟

La Coldiretti di Alessandria si unisceal dolore della famiglia Caprioglio,

per la perdita del caro

ARISTIDESocio di Rosignano Monferrato

✟ 06/03/1934 - 10/11/2014 ✟

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Zavattaro,in particolare al figlio Pier Luigi,

per la scomparsa del caro

ERNESTOSocio di Vignale Monferrato

✟ 15/10/1931 - 22/11/2014 ✟

La Coldiretti di Alessandria è vicinaalla famiglia Nano,

per la scomparsa del caro

ANTONIOSocio di Frascaro

✟ 25/03/1941 - Gennaio 2015 ✟

Coldiretti Alessandria prende parteal dolore della famiglia Bosso,

per la scomparsa del caro

EMILIOSocio di Lu Monferrato

✟ 18/07/1929 - Gennaio 2015 ✟

La Federazione alessandrina esprimesentite condoglianze alla famiglia Brusasco,

per la perdita della cara

IDASocia di San Michele

✟ 24/10/1917 - Gennaio 2015 ✟

Sentite condoglianze dalla Coldirettidi Alessandria alla famiglia Valorio,

per la scomparsa della cara

fRANCESCASocia di Bergamasco

✟ 27/11/1934 - Gennaio 2015 ✟

La Dirigenza e la Strutturadi Coldiretti Alessandria si uniscono al dolore

dei familiari del caro

GIOvANNI POGGIOPresidente di sezione di Carbonara Scrivia,

La Federazione Provinciale è vicina alla moglieMarina e alle figlie Cristina, componente del Comi-

tato Giovani Impresa, Chiara e alla mamma Angelina.Sentite condoglianze

proFessionalità e assistenza per i

serVizi alle personein coldiretti il Servizio Successioni è una

solida realtà. Un servizio importantissimoofferto a prezzi contenuti grazie alla societàdi Servizi Impresa verde che, presente nelsettore fiscale con le dichiarazioni reddi-tuali, le contabilità iVa e l’ici, ha posto inessere una struttura in grado di occuparsianche delle pratiche di successione. a li-vello provinciale e periferico, Coldiretti siè dotata di mezzi tecnici ed informatici, af-fidandoli a persone preparate a svolgere inmodo specifico questo lavoro con la mas-sima professionalità. il Servizio Succes-sioni è operativo in tutti gli uffici coldiretti,dove personale qualificato potrà fornirViuna consulenza all’altezza delle diverse ne-cesità e soprattutto a costi decisamentecompetitivi.

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aTTuaLiTà - rifiuti e nuova pac aalessandrina

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per canone “a”: Smaltimento rifiuti pericolosi + rifiuti non pericolosi. COSTO ge-stione telematica registri di carico/scarico e presentazione annuale telematica del muD.€38 + iVa + 10€ esente iVa come tassa governativa.

per canone “a”: SOLO smaltimento contenitori vuoti di fitofarmaci. COSTO ge-stione telematica registro di carico/scarico e presentazione annuale telematica del muD.€15 + iVa + 10€ esente iVa come tassa governativa.

Raccolta trasporto e smaltimento gratuiti di olii minerali esausti e batterie al piombo, senzalimiti quantitativi. Fornitura di appositi sacchi trasparenti per lo stoccaggio e la consegnadei contenitori ex fitofarmaci ed altre tipologie di riuti speciali non pericolosi. Formituraa cura di “mondo Servizi s.r.l.” del Formulario di identificaione Rifiuti (Fir) contestualmenteal ritiro. • i passaggi supplementari su chiamata verranno tariffati ai costi previsti ai puntia) e B) • i quantitativi e/o i volumi di rifiuti eccedenti quelli indicati nei punti a) e B)verranno tariffati come nell tabella sopraesposta. • i contenitori vuoti ex fitofar-maci sono pericolosi.

convenzione tra coldiretti e mondoservizi srlper il servizio di trasporto e smaltimento rifiuti

A disposizione delle aziende agricole in provincia di Alessandriacon volume d’affari sia inferiore che superiore agli 8.000€ annuali

l 1° agosto 2014 l’italia, insieme aglialtri Stati membri dell’ue, ha comuni-cato alla Commissione europea le pro-

prie scelte nazionali relative all’applicazionedella Pac per il periodo di programmazione2014-2020 (anche se la nuova Pac sarà effetti-

vamente operativa a partire dal 2015). e’ statal’ultima tappa di un lungo percorso negozialeiniziato quattro anni fa, quando nel novem-bre del 2010 fu presentata la prima propostadi riforma della Pac voluta dall’allora com-missario all’agricoltura Dacian Ciolos. Ora,finalmente, abbiamo la nuova Pac e, comesempre accade, il pacchetto finale presentaluci e ombre, a seconda dei punti di vista. Tut-tavia, nonostante le proposte iniziali non fos-sero certo favorevoli all’italia, alla fine ilrisultato è accettabile, anche grazie al fortepresidio che Coldiretti ha assicurato sia nelnegoziato a livello europeo che, soprattutto,in quello relativo alle scelte nazionali.L’obiettivo principale della nuova Pac èquello di rendere più selettivo il sostegnoagli agricoltori: sia rispetto alla platea dei be-neficiari, d’ora in poi ristretta ai soli “agricol-tori attivi”, sia rispetto alle situazioni o aicomportamenti meritevoli di sostegno, at-traverso lo “spacchettamento” del vecchiopagamento unico aziendale in un menù disette diversi possibili pagamenti, tra i qualigli Stati membri hanno scelto quali attivaree per quale ammontare. Dunque, avremouna Pac più selettiva ma, proprio per questo,ancora più complessa, forse anche troppo. inrisposta a tale complessità, più che in pas-sato, abbiamo bisogno di una guida per ri-spondere correttamente ai vincoli esoprattutto per usare al meglio le tante op-portunità della nuova normativa.Coldiretti ha già prodotto, attraverso ilgruppo 2013, un quaderno contenenteun’analisi economica approfondita sullanuova Pac: si tratta del volume La nuova Pac2014-20: le decisioni dell’ue e le scelte na-zionali, a cura di Fabrizio De Filippis, libera-mente scaricabile dal sito:http://www.gruppo2013.it/Pagine/default.aspx.

ma insieme alle analisi approfondite, adatteagli specialisti e agli addetti ai lavori, è neces-sario poter disporre anche di strumenti d’in-formazione operativa per gli agricoltori.

Sul prossimo numero di “agricolturaaessandrina” tutti gli aggiornamenti ele novità.

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la pac 2014-2020

le nuove regole dellariforma, gli impegni

da rispettare e le opportunità che

la normativa offre

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