Eagle's strenght, Anno 2, Numero 51, 23 Settembre 2011

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A POCHISSIMO DALL’INIZIO DEL CAMPIONATO E DELLA STAGIO- NE IN GENERALE, LA LAZIO E’ UNA SQUADRA ORAMAI ABBA- STANZA MATURA, MA PER ORA LE PRESTAZIONI SONO POCO CONVINCENTI, E’ UNA LAZIO CHE COME LA DEFINISCE MAU- RO MAZZA HA UN DOPPIO VOL- TO CHE LASCIA UN PO’ PER- PLESSI AI CRITICI, A REJA STES- SO E AI TIFOSI SOPRATTUTTO

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Il settimanale di Laziali bella gente

Transcript of Eagle's strenght, Anno 2, Numero 51, 23 Settembre 2011

A POCHISSIMO DALL’INIZIO DEL CAMPIONATO E DELLA STAGIO-

NE IN GENERALE, LA LAZIO E’ UNA SQUADRA ORAMAI ABBA-STANZA MATURA, MA PER ORA

LE PRESTAZIONI SONO POCO CONVINCENTI, E’ UNA LAZIO

CHE COME LA DEFINISCE MAU-RO MAZZA HA UN DOPPIO VOL-

TO CHE LASCIA UN PO’ PER-PLESSI AI CRITICI, A REJA STES-

SO E AI TIFOSI SOPRATTUTTO

SOMMARIO SOMMARIO SOMMARIO SOMMARIO ---- numero 51 Abbiamo deciso che in questo numero, così da adesso in poi, le notizie saranno messe in ordine sparso in modo da riportarle g

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Abbiamo deciso che in questo numero, così da adesso in poi, le notizie saranno messe in ordine sparso in modo da riportarle giorno dopo giorno

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Lazio da butta-re, col Vaslui non va oltre il pareggio

ZOOM ZOOM ZOOM ZOOM ---- Europa League, 1a giornata

FINISCE 2-2 TRA LAZIO E VASLUI. NEL PRIMO TEMPO E’ DOMINIO LAZIO, MA NELLA RIPRESA SI SPENGONO I BIANCOCELESTI E FINISCE 2-2

La Lazio di Edy Reja non va al di là di un

Un deludente 2-2 contro il Vaslui nella prima sfida di Europa League. Una partita molto strana per i biancocelesti che nel primo tempo sono stati capaci di trovare il vantaggio grazie ad un rigore realizzato da Cisse (34' pt) ma che nel secondo tempo si sono fatti trovare impre-parati in due occasioni quando Wesley, prima con un colpo di testa sugli sviluppi di una pu-nizione (14' st) e poi su calcio di rigore (18' st), ha ribaltato completamente il risultato met-tendo in forte difficoltà la squadra capitolina. A rendere tutto più complicato, in occasione del rigore, è arrivato il cartellino rosso di Lu-ciano Zauri (fallo da ultimo uomo su Temwanjera) autore nuovamente, dopo il disastro di Milan-Lazio venerdì scorso, di una prestazione davvero pessima. PAREGGIO DI SCULLI, ASSIST CISSE

Fortuna vuole che la Lazio possa schierare in attacco Djibril Cisse: gran cross per Sculli, 2-2

MA NON SOLO CRITI-CHE, ANCHE COSE PO-SITIVE

CURIOSITA’ CURIOSITA’ CURIOSITA’ CURIOSITA’ ---- di Sport Roma.itdi Sport Roma.itdi Sport Roma.itdi Sport Roma.it

L a Lazio pareggia 2-2 all'Olimpico contro i romeni del Vaslui nella

gara d'esordio in Europa League per il gruppo D. La squadra di Reja, reduce dal 2-2 in campionato con il Milan, colleziona diverse palle gol, ma si trova davanti una compagine ostica capace di sfruttare ogni indecisione dei padro-ni di casa. La Lazio, dopo aver sfiorato il vantaggio al 15' con Gonzalez e al 18' con Rocchi, in entrambi i casi super Cerniauskas, trova il vantaggio al 34': ci pensa Djibril Cissè a realizzare su rigore per un fallo in area su capitan Rocchi. Prima dell'intervallo il Vaslui si rende pericoloso con Adailton ma Mar-chetti controlla. Nella ripresa, dopo che Gonzalez sfiora il raddoppio di testa, i romeni si lancia-no in avanti e al 59', dopo una serie di corner, trovano il pareggio con Wesley, che di testa, devia in rete un traversone di Adailton. La Lazio va in bambola e tre minuti dopo Zauri commette fallo da rigore su Temwanjera e viene anche espulso. Wesley realizza il 2-1 per il Vaslui (doppietta del brasiliano) e i biancocelesti si trovano sotto di un gol e di un uomo. Reja cambia qualcosa, inserisce Kozak ma a firmare il pari è Sculli. Al 71', l'ex genoaono, si fa trova-re ben piazzato sul secondo palo e in-corna in rete nell'angolino il cross da destra dell'instancabile Cissè. La Lazio si butta in avanti alla caccia del 3-2 e presta il fianco per le ripar-tenze del Vaslui: fortuna che i tiri di Zmeu e Sanmartean finiscano fuori. L'ultima chance è dei padroni di casa: all'89' Cerniauskas non trattiene un cross, Kozak devia ma colpisce la tra-versa e Diakitè, in acrobazia, mette alto. Finisce 2-2. Nell'altra gara del girone, lo Sporting Lisbona ha battuto 2-0 lo Zurigo.

CORRIERE DELLO SPORT

ZOOMZOOMZOOMZOOM - Le foto

Dall’alto verso il basso Sculli, Olympia, sempre magnifica e infine Cissè, il migliore in campo, 7.5

ZOOM ZOOM ZOOM ZOOM ---- Serie A, 3a giornata

Napoli favoloso, ma la Juve c’è, ca-dono le altre IL NAPOLI DA’ SPETTACOLO, LA LAZIO FA SFRACELLI IN CASA COL GENOA, INTER E ROMA PAREGGIANO. LA JUVE E IL NAPOLI STACCANO A +5 INTER, MILAN E LE ROMANE

J uve, Udinese e Cagliari. Un bel terzetto in testa alla classifica. Conte vince 1-0 anche

nella sua Siena dopo l'esordio strepitoso col Parma e manda un chiaro messaggio al cam-pionato. La Juve è tornata grande e quest'an-no lotterà per lo scudetto. Il gol della vittoria lo firma Matri al 10' del st: l'attaccante ap-poggia in rete sfruttando un delizioso assist di Vucinic, sostituito da Vidal subito dopo il gol. Non è una goleada, come al debutto in campionato nel nuovo stadio. È una vittoria di misura e sofferta. Buffon ha fatto venire un brivido ai suoi compagni con un dribbling azzardato fuori area al 93' che poteva costare caro alla Juve. Alla fine però è andata bene e i bianconeri sono a punteggio pieno dopo due partite. Una partenza migliore Conte non poteva proprio immaginarla. UDINESE - Al Cagliari, che è stato re per una notte, ha risposto l'Udinese. Contro la Fiorentina sblocca il solito Di Natale al 9' su calcio di rigore. Raddoppia Isla al 30'. Ora i sardi devono condividere il primato con le due squadre bianconere. La squadra di Gui-dolin sta dimostrando di poter bissare la stagione dello scorso anno. Con un Di Natale così, che timbra sempre il cartellino, si può sognare. Per i viola oltre alla sconfitta, la brutta notizia dell'infortunio a Gilardino. Il bomber è dovuto uscire dopo uno scontro durissimo con Handanovic. Le immagini sono molto brutte, per capire l'entità dell'in-fortunio bisogna attendere.

LAZIO KO - Crolla la Lazio in casa con il Genoa. La squadra di Reja parte in quarta e sblocca al 12' con il gol di Sculli che segna di testa su assist di Klose. L'ex del Genoa non esulta, ma fa esplodere l'Olimpico. La Lazio continua ad attaccare e sembra padrona del campo, ma non concretizza. Nella ripresa il Genoa si scuote e trova il pareggio con Pala-cio al 10' del st. I biancocelesti accusano il colpo e calano fisicamente. Ne approfitta la squadra di Malesani, che trova il gol del defi-nitivo 2-1 con Kucka al 27' del st. La squadra di Reja esce dall'Olimpico tra i fischi. Dopo il pareggio con il Vaslui in Europa League arri-va un altro risultato deludente tra le mura amiche. La Lazio è a un punto in classifica insieme con Roma, Novara, Siena, Inter, Chievo e Milan. I rossoneri però devono an-cora giocare, nel posticipo con il Napoli.

LE ALTRE - In fondo alla classifica colpo del Lecce, che espugna il campo del Bologna con un secco 2-0, firmato da Grossmuller e Gia-comazzi. Per la squadra di Bisoli la partenza è da dimenticare. I rossoblu sono fermi a 0 punti dopo due sconfitte. Ancora a secco anche il Cesena, sconfitto dal Catania di Montella. La gara l'ha decisa Maxi Lopez su rigore allo scadere del primo tempo. Il Chievo cade sul campo del Parma. Protagonista asso-luto un super Giovinco che mette la firma sulla vittoria con una doppietta. L'attaccante del Parma guida la classifica dei capocanno-nieri con tre gol in due partite, anche se pecca un po' di ingenuità facendosi espellere al 92' per un doppio giallo che si poteva evitare. Non serve a nulla il gol dell'ex Paloschi.

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APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI ---- Napoli

VITTORIA STRAORDINARIA COL MILAN PER 3-1, IN SETTIMANA ERA ARRIVATA

ANCHE LA GRANDE CONQUISTA DEL PA-REGGIO COL MANCHESTER CITY PER 1-1

Il Napoli distrugge il Milan, 3-1. Cavani fa tripletta e porta a casa il pallone U na serata da sogno, quella di Cavani

contro il Milan. Tre gol ai rossoneri, una tripletta per ribadire che in questo mo-mento il Napoli non è secondo a nessuno, nemmeno ai campioni d'Italia in carica. Il matador non sta nella pelle al termine del match: «La sfida contro il Milan ci ha fatto capire che possiamo giocarcela con tutti. La cosa più importante è aver ottenuto tre punti che per noi sono importanti anche se manca tanto alla fine del torneo». «CE LA GIOCHIAMO CON TUTTI» - La classifica, intanto, dice che il Napoli ha già cinque punti di vantaggio su Inter, Milan e Roma: «Il successo del San Paolo ci dà più sicurezza e ci regala serenità. Dobbiamo proseguire così come stiamo facendo senza tentennamenti anche perchè sappiamo

quali sono i nostri limiti e se molliamo qualcosa, pos-siamo cadere», ha detto Cavani. «I CONTI SOLO ALLA FINE» - Giocare ogni tre giorni non sarà semplice. Cavani però è convinto che questa squadra abbia una rosa importante, in grado qualitativamente e quantitativamente di guardare con ottimismo a Champions, coppa Italia e campionato: «Dobbiamo curare ogni dettaglio e restare sempre concentrati senza fare errori. Noi lotteremo fino alla fine in ogni gara per vincere e regalare soddisfazioni a tutti i tifosi. I conti li tireremo alla fine. Il gol più bello della serata? Il secondo che è stato anche il più diffici-le». CAVANI, NUMERI DA RECORD - Edinson Cavani non si ferma più. Dopo aver segnato la rete del momen-taneo 1-0 in casa del Manchester City in Champions League mercoledì scorso, con una tripletta ieri ha steso

LE PAGELLE DEL DIRETTORE, CON MIGLIORI E PEGGIORI DELLE DUE SQUADRE. SPICCA CA-VANI, BENE INLER E GARGANO, PATO KO

APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI APPROFONDIMENTI ---- Napoli

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LAVEZZI (Napoli)

CAVANI (Napoli)

PATO (Milan)

AQUILANI (Milan)

quali sono i nostri limiti e se molliamo qualcosa, pos-

- Giocare ogni tre giorni non sarà semplice. Cavani però è convinto che questa squadra abbia una rosa importante, in grado qualitativamente e quantitativamente di guardare con ottimismo a Champions, coppa Italia e campionato:

Dobbiamo curare ogni dettaglio e restare sempre concentrati senza fare errori. Noi lotteremo fino alla fine in ogni gara per vincere e regalare soddisfazioni a tutti i tifosi. I conti li tireremo alla fine. Il gol più bello della serata? Il secondo che è stato anche il più diffici-

CAVANI, NUMERI DA RECORD - Edinson Cavani non si ferma più. Dopo aver segnato la rete del momen-

0 in casa del Manchester City in Champions League mercoledì scorso, con una tripletta ieri ha steso

il Milan, portando i partenopei in vetta alla serie A, in coabitazione con Cagliari, Juventus e Udinese: era dal 1989/90 che il Napoli non partiva a punteggio pieno dopo due giornate di serie A e quell'anno arrivò lo scu-detto. In poco più di un anno, da quando è approdato a Napoli, è la quinta volta che l'attaccante uruguayano segna tre reti nella stessa gara, dopo le triplette realiz-zate contro l'Utrecht in Europa League e quelle in cam-pionato contro Juventus, Sampdoria e Lazio. Con i gol ai rossoneri, Cavani porta il suo bottino personale in serie A a 63 reti in 146 presenze, ovvero una rete ogni 173,5 minuti giocati, mentre con la maglia del Napoli le marcature sono 37 in 50 apparizioni, ovvero un gol ogni 110,5 minuti giocati (è rimasto in campo 4090'). Già al suo primo anno in Campania, il 'Matador' si era iscritto al libro dei record, superando con 26 centri lo storico primato di marcature in singolo campionato di serie A di un giocatore del Napoli, stabilito con 22 reti da Vojak addirittura nel 1932/33. Sempre nel 2010/11, Cavani

Il successo del San Paolo ci dà più sicurezza e ci regala serenità. Dobbiamo prosegui-re così come stiamo facendo senza tentennamenti anche

perchè sappiamo quali sono i nostri limiti e se molliamo

qualcosa, possiamo cadere”

ZOOM ZOOM ZOOM ZOOM ---- Premier League

E ' il minuto 56 all'Old Trafford quando Roo-ney calcia un rigore "alla John Terry",

ovvero scivolando sul dischetto come fece il capitano del Chelsea nella celebre finale di Champions League nel 2008, proprio contro il Manchester Utd. A differenza di quanto avven-ne a Mosca, però, il penalty sbagliato è del tutto ininfluente, perché viene calciato da "Wazza" sul punteggio di 3-1 per i campioni d'Inghilter-ra sui londinesi. Fino a quel momento, e anche da lì al fischio finale, i Blues di Villas Boas ven-gono maltrattati nello show messo in scena dai Red Devils al Teatro dei Sogni: il big match della 5ª giornata di Premier League si trasfor-ma in una prova di forza impressionante dello United, che alla fine vince con uno scarto mino-re di quello che avrebbe potuto infliggere ai rivali dell'ultimo decennio. Il Chelsea, che spro-fonda già a -5 dalla vetta, ha almeno il merito di non arrendersi e di dare battaglia ogni volta che il Manchester Utd allenta un po' la morsa: in-somma, non una bocciatura totale.

ROONEY E TORRES

Ma in questo momento, pensare di giocarsela alla pari coi Red Devils è un'utopia: Rooney, col gol del 3-1 arrivato per un rimpallo fortunato, è a quota 9 centri e ha segnato in tutte e cinque le giornate iniziali del campionato. Nani, autore di una prestazione mostruosa (missile per il momentaneo 2-0, assist fortunoso per Rooney, traversa e rigore procurato) è semplicemente inarrestabile. E tutti gli altri, nonostante in difesa manchino due signori come Ferdinand e Vidic, danno il loro contributo di intensità e qualità. A cominciare da Smalling, che di testa sblocca la sfida (sia pure partendo in fuorigioco sulla punizione calciata da Young). La nota più lieta per il Chelsea è il ritorno al gol di Fernan-do Torres, autore anche di un paio di spunti interessanti. Ma proprio lui, come Ramires nel primo tempo e Berbatov in pieno recupero, si rende protagonista nel finale di uno degli errori a porta vuota più incredibili che si siano mai visti, con De Gea già superato e rassegnato al peggio.

DOMINA IL CHELSEA E PER L’ENNESIMA VOLTA, SE CE NE FOSSE BIDOGNO, DIMOSTRA CHI E’ LA PIU’ FORTE IN PREMIER LEAGUE, GRAZIE SOPRATTUTTO AL PASSO FALSO DEL CITY, CHE PORTA A CASA UN MINUTO 2-2. L’ARSENAL PERDE 4-3 ED E’ NEI GUAI

E’ grande Tot-tenham, perde il Liverpool. Passo falso City ECCO TUTTI GLI ALTRI RISULTATI DELLA 5A GIORNATA Andando sul nostro sito potrai

vedere tutte le foto dell’incontro di Premier League scorrendo nel-la Homepage alla categoria Euro-news e andando nelle sottocate-gorie ad Inghilterra per poi vede-re la sotto-categoria Foto Partite

GUARDA LE FO-TO DEL MATCH DI PREMIER SUL NOSTRO SITO

ON WEB ON WEB ON WEB ON WEB ---- Foto Premier

L a domenica perfetta del Manchester Utd si materializza per il contemporaneo regalo del Manchester City, che

spreca un doppio vantaggio al Craven Cottage e viene raggiunto sul 2-2 dal Fulham. Aguero raggiun-ge quota 8 reti in Premier League con la doppietta che sembra spianare la strada alla squadra di Mancini, ma Zamora e Murphy vanno a segno nella ripresa e mandano il City a -2 dai rivali cittadini. In precedenza, il Tottenham aveva bruscamente ridimensionato le ambizioni del Liverpool con un 4-0 a White Hart Lane che la dice lunga. Giornata nerissima per i Reds, trafitti da Modric, Defoe e Adebayor (doppietta) e ridotti in nove uomini per le espulsioni di Adam e Skrtel.

GAZZETTA SPORTIVA

ZOOM ZOOM ZOOM ZOOM ---- Inter

LA SCONFITTA CON IL NOVARA E’ STATA DECISIVA PER L’ESONERO DI GASPERINI, CHE HA FATTO RECORD

IN PEGGIO

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Gasperini e-sonerato, questa la cal-da-giornata del cambio in panchina. Ranieri in pole ECCO IL RIEPILOGO ORA PER ORA DEL CDS

14.11 "Auguri mister per il futuro, c'ha provato!!! Era tosta e lo sapeva, in bocca al lupo a Gian Piero Gasperini". È il messaggio mandato via Twitter all'allenatore appena esonerato da parte del tifoso nerazzurro Fiorello, che nei giorni scorsi ha dedicato una serie di parodie in video e battute ironi-che all'allenatore.

13.35 Gian Piero Gasperini ha lasciato la Pinetina a bordo della sua auto. Con gli occhi lucidi l'allenatore ha descritto il suo stato d'animo: "I risultati sono quelli che determinano tutto. Sono molto dispiaciuto. Con i dirigenti si era instaurato un ottimo rapporto. E' stato un peccato doverlo interrom-pere. C'è rammarico da parte di tutti".

13.20 All'uscita dalla Saras Moratti non ha voluto aggiungere nulla a quanto affermato stamattina. Ma pare accantonata l'ipotesi di una soluzio-ne interna. Alla precisa domanda se la coppia Baresi -Bernazzani possa essere la soluzione definitiva, il presidente ha risposto con un eloquente: "Non credo".

13.05 Sono partite le consultazioni per individuare il nuovo tecnico dell'Inter. Sono stati messi in preallarme Claudio Ranieri, Delio Rossi e lo spagnolo Enrique Sanchez Flores, ex allenatore dell'Atletico Madrid.

12.30 Gian Piero Gasperini non è più l'allenatore dell'Inter: alle 12.30 il sito ufficiale dell'Inter ha pubblicato un comunicato ufficiale in attesa che, già in giornata, venga nominato il nuovo allenatore. "La Società ringrazia Gian Piero Gasperini per l'impegno dimostrato nello svolgimento dell'in-carico - si legge sul sito -, manifestando il proprio rammarico per l'interru-zione del rapporto tecnico". Sul fronte-successore è presto per esprimersi: i nomi dei papabili sono noti, da Ranieri, che appare leggermente in van-taggio, a Sanchez Flores, da Rossi a Zenga, oppure soluzioni interne come Baresi e Figo. Intanto l'allenamento di stamattina è stato guidato dai vice Beppe Baresi e Daniele Bernazzani, mentre Gasperini era impegnato nell'incontro finale con i dirigenti nerazzurri Marco Branca, direttore dell'area tecnica, e Piero Ausilio, direttore sportivo e braccio destro di Branca. Il nodo-sostituto verrà sciolto in giornata, e probabilmente verrà preferita una soluzione esterna.

Novara ammazza Inter 3-1. Con una partita perfet-ta fa esonerare Gasperini IL NOVARA DOMINA CONTRO L’INTER, 3-1, SEGNANO DUE VOLTE RIGONI E UNA VOL-TA MEGGIORINI, MA LA NOTIZIA VERA E’ L’ESONERO IMMEDIATO DI GASPERINI

N ell'anticipo della 4/a giornata di serie A, il Novara ha scon-

fitto l'Inter per 3-1. Questo l'ordine delle reti: 38' Meggiorini, 86' Ri-goni rig., 89' Cambiasso (I), 91' Rigoni.

BUIO INTER. Che per la terza volta nella sua storia in serie A su girone unico - dal 1929/30 ad oggi - parte con un solo punto in classi-fica dopo tre giornate. L'ultima volta era accaduto nel 1983/84, prima ancora nel 1935/36, ma in entrambi i casi a fine stagione i nerazzurri si piazzarono al quarto posto, che oggi consentirebbe l'accesso all'Europa League. Esi-stono altri due campionati in cui i nerazzurri - prima di oggi - non avevano vinto una partita nei pri-

mi 270' del torneo: nel 1946/47 (2 pareggi ed 1 sconfitta il bilancio) e nel 1941/42 (3 pareggi in altret-tante giornate), con piazzamenti finali, rispettivamente, al decimo e dodicesimo posto. E per Attilio Tesser, dopo 14 panchine in serie A senza vittorie, arriva il primo successo come tecnico in massima divisione.

GASPERINI. «Non penso ad un passo indietro» - «Se sto pensan-do a un passo indietro? No, penso a un passo indietro solo tattica-mente. Io mi faccio forte del mio lavoro su cui credo fortemente, è una prova molto difficile dalla quale devo venire più forte e capa-ce di risorverla». Non pensa a dimettersi Gian Piero Gasperini

dopo il ko a Novara, ma ai micro-foni di Sky appare visibilmente scosso. «E' uno schiaffo molto forte sul quale si devono tirare delle osservazioni». «Ci sono delle difficoltà oggettive - ha aggiunto Gasperini - abbiamo fatto delle buone gare ma appena cerchiamo di essere più offensivi andiamo incontro a grossi guai. Quella di questa sera è stata una bruttissima partita, ma pensavo di poterla giocare un pò di più offensivamen-te». «In questo momento - ha proseguito il tecnico nerazzurro ai microfoni di Sky - dobbiamo esse-re molto più umili è una questione di difficoltà nostra che non possia-mo permetterci più di tanto. I giocatori sono dispiaciuti, pensa-vano di poter dare una svolta».

TESSER «Abbiamo vinto grazie al movimento degli attaccanti» - Il Novara bagna l'esordio in serie A al Silvio Piola come meglio non poteva, ovvero con un rotondo e meritato 3-1 inflitto all'Inter. Un'impresa che il tecnico Attilio Tesser certamente non dimenti-cherà: «E' una bella festa, è la prima vittoria in campionato e sono punti importanti. Certo farli con una grande squadra dà presti-gio ma forse contano di più quelli contro una avversaria diretta. Abbiamo interpretato la gara bene - aggiunge - questa squadra in due anni ha fatto cose importanti e lo ha dimostrato questa sera anche in serie A». «Dove abbiamo vinto? I movimenti in fase offensiva degli attaccanti e gli inserimenti di Maz-zarani - prosegue - hanno creato qualche problema a loro, in fase di non possesso la squadra è corta e aggressiva e questa è stata la no-stra forza».

RIGONI «Abbiamo chiuso l'anno scorso qui con una serata storica, abbiamo ricominciato sempre qui con una serata storica. Il Novara ha fatto una partita perfetta, il lampo non c'entra». Non crede ai suoi occhi il giocatore del Novara Marco Rigoni autore della dop-pietta nella partita vinta 3-1 contro l'Inter. «Siamo felicissimi - ag-giunge Rigoni ai microfoni di Sky - abbiamo vinto contro i campioni del mondo».

La Lazio di Edy Reja non va al di là di un

LE FORMAZIONI DI NOVARA 3-1 INTER, RI-GONI DECISIVO, BENE MORIMOTO. IN ORDINE I GOL DI MEGGIORINI, RIGONI, CAMBIASSO E NUOVAMENTE RIGONI

FORMAZIONE FORMAZIONE FORMAZIONE FORMAZIONE ---- 3-1

FANPAGE.IT

ZOOM ZOOM ZOOM ZOOM ---- Lazio

PARTITA QUASI PERFETTA CONTRO IL CESENA, NONOSTANTE NON UN GRANDE GIOCO, MA UNA GRANDE

GRINTA, DIMOSTRATA DOPO LO SVANTAGGIO

FantaLazio, si è rialzata. Dopo lo sca-tafascio Reja in settimana Cesena fuori casa (1

L a prima vittoria in campionato arriva nella seconda gara in trasferta.

A Cesena la Lazio parte male, sotto di un goal (Mutu al 10'), piano piano comincia a creare occasioni da rete per poi trovarle nella seconda frazione di gioco. Prima Hernanes su rigore e poi il tocco magico di Klose regalano ai pionieri romani i primi tre punti di questo campionato.

LA SVOLTA Dopo 15' di gioco, caratterizzati da studio tattico, ecco di nuovo il goal che or-mai contraddistingue le reti subite dalla Lazio. Lancio per Mutu, Diakitè sale, il terzino destro (Stankevicius), non segue la linea e il giocatore del Cesena realizza la rete del momentaneo 1-0. Sarà una coincidenza ma l'assenza di Radu sembra sia diventata una vera e propria spada di Damocle. 5 goal subiti finora in campionato più 2 in Europa League, tutti per colpa degli esterni di difesa. Dopo il goal, i padroni di casa arretrano il loro baricentro e la compagine ospite comincia a farsi sotto. La prima vera occasione porta la firma di Klose, bravo nel girarsi in area e cal-ciare al volo, ottimo il colpo di reni del portiere Ravaglia che devia in angolo. Al 29' la Lazio va vicino al goal del pareggio con Cissè che ben servito da Ledesma calcia di prima al volo ma il tiro, troppo debole, scavalca Ravaglia ma non il difensore del Cesena che salva sulla linea. Al 34' negato un rigore reclamato dai giocatori della Lazio per un fallo di mano di Rossi in area del Cesena. Ancora Lazio al 38' con Hernanes che però da buona posizione calcia centrale. Poi è Cissè al 43' che non è puntuale nel colpire la palla a due passi dalla porta. Bisogna dire che Lazio sta perdendo 1-0 contro il Cesena ma, i romagnoli hanno fatto un solo tiro in porta nei primi quarantacinque minuti.

PROVA STRAORDINARIA DEGLI UOMINI DI REJA CHE PORTANO A CASA UN RI-SULTATO CHE PESA TAN-TISSIMO

Una grande Lazio su un campo difficilissimo, che af-fronta alla grande la partita e porta a casa un punto importantissimo, nonostante le critiche. Queste le pa-gelle: Marchetti 5,5. Konko 6. Dias 6. Diakitè 6,5. Stan-kevicius 5,5. Ledesma 6. Brocchi 5,5. Gonzalez 5,5. Hernanes 5,5. Dal 68' Matuzalem 5,5). Cissè 6,5. Klose 7.5. Sul nostro sito le pagelle complete e la telecronaca

GUARDA LE FO-TO DELLA PARTI-TA SUL NOSTRO SITO, MA NON SOLO

ON WEB ON WEB ON WEB ON WEB ---- Foto Partite SSLazio 2011/2012

FantaLazio, si è rialzata. Dopo lo sca-tafascio Reja in settimana vince col Cesena fuori casa (1-2)

a prima vittoria in campionato arriva nella

A Cesena la Lazio parte male, sotto di un goal (Mutu al 10'), piano piano comincia a creare occasioni da rete per poi trovarle nella seconda frazione di gioco. Prima Hernanes su rigore e poi il tocco magico di Klose regalano ai pionieri romani i primi tre punti di questo campionato.

Dopo 15' di gioco, caratterizzati da studio tattico, ecco di nuovo il goal che or-mai contraddistingue le reti subite dalla Lazio. Lancio per Mutu, Diakitè sale, il terzino destro (Stankevicius), non segue la linea e il giocatore del Cesena realizza la rete del momentaneo 1-0.

sembra sia diventata una vera e propria spada di Damocle. 5 goal subiti finora in campionato più 2 in Europa League, tutti per colpa degli

Dopo il goal, i padroni di casa arretrano il loro baricentro e la compagine ospite comincia a farsi sotto. La prima vera occasione porta la firma di Klose, bravo nel girarsi in area e cal-ciare al volo, ottimo il colpo di reni del portiere

Al 29' la Lazio va vicino al goal del pareggio con

prima al volo ma il tiro, troppo debole, scavalca Ravaglia ma non il difensore del Cesena che

Al 34' negato un rigore reclamato dai giocatori della Lazio per un fallo di mano di Rossi in area del Cesena. Ancora Lazio al 38' con Hernanes che però da buona posizione calcia centrale. Poi è Cissè al 43' che non è puntuale nel colpire

0 contro il Cesena ma, i romagnoli hanno fatto un solo tiro in porta nei primi quarantacinque minuti.

RIPRESA Nella ripresa la Lazio pareggia subi-to il conto delle reti con Hernanes: su calcio d'angolo battuto da Ledesma, Diakitè nello stacco aereo viene trattenuto per la maglia da Rossi e per l'arbitro Celi è rigore. Un penalty che il Profeta calcia male, ma il destino vuole che la palla passi sotto il corpo del bravo por-tiere bianconero che poco dopo si fa notare anche per una buona parata su tiro ravvicinato di Cissè. La Lazio avanza e il Cesena accusa il colpo. Al 55' la coppia d'attacco biancoceleste colpisce di nuovo, dopo Milano e la pausa di domenica contro il Genoa, i due attaccanti regalano allo loro squadra il goal del 2-1. Cissè conquista palla nella metà campo avversaria e lancia in profondità il panzer tedesco che regala agli spettatori del Manuzzi un goal di alta clas-se. Leggermente spostato sulla destra il suo tocco di esterno destro s'infila alla destra di Ravaglia. Nel finale, o meglio negli ultimi venti di gioco, il Cesena cerca la via del pareggio ma la Lazio regge l'urto dei padroni di casa. Da segnalare che nel finale Brocchi esce per un pestone preso e al suo posto entra finalmente il tanto pubblicizzato Lorik Cana che fa il suo esordio nel nostro campionato.

PROVA STRAORDINARIA DEGLI UOMINI DI REJA CHE PORTANO A CASA UN RI-SULTATO CHE PESA TAN-

REJA: “Voglio solo un po’ di lealtà” Ancora loro. La premiata ditta Klose-Cisse. Assist del francese e rete del tedesco. Gol-vittoria e tre punti pesantissimi. La Lazio e-spugna il Manuzzi di Cesena (2-1) e torna a respirare dopo due giorni ad alta tensione. Solita squadra dai due volti ma questa volta, dopo un primo tempo dimesso e chiuso sotto (rete di Mutu), i biancocelesti si risvegliano nella ripresa ed in 7’ riescono a trovare la prima vittoria della stagione. La partita è tutta nell’esultanza di Reja che, al triplice fischio, festeggia come se avesse vinto lo scudetto. Ma la vera prova del nove per il tecnico arriverà domenica all’Olimpico quando, dopo le pesanti dichiarazioni di martedì scorso, rivedrà i suoi tifosi. Il goriziano, che evidentemente teme la contestazione, corregge subito il tiro, come riporta Leggo: «Non c’entra niente la tifoseri-a. Il discorso della cornice non era rivolto ai tifosi. C’è una parte della stampa che tende a destabilizzare questo ambiente, ma io ho rice-vuto anche attestati di affetto. Fa più notizia la Lazio quando ci sono problemi. Mi sono arrab-biato perché ci sono quotidiani che cercano questo tipo di atteggiamento. I tifosi veri sono quelli che incoraggiano la squadra e che fischia-no quando si perde. Come verrò accolto dome-nica? Non mi interessa, il pubblico paga il bi-glietto e ha il diritto di apprezzare o non ap-prezzare la squadra e il tecnico».

Reja è ovviamente soddisfatto della vitto-ria: «Sono contento per la reazione della squa-dra, oltre alle qualità e al carattere. Con gioca-tori tipo Klose e Cisse che rientrano e tutti che si sacrificano e cercano la palla. Stiamo final-mente trovando la convinzione nelle nostre possibilità. Io non ho mai avuto dubbi su que-sta squadra. Si parla poco dei sacrifici che ha fatto la società per portare alla Lazio dei calcia-tori importanti. Ho l’impressione che qualcuno gode se la Lazio va male». Luci ed ombre per Hernanes, che spiega: «Ho bisogno di giocare. Esco spesso prima del ter-mine della gara e ho bisogno di stare in campo per prendere il ritmo. In campo invece devo trovare il giusto equilibrio». Anche Lotito è intervenuto sulla polemica di questi giorni: «C’è una critica volutamente distruttiva da parte della stampa, le regole van-no rispettate e la critica deve essere costruttiva. Comunque Reja nons i tocca»

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LOTITO: “Buttato del fango sulla Lazio”

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Nemmeno la prima vittoria in campionato della stagione ha tranquillizzato il presidente Lotito che al termine della partita con il Cesena è tornato a sfogarsi sia ai microfoni di Sky che a quelli di Me-diaset, ribadendo ancora una volta il suo risenti-mento nei confronti di un ambiente ostile alla squadra biancoceleste: “Serve un informazione corretta, non bisogna istigare perché non tutti hanno un ottimo equilibrio psicologico. se si crea sempre la polemica. Poi succede che la gente ferma Reja e gli dice "ti ammazziamo se non te ne vai" Dopo la sosta forzata per il deferimento è un fiume in piena il patron biancoceleste che ha continuato a rimarcare l'esasperazione esagerato portata a se-guito di due risultati negativi: “Una persona capace e per bene che passeggia con la moglie (che non esce mai dall'albergo) si sente dire parole irripetibi-li senza una motivazione valida. Le cose cambiano velocemente, guardate una vittoria che mutamenti porta nell'ambiente”. Per il resto, Lotito ha puntato nuovamente il dito contro i mezzi di informazione rei a suo avviso di creare un clima ostile nei con-fronti della sua squadra e contro i quali verranno utilizzati se necessarie azioni legali.

CESENA: “Reja ha esternato un fatto, che fare calcio a Roma è molto complicato. C’è un ambiente particolare, difficile da governare. Io sono stato oggetto e sono ancora oggetto di alcuni comporta-menti penalmente rilevanti. È chiaro che per un

allenatore camminare in giro per strada con la moglie e sentirsi dire epiteti e considerazioni molto pesanti a carico della sua persona e della moglie diventa una cosa obiettivamente fuori luogo. Dal punto di vista professionale non gli si può eccepire nulla se non quello di aver preso una squadra aver-la salvata per poi portarla, se non fosse stato per la differenza reti, in zona Champions. A sentire i fi-schi il giorno della presentazione e prima dell’inizio della partita mi sembra fuori luogo perché mi sem-bra che tante squadre con un potenziale molto forte non sono partite benissimo. Si tratta come dire che quando uno prende una macchina nuova deve fare rodaggio, si devono amalgamare le forze. Noi ab-biamo avuto Konko e Stankevicius infortunati per tutto il periodo estivo, adesso c’è l’infortunio di Mauri, abbiamo una serie di problemi ma non si tratta di trovare scuse, si tratta di aspettare le qua-lità della squadra vengano espresse sul campo però non consentirò mai a nessuno di poter strumenta-lizzare situazioni personali. La critica costruttiva è sempre bene accetta, ma gli atteggiamenti stru-mentali a priori non vanno bene. Vale anche per alcuni mezzi di informazione che istigano conti-nuamente le persone attraverso alcuni atteggia-menti di cui potrebbero fare a meno. Date tempo al tempo, non è che stiamo lottando per la retroces-sione. Serve correttezza dal punto di vista deonto-logico”

SORPRESA SORPRESA SORPRESA SORPRESA ---- Hernanes

Quando si gioca male ma si va in nazio-nale HERNANES HA COMINCIATO MALISSIMO LA STAGIONE, PRESTAZIONI TECNICHE PESSIME HANNO MESSO DEI DUBBI SU DI LUI, MA DOPO UN ANNO, TORNA NELLA SELECAO

Una notizia dal Brasile: il ct Menezes ha ri-convocato Hernanes in Nazionale per le ami-chevoli del 7 e dell'11 ottobre contro Costa Rica e Messico, entrambi i match i verdeoro li giocheranno in trasferta (il primo a San Jose e il secondo a Torreon). Il profeta esulta: sperava nella richiamata della Seleçao. E' un po' meno felice Reja perché perderà il gioca-tore per la maggior parte delle due settimane di pausa che porteranno al derby contro la Roma del 16 ottobre. Hernanes ritrova il Brasile a distanza di sette mesi dall'ultima apparizione, datata 9 febbra-io 2011: nell'amichevole contro la Francia il brasiliano fu espulso per un intervento scom-posto su Benzema. Menezes ha sempre di-chiarato che l'episodio non è mai stato deter-minante per le sue scelte: Reja quest'anno ad Hernanes sta chiedendo un lavoro più da centrocampista rispetto alla scorsa stagione, è probabile che questo abbia spinto il ct del Brasile a puntare nuovamente sul Profeta.

Duro attacco di Claudio Lotito agli organi di informazione, rei a suo avviso di aver creato il caso Reja e di aver "provocato" il clima di tensione tra il tecnico friulano e la tifoseria biancoceleste: "La vittoria di Cesena - ha iniziato in Lega - è stata bella e meritata. Ha riportato serenità? No la serenità nell'am-biente c'è sempre stata, nella squadra e nella società, non c'era fuori, da parte vostra (rivolto ai giornalisti ndr). Avete avuto poca serenità nei giudizi e avete costruito un "fantasma mediatico" sostenendo che non sapeva gestore i giocatori e che avevo già contattato altri tecnici. Il disagio dell'allena-tore esiste per colpa vostra e certe strategie

mediatiche, che mi erano già state anticipate 10 giorni fa da una persona, instillano il dubbio nei tifosi. Voi dovete avere più deon-tologia, dovete fare informazione nel modo corretto. Le persone che hanno scritto certo obbrobi devono risponderne e smentire quel-lo che hanno scritto. C'è mancanza di senso di responsabilità in chi fa informazione". FRECCIATA A ZARATE - Poi una paren-tesi su Zarate ("Ma chi è Zarate? E' uno come gli altri. Ha chiesto di fare un'altra esperien-za e la società lo ha accontentato. E' stato lui a volersene andare"), preludio di un nuovo attacco agli organi di informazione: "La cor-nice marcia della quale ha parlato Reja sono tante persone, tra le quali alcune di voi, quel-li che hanno creato un ambiente non buono per la Lazio. Reja ha preso la squadra in una situazione difficile, l'ha salvata e poi l'ha portata al quarto posto, in Champions, com-petizione sfumata per la differenza reti. Ha un ottimo rapporto con la squadra, la socie-tà e il sottoscritto. E' stato creato un castello sul niente e questa è una cosa grave. Ora la Lazio si rivarrà nei confronti di chi ha scritto certe cose: siamo una società quotata in Borsa e abbiamo perso il 12%. La qualità delle persone che fanno informazione è bas-sa. Fermatevi e fate pace con il cervello".

difficile rispondere, perche: A) Mauro Zarate, mio grandissimo pupillo, o va veramente male all’Inter, cosa che non credo possa accadere, oppure fa un atto di sua spontanea volontà e torna alla Lazio, comunque senza Reja. B) Edy Reja dopo tutte le dichiarazioni che ha fatto su Maurito non penso possa andarsene da un momento all’altro. (quando era apparsa la notizia di un suo addio mi ero incavolato seriamente). Io sono sempre stato pro Zarate e contro Reja, per una serie infinita di motivi, uno dei quali il fatto che sono i giocatori a farti vincere le partite, non un “vecchio” allenatore. Tuttavia ti confido una cosa. A parte Di Matteo, ora vice di Villas Boas al Chelsea, in que-sto momento non ci sono allenatori molto più bravi di Reja, che al cospetto di nomi come Del Neri e Donadoni mi tengo stretto. In conclusione, Mauro Zarate penso proprio che a metà della sua carriera, 28soprattutto se per quel tempo continuerà ad esserci Lotito, suo pupillo. Grazie Andrea e mi raccomando, scrivici!

“SE REJA SE NE VA, CI POTREBBE ESSERE UN RI-TORNO DI MAURI-TO?”

EMAIL EMAIL EMAIL EMAIL ---- Andrea Santanchè

Grazie ad Andrea Santanchè, prima di tutto. Caro Andrea, questa è una gran bella domanda, ma è anche molto difficile rispondere, perche: A) Mauro Zarate, mio grandissimo pupillo, o va veramente male all’Inter, cosa che non credo possa accadere, oppure fa un atto di sua spontanea volontà e torna alla Lazio, comunque senza Reja. B) Edy Reja dopo tutte le dichiarazioni che ha fatto su Maurito non penso possa andarsene da un momento all’altro. (quando era apparsa la notizia di un suo addio mi ero incavolato seriamente). Io sono sempre stato pro Zarate e contro Reja, per una serie infinita di motivi, uno dei quali il fatto che sono i giocatori a farti vincere le partite, non un “vecchio” allenatore. Tuttavia ti confido una cosa. A parte Di Matteo, ora vice di Villas Boas al Chelsea, in que-sto momento non ci sono allenatori molto più bravi di Reja, che al cospetto di nomi come Del Neri e Donadoni mi tengo stretto. In conclusione, Mauro Zarate penso proprio che a metà della sua carriera, 28-29 anni, possa tornare, soprattutto se per quel tempo continuerà ad esserci Lotito, suo pupillo. Grazie Andrea e mi raccomando, scrivici!

TORNO DI MAURI-