CHierioggi n° 27

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CHIERioggi Poste S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, D.C.B. - / TO - n.27 - Giugno 2011 la rivista mensile di chieri e dintorni n° 27 storie notizie persone curiosità del territorio FREE MAGAZINE Maurizio colonna In esclusiva l'intervista al grande chitarrista classico di Baldissero in occasione dell'uscita del nuovo album "the secrets of the soul" SPORT SOCIETÀ

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CHIERioggiPoste S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, D.C.B. - / TO - n.27 - Giugno 2011

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Maurizio colonna In esclusiva l'intervista al grande chitarrista classico di Baldissero in occasione dell'uscita del nuovo album "the secrets of the soul"

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CHIERioggila rivista mensile di chieri e dintorni n° 27

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Rivista mensile diinformazione e cultura a cura di:

Associazione culturale Il CamaleonteRegistrazione

Tribunale di Torino n°2 - 20/1/2009

Direttore: Valerio Vigliaturo

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In copertina Maurizio ColonnaFREE MAGAZINE

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EDITORIALE pag 6Residui nucleari su terra e acqua

>> Società pag 8Faccetta nera Vs. Bella ciaoOltre al liscio la tarantaNuove scuole per il MaliAbituiamoci a bere l'acqua del rubinettoAl Caffè Nazionale le bellezze del Chierese

>> Cultura pag 26Maurizio ColonnaLa regina rivese degli acquarelliInediTO 2011 - Premio Colline di Torino

>> Sport pag 35Una stagione da verticeIl Golf Club va in buca

>> Libri pag 42Tango & GianduiottiParola di... Libraio

OROSCOPO pag 44Gemelli, l'amore con Venere vi porta novità

BLOCK NOTES pag 44Appuntamenti di giugno e luglio

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EDITORIALEdi Valerio Vigliaturo

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«Canti fascisti nell’ora di musica. Proteste al Liceo di Chieri». Alla lettura del titolo nelle pagine di cronaca di un noto quotidiano torinese, soprannominato anche “La Busiarda”, il primo pensiero è stato, ci risiamo, ci sono ricascati di nuovo! Dopo aver manipolato le affermazioni dell’Assessore all’Istruzione e alla Cultura, Giuseppe Pellegrino, in merito alla gestione dei diversamente abili nelle scuole, come abbiamo avuto modo di confermare nel numero di ottobre della nostra rivista, i giornalisti d’assalto chieresi sono tornati in azione sostenuti dalla pletora di fomentatori dell’ordine pubblico che nella nostra Città non sia fa scrupolo di gettare discredito sulle persone. Un professore del Monti, Davide Cantino, fa ascoltare e ribadisco ascoltare e non cantare e neppure far suonare, alla maniera dei dj - come alcune testate hanno riportato enfatizzando l’accaduto -, dei canti in voga nel periodo del regime fascista, ma che hanno origini ben diverse, e subito gli si scagliano addosso. Ci tocca nuovamente fare chiarezza sull’accaduto. Rileggere le affermazioni, intervistare i protagonisti e poi tirare le somme come ognuno di voi potrà fare leggendo l’articolo dedicato alla triste vicenda. La cosa mi ha colpito per l'ennesima volta. Vuoi perché vittima di una strumentalizzazione simile a causa di un mio brano intonato negli studi di Radio Padania, vuoi perché anche in questo caso avevo qualcosa in comune, il Monti. Perché in quel Liceo mi sono diplomato, pur non essendo uno studente modello, e qualche hanno fa ho insegnato proprio Educazione musicale, la stessa di Cantino, nel biennio del Linguistico. Spiace che nell’ultimo periodo l’Istituto che ha accorpato tutti i licei (Classico, Scientifico, Linguistico) in una sorta di campus, sia salito agli onori della cronaca più per demeriti che meriti. Nonostante le studentesse rugbiste portino un po' di luce come è evidenziato nell'articolo sullo sport. «Lasciamo alla frivolezza dei greci (ma Cantino direbbe dei chieresi ndr) codesta moda perversa di far della maldicenza sul conto di quelli da cui dissentono nella ricerca del vero» (dal De Finibus di Cicerone, libro II, 25,80). Si è creato un clima di tensione forse per il fatto che Perna a volte si sbilancia manifestando teorie che molti catalogano a destra, pur continuando ad esercitare inflessibilmente il

suo ruolo di dirigente, in un ambiente, quello scolastico, ancora fortemente ideologizzato da docenti, dirigenti e spesso anche da genitori schierati pedissequamente a sinistra. Anche il Premio Nobel per la Letteratura Vargas Llosa parlando di cultura e di spacciatori di cultura, del trionfo dell'immagine e dell'intrattenimento che ha portato al livellamento, alla banalizzazione e alla frivolezza, ha dichiarato che «il sessantotto è stato una sorta di spettacolo che non ha risolto i problemi per cui lottava» mettendo in discussione l’indignazione che può diventare rifiuto dei meccanismi partecipativi e della stessa democrazia, dei cosiddetti los indignados spagnoli. Un atteggiamento analogo di ostilità e caparbietà degli schieramenti si respira in ogni angolo d’Italia e anche nella nostra città. Così anche in occasione di discussioni e dei referendum contro il Nucleare, la privatizzazione dell’acqua e il legittimo impedimento, la matrice oltranzista prevale sul dibattitto che dovrebbe condursi invece in maniera costruttiva e serena lontano dalle ideologizzazioni, appunto. D’altronde proprio quelli di sinistra sono dei campioni in fatto di privatizzazione. Vogliamo ricordare che fu Romano Prodi a privatizzare l’IRI durante il periodo in cui era presidente e quando ricopriva il ruolo di presidente del Consiglio (1996-99) con Pier Luigi Bersani, Ministro dell'Industria, furono smantellati settori trainanti dell'economia italiana come la siderurgia di Stato, l’Italtel, l’IMI e la SME svenduta a gruppi privati della Sinistra (De Benedetti, Coop Rosse), concedendo anche la privatizzazione della Telecom e in parte anche dell’Enel e dell’Eni. Lo Stesso Bersani, come da tempo ha rivelato «Wikileaks», quando nel 2007 era Ministro dello Sviluppo Economico firmò un accordo con gli USA che impegnava l’Italia a rientrare nello sviluppo dell’energia nucleare e nel 2009, candidato alle primarie del PD, rispondeva al forum dei Movimenti per l’Acqua che «ciò che occorre evitare è una scelta basata su pregiudizi; quello che occorre è che il gestore, pubblico, privato o società mista, sia qualificato, competente, onesto, efficace, efficiente ed adeguatamente indirizzato e controllato dai competenti organismi pubblici». Vi pare che oggi dicano le stesse cose? Che il sistema pubblico fa acqua da tutte le parti lo sostiene anche Chiamparino. Del resto è stato uno dei primi sostenitori della legge Ronchi. In attesa che avvenga il tramonto del cavaliere come molti auspicano da più parti provandole tutte per detronizzarlo e che dopo il referendum e soprattutto dopo il 19 giugno a Pontida Bossi decida sul da farsi, non ci resta che rallegrarci con i concerti estivi che ospiteranno artisti come Eugenio Bennato e i Mattia Bazar, acquistare l’ultimo cd del grande chitarrista nostrano Maurizio Colonna, e pensare già alle vacanze magari alla scoperta della storia e del fascino orientale della Thailandia, e riderci sopra.

Residui nucleari su Terra e acqua, misure infiFiNIte, anno 2050

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Non abbiamo parole. Probabilmente siamo l'unica classe che va contro alla superficialità delle altre che hanno scatenato un putiferio senza aver alcun motivo valido. Il professor Cantino è sempre stata una persona interessata ad ogni ambito storico e politico, non schierandosi mai da nessuna parte. Quando entravamo in classe vedevamo sulla cattedra pile di libri e giornali di ogni fazione politica: ne portava sempre due di centro, due di destra e due di sinistra, e ne analizzava i diversi punti di vista. Forse è stato proprio questo suo carattere particolare che ha suscitato un simile scandalo, uno scandalo da prima pagina. Avendo avuto questo professore per ben due anni, abbiamo avuto modo di conoscerlo e di instaurare un buon rapporto. Siamo convinti che sia davvero difficile al giorno d'oggi trovare un professore che abbia questo amore per il sapere, per lo studio, in grado di trasmettere ai suoi allievi le proprie conoscenze. Inoltre come fa una persona che ha perso un suo caro nei campi di concentramento ad essere a favore del fascismo?

(La classe 2 C Linguistico)

La scuola è a pezzi. Riforme, promesse, bagarre decennali l’hanno ridotta ad un colabrodo. Una scuola che dopo il Sessantotto risente sempre di più dell ’ ideologizzazione perpetrata soprattutto da sinistra a danno della sua efficienza didattica. La riforma Gelmini non convince e la sua applicazione è quanto mai complicata in tali condizioni. Neppure le passate riforme hanno dato i frutti sperati, in primis quella dell’ex Ministro Fioroni che ha introdotto il concetto di recupero d i fendendo tu t t i indiscriminatamente, senza meritocrazia, anche i più “deboli”, che sono poi alla fine i più bravi, per dirla alla Mastrocola, una che di certo non è di destra e che attraverso i suoi libri e le sue interviste non si è attirata le simpatie della scuola tucur e dei colleghi. «L’ideologia - ha dichiarato in un’intervista Paola Mastrocola - è proprio una delle ragioni dello sfascio della scuola oggi. Ma i ragazzi non sono stupidi, siamo noi che li abbiamo resi stupidi». La scuola del Sessantotto ha voluto giustamente portare tutti a scuola. «E se lo studio fosse invece una cosa, non dico per pochi, ma non per tutti? - continua nell’intervista la Mastrocola -. Direi che non c’è alcun male se qualcuno si dedica ad arti pratiche».

Quelle arti legate ai vecchi mestieri, all’artigianato, che oggi pochi giovani perseguono. In questo clima nasce la polemica che ha contrapposto docenti, alunni, genitori contro la decisione, in parte arbitraria, del professore Cantino di far ascoltare alcuni canti in voga nel periodo del regime come Faccetta nera, L’inno a Roma e Giovinezza ma anche - e pochi ahimè l’hanno sottolineato -, Bolscevismo che i comunisti cantavano sulle stesse note di Giovinezza per criticare parodiandolo il regime fascista. Ma forse tutto quello che è successo nasce da più lontano, da contrasti personali e antipatie. Ma allora i canti fascisti che c’entrano? Da questa vicenda è scaturita anche un’interrogazione del PD, capitanato dalla consigliera Manuela Olia, presentata nello scorso Consiglio comunale, alla quale l’Assessore all’Istruzione Pellegrino - vittima anche a lui a suo tempo di uno spiacevole episodio analogo -, ha risposto evidenziando l’autonomia didattica della Scuola Superiore su cui il Comune non ha nessuna influenza e competenza. SALVATORE PERNA, preside del Monti, è stato naturalmente tirato in ballo. Al centro di polemiche per aver scritto anche lui un manuale sulla scuola e per le sue

posizioni politiche (nel 2010 sì è candidato nella lista che sosteneva la Porchietto alle elezioni Regionali), è stato attaccato più volte da docenti e genitori, tra cui anche Piero Salsano, presidente dei Consiglio d’Istituto, fervente ex sessantottino e funzionario del servizio d’Istruzione prima del Comune di Chieri e adesso di quello di Pino T.se. Preside Perna, che rapporto aveva con il professore Cantino? «Un rapporto normale tra docente e dirigente. Non so cosa sia successo, io non sono in classe e vige la libertà d’insegnamento. Comunque per quanto riguarda l’ascolto delle canzoni, Cantino mi ha scritto precisando che per quanto riguarda la canzone “Faccetta nera” il suo intento era nato dal fatto che il Colonialismo che sempre e ancora le grandi potenze perpetuano si ripropone ancora oggi in Libia. E se la storia è maestra di vita bisogna che se ne parli affinché ciò che di sbagliato è avvenuto in passato non avvenga ancora. Ed effettivamente è vero». Non le sono mai giunte lamentele da parte degli studenti, dei genitori o dei docenti stessi che secondo alcune testimonianze già da tempo denunciavano il comportamento del professore nei confronti degli studenti? «A me non è mai arrivato

nulla. Tranne che il 3 marzo in seguito ad una riunione fatta a mia insaputa e non una vera e propria assemblea in cui non partecipano anche docenti e genitori, mi sono giunte delle lamentele da parte degli allievi della 2 A in merito ai comportamenti di Cantino. Ma il professore ad una mia richiesta di chiarimenti mi ha risposto anche in maniera molto chiara e netta parlando di docenti che buttato alcool sul fuoco. Il che non è bello». Lei era a conoscenza del programma didattico del professore? «Guardando anche dal registro Cantino ha svolto il programma regolarmente. Poi il professore il 18 gennaio aveva pensato di inserire dei cambiamenti che avrebbe dovuto comunicare al Consiglio di Classe. Infatti qualche professoressa si è lamenta del fatto che non l’avesse comunicato». Che cosa ha fatto lei successivamente? «Dopo aver ricevuto questi reclami ho seguito alcune lezioni del professore senza notare alcuna irregolarità». Cosa ne pensa invece del putiferio che si è creato e della accuse rivolte anche alla sua persona di far politica a scuola? «Io ho avuto modo di parlare con il presidente dell’Anpi, Antonio Maspoli, abbiamo sempre avuto buoni rapporti con Beppe Gastaldi, presidente onorario. Ho letto anche certe affermazioni di Piero Salsano, che non è la prima volta che si permette di gettare fango sulle persone senza aver cognizione dei fatti. La mia politica della scuola è quella del successo scolastico e formativo, non quella del PD o del PDL, quindi con obiettivi precisi e con grande lavoro da parte dei docenti, dei dirigenti e del personale tutto». ALIDA CARDIS, professoressa di italiano e latino

al Linguistico in questi anni ha avuto rapporti stretti con Cantino. Da chi sono partite le lamentele contro il professore? «I ragazzi a marzo hanno fatto un’assemblea straordinaria ma il putiferio non è partito tanto dalla nostra classe ma da parte di un genitore. Sono rimasti male che i giornali avessero riportato solo l’aspetto relativo all’ascolto dei canti fascisti». Da quanto tempo c’erano dei problemi? «I problemi relazionali li avevamo evidenziati già da tempo. Esistevano grandi difficoltà di rapporto con il professore anche situazioni gravi come apprezzamenti e discriminazioni tra alunni bocciati e non». Che rapporto aveva invece lei con il professore? «È stato un problema definire una didattica comune perché ha cambiato programma e non è venuto più alle assemblee di classe e alle riunioni di dipartimento. Faceva poca musica e tanto su altre cose». Mi risulta che avevate concordato un programma durante l’ora di compresenza che però svolgevate a gruppi separati? «Sì, sulla prosodia latina, ne avevamo parlato, ma poi sono diventate delle lezioni di latino con delle interrogazioni vere e proprie di traduzione che non gli competevano. I rapporti erano deteriorati da anni così

ognuno concordava il lavoro che si faceva a gruppi. Adesso i ragazzi sono rimasti senza lezione e non sappiamo come faremo con gli scrutini». PAOLA MASTROCOLA insegna italiano nel biennio dello Scientifico. Professoressa, ha mai avuto modo di interloquire con il professor Cantino? «L’ho incontravo molto poco, ma per quelle due o tre volte che mi è capitato l’ho trovato gentile e una persona con cui era piacevole parlare di poesia e cultura in generale». Cosa ne pensa di quello che è successo? «Non è che sappia molto, ho eletto sui giornali. Sul programma didattico non entro in merito, sono scelte sue come se mi confutassero il fatto che io faccio leggere Pirandello, mi darebbe fastidio. Immagino che sia stato comunque un episodio cavalcato da più parti, ma in questa realtà non si può assolutamente far ascoltare una canzone fascista, è ovvio, al di là del giusto o ingiusto, che si fornisce la chiave per farsi crocifiggere mettendo in discussione tutto quello che è stato fatto». Secondo lei da chi è partito tutto questo polverone? «Non so da dove sia partito comunque penso dai colleghi e dai genitori. Non credo siano stati gli allievi e che dei ragazzi possano aver creato tutto ciò». Come mai il Monti ultimamente è preso spesso di mira? «Mi piacerebbe che della nostra scuola si parlasse anche di altre cose e non di cose che io ritengo marginali. E invece si parla sempre di pettegolezzi anziché del degrado culturale in cui siamo tutti immersi e di cosa si insegna e di come lo si insegna». Dulcis in fundo arriviamo alla difesa di DAVIDE CANTINO, il professore incriminato di educazione musicale del biennio del Linguistico, insegnante anche ai licei di Lanzo e a Giaveno. Professor

LETTERA DEGLI STUDENTI

Faccetta nera Vs. Bella ciaoIl solito putiferio mediatico scatenato dopo che il professore del Monti di Chieri, Davide Cantino, fa ascoltare alcuni canti in voga nel periodo del regime. Accusa e difesa a confronto, interviste al preside Perna, alle professoresse Cardis, Mastrocola e una lettera della 2 C Linguistico che difende il professore

di Valerio Vigliaturo

Il preside del Monti Salvatore Perna

Paola Mastrocola

>> Società

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Cantino, partiamo dal rapporto con la Cardis con la quale teneva l’ora di compresenza. «I rapporti con la Cardis non erano stupendi da anni ma non credo che la colpa sia solo mia. Insegnando in diverse scuole ho riscontrato al Monti una certa chiusura. È una scuola nella quale una collega di compresenza può dire si è sempre fatto questo e si farà questo. Tutto è precipitato dopo il 24 maggio quando è stato indetto un Consiglio straordinario praticamente per me, una sorta di tribunale del popolo, ma irregolare, perché c’erano una decina di genitori e una dozzina di allievi. Ricordo che i genitori hanno comunque un’ora di colloquio per ricevimento tutte le settimane. Io non ho mai visto nessuno di loro, se ci fosse stata una vera volontà di comunicare avremmo comunicato. La Cardis, visto che lei sa relazionarsi, perché non è mai venuta a dirmi scendendo dal suo trono di coordinatrice della 2 A come stavano le cose?». Com’era il rapporto con gli studenti, alcuni l’hanno accusata di avere un comportamento minaccioso e intimidatorio. «Se percentualmente io assumo un atteggiamento severo per il 90 % delle mie lezioni, proprio per dimostrare che non sono un fascista autoritario, spendo spesso il restante 10 % in atteggiamenti confidenziali con lo scopo di mostrare l’altra faccia dell’insegnante. Normalmente i ragazzi capiscono, ed anzi come nel caso della 2 C, quando scorgono la mia umanità l’apprezzano. Se questo non è successo per qualche ragazzo della

2 A credo che la causa sia da cercare non nel mio comportamento ma altrove. Vorrei ringraziare i ragazzi della 2 C perché la stima che nutro nei loro confronti vedo che è ricambiata». Come hanno reagito i suoi studenti di Giaveno e Lanzo? «Quando a Lanzo è arrivata “La Stampa” il 27 maggio in classe i ragazzi della mia 2 A risentiti volevano subito chiedere un’intervista al giornalista per sostenere le mie ragioni. Nelle tre classi di Giaveno, due di Scientifico e una di Linguistico, ho svolto lo stesso programma di Chieri e non solo nessuno si è lamentato ma anzi i ragazzi dello Scientifico mi hanno chiesto di continuare e di fare altre canzoni, ma ritenevo fosse sufficiente. Visto che sono stato accusato di parlare male del Linguistico dico che gli allievi dello Scientifico di Giaveno hanno mostrato una licealità molto maggiore di quella che ho visto in certe classi del Linguistico del Monti. Perché? Credo che se il Linguistico vuole conservare l’etichetta di Liceo i suoi allievi non devono sentirsi disorientati di fronte all’interdisciplinarietà, che io intendo come capacità di spaziare da un sapere all’altro». Come giudica il sistema scolastico chierese? «A giudicare da quello che sta accadendo sembra che almeno scolasticamente l’ambiente chierese sia molto “politicizzato”: credo che l’accusa fatta a me di aver politicizzato certe lezioni tradisca una politicizzazione dell’accusa stessa, ma non vorrei pensarlo perché sarebbe molto grave e soprattutto perché quando c’è di mezzo la politica non si può

svolgere una didattica serena e obiettiva». Si aspettava questa reazione? « Ho già detto e ripeto, sarò ingenuo, che non pensavo fosse così scandaloso e delinquenziale analizzare storicamente tre testi del regime e non specifico fascista perché l’operazione può riferirsi a canzoni di qualunque regime. In questo caso ritengo comunque che l’antifascismo si faccia soprattutto studiando il Fascismo, del quale ripeterei il noto spot: se lo conosci lo eviti». Dopo l’accaduto lei ha dato le dimissioni? «Quando ho saputo della rete che si stava stringendo attorno a me ho dato, ma come gesto di protesta, le dimissioni dal Monti che ho poi ritirato. Tuttavia siccome un grande senso di nausea mi coglie quando varco le soglie del Monti, mi sono ripromesso di non tornarci finché qualcuno dimostrerà di giudicare fatti e non opinioni perché la storia non si fa raccontando storie e certi colleghi di storia hanno su questo molto da riflettere. Mentre nelle altre scuole svolgo regolarmente le mie lezioni fino alla fine dell’anno. Lei ha delle posizioni politiche, si considera di destra? «Io non sono di destra, voglio poter analizzare le cose serenamente, per dirla alla Moliere “Io prendo il mio bene dove lo trovo”». È vero che ha avuto un parente ucciso in un campo di concentramento? «Mio nonno materno Francesco Boano, antifascista, per avere fatto insieme ad altri suoi colleghi gli scioperi del marzo del 1944 fu incarcerato e poi internato nel campo di Ebensee in Austria dove morì». Ad ognuno le sue conclusioni.

Faccetta nera, canzone scritta dal poeta romano Giuseppe Micheli e musicata da Mario Ruccione nel 1935, fu inizialmente scritta in romanesco per il Festival della canzone romana, ideato nel 1891, e venne alla luce nel quadro della preparazione all'invasione dell'Abissinia da parte dell'esercito italiano. Non si tratta pertanto di una canzone commissionata dal Regime, che anzi non vide mai di buon occhio un testo simile, incentrato sulla fraternizzazione tra italiani ed etiopi, considerati razza inferiore. Tant’è che il Ministero della Cultura Popolare, la censurò prima che venissero promulgate le leggi razziali del ’38. Il testo di Giovinezza, invece, fu inno goliardico degli studenti universitari nel 1909. Fu poi adottato ufficialmente dal Partito Nazionale Fascista

nel 1924. Il testo nacque col titolo Commiato dalla penna di Nino Oxilia e sulla note di Giuseppe Blanc. Le parole gioiose e malinconiche celebravano la fine della spensierata età degli studi e vi sono contenuti elementi di certa sinistra rivoluzionaria ed interventista. Su l’Inno a Roma si può dire tutto, ma non che sia un testo fascista. Composta nel 1919 da Fausto Salvatori su musica di Giacomo Puccini è ispirato al Carmen Secularae di Orazio ed è un canto di amore incondizionato verso Roma, la città eterna.

Breve storia di Faccetta nera, Giovinezza e Inno a Roma

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Scuola napoletana e scuola genovese si a l ternano quest’estate nell’Area Spettacoli del Polo culturale di Chieri. Ogni sera, dal 25 giugno al 10 luglio, alle ore 21.30, esibizioni no stop con artisti di calibro nazionale e serate di cabaret sotto le stelle. Tra gli appuntamenti più attesi c’è il concerto gratuito di Eugenio Bennato dell’8 luglio. Il cantautore napoletano guru del movimento creativo Taranta Power, nato sulla scia di uno rinnovato interesse dei giovani per il ritmo della Taranta rituale, è anche autore del recente Briganti Emigranti, uno spettacolo musicale dedicato al brigantaggio e alle delicate vicende legate alla "Questione Meridionale". I Formula 3 si esibiranno il 7 luglio (ingresso 8 euro) con il loro repertorio denso delle parole di Mogol/Battisti. Il gruppo storico di Lucio Battisti che negli anni ‘70 ha rappresentato una fase importante per la musica italiana e per il rock “progressive” è ora formato da Tony Cicco alla batteria e alla voce, Alberto Radius alla chitarra e Ciro Di Bitonto alle tastiere. Ancora glorie del panorama nazionale sabato 9 luglio con il concerto dei Matia Bazar (ingresso 12 euro) il cui nuovo album Conseguenza logica segna l'attesa reunion del gruppo con la vocalist Silvia Mezzanotte. Dopo quasi quarant’anni di musica e cambi di formazione, la band porta ancora

il marchio della sua prima voce femminile, Antonella Ruggiero, il cui nome d’arte era “Matia”, ovvero “matta” in genovese. Tuttavia, i primi a salire sul palco saranno i 15 finalisti dell’attesa 7° edizione di ChierINFestival, una gara canora riservata a solisti o duetti - con canzoni edite o inedite - che non abbiano un contratto discografico in corso (iscrizioni aperte fino al 10 giugno). Al vincitore, che nel 2010 fu Giulia Furci, verrà consegnato il Premio

Tour Music Fest, ovvero l’iscrizione gratuita con passaggio alla seconda fase del Festival Internazionale della Musica Emergente 2011. La serata, a ingresso libero, si terrà a partire dalle ore 21 del 25 giugno. Il 27 giugno sarà il momento della Sfilata di moda organizzata con la collaborazione del consigliere Rachele Sacco e di alcuni punti vendita chieresi (Capra, Original Marines, Kyto, Sisley, Iana, Peter Pan, Viola Verde, Il Punto, Fabienne, Cesare Rago e Beautifuldream).

Oltre al liscio la Taranta

“Chieri in concerto” ospita Eugenio Bennato, Matia Bazar e Formula 3 in occasione della rassegna estiva organizzata dal Comune in collaborazione con la Pro Chieridi Valentina Malcotti

Eugenio Bennato

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Per gli amanti del liscio martedì 28 giugno si esibirà Matteo Tarantino con la sua orchestra (ingresso 10 euro). Intermezzo di cabaret il 29 giugno con lo spettacolo Entreneuse del duo comico Marco e Mauro. Il 3 luglio è il momento delle ugole junior con la finale

piemontese del Gran Palio delle Regioni 2011 (la finale nazionale si terrà a Milano nell’autunno). Ancora cabaret e magia il 5 luglio con Mario Zucca e i suoi. Si chiude domenica 10 luglio con un tributo ai Nomadi a cura degli Utopia solo Nomadi.

Per il secondo anno consecutivo la Pro Loco di Moriondo Torinese, in collaborazione con la Parrocchia e il Comune aderisce alla Fête de la Musique lanciata 30 anni fa dal Ministro della Cultura di François Mitterand, Jack Lang. Per celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia il programma offrirà in prevalenza musica italiana di epoche diverse, dalla musica “colta” alla musica popolare e tradizionale. Sarà una Festa kilometro zero, con la grande maggioranza degli artisti provenienti da Moriondo stesso, dal chierese, da Torino e dalla Liguria, attraverso quattro eventi ad ingresso libero. Il 17 giugno, il Cortile delle scuole, ore 21.30, ospiterà le ballate piemontesi tratte dalle raccolte di Costantino Nigra e di Leone Sinigaglia (del 1880 e 1914 rispettivamente) eseguite da Maurizio Rinaldi (voce e chitarra) e Sergio Caputo (violino, percussioni e canto). Il 19 giugno, presso la Chiesa Parrocchiale, ore 11, la Santa Messa sarà accompagnata da organo e voce. Il Prof. Guido Fonsatti, noto organista torinese, ed il tenore chierese Domenico Di Micco, che già avevano partecipato alla Festa nel 2010, daranno una dimensione di solennità alla messa domenicale. Lo stesso giorno, alle ore 21, le volte della chiesa saranno riempite dalle dolci note dell’arpa della giovanissima moriondese Andrea Giulia Pietrobon, mentre l’Hybriss Baroque Ensemble, diretto dal moriondese Alberto Asero, rallegrerà gli animi con pezzi di musica barocca legati allo Stylus Phantasticus. Il 21 giugno, ore 21,30, nella splendida cornice della piazza del Castello, la Corale Popolare Montaldese darà il benvenuto all’estate e concluderà la Seconda festa eseguendo canti popolari, musica revival e arie di Giuseppe Verdi.

La festa della Musica di Moriondo TorineseNel 150° anniversario dell’Unità d’Italia

I Matia Bazar

APERTURA STRUTTURA POLIFUNZIONALE:- PALLAVOLO - BASKET - CALCIO A 5

ESTATE RAGAZZIIN PISCINA

dal 13 giugnoal 9 settembre

NOVITÀ 2011

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C’è un gran parlare di istruzione. Tra gli accesi dibattiti metodologici vi è quello attorno a Togliamo il disturbo, l’ultimo saggio sulla libertà di non studiare della proficua scrittrice/professoressa Paola Mastrocola. Senza contare le polemiche legate ai tagli nella scuola pubblica. Tutte questioni assolutamente legittime che danno ovviamente per scontata la presenza dell’edificio scuola in sé. Eppure ci sono parti del mondo in cui questo nostro dato di fatto è un miraggio. In alcune

zone del Mali, come ad esempio il villaggio di Zandiéla, per poter raggiungere le scuole elementari più vicine, i bambini devono camminare per oltre 6 km lungo sentieri agresti, valicando un’arteria nazionale molto trafficata prima di raggiungere la scuola più vicina. È proprio in questo villaggio che la neonata associazione Worldwide Band Aid (WBA) vuole costruire una scuola elementare. Zandiéla è uno dei venti villaggi compresi nel Comune di M’Pessoba (900 km2),

un agglomerato che conta oltre 36mila abitanti, gli stessi di Chieri che si estende, però, su 55 km2 scarsi. A fondare l’associazione, con sede a Chieri, sono stati sette insegnanti dell’Istituto Agorà di Chieri “capitanati” da Mamadou Coulibaly, architetto originario del Mali. «Miriamo a essere attivi con iniziative di sensibilizzazione sia in Italia che all’estero», spiega il presidente Coulibaly. Il primo progetto di cooperazione internazionale promosso dalla WBA

prevede proprio la costruzione di due scuole elementari nel sud del Mali: una sarà quella destinata al già citato villaggio di Zandiéla e l’altro intervento riguarderà la ristrutturazione totale di una scuola diroccata nel villaggio di Moussokorobougou. Le cinque aule dell’edificio non sono a norma e necessitano di costante manutenzione a causa dei materiali poveri con cui gli stessi abitanti del villaggio le hanno costruite. Per i bambini di prima elementare

è disponibile solo una specie di “hangar” di paglia e fieno. La scuola serve i bambini di tre villaggi situati nel raggio di 5km; anche in questo caso il tragitto da percorrere a piedi è molto pericoloso per bambini di quell’età. «Siamo alla ricerca di sponsor che contribuiscano al finanziamento del progetto - continua Coulibaly - e intendiamo recuperare fondi attraverso l’organizzazione di manifestazioni culturali, cene e serate a tema per far conoscere il territorio africano,

ma contiamo anche sulle quote associative». In parallelo al progetto in Mali, che si svilupperà in diverse fasi con la collaborazione dei sindaci del posto, i soci fondatori della WBA contano di sviluppare iniziative nazionali che riguardino le pari opportunità, dall’integrazione delle persone extracomunitarie alla complessità di un fenomeno dalle mille sfumature come il bullismo.

nuove scuole per il Mali

Il progetto di cooperazione internazionale della neonata associazione chierese WBA per portare l’istruzione dove è un miraggio di V. M.

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Istituto Agorà, a Chieri una scuola di formazione europea a tempo pieno

Sono ormai 15 anni che l'Istituto Agorà costituisce un punto di riferimento del polo istruzione e formazione. In questi anni la tenacia, la serietà e la dinamicità della Direzione e dello staff hanno rappresentato più di un segno concreto della propria presenza nell'ambito dei servizi scolastici in area scolastico-formativa. Una sperimentata metodologia didattica, basata sull'ottimizzazione del tempo, favorita dal numero ridotto di allievi nelle classi (da 3 a 15 persone) e dagli orari personalizzati nel caso degli adulti che preparano presso l’Istituto il loro esame di maturità, offre le migliori condizioni per la preparazione e l'apprendimento delle materie, ottenendo nella maggior parte dei casi eccellenti risultati in sede di esami. L'Istituto Agorà si pone come obiettivo fondamentale il dare ai propri allievi un buon livello di preparazione attraverso metodi didattici moderni ed innovativi e, nello stesso tempo, adeguati a promuovere l'apprendimento e la crescita individuale di ogni studente. L'Istituto si pone dunque come risorsa alternativa alla scuola tradizionale sul territorio del chierese, in grado di intervenire, di volta in volta, secondo le necessità e le difficoltà dell'allievo. Il caratterizzarsi come scuola a tempo pieno, dalle 8 alle 13 e dalle 14 alle 17, garantisce alle famiglie una costante attenzione verso l’allievo sia durante le ore di lezione mattutina sia durante lo studio individuale guidato il pomeriggio. Da alcuni anni ai corsi di media superiore è stata affiancata la scuola media inferiore Holden a tempo pieno, in cui le eventuali difficoltà di apprendimento o di inserimenti in grandi classi dell’allievo vengono superate e risolte da mirate tecniche didattiche finalizzate alla normalizzazione del rapporto dell’allievo nei confronti della struttura scolastica. La scuola Media Holden offre ai propri ragazzi, oltre alla normale attività didattica del mattino, una mensa interna, il doposcuola supportato dai docenti e numerose attività extrascolastiche, che garantiscono alla famiglia la presenza delle attività scolastiche ed extrascolastiche sino alle 18 dal lunedì al venerdì. L’Istituto fornisce inoltre sia lezioni individuali e di gruppo per studenti delle scuole medie inferiori e superiori sia corsi di recupero su materie specifiche organizzabili nel corso dell’anno scolastico oppure durante i mesi estivi.18 19In un periodo dove il dibattito

sull’acqua pubblica è all’ordine del giorno attraverso il referendum, anche Chieri sarà dotata di un chiosco “Punto Acqua Smat” nel piazzale Quarini, ideato e progettato dalla Società Metropolitana Acque Torino, gestore del servizio idrico integrato dell’Autorità d’Ambito Torinese ATO3. Tutti i giorni, dalle ore 8 alle ore 24, il chiosco distribuirà l’acqua naturale a temperatura ambiente o refrigerata ed acqua gassata refrigerata ad un costo simbolico di 5 centesimi per 1,5 litri, entrambe garantite ed igienizzate con impianti UV. Per i primi quindici giorni successivi all’inaugurazione avvenuta l’8 giugno anche l’acqua frizzante sarà gratuita. Il Punto Acqua è stato pensato e realizzato per contribuire a promuovere l’abitudine a bere l’acqua del rubinetto. Un’acqua sicura perché costantemente controllata e garantita dai laboratori SMAT, ecologica perché distribuita

a domicilio senza mezzi di trasporto inquinanti e priva di imballaggi plastici così dannosi per il nostro ecosistema, economica perché con un costo di 400 volte inferiore rispetto a quello dell’acqua minerale imbottigliata. Una scelta ecologica di valore messa a segno dall’intera Amministrazione Comunale di Chieri e dall’Assessore all’Ambiente Arturo Calligaro, perché si realizzi una concreta politica ambientale finalizzata a promuovere comportamenti più consapevoli da parte del cittadino nella salvaguardia del nostro habitat. «Finalmente metteremo la parola fine a questa lunga e tormentata vicenda del punto acqua - ha dichiarato l’Assessore Calligaro -. Ci sono anche delle ipotesi di aprire nuovi punti in altre zone della città». Il “Punto Acqua Smat” è stata infatti una delle poche iniziative intraprese dall’ex Assessore Astolfi ma che non era riuscito a portare a compimento. «Le tariffe sono

quelle previste dalla Smat. In un primo momento si è pensato a una gettoniera - ha dichiarato Calligaro - ma anche se la zona è presidiata c’è il rischio che possa attirare mal intenzionati». Presto al posto dei soldi sarà possibile rifornirsi attraverso delle tessere in vendita nei giornalai e nei tabaccai. «È un’iniziativa in cui crediamo molto per poter dare un servizio ridotto ai cittadini - ha precisato Calligaro - . L’Amministrazione è molto sensibile alla riduzione del rifiuto come e lo dimostrano altre iniziative come “Porta la sporta” intrapresa per convincere la gente a non usare i sacchetti di plastica e il protocollo approvato di adesione ad Agenda 21 in cui il Comune si impegna ad attuare degli acquisti di beni di consumo eco compatibili, carta, solventi, mobili facilmente riciclabili e smaltibili in modo da contribuire al rispetto dell’ambiente».

Abituiamoci a bere l’acqua del rubinetto

Inaugurato il “Punto Smat” nel piazzale Quarinidove si potrà acquistare acqua gassata e rifornirsi gratuitamente di quella naturale

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Continuano a far parlare di sè le ragazze selezionate per il Calendario 2011 pubblicato in allegato al numero di gennaio della rivista. La mostra fotografica Le bellezze del chierese che le ritrae attraverso alcune tra le più belle istantanee realizzate in occasione del servizio fotografico del calendario, allestita a febbraio nelle sale di Palazzo Opesso, è stata ospitata presso gli spazi interni del Caffè Nazionale di Piazza Cavour 1 a Chieri in

occasione dell’inaugurazione del dehor estivo. All'evento hanno partecipato alcune delle ragazze più affezionate all’iniziativa, Silvia Ronco, Federica Rizzato, Laura Serghiev e Giulia Carbone. Le ragazze, tra un aperitivo e l’altro, sono state ritratte dai fotografi Enzo Trento, Luciano Berruto e Ivan Tardito del gruppo “f8chieri” diretto da Matteo Maso che attraverso un workshop formativo ha realizzato il servizio fotografico del calendario.

L’aperitivo è stato anche l’occasione per lanciare il “Drink della salute”, un cocktail analcolico speciale creato esclusivamente dal Caffè Nazionale a base di the verde, pappa reale e aromi naturali, per dissetare i clienti chieresi durante la torrida estate e ideale, per via del suo basso concentrato di zuccheri, per soddisfare il palato esigente delle fanciulle, sempre di più attente a mantenere sotto stretto controllo la linea.

Al CaffE'è Nazionale le bellezze del chierese

Le ragazze del Calendario 2011 di CHierioggi Laura Serghiev, Silvia Ronco, Giulia Carbone, Federica Rizzato, posano in occasione dell'inaugurazione del dehor estivo

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Il riflesso di una nuova, elegante femminilità

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Foto di Luciano Berruto

Foto di Luciano Berruto

Foto di Enzo Trento

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Ayutthaya si trova su di un'isola frutto di una sedimentazione secolare alla confluenza di tre fiumi: Chao Phraya, Pasak e Lopburi, a circa 70 km a nord della capitale Bangkok. Era la vecchia capitale del Siam, diventata la prima capitale nel 1351 del regno del principe Ramathibodi I, conquistata e saccheggiata dai Birmani nel 1767. Dopo la sua distruzione la capitale fu spostata a Thonburi da re Taksin e nel 1782 a Bangkok dal re Rama I. Attualmente l’antico sapore delle imponenti rovine della città antica formano il cosiddetto "Parco Storico di Ayutthaya", diventato nel 1991 uno dei Patrimoni dell'umanità riconosciuti dall'UNESCO.

Bangkok situata sulla sponda orientale del fiume Chao Phraya, nei pressi del Golfo della Thailandia, è la città più grande della Thailandia. Inizialmente chiamata Bang Makok, quando fu scelta come nuova capitale fu ribattezzata Krung Thep, che significa nella sua lunga denominazione "città degli angeli", “la città della gioia eterna”. Bangkok oggi si presenta come una gigantesca metropoli, moderna, con edifici futuristici, sofisticati centri commerciali e lussuosi hotel che si protrae verso le mode occidentali ma allo stesso tempo fortemente legata alle tradizioni orientali. Ricca di bellezze architettoniche, la città è famosa per l'intensità della vita quotidiana e notturna, per l’ospitalità della sua gente, per il cibo e per il suo fascino orientale legato al Buddismo e ai suoi templi. Wat Prakeaw è il Tempio del Buddha di Smeraldo, la Residenza del Sacro Gioiello di Buddha considerato il più sacro tempio buddhista in Thailandia, un complesso di edifici religiosi situato nel comprensorio del Grande Palazzo Reale. Wat Pho si trova nelle immediate vicinanze del Grande Palazzo Reale. È conosciuto anche come il Tempio del Buddha Sdraiato, famoso, oltre che per la sua maestosa bellezza, per essere il luogo dove è nata la prima scuola di massaggi thai. Wat Arun è chiamato anche il tempio dell'alba per i meravigliosi effetti cromatici che le prime luci del mattino gli conferiscono.

Pattaya situata nella regione di Chonburi nella costa nord orientale del Golfo di Thailandia, è seconda solo a Bangkok, con una media di circa 5 milioni di visitatori all'anno. In passato era un piccolo villaggio di pescatori finché non è stato riscoperto come zona turistica dai residenti di Bangkok negli anni ‘60. In breve tempo è diventata una delle località balneari più di successo al mondo famosa per le sue attrattive turistiche e la sua vitalità notturna. Jomtien è una delle sue zone più belle in cui si trovano lungo la spiaggia i più grandi hotel e resort della città, meta del turismo familiare e degli interessati ai vari sport acquatici.

Koh Larn detta anche Coral Island per le sue acque cristalline, si trova a circa 7 Km a ovest di Pattaya. Le attrazioni includono la vista dei coralli dalla barca con il fondo in vetro, immersioni subacquee, snorkelling, windsurf, sci d'acqua e paracadute con la barca. Attaccati alla spiaggia i chioschetti preparano noci di cocco, gamberi e aragoste al barbecue, che sono serviti direttamente in spiaggia sotto all’ombrellone. Da non perdere anche la vista panoramica dal tempio che domina l’isola dalla collina.

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Esiste qualcosa di più oltre al fatto che tutti pensano che un chitarrista classico debba essere un virtuoso dello strumento e farsi crescere le unghie lunghe per accarezzare le corde con più potenza. Esistono segreti, sfumature dell’animo, nuances alla francese, impercettibili se non ci poniamo di fronte alla cose con una certa predisposizione. La musica di Maurizio Colonna richiede tutto questo. Richiede questo sforzo per andare oltre alla spettacolarità del suo chitarrismo, per recepire un’espressione artistica che abbraccia più campi non solo la musica, senza scadere però in quel sentimentalismo stucchevole di certa New Age. L’impalcatura sonora e armonica è ben stabilita e dosata attraverso un’orchestrazione sapientemente controllata anche quando si tratta di rivisitare brani storici. Non per niente Colonna, che è nato a Torino nel 1959, è autore di libri storico-

musicali, di metodi di tecnica chitarristica e di numerose opere discografiche e di musiche da film, ed è stato allievo del celebre chitarrista venezuelano Alirio Diaz. La sua attività concertistica iniziata negli anni ottanta si è sviluppata senza distinzioni attraverso performances che hanno assunto il significato di veri e propri eventi culturali. Nel 1981 esegue nel Festival di Venezia in Eurovisione sulla Rai l’Adagio del Concierto de Aranjuez per Chitarra e Orchestra. Il 13 Dicembre del 1992 interpreta in occasione del Primo Concerto di Natale in Vaticano il suo Notturno nella Basilica romana di San Giovanni in Laterano, accompagnato da membri dell’Orchestra Sinfonica di Santa Cecilia. Colonna è stato poi il primo chitarrista classica nella storia della televisione italiana a partecipare nel 1996 al Festival di Sanremo. Mentre nel 2000 è stato ospite insieme a

Luciana Bigazzi del Monastero di Santa Chiara a Napoli, in occasione del Concerto dell’Epifania. Il sodalizio artistico con la Bigazzi, sua compagna di vita, l’ha portato a vivere a Baldissero Torinese, lontano dal tam tam cittadino, e a condurre una vita coniugale connivente cui tutti aspireremmo. Spesso li si vede infatti bazzicare nel mercato di piazza Dante a Chieri alla ricerca di ortaggi e frutta fresca nelle bancarelle allestite dai contadini. Una ricerca alchemica che si riflette artisticamente in molti brani per chitarra e pianoforte composti a quattro mani, nonché nella fondazione del marchio NCM (New Classic Music) che ha pubblicato diversi album di Luciana Bigazzi, tra cui nel 2010 Magical Places-Works For Piano. Anche il suo nuovo cd The Secrets Of The Soul in cui la chitarra di Colonna dialoga con un ensemble acustico ed elettronico, è prodotto

dalla NCM. E proprio in occasione dell’uscita dell’album abbiamo avuto il piacere di incontrarlo di realizzare un’intervista esclusiva per la nostra rivista. Maurizio, sei nato a Torino dove hai intrapreso la tua carriera, ma hai deciso di vivere a Baldissero, nelle colline di Torino, come mai? «La necessità di rapportarmi alla natura, pur vivendo vicino ad una grande città, è sempre stata presente dentro di me. Torino è unica perché offre le condizioni e le prerogative di una metropoli dinamica, ma anche vivibile, e in più, a pochi minuti dal centro, ha un polmone verde collinare che ci permette di fuggire dai rumori del traffico e dalle frenesie metropolitane». Parlaci del tuo nuovo album. Cosa si cela nei segreti dell’animo di Colonna e nell’angolo della tua memoria, come dal titolo di Corners of the memory, forse uno dei brani più belli. «The Secrets Of The Soul è un lavoro a cui sono affezionato: è il risultato di tre anni di ricerca ed è anche il frutto di riflessioni che vanno oltre l’arte musicale». Nel brano In the middle of the night si risentono chiaramente le atmosfere di The Dark side of the moon dei Pink Floyd. È un omaggio che fai sulla scia del tuo precedente album del 2008 Rock Waves-Electric Dreams of a Classical Guitar Player nel quale interpreti alcuni dei più noti brani del rock mondiale? «L’omaggio ai Pink Floyd è un momento insostituibile all’interno del cd e non è la continuazione di cose realizzate in precedenza. È una scommessa timbrica: in esso il suono della mia chitarra classica “nuota” a lente bracciate dentro un oceano tastieristico calmo “come una tavola”, infinito». Quando è nato il tuo sodalizio con la

pianista e compositrice Luciana Bigazzi che suona anche nell’ultimo album le tastiere e che cosa vi unisce? «Luciana Bigazzi ha prodotto The Secrets Of The Soul e ha contribuito, in modo determinante, a colorare armonicamente e timbricamente la mia tessitura chitarristica. Senza il suo contributo interpretativo questo mio lavoro non sarebbe mai nato così come è. Il nostro rapporto artistico e affettivo è senza tempo, è scritto nel nostro percorso di vita». Durante la presentazione del disco alla libreria La Feltrinelli di Porta Nuova a Torino hai affermato che la musica barocca si potrebbe paragonare alla disco music ma che se dicessi una cosa del genere in un Conservatorio saresti subito lapidato. «In occasione della presentazione del 27 Maggio a La Feltrinelli di Torino (Porta Nuova) ho detto che alcune pagine del repertorio barocco risultano, sia per l’indubbia prevedibilità delle soluzioni armonico-melodiche che per il modesto valore delle

soluzioni timbriche, molto simili a quei pezzi fatti in serie, magari con il computer di casa, che hanno invaso le discoteche di tutto il mondo. Ovviamente il riferimento non è rivolto assolutamente a capolavori barocchi di indiscusso valore. Basti pensare alla produzione di J. S. Bach. Ogni epoca ha il suo manierismo, a volte grottesco, non c’è alcun motivo per scandalizzarsi». Nel 2005 sei stato ospite insieme al grande chitarrista Frank Gambale di uno stage organizzato dalla nostra associazione culturale a Chieri, attraverso cui ho potuto constatare oltre all’amore che ti lega alla musica e al tuo strumento la passione che hai per l’insegnamento. Quali canali didattici preferisci percorrere e cosa vuoi trasmettere ai tuoi allievi? «Sono convinto che il percorso di studi musicali, così come è oggi pensato nei nostri Conservatori, sia fuori dal tempo. I giovani musicisti hanno bisogno di lavorare, ma percorrendo un iter accademico non adeguato al

Maurizio Colonna

di Valerio Vigliaturo

Abita a Baldissero Torinese uno dei più straordinari chitarristi classici del nostro tempo che presenta il suo nuovo nuovo album “The secrets of the soul”

>> Cultura

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di V.M. Gli acquarelli di Luisella Cottino nascono dal cosiddetto “bagnato su bagnato”, una tecnica che implica la stesura del pigmento di colore su cartoncino inumidito in precedenza. A contatto con l’acqua il colore si espande velocemente, fugge lungo il foglio fino o diventare, con il tocco della Cottino, l’asfalto evanescente di un strada cittadina o il cielo d’acciaio sopra ad alberi mossi dal vento. Classe 1964, Luisella Cottino vive e lavora a Riva presso Chieri ma da tempo ha spedito fuori porta i suoi acquarelli, ricevendo numerosi premi nazionali e internazionali. Fino a fine luglio sarà possibile vedere alcuni suoi lavori all’Ingrossominuto di via della Basilica 1 a Torino, un caffè ristorante di design a due passi dalle Porte Palatine. In quest’evocativa cornice cittadina sembrano risaltare ancor di più i palazzi della Cottino mentre si stagliano contro il cielo, gravidi di terrestre malinconia ma anche di un’eterea luminosità data dalle linee sfumate. Nei suoi disegni c’è quell’incanto poetico che prende vita quando il colore sposa l’acqua:

ne risulta un matrimonio impetuoso in cui l’energia e la tensione vitale prendono il sopravvento sulla superficie chiazzandola di intense atmosfere. I paesaggi della Cottino sono così vividi che arrivano ad acquisire suoni, tra gli ombrelloni che coprono aperitivi cittadini e il cielo di campagna che si prepara a un temporale. Elegante ma pungente, sovente monocromatica nella tecnica ma sempre polisensoriale nell’insieme, la Cottino sembra capace di dar parola all’acqua colorandola con

la stessa maestria con cui un buon poeta riesce “a far ridere o piangere una parola”. Le sue sembrano foto ad acqua ma sono prive dell’ansia di un esercizio di stile che rincorra la descrizione minuziosa. Il motore dell’artista rivese sembra essere un altro: nei suoi tratti ci sono movimento e sonorità. Quelli che registra sui cartoncini sono sprazzi di vita e non ci si sorprenderebbe se, da un momento all’altro, si aprisse una finestra cigolante sul vicolo o salisse una risata da un dehor.

La regina rivese degli acquarelliNel cuore di Torino all’Ingrossominuto in mostra le opere di Luisella Cottino

nostro tempo, rischiano di vivere la musica solo come un hobby e non come un’attività reale. Purtroppo un altro vero problema è legato alla mancanza di aggiornamento di una parte consistente del corpo docente, che è fermo alla didattica del primo Novecento e conosce pochissimo la realtà musicale moderna, la sua storia, nel senso più ampio possibile, e i relativi sviluppi». Grazie alle tue partecipazioni al Festival di Sanremo del 1996 dove ti sei esibito insieme a grandi chitarristi come Pat Metheny e George Benson e del 2005 con Antonella Ruggiero e Gambale hai avuto molta visibilità. Si parla spesso di tv spazzatura e di un livello della cultura sempre più scadente. A chi imputi tutto questo, ai mass media o anche al pubblico? «La scelta di suonare per il grande pubblico è una prerogativa del mio essere musicista. Per me è un dovere servirsi dei mass media per comunicare meglio con il mondo, evitando naturalmente gossip,

realities e altri “contenitori” poco interessati alla musica. Credo anche però che sia altrettanto giusto rispettare la scelta di chi desidera un contatto più discreto con il pubblico, preferendo non esibirsi in televisione. Ogni artista, come ogni essere umano, è libero di scegliere il suo divenire, nel rispetto della propria coscienza e degli altri». Sei reduce da un primo tour promozionale attraverso cui hai presentato il tuo disco all’Italian Cultural Institute di Londra lo scorso aprile e a maggio alla Sala Baldini di Roma. Vorrei ricordare in particolare che in questi giorni ti sei esibito al Teatro Colosseo per il Concerto Benefico il cui ricavato è stato interamente devoluto a LIBERA di don Ciotti. Com’è nata questa iniziativa e quali saranno i tuoi prossimi appuntamenti? «Quando si ha la possibilità di fare qualcosa, anche se piccola, per essere vicino a chi è impegnato in attività moralmente ineccepibili, come Libera, non si può che sentirsi felici di farlo. Nel

mio prossimo futuro c’è un progetto discografico che dovrebbe essere registrato entro la fine dell’anno: un Live in London per Pianoforte e Chitarra che realizzerò insieme a Luciana Bigazzi, con la collaborazione dell’Italian Cultural Institute of London».

Maurizio Colonna e Frank Gambale

Maurizio Colonna e Antonella Ruggiero

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Via Beppe Fenoglio, 4 - 10023 Chieri (TO)Tel. 011.941.30.25 - 340.265.29.82 - 392.555.55.00

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NUOVA

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Immerso nel verde e di nuova gestione, l’albergo è situato nella quiete fuori città, non lontano dalla zona industriale di Fontaneto. Ideale per chi intende trascorrere un periodo di riposo o per chi viaggia per lavoro, essendo comunque a due passi dal centro. L’ampio giardino interno, elegante e ricco di giochi per bambini, offre la possibilità di organizzare feste, compleanni, matrimoni, cresime, adii al celibato e al nubilato. Da rilevare anche il gazebo, nonché lo spazioso dehor porticato. La cucina è quella tipica piemontese ma non disdegna neppure i sapori più mediterranei. Tra le specialità si possono trovare le rane, le tinche, le anguille, lumache alla parigina, faraone, anatre, passando poi agli

arrosti e brasati al Barolo, ai bolliti misti, allo stracotto alle erbette. Su richiesta è possibile assaporare ogni tipo di specialità regionale, come ad esempio gli spaghetti con colatura di Alici di Cetara, una rarità da provare assolutamente. Ma il ristorante saprà accontentare anche quanti per lavoro sono di fretta, in quanto a pranzo si può optare per un menù fisso a base di antipasto, primo, contorno e un quarto di vino o acqua.

La pulizia e l’ordine regnano sovrani in tutte le stanze dell’albero in cui aleggia un profumo di fresco e di pulito. I clienti possono anche usufruire della TV satellitare e di ogni comfort. Il costo della singola è di 55 euro mentre per la doppia

è di 75 euro, compresa la prima colazione con buffet internazionale.

Un ampio salone sottostante è adibito a cerimonie, ma anche a congressi e convegni offrendo la possibilità di fare di questa struttura un importante polo dove ogni associazione o ente potrà svolgere abitualmente i propri raduni, con eventuali convenzioni da concordare preventivamente con l’albergo. A tal proposito si ricorda la presenza di uno spazioso parcheggio interno.

Insomma, un centro rinomato e moderno da provare assolutamente, che dà un valore aggiunto a un importante centro turistico, economico e industriale come Chieri.

Hotel Ristorante La Maddalena

Nuova gestione per l’albergo a tre stelle immerso nel verde di Fontaneto, luogo ideale per cerimonie, pranzi e convegni

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È stata un successo la premiazione della X Edizione del concorso nazionale Inedito-Premio Colline di Torino 2011 organizzato dall’Associazione culturale Il Camaleonte con la direzione artistica di Valerio Vigliaturo che si è svolta dal 20 al 22 maggio con il coinvolgimento dei comuni di Chieri, Pecetto, Baldissero, Andezeno e Moriondo. Gli ospiti che hanno partecipato alla rassegna di reading dedicata ai vincitori sono stati l’attore Fabio Troiano, la pianista Rita Marcotulli, il fisarmonicista Luciano Biondini, l’attrice Laura Curino e I Musicanti. L’anteprima della premiazione si è tenuta giovedì 19 maggio presso la Libreria Mondadori di Chieri con l’incontro Napuli Vs. bogianen. Nord e Sud a 150 anni dall’Unità d’Italia in cui è stato presentato il libro Polentoni di Lorenzo del Boca

edito da Piemme, con l'interevento di Bruno Babando, direttore de «Lo Spiffero», e dell'Assessore alla cultura della Città di Chieri, Giuseppe Pellegrino. Venerdì 20, in piazza Roma a Pecetto Torinese, la poesia evocativa messa in scena da I Musicanti di Riva p. Chieri guidati da Domenico Torta con lo spettacolo Se ij bogianen

a bogio…porca miseria!, storie di contadini e di emigranti, ha animato la premiazione della Sezione Racconto. Sono state invece le donne a dominare le premiazioni che si sono svolte sabato 21 a Chieri in piazza Umberto. Nel pomeriggio è avvenuta la consegna del premio al vincitore della Sezione Poesia

InediTO 2011 Premio Colline di Torino

Gran finale con la premiazione a Chieri, Pecetto e Moriondo che ha ospitato l’attore Fabio Troiano, la pianista Rita Marcotulli, il fisarmonicista Luciano Biondini, la cantante Laura Canzian, l’attrice Laura Curino e I Musicanti di Riva p. Chieri

Fabio Troiano

Servizio fotografico a cura di Marianna Maniaci Foto di Giovanni Cardillo

Giorgio Chiosso, Laura Canzian, Valerio Vigliaturo Il sindaco Adriano Pizzo e l'autore Paolo Faroni

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Una stagione da vertice

Dal ritorno in A della Chieri Volley al trionfo delle rugbiste del Liceo Monti, dalla medaglia d'oro nella boxe della Passatore ai risultati positivi dell' MB Team

Annata da ricordare per lo sport chierese, dalla pallavolo alle altre discipline. A confermare il bilancio estremamente positivo registrato in molte discipline sportive è lo stesso Assessore allo sport Franco Bosco: «Direi che meglio di così non poteva andare, a partire dalla pallavolo, passando attraverso la ginnastica artistica e il ciclismo, così come in moltissimi altri settori; ovunque e a tutti i livelli i nostri atleti hanno dato il meglio di loro stessi». A farla da padrone sembra essere stato proprio il volley. La Famila Generali torna infatti in A1 dopo aver travolto il Loreto, regalando ai suoi sempre vicinissimi tifosi, i “fedelissimi”, uno dei momenti più belli ed entusiasmanti di tutta la stagione. Le atlete sono state anche ricevute dagli amministratori in occasione dell'ultimo Consiglio comunale a

testimonianza di come le istituzioni hanno riconosciuto ufficialmente lo sforzo profuso attraverso la consegna di una targa. Anche le ragazze del Famila HabiMat Chieri '76 sono a un passo dal salto di categoria; se riusciranno a battere il Don Colleoni Trescore si aggiudicheranno l'ingresso in B1. Il Famila Habimat under 14 ottiene poi un terzo posto più che dignitoso a Napoli, mentre Famila Habimat under 16 mira allo scudetto. Non mancano poi le soddisfazioni dal Nuncas Chieri under 16 maschile che si è aggiudicato a Reggio Emilia la quindicesima edizione del "Memorial Maurizio Marconi". Non è però finito l'elenco di vittorie e successi. Si prosegue con il motocross e supercross, dove spicca l’MB Team di Angelo Massaglia che sarà impegnato

fino a settembre. Dario Marazzo è balzato in testa alla sua categoria Under 21, mentre il veterano Dami, dopo essere salito sul podio della MX1 nella prova di Malpensa, è finito in quarta posizione nel campionato tricolore. Miglioramenti anche per il giovane Andrea Grammatico che con un ottimo tempo nella gara di San Severino Marche ha finalmente ottenuto la qualificazione tra i primi quaranta piloti della classe MX1. Nella MX2 in calo invece le prestazioni del giovanissimo Erik Tesconi che nella stessa gara purtroppo non è riuscito a prendere le fila tra i primi quaranta partenti. Alcuni successi importanti sono giunti anche dal calcio. Il GS Pavarolo Calcio passa dalla seconda alla prima categoria, mentre il Real Pavarolo dalla terza alla seconda, con sette punti di

attraverso le letture di Laura Curino accompagnata dalla fisarmonica di Luciano Biondini. In serata, dopo l'aperitivo Words in progress di Squeeze dj, la voce della cantautrice Chiara Canzian (figlia di Red Canzian dei Pooh) ha incantato il centro storico chierese in occasione della consegna del primo premio della sezione Testo Canzone dedicata a Leo Chiosso, autore e paroliere, di origini chieresi, di Fred Buscaglione. A seguire si è svolta la premiazione della Sezione Testo Teatrale con ospiti Laura Curino, Rita Marcotulli e Luciano Biondini i quali si sono anche esibiti in un reading dai toni

suggestivi dedicato a Giuseppe Avezzana (generale e politico italiano di origini chieresi, Ministro della Guerra nella Repubblica Romana e deputato del Regno d’Italia che combatté a fianco di Garibaldi), tratto dal libro di Daniela Bonino. Infine, domenica 22 nella piazza del Castello di Moriondo Torinese gremita di persone e alla presenza di Roberto Ronco, Assessore all'Ambiente della Provincia di Torino, Gianna Pentenero, consigliere della Regione Piemonte, del patron di casa, il sindaco Beppe Grande, del sindaco di Andezeno Emanuelita Nosengo e dell'Assessore alla

Cultura di Baldissero Luciana Paletto, si è tenuto l'ultimo appuntamento con la premiazione della Sezione Romanzo e del Premio speciale “Strade di colori e sapori” con ospite Fabio Troiano accompagnato dalla Banda Musicale di Marentino.

di F.Q.B.

I Musicanti di Riva p. ChieriL'assessore Giuseppe Pellegrino

Il sindaco Beppe Grande e l'autrice Gaia De Pascale

L'autrice C. Bonavita, l'assessore L. Paletto e il sindaco M. Nosengo

>> Sport

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Gli amanti del golf avranno finalmente i loro campi dove potranno cimentarsi per metterla in buca. Dopo più di un anno di lavoro prenderà vita in via Pirandello il Golf Club Chieri, nato dall'idea di un gruppo di amici golfisti e non riuniti nell’Associazione Sportiva Dilettantistica Golf Club Chieri, presieduta da Beppe Marrone, ex giocatore di calcio che da anni ha il pallino per questo sport. L’interazione tra i Soci Fondatori, i Tecnici del Comune e della Federazione Italiana Golf darà vita al progetto. L’idea ha trovato infatti un valido supporto nell’Amministrazione del Comune di Chieri che si è prodigata per lo studio di fattibilità in merito alla costruzione di un campo pratica. Anche il contributo degli sponsor è stato e sarà essenziale. «L’iniziativa è nata da un gruppo di persone che

per anni ha praticato tirando migliaia di palline alla ricerca del massimo livello di gioco senza mai trovarlo - ha spiegato Marrone -, passando però splendide giornate in mezzo alla natura in compagnia di amici». I lavori sono partiti. L'apertura delle postazioni di tiro dai tappetini sarà per l'inizio di settembre, mentre il putting green a 18 buche (uno dei pochi campi pratica ad averlo in Italia) e la zona degli approcci (anch'essa di dimensioni molto ampie) saranno operativi per la primavera 2012. «Lo scopo dell’Associazione è la promozione e sviluppo a livello dilettantistico del gioco - precisa Marrone -, coinvolgendo tutto il territorio del Chierese stimolando la curiosità di tutte le fasce di età». Oltre al buon bacino di giocatori esistenti nel Chierese, si provvederà allo

sviluppo di questo sport interagendo con le scuole al fine di farlo praticare durante le ore di educazione fisica. «Per molti il dover colpire una pallina con un bastone per poi mandarla all’interno di una buca sembra un’attività poco interessante - spiega ancora Marrone -, ma chi è stato contagiato da questa passione non se ne può più liberare». L’associazione ha stretto un legame di collaborazione con una importante Golf Academy formata da un pool di maestri professionisti di ottimo livello che presteranno il loro prezioso aiuto al nostro circolo. Presto ci saranno convenzioni per gli associati con diversi golf club per avere agevolazioni sugli ingressi. Le iscrizioni si apriranno da settembre. Il sito su cui cominciare a prendere informazioni è www.golfclubchieri.it

Il Golf Club VA IN BUCAA settembre in via Pirandello a Chieri apre la struttura dedicata ad uno degli sport più intriganti

vantaggio entrambi nelle rispettive classifiche. Passando al Rugby, uno sport che ha dato molte soddisfazioni in passato ai chieresi, il Rugby Chieri allenato dal veterano Marco Giampietro ha centrato l'obiettivo di conservare il posto in serie C dopo il salto di categoria rispetto all'anno scorso che ha comportato lo scontro con squadre più forti, nonostante qualche infortunio e una rosa di giocatori molto giovani. Anche il Liceo Monti ha dato il suo

contributo sul versante del Rugby, ridando un po’ di lustro all’Istituto citato ultimamente più per motivi di cronaca che per meriti. Infatti, lo scorso mese la squadra femminile under 16 ha vinto il campionato nazionale a Roma dove si sono disputate le finali tra le migliori squadre scolastiche. È stato così premiato lo sforzo delle giovani rugbiste che si sono allenate per tutto l’anno nel campetto di calcio a San Silvestro ma anche dell'allenatrice,

la prof.ssa Daniela Martines, che dopo tanti anni di attese e di risultati più che decorosi ha visto finalmente coronato un sogno. Il rugby del Monti è formato anche da due squadre maschili (una junior e una senior) di allievi della scuola. Altro importante risultato giunge dalla Boxe Chieri, grazie a Laura Passatore, chierese e già vice campionessa italiana, che ha vinto la medaglia d'oro nei Campionati Nazionali Universitari contro l'abruzzese Alessia d'Addario.

di V.V.

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Solo pesce fresco del mediterraneo con le ricette dei pescatori

Piatto unico a pranzo 15 € o menù alla cartaAperto dal martedì al sabato a pranzo e a cena

Chiuso la domenica e il lunedì

Via San Giorgio 1, Chieri (TO) - Tel.011.9473878WWW.SQUILLAMANTIS.IT

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Situato in un suggestivo palazzo del 1200 un tempo conosciuto come il palazzo dell'ex panetteria, il ristorante-bistrot accoglie i clienti in uno splendido ambiente dal sapore liberty. Durante la bella stagione i posti, più di una trentina, aumentano, essendo presente anche un dehors esterno. Il gestore, Remo Presenza, ex medico sportivo, con una grande passione per il mare e la pesca, è la vera anima dello Squilla Mantis, così come in passato lo è stato di altre realtà simili in tutta Italia, compreso il Mare Nostrum di Torino, di cui è stato il fondatore, noto in tutta la provincia per la sua qualità.

La passione e la competenza sono quindi alla base di questa attività che fa dell'esclusività e della ricercatezza i suoi capisaldi. I gusti ed i sapori sono quelli legati alla cucina tradizionale di pesce dell'Italia centro-meridionale, ma non solo. L'obiettivo è rendere la cucina popolare dei pescatori appetibile per qualsiasi palato, senza passare per la cucina accademica, quella dei grandi chef. Qui potrete assaporare il gusto sincero e genuino di una tradizione culinaria plurisecolare, come quella dei pescatori dell’Abruzzo, da cui proviene Remo e la sua famiglia.

Molta attenzione viene poi dedicata

agli abbinamenti, perché chi è del mestiere sa che ogni pesce ha un suo gusto particolare che richiede il giusto accostamento di vini selezionati e non può essere sfruttato per qualsiasi piatto, ma occorre essere in grado di esaltare e rendere al meglio la sua qualità intrinseca.Il pesce è rigorosamente fresco e di mare; per questo ogni giorno varia il menù, in base al prodotto pescato. Non vengono inoltre tralasciati gli ingredienti, sempre ricercati, come il sale dolce di Cervia, la pasta, gli oli e i pomodori biologici lavorati a mano in Puglia.

Ristorante Squilla Mantis

Nella splendida cornice liberty, pesce fresco e di mare, ingredienti ricercati e di qualità per un mix di gusti e sapori raffinati

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Il 150° anniversario dell’unità d’Italia sta scorrendo tra le doverose, anche se non sempre sentite, celebrazioni e le più accese recriminazioni, le quali sembrano una gara a voler dimostrare chi ci ha rimesso di più con l’unificazione. Ma tra tutti coloro che si rammaricano, c’è qualcuno che ha più ragione degli altri? Proviamo a vedere i fatti, estraendoli dagli scritti di storici e analisti di diversi orientamenti politici e provenienza geografica che quel periodo l’hanno vissuto, come Nicomede Bianchi, don Giacomo Margotti, Pasquale Villari, Giacinto de’ Sivo. A tutti era evidente che l’impresa dei Mille non nacque per iniziativa di Garibaldi, anzi, ci volle del bello e del buono per convincerlo a mettersi alla testa della spedizione. Il vero artefice fu Cavour, il quale concesse «tutto quello che a governante di Stato ordinato era lecito concedere: la balìa di prepararsi, di armarsi, di salpare all'ombra del suo governo e sotto l'egida del suo re». Inoltre, lo statista provvide ad “ammorbidire” politici e capi militari del Regno delle Due Sicilie, che fecero di tutto per favorire l’avanzata garibaldina, suscitando profondo sconcerto fra i soldati, tanto che un militare, rivolto al generale Lanza che aveva ordinato lo sgombero di Palermo esclamò in dialetto siciliano: «Eccellenza, vedete quanti siamo? e ce ne andiamo così?» (l’esercito borbonico era composto

40 41

L’Aloe arborescens è una pianta pregiatissima coltivata in Brasile nella zona di Salvador di Bahia, mentre l’Aloe vera viene coltivata nel Mediterraneo. Anni fa l’Azienda Ghignone ha sperimentato una coltivazione in provincia di Trapani in Sicilia con esiti molto scarsi in quanto presenta minori principi attivi e soprattutto la resa per foglie e l’ottenimento del succo erano decisamente inferiori. Quindi nonostante i costi e il percorso per raggiungere l’Italia ha preferito dare priorità alla qualità. Abbiamo chiesto al naturopata Gianfranco Lanza perché l’Aloe Arborescens dovrebbe essere utilizzata come supporto alla terapia tradizionale? «Io non interferisco mai con la medicina al-lopatica, ovvero quella ufficiale, e non dirò mai ai miei pazienti di utilizzare il farmaco tradizionale in sostituzione di quello fitoterapico. Ma chi fa medicina tradizionale non deve permettersi di dire l’opposto. Perché oggi purtroppo la chemioterapia produce un sacco di effetti collaterali ben noti e molto spesso è discutibile come terapia». Perché l’Aloe funziona su un malato di cancro? «Perché stimola le cellule sane grazie a un principio molecolare studiato dall’Università di Padova che si chiama emodina aloe contenuto solo nell’Aloe arborescens brasiliana e che è in grado di individuare le cellule neoplastiche rispetto a quelle buone. Quindi il malato di cancro deve utilizzarlo per inibire gli effetti collaterali

chemioterapici». Come si inibiscono gli effetti collaterali? «Andando a bilanciare i globuli bianchi con quelli rossi poiché quando uno fa chemioterapia come si sa si crea un forte sbilanciamento dell’emocromo. L’aloe riduce nausea, vomito e mucosite, ma soprattutto riduce infiammazioni. Ma non è da confondere mai con l’aloe vera e con il frullato di aloe, miele e grappa che si faceva anni fa che in realtà è un prodotto fallimentare che stimola il transito e contiene aloina e alcool». Perché i vostri prodotti sono molto costosi? «Perché c’è un processo di lavorazione molto particolare. Sono notificati dal Ministero della Salute e garantiti, realizzati in laboratori che ricavano l’aloe anche per altre aziende, quindi seguiamo una filiera sicura proprio per garantire a tutti un percorso qualitativo molto elevato». A cosa può servire anche l’Aloe arborescens? «Per ridurre colite ulcerosa, gastrite, cistite ed esofagite da reflusso. Va molto bene per chi ha il colesterolo alto o soffre di diabete mellito essendo un adattogeno funziona come integratore vitaminico in grado di andare a stimolare la secrezione pancratica riproducendo in modo autonomo l’insulina, ed ha un’azione antiossidante eccezionale. Altro elemento importantissimo è un antinfiammatorio dolorifico, va bene per artrite, artrosi e dolori muscolari. Rilevantissimo l’impiego in soggetti trattati da cortisonici, quindi più farmaci assumono

le persone meglio sarebbe assumere aloe». Perché le persone dovrebbero riporre la massima fiducia in lei? «Io sono il medico naturopata quindi si devono fidare di me. Possono chiedere pure al medico per le medicine. Non per altro la Miami University International ancora in questo giorni ha avvalorato il mio master discusso due anni fa proprio sull’Aloe arborescens e mi ha blasonato ulteriormente con questo dottorato ad honorem della fitoterapia che permette di divulgare il messaggio a pochissimi fitoterapeuti in Italia. Siamo in quattro o cinque a praticare questa disciplina naturale molto tematica sulle patologie neoplastiche». Quanto costa la sua consulenza? «Io non costo nulla la mia consulenza è completamente gratuita e vengo stipendiato dall’Azienda Ghignone». Quando dovrebbero rivolgersi a lei? «Mi raccomando sempre di non rivolgersi a noi quando è troppo tardi. Quando un malato è terminale ho grossissime difficoltà a poterlo aiutare. Noi non facciamo miracoli, siamo un’azienda qualificata, promettiamo una qualità totale e garantiamo un servizio estremamente professionale». L’Azienda Ghignone si trova in Via circonvallazione 5 a Pecetto T.se, è possibile prendere appuntamento al numero di telefono 011.8609125, oppure consultando il sito www.aloeghignone.com, inviando una mail a [email protected]

Aloe cancro, funziona?

Il naturopata Gianfranco Lanza spiegal'efficacia della terapia naturale in chemioterapia

da 100.000 soldati ben equipaggiati e addestrati) e un altro generale, Fileno Briganti, venne ucciso dai suoi soldati che lo accusavano di tradimento. Al momento dell’attacco piemontese, il Regno duosiciliano era economicamente prospero, aveva capitali in lire/oro superiori al doppio di tutte le riserve degli altri Stati della penisola messi assieme, poteva vantare molti primati (la prima ferrovia italiana fu quella che andava da Napoli a Portici), ma era anche afflitto da tanti problemi. L’accentramento del potere causava una pericolosa assenza delle istituzioni sul territorio, cosa della quale approfittavano molti intriganti; si investiva poco in opere pubbliche e infrastrutture; gli stipendi dei pubblici dipendenti erano scarsi, e costoro spesso integravano le entrate pretendendo mance per svolgere la propria attività; la camorra già prosperava, importata dalla Spagna nel 1600.Le condizioni favorevoli a Cavour che gli consentirono di annettersi impunemente il Regno delle Due Sicilie furono le gravi discordie interne che travagliavano la corte e l’isolamento politico internazionale voluto dai Borbone. Su queste basi si è costruita l’unità. Probabilmente si sarebbe potuto fare di meglio. Sul trono di Napoli sedeva Francesco II, il quale era giovane, insicuro, isolato; inoltre era cresciuto

di Daniela Bonino

nel culto della madre, Maria Cristina di Savoia, chiamata la “Regina santa”, morta subito dopo la sua nascita, cosa che lo rendeva più Savoia che Borbone. Se Cavour avesse impiegato con lui un po’ delle sue celeberrime qualità di “tessitore” magari l’avrebbe convinto a trovare un accordo pacifico; se nel Regno delle Due Sicilie ci fosse stata più lealtà fra i potenti, sicuramente Garibaldi non avrebbe potuto procedere trionfalmente come fece. Ma non è con i se che si fa la storia. E pensare che già nell’800 c’è stato chi aveva previsto le conseguenze negative: Antonio Rosmini, infatti, metteva in guardia dal cercare di fare l’unità con la violenza, perché avrebbe portato alla «desolazione della discordia». Probabilmente colpe e ragioni sono più distribuite di quanto si tenda ad ammettere, una cosa però è certa: gli italiani sono stati bravissimi nel conquistare indipendenza e democrazia, ma non altrettanto nell’unificare la penisola, e poco è stato fatto da allora per superare i rancori suscitati da questo infelice inizio. Per questo, le accuse e le proteste che oggi vengono indirizzate da nord verso sud e viceversa, più che manifestazioni di astio sembrano quasi espressioni di amarezza, perché a distanza di 150 anni ancora non riusciamo a nutrire il giusto sentimento d’orgoglio d’essere tutti italiani.

a 150 anni dalla morte del grande "tessitore" Cavour, Chi ci ha rimesso di piùu' dall'unififiFicazione tra Nord e Sud?

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42Il primo mattone delle scuole in Mali lo stanno mettendo le pagine di Tango & Gianduiotti, il nuovo romanzo di Nicoletta Coppo (NEOS Edizioni, 2011). Presentato all’ultimo Salone del Libro di Torino, il giallo è uscito nella collana Nero & co. della casa editrice rivolese da sempre in prima linea sia sulla promozione del territorio, sia sull’attenzione alla scrittura femminile. L’autrice - che dirige l’Istituto Agorà di Chieri - devolverà una parte dell’incasso al progetto in Mali dell’associazione Worldwide Band Aid. In Tango & Gianduiotti

si ritrovano alcuni personaggi del suo precedente romanzo, Masala & Gianduiotti (Noubs Editore, 2008), e i medesimi luoghi della Torino “bene”. Due morti misteriose turbano l’aristocrazia sabauda, fra nobiltà e ricchi torinesi d’importazione, in festa per l’uscita della nuova utilitaria che consegnerà alla città, ancora una volta, lo scettro di capitale dell’automobile. Sullo sfondo di un’afosa Torino, il commissario Valle, con l’appoggio della fidanzata e l’aiuto non richiesto dell’impetuosa Madama Crosasso, indaga fra centri benessere, prostituzione di lusso e traffici di

droga. Le tracce sulla doppia vita di una misteriosa donna porteranno l’improbabile trio addirittura a Buenos Aires per recuperare indizi al suono struggente del tango. Dal taglio dato all’ambientazione e dal disegno dei personaggi emerge l’occhio allenato ai particolari della scrittrice laureata in Architettura. La Coppo riesce a gettare sul suo giallo d’ambiance il brio luccicante che appartiene alla carta dorata del celebre mattoncino di cioccolato. Il volume, in vendita presso le librerie chieresi (14 euro), sarà presentato ad Andezeno il 16 giugno, ore 21, presso la Sala Consiglio del Comune.

Tra i salatini e i bignè dell’Incrocio dei sapori di via Tana 8 a Chieri spuntano visi e petali pastello di Giuliana Tucci. Nata a Bari, l’artista settantenne vive e lavora a Chieri sperimentando girandole di pigmenti e paste sulle più svariate superfici. Durante gli oltre trent’anni di “militanza artistica” Giuliana Tucci ha insegnato materie artistiche nelle scuole. Negli anni Novanta si è dedicata, nel laboratorio di Gianni Demo, alla tecnica incisoria; un campo, oltre a quelli della ceramica e della pittura, in cui ha ricevuto numerosi riconoscimenti. Tra i quadri esposti fino al 20 giugno all’Incrocio dei sapori colpiscono soprattutto i focolari domestici. In Maternità, l’acrilico dalle lucide tinte corallo avvolge le figure di mamma e bambino sfumando i confini tra i due corpi che diventano un unico nucleo di calore. Una simile energia centripeta appartiene anche a La famiglia in cui, sui visi dei quattro bambini, passano i colori della vita, con la sua tavolozza di sentimenti e situazioni alla quale, tuttavia, l’unità del gruppo di famiglia sembra resistere.

Tango & Gianduiotti

Un giallo torinese e solidale di Nicoletta Coppo

Le famiglie pastello di Giuliana TucciAll’Incrocio dei sapori i quadri dell’artista chierese

Parola di...Libraio

di Fabio Della Tommasina

Per quanto sta in te E se non puoi la vita che desidericerca almeno questper quanto sta in te: non sciuparlanel troppo commercio con la gentecon troppe parole in un viavai frenetico Non sciuparla portandola in giroin balia del quotidianogioco balordo degli incontrie degli inviti,fino a farne una stucchevole estranea. da Costantino Kavafis, Settantacinque poesie, Einaudi, 1992.

Questo mese la rubrica è dedicata ad una collana, quella di Einaudi poesia. Una collana mitica che, con il suo colore bianco ed una poesia in copertina, ha ospitato il meglio della poesia dai greci e latini ai contemporanei. In libreria chi ne acquista due ha un volumetto, fuori commercio, in regalo. La poesia che ho scelto valga per bellezza tutta la collana. Non essendo poeta non oserò commentare un gigante della Poesia quale Kavafis, mi limito a ricordare quanto Italo Calvino diceva dei libri classici: «un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire…».

1. Gianpaolo Pansa, CARTA STRACCIA, Rizzoli2. Serena Dandini, DAI DIAMANTI NON NASCE NIENTE, Rizzoli3. Vanessa Diffenbaugh, IL LINGUAGGIO SEGRETO DEI FIORI, Garzanti4. Susanna Tamaro, PER SEMPRE, Giunti5. Carlos Ruiz Zafon, LE LUCI DI SETTEMBRE, Mondadori

La Poesia di Costantino Kavafis

CLASSIFICA VARI

di V. M. >> Libri

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>> Block Notes

Mercoledì 15 e Giovedì 16, ore 19-22Festival delle CollineInvisibilmente, In festa Compagnia MenoventiSpazio Culturale ex Chiesa dei Batù, Pecetto T.se

>> Oroscopo

ARIETE Lavoro: gli Astri suggeriscono di usare una maggiore prudenza, attenzione alle trappole! Amore: per l'Ariete si apre lo scenario di una meravigliosa sensazione che si chiama Amore. Salute: le vostre Stelle dicono che non c'è nulla di rilevante di cui dobbiate preoccuparvi.

A cura diCARTOMANZIA SIMONA

Per appuntamenti011.9473983

cell. 338.2055442www.cartomanziasimona.com

Sabato 1859° Edizione - Raduno Nazionale dei BersaglieriVia Vittorio Emanuele II, Chieri

25 giugno, ore 21ChierInFestivalMusica e danze sotto le stelleArea Spettacoli Polo Culturale, via V. Emanuele II 1 (ingr. da via F.lli Giordano), Chieri

Venerdì 24, ore 18Museo dell’immagine - EpinalTeatrini e immagini in occasione dei dieci anni di gemellaggioOrari: sabato e domenica ore 10.30-12.30/16-19 - Fino a domenica 26 giugnoGalleria Civica “Palazzo Opesso”, via San Giorgio 3, Chieri

Sabato 25, ore 10La Città di Carta. Visita guidataall’Archivio Storico ComunalePalazzo Tana: documenti per una dimora prestigiosaSala Accoglienza Biblioteca Civica, via V. Emanuele II 1, Chieri

SCORPIONE Lavoro: in questo mese raccoglierete realmente tanti frutti, era ora, ormai non vi ferma nessuno. Amore: le coppie vanno bene, e i single avranno conoscenze che faranno la differenza, che dire? Auguri!. Salute: non lasciatevi andare in vizi inutili e malsani. Fate più movimento.

Lavoro: il duro lavoro sarà un elemento essenziale per voi e i risultati che otterrete attraverso le vostre iniziative personali saranno meravigliosi. Amore: tra pochi giorni la dea Venere sarà gradita ospite nel vostro settore stellare portandovi in dono una gradita sorpresa.Salute: attenzione all'umore, sbalzi all'orizzonte, camminare vi aiuterebbe.

Venerdì 17, ore 21III Edizione - I segreti del cielo Alla scoperta degli astri più belli sulle orme di Galileo Galilei.Parco Astronomico Infini.TO, via Osservatorio 8, Pino T.se

Domenica 26, ore 18.30Dove sono gli altri…Panspermia: la vita è arrivata dallo spazio? Con M. Di Martino dell’Osservatorio Astronomico di TorinoParco Astronomico Infini.TO, via Osservatorio 8, Pino T.se

Serata teatrale comicaL’Amur - i colori dell’Amore con tante risateArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

Giovedì 30, ore 21.30Pietro GalassiConcerto e balloArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

Venerdì 1, ore 21Serata latinaArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

CANCROLavoro: per questo mese attenzione e riflessione dovranno essere sempre presenti, non date ascolto al vostro istinto. Ponderare è meglio. A m o re : al cuore non si comanda, chi meglio di voi lo sa, e giugno vi regala emozioni extra che vi faranno vivere al meglio, sia ai single e non. Salute: al cancro piace mangiare, quindi attenzione alla bilancia.

LEONE Lavoro: ecco un mese dove sfoggiare le vostre attitudini. Per chi cerca lavoro, nuove prospettive in campo commerciale. Amore: chiacchiere inutili non portano a nulla, parlare e comprendere, questa è la soluzione. Bandire l'orgoglio, sarebbe meglio. Salute: una dieta a base di frutta e verdura potrebbe aiutarvi a disintossicare l'organismo. Farvi dei regali e andare per negozi vi aiuterà a rilassarvi.

BILANCIA Lavoro: il lavoro non vi manca, e questo mese vi donerà soldi e soddisfazioni. Collaborare vi aiuterà a sopportare lastanchezza fisica e mentale. Amore: non andate contro situazioni già complicate, cercate di rendervi la sfera sentimentale semplice. Evitare persone impegnate. Salute: compratevi dei regalini, vi sentirete appagati e gratificati.

VERGINE Lavoro: potrebbero nascere discussioni inutili con amici, capricci e dispetti all'orizzonte. Amore: una fiamma del passato vi assilla la mente, non state a pensare troppo, le strade sono due, o lasciate o fatevi avanti. Salute: cercate soluzioni effettive, non state a domandarvi come mai.

SAGITARIO Lavoro: i colleghi, o il capo, non vi capiscono, forse è ora di parlare. Amore: per un segno come il vostro fare follie è l'ordine del giorno, ma questo mese vi conviene stare fermi, potreste pentirvene . Salute: in generale tutto bene, al massimo attenzione ai colpi d'aria.

CAPRICORNOLavoro: per chi ha un ruolo decisionale, siate più morbidi con i vostri collaborati, per i dipendenti nuove opportunità in arrivo. Amore: ora siete davanti a un bivio scegliere con il cuore o con l'istinto? Forse prendere tempo sarebbe la scelta giusta. Salute: un viaggetto, una gita, magari in compagnia di vecchi amici, vi gioverebbe.

ACQUARIOLavoro: affrontare e chiarire, progettare e… azione! Amore: il mese di giugno arriva con una probabile cicogna, o matrimonio o convivenza, che meraviglia. Auguri! Salute: coccole e ancora coccole, ne avete bisogno, che ne dite di un centro benessere o di massaggi thailandesi?

PESCI Lavoro: una vecchia soluzione di lavoro finalmente è realizzabile, e il merito è tutto vostro, bravi. Amore: attenzione a cose non dette o camuffate, la bugia è celata tra le righe, indagate e scoprirete. Salute: le gambe con questa calura soffrono. Fate docce calde e fredde.

GIUGNO

Domenica 3, ore 21Gran palio delle regioni 2011Finale Regionale di Piccoli Canori in ConcertoArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

Lunedì 4, ore 21Commedia musicale Crociera sul Pocon Carlotta Iosetti, Andrea Beltramo e Stefano BrusaArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

Domenica 10, ore 21Utopia solo NomadiTributo ai NomadiArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

LUGLIO

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GEMELLI L'AMORE CON VENERE VI PORTA NOVITÀ

TORO Lavoro: maggio è un mese molto importante per il Toro che dovrà fare i conti con situazioni impegnative. Amore: per le coppie collaudate nessun pensiero, per i single occhi aperti, l'amore è dietro l'angolo. Salute: lo yoga potrebbe aiutarvi per rilassarvi e socializzare. Provatelo!

Sabato 18 XXIV Edizione - Cicloraduno Nazionale FIAB 2011 Bici 150. La bicicletta che unisce l’ItaliaDa Torino a Cavoretto, Superga e Chieri

Martedì 21, dalle ore 19III Edizione - Metti una sera al planetario L’uomo nello spazio: vita a bordoCon M. A. Perino (Thales Alenia Space)Parco Astronomico Infini.TO, via Osservatorio 8, Pino T.seInfo: tel. 011.8118640, prenotazione obbligatoria

Sabato 2, ore 21.30 Marianna LanteriConcerto e balloArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

Mercoledì 6, ore 21Disco junior - BabydanceAnimazione e serata per FamiglieArea Spettacoli Polo Culturale, Chieri

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• 57/B CHIERI zona Turriglie AFFITTA BILOCALE GRANDE soggiorno con angolo cottura, camera da letto, bagno, terrazzo, posto auto. €. 350. TEL. 011.942.2000

• 07 CHIERI zona Murè AFFITTA APPARTAMENTO 4° piano, splendida vista, ingresso, soggiorno, sala da pranzo, cucinino arredato con terrazzino, camera da letto, bagno, balcone, 2 arie, cantina. €. 400. TEL. 011.942.2000

• 01 CHIERI zona centro AFFITTAAPPARTAMENTO RECENTE E ARREDATO finemente, soggiorno con angolo cottura, camera da letto matrimoniale, cameretta singola, bagno, 2 arie, cantina. €. 600. TEL. 011.942.2000

• 03 CHIERI centro AFFITTA APPARTAMENTO su 2 livelli, soggiorno con angolo cottura, 2 camere, 2 bagni, 2 balconi, cantina. Termoautonomo. €. 480 + €. 70 box. TEL. 011.942.200

• 39 CHIERI zona P.zza Cavour VENDE APPARTAMENTO NUOVO piano terra con giardino privato, salone, cucina abitabile, 3 servizi, 3 camere, cabina armadio, 2 posti auto. Trattative in sede. TEL. 011.9422000

• 57/C CHIERI zona Turriglie AFFITTA SPLENDIDO APPARTAMENTO salone grande, cucina abitabile, 2 camere, bagno, cantina, 2 ampi terrazzi. €. 550. Possibilità box auto. TEL. 011.942.2000

• 40 CHIERI P.ta Torino VENDE APPARTAMENTO 1° piano, ampio tinello, cucinino con terrazzo, bagno, camera da letto, ripostiglio, 2 arie, balcone, ampia cantina. A reddito €. 400. €. 118.000. TEL. 011.942.2000

• 56 CHIERI p.zza Pellico VENDE APPARTAMENTO RISTRUTTURATO soggiorno, cucina, 2 camere, cabina armadio, 2 servizi, 2 balconi, cantina. €. 232.000 + box. TEL.011.9422000

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• 58 CHIERI zona immersa nel verde AFFITTA APPARTAMENTO NUOVO su 2 livelli, soggiorno con angolo cottura, bagno, camera da letto, mansardata, 2 terrazzi, cantina, riscaldamento autonomo a pavimento. €. 380, possibilità posto auto. TEL. 011.942.2000

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