2 Note Di Contesto

45
02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano 1 Il nuovo obbligo di istruzione: cosa cambia nella scuola?

description

Lezioni Prof. Ferrari

Transcript of 2 Note Di Contesto

Page 1: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

1

Il nuovo obbligo di istruzione: cosa cambia nella scuola?

Page 2: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

2

Documenti di riferimento:Legge 27 dicembre 2006, n. 296,296, comma 622622

Obiettivi di Lisbona 14

3740

Page 3: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

3

Dal 1° settembre 2007 è entrato in vigore l’obbligo d’istruzione elevato a 10 anni in base alla legge 26 legge 26 dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622dicembre 2006, n. 296, articolo 1, comma 622. Il nostro sistema scolastico compie così un passo molto portante per allinearsi con i sistemi di altri allinearsi con i sistemi di altri Paesi dell’Unione europeaPaesi dell’Unione europea.

Il nuovo obbligo di istruzione intende fornire ai giovani gli strumenti per l’acquisizione dei saperi e delle competenze indispensabili per il pieno sviluppo della pieno sviluppo della personapersona in tutte le sue dimensioni e per l’esercizio effettivo dei diritti di cittadinanzadiritti di cittadinanza.

19

31

Page 4: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

4

Il percorsoIl percorso di innovazione si svilupperà, quindi, a partire dall’anno scolastico 2007/20082007/2008 sino alla

ricomposizione, in un contesto unitario, di tutti gli ordinamenti dell’istruzione a partire dall’anno 2009/2010,2009/2010,

In quella data si attuerà il nuovo assettonuovo assetto del secondo ciclo costituito, in base all’articolo 13 della legge n. 40/07,

dal sistema dell’istruzione secondaria superioresistema dell’istruzione secondaria superiore - articolato in licei e in istituti tecnici e istituti professionali - e dal sistema dell’istruzione e formazione professionalesistema dell’istruzione e formazione professionale.

Page 5: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

5

“ L’elevamento dell’obbligo di istruzione a 10 anni intende favorire il pieno pieno

sviluppo della personasviluppo della persona nella costruzione costruzione

del del sésé, di corrette e significative

relazioni con gli relazioni con gli altrialtri, e di una positiva

interazione con la interazione con la realtàrealtà naturale e naturale e socialesociale”.

Finalità generaleFinalità generale

34

Page 6: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

6

Il percorsoIl percorso di innovazione si svilupperà, quindi, a partire dall’anno scolastico 2007/20082007/2008 sino alla ricomposizione, in un

contesto unitario, di tutti gli ordinamenti dell’istruzione a partire dall’anno 2009/2010,2009/2010,

In quella data si attuerà il nuovo assettonuovo assetto del secondo ciclo costituito, in base all’articolo 13 della legge n. 40/07, dal sistema sistema

dell’istruzione secondaria superioredell’istruzione secondaria superiore - articolato in licei e in istituti tecnici e istituti professionali - e dal sistema sistema

dell’istruzione e formazione professionaledell’istruzione e formazione professionale.

Alle scuoleAlle scuole spetta il compito di “realizzarerealizzare” e non ad “applicareapplicare” l’innovazione in relazione agli assi culturaliassi culturali considerati strategici

(allegato n. 1) e alle competenze chiavecompetenze chiave (allegato n. 2).

Page 7: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

7

Il carattere sperimentalesperimentale della prima faseprima fase di attuazione del nuovo obbligo d’istruzione ci aiuterà a riflettere insiemeriflettere insieme a tutta la comunità scolastica nel suo impegno educativo, con lo scopo di dare risposte anche ad un’altra domanda:

comecome cambiare il modo di fare scuola, per incontrare e sostenere i giovani, soprattutto quelli più deboli e svantaggiatideboli e svantaggiati, nella fase più delicata della loro crescita come persone e cittadini?

Page 8: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

8

Roma, 06 settembre 2007

29

Page 9: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

9

in Italia il 20,6%20,6% dei ragazzi esce dal sistema di istruzione e formazione senza né diploma né qualifica professionale ed è

in possesso della sola licenza media.

Sono tassi di “dispersione fisica e mentale” non più tollerabili.

Dati superiori alla media europea e ben lontani dall’obiettivo del 10% fissato a

Lisbona 2000. 15

20

Page 10: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

10

Con l’obbligo di istruzione, l’Italia punta all’Europapunta all’Europa facendo proprie le competenze chiave per l’apprendimento permanentel’apprendimento permanente indicate dall’UE il 18 dicembre 2006.

Il regolamento sul nuovo obbligo di istruzione 22 agosto 2007 (G.U. n. 202 del 31 agosto 2007) contiene le indicazioni nazionali sulle competenze e i saperiindicazioni nazionali sulle competenze e i saperi che tutti i giovani devono possedere a sedici anni, indipendentementeindipendentemente dalla scuola che frequentano.

L’obbligo di istruzione non significa che gli studenti possano smettere di studiare a 16 anni. Tutti i giovani devono continuare a studiare fino a 18devono continuare a studiare fino a 18 anni per conseguire un titolo di studio o almeno una qualifica professionale (resta valido il diritto-dovere all’istruzione e formazione fino a 18 anni).

32

Page 11: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

11

Gli anni più a rischioGli anni più a rischio sono il primo e il secondo della il primo e il secondo della scuola secondaria di secondo gradoscuola secondaria di secondo grado (con una media di 18.2%18.2% di bocciati al primo anno e di 13.1%13.1% al secondo anno), con punte del 30% nelle prime classi degli istituti professionali.

Solo nello scorso anno scolastico (2006) più di 19 mila19 mila alunni di prima e seconda non sono stati scrutinati per interruzione non formalizzata degli studi: abbiamo cioè

19.000 “fantasmi”.

26

Page 12: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

12

A che serve

L’obbligo di istruzione è uno strumento in piùuno strumento in più per un maggiore impegno ad educare (e non solo ad istruire) i giovani. E’ rappresentato dalle competenze e dai saperi competenze e dai saperi indispensabili - pochi e essenziali - contenuti nel indispensabili - pochi e essenziali - contenuti nel decreto.decreto.

Le otto competenze chiaveLe otto competenze chiave di cittadinanzadi cittadinanza che tutti gli studenti devono acquisire a 16 anni sono necessarie per la costruzione e il pieno sviluppo della loro persona.

La scarsa attenzione a queste competenze è una delle principali cause del disorientamento e del disagio disorientamento e del disagio giovanile.giovanile.

24

Page 13: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

13

Page 14: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

14

uwwwwwuuuuuuuummmmmmmmmm

mm

a

N°2Sviluppare le competenze per la società della conoscenza

N°4Attrarre più studenti agli studi scientifici e tecnici

N°3Garantire l’accesso alle TIC per tutti

N°5Sfruttare al meglio le risorse

N° 1 Migliorare l’istruzione e la formazione degli insegnanti

N°13Rafforzare la cooperazione europea

N°12Aumentare la mobilità e gli scambi

N°11Migliorare l’apprendimento delle lingue straniere

N° 10Sviluppare lo spirito imprenditoriale

N°9Rafforzare i legami con il mondo del lavoro e della ricerca e con la società in generale

N°8 Sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale

N°7Rendere l’apprendimento più attraente

N°6Creare un ambiente aperto per l’apprendimento

I I 3 obiettivi strategici3 obiettivi strategici e i e i 13 obiettivi 13 obiettivi specificispecifici di LISBONA 2010 di LISBONA 2010

Migliorare la qualità e l'efficacia dei sistemi di

istruzione

Agevolare l'accesso di tutti ai sistemi di istruzione e formazione

Aprire i sistemi di istruzione e

formazione al resto del mondo

Page 15: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

15

Nell'ambito degli obiettivi condivisi, il Consiglio dei Ministri dell'Istruzione del maggio 2003 ha individuato cinquecinque aree aree prioritarie prioritarie di intervento, definendone anche i livelli di riferimento e la scadenza temporale entro il 2010:

diminuzione degli abbandoni precoci (percentuale non superiore al 10%)

aumento dei laureati in matematica, scienze e tecnologia (aumento almeno del 15% e al contempo diminuzione dello squilibrio fra sessi);

aumento dei giovani che completano gli studi secondari superiori (almeno l'85% della popolazione ventiduenne);

diminuzione della percentuale dei quindicenni con scarsa capacità di lettura

(almeno del 20% rispetto al 2000);

aumento della media europea di partecipazione ad iniziative di lifelong learning

(almeno fino al 12% della popolazione adulta in età lavorativa 25/64 anni)

Page 16: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

16

Dei cinque parametri di riferimento fissati dal Consiglio dell'Unione nel maggio 2003, quattro sono giudicati di difficile raggiungimento. Solo per quello relativo all'incremento del 15%Solo per quello relativo all'incremento del 15% del numero dei laureati in matematicalaureati in matematica, scienze e tecnologia, si ha la quasi certezza di centrare l'obiettivo anche se non si nascondono le difficoltà a mantenere nel tempo tale livello, in considerazione dell'espansione dell'istruzione superiore. Questo è anche l'unico settore dove l'Italia registra positivil'unico settore dove l'Italia registra positivi risultati con un tasso di crescita nel biennio 2002-04 del 10,2%, più che doppio rispetto alla media UE (4,6).

Per quanto riguarda invece il numero dei ventiduenni che hanno completato l'istruzionecompletato l'istruzione secondaria di secondo grado la situazione ristagnaristagna; mentre, secondo gli esperti della Commissione sarebbe necessario un incremento annuo di almeno un punto e mezzo percentuale.

Rapporto “Training 2005 Report Staff Working Paper": monitoraggio monitoraggio intermediointermedio della strategia di Lisbona da parte della Commissione Europea

Page 17: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

17

Il modestissimo incrementomodestissimo incremento dell'0,8 per cento, registrato in Italia tra il 2002 e il 2004, pur facendo salire la percentuale a 69,9%, lascia sostanzialmente inalterato il divario con la media europea (76,4) ed è sempre molto distante dall'obiettivo dell'85% da raggiungere nel 2010. Altrettanto insufficientiinsufficienti sono gli sforzi per ridurre il numero numero degli abbandonidegli abbandoni precoci che nel 2010 non dovrebbero superare il 10 per cento, mentre nel 2004 erano a quota 15,9 per l'UE e 23,5 per l'Italia23,5 per l'Italia.

Sostanzialmente immutataimmutata, tra il 2000 e il 2003, la percentuale dei quindicenni dell'UE con scarse abilità di letturascarse abilità di lettura: 19,8%, rispetto al 19,4 ( 15,5 entro il 2010). PeggioraPeggiora sensibilmente la situazione dell'Italia la cui quota di studenti debolmente alfabetizzati addirittura sale al 23,9%, ben cinque punti percentuali in più rispetto al 2000.

Page 18: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

18

Infine, per quanto riguarda l'ultimo parametro di riferimento, quello relativo alla partecipazione partecipazione all'apprendimentoall'apprendimento durante tutto l'arco della vita, gli incrementi annuali dovrebbero passare dall'attuale 0,1-0,2 allo 0,5%, per far sì che, entro il 2010, il 12,5% della popolazione adulta sia coinvolto in attività formative. Uno sforzo immane, specialmente per paesi come l'Italia che nel biennio 2002-04 hanno visto un incremento solo dello 0,1 con un tasso di partecipazione che nel 2004 si attestava al 4,7%

Page 19: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

19

I tre principali modelli europei strutturali del ciclo dell’obbligo

Page 20: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

20

“Il biennio obbligatorio deve soprattutto evitare evitare la dispersione dei ragazzila dispersione dei ragazzi . In fondo già oggi circa il 96% si iscrive alla scuola superiore, e

quindi l’obbligo è quasi attuato (anche se l’obiettivo resta il 100%), ma il vero problema è

come tenerecome tenere, mantenere i ragazzi dentro l’obbligo scolastico anche dopo

l’iscrizione, far sì che non vengano ripetutamente bocciati (sopratutto nei tecnici e

professionali i livelli di bocciatura oscillano intorno al 30-35%, con molti abbandoni).

Tratto da: Mariangela Bastico

Page 21: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

21

Alcuni ragazzi non riescono a stare in classe e ad apprendere dalle normali modalità?

Applichiamo, partendo dal biennio, diverse diverse modalità di apprendimentomodalità di apprendimento, con utilizzo maggiore di laboratori,laboratori, un apprendimento anche fuori dalla

scuola e dalle aule, una concretezza nell’apprendimento, di carattere induttivo e non

deduttivo, in modo da riuscire a cogliere l’interesse dei ragazzi e insieme le loro diverse intelligenze. Il saper faresaper fare, la concretezza, deve essere usato dall’insegnante di questa scuola

dell’obbligo come lo strumento attraverso il quale pervenire a livelli di sapere fondamentali.

Page 22: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

22

E c’è anche da accogliere il crescente disagio degli insegnantidisagio degli insegnanti. «Proprio gli insegnanti che si sono spesi di più oggi vivono

una condizione di disagio, incertezza, difficoltà. Sentono che il loro insegnamento è sempre meno appreso dai ragazzi, si

sentono distanti e inascoltati. Questo disagio rivela la differenza enorme tra i ragazzi di oggi e quelli di ieri”.

Oggi vivono in un mondo radicalmente diversoradicalmente diverso da quello in cui siamo cresciuti noi, più soli in famiglie più sole,

composte al massimo da due genitori (la famiglia allargata era un soggetto educativo più rassicurante, con più

trasmissione). Nello stesso tempo oggi i ragazzi sanno per sanno per altre viealtre vie molto di più di quello che sapevamo noi, hanno fonti di apprendimento extra-scuola straordinariamente

numerose, dai mass-media all’informatica.

Page 23: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

23

“Il principio educativo della scuola è, dunque, la centralità del centralità del soggetto che apprendesoggetto che apprende, con la sua individualità e la rete di relazioni che lo legano alla famiglia e ai diversi ambienti sociali, regionali ed etnici (…) Occorre garantire l’acquisizione di cognizioni e far comprendere la loro importanza. Le cognizioni sono esse stesse durevoli e durevoli ne sono gli effetti in quanto siano proposte in modo che chi apprende ne sia coinvoltone sia coinvolto, ne percepisca la rilevanza per i successivi studi e per le scelte successive, per costruire il suo progetto di esistenza e, insomma, per poter tornare ad esse e riutilizzarle per tutto l’arco della vita. Sono dunque importanti in quanto sappiano essere strumentalistrumentali rispetto all’imparare durevolmente ad apprendere, alla maturazione dell’identità personale, all’educazione a diventare liberi cittadini e cittadine di una Nazione antica e rinnovata quale è l’Italia della Repubblica, il nostro Paese (…) L’obiettivo è quello di favorire un reale successo formativofavorire un reale successo formativo che consenta a ciascuno – secondo le sue vocazioni e le sue possibilità effettive – di conseguire non solo e non tanto un titolo di studio, quanto e soprattutto un’adeguata capacità di padroneggiarepadroneggiare i contenuti dell’apprendimento”

Si riprendeSi riprende la linea De Mauro

Page 24: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

24

Competenze chiave della cittadinanza:

comunicazione nella madre lingua, comunicazione nelle lingue straniere, competenza matematica,competenze di base in scienza e tecnologia, competenza digitale, imparare ad imparare, competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, consapevolezza ed espressione culturale.

Page 25: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

25

http://www.isral.it/web/web/senzapatria/sp_citt_storia02.htm

http://italy.peacelink.org/europace/articles/art_9365.html

http://www.ilpianetalibro.it/genera.jsp?id=252

Page 26: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

26

52,750,6

48,246,7

30

35

40

45

50

55

1° anno 2° anno 3° anno 4° anno

Non promossio promossicon debiti

Dati tratti da T.Segantini Seminatio Cidi 18.01.2008

Page 27: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

27

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

Liceoclassico

Liceoscientifico

Istitutitecnici

Istitutiprofessionali

Dati tratti da T.Segantini Seminatio Cidi 18.01.2008

Page 28: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

28

7,59,6

15,8

67,1

24,6

30

12,5

0

10

20

30

40

50

60

70

Votazioni

100

91/99

81/90

60/80

71/80

61/70

60

da 60 a 80

Dati tratti da T.Segantini Seminatio Cidi 18.01.2008

Page 29: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

29

Le ragioni socio-economiche ed educativesocio-economiche ed educative che conducono all’innalzamento dell’obbligo

• l’evoluzioneevoluzione dei processidei processi lavorativi, dei profili professionali

• l’evoluzione dei saperil’evoluzione dei saperi, della ricerca scientifica, delle tecnologie.

• la conoscenzaconoscenza è oggi ciò che il carbone e l’acciaio erano ieri

• l’evoluzione delle conoscenze e delle competenze che devono essere proposte dal Sistema educativo nazionale di istruzione e formazione

• il necessario passaggio da- leggere, scrivere, far di conto a- literacy, numeracy, problem solving

Page 30: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

30

Al cittadino/lavoratore oggi si richiedono

a livello della responsabilità professionale e socialeprofessionale e sociale * conoscenze/competenze di base (livello 1 UE)* conoscenze/competenze specialistiche* fluidità e flessibilità cognitiva* competenze chiave per la cittadinanza attiva

a livello della identità personaleidentità personale* disponibilità al cambiamento* competenze organizzative e relazionali* competenza progettuale* capacità di valutazione e di autovalutazione* capacità di scelta e di decisione* capacità di “apprendimento organizzativo”

Page 31: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

31

Articolo 1Articolo 1Adempimento dell’obbligo di istruzioneComma 1. L’istruzione obbligatoria è impartita per per almeno 10 annialmeno 10 anni e si realizza secondo le disposizioni indicate all’ articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, in prima attuazione, per gli anni scolastici 2007/08 e 2008/09 anche con riferimento ai percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 del richiamato articolo.

Page 32: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

32

Articolo 2Articolo 2Acquisizione di saperi e competenzeComma 1.Ai fini di cui all’articolo 1, comma 1, i saperi e le i saperi e le

competenzecompetenze, articolati in conoscenze e , articolati in conoscenze e abilità,abilità, con l’indicazione degli assi culturali di riferimento, sono descritti nell’allegato documento tecnico, che fa parte integrante del presente regolamento e si applicano secondo le modalità ivi previste.

Page 33: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

33

Art. 2: Comma 2.Art. 2: Comma 2. I saperi e le competenze di cui al comma 1 assicurano l’equivalenza formatival’equivalenza formativa di tutti i percorsi, nel rispetto dell’identità dell’offerta formativa e degli obiettivi che caratterizzano i curricoli dei diversi ordini, tipi e indirizzi di studio. Per il loro recepimento nei curricoli dei primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore di ordine classico, scientifico, magistrale, tecnico, professionale e artistico previsti dai vigenti ordinamenti, le istituzioni scolastiche possono avvalersi degli strumenti di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, con particolare riferimento all’articolo 4, comma 2, nonché dell’utilizzazione della quota di flessibilità oraria del 20% ai sensi del decreto del Ministro della Pubblica istruzione 13 giugno 2006, n. 47.

41

Page 34: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

34

I riferimenti

1.1. Imparare ad imparareImparare ad imparare: ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studiometodo di studio e di lavoro. (Oggi molti di loro si disperdono perché non riescono ad acquisirlo).

2. Progettare2. Progettare: ogni giovane deve essere capace di utilizzareutilizzare le conoscenze apprese per darsi obiettivi significativi e realistici. Questo richiede la capacità di individuare priorità, valutare i vincoli e le possibilità esistenti, definire strategie di azione, fare progetti e verificarne i risultati. (Oggi molti di loro vivono senza la consapevolezza della realtà e delle loro potenzialità).

3. Agire in modo autonomo e responsabile3. Agire in modo autonomo e responsabile: ogni giovane deve saper riconoscere il valore delle regole e della responsabilità personaleresponsabilità personale. (Oggi spesso i giovani agiscono in gruppo per non rispettare le regole e per non assumersi responsabilità).

Allegato 2 dm 139Allegato 2 dm 139

Page 35: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

35

4. Comunicare4. Comunicare: ogni giovane deve poter comprenderecomprendere messaggi di genere e complessità diversi nella varie forme comunicative e deve poter comunicare in modo efficace utilizzando i diversi linguaggi. (Oggi i giovani hanno molte difficoltà a leggere, comprendere e a scrivere anche testi semplici in lingua italiana).

5. Collaborare e partecipare5. Collaborare e partecipare: ogni giovane deve saper interagireinteragire con gli altri comprendendone i diversi punti di vista. (Oggi i giovani assumono troppo spesso atteggiamenti conflittuali e individualistici, perché non riconoscono il valore della diversità e dell’operare insieme agli altri).

Page 36: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

36

6. Risolvere problemi6. Risolvere problemi: ogni giovane deve saper affrontare situazioni problematicheaffrontare situazioni problematiche e saper contribuire a risolverle. (Oggi i giovani tendono, spesso, ad accantonare e a rinviare i problemi per la situazione di malessere esistenziale che vivono nell’incertezza del futuro).

7. Individuare collegamenti e relazioni7. Individuare collegamenti e relazioni: ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessitàcomplessità del vivere nella società globale del nostro tempo. (Oggi molti giovani non possiedono questi strumenti).

8. Acquisire ed interpretare l’informazione8. Acquisire ed interpretare l’informazione: ogni giovane deve poter acquisire ed interpretare criticamentecriticamente l'informazione ricevuta valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. (Oggi molti giovani sono destinatari passivi di una massa enorme di messaggi perché sono sprovvisti di strumenti per valutarli).

Page 37: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

37

Curricolo per competenze:Curricolo per competenze:

Organizzazione di un percorso formativo finalizzato al raggiungimento di competenzecompetenze disciplinari ( vedi assi assi

culturaliculturali) e trasversali (vedi cittadinanzacittadinanza)

38

Page 38: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

38

Page 39: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

39

Page 40: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

40

Page 41: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

41

art. 1. Comma 2.art. 1. Comma 2. L’adempimento dell’obbligo di istruzione è finalizzato al conseguimento di un titolo di studioconseguimento di un titolo di studio di scuola secondaria superiore o di una qualifica professionale di durata almeno triennale entro il 18° anno di età, con il conseguimento dei quali si assolve il diritto/dovere di cui al decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 76.

art. 1. Comma 3art. 1. Comma 3.L’obbligo di istruzione di cui al presente articolo decorre decorre a partirea partire dall’anno scolastico 2007/2008 dall’anno scolastico 2007/2008 per coloro che hanno conseguito il titolo di studio conclusivo del primo ciclo nell’anno scolastico 2006/2007.

Page 42: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

42

Articolo 4Certificazione dell’assolvimento dell’obbligo di istruzioneComma 1.La certificazioneLa certificazione relativa all’adempimento dell’obbligo di istruzione di cui al presente regolamento è rilasciata a domanda. Per coloro che hanno compiuto il diciottesimo anno di età è rilasciata d’ufficio.

art. 4. Comma 2art. 4. Comma 2.. Nelle linee guida di cui all’articolo 5 sono contenute indicazioni in merito ai criteri generali per la certificazione criteri generali per la certificazione dei saperi e delle competenzedei saperi e delle competenze di cui all’articolo 2, comma 1, ai fini dei passaggi a percorsi di diverso ordine, indirizzo e tipologia nonché per il riconoscimento dei crediti formativi, anche come strumento per facilitare la permanenza, nei percorsi di istruzione e formazione.

Page 43: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

43

art. 4. Comma 3.art. 4. Comma 3.Con decreto del Ministro della Pubblica istruzione, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, sono adottati i modelli di modelli di certificazionecertificazione dei saperi e delle competenze di cui all’articolo 2, comma 1, acquisite dagli studenti nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione.

Page 44: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

44

Articolo 5Articolo 5Linee guidaLinee guidaComma 1. Con apposite linee guida, adottate dal Ministro della pubblica istruzione, sono indicate le misuresono indicate le misure per l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie, la formazione dei docentiformazione dei docenti, il sostegno, il monitoraggio, la valutazione e la certificazione dei percorsi in relazione all’attuazione sperimentale delle indicazioni di cui all’articolo 2, comma 1.

Page 45: 2 Note Di Contesto

02.12.2008 Prof. Ermenegildo Ferrari - CIDI - Milano

45