Disturbi del sonno nella Malattia di Huntington - Dr.ssa Anna Rita Bentivoglio

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Anna Rita Bentivoglio, Carla PianoFondazione Policlinico Gemelli, Roma

AICH 12 dicembre15

Ipnogramma nella Malattia di Huntington

I DISTURBI DEL SONNO NELLA MALATTIA DI HUNTINGTON

MALATTIA DI HUNTINGTON

DIFFICOLTA’ NELL’INIZIO E MANTENIMENTO DEL SONNO

DISTURBI DEL MOVIMENTO NEL SONNO

ECCESSIVA SONNOLENZA DIURNA

SINTOMI INDOTTI DALLA TERAPIA FARMACOLOGICA

DIFFICOLTA’ NELL’INIZIO E NEL MANTENIMENTO DEL SONNO

E’ IL DISTURBO DEL SONNO PIU’ COMUNE RIFERITO DAI PAZIENTI

PAZIENTI AFFETTI DA MALATTIA DI HUNTINGTON LAMENTANO FREQUENTEMENTE PROBLEMI DI INSONNIA

QUESTI DISTURBI POSSONO PRECEDERE LA COMPARSA DEI SINTOMI MOTORI DELLA MALATTIA

DIFFICOLTA’ NELL’INIZIO E NEL MANTENIMENTO DEL SONNO

LE PRINCIPALI CAUSE SONO RAPPRESENTATE DA:

DIFFICOLTA’ DI GIRARSI NEL LETTO

NICTURIA

DISTONIA NOTTURNA

SOGNI MOLTO VIVIDI

MOVIMENTI INVOLONTARI DEGLI ARTI

ALLUCINAZIONI

ECCESSIVA SONNOLENZA DIURNA

L’ECCESSIVA SONNOLENZA DIURNA RAPPRESENTA UN SINTOMO COMUNE NEI PAZIENTI CON MALATTIA DI HUNTINGTON

LE PRINCIPALI CAUSE SONO RAPPRESENTATE DA:

Stanchezza fisica conseguente ai disturbi motoriRiposo notturno non ristoratoreEffetti collaterali della terapia farmacologicaIpotensione ortostatica

Trattamento•MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SONNO NOTTURNO

•MODULARE LA TERAPIA FARMACOLOGICA

•MONITORARE LA P.A., ADEGUATA IDRATAZIONE, ATTENZIONE NEI PASSAGGI POSTURALI

SINTOMI INDOTTI DALLA TERAPIA FARMACOLOGICA

FARMACI NEUROLETTICI, ANTIDEPRESSIVI, STABILIZZANTI DELL’UMORE, BENZODIAZEPINE, TETRABENAZINA, E AMANTADINA POSSONO CONTRIBUIRE ALL’ ECCESSIVA SONNOLENZA DIURNA

FARMACI DOPAMINERGICI POSSONO CAUSARE SOGNI VIVIDI, INCUBI NOTTURNI E ALLUCINAZIONI

I disturbi del movimento nel sonno sono una causa frequente ma spesso misconosciuta di disabilità neurologica

Sintomi motori tipici della Malattia di Huntington possono compromettere il riposo notturno: rigidità, movimenti coreo-distonici,tremore, crampi

Altri disturbi del movimento nel sonno sono: Restless Leg Syndrome (RLS) Periodic Limb Movement in Sleep (PLMS) Rem Behaviour Disorder Altre forme: movimenti ritmici (headrolling,

bodyrocking..), bruxismo…

Spesso associati alle malattie neurodegenerative

con interessanti correlazioni patogenetiche

DISTURBI DEL MOVIMENTO NEL SONNO

Programma di ricerca:Domande: C’è un pattern specifico del sonno nella

HD? Ci sono disturbi motori durante il sonno

specifici della HD? Come cambiano le caratteristiche del sonno

nel tempo? È possibile intervenire

farmacologicamente?C’è correlazione fra sonno e altri disturbi?

2014: Sonno e HD30 HD patients Rome-Bologna

Metodi: comparare la polisonnografia, le scale motorie, cognitive e della qualità del sonno in 30 persone con HD e 30 controlliQualità del sonno:

Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI)HD sleep questionnaire

Sonnolenza diurna:Epworth Sleepiness ScaleBologna questionnaire

Sleep Disordered Breathing (Berlin questionnaire)Restless Legs Syndrome (IRLSS questionnaire)REM Behaviour Disorder (RBD questionnaire)

Methods - Objective sleep evaluationVideo-Polisonnografia

Montaggio:19 elettrodi EEG2 EOGEMG submental, intercostal, anterior tibialis, extensor carpi

ECGFlusso aereo, sforzo respiratorioPulsossimetriaPosizione corporeaRussamento

Risultati – valutazione soggettiva del sonnoQualità del sonno:

PSQI > 5 (scarsa): 18 pt (60%)3 ctrl (10%)HD-Q > 3 (scarsa): 10 pt (33%)n.a.

Sonnolenza:ESS > 9 (sonnolenza diurna):6 pt (20%) 2 ctrl (6%)Bologna Q (alto rischio): 7 pt (23%) 1 ctrl (3%)

SDB (Berlin Q, alto rischio): 8 pt (27%) 0RLS (IRLSS questionario): 2 pt (6%) 0RBD (RBD questionario): 2 pt (6%) 0

Controlli selezionati fra voluntari senza disturbi del sonno

Risultati- Valutazione oggettivaHuntington Controls Mann-Whitney

Mean DS Mean DS U-test p

TIB 478,6 53,8 480,6 41,8 477,5 0,684

TST 303,5 105,8 406,3 51,5 728,5 <0,001

SPT 426,8 55,4 446,5 43,2 541,0 0,178

SEI 63,5 20,8 92,9 5,1 872,5 <0,001

SL 45,0 51,1 25,9 23,0 382,0 0,315

Aw 16,3 10,0 4,7 3,2 71,0 <0,001

WASO 132,2 88,1 40,2 29,5 110,0 <0,001

REM 9,8 7,2 19,2 5,1 777,0 <0,001

N1* 14,6 8,9 9,0 7,3 261,0 0,005

N2 36,7 17,9 38,9 11,6 445,0 0,941

N3 9,0 7,4 23,8 10,7 801,0 <0,001

Wake* 29,6 21,0 24,8 44,1 232,0 0,001

Arousal total* 36,7 23,4 13,9 4,9 146,5 <0,001

Arousal NREM* 37,5 24,3 13,9 5,1 154,0 <0,001

Arousal REM* 31,1 29,4 13,5 4,7 263,5 0,006

Red= HD differenti vs controlli*Red= Correlati con il Disease Burden

Results - Objective sleep evaluation

HD:•Ridotta durata del sonno•Ridotta quantità di sonno REM e onde lente•Aumento dei risvegli e dei «quasi risvegli»

HD

Control

Polisonno gramma: aumento dell’attività motoria

Definizione di RLS

La Restless Legs Syndrome(RLS) è un La Restless Legs Syndrome(RLS) è un fenomeno che si verifica fenomeno che si verifica in vegliain veglia, , caratterizzato da:caratterizzato da:

Intensa, irresistibile urgenza di muovere le Intensa, irresistibile urgenza di muovere le gambegambe

Disturbi sensitivi (parestesie o disestesie) Disturbi sensitivi (parestesie o disestesie) Irrequietezza motoria Irrequietezza motoria Peggioramento dei sintomi a riposo e Peggioramento dei sintomi a riposo e

beneficio in seguito all’attivazione motoriabeneficio in seguito all’attivazione motoria Peggioramento notturnoPeggioramento notturno

Criteri diagnostici IRLSSG - 2003

Allen RP, Picchietti D, Hening WA, Trenkwalder C, Walters AS, Montplaisi J. Restless legs syndrome: diagnostic criteria, special considerations, and epidemiology. A report from the restless legs syndrome diagnosis and epidemiology workshop at the National Institutes of Health. Sleep Med 2003; 4: 101–19.

Epidemiologia PLMS

Prevalenza nella popolazione generale adulta: 6%Prevalenza nella popolazione generale adulta: 6%

Prevalenza negli anziani: Prevalenza negli anziani: 44% dopo i 60 anni; 44% dopo i 60 anni; 58% dopo i 65 anni58% dopo i 65 anni

Presenti in altri disturbi del sonno (Narcolessia, OSAS) Presenti in altri disturbi del sonno (Narcolessia, OSAS)

e in varie condizioni morbose (Insufficienza renale, e in varie condizioni morbose (Insufficienza renale, dipendenza da alcohol, Sdr di Gilles de la Tourette…)dipendenza da alcohol, Sdr di Gilles de la Tourette…)

Secondaria a farmaci (Clomipramina, Litio, fluoxetina, Secondaria a farmaci (Clomipramina, Litio, fluoxetina, Venlafaxina) Venlafaxina)

Movimenti coinvolti:Movimenti coinvolti:

estensione dell’alluceestensione dell’alluce

flessione della cavigliaflessione della caviglia

flessione del ginocchio flessione del ginocchio

raramente, flessione dell’ancararamente, flessione dell’anca

MOVIMENTI SIMILI AL SEGNO DI BABINSKIMOVIMENTI SIMILI AL SEGNO DI BABINSKI

Talvolta i pazienti possono essere Talvolta i pazienti possono essere asintomaticiasintomatici ed i movimenti vengono segnalati da un osservatore ed i movimenti vengono segnalati da un osservatore

PMLSPMLS

N3 (stadio 3 NREM) – PLMS NELLA MALATTIA DI HUNTINGTON

DISTURBO COMPORTAMENTALE DEL SONNO REM

DISTURBO DEL SONNO CARATTERIZZATO DA COMPORTAMENTI ANORMALI E VIOLENTI DURANTE IL SONNO REM CHE POSSONO CAUSARE INTERRUZIONI DEL SONNO E SONNOLENZA DIURNA.

E’ CAUSATO DALLA PERDITA DELLA FISIOLOGICA ATONIA CHE SI HA DURANTE IL SONNO E CHE PORTA IL PAZIENTE A RIPRODURRE IL CONTENUTO DEI SOGNI.

IN GENERE SI TRATTA DI SCENARI DI DIFESA ED AGGRESSIONE

DIAGNOSI CLINICA: 15-45%

DIAGNOSI POLISONNOGRAFICA: 45-60%

TERAPIA: • CLONAZEPAM• MELATONINA

Polisonnografia

Sonno REM, normaleSonno REM, normale

Sonno REM senza atonia, REM behavior disorderSonno REM senza atonia, REM behavior disorder

ConclusionsIl sonno nella HD si caratterizza per:-Qualità scarsa (poco percepita dai pazienti)-Frammentazione del sonno-Non disturbo comportamentale del sonno REM-Non sindrome delle gambe senza riposo-Aumento dell’attività motoria, soprattutto in alcune fasi (NREM), con aumento dei movimenti periodici del sonno.-Ora siamo alla ricerca di strategie farmacologiche per migliorare la qualità del sonno e quindi la sonnolenza diurna (e non solo: fatica, concentrazione…)

IL DECALOGO: CONSIGLI PRATICI PER DORMIRE MEGLIO

1. ANDARE A LETTO ED ALZARSI DAL LETTO ALLA STESSA ORA

2. EVITARE ATTIVITA’ FISICA E ATTIVITA’ MENTALE INTENSA IMMEDIATAMENTE PRIMA DI ANDARE A LETTO

3. USCIRE DAL LETTO QUANDO CI SI ACCORGE CHE NON SI RIESCE AD ADDORMENTARSI

4. EVITARE I SONNELLINI DURANTE IL GIORNO

5. EVITARE SOSTANZE ALCOLICHE O CONTENENTI CAFFEINA NELLE 3 ORE PRECEDENTI IL METTERSI A LETTO

6. CENARE ALMENO 3 ORE PRIMA DI METTERSI A LETTO

IL DECALOGO: CONSIGLI PRATICI PER DORMIRE MEGLIO

7. LETTO COMODO, TEMPERATURA DELLA STANZA CONFORTEVOLE (18-20)

8. LIMITARE AL MINIMO I RUMORI ALL’INTERNO DELLA CAMERA DA LETTO

9. BERE POCOLIMITARE L’INTROITO DI LIQUIDI NELLA SECONDA PARTE DELLA GIORNATA, PER EVITARE DI DOVERSI ALZARE DI NOTTE PER ANDARE IN BAGNO

10. EVITARE DI GUARDARE CONTINUAMENTE L’ORARIO SE NON SI RIESCE A DORMIRE

11. EVITARE DI USARE IL LETTO PER ATTIVITA’ QUALI MANGIARE E GUARDARE LA TELEVISIONE

Carla Piano, Neurologist

Giacomo Della Marca Daniela Virdis

Pietro Cortelli

Federica Provini,

Giovanna Calandra Buonaura,

RINGRAZIAMENTI

•Dott. Marcella Solito• Dott. Carla Piano• Dott. Giacomo Della Marca• Prof. Pietro Cortelli• Sig.ra Flavia Torlizzi• Dott. Michele Raia• Dott. Anna Losurdo• Dott. Daniela Virdis• Prof. Alberto Bellelli• Dott. Nicola Lupoi• Dott. Emanuele Cassetta

Nulla sarebbe stato fatto senza la paziente collaborazione delle famiglie della AICH a cui va la nostra gratitudine