AGRICOLTURA SOCIALE VERSO IL CUORE DELL’ECONOMIA LOCALE
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Palazzolo dello Stella (UD) 25 maggio 2012
La molteplicità delle pratiche di agricoltura
sociale e di economia civile come opportunità
per l'inserimento socio-lavorativo
di persone svantaggiate
Alfonso Pascale
Schema dell’intervento
• Alcuni criteri per individuare i caratteri
innovativi delle esperienze di AS
• Lo “stato dell’arte” sulle normative
regionali
• L’iniziativa della Commissione
Agricoltura della Camera dei Deputati
• L’iniziativa del CESE (Comitato
Economico e Sociale Europeo)
Di quali pratiche parliamo?
di quelle che producono
beni relazionali inclusivi
mediante processi produttivi
e beni relazionali
propri dell’agricoltura
e delle tradizioni civili
del mondo rurale
Cosa
intendiamo
per beni
relazionali
nella nuova
era dei beni
comuni?
Prodotti intangibili
di natura comunicativa
e affettiva
generati attraverso
le interazioni
tra gli individui
Caratteristiche di
un bene relazionale
Identità – non è mai anonimo e indipendente dal volto dell’altro
Reciprocità – non può essere prodotto, consumato, investito da un solo
individuo, ma solo se condiviso nella reciprocità
Simultaneità – viene co-prodotto e co-consumato simultaneamente dai
soggetti coinvolti
Gratuità – la relazione che emerge è vissuta in quanto bene in sé, non
usata per altro, non è un incontro di interessi ma di gratuità
Valore – soddisfa un bisogno ma non è una merce e non ha prezzo
Bene di legame – le persone che lo pro-sumano entrano in una relazione
che le rende dipendenti le une dalle altre, oggettivamente
I beni relazionali sono essenziali
nella nuova era dei beni comuni• I beni comuni sono tali perché utilizzati da tanti
contemporaneamente (ad es.: la terra) o da tutti (ad es.: lo strato di ozono)
• Nelle società tradizionali beni relazionali e beni comuni interagivano sulla base di usi e consuetudini imposte dalle comunità autoritariamente agli individui in mancanza di libertà individuali
• Oggi la conquista delle libertà individuali e la dimensione globale rendono insufficienti le norme legali per tutelare i beni comuni, ma occorre far leva sui beni relazionali che emergono spontaneamente nelle relazioni di mercato
La nuova ruralità come contesto privilegiato
di produzione di beni relazionali
Si manifesta con le reti di economie civili e
di cittadinanza attiva:
• fattorie sociali e orti urbani in nuovi modelli di welfare (sociale, socio-sanitario, educazione, istruzione, cultura, sport, abitazioni con orti sui tetti in serre ricoperte da fotovoltaico)
• centri ippici e asinerie che rivitalizzano il rapporto uomo-animale
• comunità di cibo (GAS, farmer’s market, bio-ristorazione collettiva, hobby farmer’s)
Le reti di economie civili e di cittadinanza attiva
come innovazione sociale
• Producono cambiamento per soddisfare bisogni
sociali creando continuamente nuovi mercati fondati
su relazioni interpersonali
• I paesi emergenti che modificano i propri consumi –
a partire dal cibo – sono mercati non da conquistare
ma con cui cooperare
• Passare da una competizione di tipo posizionale (c’è
chi vince e c’è chi perde) ad una di tipo cooperativo
(co-opetition), scambiando non solo merci, ma
culture alimentari, pratiche civili comunitarie, modelli
di welfare e di tutela dei beni comuni
Nelle reti operano e
crescono imprese civili
• l’obiettivo della promozione della persona
umana e quello della giustizia sociale
precedono l’obiettivo del profitto
• Il profitto non è lo scopo primario dell’impresa,
ma un ottimo indicatore di efficienza e di
economicità
• Un’impresa che non fa profitti è incapace di
realizzare il proprio progetto e, dunque, di
raggiungere i propri obiettivi primari
Nelle reti è la co-opetition il modello
di sostenibilità economica
supera la responsabilità sociale
d’impresa perché fonda le relazioni
dei soggetti coinvolti nello scambio
di mercato su:
• la fraternità civile
• il mutuo vantaggio
Nelle reti si superano
i modelli assistenzialistici
• s’impiegano risorse non usuali e relazioni informali della società civile superando la logica dei centri diurni
• nell’ambito della disabilità mentale si sperimentano con successo percorsi verso l’adultità che accrescono nelle persone coinvolte l’autostima
• i disabili psichici passano dalla condizione di essere curati a quella di prendersi cura di altri o di altre cose, dalla condizione di utenti a quella di ortolani, addetti alla vendita
Le reti inducono
cambiamenti nella P.A.
• dialogo tra settori diversi
• attenzione alla competenza
partecipativa
• cultura del riconoscimento della
società civile
Le reti
creano sinergie
tra profit
e no profit
È conveniente per le
aziende agricole
richiedere competenze
non usuali a strutture
specializzate
nell’ambito del sociale
è, viceversa, conveniente
per il Terzo Settore,
che non dispongono
di risorse agricole,
collaborare con le
aziende agricole
Le reti promuovono
sviluppo locale sostenibile
• riqualificano la spesa pubblica
• realizzano livelli più elevati di benessere delle
persone coinvolte superando le logiche del
collocamento obbligatorio ex legge 68
• migliorano la sostenibilità economica delle imprese
• accrescono il capitale sociale dei territori
• agiscono con l’idea che se un intervento non aiuta
tutte le parti coinvolte, raramente è autentico aiuto
per qualcuno
Le reti si aggregano ribaltando
le logiche della rappresentanza
• Sia le comunità di pratiche informali che le strutture formali per svolgere azioni di sistema si formano senza collateralismi e riconoscendo appartenenze plurime
• Le logiche concorrenziali e contrattualistiche (mediazione di interessi sulla base dei numeri) fanno posto a quelle partecipative (informazione e capacità di influenzare la decisione) e cooperative (produrre beni relazionali)
• Le aggregazioni non delimitano a priori ambiti e confini, ma lasciano la porta aperta a nuove visioni, esperienze, competenze e attività
• Servono per creare ponti inediti e contaminazioni innovative e quando non sono inclusive e dialoganti si esauriscono
Stato della
legislazione
regionale
in materia
di AS
• leggi organiche:
Toscana, Abruzzo,
Marche, Calabria,
Campania
• regolamenti attuativi:
Calabria
• modifiche di leggi
preesistenti:
Friuli Venezia Giulia,
Emilia Romagna,
Lombardia.
• proposte di legge:
Basilicata, Lazio.
Il nuovo bando della Regione Toscana
• Finalità: finanzia progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali
• Dotazione: 1 milione di euro su fondi dell’agricoltura
• Tipologia di intervento: contributo a fondo perduto, che può arrivare a 5 mila euro per 3 anni per ogni persona svantaggiata volto a coprire il 90% delle spese ammissibili, in particolare minori e giovani con problematiche di tipo psichico o di tossicodipendenza sotto i 40 anni.
• Beneficiari: imprenditori agricoli, coop. sociali di tipo B che svolgono attività agricola, enti (non pubblici) e associazioni che svolgono assistenza ai disabili o svantaggiati e svolgono attività agricola anche non professionale
Le difficoltà sul piano normativo
incontrate dalle aziende agricole
• l’incertezza sul carattere di ruralità dei fabbricati
agricoli adibiti ad attività sociali crea problemi coi
comuni e con l’erario;
• le prestazioni riguardanti i servizi sociali sono
assoggettate all’aliquota IVA ordinaria del 21 %
senza alcuna possibilità di riduzione o esenzione;
• le normative del lavoro e della formazione spesso
non si conciliano con l’erogazione di sostegni
monetari all’inclusione di persone con disabilità
mentali medio-gravi, volti a superare le tradizionali
forme assistenziali.
Normative nazionali in materia
fiscale e urbanistica da modificare
• per quanto riguarda l’aliquota IVA, esentare le
imprese agricole dalla tassazione delle
prestazioni riferite alla fornitura di servizi
sociali, in analogia con quanto già avviene per le
attività didattiche;
• conservare il carattere di ruralità dei fabbricati
agricoli adibiti allo svolgimento di attività
sociali, così come già avviene per l’agriturismo.
Normative nazionali in materia di
lavoro e formazione da integrare
eliminare gli ostacoli a forme di sostegno
monetario alle fattorie sociali
- da parte delle Regioni -
per realizzare programmi personalizzati
inclusivi nell’ambito di progetti sostenibili
e non assistenzialistici
AS
nelle
proprietà
pubbliche
• stabilire criteri di priorità per
cooperative di giovani che
richiedono in affitto terre
pubbliche per realizzare
progetti sociali
• per rendere inalienabili i
terreni confiscati alla
criminalità organizzata,
bisogna che tali beni
diventino domini collettivi di
proprietà dei cittadini che
risiedono nei comuni o
frazioni di comuni, entro cui
detti beni ricadono.
I prodotti delle fattorie sociali
nei Farmer’s Market
facilitare
la loro partecipazione
prevedendo
appositi spazi
per favorire
la loro visibilità
I prodotti delle fattorie sociali
nella ristorazione collettiva
in strutture pubbliche
Introdurre nei bandi
per la fornitura di alimenti,
emanati da enti pubblici,
punteggi aggiuntivi
a vantaggio dei partecipanti
che svolgono attività sociali
Iniziativa della Commissione Agricoltura
della Camera dei Deputati
18 dicembre 2011
Audizione Pubblica sull’AS:
• visita alla Fattoria Solidale del Circeo
• seminario di approfondimento
• stesura in corso del Documento conclusivo
L’Agricoltura Sociale nelle
proposte per la PAC 2014-2020
Il titolo della VI^ Priorità recita:
“Promuovere
l’inclusione sociale,
la riduzione della povertà
e lo sviluppo economico
nelle zone rurali”.
Iniziativa del CESE
• Avvio della procedura per una proposta
di Parere sull’Agricoltura Sociale
• 6 giugno 2012 Audizione Pubblica
Libri e siti consigliati
• L. Bruni, Le nuove virtù del mercato nell’era dei beni comuni, Città Nuova 2012
• A. Pascale, Agricolture ed economie civili come innovazione sociale in A. De Dominicis (a cura di), Welfare in movimento. Contributi al dibattito sul sociale, Edizioni del Faro, 2012
• A. Pascale, Linee guida per progettare iniziative di Agricoltura Sociale, Inea 2009
• R. Finuola, A. Pascale, L’Agricoltura Sociale nelle politiche pubbliche, Inea 2008
• www.fattoriesociali.com
• www.alfonsopascale.it