Pascale palazzolo dello_stella_2012
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![Page 1: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/1.jpg)
AGRICOLTURA SOCIALE VERSO IL CUORE DELL’ECONOMIA LOCALE
LO STATO DELL’ARTE E LE PROSPETTIVE DI SVILUPPO
Palazzolo dello Stella (UD) 25 maggio 2012
La molteplicità delle pratiche di agricoltura
sociale e di economia civile come opportunità
per l'inserimento socio-lavorativo
di persone svantaggiate
Alfonso Pascale
![Page 2: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/2.jpg)
Schema dell’intervento
• Alcuni criteri per individuare i caratteri
innovativi delle esperienze di AS
• Lo “stato dell’arte” sulle normative
regionali
• L’iniziativa della Commissione
Agricoltura della Camera dei Deputati
• L’iniziativa del CESE (Comitato
Economico e Sociale Europeo)
![Page 3: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/3.jpg)
Di quali pratiche parliamo?
di quelle che producono
beni relazionali inclusivi
mediante processi produttivi
e beni relazionali
propri dell’agricoltura
e delle tradizioni civili
del mondo rurale
![Page 4: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/4.jpg)
Cosa
intendiamo
per beni
relazionali
nella nuova
era dei beni
comuni?
Prodotti intangibili
di natura comunicativa
e affettiva
generati attraverso
le interazioni
tra gli individui
![Page 5: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/5.jpg)
Caratteristiche di
un bene relazionale
Identità – non è mai anonimo e indipendente dal volto dell’altro
Reciprocità – non può essere prodotto, consumato, investito da un solo
individuo, ma solo se condiviso nella reciprocità
Simultaneità – viene co-prodotto e co-consumato simultaneamente dai
soggetti coinvolti
Gratuità – la relazione che emerge è vissuta in quanto bene in sé, non
usata per altro, non è un incontro di interessi ma di gratuità
Valore – soddisfa un bisogno ma non è una merce e non ha prezzo
Bene di legame – le persone che lo pro-sumano entrano in una relazione
che le rende dipendenti le une dalle altre, oggettivamente
![Page 6: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/6.jpg)
I beni relazionali sono essenziali
nella nuova era dei beni comuni• I beni comuni sono tali perché utilizzati da tanti
contemporaneamente (ad es.: la terra) o da tutti (ad es.: lo strato di ozono)
• Nelle società tradizionali beni relazionali e beni comuni interagivano sulla base di usi e consuetudini imposte dalle comunità autoritariamente agli individui in mancanza di libertà individuali
• Oggi la conquista delle libertà individuali e la dimensione globale rendono insufficienti le norme legali per tutelare i beni comuni, ma occorre far leva sui beni relazionali che emergono spontaneamente nelle relazioni di mercato
![Page 7: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/7.jpg)
La nuova ruralità come contesto privilegiato
di produzione di beni relazionali
Si manifesta con le reti di economie civili e
di cittadinanza attiva:
• fattorie sociali e orti urbani in nuovi modelli di welfare (sociale, socio-sanitario, educazione, istruzione, cultura, sport, abitazioni con orti sui tetti in serre ricoperte da fotovoltaico)
• centri ippici e asinerie che rivitalizzano il rapporto uomo-animale
• comunità di cibo (GAS, farmer’s market, bio-ristorazione collettiva, hobby farmer’s)
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Le reti di economie civili e di cittadinanza attiva
come innovazione sociale
• Producono cambiamento per soddisfare bisogni
sociali creando continuamente nuovi mercati fondati
su relazioni interpersonali
• I paesi emergenti che modificano i propri consumi –
a partire dal cibo – sono mercati non da conquistare
ma con cui cooperare
• Passare da una competizione di tipo posizionale (c’è
chi vince e c’è chi perde) ad una di tipo cooperativo
(co-opetition), scambiando non solo merci, ma
culture alimentari, pratiche civili comunitarie, modelli
di welfare e di tutela dei beni comuni
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Nelle reti operano e
crescono imprese civili
• l’obiettivo della promozione della persona
umana e quello della giustizia sociale
precedono l’obiettivo del profitto
• Il profitto non è lo scopo primario dell’impresa,
ma un ottimo indicatore di efficienza e di
economicità
• Un’impresa che non fa profitti è incapace di
realizzare il proprio progetto e, dunque, di
raggiungere i propri obiettivi primari
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Nelle reti è la co-opetition il modello
di sostenibilità economica
supera la responsabilità sociale
d’impresa perché fonda le relazioni
dei soggetti coinvolti nello scambio
di mercato su:
• la fraternità civile
• il mutuo vantaggio
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Nelle reti si superano
i modelli assistenzialistici
• s’impiegano risorse non usuali e relazioni informali della società civile superando la logica dei centri diurni
• nell’ambito della disabilità mentale si sperimentano con successo percorsi verso l’adultità che accrescono nelle persone coinvolte l’autostima
• i disabili psichici passano dalla condizione di essere curati a quella di prendersi cura di altri o di altre cose, dalla condizione di utenti a quella di ortolani, addetti alla vendita
![Page 12: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/12.jpg)
Le reti inducono
cambiamenti nella P.A.
• dialogo tra settori diversi
• attenzione alla competenza
partecipativa
• cultura del riconoscimento della
società civile
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Le reti
creano sinergie
tra profit
e no profit
È conveniente per le
aziende agricole
richiedere competenze
non usuali a strutture
specializzate
nell’ambito del sociale
è, viceversa, conveniente
per il Terzo Settore,
che non dispongono
di risorse agricole,
collaborare con le
aziende agricole
![Page 14: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/14.jpg)
Le reti promuovono
sviluppo locale sostenibile
• riqualificano la spesa pubblica
• realizzano livelli più elevati di benessere delle
persone coinvolte superando le logiche del
collocamento obbligatorio ex legge 68
• migliorano la sostenibilità economica delle imprese
• accrescono il capitale sociale dei territori
• agiscono con l’idea che se un intervento non aiuta
tutte le parti coinvolte, raramente è autentico aiuto
per qualcuno
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Le reti si aggregano ribaltando
le logiche della rappresentanza
• Sia le comunità di pratiche informali che le strutture formali per svolgere azioni di sistema si formano senza collateralismi e riconoscendo appartenenze plurime
• Le logiche concorrenziali e contrattualistiche (mediazione di interessi sulla base dei numeri) fanno posto a quelle partecipative (informazione e capacità di influenzare la decisione) e cooperative (produrre beni relazionali)
• Le aggregazioni non delimitano a priori ambiti e confini, ma lasciano la porta aperta a nuove visioni, esperienze, competenze e attività
• Servono per creare ponti inediti e contaminazioni innovative e quando non sono inclusive e dialoganti si esauriscono
![Page 16: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/16.jpg)
Stato della
legislazione
regionale
in materia
di AS
• leggi organiche:
Toscana, Abruzzo,
Marche, Calabria,
Campania
• regolamenti attuativi:
Calabria
• modifiche di leggi
preesistenti:
Friuli Venezia Giulia,
Emilia Romagna,
Lombardia.
• proposte di legge:
Basilicata, Lazio.
![Page 17: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/17.jpg)
Il nuovo bando della Regione Toscana
• Finalità: finanzia progetti di accoglienza di persone con disabilità e/o svantaggio, per il miglioramento della loro autonomia e capacità tramite lo svolgimento di esperienze in attività rurali
• Dotazione: 1 milione di euro su fondi dell’agricoltura
• Tipologia di intervento: contributo a fondo perduto, che può arrivare a 5 mila euro per 3 anni per ogni persona svantaggiata volto a coprire il 90% delle spese ammissibili, in particolare minori e giovani con problematiche di tipo psichico o di tossicodipendenza sotto i 40 anni.
• Beneficiari: imprenditori agricoli, coop. sociali di tipo B che svolgono attività agricola, enti (non pubblici) e associazioni che svolgono assistenza ai disabili o svantaggiati e svolgono attività agricola anche non professionale
![Page 18: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/18.jpg)
Le difficoltà sul piano normativo
incontrate dalle aziende agricole
• l’incertezza sul carattere di ruralità dei fabbricati
agricoli adibiti ad attività sociali crea problemi coi
comuni e con l’erario;
• le prestazioni riguardanti i servizi sociali sono
assoggettate all’aliquota IVA ordinaria del 21 %
senza alcuna possibilità di riduzione o esenzione;
• le normative del lavoro e della formazione spesso
non si conciliano con l’erogazione di sostegni
monetari all’inclusione di persone con disabilità
mentali medio-gravi, volti a superare le tradizionali
forme assistenziali.
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Normative nazionali in materia
fiscale e urbanistica da modificare
• per quanto riguarda l’aliquota IVA, esentare le
imprese agricole dalla tassazione delle
prestazioni riferite alla fornitura di servizi
sociali, in analogia con quanto già avviene per le
attività didattiche;
• conservare il carattere di ruralità dei fabbricati
agricoli adibiti allo svolgimento di attività
sociali, così come già avviene per l’agriturismo.
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Normative nazionali in materia di
lavoro e formazione da integrare
eliminare gli ostacoli a forme di sostegno
monetario alle fattorie sociali
- da parte delle Regioni -
per realizzare programmi personalizzati
inclusivi nell’ambito di progetti sostenibili
e non assistenzialistici
![Page 21: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/21.jpg)
AS
nelle
proprietà
pubbliche
• stabilire criteri di priorità per
cooperative di giovani che
richiedono in affitto terre
pubbliche per realizzare
progetti sociali
• per rendere inalienabili i
terreni confiscati alla
criminalità organizzata,
bisogna che tali beni
diventino domini collettivi di
proprietà dei cittadini che
risiedono nei comuni o
frazioni di comuni, entro cui
detti beni ricadono.
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I prodotti delle fattorie sociali
nei Farmer’s Market
facilitare
la loro partecipazione
prevedendo
appositi spazi
per favorire
la loro visibilità
![Page 23: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/23.jpg)
I prodotti delle fattorie sociali
nella ristorazione collettiva
in strutture pubbliche
Introdurre nei bandi
per la fornitura di alimenti,
emanati da enti pubblici,
punteggi aggiuntivi
a vantaggio dei partecipanti
che svolgono attività sociali
![Page 24: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/24.jpg)
Iniziativa della Commissione Agricoltura
della Camera dei Deputati
18 dicembre 2011
Audizione Pubblica sull’AS:
• visita alla Fattoria Solidale del Circeo
• seminario di approfondimento
• stesura in corso del Documento conclusivo
![Page 25: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/25.jpg)
L’Agricoltura Sociale nelle
proposte per la PAC 2014-2020
Il titolo della VI^ Priorità recita:
“Promuovere
l’inclusione sociale,
la riduzione della povertà
e lo sviluppo economico
nelle zone rurali”.
![Page 26: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/26.jpg)
Iniziativa del CESE
• Avvio della procedura per una proposta
di Parere sull’Agricoltura Sociale
• 6 giugno 2012 Audizione Pubblica
![Page 27: Pascale palazzolo dello_stella_2012](https://reader034.fdocument.pub/reader034/viewer/2022042602/55a39fc91a28abdd2d8b45e6/html5/thumbnails/27.jpg)
Libri e siti consigliati
• L. Bruni, Le nuove virtù del mercato nell’era dei beni comuni, Città Nuova 2012
• A. Pascale, Agricolture ed economie civili come innovazione sociale in A. De Dominicis (a cura di), Welfare in movimento. Contributi al dibattito sul sociale, Edizioni del Faro, 2012
• A. Pascale, Linee guida per progettare iniziative di Agricoltura Sociale, Inea 2009
• R. Finuola, A. Pascale, L’Agricoltura Sociale nelle politiche pubbliche, Inea 2008
• www.fattoriesociali.com
• www.alfonsopascale.it