Download - NELLE FORESTE DELL’EQUATORE SI METTE A NUDOannamaspero.com/wp-content/uploads/2007/02/La-Stampa-Tuttolibri-2… · pochi si salvano dal calderone della «tele-stupidità». ...

Transcript
Page 1: NELLE FORESTE DELL’EQUATORE SI METTE A NUDOannamaspero.com/wp-content/uploads/2007/02/La-Stampa-Tuttolibri-2… · pochi si salvano dal calderone della «tele-stupidità». ...

Pagina Fisica: LASTAMPA - TORINO - 50 - 25/11/06 - Pag. Logica: LASTAMPA/TUTTOLIBRI/10 - Autore: MARGAL - Ora di stampa: 24/11/06 21.13

NELLE FORESTEDELL’EQUATOREIL TURISTASI METTE A NUDO

Altrove Testimonianze ed esperienze sul rapportotra Occidente e «culture selvagge» in un mondo globale

Prospettive inverse: se è il turista bianco ad essere «esotico e strano» agli occhi della tribù

Sesso e evoluzione Le differenzetra l’uomo e gli altri mammiferi

MARCOAIME

È un tipo originalequesto Lawrence

Osborne, è un viaggiatore, scri-ve un libro di viaggi per criticarechi viaggia. E per fare questo,ovviamente, deve viaggiare, in-contrare gli altri viaggiatori.Sembrerebbe un paradosso eforse lo è, ma le contraddizionisono inevitabili e tutte occiden-tali nel campo del turismo. È in-fatti l'Occidente a fare e disfaretutto: a dar vita al turismo inter-nazionale, nei Paesi del Sud delmondo e poi a criticarne l'impat-to, inventandosi nuove forme diturismo, ma sempre a senso uni-co. Accade così che gli altri, i lo-cali, finiscano anche per adattar-si e giocare la loro parte. Osbor-ne è molto lucido nell'osservare

queste dinamiche, pronto a sot-tolineare come l'Oriente finiscaper imitare se stesso, a misuradi turista, orientalizzandosi. Al-lo stesso tempo questo indige-nizzarsi sempre di più segueprocessi «globali»: la diversità ri-mane in superficie a nasconde-re, come un velo sottile, un mo-dello «mcdonald» che caratteriz-za le località turistiche contem-poranee. «Un giorno non lonta-no - scrive Osborne - il mondo di-venterà un unico, sterminato re-sort interconnesso, l'Ovunque».

Il turista nudo è molto di piùdi un semplice diario di viaggio.Il cammino dell'autore verso leforeste equatoriali di PapuaNuova Guinea si trasforma in unpretesto per riflettere sui sem-pre più complessi e intricati rap-porti tra turisti e nativi, ma an-

che tra turisti e governi locali,che vogliono vendere una certaimmagine di se stessi. Come nelcaso delle isole Andamane, dovele autorità vietano all'autore e aituristi di entrare in contatto coni jarawa, popolazione «tribale»autoctona, perché consideratipericolosi e selvaggi. E’ bellissi-ma la descrizione dell'incontroravvicinato con uno di questi uo-mini: «... in quel momento nonero io a visitare lui, ma lui a visi-tare me. Il selvaggio ero io: in pie-di nella pioggia con quell'assur-da camicia rosa e quell'improba-bile cappello dovevo sembrarglistrano, esotico». Un ribaltamen-to di prospettiva che smonta ilclassico immaginario preconfe-zionato, dentro il quale ogni turi-sta contemporaneo si muove.

Osborne viaggia non solo lun-go le strade d'Asia e d'Oceania,ma anche attraverso i suoi «an-tenati», viaggiatori e antropolo-gi. Dialoga con loro, ne è ammi-rato a volte, li contesta in altricasi. Ironico e acuto, Osborne ri-vela qui e là venature coloniali-ste e talvolta velatamente razzi-ste, che si esprimono con atteg-giamenti di insofferenza e sarca-smo nei confronti dei locali, del-la loro lentezza, della loro man-

canza di organizzazione, ecc.Più pacato, dolce, affettuoso

lo sguardo sull'altro che ci rega-la Anna Maspero, anche lei viag-giatrice di lunga data, nel suo Acome avventura, un abbecedarioche nasconde un ricco e profon-do intreccio di esperienze, unosguardo femminile sul mondo,che accarezza i luoghi toccaticon mano lieve. Ogni lettera èun'idea, si va da B come bagaglioa E come etnico, L come letteratu-ra, R come rischio e, appunto, Tcome turista. Un'idea che diven-ta racconto, pescando nella me-moria dell'autrice, evocando luo-ghi visti e pensati con gli occhi, avolte romanzati, e che non man-ca di diventare a volte critica neiconfronti del viaggiatore stesso.

Oggi, o pensiamo come Pa-scal che tutti i mali dell'uomo na-scono dal fatto che non è capacedi rimanere chiuso nella propriastanza, oppure dobbiamo impa-rare a comprendere che cosa èun altrove e cosa significa esserealtrove. Libri come questi ci aiu-tano a farlo.

pp LAWRENCE OSBORNEp IL TURISTA NUDOp Adelphi, pp. 272, € 19p ANNA MASPEROp A COME AVVENTURAp FBE EDIZIONIp pp. 171, € 13p SAGGI

PIEROBIANUCCI

Diceva RichardFeynman, forse lo

scienziato più geniale del Nove-cento dopo Einstein: «La fisicaè come il sesso: non si può nega-re che abbia conseguenze prati-che, ma non è per questo che lasi fa». Perché si pratichino la fi-sica e il sesso Feynman lo dàper sottinteso, e noi con lui. Ja-red Diamond, biologo e antro-pologo all'Università della Cali-fornia, fa un passo oltre e si do-manda: «Perché il sesso è diver-tente?». Non è questione ovviané accademica. Un cane o qual-siasi altro mammifero che stu-diasse il comportamento ses-suale umano sarebbe molto stu-pito e probabilmente anche di-sgustato. Gli altri mammiferi siaccoppiano solo quando sono fe-condi: l'uomo, con calcoli com-plicati (e non sempre affidabili),sceglie i giorni sterili o si rivolgeai contraccettivi. I periodi di ac-coppiamento degli animali so-no brevi e separati da lunghi in-tervalli di rigorosa castità: uo-mini e donne non conosconopause. Il cane, poi, sarebbe sor-preso dalla nostra dominantemonogamia e sarebbe sorpresodue volte nello scoprire che mol-

to spesso si tratta di una mono-gamia apparente... Ancora: maiun cane si accoppierebbe conuna cagnetta incinta. A uominie donne la gravidanza non creaalcun imbarazzo. Di norma pergli animali la vita e la feconditàfiniscono insieme: ma una don-na oggi trascorre più di metàdella sua esistenza in età non fe-conde, e benché nell'uomo la fe-condità non si azzeri mai deltutto, anche nel maschio la fe-condità declina rapidamentenell'età avanzata.

LA BUCCIA DI DARWIN

Insomma, l'umanità pratica ilsesso per divertimento e occa-sionalmente per riprodursi. Glialtri mammiferi lo praticanoper riprodursi e incidentalmen-te si divertono. Come mai? Qualè il senso evolutivo di tutto ciò?

In buona parte il diversocomportamento dell'Homo sa-piens dipende dal fatto che nel-la nostra specie non esistonosegnali esterni della fecondità.Ma questa spiegazione poneun'altra domanda: perché è co-sì? Vuoi vedere che Darwin sci-vola proprio sulla buccia di ba-nana del comportamento ses-suale umano?

Diamond mette a confronto

in termini evolutivi i pro e con-tro dei comportamenti umani eanimali alla luce delle ultimescoperte di etologi e antropolo-gi ma, analizzando le molte spie-gazioni tentate dai biologi, tro-va in tutte qualche punto debo-le. La conclusione è che «l'ovu-lazione non manifesta si evolseal tempo in cui i nostri progeni-tori erano ancora caratterizza-ti dal sistema nuziale promi-scuo, permettendo alla donna-scimmia ancestrale di distribui-re favori sessuali a più maschi,nessuno dei quali aveva la cer-tezza assoluta di essere il padredi suo figlio mentre tutti sape-vano di avere qualche probabi-lità di esserlo. Nessuno dei ma-schi, di conseguenza, desidera-va fare del male al piccolo delladonna-scimmia, e forse alcunicontribuivano a proteggerlo.Evoluta l'ovulazione non mani-festa a questo scopo, la femmi-na passò alla scelta di un capa-ce uomo delle caverne da in-durre a stare con lei, in mododa ottenere il massimo dell'aiu-to per il bambino in quantoquell'uomo avrebbe avuto lacertezza di esserne il padre». Ilche non toglie che il maschio siprenda qualche scappatella,giustificata dal fatto che ciò gli

aumenta la probabilità di tra-smettere i suoi geni...

Altri due libri si prestano aintegrare il quadro disegnatoda Diamont. La psicologaMaryse Vaillant in Come ama-no le donne ci spiega perché,contro ogni logica femminista,le donne, anche a costo di umi-liazioni e sofferenze, lavorinoper plasmare i loro uomini: liservono per asservirli, si sotto-mettono per dominarli, e infi-ne a guadagnarci è la specie.

HA SCRITTO JACOB...

Nel saggio Il sesso del cervello,Catherine Vidal, neurobiologa,e Dorothée Benoit-Browaeys,giornalista scientifica, prendo-no invece spunto dalle ricerchepiù recenti per chiarire una vol-ta per sempre che non esistonosostanziali differenze biologi-che tra cervello maschile e cer-vello femminile: le diversitàhanno origini essenzialmenteculturali. Il gene della fedeltà equello del tradimento sono sol-tanto stupidaggini giornalisti-che. Come scrisse Jacob, «l'uo-mo è programmato genetica-mente, ma è programmato perapprendere». Ecco perché è lacultura a farci come siamo, nelbene e nel male, non il Dna.

Lawrence Osbornescrive un libro di viaggiper criticare chi viaggia,Anna Maspero componeun abbecedario-racconto

ENCICLOPEDIA: LA DONNA ANNI 60

Come eravamo? Perfette

pp JARED DIAMONDp PERCHÉ IL SESSO

È DIVERTENTE?p Traduzione

di Laura Montixi Comogliop RIZZOLI, BUR

pp.193, € 8,20p MARYSE VAILLANTp COME AMANO LE DONNEp Traduzione di Tina d'Agostini

e Monica Fioronip PONTE ALLE GRAZIEp pp. 132,€ 12p CATHERINE VIDAL

DOROTHÉE BENOIT-BROWAYSp IL SESSO DEL CERVELLOp Traduzione di Barbara Sambop DEDALOp pp. 116, € 13,50

SOLO IL SAPIENSFA L’AMOREPER DIVERTIRSI

ROMANZO

La giornata di untelespettatore= Ore 6.36 Canale 5,notiziario senza conduttore,poi un meteo e un oroscopo.8.50, Italia 1, inizia un film conil bollino rosso. Poi «Tutte lemattine». «Cosa ci resterà diqueste tonnellate e tonnellatedi televisione? Nulla, forsesolo qualche immagine».Flavio Pagano in «La finestrasul porcile» (Manifestolibri,pp. 159, € 14) romanza unagiornata da telespettatoreconsegnando alla scrittura ilflusso frastornante della tvquotidiana. Il ritmo delracconto è scandito dallozapping perché «quando larealtà entra in contatto con latv, diventa un fatto dellavita». La vicenda delprotagonista si dispiegaparallela alle immagini sulteleschermo, finché intrecciail palinsesto. Giornalisti,presentatori, veline, spot,reality: Pagano non li inventa,«usa» quelli veri e di loro inpochi si salvano dal calderonedella «tele-stupidità».

Idee TuttolibriSABATO 25 NOVEMBRE 2006

LA STAMPAX

= Indossatrice, hostess,segretaria di redazione,vetrinista. Ecco leprofessioni proposte asignore e signorine incarriera negli Anni 60 nella«Grande Enciclopedia dellaDonna» dei Fratelli Fabbri,ora riscoperta da Rizzoli, conprefazione di Lella Costa(pp. 217, € 25).Anacronistica e tenera, nonpriva di un po’ d’insuperabile

saggezza : «Non distraete ilguidatore con manifestazionid’affetto»; «Durante la partitala signora non si mostreràscalmanata e gesticolante»;«Se a un passante cade unoggetto, una signora silimiterà ad avvertirel’interessato». Gustosissimi iconsigli di look, cucina, bonton, arredamento e i segretiper la pulizia delle cravatte.Foto e vignette «amarcord».

ALMANACCO

Cambiamo,non in meglio= «Come si cambia.1989-2006: la metamorfosiitaliana» la raccontal’almanacco Guanda (pp.297,€ 23). Parole e immagini perdescrivere una mutazioneche, secondo il curatoreRanieri Polese, «nel giro dipoco meno di vent’anni ci hareso quasi irriconoscibili».Dal post guerra fredda aireality, tanta politica, tra ilCavaliere-Caimano e ilProfessore-Mortadella.Intorno il Paese evolve, nonsempre in meglio.Scrittori e giornalisti, registie professori, italiani estranieri, provano adelineare la mutazione delPaese, tra realtà eimmaginazione: FurioColombo, i Vanzina, TimParks, Aldo Nove, PaolaMastrocola, Antonio Scurati,Bruno Arpaia, Altan.Ai testi si accompagnano afoto, disegni e vignette.Nero su bianco perricordare, conoscere, capire.

USI E COSTUMI

W

Utente
AnnaMaspero
Utente
pANNA MASPERO
Utente
pFBE EDIZIONI
Utente
pA COMEAVVENTURA
Utente
pSAGGI
Utente
ppp. 171, € 13
Utente
Più pacato, dolce, affettuoso lo sguardo sull'altro che ci regala Anna Maspero, anche lei viaggiatrice di lunga data, nel suo A come avventura, un abbecedario che nasconde un ricco e profondo intreccio di esperienze, uno sguardo femminile sul mondo, che accarezza i luoghi toccati con mano lieve. Ogni lettera è un'idea, si va da Bcome bagaglio aEcome etnico, Lcome letteratura, R come rischio e, appunto, T come turista. Un'idea che diventa racconto, pescando nella memoria dell'autrice, evocando luoghi visti e pensati con gli occhi, a volte romanzati, e che non manca di diventare a volte critica nei confronti del viaggiatore stesso. Oggi, o pensiamo come Pascal che tutti i mali dell'uomo nascono dal fatto che non è capace di rimanere chiuso nella propria stanza, oppure dobbiamo imparare a comprendere che cosa è un altrove e cosa significa essere altrove. Libri come questi ci aiutano a farlo.