NELLE FORESTE DELL’EQUATORE SI METTE A...

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NELLE FORESTE DELL’EQUATORE IL TURISTA SI METTE A NUDO Altrove Testimonianze ed esperienze sul rapporto tra Occidente e «culture selvagge» in un mondo globale Prospettive inverse: se è il turista bianco ad essere «esotico e strano» agli occhi della tribù Sesso e evoluzione Le differenze tra l’uomo e gli altri mammiferi MARCO AIME È un tipo originale questo Lawrence Osborne, è un viaggiatore, scri- veunlibrodiviaggipercriticare chi viaggia. E per fare questo, ovviamente, deve viaggiare, in- contrare gli altri viaggiatori. Sembrerebbe un paradosso e forse lo è, ma le contraddizioni sono inevitabili e tutte occiden- tali nel campo del turismo. È in- fatti l'Occidente a fare e disfare tutto:adarvitaalturismointer- nazionale, nei Paesi del Sud del mondoepoiacriticarnel'impat- to, inventandosi nuove forme di turismo,masempreasensouni- co. Accade così che gli altri, i lo- cali, finiscano anche per adattar- si e giocare la loro parte. Osbor- ne è molto lucido nell'osservare queste dinamiche, pronto a sot- tolineare come l'Oriente finisca per imitare se stesso, a misura di turista, orientalizzandosi. Al- lo stesso tempo questo indige- nizzarsi sempre di più segue processi «globali»:la diversità ri- mane in superficie a nasconde- re, come un velo sottile, un mo- dello «mcdonald» checaratteriz- za le località turistiche contem- poranee. «Un giorno non lonta- no-scriveOsborne-ilmondodi- venterà un unico, sterminato re- sortinterconnesso,l'Ovunque». Il turista nudo è molto di più di un semplice diario di viaggio. Il cammino dell'autore verso le foreste equatoriali di Papua NuovaGuineasitrasformainun pretesto per riflettere sui sem- pre più complessi e intricati rap- porti tra turisti e nativi, ma an- che tra turisti e governi locali, che vogliono vendere una certa immagine di se stessi. Come nel caso delle isole Andamane, dove le autorità vietano all'autore e ai turisti di entrare in contatto con i jarawa, popolazione «tribale» autoctona, perché considerati pericolosi e selvaggi. E’ bellissi- ma la descrizione dell'incontro ravvicinato con uno di questi uo- mini: «... in quel momento non ero io a visitare lui, ma lui a visi- tareme.Ilselvaggioeroio:inpie- di nella pioggia con quell'assur- da camicia rosa e quell'improba- bile cappello dovevo sembrargli strano, esotico». Un ribaltamen- to di prospettiva che smonta il classico immaginario preconfe- zionato,dentroilqualeognituri- stacontemporaneosimuove. Osborneviaggianonsololun- go le strade d'Asia e d'Oceania, ma anche attraverso i suoi «an- tenati», viaggiatori e antropolo- gi. Dialoga con loro, ne è ammi- rato a volte, li contesta in altri casi.Ironicoeacuto,Osborneri- vela qui e là venature coloniali- ste e talvolta velatamente razzi- ste, che si esprimono con atteg- giamenti di insofferenza e sarca- smo nei confronti dei locali, del- la loro lentezza, della loro man- canzadiorganizzazione,ecc. Più pacato, dolce, affettuoso lo sguardo sull'altro che ci rega- laAnnaMaspero,ancheleiviag- giatrice di lunga data, nel suo A come avventura, un abbecedario che nasconde un ricco e profon- do intreccio di esperienze, uno sguardo femminile sul mondo, che accarezza i luoghi toccati con mano lieve. Ogni lettera è un'idea,sivadaBcome bagaglio aEcome etnico,Lcome letteratu- ra, R come rischio e, appunto, T come turista. Un'idea che diven- ta racconto, pescando nella me- moria dell'autrice,evocando luo- ghi visti e pensati con gli occhi, a volte romanzati, e che non man- cadidiventareavoltecriticanei confrontidelviaggiatorestesso. Oggi, o pensiamo come Pa- scalchetuttiimalidell'uomona- scono dal fatto che non è capace di rimanere chiuso nella propria stanza, oppure dobbiamo impa- rare a comprendere che cosa è un altrove e cosa significa essere altrove. Libri come questi ci aiu- tanoafarlo. p LAWRENCE OSBORNE p IL TURISTA NUDO p Adelphi, pp. 272, € 19 p ANNA MASPERO p A COME AVVENTURA p FBE EDIZIONI p pp. 171, € 13 p SAGGI PIERO BIANUCCI Diceva Richard Feynman, forse lo scienziato più geniale del Nove- cento dopo Einstein: «La fisica ècomeilsesso:nonsipuònega- re che abbia conseguenze prati- che, ma non è per questo che la si fa». Perché si pratichino la fi- sica e il sesso Feynman lo dà per sottinteso, e noi con lui. Ja- red Diamond, biologo e antro- pologo all'Università della Cali- fornia, fa un passo oltre e si do- manda: «Perché il sesso è diver- tente?». Non è questione ovvia né accademica. Un cane o qual- siasi altro mammifero che stu- diasse il comportamento ses- suale umano sarebbe molto stu- pito e probabilmente anche di- sgustato. Gli altri mammiferi si accoppianosoloquandosonofe- condi: l'uomo, con calcoli com- plicati(enonsempreaffidabili), sceglieigiornisteriliosirivolge ai contraccettivi. I periodi di ac- coppiamento degli animali so- no brevi e separati da lunghi in- tervalli di rigorosa castità: uo- mini e donne non conoscono pause. Il cane, poi, sarebbe sor- preso dalla nostra dominante monogamia e sarebbe sorpreso due volte nello scoprire che mol- to spesso si tratta di una mono- gamia apparente... Ancora: mai un cane si accoppierebbe con una cagnetta incinta. A uomini e donne la gravidanza non crea alcun imbarazzo. Di norma per gli animali la vita e la fecondità finiscono insieme: ma una don- na oggi trascorre più di metà dellasuaesistenzainetànonfe- conde, e benché nell'uomo la fe- condità non si azzeri mai del tutto, anche nel maschio la fe- condità declina rapidamente nell'età avanzata. LA BUCCIA DI DARWIN Insomma, l'umanità pratica il sesso per divertimento e occa- sionalmente per riprodursi. Gli altri mammiferi lo praticano per riprodursi e incidentalmen- tesidivertono.Comemai?Qual èilsensoevolutivodituttociò? In buona parte il diverso comportamento dell'Homo sa- piens dipende dal fatto che nel- la nostra specie non esistono segnali esterni della fecondità. Ma questa spiegazione pone un'altra domanda: perché è co- sì? Vuoi vedere che Darwin sci- vola proprio sulla buccia di ba- nana del comportamento ses- sualeumano? Diamond mette a confronto in termini evolutivi i pro e con- tro dei comportamenti umani e animali alla luce delle ultime scoperte di etologi e antropolo- gi ma, analizzando le molte spie- gazioni tentate dai biologi, tro- va in tutte qualche punto debo- le. La conclusione è che «l'ovu- lazione non manifesta si evolse al tempo in cui i nostri progeni- tori erano ancora caratterizza- ti dal sistema nuziale promi- scuo, permettendo alla donna- scimmia ancestrale di distribui- re favori sessuali a più maschi, nessuno dei quali aveva la cer- tezzaassolutadiessereilpadre di suo figlio mentre tutti sape- vano di avere qualche probabi- lità di esserlo. Nessuno dei ma- schi, di conseguenza, desidera- vafaredelmalealpiccolodella donna-scimmia, e forse alcuni contribuivano a proteggerlo. Evoluta l'ovulazione non mani- festa a questo scopo, la femmi- na passò alla scelta di un capa- ce uomo delle caverne da in- durre a stare con lei, in modo da ottenere il massimo dell'aiu- to per il bambino in quanto quell'uomo avrebbe avuto la certezzadiesserneilpadre».Il che non toglie che il maschio si prenda qualche scappatella, giustificata dal fatto che ciò gli aumenta la probabilità di tra- smettereisuoigeni... Altri due libri si prestano a integrare il quadro disegnato da Diamont. La psicologa Maryse Vaillant in Come ama- no le donne ci spiega perché, contro ogni logica femminista, le donne, anche a costo di umi- liazioni e sofferenze, lavorino per plasmare i loro uomini: li servono per asservirli, si sotto- mettono per dominarli, e infi- neaguadagnarcièlaspecie. HA SCRITTO JACOB... Nel saggio Il sesso del cervello, Catherine Vidal, neurobiologa, e Dorothée Benoit-Browaeys, giornalista scientifica, prendo- noinvecespuntodallericerche più recenti per chiarire una vol- tapersemprechenonesistono sostanziali differenze biologi- che tra cervello maschile e cer- vello femminile: le diversità hanno origini essenzialmente culturali. Il gene della fedeltà e quello del tradimento sono sol- tanto stupidaggini giornalisti- che. Come scrisse Jacob, «l'uo- mo è programmato genetica- mente, ma è programmato per apprendere». Ecco perché è la cultura a farci come siamo, nel beneenelmale,nonilDna. LawrenceOsborne scrive un libro di viaggi per criticare chi viaggia, Anna Maspero compone un abbecedario-racconto ENCICLOPEDIA: LA DONNA ANNI 60 Come eravamo? Perfette p JARED DIAMOND p PERCHÉ IL SESSO È DIVERTENTE? p Traduzione di Laura Montixi Comoglio p RIZZOLI, BUR pp.193, e 8,20 p MARYSE VAILLANT p COME AMANO LE DONNE p Traduzione di Tina d'Agostini e Monica Fioroni p PONTE ALLE GRAZIE p pp. 132,e 12 p CATHERINE VIDAL DOROTHÉE BENOIT-BROWAYS p IL SESSO DEL CERVELLO p Traduzione di Barbara Sambo p DEDALO p pp. 116, e 13,50 SOLO IL SAPIENS FA L’AMORE PER DIVERTIRSI ROMANZO La giornata di un telespettatore = Ore 6.36 Canale 5, notiziario senza conduttore, poi un meteo e un oroscopo. 8.50, Italia 1, inizia un film con il bollino rosso. Poi «Tutte le mattine». «Cosa ci resterà di queste tonnellate e tonnellate di televisione? Nulla, forse solo qualche immagine». Flavio Pagano in «La finestra sul porcile» (Manifestolibri, pp. 159, e 14) romanza una giornata da telespettatore consegnando alla scrittura il flusso frastornante della tv quotidiana. Il ritmo del racconto è scandito dallo zapping perché «quando la realtà entra in contatto con la tv, diventa un fatto della vita». La vicenda del protagonista si dispiega parallela alle immagini sul teleschermo, finché intreccia il palinsesto. Giornalisti, presentatori, veline, spot, reality: Pagano non li inventa, «usa» quelli veri e di loro in pochi si salvano dal calderone della «tele-stupidità». Idee Tuttolibri SABATO 25 NOVEMBRE 2006 LA STAMPA X = Indossatrice, hostess, segretaria di redazione, vetrinista. Ecco le professioni proposte a signore e signorine in carriera negli Anni 60 nella «Grande Enciclopedia della Donna» dei Fratelli Fabbri, ora riscoperta da Rizzoli, con prefazione di Lella Costa (pp. 217, e 25). Anacronistica e tenera, non priva di un po’ d’insuperabile saggezza : «Non distraete il guidatore con manifestazioni d’affetto»; «Durante la partita la signora non si mostrerà scalmanata e gesticolante»; «Se a un passante cade un oggetto, una signora si limiterà ad avvertire l’interessato». Gustosissimi i consigli di look, cucina, bon ton, arredamento e i segreti per la pulizia delle cravatte. Foto e vignette «amarcord». ALMANACCO Cambiamo, non in meglio = «Come si cambia. 1989-2006: la metamorfosi italiana» la racconta l’almanacco Guanda (pp.297, e 23). Parole e immagini per descrivere una mutazione che, secondo il curatore Ranieri Polese, «nel giro di poco meno di vent’anni ci ha reso quasi irriconoscibili». Dal post guerra fredda ai reality, tanta politica, tra il Cavaliere-Caimano e il Professore-Mortadella. Intorno il Paese evolve, non sempre in meglio. Scrittori e giornalisti, registi e professori, italiani e stranieri, provano a delineare la mutazione del Paese, tra realtà e immaginazione: Furio Colombo, i Vanzina, Tim Parks, Aldo Nove, Paola Mastrocola, Antonio Scurati, Bruno Arpaia, Altan. Ai testi si accompagnano a foto, disegni e vignette. Nero su bianco per ricordare, conoscere, capire. USI E COSTUMI W

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NELLE FORESTEDELL’EQUATOREIL TURISTASI METTE A NUDO

Altrove Testimonianze ed esperienze sul rapportotra Occidente e «culture selvagge» in un mondo globale

Prospettive inverse: se è il turista bianco ad essere «esotico e strano» agli occhi della tribù

Sesso e evoluzione Le differenzetra l’uomo e gli altri mammiferi

MARCOAIME

È un tipo originalequesto Lawrence

Osborne, è un viaggiatore, scri-ve un libro di viaggi per criticarechi viaggia. E per fare questo,ovviamente, deve viaggiare, in-contrare gli altri viaggiatori.Sembrerebbe un paradosso eforse lo è, ma le contraddizionisono inevitabili e tutte occiden-tali nel campo del turismo. È in-fatti l'Occidente a fare e disfaretutto: a dar vita al turismo inter-nazionale, nei Paesi del Sud delmondo e poi a criticarne l'impat-to, inventandosi nuove forme diturismo, ma sempre a senso uni-co. Accade così che gli altri, i lo-cali, finiscano anche per adattar-si e giocare la loro parte. Osbor-ne è molto lucido nell'osservare

queste dinamiche, pronto a sot-tolineare come l'Oriente finiscaper imitare se stesso, a misuradi turista, orientalizzandosi. Al-lo stesso tempo questo indige-nizzarsi sempre di più segueprocessi «globali»: la diversità ri-mane in superficie a nasconde-re, come un velo sottile, un mo-dello «mcdonald» che caratteriz-za le località turistiche contem-poranee. «Un giorno non lonta-no - scrive Osborne - il mondo di-venterà un unico, sterminato re-sort interconnesso, l'Ovunque».

Il turista nudo è molto di piùdi un semplice diario di viaggio.Il cammino dell'autore verso leforeste equatoriali di PapuaNuova Guinea si trasforma in unpretesto per riflettere sui sem-pre più complessi e intricati rap-porti tra turisti e nativi, ma an-

che tra turisti e governi locali,che vogliono vendere una certaimmagine di se stessi. Come nelcaso delle isole Andamane, dovele autorità vietano all'autore e aituristi di entrare in contatto coni jarawa, popolazione «tribale»autoctona, perché consideratipericolosi e selvaggi. E’ bellissi-ma la descrizione dell'incontroravvicinato con uno di questi uo-mini: «... in quel momento nonero io a visitare lui, ma lui a visi-tare me. Il selvaggio ero io: in pie-di nella pioggia con quell'assur-da camicia rosa e quell'improba-bile cappello dovevo sembrarglistrano, esotico». Un ribaltamen-to di prospettiva che smonta ilclassico immaginario preconfe-zionato, dentro il quale ogni turi-sta contemporaneo si muove.

Osborne viaggia non solo lun-go le strade d'Asia e d'Oceania,ma anche attraverso i suoi «an-tenati», viaggiatori e antropolo-gi. Dialoga con loro, ne è ammi-rato a volte, li contesta in altricasi. Ironico e acuto, Osborne ri-vela qui e là venature coloniali-ste e talvolta velatamente razzi-ste, che si esprimono con atteg-giamenti di insofferenza e sarca-smo nei confronti dei locali, del-la loro lentezza, della loro man-

canza di organizzazione, ecc.Più pacato, dolce, affettuoso

lo sguardo sull'altro che ci rega-la Anna Maspero, anche lei viag-giatrice di lunga data, nel suo Acome avventura, un abbecedarioche nasconde un ricco e profon-do intreccio di esperienze, unosguardo femminile sul mondo,che accarezza i luoghi toccaticon mano lieve. Ogni lettera èun'idea, si va da B come bagaglioa E come etnico, L come letteratu-ra, R come rischio e, appunto, Tcome turista. Un'idea che diven-ta racconto, pescando nella me-moria dell'autrice, evocando luo-ghi visti e pensati con gli occhi, avolte romanzati, e che non man-ca di diventare a volte critica neiconfronti del viaggiatore stesso.

Oggi, o pensiamo come Pa-scal che tutti i mali dell'uomo na-scono dal fatto che non è capacedi rimanere chiuso nella propriastanza, oppure dobbiamo impa-rare a comprendere che cosa èun altrove e cosa significa esserealtrove. Libri come questi ci aiu-tano a farlo.

pp LAWRENCE OSBORNEp IL TURISTA NUDOp Adelphi, pp. 272, € 19p ANNA MASPEROp A COME AVVENTURAp FBE EDIZIONIp pp. 171, € 13p SAGGI

PIEROBIANUCCI

Diceva RichardFeynman, forse lo

scienziato più geniale del Nove-cento dopo Einstein: «La fisicaè come il sesso: non si può nega-re che abbia conseguenze prati-che, ma non è per questo che lasi fa». Perché si pratichino la fi-sica e il sesso Feynman lo dàper sottinteso, e noi con lui. Ja-red Diamond, biologo e antro-pologo all'Università della Cali-fornia, fa un passo oltre e si do-manda: «Perché il sesso è diver-tente?». Non è questione ovviané accademica. Un cane o qual-siasi altro mammifero che stu-diasse il comportamento ses-suale umano sarebbe molto stu-pito e probabilmente anche di-sgustato. Gli altri mammiferi siaccoppiano solo quando sono fe-condi: l'uomo, con calcoli com-plicati (e non sempre affidabili),sceglie i giorni sterili o si rivolgeai contraccettivi. I periodi di ac-coppiamento degli animali so-no brevi e separati da lunghi in-tervalli di rigorosa castità: uo-mini e donne non conosconopause. Il cane, poi, sarebbe sor-preso dalla nostra dominantemonogamia e sarebbe sorpresodue volte nello scoprire che mol-

to spesso si tratta di una mono-gamia apparente... Ancora: maiun cane si accoppierebbe conuna cagnetta incinta. A uominie donne la gravidanza non creaalcun imbarazzo. Di norma pergli animali la vita e la feconditàfiniscono insieme: ma una don-na oggi trascorre più di metàdella sua esistenza in età non fe-conde, e benché nell'uomo la fe-condità non si azzeri mai deltutto, anche nel maschio la fe-condità declina rapidamentenell'età avanzata.

LA BUCCIA DI DARWIN

Insomma, l'umanità pratica ilsesso per divertimento e occa-sionalmente per riprodursi. Glialtri mammiferi lo praticanoper riprodursi e incidentalmen-te si divertono. Come mai? Qualè il senso evolutivo di tutto ciò?

In buona parte il diversocomportamento dell'Homo sa-piens dipende dal fatto che nel-la nostra specie non esistonosegnali esterni della fecondità.Ma questa spiegazione poneun'altra domanda: perché è co-sì? Vuoi vedere che Darwin sci-vola proprio sulla buccia di ba-nana del comportamento ses-suale umano?

Diamond mette a confronto

in termini evolutivi i pro e con-tro dei comportamenti umani eanimali alla luce delle ultimescoperte di etologi e antropolo-gi ma, analizzando le molte spie-gazioni tentate dai biologi, tro-va in tutte qualche punto debo-le. La conclusione è che «l'ovu-lazione non manifesta si evolseal tempo in cui i nostri progeni-tori erano ancora caratterizza-ti dal sistema nuziale promi-scuo, permettendo alla donna-scimmia ancestrale di distribui-re favori sessuali a più maschi,nessuno dei quali aveva la cer-tezza assoluta di essere il padredi suo figlio mentre tutti sape-vano di avere qualche probabi-lità di esserlo. Nessuno dei ma-schi, di conseguenza, desidera-va fare del male al piccolo delladonna-scimmia, e forse alcunicontribuivano a proteggerlo.Evoluta l'ovulazione non mani-festa a questo scopo, la femmi-na passò alla scelta di un capa-ce uomo delle caverne da in-durre a stare con lei, in mododa ottenere il massimo dell'aiu-to per il bambino in quantoquell'uomo avrebbe avuto lacertezza di esserne il padre». Ilche non toglie che il maschio siprenda qualche scappatella,giustificata dal fatto che ciò gli

aumenta la probabilità di tra-smettere i suoi geni...

Altri due libri si prestano aintegrare il quadro disegnatoda Diamont. La psicologaMaryse Vaillant in Come ama-no le donne ci spiega perché,contro ogni logica femminista,le donne, anche a costo di umi-liazioni e sofferenze, lavorinoper plasmare i loro uomini: liservono per asservirli, si sotto-mettono per dominarli, e infi-ne a guadagnarci è la specie.

HA SCRITTO JACOB...

Nel saggio Il sesso del cervello,Catherine Vidal, neurobiologa,e Dorothée Benoit-Browaeys,giornalista scientifica, prendo-no invece spunto dalle ricerchepiù recenti per chiarire una vol-ta per sempre che non esistonosostanziali differenze biologi-che tra cervello maschile e cer-vello femminile: le diversitàhanno origini essenzialmenteculturali. Il gene della fedeltà equello del tradimento sono sol-tanto stupidaggini giornalisti-che. Come scrisse Jacob, «l'uo-mo è programmato genetica-mente, ma è programmato perapprendere». Ecco perché è lacultura a farci come siamo, nelbene e nel male, non il Dna.

Lawrence Osbornescrive un libro di viaggiper criticare chi viaggia,Anna Maspero componeun abbecedario-racconto

ENCICLOPEDIA: LA DONNA ANNI 60

Come eravamo? Perfette

pp JARED DIAMONDp PERCHÉ IL SESSO

È DIVERTENTE?p Traduzione

di Laura Montixi Comogliop RIZZOLI, BUR

pp.193, € 8,20p MARYSE VAILLANTp COME AMANO LE DONNEp Traduzione di Tina d'Agostini

e Monica Fioronip PONTE ALLE GRAZIEp pp. 132,€ 12p CATHERINE VIDAL

DOROTHÉE BENOIT-BROWAYSp IL SESSO DEL CERVELLOp Traduzione di Barbara Sambop DEDALOp pp. 116, € 13,50

SOLO IL SAPIENSFA L’AMOREPER DIVERTIRSI

ROMANZO

La giornata di untelespettatore= Ore 6.36 Canale 5,notiziario senza conduttore,poi un meteo e un oroscopo.8.50, Italia 1, inizia un film conil bollino rosso. Poi «Tutte lemattine». «Cosa ci resterà diqueste tonnellate e tonnellatedi televisione? Nulla, forsesolo qualche immagine».Flavio Pagano in «La finestrasul porcile» (Manifestolibri,pp. 159, € 14) romanza unagiornata da telespettatoreconsegnando alla scrittura ilflusso frastornante della tvquotidiana. Il ritmo delracconto è scandito dallozapping perché «quando larealtà entra in contatto con latv, diventa un fatto dellavita». La vicenda delprotagonista si dispiegaparallela alle immagini sulteleschermo, finché intrecciail palinsesto. Giornalisti,presentatori, veline, spot,reality: Pagano non li inventa,«usa» quelli veri e di loro inpochi si salvano dal calderonedella «tele-stupidità».

Idee TuttolibriSABATO 25 NOVEMBRE 2006

LA STAMPAX

= Indossatrice, hostess,segretaria di redazione,vetrinista. Ecco leprofessioni proposte asignore e signorine incarriera negli Anni 60 nella«Grande Enciclopedia dellaDonna» dei Fratelli Fabbri,ora riscoperta da Rizzoli, conprefazione di Lella Costa(pp. 217, € 25).Anacronistica e tenera, nonpriva di un po’ d’insuperabile

saggezza : «Non distraete ilguidatore con manifestazionid’affetto»; «Durante la partitala signora non si mostreràscalmanata e gesticolante»;«Se a un passante cade unoggetto, una signora silimiterà ad avvertirel’interessato». Gustosissimi iconsigli di look, cucina, bonton, arredamento e i segretiper la pulizia delle cravatte.Foto e vignette «amarcord».

ALMANACCO

Cambiamo,non in meglio= «Come si cambia.1989-2006: la metamorfosiitaliana» la raccontal’almanacco Guanda (pp.297,€ 23). Parole e immagini perdescrivere una mutazioneche, secondo il curatoreRanieri Polese, «nel giro dipoco meno di vent’anni ci hareso quasi irriconoscibili».Dal post guerra fredda aireality, tanta politica, tra ilCavaliere-Caimano e ilProfessore-Mortadella.Intorno il Paese evolve, nonsempre in meglio.Scrittori e giornalisti, registie professori, italiani estranieri, provano adelineare la mutazione delPaese, tra realtà eimmaginazione: FurioColombo, i Vanzina, TimParks, Aldo Nove, PaolaMastrocola, Antonio Scurati,Bruno Arpaia, Altan.Ai testi si accompagnano afoto, disegni e vignette.Nero su bianco perricordare, conoscere, capire.

USI E COSTUMI

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Più pacato, dolce, affettuoso lo sguardo sull'altro che ci regala Anna Maspero, anche lei viaggiatrice di lunga data, nel suo A come avventura, un abbecedario che nasconde un ricco e profondo intreccio di esperienze, uno sguardo femminile sul mondo, che accarezza i luoghi toccati con mano lieve. Ogni lettera è un'idea, si va da Bcome bagaglio aEcome etnico, Lcome letteratura, R come rischio e, appunto, T come turista. Un'idea che diventa racconto, pescando nella memoria dell'autrice, evocando luoghi visti e pensati con gli occhi, a volte romanzati, e che non manca di diventare a volte critica nei confronti del viaggiatore stesso. Oggi, o pensiamo come Pascal che tutti i mali dell'uomo nascono dal fatto che non è capace di rimanere chiuso nella propria stanza, oppure dobbiamo imparare a comprendere che cosa è un altrove e cosa significa essere altrove. Libri come questi ci aiutano a farlo.