Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga - IPSSA”Aicardi” - P.le S. Bernardino, 1- Albenga
A.S. 2017-2018Classe:
QUINTA Sez. A
Liceo Scientifico Scienze Applicate
DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO
1) COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
2) VARIAZIONI CORPO DOCENTI DEL TRIENNIO
3) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
4) COMPONENTE ALUNNI CLASSE V
5) ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
6) PERCORSO DIDATTICO DEGLI ALUNNI
7) COMPETENZE ED OBIETTIVI PERSEGUITI DAL CONSIGLIO DI CLASSE
8) ATTRIBUZIONE CREDITI
9) METODOLOGIE DIDATTICHE
10) TIPOLOGIA DELLE PROVE
11) CRITERI DI VALUTAZIONE
12) VALUTAZIONE CONDOTTA
ALLEGATI:
A. PROGRAMMAZIONI SVOLTE (CON RELATIVE GRIGLIE DI VALUTAZIONE)
B. DOCUMENTAZIONE ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
C. TESTO SIMULAZIONI DI PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
1) COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE
Il Consiglio di Classe risulta così composto:
DOCENTE DISCIPLINA
PRIOLETTI M.Cristina Italiano - Storia
ALBERI Daniele Filosofia
ALESSI Daniela Tecnologie Informatiche
COMMODARI Vincenzo Matematica
FERRANTI Bruna Scienze
GORLETTI Ruggero Religione
LODRINI Angiolina Lingua Inglese
MAIELLO Flavia Fisica
RANDISI Carmelina Disegno e storia dell'arte
RICCI Carmine Scienze Motorie
2) VARIAZIONI CORPO DOCENTI NEL TRIENNIO
DISCIPLINADOCENTEClasse 3A
DOCENTEClasse 4A
DOCENTE Classe 5a
ITALIANO PRIOLETTI. M.C. PRIOLETTI M.C. PRIOLETTI M.C.
STORIA PRIOLETTI M.C. PRIOLETTI M.C. PRIOLETTI M.C.
LINGUA INGLESE LODRINI A. LODRINI A. LODRINI A.
SCIENZE MOTORIE ORTALE ORTALE RICCI
MATEMATICA COMMODARI COMMODARI COMMODARI
FISICA ALBO ALESSI MAIELLO
SCIENZE MARRAS ESPOSITO/TABBO' FERRANTI
TECNOLOGIEINFORMATICHE
ALESSI/MESSINA CHIAPPE ALESSI
FILOSOFIA VIGNOLA BARISONE ALBERI
DISEGNO E ST. ARTE PONA RANDISI RANDISI
RELIGIONE CUMINETTI GORLETTI GORLETTI
3) PRESENTAZIONE DELLA CLASSE
La classe è costituita da 26 alunni, 17 maschi e 9 femmine.Da un punto di vista didattico il gruppo risulta eterogeneo per abilità di base, capacitàpersonali e applicazione.Un piccolo gruppo di alunni possiede buone potenzialità, che ha sfruttato con costanza intutte le discipline, dimostrando di posssedere capacità organizzative e metodo di studioadeguati ed efficaci.Un altro piccolo numero di alunni ha compensato una minore facilità alla studio con unaapplicazione pressochè costante.Un congruo numero di alunni non possiede ancora, in diverse discipline, un metodo distudio e una applicazione adeguati.Nel complesso la classe ha conseguito, nel corso dei cinque anni, risultati accettabili, ma sisegnala un sensibile calo nell'anno scolastico in corso da parte di molti elementi.Nel corrente anno scolastico, pertanto, alcuni docenti, soprattutto negli assi tecnico-scientifico e matematico, evidenziano un rendimento generale inferiore alle aspettative.Il comportamento della classe è sempre stato corretto e adeguato al contesto con tutti idocenti per quanto riguarda la disciplina, ma non sempre adeguato, da parte di moltielementi, relativamente a interesse, partecipazione, impegno e responsabilità.
Pochi alunni hanno mostrato costante disponibilità al dialogo educativo.
FREQUENZA: La frequenza risulta regolare per un limitato numero di studenti.
INTERESSE E PARTECIPAZIONE: Nel complesso la classe ha mostrato interesse epartecipazione non sempre adeguati.
IMPEGNO: L'impegno nella rielaborazione e nell'acquisizione personale delle conoscenze èstato adeguato per pochi elementi della classe; molti alunni hanno evidenziato un impegnodiscontinuo e un metodo di studio non efficace in alcune discipline.
CONOSCENZE: Una piccola parte della classe ha raggiunto buone conoscenze in tutte lediscipline; alcuni alunni hanno evidenziato diversi livelli di conoscenza in relazione allediverse discipline; altri evidenziano ancora carenze in alcune discipline.
COMPETENZE: La classe ha raggiunto accettabili competenze complessive
CAPACITA': Le capacità individuali sono adeguate, ad eccezione di pochi alunni chemostrano difficoltà nell'uso di alcuni linguaggi specifici e nel procedimento inferenziale.
PARTECIPAZIONE: La partecipazione è stata buona per un esiguo numero di alunni; settorialee discontinua per gran parte della classe.
COMPORTAMENTO: Corretto per la totalità della classe
RISULTATI CONSEGUITI: M ediamente il profitto risulta accettabile, con alcuni elementi dieccellenza e qualche alunno con particolari difficoltà negli assi tecnico-scientifico ematematico.
4) COMPONENTE ALUNNI CLASSE 5a
Elenco alunni Classe V (con inserimenti avvenuti nel quinquiennio)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
5) ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
SEZIONE RISERVATA
6) PERCORSO DIDATTICO DEGLI ALUNNI
SEZIONE RISERVATA
7) COMPETENZE ED OBIETTIVI PERSEGUITI DAL C. DI C.
Gli studenti sono stati valutati in itinere in base alla progressiva acquisizione delle seguente
competenze trasversali e degli obiettivistabiliti, attraverso la valorizzazione del percorso personale
di crescita di ogni singolo alunno
• acquisire padronanza dei lessici specifici
• usare gli strumenti e le tecnologie opportune per realizzare, in modo guidato, testi e
messaggi, anche multimediali, e per usufruire in modo consapevole delle molteplici forme
della comunicazione contemporanea
• individuare collegamenti e relazioni
• rielaborare ed esporre i temi trattati in modo articolato ed attento alle loro relazioni
• acquisire una capacità di comprensione globale, selettiva e dettagliata di testi orali e scritti
• acquisire la capacità di sostenere opinioni con le opportune argomentazioni
• essere capaci di interagire nella discussione
In questo contesto è opportuno tenere presenti le “Competenze chiave per l’apprendimento
permanente” individuate dall’Unione Europea (Raccomandazione UE 12/12/2006 e Consiglio UE
12/05/2009):
• comunicare in lingua madre
• comunicare in lingua straniera
• interpretare la realtà in termini scientifici e risolvere problemi quotidiani con strumenti
matematici
• utilizzare criticamente le tecnologie
• imparare ad imparare – organizzare l’apprendimento per tutta la vita
• partecipare efficacemente e costruttivamente alla vita sociale e lavorativa
• tradurre le idee in azioni
• essere consapevoli dell’importanza dell’espressione creativa delle idee
8) ATTRIBUZIONE CREDITI
Criteri. Ai sensi delle vigenti leggi, con particolare riferimento alla L. 169/08 ed al DPR 122/09,il riconoscimento dei crediti formativi e l’assegnazione dei crediti scolastici sono definiti, in base alla delibera del Collegio dei Docenti del 20/01/2010 secondo i criteri ed i parametri sotto riportati:
A. Frequenza regolare ed assidua. Il Collegio precisa che sono tollerate non più di 15 assenzegiornaliere. In casi eccezionali, a discrezione e responsabilità della Presidenza e solo su richiestadocumentata e motivata, sono compresi altri 15 gg di assenza per gravi motivi familiari opersonali (ricoveri ospedalieri, terapie specifiche);
B. Interesse e partecipazione alle attività curriculari.
C. Interesse e partecipazione alle attività integrative, complementari, progetti del POF.
D. Interesse e partecipazione all’insegnamento della religione e/o attività alternative (DPR n.
122/09)
E. Eventuali crediti formativi conseguenti alla partecipazione ad attività coordinate da agenzieformative esterne alla scuola, di vasto respiro culturale, sociale, sportivo, coerenti con le finalità ed iprofili della scuola
Sulla base dei risultati finali e in osservanza dei criteri sopra descritti e delle norme vigenti, ilC.d.C. delibera che: ha diritto al passaggio al voto massimo di fascia l'alunno al quale sonoassegnate almeno tre voci, tra le quali obbligatoriamente devono comparire A e B perl'esplicita valenza e richiamo collegiali che tali voci attestano.
Crediti attribuiti agli alunni nelle classi 3 a e 4 a
Cognome e NomeM/U
Motivazioni Sosp.
giud.
Media Minfascia
Punto/ioltre ilminimo
Totalecred.Cl 3a
CreditoCl.4a.
TotaleGen.Credito
A B C D E F
9) METODOLOGIE DIDATTICHE
D
TIPOLOGIA
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Lezione frontale X X X X X X X X X X XLezione partecipata X X X X X X X X X X XLavoro di gruppo X X X X X X X X XDiscussione in classe X X X X X X XAttività di laboratorio X X X X X X X Relazione di allievi X XTutoring X Attività sportiva X Sussidi audiovisivi X X X X X X Nuove tecnologie didattiche X X X X X X Problem solving X X X X X X
10) TIPOLOGIA DELLE PROVE
DISCIPLINA
TIPOLOGIAPROVE
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Filo
sofi
a
Prova orale X X X X X X X X X X X
Tema X
Dettato X
Relazione X
Analisi di testi X X
Saggio breve X
Probl. Soluz.rapid X X
Tratt.sint.argom.ti X X X X X X X X X
Quesiti r. singola X X X X X X X X
Quesiti r. multipla X X X X X X X X X X
Quesiti r. aperta X X X X X X X X X X
Pr. pratica labor. X
Pr. praticheP X
Pr. grafiche X
10) CRITERI DI VALUTAZIONE
Negli scrutini la valutazione è stata espressa in decimi con numeri interi. La sufficienza è stata attribuita in presenza dei seguenti elementi:
1. Conoscenza generale, ma non approfondita degli aspetti più significativi degliargomenti o delle attività svolte.
2. Comprensione delle linee essenziali dell’argomento proposto o dell’azione svolta,anche se i percorsi seguiti sono poco motivati.
3. Capacità di effettuare semplici operazioni (analisi e sintesi), di organizzare e/osvolgere il compito affidato in modo sufficientemente coerente, cogliendone gliaspetti fondamentali.
4. Presenza di alcuni errori (di concetto, di distrazione, di organizzazione) che tuttavianon inficiano l’esito dell’operato.
5. Sostanziale proprietà grammaticale/lessicale e/o uso corretto delle tecniche previstenella produzione degli elementi essenziali richiesti.
Il Consiglio ha ritenuto congruo e sufficiente il numero di prove per disciplina di
seguito indicato:
a. discipline che prevedono scritto e orale Numero prove : considerata la delibera del Collegio dei Docenti a favore del voto unico anche nel primo
trimestre, si ritiene valutabile lo studente che abbia riportato:
• almeno tre voti comprensivi di prove orali e scritte nel primo trimestre
• almeno cinque voti comprensivi di prove orali e scritte nel secondo pentamestre
b. discipline che prevedono il voto solo orale o pratico
numero prove : considerata la delibera del Collegio dei Docenti a favore del voto unico anche nel primo
trimestre, si ritiene valutabile lo studente che abbia riportato:
• almeno due voti di prove orali o pratico nel primo trimestre
• almeno tre voti di prove orali o pratico nel secondo pentamestre
Le verifiche orali possono essere state in parte sostituite e/o integrate dalle prove cosiddette oggettive,strutturate o semistrutturate.
10) VALUTAZIONE CONDOTTA
Per quanto riguarda il voto di condotta, alla luce delle modifiche introdotte dal D.L. 137 convertitoin legge n 169. 30 / 10 / 2008, la valutazione è avvenuta sulla base degli indicatori seguenti:
- Frequenza alle lezioni (assidua – costante – discontinua)
- Atteggiamento dell’alunno nei confronti delle finalità della scuola e del regolamento diIstituto (responsabile – corretto – poco responsabile)
- Partecipazione al dialogo educativo (matura e costruttiva –continua –poco efficace)
- Impegno (costante / costante ed efficace – saltuario / settoriale – scarso)
Griglia di valutazione dei comportamenti utili all’assegnazione del voto di condotta:
VOTO di CONDOTTATabella di corrispondenza
Voto
Corrispondenza con
valutazionedegli obiettivimotivazionali
Obiettivi motivazionali Partecipazione – Interesse
ImpegnoComportamento disciplinare
10 Ottimo
Interesse e partecipazione attiva alle lezioni. Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche. Rispetto degli altri e dell'istituzione scolastica. Ruolo propositivo all'interno della classe. Scrupoloso rispetto del regolamento scolastico. Ottima socializzazione.
Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione. Frequenza regolare alle lezioni.
9 Ottimo
Buona partecipazione alle lezioni. Costante adempimento dei doveri scolastici. Equilibrio nei rapporti interpersonali. Rispetto delle norme disciplinari del regolamento scolastico. Ruolo positivo nel gruppo classe.
Comportamento maturo per responsabilità e collaborazione. Frequenza regolare alle lezioni.
8 Buono/Discreto
Rispetto del Regolamento d'Istituto. Interesse e partecipazione generalmente attiva alle lezioni. Proficuo svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche.
Comportamento buono/discreto ma non sempre corretto per responsabilità e collaborazione senza alcuna nota. Frequenza regolare alle lezioni.
7 SufficienteSelettivo interesse e partecipazione alle lezioni, Sufficiente svolgimento, nel complesso, delle consegne scolastiche.
Comportamento non sempre accettabile per responsabilità e collaborazione. Frequenza abbastanza regolare alle lezioni. Inadempienze episodiche e non gravi al Regolamento d'Istituto provate da note disciplinari.
6 Insufficiente Inadempienze nello svolgimento dei compiti assegnati. Atteggiamento di
Comportamento incostante per responsabilità e collaborazione
VOTO di CONDOTTATabella di corrispondenza
Voto
Corrispondenza con
valutazionedegli obiettivimotivazionali
Obiettivi motivazionali Partecipazione – Interesse
ImpegnoComportamento disciplinare
disattenzione, di disinteresse e di dispersione che reca disturbo all'attività didattica ed al dialogo educativo.
con annotazione sul registro di classe e notifica alle famiglie. Discontinuità nella frequenza o frequenza saltuaria. ritardi ed assenze ingiustificate. Frequenti richiami disciplinari comportanti allontanamenti dalle lezioni per un periodo non superiore a 15gg. con notifica alla famiglia.
5 Gravementeinsufficiente
Gravi inadempienze nello svolgimento dei compiti assegnati. Atteggiamento di disattenzione, di disinteresse e di dispersione che reca disturbo all'attività didattica e al dialogo educativo.
Comportamento irresponsabile durante l'attività didattica. Gravi inosservanze, con provato non recupero del comportamento, del Regolamento scolastico tali da comportare la sospensione dalle lezioni superiore a 15 gg. Bassa frequenza alle lezioni. Comportamento gravemente scorretto nel rapporto col personale scolastico e/o con i compagni.
Il CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 A – LICEO SCIENTIFICO SCIENZE APPLICATE
DOCENTE DISCIPLINA
PRIOLETTI Maria Cristina
Italiano - Storia
ALBERIDaniele
Filosofia
ALESSI Daniela
Informatica
COMMODARI Vincenzo
Matematica
FERRANTIBruna
Scienze Naturali
GORLETTIRuggero
Religione
LODRINIAngilina
Lingua Inglese
MAIELLO Flavia
Fisica
RANDISICarmelina
Disegno e Storia dell'Arte
RICCICarmine
Scienze Motorie
Albenga, 15 Maggio 2018
La Coordinatrice: Maria Cristina Prioletti
Il Dirigente scolastico
Prof.ssa Simonetta Barile
ALLEGATO A
PROGRAMMAZIONI SVOLTE CON RELATIVEGRIGLIE DI VALUTAZIONE
DISCIPLINE:
• DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
• FILOSOFIA
• FISICA
• INGLESE
• ITALIANO
• MATEMATICA
• RELIGIONE
• SCIENZE
• STORIA
• TECNOLOGIE INFORMATICHE
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PROGRAMMA SVOLTO
A.S. 2017/2018
Classe: 5^A Indirizzo: Liceo scientifico - opzione scienze applicate
Docente Prof. Vincenzo Commodari
Disciplina: MATEMATICA N. ore svolte 96
Libri di testo adottati: Titolo: Matematica.blu2.0 Vol.5
Autori :Massimo Bergamini - Anna Trifone - Graziella Barozzi
1° modulo LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETA'
Definizioni generali e classificazione delle funzioni. Proprietà dellefunzioni (iniettività, suriettività, biettività,simmetrie, monotonia, segno). Funzione inversa e funzione composta
2° modulo I LIMITI DELLE FUNZIONI
Topologia della retta (gli intorni, punti isolati e punti di accumulazione). Definizione di: ; ; ; .Significatodella definizione e verifica del limite attraverso la definizione (solo caso ). Limite per eccesso e per difetto,limite destro e limite sinistro. Teoremi sui limiti,limiti notevoli.
3° modulo IL CALCOLO DEI LIMITI
Le operazioni con i limiti. Forme indeterminate. I limiti notevoli.Confronto tra infiniti e tra infinitesimi.Definizione di funzione continua e punti di discontinuità. Asintoto verticale, orizzontale e obliquo.
4° modulo. LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE
La derivata di una funzione: definizioni generali, calcolo della derivata, derivata destra e derivata sinistra.Retta tangente al grafico di una funzione. Punti stazionari e punti di non derivabilità. Continuità ederivabilità. Derivate fondamentali e teoremi sul calcolo delle derivate. Derivata delle funzioni composte edi . Derivata della funzione inversa. Derivate di ordine superiore. Teoremi di Rolle, Lagrange,Cauchy e DeL’Hospital.
5° modulo. LO STUDIO DELLE FUNZIONI
Punti di massimo/minimo assoluto. Punti di massimo/minimo relativo. Studio della derivata prima.Concavità e flessi di una funzione. Studio della derivata seconda. Problemi di massimo e di minimo.Studio di una funzione e rappresentazione delgrafico.
6° modulo GLI INTEGRALI
Integrale indefinito di una funzione. Integrali indefiniti immediati.Proprietà degli integrali.Integrali difunzioni la cui primitiva è una funzione composta. Metodo di sostituzione. Integrazione per parti. Integraledelle funzioni fratte. L'integrale definito. Teorema fondamentale del calcolo integrale. Il calcolo delle areedi superfici piane. Il calcolo dei volumi e delle aree delle superfici dei solidi di rotazione. Gli integraliimpropri.
Albenga, 15maggio 2018
Il Docente: Vincenzo Commodari
ESAME DI STATO 2017/2018
COMMISSIONE n.____________. Classe 5 Liceo Scientifico S.A.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA
CANDIDATO:
VALUTAZIONE DEL PROBLEMA N.
Criteri per la valutazionePunteggiomassimo
Punteggio delcandidato
Completezza della risoluzione: tiene conto della percentuale svolta del problema rispetto al numero di questioni proposte. 50
Capacità logiche e argomentative: organizzazione e utilizzazione di conoscenze eabilità per analizzare, scomporre, elaborare. Proprietà di linguaggio, chiarezza e correttezza dei riferimenti teorici e delle procedure scelte, comunicazione e commento della soluzione puntuali e logicamente rigorose. Correttezza e precisione nell’esecuzione delle rappresentazioni geometriche e dei grafici. Scelta di procedure ottimali e non standard
15
Correttezza nei calcoli. 10
Totale punti per il problema 75
VALUTAZIONE DEI QUESITI (massimo 5):
Criteri per la valutazionePunteggio massimo
QuesN…
QuesN…
QuesN…
QuesN…
QuesN…
Completezza della risoluzione: tiene conto della percentuale svolta del quesito rispetto al numero di questioni proposte Conoscenza di principi, teorie, concetti.
10
Capacità logiche e argomentative: proprietà di linguaggio, chiarezza e correttezza dei riferimenti teorici e delle procedure scelte. Scelta di procedure ottimali e non standard
3
Correttezza nei calcoli 2
Totale punti per quesito 15
TOTALE PROBLEMA TOTALE QUESITI SEGNALAZIONE DELL’ECCELLENZA DELLA PROVA SI NOPUNTEGGIO TOTALE CONSEGUITO DAL CANDIDATO
Tabella di conversione dal punteggio grezzo al voto in quindicesimi
Punteggio 0-3 4-10 11-15 16-22 23-30 31-38 39-49 50-61 62-74 75-85 86-97 98-109 110-123 124-137 138-150
Voto 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15
PunteggioTOTALE _____/150 VotoASSEGNATO_____/15
La Commissione:
___________________________ ___________________________
___________________________ ___________________________
___________________________ ___________________________
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga - IPSSA”Aicardi” - P.le S. Bernardino, 1- Albenga
A.S. 2017-2018
Classe: 5 Sez A Indirizzo: Scienze Applicate
Docente: Prof.ssa Carmelina Randisi
Disciplina
DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
1. libri di testo adottati
(Storia dell’arte) Cricco Giorgio / Di Teodoro Francesco P., “Itinerario nell’Arte”, vol. 2,Zanichelli (Disegno) Sammarone Sergio, “Disegno e rappresentazione multimediale”,Zanichelli
2. OBIETTIVI - COMPETENZE che si intendono far acquisire RELATIVE AL PROPRIOSPECIFICO ASSE CULTURALE, su indicazione del dipartimento ed in accordo con i Docentidelle classi parallele
Disegno- Padroneggiare gli strumenti del disegno tecnico, per ottenere una buona qualità grafica edestetica degli elaborati;
- Usare in modo corretto, autonomo e consapevole i procedimenti geometrici appresi anche incontesti nuovi;
- Tradurre la rappresentazione bidimensionale delle proiezioni ortogonali in quellatridimensionale attraverso diversi metodi prospettici;- Conoscere la teoria delle ombre e saperla applicare a solidi in prospettiva
- Comprendere la struttura spaziale delle opere d’arte in cui sia presente la rappresentazioneprospettica Storia dell’arte- Saper inquadrare e riconoscere gli artisti e le opere nel loro contesto storico e culturale, anche inrelazione a quanto appreso nelle altre discipline;- Osservare analiticamente le opere d’arte, analizzandola dal punto di vista formale,iconografico, strutturale e funzionale, in modo autonomo;- Riconoscere anche in opere non presentate dal docente i principali valori stilistici, simbolici,iconografici, funzionali e strutturali dei periodi artistici affrontati in classe;- Adoperare nell’esposizione dei contenuti il linguaggio specifico relativo ai periodi e agli stiliaffrontati.
§ Obiettivi minimi classe quinta
Disegno- Saper utilizzare gli strumenti grafici e il disegno CAD al fine di ottenere un elaborato disufficiente qualità grafica ed estetica.Storia dell’arte
- Riconoscere e saper collocare le opere d'arte nel corretto ambito storico-culturale;
- Conoscere le caratteristiche artistiche dei vari periodi;
- Saper analizzare un'opera d'arte utilizzando un linguaggio appropriato;
- Saper individuare gli elementi compositivi di un’opera d’arte
PROGRAMMI E CONTENUTI SVOLTI AL 15 MAGGIO 2018
1. Rappresentazione grafica al computer (da settembre a giugno)
- Generalità (nozioni di Autocad)
- Applicazione completa del disegno in Autocad. Storia dell’arte
1 Illuminismo e Neoclassicismo (Ottobre - novembre)
- Caratteri generali sull’Illuminismo (Etienne-Louis Boullèe e Giovan Battista Piranesi)
2. Neoclassicismo
- Teorie di Winckelmann,
- Pittura: Antonio Canova: (Teseo sul Minotauro, Amore e Psiche, Paolina Borghese, Le Grazie);Jaques- Louis David, (Il Giuramento degli Orazi, Le sabine)- L’architettura Neoclassica: Robert Adam (Kedleston Hall); Leo Von Klenze (Walhalla);Giuseppe Pier- marini (Teatro alla Scala); Giacomo Quarenghi (Accademia delle Scienze);
3. Il Romanticismo (dicembre)
- Caratteri generali;
4. Neoclassicismo e Romanticismo(dicembre- gennaio)
- Pittura: John Constable (Studio di nuvole a Cirro, la Cattedrale di Salisbury); Joseph MallordiWilliam Turner (Ombra e Tenebre, La sera del diluvio); Thèodore Gèricault (La cattura delcavallo selvaggio nella campagna romana, La zattera della medusa, L’alienata con monomaniadel gioco); Eugene Delacroix (La barca di Dante, La libertà che guida il popolo, Il rapimento diRebecca, Cappella dei Santi Angeli ); Francesco Hayez (la congiura dei Lampugnani, Pensieromalinconico, il bacio, ritratto di Alessandro Man- zoni); Camille Corot (la città di Volterra, Lacattedrale di Chartres, La scuola di Barbizon: Pierre- Etienne Theodore Rousseau, Charles-François); Gustave Courbet (l’Atelier del Pittore, Fanciulle sulla riva della Senna).
5. Il Fenomeno dei Macchiaioli (gennaio-febbraio)
- Il Caffè Michelangelo, La Macchia,
- Pittura: Giovanni Fattori (Campo Italiano alla battaglia di Magenta, la rotonda di Palmieri, Invedetta, Viale delle Cascine); Silvestro Lega, (Il canto dello stornello, Il pergolato);
- Scultura: Françoi Rude (La Marsigliese);
6. La nuova architettura del ferro in Europa (febbraio-marzo)
- Il Palazzo di Cristallo, la Torre Eiffel, la Galleria Vittorio Emanuele II, Altre Gallerie d’Italia
- Eugène Viollet-le-Duc (Abbazia di Saint-Denis).
7. L’impressionismo (marzo-aprile)
- Caratteri generali
- Claude Monet (Impressione, Sole nascente; la cattedrale di Rouen); Edgard Degas(l’Assenzio); Pierre- Auguste Renoir (Le Grenoullière, Colazione dei Canottieri)
8. Postimpressionismo (aprile)
- Caratteri generali
- Paul Cézanne (I Bagnanti, I giocatori di carte, la montagna Sainte-Victoire); Vincent van Gogh(Autori- tratti, Notte Stellata)
9. L’Art Nouveau (aprile)
- I Presupposti
- Pittura: Gustav Klimt (Giuditta)
- Architettura: Joseph Maria Olbrich (Palazzo della secessione); Adolf Loos (Casa Scheu)
10. I Fauves e Henri Matisse (aprile)
- Henri Matisse (La stanza rossa)
11. L’espressionismo (aprile)
- Caratteri generali
- Edvard Munch (Il grido)
12. Il Cubismo (Maggio)
- Caratteri generali
- Pablo Picasso (Les demoiselle d’Avignon, Guernica)
13. Il Futurismo (Maggio)
- Caratteri generali
- Filippo Tommaso Marinetti (Il Manifesto del Futurismo); Antonio Sant’Elia (La città nuova)
CONTENUTI DA SVOLGERE ENTRO L' 8 GIUGNO 2018
14 L’Astrattismo (Maggio-Giugno)
- Pittura: Vasilij Kandiskij (Alcuni Cerchi)
- Architettura: Razionalismo in Architettura
- La nascita del movimento moderno (il Deutscher Werkbund, il Bauhaus)
- Le Corbusier (I cinque punti dell’architettura, l’unità di abitazione, il modulor); Frank Lloyd Wright (casa sulla cascata)
- Il Razionalismo in Italia: Giuseppe Terragni (la casa del Fascio).
Albenga, 15 Maggio 2018
Il Docente Carmelina Randisi
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga -
IPSSA”Aicardi” - P.le S. Bernardino, 1- Albenga
PROGRAMMA SVOLTO
A.S. 2017-2018
Classe: 5A
Docente Prof. Carmine Ricci
Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
1. Materiale didattico consigliato con dispense e fotocopie.
a. Testo consigliato titolo: Corpo Libero Due-Movimento e Salute; autori: Gianluigi, Fiorini,Stefano Coretti, Silvia Bocchi; edizione: Marietti Scuola.
2. Modalità, scansione e tempi degli interventi differenziati nella didattica ordinaria(sostegno e recupero curricolare / eccellenza)
FINALITÀ
L'insegnamento delle scienze motorie nella scuola secondaria di secondo grado deve costituire ilnaturale proseguimento di quello svolto nella secondaria di primo grado. La ricerca di unaidentità personale, nella quale si realizza il passaggio all’età adulta, verrà seguita con attenzioneparticolare facendo ricorso a metodologie adeguate e pertinenti per una costante ricerca degliobiettivi didattici. Il piano di lavoro per gli alunni del triennio terrà conto della maggiore maturitàpsicofisica e tenderà a un dialogo educativo basato oltre che sull’arricchimento edapprofondimento dei temi previsti per il biennio, anche sulla conoscenza dei princìpi teorico-scientifici, che sono alla base di tutte le attività di movimento.Le attività pratiche riguarderanno più da vicino le tecniche specifiche delle diverse disciplinesportive, per il raggiungimento di una motricità finalizzata all’apprendimento delle abilità motoriedei vari sport.
COMPETENZE CHIAVE:
- abilità motorie di base consolidamento
- potenziamento fisiologico
- conoscenza degli obiettivi e caratteristiche della materia
- gioco e sport – regole e fair play
- salute prevenzione e sicurezza
• L'alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.
• Utilizza gli aspetti comunicativo – relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
• Riconosce cerca e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” in ordine ad un sano stile di vita e alla prevenzione.
• Rispetta i criteri base di sicurezza per se e per gli altri.
• E' capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. Partendo dallo sviluppo delle competenze relative alla propria disciplina, si procederà poi alla promozione e allo sviluppo di quelle competenze più ampie e trasversali, sia a livello della singola materia, sia attraverso la progettazione di percorsi interdisciplinari.
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
Nel secondo biennio e nell’anno finale l’azione di consolidamento e sviluppo delle conoscenze edelle abilità motorie degli alunni proseguirà in tutte le occasioni al fine di migliorare il lorobagaglio motorio e sportivo.
L’accresciuto livello di prestazione permetterà un maggiore coinvolgimento in ambito sportivo, lapartecipazione e l’organizzazione di competizioni interne ed esterne alla scuola nelle diversespecialità sportive o attività espressive. Gli studenti, favoriti anche dalla completa maturazionedelle aree cognitive frontali, acquisiranno una sempre più ampia capacità di lavorare con sensocritico e creativo, con la consapevolezza di essere attori di ogni esperienza corporea vissuta.
NUCLEI FONDANTI:CORPO, SUA
ESPRESSIVITA’E CAPACITA’
CONDIZIONALI
LA PERCEZIONESENSORIALE,MOVIMENTO,
SPAZIO- TEMPO ECAPACITA’
COORDINATIVE
GIOCO, GIOCO-SPORT ESPORT
SICUREZZA E SALUTE
COMPETENZE:
Conoscere tempie ritmi dell’attività
motoria,riconoscendo ipropri limiti epotenzialità.
Rielaborare illinguaggioespressivo
adattandolo acontestidiversi.
Rispondere inmaniera adeguataalle varie afferenze(propriocettive ed
esterocettive) anchein contesti
complessi permigliorarel’efficacia
dell’azione motoria.
Conoscere glielementi
fondamentalidella Storia dellosport. Conoscere
ed utilizzare lestrategie di giocoe dare il proprio
contributopersonale.
Cnoscere le norme disicurezza e gli
interventi “salvavita” incaso di infortunio.
Conoscere i principiper l’adozione di
corretti stili di vita.
CONOSCENZE
Conoscere lepotenzialità delmovimento del
proprio corpo e lefunzioni
fisiologiche.
Conoscere i principiscientifici
fondamentali chesottendono la
prestazione motoriae sportiva, la teoria e
la metodologiadell’allenamento
sportivo
Conoscere lastruttura e le
regole degli sportaffrontati e il loroaspetto educativo
e sociale.
Conoscere le norme incaso di infortunio.
Conoscere i principiper un corretto stiledi vita alimentare.
ABILITA’
Elaborare rispostemotorie efficaci e
personali insituazioni
complesse.Assumere posture
corrette inpresenza di
carichi.Organizzare
percorsi motori esportivi.
Essere consapevoli diuna risposta motoria
efficace ed economica.Gestire in modo
autonomo la fase diavviamento in funzione
dell’attività scelta.
Trasferire tecniche,strategie e regoleadattandole alle
capacità, esigenze,spazi e tempi di cui
si dispone.
Essere in grado dicollaborare in caso di
infortunio.
COMPORTAMENTO Essere in grado diauto valutarsi.
Dimostrare autonomia econsapevolezza nellagestione di progetti
autonomi.
Cooperare ingruppo
utilizzando evalorizzando le
attitudiniindividuali.
Assumere comportamentifunzionali ad un sano
stile di vita.
OBIETTIVI MINIMI
– rispettare le regole di gruppo e sportive
- sapersi organizzare nei lavori di squadra
- capacità condizionali livello base
- prevenzione e salute livello base.
Programmi e contenuti svolti
Primo periodo obiettivi didattici Ripassoseguenti argomenti:
- consolidare un metodo di studio personale
- il riscaldamento
- stretching
- il movimento
- esecuzione addominali
- schede e circuiti
- cura del proprio corpo – benessere
- apparato scheletrico
- apparato muscolare
Secondo periodo obiettivi didattici:
- apparato respiratorio (danni fumo)
- apparato circolatorio (rapporti resp. e circ)
- capacità condizionali
- allenamento (sistemi energetici)
- traumi sportivi
- primo soccorso
- test motori
- giochi sportivi
ORGANIZZAZIONE DELLE REGOLE SOCIALI E DI MATERIA:
- saper gestire le regole della palestra
- saper gestire le attività libere all’uscita dello spogliatoio
- saper riconoscere le attività pericolose per sé e per gli altri
- saper rispettare le regole della discussione
- saper gestire le regole negli spogliatoi
- saper gestire le regole negli spostamenti
- saper gestire il materiale personale e quello comune
ORGANIZZAZIONE DELLE RELAZIONI CON GLI ALTRI:
- conoscere i propri compagni e saperli accettare
- saper comunicare verbalmente e testualmente
- saper organizzare semplici lavori a coppie
- saper osservare le azioni dei compagni e riprodurle
- saper accettare la correzione degli insegnanti e dei compagni.
ORGANIZZAZIONE DELLA RELAZIONE CON GLI OGGETTI:
- saper scoprire le possibilità di utilizzo degli oggetti attraverso azione corpo
- saper utilizzare l’oggetto secondo le caratteristiche utili all’attività
- saper trovare tutte le possibili combinazioni tra: oggetto-corpo-spazio-tempo.
Pentamestre
ORGANIZZAZIONE DELLA RELAZIONE CON IL PROPRIO CORPO:
- riconoscimento dei canali sensorio- percettivi in modo finalizzato alle attività richieste:
- saper riconoscere i limiti del proprio campo visivo
- saper sentire e riconoscere le informazioni tattili
- saper riconoscere i segnali sonori
- saper riconoscere le sensazioni a livello muscolare ed articolare
- riconoscimento e adattamento della funzione circolatoria e respiratoria
- rilassamento e stretching
- la coordinazione
- l’equilibrio statico e dinamico
ORGANIZZAZIONE DELLE RELAZIONI SPAZIALI:
- saper riconoscere le proprie dimensioni
- saper riconoscere i propri orientamenti
- saper riconoscere i rapporti fra i propri orientamenti e quelli del mondo esterno
- saper occupare in modo omogeneo lo spazio.
ORGANIZZAZIONE DELLE RELAZIONI TEMPORALI:
- saper riconoscere e riprodurre il ritmo del proprio movimento e ritmi diversi
- saper differenziare e riprodurre cadenze lente e veloci
- saper riconoscere la nozione di prima, dopo, contemporaneamente.
ORGANIZZAZIONE DELLE RELAZIONI SPAZIO-TEMPORALI:
- saper riconoscere il concetto di velocità costante, accelerata, decelerata.
- saper mettere in relazione la velocità propria con quella di un oggetto
- saper riconoscere le diverse traiettorie.
METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI:
- Sperimentazione pratica
- Riflessione
- Correzioni
- Rielaborazione personale
STRUMENTI
- Mappe concettuali quaderno
- Schemi in documenti condivisi
- Test sulle abilità motorie
- Spazi palestre e aule
- Piccoli e grandi attrezzi
TIPOLOGIA DELLE PROVE DI VERIFICA PER LA VALUTAZIONE
- Iniziali
- Periodiche
- Finali pratiche e teoriche
- Osservazioni verbali e discussioni durante l’attività.
- Organizzazione di gare individuali
- Organizzazione di gare a squadre I voti saranno attribuiti nel modo seguente:
· 2 - 4 L’alunno/a partecipa raramente all’attività pratica e/o dimentica spesso l’occorrente.
· 5 L’alunno/a partecipa in modo discontinuo e con scarso impegno.
· 6 L’alunno/a partecipa con impegno ed interesse sufficiente.
· 7- 8 L’alunno/a partecipa attivamente e con impegno costante.
· 9-10 L’alunno/a mostra impegno continuo, partecipazione costruttiva con rendimento ottimo.
SAVONA, 15-05-2018
L’INSEGNANTE: Carmine Ricci
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga - IPSSA”Aicardi” - P.le S. Bernardino, 1- Albenga
A.S. 2017-2018_
Classe: ___5 ____ Sez_A___ Indirizzo: _LICEO SCIENTIFICO OPZ.SC.APPL.
Docente Prof. __MAIELLO FLAVIA____
Disciplina ___FISICA___________
PROGRAMMA SVOLTO
1. libri di testo adottati
• FISICA E REALTÀ CONF. 2 (LDM) / PRINCIPI TERMODINAMICA E
• ONDE + CAMPO ELETTRICO - CON PHYSICS IN ENGLISH- Cl.Romeni – Ed.Zanichelli
• FISICA E REALTÀ 3 (LDM) / CAMPO MAGNETICO E ONDE ELETTROM.,
• RELATIVITÀ E QUANTI- Cl.Romeni – Ed.Zanichelli
Dispense fornite dall'insegnante
2. OBIETTIVI - COMPETENZE che si intendono far acquisire RELATIVE AL PROPRIOSPECIFICO ASSE CULTURALE, su indicazione del dipartimento ed in accordo con iDocenti delle classi parallele
Competenze:
Lo studente completerà lo studio dell’elettromagnetismo con l’induzionemagnetica e le sue applicazioni, per giungere, privilegiando gli aspetticoncettuali, alla sintesi costituita dalle equazioni di Maxwell. Lo studenteafronterà anche lo studio delle onde elettromagnetiche, della loro produzione epropagazione, dei loro efetti e delle loro applicazioni nelle varie bande difrequenza.
Il percorso didattico comprenderà le conoscenze sviluppate nel XX secolorelative al microcosmo e al macrocosmo, accostando le problematiche chestoricamente hanno portato ai nuovi concetti di spazio e tempo, massa edenergia. L’insegnante dovrà prestare attenzione a utilizzare un formalismomatematico accessibile agli studenti, ponendo sempre in evidenza i concettifondanti.
Lo studio della teoria della relatività ristretta di Einstein porterà lo studente aconfrontarsi con la simultaneità degli eventi, la dilatazione dei tempi e lacontrazione delle lunghezze; l’aver afrontato l’equivalenza massa-energia glipermetterà di sviluppare un’interpretazione energetica dei fenomeni nucleari
(radioattività, fssione, fusione).
L’afermarsi del modello del quanto di luce potrà essere introdotto attraverso lostudio della radiazione termica e dell’ipotesi di Planck (afrontati anche solo inmodo qualitativo), e sarà sviluppato da un lato con lo studio dell’efettofotoelettrico e della sua interpretazione da parte di Einstein, e dall’altro latocon la discussione delle teorie e dei risultati sperimentali che evidenziano lapresenza di livelli energetici discreti nell’atomo. L’evidenza sperimentale dellanatura ondulatoria della materia, postulata da De Broglie, ed il principio diindeterminazione potrebbero concludere il percorso in modo signifcativo.
La dimensione sperimentale potrà essere ulteriormente approfondita conattività da svolgersi non solo nel laboratorio didattico della scuola, ma anchepresso laboratori di Università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti diorientamento.
In quest’ambito, lo studente potrà approfondire tematiche di suo interesse,accostandosi alle scoperte più recenti della fsica (per esempio nel campodell’astrofsica e della cosmologia, o nel campo della fsica delle particelle) oapprofondendo i rapporti tra scienza e tecnologia (per esempio la tematicadell’energia nucleare, per acquisire i termini scientifci utili ad accostarecriticamente il dibattito attuale, o dei semiconduttori, per comprendere letecnologie più attuali anche in relazione a ricadute sul problema delle risorseenergetiche, o delle micro- e nano-tecnologie per lo sviluppo di nuovimateriali).
In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze:
· Osservare e identifcare i fenomeni
· Formulare ipotesi esplicative utilizzando modelli, analogie e leggi.
· Formalizzare un problema di fsica e applicare gli strumenti matematiciper la sua risoluzione
· Fare esperienza e rendere ragione del signifcato dei vari aspetti delmetodo sperimentale.
· Comprendere le scelte scientifche e tecnologiche della società in cui sivive
Obiettivi minimi classe quinta:
• Descrivere il fenomeno dell’induzione elettromagnetica e alcune applicazioni tecnologiche.
• Sintetizzare lo studio dell’elettromagnetismo nelle quattro equazioni di Maxwell.
• Mostrare come le equazioni di Maxwell prevedono l’esistenza delle onde elettromagnetiche e descriverne le caratteristiche.
• Descrivere i concetti di spazio , tempo , massa ed energia secondo lateoria della relatività ristretta sapendo individuare alcuni ambiti in cui taliconcetti diventano indispensabili (es: acceleratori di particelle,produzione di energia da fssione e da fusione)
• Descrivere il passaggio dalla fsica classica alla fsica quantistica ,illustrando le problematiche suscitate dallo studio del corpo nero,
dell’efetto fotoelettrico e degli spettri atomici.
• Descrivere i principali esperimenti che mostrano la doppia natura,ondulatoria e corpuscolare, della luce e la doppia natura delle particellemateriali.
• Calcolare la lunghezza d’onda di de Broglie associata a una particellamateriale.
• Descrivere il punto di vista della meccanica ondulatoria ed il principio diindeterminazione di Heisenberg.
3. PROGRAMMA SVOLTO:
1° modulo: RICHIAMI SULLE CARICHE ELETTRICHE
Ripartizione del modulo: Carica elettrica – Elettrizzazione di un corpo – Forza di Coulomb –Campo Elettrico – Linee di campo – Flusso del Campo Elettrico – Teorema di Gauss e sueapplicazioni (distribuzione lineare, distribuzione superficiale, guscio sferico, sfera carica).
2° modulo: FENOMENI ELETTRICI
Ripartizione del modulo: Energia Potenziale elettrica - Potenziale elettrico - I condensatori ecapacità – Carica e scarica di un condensatore – Energia immagazzinata in un condensatore -Collegamento in serie e parallelo dei condensatori – La corrente elettrica – Prima e seconda leggedi Ohm – Effetto Joule - I resistori – Collegamento in serie e parallelo dei resistori – Amperometroe Voltmetro – Resistenza interna di un generatore di fem - Leggi di Kirchhoff – Derivazione delleleggi di Ohm dal modello microscopico.
3° modulo: FENOMENI MAGNETICI
Ripartizione del modulo: Magneti naturali e artificiali - Dipoli magnetici – Campo Magnetico -Linee di campo del campo magnetico –- Forza di Lorentz - Moto circolare uniforme di unaparticella carica in un campo magnetico –Forza magnetica su un filo rettilineo percorso da corrente- Momento torcente su una spira e motore elettrico - Osservazione di Oersted e legge di Biot-Savart- Forza magnetica tra due fili paralleli percorsi da correnti - Campo magnetico di una spira e in unsolenoide - Teorema di Ampere – Flusso del campo magnetico – Proprietà magnetiche dellamateria e ciclo di isteresi magnetica
4° modulo: INDUZIONE ELETTROMAGNETICA
Ripartizione del modulo: La corrente indotta: La legge di Faraday-Neumann-Lenz – Cenni allecorrenti di Foucault - L’autoinduzione - Induttanza di un solenoide – Circuito RL – Energia
immagazzinata in un induttore – L’alternatore – Circuiti semplici in corrente alternata (Ohmico –Capacitivo – Induttivo) - Il trasformatore.
5° modulo: LE EQUAZIONI DI MAXWELL E LE ONDE ELETTROMAGNETICHE
Ripartizione del modulo: Equazioni di Maxwell - Le onde elettromagnetiche: la velocità delleonde elettromagnetiche nel vuoto e la relazione con i valori della costante dielettrica e dellapermeabilità magnetica del vuoto.
6° modulo: CENNI ALLA RELATIVITA’ RISTRETTA (DA SVOLGERE TRA IL 14 MAGGIO E IL 10 GIUGNO)
Ripartizione del modulo: Relatività galileiana - Esperimento di Míchelson-Morley - Legge delladilatazione dei tempi - Paradosso dei gemelli - Legge della contrazione delle lunghezze - Equivalenza tra massa ed energia.
Albenga, 14/05/18
Il Docente: Flavia Maiello
GRIGLIA DI VALUTAZIONE FISICA
Classe: 5ADocente: Maiello Flavia
Per la valutazione delle verifche scritte e orali è stata adottata la griglia di
valutazione
individuata in sede di dipartimenti.
Nelle verifche con quesiti a risposta multipla e/qo problemi con soluzione
numerica è stato attribuito un punteggio massimo.
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Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
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Classe: QUINTA
Sez. A Indirizzo: Liceo Scientifico Scienze Applicate
Materia: Religione Cattolica.
Docente: Prof. Ruggero Felice Gorletti.
Libro di testo adottato: Tutti i colori della vita; aut.: Luigi Solinas; Ed.: SEI Torino
Ore di lezione efettuate nell’a. s. 2017/q2018: n° 23 (al 15/q05/q2018) su untotale di 33 ore previste dal Piano di studi.
Obiettivi Contenuti Metodologia Strumenti Verifica e valutazione formativa
Spazio Tempi
1. Acquisire consapevolezza della ragionevolezza della fede cristiana
2. Comprendere che l’etica è un’esigenza necessaria della fede. Comprendere che l’etica cristiana ha come fine il bene dell’uomo.
Acquisire consapevolezza Rapporto scienza fede. Ragionevolezza della fede, della Rivelazione e della Tradizione cristiana.
Specificità del sapere scientifico. Rapporto
fede ragione
L’etica come conseguenza necessaria della fede. Gli insegnamenti morali nella Scrittura e nel Magistero della Chiesa.
La morale cristiana al servizio dell’uomo, di “tutto” l’uomo e di tutti gli uomini
Lezione frontale epartecipata.
Discussione guidata.
Metodo induttivo.
Libro di testo.
Libro di testo
Documenti delMagistero.
.
Brevi interrogazioni orali.
Brevi interrogazioni orali.
Aula.
Aula.
Ore 13
Ore 10
Il Docente: Prof. Ruggero Felice Gorletti
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PROGRAMMA FINALE
Anno scolastico : 2017 – 2018
Prof. : Lodrini Angiolina
Materia insegnata:LINGUIA INGLESE
Classe : 5 A Liceo Scientifico delle Scienze applicate
Monte ore totale annuo : 94
Testo : Testo: “ Literary hyperlinks concise – digital edition plus” ( “Black cat ” ed. )
+ “Essential grammar in use” Italian edition 3 edizione ( ed: Cambridge University Press)
The Romantic Age :The Age of revolutions
Blake: The lamb; the Tiger; London.
Wordsworth: I wandered lonely as a cloud
Coleridge: The rime of the ancient mariner
Keats: La belle dame sans merci
J. Austen : Pride and Prejudice ( visto a teatro)
Mary Shelley : Frankenstein
The Victorian Age: The Age of Empire
Dickens: Oliver Twist
Charlotte Bronte: Jane Eyre
R. L. Stevenson : The strange case of Dr. Jekyll and Mr. Hyde
O. Wilde : The picture of Dorian Gray ( visto a teatro)
G. B. Shaw : Pygmalion ( visto a teatro )
The age of modernism: The WW1 and WW2; the Post War world
J. Conrad : Heart of darkness
Forster : A passage to India
J. Joyce : Dubliners ( The dead)
V. Woolf : Ms. Dalloway
Orwell: 1984 / Animal farm
Beckett: Waiting for Godot
A. Miller : Death of a salesman
H. Pinter : The dumb waiter
tipologie di verifica :
v scritte: questionari; esercizi di vero/ falso; risposte a scelta multipla . Esempi di terza prova con risposte aperte
v orali : Esposizione di autori ( vita e opere ) contesto storico, politico , sociale; trama e caratteristiche di opere famose. Conversazioni su argomenti storici, politici, sociali e della vita quotidiana dei paesi di lingua inglese.
Obiettivi :
Migliorare le abilità di ascolto, lettura , scrittura, produzione orale.
Conoscenze:
Apprendere il lessico letterario + lingua parlata nel vivere quotidiano.
Competenze:
Sapere esporre: storia e letteratura degli ultimi 2 secoli.
Metodologia: basic ideas--- readings -----check and self assessment
LISTENING: dialogues, poems, extract of books
READING: poems, novels, drama
WRITING: answer questions about historical background, writer’s lives and works.
SPEAKING: about English Literature and History of the last 2 centuries.
Interventi di recupero : in orario curricolare ( sempre) + 2h al martedì pom. nell’ambito del progetto:“ io studio a scuola”
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE SCRITTE:
questionari : risposte corrette dal punto di vista della conoscenza, ma anche dal punto di vista grammaticale e sintattico ( 50% per l’uno e per l’altro).
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLE PROVE ORALI:
si fa riferimento alla stessa griglia messa a conoscenza degli alunni nella presentazione del programma all’inizio dell’anno scolastico e inserita nel P.O.F.
L’insegnante
Angiolina Lodrini
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sensi
dell'articolo 3, comma 2,del D.lgs n°39 del 1993)
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
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Albenga
Classe: QUINTA
Sez. A Indirizzo: Liceo Scientifico Scienze Applicate
Docente Prof.ssa Maria Cristina Prioletti
ITALIANO
Libro di testo adottato: “L’attualità della letteratura” Vol. 3.1 – 3.2. Baldi – Giusso – Razetti –Zaccaria. Ed. Paravia – Pearson.
Obiettivi e competenze relativi al proprio specifico asse culturale, su indicazione deldipartimento ed in accordo con i Docenti delle classi parallele
OBIETTIVI TRASVERSALI
• Partecipare attivamente e responsabilmente alla vita di classe
• Controllare i propri movimenti nei rapporti con gli altri e con l’ambiente
• Avere cura e rispetto del materiale e degli arredi scolastici
• Sapersi organizzare nel lavoro
• Star bene con se stessi e con gli altri
• Sapersi relazionare, nel rispetto delle regole e della personalità altrui, nel contesto scolasticoed extra-scolastico.
OBIETTIVI MINIMI DIDSCIPLINARI
• Leggere consapevolmente e identificare il significato di un testo letterario, la suacollocazione in un genere di pertinenza e nella produzione dell’autore, la suacontestualizzazione
• Conoscere in modo articolato i dati della storia letteraria
• Collegare testi e problemi della storia letteraria italiana ed europea
• Produrre testi di comunicazione di tipo espositivo e di tipo argomentativo.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
Lingua
• Saper utilizzare i linguaggi settoriali nella comunicazione in contesti professionali
• Saper redigere testi a carattere professionale utilizzando un linguaggio tecnico specifico.
• Saper comparare e utilizzare termini tecnici e scientifici nelle diverse lingue.
• Saper interloquire e argomentare anche con i destinatari del servizio in situazioniprofessionali del settore di riferimento
• Saper scegliere e utilizzare le forme di comunicazione multimediale maggiormente adatte all’ambito professionale di riferimento.
• Saper elaborare il curriculum vitæ in formato europeo.
Letteratura
• Saper contestualizzare l’evoluzione della civiltà artistica e letteraria italiana dall’Unità d’Italia ad oggi in rapporto ai principali processi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento.
• Saper identificare relazioni tra i principali autori della tradizione italiana e altre tradizioni culturali anche in prospettiva interculturale.
• Saper utilizzare le tecnologie digitali in funzione della presentazione di un progetto o di un prodotto.
• Saper contestualizzare l’evoluzione della civiltà letteraria italiana dall’Unità ad oggi in rapporto ai principali problemi sociali, culturali, politici e scientifici di riferimento.
COMPETENZE
· Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working piu appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento;
· Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali.
· Utilizzare strumenti di comunicazione visiva e multimediale anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2018
L’età del Romanticismo
· Contesto storico e culturale
· Aspetti generali del Romanticismo europeo: Le tematiche “negative” – La trasformazione moderna – Il mutato ruolo dell’intellettuale e dell’artista – I temi: il rifuto della ragione e l’irrazionale – Diferenze con l’Illuminismo - La fuga dalla realtà presente – Il popolo – Il Romanticismo positivo: l’impegno civile e patriottico.
· Il movimento romantico in Italia – Madame de Stael e Giovanni Berchet
· Il romanzo storico
Alessandro Manzoni
• La vita
• La concezione della storia e della letteratura dopo la conversione
• Gli Inni Sacri. “La Pentecoste”
• La lirica patriottica e civile. “Il 5 Maggio”
• Le tragedie. Caratteristiche e trama: “Conte di Carmagnola” e “Adelchi”
• Il Fermo e Lucia e I Promessi Sposi: Il problema del romanzo – Il romanzo storico – Il quadro politico del ‘600 – L’ideale manzoniano di società – Il Cristianesimo e l’azione nella storia – L’intreccio del romanzo e la formazione di Renzo e Lucia – Il “sugo della storia” e il rifiuto dell’idillio – La Provvidenza e la Provvida sventura – L’ironia verso se stesso e verso i personaggi – Il problema della lingua”. Trama.
Giacomo Leopardi
La vita e le “conversioni”
• Il Pensiero: la Natura benigna – Il pessimismo storico – La Natura malvagia – Il pessimismo cosmico
• La poetica del “vago e indefinito”: L’infinito nell’immaginazione – Il bello poetico – Antichi e moderni
• Leopardi e il Romanticismo
• I Canti e le Canzoni
• Gli Idilli: caratteristiche e novità. “L’infinito” – “La sera del dì di festa”
• I Grandi Idilli. “A Silvia” – “Il sabato del villaggio” – “La quiete dopo la tempesta” – “Il passero solitario”
• La polemica contro l’ottimismo progressista
• La Ginestra e l’idea leopardiana del progresso
• Lo Zibaldone
• Le Operette morali e l’”arido vero”. “Dialogo della Natura e di un Islandese”
L’età postunitaria
• Contesto storico e culturale
• La Scapigliatura (cenni)
Il Naturalismo francese
· I fondamenti teorici
Emile Zola
Vita, pensiero e poetica. Il Ciclo dei Rougon-Macquart
Il Verismo italiano
Giovanni Verga
· La vita: I romanzi preveristi – La svolta verista
· Poetica e tecnica narrativa del Verga verista: L’impersonalità – La tecnica narrativa
· L'ideologia verghiana: Il “diritto di giudicare” e il pessimismo - Il valore conoscitivo e critico del pessimismo
· Il verismo di Verga e il naturalismo zoliano: Le diverse tecniche narrative – Le diverse ideologie
· "Vita dei campi": "Rosso Malpelo"
· Il ciclo dei Vinti: "I vinti e la fumana del progresso"
· "I Malavoglia": L'intreccio – L'irruzione della storia – Modernità e tradizione – Ilsuperamento dell'idealizzazione romantica del mondo rurale – La costruzione bipolare del romanzo – Trama.
· "Le Novelle rusticane": "La roba"
· Il Mastro-don Gesualdo": L'intreccio – L'impianto narrativo – L'interiorizzarsi del confitto valori-economicità – La critica alla "religione della roba" .
Il Decadentismo
· Contesto storico e culturale: Le coordinate economiche e sociali. La crisi del ruolo dell’intellettuale
· La visione del mondo decadente: gli strumenti irrazionali del conoscere
· La poetica del Decadentismo: Il poeta veggente - L’Estetismo – L’oscurità del linguaggio – La poesia pura
· Tecniche espressive e analogia
· I temi della letteratura decadente: Decadenza e lussuria – Malattia e morte – Vitalismo e Superomismo
· Gli eroi decadenti
Gabriele D'Annunzio
· La vita
· L'estetismo e la sua crisi: trama “Il piacere”
· I romanzi del superuomo: Trama: "Il trionfo della morte – "Le vergini delle rocce" – "Il fuoco"
· Le Laudi: "Maia" – "Elettra" – "Alcyone: "La pioggia nel pineto"
Giovanni Pascoli
· La vita: L’infanzia travagliata – Il “Nido familiare” – L’insegnamento universitario e la poesia
· La visione del mondo: la crisi della matrice positivistica
· La poetica: Il Fanciullino – La poesia “pura”
· L'ideologia politica: L’adesione al socialismo – Dal socialismo alla fede umanitaria –Il piccolo proprietario rurale – IL Nazionalismo
· I temi della poesia pascoliana: Gli intenti pedagogici e predicatori – I miti – Il grande Pascoli decadente – Le angosce e le lacerazioni della coscienza moderna
· Le soluzioni formali: La sintassi e il lessico – Gli aspetti fonici e la metrica
· Le raccolte poetiche. - "Myricae": "Arano" – "Lavandare" – "X Agosto" – "Temporale" - "Novembre" – "Il lampo"
·"I canti di Castelvecchio": “La mia sera” – “L’ora di Barga”
Il primo Novecento
· Contesto storico e culturale
· La crisi del positivismo: la relatività e la psicoanalisi
Il Futurismo
· Azione, velocità e antiromanticismo – Le innovazioni formali
Filippo Tommaso Marinetti
· Il "Manifesto del futurismo" – “Bombardamento”
I Crepuscolari
· Guido Gozzano: "La Signorina Felicita ovvero la felicità"
Italo Svevo
· La vita: La declassazione e il lavoro impiegatizio – L’abbandono della letteratura – L’incontro con Joyce e la ripresa della scrittura – La fsionomia intellettuale di Svevo
· La cultura di Svevo: I maestri di pensiero: Schopenhauer, Nietzsche e Darwin –I rapporti col marxismo e la psicoanalisi – La lingua
· "Una vita": Il titolo e la vicenda – L'"inetto" e i suoi antagonisti - L'impostazione narrativa.
· "Senilità": La pubblicazione e la vicenda – La struttura psicologica del protagonista – L'inetto e il superuomo – La cultura di Emilio Brentani – L'impostazione narrativa.
· "La coscienza di Zeno": Il nuovo impianto narrativo – Il trattamento del tempo – Le vicende – L'inattendibilità di Zeno narratore – La funzione critica di Zeno - "Il fumo" – "La morte del padre".
Luigi Pirandello
• La vita: Gli anni giovanili – Il dissesto economico – L’attività teatrale – Irapporti col fascismo
• La visione del mondo: Il vitalismo: maschere e forma – La criticaall’identità individuale – La “trappola” della vita sociale – Il rifuto dellasocialità – Il relativismo conoscitivo
• La poetica: L’umorismo”
• Le poesie e le novelle – "Il treno ha fschiato"
• I romanzi - "Il fu Mattia Pascal": La liberazione dalla “trappola” – La libertà irraggiungibile –I legami inscindibili con l’identità personale – Ritorno nella trappola e nella prima identità
• "Uno, nessuno e centomila": La presa di coscienza della prigionia nelle “forme” – La rivolta e la distruzione delle forme – Sconftta e guarigione.
• Il Teatro e “Enrico IV”
Giuseppe Ungaretti
• La vita: Dall’Egitto a Parigi – L’afermazione letteraria – La maturità
• L'Allegria: La funzione della poesia – L’analogia La poesia come illuminazione .La struttura e i temi. "Veglia" – "Sono una creatura" – "San Martino del Carso" – "Mattina" – "Soldati"
• “Il sentimento del tempo”: Il “secondo tempo d’esperienza umana” - I modelli e i temi. “Di Luglio”
• “Il Dolore”. “Non gridate più”
PROGRAMMA DA SVOLGERE ENTRO L'8 GIUGNO 2018
Tra le due guerre
• Contesto storico e culturale
• La crisi del Positivismo: Bergson, Freud e Einstein
Umberto Saba
• La vita: La famiglia e l’infanzia – La formazione letteraria – Il matrimonio e il lavoro – L’incontro con la psicoanalisi –La persecuzione razziale – Le opere postume
• Il "Canzoniere": La struttura – La poetica – I temi – Le caratteristiche formali – "A mia moglie" – "Trieste"
L'Ermetismo
• La "letteratura come vita" – Il linguaggio – La chiusura nei confronti della storia.
Salvatore Quasimodo
• Vita e pensiero: Il periodo ermetico e l’evoluzione stilistica e tematica del dopoguerra. "Alle fronde dei salici" – "Uomo del mio tempo" – “Ed è subito sera”
Eugenio Montale
• La vita: Una vita “in minore” – L’infanzia e gli studi – Dagli “ossi diseppia” al Fascismo – L’apparizione di Clizia – La guerra e il dopoguerra –La “Mosca” e la seconda fase della poesia montaliana – Gli ultimi anni, ilPremio Nobel e la morte.
• Il primo Montale: "Ossi di seppia": La struttura – Il titolo e il motivo dell’aridità – La crisi dell’identità, la memoria e “l’indiferenza” – Il “varco”– La poetica. "I limoni" - "Non chiederci la parola" – "Meriggiare pallido e assorto" - "Spesso il male di vivere ho incontrato" –
• Il secondo Montale: "Le Occasioni": La poetica degli oggetti – La donna salvifca. "Non recidere, forbice, quel volto"
• Il terzo Montale: "La bufera e altro": Il contesto del dopoguerra – Da Cliziaa Volpe
• L'ultimo Montale: "Satura" - "Ho sceso dandoti il braccio almeno un milione di scale".
Produzione scritta: Tipologie A – B – C - D
Albenga, 15 Maggio 2018
Il Docente: Maria Cristina Prioletti
ALUNNO Classe Data
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA D'ESAME Tipologi a A
Comprensione einterpretazione
d'insieme del testo
Fraintende o coglie poco anche le informazioni esplicite contenute nel testo
1
Coglie solo le informazioni esplicitamente fornite dal testo o fornisceinformazioni generiche 2
Coglie le informazioni esplicite e riesce ad operare alcune inferenze3
Coglie tutte le informazioni esplicite e anche quelle che richiedonooperazioni di inferenza 4
Coglie tutte le informazioni esplicite ed implicite, dimostrando dicomprendere il significato del testo e di interpretarlo pienamente. 5
Individuazione dellecaratteristiche deltesto sotto l'aspettoespressivo e formale
Individua solo in parte e in modo poco chiaro la struttura del testo 1
Sa individuare la struttura del testo fornendo alcune spiegazioni 2
Individua la struttura del testo in modo sufficiente3
Individua la struttura del testo dando valide / esaustive / ampieargomentazioni
4
Capacità dicommentare e/o
contestualizzare iltesto in base alle
richieste
Fornisce indicazioni insufficienti e7o confuse per il commento e per lacontestualizzazione del testo 1
Fornisce alcune informazioni utili a commentare e/o contestualizzare iltesto in base alle richieste 2
Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale 3
Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale, esprimendo valutazioni critiche 4
Correttezza(ortografica e
sintattica),proprietà linguistica
ed efficaciaespositiva
L'espressione presenta diversi errori che rendono difficile lacomprensione e7o l'esposizione presenta un linguaggio poco efficace 1
L'espressione è abbastanza corretta, il lessico è per lo più adeguato,l'esposizione è comprensibile e abbastanza corrispondente alla tipologia 2
L'espressione è corretta, il lessico è adeguato, l'esposizionecomprensibile e rispondente alla tipologia. 3
Impostazionegrafica
Corretta 0
Con alcune imprecisioni - 1Non adeguata - 2
Punteggio totale /15
GRIGLIA DI VALUTAZIONE PRIMA PROVA D'ESAME Tipologie: B-C-D
Conoscenzadell'argomento
Non conosce l'argomento e non ha capito le richieste della traccia 1
Conosce solo i contenuti superficiali e non ha capito le richieste dellatraccia/svolge il testo in modo troppo sintetico 2
Conosce i contenuti essenziali e risponde con sufficiente aderenza allerichieste 3
Conosce i contenuti necessari e risponde con pertinenza alle richieste4
Conosce, in modo approfondito, vari contenuti e risponde con pienapertinenza alle richieste della traccia 5
Articolazione,coesione e coerenzadell'argomentazioneo della trattazione
Svolge il discorso in modo frammentario, poco coeso e/o contraddittorioe/o ripetitivo
1
Svolge il discorso in modo troppo schematico 2
Argomenta in modo abbastanza articolato, sostanzialmente con coesionee coerenza 3
Argomenta in modo articolato, con coesione e coerenza 4
Pertinenza allatipologia
e capacità dirielaborazione
Non riesce a rielaborare nè a sintetizzare e non ha capito le richiestedella tipologia
0
E' in grado di stabilire dei collegamenti, ma in modo confuso e/osemplicistico, non adeguato alla tipologia 1
Riesce a rielaborare quanto espresso in modo semplice, nel rispetto dellatipologia
2
Rielabora le conoscenze in modo significativo, fornendo valutazionipersonali e/o esprimendo opinioni con spunti di originalità, comerichiesto dalla tipologia
3
Correttezza(ortografica e
sintattica),proprietà linguistica
ed efficaciaespositiva
L'espressione non risulta sempre chiara e scorrevole a causa di erroriortografici, linguistici e di un lessico generico e ripetitivo 1
L'espressione è abbastanza corretta, il lessico è per lo più adeguato,l'esposizione è comprensibile e abbastanza corrispondente alla tipologia 2
L'espressione è corretta, il lessico è adeguato, l'esposizionecomprensibile e rispondente alla tipologia.
3
Impostazionegrafica
Corretta 0
Con alcune imprecisioni - 1Non adeguata - 2
Punteggio totale /15
ITALIANO – STORIA
GRIGLIA VALUTAZIONE ORALE
VALUTAZIONE CONOSCENZE CAPACITA' COMPETENZE
SCARSO
2 - 4
Scarse o nessuna Scarso interesse – Nessunacapacità organizzativa, di raccolta
dei dati, di analisi e di sintesi
Non riesce ad applicare lesue conoscenze
INSUFFICIENTE
5
Frammentarie eincomplete
Comunicazione inefficace –Sporadica individuazione
dell'essenziale – Analisi e sintesiapprossimative
Ha difficoltà ricorrentinell'utilizzare le sue
conoscenze
SUFFICIENTE
6
Generiche e non sempreesaurienti
Comunicazione poco convincente– Analisi poco esauriente –
Valutazione semplice –Individuazione solo sporadica di
nessi e problemi
Utilizza le sue conoscenze inambiti ristretti e mostra
difficoltà non gravinell'esecuzione di compiti
assegnati
BUONO
7
Complete ma nonapprofondite
Comunicazione appropriata –Analisi e sintesi corrette –
Individuazione essenziale diproblemi e nessi
Applica le conoscenze senzapresentare difficoltà di
rilievo
DISTINTO
8
Complete e approfondite Comunicazione efficace – Analisie sintesi curate – Valutazionipertinenti – Individuazione
corretta e significativa di nessi eproblemi
Utilizza quanto appreso inmaniera consapevole e inambiti complessi senza
incorrere in errori di sorta
OTTIMO
9 - 10
Approfondite e personali Comunicazione efficace – Analisie sintesi accurate e personali –Valutazioni ampie e articolate –
Individuazione propositiva eoriginale di nessi e problemi
Utilizza quanto appreso inmaniera consapevole e inambiti complessi senza
incorrere in errori di sorta
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga - IPSSA”Aicardi” - P.le S. Bernardino, 1-Albenga
Classe: QUINTA
Sez. A Indirizzo: Liceo Scientifico Scienze Applicate
Docente Prof.ssa Maria Cristina Prioletti
STORIA
1. Libro di testo adottato: Montanari – Calvi – Giacomelli: “360° STORIA”. Vol.3. Ed. IlCapitello
2. N. ore di lezione previste: 66
3. Modalità, scansione e tempi degli interventi differenziati nella didatticaordinaria (sostegno e recupero curricolare / eccellenza)
I recuperi sono stati effettuati costantemente in orario curricolare; in orario extracurricolare sarannolegati per tempi e modalità alle esigenze della classe
4. Obiettivi e competenze che si intendono far acquisire relative al proprio specifico asseculturale, su indicazione del dipartimento ed in accordo con i Docenti delle classi parallele
OBIETTIVI TRASVERSALI
• Partecipare attivamente e responsabilmente alla vita di classe;
• Controllare i propri movimenti nei rapporti con gli altri e con l’ambiente;
• Avere cura e rispetto del materiale e degli arredi scolastici;
• Sapersi organizzare nel lavoro;
• Star bene con se stessi e con gli altri;
• Sapersi relazionare, nel rispetto delle regole e della personalità altrui, nel contesto scolasticoed extra-scolastico.
OBIETTIVI MINIMI DISCIPLINARI
• Fornire elementi essenziali ma corretti del quadro cronologico dei periodi storici studiati;
• Collocare gli eventi nel tempo e nello spazio cogliendone i rapporti di interdipendenza;
• Utilizzare un linguaggio adeguato all’argomento.
OBIETTIVI DISCIPLINARI
• Saper operare collegamenti sia all’interno della disciplina sia pluridisciplinari
• Saper analizzare situazioni ambientali e geografiche da un punto di vista storico
• Saper collegare il fatto storico con il fenomeno letterario, culturale, sociale e con il costume
• Saper discutere e confrontare diverse interpretazioni di fatti o fenomeni storici, sociali edeconomici anche in riferimento alla realtà contemporanea
• Saper incrementare la capacità critica e di approfondimento personale sugli accadimentigenerali della storia passata
• Saper mettere in relazione argomenti di studio e temi di attualità
• Saper riconoscere la varietà e lo sviluppo storico dei sistemi economici e politici eindividuarne i nessi con i contesti internazionali e gli intrecci con alcune variabiliambientali, demografiche, sociali e culturali.
• Saper analizzare contesti e fattori che hanno favorito le innovazioni scientifiche etecnologiche.
• Saper cogliere diversi punti di vista presenti in fonti e semplici testi storiografici.
• Saper riconoscere criticamente nella storia del Novecento e nel mondo attuale le radicistoriche del passato, cogliendo gli elementi di persistenza e discontinuità.
• Saper individuare relazioni tra evoluzione scientifica e tecnologica, modelli e mezzi dicomunicazione, contesto socio-economico, assetti politico-istituzionali.
• Saper effettuare confronti fra diversi modelli/tradizioni culturali in un’ottica interculturale.
• Saper istituire relazioni tra l’evoluzione dei settori produttivi e dei servizi, il contesto socio-politico-economico e le condizioni di vita e di lavoro.
COMPETENZE• Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. • Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico,
le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, e le trasformazioniintervenute nel corso del tempo.
PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2018
L'Europa nella seconda metà dell'Ottocento
• Vecchie e nuove potenze: Gran Bretagna, Francia e Germania
• L'Italia da Crispi alla crisi di fne secolo
L'età dell'imperialismo
• Un modello culturale: razzismo e imperialismo
• La mappa dell'imperialismo
• La fne del secolo e la Belle époque
L'Italia giolittiana
• Giovanni Giolitti e la democrazia
• Il decollo industriale italiano
• La politica coloniale giolittiana
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
• Cause remote, cause immediate e attentato di Sarajevo
• I sistemi di alleanza
• La prima fase della guerra
• L'intervento dell'Italia nel confitto
• Il 1917 e l'intervento degli Stati Uniti
• Il 1918 e la fne delle ostilità
LA RIVOLUZIONE RUSSA
• La Russia: la fne dello zarismo
• La Rivoluzione di Febbraio
• Lenin e la Rivoluzione d'Ottobre
• La dittatura del proletariato
• La guerra civile
• La Nuova Politica Economica
Il PRIMO DOPOGUERRA IN EUROPA
• I trattati di pace e la risistemazione degli assetti geopolitici
• Un bilancio: guerra mondiale, guerra di massa
• Una rifessione sulle cause della Grande guerra
IL PRIMO DOPOGUERRA IN ITALIA
• Situazione politica ed economica
• Il Biennio rosso
IL PRIMO DOPOGUERRA IN AMERICA
• La vittoria repubblicana e l’isolazionismo
• Gli "anni ruggenti" e l’”American way life”
• La crisi del ‘29
• Roosevelt e il New Deal
• L’America puritana
IL FASCISMO
• Dal “San Sepolcro” al PNF
• La marcia su Roma e la costruzione della dittatura
• Legge Acerbo e delitto Matteotti
• Le “Leggi fascistissime” e la dittatura
• I Patti Lateranensi
• L’Impero dell’Africa Orientale Italiana
• L’avvicinamento alla Germania: Asse Roma – Berlino e Patto d’Acciaio
• Le leggi razziali
• La politica economica
LO STALINISMO
• L'Unione Sovietica di Stalin
• I piani quinquennali
• La collettivizzazione delle campagne
• Il culto della personalità staliniana
IL NAZISMO
• Il putsch di Monaco
• Nasce il terzo Reich
• Le Leggi di Norimberga
• I passi di Hitler verso la guerra
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
• Il sistema delle alleanze
• L’invasione della Polonia
• La Repubblica di Vicky e la Battaglia d’Inghilterra
• L’Italia entra in guerra
• L’Operazione Barbarossa
• L’attacco Giapponese a Pearl Harbor
• 1942: l’anno della svolta
• La caduta di Mussolini
• L'8 settembre 1943: la morte della patria
• La Repubblica Sociale Italiana e l'inizio della Resistenza
• Lo sbarco in Normandia
• Il Comitato di liberazione nazionale e il 25 aprile
• La fine di Hitler
• Hiroshima e Nagasaki
La Shoah
• Alle origini della Shoah
• Le tappe dello sterminio
PROGRAMMA DA SVOLGERE ENTRO L'8 GIUGNO 2018
LA GUERRA FREDDA, UNA PACE ARMATA
• I delicati equilibri del secondo dopoguerra
• La ricostruzione dell'Europa e la divisione della Germania
• La guerra fredda
L'ITALIA REPUBBLICANA
• La nascita della Repubblica italiana
Albenga, 15 Maggio 2018
Il Docente: Prof.ssa Maria Cristina Prioletti
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga - IPSSA”Aicardi” - P.le S. Bernardino, 1- Albenga
Classe: QUINTA
Sez. A Indirizzo: Liceo Scientifico Scienze Applicate
Docente Prof.ssa Bruna Ferranti
SCIENZE NATURALI
Libri di testo adottati:
• “Il carbonio, gli enzimi, il dna / chimica organica, biochimica e biotecnologie” - autori:Sadava David / Hillis M David / Posca V - Zanichelli editore
• “Dagli oceani perduti alle catene montuose” - autori: BOSELLINI - Zanichelli editore
Obiettivi e competenze relativi al proprio specifico asse culturale, su indicazione deldipartimento ed in accordo con i Docenti delle classi parallele
OBIETTIVI TRASVERSALI
• Partecipare attivamente e responsabilmente alla vita di classe;
• Controllare i propri movimenti nei rapporti con gli altri e con l’ambiente;
• Avere cura e rispetto del materiale e degli arredi scolastici;
• Sapersi organizzare nel lavoro;
• Star bene con se stessi e con gli altri;
• Sapersi relazionare, nel rispetto delle regole e della personalità altrui, nel contesto scolasticoed extra-scolastico.
OBIETTIVI MINIMI DISCIPLINARI
• Saper utilizzare il linguaggio tecnico-scientifico
• Saper riconoscere i principali gruppi funzionali e la nomenclatura dei composti del carbonio
• Conoscere struttura generale e funzioni delle biomolecole
• Saper descrivere il catabolismo del glucosio
• Saper descrivere la differenza tra cellula procariota ed eucariota, il processo di trascrizione etraduzione del DNA, i meccanismi di regolazione della trascrizione
• Saper descrivere le principali tecniche biotecnologiche (DNA ricombinante, eletroforesi,PCR)
OBIETTIVI DISCIPLINARI
• Saper utilizzare il linguaggio tecnico-scientifico
• Individuare nei composti organici le molecole che costituiscono i viventi e comprenderne le funzioni in relazione alla loro struttura
• Saper identificare i processi attraverso cui le cellule trasformano l’energia contenuta negli alimenti
• Comprendere la differenza in termini genetici tra organismi semplici e complessi e acquisirela consapevolezza che le informazioni contenute nel DNA sono trasformate in proteine
• Conoscere la genetica dei virus e dei batteri per poterne comprendere le potenzialità applicative nel campo della biomedica e delle biotecnologie
• Saper cogliere l’importanza delle biotecnologie per l’agricoltura, l’ambiente, la diagnostica e la cura delle malattie
• Acquisire gli elementi per valutare le implicazioni etiche delle biotecnologie
COMPETENZE
• Sviluppare la capacita di osservare in modo sistematico; di raccogliere dati e di esaminarli inmaniera critica
• Applicare le conoscenze acquisite nella vita reale
• Acquisire consapevolezza delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2018
Disciplina: CHIMICA
1. Introduzione alla chimica organica:
1.1. I composti del carbonio-ibridazione sp3, sp2, sp
1.2. Isomeria
1.3. Proprietà fisiche e chimiche dei composti organici
2. Gli idrocarburi: nomenclatura, proprietà fisiche e reattività
2.1. Alcani
2.2. Cicloalcani (NO reattività)
2.3. Alcheni
2.4. Alchini
2.5. Esperienza di laboratorio: Miscibilità di solventi organici; Estrazione di pigmenti vegetali e cromatografia su colonna.
3. Idrocarburi aromatici: nomenclatura e proprietà fisiche
4. Derivati degli idrocarburi: riconoscimento gruppi funzionali e nomenclatura
4.1. Alogenuri alchilici
4.2. Alcoli
4.3. Eteri
4.4. Fenoli
4.5. Aldeidi e chetoni
4.6. Acidi carbossilici
Disciplina: BIOLOGIA
1. Le biomolecole
1.1. CARBOIDRATI
1.1.1. Struttura dei principali monosaccaridi (glucosio, fruttosio e i loro epimeri) e polisaccaridi (saccarosio, maltosio, lattosio, amido, glicogeno, cellulosa)
1.1.2. Serie D e L, chiralità (calcolo del numero degli enantiomeri), struttura di Fisher e di Haworth
1.1.3. Reazioni di riduzione e di ossidazione dei monosaccaridi,
1.1.4. Esperienza di laboratorio: Saggio di Fehling
1.2. LIPIDI
1.2.1. Trigliceridi: struttura, reazioni di: idrogenazione, idrolisi alcalina, esterificazione
1.2.2. Esperienza di laboratorio: saponificazione di un olio vegetale esausto
1.2.3. Fosfolipidi, steroidi, vitamine liposolubili: struttura generica
1.3. AMINOACIDI E PROTEINE
1.3.1. Struttura generale di un amminoacido, chiralità, zwitterioni, proprietà anfotere, punto isolelettrico
1.3.2. Struttura di un generico dipeptide, legame peptidico
1.3.3. Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria di una proteina e denaturazione
1.4. ACIDI NUCLEICI
1.4.1. Struttura di un nucleotide
1.4.2. Differenza tra DNA ed RNA
1.4.3. Legame fosfodiesterico
1.4.4. Estremità 3’ 5’ di una catena nucleotidica
2. IL METABOLISMO
2.1. Il ruolo dell’ATP
2.2. Enzimi e ribozimi - Meccanismi di catalisi enzimatica
2.3. Cofattori enzimatici (riconoscimento struttura e funzione NAD, FAD)
2.4. La glicolisi: descrizione generale del processo, bilancio energetico, prodotti di reazione (NO reazioni specifiche)
2.5. La fermentazione: alcolica e lattica (reazioni chimiche e bilancio energetico)
2.6. La respirazione cellulare (descrizione generale del processo, bilancio energetico, prodotti di reazione)
3. I GENI E LA LORO REGOLAZIONE
3.1. La regolazione della trascrizione nei batteri
3.2. la regolazione della trascrizione negli eucarioti: modifiche pre-trascrizionali (metilazioni e acetilazione degli istoni, metilazione dei promotori); durante la trascrizione (enhancer); post- trascrizionali (splicing, splicing alternativo, miRNA, SiRNA)
3.3. La regolazione della trascrizione nei virus: ciclo litico e lisogeno, virus dell’influenza e dell’HIV
3.4. Plasmidi (ruolo e modalità di trasferimento: coniugazione, trasformazione, trasduzione)
3.5. Trasposomi (definizione generale e ruolo)
4. BIOTECNOLOGIE:
4.1. Come generare un DNA ricombinante: enzimi di restrizioni, plasmidi e virus come vettori
4.2. Isolare e amplificare il DNA (PCR)
4.3. Librerie di cDNA e librerie genomiche
4.4. Leggere e sequenziare il DNA (elettroforesi, metodo Sanger e progetto Genoma Umano)
4.5. Genomica funzionale, comparativa e metagenomica, trascrittomica (microarray)
4.6. Proteomica: elettroforesi e Western Blotting
4.7. Esperienze di laboratoriorio VIRTUALE: estrazione del DNA, DNA ricombinante, elettroforesi, PCR, microarray.
5. Applicazioni biotecnologiche: esempi di
5.1. Biotecnologie e agricoltura
5.2. Biotecnologie e industria
5.3. Biotecnologie e medicina
PROGRAMMA DA SVOLGERE ENTRO L’8 GIUGNO 2018
Disciplina: SCIENZE DELLA TERRA
1. Tettonica delle placche
1.1. La teoria della tettonica delle placche
1.2. L’espansione del fondo oceanico
1.3. Geologia del mediterraneo e dell’Italia
Albenga, 15 Maggio 2018
Il Docente: Prof.ssa Bruna Ferranti
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga - IPSSA”Aicardi” - P.le S.Bernardino, 1- Albenga
PROGRAMMA SVOLTO DI FILOSOFIA
Classe: 5 A – Liceo Scientifco Scienze Applicate
Prof. Alberi Daniele
Il programma valorizza nell'attività flosofca il confronto culturale e ildialogo tra le idee
Obiettivi generali della disciplina:
• Educazione al controllo del discorso tramite l’utilizzo di procedurelogiche e strategie argomentative
• Avviamento ad una prospettiva storica nella quale collocarealcuni dei problemi fondamentali che la flosofa ha afrontato nelcorso della sua storia
• Analisi concettuale di brani appartenenti alla letteratura flosofcae collegamenti con altre discipline
• Distinguere il signifcato dei fondamentali concetti flosofci,cogliendone le variazioni tra i diversi pensatori e le molteplicicorrenti di idee
• Educare ad un pensiero autonomo, critico e fessibile.
Obiettivi specifci:Alla fne del percorso didattico gli allievi devono aver acquisito leseguenti abilità, in termini di conoscenze, competenze, capacità:
CONOSCENZE• Riconoscere e comprendere le idee proprie del percorso storico –
flosofco ( cfr. “Contenuti”).• Stabilire le connessioni possibili tra contesto storico -culturale e
pensiero flosofco• Conoscere la terminologia specifca
COMPETENZE• Compiere deduzioni• Utilizzare processi induttivi• Ri-conoscere le informazioni conoscere e defnire i concetti,
ricostruendone l’origine e lo sviluppo.ABILITA’
• Approfondimento e analisi del pensiero flosofco: capacità diorientarsi nella problematica ricostruire la coerenza lineare ecomplessiva del testo
• Sviluppo delle capacità di argomentazione flosofca:individuare tesi fondamentali
• Individuare e comprendere i problemi• Riconoscere somiglianze/qdiferenze di tesi e concetti
2PROGRAMMA DI FILOSOFIA
Contenuti svolti al 15 maggio
MODULICONTENUTIMODULO PRELIMINARE E PROPEDEUTICO (contenuti non svolti o non acquisiti che l’insegnante ritieneindispensabili per il profcuo prosieguo del corso di flosofa)Kant: “la Critica della Ragion Pura”Il Modello post-kantiano : radici e caratteristiche del pensierocaratterizzante il RomanticismoMODULO 1Hegel : I capisaldi della flosofa hegeliana e la “Fenomenologia delloSpirito”.Destra e sinistra hegeliana (cenni)1.1 U.D. Ragione e rivoluzione: Marx, critica a Hegel e fondazione delmaterialismo storico; struttura e sovrastruttura; lotta di classe1.2 U.D. Il Capitale e l’economia politica
MODULO 2Critica del modello di razionalità elaborato dall’idealismo hegeliano2.1 U.D. Schopenhauer: polemica hegeliana, il mondo come volontà e rappresentazione; il pessimismo; le vie di liberazione daldolore
2. 3 U.D. Nietzsche: spirito dionisiaco e apollineo;
Programma che si presume di poter svolgere dopo il15 maggio
Nietzsche: denuncia delle menzogne; l’oltreuomo, la morte di Dio,l’eterno ritorno, la volontà di potenza.
Il Docente: Prof. Daniele Alberi
FILOSOFIA
Griglia di valutazione delle prove orali
Voto 1- 2:
Mancate risposte
Voto 3:
Mancata acquisizione dei contenuti. Incapacità di procedere a qualsiasi semplice spiegazione. Gravi enumerosi errori. Incapacità di utilizzare una terminologia adeguata.
Voto 4:
Acquisizione lacunosa dei contenuti essenziali. Presenza di gravi errori. Uso di una terminologia erratae non adeguata
Voto 5:
Acquisizione parziale dei contenuti minimi standard. Presenza di errori non gravi. Utilizzo di unaterminologia non adeguata ma accettabile.
Voto 6:
Acquisizione corretta dei contenuti minimi standard. Utilizzo di una terminologia soddisfacente.Spiegazioni semplici e comprensibili.
Voto 7:
Adeguata acquisizione dei contenuti. Capacità di esporre i contenuti in modo pressoché sicuro ecorretto. Utilizzo di una terminologia adeguata.
Voto 7,5:
Possesso di conoscenze abbastanza approfondite. Utilizzo di una terminologia adeguata. Esposizionesicura e corretta.
Voto 8:
Possesso di conoscenze approfondite. Utilizzo di una terminologia corretta. Capacità di collegare gliargomenti.
Voto 9:
Piena padronanza dei concetti. Utilizzo di una terminologia specifica. Buona rielaborazione personaledei contenuti.
Voto 10:
Ottima padronanza dei concetti. Utilizzo di una terminologia specifica. Ottima rielaborazione personalee spunti di creatività. Corretta risoluzione di casi pratici.
Istituto d’Istruzione Superiore “Giancardi –Galilei - Aicardi” Alassio
Via F. Petrarca, 7 – 17021 Alassio (SV) - tel. 0182470224 - fax 0182646382
C.F. 90013500096 e-mail:[email protected] - [email protected] www.isgiancardigalileiaicardi.comSezioni Associate:
IPSSAR “Giancardi” - v. F.Petrarca,7 - Alassio - ITIS “Galilei” - Reg. Rapalline, 32 -Albenga -
IPSSA”Aicardi” - P.le S. Bernardino, 1- Albenga
A.S. 2017-2018_
Classe: ___5 ____ Sez_A___ Indirizzo: _LICEO SCIENTIFICO OPZ.SC.APPL.
Docente Prof. __ALESSI DANIELA____
Disciplina ___INFORMATICA___________
PROGRAMMA SVOLTO
1. libri di testo adottati
Informatica per Licei Scientifici Scienze Applicate Quinto anno - A.Lorenzi, M.Govoni- Ed.Atlas
Dispense fornite dall'insegnante
2. OBIETTIVI - COMPETENZE che si intendono far acquisire RELATIVE AL PROPRIOSPECIFICO ASSE CULTURALE, su indicazione del dipartimento ed in accordo con iDocenti delle classi parallele
Competenze:
E’ opportuno che l'insegnante - che valuterà di volta in volta il percorsodidattico più adeguato alla singola classe - realizzi percorsi di approfondimento,auspicabilmente in raccordo con le altre discipline.
Sono studiati i principali algoritmi del calcolo numerico (CS), introdotti i principiteorici della computazione (CS) e afrontate le tematiche relative alle reti dicomputer, ai protocolli di rete, alla struttura di internet e dei servizi di rete (RC)(IS). Con l'ausilio degli strumenti acquisiti nel corso dei bienni precedenti, sonoinoltre sviluppate semplici simulazioni come supporto alla ricerca scientifca(studio quantitativo di una teoria, confronto di un modello con i dati…) in alcuniesempi, possibilmente connessi agli argomenti studiati in fsica o in scienze(CS).
In particolare, lo studente avrà acquisito le seguenti competenze:
· Comprendere i concetti di base sulle reti
· Rilevare gli standard e i protocolli presenti nelle tecnologie delle reti
· Avere una visione di insieme delle tecnologie e delle applicazioni nellatrasmissione di dati sulle reti
· Conoscere i concetti e i protocolli applicativi sui quali si basa la reteInternet
· Usare gli strumenti e i servizi di Internet, per comunicare e interagire conaltri utenti
· Ritrovare le informazioni contenute nel Web
· Considerare con attenzione gli aspetti della sicurezza in Internet
· Utilizzare le funzionalità del foglio di calcolo per analizzare i datisperimentali ottenuti in laboratorio e fare previsioni sulla base degli stessidati
· Selezionare i dati in base a determinati criteri
· Implementare gli algoritmi per risolvere equazioni e sistemi matematici
· Utilizzare il foglio di calcolo per indagare i modelli matematici nellarisoluzione di problemi
· Produrre simulazioni per esplorare le applicazioni di leggi scientifche
· Sfruttare la velocità del computer per automatizzare le procedure dicalcolo
· Usare il foglio elettronico come strumento per calcolare e rappresentareun grande numero di dati
· Utilizzare il linguaggio di programmazione per codifcare algoritmi dicalcolo
Obiettivi minimi classe quinta:
· Conoscere le tematiche relative alle reti di computer
· Utilizzare i servizi di rete e del Web
· Possedere una visione di insieme dei principi teorici della computazione
· Utilizzare gli strumenti della programmazione in progetti connessi agli argomenti studiati in fsica o in scienze
3. Programma svolto al 15.05.2018:
1° modulo: RICHIAMI ALLE BASI DATI: IL MODELLO E-R
Ripartizione del modulo Introduzione alle basi dati, Dati e informazioni: schemi e istanze, modellidelle basi di dati, La progettazione di una base dati, Caratteristiche di una base dati, Il modellorelazionale di una base dati, Modello Entità-Relazioni, I vincoli di integrità, Chiavi e superchiavi._____________________________________________________________________________
2° modulo: REALIZZAZIONE DI UNA BASE DI DATI (ASL)
Ripartizione del modulo Il programma Access. Tabelle, maschere, report, query e macro.
________________________________________________________________________________
3° modulo: LINGUAGGIO SQL
Ripartizione del modulo Linguaggio strutturato per interrogazioni. Comandi SELECT, UPDATE,INNER JOIN, funzioni MIN, MAX, SUM, ADV.
________________________________________________________________________________
4° modulo: C++ E CALCOLO COMPUTAZIONALE
Ripartizione del modulo Metodi per la risoluzione numerica di problemi di calcolocomputazionale: ricerca degli zeri di una funzione mediante il metodo dibisezione, sviluppo in serie di Taylor delle funzioni esponenziale, seno e coseno,approssimazione del calcolo della radice quadrata di un numero, calcolodell’approssimazione di un integrale proprio. Esempi di algoritmi per problemilegati alla fsica.
________________________________________________________________________________
5° modulo: LE RETI
Ripartizione del modulo Aspetti evolutivi delle reti, Modello client/qserver e Peer toPeer, Topologie e architetture di rete. Tecniche di commutazione. Livelli delmodello ISO/qOSI. Mezzi trasmissivi. Modello TCP/qIP. Indirizzi IP. Tecnologia per laconnettività mobile. Storia ed evoluzione di Internet. Intranet ed Extranet.Comunicazione in Internet: Posta elettronica, mailing list, IM, chat,videoconferenza, VoIP. Web 2.0. Social network, Forum, blog, e-learning. Cloudcomputing. Sicurezza in Internet: Virus e phishing. Crittografa: evoluzionestorica e principali metodi.
Progettazione laboratoriale di una LAN.
4. Programma da svolgere entro il 08.06.2018:
6° modulo: ASP
Ripartizione del modulo Collegamento di una base di dati a pagine web
Albenga, 15 Maggio 2018
Il Docente: Prof.ssa Daniela Alessi
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DI INFORMATICAClasse: 5ADocente: Alessi Daniela
Per la valutazione delle verifiche scritte e orali è stata adottata la griglia di valutazione individuatain sede di dipartimenti.
Griglia di valutazione:
INDICATORI DESCRITTORI
Punti
Max
Conoscenze
Possiede una conoscenza deglielementi teorici e dei procedimenti risolutivi:
completa e approfondita. 4
adeguata. 3.5
essenziale. 2.5
parziale. 2
pressoché nulla. 1
Competenze
Esecuzione, rielaborazione e analisi del tema proposto è:
corretta e appropriata 2
adeguata. 1.5
essenziale. 1
disorganica, lacunosa e poca precisa. 0.5
scorretta e con gravi errori. 0
Capacità
Esposizione, proprietà di linguaggio, organizzazione delle informazioni ricavate dal quesito:
chiara e eficace . 4
adeguata. 3.5
essenziale. 2.5
disorganica. 2
errata e/o inappropriata. 1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA
TIPOLOGIA A + C
QUESITI A RISPOSTA APERTA
Risposta completa, dettagliata, ben formulata e corretta 5/5
Risposta sostanzialmente corretta 4/5
Risposta generalmente adeguata, anche se con qualcheomissione e/o errore
3/5
Risposta frammentaria e/o con errori 2/5
Risposta gravemente lacunosa 1/5
Risposta nulla o completamente errata 0/5
QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA
1 PUNTO PER OGNI RISPOSTA CORRETTA
ALLEGATO B
DOCUMENTAZIONE ALUNNI CON BISOGNIEDUCATIVI SPECIALI
(SEZIONE RISERVATA)
ALLEGATO C
TESTO SIMULAZIONI DI PRIMA – SECONDA – TERZA PROVA
PRIMA PROVA
• 3 Novembre• 15 Dicembre• 19 Gennaio• 23 Marzo• 18 Maggio *
SECONDA PROVA
• 4 Maggio• 11 Maggio• 1 Giugno*
TERZA PROVA
• 1 Dicembre• 20 Febbraio• 14 Maggio
Pag. 1/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Italo Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno, in Romanzi e racconti, Vol. I, edizione diretta da C. Milanini, a cura di
M. Barenghi e B. Falcetto, Mondadori, Milano 1991.
A volte il fare uno scherzo cattivo lascia un gusto amaro, e Pin si trova solo a girare nei vicoli, con tutti che gli
gridano improperi e lo cacciano via. Si avrebbe voglia d’andare con una banda di compagni, allora, compagni cui spiegare il posto dove fanno il nido i ragni, o con cui fare battaglie con le canne, nel fossato. Ma i ragazzi non
vogliono bene a Pin: è l’amico dei grandi, Pin, sa dire ai grandi cose che li fanno ridere e arrabbiare, non come loro
che non capiscono nulla quando i grandi parlano. Pin alle volte vorrebbe mettersi coi ragazzi della sua età, chiedere che lo lascino giocare a testa e pila, e che gli spieghino la via per un sotterraneo che arriva fino in piazza Mercato.
Ma i ragazzi lo lasciano a parte, e a un certo punto si mettono a picchiarlo; perché Pin ha due braccine smilze smilze
ed è il più debole di tutti. Da Pin vanno alle volte a chiedere spiegazioni su cose che succedono tra le donne e gli
uomini; ma Pin comincia a canzonarli gridando per il carrugio e le madri richiamano i ragazzi: - Costanzo! Giacomino! Quante volte te l’ho detto che non devi andare con quel ragazzo così maleducato!
Le madri hanno ragione: Pin non sa che raccontare storie d’uomini e donne nei letti e di uomini ammazzati o messi
in prigione, storie insegnategli dai grandi, specie di fiabe che i grandi si raccontano tra loro e che pure sarebbe bello stare a sentire se Pin non le intercalasse di canzonature e di cose che non si capiscono da indovinare.
E a Pin non resta che rifugiarsi nel mondo dei grandi, dei grandi che pure gli voltano la schiena, dei grandi che pure
sono incomprensibili e distanti per lui come per gli altri ragazzi, ma che sono più facili da prendere in giro, con quella voglia delle donne e quella paura dei carabinieri, finché non si stancano e cominciano a scapaccionarlo.
Ora Pin entrerà nell’osteria fumosa e viola, e dirà cose oscene, improperi mai uditi a quegli uomini fino a farli
imbestialire e a farsi battere, e canterà canzoni commoventi, struggendosi fino a piangere e a farli piangere, e
inventerà scherzi e smorfie così nuove da ubriacarsi di risate, tutto per smaltire la nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto le sere come quella.
Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino (1923 -1985), pubblicato nel 1947, è ambientato in Liguria, dopo l’8
settembre 1943, all’epoca della Resistenza. Pin, orfano di madre e affidato alla sorella che per vivere si prostituisce, cresce per strada abbandonato a se stesso, troppo maturo per giocare con i bambini e estraneo, per la sua età, al mondo
degli adulti. Il suo unico rifugio è un luogo segreto in campagna, in cui i ragni fanno il nido. In carcere, dove finisce
per un furto, entra in contatto con i partigiani ai quali si aggrega non appena riesce a fuggire di prigione; con loro
condivide le esperienze drammatiche della fine della guerra.
1. Comprensione del testo
Riassumi sinteticamente il contenuto del brano.
2. Analisi del testo
2.1. Il sentimento di inadeguatezza di Pin e la sua difficoltà di ragazzino a collocarsi nel mondo sono temi esistenziali, comuni a tutte le generazioni. Rifletti su come questi motivi si sviluppano nel brano.
2.2. L’autore utilizza strategie retoriche come ripetizioni, enumerazioni, metafore e altre; introduce inoltre usi
morfologici, sintattici e scelte lessicali particolari per rendere più incisivo il suo racconto; ne sai individuare
qualcuno nel testo?
2.3. Cosa vuole significare l’espressione “nebbia di solitudine che gli si condensa nel petto”? Ti sembra che sia
efficace nell’orientare la valutazione su tutto ciò che precede?
Pag. 2/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Il sentiero dei nidi di ragno parla della tragedia della seconda guerra mondiale e della lotta partigiana, ma
racconta anche la vicenda universale di un ragazzino che passa drammaticamente dal mondo dell’infanzia a
quello della maturità. Il brano si sofferma proprio su questo. Svolgi qualche riflessione relativa a questo aspetto
anche utilizzando altri testi (poesie e romanzi, italiani e stranieri) che raccontano esperienze simili di formazione o ingresso nella vita adulta.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: La letteratura come esperienza di vita.
DOCUMENTI
V. Van Gogh, La lettrice di romanzi, olio su tela, 1888
H. Matisse, La lettrice in abito viola, olio su tela, 1898
E. Hopper, Chair car, olio su tela, 1965
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lancialotto come amor lo strinse; 129 soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per piú fiate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso; 132 ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disïato riso
esser baciato da cotanto amante, 135 questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
DANTE, Inferno V, vv. 127-136 (Garzanti Prima Edizione 1997, pag. 85)
Pag. 3/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Pubblico: La poesia è “una dolce vendetta contro la vita?” Borges: Non sono molto d’accordo con questa definizione. Ritengo che la poesia sia una parte essenziale della vita.
Come potrebbe essere contro la vita? La poesia è forse la parte fondamentale della vita. Non considero la vita, o la
realtà, una cosa esterna a me. Io sono la vita, io sono dentro la vita. E uno dei numerosi aspetti della vita è il linguaggio, e le parole, e la poesia. Perché dovrei contrapporli l’uno all’altro?
Pubblico: Ma la parola vita non è vita. Borges: Credo però che la vita sia la somma totale, se una simile somma è possibile, di tutte le cose, e quindi perché
non anche del linguaggio? […] Se penso alle mie passate esperienze, credo che Swinburne faccia parte della mia
esperienza tanto quanto la vita che ho condotto a Ginevra nel ’17. […] Non credo che la vita sia qualcosa da
contrapporre alla letteratura. Credo che l’arte faccia parte della vita.»
Jorge L. BORGES, Conversazioni americane, Editori Riuniti, Roma 1984
«Nel momento in cui legge, […] il lettore introduce con la sua sensibilità e il suo gusto anche il proprio mondo
pratico, diciamo pure il suo quotidiano, se l’etica, in ultima analisi, non è che la riflessione quotidiana sui costumi
dell’uomo e sulle ragioni che li motivano e li ispirano. L’immaginazione della letteratura propone la molteplicità
sconfinata dei casi umani, ma poi chi legge, con la propria immaginazione, deve interrogarli anche alla luce della propria esistenza, introducendoli dunque nel proprio ambito di moralità. Anche le emozioni, così come si determinano
attraverso la lettura, rinviano sempre a una sfera di ordine morale.» Ezio RAIMONDI, Un’etica del lettore, Il Mulino, Bologna 2007
«L’arte interpreta il mondo e dà forma a ciò che forma non ha, in modo tale che, una volta educati dall’arte, possiamo
scoprire aspetti sconosciuti degli oggetti e degli esseri che ci circondano. Turner non ha inventato la nebbia di Londra, ma è stato il primo ad averla percepita dentro di sé e ad averla raffigurata nei suoi quadri: in qualche modo ci ha
aperto gli occhi. […]
Non posso fare a meno delle parole dei poeti, dei racconti dei romanzieri. Mi consentono di esprimere i sentimenti che provo, di mettere ordine nel fiume degli avvenimenti insignificanti che costituiscono la mia vita.
[…] In un recente studio il filosofo americano Richard Rorty ha proposto di definire diversamente il contributo che
la letteratura fornisce alla nostra comprensione del mondo. Per descriverlo, rifiuta l’uso di termini come “verità” o
“conoscenza” e afferma che la letteratura rimedia alla nostra ignoranza non meno di quanto ci guarisca dal nostro “egotismo”, inteso come illusione di autosufficienza. Conoscere nuovi personaggi è come incontrare volti nuovi.
Meno questi personaggi sono simili a noi e più ci allargano l’orizzonte, arricchendo così il nostro universo. Questo
allargamento interiore non si formula in affermazioni astratte, rappresenta piuttosto l’inclusione nella nostra coscienza di nuovi modi di essere accanto a quelli consueti. Un tale apprendimento non muta il contenuto del nostro
essere, quanto il contenente stesso: l’apparato percettivo, piuttosto che le cose percepite. I romanzi non ci forniscono
una nuova forma di sapere, ma una nuova capacità di comunicare con esseri diversi da noi; da questo punto di vista riguardano la morale, più che la scienza.»
Tzvetan TODOROV, La letteratura in pericolo, Garzanti, Milano 2008
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Le sfide del XXI secolo e le competenze del cittadino nella vita economica e sociale.
DOCUMENTI
«L’esercizio del pensiero critico, l’attitudine alla risoluzione dei problemi, la creatività e la disponibilità positiva nei
confronti dell’innovazione, la capacità di comunicare in modo efficace, l’apertura alla collaborazione e al lavoro di
gruppo costituiscono un nuovo “pacchetto” di competenze, che possiamo definire le “competenze del XXI secolo”.
Non sono certo competenze nuove; è una novità, però, il ruolo decisivo che vanno assumendo nella moderna
organizzazione del lavoro e, più in generale, quali determinanti della crescita economica. Non dovrebbero essere estranee a un paese come l’Italia, che ha fatto di creatività, estro e abilità nel realizzare e inventare cose nuove la
propria bandiera. Un sistema di istruzione che sia in grado di fornire tali competenze al maggior numero di studenti
costituisce quindi un’importante sfida per il nostro paese.»
Ignazio VISCO, Investire in conoscenza. Crescita economica e competenze per il XXI secolo,
Il Mulino, Bologna 2014 (ed. originale 2009)
Pag. 4/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «La spinta al profitto induce molti leader a pensare che la scienza e la tecnologia siano di cruciale importanza per il
futuro dei loro paesi. Non c’è nulla da obiettare su una buona istruzione tecnico–scientifica, e non sarò certo io a suggerire alle nazioni di fermare la ricerca a questo riguardo. La mia preoccupazione è che altre capacità, altrettanto
importanti, stiano correndo il rischio di sparire nel vortice della concorrenza: capacità essenziali per la salute di
qualsiasi democrazia al suo interno e per la creazione di una cultura mondiale in grado di affrontare con competenza
i più urgenti problemi del pianeta. Tali capacità sono associate agli studi umanistici e artistici: la capacità di pensare criticamente; la capacità di
trascendere i localismi e di affrontare i problemi mondiali come “cittadini del mondo”; e, infine, la capacità di
raffigurarsi simpateticamente la categoria dell’altro.»
Martha C. NUSSBAUM, Non per profitto. Perché le democrazie hanno bisogno della cultura umanistica,
Il Mulino, Bologna 2011 (ed. originale 2010)
«Il Consiglio europeo di Lisbona (23 e 24 marzo 2000) ha concluso che un quadro europeo dovrebbe definire le nuove competenze di base da assicurare lungo l’apprendimento permanente, e dovrebbe essere un’iniziativa chiave
nell’ambito della risposta europea alla globalizzazione e al passaggio verso economie basate sulla conoscenza ed ha
ribadito anche che le persone costituiscono la risorsa più importante dell’Europa. Da allora tali conclusioni sono state regolarmente reiterate anche ad opera dei Consigli europei di Bruxelles (20 e 21 marzo 2003 e 22 e 23 marzo 2005)
come pure nella rinnovata strategia di Lisbona approvata nel 2005.»
RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 18 dicembre 2006 relativa a
competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Il Mediterraneo: atlante geopolitico d’Europa e specchio di civiltà
DOCUMENTI
«I suoi confini non sono definiti né nello spazio né nel tempo. Non sappiamo come fare a determinarli e in che modo: sono irriducibili alla sovranità o alla storia, non sono né statali, né nazionali: somigliano al cerchio di gesso che
continua a essere descritto e cancellato, che le onde e i venti, le imprese e le ispirazioni allargano o restringono.
Lungo le coste di questo mare passava la via della seta, s’incrociavano le vie del sale e delle spezie, degli olii e dei
profumi, dell’ambra e degli ornamenti, degli attrezzi e delle armi, della sapienza e della conoscenza, dell’arte e della scienza.
Gli empori ellenici erano a un tempo mercati e ambasciate. Lungo le strade romane si diffondevano il potere e la
civiltà. Dal territorio asiatico sono giunti i profeti e le religioni. Sul Mediterraneo è stata concepita l’Europa. È difficile scoprire ciò che ci spinge a provare a ricomporre continuamente il mosaico mediterraneo, a compilare
tante volte il catalogo delle sue componenti, verificare il significato di ciascuna di esse e il valore dell’una nei
confronti dell’altra: l’Europa, il Maghreb e il Levante; il giudaismo, il cristianesimo e l’islam; il Talmud, la Bibbia e il Corano; Gerusalemme, Atene e Roma; Alessandria, Costantinopoli, Venezia; la dialettica greca, l’arte e la
democrazia; il diritto romano, il foro e la repubblica; la scienza araba; il Rinascimento in Italia, la Spagna delle varie
epoche, celebri e atroci. Qui popoli e razze per secoli hanno continuato a mescolarsi, fondersi e contrapporsi gli uni
agli altri, come forse in nessun’altra regione di questo pianeta. Si esagera evidenziando le loro convergenze e somiglianze, e trascurando invece i loro antagonismi e le differenze. Il Mediterraneo non è solo storia.»
Predrag MATVEJEVIĆ, Breviario mediterraneo, Garzanti, Milano 1991
«Nell’immaginario comune dei nostri tempi il Mediterraneo non evoca uno spazio offerto alla libera circolazione di
uomini e merci, ma prende, piuttosto, il sopravvento una certa resistenza ad aprirsi verso l’esterno. Sembrano lontani
i tempi in cui il cinema d’autore riusciva a metterci in sintonia con le lotte per la decolonizzazione del mondo islamico. Le defaillances della politica e le minacce più o meno reali al fondamentalismo religioso fanno crescere la
diffidenza verso la richiesta di integrazione avanzata da chi viene a lavorare dalla riva sud del Mediterraneo. Spianate
dal crescente flusso di merci che le attraversano ininterrottamente, le vie del mare possono celebrare i fasti del turismo di massa, ma non riescono a rendere più agevole e diretta la comunicazione di esperienze, di culture, di idee tra noi
e gli altri abitanti dello stesso mare. Il Mediterraneo dei nuovi traffici per l’Oriente presenta una sua sfuggente
ambiguità: è lo stesso mare attraversato dai malmessi trabiccoli destinati ad affondare nel canale di Sicilia. Un mare che, anziché unire, erige nuove barriere tra le nostra e le altre sponde.
Pag. 5/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca Forse è questa l’inquietudine che percepiamo nello scrutare gli orizzonti marini dei nostri giorni. Il sospetto che la
fulgida rappresentazione dell’Italia al mare, disegnata dall’ostinata determinazione delle sue élites modernizzanti, non sia riuscita a eliminare del tutto il retaggio delle separazioni e delle paure che ci avevano allontanato dalle coste
del nostro paese, ma anche che la difficoltà di “tenere” politicamente il largo non sia mai stata superata.»
Paolo FRASCANI, Il mare, Il Mulino, Bologna 2008
«I popoli del Maghreb sono stati i protagonisti degli avvenimenti storici del 2011. Più che in qualsiasi altra regione
del mondo arabo, i paesi del Maghreb hanno intrapreso un lungo processo di cambiamenti e di riforme. L’esito positivo di questi processi di democratizzazione e di modernizzazione ha un’importanza capitale per l’Unione
europea.
Il Maghreb è una regione con grandissime potenzialità di sviluppo. Situato tra l’Africa subsahariana e l’Unione
europea, da un lato, e ai confini del Mediterraneo orientale, dall’altro, ha il vantaggio di avere accessi sia sulle coste
dell’Atlantico che su quelle del Mediterraneo e la possibilità di ospitare rotte di trasporti terrestri. Esso beneficia inoltre di notevoli risorse umane e naturali, nonché di legami culturali e linguistici comuni. Nonostante ciò, il
Maghreb rimane una delle regioni meno integrate al mondo, con la conseguenza che le sue potenzialità di sviluppo
sono rimaste spesso inespresse. [...] Dei vantaggi di una maggiore integrazione nel Maghreb non beneficerebbero soltanto i cittadini dei cinque paesi
interessati, ma anche gli abitanti dei paesi vicini, compresi quelli dell’Unione europea. Per l’UE, lo sviluppo di una
zona di stabilità e prosperità fondata sulla responsabilità democratica e lo Stato di diritto nel Maghreb è un obiettivo essenziale delle nostre relazioni bilaterali e per realizzare tale sviluppo un approccio regionale è imprescindibile.
Entrambe le sponde del Mediterraneo hanno tutto da guadagnare da una situazione di maggiore stabilità, di maggiore
integrazione dei mercati, di più stretti contatti interpersonali e di scambi intellettuali, economici e culturali più
approfonditi.»
Sostenere il rafforzamento della cooperazione e dell’integrazione regionale nel Maghreb: Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e
Tunisia. Comunicazione congiunta della Commissione Europea e dell’Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la
politica di sicurezza - 17 dicembre 2012
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica ha trasformato il
mondo della comunicazione, che oggi è dominato dalla connettività. Questi rapidi e profondi mutamenti
offrono vaste opportunità ma suscitano anche riflessioni critiche.
DOCUMENTI
«Con il telefonino è defunta una frase come “pronto, casa Heidegger, posso parlare con Martin?”. No, il messaggio
raggiunge – tranne spiacevoli incidenti – lui, proprio lui; e lui, d’altra parte, può essere da qualunque parte. Abituati come siamo a trovare qualcuno, non riuscirci risulta particolarmente ansiogeno. La frase più minacciosa di tutte è “la
persona chiamata non è al momento disponibile”. Reciprocamente, l’isolamento ontologico inizia nel momento in
cui scopriamo che “non c’è campo” e incominciamo a cercarlo affannosamente. Ci sentiamo soli, ma fino a non molti anni fa era sempre così, perché eravamo sempre senza campo, e non è solo questione di parlare.»
Maurizio FERRARIS, Dove sei? Ontologia del telefonino, Bompiani, Milano 2005
«La nostra è una società altamente “permeabile”, oltre che “liquida”, per usare la nota categoria introdotta da Bauman. Permeabile perché l’uso (e talvolta l’abuso) dei nuovi strumenti di comunicazione travalica i confini delle sfere di
vita, li penetra rendendoli più labili.
È sufficiente osservare alcuni modi di agire quotidiani per rendersi conto di quanto sia sempre più difficile separare i momenti e gli ambiti della vita. L’uso del cellulare anche quando si è a tavola con ospiti o in famiglia. Conversare
ad alta voce al telefono quando si è in luoghi pubblici, sul treno o in metropolitana. Inviare messaggi o telefonare
(magari senza vivavoce), anche se si è alla guida. L’elenco potrebbe continuare e con episodi più o meno sgradevoli
che giungono alla maleducazione. Così, la sfera del lavoro si confonde con quella della vita familiare, perché possiamo essere reperibili da mail e
messaggi anche nei weekend o durante le ferie.
L’ambito lavorativo, a sua volta, si può confondere con quello delle relazioni personali grazie ai social network. Tutto ciò indica come gli spazi della nostra vita siano permeati dalla dimensione della comunicazione e dall’utilizzo delle
nuove tecnologie.» Daniele MARINI, Con smartphone e social è amore (ma dopo i 60 anni), “La Stampa” del 9/2/2015
Pag. 6/6 Sessione ordinaria 2015
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Il documento che segue costituisce un testamento spirituale scritto da un ufficiale dell’esercito regio che dopo l’otto
settembre del 1943 partecipò attivamente alla Resistenza e per questo venne condannato a morte. Nel documento si insiste in particolare sulla continuità tra gli ideali risorgimentali e patriottici e la scelta di schierarsi contro
l’occupazione nazi-fascista. Illustra le fasi salienti della Resistenza e, anche a partire dai contenuti del documento
proposto, il significato morale e civile di questo episodio.
“Le nuove generazioni dovranno provare per l’Italia il sentimento che i nostri grandi
del risorgimento avrebbero voluto rimanesse a noi ignoto nell’avvenire: «il
sentimento dell’amore doloroso, appassionato e geloso con cui si ama una patria caduta e schiava, che oramai più non esiste fuorché nel culto segreto del cuore e in
un'invincibile speranza». A questo ci ha portato la situazione presente della guerra
disastrosa.
Si ridesta così il sogno avveratosi ed ora svanito: ci auguriamo di veder l’Italia potente senza minaccia, ricca senza corruttela, primeggiante, come già prima, nelle
scienze e nelle arti, in ogni operosità civile, sicura e feconda di ogni bene nella sua
vita nazionale rinnovellata. Iddio voglia che questo sogno si avveri.”
(trascrizione diplomatica tratta da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
Dardano Fenulli. Nacque a Reggio Emilia il 3 agosto 1889. Durante la Grande Guerra, nel corso della quale meritò
due encomi solenni, combatté sulla Cima Bocche e sul Col Briccon. Allo scoppio della seconda guerra mondiale,
promosso colonnello, prese parte alle operazioni in Jugoslavia. Promosso generale di brigata nell’aprile 1943, fu nominato vicecomandante della divisione corazzata “Ariete”. In questo ruolo prese parte ai combattimenti intorno a
Roma nei giorni immediatamente successivi all’otto settembre 1943. Passato in clandestinità, iniziò una intensa
attività per la creazione di una rete segreta di raccolta, informazioni e coordinamento dei militari sbandati ma ancora fedeli alla monarchia. Nel febbraio del 1944 venne arrestato dalle SS e imprigionato nelle carceri di via Tasso a
Roma. Il 24 marzo 1944 fu fucilato alle Fosse Ardeatine.
(adattato da http://www.ultimelettere.it/?page_id=35&ricerca=528)
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
“«Prendiamo in mano i nostri libri e le nostre penne», dissi. «Sono le nostre armi più potenti. Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.» […]
La pace in ogni casa, in ogni strada, in ogni villaggio, in ogni nazione – questo è il mio sogno. L’istruzione per ogni
bambino e bambina del mondo. Sedermi a scuola e leggere libri insieme a tutte le mie amiche è un mio diritto.”
Malala Yousafzai, Christina Lamb, Io sono Malala, Garzanti, Milano 2014
Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, è la ragazza pakistana che ha rischiato di perdere la vita per aver
rivendicato il diritto all’educazione anche per le bambine.
Il candidato rifletta criticamente sulla citazione estrapolata dal libro di Malala Yousafzai ed esprima le sue opinioni
in merito, partendo dal presupposto che il diritto all’educazione è sancito da molti documenti internazionali, come la Convenzione sui diritti del fanciullo del 1989, ratificata anche dall’Italia con Legge n. 176 del 27 maggio 1991.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito l’uso del dizionario italiano. È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005.
Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle
invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi
sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le
danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue.
Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di
soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte.
Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra
parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra
mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua
famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si
sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo.
Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile,
– almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la
Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché
là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e
disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci
ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci
sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più
o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e
indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti.
Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di
chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e
andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza
per se stessi e il piacere del mondo.
Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del
“mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali.
1. Comprensione del testo
Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo.
2. Analisi del testo
2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo.
2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo.
2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo.
2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”.
2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva e approfondimenti
Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di
altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali.
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Individuo e società di massa.
DOCUMENTI
Lascia o raddoppia?, 28 marzo 1956 Renato GUTTUSO, Calciatori, 1965 Andy WARHOL, Marilyn Monroe, 1967
«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva
un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine,
sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad
ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I
modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia
edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale
repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la
rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al
Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva.
Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di
culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè –
come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un
“uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neo-
laico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.»
Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975
«La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella
Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi
travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland
c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del
partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più
che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli
operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il
nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei
sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano
disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in
cui essi amministravano il Comune di Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la
mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di
sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la
cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante,
lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal
tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più
forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze
della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si
trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla,
che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi
interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e
tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel
giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da
cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello
Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano
state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla
mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola,
come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano
le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca
sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni
che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della
ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in
causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente
eccitabili, che parlavano la medesima lingua.»
Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]
«L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di
dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento
gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini
soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto
pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però
con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del
corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche,
lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e
ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle
generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire
consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.»
Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002
1 Ora il chiarore si fa più diffuso. 9 Quando mi parla resto senza fiato,
2 Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. 10 le sue parole sono la Verità.
3 Poi appare qualcuno che trascina 11 Ma tra poco sarà qui il cafarnao
4 il suo gommone. 12 delle carni, dei gesti e delle barbe.
5 La venditrice d’erbe viene e affonda 13 Tutti i lemuri umani avranno al collo
6 sulla rena la sua mole, un groviglio 14 croci e catene. Quanta religione.
7 di vene varicose. È un monolito 15 E c’è chi s’era illuso di ripetere
8 diroccato dai picchi di Lunigiana. 16 l’exploit di Crusoe!
Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973
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Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Stato, mercato e democrazia.
DOCUMENTI
«Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di
riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa
nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di
fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le
persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche
riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui
un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta
sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate
e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che
istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.»
Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012
«Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è
il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e
non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando
l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve
periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le
prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se
i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine
nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei
lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi,
quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze
andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per
accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione
della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.»
Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012
«Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne
le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado
di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i
poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra
sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una
riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che
[…] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza
di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione
populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un
caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.»
Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012
«Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col
contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro
è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra
capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del
Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo
precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda
guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e
democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade
Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento
dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto
quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie
all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza
Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2013
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia
l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati dall’indebitamento
pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i
critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare
una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti - Capitalismo e Democrazia -
che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti
ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle
traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento
precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il
livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei
partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la
libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso
la mondializzazione e l’informatica.» Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Omicidi politici.
DOCUMENTI
«Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato
compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità
dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il
bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo
atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).»
Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972
«Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli
avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze
di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle
regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste
d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con
grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni
dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della
campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità
nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per
assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di
metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente
la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.»
Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971
«Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il
sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione
del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni
gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati
raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle
cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e
conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si
ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il
problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque,
al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da
parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in
vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più
tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi
fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.»
Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976
Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2013
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate
rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera
accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico
Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono
Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è
stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno undici colpi d’arma da
fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via
Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove
c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che
indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto,
insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la
parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una
Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito
sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto
intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la
notizia pochi minuti dopo le 14.» I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it»
(http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro)
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: La ricerca scommette sul cervello.
DOCUMENTI
«“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente
americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a
rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel
bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare
i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer,
l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le
singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un
documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate
dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa
“Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi
ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di
ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla
frontiera della scienza nel XXI secolo.»
Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013
«Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico.
Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa
Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging
technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni
fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata
prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal
neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna - partecipano 87 istituti di ricerca
europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche
disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno
acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti
database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello
umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni - precisano gli esperti - permetterebbe di
studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di
dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di
Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.»
“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com)
Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2013
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti
cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente
favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali
illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e
che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta
psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative
risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la
psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta
l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna,
contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un
po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte
fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di
scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente
nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca
si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome.
Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che
ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo
della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad
emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali
permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.»
Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011
«Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del
Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato
dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze
nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali,
per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei
bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul
ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.»
Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento.
La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo
sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.
Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti
più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi,
sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono
sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo
una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule
nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati».
Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
È consentito l’uso del dizionario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2011
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Giuseppe Ungaretti, Lucca (da L’Allegria) Edizione: G. Ungaretti, Vita d’un uomo. Tutte le poesie, a cura di C. Ossola, Mondadori, Milano 2009, p. 133
1 A casa mia, in Egitto, dopo cena, recitato il rosario, mia madre ci parlava di questi posti.
2 La mia infanzia ne fu tutta meravigliata.
3 La città ha un traffico timorato e fanatico.
4 In queste mura non ci si sta che di passaggio.
5 Qui la meta è partire.
6 Mi sono seduto al fresco sulla porta dell’osteria con della gente che mi parla di California come d’un suo podere.
7 Mi scopro con terrore nei connotati di queste persone.
8 Ora lo sento scorrere caldo nelle mie vene, il sangue dei miei morti.
9 Ho preso anch’io una zappa.
10 Nelle cosce fumanti della terra mi scopro a ridere.
11 Addio desideri, nostalgie.
12 So di passato e d’avvenire quanto un uomo può saperne.
13 Conosco ormai il mio destino, e la mia origine.
14 Non mi rimane più nulla da profanare, nulla da sognare.
15 Ho goduto di tutto, e sofferto.
16 Non mi rimane che rassegnarmi a morire.
17 Alleverò dunque tranquillamente una prole.
18 Quando un appetito maligno mi spingeva negli amori mortali, lodavo la vita.
19 Ora che considero, anch’io, l’amore come una garanzia della specie, ho in vista la morte.
Giuseppe Ungaretti nacque ad Alessandria d’Egitto nel 1888, da genitori emigrati da Lucca ed è morto a
Milano nel 1970. Nel 1912 lasciò per sempre l’Egitto. A Parigi approfondì la sua preparazione letteraria e
conobbe personalmente importanti artisti e scrittori. Partecipò alla guerra mondiale come soldato
semplice. Risalgono a quell’epoca le poesie raccolte ne Il Porto Sepolto, 1916 e poi confluite, insieme ad
altre, in Allegria di Naufragi, 1919. La poesia che si propone raggiunse la redazione definitiva nel 1936,
attraverso diverse stesure a partire dal 1919.
Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2011
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 1. C omprensione complessiva
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. A nalisi del testo
2.1 Soffermati sugli aspetti linguistico-lessicali della poesia e, in particolare, sugli aggettivi.
2.2 Spiega l’espressione “La mia infanzia ne fu tutta meravigliata” (2).
2.3 Individua gli elementi che caratterizzano la città (3-5).
2.4 Il poeta evoca una scoperta che lo terrorizza (7). Quali le ragioni del “terrore”?
2.5 Il poeta contrappone agli “amori mortali” (18) “l’amore come una garanzia della specie” (19). Spiega la contrapposizione.
2.6 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. I nterpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, proponi una tua interpretazione complessiva della poesia e approfondiscila con opportuni collegamenti ad altri testi di Ungaretti o a testi di altri autori. Alternativamente, puoi fare riferimento alla situazione storico-culturale dell’epoca o a situazioni del nostro tempo, sviluppando i confronti che ti interessano.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o in
parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Amore, odio, passione.
G. KLIMT, Il bacio, 1907-08 G. DE CHIRICO, Ettore e Andromaca, 1917
P. PICASSO, Gli amanti, 1923
«Tra l’altre distinzioni e privilegi che le erano stati concessi, per compensarla di non poter esser badessa, c’era
anche quello di stare in un quartiere a parte. Quel lato del monastero era contiguo a una casa abitata da un giovine, scellerato di professione, uno de’ tanti, che, in que’ tempi, e co’ loro sgherri, e con l’alleanze d’altri scellerati,
potevano, fino a un certo segno, ridersi della forza pubblica e delle leggi. Il nostro manoscritto lo nomina Egidio,
senza parlar del casato. Costui, da una sua finestrina che dominava un cortiletto di quel quartiere, avendo veduta Gertrude qualche volta passare o girandolar lì, per ozio, allettato anzi che atterrito dai pericoli e dall’empietà
dell’impresa, un giorno osò rivolgerle il discorso. La sventurata rispose.» Alessandro MANZONI, I promessi sposi, 1840-42
Pag. 3/7 Sessione ordinaria 2011
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Ed avrebbe voluto strapparsi gli occhi per non vedere quelli della Lupa, che quando gli si ficcavano ne’ suoi gli
facevano perdere l’anima ed il corpo. Non sapeva più che fare per svincolarsi dall’incantesimo. Pagò delle messe
alle anime del Purgatorio e andò a chiedere aiuto al parroco e al brigadiere. A Pasqua andò a confessarsi, e fece
pubblicamente sei palmi di lingua a strasciconi sui ciottoli del sacrato innanzi alla chiesa, in penitenza, e poi, come la Lupa tornava a tentarlo:
- Sentite! le disse, non ci venite più nell’aia, perché se tornate a cercarmi, com’è vero Iddio, vi ammazzo!
- Ammazzami, rispose la Lupa, ché non me ne importa; ma senza di te non voglio starci.
Ei come la scorse da lontano, in mezzo a’ seminati verdi, lasciò di zappare la vigna, e andò a staccare la scure
dall’olmo. La Lupa lo vide venire, pallido e stralunato, colla scure che luccicava al sole, e non si arretrò di un sol passo, non chinò gli occhi, seguitò ad andargli incontro, con le mani piene di manipoli di papaveri rossi, e
mangiandoselo con gli occhi neri. - Ah! malanno all’anima vostra! balbettò Nanni.» Giovanni VERGA, La Lupa, in Vita dei campi, 1880
«Ella pareva colpita dal suono insolito della voce di Giorgio; e un vago sbigottimento cominciava a invaderla.
– Ma vieni!
Ed egli le si appressò con le mani tese. Rapidamente l’afferrò per i polsi, la trascinò per un piccolo tratto; poi la
strinse tra le braccia, con un balzo, tentando di piegarla verso l’abisso.
– No, no, no...
Con uno sforzo rabbioso ella resistette, si divincolò, riuscì a liberarsi, saltò indietro anelando e tremando.
– Sei pazzo? – gridò con l’ira nella gola. – Sei pazzo?
Ma, come se lo vide venire di nuovo addosso senza parlare, come si sentì afferrata con una violenza più acre e
trascinata ancóra verso il pericolo, ella comprese tutto in un gran lampo sinistro che le folgorò l’anima di terrore.
– No, no, Giorgio! Lasciami! Lasciami! Ancóra un minuto! Ascolta! Ascolta! Un minuto! Voglio dirti...
Ella supplicava, folle di terrore, divincolandosi. Sperava di trattenerlo, d’impietosirlo.
– Un minuto! Ascolta! Ti amo! Perdonami! Perdonami!
Ella balbettava parole incoerenti, disperata, sentendosi vincere, perdendo terreno, vedendo la morte.
– Assassino! – urlò allora furibonda.
E si difese con le unghie, con i morsi, come una fiera.
– Assassino! – urlò sentendosi afferrare per i capelli, stramazzando al suolo su l’orlo dell’abisso, perduta. Il cane latrava contro il viluppo.
Fu una lotta breve e feroce come tra nemici implacabili che avessero covato fino a quell’ora nel profondo
dell’anima un odio supremo.
E precipitarono nella morte avvinti.» Gabriele D’ANNUNZIO, Il trionfo della morte, 1894
«Emilio poté esperimentare quanto importante sia il possesso di una donna lungamente desiderata. In quella
memorabile sera egli poteva credere d’essersi mutato ben due volte nell’intima sua natura. Era sparita la sconsolata
inerzia che l’aveva spinto a ricercare Angiolina, ma erasi anche annullato l’entusiasmo che lo aveva fatto singhiozzare di felicità e di tristezza. Il maschio era oramai soddisfatto ma, all’infuori di quella soddisfazione, egli veramente non
ne aveva sentita altra. Aveva posseduto la donna che odiava, non quella ch’egli amava. Oh, ingannatrice! Non era né
la prima, né – come voleva dargli ad intendere – la seconda volta ch’ella passava per un letto d’amore. Non valeva la pena di adirarsene perché l’aveva saputo da lungo tempo. Ma il possesso gli aveva data una grande libertà di giudizio
sulla donna che gli si era sottomessa. – Non sognerò mai più – pensò uscendo da quella casa. E poco dopo,
guardandola, illuminata da pallidi riflessi lunari: – Forse non ci ritornerò mai più. – Non era una decisione. Perché l’avrebbe dovuta prendere? Il tutto mancava d’importanza.»
Italo SVEVO, Senilità, 19272 (1a ed. 1898)
Pag. 4/7 Sessione ordinaria 2011
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: Siamo quel che mangiamo?
DOCUMENTI
«“Le evidenze scientifiche pubblicate nell’ultimo anno non lasciano dubbi - dice Massimo Volpe, presidente della
Siprec (Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare) - la vita sedentaria è un rischio per il cuore. Se a
questo si aggiunge che spesso si mangia male, il quadro generale peggiora. Commettiamo troppi peccati di gola, trascuriamo la dieta mediterranea e gli alimenti cardine di una sana alimentazione. Pochissimi sanno davvero
giudicare la salubrità di un alimento, molti si nutrono in modo disorganizzato”. Il 95 per cento, continua l’esperto,
dichiara che il pranzo è il pasto più importante, ma poi l’80 per cento sceglie una pasta molto condita accompagnata dal pane. Un italiano su due mangia carne magra, ma c’è un buon 20 per cento che sceglie carni
grasse più volte alla settimana; il 45 per cento consuma formaggi come minimo tre volte alla settimana. Uno su tre,
poi, mangia pesce appena una volta alla settimana, mentre andrebbe consumato almeno due, tre volte. “Dobbiamo modificare le nostre abitudini - dice il cardiologo - e renderci conto che la salute del cuore si costruisce mattone
dopo mattone, proprio come una casa. Sia il medico che il paziente possono imparare a fare prevenzione”.» Adele SARNO, Otto ore seduti? Il cuore rischia doppio. Arriva l’auto-test per la prevenzione, “la Repubblica” – 1 aprile 2011
«Mercoledì 17 novembre 2010. La quinta sessione del Comitato Intergovernativo dell’UNESCO [...] ha iscritto la
Dieta Mediterranea nella prestigiosa lista (sc. del patrimonio culturale immateriale dell’umanità). [...] La Dieta
Mediterranea rappresenta un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, includendo le colture, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in
particolare, il consumo di cibo. La Dieta Mediterranea è caratterizzata da un modello nutrizionale rimasto costante
nel tempo e nello spazio, costituito principalmente da olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, e verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, e molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi,
sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità. Tuttavia, la Dieta Mediterranea (dal greco diaita, o stile di vita)
è molto più che un semplice alimento. Essa promuove l’interazione sociale, poiché il pasto in comune è alla base dei costumi sociali e delle festività condivise da una data comunità, e ha dato luogo a un notevole corpus di
conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, e
garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e
all’agricoltura nelle comunità del Mediterraneo.»
CNI-UNESCO, La Dieta Mediterranea è patrimonio immateriale dell’Umanità, www.unesco.it
«La politica alimentare [...] si deve basare sul concetto che l’energia primaria della vita è il cibo. Se il cibo è
energia allora dobbiamo prendere atto che l’attuale sistema di produzione alimentare è fallimentare. […] Il vero
problema è che da un lato c’è una visione centralizzata dell’agricoltura, fatta di monoculture e allevamenti intensivi altamente insostenibili, e dall’altro è stata completamente rifiutata la logica olistica, che dovrebbe essere innata in
agricoltura, per sposare logiche meccaniciste e riduzioniste. Una visione meccanicista finisce con il ridurre il valore
del cibo a una mera commodity, una semplice merce. È per questo che per quanto riguarda il cibo abbiamo ormai
perso la percezione della differenza tra valore e prezzo: facciamo tutti molta attenzione a quanto costa, ma non più al suo profondo significato. […] Scambiare il prezzo del cibo con il suo valore ci ha distrutto l’anima. Se il cibo è
una merce non importa se lo sprechiamo. In una società consumistica tutto si butta e tutto si può sostituire, anzi, si
deve sostituire. Ma il cibo non funziona così.» Carlo PETRINI in Petrini-Rifkin. Il nuovo patto per la natura, “la Repubblica” - 9 giugno 2010
«Mangiare mentre si legge la posta, si gioca o si lavora al pc può avere serie conseguenze sulla nostra forma fisica. [...] Secondo quanto riportato dalla rivista American Journal of Clinical Nutrition, chi mangia svolgendo altre
attività, sia questa navigare in internet o sui profili degli amici su Facebook, è più propenso ad esagerare con le
quantità in quanto non ha il senso delle calorie che sta realmente introducendo e inoltre ha più voglia di dolci. [...] Quindi nonostante sia costume sempre più diffuso quello di mangiare rimanendo “connessi” col mondo intorno a
noi, per chi ci tiene a non mettere su chili di troppo, meglio evitare le distrazioni durante i pasti e focalizzare
l’attenzione su quello che si sta consumando.» Silvia MAGLIONI, Mangiare davanti al computer fa male alla linea, www.leonardo.it
Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2011
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca 3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Destra e Sinistra.
DOCUMENTI
«Se mi si concede che il criterio rilevante per distinguere la destra e la sinistra è il diverso atteggiamento rispetto
all’ideale dell’eguaglianza, e il criterio rilevante per distinguere l’ala moderata e quella estremista, tanto nella destra quanto nella sinistra, è il diverso atteggiamento rispetto alla libertà, si può ripartire schematicamente lo spettro in cui si
collocano dottrine e movimenti politici, in queste quattro parti: a) all’estrema sinistra stanno i movimenti insieme
egualitari e autoritari, di cui l’esempio storico più importante, tanto da essere diventato un’astratta categoria applicabile, ed effettivamente applicata, a periodi e situazioni storiche diverse è il giacobinismo; b) al centro-sinistra,
dottrine e movimenti insieme egualitari e libertari, per i quali potremmo oggi usare l’espressione «socialismo liberale»,
per comprendervi tutti i partiti socialdemocratici, pur nelle loro diverse prassi politiche; c) al centro-destra, dottrine e
movimenti insieme libertari e inegualitari, entro cui rientrano i partiti conservatori, che si distinguono dalle destre reazionarie per la loro fedeltà al metodo democratico, ma, rispetto all’ideale dell’eguaglianza, si attestano e si arrestano
sull’eguaglianza di fronte alla legge, che implica unicamente il dovere da parte del giudice di applicare imparzialmente
la legge; d) all’estrema destra, dottrine e movimenti antiliberali e antiegualitari, di cui credo sia superfluo indicare esempi storici ben noti come il fascismo e il nazismo.»
Norberto BOBBIO, Destra e sinistra. Ragioni e significati di una distinzione politica, Donzelli editore, Roma 1994
«Se destra e sinistra non esistono bisogna inventarle. Sembra questo il precetto cruciale della politica nei nostri giorni.
Sia che si pensi in termini liberali che in termini illiberali. Nel primo senso infatti, il modello di riferimento è sempre di
tipo bipolare. Laburisti e conservatori, democratici o repubblicani, gollisti o socialisti, liberaldemocratici o socialdemocratici: la struttura binaria della politica nelle liberaldemocrazie d’occidente sembra un dato acquisito. E
dunque la scelta tra destrorsi o sinistrorsi, tra centro-destra e centro-sinistra è invocata come l’inevitabile evoluzione di
ogni sistema. Ma anche il pensiero critico verso il modello liberale si è sempre svolto all’insegna dell’invocazione di un dualismo che ricalca i termini di destra e di sinistra. Il marxismo si fonda sulla lotta di classe e sulla contrapposizione tra
proletariato e borghesia, capitalismo-socialismo o democrazia progressiva e regime reazionario. E rischia di rigenerarsi
nel bipolarismo tra nord e sud del mondo, tra occidente e paesi poveri e proletari. Ma anche le dottrine del nazionalismo, della destra classica e non solo, si riconoscono lungo l’asse segnato da Schmitt nell’opposizione tra amico e nemico. La
politica nasce a partire da quel conflitto. Da noi la matrice cattolica ha temperato entrambe le posizioni, marxista e
nazionalista, ma ha anche temperato il bipolarismo liberale. Il «centro» come luogo di mediazione e di purificazione del
conflitto, nasce da noi nell’ambito di una visione cattolica, ecumenica, fondata sull’et et e non sull’aut aut. Ma la secolarizzazione, la scristianizzazione della società italiana, conduce a due effetti opposti: la ripresa forte del
bipolarismo tra destra e sinistra o la neutralizzazione della politica e dunque del conflitto, attraverso un nuovo luogo di
mediazione e di depotenziamento delle categorie di destra e di sinistra. Questo nuovo luogo di spoliticizzazione è rappresentato dal centrismo pragmatico e tecnocratico. Attualmente la nostra democrazia è aperta ad entrambe le
ipotesi.»
Marcello VENEZIANI, Sinistra e destra. Risposta a Norberto Bobbio, Vallecchi Editore, Firenze 1995
«Eppure, persino nel caso italiano, così frastagliato e frammentato, sarebbe possibile riconoscere, per chi fosse
disposto a osservare le cose con un minimo di obiettività, le stesse divisioni valoriali che sono presenti in tante altre
democrazie. Se destra e sinistra significano qualcosa, infatti, esse indicano posizioni diverse su due problemi: le libertà economiche e i diritti civili. Quanto al tema economico, la destra predilige normalmente la libertà rispetto
alla eguaglianza e la sinistra l’eguaglianza rispetto alla libertà: la destra è, in materia economica, più «liberale» e la
sinistra più «socialista». In tema di diritti civili, invece, le parti si invertono: la sinistra è più «libertaria» (si tratti di
matrimoni fra omosessuali o di concessioni di diritti agli immigrati) e la destra è più «tradizionalista». Questa divisione fra una destra liberale e tradizionalista e una sinistra socialista e libertaria la si ritrova ovunque nel mondo
occidentale. Variamente declinata a seconda delle specificità storiche di ciascun Paese.» Angelo PANEBIANCO, Le ragioni degli altri, “Corriere della Sera” - 17 aprile 2011
«La netta distinzione e contrapposizione tra destra e sinistra è stata una caratteristica dell’Italia repubblicana fino al 1992 (con la non secondaria eccezione del consociativismo), una caratteristica ereditata dal conflitto fra fascismo e
antifascismo; mentre nell’Italia liberale si è manifestata in maniera radicale in pochi casi critici: nel conflitto fra
Cavour e Garibaldi e negli anni immediatamente successivi, nella crisi di fine secolo, nel primo dopoguerra. A questi
Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2011
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca casi si devono aggiungere le quattro volte (1878, 1892, 1901, 1911) nelle quali furono formati ministeri di sinistra contrapposti alla destra. Ma di norma la contrapposizione mancò perché questa esaltava la lotta politica che invece i
detentori liberali del potere vollero quasi sempre contenere o annullare. È vero che col socialismo si affermò una
sinistra di classe che, in quanto tale, era intrinsecamente contrapposta alla destra. Ma la natura di classe e, nelle intenzioni, rivoluzionaria del socialismo e poi del comunismo non costituì mai una reale alternativa di potere. Quasi
sempre destra e sinistra sono state entrambe deboli e si sono confuse fra loro nella maggioranza parlamentare, secondo
la fisiologia del sistema politico nel quale si governava stando al centro, e spesso secondo le sue degenerazioni
trasformistiche. Talvolta destra e sinistra si sono confuse nella stessa persona: tipico, ma non unico, è il caso di Giolitti che, soprattutto fra il 1903 e il 1909, fece la sua consueta politica di sinistra, di allargamento delle basi sociali dello
Stato, usando strumenti di destra, cioè gli umori conservatori, di norma prevalenti nella sua maggioranza di governo, e
la burocrazia, conservatrice quasi per definizione. In alcuni casi la confusione fra destra e sinistra ha acquistato un carattere diverso, si è realizzata con l’uso che la prima ha fatto della seconda, per allargare l’egemonia e consolidare il
potere. I due casi più importanti sono stati quello di Crispi che ha usato, insieme al trasformismo ereditato da Depretis,
la tradizione garibaldina, e quello di Mussolini che ha usato la sua formazione e il suo temperamento di rivoluzionario. Quando ciò avveniva, la sinistra conferiva alla destra un carattere particolarmente aggressivo (evidente nel fascismo)
perché, privata degli ideali umanistici che ne costituivano e ne costituiscono l’essenza, sopravviveva solo nei suoi
comportamenti variamente sovversivi.»
Giampiero CAROCCI, Destra e sinistra nella storia d’Italia, Laterza, Roma-Bari 2002
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Enrico Fermi, fisico.
«Due dati ci permettono di valutare l’importanza del campo di ricerca aperto da Enrico Fermi con il suo lavoro. Il primo
riguarda i premi Nobel, una misura rozza ma efficace dell’importanza di un determinato settore della ricerca scientifica e
dei progressi in esso conseguiti: più di dieci Nobel per la fisica sono stati attribuiti a scoperte relative alle interazioni
deboli. Se Fermi non avesse ottenuto il Nobel per le sue ricerche sui neutroni ne avrebbe ben meritato uno per la
scoperta delle interazioni deboli. Una seconda valutazione dell’importanza della scoperta di Enrico Fermi si può dedurre dal fatto che oltre la metà degli esperimenti attualmente in corso o in preparazione con acceleratori di particelle — al
CERN di Ginevra, al Fermilab di Chicago, a Stanford come a Frascati come a Tsukuba in Giappone o a Novosibirsk in
Russia — sono dedicati a studiare vari aspetti delle interazioni deboli. La stessa prevalenza degli studi sulle interazioni deboli si riscontra nei programmi sperimentali dei grandi laboratori sotterranei, come quello italiano del Gran Sasso,
quello giapponese di Kamioka, ed altri ancora nel Canada e negli Stati Uniti. La teoria di Fermi delle interazioni deboli è
ormai confluita nella più generale teoria delle particelle elementari che va sotto il nome di “Modello Standard”. […] È
però importante ricordare che la teoria di Fermi mantiene ancora oggi il suo valore, sia per la validità delle soluzioni proposte sia come stimolo per una serie di ricerche che hanno impegnato i fisici per quasi settant’anni, e che ancora li
impegneranno nei decenni a venire. In questa teoria si riflette la grandezza di Fermi, la firma di un grande maestro.»
Nicola CABIBBO, Le interazioni deboli, in Carlo BERNARDINI - Luisa BONOLIS (a cura di), Conoscere Fermi
nel centenario della nascita 29 settembre 1901 - 2001, Editrice Compositori, Bologna 2001
«Enrico Fermi nasce a Roma nel 1901. La sua produzione scientifica inizia nel 1921 e termina con la sua morte nel
1954. All’inizio della sua attività, la fisica conosce due sole forze fondamentali della natura, la gravitazione e
l’elettromagnetismo, e due sole particelle elementari costituenti la materia, i nuclei di idrogeno (protoni) e gli elettroni.
A metà degli anni Cinquanta le forze fondamentali sono diventate quattro, con l’aggiunta delle interazioni nucleari forte e debole, e le particelle elementari note sono ormai una trentina. In poco meno di trent’anni la concezione della
materia subisce un mutamento così radicale e inusitato da rendere tale periodo, per la rapidità e la quantità delle
conoscenze acquisite, forse unico nella storia del pensiero scientifico occidentale. Le ricerche di Fermi segnarono
profondamente questo trentennio, non solo per la quantità e l’importanza dei risultati ottenuti ma soprattutto per il loro ruolo storico. Esistono infatti traguardi scientifici di enorme valore che giungono al termine di lunghe e pazienti
ricerche e che coronano un ben definito progetto iniziale, ma ci sono anche scoperte apparentemente meno
straordinarie che obbligano a inattese risistemazioni del sapere acquisito, scardinano principî metodologici e conoscenze unanimemente accettate e imprimono alla ricerca direzioni nuove e del tutto impreviste. Nel suo itinerario
di scienziato […] Fermi raggiunse entrambi gli obiettivi.»
Giuseppe BRUZZANITI, Enrico Fermi. Il genio obbediente, Einaudi, Torino 2007
Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2011
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Dalla lettura dei giornali di qualche settimana fa avrai probabilmente capito a quale genere di lavoro ci siamo dedicati in questi ultimi anni. È stato un lavoro di notevole interesse scientifico e l’aver contribuito a troncare una guerra che
minacciava di tirar avanti per mesi o per anni è stato indubbiamente motivo di una certa soddisfazione. Noi tutti
speriamo che l’uso futuro di queste nuove invenzioni sia su base ragionevole e serva a qualche cosa di meglio che a
rendere le relazioni internazionali ancora più difficili di quello che sono state fino ad ora. I giornali hanno pubblicato un certo numero di dettagli sul lavoro di questi ultimi anni e tali dettagli, naturalmente, non sono più segreti. Ti
interesserà sapere, se non lo sai già dai giornali italiani, che verso la fine del 1942 abbiamo costruito a Chicago la
prima macchina per produrre una reazione a catena con uranio e grafite. È diventato d’uso comune chiamare queste macchine «pile». Dopo la prima pila sperimentale molte altre ne sono state costruite di grande potenza. Dal punto di
vista della fisica, come ti puoi immaginare, queste pile rappresentano una ideale sorgente di neutroni che abbiamo
usato tra l’altro per molte esperienze di fisica nucleare e che probabilmente verranno usate ancora di più per questo scopo ora che la guerra è finita.»
Lettera di Enrico Fermi a Edoardo Amaldi del 28 agosto 1945 (in Edoardo AMALDI, Da via Panisperna all’America,
Editori Riuniti, Roma 1997)
«Vorrei discutere con voi la crisi che la scienza attraversa da due anni a questa parte. In larga misura questa crisi è
dovuta all’improvvisa consapevolezza, di parte dell’opinione pubblica e del Governo, del tremendo ruolo che la
Scienza può avere nelle cose umane. L’importanza di questo ruolo era già nota. Ma il drammatico impatto portato dalla costruzione della bomba atomica lo ha portato nella pubblica consapevolezza in maniera così vivida che gli
scienziati si sono trovati, inaspettatamente e talora contro la propria volontà, ad essere sotto i riflettori […] C’è una
grande penuria di uomini di scienza ben preparati […] Ora le iscrizioni di studenti nei dipartimenti scientifici sono tornate a essere abbondanti. Spero che ben pochi di questi studenti siano attratti dal nuovo fascino che la scienza ha
acquistato. La professione del ricercatore deve tornare alla sua tradizione di ricerca per l’amore di scoprire nuove
verità. Poiché in tutte le direzioni siamo circondati dall’ignoto e la vocazione dell’uomo di scienza è di spostare in
avanti le frontiere della nostra conoscenza in tutte le direzioni, non solo in quelle che promettono più immediati compensi o applausi.»
Discorso tenuto da Enrico Fermi nel 1947 (in Giulio MALTESE, Ritorno a Chicago: Enrico Fermi e la nascita della fisica
delle alte energie nel secondo dopoguerra (1946-1954), in Atti del XXI Congresso Nazionale di Storia della Fisica e
dell’Astronomia, Dipartimento di Fisica, Università della Calabria, Arcavacata di Rende (CS), 6, 7 e 8 giugno 2001)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Lo storico Eric J. Hobsbawm definisce Secolo breve gli anni che vanno dall’esplosione della prima guerra mondiale fino al collasso dell’URSS. A suo giudizio, “la struttura del Secolo breve appare come quella di un trittico o di un sandwich
storico. A un’Età della catastrofe, che va dal 1914 sino ai postumi della seconda guerra mondiale, hanno fatto seguito
una trentina d’anni di straordinaria crescita economica e di trasformazione sociale, che probabilmente hanno modificato la società umana più profondamente di qualunque altro periodo di analoga brevità. Guardando indietro, quegli anni
possono essere considerati come una specie di Età dell’oro, e così furono visti non appena giunsero al termine all’inizio
degli
anni ’70. L’ultima parte del secolo è stata una nuova epoca di decomposizione, di incertezza e di crisi – e addirittura, per
larghe parti del mondo come l’Africa, l’ex URSS e le ex nazioni socialiste dell’Europa orientale, un’Età di catastrofe”.
Il candidato valuti criticamente la periodizzazione proposta da Hobsbawm e si soffermi sugli eventi che a suo parere
caratterizzano gli anni ’70 del Novecento.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla “fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria televisiva (Reality e
Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Pag. 1/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca P000 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE
SECONDARIA SUPERIORE
PROVA DI ITALIANO
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Primo Levi, dalla Prefazione di La ricerca delle radici. Antologia personale, Torino 1981
Poiché dispongo di input ibridi, ho accettato volentieri e con curiosità la proposta di comporre anch’io un’«antologia personale», non nel senso borgesiano di autoantologia, ma in quello di una raccolta, retrospettiva e in buona fede, che metta in luce le eventuali tracce di quanto è stato letto su quanto è stato scritto. L’ho accettata come un esperimento incruento, come ci si sottopone a una batteria di test; perché
5 placet experiri e per vedere l’effetto che fa. Volentieri, dunque, ma con qualche riserva e con qualche tristezza. La riserva principale nasce appunto
dal mio ibridismo: ho letto parecchio, ma non credo di stare inscritto nelle cose che ho letto; è probabile che il mio scrivere risenta più dell’aver io condotto per trent’anni un mestiere tecnico, che non dei libri ingeriti; perciò l’esperimento è un po’ pasticciato, e i suoi esiti dovranno essere interpretati con precauzione.
10 Comunque, ho letto molto, soprattutto negli anni di apprendistato, che nel ricordo mi appaiono stranamente lunghi; come se il tempo, allora, fosse stirato come un elastico, fino a raddoppiarsi, a triplicarsi. Forse lo stesso avviene agli animali dalla vita breve e dal ricambio rapido, come i passeri e gli scoiattoli, e in genere a chi riesce, nell’unità di tempo, a fare e percepire più cose dell’uomo maturo medio: il tempo soggettivo diventa più lungo.
15 Ho letto molto perché appartenevo a una famiglia in cui leggere era un vizio innocente e tradizionale, un’abitudine gratificante, una ginnastica mentale, un modo obbligatorio e compulsivo di riempire i vuoti di tempo, e una sorta di fata morgana nella direzione della sapienza. Mio padre aveva sempre in lettura tre libri contemporaneamente; leggeva «stando in casa, andando per via, coricandosi e alzandosi» (Deut. 6.7); si faceva cucire dal sarto giacche con tasche larghe e profonde, che potessero contenere un libro ciascuna.
20 Aveva due fratelli altrettanto avidi di letture indiscriminate; i tre (un ingegnere, un medico, un agente di borsa) si volevano molto bene, ma si rubavano a vicenda i libri dalle rispettive librerie in tutte le occasioni possibili. I furti venivano recriminati pro forma, ma di fatto accettati sportivamente, come se ci fosse una regola non scritta secondo cui chi desidera veramente un libro è ipso facto degno di portarselo via e di possederlo. Perciò ho trascorso la giovinezza in un ambiente saturo di carta stampata, ed in cui i testi
25 scolastici erano in minoranza: ho letto anch’io confusamente, senza metodo, secondo il costume di casa, e devo averne ricavato una certa (eccessiva) fiducia nella nobiltà e necessità della carta stampata, e, come sottoprodotto, un certo orecchio e un certo fiuto. Forse, leggendo, mi sono inconsapevolmente preparato a scrivere, così come il feto di otto mesi sta nell’acqua ma si prepara a respirare; forse le cose lette riaffiorano qua e là nelle pagine che poi ho scritto, ma il nocciolo del mio scrivere non è costituito da quanto ho letto. Mi
30 sembra onesto dirlo chiaramente, in queste «istruzioni per l’uso» della presente antologia.
Primo Levi (Torino 1919-87) è l’autore di Se questo è un uomo (1947) e La tregua (1963), opere legate alla
esperienza della deportazione, in quanto ebreo, nel campo di Buna-Monowitz presso Auschwitz, e del lungo e avventuroso viaggio di rimpatrio. Tornato in Italia, fu prima chimico di laboratorio e poi direttore di fabbrica. A
partire dal 1975, dopo il pensionamento, si dedicò a tempo pieno all’attività letteraria. Scrisse romanzi, racconti,
saggi, articoli e poesie.
A proposito di La ricerca delle radici, Italo Calvino così scrisse in un articolo apparso su «la Repubblica»
dell’11 giugno 1981: «L’anno scorso Giulio Bollati ebbe l’idea di chiedere ad alcuni scrittori italiani di
comporre una loro «antologia personale»: nel senso d’una scelta non dei propri scritti ma delle proprie letture considerate fondamentali, cioè di tracciare attraverso una successione di pagine d’autori prediletti un paesaggio
letterario, culturale e ideale. […] Tra gli autori che hanno accettato l’invito, l’unico che finora ha tenuto fede
all’impegno è Primo Levi, il cui contributo era atteso come un test cruciale per questo tipo d’impresa, dato che
in lui s’incontrano la formazione scientifica, la sensibilità letteraria sia nel rievocare il vissuto sia nell’immaginazione, e il forte senso della sostanza morale e civile d’ogni esperienza».
Pag. 2/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
1. Comprensione del testo
Dopo una prima lettura, riassumi il contenuto informativo del testo.
2. Analisi del testo
2.1 Quali sono per Levi le conseguenze degli «input ibridi» (r. 1) e dell’«ibridismo» (r. 7)?
2.2 Spiega le considerazioni di Levi sul «tempo soggettivo» (r. 13).
2.3 Perché si leggeva molto nella famiglia di Levi? Spiega, in particolare, perché leggere era «una sorta
di fata morgana nella direzione della sapienza» (r. 17).
2.4 Soffermati su ciò che Levi dichiara di avere ricavato dalle sue letture (rr. 24-29). In particolare, spiega
l’atteggiamento di Levi nei confronti della «carta stampata» (r. 26).
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza.
3. Interpretazione complessiva ed approfondimenti
Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al libro da
cui il brano è tratto o ad altri testi di Primo Levi. In alternativa, prendendo spunto dal testo proposto, proponi una tua «antologia personale» indicando le letture fatte che consideri fondamentali per la tua formazione.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o
in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
ARGOMENTO: Piacere e piaceri.
DOCUMENTI
«La passione li avvolse, e li fece incuranti di tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato. Ambedue, mirabilmente formati nello spirito e nel corpo all’esercizio di tutti i più alti e i più rari diletti, ricercavano senza tregua
il Sommo, l’Insuperabile, l’Inarrivabile; e giungevano così oltre, che talvolta una oscura inquietudine li prendeva pur
nel colmo dell’oblio, quasi una voce d’ammonimento salisse dal fondo dell’esser loro ad avvertirli d’un ignoto castigo, d’un termine prossimo. Dalla stanchezza medesima il desiderio risorgeva più sottile, più temerario, più imprudente;
come più s’inebriavano, la chimera del loro cuore ingigantiva, s’agitava, generava nuovi sogni; parevano non trovar
riposo che nello sforzo, come la fiamma non trova la vita che nella combustione. Talvolta, una fonte di piacere
inopinata aprivasi dentro di loro, come balza d’un tratto una polla viva sotto le calcagna d’un uomo che vada alla ventura per l’intrico d’un bosco; ed essi vi bevevano senza misura, finché non l’avevano esausta. Talvolta, l’anima,
sotto l’influsso dei desiderii, per un singolar fenomeno d’allucinazione, produceva l’imagine ingannevole d’una
esistenza più larga, più libera, più forte, «oltrapiacente»; ed essi vi s’immergevano, vi godevano, vi respiravano come in una loro atmosfera natale. Le finezze e le delicatezze del sentimento e dell’imaginazione succedevano agli eccessi
della sensualità.»
Gabriele D’ANNUNZIO, Il piacere, 1889 (ed. utilizzata 1928)
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
Pag. 3/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
Sandro BOTTICELLI
Nascita di Venere, circa 1482-85
Pablo PICASSO
I tre musici, 1921
Henri MATISSE
La danza, 1909-10
«Piacer figlio d’affanno; «Volti al travaglio
gioia vana, ch’è frutto come una qualsiasi
del passato timore, onde si scosse fibra creata
e paventò la morte perché ci lamentiamo noi?
chi la vita abborria; Mariano il 14 luglio 1916»
onde in lungo tormento, Giuseppe UNGARETTI, Destino, in Il Porto Sepolto, 1916
fredde, tacite, smorte,
sudàr le genti e palpitàr, vedendo «Il primo sguardo dalla finestra il mattino
mossi alle nostre offese il vecchio libro ritrovato
folgori, nembi e vento. volti entusiasti
O natura cortese, neve, il mutare delle stagioni
son questi i doni tuoi, il giornale
questi i diletti sono il cane
che tu porgi ai mortali. Uscir di pena la dialettica
è diletto fra noi. fare la doccia, nuotare
Pene tu spargi a larga mano; il duolo musica antica
spontaneo sorge: e di piacer, quel tanto scarpe comode
che per mostro e miracolo talvolta capire
nasce d’affanno, è gran guadagno. Umana musica moderna
prole cara agli eterni! assai felice scrivere, piantare
se respirar ti lice viaggiare
d’alcun dolor: beata cantare
se te d’ogni dolor morte risana.» essere gentili.» Giacomo LEOPARDI, La quiete dopo la tempesta, vv. 32-54, Bertolt BRECHT, Piaceri, 1954/55, trad. di R. Fertonani,
1829 (in G. Leopardi, Canti, 1831) (in B. Brecht, Poesie, trad. it., 1992)
«Il piacere è veramente tale quando non si rende conto né delle proprie cause né dei propri effetti. (È immediato, irrazionale). Il piacere della conoscenza fa eccezione? No. Il piacere della conoscenza procede dal razionale ed è irrazionale.»
Andrea EMO, Quaderni di metafisica (1927-1928), in A. Emo, Quaderni di metafisica 1927-1981, 2006
«I filosofi ed i sinonimisti vi spiegano con paziente sollecitudine la differenza precisa che passa fra la giustizia, la
bontà e il dovere; ma voi stessi potete persuadervi che essi fabbricano un mondo di carta pesta. Ciò che è giusto è buono, ciò che è dovere è giustizia, e ciò che si deve fare è ciò che è giusto e buono. Ma non vedete voi il circolo
eterno del cosmo, la volta infinita del cielo che non comincia in un alcun luogo e mai non finisce? Studiate il
cerchio, perché in verità vi dico che la sua geometria morale abbraccia la storia del mondo. Le gioie della giustizia e del dovere esercitano la più benefica influenza sulla felicità della vita e, rendendoci calmi e soddisfatti
nel presente, ci preparano un avvenire felice. Chi possiede maggiori ricchezze di fortuna, di mente e di cuore, ha
anche maggiori doveri da esercitare; ma tutti gli uomini, purché abbiano soltanto un’individualità morale, devono
essere giusti e buoni, e devono quindi rendersi degni di gustare queste gioie sublimi.» Paolo MANTEGAZZA, Fisiologia del piacere, 1992 (1ª edizione 1854)
Pag. 4/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUMENTI
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà
e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
Articolo 3 della Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della
Felicità.» Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel momento in cui ce le
poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li
scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo
tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare – senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di
riuscire prima o poi, con uno sforzo lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così all’altezza della sfida.
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore delle attività
umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto, di qualsiasi immagine
composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale» sembra rimanere costantemente a
una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo
stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello stesso periodo.
Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline come la
psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più comune e che si
potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò che può realisticamente
ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa
critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni dovrebbero mostrare una crescita nel
tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del
benessere, come la percentuale di persone affette da depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto
simili alle risposte soggettive sulla felicità e sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?»
Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
Pag. 5/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità.
Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine della
credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di interazioni
sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se venissimo a sapere che
quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente
diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei destinatari dell’azione. Il Chicago man –
come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione più aggiornata dell’homo œconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si preoccupa degli altri, dal momento che questa
sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché
l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 2009
ARGOMENTO: Il ruolo dei giovani nella storia e nella politica. Parlano i leader.
DOCUMENTI
«Ma poi, o signori, quali farfalle andiamo a cercare sotto l’arco di Tito? Ebbene, dichiaro qui, al cospetto di questa
Assemblea e al cospetto di tutto il popolo italiano, che io assumo, io solo, la responsabilità politica, morale, storica di tutto quanto è avvenuto. (Vivissimi e reiterati applausi — Molte voci: Tutti con voi! Tutti con voi!) Se le frasi più o
meno storpiate bastano per impiccare un uomo, fuori il palo e fuori la corda; se il fascismo non è stato che olio di
ricino e manganello, e non invece una passione superba della migliore gioventù italiana, a me la colpa! (Applausi). Se il fascismo è stato un’associazione a delinquere, io sono il capo di questa associazione a delinquere! (Vivissimi e
prolungati applausi — Molte voci: Tutti con voi!)» Benito MUSSOLINI, Discorso del 3 gennaio 1925
(da Atti Parlamentari – Camera dei Deputati – Legislatura XXVII – 1a sessione – Discussioni – Tornata del 3 gennaio 1925
Dichiarazioni del Presidente del Consiglio)
«Diciamo le cose come stanno. I giovani che vengono al nostro partito devono essere stabilmente conquistati ai grandi
ideali del socialismo e del comunismo, se non vogliamo che essi rimangano dei «pratici», o, peggio, dei politicanti. Essi devono acquistare la certezza – volevo dire la fede – che l’avvenire e la salvezza della società umana sta nella sua
trasformazione socialista e comunista, e questa certezza deve sorreggerli, guidarli, illuminarli in tutto il lavoro pratico
quotidiano. […] Quanto alle grandi masse della gioventù, quello cui noi aspiriamo è di dare un potente contributo positivo per far loro superare la crisi profonda in cui si dibattono. Non desideriamo affatto staccare i giovani dai
tradizionali ideali morali e anche religiosi. Prima di tutto, però, vogliamo aiutarli a comprendere come si svolgono le
cose nel mondo, a comprendere il perché delle lotte politiche e sociali che si svolgono nel nostro paese e sulla scena
mondiale, e quindi il perché delle sciagure della nostra patria e della triste sorte odierna della sua gioventù. Tutto questo non si capisce, però, se non si riesce ad afferrare che quello a cui noi assistiamo da due o tre decenni non è che
la faticosa gestazione di un mondo nuovo, del mondo socialista, che si compie suscitando la resistenza accanita di un
mondo di disordine, di sfruttamento, di violenza e di corruzione, il quale però è inesorabilmente condannato a sparire.»
Palmiro TOGLIATTI, Discorso alla conferenza nazionale giovanile del PCI, Roma, 22-24 maggio 1947
(da P. TOGLIATTI, Discorsi ai giovani, Prefazione di E. Berlinguer, Roma 1971)
3. AMBITO STORICO - POLITICO
Pag. 6/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Il potere si legittima davvero e solo per il continuo contatto con la sua radice umana, e si pone come un limite
invalicabile le forze sociali che contano per se stesse, il crescere dei centri di decisione, il pluralismo che esprime la molteplicità irriducibile delle libere forme di vita comunitaria. I giovani e i lavoratori conducono questo movimento
e sono primi a voler fermamente un mutamento delle strutture politiche ed un rispettoso distacco; i giovani chiedono
un vero ordine nuovo, una vita sociale che non soffochi ma offra liberi spazi, una prospettiva politica non conservatrice o meramente stabilizzatrice, la lievitazione di valori umani. Una tale società non può essere creata
senza l’attiva presenza, in una posizione veramente influente, di coloro per i quali il passato è passato e che sono
completamente aperti verso l’avvenire. La richiesta di innovazione comporta naturalmente la richiesta di
partecipazione. Essa è rivolta agli altri, ma anche e soprattutto a se stessi: non è solo una rivendicazione, ma anche un dovere e una assunzione di responsabilità. L’immissione della linfa vitale dell’entusiasmo, dell’impegno, del rifiuto
dell’esistente, propri dei giovani, nella società, nei partiti, nello Stato, è una necessità vitale, condizione
dell’equilibrio e della pace sociale nei termini nuovi ed aperti nei quali in una fase evolutiva essi possono essere concepiti.»
Aldo MORO, Discorso all’XI Congresso Nazionale della DC, 29 giugno 1969
(da A. MORO, Scritti e discorsi, Volume Quinto: 1969-1973, a c. di G. Rossini, Roma 1988)
«L’individuo oggi è spesso soffocato tra i due poli dello Stato e del mercato. Sembra, infatti, talvolta che egli esista
soltanto come produttore e consumatore di merci, oppure come oggetto dell’amministrazione dello Stato, mentre si dimentica che la convivenza tra gli uomini non è finalizzata né al mercato né allo Stato, poiché possiede in se stessa un
singolare valore che Stato e mercato devono servire. L’uomo è, prima di tutto, un essere che cerca la verità e si sforza
di viverla e di approfondirla in un dialogo che coinvolge le generazioni passate e future. Da tale ricerca aperta della verità, che si rinnova a ogni generazione, si caratterizza la cultura della Nazione. In effetti, il patrimonio dei valori
tramandati e acquisiti è sempre sottoposto dai giovani a contestazione. Contestare, peraltro, non vuol dire
necessariamente distruggere o rifiutare in modo aprioristico, ma vuol significare soprattutto mettere alla prova nella propria vita e, con tale verifica esistenziale, rendere quei valori più vivi, attuali e personali, discernendo ciò che nella
tradizione è valido da falsità ed errori o da forme invecchiate, che possono esser sostituite da altre più adeguate ai
tempi.»
GIOVANNI PAOLO II, Lettera enciclica Centesimus annus nel centenario della Rerum novarum, 1° maggio 1991
(da Tutte le encicliche di Giovanni Paolo II, Milano 2005)
ARGOMENTO: Siamo soli? DOCUMENTI
«Alla fine del Novecento la ricerca dell’origine della vita sulla Terra era pronta a riprendere il cammino, ora pienamente integrata fra gli obiettivi dell’esobiologia [= Studio della comparsa e dell’evoluzione della vita fuori del
nostro pianeta], con un piccolo gruppo di biologi che continuavano a perseguire entusiasticamente la ricerca
dell’universalità e uno status di pari dignità con le scienze fisiche che una biologia universale avrebbe portato con sé. In questa ricerca, però, essi si sarebbero dovuti scontrare con i biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla
morfologia, se non sulla stessa esistenza degli extraterrestri, che smorzavano, quindi, le aspirazioni di chi cercava di
estendere i principi della biologia terrestre, con tanta fatica conquistati, all’universo nel suo complesso o di
incorporare tali principi in una biologia più generale.» Steven J. DICK, Vita nel cosmo. Esistono gli extraterrestri?, Milano 2002 (ed. originale 1998)
«Gli UFO: visitatori non invitati? In conseguenza delle pressioni dell’opinione pubblica, negli anni passati, furono
condotte diverse indagini sugli UFO soprattutto da parte dell’aeronautica americana, per appurare la natura del fenomeno. [...] La percentuale, tra i presunti avvistamenti dei casi per i quali non è stato possibile addivenire a una
spiegazione, allo stato attuale delle nostre conoscenze, è molto bassa, esattamente intorno al 1,5 - 2%. Questa piccola
percentuale potrebbe essere attribuita in gran parte a suggestioni o visioni, che certamente esistono. [...] Sono numerose le ipotesi che possono spiegare la natura degli UFO. Si potrebbe, per esempio, pensare che all’origine di un
certo numero di avvistamenti vi siano, in realtà, fenomeni geofisici ancora poco conosciuti, oppure velivoli
sperimentali segreti, senza tuttavia escludere del tutto la natura extraterrestre. La verità è che noi non possiamo
spiegare tutto con la razionalità e le conoscenze. [...] A quanto sembra, logica e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli UFO per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e/o troppo azzardata.»
Pippo BATTAGLIA - Walter FERRERI, C’è vita nell’Universo? La scienza e la ricerca di altre civiltà, Torino 2008
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
Pag. 7/7 Sessione ordinaria 2010
Prima prova scritta
Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca «Se fosse possibile assodare la questione mediante una qualche esperienza, io sarei pronto a scommettere tutti i
miei averi, che almeno in uno dei pianeti che noi vediamo vi siano degli abitanti. Secondo me, perciò, il fatto che anche in altri mondi vi siano abitanti non è semplicemente oggetto di opinione, bensì di una salda fede
(sull’esattezza di tale credenza, io arrischierei infatti molti vantaggi della vita).» Immanuel KANT, Critica della ragione pura, Riga 1787 (1a ed. 1781)
«Come si spiega dunque la mancanza di visitatori extraterrestri? È possibile che là, tra le stelle, vi sia una specie
progredita che sa che esistiamo, ma ci lascia cuocere nel nostro brodo primitivo. Però è difficile che abbia tanti riguardi verso una forma di vita inferiore: forse che noi ci preoccupiamo di quanti insetti o lombrichi schiacciamo sotto
i piedi? Una spiegazione più plausibile è che vi siano scarsissime probabilità che la vita si sviluppi su altri pianeti o
che, sviluppatasi, diventi intelligente. Poiché ci definiamo intelligenti, anche se forse con motivi poco fondati, noi tentiamo di considerare l’intelligenza una conseguenza inevitabile dell’evoluzione, invece è discutibile che sia così. I
batteri se la cavano benissimo senza e ci sopravviveranno se la nostra cosiddetta intelligenza ci indurrà ad
autodistruggerci in una guerra nucleare. [...] Lo scenario futuro non somiglierà a quello consolante definito da STAR TRECK, di un universo popolato da molte specie di umanoidi, con una scienza ed una tecnologia avanzate ma
fondamentalmente statiche. Credo che invece saremo soli e che incrementeremo molto, e molto in fretta, la
complessità biologica ed elettronica.» Stephen HAWKING, L’universo in un guscio di noce, Milano 2010 (ed. originale 2001)
«La coscienza, lungi dall’essere un incidente insignificante, è un tratto fondamentale dell’universo, un prodotto
naturale del funzionamento delle leggi della natura, alle quali è collegata in modo profondo e ancora misterioso. Ci
tengo a ripeterlo: non sto dicendo che l’Homo sapiens in quanto specie sia inscritto nelle leggi della natura; il
mondo non è stato creato per noi, non siamo al centro del creato, né ne siamo la cosa più significativa. Ma questo non vuol dire neanche che siamo completamente privi di significato! Una delle cose più deprimenti degli ultimi tre
secoli di scienza è il modo in cui si è cercato di emarginare, rendere insignificanti, gli esseri umani, e quindi
alienarli dall’universo in cui vivono. Io sono convinto che abbiamo un posto nell’universo, non un posto centrale,
ma comunque una posizione significativa. […] Se questo modo di vedere le cose è giusto, se la coscienza è un fenomeno basilare che fa parte del funzionamento delle leggi dell’universo, possiamo supporre che sia emersa
anche altrove. La ricerca di esseri alieni può dunque essere vista come un modo per mettere alla prova l’ipotesi che
viviamo in un universo che non solo è in evoluzione, come dimostra l’emergere della vita e della coscienza dal caos primordiale, ma in cui la mente svolge un ruolo fondamentale. A mio avviso la conseguenza più importante della
scoperta di forme di vita extraterrestri sarebbe quella di restituire agli esseri umani un po’ di quella dignità di cui la
scienza li ha derubati.»
Paul C.W. DAVIES, Siamo soli? Implicazioni filosofiche della scoperta della vita extraterrestre, Roma-Bari 1998 (1a ed. 1994)
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
Ai sensi della legge 30 marzo 2004, n. 92, “la Repubblica riconosce il 10 febbraio quale «Giorno del ricordo» al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre
degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Il candidato delinei la “complessa vicenda del confine orientale”, dal Patto (o Trattato) di Londra (1915) al Trattato di
Osimo (1975), soffermandosi, in particolare, sugli eventi degli anni compresi fra il 1943 e il 1954.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio
che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo.
Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea.
Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.
Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Problemi di simulazione della seconda prova di matematica
Esami di stato liceo scientifico 25 febbraio 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prove tre ore
1
Problema 1: Una collisione tra meteoriti
Marco e Luca, durante la visita guidata ad un museo scientifico interattivo, osservano su un monitor la
simulazione della collisione tra due meteoriti, effettuata da un videogioco. Sul monitor sono
rappresentate la traiettoria del primo meteorite e il grafico della sua velocità in funzione del tempo,
mostrato in figura.
Problemi di simulazione della seconda prova di matematica
Esami di stato liceo scientifico 25 febbraio 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prove tre ore
2
In base alle loro conoscenze di matematica, discutono sul tipo di curva geometrica rappresentata dal
grafico e cercano di determinarne l’equazione, necessaria per procedere nella simulazione.
1. Aiuta Marco e Luca a determinare l’equazione che rappresenta la curva, spiegando il
procedimento seguito.
Dopo che Marco e Luca hanno scritto sul terminale l’equazione trovata, il videogioco si complimenta
con loro e sul monitor appare la seguente espressione:
Viene quindi chiesto loro di verificare se la funzione data rappresenta lo spazio percorso dal meteorite
in funzione del tempo (legge oraria del moto).
2. Aiuta Marco e Luca a verificare che la funzione apparsa sul monitor rappresenta la legge oraria
del moto, spiegando il procedimento seguito.
A questo punto sul monitor appare un secondo meteorite, la cui traiettoria interseca quella del primo
meteorite in un punto P. Il videogioco chiede quale condizione deve essere verificata affinché avvenga
l’urto.
3. Aiuta Marco e Luca a rispondere in modo qualitativo.
Marco e Luca rispondono correttamente e il primo meteorite viene colpito dal secondo e devia dalla
traiettoria originaria modificando il suo moto. Dopo l’urto il monitor indica che il primo meteorite si
muove ora con la nuova legge oraria:
Il videogioco chiede quindi di determinare il tempo turto in cui è avvenuto l’urto.
Aiuta Marco e Luca a:
4. determinare il tempo turto;
5. studiare la legge oraria del primo meteorite nell’intervallo tra 0 e 3ˑturto secondi, evidenziando
la presenza di eventuali punti di discontinuità e/o di non derivabilità e tracciandone il grafico.
Problemi di simulazione della seconda prova di matematica
Esami di stato liceo scientifico 25 febbraio 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prove tre ore
3
Problema 2: Un mappamondo prezioso
Lavori in un laboratorio d'arte vetraria e il responsabile del museo civico della tua città ti chiede di
progettare un espositore avente forma conica che possa contenere un prezioso e antico
mappamondo. Il mappamondo ha raggio R e l'espositore deve essere ermeticamente chiuso, per
impedire che il mappamondo prenda polvere.
Il tuo collega Mario dice che, per costruire l'espositore, si potrebbe utilizzare il quarzo ialino ma, data
la preziosità del materiale, per risparmiare è necessario determinarne le dimensioni ottimali. Inoltre
per proteggere l'espositore dalla polvere decidete di ricoprirlo con una sottile pellicola trasparente di
nuova generazione e piuttosto costosa.
1. Trascurando lo spessore dell'espositore e attraverso un’opportuna modellizzazione
geometrica, determina l'altezza h e il raggio di base r dell'espositore affinché sia minima la sua
superficie totale, allo scopo di utilizzare una quantità minima di pellicola1.
2. Fornisci una spiegazione adeguata e convincente del procedimento seguito, eventualmente
anche con rappresentazioni grafiche.
Ora tu e Mario dovete scegliere la pellicola da sistemare sulla superficie esterna dell'espositore. La
scelta va fatta tra due pellicole che hanno lo stesso costo unitario ma diverse proprietà: la prima ogni
anno perde il 3% della resistenza all'usura che ha a inizio anno, mentre la seconda ogni anno perde il
2% della resistenza all'usura iniziale.
3. Aiuta Mario nel capire quale pellicola convenga scegliere in funzione della durata, tenendo
conto del fatto che entrambe hanno la stessa resistenza di partenza e che una pellicola va
cambiata quando la sua resistenza all'usura risulta inferiore al 30% della sua resistenza di
partenza.
1 Ricorda che la superficie totale S di un cono è data dall’espressione:
222hrrrS +p+p=
Problemi di simulazione della seconda prova di matematica
Esami di stato liceo scientifico 25 febbraio 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prove tre ore
4
Indicatori di valutazione portati a conoscenza dello studente:
Comprendere
Analizzare la situazione problematica, rappresentare i dati, interpretarli e tradurli in linguaggio
matematico.
Individuare
Mettere in campo strategie risolutive attraverso una modellizzazione del problema e individuare la
strategia più adatta.
Sviluppare il processo risolutivo
Risolvere la situazione problematica in maniera coerente, completa e corretta, applicando le regole
ed eseguendo i calcoli necessari, con l’eventuale ausilio di strumenti informatici.
Argomentare
Commentare e giustificare opportunamente la scelta della strategia applicata, i passaggi
fondamentali del processo esecutivo e la coerenza dei risultati.
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
1
Problema n. 1: CURVA NORD
Sei il responsabile della gestione del settore “Curva Nord” dell’impianto sportivo della tua città e devi
organizzare tutti i servizi relativi all’ingresso e all’uscita degli spettatori, nonché alla sicurezza e
all’assistenza agli spettatori stessi. La forma del settore sotto la tua gestione è una porzione di corona
circolare come rappresentata in figura 1.
Figura 1
Tenendo presente che le normative di sicurezza emanate dal Comune prevedono un indice di affollamento
massimo di 3,25 persone/m2, e che il 9,5% della superficie della “Curva Nord” è inagibile in quanto
necessita di lavori di manutenzione,
1) determina la capienza massima Nmax attuale del settore “Curva Nord”, approssimata alle centinaia.
La Polizia Municipale propone di aprire i cancelli di ingresso un’ora prima dell’inizio della manifestazione
sportiva. È necessario non aprirli con troppo anticipo, per limitare i costi, ma anche evitare un afflusso
troppo intenso, per motivi di sicurezza: la velocità massima di accesso degli spettatori non deve essere
superiore a 350 ingressi al minuto. In base alle osservazioni degli anni precedenti, sai che l’andamento del
numero di spettatori, aprendo gli ingressi un’ora prima dell’inizio della manifestazione, segue una curva
come quella riportata in figura 2:
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
2
Figura 2
2) esprimendo il tempo t in minuti, determina il polinomio p(t) di terzo grado che meglio riproduce
questo andamento, ipotizzando che il numero di spettatori sia 0 all’apertura dei cancelli di ingresso
(t = 0) e sia pari al numero massimo consentito Nmax dopo un’ora (t = 60), e che la velocità di
accesso sia 0 al momento dell’apertura iniziale degli ingressi, e sia ancora 0 dopo un’ora, quando
l’afflusso termina e il settore è riempito completamente. Verifica che la funzione rispetti il vincolo
di sicurezza sulla massima velocità di accesso degli spettatori nello stadio.
Al termine della manifestazione gli spettatori defluiscono dall’impianto; in base alle osservazioni degli anni
scorsi ogni minuto esce dall’impianto il 5% degli spettatori presenti all’interno nel minuto precedente.
3) Determina la funzione che meglio rappresenta il deflusso degli spettatori, e, indicando con t=0
l’apertura dei cancelli e tc (da determinare) l’istante in cui, durante il deflusso, nell’impianto
restano meno di 100 spettatori, disegna il grafico della funzione che rappresenta il numero di
spettatori presenti nell’impianto nell’intervallo [0; tc]; ipotizza che l’impianto sia riempito alla
massima capienza e che la manifestazione sportiva duri un’ora. Determina inoltre la massima
velocità di deflusso degli spettatori dall’impianto.
Devi organizzare i servizi di assistenza e ristoro per gli spettatori, sulla base del numero medio di presenze
nell’impianto.
4) Determina il numero medio di spettatori presenti nell’impianto, nell’intervallo di tempo dall’istante
t = 0 (apertura dei cancelli) all’istante t = tc
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
3
Problema n. 2: Il VASO
L'azienda in cui lavori produce articoli da giardino e sei stato incaricato di rivedere il disegno di un vaso
portafiori realizzato da un tuo collega. Il vaso, di altezza h = 18 cm, è composto da due tronchi di cono
aventi la base maggiore in comune e il disegno che ti è stato fornito (figura 1) ne rappresenta la sezione
longitudinale:
Figura 1
Nel riferimento cartesiano utilizzato in figura 1 l'unità corrisponde a 1 cm. Il direttore del tuo reparto ti
chiede di:
1) verificare il valore del volume del vaso progettato dal tuo collega.
Se il volume risulta minore di 1,5 litri, bisogna rendere il vaso più alto, fino a fargli raggiungere il volume di
1,5 litri, lasciando però invariate le misure dei diametri corrispondenti ai punti A, S e V, rendendo inoltre la
forma meno spigolosa. Per chiarire meglio la sua richiesta, il direttore ti dà un suo disegno, modificato
rispetto al precedente (figura 2).
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
4
Figura 2
La curva passante per i punti S, V e G, disegnata dal direttore, può essere approssimata con un'iperbole di
equazione y=a/x.
2) Determina, approssimando per eccesso al millimetro, i valori delle coordinate h e k del punto G che
consentono di soddisfare la richiesta di modifica del vaso.
Dopo che un primo esemplare del vaso è stato prodotto, il responsabile della produzione fa rilevare che
l'eccessiva spigolosità del profilo del vaso nel punto S ne rende costosa la produzione.
3) Considera la funzione il cui grafico è rappresentato nella figura 2, nel semipiano y≥0; descrivi la natura
del punto S giustificando le tue affermazioni;
4) lasciando ancora invariate le misure dei diametri corrispondenti ai punti A e S, individua la funzione
razionale intera di secondo grado che consente di congiungere i punti A e S, eliminando il punto angoloso in
S; disegna la nuova sagoma del vaso e individua il punto della curva AS in cui la pendenza del grafico è
rimasta immutata rispetto alla sagoma precedentemente proposta.
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
5
Sezione Quesiti
QUESITO 1
Assegnata la funzione
1) verificare che è invertibile;
2) stabilire se la funzione inversa è derivabile in ogni punto del suo dominio di definizione, giustificando
la risposta.
QUESITO 2
Data l'equazione differenziale del primo ordine
determinare la soluzione del problema di Cauchy, tenendo conto della condizione iniziale y(1)= 0
QUESITO 3
Di quale delle seguenti equazioni differenziali è soluzione la funzione ?
a)
b)
c)
d)
Giustificare la risposta.
QUESITO 4
Verificare il carattere della serie e, nel caso in cui sia convergente, determinare la sua
somma.
QUESITO 5
Per progettare un sito web è necessario generare dei codici unici di accesso. Si vogliono utilizzare, a tale
scopo, due lettere maiuscole dell'alfabeto inglese seguite da una serie di numeri compresi tra 0 e 9. Tutti i
codici di accesso dovranno avere lo stesso numero di cifre ed è ammessa la ripetizione di lettere e numeri.
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico 22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
6
Qual è il numero minimo di cifre da impostare in modo da riuscire a generare almeno 5 milioni di codici di
accesso diversi? Giustificare la risposta.
QUESITO 6
La base di un solido, nel piano Oxy, è il cerchio avente come centro l'origine e raggio 3. Le sezioni del solido
perpendicolari all'asse delle x sono quadrati.
Calcolare il volume del solido.
QUESITO 7 Trovare l'equazione del piano tangente alla superficie sferica avente come centro l'origine e raggio 2, nel
suo punto di coordinate (1,1,z), con z negativa.
QUESITO 8
Calcolare il seguente integrale indefinito
e rappresentare graficamente la funzione primitiva passante per il punto
QUESITO 9
Calcolare il seguente integrale improprio
QUESITO 10
In una stazione ferroviaria, fra le 8 e le 10 del mattino arrivano in media ogni 20 minuti due treni.
Determinare la probabilità che in 20 minuti:
a) non arrivi alcun treno;
b) ne arrivi uno solo;
c) ne arrivino al massimo quattro.
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^
A - LSSA 1 /12/2017
STORIA DELL'ARTE …………/15
1) Elenca le principali differenze tra la corrente neoclassicista e romanticista,soffermandoti in particolare sui loro principali esponenti.
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2) Confronta le scelte compositive, formali e iconografiche che differenziano Lazattera della Medusa di Théodore Géricault e Il giuramento degli Orazi diJacques-Louis David, rispettivamente manifesto della pittura romantica e diquella neoclassica.
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3. Identifica quale soggetto viene privilegiato nella pittura di John Costable
A - Lo studio dal vero B - Il paesaggio marino C - Il nudoD - Il mare
4. Individua, fra quelle proposte, la principale caratteristica del Bacio di HayezA - La romantica scena prelude al dramma che travolgerà la coppiaB - La naturalezza del dipinto è affidata a un’altissima qualità pittorica, cui si affiancauno straordinario equilibrio formaleC - La romantica scena d’amore cela un contenuto a sfondo patriottico erisorgimentaleD - La composizione è organizzata secondo uno schema triangolare di ispirazioneclassica che suddivide lo spazio della tela in tre scomparti asimmetrici
5. Analizza l’opera di Fattori In vedetta e individuane la caratteristicafondamentale
A - È una grande tela a olio (240x348 cm) del 1861B - In essa il senso straordinario della prospettiva è dato dalla bianca parete sulladestra, la cui perfetta geometria interrompe con un taglio netto la linea dell’orizzonte,dove l’ocra della brulla pianura si confonde con l’azzurro violaceo del cieloC - L’orizzonte viene realizzato per campiture di colore sovrapposte in fasce: dalgiallo brunastro, al grigio-azzurro del cielo, passando attraverso il verde brunastrodelle colline che digradano verso una lingua di mare turchese, sulla sinistraD - La scena rappresenta una inquieta giornata autunnale.
6. Individua l’affermazione corretta relativamente alle teorie dei Macchiaioli
A - Le premesse culturali che hanno consentito la nascita e lo sviluppo dellacosiddetta «macchia» sono da ricercarsi nell’accademismo e nel disegnoB - L’anima intellettuale del gruppo del Caffè Michelangelo è senza dubbiorappresentata da Diego Martelli, scrittore e critico d’arte fiorentino. Egli fu forse ilprimo a teorizzare «la forma in opposizione alla macchia» C - Nella realtà non esistono né il disegno né la linea di contorno, il nostro occhio ècolpito solo dai colori, organizzati in masse contrapposte. I limiti di un oggetto sonoinfatti dati dal brusco passaggio da un colore all’altro ed è proprio questa differenzadi colori che ce ne determina l’esatto contornoD - Le «macchie» possiedono una loro corposità, cosicché i dipinti macchiaioliappaiono sempre massicci e ben strutturati. In essi, in altre parole, prevale soprattuttola placida e concreta serenità di chi tenta di cogliere il senso della realtà in modoanalitico e non sintetico
7. Individua, fra quelle proposte, la principale caratteristica dell’Atelier delpittore di Gustave Courbet
A - L’opera esprime gli ideali politici, filosofici e artistici del Romanticismo franceseB - Il soggetto è una rappresentazione allegoricaC - La composizione allude all’eleganza, al rigore, all’equilibrio e al legame con laclassicità dei dipinti di RaffaelloD - Il pittore ritratto al centro è Théodore Géricault, circondato da un lato dai grandiletterati e filosofi e dall’altro dagli artisti che hanno ispirato il Romanticismo
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A -LSSA 1/12/17
SCIENZE MOTORIE …………/15
1) Spiega le regioni in cui è suddivisa la colonna vertebrale e quali sono le curve
fisiologiche che la caratterizzano:
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2) Elenca quali sono i ruoli dei giocatori nella pallamano e spiega in maniera più
dettagliata il ruolo del pivot:
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3) Nella pallamano i giocatori che possono stare nell’area di porta sono:
A - I difensori e il portiere.
B - Gli attaccanti con la palla.
C - Gli attaccanti ma appoggiando solo un piede a terra.
D - Il portiere.
4) Nella pallavolo il palleggio è il fondamentale che permette di:
A - Difendere sulle palle alte.
B - Attaccare con forza nel campo avversario.
C - Alzare la palla per lo schiacciatore.
D - Avanzare e spostarsi nel campo.
5) L’ATP è:
A - Contenuto in tutte le cellule.
B - Contenuto in tutte le cellule muscolari.
C - Contenuto nelle sostanze nutritive.
D - Tutte e tre le risposte sono corrette.
6) La larghezza dell’area di rigore è di:
A - 40,32 mt.
B - 30,45 mt.
C - 16,50 mt.
D - 40,00 mt.
7) I principali muscoli dell’inspirazione sono?
A - Il diaframma e gli intercostali interni.
B - Il diaframma e gli intercostali esterni.
C - Il diaframma e gli addominali.
D - Tutte le risposte precedenti sono corrette .
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^ A -LSSA 01/12/17
STORIA………../15
1) La politica estera di Giolitti
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2) Il movimento socialista
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3) Il suffragio universale maschile viene concesso:
A – Da Gentiloni nel 1913
B – Da Giolitti nel 1912
C – Da Giolitti nel 1914
D – Da Salandra nel 1912
4) La disfatta di Caporetto avviene:
A – Nel 1917 a causa dell'entrata in guerra della Russia
B – Nel 1918 a causa dell'uscita dalla guerra della Russia
C – Nel 1917 a causa dell'entrata in guerra degli Stati Uniti
D – Nel 1917 a causa dell'uscita dalla guerra della Russia
5) Il Regno d'Italia diventa un impero:
A – Nel 1935 in seguito alla conquista dell'Etiopia
B – Nel 1933 in seguito alla conquista della Libia
C – Nel 1935 in seguito alla conquista della Libia
D – Nel 1939 in seguito alla conquista dell'Eritrea
6)L'anno di svolta della seconda guerra mondiale è stato:
A – 1941
B – 1942
C – 1943
D – 1944
7)L'armistizio di Cassibile è stato annunciato:
A – Il 25 Luglio 1943
B – L'8 settembre 1943
C – L'8 Settembre 1945
D – Il 10 Agosto 1944
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A -LSSA 1/12/17
INFORMATICA …………/15
1) Vantaggi e svantaggi dei Database Management Systems.………………………………………………………………………………………….
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2) Modelli di basi di dati: spiega esaurientemente i tipi.
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3) L’SQL è:
A - Un compilatore per Database
B – Un insieme di comandi
C – Un comando
D – Un linguaggio strutturato per interrogazioni alle basi di dati
4) Come si visualizzano tutti i valori contenuti in una tabella?
A – select + group by <nome_table>;
B – select * where table=”<nome_table>”;
C – select * from <nome_table>;
D – select * from <nome_database> where table=”<nome_table>;
5) Le chiavi sono:
A – dei campi speciali che permettono di identificare gli altri campi all’interno di un database;
B – degli attributi speciali, presenti in una tabella, che identificano in modo univoco ogni tupla all’interno della tabella stessa;
C – degli attributi che permettono di verificare l’integrità dei dati a livello di database;
D – elementi esterni che permettono di distinguere le tabelle madri dalle tabelle derivate;
6) A cosa serve un modello E/R?
A – E' lo strumento della realtà che si usa per analizzare l'andamento gestionale
dei dati;
B – E' lo strumento per analizzare le caratteristiche di una realtà in modo
indipendente dagli eventi che in essa accadono;
C – E' utilizzato sopratutto per individuare le relazioni tra entità e attributi della
stessa entità, comunicando il risultato;
D – E' uno schema che sintetizza le entità e le relazioni che intercorrono tra esse;
7) Per istanza si intende:
A – una parte del DB invariante nel tempo, cioè la struttura delle tabelle;
B – una parte del DB variabile nel tempo, cioè le tuple di dati;
C – l’insieme dei collegamenti che descrivono le relazioni tra le tabelle;
D – la richiesta scritta di un utente per accedere ai dati.
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FILOSOFIA …………/15
1) Il concetto di alienazione in Marx
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2) La critica al “misticismo logico hegeliano
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3) I giudizi sintetici a priori sono:
A - Fecondi
B –Particolari e non necessari
C - Infecondi
D - Estesi
4) In Hegel la dialettica viene intesa come:
A – Arte dialogica riguardante il contrapporre una tesi ad una antitesi
B – Sviluppo della realtà e sua comprensione
C- Suprema sintesi
D- Percorso romanzato della Coscienza
5) In Marx la religione è definita come:
A – Realizzazione di desideri ultimi
B- Personificazione immaginaria delle qualità della specie
C- Oppio dei popoli
D- Antropologia
6) La funzione della filosofia per Hegel riguarda principalmente:
A – una presa d’atto della realtà
B –La conoscenza del finito.
C –La ricomprensione delle aspirazioni individuali
D – riconoscere il primato dell’ intuizione
7) Spazio e Tempo in Kant vengono trattati :
A –Nell’ Analitica Trascendentale
B –Nella Dialettica Trascendentale
.C – Nell’Estetica Trascendentale
D – Nella Critica del Giudizio
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A - LSSA 21/02/18
FISICA …………/15
1) Dopo aver definito l’intensità di corrente I in un conduttore metallico, scrivile leggi di Ohm descrivendone il significato.
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2) Quali sono le analogie e le differenze tra la forza elettrica e la forzagravitazionale.
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3) Due cariche puntiformi q1=4 · 10-2 C e q2=7 · 10-2 C si trovano nel vuoto. La
carica q1 si trova ad una distanza di 0,9 m da un punto P. A quale distanza si
dovrà trovare la carica q2 affinchè il campo elettrico sia nullo?
A - 0,9 m
B - 1,19 m
C - 0,1 m
D - 1,75 m
4) Determinare la capacità equivalente del seguente circuito, dati C1=12 μF,
C2=1 μF, C3=2 μF, C4=3 μF, C5=4 μF, C6=5 μF C7=18 μF:
A - 40 μF
B - 30 μF
C - 20 μF
D - 10 μF
5) Hai a disposizione quattro resistori aventi ciascuno 1 Ω di resistenza: come
devi collegarli per ottenere una resistenza equivalente di 3/4 Ω?
A - Una serie tra un resistore e il parallelo degli altri tre.
B - Non è possibile, perché la resistenza equivalente non può essere inferiore a una sola delle resistenze.
C - Un parallelo tra un resistore e la serie degli altri tre.
D - Un parallelo fra i quattro resistori.
6) Un circuito contiene due nodi e tre maglie, per cui, utilizzando le leggi di
Kirchhoff, è possibile ricavare:
A - cinque equazioni, di sicuro linearmente indipendenti.
B - cinque equazioni, non tutte linearmente indipendenti.
C - due equazioni, di sicuro linearmente indipendenti.
D - quattro equazioni, non tutte linearmente indipendenti.
7) La struttura microscopica di un metallo è costituita da:
A - atomi elettricamente neutri liberi di muoversi all’interno di un reticolo cristallino formato da ioninegativi.
B - ioni positivi disposti disordinatamente ed elettroni impacchettati in una struttura regolare, detta reticolocristallino.
C - elettroni liberi di muoversi all’interno di un reticolo cristallino formato da ioni positivi.
D - atomi elettricamente neutri disposti ordinatamente ed elettroni liberi di muoversi all’interno di questastruttura regolare, detta reticolo cristallino.
q1 q2P
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INGLESE …………/15
1) Talk about the most important historical events in the Age of Modernism
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2) Describe the “ stream of consciousness technique”
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3) Whose reign was the longest in British History ?
A. Queen Victoria
B. Queen Elizabeth I
C. Henry VIII
D. Queen Elizabeth II
4) Which philisopher influenced the theory of the unconscious?
A. Nietzsche
B. Freud
C. Bergson
D. Kant
5) Which literary work is the most widely spread in the Victorian Age ?
A. Ballad
B. Drama
C. Prose
D. Poetry
6) Which was the main theme for the Romantic poets?
A. Friendship
B. Love
C. Nature
D. Reason
7) Charlotte Bronte’ s Jane Eyre is:
A. A crime novel
B. A Science fiction novel
C. An autobiographical novel
D. An historical nove
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A - LSSA 21/02/18
SCIENZE …………/15
1) L’atomo di carbonio ha la seguente configurazione elettronica esterna:2s2 2p2. Spiega come è possibile che esso formi 4 legami sigma nella molecolaCH4.………………………………………………………………………………………….
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2) Quale processo chimico sta alla base della produzione della margarina?Mostra la reazione a partire da reagenti generici. Indica quali sono i legamiinteressati e il nome della tipologia di molecole che si formano.
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3) Qual è la geometria di una ibridazione sp2:
A. Tetraedrica
B. Nessuna di quelle proposte
C. Quadrata
D. lineare
4) Quale tipo di isomeria si verifica nel seguente composto: CH3CHNH2CH2CH3
A. Geometrica
B. Di posizione
C. Ottica
D. Configurazionale
5) Un nucleoside è:
A. L’estere di una base azotata con acido fosforico
B. Il glicoside di una base azotata con ribosio o desossiribosio
C. L’estere fosforico del ribosio
D. L’estere fosforico del dosossiribosio
6) Gli steroidi si classificano come:
A. Proteine
B. Vitamine
C. Lipidi
D. Acidi nucleici
7) Quale alchino e quale altro reagente darebbero il seguente prodotto: CH3CH2-CH2COCH3
A. Pentino + alcol + in presenza di catalizzatore acido
B. Pentino + acqua in presenza di catalizzatore acido e Hg2+
C. 2-pentino + acqua in presenza di catalizzatore acido
D. 2-pentino + alcol in presenza di catalizzatore acido e Hg2+
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A -LSSA 14/05/18
FILOSOFIA …………/15
1) ) Il concetto di Noluntas
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2) ) Il concetto di alienazione in Marx
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3) Nella dialettica trascendentale viene analizzata:
A - L’impossibilità della fondazione di una matematica pura
B –La possibilità della metafisica come scienza
C - La possibilità della fisica come scienza
D - L’ estetica trascendentale
4) Il plus-valore va ricercato:
A – Nel capitale variabile
B – Nel capitale costante
C - Nel saggio di profitto
D - Nei cicli di sovrapproduzione
5) La Volontà non è:
A – Eterna
B- Subordinata
C - Indistruttibile
D - Incausata
6) La “Fenomenologia dello Spirito” è un’ opera di :
A – Kant
B – Nessuno di questi autori
C –Schopenhauer
D – Feuerbach
7) Nelle “forze produttive”non sono compresi:
A – I mezzi di produzione
B –I rapporti di proprietà
C - Le conoscenze tecniche
D – La forza lavoro
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A - LSSA 14/05/18
FISICA …………/15
1) Descrivere le forze, dovute alla presenza di un campo elettrico e magnetico,che agiscono su una particella dotata di carica elettrica.
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2) Che cos’è un alternatore e in quale modo può essere impiegato.
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3) Un elettrone in moto viene deflesso da due lastre parallele, caricate di segno
opposto, come mostrato in figura. Il campo elettrico tra le lastre è diretto...
A - … dal punto 1 al punto 2.
B -... dal punto 3 al punto 4.
C -… dal punto 4 al punto 3.
D -... perpendicolarmente al piano del foglio.
4) Due cariche elettriche uguali e opposte si trovano a una distanza D. Quanto vale il potenziale elettrico nel punto di mezzo tra le due cariche?
A) Zero
B) Il doppio del potenziale dovuto a ogni singola carica.
C) Non è definito.
D) La metà del potenziale dovuto a ogni singola carica
5) Sia dato il circuito in figura. La resistenza equivalente tra i punti A e B è:
A) 2,5
B) 3
C) 4
D) 4,5
6) Un protone si trova in una regione dove è presente un campo elettrico unifor-
me di 5 · 104 V/m perpendicolare a un campo magnetico uniforme di 0,8 T. Se la
sua accelerazione è zero, la velocità deve essere:
A) 0 m/s
B) 1,6 · 104 m/s
C) 4,0 · 105 m/s
D) 6,3· 104 m/s
7) Se avviciniamo rapidamente una potente calamita a una spira formata da unfilo di rame chiuso a cerchio, si può notare che:
A) nella spira viene indotta una circolazione di corrente elettrica.
B) la spira si deforma trasformandosi in un’ellisse molto stretta e lunga.
C) il rame dapprima neutro acquista una forte carica elettrica indotta.
D) la spira inizia a ruotare con velocità costante intorno a un suo diametro.
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A -LSSA 14/05/18
INGLESE …………/15
1) Outline the most important features of the theatre of the absurd.
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2) The novel in the Victorian Age
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3) (Joyce ) After his epiphany, Gabriel realises
A. His wife is in love with another man
B. He doesn't truly know his wife
C. She has married him because he reminded her of Michael Furey
D. She has never loved him
4) In “the Dead” Greta experiences an epiphany
A. Just before falling asleep
B. When it starts snowing
C. After hearing an old Irish song
D. During the party
5) Which of the following novelists did not focus on the relationship betweendifferent cultures?
A. J. Conrad
B. C. Dickens
C. E. M. Forster
D. H. James
6) Which of the following definitions describes the “ free indirect speech”technique ?
A. The presentation of a character’s thoughts filtered through the voice of a thirdperson narrator
B. The presentation of a character’s stream of consciousness without the guidingpresence of a narrator
C. The presentation of a character’s ideas through what they expression dialogueform
D. The presentation of a character’s mind as an ongoing flow of thoughts with nopunctuation
7) The interpretation of the theme of “ waiting” in Waiting for Godot” byBeckett
A. They love waiting
B. They don’t have anything to do
C. They want to pass the time
D. They hope to escape from their absurd situation
NOME ….........................COGNOME..................................CLASSE 5^A -LSSA 14/05/18
SCIENZE …………/15
1) Che cos’è, come funziona e a cosa serve la PCR.………………………………………………………………………………………….
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2) Mostra la reazione chimica che sta alla base del saggio di Fehling e descrivine l’utilità. Porta un esempio di molecola che risulta positiva al saggio e un esempiodi molecola che risulta negativa, motivando le tue scelte.
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3) Quali tra queste molecole presenta un enantiomero?
A. CH3CH2CH2CHClCH3
B. CH3CH2CH2CHCHCH3
C. CH3CCCH2CH2CH3
D. Nessuna di quelle proposte
4) Quale reazione organica NON è tipica degli alcani?
A. Combustione
B. Idratazione
C. Alogenazione
D. Nessuna di quelle proposte
5) Quali di questi termini è riferito alle proteine:
A. Legame fosfodiesterico
B. Idrolisi alcalina
C. Glicogeno
D. Ponte disolfuro
6) L’idrolisi di un polimero:
A. E' una reazione catabolica
B. E' una reazione anabolica
C. Porta alla formazione di una molecola di acqua
D. Porta, ad esempio, alla sintesi di un trigliceride
7) Quali di queste affermazioni è FALSA: “la fosforilazione ossidativa…”
A. E' il terzo step della respirazione cellulare
B. Ha come prodotti CO2 e H2O
C. Coinvolge l’enzima ATP-sintasi
D. Avviene a livello della membrana interna mitocondriale
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