1. Una forma di intrattenimento, ovvero di consumo del tempo libero
2. Richiede dispositivi elettronici per poter essere fruita.
3. Propone un tipo di comunicazione interattiva, con uno scambio continuo di informazioni tra l’utente e il sistema
IntrattenimentoElettronicoInterattivo
parchi a tema cinemadisco
Hi-fitv
blu-ray
Rapporti interpersonaliDiscipline sportive
Comunicazione
L’insieme delle forme
di intrattenimento
basate sull’uso della
tecnologia digitale
caratterizzate da
una comunicazione
utente/sistema attiva,
pluridirezionale e in
tempo reale.
Definizione
videocosa?
perchè studiarli?
I videogiochi rappresentano l’apice della cultura digitale declinata al consumo del tempo libero Tramite il gioco (e il videogioco) impariamo ad apprendere
L’apprendimento consente di trasmettere i valori e la cultura
di una determinata civiltà o epoca storica
IMPARARE è la cosa che sappiamo fare meglio.Cosa significa imparare?Riconoscere pattern (percorsi di senso) significativi tra le varie stimolazioni che riceviamo dall’esterno e sperimentare la funzionalità di tali pattern con situazioni completamente nuove (problem-solving).
La nostra mente si è sviluppata per riconoscere schemi e pattern di senso anche dove non ce ne sono (supersenso).
Quando applichiamo con successo uno schema appena individuato, la gratificazione è massima.
Il gioco è l’artificio che ci permette di sperimentare in tutta sicurezza le implicazioni del processo di individuazione e applicazione dei pattern
jane mcgonigall “reality is broken”Obiettivi
Il risultato che il giocatore cerca di ottenere. Richiedono attenzione e generano partecipazione. Forniscono uno scopo
Regole
Definiscono i vincoli per raggiungere l’obiettivo. Stimolano la creatività e il pensiero strategico
Sistema di feedback
Rende costantemente noto al giocatore il proprio status in relazione agli obiettivi da raggiungere. Valuta la performance dispensando premi e punizioni
Volontà (libertà di partecipare*)
Chi partecipa accetta di propria volontà gli obiettivi, le regole e il sistema di feedback, creando le premesse per condividere con gli altri la stessa esperienza (fare comunità)
La possibilità di entrare e uscire dal gioco fa in modo che un’attività altamente competitiva che richiede grande dedizione diventi sicura e gratificante * ”Whoever
must play cannot play”»
Santayama
tratti distintivi
un approccio “pragmatico”
Il gioco è un’esperiEnzadivertente generata a partire dalle regole
anna anthropy“a game is an experience created by rules”
esperiEnza implica la presenza del giocatoreSe non è divertente, non è un gioco ma una semplice attività
per essere divertente tale esperienza deve contenere un elemento di sorpresa: un’attività eseguita per piacere, capace di suscitare interesse distraendo da altre preoccupazioni
senza regole un gioco (“game”) è semplicemente un giocattolo (“toy”)
giocattolo (toy) è un
oggetto/tecnologia
sorprendentemente inutile, nel
senso che non è connesso alla
produttività o riconosciuto
come mezzo utile alla
sopravvivenza
un giocattolo diventa un gioco quando viene introdotta UN’attività di “problem solving”
per raggiungere l’obiettivo (la soluzione) il giocatore deve prendere delle decisioni (riguardanti una serie di scelte che hanno forma di ostacoli da superare) manipolando il “giocattolo”
fun is pleasure with surprisesplay is manipulation that satisfies curiosity
a toy is an object to play with (a good toy is an object that is fun to play with)
a game is a problem solving activity, approached with a playful attitude
JESSE SCHELL
“THE ART OF GAME DESIGN”
++=
1. meccaniche Regole e procedure di gioco. Servono a definire gli obiettivi, come i giocatori possono fare o no per raggiungerli e cosa succede quando ci provano. Sono ciò che rende un gioco tale2. storia La sequenza di eventi sviluppati dal gioco. Può essere lineare o emergente. Serve a giustificare le meccaniche e le estetiche la rinforzano3. estetiche Come il gioco si mostra. Hanno una diretta relazione con l’esperienza del giocatore. La tecnologia serve ad amplificarle4. tecnologia I materiali e le interazioni che rendono il gioco possibile. La tecnologia scelta permette di fare certe cose e ne inibisce altre. È essenziale perché tutti gli altri elementi abbiano luogo
4 ELEMENTI CHIAVEPiù visibile
Meno visibile
tecnologia
meccaniche storia
estetiche
elementi
drammatici
elem
enti
form
ali
meccaniche
tramite un insieme di regole il giocatore riceve istruzioni sul modo in cui può agire e prendere decisioni all’interno dell’universo di gioco
Quando il giocatore interagisce, le meccaniche si trasformano in dinamiche, fornendo al giocatore un feedback in merito alle decisioni prese
estetiche
per rendere più interessante l’attività di problem solving,
le regole sono presentate tramite
personaggi e ambientazioni
la storia non è l’elemento più importante quando si crea un gioco. il game design è più simile all’architettura che alla narrativa: consiste nel creare spazi e strutture che i giocatori devono attraversare/usare per raggiungere la soluzione
meccaniche+ estetiche=storia
TECNOLOGia
toy meccaniche
problemsolving
regole
giocatore
dinamiche
STORia
game estetiche
Sistema di feedback
wrap-up
come mestiere, il game design è il processo di trasformazione di una tecnologia in un prodotto di
intrattenimento significativo per gli utenti e finanziariamente soddisfacente
tecnicogame designer
publisher<-------------->
<-------------->
fino a qualche anno fa, trasformare questa passione in una professione richiedeva un percorso artistico o informatico e la gavetta all’estero cominciando dalla porta di servizio del playtesting...
oggi, tutti possiamo essere game designer!(ed è proprio ciò di cui l’industria dei videogiochi ha bisogno)
grazie alle nuove piattaforme di sviluppo è possibile creare i giochi che si hanno in mente senza le restrizioni di un forecast o di una pianificazione che non ammette variazioni
Quando il gioco prende forma è possibile condividerlo su internet, tramite social network
Si inizia dagli amici, ma se il prodotto è valido è possibile provare a venderlo direttamente su piattaforme come appstore, xbox marketplace o playstation network
prova unity 3d
o stencylworks,
entrambi sono
gratuiti!
1.
2.3.
storicamente, la divisione del mercato in giochi “casual” e “hardcore” ha spinto molti consumatori (e con loro esperti e analisti) a ritenere i giochi social & mobile controparti “minori” dei prodotti per console e pc. Oggi, gli sviluppatori di contenuti “freemium” hanno eclissato gli editori tradizionali in termini di numero di utenti...
30 milioni di copie
complessive
dal 2011
300 milioni di utenti in un solo mese su facebook
VS
69,98 euro
al pubblico
0.89 euroal pubblico(o gratis)VS
23 comandi
differenti
sulla stessa
interfaccia
VS
7 comandi di base con un’unica interfaccia
un tempo territorio esclusivo delle grandi compagnie, ora il mercato dei
videogiochi è aperto a chiunque voglia usare il gioco come mezzo espressivo
tu sei già un game
designer!
veniamo al mondo come game designer
i primi tentativi consapevoli di compresione della realtà che ci circonda avvengono tramite i giochi che ci inventiamo, per i quali generiamo regole al momento, modificandole costantemente, negoziandole con amici e genitori, aggiungendone di nuove ogni volta che ne sentiamo la necessitàcrescendo, dobbiamo apprendere così tante regole e restrizioni che smettiamo di crearne di originali, ma non smettiamo mai di giocare. Passiamo tutta la nostra vita a giocare, in realtà. e questo è il motivo per cui creare giochi può essere un modo per esprimere se stessi al pari della scrittura, della pittura, della musica o della produzione artistica in generale
a cosa servono i videogiochi?Ciò che rende un gioco interessante non riguarda la storia né tantomeno la tecnologia, ma le meccaniche che consentono l’interazionei giochi hanno la capacità unica di far riflettere sul sistema di relazioni, tra le scelte compiute e ciò che ne consegue
in quanto tali aiutano a sviluppare il processo decisionale e ci rendono solutori di problemi migliori
anni fa il game design
era considerato come
l’alchimia: tutti erano in
grado di distinguere un
gioco divertente da uno
noioso ma spiegarlo
(a meno che non fosse
affetto da problemi tecnici)
era come cercare di individuare
l’ingrediente segreto di una
formula magica, capace di
trasformare linee di codice
in prodotti di successo
alchimia chimicaanche se non abbiamo ancora il nostro mendeleev, il game design oggi è più simile alla chimica:
sappiamo che alcune procedure funzionano meglio di altre e, come la scrittura e la pittura, le abilità di game design possono essere apprese e migliorate con la pratica