Vito Gamberale, F2i - Oltre la crisi: attori e infrastrutture per lo sviluppo

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OLTRE la CRISI: Attori e Infrastrutture per lo SVILUPPO Cassa di Risparmio di Cuneo Cuneo, 22 novembre 2013 Ing. Vito Gamberale

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Slide di presentazione dell’Ing. Vito Gamberale, Amministratore Delegato di F2i – Fondi italiani per le infrastrutture, in occasione del Convegno “OLTRE la CRISI: Attori e Infrastrutture per lo SVILUPPO”, svoltosi a Cuneo presso il Castello di Grinzane Cavour, il 22 novembre 2013. Nel corso del suo intervento, Vito Gamberale ha illustrato l’esperienza di F2i nel settore delle infrastrutture, con la creazione di filiere e campioni nazionali nei settori della distribuzione del gas, degli aeroporti, della fibra ottica sino alla creazione di un Secondo Fondo F2i, che porterà avanti la strategia avviata dal Primo Fondo F2i.

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OLTRE la CRISI:Attori e Infrastrutture per lo SVILUPPO

Cassa di Risparmio di CuneoCuneo, 22 novembre 2013

Ing. Vito Gamberale

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L'esperienza di F2i – Il primo Fondo pag. 3

L'esperienza di F2i – Esempi di filiere pag. 14

L'esperienza di F2i – Il secondo Fondo pag. 31

Conclusioni pag. 35

Back-up pag. 39

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Indice

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L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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– Nel 2006, nel nostro Paese, erano, finalmente, mature le condizioni per la nascita di un grande fondo infrastrutturale:

o evidente esigenza di una nuova stagione di privatizzazioni a livello locale, in risposta alle carenze della finanza pubblica e sulla scia della stagione delle grandi privatizzazioni centrali che, al contrario di quanto comunemente si pensa, aveva dato risultati più che soddisfacenti;

o frammentazione (tuttora perdurante) di molti comparti del settore delle infrastrutture (distribuzione gas, acqua, gestione ambientale, ecc.);

o conseguente necessità di aggregare, per filiera, i tanti piccoli gestori, dando vita a "campioni nazionali", specializzati nei vari settori, sul modello dei grandi player italiani ed esteri.

L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

Fu così che Fondazioni e CDP si resero promotori, insieme al sottoscritto, del Fondo F2i, cioè di uno strumento innovativo, dedicato all'Italia, privato ma istituzionale, che aggregasse infrastrutture esistenti in filiere, ed utilizzasse i fondi derivanti dalla gestione di tali asset per permetterne lo sviluppo.

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– Il Fondo fu avviato nel 2007. La validità e la forza delle motivazioni di questo progetto determinarono le condizioni favorevoli per attrarre capitali, italiani ed esteri, su di esso.

– I primi a convincersi della bontà del progetto furono, come detto, i soci istituzionali:

o il Governo tramite la CDP;

o i network delle Fondazioni ex-bancarie, tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, rappresentate dal Presidente dell'ACRI.

– Il sistema delle Fondazioni, inoltre, attirò altri investitori, quali:

o le principali banche italiane (Unicredit, Intesa SanPaolo);

o le Casse di Previdenza private;

… cui si aggiunsero:

o un’importante banca straniera (Merrill Lynch – BoA);

o assicurazioni vita e fondi pensione.

L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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– Con una raccolta di 1.852 M€, F2i è, oggi, il più grande Fondo di private equity operante in Italia ed uno dei più grandi fondi infrastrutturali al Mondo dedicati ad un solo Paese (country fund).

F2i, sia per missione che per la natura istituzionale dei propri investitori, persegue partecipazioni di lungo termine con logica industriale.

Investitori F2i ripartiti per categoria

– Ad ottobre 2012, inoltre, F2i ha lanciato un secondo fondo, che ha già raccolto ca. 700 M€, su un target di 1,2 mld €, ed ha già avviato la propria attività di investimento (cfr. ultra).

Categoria di investitori NumeroAmmontare

sottoscritto (€ mln)% del Fondo

Banche 7 593 32,02%Casse previdenziali 13 487 26,30%Fondazioni 24 439 23,70%Assicurazioni 4 175 9,45%Istituzione Finanziaria Pubblica (CDP) 1 150 8,10%Sponsor & Management n.a. 8 0,43%Totale 1.852 100,00%

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L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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– L'elevato standing degli sponsor di F2i ha contribuito ad affermarne la salda reputazione, quale strumento privatistico ma istituzionale.

– La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo ha creduto fin da subito nel progetto, aderendovi come sponsor e socio della SGR (e, in seguito, rafforzando la propria presenza con l'ingresso nel Fondo 2):

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L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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– F2i è stato un esempio di anticipo nel ritorno alla sobrietà della finanza, riuscendo a coniugare:

o management fee ai minimi di mercato (0,9% vs. 2,4% medio del mercato), e, peraltro, non più richiamate dal 2010;

o buoni ritorni per gli investitori: yield netto oltre il 4% dal 2010;

o valore creato (stimato da auditor esterno): +21% al 31/12/2012.

– Diversamente dagli altri Fondi di private equity, il management team non detiene quote di partecipazione nella SGR – che appartiene agli sponsor – ma investe direttamente nel Fondo, condividendo il rischio con gli investitori.

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75% 100,0%

100% 40%

49,0%

100%

60,0%

100% 70%

67,7%

44,3%

87,7%

100,0%

53,8%

85,0%

10,2%

15,9%

100%

49,8%

26,3%

2.166,6 97,7%Dismissioni 31,7 1,4%

Costi di gestione fondi 20,3 0,9%

TOTALE IMPEGNATO 2.218,6% su raccolta 87,7%

252,0 11,4%

132,5 6,0%F2i Energie Rinnovabili

Metroweb GE

SIA

277,5 12,5%

HFV

F2i Aeroporti GESAC

SEA

Metroweb Italia

Metroweb

Brescia

Metrobit

Gas

SAGAT

Iren Ambiente

F2i Ambiente

TRM

F2i Rete Idrica Italiana

Mediterranea delle Acque

Fondi 1+2

488,9 22,0%

Impegnato

F2i Reti Italia

ERG

Autostrade

237,5 10,7%

31,4 1,4%

Aer

opor

tiTL

CRi

nnov

abili

746,9 33,7%

Acq

uaA

mbi

ente

Infracis

Alerion CP

– F2i ha dato vita a 7 filiere, che compongono un Gruppo strutturato, impegnando oltre 2.200 M€ (88% della raccolta totale F1 + F2).

L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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1

1 Per SAGAT si considerano compresi tutti gli impegni fino al 2014 (acquisto quote degli altri soci privati)

1

Accordi in corso di definizione

Trattative in corso per acquisizione 100%

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RegioneM€ %

LOMBARDIA 971,6 44,2%PIEMONTE 358,9 16,3%LIGURIA 264,7 12,0%EMILIA ROMAGNA 142,9 6,5%CAMPANIA 130,0 5,9%PUGLIA 85,0 3,9%SICILIA 56,1 2,6%VENETO 42,2 1,9%LAZIO 33,8 1,5%CALABRIA 29,9 1,4%MOLISE 20,2 0,9%ABRUZZO 16,6 0,8%BASILICATA 11,7 0,5%TOSCANA 11,6 0,5%FRIULI-VENEZIA GIULIA 8,1 0,4%UMBRIA 7,2 0,3%TRENTINO-ALTO ADIGE 5,2 0,2%MARCHE 2,7 0,1%TOTALE 2.198,3 100,0%Costi di gestione fondi 20,3TOTALE IMPEGNATO 2.218,6N.B. - L'impegnato in ERG, Alerion, HFV e Infracis è stato ripartito tra le varie Regioni in funzione degli asset detenuti da tali aziende nelle singole Regioni.

ImpegnatoRegione*

M€ %

LOMBARDIA 508 20,1%

PIEMONTE** 289 11,4%

TOSCANA 250 9,9%

EMILIA ROMAGNA 205 8,1%

LAZIO 190 7,5%

VENETO 151 6,0%

SARDEGNA 116 4,6%

FRIULI VENEZIA GIULIA 60 2,4%

SICILIA 81 3,2%

TRENTINO ALTO ADIGE 47 1,9%

LIGURIA 42 1,7%

MARCHE 40 1,6%

ABRUZZO 29 1,2%

ALTRE REGIONI 227 9,0%

ESTERO 296 11,7%

TOTALE 2.531 100,0%*Per ogni Regioni si considera sia il commitment degli investitori a carattere territoriale (investimenti diretti), sia quello di istituzioni nazionali ripartito per Regione in funzione del PIL (investimenti indiretti). **Di cui: 173 M€ di investimenti diretti e 116 M€ di investimenti indiretti.

Commitment

L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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Il Piemonte è la seconda Regione italiana in cui F2i ha, finora, investito di più e la seconda anche in termini di sottoscrizione di quote dei due Fondi:

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L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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In particolare, in Piemonte, F2i è presente con (cfr. ultra per dettagli):

− ENEL Rete Gas, che, in termini di numero di concessioni (360 in Piemonte su ca. 2.000 a livello nazionale), è il primo operatore regionale (con una quota del 36% ca.) nel mercato della distribuzione del gas, occupando ca. 170 dipendenti (che raddoppiano considerando l'indotto);

− SAGAT, che gestisce l'aeroporto di Torino Caselle, con un traffico di 3,5 Mpax/anno e 410 dipendenti;

− TRM, che gestisce il nuovo termovalorizzatore di Torino, con una capacità di smaltimento di 420 kt e oltre 40 dipendenti;

− Metroweb, che ha un "anello" di rete "long distance" a banda larga (>100 Mbps) tra le città di Torino, Milano e Genova (420 km totali, dei quali ca. la metà in Piemonte).

Il Fondo sta lavorando allo sviluppo e all'acquisizione di altri asset in Piemonte.

Per favorire tale sviluppo, F2i è pronta a stringere un'alleanza con il territorio, coinvolgendo, attraverso investimenti diretti, sia l'imprenditoria locale che le altre istituzioni territoriali, a cominciare dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

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L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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− In pochi anni, F2i ha offerto un modello al mondo delle infrastrutture in Italia, operando come una vera "public company" e dando vita ad un Gruppo di filiere di aziende, che si propongono, ciascuna, come benchmark nel proprio settore.

− Le società nelle quali F2i detiene la maggioranza, o un importante ruolo di governance, hanno registrato nel 20121:o Fatturato aggregato: ca. 1.800 M€o EBITDA: oltre 700 M€ (EBITDA Margin: 40% ca.)o Dipendenti: quasi 8.500o Investimenti: oltre 400 M€ (ca. 60% EBITDA)

Nel 2012 le partecipate di F2i hanno investito quasi il 60% dell'EBITDA.

1 Dati aggregati 2012. Si riferiscono a: Gruppo ERG, Alerion CleanPower, HFV, Mediterranea delle Acque, GESAC, Software Design, SEA (preconsuntivo), Metroweb, Metroweb Genova, Metrobit e SAGAT.

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‒ F2i ha instaurato rapporti di partnership con istituzioni e primari operatori territoriali (ad es., in Piemonte, con Comune e Prov. di Torino, Finpiemonte), nazionali ed internazionali.

‒ F2i ha inoltre riportato sotto la proprietà italiana diverse importanti infrastrutture.

L'esperienza di F2i – Il primo Fondo

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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GAS

− Il Gruppo F2i Reti Italia è nato dopo le acquisizioni di ENEL Rete Gas (2009), di E.On Rete (oggi 2i Gas - 2010) e di G6 (ex Gruppo GdF – 2011).

Enel Rete Gas

F2i Reti Italia

2i Gas*

14,9%

85,1%

100%

75% 25%

Gestione F2i da Apr. 2011

2i Gas e G6 sono state fuse

in ERGG6

100%

Gestione F2i da Set. 2011

* Ex E.On Rete

• Rab (M€): 2.588

• Ricavi (M€): 6891

• EBITDA (M€): 3601 (52%)

• Investimenti (M€): 151

• Dipendenti (#): 2.043

• Clienti (#): 3.817.000

• Rete gestita (km): 57.237

• Concessioni (#): 1.962

F2i Reti Italia

42% dell’EBITDA

1 Dati consolidati riclassificati, al netto di effetti principio IFRIC 12.

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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GAS

Capillarità di F2i Reti Italia sul territorio

F2i Reti Italia

23,1%

16,9%

6,5% 5,9% 5,9%

3,1%2,3% 2,3%

ERG 10%

2iG

3%

2iG

3,9%

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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GAS

− Le dimensioni e la propensione allo crescita hanno sostenuto importanti sviluppi negli investimenti…

6070

157

12513523

30

29

22

42

10

8

4

4

13

2009 2010 2011 2012 B 2013

Altri

Trasparenza,Qualità eSicurezza

Crescita

Investimenti M€

ERG + + +

190

93108

42% dell’EBITDA

Gruppo F2i Reti Italia

Gruppo F2i Reti Italia

151

190

52% dell’EBITDA

Minori investimenti per blocco gare e nuova tempistica dei piani AEEG per l'installazione dei

contatori elettronici

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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− … e, di conseguenza, nei migliori servizi agli utenti:

GAS

Rete ispezionata (%) Tempo medio effettivo di pronto intervento

Fonte: AEEG 2011

Richiesta AEEG

~30’Gruppo

F2i Reti Italia

60’

Media nazionale

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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Premi distribuiti da AEEG per recuperi sicurezza (1) (k€)

(1) Include gli incentivi distribuiti nel 2012 per numero di misure di odorizzazione e per numero di dispersioni della rete

45%

21%

8%

6%

20%

% incentivi su totale

% quota di mercato

Altri

17%

23%

2%

2%

56%

− L’impegno negli investimenti determina una qualità del servizio riconosciuta e premiata dall’authority!GAS

3.016

905

1.185

3.075

6.785

Altri

Estra Reti Gas

Gas Natural

Italgas

ERG

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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In Piemonte F2i Reti Italia è, in termini di numero di concessioni, il primo operatore regionale (con una quota del 36% ca.) nel mercato della distribuzione del gas. In termini di clienti è, invece, il terzo operatore (16% ca.)1. Gestisce ca. 360 concessioni, occupando ca. 170 dipendenti (che raddoppiano considerando l'indotto).

1 In termini di numero di clienti, il primo operatore è Italgas, con una quota del 30% ca. del mercato, seguito da AES (51% IREN, 49% Italgas) che, pur gestendo la distribuzione del gas nel solo Comune di Torino, ha una quota del 24% ca..

GAS

F2i punta ad accrescere la propria presenza nel settore della distribuzione del gas in Piemonte, attraverso joint venture con operatori del territorio, insieme ad istituzioni locali, quali la Fondazione.

F2i sa essere un partner di maggioranza rispettoso delle minoranze e delle competenze.

Provincia n. concessioni % di mercato

Alessandria 95 48%

Asti 24 21%

Biella 45 63%

Cuneo 32 16%

Novara 54 58%

Torino 18 7%

Verbano-Cusio-Ossola 52 69%

Vercelli 36 56%TOTALE PIEMONTE 356 36%

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

ACQUA

− In Italia, il settore idrico è caratterizzato da ridotti livelli di privatizzazione (6%) e di concentrazione (oltre 3.000 gestori) (cfr. back-up):

− Il Piemonte, con 6 ATO e 28 gestori (dei quali la metà solo nell'area di Cuneo), non fa eccezione.

− Solo l'ATO di Torino è affidato ad un unico grande gestore, SMAT, ancora totalmente pubblico.

− Tale frammentazione rende difficile valorizzare le economie di scala: soggetti troppo piccoli hanno scarsa capacità di sostenere piani d’investimento, necessari per modernizzare le infrastrutture (le perdite idriche in Piemonte sfiorano il 40%!).

− F2i è entrata nel settore nel 2010, attraverso una jv con il Gruppo Iren, acquisendo il 40% di Mediterranea delle Acque (“MdA”), che gestisce il servizio idrico integrato per l'area di Genova, erogando acqua a circa 870.000 abitanti.

− Lo scopo di F2i è fungere da polo di aggregazione del settore, per dar vita ad un "campione nazionale" in grado di apportare risorse finanziarie fresche per lo sviluppo degli asset gestiti.

Anche in Piemonte, facendo leva sulla partnership con il Gruppo Iren, F2i si propone come interlocutore per favorire la concentrazione e la privatizzazione nel settore, sempre nel rispetto dei soci istituzionali e con l'obiettivo di favorire lo sviluppo degli asset.

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− F2i è stata sempre aperta ad investire nel WTE. Ha realizzato l'obiettivo nel dicembre 2012, proprio in Piemonte.

− F2i, infatti, insieme a IREN, si è aggiudicata la gestione del TRM, il nuovo impianto WTE di Torino, entrato in funzione ad aprile 2013. TRM è, per dimensione e capacità di smaltimento, il quarto in Italia ed uno dei più importanti su scala europea. È stato realizzato con un investimento di ca. 400 M€.

− L'impianto, da 420.000 t/a ca., smaltisce rifiuti urbani e rifiuti speciali (non pericolosi). Serve un bacino di 1,7 M/ab (38% degli abitanti della Regione).

− L’acquisizione di TRM rappresenta, per F2i, un primo step nel settore e sarà seguito da ulteriori add-on, pre creare un operatore nazionale leader nel settore. Il progetto può e deve essere realizzato con il coinvolgimento di altre istituzioni finanziarie.

L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

AMBIENTE

− In quest’ottica, il possibile ingresso di F2i nel capitale di Iren Ambiente SpA, già partner di F2i in TRM, potrebbe costituire la “piattaforma” su cui consolidare il settore su base nazionale.

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TRM – Rendering dell'impianto

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

AMBIENTE

− In Piemonte il ricorso alla discarica è ancora elevato, poco al di sotto della media nazionale e distante dall’obiettivo europeo di “discarica zero”. Prima dell'avvio del TRM, il ricorso all’incenerimento era molto inferiore alla media nazionale:

− Anche in provincia di Cuneo, gli RSU, a valle della raccolta differenziata (50% ca.), finiscono prevalentemente in discarica (benchè previo passaggio negli impianti di Trattamento Meccanico Biologico).

− L'entrata a regime del TRM incrementerà la capacità di termovalorizzazione e ridurrà lo smaltimento in discarica (fino a meno del 20%).

− Non permetterà, tuttavia, il raggiungimento dell’obiettivo europeo “discarica zero” entro il 2020, anche a causa della chiusura dell’inceneritore di Mergozzo (43.000 t/a, avvenuta nel 2012) e dell’obsolescenza di quello di Vercelli (80.000 t/a).

Altri interventi sono, dunque, necessari (es. revamping dell'impianto di Vercelli, incremento della capacità del TRM).

F2i è disponibile a collaborare con il territorio (società di gestione, investitori, istituzioni) per supportare lo sviluppo impiantistico della Regione.

Dati 2011, in t - Fonte: Elaborazioni su dati Regione Piemonte

Destinazione finale Conf. diretto Post-tratt. Totale Piem. % Piem. % ItaliaRaccolta differenziata 1.096.000 1.096.000 51,4% 37,7%Discarica 561.700 234.700 796.400 37,3% 42,1%Incenerimento 76.600 102.500 179.100 8,4% 18,7%

di cui in Regione 51.200

di cui fuori Regione 51.300

Recupero di materia, perdite 61.500 61.500 2,9% 1,5%

TOTALI 1.734.300 398.700 2.133.000

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TLC

L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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‒ Acquisizione: giugno 2011‒ Quota: 47% ca. (in trasparenza)‒ La società detiene e gestisce la rete in fibra ottica nell’area

metropolitana di Milano ("dark fibre provider"):o 3.640 km di dotti (infrastruttura civile)o 418.000 km di fibra otticao circa 13.000 Km di reti "long distance" a banda larga

‒ Fatturato: 58 M€ ‒ Dipendenti: 38

‒ Acquisizione: ottobre 2012‒ Quota: 46% ca. (in trasparenza)‒ La società detiene e gestisce la rete in fibra ottica nell’area

metropolitana di Genova:o 232 km di dotti (infrastruttura civile)o 33.800 km di fibra ottica

‒ Fatturato: 5 M€ ‒ Dipendenti: 5

‒ Costituzione: fine 2012‒ Quota: 54% ca. (in trasparenza)‒ La società realizza, per conto di Metroweb, collegamenti

verticali in fibra ottica negli edifici della città di Milano

Metroweb è stata il “motore” della posizione d’avanguardia raggiunta da Milano nel settore della fibra ottica urbana.

Ma il resto dell'Italia è, in realtà, in coda agli altri Paesi europei per diffusione dell'Ultra Broad Band, a causa delle difficoltà finanziarie dell'incumbent.

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TLC

L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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− In Piemonte, Metroweb gestisce parte di una rete "long distance" (420 km totali, dei quali ca. la metà in Regione).

− Il Piemonte (in particolare, la zona di Torino) è stato scelto come uno dei primi punti di partenza per l'estensione del "modello Metroweb" oltre la città di Milano.

− Il progetto, tuttora allo studio, prevede la collaborazione tra Metroweb e il territorio (le ex-municipalizzate della zona e alcuni Enti Pubblici Locali) per la realizzazione di una rete a fibra ottica, sfruttando e collegando i tratti di infrastruttura già esistenti e di proprietà dei vari soggetti coinvolti.

− È in corso la progettazione di larga massima di un prima parte della rete, relativa al Comune di Settimo Torinese, che dovrebbe fungere da "pilota" per l'intero progetto.

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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RINNOVABILI

Impianti HFV

Impianti Alerion

‒ Acquisizione: ottobre 2008‒ Quota: 16% ca.‒ La società realizza e gestisce impianti eolici:

o 242 MW in Italia (Sicilia, Puglia, Campania

e Molise);o 12 MW in Bulgaria;o Pipeline: 83 MW Italia, 123 MW Romania

‒ Fatturato: 79 M€ ‒ Dipendenti: 80

‒ Costituzione: aprile 2009‒ Quota: 50% ca.‒ La società gestisce ca. 90 MW di impianti fotovoltaici:

o 10 MW al Nord;o 10 MW al Centro;o 70 MW al Sud;

‒ Fatturato: 42 M€ ‒ Dipendenti: 10

F2i è entrata nel settore delle energie rinnovabili con lo scopo di sostenere la crescita delle società partecipate e farne dei player indipendenti di primo piano, sia in Italia che a livello europeo.

Lo sviluppo dei grandi impianti è stato, tuttavia, bloccato dai recenti provvedimenti legislativi e tariffari.

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

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− L'attuale contesto normativo e tariffario consente solo lo sviluppo di impianti fotovoltaici su terreni industriali o integrati su edifici, o l'integrazione verticale nelle attività di O&M su impianti di terzi.

− HFV sta lavorando per accrescere il proprio portafoglio attraverso questo tipo di realizzazioni, sfruttando le competenze maturate nella gestione di grandi impianti integrati su tetti di edifici industriali, peraltro tutti a Nord (Pontenure – 2,9 MW, Caleppio – 3,5 MW, Settala – 2,3 MW, Trucazzano – 1,3 MW).

− Il progressivo calo dei costi dei pannelli, verso l'autosostenibilità degli investimenti nel fotovoltaico ("grid parity"), può favorire questo progetto.

− HFV potrebbe collaborare con Sinloc, partecipata dalla FCR Cuneo e impegnata nel settore dei "tetti fotovoltaici" (es. mercato agroalimentare e interporto di Padova), per realizzare impianti su coperture di grandi edifici industriali in Piemonte, terra ricca di importanti opifici (ad es., in provincia di Cuneo: Ferrero, Miroglio, Mondo, Balocco, ecc.), o occuparsi della loro gestione.

RINNOVABILI

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

28

AEROPORTI

NAP

TOR

MXP

LINBER

FIR

Quota di maggioranza

Quota di minoranza qualificataBOL

Quota di minoranza

La filiera aeroportuale F2i

‒ Acquisizione: fine 2010‒ Quota: 70%‒ Passeggeri : 5,8 M‒ Fatturato: 72 M€ ‒ Dipendenti: 310

‒ Acquisizione: fine 2011‒ Quota: 44,3%‒ Passeggeri : 27,8 M‒ Fatturato: 645 M€‒ Dipendenti: ca. 5.000‒ L'investimento in SEA ha permesso di acquisire quote

indirette anche nell’aeroporto di Bergamo (31% ca).

‒ Acquisizione: fine 2012‒ Quota: 50,8% (con possibilità di salire fino al 67,7%)‒ Passeggeri : 3,5 M‒ Fatturato: 63 M€‒ Dipendenti: 410‒ L'investimento in SAGAT ha permesso di acquisire quote indirette anche

negli aeroporti di Firenze (33,4%) e Bologna (7,21%).

Gli aeroporti F2i movimentano 54 Mpax, pari al 37% del traffico nazionale.

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

AEROPORTI

F2i detiene, dunque, quote (dirette ed indirette) in ben 7 dei principali scali individuati nella bozza di Piano Nazionale per gli Aeroporti, e sta valutando l'acquisizione di ulteriori asset

Possibile garaPiccola quota (indiretta)

Quota (indiretta) di maggioranza relativa

= Aeroporti con presenza diretta F2i

= Aeroporti con presenza indiretta F2i

In gara

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Sarebbe, dunque, opportuna una strategia comune e coordinata per i due aeroporti, che crei reale valore per il territorio, sia torinese sia cuneese, eventualmente anche attraverso un'integrazione delle due gestioni.

L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

30

AEROPORTI

− In relazione alla situazione aeroportuale piemontese, è opportuna una

riflessione sull'Aeroporto di Cuneo Levaldigi.

− Cuneo registrerà nel 2013 ca. 300.000 pax (+25% ca vs 2012), ottima,

quasi anomala performance, considerando tra l’altro che la provincia di

Cuneo ha soli 600 mila abitanti e nell’arco di 200 km sono presenti diversi

aeroporti di rilevanza nazionale (Torino, Genova, Nizza e Malpensa).

− La crescita del traffico è avvenuta essenzialmente nel segmento low

cost e dei voli etnici.

− C’è da superare il limite della concessione provvisoria.

− Si potrebbe lavorare in coordinamento con Torino, per creare valore

aggiunto sul territorio piemontese nel suo complesso.

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L'esperienza di F2i – Il secondo Fondo

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– L'efficacia del lavoro svolto da F2i è dimostrata dal fatto che il primo Fondo ha praticamente esaurito la propria dotazione, in anticipo sul termine minimo dell’investment period.

– Tutto ciò è avvenuto pur avendo operato con cautela, al fine di evitare operazioni affrettate, in un momento di forte incertezza e di progressivo aggravamento della crisi internazionale.

– F2i ritiene che il mercato infrastrutturale italiano continuerà ad offrire significative opportunità di investimento, dal momento che sussistono ancora le ragioni che hanno portato alla costituzione del primo Fondo (elevato indebitamento della PA, frammentazione e necessità di consolidamento di alcuni comparti infrastrutturali, ecc.).

– Uno studio commissionato a Boston Consulting Group indica un importo di possibile impiego da parte di F2i pari a oltre 6,4 mld €.

– Tutto ciò ha spinto F2i, nell'ottobre 2012, a lanciare un nuovo Fondo, creato per cogliere le importanti opportunità di investimento sul mercato italiano, in un’ottica sinergica con il Fondo I.

L'esperienza di F2i – Il secondo Fondo

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L'esperienza di F2i – Il secondo Fondo

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(FONDO I)

– La credibilità acquisita grazie al Fondo I ha reso più realistica e, dunque, ha agevolato la raccolta per il secondo Fondo. Il primo closing del Fondo II è stato concluso con un gruppo di Sponsor, che includono sia investitori del Fondo I (tra i quali FCR Cuneo, che ha incrementato la propria quota nell'SGR) che nuovi investitori, e che hanno sottoscritto quote per 575 M€:

CDP 100

Banca Intesa San Paolo 100

Unicredit 100

Merrill LynchBanche 300

Fondazione Cariplo 10

EnteCarifirenze 40

FCR Lucca 20

Fondazione CRTCompagnia San Paolo 60

FCR Cuneo 30

FCR Padova e RovigoFCR Sardegna 25

FCR Forlì

Fondazioni 185

Cassa Geometri 30

Inarcassa 60

Casse Previdenziali 90

Totale Totale Quote A 575

Sponsor del Fondo I che partecipano al Fondo II

Sponsor del Fondo I che non partecipano al Fondo II

Nuovi Sponsor

Fondo II - AdesioniQuote A - Sponsor

– È già iniziata la raccolta presso i "Limited partner" (assicurazioni, casse previdenziali e fondi pensione), che ha portato il totale ad oggi sottoscritto a quasi 700 M€, su un target di 1,2 Mld €.

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L'esperienza di F2i – Il secondo Fondo

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(FONDO I)– L’attività di investimento del Secondo Fondo è già avviata:

o si è aggiudicato il 60% del TRM;

o ha partecipato, insieme al Primo Fondo, alla seconda fase della privatizzazione di SEA (quota Provincia di Milano);

o sta chiudendo, insieme ad AXA, l'acquisto della quota di ENEL Rete Gas rimasta in mano ad ENEL (15% ca.);

o sta chiudendo, insieme al Fondo Strategico Italiano, l'acquisto di una quota di SIA, che gestisce la rete telematica interbancaria;

o sta negoziando un investimento in Iren Ambiente.

Il nuovo Fondo permetterà a F2i di rafforzare la propria presenza nelle filiere già sviluppate e di avviarne di nuove, proseguendo il processo di creazione di Gruppi leader nel proprio settore e finanziare lo sviluppo delle infrastrutture nazionali.

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Conclusioni

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Conclusioni

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(FONDO I)– Il contributo innovativo di F2i è stato ed è quello di proporsi come polo di

aggregazione, per creare "campioni nazionali" nelle singole "filiere", che favoriscano efficienza, investimenti e sviluppo nei vari comparti.

– Il mondo delle Fondazioni e la CDP hanno il merito di aver condiviso, nella decade scorsa, questo progetto innovativo di intervento e privatizzazione nel settore delle infrastrutture in Italia.

– Il Piemonte ha rappresentato e continua ad essere un territorio fondamentale per lo sviluppo della strategia di F2i.

– F2i, infatti, è legata da un forte vincolo al Piemonte, da cui ha avuto molto (seconda Regione per raccolta) e su cui ha concentrato il proprio sviluppo (seconda Regione per investimenti fatti). In particolare, in Piemonte:

– è già solida la presenza delle principali filiere avviate dal fondo (in particolare: distribuzione gas, aeroporti e ambiente);

– sono state realizzate importanti collaborazioni con i principali soggetti territoriali, sia in fase di raccolta (oltre a FCR Cuneo, tra gli sponsor figurano Fondazione CRT e Compagnia San Paolo) che in fase di investimento (Comune e Provincia di Torino, Finpiemonte).

Cosa può fare la società che amministro, per il Paese in generale…

… e per questo territorio in particolare?

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Conclusioni

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(FONDO I)– F2i ha importanti piani per continuare a sviluppare le proprie filiere

nella Regione, in particolare:

− distribuzione gas: crescita per linee interne (sviluppo della rete gestita per alimentare nuove utenze) e linee esterne (acquisizione di operatori locali);

− acqua: sfruttare la partnership con Iren per entrare nel mercato piemontese, con l'obiettivo di favorire concentrazione e sviluppo sul territorio;

− ambiente: consolidamento dell'impianto TRM (il 2014 sarà il primo anno "pieno" di regime) e ricerca di potenziali add-on (ad es. revamping del termovalorizzatore di Vercelli), per dar vita ad un "campione nazionale" anche in questa filiera;

− TLC: estensione del modello Metroweb e della rete a banda larga ad altre città italiane, cominciando proprio dal Piemonte (Torino);

− energie rinnovabili: cogliere l'opportunità offerta dalla disponibilità di capannoni e terreni industriali in Regione per la realizzazione di nuovi impianti fotovoltaici, sfruttando il progressivo raggiungimento della "grid parity";

− aeroporti: sviluppo strategico e rafforzamento dell'aeroporto di Torino, per sfruttare al meglio gli investimenti in ampliamento della capacità fatti in passato, coordinandone le strategie con quello di Cuneo.

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Conclusioni

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(FONDO I)– Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo è tra gli sponsor "storici" di F2i, tra i primi a credere e ad investire nel progetto, confermando e rafforzando la propria presenza anche nel Fondo 2.

– F2i propone a FCR Cuneo, agli altri sponsor e alle istituzioni territoriali piemontesi di supportarla nei suoi piani di sviluppo in Regione, attraverso:

– la condivisione di scelte strategiche e il coordinamento nella gestione di asset (ad es. aeroporti di Torino e Cuneo);

– la partecipazione diretta ai progetti, il finanziamento e il coinvestimento (ad es. nelle acquisizioni nel settore della distribuzione del gas e nello sviluppo della rete a larga banda).

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Back-up

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L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

Dati BCG

Dati F2i

In Italia è problematico anche fare add-on

all'interno dello stesso Gruppo!

253

MdA

RIE

SAP

781

101

74

Mmc

261 252 221 207 186145

0

100

200

300

Mmc

MULTI-UTILITY QUOTATE GRANDI MUNICIPALIZZATE

Altri 3.000 gestori ca.

Quota di mercato

25,9% 23,7% 50,4%

Italia UK Spagna Francia

1 Comprende Idrotigullio e Amter.

Benchmark Europeo: Thames Water – 950 Mmc

ACQUAIn Italia, il settore idrico è caratterizzato da ridotti livelli di privatizzazione (6%) e di concentrazione:

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− A fine 2012, F2i ha avviato lo sviluppo di una nuova filiera, quella ambientale (trattamento, smaltimento e recupero energetico dei rifiuti).

− Il mercato nazionale dei rifiuti presenta un elevato livello di polverizzazione: i primi 9 operatori gestiscono, infatti, soltanto il 7% dei volumi complessivi.

Principali operatori nel mercato italiano per volumi smaltiti (dati in kt)

− Al contrario, nel mercato europeo del waste management e, in particolare, in Francia, Germania e Regno Unito, sono presenti operatori di notevoli dimensioni (Veolia, Remondis, Sita Suez, Biffa).

− E’ ragionevole assumere che il mercato italiano tenderà ad una concentrazione analoga a quella dei Paesi vicini, per superare l'attuale inefficienza e le continue emergenze ambientali che essa provoca (Napoli, Palermo, Lazio, ecc.).

L'esperienza di F2i – Esempi di filiere

AMBIENTE

3.382

2.800

1.800

1.100 1.017

600331 208 90

0

1.000

2.000

3.000

4.000

Hera A2A AMARoma

Veolia Iren Acea APSAcegas

WasteItalia

ACSM