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Via Dante Alighieri, 35 - 70011 Alberobello (BA) C. M. BAIC820001- C.F. 91108190728
telefono 0804321011 fax 0804327903
Centro Territoriale Permanente per l’Istruzione degli Adulti Centro Risorse Interculturali di Territorio
Via Monte Grappa, n. 90 – Tel. 0804321031
[email protected] – [email protected] – www.icmoreatinelli.gov.it
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La società contemporanea, progredita e tecnologicamente avanzata, è complessa,
dinamica e in continua trasformazione, in virtù della molteplicità e mutevolezza delle
variabili che la caratterizzano.
Una scuola che voglia essere “al passo con i tempi”, deve porsi in connessione
dialettica con la realtà territoriale e storico-sociale, senza misconoscere le effettive
potenzialità, i bisogni e le inclinazioni di ogni singolo alunno, fulcro dell’azione educativa.
Lungi dal trasmettere conoscenze settorializzate e standardizzate, l’obiettivo della
Scuola è quello di formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale,
affinché possa affrontare positivamente l’incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali
e professionali, presenti e futuri.
In osservanza a quanto sancito dalla nostra Costituzione e dai documenti
internazionali, ciascun alunno ha diritto a un’elevata qualità dei percorsi educativo –
didattici, che garantisca il conseguimento del successo formativo. È opportuno, perciò,
prescindere dal caso e dall’improvvisazione, prediligendo la pianificazione sistematica e
scrupolosa dell’Offerta Formativa, concretizzantesi nel P. O. F.
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CARTA D’IDENTITÀ
DELLA NOSTRA SCUOLA
ILLUSTRA LE LINEE
DISTINTIVE
DELL’I.C.
LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE
EXTRACURRICOLARE, DIDATTICA E
ORGANIZZATIVA
L’ISPIRAZIONE CULTURALE E PEDAGOGICA dell’Istituzione
Scolastica
OBIETTIVI GENERALI ED
EDUCATIVI DEFINITI A LIVELLO
NAZIONALE
ESIGENZE DEL CONTESTO SOCIALE, CULTURALE ED
ECONOMICO
IL P.O.F., PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA, ESPRIME L’IDENTITÀ CULTURALE E PROGETTUALE DI OGNI ISTITUZIONE SCOLASTICA,
NELL’OTTICA DELL’AUTONOMIA
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Il P. O. F. propone, nel nostro Istituto, un percorso formativo che presenta le seguenti
caratteristiche:
la progettualità, come espressione di una volontà comune a tutti gli organi
collegiali;
la flessibilità in relazione alla molteplicità e mutevolezza delle variabili;
la trasparenza dell’azione formativa;
la continuità educativa finalizzata all’interazione tra scuola, famiglia e altre
agenzie educative.
Il nostro P. O. F. mira a:
migliorare gli esiti del processo di insegnamento-apprendimento ricercando e
ricorrendo anche a nuove metodologie didattiche, che favoriscano ”il pieno sviluppo
della persona umana”, riconoscano e valorizzino le diversità, promuovendo le
potenzialità di ciascuno;
articolare la progettazione nel rispetto della specifica identità della nostra Scuola;
consentire alla realtà territoriale e alle varie componenti interessate di conoscere
l’intera azione educativa della scuola ai fini di una proficua collaborazione.
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La nostra Scuola mira a garantire il successo formativo, promuovendo lo sviluppo
multidimensionale della personalità di ogni alunno, riconosciuto come soggetto titolare di
diritti.
ADEMPIMENTO DELL’OBBLIGO DI ISTRUZIONE
“L'istruzione obbligatoria è impartita per almeno dieci anni e si realizza secondo le
disposizioni indicate all'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e, in
prima attuazione, per gli anni scolastici 2007/2008 e 2008/2009 anche con riferimento ai
percorsi sperimentali di istruzione e formazione professionale di cui al comma 624 del
richiamato articolo.” (Decreto n. 139 del 22 agosto 2007).
UGUAGLIANZA, ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE
La scuola deve accogliere alunni e genitori “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua,
di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, evitando che le diversità
si trasformino in disuguaglianze. Deve altresì garantire il successo scolastico di tutti gli
studenti, impegnandosi a rimuovere gli ostacoli alla piena attuazione del processo
educativo, risolvendo situazioni di disagio ed emarginazione, pianificando interventi di
recupero e sostegno dei soggetti in situazione di disabilità o svantaggio.
CENTRALITÁ DELLA PERSONA
“La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre
tener conto della singolarità e complessità di ogni persona […]. Lo studente è posto al
centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei,
estetici, etici, spirituali, religiosi” (Indicazioni per il curricolo, Roma 2012).
IMPARZIALITÁ E REGOLARITÁ
Tutti gli operatori scolastici, guidati da criteri di obiettività ed equità, garantiscono la
regolarità del servizio e delle attività educative, anche in situazione di conflitto sindacale,
nel rispetto della legge e delle disposizioni contrattuali in materia.
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EFFICIENZA E TRASPARENZA
La Scuola, nel rispetto dei criteri di efficienza e trasparenza, garantisce l’acquisizione di
abilità, competenze e saperi, mirando al conseguimento di traguardi verificabili e
misurabili.
LIBERTÁ D’INSEGNAMENTO
L’art. 33, comma 1 della Costituzione, garantisce la libertà d’insegnamento, ribadita
conseguentemente all’art. 1 del D.Lgs. n. 297/1994 che sancisce: “… la libertà
d’insegnamento è intesa come autonomia didattica e come libera espressione culturale del
docente … ed è diretta a promuovere la piena formazione della personalità degli alunni”.
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Aspetti culturali, geografici e socio-economici
CENNI TOPOGRAFICI
La nostra Scuola è ubicata nel territorio del Comune di Alberobello.
Alberobello è una ridente cittadina in provincia di Bari, riconosciuta dall’UNESCO
“Patrimonio Mondiale dell’Umanità” nel 1996, posta a 416 metri sul livello del mare e
appartenente alla propaggine sud - orientale della Murgia dei Trulli. Dista 55 Km dal
capoluogo, al quale è collegata dalla Ferrovia e dalle Autolinee Sud -Est. Conta circa
11.000 abitanti, compresi quelli della frazione Coreggia.
URBANISTICA
Negli ultimi decenni più dell’80% della popolazione alberobellese si è
essenzialmente concentrata nel cento urbano e nella frazione Coreggia. Relativamente
poche, rispetto ai paesi limitrofi - Locorotondo, Noci, Martina Franca - le famiglie che
abitano in campagna.
L’agglomerato urbano comprende il Rione Monti e l’Aia Piccola, caratterizzati dalle
famigerate abitazioni a trullo, e la cosiddetta Zona Nuova, dove i trulli sono stati
soppiantati dalle “palazzine moderne” a non più di tre piani; vi sono altresì due zone
industriali e molteplici zone agricole.
Sia il centro urbano che gran parte delle campagne circostanti sono dotati di rete
idrica e di distribuzione del gas metano, nonché di idonei impianti di pubblica
illuminazione, al pari delle strade extraurbane in prossimità di agglomerati abitativi.
Il trasporto pubblico è garantito dalle Ferrovie Sud-Est e dalle omonime Autolinee
che collegano agevolmente Alberobello a Putignano, a Castellana Grotte, a Turi, a
Conversano, a Noci, a Locorotondo.
L’Amministrazione Comunale provvede al trasporto scolastico coprendo tutti i plessi
dell’Istituto Comprensivo.
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IL CONTESTO SOCIO-ECONOMICO
La presenza dei trulli ad Alberobello determina un'economia prevalentemente
basata sul turismo e attività ad esso collegate (artigianato, commercio e attività ricettive e
di ristorazione).
Il terziario e l’agricoltura rivestono un ruolo importante; piccole e medie imprese, a
carattere artigianale e familiare, sono in graduale espansione.
Il progressivo passaggio dall’agricoltura all’industria e, comunque, dal lavoro
contadino a quello operaio o artigianale, ha avuto significativi riflessi a livello di
integrazione città-campagna.
Il contesto socio-economico risulta essere medio- basso; alle situazioni di
svantaggio provvedono le agenzie educative e anche gli Enti e le Associazioni di
volontariato presenti sul territorio.
Istituzioni, Parrocchie e Associazioni sono “interlocutori attivi” per l’Istituzione
Scolastica, sempre attenta ad accogliere tutte le proposte e le iniziative che afferiscono
all’istruzione, alla formazione e all’educazione.
Il Centro Risorse per le famiglie in cui opera un pedagogista, uno psicologo e un
mediatore familiare, attiva il servizio di assistenza domiciliare educativa e di supporto
psicologico alle famiglie e agli studenti in situazioni di svantaggio.
La famiglia, infatti, nel corso degli anni ha subito dei notevoli cambiamenti:
da tradizionale si è pian piano trasformata in “moderna”, con la nascita di nuovi
modelli familiari: single con figli, convivenza e coppie sposate due volte;
l’offerta occupazionale limitata determina l’aumento della permanenza dei giovani
in famiglia e/o il loro trasferimento in altre regioni o nazioni dell’UE;
le persone anziane rappresentano una percentuale proporzionalmente maggiore
della popolazione totale; la loro assistenza ha favorito la presenza numerosa di
collaboratrici familiari straniere, spesso presenti con il loro nucleo familiare.
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MAPPA DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE
PRESENTI SUL TERRITORIO A.S. 2015/2016
INSEGNAMENTO E FORMAZIONE Istituto Comprensivo “Morea- Tinelli” Scuola dell’Infanzia “Beato Luigi Guanella” Scuola dell’Infanzia “Sacro cuore” ITAS “Basile-Caramia”
CHIESE Basilica Santi Cosma e Damiano Chiesa Sant’Antonio Chiesa del Carmine Chiesa Madonna della Madia Chiesa Santa Lucia Chiesa San Vito Martire Chiese di diversa professione cattolica
ASSOCIAZIONI CULTURALI PROLOCO - AVIS - Gruppo SCOUT – ACLI - A.M.A. Scuola di Musica Università del tempo libero “Don Giacomo Donnaloja” Centro di aggregazione 3a età Compagnia Stabile di Alberobello Associazione “Piccola bottega popolare” Oratorio ANSPI Santi Medici Associazione Amici del Teatro “Tommaso Perrini” Associazione “Fatalamanga” Associazione “Trulli e natura” Associazione “Da Betlemme a Gerusalemme” Associazione “Pannartè” Associazione “Il Duende” Associazione “G. Sumerano” Associazione “G. Bimbo” Associazione “Nuvole a mezz’aria” Associazione Sylva Tour and Didactis Associazione Alzheimer Gruppo Folkloristico Città dei Trulli I Presidi del Libro Progetto Poiesis
CENTRI SPORTIVI STADIO (comunale) PALESTRE (private) A.S.D. Polisportiva Alberobello A.S. Podistica Alberobello A.S. La miniatura A.S. Volley A.S. Living A.S. Moto club A.S. Eracle MTB A.S.Selva C.S.Staekwondo club A.S. Freestyle center A.S. Sport Life Palestra New Performance and fitness A.S. Atreus Associazione Fitness and dance
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ISTITUTO COMPRENSIVO
”MOREA-TINELLI”
DI ALBEROBELLO
LOCALIZZAZIONE L’Istituto Comprensivo di Alberobello comprende Scuole dell’Infanzia, Scuole
Primarie e Scuola Secondaria di 1° grado, dislocate nel centro urbano, in periferia, nella
frazione Coreggia.
Scuola Primaria "P. Trevisani " Via Coreggia
(fraz. di Alberobello)
Alberobello
Scuola dell'Infanzia "Spirito Santo" Via Coreggia
Coreggia (fraz.aAlberobello)
Scuola Primaria "M. La Sorte " Via Barsento Alberobello
Scuola Primaria "D. Morea" Via Dante
Alberobello
Scuola dell'Infanzia "G. Notarnicola "
Via Barsento Alberobello
Nel Comune è presente, altresì, una sede staccata dell’Istituto Tecnico Agrario Statale
“Basile- Caramia” di Locorotondo.
Scuola dell'Infanzia "G. Guarella " Via Barsento Alberobello
Scuola Secondaria di 1° grado
Via Monte Grappa
Alberobello
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L’Istituto Comprensivo garantisce il benessere degli alunni e del personale
scolastico. Tutte le strutture presentano spazi ben organizzati che permettono di arricchire
e di integrare gli apprendimenti attraverso un approccio laboratoriale innovativo. A tal fine
sono utilizzabili nella:
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Edificio che si estende su due piani comprendente: ufficio di presidenza;
sala adibita ad ufficio di segreteria;
n. 15 aule;
laboratorio multimediale, realizzato con finanziamenti PON-POR;
laboratorio artistico-artigianale;
laboratorio scientifico, realizzato con finanziamenti europei PON-POR; laboratorio musicale, realizzato con finanziamenti PON-POR;
laboratorio linguistico, realizzato con finanziamenti PON-POR;
aula per alunni diversabili;
aula multimediale per docenti, dotata di n. 8 postazioni digitali, realizzata con finanziamenti PON;
biblioteca/ aula docenti;
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sala medica;
aula magna, realizzata con finanziamenti PON-FESR;
palestra coperta con spogliatoi e spazi esterni attrezzati;
cortile;
giardino;
Lavagne Interattive Multimediali (LIM) presenti in tutte le aule.
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola è costituita da tre plessi, di cui due ubicati nel centro urbano e uno in
frazione Coreggia a pochi chilometri dal paese.
Plesso “D.Morea”
L’edificio si estende su due piani comprendente:
Ufficio di presidenza
Due uffici di segreteria
n.15 aule;
laboratorio linguistico/multimediale, realizzato con finanziamenti PON-FESR;
palestra;
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laboratorio scientifico, realizzato con finanziamenti europei PON-FESR;
laboratorio musicale, realizzato con finanziamenti PON-FESR;
biblioteca scolastica;
n. 3 sale adibite a mensa.
Plesso “M. La Sorte”
L’edificio si estende su due piani comprendente:
n. 8 aule;
laboratorio multimediale, realizzato con finanziamenti PON-FESR;
atrio;
palestra.
Plesso “P. Trevisani”
L’edificio si estende su due piani comprendente:
n. 5 aule;
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laboratorio linguistico/multimediale, realizzato con finanziamenti europei PON-
FESR;
laboratorio musicale, realizzato con finanziamenti PON-FESR;
spazio esterno per attività motoria;
sala mensa.
Ciascun plesso, inoltre, è dotato di Lavagne Interattive Multimediali (LIM).
SCUOLA DELL’INFANZIA
Plesso “Guarella”:
palestra
spazio esterno attrezzato;
salone ricreativo.
Plesso “Notarnicola”:
palestra;
laboratorio multimediale, realizzato con finanziamenti PON-FESR;
sala mensa.
Plesso “S. Santo”:
laboratorio linguistico/multimediale, realizzato con finanziamenti europei PON-FESR;
laboratorio musicale, realizzato con finanziamenti PON-FESR;
spazio esterno per attività motoria.
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RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
DIRIGENTE SCOLASTICO
STAFF DIRIGENZIALE - Vicario n° 1 - Collaboratore n° 1 - Fiduciari di plesso n° 6 - Funzioni Strumentali n° 9
D.S.G.A. n° 1
PERSONALE A. T. A - Ass. Amm.vi n° 5 - Collaboratori n° 11 - n. 1 docente utilizzato in altri compiti
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA TOT. - Docenti a T.I. 45 - Docenti a T.D. 1 - Di cui docenti specializ. in L2 10 - Di cui docenti specialisti per l’in.to della L2 2 - Di cui docenti di sostegno 7
- Di cui docenti specialisti per l’ins. della Rel. Catt. 2
DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA TOT. - Docenti a T.I. 17 - Docenti a T.D. 1 - Di cui docenti di sostegno 1
ALUNNI SCUOLA PRIMARIA TOT.
Plesso Classi Alunni
D. Morea 12 236
M. La Sorte 8 162
P. Trevisani 5 83
ALUNNI SCUOLA DELL’INFANZIA TOT.
Plesso Sezioni Alunni
G. Notarnicola 4 93
G. Guarella 3 69
Spirito Santo 1 21
ALUNNI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO TOT.
Classi Alunni
13 302
CONSIGLI D’INTERCLASSE
CONSIGLI D’INTERSEZIONE
CONSIGLI DI CLASSE
DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO TOT. - Docenti a T.I. 32 - Docenti a T.D. 4 - Di cui docenti di sostegno 7
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GESTIONE DEMOCRATICA DELL’ISTITUTO
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scuola
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i:
Il Collegio Docenti, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare la vita didattica dell’Istituto in tutte le sue componenti.
Il Consiglio d'Istituto, cui spetta il compito di gestire la vita amministrativa dell’Istituto in stretta relazione con la progettazione didattica.
I Consigli d’Interclasse/Intersezione della Scuola Primaria e della Scuola dell’Infanzia cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare l’attività didattica.
I Consigli di Classe della Scuola Secondaria di 1° grado, cui spetta il compito di progettare, organizzare, verificare, controllare e valutare l’attività didattica.
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- REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Al fine di consentire un ordinato e organico svolgimento della vita della scuola è in
vigore il Regolamento d'Istituto, in cui sono previsti diritti e doveri dell'alunno, del Dirigente
Scolastico, del DSGA, dei docenti e del personale A.T.A.
Sono altresì previste sanzioni disciplinari proporzionate alla non osservanza delle
regole stabilite.
- PATTO FORMATIVO DI CORRESPONSABILITÁ
La Scuola, luogo di acquisizione delle conoscenze e della coscienza civile, ma
ancor più comunità di dialogo, di ricerca ed esperienza nelle diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione alla cittadinanza e la realizzazione del diritto allo studio. Essa è
una comunità educante nella quale convivono più soggetti, uniti da un obiettivo comune:
quello di educare, cioè di far crescere, in maniera equilibrata ed armonica, i giovani che ne
fanno parte, di sviluppare le loro capacità, di favorire la loro maturazione e formazione,
orientandoli alle future scelte.
I soggetti protagonisti della comunità sono gli studenti, le famiglie, la scuola
intesa come organizzazione di persone impegnate a costruire un progetto e una proposta
educativa da condividere.
Per il buon funzionamento della Scuola e la migliore riuscita del comune progetto
educativo, si propone alle componenti fondamentali della nostra comunità un “patto”, cioè
un'alleanza fondata sul rispetto di principi, di regole e di comportamenti che ciascuno
s’impegna a rispettare.
Il patto formativo si ispira all'assunzione di responsabilità, sia individuali che
collettive e contempla in modo analitico:
diritti e doveri dell'insegnante;
diritti e doveri dell'alunno;
diritti e doveri del personale A.T.A.;
diritti e doveri del genitore.
L’obiettivo del Patto Educativo di corresponsabilità è quello di impegnare le famiglie
a condividere con la scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa; definisce in maniera
puntuale e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
famiglie e studenti. I genitori sono impegnati, inoltre, a vigilare sulla frequenza e a
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intervenire tempestivamente nei casi di scarso profitto e/o indisciplina e in modo
particolare nei casi in cui i propri figli si rendano responsabili di danni a persona o cose
derivanti da comportamenti violenti o disdicevoli che mettano in pericolo l’incolumità altrui
o che ledano la dignità e il rispetto della persona umana.
La sottoscrizione del patto da parte di tutte le componenti coinvolte avviene all'atto
di iscrizione in duplice copia: una copia è inserita nel fascicolo personale di ciascun
alunno e l’altra è consegnata alla famiglia.
Questa Scuola tratta i dati personali nel rispetto della legge. Vengono rilevati solo i
dati strettamente necessari al procedimento amministrativo richiesto e rientrante nelle
funzioni istituzionali della Scuola.
I dati sono trattati con le cautele previste e conservati per il tempo necessario
all’espletamento delle attività istituzionali ed amministrative.
Di norma non è previsto il trattamento dei dati giudiziari o sensibili; ove necessario,
sono acquisiti e trattati con il dovuto riserbo, a seconda dei casi, dal Dirigente Scolastico,
dal Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi, dai docenti, dagli assistenti
amministrativi.
Il titolare del trattamento è il Dirigente Scolastico; il responsabile del trattamento è il
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi.
Gli incaricati del trattamento sono gli assistenti amministrativi e i docenti,
limitatamente alle proprie competenze.
L’interessato potrà esercitare i suoi diritti, nei confronti del titolare del trattamento, ai
sensi dell’art. 7 del D.Lgs. 196/03, che di seguito si riporta:
1 – L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali
che lo riguardano, anche se non ancora registrati e la loro comunicazione in forma
intelligibile.
2 – L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione:
a) dell’origine dei dati personali;
b) delle finalità e modalità del trattamento;
c) della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti
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elettronici;
d) degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante
designato ai sensi dell’art. 5, comma 2;
e) dei soggetti e delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere
comunicati o possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato
nel territorio dello stato, di responsabili o incaricati.
3 – L’interessato ha diritto di ottenere:
a) l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei
dati;
b) la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in
violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in
relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
c) l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a. e b. sono state portate a
conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati
sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela
impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato
rispetto al diritto tutelato.
4 – L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte:
a) per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché
pertinenti allo scopo della raccolta;
b) al trattamento di dati personali che lo riguardano ai fini di invio di materiale
pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di
comunicazione commerciale.
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Scuola dell’Infanzia
Per la formazione delle sezioni si tiene conto dei seguenti criteri:
- precedenza ai bambini che compiono i tre anni entro il 31 dicembre;
- frequenza di altro fratello/sorella presso lo stesso plesso di Scuola
dell’Infanzia/Primaria (nello stesso anno scolastico);
- distribuzione equa di bambini e bambine nelle sezioni.
Scuola Primaria
Per la formazione delle classi prime si tiene conto dei seguenti criteri:
- ripartizione degli alunni in base ai livelli di apprendimento valutati dalle docenti di
Scuola dell’Infanzia;
- distribuzione equa tra alunni e alunne nelle classi;
- suddivisione degli alunni che presentano situazioni di svantaggio, di sostegno o di
alunni che evidenziano casi particolari in base alle certificazioni dichiarate o alle
eventuali segnalazioni.
Scuola Secondaria di 1° grado
All’inizio dell’anno scolastico è costituita una Commissione per la formazione delle
classi, che, dopo aver incontrato i docenti della Scuola Primaria e dopo aver esaminato la
documentazione di ogni alunno (scheda di conoscenza e di valutazione), si riunisce per
formare le classi prime, secondo i criteri dettati dal Collegio Docenti.
L’obiettivo principale è quello di costituire gruppi-classe simili tra loro (criterio
dell’omogeneità); tali gruppi sono composti da ragazzi e ragazze, che provengono da
diverse classi quinte e che presentano diversi livelli di apprendimento (criterio
dell’eterogeneità).
Ogni classe è formata da un numero il più possibile uguale di alunni.
Le classi così formate tendono a garantire a tutti gli utenti condizioni di parità e agli
insegnanti la possibilità di organizzare al meglio l’attività didattica ed educativa.
In particolare i criteri stabiliti dal Collegio dei Docenti sono i seguenti:
suddividere in modo equilibrato secondo il genere maschile e femminile;
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formare gruppi eterogenei dal punto di vista delle abilità conseguite al termine della
Scuola Primaria, tenendo conto dei dati rilevabili dalla scheda di valutazione;
inserire, se possibile, un portatore di handicap per classe.
La commissione designata alla formazione delle classi formerà i gruppi-classe
secondo i criteri sopra definiti. Successivamente si procederà al sorteggio pubblico
durante il quale sarà estratta la sezione da associare al gruppo classe.
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Dirigente Scolastico: Prof. Stefano TOTARO
Collaboratori del Dirigente Scolastico:
ins. Michele DI CARLO (vicario)
ins. Maria Concetta CACCAVO (collaboratore)
Plessi di SCUOLA PRIMARIA
FIDUCIARI DI PLESSO
"D. Morea" PALASCIANO Fausta "M. La Sorte " SGOBBA Annamaria
"Trevisani " CACCAVO Maria Concetta
Plessi di SCUOLA DELL’INFANZIA
FIDUCIARI DI PLESSO
"G. Notarnicola" STANISCI Maria Carmela "G. Guarella" GRECO Francesca
"Spirito Santo" DELL’ERBA Anna
SCUOLA SEC. 1° GRADO FIDUCIARI DI PLESSO
"L. Tinelli" DI CARLO Michele
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COMMISSIONI
RAV- PdM-POF-PTOF
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO
CALABRETTA Palma CACCAVO Maria Concetta BRUNO Marta CAROLI Maria CAPOTORTO Angela PALASCIANO Fausta LECERASE Luisa RUGGIERO Anna Maria DE CATALDO Antonella LANZILLOTTA Angela Maria LOCOROTONDO Livianna BIMBO Rosamaria SGOBBA Annamaria
CONTINUITÀ
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO
DELL’ERBA Anna CLEMENTE Rosanna LOCOROTONDO Livianna
IGNISCI Rosa TURI M. Rosaria DEL VECCHIO Annamaria
LOPERFIDO Anna LISI Maria GIACOVELLI Margherita ANGIULLI Isa CAFORIO Margherita coordinamento: LANZILLOTTA Angela Maria - F. S. Area 2
INTERCULTURA
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO RUGGIERO Anna Maria FIRENZE Anna
FORMULAZIONE ORARIO SCOLASTICO
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO
CACCAVO Maria Concetta LECERASE Luisa
PALASCIANO Fausta
FORMAZIONE CLASSI PRIME
SCUOLA SEC. 1° GRADO
BRUNO Marta CAPOTORTO Angela
D’AMBRUOSO Anna
MENSA
SCUOLA PRIMARIA:
TINELLI Angela SCUOLA
DELL’INFANZIA:
LEO Francesca
GIACOVELLI Margherita VALENTINI Laura
PALASCIANO Fausta
coordinamento: CAROLI M. Grazia F.S. Area 1
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GLI
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO
CAMPANELLA Margherita CAROLI Maria BRUNO Marta
CALABRETTA Palma BIMBO Rosamaria DECATALDO Antonella PALASCIANO Fausta LOCOROTONDO Livianna TAGLIAVANTI Giuseppina
coordinamento: BIMBO Rosamaria e LOCOROTONDO Livianna - F. S. Area 3
SUSSIDI
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO
STANISCI M. Carmela LANZILLOTTA Angela Maria RUGGIERO Anna Maria
coordinamento: SGOBBA Annamaria - F. S. Area 2
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
SCUOLA INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SEC. 1° GRADO
LEO Francesca LOPERFIDO Palma (in Capotorto)
DECATALDO Antonella
GIGANTE Rosa DI CARLO Michele PALASCIANO Fausta GIROLAMO Francesco SCHIAVONE Santina TINELLI Angela coordinamento: RUGGIERO Annamaria - F. S. Area 1
COMMISSIONE ELETTORALE
Scuola dell’Infanzia STANISCI Maria Carmela Scuola secondaria 1° grado DECATALDO Antonella
DOCENTI REFERENTI SU TEMATICHE SPECIFICHE
Attività motorio-sportive
CLEMENTE Rosanna – DI CARLO Michele
Progetti e attività Intercultura
RUGGIERO Anna Maria – FIRENZE Anna
Gare logico-matematiche-informatiche
RUGGIERO Anna Maria - D’AMBRUOSO Anna
Corsi e certificazioni Trinity-Cambridge
SABATELLI Angela Maria
Consiglio Comunale dei Ragazzi CARDONE Livia – BRUNO Marta –
LIPPOLIS Lorita
Progetti Pon FSE - FESR GIROLAMO Francesco – LECERASE Luisa
Educazione alla salute Educazione stradale
PALASCIANO Fausta– RAMUNNO Antonia
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FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1 – GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Funzione 1 – Caroli Maria Grazia- Ruggiero Anna Maria
Coordinamento e valutazione delle attività del P. O. F.
Revisione e aggiornamento del P.O.F. e aggiornamento della versione sintetica del documento POF (versione cartacea); definizione delle linee generali per l'elaborazione del volantino sintesi POF per le famiglie; realizzazione percorsi idonei ad una maggior diffusione e condivisione del documento POF tra i docenti, il personale dell'Istituto e le famiglie degli alunni.
Ricerca e formulazione degli strumenti per l’autovalutazione del P.O.F. Cura della pubblicizzazione e diffusione dei dati inerenti al P. O. F. e
realizzazione del prospetto.
Coordinamento Commissione Visite guidate/Viaggi d’istruzione.
Coordinamento, cura e trasmissione dei dati relativi ai Piani Nazionali di Valutazione scolastica (INVALSI).
Monitoraggio e verifica degli esiti attraverso la valutazione degli apprendimenti in uscita.
Coordinamento Commissione mensa.
Coordinamento della progettazione curricolare ed extracurricolare della Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria.
Coordinamento dei progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa curricolare ed extracurricolare di Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria ed elaborazione del quadro riassuntivo complessivo delle attività (attività opzionali/facoltative e aggiuntive, verificando le date d’inizio, la raccolta delle autorizzazioni per attività curricolari/extracurricolari, orario di svolgimento, quadro contemporaneità).
AREA 1 – GESTIONE DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Funzione 2 – Bruno Marta
Coordinamento e valutazione delle attività del P.O.F.
Revisione e aggiornamento del P.O.F. e aggiornamento della versione sintetica del documento POF (versione cartacea); definizione delle linee generali per l'elaborazione del volantino sintesi POF per le famiglie; realizzazione percorsi idonei ad una maggior diffusione e condivisione del documento POF tra i docenti, il personale dell'Istituto e le famiglie degli alunni.
Ricerca e formulazione degli strumenti per l’autovalutazione del POF, Cura della pubblicizzazione e diffusione dei dati inerenti al POF e realizzazione
del prospetto. Coordinamento, cura e trasmissione dei dati relativi ai Piani Nazionali di
Valutazione scolastica (INVALSI). Monitoraggio e verifica degli esiti attraverso la valutazione degli apprendimenti in
uscita.
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Promozione di iniziative di arricchimento del POF Gestione delle fasi di aggiornamento e autoaggiornamento dell’Istituto
Comprensivo.
Coordinamento della progettazione curriculare ed extracurriculare della Scuola Secondaria 1° grado
Coordinamento dei progetti di arricchimento dell’Offerta Formativa curricolare ed extracurricolare di Scuola Secondaria 1°grado ed elaborazione del quadro riassuntivo complessivo delle attività (attività opzionali/facoltative e aggiuntive, verificando le date d’inizio, la raccolta delle autorizzazioni per attività curricolari/extracurricolari, orario di svolgimento, quadro contemporaneità).
Coordinamento Commissione Aggiornamento.
AREA 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Funzione 1 – SGOBBA Annamaria
Promozione, coordinamento, organizzazione e diffusione dei materiali
Cura e custodia della documentazione delle attività didattiche.
Cura e aggiornamento del Sito web.
Coordinamento dei progetti multimediali.
Coordinamento delle attività laboratoriali di carattere informatico.
Coordinamento commissione
Coordinamento commissione sussidi didattici.
AREA 2 – SOSTEGNO AL LAVORO DEI DOCENTI
Funzione 2 – LANZILLOTTA Angela Maria
Coordinamento dell’utilizzo della biblioteca scolastica, dei sussidi e laboratori scientifico, musicale e multimediale
Gestione e sistemazione della biblioteca degli alunni e dei docenti anche telematica.
Iniziative della cultura del libro.
Consulenza ai docenti nella scelta dei testi.
Promozione e gestione di progetti lettura.
Cura del materiale didattico prodotto da docenti e alunni.
Regolamento di utilizzo e organizzazione oraria delle attività per la fruizione dei laboratori scientifico, informatico, linguistico e musicale.
Prosecuzione sistemazione archivio storico.
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Coordinamento commissione
Coordinamento Commissione Continuità.
Accoglienza e tutoraggio nuovi docenti
Promozione di incontri di accoglienza nuovi docenti.
Coordinamento delle attività di tutoraggio connesse alla Formazione universitaria.
AREA 3 – INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI
Funzione 1 – CAPOTORTO Angela - DE CATALDO Antonella
Coordinamento di attività volte all’orientamento scolastico.
Progettazione e coordinamento di attività e iniziative finalizzate all’orientamento didattico e professionale in collaborazione con le Scuole Secondarie Superiori del territorio
Monitoraggio sulle scelte degli alunni. Rapporti con le Scuole Secondarie, con gli Enti, con le Istituzioni e con le
aziende del territorio in relazione alle attività di orientamento formativo. Coordinamento concorsi.
AREA 3 – INTERVENTI E SERVIZI PER STUDENTI
Funzione 2 REFERENTE G.L.I e B.E.S.
BIMBO Rosamaria – LOCOROTONDO Livianna
Coordinamento area alunni diversamente abili
Coordinamento della progettazione curricolare dei bambini e degli alunni diversamente abili (coordinamento della programmazione educativa e didattica dei docenti di sostegno e partecipazione al “gruppo di lavoro H”.
Coordinamento del gruppo “H” e dei rapporti con gli operatori della ASL BA/5.
Coordinamento delle attività di continuità educativa e didattica alunni H.
Referente laboratorio diversabile. Coordinamento attività di recupero.
Coordinamento commissione
Coordinamento commissione GLI.
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CONSIGLI INTERCLASSE
PRESIDENTI SEGRETARI classi I LISI Maria SCHIAVONE Santina classi II ZANIMATI Giovanna PALASCIANO Lucia
Giuseppa classi III CACCAVO Maria Concetta LANZILLOTTA Angela Maria classi IV ROMANAZZI Doriana GIACOBBE Rosanna classi V PALASCIANO Fausta MASCIULLI Antonia
CONSIGLI INTERSEZIONE SCUOLA DELL’INFANZIA:
PRESIDENTE SEGRETARIO
DELL’ERBA Anna
VALENTINI Laura
CONSIGLI DI CLASSE
COORDINATORI SEGRETARI classe I^ A BRUNO Marta FIRENZE Anna classe II^ A STRADIOTA Maria RAGNO Valeria classe III^ A LIPPOLIS Lorita CARAMIA Giovanni classe I^ B LECERASE Luisa IODICE Paola classe II^ B CAPOTORTO Angela TACCARDI Anna Maria classe III^ B SIMONELLI Ivana RUBINO Leonardo classe I^ C STASI Nicola PIROLLI V. classe II^ C DEL VECCHIO Anna Maria SCHETTINI Rosalia classe III^ C GIACOVELLI Grazia MICCOLIS Marta classe I^ D D’AMBRUOSO Anna SANTORO Maria classe II^ D LOLIVA Rosa RAMUNNO Antonia classe III^ D COLUCCI Maria LOCOROTONDO Livianna classe III^ E TAVERI Francesco DE CATALDO Antonella
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LA SICUREZZA NELLA SCUOLA
Il personale della scuola è stato formato, ai sensi del Dlgs 81/2008 e successive
modifiche e integrazioni, a fronteggiare tutte le emergenze che possono accadere presso
la struttura della Scuola. Inoltre, dovrà garantire sempre i seguenti accorgimenti:
le vie e le uscite di emergenza devono rimanere sgombre in modo da consentire il
raggiungimento del luogo sicuro nel minor tempo possibile. Il personale docente,
non docente e gli alunni si dovranno attenere scrupolosamente alle indicazioni
poste all'interno del proprio locale per l'evacuazione;
le porte delle uscite di emergenza non devono essere chiuse a chiave e devono
essere apribili dall'interno. Le vie e le uscite di emergenza, nonché le vie di
circolazione e le porte che vi danno accesso, non devono essere ostruite da oggetti
in modo da poter essere utilizzate in ogni momento senza impedimenti;
ognuno è tenuto a rispettare le indicazioni riportate all'interno dei locali riguardanti
le modalità per fronteggiare incendi o situazioni di emergenza, fermo restando che
ogni situazione è diversa dall'altra e che quindi, in ogni occasione, si raccomanda il
massimo senso di responsabilità da parte di tutti.
È dovere del personale docente e non docente, qualora ravvisasse la inosservanza
delle suddette prescrizioni, di informare i responsabili.
Dopo aver fornito un'adeguata informazione sia agli alunni, sia ai nuovi arrivati tra il
personale docente e non, circa il comportamento da adottare nelle diverse esigenze,
almeno due volte l'anno viene effettuata una prova generale di evacuazione in emergenza
simulata. Tutto ciò al fine di potersi rendere conto "sul campo" di eventuali problematiche
non valutate e di rendere consapevole il personale dei sistemi e delle procedure da
adottare. Si chiarisce, comunque, che ogni situazione od evento presenta delle
caratteristiche diverse ogni volta e, pertanto, si raccomanda sempre la massima
concentrazione ed il massimo senso di responsabilità da parte di ognuno, anche e
soprattutto durante le prove.
Queste ultime hanno la funzione di preparare tutti ad affrontare, nel miglior modo
possibile, eventi e situazioni di emergenza che potrebbero verificarsi.
Il lavoratore è informato che, in caso di pericolo grave, immediato, che non può
essere evitato, deve allontanarsi dal posto di lavoro, ovvero da una zona pericolosa, non
può subire pregiudizio alcuno e deve essere protetto da qualsiasi conseguenza dannosa.
Il lavoratore sa anche che, in caso di pericolo grave e immediato e nell'impossibilità di
30
contattare il competente superiore gerarchico, se prende misure per evitare le
conseguenze di tale pericolo, non può subire pregiudizio per tale azione, a meno che non
abbia commesso una grave negligenza.
Per le altre norme comportamentali, si rimanda al Piano di Evacuazione e di
Emergenza operante nella nostra scuola.
FIGURE PROFESSIONALI PREVISTE DAL D.LGS 81/08
RESPONSABILE DEL
SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Dott. QUARTA Luigi
RAPPRESENTANTE SICUREZZA LAVORATORI ZACCARIA Rosa Maria
PREPOSTO AI LABORATORI DI
INFORMATICA E AI LUOGHI DI LAVORO
LECERASE Luisa
ADDETTI ANTIFUMO LIPPOLIS Lorita – LECERASE Luisa – COLUCCI Maria (DSGA)
BRUNO Marta (APS) CARAMIA Giovanni(ASPP) D’AMBRUOSO ANNA(APS) MICCOLIS Marta (AAMPI) NAPPI Teresa (AAMPI) RAMUNNO Antonia (ASPP) LECERASE Luisa (ASPP) ZACCARIA M. Giuseppa (AAMPI) IODICE Paola (APS) STASI Nicola (APS)
“L.Tinelli”
SCUOLA
SEC. 1° GRADO
BERNOCCO Michelina (APS) GRISANZIO Rosalba (ASPP) LACATENA Pasquale (AAMPI) LISI Maria (AAMPI) PASTORE Giacomo (APS) SCHIAVONE Santina (APS) TINELLI Lorenza (ASPP-AAMPI)
SCUOLA PRIMARIA
“D. Morea” Pl. Distaccato “Via
Bligny"
GIACOBBE Rosanna (APS) GIGANTE Rosa Maria (AAMPI) ROMANAZZI Doriana (APS)
Plesso distaccato Via POLA
BACCARO Palma (ASPP) CAFORIO Margherita (ASPP) DI SISTO Cosima (AAMPI) PALASCIANO Giovanna (AAMPI) ZANIMATI Giovanna (AAMPI)
“La Sorte”
SCUOLA
PRIMARIA
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LOPERFIDO Palma (in Capotorto) (APS) TINELLI Angela Antonia (ASPP) PALASCIANO Giovanna (APS) VACCA Teresa (ASPP)
CACCAVO Maria Concetta (AAMPI) DE BIASE Erminia (AAMPI) DELL’ERBA Anna (AAMPI) GIACOVELLI Margherita (ASPP-APS) PALASCIANO Lucia G. (APS) RUGGIERO Anna Maria (ASPP)
“Trevisani” “S.Santo” SCUOLA
PRIMARIA SCUOLA
DELL’INFANZIA
CONVERTINO Lucia (ASPP) RIZZI Addolorata (ASPP-APS) SOLLAZZO Rosa Angela (AAMPI) STANISCI Maria Carmela (ASPP) VALENTINI Laura (AAMPI-APS)
“Notarnicola”
SCUOLA
DELL’INFANZIA
LEO Francesca (APS-AAMPI) CAMPANELLA Margherita (ASPP) GRECO Francesca (ASPP) IGNISCI Rosa (AAMPI-APS) DE BLASI Liliana Vittoria (AAMPI) QUARATO Addolorata (APS)
“Guarella”
SCUOLA
DELL’INFANZIA
32
“
"La scuola deve porre le basi del percorso formativo dei bambini e degli adolescenti
sapendo che esso proseguirà in tutte le fasi successive della vita. In tal modo la scuola
fornisce le chiavi per apprendere ad apprendere, per costruire e per trasformare le mappe
dei saperi rendendole continuamente coerenti con la rapida e spesso imprevedibile
evoluzione delle conoscenze e dei loro oggetti. Si tratta di elaborare gli strumenti di
conoscenza necessari per comprendere i contesti naturali, sociali, culturali, antropologici nei
quali gli studenti si troveranno a vivere e a operare” .
La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed
è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura. Essa si pone la finalità di promuovere
nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e li avvia alla
cittadinanza.
La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, delle conoscenze
disciplinari e allo sviluppo delle dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee,
etiche e religiose. Mediante un’attenta progettazione didattica, periodica e condivisa,
promuove l’organizzazione degli apprendimenti in maniera progressivamente orientata ai
saperi disciplinari, realizzando quindi il passaggio dai campi di esperienza alle discipline
raggruppate in aree.
Nella Scuola Secondaria di 1° grado vengono favorite una più approfondita padronanza
delle discipline e una articolata organizzazione delle conoscenze, nella prospettiva della
elaborazione di un sapere integrato. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole
discipline concorrono a loro volta alla promozione di quelle più ampie e trasversali.
Quest’ultime rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale
e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori
della convivenza civile e del bene comune.
L’efficace organizzazione degli ambienti di apprendimento, la professionalità degli
operatori e il dialogo sociale ed educativo con le famiglie e con la comunità mirano al
raggiungimento delle seguenti finalità:
Aumentare il benessere di tutti a scuola;
Rendere la scuola attrattiva per favorire il piacere di apprendere;
33
Rafforzare l’identità specifica della comunità attraverso la valorizzazione del
patrimonio storico, artistico, paesaggistico e culturale.
Tutti gli ordini di scuola intendono operare per il raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
promuovere lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono
riconducibili a specifici ambiti disciplinari ( comunicazione in lingua madre,
comunicazione in lingue straniere, competenze logico-matematiche, competenze
digitali) ed a dimensioni trasversali ( imparare ad imparare, iniziativa ed
imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);
potenziare l’utilizzo di metodologie didattiche innovative;
migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione delle
informazioni e delle conoscenze interne ed esterne tra il personale, gli alunni e le
famiglie relative a obiettivi perseguiti, modalità di gestione e risultati conseguiti;
implementare la verifica dei risultati come strumento di revisione, correzione e
miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;
generalizzare l’uso di tecnologie digitali tra il personale scolastico per migliorarne la
competenza;
sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione
metodologica-didattica;
accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti,
accordi, progetti;
attivare iniziative volte a garantire principi di pari opportunità, parità dei sessi, lotta
alla violenza di genere e a tutte le forme di discriminazione;
realizzare percorsi formativi e iniziative diretti al recupero scolastico, all’orientamento
ed alla valorizzazione del merito e dei talenti;
promuovere azioni per superare difficoltà e problematiche relative all’integrazione
degli alunni stranieri.
34
CRIT
(Centro Risorse Interculturale del Territorio)
L'educazione interculturale è condizione strutturale della società multiculturale,
partendo dal presupposto che la diversità culturale va pensata quale risorsa positiva per i
complessi processi di crescita della società e delle persone.
I servizi offerti dal Crit offrono la possibilità agli utenti di informarsi e assumere
maggiore consapevolezza sull'accettazione ed il rispetto delle culture, ma anche sul
riconoscimento delle identità culturali nella quotidiana ricerca di dialogo, di comprensione,
di collaborazione, in una prospettiva di reciproco arricchimento.
Il compito educativo, quindi, assume il carattere specifico di mediazione fra le
diverse culture. Diventa strumento di comprensione e confronto dei diversi modelli
culturali, in un ciclo continuo di mediazione non riduttiva degli apporti culturali diversi
intesa come promozione delle capacità di convivenza costruttiva in un tessuto culturale e
sociale multiforme.
L’Istituto Comprensivo “Morea-Tinelli” è Centro Risorse Interculturale del
Territorio (CRIT) ed è pertanto luogo di scambio con l’esterno, spazio di costruzione
identitaria di tutti gli alunni, specie quelli immigrati.
Il centro promuove attività formative interculturali, rileva i bisogni del territorio e
dialoga con gli Enti Locali in merito all’accoglienza e integrazione di alunni stranieri e
famiglie.
Organizza viaggi d’istruzione, visite guidate, uscite didattiche e manifestazioni
pubbliche.
Il nostro centro ha sottoscritto in novembre 2010 un accordo di rete al fine di
coordinare le attività in sinergia con le altre realtà del territorio per creare occasioni di
formazione e integrazione dei cittadini provenienti da altre realtà geografiche.
Per facilitare l’inserimento di alunni stranieri il CRIT provvede alla richiesta di
mediatori linguistici e culturali. La richiesta di mediatori linguistici e culturali in ambito
educativo e scolastico si accompagna all'aumento della presenza di allievi stranieri.
L’Istituto Comprensivo “Morea -Tinelli”, nel corrente anno scolastico registra la
presenza di 20 alunni di diversa nazionalità nella scuola primaria e di 14 nella scuola
secondaria di 1° grado.
35
Nelle scuole che hanno una presenza consolidata di alunni stranieri e che utilizzano
il mediatore, si è cercato di definire con maggior precisione i compiti di questa figura
professionale, intesa quale supporto al ruolo educativo della scuola.
A partire dalle esperienze consolidate, si possono individuare i seguenti quattro ambiti di
intervento.
Il mediatore può collaborare in:
compiti di accoglienza, tutoraggio e facilitazione nei confronti degli allievi neo
arrivati e delle loro famiglie;
compiti di mediazione nei confronti degli insegnanti; fornisce loro informazioni sulla
scuola nei paesi di origine, sulle competenze, la storia scolastica e personale del
singolo alunno;
compiti di interpretariato e traduzione (avvisi, messaggi, documenti orali e scritti) nei
confronti delle famiglie e di assistenza e mediazione negli incontri dei docenti con i
genitori, soprattutto nei casi di particolare problematicità;
compiti relativi a proposte e a percorsi didattici di educazione interculturale, condotti
nelle diverse classi, che prevedono momenti di conoscenza e valorizzazione dei
Paesi, delle culture e delle lingue d'origine.
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La struttura e l’organizzazione della rete sono specificate nel seguente diagramma.
Nuovo impulso alla creazione di una rete di scuole CRIT nasce non solo dalla volontà di
confrontare esperienze e buone pratiche, ma anche dalle ultime disposizioni di legge che
prevedono, per i cittadini stranieri richiedenti il permesso di soggiorno, la certificazione
della conoscenza della lingua italiana come L 2. La scuola secondaria di 1° grado ha
attivato l’iter per diventare Ente certificatore accreditato.
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COMPETENZE LINGUISTICHE
(Certificazione Trinity)
La nostra scuola è centro esaminatore Trinity, pertanto è possibile conseguire la
certificazione delle competenze in lingua inglese in sede.
Trinity College London è un Examinations Board (Ente Certificatore) britannico
fondato nel 1870 patrocinato da Sua Altezza Reale il Duca di Kent. Esso opera in oltre 60
paesi al mondo e, oltre a certificazioni di lingua inglese per studenti, rilascia qualifiche
iniziali e avanzate per docenti.
Trinity College London è un soggetto accreditato dal Ministero dell’Istruzione
Italiana per la formazione del personale docente dal 2001 e svolge attività di formazione
riconosciuta dal 1997 ed è stato firmatario di specifici Protocolli e Accordi con il Ministero
dell’Istruzione e la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane
Trinity College London è un ente riconosciuto e controllato dalla QCA, l’autorità
Britannica preposta alla validazione degli enti certificatori. Le qualifiche e le certificazioni
rilasciate dagli enti riconosciuti dalla QCA sono riconosciute dalla UCAS (University and
Colleges Admission Services)
Tramite i propri esami Trinity si propone di valutare in modo diretto, utilizzando
prove di produzione, le competenze comunicative che trovano riscontro nell’uso reale della
lingua.
In particolare l'Ente Certificatore Trinity è interessato a valutare:
l' uso corretto degli elementi grammaticali e l'uso appropriato delle altre strutture;
la prontezza: l'allievo deve mostrare di capire ed interagire in modo adeguato;
l' abilità del candidato di comunicare informazioni pertinenti e di organizzare
informazioni ed opinioni in modo soddisfacente;
la pronuncia: ossia, la capacità di parlare in modo comprensibile, di usare
correttamente l'accento delle parole, il ritmo e l'intonazione;
l'abilità di esprimersi in modo sciolto e naturale.
Vi sono esami a tutti i livelli, anche per chi sta cominciando a studiare la lingua
inglese o è a un livello elementare.
L’esame Trinity è motivante, centrato sul candidato, il quale partecipa attivamente
scegliendo parte degli argomenti da presentare e discutere con l’esaminatore, proprio
come accade in una conversazione reale.
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Gli esami del Trinity sono esterni al 100% in quanto gli esaminatori non risiedono in
Italia e vengono selezionati, formati e monitorati direttamente dal Trinity.
(Certificazione Cambridge)
Il nostro Istituto offre la possibilità di sostenere gli esami di Certificazione di Lingua
Inglese dell’Università di Cambridge.
Gli esami hanno lo scopo di valutare la conoscenza linguistica in inglese come
lingua straniera secondo una scala composta da cinque livelli corrispondenti a gradi di
competenza progressivamente più alti:
KET (Key English Test). Corrisponde alla capacità di comunicare in maniera molto
semplice e in contesti familiari.
PET (Preliminary English Test). Corrisponde alla capacità di partecipare a situazioni
che richiedono un uso prevedibile della lingua, leggere e capire semplici brani,
scrivere lettere di tipo personale e comprendere dialoghi condotti ad un ritmo
moderato;
FCE (First Certificate in English). Corrisponde alla capacità di utilizzare tutte le
strutture della lingua, prendere parte in maniera efficace a conversazioni su
questioni pratiche in una varietà di contesti, leggere e comprendere il significato
generale di brani, capire, saper ricavare informazioni dettagliate dei testi ascoltati;
CAE (Certificate in Advanced English). Corrisponde alla capacità di adattare il
proprio registro linguistico al destinatario a cui si rivolge, scrivere elaborati di stile
diverso, capire con precisione brani e discorsi, leggere e analizzare testi di vario
tipo;
CPE (Certificate Of Proficiency in English). Corrisponde alla piena padronanza di
tutti gli strumenti linguistici dimostrando di essere in grado di leggere e
comprendere, in modo approfondito, un gran numero di brani tratti da fonti diverse,
sostenere una discussione, saper esprimere le proprie opinion, comprendere e
riferire con precisione il contenuto di discussioni.
Le certificazioni relative a ciascun livello, si ottengono dopo aver superato una serie
di prove che servono ad attestare tutte e quattro le abilità linguistiche (lettura,
comunicazione scritta, ascolto e comunicazione orale). Ciascun esame è autonomo e
completo, infatti per sostenere le prove di un livello non è necessario aver superato
l’esame del livello inferiore. Le certificazioni Cambridge sono riconosciute in tutto il mondo.
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CONTINUITÀ
La “continuità” nasce dall’ esigenza primaria di garantire il diritto dell’ alunno ad un
percorso formativo organico e completo che miri a promuovere uno sviluppo articolato e
multi-dimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse
istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità.
La continuità, inoltre, ha lo scopo di prevenire le difficoltà che l'allievo incontra nel
passaggio tra i diversi ordini di scuola e che spesso causano la dispersione e l’abbandono
scolastico.
Continuità non vuol dire mancanza di cambiamento, ma piuttosto capacità di
valorizzare le competenze già acquisite dall’alunno, nel rispetto dell’azione educativa di
ciascuna scuola pur nella diversità di ruoli e funzioni.
La continuità educativa e didattica presuppone una serie di relazioni che la scuola
assicura sia nella forma “verticale” di raccordo tra i vari ordini di scuola, sia nella forma
“orizzontale”, aprendosi alle famiglie e al territorio.
La continuità in forma orizzontale si attua attraverso:
la conoscenza, la condivisione e la collaborazione finalizzate alla realizzazione
dell'Offerta Formativa. Anche i genitori, infatti, devono sentirsi coinvolti nel progetto
che la scuola propone, perché è dalla reciproca conoscenza che viene alimentato il
clima di fiducia necessario per instaurare un rapporto collaborativo tra alunni,
docenti e genitori, ciascuno con la propria specificità e nel rispetto del proprio ruolo.
La continuità in forma verticale assicura:
il coordinamento dei curricula dei diversi ordini di scuole;
l' armonizzazione, tra i diversi ordini di scuole, di strategie didattiche, stili educativi e
pratiche d'insegnamento;
gli stages degli alunni delle classi terze presso le scuole Superiori presenti nel
territorio circostante;
gli stages degli alunni delle classi-ponte;
l' organizzazione di corsi nell'ambito dell'educazione permanente rivolti agli adulti.
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Particolare attenzione viene posta, inoltre, alla formazione delle classi iniziali, alle
attività di accoglienza dei nuovi alunni e al confronto e scambio di informazioni tra i docenti
degli anni “ponte” per la conoscenza e l’accoglienza dei ragazzi al fine di:
aiutare gli alunni ad affrontare e superare forme di insicurezza;
far crescere la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad apprendere;
contrastare i fenomeni del disagio e della dispersione scolastica;
favorire l’ integrazione degli alunni in difficoltà e diversamente abili.
L’accoglienza, inoltre, è una fase del “progetto continuità”, e vede impegnati docenti
ed operatori scolastici al fine di garantire un clima sereno e favorevole alla comunicazione
e alla crescita personale dell’alunno fin dai primi giorni di scuola, momento fondamentale
per instaurare un positivo approccio interpersonale attraverso un atteggiamento di
disponibilità, apertura e ascolto.
INTERCULTURALITÀ E INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITÀ
L'impostazione della scuola come organismo unitario, orientato a personalizzare
l'offerta formativa, favorisce l'individuazione di interventi didattici e l'integrazione di
qualsiasi “diversità”.
I minori stranieri, come quelli italiani, sono innanzitutto “persone” e, in quanto tali,
titolari di diritti e doveri che prescindono dalla loro origine nazionale. La Dichiarazione
Universale dei Diritti Umani (1948), infatti, all’art. 2 afferma che: “Ad ogni individuo
spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza
distinzione alcuna per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di opinione
politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di
altra condizione”; sono principi confermati dalla Convenzione sui Diritti dell’Infanzia del
1989: si tratta di Dichiarazioni che l’Italia ha fatto proprie e che valgono sul nostro territorio
e costituiscono un punto fermo per gli interventi che coinvolgono ragazzi e preadolescenti
di ogni provenienza. Per la piena integrazione di tutti, la scuola assume l’educazione
interculturale come suo orizzonte culturale (Circolare ministeriale del 26 luglio 1990, n.
205, La scuola dell’obbligo e gli alunni stranieri. L’educazione interculturale e art. 36 della
Legge 40/98) e si impegna a:
valorizzare quotidianamente le culture a cui appartengono gli alunni stranieri
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presenti nelle nostre classi, utilizzando come fonti di conoscenze diverse, dirette e
vive, gli alunni, i loro famigliari e le associazioni presenti sul territorio;
progettare percorsi di Educazione alla cittadinanza ed alla solidarietà, come
promozione dell’identità personale attraverso la relazione costruttiva con gli altri, la
sperimentazione della diversità e dell’impegno individuale.
La progettualità della nostra scuola, per questo, privilegia le scelte metodologiche che
contribuiscono a valorizzare le potenzialità dei singoli protagonisti, in modo tale che
ciascuno, in base alle proprie peculiarità, rappresenti una risorsa per l'intera comunità
scolastica.
La presenza nella nostra collettività scolastica di alunni stranieri, diversabili e/o con
svantaggi socio-culturali, di un centro CRIT (Centro Risorse Interculturale di Territorio),
nonché di un Centro Territoriale Permanente per l'Educazione degli Adulti, fa sì che gli
interventi siano volti in diverse direzioni:
Personalizzazione degli interventi educativi
Realizzazione di percorsi in forma di laboratori
Acquisizione di abilità praticabili in ambienti sociali
Promozione di progetti di accoglienza e di alfabetizzazione degli alunni
stranieri, delle loro famiglie e degli immigrati che svolgono la loro attività nel
nostro territorio
Collaborazioni costruttive col territorio
Predisposizione di progetti di riqualificazione culturale e/o professionale
Rafforzamento della socialità
Apertura al confronto multiculturale.
Tra le scelte organizzative si privilegiano:
Progettazione di attività per gruppi
Partecipazione ad attività didattiche più consone alle capacità e agli interessi delle
singole persone coinvolte nel progetto educativo
Organizzazione degli spazi
Intervento di mediatori culturali e/o linguistici.
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INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON BES
La Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con
bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” delinea e
precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
Rientrano nella più ampia definizione di BES tre grandi sotto-categorie: quella
della disabilità; quella dei disturbi evolutivi specifici e quella dello svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale.
Norme primarie di riferimento per tutte le iniziative che la scuola ha finora intrapreso
sono state la L. 104/1992, per la disabilità, la L. 170/2010 e successive integrazioni, per gli
alunni con DSA, e sul tema della personalizzazione la L. 53/2003. Ora la nuova direttiva
amplia l’area dei DSA a differenti problematiche quali, ad esempio, i deficit del linguaggio,
delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività,
nonché il funzionamento intellettivo al limite, e introduce il tema dello svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale.
La Direttiva sposta definitivamente l’attenzione dalle procedure di certificazione
all’analisi dei bisogni di ciascuno studente ed estende in modo definitivo a tutti gli studenti
in difficoltà il diritto – e quindi il dovere per tutti i docenti – alla personalizzazione
dell’apprendimento, anche attraverso il diritto ad usufruire di misure dispensative e
strumenti compensativi, nella prospettiva di una presa in carico complessiva ed inclusiva
di tutti gli alunni.
L’attenzione ai DSA come l’attenzione ai BES non ha lo scopo di favorire improprie
facilitazioni ma di rimuovere quanto ostacola i percorsi di apprendimento, e questo non
genera un livellamento degli apprendimenti ma una modulazione degli stessi sulle
potenzialità di ciascuno, nell’ottica di una scuola più equa e più inclusiva.
Tali problematiche, certificate da uno o più specialisti, documentate dalla famiglia o
semplicemente rilevate dalla scuola, devono trovare risposte adeguate e articolate,
devono essere al centro dell’attenzione e dello sforzo congiunto della scuola e della
famiglia.
Ciò è possibile attraverso una osservazione e una lettura attenta dei segni di
disagio, un dialogo con la famiglia ma soprattutto offrendo idonee e personalizzate
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risposte, nell’intento di favorire pienamente l’inclusione di tutti gli alunni e il loro successo
formativo.
La circolare del 22 novembre 2013, che offre alcuni chiarimenti sugli strumenti di
intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali, precisa che non è compito della
scuola certificare gli alunni con bisogni educativi speciali, ma individuare quelli per i quali è
opportuna e necessaria l’adozione di particolari strategie didattiche. Si ribadisce che,
anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno
dato diritto alla certificazione di disabilità o di DSA, il Consiglio di classe è autonomo nel
decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato (PDP), avendo
cura di verbalizzare le motivazioni della decisione.
E’ quindi peculiare facoltà dei Consigli di classe o dei team docenti individuare –
eventualmente anche sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei docenti – casi
specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati,
formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato, la cui validità rimane comunque circoscritta
all’anno scolastico di riferimento.
Il PDP è lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-educative
calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita, da parte dei docenti, sia nelle
attività individuali che collegiali.
Non va comunque dimenticato che la personalizzazione viene realizzata
principalmente attraverso una mediazione educativa equilibrata su cui la professionalità
docente, nella dimensioni richiamate ha acquisito grandi capacità ed esperienze.
Come esplicita ancora la Direttiva, il delicato e importante compito di presa in carico dei
BES riguarda tutta la comunità educante e richiede un approfondimento e un
accrescimento delle competenze specifiche di docenti e dirigenti scolastici.
Nel nostro Istituto, ad inizio anno scolastico, è stato costituito il GLI cui ne fanno
parte il Dirigente Scolastico, docenti con funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno,
docenti disciplinari con compiti di coordinamento delle classi e genitori degli alunni. Nel
corso dell’anno sono previsti diversi incontri per affrontare le diverse tematiche.
Le funzioni del GLI sono:
Rilevare i BES presenti nella scuola;
Provvedere alla raccolta, lettura e organizzazione della documentazione
relativa ai percorsi di alunni con bisogni educativi speciali.
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Organizzare e coordinare gli incontri con i servizi socio-assistenziali a favore
degli alunni con bisogni educativi speciali.
Promuovere progetti finalizzati alla rilevazione dei disturbi specifici
dell’apprendimento e all’attivazione di percorsi didattici personalizzati, con
l’individuazione delle misure dispensative e degli strumenti compensativi
previsti dalla normativa.
Promuovere progetti volti alla formazione dei docenti.
Collaborare con i consulenti esterni, attraverso l’attività di mediazione scuola-
famiglia, per un’adeguata presa in carico delle situazioni di difficoltà
Monitorare e valutare il livello di inclusività della scuola.
Compito del GLI è anche quello di elaborare entro la fine di ogni anno scolastico il
Piano Annuale dell’Inclusione (PAI), inteso come un momento di riflessione di tutta la
comunità educante per realizzare la cultura dell’inclusione e sviluppare una didattica
attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni, non dunque come un
ulteriore adempimento burocratico, ma quale integrazione del Piano dell’Offerta Formativa,
di cui è parte sostanziale.
Per quest’anno scolastico il GLI ha proposto un corso di formazione rivolto a tutti i
docenti dell’Istituto sulle seguenti tematiche:
Indicazioni e strumenti per l’individuazione dell’alunno con bisogni educativi
speciali.
Concrete strategie didattiche e approcci metodologici per lo sviluppo di
un’azione educativa di successo.
Strategie e competenze compensative
Il Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con BES
Apprendimento della Lingua dei Segni Italiana.
Inoltre, è stato elaborato un questionario da consegnare a tutti i docenti di classe
dell’Istituto per rilevare il numero degli alunni con BES presenti, le strategie didattiche
attivate, le risorse umane e i materiali utilizzati ed eventuali suggerimenti. Tali dati saranno
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raccolti per offrire una visione d’insieme dell’Istituto ed essere un ottimo punto di partenza
per elaborare un PAI funzionale alla realizzazione della dimensione inclusiva della scuola.
INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Per quanto riguarda gli alunni diversamente abili, l’Istituto persegue l’obiettivo di
garantire un pieno diritto all’educazione, promuovendo la socializzazione e
l’apprendimento in un contesto sociale di effettiva integrazione attraverso il coinvolgimento
delle famiglie e il raccordo con i servizi presenti sul territorio, quali ASL, Istituti di
Riabilitazione, Enti locali e associazioni.
Il dipartimento dei docenti specializzati per attività di sostegno sviluppa e condivide i
piani d’intervento nelle classi coinvolte, predispone interventi mirati di didattica speciale,
redige il Piano Educativo Individualizzato secondo la normativa vigente e le procedure
fissate dalla scuola.
Definire un documento di procedura delle buone pratiche d’inserimento e di
adattamento del percorso scolastico degli alunni diversabili, secondo le indicazioni
normative contenute nella Legge Quadro n.104 e dei successivi decreti e integrazioni, è
importante in quanto esso costituisce uno strumento di lavoro fondamentale per un
effettivo processo di accoglienza e integrazione. Il concetto di accoglienza si basa
essenzialmente sul concetto di continuità, che, nell’ambito educativo, assume pluralità e
opportunità di realizzazione:
- Continuità tra scuola/famiglia/territorio;
- Continuità tra le discipline e/o gli ambiti disciplinari;
- Continuità dei progetti formativi;
- Continuità tra metodologie/obiettivi/strumenti e verifiche;
- Continuità tra tappe evolutive/motivazioni/interessi e percorsi scolastici.
La continuità del processo educativo per gli alunni diversabili si inscrive nel più vasto
orizzonte della continuità orizzontale e verticale, comune a tutti gli alunni, con precisi
strumenti operativi e condizioni organizzative ben definite:
- la comunicazione dei dati dell’alunno;
- la comunicazione delle informazioni sull’alunno in rete con la famiglia e gli esperti
dell’Unità Multidisciplinare;
- coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e terminali;
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- la formazione delle classi iniziali;
- il sistema di valutazione dell’alunno e del suo percorso evolutivo;
- il rapporto e l’utilizzo dei servizi di competenza degli Enti territoriali.
Il percorso “individualizzato” di un alunno diversamente abile può iniziare in qualsiasi
momento della frequenza scolastica, nel momento in cui si rende necessario l’intervento
dell’esperto.
Ciò premesso, si rende necessario definire le varie fasi della continuità.
PRIMA FASE: iscrizione
PERIODO:Gennaio-Febbraio
La presenza degli alunni diversamente abili nella Scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria, viene preventivamente segnalata negli incontri attuati dalle Referenti sulla
continuità. Nel caso in cui la certificazione diagnostica dell’alunno diversabile sia rilasciata
nel corso dell’anno, la famiglia è tenuta a presentarla immediatamente alla scuola in modo
da attivare al più presto le risorse necessarie.
Il Dirigente Scolastico, insieme al Referente per l’Inclusione, incontra i genitori e gli
operatori dell’ASL di appartenenza, nonché i servizi sociali per raccogliere tutte le
informazioni necessarie a creare una rete di collaborazione sul territorio.
Il Dirigente Scolastico dà comunicazione all’Ufficio Scolastico Provinciale
competente delle risorse umane necessarie. Prende contatti con l’Amministrazione
Comunale del territorio per la richiesta di ore di assistente specialistico, qualora se ne
ravvede la necessità.
SECONDA FASE: progettazione della continuità; Passaggio informazioni;
approvazione progetti Integrazione
PERIODO: Maggio-Giugno
Nella realizzazione del progetto di accoglienza viene data particolare rilevanza al
passaggio di informazioni tra gli insegnanti della Scuola dell’Infanzia, Primaria e
Secondaria. Questa azione viene presa in carico dai Referenti per l’Inclusione che
organizzano e coordinano l’incontro tra i docenti.
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Il Dirigente Scolastico riferisce al Collegio Docenti la situazione dell’utenza
scolastica degli alunni diversamente abili per l’anno successivo.
TERZA FASE: Progettazione dell’organizzazione scolastica
PERIODO: Luglio
Nel mese di luglio il Dirigente Scolastico verifica le risorse umane date in dotazione
alla scuola per il percorso di integrazione dell’anno scolastico successivo; in caso di
incongruenza con le richieste presentate, contatta l’ufficio competente per assicurare agli
alunni diversabili dell’Istituto la dotazione organica necessaria.
Il Referente per l’Inclusione verifica la presenza e la corretta conservazione dei
documenti utili per la predisposizione degli interventi relativi al nuovo anno scolastico. I
documenti relativi al percorso scolastico dell’alunno diversamente abile sono conservati
nel fascicolo personale all’interno della cassaforte nell’ufficio di Presidenza.
QUARTA FASE: accoglienza e percorso scolastico
PERIODO: Settembre- Ottobre
Sulla base delle informazioni a disposizione, vengono considerate le classi prime
nelle quali sussistono i presupposti necessari per realizzare una buona integrazione quali:
- il numero degli alunni;
- la presenza di alunni compagni di classe;
- la presenza di alunni particolarmente adeguati ad affiancare il compagno
diversamente abile;
- la particolare collocazione dell’aula che accoglierà l’alunno/a, atta a rispettare le
sue esigenze particolari.
Si rinnovano gli incarichi e i ruoli relativi all’area dell’Integrazione (Referente per
l’Inclusione, membri componenti il GLI d’Istituto) e si porta a conoscenza nel Collegio
Docenti per l’approvazione.
Il Dirigente Scolastico convoca il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI), conferma
o rinnova gli incarichi dei componenti e insieme al Referente e ai componenti del GLI
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procede all’aggiornamento della situazione degli alunni diversabili e delle risorse umane
necessarie.
Il Dirigente Scolastico o il Referente incontrano i docenti di nuova nomina presenti
nell’Istituto e illustrano loro le modalità organizzative e operative dell’Istituto in merito al
percorso di integrazione degli alunni diversabili.
Il Dirigente Scolastico o il Referente per l’integrazione contatta l’Assistente Sociale
del Comune, Referente dei Piani di Zona, per l’assegnazione del personale assistente
educativo richiesto.
Il Dirigente Scolastico o il Referente informano i Consigli di classe, in cui è presente
l’alunno diversabile e i docenti di sostegno dei documenti relativi agli alunni diversamente
abili.
Il docente Referente distribuisce ai docenti di sostegno il registro per la trascrizione
dei contenuti, delle attività quotidiane e delle relative annotazioni necessarie per la
rilevazione del processo evolutivo dell’alunno.
Il docente Referente con i team dei docenti per il buon funzionamento degli
interventi personalizzati a favore degli alunni diversamente abili.
PERIODO:Ottobre
Il team dei docenti, in collaborazione con l’insegnante di sostegno, inizia le
osservazioni necessarie per la formulazione del Piano Educativo Individualizzato (PEI)
adeguato alle caratteristiche dell’alunno diversabile.
In seguito alle osservazioni effettuate nel primo momento di frequenza scolastica e
alle informazioni ricevute dalle figure che hanno affiancato l’alunno diversabile negli anni
precedenti, il gruppo docente valuta e concorda la tipologia di programmazione da
adottare che può essere semplificata o differenziata. La scelta deve essere coerente con
quanto è stato fatto in precedenza e quanto verrà fatto nel futuro “Progetto vita” e
condivisa dalla famiglia e dagli operatori dell’ASL che seguono l’alunno.
Una programmazione semplificata fa riferimento agli obiettivi minimi della
programmazione della classe di appartenenza.
Una programmazione differenziata fa riferimento esclusivamente al Piano Educativo
Individualizzato predisposto per l’alunno e agli obiettivi diversificati che ogni singolo
docente avrà stabilito e concordato con l’insegnante di sostegno.
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La valutazione degli alunni diversabili è strettamente correlata al percorso
individuale svolto sulla base del PEI ed espressa con voto in decimi.
Tenuto conto che non è possibile definire un’unica modalità di valutazione degli
apprendimenti, essa potrà essere:
in linea con quella della classe ma con criteri personalizzati o semplificati;
differenziata;
mista.
La scelta verrà definita nel PEI di ogni singolo alunno.
Gli insegnanti di sostegno consegnano il PEI in tre copie, una copia nel registro
personale, una copia nella cartellina delle programmazioni della classe d’integrazione ed
una copia nel fascicolo personale dell’alunno.
Il Referente cura la corretta archiviazione dei documenti nei fascicoli personali dei
singoli alunni verificandone la corretta redazione e compilazione.
Gli insegnanti di sostegno e gli assistenti educatori si incontrano, secondo un
calendario prestabilito per l’approvazione del PEI e per un momento di verifica
sull’andamento delle attività programmate, qualora fosse richiesto dai docenti o dai
genitori, segnalano al referente per l’Integrazione eventuali bisogni e/o richieste di risorse
materiali per il buon funzionamento delle attività, chiarimenti in merito alla corretta
elaborazione del PEI e del registro.
Gli operatori scolastici e gli operatori sanitari si accordano per gli incontri previsti tra
i vari Enti che partecipano al percorso di integrazione degli alunni diversamente abili.
Vengono predisposti i calendari degli incontri di cui viene data al massima diffusione agli
Enti interessati comprese le famiglie.
PERIODO: Gennaio-Febbraio
Il Dirigente Scolastico segue le operazioni di passaggio dell’alunno diversabile da
una annualità a quella successiva. Presiede agli scrutini del 1° quadrimestre e si informa
dell’andamento educativo-didattico dei singoli alunni verificandone le valutazioni e i
progressi.
L’insegnante di sostegno è presente alla consegna delle schede personali relative
all’andamento del 1° quadrimestre e illustra alla famiglia le valutazioni conseguite
relativamente alla programmazione scelta e agli obiettivi programmati.
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PERIODO: Aprile- Maggio
Il gruppo dei docenti raccoglie le informazioni indispensabili per predisporre la
valutazione finale dell’anno in corso, definisce le azioni necessarie per gli alunni, iscritti
alla Scuola Secondaria, che devono sostenere gli esami di Stato; inoltre formulano le linee
generali di lavoro da realizzare nell’anno successivo.
Il docente referente programma gli incontri con il Gruppo di Lavoro di Handicap
Operativo (GLHO) per redigere il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) degli alunni di
passaggio da un ordine di scuola all’altro e di coloro che sono stati riconosciuti in
situazione di handicap nel corso dell’anno scolastico.
I docenti di sostegno e gli assistenti educatori consegnano i documenti finali e il
registro personale entro la fine di giugno.
Il Dirigente Scolastico, a fine anno scolastico, convoca il GLI e verifica l’andamento
dei progetti, raccoglie le relazioni conclusive, accoglie le considerazioni dei componenti del
GLI e insieme valuta la richiesta di dotazione organica per l’anno successivo.
PROSPETTO SINTETICO DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE E DI ACCOGLIENZA
QUANDO? COSA? CHI?
Gennaio-Febbraio -Iscrizione
-Incontro
-Richiesta organico sostegno
- Famiglia
-DS-Famiglia-ASL-Comune
-DS-USP-Comune
Maggio-Giugno -Passaggio informazioni
-Approvazione progetti
-DS-docenti
-Collegio Docenti
Luglio -Verifica dotazione organico
-Controllo documenti
-DS-USP-Comune
Referente per l’Inclusione
Settembre- Ottobre
- Formazione classi
-Approvazione incarichi
-Convocazione e aggiornamento
componenti GLI
-Passaggio informazioni e modalità
operative
-Distribuzione registri
-DS-docenti
-Collegio Docenti
-DS-Referente Inclusione
-DS-Referente Integrazione-docenti di
sostegno
-Referente Integrazione-docenti di
sostegno
Ottobre -Raccolta osservazioni formulazione
PEI e/o PDF
-Scelta Programmazione
-Incontri
-Incontro
- Consegna PEI
-Archiviazione documenti alunni ds
Team docenti-docenti sostegno
Team docenti-docenti sostegno
Team docenti-docenti sostegno
operatoriASL-famiglia-
Ass.Soc.comunale
Docenti sostegno –ass.educatori
DS
- Referente Integrazione
Gennaio-Febbraio -Scrutini-valutazione 1°Q. alunni ds
-Convocazione GLH
-DS-Team docenti-docenti sostegno
-DS
Aprile- Maggio -Incontro -Docenti di sostegno-ass.educ.
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-Raccolta informazioni verifica PEI e/o
- Docenti di sostegno
Giugno -Consegna documenti finali e registri
-Convocazione GLH
-Controllo e archiviazione documenti
alunni ds
- Docenti di sostegno-ass.educ.
-DS
- Referente Integrazione
ALUNNI D.S.A.
La legge 8 ottobre 2010, n. 170, riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia
e la discalculìa come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e assegna al sistema
nazionale di istruzione il compito di individuare le forme didattiche e le modalità di
valutazione più adeguate affinché alunni e studenti con DSA possano raggiungere il
successo formativo.
I Disturbi Specifici di Apprendimento interessano alcune specifiche abilità
dell’apprendimento come l’abilità di lettura, di scrittura, di fare calcoli. Sulla base
dell’abilità interessata dal disturbo, i DSA assumono una denominazione specifica:
dislessia (lettura), disgrafia e disortografia (scrittura), discalculia (calcolo). Gli alunni con
DSA sviluppano stili di apprendimento specifici, volti a compensare le difficoltà incontrate a
seguito del disturbo. L'istituzione scolastica deve riarticolare le modalità didattiche e le
strategie di insegnamento sulla base dei bisogni educativi specifici, per consentire, agli
alunni con DSA di raggiungere gli obiettivi di apprendimento, come stabilito dai principi
sanciti dalla legge 53/2003.
Il tipo di intervento deve focalizzarsi sulla didattica individualizzata e soprattutto
personalizzata, sugli strumenti compensativi, sulle misure dispensative e su adeguate
forme di verifica e valutazione. La didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego
di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il
successo formativo in ogni alunno: l’uso dei mediatori didattici, l’attenzione agli stili di
apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti, nell’ottica di
promuovere un apprendimento significativo. Con la personalizzazione si persegue
l’obiettivo di raggiungere i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi.
La scuola, inoltre, deve garantire agli alunni con DSA l’uso di strumenti
compensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche,
nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei
concetti da apprendere.
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Entro la fine di novembre di ciascun anno scolastico il Consiglio di Classe
predispone il PDP (Piano Didattico Personalizzato); il PDP è un piano didattico pensato e
applicabile per gli alunni con DSA per i quali la difficoltà non è nella capacità di
apprendimento, ma nelle abilità di utilizzare i normali strumenti per accedere
all’apprendimento.
Il PDP è un contratto fra docenti, Istituzione Scolastiche e famiglia per individuare e
organizzare un percorso personalizzato nel quale devono essere definiti i supporti
compensativi e dispensativi che possono portare alla realizzazione del successo
scolastico degli alunni DSA. La redazione contiene e sviluppa i seguenti punti:
1. dati relativi all’alunno
2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali
3. caratteristiche del processo di apprendimento
4. individuazione di eventuali modifiche all’interno degli obiettivi disciplinari per il
conseguimento delle competenze fondamentali
5. strategie metodologiche e didattiche adottate.
6. Criteri e modalità di verifica e valutazione
Il PDP, una volta redatto, viene consegnato alle famiglie, anche per consentire
l’attivazione di indispensabili sinergie tra l’azione della scuola, l’azione della famiglia,
l’azione dell’allievo. Tutti i protagonisti del processo devono potersi applicare al
raggiungimento di obiettivi comuni e condivisi e secondo modalità integrate, evitando
fraintendimenti, dispersione di forze, contraddittorietà, improvvisazione.
Nella progettazione del PDP sono indicate le modalità di accordo tra i docenti e la
famiglia. In particolare si considerano i seguenti elementi:
- assegnazione dei compiti a casa e modalità su come vengono assegnati (con fotocopie,
con nastri registrati, ...)
- quantità di compiti assegnati (tenendo conto che i ragazzi con DSA sono lenti e fanno
molta più fatica degli altri occorre selezionare gli aspetti fondamentali di ogni
apprendimento)
- scadenze con cui i compiti vengono assegnati, evitando sovrapposizioni e sovraccarichi.
- modalità di esecuzione e presentazione con cui il lavoro scolastico a casa può essere
realizzato (uso di strumenti informatici, presentazioni di contenuti appresi con mappe,
power point …)
Perché le famiglie acquisiscano fiducia nel ruolo della scuola, è di importanza
fondamentale, costruire con essa legami significativi, comunicando ai genitori i progressi
53
(anche minimi) rilevabili solo in un continuo monitoraggio del processo di apprendimento di
ogni studente.
ATTIVITÀ DI RECUPERO
Se la scuola ha lo scopo primario di formare, essa deve cercare di rimuovere le
difficoltà di apprendimento, di dare motivazioni ai singoli alunni da un lato e di approfondire
le metodologie e l’organizzazione dello studio dall’altro.
Attività di recupero, tendenti a rafforzare il raggiungimento degli obiettivi
fondamentali indicati nella programmazione d’Istituto, vengono organizzate all’interno
dell’orario curricolare di ogni disciplina ogni volta che se ne ravvede la necessità per
mezzo di ripassi, ripetizioni di quanto già spiegato, lavori di gruppo ed in coppia, con
affiancamento di studenti più sicuri ad altri più incerti, esercitazioni appositamente
predisposte.
Durante l’anno scolastico, inoltre, nella scuola secondaria di primo grado, i Consigli
di Classe effettuano un costante monitoraggio dei progressi di ciascun alunno,
individuando gli alunni che necessitano di specifica attività di recupero nelle varie
discipline. Sono proposti quindi, corsi di recupero completamente gratuiti e tenuti dai
docenti dell’Istituto in orario pomeridiano. Gli alunni delle classi 1^, 2^, 3^ frequentano i
corsi secondo un calendario appositamente predisposto e comunicato alle famiglie.
Nella scuola primaria le attività di recupero vengono effettuate, in orario curricolare,
nelle ore di contemporanea presenza.
ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della Religione Cattolica, il
Collegio dei Docenti ha deliberato per la scuola secondaria di primo grado:
di organizzare l’orario scolastico in modo tale che l’ora di religione si svolga alla
prima o all’ultima ora, così chi chiede di non usufruirne può entrare alla seconda
ora o uscire in anticipo;
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nel caso in cui i ragazzi che non usufruiscono dell’ora di religione scelgano
comunque di restare in classe, saranno impegnati in attività di studio assistito o
studio individuale libero sotto la supervisione del docente;
viene data l’opportunità di impiegare l’ora alternativa alla religione cattolica
utilizzando un docente che svolgerà attività didattiche e formative (cosiddetti
“insegnamenti alternativi”).
Inoltre, si è concordato che se i genitori intendono far entrare gli alunni alla seconda
ora o uscire alla fine della quarta ora, essi debbano accompagnare o prelevare i figli
personalmente.
Per la scuola dell’infanzia e la scuola primaria sarà data l’opportunità di impiegare l’ora
alternativa alla religione cattolica.
ORIENTAMENTO
“Compito della scuola è quello di preparare gli allievi ad adeguarsi alle
trasformazioni in corso e a quelle future; importante è quindi “orientarli” a seguire
un percorso che porti a scegliere con consapevolezza, progettando un futuro aperto
alle potenzialità di ciascuno” ( cfr. Indicazioni per il curricolo allegate al D.M. 31/7/2007).
La scuola è consapevole che l'orientamento non è delegabile ad estranei al
processo educativo, non è relegabile ad un solo momento, fa carico a tutti i docenti, è
un'azione che richiede programmazione, coordinamento e coerenza da parte dei docenti.
Pertanto, cerca di rispondere nel triennio alla sua funzione orientativa:
facendo acquisire agli alunni i prerequisiti per effettuare scelte consapevoli
(decodificare messaggi scritti e orali, cooperare, leggere ed interpretare tabelle e
grafici, relazionare …), attraverso lo studio delle varie discipline;
organizzando l'ambiente entro cui agisce l'allievo; creando occasioni di scelta e
facendole sperimentare, anche con la collaborazione delle strutture presenti nel
territorio;
fornendo strumenti e modelli;
sottoponendo ad analisi e riflessione le scelte fatte dall'alunno.
Gli insegnanti accompagnano l'alunno nel suo processo di orientamento, aiutandolo
a definire la propria identità, le motivazioni, gli interessi, le attitudini, ad individuare i punti
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di forza e di debolezza, ad elaborare un progetto di vita, scegliendo i comportamenti
necessari per raggiungere gli obiettivi.
Le attività didattiche proposte, differenziate per classe, hanno lo scopo di condurre
gradualmente l'allievo, educandolo a scoprire la realtà che lo circonda, a conoscerla, in
modo ampio, approfondito, ben articolato e a interiorizzarla.
A tal fine si propongono i seguenti interventi, i cui destinatari sono in generale tutti
gli alunni delle tre classi della scuola secondaria di primo grado ed, in particolare, gli alunni
della classe terza:
presentazione di brani antologici e discussioni, al fine di favorire la conoscenza di
sé, del territorio e del mondo del lavoro,
test per scoprire le proprie inclinazioni;
analisi degli sbocchi dopo la scuola dell’obbligo (apprendistato, formazione
professionale, istruzione secondaria)
riflessioni guidate sugli sbocchi professionali delle discipline;
ricerche di informazioni relative alle scuole e alle attività lavorative presenti nel
territorio;
incontri di Orientamento organizzati, in orario curriculare, dalla docente F.S. per
preparare gli alunni al passaggio dalla scuola secondaria di primo grado alla scuola
secondaria di secondo grado;
incontri con esperti sia per gli alunni sia per i genitori (conferenze specifiche per
illustrare la nuova riforma delle scuole secondarie di secondo grado);
programmazione ed attuazione di visite a scuole superiori e ad aziende e realtà
produttive locali;
incontri in orario pomeridiano, per gli alunni e le loro famiglie, con tutti i D.S. e
docenti referenti per l’orientamento degli Istituti superiori viciniori per la
presentazione della propria offerta formativa.
Gli alunni, inoltre, potranno partecipare a “open day” insieme ai genitori; in ogni
classe sono istituite bacheche orientamento sulle quali sono pubblicate le informazioni
relative ai vari interventi.
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Le Indicazioni Nazionali costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione
del curricolo. Si fa riferimento al:
Profilo dello studente al termine del primo ciclo d’istruzione;
Ai traguardi per lo sviluppo delle competenze;
Agli obiettivi specifici di apprendimento per ogni disciplina.
La costruzione di un curricolo verticale garantisce all’alunno il diritto ad un percorso
formativo organico e completo, che promuova uno “sviluppo articolato e multidimensionale
del soggetto”, il quale, pur nelle varie tappe evolutive e nelle diverse istituzioni scolastiche,
costruisce la sua identità.
All’interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative e di obiettivi generali
“comuni” garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del percorso formativo
in quanto facilita, da una parte, il raccordo dei vari passaggi degli ordini di scuola, e
consente, dall’altra, di definire con attenzione gli snodi formativi disciplinari e trasversali
all’interno del singolo segmento di istruzione. L’elaborazione del curricolo verticale
permette pertanto di evitare frammentazioni, segmentazioni, ripetitività del sapere e di
tracciare un percorso formativo unitario contribuendo, in tal modo, alla costruzione di una
“positiva” comunicazione tra i diversi ordini di scuola dell'Istituto.
Le principali finalità di un curricolo così inteso sono:
1. progettare centrandosi sui bisogni e sulla conoscenza degli alunni;
2. assicurare un percorso graduale di crescita globale;
3. consentire l’acquisizione di conoscenze , abilità, competenze e quadri concettuali
adeguati alle potenzialità di ciascun alunno;
4. realizzare le finalità dell’uomo e del cittadino;
5. orientare nella comunità;
6. favorire la realizzazione del proprio “progetto di vita”.
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CCaarraatttteerriissttiicchhee ddeell ccuurrrriiccoolloo
TTrraassvveerrssaalliittàà:: discipline e saperi si raccordano orizzontalmente intorno ai principi di:
formazione cognitiva
assimilazione di conoscenze e abilità coordinate da criteri di base di chi si vuol
formare
acquisizione di competenze
VVeerrttiiccaalliittàà:: relativa allo sviluppo del curricolo per gradi di scuola
OOrrggaanniicciittàà ee ccooeerreennzzaa:: nella progressione attraverso età diversificate per
strutture cognitive
capacità comunicative
organizzazione verbale
sviluppo etico e sociale
FINALITÀ GENERALI
In riferimento alle Raccomandazioni del 18 dicembre 2006 del Parlamento Europeo
e del Consiglio dell’Unione Europea, visti gli artt. 2, 3, 33, 117 della Costituzione della
Repubblica Italiana, il Curricolo dell’Istituto Comprensivo Morea-Tinelli identifica e
definisce le seguenti competenze chiave:
1. LA COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
E’ la capacità di:
esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni in forma sia
orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed
espressione scritta);
interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un'intera
gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione, lavoro, vita
domestica e tempo libero.
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La comunicazione nella madrelingua presuppone che una persona sia a conoscenza del
vocabolario, della grammatica funzionale e delle funzioni del linguaggio. Ciò comporta una
conoscenza dei principali tipi di interazione verbale, di una serie di testi letterari e non
letterari, delle principali caratteristiche dei diversi stili e registri del linguaggio nonché della
variabilità del linguaggio e della comunicazione in contesti diversi.
(Disciplina di riferimento: Italiano; Discipline concorrenti: tutte)
2. LA COMUNICAZIONE NELLE LINGUE STRANIERE
E' la capacità di:
acquisire padronanza nelle quattro dimensioni (comprensione orale, espressione
orale, comprensione scritta ed espressione scritta) per comprendere, esprimere e
interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e opinioni;
sviluppare una progressiva sensibilità interculturale.
La competenza in lingue straniere richiede la conoscenza del vocabolario e della
grammatica funzionale e una consapevolezza dei principali tipi di interazione verbale e dei
registri del linguaggio. È importante anche la conoscenza delle convenzioni sociali,
dell’aspetto culturale e della variabilità dei linguaggi.
(Disciplina di riferimento: prima e seconda lingua straniera; Discipline concorrenti: tutte)
3. LA COMPETENZA MATEMATICA
La competenza matematica è l'abilità di:
sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in
situazioni quotidiane, ponendo l'accento sugli aspetti del processo, dell'attività e
della conoscenza;
la capacità e la disponibilità a usare modelli matematici di pensiero (pensiero logico
e spaziale) e di presentazione (formule, modelli, costrutti, grafici, carte).
La conoscenza necessaria nel campo della matematica comprende una solida
conoscenza del calcolo, delle misure e delle strutture, delle operazioni di base e delle
presentazioni matematiche di base, una comprensione dei termini e dei concetti
matematici e una consapevolezza dei quesiti cui la matematica può fornire una risposta.
(Disciplina di riferimento: matematica; Discipline concorrenti: tutte)
4. LA COMPETENZA IN CAMPO SCIENTIFICO
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Le competenze di base in scienze riguardano:
la padronanza, l'uso e l'applicazione di conoscenze e metodologie per spiegare il
mondo che ci circonda;
saper identificare le problematiche e saper trarre conclusioni basate su fatti
comprovati.
(Disciplina di riferimento: scienze, tecnologia, geografia; Discipline concorrenti: tutte)
5. LA COMPETENZA IN CAMPO TECNOLOGICO
Tale competenza è la capacità di:
dare risposta ai desideri e alle necessità quotidiane degli esseri umani.
comprendere i cambiamenti determinati dall'attività umana ed essere consapevoli
della responsabilità di ciascun cittadino.
La conoscenza essenziale in scienze e tecnologia comprende i principi di base del mondo
naturale, i concetti, principi e metodi scientifici fondamentali, la tecnologia e i prodotti e
processi tecnologici, nonché la comprensione dell'impatto della scienza e della tecnologia
sull'ambiente naturale.
(Disciplina di riferimento: scienze, tecnologia, geografia; Discipline concorrenti: tutte)
6. LA COMPETENZA DIGITALE
E' la capacità di:
saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell'informazione
saper usare il computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e
scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative
tramite Internet.
La competenza digitale presuppone una solida consapevolezza e conoscenza della
natura, del ruolo e delle opportunità delle TSI nel quotidiano: nella vita privata e sociale
come anche al lavoro. In ciò rientrano le principali applicazioni informatiche come
trattamento di testi, fogli elettronici, banche dati, memorizzazione e gestione delle
informazioni oltre a una consapevolezza delle opportunità e dei potenziali rischi di Internet
e della comunicazione tramite i supporti elettronici (e-mail, strumenti della rete) per il
60
lavoro, il tempo libero, la condivisione di informazioni e le reti collaborative,
l'apprendimento e la ricerca.
(Discipline e insegnamenti di riferimento: tecnologia, Discipline concorrenti: tutte)
7. IMPARARE A IMPARARE
E' la capacità di:
partecipare attivamente alle attività portando il proprio contributo personale;
reperire, organizzare e utilizzare informazioni da fonti diverse per assolvere un
determinato compito;
organizzare e gestire il proprio tempo e il proprio apprendimento;
elaborare un metodo di studio efficace e personale;
percepire l' apprendimento come un processo permanente;
sapersi orientare nel sistema scolastico.
Le abilità per imparare a imparare richiedono anzitutto l’acquisizione delle abilità di base
come la lettura, la scrittura e il calcolo e l’uso delle competenze TIC necessarie per un
apprendimento ulteriore. A partire da tali competenze una persona dovrebbe essere in
grado di acquisire, procurarsi, elaborare e assimilare nuove conoscenze e abilità.
(Discipline di riferimento e concorrenti: tutte)
8. LE COMPETENZE SOCIALI E CIVICHE
Sono le capacità di:
comportarsi in modo rispettoso e costruttivo nei diversi ambienti;
costruire relazioni positive in una società sempre più diversificata;
conoscere gli organi istituzionali di partecipazione democratica.
La base comune di questa competenza comprende la capacità di comunicare in modo
costruttivo in ambienti diversi, di mostrare tolleranza, di esprimere e di comprendere
diversi punti di vista, di negoziare con la capacità di creare fiducia e di essere in
consonanza con gli altri.
La competenza civica si basa sulla conoscenza dei concetti di democrazia, giustizia,
uguaglianza, cittadinanza e diritti civili, che dota le persone degli strumenti per impegnarsi
ad una partecipazione attiva e democratica.
(Discipline e insegnamenti di riferimento: tutte)
61
9. IL SENSO DI INIZIATIVA E L'IMPRENDITORIALITA'
E' la capacità di:
risolvere i problemi che si incontrano nella vita e proporre soluzioni; valutare rischi e
opportunità; scegliere tra opzioni diverse; prendere decisioni; agire con flessibilità;
progettare e pianificare; conoscere l’ambiente in cui si opera anche in relazione alle
proprie risorse.
(Discipline e insegnamenti di riferimento: tutte)
10. CONSAPEVOLEZZA ED ESPRESSIONE CULTURALE
E' la capacità di:
cogliere l'importanza dell'espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni
attraverso un'ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti
dello spettacolo, la letteratura e le arti visive, il corpo.
La conoscenza culturale presuppone una consapevolezza del retaggio culturale locale,
nazionale ed europeo e della sua collocazione nel mondo. Essa riguarda una conoscenza
di base delle principali opere culturali, comprese quelle della cultura popolare
contemporanea. È essenziale cogliere la diversità culturale e linguistica in Europa e in
altre parti del mondo, la necessità di preservarla e l’importanza dei fattori estetici nella vita
quotidiana.
(Discipline e insegnamenti di riferimento: tutte)
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
(correlate alle 8 competenze chiave da acquisire al termine dell'istruzione obbligatoria
D.M.22/08/2007)
Ambito COSTRUZIONE DEL SE’
1) Imparare a imparare Organizzare il proprio apprendimento, individuando,scegliendo e
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di
formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione
dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo
di lavoro.
2) Progettare Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per
stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità,
valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di
azione e verificando i risultati raggiunti.
Ambito RELAZIONE CON GLI ALTRI
3) Comunicare e comprendere Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso
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(quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità
diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti
(cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi,
fenomeni, principi, concetti,norme, procedure, atteggiamenti, stati
d’animo, emozioni, utilizzando linguaggi diversi e diverse
conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti.
4) Collaborare e partecipare Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista,
valorizzando le proprie e altrui capacità, gestendo la conflittualità,
contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle
attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli
altri.
5) Agire in modo autonomo e
responsabile
Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e
far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al
contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le
responsabilità.
Ambito RAPPORTO CON LA REALTA’
6) Risolvere problemi Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando
ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e
valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo
di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline.
7) Individuare collegamenti e
relazioni
Individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti,
collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi,
anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello
spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando
analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la
loro natura probabilistica.
8) Acquisire ed interpretare
l’informazione
Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei
diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi,
valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
PROFILO DELLO STUDENTE
Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a
scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è
in grado di iniziare ad affrontare in aauuttoonnoommiiaa ee ccoonn rreessppoonnssaabbiilliittàà le situazioni di vita
tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. Dimostra una ppaaddrroonnaannzzaa ddeellllaa lliinngguuaa iittaalliiaannaa…. comprende enunciati e testi di una
certa complessità, esprime le proprie idee…. Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di eesspprriimmeerrssii iinn dduuee lliinngguuee
eeuurrooppeeee. Allo stesso modo riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle
tecnologie dell’informazione e della comunicazione: posta elettronica, navigazione web,
social network, blog, ecc.. Le sue ccoonnoosscceennzzee mmaatteemmaattiicchhee ee sscciieennttiiffiiccoo--tteeccnnoollooggiicchhee gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e
63
statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale sviluppato gli consente di
affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi. Utilizza in modo sicuro llee tteeccnnoollooggiiee ddeellllaa ccoommuunniiccaazziioonnee con le quali riesce a ricercare
e analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi.
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di
ricercare e di pprrooccuurraarrssii nnuuoovvee iinnffoorrmmaazziioonnii ccoonn aauuttoonnoommiiaa.. Ha assimilato il senso e la necessità del rispetto delle rreeggoollee nneellllaa ccoonnvviivveennzzaa cciivviillee..
DDiimmoossttrraa oorriiggiinnaalliittàà ee ssppiirriittoo ddii iinniizziiaattiivvaa. Si assume le proprie responsabilità e chiede
aiuto quando si trova in difficoltà. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si
impegna in campi espressivi ed artistici che gli sono congeniali.
64
IL SÉ E L’ALTRO
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
IL CORPO IN MOVIMENTO
Identità, autonomia, salute
IMMAGINI, SUONI E COLORI Gestualità, arte, musica, multimedialità
I DISCORSI E LE PAROLE Comunicazione,
lingua, cultura
LA CONOSCENZA DEL MONDO Oggetti fenomeni viventi numero spazio
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PIÙ ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO ESPRESSIVA
AREA STORICO-GEOGRAFICA
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-
TECNOLOGICA
DISCIPLINE - ITALIANO (h 7/8) - INGLESE (h 1/3) - MUSICA (h 1) - ARTE (h 1) - EDUCAZIONE FISICA (h 1) - RELIGIONE O ATTIVITA’ ALTERNATIVA (h 2) - ATTIVITA’ ESPRESSIVE (h 1)
PROGETTI - GIOCOSPORT
DISCIPLINE - STORIA (h 2/3) - GEOGRAFIA (h 2) - CITT. E COSTIT. - AMBIENTE/ TERRITORIO (h 1)
PROGETTI - CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
DISCIPLINE - MATEMAT. (h 5) - SCIENZE NAT. E SPER. (h 2) - TECN. (h 1)
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PIÙ ATTIVITÀ EXTRACURRICOLARI
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO ESPRESSIVA
AREA STORICO-GEOGRAFICA
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-
TECNOLOGICA
DISCIPLINE - ITALIANO (h 6) - INGLESE (h 3) - FRANCESE (h 2) - MUSICA (h 2) - ARTE (h 2) - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (h 2) - RELIGIONE O ATTIVITA’ ALTERNATIVA (h 1)
PROGETTI - APPROFONDIMENTO
DISCIPLINARE (h 1)
DISCIPLINE - STORIA (h 2) - GEOGRAFIA (h1) - CITT. E COSTIT.
PROGETTI - CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI
DISCIPLINE - MATEMATICA h 4 - SCIENZE h 2 - TECNOLOGIA h 2
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CORRISPONDENZA TRA COMPETENZE CHIAVE, CAMPI DI ESPERIENZA, DISCIPLINE
Competenze chiave europee Scuola dell'infanzia
campi di esperienza
Scuola primaria
discipline
Scuola secondaria di primo grado
discipline
Comunicare nella madrelingua I discorsi e le parole Italiano
Tutte le discipline
Italiano
Tutte le discipline
Comunicare nelle lingue straniere I discorsi e le parole Lingue comunitarie
inglese
Lingue comunitarie
inglese- francese
Competenza in matematica,in
campo scientifico e in campo
tecnologico
La conoscenza del mondo
Oggetti, fenomeni, viventi
Numero e spazio
Matematica Scienze
Tecnologia Geografia
Matematica Scienze
Tecnologia Geografia
Competenza digitale Tutti i campi di esperienza Tutte le discipline Tutte le discipline
Imparare ad imparare
Tutti i campi di esperienza
Tutte le discipline
Tutte le discipline
Competenze sociali e civiche ll sé e l’altro
Cittadinanza e Costituzione
Tutti i campi di
esperienza
Storia
Cittadinanza e Costituzione
Tutte le discipline
Storia
Cittadinanza e Costituzione
Tutte le discipline
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità
Tutti i campi di esperienza Tutte le discipline Tutte le discipline
Consapevolezza ed espressione
culturale
Il corpo e il movimento
Immagini, suoni, colori
Religione Cattolica
Storia
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione
Storia
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione
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Area linguistico artistico espressiva
Competenze profilo Competenze europee Scuola dell’infanzia Scuola primaria Scuola secondaria
Dimostra padronanza nella lingua italiana tale da consentirgli di:
comprendere
enunciati e testi
esprimere le proprie
idee
adottare un registro
linguistico appropriato
alle diverse situazioni
Comunicazione nella madre lingua
Esprime e comunica emozioni e
sentimenti e sperimenta rime, filastrocche e drammatizzazione, arricchisce e precisa il proprio lessico.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, si misura con la creatività e la fantasia.
Esplora e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
Impara alcuni termini del linguaggio cristiano, ascoltando semplici racconti biblici, ne sa narrare i contenuti riutilizzando i linguaggi
appresi, per sviluppare una comunicazione significativa anche in ambito religioso.
Italiano Interagisce in una conversione, in
un dialogo e in una discussione su argomenti di esperienza diretta messaggi chiari e pertinenti.
ascolta e comprende, cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo.
legge e comprende testi di vario tipo, ne individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
individua nei testi scritti di diversa provenienza e natura informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato; mette in relazione le informazioni e le sintetizza, usando terminologia specifica.
scrive testi corretti nell’ortografia,
chiari e coerenti, legati
all’esperienza e alle diverse
occasioni di scrittura che la scuola
offre; rielabora testi
parafrasandoli, completandoli,
trasformandoli.
Padroneggia e applica in
situazioni diverse le conoscenze
ortografiche e morfosintattiche.
Italiano Ascolta testi prodotti e/o
letti da altri, in situazioni scolastiche e/o trasmessi dai media riconoscendone la fonte
individua, del testo ascoltato, scopo, argomento e informazioni principali, punto di vista dell'emittente
rielabora, dopo l'ascolto di un testo, gli appunti presi per riutilizzarli anche a distanza di tempo
riferisce oralmente su un argomento di studio presentandolo in modo chiaro
espone le informazioni secondo un ordine prestabilito e coerente e usa un registro adeguato all'argomento e alla situazione, controlla il lessico specifico
interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, sostenendo le proprie idee e rispettando quelle degli altri
legge in modalità silenziosa testi di varia natura e provenienza mettendo in atto strategie differenziate (lettura orientativa, selettiva, analitica)
confronta, su uno stesso argomento, informazioni ricavabili da più fonti, selezionando quelle ritenute più significative
riformula in modo sintetico le informazioni selezionate e le riorganizza
conosce e applica le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione
69
del testo a partire dall'analisi del compito di scrittura (servirsi di strumenti per la raccolta e l 'organizzazione delle idee: liste di argomenti, mappe, scalette)
scrive testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, regolativo, espositivo, argomentativo) adeguati a situazione, scopo, destinatario, registro
scrive, sulla base di modelli sperimentati, testi di forma diversa: avvisi, biglietti, istruzioni per l’uso, lettere private e pubbliche, diari personali e di bordo, schede informative, relazioni su argomenti di studio, trafile tti, articoli di cronaca, recensioni, commenti
scrive testi utilizzando programmi di video/scrittura e curando l'impostazione grafica e concettuale
produce, alla fine di un percorso didattico, ipertesti, utilizzando in modo efficace l'accostamento dei linguaggi verbali con quelli iconici e sonori
conosce la costruzione della frase complessa
riconosce i principali tipi dì proposizioni subordinate (relative, temporali, finali, causali, consecutive)
riconosce in un testo i principali connettivi e la loro funzione
conosce i principali meccanismi di derivazione per arricchire il lessico
riconosce le caratteristiche dei principali tipi testuali (narrativi, regolativi, descrittivi, argomentativi) e dei generi
Inglese Inglese Inglese
Si esprime a livello elementare in lingua inglese e affronta una comunicazione essenziale in una
Comunicazione nelle lingue straniere Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, si misura con la creatività e la fantasia.
Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente e per iscritto, in
Comprende oralmente e per iscritto i punti essenziali di testi in lingua standard su argomenti familiari o di
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seconda lingua europea modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile anche con espressioni e frasi memorizzate, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante, chiedendo eventualmente spiegazioni.
Individua alcuni elementi culturali e coglie rapporti tra forme linguistiche e usi della lingua straniera.
studio anche attinenti ad altre discipline.
Descrive oralmente situazioni, racconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio interagendo con uno o più interlocutori.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere.
Si esprime a livello elementare in Comunicazione nelle lingue straniere Francese
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lingua inglese e affronta una comunicazione essenziale in una seconda lingua europea
Comprende brevi messaggi orali e scritti relativi ad ambiti familiari.
Descrive oralmente, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente, racconta avvenimenti ed esperienze personali.
Comunica in modo elementare ma comprensibile, in scambi di informazioni semplici e di routine.
Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo.
Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi rivolti a coetanei e familiari.
Individua elementi culturali veicolati dalla lingua materna o di scolarizzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
Collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
Autovaluta le competenze acquisite ed è consapevole del proprio modo di apprendere, confronta i risultati conseguiti in lingue diverse.
EDUCAZIONE FISICA
Si esprime, in relazione alle proprie potenzialità,
in campi espressivi, motori ed artistici
Consapevolezza ed espressione culturale
Vive pienamente la propria corporeità, prova piacere nel movimento, ne percepisce il potenziale comunicativo ed espressivo.
Riconosce i segnali e i ritmi del proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e adotta pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione.
Riconosce e rappresenta il proprio corpo in situazioni statiche e dinamiche.
Acquisisce consapevolezza di sé attraverso l’ascolto e l’osservazione del proprio corpo
Acquisisce la padronanza degli schemi motori e posturali, adattandosi alle variabili spaziali e temporali.
Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali.
È consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti.
Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri nel rispetto delle regole.
Riconosce, ricerca e applica comportamenti per promuovere lo “star bene” attraverso stili di vita
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Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive.
Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche.
Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri.
Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare.
Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva.
sani. Rispetta le norme di sicurezza per
sé e per gli altri Si integra nel gruppo, si assume
responsabilità e si impegna per il bene comune
Immagini, suoni, colori Arte e immagine
Si esprime, in relazione alle proprie potenzialità, in campi espressivi, motori
ed artistici
Consapevolezza ed espressione culturale
Comunica, esprime emozioni, racconta, utilizzando i vari linguaggi espressivi e creativi.
Scopre il linguaggio sonoro attraverso attività di percezione e produzione musicale utilizzando voce, corpo e oggetti.
Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative.
Conosce e utilizza gli elementi del linguaggio visivo e sonoro
Utilizza gli strumenti e le regole per produrre immagini grafiche, pittoriche e suoni, semplici brani vocali o strumentali attraverso processi di rielaborazione e associazioni di codici, tecniche e materiali diversi tra loro
Padroneggia gli argomenti principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.
Realizza elaborati personali e creativi, sulla base di un’ideazione e progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, scegliendo in
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sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoro-musicali
modo funzionale tecniche e materiali differenti, anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.
Riconosce gli elementi principali del patrimonio culturale artistico e ambientale del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
Legge le opere più significative nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio.
Analizza e descrive opere d’arte, beni culturali, immagini statiche e multimediali, utilizzando il linguaggio verbale appropriato.
Musica
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Si esprime, in relazione alle proprie potenzialità,
in campi espressivi, motori ed artistici
Consapevolezza ed espressione culturale
Esegue in modo espressivo,
individualmente e/o in gruppo,
brani vocali e strumentali di
diversi generi, stili e culture
anche avvalendosi di
strumentazioni elettroniche.
Usa diversi sistemi di notazione
funzionali alla lettura,
all’analisi e alla produzione di
brani musicali.
Comprende e valuta eventi,
materiali, opere musicali
riconoscendone i significati,
anche in relazione alla propria
esperienza musicale e ai diversi
contesti socio-culturale.
E’ in grado di ideare e
realizzare, anche attraverso
l’improvvisazione messaggi
musicali utilizzando anche
sistemi informatici.
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Area matematico-scientifico tecnologica
La conoscenza del mondo Matematica
Analizza dati e fatti della realtà e verifica l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi.
Competenza matematica
Colloca le azioni quotidiane nel
tempo; oggetti e persone nello spazio, individuando le diverse posizioni.
Osserva con attenzione il suo corpo, l’ambiente e i fenomeni naturali e i loro cambiamenti.
Raggruppa e ordina oggetti e materiali secondo criteri diversi, ne identifica alcune proprietà, confronta e valuta quantità ed esegue misurazioni utilizzando mezzi convenzionali e no.
si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali
riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio
descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche e ne determina misure
utilizza strumenti per il disegno geometrico e i più comuni strumenti di misura
ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni, ricava informazioni da dati rappresentati in tabelle e grafici
affronta e risolve semplici situazioni problematiche mediante algoritmi usando strategie diverse
riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici
Utilizza con sicurezza le tecniche e le
procedure del calcolo aritmetico,
scritto e mentale, anche in
riferimento a contesti reali
Rappresenta, confronta e analizza figure geometriche, individuandone varianti, invarianti, relazioni soprattutto a partire da situazioni reali
Rileva dati significativi, li analizza e li interpreta, utilizzando consapevolmente rappresentazioni grafiche e strumenti di calcolo
Riconosce e risolve problemi in contesti diversi, valutando le informazioni e la loro coerenza, individuando le strategie appropriate, giustificando il procedimento seguito e utilizzando in modo consapevole i linguaggi specifici Utilizza e interpreta il linguaggio matematico cogliendo il rapporto col linguaggio naturale.
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Analizza dati e fatti della realtà e verifica l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi
Competenza in campo scientifico
Scienze
Esplora i fenomeni con approccio
scientifico, osserva e descrive lo
svolgersi dei fatti, formula domande,
propone e realizza semplici
esperimenti
riconosce le principali caratteristiche
e i modi di vivere di organismi
vegetali ed animali
ha consapevolezza della struttura e
dello sviluppo del proprio corpo ed
ha cura della sua salute
si prende cura dell’ambiente sociale
e naturale
verbalizza, schematizza e
rappresenta graficamente ciò che si
è osservato, sperimentato e studiato
Esplora e sperimenta, in laboratorio e
all'aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni; ricerca soluzioni ai problemi utilizzando le conoscenze acquisite.
Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni.
riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, ed è consapevole delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo.
É consapevole del ruolo della comunità umana sulla terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell'ineguaglianza dell'accesso ad esse; adotta modi di vita ecologicamente responsabili.
Ha curiosità ed interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienze nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
Tecnologia
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Analizza dati e fatti della realtà e verifica l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche Affronta problemi e situazioni sulla base di elementi certi
Competenza in campo tecnologico
riconosce e identifica,
nell’ambiente antropofisico,
elementi e fenomeni di tipo
artificiale
conosce alcuni processi di
trasformazione di risorse e
consumo di energia e del relativo
impatto ambientale
conosce e utilizza semplici
oggetti e strumenti di uso
quotidiano
utilizza nuove le tecnologie e il
linguaggio multimediale
Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le relazioni che essi stabiliscono con l’uomo e l’ambiente naturale.
Conosce la produzione di beni, la loro trasformazione e l’impatto ambientale.
E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnologico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi.
Conosce e utilizza oggetti, strumenti e macchine di uso comune ed è in grado di descriverne la funzione in relazione alla forma alla struttura e ai materiali.
Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici prodotti, anche di tipo digitale.
Ricava dalla lettura e dall’analisi di testi o tabelle informazioni sui beni e sui servizi disponibili sul mercato, in modo da esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso.
Utilizza comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire, in maniera metodica e razionale, compiti operativi, anche collaborando e cooperando con i compagni.
Progetta e realizza rappresentazioni grafiche o infografiche, relative alla struttura e al funzionamento di sistemi, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione.
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Area storico - geografica
Competenze del profilo Competenze europee Il sé e l'altro La conoscenza del mondo
storia
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso;
osserva ed interpreta ambienti, fatti , fenomeni e produzioni artistiche
Competenze sociali e civiche
Gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, argomenta, si confronta, sostiene le proprie ragioni con adulti e bambini.
Sviluppa il senso dell’identità personale, percepisce le proprie esigenze e i propri sentimenti, esprimendoli in modo sempre più adeguato.
Scopre la storia personale e familiare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità, confrontandole con altre
riflette, si confronta e discute con adulti e bambini riconoscendo il valore della reciprocità
si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente e futuro e sui muove con crescente sicurezza e autonomia negli spazi familiari, modulando progressivamente voce e movimento anche in rapporto con gli altri e con le regole condivise
Riconosce e confronta i più importanti segni della sua e delle altrui culture raggiungendo una prima consapevolezza dei propri diritti e dei diritti degli altri, dei valori, delle regole del vivere insieme.
Riconosce elementi significativi del passato e del suo ambiente di vita
Conosce gli aspetti essenziali della storia e dell’ ambiente.
Conosce e apprezza aspetti del patrimonio culturale italiano e della cittadinanza attiva
Comprende testi storico-geografici , ricava informazioni da fonti di vario genere e le organizza in testi.
Usa la linea del tempo per organizzare le informazioni
Utilizza il linguaggio della geo-graficità
Ricava informazioni storico-geografiche da una pluralità di fonti..
Usa fonti di diverso tipo (documentarie, iconografiche, narrative, materiali, orali, etc.) per ricavare conoscenze su temi definiti.
Conosce alcune procedure e tecniche di ricerca e di ricostruzione storica in siti archeologici, in biblioteche e in archivi).
Legge e organizza norme e regole da fonti varie, con particolare riguardo alla Costituzione italiana, a quella europea e alla Dichiarazione dei diritti dell’uomo delle N. U.
Individua e formula problemi sulla base delle informazioni raccolte.
Costruisce grafici e mappe spazio-temporali, per organizzare le conoscenze studiate.
Colloca la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale
Organizza informazioni, acquisite anche attraverso i media, relative a problematiche del mondo attuale.
Seleziona, scheda e organizza le informazioni con mappe, schemi, tabelle e grafici.
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Conosce aspetti e strutture dei momenti storici italiani, europei e mondiali studiati: dal Congresso di Vienna ai nostri giorni.
Conosce alcuni aspetti del patrimonio culturale e collegato con i terni studiati.
Usa le conoscenze apprese per comprendere problemi ecologici, interculturali e di convivenza civile.
Conosce la Repubblica italiana e le sue istituzioni fondamentali.
Conosce e analizza gli articoli fondamentali sulle libertà individuali e sui diritti umani nella Costituzione e nella Dichiarazione universale dei Diritti dell'uomo.
Conosce le principali organizzazioni internazionali (ONU...).
Riferisce oralmente sugli argomenti studiati.
Produce testi, utilizzando conoscenze, selezionate e schedate da fonti di informazione diverse, manualistiche e no.
Usa le conoscenze acquisite per contribuire ad una rispettosa convivenza civile e per progettare un futuro migliore
80
Il bambino gioca in modo costruttivo e creativo con gli altri, sa argomentare, confrontarsi, sostenere le proprie ragioni con adulti e bambini.
Individua le posizioni di oggetti e di persone nello spazio, usando termini come avanti/indietro, sopra/sotto, destra/sinistra, ecc..
Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali.
Riconosce i più importanti segni della sua cultura e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della sua città
geografia
L’alunno si orienta nello
spazio circostante e sulle
carte geografiche, utilizzando
i punti cardinali e le
coordinate geografiche.
Utilizza i termini del i
linguaggio geografico per
interpretare carte
geografiche e globo terrestre,
Ricava informazioni
geografiche da una pluralità
di fonti (cartografiche e
satellitari, tecnologie digitali,
fotografiche, artistico-
letterarie).
Riconosce e localizza i
principali elementi geografici
fisici e antropici dell'Italia.
Individua, riconosce e
descrive gli elementi
caratterizzanti dei paesaggi
con particolare riferimento a
quelli italiani.
Individua analogie e
differenze con i principali
paesaggi europei e di altri
continenti.
Coglie le progressive
trasformazioni operate
dall'uomo sul paesaggio
naturale
Organizza e rappresenta in
modo significativo la carta
mentale del mondo
Conosce, comprende e utilizza,
per comunicare e agire nel
territorio, alcuni concetti-cardine
delle strutture logiche della
geografia: ubicazione,
localizzazione, regione,
paesaggio, ambiente,
territorio, sistema antropofisico
Individua collegamenti spaziali
e ambientali complessi:
interdipendenza di fatti e
fenomeni e rapporti fra elementi
Legge, interpreta e comunica,
con linguaggio specifico vari tipi
di carte geografiche (da quella
topografica al planisfero, alle
immagini satellitari) e dati
statistici utilizzando
consapevolmente punti
cardinali, scale, coordinate
geografiche e simbologia.
Disegna, utilizzando una
simbologia convenzionale,
schizzi di carte mentali del
Mondo e di paesi extraeuropei,
carte tematiche e grafici
Legge carte stradali e piante,
utilizza orari di mezzi pubblici,
calcola distanze non solo
itinerarie, ma anche
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di senso;
osserva ed interpreta ambienti, fatti , fenomeni e produzioni artistiche
Competenze sociali e civiche
81
economiche (costo/tempo), per
muoversi in modo coerente e
consapevole
Religione
Impara alcuni termini
del linguaggio
cristiano, ascoltando semplici
racconti biblici, ne sa
narrare i contenuti
riutilizzando i
linguaggi appresi, per
sviluppare una
comunicazione
significativa anche in
ambito religioso. Riconosce linguaggi
simbolici e figurativi
della tradizione
cristiana
Riconosce attraverso i
segni del corpo
l’esperienza religiosa
propria e altrui.
Esplora con curiosità
il mondo riconosciuto
dai cristiani come
dono di Dio creatore.
Riconosce e
approfondisce che Dio
è Creatore e Padre. Conosce i dati
fondamentali della vita
di Gesù. Collega i contenuti
principali
dell’insegnamento di
Gesù alle tradizioni
dell’ambiente in cui
vive l’alunno. Riconosce la Bibbia
come libro sacro per i
cristiani e documento
fondamentale della
nostra cultura. Identifica le
caratteristiche
essenziali di un brano
biblico. Si fa accompagnare
nell’analisi delle
pagine più accessibili,
per collegarle alle
esperienze personali. Sa attingere
informazioni sulla
religione cattolica
L’alunno è aperto alla
sincera ricerca della
verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande
di senso, cogliendo l’intreccio
tra dimensione religiosa e
culturale. A partire dal contesto
in cui vive, sa
interagire con persone
di religione differente, sviluppando un’identità capace
di accoglienza, confronto e dialogo. Individua, a partire
dalla Bibbia, le tappe
essenziali e i dati
oggettivi della storia
della salvezza,della
vita e
dell’insegnamento di
Gesù, del
cristianesimo delle
origini. Ricostruisce gli
elementi fondamentali
della storia della
Chiesa e li confronta
82
nella vita dei santi e in
Maria, la madre di
Gesù. Riconosce il
significato e i segni
del Natale e della
Pasqua. Individua significative
espressioni d’arte
cristiana. Conosce il significato
di gesti e segni
liturgici. Si confronta con
l’esperienza religiosa
di altre confessioni
cristiane
(ecumenismo) e di
altre religioni (dialogo
interreligioso) per
distinguere la
specificità della
proposta di salvezza
del cristianesimo. Identifica la Chiesa
come comunità di
coloro che credono in
Gesù Cristo e si
impegnano a mettere
in pratica il suo
insegnamento. Coglie il significato
dei Sacramenti.
con le vicende della
storia civile passata e
recente elaborando
criteri per avviarne
una interpretazione
consapevole. Riconosce i linguaggi
espressivi della fede
(simboli, preghiere,
riti, ecc.), ne individua
le tracce presenti in
ambito locale, italiano,
europeo e nel mondo
imparando ad
apprezzarli dal punto
di vista artistico,
culturale e spirituale. Coglie le implicazioni
etiche della fede
cristiana e le rende
oggetto di riflessione
in vista di scelte di vita
progettuali e
responsabili. Inizia a confrontarsi
con la complessità
dell’esistenza e impara
a dare valore ai propri
comportamenti, per
relazionarsi in maniera
armoniosa con se
stesso, con gli altri,
con il mondo che lo
circonda.
83
COMPETENZE DI CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria Scuola Secondaria di I° grado
IMPARARE AD IMPARARE
Acquisire un proprio metodo di
studio e di lavoro.
Si facilita lo sviluppo della competenza
con:
Il collegamento con apprendimenti
pregressi
L’ assenza di pratiche trasmissive
L’attenzione ai bisogni cognitivi
Organizzazione delle
esperienze in procedure e
schemi mentali per
l’orientamento in situazioni
simili ( cosa/come fare per
...)
Uso dei concetti spazio-
temporali per selezionare e
sistemare le sequenze
fondamentali di esperienze
quotidiane
Sistemazione dei dati
senso-percettivi mediante
semplici e globali criteri di
classificazione e relazione
di quantità, forma,
dimensione.
Potenziamento della competenza
attraverso:
Rielaborazione di dati e informazioni
per :
Ristrutturare le proprie
conoscenze da cui trarre
deduzioni (risalire dalle
informazioni al concetto)
Identificare gli aspetti
essenziali e le interrelazioni
di concetti e informazioni
Costruzione o applicazione di
una rappresentazione di
supporto
Sintesi tratte da diverse fonti
di informazione
Valutazioni generiche sulle
argomentazioni/informazioni
Potenziamento della competenza attraverso:
Utilizzo consapevole del proprio sapere per la
costruzione di nuove conoscenze, attraverso :
Rielaborazione dei concetti secondo criteri di
astrazione logico-deduttivi
Autonomia di sistemazione e integrazione degli
strumenti cognitivi (costruzione di modelli,
mappe concettuali da utilizzare in situazioni
simili e diverse. Vedi anche competenza
“Individuare collegamenti e relazioni” )
Memorizzazione di regole, procedure, ecc ... in
funzione di percorsi ulteriori
Padronanza nella capacità di operare sintesi:
cogliere autonomamente nessi e relazioni
complesse (vedi anche competenza
“Individuare collegamenti e relazioni”)
Consapevolezza del proprio percorso di
apprendimento:
Consapevolezza dei propri tempi e stili di
apprendimento
Autonomia nella ricerca di fonti e materiali
funzionali al proprio percorso
Studio personale per memorizzare ed
approfondire
Valutazioni autonome ed approfondite
84
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria Scuola Secondaria di I°grado
ELABORARE PROGETTI
Utilizzare e organizzare le conoscenze in
modo creativo per ipotizzare e realizzare un
progetto.
Si facilita lo sviluppo della competenza
riconoscendo i tentativi di realizzazione di
progetti, non definiti a priori
Elaborazione di un primo stadio di
decentramento:
comprensione dei dati di
realtà per la fattibilità del
progetto
scelta di materiali,
strumenti e procedure (
ipotesi di realizzazione)
confronto di ipotesi e
procedure con le
spiegazioni e azioni
effettuate
uso della manualità fine per
tagliare, disegnare,
colorare, temperare ...
Potenziamento della competenza
attraverso:
Ricercazione di informazioni
provenienti da diverse fonti
(ragionamento combinatorio)
Formulazione di piani di
azione, individualmente e in
gruppo
Scelta di soluzioni adeguate
alle proprie capacità
operative e agli strumenti
disponibili
Potenziamento della competenza attraverso:
Scelta autonoma di obiettivi realistici
Utilizzo di transfert per la pianificazione
creativa del prodotto ( fasi di attuazione,
materiali, tempi, modi )
Monitoraggio ( per verificare in itinere )
Individuazione e valorizzazione dell’errore, per
la scelta delle strategie migliori
Valutazione del proprio lavoro
85
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria Scuola Secondaria di I° grado
RISOLVERE PROBLEMI
Costruire e verificare ipotesi, individuando le
fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e
valutando dati, proponendo soluzioni,
utilizzando secondo il tipo di problema,
contenuti e metodi delle diverse discipline.
Si facilita lo sviluppo della competenza con:
L’utilizzo del problem solving, delle
rielaborazioni collettive, cooperative
learning
La ricerca della /e soluzione/i nei
tempi lunghi della riflessione
L’acquisizione strumentale come
funzionale alla risoluzione dei
problemi
Conoscenza di criteri diversi
per raggruppare e ordinare
i dati raccolti.
Esplorazione della realtà,
mediante l’uso dei sensi,
per individuare i punti
essenziali di orientamento
spazio-temporali
Conoscenza dei fenomeni
naturali e dei viventi
Uso di simboli per
rappresentare la realtà
Ricostruzione/Riformulazio
ne di esperienze vissute
Formulazione di situazioni
fantastici e su storie
Potenziamento della competenza
attraverso:
Formulazione di situazioni
per la ricerca di costanti
Utilizzo del metodo
scientifico
Uso della matematica per
rappresentare e leggere la
realtà
Struttura narrativa dei
problemi
Formulazione di problemi
partendo dalle situazioni
quotidiane
Rappresentazione attraverso
diagrammi di flusso, schemi,
grafici...
Problemi logici
Potenziamento della competenza attraverso:
Problematizzazione autonoma in
ogni campo del sapere e
dell’esperienza attraverso
Individuazione degli elementi
costitutivi della situazione:
variabili, interconnessioni, costanti
Ipotesi di risoluzione e scelta di
risorse adeguate ( utilizzo dei
contenuti e metodi delle varie
discipline)
Confronto tra soluzioni alternative
Estensione del campo di indagine
86
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria Scuola Secondaria di I° grado
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI Possedere strumenti che permettano di affrontare la complessità del vivere nella società globale del
nostro tempo
Si facilita lo sviluppo della competenza con:
L’organizzazione degli apprendimenti
all’interno di unità di apprendimento
interdisciplinari e transdisciplinari
Utilizzo del metodo della ricerca, per
rilevare e mettere in relazione le
implicazioni di diversi linguaggi e
contenuti disciplinari.
Sviluppo dei criteri logici (causali,
spaziali, temporali) attraverso:
discriminazione di aspetti
caratterizzanti esperienze e
conoscenze
scomposizione e
ricomposizione dei dati di un
fenomeno, delle sequenze di
un’esperienza, di una storia
messa in relazione, mediante
associazione ed analogie, di
oggetti, persone, sequenze di
storie, fenomeni, esperienze
Potenziamento della competenza attraverso:
Elaborazione di argomentazioni
nei diversi contesti, mediante
collegamenti di causa,
successione, ordine, quantità.
Costruzione di mappe mentali
cognitive, associative, di sintesi.
Costruzione di documentazioni
ricavando informazioni da fonti
diverse
Potenziamento della competenza attraverso:
l’unificazione autonoma dei
saperi
Costruzione di mappe concettuali
Collegamenti argomentati di
fenomeni, eventi, concetti diversi
Analisi di situazioni complesse
per capirne la logica
Sintesi di situazioni complesse
87
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria Scuola Secondaria di I° grado
ACQUISIRE ED
ELABORARE
INFORMAZIONI,
ESPRIMERLE E
RAPPRESENTARLE Recepire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta
Si facilita lo sviluppo della competenza
attraverso:
L’abitudine alla responsabilità
personale
La discussione di rielaborazioni
individuali o di gruppo
La riflessione collettiva sui
collegamenti tra informazioni varie e
diverse
Rielaborazione dei vissuti
attraverso vari linguaggi:
verbali, grafico-pittorici, giochi
simbolici e teatrali
(drammatizzazione)
Discriminazione di storie vere e
storie fantastiche
Potenziamento della competenza attraverso:
Valutazione dell’attendibilità ed
utilità delle informazioni
(pregiudizio e conoscenza
oggettiva), dati utili e dati
parassiti, fatto storico e
leggenda...
Classificare e selezionare
informazioni
Discriminazione delle
informazioni anche implicite da
un documento storico,
geografico, scientifico,
pubblicitario, giornalistico,
televisivo ... secondo lo scopo
della ricerca
Comparazione di documenti
diversi su uno stesso argomento
Potenziamento della competenza attraverso:
Sintesi e valutazione personale di
argomenti di vita quotidiana, di
informazioni, di argomenti di
studio
Interpretazione critica delle
informazioni ricavate dall’utilizzo
di strumenti cartacei, informatici,
multimediali, ecc....( vaglio
attendibilità e confronto delle
informazioni)
Uso degli strumenti culturali (
propri dell’arte, musica, teatro,
cinema, poesia, letteratura ), per
saper scegliere programmi
televisivi e letture personali
accettabili dal punto di vista
culturale.
88
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria: Scuola Secondaria di I° grado
COMUNICARE E COMPRENDERE
MESSAGGI, RAPPRESENTARE
EVENTI comprensione
comunicazione
Padroneggiare i linguaggi indispensabili per gestire l’interazione
comunicativa verbale - e non - in vari contesti. Avvalersi di una lingua straniera per i principali scopi
comunicativi ed operativi.
Si facilita lo sviluppo della competenza con:
La comunicazione decentrata per esprimere idee, punti
di vista, teorie
L’apprendimento contestualizzato della letto-scrittura
Il riconoscimento del “cattivo lettore”, per distinguerlo
dal dislessico
quello che l’insegnante si aspetta
Ascolto per
comprendere e
comunicare con gli altri
Utilizzo della lingua
materna per
raccontare esperienze,
interagire con gli altri,
esprimere emozioni,
bisogni, idee ...
Uso di frasi complete e
pronuncia corretta
Uso di termini nuovi
Rispetto delle regole-
base della
Comunicazione
Avvio alla
comunicazione
dall’esperienza
individuale al grande
gruppo
Comunicazione del
vissuto anche
attraverso linguaggi
non verbali
Potenziamento della competenza
attraverso:
Interazione pertinente nella
conversazione
Contestualizzazione della
comunicazione:
argomento,
funzione/scopo, contesto
Costruzione della
semantica e della struttura
del linguaggio (componenti,
funzioni
Comprensione e analisi
testuale
Utilizzo di strategie del
lettore esperto
Pianificazione del testo
scritto
Riflessione sul testo e sua
rielaborazione
Potenziamento della competenza
attraverso:
Lettura “significativa”1 di
messaggi di diverso genere,
espressi con linguaggio
specifico (letterario,
scientifico, tecnico, simbolico
...): analisi di contenuti,
linguaggi e funzioni
comunicative in testi
complessi.
Rielaborazione finalizzata:
pianificazione del testo in
relazione alla funzione e al
registro del contesto
comunicativo;
rappresentazione e
argomentazione di eventi,
principi, concetti, norme,
procedure, atteggiamenti,
stati d’animo attraverso vari
linguaggi e conoscenze
disciplinari.
Avvio ad uno stile personale
di scrittura
89
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria Scuola Secondaria di I° grado
COLLABORARE E PARTECIPARE Saper interagire nel gruppo, nel rispetto dei diritti degli altri e
dei diversi punti di vista, contribuendo all’apprendimento
comune e alla condivisione del lavoro.
Si facilita lo sviluppo della competenza attivando le seguenti strategie:
la suddivisione di compiti rispettando i bisogni, gli
interessi, le capacità e le difficoltà degli allievi
la facilitazione dell’apprendimento con i pari
la valutazione formativa
l’incremento della relazione di aiuto tra pari
Presa di coscienza della
propria identità sociale ( il sé
corporeo, emotivo- affettivo, relazionale) attraverso:
espressione di bisogni, idee, emozioni per ottenere rispetto e/o considerazione
interazione con gli altri nel rispetto delle regole
partecipazione a giochi di gruppo nel rispetto di ruoli e regole
Potenziamento della competenza
attraverso:
Gestione e risoluzione dei
conflitti in modo autonomo
Patteggiamento delle proprie
idee nel rispetto delle
convenzioni democratiche
Valorizzazione delle proprie
capacità lavorando con gli altri
Scoperta delle potenzialità
degli altri
Potenziamento della competenza
attraverso:
Scelta consapevole del proprio ruolo all’interno del gruppo di lavoro
Valutazione dei propri limiti (partecipazione attiva secondo le proprie capacità)
Valorizzazione delle competenze altrui
Accettazione e collaborazione con ogni tipo di diversità
Uso dell’argomentazione per patteggiare le proprie convinzioni
Interazione cooperativa nel gruppo di lavoro
Competenze chiave Scuola dell’infanzia: Scuola primaria Scuola Secondaria di I°
AGIRE IN MODO AUTONOMO E
RESPONSABILE
Pensare ed agire in modo autonomo e interdipendente,
sviluppando comportamenti di responsabilità sociale, rispetto,
salvaguardia verso gli altri e l’ambiente. Si facilita lo sviluppo della competenza con:
L’implemento dell’autostima e della fiducia in sé
L’assenza di modelli rigidi e prescrittivi
decontestualizzati
La riflessione sulla propria ed altrui emotività
Consapevolezza del sé corporeo in relazione allo spazio: muoversi intenzionalmente negli ambienti, utilizzando le opportunità offerte dal proprio corpo
Organizzazione della vita quotidiana conciliando dovere-bisogno (comprensione del senso di
Potenziamento della competenza
attraverso:
Senso di responsabilità verso le
attività scolastiche, le cose e
l’ambiente circostanti.
Comprensione del disagio altrui
e attuazione di aiuto.
Potenziamento della competenza
attraverso:
Interiorizzazione delle regole
condivise
Comportamento funzionale
alle diverse situazioni (nel
rispetto dei principi
democratici)
Assunzione di atteggiamenti
conformi ai propri valori, anche
con il dissenso ( saper rifiutare
adesioni o complicità ad
90
Incoraggiamento al pensiero divergente
responsabilità) Risoluzione degli
impegni assunti Rispetto delle cose e
dell’ambiente
esperienze di gruppo contrarie
ai propri ideali etici)
Assunzione consapevole di
incarichi ( lo studio, gli altri
impegni scolastici e no)
91
92
L’uso consapevole delle conoscenze, delle abilità, delle competenze richiede, da
parte dei docenti, l’adozione di metodologie plurali ed integrate da ipotizzare, sperimentare,
verificare sul campo.
Scuola dell’Infanzia: LINEE METODOLOGICHE
Valorizzazione del gioco, in tutte le sue forme ed espressioni;
Valorizzazione del fare produttivo e delle esperienze dirette di contatto con la natura,
le cose, i materiali, l’ ambiente sociale e la cultura per stimolare ed orientare la
curiosità dei bambini in itinerari sempre più organizzati di esplorazione e di ricerca;
Relazione personale significativa tra i pari e con gli adulti;
Utilizzazione sensata delle routines;
Osservazione;
Personalizzazione del percorso educativo;
Documentazione;
L’ organizzazione delle attività didattica è strutturata attraverso percorsi progettuali di
sezione, intersezione e d’ Istituto.
Scuola Primaria e Secondaria di 1°grado: LINEE METODOLOGICHE
Creazione di contesti e di situazioni favorevoli all’ apprendimento;
Valorizzazione dell’ esperienza e delle conoscenze degli alunni;
Promozione dell’ apprendimento collaborativo;
Utilizzo metodo della ricerca (problem solving), conversazioni guidate
(brainstorming);
Gradualità: ciclicità, reticolarità dei saperi;
Personalizzazione dei percorsi didattici;
Attuazione di interventi didattici interdisciplinari;
Utilizzo nuove tecnologie;
Documentazione.
93
Partendo da un totale rispetto delle Indicazioni Nazionali, le scelte procedurali terranno
conto dei processi di acquisizione delle conoscenze, degli stili e dei ritmi di apprendimento
degli allievi (intelligenze multiple), della loro disponibilità a costruire la propria conoscenza e
a trasformare i propri comportamenti.
Gli obiettivi generali del processo educativo e gli obiettivi specifici di apprendimento, elencati
nei documenti nazionali, definiscono i contenuti di conoscenza e le abilità ritenuti essenziali
al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze.
Individuate le esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative (i
“compiti significativi”), le strategie più idonee, con attenzione all’integrazione fra le discipline
all’interno delle competenze chiave europee, si procederà alla contestualizzazione delle
stesse.
Le personali capacità degli alunni saranno trasformate, grazie alla professionalità dei
docenti e al carattere educativo delle attività scolastiche, in affidabili e certificate
competenze individuali finali. L’impegno professionale di identificare obiettivi formativi
adeguati alle possibilità reali degli allievi del gruppo classe comporta:
la scelta di un’esperienza, ritenuta motivante, nella quale coinvolgere ed impegnare
uno o più alunni per la conquista di conoscenze e abilità specifiche;
la considerazione/valutazione delle congruità dell’esperienza prescelta rispetto alla
condizione dell’alunno;
l’individuazione degli obiettivi formativi che l’esperienza può consentire di
raggiungere, tenendo conto degli obiettivi di apprendimento definiti a livello
nazionale.
Sarà, poi, il lavoro specifico di progettazione didattica a delineare il cammino da seguire per
la realizzazione delle esperienze e per il raggiungimento degli esiti formativi previsti:
costruire, cioè, U.D.A/percorsi educativo-didattici finalizzati a promuovere con le gradualità e
nelle forme possibili il processo di crescita dei diversi allievi.
94
La predisposizione di U.D.A/percorsi didattici richiede sempre, in particolare, la
precisazione:
delle competenze da promuovere
degli obiettivi di apprendimento (conoscenze e abilità)
dei contenuti e delle attività educative e didattiche, dei metodi, delle soluzioni
organizzative e dei tempi ritenuti indispensabili per la sua realizzazione e per il
conseguimento da parte del discente dei risultati di apprendimento auspicati
degli strumenti
delle modalità di verifica/valutazione, non solo delle conoscenze e delle abilità
acquisite, ma anche della loro trasformazione in competenze personali (non basta
ciò che l’alunno sa, ma è più importante e significativo, per una conoscenza
adeguata del suo processo di crescita, accertare ciò che egli sa fare con ciò che sa).
Per la progettazione delle U.D.A. non vengono indicati tempi rigidi di realizzazione: può
anche essere, nelle sue linee generali di lungo periodo. Di certo, però, quanto più essa si
definisce e si precisa nel medio termine o in tempi brevi, tanto più ha la possibilità di
adeguarsi alle esigenze dei diversi percorsi evolutivi degli allievi del gruppo classe.
La valutazione, correlata a un tipo di programmazione dinamica e flessibile, si inserisce
nel quadro culturale educativo ed organizzativo della scuola e si fonda su criteri di
corresponsabilità, coerenza e trasparenza. Essa assume una funzione formativa, svolta in
itinere, di accompagnamento dei processi di insegnamento-apprendimento.
I docenti nella valutazione tengono conto della situazione di partenza di ogni
alunno, dei progressi effettuati lungo il percorso didattico - educativo e delle abilità e
competenze acquisite nelle varie discipline.
Come indicato nel DPR n. 122 del 22 giugno 2009, relativo al Regolamento
recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni, la
valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento
scolastico complessivo degli alunni. Essa concorre, con la sua finalità anche formativa e
attraverso l’individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi
di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al
successo formativo, anche in coerenza con l’obiettivo dell’apprendimento permanente di
cui alla “Strategia di Lisbona nel settore dell’istruzione e della formazione” adottata dal
Consiglio europeo. La valutazione, inoltre, è espressione dell’autonomia professionale
propria della funzione docente, nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché
95
dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. La scuola certifica i livelli di
apprendimento raggiunti da ciascun alunno al fine di sostenere i processi di
apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli
eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del
lavoro.
Valutazione Scuola Primaria
La valutazione degli apprendimenti acquisiti e del comportamento dell’alunno,
nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dai
docenti della classe. La valutazione viene registrata su un apposito documento di
valutazione (scheda individuale dell’alunno).Lo stesso viene consegnato alla famiglia e
accompagnato da un colloquio esplicativo.
Per quanto riguarda la decisione circa la promozione alla classe successiva (art. 3
Legge 169/2008), l’eventuale non ammissione deve avere carattere eccezionale ed essere
motivata e assunta all’unanimità.
Criteri e modalità della valutazione sono definiti dal Regolamento relativo al DPR n.
122 del 22 giugno 2009.
I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli
alunni.
Per l’insegnamento della religione cattolica la valutazione continua ad essere
effettuata con la “speciale nota” redatta dal relativo docente, senza attribuzione di voto
numerico.
Valutazione Scuola Secondaria di primo grado
La valutazione periodica e finale, sia degli apprendimenti sia del comportamento,
espressa con voti in decimi, riportati anche in lettere, viene effettuata “dal Consiglio di
classe, presieduto dal Dirigente Scolastico o da suo delegato”; se necessario, le delibere
vengono assunte a maggioranza.
Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame di stato finale, sono richiesti:
la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale, con eventuali motivate
deroghe autonomamente deliberate dal Collegio dei docenti; in ogni caso, devono
essere disponibili idonei elementi valutativi (art. 2, c. 10);
un voto per il comportamento non inferiore a sei decimi, che deve essere “illustrato
con specifica nota” nel documento di valutazione (art. 2, c. 8);
96
un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline (art.
3, c. 3 della legge 169/2008).
Se il Consiglio di classe ritiene di dover ammettere alla classe seguente un alunno
che presenti carenze nell’apprendimento, deve attribuire comunque un voto non
insufficiente a tutte le discipline e comunicare tale circostanza alla famiglia mediante “una
specifica nota”, inserita nel documento di valutazione (art. 2, c. 7).
Per tutti gli alunni della classe terza, il Consiglio di classe deve esprimere, con voto
in decimi, anche un “giudizio di idoneità” o, in caso negativo, di non ammissione all’esame,
formulato in base al “percorso scolastico compiuto dall’allievo nella Scuola Secondaria”
(art. 3, c. 2).
Tutte le prove d’esame, scritti e colloquio, compresa la prova nazionale, vengono
valutate con voto in decimi; il punteggio finale dell’esame è dato dalla media ottenuta
considerando sia i voti conseguiti nelle singole prove sia il voto del giudizio di idoneità (art.
3, c. 6). Se il voto finale così ottenuto è 10, la commissione può attribuire anche la lode,
con decisione unanime (art. 3, c. 8).
Il voto finale attribuito all’esame deve essere “illustrato con una certificazione
analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti
dall’alunno” (art. 3, c. 5, che richiama l’art. 3, c. 3 bis, della legge 169/2008).
In sede d'esame, infatti, per ogni candidato la commissione deve procedere alla
compilazione di un documento illustrativo (un certificato), che contenga:
1) la descrizione analitica delle competenze (o dei traguardi di competenza) acquisite
e la relativa valutazione in decimi;
2) l’indicazione del livello globale di maturazione, che, non essendo richiesta una
valutazione in decimi, potrà essere formulata in maniera sinteticamente descrittiva.
I docenti di sostegno, contitolari della classe, partecipano alla valutazione di tutti gli
alunni; qualora un alunno con disabilità sia affidato a più docenti del sostegno, essi si
esprimono con un unico voto.
Per l’insegnamento della religione cattolica la valutazione continua ad essere
effettuata con la “speciale nota” redatta dal relativo docente, senza attribuzione di voto
numerico.
Il personale non titolare della classe, che abbia svolto “attività o insegnamenti per
l’ampliamento e il potenziamento dell’offerta formativa”, e i docenti dell’attività alternativa
all’insegnamento della religione cattolica “forniscono preventivamente ai docenti della
classe elementi conoscitivi sull’interesse manifestato e il profitto raggiunto da ciascun
alunno” (art. 2, c. 5 e art. 4, c. 1).
97
Il Collegio dei Docenti ha concordato i seguenti tre momenti di valutazione per dare
uniformità di criteri ai Consigli di Classe:
1) Valutazione iniziale: collettiva d'ingresso o dei prerequisiti, sulla base della quale
impostare la programmazione di classe.
2) Valutazione intermedia: ha lo scopo di fornire informazioni sulle abilità che l'alunno sta
acquisendo in itinere; si possono di conseguenza attivare interventi compensativi.
3) Valutazione finale basata sui parametri monitorati:
1. percorso scolastico dell’alunno
2. socializzazione
3. interesse, partecipazione, impegno
4. ritmo di apprendimento rispetto al livello di partenza
5. metodo di studio
6. sviluppo delle abilità nelle diverse aree
7. acquisizione ed elaborazione di contenuti
8. grado di maturità ed attitudini dimostrate
9. livello della capacità decisionale fondata sulla conoscenza di sé.
I documenti di valutazione sono le schede di valutazione consegnate ai genitori
alla fine del primo e del secondo quadrimestre.
Inoltre, sono stati concordati nei dipartimenti disciplinari e nei consigli di interclasse e
approvati dal Collegio dei docenti, i “criteri comuni di valutazione” degli apprendimenti e del
comportamento, per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione, nel
rispetto del principio della libertà di insegnamento.
98
Indicatori di valutazione Scuola Primaria- Scuola Secondaria di 1^ grado
VOTO/10 CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
4
Lacunose e parziali
Applica le conoscenze minime
stentatamente e solo se guidato.
Compie analisi errate e si
esprime in modo scorretto e
improprio.
LIVELLO
INSUFFICIENTE
Competenze
cognitive e
metodologiche non
acquisite
5
Limitate e superficiali
Applica le conoscenze e riesce a
stabilire relazioni con
imperfezioni. Compie analisi
parziali e si esprime in modo
impreciso.
6
Essenziali
Applica le conoscenze e riesce a
stabilire relazioni senza
commettere errori sostanziali.
Compie analisi e sintesi parziali
e si esprime in modo semplice.
LIVELLO BASE
Competenze
cognitive e
metodologiche
acquisite nelle loro
linee minime
essenziali
7
Ordinate, ma non
approfondite
Applica autonomamente le
conoscenze e riesce a stabilire
relazioni in problematiche più
semplici. Compie analisi con
discreta coerenza e si esprime in
modo adeguato.
LIVELLO
INTERMEDIO Competenze
cognitive e
metodologiche nel
complesso acquisite
8
Complete, con
qualche
approfondimento
Applica autonomamente le
conoscenze e riesce a stabilire
relazioni anche in problematiche
più complesse. Compie analisi
corrette e si esprime con
proprietà linguistica.
9
Organiche e con
approfondimenti
autonomi
Applica le conoscenze in modo
corretto e autonomo e riesce a
stabilire relazioni anche in
problematiche abbastanza
complesse. Compie analisi e si
esprime utilizzando i linguaggi
specifici.
LIVELLO
AVANZATO
Competenze
cognitive e metodologiche
pienamente acquisite
10
Complete, organiche,
approfondite ed
ampliate
Applica le conoscenze in modo
corretto e autonomo e riesce a
stabilire con sicurezza relazioni
anche in problematiche
complesse. Esprime valutazioni
personali, utilizzando un lessico
ricco ed appropriato.
99
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Scuola Secondaria di 1^ grado
Pe
si DESCRITTORI
Disciplina
Frequenza
Atteggiamento di studio
15
Comportamento esemplare.
5 Frequenza assidua 10
Atteggiamenti di studio collaborativi e propositivi
13
Comportamento sempre corretto.
4 Frequenza regolare
8 Atteggiamenti di studio caratterizzati da apprezzabile responsabilità e impegno
12
Comportamento generalmente corretto.
7 Atteggiamenti di studio positivi
11 Comportamento vivace
ma generalmente corretto. Qualche richiamo verbale.
3 Frequenza
abbastanza regolare
6 Atteggiamenti di studio caratterizzati da
impegno non sempre costante.
9 Comportamento non
sempre corretto. Infrazioni al Regolamento.
5 Atteggiamenti di studio caratterizzati da
superficialità e impegno non sempre continuo.
6
Frequente violazione del Regolamento con
ammonizioni verbali e/o scritte e sanzioni
disciplinari.
1
Frequenza molto irregolare ( il numero di assenze supera il
limite di venti)
1 Disinteresse al dialogo educativo. Mancato rispetto delle consegne
scolastiche.
Il voto scaturisce dalla media dei descrittori relativi a disciplina, frequenza e atteggiamento di studio
Tabella comparativa per la determinazione del voto decimale del comportamento
Totale punteggio
dei pesi
Voto decimale
del comportamento
29-30 10
26-27-28 9
23-24-25 8
20-21-22 7
17-18-19 6
< 17 5
100
Educazione alla legalità e democrazia
Saper confrontare l’organizzazione della Repubblica italiana con quella degli Stati
UE di cui si studia la lingua.
Saper analizzare, anche attraverso la stampa e i mass-media, l’organizzazione
della Repubblica italiana e la funzione delle varie istituzioni.
Saper organizzare visite guidate, reali o virtuali, agli Uffici Comunali, per risolvere
problemi o utilizzare servizi.
Saper ricostruire le tappe dell’unificazione europea e le modalità di governo
dell’Europa.
Saper riconoscere le azioni, il ruolo e la storia di organizzazioni mondiali e
internazionali.
Saper individuare, analizzare, visualizzare ed esporre i collegamenti esistenti tra
globalizzazione, flussi migratori e problemi identitari.
Educazione stradale e alla sicurezza
Saper acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada.
Saper conoscere e rispettare in situazione la segnaletica stradale.
Essere consapevoli del rapporto traffico-ambiente, ed assumere comportamenti
coerenti a mantenerlo in una condizione di equilibrio.
Saper analizzare problematiche ambientali relative alla circolazione e formulare
ipotesi di soluzione.
Conoscere l'ambiente scolastico e rispettare le regole interne in ogni situazione.
Saper riconoscere una situazione di pericolo e saper reagire correttamente.
Assumere comportamenti responsabili verso se stessi e gli altri.
101
Educazione ambientale
Prendere coscienza delle problematiche ambientali globali e locali e dei danni
causati dall'uomo.
Essere uno nel tutto in unità e armonia con la grande catena vivente.
Assumere comportamenti corretti e responsabili nei confronti dell'ambiente e
dell'utilizzo delle risorse.
Saper analizzare documenti specifici elaborati da organismi nazionali ed
internazionali sulle problematiche ambientali.
Saper analizzare l'efficacia d'intervento delle varie istituzioni.
Educazione alla salute
Saper adottare comportamenti sani e corretti.
Saper esercitare la responsabilità personale in attività che richiedono assunzione di
compiti.
Saper riconoscere in situazione o nei mass-media le problematiche legate al fumo
attivo e passivo nel privato e nei luoghi pubblici e gli effetti del tabagismo.
Saper utilizzare tecniche di controllo dell’emotività, di rilassamento, di osservazione
critica del rapporto mente-corpo.
Saper mettere in atto comportamenti corretti in situazioni di pericolo ambientale o
personale.
Educazione alimentare
Saper riconoscere in situazioni concrete gli effetti del rapporto alimentazione-
benessere-realizzazione personale.
Saper mettere in rapporto le proprie scelte alimentari con le dinamiche relazionali
connesse.
Essere consapevoli del problema alimentare nel mondo e adeguare i propri
comportamenti.
Conoscere l’evoluzione del cibo nella storia anche attraverso metodi e tecnologie
utilizzate dai diversi popoli.
102
Educazione all’affettività
Saper approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima,
anche apprendendo dai propri errori.
Saper comprendere le modificazioni fisiche del proprio corpo e metterle in relazione
con quelle psicologiche e di comportamento sociale.
Saper leggere e produrre testi, oppure condurre discussioni argomentate su
esperienze di relazione interpersonale significative e sui problemi dei diversi
momenti della vita umana (la nascita, la fanciullezza, la preadolescenza, la
giovinezza, la vita coniugale e familiare, la vecchiaia).
Saper riconoscere attività e atteggiamenti che sottolineano nelle relazioni
interpersonali gli aspetti affettivi e ne facilitano la corretta comunicazione.
Educazione all’intercultura
Saper dare una dimensione plurima ed unitaria alla percezione della realtà.
Saper vivere bene nella diversità.
Riflettere sui diritti – doveri del cittadino planetario.
Saper ricercare, riconoscere e riattualizzare i valori presenti nelle cultura dei popoli.
Comprendere le cause con le relative conseguenze che hanno determinato
situazioni di diseguaglianza economica e socio – culturale tra gli uomini.
Educazione alla comunicazione
Sapersi raccontare.
Saper ascoltare l'altro e le sue ragioni.
Saper comprendere la funzione sociale della comunicazione.
Saper individuare e distinguere i diversi linguaggi.
Saper produrre messaggi adeguati ad una funzione.
Saper riconoscere ed utilizzare i meccanismi di formazione delle parole.
Conoscere le caratteristiche di un vocabolario e saperlo consultare.
Saper comprendere le notizie principali di un quotidiano o di un telegiornale,
utilizzando i nessi storici fondamentali necessari per inquadrarle.
103
Orientamento
Sviluppare la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto
con il mondo
Sviluppare una capacità critica che consenta all’alunno di orientarsi nella realtà in
modo responsabile ed autonomo
Maturare la capacità di scelte decisionali, nell’immediato e nel futuro, adeguate alla
propria persona
Sapersi preparare alla scelta del percorso formativo del secondo ciclo degli studi,
consapevoli delle offerte presenti nel territorio e delle proprie inclinazioni.
La scuola propone, ad ampliamento dell’offerta formativa, progetti curricolari ed extra volti
a qualificare il percorso formativo-didattico e a incentivare la motivazione, l’interesse degli
alunni, rendendoli attivi protagonisti del proprio sapere.
I progetti afferiscono a diversi ambiti disciplinari e sono spesso calibrati su tematiche
trasversali: l’intercultura, il rispetto dell’ambiente, il corpo e il movimento, le tradizioni e le
ricorrenze, la musica, creatività, multimedialità.
Tutti i percorsi si discostano dalla tradizionale lezione frontale, poiché prediligono la
didattica “del fare”, di tipo laboratoriale, che integra linguaggi verbali e non, fa ricorso alle
nuove tecnologie ed è incentrata sul cooperative learning.
Nel dettaglio sono di seguito descritte le piste progettuali, della scuola dell’infanzia e
primaria, curricolari ed extra, previste per il corrente anno scolastico.
In itinere la scuola si predispone ad incrementare ulteriormente l’offerta formativa
aprendosi a proposte e iniziative esterne se congruenti con il nostro POF.
104
SCUOLA DELL’INFANZIA
PROGETTI CURRICOLARI- SCUOLA DELL’INFANZIA
Denominazione Plesso
scolastico Età
Docente
Referente Docenti coinvolti
Progetto Natale
“Una arcobaleno di
auguri”
Guarella
Notarnicola
S. Santo
3-4-
5
anni
Teresa De
Marchi
Campanella,Greco,Leo, De Marchi,
Ignisci, De Blasi, Naselli, Stanisci,
Loperfido, Capotorto, Calabretta,
Convertino, Sollazzo, Valentini,
Dell’Erba, Quarato.
Progetto
informatica:
“Giochiamo con il
PC”
Notarnicola
5
anni
Stanisci
Maria
Carmela
Stanisci Maria Carmela
Progetto Inglese
“Let’s play with
English”
Guarella
Notarnicola
S. Santo
5
anni
Calabretta
Palma
Tutti i docenti
Progetto
Informatica
“PC Piccino”
Guarella 5
anni
Leo
Francesca
Leo Francesca
105
SCUOLA PRIMARIA
PROGETTI CURRICOLARI- SCUOLA PRIMARIA
Denominazione Plesso scolastico Classi Docente
Referente
Docenti coinvolti
Progetto
“Accoglienza…
in prima!”
Morea
La Sorte
Trevisani
Tutte le classi prime Lisi Maria Tutte le docenti delle
classi prime
Progetto “Leggo,
racconto,
interpreto”
Morea Quarta B Cardone
Livia
“Giocando fra
i…trulli”
Morea
La Sorte
Trevisani
Tutte le classi
Clemente
Rosanna
Docenti di
educazione fisica.
Tutti i docenti delle
classi saranno
impegnati per la
manifestazione
finale.
Progetto Piscina
“Nuoto che
passione!”
Trevisani
Tutte le classi
Caccavo
Maria
Concetta
Docenti ed.fisica
“Festa della
primavera”-
XI edizione
Morea
La Sorte
Trevisani
Tutte le classi
quarte
Bimbo
Rosamaria
Docenti delle classi
quarte
“Frutta nelle
scuole”
D. Morea
La Sorte
Trevisani
Tutte le classi Palasciano
Fausta
Tutte le docenti
Progetti di
sostegno e/o
recupero per
alunni con
difficoltà e/o
svantaggiati,
attività
alternative alla R
C. , anticipo
/posticipo
Spirito Santo
Notarnicola
Guarella
Morea
La Sorte
Trevisani
Tutte le classi
Docenti con ore
residue non utilizzate
frontalmente.
Docenti del tempo
pieno con ore di
contemporanea
presenza.
106
PROGETTI EXTRACURRICOLARI- SCUOLA PRIMARIA
Denominazione Plesso scolastico Classi Docente
Referente
Docenti coinvolti
Festa di fine anno
“A scuola…
piccoli attori”
Morea
La Sorte
Trevisani
Tutte le classi
quinte
Palasciano
Fausta
Docenti delle classi
quinte
Progetto Trinity:
“Welcome to
Trinity Land!”
Morea
La Sorte
Trevisani
Tutte le classi
quarte (grade 2)
Tutte le classi
quinte (grade 3)
Sabatelli
Angela Maria
Ruggiero Anna Maria,
Sabatelli Angela Maria
107
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
PROGETTI CURRICOLARI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Denominazione Plesso scolastico Classi Docente
Referente
Docenti coinvolti
Progetto
Approfondimento
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Tutte le classi Ragno Valeria
Progetto
Orientamento
“La bussola per
la ricerca degli
orizzonti futuri”
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Tutte le classi
terze
Capotorto
Angela
Decataldo
Antonella
Tutti i Consigli di
classe
Progetto “
Informagiovani”
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Tutte le classi
terze
Capotorto
Angela
Decataldo
Antonella
Docenti delle classi
terze
Gare logico-
matematiche
“Kangourou della
Matematica”
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Tutte le classi D’Ambruoso
Anna
D’Ambruoso Anna
PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Denominazione Plesso scolastico Classi Docente
Referente
Docenti coinvolti
Progetto Latino
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Gli alunni
frequentanti le
terze classi che
effettueranno
l’iscrizione nei
licei dove è
previsto lo studio
della lingua
latina.
Taveri
Francesco
Taveri Francesco
Progetto di “Attività
motorie, sportive e
avviamento alla
pratica sportiva”
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Tutte le classi Di Carlo
Michele
Di Carlo Michele
Progetto
“Laboratorio
creativo e artistico
per alunni
diversamente abili”
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Tutti gli alunni
diversamente
abili
De Cataldo
Antonella
De Cataldo - Di
Carlo Locorotondo –
Schettini –Taccardi
– Santoro- Iodice
Progetto
CAMBRIDGE
Scuola
Secondaria di 1°
grado
Alunni
S. Secondaria
1°grado
Sabatelli A.
M.
108
PROGETTI ISTITUTO COMPRENSIVO “MOREA- TINELLI”
PROGETTI CURRICOLARI
Denominazione Plesso scolastico Classi Docente
Referente Docenti coinvolti
Progetto
Continuità
“Un mondo… di
amici”
- Scuola
dell’Infanzia
- Scuola Primaria
-Scuola
Secondaria di 1°
grado
-Alunni di 5 anni
della
S.dell’Infanzia
- Alunni delle
classi prime e
quinte della S.
Primaria
- Alunni delle
classi prime della
S. Sec. di 1°
grado
Lanzillotta
Angela M.
- Docenti alunni
5 anni S. Infanzia
- Docenti alunni
delle classi prime
e quinte
S. Primaria
-Docenti Lettere
delle classi prime
S. Secondaria 1°
grado
Progetto
“CODERDOJO
-Scuola Primaria
plesso
“La Sorte”
“Trevisani”
“Morea”
-Scuola S.S. 1°
grado
-Alunni classi 2a
E, 3a A,3
a B, 3
a C,
3a D, 3
a E, 4
aA,
4
a
E, 5 a
A,
, 5 a
B,, 5 a
E
-Triennio
S.S.1°grado
Ruggiero
Annamaria
-I docenti delle
classi interessate
(S.P)
-Docenti di
matematica (S.S.
1° grado)
Gare lingua
inglese
“Kangourou della
lingua Inglese
-Scuola Primaria
-Scuola
Secondaria di 1°
grado
-Tutte le classi
quinte della
Scuola Primaria
-Triennio della
Scuola
Secondaria
Angela Maria
Sabatelli
- Angela Maria
Sabatelli
Progetto
Solidarietà
“Siamo una
comunità di
persone”- AIRC
“Cancro io ti
boccio”
-Scuola Primaria
-Scuola
Secondaria di 1°
grado
Tutte le classi Locorotondo
Livianna
Sgobba
Annamaria
-Tutti i docenti
delle classi
interessate
Progetto Natale
“Natale… in
allegria”
-Scuola Primaria
-Scuola
Secondaria di
1°grado
-Tutte le classi
della S. Primaria;
classi prime e
gruppo musicanti
della S. Sec. di
1° grado
-Grisanzio
Rosalba
- Ruggiero A.
Maria
-Turi M. Rosaria
-RubinoLeonardo
-Tutti i docenti
delle classi
saranno
impegnati per la
manifestazione
natalizia.
Progetto
“Newspapergame”
-Scuola Primaria
-Scuola
Secondaria di 1°
grado
- Classi V Scuola
Primaria
-S. Secondaria
-Palasciano
Fausta
-Ragno-Taveri
-Docenti delle
classi quinte
-Docenti delle
classi seconde
S.S. 1°grado
109
Consiglio
Comunale dei
Ragazzi
Scuola Primaria
Scuola
Secondaria di 1°
grado
-Tutte le classi
quarte e quinte
Scuola Primaria
-Triennio Scuola
Secondaria
-Bruno Marta
-Cardone Livia
-Lippolis Lorita
-Bruno Marta
-Cardone Livia
-Lippolis Lorita
CRIT (Progetto
Intercultura)
Scuola Infanzia
Scuola Primaria
Scuola
Secondaria di 1°
grado
-Alunni stranieri -Ruggiero A. M.
-Firenze Anna Mediatori
Linguistici
Istruzione
Domiciliare
Scuola Primaria
S. S. di 1° grado Tutte le classi Docenti
interessati
110
SPORTELLO DI ASCOLTO
Denominazione Plessi scolastici
Sportello di ascolto e di
consulenza specialistica
- Scuola Primaria: Genitori/Docenti
- Scuola secondaria di 1° grado: Alunni
PROGETTI DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
DOCENTI SCUOLA DELL’INFANZIA - DOCENTI SCUOLA PRIMARIA
DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO - ATA
Denominazione Argomento Docente referente Personale
coinvolto
Esperto
Esterno
ore
D.Lgs n.° 81/ 2008 Sicurezza nei
luoghi di lavoro
Bruno Marta
Tutto il personale
docente e ATA
SI
D. Lgs n. 196/ 2003 Codice in
materia di
protezione dei
dati personali
Bruno Marta
Tutto il personale
docente e ATA
SI
Alfabetizzazione in
LIS
Comunicazione
in Lingua
Italiana dei Segni
-Locorotondo
Livianna
-Bimbo R. Maria
Personale Docente
- S. dell’Infanzia
- S.Primaria
- S. Secondaria
1°grado
SI
B.E.S. come Ben-
Essere a Scuola.
La scuola come
luogo di
realizzazione per
alunni con
bisogni speciali
-Locorotondo L.
-Bimbo R. Maria
Personale docente
- S. dell’Infanzia
- S.Primaria
- S. Secondaria
1°grado
SI
111
Le visite guidate e i viaggi di istruzione rappresentano un momento importante di
crescita dell'individuo e del gruppo; devono essere complementari ai programmi e alle
attività che la scuola ha svolto, svolge o ha in animo di svolgere, in base al progetto di
offerta educativa e ai programmi istituzionali.
Sono da considerarsi visite guidate quelle che si effettuano nell’arco di una sola
giornata presso musei, monumenti, mostre, complessi aziendali, località di interesse
storico-artistico, parchi e ambienti naturali.
Sono da considerarsi viaggi d’istruzione gli spostamenti che comportano un tempo
di effettuazione superiore ad una giornata.
Per le gite scolastiche di una giornata è auspicabile la partecipazione della totalità
degli alunni trattandosi di attività didattica, per quelle di più giorni è necessario almeno il
70 di presenze. Le visite guidate e i viaggi di istruzione ricadono totalmente nella
competenza degli “organi di autogoverno della scuola”.
Il Consiglio di Istituto delibera, in una unica soluzione, l’insieme delle visite e dei
viaggi inseriti nel piano annuale delle attività proposte dai singoli Consigli di Classe e ne
autorizza l’effettuazione.
Il Capo di Istituto, vigila preventivamente sulla serietà dell’organizzazione e sulla
congruità del programma ai fini proposti.
Gli alunni dovranno essere accompagnati dai docenti in rapporto 1:15 (e
dall’insegnante di sostegno qualora sia essenziale un accompagnatore specifico).
I progetti elaborati dai Consigli di classe di visite e viaggi di istruzione dovranno
contenere informazioni circa:
a) obiettivi educativi
b) giorni fissati per la partenza e per il ritorno con i relativi orari
c) gli itinerari di ciascun giorno
d) mezzi di trasporto previsti
f) numero degli alunni partecipanti
g) nominativi dei docenti accompagnatori
h) in caso di viaggi di più giorni indicazioni sul pernottamento e i recapiti telefonici da
comunicare anche ai genitori.
Anche se vissuta in un contesto ambientale diverso da quello consueto
dell'istituzione scolastica, la visita guidata e il viaggio d'istruzione sono da considerarsi
attività educativa e didattica a tutti gli effetti. Valgono pertanto gli stessi principi di rispetto
112
delle cose e delle persone, di autodisciplina individuale e collettiva, di osservanza delle
regole che sono alla base anche degli altri momenti del processo formativo. In quest'ottica
è stato redatto un regolamento, ad integrazione delle vigenti disposizioni ministeriali, con il
quale si stabiliscono le norme cui i partecipanti alla gita dovranno attenersi allo scopo di
garantirne la buona riuscita.
La promozione e lo sviluppo della professionalità del personale docente e ATA
implica che la scuola sia fonte di conoscenza, prevedono opportuni interventi di
formazione e aggiornamento, finalizzati al consolidamento delle competenze e
all’acquisizione di nuovi saperi.
La nostra scuola intende privilegiare percorsi che, lungi dall’esser mera
trasmissione di nozioni preconfezionate, abbiano una ricaduta nella prassi e siano, perciò,
calibrati sulla base dei reali bisogni dell’utenza e del personale in servizio.
113
La scuola favorisce e promuove la formazione della persona assicurando il diritto
allo studio garantito a tutti dalla Costituzione. L’indirizzo culturale della scuola si fonda sul
rinnovamento didattico-metodologico e su iniziative di sperimentazione che tengono conto
delle esigenze degli alunni nel pieno rispetto della libertà d’insegnamento e nell’ambito
della legislazione vigente.
La scuola è aperta ai contributi creativi offerti dagli studenti, dai docenti, dai genitori,
dal personale ATA e si propone come luogo di educazione in senso ampio, dove vengono
favoriti e garantiti il processo d’apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica degli alunni.
Al pari di tutte le istituzioni, per poter raggiungere le proprie finalità, anch’essa
necessita di un’organizzazione adeguata e di regole il più possibile condivise.
Il presente regolamento è conforme ai principi e alle norme dello Statuto delle
Studentesse e degli Studenti, emanato con il DPR n.249/1998 e successive modifiche ed
integrazioni con il DPR del n.235/2007, del regolamento dell’autonomia delle Istituzioni
scolastiche emanato con il DPR n.275/1999, del TU n. 81/2008, del D.L.vo n. 196/2003.
E’ stato redatto da tutte le rappresentanze della comunità scolastica, nella
consapevolezza che tutte le componenti operanti nella scuola, ciascuna nel rispetto del
proprio ruolo e secondo le proprie competenze, sono costantemente impegnate a
garantire in ogni circostanza il rispetto delle libertà sancite dalla Costituzione della
Repubblica Italiana.
Integrazioni e modifiche possono essere ad esso apportate previa approvazione del
Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto.
Nello spirito del “patto formativo” ogni componente si impegna a osservare e a far
osservare il presente documento, che assume un carattere vincolante.
114
ORGANIZZAZIONE
SCUOLA DELL’INFANZIA
Orario di funzionamento:
– nei periodi di mancata attivazione della mensa: 8.00-13.00 (25 ore, turno
antimeridiano su 5 giorni);
– nei periodi di attivazione della mensa: 8.00-16.00 (40 ore settimanali);
– prescuola dalle 7.45 nei plessi Spirito Santo, Notarnicola e Guarella.
La scuola dell’Infanzia è un ambiente educativo che valorizza il fare e il riflettere del
bambino, sostenendo le sue emozioni, i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le sue idee, in
una dimensione di comunità. Essa si propone anche come luogo d’incontro, di
partecipazione e di cooperazione con le famiglie, come spazio di impegno educativo per
adulti e bambini.
Per poter garantire un regolare e proficuo andamento della vita scolastica è
necessario osservare alcune disposizioni fondamentali da un punto di vista organizzativo.
I bambini della scuola dell’Infanzia entrano ordinatamente nell’edificio scolastico
accompagnati dai genitori, accolti dai docenti in servizio.
I genitori devono accedere all’interno della scuola negli orari stabiliti, evitando di
arrecare disturbo agli insegnanti, alla sezione e alle attività eventualmente in atto.
Si consiglia di permanere nei locali della scuola solo il tempo strettamente necessario
a ritirare il proprio bambino.
I genitori sono tenuti a rispettare scrupolosamente gli orari stabiliti; l’uscita dei bambini
deve avvenire non oltre l’orario di chiusura prefissato. Se l’alunno non viene ritirato i
docenti sono tenuti a contattare telefonicamente le famiglie.
In caso di ripetuti ritardi verrà fatta comunicazione al Dirigente Scolastico che
convocherà la famiglia.
SCUOLA PRIMARIA
I plessi di scuola primaria ”D. Morea” e “M. La Sorte”, adottano l’orario scolastico di
29 ore settimanali, articolate su 5 giorni, con un rientro nella giornata del lunedì.
Nel plesso “P. Trevisani”, in una classe del plesso “La Sorte” (2^ D) e in una
classe del plesso “Morea” (1^ C) funziona il tempo pieno con 40 ore settimanali su 5
giorni.
Orario di funzionamento plessi di scuola primaria ”D. Morea” e “M. La Sorte”:
Classi 1e – 2e – 3e – 4e – 5e
115
– 8.00-13.00 (lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì), 8.00-12.00
(sabato);
Orario di funzionamento plesso di Scuola Primaria ”P. Trevisani” e classi a tempo
pieno “M. La Sorte” (2^ D) e “Morea” (1^C) :
– nei periodi di mancata attivazione della mensa: 8.00-13.00 (lunedì,
martedì, mercoledì, giovedì, venerdì), 8.00-12.00 (sabato);
– nei periodi di attivazione della mensa: 8.00-16.00 (40 ore settimanali
articolate in 5 giorni);
– prescuola dalle 7.45 nei plessi Trevisani, La Sorte e Morea.
I collaboratori in servizio aprono il portone d’ingresso alle ore 8,00 e lo richiudono
alle ore 8.45.
Per le famiglie che ne fanno documentata richiesta e, in subordine all’accettazione
di questa, è garantito un servizio di prescuola dalle ore 7.45, nei plessi “D.Morea”,
“M. La Sorte” e “P. Trevisani”.
Gli insegnanti devono essere presenti a scuola alle 7.55 e all’apertura del portone
accolgono gli alunni nei punti di raccolta all’interno dell’edificio, per costituire il
gruppo classe e guidarlo ordinatamente verso le aule di appartenenza.
La vigilanza sugli alunni è assicurata dai collaboratori scolastici e dai docenti.
Gli alunni, che vengono accolti a scuola in anticipo, devono rimanere nell’atrio
d’ingresso nei pressi dei punti di raccolta identificati per ciascuna scolaresca.
Alle 8,00 gli insegnanti aspettano gli alunni nei pressi dei punti di raccolta.
Durante le attività didattiche non è consentito l’ingresso in classe ai genitori degli
alunni, al fine di consentire il regolare svolgimento delle lezioni.
Nessun alunno può entrare in aula senza l'insegnante.
E’ vietato l’ingresso agli estranei durante le ore di lezione se non autorizzati dal
Dirigente Scolastico.
I collaboratori scolastici devono assicurare la sorveglianza degli alunni durante
l’ingresso, fino all’entrata nell’edificio e per tutto l’orario scolastico negli spazi
esterni all’aula.
I docenti svolgeranno opera di sensibilizzazione presso le famiglie affinché evitino
di condurre con sé i propri figli durante i colloqui e le assemblee.
Con l’inizio delle lezioni gli accessi alla scuola rimangono chiusi e direttamente
vigilati dal personale.
Cinque minuti prima della fine delle attività didattiche i collaboratori prelevano dalle
classi i bambini che fruiscono del servizio scuolabus.
116
Quando suona la campanella, indicante la fine delle attività didattiche, i collaboratori
aprono il portone.
Gli alunni sono condotti all’uscita dall’ insegnante dell’ultima ora.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Numero sezioni e modulo orario
La Scuola Secondaria di 1° grado comprende quattro sezioni complete ( A-B-C-D)
e una classe del corso E (3^) per un totale di tredici classi con un modulo orario di 30 ore,
costituito dalle seguenti discipline:
Discipline Orario Obbligatorio
Discipline Orario Obbligatorio
Italiano 5 Tecnologia 2 Storia 2 2^ Lingua comunitaria:
Francese 2
Cittadinanza e Costituzione 1 Musica 2 Geografia 1 Arte e Immagine 2 Matematica e Scienze 6 Scienze motorie 2 Inglese 3 Religione 1 Approfondimento Lingua Italiana
1
Articolazione dell’orario dell’attività didattica - uso degli spazi scolastici
L’attività didattica si svolge nell’orario stabilito, secondo i criteri del Consiglio
d’Istituto, sentito il parere del Collegio dei docenti.
Ingresso ore 08:15
Prima ora ore 08.15-09.15
Seconda ora ore 09.15-10.15
Intervallo ore 10.05-10.15
Terza ora ore 10.15-11.15
Quarta ora ore 11.15-12.15
Quinta ora ore 12.15-13.15
Uscita ore 13.15
Gli alunni attendono l’inizio delle lezioni previste per le ore 8.15 nel cortile antistante
l’edificio scolastico.
Nelle giornate di pioggia gli alunni sosteranno nei rispettivi corridoi che conducono
alle classi di appartenenza secondo il seguente ordine:
117
- sez. E,D,C nel corridoio che dà accesso alle suddette sezioni; la 1°D si dispone
all’altezza della biblioteca, sul lato sinistro e, di seguito tutte le altre classi;
- sez. B-A, nel corridoio che dà accesso alle suddette sezioni;la 1°A si dispone
all’altezza della porta, sul lato sinistro, che dà accesso allo spazio esterno e di
seguito tutte le altre classi.
I docenti della Scuola Primaria in servizio alla prima ora, al suono della campanella,
prelevano le rispettive classi dall’ingresso dell’edificio scolastico e, ordinatamente, le
conducono nelle loro aule.
I docenti del plesso “Tinelli” in servizio alla prima ora, invece, accoglieranno gli
alunni in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni.
Uscita: gli alunni devono attendere in classe il suono della campanella dell’ultima ora e
lasciare l’aula in ordine, accompagnati dai docenti fino all’ingresso dell’edificio scolastico.
Per gli alunni della Scuola Secondaria di primo grado del plesso TINELLI, l’uscita si
effettuerà mensilmente in modo alternato, secondo il seguente ordine di calendario
mensile:
MESE
SUONO 1^ CAMPANELLA
SUONO 2^ CAMPANELLA
Settembre Corsi E-D-C Corsi B-A
Ottobre Corsi B-A Corsi E-D-C
Novembre Corsi E-D-C Corsi B-A
Dicembre Corsi B-A Corsi E-D-C
Gennaio Corsi E-D-C Corsi B-A
Febbraio Corsi B-A Corsi E-D-C
Marzo Corsi E-D-C Corsi B-A
Aprile Corsi B-A Corsi E-D-C
Maggio Corsi E-D-C Corsi B-A
Giugno Corsi B-A Corsi E-D-C
Ai docenti compete la vigilanza in classe sugli alunni, secondo il proprio orario di
servizio. Durante la ricreazione, spetta al docente della seconda ora vigilare. In caso di
momentanea assenza, tale compito è affidato al personale Collaboratore Scolastico.
Durante il cambio dell’ora ciascun alunno è tenuto a rimanere in classe,
mantenendo un comportamento corretto e non pericoloso per sé e per gli altri, in attesa
dell’insegnante dell’ora successiva.
118
Negli spostamenti all’interno dell’edificio scolastico, le classi devono essere sempre
accompagnate dal proprio insegnante, muovendosi ordinatamente e in silenzio, per non
disturbare il regolare svolgimento delle lezioni.
In presenza di agitazioni sindacali si garantiscono l’informazione alle famiglie,
(compresa l’eventuale modifica dell’orario di entrata e uscita) e il servizio di vigilanza per
gli alunni presenti a scuola, nel rispetto dei principi e delle norme sancite dalla legge ed in
applicazione delle disposizioni contrattuali in materia.
La vigilanza sugli alunni, da parte del personale scolastico, cessa nel momento in
cui essi vengono riaffidati, per qualsiasi giustificato motivo, ai loro genitori o ad altra
persona adulta con delega scritta.
Nessun alunno può allontanarsi dalla scuola durante l’orario scolastico. In caso di
necessità, i genitori devono personalmente o una persona adulta con delega scritta,
prelevare i propri figli, previo avviso al Dirigente scolastico (o suoi collaboratori) che
concederà l’autorizzazione per iscritto. Ogni altro permesso è a discrezione del Dirigente
scolastico.
Gli alunni colti da indisposizione durante le lezioni potranno uscire dall’Istituto solo
se prelevati da un genitore o da una persona adulta con delega scritta, previo
avvertimento telefonico da parte del personale di segreteria. I docenti provvederanno a
segnalare sul Registro di classe l’uscita anticipata e l’autorizzazione dell’allievo.
Uscita autonoma alunni
Le istituzioni Scolastiche sono tenute ad adottare disposizioni interne all’Istituto
onde esercitare la vigilanza, effettiva e potenziale, dei minori ad essa affidati. Tali
disposizioni dovranno tenere conto di diversi fattori ambientali ed individuali, essere
supportate dalle decisioni e dalle scelte organizzative di seguito riportate.
La Scuola Sec. di 1° Grado, in considerazione dell’età anagrafica degli alunni e, di
conseguenza del livello di maturazione raggiunto, può considerare e valutare la possibilità
di consentire l’uscita autonoma per gli alunni i cui genitori ne abbiano fatta richiesta, nelle
situazioni e condizioni descritte nel seguente regolamento.
La domanda di uscita autonoma degli alunni deve essere formulata da un esercente
la potestà genitoriale secondo un apposito modello fornito dalla scuola e sottoscritta da
entrambi i genitori. Le dichiarazioni espresse nella domanda rappresentano una precisa
assunzione di responsabilità da parte dei genitori in merito al comportamento della scuola,
non tanto per esonerare quest’ultima da compiti che le sono assegnati dalla legge quanto
per esplicitare la manifestazione inequivocabile di volontà al fatto che all’uscita da scuola,
alla vigilanza effettiva di questa, subentra una vigilanza potenziale della famiglia e il
119
consenso verso le pratiche e le procedure dalla scuola attivate.
I genitori possono delegare a prelevare l’alunno, previa autorizzazione del Dirigente
Scolastico su domanda scritta della famiglia, anche altre persone, purché maggiorenni.
L’uscita autonoma degli alunni sarà autorizzata, previa richiesta da parte della famiglia,
la quale attesta di :
Essere a conoscenza delle disposizioni organizzative previste dalla Scuola e di
condividere ed accettare i criteri e le modalità da queste previste in merito alla
vigilanza effettiva e potenziale sui minori;
Essere consapevole che, la vigilanza al di fuori dell’orario scolastico, ricade
interamente sulle famiglie;
Di essere nell’impossibilità di garantire costantemente la presenza dei genitori o di
altro soggetto maggiorenne all’uscita dalla scuola.
Qualora risultino mutate le condizioni di sicurezza valutate dai genitori, questi ultimi
devono tempestivamente informare la scuola che provvederà a revocare l’autorizzazione.
Anche per gli alunni che utilizzano per il rientro a casa lo scuolabus o altro mezzo.
Fattori di rischio ambientali e individuali da valutare da parte della famiglia.
La famiglia deve dichiarare di:
Aver valutato le caratteristiche del percorso casa-scuola e dei potenziali pericoli;
Di aver valutato la capacità di autonomia, le caratteristiche e il comportamento
abituale del proprio figlio/a.
Di essere disposto a collaborare con la scuola per ogni iniziativa di tutela e
prevenzione e di esercitare un continuo controllo sul minore.
Le istanze vanno inoltrate sulla base dei modelli allegati :
Modulo di richiesta uscita autonoma.
Modulo di richiesta utilizzo scuolabus o trasporto.
Modulo di delega.
INTERVALLO
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
Per intervallo si intende la sospensione delle attività didattiche per consentire la
consumazione della merenda e per usufruire dei bagni. Si consiglia il consumo di merende
sane e genuine.
L’intervallo si svolge nelle proprie classi e nello spazio antistante sotto la
sorveglianza dei docenti e dei collaboratori scolastici.
120
Scuola Secondaria di primo grado
L’interruzione delle attività didattiche per l’intervallo ha luogo dalle ore 10,05 alle ore
10,15. Durante tale periodo, gli alunni non possono andare al bagno e sono tenuti a
rimanere nelle aule. Al docente della seconda ora compete la vigilanza.
MENSA
Il funzionamento della mensa è interno all’orario scolastico e si colloca come un
importante momento formativo ed educativo, durante il quale gli insegnanti hanno il
compito di assistere i bambini educando loro a sani principi alimentari.
E’ costituito un comitato mensa che collabora con l’Ente locale. Le diete, infatti,
sono studiate dal personale dell’ASL e garantiscono ai bambini un’alimentazione corretta e
differenziata per età.
Per diete particolari (allergie, intolleranze o altro), i genitori devono inoltrare la
documentazione medica all’Ufficio P.I. del Comune di Alberobello che provvederà, per
quanto di sua competenza, a soddisfare le richieste. Agli alunni che usufruiscono del
servizio mensa non è consentito portare cibi da casa.
REGOLAMENTAZIONE DI RITARDI E USCITE ANTICIPATE
Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria
Ritardi - Assenze - Giustificazioni
Gli alunni che giungono a scuola in ritardo devono essere accompagnati all’interno
dell’edificio scolastico da un genitore (o da un suo sostituto munito di delega scritta); egli
provvederà a motivare il ritardo mediante compilazione di un apposito modello da
richiedere al collaboratore che sorveglia l’ingresso.
Tale dichiarazione, consegnata all’insegnante, sarà allegata al registro di classe. In
caso di ritardi sistematici verrà fatta comunicazione al Dirigente Scolastico che provvederà
a chiedere chiarimenti in merito.
Durante l’orario scolastico non è consentito agli alunni uscire dalla scuola.
I genitori possono prelevare i figli in anticipo rispetto all’orario d’uscita chiedendo un
permesso scritto, utilizzando un modulo prestampato nel quale dovranno essere dichiarati
i motivi del permesso stesso.
Il permesso di uscita anticipata, sarà preventivamente autorizzato dal responsabile
del plesso o dal docente. I collaboratori o i docenti si accerteranno, anche tramite
documento, dell’identità del richiedente, genitore o delegato, affidandogli successivamente
l’alunno.
121
E’ necessario che un genitore (o l’adulto delegato) firmi l’autorizzazione in modo
che risulti chiara la cessazione di responsabilità da parte degli insegnanti a partire dal
momento del ritiro. Non è consentita l’uscita solo su richiesta telefonica.
Nel caso di malessere dell’alunno, l’insegnante avvertirà immediatamente la
famiglia affinché essa provveda a prelevare il proprio figlio per riportarlo a casa.
Le famiglie sono invitate a comunicare alla segreteria eventuali variazioni del
numero telefonico.
In caso di manifestazioni, assemblee sindacali, scioperi del personale docente, gli
alunni osserveranno un diverso orario scolastico che, i docenti, comunicheranno per
iscritto alle famiglie controllando le firme per presa visione.
Per gli alunni della Scuola Primaria le assenze devono essere giustificate per
iscritto da uno dei genitori ed esibite all’insegnante di classe della prima ora.
Nel caso della Scuola dell’Infanzia le famiglie devono giustificare l’assenza
personalmente.
Per le assenze per malattia la riammissione dell’alunno a scuola dopo il quinto
giorno (comprese le giornate festive) è subordinata alla presentazione di certificato
medico. Se il certificato non viene consegnato, il docente ha il dovere di sollecitare la
famiglia all’adempimento attraverso comunicazione scritta o telefonica. In caso di mancato
riscontro positivo, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico.
Nel caso di assenze per malattie infettive gli alunni vengono riammessi a scuola
dietro presentazione certificato medico attestante la cessazione di ogni pericolo di
contagio.
Non è necessario produrre certificato se l’assenza è dovuta a motivi di famiglia,
purché la scuola sia avvertita prima dell’assenza stessa mediante una dichiarazione
sottoscritta da un genitore.
I docenti segnaleranno al Dirigente Scolastico i casi di assenze troppo frequenti o
continuative onde consentire il controllo circa l’assolvimento dell’obbligo scolastico.
Scuola Secondaria di primo grado
Ritardi - Assenze - Giustificazioni
Tutte le richieste di permesso di entrata posticipata, di uscita anticipata e di
giustificazione delle assenze devono essere tramite libretto, motivate sottoscritte da una
dei genitori o da chi esercita la patria potestà. Le richieste di permesso devono essere
firmate dal o dai genitori che hanno apposto la firma sul retro del frontespizio del libretto;
non si accettano altre firme. Inoltre, non si accettano permessi o giustificazioni non
presentati sul libretto. Sul libretto personale è vietato l’utilizzo di cancellini o scolorine;
122
eventuali correzioni dovranno essere controfirmate dal genitore e comunque fatte in modo
tale da rendere leggibile la parte corretta. La scuola si riserva di contattare i genitori nei
casi dubbi.
I docenti del Consiglio di classe accetteranno giustificazioni solo estratte dal libretto
personale dell’alunno dell’anno scolastico in corso e verificheranno dal registro di classe la
puntualità delle giustificazioni e la regolarizzazione delle assenze pregresse. La
giustificazione delle assenze è fondamentale per il reingresso dell’alunno in classe, fatte
salve le condizioni e le richieste di giustifica diretta del genitore in istituto.
Gli alunni che si presentano in ritardo, senza giustificazione, sono ammessi dal
Dirigente scolastico (o dai suoi Collaboratori) che provvederà a informare le famiglie. Detti
alunni devono portare il giorno seguente la giustificazione scritta del ritardo.
Le giustificazioni delle assenze vengono effettuate dal docente della prima ora che
le annoterà sul registro di classe.
Qualora la giustificazione non venga presentata il giorno del rientro, il docente della
prima ora la riporterà sul registro di classe e il giorno successivo verrà presentata al
docente della prima ora. In caso contrario, quest’ultimo informerà la segretaria
didattica che prenderà contatto con la famiglia.
Tutte le astensioni dalle lezioni, anche collettive, vanno debitamente motivate
altrimenti risultano ingiustificate.
Gli alunni devono avere sempre con sé il libretto personale. Lo smarrimento va
subito comunicato in segreteria didattica. Nel caso di completo utilizzo, l’alunno può
richiederne un duplicato previa richiesta scritta da parte dei genitori e la riconsegna
del vecchio.
I docenti sono tenuti ad avvisare per iscritto l’ufficio del Dirigente Scolastico in casi
di assenze ripetute. La scuola provvede ad avvisare i genitori in caso di assenze
e/o ritardi ripetuti.
In caso di frequenti ritardi, i docenti di classe ne danno tempestiva comunicazione al
coordinatore, affinché contatti la famiglia dell’alunno previa informazione al D.S.
La guarigione, dopo assenze per malattia, complessivamente superiore a cinque
giorni, va giustificata per iscritto e documentata con certificato medico di riammissione alle
lezioni: se l’alunno non lo presenta, non può essere riammesso nella comunità scolastica,
per motivi sanitari.
123
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA ALUNNI
Gli alunni sono tenuti al massimo rispetto di tutti coloro che operano nella scuola (
docenti, non docenti e compagni) sia in tutti gli spazi scolastici che nel corso delle attività
parascolastiche, compresi le visite guidate e i viaggi d’istruzione.
Tutti gli alunni sono tenuti a rispettare e ad eseguire ogni indicazione o richiamo
venga loro rivolto dal personale docente e non docente , anche se non appartenente alla
classe o sezione.
Gli alunni sono tenuti ad utilizzare un linguaggio rispettoso, indispensabile per una
corretta convivenza civile; curare l’igiene della propria persona; non masticare gomme;
bussare prima di entrare in locali occupati; indossare un abbigliamento decoroso perché la
scuola è un’istituzione preposta all’educazione e alla promozione del rispetto di sé e degli
altri. Gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria sono tenuti a indossare il
grembiulino/grembiule.
Gli alunni devono aver cura dell’arredo, delle attrezzature e dei locali della scuola.
In particolare, per la scuola secondaria di 1° grado, i danni arrecati saranno risarciti dai
responsabili; in assenza di accertate responsabilità, i danni saranno risarciti dall’intera
classe. E’ fatto divieto correre per le scale e i corridoi; non è consentito lasciare oggetti
personali sotto il banco, perché la scuola non può, né deve risponderne. Tutti i rifiuti vanno
collocati sempre negli appositi cestini.
Ogni alunno deve sempre portare con sé il libretto, il diario personale, i libri,
quaderni e gli strumenti richiesti per lo studio.
Nella scuola secondaria di 1° grado, durante la prima ora di lezione e nell’ultima
mezz’ora dell’ultima ora non è consentito andare in bagno, salvo in casi di necessità. I
docenti non dovranno consentire l’uscita contemporanea di due alunni/e. E’ vietato uscire
dall’aula durante gli intervalli tra una lezione e l’altra, nella eventuale assenza dei docenti
per il cambio dell’ora, come pure intrattenersi con il personale Collaboratore scolastico.
Durante l’ora di supplenza gli alunni sono dovuti a mantenere un atteggiamento
corretto e rispettoso affinché l’azione educativa e didattica non venga interrotta.
E’ vietato accedere alla sala docenti, ai laboratori, alla palestra se non
espressamente autorizzati dagli insegnanti.
Non è consentito portare nella sede scolastica materiale che non sia di stretta
attinenza con l’attività didattica e che possa essere nocivo a se stessi e agli altri.
Gli alunni durante le attività didattiche non possono usare il cellulare; si
raccomanda, pertanto, di tenerlo spento e chiuso in cartella, diversamente verrà ritirato e
124
consegnato al Dirigente scolastico (o suoi collaboratori) sino al ritiro da parte di un
genitore o chi ne fa le veci.
E’ vietato, da parte degli alunni, servirsi del cellulare per girare video all’interno
dell’aula o di qualsiasi altro ambiente scolastico, per riprendere un/una compagno/a,
un/una insegnante o chiunque altra persona presente nell’Istituto, senza autorizzazione.
Durante le ore di lezione e la ricreazione, non è consentita la masticazione di
chewing gum e l’uso di bevande; è ammesso solo il consumo dell’acqua.
In occasione di feste di compleanno, in ottemperanza a quanto stabilito dalla
normativa vigente in materia, è consentito introdurre a scuola solamente alimenti
confezionati ed integri (non confezionati a casa);
Il distributore automatico di bevande è ad uso esclusivo degli adulti.
Gli alunni non possono assumere farmaci autonomamente; nel caso in cui il
farmaco debba essere somministrato necessariamente, i genitori devono recarsi
personalmente a scuola.
Nella Scuola Primaria gli alunni devono impegnarsi nelle attività che si svolgono a
scuola o che vengono assegnate come compiti a casa; anche in concomitanza con i rientri
e il tempo pieno, potrà essere previsto lo svolgimento di attività prevalentemente orali e di
lettura. Per il tempo pieno, a discrezione del docente, potranno essere previsti limitati
compiti scritti.
APPLICAZIONE DELLE SANZIONI DISCIPLINARI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Compito preminente della scuola è educare e formare, istruire, non punire, con
particolare attenzione al rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti
corretti all’interno della comunità scolastica.
A questo principio deve essere improntata qualsiasi azione disciplinare.
I provvedimenti disciplinari, infatti, hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del
senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità
scolastica.
La responsabilità disciplinare è individuale e/o collettiva a seconda del caso. Nessuno può
essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le
proprie ragioni.
Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionali all'infrazione disciplinare e ispirate,
per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della
situazione personale dello studente (art. 4, comma 2, 3 e 5 D.P.R. 249/98 e D.P.R. 235
125
21/11/2007), della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esse ne
derivano.
Ogni Consiglio di classe potrà, in autonomia, deliberare di non applicare al singolo caso le
norme generali, inquadrando tale comportamento non consono al contesto, in una
strategia di recupero o inserimento più generale, anche attraverso attività di natura
sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica .
CRITERI E REGOLE
Le sanzioni disciplinari devono essere irrogate entro i 15 giorni successivi alla
rilevazione della mancanza o dell'infrazione compiuta dallo studente. In caso contrario,
infatti, la sanzione perderebbe la sua funzione e risulterebbe inadeguata rispetto ai bisogni
formativi, potendo al contrario essere vissuta dal soggetto come atto persecutorio.
Ogni proposta di sanzione disciplinare deve essere presentata, in forma scritta, dal
docente che ha registrato l’infrazione al Dirigente Scolastico per l'avvio del procedimento
conseguente.
Fermo restando il principio della "responsabilità individuale e/o collettiva", vanno
perseguite anche le manifestazioni di complicità collettive negli atti e nei comportamenti
che prevedono l'irrogazione di sanzioni disciplinari. Nei casi in cui si verifichino dei
danneggiamenti a parti comuni (corridoi, servizi, computer, ecc.) delle strutture e dei beni
della scuola o delle persone, e non siano individuabili gli autori, si procede all'attribuzione
della responsabilità solidale valutando l'eventuale rifusione del danno a carico del gruppo/i
classe coinvolti o altre azioni con finalità educative. Trattandosi di alunni minorenni,
saranno chiamati i genitori a rifondere il danno.
I docenti coordinatori, all’inizio dell’anno scolastico elaboreranno un inventario
degli arredi e materiali della classe; in caso di danni accertati e/o malfunzionamenti
provvederanno ad informare il Dirigente Scolastico.
In caso di sospensione l’alunno avrà l’obbligo di svolgere le attività di studio stabilite dai
docenti del Consiglio di classe, con conseguente controllo al rientro.
Comportamenti soggetti a sanzioni
Sono soggetti a sanzioni:
a) mancanze ripetute circa i doveri scolastici, elevato numero di assenze o assenze
ingiustificate, ritardo abituale, comportamento scorretto in ogni momento della giornata
scolastica, uso di cellulari ed altri dispositivi elettronici;
126
b) offese e oltraggio a tutti i soggetti presenti nella scuola (aggressioni fisiche, verbali,
furto, ecc.);
c) danneggiamento volontario di attrezzature e strutture.
Tabella delle sanzioni corrispondenti e dell'organo competente ad erogarle
Descrizione Infrazione comportamento
scorretto
Sanzione
Organo competente
1. 2. 3. 1. Ritardo non
4. giustificato
Annotazione scritta sul registro di classe
Reiterazione: comunicazione scritta ai genitori sul libretto scolastico personale
Docente
2.Assenze ingiustificate o arbitrarie
Annotazione su registro di classe
Comunicazione scritta ai genitori sul libretto scolastico personale;
Comunicazione agli altri docenti del Consiglio di Classe
Comunicazione Dirigente Scolastico che provvederà alla convocazione dei genitori.
Docente
Coordinatore
Dirigente Scolastico /Vicario
3.Frequenza irregolare
Annotazione sul registro di classe
Comunicazione scritta ai genitori sul libretto scolastico personale;
Comunicazione agli altri docenti del Consiglio di Classe
Comunicazione Dirigente Scolastico che provvederà alla convocazione dei genitori
Docente
Coordinatore
Dirigente Scolastico/Vicario
4. Disturbo sistematico
della regolare attività didattica in
classe o nei laboratori.
Annotazione sul registro di classe e sul libretto scolastico personale.
Eventuale assegnazione di un carico maggiore di compiti da svolgere a casa
Docente
5. Materiale scolastico
mancante per sistematica dimenticanza o adoperato in
modo scorretto.
Richiamo orale
Annotazione sul registro di classe
Comunicazione scritta, tramite libretto scolastico, ai genitori
Docente
127
6.Smarrimento, uso improprio
del libretto scolastico personale.
Annotazione sul registro di classe
Comunicazione al Dirigente Scolastico
Comunicazione e convocazione dei genitori
Docente
Dirigente Scolastico/Vicario
7.Utilizzo di sussidi
didattici di proprietà della scuola in modo
scorretto e improprio.
Annotazione scritta sul registro di classe e del laboratorio
Comunicazione scritta ai genitori e sospensione dall’utilizzo dei sussidi per un certo periodo a seconda della gravità
Risarcimento del danno se comprovata la responsabilità
Docente
Dirigente Scolastico/Vicario
8. Imbrattare e danneggiare volontariamente luoghi della scuola di uso comune, muri,
arredi, attrezzature scolastiche, materiale didattico della
scuola.
Annotazione sul registro di classe
Comunicazione scritta ai genitori e convocazione dei medesimi
Risarcimento del danno a carico del responsabile e se non individuato della classe
Riflessione in classe sulle regole della Convivenza Civile
Docente
Dirigente Scolastico/Vicario
9. Giustificazione di assenza
con firma contraffatta.
Annotazione sul registro di classe
Convocazione della famiglia da parte del Consiglio di Classe per eventuali provvedimenti disciplinari
Docente e coordinatore
Dirigente Scolastico /Vicario
Consiglio di Classe
10. Falsificazione di
documenti ufficiali (compiti, verifiche, libretto scolastico
personale).
Annotazione sul registro di classe
Convocazione della famiglia da parte del Consiglio di Classe per eventuali provvedimenti disciplinari
Docente
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico/Vicario
11. Uso del cellulare, IPOD,
MP3, registratori a cuffia, palmari o di altri
dispositivi elettronici.
Ritiro immediato
Annotazione sul registro di classe
Convocazione dei genitori per la consegna
Docente
Dirigente Scolastico/Vicario
12. Uso del cellulare per
realizzare video e/o audio.
Ritiro immediato del cellulare
Annotazione sul registro di classe
Convocazione della famiglia da parte del Consiglio di Classe per eventuali provvedimenti disciplinari
Docente
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico/Vicario
13. Introduzione e/o utilizzo di
oggetti pericolosi per sé e per gli altri.
Annotazione sul registro di classe e ritiro immediato dell’oggetto in questione
Convocazione della famiglia Convocazione del Consiglio di Classe per eventuali provvedimenti disciplinari
Docente
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico/Vicario
Annotazione sul registro di classe;
Docente
Consiglio di Classe
128
14. Comprovata sottrazione
di beni altrui o della scuola.
Comunicazione al Dirigente Scolastico
Convocazione Consiglio di Classe per eventuali provvedimenti disciplinari
Convocazione dei genitori
Risarcimento in caso di danno
Dirigente Scolastico/Vicario
15. Comportamento scorretto ed eventuali danneggiamenti durante le gite di istruzione e
uscite didattiche.
Annotazione sul registro di classe
Comunicazione scritta alla famiglia
Risarcimento in caso di danno
Docente
Consiglio di Classe
16. Linguaggio irrispettoso e
offensivo lesivo della persona e della dignità del ruolo, nei confronti del docente e del
personale tutto della scuola in qualsiasi luogo dell’Istituto.
Annotazione sul registro di classe
Comunicazione e convocazione scritta alla famiglia
Comunicazione al D.S. e convocazione del C.d.C. per eventuali provvedimenti disciplinari
• Docente • Consiglio di Classe • Dirigente Scolastico/Vicario
17. Atti di violenza grave verso il docente e il
personale scolastico tutto in qualsiasi luogo dell’Istituto
Annotazione sul registro di classe e comunicazione scritta ai genitori e convocazione
Comunicazione al Coordinatore e al Dirigente scolastico
Convocazione del Consiglio di Classe per eventuali provvedimenti disciplinari.
Docente
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico/Vicario
18. Comportamenti violenti sia sul piano fisico che su
quello psico-emotivo atti ad intimidire i compagni o a
limitarne la libertà personale - Atti di bullismo.
Richiamo orale
Annotazione sul registro di classe e comunicazione scritta ai genitori con conseguente convocazione
Riflessione in classe sulle regole della Convivenza Civile
Convocazione del Consiglio di Classe per eventuali provvedimenti disciplinari.
Segnalazione ai Servizi Sociali
Docente
Consiglio di Classe
Dirigente Scolastico/Vicario
In riferimento ai punti (4-7-8-9-10-12-13-14-15-16-17-18) della tabella delle
infrazioni presente nel Regolamento di questo Istituto, il Consiglio di Classe in rapporto
alla gravità dei comportamenti, potrà deliberare i seguenti provvedimenti disciplinari:
- riduzione del voto di valutazione del comportamento;
- esclusione dalle gite scolastiche, uscite didattiche, manifestazioni culturali e sportive;
- sospensione dalle lezioni per un numero variabile di giorni da uno a dieci;
- segnalazione ai Servizi Sociali.
129
Procedura da seguire in caso di sospensione
In caso di sospensione:
a) il docente interessato deve avvisare al più presto il Dirigente Scolastico che provvederà
ad informare la famiglia dell'alunno e convocherà un Consiglio di Classe straordinario,
possibilmente entro i 3 giorni successivi alla rilevazione della infrazione, con il seguente
Ordine del Giorno: "Provvedimenti disciplinari a carico dell'alunno …". Il Consiglio di
Classe deve riunirsi al completo.
b) L'alunno minore, accompagnato dai genitori, ha diritto di essere convocato per esporre
le proprie ragioni nella riunione di detto Consiglio di Classe. Il C.d.C. in caso di
sospensione, deve redigere un apposito verbale. L'esito va comunicato tempestivamente
alla famiglia in forma scritta.
Organo di garanzia-impugnazioni
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte delle famiglie (D.P.R.
n.249 del 24/06/1998). Tale ricorso va presentato all’apposito Organo di Garanzia interno
alla scuola.
Esso è presieduto dal Dirigente Scolastico (membro di diritto) ed è costituito da: due
docenti e due genitori tutti membri del Consiglio di Istituto eletti dallo stesso su
segnalazione delle rispettive componenti. Tale organo ha la stessa validità del Consiglio di
Istituto.
Il ricorso da parte dei genitori all’Organo di Garanzia interno, va presentato entro 15
gg. dal ricevimento della comunicazione relativa alla sanzione disciplinare inflitta nei
confronti del proprio figlio, sia per garantire il “diritto di difesa”, sia per assicurare la
snellezza e la rapidità del procedimento, che deve svolgersi e concludersi secondo quanto
previsto dalla Legge241/1990;
La convocazione dell’Organo di Garanzia spetta al Dirigente Scolastico in orario
non coincidente con le lezioni. Il Dirigente designa di volta in volta il segretario
verbalizzante. La convocazione va fatta pervenire ai membri dell’Organo, per iscritto, tre
giorni prima della seduta.
Il Dirigente/Presidente, in preparazione dei lavori di seduta, deve accuratamente
assumere tutti gli elementi utili allo svolgimento dell’attività dell’Organo, finalizzata alla
puntuale considerazione dell’oggetto all’ordine del giorno.
Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei
componenti. Il membro impedito ad intervenire, fa pervenire al Dirigente/Presidente
dell’Organo prima della seduta la motivazione giustificata dell’assenza.
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Ciascun membro dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione
del voto è palese, non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del
Presidente.
L’Organo di Garanzia si esprime nei successivi dieci giorni. Qualora l’Organo non
decida entro tale termine, la sanzione non potrà ritenersi confermata.
L’esito del ricorso va comunicato per iscritto all’interessato.
I genitori degli alunni sanzionati, entro 15 gg. dalla comunicazione da parte
dell’Organo di Garanzia interno dell’esito del ricorso, possono proporre reclamo
all’Organo di Garanzia regionale. L’Organo di Garanzia regionale esprime il proprio parere
entro il termine perentorio di 30 giorni, prorogabile massimo per altri 15 giorni (cfr. art.16,
c. 4, Legge n.241/1990), scaduti i quali il Direttore dell’USR può decidere
indipendentemente dal parere.
Il sistema di impugnazione (previsto dall’art. 5 del DPR n.235/07) non incide
automaticamente sull’esecutività della sanzione che potrà essere eseguita pur in
pendenza del provvedimento di impugnazione.
L’O.G. decide anche nei conflitti che sorgono all’interno della scuola in merito
all’applicazione del presente regolamento.
Allo studente potrà essere offerta la possibilità di convertire la sanzione irrogata in
attività in favore della comunità scolastica; tali attività, deliberate dal Consiglio di classe, si
configurano come sanzioni autonome diverse dall’allontanamento dalla comunità stessa.
COMUNICAZIONE SCUOLA-FAMIGLIA
Scuola e famiglia collaborano alla costruzione del percorso educativo - formativo
dei ragazzi nel rispetto delle specifiche competenze, attraverso il dialogo, il confronto e la
condivisione, degli aspetti cognitivi, affettivi e sociali. Ambedue i genitori eventualmente
separati (art.155 e 317 codice civile e nota 76557/AO del 20/12/05 del M.I.U.R.) hanno il
diritto dovere di vigilare sull'istruzione ed educazione dei propri figli.
Uso del diario scolastico
Gli alunni devono possedere un diario che, come tutto il materiale scolastico, deve
essere conservato in modo ordinato e consono alla sua funzione. Sarà utilizzato per
annotare l’orario delle lezioni, per scrivere i compiti assegnati e le eventuali comunicazioni
della scuola alla famiglia.
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I genitori sono tenuti a controllare quotidianamente il diario, a firmarlo ad ogni necessità e
ad assicurarsi dell’esecuzione dei compiti.
Uso del libretto dello studente (Scuola Secondaria di 1° grado)
Il libretto dello studente serve per:
Giustificare le assenze e i ritardi degli allievi.
Tenere le famiglie costantemente informate dell’andamento scolastico nelle singole
discipline in ogni fase dell’anno. Gli insegnanti cureranno che le valutazioni nella
loro materia siano correttamente trascritte e vi apporranno la loro firma. I genitori
controfirmeranno il risultato di ogni verifica; in caso contrario gli insegnanti di classe
avvertiranno le famiglie e se è il caso convocheranno i genitori;
Fornire uno spazio formalizzato per le comunicazioni scuola/famiglia.
I genitori sono tenuti a controllare frequentemente il libretto dello studente e a firmarlo ad
ogni necessità.
INCONTRI SCUOLA – FAMIGLIA
Il rapporto scuola-famiglia avviene secondo le seguenti modalità:
▪ momento assembleare;
▪ colloqui individuali;
▪ ricevimenti individuali.
Le riunioni assembleari rispondono alle esigenze di proposizione, di confronto, di
dibattito, di informazione e chiarimenti in merito alle proposte educative e didattiche.
I colloqui individuali permettono l’informazione alle famiglie sui livelli
d’apprendimento e maturazione raggiunti dall’alunno; si terranno in orario pomeridiano,
due volte nel corso dell’anno scolastico (dicembre –aprile) e in occasione della consegna
delle schede di valutazione
I ricevimenti individuali si svolgeranno nei giorni e nelle ore stabilite e comunicate
dai docenti tramite comunicazione scritta. Nella scuola secondaria di 1° grado si terranno,
in orario antimeridiano nell’ultima settimana di ogni mese (ad esclusione dei mesi di
settembre, dicembre, aprile e maggio) secondo l’orario di ricevimento di ogni singolo
docente. In caso di necessità, i genitori possono conferire con i docenti in orario
concordato e diverso da quello prestabilito.
Per motivi di sicurezza, durante le assemblee e i colloqui con i docenti gli alunni non
devono circolare nell’edificio scolastico.
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Rappresentanti di classe
Ai Consigli di Classe/Interclasse/Intersezione della scuola possono partecipare, con
diritto di parola, i genitori eletti rappresentanti. I genitori possono organizzare incontri pre-
consigli, per raccogliere necessità da condividere con i docenti durante gli incontri
programmati. I genitori, tramite il rappresentante di classe, possono chiedere, entro i 5
giorni canonici, di inserire all'Ordine del Giorno dei Consigli questioni da trattare.
PERSONALE SCOLASTICO
VIGILANZA DEGLI ALUNNI
Il personale docente, durante l’ora di lezione è responsabile della vigilanza sugli
alunni (Corte Conti sez. I n.172/ 1984).
Vigilare è un obbligo di servizio imposto ai docenti (art.29, ultimo comma, CCNL
scuola 2006) e l’inosservanza del predetto obbligo è disciplinata dagli artt. 2047 e
2048 c.c.
L’obbligo della vigilanza riguarda tutti gli insegnanti in servizio e si riferisce alle
proprie classi e a quelle dove sono previste occasionali supplenze.
Gli insegnanti che, per validi motivi, sono costretti a lasciare l’ aula durante le
lezioni, devono avvisare il personale collaboratore scolastico in servizio al piano.
La responsabilità della vigilanza non consiste nella dimostrazione di non aver
potuto impedire il fatto, ma nell’aver adottato tutte le misure preventive,
organizzative e disciplinari atte ad evitarlo (Cass. Civ. Sez. III, n.916/1999, Cass.
5668/2001).
In caso di ritardo l’insegnante deve contattare tempestivamente la segreteria.
I collaboratori sono responsabili della vigilanza sugli alunni :
a)durante l’ingresso e durante l’uscita;
b)durante l’intervallo in concorso con il personale docente.
Al personale ausiliario è, pertanto fatto divieto di allontanarsi dal luogo di sorveglianza
e ha l’obbligo di segnalare al Dirigente Scolastico eventuali classi scoperte, garantendo
nel frattempo, la vigilanza su di esse.
La vigilanza va aumentata nei momenti della giornata a maggior rischio di infortuni:
entrata ed uscita degli alunni, intervallo, mensa, visite guidate, attività fuori aula.
133
INFORTUNI
In caso di infortunio degli alunni, gli stessi dovranno informare tempestivamente il
docente che segnalerà l’incidente al Dirigente Scolastico o al personale addetto alle
squadre di Pronto Soccorso e ai genitori.
Il personale docente e/o non docente presente al fatto dovrà presentare denuncia
scritta presso la segreteria.
La scuola non può somministrare farmaci agli alunni.
MODALITA’ DI CONVOCAZIONE DEGLI ORGANI COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo
preavviso, di massima non inferiore ai 5 giorni rispetto alla data delle riunioni.
La convocazione deve essere effettuata con lettera ai singoli membri dell’organo
collegiale.
La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare la data, il luogo, l’ora e gli
argomenti da trattare nella seduta.
Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto un verbale, firmato dal presidente e
dal segretario, steso su apposito registro.
Il Consiglio di intersezione, il Consiglio di interclasse e il Consiglio di classe sono
convocati dal Capo d’Istituto di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della
maggioranza dei suoi membri.
Le riunioni del Consiglio di intersezione, del Consiglio di interclasse e del Consiglio di
classe si svolgono di norma fuori dall’orario scolastico.
Il Collegio dei docenti si insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni
qualvolta il Capo d’Istituto ne ravvisa la necessità, oppure quando almeno 1/3 dei suoi
membri ne faccia richiesta.
Il Consiglio d’Istituto è convocato dal Presidente del Consiglio stesso, il quale è tenuto
a disporre la convocazione su richiesta del Presidente della Giunta Esecutiva ovvero della
maggioranza dei componenti del Consiglio stesso.
Gli atti del Consiglio d’Istituto devono essere affissi all’albo con copia integrale,
sottoscritta e autenticata dal segretario del Consiglio stesso.
Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Capo
d’Istituto in date programmate per la valutazione del servizio richiesta dai singoli
interessati e a conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di
prova degli insegnanti.
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VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Le visite guidate, i viaggi di istruzione, ivi compresi quelli connessi ad attività
sportive, presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali, didattiche e
professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa e
adeguata programmazione didattica e culturale che deve inserirsi organicamente nella
programmazione didattico - educativa dell’istituto e di ciascun Consiglio di classe/
Interclasse/Intersezione. Si configurano infatti come esperienze coerenti con gli obiettivi
didattici e formativi , volte alla promozione personale e culturale degli allievi ed alla loro
piena integrazione scolastica e sociale.
Tutte le attività sopraindicate esigono una preventiva fase progettuale nella
programmazione condivisa del Collegio dei docenti e del Consiglio di
classe/Interclasse/Intersezione unitamente alla componente genitori.
La normativa in materia di viaggi di istruzione, visite didattiche e settimane bianche ha
come riferimenti fondamentali:
C.M. n. 291/1992
C.M. n.623/1996
D.M. n.295/1999
Note del MIUR del 15/07/2002 e del 20/12/2002
Codice Civile art. 2047 e 2048; Legge 1° luglio 1980 n. 312, art.61
Statuto degli studenti e Patto Formativo
Per uscite didattiche possono intendersi tutte quelle iniziative che comportano
uscite di classi dalla scuola per periodi non superiori a quelli del normale orario delle
lezioni e che prevedono spostamenti delle scolaresche solo nell’ambito del territorio
comunale, a piedi o con l’utilizzo dei mezzi di trasporto scolastico. L’effettuazione delle
uscite didattiche può essere autorizzata dal Dirigente Scolastico.
Per visite guidate e viaggi d’istruzione sono da intendersi le visite presso complessi
aziendali, ditte, mostre, monumenti, musei, gallerie, località d’interesse storico-artistico-
culturale, parchi naturali che possono prolungarsi oltre l’orario scolastico e prevedere
anche uno o più pernottamenti.
Deve essere prevista la presenza di più docenti accompagnatori ( dovrà essere
garantito almeno il rapporto di un insegnante su 15 alunni).
Tutti i partecipanti a viaggi e visite fuori dall’ambito comunale devono essere in
possesso di un documento di identificazione.
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Gli alunni esonerati dal parteciparvi per motivi importanti segnalati dalle famiglie,
saranno temporaneamente affidati ad altra classe. Tutte le iniziative necessitano di
un’adeguata programmazione didattica e culturale da parte dei docenti.
Si ritiene opportuno che gli alunni del primo ciclo si spostino prioritariamente
nell’ambito dei paesi limitrofi, consentendo negli ultimi tre anni visite in tutto il territorio
nazionale.
Tipologie delle uscite e dei viaggi
1)Viaggi d’integrazione culturale: promuovono negli alunni una migliore conoscenza
del loro paese o di un altro paese negli aspetti paesaggistici, ambientali,
monumentali, culturali e folkloristici.
2)Viaggi d’integrazione della preparazione formativa di orientamento scolastico:
sono finalizzati all’acquisizione di esperienze informative attraverso le visite di
istituti scolastici, mostre, e la partecipazione a manifestazioni nelle quali gli studenti
entrino in contatto con le realtà culturali ed educative del territorio.
3)Viaggi connessi a gare e a manifestazioni sportive: sono rilevanti sotto il profilo
dell’educazione alla salute e hanno come scopo oltre alla socializzazione,
l’acquisizione di cognizioni culturali integrative rispetto a quelle acquisite in classe.
4)Visite guidate e/o uscite didattiche: si effettuano nell’arco di una sola giornata
presso mostre, monumenti, musei, gallerie, parchi naturali, spettacoli teatrali,
cinematografici, conferenze etc… .
5)Scambi educativi con l’estero: (seguono il regolamento del progetto di
appartenenza:concessioni etc).
6)Gare scientifiche e culturali.
ACCESSO ALLA SCUOLA
Salvo gravi ed eccezionali motivi non è consentito ai genitori permanere nei locali
della scuola e nella classe frequentata dal figlio durante il periodo delle lezioni.
Il personale esterno alla scuola potrà accedere temporaneamente alle aule solo se
autorizzato dal Dirigente Scolastico.
La presenza in classe di “esperti” a supporto dell’attività didattica, richiesta dagli
insegnanti deve essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. Nessuna persona
estranea può entrare nell’edificio scolastico.
Dopo l’ingresso degli alunni verranno chiuse le porte d’accesso.
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Il personale docente e/o non docente potrà accedere all’Ufficio di Presidenza e di
segreteria solo negli orari stabiliti.
La distribuzione di materiali relativi ad iniziative assunte dall’Amministrazione
Scolastica, dagli Enti Locali, dalle Parrocchie e da Enti senza fine di lucro può
essere autorizzata direttamente dal Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico può autorizzare la distribuzione di altro materiale che, a
giudizio suo e dei docenti, abbia caratteristiche di rilevanza educativa o di
integrazione al lavoro scolastico.
DISTRIBUZIONE MATERIALE INFORMATIVO E PUBBLICITARIO
Nessun tipo di materiale informativo o di pubblicità varia potrà essere distribuito
nelle classi, o comunque nell'area scolastica, senza la preventiva autorizzazione
del Dirigente Scolastico.
E' garantita la possibilità di scambio e di circolazione di ogni tipo di materiale
utilizzabile nel lavoro scolastico (giornali, riviste, cd ecc. ...) e di quello esito del
lavoro dei docenti nelle classi (giornalino, mostre, ricerche).
E' garantita la possibilità di informazione ai genitori da parte di Enti, Associazioni
culturali, private che abbiano stipulato accordi di collaborazione con la Scuola,
purché l'iniziativa non persegua fini di lucro.
La scuola non consente la circolazione di informazione pubblicitaria a scopo
economico e speculativo.
Il Dirigente Scolastico disciplina la circolazione del materiale.
ALTRI ORGANI COLLEGIALI – COMITATO GENITORI
Come previsto dall’art.15 del D.Lgs. 297 del 16/04/1994 può essere costituito il
Comitato dei Genitori con lo scopo di favorire la partecipazione dei genitori alle
problematiche connesse con le attività scolastiche dei propri figli. Il Comitato ha diritto di
riunirsi nei locali della scuola, previo accordo con il Dirigente.
L’eventuale Regolamento del Comitato dei genitori dovrà essere approvato con
Delibera del Collegio dei docenti e del Consiglio d’Istituto.
137
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Il presente piano è il risultato di correzioni, integrazioni e aggiustamenti progressivi
derivanti dalle diverse azioni di monitoraggio realizzate dalla scuola in modo autonomo o
nell'ambito di programmi più ampi di carattere nazionale o regionale.
In particolare, si fa presente che, nel corso dell'anno scolastico, il Piano potrà via via
essere aggiornato ed integrato, sia in seguito ad iniziative intraprese dall'Ente Locale o
dagli uffici territoriali del Ministero della Pubblica Istruzione, sia in seguito ad apposite
“consultazioni” e/o proposte che coinvolgeranno:
il Collegio dei docenti
il Consiglio d'Istituto
i Consigli di classe
le commissioni di lavoro dei docenti
i rappresentanti dei genitori
i rappresentanti degli Enti Locali e delle Associazioni
Anche in futuro il Piano potrà essere rivisto e/o integrato a seguito degli esiti di
rilevazioni condotte fra gli utenti o gli operatori.
Le proposte di modifica/ integrazione/ aggiornamento vengono predisposte,
eventualmente anche su propria iniziativa, dallo staff di dirigenza che a questo scopo si
riunisce periodicamente.
Le proposte stesse vengono inviate ai collegi dei docenti e/o al Consiglio d'Istituto per
la successiva approvazione, nella salvaguardia delle rispettive competenze.
Il Piano viene controllato e aggiornato anche in relazione ad una periodica valutazione
degli esiti formativi realizzata mediante strumenti diversificati:
autoanalisi dei diversi gruppi di insegnamento dei docenti impegnati nelle attività;
analisi collegiale degli esiti di apprendimento condotta sulla base di strumentazione
oggettiva utilizzata in tutte le classi;
analisi della congruenza tra gli obiettivi del progetto e risultati raggiunti, da svolgersi
in sede di collegio dei docenti e di consiglio di istituto per gli aspetti di rispettiva
competenza;
questionari rivolti agli alunni e alle famiglie per verificarne l'accettazione
dell'organizzazione didattica.
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- PREMESSA PAG. 2
- CHE COS’È IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PAG. 3
- I CRITERI ISPIRATORI DEL NOSTRO POF PAG. 4
- PRINCIPI FONDAMENTALI PAG. 5
- LETTURA DEL TERRITORIO PAG. 7
- L’ISTITUZIONE SCOLASTICA PAG. 10
- ORGANIZZAZIONE STRUTTURALE DELLA SCUOLA PAG. 11
- LA SICUREZZA NELLA SCUOLA PAG. 26
- FINALITÁ E SCELTE FORMATIVE PAG. 29
- VERIFICA E VALUTAZIONE PAG. 32
- AREA FORMATIVA. IL CRIT PAG. 44
- COMPETENZE LINGUISTICHE. TRINITY E CAMBRIDGE PAG. 47
- CONTINUITÁ PAG. 49
- INTERCULTURALITÁ E INTEGRAZIONE DELLE DIVERSITÁ PAG. 50
- ALUNNI D.S.A. PAG. 58
- ATTIVITÁ DI RECUPERO E ALTERNATIVE REL. CAT. PAG. 60
- ORIENTAMENTO PAG. 61
- PROGETTAZIONE CURRICOLARE PAG. 63
- CURRICOLO S. I. – S. P. – S. SEC. 1 GRADO PAG. 68
140
- CURRICOLO VERTICALE PAG. 71
- UNITA’ DIDATTICHE INTERDIDIPLINARI PAG. 82
- AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA PAG. 85
- VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE PAG. 87
- AGGIORNAMENTO PERSONALE IN SERVIZIO PAG. 89
- REGOLAMENTO D’ISTITUTO PAG. 90
- POF IDA PAG. 116
- PROGETTI DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PAG. 151
- ALLEGATI PAG. 159
- MONITORAGGIO E AGGIORNAMENTO DEL POF PAG. 160