Modificazioni endocrine patologiche molto frequenti nell’anziano
“TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA NELL’ANZIANO: RUOLO...
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““TRATTAMENTO TRATTAMENTO FARMACOLOGICO FARMACOLOGICO
DELL’IPERTENSIONE DELL’IPERTENSIONE ARTERIOSA ARTERIOSA
NELL’ANZIANO: NELL’ANZIANO: RUOLO RUOLO
DELL’INFERMIERE”DELL’INFERMIERE”
DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONEDEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE::
Si definisce ipertensione Si definisce ipertensione arteriosa una pressione arteriosa una pressione stabilmente superiore a stabilmente superiore a 140/90 mmhg, essa è 140/90 mmhg, essa è tipicamente classificata tipicamente classificata come lieve, moderata o come lieve, moderata o grave in base ai livelli grave in base ai livelli pressori, ed in primaria pressori, ed in primaria secondaria e iatrogena secondaria e iatrogena in base alla causa che in base alla causa che la genera la genera
LieveLieve 140/90140/90
ModerataModerata 160/100160/100
GraveGrave >180/>110>180/>110
PRIMARIA -PRIMARIA -IDIOPATICAIDIOPATICA
SECONDARIASECONDARIA
IATROGENAIATROGENA
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
L’ipertensione arteriosa è una delle malattie a L’ipertensione arteriosa è una delle malattie a più larga diffusione nei paesi industrializzati; più larga diffusione nei paesi industrializzati; rappresenta uno dei maggiori e più frequenti rappresenta uno dei maggiori e più frequenti fattori di rischio delle patologie cardiovascolari. fattori di rischio delle patologie cardiovascolari. In Italia circa il 15/20% della popolazione adulta In Italia circa il 15/20% della popolazione adulta è affetta da ipertensione arteriosa; si ha una è affetta da ipertensione arteriosa; si ha una maggiore incidenza sull’uomo rispetto alla donna maggiore incidenza sull’uomo rispetto alla donna prima della menopausa, aumenta con il crescere prima della menopausa, aumenta con il crescere dell’età, è inoltre nota la familiarità della malattia dell’età, è inoltre nota la familiarità della malattia ipertensiva.ipertensiva.
FATTORI DI RISCHIO DELL’IPERTENSIONE
Età: uomini > 55 aa. donne > 65 aa.
Fumo di sigaretta
Dislipidemia: col tot > 250 mg/dl o c-LDL > 155 mg/dl o c-HDL < 40 mg/dl (uomini), < 48 mg/dl (donne)
Familiarità per mal. cardiovascolari precoci (< 55 aa. uomini, < 65 aa. donne)
Obesità addominale (circonferenza addome 102 cm uomini, 88 cm donne)
PCR 1 mg/dl
Dieta ipersodica.
Fattori razziali (più colpita la razza negra)
MANIFESTAZIONI CLINICHEMANIFESTAZIONI CLINICHECEFALEA (Occipitale - Soprattutto al mattino)CEFALEA (Occipitale - Soprattutto al mattino)
CAPOGIRICAPOGIRI
PALPITAZIONIPALPITAZIONI
STANCABILITA’STANCABILITA’
IMPOTENZAIMPOTENZA
EPISTASSIEPISTASSI
EMATURIA EMATURIA
ALTERAZIONE DELLA VISTAALTERAZIONE DELLA VISTA
ANGINA PECTORISANGINA PECTORIS
DISPNEADISPNEA
POLIURIAPOLIURIA
CONDIZIONI CLINICHE ASSOCIATE
MALATTIE CEREBROVASCOLARI: STROKE ISCHEMICO, EMORRAGIA CEREBRALE, TIA
PATOLOGIE CARDIACHE: IMA, ANGINA, RIVASCOLARIZZAZIONE CORONARICA, SCOMPENSO CARDIACO CONGESTIZIO
PATOLOGIE RENALI: NEFROPATIA DIABETICA, DANNO RENALE (creatinina M > 1.5 mg/dl; F > 1.4 mg/dl), PROTEINURIA (> 300 mg/24 h)
VASCULOPATIA PERIFERICA
RETINOPATIA AVANZATA: EMORRAGIE OD ESSUDATI, PAPILLEDEMA
PATOLOGIE CORRELATE A IPERTENSIONE ARTERIOSA
FATTORI PROTETTIVI - TRATTAMENTO NON FARMACOLOGICO
COMPRENDONO
• Monitoraggio continuo pressione arteriosa
• L’abolizione del fumo
• Il calo ponderale
• La riduzione del consumo di alcolici, se eccessivo
• L’esercizio fisico
• La dieta iposodica
• Incremento di apporto alimentare di frutta e verdura
• Riduzione dei grassi totali alimentari
• Riduzione dei fattori di stress
STRATEGIE TERAPEUTICHE
E’ necessario premettere che, prima di iniziare il trattamento farmacologico vero è proprio, vanno adottate le misure generali sopra descritte.
Nella maggior parte dei casi il trattamento dovrebbe essere
iniziato gradualmente e valutato nell’arco di alcune settimane
A seconda dei valori pressori di base e della presenza o meno di altri fattori, è ragionevole iniziare la terapia con uno o due farmaci, entrambi a basso dosaggio
E’ probabile che per raggiungere il target pressorio sia necessario l’impiego di una terapia di associazione tra due o più farmaci.
Entrambe le strategie terapeutiche presentano vantaggi e svantaggi.
Lo scopo essenziale della terapia farmacologica è il controllo dell’ipertensione con il minimo di effetti collaterali utilizzando:
Un solo farmaco a basso dosaggio
Farmaco precedente
a pienodosaggio
Nuovofarmacoa basso
dosaggio
Combinazione di 2-3 farmaci
Monoterapiaa pieno dosaggio
Combinazione di due farmacia basso dosaggio
Combinazione precedente apiena dose
Aggiungere un terzo farmacoa bassa dose
Combinazione di 3 farmacialle dosi efficaci
STRATEGIE TERAPEUTICHE
Obiettivo non raggiunto
Obiettivo non raggiunto
QUALI
FARMACI?
DIURETICI
-BLOCCANTI ACE-INIBITORI
CALCIO-ANTAGONISTI
ANTIPERTENSIVI
-BLOCCANTI
SARTANI
DIURETICITiazidici
(Bendrofluazide)
Scompenso cardiacoAnzianiIpertensione sistolica isolataRazza negra
Gotta Gravidanza
DIURETICI
dell’ansa(Furosemi
de)
Insufficienza renaleScompenso cardiaco
DIURETICIAgenti che risparmiano K+
(Spironolattone)
Scompenso cardiacoCardiopatia post-IMA
Insufficienza renaleIperkaliemia
DIURETICI
CLASSE INDICAZIONI CONTROINDICAZIONIassolute relative
CALCIO ANTAGONISTI
CLASSE INDICAZIONI CONTROINDICAZIONIassolute relative
CALCIOANTAGONISTIDiidropiridinici
Anziani Ipertensione sistolica isolataAngina pectorisVasculopatia perifericaAterosclerosi carotideaGravidanza
TachiaritmieScompenso cardiaco
CALCIO-ANTAGONISTIVerapamil, DiltiazemNifedipina
Angina pectorisAterosclerosi carotideaTachicardia sopraventricolare
Blocco AV II-IIIScompenso cardiaco
ACE-ICaptopril
Scompenso cardiacoDisfunzione ventricolare sxPost-IMAProteinuriaNefropatia non-diabeticaNefropatia in diabete tipo 1
GravidanzaIperkaliemiaStenosi bilaterale art. renali
FARMACI ANTIPERTENSIVI
ACE - INIBITORICLASSE INDICAZIONI CONTROINDICAZIONI
assolute relative
-BLOCCANTIAcebutololoLabetalolo
Angina pectorisPost-IMA Scompenso cardiaco congestizio GravidanzaTachiaritmie
AsmaBPCOBlocco AV II-III
VasculopatiaPerifericaIntoll. glicidicaAtleti
-BLOCCANTI
CLASSE INDICAZIONI CONTROINDICAZIONIassolute relative
INTERVENTO DELL’INFERMIEREINTERVENTO DELL’INFERMIERE
MONITORAGGIO DELLA MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA PRESSIONE ARTERIOSA DEL PZ DEL PZ
INTERVENTO DELL’INFERMIEREINTERVENTO DELL’INFERMIERENORME DIETETICHENORME DIETETICHE
USARE MARGARINA E OLI VEGETALI INVECE DI BURROUSARE MARGARINA E OLI VEGETALI INVECE DI BURROEVITARE SALSE CREME E CONDIMENTI A BASE DI FORMAGGIEVITARE SALSE CREME E CONDIMENTI A BASE DI FORMAGGIEVITARE CIBI FRITTI PREFERIRE CIBI ARROSTITI AL FORNO O BOLLITIEVITARE CIBI FRITTI PREFERIRE CIBI ARROSTITI AL FORNO O BOLLITIUSARE LATTE O PRODOTTI A BASSO CONTENUTO DI GRASSOUSARE LATTE O PRODOTTI A BASSO CONTENUTO DI GRASSOSCEGLIRE CARNE MAGRA E RIPULIRLA DI TUTTO IL GRASSO VISIBILE, E SCEGLIRE CARNE MAGRA E RIPULIRLA DI TUTTO IL GRASSO VISIBILE, E NEL POLLAME TOGLIERE LA PELLENEL POLLAME TOGLIERE LA PELLEUSARE UN GRATICOLA PER ARROSTIRE LA CARNEUSARE UN GRATICOLA PER ARROSTIRE LA CARNEPESCE, POLLAME E CARNE DI VITELLO HANNO UN BASSO CONTENUTO PESCE, POLLAME E CARNE DI VITELLO HANNO UN BASSO CONTENUTO DI GRASSI. PETTO DI POLLO E TACCHINO SONO IL POLLAME PIU’ DI GRASSI. PETTO DI POLLO E TACCHINO SONO IL POLLAME PIU’ MAGRO. I PESCI PIU’ MAGRI SONO IL MERLUZZO, BACCALA’ E IL TONNO MAGRO. I PESCI PIU’ MAGRI SONO IL MERLUZZO, BACCALA’ E IL TONNO INSCATOLATO IN ACQUA.INSCATOLATO IN ACQUA.CARNE IN UMIDO E SUGHI DEBBONO ESSERE PREPARATI IN ANTICIPO E CARNE IN UMIDO E SUGHI DEBBONO ESSERE PREPARATI IN ANTICIPO E RAFFREDDATI FINCHE’ IL GRASSO NON SIA INDURITO E POSSA ESSERE RAFFREDDATI FINCHE’ IL GRASSO NON SIA INDURITO E POSSA ESSERE TOLTOTOLTONON MANGIARE PIU’ DI TRE ROSSI D’ UOVO ALLA SETTIMANANON MANGIARE PIU’ DI TRE ROSSI D’ UOVO ALLA SETTIMANALIMITARE L’USO DI CARNI D’ ORGANO E I CROSTACEI LIMITARE L’USO DI CARNI D’ ORGANO E I CROSTACEI
INTERVENTO E RUOLO INTERVENTO E RUOLO DELL’INFERMIEREDELL’INFERMIERE
STABILIZZARE I VALORI PRESSORI MEDIANTE LA STABILIZZARE I VALORI PRESSORI MEDIANTE LA SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIASOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIADETERMINARE LA PRESENZA DI ORGANI BERSAGLIO DETERMINARE LA PRESENZA DI ORGANI BERSAGLIO COINVOLTICOINVOLTIEVIDENZIARE ALTRI EVENTUALI FATTORI DI RISCHIOEVIDENZIARE ALTRI EVENTUALI FATTORI DI RISCHIOIDENTIFICARE IL TIPO DI IPERTENSIONE (PRIMARIA O IDENTIFICARE IL TIPO DI IPERTENSIONE (PRIMARIA O SECONDARIA)SECONDARIA)FARE UN ATTENTA ANAMNESI SU EVENTUALI FATTORI FARE UN ATTENTA ANAMNESI SU EVENTUALI FATTORI FAMILIARIFAMILIARIEVIDENZIARE MANIFESTAZIONI CLINICHE COME EVIDENZIARE MANIFESTAZIONI CLINICHE COME ANGINA,DISPNEA O CLAUDICATIOANGINA,DISPNEA O CLAUDICATIOVALUTARE PESO CORPOREO ATTRAVERSO UNA ATTENTA VALUTARE PESO CORPOREO ATTRAVERSO UNA ATTENTA DIETADIETAVALUTARE E SOPPRIMERE EVENTUALI FATTORI DI STRESSVALUTARE E SOPPRIMERE EVENTUALI FATTORI DI STRESSVALUTARE LA STORIA FARMACOLOGICA DEL PZVALUTARE LA STORIA FARMACOLOGICA DEL PZ
““RUOLO DELL’INFERMIERERUOLO DELL’INFERMIERE“ESAME FISICO”“ESAME FISICO”
ESAME DEL FONDO DELL’OCCHIOESAME DEL FONDO DELL’OCCHIO
ESAME DEL COLLO PER VEDERE EVENTUALE ESAME DEL COLLO PER VEDERE EVENTUALE DISTENSIONE VENOSADISTENSIONE VENOSA
ASCULTAZIONE DEL CUORE PER EVENTUALI ASCULTAZIONE DEL CUORE PER EVENTUALI ARITMIE TONI O SOFFIARITMIE TONI O SOFFI
ESAME DELL’ADDOME PER EVENTUALE ESAME DELL’ADDOME PER EVENTUALE DILATAZIONE AORTICADILATAZIONE AORTICA
ESAME DELLE ESTREMITA’ PER RIDUZIONE O ESAME DELLE ESTREMITA’ PER RIDUZIONE O ASSENZA DI POLSI PERIFERICIASSENZA DI POLSI PERIFERICI
PRELIEVO EMATICO PER ESAMIPRELIEVO EMATICO PER ESAMI
PRELIEVO URINEPRELIEVO URINE
PREPARARE PZ PER ECGPREPARARE PZ PER ECG
PREPARARE PZ PER RX TORACEPREPARARE PZ PER RX TORACE
CONCLUSIONICONCLUSIONICon questo lavoro abbiamo voluto constatare Con questo lavoro abbiamo voluto constatare
come una attenta osservazione di norme come una attenta osservazione di norme dietetiche possa abbassare notevolmente dietetiche possa abbassare notevolmente
l’incidenza di patologia ipertensiva l’incidenza di patologia ipertensiva nell’adulto.Quando le norme dietetiche non nell’adulto.Quando le norme dietetiche non possono più contrastare l’insorgenza della possono più contrastare l’insorgenza della
patologia ,un ottimale gestione da parte patologia ,un ottimale gestione da parte dell’infermiere del protocollo farmacologico dell’infermiere del protocollo farmacologico può abbassare notevolmente l’incidenza di può abbassare notevolmente l’incidenza di
complicanze ipertensive a carico di altri complicanze ipertensive a carico di altri organi bersaglio, diminuendo organi bersaglio, diminuendo
drasticamente le mortalità per patologie drasticamente le mortalità per patologie ipertensive o concomitanti.ipertensive o concomitanti.
Si è notato come una pianificazione Si è notato come una pianificazione dell’intervento infermieristico è un elevata dell’intervento infermieristico è un elevata
qualità dell’assistenza siano imprescindibili qualità dell’assistenza siano imprescindibili dal piano terapeutico del pz e anzi dal piano terapeutico del pz e anzi
apportino a questo ed alla sua famiglia apportino a questo ed alla sua famiglia una tranquillità tale da poter affrontare al una tranquillità tale da poter affrontare al
meglio lo stato di malattia e le sue meglio lo stato di malattia e le sue principali conseguenze.principali conseguenze.
Possiamo concludere affermando con Possiamo concludere affermando con certezza che se l’educazione del pz e la certezza che se l’educazione del pz e la preparazione dell’infermiere che le detta, preparazione dell’infermiere che le detta,
sono adeguate, seguire la terapia per il pz sono adeguate, seguire la terapia per il pz risulterà più semplice e con risultati di risulterà più semplice e con risultati di
elevato spessore qualitativo. elevato spessore qualitativo.