RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA ......RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA GESTIONE...

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RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA GESTIONE 2016 (art.227 Testo Unico 267/00) (art.151 comma 6 Testo Unico 267/00) (art. 11 comma 6 d.lgs. 118/2011 così come novellato dal d.lgs 126/2014) (art.28 Regolamento di Contabilità)

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RELAZIONE

ILLUSTRATIVA

AL RENDICONTO

DELLA GESTIONE 2016

(art.227 Testo Unico 267/00)

(art.151 comma 6 Testo Unico 267/00)

(art. 11 comma 6 d.lgs. 118/2011 così come novellato dal d.lgs 126/2014)

(art.28 Regolamento di Contabilità)

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'16-'18 01 01 00 00 MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE- Amministrazione e

funzionamento dei servizi generali, dei servizi statistici e informativi, delle attività per lo

sviluppo dell'ente in una ottica di governance e partenariato e per la comunicazione

istituzionale.

Amministrazione, funzionamento e supporto agli organi esecutivi e legislativi. Amministrazione

e funzionamento dei servizi di pianificazione economica in generale e delle attività per gli affari

e i servizi finanziari e fiscali. Sviluppo e gestione delle politiche per il personale. '16-'18 01 01 01 00 PROGRAMMA 01 Organi istituzionali'16-'18 01 SES

01.03Impianto della Provincia nuova – organi istituzionali

01 01 01 Obiettivo operativo 1- supporto agli Organi dell’EnteDirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.03

Impianto della Provincia nuova – organi istituzionali

01 01 02 Obiettivo operativo 2- rinnovo degli Organi dell’EnteDirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.03

Impianto della Provincia nuova – organi istituzionali

01 01 03 Obiettivo operativo 3 - Aggiornamento dei Regolamenti e Supporto alla presidenza e al Consiglio per le nomine di competenzaDirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.03

Impianto della Provincia nuova – organi istituzionali

01 01 04 Obiettivo operativo n.4 - Comunicazione istituzionaleDirigente responsabile: Dr.Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 01 02 00 PROGRAMMA 02 Direzione – Segreteria Generale'16-'18 01 SES

01.02 Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 02 01 Obiettivo operativo 1 - Funzioni amministrative di vigilanza e controllosulle persone giuridiche private ex artt. 23 e 25 del Codice CivileDirigente responsabile dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 02 02 Obiettivo operativo 2 - Controlli interni e integrazione attività dicontrollo in materia di anticorruzioneDirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 02 03 Obiettivo operativo 3 - Raccolta, pubblicazione e trasmissione dati relativi agli entipubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblici e allepartecipazioni societarie. Quote associativeDirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 02 04 Obiettivo operativo 4 -: Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2016/2018Dirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 02 05 Obiettivo operativo 5 – Ricognizione ed aggiornamento deiprocedimenti amministrativi dell'enteDirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 02 06 Obiettivo operativo 6 -Gestione dell'attività contrattualeDirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 02 07 Obiettivo operativo 7 - Attività di gestione documentale del servizioarchivisticoDirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 01 01 03 00 PROGRAMMA 03 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato '16-'18 01 SES

01.01 Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 03 01 Obiettivo operativo n. 1 - “Ammortamento – mezzi di finanziamento.Reperimento risorse per investimenti”. Dirigente responsabile : dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 03 02 Obiettivo operativo n. 2 - “Funzionamento uffici provinciali: utenze,locazioni, tributi passivi”Dirigente responsabile : dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 03 03 Obiettivo operativo n. 3- “Partecipazioni a Società di Capitale”Dirigente responsabile dr. Massimo Placchi

PLACCHI

16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 03 04 Obiettivo operativo n. 4 - “Controllo e coordinamento di tutti i soggettigiuridici partecipati dalla Provincia di Cremona”Dirigente responsabile dr.Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 03 05 Obiettivo operativo n. 5 - “Bilancio e Patto di Stabilità”Dirigente responsabile : dr. Massimo Placchi

PLACCHI

16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 03 06 Obiettivo operativo n.6 - ProgrammazioneDirigente responsabile : dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 03 07 Obiettivo operativo 7 - Razionalizzazione società e partecipazionisocietarie dell’EnteDirigente responsabile dr.ssa Maria Rita Nanni

NANNI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 03 08 Obiettivo operativo 8 - Sviluppo del sistema di controllo di gestione edi controllo strategicoDirigente responsabile Dott. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 03 09 Obiettivo operativo n.09 -Titolo: Assicurare all’Ente la disponibilità di risorsestrumentali e di servizi per il funzionamento di uffici, servizi dicompetenza provincialeDirigente responsabile:Avv. Rinalda Bellotti

BELLOTTI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 03 10 Obiettivo operativo n.10 - Garantire la tutela assicurativa dell’EnteDirigente responsabile Avv. Rinalda Bellotti

BELLOTTI

'16-'18 01 01 04 00 PROGRAMMA 04 Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali'16-'18 01 SES

01.01 Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 04 01 Obiettivo operativo n. 1 - “Applicazione di tributi, imposte e canoni”Dirigente responsabile Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 01 05 00 PROGRAMMA 5 Gestione dei beni demaniali e patrimoniali16-'18 01 SES

01.05Patrimonio 01 FITTI REALI PER IMMOBILI AD USO UFFICI E SERVIZI PROV.LI PRELIOS SGR SPA -

COSTITUZIONE FONDO IMM.LE - CANONE DI LOCAZIONE ANNO 2016

PLACCHI

'16-'18 01 01 06 00 PROGRAMMA 06 Ufficio Tecnico '16-'18 01 SES

01.05Patrimonio 01 06 01 Obiettivo operativo 1 - Interventi di manutenzione ordinaria nei fabbricati

Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.05

Patrimonio 01 06 02 Obiettivo operativo 2 – Edifici provinciali- appalto servizi energia Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.05

Patrimonio 01 06 03 Obiettivo operativo 3 - Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e

varie di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione,

direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudi , stime immobiliari, accatastamenti ecc.

Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.05

Patrimonio 01 06 04 Obiettivo operativo 4 - Uffici provinciali lavori vari di manutenzione straordinaria e adeguamento normativo Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

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Patrimonio 01 06 05 Obiettivo operativo 5- Centri operativi per la manutenzione stradale e case cantoniere – lavori di riqualificazione e straordinaria manutenzioneDirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.05

Patrimonio 01 06 06 Obiettivo operativo 6- Ex- caserma Goito lavori di ristrutturazione del complesso di Santa Monica completamento I lotto e riserve dell’impresa Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.05

Patrimonio 01 06 07 Obiettivo operativo 7- Valorizzazioni dismissioni, alienazioni immobiliari Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 01 08 00 PROGRAMMA 08 Statistica e sistemi informativi'16-'18 01 SES

01.01 Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 08 01 Obiettivo operativo 1 - Attività del C.E.D.Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 08 02 Obiettivo operativo 2 – Sviluppo e coordinamento dell’attività statistica Dirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 01 01 09 00 PROGRAMMA 09 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali'16-'18 01 SES

01.06Area Vasta e Rapporti con i piccoli Comuni

01 09 01 Obiettivo operativo n. 1 Affidamento del servizio di distribuzione del gas naturalenei Comuni del territorio ricompresi nell’ Ambito aggregato Cremona 2Centro e Cremona 3 Sud.Dirigente responsabile :ing. Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 01 SES 01.06

Area Vasta e Rapporti con i piccoli Comuni

01 09 02 Obiettivo operativo n. 2- Supporto in ambito giuridico-amministrativo aiComuni del territorio che necessitino di approfondimenti di specificiistituti giuridici.Dirigente responsabile dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.06

Area Vasta e Rapporti con i piccoli Comuni

01 09 03 Obiettivo operativo 3 - CENTRO SERVIZI TERRITORIALEDirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 01 SES 01.06

Area Vasta e Rapporti con i piccoli Comuni

01 09 04 Obiettivo operativo n. 4 - L'area vasta a servizio delle gestioni associate difunzioni comunali��Dirigente responsabile: dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 01 10 00 PROGRAMMA 10 Risorse umane'16-'18 01 SES

01.04Attuazione della Legge Delrio e riflessi sull'organizzazione

01 10 01 Obiettivo operativo 1 – Acquisire, gestire dal punto di vista giuridico, economico e previdenziale il personale a tempo indeterminato e determinato dell'ente.Dirigente responsabile avv. Rinalda Bellotti

BELLOTTI

'16-'18 01 SES 01.04

Attuazione della Legge Delrio e riflessi sull'organizzazione

01 10 02 Obiettivo operativo 2 - Sviluppo organizzativoDirigente responsabile avv. Rinalda Bellotti

BELLOTTI

'16-'18 01 SES 01.04

Attuazione della Legge Delrio e riflessi sull'organizzazione

01 10 03 Obiettivo operativo 3 – Formare il personale dipendenteDirigente responsabile avv. Rinalda Bellotti

BELLOTTI

'16-'18 01 SES 01.05

Patrimonio 01 10 04 Obiettivo operativo 4 – coordinamento delle attività in materia di sicurezza sul lavorodirigente responsabile Avv. Rinalda Bellotti

BELLOTTI

'16-'18 01 01 11 00 PROGRAMMA 11 Altri servizi generali'16-'18 01 SES

01.02 Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 11 01 Obiettivo operativo 1 - Garanzia della legittimità e della regolarità dell’azione della Provincia davanti agli organi giurisdizionali.Dirigente responsabile dr.Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.02

Cultura del controllo - Programmazione e controllo – Trasparenza e anticorruzione e legalità

01 11 02 Obiettivo operativo 2- Supporto di tipo consulenziale in ambito giuridico-amministrativo ai settori dell’ente.Dirigente responsabile dr.Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 11 03 Obiettivo operativo 3 – Attività dell’URPDirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 01 SES 01.01

Tenuta del Bilancio e qualità dei servizi

01 11 04 Obiettivo operativo 4 - Attività Servizi InterniDirigente responsabile avv. Rinalda Bellotti

BELLOTTI

'16-'18 03 03 00 00 MISSIONE 03 ORDINE PUBBLICO E SICUREZZAAmministrazione e funzionamento delle attività collegate all’ordine pubblico e alla sicurezza a

'16-'18 03 03 01 00 PROGRAMMA 01 Polizia locale e amministrativa '16-'18 03 SES

03.01Sicurezza del territorio in materia stradale

03 01 01 Obiettivo operativo 1 – Servizi di polizia stradaleComandante Mauro Barborini

Dirigente responsabile Dr.Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 04 00 00 MISSIONE 04 ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIOAmministrazione, funzionamento ed erogazione di istruzione di qualunque ordine e grado per

l'obbligo formativo e dei servizi connessi (quali assistenza scolastica, trasporto e refezione), ivi

inclusi gli interventi per l'edilizia scolastica e l'edilizia residenziale per il diritto allo studio. Sono

incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle

politiche per l'istruzione. Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in

materia di istruzione e diritto allo studio. '16-'18 04 04 02 00 PROGRAMMA 02 Altri ordini di istruzione non universitaria'16-'18 04 SES

04.01Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 01 Obiettivo operativo 1 - Interventi di manutenzione ordinaria nelle scuole provinciali Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 02 Obiettivo operativo 2 - Edifici ad uso scolastico – appalto servizi energia – rimborso spese riscaldamento ai Comuni, quote associative Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 03 Obiettivo operativo n.3 - Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e varie di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione, direzione lavori, ccordinamento sicurezza, collaudi, stime immobiliari, accatastamenti ecc.Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 04 Obiettivo operativo 4- Edifici scolastici provinciali- lavori di adeguamento normativo e rinnovo luci di emergenzaDirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 05 Obiettivo operativo 5 - Edifici scolastici provinciali – lavori di sostituzione e rinnovo di serramenti interni ed esterni e dei maniglioni antipanicoDirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

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'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 06 Obiettivo operativo 6 - Edifici scolastici provinciali – lavori vari di manutenzione straordinaria (compresa manutenz.alberi d’alto fusto ) Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 07 Obiettivo operativo 7- COMPLESSO SCOLASTICO DI VIA PALESTRO, CREMONA - LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONE, INCENDI, INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE- 3^LOTTO [IMM.64-104-110]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 08 Obiettivo operativo 8- PALAZZO FRAGANESCHI - CREMONA – I.I.S “A.P.C.” -LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONEINCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE [IMM.49]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 09 Obiettivo operativo n.9 - FABBRICATO VIA SEMINARIO - CREMONA – I.I.S.“TORRIANI” - LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE,RIQUALIFICAZIONE AREE ESTERNE. [IMM.43]Dirigente: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 10 Obiettivo operativo n.10 - FABBRICATO VIA SEMINARIO - CREMONA – I.I.S.“TORRIANI” – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RINNOVOIMPERMEABILIZZAZIONE TETTI DELLE OFFICINE [IMM.43]Dirigente: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 11 Obiettivo operativo n.11 – PALAZZO ARALDI ERIZZO – CREMONA –I.M."ANGUISSOLA" - LAVORI DI ELIMINAZIONE VULNERABILITA’ELEMENTI NON STRUTTURALI, MANUTENZIONE STRAORDINARIA, OPEREINTERNE E RIPASSO DEL TETTO [IMM.50 ]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 12 Obiettivo operativo n.12 – COMPLESSO SAN MARCELLINO - CREMONA – L.C.“MANIN” - LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE INTERNO [IMM.15].Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 13 Obiettivo operativo n.13 - PALAZZO STANGA TRECCO – CREMONA – IIS STANGA – LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE E RESTAURO - ARREDI ECOMPLEMENTI D’ARREDO. [IMM.54]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 14 Obiettivo operativo n.14 - PALAZZO GHISALBERTI – CREMONA – I.I.S. “STANGA” –LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO - 2^ LOTTO [IMM.51]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 15 Obiettivo operativo n.15 - IMMOBILE DI VIA 11 FEBBRAIO, CREMONA - LICEOARTISTICO “B. MUNARI” - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA:ELIMINAZIONE VULNERABILITA' DEGLI ELEMENTI ANCHE NONSTRUTTURALI [IMM. 046]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 16 Obiettivo operativo n.16 - FABBRICATI DI VIA MANZONI E DI VIA BISSOLATI -ACQUISTO E RISTRUTTURAZIONE DI IMMOBILE DA DESTINARE A NUOVASEDE DELL'I.I.S. EINAUDI ED OPERE VARIE DI MANUTENZIONESTRAORDINARIA [IMM.69 E IMM.033].Dirigente: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 17 Obiettivo operativo n.17- POLO SCOLASTICO VIA STAZIONE/VIA PALMIERI -CREMA – LICEO CLASSICO “RACCHETTI” E LICEO SCIENTIFICO “DAVINCI” - ELIMINAZIONE VULNERABILITA' DEGLI ELEMENTI ANCHE NONSTRUTTURALI, RIFACIMENTO TETTI CON ELIMINAZIONE LASTRE

�FIBROCEMENTO [IMM. 046] [IMM.62-113] Dirigente: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 18 Obiettivo operativo n.18 FABBRICATO DI VIA SEMINARIO – CREMA – I.T.G.C."PACIOLI" – LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA,PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIEREARCHITETTONICHE. [IMM.45]Dirigente: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 19 Obiettivo operativo n.19 - FABBRICATO DI VIA M. DI CANOSSA – CREMA - I.I.S."GALILEI" - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ERIQUALIFICAZIONE. [IMM.41]Dirigente: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 20 Obiettivo operativo n.20 - POLO SCOLASTICO DI VIA PIACENZA, CREMA. ACCORDO QUADRO PER L’UTILIZZO DI AREE e STRUTTURE SCOLASTICHE.COSTRUZIONE NUOVA SEDE DEL L.C. “RACCHETTI.”Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 21 Obiettivo operativo n.21 - POLO SCOLASTICO VIA PIACENZA A CREMA –�COSTRUZIONE AMPLIAMENTO

Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 22 Obiettivo operativo n.22 - POLO SCOLASTICO VIA TRENTO CASALMAGGIORE – I.I.S. "ROMANI" - LAVORI DI MANUTENZIONE STARORDINARIA. RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE, RIFACIMENTO TETTO IN FIBROCEMENTO DELLA PALESTRA ED INSTALLAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO. [IMM.61]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 23 Obiettivo operativo n.23 - POLO SCOLASTICO DI PANDINO – I.I.S. “STANGA”LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE [IMM.34-36]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

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Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 24 Obiettivo operativo n.24 - SCUOLA CASEARIA E CASEIFICIO – PANDINO – IISSTANGA – MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI TETTI ED

�INSTALLAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO [IMM.71]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 25 Obiettivo operativo n.25 - Interventi in ordine ai sistemi di istruzione e di istruzione e formazione professionaleDirigente responsabile dott. Dario Rech

RECH

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 26 Obiettivo operativo n. 26 - Altri interventi nell'ambito del sistema di istruzione eformazione professionaleDirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 27 Obiettivo operativo n.27- La gestione di borse di studio derivanti da donazioneModaleDirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 28 Obiettivo operativo n.28 Anagrafe regionale dell'edilizia scolasticaDirigente responsabile : dr. Dario Rech

RECH

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 02 29 Obiettivo operativo n. 29 – Assistenza telefonia fissa agli istituti secondariDirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 04 04 04 00 PROGRAMMA 04 Istruzione universitaria'16-'18 04 SES

04.01Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 04 01 Obiettivo operativo 1 – La gestione di borse di studio riservate alle università derivanti da donazione modaleDirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 04 02 Obiettivo operativo 2 - Fabbricato ex Olivetti – Via Bramante – Crema – Università statale di Milano –sede di Crema- rinforzo dei tegoli di copertura [IMM.18]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 04 03 Obiettivo operativo 3 - Palazzo Ghisalberti – Cremona – Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Cremona - contributo per opere di manutenzione straordinaria impianti elettrici. [IMM.51]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 04 SES 04.01

Programmazione provinciale della rete scolastica, conformemente alla programmazione regionale

04 04 04 Obiettivo operativo 4 - Politecnico di Milano Sede di Cremona – Via Sesto – Regolarizzazione comodato nuova sede [IMM.44]Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 05 05 00 00 MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALIAmministrazione e funzionamento delle attività di tutela e sostegno, di ristrutturazione e

manutenzione dei beni di interesse storico, artistico e culturale e del patrimonio archeologico e

architettonico

Amministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi culturali e di sostegno alle strutture e

alle attività culturali non finalizzate al turismo. Sono incluse le attività di supporto alla

programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche.

Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di tutela e

valorizzazione dei beni e delle attività culturali'16-'18 05 05 01 00 PROGRAMMA 01 Valorizzazione dei beni di interesse storico'16-'18 05 SES

05.01Promozione della Cultura 05 01 01 Obiettivo operativo 1- Progetto SIRBeC: diffusione conoscenza dei

beni culturali.Dirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 05 05 02 00 PROGRAMMA 02 Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale '16-'18 05 SES

05.01Promozione della Cultura 05 02 01 Obiettivo operativo 1 – Delega alle biblioteche

Dirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 05 SES 05.01

Promozione della Cultura 05 02 02 Obiettivo operativo 2 - Diffusione della cultura dell'attivitàamministrativa.(valorizzazione di un patrimonio immateriale di conoscenze e dati).Dirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 05 SES 05.01

Promozione della Cultura 05 02 03 Obiettivo operativo 3 - Distretto culturaleDirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 05 SES 05.01

Promozione della Cultura 05 02 04 Obiettivo operativo 4 - Attivita’ e progetti di promozione educativa e culturaleDirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 05 SES 05.01

Promozione della Cultura 05 02 05 Obiettivo operativo n.5 - Palazzo Stanga Trecco – Cremona - IIS Stanga – Lavori di straordinaria manutenzione restauro dei piani primo e secondo – arredi e complementi d’arredo. [IMM.54]Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 05 SES 05.01

Promozione della Cultura 05 02 06 Obiettivo operativo n.6 - Centro Culturale di S. Vitale – CremonaDirigente responsabile: avv. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 07 07 00 00 MISSIONE 07 TURISMOAmministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi relativi al turismo e per la

promozione e lo sviluppo del turismo sul territorio, ivi incluse le attività di supporto alla

programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che

rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di turismo'16-'18 07 07 01 00 PROGRAMMA 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo'16-'18 07 SES

07.01Turismo – Strategia comune 07 01 01 Obiettivo operativo n.1 - Coordinamento uffici IAT: Informazione ed

Accoglienza turisticaDirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 07 SES 07.01

Turismo – Strategia comune 07 01 02 Obiettivo operativo n.2 - Potenziamento della fruibilità del territorioDirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 07 SES 07.01

Turismo – Strategia comune 07 01 03 Obiettivo operativo n.3 – Attività in materia di operatori turistici:Classificazione strutture alberghiere ed extra alberghiereDirigente responsabile dr.Antonello Bonvin

BONVINI

'16-'18 07 SES 07.01

Turismo – Strategia comune 07 01 04 Obiettivo operativo 4 - Attività in materia di operatori turistici: Verifica agenzie di viaggioDirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

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Turismo – Strategia comune 07 01 05 Obiettivo operativo 5 - Attivita’ in materia di operatori turistici: Esami abilitativi alle professioni turisticheDirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 07 SES 07.01

Turismo – Strategia comune 07 01 06 Obiettivo operativo 6 - Attivita’ in materia di operatori turistici: Raccolta ed elaborazione dati turisticiDirigente responsabile dr. Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 08 08 00 00 MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVAAmministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività relativi alla pianificazione

e alla gestione del territorio e per la casa, ivi incluse le attività di supporto alla programmazione,

al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito

della politica regionale unitaria in materia di assetto del territorio e di edilizia abitativa.

'16-'18 08 08 01 00 PROGRAMMA 01 Urbanistica e asseto del territorio'16-'18 08 SES

08.01Migliorare l'assetto complessivo del territorio attraverso la pianificazione d’area vasta in sinergia con i Comuni

08 01 02 Obiettivo operativo 2 - Gestione del piano territoriale di coordinamento Dirigente responsabile Dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 09 00 00 MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE Amministrazione e funzionamento delle attività e dei servizi connessi alla tutela dell'ambiente,

del territorio, delle risorse naturali e delle biodiversità, di difesa del suolo e dall'inquinamento

del suolo, dell'acqua e dell'aria

Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi inerenti l'igiene ambientale, lo

smaltimento dei rifiuti e la gestione del servizio idrico. Sono incluse le attività di supporto alla

programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che

rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di sviluppo sostenibile e tutela

del territorio e dell'ambiente.

'16-'18 09 09 01 00 PROGRAMMA 01 Difesa del suolo'16-'18 09 SES

09.01Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 01 01 Obiettivo operativo 1 - Sistema Informativo TerritorialeDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 09 02 00 PROGRAMMA 02 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale '16-'18 09 SES

09.01Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 02 01 Obiettivo operativo 1 - Parchi sovracomunaliDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 02 02 Obiettivo operativo 2 – Valutazione di impatto ambientaleDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 02 03 Obiettivo operativo 3- servizi di polizia in materia ambientale e di tutela del territorioCom.te Mauro Barborini

Dirigente responsabile dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 02 04 Obiettivo operativo 4 - Attività di aggiornamento, sensibilizzazione, formazione e ditattica in campo ambientale Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 02 05 Obiettivo operativo 5 - Gestione del servizio volontario di vigilanza ecologica Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 02 06 Obiettivo operativo 6 – funzioni in materia di cave.Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 02 07 Obiettivo operativo n.7- Gestione verbali in materia di ambienteDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 09 03 00 PROGRAMMA 03 Rifiuti'16-'18 09 SES

09.01Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 03 01 Obiettivo operativo 1 - sistema smaltimento rifiuti Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 03 02 Obiettivo operativo 2 - tenuta del registro ditte Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 03 03 Obiettivo operativo 3 - controllo riutilizzo rifiuti in agricoltura Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 03 04 Obiettivo operativo 4 - Attività dell'Osservatorio provinciale rifiuti Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 03 05 Obiettivo operativo 5 - Interventi di protezione ambientale nella gestione dei rifiuti Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 09 04 00 PROGRAMMA 04 Servizio idrico integrato'16-'18 09 SES

09.01Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 04 01 Obiettivo operativo 1 - Funzioni in materia di pianificazione e utilizzo dellerisorse idriche, di demanio idricoDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 09 05 00 PROGRAMMA 05 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione'16-'18 09 SES

09.01Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 05 01 Obiettivo operativo n.1 - Interventi e studi relativi ai parchi, riserve naturali,aree natura 2000, zone di interesse ambientaleDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 05 02 Obiettivo operativo n.2 -Titolo:Interventi per infrastrutture, conservazione e gestionestazione sperimentale per la conservazione della flora di pianuraDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 05 03 Obiettivo operativo 3 - Conservazione e gestione della riserva naturale Naviglio di MelottaDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 05 04 Obiettivo operativo 4 - ParchiDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 05 05 Obiettivo operativo 5 – Autorizzazioni paesaggistiche provinciali e supporto ai comuni Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 09 06 00 PROGRAMMA 06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche'16-'18 09 SES

09.01Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 06 01 Obiettivo operativo 1 – Svolgimento delle funzioni in materia di scarichi di acque reflue e studi finalizzati alla tutela delle acqueDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 09 08 PROGRAMMA 08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento

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Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 08 01 Obiettivo operativo 1 - tutela dell'atmosfera.Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 08 02 Obiettivo operativo 2 - Controllo sugli interventi di bonifica dei siti contaminatiDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 09 SES 09.01

Ambiente – Mantenimento delle risorse Naturali e ambientali

09 08 03 Obiettivo operativo 3 - Autorizzazioni IPPC – Autorizzazione integrata ambientale Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 10 10 00 00 MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’Amministrazione, funzionamento e regolamentazione delle attività inerenti la pianificazione, la

gestione e l'erogazione di servizi relativi alla mobilità sul territorio. Sono incluse le attività di

supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche.

Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di trasporto e

diritto alla mobilità.'16-'18 10 10 02 00 PROGRAMMA 02 Trasporto pubblico locale'16-'18 10 SES

10.01Trasporto 10 02 01 Obiettivo operativo 1 – Trasporto pubblico locale

Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 10 10 03 PROGRAMMA 03 Trasporto vie d'acqua'16-'18 10 SES

10.01Trasporto 10 03 01 Obiettivo operativo 1 - Programmazione e gestione attività portuale

Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 10 10 04 00 PROGRAMMA 04 Altre modalità di trasporto'16-'18 10 SES

10.01Trasporto 10 04 01 Obiettivo operativo 1 – Svolgimento funzioni trasporti privati

Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 10 10 05 00 PROGRAMMA 05 Viabilità e infrastrutture stradali '16-'18 10 SES

10.02Rete stradale 10 05 01 Obiettivo operativo 1 - Realizzazione del percorso ciclabile Cremona-Corte de Frati

Dirigente responsabile ing. Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 02 Obiettivo operativo 2 - Interventi puntuali sistemazioni innesti, per ampliamento curve, allargamento di sedi stradali nell’ambito della messa in sicurezza strade, ecc.Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 03 Obiettivo operativo 3 - S.P. CR EX S.S. N° 591 “CREMASCA”. CIRCONVALLAZIONE DI MONTODINEDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 04 Obiettivo operativo 4 - SP CR EX S.S. N. 591 “Cremasca” – Variante tra la Cascina Fustragno e la S.P.CR EX SS N. 415 “Paullese” a Castelleone.Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 05 Obiettivo operativo 5 - S.P. CR EX S.S. N° 498 – S.P. CR EX S.S. N° 235 – Completamento del sistema tangenziale di Soncino.Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 06 Obiettivo operativo 6 - S.P. N. 27 “POSTUMIA” – Allargamento dal KM 12,800 a Cà d’Andrea”.Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 07 Obiettivo operativo 7 - Contributi ai Comuni per opere di messa in sicurezza e/o declassificazioni di tratte di strade provinciali Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 08 Obiettivo operativo 8 - S.P. CR EX S.S. N° 358 “Di Castelnuovo” - Collegamento da Casalbellotto – Quattrocase a Viadana Via Kennedy con rondò a raso – Concorso negli oneri per realizzazioneDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 09 Obiettivo operativo 9 – S.P. CR EX S.S. N° 343 ”ASOLANA” Circonvallazione est di S.Giovanni in Croce.Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 10 Obiettivo operativo 10- Piano contenimento ed abbattimento rumoreDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 11 Obiettivo operativo 11 - Catasto stradeDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 12 Obiettivo operativo 12 - Sistema integrato della sicurezza stradaleDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

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Rete stradale 10 05 13 Obiettivo operativo 13 - Pianificazione/programmazione di grandi opere stradali: revisione programmazione in essere alla luce del contesto storico -economico e delle nuove necessitàDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

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Rete stradale 10 05 14 Obiettivo operativo 14 - Interventi di ordinaria manutenzione delle SS.PP., delle piste ciclabili di gestione provinciale e degli spazi esterni del porto di CremonaDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

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'16-'18 10 SES 10.02

Rete stradale 10 05 15 Obiettivo operativo 15 - Rinnovo manti bituminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex statale ed interventi puntualiDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

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Rete stradale 10 05 16 Obiettivo operativo 16 - Attrezzature e veicoli (Macchine operatrici complesse, autocarri o autocarri leggeri) – Interventi di acquisto o messa a normaDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

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Rete stradale 10 05 17 Obiettivo operativo 17 - Interventi vari di messa in sicurezza di tratte stradali, piste ciclabili, viadotti e pontiDirigente responsabile ing. Patrizia Malabarba

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Rete stradale 10 05 18 Obiettivo operativo 18 - Ripristino delle condizioni di sicurezza della rete stradale mediante barriere di sicurezza in acciaio e dotazioni accessorie e/o interventi sugli impianti di illuminazione su tratti vari di SS.PP.Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

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Rete stradale 10 05 19 Obiettivo operativo n.19 -Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese I lotto:chiusura espropri; b) Paullese manutenzione I lotto: collaudo appalti asta principale e controstrade comunali e chiusura espropri.Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

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Rete stradale 10 05 20 Obiettivo operativo 20 - Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese II lotto: esecuzione lavori; b) Paullese II lotto: progettazione e direzione lavori opere complementari e connesse. c) Paullese II lotto: liquidazioni definitive pratiche espropriativeDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

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Rete stradale 10 05 21 Obiettivo operativo 21 - Sviluppo rete viaria provinciale: Progettazione Paullese in corrispondenza del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi alle province di Cremona e Lodi.Dirigente responsabile ing. Patrizia Malabarba

MALABARBA

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Rete stradale 10 05 22 Obiettivo operativo 22 - Compensazioni ambientali: a) Esecuzione appalto compensazioni della Paullese tra Crema e Spino d'Adda; b) Realizzazione progetto Cariplo (stralcio compensazioni ambientali in territorio Monte Cremasco)Dirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

Page 8: RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA ......RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA GESTIONE 2016 (art.227 Testo Unico 267/00) (art.151 comma 6 Testo Unico 267/00) (art. 11

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Rete stradale 10 05 23 Obiettivo operativo 23 - Gestione delle istanze di competenza della Commissione Provinciale EspropriDirigente responsabile ing.Patrizia Malabarba

MALABARBA

'16-'18 11 11 00 00 MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILEAmministrazione e funzionamento delle attività relative agli interventi di protezione civile sul

territorio, per la previsione, la prevenzione, il soccorso e il superamento delle emergenze e per

fronteggiare le calamità naturali. Programmazione, coordinamento e monitoraggio degli

interventi di soccorso civile sul territorio, ivi comprese anche le attività in forma di

collaborazione con altre amministrazioni competenti in materia. Interventi che rientrano

nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di soccorso civile.'16-'18 11 11 01 00 PROGRAMMA 01 Sistema di protezione civile'16-'18 11 SES

11.01Protezione civile 11 01 01 Obiettivo operativo 1 - Gestione e formazione del volontariato di Protezione Civile

Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 11 SES 11.01

Protezione civile 11 01 02 Obiettivo operativo 2 – Piani Provinciali di previsione e prevenzione e di emergenzaDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 11 SES 11.01

Protezione civile 11 01 03 Obiettivo operativo 3 - Gestione colonna mobile provincialeDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 11 11 02 PROGRAMMA 02 Interventi a seguito di calamità naturali'16-'18 11 SES

11.01Protezione civile 11 02 01 Obiettivo operativo 1 - Gestione amministrativa dei finanziamenti a compensazione delle

calamità naturaliDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 12 12 00 00 MISSIONE 12 “DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA”Amministrazione, funzionamento e fornitura dei servizi e delle attività in materia di protezione

sociale a favore e a tutela dei diritti della famiglia, dei minori, degli anziani, dei disabili, dei

soggetti a rischio di esclusione sociale, ivi incluse le misure di sostegno e sviluppo alla

cooperazione e al terzo settore che operano in tale ambito. Sono incluse le attività di supporto

alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che

rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di diritti sociali e famiglia.'16-'18 12 12 02 00 PROGRAMMA 02 Interventi per la disabilità'16-'18 12 SES

12.01Sviluppare un sistema territoriale condiviso in tema di disabilità, di integrazione scolastica e socio-educativa per gli studenti con disabilità

12 02 01 Obiettivo operativo 1 - Interventi per la disabilitàDirigente responsabile dr. Placchi Massimo

PLACCHI

'16-'18 12 12 07 00 PROGRAMMA 07 Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali'16-'18 12

SES 12.02

Contribuire alla programmazione ed al governo della rete dei servizi sociosanitari e

sociali

12 07 01 Obiettivo operativo 1 - Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e socialiDirigente responsabile dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 12 12 08 00 PROGRAMMA 08 Cooperazione e associazionismo'16-'18 12

SES 12.03

Politiche sociali ed associative e attuazione

efficiente e completa delle numerose ed importanti

deleghe regionali

12 08 01 Obiettivo operativo 1 – Volontariato e associazionismoDirigente responsabile dr. Placchi Massimo

PLACCHI

'16-'18 14 14 00 00 MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’Amministrazione e funzionamento delle attività per la promozione dello sviluppo e della

competitività del sistema economico locale, ivi inclusi i servizi e gli interventi per lo sviluppo sul

territorio delle attività produttive, del commercio, dell'artigianato, dell'industria e dei servizi di

pubblica utilità.

Attività di promozione e valorizzazione dei servizi per l'innovazione, la ricerca e lo sviluppo

tecnologico del territorio. Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al

coordinamento e al monitoraggio delle relative politiche. Interventi che rientrano nell'ambito

della politica regionale unitaria in materia di sviluppo economico e competitività'16-'18 14 14 01 00 PROGRAMMA 01 Industria, PMI e Artigianato'16-'18 14 SES

14.01Aggregazione di imprese per l'elaborazione di progetti con caratteristiche tali da poter accedere ai bandi per i finanziamenti regionali, nazionali ed europei

14 01 01 Obiettivo operativo 1 - Gestione di progetti finanziati a valere su fondi strutturaliDirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 14 SES 14.01

Aggregazione di imprese per l'elaborazione di progetti con caratteristiche tali da poter accedere ai bandi per i finanziamenti regionali, nazionali ed europei

14 01 02 Obiettivo operativo 2 - Coordinamento delle politiche locali per lo sviluppo del territorioDirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 14 14 03 00 PROGRAMMA 03 Ricerca e innovazione '16-'18 14 SES

14.01Aggregazione di imprese per l'elaborazione di progetti con caratteristiche tali da poter accedere ai bandi per i finanziamenti regionali, nazionali ed europei

14 03 01 Obiettivo operativo 1 - Creazione di un hub di ricerca e servizi per il settore agroalimentare -“Cremona Food-Lab”Dirigente responsabile dr.Antonello Bonvini

BONVINI

'16-'18 15 15 00 00 MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALEAmministrazione e funzionamento delle attività di supporto: alle politiche attive di sostegno e

promozione dell'occupazione e dell'inserimento nel mercato del lavoro; alle politiche passive

del lavoro a tutela dal rischio di disoccupazione; alla promozione, sostegno e programmazione

della rete dei servizi per il lavoro e per la formazione e l'orientamento professionale.

Sono incluse le attività di supporto alla programmazione, al coordinamento e al monitoraggio

delle relative politiche, anche per la realizzazione di programmi comunitari. Interventi che

rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di lavoro e formazione

professionale.'16-'18 15 15 01 00 PROGRAMMA 01 Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro'16-'18 15 SES

15.02Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 01 01 Obiettivo operativo 1 - Il sostegno e lo sviluppo dei Servizi Per il Lavoro (SPL) Dirigente responsabile dell'attuazione: dr. Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 01 02 Obiettivo operativo 2 – Il coordinamento dei C.p.I. sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivanti dalla legislazione vigente (D.Lgs n. 150/2015, L.R. n. 22/06) Dirigente responsabile Dario Rech

RECH

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'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 01 03 Obiettivo operativo 3 - L’Osservatorio provinciale per il mercato del lavoroDirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 15 02 00 PROGRAMMA 02 Formazione professionale'16-'18 15 SES

15.01Formazione – Orientamento e riorientamento alla formazione professionale

15 02 01 Obiettivo operativo 1 – Programmazione ed erogazione di servizi di orientamento scolastico e professionale e partecipazione ad iniziative correlateDirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.01

Formazione – Orientamento e riorientamento alla formazione professionale

15 02 02 Obiettivo operativo 2 – La formazione professionale degli apprendisti e le attività collaterali Dirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 15 03 00 PROGRAMMA 03 Sostegno all'occupazione'16-'18 15 SES

15.02Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 03 01 Obiettivo operativo 1 - L’implementazione dell’atto negoziale come strumento di collaborazione fra la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia in materia di politiche del lavoro e formative nel territorio provinciale Dirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 03 02 Obiettivo operativo 2 - Realizzare le iniziative sostenute dal Fondo di solidarietà Dirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 03 03 Obiettivo operativo 3 – Gli interventi di politica passiva del lavoroDirigente responsabile dr. Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 03 04 Obiettivo operativo 4 - Gli interventi di politica attiva del lavoroDirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 03 05 Obiettivo operativo 5 - La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoroDirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 03 06 Obiettivo operativo 6 - Il sostegno all'inserimento lavorativo delle persone disabili Dirigente responsabile dr.Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.02

Lavoro – Sostegno all’occupazione

15 03 07 Obiettivo operativo 7-Interventi di conciliazione dei tempi di vita familiare e lavorativa e per la promozione delle pari opportunità nell'accesso al mercato del LavoroDirigente responsabile dr. Dario Rech

RECH

'16-'18 15 SES 15.03

Politiche Sociali – Controllo dei fenomeni discriminatori e promozione delle pari opportunità

15 03 08 Obiettivo operativo n.8- Iniziative in tema di pari opportunità e supporto alla Consigliera di ParitàDirigente responsabile dr. Massimo Placchi

PLACCHI

'16-'18 16 16 00 00 MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCAAmministrazione, funzionamento ed erogazione di servizi inerenti lo sviluppo sul territorio delle

aree rurali, dei settori agricolo e agroindustriale, alimentare, forestale, zootecnico, della caccia,

della pesca e dell'acquacoltura. Programmazione, coordinamento e monitoraggio delle relative

politiche sul territorio anche in raccordo con la programmazione comunitaria e statale. Interventi

che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di agricoltura, sistemi

agroalimentari, caccia e pesca.'16-'18 16 16 01 00 PROGRAMMA 01 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare'16-'18 16 SES

16.01Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 01 Obiettivo operativo 1 - Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale umano Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 02 Obiettivo operativo 2 - Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale fisico e innovazione Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 03 Obiettivo operativo 3 - Sviluppo della competitività del settore agricolo tentativi di conciliazione Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 04 Obiettivo operativo 4 - Sviluppo della competitività del settore agricolo – Promozione qualità produzione e conoscenza prodotto tipico di qualità’

Di competenza provinciale fino al 31/3/2016'16-'18 16 SES

16.01Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 05 Obiettivo operativo 5 – Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile attività agricole/produttive Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 06 Obiettivo operativo 6 - Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile della forestazione Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 07 Obiettivo operativo 7 - Sviluppo diversificazione produttiva Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 08 Obiettivo operativo 8 - Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno produzione lattiera Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 09 Obiettivo operativo 9 - Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno mercato OCM -Ortofrutta Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 10 Obiettivo operativo 10 - Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno mercato dei prodotti di origine animale (principalmente carni e formaggi) Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 11 Obiettivo operativo 11 – Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Accesso controllato a contributi e agevolazioni fiscali a sostegno normali attività agricole Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 12 Obiettivo operativo 12 - Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno comparto zootecnico Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 13 Obiettivo operativo 13 - Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo corretta erogazione contributi agricoli Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

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'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 14 Obiettivo operativo 14 - Pianificazione, progettazione e divulgazione in ambito agricolo – Progetti divulgativi ed interventi di sensibilizzazione a tema sullo sviluppo delle filiereDi competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 01 15 Obiettivo operativo 15 - Attività amministrativa del settore Agricoltura e ambiente, servizi statistici e qualità

Di competenza provinciale fino al 31/3/2016'16-'18 16 16 02 00 PROGRAMMA 02 Caccia e Pesca'16-'18 16 SES

16.01Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 02 01 Obiettivo operativo 1 - Pianificazione ittica e faunistico-venatoria - vigilanza nell'ambito del progetto di gestione del territorio Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 02 02 Obiettivo operativo 2 – Pianificazione ittica e faunistico-venatoria – rilascio autorizzazioni/tesserini/licenze Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 02 03 Obiettivo operativo 3 - Contributi ed indennizzi in materia faunistico-venatoria ed ittica Dirigente responsabile Di competenza provinciale fino al 31/3/2016

'16-'18 16 SES 16.01

Agricoltura – Sostegno ad elementi strutturali fondamentali per le aziende agricole

16 02 04 Obiettivo operativo 4 - Recupero animali selvatici-spese per la convenzione con associazioni autorizzate

Di competenza provinciale fino al 31/3/2016'16-'18 16 SES

16.02Piano provinciale di controllo della nutria 2015/2017

16 02 05 Obiettivo operativo 5 - Piano di contenimento della nutriaDirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

'16-'18 17 17 00 00 MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHEProgrammazione del sistema energetico e razionalizzazione delle reti energetiche nel territorio,

nell’ambito del quadro normativo e istituzionale comunitario e statale. Attività per incentivare

l’uso razionale dell’energia e l’utilizzo delle fonti rinnovabili.

Programmazione e coordinamento per la razionalizzazione e lo sviluppo delle infrastrutture e

delle reti energetiche sul territorio.

Interventi che rientrano nell'ambito della politica regionale unitaria in materia di energia e

diversificazione delle fonti energetiche.'16-'18 17 17 01 00 PROGRAMMA 01 Fonti energetiche'16-'18 17 SES

17.01Piano energetico 17 01 01 Obiettivo operativo 1 - Interventi in materia di energia, spese per l'esercizio delle funzioni

relative alle autorizzazioni ed ai finanziamenti in materia energetica e pianificazione.Dirigente responsabile dr. Roberto Zanoni

ZANONI

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 1 : Organi istituzionali Obiettivo operativo 1- Titolo: supporto agli Organi dell’Ente Dirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Si garantiscono le attività di segreteria amministrativa e supporto giuridico-amministrativo al Consiglio anche attraverso l’organizzazione di iniziative istituzionali o di carattere diverso su mandato del Presidente o del Consiglio. Si garantisce il necessario supporto al Presidente nell’adozione delle deliberazioni che gli competono. Viene curata la raccolta delle proposte di deliberazione provenienti dagli altri Settori per la formazione dell'ordine del giorno del Consiglio. Si provvede alla convocazione del Consiglio, assistenza alle sedute e relativa verbalizzazione. Si provvede, inoltre, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione e alla loro pubblicazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e sulle giustificazioni addotte per le assenze dai Consiglieri. Si forniscono le informazioni necessarie al settore finanziario per procedere al pagamento degli oneri connessi con le attività in materia di status degli amministratori, permessi retribuiti, oneri previdenziali, assistenziali e assicurativi in conformità a quanto previsto dalle leggi e si provvede alla liquidazione delle spese sostenute per l’espletamento del mandato. Si verifica il regime dei permessi degli amministratori e si predispongono i documenti giustificativi delle assenze da consegnare ai datori di lavoro. Si curano le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si procede in generale alle necessarie verifiche, anche consultandosi con l'Ufficio territoriale di Governo, sulle questioni attinenti lo status di amministratore e sugli obblighi di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo. Viene garantito l'esercizio del diritto di iniziativa dei Consiglieri su ogni questione di competenza del Consiglio assicurando la correttezza del procedimento che si instaura con la presentazione di emendamenti alle proposte di deliberazione, interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e mozioni. Si garantisce ai Consiglieri l’esercizio del diritto di accesso agli atti. Si assicura il diritto del Consigliere di ottenere dagli uffici, nonché dalle aziende ed enti dipendenti tutte le notizie, le informazioni, gli atti e i documenti in loro possesso utili all’espletamento del mandato. Si provvede alla convocazione dell’Assemblea dei Sindaci e alla predisposizione delle proposte di deliberazione per la formazione dell'ordine del giorno. Si garantisce l’assistenza alla seduta. Si provvede, infine, alla redazione degli atti secondo le procedure della digitalizzazione. Si operano le verifiche sui dati delle presenze e il controllo delle eventuali deleghe. Si assicura l'attività di segreteria e verbalizzazione del tavolo tematico che si occupa di regolamenti e aspetti di carattere istituzionale. L’Ufficio cura, altresì, la raccolta, la pubblicazione all’albo pretorio on-line e la conservazione degli atti del Presidente, del Consiglio e dell’Assemblea dei Sindaci, dei decreti e delle determinazioni dirigenziali, dei decreti del Segretario Generale, e ne rilascia copia conforme ove richiesta. Cura, inoltre, l’adempimento per tutti i documenti soggetti a pubblicazione all’albo pretorio on-line provenienti dall’interno e dall’esterno dell’Ente (avvisi, bandi, …). RISULTATI CONSEGUITI Al 31/12/2016 il Presidente ha convocato n. 48 sedute e ha adottato n. 240 atti con l'assistenza della Segreteria Generale. Il Consiglio Provinciale si è riunito n. 15 volte e ha adottato n. 61 deliberazioni con l'assistenza della Segreteria Generale. L'Assemblea dei Sindaci si è riunita una volta e ha adottato un atto: si è garantita l’assistenza alla seduta operando le verifiche sui dati delle presenze e il controllo delle eventuali deleghe con la presenza dell'ufficio di Segreteria Generale. E' stata fornita ai Settori la preliminare funzione di assistenza e consulenza giuridico-amministrativa nella fase di formazione degli atti. Si è provveduto a predisporre la raccolta delle pratiche per la preparazione

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 2 di 214

dell'ordine del giorno degli Organi Istituzionali; si è prestata assistenza al Segretario Generale per la verbalizzazione delle sedute e la redazione degli atti. Si è provveduto ad autenticare copie conformi di deliberazioni di Consiglio provinciale cartacee e digitali, deliberazioni del Presidente digitali, deliberazioni di Giunta provinciale cartacee e digitali, determinazioni dirigenziali cartacee nel numero complessivo di 23, dato atto che presso la Segreteria Generale sono depositati gli originali. Sono state curate le comunicazioni relative all'anagrafe degli amministratori locali. Si è predisposta apposita comunicazione finalizzata a richiedere le dichiarazioni reddituali e patrimoniali annuali, cui sono tenuti gli amministratori ai fini del rispetto degli obblighi sulla trasparenza della PA. Si è proceduto alla pubblicazione sul sito della Provincia dei dati secondo le disposizioni di legge. E’ stata svolta attività di natura complementare di verifica dei dati delle presenze dei consiglieri e di predisposizione degli atti necessari per procedere al pagamento dei rimborsi delle trasferte, e tutte le attività in materia di status degli amministratori. E’ stato garantito l'esercizio del diritto di iniziativa dei Consiglieri, la correttezza del procedimento che si instaura con la presentazione di emendamenti alle proposte di deliberazione, interrogazioni, interpellanze, ordini del giorno e mozioni. E’ stato garantito l’esercizio del diritto di accesso agli atti da parte degli amministratori. Sono state effettuate le necessarie verifiche, anche coinvolgendo l'Ufficio territoriale di Governo, sulle questioni attinenti lo status di amministratore e sugli obblighi di pubblicità e trasparenza dello stato patrimoniale dei titolari di cariche pubbliche elettive e di governo. L’Ufficio ha giornalmente curato la pubblicazione all’albo pretorio on-line degli atti del Presidente, del Consiglio e dell’Assemblea dei Sindaci, dei decreti e delle determinazioni dirigenziali, dei decreti del Segretario Generale, e ne ha rilasciato copia conforme ove richiesta. E' stata, inoltre, curata la pubblicazione di tutti i documenti provenienti dall’interno e dall’esterno dell’Ente (avvisi, bandi, …) soggetti a pubblicazione all’albo pretorio on-line. In totale si è provveduto a n. 5.343 pubblicazioni.

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 1 : Organi istituzionali Obiettivo operativo 2- Titolo: rinnovo degli Organi dell’Ente Dirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Si garantisce il rinnovo del Presidente e del Consiglio provinciale e, conseguentemente la piena funzionalità dell'Amministrazione. RISULTATI CONSEGUITI Ai sensi della Legge 7 aprile 2014 n. 56, sono state indette le elezioni di secondo grado dei presidenti e dei consigli provinciali: con atto n. 102 del 3 giugno 2016 il Presidente ha indetto i Comizi elettorali. L'ufficio elettorale, costituito con atto del Presidente n. 103 del 3 giugno 2016, ha pubblicato il numero degli aventi diritto al voto divisi per fasce demografiche e ha provveduto all'esame delle candidature e delle liste presentate. Le votazioni si sono svolte in data 6 novembre 2016 presso il seggio e la relativa sottosezione costituiti presso la sede della Provincia di Cremona. La Segreteria Generale ha garantito un'ampia comunicazione e supporto a tutto il territorio attraverso la pubblicazione sul sito istituzionale delle norme e delle indicazioni operative, nonchè assicurando supporto normativo e operativo e puntuale risposta ai numerosi quesiti pervenuti. L’esito della procedura è stato rapido ed efficace, non ha fatto registrare problematicità. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 1 : Organi istituzionali

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 3 di 214

Obiettivo operativo 3 -Titolo: Aggiornamento dei Regolamenti e Supporto alla presidenza e al Consiglio per le nomine di competenza Dirigente responsabile: Dott.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Aggiornamento, ove necessario, dei Regolamenti dell’Ente in stretta sinergia e rapporto con il Servizio di Staff del Presidente dedicato all’Area Vasta. Nell'espletamento del proprio mandato, i rappresentanti della Provincia che sono stati nominati o designati sono tenuti a conformarsi agli indirizzi della programmazione provinciale nel settore di competenza della nomina o della designazione. Su richiesta del Presidente della Provincia o del Consiglio, per le nomine o designazioni di competenza consiliare, tutti i nominati sono tenuti ad inviare una relazione sull'attività svolta all'Organo che li ha eletti. RISULTATI CONSEGUITI Si è provveduto a curare direttamente o a supportare, quando la funzione è svolta dai singoli Settori in modo autonomo, i procedimenti volti alla nomina/designazione dei rappresentanti della Provincia in enti, istituzioni, aziende ed organismi vari. Sono state predisposte le proposte di atto per la successiva adozione da parte del Presidente. E’ proseguita l’attività di monitoraggio, al fine dell’aggiornamento della banca dati esistente e per l’evasione puntuale delle richieste che vengono avanzate dalla Presidenza. Tutta l’attività preliminare alla nomina e quella successiva di formalizzazione della stessa è caratterizzata dalla necessità di mantenere i contatti, interni ed esterni, necessari al buon esito delle procedure poste in essere, attività puntualmente curata. Sono state monitorate le scadenze legate al rinnovo degli organi amministrativi, predisponendo di volta in volta la documentazione necessaria. In particolare si è provveduto alla nomina/designazione dei componenti dei seguenti in enti, istituzioni, aziende ed organismi:

1. GAL OGLIO PO TERRE D'ACQUA 2. COMMISSIONE PER IL PAESAGGIO 3. COMMISSIONE ESAMI ABILITAZIONE VIGILANZA VENATORIA E ITTICA VOLONTARIA 4. UFFICIO D’AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA (revisore) 5. ATC 2 - COMITATI DI GESTIONE 6. COMMISSIONE ESAMI ABILITAZIONE VIGILANZA VENATORIA E ITTICA VOLONTARIA 7. ASSOCIAZIONE STRADA DEL GUSTO 8. COMMISSIONE ESAMI MERCI VIAGGIATORI 9. FONDO ERIDANO 10. REI – REINDUSTRIA 11. FONDAZIONE ISTITUTO OSPEDALIERO DI SOSPIRO (revisore) 12. COMMISSIONE ARGINE MAESTRO 13. CENTRO RICERCHE BIOTECNOLOGICHE 14. AGENZIA PER IL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE 15. FONDAZIONE STAUFFER 16. COMITATO DIFESA CIVILE 17. CONSULTA PROVINCIALE DELLA PESCA 18. COMITATO DANNI FAUNA SELVATICA 19. COMITATO REGIONALE INCIDENTI RISCHI RILEVANTE 20. COMMISSIONE ARGINE MAESTRO

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Sono state presentate al Presidente proposte di revisione dei regolamenti e nuovi regolamenti, a titolo esemplificativo: - regolamento per, il nuovo accesso civico; - regolamento per l’accesso agli atti. Il Presidente ha ritenuto di rinviarne l’esame. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 1: Organi istituzionali Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Comunicazione istituzionale Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’informazione è alla base di ogni azione di buon governo e di consolidamento del rapporto con i cittadini attraverso la divulgazione tempestiva e chiara del proprio operato a favore della collettività; si basa sui principi guida della trasparenza, dell’innovazione e dell’interattività; i canali utilizzati sfruttano la collaborazione dei media: conferenze stampa, attività di supporto al lavoro dei giornalisti e delle redazioni, presenza nelle testate locali e nazionali, social network e sinergie per realizzazione di servizi televisivi e radiofonici. Inoltre, la Provincia quale ente di Area vasta, in un’ottica di realtà sempre più a supporto dei Comuni, con erogazione di servizi innovativi e tesi allo sviluppo del territorio, pone al centro della propria missione l’informazione ed i rapporti con i mass-media. RISULTATI CONSEGUITI La mission sottesa all'Ufficio stampa è stata pienamente conseguita, adeguando costantemente la propria attività ai cambiamenti in atto che vedono le Province al centro delle riforme del Governo, fornendo una informazione tempestiva e costante all'esterno sulle funzioni e attività dell'Ente, in piena sinergia con gli Organi di stampa locali, regionali e nazionali, sia della carta stampata che radio-televisiva e online. Tale attività ha richiesto particolare attenzione alle novità normative che hanno influito sia sui servizi resi ai cittadini ed imprese sia sull’organizzazione interna, coordinando di fatto le informazioni dei settori rispetto alle diverse attività amministrative all’esterno ed ai progetti attuati. La newsletter informativa rivolta ai Sindaci ed amministratori locali, ad uso interno, per approfondire alcune tematiche collegate alle funzioni fondamentali e delegate ha avuto buon esito e riscontro, anche per valorizzare eventi informativi e formativi. In particolare, intensa è stata l'attività giornalistica: sono stati redatti, infatti, 171 comunicati stampa (a fronte dei 100 attesi), indette conferenze stampa, realizzate 16 newsletter e prodotto vari speciali monografici su richiesta sia di testate giornalistiche della carta stampata che televisive (hanno riguardato per lo più focus sul tema infrastrutturale-viario, il bilancio dell’ente, le funzioni della Provincia, lo sviluppo dell’edilizia scolastica, il rapporto con Stato e Regione, le linee programmatiche del Presidente). Complessa anche l’attività ordinaria: il supporto agli organi di governo, in particolare al Presidente ed ai Consiglieri Provinciali, con la redazione di testi per discorsi ed approfondimenti di testi normativi in previsione di incontri pubblici è stato costante, considerato anche il rinnovo delle cariche elettive (per un totale di 48). Tra questi il report sul Libro bianco della Regione Lombardia, la crisi idrica, l’attività della commissione locale agricoltura, speciale fiume Po. L’Ufficio Stampa ha proseguito, con i progetti informativi sperimentali con Comuni, Enti ed Associazioni (redazione di comunicati stampa, convocazione di conferenze stampa), volti a diffondere alle testate giornalistiche aspetti locali in un'ottica territoriale integrata.

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In tale ambito numerosi i soggetti coinvolti: Comune di Persico Dosimo, Sabbioneta, Sesto Cremonese, Moscazzano, Pozzaglio ed Uniti, circuito dei Comuni delle “Città Murate” (9 Comuni aderenti), associazioni come l’Istituto Sacra Famiglia, C.I.D., Fondazione UNA, USP, Anga, Promocamp, Gal Oglio Po, Ato, Cr.Forma, che si sono concretizzati in 17 servizi giornalistici. In particolare, attraverso la Provincia di Cremona, l’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, in sinergia con l'Rete Bibliotecaria e l’Ordine dei giornalisti di Milano il 5 dicembre 2016, è stato organizzato una corso formativo sui temi della Privacy e diritto sulle immagini. L’evento ha visto come relatori l’addetto stampa della Provincia di Cremona e l’avv. Guido Camera, avvocato penalista, esperto di diritto dell’informazione Infine, si è supportata l'attività dei settori dell'Ente, tra cui il servizio Statistica, Personale, Manutenzione ed Edilizia Scolastica, infrastrutture e Viabilità, Protezione Civile, Ambiente e Territorio al fine di predisporre documenti da inviare ai giornalisti e diffondere report tematici di interesse pubblico.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 2: Direzione – Segreteria generale Obiettivo operativo 1 -Titolo: Funzioni amministrative di vigilanza e controllo sulle persone giuridiche private ex artt. 23 e 25 del Codice Civile Dirigente responsabile dell’attuazione: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Si intende garantire la vigilanza e il controllo sulle persone giuridiche private nelle forme concordate con Regione Lombardia, mediante l'utilizzo di un questionario da trasmettere a tutte le realtà censite nell'anno precedente, ovvero, nello specifico, associazioni, fondazioni e altre istituzioni di carattere privato che hanno acquisito la personalità giuridica mediante il riconoscimento determinato dall’iscrizione nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche Private (Reg. Regionale n. 2 del 2 aprile 2001 attuativo dell’art. 7 del DPR n. 361/2000). Viene aggiornata la relativa banca dati provinciale e trasmessa alla Regione. RISULTATI CONSEGUITI L’esercizio delle funzioni amministrative di vigilanza e controllo, ex artt. 23 e 25 del Codice Civile, sulle persone giuridiche di diritto privato di cui al Libro Primo, Titolo II, del C.C. che operano in tutti gli ambiti diversi da quello socio-sanitario e socio-assistenziale (in tali ultimi settori, infatti, le funzioni di vigilanza e controllo sono esercitate dalle ex-ASL), è stato conferito alle Province dall'art. 4, comma 33, della Legge regionale 5 gennaio 2000, n. 1 (Riordino del sistema delle autonomie in Lombardia – attuazione del D.Lgs. 31 marzo 1998, n. 112) e successive modifiche di cui l’ultima la L.R. 8 febbraio 2005, n. 6. L’iter procedimentale previsto dalle normative di cui sopra prevede il controllo e la vigilanza (ex artt 23 e 25 c.c.) sull’operare delle persone giuridiche di diritto privato, sui loro atti fondamentali, sui loro bilanci, sul mantenimento del loro patrimonio e sulle condizioni eventuali di dismissione dello stesso al fine della verifica della salvaguardia delle condizioni alla base della personalità giuridica. Si tratta di una funzione conferita a suo tempo dalla Regione, confermata tra le funzioni delegate, ma non accompagnata dalle necessarie risorse regionali per la realizzazione dell'attività delegata. Il Servizio ha garantito la vigilanza e il controllo sulle persone giuridiche private nelle forme concordate con Regione Lombardia, mediante l'utilizzo di un questionario trasmesso a tutte le realtà censite nell'anno precedente, ovvero, nello specifico, associazioni, fondazioni e altre istituzioni di carattere privato che hanno acquisito la personalità giuridica mediante il riconoscimento determinato dall’iscrizione nel Registro Regionale delle Persone Giuridiche Private (Reg. Regionale n. 2 del 2 aprile 2001 attuativo dell’art. 7 del DPR n. 361/2000).

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 2 Segreteria Generale Obiettivo operativo 2 -Titolo: Controlli interni e integrazione attività di controllo in materia di anticorruzione Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Il Regolamento dei controlli interni, dall’articolo 5 all’articolo 8, disciplina le modalità del controllo successivo sulla base sei seguenti indicatori:

a. rispetto delle disposizioni di legge e dei regolamenti dell’Ente, b. verifica della regolarità formale delle procedure seguite, c. verifiche della correttezza formale nella redazione dell’atto.

Le risultanze dei controlli sono trasmesse, a cura del Segretario, ai dirigenti dei settori, unitamente alle direttive cui conformarsi in caso di riscontrate irregolarità, nonché ai revisori e agli organi di valutazione dei risultati dei dipendenti, come documenti utili per la valutazione, al Presidente e al Consiglio provinciale. Dare altresì attuazione al piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2016/2018 con particolare riferimento al primo monitoraggio periodico in materia di anticorruzione. RISULTATI CONSEGUITI In linea con quanto previsto dal Regolamento dei controllo interni il Segretario Generale si è avvalso di un gruppo di lavoro al quale partecipano il Servizio Legale, il Servizio Programmazione e il Servizio Gestione del personale e Sviluppo organizzativo. Il gruppo di lavoro si è riunito n. 5 volte analizzando n. 76 atti. risultanti da apposite schede e verbali. Il regolamento dei controlli interni prevede che per lo svolgimento dell'attività di controllo venga utilizzata una scheda contenente gli ambiti in cui il controllo viene effettuato, che riporti in modo sintetico le irregolarità e/o le non conformità riscontrate. Con l'utilizzo di questo strumento sono stati segnalati ai Settori meri rilievi, per il miglioramento dell'attività, che non si sono tradotti in illegittimità e irregolarità sostanziali. I lavori del gruppo sono sempre stati improntati ad uno spirito di assistenza e collaborazione con i Settori, nel rispetto delle finalità individuate nel regolamento provinciale, con riferimento alle problematiche ed aspetti di generale interesse. Si è data attuazione al piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2016/2018 con particolare riferimento al primo monitoraggio periodico attraverso l'integrazione con le fasi del controllo interno successivo degli atti con cadenza trimestrali. Si è proceduto alla costruzione di nuovi strumenti aggiuntivi di verifica successiva degli atti ai fini dell'anticorruzione attraverso l'individuazione di criteri/misure di monitoraggio (riferiti al livello e alle aree di rischio) applicati per la selezione casuale degli atti tenendo conto della disciplina sull'anticorruzione. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 2: Direzione – Segreteria generale Obiettivo operativo 3 - Titolo: Raccolta, pubblicazione e trasmissione dati relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblici e alle partecipazioni societarie. Quote associative Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Si adempie a quanto previsto dall’ art. 1, co. 587 e 591 della legge 296/2006 con riferimento alle partecipazioni a società di capitali e a consorzi e agli incarichi in essi ricoperti da amministratori dell'Ente (verifica dati, inserimento sul sito"www.perlapa.gov.it", pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione). In particolare, tale legge prevede che le amministrazioni pubbliche statali, regionali e locali comunichino al Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia, l'elenco dei consorzi di cui fanno parte e delle società a totale o parziale partecipazione da parte delle amministrazioni medesime, indicando la ragione sociale, la misura della partecipazione, la durata dell'impegno, l'onere complessivo a

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qualsiasi titolo gravante per l'anno sul bilancio dell'amministrazione, il numero dei rappresentanti dell'amministrazione negli organi di governo, il trattamento economico complessivo a ciascuno di essi spettante. L’obiettivo si persegue in sinergia con il Settore Risorse Economiche e Finanziarie che finalizza la propria azione alla garanzia degli interessi pubblici generali, alla stabilità economico-finanziaria nonché al corretto funzionamento degli organi societari. Si pubblicano nella sezione Amministrazione Trasparente del sito internet dell’Ente i dati richiesti dall’art. 22 del D.lgs. 33/2013 relativi agli enti pubblici vigilati, agli enti di diritto privato in controllo pubblici e alle partecipazioni in società di diritto privato. Si procede al pagamento delle quote degli enti e delle associazioni a cui la Provincia aderisce mediante predisposizione di tutti gli atti necessari, entro i termini e secondo le modalità indicate nei singoli statuti. L’ufficio effettua il monitoraggio delle scadenze e pone in essere gli adempimenti finalizzati al pagamento delle quote. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso dell'anno è stato realizzato il costante monitoraggio degli organismi interessati ed il conseguente aggiornamento dei dati pubblicati nella sezione “Amministrazione Trasparente” al fine di ottemperare al dettato dell'art. 22 del D.lgs 33/2013. Con determinazione n. 363 05/10/2016 si è provveduto al pagamento della quota associativa in scadenza all'Unione Province d'Italia (UPI). In sinergia con il Settore Risorse Economiche e Finanziarie sono state aggiornate le banche dati realizzate ai fini delle previsioni della legge 296/2006 con riferimento alle partecipazioni a società di capitali e a consorzi e agli incarichi in essi ricoperti da amministratori dell'Ente (verifica dati, inserimento sul sito"www.perlapa.gov.it", pubblicazione sul sito internet dell’Amministrazione). MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 2: Direzione – Segreteria generale Obiettivo operativo 4 -Titolo: Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2016/2018 Dirigente responsabile : Dr.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Sviluppare il documento unico di prevenzione della corruzione e per la trasparenza superando l'ottica della separazione delle attività per promuovere la cultura dell'integrazione delle azioni finalizzate a comportamenti trasparenti e volti a buone prassi che evitino massimamente l'esposizione a fenomeni corruttivi. L'ottica dell'integrazione dovrà essere collegata al piano della performance. Attivazione della procedura c.d. whistleblowing RISULTATI CONSEGUITI Secondo le linee guida A.N.A.C. di cui alla determinazione n. 6 del 28 Aprile 2015, con delibera del Presidente n. 75 del 28 aprile 2016 è stata approvata la procedura per la tutela del dipendente pubblico che segnala illeciti, (c.d Whistleblowing) e il modello per la relativa segnalazione. Secondo quanto previsto dal punto 12) “il monitoraggio: tempi e modalità di controllo dell'efficacia del Piano”del Piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza della Provincia di Cremona 2016/2018, approvato con Deliberazione del Presidente n. 8 del 29 Gennaio 2016 , la gestione del rischio si completa con l'azione di monitoraggio finalizzata alla verifica dell'efficacia delle misure di prevenzione adottate. A tal fine, il Responsabile della prevenzione della corruzione ha predisposto un'apposita scheda che ricomprende in un unica rilevazione alcune fra le più importanti misure di prevenzione del rischio, comuni

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alle cinque aree, come da indicazioni contenute nell'allegato 2 – misure di prevenzione del rischio di cui al sopra richiamato Piano. Con nota n. 12/Sg del 10 Giugno 2016 il Responsabile della Prevenzione della corruzione e trasparenza ha trasmesso la scheda di monitoraggio, predisposta, a tutti i Dirigenti. Alla scadenza del 30 ottobre 2016 tutti i dirigenti hanno fatto pervenire la scheda per quanto di loro competenza . Il RPC ha dato conto in un unico documento di sintesi in data 7 Novembre 2016, delle risultanze del monitoraggio desumibili dal prospetto allegato alla presente relazione. Dall'analisi delle schede pervenute si evidenzia che sulle 9 misure oggetto di monitoraggio sono stati dati riscontri positivi da tutti i Dirigenti. Pertanto si è rilevato, da quanto dichiarato, che non risultano importanti scostamenti dagli indirizzi.

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 2: Direzione – Segreteria generale Obiettivo operativo 5 – titolo: Ricognizione ed aggiornamento dei procedimenti amministrativi dell'ente Dirigente responsabile : Dr.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Valutare l'attualità dei procedimenti amministrativi ai fini del monitoraggio dei tempi procedimentali come previsto dal piano integrato di prevenzione della corruzione e per la trasparenza 2016/2018, nell'ottica del riordino in atto delle funzioni provinciali e in coerenza con la mappatura dei processi.

RISULTATI CONSEGUITI In ottemperanza a quanto previsto dall'art. 1 c. 28, della legge 6 novembre 2012, n. 190, e in adempimento all'art. 24, comma 2, del D.lgs 33/13, Il Responsabile dell'Anticorruzione e Trasparenza ha l'obbligo di effettuare il monitoraggio concernente il rispetto dei tempi procedimentali, sulla base della rilevazione dei procedimenti amministrativi di ciascun Settore dell'Ente. Al momento dell'avvio della fase di revisione non si erano ancora recepiti i contenuti del D.Lgs 97/2016 che ha abrograto gli obblighi di pubblicazione di cui all'art. 24, comma 2, del D.lgs 33/13 ma si è ritenuto che il lavoro di monitoraggio sui tempi procedimentali sia, in ogni caso, significativo ai fini della corretta applicazione al Piano integrato anticorruzione e della valutazione dei Dirigenti. In considerazione dell'articolazione del lavoro e del contesto istituzione ancora in evoluzione si è ritenuto opportuno prevede una pianificazione della tempistica suddividendo in due fasi distinte la revisione dei procedimenti e la fase di monitoraggio. E' stato richiesto a ciascun Settore, una revisione puntuale ed aggiornata dei procedimenti pubblicati sul sito istituzionale della Provincia sulla base di un report di sintesi predisposto dalla Segreteria e trasmesso ai Dirigenti per facilitarne il lavoro di verifica. Si è richiesto inoltre di procedere all'inserimento dei procedimenti confermanti e non precedentemente pubblicati. Questa fase (revisione procedimenti) si è conclusa entro il 20 Giugno 2016. Tutti i Dirigenti hanno riscontrato entro i termini. Al fine del monitoraggio dei tempi procedimentali, seconda fase, il Responsabile dell'Anticorruzione e Trasparenza ha predisposto una campionatura dei procedimenti più significativi fra quelli che sono considerati a più alto grado di rischio. Tali procedimenti sono stati monitorati tramite un'apposita scheda predisposta dall'ufficio del Segretario Generale. La scheda è stata compilata a cura del Settore, a valere sul periodo 01/08/2016-30/11/2016. La scelta della campionatura è dettata dalla necessità di adempiere l'obbligo di legge, senza appesantire ulteriormente il carico di lavoro a cui siamo chiamati tutti, in considerazione della continua riorganizzazione dell'Ente. Questa fase (monitoraggio settori) si è conclusa entro il 30 novembre 2016 e costituisce una prima fase sperimentale di congruità del sistema in costruzione che dovrà arrivare a regime nell'anno 2017. Alla scadenza fissata al 7 Dicembre hanno risposto tutti i Dirigenti interessati alla campionatura dei procedimenti ad esclusione di un Dirigente. In data 20 Dicembre 2016, si è rielaborato, in un unico documento di sintesi, le rilevazioni pervenute.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 2: Direzione – Segreteria generale Obiettivo operativo 6 - Titolo: Gestione dell'attività contrattuale Dirigente responsabile dell’attuazione: Dr.ssa Maria Rita Nanni RISULTATI ATTESI: Garantire le attività necessarie, propedeutiche e conseguenti alla stipulazione dei contratti in forma pubblica amministrativa per l'intero Ente. Garantire la realizzazione delle verifiche antimafia (comunicazione e informazioni) sia per quanto riguarda i contratti in forma pubblica amministrativa, sia per quanto concerne le autorizzazioni e concessioni in materia ambientale e portuale dell'Ente. RISULTATI CONSEGUITI L’Ufficio Contratti nell’anno 2016 ha provveduto alla predisposizione di n. 25 contratti di lavori, forniture e servizi, stipulati in forma pubblica amministrativa, con le seguenti ditte:

1. LINEA RETI IMPIANTI SRL 2. ITALKALI SPA 3. PROJECT AUTOMATION SPA 4. LINEA SAS 5. CHARTA COOP SOCIALE ONLUS 6. LINEA SAS 7. UNIPOL SAI ASSICURAZIONI SPA 8. MANTOVAGRICOLTURA SNC 9. INVERNICI ANDREA 10. IMPRESA EDILE DE CARLI ANDREA SRL 11. ANTONUTTI SRL 12. TEDESCHI SNC 13. IMPRESA EDILE DE CARLI ANDREA SRL 14. ANTONUTTI SRL 15. EDENRED ITALIA SRL 16. OLIVINI COPERTURE SRL 17. DIESSE ELECTRA SPA 18. BROGNOLI GIANCARLO 19. VEZZOLA SPA 20. SOGRAF SRL 21. MIDAC SPA 22. IMPRESA EDILE DE CARLI ANDREA SRL 23. NUOVE INIZIATIVE SRL 24. SEGNALETICA STRADALE CONSELVANA SNC 25. QBE INSURANCE LTD

Di tali atti è stata curata la formazione e la messa a repertorio occupandosi delle fasi necessarie alla definizione del contratto, dalla predisposizione della documentazione fino allo sottoscrizione e alla successiva registrazione e archiviazione degli stessi. In particolare l’ufficio contratti ha provveduto:

• all’acquisizione del fascicolo di gara e all’esame degli atti

• alla predisposizione della bozza di contratto

• alla condivisione del contratto con le parti • alla richiesta all’impresa aggiudicataria della documentazione amministrativa, del deposito

cauzionale e delle coperture assicurative;

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• al controllo dei documenti presentati • alle verifiche d’ufficio in relazione alle autocertificazioni prodotte in sede di gara, anche tramite

AVCPASS; • all’espletamento delle procedure relative agli adempimenti antimafia (comunicazione e

informazioni); • alla redazione e stipulazione dei contratti e alla loro messa a repertorio; • alla creazione del “plico” tramite sistema applicativo UNIMOD dell’agenzia delle entrate; • alla registrazione dei contratti presso l’Agenzia delle Entrate ed alla loro archiviazione; • alla quantificazione dei diritti di segreteria; • alla rendicontazione delle spese contrattuali da presentare alle ditte contraenti • alla registrazione della corrispondente garanzia fidejussoria sul sistema informativo della Provincia

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA N. 2 Segreteria Generale Obiettivo operativo 7 -Titolo Attività di gestione documentale del servizio archivistico Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Ai sensi dell'art. 50 del DPR 445/2000 il Servizio Archivistico è la struttura preposta alla gestione e conservazione degli archivi dell'Ente garantendone l'accesso per finalità giuridiche, amministrative, storiche e culturali. Attuazione degli obblighi previsti in materia di archivi ai sensi dell'art.30 comma 1 del D.lgs. 42/2004 in materia di organizzazione e conservazione degli archivi provinciali su supporto analogico e digitale Acquisizione dei documenti attraverso la funzione di protocollo nel rispetto dell'obbligo previsto dall'art. 53 del DPR 445/2000. RISULTATI CONSEGUITI Protocollo L’attività di protocollo è stata svolta in modo puntuale provvedendo a svolgere oltre la funzione tipica di registrazione dei documenti anche la marcatura di quelli sottoscritti con firma digitale. In ambito digitale, nell’anno 2016 tramite il protocollo si è provveduto ad aggiornato le seguenti serie documentali, alle quali in accordo con la Segreteria Generale è stata aggiunta quella contenente le certificazioni antimafia:

SERIE DOCUMENTALI DURC 454 Circolari prefettizie 67 Atti provinciali 1191 Fatture elettroniche 4928 Antimafia 22

PEC I livelli ottimali di economicità per l’utilizzo della PEC come strumento principale nella trasmissione di documenti è pari al 94,16% rispetto all’invio di raccomandate RR ovvero n. 32938 PEC e n. 2044 raccomandate RR con un risparmio di spese postali annue di euro 181.159,00 (calcolato sulla base della tariffa postale di € 5,50)

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Gestione Archivio Nell’anno 2016, gli interventi previsti dal piano di riorganizzazione degli archivi sono stati realizzati nell’ambito della riforma Delrio per la soppressione delle Province con il conseguente subentro di altri Enti alle funzioni provinciali e la consegna dei relativi archivi storici, di deposito e correnti provinciali previo intervento d’inventariazione e scarto documentale. Le procedure d’archivio concluse al 31.12.2016 sono le seguenti: • Trasferimento dell’archivio del Settore Agricoltura Caccia e Pesca alla Regione Lombardia UTR

Valpadana • Trasferimento della Biblioteca Storica dell’ex Ispettorato Agrario all’Archivio di Stato di Cremona; • Trasferimento dell’archivio aggregato dell’Azienda dei Porti di Cremona e Mantova all’Archivio di Stato

di Cremona • Trasferimento dell’archivio TPL e trasporti all’Agenzia di Trasporto Pubblico Locale sede di Cremona • Trasferimento degli archivi biblioteche e della relativa biblioteca al Comune di Cremona • Formalizzazione del trasferimento dell’archivio dell’Albo autotrasportatori di cose conto terzi • Consegna all’Archivio di Stato degli archivi di Enti soppressi (attualmente in fase d’inventariazione):

o Recitalcantando o APT (archivio documentale e fotografico) e IAT o Materiale fotografico precedentemente collocato presso Palazzina del Porto o EAMAC o Comitato per la difesa della democrazia o APIC

Nel periodo luglio-settembre 2016 è avvenuta la chiusura delle sedi di Via Dante 134 e 136 per cui si è reso necessario curare il trasferimento e le operazioni di scarto documentale degli archivi dei Settori Ambiente e Territorio, Settore Lavoro e Formazione e Servizio Istruzione. Lo spostamento degli archivi è ora concluso ma non si dispone ancora della nuova distribuzione degli archivi la cui rilevazione è a carico dei Settori coinvolti nelle operazioni di trasloco.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 14 di 214

Gli archivi esclusi dal trasferimento ad altri Enti o sedi provinciali sono stati depositati presso i locali dell’archivio UUCC e saranno oggetto di prossimo intervento di riordino e classificazione. I depositi più consistenti sono quelli relativi alle seguenti materie:

• Agricoltura • Caccia e pesca • Nutrie • Politiche sociali • Associazioni • Contributi Consorzi Fidi • Consigliera di Parità • Università • Iniziative promozione turistica • PIA Isole e Foreste • ConveCR • Comitato Lombardia Musica • Patto per lo Sviluppo Segreteria • Cultura • Biblioteche • Sinistri • Assicurazioni • Nomine e designazioni • Borse di studio • Incarichi • Archivi assessori • Raccolta decreti di settore

Gli interventi di selezione di documenti d’archivio conclusi nell’anno 2016 hanno determinato la realizzazione di 2 procedure di scarto e l’eliminazione di kg. 13988 di carta, 4096 faldoni, 220 cartoni ed il recupero di n. 517 metri lineari spazio d’archivio.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 15 di 214

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: “Ammortamento – mezzi di finanziamento. Reperimento risorse per investimenti”. Dirigente responsabile : Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Provvedere al puntuale pagamento delle rate di ammortamento dei mutui già contratti. Non è prevista per il 2016 la contrazione di nuovi mutui per il finanziamento di opere pubbliche previste in bilancio. Con deliberazione di consiglio provinciale n. 71 del 28 aprile 2016 l’Ente ha confermato di aderire al differimento delle rate di ammortamento dei mutui, in scadenza il 30 giugno ed il 31 dicembre 2016, per complessivi € 6.396.746,04, in rate semestrali costanti dal giugno 2017 al dicembre 2026 in qualità di ente locale colpito dal sisma del maggio 2012. La programmazione iscritta nel triennio 2016-2018 è conforme al dettato normativo essendo la percentuale di indebitamento inferiore per l’anno 2016 alla percentuale stabilita dalla legge. RISULTATI CONSEGUITI L'ente nel 2016 non ha assunto mutui ed ha inoltrato quattro richieste di diverso utilizzo di mutui già in essere agli istituti creditizi (determinazioni n. 213, 214, 215 e 261 del 07/06/2016 e determinazione n. 372 del 31/10/2016). Con deliberazione di consiglio provinciale n. 71 del 28 aprile 2016 l’Ente ha confermato di aderire al differimento delle rate di ammortamento dei mutui, in scadenza il 30 giugno ed il 31 dicembre 2016, per complessivi € 6.396.746,04, in rate semestrali costanti dal giugno 2017 al dicembre 2026 in qualità di ente locale colpito dal sisma del maggio 2012. L’indebitamento dell’ente ha subito nell’ultimo periodo la seguente evoluzione: (in migliaia di euro)

anno 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

Residuo debito

88.086 97.117 101.720 102.880 103.576 92.477 89.391 88.834 88.254

Nuovi prestiti

11.551 7.392 4.221 3.730 0 0 0 0 0

Prestiti rimborsati

2.520 2.789 2.913 2.950 1.954 3.086 557 580 698

Estinzioni anticipate (*)

0 0 220 12 9.145 0 0 0 0

Totale al 31.12

97.117 101.720 102.808 103.576 92.477 89.391 88.834 88.254 87.556

(*) riduzioni a seguito del mancato utilizzo dei prestiti senza interessi concessi da Regione Lombardia e nel 2012 restituzioni anticipata di alcuni mutui L’ente ha rispettato il limite d’indebitamento disposto dall’art. 204 del TUEL ottenendo le seguenti percentuali d’incidenza degli interessi passivi al 31.12. per ciascuno degli anni:

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 16 di 214

Gli oneri finanziari per ammortamento prestiti e il rimborso degli stessi in conto capitale hanno registrato le seguenti evoluzioni:

ANNO 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016

ONERI FINANZIARI

4.362.954,86

4.353.975,21

4.535.128,85

2.431.047,00

3.867.650,00

36.832,81

21.200,19

34.552,00

QUOTA CAPITALE

2.788.962,70

2.912.853,34

2.949.666,05

12.041.276,00

3.086.15,00

556.703,19

580.854,08

697.540,35

totale 7.151.917.56

7.266.828,55

7.484.794,90

14.472.323,00

6.953.809,00

593.536,00

602.054,27

732.092,35

Nel corso del 2016 l’Ente non ha usufruito di strumenti di finanza derivata. Relativamente a interessi passivi e oneri finanziari diversi, il rapporto alle entrate accertate nei primi tre titolo, l’incidenza degli interessi passivi nell’esercizio 2016 è molto ridotto (interessi passivi versati per € 34.552, di cui € 9.881,39 ad istituti bancari), L’importo di quota capitale restituito agli istituti bancari privati è pari ad € 521.014,42. Gli interessi annuali relativi alle operazioni di indebitamento garantite con fidejussioni rilasciate dall’Ente ai sensi dell’art. 207 TUEL ammontano a zero euro.

anno % ente limite finanziaria

2007 5,16% 15

2008 6,48% 15

2009 5,65% 15

2010 5,96% 15

2011 6,75% 12

2012 3,08% 8

2013 5,06% 8

2014 0% 8

2015 0% 10

2016 0,010% 10

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 17 di 214

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 2 -Titolo: “Funzionamento uffici provinciali: utenze, locazioni, tributi passivi” Dirigente responsabile : Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Provvedere al puntuale pagamento delle utenze, delle locazioni passive. Il progetto garantisce il pagamento di tutti i tributi passivi a carico dell’ente e la compilazione delle relative denunce:

1) IMU e TASI per tutti i fabbricati e terreni provinciali non adibiti a compiti istituzionali (verifiche conteggi, pagamento e denunce annuali), 2) Tassa sui rifiuti, Canoni Consorzi Irrigui e quote associative (verifica cartelle esattoriali, pagamento e denunce di variazione), 3) IVA: fatturazione, versamenti mensili e denuncia annuale, split payment, 4) IRAP su prestatori occasionali (versamenti mensili e denuncia annuale), 5) IRPEF su prestatori professionali e occasionali (versamenti mensili in qualità di sostituto d’imposta e denuncia annuale 770 semplificato ed ordinario, invio attestati di pagamento), 6) INPS contributi su CO.CO.CO. (versamenti modello F24), 7) IMPOSTA DI BOLLO VIRTUALE tutti gli atti di autorizzazione e concessione emessi dall’ente

sono soggetti ad imposta di bollo tale imposta viene riscossa dall’ente e riversata all’erario a scadenze fisse.

RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 l’Ente ha tempestivamente adempiuto agli oneri di versamento e presentazione dichiarazioni relativi a imposte, canoni e tributi passivi, così come sono state correttamente liquidate le spese relative a utenze e locazioni passive. Il settore risorse economiche e finanziarie segue direttamente anche l’adesione alla Convenzione CONSIP per l’energia elettrica e relativi adempimenti conseguenti. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 3-Titolo: “Partecipazioni a Società di Capitale” Dirigente responsabile : Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il Consiglio, con deliberazione n. 8 del 27 marzo 2015 ha approvato il piano di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie, e la correlata relazione, ex art.1, cc. 611 e 612 legge 190 / 2014: Nel corso del 2016 si è proceduto alla redazione della relazione a consuntivo delle attività effettuate; in particolare per tutte le società, la Provincia presiede il rispetto dei limiti in materia di costi degli organi di amministrazione e controllo, ove possibile ne propone il contenimento, e, nelle opportune sedi societarie l’adozione di misure volte al contenimento dei costi di funzionamento delle strutture aziendali, presidiandone l’attuazione. Nel corso del 2015 si è finalizzata la vendita della quota di partecipazione residua in Autocamionale della Cisa, pari a 41.600 azioni, per un ricavo complessivo di € 92.352,00, mentre, nell’ottobre 2015, è formalmente iniziato il processo di incorporazione per funzione del Consorzio Crema Ricerche in Reindustria Scarl, comprensivo dell'aumento di capitale sociale a servizio del rapporto di cambio: il totale delle quote sarà in numero di 92, valore nominale € 516,46 cadauna, per un totale di € 47.616,62. Nel dicembre 2015 si è concluso anche il processo di fusione per incorporazione di Padania Acque Gestione SpA in Padania Acque SpA e conseguentemente della volturazione del contratto di servizio per l'affidamento del servizio idrico integrato della provincia di Cremona a favore della società incorporante Padania Acque SpA ai sensi dell'art. 2504 bis del codice civile.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 18 di 214

Qualora si realizzassero nel 2016 le vendite delle azioni, si registrerà un beneficio sul pareggio di bilancio a condizione che pari importo venga destinato alla riduzione dello stock di debito dei mutui, in quanto, se destinato ad investimenti, detto importo sarebbe ininfluente per il raggiungimento dello stesso. Nel corso del 2016 si procederà eventualmente all’assunzione di un nuovo piano di razionalizzazione nel rispetto delle tempistiche e delle modalità previste dallo schema di decreto legislativo del testo unico sulle società a partecipazione pubblica non ancora approvato alla data di chiusura del presente documento. Resta confermata la volontà di dismettere la partecipazione in Autostrade Centropadane SpA come indicato nel piano di razionalizzazione 2015. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 non si è proceduto ad alcuna alienazione di partecipazioni societarie. A seguito dell’approvazione nell’agosto 2016 del testo unico sulle società partecipate, il settore si è prontamente organizzato per rispettare le tempistiche e gli obblighi contenuti, ricordando alle società partecipate, con varie note, sia la necessità di aggiornamento degli statuti che l’esigenza di contenimento dei costi di funzionamento. Dopo la pubblicazione della celeberrima sentenza della Corte Costituzionale n. 251/2016 i termini per l’approvazione del piano di razionalizzazione straordinario sono slittati al 2017 (alla data di redazione della presente relazione al 30 settembre ma si è in attesa della pubblicazione del testo definitivo del decreto correttivo). MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 4 -Titolo: “Controllo e coordinamento di tutti i soggetti giuridici partecipati dalla Provincia di Cremona” Dirigente responsabile : Avv. .Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Per il 2016 e anni successivi, si darà continuità all’attività di controllo “analogo” sulle aziende speciali, assestandone le modalità dopo l’avvio effettuato nel corso del 2013, come per i servizi gestiti direttamente dall’ente ed in attuazione delle disposizioni del Regolamento provinciale dei controlli interni . Sulle altre società od enti si provvederà a verificare i bilanci prima della convocazione delle rispettive assemblee societarie e/o consortili chiamate a deliberarlo e ad acquisire report indispensabili al fine di tenere monitorato l’andamento contabile. Tali verifiche sono necessarie anche ai fini della stesura della relazione di fine mandato provinciale, prevista dall’art. 4 del D.Lgs. n. 149/2011, che prevede, tra l’altro, che sia data evidenza di eventuali “anomalie riscontrate nella gestione degli enti controllati e conseguenti provvedimenti adottati”. Si osserva che la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, nella seduta del 7 febbraio 2013, ha espresso parere favorevole in ordine allo Schema di decreto del Ministro dell’interno, di concerto con il Ministro

dell’economia e delle finanze, concernente la relazione di fine mandato comunale e provinciale, ai sensi

dell’articolo 4 del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 149. RISULTATI CONSEGUITI Il Settore Risorse economiche e finanziarie ha effettuato nel corso dell'esercizio 2016 l'attività di controllo sugli organismi partecipati ai sensi degli articoli 16, 17 e 18 del Regolamento dei Controlli Interni approvato con DCP n. 4 del 29.01.2013. Il controllo sugli organismi partecipati è finalizzato a garantire il perseguimento degli interessi pubblici generali in un quadro di tutela prioritaria degli utenti dei servizi; ad assicurarne la stabilità economico-finanziaria; ad assicurare il corretto funzionamento degli organi societari. Il sistema di controllo si è svolto attraverso le seguenti attività: - individuazione nel documento unico di programmazione (DUP) degli obiettivi cui gli organismi devono tendere; - definizione di indirizzi ai quali adeguare piani programma, attività e priorità annuali e schemi di bilancio;

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 19 di 214

- impostazione e attivazione di un idoneo sistema informativo avente ad oggetto i rapporti finanziari tra Provincia e organismi partecipati, la situazione contabile, gestionale, organizzativa, i contratti di servizio e il rispetto delle norme sulle finanza pubblica; - acquisizione costante di informazioni utili per verificare l'attinenza dell'attività degli organismi partecipati oltre che alla normativa, ai regolamenti, anche agli indirizzi dell'Amministrazione, al fine di porre in essere opportune azioni correttive in caso di scostamento rispetto agli obiettivi assegnati; - definizione di standard di controllo coordinato, anche in collaborazione con il Collegio dei Revisori dell'Amministrazione Provinciale. La relazione 2016 sarà disponibile sul sito internet istituzionale all’indirizzo: www.provincia.cremona.it. /trasparente/?view=Pagina&id=5510, entro il termine stabilito dal regolamento dei controlli, mentre è disponibile la relazione annuale 2015 redatta nel mese di aprile 2016. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 5 -Titolo:“ Bilancio e Monitoraggio vincoli di finanza pubblica” Dirigente responsabile : avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’attività del settore risorse economiche e finanziarie continua a essere fortemente condizionata dalle numerose norme approvate in questi anni, da ultime la legge di stabilità 2016 n° 208/2015, e il decreto legge cd “enti locali” n. 78/2015 con effetti sul bilancio e sulla gestione amministrativa degli enti locali, norme prevalentemente improntate al controllo della spesa pubblica e a un efficientamento della spesa. Stanti i vincoli di legge, il settore risorse economiche e finanziarie coordina i processi di programmazione, gestione e controllo delle risorse, cercando di massimizzarne l’ efficacia, l’efficienza e l’ economicità . Si consolida sempre più l’operatività della piattaforma telematica del Ministero delle Finanze che nel 2016 è entrata a regime dopo l’introduzione nel corso nel 2014 dell’obbligo di pubblicazione delle fatture passive pervenute: la piattaforma rileverà tutte le fatture pervenute all’ente, ivi comprese le fatture elettroniche, il loro stato di contabilizzazione e pagamento e le istanze di certificazione presentate per favorire lo smobilizzo dei crediti dei fornitori degli enti e la compensazione con debiti fiscali. Si confermano limiti al livello di indebitamento (incidenza degli interessi passivi sulle entrate correnti non superiore al 10% per l’anno 2015 come disposto dalla legge di stabilità 2016) che la Provincia di Cremona potrà rispettare grazie anche alle operazioni di estinzione anticipata del debito realizzate nell' anno 2012. Sul fronte delle entrate si conferma l’obiettivo di incrementare il grado di realizzo delle entrate soggette a riscossione coattiva. La legge di stabilità 2016 ha prorogato al 31/12/2016 la possibilità di avvalersi di Equitalia per la riscossione coattiva delle entrate. Una delle novità di rilievo del bilancio armonizzato è la presenza nel bilancio di previsione annuale delle previsioni sia di competenza che di cassa. I due sistemi contabili finanziari, si differenziano quindi in base al momento della contabilizzazione che, per il bilancio di competenza, è il momento iniziale dell'accertamento (quando si acquista il diritto all'entrata) o dell'impegno (quando si perfeziona l'obbligazione giuridica), mentre per il bilancio di cassa è quello del versamento e del pagamento (momenti dell'effettivo e materiale movimento, rispettivamente, in entrata e in uscita). Altra novità di rilevo è che il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale. Le previsioni riguardanti il primo esercizio costituiscono il bilancio di previsione finanziario annuale, e non esiste più il bilancio pluriennale da allegare al bilancio di previsione annuale. Il bilancio di previsione espone, quindi, separatamente l'andamento delle entrate e delle spese riferite ad un orizzonte temporale di almeno un triennio, definito in base alla legislazione statale e regionale vigente e al documento di programmazione dell'ente, ed è elaborato in termini di competenza finanziaria e di cassa con riferimento al primo esercizio e in termini di competenza finanziaria per gli esercizi successivi. La predisposizione del bilancio di previsione 2016-2018 avviene in conformità con il principio contabile della programmazione finanziaria: l’approvazione del Documento Unico di programmazione 2016-2018, strumento di pianificazione strategica e operativa dell’ente, sarà contemporanea all’approvazione del bilancio di previsione 2016-2018 e del Piano Esecutivo di Gestione 2016-2018.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 20 di 214

La gestione del bilancio autorizzatorio in corso d’anno (gestione dell’esercizio provvisorio, tempi, modi e soggetti competenti a variare il bilancio, verifica degli equilibri e assestamento, ecc.), dell’esecuzione delle entrate e delle spese, della gestione dei costi e ricavi sarà improntata alla versione definitiva dei principi contabili da applicare dall’anno 2015. Anche per il 2016 , il Governo ha autorizzato le Province, a predisporre il bilancio per la sola annualità 2016, al fine di garantire il mantenimento degli equilibri finanziari; il termine è stato posticipato da ultimo al 31 luglio 2016 con DM del 1 marzo 2016. Compatibilmente con il rispetto dei vincoli posti dalla finanza pubblica si conferma l’obiettivo di garantire la tempestività dei pagamenti in conformità a quanto previsto dall’art. 9 del DLg78/2009, dal Dlgs 192/2012 e, in relazione alla possibilità di riconoscere anticipi negli appalti di lavori, dalla Lg 98/2013, prorogata al 31/12/2015 con il decreto milleproroghe 2015. Anche nel 2016 trimestralmente dovrà essere pubblicato l’indicatore di tempestività dei pagamenti dell’anno in corso calcolato secondo le modalità de finite dal DPCM del 22/9/2014 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14/11/2014. Nel 2016 non sarà possibile effettuare assunzioni a qualsiasi titolo se l’indicatore di tempestività dei pagamenti relativo al 2015 (da elaborare e pubblicare entro il 31/1/2016) rileverà ritardi medi nei pagamenti superiori a 90 giorni. Dal 31/3/2015 è entrata in vigore l’obbligo per tutti i fornitori degli enti locali di emettere fatture elettroniche; l’ente locale è impossibilitato a pagare nel caso di emissione di fatture cartacee/analogiche: il trattamento quotidiano delle fatture elettroniche alimenta il registro unico fatture, introdotto dall’1/7/2014, e la piattaforma di certificazione dei crediti del Ministero dell’Economia e della Finanze I fornitori degli enti locali sono interessati anche da diverse novità fiscali introdotte dalla legge di stabilità 2015. Dall’1/1/2015 tutte le fatture passive dell’ente sono soggette allo split payment: ai fornitori si accreditano solo gli imponibili, l’IVA viene trattenuta e versata direttamente all’Erario secondo quanto indicato dal decreto MEF del 23 gennaio 2015. Formazione diffusa dei dipendenti e costante aggiornamento dei sistemi contabili continueranno ad essere le modalità operative con cui poter garantire il pieno recepimento dei principi contabili del bilancio armonizzato. Da aprile 2015 è attivo il nuovo Collegio dei revisori dei conti, selezionato secondo le modalità a sorteggio gestite dalle Prefetture competenti. Dopo 17 anni di vigenza, dallo scorso 1° gennaio il patto di stabilità interno è stato sostituito con il nuovo vincolo del pareggio di bilancio di competenza finale. La novità è contenuta nei commi da 707 a 729 dell'articolo 1 della legge di stabilità ed applica parzialmente le novità della legge costituzionale 243/2012 sul pareggio di bilancio. Il nuovo pareggio di bilancio di competenza si applica a tutti i Comuni (compresi i quasi 2mila con meno di mille abitanti, finora esclusi dal patto di stabilità), alle Province e Città metropolitane e alle Regioni. Il nuovo obbligo richiede di conseguire un saldo non negativo (anche pari a zero) calcolato in termini di competenza fra le entrate finali (primi 5 titoli del bilancio armonizzato) e le spese finali (primi 3 titoli del bilancio). Tale saldo può essere eventualmente modificato dall'intervento della Regione. Restano infatti confermati i meccanismi di flessibilità regionale e la possibilità di scambio di spazi a livello nazionale. Le Regioni potranno autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il saldo di competenza per consentire esclusivamente un aumento di spese in conto capitale, purché sia garantito l'obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento dei restanti enti locali della regione e della Regione stessa. Solo per il 2016, nelle entrate e nelle spese finali è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrate di spesa, al netto della quota proveniente dal ricorso all'indebitamento. Infine, non sono considerati nel saldo, gli stanziamenti di spesa del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi relativi ad accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione. L’art. 9 del dl 113/2016 prevede che il saldo previsto dal comma 710 (art. 1 L. 208/2015 – legge di stabilità 2016) debba essere rispettato solo in sede di rendiconto ed elimina l’obbligo di allegare al bilancio di

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 21 di 214

previsione il prospetto obbligatorio contenente le previsioni di competenza triennali rilevanti in sede di rendiconto ai fini della verifica del rispetto del saldo di cui al comma 710 della l. 208/2015. Nel corso dell’esercizio le risultanze e i dati del prospetto di monitoraggio saranno comunque costantemente valutati e monitorati a garanzia della necessità di mantenere il rispetto dei vincoli di legge, da un lato e, dall’altro, per assicurare comunque la realizzazione degli interventi indifferibili per situazioni di pericolo per la salute e l’incolumità pubblica, oltre al rispetto dei tempi di pagamento delle fatture presentate dai fornitori. L'apposito prospetto per la parte relativa ai flussi di cassa, verrà attentamente monitorato durante la gestione, dal settore risorse economiche e finanziarie in stretta collaborazione con il settore tecnico, sulla tempistica dei pagamenti in base alla programmazione delle spese in conto capitale. Si dovrà cercare, per quanto possibile, di rispettare la tempistica dei vari pagamenti relativi alle opere da realizzare. Rimangono ferme le disposizioni di cui all’art. 9 della Legge n.102/2009 secondo cui al momento dell’adozione di provvedimenti che comportano impegni di spesa soprattutto nel campo degli investimenti deve essere effettuata apposita verifica al fine di evitare criticità e conseguenti dilazioni nel pagamento degli stati di avanzamento per il rispetto del saldo obiettivo finanziario dei vincoli di finanza pubblica. RISULTATI CONSEGUITI ESERCIZIO E GESTIONE PROVVISORI Sino all’approvazione del bilancio di previsione 2016-2018, e quindi sino a metà ottobre, l’Ente ha operato in esercizio provvisorio, così come autorizzato da vari decreti ministeriali fino al 30/07/2016 e poi in regime di gestione provvisoria. APPROVAZIONE BILANCIO 2016 Con deliberazione n. 37 del 27/10/2015, sono state espresse delle linee di indirizzo per la gestione provvisoria dell’esercizio 2016. Il bilancio 2016-2017, autorizzativo per il solo esercizio 2016, e redatto a soli fini conoscitivi per le annate 2017 e 2018, è stato approvato dal consiglio nella seduta del 21 ottobre 2016, con deliberazione n. 37. Da normativa, il bilancio di previsione finanziario è almeno triennale. Le previsioni riguardanti il primo esercizio costituiscono il bilancio di previsione finanziario annuale. Per l’anno 2016, l'art. 1 comma 756, lettera a) della l. 208/2015, autorizza le amministrazioni provinciali e le Città metropolitane ad approvare il solo bilancio relativo all'annualità 2016. L'Ente ha comunque optato per la presentazione, seppur a mero titolo conoscitivo, anche delle previsioni per le annualità 2017 e 2018, al fine di dare continuità alla programmazione e rispettare i principi della contabilità armonizzata: analogamente a quanto stabilito in sede di redazione del bilancio 2015, appare infatti necessaria la predisposizione di un bilancio comunque pluriennale, anche se a soli fini conoscitivi, al fine di dare evidenza a tutte quelle tipologie di entrate e di spese che hanno già carattere pluriennale alla data di approvazione del bilancio 2016. In fase di approvazione del bilancio 2016 il pareggio di parte corrente è raggiunto mediante applicazione dell’avanzo libero di € 1.214.000,00 e destinato di € 748.330,00, per un totale di € 1.962.330,00. La proposta di bilancio 2016 rispetta, ai sensi dell'art. 193 del TUEL, il pareggio finanziario e tutti gli equilibri stabiliti in bilancio per la copertura delle spese correnti e per il finanziamento degli investimenti, secondo le norme contabili recate dal testo unico, con particolare riferimento agli equilibri di competenza e di cassa di cui all'articolo 162 comma 6 del TUEL. In merito all’obiettivo di finanza pubblica, anche a causa dell'applicazione dell'avanzo di amministrazione libero e destinato, espressamente previsto dalla legge di stabilità 2016, per il sostegno degli equilibri di bilancio e per la restituzione del prelievo statale, il raggiungimento del saldo non negativo è condizionato, oltre che dagli interventi di flessibilizzazione del saldo del patto regionale verticale (spazi ex art- 1 comma 728 legge 208/2015), anche attraverso la riassegnazione di ulteriori spazi finanziari (stimati in € 453.936,94)

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concessi dal cd “decreto sbloccascuole” e all'accertamento delle sanzioni stradali notificate ai trasgressori entro il 31/12/2016. L'equilibrio negli esercizi 2017 e 2018 è raggiunto considerando in uscita parte della sola quota di prelievo forzoso già maturata negli anni precedenti rispettivamente per € 8.470.763,79 ed € 8.553.154,43, e non considerando inoltre la quota di competenza 2017 (cfr: parere contabile alla proposta di DCP di approvazione del bilancio 2016). OPERAZIONI DI SALVAGUARDIA In sede di approvazione del bilancio 2016, avvenuta con DCP 37 del 21 ottobre 2016, nel quale si è contestualmente provveduto alle operazione di salvaguardia, di cui all’art. 193 TUEL, l’Ente ha fatto ricorso al ripiano di situazioni di squilibrio della gestione di competenza utilizzando quota dell’avanzo di amministrazione ai sensi di legge per € 1.213.999,54 e che al 31/12/2016 risulta per € 718.693,75 ai sensi della DGR n. 5923 del 30/11/2016 (sblocca avanzo vincolato regionale), successivamente integrata dalla DGR 6268 del 27/02/2017. Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta regionale n. 5923 del 30/11/2016, successivamente integrata dalla DGR 6268 del 27/02/2017, ha riconosciuto la sola somma di € 718.693,75, a fronte della richiesta di sblocco di € 748.330,00. BILANCIO DI CASSA 2016 Relativamente ai flussi di cassa, la regola contabile prescrive che il bilancio sia predisposto iscrivendo, nel solo primo anno, le previsioni di competenza accostate a quelle di cassa. Queste ultime devono prendere in considerazione tutte le operazioni che si andranno a verificare nell’esercizio, indipendentemente dall’anno di formazione del credito (incasso) e del debito (pagamento). Il movimento di cassa riguarda l’intera gestione, residui e competenza. Nel versante della cassa, l’originaria consistenza iniziale (fondo di cassa iniziale) con la corrispondente previsione in entrata e in uscita, viene ad essere sostituita dai movimenti che si sono realmente verificati (incassi e pagamenti), determinando così la consistenza di cassa finale.

competenza residui totale

Fondo di cassa iniziale - 35.057.7762,81 35.057.762,81

Entrate titolo 1 23.460.281,73 2.450.918,48 25.911.200,21

Entrate titolo 2 16.045.479,17 2.784.788,78 18.830.267,95

Entrate titolo 3 7.003.921,54 696.224,01 7.700.145,55

Totale titoli (1+2+3) (A) 46.509.682,44 5.931.931,27 52.441.613,71

Spesa titolo 1 (B) 31.290.385,21 12.280.780,80 43.571.166,01

Rimborso prestiti tit. 4 (C) di cui: 697.540,35 0,00 697.540,35

Anticipazioni di tesoreria 0,00 0,00 0,00

Rimborso prestiti a breve termine 0,00 0,00 0,00

Rimborso prestiti a lungo termine 697.540,35 0,00 697.540,35

Differenza di parte corrente (D=A-B-C) 14.521.756,88 -6.348.849,53 8.172.907,35

Entrate titolo 4 1.851.067,35 43.457,80 1.894.525,15

Entrate titolo 5 68,55 124.079,21 124.147,76

Entrate titolo 6 di cui 0,00 0,00 0,00

Da prestiti 0,00 0,00 0,00

Totale titoli 4,5 e 6 (E) 1.851.135,90 167.537,01 2.018.672,91

Spese titolo 2 (F) 11.618.486,32 4.086.960,14 15.705.446,46

Spese titolo 3 (X) 2.000,00 0,00 2.000,00

Differenza di parte capitale (G=E-F-X) -9.769.350,42 -3.919.423,13 -13.688.773,55

Entrate titolo 9 (H) 5.638.742,56 77.467,76 5.716.210,32

Spese titolo 7 (I) 5.644.124,33 659.534,22 6.303.658,55

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 23 di 214

Fondo di cassa finale (L= fondo cassa iniziale +D+G+H-I)

4.747.024,69 24.207.423,69 28.954.448,38

OPERAZIONI DI VARIAZIONI AI SENSI DELL’ART. 175 C. 5 TUEL Con deliberazione n. 48 del 29 novembre 2016 l’Ente ha proceduto alle operazioni di variazioni ai sensi dell'art. 175 comma 3 del d.lgs. n. 267/2000 e smi. In particolare, la tardiva approvazione del bilancio di previsione, non permettendo il rispetto della programmazione degli interventi di spesa, ha reso necessario procedere all'adeguamento degli stanziamenti previsti, con relativo spostamento nell'esercizio 2017. Il Fondo di cassa alla data del 26 novembre 2016 risulta essere di € 33.882.148,29 di cui € 6.862.425,53 vincolati. Non si è fatto ricorso durante l’esercizio 2016 né ad alcuna anticipazione di cassa dal proprio tesoriere né all’utilizzo di entrate a destinazione vincolata. Il Fondo di cassa presunto al 31/12/2016, derivante dall'iscrizione delle poste in bilancio, per effetto delle variazioni riportate in fase di assestamento, ammonta ad euro 22.383.267,57. Il Fondo di riserva di cassa presentava disponibilità per € 4.000.000,00, e rispetta il limite previsto dall'art. 166 comma 2 quater del TUEL, nel testo novellato dal d.lgs 126/2014, non inferiore allo 0,2% delle spese finali. Il Fondo crediti di dubbia esigibilità stanziato nel bilancio 2016 resta confermato in € 1.543.000,00 come da variazione ratificata con DCP 42/2016. Il Fondo di riserva spese obbligatorie è definito in € 386.904,13, non ancora utilizzato alla data del 29 novembre, rispetta il limite massimo del 2% sulle spese correnti. Il Fondo accantonamento spese legali ammonta ad € 27.000,00 pari allo stanziamento iniziale. A seguito delle variazioni apportate in fase di assestamento il bilancio 2016 pareggia in € 98.604.349,72. OPERAZIONI IN CORSO DI ESERCIZIO Nel corso del 2016 sono stati svolti tutti gli adempimenti necessari sia per l’applicazione dello split payment, che per la gestione della fatturazione elettronica ed il rispetto delle normativa in tema di tempestività dei pagamenti. BILANCIO CONSOLIDATO Il Principio contabile applicato concernente il bilancio consolidato, allegato 4/4 al D.Lgs. n.118/2011, così come novellato dal d.lgs 126/2014, prevede che gli Enti redigano un bilancio consolidato che rappresenti in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il risultato economico della complessiva attività svolta dall’ente attraverso le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue società controllate e partecipate; per gli Enti che hanno aderito alla sperimentazione l'obbligo decorre a partire dal bilancio consolidato per l'anno 2014. E' stato pertanto avviata una puntuale verifica, per ciascun organismo appartenente al “Gruppo Provincia di Cremona”, che ha portato ad evidenziare i valori dell’attivo patrimoniale, del patrimonio netto e dei ricavi caratteristici (valore della produzione) di ogni singolo Ente, ai fini di valutarne l’incidenza rispetto ai corrispondenti valori della Provincia di Cremona secondo i parametri sopra indicati, ritenendo opportuno prendere in considerazione a tale scopo i bilanci degli ultimi quattro esercizi. A seguito delle verifiche effettuate, si è valutato opportuno non includere nel gruppo di consolidamento le partecipazioni, a carattere prettamente finanziario, in società che non risultano affidatarie dirette di servizi pubblici da parte dell'Ente locale o della Regione, e che non evidenziano un reale controllo sugli indirizzi societari, ma includere nel “gruppo bilancio consolidato” entrambe le aziende speciali costituite per la gestione di servizi (Cr-Forma - Agenzia Provinciale per le attività formative e Ufficio d’Ambito di Cremona) nonché l’Agenzia per il trasporto di Cremona e Mantova al fine di meglio rappresentare la globalità delle attività delle competenze e del patrimonio nell'Ente considerando anche le attività esternalizzate. Tale attività è stata formalizzata con deliberazione del Presidente n. 135 del 25 luglio 2016. La proposta tecnica di bilancio consolidato, è stata approvata con deliberazione del Consiglio n.29 della seduta del 29 settembre 2016. Per il consolidamento si è fatto riferimento ai principi contabili di cui

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all'allegato A/4 al d.lgs 118/2011, così come novellato dal d. Lgs 126/2014, oltre che all'art. 11 quinquies del d. lgs 118/2011, così come modificato dal d. lgs 126/2014. PRELIEVO FORZOSO DELLO STATO L'importo da restituire allo Stato, pari a € 21.442.163,03 per la Provincia di Cremona, è cosi formato: legge n. 190/2014 (taglio cumulato dal 2016) € 17.557.519,87 d.l. 66/2014 art. 19 costi della politica € 663.186,61 d.l. 66/2014 art. 47 – spending review € 3.221.456,55 Con decreto del Ministero delle Finanza del 5 luglio 2016 è stato disposto il versamento dell'importo di € 17.557.519,97 entro il termine del 20 settembre 2016; con comunicato del 9 settembre 2016 è stato chiesto il versamento di € 3.219.776,89 oltre ad e 1.679,66 (regolarmente effettuati con mandati 2016/9530 e 10120, 10123), mentre per l'importo di € 663.186,61 è stato versato con mandato n. 2016/10938. Con determinazioni n. 331 del 19 settembre 2016 integrata con determinazione n. 402 del 2 novembre 2016, su indicazione del signor Presidente, si è stabilito di non procedere al versamento diretto della somma residua di €. 17.557.519,87, a titolo di contributo alla finanza pubblica a carico dell'Ente ma ti attendere il recupero da parte della Agenzia delle Entrate. Alla data di stesura della presente deliberazione sono stati trattenuti i seguenti importo:

- Nel 2016 € 1.645.223,68 su versamenti RCAuto, mesi di ottobre e novembre 2016; - Nel 2017 € 140.327,91 su versamenti RCAuto mese di dicembre 2016;

determinando un importo residuo di 15.771.968,38 che verrà interamente recuperato dall’ACI su accrediti relativi ai versamenti giornalieri dell’IPT a partire dal 6 marzo 2017; detto importo trova esatta corrispondenza con la comunicazione ACI prot. 2016/2823. SVINCOLO AVANZO VINCOLATO PROVENIENTE DA TRASFERIMENTI REGIONALI In base all’art. 1 comma 758 della legge 208/2015, al fine di garantire l’equilibrio della situazione corrente per l’anno 2016 dei bilanci di CM e province, le regioni possono operare lo svincolo dei trasferimenti correnti e in conto capitale già attribuiti ai predetti enti e affluiti nell’avanzo di amministrazione vincolato dell’anno 2015. La Provincia di Cremona ha presentato il 15 settembre 2016 a Regione Lombardia, tramite UPL, una richiesta di svincolo per € 748.330,46. Regione Lombardia, con deliberazione di Giunta regionale n. 5923 del 30/11/2016, successivamente integrata dalla DGR 6268 del 27/02/2017, ha riconosciuto la sola somma di € 718.693,75, che ha permesso il raggiungimento dell’equilibrio di bilancio. RESTITUZIONE A REGIONE LOMBARDIA DELEGHE AGRICOLTURA, CACCIA E PESCA – ADEMPIMENTI CONSEGUENTI

Con determinazioni n. 318 e 369/2016, è stata definitivamente chiusa la partita relativa alla restituzione, a regione Lombardia, delle competenze in tema di agricoltura, foreste, caccia e pesca, e relative risorse collegate, già iscritte nel bilancio provinciale.

Con l'allegato 2 alla DGR X/5222 del 31 maggio 2016, Regione Lombardia ha approvato il riparto tra province lombarde e città metropolitana di Milano per il finanziamento delle funzione regionali confermate delegate per la somma complessiva di € 12.445.846,00. Con la citata DGR è stato approvato anche lo schema dell'intesa, raggiunta in sede di conferenza unificata il 14 aprile, ai sensi dell'art. 1, comma 7587 della L. 208/2015 per lo svincolo degli avanzi di amministrazione.

Con nota del 17 giugno 2016 UPL ha chiesto lo svincolo delle somme riferite alle funzioni in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca confluite nell'avanzo vincolato e/o somme accertate e già impegnate per trasferimenti da Regione Lombardia a favore di province e città metropolitana per finalizzarlo al finanziamento dell'esercizio delle funzioni delegate rimaste confermate in capo alle province.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 25 di 214

A seguito di incontri tecnici, e dopo una puntuale ricognizione e conseguente dichiarazione, da parte di ogni provincia, delle somme detenute, ne è stato definitivamente accertato l'importo con DGR X/5540 del 2 agosto 2016, ridefinito, per la Provincia di Cremona, nell'importo complessivo di € 2.873.661,74.

Regione Lombardia ha pertanto stabilito, nell'atto citato, di subordinare la liquidazione del finanziamento connesso allo svolgimento per il primo trimestre 2016 delle funzioni in materia di agricoltura, foreste, caccia e pesca e le determinazioni sulle somme riferite a funzioni diverse da quelle riallocate in Regione alla preventiva restituzione da parte delle province delle somme registrate nel proprio bilancio, dando altresì atto che in caso di mancata restituzione si procederà a compensazioni a valere sui pagamenti a qualsiasi titolo, ai sensi dell'art. 55 LR 34/78.

L'Ente ha pertanto proceduto ad una minuziosa e rigorosa verifica di tutti gli impegni registrati in contabilità afferenti le funzioni in tema di agricoltura, caccia e pesca, determinando l'importo da restituire in complessivi € 2.873.661,74, dato che pareggia con le risultanze contabili di Regione Lombardia indicate nell'allegato alla DGR 5540.

L'importo che Regione Lombardia riconosce alla Provincia di Cremona per lo svolgimento delle funzioni regionali delegate è pari ad € 1.660.000,00.

Con determinazione 318/2016 si definisce la restituzione dell'importo di € 1.213.661,74, riferito alla differenza tra l'importo da restituire a Regione, quantificato in € 2.873.661,74 e la somma che Regione riconosce per lo svolgimento delle funzioni delegate di € 1.660.000,00 che resta nella disponibilità della Provincia.

Con successiva determinazione 369/2016 è stato definito l’importo di € 5.264.866,99 derivante sia da economie scaturenti da pratiche inerenti il ristoro alle aziende agricole per danni causati da calamità naturali, sia l'importo complessivo di tutti gli impegni ancora attivi riferiti alle funzioni svolte in tema di agricoltura, foreste, caccia e pesca, così come concordato durante l'incontro bilaterale del 28 settembre 2016.

L'importo complessivo trova esatta corrispondenza con gli impegni a suo tempo assunti a favore di terzi con determinazioni dirigenziali, iscritti sui pertinenti capitoli in uscita finanziati da fondo pluriennale vincolato, o allocati tra i residui passivi.

Tutti gli importi sono stati regolarmente versati a Regione Lombardia, comprese alcune partite relativi a danni da fauna selvatica o dalla gestione del CRAS liquidate direttamente ai beneficiari dalla Provincia. VINCOLI DI FINANZA PUBBLICA La novità è contenuta nei commi da 707 a 729 dell'articolo 1 della legge di stabilità ed applica parzialmente le novità della legge 243/2012 sul pareggio di bilancio. Il nuovo pareggio di bilancio di competenza si applica anche alle Province e Città metropolitane. Il nuovo obbligo richiede di conseguire un saldo non negativo (anche pari a zero) calcolato in termini di competenza fra le entrate finali (primi 5 titoli del bilancio armonizzato) e le spese finali (primi 3 titoli del bilancio). Tale saldo può essere eventualmente modificato dall'intervento della Regione. Restano infatti confermati i meccanismi di flessibilità regionale e la possibilità di scambio di spazi a livello nazionale. Le Regioni potranno autorizzare gli enti locali del proprio territorio a peggiorare il saldo di competenza per consentire esclusivamente un aumento di spese in conto capitale, purché sia garantito l'obiettivo complessivo a livello regionale mediante un contestuale miglioramento dei restanti enti locali della regione e della Regione stessa. Per il 2016, nelle entrate e nelle spese finali è considerato il fondo pluriennale vincolato, di entrate di spesa, al netto della quota proveniente dal ricorso all'indebitamento. Infine, non sono considerati nel saldo, gli stanziamenti di spesa del fondo crediti di dubbia esigibilità e dei fondi relativi ad accantonamenti destinati a confluire nel risultato di amministrazione. Il Settore risorse economiche e finanziarie ha costantemente monitorato i vincoli giungendo in sede di rendiconto al loro rispetto, così come desumibile dal prospetto dedicato presente sia nei documenti di bilancio che nella nota integrativa.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n.6 -Titolo: Programmazione Dirigente responsabile: dr. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L'obiettivo si svolge con attività strumentali a supporto dell'Amministrazione quali: - sostegno alla gestione del Ciclo della Performance, per orientare i comportamenti al miglioramento del rapporto fra risorse consumate e bisogni soddisfatti e per garantire il “buon andamento e l'imparzialità dell'azione amministrativa"; - supporto al Coordinatore dell'Ente in ordine alla predisposizione della proposta di PEG, (ex art. 169 D. Lgs. 267/00) affermando la negoziazione e condivisione degli obiettivi come metodo efficace di programmazione e di verifica dei risultati; - rendicontazione dei risultati agli organi di indirizzo politico-amministrativo, ai vertici delle amministrazioni, nonché ai competenti organi esterni, ai cittadini, ai soggetti interessati, agli utenti ed ai destinatari dei servizi; - supporto al NIV nello svolgimento delle funzioni ad esso assegnate quali: 1. revisione del sistema di misurazione e valutazione delle prestazioni del personale; 2. collaborazione con il coordinatore funzionale nella redazione e nell’attuazione del PEG e degli altri strumenti volti a misurare la performance nei tre livelli e nella correlata attività di monitoraggio degli obiettivi assegnati; 3. altri adempimenti previsti dalla vigente normativa. Finalità dell'obiettivo è supportare il regolare svolgimento della programmazione strategica e gestionale dell'Ente non come mero adempimento, ma come opportunità di gestione integrata e coordinata dei diversi strumenti di pianificazione e programmazione e di tensione al miglioramento continuo di risposta ai servizi richiesti. Per conseguire in modo efficace l'obiettivo è necessario un'opera attenta e rigorosa di analisi puntuali che forniscano, soprattutto in questo particolare periodo di instabilità finanziaria e legislativa, orientamenti affidabili e attendibili che forniscano all'Amministrazione punti di riferimento chiari e condivisi. RISULTATI CONSEGUITI L'attuale contesto normativo, istituzionale e finanziario pone quale priorità il governo del ciclo di programmazione e di controllo nella reale definizione delle due dimensioni, quella strategica e quella gestionale. Le criticità finanziarie dell’Ente - peraltro non derivanti da limiti di carattere strutturale o funzionale, ma solo ed unicamente dal prelievo dello Stato - rendono necessaria l’integrazione tra i due cicli (performance e bilancio) e influiscono sia sugli indirizzi generali relativi agli impieghi di risorse, sia in termini di valutazione sulla sostenibilità - presente e futura - dell'esercizio delle funzioni fondamentali delle Province. Il termine di approvazione del bilancio di previsione delle Province, nell’anno 2016, è stato differito, rispetto all’ordinaria scadenza del 31/12, prima al 31/03/2016, poi al 31/07/2016 (autorizzando l’esercizio provvisorio ai sensi dell'art. 163 D.Lgs 267/2000). La Provincia di Cremona, come buona parte delle Province italiane, non ha potuto rispettare il suddetto termine ultimo, è giunta all’approvazione del bilancio nella seduta del Consiglio Provinciale del 21 ottobre 2016, operando, pertanto, fino a tale data, in gestione provvisoria. Il contenuto e lo svolgimento dell’iter di formazione di tutti i documenti programmatori naturalmente è stato influenzato dalle succitate difficoltà, al tal punto che i tempi di approvazione di questi ultimi sono completamente posticipati rispetto ai termini ordinari e fortemente condizionati dalle nuove disposizioni normative che hanno modificato l'impianto ordinamentale e il funzionamento delle Province, la durata degli organi di governo, a partire dal concetto di “mandato” che è alla base della programmazione strategica.

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Nel caso del nostro Ente, a far tempo dal 5/5/2016, il Presidente - eletto a seguito delle prime consultazioni elettorati dopo l’entrata in vigore della Legge 56/2014 - è cessato per decadenza dalla carica di Sindaco e il Vice Presidente ne ha svolto le funzioni in attesa dell'espletamento delle elezioni che si sono svolte il giorno 6 novembre 2016. Nonostante il quadro descritto, nessuna norma è intervenuta nel frattempo a modificare (o, meglio, adeguare) gli adempimenti di carattere programmatorio; pertanto, nel corso dell’anno, si è cercato di adottare quei provvedimenti, e compiere quei passi, che permettessero di dotarsi di strumenti, seppur provvisori, utili a delineare una pianificazione di base sostenibile, nonostante le difficoltà. Pertanto è stato possibile dare avvio al ciclo delle performance attraverso l’approvazione del PEG provvisorio 2016 (con Deliberazione del Presidente n. 132 dell’11/07/2016), già nelle more dell’approvazione del bilancio. Perdurando l’impossibilità di approvare il bilancio, si è successivamente proceduto, in gestione provvisoria, all'integrazione del PEG provvisorio con tutti i contenuti indispensabili al corretto avanzamento del ciclo di gestione della performance, attraverso l'esatta declinazione dei cronoprogrammi degli obiettivi di ciascuno dei centri di responsabilità, con Deliberazione del Presidente n. 141 del 03/08/2016. E’ stato possibile, in tal modo, dare avvio al ciclo delle performance attraverso l’apertura della fase di consegna delle schede di valutazione al personale e l’assunzione degli atti dirigenziali di distribuzione dipendenti sui Centri di costo; ciò ha garantito l'individuazione degli obiettivi per i diversi livelli della struttura organizzativa, nella dimensione che il ruolo di ciascuno prevede, e la definizione del contributo dei dipendenti, organizzati nella struttura dell'Ente, al raggiungimento delle finalità e degli obiettivi, nonché alla soddisfazione dei bisogni per i quali l’organizzazione è stata costituita. Con Deliberazione del Presidente n. 191 del 28/10/2016 è stato approvato il PEG definitivo per l'esercizio 2016 con cui: • sono stati assegnati ai centri di responsabilità la gestione degli obiettivi strategici ed individuali • sono stati assegnati, per il raggiungimento di tali obiettivi, le risorse finanziarie stabilite per l'esercizio 2016 dalla delibera del Consiglio Provinciale n. 37 del 21/10/2016 • sono state assegnate, per il raggiungimento di tali obiettivi, le risorse umane • è stato assegnato il Piano dei Centri di Costo 2016.

Il PEG definitivo, che ha recepito le variazioni e i correttivi apportati al PEG provvisorio di cui alla succitata deliberazione del Presidente n. 141 del 03/08/2016, in ottemperanza all’articolo 169 del TUEL, è stato deliberato entro venti giorni dall’approvazione del bilancio di previsione. Con decreto n. 106/Coordinamento del 17/11/2016 è stato approvato il Piano degli Standard per l'esercizio 2016 e assegnati ai Dirigenti la parte del Piano degli Standard di competenza della struttura organizzativa a loro affidata con decreto del Presidente (Sezione del Piano dei Centri di costo 2016 che evidenzia la correlazione fra centri di costo “servizio” - livello 3 - e settore - livello 2 - e delinea, in tal modo, la struttura organizzativa dell'ente in funzione del Piano degli standard) ai fini del raggiungimento dei target ivi fissati. E’ necessario evidenziare che nel corso dell’anno 2016, al fine di garantire comunque l'avvio del Ciclo della Performance, seppur in esercizio provvisorio, si sono compiuti i seguenti passaggi: • con nota del Coordinatore prot. 8232 del 01/02/2016 sono stati indicati gli ambiti strategici individuati sulla base degli indirizzi contenuti nelle Linee di mandato e nella sezione strategica del DUP 2015 – 2018 e, in coerenza con il processo di revisione del sistema di misurazione e valutazione delle prestazioni del personale allora in corso di revisione, sono state date indicazioni per: • la predisposizione della prima bozza di obiettivi individuali di PEG 2016 • la revisione, anche mediante specifici incontri e confronti, degli indicatori del Pds, mediante:

1) l’individuazione di n. 3 indicatori di performance per ogni centro di costo,

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2) una puntuale rivalutazione degli altri indicatori di contesto ritenuti utili per definire la situazione delle unità organizzative e dei prodotti erogati ◦ è portato a compimento l’aggiornamento del sistema di misurazione e valutazione delle prestazioni del personale, sulla base dei presupposti e dei passaggi di condivisione indicati nella Deliberazione del Presidente di approvazione dello stesso n. 117 del 03/06/2016 ◦ con comunicazione del Coordinatore del 9/6/2016, trasmessa tramite e-mail ai dirigenti, è stato comunicato l’avvio dell'iter di consegna al personale delle schede di valutazione per l'anno 2016, con termine il 30/06/2016 ◦ nel frattempo, il Nucleo Indipendente di Valutazione, il Coordinatore, i Dirigenti, in stretta collaborazione fra di loro e con il supporto del Servizio programmazione e valutazione, hanno definito gli obiettivi individuali di PEG 2016 ◦ con comunicazione del Coordinatore del 30/06/2016, trasmessa tramite e-mail ai dirigenti, è stata trasmessa la pesatura degli obiettivi di PEG 2016, così come stabilito dal Nucleo Indipendente di Valutazione nella seduta del 22/06/2016 ◦ con Deliberazione del Presidente n. 132 dell’11/07/2016 è stato approvato il PEG provvisorio dell’anno 2016 ◦ perdurando l’impossibilità di approvare il bilancio, si è proceduto, in gestione provvisoria, all'integrazione del PEG provvisorio con tutti i contenuti indispensabili al corretto avanzamento del ciclo di gestione della performance, attraverso l'esatta declinazione dei crono-programmi degli obiettivi di ciascuno dei centri di responsabilità (Deliberazione del Presidente n. 141 del 03/08/2016).

Con Deliberazione del Presidente n. 105 del 3/06/2016 è stata adottata la Relazione sulla Performance per

l’esercizio 2015 su proposta del Coordinatore previa validazione del NIV. Nel corso dell'esercizio 2016 sono stati inoltre attuati i seguenti adempimenti:

• compilazione e trasmissione alla Corte dei Conti, ai sensi dell'art. 148 del TUEL, del Referto sulla Regolarità della Gestione, sull'Efficacia e sull'Adeguatezza del Sistema dei Controlli della Provincia di Cremona relativo all'esercizio 2015

• coordinamento della relazione a consuntivo esercizio 2015 e degli adempimenti successivi relativi al Piano Triennale per l'Individuazione di Misure Finalizzate alla Razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse per il contenimento della spesa 2015-2017, di cui all'art.2 legge 244/2007 (trasmesso alla Corte dei Conti l’8/04/2016)

• definizione e adozione del Piano Triennale per l'Individuazione di Misure Finalizzate alla Razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse per il contenimento della spesa 2016-2018, di cui all'art.2 legge 244/2007 (Deliberazione del Presidente n. 136 del 25/07/2016). Per quanto riguarda la chiusura del ciclo delle performance dell’anno 2016, sono in corso le operazioni di misurazione e valutazione delle prestazioni sia della dirigenza dell’Ente, sia degli incaricati di posizione organizzativa sia del personale del comparto, sulla base del sistema che nell’anno 2016 è stato aggiornato, partendo dai seguenti principi-guida: semplificazione per rispondere a nuove esigenze lavorative che richiedono sempre maggiore flessibilità del sistema; revisione degli indicatori di performance e della loro incidenza nella valutazione; adeguamento dell'ambito di valutazione connesso agli indicatori dello stato di salute dell'amministrazione; incremento dell'efficacia dell'ambito di valutazione degli obiettivi di PEG, mediante delimitazione del numero di obiettivi e esplicitazione delle caratteristiche degli stessi, sulla base delle quali sarà graduata la pesatura; sviluppo dei principi di partecipazione individuale ai risultati dell'Ente e di incentivazione della motivazione personale dei dipendenti, attraverso una più ampia e generalizzata definizione di obiettivi individuali (in piena rispondenza a quanto previsto dall'art. 9, c. 2, del D.lgs. n. 150/2009);

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innovazione nell'ambito della valutazione connessa alle competenze, ai comportamenti professionali ed organizzativi al fine di poter fornire uno strumento in grado: di assolvere alla finalità di individuazione della qualità del contributo fornito alla struttura anche attraverso la gradazione di indicatori comportamentali mirati ed individuali esplicitare le ampie potenzialità e la valenza di tale ambito di valutazione, in piena coerenza a quanto previsto dall'art. 9, c. 2, del D.lgs. n. 150/2009. In ogni fase del ciclo e nelle diverse occasioni è stata costante l'attenzione a coinvolgere e motivare l'intera struttura al fine di disseminare la cultura della programmazione per garantire all'Ente, anche in un contesto incerto come l'attuale, lo svolgimento del processo che rispetti i caratteri qualificanti della programmazione non come adempimento formale, ma come opportunità di gestione integrata e coordinata tesa al miglioramento continuo di risposta ai servizi richiesti. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo 7 -Titolo: Razionalizzazione società e partecipazioni societarie dell’Ente Dirigente responsabile : avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Al fine di assicurare il contenimento della spesa e il buon andamento dell'azione amministrativa la Provincia, ed in ossequio a quanto previsto dal d. lgs 175/2016 verranno avviate le attività necessarie per consentire il processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse. RISULTATI CONSEGUITI A seguito dell’approvazione nell’agosto 2016 del testo unico sulle società partecipate, il settore si è prontamente organizzato per rispettare le tempistiche e gli obblighi contenuti, ricordando alle società partecipate, con varie note, sia la necessità di aggiornamento degli statuti che l’esigenza di contenimento dei costi di funzionamento. Dopo la pubblicazione della celeberrima sentenza della Corte Costituzionale n. 251/2016 i termini per l’approvazione del piano di razionalizzazione straordinario sono slittati al 2017 (alla data di redazione della presente relazione al 30 settembre ma si è in attesa della pubblicazione del testo definitivo del decreto correttivo). MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo 8 -Titolo: Sviluppo della contabilità analitica a supporto del controllo di gestione Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Adeguamento del sistema di contabilità analitica a supporto del controllo di gestione. Si darà prosecuzione al percorso avviato di definizione di un sistema di contabilità analitica e di adeguamento dei criteri sottesi alla sua applicazione a supporto del controllo di gestione. Il termine “controllo” ha significato di “guida” o meglio, di attività di guida mirata al raggiungimento degli obiettivi che ci si è posti. I fatti di gestione, le decisioni, le informazioni costituiscono un insieme dinamico la cui validità e la cui efficacia devono essere valutati in funzione dei risultati prodotti in termini di capacità di soddisfare efficientemente i bisogni pubblici. I fatti di gestione esterna sono oggetto di rilevazione della contabilità generale, mentre i fatti di gestione interna sono rilevati per mezzo della contabilità analitica. RISULTATI CONSEGUITI

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L’anno 2016 è stato interessato dall’aggiornamento del censimento dei processi che, oltre ad essere rivisto in funzione delle modifiche di alcune delle competenze trasferite a Regione Lombardia e della riorganizzazione interna, è stato razionalizzato, accorpando i processi secondo logiche di coerenza organizzativa e eliminando alcune attività in quanto non hanno valenza di processi in termini di compiutezza. Sono stati inoltre evidenziati alcuni processi “trasversali” (come ad esempio la gestione degli appalti). La razionalizzazione, guidata dal Servizio Programmazione, ha interessato quasi tutto l’Ente ed ha articolato il censimento su due livelli: • Processi, intesi come insieme di attività o fasi che permettono l’erogazione di servizi/prodotti “finiti” e che rappresentano le tipologie di funzioni svolte (autorizzazione, controllo, gestione, appalto, ecc.) • Procedimenti o sottoprocessi, articolazioni dei precedenti, che invece scendono ad un livello di dettaglio operativo, legato al procedimento amministrativo o alla singola attività, ove questa non abbia una valenza amministrativa. E’ stata inoltre impostata una prima ipotesi di sistema di ribaltamento dei costi generali sui diversi centri di costo nonché la coerenza delle attribuzioni degli stessi centri di costo. Sono stati verificati i criteri di attribuzione delle spese ai diversi centri di costo e relativi ribaltamenti e identificati gli elementi necessari a rappresentare sotto il profilo del controllo di gestione i principali processi dell'ente. Nel frattempo si è realizzato come la suddetta revisione, che trae origine essenzialmente dalla determinazione di potenziare e ampliare l’ambito di analisi del controllo di gestione e del controllo strategico in capo al Servizio programmazione e valutazione, possa estendersi ed essere d’ausilio, sulla base delle specifiche norme o delle regole di riferimento, in altri ambiti di analisi, come quello del PTPC, rispetto al quale è emersa la necessità di aggiornamento delle aree di rischio, integrando quelle ulteriori previste dall’”Aggiornamento 2015 al PNA” (determinazione n. 12 del 28 ottobre 2015). MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 9 -Titolo: : Assicurare all’Ente la disponibilità di risorse strumentali e di servizi per il funzionamento di uffici, servizi di competenza provinciale Dirigente responsabile: avv. Rinalda Bellotti dal 01/09/2016 RISULTATI ATTESI Al Servizio Provveditorato è affidata (ai sensi degli artt.51 e 52 del Regolamento di Contabilità) la politica degli acquisti e della gestione dei beni al fine di garantire il funzionamento degli uffici e dei servizi provinciali distribuiti fra il capoluogo di provincia e le sedi decentrate di Crema, Casalmaggiore e Soresina, nonché di Organismi/aziende di cui è promotrice o parte la Provincia di Cremona, nell’ottica di una corretta analisi dei consumi e dell’efficienza nell’utilizzo delle risorse. L’attività ordinaria su base annuale si sviluppa attraverso le seguenti funzioni: - acquisto di beni mobili e dei relativi complementi; - acquisto/noleggio di automezzi per i Settori/Servizi provinciali; - approvvigionamento di carburanti per il funzionamento di tutti gli automezzi provinciali; - noleggio/acquisto di apparecchiature d’ufficio e loro manutenzione; - gestione e controllo del servizio di telefonia; - gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di pulizie degli edifici provinciali nonché di interventi straordinari a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; - gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di vigilanza, nonché interventi straordinari ed ampliamenti o potenziamenti degli impianti di sorveglianza a seguito di lavori di ristrutturazione, adeguamento o nuova costruzione; - approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto (Personale viabilità, Polizia locale, Messi ed Autisti, Tecnici, ecc) con la gestione delle rispettive gare di appalto sulla base dell’apposito regolamento; - approvvigionamento di materiale vario e di cancelleria;

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 31 di 214

- approvvigionamento di volumi, giornali e riviste; - affidamento e gestione del servizio traslochi e facchinaggio; - affidamento e gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snacks in tutte le sedi dell’Ente; - gestione delle spese ed il servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente (con esclusione delle sedi decentrate per le quali il Servizio gestisce le risorse economiche necessarie). RISULTATI CONSEGUITI L’attività ordinaria, nel periodo considerato, si è sviluppata attraverso le seguenti azioni nel rispetto dei limiti delle disponibilità di bilancio: - monitoraggio della spesa e delle richieste avanzate dagli Istituti scolastici; - approvvigionamento di carburanti vari per il funzionamento di tutti gli automezzi provinciali e relativo monitoraggio per il contenimento dei consumi; - noleggio/acquisto di apparecchiature d’ufficio e loro manutenzione e relativo monitoraggio degli utilizzi per una razionalizzazione e contenimento dei costi; - gestione e controllo del servizio di telefonia mobile e monitoraggio di utilizzi e costi; - gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di pulizie degli edifici provinciali nonché interventi straordinari, con esecuzione periodica dei controlli a campione per la verifica del grado di esecuzione del servizio; - gestione e controllo del contratto di appalto del servizio di vigilanza negli immobili di proprietà provinciale, - approvvigionamento di vestiario ai dipendenti aventi diritto (Personale viabilità, Polizia locale, Tecnici….) con la gestione delle rispettive gare di appalto (RDO in MEPA ARCA )sulla base dell’apposito regolamento e delle risorse a disposizione che hanno imposto la revisione delle priorità di intervento; - approvvigionamento di materiale vario e di cancelleria con monitoraggio dei costi e relativi budget di settore; - approvvigionamento di volumi, giornali e riviste con priorità alle testate on line; - affidamento e gestione servizio traslochi e facchinaggio; - ripetizione del servizio e gestione del servizio di distributori automatici di bevande e snack in tutte le sedi dell’Ente; - gestione delle spese e del servizio di lavorazione della corrispondenza dell’Ente; - gestione delle sale di S.Vitale e Palazzo Stanga; - gestione della cassa economale; - gestione dei servizi di supporto interno quali il magazzino, la spedizione corrispondenza e pacchi con relativo monitoraggio di quantità e costi. - monitoraggio dei consumi e delle spese al fine di poter fornire dati necessari alla razionalizzazione del fabbisogno a supporto della struttura. Nel corso dell'esercizio 2016 il Servizio Provveditorato ha in particolare monitorato le seguenti attività: - SERVIZIO DI SPEDIZIONE CORRISPONDENZA ISTITUZIONALE A fronte di una spesa complessiva nell’anno 2015 pari ad € 226.470,15, di cui € 214,000,00 circa per la spedizione di atti giudiziari, nel corso del 2016 la spesa, ancora non definitiva in quanto, al momento della stesura della presente relazione, non sono pervenute le ultime fatture da Poste, è risultata di € 56.600,00, di cui € 41.400,00 per atti giudiziari. La riduzione della spesa per atti giudiziari è dovuta all’avvio del servizio di postalizzazione e notifica di atti giudiziari direttamente da parte della Polizia Locale della Provincia di Cremona. I vari Settori sono stati costantemente incentivati all'utilizzo degli strumenti informatici e di ogni altra iniziativa atta al contenimento dei costi. - STAMPANTI E FOTOCOPIATRICI Nel 2016 è proseguita l'attività di razionalizzazione del numero di stampanti personali installate presso gli uffici; in particolare, a seguito della riorganizzazione dell’Ente e della cessazione della locazione del palazzo di Via Dante n. 134 con la ricollocazione degli uffici presso la sede centrale ed il terzo piano della Camera di Commercio, si è provveduto all’eliminazione, con la collaborazione del CED, di 99 stampanti personali

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favorendo l’utilizzo delle multifunzione, alcune delle quali, per ragioni di risparmio, sono state impostate prioritariamente con le funzioni bianco/nero e fronte/retro automatico. - BENI A MAGAZZINO Nel 2016 i beni a magazzino sono stati acquistati secondo criteri di prudenza compatibilmente con le risorse di bilancio. La spesa di materiale di cancelleria compresi i consumabili per stampanti, prodotti e piccoli attrezzi di pulizia movimentati a magazzino e consegnati ai Settori, è stata ridistribuita fra i vari settori privilegiando la spesa per materiali di prima necessità (carta, toner …). - CARBURANTE In seguito al continuo ridimensionamento del parco mezzi, nel 2016 si è verificato un ulteriore risparmio nel consumo di carburante, favorito, altresì, dall’assenza di precipitazioni nevose. La media dei Km/litro si assesta su 10,36 euro. Il costo chilometrico è di 0,24 euro in leggero aumento rispetto al 2015 (0,26 euro), principalmente ascrivibile alla cessione delle vetture a Regione Lombardia, per le quali si era già provveduto al pagamento del bollo, della manutenzione ordinaria e dell’assicurazione. E’ proseguita altresì l’attività legata alla fornitura di carburante per gli automezzi provinciali, con monitoraggio della spesa e dei consumi degli stessi. - VESTIARIO Nel corso dell'esercizio 2016 si è provveduto all'approvvigionamento del vestiario, delle calzature e DPI ai dipendenti aventi diritto solo sulla base delle richieste pervenute a seguito dell'usura dei capi, non potendo seguire la periodicità prevista dal regolamento vigente per carenza di risorse. Si è provveduto, anche per quest’anno, a richiedere la restituzione dei capi non utilizzati dal personale che per varie ragioni (licenziamento, mobilità, pensionamento) si è dimesso dall'Amministrazione creando un magazzino di scorta per le varie tipologie di vestiario e calzature pari a circa 450 capi e n. 11 calzature di varie taglie. La spesa effettiva è stata limitata ai soli acquisti di alcuni capi per il corpo di Polizia Provinciale e per richieste avanzate dagli operai viabilità e tecnici, per una spesa complessiva pari a € 4.619,97. - PULIZIE Nell'anno 2016 sono stati spesi complessivamente € 90.657,58 contro una spesa di € 95.401,39 nel 2015, con un risparmio pari al 4,97%. - SERVIZIO DI VIGILANZA Con la dismissione del palazzo di Crema, il servizio di guardiania è rimasto attivo solo per il piano nobile di Palazzo Stanga e la stanza delle armi della Polizia Provinciale. Pertanto nell'anno 2016 la spesa si è ridotta a € 1.708,00 contro una spesa di € 2.813,80 nel 2015 con un risparmio del 39,30%. - TELEFONIA MOBILE Nel 2016 il numero delle utenze è diminuito, passando da 307 nel 2015 a 253. Nel 2016 è stata data continuità all'impegno per il contenimento dei costi, la razionalizzazione delle spese, nonché l'attenzione alle caratteristiche dei beni e dei servizi in termini di eco compatibilità, è stata altresì data continuità all'utilizzo delle piattaforme informatiche regionali e nazionali per gli acquisti e per le indizioni delle gare sotto soglia comunitaria. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA n. 3 Gestione economica, finanziaria, programmazione e provveditorato Obiettivo operativo n. 10-Titolo: Garantire la tutela assicurativa dell’Ente Dirigente responsabile: avv. Rinalda Bellotti dal 01/09/16 RISULTATI ATTESI Sono comprese le attività dell’ufficio Assicurazioni, servizio prevalentemente di supporto.

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L’attività si esplica attraverso la gestione amministrativa delle polizze assicurative, dei sinistri attivi e passivi delle richieste di risarcimento danni a terzi e del relativo contenzioso, al fine di garantire la tutela assicurativa dell’Ente. Al Servizio Assicurazioni è attribuita altresì la gestione delle polizze assicurative stipulate dalla Provincia in ottemperanza alla normativa vigente, nonché a quanto previsto dal CCNL al fine di contribuire alla corretta analisi e gestione dei rischi dell’Ente mediante trasferimento degli stessi alle Compagnie assicurative, utilizzando, tra l’altro, polizze assicurative idonee da un punto di vista normativo ed economico. Nell'attività di gestione delle polizze è altresì compresa l’analisi dei rischi, e la gestione dei sinistri a valere sulle polizze dell’Ente stesso, nonché la gestione dei danni causati da terzi al patrimonio provinciale. RISULTATI CONSEGUITI Durante l'annualità 2016 si è proseguito nella ordinaria gestione delle polizze assicurative vigenti nonché nella gestione dei sinistri attivi e passivi verificatisi unitamente alle valutazioni, consulenze, pareri in materia assicurativa. Si è altresì provveduto ad assolvere a tutti gli adempimenti connessi alla regolazione e all’adeguamento delle polizze assicurative riferite all’anno precedente, il cui premio va corrisposto allorché le compagnie di riferimento abbiano emesso le relative appendici, calcolate sui parametri di riferimento, indicati in polizza. Per quanto riguarda la polizza RCT, in scadenza al 31/10/2016, è stata bandita nel mese di aprile una gara pubblica, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per la stipula della nuova polizza con decorrenza dal 31/10/2016 e scadenza al 31/10/2017 aggiudicata alla compagnia QBE Insurance Europe LTD. Per quanto attiene invece alle polizze Rc auto, kasko, infortuni e rc patrimoniale, dopo aver acquisito da parte delle compagnie titolari dei rispettivi contratti, la disponibilità a proseguire nel servizio intrapreso, si è provveduto ad approvare la ripetizione dei servizi assicurativi, aggiudicati tramite procedura Sintel nel mese di dicembre 2015 rispettivamente alle compagnie Reale Mutua Assicurazioni, Unipolsai e AEG per l’annualità 31/12/2016 – 31/12/2017. E’ stata altresì approvata la ripetizione del servizio anche per la copertura assicurativa inerente la polizza allrisk con decorrenza 31/12/2016 – 31/12/2019, come previsto dall’originario bando di gara. Si evidenzia che dal 1° gennaio 2016, come previsto dal capitolato d’appalto del servizio di brokeraggio assicurativo, aggiudicato a Willis Italia Spa, l’attività di recupero dei crediti vantati dalla Provincia, inerente le richieste di risarcimento danni, causati da terzi al patrimonio provinciale e stradale, è stata affidata a Willconsulting Srl, che fa capo all’aggiudicataria del servizio di brokeraggio richiamata. Dall’attività condotta da quest’ultima, in collaborazione con gli uffici provinciali, si evidenziano i seguenti dati relativi al 2016: - 115 richieste inoltrate; - somma complessivamente introitata pari a € 102.483,86, di cui € 7.044,95 per sinistri relativi al 2014, € 66.738,99 per sinistri relativi al 2015, € 28.699,92 per sinistri relativi al 2016.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 4 “Gestione delle entrate tributarie e servizi fiscali” Obiettivo operativo n. 1 -Titolo: “Applicazione di tributi, imposte e canoni” Dirigente responsabile : Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI: Garantire l’applicazione di tributi, imposte e canoni secondo le tariffe ed aliquote deliberate dalla Giunta e recepite dal Consiglio, secondo modalità improntate a trasparenza e correttezza, anche in relazione alle continue modifiche legislative o normative. Il progetto garantisce tutte le operazioni necessarie per l’incasso dei tributi attivi provinciali e dei canoni di natura patrimoniale nonché la messa in opera di tutte le attività di accertamento tendenti al recupero di eventuali evasioni di imposta: 1) Tassa Occupazione Spazi ed Aree Pubbliche 2) Tributo Tutela Ambientale 3) Imposta Provinciale di Trascrizione 4) Tributo R.C. Auto 5) Canoni di occupazione stradale ai sensi del Codice della Strada 6) Riscossione coattiva delle Entrate Tributarie e Patrimoniali (sanzioni amministrative) RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 è stata garantita l’attività necessaria alla riscossione delle entrate tributari e patrimoniali proprie dell’Ente; di seguito si pubblica il prospetto fiscalità locale redatto con il criterio di cassa.

Si precisa che gli incassi relativi all'addizionale energia elettrica sono relativi alle rettifiche dei consumi relativi alla dichiarazione presentata nel 2012 (riferita all'anno 2011). Tali entrate dovranno essere conguagliate con i rimborsi che le aziende interessate richiederanno all'Ente per maggiori versamenti effettuati. IMPOSTA PROVINCIALE DI TRASCRIZIONE : L’incassato totale per l’anno 2016 è stato di 10.347.843,62 con un aumento di € 829.384,72 rispetto all’anno 2015 (€ 9.518.458,90) pari a circa + 8,71% L’aumento è dovuta all’andamento positivo registrato nel 2016 dal mercato provinciale dell’auto. RCAuto L’anno 2016 si è chiuso con un gettito riscosso di € 12.043.587,75, determinando una diminuzione di € 1.410.841,84 rispetto all’anno 2015 (€ 13.454.429,59) pari a -10,49%. L’importo RCAuto è comprensivo di € 8.737.569,48 trattenuto nel 2016 quale regolarizzazione contributo finanza pubblica 2015 e di € 1.645.223,28 quale quota del contributo alla finanza pubblica anno 2016. TRIBUTO AMBIENTALE Alla luce del quadro normativo, si è acquisita dai Comuni la quantificazione del gettito spettante a titolo di TEFA per l’anno 2016, al fine di definire correttamente l’importo spettante all’Ente: il gettito incassato per l’anno 2016 è di € 1.792.480,54, mentre nell’anno 2015 l’ introito totale è stato di €.2.354.176,54.

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ADDIZIONALE PROVINCIALE ALL’ACCISA SULL’ENERGIA ELETTRICA Questo tributo nel 2012 è stato soppresso e acquisito al bilancio dello Stato ai sensi del D.Lgs. 68/2011. Si è provveduto all’incasso di euro 5.378,08, quale ulteriore conguaglio su consumi dichiarati negli anni 2013 e 2014. Nel corso del 2016 si è provveduto a verificare le denunce di consumo presentate dalle ditte produttrici. TASSA OCCUPAZIONE SPAZI ED AREE PUBBLICHE L’incasso totale per il 2016 è pari ad € 124.580,14, mentre nel 2015 l’importo è stato pari a € 126.193,05. Relativamente alla riscossione coattiva, nel corso del 2016, con la fattiva collaborazione del comando di Polizia locale e del settore ambiente, è stato possibile iscrivere a ruolo tutti i verbali relativi al codice della strada emessi nel 2014 e nel 2015, le ordinanze in tema ambientale emesse sino al 2014 e tutte le richieste di pagamento di TOSAP, e canoni stradali non ricognitori rimasti insoluti emessi sino al 31/12/2015, smaltendo di fatto tutto l’arretrato presente.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 5 “Gestione dei beni demaniali e patrimoniali”

Dirigente responsabile : avv. Massimo Placchi dal 01/09/2016

RISULATI ATTESI

fitti reali per immobili ad uso uffici e servizi prov.li

Prelios sgr spa - costituzione fondo imm.le - canone di locazione anno 2016

RISULTATI CONSEGUITI

nel corso del 2016 si è provveduto a liquidare i seguenti fitti per immobili ad uso uffici e servizi provinciali:

- Contratto n. 1190 via Dante (periodo gennaio – agosto 2016) euro 252.693,04 + euro 31.586,63

relativamente al canone di settembre 2016 (ad agosto le operazioni di trasloco non erano ancora terminate

ed è stato necessario occupare l'immobile un mese in più)

- Contratto n. 1157 via Dante (periodo gennaio – aprile 2016) euro 4.878,96

- Locazione con CCIAA di Cremona (periodo ottobre – dicembre 2016):

euro 24.500,00 (euro 18.500, 00 per canone di locazione – 6.000,00 per oneri di gestione)

Si è inoltre provveduto a liquidare i seguenti canoni di locazione al fondo immobilare Prelios sgr spa

relativamente agli immobili conferiti ed utilizzati per uffici e servizi provinciali:

IMMOBILE CANONE 2016

(IVA escl.)

IMMOBILE IN CREMONA p.zza XXIV Maggio n.1 (ex Provveditorato agli

Studi)

€ 189.444,60

IMMOBILE IN CREMONA corso Vittorio Emanuele n.17 (Pal. Tinti-

Pallavicino)

€ 532.455,30

IMMOBILE IN CREMONA via Bellarocca n.7/9 € 105.258,00

IMMOBILE IN CREMONA via Belfuso n.4/6 € 164.226,72

IMMOBILE IN CREMONA corso Vittorio Emanuele n.28 - secondo piano € 26.978,08

IMMOBILE IN CASALMAGGIORE (CR) Via Cairoli 12 – primo piano € 45.024,00

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Programma 6 – Ufficio tecnico Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Interventi di manutenzione ordinaria nei fabbricati Dirigente Responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’obiettivo è motivato dalla necessità di evitare il degrado delle strutture, mantenere in buona efficienza gli impianti e garantire un accettabile livello di sicurezza e di comfort. Le opere da eseguire, in genere, coinvolgono varie categorie di artigiani, muratori, idraulici, elettricisti, fabbri, falegnami, vetrai ecc. che, nell'arco dell'anno, compiono sia interventi di riparazione che di manutenzione e provvedono a rimuovere o sostituire elementi di finitura degli edifici ormai degradati, oppure ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici, gli ascensori e i presidi antincendio. RISULTATI CONSEGUITI 1. Progetto esecutivo manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2017, necessario per

l’assegnazione degli affidamenti economici, redatto entro Dicembre ed approvato in linea economica in Dicembre;

2. L’attivazione delle varie procedure su piattaforma Sintel di Regione Lombardia finalizzate alle assegnazioni economiche e garantire il servizio per l’anno 2017;

3. Approvazione delle graduatorie delle analisi di mercato eseguite su piattaforma Sintel di Regione Lombardia finalizzate alle assegnazioni economiche. Esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2016 gestite circa 50 Ditte esterne con affidamenti economici perfezionati con n. 157 specifici decreti dirigenziali, successivi ordini informatici e fatture informatiche liquidate entro 20 giorni dall'assunzione delle stesse a protocollo.

4. Rigoroso controllo del rispetto del limite di spesa mensile (dodicesimi), attraverso impegni di spesa assunti con specifiche determine dirigenziali autorizzatorie.

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Programma 6 – Ufficio tecnico Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Edifici provinciali- appalto servizi energia Dirigente Responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI La Provincia di Cremona ha affidato ad una ditta specializzata la gestione degli impianti termici delle scuole, degli uffici e dei centri per la manutenzione stradale. L'appalto è stato espletato nell'anno 2014 ed avrebbe dovuto coprire un periodo di 6 anni, dal 2014 al 2020, operando oltre che per la gestione e la manutenzione degli impianti, anche per l'esecuzione di interventi di riqualificazione di alcune centrali termiche comprese nell'appalto. Nel mese di Luglio 2015, pur rimanendo le criticità di bilancio, con l'avallo del Consiglio Provinciale, che ha ritenuto prevalente il pubblico interesse e la continuità dei servizi erogati dalla Provincia a scuole e cittadini, si è optato per l'aggiudicazione definitiva all'ATI PVB Solutions S.p.A./Bosch Energy and Building Solution Italy S.r.l., condizionata alla situazione economico finanziaria della Provincia di Cremona. Considerato che entro il 31/7/2016, sulla base della situazione economico–finanziaria ed istituzionale in cui versava la Provincia di Cremona, è stata effettuata la verifica della sussistenza delle condizioni per la prosecuzione del rapporto contrattuale, ed ad esito di tale verifica, la Provincia di Cremona ha optato per il punto n. 03 nell’elenco seguente: 1. recedere dal contratto senza alcuna penale, in quanto impossibilitata a proseguire nel rapporto contrattuale, con effetto dal 16/09/2016; 2. richiedere la prosecuzione del contratto con l’esecuzione degli interventi di riqualificazione di cui all'Art. 19 del C.S.A. ed all'Offerta Tecnica presentata. In tal caso, al fine di consentire l’ammortamento di tali interventi nell’arco temporale di sei anni così come previsto nei documenti a base di gara, la scadenza del contratto si intenderà automaticamente rideterminata nel 15 settembre 2022;

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3. richiedere la prosecuzione del contratto fino al 15 settembre 2021 senza l’esecuzione di alcun intervento di riqualificazione di cui all'Art. 19 del C.S.A. ed all'Offerta Tecnica presentata, eccetto gli interventi obbligatori di cui all'Art. 20 del C.S.A., e con facoltà della Provincia di Cremona – anno per anno – di recedere dal contratto senza alcuna penale, con apposita comunicazione da effettuarsi, mediante PEC, entro il 16/8, e con effetto dal 16/9, di ciascun anno successivo alla seconda annualità, a seguito della verificata insussistenza delle condizioni economico – finanziarie ed istituzionali per la prosecuzione del rapporto contrattuale; entro il 16/08/2017 si dovrà pertanto verificare l’eventuale insussistenza delle condizioni economico – finanziarie ed istituzionali della Provincia di Cremona per la prosecuzione del rapporto contrattuale e quindi comunicare all’aggiudicataria, mediante PEC, entro il 16/8, con effetto dal 16/9, l’intenzione di avvalersi o meno della facoltà di recedere al contratto. La ditta aggiudicataria ha il compito di assicurare le condizioni di comfort-ambientale (20° C) negli orari indicati dalla stazione appaltante operando nel rispetto delle condizioni imposte dalla legge 10/91 e dal D.P.R. 412/94 e successive modificazioni ed integrazioni, riguardanti il contenimento dei consumi ed il miglioramento del processo di trasformazione dell’energia. RISULTATI CONSEGUITI

1. Stagione 2015/2016 parte: effettuata la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti termici relativa al contratto d’appalto 2015-2021, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali ad esempio: riparazione perdite dei sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione apparati elettrici e telematici, manutenzioni straordinarie degli scambiatori del teleriscaldamento e degli apparati di termoregolazione, ecc.), da parte della società aggiudicataria.

2. Contabilità stagione 2015/2016 parte: calcolo e liquidazione della seconda, terza, quarta rata di acconto con riparto sui centri di costo; calcolo della revisione prezzi della stagione 2015/2016 con riparto sui centri di costo; comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici.

3. Stagione 2015/2016: Calcolo ed approvazione della contabilità stagionale, liquidazione della rata di saldo e riparto sui centri di costo; comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici.

4. Compilazione dei verbali di riconsegna ed atti di consistenza di tutti gli impianti inseriti nell’appalto 2008/2014 e proroga tecnica, redazione della relazione sul conto finale e certificato di ultimazione dell’appalto ai fini del collaudo.

5. Compilazione dei verbali di consegna ed atti di consistenza di tutti gli impianti inseriti nell’appalto 2015/2021.

6. Stagione 2015/2016: Verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori eseguiti in manutenzione ordinaria e straordinaria, coordinamento dei lavori e delle urgenze, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori ricadenti nel D.Lgs. 81/08. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio di climatizzazione invernale, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice. Acquisizione, verifica ed analisi di dati, report ed informazioni dalla società appaltatrice. Letture ai contatori e redazione relativi verbali.

7. Predisposizione dell'accensione e messa in funzione degli impianti di raffrescamento da parte della società appaltatrice e loro messa a riposo al termine del periodo estivo.

8. Servizio energia 2015-2021: riunioni e stesura delle comunicazioni e della Delibera di Consiglio per la verifica della sussistenza delle condizioni per la prosecuzione del rapporto contrattuale sulla base della situazione economico-finanziaria ed istituzionale della Provincia di Cremona con comunicazioni all’aggiudicataria della stessa Delibera e della prosecuzione del contratto.

9. Riunioni con settore ragioneria per verifiche necessarie all’assunzione degli impegni di spesa dell’appalto calore per la stagione 2016/2017 e successiva stesura degli atti relativi.

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10. Stagione 2016/2017 parte: iniziata la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti termici relativa al nuovo appalto, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali ad esempio: riparazione perdite dei sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione apparati elettrici e telematici, manutenzioni straordinarie degli scambiatori del teleriscaldamento e degli apparati di termoregolazione, ecc.), da parte dell’ATI aggiudicataria

11. Stagione 2016/2017: calcolo e liquidazione della prima rata di acconto relativa all’esercizio contrattuale e riparto sui centri di costo.

12. Stagione 2016/2017: verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori eseguiti in manutenzione ordinaria e straordinaria, coordinamento dei lavori e delle urgenze con riunione e sopralluoghi con i tecnici di riferimento dell’aggiudicataria, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori ricadenti nel D.Lgs. 81/08. Acquisizione dagli utenti delle informazioni relative alle modalità di utilizzo degli edifici ed esigenze particolari ai fini della programmazione delle modalità di erogazione del confort. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio di climatizzazione invernale, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice. Letture ai contatori e redazione relativi verbali.

13. Atti e documentazioni necessari alla condotta dell’appalto ed in particolare: verbale concordamento nuovi prezzi, ordini di servizio, proroga termini ultimazioni interventi, esclusione impianti, ecc.

14. Avviate le procedure finalizzate alla redazione del collaudo dell’appalto 2008-2014 e proroga tecnica.

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE Programma 6 – Ufficio tecnico Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e varie di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudi , stime immobiliari, accatastamenti ecc. Dirigente Responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il D. Lgs 163/2006 (già Legge 109/94) e le successive modificazioni ed integrazioni impone alle Pubbliche Amministrazioni tre livelli di progettazione: preliminare, definitivo, esecutivo. Al fine di limitare il più possibile eventuali errori di progettazione, la legge stessa richiede che vengano preventivamente effettuate sui terreni di fondazione prove geologiche, geognostiche, idrologiche e che le prove stesse vengano eseguite ancora prima della progettazione preliminare o almeno della progettazione definitiva. La norma richiede altresì una validazione preventiva delle progettazioni definitive e soprattutto esecutive che, in mancanza di specifiche professionalità all’interno degli uffici tecnici, dovranno effettuarsi con idonee consulenze esterne. Nell’obiettivo operativo si intendono altresì compresi incarichi per prove di laboratorio sui materiali e strutture o per attività per cui mancano nel settore specifiche professionalità. RISULTATI CONSEGUITI Assegnati solo incarichi relativi ad istituti scolastici prov.li; si veda missione 04 istruzione e diritto alla studio, Programma 02 altri ordini di istruzione non universitaria, obiettivo operativo n. 3.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Programma 6 – Ufficio tecnico

Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Uffici provinciali lavori vari di manutenzione straordinaria e adeguamento normativo Dirigente Responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’obiettivo operativo prevede l'esecuzione di interventi di manutenzione straordinaria e adeguamento normativo negli uffici o negli immobili provinciali secondo le priorità che verranno di volta in volta valutate, anche in relazione alle competenze connesse all'attività istituzionale, nonché agli adempimenti disciplinati dai contratti di conferimento al fondo immobiliare, se non previste da specifici obiettivi operativi. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 il fondo immobiliare Eridano, cui attualmente la Provincia ha conferito gli uffici provinciali, non ha eseguito interventi di straordinaria manutenzione. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Programma 6 – Ufficio tecnico

Obiettivo operativo n.5 -Titolo: Centri operativi per la manutenzione stradale e case cantoniere – lavori di riqualificazione e straordinaria manutenzione Dirigente Responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Alcuni centri operativi della manutenzione stradale ed alcune case cantoniere risultano in stato di degrado o comunque necessitano di interventi di riqualificazione finalizzati, in modo particolare, ad adeguare le strutture alle norme igienico sanitarie al fine di migliorare la qualità dei luoghi di lavoro. Altre strutture, invece, quali i magazzini di Gussola e Crema, richiedono opere di manutenzione straordinaria delle recinzioni e dei portoni carrai La manutenzione straordinaria potrà riguardare altresì, in alcuni casi, anche le strutture verticali, i solai, l’adeguamento normativo degli impianti tecnologici, il rifacimento dei servizi igienici, il ripristino delle finiture. RISULTATI CONSEGUITI Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Programma 6 – Ufficio tecnico

Obiettivo operativo n.6 -Titolo: Ex- caserma Goito lavori di ristrutturazione del complesso di Santa Monica completamento I lotto e riserve dell’impresa Dirigente Responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il complesso immobiliare dell’ex Caserma Goito comprende, principalmente, l’ex monastero e chiesa di S. Monica ed il fabbricato denominato Magazzino Carri, oltre ad una serie di fabbricati di servizio realizzati in epoca recente, durante l’utilizzo dell’area da parte dei militari. Si tratta di una vasta area di circa 11.000 mq, collocata nella zona sud-ovest della città, vicino ad altri complessi monastici (successivamente adibiti a caserme) e servita principalmente dalla via Bissolati. L’area è stata acquistata dalla Provincia di Cremona dall’Agenzia del Demanio, nel 2003. Nel 2007 sono stati avviati i primi lavori nel complesso, con l’attuazione del progetto del 1° stralcio funzionale per trasferire le attività didattiche ed amministrative della facoltà di Musicologia dell’Università di Pavia nell’ex monastero di S. Monica. I lavori sono stati avviati grazie ad un contributo della Fondazione Cariplo di 2.500.000 euro ed a un mutuo della Provincia di Cremona di 354.380 euro. Successivamente sono state variate le condizioni di utilizzo del bene. Il cambio di destinazione d’uso del complesso monumentale di Santa Monica, da sede universitaria ad uffici pubblici, non ha però comportato significative modificazioni strutturali ed impiantistiche. E’ stato necessario, però, procedere

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all’adeguamento del progetto ed a riappaltare i lavori di completamento. Tali lavori si sono conclusi e consentiranno di utilizzare il lato nord dell’ex monastero. La destinazione attuale è per uso uffici. L'immobile è stato attualmente conferito dalla provincia al fondo immobiliare “Eridano”, di cui la provincia è unica quotista, ed il fondo sta valutando con il comune di Cremona la possibilità di operare possibili varianti urbanistiche che permettano di valorizzare il bene anche con possibili destinazioni miste ( uffici/ residenza) dopo che la legge di riforma delle province ha definitivamente fatto tramontare l'ipotesi di collocare in questo complesso immobiliare la sede della provincia di Cremona. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 è proseguita l’azione del fondo immobiliare Eridano volta alla valorizzazione dell'immobile, principalmente finalizzata alla vendita, sia tramite contatti con soggetti ipoteticamente interessati all'acquisto, anche se i vari contatti non hanno portato ad una positiva conclusione dell'operazione di alienazione, sia tramite la presentazione, presso il comune di Cremona, di una proposta di variante al P.G.T. che prevede una parziale trasformazione d'uso dell'immobile con una quota di residenza oltre ad una quota di spazi per uffici e terziario. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

Programma 6 – Ufficio tecnico

Obiettivo operativo n.7 -Titolo: Valorizzazioni dismissioni, alienazioni immobiliari Dirigente Responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il patrimonio immobiliare è diventato ormai la principale, se non l'unica, fonte di risorse per la pubblica amministrazione. L’ottimizzazione della redditività del patrimonio non può, quindi, non essere un obiettivo prioritario delle amministrazioni locali che sono, al tempo stesso, proprietarie di consistenti patrimoni immobiliari - che assorbono, più che produrre, risorse - ed assoggettate a sempre più stringenti vincoli di bilancio. L’importanza della valorizzazione del patrimonio immobiliare è desumibile anche dai numerosi interventi legislativi che, nell’arco dell’ultimo decennio, hanno introdotto norme tese, direttamente o indirettamente, ad incentivare il concorso della leva immobiliare da parte della pubblica amministrazione al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario. Si richiama, a tale proposito, il comma 15 dell’art. 4 della legge 488 del 1999 (Finanziaria 2000) che ha esteso alle Regioni e agli enti locali le disposizioni applicabili alle dismissioni dei beni pubblici statali, ricavabili dai testi di cui all’art. 3 comma 99, 99 bis e 100 della legge 23 dicembre 1996 n. 662 e dell’art. 19 della legge n. 488 del 1999, alle operazioni di cartolarizzazione, alla creazione di fondi immobiliari (DL 351/2001 convertito con modifiche nella L. 410/2001) ed in generale alle disposizioni che, più o meno direttamente, sono volte ad incentivare le operazioni di dismissione e valorizzazione immobiliare per una gestione efficace e redditizia del patrimonio. In particolare, è stato previsto l’obbligo di adozione, da parte delle amministrazioni pubbliche, di piani triennali finalizzati alla razionalizzazione dell’utilizzo, tra l’altro, di beni immobili ad uso abitativo o di servizio e la trasmissione di apposite relazioni all’organo di controllo interno ed alla Sezione regionale della Corte dei conti competente per territorio (art. 2, comma 594, della L. 244/2007), mentre l’art. 58 del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito nella L. n. 133/2008, ha imposto agli enti territoriali di redigere annualmente un piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, da allegare al bilancio di previsione, in cui inserire i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non ritenuti strumentali all’esercizio delle proprie funzioni istituzionali. Si evidenziano, infine, i recenti interventi del legislatore, in special modo l’art. 27 del DL 201/2011 che prevedono “per la valorizzazione, trasformazione, gestione e alienazione del patrimonio immobiliare pubblico di proprietà dei Comuni, Province, Città metropolitane, Regioni, Stato e degli Enti vigilati dagli stessi, nonché dei diritti reali relativi ai beni immobili, anche demaniali, la promozione da parte del Ministero dell'economia e delle finanze - Agenzia del demanio di iniziative idonee per la costituzione, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, di società, consorzi o fondi immobiliari”. La provincia, quindi, ha selezionato mediante procedura ad evidenza pubblica un fondo immobiliare chiuso, pubblico, della durata di quindici, anni al quale ha conferito i seguenti immobili: complesso immobiliare

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denominato “ Monastero di S. Monica” (ex Caserma Goito), terreni in località Brancere, palazzo Tinti Pallavicino Clavello, palazzo Provinciale di Casalmaggiore, aeroporto in località Migliaro, complesso immobiliare sede dell'ex Provveditorato agli Studi di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28, palazzo Provinciale di Crema, immobile di via Bel Fuso n. 4 e 6 e di Via Bella Rocca n. 7, porzione di immobile ex Sede Genio Civile e ceduto i seguenti immobili: caserma cc di Casalmaggiore, caserma cc di Cremona, porzione di immobile sito in C.so Vittorio Emanuele II n. 28. Nel piano delle alienazioni relativo all'anno 2016, stante le attuali incertezze di bilancio non è previsto il trasferimento al fondo di altri immobili al fine di non aggravare ulteriormente la situazione delle locazioni passive. Oltre alla costituzione ed al conferimento diretto di beni nel fondo immobiliare, proseguirà l'azione diretta di vendita sia di abitazioni appartenenti al patrimonio storico della Provincia, sia delle case cantoniere recentemente trasferite dall’A.N.A.S., nonchè dei numerosi reliquati stradali, di varie dimensioni e valore di cui la provincia è proprietaria. RISULTATI CONSEGUITI - Conferimento/cessione immobile di Toscolano Maderno: La Provincia di Cremona ha da tempo avviato politiche di gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare tese ad incrementare l'efficienza nella gestione delle risorse patrimoniali non solo in un'ottica di conservazione e di miglior utilizzazione economica, ma anche di trasformazione attiva di tutte le componenti e come ricerca di nuove soluzioni più redditizie e funzionali per l'implementazione di progetti di valorizzazione territoriale e locale. In tale ottica ha costituito il Fondo Eridano, tramite la società di gestione Prelios Sgr spa con dcp n. 121 del 9 ottobre 2012 . Tra i progetti immobiliari regionali più ambiziosi si colloca la riqualificazione urbanistica del comparto Stalloni di Crema, destinato ad accogliere sia la sede unica cremasca dell'ASL Cremona, sia uffici privati nonché attività commerciali di vicinato. A tal fine è' stata avviata una stretta relazione tra i soggetti sopra indicati ed è stato redatto un protocollo di intesa teso a regolamentare i reciproci impegni delle parti sia per la regolazione degli immobili da valorizzare per garantire la copertura economica del progetto di riqualificazione, sia per addivenire ad un successivo accordo di programma finalizzato alla riqualificazione e alla valorizzazione del “Centro Ippico” di Crema. Gli impegni che la Provincia di Cremona ha assunto con la sottoscrizione del protocollo di intesa sono relativi all'alienazione dell'immobile di Toscolano Maderno, derivante da donazione modale del Consorzio provinciale antitubercolare di Cremona, e alla risoluzione del rapporto contrattuale con l'Istituto ospedaliero di Sospiro, al quale il bene è attualmente concesso in uso gratuito per la durata di anni 99 (scrittura privata del 12.04.1999). Si ritiene di sottolineare come tale protocollo salvaguardi il “modo” di cui alla richiamata donazione nell'interesse dell'ASL di Cremona, subentrato al Consorzio provinciale antitubercolare, la quale, con la partecipazione al protocollo, ha pienamente assentito al progetto, condividendone le finalità. L'atto di risoluzione del comodato gratuito con IOS sarà condizionato all'esito positivo della stima redatta dall'Agenzia del Demanio di Brescia rilasciato dal Valutatore Indipendente di Prelios SGR e della procedura ad evidenza pubblica per l'alienazione dell'immobile, procedura che sarà seguita da Prelios Sgr SpA previo conferimento dell'immobile al fondo Eridano sospensivamente condizionato all'esito positivo delle procedure di vendita. L'importo ottenuto dall'alienazione, dedotti i costi, verrà destinato per il 50% a Regione Lombardia per la riorganizzazione dell'Asl Cremona attraverso l'unificazione in un'unica sede dei proprio uffici siti in Comune di Crema, tramite intervento di riqualificazione del Centro ippico; la restante parte rimarrà nelle disponibilità del Fondo Eridano per le successive operazione immobiliari previste dal protocollo. Regione Lombardia ha approvato il testo con proprio atto n. 1519 del 20 marzo 2014. La procedura dettata dal protocollo di intesa ha subito un arresto irrevocabile dal momento che Prelios SGR per il tramite del proprio Valutatore Indipendente non ha accolto la stima dell'Agenzia del Demanio, bensì

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ha stimato in misura inferiore l'immobile, condizione che ai sensi del punto 3.2 del protocollo citato annulla gli accordi intercorsi e sottoscritti. Si è successivamente presa in considerazione la possibilità di conferire il bene alla CASSA DD.PP. Che avrebbe acquisito il bene per il tramite di un proprio Fondo Immobiliare. Acquisita tutta la documentazione l'operazione non è andata a buon fine a causa della forte discrepanza di valutazione fra la stima dell'Esperto della Cassa DD.PP. e la stima dell'Agenzia del Demanio. La Provincia di Cremona ha inteso, tuttavia, perseguire ugualmente la vendita dell'immobile di Toscolano Maderno e pertanto ha ritenuto di procedere in forma autonoma a bandire un'asta pubblica. In esecuzione della deliberazione del Presidente n 136 del 7/7/2015, con determinazione n. 329 del 22/7/2015 veniva infatti indetta procedura di gara volta all'alienazione dell'immobile per un importo a base d'asta di euro 13.800.000,00, da tenersi con il metodo delle offerte segrete in aumento rispetto al prezzo posto a base d'asta, ai sensi dell'art. 73 lett. C e art. 76 del Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato, approvato con R.D. 23.5.1924 n.827 e s.m.i., procedura di gara dichiarata deserta per mancanza di offerenti; Così come previsto dall'art. 8 comma 3 del “Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare della Provincia di Cremona” dopo il primo esperimento d’asta andato deserto, l'Amministrazione può procedere ad una riduzione del prezzo a base d’asta in misura non superiore al 15% del valore di stima...”.e quindi successivamente, in esecuzione della deliberazione del Presidente n 181 del 25/9/2015, con determinazione n. 425 del 30/9/2015 veniva indetta una nuova procedura di gara volta all'alienazione dell'immobile per un valore di euro 11.730.000,00, anch'essa dichiarata deserta per mancanza di offerenti; L'art. 8 comma 4 del “Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare della Provincia di Cremona” recita che “Qualora anche il secondo esperimento di gara vada deserto, il Consiglio Provinciale può valutare se proporre una nuova asta con rideterminazione del prezzo mediante ulteriore riduzione non superiore al 15% del valore già ridotto...”; e pertanto con deliberazione n. 41 del 17/11/2015 il Consiglio Provinciale conveniva di applicare l'ulteriore riduzione della percentuale del 12% del prezzo del valore già ridotto, quale valore intermedio fra la riduzione standard del 10%, prevalentemente applicata in caso di asta deserta e la riduzione massima (del 15%) consentita dal vigente “Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare della Provincia di Cremona” portando così il valore dell'immobile ad euro 10.322.400,00; anche tale asta veniva però dichiarata deserta per mancanza di offerenti; Successivamente, con determinazione n. 385/2016, in esecuzione della deliberazione del Consiglio n. 36 del 13/10/2016, a seguito della dichiarazione di gara deserta in relazione al terzo esperimento d'asta tenutosi in data 11/12/2015, veniva confermata la volontà di procedere alla vendita dell'immobile incaricando il dirigente del Settore Patrimonio ed Edilizia scolastica allo svolgimento di una nuova procedura di gara e fissando l’importo a base d’asta in € 8.800.000,00.=, pertanto con un ulteriore ribasso del 14,75%, ai sensi dell’art. 8 del “Regolamento per l’alienazione del patrimonio immobiliare della Provincia di Cremona”; anche tale asta veniva però dichiarata deserta per mancanza di offerenti. Allo stato attuale, si è in attesa di definire con Regione Lombardia gli eventuali futuri sviluppi dell’alienazione del bene. - Alienazione reliquati stradali: Nell'anno 2016 sono stati venduti altri 9 reliquati stradali, oltre quelli alienati negli anni precedenti e trascritti nell'elenco sotto riportato.

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COMUNE FOGLIO MAPPALE QUALITA’

Annicco 13 265 Incolto produttivo

Pandino 23 728 Seminativo

Ripalta Arpina 8 94 Incolto sterrato

Ripalta Arpina 8 117 Incolto sterrato

Ripalta Arpina 8 118 Incolto sterrato

Ripalta Arpina 8 188 Incolto sterrato

Ripalta Arpina 8 238 Incolto sterrato

Ripalta Arpina 8 240 Incolto sterrato

Ripalta Arpina 8 241 Incolto sterrato

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 8 “Statistica e sistemi informativi”

Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Attività del C.E.D. Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Il servizio Ced, centro elaborazione dati, è la struttura organizzativa che all'interno dell'ente si occupa dell'ICT, dimensione di attività che in progressione supporta tutte le funzioni e i servizi a vario livello in un obiettivo generale e trasversale rivolto all'automazione. Il filo conduttore di tutto il lavoro della struttura si può riassumere nei contenuti dell'Agenda Digitale che ai vari livelli di governo delle amministrazioni pubbliche definisce le finalità e insieme le modalità dell'informatizzazione degli enti pubblici. La diffusione della Posta Elettronica Certificata, la digitalizzazione degli atti, la messa on line dei servizi dell'ente, la pubblicazione degli atti e delle informazioni attraverso il sito costituiscono i capisaldi dell'informatizzazione. A supporto degli obiettivi sopra delineati e pressoché raggiunti nella loro interezza sta una dotazione e una manutenzione di software e hardware che da una parte acquisisce beni e servizi all'esterno, dall'altra guida con risorse proprie di analisi e scelta l'orientamento tra i prodotti sul mercato informatico. Alla base della finalizzazione orientata sull'Agenda stanno quindi le attività di committenti verso l'esterno, di monitoraggio del funzionamento, di garanzia dell'integrità dei dati e degli apparati informatici, di gestione delle postazioni interne attraverso una costante dialettica client-server web oriented un help desk interno e un supporto costante alla formazione e all'attivazione dei verticali di settore. Lo sviluppo software completa ed integra questa attività supportando attività verticali di settore che non trovano sul mercato i prodotti adeguati oppure sconterebbero tempi e oneri non sostenibili ai acquisizione, customizzazione e sviluppo. Nell'evoluzione del servizio che con gradualità si muove attraverso l'attività ordinaria nei suoi risvolti innovativi si fronteggia il rinnovo del centro sistema con le prospettive di raffronto verso le alternative del cluod computing e il passaggio alla conservazione digitale sostitutiva di atti e documenti, insieme ad un percorso purtroppo lento e costellato da ostacoli e impasse verso l'introduzione degli applicativi open. Anche lo scambio e l'apertura ai dati in formato aperto costituiscono un orizzonte evolutivo di obbligatorio approdo e insieme un banco di prova per lo sviluppo del livello di prestazione offerto dalla struttura. RISULTATI CONSEGUITI In attesa di una programmazione regionale che indichi, oltre ai programmi, anche le risorse disponibili, l'ufficio ha iniziato un percorso di diffusione presso gli istituti scolastici e i Comuni del materiale culturale prodotto dalla soppressa APIC con l'intento di valorizzare e favorire la consultazione e la conoscenza di una mole notevole di produzione di pubblicazioni di apprezzabile contenuto culturale in vari campi dell'arte, della storia e della cultura popolare del territorio.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 8 “Statistica e altri sistemi informativi”

Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Sviluppo e coordinamento dell’attività statistica Dirigente Responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Gli Uffici Statistica delle Province fanno parte del Sistema Statistico Nazionale (SISTAN) istituito con Decreto Legislativo 322/89 ed avente lo scopo di disciplinare le attività di rilevazione, elaborazione, analisi, diffusione e archiviazione dei dati statistici, svolte dagli enti e dagli organismi pubblici di informazione statistica. In base alla Direttiva n. 6/2008 del Comstat “Disposizioni per l'organizzazione ed il funzionamento degli uffici di statistica delle Province”, gli Uffici di Statistica provinciali oltre a collaborare con l’ISTAT alle rilevazioni ufficiali dell’Ente (in quanto responsabili dell'acquisizione, della tutela, dell’elaborazione, della trasmissione dei dati, del rispetto dei tempi e delle modalità previste per le singole fasi delle rilevazioni comprese nel Programma Statistico Nazionale), svolgono anche funzioni di coordinamento statistico interno per le rilevazioni che interessano l'amministrazione di appartenenza; producono statistiche finalizzate all'attività istituzionale dell'ente; promuovono e sviluppano a fini statistici gli archivi gestionali e le raccolte di dati; controllano, validano ed analizzano i dati riferiti all'amministrazione di appartenenza; svolgono attività di ricerca e producono pubblicazioni statistiche (direttiva n. 1/91 del Comstat - art. 3). In conformità con quanto stabilito dalla normativa, l’Ufficio Statistica della Provincia di Cremona: - raccoglie, elabora e pubblica in un compendio statistico i dati della popolazione residente per Comune, per distretto e per circoscrizione, con i relativi indicatori demografici, a supporto delle attività di programmazione dell'Ente e dei Comuni; - pubblica sul sito internet provinciale dati di interesse socio-economico a supporto degli enti e degli attori economici del territorio; - collabora con alcuni settori provinciali all’acquisizione dei dati ed alla loro elaborazione. In particolare, realizza il compendio statistico sul turismo, elaborando i dati raccolti dai colleghi del Servizio Promozione turistica sui flussi turistici, sulla consistenza degli esercizi ricettivi, sugli utenti degli uffici IAT provinciali e sugli ingressi ai musei del sistema museale provinciale. Collabora con il CED per la realizzazione del Documento Organizzativo sulla Sicurezza, basato sui dati raccolti per l’indagine “Censimento degli archivi amministrativi delle Province e delle città metropolitane”. Collabora con i servizi sociali per l’elaborazione dei dati demografici sulla popolazione e gli stranieri residenti nei Comuni che confluiscono nel “Rapporto statistico sulla popolazione e gli stranieri residenti”; con l’ufficio istruzione per la raccolta dei dati relativi alle scuole statali, non statali e alle università provinciali che servono anche a realizzare il “Rapporto statistico sulla popolazione scolastica”; col servizio programmazione e valutazione per i dati statistici provinciali e comunali e quelli relativi alle unioni di comuni, da inserire nella relazione al DUP. Quest'anno si è instaurata anche una collaborazione con il servizio pianificazione territoriale per l'elaborazione di alcuni dati sul consumo di suolo da inserire nel progetto di Piano provinciale. I dati acquisiti sono ordinati in programmi informatici che consentono di trasmettere precise elaborazioni a cittadini, enti ed organizzazioni che ne facciano richiesta, oltre ad essere pubblicati sul sito internet della Provincia di Cremona sotto forma di tabelle o di pubblicazioni commentate. In conformità con la legge n. 56 del 7 aprile 2014, che prevede tra le attività delle Province “la raccolta e l’elaborazione dei dati” e “l’assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali” e in conformità con il protocollo d'intesa ISTAT, ANCI ed UPI del 20 aprile 2016 che ha inaugurato una nuova stagione per la statistica nelle autonomie locali, improntata alla collaborazione fra Enti, l’Ufficio Statistica fornirà supporto ai Comuni che lo richiederanno e realizzerà un compendio statistico per i comuni che lo scorso anno hanno firmato il protocollo d'intesa per il “supporto e il coordinamento della funzione statistica”.

Continuerà la collaborazione con il CUSPI (Coordinamento Uffici Statistica delle Province italiane) e con l’ISTAT sui progetti fin’ora condivisi, come lo studio progettuale sul “BES (Benessere Equo e Sostenibile) delle Province”, che vedrà nel 2016 l'aggiornamento degli indicatori del BES della provincia di Cremona e il completamento dell’indagine “Censimento degli archivi amministrativi

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delle Province e delle città metropolitane” (PSN codice SIS PRO 00002) per gli archivi delle restanti Missioni ancora da censire. Si tratta di due progetti importanti che vedono le Province agire in un’ottica di sistema, per valorizzare la funzione statistica all’interno e all’esterno dell’ente. E' in questo spirito di collaborazione e per rafforzare il ruolo della statistica nei nuovi enti di area vasta, che il referente dell'Ufficio statistica è entrato a far parte del Comitato di Presidenza del CUSPI. RISULTATI CONSEGUITI Nell’anno 2016 L’Ufficio Statistica ha conseguito i seguenti risultati:

→ Elaborazione dei dati ISTAT sulla popolazione e gli stranieri residenti al 31/12/2015 nei comuni della provincia di Cremona e realizzazione della pubblicazione “Compendio Statistico sulla popolazione residente al 31-12-2015” che riporta, oltre ai dati comunali, indicatori e accorpamenti di dati a livello provinciale, distrettuale e per le quattro circoscrizione per l’impiego. Il compendio è stato pubblicato sul sito internet il 1° luglio 2016.

→ Pubblicazione di 190 tabelle/elaborati statistici sul sito internet provinciale, a supporto degli enti del territorio e dei cittadini. Gli accessi alle pagine web dell’Ufficio statistica nel 2016 sono state 11.190.

→ Sono stati raccolti ed elaborati i dati relativi alle scuole statali e non statali (derivanti dai modelli delle rilevazioni integrative del MIUR), che sono stati integrati con i dati degli iscritti ai corsi di formazione professionale e per apprendisti, forniti dall’ufficio istruzione e con i dati degli iscritti alle università provinciali, forniti dalle cinque università provinciali. Questi dati sono stati utilizzati per realizzare il “Rapporto statistico sulla popolazione scolastica provinciale A.S. 2015-16” che è stato pubblicato su internet il il 10 ottobre 2016.

→ In collaborazione con il Servizio Turismo è stato realizzato il “Rapporto statistico sul turismo riferito all'anno 2015” che, oltre ai dati ISTAT sulle consistenze delle strutture ricettive e sul movimento dei clienti delle strutture ricettive, contiene anche l’elaborazione dei dati raccolti dagli uffici IAT provinciali sulle caratteristiche dell’utenza e l’elaborazione dei dati raccolti presso i musei provinciali, sugli ingressi ai musei. Il rapporto sul turismo è stato presentato al tavolo della Governance, convocato presso la CCIAA, il 9 maggio 2016 e nelle stessa data è stato pubblicato anche sul sito internet provinciale.

→ Nei mesi di novembre/dicembre si è svolto anche l’aggiornamento delle informazione relative agli archivi amministrativi dell’Ente, contenute nel data base “Censimento degli archivi amministrativi”. Le informazioni, opportunamente rielaborate dal CED, hanno permesso la realizzazione del “Documento Organizzativo sulla Sicurezza della Provincia di Cremona dell’anno 2016”, adottato con decreto n. 12/sett50, il 21 dicembre 2016. Inoltre alcuni archivi dell'Ente, aventi rilevanza statistica, sono stati inseriti nel portale ISTAT “DARCAP”, come previsto dall’indagine obbligatoria “Censimento degli archivi amministrativi delle Province e delle città metropolitane”, rispettando i tempi previsti (entro la fine dell'anno 2016).

→ Nel corso dell'anno è proseguita la collaborazione con il CUSPI (Coordinamento Uffici Statistica delle Province) per la condivisione dei progetti degli uffici statistica provinciali partecipando alle riunioni del Comitato di Presidenza del CUSPI, sia direttamente (riunione a Torino il 20 aprile in occasione della firma del protocollo d'intesa ISTAT-ANCI-UPI), sia tramite web-conference (2 riunioni)

→ Per quanto riguarda il supporto statistico ai Comuni, nel mese di agosto è stato pubblicato un rapporto statistico per gli 8 Comuni che avevano aderito nel 2015 al protocollo d’intesa con la Provincia per il “Supporto e il coordinamento della funzione statistica”. I rapporti statistici realizzati per i comuni di Spino d’Adda e i 7 comuni convenzionati per la funzione statistica, aventi come capofila Credera Rubbiano (Credera Rubbiano Capergnanica, Casaletto Ceredano, Gombito, Montodine, Moscazzano e Ripalta Arpina), sono stati pubblicati su internet il 20 settembre ed inviati per e-mail, alla stessa data, a tutti gli 8 comuni.

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→ Ad ottobre è stato anche firmato un protocollo d'intesa tra la Provincia di Cremona, il Comune di Cremona e la CCIAA per il “Coordinamento territoriale della funzione statistica”. Come prima azione di questo accordo è stato realizzato l'”Annuario statistico del Comune di Cremona - Anno 2016”, consegnato al Comune di Cremona, per la realizzazione grafica e la stampa, il 13 dicembre.

→ Il Comune di Cremona (assessorato al turismo) ha anche convocato in ottobre una riunione per valutare l'istituzione dell'”Osservatorio provinciale del turismo”, all'interno dal quale l'ufficio statistica provinciale avrebbe il compito di fornire periodicamente i dati sui flussi turistici e a fine anno di redigere il Rapporto statistico sul turismo. Per l'assessorato al turismo del comune di Cremona sono state effettuate 5 elaborazioni ad hoc durante l'anno, sui flussi turistici comunali.

→ Nel 2016 l'Ufficio statistica ha coordinato, come responsabile indicato dall'Ente, il questionario ISTAT “Censimento delle istituzioni pubbliche- anno 2016” che ha visto la compilazione di 11 schede di rilevazione dati, una per ogni unità locale esistente ed il coinvolgimento di tutti i settori per la fornitura di dati statistici inerenti l'indagine (periodo dell'indagine da aprile a settembre).

→ Sono inoltre proseguite alcune collaborazioni interne all'ente con alcuni settori, per la fornitura o l'elaborazione di dati di varia natura. Per l'ufficio ragioneria, è stato richiesto direttamente ai Comuni il dato sulla popolazione residente al 31/12/2015 da utilizzare per la compilazione del bilancio consuntivo. Per l'ufficio Area vasta è stato seguito l'aggiornamento delle informazioni relative alle Unioni di Comuni, pubblicate su internet anche sotto forma di cartina tematica, con l'ausilio dell'ufficio cartografico. Come supporto all'organizzazione dell'ufficio IAT (di competenza della Provincia fino al mese di giugno) sono state effettuate, oltre alle consuete elaborazioni mensili, ulteriori elaborazioni per il PDS e la programmazione dei turni mensili del personale allo sportello. Si è supportato anche l'ufficio istruzione nelle elaborazioni di dati da presentare in alcune relazioni e gli uffici del servizio Territorio per una valutazione delle metodologie utilizzate da Regione Lombardia relativamente al calcolo del consumo di suolo.

→ L'ufficio Statistica ha provveduto anche ad evadere alcune richieste di dati provenienti da privati cittadini, enti e istituzioni. In particolare sono state evase 20 richieste/elaborazioni di dati (5 per studenti universitari, 7 per il comune di Cremona e 8 per altri enti o privati).

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali Obiettivo operativo n. 1 Titolo: Affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale nei Comuni del territorio ricompresi nell’ Ambito aggregato Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI A seguito dell’entrata in vigore delle normativa che impone le gare per ambito, in forza dell'esperienza acquisita con la gara associata preambito svolta per delega di 34 Comuni e in considerazione della volontà del Comune di Cremona di proporre l'aggregazione degli ambiti Cremona Sud e Cremona Centro, la Provincia è stata delegata a svolgere sia il ruolo di stazione appaltante per la preparazione e l’espletamento della gara unica per gli 86 Comuni ricompresi nell’ambito aggregato, sia le funzioni tecniche locali preordinate alla redazione del bando di gara , nonchè la funzione di controparte del futuro contratto di servizio con il gestore d’ambito. La “fase uno” dell'obiettivo - che si auspica possa concludersi nel 2016 - consiste nel completamento del bando e nell’esperimento della gara “Ambito aggregato Cremona 2 Centro e Cremona 3 Sud “ nonché nella conseguente sottoscrizione del contratto di servizio con il gestore d'ambito. La “fase due” dell'obiettivo, che consiste nell'espletamento della funzione di controparte unica del contratto di servizio dovrebbe coprire tutto l'arco temporale di durata del contratto di servizio (che è pari a 12 anni), e comprende la consegna degli impianti dei singoli comuni man mano che scadono le relative concessioni in essere, nonché l'attività di vigilanza e controllo sull'esecuzione del contratto. Si evidenzia che in Regione Lombardia sono presenti 36 Ambiti e che solo in tre casi (oltre a Cremona, Pavia e Como) l'ente Provincia è stato investito di tutte le attività e competenze sopra illustrate, con l'ulteriore specificità che la Provincia di Cremona è l'unica ad aver aggregato due ambiti svincolando, di conseguenza, il comune capoluogo dall'obbligo normativamente imposto di assumere tali funzioni per l'ambito Cremona-Sud. Con riferimento invece all'ambito Cremona-centro, in forza del Dm 226/2011 le funzioni avrebbero dovuto essere espletate dal Comune con il maggior numero di abitanti qualora non fosse intervenuta la disponibilità e la scelta della Provincia Le attività necessarie per lo svolgimento delle deleghe ricevute presentano per la nostra realtà territoriale una particolare complessità in quanto nell’ambito aggregato sono presenti sia Comuni che, dopo l’entrata in vigore del c.d. decreto “Letta”, hanno già espletato, tra l’altro con modalità e tempi diversi, gare pubbliche, sia singole che associate e Comuni che non vi hanno ancora provveduto. RISULTATI CONSEGUITI Come condiviso con i Comuni durante gli incontri tenutisi sul finire del 2015 , al fine di evitare l’automatica comminazione di sanzioni economiche a loro carico , si è rispettata la scadenza del 31/12/2015 per la pubblicazione del bando della gara unica per gli ambiti aggregati, dando però ampia evidenza, nel preambolo del bando medesimo, al fatto che tale stringente tempistica non ha consentito, stante la complessità degli adempimenti tecnici prodromici alla corretta formulazione dei documenti di gara, che alla data di pubblicazione del suddetto bando, i dati gestionali venissero integralmente trasmessi dagli attuali Gestori e compiutamente elaborati, né che, conseguentemente, potessero essere avviate le necessarie verifiche con l’Autorità di settore, e pertanto prevedendo che il bando medesimo sarà successivamente integrato con contestuale proroga del termine per la formulazione delle offerte. Il 31 maggio e il 30 novembre 2016 si è provveduto alla pubblicazione della proroga della scadenza prevista, che attualmente è fissata per il 30.06.2017. Per tutto il 2016 sono proseguiti gli incontri con i Comuni e i gestori al fine di reperire i dati necessari al completamento del bando.

MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali Obiettivo operativo n. 2-Titolo: Supporto in ambito giuridico-amministrativo ai Comuni del territorio che

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necessitino di approfondimenti di specifici istituti giuridici. Dirigente Responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’obiettivo è quello di supportare le amministrazioni comunali fornendo l’assistenza tecnico-amministrativa indicata nel comma 85, lett. d), della legge n. 56/2014. Si tratta quindi di un servizio innovativo, che andrà adeguatamente pianificato, individuando in via preliminare gli ambiti, le modalità procedurali e le tempistiche di erogazione del servizio stesso. RISULTATI CONSEGUITI L’anno 2016 ha visto l’attività dell’Ente, su precisa indicazione degli organi politici, del territorio e della Regione Lombardia, concentrarsi in modo prevalente sul tema delle “zone omogenee”. L'articolo 1, comma 87, della Legge 7 aprile 2014, n. 56 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni” stabilisce che le funzioni fondamentali in capo alle Province sono esercitate nei limiti e secondo le modalità stabilite dalla legislazione statale e regionale di settore, secondo la rispettiva competenza per materia ai sensi dell'articolo 117, commi secondo, terzo e quarto, della Costituzione. Il successivo comma 89 prevede che “lo Stato e le regioni, secondo le rispettive competenze, attribuiscono le funzioni provinciali diverse da quelle di cui al comma 85 (ovvero le funzioni fondamentali ndr.), in attuazione dell'articolo 118 della Costituzione, nonché al fine di conseguire le seguenti finalità: individuazione dell'ambito territoriale ottimale di esercizio per ciascuna funzione; efficacia nello svolgimento delle funzioni fondamentali da parte dei comuni e delle unioni di comuni; sussistenza di riconosciute esigenze unitarie; adozione di forme di avvalimento e deleghe di esercizio tra gli enti territoriali coinvolti nel processo di riordino, mediante intese o convenzioni. Sono altresì valorizzate forme di esercizio associato di funzioni da parte di più enti locali, nonché le autonomie funzionali. Le funzioni che nell'ambito del processo di riordino sono trasferite dalle province ad altri enti territoriali continuano ad essere da esse esercitate fino alla data dell'effettivo avvio di esercizio da parte dell'ente subentrante; tale data è determinata nel decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al comma 92 per le funzioni di competenza statale ovvero è stabilita dalla regione ai sensi del comma 95 per le funzioni di competenza regionale”. L'articolo 9 dello Statuto della Provincia di Cremona così recita: “le aree omogenee sono determinate secondo caratteristiche geografiche, storiche, culturali, sociali ed economiche. Le aree omogenee costituiscono l'articolazione territoriale entro la quale promuovere lo svolgimento delle funzioni fondamentali della Provincia e le ulteriori funzioni eventualmente attribuite dalla legge, nonché favorire l’attuazione del processo di aggregazione delle funzioni fondamentali dei Comuni, mediante convenzioni, Unioni di Comuni o fusioni di Comuni. Sono costituite con deliberazione dell'Assemblea dei Sindaci, su proposta del Consiglio provinciale. Le aree omogenee sono strumenti di consultazione, interlocuzione e di coordinamento con gli organi provinciali, il cui raccordo territoriale può essere delegato ai singoli consiglieri. E' costituita la conferenza dei presidenti delle aree omogenee, presieduta dal Presidente della Provincia. Le aree omogenee costituiscono l'ambito nel quale la provincia:

• imposta, quanto alle proprie funzioni fondamentali o delegate, la programmazione inerente le aree medesime;

• promuove la collaborazione con i comuni e tra i comuni, anche in forma associata per l’esercizio delle funzioni fondamentali, o loro unioni anche mediante accordi di programma,

• convenzioni e protocolli di intesa;

• sviluppa sistemi coordinati di servizi pubblici;

• sviluppa forme di coordinamento territoriale nell'ambito del proprio PTCP;

• sviluppa forme di assistenza tecnico-amministrativa necessarie per lo sviluppo ed il

• rafforzamento delle gestioni associate delle funzioni comunali;

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• esercita le funzioni di predisposizione dei documenti di gara, di stazione appaltante, di monitoraggio dei contratti di servizio e di organizzazione di concorsi e procedure selettive;

• sperimenta forme coordinate di funzioni amministrative. Possono essere costituite aree omogenee sovraprovinciali per specifiche esigenze e necessità di gestione di servizi, attività ed esercizio delle funzioni. Con apposito regolamento, approvato dal Consiglio provinciale, si provvederà alla disciplina e al funzionamento delle aree omogenee, anche con riguardo alla loro rappresentanza.” La legge di riforma costituzionale “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte seconda della Costituzione”, respinta con referendum popolare ai sensi dell'art. 138 della Costituzione il 4 dicembre 2016, all'articolo 40, comma 4, stabiliva che “per gli enti di area vasta, tenuto conto anche delle Aree montane, fatti salvi i profili ordinamentali generali relativi agli enti di area vasta definiti con legge dello Stato, le ulteriori disposizioni in materia sono adottate con legge regionale”. L'articolo 7 della Legge Regionale 8 luglio 2015 , n. 19 “Riforma del sistema delle autonomie della Regione e disposizioni per il riconoscimento della specificità dei territori montani in attuazione della Legge 7 aprile 2014, 56 (Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni)”prevede l'istituzione per ogni provincia, di un “tavolo istituzionale di confronto, al fine di indicare, in via sperimentale e in accordo con la Regione, le zone omogenee eventualmente individuate dagli statuti provinciali quali ambiti territoriali ottimali per lo svolgimento in forma associata, da parte dei comuni ricompresi negli stessi ambiti, di specifiche funzioni e servizi comunali”. Lo stesso articolo prevede inoltre che il Tavolo istituzionale di confronto possa altresì “considerare, in via sperimentale, le zone omogenee quali ambiti territoriali ottimali per l'esercizio di specifiche funzioni, conferite o confermate dalla Regione alle province, con il concorso di comuni, forme associative intercomunali o comunità montane. Con convenzione tra gli enti interessati e la Regione sono disciplinate le modalità di esercizio delle funzioni di cui al presente comma, nell'ambito delle zone omogenee, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica”. Con DGR 7 marzo 2016, n. 4879, il Presidente della Giunta Regionale ha istituito un “Comitato riforme” quale cabina di regia e di coordinamento delle proposte di riforma del sistema delle autonomie, e, ai sensi del citato articolo 7 della Legge Regionale n. 19/2015, ha costituito presso ogni provincia della Lombardia, e fino al termine dell'attuale legislatura, i Tavoli istituzionali, quale sede di confronto per la definizione di una proposta di riforma del sistema delle autonomie in Lombardia. A partire dal mese di novembre 2015, 42 Comuni dell’Area Cremasca hanno approvato, nei rispettivi consigli comunali, la “proposta di percorso finalizzato alla costituzione dell'Area Omogenea del Cremasco”, come da deliberazione assunta dal Consiglio Comunale di Crema n. 80 del 9 novembre 2015, individuata come modello del documento assunto dai consigli comunali. I 42 Comuni che, al 6 aprile 2016, hanno deliberato in tal senso sono: Agnadello, Bagnolo Cremasco, Camisano, Campagnola Cremasca, Capergnanica, Capralba, Casale Cremasco, Casaletto Ceredano, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano, Castelleone, Chieve, Credera-Rubbiano, Crema, Cremosano, Cumignano sul Naviglio, Dovera, Fiesco, Genivolta, Izano, Madignano, Monte Cremasco, Montodine, Moscazzano, Offanengo, Palazzo Pignano, Pandino, Pianengo, Pieranica, Quintano, Ricengo, Ripalta Arpina, Ripalta Cremasca, Ripalta Guerina, Rivolta D’Adda, Romanengo, Salvirola, Sergnano, Torlino Vimercati, Trescore Cremasco, Trigolo, Vaiano Cremasco, Vailate. Si è addivenuti ad una proposta in tal senso da sottoporre al Consiglio provinciale, che tuttavia è venuta meno proprio a seguito del referendum del 4 dicembre 2016. La Provincia di Cremona ha inoltre redatto una relazione in tema di “zone omogenee” trasmessa al Consiglio Provinciale e agli organismi citati.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali Obiettivo operativo n. 3 -Titolo: CENTRO SERVIZI TERRITORIALE Dirigente Responsabile: dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI I Centri Servizi Territoriali sono strutture di aggregazione studiate per risolvere non solo i problemi dei piccoli Comuni, termine con cui di solito si intendono i Comuni con meno di 5000 abitanti ma, di tutte quelle realtà medio piccole che si trovano ogni giorno a dover affrontare esigenze di: - Scarsità di risorse finanziarie, che non permettono il raggiungimento di economie di scala, e che sono pressate dal patto di stabilità interno; - Carenza di personale, e quindi di conoscenze e competenze necessarie a compiere scelte di mercato adeguate; - Mancanza di infrastrutture, con particolare riferimento alla connettività. Di fronte a queste difficoltà il pericolo maggiore è quello di un divario digitale territoriale tra le realtà che sono in grado di investire con competenza nell'innovazione tecnologica delle infrastrutture e dei processi, offrendo servizi migliori ai propri cittadini e garantendo le condizioni adeguate per uno sviluppo economico del proprio territorio, e quelle che invece non possono permetterselo. Proprio per evitare questo pericolo di un digital divide sempre più imminente, per affiancare efficacemente il processo aggregativo dei piccoli comuni fornendo loro uno strumento reale e facilmente utilizzabile, è stato messo a punto un progetto finalizzato ad implementare ed aggiornare il CST della provincia rendendolo adeguato alle rinnovate esigenze ed, in particolare allo sforzo che il territorio è stato chiamato a compiere con il processo riformativo richiesto dalla sopravvenuta normativa. Nel corso del 2014 ha preso avvio il primo dispiegamento dei servizi con il coinvolgimento di Comuni del cremonese-casalasco che fino ad oggi non avevano mai fruito dei servizi di ConsorzioIT. Si prevede la revisione della composizione del Comitato Tecnico visto che i Comuni attraversano una fase di ridefinizione della loro struttura di rappresentanza e di servizio, nelle forme diffuse dall'unione e delle associazioni di funzioni, forme a cui è d'obbligo fare riferimento rivedendo la composizione del comitato tecnico proprio in merito all'individuazione dei rappresentanti politici espressione di queste rinnovate istituzioni. Gli uffici proseguiranno ad interagire ed a supportare il Comitato, Consorzio.IT e l’attività e le sinergie tra i Comuni affinché possano utilizzare sempre più un linguaggio comune funzionale all’operatività delle aggregazioni. La legge 56/2014 "cd. Delrio" ha previsto l'esercizio da parte degli enti di area vasta delle funzioni individuate dall'art. 1, comma 88, nonché in generale quella, individuata come fondamentale dall'art. 1, comma 85, lett. d) della Legge, di assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali. In quest'ottica, nel prossimo futuro i Comuni potranno optare per la stipula di apposite convenzioni con delega alla Provincia del coordinamento della gestione dei sistemi informativi di area vasta. RISULTATI CONSEGUITI La disponibilità della Provincia nel rappresentare un filtro tra le esigenze espresse dai Comuni e la gestione del CST è stata del tutto disattesa sia in forza della mancata riproposizione del tema da parte dei Comuni, sia da parte del CST che non ha mai convocato il Comitato d'indirizzo; conseguentemente i propone di dismettere l'obiettivo per il prossimo futuro nella prospettiva del prossimo riordino istituzionale.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 9 Assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali Obiettivo operativo n. 4 -Titolo: L'area vasta a servizio delle gestioni associate di funzioni comunali Dirigente Responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Come noto la legge n. 56 del 7 aprile 2014, “cd. Delrio”, recante “Disposizioni sulle città metropolitane,

sulle province e sulle unioni e fusioni di comuni”, ha operato un complesso e articolato riordino delle autonomie locali. In particolare, ha istituito le città metropolitane ed ha ridisegnato in modo sostanziale la disciplina statale sulle province, trasformandole in enti di secondo livello, governati da organi eletti non dai cittadini ma dai sindaci e dai consiglieri dei comuni del territorio. In questo nuovo assetto istituzionale, gli enti di area vasta sono strettamente legati da un rapporto di interdipendenza politica, funzionale e, in sintesi, anche organizzativa con i comuni del loro territorio. Questi ultimi sono stati assorbiti da tempo nel complesso processo di revisione istituzionale finalizzato, da una parte, alla razionalizzazione delle entrate ed al contenimento della spesa pubblica locale e, dall'altra, all'erogazione di servizi con efficacia, efficienza ed economicità: a partire dall’art. 14 del D.L. n. 78/2010, è stato introdotto l’obbligo della gestione associata dell’esercizio delle funzioni fondamentali, prevedendo che tutti i comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti (3.000 se appartengono o sono appartenuti a Comunità Montane), esercitino obbligatoriamente in forma associata, mediante unione di comuni (art. 32 TUEL) o convenzione (art. 30 TUEL), la quasi totalità delle funzioni. La riforma “Delrio” conferma la competenza della provincia sull'area vasta già delineata con l'art. 19 del d.lgs. 267/2000 “spettano alla provincia le funzioni amministrative di interesse provinciale che riguardino

vaste zone intercomunali o l'intero territorio provinciale”. Occuparsi oggi di pianificazione di area vasta, a valle della riforma dell'ente intermedio, significa lavorare in modo ancora più intenso di prima sulla cooperazione tra istituzioni e la messa a sistema dei relativi strumenti di pianificazione. Significa anche favorire una maggiore diffusione di nuovi strumenti di pianificazione associati tra più comuni, che siano capaci di delineare una visione unitaria e condivisa degli aspetti di area vasta che interessano l'unione o l'associazione. Questi piani potranno avere un respiro più strategico, centrato sugli aspetti di interesse sovracomunale, più che su questioni di dettaglio intercomunale o interconfine come si è riscontrato fino ad oggi in molte realtà. La pianificazione è necessariamente affiancata da una fase di programmazione nella quale la Provincia, oltre ad esercitare la funzione programmatoria nell'ambito delle competenze attribuite, è il luogo nel quale viene espressa l'articolazione della programmazione territoriale per lo svolgimento delle funzioni comunali; rappresenta altresì la sede nella quale si attuano tutte le forme consentite di cooperazione territoriale tra gli enti locali che la compongono al fine di esercitare con efficacia ed efficienza l'azione amministrativa. Nello specifico coopera con lo Stato e le Regioni nell'applicazione di quanto disposto dal comma 89, art. 1, della più volte citata L. 56/2014: Alla luce del complesso disegno esposto, al fine di dare voce alla profonda volontà di favorire la creazione di un territorio omogeneo e coordinato, si delinea la prossima attività declinandola nei seguenti obiettivi: 1) Prosieguo attività di supporto ai Comuni La Provincia impronta la propria azione amministrativa al metodo della partecipazione, della collaborazione e del coordinamento al fine di rendere coerente e sistemica l'azione propria e dei Comuni. In tale ottica, ed in piena sintonia con quanto previsto dalla L. 56/2014, ritiene strategico proseguire nell'assistenza tecnico-amministrativa, necessaria per lo sviluppo ed il rafforzamento delle gestioni associate delle funzioni comunali, per migliorare le sinergie ed ottimizzare i risultati e l'utilizzo delle risorse. Le proposte operative, di cui alcune in forma ancora embrionale ed altre gia’ più strutturate, offerte a partire dall'anno 2015 sono le seguenti:

• consulenza per aspetti giuridici-amministrativi, organizzativi-gestionali del personale;

• supporto per favorire lo sviluppo e l'omogeneizzazione dei sistemi informatici (digitalizzazione attività);

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• supporto dell'azione amministrativa in campo statistico;

• supporto informativo e di consulenza per la corretta applicazione degli obblighi di sicurezza (D.Lgs. 81/2008);

• supporto informativo e di consulenza per la corretta applicazione degli obblighi di trasparenza (D.Lgs. 33/2013) e di anticorruzione (L. 190/2012);

• supporto tecnico/informativo su sicurezza stradale e lavori pubblici – strade – edilizia scolastica;

• sportello tecnico/informativo/formativo in materia di adempimenti catastali – supporto informativo/formativo in tema di anagrafe all'edilizia scolastica;

• supporto informatizzazione inventario beni mobili;

• supporto formativo/informativo sui servizi assicurativi;

• consulenza in materia espropriativa;

• supporto per adempimenti sulla riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato;

• supporto tecnico-giornalistico;

• sportello tecnico/informativo/formativo per accesso alle piattaforme informatiche e centrali di committenza per lavori, servizi e forniture.

Relativamente a quest'ultima funzione, nell'attesa della completa emanazione delle direttive richiamate dal D.Lgs. n. 50/16, è intenzione prevedere la strutturazione di uno staff stabile, certificato ai sensi del Codice, che presidi la materia e, in prospettiva, possa fornire la propria qualificata collaborazione al territorio. 2) Collaborazioni stabili tra Province Il supporto ai Comuni si avvarrà inoltre del lavoro di confronto con le Province di Bergamo, Brescia e Mantova, con particolare attenzione ai temi individuati nell'ambito dell'Intesa tra i 4 enti territoriali sottoscritta nel gennaio 2016, ovvero: - stazione unica appaltante; - servizio europeo per l'area vasta (Pianificazione, programmazione e finanziamenti europei); - sistemi informativi, innovazione tecnologica, raccolta ed elaborazione dati, piattaforma informatica. RISULTATI CONSEGUITI E’ proseguito il confronto con le Province dell’Intesa e in particolare si è tenuto a Cremona il 6 giugno 2016 un incontro che ha permesso un confronto e un aggiornamento su quanto ciascuna Provincia ha sviluppato rispetto ai servizi di supporto ai Comuni, all’Ufficio bandi europei, alla stazione unica appaltante. Nel corso del 2016 la Provincia ha inoltre collaborato con l’Unione delle Province d’Italia (UPI) in merito agli approfondimenti su stazione unica appaltante, ufficio bandi europei e sistemi informativi.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 10 Risorse umane Obiettivo operativo n.1 Titolo: Acquisire, gestire dal punto di vista giuridico, economico e previdenziale il personale a tempo indeterminato e determinato dell'ente. Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti RISULTATI ATTESI Acquisire le risorse umane a tempo indeterminato e a tempo determinato, a seguito dello svolgimento di procedure selettive Erogare regolarmente il salario fondamentale e accessorio nel rispetto della contrattazione nazionale ed aziendale Assicurare il servizio sostitutivo di mensa mediante buono pasto elettronico Attivare le relazioni sindacali nelle forme previste Attuare il piano di sorveglianza sanitaria previsto dal D. Lgs. 81/08 Attivare gli stages e i tirocini formativi in relazione alle richieste degli studenti e alle esigenze dell’ente Assicurare ai settori il supporto necessario per la corretta applicazione degli istituti normativi e contrattuali Predisporre ed attuare il piano triennale delle azioni positive Migliorare il sistema di comunicazione e relazione con i dipendenti Fornire consulenza ai comuni del territorio in materia di gestione del personale (istituti giuridico-economici, pensioni, previdenza e sicurezza) Favorire la diffusione della cultura della previdenza e della consapevolezza della sua importanza all'interno dell'ente RISULTATI CONSEGUITI Le disposizioni legislative vigenti nel 2016 hanno confermato il blocco delle assunzioni a qualunque titolo per le province in attesa della conclusione del processo di riordino. L'attività di gestione del personale sotto i vari aspetti, giuridici, economici e previdenziali, è proseguita con il consueto impegno. In particolare, a) Il salario fondamentale e accessorio è stato erogato con continuità così come continua positivamente l'erogazione del servizio sostitutivo di mensa tramite buono pasto elettronico, che ha garantito, fin dalla sua attivazione, un utilizzo corretto e un conseguente significativo risparmio di spesa rispetto alla precedente modalità (buoni cartacei). Nel corso del 2016 la spesa per la mensa a carico dell’Ente (anno 2016: €. 91.500,00) è ulteriormente diminuita rispetto all’anno precedente (anno 2015: €. 175.300,00) anche a seguito della riduzione del numero dei dipendenti in ragione della ricollocazione del personale sovrannumerario dell’Ente (- 97 dipendenti); b) le relazioni sindacali si state condotte correttamente, in un contesto leale e trasparente, con la stipula entro l’anno di riferimento dei contratti decentrati riferiti sia all'area dirigenziale sia al personale del comparto per la parte economica. Si è, altresì, dato corso ad un confronto costante e proficuo volto, da un lato, ad accompagnare il processo di riordino provinciale e, dall’altro, a seguire la riorganizzazione dell’Ente in relazione alle funzioni attribuite dalla legge e delegate dalla Regione; c) il piano di sorveglianza sanitaria è stato correttamente eseguito. A seguito della pubblicazione di apposito avviso e della successiva fase di valutazione delle offerte pervenute, è stato affidato alla società Galeno Cremona di Cremona (CR) l'incarico di medico competente ai sensi del D.lgs.81/2008, per due anni, a far data dal 24.01.2016 e fino al 23.01.2018. Attraverso la convenzione stipulata si è assicurato un presidio adeguato, riducendo la spesa già sostenuta per la stessa finalità nel 2015 (anno 2016: €. 12.132,00; anno 2015: €. 12.529,00) e, in ogni caso, consolidando il risparmio rispetto agli anni precedenti (anno 2014: € 18.784,00; anno 2013 €. 19.007,00). Sono stati realizzati, nei mesi di settembre e ottobre, i controlli obbligatori per la verifica della presenza di sostanze psicotrope per alcune categorie di dipendenti facenti parte del settore infrastrutture stradali; d) l'attivazione di stages e tirocini, dopo la recente riforma, è stata oggetto di particolare cura e attenzione; ha visto la conclusione nel corso dell'anno di 12 tirocini, con risultati altamente positivi come desumibili dalle relazioni di fine stage;

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e) le principali novità normative sono state adeguatamente presidiate anche attraverso la predisposizione di relazioni esplicative con finalità principalmente divulgativa, che in modo semplice e chiaro fornissero a tutto l'ente un quadro aggiornato circa la disciplina della materia; f) è stata data attuazione alle iniziative relative al terzo anno del piano triennale delle azioni positive, approvato con deliberazione di Giunta n. 62/2014, nel quale sono individuate le seguenti cinque AREE di azione, all'interno di ciascuna delle quali vengono proposti e delineati interventi operativi: - Area informazione-formazione-aggiornamento; - Area conciliazione tempi di vita e di lavoro; - Area benessere organizzativo, salute e sicurezza; - Area tempo libero; - Area istituzioni.

La principale attività svolta in sinergia con il SPP si è concentrata sulla predisposizione e somminstrazione del questionario in tema di benessere organizzativo e stress lavoro correlato. Le risultanze del questionario saranno oggetto di elaborazione e riflessione nel corso del 2017. g) è proseguito e implementato l'utilizzo del portale del dipendente per la gestione delle assenze; h) è proseguita, inoltre, l'attività di consulenza fornita ai comuni della provincia tramite il servizio Personale risponde, con il quale sono state date risposte in tempi brevi ridotti (generalmente non più di tre giorni lavorativi) ai 23 quesiti pervenuti in materia giuridica, amministrativa, economica e previdenziale, sempre in relazione al rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici; i) in ambito previdenziale, a seguito del progetto avviato da INPS di consolidamento della banca dati delle posizioni assicurative dei dipendenti pubblici (dati giuridici ed economici), l'ente ha lavorato a stretto contatto di INPS per l’implementazione della stessa banca dati. E’ stato, inoltre, fornito adeguato riscontro alle richieste di informazioni e chiarimento da parte dei dipendenti in materia previdenziale e pensionistica. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 10 Risorse umane Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Sviluppo organizzativo Dirigente responsabile : Avv. Rinalda Bellotti RISULTATI ATTESI - rivedere la dotazione organica dell'ente ai sensi della L.56/2014 e della L.190/2014 - sulla base di una attenta analisi, che tenga conto dei bisogni interni e di quelli esterni del territorio, alla luce del nuovo quadro che identifica la provincia come "casa dei comuni", disegnare ed attuare la nuova macro organizzazione con la consapevolezza che in questo quadro ancora fluido, segnato dalla scarsità di risorse finanziarie, il modello organizzativo debba evolvere dinamicamente sia alla luce delle cessazioni di personale che via via si verificano sia alla luce della previsione di un quadro a regime a valle del completamento del riordino -adattare la struttura teorica dell'organico provinciale alle necessità discendenti dall'esercizio delle competenze dell'ente e all'orientamento dei programmi dell'amministrazione - favorire il buon andamento della attività amministrativa attraverso un'equilibrata assegnazione del personale ai settori ricorrendo prioritariamente, nella presente fase, alla mobilità interna. RISULTATI CONSEGUITI Il 2016 è stato un anno particolarmente intenso sotto il profilo della riorganizzazione con la definizione di un nuovo assetto a seguito del complesso processo di ricollocazione del personale soprannumerario ed in relazione all’accordo stipulato tra Regione Lombardia e le Province lombarde nel dicembre 2015. In particolare, nel corso del 2016 sono stati ricollocati mediante il portale governativo della mobilità (oltre che sulla base degli accordi assunti nell’ambito dell’osservatorio regionale) 26 dipendenti e sono stati assegnati alle funzioni regionali delegate confermato in capo all’Ente n. 20 dipendenti. A questi si aggiungono 19 pensionamenti. La nuova dotazione organica dell’Ente inerente le funzioni fondamentali di cui alla L. 56/14, la funzione di polizia locale e le funzioni trasversali, è stata definita in 231 dipendenti. Ad oggi non risulta ancora ricollocato il personale (n. 55 dipendenti) dedicato alle funzione mercato del lavoro. La definizione della dotazione organica ha proceduto di pari passo con la modifica della macro

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organizzazione dell’Ente, la conseguente ristrutturazione dell’assetto organizzativo e la ridefinizione delle competenze in capo ai dirigenti. In particolare, sono state accorpate in uno stesso settore le competenze in materia di pianificazione territoriale, ambiente e trasporti, dopo l’assegnazione delle funzioni inerenti l’agricoltura, caccia e pesca alla Regione e sono state accorpate le competenze in materia di viabilità (pianificazione, progettazione e manutenzione); si è inoltre proceduto alla ridefinizione delle competenze in materia di appalti, provveditorato e in ordine alle politiche europee. Il nuovo assetto, così come definito nel corso del 2016, rappresenta un elemento importante e prodromico per poter dare attuazione, seppur in modo graduale, alla funzione tipica provinciale di supporto tecnico-amministrativo ai Comuni. Le modifiche alle competenze dei Settori sono state accompagnate da una equilibrata assegnazione del personale al fine di garantire stabilità e omogeneità nello svolgimento di funzioni ed erogazione dei servizi. Il quadro generale resta, in ogni caso, soggetto ad ulteriori modifiche alla luce dell’esito negativo del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 10 Risorse umane Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Formare il personale dipendente Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti RISULTATI ATTESI Garantire la formulazione e la attuazione del piano di formazione generale del personale. Valorizzazione e incremento delle competenze del personale sia in ambiti trasversali sia specialistici Nella presente fase, caratterizzata da significativi cambiamenti, la formazione riveste ancora maggiore rilievo in quanto fornisce al personale gli strumenti più adatti per affrontarli. In particolare, verrà riservato uno spazio ampio alla formazione in materia di appalti sulla base di una duplice esigenza/considerazione: l' entrata in vigore del D.lgs.50/2016 e la necessità che la provincia sia punto di riferimento per i comuni. La provincia, infatti, oltre a sviluppare competenze adeguate per far fronte alle proprie esigenze interne, deve aprirsi al territorio per divenirse efficace strumento operativo. RISULTATI CONSEGUITI Nel 2016, caratterizzato principalmente dall’impegno a portare a termine quanto previsto ed imposto dalle LL.56/2014 e 190/2014, è stato giocoforza rinviare la stesura del piano alla seconda parte dell’anno anziché procedere, come di consueto, nei primi mesi. Quanto sopra anche in considerazione del rinvio ad ottobre inoltrato della approvazione del bilancio di previsione 2016-2018. Nell'ambito delle iniziative di carattere trasversale, merita di essere evidenziato il percorso formativo, a cui ha aderito l'Ente, promosso dal Comune di Cremona e rivolto a tutto il territorio cremonese: è stato, infatti, realizzato un corso di alta formazione universitaria in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazionimigliorare finalizzato a migliorare le capacità dirigenziali di interpretare il proprio ruolo di servizio e di governance in modo innovativo, assicurando una risposta efficace ai vecchi e nuovi bisogni espressi dalle comunità, dai territori e dalle realtà produttive. Alla luce del riordino istituzionale in essere, con particolare riferimento alla riforma della pubblica amministrazione, è stato attivato un percorso formativo sui temi della valutazione, del ciclo di gestione della performance e dell’organizzazione delle risorse assegnate. Sono state, inoltre, realizzate iniziative formative finalizzate ad approfondire le disposizioni del nuovo codice degli appalti (D.Lgs.. 50/2016) nonchè ad ottenere aggiornamenti ed approfondimenti, da un lato, sul tema della centralizzazione degli acquisti e dei mercati elettronici e, dall'altro, sulle problematiche afferenti a) le società pubbliche, i servizi pubblici e le attività strumentali, nell’ampia articolazione che scaturisce dalla recente approvazione del D.Lgs.175/2016 (c.d. Decreto Madia società pubbliche), b) i controlli che la Provincia deve esercitare sugli organismi cui l’ente stesso partecipa; c) la prevenzione della corruzione e della trasparenza nelle società pubbliche alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs.97/2016.

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Sono state realizzate, infine, iniziative di formazione specialistica/aggiornamento, riguardanti le materie specialistiche rientranti nelle competenze dei singoli settori, nonché la formazione obbligatoria in tema di sicurezza sul lavoro e in materia di anticorruzione, secondo le recenti prescrizioni della L.190/2012. Con riguardo alle prime si evidenzia l'adesione della Provincia ai vari percorsi formativi attivati dall'INPS e rivolti a dipendenti della pubblica amministrazione, nell'ambito del progetto "Valore P.A.". L'Ente ha aderito con la partecipazione di dieci dipendenti che hanno seguito corsi sulle seguenti tematiche: gestione e trasparenza dei dati informatici, i contratti pubblici, le procedure di acquisizione di beni e servizi, la nuova disciplina del lavoro pubblico, la gestione documentale, la riforma della contabilità pubblica. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 10 Risorse umane Obiettivo operativo n.4 -Titolo:Coordinamento delle attività in materia di sicurezza sul lavoro Dirigente responsabile: Avv. Rinalda Bellotti RISULTATI ATTESI In attuazione di quanto previsto dal D.Lgs 81/2008 il SPP provvede alla fornitura di nuove attrezzature per i settori che prevedono l’utilizzo di macchinari, cartellonistica di sicurezza per gli immobili provinciali ed idonei dispositivi di protezione individuale (DPI) per i lavoratori esposti a rischi specifici. Nel corso dell'anno verranno effettuare indagini strumentali per la verifica periodica della presenza di rischi fisici, chimici e biologici nonché le verifiche periodiche degli impianti elettrici e di messa a terra, delle lampade e porte di sicurezza con l'eventuale ripristino delle anomalie riscontrate in fase di controllo. Nel rispetto delle norme vigenti saranno realizzati anche corsi di formazione ed addestramento obbligatori in materia di salute e sicurezza sul lavoro RISULTATI CONSEGUITI L’attuazione del D. lgs 81/2008, come ogni anno, ha visto il SPP impegnato in attività periodiche quali la fornitura di idonei DPI (dispositivi di protezione individuale) per i lavoratori esposti a rischi specifici, la consulenza e la predisposizione di documenti di valutazione dei rischi e procedure operative in particolare per il settore che si occupa della manutenzione stradale. Nel secondo semestre dell’anno sono stati affidati incarichi a ditte specializzate per la verifica periodica degli impianti di illuminazione di emergenza, nonché per il controllo delle porte di emergenza di tutti gli immobili provinciali, con il parziale ripristino delle anomalie più importanti per il mantenimento di livelli minimi di sicurezza passiva. Con riferimento all’attività formativa obbligatoria, sono stati realizzati corsi di aggiornamento quinquennale per lavoratori con particolare attenzione a moduli specifici per gli addetti al settore infrastrutture stradali, nonché corsi per l’utilizzo della motosega. Il RSPP, inoltre, ha confermato la propria collaborazione con il Settore Formazione e Lavoro, attraverso la docenza diretta dei corsi di formazione per la sicurezza dei lavoratori, all’interno dei progetti denominati “Lavoro Subito” e “Partecipo e Lavoro”. Durante l’anno è proseguita la collaborazione attiva resa ai Dirigenti scolastici e RSPP delle scuole del territorio attraverso lo “Sportello Sicurezza Scuola” con sopralluoghi, incontri e redazione di pareri. L’anno 2016 inoltre ha visto la realizzazione di buone prassi nell’ambito della seconda annualità del progetto WHP (aziende che promuovono salute negli ambienti di lavoro) in ordine a alimentazione e sicurezza stradale e mobilità, cui ha fatto seguito il riconoscimento della provincia quale ente che favorisce il benessere sul luogo di lavoro.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 11 Altri servizi generali Obiettivo operativo 1 -Titolo: Garanzia della legittimità e della regolarità dell’azione della Provincia davanti agli organi giurisdizionali. Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Per mezzo della presente attività, obbligatoria per legge, l'Ente fa valere i propri diritti e tutela le proprie posizioni davanti agli organi giurisdizionali, esercitando il diritto costituzionalmente garantito alla difesa. Le cause pendenti, in cui l’Ente è parte costituita, riguardano varie tematiche; si va dalle cause di lavoro a quelle in sede civile ed amministrativa. Per quanto riguarda queste ultime, in particolare, si tratta, in un significativo numero di casi, di cause legate alla realizzazione di infrastrutture o di impianti, che hanno comportato l’impugnativa di singoli atti dell’Ente quali, ad esempio, concessioni o autorizzazioni ovvero di atti di pianificazione/programmazione. L’Ente è tenuto a tutelare i propri legittimi interessi a favore della comunità che rappresenta. Tale tutela si esplicita nella maggior parte dei casi nell’approntare un’adeguata difesa giudiziale contro ricorsi di soggetti terzi. In minor misura, essa si estrinseca nell’assumere il ruolo di parte attrice nel processo, mediante proposizione di ricorso in sede giurisdizionale. L’attività descritta si svolge in stretto accordo con i settori dell’Ente interessati dal contenzioso in corso. Vi è anche comunicazione aperta con l’ufficio assicurazioni, al fine di verificare, di volta in volta, la necessità di eventuali coperture assicurative. RISULTATI CONSEGUITI Per quanto concerne le cause pendenti, in cui l’Amministrazione è parte costituita, si rileva che esse sono 32. Esse sono state attivate negli anni come da elenco che segue: 2011 n. 3 2012 n. 1 2013 n. 2 2014 n. 5 2015 n. 5 2016 n. 16 In merito all’attività svolta nel 2016, si rileva che l’Ente ha proposto tre azioni giudiziali a tutela dei propri interessi e si è costituito in diciannove casi, a seguito di altrettanti ricorsi di controparte. Ha, inoltre, deliberato di non costituirsi in giudizio, in carenza di interesse, in dieci occasioni. MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 11 Altri servizi generali Obiettivo operativo 2 - Titolo: Supporto di tipo consulenziale in ambito giuridico-amministrativo ai settori dell’ente. Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’obiettivo è quello di svolgere un’attività di supporto giuridico, a favore degli uffici dell'Ente che avanzino richiesta in tal senso. Tale attività risulta essere strettamente connessa a quella di gestione del contenzioso. Essa infatti, realizzata sulla base all’esperienza maturata, è tesa a contribuire al rispetto della piena legittimità dell’azione amministrativa, onde prevenire che tale azione possa essere oggetto di sindacato in sede giurisdizionale. Le materie di studio risultano molto diversificate, in linea con la varietà delle funzioni svolte dalla Provincia. L’attività si esplica sia mediante redazione di atti scritti sia attraverso contatto diretto con gli uffici interessati, per via telematica o nel corso di apposite riunioni. L’impegno del servizio è pertanto quello di

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costituire un credibile punto di riferimento per gli altri settori dell’Amministrazione, a garanzia dello sviluppo di un’efficace azione amministrativa. Parimenti significativa, per quanto concerne il profilo dell’impegno richiesto, è l’attività volta a garantire al Segretario Generale la collaborazione, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 5 del vigente regolamento dei controlli interni, in materia di controllo successivo della regolarità amministrativa degli atti adottati dall’Ente. E’ una tipologia di controllo svolto sotto la direzione del Segretario Generale, che si avvale del personale del servizio legale e del controllo interno. Tale controllo è improntato a principi di indipendenza, imparzialità, trasparenza e tempestività. Il controllo successivo si configura come momento di sintesi e di raccordo, in cui si valorizza la funzione di assistenza. Le criticità emerse sono valutate essenzialmente con scopi collaborativi a favore dei settori dell’Amministrazione. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 sono stati rilasciati ventuno pareri. Il servizio ha garantito con costanza la propria presenza alle sedute della commissione di controllo, convocate, nel corso del 2016, dal Segretario Generale.

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE PROGRAMMA 11 Altri servizi generali Obiettivo operativo 3 -Titolo: Attività dell’URP Dirigente responsabile : Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Lo Statuto provinciale all'art.1 enuncia: "La Provincia assicura la più adeguata informazione sulle proprie attività e l’accesso ai suoi uffici, servizi e prestazioni, anche attraverso l’organizzazione di un adeguato sistema dell’ufficio relazioni con il pubblico". L'attività preponderante riguarda il servizio diretto all'utenza con la gestione efficace dello sportello dell'U.R.P. coordinato col back-office. L'obiettivo è rappresentato dalla capacità di ridurre al minimo i tempi di attesa dell'utenza garantendo precisione e puntualità. L'utente si rivolge allo sportello per avere servizi e informazioni e per consegnare la corrispondenza. L'U.R.P. si occupa anche di gestire la procedura dell'accesso, che non ha registrato un calo di frequenza, nonostante l'aumento di documenti pubblicati su internet, attraverso lo smistamento ai settori competenti alla risposta e il monitoraggio del rispetto dei tempi. In questa fase di riordino delle competenze dell'ente l'ufficio è impegnato anche in un costante aggiornamento delle banche dati, della gestione dei passaggi di alcune attività (biblioteche e IAT) al Comune. Il personale , in possesso di professionalità acquisita nel corso degli anni sulle attività dell'ente e grazie a doti di flessibilità e capacità di riorganizzazione dei tempi, è in grado di adattarsi a svolgere compiti estranei alle proprie attività e si è reso disponibile a supportare anche altri uffici. Collabora con il CED per le procedure amministrativi relative alla fonia fissa di tutto l'ente e le scuole di competenza.. Per favorire lo sviluppo della comunicazione interna tra i colleghi è gestito il portale INTRANET come supporto strategico all’ente, supporto alla vita professionale dei dipendenti, supporto alle risorse umane. In tema di open government l'U.R.P. presta attenzione alle forme di promozione e finanziamento di nuove procedure digitali previste da bandi. Inoltre, in collaborazione con il C.E.D. opera sullo sviluppo del sito istituzionale dell'ente sulla digitalizzazione delle procedure nel rispetto delle tempistiche previste dalla legge.. Continua l'attività mirata al sostegno delle P.A. Locali sul portale della Rete Unitaria Provinciale delle amministrazioni di Cremona. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso dell’anno 2016 ci sono stati ancora molti cambiamenti all’interno della Provincia e anche all’interno dello stesso ufficio U.R.P.. La ridefinizione massiccia e progressiva dell'organigramma e delle funzioni ha portato a un considerevole lavoro di back office per l’aggiornamento continuo del materiale documentale. Le attività proprie del front office sono state costanti, garantendo: il ricevimento ufficiale della corrispondenza, le relative operazioni contestuali, distribuzione e assistenza all’uso della modulistica in dotazione, l’informazione su funzioni, attività, organi, uffici e servizi provinciali, leggi nazionali, regionali e regolamenti, bandi, gare, avvisi e scadenze, procedimenti amministrativi, situazione delle pratiche, coordinamento del procedimento dell’accesso (protocollo, registrazione e solleciti scadenze, archiviazione e comunicazioni d’ufficio), supporto ai cittadini per la presentazione di segnalazioni e proposte all’Amministrazione, tenuta degli scadenziari e delle agende. L’U.R.P ha proseguito nell’apertura dello sportello polifunzionale con lo I.A.T. (Ufficio di Informazione e Accoglienza Turistica) spostandosi materialmente nella stessa sede dello I.A.T., fino a tutto maggio, (da giugno lo I.A.T. è passato in gestione al Comune di Cremona) garantendo con turnazioni, il personale per l’apertura dei fine settimana. L’unico punto decentrato per la raccolta posta è rimasto quello gestito in collaborazione con il Centro per l’Impiego di Casalmaggiore, dal quale sono transitate 102 pratiche. Per quanto riguarda l’U.R.P. in sede a Cremona si riporta l'indicatore puramente quantitativo e di contesto del numero e tipologia di contatti con l'utenza esterna misura l'efficacia dell'attività amministrativa in esame.

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Contatti del front-office

Dal grafico seguente che riporta gli indicatori storici dei contatti al front office è evidente quanto il ridimensionamento dell’ente e il calo di competenze ha portato ad un calo degli accessi all’U.R.P.. Il calo della consegna diretta della posta è allineato con il calo delle istanze pervenute tramite PEC dal 2014. Resta invariata la richiesta di informazioni allo sportello nonostante i dati pubblicati sul sito internet istituzionale.

Contatti del front-office dal 2012 al 2016

Il patrimonio informativo gestito dall’U.R.P. rappresenta un importante supporto e servizi a cittadini, imprese, enti, utenti interni. Queste banche dati garantiscono anche l’aggiornamento dei siti della Provincia: il sito istituzionale, il portale RUP a supporto dei comuni e la intranet, che sono gestiti in collaborazione con il CED. Di seguito i dati relativi al monitoraggio di questa attività. Per quanto riguarda il sito www.provincia.cremona.it l’attività di aggiornamento è aumentata per ottemperare agli obblighi di pubblicazione e di trasparenza.

Posta consegnata 3151

Richieste informazioni 1832

Richieste moduli 66

Richieste pubblicazioni 915

Servizi erogati allo sportello 44

Reclami 1

Smistamento telefonate 167

2012 2013 2014 2015 2016

0

2000

4000

6000

8000

10000

12000

14000

16000

Richieste relative altri Enti

Smistamento telefonate

Reclami

Servizi erogati allo sportello

Richieste pubblicazioni

Richieste moduli

Richieste informazioni

Posta consegnata

0

1000

2000

3000

4000

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Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al sito www.provincia.cremona.it dal 2012

al 2016

Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al portale interno dal 2012 al

2016

0

50

100

150

200

250

300

Aggiornamenti portale interno

0

1000

2000

3000

4000

5000

6000

Concessione licenze pozzi

Procedimenti

Notizie

Avvisi vari

Allegati inseriti

Pagine create o modificate

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Attività di aggiornamento del patrimonio informativo relativo al portale www.rup.cr.it dal 2012

al 2016

0

200

400

600

800

1000

1200

Albo pretorio on line

anagrafe amministratori

news

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MISSIONE 01 SERVIZI ISTITUZIONALI, GENERALI E DI GESTIONE

PROGRAMMA 11 Altri servizi generali Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Attività servizi interni Dirigente Responsabile: avv. Rinalda Bellotti RISULTATI ATTESI I Servizi Interni individuano una articolazione del Settore rivolta a supportare le attività insieme di logistica, di vigilanza e orientamento del pubblico in sedi prive di front office, unitamente ad attività residuale di supporto alla prevenzione e protezione in forza della contiguità e della conoscenza approfondita delle strutture di lavoro dell'ente. Si sostanzia in un'efficacia di raccordo di varie esigenze che fanno capo alla logistica e all'articolazione dell'ente in diverse sedi, oltre che alle necessarie fruizioni di servizi esterni, come la tesoreria. Il servizio si avvale di personale dipendente in forza all'amministrazione ed utilizzo mezzi propri dell'ente. RISULTATI CONSEGUITI Le attività di supporto per logistica, vigilanza e orientamento del pubblico, così come le necessarie sono state svolte, nel corso del 2016, con regolarità e tempestività, così come è stato garantito il collegamento per la fruizione di servizi esterni quali, a mero titolo esemplificativo, la tesoreria o la consegna e ritiro della corrispondenza presso tutte le sedi dell’Ente.

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MISSIONE 03– ORDINE PUBBLICO E SICUREZZA PROGRAMMA 1 – Polizia locale e amministrativa Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Servizi di polizia stradale Dirigente responsabile avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L'obiettivo contempla attività e competenze della Polizia Locale della Provincia di Cremona in materia stradale: il Codice della Strada infatti prevede che l'attività di polizia stradale venga espletata anche dai Corpi di polizia provinciale, nell’ambito del territorio di competenza. I servizi sono svolti prioritariamente secondo la programmazione del servizio; numerose sono però anche le richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza. L'attività – mirata alla salvaguardia e sicurezza dei cittadini – si esplica attraverso servizi stradali, educazione stradale e ambientale, collaborazione con le Polizie Locali del territorio attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza, attività di Polizia Giudiziaria e attività amministrativa. Questa disponibilità a effettuare servizi diversi con soggetti diversi, espressione del territorio, si inserisce nel percorso che vede la Provincia evolvere verso la definizione e le competenze di Ente di Area Vasta. Per garantire continuità, tempestività, qualità ed efficienza dell’attività descritta, si presta una particolare attenzione all'aggiornamento e adeguamento delle dotazioni in essere, alle necessità di esercitazioni e di formazione del personale nonché all’acquisizione degli strumenti necessari per un migliore svolgimento dei servizi. Vengono ricomprese nell'attività anche le procedure conseguenti a contestazione di violazioni al Nuovo Codice della Strada (ad es.: registrazione e chiusura verbali, notifiche, iscrizione ai ruoli, decurtazione punti patenti). Negli anni 2014 e 2015 si è avviata la possibilità di visione dei fotogrammi delle sanzioni per superamento dei limiti di velocità tramite accesso al sito internet della Provincia: nel 2016 anche questo servizio sarà messo a regime. Nel 2016 entrano in funzione due postazioni fisse per il controllo elettronico delle velocità. Le immagini scattate (in 4 sensi di marcia contemporaneamente su due strade provinciali) vengono trasferite agli uffici dove un operatore di polizia accerta l'infrazione e provvede all'avvio del procedimento di inserimento dati per la redazione del verbale da notificare. Ciò comporta un aggravio sia delle attività di accertamento sia di quelle di notificazione che nell'anno 2016 si ha l'obiettivo di esperire nel modo ottimale. Si considerano parte del progetto infine anche i necessari adempimenti amministrativi per il corretto funzionamento del Servizio, che garantiscono tra l'altro anche l'eventuale acquisizione di dotazioni rese necessarie da eventuali urgenze. L'attività di polizia stradale svolta dal Corpo di Polizia Locale si esplica anche attraverso l'impegno nel campo della prevenzione e della educazione; con finalità di formazione e aggiornamento vengono organizzati incontri periodici nel corso dei quali si affrontano anche le novità normative. RISULTATI CONSEGUITI Nell'anno 2016 la Polizia Locale della Provincia di Cremona ha svolto le dovute attività e competenze in materia stradale, sia secondo la programmazione del servizio sia a seguito di richieste di intervento da parte delle istituzioni e della cittadinanza. L'attività si è esplicata attraverso servizi stradali, educazione stradale e ambientale, collaborazione con le Polizie Locali del territorio, attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza, attività di Polizia Giudiziaria e attività amministrativa. Si sono espletate le procedure conseguenti a contestazione di violazioni al Nuovo Codice della Strada anche a seguito del funzionamento delle strumentazioni elettroniche (ad es.: registrazione e chiusura verbali, notifiche, iscrizione ai ruoli, decurtazione punti patenti) e si è messo a regime il servizio di visione dei fotogrammi delle sanzioni per superamento dei limiti di velocità tramite accesso al sito internet della Provincia. Con un numero decisamente ridotto di operatori alla fine del 2016, si sono registrate attività di vigilanza di grande efficienza. A titolo esemplificativo e non certo esaustivo, recuperando i dati inseriti negli indicatori di PEG e del Piano degli Standard:

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 67 di 214

- si sono lavorate 1048 complessive di pattuglie impegnate in attività di controlli stradali e di prevenzione/sicurezza (controlli interforze o effettuati in convenzione con altri soggetti, anche con servizi appiedati) - si sono dedicate 4974 ore dedicate a gestione verbali sanzioni CdS (registrazione, notifiche, redazione verbali d'ufficio, calendarizzazione, gestione documentazione in arrivo, decurtazione punti, ricorsi e ruoli) – - si sono registrati cronologicamente 40.920 verbali CdS, di cui 38.551 redatti d'ufficio; se ne sono notificati 40.012 - si sono gestiti 106 ricorsi al Codice della Strada - si sono emessi 4985 ruoli CdS - si sono dedicate 4.824 ore ad attività amministrativa CdS - rispetto alle 800 attese, si sono dedicate 1206 ore a servizi per sanzionare eccessi di velocità o guida in stato di ebbrezza - si è lavorato con il servizio CED per l'aggiornamento delle modalità informatizzate per la gestione e notifica di verbali - si sono elevati 9 verbali d'accertamento trasgressione per omessa copertura assicurativa e 205 per mancata effettuazione revisione di legge, a seguito di verifiche conseguenti alla segnalazione dello strumento Falco 193 - si sono notificati 24903 verbali da postazioni fisse - rispetto ai 30 programmati, si sono svolti 59 servizi con l'uso dello strumento Falco 193.

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Interventi di manutenzione ordinaria nelle scuole provinciali Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’obiettivo operativo è motivato dalla necessità di evitare il degrado delle strutture, mantenere in buona efficienza gli impianti e garantire un accettabile livello di sicurezza e di comfort. Le opere da eseguire, in genere, coinvolgono varie categorie di artigiani, muratori, idraulici, elettricisti, fabbri, falegnami, vetrai ecc. che, nell'arco dell'anno, compiono sia interventi di riparazione che di manutenzione e provvedono a rimuovere o sostituire elementi di finitura degli edifici ormai degradati, oppure ad integrare e mantenere in efficienza gli impianti tecnologici, gli ascensori e i presidi antincendio. RISULTATI CONSEGUITI Progetto esecutivo manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2017, necessario per l’assegnazione degli affidamenti economici, redatto entro Dicembre ed approvato in linea economica in Dicembre; L’attivazione delle varie procedure su piattaforma Sintel di Regione Lombardia finalizzate alle assegnazioni economiche e garantire il servizio per l’anno 2017; Approvazione delle graduatorie delle analisi di mercato eseguite su piattaforma Sintel di Regione Lombardia finalizzate alle assegnazioni economiche. Esecuzione degli interventi di manutenzione ordinaria fabbricati prov.li per l'anno 2016 gestite circa 50 Ditte esterne con affidamenti economici perfezionati con n. 157 specifici decreti dirigenziali, successivi ordini informatici e fatture informatiche liquidate entro 20 giorni dall'assunzione delle stesse a protocollo. Rigoroso controllo del rispetto del limite di spesa mensile (dodicesimi), attraverso impegni di spesa assunti con specifiche determine dirigenziali autorizzatorie. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Edifici ad uso scolastico – appalto servizi energia – rimborso spese riscaldamento ai Comuni, quote associative Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI La Provincia di Cremona ha affidato ad una ditta specializzata la gestione degli impianti termici delle scuole. A causa dei problemi di bilancio e dell'incerta situazione delle Provincie l'assegnazione dell'appalto è rimasta in sospeso per tutto l'anno termico 2014/2015, durante il quale, per evitare disservizi, si è fatto ricorso alla proroga tecnica di un anno come previsto nel Capitolato Speciale d'Appalto e nel contratto 2008-2014. Nel mese di Luglio 2015, pur rimanendo le criticità di bilancio, con l'avallo del Consiglio Provinciale, che ha ritenuto prevalente il pubblico interesse e la continuità dei servizi erogati dalla Provincia a scuole e cittadini, si è optato per l'aggiudicazione definitiva all'ATI PVB Solutions S.p.A./Bosch Energy and Building Solution Italy S.r.l., condizionata alla situazione economico finanziaria della Provincia di Cremona. Considerato che entro il 31/7/2016, sulla base della situazione economico–finanziaria ed istituzionale in cui versava la Provincia di Cremona, è stata effettuata la verifica della sussistenza delle condizioni per la prosecuzione del rapporto contrattuale, ed ad esito di tale verifica, la Provincia di Cremona ha optato per il punto n. 03 nell’elenco seguente: 1. recedere dal contratto senza alcuna penale, in quanto impossibilitata a proseguire nel rapporto contrattuale, con effetto dal 16/09/2016; 2. richiedere la prosecuzione del contratto con l’esecuzione degli interventi di riqualificazione di cui all'Art. 19 del C.S.A. ed all'Offerta Tecnica presentata. In tal caso, al fine di consentire l’ammortamento di tali interventi nell’arco temporale di sei anni così come previsto nei documenti a base di gara, la scadenza del contratto si intenderà automaticamente rideterminata nel 15 settembre 2022;

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3. richiedere la prosecuzione del contratto fino al 15 settembre 2021 senza l’esecuzione di alcun intervento di riqualificazione di cui all'Art. 19 del C.S.A. ed all'Offerta Tecnica presentata, eccetto gli interventi obbligatori di cui all'Art. 20 del C.S.A., e con facoltà della Provincia di Cremona – anno per anno – di recedere dal contratto senza alcuna penale, con apposita comunicazione da effettuarsi, mediante PEC, entro il 16/8, e con effetto dal 16/9, di ciascun anno successivo alla seconda annualità, a seguito della verificata insussistenza delle condizioni economico – finanziarie ed istituzionali per la prosecuzione del rapporto contrattuale; entro il 16/08/2017 si dovrà pertanto verificare l’eventuale insussistenza delle condizioni economico – finanziarie ed istituzionali della Provincia di Cremona per la prosecuzione del rapporto contrattuale e quindi comunicare all’aggiudicataria, mediante PEC, entro il 16/8, con effetto dal 16/9, l’intenzione di avvalersi o meno della facoltà di recedere al contratto. La ditta aggiudicataria ha il compito di assicurare le condizioni di comfort-ambientale (20° C) negli orari indicati dalla stazione appaltante operando nel rispetto delle condizioni imposte dalla legge 10/91 e dal D.P.R. 412/94 e successive modificazioni ed integrazioni, riguardanti il contenimento dei consumi ed il miglioramento del processo di trasformazione dell’energia. RISULTATI CONSEGUITI

− Stagione 2015/2016 parte: effettuata la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti termici relativa al contratto d’appalto 2015-2021, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali ad esempio: riparazione perdite dei sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione apparati elettrici e telematici, manutenzioni straordinarie degli scambiatori del teleriscaldamento e degli apparati di termoregolazione, ecc.), da parte della società aggiudicataria.

− Contabilità stagione 2015/2016 parte: calcolo e liquidazione della seconda, terza, quarta rata di acconto con riparto sui centri di costo; calcolo della revisione prezzi della stagione 2015/2016 con riparto sui centri di costo; comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici.

− Stagione 2015/2016: Calcolo ed approvazione della contabilità stagionale, liquidazione della rata di saldo e riparto sui centri di costo; comunicazioni all’osservatorio regionale dei contratti pubblici.

− Compilazione dei verbali di riconsegna ed atti di consistenza di tutti gli impianti inseriti nell’appalto 2008/2014 e proroga tecnica, redazione della relazione sul conto finale e certificato di ultimazione dell’appalto ai fini del collaudo.

− Compilazione dei verbali di consegna ed atti di consistenza di tutti gli impianti inseriti nell’appalto 2015/2021.

− Stagione 2015/2016: Verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori eseguiti in manutenzione ordinaria e straordinaria, coordinamento dei lavori e delle urgenze, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori ricadenti nel D.Lgs. 81/08. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio di climatizzazione invernale, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice. Acquisizione, verifica ed analisi di dati, report ed informazioni dalla società appaltatrice. Letture ai contatori e redazione relativi verbali.

− Predisposizione dell'accensione e messa in funzione degli impianti di raffrescamento da parte della società appaltatrice e loro messa a riposo al termine del periodo estivo.

− Servizio energia 2015-2021: riunioni e stesura delle comunicazioni e della Delibera di Consiglio per la verifica della sussistenza delle condizioni per la prosecuzione del rapporto contrattuale sulla base della situazione economico-finanziaria ed istituzionale della Provincia di Cremona con comunicazioni all’aggiudicataria della stessa Delibera e della prosecuzione del contratto.

− Riunioni con settore ragioneria per verifiche necessarie all’assunzione degli impegni di spesa dell’appalto calore per la stagione 2016/2017 e successiva stesura degli atti relativi.

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− Stagione 2016/2017 parte: iniziata la fornitura di combustibile, la gestione e la manutenzione ordinaria degli impianti termici relativa al nuovo appalto, nonché l’esecuzione di interventi di straordinaria manutenzione (quali ad esempio: riparazione perdite dei sistemi di distribuzione degli impianti, sostituzione corpi scaldanti, sostituzione apparati elettrici e telematici, manutenzioni straordinarie degli scambiatori del teleriscaldamento e degli apparati di termoregolazione, ecc.), da parte dell’ATI aggiudicataria

− Stagione 2016/2017: calcolo e liquidazione della prima rata di acconto relativa all’esercizio contrattuale e riparto sui centri di costo.

− Stagione 2016/2017: verifiche telematiche del servizio erogato e controllo del corretto funzionamento degli apparati del sistema di telegestione e telecontrollo, nonché direzione dell’appalto con assistenza all’utenza, controllo dei lavori eseguiti in manutenzione ordinaria e straordinaria, coordinamento dei lavori e delle urgenze con riunione e sopralluoghi con i tecnici di riferimento dell’aggiudicataria, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione per i lavori ricadenti nel D.Lgs. 81/08. Acquisizione dagli utenti delle informazioni relative alle modalità di utilizzo degli edifici ed esigenze particolari ai fini della programmazione delle modalità di erogazione del confort. Comunicazione alla ditta appaltatrice delle disposizioni e delle variazioni degli orari di erogazione del servizio di climatizzazione invernale, raccolta delle segnalazione di disfunzioni e guasti con inoltro alla società appaltatrice. Letture ai contatori e redazione relativi verbali.

− Atti e documentazioni necessari alla condotta dell’appalto ed in particolare: verbale concordamento nuovi prezzi, ordini di servizio, proroga termini ultimazioni interventi, esclusione impianti, ecc.

− Avviate le procedure finalizzate alla redazione del collaudo dell’appalto 2008-2014 e proroga tecnica.

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Somma a disposizione per prove geotecniche, geologiche, idrologiche e varie di laboratorio, incarichi professionali e consulenze per gare, capitolati, progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudi, stime immobiliari, accatastamenti ecc. Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il D.Lgs 163/2006 (già Legge 109/94) e le successive modificazioni ed integrazioni impone alle Pubbliche Amministrazioni tre livelli di progettazione: preliminare, definitivo, esecutivo. Al fine di limitare il più possibile eventuali errori di progettazione la legge stessa richiede che vengano preventivamente effettuate, sui terreni di fondazione, prove geologiche, geognostiche, idrologiche e che le prove stesse vengano eseguite ancora prima della progettazione preliminare o almeno della progettazione definitiva. La norma richiede altresì una validazione preventiva delle progettazioni preliminari e soprattutto esecutive che, in mancanza di specifiche professionalità all’interno degli uffici tecnici, dovranno effettuarsi con idonei professionisti esterni. Nel programma si intendono altresì compresi incarichi per prove di laboratorio sui materiali e strutture o per attività per cui mancano nel settore specifiche professionalità. RISULTATI CONSEGUITI Assegnati vari incarichi professionali quali:

• ing. Cesare Capra (via Volturno n. 62 Cremona - P. IVA 01088150196) l'incarico professionale per il collaudo statico dei lavori di ristrutturazione delle officine e del laboratorio di chimica biennio dell'I.I.S. “Galilei” di Crema , per un importo di Euro 2.252,00 oltre Cassa previdenziale al 4% e IVA al 22% , per una spesa complessiva di Euro 2.857,34 .

• Ing. Massetti Gian Ermes dello Studio di Ingegneria Strutturale Massetti (Via Brescia 68 Cremona - P.IVA 00726560196) l'incarico professionale per la redazione del progetto definitivo ed esecutivo

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specialistico strutturale inerente i lavori di ristrutturazione per uso scolastico dell’immobile di via Manzoni/via Borghetto(ex Dorotee) in Cremona, per un importo di Euro 11.000,38 oltre IVA al 22% e CNPAIA al 4%, per una spesa complessiva di Euro 13.957,28 (IVA e CNPAIA comprese) .

• Ing. Gabriele Pini (Viale Trento e Trieste n.24 – 26100 Cremona - P.IVA 01030000192) l'incarico professionale per la redazione dei progetti definitivo ed esecutivo specialistico termotecnico, di efficientamento energetico, acustico e prevenzione incendi inerente ai lavori di ristrutturazione per uso scolastico dell’immobile sito tra via Manzoni e via Borghetto in Cremona (Ex Dorotee) ed aula magna, per un importo di Euro 7.200,00 oltre IVA al 22% e CNPAIA al 4% , per una spesa complessiva di Euro 9.135,36 (CNPAIA e IVA comprese).

• ditta P&P LMC SRL (Via Pastrengo n.9 – 24068 Seriate - P.IVA 02787860168) l'incarico per l’esecuzione di indagini diagnostiche su elementi strutturali propedeutiche alla redazione del progetto definitivo ed esecutivo inerente ai lavori di ristrutturazione per uso scolastico dell’immobile sito tra via Manzoni e via Borghetto in Cremona (Ex Dorotee) ed aula magna, per un importo di Euro 2.850,00 oltre IVA al 22%, per una spesa complessiva di Euro 3.477,00 (IVA compresa) .

• Geologo Mauro Coffani (C.F. CFFMRA72P07E897B - P.IVA 02068800206 - studio in Corso Garibaldi n. 95, Cremona, l’incarico professionale riguardante la definizione degli aspetti geologici delle verifiche sismiche ai sensi del D.M. 14/1/2008 e dell’indagine geotecnica inerente ai lavori di ristrutturazione per uso scolastico dell’Immobile di via Manzoni/via Borghetto in Cremona (ex Dorotee) per Euro 3.700,00 oltre cassa di previdenza al 4% e IVA al 22% per una spesa complessiva di Euro 4.694,56.

• Ing. Marco Pazienza (PZNMRC72P21B157N – P.IVA 02190100988 – con studio in Gottolengo (BS) in via Pavone 42/a); l’incarico professionale da effetuarsi nell’ambito dei lavori di rifacimento dei manti di copertura con rimozione e smaltimento di lastre in fibro – cemento con amianto completamento.

• Dott. Agronomo Giuseppe Ercoli (P.IVA 03078810961 con studio in via Colle Eghezzone, 5 a Lodi); l’incarico per la redazione di relazioni fitosanitarie con definizione degli eventuali interventi manutentivi, controllo operativo degli eventuali interventi eseguiti da impresa ed emissione di una relazione di corretta esecuzione dei lavori presso gli immobili Ex Campi e Palazzo Ghisalberti;

• ditta TECNOINDAGINI SRL, con sede in via FABIO FILZI, 58, 20032 CORMANO (Italia) P.I. 06383520969, affidamento servizio di esecuzione di indagini strutturali sui solai per la verifica delle condizioni statiche da realizzarsi nell'edificio ad uso scolastico sede dell'I.I.S. "Luca Pacioli di Crema via delle Grazie, 6 – Ala Vecchia, per un importo di Euro 2.529,21 (IVA al 22% inclusa);

• ditta TECNOINDAGINI SRL, con sede in via FABIO FILZI, 58, 20032 CORMANO (Italia) P.I. 06383520969 affidamento servizio di esecuzione di indagini non strutturali sui controsoffitti e sugli elementi ancorati a solai e/o controsoffitti da realizzarsi nell'edificio ad uso scolastico sede del Liceo delle Scienze Umane, Economico Sociale e Coreutico "Sofonisba Anguissola", Via Palestro, 30 – 26100 CREMONA, per un importo di Euro 3.733,80 (IVA al 22% inclusa);

• Dott. Ing. Claudio Brambilla, con sede dello studio in via Massarotti, 12 Cremona – C.F. BRNCLD43R06D150K, incarico professionale per la direzione operativa delle opere strutturali relativo all’intervento di manutenzione straordinaria delle coperture di Palazzo Araldi Erizzo di Via Palestro 30 a Cremona, sede del Liceo delle Scienze Umane ed Economico Sociale S. Anguissola" per un importo di Euro 7.880,00 oltre Cassa Previdenziale al 4% ed IVA al 22%, per una spesa complessiva di Euro 9.998,14;

• Ing. Alberto Dusi, amministratore unico di Numeria Engineering s.r.l., con sede legale in Galleria del corso, 3 – 26100 Cremona - C.F. DSULRT61P01D150D e P.I. 04255040968 incarico di adeguamento del progetto definitivo specialistico strutturale (affidato con determinazione 696 del 15.12.2015 cui si rimanda) e il progetto esecutivo dei lavori di riqualificazione delle coperture dell’I.I.S. “Luca Pacioli” di Crema – Ala Vecchia, per un importo di Euro 23.200,00 oltre IVA al 22% e CNPAIA al 4%, per una spesa complessiva di Euro 29.436,16 (CNPAIA e IVA comprese);

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 72 di 214

• P.I. Stefano Maffezzoli dello Studio di Progettazione Isotermica ISOCLIMA (con sede legale in via Platina n. 24 – 26100 Cremona - (C.F. Incaricato: MFFSFN50E22I7900 - P. IVA 01408770194), estensione di incarico per progetto esecutivo specialistico impiantistico e di prevenzione incendi dei lavori di adeguamento normativo antincendio dell’I.I.S. “Luca Pacioli”, per un importo di Euro 5.670,00 oltre E.P.P.I al 2% e IVA al 22%, per una spesa complessiva di Euro 7.055,50 (E.P.P.I. e IVA comprese);

• Ing. Alberto Dusi, amministratore unico di Numeria Engineering s.r.l., con sede legale in Galleria del corso, 3 – 26100 Cremona - C.F. DSULRT61P01D150D e P.I. 04255040968, incarico di verifica del solaio dell’I.I.S. “PACIOLI” e le analisi connesse , nell’ambito dei lavori di eliminazione delle vulnerabilità dei solai dell’I.I.S. “Luca Pacioli” di Crema, per un importo di Euro 2.758,51 oltre IVA al 22% e CNPAIA al 4%, per una spesa complessiva di Euro 3.500,00 (CNPAIA e IVA comprese).

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Edifici scolastici provinciali- lavori di adeguamento normativo e rinnovo luci di emergenza Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Negli edifici scolastici provinciali occorre provvedere all'integrazione delle luci di emergenza secondo le più recenti disposizioni dei comandi prov.li dei Vigili del Fuoco che ne prevedono l'installazione anche nelle aule normali. E' altresì necessario provvedere ad una sistematica revisione delle lampade già installate ed alla sostituzione di quelle guaste al fine di mantenere costante il livello di efficienza del sistema di illuminazione di emergenza. RISULTATI CONSEGUITI Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.5-Titolo: Edifici scolastici provinciali – lavori di sostituzione e rinnovo di serramenti interni ed esterni e dei maniglioni antipanico Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Da una ricognizione generale e dai sopralluoghi effettuati dalle competenti strutture A.S.L. presso alcuni plessi scolastici provinciali, emerge la necessità di provvedere alla sostituzione di una notevole quantità di porte dei servizi igienici che versano in condizioni di degrado tale da non essere più consigliabile la riparazione. Esse purtroppo sono state, in genere, danneggiate da atti di vandalismo che è difficile tenere sotto controllo senza una fattiva collaborazione da parte dei responsabili della scuola. Al fine di eliminare le situazioni di degrado più eclatanti, si prevede la fornitura e posa di un congruo numero di serramenti nuovi che dovranno possedere caratteristiche di particolare robustezza e resistenza agli urti sia del telaio che del battente. Si prevede altresì un costante controllo delle porte di emergenza e la sostituzione dei maniglioni antipanico più ammalorati. RISULTATI CONSEGUITI Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 73 di 214

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.6 -Titolo: Edifici scolastici provinciali – lavori vari di manutenzione straordinaria (compresa manutenzione alberi d’alto fusto ) Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Per mantenere il decoro, la sicurezza e garantire l’innovazione e l’ammodernamento delle Scuole prov.li, spesso non sono più sufficienti i fondi della manutenzione ordinaria, ma occorrono appositi e mirati stanziamenti che consentano di rimuovere o sostituire parti strutturali o elementi di finitura, eseguire interventi aventi carattere di durabilità nel tempo, rinnovare o adeguare laboratori ed impianti, realizzare laboratori nuovi e tutte quelle opere che rientrano nel comma b) art. 31 della Legge 457. Si consideri altresì che le aree cortilizie di alcune scuole provinciali sono ricche di essenze arboree d’alto fusto che necessitano costantemente di lavori di potatura, sia per contenere lo sviluppo della chioma, sia per eliminare, con interventi di rimonda, le parti secche o malate. Le operazioni di taglio e potatura hanno carattere straordinario e devono essere affidate a ditte qualificate dotate di adeguati strumenti di lavoro oltre che di tecnici esperti e capaci di eseguire in maniera corretta le indicazioni degli agronomi. RISULTATI CONSEGUITI Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.7 -Titolo: COMPLESSO SCOLASTICO DI VIA PALESTRO, CREMONA - LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONE, INCENDI, INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE- 3^LOTTO [IMM.64-104-110] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Gli interventi di messa a norma del complesso scolastico di Via Palestro sono stati eseguiti per lotti o per stralci funzionali successivi, in ragione delle disponibilità economiche che la Provincia ha attinto da mezzi propri di bilancio o da finanziamenti statali. Essi possono considerarsi completati per la parte che riguarda le opere richieste dal D.M. 26/08/1992, mentre rimangono da eseguire interventi di adeguamento alle norme di superamento delle barriere architettoniche e lavori di cui al D. Lgs. 81/2008. In particolare, l’intervento in programma prevede la riqualificazione di tutti i blocchi dei servizi igienici, compresa la realizzazione di un bagno per disabili ad ogni piano, presso gli Istituti “Ghisleri”, “Beltrami”, ed il Liceo Scientifico “Aselli”, nonché la sostituzione di alcuni sopraluce costituiti da lastre di vetro normale, con vetri di sicurezza. RISULTATI CONSEGUITI • Esecuzione e completamento dei lavori di rinnovo completo con abbattimento delle barriere

architettoniche del blocco di servizi del Liceo “Aselli”, delle ringhiere di protezione nel cortile interno e del rifacimento della strada asfaltata interna con nuova segnaletica a terra;

• Attivazione e consegna delle chiavi per l'uso all'Istituto scolastico avvenuta entro il mese di Settembre (inizio nuovo anno scolastico);

• Emessi certificati di pagamento n. 2 il 07/03/2016, n. 3 il 25/05/2016 e stato finale il 19/09/2016; • Effettiva ultimazione dei lavori in data 27/07/2016; • Certificato di regolare esecuzione emesso il 26/09/2016; • Acquisita fidejussione e liquidata la rata di saldo in data 23/11/2016; • Eseguita e trasmessa al Ministero la rendicontazione dell’intervento per l’erogazione del

finanziamento; erogazione del finanziamento da parte dello Stato avvenuta in Dicembre 2016.

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.8 -Titolo: PALAZZO FRAGANESCHI - CREMONA – I.I.S “A.P.C.” - LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE [IMM.49] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’edificio sede dell'istituto Ala Ponzone Cimino di Cremona è stato oggetto, in passato, di un importante intervento di ristrutturazione ed adeguamento normativo quando ancora rientrava nelle competenze del Comune di Cremona. La Provincia intende ora completare le opere in argomento adeguando l’edificio alle più recenti disposizioni di sicurezza come ad esempio l’installazione di luci di emergenza in ogni locale didattico, il completamento delle compartimentazioni, la realizzazione di scale di emergenza, la sistemazione di alcune sale comuni, la rimozione delle ultime coperture in lastre di fibrocemento-amianto, nonché vari altri interventi di straordinaria manutenzione relativi a servizi igienici, portoni, facciate, controsoffitti. RISULTATI CONSEGUITI Approvato il certificato di regolare esecuzione in data 12/01/2016, acquisita fidejussione e liquidato conto finale in data 07/02/2016; rendicontato l’intervento al Ministero nel mese di maggio 2016. Si è in attesa del sopralluogo del Provveditorato OO.PP. per la chiusura formale dell’appalto. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.9 -Titolo: FABBRICATO VIA SEMINARIO - CREMONA – I.I.S. “TORRIANI” - LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE, RIQUALIFICAZIONE AREE ESTERNE. [IMM.43] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Nel 2016 non si sono presenti obiettivi. L'istituto di istruzione superiore “J. TORRIANI” di Cremona è dotato di palestre e di strutture sportive all'aperto che versano attualmente in stato di degrado. Le palestre, in particolare, necessitano di lavori di manutenzione straordinaria degli spogliatoi, delle pavimentazioni elastiche e delle opere di finitura quali tinteggiature ed impianti. Gli impianti sportivi esterni, invece, presentano le pavimentazioni dei campi da tennis, pallacanestro e della pista di atletica in condizioni fatiscenti, rovinate in parte per l'invecchiamento dei materiali, in parte dai frequenti atti di vandalismo che l'impianto subisce dal vicino quartiere Cambonino. L’obiettivo operativo, pertanto, prevede una radicale ristrutturazione delle aree suddette mediante la realizzazione di nuovi impianti di calcetto, pallavolo, pallacanestro e una generale riqualificazione del cortile principale. RISULTATI CONSEGUITI Non previsti obiettivi nel 2016

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 75 di 214

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.10 -Titolo: FABBRICATO VIA SEMINARIO - CREMONA – I.I.S. “TORRIANI” – LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RINNOVO IMPERMEABILIZZAZIONE TETTI DELLE OFFICINE [IMM.43] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Dopo aver completato le opere di rimozione delle lastre di copertura in fibrocemento-amianto, con prodotti ecologicamente compatibili, occorre provvedere ad un intervento di manutenzione straordinaria dei tetti delle officine che sono impermeabilizzati con guaine bituminose. L’obiettivo operativo, prevede l’applicazione a rullo o a pennello di due mani di allumina sulle cupole con funzione di protezione della guaina, soprattutto dall’invecchiamento prodotto dai raggi ultravioletti ovvero la completa sostituzione delle parti più ammalorate. Si provvederà invece al rifacimento completo della guaina sui percorsi orizzontali. RISULTATI CONSEGUITI Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.11 -Titolo: PALAZZO ARALDI ERIZZO – CREMONA – I.M."ANGUISSOLA" - LAVORI DI ELIMINAZIONE VULNERABILITA’ ELEMENTI NON STRUTTURALI, MANUTENZIONE STRAORDINARIA, OPERE INTERNE E RIPASSO DEL TETTO [IMM.50 ] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il tetto dell’Istituto Magistrale “Anguissola” di Cremona richiede un radicale intervento di manutenzione straordinaria consistente nel controllo e nell’eventuale ripristino o sostituzione della struttura portante, nella realizzazione di un assito con sovrastante guaina bituminosa e nella successiva rimessa in pristino dei coppi vecchi o delle tegole marsigliesi. L’intervento si prefigge anche lo scopo di eliminare le infiltrazioni localizzate che a volte si manifestano in alcuni punti della struttura e di impedire che i piccioni, spostando i coppi che ora poggiano su delle semplici cantinelle, possano infiltrarsi nella soffitta dando luogo a problemi igienico-sanitari. Rimangono altresì da completare alcuni interventi di adeguamento normativo come la fornitura e posa delle luci di emergenza in tutti i locali della scuola, la verifica delle compartimentazioni, la fornitura e posa di vetri di sicurezza sui serramenti interni. E’ infine opportuno procedere alla verifica di stabilità degli elementi non strutturali ed alla loro successiva Sostituzione /stabilizzazione. RISULTATI CONSEGUITI

1. Consegna dei lavori in data 02.05.2016 con verbale prot. 37174; 2. Stipulazione del Contratto in data 21/07/2016; 3. Approvazione perizia suppletiva di variante per complessivi euro 30.144,17 (I.V.A. al 10% inclusa) senza

modificazione dell’importo complessivo di progetto; 4. Esecuzione 90% lavori al 31.12.2016.

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.12 -Titolo: COMPLESSO SAN MARCELLINO - CREMONA – L.C. “MANIN” - LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE INTERNO [IMM.15] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il liceo classico “Manin” trasferito alla Provincia ai sensi della Legge 23/96 ha manifestato rilevanti problemi nella copertura, che la Provincia ha provveduto a risolvere mediante due distinti interventi di ripasso dei tetti. Ora è necessario progettare la riqualificazione del cortile e del giardino interni rimasti incompiuti durante i lavori di ristrutturazione eseguiti dal Comune. Le opere previste riguardano l’individuazione, il controllo e l’eventuale ripristino di tutte le tubazioni dei servizi tecnologici e degli scarichi che transitano nel cortile, il rinnovo dei marciapiedi, la piantumazione finale del terreno vegetale con cespugli e prato all’inglese. RISULTATI CONSEGUITI Progetto sospeso poiché le risorse ad esso destinate e provenienti da alienazioni immobiliari sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.13 -Titolo: PALAZZO STANGA TRECCO – CREMONA – IIS STANGA – LAVORI DI STRAORDINARIA MANUTENZIONE E RESTAURO - ARREDI E COMPLEMENTI D’ARREDO. [IMM.54] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il Palazzo “Stanga Trecco” è di proprietà alla Provincia di Cremona in forza della legge 23/96. Negli ultimi 10 anni il Palazzo è stato oggetto di diversi studi, che hanno portato all’attuazione di importanti interventi di recupero, in particolare al restauro della maggior parte degli ambienti del piano nobile, alla sistemazione delle coperture e ad importanti lavori di riqualificazione degli ambienti del piano terra utilizzati dalla Scuola di Agraria. Attualmente il Palazzo è utilizzato principalmente dalla Scuola di Agraria, mentre i locali del primo piano sono solo parzialmente utilizzati dalla Fondazione Comunitaria, che occupa i locali del corpo posto a sud. Gli altri ambienti del primo piano sono utilizzati sporadicamente per manifestazioni a carattere espositivo e per conferenze. Durante tutto l’anno il Palazzo viene aperto occasionalmente per visite guidate in collaborazione con le associazioni presenti sul territorio, come FAI e Touring. Al primo piano rimangono solo pochi ambienti da recuperare dal punto di vista funzionale e materico. Il resto del palazzo, ed in particolare il secondo piano, gli ammezzati e le cantine, non sono attualmente fruibili. L’intenzione della Provincia di Cremona è quella di procedere ad un graduale recupero di tutti gli ambienti interni e alla riqualificazione completa dell’edificio. Sono previsti lavori di recupero funzionale degli spazi interni, il restauro delle facciate, la sistemazione delle pavimentazioni esterne, in particolare quella del cortile principale. E' in corso una trattativa per verificare la possibilità dei insediare nel palazzo il conservatorio musicale di Cremona. RISULTATI CONSEGUITI Non è stato dato corso, per mancanza di fondi, a successive fasi di progettazione oltre a quella preliminare per il completamento del recupero funzionale degli spazi interni, del restauro delle facciate e della sistemazione delle pavimentazioni esterne. Nel 2016 è stata valutata la proposta dell’Istituto Monteverdi di insediare al primo piano del Palazzo la sezione dell’Alta Formazione ed avviare la ricerca di fondi per poter proseguire negli interventi di completamento del restauro del Palazzo

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.14 -Titolo: PALAZZO GHISALBERTI – CREMONA – I.I.S. “STANGA” – LAVORI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO - 2^ LOTTO [IMM.51] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Presso l’I.I.S. “Stanga” di via Milano occorre completare alcune opere di adeguamento alle misure di sicurezza e prevenzione incendi, in particolare, sulla base delle più recenti disposizioni impartite dai Vigili del Fuoco, rimane da completare la realizzazione degli impianti di ventilazione forzata nei laboratori più complessi, la revisione delle compartimentazioni dopo l’ultima ridistribuzione degli spazi tra la scuola media e l’università, nonché il rinnovo di alcune linee elettriche e dei relativi quadri di zona. Un primo lotto di lavori è già stato completato nell’ala Est dell’immobile, ora rimane da eseguire un secondo e definitivo lotto nell’ala Ovest. Si prevede infine l'esecuzione di alcuni lavori finalizzarti al riordino ed alla distribuzione più razionale degli ambienti didattici RISULTATI CONSEGUITI

1. Approvazione in linea tecnica del progetto definitivo relativo ai lavori di adeguamento alle norme di sicurezza, prevenzione incendi ed infortuni II° Lotto – adeguamento funzionale degli spazi per una spesa complessiva di Euro 400.000,00 con Deliberazione del Presidente n. 29 del 2.3.2016;

2. Acquisizione parere Soprintendenza con parere prot. 15035 del 28.11.2016;

3. Acquisizione Autorizzazione Paesaggistica con atto n. 41/S del 15.11.2016;

4. Acquisizione parere VV.F. con parere prot. 95 del 04.01.2017;

5. attualmente è in corso di elaborazione la fase esecutiva del progetto. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.15 -Titolo: IMMOBILE DI VIA 11 FEBBRAIO, CREMONA - LICEO ARTISTICO “B. MUNARI” - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA: ELIMINAZIONE VULNERABILITA' DEGLI ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI [IMM. 046] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI A seguito delle verifiche effettuate negli edifici scolastici al fine di valutare la vulnerabilità degli elementi anche non strutturali, sono stati programmati interventi finalizzati a migliorare gli standard di sicurezza dell'immobile mediante lavori di manutenzione straordinaria da realizzare su elementi di finitura quali: fissaggio marmi di rivestimento, sistemazione intonaci di facciata e delle gronde previa passivazione dei ferri di armatura. RISULTATI CONSEGUITI

• Redatto e firmato il certificato di regolare esecuzione) in data 11/1/2016. • Approvato il certificato di regolare esecuzione in data 3/2/2016.

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.16 -Titolo: FABBRICATI DI VIA MANZONI E DI VIA BISSOLATI - ACQUISTO E RISTRUTTURAZIONE DI IMMOBILE DA DESTINARE A NUOVA SEDE DELL'I.I.S. EINAUDI ED OPERE VARIE DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA [IMM.69 E IMM.033]. Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’istituto “Einaudi di Cremona risulta attualmente dislocato su tre sedi necessarie per lo svolgimento dell’attività didattica. Il recente acquisto dell’immobile di proprietà delle suore maestre di S. Dorotea, che già ospita una succursale della scuola, ha consentito altresì di ricavare i nuovi laboratori di cucina e sala permettendo alla

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provincia di dismettere due locazioni onerose presso l'agriturismo Cascina Nuova ed il centro sportivo Stradivari. Successivamente, la completa ristrutturazione dell’edificio consentirà all’istituto di ridurre a due le sedi della scuola con un evidente beneficio per la didattica e la riduzione delle spese di locazione e di trasporto. Nell’obiettivo operativo sono altresì previsti interventi di sistemazione dei cortili, sia in via Manzoni che nella sede di via Bissolati. L'istituto Einaudi, infine, potrebbe essere il primo edificio scolastico della provincia ad essere sottoposto a riqualificazione energetica grazie all'acquisizione di un finanziamento di € 1.500.000 del fondo KYOTO. Tale finanziamento tuttavia potrebbe non essere fruibile a causa di problemi connessi con le ristrettezze di bilancio ed il rispetto del patto di stabilità. RISULTATI CONSEGUITI Sede ex Dorotee - redatto con data 16/1/2016 il progetto di fattibilità tecnica ed economica di ristrutturazione per il riutilizzo ad uso scolastico del fabbricato posto su via Manzoni. - affidati gli incarichi specialistici a professionisti esterni (strutturista, termotecnico, geologo – vedere obiettivo 3) per proseguire con la redazione delle successive fasi di progettazione. Sede di via Bissolati E’ stato autorizzato dal Ministero lo slittamento al 31.07.2017 del perfezionamento del contratto per il finanziamento di 1.500.000 euro del progetto di riqualificazione energetica dell’edificio I.P.C. Einaudi di Cremona a valere sul Fondo Kyoto per l'efficientamento energetico degli edifici scolastici. D.M. n. 66 del 14 aprile 2015 concesso con provvedimento del Ministero n. 0027 del 10-03-2016. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.17-Titolo: POLO SCOLASTICO VIA STAZIONE/VIA PALMIERI - CREMA – LICEO CLASSICO “RACCHETTI” E LICEO SCIENTIFICO “DA VINCI” - ELIMINAZIONE VULNERABILITA' DEGLI ELEMENTI ANCHE NON STRUTTURALI, RIFACIMENTO TETTI CON ELIMINAZIONE LASTRE FIBROCEMENTO [IMM. 046] [IMM.62-113] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’obiettivo operativo prevede la graduale rimozione delle attuali lastre di copertura in cemento-amianto. Si collocheranno pertanto in opera nuove coperture costituite da materiali ecocompatibili, adeguatamente coibentate e predisposte per l’accoglimento di impianti fotovoltaici. RISULTATI CONSEGUITI 1. Contratto stipulato in data 21/07/2016; 2. Consegna lavori in data 05/07/2016; 3. Emesso 1 certificato di pagamento in data 01/09/2016 ed il conto finale in data 25/10/2016; 3. Ultimazione lavori in data 25/10/2016; 4. Approvato il certificato di regolare esecuzione in data 25/11/2016. 5. Richiesta fidejussione per pagamento rata di saldo in data 12/12/2016. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.18 Titolo: FABBRICATO DI VIA SEMINARIO – CREMA – I.T.G.C. "PACIOLI" – LAVORI DI ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE. [IMM.45] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI La sede dell’I.T.C. “Pacioli” di via Seminario necessita di alcuni lavori di completamento delle opere di adeguamento normativo sulla base delle disposizioni contenute nel del D.M. 26/08/92;

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I lavori che si prevede di realizzare riguarderanno principalmente l’adeguamento delle luci di emergenza, la realizzazione di una vasca d’accumulo per l’impianto antincendio, l'adeguamento delle vie d’esodo, delle compartimentazioni e dei laboratori. Si richiede altresì un radicale intervento di manutenzione straordinaria del tetto consistente nel controllo e nell’eventuale ripristino della struttura portante, nella realizzazione di un assito con sovrastante guaina bituminosa e nella successiva rimessa in pristino dei coppi vecchi o delle tegole marsigliesi. RISULTATI CONSEGUITI

1. Approvato in linea tecnica un primo stralcio dei lavori con Deliberazione del Presidente della Provincia di Cremona n. 34 del 07/03/2016 per un importo complessivo di Euro 900.000,00;

2. Acquisizione parere Soprintendenza con parere prot. 15060 del 30.11.2016; 3. Predisposto progetto definitivo complessivo di complessivi euro 1.700.000 in data 16.12.2016, in

attesa di approvazione. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.19 -Titolo: FABBRICATO DI VIA M. DI CANOSSA – CREMA - I.I.S. "GALILEI" - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E RIQUALIFICAZIONE. [IMM.41] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Presso la sede centrale dell’I.I.S. “Galilei” di Crema sono stati recentemente realizzati importanti interventi di adeguamento normativo. In particolare si è provveduto al rinnovo dell’impianto elettrico, del quadro elettrico principale e dei quadri di piano. Sono state altresì realizzate nuove compartimentazioni antincendio e adeguata la resistenza al fuoco delle strutture prefabbricate delle officine. Si è infine provveduto alla realizzazione di un’ulteriore scala esterna di sicurezza, nonché ad alcuni interventi di adeguamento normativo sia nei laboratori che nei servizi igienici. Ora è necessario completare le opere che ancora mancano per la definitiva acquisizione del certificato prevenzione incendi, nonché prevedere la realizzazione di opere di ristrutturazione e riqualificazione di alcuni ambienti, quali le officine, che sono sottoutilizzate a causa del mutamento dei programmi di studio. La ristrutturazione delle officine consentirà di ricavare un maggior numero di aule didattiche ed altri ambienti funzionali per attività collettive, come ad esempio e nuovi laboratori, atti a contenere l’espansione dell’istituto a causa del recente e consistente aumento di iscrizioni RISULTATI CONSEGUITI

2. Aggiudicazione dei lavori alla ditta Diesse Electra con determinazione n. 725 del 17/12/2015. 3. aggiudicazione definitiva con determinazione n. 41 del 9/2/2016 con accertamento della somma

finanziata. 4. Verbale di consegna dei lavori alla ditta in data 27/5/2016. 5. Esecuzione dei lavori e redazione di due Stati di Avanzamento Lavori: 6. Lavori in corso nel 2017 con prevista ultimazione contrattuale il 26/6/2017.

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.20 -Titolo: POLO SCOLASTICO DI VIA PIACENZA, CREMA. ACCORDO QUADRO PER L’UTILIZZO DI AREE e STRUTTURE SCOLASTICHE. COSTRUZIONE NUOVA SEDE DEL L.C. “RACCHETTI.” Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI La Provincia di Cremona ed il Comune di Crema, mediante apposita convenzione, hanno individuato soluzioni operative che possono risolvere, a breve/media scadenza, i problemi legati alla localizzazione di alcune funzioni istituzionali nel territorio del Comune stesso. In particolare, il Comune di Crema ha ceduto alla Provincia l’area ritenuta idonea per il completamento del polo scolastico di via Libero Comune, che prevede la realizzazione delle seguenti opere:

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- costruzione nuova sede del liceo classico - linguistico e delle scienze umane “Racchetti” con relativa palestra; - ampliamento dell’istituto “Sraffa” e del liceo artistico “Munari”; - la realizzazione di una palestra polifunzionale a servizio del liceo artistico “Munari” e dell’istituto “Sraffa”; - la realizzazione di un auditorium a servizio delle scuole superiori dell’area; - la sistemazione delle aree esterne, attraverso la realizzazione di strade e parcheggi; La Provincia di Cremona, invece, ha ceduto al Comune di Crema la porzione dell’area dell’I.I.S. Galilei posta fra via Matilde di Canossa e via Libero Comune che ha consentito la messa in sicurezza dell’incrocio stradale, inoltre si è impegnata a restituire al Comune di Crema, allorché saranno ultimati i lavori di costruzione della nuova sede del liceo Racchetti, l’attuale sede del liceo socio-pedagogico sito in Largo Falcone Borsellino. La provincia intende ora dare corso alla realizzazione della prima importante opera di edilizia scolastica prevista nel comparto, vale a dire la nuova sede del liceo classico, tramite un finanziamento acquisibile grazie al bando “Scuole innovative” contenuto nella legge c.d. “la buona scuola”. Il bando prevede che il M.I.U.R. indica un concorso di idee tra professionisti o società di architettura ed ingegneria finalizzato ad individuare il modello di scuola ritenuto più all'avanguardia e innovativo. Una volta individuato il vincitore la provincia potrà incaricare lo stesso soggetto per la realizzazione dei progetti definitivo ed esecutivo. L'opera verrà finanziata e realizzata dall'INAIL che ne diventerà anche proprietario e le rate di ammortamento dell'investimento saranno a carico dello stato. Il nuovo edifico è destinato a contenere circa 1100 studenti e consentirà di eliminare locazioni onerose per circa 380.000 euro. Consentirà altresì di eliminare le succursali accorpando il liceo classico un unico edificio, con evidenti vantaggi anche per la didattica e riduzione delle spese di trasporto. Nel nuovo fabbricato troveranno posto anche i laboratori di cucina destinati all’indirizzo turistico alberghiero dell’I.I.S. “Sraffa”. Quest'ultima struttura consentirà di evitare le convenzioni onerose finora stipulate con ristoranti privati esterni alla scuola, eliminando altresì i continui spostamenti di docenti e studenti con costi di trasporto a carico della Provincia. RISULTATI CONSEGUITI Il 12/5/2016 il M.I.U.R. ha bandito il concorso di idee per la realizzazione della scuola che, come recita il bando, dovrà essere “innovativa da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, caratterizzata dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio”. La scadenza della presentazione dei progetti era fissata il 30/8/2016, successivamente prorogata dal M.I.U.R. al 5/10 e poi al 31/10. Il Settore Patrimonio nei mesi antecedenti alla scadenza ha inviato al M.I.U.R. i chiarimenti richiesti dai partecipanti al concorso sulla tipologia dell’intervento (in data 7/3, 17/6, 28/6, 21/7, 8/8, 2/9). La commissione di valutazione dei progetti, che doveva riunirsi l’8 novembre 2016 come risulta dal bando, è stata nominata con decreto dal M.I.U.R. il 23/3/2017; la commissione dovrà valutare le circa 1.200 proposte progettuali presentate per le 50 aree di intervento prescelte (fra cui l’area di Crema), fra cui individuare le prime tre proposte vincitrici per ogni area. La successiva progettazione deve essere curata dall’ente locale . MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.21 -Titolo: POLO SCOLASTICO VIA PIACENZA A CREMA – COSTRUZIONE AMPLIAMENTO Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Presso il polo scolastico di via Piacenza è possibile realizzare, a fianco dell'attuale fabbricato scolastico, un nuovo edificio in grado contenere lo sviluppo delle scuole di Crema evitando locazioni onerose e problemi di trasporto.

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Nel nuovo fabbricato in particolare potranno trovare posto nuove aule didattiche a beneficio dell'intero polo scolastico Crema Sud RISULTATI CONSEGUITI L'obiettivo è stato momentaneamente accantonato a beneficio dell'obiettivo operativo n 20 che è stato scelto dal M.I.U.R. per il concorso di progettazione bandito dal Ministero stesso per la costruzione di “Scuole Innovative”. La realizzazione della nuova scuola descritta nel precedente obiettivo operativo 20 risolverebbe anche le criticità evidenziate nell'obiettivo corrente. E’ altrettanto stato accantonato il progetto di ampliamento dell’edificio che ospita i due istituti scolastici “Sraffa” e liceo “Munari”, che è stato inserito nel quadro esigenziale per i finanziamenti BEI nell’annualità 2017. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.22 -Titolo: POLO SCOLASTICO VIA TRENTO CASALMAGGIORE – I.I.S. "ROMANI" - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA. RIQUALIFICAZIONE DEL CORTILE, RIFACIMENTO TETTO IN FIBROCEMENTO DELLA PALESTRA ED INSTALLAZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO. [IMM.61] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Dopo aver concluso l’intervento di sostituzione del tetto in lastre di fibro/cemento con amianto della palestra, ed aver installato sul medesimo edificio un impianto fotovoltaico della potenza di 19 kw è ora necessario completare l'opera di rinnovamento dell'intero complesso scolastico mediante la riqualificazione del cortile con adeguata pavimentazione e piantumazione, ispirandosi ad alcune interessanti proposte progettuali elaborate dagli studenti del polo Romani con l'assistenza dei loro insegnanti. RISULTATI CONSEGUITI Lavori già ultimati per le coperture e l’impianto fotovoltaico. Per la sistemazione degli esterni, il progetto è sospeso poiché le risorse ad esso destinate sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.23 -Titolo: POLO SCOLASTICO DI PANDINO – I.I.S. “STANGA” LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA, ADEGUAMENTO ALLE NORME DI SICUREZZA, PREVENZIONE INCENDI ED INFORTUNI ED ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE [IMM.34-36] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Il trasferimento alla Provincia della sede di Pandino dell’I.I.S “Stanga” ha comportato per l’ente la programmazione e la realizzazione degli interventi di adeguamento normativo. Innanzi tutto è stato realizzato il nuovo convitto che ha consentito di trasferire gli studenti in un edificio nuovo, con caratteristiche tecnologiche e di sicurezza d’avanguardia, liberando la corrispondente zona del castello visconteo che è stata rimessa nella disponibilità del comune. Successivamente si avvieranno trattative con il comune stesso per definire le modalità di erogazione del servizio mensa. E' prevista, infine, la realizzazione di opere di adeguamento normativo della scuola e del caseificio. In particolare sono stati recentemente completati i lavori di sostituzione dei tetti in eternit, che consentiranno, in futuro, anche l'installazione di un impianto fotovoltaico, mentre restano da progettare le opere per la realizzazione di un ascensore, di una scala esterna di emergenza, l’adeguamento degli impianti tecnologici e la realizzazione di servizi igienici a norma per disabili.

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RISULTATI CONSEGUITI L’intervento è sospeso poiché le risorse ad esso destinate sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio. Si procederà nel 2017 allo sviluppo del progetto di fattibilità. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.24-Titolo: SCUOLA CASEARIA E CASEIFICIO – PANDINO – IIS STANGA – MANUTENZIONE STRAORDINARIA DEI TETTI ED INSTALLAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO [IMM.71] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI La scuola casearia ed il caseificio di Pandino sono stati recentemente oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria del tetto, finalizzato alla rimozione delle lastre di fibro cemento con amianto ed alla loro sostituzione con una copertura metallica. Il progetto sarà completato dalla realizzazione di un impianto fotovoltaico per il quale è stata inoltrata richiesta di contributo al Ministero dell'Ambiente, della Ricerca e del Mare. La realizzazione dell'impianto consentirà di sensibilizzare gli studenti nei confronti dell'uso delle energie rinnovabili e contemporaneamente permetterà alla provincia di scontare l’energia prodotta dalle proprie bollette elettriche. RISULTATI CONSEGUITI Lavori già ultimati per le coperture. Per l’impianto fotovoltaico , il progetto è sospeso poiché le risorse ad esso destinate sono state congelate al fine di garantire gli equilibri di bilancio. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.25 -Titolo: Interventi in ordine ai sistemi di istruzione e di istruzione e formazione professionale Dirigente responsabile : Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. Saranno attuati i seguenti interventi: a) Il dimensionamento scolastico b) La programmazione dell’offerta scolastica e formativa c) La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente RISULTATI CONSEGUITI a) Il dimensionamento scolastico. Il piano di dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, regolamentato dal DPR 233/98 e dalla legge 111/2011, può essere variato sia su richiesta dei Comuni, per le scuole dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione, sia dalla Provincia stessa, per gli istituti scolastici superiori. A seguito dell'entrata in vigore della Legge 107/2015 che all'art. 1, comma 66 ha previsto la costituzione degli ambiti territoriali, il MIUR ha individuato i criteri per la definizione dei suddetti ambiti prevedendo, in particolare, che i medesimi:

o contemplassero istituzioni scolastiche di primo e secondo ciclo; o fossero costituiti da una popolazione scolastica superiore a 40.000 alunni; (elevabile 70.000

alunni per le zone ad alta densità di popolazione scolastica o aree metropolitane); o fossero costituiti da una popolazione scolastica non inferiore a 22.000 alunni, salvo deroghe

appositamente motivate.

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Nella medesima circolare si specificava, inoltre, che gli Ambiti territoriali comprendessero le singole istituzioni scolastiche nella loro interezza con sezioni associate ogni singola sede. L'USR, quindi, con decreto n. 61 del 07/03/2016, ha definito gli ambiti in parola, prevedendo per la provincia di Cremona due ambiti territoriali: Cremona (comprendente Casalmaggiore e Soresina) e Crema (comprendente Pandino). Il 15 marzo 2016 si è tenuto in Regione Lombardia un incontro con i rappresentanti delle Province Lombarde e dell'USR, durante il quale è stato chiarito che la determinazione degli ambiti territoriali non produce necessariamente effetti sul dimensionamento che può eventualmente essere adeguato tenendone conto, senza tuttavia che sussista un obbligo in tal senso. Durante l'incontro, in relazione agli istituti agrari, il referente per l'USR ha sottolineato l'opportunità che questi rimangano sotto un'univoca direzione in considerazione delle specifiche caratteristiche formative ed organizzative presenti in queste scuole. Nei mesi di marzo e di aprile si sono tenuti i primi incontri con le OO.SS. e con le istituzioni scolastiche superiori al fine di condividere le modalità di lavoro e di programmazione, in attesa delle indicazioni regionali. Con DGR n. 5313 del 20.06.2016, la Regione Lombardia, nel prevedere il termine del 31/10/2016 per la trasmissione da parte delle Province delle rispettive deliberazioni, ha invitato queste ultime a proporre un piano della rete scolastica con autonomie in linea con il parametro numerico dei 600 alunni in pianura e 400 nelle aree montane e nelle piccole isole, al fine di garantire l’assegnazione del dirigente e del DSGA. Con la medesima delibera la Regione Lombardia ha comunicato la possibilità di procedere ad eventuali adeguamenti all'organizzazione interna dei Centri Provinciali per l'Istruzione degli Adulti, nel rispetto dei requisiti previsti dalla circolare MIUR n. 36 del 10/04/2014 e del numero previsto per ogni provincia dalla DGR 479/2013. In riferimento al dimensionamento del primo ciclo di istruzione, con nota prot. n. 55410 del 01/07/2016, si è provveduto ad informare tutti i Comuni della provincia rispetto alle indicazioni regionali di cui sopra invitandoli a trasmettere le proposte di modifica entro la data del 16.09.2016. In risposta alla suddetta nota sono pervenute le seguenti proposte:

• l'Unione dei Comuni Lombarda dei Fontanili ha richiesto il trasferimento delle scuole infanzia, primaria e secondaria di primo grado di Romanengo e infanzia di Casaletto di Sopra dall’I.C. “Falcone e Borsellino" di Offanengo all’I.C. “Giovanni XXIII" di Soncino;

• il Comune di Cremona ha chiesto l'istituzione di una nuova sede operativa del CPIA presso la Casa Circondariale stessa.

In ordine alla richiesta di cui alla lettera a) si è verificato che il territorio non si è espresso in maniera unanimemente favorevole. Alla luce dell'istruttoria condotta e considerato che le due istituzioni scolastiche non presentavano elementi di criticità si è ritenuto di non procedere alla modifica richiesta per l'a.s. 2017/2018 e di richiedere agli istituti interessati e ai Comuni coinvolti di avviare le consultazioni territoriali e di comunicare l'esito delle medesime alla Provincia entro il febbraio 2017 al fine di poter disporre dei necessari elementi per le modifiche per l'a.s. 2018/2019. In ordine alla richiesta di cui alla lettera b), si è rilevato che la proposta era sufficientemente motivata e rispettosa della procedura e, pertanto, è stata accolta; si è, quindi, proceduto ad inserire la nuova sede operativa nell'ambito del piano di dimensionamento. Il Piano di Dimensionamento della Rete Scolastica delle scuole dell'infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione è stato approvato con DCP n. 38 del 21/10/2016. In ordine al dimensionamento del secondo ciclo di istruzione, il Liceo Artistico “Munari” e il Polo Professionale Provinciale “APC – Marazzi”, in seguito alla costituzione degli ambiti territoriali, hanno formalmente richiesto una loro riorganizzazione.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 84 di 214

Alla luce delle richieste avanzate e considerato che la costituzione degli ambiti territoriali, si sono tenute una serie di consultazioni territoriali (scuole, enti locali, OO.SS., Comitato Provinciale di Indirizzo e Coordinamento della Rete Scolastica e Formativa e ASCA) al fine di adottare scelte condivise. Al termine delle consultazioni condotte, con DCP n. 40 del 21.10.2016, si sono approvate le seguenti modifiche al Piano:

◦ per quanto riguarda l'ambito territoriale 13 (Cremona):

− l'aggregazione della sezione Liceo Artistico “Munari” di Cremona all'Istituto di Istruzione Superiore “Stradivari”, (“POLO DELLA LIUTERIA, DELLA MUSICA E DELLE ARTI”);

− l'aggregazione della scuola “Ala Ponzone Cimino” all'IIS “Torriani”;

◦ per quanto riguarda l'ambito territoriale 14 (Crema):

− l'aggregazione dell'offerta formativa “Grafica e Comunicazione” dell'Istituto “Sraffa” al Liceo Artistico “Munari” di Crema;

− l'aggregazione della scuola “Marazzi” all'IIS “Sraffa”, Le deliberazioni sono state trasmesse alla RL con nota prot. n. 85172 del 27/10/2016 e successivamente all'Ufficio Scolastico Territoriale e a tutti i soggetti interessati. b) La programmazione dell'offerta scolastica e formativa Con deliberazione di Giunta Regionale n. 5313 del 20/06/2016, sono state definite le linee di indirizzo per procedere alla programmazione dell'offerta formativa per l'a.s. 2017/2018 che prevedono, in particolare:

• la condivisione le autonomie locali e funzionali, con l'Ufficio Scolastico Regionale e Territoriale, e con gli organismi di rappresentanza delle realtà economiche e sociali;

• il collegamento con le realtà territoriali più dinamiche, oltre che con le filiere locali, tra le quali rientrano i Poli Tecnico Professionali eventualmente presenti sul territorio;

• l'eliminazione delle offerte “silenti” che nell'arco dell'ultimo biennio non hanno raccolto adesioni sufficienti all'attivazione dei relativi percorsi;

• la trasmissione delle deliberazioni provinciali entro il termine del 31/10/2016. Con note prot. n. 55348 del 01/07/2016 e prot. n. 56068 del 04/07/2016 si sono informati rispettivamente gli Enti di Formazione Professionale e tutte le Scuole Secondarie di Secondo Grado Statali circa le modalità con cui richiedere eventuali variazioni all'offerta formativa (eliminazione/sostituzione di percorsi, attivazione di nuovi percorsi etc…). Le medesime informazioni sono state comunicate, con nota prot. n. 54876 del 29/06/2015, anche all'Ente di Formazione Fondazione Manziana di Crema che, nel giugno 2015, aveva formalmente richiesto di verificare la possibilità di programmare un percorso IeFP. Al fine di elaborare la proposta dell’offerta formativa di secondo ciclo di istruzione si è, quindi, proceduto con il monitoraggio dell’andamento dei percorsi programmati, attraverso la rilevazione delle iscrizioni relative all'a.s. 2016/2017. Entro il termine fissato nelle circolari provinciali di cui sopra (16/09/2016) sono pervenute le seguenti richieste: Attivazione di nuovi percorsi:

• IeFP “Operatore della Ristorazione – Servizi di Sala e bar” da parte dell'Ente di Formazione Professionale “Sacra Famiglia” di Soncino,

• IeFP percorso personalizzato per alunni disabili “Operatore della Ristorazione – Preparazione pasti” da parte dell'Ente di Formazione Professionale “Sacra Famiglia” di Soncino,

• IeFP “Operatore Grafico – Multimedia” da parte della scuola paritaria “Fondazione Manziana” di Crema. Mantenimento di percorsi nonostante la loro mancata attivazione negli ultimi tre anni:

• “Sistema Moda – Tessile Abbigliamento e Moda” da parte dell'IIS “Stradivari” di Cremona,

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 85 di 214

• “Tecnico del legno” (IeFP – IV anno) da parte dell'IIS “Stradivari” di Cremona,

• “Liceo Musicale e Coreutico – sezione Coreutica” da parte del Liceo delle Scienze Umane “Anguissola”,

• “Operatore Meccanico” serale (IeFP) da parte della sez. Associata Marazzi di Crema,

• “Servizi Socio Sanitari” - serale da parte dell'IIS Sraffa di Crema,

• “Tecnico della trasformazione agroalimentare” (IeFP - IV anno) da parte dell'Ente di Formazione Enaip Lombardia di Cremona.

Soppressione di percorsi:

• “Operatore Agricolo – Coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole” da parte dell'IIS Stanga,

• “Costruzioni, Ambiente e Territorio” da parte della scuola Ponzini di Soresina,

• “Amministrazione, Finanza e Marketing” da parte della scuola Ponzini di Soresina,

• “Operatore della ristorazione – Preparazione pasti” da parte dell'IIS “Sraffa” di Crema,

• tre percorsi serali di ordinamento tecnico Settore Tecnologico, Indirizzo Elettronica ed Elettrotecnica da parte dell'IIS “Galilei” di Crema,

• “Operatore della ristorazione – Preparazione Pasti” (personalizzato) da parte dell'Ente “Cr.Forma” sede di Cremona,

• “Operatore della ristorazione - Servizi di Sala e Bar" (personalizzato) da parte dell'Ente “Cr.Forma” sede di Crema,

• “Operatore alla riparazione di veicoli a motore – Riparazioni di carrozzeria” da parte dell'Ente “Cr.Forma” sede di Crema.

Si è, quindi, provveduto ad istruire compiutamente le richieste pervenute anche attraverso la consultazione del Comitato Provinciale di Indirizzo e Coordinamento della Rete Scolastica e Formativa e delle Organizzazioni Sindacali. Con deliberazione di Consiglio Provinciale n. 39 del 21.10.2016 è stato approvato il piano provinciale dell’offerta formativa delle scuole secondarie di secondo grado e delle strutture formative accreditate per l’a.s. 2017/2018, accogliendo tutte le richieste sopra descritte. Copia della deliberazione è stata trasmessa, con nota prot. n. 85154 del 27.10.2016, alla Regione Lombardia La deliberazione è stata trasmessa anche a tutte le scuole del primo e del secondo ciclo di istruzione, agli enti di formazione professionale, ai Centri per l’Impiego e al Settore Lavoro e Formazione della Provincia. Con nota del 30 novembre la Regione Lombardia ha comunicato alle Province la possibilità di inserire nel piano nuove sezioni di “Liceo Scientifico sezione ad indirizzo sportivo” e ha, quindi, invitato queste ultime a formulare le eventuali richieste. Si è, quindi, provveduto a chiedere alle istituzioni scolastiche possibilmente interessate di far pervenire le eventuali richieste di attivazione del percorso in parola entro le ore 12.00 del giorno 12 dicembre 2016. Le scuole sono state invitate a sottoscrivere una specifica “dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà ai sensi del DPR 445/2000”, in merito al possesso delle idonee strutture per l'attivazione del percorso, senza oneri aggiuntivi a carico della Provincia in riferimento sia alle dotazioni strutturali e strumentali necessarie sia ad altri ulteriori servizi. Entro il termine sopra indicato sono pervenute le richieste di attivazione per l'a.s. 2017/2018 del percorso “Liceo Scientifico – sezione ad indirizzo sportivo” da parte delle seguenti scuole:

• I.I.S. “Torriani” di Cremona,

• I.I.S. “Racchetti Da Vinci” di Crema. Dall'analisi delle richieste pervenute e in seguito alla consultazione del Comitato Provinciale di Indirizzo e Coordinamento della Rete Scolastica e Formativa sentito in data 12.12.2016.si è ritenuto di programmare il nuovo percorso presso l''IIS “Torriani” (DCP n. 61 del 16.12.2016). Si è quindi proceduto ad informare tempestivamente la Regione Lombardia con nota prot. n. 99444 del 21 dicembre 2016.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 86 di 214

Per l’espletamento dell’attività programmatoria generale dei servizi scolastici e formativi risulta necessario procedere all’acquisizione dei dati relativi agli iscritti presso le scuole secondarie di secondo grado. A tale proposito nel mese di febbraio (note prot. n. 15554, n. 15557 e n. 15559 del 22/02/2016) è stata effettuata una prima rilevazione dei dati della popolazione scolastica (iscritti e provenienze per l’a.s. 2016/2017). Il dato rielaborato è stato trasmesso ai settori provinciali interessati. In particolare si sono rilevati i seguenti dati:

• per la programmazione del servizio trasporto studenti: dati di provenienza degli allievi, caricati nella Banca dati del Settore e comunicati al Settore Pianificazione territoriale e Trasporti;

• per la programmazione del servizio trasporti straordinari a favore di alcuni Istituti Superiori di Cremona e Crema, per necessità legate allo svolgimento di lezioni curricolari fuori sede e presso impianti sportivi particolarmente distanti dagli istituti stessi: dati raccolti presso le scuole interessate e comunicati al Settore Pianificazione territoriale e Trasporti;

• per la pianificazione dell’utilizzo delle aule e dei laboratori: dati di raggruppamento per classi. Per quanto riguarda la seconda rilevazione dei dati dell’utenza scolastica, in data 05/07/2016 si è provveduto ad inoltrare apposita nota (prot. n. 56182 del 05.07.2016) alle scuole secondarie di secondo grado con scadenza per la trasmissione dei dati al 29/07/2016. Il dato acquisito è stato trasmesso ai Settori provinciali interessati. Nei mesi di settembre e ottobre si è provveduto alla raccolta dei dati relativi alle iscrizioni per l’anno scolastico 2016/2017 presso tutte le scuole del territorio di ogni ordine e grado e presso gli enti di formazione professionale che, aggiunte a quelle degli anni precedenti, costituiscono, in quanto serie storica, un utile elemento di monitoraggio. In seguito si è provveduto a trasmettere i dati relativi alle scuole secondarie di secondo grado statali ai Settori provinciali interessati (nota prot. n. 96299 del 07.12.2016). Si è, inoltre, avviata l’attività relativa all’individuazione degli spazi necessari a svolgere le lezioni curricolari di educazione fisica per le scuole secondarie di secondo grado. Con note prot. n. 54497, n. 54501 e n. 54499 del 29/06/2016 si è provveduto a richiedere ai Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore la disponibilità di utilizzo dei rispettivi impianti sportivi. In seguito alle comunicazioni pervenute dai Comuni si è avviata la complessa programmazione dell'utilizzo delle palestre sia provinciali sia comunali. Le istituzioni scolastiche hanno, quindi, compilato l’apposito modello predisposto dall’ufficio, indicando l’orario di utilizzo degli impianti. Si è, quindi, proceduto ad elaborare i prospetti generali di utilizzo di tutte le palestre disponibili suddivisi per territorio. Tali prospetti sono stati poi trasmessi ai Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore rispettivamente con note prot. n. 85926 del 31.10.2016, prot. n. 85932 del 31.10.2016 e n. 86836 del 04.11.2016. c) La gestione di altre funzioni derivanti dalla legislazione vigente

Finalità che si intendono conseguire: Le funzioni di cui all’oggetto hanno riguardato in particolare:

• la previsione dell’impegno di spesa per l’affitto di sale idonee ad ospitare le assemblee studentesche per gli istituti scolastici superiori di competenza provinciale privi di aula magna;

• il trasferimento alla Provincia di Milano della quota a carico della Provincia di Cremona relativa alle spese dell’Ufficio Scolastico Regionale, determinata da accordi e da disposizioni normative.

Risultati conseguiti: In relazione al primo aspetto, ogni anno la Provincia provvede ad assumere a carico provinciale la somma da erogare al Comune di Cremona in relazione all’utilizzo della sala del Palazzo Cittanova da adibire ad assemblee studentesche.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 87 di 214

Per quanto riguarda l’a.s. 2015/2016, con mandato n. 463 del 25/01/2016 e con mandato n. 464 del 25/01/2016 si è provveduto a liquidare al Comune di Cremona rispettivamente le somme di € 501,00 e di € 110,22 relativamente agli utilizzi della sala stessa effettuati nel periodo ottobre/dicembre 2015. Per l'anno 2016, con determinazione n. 16 del 21.01.2016 si è provveduto ad assumere l’impegno di spesa pari a € 750,00 a favore del Comune di Cremona per l’utilizzo della medesima sala. In seguito agli utilizzi effettuati, il Comune di Cremona ha emesso:

• una prima fattura per un importo pari a € 191,78 per la quale è stato emesso ordine di pagamento n. 6273 del 28/07/2016, (somma liquidata con mandato n. 2016/6761 del 01/08/2016),

• una seconda fattura per un importo pari a € 244,49 per la quale è stato emesso ordine di pagamento n. 11828 del 27/12/2016 al fine di procedere alla liquidazione della somma al Comune di Cremona.

In relazione al secondo aspetto, le leggi n. 641/1967 e n. 373/1989 pongono a carico delle Province l’obbligo di concorrere all’onere relativo ai costi di gestione dell’Ufficio Scolastico Regionale. A tale scopo la Provincia impegna annualmente la somma a favore della Città Metropolitana di Milano che anticipa l’importo totale e provvede poi a richiedere il rimborso alle altre Province. Con nota prot. n. 270867/2016/6.8/2016/1 del 22.11.2016 la Città metropolitana di Milano ha comunicato che gli oneri dovuti per l’anno 2015 da parte della Provincia di Cremona sono pari a € 16.807,80. Con determinazione dirigenziale n. 470 del 28.11.2016 è stata assunta a carico provinciale la predetta somma liquidata con mandato n. 10863 del 05/12/2016.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 88 di 214

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n. 26 Titolo: Altri interventi nell'ambito del sistema di istruzione e formazione professionale Dirigente responsabile : Dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alla collettività per il miglioramento del sistema scolastico e formativo provinciale. Sarà attuato il seguente intervento:

• La formazione professionale in DDIF Si provvederà ad espletare le attività amministrative connesse alle commissioni d’esame dei percorsi di istruzione e formazione professionale erogati dagli enti accreditati (individuazione dei presidenti di commissione, gestione delle domande di candidati privatisti, supporto agli operatori durante lo svolgimento delle prove, rilascio degli attestati finali). RISULTATI CONSEGUITI Per l’anno scolastico e formativo 2015/2016, si è provveduto allo svolgimento degli adempimenti procedurali concernenti le commissioni d’esame dei percorsi di istruzione e formazione professionale realizzati dalle Istituzioni formative e dalle Istituzioni scolastiche, così come previsto da:

• nota prot. n. E1.2016.0145345 del 08/04/2016 “Attività gestionali relative al sistema della formazione professionale (L.R. 19/2007): esami di qualifica e di diploma professionale dell’anno formativo 2015/2016” con la quale la Direzione Generale Istruzione, Formazione e Lavoro della Regione Lombardia ha richiesto alle Province di dare continuità all'attività di gestione delle procedure inerenti gli esami conclusivi dei percorsi di qualifica e di diploma di IeFP anche per l'anno scolastico e formativo 2015/2016, al fine di garantirne il regolare svolgimento;

• “Disposizioni applicative per l’anno scolastico e formativo 2015/2016. Esame di qualifica e di diploma professionale – Percorsi di IeFP della Regione Lombardia” allegate alla sopra citata nota.

In particolare: • si è provveduto ad approvare, con decreto dirigenziale n. 177 del 15/04/2016, la circolare

provinciale “Modalità per la partecipazione di candidati esterni agli esami conclusivi dei percorsi di Qualifica e di Diploma di Istruzione e Formazione Professionale – anno scolastico e formativo 2015/2016”, a seguito della quale è stata effettuata l’istruttoria di 21 domande di ammissione di candidati privatisti:

• 12 per l’area professionale Servizi alla persona,

• 5 per l’area professionale Turismo e Sport, ,

• 4 per l’area professionale Elettrica-elettronica, informatica e telecomunicazioni ; • si sono individuati 19 presidenti (13 per le Istituzioni formative e 6 per le Istituzioni scolastiche)

per le altrettante commissioni d’esame necessarie a fronte dei 50 percorsi conclusivi (38 delle Istituzioni formative e 12 delle Istituzioni scolastiche), attingendo dall’Albo Regionale dei Presidenti di Commissione istituito ai sensi del DDS Regione Lombardia n. 3857 del 09/05/2013 e successive integrazioni;

• si è contribuito attivamente al regolare svolgimento degli esami finali, monitorando e supportando le Istituzioni formative e le Istituzioni scolastiche nell’organizzazione e realizzazione delle prove.

Ci si è, inoltre, dedicati, per le Istituzioni formative, alle autorizzazioni per il rilascio - attraverso il sistema informativo regionale GEFO - degli attestati di qualifica finale, di diploma professionale di tecnico, e di competenza con valenza abilitante, nonché degli attestati di competenza nei casi di mancato superamento dell'esame finale.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 89 di 214

L’attività ha comportato un regolare supporto alle Istituzioni formative nella gestione delle procedure informatiche, monitorando e mantenendo costanti contatti con i funzionari regionali finalizzati alla risoluzione dei numerosi e persistenti errori presenti nel sistema informativo regionale dedicato. Si è, quindi, provveduto ad autorizzare il rilascio di 973 attestati, in particolare:

• per l’anno formativo 2010/2011: 6 attestati di diploma professionale e 8 attestati di competenza con valore di specializzazione,

• per l’anno formativo 2011/2012: 157 attestati di qualifica professionale, 71 attestati di diploma professionale, 82 attestati di competenza con valore di specializzazione e 5 attestati di competenza,

• per l’anno formativo 2012/2013: 152 attestati di qualifica professionale, 49 attestati di diploma professionale e 19 attestati di competenza con valore di specializzazione,

• per l’anno formativo 2013/2014: 157 attestati di qualifica professionale, 70 attestati di diploma professionale e 28 attestati di competenza con valore di specializzazione,

• per l’anno formativo 2014/2015: 85 attestati di qualifica professionale, 49 attestati di diploma professionale e 35 attestati di competenza con valore di specializzazione.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 90 di 214

MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.27-Titolo: La gestione di borse di studio derivanti da donazione modale Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Annualmente – sulla base di proposte di un’apposita Commissione incaricata di valutare le segnalazioni che pervengono dalle scuole – la Provincia provvede ad assegnare la borsa di studio intitolata alla memoria di "Maria Vailati Checchi ed Enrico Checchi", destinata agli studenti più meritevoli di età compresa fra i sei e i quattordici anni che si trovino in disagiate condizioni economiche e siano residenti da almeno tre anni in un comune della provincia di Cremona. RISULTATI CONSEGUITI Con decreto dirigenziale n. 8 del 21/01/2016 è stato emanato il bando per l’assegnazione della borsa di studio sopra citata relativo all’anno 2016 che ha previsto, quale termine ultimo per la presentazione delle candidature, la data del 30/05/2016. Il Bando è stato trasmesso, con nota prot. n. 6556 del 26/01/2016 a tutti Comuni della provincia e con nota prot. n. 6255 del 26/01/2016 a tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado della provincia. Il bando, inoltre, è stato trasmesso, con nota prot. n. 6258 del 26/01/2016, agli Uffici di Piano degli Ambiti distrettuali di Cremona. Entro la data stabilita sono pervenute in totale otto domande e in data 19/10/2016 si è riunita la Commissione per la loro valutazione; a seguito dell'istruttoria condotta, la Commissione ha deciso di assegnare tre borse di studio, una per il valore di € 928,15, una per € 267,12 e una per il valore di € 218,59 per una somma complessiva di € 1.413,86, impegnata con determinazione dirigenziale n. 452 del 21/11/2016. La cerimonia ufficiale di consegna delle borse di studio si è tenuta in data 28 dicembre 2016. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n.28 Titolo: Anagrafe regionale dell'edilizia scolastica Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI: Il M.I.U.R. ha riattivato l'A.R.E.S. (Anagrafe Regionale Edilizia Scolastica) il cui ultimo aggiornamento risaliva al 2009. A seguito dell'accordo della Conferenza Unificata del 6 febbraio 2014 fra Stato e Regioni, Regione Lombardia ha completato entro il 31 dicembre 2015 il trasferimento di una serie di dati attualmente presenti nell'A.R.E.S. nel nuovo sistema S.N.A.E.S (Sistema Nazionale Anagrafe Edilizia Scolastica). La Provincia, pertanto, svolgerà un progressivo aggiornamento dei dati presenti in A.R.E.S., relativi agli edifici scolastici in uso alla Provincia stessa. La provincia, inoltre, in relazione alle riforme introdotte dalla legge “la buona scuola” ed alle iscrizioni previste per l’anno scolastico 2016/2017, dovrà provvedere all’aggiornamento dei dati relativi alle autonomie scolastiche, agli spazi didattici ed all’uso delle palestre. Pertanto le attività da svolgere comprendono:

• Aggiornamento dei dati relativi agli edifici scolastici provinciali ed inerenti a lavori eseguiti su strutture ed impianti, certificazioni rilasciate e/o conseguite dal 2009 al 2017;

• Aggiornamento delle autonomie scolastiche in relazione alle modifiche introdotte dalla creazione degli ambiti scolastici provinciali previsti dalla legge “la buona scuola”;

• Aggiornamento della collocazione e distribuzione spazi didattici in relazione al numero delle iscrizioni all’anno scolastico 2016/2017;

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• Predisposizione del piano per l’utilizzo delle palestre provinciali, comunali e private dato lo scarso numero di strutture sportive rispetto alla popolazione scolastica.

RISULTATI CONSEGUITI: Nel corso dell’anno 2016 si è provveduto all’aggiornamento dei dati e certificazioni inseriti in tutte le schede inerenti gli edifici scolastici presenti nel territorio del Comune di Crema. Si è provveduto altresì ad eliminare dal database dell’A.R.E.S. le schede inerenti gli immobili utilizzati per le esercitazioni di cucina e sala dei corsi di studio dell’I.I.S. “Sraffa” di Crema, dismessi tramite disdetta dei relativi contratti di locazione, e a inserire la scheda e i dati della nuova sede delle esercitazioni di cucina e sala di Via Dogali n.2, diventata operativa con contratto di locazione sottoscritto in data 22 settembre 2016 n.3372 serie T.

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 02 – Altri ordini di istruzione non universitaria Obiettivo operativo n. 29 -Titolo: Assistenza telefonia fissa agli istituti secondari Dirigente responsabile dott. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Il CED si occupa della telefonia fissa anche per gli istituti di istruzione secondaria del territorio provinciale garantendo la manutenzione per interventi sui cablaggi delle linee telefoniche e assistenza ai centralini delle scuole secondarie. Nonostante la diminuzione degli stanziamenti di bilancio, l'efficacia del servizio è garantita in forza del fatto che gli interventi manutentivi effettuati negli anni precedenti hanno contribuito a migliorare la situazione complessiva che lascia prevedere un minor numero di interventi negli anni successivi. RISULTATI CONSEGUITI Le richieste delle scuole, relative a guasti sugli impianti o modifiche di assetto a seguito di spostamenti di sede o riorganizzazioni delle segreterie, sono state sottoposte a una prima analisi per individuare la natura dell'intervento necessario e sono state successivamente risolte. Per parte degli interventi si è ricorso anche alla collaborazione con ditte esterne cercando di limitare al massimo la spesa.

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 4 “Istruzione universitaria” Obiettivo operativo n.1 -Titolo: La gestione di borse di studio riservate alle università derivanti da donazione modale Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI La Provincia è destinataria di una donazione modale del Comprensorio dell’Argine Maestro Inferiore Cremonese al Fiume Po da finalizzare, attraverso il vaglio preventivo di un’apposita Commissione, alla concessione di borse di studio. Anche nel 2016, una somma, pari a tre quarti della rendita derivante dal capitale donato, verrà destinata alla erogazione di borse di studio per studenti universitari (prioritariamente frequentanti i corsi ordinari di laurea delle Facoltà di Ingegneria Idraulica, Agraria, Veterinaria, Scienze dell’alimentazione, Geologia) residenti da almeno tre anni in uno dei diciassette comuni del Comprensorio: Bonemerse, Casteldidone, Cella Dati, Cingia de’ Botti, Gussola, Martignana Po, Motta Baluffi, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, San Giovanni in Croce, San Martino del Lago, Scandolara Ravara, Solarolo Rainerio, Sospiro, Spineda, Stagno Lombardo, Torricella del Pizzo. RISULTATI CONSEGUITI Con decreto n. 7 del 21/01/2016 è stato emanato il bando relativo alla borsa di studio in parola per l’anno 2016 che prevede, quale termine di presentazione delle domande, la data del 30/05/2016. Il Bando è stato trasmesso con note prot. n. 6260 e n. 6250 del 26/01/2016 rispettivamente alle Università del territorio ed ai 17 Comuni interessati. Entro la data stabilita sono pervenute in totale cinque domande e in data 19/10/2016 si è riunita la Commissione per la loro valutazione; a seguito dell'istruttoria condotta, la Commissione ha rilevato che tutte le domande risultavano ammissibili e, pertanto, in conformità a quanto disposto dal lascito ha deciso di assegnare cinque borse di studio, per l'importo di € 600,00 ciascuna, per una somma complessiva di € 3.000,00, impegnata con determinazione dirigenziale n. 464 del 24/11/2016. La cerimonia ufficiale di consegna delle borse di studio si è tenuta in data 28 dicembre 2016. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 4 “Istruzione universitaria” Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Fabbricato ex Olivetti – Via Bramante – Crema – Università statale di Milano –sede di Crema- rinforzo dei tegoli di copertura [IMM.18] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Presso l’Università di Crema in via Bramante, sede della Facoltà di Informatica, si è riscontrata la necessità di eseguire opere di rinforzo dei tegoli della copertura al fine di consentire il pieno utilizzo della sede. A tale proposito sono già stati eseguiti i rinforzi su tutto il secondo lotto del complesso immobiliare, compresa l’aula magna, il bar-caffetteria, la biblioteca ed i locali annessi, nonché nei laboratori di informatica e della zona occupata dai locali tecnici. L’intervento è stato finanziato dalla Provincia e dal Comune di Crema, comproprietari del fabbricato. Rimangono ora da completare i rinforzi di alcuni locali appartenenti al primo lotto che tuttavia, al momento, non sono necessari allo svolgimento dell’attività didattica. RISULTATI CONSEGUITI Non previsti obiettivi nel 2016 per carenza di risorse sia da parte della provincia di Cremona, sia da parte del comune di Crema cui compete il finanziamento dell'intervento nella misura del 50% Gli spazi definitivamente sistemati, tuttavia, sono più che sufficienti per lo svolgimento dell'attività didattica dell'università statale in relazione all'attuale numero di iscritti.

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MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 4 “Istruzione universitaria” Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Palazzo Ghisalberti – Cremona – Università Cattolica del Sacro Cuore sede di Cremona - contributo per opere di manutenzione straordinaria impianti elettrici. [IMM.51] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Nel corso del 2004/2005, presso Palazzo “Ghisalberti” di via Milano 24, sono stati ultimati i lavori di restauro delle facciate esterne, ed inoltre è stato realizzato un primo intervento di riqualificazione del parco mediante potatura degli alberi ancora in buone condizioni, taglio e trasporto a rifiuto delle piante secche. E’ stata altresì completata la sistemazione dei piazzali, dei viali e del parco con un progetto curato dall’Università Cattolica di Piacenza e finanziato in parti uguali dalla Provincia e dal Comune di Cremona. Rimangono ancora da eseguire alcune opere di manutenzione straordinaria dell’immobile, in particolare sono necessari interventi di adeguamento normativo dell’impianto elettrico che riguardano la distribuzione delle linee, il rinnovo dei quadri elettrici e delle plafoniere. Sono previste altresì opere di compartimentazione e di realizzazione di filtri aerati per completare le opere di adeguamento ai vigenti standard di sicurezza. RISULTATI CONSEGUITI L’università cattolica nel 2016 ha provveduto ad inviare i documenti facenti parte della rendicontazione delle opere di adeguamento avvenuta nel 2015sulla base di un protocollo di intesa stipulato con gli enti territoriali cremonesi (comune e provincia di Cremona). La rendicontazione completa verrà completata nel 2017. Nel 2016 non si sono sviluppati ulteriori interventi. MISSIONE 04 - ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO PROGRAMMA 4 “Istruzione universitaria” Obiettivo operativo n.4-Titolo: Politecnico di Milano Sede di Cremona – Via Sesto – Regolarizzazione comodato nuova sede [IMM.44] Dirigente responsabile: Avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI La Provincia ed il Comune di Cremona hanno finanziato in parti uguali l’ampliamento della sede cittadina del Politecnico situata in via Sesto. Il nuovo edificio che comprende l’aula magna e vari laboratori è già stato utilizzato dal Politecnico nel presupposto che l’immobile potesse essere conferito nei beni della fondazione. I due enti locali, tuttavia, ritengono più opportuno e rispondente ai propri interessi optare per un trasferimento in comodato d’uso, poiché questa formula, in caso di cessata attività da parte del Politecnico, conserva la proprietà dell’immobile in capo agli enti locali cremonesi, a differenza di quanto previsto dallo statuto della fondazione, che invece destina il bene all’università. Si rende necessario, pertanto, provvedere alla ricognizione degli atti che hanno determinato nel tempo l'attuale situazione patrimoniale e l'assegnazione delle proprietà, alla regolarizzazione catastale ed alla redazione e stipula del comodato d'uso. RISULTATI CONSEGUITI La Provincia ha effettuato la ricognizione degli atti ed ha convenuto, con il comune di Cremona e con il Politecnico, che per la stipula del comodato d'uso si doveva preliminarmente eliminare una imperfezione contenuta in un rogito notarile e completare l'accatastamento della parte ampliata dell'immobile. Si è convenuto, altresì, che il comune di Cremona si sarebbe fatto carico di queste operazioni. Dalle informazioni acquisite risulta che l'accatastamento è stato completato, pertanto si è in attesa del perfezionamento anche del rogito viziato da una imprecisione per poi procedere alla firma del comodato d'uso sul cui testo vi è già il consenso di tutte le parti. Nel frattempo è stato sottoscritto con il Politecnico un verbale di consegna provvisoria dell'immobile

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MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA n. 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico Obiettivo operativo 1-Titolo: Progetto SIRBeC: diffusione conoscenza dei beni culturali. Dirigente responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI La L.R. 1/2000 prevede la delega alle Province delle funzioni amministrative in materia di “coordinamento a livello provinciale delle attività di censimento, inventariazione e catalogazione dei beni culturali secondo parametri organizzativi e strumentali approvati dalla Regione“ (art. 4, comma 134, lett. c). La Provincia di Cremona ha effettuato nel corso degli anni numerose campagne di catalogazione sia di beni mobili che di beni architettonici con i parametri di catalogazione SIRBeC. Le campagne di catalogazione finanziate dalla Regione sono terminate. Si può passare quindi alla promozione del sito SIRBEC. Attraverso una campagna informativa e utilizzando più canali, si indirizza l'informazione del valore e della ricchezza dei beni culturali storici presenti sul nostro territorio ai cittadini, ai Comuni, ai musei, agli IAT, alle proloco, alle strutture ricettive, così da incrementare e potenziare gli strumenti di promozione del territorio. RISULTATI CONSEGUITI L’ufficio ha predisposto una bozza di piano di comunicazione dopo aver analizzato i dati conservati nel sito SIRBEC. Successivamente si è tenuto un incontro con i funzionari regionali per la condivisione dell’iniziativa e per le indicazioni sulle successive azioni del progetto SIRBEC. In attesa di una programmazione regionale che indichi, oltre ai programmi, anche le risorse disponibili, l'ufficio ha iniziato un percorso di diffusione presso gli istituti scolastici e i Comuni del materiale culturale prodotto dalla soppressa APIC con l'intento di valorizzare e favorire la consultazione e la conoscenza di una mole notevole di produzione di pubblicazioni di apprezzabile contenuto culturale in vari campi dell'arte, della storia e della cultura popolare del territorio.

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MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA 02 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Obiettivo operativo 1 -Titolo: Delega alle biblioteche Dirigente responsabile: dr.Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI A seguito di un percorso di riorganizzazione dei sistemi bibliotecari locali, la Rete Bibliotecaria Cremonese (d'ora in avanti, RBC) è stata istituita attraverso Convenzione, approvata da Regione Lombardia il 31 maggio 2013 con deliberazione di Giunta Regionale, tra Provincia – ente capofila – e i soggetti del territorio cremonese individuati nell’art. 2 della Convenzione (101 Comuni). Essa ha sede legale presso la Provincia, ed ha fra le sue finalità fondamentali la promozione, con procedure omogenee, dello sviluppo e dell’implementazione delle attività delle biblioteche e dei punti di prestito sul territorio. Da un punto di vista della rappresentanza politica, la cabina di regia è costituita dall'ufficio di presidenza e dall'assemblea dei sindaci di RBC (organi entrambe operativi dal 10 luglio 2013); da un punto di vista tecnico, il centro-servizi della Rete è costituito: a) dall'ufficio comune di RBC nel quale, fino a marzo 2016, hanno lavorato due dipendenti della Provincia e il Coordinatore unico incaricato attraverso convenzione con il Comune di Crema; b) dalla Commissione tecnica dei bibliotecari, presieduta dal Coordinatore. L'anno 2016 ha visto concretizzarsi la riconfigurazione complessiva e sostenibile della Rete Bibliotecaria Cremonese col passaggio del ruolo di ente capofila al Comune di Cremona. Sulla base della scansione temporale pianificata da Regione Lombardia, durante la prima metà del 2016, con la collaborazione delle biblioteche stesse, viene avviato il censimento annuale delle biblioteche del territorio, grazie al quale vengono resi disponibili i dati di funzionamento di base dei servizi bibliotecari. Tali dati, integrati con quelli (più fini, ma meno esaustivi) che si possono ricavare da altre fonti (es.: Clavis), costituiscono un fondamentale strumento conoscitivo della realtà bibliotecaria territoriale, e un orientamento essenziale per la programmazione delle attività in generale. La Provincia di Cremona intende proseguire nel suo ruolo di supporto alle biblioteche con particolare riguardo l'incremento della qualità e del valore dei servizi bibliotecari, RISULTATI CONSEGUITI Nei primi mesi dell’anno si è attuato il trasferimento del ruolo di ente capofila al Comune di Cremona, con i relativi passaggi del personale e degli archivi. Le attività successive hanno riguardato le regolarizzazioni contabili e le cessioni dei contratti in essere con la Provincia. Inoltre la Provincia ha supportato le biblioteche e i bibliotecari organizzando un corso formativo. MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA 02 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Obiettivo operativo 2 -Titolo: Diffusione della cultura dell'attività amministrativa.(valorizzazione di un patrimonio immateriale di conoscenze e dati). Dirigente responsabile: dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Le decisioni che si prendono ogni giorno, come cittadini o sul lavoro, si basano su informazioni, documenti e dati messi a disposizione. Le pubbliche amministrazioni sono un serbatoio importante di dati interessanti. Se tutte le informazioni sono strutturate in dati comprensibili, analitici e rilasciati senza vincoli al riuso o riutilizzo si costituisce un nuovo bene comune a disposizione delle comunità e dei suoi attori (pubblici e privati). Avere a disposizione i dati è solo il primo passo per poterli acquisire in modo digitale e poi finalmente riutilizzare, cioè modificare, mescolare e/o trasformare per renderli più utili ed interessanti (per alcuni specifici scopi, senza togliere ad altri la possibilità di fare altrettanto, in modo diverso, per i loro differenti obiettivi). La disponibilità dei dati in formato aperto abbassa le barriere all’accesso delle informazioni, spingendo gli operatori della PA ad investire energie nel creare valore nella qualità dei servizi e non a creare modelli basati sul possesso in esclusiva dei dati.

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La dottrina dell’“open by default” prevede che il dato pubblico debba essere, nei limiti della tutela della privacy, “geneticamente aperto” e accessibile a chiunque senza barriere di alcuna natura. Come suggerito dall’Associazione Italiana per l’Open Government, l’apertura del dato si ricollega ad un concetto più ampio di apertura della “macchina pubblica”, che fa riferimento alla capacità delle istituzioni pubbliche di ridefinire le modalità di approccio e relazione con i cittadini e le comunità locali, rispetto agli schemi burocratici tradizionali: la direzione intrapresa mira a nuove forme di interazione basate su bidirezionalità, condivisione e partecipazione ai processi decisionali dell’amministrazione, attuabili mediante i nuovi strumenti digitali. Gli sviluppatori, intesi come i “ri-utilizzatori” intermedi dei dati, ovvero coloro che attraverso la propria creatività e competenza aggiungono valore ai dati creando indotto economico, chiedono alla Pubblica Amministrazione affidabilità in termini di disponibilità e qualità dei dati. Il nuovo ecosistema dei dati aperti ridefinisce ruoli e compiti dei diversi attori favorendo lo sviluppo di casi d’uso dei dati ed applicazioni digitali come settore emergente nel panorama economico attuale. I dati assumono così nuovo e ulteriore valore perché grazie alla loro combinazione permettono di realizzare cruscotti digitali, infografiche interattive, app per mobile, sistemi di previsione basati sulle analisi massive dei dati provenienti da sensori automatici. Un esempio è il riuso che si può fare di dati geografici aperti per la costruzione di mappe tematiche digitali, come permette di fare il progetto Open Street Map La Provincia di Cremona è un serbatoio di dati relativi alla propria attività che vanno raccolti e messi a disposizione: pubblicazioni, dati, progetti, idee e spunti critici sulla viabilità, sull'edilizia scolastica, sui trasporti pubblicandoli sul nostro portale di open data. Per rafforzare il flusso di cultura accumulata all'interno dell'ente e aumentare la conoscenza all'esterno si possono organizzare giornate a supporto dell'area vasta, come è stata la giornata della statistica, oltre magari ad un programma di incontri con amministratori e funzionari dei Comuni e loro aggregazioni; RISULTATI CONSEGUITI Il 1° agosto 2016 si è costituito, all’interno del settore, un gruppo di lavoro avente lo scopo di valutare la possibilità di costruire un portale open data sul sito della Provincia e definire le strategie da adottare per la diffusione della cultura degli open data all’interno dell’Ente. Il gruppo di lavoro, inizialmente formato da 4 persone, i funzionari dell’Ufficio Statistica, dell’Ufficio Cultura e dell’U.R.P., è stato successivamente esteso anche ai funzionari del CED, per le competenze informatiche. Il gruppo, riunitosi 6 volte nel 2016, ha considerato più conveniente, date le risorse limitate sia di fondi che di personale, aderire al portale open data di Regione Lombardia (https://dati.lombardia.it/), che è stato costruito secondo le linee guida AGID, ospita già più di 2.600 data set ed è a disposizione di tutti gli enti locali del territorio regionale, anzichè costruire ex novo un portale open data all’interno dell’Ente. Sono stati quindi contattati i funzionari regionali che si occupano del portale ed alcuni componenti del gruppo di lavoro, in particolare gli informatici, hanno partecipato ad un incontro formativo in Regione per apprendere le modalità di gestione del portale. Con Delibera del Presidente n.82 del 25/10/2016 è stata successivamente formalizzata l’adesione della Provincia di Cremona al portale regionale Open Data. Il gruppo di lavoro ha anche rilevato la necessità di coinvolgere e interessare le figure politiche e amministrative dell’Ente, perché per la produzione e il mantenimento di un portale Open Data sono necessarie consulenze specifiche di vari uffici dell’Ente: l’ufficio legale, l’ufficio comunicazione, l’ufficio statistica, il team informatico, oltre che l’apporto di tutti i settori che producono dati amministrativi, senza i quali il progetto open data non può partire perché il portale deve essere implementato con i dati prodotti da tutti gli uffici e quindi tutti i dirigenti devono essere coinvolti.

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MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA 02 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Obiettivo operativo 3 -Titolo: Distretto culturale Dirigente responsabile: dr.Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Il Distretto culturale della provincia di Cremona, progetto di sviluppo territoriale in chiave culturale, promosso e cofinanziato da Fondazione Cariplo, è stato dal 2011 al 2014 il luogo in cui si sono avviate e concretizzate le undici azioni previste dal piano degli interventi, che comprendono principalmente il restauro e consolidamento delle sedi che si occupano di formazione in campo musicale a Cremona, Palazzo Pallavicino - sede della Scuola Internazionale di Liuteria - e Palazzo Raimondi a Cremona - sede del Dipartimento di Musicologia e Beni culturali dell'Università di Pavia, e il restauro e la progettazione di un piano di gestione rinnovato per sedi storiche di attività culturali e didattiche nella provincia, come la Scuola Bottoli, che ha sede nello storico Palazzo Martinelli a Casalmaggiore, e la Rocca di Romanengo. Altre azioni immateriali, come il cofinanziamento dei corsi di formazione di Cr.Forma e di tre annualità IFTS in chiave principalmente musicale (archetteria, messa a punto acustica degli strumenti ad arco, comunicazione e multimedia), il progetto di coordinamento dei festival teatrali estivi Teatri di Fiume, e la collaborazione con il piano di lavoro del Distretto della Musica per la componente turistica, hanno creato un ambiente utile allo scambio ed al confronto. L'apice delle attività è stato raggiunto con l'accordo che ha approvato la creazione all'interno del Museo del Violino di due laboratori di ricerca universitaria, uno del Politecnico di Milano cofinanziato direttamente dal Distretto culturale come Laboratorio di acustica Musicale, e l'altro dell'Università di Pavia come Laboratorio Arvedi di Diagnostica non invasiva. Nel 2015 il progetto di Distretto culturale si è trasformato da provinciale ad urbano con l'accordo della Fondazione Cariplo. Ora alla Provincia resta il compito di gestire le operazione di auditing e saldo. RISULTATI CONSEGUITI Nel mese di maggio la Provincia ha supportato l’agenzia di auditing che ha verificato la documentazione dei partecipanti al Distretto. All’ultima comunicazione della Fondazione Cariplo relativa all’assegnazione del saldo è seguita una corrispondenza con i partner per verificare ulteriormente il possesso dei requisiti per la liquidazione così come richiesto dalla stessa. MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA 02 – Attività culturali e interventi diversi nel settore culturale Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Attività e progetti di promozione educativa e culturale Dirigente responsabile: dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Con la legge regionale 9/1993 Regione Lombardia delega alle Province, nell’ambito delle azioni volte al sostegno di iniziative di promozione educativa e culturale, ed in particolare al sostegno di azioni di conoscenza e divulgazione dei valori storici, etnografici, artistici e culturali, le funzioni amministrative relative alle iniziative di preminente interesse locale. Le Province sono chiamate a declinare a livello locale gli obiettivi della legge 9 attraverso l’adozione di un proprio programma annuale di promozione educativa e culturale, tenendo conto delle iniziative proposte da Enti locali, Associazioni, Fondazioni ed altre organizzazioni culturali. I programmi annuali devono rispecchiare e specificità locali in una logica di coordinamento delle realtà territoriali e di integrazione dei servizi e dei sistemi culturali. Il programma annuale provinciale può focalizzarsi su azioni ed aree di intervento ampie: eventi culturali con forte ricaduta territoriale (mostre, rassegne, festival, convegni ed iniziative periodiche e ricorrenti a carattere rievocativo) con lo scopo di incrementare la fruizione culturale e di valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale; progetti di formazione e sensibilizzazione dei giovani alla cultura; attività di formazione ed aggiornamento degli operatori culturali; iniziative di studio, ricerca e documentazione attinenti i beni e le attività culturali per valorizzare la storia, la cultura e le tradizioni e analizzare i fenomeni, le dinamiche, le politiche in ambito culturale con particolare riferimento alla domanda e all’offerta di cultura sul territorio; azioni di

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comunicazione per la promozione di progetti, eventi e attività culturali anche attraverso supporti editoriali e diffusione di pubblicazioni ed altro materiale informativo, al fine di aumentare la visibilità e riconoscibilità dell’attività del territorio in ambito culturale. L’approvazione del programma annuale e del bando per l’erogazione di contributi a sostegno di progetti che perseguano gli obiettivi sopra delineati è condizionata dalla presenza, nel bilancio annuale, dei necessari appostamenti. Interventi in ambito di promozione educativa e culturale per la crescita del territorio nel rispetto degli indirizzi e dei progetti Regionali (L.R.9/93). RISULTATI CONSEGUITI Nel corso dell’anno è stata promulgata la Legge Regionale n.25 del 7 ottobre 2016, testo di riordino normativo delle politiche regionali in materia culturale. Regione Lombardia ha organizzato un incontro per condividerne i contenuti con le Provincie. È emerso che l’attività culturale verrà promossa su due canali principali: le attività di rilevanza regionale (rif. Art.7, ove confluiranno le risorse economiche destinate agli eventi più strutturati e con tradizione più consolidata) e le attività a carattere sperimentale e innovativo, finanziate da bandi, convenzioni etc. (rif. Art.35- modalità del

sostegno finanziario regionale) a seguito di una precisa e puntuale progettualità. Per quanto riguarda gli strumenti di programmazione (rif art.9, art.10, art.11), Regione Lombardia ha preannunciato la calendarizzazione di incontri a carattere progettuale con le province per arrivare alla definizione delle linee guida di indirizzo, che tengano conto degli obiettivi propri di ciascun territorio e delle reale fattibilità delle azioni conseguenti in relazione alle disponibilità di risorse umane e finanziarie.

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MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA n. 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico Obiettivo operativo n.5 -Titolo: Palazzo Stanga Trecco – Cremona - IIS Stanga – Lavori di straordinaria manutenzione restauro dei piani primo e secondo – arredi e complementi d’arredo. [IMM.54] Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI L’edificio di Palazzo “Stanga-Trecco” è stato trasferito in proprietà alla Provincia di Cremona in forza della legge 23/96. Data la particolarità dell’edificio, di straordinario interesse culturale, nonché la presenza di un giardino storico al proprio interno, è stato completato un intervento di riqualificazione di una parte dell’immobile e del giardino stesso, che sono stati utilizzati per l’allestimento di mostre. Nei prossimi anni è necessario prevedere altre opere di manutenzione straordinaria per una corretta conservazione e salvaguardia del bene e per un graduale recupero sia degli ambienti di maggiore interesse storico- artistico sia delle porzioni meno nobili dei piani primo e secondo da utilizzare come ampliamento degli spazi espositivi, conferenze, attività di formazione e, in parte, per uffici. E' in corso ,altresì, una trattativa per verificare la possibilità dei insediare nel palazzo il conservatorio musicale di Cremona. RISULTATI CONSEGUITI Nel 2016 è stata valutata la proposta dell’Istituto Monteverdi di insediare al primo piano del Palazzo la sezione dell’Alta Formazione ed avviare la ricerca di fondi per poter proseguire negli interventi di completamento del restauro del Palazzo MISSIONE 05 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEI BENI E DELLE ATTIVITÀ CULTURALI PROGRAMMA n. 1 Valorizzazione dei beni di interesse storico Obiettivo operativo n.6 -Titolo: Centro Culturale di S. Vitale – Cremona- Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi L'immobile, sede del centro culturale di san Vitale a Cremona, è attualmente inserito nel piano delle alienazioni immobiliari e pertanto si ipotizzano solo interventi di carattere manutentivo. RISULTATI CONSEGUITI Come previsto dall'obiettivo, nel corso del 2016, sono stati eseguiti solo modesti interventi di manutenzione ordinaria che hanno comunque consentito di utilizzare la sala per lo scopo cui è destinata, vale a dire per mostre, conferenze, dibattiti.

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MISSIONE 07 TURISMO Programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Coordinamento uffici IAT: Informazione ed Accoglienza turistica Dirigente Responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI La presenza di differenti Uffici di Informazione ed accoglienza turistica sul territorio provinciale richiede una rinnovata integrazione, anche attraverso le reti informatiche al fine di un più funzionale coordinamento anche in relazione alla crescente offerta turistica locale. L’Ufficio di Accoglienza ed Informazione Turistica (IAT) rappresenta il veicolo di immagine diretto nei confronti dell’utenza, oltre che delle iniziative, eventi ed informazioni del territorio, delle medesime attività dei servizi turistici provinciali. La LR n.27/2015 vede impegnata la Provincia da un lato a coordinarsi con la CCIAA ed il Comune di Cremona per la stabilizzazione ed il rafforzamento della struttura presso il capoluogo, dall’altro – a seguito del Regolamento Regionale di normazione degli IAT – a stimolare o verificare le trasformazioni delle strutture similari oggi presenti sul territorio provinciale, comunque a collaborare con le medesime per il rafforzamento e la sinergia della rete informativa e promozionale. Nel 2016 si formalizza l'accordo per il passaggio della struttura al Comune di Cremona e un sostegno finanziario da parte di CCIAA. L'accordo prevede l'istituzione di un Comitato di coordinamento, che ha sede presso il Comune di Cremona, il quale definisce annualmente la programmazione delle attività e delle linee di intervento in materia di sviluppo turistico, nonché le presenze a eventi fieristici nazionali e internazionali; definisce inoltre le strategie di comunicazione e di fundraising. In relazione a tale programmazione, il Comitato individua il fabbisogno annuale. Inoltre il comitato verifica periodicamente l’andamento del servizio di Promozione, Informazione e Accoglienza Turistica, con particolare riferimento alla analisi dei dati dei flussi relativi all’utenza. Inoltre la Provincia, al fine di dare attuazione a quanto disposto dall’art.14 della LR 15/2015, si impegna con il Comune di Cremona e la CCIAA a riproporre l’Osservatorio Turistico Provinciale con modalità operative ed organizzative che dovranno essere concordate, con apposito atto, fra gli enti. Promozione e diffusione di servizi turistici. RISULTATI CONSEGUITI Da giugno lo IAT è stato trasferito con un accordo alla gestione del Comune. L’URP ha continuato a collaborare con i colleghi dello IAT sia per coprire i turni dei fine settimana di giugno e nella gestione delle email. L’Osservatorio Turistico è stato istituito e convocato per affrontare le tematiche relative alle statistiche turistiche e alle procedure di classificazione delle strutture ricettive. La Regione Lombardia ha emanato le linee guida per la trasformazione degli IAT in InfoPoint. In provincia di Cremona sono presenti quattro IAT: Cremona, Crema, Soncino e Casalmaggiore. Per essere definiti Info Point è necessario erogare precisi servizi e mantenere un orario di apertura al pubblico molto ampio. Queste condizioni per alcuni IAT rappresentano una difficoltà e hanno chiesto un incontro interlocutorio con la Provincia. L’ufficio ha offerto la propria competenza per fornire alcuni chiarimenti. MISSIONE 07 TURISMO Programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Potenziamento della fruibilità del territorio Dirigente Responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI La Provincia è capofila di un partenariato per il progetto di Strategia di Sviluppo Locale 2014-2020 che raccoglie 33 comuni rientranti nelle aree eleggibili a Leader, tra le aree di competenza tra Cremona e Mantova. La strategia di sviluppo del progetto è articolata su tre assi portanti. Il primo asse è quello di favorire la crescita qualitativa e competitiva delle imprese e dei sistemi produttivi. Il primo pilastro a sostegno al mondo imprenditoriale dell’area rurale fa leva su due aspetti chiave: qualità

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(sviluppando le produzioni locali a marchio, quali per esempio IGP, DOC, DOP, Biologico) e sostenibilità (in termini di ambiente e innovazione). Qualità e sostenibilità sintetizzano un contesto imprenditoriale agricolo che si basa su elementi strategici quali: ricerca, innovazione, conoscenza e capacità aggregativa. A supporto dell’asse I, il secondo pilastro è la competitività, con temi quali l’occupazione (e i servizi che la favoriscono, compresi i servizi dedicati alla famiglia) e il turismo (settore economico di traino con ciclabili e mobilità dolce e servizi turistici presso patrimonio pubblico). Il secondo asse è quello di incrementare il valore ambientale del territorio. Da una parte va costantemente rinnovato l’impegno a mantenere, ripristinare e difendere le peculiarità ambientali locali dalle pressioni antropiche interne al territorio; dall’altro non è possibile abbassare la guardia rispetto ai cambiamenti ambientali connessi ai fattori esogeni legati al cambiamento climatico globale. L’incremento del valore ambientale è altresì aspetto determinante per mantenere e favorire l’attrattività del territorio, per residenti e visitatori. Il secondo asse è sostenuto da due pilastri: il primo, dedicato alla gestione delle risorse funzionale alle energie rinnovabili; il secondo dove la gestione delle risorse è funzionale al loro risparmio e ottimizzazione d’uso (reticolo idrico; consumo di suolo). Il terzo asse è quello di promuovere il senso di appartenenza dei cittadini quale leva di responsabilità ambientale, socio-culturale ed economica. Il legame verso ciò che definisce l’identità locale (le peculiarità ambientali, storiche, socio-culturali ed economiche) nella popolazione (e in particolare nelle nuove generazioni, ma non solo) caratterizza due aspetti importanti: l’impegno verso il bene pubblico e il senso di essere parte di un sistema che fornisce supporto e empowerment. Il terzo asse è sostenuto da due pilastri: quello dedicato alla consapevolezza (con il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e ambientale; la tutela e la valorizzazione delle tipicità tradizionali); il pilastro dedicato alla cittadinanza attiva (con il tema dell’agricoltura sociale). Tramite il potenziamento della capacità territoriale di coordinarsi in programmazioni pluriannuali per lo sviluppo rurale (uno sviluppo equilibrato, caratterizzato dall’equilibrio che contraddistingue la ruralità), primo aspetto dell’obiettivo generale è proseguire con continuità e coerenza un percorso a lungo termine iniziato nel 2000. L’occupazione, con particolare riferimento al settore agricolo e conseguentemente al contesto economico rurale correlato, è tra le prime urgenze in termini di incremento delle opportunità e di miglioramento qualitativo. Ciò non solo per l’aspetto strettamente economico connesso al reddito, ma anche per il ruolo che il lavoro svolge nel favorire la realizzazione dell’individuo e quindi nel partecipare alla salubrità delle dinamiche sociali. L’innovazione è una chiave strategica fondamentale per la sua connessione a due concetti determinanti: il cambiamento e il miglioramento. L’innovazione, in qualsivoglia settore o ambito, è alla base di un cambiamento o di una trasformazione positiva. L’innovazione è, talvolta, anche la risposta a un’efficace gestione di un cambiamento inatteso o di una crisi. La qualità della vita è qui intesa secondo l’accezione dell’Osservatorio europeo sui sistemi e politiche per la salute, vale a dire nella sua accezione più ampia per cui risulta una complessità basata su “stato emotivo,

mentale, fisico, sociale e spirituale che consente alle persone di raggiungere e mantenere il loro potenziale

personale nella società”. Una qualità di vita con standard superiori alla media è un fattore determinante per contenere l’abbandono delle aree rurali e per incrementarne l’attrattività anche per le nuove generazioni. RISULTATI CONSEGUITI E' stato svolto un ruolo di rappresentanza istituzionale del piano di sviluppo locale presentato dal Gal Oglio Po assumendone la titolarità e gestendo, anche e soprattutto a livello di contenzioso, la procedura di approvazione e finanziamento presso la Regione.

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MISSIONE 07 TURISMO Programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Classificazione strutture alberghiere ed extra alberghiere Dirigente Responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Il Settore, in attuazione delle funzioni delegate dalla Regione Lombardia, a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa sul turismo (L.R. n. 27/15) svolge attività attinenti la classificazione alberghiera e delle strutture ricettiva all’aria aperta secondo un iter e modalità differenti rispetto al passato: l’operatore turistico presenta infatti prioritariamente la segnalazione certificata di inizio o modifica attività (S.C.I.A.), corredata da dichiarazione inerente la classificazione, al Comune competente per territorio, che è tenuto a trasmettere la documentazione completa alla Provincia che procede alle verifiche (anche mediante sopralluoghi) di propria pertinenza finalizzate alla classificazione medesima. Alla tradizionale classificazione a stelle, sulla base di requisiti (parametri tecnici e servizi offerti) previsti da Regolamenti regionali, si affianca una valutazione integrativa, di nuova istituzione, che individua servizi aggiuntivi rispetto a quelli standard minimi obbligatori inerenti la classificazione; attiene essenzialmente la qualità dei servizi offerti, nella medesima ottica del nostro Regolamento, approvato nell’anno 2007 ed il cui percorso operativo ed attuativo è stato condiviso con gli addetti ai lavori, gestori delle strutture alberghiere ed associazioni di categoria, con il preciso obiettivo di valutare qualitativamente i requisiti previsti dalla norma regionale in vigore, e quindi ponendo anche l’attenzione su comfort, atmosfera, pulizia e decoro complessivo delle singole strutture, elementi considerati imprescindibili da un’utenza attenta ed esigente. La Provincia procede altresì alle verifiche (anche mediante sopralluoghi) delle dichiarazioni dei servizi offerti e del rispetto degli standard qualitativi richiesti di tutte le tipologie di struttura ricettiva. Gli elenchi delle strutture ricettive alberghiere e delle strutture ricettiva all’aria aperta vanno trasmessi mensilmente a Regione Lombardia. Il Settore svolge inoltre attività inerente la gestione delle tariffe di tutte le tipologie di strutture ricettive ed i conseguenti vigilanza e controllo, nonché l’irrogazione di eventuali sanzioni. Per l’anno 2016 sono previsti: - sopralluoghi nelle strutture alberghiere di nuova apertura - sopralluoghi nelle strutture alberghiere che hanno presentato, durante la recente riclassificazione secondo la precedente normativa, alcune criticità - sopralluoghi nelle strutture ricettive in generale, con priorità per quelle con cui il rapporto meramente “istituzionale” risulta più difficoltoso, con ricadute “a catena” sui reciproci adempimenti amministrativi. Tutto questo nell’ottica di rendere più competitive le aziende e nella prospettiva di poter rispondere alla necessità di dotare il territorio della provincia di Cremona di un’offerta ricettiva di qualità capace di soddisfare le aspettative di turisti sempre più esigenti. Il controllo dei requisiti previsti dalla normativa e dal Regolamento provinciale vigente, ma soprattutto la consulenza, l’informazione e la formazione dei gestori delle strutture ricettive sono garantiti mediante la programmazione di visite (sopraccitati sopralluoghi) che i funzionari del Servizio effettuano sul territorio. Per il 2016 ci si propone di proseguire in tale attività di sopralluogo in tutte le tipologie di struttura ricettiva in quanto si ritiene estremamente utile la verifica diretta dell’offerta del territorio e l’interscambio immediato con i gestori delle strutture medesime. RISULTATI CONSEGUITI Nell’anno 2016 sono stati effettuati n. 32 sopralluoghi così suddivisi:

• n. 2 Alberghi • n. 16 Bed & Breakfast • n. 4 Casa ed Appartamenti per Vacanze • n. 5 Affittacamere • n. 5 Agriturismi

La Regione Lombardia ha solo parzialmente attuato la normativa relativa alle strutture ricettive emanando solo alcuni regolamenti attuativi, il che rende difficile applicare la normativa.

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MISSIONE 07 TURISMO Programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Verifica agenzie di viaggio Dirigente Responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Con l’entrata in vigore della L.R. 27/15 la normativa in materia di agenzie di viaggio e turismo è stata radicalmente modificata: infatti, ora le segnalazioni certificate di inizio o modifica attività (S.C.I.A.) non vanno più inoltrate, da parte delle agenzie medesime, alla Provincia bensì al Comune competente per territorio. Ai Comuni è stata anche assegnata la funzioni di vigilanza e controllo sulle relative attività. L’attuale competenza della Provincia è in certo senso “residuale” ed attiene la verifica della documentazione comprovante l’avvenuta copertura assicurativa dell’attività (RC terzi), che l’agenzia è tenuta ad inoltrare annualmente a questo Ente. RISULTATI CONSEGUITI Nell’anno 2016, in base a quanto stabilito dalla nuova legge regionale n. 27 del 1° ottobre 2015, la competenza in materia di agenzie di viaggio e turismo si è esplicitata nelle verifiche sulle polizze assicurative e sugli uffici di biglietteria delle agenzie esistenti alla data del 31.12.2016 e di quelle di cui i Comuni competenti trasmettono le S.C.I.A. alla Provincia (attualmente n. 40 principali e n. 22 filiali). Si è inoltre provveduto agli svincoli delle polizze fidejussorie prestate a suo tempo a favore della Provincia di Cremona . MISSIONE 07 TURISMO Programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n.5 -Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Esami abilitativi alle professioni turistiche Dirigente Responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Ai sensi della L.R. n.27/2015 alla Provincia compete l'organizzazione delle sessioni d'esame

di abilitazione all'esercizio della professione di Guida Turistica e di Accompagnatore turistico; di estensione a ulteriori lingue straniere per le guide turistiche e gli accompagnatori turistici già

abilitati; di abilitazione all'esercizio dell'attività di Guida Turistica nei siti di particolare interesse storico, artistico

o archeologico; di abilitazione all'esercizio della professione di direttore tecnico (sessione annuale).

La Provincia esercita la vigilanza e il controllo sull'attività professionale delle guide turistiche e degli accompagnatori.

RISULTATI CONSEGUITI Non sono stati effettuati esami abilitativi nel corso dell’anno in quanto la Regione Lombardia non ha emanato le opportune disposizioni. L’ufficio di competenza ha costantemente interloquito con i corrispondenti uffici provinciali della Regione Lombardia per essere allineati su aggiornamenti e procedure. MISSIONE 07 TURISMO Programma 01 Sviluppo e valorizzazione del turismo Obiettivo operativo n.6 -Titolo: Attività in materia di operatori turistici: Raccolta ed elaborazione dati turistici Dirigente Responsabile: Dr. Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI L’attività di raccolta dei flussi turistici, per conto di ISTAT, viene sviluppata raccogliendo i dati trasmessi dalle strutture turistiche e trasferendoli nel portale regionale Newturismo, secondo gli accordi presi da ISTAT con Regione Lombardia. Nello stesso portale sono inseriti i dati relativi alla consistenza “Capacità

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degli esercizi ricettivi” (cod. rilevazione IST00138) e delle tariffe praticate. In base alle tariffe comunicate dalle strutture turistiche, la Provincia emette i cartellini che vengono ri-trasmessi alle strutture stesse per l'esposizione. Dal 2013 le procedure si giovano del supporto dell’applicativo Midap, cofinanziato dal RL, che consente la raccolta in automatico dei dati delle strutture ricettive e la successiva rielaborazione e trasmissione alla Regione. Attualmente non tutte le strutture adottano modalità di trasmissione informatizzata dei dati: la Provincia promuove azioni volte a eliminare le difficoltà tecniche e culturali allo scopo di informatizzare totalmente l'attività. RISULTATI CONSEGUITI Le operazioni relative alla raccolta ed elaborazone dati turistici sono legate al numero delle strutture ricettive presenti sul territorio. A fine anno le strutture attive sono 180 e durante l’anno si sono registrate l’apertura di 33 nuove strutture, la sospensione di 10 e la chiusura di 6. Anche nel corso del 2016 ci si è avvalsi dell’applicativo Midap che viene utilizzato dal 58% delle strutture. A fine anno si è prevista la fornitura per il 2017 di un servizio via web per sostituire Midap in attesa che la Regioni Lombardia diffonda un nuovo strumento di raccolta dati omogeneo per tutte le province. La raccolta dei dati sugli arrivi e permanenze presso le strutture consente di fornire informazioni utili sull’andamento dei flussi turistici, grazie alle elaborazioni dell’Ufficio Statistica. Importante quindi è verificare che il maggior numero di strutture risulti rispondenti. L’impegno dell’Ufficio nell’affiancare gli operatori ad adempiere all’obbligo di comunicazione alla Provincia e alla Questura è stato costante e proficuo portando la percentuale di non rispondenti dal 7,51% del 2015 al 5,8% del 2016. L’Ufficio Turismo inoltre a partecipato agli incontri organizzati dall’Osservatorio del Turismo costituito a livello locale dalla Provincia, Comune di Cremona e CCIAA di Cremona.

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MISSIONE 08 ASSETTO DEL TERRITORIO ED EDILIZIA ABITATIVA PROGRAMMA N. 01 URBANISTICA E ASSETTO DEL TERRITORIO Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Gestione del piano territoriale di coordinamento Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Elaborazione di progetti e gestione di forme di interventi riguardanti l’assetto territoriale volti alla difesa del suolo e alla riduzione del sui consumo in ottemperanza alle politiche europee, nazionali ed in applicazione della legge regionale n 31/2014, in particolare si darà inizio all'adeguamento del PTCP al PTR ai sensi della l.r. 31/2014( BURL 01/12/2014 n. 49), per l'attuazione della politica volta alla riduzione del consumo di suolo e alla riqualificazione del suolo degradato, prevista dal Piano Territoriale Regionale in fase di modifica, come indicato dalla legge regionale (art 5 commi 1 e 2), in collaborazione con i Comuni della provincia. Monitoraggio dei macrodati, attraverso l’analisi delle previsioni degli strumenti urbanistici comunali. Analisi dei PGT e loro varianti per la verifica di compatibilità al PTCP. RISULTATI CONSEGUITI A seguito della presa d’atto da parte della Giunta Regionale delle proposta di adeguamento del PTR alla Legge regionale 28 novembre 2014 - n. 31 - Disposizioni per la riduzione del consumo di suolo e per la

riqualificazione del suolo degradato, la Provincia ha analizzato gli elaborati forniti e ha espresso il proprio parere con atto del Consiglio n. 11 del 05/04/2016. Il parere espresso concerne l'analisi degli elaborati relativi alla proposta di integrazione del PTR approvata dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 4738 del 22/01/2016 e pubblicata, a partire dal 1 febbraio, sul sito web di Regione Lombardia. La Provincia ha garantito anche la propria partecipazione attiva all'incontro del UPL (09/03/2016) per la redazione del documento di proposta osservazioni. Il testo è stato, nella sua versione definitiva, fatto proprio dalla Provincia che lo ha allegato al citato atto di C.P. (atto n. 11/2016). La Provincia incontra il territorio e il Consiglio Provinciale con la riunione della Conferenza dei Comuni e delle Aree Regionali Protette il 23/03/2016 e mette a disposizione sul proprio sito la presentazione. Il sito è stato inoltre utilizzato per informare circa i temi del PTR e consumo di suolo. Nel mese di aprile 2016 è iniziata la fase di sperimentazione e di confronto, dapprima con i Comuni per individuare possibili aree di sperimentazione. Il lavoro si è svolto con incontri informali che hanno poi dato il via alla richiesta da parte di due Unioni di Comuni di poter partecipare alla fase sperimentale: • Unione Terre di Pievi e Castelli (prot 37051 del 03/05/2016): Torre dè Picenardi, Cà d’Andrea, Pessina

Cremonese, Isola Dovarese; • Unione Municipia (prot 40338 del 12/05/2016): Scandolara Ravara, Motta Baluffi e Cingia dè Botti. Per attuare la sperimentazione la collaborazione con i Comuni si è rivelata fondamentale in quanto ha permesso di disaggregare i dati forniti dalla Regione o in possesso della Provincia e soprattutto aggiornarli in quanto, ai sensi di legge, è il Comune che approva i propri strumenti di governo e i piani attuativi, che determinano appunto il consumo di suolo. Il lavoro ha dato via ad un progetto sperimentale di PGT integrato (vedi anche punto successivo). Prime elaborazioni a scala provinciale (dati provinciali) in merito al consumo di suolo al fine di stimolare ragionamenti in merito alla percentuale di riduzione del consumo di suolo (dati provinciali aggiornati per alcuni comuni rispetto al rapporto di monitoraggio del PTCP del 2012), sono stati elaborati e resi noti ai Comuni, avviando così un tavolo di confronto tecnico. Progetti pilota su gruppi di Comuni al fine di valutare la correttezza dei dati e l’applicazione dei Criteri regionali mediante successiva collaborazione tecnico-politica con i Comuni. I dati poi sono stai aggiornati con la collaborazione dei Comuni. In T:\ter\SIT\PROGETTI MXD - SHP Territorio\ADEGUAMENTO PTCP-PTR c'è il documento LAVORI_SPERIMENTAZIONE ADEGUAMENTO PTCP - PTR.doc, creato allo scopo di tenere traccia di tutte le indicazioni e dei conseguenti interventi. Nel corso dell’estate 2016 la Regione ha sperimentato l’applicazione del metodo proposto con alcuni Comuni campione e con le Province (la provincia di Cremona ha riportato i risultati del progetto sperimentale) ed ha, nel mese di ottobre presentato una nuova proposta di “Criteri per l’attuazione della politica di riduzione del consumo di suolo nel mese di ottobre

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(versione 28 /10/2016)”. All’incontro del Tavolo regionale con le Province i funzionari regionali hanno comunicato che, entro dicembre 2016, la Giunta regionale avrebbe preso atto di questa nuova proposta (variante di adeguamento del PTR alla l.r. 31/2014 compresi quindi i nuovi criteri) e avrebbe poi inviato il tutto per competenza al Consiglio regionale per la adozione e approvazione definitiva prevista per la fine del 2017. I dettagli tecnici dei risultati del progetto sperimentale sono stati allegati alla relazione prot 99393 (Report al Presidente). La Giunta regionale, con d.g.r. n. 6095 del 29/12/2016, ha approvato gli elaborati dell'Integrazione del Piano Territoriale Regionale (PTR) ai sensi della l.r. n. 31 del 28 novembre 2014 per la riduzione del consumo di suolo e per la riqualificazione del suolo degradato facendo propri i suggerimenti scaturiti dal Tavolo regione-Province a cui la Provincia di Cremona ha dato il proprio contributo. Nel corso del 2016 gli uffici hanno effettuato, ai sensi della Legge Urbanistica regionale, analisi dei PGT e loro varianti per la verifica di compatibilità al PTCP vigente (1 Accordo di Programma, 1 Piano di Recupero, 2 Piani Attuativi, 6 SUAP, 3 Varianti parziali al PGT, 1 variante generale al PGT, 2 modifiche non sostanziali al PTCP).

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 01 Difesa del suolo Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Sistema Informativo Territoriale Dirigente responsabile: Dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Poiché la Provincia di Cremona è intermediario strutturale per l'allineamento delle informazioni catastali dei 115 Comuni dell’intero territorio provinciale, si proseguirà con l’aggiornamento del Geoportale Catastale, il cui mantenimento è garantito dall’Ufficio SIT in modo continuo, attraverso l'integrazione con il Sistema di Interscambio dell'Agenzia delle Entrate. Continuerà l’attività di ampliamento e aggiornamento del Sistema Informativo Territoriale e della Banca Dati Geografica Provinciale, anche in base al D.M. 10 novembre 2011 “Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale”, allo scopo di fornire servizi più efficaci ai Comuni e ai professionisti. Proseguirà l’attività di supporto agli Uffici comunali, tramite sinergie con Regione Lombardia, con gli altri Settori dell’amministrazione e con l’Agenzia delle Entrate, anche attraverso l’utilizzo di programmi per la tele-assistenza. Continuerà il servizio di controllo preventivo della Tavola delle previsioni di piano, attraverso il quale sarà possibile accelerare la procedura di pubblicazione dei PGT comunali, riducendo eventuali problemi di natura tecnica. Continuerà l’emissione dei nulla osta alla pubblicazione sul BURL dei PGT comunali. Continuerà, per l’utenza interna ed esterna, l’assistenza e la formazione sull’uso degli applicativi cartografici, in particolare arcgis. Si procederà con l’attività di verifica di conformità dei PGT al PTCP. Proseguirà la collaborazione con la Protezione Civile Provinciale allo scopo di studiare metodologie efficaci per l’inserimento e la presentazione dei dati costituenti il Piano di emergenza sismica. Proseguirà la collaborazione con il Servizio Pianificazione Territoriale per la sperimentazione, attraverso l'uso di applicativi GIS (ove fattibile), del metodo di applicazione dei Criteri regionali e degli indicatori di Monitoraggio previsti dagli elaborati del progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14. Si pubblicheranno i metadati dei livelli informativi, presenti nei servizi webgis, all'interno del Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali (RNDT), istituito con l'articolo 59 del Codice dell'Amministrazione Digitale (D.lgs. 82/2005 e smi) RISULTATI CONSEGUITI Si è proseguito con l’aggiornamento del Geoportale Catastale. I Comuni iscritti ai servizi del Geoportale catastale sono 106, per un totale di 172 utenze. Le visualizzazioni del Geoportale catastale sono state 77.692. E' continuata l’attività di ampliamento e aggiornamento del Sistema Informativo Territoriale e della Banca Dati Geografica Provinciale, anche in base al D.M. 10 novembre 2011 “Adozione del Sistema di riferimento geodetico nazionale”, allo scopo di fornire servizi più efficaci ai Comuni e ai professionisti. Sono stati eseguiti 184 interventi di aggiornamento, produzione e coordinamento di tutta la cartografia della Provincia; in particolare dei Piani Provinciali. Aggiornati, inoltre, la Banca Dati Geografica Provinciale e gli applicativi di cartografia online, questi ultimi pubblicati sul portale cartografico provinciale. Il portale ha registrato un totale di 169.035 visualizzazioni e 9.680.066 pagine visualizzate. E' proseguita l’attività di supporto agli Uffici comunali, tramite sinergie con Regione Lombardia, con gli altri Settori dell’amministrazione e con l’Agenzia delle Entrate, anche attraverso l’utilizzo di programmi per la tele-assistenza. Sono stati effettuati 47 interventi di supporto ai Comuni, principalmente in teleassistenza. E' continuato il servizio di controllo preventivo della Tavola delle previsioni di piano, per un totale di 46 interventi di controllo. E' continuata l’emissione dei nulla osta alla pubblicazione sul BURL dei PGT comunali, per un totale di 24 rilasci. E' continuata, per l’utenza interna ed esterna, l’assistenza e la formazione sull’uso degli applicativi cartografici, in particolare arcgis, per un totale di 67 interventi. Si è proceduto con l’attività di verifica di conformità dei PGT al PTCP.

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Si è proseguito nella collaborazione con la Protezione Civile Provinciale allo scopo di studiare metodologie efficaci per l’inserimento e la presentazione dei dati costituenti il Piano di emergenza sismica. Si è proseguito nella collaborazione con il Servizio Pianificazione Territoriale per la sperimentazione, attraverso l'uso di applicativi GIS (ove fattibile), del metodo di applicazione dei Criteri regionali e degli indicatori di Monitoraggio previsti dagli elaborati del progetto di integrazione del PTR ai sensi della l.r. 31/14. Si è proseguito nella pubblicazione dei metadati dei livelli informativi, presenti nei servizi webgis, all'interno del Repertorio Nazionale dei Dati Territoriali (RNDT), istituito con l'articolo 59 del Codice dell'Amministrazione Digitale (D.lgs. 82/2005 e smi), per un totale di 59 metadati.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Parchi sovracomunali Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Alla Provincia è delegato il compito del riconoscimento dei parchi sovracomunali, la determinazione delle modalità di pianificazione e l'erogazione dei contributi ordinari. Per i parchi sovracomunali, stante la natura consorziata degli enti, la Provincia svolge un ruolo di coordinamento tra i Comuni aderenti del proprio territorio provinciale e le altre amministrazioni provinciali. Secondo le indicazioni si procede a seguirne la realizzazione in conformità alle direttive provinciali. I Comuni dell'asta del Po, attraverso il finanziamento CARIPLO hanno realizzato uno studio di fattibilità volto all'ampliamento del Parco locale di Interesse Sovracomunale del Po da Cremona a Casalmaggiore. Per la sua attuazione è necessario il riconoscimento di sovracomunalità da parte della Provincia. L'ufficio Pianificazione Territoriale supporterà i Comuni nella predisposizione degli atti necessari. La Provincia partecipa alla formulazione di progetti atti ad ottenere finanziamenti su fonti esterne. CARIPLO ha finanziato due progetti interprovinciali; nel corso del 2016 dovranno essere realizzati gli studi di fattibilità (Itinerario Cicloturistico dell'Adda - Capofila Prov. Lecco e Musica nel Vento - Dalle Orobie al Po - Capofila Comune di Cremona) - Il Settore Ambiente e Territorio in collaborazione con l'Ufficio Turismo supporterà e coordinerà i Comuni. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 la Provincia ha supportato i Comuni nella predisposizione degli atti necessari all’allargamento del PLIS del Po e del Morbasco. Il PLIS è stato ampliato con atto n. 55 dell’1/4/2016 e le modalità di pianificazione decise con atto n. 958 del 15/11/2016. Con atto n. 580 del 20/07/2017; inoltre è stato liquidato il saldo del contributo riconosciuto al parco sovracomunale del fiume Tormo (Pandino) per la realizzazione del progetto di un concorso fotografico con coinvolgimento di scolaresche. La Provincia infine ha dato supporto ai Comuni nella fase di riorganizzazione per la gestione dei PLIS, portata avanti da Regione Lombardia e normata dalla L.R. 17/11/2016 n. 28. Sono stati inoltre conclusi positivamente i progetti finanziati da CARIPLO (“Itinerario Cicloturistico dell'Adda” - Capofila Prov. Lecco e “Musica nel Vento - Dalle Orobie al Po” - Capofila Comune di Cremona) in cui gli uffici hanno supportato gli Enti capofila nella realizzazione delle azioni previste. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n.2-Titolo:Valutazione di impatto ambientale Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Uno degli obiettivi prioritari del Settore Ambiente e Territorio è la promozione di un’attività di governo del territorio ispirata ai principi di corretto inserimento delle attività nel contesto ambientale e salvaguardia delle componenti ambientali determinanti per la qualità della vita. La procedura di VIA rappresenta uno degli strumenti principali per il raggiungimento di tale obiettivo ai sensi del D.lgs 152/2006 e leggi regionali. In base alla L.r. 5/2010 e al regolamento regionale n. 5/2011, dal 2012 sono svolte direttamente dall’Ente le attività di valutazione di impatto ambientale e le verifiche di VIA non di competenza regionale o nazionale. L’impegno è molto importante e gravoso poiché si tratta di impianti complessi e di svariata tipologia. Per lo svolgimento di questi compiti occorre anche un forte coordinamento con gli altri servizi dell’Ente, con i Comuni, con Arpa e ASL. Si opererà per rendere coerenti le azioni del personale circa le istanze pluridisciplinari inerenti l’ambiente, la mobilità e la produzione di beni. Si parteciperà anche con le opportune professionalità ad esprimere i pareri in ordine alle Autorizzazioni Integrate Ambientali coordinandosi con i servizi del Settore ed il Settore Infrastrutture stradali.

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RISULTATI CONSEGUITI Gli uffici hanno portato avanti la consueta attività istruttoria (15 verifiche di assoggettabilità alla VIA, 5 VIA, 8 procedure di competenza di altri Enti) e partecipato ai Tavoli regionali VIA volti al coordinamento delle procedure istruttorie anche alla luce delle recenti normative in materia di Conferenza dei Servizi.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Servizi di polizia in materia ambientale e di tutela del territorio Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Nel corso dell'anno 2016 la Polizia Locale della Provincia ha svolto i previsti servizi di vigilanza di competenza dell'Ente che vanno dal controllo ittico-venatorio a quello ambientale, a quello stradale e fluviale, anche in collaborazione con l’attività propria dei Settori. L'obiettivo si propone di garantire la salvaguardia e sicurezza dell’ambiente e del territorio. Le modalità vanno dalla vigilanza, alla educazione ambientale, alla collaborazione con le Polizie Locali del territorio o partecipazione ai compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza, oltre alle attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria. La Polizia Locale svolge il servizio di vigilanza in materia paesistica, ambientale, territoriale e ittico-venatoria su tutto il territorio provinciale e assolve incarichi di informazione, accertamento e rilevazione a richiesta degli Uffici e Servizi Provinciali. Inoltre, in tema di emissione ordinanze di ingiunzione, ai trasgressori cui è stata elevata una contravvenzione in materia ambientale – qualora non avessero oblato nei tempi o presentato controdeduzioni – va notificata la successiva ordinanza di ingiunzione, entro 5 anni dalla notifica del verbale stesso. Lo scorso anno è stata avviata una metodologia rivista, finalizzata a chiudere i numerosi processi pregressi e nel contempo assicurare la emissione di un numero consistente di ordinanze relative ai verbali elevati nei periodi più recenti. Per quest'anno si intendono evadere i processi dei verbali delle annualità 2012 e seconda metà 2015. L’obiettivo è quello di consentire ai trasgressori di avere memoria della situazione e meglio confutarla laddove ritengano di chiedere audizioni o presentare ricorsi alle ordinanze. Relativamente alle competenze ambientali, si annoverano attività di controllo e monitoraggio, tutela delle riserve e dei parchi naturali, tutela della fauna minore e della flora spontanea, controlli su cave, boschi e su autorizzazioni in materia forestale, vigilanza sull’abbandono di rifiuti, controlli alle attività di gestione rifiuti, vigilanza in materia di inquinamento atmosferico e tutela delle acque. In materia faunistico-venatoria si contemplano la vigilanza sull’attività venatoria e sugli istituti di tutela (attività intensificata anche nelle ore notturne, allo scopo di prevenire azioni di bracconaggio), la concorrenza nell’istruttoria delle pratiche autorizzative per appostamenti fissi di caccia e il recupero di animali selvatici o rapaci in difficoltà. Competono ancora alla Polizia i controlli in materia di pesca e sulle gare di pesca, la vigilanza sui ripopolamenti e la collaborazione con la vigilanza volontaria ittico-venatoria provinciale. La Polizia Locale partecipa ad altre missioni svolgendo con i settori competenti i compiti del Servizio di Protezione Civile per tutte le attività connesse all’emergenza (ed è impegnata nelle esercitazioni provinciali in materia di protezione civile) anche mediante l’utilizzo del natante da diporto di cui dispone la Provincia; collabora con il Settore Territorio per controlli su autobus di linea e sull’attività delle autoscuole, delle officine autorizzate alla revisione e delle agenzie d’auto. Effettua controlli su alberghi e agenzie di viaggio. Nell’anno 2011 è stata approvata dal Consiglio Provinciale una bozza di convenzione che è stata poi sottoscritta da alcuni Comuni della provincia per l'effettuazione di servizi di polizia in collaborazione con gli agenti del posto o – in assenza di un Corpo di Polizia Locale – in accordo con le esigenze manifestate dai primi cittadini per rispondere ai bisogni di sicurezza dei cittadini all’interno del Comune. Alla luce delle nuove riforme istituzionali non si procede al rinnovo delle convezioni stipulate in questi anni, ma vengono comunque organizzati servizi intercomunali per lo svolgimento di pattugliamenti mirati. Inoltre, i Sindaci avanzano sempre più spesso richieste circostanziate per interventi su particolari tratti di strada o per esigenze ambientali ben definite. La Provincia continuerà a farsi interprete presso i piccoli Comuni illustrando la possibilità di dar corso a interventi mirati per migliorare la percezione di sicurezza dei cittadini; tali servizi verranno erogati secondo una attenta pianificazione che tenga conto delle risorse umane disponibili.

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Ciò è reso possibile anche grazie al funzionamento della Sala Operativa e dei ponti radio che consentono l'interconnessione per una miglior sicurezza degli operatori, il collegamento alle altre Polizie Locali e favoriscono il servizio di reperibilità. La rilevante attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza (la Polizia Provinciale è inserita nel Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico che fa capo al Prefetto) e di Polizia Giudiziaria (particolarmente complessa in quanto il riferimento diretto è l’Autorità Giudiziaria, che può disporre ulteriori accertamenti e interrogatori di persone sottoposte a indagini) è svolta sia d’iniziativa che su richiesta della Procura della Repubblica di Cremona. Vengono tra l'altro garantiti i servizi di vigilanza fissa alle sezioni elettorali e sono svolti servizi collaborando con le forze di polizia dello Stato quando richiesto dal Prefetto e dal Questore. Vengono svolti anche servizi appiedati che si rivelano efficaci non solo per lo svolgimento delle attività d’iniziativa ma rispondono perfettamente anche alle richieste dei Comuni. RISULTATI CONSEGUITI La Polizia Locale della Provincia ha svolto i servizi di vigilanza di competenza, dal controllo ittico-venatorio a quello ambientale, a quello stradale e fluviale, anche in collaborazione con i Settori dell'Ente e con le Polizie Locali del territorio, oltre alle attività di ausilio nella Pubblica Sicurezza e di Polizia Giudiziaria. Con un numero decisamente ridotto di operatori alla fine del 2016, si sono registrate attività di vigilanza di grande efficienza. A titolo esemplificativo e non certo esaustivo, recuperando i dati inseriti negli indicatori di PEG e del Piano degli Standard: - rispetto alle 4.000 attese, si sono lavorate 6.432 ore per attività di controlli Ambiente/Caccia/Pesca - si sono lavorate 74 ore per attività delegata da A.G. - si sono redatti 266 atti amministrativi o procedimenti penali da controlli ambientali o faunistici avviati - si è regolarmente presidiata la Centrale Operativa e garantita la reperibilità ogni giorno dell'anno - si è curato il recupero e la consegna al CRAS di Calvatone di 148 esemplari di fauna selvatica in difficoltà con un impegno di 410 ore - si è evasa la parte d'attività amministrativa per tutti i procedimenti sanzionatori (strade, ambiente, caccia e pesca) - si sono emanate, protocollate e notificate 511 ordinanze di ingiunzione in materia di caccia, pesca (sino ad aprile 2016) e ambiente - si sono emessi e notificati (a seguito di redazione e protocollazione dell'intero fascicolo) 51 verbali d'accertamento trasgressione in materia di caccia, pesca, ambiente (di cui 19 in materia d'ambiente e forestazione e 32 in materia di caccia e pesca) - si sono registrate 80 segnalazioni di danni all'ambiente - si sono emessi 91 decreti di rinnovo abilitazione all'espletamento dell'attività di vigilanza volontaria ittico-venatoria, mettendo peraltro a punto un modello organizzativo finalizzato al rilascio / rinnovo dei decreti di abilitazione alla vigilanza volontaria - si sono evase tutte le richieste (del Settore Ambiente e dei Comuni) di attivazione sul territorio di corsi per accreditare gli operatori impegnati nell'attuazione del piano provinciale per il contenimento della specie nutria - si è rispettato il termine di evasione di tutte le pratiche acquisite dal Settore Caccia e pesca all'atto del passaggio a Regione Lombardia entro il 31/07/2016 - in tema di emissione ordinanze di ingiunzione, nel 2016 si sono evasi i processi dei verbali delle annualità 2012 e seconda metà 2015, nell'intento di ridurre il pregresso e consentire ai trasgressori di avere memoria della situazione e meglio confutarla laddove ritengano di chiedere audizioni o presentare ricorsi alle ordinanze. - a tutela dell'ambiente, infine, si sono svolti anche servizi appiedati che si rivelano efficaci e rispondono perfettamente anche alle richieste dei Comuni.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Attività di aggiornamento, sensibilizzazione, formazione e didattica in campo ambientale Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI L'obiettivo si propone lo svolgimento di attività di informazione, sensibilizzazione ed educazione per un corretto e sostenibile utilizzo delle risorse naturali. In particolare la Provincia opera su diversi fronti: - visite didattiche delle scolaresche e apertura al pubblico presso la struttura Bosco Didattico di Castelleone, Museo del Paesaggio Padano e Cascina Stella. Inoltre, presso la Cascina Stella, si organizzano corsi di aggiornamento per insegnanti e riunioni di gruppi naturalistici volontari; - pubblicazione di monografie di argomento naturalistico - ambientale sia di carattere divulgativo, sia di tenore più specialistico, realizzazione di periodiche pubblicazioni afferenti alla rivista “Pianura”; - adozione di comportamenti coerenti con i principi di sviluppo sostenibile che si prefigge la realizzazione di azioni volte a promuovere un uso sostenibile di parte del territorio provinciale, nell’ambito del progetto denominato “Il territorio come Ecomuseo”. Tali azioni, sviluppate su più fronti, vanno dall’adeguamento degli strumenti urbanistici dei Comuni interessati alle necessità contingenti mirate alla salvaguardia dei rispettivi territori sotto il profilo ambientale e paesaggistico, agli interventi di restauro o di riqualificazione ambientale di singoli siti ritenuti di particolare valore contestuale. Il collegamento di tali siti ad una rete di percorsi accessibili dal pubblico trasforma, infine, tali siti in luoghi di apprendimento e di approfondimento dei valori ambientali e della storia del paesaggio locale, prima ancora che mete di ricreazione e di svago. Attività di promozione del territorio e realizzazione nonché di consolidamento delle Stazioni che fanno parte del progetto Ecomuseo. La stazione di Castelleone è soggetta ad un costante sviluppo finalizzato a soddisfare la crescente domanda di fruizione e di ricerca scientifica. Quest’ultimo aspetto trova attuazione nelle ricerche di carattere naturalistico espletato da gruppi spontanei di ricerca, con base presso C.na Stella, nell’istituzione di un “Museo del paesaggio padano” nonché in altre sperimentazioni concordate con altri enti (Università, Regione) e in programmi di rilevamento e monitoraggio di flora e fauna del territorio provinciale. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 è proseguita la pubblicazione e la distribuzione di volumi, manuali ed altro materiale divulgativo, nonché gli incontri, le conferenze e le manifestazioni, iniziative svolte nel corso dell’anno per migliorare l’informazione ambientale, anche nell'ambito delle attività previste dal Progetto Cariplo. Le visite guidate, effettuate da personale esperto in materia, presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Cascina Stella di Castelleone, sono proseguite con l’obiettivo di migliorare la sensibilità ambientale nei confronti della popolazione scolastica di ogni ordine e grado. Le attività di informazione e divulgazione sono proseguite (in collaborazione anche con il partner deputato a queste attività e con il tecnico incaricato nel progetto Cariplo), per l’intero arco dell’anno. Le attività sono state realizzate sia attraverso iniziative didattiche rivolte alle scolaresche, sia con iniziative rivolte al pubblico generico in occasione delle 13 aperture domenicali del Bosco didattico, alcune delle quali organizzate in occasione di eventi di carattere nazionale ed internazionale che mostravano evidenti legami con gli obiettivi di conservazione propri di questa Provincia (Giornata della Terra, Bioblitz, Save the frogs, ecc.). Sul sito istituzionale della Provincia di Cremona, in data 9/8/2016, è stata inserita una presentazione dettagliata del Progetto Cariplo che illustra con chiarezza i suoi obiettivi, i risultati attesi e le azioni messe in opera dal Capofila e dai partners. Nel corso del mese di dicembre, sempre sul sito istituzionale della Provincia di Cremona, è stata resa disponibile la pubblicazione redatta alla conclusione del Progetto, realizzata anche in formato cartaceo a cura di uno dei partners del progetto. Durante l’ultima apertura domenicale, avvenuta il 13/11/2016, è stato dedicato uno spazio alla presentazione pubblica dei risultati conseguiti nel Progetto Cariplo.

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Nel corso dell'anno, si è provveduto alla regolare gestione del Bosco didattico, della Cascina Stella e del museo, oltre che delle altre aree annesse. E' ulteriormente progredita con ulteriori inserimenti di pubblicazioni provinciali la realizzazione della biblioteca on-line (Pianura e pubblicazioni progetto Cariplo). MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n.5 -Titolo: Gestione del servizio volontario di vigilanza ecologica Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Il servizio volontario di vigilanza eroga il servizio di controllo e monitoraggio ambientale a favore di tutta la comunità. La vigilanza ed il controllo in campo ambientale sono fondamentali per la Provincia che insieme a Regione, Enti gestori dei parchi, raggruppamenti di comuni e Comune di Cremona si occupa dell’organizzazione dei Servizio Volontario di Vigilanza Ecologica su gran parte del territorio provinciale, mirata alla salvaguardia dell’ambiente tramite la partecipazione dei cittadini alla difesa del patrimonio naturale e paesaggistico, integrando in tal modo le funzioni istituzionali dei vari enti territoriali, ed al controllo del rispetto delle normative vigenti in materia ambientale. Si sta provvedendo ad incrementare le azioni di rilevamento, di controllo e di educazione ambientali attuate dalle stesse GG.EE.VV, anche nell’ambito dei progetti in partenariato, cui le GG.EE.VV. partecipano. RISULTATI CONSEGUITI Le GEV della Provincia di Cremona che operano sul territorio sono 35. Le GEV onorarie sono 15. La vigilanza è stata garantita con 3.997 ore di servizio e con 22.784 km percorsi. Le GEV hanno svolto anche funzioni di educazione ambientale presso le scuole con 209 ore ed hanno partecipato a fiere e manifestazioni varie per 178 ore. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n.6 -Titolo: Funzioni in materia di cave. Dirigente Responsabile: Dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Gli Uffici provvedono alle competenze pianificatorie in materia estrattiva delegate alla Provincia; dopo aver elaborato la bozza di proposta di Piano, anche coordinando il lavoro dei consulenti, e aver conseguito la sua adozione da parte del Consiglio provinciale, coadiuvano gli Amministratori nella partecipazione al procedimento regionale preordinato all'approvazione della proposta stessa. Gli Uffici provvedono all’attuazione del Piano provinciale delle cave, in stretto contatto con gli uffici regionali, mediante il rilascio delle autorizzazioni di competenza provinciale (apertura o ampliamento di cava, esecuzione di bonifica agricola, variante del progetto autorizzato, proroga, subentro, deroga alle distanze di sicurezza); a fornire assistenza tecnica ai Comuni nelle loro funzioni di vigilanza; alla gestione della Consulta provinciale cave e alla partecipazione, qualora delegati dal Presidente, alle riunioni del Comitato Tecnico Regionale; all’aggiornamento dell’inventario delle cave attive. Controllano i documenti di Sicurezza e Salute; svolgono funzioni di vigilanza in materia di Polizia Mineraria. RISULTATI CONSEGUITI Non sono stati approvati PATE. La Consulta non è stata convocata, essendo decaduta con il termine del mandato amministrativo della Giunta Salini. Sono stati rilasciati n. 1 decreto di nuova autorizzazione, n. 4 decreti di proroga. Non si sono svolti interventi di coordinamento delle misure di controllo dell’escavazione. Sono stati valutati n. 19 DSS, sono state svolte n. 15 ispezioni di vigilanza in materia di polizia mineraria; non sono state inviate comunicazioni in materia di polizia mineraria; sono stati esaminati tutti i prospetti

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relativi agli infortuni in cava che sono pervenuti e non si sono verificati infortuni gravi; è stato accertato n. 1 illecito. Sono stati inseriti i dati amministrativi relativi a 20 cave. Sono stati forniti all’utenza pubblica (Comuni, Enti Parco,…) e privata (imprese del comparto estrattivo e non, cittadini …) informazioni e pareri, orali e scritti. Sono state fornite collaborazioni alle istruttorie per il rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche in materia di cave. Sono stati elaborati n. 10 pareri in materia estrattiva relativa a PGT. Sono state esaminate n. 2 denunce di prelievo e trasporto relative a materiali provenienti da scavi autorizzati. Sono state esaminate tutte le comunicazioni dei dati statistici relative all’anno 2015 e ne è stato inviato alla Regione il prospetto riassuntivo in data 11.08.2016. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 2 Tutela, valorizzazione e recupero ambientale Obiettivo operativo n.7-Titolo: Gestione verbali in materia di ambiente Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Gli uffici garantiscono la corretta gestione delle sanzioni amministrative per la parte che dipende dal Settore. In particolare provvedono alla stesura di verbali di accertamento in materia di ambiente, provvedendo alla successiva notifica. L’evasione della richieste di audizione, la valutazione delle memorie difensive e la emissione di ordinanze- archiviazione o ordinanze ingiunzione sono invece di competenza della Polizia provinciale. Tuttavia la registrazione rimane di competenza del settore. La Provincia è competente all'irrogazione di sanzioni con verbali d'accertamento in tema ambientale in base al D.lgs 152/06 che stabilisce per ogni singola violazione quale sia l'ente competente. RISULTATI CONSEGUITI Con nota n. 84762 del 26/10/2016 sono stati trasmessi alla Polizia Provinciale n. 28 verbali di accertamento 2016 affinché sia posta in essere la procedura di cui all’art. 18 della Legge 689/81. I verbali 2016 pervenuti dopo il 31/10/2016 saranno successivamente inviati alla Polizia.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 3 Rifiuti Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Sistema smaltimento rifiuti Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI: Alle Province lombarde fa capo, ai sensi dell'art. 16 della L.R. n. 26/2003, come più recentemente modificato, l'individuazione delle aree idonee e di quelle non idonee alla localizzazione degli impianti di recupero e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali, nel rispetto del programma regionale e in base alle previsioni del piano territoriale di coordinamento provinciale. La coerenza di tale individuazione, da trasmettere agli uffici regionali competenti mediante una relazione di dettaglio con relativa cartografia, è quindi verificata dalla Regione, che ne approva i contenuti, ovvero la restituisce, con prescrizioni, alle Province per un successivo adeguamento. Poichè la Provincia di Cremona aveva già provveduto all'adozione di un Piano provinciale di gestione rifiuti prima delle modifiche alla norma che ne facevano venir meno la necessità, la Regione ha provveduto a richiedere alla stessa un adeguamento della localizzazione e della relazione di dettaglio, per le quali si è già provveduto, attendendo gli esiti delle ulteriori determinazioni regionali. Alle Province spetta l'obbligo di trasmettere alla Regione, entro il 30 settembre di ogni anno, una relazione sullo stato di attuazione del programma regionale di gestione dei rifiuti, sulla funzione autorizzatoria conferita e sulla attività di controllo, secondo modalità stabilite con deliberazione della Giunta regionale. RISULTATI CONSEGUITI Per quanto riguarda la relazione di dettaglio relativa all'individuazione delle aree idonee e non idonee alla localizzazione degli impianti di gestione rifiuti, in data 11/04/2016, con nota prot. n. 31477, è stata trasmessa la nuova relazione di dettaglio, in ottemperanza a quanto disposto dalla d.g.r. n. 4365/2015. Successivamente, sono stati trasmessi, in data 31/03/2016, gli shape file dei criteri aggiuntivi proposti. A seguito di richiesta di integrazioni e delucidazioni, da parte di Regione Lombardia, con nota prot. n.63206 del 02/08/2016, sono stati inviati i chiarimenti richiesti. Regione Lombardia non ha ancora adottato con proprio atto le modalità operative ai fini della redazione della relazione, da presentarsi entro il 30/9 di ogni anno, relativa allo stato di attuazione del programma regionale di gestione rifiuti; pertanto la Provincia di Cremona non ha predisposto detta relazione. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 3 Rifiuti Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Tenuta del registro ditte Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Iscrizione nel registro provinciale delle imprese che effettuano la comunicazione di inizio attività ai sensi dell’art. 216 del D.lgs. 152/06 e successive modificazioni ed integrazioni. Ai sensi del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., sono in capo alle Province le funzioni relative all'iscrizione in apposito registro delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti mediante procedura semplificata. In particolare l'art. 216 del D.lgs. 152/06 e s.m.i. prevede la competenza della Provincia ad istruire le comunicazioni di inizio attività di gestione rifiuti in regime semplificato; entro 90 giorni si effettua la verifica della sussistenza dei presupposti e dei requisiti richiesti dalle norme vigenti. La Provincia, accertata la sussistenza dei requisiti, iscrive l'impresa. La stessa procedura si applica anche alle imprese che realizzano attività di recupero rifiuti pericolosi. Le attività di smaltimento dei rifiuti non pericolosi qualora sia effettuato dai produttori nei luoghi di produzione dei rifiuti stessi (autosmaltimento) con l'esclusione del deposito in discarica, per le quali sono previsti analoghi obblighi, non possono invece attualmente essere svolte mediante procedura semplificata in quanto non sono state ancora emanate le relative norme tecniche.

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Per quanto riguarda l'istruttoria ex art 216, tutta la parte inerente la verifica e caratteristiche delle attività di recupero può avvenire nell'ambito dei procedimenti AUA. I provvedimenti integrativi o di modifica o di rinnovo iscrizione vengono prodotti, in tali casi, quali specifico capitolo allegato al provvedimento AUA. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016, sono stati rilasciti n. 9 provvedimenti di iscrizione al registro delle imprese che effettuano attività di gestione rifiuti, e sono stati rilasciati n. 6 pareri nell'ambito dei vari procedimenti di rilascio di Autorizzazione Unica Ambientale, relativi all'istruttoria di competenza dell'Ufficio. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 3 Rifiuti Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Controllo riutilizzo rifiuti in agricoltura Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Effettuazione dei controlli in materia di recupero rifiuti in agricoltura per tutelare e garantire il suolo e le risorse idriche. La Provincia ai sensi di legge (D.Lgs. 99/1992 e D.Lgs. 152/2006) provvede al controllo, sia amministrativo sia sul campo, dello smaltimento dei fanghi in agricoltura. Nel controllo si avvale della collaborazione dell’ARPA per l’effettuazione di campionamenti e successive analisi. A tal proposito potrebbe essere affidato ad ARPA – dip. di Cremona il servizio di effettuazione di una campagna di controllo in materia ambientale nel territorio provinciale che stabilisca modalità d’intervento e procedure da seguirsi. L’Ufficio a seguito di acquisizione dei dati relativi agli smaltimenti effettuati sul territorio provinciale provvede all’inserimento degli stessi in apposita banca dati. Inoltre gli Uffici sono impegnati nell’informatizzare le comunicazioni delle campagne di smaltimento fanghi al fine di rendere possibile il monitoraggio di queste attività. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016, non sono stati effettuati sopralluoghi di controllo in materia di smaltimento fanghi presso le aziende agricole; mentre si è svolto n. 1 sopralluogo presso un impianto di stoccaggio fanghi. Sono stati effettuati n. 3264 controlli amministrativi sulla documentazione pervenuta. Sono stati effettuate n. 4550 operazioni di inserimento dati relativi alle comunicazioni di recupero fanghi. Le note di richieste aggiornamento dati di smaltimento alle ditte operanti sul territorio provinciale sono state inviate nel gennaio 2016 (11 richieste) , nell'agosto 2016 (10 richieste) e nel novembre 2016 (12 richieste) per un totale di n. 33 note inviate. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 3 Rifiuti Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Attività dell'Osservatorio provinciale rifiuti Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Attività di supporto, monitoraggio e programmazione dell’Osservatorio Provinciale Rifiuti all’Osservatorio Nazionale Rifiuti. Si provvede all’aggiornamento costante del sito della Provincia al fine di fornire all’utenza la situazione reale circa l’attività di gestione dei rifiuti su tutto il territorio provinciale. La Provincia svolge inoltre attività di assistenza ai Comuni volta a divulgare le buone pratiche di gestione dei rifiuti. Si deve procedere al rilevamento statistico dei dati inerenti la produzione e gestione di rifiuti urbani, nonché al monitoraggio della percentuale delle frazioni merceologiche avviate al recupero ai sensi della L.R. 26/03 e successive modifiche. Devono essere raccolti i dati al fine di redigere una relazione annuale sullo stato d’attuazione del Piano Rifiuti, sulla funzione autorizzatoria conferita e sulla attività di controllo esercitata nell’anno precedente; inoltre si procede alla elaborazione ed organizzazione dei dati sulla

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produzione e gestione dei rifiuti compresi i dati sugli impianti che effettuano operazioni di recupero ed auto-smaltimento in regime semplificato e ordinario. L’Osservatorio fornisce un supporto tecnico-amministrativo ai Comuni nell’ambito della gestione del servizio di gestione dei rifiuti. RISULTATI CONSEGUITI Al 31/12/2016, si è provveduto in più occasioni all'aggiornamento del Sito istituzionale che ha riguardato sia gli ordinari adeguamenti alla normativa sia gli adempimenti in merito agli obblighi di trasparenza delle informazioni ambientali. Inoltre, sono state effettuate le necessarie modifiche straordinarie conseguenti alla trasformazione della struttura organizzativa del Settore con l'aggiornamento dell'organigramma e la verifica dei procedimenti. Durante tutto l'anno è stato gestito l'applicativo regionale ORSO 3.0. In particolare si è provveduto a generare le “schede impianti” per gli impianti realizzati a seguito di nuove autorizzazioni (rilasciate nel corso del 2015) ed aggiornare quelle esistenti (in occasione di modifiche dei CER, variazione ragione sociale, ecc). Inoltre, per quanto riguarda le “schede Comuni”, sono state inviate note esplicative ai Comuni circa le modalità di compilazione dell'applicativo. E' stata inoltre fornita collaborazione ai vari soggetti coinvolti (Aziende e Comuni) per quanto concerne l'inserimento dei dati e per eventuali criticità riscontrate in fase di inserimento. Successivamente alla scadenza di cui alla delibera regionale (per i Comuni prevista al 31.3 e per gli impianti al 30.4) è stata effettuata la verifica e congruenza dei dati. Completate le opportune verifiche, le schede sono state validate il 27/5/2016 (come da applicativo web). Successivamente alla chiusura delle schede, l'applicativo è stato gestito con continuità dall'Ufficio per permettere ai Comuni di integrare la sezione relativa ai costi di gestione dei rifiuti urbani(entro 30.6). Da luglio l'Ufficio ha svolto verifiche circa la corretta compilazione delle schede che comporta, qualora si accerti la mancanza di dati obbligatori oppure la mancata compilazione della scheda stessa, una sanzione amministrativa. Nel corso del 2016 non sono stati elevati verbali di accertamento. E' stata fornita consulenza ad un Comune relativamente alla gestione del centro di raccolta comunale. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 3 Rifiuti Obiettivo operativo n.5 -Titolo: Interventi di protezione ambientale nella gestione dei rifiuti Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Ai sensi della legislazione vigente (D.lgs. 152/06) e delle deleghe in materia, in particolare della L.R. 26/03 e successive modifiche, si proseguirà nell’attività di approvazione di progetti, nonché di autorizzazioni alla realizzazione di impianti ed esercizio delle operazioni di smaltimento e/o recupero di cui agli artt. 208, 209, del D.lgs. 152/06. Per tali attività devono essere attivate operazioni di controllo. L’Ufficio fornisce inoltre consulenza in materia di rifiuti qualora richiesto da altri Servizi/Uffici del Settore, in materia di AIA, relativamente alla promozione di energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili, nonché in materia di VIA, stilando un parere tecnico di competenza. Per quanto riguarda la ex discarica - Corte Madama - in Comune di Castelleone, si prosegue nell'attività di gestione del suo post-chiusura, tramite affidamento di incarico esterno ai sensi della normativa vigente in materia di appalti e contratti. Gli Uffici garantiscono comunque l’effettuazione dei necessari i controlli all'impianto al fine di assicurarne il buon funzionamento nonché per garantire la necessaria salvaguardia ambientale. RISULTATI CONSEGUITI Al 31/12/2016 risultano rilasciati 8 provvedimenti autorizzativi per realizzazione e gestione di nuovi impianti di trattamento rifiuti e n. 20 provvedimenti per varianti non sostanziali agli impianti esistenti. Non sono stati rilasciati ai competenti Uffici regionali pareri in merito a richieste di autorizzazione per impianti di gestione rifiuti la cui competenza è rimasta in capo alla Regione, così come non hanno

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partecipato a Conferenze di Servizio presso la struttura regionale relativamente ad impianti la cui competenza autorizzativa è della Regione. Sono stati rilasciati, nei tempi previsti, i pareri relativi a istanze VIA (la cui competenza è regionale), AIA ex D.Lgs. 59/05 e sui PGT. Per quanto riguarda il servizio relativo alla gestione del “post chiusura” della ex discarica per rifiuti urbani e assimilabili in loc. Corte Madama – Comune di Castelleone, con determinazione n. 613/Sett. Ambiente e Territorio del 19/12/2016, si è provveduto ad aggiudicare la prestazione relativa al rinnovo del servizio in argomento. L’attività di controllo esperita dagli Uffici ha portato i seguenti risultati: - sono stati effettuati n. 3 sopralluoghi di verifica conformità impianti autorizzati e n. 6 per verifica fine vita e controllo dell'impianto.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 4 Servizio idrico integrato Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Funzioni in materia di pianificazione e utilizzo delle risorse idriche, di demanio idrico Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Gli Uffici provvedono al rilascio delle autorizzazioni alla perforazione di nuovi pozzi, delle concessioni all’uso di piccole derivazioni di acque superficiali e sotterranee, delle licenze annuali di attingimento dai corsi d’acqua pubblici e delle comunicazioni relative ai pozzi per uso domestico; svolgono le istruttorie tecniche relative alle nuove grandi derivazioni e le funzioni di vigilanza e di polizia delle acque, in collaborazione con la Polizia Provinciale; eseguono l'ordinata archiviazione delle pratiche e l'aggiornamento del catasto informatico delle utenze idriche, prodotto dalla Regione; coordinano l'archiviazione delle denunce della quantità di acqua prelevata, comprese quelle derivanti dall’obbligo di installazione dei misuratori delle portate e la relativa informatizzazione. RISULTATI CONSEGUITI Sono state rilasciate 9 concessioni di derivazione di acque superficiali, 172 licenze di attingimento da corpi idrici superficiali, 12 autorizzazioni all’escavazione di pozzi e 29 concessioni di derivazione di acque sotterranee; sono state trasmesse 45 comunicazioni relative all’escavazione di pozzi ad uso domestico; sono stati inoltre rilasciati n. 14 decreti di rinuncia alla concessione di derivazione di acqua, 33 decreti di subentro e 2 decreti di variante sostanziale. Sono stati elevati 18 verbali di trasgressione. L’aggiornamento del CUI è stato puntualmente eseguito in occasione di nuove concessioni e di aggiornamenti/correzioni relative a concessioni già rilasciate. E' stata controllata la corretta esecuzione dell'incarico per l'inserimento delle denunce relative all’anno 2013, affidato con con provvedimento dirigenziale n. 575 del 25/11/2015. Sono stati assolti 13 accessi alle informazioni relative al demanio idrico. Sono stati rilasciati 14 pareri relativi a PGT o a VIA.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 5 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Interventi e studi relativi ai parchi, riserve naturali, aree natura 2000, zone di interesse ambientale Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Conservazione e sviluppo del patrimonio naturalistico delle riserve naturali delle aree della Rete Natura 2000 (SIC e ZPS) e di altri ambienti rari o particolarmente fragili, anche attraverso la partecipazione a progetti partecipati (ad es. progetto CARIPLO "Anche noi nel nostro piccolo....." o progetti regionali). Studi e ricerche sulle emergenze naturalistiche delle aree protette. Pubblicazione di parte dei risultati conseguiti attraverso gli studi, redazione e gestione dei piani delle riserve naturali e delle aree della rete Natura 2000. Si provvederà inoltre a stipulare eventuali Convenzioni con Enti, Istituti, Università, Associazioni RISULTATI CONSEGUITI Sono proseguite le opere di riqualificazione delle aree in gestione attraverso le prestazioni fornite dalle ditte esterne incaricate nell’ambito dei progetti in essere. Per quanto riguarda il Progetto Cariplo “Anche noi nel nostro piccolo….”, con Determinazione n. 97 del 14/3/2016 (Ordine 2016/11/52 del 17/3/2016) è stato affidato un incarico professionale, quale referente dell'attività di coordinamento nell'ambito del progetto, ad un libero professionista. La collaborazione con il soggetto incaricato si è svolta con regolarità e puntualità ed ha consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati, attraverso attività di monitoraggio e di raccolta dati, queste ultime realizzate anche a cura del personale dipendente. Sono stati intrapresi due nuovi Progetti di gestione nell’ambito di un bando regionale per la Riserva Lanca di Gerole e Naviglio di Melotta; gli interventi termineranno nel 2017. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 5 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Interventi per infrastrutture, conservazione e gestione stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura Dirigente Responsabile: dott.Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Con l'obiettivo ci si propone di mettere in atto attività di riqualificazione naturalistica delle aree presso la stazione di Castelleone, aree già in proprietà provinciale. Si prevede di tenere monitorati gli eventuali interventi di manutenzione necessari alle infrastrutture dell’immobile “Cascina Stella” all’interno della stazione di Castelleone, tese al miglior funzionamento del complesso e a soddisfare la continua domanda di fruizione e di ricerca scientifica. Inoltre, si provvede alla gestione della “C.na Stella” e del “Museo del paesaggio padano” collocato in tali spazi. All'interno di tali strutture vengono svolte attività tese alla produzione di essenze arboree ed arbustive ed erbacee autoctone da destinare a programmi di rinaturalizzazione attuati dalla Provincia o ad interventi pubblici di riqualificazione. Per quanto riguarda la conservazione e sviluppo del patrimonio naturalistico locale vengono realizzati periodicamente monitoraggi ambientali. RISULTATI CONSEGUITI Nel 2016 sono proseguite le attività di manutenzione delle strutture e delle infrastrutture relative alla Stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura (Bosco didattico e cascina Stella di Castelleone), mentre sono stati ritenuti sufficienti gli acquisti di aree cui si è già dato corso; sono stati però programmati interventi di riqualificazione delle aree già in proprietà attraverso l’affidamento di mansioni a ditte esterne, anche nell'ambito del Progetto Cariplo.

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Sono proseguite le opere e le azioni necessarie al buon funzionamento della Stazione sperimentale di Castelleone e del Museo del Paesaggio Padano attraverso il personale dipendente e l’opera di altre ditte esterne. Si è provveduto all’organizzazione delle lezioni destinate alle scolaresche in visita (visite guidate effettuate da personale esperto in materia, presso il Bosco didattico e il Museo del Paesaggio Padano di Cascina Stella di Castelleone), predisponendo una serie di attività adeguate al grado e all’ordine di scolarità, incaricando all’uopo l’Associazione didattica Museale di Milano. Nel programma rientrano anche le attività relative al progetto “Il territorio come Ecomuseo”, con l’organizzazione di attività, manifestazioni, convegni, ecc. inerenti al progetto. Nel 2016, il Bosco didattico è stato oggetto di visita da parte di n. 3.331 studenti delle scuole di ogni ordine e grado. Si è provveduto alla regolare apertura domenicale del Bosco didattico e del Museo del Paesaggio Padano, frequentati durante l’anno 2016 da 745 fruitori. Si è provveduto ad eseguire interventi gestionali sulle aree di interesse naturalistico attraverso ditte esterne incaricate nel 2016, anche nell’ambito di Progetti coordinati. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 5 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Conservazione e gestione della riserva naturale Naviglio di Melotta Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI All'interno della Riserva vengono realizzati interventi di riqualificazione ambientale, di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche attraverso l'eventuale acquisto di aree per proseguire nei programmi previsti dal piano di gestione della riserva stessa; tutto ciò anche richiedendo finanziamenti regionali e partecipando a progetti in parternariato. RISULTATI CONSEGUITI Si è provveduto ad eseguire interventi gestionali sulle aree di interesse naturalistico attraverso ditte esterne incaricate, anche nell’ambito di Progetti coordinati che interessano questa riserva (Cariplo e Progetti regionali). MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 5 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Obiettivo operativo n. 4 -Titolo: Parchi Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI La Provincia per legge partecipa finanziariamente alla gestione dei parchi regionali dell’Adda Sud, dell’Oglio Nord, dell’Oglio Sud e del Serio. Per i Parchi regionali la quota di partecipazione è determinata dall'assemblea degli enti partecipanti in relazione alle disposizioni statutarie e regolamentari dell'ente. Gli Uffici provvedono all'acquisizione dei Bilanci e alla conseguente predisposizione degli atti necessari alla liquidazione. I parchi devono investire le risorse assegnate in progettualità nel campo ambientale. Gli uffici sono tenuti a verificarne le compatibilità, ad esprimere i pareri di competenza nonché a tenere conto delle modifiche di piano e statutarie degli enti parco. RISULTATI CONSEGUITI Nell’anno 2016 sono state liquidate ai parchi le quote di partecipazione mediante le seguenti Determinazioni Dirigenziali: - Determina n. 244 del 27/6/2016 “Parco Regionale del Serio – Quota consortile 2016”; - Determina n. 250 del 04/07/2016 “Parco Adda Sud – Quota consortile 2016”; - Determina n. 291 del 19/08/2016 “Parco Regionale Oglio Sud – Quota consortile 2016”; - Determina n. 341 del 23/09/2016 “Parco Oglio Nord – Quota consortile 2016”.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 5 Aree protette, parchi naturali, protezione naturalistica e forestazione Obiettivo operativo n. 5 -Titolo: Autorizzazioni paesaggistiche provinciali e supporto ai comuni Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Saranno svolti tutti i compiti preordinati al rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche, anche in materia forestale, sia di competenza provinciale sia quelle svolte vicariando i Comuni, compresa la gestione della Commissione per il paesaggio e i rapporti con la Soprintendenza. RISULTATI CONSEGUITI Gli uffici hanno portato avanti la consueta attività istruttoria di Autorizzazione Paesaggistica sia per pratiche di propria competenza sia per la sostituzione dei Comuni senza Commissione per il Paesaggio con 22 pratiche (2 restituzioni oneri, 2 volture, 1 ordinanza di abbattimento, 2 certificazioni di compatibilità, 3 varianti a precedenti atti autorizzativi, 4 APBA semplificate, 8 APBA ordinarie ). Nell'anno 2016, è stata rilasciato n. 1 provvedimento di autorizzazione paesaggistica in materia forestale.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 06 Tutela e valorizzazione delle risorse idriche Obiettivo operativo n.1-Titolo: Svolgimento delle funzioni in materia di scarichi di acque reflue e studi finalizzati alla tutela delle acque Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Gli Uffici collaborano con la Regione Lombardia all’attuazione del Programma di Tutela e Uso delle Acque e del Piano d’Ambito relativo al Servizio idrico integrato, nonché all’elaborazione dei Piani di gestione dei bacini idrici, rendendo disponibili sia i dati utili presenti nei propri archivi e nelle proprie banche dati, sia la conoscenza del territorio acquisita dagli uffici provinciali, sia la rappresentanza delle esigenze locali relative agli usi dei principali corpi idrici di competenza. Curano i rapporti tra Provincia e Ufficio d'Ambito (ex A.T.O.), condividendo con l'Ufficio d'Ambito le criticità ambientali e normative rilevate nel corso dell'attività autorizzatoria condotta dall'Ente, nell’ottica dell’ottimizzazione della pianificazione del Servizio idrico integrato. Gli Uffici provvedono, anche applicando le procedure di A.I.A. e di A.U.A., a eseguire: le istruttorie delle domande ed eventuale rilascio delle autorizzazioni di nuovi scarichi e di rinnovo di atti autorizzativi in scadenza (ad eccezione di quelli nelle reti fognarie); il rilascio delle autorizzazioni allo scarico nelle unità geologiche profonde; l'emissione di verbali di accertamento, notizie di reato, ordinanze, diffide, sospensioni e revoche in materia di scarichi di acque reflue; l'ordinata archiviazione delle pratiche e l'aggiornamento delle banche dati relative agli scarichi; l'assistenza tecnica ai soggetti, pubblici e privati, individuali e collettivi, che la richiedono; la vigilanza, mediante ispezioni su segnalazione, sui fenomeni di inquinamento o sugli scarichi, in collaborazione con la Polizia Provinciale; la tenuta del registro dei gestori di impianti di trattamento di acque reflue urbane che hanno effettuato la comunicazione in merito al trattamento di rifiuti costituiti da acque reflue. Gli Uffici provvedono, in caso di contaminazione di corpi idrici minori, al coordinamento degli interventi di contenimento degli idrocarburi nei corpi idrici superficiali, avvalendosi della Polizia Provinciale, dei Vigili del Fuoco e del Dipartimento A.R.P.A. di Cremona; attivano l’azienda incaricata dello smaltimento dei rifiuti prodotti da ogni intervento. Gli Uffici provvedono alla predisposizione di adeguate scorte di materiale oleoassorbente, con loro collocazione ordinata presso i punti prestabiliti. L’attività autorizzativa degli scarichi di acque reflue rappresenta uno strumento di tutela preventivo, affidato alla Provincia dalla Legge, che concorre alla formazione di una forte sensibilità ambientale presso la pubblica opinione; la vigilanza, attribuita anche alla Provincia dalla normativa vigente, è necessaria per rendere efficace l’attività autorizzativa. Gli interventi diretti di eliminazione dell’inquinamento da idrocarburi, posti dalla Legge sotto la responsabilità della Provincia, assicurano una pronta reazione alle emergenze, che circoscriva al minimo l’area soggetta a danni ambientali. RISULTATI CONSEGUITI Il competente Ufficio provinciale si è confrontato in numerose occasioni con l’Azienda Speciale Ufficio d’Ambito della Provincia di Cremona (A.T.O.), su materie di comune interesse; è stato inoltre costituito un tavolo tecnico, aperto anche al Dipartimento ARPA di Cremona ed a Padania Acque Gestioni S.p.A., destinato a valutare le migliori soluzioni ai problemi operativi relativi all’attuazione del Piano d’Ambito, di cui la Provincia ha assunto il coordinamento; il tavolo si è riunito 3 volte. Sono stati rilasciati 16 decreti autorizzativi di scarichi di acque reflue urbane, 19 di acque reflue domestiche, nessuno di acque di prima pioggia, 8 di acque reflue industriali, 10 atti di rinnovo, 1 decreto di voltura; le archiviazioni/comunicazioni relative a scarichi di acque meteoriche risultano 2. Sono state effettuate 1 ispezione di vigilanza; sono stati elevati 1 verbali di accertamento; non sono state redatte notizie di reato; non sono stati rilasciati decreti di diffida; non sono stati emanati decreti di sospensione o revoca; non sono stati richiesti interventi alla Polizia Locale. Sono state inviate n. 74 lettere di avviso di scadenza dell’autorizzazione. Non sono state decretate nuove iscrizioni. Sono stati accatastati 51 scarichi.

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I Gestori (Comuni e Padania Acque Gestioni) sono stati coadiuvati nel lavoro di corretta presentazione delle documentazioni tecniche ed amministrative da allegare alle domande di autorizzazione degli scarichi delle reti fognarie. Gli Uffici hanno rilasciato 93 atti di adozione del provvedimento di AUA, 3 decreti di voltura e 2 decreti di riesame, poi inviati ai competenti SUAP per la notifica. Non sono stati gestiti casi di inquinamento da idrocarburi in corsi d’acqua minori. E’ stata verificata presso i magazzini provinciali la sussistenza di scorte di materiale in quantità sufficiente a garantire gli interventi prevedibili per tutto il 2016.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Tutela dell'atmosfera. Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Gli Uffici provvedono alla vigilanza in ambiti territoriali ricadenti su più comuni relativamente a segnalazioni di fenomeni di inquinamento acustico, mediante attivazione del Dipartimento A.R.P.A. di Bergamo e Cremona, emettendo i relativi atti. Gli Uffici provvedono al coordinamento delle attività di ispezione in materia di impianti termici localizzati nei comuni con popolazione inferiore a 40.000 abitanti ovvero : gestione del catasto unico regionale degli impianti termici (CURIT); controllo della contabilità finanziaria relativa alle autodichiarazioni di avvenuta manutenzione; cura dei rapporti con gli ispettori, con i manutentori e con gli utenti; predisposizione dei documenti tecnici necessari per l’affidamento mediante gara di evidenza pubblica del servizio di ispezione agli impianti termici e svolgimento delle funzioni tecniche relative all’aggiudicazione; progettazione delle campagne di ispezioni. Gli Uffici provvedono al rilascio dei patentini di abilitazione per la conduzione di impianti termici. Gli Uffici provvedono, soprattutto applicando le procedure di A.I.A. e di A.U.A., a eseguire: le istruttorie sulle domande di autorizzazioni all’emissione semplici ed ordinarie; la validazione delle domande di adesione all'autorizzazione generale all’emissione di impianti o attività in deroga, le cui emissioni non sono scarsamente rilevanti; l'emissione di verbali di accertamento, notizie di reato, ordinanze, diffide, sospensioni e revoche in materia di emissioni; l'assistenza tecnica e amministrativa ai soggetti, pubblici e privati, individuali e collettivi, che la richiedono; attività di vigilanza, in collaborazione con il Dipartimento A.R.P.A. di Cremona. Gli Uffici hanno competenza al rilascio dell’autorizzazione dei depositi di oli minerali in base alla L.R. 24/2006. RISULTATI CONSEGUITI Sono stati rilasciati 1 decreto di autorizzazione; nessun decreto di voltura; non sono stati rilasciati decreti di riesame di autorizzazioni esistenti; non sono state rilasciate autorizzazioni per impianti termici non scarsamente rilevanti. Sono state riconosciute 24 adesioni all’autorizzazione generale alle emissioni di impianti o attività in deroga. Sono stati rilasciati 2 patentini. Non sono stati rilasciati pareri. Gli uffici hanno curato i rapporti con il competente ufficio regionale in materia di miglioramento delle prestazioni del CURIT. Sono stati completati gli adempimenti di competenza provinciale relativi al servizio di ispezione degli impianti termici per il periodo compreso tra maggio e novembre 2016; è stato sorvegliato il regolare svolgimento delle ispezioni da parte del soggetto incaricato; sono stati verificati gli obblighi di comunicazione alla Provincia del soggetto incaricato; sono state espletate le funzioni tecniche prodromiche all’esecuzione della gara per la campagna di controllo 2016 - 2017. Il competente personale provinciale ha partecipato a 4 riunioni tecniche relative alle emissioni in atmosfera. Non sono state rilasciate autorizzazioni di depositi di oli minerali. E’ proseguita la distribuzione delle targhe per il censimento degli impianti termici.

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MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento Obiettivo operativo n. 2 -Titolo: Controllo sugli interventi di bonifica dei siti contaminati Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Controllo e verifica nell'ambito dei procedimenti amministrativi inerenti i siti contaminati e potenzialmente contaminati ex D.Lgs. 152/06 e s.m.i.. Svolgimento di attività istruttoria in merito alla documentazione tecnico-amministrativa prevista nel procedimento e rilascio di parere di competenza nelle sedi istituzionali (conferenza di servizi, incontro tecnico). Rilascio della certificazione di avvenuta bonifica sulla base di una relazione tecnica di ARPA. Svolgimento di indagini amministrative qualora sia necessario identificare il soggetto responsabile della potenziale contaminazione. Verifica dell'evoluzione della situazione d'inquinamento mediante valutazione dei dati di monitoraggio periodico delle matrici ambientali coinvolte. Per i siti inquinati alla Provincia spetta ai sensi del D.lgs. 152/06 e successive modificazioni ed integrazioni, il controllo e la verifica sugli interventi di bonifica degli stessi. L’intervento della Provincia si esplica nel coinvolgimento diretto, nelle singole fasi istruttorie e decisorie in merito ai vari step dell'iter di bonifica, attraverso la partecipazione a conferenze di servizio e riunioni tecniche con gli enti interessati al procedimento amministrativo. La Provincia riceve tutti i dati relativi al monitoraggio periodico delle matrici ambientali coinvolte nella situazione d'inquinamento e valuta l'evoluzione temporale della contaminazione in relazione agli interventi adottati. Rilascia, su istanza di Parte, apposita certificazione di avvenuta bonifica attestante il completamento degli interventi di bonifica degli stessi in conformità al progetto approvato dall'autorità competente. L'emergere di situazioni d'inquinamento a carico delle matrici acque sotterranee e terreno, impone alla Provincia la necessità di avviare le indagini amministrative volte ad identificare il soggetto responsabile della contaminazione. L'attività viene svolta in collaborazione con le amministrazioni comunali coinvolte. Tali indagini richiedono un notevole livello di approfondimento tecnico e giuridico perchè, nella maggior parte dei casi, fanno riferimento a fenomeni d'inquinamento storico. L'esperienza dell'Ufficio ha mostrato che la complessità tecnica, normativa e giuridica della materia rende difficoltoso l'approccio al procedimento amministrativo da parte dei piccoli Comuni, che, per delega regionale, sono chiamati a seguire l'iter di bonifica in qualità di ente responsabile del procedimento. Per tale motivo, l'Ufficio si rende costantemente disponibile a fornire il necessario supporto tecnico-amministrativo alle amministrazioni comunali, anche mediante azioni di adeguato sollecito, nel caso di eventuali situazioni d'inerzia che dovessero protrarsi nel tempo. L’ufficio funge da supporto tecnico della struttura regionale competente in quanto annualmente deve rendicontare alla stessa Regione il numero di certificazioni di avvenuta bonifica rilasciate. Secondo il Programma Regionale di Bonifica delle Aree Inquinate, inoltre, devono essere trasmesse alla Regione, entro il 30 aprile di ogni anno: 1) i programmi d'intervento per la definizione dei plumes di contaminazione riscontrati nelle acque sotterranee e per la ricerca delle potenziali fonti di contaminazione, 2) i casi d'inquinamento diffuso nelle acque sotterranee. L’Ufficio, inoltre, partecipa agli eventuali tavoli tecnici convocati dalla competente Struttura regionale nell’ambito delle attività propedeutiche alla redazione del Piano regionale per la bonifica dei siti contaminati. RISULTATI CONSEGUITI Al 31/12/2016 risultano presenti sul territorio provinciale n. 39 siti, contaminati o potenzialmente contaminati ai sensi dell’art. 242 del D.lgs. 152/06 e s.m.i, per i quali è in corso un procedimento ambientale. In tale ambito, l'Ufficio ha provveduto a: • redigere di n. 18 rapporti informativi e a rilasciare n. 13 pareri scritti; • partecipare a n. 12 conferenze di servizio; • partecipare a n. 11 incontri tecnici. Anche nel corso del 2016 è stata prestata attenzione particolare agli interventi in corso presso la ex raffineria Tamoil, ora Deposito; è proseguita l'attività di controllo relative alla Messa in Sicurezza Operativa

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(MISO) delle Aree Interne e il ripristino ambientale delle aree Esterne, in collaborazione con gli altri Enti competenti. Gli Uffici hanno svolto attività di controllo su episodi di sversamento accidentale che si sono verificati nel Deposito e relativi effetti ambientali. Su aree interne ed esterne è proseguita la periodica attività di monitoraggio delle matrici ambientali (acque sotterranee, soil gas, aria ambiente), realizzate da Tamoil in contraddittorio con Arpa. Dal 01/01/2016 fino al 31/12/2016 non sono stati rilasciati atti di certificazione di avvenuta bonifica. E’ proseguita l’attività d’indagine per l’individuazione del soggetto responsabile della contaminazione, ai sensi degli artt.244 e 245 del D.Lgs. 152/06. In tale ambito, al 31/12/2016 risultano attivi n. 6 procedimenti ex art. 244 e n. 3 procedimenti ex art. 245. Nel corso del 2016 è stato rilasciato un decreto dirigenziale riportante gli esiti delle indagini ex art. 245, relativo all’ex punto vendita carburanti a marchio IP di Romanengo. Si evidenzia che, in tale contesto, si riscontrano notevoli difficoltà per l’accertamento delle responsabilità, sia perchè gli inquinamenti sono prevalentemente di natura storica, sia per la scarsità di risorse economiche per l’esecuzione di indagini ambientali dedicate. Si segnalano, inoltre, due episodi di sversamento al suolo di idrocarburi a seguito di furti di carburante ad opera di ignoti, in corrispondenza degli oleodotti Tamoil. E’ proseguita l’attività di controllo, che consiste in verifiche di tipo amministrativo sulla documentazione tecnica trasmessa dai soggetti interessati e in sopralluoghi sul campo (realizzati n. 5 sopralluoghi). Nell’ambito delle attività di competenza dell’Ufficio, risultano n.3 aggiornamenti del sito internet. MISSIONE 09 SVILUPPO SOSTENIBILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE PROGRAMMA 08 Qualità dell'aria e riduzione dell'inquinamento Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Autorizzazioni IPPC – Autorizzazione integrata ambientale Dirigente Responsabile: Dott. Roberto .Zanoni dall'1/4/2016 RISULTATI ATTESI Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di valutazione e controllo del rispetto dei requisiti ambientali (IPPC) La Provincia è l’autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A) prevista dal D.lgs 152/06 e s.m. L’attività consiste nell’istruttoria delle domande, acquisizione di pareri da soggetti esterni ed interni, sopralluogo istruttorio, conferenza dei servizi, rilascio di decreto di autorizzazione. Le attività coinvolte sono elencate nell’ ALLEGATO VIII - Categorie di attività industriali di cui all'art. 6, comma 12, e attività zootecniche di cui ai punti 6.6 a.b.c. In provincia le attività coinvolte sono circa 210 impianti che spaziano dalle acciaierie, all’industria chimica, macelli, discariche, inceneritore, allevamenti ecc. Oltre alla gestione delle nuove domande, delle modifiche sostanziali e non sostanziali, vi è tutta la gestione delle aziende autorizzate sulle quali verrà svolta un’attività di controllo da parte di ARPA con conseguente procedura di diffida nel caso di esito del controllo non conforme, gestione delle variazioni impiantistiche, annualmente il settore verifica le dichiarazioni (PTPR) ed effettua la validazione delle stesse sul portale del Ministero dell’Ambiente. Gli uffici provvedono al rilascio di:

• decreto di autorizzazione per nuovi impianti e rinnovi

• decreto di valutazione delle modifiche sostanziali e non sostanziali

• attività di controllo sulle prescrizioni

• emissione di decreti di diffida

• decreti di voltura

• validazione delle dichiarazioni ex INES RISULTATI CONSEGUITI Sono state rilasciate 1 nuova autorizzazione relativa a installazioni industriali, 19 aggiornamenti di AIA esistenti per modifica non sostanziale dell’installazione IPPC, 3 volture di AIA esistenti e 1 riesame. Sono stati emessi 7 decreti di diffida, 1 decreto di proroga e 1 di archiviazione. Sono state inviate 29 lettere di riscontro a comunicazioni di modifica non sostanziale.

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 2 Trasporto pubblico locale Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Trasporto pubblico locale Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI L'Agenzia per il trasporto pubblico locale delle Province di Cremona e Mantova, recentemente costituita nel dicembre 2015, diventerà pienamente operativa nel corso del 2016, col passaggio del personale e del contratto di servizio. La Provincia gestirà sia dal punto di vista operativo, sia da quello organizzativo, l'effettivo trasferimento delle competenze e delle funzioni in materia di trasporto pubblico locale su gomma, al fine di portare a compimento il passaggio definito da RL ai sensi della L.R. n. 6/12 e successive intese. L'attività di affiancamento e collaborazione continuerà per tutto il 2016. Pur essendo state tali funzioni trasferite dalla Regione Lombardia con Legge Regionale 14 luglio 2009 n. 11, L.R. n. 6/2012, all'Agenzia, la Provincia continuerà a collaborare con l'Agenzia del TPL al fine permettere l’integrazione tra le diverse modalità di trasporto su gomma e ferro, tutelando principalmente il trasporto dedicato ai lavoratori ed agli studenti. Tale azione risulta in linea con la L.R. 6/2012. RISULTATI CONSEGUITI Nel mese di aprile del 2016 si è perfezionato il passaggio delle competenze all'Agenzia, con l'approvazione, con Delibera del Presidente n.67/2016 del protocollo d'intesa che definisce le modalità di partecipazione al finanziamento e al funzionamento dell’Agenzia da parte della Provincia di Cremona, stabilendo anche il passaggio in comando, a far data dal mese di aprile, di tre unità lavorative in possesso di adeguata esperienza professionale e mettendo a disposizione, a titolo di comodato gratuito (per la sede operativa cremonese dell’Agenzia) due uffici adeguatamente arredati e relative strumentazioni informatiche. L'Agenzia provvederà al rimborso degli oneri inerenti il personale comandato. La durata del protocollo è stata stabilita in un anno, con decorrenza 1° aprile 2016 con possibilità di proroga nel caso di mancato raggiungimento della piena operatività ed autonomia dell'Agenzia. D'intesa con l'Agenzia e coerentemente con quanto comunicato alla Regione, è proseguita l'attività della Provincia legata ai contributi afferenti gli esercizi anteriori al 2016 e per investimenti già attivati in particolare per quanto riguarda il rinnovo del parco rotabile. E' andata avanti l'attività della Provincia, in qualità di soggetto promotore nello sviluppo del progetto presentato nell'ambito del "Bando per lo sviluppo del sistemi di bigliettazione elettronica interoperabili di trasporto pubblico locale in Regione Lombardia" (d.g.r. 1934 del 6 giugno 2014), in sinergia con i componenti dell'Ati che assicura il servizio di trasporto pubblico locale nel bacino di Cremona. E' proseguita per tutto il 2016 la collaborazione della Provincia, con l'Agenzia relativamente alle problematiche del trasporto pubblico locale. Nel mese di giugno si è tenuto il comitato di gestione del contratto del trasporto pubblico per la chiusura dei primi due anni contrattuali gestiti dalla Provincia di Cremona.

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 3 Trasporto vie d'acqua Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Programmazione e gestione attività portuale Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Le funzioni e le attività di programmazione si riferiscono, per la sub area di Cremona : -alla realizzazione di nuove opere e interventi di manutenzione straordinaria alle infrastrutture viabilistiche ed agli edifici del porto di proprietà della Regione Lombardia; -alla promozione di accordi con i soggetti competenti per la realizzazione e gestione dei raccordi ferroviari e stradali con il porto in sinergia con la Regione Lombardia e soggetti privati;

Nel corso del 2016-2018 si procederà, in collaborazione con il Settore Infrastrutture stradali ed il Settore Patrimonio e Provveditorato della Provincia, alla realizzazione del programma di interventi finanziati dalla Regione Lombardia, per circa 3,25 milioni di euro con DGR 4359/2015. Gli interventi riguarderanno l'asfaltatura delle strade della viabilità interna del porto, la manutenzione straordinaria della palazzina uffici, del centro servizi, di un tratto di banchina portuale e la realizzazione dell'illuminazione di parte del raccordo ferroviario in modo da permettere l'operatività dello stesso sulle 24 ore e la realizzazione di un nuovo piazzale. Nell'ottobre del 2015 è stato approvato il nuovo regolamento regionale (R.R./9/2015) che disciplina la gestione del demanio, dei porti e delle operazioni e servizi portuali. La Regione sta elaborando uo schema di convenzione per l'affidamento alla Provincia della gestione del porto per i prossimi tre anni. Il regolamento innova in modo sostanziale la previgente disciplina in materia, modificando sia le disposizioni sull'affidamento e la gestione delle concessioni del demanio portuale ed idroviario sia introducendo una disciplina organica in materia di porti e di banchine commerciali del sistema idroviario lombardo. Nel 2016 la Provincia, in sinergia con la Regione Lombardia, sarà chiamata ad una serie di adempimenti, tra cui l'individuazione dei servizi ed operazioni portuali e la determinazione del numero massimo di autorizzazioni rilasciabili, la predisposizione della relativa modulistica e tutta una serie di altre incombenze correlate. Nel 2016 scadono le concessioni relative alle operazioni di movimentazione merci anche ferroviarie del porto di Cremona nonchè la concessione relativa alla gestione dei pontili turistici. Tali servizi andranno affidati alla luce della nuova normativa regionale. Le funzioni e le attività di gestione saranno relative a :

• gestione dei servizi tecnico-amministrativi connessi al funzionamento dell'attività del porto; gestione degli atti amministrativi relativi alle locazioni, alle concessioni, alla movimentazione e successioni in termini di rapporti attivi e passivi;

• programmazione, coordinamento, promozione, controllo delle operazioni portuali di carico, scarico e movimento in genere delle merci e di ogni altro materiale svolte nell'ambito portuale, nonché le altre attività di carattere commerciale con potere di regolamentazione e di ordinanza anche in riferimento alla sicurezza rispetto a rischi di incidenti connessi a tale attività ed in genere tutte le attività di polizia amministrativa nell'ambito dei Porti e nelle zone portuali.

• tenuta dei registri delle navi e dei galleggianti e del personale della navigazione; rilascio e rinnovo licenze di navigazione;

• gestione diretta, ovvero mediante rilascio di concessione, del patrimonio del demanio costituente i Porti definendo e riscuotendo i relativi canoni; le concessioni potranno essere rilasciate anche per periodi superiori a nove (9) anni, con possibilità di concordare col concessionario la facoltà di effettuare il versamento anticipato del canone, anche a rate annue, per un numero massimo di tre (3), senza aggravio di interessi a favore dell'Ente;

• cura della manutenzione ordinaria e straordinaria delle parti comuni ivi compresa quella del mantenimento dei fondali negli ambiti portuali;

• gestione della discarica di categoria 1A presente sulle aree portuali, in attesa della sua rimozione;

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 134 di 214

• partecipazione alla definizione della regolazione dei rapporti tra Provincia e Regione per gli anni 2016-2018 a garanzia della valorizzazione dell'idrovia e più in generale dell'intermodalità del trasporto merci.

• individuazione dei servizi e delle operazioni portuali e determinazione del numero massimo di autorizzazioni rilasciabili, predisposizione della relativa modulistica in conformità con il nuovo regolamento regionale.

• autorizzazione dei soggetti per lo svolgimento dei servizi e delle operazioni portuali. RISULTATI CONSEGUITI Con deliberazione di giunta n.4359 del 20.11.2015, Regione Lombardia ha deliberato di finanziare, nell’ambito dello sviluppo e potenziamento del sistema idroviario padano – veneto, una serie di interventi da realizzare nel triennio 2016-2018. Con lo stesso atto ha altresì approvato le schede tecniche illustrative dei vari interventi e lo schema di convenzione al fine di definire azioni, responsabilità e tempi certi per la realizzazione dei predetti interventi. Alla Provincia di Cremona sono stati concessi finanziamenti pari ad € 3.250.000,00. Le opere previste sono le seguenti:

• Interventi volti ad assicurare una migliore funzionalità delle strutture del porto di Cremona (illuminazione raccordo ferroviario, consolidamento di un tratto di sponda del bacino portuale e sistemazione cancelli ingresso -, quantificando in € 200.000,00 le risorse messe a disposizione.

• sistemazione viabilità e aree di sosta interne al porto di Cremona: importo finanziamento € 300.000,00

• manutenzioni straordinarie al patrimonio immobiliare regionale all’interno del porto di Cremona: importo finanziamento € 250.000,00

• urbanizzazioni e piazzali all’interno del porto di Cremona, in vista di un successivo attrezzaggio ferroviario: importo finanziamento € 2.500.000,00.

Il Settore Ambiente e Territorio ha gestito direttamente l'esecuzione del primo intervento, mentre per gli altri, che sono seguiti dai Settori Patrimonio e Infrastrutture stradali, si è occupata dei rapporti con la Regione con particolare riferimento all'attività di rendicontazione. Nel cronoprogramma allegato alla convenzione tra la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia nel 2016 era previsto l'inizio degli interventi di cui ai punti 1-2-3. INTERVENTO N.1 Il progetto è stato predisposto dal raggruppamento temporaneo di professionisti composto dallo Studio GDA Gian Franco Del Bon Architetto ed associati di Cremona nella figura dell'ing. Simone Portesani, mandatario, dal geom. Carlo Coriselli, (mandante) e dall'arch. Sara Calvi (mandante). Il progetto prevede tre interventi: - il ripristino della funzionalità di alcuni tratti di banchina all'interno del porto che presentano dei cedimenti. Nel corso degli anni i fenomeni erosivi e di dilavamento causati dal moto ondoso all'interno del bacino portuale hanno generato smottamenti e cedimenti della sponda in prossimità dell'area in concessione alla ditta Lameri spa. Al fine di evitare un ulteriore deterioramento della banchina e necessario intervenire con interventi di consolidamento e di ripristino della difesa spondale. L'intervento interessa un tratto di circa 130 m individuabile dalla mappa sotto riportata I lavori di sistemazione spondale saranno realizzati al fine di evitare un ulteriore deterioramento della banchina, la quale presenta notevoli fenomeni erosivi e di dilavamento causati dal moto ondoso all’interno del porto canale. Nel dicembre 2016 sono stati aggiudicati provvisoriamente i lavori all'impresa Concarini s.r.l. di Busseto (PR). - la realizzazione di un nuovo impianto di illuminazione del raccordo ferroviario idoneo a garantire una sufficiente garanzia di sicurezza ai lavoratori addetti ai servizi di manovra ed in particolare nelle zone di scambio e deviazione locomotori così da assicurare l'operatività in sicurezza sulle 24 ore del parco ferroviario di via Acquaviva e lungo il canale navigabile. L'intervento prevede scavi a sezione ristretta per

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 135 di 214

una lunghezza complessiva di 500 metri e la posa di n.5 punti luce. L'intervento è stato aggiudicato nel mese di novembre alle imprese B&B Tecnoscavi s.r.l. per i lavori di scavo ed all'impresa Nol Gar. s.r.l. per quanto riguarda la parte elettrica; - la sistemazione del cancello carraio ingresso porto di via Acquaviva. I lavori si sono resi necessari in quanto a causa del traffico pesante la rotaia-guida del cancello e l’alloggiamento della stessa hanno subito disassamenti che impediscono un agevole scorrimento della stessa. L'intervento consiste nella trasformazione in cancello scorrevole a sbalzo con appositi perni premontati nella fondazione. La procedura per la scelta del contraente è partita nel mese di novembre. INTERVENTO N.2 I lavori sono consistiti nella sistemazione della viabilità e aree di sosta interne al porto di Cremona mediante fresatura, posa in opera di conglomerato bituminoso, rifacimento di segnaletica orizzontale e verticale, realizzazione di opere di regolamentazione della circolazione stradale, pulizia caditoie e manutenzione del verde. Importo complessivo di progetto: € 300.000,00. I lavori sono stati aggiudicati all'impresa De Carli srl per un importo contrattuale di € 175.000,00, sono stati consegnati nell'agosto 2016 e sono terminati nell'ottobre 2016. INTERVENTO N.3 LAVORI RELATIVI AL PATRIMONIO EDILIZIO L'intervento prevede lavori di manutenzione straordinaria al patrimonio regionale all'interno dell'area portuale di Cremona (palazzina uffici e centro servizi), quantificando in € 250.000,00 le risorse messe a disposizione. Nel 2016 è stato elaborato un progetto parziale, relativo alla sola palazzina uffici, predisposto internamente all’Ente, dal Settore Patrimonio, con l’intendimento, in osservanza di quanto deliberato da Regione Lombardia, di intervenire per sanare tutti gli ammaloramenti che riguardano l’edificio che ospita gli uffici, risalente a circa 15 anni fa, che presenta alcuni problemi di infiltrazioni della copertura a tetto piano e necessita di manutenzione straordinaria degli impianti tecnologici, dei serramenti e di alcune parti murarie. Il progetto, pertanto, è stato suddiviso in interventi edili, di verniciatura, da serramentista e da idraulico per una previsione di spesa complessiva pari ad € 125.000,00. Le gare per l'affidamento dei lavori sono state esperite nel 2016.

ATTIVITA' PORTUALE A seguito dell'approvazione della L.R.24/2014 e del R.R.n.9/2015 “Disciplina della gestione del demanio lacuale e idroviario e dei relativi canoni di concessione”, sono proseguiti gli incontri con la Regione Lombardia per l'elaborazione del testo della nuova convenzione per la gestione del porto di Cremona. Dalla Regione è stato elaborato e trasmesso uno schema di convenzione per l'affidamento alla Provincia della gestione del porto per i prossimi tre anni. In attuazione del R.R.n.9/2015, art.57, la Provincia ha provveduto con decreto 1017/2016 ad individuare: - le operazioni ed i servizi portuali - i canoni ed i corrispettivi minimi che gli operatori portuali autorizzati devono corrispondere alla Provincia per lo svolgimento delle operazioni e di servizi portuali. Con Decreto n. 122 del 24/03/2016 la Provincia ha, altresì, individuato il numero massimo di autorizzazioni che possono essere rilasciate nel porto di Cremona, per l'anno 2016. In considerazione della nuova regolamentazione dei porti contenuta nel sopra citato regolamento, nell'imminenza della scadenza del contratto con Porto Polo Logistico di Cremona s.r.l. (31/03/2016), per garantire l'operatività delle attività portuali, fintanto che non verranno assegnate le autorizzazioni di cui all'art.57 e non esporre così la Provincia a richieste di risarcimento danni per interruzione del servizio, l’Amministrazione ha ritenuto opportuno procedere alla proroga per un anno del contratto in essere con l'attuale gestore di tutte le operazioni ed i servizi sopra citati. Nel mese di luglio, ai sensi degli artt.19 e 53 del R.R.n.9/2015, è stato affidato in concessione alla ditta SOGRAF s.r.l., con sede in via Acquaviva, 3, Cremona, per 10 anni il servizio di movimentazione ferroviaria nell'ambito portuale di Cremona. Tale ditta si è accollata tutte le spese di manutenzione ordinaria e

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 136 di 214

straordinaria del raccordo ferroviaro, inoltre verserà alla Provincia un canone annuo pari a € 1,00 per ogni carro (carri movimentati anno 2016 oltre 40.000). Nello stesso mese di luglio sono state assegnate due concessione di area: - una all'interno del porto a SOGRAF di mq 4600 ad un canone annuo di € 10.580,00, per la realizzazione di un binario ferroviario, - la seconda a MIDAC s.p.a. di mq 8400 ad un canone annuo di €19.337,00 nell'area industriale di via Riglio, per l'ampliamento del proprio stabilimento. A Tir 78 srl è stata assegnata una concessione di spazio acqueo ad un canone di € 3.973,00. Nel corso del 2016 sono state presentate ulteriori quattro istanze di concessione di aree e spazio acqueo all'interno del porto, rispettivamente da Fagioli s.p.a., ASTL srl, Katoen Natie Italia s.r.l., Cerioli s.r.l., Navi53, le cui istruttorie sono tuttora in corso. Per quanto riguarda la gestione dei pontili turistici sono state presentate due domande di concessione concorrenti da parte di Navigazione Interna s.r.l. e Consorzio Navigare l'Adda. Nelle more della procedura per l'affidamento della concessione si è stato prorogato il contratto in scadenza con Consorzio Navigare l'Adda sino al 31/03/2017. E’ proseguita l’attività di ispettorato di porto con il rilascio di licenze ed autorizzazioni di manifestazioni sportive che interessano il porto di Cremona ed il tratto di fiume Po di competenza della Provincia di Cremona. Nell’anno gli uffici hanno provveduto a verificare, istruire e rilasciare i provvedimenti per le seguenti istanze: • 11 certificati navigabilità/idoneità • 5 licenze di navigazione • 9 autorizzazioni a manifestazioni sportive • 36 visti annuali • 2 trasferimento d'iscrizione • 4 Estratti cronologici; • 11 cancellazione registri • 2 autorizzazione trasporto conto terzi • 1 autorizzazione allo svolgimento attività di Locazione e Noleggio di natanti da diporto • 1 rilascio Certificazioni per gasolio agevolato • 1 nuove iscrizioni Gli Uffici, in qualità di autorità portuale, hanno partecipato a numerosi incontri tenutisi presso la Regione e stanno collaborando con le altre provincie e consorzi lombardi per la redazione del nuovo regolamento regionale sul demanio idroviario. Nel corso dell’anno sono state eseguite opere di manutenzione straordinaria all’impianto di sollevamento acque meteoriche del Porto di Cremona e al sistema di pompaggio dell’impianto antincendio del Porto; sono state altresì eseguite opere di manutenzione straordinaria agli impianti elettrici della palazzina uffici del Porto e all’impianto di illuminazione esterna e ad una delle torri faro. Sono proseguite le opere di manutenzione ordinaria agli impianti termici di condizionamento, agli impianti elevatori. E’ proseguita la gestione post-chiusura della discarica presente nell’area portuale con smaltimento del relativo percolato.

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 4 Altre modalità di trasporto Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Svolgimento funzioni trasporti privati Dirigente responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI: Sono trasferite alle Province le funzioni inerenti l’autorizzazione e vigilanza tecnica sull’attività svolta dalle autoscuole e dalle scuole nautiche, il riconoscimento di consorzi di scuole per conducenti di veicoli a motore, gli esami per il riconoscimento dell’idoneità degli insegnanti ed istruttori di autoscuole; il rilascio di autorizzazione alle imprese di autoriparazione allo svolgimento dell'attività di revisione dei veicoli; il rilascio di licenze per l’autotrasporto di merci in conto proprio; gli esami per il conseguimento dell’idoneità professionale per l’autotrasporto di merci e viaggiatori per conto terzi. La Provincia gestisce, attraverso un regolamento appositamente approvato l’attività relativa agli esami di idoneità all’attività di consulenza per la circolazione dei mezzi di trasporto. Ai sensi delle nuove normative e del codice della strada si ricevono le SCIA e vengono controllati i relativi requisiti delle autoscuole. Sono altresì conferite alle Province le funzioni amministrative inerenti l’accertamento dei requisiti di idoneità per l’iscrizione al ruolo dei conducenti di veicoli o natanti adibiti a servizi pubblici non di linea (taxi e noleggio con conducente) di cui alla legge n.21 del 15/6/92 ed alla L.R.11 del 14/7/2009. L’Albo professionale provinciale dei conducenti dei veicoli o natanti adibiti ad autoservizi pubblici non di linea è istituito presso la CCIAA di Cremona. Inoltre annualmente si rinnova il Piano delle licenze di noleggio con conducenti e taxi, da assegnare ai Comuni, effettuati sia con autovetture che con natanti. Nel 2015 è entrato in vigore il regolamento regionale n. 6/2014 “Disciplina dei servizi di noleggio di autobus con conducente”. In base a tale disposizione normativa, la Provincia ha il compito di gestire il Registro regionale telematico delle imprese esercenti l’attività di trasporto di viaggiatori mediante noleggio di autobus con conducente. In particolare, la Provincia: riceve le istanze di iscrizione di diritto nel Registro regionale la SCIA per l'inizio dell'attività; rilascia apposito titolo per l'immatricolazione dei mezzi da adibire al servizio; costituisce ed aggiorna la sezione provinciale del Registro telematico; riceve le comunicazioni di mutamento dei requisiti per l'esercizio dei servizi e di ogni modifica della struttura aziendale che possa pregiudicare il possesso dei requisiti; verifica la permanenza dei requisiti; vigila, accerta ed irroga sanzioni; adotta motivati provvedimenti di divieto di prosecuzione dell'attività e di rimozione degli eventuali effetti dannosi di essa, nonché di sospensione dell'esercizio dell'attività; cancella le imprese dalla sezione provinciale del Registro nei casi previsti dal Regolamento. Alla luce delle modifiche normative si procederà all'aggiornamento dei regolamenti che disciplinano gli esami di abilitazione alla gestione delle imprese di trasporto merci e persone conto terzi e quelli che abilitano al noleggio con conducente. RISULTATI CONSEGUITI Nell’anno gli uffici hanno provveduto a verificare, istruire e rilasciare i provvedimenti per le seguenti istanze: - 200 licenze di trasporto di cose in conto proprio; - 18 iscrizioni ruolo taxi e ncc - 1 iscrizioni registro regionale ncc bus - 4 pratiche evase registro regionale ncc bus - 21 pratiche autoscuola - 10 istanze relative alle officine meccaniche. - 3 pratiche relative ad Agenzie di consulenza per circolazione veicoli Nei mesi di giugno e novembre si sono svolti gli esami per valutare l’idoneità professionale all’autotrasporto di cose e persone in conto terzi nel corso dei quali sono stati abilitati 28 candidati. A seguito di convenzione, la Provincia di Cremona ha svolto gli esami in oggetto anche per conto delle Province di Lodi e Pavia, abilitando 9 soggetti per la Provincia di Lodi ed 1 per quella di Pavia.

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Si è proceduto, altresì, all'aggiornamento del regolamento provinciale per lo svolgimento degli esami di abilitazione professionale all’autotrasporto di cose e persone in conto terzi ed alla predisposizione dello schema aggiornato del regolamento che abilita al noleggio con conducente per la sua approvazione da parte del Consiglio Provinciale. Si è proceduto, infine, al rinnovo delle Commissioni per gli esami di cui sopra. Le attività svolte sono inerenti le funzioni delegate e trasferite dalla Regione Lombardia con le leggi 6/2012, 14/87 e 20/95 e dallo Stato con il D.lgs. 112/98 Nel mese di maggio si è proceduto all’assegnazione ai Comuni delle autorizzazioni inerenti le autovetture in servizio di noleggio con conducente ed i taxi, così come per il contingente natanti. In giugno ed in novembre si sono svolte le sessioni d’esame per la valutazione dei candidati iscritti a sostenere le prove d’esame per l’abilitazione a conducente di veicoli a motore o natanti. Si sono svolti con l’ausilio della Polizia Provinciale vari controlli degli autobus di linea e il

controllo delle attività amministrative dei soggetti autorizzati.

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Realizzazione del percorso ciclabile Cremona-Corte de Frati Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Il progetto si propone di unire la città di Cremona con la località Brazzuoli di Pozzaglio ed Uniti, collegandosi al già realizzato percorso "Brazzuoli - Robecco", al fine di completare il collegamento sia con il parco Oglio Sud e le sue Greenway. Il percorso sarà collocato principalmente lungo l'alzaia del Dugale Robecco e si svilupperà parallelamente alla ex SS45 Bis, all'interno dei confini amministrativi dei Comuni di Cremona, Persico Dosimo e Pozzaglio ed Uniti. L'infrastruttura in progetto garantisce un collegamento diretto tra i centri abitati dislocati lungo la Via Brescia e la sicurezza dell'utenza ciclabile, mediante la realizzazione di un percorso totalmente realizzato in sede separata e riservata. RISULTATI CONSEGUITI E’ stata completata la realizzazione dell’infrastruttura ed avviate le attività di controllo connesse all’emissione del certificato di regolare esecuzione delle opere. Da completare il frazionamento catastale e la liquidazione dei terreni .

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Interventi puntuali sistemazioni innesti, per ampliamento curve, allargamento di sedi stradali nell’ambito della messa in sicurezza strade, ecc. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Messa in sicurezza di intersezioni e/o tratti stradali che, per caratteristiche geometriche, costituiscono punti pericolosi per la circolazione stradale o risultano inadeguati rispetto alle attuali condizioni di traffico. I punti stradali su cui intervenire sono caratterizzati da una elevata incidentalità o da evidenti inadeguatezze strutturali e verranno individuati anche sulla base di tavoli di confronto con il territorio. I tratti stradali e le intersezioni per le quali si ipotizzano riqualifiche o nuove realizzazioni, su cui verranno effettuati approfondimenti finalizzati alla verifica di fattibilità riguardano in particolare, per il 2016: - SP CR EX SS 415 “Paullese"- riqualifica a rotatoria intersezione SP52_SC del Santuario di Castelleone – progettazione - - SP CR EX SS 343 “Asolana” - riqualifica a rotatoria intersezione tra strade Comunali interne al centro abitato di Casalmaggiore – progettazione Entrambi gli interventi prevedono la compartecipazione finanziaria dei Comuni. - Studi e progetti di riqualifica e messa in sicurezza di intersezioni e tratte stradali – Risoluzione di criticità puntuali in funzione della sinistrosità rilevata e delle priorità valutate in contraddittorio con le amministrazioni comunali nell'ambito dei servizi di area vasta riconducibili alla nuova Provincia tra cui saranno effettuate le progettazioni, in particolare,: -SP CR ex SS358 riqualifica a rotatoria intersezione con le SSCC Via del Porto e Via Galluzzi in Comune di Casalmaggiore. -SP47 – Riqualifica e completamento del percorso ciclo-pedonale in Comune di Grumello Cre-monese -SP CR ex SS45 bis – Allargamento dell'incrocio con la S.C. per Castelnuovo Gherardi in Comune di Pozzaglio ed Uniti - SP64 – Realizzazione di una pista ciclo-pedonale tra gli abitati di Ricengo e Bottaiano ed allargamento della S.C. “Via per Ricengo” - SP15 - riqualifica a rotatoria nel centro abitato di Casale Cremasco -SP CR EX SS 472 “Bergamina "- riqualifica a rotatoria intersezione in Comune di Agnadello. -SP82 - riqualifica a rotatoria nel centro abitato di Volongo A valere sui prossimi esercizi potranno essere valutati ulteriori interventi, anche attraverso la compartecipazione dei comuni e/o di partner privati:

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-SP 33 “Seniga – Isola Pescaroli”- riqualifica a rotatoria intersezione con la SP 3 “Montanara –Gabbioneta” in località Pescarolo. -SP CR EX SS 234 “Codognese” – riqualifica a rotatoria intersezione con SP 47 “Soresina –Crotta d’Adda” in località Crotta d’Adda e dell’intersezione con la SP 84 a Pizzighettone. Ulteriori interventi potranno essere valutati in relazione ad intervenute esigenze di sicurezza, alle richieste dei Comuni od al reperimento di finanziamenti. RISULTATI CONSEGUITI 1) Sono state esaminate le varie segnalazioni di interventi e valutate le criticità afferenti, ipotizzate soluzioni infrastrutturali, effettuati approfondimenti finalizzati alla verifica di fattibilità nei tratti ipotizzati in sede di programmazione ed in altri segnalati nel corso dell’anno; in particolare: (*)

- SP CR EX SS n. 415 "PAULLESE" . Messa in sicurezza intersezione tra l’attuale Paullese e la SP 1 "RIVOLTA -BOFFALORA". Sono stati approvati i progetti definitivo ed esecutivo

- SP CR EX SS 415 “Paullese"- riqualifica a rotatoria intersezione SP52_SC del Santuario di Castelleone - Sottoscritto protocollo, sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnico-economica e definitivo

- SP CR EX SS343 “Asolana” - riqualifica a rotatoria intersezione tra strade Comunali interne al centro abitato di Casalmaggiore – sottoscritto protocollo, redatte ipotesi di soluzioni progettuali, approvato il progetto di fattibilità tecnico-economica, in attesa indicazioni del Comune per finanziamento

- SP CR ex SS358 riqualifica a rotatoria intersezione con le SSCC Via del Porto e Via Galluzzi in Comune di Casalmaggiore – Sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnico-economica e definitivo

- SP47 – Riqualifica e completamento del percorso ciclo-pedonale in Comune di Grumello Cremonese - redatto e approvato progetto definitivo ed esecutivo, eseguiti i lavori

- SP CR ex SS45 bis – Allargamento dell'incrocio con la S.C. per Castelnuovo Gherardi in Comune di Pozzaglio ed Uniti - predisposto e approvato progetto definitivo

- SP64 – Realizzazione di una pista ciclo-pedonale tra gli abitati di Ricengo e Bottaiano ed allargamento della S.C. “Via per Ricengo”- redatto progetto esecutivo suddiviso in 2 lotti – lavori in corso di esecuzione

- SP15 - riqualifica a rotatoria nel centro abitato di Casale Cremasco - predisposto e approvato progetto definitivo/esecutivo

- SP CR EX SS 591 “Cremasca”- riqualifica a rotatoria intersezioni con SP 54 e SP 43 in Comune di Ripalta Cremasca – predisposto, approvato e sottoscritto protocollo d'intesa.

- SP CR EX SS 472 “Bergamina "- riqualifica a rotatoria intersezione in Comune di Agnadello – confronti tecnico-politici per finanziabilità opere

2) Sono state fatte valutazioni circa l’eseguibilità di ulteriori opere in relazione alle risorse finanziarie disponibili

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.3 -Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 591 “CREMASCA”. CIRCONVALLAZIONE DI MONTODINE Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Realizzazione della variante della ex S.S. n° 591 “Cremasca” all’abitato di Montodine. L’opera si inserisce funzionalmente nel programma di riqualificazione della ex S.S. n° 591 “Cremasca” in territorio di Cremona. La variante permette di ovviare almeno in parte ai problemi viari che sono sorti con la messa in esercizio del nuovo ponte sull’Adda a Montodine. Nel 2015 e 2016 si prevede l’ultimazione del pagamento residuo della liquidazione dei terreni ed il completamento delle opere compensative e di mitigazione, in quanto le opere relative al primo tratto della infrastruttura sono state ultimate e collaudate. RISULTATI CONSEGUITI Il completamento delle opere compensative e di mitigazione, a cura dei Settori Agricoltura e territorio, è in corso.

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.4 - Titolo: SP CR EX S.S. N. 591 “Cremasca” – Variante tra la Cascina Fustagno e la S.P.CR EX SS N. 415 “Paullese” a Castelleone. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Riqualifica e ammodernamento dell’itinerario stradale interprovinciale Bergamo – Crema Codogno – Piacenza. Costituire un funzionale collegamento viario fra il bergamasco – cremasco ed il lodigiano, di cui l’opera costituisce un lotto funzionale. Nel 2016, non essendo stato possibile reperire risorse sufficienti per la realizzazione del 2°lotto della tangenziale di Montodine, si prevede lo studio di fattibilità relativo ad un nuovo tracciato più funzionale ed economicamente sostenibile e la progettazione di una nuova intersezione a rotatoria tra la SS415, la SP52 e la strada comunale nei pressi del Santuario di Castelleone funzionale al miglioramento della sicurezza dell’intersezione, che costituiscono parte del 2°lotto dell’opera complessiva. RISULTATI CONSEGUITI

- Nel 2016, non essendo stato possibile reperire risorse sufficienti per la realizzazione del 2°lotto della tangenziale di Montodine, sono proseguiti gli incontri con i Comuni di Castelleone, Fiesco, Ripalta Arpina e Montodine per rivalutare la fattibilità tecnico-economica dell’infrastrutturale e le soluzioni progettuali inizialmente previste, in particolare in merito alla realizzazione della nuova rotatoria sulla SP CR EX SS 415 “Paullese”, funzionale al miglioramento della sicurezza dell’intersezione con la SP52 e la strada Comunale del Santuario.

- Sottoscritto protocollo per riqualifica a rotatoria intersezione SP CR EX SS 415 “Paullese"-SP52_SC del Santuario di Castelleone, sono stati approvati i progetti di fattibilità tecnico-economica e definitivo

- Avviato confronto intercomunale per ipotesi di contestuale declassifica del tratto di SP52 tra Ripalta Arpina e Crema.

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.5 -Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 498 – S.P. CR EX S.S. N° 235 – Completamento del sistema tangenziale di Soncino. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Intervento atto a completare il sistema tangenziale di Soncino L’opera consentirà di rendere funzionale il previsto sistema tangenziale di Soncino non completato dall’A.N.A.S. in quanto le risorse impegnate sono risultate insufficienti. Nel 2016 si prevede l’ultimazione ed il collaudo dei lavori del tratto di completamento. RISULTATI CONSEGUITI Lavori ultimati, avviate operazioni di collaudo. MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.6 -Titolo: S.P. N. 27 “POSTUMIA” – Allargamento dal KM 12,800 a Cà d’Andrea”. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Migliorare il livello di servizio e la sicurezza della circolazione mediante un intervento di allargamento, riqualifica e la messa in sicurezza del tratto stradale interessato. Nel 2016 si prevede l’ultimazione della liquidazione residua dei terreni, in quanto le opere sono state ultimate e collaudate. RISULTATI CONSEGUITI Sono state ultimate le liquidazioni dei terreni. MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.7 -Titolo: Contributi ai Comuni per opere di messa in sicurezza e/o declassificazioni di tratte di strade provinciali Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Ricognizione delle caratteristiche geometriche e funzionali della rete stradale nel suo complesso atta ad individuarne una corrette classificazione. Completare la redazione piano di verifica e valutazione delle caratteristiche delle strade provinciali, iniziato nel 2015, finalizzata ad una corretta classificazione. Avviare tavoli di confronto con i Comuni e Regione Lombardia per procedere alle declassifiche RISULTATI CONSEGUITI

• Ultimato ed approvato il piano di verifica e valutazione delle caratteristiche delle strade provinciali

• liquidato il contributo al Comune di Ricengo in ossequio all'Accordo di programma sottoscritto al riguardo nel 2002 per la declassifica delle SSPP 12 e 16

• Ultimate le procedure di declassifica dei tratti sottesi di strade provinciali e di nuove tratte di viabilità minore conseguenti ai lavori di riqualifica della SS415 “Paullese”

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.8 -Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 358 “Di Castelnuovo” Collegamento da Casalbellotto – Quattrocase a Viadana Via Kennedy con rondò a raso – Concorso negli oneri per realizzazione. Dirigente responsabile: Ing.Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Intervento per la realizzazione della variante a Viadana. L’opera costituisce un lotto funzionante della programmata circonvallazione di Casalmaggiore e Viadana, che troverà completamento con la realizzazione della gronda nord di Casalmaggiore, opera compensativa

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sul territorio cremonese della realizzanda autostrada Ti.bre. Essa permetterà di eliminare l’attraversamento di tutti i centri abitati compresi fra Vicomoscano e Viadana. RISULTATI CONSEGUITI Opere in corso di realizzazione a cura della Provincia di Mantova. (aggiudicazione definitiva agosto 2014)

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.9 -Titolo: S.P. CR EX S.S. N° 343 ”ASOLANA” Circonvallazione est di S. Giovanni in Croce. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Opera viaria di circonvallazione dell’abitato di S. Giovanni in Croce con conseguente soppressione di P.L. ferroviari. La S.P. CR EX SS n. 343 «Asolana » attraversa il centro abitato di S. Giovanni in Croce costituendo una fonte di pericolo e di inquinamento per i cittadini di S. Giovanni in Croce e con riduzione del livello di servizio della struttura viaria. L’intervento prevede la realizzazione di una circonvallazione che eliminerà completamente il traffico dal centro abitato di S. Giovanni in Croce e la soppressione di n.2 P.L. ferroviari. Potrà trovare realizzazione come opera compensativa nell’ambito dell’esecuzione della autostrada Cremona-Mantova e della Ti.bre. RISULTATI CONSEGUITI Anche nel 2016 non è stato possibile reperire risorse finalizzate alla realizzazione dell’opera, di ipotizzata come compensazione nell’ambito della realizzazione dell’autostrada CR/MN e della Tibre. MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo n.10 -Titolo: Piano contenimento ed abbattimento rumore Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Prosecuzione delle attività necessarie per valutazione e mappatura acustica della rete viaria e relativi adempimenti normativi. RISULTATI CONSEGUITI Sono proseguite le attività connesse alla mappatura acustica ed al Piano di contenimento e abbattimento rumore. Nel 2016 non sono state segnalate situazioni puntuali da esaminare. MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.11 -Titolo: Catasto strade Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Interventi aggiornamento o nuovo inserimento dati relativi alla formazione del catasto su tutto il demanio di competenza provinciale Per mantenere il catasto stradale ad un costante livello d’efficienza è necessario provvedere al suo costante aggiornamento, integrando i dati relativi a situazioni modificate che riguardano la strada e le sue pertinenze. Si prevede per il 2016 la prosecuzione dell’aggiornamento e dell'integrazione dei dati inerenti le strade provinciali, e la prosecuzione del monitoraggio dei dati di traffico su tutte le strade.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 144 di 214

La presenza di un catasto stradale completo risulta particolarmente importante per la gestione della manutenzione stradale, per la programmazione degli interventi e per la pianificazione della sicurezza stradale. RISULTATI CONSEGUITI Relativamente al catasto delle strade provinciali, sono stati effettuati inserimenti ed aggiornamenti dei dati, eseguiti rilevamenti del traffico secondo le scadenze richieste dalla Regione Lombardia ed in base a richieste puntuali da parte dei Comuni o specifiche per la valutazione degli interventi da realizzare. Sono state elaborate cartografie di vario genere relative ai dati stessi. Molti siti del traffico risultano non funzionanti e non è stato possibile ripararli per mancanza di risorse.

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.12 -Titolo: Sistema integrato della sicurezza stradale Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Miglioramento delle condizioni di sicurezza sulle strade della Provincia attraverso interventi operativi, formativi ed informativi da attuarsi sul territorio in collaborazione con altri soggetti Il fenomeno dell’incidentalità è da tempo oggetto di interesse da parte della Provincia di Cremona che, attraverso gli studi effettuati in questi anni dall’Osservatorio Provinciale della Sicurezza Stradale, sta proponendo diverse azioni di mitigazione. Gli incidenti stradali, infatti, risultano determinati in massima parte da comportamenti di guida scorretti: ne consegue la necessità di una campagna di sensibilizzazione e formazione di tutti gli utenti che utilizzano la rete, con azioni che investono il tessuto sociale e produttivo, nonché le categorie di lavoratori della strada. Sulla base di queste considerazioni, e coerentemente a quanto proposto a livello nazionale e regionale, è stato avviato il progetto “Sistema Integrato della Sicurezza Stradale”, che vede come punti fondamentali della sua attuazione la comunicazione, l’informazione e formazione. Attraverso il lavoro dell’Osservatorio è possibile fornire dati aggiornati sulla incidentalità presente nel nostro territorio, aggregando i dati per tematismi e fornendo utili indicazioni ai Comuni ed alle Forze dell’Ordine sia per individuare priorità di interventi infrastrutturali e/o segnaletici sia per pianificare le attività di controllo. Il lavoro di inserimento e aggiornamento dati e di informazione e monitoraggio verrà proseguito anche per il 2016 in sinergia con il progetto “Incidere” di Regione Lombardia e con l’Osservatorio Sicurezza istituito presso la locale Prefettura anche al fine di integrare/modificare i tratti sui cui vige il decreto prefettizio per la rilevazione automatizzata della velocità. RISULTATI CONSEGUITI

• Sono stati effettuati inserimenti ed aggiornamenti dei dati, eseguiti studi puntuali o generali, elaborate

cartografie di vario genere relative ai dati stessi.

• Si sono tenuti incontri e tavoli tecnici con scambio di dati con la Regione Lombardia.

• Partecipazione all’Osservatorio della Sicurezza stradale con Forze dell’Ordine presso la locale

Prefettura.

• Fornito dati e consulenze a Comuni per risoluzione di problematiche specifiche.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 145 di 214

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’

PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.13 -Titolo: Pianificazione/programmazione di grandi opere stradali: revisione programmazione in essere alla luce del contesto storico -economico e delle nuove necessità Dirigente responsabile: Ing .Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Riattualizzare la programmazione delle opere infrastrutturali in relazione alle effettive esigenze del territorio ed alle risorse disponibili. Tra gli indicatori da considerare per individuare le priorità di analisi e di intervento viene valutata la finanziabilità e la cantierabilità dell'opera Lo sviluppo della rete stradale necessita di accurata pianificazione e programmazione, in particolare per quanto attiene le grandi opere stradali. Il nuovo contesto storico – economico e le conseguenti profonde modifiche intervenute a livello di traffico, modalità, consumo di suolo, disponibilità di risorse rendono indispensabile la revisione programmazione in essere alla luce delle nuove necessità; a titolo di esempio si indicano come situazioni meritevoli di attenzione e studio: Tang. di Dovera Tang. Sud di Soresina Tang. Campagnola (Comune di Crema) Madignano: intersezioni con la SS 415 Paullese Gronda nord di Casalmaggiore Accessibilità a grandi zone industriali RISULTATI CONSEGUITI - Predisposta nuova bozza di protocollo per l'aggiornamento della Tang. di Dovera, inviata al comune; - Predisposti studi di tracciato per l'aggiornamento della Tang. di Campagnola, sottoposti alla valutazione dei Comuni del territorio e delle associazioni di categoria (Artigiani, industriali, etc.), predisposta bozza di protocollo inviato ai comuni, sospeso per parere contrario comune di Casaletto Vaprio; - Avviati tavoli tecnici per la valutazione con il Comune di Madignano di soluzioni diverse per la realizzazione, anche tramite contributo di privati, di intersezioni con la SS 415 Paullese

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.14 -Titolo: Interventi di ordinaria manutenzione delle SS.PP., delle piste ciclabili di gestione provinciale e degli spazi esterni del porto di Cremona Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Per ordinaria manutenzione si intendono tutti quei lavori ed opere che debbono essere eseguite per mantenere il demanio stradale ad un costante livello d’efficienza e sicurezza malgrado la costante degrado delle strade dovuto al transito dei veicoli ed agli agenti atmosferici. Fra i principali lavori di manutenzione rientrano lo sfalcio dell’erba sulle banchine e scarpate, la chiusura delle buche sulla carreggiata, lo spargimento dei materiali antigelivi e lo sgombero della neve nel periodo invernale, la regolarizzazione delle banchine e dei fossi di colo, la sistemazione dei manufatti, il rifacimento della, segnaletica orizzontale e verticale ecc. I vari lavori e le forniture e i noli essenziali per l’esecuzione della manutenzione ordinaria possono essere così suddivisi: a) fornitura di materiali e mezzi necessari al personale del settore per eseguire i lavori in economia diretta; b) sistemazione degli automezzi ed attrezzature attualmente utilizzati dal personale del settore; c) lavori che debbono essere eseguiti da imprese specializzate in quanto per la loro realizzazione è necessario impiegare operai specializzati od attrezzature speciali delle quali il settore è sprovvisto;

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 146 di 214

d) fornitura di vernice spartitraffico per la realizzazione di modesti interventi di segnaletica orizzontale e di segnali stradali per la segnaletica verticale. Inoltre, in considerazione del fatto che molti sinistri stradali sono conseguenza di un comportamento indeciso da parte dell’utenza, risulta opportuno procedere alla razionalizzazione ed al mantenimento in efficienza della segnaletica verticale, secondo precisi piani di segnalamento che verranno redatti. Si dovrà quindi provvedere all’acquisto di pali in acciaio inox e di segnali stradali verticali ed accessori vari da posizionare sulle strade provinciali per segnalare agli utenti un pericolo, una prescrizione od una indicazione secondo le leggi vigenti. Di norma detti segnali vengono impiegati in sostituzione di quelli deteriorati oppure per adeguare la segnaletica stradale a precise disposizioni legislative. Il posizionamento delle varie attrezzature e della vernice spartitraffico viene effettuato in parte dal personale dell’Amministrazione, in parte da Ditte specializzate nel settore. RISULTATI CONSEGUITI 1. I vari lavori realizzati dal personale della viabilità o da ditte esterne specializzate, malgrado la

riduzione delle risorse a disposizione, hanno consentito di mantenere il demanio stradale ad un livello di

sicurezza e transitabilità per l’utenza accettabile.

2. Nell’ambito dei servizi di vigilanza (sorveglianza rete stradale), è stata percorsa e sorvegliata con

cadenza bisettimanale l’intera rete stradale, effettuati sopralluoghi e ispezioni, verifiche o collaudi di opere

concessionate.

3. Nell’ambito della manutenzione ordinaria – segnaletica, compatibilmente con le risorse disponibili,

sono stati eseguiti dal personale interno e da ditte esterne interventi di rinfresco e nuova posa di

segnaletica orizzontale comprensivi di interventi localizzati, effettuate nuove installazioni e sostituzioni o

ripristini di segnaletica verticale o accessori vari di pertinenza stradale secondo le necessità riscontrate,

eseguiti interventi di rappezzi conglomerato bituminoso, di pulizia e ripristino, di sfalcio erba su banchine

stradali ed aiuole spartitraffico, di pronto intervento e/o reperibilità.

4. E’ stata redatta ed affidata una perizia per la fornitura di salgemma, che è stato regolarmente

recapitato presso i punti di stoccaggio della provincia.

5. Sono stati eseguiti due progetti relativi alla manutenzione ordinaria dei tronchi stradali appartenenti

all’Area Orientale ed Occidentali, affidati a ditte esterne, all’interno dei quali sono previste forniture

materiale bituminoso, servizi di sfalcio di banchine erbose, manutenzione di manufatti e pavimentazioni

stradali nonché prestazioni di servizi inerenti il mantenimento della transitabilità invernale. I lavori di

fornitura e posa di vernice spartitraffico e di fornitura di materiale segnaletico, non sono stati eseguiti in

conseguenza della esiguità delle risorse assegnate.

6. Sono stati eseguiti due progetti relativi a lavori di sistemazione di brevi tratti delle strade di competenza

a mezzo di fresatura e posa di conglomerati bituminosi - anno 2016. lotto 1: interventi riguardanti la rete

stradale appartenente all'area occidentale. lotto 2: interventi riguardanti la rete stradale appartenente

all'area orientale.

7 E’ in corso di esecuzione il servizio biennale di manutenzione ordinaria degli impianti di pubblica

illuminazione stradale affidato ad una ditta esterna ed è stato predisposto il nuovo appalto

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.15 -Titolo: Rinnovo manti bituminosi per l’ammodernamento della rete stradale provinciale ed ex statale ed interventi puntuali Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Gli strati superficiali in conglomerato bituminoso delle carreggiate stradali necessitano di una costante manutenzione ed in particolare, dopo circa 14-16 anni, debbono essere rinnovati in quanto sotto l’azione degli agenti atmosferici e del traffico si deformano, si fessurano e si sgretolano. Pertanto, constatato che il demanio stradale della Provincia, a seguito dell’attribuzione delle competenze sulle strade statali si estende per circa 900 km, sarebbe necessario ricostruire ogni anno gli strati superficiali di collegamento e d’usura in conglomerato bituminoso di circa 65 km di strade onde mantenere scorrevole e sicura la circolazione, anche in considerazione dell’elevata intensità di traffico presente sulle strade ex statali. Le criticità finanziarie dell'Ente non hanno consentito, già dallo scorso anno, di progettare ed eseguire gli interventi necessari per mantenere questo livello di intervento. Per l'anno 2016 i soli interventi che potranno essere eseguiti sono rappresentati dall'intervento di risagomatura e consolidamento di tratti vari della rete provinciale sulle ex statali n.235 “di Orzinuovi” e n.415 “Paullese”, finanziato lo scorso anno da Regione Lombardia, ed un intervento sulle SS.PP.12–16-44-63. RISULTATI CONSEGUITI 1. E' stato eseguito e collaudato un intervento sulle SPCR ex SS n.415 "Paullese" e SPCR ex SS. n.235 "Di

Orzinuovi" di consolidamento e ripristino del viadotto interno alla circonvallazione di Crema compresi i

tratti di collegamento con la circonvallazione di Soncino.

2. E' stato eseguito e collaudato un intervento di risanamento e consolidamento di alcuni tratti delle strade S.P. N. 12 "SERGNANO - CAMISANO" - S.P. N.16 "MADIGNANO - CAMISANO" - S.P. N. 44 "SONCINO - CASALETTO DI SOPRA" - S.P. N. 63 "CASALETTO – BOTTAIANO" 3. E’ stato sottoscritto un protocollo con il Comune di Sesto per la redazione ed esecuzione di interventi di rifacimento delle pavimentazioni bituminose sulla SP48 e limitrofe. I lavori sono stati progettati, appaltati ed eseguiti ed interamente finanziati da parte del Comune 4. Redatto ed approvato il progetto di LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA della S.P. n. 26. NEI CENTRI ABITATI DI CORTE DE' FRATI E DI ASPICE. I lavori sono stati interamente finanziati dal Comune a seguito di sottoscrizione di protocollo di intesa. 5. Redatto ed approvato un intervento di potenziamento della S.P. CR EX S.S. 234 "CODOGNESE" FUNZIONALE ALL'IMPLEMENTAZIONE DELL'ATTIVITA' DELL'ACCIAIERIA ISP ARVEDI – a seguito di Accordo sottoscritto con regione Lombardia, Comune di Cremona e ditta Arvedi nell’ambito dei finanziamenti per la competitività delle aziende. 6. Redatto ed approvato il progetto di un intervento di potenziamento e risanamento del piano viabile della S.P. CR EX S.S. N. 343 "ASOLANA" nel centro abitato di Casalmaggiore. MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.16 -Titolo: Attrezzature e veicoli (Macchine operatrici complesse, autocarri o autocarri leggeri) –Interventi di acquisto o messa a norma Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Il servizio di manutenzione ordinaria della viabilità provinciale viene eseguito, oltre che da Ditte specializzate, anche attraverso interventi in economia diretta eseguiti dal personale della viabilità con automezzi ed attrezzature per lo sfalcio dell’erba, la pulizia delle strade, lo sgombro della neve, le salature in presenza di gelo.

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Per tale motivo è indispensabile mantenere in efficienza ed in armonia con la normativa vigente il parco macchine, in funzione della vita media di un autocarro o di una macchina operatrice, della diminuzione del livello di rendimento e del piano di ammortamento della spesa. Le criticità finanziarie dell'Ente non hanno consentito, già dallo scorso anno, di progettare ed eseguire gli interventi necessari per mantenere questo livello di efficienza. RISULTATI CONSEGUITI Sono state eseguite le operazioni di accertamento delle condizioni di sicurezza sul parco macchine, mezzi ed attrezzature in dotazione, sempre più vetuste a causa della impossibilità di procedere a nuove acquisizioni.

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.17 -Titolo: Interventi vari di messa in sicurezza di tratte stradali, piste ciclabili, viadotti e ponti Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Nella rete viaria provinciale sono presenti un elevato numero di manufatti stradali, di varie dimensioni, tipologie ed epoche di costruzione, alcuni dei quali di notevole rilevanza in quanto costituiscono collegamenti viari interprovinciali o addirittura interregionali su importanti corsi d'acqua. E’ previsto un costante ed assiduo programma di controllo, monitoraggio, verifica e mantenimento di tali strutture per garantire la percorribilità in sicurezza dell’intera rete stradale. Si è potuto constatare che molte di queste opere presentano un consistente stato di degrado, principalmente imputabile alla vetustà ed anche ad una scarsa manutenzione da parte del precedente Ente gestore (ANAS), tale da comportare, in taluni casi, la necessità di imporre limitazioni per la circolazione. Per l’anno 2016 verrà eseguito un primo lotto di lavori di risanamento conservativo del ponte sul fiume Po sulla SP33 "Seniga-Isola Pescaroli" in località S.Daniele, da attuarsi da parte della nostra provincia sulla base di una convenzione sottoscritta con la Provincia di Parma, e opere di rifacimento giunti e di mantenimento di alcuni manufatti minori. Infine è previsto un progetto di messa in sicurezza di alcuni brevi tratti di piste ciclabili con gestione in capo alla provincia. RISULTATI CONSEGUITI 1. E' stato approvato ed appaltato il progetto esecutivo del primo lotto funzionale dei lavori di risanamento conservativo del ponte sul fiume Po San Daniele (CR) - Roccabianca (PR) - lotto I. I lavori son stati avviati 2. Sono stati eseguiti ed ultimati i lavori relativi alla realizzazione del percorso ciclabile "CREMONA-BRESCIA" sulla SS45 bis - Tratto da Cremona a Brazzuoli di Pozzaglio ed Uniti. Dovranno essere ultimati i frazionamenti e le acquisizioni dei terreni 4. E' stato redatto ed aggiudicato il progetto definitivo ed esecutivo di manutenzione straordinaria delle piste e dei percorsi ciclabili in gestione alla provincia di Cremona. MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.18 -Titolo: Ripristino delle condizioni di sicurezza della rete stradale mediante barriere di sicurezza in acciaio e dotazioni accessorie e/o interventi sugli impianti di illuminazione su tratti vari di SS.PP. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Si ipotizza l’esecuzione di interventi di miglioramento delle condizioni di sicurezza della rete stradale di competenza mediante la sostituzione di barriere di protezione e dotazioni accessorie incidentate e/o degradate, in maniera conforme alle normative vigenti. Le stesse norme prescrivono inoltre misure più restrittive per la protezione dei manufatti stradali che dovranno pertanto essere messe in atto.

Page 159: RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA ......RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA GESTIONE 2016 (art.227 Testo Unico 267/00) (art.151 comma 6 Testo Unico 267/00) (art. 11

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Si prevedono inoltre interventi di ripristino, messa a norma e risparmio energetico da attuarsi sugli impianti di illuminazione, presenti prevalentemente sulle ex strade statali e che si presentano spesso in mediocri condizioni. Ripristino delle barriere sicurvia ammalorate e/o incidentate; adeguamento e/o ripristino degli impianti d'illuminazione pubblica non a norma e/o non funzionanti RISULTATI CONSEGUITI E' stato redatto ed aggiudicato il progetto definitivo ed esecutivo di interventi per il miglioramento delle condizioni di sicurezza mediante lavori di ripristino e nuova posa di barriere di sicurezza in acciaio su tratti vari. Anno 2016. Il progetto non è stato approvato per mancanza di risorse. Sarà riproposto nel 2017 in funzione delle disponibilità di bilancio. MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.19 -Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese I lotto: chiusura espropri; b) Paullese manutenzione I lotto: collaudo appalti asta principale e controstrade comunali e chiusura espropri. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Ultimazione atti tecnici e amministrativi relativi all'appalto di ammodernamento della Paullese tra Crema e Dovera, di cui è già stato approvato l'atto di collaudo provvisorio in data 24/10/2013. In particolare è necessario completare le pratiche relative agli espropri e manutenere la rete composta dalla superstrada e dalle relative controstrade per il 2016. Completamento dell'appalto Paullese lotto 1 per la rendicontazione finale in regione Lombardia e mantenimento delle condizioni di sicurezza delle strade eseguite, sia provinciali che comunali, in sinergia con i comuni interessati. Relativamente agli espropri (che coinvolgono n.175 ditte), dopo aver effettuato il passaggio di proprietà sino al 19/12/2013 (ultima data utile) con decreto di esproprio per quelle ditte con le quali era già terminato l'iter di liquidazione del saldo, si è reso necessario, con le rimanenti ditte, effettuare il trasferimento di proprietà alla Provincia di Cremona mediante atto notarile rogato. Rimangono da ultimare le pratiche relative a n.81 ditte, delle quali alcune presentano formalità pregiudizievoli al pagamento del saldo dovuto pertanto al successivo atto di passaggio della proprietà. Relativamente alla manutenzione dell'opera eseguita, si è deciso di prevedere un unico appalto che coinvolgerà sia la superstrada provinciale che le controstrade comunali, con il contributo economico da parte dei comuni interessati, per ottimizzare le spese di gestione e permettere un intervento omogeneo ed in continuità su tutta la rete stradale costruita. RISULTATI CONSEGUITI 1. Sono proseguiti e sono in corso i rogiti per il pagamento dei saldi alle varie ditte e le successive liquidazioni, con eccezione di quelle i cui terreni sono gravati da ipoteca a seguito dei verbali di liquidazione predisposti negli anni precedenti. 2. Sono stati ultimati gli appalti di manutenzione ordinaria sia della Paullese tra Crema e Dovera che delle controstrade comunali per i tratti in cui i comuni hanno versato la quota prevista nella convenzione. Gli appalti hanno riguardato il servizio estivo di sfalcio erba e quello invernale di spargimento sale e sgombero neve, lavori di messa in sicurezza relativamente al rinfresco della segnaletica orizzontale, nonché alla sostituzione della segnaletica verticale e delle barriere di sicurezza incidentate, il servizio di manutenzione ordinaria degli impianti di pubblica illuminazione stradale.

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.20 - Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: a) Paullese II lotto: esecuzione lavori; b) Paullese II lotto: progettazione e direzione lavori opere complementari e connesse. c) Paullese II lotto: liquidazioni definitive pratiche espropriative Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Collaudo dei lavori del lotto 2 Paullese, allargamento dell'arteria provinciale tra Dovera e Spino d'Adda, iniziato in data 22/07/2013 ed ultimati nel giugno 2015. Sono previste inoltre opere connesse (rotatoria tra la ex Paullese e la S.P. n.1), di cui è necessaria la progettazione esecutiva nell'anno in corso, mentre la successiva direzione dei lavori verrà eseguita dal Comune di Spino. In materia di espropri è prevista la sottoscrizione del verbale di liquidazione definitiva per tutte le 47 ditte interessate, per il successivo passaggio di proprietà. L'opera in oggetto è strategica per tutto il territorio cremonese e cremasco per il collegamento con il capoluogo milanese ed è stato ritenuto importante per l'economia dell'intera regione che fosse ultimata entro la prima metà dello scorso anno, in concomitanza con l'inizio dell'Expo 2015. L'opera è finanziata in conto capitale all'interno del finanziamento Paullese, in parte con fondi regionali relativi alla legge 112/2001, in parte con fondi provinciali. RISULTATI CONSEGUITI 1. Sono stati ultimati e collaudati i lavori di raddoppio del tratto di Paullese tra Dovera e Spino d'Adda, comprese le controstrade. 2. Sono stati ultimati i frazionamenti dei terreni relativi alle nuove opere realizzate, l'istruttoria per il catasto; sono in corso le liquidazioni definitive ie le verifiche connesse per poter procedere all’acquisizione definitiva dei terreni MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.21 -Titolo: Sviluppo rete viaria provinciale: Progettazione Paullese in corrispondenza del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi alle province di Cremona e Lodi. Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Progettazione e relativa esecuzione del ponte di attraversamento del fiume Adda, continuazione della Paullese già in fase di allargamento da Crema a Spino d'Adda, con soluzioni economiche e che valorizzino le strutture e i manufatti esistenti. Questa progettazione complessa necessita di collaborazioni, oltre che con professionisti in qualità di supporto al RUP, anche con AIPO e Università, con rapporti che saranno gestiti previa sottoscrizione di apposite convenzioni tra gli enti interessati. La realizzazione del ponte sul fiume Adda relativo alla Paullese tra Spino d'Adda e Zelo Buon Persico, prima in capo alla provincia di Milano, è stata messa in capo come soggetto attuatore dal 08/10/2015 alla provincia di Cremona, dopo la firma congiunta di un protocollo d'intesa tra regione Lombardia, Province di Cremona, Milano e Lodi, comuni di Spino d'Adda, Zelo Buon Persico, Pantigliate e Paullo. La Provincia di Cremona, fortemente interessata all'opera, vuole accelerarne i tempi di attuazione e dare continuità al proprio progetto di allargamento della Paullese tra Crema e Spino d'Adda, che è stata ultimata nel giugno 2015, realizzando la progettazione definitiva del ponte entro il primo semestre 2016. Dovranno essere poi individuate le procedure autorizzative necessarie, di concerto con la regione Lombardia. RISULTATI CONSEGUITI E’ stato redatto ed approvato il progetto definitivo del ponte, inviato a Regione Lombardia ed agli altri enti interessati per le relative approvazioni. Sollecitata la regione per individuare la procedura autorizzativa da parte del CIPE e per trovare la parte mancante della copertura finanziaria all’opera

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MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.22 -Titolo: Compensazioni ambientali: a) Esecuzione appalto compensazioni della Paullese tra Crema e Spino d'Adda; b) Realizzazione progetto Cariplo (stralcio compensazioni ambientali in territorio Monte Cremasco) Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Per completare l'opera di raddoppio della Paullese tra Crema e Spino d'Adda, ottemperando alle prescrizioni del Ministero per l'Ambiente in materia di impatto ambientale, dovranno essere eseguiti appalti di compensazioni ambientali per ricucitura ambientale del territorio cremasco con posa di numerosi filari arborei e arbustivi soprattutto lungo le rive delle rogge irrigue. La finalità di queste opere è quella di realizzare le compensazioni ambientali necessarie a fronte dell'esecuzione di un'arteria stradale così impattante come la Paullese tra Crema e Spino d'Adda, unica superstrada in tutto il territorio cremonese. RISULTATI CONSEGUITI Sono stati collaudati i lavori sia dell'appalto delle compensazioni della Paullese sia dei due appalti riferiti al progetto Cariplo.

MISSIONE 10 TRASPORTI E DIRITTO ALLA MOBILITA’ PROGRAMMA N. 5 Viabilità e infrastrutture stradali Obiettivo operativo n.23 -Titolo: Gestione delle istanze di competenza della Commissione Provinciale Espropri Dirigente responsabile: Ing. Patrizia Malabarba RISULTATI ATTESI Le attività della Commissione Provinciale Espropri riguarda principalmente: - Determinazione del valore agricolo medio annuo dei terreni considerati non oggetto di contratto agrario ai sensi dell'art.41 comma 4 DPR 327/01. - Su richiesta dell'autorità espropriante quantificazione in via consultiva del valore venale dell’indennità di esproprio del bene da espropriare al fine della determinazione dell'indennità provvisoria di esproprio. - Su richiesta dell'autorità espropriante determinazione in via definitiva dell'indennità di espropriazione qualora il proprietario del bene espropriato non abbia accettato l'indennità provvisoria. - Su richiesta delle parti interessate la determinazione in via definitiva del corrispettivo della retrocessione del bene qualora l'espropriato non abbia condiviso il corrispettivo quantificato dall'autorità espropriante. - Su richiesta delle parti interessate la determinazione in via definitiva dell'indennità di occupazione temporanea qualora il proprietario del bene occupato non abbia accettato l'indennità offerta dall'occupante. - Corresponsione del gettone di presenza e rimborso delle spese sostenute dai componenti la commissione provinciale espropri. RISULTATI CONSEGUITI 1. E’ stata attivata la commissione allorché si è presentata la necessità del suo parere.

2. E' stato determinato il valore agricolo medio annuo dei terreni

3. Sono state evase le richieste avanzate da terzi in merito ad indennità e decreti di esproprio.

Page 162: RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA ......RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA GESTIONE 2016 (art.227 Testo Unico 267/00) (art.151 comma 6 Testo Unico 267/00) (art. 11

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MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE PROGRAMMA 01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Gestione e formazione del volontariato di Protezione Civile Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Coordinare e gestire i gruppi di volontariato in modo efficace ed efficiente permettendo forme programmate di intervento senza sovrapposizione di compiti, al fine di garantire in sicurezza e con tempestività gli aiuti necessari alle popolazioni colpite da calamità. L'ufficio deve garantire una giusta collaborazione e attivazione nelle attività di protezione civile. Rendere sempre più specializzati i volontari per operare nell’emergenza e diffondere la cultura della Protezione Civile perché nell’emergenza i comportamenti messi in atto dalla popolazione siano più consapevoli ed efficaci. RISULTATI CONSEGUITI Al 31.12.2016 risultano iscritte all'albo del Volontariato di protezione civile: 19 Associazioni e 12 Gruppi Comunali, 3 Gruppi Intercomunali, risultano iscritti all'Albo del Volontariato 717 volontari di PC. Nel 2016 sono stati realizzati due corsi di formazione, riconosciuti da Eupolis e senza oneri a carico dell’Ente: - Corso di livello A0-01 - "Introduzione al sistema di PC" (rif. domanda n. 679 prot. n. el.2016.0013635) - prot. Eupolis riconoscimento n. 2016.0014105 del 22 novembre 2016. N. partecipanti: n° 36 partecipanti. - Corso di livello A1-01 - 'Corso base per operatori volontari' in conformità alla DGR n X/1371 del 14/02/2014" (rif. domanda n. 678 prot. n. el.2016.0013635) - prot. Eupolis riconoscimento n. 2016.0014263 del 28 novembre 2016 – N. partecipanti: n° 35 ammessi al test finale – n° 35 dichiarati idonei totale partecipanti: 71. MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE PROGRAMMA 01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Piani Provinciali di previsione e prevenzione e di emergenza Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI A seguito delle competenze attribuite dalle normative regionali e nazionali, la Provincia negli anni passati ha approvato alcune pianificazioni di propria competenza. Considerata la grande importanza delle pianificazioni sia in termini di interventi strutturali, non strutturali e di intervento, nel corso dell’anno 2015 è stato redatto il Piano di Emergenza Provinciale per il Rischio Sismico, che sarà approvato nel corso 2016, sulla scorta dell’esercitazione interprovinciale effettuata nell’ottobre 2013, nonché dello Studio della caratterizzazione sismica, con l’ausilio delle conoscenze acquisite attraverso la collaborazione al progetto GEOMOL, sviluppato con Regione Lombardia, il CNR-IDPA e l’Università di Bologna. Inoltre gli uffici coordineranno i Comuni nelle attività pianificatorie, tenendo conto anche delle aggregazioni della funzione di protezione civile. RISULTATI CONSEGUITI La redazione del Piano è avvenuta avvalendosi di competenze e risorse interne alla Provincia di Cremona, partendo dalla base conoscitiva costituita dal precedente Piano di Emergenza, con una rivisitazione che ne aggiorna i dati e lo amplia sia nell’analisi territoriale dal punto di vista del territorio indagato sia nella definizione del modello d’intervento Sono stati organizzati vari incontri : - 28/04 con tutte le strutture operative del sistema provinciale di protezione civile. All’incontro erano presenti tutti i soggetti operativi e istituzionali che fanno parte del sistema di protezione civile. Nel corso della riunione è stato presentato il piano prima dell’adozione.

Page 163: RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA ......RELAZIONE ILLUSTRATIVA AL RENDICONTO DELLA GESTIONE 2016 (art.227 Testo Unico 267/00) (art.151 comma 6 Testo Unico 267/00) (art. 11

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-19/05 con i funzionari della Regione Lombardia e le società di servizi (AEM, Ferrovie dello Stato…). Nel corso dell’incontro si è analizzata la parte del piano specifica, in particolare con Regione Lombardia si è approfondito il tema relativo all’individuazione dei Centri Operativi di livello provinciale e regionale. Sono stati anche organizzati momenti di confronto con la Prefettura nel corso dell’anno, sia prima dell’adozione che prima dell’approvazione definitiva. Gli atti conseguenti risultano essere: - Adozione del Piano: Deliberazione del Presidente n. 91 del 26/05/2016 e successiva pubblicazione BURL - A seguito dell’Adozione del piano sono pervenute alcune osservazioni, riassunte in un documento di valutazione delle osservazioni (prot. 66772 del 19/08/2016). Nessuna Osservazione ha variato in modo sostanziale il piano di emergenza. - Approvazione del Piano : Delibera del Consiglio n. 41 del 04/11/2016approvazione Piano provinciale di emergenza di Protezione Civile per il rischio sismico - Pubblicazione sul BURL Serie Avvisi e Concorsi-49-2016-12-07; Lettera a tutti i soggetti prot. 96141 del 07/12/2016; Pubblicazione sul sito istituzionale del Piano http://www.provincia.cremona.it/territ/?view=Pagina&id=5709.

MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE PROGRAMMA 01 SISTEMA DI PROTEZIONE CIVILE Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Gestione colonna mobile provinciale Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Coordinare e gestire le situazioni emergenziali nonché integrare la colonna mobile provinciale. Le azioni intraprese sono rivolte a garantire la sicurezza e la tempestività degli aiuti necessari alle popolazioni colpite da eventi calamitosi. Il modulo segreteria della Colonna Mobile Provinciale è punto di riferimento per Regione Lombardia per eventi di tipo regionale siano essi emergenze, o eventi di impatto territoriale. Si opererà per la piena operatività della colonna mobile provinciale di Protezione Civile all’interno del sistema di Protezione Civile Regionale, attraverso la messa a disposizione di materiali e strutture, utilizzando i finanziamenti regionali. La Provincia di Cremona fa parte del sistema di Protezione Civile della Regione e come tale è destinataria di una colonna mobile provinciale di protezione civile, composta di mezzi e materiali che uniti a quelli già in possesso dell’ufficio sono utili per le esigenze del nostro territorio. La colonna mobile risulta tuttavia carente di alcune attrezzature che andrebbero a completare la dotazione della stessa. Risulta necessario acquisire attrezzature che per la loro natura sono indispensabili per le emergenze della provincia, al fine di poter meglio rispondere, in situazioni critiche, alle necessità dei cittadini. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016, la CMP ha partecipato attivamente a tutte le attività di protezione civile ed in alcuni

eventi in modo esclusivo, come si può evincere dall’elenco sotto riportato. 1- Filago – 29/02 – n. volontari 42 – CMP modulo segreteria, ha gestito la segreteria a supporto dell’evento

regionale 2- Floating Piers 19/06-2/07 – n. volontari 112 - CMP modulo segreteria, ha gestito la segreteria a supporto

dell’evento regionale 3 - Corso Regionale- organizzazione segreteria - 30 Aprile – n. volontari 5- CMP modulo segreteria, ha

gestito la segreteria a supporto dell’evento regionale 4- Champions Leage - 28 Maggio – n. volontari 13- CMP modulo segreteria, ha gestito la segreteria a

supporto dell’evento regionale 5- Ordigno bellico - 1 Aprile - n. volontari 103 6- Ponte Spino d'Adda - 17 Settembre- n. volontari 18 - CMP attivata

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7 - in Comune di Ricengo – 16-19/05/2016 n. volontari 45- CMP attivata in parte 8 - in Comune di Spineda -09-12/ 07/2016 - n. volontari 43 - CMP attivata in parte 9- in Comune di Casalmaggiore - 07/2016 – n. volontari 16 - CMP attivata in parte 10 - in Comune di Pandino (CR) - 26 -30/11/2016 - n. volontari 50 - CMP attivata in parte 11- Piena Fiume Po – Novembre 2016 - n. volontari 126 - CMP attivata Alla fine del 2016 sono state rinnovate le convenzione di CMP , le quali garantiscono la pronta reperibilità del sistema provinciale di protezione civile Nel corso del 2016 sono state completati alcuni acquisti: scaffalature, DPI specifici, motoseghe, gazebi.

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MISSIONE 11 SOCCORSO CIVILE PROGRAMMA 02 Interventi a seguito di calamità naturali Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Gestione amministrativa dei finanziamenti a compensazione delle calamità naturali Dirigente Responsabile: dott. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI La Provincia gestisce gli oneri derivanti dalle gestioni commissariali relative a emergenze pregresse, le spese per sovvenzioni, aiuti, e contributi per il ripristino delle infrastrutture per calamità naturali già avvenute, qualora tali interventi non siano attribuibili a specifici programmi di missioni chiaramente individuate, come è il caso del ripristino della viabilità, dell'assetto del territorio, del patrimonio artistico, culturale, ecc.. RISULTATI CONSEGUITI La Provincia ha introitato le risorse finanziarie relative all’emergenza 2014. Tali finanziamenti sono stati destinati al ripristino delle attrezzature della CMP.

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MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Programma 02 “Interventi per la disabilità” Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Interventi per la disabilità Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per il potenziamento della collaborazione tra la Provincia e i Comuni negli interventi a sostegno degli alunni delle scuole di ogni ordine e grado con disabilità sensoriale (ipovedenti ed ipoacusici) finalizzati all'integrazione scolastica, di assistenza educativa ad personam e del trasporto per studenti disabili frequentanti le scuole secondarie di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione. Si tratta di interventi che potranno essere programmati e realizzati solo a condizione che lo Stato e la Regione garantiscano i necessari trasferimenti alla Provincia. RISULTATI CONSEGUITI Con l'entrata in vigore della Legge n. 56/2014 “Disposizioni sulle Città Metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni di Comuni” è venuto a modificarsi profondamente il quadro normativo di riferimento che individua le funzioni fondamentali delle Province e, a seguito anche degli interventi del legislatore regionale (Legge Regionale n. 19 del 08.07.2015), anche il quadro delle funzioni attribuite. In tema di disabilità il contesto è, ad oggi, non chiaro sia rispetto al profilo delle competenze, sia riguardo le fonti specifiche di finanziamento, siano esse statali e regionali. La recente approvazione della succitata legge regionale di riordino del sistema delle autonomie, se da un lato ha certamente fatto chiarezza in merito alle funzioni attribuite alle Province, dall'altro, nelle materie in oggetto, non ha introdotto elementi di chiarimento rispetto alle competenze, soprattutto alla luce dell'articolata normativa precedente all'entrata in vigore della Legge n. 56/2014. La Legge 28 dicembre 2015 n. 208 "Stabilità 2016", all'art. 1, comma 947, ha stabilito che “ai fini del

completamento del processo di riordino delle funzioni delle province, di cui all'articolo 1, comma 89, della

legge 7 aprile 2014, n. 56, le funzioni relative all'assistenza per l'autonomia e la comunicazione

personale degli alunni con disabilita' fisiche o sensoriali, di cui all'articolo 13, comma 3, della legge 5

febbraio 1992, n. 104, e relative alle esigenze di cui all'articolo 139, comma 1, lettera c), del decreto

legislativo 31 marzo 1998, n. 112, sono attribuite alle regioni a decorrere dal 1º gennaio 2016, fatte salve

le disposizioni legislative regionali che alla predetta data gia' prevedono l'attribuzione delle predette

funzioni alle province, alle città metropolitane o ai comuni, anche in forma associata. Per l'esercizio delle

predette funzioni e' attribuito un contributo di 70 milioni di euro per l'anno 2016”. Con DPCM 30 agosto 2016 (pubblicato in Gazzetta Ufficiale con n. 233 del 5.10.2016) sono stati assegnati i contributi per l'anno 2016 in materia di disabilità e, in particolare, alla Provincia di Cremona sono stati assegnati complessivamente € 620.901,17. Il 14 luglio 2016, con comunicazione a tutti i Comuni (prot. 59047), la Provincia ha avviato la consueta rilevazione (con termine previsto per il 19 agosto) degli interventi di assistenza educativa specialistica ad personam, assistenza ai disabili sensoriali e trasporto per l'anno scolastico 2016/2017, in modo da disporre di un quadro complessivo delle necessità in materia e poter programmare – in modo condiviso nell'ambito della Commissione tecnica provinciale sulla disabilità - gli interventi per l'anno scolastico 2016/2017, pur nel contesto citato. Con nota prot. n. 69788 del 5 settembre 2016 la Provincia di Cremona ha aggiornato i Comuni sulla questione alla luce di quanto stabilito con la Legge n. 208/2015, in particolare:

• ripartizione delle risorse statali previste (70 milioni di euro) per il 60% sulla base della spesa storica media 2012-2014 dichiarata dalle Province e per il 40% sulla base del numero di studenti disabili riscontrati negli istituti scolastici di ciascuna Provincia (dati MIUR)

• alla Provincia di Cremona - per l'anno 2016 – è prevista l'assegnazione di complessivi € 620.901,17

• le succitate risorse statali 2016 sono insufficienti di fronte di un fabbisogno annuale di circa 1,3 milioni di euro

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• per poter consentire l'avvio dei servizi per l'anno scolastico 2016/2017 (periodo settembre-dicembre 2016), la Provincia si impegna a trasferire le risorse che verranno introitate dallo Stato e quelle che, eventualmente, la Regione stanzierà per le finalità in parola, di cui, tuttavia, ancor oggi non vi è alcuna notizia

• pur in attesa del lavoro della Commissione tecnica provinciale, le risorse ad oggi note consentono l'avvio dell'anno scolastico 2016/2017 e la copertura delle spese sino al 31 dicembre 2016.

Il 5 ottobre 2016 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 30 agosto 2016 con cui sono state confermate le risorse anno 2016 per la Provincia di Cremona, specificando che il contributo previsto nella “Legge di Stabilità 2016 “è da considerarsi integrativo rispetto

alla copertura finanziaria prevista nelle disposizioni regionali attinenti alle funzioni non fondamentali delle

province e città metropolitane”. In considerazione del quadro descritto, la Provincia di Cremona si è attivata in stretta collaborazione con i Comuni del territorio, per l'avvio dei servizi per l'anno scolastico 2016/2017, compatibilmente con le risorse statali, di cui al succitato DPCM 30 agosto 2016, per gli interventi di competenza dell'anno 2016, come da comunicazione del Vice Presidente della Provincia trasmessa ai Sindaci il 5 settembre scorso. La succitata nota del Vice Presidente ha comunicato ai Comuni l'impegno a trasferire le risorse trasferite dallo Stato ed eventualmente dalla Regione per i servizi in oggetto, al fine precipuo di consentire l'avvio dei servizi per l'anno scolastico 2016/2017 (per il periodo settembre-dicembre 2016), secondo le modalità operative condivise in sede di Commissione tecnica provinciale sulla disabilità. Il 20 ottobre 2016 si è riunita la Commissione tecnica provinciale sulla disabilità (nominata con decreto n. 90/Coordinatore del 28 settembre 2016) che ha condiviso la proposta di “Modalità operative” per l'anno scolastico 2016/2017 rispetto alle tre tipologie di intervento, trattando inoltre l'evoluzione del quadro normativo e finanziario e gli esiti della rilevazione degli interventi presso i Comuni, come da verbale agli atti. Come detto, la Commissione tecnica provinciale sulla disabilità, su proposta del Servizio Programmazione, valutazione e politiche sociali della Provincia, ha validato le “Modalità Operative” per l'anno scolastico 2016/2017 afferenti alle tre tipologie di servizi: assistenza educativa specialistica ad personam per studenti disabili frequentanti la scuola secondaria superiore e percorsi di formazione professionale, servizi per la disabilità sensoriale e trasporto, approvato con Deliberazione del Presidente n. 185 del 25.10.2016. La situazione finanziaria attuale ha consentito di poter programmare la copertura finanziaria dei succitati interventi (derivante, ad oggi, solamente da trasferimenti da parte dello Stato per l'anno 2016) per il periodo settembre-dicembre 2016 e la copertura per l’intero anno scolastico del servizio tiflologico e tiflotecnico affidando lo stesso, mediante gara, all’Istituto dei Ciechi di Milano per n. 25 alunni. Il 19 ottobre 2016 si è tenuto presso la Regione un incontro tecnico tra le Province lombarde e la Città Metropolitana sui temi in questione. Si ricorda che, nell'ultimo biennio, la Regione Lombardia è intervenuta finanziariamente, sempre a fine anno, con interventi di carattere d'urgenza e in via straordinaria. Per il 2016 ciò va letto alla luce di quanto disposto dal succitato comma 947 della Legge n. 208/2015 che stabilisce dal 1° gennaio 2016 l'attribuzione alle Regioni delle funzioni in materia. Si ricorda altresì che tali interventi non rientrano nelle funzioni fondamentali delle Province stabilite dalla Legge n. 56/2014 e che la Regione ha confermato tra le funzioni delegate alle Province la partita sui disabili sensoriali, non prevedendo tuttavia, ad oggi, i connessi e necessari finanziamenti. La Provincia - così come stabilito nelle “Modalità operative del servizio di assistenza specialistica educativa ad personam per studenti con disabilità iscritti nei percorsi di istruzione secondaria di secondo grado o percorsi di istruzione e formazione per l'anno scolastico 2016/2017”, di cui alla Deliberazione del Presidente n. 185 del 25.10.2016 - sulla base degli esiti dell'attività di valutazione della Commissione tecnica provinciale appositamente nominata riunitasi il 29.11.2016, ha provveduto alla liquidazione dei contributi ai Comuni beneficiari individuati per l'anno scolastico 2016/2017, limitatamente al periodo scolastico da settembre a dicembre 2016. Di seguito i progetti approvati e finanziati:

• assistenza educativa specialistica ad personam: 144 per una spesa complessiva per l’a.s. 2016/2017 di € 840.702,20 (liquidati € 345.136,20)

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• trasporto: 90 per una spesa complessiva per l’a.s. 2016/2017 di € 129.606,64 (liquidati € 53.411,56)

• interventi per alunni con disabilità sensoriale: 47 per una spesa complessiva per l’a.s. 2016/2017 di € 128.347,55 (liquidati € 44.869,49)

• servizio tiflologico e tifloinformatico: 25 per una spesa complessiva per l’a.s. 2016/2017 di € 56.510,20 (interamente coperta).

In data 30 novembre 2016 con Decreto n. 12568 la Direzione generale istruzione, formazione e lavoro della Regione Lombardia ha provveduto a liquidare alle Province il riparto del contributo statale per l'anno scolastico 2016/2017.

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MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Programma 07 “Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali” Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Programmazione e governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali” Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Saranno attuati i seguenti interventi:

• Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale • Partecipazione alla programmazione sociale territoriale ed ai Piani di Zona e promozione di una

progettazione territoriale integrata Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti; miglioramento del sistema territoriale di welfare. RISULTATI CONSEGUITI a) Piano provinciale per la formazione e l'aggiornamento degli operatori del welfare territoriale Si tratta di una funzione delegata regionale confermata, di cui non sono ancora certe, tuttavia, le risorse regionali necessarie per lo svolgimento delle attività delegate in capo alla Provincia. Lo strumento di programmazione degli interventi formativi è costituito dal Piano provinciale per la formazione. Dal 2012 è attiva la collaborazione con il Consiglio Regionale dell’Ordine degli Assistenti Sociali in ordine all’accreditamento dei percorsi formativi del Piano Provinciale e il supporto al Gruppo di lavoro territoriale degli assistenti sociali rispetto alla rilevazione del fabbisogno formativo, analogamente a quanto realizzato in altre province lombarde. La Provincia di Cremona, a seguito della sottoscrizione della convenzione con il Consiglio Regionale dell'ordine degli Assistenti Sociali, approvata dal CNOAS Lombardia, è ente autorizzato ad erogare attività formative utili ai fini dell'adempimento dell'Obbligo di Formazione Continua da parte degli Assistenti Sociali. b) Partecipazione alla programmazione sociale territoriale ed ai Piani di Zona e promozione di una progettazione territoriale integrata Il 24.03.2016 è stato presentato al Ministero dell’Interno il progetto denominato “IL TE.L.A.I.O. Territori Lombardi per l'Accoglienza, l'Inclusione e l'Osservazione”, a valere sul Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI) - Avviso Pubblico prot. n. Decr n.19738/2015 del 24/12/2015. Il progetto afferiva all’Obiettivo Specifico 2 – Obiettivo Nazionale 2.3. - Avviso territoriale per la qualificazione dei servizi pubblici a supporto dei cittadini di Paesi Terzi volto a: promuovere le competenze del personale della Pubblica Amministrazione; favorire l’innovazione dei processi organizzativi di accoglienza ed integrazione dei cittadini stranieri; sviluppare reti istituzionali per la gestione dei fenomeni migratori; promuovere l’inclusione dei temi dell’integrazione all’interno della programmazione e dell’attuazione degli interventi di politica sociale; sviluppare azioni di governance multilivello e un approccio integrato alla pianificazione degli interventi. Il progetto ha visto un partenariato diffuso su tutta la Regione, con capofila la Provincia di Mantova, enti partner (dunque con gestione budget specifico) le Province di Cremona, Brescia, Bergamo, Lodi e la Fondazione Ismu, e l’adesione della Città Metropolitana di Milano, delle altre Province lombarde, della Regione Lombardia, di ANCI Lombardia. L’ideazione e la redazione del progetto, unitamente a tutta l’assistenza tecnico-progettuale, si è avvalsa della collaborazione di TECLA, associazione di enti locali e riconosciuta come una Public Equivalent Body ai sensi della direttiva comunitaria 2004/18 fondata nel 1993, con uffici operativi a Roma e Bruxelles; struttura di accompagnamento alla realizzazione di servizi per le politiche europee di area vasta nell’attuazione del ruolo assegnato alle province e alle città metropolitane dalla legge 56/2014. Nel novembre 2016 è stato comunicato l’esito della valutazione del Ministero dell’Interno che ha visto finanziare solo 10 progetti su 93 presentati. Il progetto TELAIO è stato valutato molto bene a giudicare dalla

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posizione in graduatoria, ma non è risultato finanziabile per assenza di fondi. E’ sedicesimo con un punteggio di 69,30, quando l’ultimo progetto finanziato ha 69,96 punti.

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MISSIONE 12 DIRITTI SOCIALI, POLITICHE SOCIALI E FAMIGLIA Programma 08 “Cooperazione e associazionismo” Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Volontariato e associazionismo Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, con particolare riferimento al sostegno e allo sviluppo del volontariato e dell'associazionismo. Saranno attuati i seguenti interventi: - Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo - Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo RISULTATI CONSEGUITI a) Gestione dei Registri del volontariato e dell'associazionismo Nel 2008 sono entrate in vigore la Legge Regionale 14.03.2008 n. 1 “Testo Unico delle leggi regionali in materia di volontariato, cooperazione sociale, associazionismo e società di mutuo soccorso” e la legge regionale 12.03.2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e sociosanitario” che hanno ribadito le competenze delle Province in capo:

7. alla tenuta delle sezioni provinciali del registro regionale delle organizzazioni di volontariato e del registro provinciale delle associazioni e delle associazioni di promozione sociale;

8. all’attività di verifica per il permanere dei requisiti per l’iscrizione nei registri; 9. all’attività di gestione dei bandi biennali regionali per l’assegnazione contributi a sostegno dei

progetti presentati dalle Associazioni e dalle Organizzazioni di Volontariato. Si tratta di una funzione delegata regionale confermata, di cui non sono ancora certe, tuttavia, le risorse regionali necessarie per lo svolgimento delle attività delegate in capo alla Provincia. Al 31.12.2016 risultano iscritte ai rispettivi Registri provinciali: n. 388 organizzazioni di volontariato

• n. 291 appartenenti alla Sezione A (sociale)

• n. 64 appartenenti alla Sezione B (civile)

• n. 33 appartenenti alla Sezione C (culturale) n. 116 associazioni, di cui n. 98 sono Associazioni di Promozione Sociale e n. 18 sono Associazioni senza scopo di lucro, così complessivamente suddivise:

• n. 33 appartenenti alla Sezione A (sociale/civile)

• n. 50 appartenenti alle Sezione B (culturale)

• n. 9 appartenenti alla Sezione C (ambientale)

• n. 1 appartenenti alla Sezione D (relazioni internazionali)

• n. 23 appartenenti alla Sezione E (sport/tempo libero). Tutti gli aspetti relativi alla tenuta delle sezioni provinciali del registro regionale delle organizzazioni di volontariato e del registro provinciale delle associazioni e delle associazioni di promozione sociale e all’attività di verifica, a cadenza annuale, sul permanere dei requisiti per l’iscrizione nei registri è proseguita in modo costante secondo le modalità telematiche regionali in uso dal 2012 (http://www.registriassociazioni.servizirl.it/) con particolare attenzione alla verifica delle schede annuali di mantenimento dei requisiti di iscrizione ai Registri. La scadenza per la compilazione della scheda è stata confermata al 30 Giugno 2016 e la verifica sul mantenimento è stata fatta su tutte le organizzazioni iscritte nei tempi stabiliti dalla Regione. Le organizzazioni cancellate nel corso del 2016 per non aver ottemperato al suddetto obbligo sono state 11. Il nuovo sistema telematico è entrato in vigore, a partire dal febbraio 2013, anche per le richieste di iscrizione ai Registri e per le comunicazioni di variazioni relative alle associazioni ed organizzazioni iscritte. Il Servizio ha garantito consulenze d’ufficio alle organizzazioni che necessitano di un supporto alla compilazione del suddetto questionario e agli approfondimenti del caso.

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Nel corso del 2016, su indicazione della Regione, si è realizzata una verifica puntuale sull’obbligo in capo alle organizzazioni iscritte in merito alla stipula della polizza assicurativa per i volontari, così come previsto dalla Legge Regionale 14.02.2008 n. 1, all'art. 4, comma 6; a seguito della verifica dell’inadempimento sono state cancellate dal registro n. 19 organizzazioni. Riguardo all’iscrizione ai Registri, il Servizio ha svolto, inoltre, oltre alla consueta attività di consulenza per le Associazioni al fine di indirizzarle verso una corretta formulazione della richiesta corredata di tutti i documenti necessari ed al fine di agevolare la scelta di collocarsi all’interno di ciascun registro secondo il proprio esatto profilo, anche l'attività di consulenza rivolta alle associazioni ed organizzazioni circa le nuove modalità di richiesta d'iscrizione e di comunicazione delle variazioni che, da febbraio 2013, devono essere effettuate esclusivamente per via informatica. Circa la tempistica, non esistono scadenze per la presentazione delle richieste di iscrizione. Ma si evidenzia la complessità dell’ambito del Terzo Settore sotto il profilo della corretta configurazione in organizzazione di volontariato o associazione (con, inoltre, la peculiarità dell’associazione di promozione sociale), del costante aggiornamento normativo e dei provvedimenti di controllo da parte dell’Agenzia delle Entrate.

b) Gestione del bando regionale per il volontariato e l’associazionismo Si è in attesa da parte della Regione di una conferma sia su questo ambito della delega che sugli specifici finanziamenti regionali da porre a bando. In particolare, la gestione dei bandi, delegata alle Province, ha comportato finora:

• la pubblicizzazione e promozione dei bandi stessi presso le associazioni ed OdV iscritte ai registri al fine di illustrare i bandi e rispondere alle richieste di chiarimento da parte delle associazioni;

• la raccolta ed il controllo relativamente all’ammissibilità sotto il profilo soggettivo ed oggettivo dei progetti presentati;

• la nomina di una apposita commissione tecnica per la valutazione degli stessi ed il supporto di segreteria durante le riunioni;

• la stesura della relativa graduatoria di merito per la ripartizione dei contributi

• la predisposizione degli atti conseguenti

• la liquidazione degli anticipi e dei saldi su presentazione dell’apposita rendicontazione attestante il regolare svolgimento del progetto.

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MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’ PROGRAMMA 1 Industria, PMI e Artigianato Obiettivo operativo n.1 - Titolo: Gestione di progetti finanziati a valere su fondi strutturali Dirigente Responsabile: Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Il progetto si concentra sui contenuti volti prioritariamente alla conclusione di progetti integrati d’area (PIA) cofinanziati da fondi comunitari. Proprio la possibilità di sviluppare un’azione di marketing territoriale ed anche di coordinamento nei confronti di tutti gli attori interessati o coinvolti nelle logiche di sviluppo economico rappresenta uno degli obiettivi principali e più complessi. A conclusione della precedente programmazione, 2007-2013, il Settore è impegnato nella conclusione delle azioni di sistema del PIA “Il Lago Invisibile” e nelle attività di assistenza ai vari controlli dell’Audit regionale sul territorio su entrambi i PIA finanziati: “Lago Invisibile” e “Isole e Foreste”. I progetti integrati d’area prevedono, in forma complementare fra loro, più tipologie di operazioni, concentrate su una medesima area, la cui finalità è identificata nell’integrazione tra la tutela e la valorizzazione del sistema delle risorse culturali ed ambientali con la possibilità di creare condizioni per lo sviluppo imprenditoriale e la crescita economica. Intensa sarà, nel primo trimestre dell'anno, l'attività di rendicontazione del progetto “Il Lago Invisibile”, attraverso un attento presidio del flusso della documentazione inviata dai partner di progetto. RISULTATI CONSEGUITI Sono state concluse le ultime comunicazioni alla Regione relativamente al monitoraggio dei visitatori dei siti che sono stati oggetto di tutela e valorizzazione sia per il PIA “Lago Invisibile” che per il PIA “Isole e Foreste”. MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’ PROGRAMMA 1 Industria, PMI e Artigianato Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Coordinamento delle politiche locali per lo sviluppo del territorio Dirigente Responsabile: Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI a) Partecipazione a Reindustria Società consortile a responsabilità limitata, a maggioranza pubblica, per il 55% del capitale e per il restante 45% del capitale suddiviso tra numerosi privati: associazioni di categoria, organizzazioni sindacali e banche. La Provincia di Cremona è socia per l’ 11% del capitale della società. b) Sviluppo di progetti con reperimento di risorse attraverso la partecipazione a bandi relativi ad iniziative comunitarie tramite la presentazione di progetti indirizzati allo sviluppo rurale o alla trattazione di argomenti di politica agricola anche con l’istituzione di parternariati con altri Paesi della CE. Lo scopo è di consentire al territorio cremonese di accedere in modo organico a risorse legate ad attività di progettazione nel campo dei fondi strutturali e in particolare delle iniziative comunitarie. Viene confermata per il periodo 2014-2020 l’area GAL Oglio Po nel territorio provinciale in parternariato con parte del territorio mantovano, con costituzione di nuova società per rispondere ai requisiti del bando europeo. RISULTATI CONSEGUITI Nonostante le gravi e importanti ristrettezze economiche che hanno bloccato e prorogato fino all'autunno l'approvazione del Bilancio provinciale di Previsione 2016, l'ente ha assicurato a REI-Reindustria Innovazione S.cons.r.l., che ha cambiato ragione sociale, l'apporto economico previsto. Per quanto riguarda la partecipazione a REI-Reindustria Innovazione S.cons.r.l. si rileva che è in corso di adozione la revisione straordinaria della partecipazione della Provincia in enti e società pubbliche e private di cui all’art.24 D.Lgs. 175/2016 con termine di approvazione entro marzo 2017. La società è stata costituita con la finalità di gestire il piano una volta finanziato. E’ in atto un percorso in Regione e in relazione degli esiti del del finanziamento saranno avviate le procedure per l’incorporazione dell’attuale GAL OglioPo scarl nella nuova società.

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MISSIONE 14 SVILUPPO ECONOMICO E COMPETITIVITA’ Programma 03 Ricerca e innovazione Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Creazione di un hub di ricerca e servizi per il settore agroalimentare -“Cremona Food-Lab” Dirigente Responsabile: dr.Antonello Bonvini RISULTATI ATTESI Il Progetto “Cremona Food-Lab” nasce dall’idea di fornire alle aziende alimentari del territorio cremonese innovazione, ricerca e servizi attivando una rete di collaborazioni tra università/enti di ricerca e impresa. Il progetto si pone come obiettivo generale la creazione di un hub di ricerca e servizi per imprese del settore agro-alimentare al fine di supportarle nell’innovazione di prodotto e di processo, con particolare attenzione alla sicurezza alimentare, profilo nutrizionale, sostenibilità ambientale ed economica, formazione dei quadri dirigenti e del personale. Questo obbiettivo si realizzerà attraverso la creazione di un polo tecnologico nella sede cremonese dell’Università Cattolica del Sacro Cuore con la collaborazione della sede distaccata di Cremona (Porcellasco) del Centro di ricerca per le produzioni foraggere e lattiero-casearie; Il principale risultato atteso è la formazione di un nucleo operativo di un distretto agro-alimentare nella Provincia di Cremona, capace di servire le aziende locali supportando una loro migliore presenza sui mercati esteri, al momento percentualmente minore rispetto alle migliori provincie Italiane, e di attrarre commesse di ricerca da parte di aziende extra-territoriali. L'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha proposto al territorio cremonese di creare un partenariato per la presentazione del progetto a valere sugli Interventi Emblematici Maggiori di Fondazione Cariplo, che per l'anno 2015 sono destinati alle province di Cremona e Novara. La Provincia di Cremona, valutato favorevolmente il progetto, ma considerate le incertezze sul futuro assetto delle competenze e quindi sulla possibilità di realizzare azioni di progetto, intende sostenerlo assumendo il ruolo di ente finanziatore di secondo livello, come descritto nell'articolo 8 dell'accordo RISULTATI CONSEGUITI Nel corso dell’anno la Provincia di Cremona ha approvato il nuovo Accordo per l'attuazione del progetto “Cremona Food Lab ”, progetto candidato a valere sul Bando Emblematici Maggiori 2015 di Fondazione Cariplo, presentato da Università Cattolica e CREA FLC in qualità di partner, da Comune di Cremona e Camera di Commercio Industria e artigianato di Cremona in qualità di partner ed enti cofinanziatori e dalla Provincia di Cremona in qualità di ente cofinanziatore. L’accordo preliminare, sottoscritto dalle parti in data 28 maggio 2015, è stato riformulato in ragione del minor contributo concesso. Si è in attesa della sottoscrizione del nuovo accordo.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 165 di 214

MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 01 “Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro” Obiettivo operativo n. 1 Titolo: Il sostegno e lo sviluppo dei Servizi Per il Lavoro (SPL) Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Saranno attuati interventi inerenti a: a) il potenziamento dei servizi per il lavoro b) il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità c) il mantenimento del sistema informativo lavoro “SINTESI”

RISULTATI CONSEGUITI a) il potenziamento dei servizi per il lavoro L’applicazione del D.Lgs 150/2015 e smi, come prevedibile, ha determinato un impatto significativo sull’attività dei Centri per l’Impiego e del Servizio Inserimento Lavorativo Disabili. È utile ricordare, infatti che, a seguito dell’entrata in vigore del decreto 150, Regione Lombardia ha stipulato con il Ministero del Lavoro una specifica convenzione che ha previsto un periodo transitorio durante il quale è stato necessario integrare il sistema nazionale, che pone al centro dell’attività di erogazione dei servizi per il lavoro i Centri per l’Impiego, e il sistema regionale che, invece, consente agli utenti di rivolgersi indifferentemente ai CpI o agli altri operatori pubblici o privati accreditati. È importante, inoltre, sottolineare che, nonostante l’esistenza in Lombardia di un sistema “duale”, che consente agli utenti di rivolgersi indifferentemente ai CpI o agli altri operatori pubblici o privati accreditati e nonostante la sottoscrizione del "Protocollo tra Provincia di Cremona e operatori accreditati finalizzato a migliorare il raccordo dell’offerta di servizi per il lavoro sul territorio", in provincia di Cremona i CpI e il Servizio Inserimento Lavoro Disabili sono stati scelti dall’81,70% dei lavoratori per la stipula del Patto di Servizio e per l’erogazione delle relative politiche attive. A partire, infatti, dall’entrata in vigore del D.Lgs 150/2015 il Sistema informativo Sintesi della Provincia di Cremona ha registrato l’“ingresso” di complessive 14.239 Dichiarazioni di Immediata Disponibilità (DID) così suddivise:

Domicilio del lavoratore Tipologia DID

Totale complessivo altra DID DID

DID NASPI

CpI di Casalmaggiore 441 466 845 1.752

CpI di Crema 681 1.544 2.621 4.846

CpI di Cremona 1.228 1.592 2.460 5.280

CpI di Soresina 293 554 1.011 1.858

Altro CpI (fuori provincia) 46 323 134 503

Totale complessivo 2.689 4.479 7.071 14.239

Di seguito la tabella riepilogativa degli operatori scelti dai lavoratori per la stipula del Patto di Servizio Personalizzato (PSP) e il dettaglio per la Provincia di Cremona:

Operatore individuato

dal lavoratore

DID

domicilio CpI

provinciali

DID

domicilio altro CpI

(fuori provincia)

TOTALE %

Provincia di Cremona 11.458 175 11.633 81,70%

Altri operatori (tot. 92) 165 36 201 18,30%

I dati appena riportati confermano la necessità di considerare ancora strategico l’obiettivo del potenziamento dei Centri per l’Impiego e del Servizio Inserimento lavorativo disabili anche attraverso il conferimento di incarichi a professionisti esperti nella erogazione di servizi al lavoro rivolti sia alle persone che alle imprese, finanziati con risorse provenienti da:

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- Atto negoziale, siglato tra Regione Lombardia e Provincia di Cremona il 18 giugno 2012; - Piano disabili - Garanzia Giovani - Progetto Quark Di seguito i dati di monitoraggio riferiti alla rilevazione 2016 che, tenuto conto delle modifiche introdotte dal D.Lgs 150/2015, non possono più essere completamente confrontabili con quelli rilevati al 31/12/2015.

Operatore individuato

dal lavoratore

DID

domicilio CpI

provinciali

DID

domicilio altro CpI

(fuori provincia)

TOTALE %

CpI di Casalmaggiore 1.593 47 1.640 14%

CpI di Crema 3.832 60 3.892 34%

CpI di Cremona 4.281 60 4.341 37%

CpI di Soresina 1.469 6 1.475 13%

Ser. Inserimento Disabili 283 2 285 2%

Totale 11.458 175 11.633

Nel corso del 2016 i CpI e il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili hanno sottoscritto complessivamente 8.143 Patti di Servizio ed erogato i seguenti servizi:

Centri per l’Impiego

Servizio Inserimento Disabili

Totale

PSP sottoscritti 7.657 486 8.143

Servizi erogati nell’ambito dei PSP Centri per l’Impiego

Servizio Inserimento Disabili

Totale

Colloquio di informazione orientativa 3.178 285 3.463

Colloquio specialistici 952 15 967

Bilancio attitudinale / delle competenze 326 326

Orientamento e formazione alla ricerca attiva del lavoro

2.453 2.453

Colloquio breve di aggiornamento 1.482 426 1.908

Tutoraggio di tirocini 651 651

Valutazione del potenziale 10 10

Totale 9.042 736 9.778

Con riferimento all’analisi degli esiti occupazionali degli utenti che hanno ricevuto almeno un servizio entro 12 mesi dalla data di erogazione del servizio stesso, si evidenzia che l’estrazione dei dati effettuata in data 09/02/2017 ha rilevato che su n. 8.694 utenti, n. 4.094 hanno sottoscritto almeno un contratto di lavoro. Di seguito la tabella riepilogativa:

n. contratti %

Lavoro a tempo indeterminato 500 11,46%

Lavoro a tempo determinato 3.011 68,98%

Tirocini / borse lavoro 833 19,08%

Altro (parasubordinato, lavoro

autonomo, contratto di agenzia) 21 0,48%

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 167 di 214

Totale complessivo contratti sottoscritti 4.365

E’, inoltre, proseguita l’attività riferita al servizio IDO:

Casalmaggiore Crema Cremona Soresina Totale

n. richieste di personale 78 176 219 35 508

n. promozioni CV 40 140 457 6 643

n. aziende richiedenti 65 122 170 29 386

- di cui aziende nuove 35 69 95 14 212

- di cui aziende fidelizzate 31 53 75 15 174

n. figure professionali richieste

82 203 219 35 539

n. candidati proposti alle aziende

237 863 1.315 227 2.642

n. inserimenti 79 (96%*) 105 (52%*) 200 (91%*) 14 (40%*) 398 (74%*)

* La percentuale è così calcolata: n. assunzioni / n. figure professionali richieste. Si precisa che il dato percentuale comprende, oltre ai candidati inseriti nel MdL a seguito di specifica richiesta da parte del datore di lavoro, anche i candidati inseriti a seguito della promozione dei cv da parte dei CpI anche in assenza di specifica richiesta). Le persone sono state principalmente inserite con contratto a tempo determinato (46%) e attraverso l’attivazione di un tirocinio (37%).

2015 2016 Variazione %

n. richieste di personale 468 508 +8,55%

n. promozioni CV 41 643 +1.468% *

n. aziende richiedenti 342 386 +12,86%

n. inserimenti 216 398 +84,25

* L’attività di promozione dei cv è stata implementata soprattutto a seguito dell’avvio del progetto Quark (05/11/2015) al fine di promuovere i CV dei candidati over45 che hanno aderito al progetto. Sono stati, inoltre, effettuati 978 colloqui di selezione finalizzati all’individuazione dei candidati più adeguati da inviare alle aziende. - Approfondimento tirocini

Nel corso del 2016 sono stati complessivamente attivati 651 tirocini (+ 37% rispetto al 2015) così suddivisi:

CpI di riferimento

n. tirocini attivati

Totale di cui “tirocini di inserimento lavorativo”

Di cui “Tirocini di Formazione e orientamento

Casalmaggiore 92 74 18

Crema 199 117 82

Cremona 305 239 66

Soresina 55 38 17

Le tipologie di utenti per le quali sono stati attivati in misura maggiore i tirocini sono: - donne (54%); - giovani con un’età compresa tra 15 e 29 anni (70%);

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- diplomati (54%); - cittadini italiani (91%). Le aziende ospitanti appartengono in misura maggiore: - all’artigianato-commercio (38%); - alla classe dimensionale delle “piccole imprese” (56%). I tirocini conclusi nel 2016 sono stati 574 di cui 231, pari al 40%, si sono trasformati in un rapporto di lavoro:

CpI di riferimento Totale di cui conclusi con inserimento lavorativo”

Casalmaggiore 74 33 (45%)

Crema 212 99 (43%)

Cremona 244 77 (32%)

Soresina 44 29 (66%)

Le assunzioni hanno riguardato in misura maggiore: - donne (52%); - giovani con un’età compresa tra 15 e 29 anni (80%); - diplomati (56%); - cittadini italiani (92%) Le aziende che hanno assunto appartengono in misura maggiore: - ai settore artigianato-commercio (38%) e industria (29%); - alla classe dimensionale “fino a 15 dipendenti” (68%). Di seguito si riportano le tipologie contrattuali di assunzione al termine del tirocinio:

Tempo indeterminato / Apprendistato 155 (67%)

Tempo determinato ≥ 12 mesi 13 (6%)

Tempo determinato < 12 mesi 55 (24%)

Altro 8 (3%)

- Approfondimento Garanzia Giovani

Nel 2016 i CpI provinciali hanno attivato complessivamente 316 doti così suddivise:

CpI n. doti attivate

Esiti

Inserimento lavorativo ≥ 180gg

Tirocinio ≥ 91 gg Nessuno / Ins. Lav. < 180gg / tirocinio < 91gg

Casalmaggiore 77 22 47 8

Crema 81 36 36 9

Cremona 141 31 95 15

Soresina 17 4 12 1

316 93 190 33

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b) il mantenimento del Sistema di Gestione Qualità In data 5-6 aprile 2016 ha avuto luogo la visita per il Riesame triennale del Sistema di Gestione Qualità da parte di ANCIS Srl. Il relativo rapporto di visita ha confermato i seguenti punti di forza del Sistema stesso: - Competenza e professionalità del personale incontrato/intervistato. - Sistema di indicatori puntuale, costantemente monitorato. Il Settore Lavoro e Formazione, dal 01/10/2016, si è trasferito nella nuova sede sita in p.zza Stradivari 5 presso la Camera di Commercio di Cremona. Si è, quindi, provveduto a richiedere: - ad Ancis la modifica del Certificato di Conformità; - a Regione Lombardia l’accreditamento della nuova sede. c) il mantenimento del sistema informativo lavoro “SINTESI” Per lo svolgimento delle proprie attività, nel corso di tutto il 2016 il personale dei Centri per l’Impiego, dell’Ufficio inserimento lavorativo disabili, del Servizio Politiche del Lavoro e gestione qualità e dell’Ufficio Apprendistato ha continuato ad utilizzare il Sistema Informativo Lavoro “SINTESI”, mantenendo costantemente aggiornate le diverse banche dati, necessarie per l’erogazione dei servizi e l’espletamento delle procedure amministrative. L’Ufficio Sistemi Informativi del Settore, inoltre, ha garantito l’assistenza tecnica per il corretto utilizzo del sistema a vantaggio di tutti gli utilizzatori (i Centri per l’Impiego, tutti i datori di lavoro pubblici e privati del territorio provinciale e tutti gli operatori pubblici e privati dei servizi per il lavoro e formativi accreditati al sistema web), anche attraverso l’apposito servizio di help-desk attivo per tutto l’anno dal lunedì al venerdì. Per rappresentare indicativamente i “volumi” dell’attività svolta, si rileva che al 31.12.2016 risultavano iscritti al sistema SINTESI n. 19.278 datori di lavoro, anche tramite soggetti delegati (consulenti del lavoro, commercialisti, associazioni di categoria); sono state fornite n. 2.323 consulenze finalizzate al corretto utilizzo del Sistema Informativo Lavoro SINTESI; mentre le comunicazioni obbligatorie (COB) trasmesse dal 01.01.2016 al 31.12.2016 ammontano complessivamente a n. 179.683 oltre a n. 973 prospetti informativi previsti dalla L. n. 68/99. L’Ufficio Sistemi Informativi ha, altresì, garantito la costante elaborazione dei dati relativi ai lavoratori e ai rapporti di lavoro nel territorio provinciale, rispondendo alle molteplici richieste di analisi statistiche pervenute da istituzioni, enti locali e altri soggetti pubblici (Prefettura, DTL, ISFOL, Ministero del lavoro, Comuni, Forze dell’Ordine, Camera di Commercio) e privati (Associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori, Associazioni rappresentative degli interessi dei disabili, Operatori pubblici e privati accreditati ai servizi per il lavoro e formativi, Agenzie di lavoro interinale e altri enti privati). E’ proseguita, altresì, la costante interazione con le altre Province lombarde attraverso il Tavolo tecnico appositamente costituito e, in primis, con la Provincia di Milano che funge da “capofila”, coordinatore e referente principale nell’attività di manutenzione, aggiornamento (tecnologico e normativo) e implementazione del sistema SINTESI: Tavolo che rappresenta anche il punto di riferimento per il confronto con i responsabili del Sistema Informativo Lavoro della Regione Lombardia, la quale dispone di sistemi informativi diversi da SINTESI e dal portale nazionale CLIC LAVORO per la gestione dei propri interventi/banche dati (sistema GEFO, sistema SIAGE). In particolare, nel corso del 2016 si è provveduto a:

• gestire il passaggio di consegne ai nuovi fornitori del servizio di assistenza sistemistica e del servizio di manutenzione correttiva ed evolutiva del sistema "Sintesi" (Zerouno Informatica Spa di Brescia quanto al servizio di assistenza sistemistica e Digid Spa di Roma quanto al servizio di manutenzione correttiva ed evolutiva);

• ristrutturare le procedure amministrative informatizzate tramite il sistema "Sintesi" alla luce delle circolari regionali e ministeriali conseguenti alla pubblicazione del Jobs Act con particolare riferimento allo stato di “disoccupato” e alla dichiarazione di immediata disponibilità (DID);

• progettare e ristrutturare le procedure amministrative informatizzate tramite il sistema "Sintesi" per l'avvio del Piano provinciale per l'occupazione dei disabili 2015, alla luce delle nuove indicazioni

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 170 di 214

regionali, oltre che alla luce delle nuove indicazioni emergenti dalle circolari ministeriali conseguenti alla pubblicazione del Jobs Act con particolare riferimento ai lavoratori disabili e a quanto previsto dai relativi decreti attuativi (D.Lgs nn. 150/2015 e 151/2015);

• gestire il passaggio di consegne ai nuovi fornitori del servizio di manutenzione della parte hardware e software del sistema "Sintesi" (C2 di Cremona): tale attività si è protratta rispetto al termine previsto a causa del concomitante periodo di ferie estive della generalità delle aziende del settore; tale periodo comprensibilmente ha imposto una sia pur contenuta dilatazione della durata delle procedure amministrative di individuazione dei nuovi fornitori: dilatazione in ogni caso mirata al positivo ed efficace esito delle stesse (determinazione dirigenziale n. 309 del 02.09.2016);

• gestire la fase di proroga tecnica del servizio di manutenzione correttiva ed evolutiva del sistema "Sintesi" (Digid Spa di Roma, determinazione dirigenziale n. 529 del 05.12.2016), nelle more dell’espletamento della procedura di gara per la ripetizione di servizi analoghi, indetta dalla Città Metropolitana di Milano per conto del partenariato aderente al progetto “Sintesi”;

• gestire le procedure di gara per l’individuazione del nuovo fornitore del servizio di assistenza sistemistica (C2 di Cremona, determinazione dirigenziale n. 561 del 12.12.2016), del nuovo fornitore del servizio di assistenza firewall (Netpharos di Avellino, determinazione dirigenziale n. 568 del 13.12.2016) e dei nuovi fornitori delle attrezzature informatiche che si è reso necessario acquistare ex novo, anche a seguito della rottura di attrezzature in esercizio (C2 quanto a n. 2 switch, determinazione dirigenziale n. 587 del 14.12.2016; Team Memores di Piacenza quanto a n. 1 storage, determinazione dirigenziale n. 590 del 14.12.2016).

MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 01 “Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro” Obiettivo operativo n. 2 Titolo: Il coordinamento dei C.p.I. sotto il profilo amministrativo e la gestione delle funzioni amministrative derivanti dalla legislazione vigente (D.Lgs n. 150/2015, L.R. n. 22/06) Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Sono stati attuati interventi inerenti a:

a) il mantenimento del sistema di accreditamento b) il coordinamento amministrativo dei Centri per l’Impiego c) il finanziamento delle spese di funzionamento dei CPI

RISULTATI CONSEGUITI a) il mantenimento del sistema di accreditamento Il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili e Coordinamento Centri per l’impiego ha curato la gestione delle procedure dirette a garantire il mantenimento dell’accreditamento delle sedi dei quattro Centri per l’impiego provinciali e dell’Ufficio Inserimento Lavorativo Disabili per l’erogazione dei servizi al lavoro, ai sensi della L.R. n. 22/2006. A tal fine nel 2016 sono stati effettuati 131 controlli ed aggiornamenti di informazioni registrate sul sistema informatico regionale Ge.Fo ed ulteriori 67 adempimenti amministrativi, per lo più assolti in modalità telematica. In particolare, per ciascuna sede operativa, si è proceduto all’aggiornamento periodico dei curricula del personale interno e/o dei professionisti incaricati e all’aggiornamento periodico della documentazione cartacea relativa alla corretta funzionalità e sicurezza di impianti e locali, in collaborazione con l’ RSPP dell’Ente. Si è, inoltre, cooperato con il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità al fine di concordare ogni intervento necessario a garantire la corretta gestione dei servizi al lavoro erogati dai Centri per l’impiego e dall’Ufficio Collocamento Disabili, introducendo le modifiche rese necessarie da interventi normativi (in particolare dai decreti attuativi del Jobs Act) o suggerite dall’esperienza maturata dagli operatori.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 171 di 214

Si ricorda, infatti, che il mantenimento della certificazione di qualità è condizione necessaria per il mantenimento dell’accreditamento. Contestualmente al trasferimento degli uffici del Settore Lavoro e Formazione dalla sede di via Dante 134, sono stati attivati i contatti con i preposti uffici regionali per valutare le procedure da adottare, nell’anno 2017, ai fini dell’accreditamento della nuova sede di piazza Stradivari 5. b) il coordinamento amministrativo dei Centri per l’Impiego L’intervento di riforma del mercato del lavoro e delle politiche del lavoro introdotto dalla legge delega n183/2014 ( Jobs Act) e dai correlati decreti attuativi, in particolare:

• il d.lgs. 14 settembre 2015 n. 150 che introduce un nuovo modello di governance dei servizi per l’impiego e delle politiche attive del lavoro;

• il d.lgs. 14 settembre 2015n. 151 recante misure di razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti a carico di cittadini ed imprese, che tra l’altro ha introdotto significative modifiche alle disciplina del collocamento mirato di cui alla Legge n. 68/99 . ha richiesto nel 2016 un costante approfondimento delle disposizioni normative nazionali e regionali oltre che la continuativa partecipazione ai numerosi tavoli tecnici tra Regione Lombardia, Province e Città metropolitana convocati per individuare, analizzare e affrontare le criticità di carattere giuridico, economico, informatico ed operativo derivanti dall’applicazione delle nuove norme, anche per quanto concerne l’attuazione delle misure di politica attiva nazionali e regionali ( Garanzia Giovai e Dote lavoro) o collegate a progetti finanziati da risorse private (progetto Quark) Nello specifico, tra i due atti citati, il d.lgs. n. 150/2015 è quello che ha generato un maggior impatto sui Centri per l’impiego provinciali e richiede tuttora un grande impegno organizzativo, in un contesto ancora caratterizzato sia da limitati, incompleti interventi chiarificatori da parte degli organismi preposti sia dall’utilizzo di procedure operative che richiedono il contemporaneo utilizzo di diversi sistemi informatici tra loro non ancora cooperanti. Si è quindi proceduto, nel corso del 2016, in sinergia con il Servizio Politiche del lavoro e gestione qualità, a definire, monitorare ed aggiornare periodicamente le procedure operative dei Centri per l’impiego, al fine di armonizzare il più possibile l’applicazione delle nuove norme, garantendo, inoltre , al Settore, ai Centri per l’impiego, ad altri Servizi provinciali e all’utenza (cittadini, imprese, altre P.A.) il necessario supporto informativo e interpretativo. c) il finanziamento delle spese di funzionamento dei CPI Si è provveduto, nel 2016, a sostenere le spese di funzionamento delle sedi dei Centri per l’impiego del territorio provinciale che vengono messe a disposizione dai Comuni di Cremona, Crema e Soresina. In particolare, a seguito della ricezione in data 09/02/2016 di idonea documentazione attestante le spese, è stata liquidate con decreto dirigenziale n. 48 del 09/02/2016 al Comune di Crema la somma di €.11.145,38 quale rimborso degli oneri condominiali sostenuti per l’immobile sede del Centro per l’impiego per il periodo 2014/2015. Nel mese di dicembre 2016 lo stesso Ente è stato sollecitato a segnalare l’ammontare delle spese sostenute in corso d’anno. Il Comune di Cremona non ha avanzato nel 2016 alcuna richiesta di rimborso per le spese di funzionamento del Centro per l’Impiego del capoluogo Lo stesso dicasi per quanto riguarda il Centro per l’impiego di Soresina, i cui locali sono concessi in comodato d’uso gratuito alla Provincia da parte del Comune di Soresina, che ha sempre provveduto a sostenere anche le spese di funzionamento senza chiedere rimborsi.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 172 di 214

MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 01 “Servizi per lo sviluppo del mercato del lavoro” Obiettivo operativo n. 3 Titolo: L’Osservatorio provinciale per il mercato del lavoro Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Proseguirà l’impegno per l’Osservatorio del mercato del lavoro, finalizzato a disporre di analisi approfondite in ordine alla situazione del mercato del lavoro locale e ad acquisire elementi indispensabili per un’efficace programmazione dei servizi e delle politiche per il lavoro. Soprattutto in una situazione di crisi occupazionale quale quella attuale, è indispensabile disporre di conoscenze condivise, che possano costituire una base comune di partenza per confronti proficui sulle politiche da programmare: confronti che potranno avere luogo sia in sedi istituzionali sia in contesti di volta in volta appositamente deputati al confronto sui temi legati alla crisi economica e occupazionale, come il Tavolo di governance delle politiche attive e passive per il lavoro e i singoli tavoli costituiti per la gestione delle crisi aziendali. Ciò si pone pienamente in linea con quanto previsto dalla legge regionale n. 22/2006 che ha istituito l’osservatorio regionale per il mercato del lavoro presso ARIFL (Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro) e ha previsto che tutte le Province istituiscano Osservatori provinciali sul mercato del lavoro che si coordinino con l’osservatorio regionale. Nella sua missione l’Osservatorio sarà supportato dal CRISP (Centro di Ricerca Interuniversitario sui Servizi di pubblica utilità alla Persona della Facoltà di scienze statistiche dell’Università degli studi di Milano Bicocca che si occupa di rielaborazione e analisi dei dati sul mercato del lavoro a livello regionale per incarico dell’Osservatorio Regionale sul Mercato del Lavoro, costituito presso ARIFL), grazie al quale si potrà valorizzare ancor meglio la banca dati COB e approfondire, in particolare, la conoscenza delle dinamiche di ingresso dei giovani nel mercato del lavoro. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016, anche con la partecipazione del CrForma di Cremona, è proseguita la collaborazione della Provincia con il CRISP (Centro di Ricerca Interuniversitario sui Servizi di Pubblica utilità alla Persona) dell’Università degli studi di Milano Bicocca che ha portato all’elaborazione del rapporto annuale sul mercato del lavoro provinciale nel 2015. Il rapporto annuale si basa sull’analisi dei dati ufficiali ISTAT (c.d. Forze di lavoro provinciali) e i dati amministrativi messi a disposizione dalla banca dati COB, rispetto alla quale, appunto, il CRISP detiene integralmente in esclusiva il knowhow tecnologico indispensabile e già svolge l'attività di "normalizzazione" dei dati a livello regionale, oltre ad aver già sviluppato collaudati metodi di indagine – particolarmente tempestivi ed efficaci – sia per la Regione sia per altre Province lombarde. L’analisi fotografa il mercato del lavoro locale sotto diversi aspetti, quantitativo (n. rapporti di lavoro avviati/cessati) e qualitativo (tipologia di lavoratori coinvolti sotto il profilo del genere, dell’età, della cittadinanza; tipologia contrattuale, a tempo indeterminato o a termine; settore produttivo di riferimento; livello skills dei profili impegnati), con attenzione alla diversa situazione delle quattro aree di competenza dei Centri per l’Impiego provinciali (Cremona, Crema, Soresina e Casalmaggiore). Tutto il materiale documentale prodotto è stato diffuso tramite la pubblicazione sul sito internet della Provincia (sezione dedicata all'Osservatorio Provinciale sul Mercato del Lavoro) e tramite la diffusione mediante mailing list dedicata che comprende, fra l’altro, la Camera di Commercio, le associazioni di categoria dei datori di lavoro e dei lavoratori, istituti di credito locali e non, operatori dei servizi per il lavoro e dei servizi formativi accreditati nel territorio provinciale e istituzioni scolastiche. Inoltre, grazie all’impegno esclusivo di risorse umane interne dotate di specifica ed adeguata professionalità, è stata anche portata avanti l’attività di reportistica in risposta alle molteplici richieste di dati e informazioni sul mercato del lavoro locale (stati occupazionali, iscritti nelle banche dati dei Centri per l’Impiego provinciali, dinamiche occupazionali registrate dalle COB): sono complessivamente 13 i rapporti trasmessi a vari enti pubblici e privati richiedenti.

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MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 02 “Formazione professionale” Obiettivo operativo n. 1 Titolo: Programmazione ed erogazione di servizi di orientamento scolastico e professionale e partecipazione ad iniziative correlate Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Saranno attuati i seguenti interventi:

a) interventi di orientamento

b) sistema territoriale dell’orientamento permanente

c) implementazione e aggiornamento della guida orientativa on-line

d) progetto “Identità al lavoro”

e) alternanza scuola-lavoro

RISULTATI CONSEGUITI a) interventi di orientamento La Provincia nel 2016 ha erogato, con risorse umane interne, complessivamente i seguenti servizi di orientamento:

• interventi personalizzati sul corretto metodo di studio rivolti a studenti frequentanti il secondo ciclo di istruzione, con la presenza dei rispettivi genitori, per un totale complessivo di 5 ore;

• 4 interventi di ricerca attiva del lavoro rivolti alle classi finali di alcuni istituti scolastici del territorio (IIS “Romani” ed ente di formazione Santa Chiara di Casalmaggiore), coinvolgendo un totale di 4 classi e 67 alunni;

• 1 incontro di informazione orientativa rivolto alle famiglie degli alunni delle classi finali delle scuole secondarie di primo grado, finalizzato a supportare i genitori nella scelta dei figli in merito al percorso scolastico/formativo dopo la terza media.

• 5 laboratori sul tema della scelta della scuola superiore, a cui hanno partecipato 5 classi per un totale di 107 alunni di terza media, finalizzati a rendere i ragazzi maggiormente consapevoli rispetto alle conseguenze delle loro decisioni, all’importanza di adattarsi ai cambiamenti e alla necessità di pianificare le proprie scelte imparando a valutare risorse, vincoli, aspettative e interessi.

Tutte le attività di orientamento hanno previsto, al termine dell’erogazione del servizio, la somministrazione di un questionario di soddisfazione (anonimo), così come richiesto dalla certificazione di qualità dei servizi di orientamento. Nella quasi totalità dei questionari, il giudizio complessivo relativo all’intervento è risultato positivo. b) sistema territoriale dell’orientamento permanente A seguito della DGR n. 2191 del 25/07/2014 e successivo decreto attuativo n. 11338 del 01/12/2014, che hanno disciplinato il sistema regionale dell’orientamento permanente, la Provincia di Cremona ha costituito, nel 2015, una Rete territoriale, composta da 93 soggetti tra pubblici e privati, che ha predisposto un Piano d’Azione poi presentato alla Regione per il relativo finanziamento, ammontante a € 36.310,70. Gli interventi previsti dal Piano d’Azione e realizzati nel corso del 2016 sono i seguenti:

1. servizi di orientamento specialistico rivolti al sistema scolastico e formativo provinciale organizzati dai Comuni di Cremona, Crema e Casalmaggiore e dalla Camera di Commercio;

2. intervento formativo sul tema “Punti polifunzionali per l’erogazione dei servizi di orientamento permanente”;

3. prosecuzione del progetto “Identità al lavoro” per l’anno scolastico 2015/2016 (si veda la successiva lettera d).

Per quanto riguarda il primo punto, è stato stipulato uno specifico Accordo, sottoscritto in data 10/03/2016, tra la Provincia di Cremona, i Comuni di Cremona, Crema, Casalmaggiore e la Camera di Commercio I.A.A. di Cremona, nell’ambito del quale, al fine di supportare i soggetti firmatari per l'attuazione dei servizi specialistici previsti, la Provincia ha riconosciuto i seguenti importi:

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 174 di 214

• € 5.500,00 al Comune di Cremona,

• € 5.500,00 al Comune di Crema,

• € 1.300,00 al Comune di Casalmaggiore,

• € 1.000,00 alla Camera di Commercio di Cremona. In particolare: � il Comune di Cremona, attraverso la propria Agenzia Servizi Informagiovani, ha realizzato, da aprile a

novembre 2016, con la collaborazione di operatori specializzati, diversi interventi di orientamento dedicati agli studenti degli Istituti della scuola secondaria di 1° e di 2° grado della città e alle loro famiglie, per un totale di 105 ore così suddivise:

- colloqui individuali di orientamento/riorientamento per ragazzi e famiglie delle scuole secondarie di primo grado per un totale di 53 ore;

- interventi di gruppo finalizzati all’elaborazione del curriculum vitae e alle tecniche di ricerca attiva del lavoro presso alcune scuole secondarie di 2° grado, per un totale di 44 ore;

- interventi di gruppo di informazione orientativa realizzati presso una scuola secondaria di 2° grado per un totale di 8 ore.

Complessivamente gli interventi del Comune hanno coinvolto, tra studenti, docenti e genitori, 476 persone. I questionari di valutazione somministrati hanno permesso di registrare, nella quasi totalità, un risultato positivo sia da parte degli studenti che hanno usufruito dei colloqui individuali, sia da parte degli studenti delle scuole secondarie che hanno partecipato agli incontri di orientamento.

� Il Comune di Casalmaggiore ha coinvolto, nel mese di novembre 2016, gli Istituti della scuola secondaria di 1° e di 2° grado e, con la collaborazione dei rispettivi referenti, ha formulato un progetto per l’orientamento/riorientamento scolastico ad integrazione delle attività già programmate da ogni singolo Istituto. Il Comune di Casalmaggiore, per l’erogazione di tali servizi, si è avvalso di operatori specializzati dell’Agenzia Servizi Informagiovani del Comune di Cremona che hanno svolto:

- interventi di “accompagnamento alla scelta” per i ragazzi delle terze medie, - colloqui individuali di riorientamento scolastico, della durata di un’ora ciascuno, per gli studenti

delle prime classi della scuola di secondo grado, finalizzati alla definizione dell’iter personale, formativo e professionale.

Sono state, pertanto, erogate 10 ore di interventi di gruppo per gli studenti delle 3 scuole medie (“Diotti”, “Marconi,” “S. Giovanni Bosco”) e 15 ore di colloqui individuali nelle due scuole superiori (IIS “Romani” ed ente di formazione S. Chiara), per un totale di 25 ore, con il coinvolgimento complessivo di 166 studenti. I questionari di valutazione dell’intervento somministrati hanno permesso di registrare, nella quasi totalità, un risultato positivo sia da parte dei docenti delle scuole medie, sia da parte degli studenti delle scuole superiori.

� il Comune di Crema, con la collaborazione dell'Associazione Insieme per la Famiglia ONLUS, ha realizzato, nella prima parte dell'anno scolastico 2016/2017, interventi di orientamento con le classi terze degli istituti secondari di 1° grado della città di Crema centrati sul tema della scelta della scuola superiore. Al progetto in parola, dal titolo “Facciamo il Punto”, hanno aderito l’I.C. Crema 1, con la scuola media “Vailati” e l’I.C. Crema 3, con la scuola media “Galmozzi”, entrambe con le rispettive classi terze. Il progetto, della durata complessiva di 173 ore, ha coinvolto:

- gli alunni, attraverso attività finalizzate a promuovere in loro la consapevolezza del processo decisionale,

- gli insegnanti con incontri formativi per accompagnare in modo più efficace gli studenti, - le famiglie sostenendole nel loro ruolo di supporto della scelta dei figli.

Complessivamente le classi interessate al progetto sono state 10, gli alunni 252, gli insegnanti 35, i genitori 110. I questionari di gradimento, somministrati sia agli insegnanti sia ai genitori, hanno registrato una valutazione positiva al 100%.

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Oltre agli interventi specialistici realizzati nelle Istituzioni Scolastiche, è stato proposto sia alle famiglie sia agli insegnanti di partecipare agli incontri previsti all’interno dell’evento LINK (iniziativa di orientamento scolastico per la scelta dopo la terza media), per un totale di 6 ore. I questionari di valutazione dell’intervento somministrati hanno permesso di registrare, nella quasi totalità, un risultato positivo. Complessivamente, quindi, il Comune di Crema ha realizzato interventi per un monte ore pari a 179 ore.

� la Camera di Commercio di Cremona si è dedicata alla realizzazione di interventi di orientamento di gruppo finalizzati all’auto-imprenditorialità e alla creazione d’impresa, condotti da operatori specializzati della propria Azienda Speciale Servimpresa e rivolti a studenti del sistema scolastico e formativo provinciale. In particolare sono stati realizzati interventi per un totale di 20 ore, coinvolgendo 236 studenti degli istituti scolastici/formativi: Enaip Lombardia di Cremona, IIS “Sraffa” di Crema e Istituto Professionale “Ala Ponzone Cimino” di Cremona. Al termine di ciascun intervento sono stati somministrati, a tutti gli studenti, i questionari di valutazione dell’incontro che hanno registrato, complessivamente, un buon livello di gradimento sia delle iniziative sia della conduzione del docente.

Le attività affidate ai soggetti firmatari dell’Accordo sono state regolarmente realizzate e verranno liquidate nell’anno 2017 con appositi provvedimenti. In merito al tema dei “Punti polifunzionali” è stato conferito, con determinazione dirigenziale n. 706 del 16/12/2015, un apposito incarico professionale (protocollo provinciale n. 4445/2016) ad un esperto per la realizzazione di un intervento formativo volto alla promozione e sviluppo dei punti polifunzionali per l’erogazione di servizi di orientamento permanente sul territorio provinciale, per un importo pari a € 1.005,70, liquidato al termine della realizzazione delle attività con apposito provvedimento. Tale intervento, di tipo seminariale, rivolto ai membri dello Staff Tecnico della Rete e finalizzato a presentare le caratteristiche e le modalità organizzative necessarie per il funzionamento di queste realtà, si è sviluppato in due incontri di formazione, realizzati in data 22/04/2016 e in data 27/05/2016. Si è tenuto, inoltre, in data 20/07/2016, un ulteriore incontro, rivolto ai soli funzionari provinciali, finalizzato ad approfondire ulteriormente le azioni necessarie per un maggiore coinvolgimento territoriale sulle tematiche dell’orientamento. In particolare, si è posta attenzione alla realtà delle istituzioni scolastiche, delle quali si è percepita la difficoltà a progettare azioni orientative nella prospettiva dell’orientamento permanente. A tale proposito sono state discusse con l’esperto le piste di lavoro concertate dallo Staff Tecnico relativamente ad un progetto di coinvolgimento delle scuole. Nel periodo compreso tra gennaio e giugno 2016, infatti, si sono tenuti sei incontri dello Staff Tecnico, durante i quali è emersa, come prima proposta, quella di acquisire una maggiore conoscenza del sistema provinciale dell’orientamento permanente, con particolare riguardo alle scuole in quanto soggetti decisivi su questa tematica. Per tale motivo si è ritenuto di avviare un progetto che coinvolgesse le scuole di primo e secondo ciclo, al fine di riflettere, con i loro rappresentanti, su alcune questioni rilevanti per l’orientamento permanente. Il progetto è stato formulato in due fasi: la prima dedicata agli incontri singoli con gli istituti comprensivi e le scuole medie parificate; la seconda con le scuole superiori. La prima fase del progetto è stata avviata in data 13/09/2016 e conclusa in data 12/12/2016 per un totale di 31 incontri. Durante gli incontri è stato possibile evidenziare livelli differenti di consapevolezza e di atteggiamento nei confronti del tema “orientamento permanente”. Al termine degli incontri verrà realizzato un report di restituzione degli esiti relativi alla prima fase del progetto che verrà presentato, entro marzo 2017, a tutti gli istituti comprensivi e scuole medie parificate coinvolte. Il progetto, inoltre, proseguirà, nel corso del 2017, con il coinvolgimento delle scuole del 2° ciclo di istruzione sempre con l’obiettivo di stimolare, con i rispettivi rappresentanti, un confronto e una riflessione comune sulle azioni di orientamento permanente avviate o da avviare nel sistema scolastico locale.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 176 di 214

c) implementazione e aggiornamento della guida orientativa on-line A seguito della definizione della nuova offerta formativa per l’a.s. 2016/2017, approvata dalla Regione nel dicembre 2015, si è provveduto ad aggiornare la guida on-line rispetto ai nuovi percorsi programmati e a quelli non più attivabili. Ulteriori modifiche e implementazioni sono state introdotte ai testi, anche a seguito di aggiornamenti intervenuti su vari argomenti trattati nella guida. Si è, inoltre, ritenuto opportuno valutare un adeguamento della guida on-line, alla luce delle evoluzioni tecnologiche relativamente ai canali di comunicazione più diffusi e al fine di rendere la guida il più possibile fruibile da parte della platea di destinatari privilegiati, rappresentati dagli studenti e dalle loro famiglie. Con determinazione dirigenziale n. 236 del 17/06/2016 è stato, pertanto, assegnato un incarico ad un professionista esterno per l’implementazione evolutiva del sito che ospita la guida, al fine di garantire sia l'accessibilità alle informazioni, sia l'usabilità degli strumenti di consultazione delle stesse, anche tramite dispositivi con sistemi di visualizzazione alternativi ai personal computer come, per esempio, smartphone e tablet. L’incarico ha previsto un importo complessivo pari a € 11.038,56, liquidato con apposito provvedimento al termine dell’attività svolta. d) progetto “Identità al lavoro” Il progetto in parola è stato avviato nel 2013 nell’ambito delle azioni previste dall’Atto negoziale tra Regione Lombardia e Provincia – Ambito istruzione e formazione, che ha finanziato le prime due edizioni, mediante l’affidamento di un incarico professionale ad un formatore esperto. L’idea del progetto, fin dall’inizio condivisa con l’Ufficio Scolastico Territoriale, è nata a seguito degli interventi realizzati dalla Provincia in materia di orientamento e di ricerca attiva del lavoro, durante i quali si è evidenziato un disallineamento tra la rappresentazione che gli studenti in uscita dai percorsi del secondo ciclo di istruzione mostrano di avere nei confronti del mondo del lavoro e la realtà del contesto socio-professionale di riferimento. Si è, pertanto, ritenuto di intervenire con specifici laboratori formativi, tenuti dall’esperto appositamente incaricato, finalizzati ad approfondire, con il personale docente delle istituzioni scolastiche e formative e con gli operatori provinciali dell'orientamento, il tema delle competenze trasversali necessarie a supportare i processi decisionali degli studenti nella costruzione dei loro percorsi professionali. Alla formazione del personale docente si è affiancata la formazione rivolta agli studenti, sviluppata in appositi laboratori e realizzata in parte dai docenti formati, in parte dal formatore incaricato. La realizzazione di una terza edizione del progetto Identità al lavoro, realizzata nell’a.s. 2015/2016, finalizzata a consolidare e rafforzare ulteriormente l'iniziativa, estendendola ad una più ampia platea di partecipanti, come richiesto da molti soggetti del territorio, è stata resa possibile grazie al Piano d’Azione sull’orientamento permanente finanziato dalla Regione Lombardia (si veda la precedente lettera b). Con apposito decreto dirigenziale n. 772 del 17/12/2015 è stato, pertanto, prorogato l’incarico, precedentemente affidato al medesimo esperto, al fine di proseguire gli interventi di formazione riguardanti la terza edizione del progetto. A tale nuova edizione hanno aderito complessivamente 16 istituzioni scolastiche e formative di seguito elencate:

- per il territorio cremonese, Scuola edile cremonese, Istituto Professionale “Ala Ponzone Cimino” di Cremona, IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Lombardia, Liceo Artistico Munari – Sede di Cremona, IIS Torriani, IIS Einaudi;

- per il territorio cremasco, IIS Racchetti - Da Vinci, I.S.P.E. Istituto Superiore Professionale Europeo, Istituto Professionale “Marazzi” di Crema, Istituto delle Suore della Sacra Famiglia di Soncino, Ente di formazione Sacra Famiglia di Soncino, IIS Galilei, Liceo Artistico Munari – Sede di Crema;

- per il territorio casalasco, IIS Romani e Istituto Santa Chiara. Rispetto all’edizione precedente le nuove istituzioni scolastiche aderenti sono state 3 (l’IIS “Torriani” e l’IIS “Einaudi” di Cremona e IP Marazzi di Crema) e, al fine di supportarle nell’organizzazione di quanto necessario per rendere il più proficuo possibile la partecipazione dei docenti e degli studenti al progetto, è stata riconosciuta, con determinazione dirigenziale n. 652 del 10/12/2015, ad ogni istituzione scolastica la somma di € 500,00, liquidata con appositi provvedimenti per un totale complessivo di € 1.500,00.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 177 di 214

Complessivamente la terza edizione del progetto ha coinvolto 520 studenti di 24 classi (classi quarte del sistema scolastico e classi terze e quarte del sistema di IeFP) in 23 laboratori e 27 insegnanti, per un totale di 547 destinatari. I relativi laboratori – della durata variabile di 16/22 ore a seconda della personalizzazione individuata dalle singole istituzioni scolastiche/formative – sono stati avviati negli ultimi mesi del 2015 e conclusi nel mese di marzo 2016. L’iniziativa ha visto anche la partecipazione di altri soggetti: 10 operatori dei servizi al lavoro, 1 orientatore, 1 formatore e diversi testimoni esterni (ex studenti e rappresentanti del mondo del lavoro) intervenuti durante i laboratori con gli studenti. Al fine di sensibilizzare e coinvolgere il territorio sui temi affrontati dal progetto, si sono realizzate, inoltre, due specifiche azioni.

- La prima ha riguardato la sperimentazione di un intervento formativo, tenutosi in data 12 aprile 2016, rivolto ad un gruppo di famiglie di studenti che avevano partecipato alla 3^ edizione del progetto. L’incontro ha visto la partecipazione di 19 genitori che hanno espresso una valutazione positiva del progetto pari al 100%.

- La seconda azione ha riguardato la realizzazione, sempre nel mese di aprile 2016, di due seminari (uno a Cremona il 12/04/2016 e uno a Crema il 14/04/2016), finalizzati a presentare gli esiti della terza edizione del progetto “Identità al lavoro”. Ai due eventi sono stati convocati tutti gli operatori del sistema territoriale dei servizi di istruzione, formazione e lavoro. Durante i seminari i docenti e gli studenti delle classi coinvolte hanno presentato le proprie riflessioni maturate durante il progetto, anche attraverso la presentazione di elaborati, video e performances ideati dagli studenti stessi. Complessivamente ai due eventi pubblici hanno partecipato 438 persone, tra studenti, docenti, rappresentanti di istituzioni, parti sociali, etc.

e) alternanza scuola-lavoro La legge n. 107 del 13/07/2015 (cosiddetta “La buona scuola”) ha introdotto ulteriori importanti novità in materia di alternanza scuola-lavoro. In particolare, oltre all’obbligatorietà per tutte le istituzioni scolastiche di organizzare percorsi in alternanza per tutti gli studenti a partire dalle classi terze, ha istituito con l’art. 41, a decorrere dall'anno scolastico 2015/2016, presso le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura il Registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro. La CCIAA della Provincia di Cremona, quindi, ora competente sulla materia, il 28/06/2016 ha indetto una riunione con tutti gli enti istituzionali e le parti sociali. In quell’occasione la Camera ha proposto di riavviare i lavori del Gruppo interistituzionale coordinato dalla Provincia dal 2011 al 2014 e composto dai rappresentanti dell’UST di Cremona, di Servimpresa Azienda Speciale della CCIAA, dell’ASL Cremona – Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, della Direzione Territoriale del Lavoro di Cremona, dell’INAIL e dell’INPS di Cremona. Tale gruppo aveva, infatti, condiviso il documento “Alternanza scuola-lavoro: strumenti e materiali”, quale strumento rivolto alle istituzioni scolastiche/formative e alle aziende per la progettazione, la corretta attuazione e il controllo dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, nel rispetto della normativa di riferimento, con particolare riguardo alla modulistica e agli aspetti legati alla formazione in materia di salute e sicurezza e alla sorveglianza sanitaria. Il documento necessita, ora, alla luce delle recenti innovazioni normative e in particolare delle indicazioni introdotte dalla “Giuda operativa per la Scuola” - approvata dal MIUR il 5 ottobre 2015, di una revisione. L’emergente necessità è quella di verificare se alla luce delle novità introdotte gli accordi territoriali contenuti nel documento citato siano ancora oggi ratificabili o se è piuttosto opportuno elaborare soluzioni differenti. Per non vanificare l’esperienza pregressa la Provincia ha dato la propria disponibilità per la prosecuzione dei lavori del Gruppo interistituzionale. Durante il medesimo incontro è stato presentato il prototipo del portale del Registro dell’alternanza scuola lavoro, progettato da Infocamere. Il registro è andato a regime a settembre 2016 e alla fine dell’anno risultavano iscritte per la provincia di Cremona 7 aziende.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 178 di 214

Riconoscendo il valore educativo ed orientativo dell’alternanza scuola-lavoro ci si è, inoltre, proposti come soggetto ospitante per gli studenti del Liceo Manin di Cremona. A tale proposito si è quindi tenuta una prima riunione in data 07/11/2016 con la Dirigente Scolastica e la referente per l’alternanza della scuola, durante la quale sono stati assunti i primi accordi per la realizzazione dell’esperienza da realizzarsi nel 2017. In particolare, si sono ipotizzati il numero degli studenti da accogliere, i periodi dell’anno e i contenuti di massima del progetto formativo. Nel corso dei prossimi mesi si approfondiranno gli aspetti della progettazione di dettaglio, le modalità operative e le procedure amministrative. MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 02 “Formazione professionale” Obiettivo operativo n. 2 Titolo: La formazione professionale degli apprendisti e le attività collaterali Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Sarà attuato il seguente intervento: Programmazione e gestione dell’offerta pubblica di servizi formativi per

l’apprendistato. A seguito dell'introduzione dell'obbligatorietà della formazione per gli apprendisti volta all'acquisizione di una qualifica professionale al termine di un periodo di lavoro/formazione, la Provincia deve periodicamente provvedere, sulla base di finanziamenti e direttive regionali specifici, alla emanazione di avvisi pubblici provinciali in base ai quali viene definita l’offerta formativa degli operatori accreditati, nonché a tutte le attività di raccordo con le aziende, le parti sociali, gli operatori della formazione ed il Servizio ispettivo della Direzione Provinciale del Lavoro previste dalla normativa di settore. In particolare, nel corso del 2016 si proseguiranno gli adempimenti amministrativi, contabili e di coordinamento previsti dalla programmazione avviata nel 2012 (e fino ad ora prorogata dalla Regione), rivolta ad apprendisti assunti nell’ambito dell’apprendistato professionalizzante disciplinato sia dall’art. 4 del D.Lgs n. 167/2011, sia dall'art. 44 del D.Lgs. n. 81/2015. Si provvederà, inoltre, ad aggiornare l'attuale programmazione delle attività per l’anno 2016, sulla base del nuovo contesto normativo sia nazionale che regionale. Si proseguirà, altresì, con le consolidate azioni di supporto, informazione e coordinamento rivolte agli operatori accreditati, alle imprese, ai consulenti del lavoro e alle associazioni di categoria al fine di diffondere al meglio la conoscenza degli obblighi formativi connessi a questa tipologia contrattuale. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso dell’anno si è proseguita la realizzazione delle attività previste dal “Catalogo provinciale dell’offerta dei servizi integrati per l’apprendistato professionalizzante”, approvato con decreto dirigenziale n. 296 del 22/05/2012 e successivamente modificato e più volte prorogato ai sensi delle indicazioni regionali in materia. Il Catalogo ha continuato, infatti, a beneficiare sia dei residui di € 100.006,37 relativi all’originario finanziamento regionale, sia del finanziamento, pari ad € 214.000,00 impegnato con determinazione dirigenziale n. 719 del 17/12/2015. Inoltre, nel mese di febbraio con reversale n. 903/2016 è stato introitato il finanziamento regionale, di cui al DDS n. 10641 del 01/12/2015, per complessivi € 78.817,00. A seguito dell’entrata in vigore, nel dicembre 2015, della nuova disciplina introdotta a livello nazionale dal D.Lgs. 81/2015, con particolare riferimento all’art. 44 (apprendistato professionalizzante) e della DGR n. 4676 del 23/12/2015 che ha approvato, recependo le indicazioni ministeriali, la “Disciplina dei profili formativi del contratto di apprendistato”, la Regione Lombardia, con decreto n. 2259 del 29/03/2016, ha fissato al 31/12/2016 la data ultima per procedere all’adeguamento dei Cataloghi provinciali alle nuove previsioni. Pertanto, si è rilevata la necessità di adeguare l’offerta formativa territoriale alle recenti indicazioni nazionali e regionali.

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A tale proposito, sono stati avviati contatti con i referenti regionali e i colleghi di altre Province per approfondire le modalità di tale adeguamento, mancando nuovi indirizzi regionali di programmazione. In particolare, si è proceduto a contattare, in data 16/05/2016, il dirigente regionale competente il quale ha rinviato a future ulteriori indicazioni. Con i colleghi di altre Province è stata, quindi, condivisa l’opportunità di rivolgere un quesito formale alla Regione. Tuttavia, non si è proceduto in tal senso in quanto nel frattempo tutti i referenti regionali in materia di apprendistato sono stati trasferiti ad altre Direzioni. Intanto, in data 28/06/2016, si è tenuta una riunione con gli operatori accreditati presenti nel Catalogo provinciale dell’offerta formativa per apprendisti, durante la quale è stata manifestata dagli Operatori l’opportunità di procedere, in ogni caso, ad un aggiornamento del Catalogo al fine di consentire l’inserimento di nuovi contenuti più aderenti alle esigenze formative delle aziende e dei loro apprendisti. Tra settembre e ottobre sono proseguiti i contatti con i nuovi referenti regionali finalizzati sia a introitare ulteriori risorse già assegnate alla Provincia di Cremona sia a sottoporre l’ipotesi di aggiornamento del Catalogo provinciale anche in assenza di nuove indicazioni regionali di programmazione. In particolare:

� in data 19/10/2016 si è partecipato in video conferenza a una riunione con la Regione e le altre Province Lombarde in cui è stata anticipata una imminente assegnazione di ulteriori risorse,

� in data 24/10/2016 si è partecipato ad un incontro bilaterale con la Regione per concordare modalità e tempistiche di trasferimento sia di risorse già assegnate sia delle nuove ulteriori risorse, ricevendo, altresì, il nulla osta all’ipotesi di aggiornamento del Catalogo provinciale.

Con decreto dirigenziale n. 631 del 14/10/2016 è stata approvata la rendicontazione delle risorse 2012/2013 che al 31/07/2016 risultavano completamente utilizzate. In particolare, tale rendicontazione ha riguardato:

� le risorse regionali assegnate con DDUO n. 11960/2011 pari a € 698.032,00 � gli ulteriori € 40.318,37, quali residui delle attività formative della precedente programmazione,

per un totale di € 738.350,37. Si è provveduto, quindi, ad inoltrare tale documentazione alla Regione chiedendo contestualmente l’erogazione del finanziamento di cui al DDS n. 1158 del 02/03/2015, per complessivi € 209.470,00. Quindi, con reversale n. 6826 del 14/11/2016 è stato introitato il finanziamento in parola e con la successiva determinazione dirigenziale n. 596 del 15/12/2016 si è provveduto ad impegnare sia la somma assegnata con il DDS RL n. 1558/2015, sia la somma assegnata con il predetto DDS RL n. 10641/2015, Regione Lombardia, inoltre, con DDS n. 12776 del 01/12/2016 ha assegnato alle Province le risorse per i periodi formativi 2016/2017 e 2017/2018. Parallelamente ai contatti con la Regione Lombardia si sono avviate le procedure per l’aggiornamento del Catalogo provinciale, In particolare:

� con deliberazione del presidente della Provincia n. 211 del 25/11/2016 è stato disposto l’aggiornamento del Catalogo provinciale;

� con successivo decreto dirigenziale n. 772 del 05/12/2016 è stato emanato l’Avviso pubblico per l’aggiornamento del Catalogo provinciale.

Il termine per la presentazione delle domande di aggiornamento è stato fissato per il 31/01/2017. Per quanto riguarda gli aspetti gestionali nel periodo gennaio-dicembre 2016 si è provveduto all’emanazione di 53 decreti per la validazione di 526 Piani di Intervento Personalizzato (PIP) presentati dagli Operatori accreditati presenti nel “Catalogo provinciale”, consentendo l’avvio delle seguenti attività:

• n. 40 moduli formativi per apprendisti nell’ambito cremonese/casalasco, così differenziati: • 25 moduli della durata di 20 ore ciascuno su contenuti minimi obbligatori, • 15 moduli della durata di 20 ore ciascuno su competenze di base e competenze trasversali,

• n. 44 moduli formativi per apprendisti nell’ambito cremasco, così differenziati: • 20 moduli della durata di 20 ore ciascuno su contenuti minimi obbligatori, • 24 moduli della durata di 20 ore ciascuno su competenze di base e competenze trasversali.

Si è provveduto, altresì, previa verifica della documentazione presentata dagli Enti interessati, alla liquidazione delle somme spettanti per le attività realizzate. In particolare, alla data del 31/12/2016 sono stati emanati 70 decreti di liquidazione per un importo complessivo pari a € 138.760,00.

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In ottemperanza alle indicazioni vigenti si è provveduto a predisporre un monitoraggio tecnico-finanziario alla data del 31/12/2016 che sarà trasmesso agli uffici regionali competenti entro il mese di gennaio 2016. Al fine di coordinare al meglio l’intera programmazione, si è garantita una costante attività di supporto sia agli operatori del Catalogo, sia alle aziende, consulenti del lavoro e associazioni di categoria del territorio, anche mediante l’opportuno approfondimento di aspetti interpretativi e procedurali riguardanti gli adempimenti connessi alla formazione in apprendistato. In ottemperanza ai periodici adempimenti ministeriali (ISFOL) si è provveduto, infine, all’elaborazione di uno specifico monitoraggio relativo all’anno 2015, richiesto dalla Regione Lombardia. In particolare, sono stati rilevati i dati relativi alle risorse impegnate e spese, al numero di apprendisti iscritti e formati, nonché al numero di ore di formazione complessivamente erogate.

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MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n. 1 Titolo: L’implementazione dell’atto negoziale come strumento di collaborazione fra la Provincia di Cremona e la Regione Lombardia in materia di politiche del lavoro e formative nel territorio provinciale Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Si proseguirà, attraverso lo strumento dell’atto negoziale, nella collaborazione con la Regione Lombardia ai fini della programmazione e realizzazione degli interventi volti al sostegno all’occupazione, ma anche all’implementazione del sistema formativo locale. In particolare, si provvederà a predisporre e a trasmettere alla Regione la rendicontazione finale (tecnica e finanziaria) degli interventi volti all’implementazione del sistema di istruzione e formazione provinciale oggetto dell’Atto negoziale – Ambito Istruzione e Formazione, che si concluderanno entro il 31.03.2016, con particolare riferimento al seguente progetto:

• Intervento 03 “Erogazione di servizi di orientamento, riorientamento e rimotivazione e di promozione dell’identità professionale”.

Nel contempo, si provvederà a rendicontare periodicamente alla Regione – dal punto di vista tecnico e finanziario – gli interventi di politica attiva del lavoro oggetto dell’Atto negoziale – Ambito Lavoro, che si concluderanno entro il 31.12.2016, con particolare riferimento ai seguenti progetti:

• Intervento 03 "Interventi per promuovere la ricollocazione di lavoratori provenienti da crisi aziendali mediante il coinvolgimento diretto delle imprese del territorio aventi potenzialità di espansione occupazionale";

• Intervento 08 “Programmazione e gestione delle attività formative e amministrative inerenti l’apprendistato”.

RISULTATI CONSEGUITI E’ proseguita anche nel 2016 l’attuazione dei progetti previsti nell’Atto Negoziale – Ambito Lavoro e nell’Atto Negoziale – Ambito Istruzione e Formazione, sottoscritti dalla Provincia di Cremona e dalla Regione Lombardia in data 18 giugno 2012 e che hanno visto la realizzazione di una molteplicità di iniziative di politica attiva e passiva del lavoro, nonché interventi volti alla promozione del collegamento fra scuola e mondo del lavoro e all’implementazione del sistema di istruzione e formazione professionale, con particolare riferimento ai temi dell’orientamento scolastico e professionale, dell’alternanza scuola - lavoro e dell’alfabetizzazione degli studenti stranieri. In particolare, a seguito di motivata richiesta presentata dalla Provincia con nota prot. 29117 del 31.03.2016, successivamente integrata con ulteriore nota prot. 42332 del 18.05.2016, la Regione Lombardia ha autorizzato la Provincia alla realizzazione delle attività riprogrammate con riferimento all'Intervento 03 dell'Atto Negoziale - Ambito Lavoro "Interventi per promuovere la ricollocazione di lavoratori provenienti da crisi aziendali mediante il coinvolgimento diretto delle imprese del territorio aventi potenzialità di espansione occupazionale", autorizzandone contestualmente la proroga fino al 31.12.2016 (nota prot. 46130 del 31.05.2016). E’ stato, dunque, possibile garantire durante tutto l’anno 2016 lo svolgimento delle attività previste dall’Intervento 03, volto precipuamente alla promozione della ricollocazione attraverso il potenziamento ed il miglioramento del servizio IDO (Incontro Domanda Offerta). A tal fine, a seguito di apposite procedure di selezione, sono stati individuati esperti esterni che supportassero gli operatori dei Centri per l’Impiego nel far fronte dalle numerosissime richieste di intervento sia da parte delle persone che da parte delle imprese del territorio provinciale (determinazione dirigenziale n. 248 del 01.07.2016), oltre che esperti esterni che supportassero il Settore nel migliorare gli strumenti orientativi e le modalità di diffusione delle informazioni concernenti l’offerta formativa – intesa in senso lato – e il mercato del lavoro locale, con attenzione soprattutto al target rappresentato dalle famiglie e dai docenti del sistema di istruzione e formazione (determinazione dirigenziale n. 247 del 01.07.2016).

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Si è provveduto, contestualmente, a predisporre e trasmettere alla Regione Lombardia i previsti monitoraggi delle attività e le previste rendicontazioni delle spese sostenute. MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n. 2 Titolo: Realizzare le iniziative sostenute dal Fondo di solidarietà Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Grazie al Fondo di solidarietà costituito sin dal 2009 dalla Provincia e dalla Camera di Commercio di Cremona e poi incrementato da ulteriori fonti di finanziamento pubbliche e private, si proseguirà nell’attuazione di interventi volti a:

a) il sostegno al reddito dei lavoratori e delle loro famiglie; b) il rafforzamento dell’occupabilità.

RISULTATI CONSEGUITI a) il sostegno al reddito In considerazione del fatto che nel corso del 2015 le richieste di intervento erano state esigue rispetto alle precedenti annualità (solo 1 domanda di anticipazione di CIG in deroga, accolta dalla Banca di Credito cooperativo dell’Adda e del Cremasco nel primo trimestre 2015), all’inizio del 2016 si è avviato un confronto con le banche locali partner (Banca Cremonese di Credito Cooperativo, Banca Cremasca di Credito Cooperativo, Cassa Padana, Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano, Credito Cooperativo dell’Adda e del Cremasco Cassa Rurale, Banca di Credito Cooperativo di Dovera e Postino, Banco Popolare), la Camera di Commercio di Cremona e le OO.SS. (CGIL, CISL, UIL) per valutare l’opportunità di mantenere ancora attivi i Protocolli che disciplinavano i vari interventi di sostegno al reddito ancora attivi:

• l’anticipazione degli ammortizzatori sociali ai lavoratori in cassa integrazione guadagni ordinaria, straordinaria e in deroga e in mobilità (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 26.03.2009 anche da tutte le associazioni di categoria dei datori di lavoro del territorio provinciale);

• l’anticipazione della CIGS ai lavoratori di imprese ammesse a procedure concorsuali, nei casi in cui l’ordinaria anticipazione dell’ammortizzatore sociale sarebbe impedita dalle particolari situazioni nelle quali si trova l’impresa (in attuazione del Protocollo d’intesa siglato il 21.09.2011).

Il confronto si è concluso in data 24.02.2016, in occasione della seduta del Tavolo di coordinamento del Fondo di Solidarietà (costituito da Provincia di Cremona, CCIAA di Cremona, CGIL, CISL e UIL) che ha deliberato di sospendere entrambe le misure di politica passiva e di ridefinire la destinazione delle risorse residuate (euro 23.400,00), finalizzandole all'implementazione degli interventi di politica attiva già avviati dalla Provincia a favore dei giovani a rischio di vulnerabilità socio-lavorativa mediante due azioni:

a) l'approfondimento della conoscenza del mercato del lavoro locale con particolare attenzione alle fasce più giovani d'età;

b) il potenziamento dell'iniziativa già gestita dalla Provincia in collaborazione con il Cr.Forma, Azienda Speciale Servizi di Formazione della Provincia di Cremona, nell'ambito del precedente Protocollo sottoscritto in data 29.07.2014.

Tale Protocollo (approvato con determinazione n. 292/2014) era stato sottoscritto in un contesto occupazionale territoriale segnato da numerose criticità, tra cui appunto quella dell'occupazione giovanile, ed aveva voluto rispondere all'esigenza di offrire, con le risorse finanziarie a disposizione e facendo perno sulle collaborazioni più efficaci e in diretto contatto con il territorio, l’opportunità ai disoccupati e ai giovani neo qualificati di partecipare ad attività di tirocinio di inserimento e reinserimento lavorativo preceduta da attività formative finalizzate all’acquisizione di competenze tecnico-professionali. Stante il persistere della situazione di forte difficoltà occupazionale soprattutto dei giovani, il Tavolo ha ritenuto coerente con le finalità del Fondo l'obiettivo di instaurare una sinergia tra le esigenze produttive e quelle formative mediante tirocini di inserimento di qualità, in linea con la normativa regionale in materia.

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In particolare, il Tavolo ha ritenuto di confermare la scelta della Provincia di proseguire la collaborazione con il CR.Forma – Azienda Speciale Servizi di Formazione della Provincia di Cremona che, soggetto giuridico autonomo, persegue scopi di interesse pubblico senza fini di lucro ed è ente strumentale della Provincia di Cremona per la quale gestisce i servizi pubblici locali di formazione professionale: infatti, si tratta di un ente accreditato presso la Regione Lombardia sia per l’attività di formazione sia per i servizi al lavoro ed è stato individuato dalla Regione stessa quale “Centro di eccellenza per l’Istruzione, la Formazione, il lavoro in Lombardia”, unico ente del nostro territorio nell'ambito dello specifico albo regionale. E’ stato, pertanto, sottoscritto uno specifico Accordo attuativo con il Cr.Forma per definire ruoli e obblighi reciproci, a garanzia del corretto e trasparente svolgimento delle operazioni e del più efficace raggiungimento degli obiettivi prefissati. L’accordo è stato approvato con determinazione dirigenziale n. 176 del 04.05.2016 ed è stato sottoscritto in data 06.05.2016: nel corso del 2016 è stata portata a compimento l’azione di cui al punto a), mentre è stata soltanto avviata l’azione di cui al punto b). b) il rafforzamento dell’occupabilità Tale obiettivo è stato perseguito nel corso del 2016 con la prosecuzione di due iniziative deliberate dal Tavolo di coordinamento del Fondo di solidarietà alla fine del 2014:

• il progetto “Laboratorio delle abilità”, realizzato dal Consorzio Arcobaleno soc. coop. soc. in partenariato con Comune di Crema e Comunità Sociale Cremasca, con particolare riferimento all’azione “Percorsi socio-occupazionali” per disabili, a favore dei lavoratori disabili espulsi a seguito della crisi della società cooperativa L’Alternativa di Crema e iscritte nelle liste di cui alla l. 68/99 e alle loro famiglie. Il cofinanziamento provinciale, pari a 15.000,00 euro a valere sul Fondo di solidarietà, è stato destinato al rimborso mensile da corrispondere ai partecipanti. Il relativo Protocollo d’intesa – approvato con deliberazione del Presidente della Provincia n. 38 del 02.12.2014 e sottoscritto da Provincia di Cremona, Comune di Crema, Consorzio Arcobaleno Cooperativa Sociale e Comunità Sociale Cremasca – è tuttora in corso di attuazione;

• il “Fondo di garanzia credito per le nuove imprese”, inizialmente previsto dal Progetto “Welfare di comunità e innovazione sociale”, partecipato, oltre che dalla Provincia, dal Comune di Cremona in qualità di capofila, dal Comune di Crema, dalla Camera di Commercio e da altri soggetti. Nell'ambito di tale Progetto, la Provincia, insieme ad altri partner, aveva predisposto un'azione finalizzata: a) all’attivazione e al rafforzamento della capacità dei giovani nell'affrontare le difficoltà del “nuovo” mercato del lavoro tramite servizi di empowerment, b) al sostegno dell'imprenditorialità intesa non solo come sviluppo di un'attività d'impresa ma anche del proprio progetto di vita. In particolare, era stata prevista uno specifica forma di sostegno al credito realizzato mediante la costituzione di un apposito fondo di garanzia finanziato inizialmente, appunto, dal Fondo di solidarietà per euro 60.000,00, a cui la Camera di Commercio ha aggiunto un proprio finanziamento pari a euro 40.000,00. Tale azione è successivamente confluita, a titolo di co-finanziamento, nell’ambito del più ampio progetto “Wel(l)fare Legami, già diffusamente descritto nella presente relazione, nell’ambito dell’Obiettivo Operativo n. 5 dal titolo “La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro”.

MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n. 3 Titolo: Gli interventi di politica passiva del lavoro Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Gli interventi previsti sono finalizzati ad individuare tutte le possibili azioni volte a prevenire, contenere e gestire le situazioni di crisi aziendali che interesseranno il territorio provinciale, oltre che a garantire alle parti interessate lo svolgimento delle procedure nei modi e nei tempo stabiliti.

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Saranno attuati interventi inerenti a: a) la gestione di crisi aziendali b) l’istruttoria e la validazione delle istanze di CIG in deroga c) l’istruttoria e la validazione della lista di mobilità RISULTATI CONSEGUITI a) la gestione di crisi aziendali Nel corso del 2016 la Provincia non è stata chiamata a fornire il proprio supporto tecnico – giuridico nella gestione di alcuna crisi aziendale. La Provincia, comunque, è stata coinvolta nella presa in carico, tramite il progetto FPA Energia, descritto di seguito, di lavoratori provenienti dalla crisi Tamoil Italia Spa. b) l’istruttoria e la validazione delle istanze di CIG in deroga Nel confermare l’importante ruolo della Provincia in materia di politiche passive, si riportano i dati relativi alle attività svolte durante la vigenza dell’Accordo Quadro Ammortizzatori Sociali in Deroga anno 2016, sottoscritto da Regione Lombardia e Parti sociali lombarde in data 16/01/2016: - sono state istruite 109 istanze di CIG in deroga - sono state validate, attraverso n. 7 riunioni del Tavolo di Informazione e Confronto n. 107 istanze di CIG

in deroga - sono stati coinvolti complessivamente n. 223 lavoratori, di cui 150 maschi e 73 femmine - sono state validate complessivamente n. 59.314 ore di CIG in deroga - l’impegno di spesa ammonta a € 582.463,00 - i settori maggiormente colpiti dalla crisi risultano essere il meccanico, il tessile e l’alimentare. Tutte le istanze validate sono già state autorizzate da Regione Lombardia. E’ inoltre importante evidenziare che in data 16/12/2016 è stato sottoscritto tra Regione e Parti Sociali il Terzo Addendum all’Accordo Quadro Ammortizzatori Sociali in deroga 2016 che prevede la possibilità di presentare ancora domande di CIG in deroga per periodi con inizio CIGD nel 2016 e prosecuzione (senza possibilità di frazionamento) nel 2017. Il periodo richiesto non potrà eccedere un periodo massimo di 6 mesi (182 giorni) comprensivo, però dei periodi già richiesti/autorizzati nel corso del 2016. Le domande andranno presentate - inderogabilmente entro il 19/01/2017 - esclusivamente alla Regione Lombardia e non più all’INPS. Il Servizio Politiche del Lavoro e Gestione Qualità ha continuato a fornire tutte le necessarie indicazioni operative in merito alla corretta applicazione dei contenuti dell’Accordo e del Terzo Addendum sopra richiamati ai componenti del Tavolo di Informazione e Confronto, alla rete degli studi di consulenza del lavoro (oltre 200) che risultano referenti delle istanze di CIGD, nonché ai lavoratori interessati. c) l’istruttoria e la validazione della lista di mobilità Per quanto riguarda la gestione della lista di mobilità, in attuazione dalle vigenti disposizioni regionali (L.R. n. 22/2006, Decreto Dirigenziale n. 8259 del 24/07/2008 e Decreto Dirigenziale n. 567 del 27/01/2009), l’Ufficio Mobilità ha provveduto all’istruttoria di n. 15 procedure di licenziamento collettivo ex artt. 4 e 24 della legge 223/91, presentate da altrettante aziende che hanno attuato licenziamenti collettivi, con conseguente predisposizione e approvazione di n. 9 provvedimenti mensili di validazione della lista provinciale, ponendo i dati a disposizione della Sottocommissione regionale per la mobilità e gli ammortizzatori sociali , organo competente per l’approvazione definitiva. Sono stati rilasciati dai Centri per l’impiego 408 certificati di iscrizione ad altrettanti lavoratori. Le richieste di trasferimento da e verso altre liste regionali trattate sono 35. In particolare, al 31/12/2016 risultano iscritti in lista di mobilità (dato di stock) 1147 lavoratori di cui 795maschi e 352 donne: il 50 % risiede nel cremasco, il 26,6% nel cremonese, il 14,4% nel soresinese e il 8,8 % nel casalasco. Rispetto al dato registrato al 31/12/2015 ( 1559 iscritti) si registra un decremento del 26,4%, dovuto alla progressiva uscita dalla lista dei lavoratori iscritti ai sensi della legge 236/93, (cd. “piccola mobilità”, non più rinnovata dal 01/01/2013).

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 185 di 214

I nuovi iscritti nell’anno in corso (dato di flusso), rilevati alla data del 31.12.2016, sono 253 di cui 164 uomini e 89 donne, con un decremento del 58 % rispetto al 2015 ( 614 iscritti). Anche tra i nuovi iscritti prevalgono i residenti nel cremasco (44,6%), seguiti dai residenti nell’ambito soresinese ( 17,4%), casalasco ( 13,4%) e cremonese (9,9%). Si tenga conto che per effetto della Legge n.92/12 ( legge Fornero) l’istituto della mobilità non è più operativo più dal 01/01/2017. Si provvederà, in accordo con Regione Lombardia, alla gestione del lista fino all’esaurimento della stessa e al monitoraggio dei licenziamenti collettivi. MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n. 4 Titolo: Gli interventi di politica attiva del lavoro Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Saranno attuati i seguenti interventi: a) lo sviluppo del confronto con le parti sociali, mediante il Tavolo di governance. b) l'implementazione della collaborazione con gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro per migliorare il raccordo dell’offerta di servizi sul territorio c) il progetto “QUAR-K – Quarantacinquenni OK” d) l'avviso FPA Energia RISULTATI CONSEGUITI a) lo sviluppo del confronto con le parti sociali, mediante il Tavolo di governance Il Tavolo di Governance si è riunito il 17 febbraio 2016 al fine di approfondire le seguenti tematiche: - novità introdotte dal D.Lgs. n. 150/2015 in merito alla riforma dei servizi per il lavoro e delle politiche

attive; - Convenzione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Regione Lombardia, siglata in data 2

dicembre 2015, per la regolazione dei rispettivi rapporti ed obblighi in relazione alla gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro nel territorio della Regione Lombardia;

- Schema di convenzione tra Regione Lombardia, Province Lombarde e Città Metropolitana di Milano per la gestione dei servizi per il lavoro e delle politiche attive del lavoro in Lombardia.

b) l'implementazione della collaborazione con gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro per migliorare il raccordo dell’offerta di servizi sul territorio Si ricorda che il 28/06/2016 è stato sottoscritto il "Protocollo tra Provincia di Cremona e operatori accreditati finalizzato a migliorare il raccordo dell’offerta di servizi per il lavoro sul territorio". Il protocollo, in sintesi, si caratterizza per i seguenti elementi qualificanti: - definizione dell’offerta complessiva dei servizi al lavoro e formativi disponibili sul territorio - attivazione di due reti territoriali attraverso la costituzione di due “Tavoli di raccordo” negli ambiti

cremonese-casalasco e cremasco-soresinese per favorire la presa in carico integrata e sostenibile del maggior numero possibile di lavoratori in cerca di occupazione da parte di tutti gli operatori aderenti

- utilizzo di strumenti operativi che facilitino lo scambio costante di informazioni tra tutti i partecipanti alle reti.

Nel corso del 2016 i tavolo di raccordo si sono riuniti nelle seguenti date: - Tavolo di raccordo tra Provincia di Cremona e Operatori accreditati territori cremonese e casalasco

o 30/06/2016 o 13/07/2016 o 18/10/2016

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 186 di 214

- Tavolo di raccordo tra Provincia di Cremona e Operatori accreditati territori cremasco e soresinese

o 08/07/2016 o 19/10/2016

In entrambi i Tavoli di raccordo sono stati trattati i seguenti argomenti: - DLgs 150/2015: problematiche connesse alla certificazione dello “stato occupazionale” da parte dei CPI - Informazioni desumibili da Sintesi da parte degli operatori accreditati - Condivisione dei ticket presentati a Regione Lombardia - Informativa sulla misura di contrasto alla povertà “SIA” (Sostegno per l’inclusione Attiva). c) il progetto “QUAR-K – Quarantacinquenni OK” Nel corso del 2016 sono proseguite tutte le azioni previste dal progetto, che vengono di seguito illustrate. AZIONE 1 “RIMOTIVAZIONE E RIORIENTAMENTO”: nell'ambito della Macro-Azione 1 “RIMOTIVAZIONE E RIORIENTAMENTO” sono proseguite le seguenti azioni:

- AZIONE 1.1 - ACCOGLIENZA - AZIONE 1.2 - ORIENTAMENTO SPECIALISTICO - AZIONE 1.3 - BILANCIO DI COMPETENZE

In particolare, nell’ambito dell’Azione 1.1 “Accoglienza”, si è proseguito nel fornire informazioni sul Progetto a tutti i potenziali beneficiari, illustrando le opportunità offerte nella prospettiva di una più efficace ricerca del lavoro e rappresentando l’importanza del sostegno della Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona. Rispetto al primo trimestre dall’avvio del Progetto, le adesioni sono cresciute in misura esponenziale, sia grazie alla rinnovata attività divulgativa sia grazie all’efficace “passaparola” fra utenti che hanno beneficiato e valutato positivamente le opportunità offerte: sono 500 le persone che complessivamente hanno aderito al Progetto presso i quattro Centri per l’Impiego (CPI) provinciali. Pertanto, all’accoglienza sono state dedicate ancora numerose unità di personale interno in forza ai quattro CPI: operatori che hanno saputo offrire un corretto orientamento agli utenti verso i servizi previsti dal Progetto, sollecitandone e sostenendone la motivazione e raccordandosi con gli esperti esterni appositamente incaricati per l’erogazione dei servizi specialistici. La fase dell’accoglienza si è confermata decisiva per selezionare gli utenti in condizioni di maggiore fragilità e di maggior bisogno dell’attenzione privilegiata resa possibile dal Progetto. Quanto alle Azioni 1.2 “Orientamento specialistico” e 1.3 “Bilancio di competenze”, gli esperti esterni appositamente incaricati per l’erogazione dei servizi specialistici hanno continuato a svolgere le attività previste: stesura e aggiornamento del CV in formato europeo, ricostruzione delle esperienze formative e professionali, rimotivazione e ridefinizione degli obiettivi professionali, analisi delle capacità lavorative e ricostruzione delle esperienze lavorative pregresse, simulazione di un colloquio di lavoro, acquisizione delle tecniche per la lettura degli annunci di lavoro e per l’autocandidatura ad un'offerta di lavoro, analisi delle capacità e degli interessi e valorizzazione delle competenze acquisite, aggiornamento delle disponibilità lavorative, inserimento in banca dati “Preselezione” presso il CPI, definizione del bilancio di competenze, del progetto e degli obiettivi lavorativi, raccolta dei materiali per la creazione di informative sui corsi di formazione sulla base delle necessità esposte dagli utenti, feedback con la restituzione del CV aggiornato. Complessivamente sono 299 le persone che hanno potuto fruire dei servizi specialistici presso i CPI. Come rilevato nei primi mesi dall’avvio del Progetto, le persone che hanno aderito all’iniziativa sono nella maggior parte dei casi scoraggiate e demotivate rispetto alla possibilità di reinserirsi nel mercato del lavoro: il servizio di accoglienza sta offrendo loro lo spazio adeguato per suscitare interesse e fiducia rispetto alla ridefinizione di un proprio progetto personalizzato, formativo o lavorativo, partendo dalle abilità ed esperienze acquisite dalla persona nel proprio percorso professionale, ma anche dai suoi interessi, propensioni e desideri, nonché dalle abilità ed esperienze dalla stessa acquisite in contesti informali e non strettamente inerenti al mercato del lavoro.

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AZIONE 2 “SOSTEGNO ALL'OCCUPABILITA'”: nell'ambito della macro-azione 2 del progetto, inizialmente sono state mantenute attive tutte le tre azioni previste:

- AZIONE 2.1 - PERCORSO FORMATIVO - AZIONE 2.2 - INCONTRO DOMANDA-OFFERTA - AZIONE 2.3 - TIROCINI DI REINSERIMENTO LAVORATIVO

Tuttavia, trascorsi sei mesi dall’avvio dell’iniziativa, l’Azione 2.1 “Percorso formativo” è stata oggetto di riflessione: nonostante la rinnovata attività divulgativa, da un lato non sono pervenute domande di contributo da parte di persone interessate a partecipare a corsi di formazione / aggiornamento professionale in previsione di una già programmata assunzione e, dall’altro lato, nessun nuovo operatore accreditato ai servizi formativi nel territorio provinciale ha dato la propria disponibilità all’iniziativa. Pertanto, si è valutata l’opportunità di interromperla e di trasferire le relative risorse ad altre Azioni che hanno avuto un ben diverso impatto territoriale: l’Azione 2.2 “Incontro domanda-offerta” e all’Azione 2.3 “Tirocini di reinserimento lavorativo”, il cui impatto – inizialmente ridotto – è progressivamente cresciuto in misura esponenziale nell’arco del secondo trimestre di durata del Progetto ed ha portato pressochè all’esaurimento delle risorse assegnate. Infatti, quanto all’Azione 2.3 “Tirocini di reinserimento lavorativo”, rispetto ai 70 tirocini programmati, alla data del 31 maggio 2016 ne erano stati avviati già 61 con un impegno di spesa di € 129.103,52 pari all’81% delle risorse finanziarie assegnate all’intervento ed erano già iniziate trattative con altrettante aziende per l’avvio di almeno altri 25 tirocini, di cui 5 sin dai primi giorni del mese di giugno e 20 nelle settimane subito successive, ed era prevedibile che questi numeri, proseguendo con l’attività di IDO (Incontro domanda e offerta) da parte dei Centri per l’Impiego, sarebbero stati destinati ad aumentare velocemente anche nei mesi successivi. Si è, pertanto richiesta alla Fondazione Comunitaria – in occasione del Consiglio di Amministrazione previsto nel mese di giugno 2016 – l’autorizzazione a tale operazione. L’autorizzazione è stata accordata, insieme ad un incremento di risorse (60.000,00 euro, accordati quale “anticipo” su un rifinanziamento più cospicuo di 130.000,00 euro, riservando il saldo di ulteriori 70.000,00 euro alla successiva conferma da parte del nuovo Consiglio di Amministrazione che si sarebbe insediato dopo l’estate) da destinare alla medesima Azione 2.3 “Tirocini di reinserimento lavorativo”: ciò sia per non vanificare l’intenso impegno dedicato nei primi mesi alla promozione dell’intervento nella comunità locale sia per non lasciare senza risposta le numerose richieste di partecipazione da parte di persone che si sono faticosamente rimesse in gioco, proprio sollecitate dalla positività dell’esperienza. Con le ulteriori risorse messe a disposizione della Fondazione Comunitaria, i tirocini avviati dai CPI entro il 30.11.2016 sono stati ben 141: dopo tale data, si è ritenuto opportuno “sospendere” l’avvio di ulteriori tirocini, in attesa di poter ricevere dalla Fondazione Comunitaria la conferma della seconda quota del ri-finanziamento. Una buona parte dei tirocinanti ha anche potuto beneficiare della partecipazione ad un corso gratuito – organizzato dalla Provincia di Cremona con proprie risorse interne – per la formazione sulla sicurezza, per quanto concerne i contenuti generali e utili al conseguimento di un attestato valido quale credito formativo permanente in ogni qualunque successivo rapporto di lavoro. Si rileva che l’esperienza del tirocinio – nota e diffusa per fasce d’età molto più giovani quale primo approccio al mercato del lavoro – si sta rivelando nel territorio provinciale un’importante strumento di politica attiva del lavoro anche a favore di persone che, come gli over 45 rimaste prive di occupazione, hanno alle spalle un’esperienza professionale anche di lunga durata ed anche in ruoli qualificati e di notevole responsabilità: persone che si ritrovano, spesso improvvisamente, prive di quella parte fondamentale della loro identità rappresentata dalla professione e, ancora più spesso, proprio a causa dell’età, demotivate e sfiduciate rispetto alla possibilità di ritrovare un proprio ruolo nel mercato del lavoro. Proprio su questo aspetto – che si presenta coerente con un più ampio quadro a livello nazionale – si è concentrata l’attenzione della stampa, anche nazionale sull’esperienza. Si sottolinea, inoltre, che l’avvio dei numerosi tirocini è stato possibile grazie alla costante attività svolta nell’ambito dell’Azione 2.2 “Incontro domanda-offerta”, in cui gli esperti appositamente incaricati per l’erogazione dei servizi specialistici hanno intensificato le seguenti attività: illustrazione del Progetto a

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persone, imprese, istituzioni e parti sociali; promozione dei CV degli utenti QUAR-K; mappatura di nuove aziende per promuovere i CV degli utenti QUAR-K; inserimento dei profili degli utenti QUAR-K nel servizio IDO (Incontro Domanda - Offerta di lavoro); svolgimento di colloqui individuali di preselezione (CPQ); tutoraggio in azienda e monitoraggio dei tirocini attivati. Complessivamente sono 435 le persone che hanno potuto fruire di un servizio dedicato di incontro fra domanda e offerta di lavoro presso i CPI, con promozione speciale del profilo professionale presso le aziende del territorio provinciale e zone limitrofe: 286 le aziende a cui è stato presentato il progetto e a cui sono stati proposti i profili professionali dei partecipanti al progetto. Tali attività hanno consentito agli operatori di approfondire, da un lato, la conoscenza dei candidati e formulare un programma individuale di presentazione alle aziende per proporre tirocini o inserimenti diretti e, dall’altro, di entrare a contatto con nuove realtà aziendali, sollecitandone l’adesione all’iniziativa. In particolare, in considerazione del target prevalente dei candidati che hanno aderito al Progetto (scarse competenze professionali, propensione a mansioni esecutive e non di significativa responsabilità, ridotta flessibilità sotto il profilo dei turni e della mobilità, limitata auto-motivazione ed autoefficacia, non adeguate abilità comunicative), è stata intensificata la promozione dei profili professionali presso aziende con attività non specializzate: imprese di pulizia, facchinaggio e cooperative sociali. Sono inoltre state contattate le aziende che avevano ospitato i tirocinanti del progetto “Lavoro Subito”, cofinanziato da Fondazione Cariplo nell’ambito del Bando “Emblematiche Minori – annualità 2012” (rif. 2013-1340). La risposta delle aziende è stata complessivamente positiva: numerose le richieste di profili professionali del target coinvolto dal progetto. D’altro canto, talora individuare il tirocinante è risultato difficoltoso. Molti candidati infatti aderiscono al progetto, ma poi, ricontattati a fronte di proposte concrete, rinunciano al tirocinio oppure pongono limitazioni a livello di disponibilità oraria o di ruolo da tali da rendere impossibile l’attivazione. AZIONE 3 “ATTIVITA’ TRASVERSALI ALLE AZIONI 1 E 2”: nell'ambito della macro-azione 3 del progetto, sono state svolte le seguenti attività:

- 1. La promozione del Progetto: nel corso del 2016 non si è resa necessaria un’attività di divulgazione ulteriore rispetto alla promozione delle attività svolta dagli esperti incaricati nell’ambito dell’Azione 2.2 “Incontro domanda-offerta”. Va anche considerato che il rapido esaurimento delle risorse disponibili ha reso superflua ogni ulteriore attività di pubblicizzazione dell’iniziativa che, anzi, avrebbe potuto produrre il controproducente risultato di ingenerare aspettative che non avrebbero potuto trovare risposta. In ogni caso, le azioni di pubblicizzazione svolte nei primi mesi hanno evidentemente raggiunto il proprio obiettivo, tanto che le attività progettuali hanno trovato risonanza su due quotidiani nazionali:

o il Corriere della Sera, che ha citato il Progetto in un articolo del 01.03.2016 dedicato alle attività di reinserimento lavorativo delle persone ultraquarantenni

o il Giornale, che il 18.04.2016 all’interno della rubrica “Controcorrente” ha dedicato un’inchiesta di tre pagine alla situazione delle persone “over 45” espulse dal mercato del lavoro e, in particolare, all’utilità dello strumento del tirocinio per il loro reinserimento. Nell’inchiesta viene dedicato ampio spazio al Progetto, con testimonianze sia di operatori del Centro per l’Impiego, sia di tirocinanti.

Un’ulteriore occasione di divulgazione è stata, inoltre, l’incontro “Donne e mercato del lavoro. Quali opportunità?” organizzato il 12.05.2016 dalla associazione Soroptimist International all’interno del progetto “ALI - Autonomia, Lavoro, Inclusione per le donne” (realizzato con il contributo di Regione Lombardia nell'ambito dell'iniziativa regionale “Progettare la parità in Lombardia” - 2015). Nell’ambito di tale incontro due esponenti del Centro per l’Impiego di Cremona sono state relatrici e hanno illustrato le attività del progetto Quark, con particolare riferimento al servizio IDO (Incontro Domanda - Offerta di lavoro) e agli aspetti del progetto pertinenti al reinserimento di donne con disoccupazioni di lunga durata.

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Sono state mantenute operative, infine, le apposite pagine web del sito internet della Provincia www.provincia.cremona.it dedicate alle attività progettuali, sia nella sezione “news” che nell’area tematica “Lavoro”, differenziate nelle due sezioni “Cercare personale” e “Cercare lavoro”, mentre presso i Centri per l’Impiego è continuato l’utilizzo di schede ad hoc cartacee da poter distribuire rispettivamente ai datori e ai lavoratori interessati alle iniziative progettuali .

- 2. La gestione amministrativa e finanziaria delle attività: nel corso di tutto il 2016 si è provveduto a garantire la gestione amministrativa di tutte le Azioni, in conformità con quanto previsto nell’Avviso pubblico per la divulgazione delle opportunità offerte dal Progetto, nel Manuale operativo per i tirocini, nella documentazione relativa al Sistema di gestione della Qualità dei servizi per il lavoro e nella normativa regionale in materia di accreditamento ai servizi per il lavoro. Si è proseguito, altresì, nella gestione delle risorse finanziarie nel contesto del bilancio provinciale ed in coerenza con la normativa in materia di armonizzazione dei bilanci delle pubbliche amministrazioni. Contestualmente, si è provveduto alla promozione e alla diffusione dei primi risultati del Progetto.

Le attività sopra descritte sono state svolte esclusivamente nell’ambito del Settore Lavoro e Formazione della Provincia grazie ad un gruppo di lavoro dedicato che comprende competenze diversificate e che costantemente si è confrontato con i Centri per l’Impiego provinciali (anche mediante l’attivazione di un indirizzo di posta elettronica dedicato: [email protected]) per monitorare, valutare e risolvere tempestivamente ed in modo omogeneo a livello provinciale i dubbi sorti con riferimento all’attuazione operativa del progetto. Grazie a questo metodo di lavoro è emersa, tra l’altro, la necessità di effettuare una variazione nell’impostazione delle Azioni progettuali. Inizialmente, infatti, era prevista – preliminarmente all’attivazione delle misure a favore dell'utenza – una profilazione dell’utente in relazione alle caratteristiche di vicinanza della persona al mercato del lavoro (durata dello stato di disoccupazione, età, genere), da cui dipendeva la valutazione degli eventuali ulteriori servizi specialistici da erogare. In particolare, a tale profilazione era commisurata l'indennità di partecipazione corrisposta dalla Provincia ai tirocinanti (700,00 euro in caso di maggiore distanza e 500,00 euro in caso di minore distanza dal mercato del lavoro, con una quota di 200,00 euro a carico del soggetto ospitante nella seconda delle ipotesi). Si trattava di un meccanismo innovativo, volto a un utilizzo delle risorse calibrato sulla situazione specifica del destinatario; tuttavia, si è riscontrato che l'applicazione di tale disciplina ha rappresentato, in un rilevante numero di casi, occasione per ingiustificate disparità di trattamento fra soggetti che si trovavano in situazioni sostanzialmente analoghe di "distanza" dal mercato del lavoro. Pertanto, con decreto del Dirigente del Settore lavoro e Formazione n. 78 del 02.03.2016, si è ritenuto opportuno: a) eliminare la profilazione sopra indicata; b) eliminare la conseguente differenziazione dell'indennità da corrispondere al tirocinante, prevedendo che sia in ogni caso non superiore nel massimo a euro 700,00 (a carico della Provincia); c) la previsione di un'ulteriore quota forfettaria di indennità a carico del soggetto ospitante. In ogni caso, tutte le richieste di variazione proposte dalla Provincia – oltre ad una proroga delle azioni fino al 30 giugno 2017 con conseguente proroga del termine per la rendicontazione delle azioni stesse – sono state accolte dalla Fondazione Comunitaria della provincia di Cremona. Si è, dunque, provveduto, tempestivamente a prorogare formalmente sia gli ordini di servizio che gli incarichi professionali in corso e ad accertare l’incremento di risorse accordato dalla Fondazione Comunitaria stessa. In occasione del prossimo Consiglio di Amministrazione della Fondazione Comunitaria, previsto per il mese di gennaio 2017, si chiederà alla Fondazione stessa la conferma del saldo (euro 70.000,00) del finanziamento aggiuntivo accordato in occasione del CDA del 23.06.2016 a sostegno dell’Azione 2.2 “Tirocini di reinserimento lavorativo”. d) l'avviso FPA Energia A seguito di numerosi contatti da parte di Mestieri Lombardia scs arl – Agenzia per il lavoro - operatore accreditato ai servizi per il lavoro e soggetto Capofila del costituendo partenariato - aventi ad oggetto la

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valutazione della fattibilità del progetto, delle eventuali criticità e dei punti di forza dello stesso - in data 22/06/2016, il Settore Lavoro e Formazione ha provveduto, in accordo con il Capofila, a convocare un incontro pubblico di presentazione del progetto in parola, rivolto ai lavoratori in mobilità e/o in stato di disoccupazione provenienti in gran parte dalla società Tamoil Italia Spa con sede legale e operativa a Cremona e da altre quattro realtà produttive del territorio (U.T Cremona, Abibes Spa di Cremona, Sali Abele di Castelleone e Elettronica Service Scarl di Crema), tutte appartenenti al comparto “energia”. All'incontro hanno partecipato n. 28 lavoratori di cui n. 23 hanno da subito manifestato interesse all'iniziativa. In data 11/07/2016, avendo raggiunto il numero minimo necessario per la presentazione del progetto (almeno 20 unità), il soggetto Capofila ha presentato ad ARIFL l'elaborato progettuale alla cui stesura hanno partecipato tutti i soggetti partner. In data 11/08/2016, il progetto in questione ha ricevuto – con decreto n.158 del 10/08/2016 - l'approvazione da parte di ARIFL, ma non l'ammissione al finanziamento a causa della momentanea indisponibilità delle risorse. Lo scorso 28/09/2016, a seguito di specifico rifinanziamento, con decreto n. 178 ARIFL ha ritenuto finanziabile il progetto a suo tempo già approvato. Il Presidente, pertanto, con deliberazione n. 172 del 12/10/2016 ha approvato l'adesione formale all' ”Accordo di partenariato” che prevede, in capo a gli Uffici centrali del Settore Lavoro e Formazione e ai quattro Centri per l'Impiego (Cremona, Crema, Casalmaggiore e Soresina) lo svolgimento delle seguenti attività: - verifica costante della situazione occupazionale dei lavoratori coinvolti; - eventuale modifica/integrazione dei Patti di Servizio Personalizzati (PSP) sottoscritti in precedenza

dai lavoratori; - attivazione per tutti i lavoratori destinatari del progetto del Servizio di incontro Domanda e Offerta

di lavoro (IDO) attraverso la promozione alle aziende del territorio dei profili professionali degli stessi; - promozione dell'iniziativa a tutti gli operatori accreditati ai servizi per il lavoro aderenti al

“Protocollo tra Provincia di Cremona e operatori accreditati finalizzato a migliorare il raccordo dell'offerta di servizi per il lavoro sul territorio”, siglato lo scorso 28/06/2016.

Nel corso del mese di dicembre il capofila Mestieri ha cominciato ad effettuare la presa in carico dei lavoratori. I partner del progetto, nei vari incontri tenutisi in data 28/10, 15/11, 29/11, 12/12, 20/12, hanno definito le tipologie di servizi al lavoro e formativi che saranno inseriti nei Piani di Intervento Personalizzato che saranno realizzati nel corso del 2017. MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n. 5 Titolo: La promozione della presenza dei giovani nel mercato del lavoro Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Saranno attuati interventi di:

a) realizzazione del progetto “LAVORO E PARTECIPO” b) realizzazione del progetto "TALENTI DIFFUSI" c) realizzazione di azioni di empowerment nell'ambito del progetto “WEL(L)-FARE LEGAMI” cofinanziato

dalla Fondazione Cariplo

RISULTATI CONSEGUITI a) realizzazione del progetto “LAVORO E PARTECIPO” L’intervento, proseguito nel corso di tutto il 2016, ha l’obiettivo di favorire l’accompagnamento al lavoro, mediante esperienze di tirocinio, di giovani di età compresa tra i 24 e i 34 anni in situazione di vulnerabilità socio-lavorativa: tirocini attivabili presso soggetti pubblici, imprese e loro consorzi, associazioni, fondazioni

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e loro consorzi, cooperative e loro consorzi, soggetti esercenti le libere professioni, prevedendo un’indennità, a carico della Provincia, pari ad € 4,30 all’ora, sino ad un massimo di € 2.100,00 a persona. Il progetto, realizzato in collaborazione con CR.Forma – Azienda speciale della Provincia, nel corso del 2016 ha visto l’attivazione di n. 8 tirocini, di cui 4 nell’area cremonese (3 conclusi al termine naturale e 1 interrotto per motivi inerenti al tirocinante: fra i 3 conclusi, 2 hanno portato alla stipula di un contratto di lavoro con altra azienda del medesimo settore produttivo del soggetto ospitante e 1 è stato prorogato a spese del soggetto ospitante) e n. 4 nell’area cremasca (1 concluso al termine naturale, 3 interrotti, di cui 1 per stipula di un contratto di lavoro da parte del tirocinante con azienda diversa da quella ospitante). Nei primi mesi del 2017 il Cr.Forma provvederà a rendicontare le spese sostenute per l’attuazione del Protocollo. b) realizzazione del progetto "TALENTI DIFFUSI" Il primo semestre dell’anno 2016 ha visto anche l’effettiva attuazione del progetto “Talenti diffusi” cofinanziato dalla Regione Lombardia: si tratta del progetto del Piano territoriale per le politiche giovanili promosso dal Comune di Cremona (ente capofila) con un ampio partenariato che coinvolge gli ambiti territoriali di Cremona e Crema. In particolare, la partecipazione della Provincia, in qualità di partner del Progetto, ha riguardato due azioni:

• azione 3A, denominata “Territorio intraprendente” che ha lo scopo di rafforzare la rete dei servizi territoriali nella promozione e nella valorizzazione dei talenti e delle competenze giovanili;

• azione 3B, denominata “Think town”, che prevede diverse misure tra cui l'attivazione di tirocini extracurricuriculari per giovani disoccupati (Misura 3 ID.O. – IDee e Occupazione).

Dall'avvio del progetto (nel 2015) sino al 31.08.2016 la Provincia si è concentrata in particolare sull'azione 3B. E' stato, a tal fine, predisposto l’Avviso “Think Town – Misura 3 I.D.O. – IDee e Occupazione” destinato a potenziali soggetti promotori di tirocini rivolti a giovani disoccupati. L'Avviso è stato pubblicato con Decreto Dirigenziale n. 71 del 25.02.2016, successivamente modificato, per quanto attiene i termini di scadenza, con Decreto Dirigenziale n. 108 del 18.03.2016. All’Avviso hanno partecipato 6 imprese del territorio presentando i progetti di tirocinio. Tutti i progetti sono stati ammessi al finanziamento e sono state siglate le relative convenzioni di tirocinio. Di seguito si riportano le principali caratteristiche dei soggetti ospitanti, dei progetti di tirocinio e dei soggetti beneficiari. Caratteristiche dei soggetti partecipanti al bando

Soggetto Classe

dimensionale

Sede legale/operativa Settore merceologico Stato della

domanda di

finanziamento

N. 01 PMI Ambito territoriale cremonese (Pozzaglio ed Uniti)

Industria (settore alimentare) Ammessa

N. 02 Micro impresa

Ambito territoriale cremonese (Cremona)

Artigianato-commercio (agenzia di comunicazione)

Ammessa

N. 03 PMI Ambito territoriale cremonese (Cremona)

Artigianato-commercio (casa editrice/libreria)

Ammessa

N. 04 PMI Ambito territoriale cremonese (Cremona)

Cooperazione sociale Ammessa

N. 05 PMI Ambito territoriale casalasco (Casalmaggiore)

Artigianato-commercio (officina meccanica)

Ammessa

N. 06 PMI Ambito territoriale cremonese

Artigianato-commercio (agenzia di comunicazione e organizzazione eventi)

Ammessa

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 192 di 214

Caratteristiche dei soggetti beneficiari (tirocinanti)

Soggetto Genere Età Ambito territoriale di residenza Titolo di studio

N. 01 Femmina 22 Cremonese Laurea

N. 02 Maschio 28 Cremasco Diploma tecnico

N. 03 Femmina 24 Cremonese Diploma tecnico

N. 04 Femmina 24 Cremonese Laurea

N. 05 Maschio 25 Cremonese Laurea

N. 06 Femmina 23 Cremonese Laurea

Caratteristiche dei tirocini

Tirocinio Area di innovazione

indicata dal

soggetto ospitante

Contenuti Data inizio Data fine Durata del

tirocinio

N. 01 Agroalimentare Ideazione e realizzazione di una nuova linea di packaging per prodotti alimentari nuovi, finalizzata alla riqualificazione del brand aziendale.

11.04.201621.10.2016 6 mesi

N. 02 ICT Ideazione e sviluppo sito web per web marketing al fine di incrementare il business sul web.

01.04.201630.04.2016 6 mesi

N. 03 Cultura e turismo Sviluppo del settore vendite on line con particolare riguardo alla clientela estera, al fine di potenziare il business sul web.

24.03.201624.09.2016 6 mesi

N. 04 Agroalimentare Progettazione e implementazione di un laboratorio di trasformazione agroalimentare nella Casa Circondariale di Cremona finalizzato all’inserimento lavorativo delle persone ospiti.

02.05.201631.10.2016 6 mesi

N. 05 ICT Implementazione di un sistema per il controllo di gestione e il monitoraggio work-in-progress del sistema produttivo.

27.05.201626.11.2016 6 mesi

N. 06 ICT Trasformazione del piccolo e-commerce attualmente in uso in una piattaforma comunicante con grandi marketplace, in grado di generare brand awarness per il marchio aziendale, al fine di incrementare la domanda a livello nazionale e internazionale.

20.04.201619.10.2016 6 mesi

Tutti i 6 tirocini previsti sono stati conclusi entro il 2016. Relativamente all'azione 3A “Territorio intraprendente” si è, invece, tenuto un incontro in data 29 giugno 2016 per condividere una proposta di lavoro alla quale è seguito un incontro con gli altri soggetti partner dell'Azione in data 25.10.2016. La proposta, condivisa con i partner, consiste nell’organizzazione di laboratori di orientamento al lavoro destinati ai giovani target del Progetto. Sono stati pertanto realizzati due cicli di laboratori: il primo in data 10 e 14 novembre e il secondo in data 17 e 24 novembre, a cui hanno partecipato complessivamente 7 persone. Su richiesta del Comune di Cremona (ente capofila), la Regione ha concesso la proroga del progetto “Talenti diffusi” sino a marzo 2017. Essendo avanzate risorse per l’azione 3 B, nel 2017 verrà attivato un ulteriore tirocinio.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 193 di 214

c) realizzazione di azioni di empowerment nell'ambito del progetto “WEL(L)-FARE LEGAMI” cofinanziato dalla Fondazione Cariplo

Le attività svolte nel corso del 2016 in attuazione del progetto “Wel(l-fare Legami” si pongono in continuità con il percorso avviato dalla Provincia, sin dal 2014, nell'ambito del progetto “La capacità rigenerativa dei servizi territoriali nel contrasto all'esclusione sociale e lavorativa” promosso dalla Provincia in collaborazione con il Comune di Cremona. Tale percorso è stato, infatti, ulteriormente sviluppato nelle progettualità intraprese dalla Provincia nel progetto “Wel(l)-fare Legami” che affronta il problema della vulnerabilità sociale attraverso le due strategie principali del rafforzamento dei legami di comunità delle persone e della promozione della loro autonomia ed inclusione attiva, sulla base di una sorta di “Patto sociale” tra la persona e la collettività che possa essere generativo di benessere, sia individuale che collettivo. In particolare, nel corso del 2016 sono state realizzate le seguenti attività: 1. Coordinamento.

Il coordinamento è stato svolto su tutto il territorio provinciale sia con riferimento a tutti i servizi del Settore Lavoro e Formazione coinvolti nel progetto (compresi i quattro Centri per l’Impiego provinciali), sia con riferimento alla direzione del Progetto, ai partner principalmente coinvolti nell’azione “Patti gener-attivi per l’autonomia e l’inclusione sociale”, a tutti gli operatori coinvolti nella presa in carico integrata e ad altri stakeholder. A seconda degli interlocutori, durante gli incontri di coordinamento è stato possibile: condividere l’articolazione del lavoro, la pianificazione delle fasi delle singole attività previste, i criteri di composizione delle micro-equipe integrate, i target beneficiari degli interventi, la pianificazione di dettaglio e verificare lo stato di avanzamento delle diverse fasi di realizzazione delle attività. Particolarmente curata è stata l’organizzazione di tutti gli incontri, mediante contatti reiterati e personalizzati, oltre che attraverso l’elaborazione dei documenti da condividere durante gli incontri stessi.

2. Costruzione di un modello di presa in carico integrata fondato sui principi di empowerment e generatività.

L’azione è stata volta a promuovere l'attivazione delle persone in situazione di vulnerabilità socio-lavorativa verso un cambiamento della propria situazione e la loro responsabilizzazione nei confronti della collettività. In particolare, il modello di intervento elaborato prevede che la persona coinvolta percorso sottoscriva un Patto con i servizi (sociali e del lavoro), nel quale si impegna a partecipare attivamente alle attività concordate con i servizi al fine di raggiungere degli obiettivi sociali e lavorativi. Tale impegno include anche un coinvolgimento in attività a beneficio della collettività, individuate sulla base delle competenze e delle risorse individuali che la persona è disposta a mettere in gioco. Tale accordo è denominato “Patto Gener-attivo per l'Autonomia" (PGA). Il PGA non è solo uno strumento, ma è anche – soprattutto – un processo/modalità di lavoro costituito da fasi e passaggi ben definiti. Il modello dei PGA è stato descritto dettagliatamente in un documento, elaborato dalla Provincia in collaborazione con la Fondazione “Emanuela Zancan” onlus, in esito ad un percorso formativo rivolto agli operatori locali (dell'area sociale e dell'area lavoro) finalizzato a prepararli al nuovo lavoro integrato e realizzato nell’ambito del sopra citato progetto “La capacità rigenerativa dei servizi territoriali nel contrasto all'esclusione sociale e lavorativa”. Il Manuale operativo dei PGA è stato corredato anche di un kit di strumenti messi a disposizione degli operatori al fine della miglior stesura del PGA: scheda di segnalazione, scheda di analisi dei bisogni e delle risorse (individuali, familiari, di contesto), scheda del PGA, schede di verifica del Patto. Il modello, in corso di sperimentazione, è già stato ritenuto talmente efficace dagli operatori da essere stato assunto ad esempio anche per la modellizzazione del “Patto gener-attivo per l’inclusione sociale”, oggetto di un’esperienza facente parte dell’unica azione “Patti gener-attivi per l’autonomia e l’inclusione sociale”, per la presa in carico integrata di donne in situazione di fragilità socio-lavorativa nell’ambito del progetto “A.L.I. – Autonomia Lavoro Inclusione delle donne”, per la

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presa in carico integrata prevista dalle Linee guida ministeriali per l’attuazione del Sostegno all’Inclusione Attiva – SIA. Proprio per garantire la continuità dell’azione nella seconda annualità del Progetto, in occasione della riprogrammazione delle attività (svoltasi nei mesi di giugno – agosto 2016), il partenariato ha proposto la prosecuzione dell’azione alla Fondazione Cariplo che ne ha condiviso l’opportunità: a tal fine è stata assegnata alla Provincia di Cremona una quota di finanziamento ad hoc, per euro 8.000,00, che l’Ente ha impegnato a favore della Fondazione “E. Zancan onlus” per l’erogazione di servizi formativi volti all’applicazione del modello di presa in carico integrata denominato “Patti generativi per l’autonomia” (determinazione dirigenziale n. 461 del 23.11.2016).

3. Percorsi di empowerment. L’azione ha visto la realizzazione di percorsi di empowerment rivolti a gruppi di persone tra i 19 e i 39 anni in cerca di lavoro, con l’obiettivo di fornire informazioni sul mercato del lavoro e di accrescere la consapevolezza sull’importanza di rafforzare, valorizzare e coltivare alcune competenze trasversali ai diversi contesti lavorativi e professionali (con particolare riferimento a tre competenze così definite a livello europeo: “imparare ad imparare”, “comportamento sociale e civico”, “spirito di iniziativa e intraprendenza”). I vari moduli formativi in cui si è articolato ogni percorso di empowerment sono stati realizzati da Fidia S.r.l. – agenzia formativa che è stata appositamente individuata per l’ampia esperienza maturata sui temi delle “key competences” per il mercato del lavoro (con determinazione n. 744/2015 per le attività rientranti nella prima annualità e con determinazione dirigenziale n. 374 del 14.10.2016 per le attività rientranti nella seconda annualità del Progetto) – in collaborazione con i Centri per l’Impiego di Cremona e di Crema. I percorsi si sono tenuti a Crema, a Cremona e a Casalmaggiore, per una durata di 28 ore d’aula per ciascuna edizione. Al percorso in aula è stato aggiunto un modulo di educazione finanziaria di 4 ore, progettato e condotto in collaborazione con Banca Cremonese (per Cremona) e GIT Banca Etica (per Crema): la collaborazione, prestata a titolo completamente gratuito, è stata richiesta con l’obiettivo di orientare le persone ad un utilizzo più consapevole e responsabile degli strumenti finanziari più comuni (c/c, carte di credito, finanziamenti etc.) e di fornire indicazioni utili ad una gestione accorta del budget individuale/familiare. Gli incontri di gruppo sono stati integrati da colloqui individuali condotti da counsellor esperti (per la durata di 1/2 ore a seconda della tipologia di utenti) con l’obiettivo di supportare le persone nella messa a fuoco dei propri obiettivi lavorativi o professionali e di pianificare coerentemente le azioni di ricerca del lavoro: a conclusione di ciascun colloquio di counselling è stato redatto un progetto lavorativo/professionale personalizzato per ogni utente. Nel 2016 sono state organizzate 7 edizioni di empowerment (3 a Cremona, includendo anche persone residenti nell’area casalasca, 3 a Crema e 1 a Casalmaggiore). Due edizioni (1 a Cremona e 1 a Crema) sono state rivolte agli utenti dei Patti Gener-attivi per l'Autonomia; mentre cinque edizioni sono state rivolte ad altri beneficiari comunque rientranti nel “target di vulnerabilità” del Progetto (19-39 anni, in cerca di occupazione). In totale sono state realizzate: 196 ore d'aula, 20 ore di educazione finanziaria, 136 ore di counselling. Hanno aderito all’iniziativa 138 persone, di cui 105 hanno concluso tutto il percorso. Di queste, 34 sono coinvolte nella sperimentazione dei PGA.

4. Valutazione dell’empowerment. I percorsi di empowerment rappresentano una “sperimentazione nella sperimentazione” e, poiché si tratta di interventi che hanno anche l’intento di rafforzare i servizi per il lavoro erogati ordinariamente, si è ritenuto opportuno sottoporli ad una valutazione accurata, che superasse la prassi ordinaria della customer satisfaction. Premesso che le customer comunque somministrate hanno rilevato un tasso di gradimento assai incoraggiante (8,69% sufficiente, 46,74% buono, 44,57% ottimo), è stato pertanto affidato un apposito incarico ad un valutatore esterno, previsto e finanziato dal Progetto (con determinazione n. 90 del 08.03.2016 per le attività rientranti nella prima annualità e con determinazione dirigenziale n. 418 del 10.11.2016 per le attività rientranti nella seconda annualità del Progetto).

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Insieme al valutatore sono stati pianificati i vari step di un processo valutativo che avrebbe accompagnato l’intera durata dei percorsi di empowerment: l’analisi dei materiali didattici e della metodologia utilizzata dai conduttori/counsellor del percorso, focus group con diversi soggetti coinvolti (utenti/partecipanti, gruppo di progettazione, conduttori, operatori dei servizi che hanno in carico gli utenti), interviste ad alcuni utenti/partecipanti, auto-valutazione narrativa. Nel periodo tra marzo e dicembre 2016 sono stati realizzati 5 focus group con gli utenti (2 a Cremona, 2 a Crema e 1 a Casalmaggiore) con circa 60 partecipanti, 2 focus group con il gruppo di progettazione e 3 interviste ad utenti. I focus group con gli utenti sono stati condotti con lo scopo di analizzare le seguenti dimensioni: l’obiettivo del percorso, il concetto di competenza, il tempo, i punti di forza e di debolezza del percorso, i margini di miglioramento della proposta. I focus group con il gruppo di progettazione hanno avuto, invece, l'obiettivo di riflettere sui punti di forza e i punti di criticità, anche sulla scorta delle restituzioni ricevute dagli utenti, ed apportare eventuali modifiche al format utilizzato al fine di renderlo più efficace. Quale output dell’attività di valutazione è stato previsto un report dettagliato finale. Nel mese di maggio e nel mese di dicembre 2016 sono stati redatti rispettivamente il primo e il secondo report intermedio.

5. Avvio della sperimentazione dei PGA nei tre Distretti. A fronte di circa 40 persone segnalate da parte dei Servizi Sociali territoriali, sono state prese in carico 35 persone con cui definire i PGA. Di queste, 2 persone hanno abbandonato il percorso. Pertanto 33 persone hanno definito il PGA: 15 a Crema (9 Comune e 6 Distretto), 4 a Casalmaggiore (2 Comune e 2 Distretto), 14 a Cremona (9 Comune e 5 Distretto). Tutti i PGA sono in fase di realizzazione.

6. Monitoraggio dei PGA e supervisione delle micro-equipe. I PGA e le micro-equipe sono oggetto di monitoraggio e supervisione da parte della Provincia, in collaborazione con la Fondazione “E. Zancan onlus”, attraverso incontri periodici, contatti a distanza e analisi documentale. L'attività di monitoraggio ha lo scopo di verificare e valutare quattro dimensioni dei PGA: il processo (se ad esempio si è verificata l’integrazione prospettata a livello gestionale, professionale e comunitaria; se le fasi tracciate, i contenuti, gli attori, gli strumenti e i tempi sono stati rispettati e si sono rivelati adeguati; se e quali criticità si sono verificate e quali soluzioni sono state messe in atto); gli output (“cosa è stato fatto” e “chi ha fatto cosa”); gli outcome, ovvero gli esiti individuali (eventuali cambiamenti intervenuti sulle/per le persone beneficiarie dei PGA e indicati negli obiettivi da raggiungere); l’impatto, ovvero gli esiti derivanti dall’azione generativa verso il contesto di vita o la collettività. Tra febbraio e dicembre 2016 sono stati realizzati 7 incontri di monitoraggio (4 a Crema e 3 a Cremona). Agli incontri hanno partecipato le micro-equipe integrate. Si tratta complessivamente di 38 operatori così suddivisi a livello territoriale: 18 per Cremona/Cremonese (11 dell’area sociale e 7 dell’area lavoro), 12 per Crema/Cremasco (10 dell’area sociale e 2 dell’area lavoro) e 8 per il Casalasco (5 dell’area sociale e 3 dell’area lavoro). Le micro-equipe, inoltre, si raccordano autonomamente con il territorio, la comunità e le reti locali (altri servizi pubblici o privati, associazioni e organizzazioni di volontariato, gruppi informali, enti ecclesiastici, parrocchie etc.), nonché con i Community Maker di riferimento (figure professionali messe a disposizione del progetto con una funzione di “animazione sociale”) per verificare le possibili connessioni con le attività progettuali coordinate da altri partner e aderenti (Laboratori di comunità e Civic Center/Scuole aperte).

7. Scouting aziendale. L’attività è consistita nell’esplorare (scouting) la capacità espansiva delle imprese attive nel territorio ovvero la loro disponibilità e capacità ad inserire nuovo personale e nel capire quali sono i profili più richiesti e adeguati. Ciò ha consentito ai servizi per il lavoro di accrescere la conoscenza del mercato del lavoro locale dal punto di vista della “domanda” (vale a dire i datori di lavoro che

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cercano risorse umane), in modo da indirizzare meglio l’“offerta”, (vale a dire le persone in cerca di lavoro che quotidianamente si rivolgono ai servizi) e favorirne l’incontro. Per questa ragione, così come l’empowerment può rafforzare e intensificare i risultati dei servizi ordinari di orientamento e ricerca attiva offerti dai Centri per l’Impiego, analogamente, l’attività di scouting può a rafforzare il servizio IDO – Incontro Domanda Offerta che rappresenta una delle più efficaci misure di politica attiva per il lavoro. Nell’ambito del partenariato, l'attività di scouting compete alla Provincia per quanto riguarda l'area casalasca e cremasca e dal Servizio Informagiovani del Comune di Cremona per quanto riguarda l'area cremonese. Per quanto riguarda la Provincia, l'attività è stata effettivamente avviata ad aprile 2016, a conclusione dei primi percorsi di empowerment, anche grazie all’apporto di due professionisti esperti appositamente incaricati (con determinazione n. 7 del 14.01.2016 per le attività rientranti nella prima annualità e con determinazione dirigenziale n. 522 del 02.12.2016 per le attività rientranti nella seconda annualità del Progetto). In particolare, sono state contattate 25 imprese del territorio cremasco per approfondimenti sul servizio IDO e per sottoporre i curricula di circa 30 persone rientranti nel target Farelegami, tra cui 8 persone che hanno partecipato al percorso di empowerment. Nel territorio casalasco, poi, sono state contattate 20 imprese alle quali sono stati sottoposti i curricula di 30 persone, tra cui 2 persone che hanno partecipato al percorso di empowerment. Risultano, inoltre, inserite nel mercato del lavoro 4 persone in territorio casalasco (2 tramite assunzione e 2 con tirocinio), di cui 1 persona ha seguito il percorso di empowerment; in territorio cremasco 5 persone, tra quelle che hanno seguito il percorso di empowerment, hanno avviato un’esperienza lavorativa (occupazione o tirocinio).

8. Percorsi di intrapresa. Oltre agli interventi dedicati per promuoverne l'inserimento lavorativo, grazie al Progetto le persone tra i 19 e i 39 anni prive di lavoro possono accedere a percorsi di orientamento e formazione finalizzati alla creazione di nuove attività di impresa o libero professionali. La realizzazione di tali percorsi è affidata alla Camera di Commercio di Cremona, che li attuerà in collaborazione con la Provincia. Inoltre, ad integrazione e rafforzamento di tali percorsi di orientamento e formazione, la Camera di Commercio e la Provincia hanno messo a disposizione dei potenziali beneficiari risorse economiche pari ad euro 100.000,00 (di cui il 60% da parte della Provincia) per la concessione di contributi a fondo perduto per sostenere l'avvio di attività di impresa o libero professionali. Alla data del 31.08.2016 sono stati congiuntamente elaborati l'Avviso pubblico per i percorsi di orientamento e formazione all'intrapresa ed il Regolamento che disciplinerà il Fondo a sostegno dell'avvio delle attività di impresa o libero professionali. L'avviso pubblico “Mettersi in proprio” per l'erogazione di servizi gratuiti di sostegno alla creazione di nuove imprese e attività libero professionali è stato pubblicato dalla Camera di Commercio nel novembre 2016. Al 20 dicembre 2016 sono pervenute 32 candidature.

9. Rendicontazione della prima annualità e pianificazione della seconda e della terza annualità del Progetto. Nel corso del 2016 si è provveduto, altresì, alle scadenze stabilite dal Capofila, alla rendicontazione periodica delle attività e delle spese sostenute con riferimento alla prima annualità del Progetto (febbraio 2016 e giugno 2016), oltre che alla pianificazione delle attività e del budget relativi alla seconda del Progetto stesso (giugno e luglio 2016), di concerto con il Capofila del Progetto In proposito, nel mese di luglio 2016 è stato sottoscritto fra i partner l’Accordo per la realizzazione delle attività relative alla seconda e alla terza annualità del Progetto, approvato con deliberazione del vice-presidente della Provincia n. 128 del 11.07.2016. A fronte di tale Accordo, il Comune di Cremona – Capofila del Progetto ha sottoscritto con Fondazione Cariplo, nel mese di settembre 2016, un’apposita Convenzione con la quale la Fondazione si impegna nei confronti del partenariato anche per la seconda e la terza annualità di

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Progetto sulla base del piano operativo ed economico allegato all’Accordo sottoscritto dal partenariato.

MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n. 6 Titolo: Il sostegno all'inserimento lavorativo delle persone disabili Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Sono stati attuati interventi inerenti a:

a) il sostegno e lo sviluppo del collocamento mirato ex L. n. 68/99 b) l’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex L.R. n. 13/2003 c) la gestione dei contributi alle aziende

RISULTATI CONSEGUITI Il Servizio Inserimento Lavorativo Disabili, nell’anno 2016, ha provveduto all’aggiornamento ed alla gestione degli elenchi provinciali delle persone disabili e degli appartenenti alle “categorie protette”, provvedendo all’iscrizione di n. 240 nuovi utenti e alla gestione di 750 contatti allo sportello della sede di Cremona ( + 18% rispetto al 2014). L’attività amministrativa svolta nello stesso periodo comprende inoltre : - il rilascio di n. 118 “nulla osta” all’assunzione; - il controllo di n. 948 prospetti informativi annuali; - l’istruttoria di n. 16 nuove istanze di esonero parziale - l’istruttoria e il monitoraggio delle procedure di sospensione degli obblighi di assunzione ( circa 60 aziende coinvolte); - il rilascio di n. 343 certificazioni di ottemperanza; - la gestione n. 7 procedure di “avviamento numerico” nei confronti sia di aziende che hanno richiesto tale modalità di inserimento di personale disabile sia di aziende che non avevano attivato nessuno strumento convenzionale o altre modalità di assolvimento degli obblighi di assunzione previste dalla legge 68/99; - la promozione e la stipula di 67 nuove convenzioni dirette a favorire l’inserimento lavorativo di persone disabili nelle aziende del territorio o presso cooperative sociali di tipo B. Sono stati consolidati i contatti con le Associazioni datoriali e gli Ordini professionali per migliorare la comunicazione rivolta alle aziende e, quando necessario, concordare incontri informativi su temi di loro interesse e in particolare sulle modifiche (non ancora pienamente operative) alla legge 68/99 introdotte dal d.lgs. n. 151/15: si ricorda, in particolare, l’intervento informativo richiesto dall’Ordine dei Consulenti del lavoro e realizzato il 18/03/2016. illustrando le modalità di assunzione dei lavoratori disabili, la percezione di contributi da parte delle aziende, le misure esonerative onerose. La riforma del mercato del lavoro e del sistema dei servizi per il lavoro e delle politiche attive introdotta dai decreti attuativi del Jobs Act ha indotto Regione Lombardia ad attivare tavoli tecnici con le province lombarde per affrontare le questioni di tipo giuridico-amministrativo e procedurale scaturenti dalle nuove disposizioni al fine di individuare i temi che devono essere approfonditi e chiariti con il Coordinamento delle Regioni e con il Ministero del Lavoro. Le persone iscritte nella lista provinciale al 31/12/2016 sono 2740 (+ 3,6% rispetto al 2015) , l’86 % delle quali si è dichiarata disponibile al lavoro in azienda privata e/o in Ente pubblico. Fra i lavoratori iscritti e disponibili al lavoro, circa 1/3 risulta affetto da una patologia di tipo “psichico” o “psichiatrico”. L’attività del Servizio si è sviluppata anche in ordine alla valutazione delle singole situazioni di assolvimento dell’obbligo da parte dei datori di lavoro soggetti alle disposizioni della legge 68/99, interagendo spesso con gli Studi di consulenza che seguono le imprese.

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Le aziende private soggette all’obbligo al 31/12/2015 sono 948 delle quali la maggior parte ( circa il 65% ) presentano la totale copertura della quota d’obbligo. Le scoperture rilevate nelle aziende private sono a pari a 320 posti, Circa il 70% di questi posti vengono coperti attraverso convenzioni di inserimento lavorativo che permettono di concordare con l’azienda i tempi di inserimento, La situazione nel settore pubblico vede 33 scoperture negli Enti Locali (di cui 13 posti riservati ex art. 18 L.68/99) e 24 posti disponibili nel comparto Ministeri ( di cui 4 riservati ex art. 18 L.68/99). Il Servizio ha programmato ed effettuato numerose visite aziendali ed incontri specifici con i responsabili delle aziende: in tale attività, il personale provinciale si è coordinato con i Servizi socio assistenziali territoriali e gli operatori accreditati ai servizi al lavoro per le persone disabili inseriti nello specifico Catalogo Provinciale, attivi nella promozione degli inserimenti lavorativi delle persone disabili. Le iniziative intraprese sono state finalizzate a sensibilizzare le aziende e a migliorare la conoscenza circa le modalità di assolvimento degli obblighi, gli incentivi resi disponibili dalla legislazione vigente, fornendo altresì informazioni sullo strumento della “Dote lavoro” e circa i Piani provinciali di sostegno e inserimento lavorativo delle persone disabili. Inoltre, nel mese di dicembre sono state attuate in corso d’anno le procedure di selezione per l’affidamento di n. 2 incarichi professionali ad esperti della mediazione e dell’inserimento mirato garantendo fino al 31/12/2016 la copertura di interventi, sinergici, sull’intero territorio provinciale nel quadro delle azioni previste dal vigente Piano Provinciale Disabili e dei servizi normalmente offerti dall’Ufficio collocamento disabili ai propri iscritti. L’impegno economico complessivo ammonta a €.70.781.47: si tratta risorse disponibili a bilancio derivanti da attribuzioni di quote del Fondo regionale per l’inserimento delle persone disabili di cui alla L.R. 13/03. b) L’implementazione del Piano provinciale per il sostegno all'occupazione dei disabili ex L.R. n. 13/2003 1 - Il Piano triennale 2014-2016

Anche nel 2016 sono state attivate le azioni (modello dote lavoro persone con disabilità) previste nel quadro del Piano triennale 2014-2016, progettato nel rispetto delle disposizioni contenute nella DGR n. X/1106 del 20/12/2013 avente ad “LINEE DI INDIRIZZO A SOSTEGNO DELLE INIZIATIVE IN FAVORE DELL’INSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO DELLE PERSONE CON DISABILITÀ, A VALERE SUL FONDO REGIONALE ISTITUTIO CON L.R. 4 AGOSTO 2003 N. 13 – ANNUALITÀ 2014-2016 – (DI CONCERTO CON L’ASSESSORE CANTÙ)”. In particolare, la “Dote”, intesa come insieme di servizi fruibili dalla persona disabile, è stata individuata dalla Regione Lombardia quale strumento utile per sostenere il percorso di emancipazione del disabile nelle diverse fasi in cui si articola la crescita personale, in particolare quelle riconducibili all’istruzione, alla formazione e al lavoro. Il Piano triennale della Provincia di Cremona è stato pensato come strumento di politica per il lavoro di ampio respiro, in considerazione delle specificità del contesto locale e della pesante congiuntura economica che continua a gravare, in particolare, sulle fasce di popolazione socialmente più deboli. Attraverso gli interventi previsti e sulla scorta dell’esperienza finora maturata nella progettazione ed attuazione dei Piani provinciali, è diretto a creare le giuste premesse per sviluppare nel prossimo futuro, attraverso iniziative anche sperimentali, un modello operativo che consenta l’accompagnamento permanente della persona disabile per tutto l’arco della sua vita, a partire dall’inserimento scolastico. In continuità con le iniziative promosse nel ciclo di programmazione 2010-2013, sono stati confermati gli obiettivi di fondo da perseguire nel breve e medio periodo:

• Valorizzazione del momento di incontro tra la domanda e l’offerta del mercato del lavoro per le persone disabili

• Individuazione di strumenti utili non solo per l’inserimento, ma anche e soprattutto per la successiva permanenza al lavoro

• Implementazione della rete di reale collaborazione tra i servizi sociali, sanitari e per il lavoro attivando nuove modalità e sinergie operative.

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• Sostegno della flessibilità e l’alternanza della formazione e del lavoro

• Promozione dell’importante ruolo delle cooperative sociali e delle altre associazioni del terzo settore per l’inserimento e il mantenimento lavorativo delle persone con disabilità.

Nel più ampio orizzonte regionale, si intendono sostenere quelle iniziative volte a garantire:

• il diritto all’istruzione a all’istruzione e formazione professionale e di conseguenza all’inserimento lavorativo delle persone disabili, attuando politiche di istruzione e di istruzione e formazione professionale strettamente legate a quelle di integrazione al lavoro;

• la formazione di figure professionali che possano accompagnare le persone con disabilità nel percorso di approccio al mercato del lavoro, alla ricerca e mantenimento di una occupazione adeguata alle potenzialità della persona iscritta alle liste della Legge 68/99. Le attività del Piano triennale sono finanziate con risorse attinte dal Fondo per l’occupazione dei disabili di cui alla LR. 13/03 che la Regione Lombardia trasferirà annualmente alle Province . Per l’annualità in corso, la Regione Lombardia ha assegnato a questa Provincia con DDUO n. 5113 del 19/06/2015 un totale di €. 693. 452,37 cosi distribuiti:

TAB. 1 - TIPOLOGIA DI INTERVENTO

MISURA RISORSE %

doti inserimento lavorativo € 301.628,50 75%

doti mantenimento lavorativo € 100.000,00 25%

TOTALE DOTE LAVORO PERSONE CON DISABILITA’ € 401.628,50 65%

servizi alle imprese (provinciale) € 20.000,00 11%

indennità di tirocinio € 120.000,00 63%

incentivi assunzione € 50.000,00 26%

TOTALE DOTE IMPRESA COLLOCAMENTO MIRATO € 190.000,00 30%

ANALISI MOTIVAZIONALE (provinciale) € 30.000,00 5%

TOTALE SERVIZI DOTALI € 621.628,50 100% Si è ritenuto utile confermare il servizio di “analisi motivazionale/valutazione del potenziale”, finalizzato a definire un quadro il più possibile omogeneo delle attitudini, capacità e competenze delle persone con disabilità e, pertanto, utile ai fini di un successivo miglior collocamento mirato. Ciò anche in relazione al fatto che la provincia di Cremona ha aderito ad una specifica azione di sistema interprovinciale, supportata dalla Regione Lombardia, diretta a sviluppare un modello di valutazione del potenziale uniforme. La sperimentazione della valutazione del potenziale già introdotta nella precedente annualità del Piano provinciale si è rivelata esperienza utile per lo sviluppo del nuovo modello di prossima adozione. Questo servizio sarà uno degli elementi innovativi introdotti nella futura programmazione regionale e potrà trovare ulteriore sviluppo con la futura adozione del sistema ICF (International Classification of Functioning,

TOTALE RIPARTO ANNO 2014 PIANO DOTALE ASSISTENZA TECNICA

€ 669. 663,43 €. 621.628,50 €. 48.034,93

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Disability and Health), in sinergia con altri operatori e/o servizi territoriali che hanno già sperimentato o sperimenteranno la valutazione del potenziale secondo tale metodologia, al fine di migliorare la conoscenza delle caratteristiche delle persone disabili prive di lavoro o già occupate Per quanto concerne la Dote Impresa Collocamento Mirato, misura di sostegno in particolare per i datori di lavoro soggetti agli obblighi della legge 68/99, la Provincia non adotterà un proprio avviso nel quadro del Piano in corso, ma garantirà l’accesso alla misura secondo i criteri previsti dal un avviso unico regionale, collegato a specifiche risorse destinate ai singoli territori, che sarà emanato nel 2017. Per quanto riguarda le azioni di sistema, si è ritenuto utile garantire un sostegno alle fasce più deboli e con minori possibilità di inserimento, sviluppando uno specifico protocollo d’intesa con le tre aziende socili del territorio, al fine di promuovere tirocini a favore di persone disabili fragili, disoccupate da oltre 6 mesi, non pronte ad un immediato inserimento che necessitano di una “valutazione in situazione” e di un accompagnamento strutturato nell’inserimento lavorativo. Si intende sperimentare in tal modo un modello di presa in carico integrata, utile a migliorare la complessiva conoscenza dell’utente da parte dei servizi territoriali, con l’obiettivo di sostenere nel tempo la persona con interventi adeguati al bisogno. A tele scopo sono stati impegnati €. 39.000.000 di cui:

• €.16.500 per l’Azienda Sociale Cremonese per almeno 5 tirocini

• €.16.500 per Comunità Sociale Cremasca per almeno 5 tirocini

• €. 7.000 per il Consorzio Casalasco Servizi Sociali per almeno 2 tirocini Le azioni previste dal Piano disabili 2015 -2016 si concluderanno il 31/12/2017

c) La gestione dei contributi alle aziende ex art. 13 legge 68/99 Sono 30 le aziende che nel 2016 sono risultate beneficiarie dei contributi economici a valere sul Fondo Nazionale per l’occupazione dei disabili per effetto dell’assunzione, nell’anno precedente, di lavoratori disabili con contratto a tempo indeterminato o loro stabilizzazione nel quadro di convenzioni di inserimento lavorativo ex art. 11 legge 68/99 . Il valore complessivo ripartito tra i diversi beneficiari ammonta ad €.210.869,97 Va ricordato che per effetto dell’art. 10 del d.lgs. n. 151/2015, dal 01/01/2016, l’istruttoria della istanze di incentivo ex art. 13 Legge 68/99 è stata attribuita all’INPS. MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n. 7 Titolo: Interventi di conciliazione dei tempi di vita familiare e lavorativa e per la promozione delle pari opportunità nell'accesso al mercato del lavoro Dirigente responsabile : dr. Dario Rech RISULTATI ATTESI Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi – sia in forma continuativa, sia una tantum – ed effettuazione di spese dirette per la fornitura alla collettività di servizi diretti ed indiretti, per lo sviluppo di interventi di promozione delle donne del mercato del lavoro e di sostegno ai bisogni di conciliazione famiglia-lavoro. Si evidenzia che la Legge n. 56/2014, all’art. 85, punto f), prevede quale funzione fondamentale per la Provincia il “controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale”. Saranno attuati i seguenti interventi:

a) lo sportello provinciale Famiglia-Lavoro b) l’elenco provinciale per babysitter c) il Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro d) gli interventi e le politiche territoriali in tema di pari opportunità.

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RISULTATI CONSEGUITI a) lo sportello provinciale Famiglia-Lavoro Nell’ambito del Piano Territoriale conciliazione 2014-2015 sono state cofinanziate dall’ATS Val Padana azioni di rafforzamento della Rete territoriale degli Sportelli famiglia-lavoro coordinata dalla Provincia. Le attività si sono realizzate nel corso del 2015 e del 2016. In particolare è stata realizzata una piattaforma informatica collaborativa dedicata agli operatori della Rete contenente informazioni e aggiornamenti sulla normativa e sulle principali misure nazionali regionali e locali in finalizzate a promuovere la conciliazione vita-lavoro. La piattaforma inoltra consente a ciascun operatore della Rete di registrare informazioni inerenti i casi specifici portati all’attenzione da parte di aziende e/o di persone indicando i principali problemi riscontrati e le soluzioni proposte. L’obiettivo è di creare uno “spazio” non solo di informazione e monitoraggio del fenomeno, ma anche di apprendimento. Parallelamente, sono stati ideati e prodotti materiali informativi sulla Rete territoriale degli Sportelli allo scopo di darne maggiore visibilità. b) l’elenco provinciale per babysitter L’elenco provinciale babysitter conta attualmente 119 persone iscritte (di cui 4 nel corso del 2016). Le persone iscritte sono tutte donne e la quasi totalità italiane. L’età media è di 35 anni. Il 59% proviene dall’Ambito cremonese, il 32% dall’Ambito cremasco, il 9% dal Ambito casalasco. I nuclei familiari che hanno richiesto l’accesso sono 49 (di cui 7 nel corso del 2016). Si tratta prevalentemente di nuclei familiari con almeno un lavoratore dipendente. c) il Piano Territoriale per la conciliazione dei tempi di vita familiare e il lavoro Il Piano territoriale per la conciliazione vita-lavoro, per il biennio 2014-2015, si è concluso alla fine del 2016. La Regione Lombardia, con DGR 5969 del 12 dicembre 2016 ha emanato le Linee guida per l’attuazione dei nuovi Piani Territoriali per il biennio 2017-2018 che dovranno essere presentati dalle Rete territoriali entro il 31.05.2017. Il 14 dicembre 2016 si è tenuto un incontro presso la ATS Val Padana – sede di Mantova per illustrare alle Reti territoriali di Mantova e Cremona le nuove Linee guida. Il nuovo Piano territoriale comprenderà infatti i territori di Cremona e di Mantova, in ragione della recente riforma del sistema socio-sanitario lombardo che ha previsto l’istituzione di un’unica ATS, denominata Val Padana, in sostituzione delle rispettive ASL. Il Piano territoriale 2017-2018 vedrà dunque come capofila la ATS Val Padana e le Alleanze locali che presenteranno le nuove proposte progettuali, unitamente ai rispettivi partner e ad altri stakeholder, costituiranno un’unica Rete territoriale per la conciliazione. Le Linee guida regionali permetteranno di finanziare, con fondi regionali, progetti legati soprattutto alla riorganizzazione del lavoro in un’ottica conciliativa e, con fondi europei (POR – FSE) servizi di conciliazione per lavoratori e lavoratrici con figli minori. La Provincia di Cremona, in virtù dell’esperienza maturata attraverso il coordinamento della Rete territoriale degli Sportelli famiglia-lavoro, valuterà l’opportunità di assumere un ruolo trasversale ai soggetti della Rete territoriale, di supporto e accompagnamento formativo. d) gli interventi e le politiche territoriali in tema di pari opportunità. Nel corso del 2016 sono entrati nella fase esecutiva due progetti che il Comune di Cremona aveva presentato alla Regione Lombardia nel 2015 e che hanno coinvolto ampi partenariati locali (pubblico - privato), tra cui la Provincia di Cremona che, in qualità di partner, aveva partecipato attivamente ai tavoli di progettazione:

• il progetto “ALI per le donne – Autonomia, Lavoro e Inclusione”, presentato nell’ambito del bando “Piccoli progetti per grandi idee – Progettare la Parità in Lombardia” istituito dalla Regione Lombardia, con il duplice obiettivo di:

o favorire l’autonomia e l’inclusione socio-lavorativa di donne in situazioni di fragilità in carico ai Servizi sociali territoriali del Comune e dell’Ambito territoriale di Cremona,

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attraverso una presa in carico integrata tra operatori sociali e operatori dei servizi per il lavoro, utilizzando una metodologia di lavoro che si sta sperimentando nell’ambito di un altro progetto territoriale in corso di realizzazione (il progetto “Wel(l)-fare Legami”);

o accrescere la sensibilità e l’attenzione delle realtà locali (profit e non profit) sull’importanza della partecipazione delle donne nel mercato del lavoro e di accrescere le competenze degli operatori in tema di politiche attive per il lavoro con particolare riguardo alle tecniche di empowerment basate sulla valorizzazione delle risorse individuali.;

• il progetto “A.R.C.A. delle donne: Accogliere in Rete e Contrastare la violenza nei confronti delle donne con l’Accoglienza. Rafforzamento della rete e integrazione degli ambiti distrettuali”, con l’obiettivo di:

o adeguare i Centri Antiviolenza e le strutture di accoglienza presenti nel territorio agli standard fissati dalla normativa nazionale e regionale,

o sostenere percorsi integrati di accoglienza e protezione per donne vittime di violenza con minori,

o formare gli operatori del territorio, o favorire l’integrazione delle politiche di prevenzione e contrasto delle violenza di genere

con la programmazione sociale (Piani di Zona). Quanto al progetto “ALI per le donne – Autonomia, Lavoro e Inclusione”, nel corso del 2016 il coinvolgimento della Provincia nel Progetto si è concretizzato nelle seguenti attività:

- partecipazione di un'operatrice del Centro per l'Impiego di Cremona all'Equipe integrata per la presa in carico di donne in situazione di fragilità/vulnerabilità allo scopo di sostenerle nei percorsi di attivazione per il lavoro e/o di inserimento/reinserimento lavorativo;

- progettazione e organizzazione di percorsi formativi rivolti ad operatori dell'Ambito territoriale cremonese (in primis operatori sociali e del lavoro) sulle tecniche di empowerment e sul mercato del lavoro.

Relativamente all’Equipe integrata per l’inclusione socio-lavorativa di donne con fragilità, si sono tenuti 7 incontri ai quali ha partecipato un’operatrice del Centro per l’Impiego di Cremona. Dai dati comunicati dal soggetto capofila (Comune di Cremona) risulta che sono stati segnalati n. 19 casi, di cui 17 sono seguiti in maniera integrata dai servizi coinvolti, sulla base di un progetto individualizzato condiviso con al persona interessata: di questi, 6 progetti individualizzati hanno beneficiato del budget reso disponibile dal progetto “A.L.I. delle donne”. Per quanto riguarda la formazione, al 31.12.2016 è stato organizzato un ciclo di seminari sul Colloquio Motivazionale con l'obiettivo di introdurre una delle tecniche privilegiate utilizzate per promuovere l'attivazione delle persone e sostenerle in un processo di cambiamento (determinazione dirigenziale n. 177 del 04.05.2016). Complessivamente sono state realizzate 16 ore di formazione, articolate in un unico percorso a cui si sono iscritti 32 persone, di cui 30 (15 operatori sociali e 15 operatori del lavoro) hanno partecipato ad almeno il 75% del monte-ore complessivo. Il 21.09.2016 è stato realizzato l’ultimo seminario formativo in tema di mercato del lavoro e pari opportunità, al quale hanno partecipato 30 persone (determinazione dirigenziale n. 326 del 15.09.2016). Lo scostamento dal cronogramma di attività che prevedeva la realizzazione di tutti i percorsi formativi entro il 30.06.2016 è stato condiviso con l'Ente capofila in ragione del fatto che molti dei destinatari erano già impegnati nello stesso periodo in altre attività previste nell'ambito del progetto “Wel(l)-fare legami”, oltre che nel progetto sulla violenza di genere (di cui anche la Provincia è partner e titolare delle attività di formazione). Si è ritenuto in particolare di posticipare il seminario sul mercato del lavoro per due ordini di motivi: la formazione sul Colloquio Motivazione era anche funzionale a rafforzare le competenze degli operatori contemporaneamente impegnati nelle equipe integrate del progetto “Farelegami” in quanto gli obiettivi formativi erano coerenti con il tipo di intervento da mettere in campo anche in quest'ultimo progetto. Inoltre, organizzare un seminario sul mercato del lavoro entro giugno 2016 avrebbe sovraccaricato e

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concentrato eccessivamente il calendario degli eventi di informazione e sensibilizzazione a carico di altri partner del progetto “ALI delle donne” su argomenti analoghi. Quanto al progetto “A.R.C.A. delle donne: Accogliere in Rete e Contrastare la violenza nei confronti delle donne con l’Accoglienza. Rafforzamento della rete e integrazione degli ambiti distrettuali”, nel corso del 2016 il coinvolgimento della Provincia nel Progetto si è concretizzato nell’organizzazione e nel tutoraggio di percorsi formativi rivolti principalmente ai soggetti della Rete territoriale per la prevenzione e il contrasto delle violenze contro le donne sui seguenti contenuti:

1) “Una violenza non è mai sola”: riconoscimento delle diverse forme di violenza di genere; indicazioni utili per definire interventi integrati di aiuto e protezione in considerazione della normativa vigente in materia.

2) “La valutazione del rischio di recidiva della violenza interpersonale tra partner. Il metodo S.A.R.A. Plus/Surplus”: fattori di rischio e di vulnerabilità; valutazione del rischio di recidiva; principi e prassi della valutazione del rischio di recidiva; caratteristiche e ambiti di applicazione del metodo SARA (Spousal Assault Risck Assessment) Plus/Surplus.

3) “Requisiti minimi degli interventi nei casi di violenza assistita da maltrattamento sulle madri”: principali indicatori e ricadute psicologiche e sociali della violenza assistita, linee guida per: la rilevazione, la protezione, il trattamento delle vittime adulte e minori, la valutazione della recuperabilità e la riparazione della relazione genitori-figli; analisi di casi specifici ed indicazioni di intervento.

I percorsi formativi sono stati progettati con il duplice obiettivo di:

• ampliare il livello di sensibilizzazione e formazione degli/delle operatori/trici della Rete (seminario “Una violenza non è mai sola”), anche intercettando figure operanti presso soggetti potenzialmente aderenti o particolarmente importanti per la costruzione di interventi integrati (seminario “Requisiti minimi degli interventi nei casi di violenza assistita da maltrattamento sulle madri”);

• promuovere l’acquisizione di competenze specifiche sulla rilevazione del rischio di recidiva all’interno dei soggetti della Rete prioritariamente coinvolti nella presa in carico di donne vittime di violenza (Servizi sociali, Servizi sanitari e socio-sanitari, Forze dell’ordine, Centri Antiviolenza) in modo da dotare la Rete di alcune figure specializzate (seminario “La valutazione del rischio di recidiva della violenza interpersonale tra partner. Il metodo S.A.R.A. Plus/Surplus”).

Le persone che sono state complessivamente formate sono 203, così ripartite sui vari temi:

• Seminario “Una violenza non è mai sola”: n. 88 partecipanti (di cui n. 17 a Crema, n. 26 a Casalmaggiore, n. 45 a Cremona)

• Seminario “SARA Plus”: n. 22 partecipanti

• Seminario “Violenza assistita”: n. 93 partecipanti. L’indice medio di soddisfazione complessiva rispetto all’intero ciclo seminariale è stato il seguente:

• 55,09% “buono”

• 25,97% “ottimo” così suddiviso fra le tre iniziative:

• Seminario “Una violenza non è mai sola”: o 36,71% “Buono” o 56,96% “Ottimo”

• Seminario “SARA Plus”: o 57,14% “Buono” o 9,52% “Ottimo”

• Seminario “Violenza assistita”: o 71,43% “Buono” o 11,43% “Ottimo”

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MISSIONE 15 POLITICHE PER IL LAVORO E LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Programma 03 “Sostegno all'occupazione” Obiettivo operativo n.8-Titolo: Iniziative in tema di pari opportunità e supporto alla Consigliera provinciale di parità Dirigente responsabile: avv. Massimo Placchi RISULTATI ATTESI Erogazione di servizi di consumo: erogazione di contributi ed effettuazione di spese dirette per la fornitura di servizi, diretti e indiretti, alle imprese e alla collettività. Nel corso del 2016, particolare attenzione dovrà essere posta alle possibili e necessarie integrazioni con quanto previsto dalla Legge n. 56/2014 che prevede, all’art. 85, punto f), tra le funzioni fondamentali della Provincia, il “controllo dei fenomeni discriminatori in ambito occupazionale e la promozione delle pari opportunità sul territorio provinciale”. Sotto il profilo del supporto di segreteria e di carattere operativo e logistico, nel corso del 2016 la Consigliera di Parità transiterà dal Settore Lavoro e Formazione al Servizio Politiche Sociali. L’obiettivo è motivato dalla necessità di intraprendere ogni utile iniziativa, nell'ambito delle competenze della Provincia, ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici. RISULTATI CONSEGUITI La Consigliera Provinciale di Parità effettiva Prof.ssa Carmela Fazzi è stata nominata con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 25 novembre 2015, a seguito di designazione fatta con atto del Presidente della Provincia n. 224 del 28.10.2015. La Consigliera Provinciale di Parità supplente dott.ssa Giovanna Galifi, è stata nominata con decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 9 febbraio 2016, a seguito di designazione fatta con atto del Presidente della Provincia n. 289 del 21.12.2015. Preme evidenziare che alla nomina da parte del Ministero non è seguito in alcun modo nessun contatto, telefonico o di persona da parte della dr.ssa Galifi con l’Ufficio della Consigliera e con l’Ufficio di supporto e ciò ha comportato, e tuttora comporta, una forte difficoltà ad esercitare tutte le funzioni, tenendo conto che la stessa risiede e lavora in altra regione e ad una distanza tale da non poter, evidentemente, garantire una presenza sul territorio per cui ha avuto la nomina ministeriale. In ottemperanza a quanto stabilito dall’articolo 16 del D.Lgs. n. 195/2006 (così come modificato dal D.Lgs. n. 151/2015), anche per il 2016 la Provincia di Cremona ha garantito sede e attrezzature, nell’ambito delle risorse esistenti e a invarianza della spesa. Ciò è stato possibile nonostante la gravissima situazione finanziaria comune alla quasi totalità delle Province, che ha visto l’impossibilità per ormai un biennio di approvare bilanci se non sul finire dell’anno, con il dimezzamento del personale e con la totale incertezza delle risorse statali su questa partita. Sotto il profilo organizzativo e funzionale, nel corso del 2016 l’attività di supporto, di gestione amministrativa, finanziaria, tecnica e di segreteria all’Ufficio della Consigliera di Parità è stata attribuita all’Area del Coordinamento e, in particolare, nell’ambito del Servizio Programmazione, valutazione e politiche sociali. In tale Servizio l’Ufficio della Consigliera è supportata da una posizione organizzativa dedicata in quota parte a tale attività e da n. 2 unità di personale per lo svolgimento dell’attività di supporto tecnico, di gestione amministrativa, finanziaria, tecnica e di segreteria. Dispone di n. 1 ufficio specificatamente dedicato alla Consigliera, dotato di PC, telefono fisso, connessione web; inoltre – per il tramite del Servizio da cui funzionalmente viene supportata – può avvalersi di altre apparecchiature e attrezzature (PC, fotocopiatrice, sale per riunioni e seminari). In precedenza l’Ufficio era nell’ambito del Settore Lavoro e Formazione. Sotto il profilo logistico, l’Ufficio della Consiglierà si è trasferito dalla ex sede decentrata di Via Dante 134 alla sede centrale dalla Provincia in Corso Vittorio Emanuele II° n.17, in Cremona.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 205 di 214

L’Ufficio Stampa della Provincia ha prestato supporto organizzativo ed informativo alla Consigliera di Parità, predisponendo report di presentazione della mission dell’Ufficio, inviti e comunicati alla Stampa a consuntivo, con interviste specifiche sui canali televisivi locali. In merito al tema delle risorse finanziarie, preme evidenziare l’insostenibilità a breve termine, esaurite le ormai esigue risorse derivanti da trasferimenti degli anni precedenti, da parte della Provincia di Cremona, analogamente alle altre Province italiane, di poter far fronte – senza specifico trasferimento statale o regionale – a quanto previsto dall’articolo 35 del D.Lgs n. 151/2015, ovvero che “l’ente territoriale che ha proceduto alla designazione [la Provincia ndr] può attribuire a proprio carico […] una indennità mensile”. Ciò è stato ulteriormente ribadito dalla circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale della tutela delle condizioni di lavoro e delle relazioni industriali prot. 32/0003332/MA008.A006 del 22 febbraio 2016 in cui si afferma che le indennità sono “totalmente a carico dell’ente designante”. Si ricorda comunque che gli obblighi in capo agli enti presso cui è ubicato l'ufficio della consigliera di parità sono "nell'ambito delle risorse esistenti e a invarianza della spesa". In una situazione generalizzata di impossibilità nell’approvazione del bilancio preventivo e in assenza di specifici trasferimenti in materia, si segnala dunque, a partire dal 2017, l’impossibilità da parte delle Province di supportare in modo adeguato le attività in capo alla Consigliera di Parità, ivi compresi rimborsi, indennità, supporto ai progetti. Le recenti modifiche normative hanno soppresso il Fondo nazionale e posto dunque gli oneri relativi alle consigliere e ai consiglieri di parità a carico degli enti territoriali con le limitazioni allegate alla suddetta circolare e contenute nei pareri resi dal Ministrero dell'economia e delle finanze rispettivamente in data 18 luglio 2011 e 12 maggio 2015. La Regione Lombardia nel recente passato ha provveduto annualmente al trasferimento delle risorse destinate alle Province per lo svolgimento delle funzioni in capo alla Consigliera provinciale di parità, secondo un riparto stabilito di concerto dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, sentita la Conferenza Unificata. Ad oggi si hanno notizie certe rispetto all'ultima ripartizione delle risorse relativa all'anno finanziario 2014, di cui al Decreto interministeriale del 29.09.2015. ATTIVITA’ ANTIDISCRIMINATORIA Nel corso del 2016 si sono rivolti all’Ufficio della Consigliera di Parità n. 15 persone (di cui 13 donne e n. 2 uomini), di cui: I casi presi in carico sono n. 9 e tutti individuali; N. 6 casi individuali sono stati ri-orientati presso altri Uffici; numerosi i casi di informazioni e/o pareri che non sono stati codificati.

Modalità di trattazione dei casi: I sopra esposti casi sono stati tutti trattati in modo informale su espressa richiesta degli interessati; solo 1 caso, ancora in via di definizione, è stato trattato formalmente. Le motivazioni prevalenti dei casi presi incarico riguardano:

• n. 1 caso di accesso al lavoro negato per maternità (discriminazione per la quale l’interessata non ha voluto procedere);

• n. 5 casi di ricerca di nuova occupazione; • n. 6 casi di conciliazione e orario di lavoro; • n. 1 caso di discriminazione in merito alla corresponsione del premio di produttività in periodo di

maternità; • n. 2 casi di stress da lavoro correlato.

L’Ufficio della Consigliera di parità ha inoltre garantito la partecipazione al Tavolo di indirizzo politico istituzionale per la conciliazione famiglia-lavoro e al relativo Tavolo tecnico gestito da ATS Valpadana, al Tavolo interistituzionale in tema di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne, al CUG della Provincia di Cremona.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 206 di 214

L’Ufficio ha co-organizzato:

- il Convegno dal titolo “Donne Immigrate e lavoro: conoscenze e opportunità” in collaborazione con l’Associazione Donne Senza Frontiere (settembre 2016)

- il Convegno per presentazione del quaderno “Storie di donne senza frontiere” (dicembre 2016).

La Consigliera di parità ha inoltre compartecipato finanziariamente alla realizzazione di: • IV° edizione del “Bando donne in tesi”, promosso dal Comune di Crema e finalizzato

all'assegnazione di due premi da assegnare a tesi di laurea sulla presenza femminile nelle aree economiche, sociali, politiche, scientifiche e artistiche della società

• all'Agenda 2017 “12 mesi contro la violenza”, nell'ambito degli eventi intorno alla “Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, in collaborazione con l'Associazione donne contro la violenza di Crema.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 207 di 214

MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA Descrizione della missione La funzione dell'agricoltura, caccia e pesca resta di competenza provinciale fino al 31/3/2016. Con Legge di Regione Lombardia n.19/2015 e successiva Deliberazione di Giunta R.L. n. 4998 del 30/03/16 la funzione è tornata di competenza di Regione Lombardia. Tutte le attività sono state svolte regolarmente e senza soluzione di continuità sino al 31 marzo, data in cui le competenze, e relative risorse umane, finanziarie e strumentali, sono tornate in capo a Regione Lombardia.

A partire dal mese di aprile 2016 si è proceduto a chiudere tutte le posizioni aperte e in carico all’Ente, come già dettagliatamente indicato nella sezione missione 01, programma 3, obiettivo operativo 5; Con determinazione 318/2016 si definisce la restituzione dell'importo di € 1.213.661,74, riferito alla differenza tra l'importo da restituire a Regione, quantificato in € 2.873.661,74 e la somma che Regione riconosce per lo svolgimento delle funzioni delegate di € 1.660.000,00 che resta nella disponibilità della Provincia. Con successiva determinazione 369/2016 è stato definito l’importo di € 5.264.866,99 derivante sia da economie scaturenti da pratiche inerenti il ristoro alle aziende agricole per danni causati da calamità naturali, sia l'importo complessivo di tutti gli impegni ancora attivi riferiti alle funzioni svolte in tema di agricoltura, foreste, caccia e pesca, così come concordato durante l'incontro bilaterale del 28 settembre 2016.

L'importo complessivo trova esatta corrispondenza con gli impegni a suo tempo assunti a favore di terzi con determinazioni dirigenziali, iscritti sui pertinenti capitoli in uscita finanziati da fondo pluriennale vincolato, o allocati tra i residui passivi.

Tutti gli importi sono stati regolarmente versati a Regione Lombardia, comprese alcune partite relative a danni da fauna selvatica o dalla gestione del CRAS liquidate direttamente ai beneficiari dalla Provincia. Nel proseguo si riportano, per completezza di esposizione, il mero elenco dei programmi e degli obiettivi relativi alla missione e svolti dall’Ente sino al 31 marzo.

Resta di competenza della Provincia la gestione del Piano provinciale di controllo della nutria 2015/2017 come previsto dalla L.R. n. 20 del 20/10/2002.

PROGRAMMA 1 Sviluppo del settore agricolo e del sistema agroalimentare Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale umano a- il sostegno all’insediamento dei giovani imprenditori b- la valutazione ed il controllo con efficacia ed efficienza dei progetti formativi c- il riconoscimento delle qualifiche previste dalla normativa in ambito agricolo (tesserini fitosanitari, iap, tartufi, complementarietà, biologico, fattorie didattiche) d- Rilascio qualifica Imprenditore Agricolo Professionale Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – potenziamento capitale fisico e innovazione Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 a) valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti in apicoltura; b) valutazione, controllo e liquidazione degli investimenti nelle aziende agricole. c) valutazione, controllo e liquidazione delle aziende agricole e Consorzi di Bonifica colpite da eventi climatici avversi. Valutazione controllo e liquidazione di bandi specifici per epizoozie/zoopatie

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 208 di 214

Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo tentativi di conciliazione Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione della legge 203/82 che regola dal 1982 la disciplina dell’affitto dei fondi rustici. La Provincia, a cui sono state trasferite le funzioni dalla Regione ex L.R. 31/08, è l’organo che sovrintende alcune delle norme fondamentali della legge e, in ultima analisi determina il passaggio o no delle controversie alle Sezioni specializzate del Tribunale Agrario. Le mansioni relative alla gestione della legge n. 203/82 comprendono: a) Commissione Tecnica Provinciale, che determina annualmente i coefficienti di adeguamento dei canoni di affitto dei fondi rustici vigenti nella provincia; b) tentativo di conciliazione delle parti; Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Sviluppo della competitività del settore agricolo – Promozione qualità produzione e conoscenza prodotto tipico di qualità’ Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo la promozione della qualità alimentare. Obiettivo operativo n.5 -Titolo: Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile attività agricole/produttive Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 a- valutazione, controllo e liquidazione degli impegni per l'introduzione di misure agroclimaticoambientali b – corretta applicazione degli strumenti di pianificazione territoriale (l.r 12/05, via, pgt- progetti concordati) c- supporto dell'utilizzo sostenibile degli effluenti da allevamento (pua) Obiettivo operativo n.6 -Titolo: Valorizzazione agroambientale – supporto sviluppo sostenibile della forestazione Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo il supporto alla realizzazione di sistemi verdi multifunzionali sul territorio (grandi foreste, sistemi verdi, verde stradale, fitodepurazione, interventi ambientali dei consorzi forestali) Obiettivo operativo n.7 -Titolo: Sviluppo diversificazione produttiva Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di: a) valutazione, controllo e liquidazione della produzione di agroenergia da biomasse (l.r. 31/08 e Misura 6: Sviluppo delle imprese agricole e delle imprese del PSR 2014-2020 con l' Operazione

6.4.c: Sostegno alla realizzazione e allo sviluppo di attività di produzione di energia. b) valutazione, controllo e liquidazione dell'attività' agrituristica e le altre diversificazioni produttive. Il nuovo P.S.R. 2014-2020 incentiverà, come nel passato, misure di sviluppo che vanno a premiare tutte le forme di diversificazione dell’azienda agricola ( agriturismo, incentivazione di attività turistiche, sostegno alla creazione e sviluppo di microimprese etc) . Per tutte le misure la gestione delle domande avviene attraverso la raccolta delle domande, le istruttorie, il controllo amministrativo, il collaudo dell’intervento, la predisposizione di elenchi di liquidazione e di controlli ex post per la verifica del mantenimento dell’intervento.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 209 di 214

Obiettivo operativo n.8 -Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno produzione lattiera Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di presidio dell'attività di vigilanza e controllo nell'ambito del regime di contingentamento della produzione lattiera. Il Settore provvede a :

• Autenticazione firme su contratti di compravendita di quota latte; • Vidimazione registri per la tenuta della contabilità di magazzino; • Gestione dei ricorsi dei produttori avverso le comunicazioni regionali di assegnazione di

quota latte; Obiettivo operativo n.9 -Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – controllo e sostegno mercato OCM -Ortofrutta Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione e realizzazione dei controlli e monitoraggi presso le o.p. di trasformazione del pomodoro ed altre OP operanti sul territorio, l’effettuazione dei controlli relativi al comparto vitivinicolo e presso i centri raccolta patate da industria Il Settore Agricoltura e Ambiente provvede alla gestione delle attività connesse a svolgere gli adempimenti amministrativi e i controlli necessari a consentire l'agevolazione prevista dai regolamenti comunitari (Regg. CE n. 1234/07 e 1580/2007, Reg. UE 543/11) e dall'Accordo interprofessionale per i trasformati a base di prodotti ortofrutticoli. Obiettivo operativo n.10 -TITOLO: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno mercato dei prodotti di origine animale (principalmente carni e formaggi) Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione dei controlli relativi all’OCM carni (bovine, suine ed ovicaprine) e formaggi. Obiettivo operativo n.11 -Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Accesso controllato a contributi e agevolazioni fiscali a sostegno normali attività agricole Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo la gestione di tutte le richieste di prelievo ed uso di carburante agevolato. La Provincia provvede ad effettuare i necessari aggiornamenti dell’archivio delle ditte iscritte in qualità di Utenti Motori Agricoli ai sensi del DM 454/01 (variazioni di intestazione, cancellazione delle ditte cessate, ecc.). Obiettivo operativo n.12 -Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo e sostegno comparto zootecnico Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inseriscono in questo obiettivo tutte le attività di supporto al settore zootecnico locale in particolare monitorando l’attività di assistenza tecnica fornita agli allevatori dagli Enti assegnatari dei bandi regionali (APA).

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 210 di 214

Obiettivo operativo n.13 -Titolo: Sviluppo O.C.M. – Organizzazioni comuni di mercato – Controllo corretta erogazione contributi agricoli Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione di verifica della condizionalità ai fini dell’erogazione dei premi. L’attività di controllo rientra tra le attività istituzionali delegate con la legge regionale 31/08. Le modalità di effettuazione sono regolamentate dal Manuale delle Procedure dell’Organismo Pagatore Regionale. L’attività oggi è diventata l’unico vero momento di controllo a 360° di tutte le attività aziendali che possano avere un impatto sull’ambiente, sulla sanità degli animali, sulla salute pubblica rientrando pertanto tra i compiti istituzionali dell’ente di verifica del territorio. Obiettivo operativo n.14 -Titolo: Pianificazione, progettazione e divulgazione in ambito agricolo – Progetti divulgativi ed interventi di sensibilizzazione a tema sullo sviluppo delle filiere Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Si inserisce in questo obiettivo tutta la gestione e realizzazione di progetti divulgativi, didattici, di promozione e di sensibilizzazione a tema (poster, pubblicazioni, incontri) e la partecipazione a progetti inter-istituzionali Obiettivo operativo n.15 -Titolo: Attività amministrativa del settore Agricoltura e ambiente, servizi statistici e qualità Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Il Settore Agricoltura Caccia e pesca supporta i settori centrali nello svolgimento di servizi generali ed in particolare in attività quali: Gestione protocollo: - Accesso agli atti e documentazione amministrativa, Correttezza e speditezza dell’azione amministrativa, supporto tecnico e materiale al servizio Affari Legali e Contenzioso della Provincia.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 211 di 214

MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA PROGRAMMA 2 Caccia e Pesca Obiettivo operativo n.1 -Titolo: Pianificazione ittica e faunistico-venatoria - vigilanza nell'ambito del progetto di gestione del territorio Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Pianificazione ittica e faunistico-venatoria e svolgimento della vigilanza nell'ambito del progetto di gestione del territorio nelle stesse materie. Obiettivo operativo n.2 -Titolo: Pianificazione ittica e faunistico-venatoria – rilascio autorizzazioni/tesserini/licenze Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Rilascio delle autorizzazioni previste dalla normativa in ambito ittico-venatorio. Obiettivo operativo n.3 -Titolo: Contributi ed indennizzi in materia faunistico-venatoria ed ittica Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 Fra gli obiettivi del Piano Faunistico-Venatorio c’è la creazione di istituti di tutela all’interno dei quali la fauna selvatica possa riprodursi e trovare ambienti idonei alla costituzione di popolazioni stabili. Il Settore provvede all'indennizzo delle domande relative ai danni ambientali causati dalla fauna selvatica e alla prevenzione La Provincia istruisce e finanzia le domande relative alle richieste di indennizzo danni da fauna selvatica alle colture agricole, le richieste di contributo sulle spese sostenute per la messa in opera di interventi di prevenzione danni da fauna selvatica alle colture agricole e finanzia, nell’ambito della disponibilità economica, richieste di miglioramento ambientale a fini faunistici. Obiettivo operativo n.4 -Titolo: Recupero animali selvatici-spese per la convenzione con associazioni autorizzate Di competenza provinciale fino al 31/3/2016 L'obiettivo ha la finalità della tutela della fauna attraverso il soccorso agli animali in difficoltà provvedendo alla loro assistenza, recupero e liberazione.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 212 di 214

MISSIONE 16 AGRICOLTURA, POLITICHE AGROALIMENTARI E PESCA PROGRAMMA 2 Caccia e Pesca Obiettivo operativo n.5 -Titolo: Piano di contenimento della nutria Dirigente responsabile: Dr. Roberto Zanoni RISULTATI ATTESI Il piano di contenimento della nutria indica le azioni da seguire. Nella prima fase si deve provvedere all’autorizzazione degli operatori di tipo A e B, che sono i volontari preposti al contenimento. Gli operatori vengono autorizzati tramite corsi effettuati dalla Polizia Provinciale, previa verifica dei requisiti svolta dal settore. Al termine del procedimento il Settore Ambiente emette un decreto d’autorizzazione per gli abilitati appartenenti ai diversi Comuni della provincia. Il Settore ha provveduto ad assegnare ad una ditta specializzata l’incarico per il ritiro delle carcasse, stoccate presso i Comuni che sono provvisti di freezer, nonché alla consegna ai Comuni delle gabbie per il trappolaggio e dei gilet di riconoscimento per gli operatori. RISULTATI CONSEGUITI L’attività di contenimento e di eradicazione delle nutrie, seppur questa Provincia abbia sollevato dubbi a Regione Lombardia in merito alla propria competenza, si è regolarmente svolta nel 2016 con i seguenti numeri:

• decreti per autorizzazione abbattitori n. 273

• abbattitori autorizzati n. 969

• corsi per abbattitori organizzati dalla Provincia n. 8

• interventi della ditta incaricata per il recupero delle carcasse n. 18

• carcasse recuperate n. 783

• gilet consegnati n. 310

• gabbie consegnate n. 125.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 213 di 214

MISSIONE 17 ENERGIA E DIVERSIFICAZIONE DELLE FONTI ENERGETICHE PROGRAMMA 01 Energia e diversificazione delle fonti energetiche Obiettivo operativo n.1 Titolo: Interventi in materia di energia, spese per l'esercizio delle funzioni relative alle autorizzazioni ed ai finanziamenti in materia energetica e pianificazione. Dirigente responsabile Dr.Roberto Zanoni - RISULTATI ATTESI Emanazione delle autorizzazioni per l’installazione di gruppi elettrogeni di grande potenza e per la realizzazione di alcuni tipi di impianti di produzione di energia elettrica e di linee elettriche (emanazione delle autorizzazioni per l’installazione di gruppi elettrogeni di potenza superiore a 1 Mwe, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti convenzionali di potenza non superiore a 300 MWt e per la realizzazione di impianti e di linee elettriche di tensione non superiore a 150 kV). Partecipazione all’istruttoria ministeriale delle domande di realizzazione di centrali termoelettriche di potenza superiore a 300 MWt. Attuazione della pianificazione energetica di livello provinciale, con particolare attenzione ai temi del risparmio energetico, delle fonti alternative (micro idro, biomasse, solare) e dell’inquinamento luminoso (attuazione della revisione del Piano Energetico Ambientale Provinciale, in collaborazione con qualificati soggetti esterni; attuazione delle procedure partecipative, secondo i principi di Agenda 21 locale). Vengono autorizzati i metanodotti di competenza provinciale. RISULTATI CONSEGUITI Nel corso del 2016 sono state rilasciate n° 12 nuove autorizzazioni per la realizzazione di impianti di produzione di energia elettrica da biogas e n° 2 nuove autorizzazioni per la realizzazione di impianti idroelettrici. Sono state rilasciate n° 30 autorizzazioni per la realizzazione ed esercizio di impianti elettrici fino a 150 kW in procedura abbreviata ai sensi dell’art. 7 della L.R. 52/1982 e s.m.i, su richiesta degli enti locali gestori della rete. E’ stata rilasciata n° 1 autorizzazione per la realizzazione ed esercizio di impianti elettrici fino a 150 kW in procedura abbreviata ai sensi dell’art. 7 della L.R. 52/1982 e s.m.i., su richiesta di autoproduttore privato. E’ stato rilasciato n° 1 collaudo di impianto elettrico. E’ stata rilasciata n° 1 autorizzazione alla costruzione ed esercizio di un impianto elettrico in MT con valenza di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità. E’ stata rilasciata n° 1 autorizzazione alla costruzione ed esercizio di un metanodotto con valenza di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità. Sono state rilasciate n° 3 autorizzazioni per la realizzazione ed esercizio di grandi cogeneratori di energia elettrica e termica ai sensi dell’art. 8 del D.Lgs. n° 20/2007 e s.m.i.. Nel corso dell'anno 2016, in collaborazione con il Dip. ARPA di Cremona, sono stati effettuati n. 10 controlli presso impianti a biogas autorizzati dalla Provincia. Durante i controlli si è verificata la conformità delle opere realizzate al progetto autorizzato, oltre alla corretta gestione dell’impianto in base alle modalità previste nel decreto autorizzativo e nella documentazione allegata all’istanza.

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Relazione illustrativa al rendiconto 2016 pag. 214 di 214