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Tradizione Sicurezza Solidità Produttività Fiducia RELAZIONE E BILANCIO 2012 40° esercizio

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Tradizione

Sicurezza

Solidità

Produttività

Fiducia

RELAZIONE E BILANCIO 201240° esercizio

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Relazione e Bilancio 2012della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA

40° esercizio

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(Angaben in Tausend EUR)

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Relazione e bilancio 2012 | Assemblea ordinaria | Ordine del giorno

Assemblea ordinaria 2012

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Relazione e bilancio 2012 | Assemblea ordinaria | Ordine del giorno

Ordine del giorno

Ordine del giorno1. Presentazione della Relazione del Consig-

lio di amministrazione sulla gestione, del Bilancio di esercizio al 31.12.2012, della Relazione del Collegio sindacale, della Relazione della società di revisione e relative delibere.

2. Politiche in materia di controlli sulle attivitá di rischio e sui conflitti di interesse nei confronti delle parti correlate e di tutti i soggetti a loro connessi.

3. Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione ai sensi delle disposizio-ni di Vigilanza.

Assemblea ordinaria della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA in seconda convocazione

svoltasi il 6 maggio 2013 alle ore 10:30 presso la „Raiffeisenhaus“ a Bolzano

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Relazione e bilancio 2012 | La Cassa Centrale in breve

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Relazione e bilancio 2012 | La Cassa Centrale in breve

La Cassa Centrale in breveCassa Centrale dell‘Alto Adige SpaVia Laurin 1, 39100 Bolzano

Telefono

Fax

Fax Direktion

e-mail

http

S. W. I. F. T.-Code

CAB

Codice fiscale, partita IVA e N. registro delle imprese

Albo delle banche

Banca agente

RZSB IT 2B

3493 11600

00 19 44 50 219

Nr. 3493/4

Capitale Sociale euro 150.000.000 interamente versato, Banca aderente al fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo e al Fondo Nazionale di Garanzia di cui all’art. 62 del d.lgs. n. 415/96.

Cassa Centrale delle 47 Casse Raiffeisen dell’Alto Adige per complessivi 191 sportelli* *(al 31.12.2012 senza Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige)

+39.0471.946.511

+39.0471.974.353 oder 946.540

+39.0471.946.610

[email protected]

www.cassacentraleraiffeisen.it

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Confronto dei dati fondamentali(dati in migliaia di euro)

Situazione patrimoniale 2012 2011 Variazione

Totale di bilancio 2.685.368 2.210.676 +21,47 %

Crediti verso banche 581.283 531.469 +9,37 %

Credit verso clienti 1.262.020 1.184.296 +6,56 %

Debiti verso banche 1.259.446 915.561 +37,56 %

Debiti verso clienti 595.071 539.967 +10,20 %

Capitale 150.000 125.000 +20,00 %

Patrimonio 237.555 193.464 +22,79 %

Conto economico 2012 2011 Variazione

Margine d‘interesse 35.687 25.243 +41,37 %

Commissioni nette 8.554 8.752 -2,26 %

Margine di intermediazione 54.558 30.692 +77,76 %

Utile della operatività correnteal lordo delle imposte 26.314 10.032 +162,30 %

Utile d‘esercizio 17.198 6.283 +173,73 %

Per ulteriori informazioni consulti la pagina 72

Numero dipendenti 152 151 +0,66 %

Rating Moody‘s Baa3 A3

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Relazione e bilancio 2012 | Cassa Centrale in breve

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9Relazione e Bilancio 2012

Relazione e bilancio 2012

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Relazione e bilancio 2012 | Indice dei contenuti

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Relazione e bilancio 2012 | Indice dei contenuti

Indice dei contenuti

Prefazione ..................................................................................................12

Ringraziamento del Consiglio di Amministrazione ........................................14

Elenco degli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA ...15

Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportelli ....................................16

Gli organi societari ......................................................................................20

L‘organigramma ...........................................................................................21

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione ..........................231. Contesto economico ....................................................................... 232. Settore bancario ............................................................................. 293. L‘organizzazione Raiffeisen dell‘Alto Adige ...................................... 354. La Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige nell‘esercizio 2012 ..... 395. Campi di attività .............................................................................. 456. Andamento economico ..................................................................... 647. I dipendenti ....................................................................................... 688. Relazione sui rischi .......................................................................... 699. Indicatori fondamentali ..................................................................... 72

10. Accadimenti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio 2012 7311. Prospettive per il 2013 ....................................................................... 7512. Proposta di ripartizione dell’utile di esercizio ..................................... 79

Relazione del Collegio Sindacale ................................................................81

Relazione della società di revisione .............................................................85

Bilancio 2012 ...............................................................................................91Stato patrimoniale .............................................................................. 92Conto economico ............................................................................... 94Prospetto della reddittività complessiva .............................................. 95Prospetto delle variazioni del patrimonio netto .................................... 96Rendiconto finanziario ........................................................................ 98Nota integrativa .................................................................................. 99

Glossario ...................................................................................................231

Impressum ................................................................................................234

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Relazione e bilancio 2012 | Prefazione

riconoscono i valori dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen. Il soddisfacenti risultati ottenuti dall’intero gruppo evidenziano che il nostro agire teso alla sostenibilità, alla stabilità, alla trasparenza e alla sicurezza, rappresenta la scelta giusta. La Cassa

Stimati Soci e Partner, gentili Signore ed egregi Signori,

il 2012 ha nuovamente dimostrato che è proprio nei periodi più turbolenti che si

Prefazione

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Relazione e bilancio 2012 | Prefazione

Dott. Michael GrünerPresidente

Dott. Zenone GiacomuzziDirettore Generale

Distinti saluti

Centrale Raiffeisen non fa eccezione a questo dato di fatto. Nonostante il calo della produzione economica, i cambiamenti sul piano politico, l’estremo indebitamento pubblico in Italia e le tensioni sui mercati finanziari europei, essa ha chiuso l’esercizio con un ottimo risultato.

La Cassa Centrale Raiffeisen collabora strettamente con le Casse Raiffeisen per continuare anche in futuro a vincere le sfide del settore. È in quest’ottica che nel corso dell’esercizio abbiamo stilato il nuovo piano triennale. In virtù del ruolo peculiare di istituto centrale, la nostra è una banca orientata alla clientela, fortemente radicata in Alto Adige ma, allo stesso tempo, caratteriz-zata da un profilo europeo e da solidi legami internazionali. Il nostro compito principale è quello di supportare e integrare l’attività e lo sviluppo delle Casse Raiffeisen altoatesine per mezzo delle nostre molteplici e compe-tenti prestazioni specialistiche. Oltre a ciò, affianchiamo la piccola e media imprendi-toria e fungiamo da fornitori di servizi per la clientela istituzionale, creando in tal modo un interessante valore aggiunto per i nostri soci.

I volumi intermediati sono aumentati notevolmente nel 2012. In un contesto di concessioni di credito in calo e di risparmi fortemente contesi, i finanziamenti hanno registrato un aumento del 6,56%, mentre i depositi da clientela si sono accresciuti del 10,2%. È un segnale eloquente, questo, di quanto sia grande la fiducia che il segmento di clientela di riferimento ripone nella Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige. Assieme alle Casse Raiffeisen altoatesine, infatti, essa è riuscita ancora una volta a migliorare la propria posizione di leader di mercato in provincia. Nell’esercizio in rassegna è stato fatto ampio ricorso all’operazione di rifinan-ziamento a tre anni della Banca centrale eu-ropea. In tal modo è stato possibile, accanto alla tradizionale operatività creditizia, aggi-ungere selettivamente dei titoli di stato nel

portafoglio bancario. Questi provvedimenti hanno contribuito in misura determinante al consistente aumento dei ricavi operativi. Per quanto riguarda i costi operativi, sono stati rispettati gli obiettivi prefissati. Abbiamo adeguato le rettifiche di valore complessive sui crediti 2012 all’evoluzione presente e prospettica del contesto economico. A conti fatti, l’utile ha registrato un netto aumento. L’andamento positivo permette, proprio in un contesto burrascoso in cui il quadro generale è in costante mutamento e in cui continuano a susseguirsi nuove disposizioni normative, di garantire sicurezza e stabilità. Il nostro obiettivo consiste nel contribuire a rafforzare il posizionamento dell’intera Organizzazione bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige.

Un presupposto fondamentale per il nostro successo è l’azione concertata nell’ambito del movimento cooperativo Raiffeisen dell’Alto Adige. Parallelamente è necessario conseguire soddisfacenti margini di contri-buzione in tutte le aree strategiche. Il nostro operato aziendale è caratterizzato dalla rigorosa fedeltà alla nostra cauta politica di assunzione del rischio e dalla trasparente e controllata gestione dei rischi. Anche nell’ultimo esercizio la strategia adottata ora-mai vari anni fa ha dato buoni frutti. Il risul-tato della Cassa Centrale Raiffeisen si basa sui servizi, sull’impegno e sull’entusiasmo di chi lavora all’interno della Cassa Cen-trale, oltre che dei colleghi e delle colleghe dell’intera Organizzazione Raiffeisen. A tutte queste persone desideriamo ora esprimere la nostra sincera gratitudine.

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Relazione e bilancio 2012 | Ringraziamento

Il Consiglio di Amministrazione ringrazia tutti coloro che hanno reso possibile il raggiungi-mento degli obiettivi dell‘Organizzazione Raiffeisen ed in particolare quelli della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige.

Ringraziamo inoltre tutti i responsabili delle cooperative associate, tutti gli amministratori, i sindaci, direttori e collaboratori delle Casse Raiffeisen per il loro appoggio, per la fiducia concessaci e per la proficua collaborazione.

In questa occasione vogliamo anche ringra-ziare i nostri clienti e partner commerciali.

Inoltre il Consiglio di Amministrazione ringra-zia i rappresentanti dell‘Organo di Vigilanza, della Federazione delle Cooperative Raiffei-sen, dell‘ICCREA Holding SpA, della Feder-azione delle Banche di Credito Cooperativo-Federcasse e della Cassa Centrale Banca

- Credito Cooperativo del Nord Est per la buona collaborazione, il sostegno ricevuto e l‘ottimo trattamento riservato alle questi-

oni poste dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige.

Per la preziosa e proficua collaborazione, il Consiglio di Amministrazione vuole porgere inoltre un sentito ringraziamento ai membri del Collegio Sindacale, in modo particolare al presidente dott. Hansjörg Verdorfer.

Infine un sincero ringraziamento ai membri della direzione generale, ai responsabili del-le singole aree, al personale direttivo nonché a tutti gli altri collaboratori per l‘impegno pro-fuso e il senso del dovere dimostrato.

Bolzano, 18 marzo 2013

Il Consiglio di Amministrazione

Ringraziamento del Consiglio di Amministrazione

Da sinistra: Dott. Michael Grüner, Rag. Stefan Tröbinger, Hansjörg Riegler, Dott. Karld Leitner, Dott. Walter Dallemulle, Dott. Hans Telser e Heinrich Renzler

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Relazione e bilancio 2012 | Elenco degli azionisti

Elenco degli azionisti della Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA

Casse Raiffeisen

Alta PusteriaAlta VenostaAndrianoBassa AtesinaBassa Valle IsarcoBolzano BrunicoCastelrottoCampo di TrensCiardesDobbiacoFunesLacesLagundoLanaLasa

MarlengoMeltinaMeranoMonguelfo-Casies-TesidoNallesNaturnoNova LevanteNova Ponente-AldinoOltradigeParcines Prato - Tubre Renon S. Martino in PassiriaSalornoSchlern-RosengartenScena

Selva di Val GardenaSenalesSilandroTerlanoTesimoTiroloTures-AurinaUltimo-S.Pancrazio-LauregnoVal BadiaVal PassiriaVal SarentinoValle IsarcoVandoiesVillabasseWipptal

Le Casse Raiffeisen detengono 99,64% del capitale sociale

Cafa a Merano

Cofrum a Marlengo

Geos a SilandroFruchthof Überetsch a Frangarto

VOG a TerlanoCooperativa Produttori Se-menti della Val PusteriaOVEG a Eyrs

BolzanoColterenzioCornaiano

Merano

Frubona coop. frutt. a TerlanoJuval a Castelbello

Kurmark-Unifrut a MagrèLagundo a Lagundo

Federazione Sudtirolese Allevatori Razze BovineFederazione Provinciale cavalli Haflinger dell‘A.AdigeVOG a Terlano

CortacciaLagundo

Latte Montagna Alto Adige

Lanafruit a Lana

Melix Brixen a Varna

Mivor a Laces

Neufrucht a Egna

Fed. Prov. Allevatori Razza BrunaFederazione Cooperative Raiffeisen

VOG Products a Laives

Merano BurggräflerS. Paolo / Appiano

Marzo 2013

Cooperative

Diverse Società Cooperative e Federazioni

Latterie sociali

Cantine sociali

Vipiteno

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Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB

ALTA PUSTERIA

Piazza del Magistrato 3, 39038 San CandidoABI: 8020 CAB: 58790

Sesto / Moso 58919 Sesto / S. VitoVersciaco

5891058799

ALTA VENOSTA

Via Vittorio 72, 39027 S. Valentino ABI: 8066 CAB: 58352

Burgusio Curon

5854058350

MallesResia

5854158355

ANDRIANOPiazza San Urbano 10, 39010 Andriano ABI: 8015 CAB: 58150

BASSA ATESINAVia B.-Fraenklin 6, 39055 LaivesABI: 8114 CAB: 58483

Ora Bronzolo

Via KennedyMontagna

58670 582305848059220

VadenaS. Giacomo

Pineta di Laives

8912058481 58482

BASSA VALLE ISARCOPiazza Centrale 6B, 39040 Laion ABI: 8113 CAB: 58470

BarbianoChiusa

5819058310

Villandro 59140

BOLZANOVia De-Lai 2, 39100 BolzanoABI: 8081 CAB: 11600

Bolzano-Sud Piani di Bolzano

Viale DrusoVia Visitazione

GriesAslago

116031160911608116021160111607

S. GenesioPiazza Erbe

Piazza MunicipioRencio

Via ResiaVia Roma

588001161011605116061161111604

BRUNICOVia Europa 19, 39031 Brunico ABI: 8035 CAB: 58242

Anterselva di MezzoCasteldarne

ValdaoraPerca

Falzes

5873158300590405915058380

Rasun RisconeVia Città

S. GiorgioS. Lorenzo

5873058241582445824358820

CAMPO DI TRENSTrens /Piazza Municipio 3, 39040 Campo di Trens ABI: 8020 CAB: 58790

CASTELROTTO

Piazza Kraus 2, 39040 CastelrottoABI: 8056 CAB: 23100

RoncadizzaSiusi

23130 23110

Alpe di SiusiOltretorrente

2319923120

CIARDES

Via Principale 15, 39020 Castelbello/Ciardes ABI: 8060 CAB: 58280

Castelbello 58281

Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportelli

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Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB

DOBBIACOVia C. Künigl 1, 39034 Dobbiaco ABI: 8080 CAB: 58360

Dobbiaco Nuova 58369

FUNESSan Pietro 119, 39040 Val di FunesABI: 8094 CAB: 58410

Tiso 58419

LACESVia Principale 38, 39021 LacesABI: 8110 CAB: 58450

Coldrano 58451 Martello 58579

LAGUNDOVia Strada Vecchia 21, 39022 LagundoABI: 8112 CAB: 58460

Quarazze 58590 Merano - Aquila Rossa 58591

LANAVia Madonna del Suffragio 22, 39011 LanaABI: 8115 CAB: 58490

Via BolzanoPostal

GargazzoneZona Industriale

58491587115843058495

Lana di SottoCermesVeranoFoiana

58493582905921058492

LASAVia Venosta 48, 39023 LasaABI: 8117 CAB: 58500

Oris 58501

MARLENGOVia Franz Innerhofer 3, 39020 MarlengoABI: 8134 CAB: 58560

Via Palade 58561

MELTINAKrumergass 6, 39010 MeltinaABI: 8135 CAB: 58580

MONGUELFO-CASIES-TESIDO

Via Pusteria 9, 39035 Monguelfo-TesidoABI: 8148 CAB: 58600

Casies 59070 Tesido 58601

NALLES

Via Gregor Gasser 2, 39010 NallesABI: 8155 CAB: 58620

NATURNO

Via Principale 12, 39025 NaturnoABI: 8157 CAB: 58630

NOVA LEVANTEVia Roma 41, 39056 Nova LevanteABI: 8161 CAB: 58650

Ponte Nova 58660 Vigo di Fassa 35780

NOVA PONENTE-ALDINOVia Principale 4, 39050 Nova PonenteABI: 8162 CAB: 58660

AldinoAnterivo

San Nicolò d‘Ega

591405918058661

Monte San PietroTrodena

5866359010

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Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB

OLTRADIGEPiazza Municipio 13, 39057 S.Michele / AppianoABI: 8255 CAB: 58160

FrangartoCornaiano

CaldaroCaldaro/Via stazione

5816258163 5825058251

Appiano / Via StazioneS. Paolo / Appiano

Termeno

581645816158970

PARCINES

Via Spauregg 12, 39020 ParcinesABI: 8175 CAB: 58690

Rablà 58691

PRATO-TUBREVia Croce 8, 39026 Prato allo StelvioABI: 8183 CAB: 58720

GlorenzaLaudes

Sluderno

584405854058930

StelvioSoldaTubre

58949 58940 59020

RENON

Via del Paese 7, 39054 CollalboABI: 8187 CAB: 58740

Bolzano / Via WeggensteinSoprabolzano

1160058742

Auna di Sotto 58743

S. MARTINO IN PASSIRIAVia del Giovo 7, 39010 San Martino in PassiriaABI: 8233 CAB: 58870

SALORNOVia Trento 7, 39040 SalornoABI: 8220 CAB: 58780

CortacciaLaghetti

5833058370

MargrèEgna

5853058371

SARENTINOPiazza della Chiesa 5, 39058 SarentinoABI: 8233 CAB: 58870

Campolasta 58871

SCENAPiazza Arciduca Giovanni 2, 39017 ScenaABI: 8234 CAB: 58880

SCHLERN-ROSENGARTENZona Produttiva Cardano 1, 39053 Cornedo all‘IsarcoABI: 8065 CAB: 58323

Prato IsarcoCardano

Collepietra

583225832158320

TiresFiè

5899058390

SELVA GARDENAStr. Meisules 211, 39048 Selva di Val GardenaABI: 8238 CAB: 58890

S. Cristina 58860 Ortisei 58680

SENALESMadonna di Senales 84, 39020 SenalesABI: 8239 CAB: 58900

Certosa 58909 Maso Corto 58901

SILANDROVia Principale 33, 39028 SilandroABI: 8244 CAB: 58920

Corces 58921

TERLANOPiazza dott. Weiser 9, 39018 TerlanoABI: 8269 CAB: 58960

Settequerce 58962 Vilpiano 58961

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Cassa Raiffeisen Filale CAB Filiale CAB

TESIMOPaese 81, 39010 TesimoABI: 8273 CAB: 58980

Prissiano 58981 S. Felice 89130

TIROLO

Via Principale 31, 39019 TiroloABI: 8278 CAB: 59000

Merano / Via delle Corse 58590

TURES-AURINAVia Valle Aurina 20, 39032 Campo TuresABI: 8285 CAB: 58271

GaisLuttago

Molini di Tures

584225906158270

San GiovanniCadipietra

Villa Ottone

590605906458423

ULTIMO-SAN PANCRAZIO-LAUREGNOVia Principale 118, 39016 S. ValpurgaABI: 8231 CAB: 59030

LauregnoProves

5851059170

S. NicolòS. Pancrazio

5903158850

VAL BADIAStr. Col Alt 16, 39022 CorvaraABI: 8010 CAB: 58340

PedracesArabba

ColfoscoPederoa

58180611705834159131

S. Martino / BadiaS. Vigilio Marebbe

La VillaLa Valle

588305855058181

59130

VAL PASSIRIA

Piazza Raiffeisen 1, 39015 S.LeonardoABI: 8998 CAB: 58810

Moso 58610 Rifiano 58750

VALLE ISARCOVia Bastioni Maggiori 12, 39042 BressanoneABI: 8307 CAB: 58221

VelturnoMillan

NazRodengo

59120582245864358770

SciavesS. Andrea

Varna

586445822259090

VANDOIES

Via J. A. Zoller 6, 39030 VandoiesABI: 8295 CAB: 59080

MaranzaRio di Pusteria

5876058761

Vandoies di sopraTerento

5908158959

VILLABASSA

Via Hans Wassermann 4, 39039 VillabassaABI: 8302 CAB: 59100

Braies 58200

WIPPTAL

Città Nuova 9, 39049 VipitenoABI: 8182 CAB: 59110

Colle Isarco 58210 Prati di Vizze 59050

CASSA CENTRALE RAIFFEISEN DELL‘ALTO ADIGE SPA

Via Laurin 1, 39100 BolzanoABI: 3493 CAB: 11600

Relazione e bilancio 2012 | Le Casse Raiffeisen in Alto Adige ed i loro sportellli

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Consiglio di Amministrazione

Dott. Michael GrünerPresidente

Dott. Walter Dallemulle1. Vicepresidente

Heinrich Renzler2. Vicepresidente

Dott. Karl Leitner

Hansjörg Riegler

Dott. Hans Telser

Rag. Stefan Tröbinger

Collegio Sindacale

Dott. Hansjörg VerdorferPresidente

Rag. Heinrich EisendleSindaco effettivo

Rag. Eduard EnrichSindaco effettivo

Dott. Ivo SenonerSindaco supplente

Rag. Josef WegerSindaco supplente

Gli organi societari

Da sinstra: Rag. Heinrich Eisendle, Dott. Hansjörg Verdorfer, Rag. Eduard Enrich, Rag. Stefan Tröbinger, Dott. Walter Dallemule, Hansjörg Riegler, Dott. Michael Grüner, Dott. Karl Leitner, Heinrich Renzler, Dr. Hans Telser

Relazione e bilancio 2012 | Gli organi

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L‘organigramma

Assemblea generale

Amministrazione &Organizzazione

Dott. Josef GrünerVice Direttore*

Commerciale Rag. Johann Schmiedhofer

Vice Direttore

FinanziariaDott. Dott. Roman Jablonsky

Membro della Direzione

Servizifinanziari

Back OfficeFinanziario

TreasuryConsulenzaalle Aziende

Sportello &Consulenza ai

privati

Gestione fidi & Contrattualistica

Crediti speciali

Segreteria fidiContabilità,

segnalazioni & controlli interni

Controlling

Servizi per Casse Raiffeisen e

clienti istituzionali

Gestione clienti / condizioni

Tecnica & sicurezza

Spedizioni, servizi generali & sorveglianza

Sviluppo & organizzazione

bancaria

Aree

Direktore GeneraleDott. Zenone Giacomuzzi

Consiglio di Amministrazione Collegio Sindacale

Reparti Reparti Reparti

Segreteria Amministrazione del

Personale, Marketing/pubbliche relazioni

Servizio Legale Revisione Interna Risk Management & Compliance

Posizioni di staff

* Sostituto Direttore Generale. Sostituisce il Direttore Generale in casi di assenza o impedimento previsti dall‘art. 24 dello Statuto..

Relazione e bilancio 2012 | Organigramma

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Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione

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Stimati azionisti,

il Consiglio di Amministrazione è lieto di adempiere al proprio compito istituzionale di informarVi sui risultati ottenuti dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige nel corso dell’esercizio 2012. Prima di passare all’analisi dei risultati di bilancio, riteniamo opportuno illustrare brevemente le condizioni economico-monetarie che hanno caratterizzato l’andamento dell’esercizio in questione

1. Contesto economico

Scenario internazionaleDopo che già nel 2011 il Fondo Monetario Internazionale aveva registrato un rallenta-mento della crescita economica globale al 3,9%, nel 2012 c’è stato un ulteriore calo al 3,2%.

Mentre, però, nell’anno delle elezioni presidenziali gli Stati Uniti hanno messo a segno una crescita del 2,3% (2011: +1,8%), leggermente maggiore, quindi, rispetto all’anno precedente, e l’economia del Giappone, grazie alle ricostruzioni seguite al terremoto verificatosi nella zona di Fuku-shima nel 2011, è cresciuta del 2% (2011: -0,6%), l’area euro ha nuovamente subito, per la prima volta dal 2008, una contrazione della produzione economica pari allo 0,4% (2011: +1,4%).

Nel 2012 l’importanza del “vecchio continen-te” per l’andamento dell’economia mondiale si è vista anche dai dati di crescita dei paesi emergenti e di quelli in via di sviluppo. Nei paesi emergenti dell’Est asiatico la crescita è crollata all’1,8% (2011: +4%); lo stesso livello è stato registrato anche in quelli dell’Europa centrale e orientale

(2011: +5,3%). Anche in Russia, paese che esporta risorse naturali, i prezzi in calo delle materie prime hanno dato una smorzata alla crescita, la quale non è riuscita ad andare oltre il 3,6% (2011: +4,3%). Una situazione analoga la si è vista in Cina, dove nell’anno del rinnovo della carica presidenziale la cre-scita del 7,8% (2011: +9,3%) ha sfiorato quel 7,5% che il governo ritiene essere la soglia minima di allarme per la stabilità politica. Altrettanto dicasi per l’India che, in seguito alle drastiche misure di austerity imposte dal governo di Manmohan Singh, ha lasciato sul campo due terzi della crescita registrata nell’esercizio precedente, passando al 4,5% (2011: +7,9%). Il Brasile, infine, che negli anni passati aveva fatto la parte della tigre sudamericana, a causa della forza del real e delle debolezze strutturali si è trasformata in vera e propria tartaruga con una crescita dell’1% (2011: +2,7%).

Il fatto che, malgrado questi sviluppi, anche nel 2012 il volume globale degli scambi commerciali sia ulteriormente aumentato (+2,8%) dopo i risultati già positivi dell’anno precedente (2011: +5,9%) è ancora una volta dovuto ai paesi emergenti (importazi-oni: +6,1%, esportazioni: +3,6%), mentre i volumi degli scambi commerciali dei paesi industrializzati (importazioni: +1,2%, espor-tazioni: +2,1%) non hanno evidenziato che tassi di crescita modesti.

Fatta eccezione per il petrolio, peraltro, i prezzi delle materie prime in USD (2012: +1%, 2011: +31,6%) nel corso dell’anno sono scesi del 9,8% (2011: +17,8%), circostanza, questa, riconduci-bile al calo della domanda soprattutto per quanto riguarda l’Europa e la Cina.

Che un tale crollo dei prezzi delle materie prime si sarebbe ripercosso sull’andamento dei prezzi del mercato mondiale era pre-

Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Contesto economico

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bilanci pubblici nei paesi industrializzati. Innanzitutto, stando alle analisi del FMI, nel corso dell’anno l’indebitamento complessivo dei paesi industrializzati si è già portato al 130% del PIL. Su questo risultato ha inciso notevolmente l’indebitamento del Giappone, pari al 236,56% del PIL, e di quello del governo federale degli Stati Uniti, che ammonta al 107,18% del PIL. L’indebitamento complessivo dell’area euro, pari all’80% del PIL, è tuttora lontano da questi livelli. Allo stesso tempo si nota che nei paesi emer-genti il grado di indebitamento della pubblica amministrazione ha nuovamente toccato un minimo, attestandosi al 35%.

Mentre il Giappone, però, in virtù dell’esposizione modesta verso l’estero conti-nua a non considerare preoccupante il livello estremamente elevato dell’indebitamento dello stato, negli USA durante il 2012 si è più volte tentato di sfruttare il problema del rapido incremento del debito pubblico (2011: +8,7%, 2012: +7%) per questioni di principio sul piano politico. Nell’anno delle elezioni presidenziali si erano irrigiditi i fronti tra coloro che puntavano sull’aumento delle entrate tributarie (democratici) e chi, invece, avrebbe preferito ridurre la spesa (repubbli-

vedibile. Se poi si considera che il margine di potenziale produttivo, ovvero il divario tra la crescita potenziale (quella che sarebbe ottenibile con le risorse a disposizione quali la forza lavoro, i macchinari, ecc.) e quella effettiva, si è azzerato solo in Europa, è chiaro anche perché il livello dei prezzi dei beni di consumo nel 2012 (paesi industria-lizzati 2012: +2%, paesi emergenti: +6,1%) è aumentato meno che nell’anno precedente (paesi industrializzati 2011: +2,7%, paesi emergenti: +7,2%). L’esplosione dei prezzi da molti temuta come conseguenza della politica monetaria espansiva delle banche centrali dal 2007 a questa parte (aumento del totale attivo della BCE in 5 anni: +135%, della Fed: +230%) non si è, pertanto, avvera-ta. La causa va ricercata soprattutto nel fatto che nello stesso periodo la massa monetaria complessiva ha presentato tassi di crescita molto inferiori a quelli che la politica proattiva delle banche centrali avrebbe fatto intuire (area euro: +12,5% (M3), Stati Uniti: +35,4% (M2)). Nel 2012 l’aumento della massa monetaria è stato del 2,8% nell’area euro e del 7,94% negli USA.

Come già nel 2011, anche nel 2012 l’attenzione era puntata sulla crisi dei

Andamento del tasso di inflazione 2002-2012 in Alto Adige in confronto con l‘Italia

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Contesto economico

2,60%

0,80%

2,40%2,20%

1,90%

4,00%

2,30%2,20%

2,80%

2,90%3,30%

3,70%

1,90% 2,10%

3,30%

0,80%

3,30%

1,80%

2,70%2,50%

1,50%

3,00%

0,0%

0,5%

1,0%

1,5%

2,0%

2,5%

3,0%

3,5%

4,0%

2002

2003

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Alto Adige Italia

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estreme misure di austerità alla pubblica amministrazione, ma ha anche ottenuto un doppio taglio “volontario” del debito, il quale ha comportato pesanti perdite per i creditori privati dello stato ellenico. Anche alla Spag-na è stato promesso e, in parte, già liquidato un pacchetto di aiuti del MES per sostenere il settore bancario in difficoltà. L’unico stato “PIIGS” che finora non ha ancora avuto bisogno di ric+-hiedere gli aiuti ufficiali del fondo di salvataggio è l’Italia.

Con l’istituzionalizzazione del meccanismo di salvataggio attraverso la creazione della società di scopo europea MES (Meccanis-mo europeo di stabilità), la cui dotazione ammonta a 500 miliardi di euro, nel 2012 è stato portato provvisoriamente a termine un processo che ha visto continuamente nasce-re nuovi fondi salva stati quali il FESF (Fondo europeo di stabilità finanziaria, dotato di 440 miliardi di euro) e il MESF, (Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, dotato di 60 miliardi di euro). In questo sistema, il FMI con i suoi 280 miliardi di euro messi a disposizione per il salvataggio dell’euro (di cui poco meno dell’80% da parte di paesi extraeuropei) funge da rete di protezione esterna. I mezzi destinati al sostegno dei paesi euro travolti dalla crisi hanno così già raggiunto la favolosa somma di 1.280 miliardi di euro.

Sempre nel corso dell’anno anche la BCE ha continuato ad intervenire sul mercato monetario con provvedimenti nuovi e poco ortodossi per ovviare alla carenza di liquidità dei paesi periferici dell’area euro. Oltre ad accettare garanzie precedentemente rifiutate dalle banche per “denaro fresco della BCE”, la BCE è anche intervenuta ripetutamente sul mercato dei titoli di stato per ridurre il costo del funding dei governi al verde. Tutte queste misure erano tese a far guadagnare tempo alla politica per mettere a punto e avviare altri meccanismi di salvataggio.

cani). Tanto che per ben due volte nel corso dell’anno gli Stati Uniti hanno rischiato la bancarotta.

In Europa, invece, il 2012 entrerà negli annali come anno del consolidamento della zona euro. Ciò non solo perché si sono adottate varie misure per salvare la Grecia, ossia l’anello più debole dell’unione monetaria, ma anche perché sono stati istituiti per il futuro dei meccanismi di salvataggio (FESF, MES, ecc.) dalla portata di ben 1.500 miliardi di euro. Alla fine, comunque, il presidente della BCE Mario Draghi, con le sue dichiarazioni di luglio e con la sua arringa a favore del salva-taggio dell’euro tenuta in settembre, ha posto le basi per il risanamento della situazione. A differenza degli Stati Uniti e del Giappone, per risolvere la crisi del debito sovrano l’Unione europea punta innanzitutto sulle misure di austerity deliberate dai governi. Un intervento della banca centrale sul mercato dei titoli di stato è considerato lecito solo in caso di situazioni di stress estremo.

Area dell‘euro e ItaliaDi certo il 2012 entrerà nella storia come anno chiave per il salvataggio dell’euro.

Più volte l’area dell’euro pareva sull’orlo del precipizio, ma ogni volta sono state prese delle decisioni determinanti tese a consolidare la struttura del sistema dell’euro. I paesi maggiormente colpiti dalla crisi, ovvero la Grecia (piano di salvataggio del FMI, piano di liquidità per la Grecia da parte dell’Eurosistema e del FESF: 253,626 miliar-di di euro), il Portogallo (piano di salvataggio del FMI, del MESF e del FESF: 78 miliardi di euro) e l’Irlanda (piano di salvataggio del FMI, crediti bilaterali, MESF e FESF: 253,626 miliardi di euro), sono stati sottoposti alla sorveglianza della Troika, un gruppo di tecnici del FMI, della Commissione europea e della BCE. Per quanto riguarda la Grecia, questa commissione non solo ha imposto

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Contesto economico

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Dal punto di vista economico, nel 2012 la crisi nell’area dell’euro si è accentuata ris-petto all’esercizio precedente. Dei 17 paesi della zona euro, solo quattro (Repubblica Slovacca, Malta, Lussemburgo e Estonia) sono riusciti a generare una crescita superiore all’1%. Ben sette paesi, invece, (Grecia, Portogallo, Spagna, Italia, Slovenia, Paesi Bassi, Cipro) hanno evidenziato una crescita negativa. Anche i paesi centrali della zona euro, ossia la Germania e la Francia, nel 2012 hanno registrato rispet-tivamente una crescita trascurabile dello 0,1% (ente statistico tedesco) e, addirittura, una flessione dell’attività economica dello 0,3% (Insee). La crisi, dunque, per la prima volta ha contagiato anche la Germania, fino a quel punto campione mondiale delle esportazioni.

Per la prima volta dal 2008 è stato nuova-mente rilevato un calo della fiducia delle imprese, le cui spese per investimenti nel 2012 sono calate, stando ai dati Eurostat (dati aggiornati a settembre), nell’ordine del 2,26%. Contemporaneamente la maggior parte delle aziende ha preferito ridurre ulteriormente le giacenze piuttosto che in-

crementare la produzione. I consumi interni delle famiglie (+0,92%) e del settore pub-blico (+0,83%) non sono bastati per tenere in terreno positivo la domanda nazionale (-0,47%). Sul versante delle esportazioni extraeuropee, al contrario, la domanda di merci provenienti dall’area euro presenta un saldo nettamente positivo (+4,67%). Nel complesso, l’eccedenza delle partite correnti dell’area euro nei primi 3 trimestri dell’anno è aumentata a 179 miliardi di euro. Gli incrementi maggiori delle esportazioni sono stati registrati dai paesi colpiti dalla crisi, ossia dalla Grecia (deficit delle partite correnti sul PIL 2012: -5,1%, 2008: -17,5%) Portogallo (2012: -4,1%, 2011: -7,5%), Spagna (2012: -1,5%, 2011: -10%) e Irlanda (2012: +4%, 2008: -5%). L‘Italia, come già negli esercizi precedenti, ha registrato un deficit delle partite correnti relativamente modesto, pari all‘1,5%.

Questi successi sono stati possibili sop-rattutto grazie alla contrazione dei livelli salariali (2012 Grecia: -7,5%, Portogallo: -6,1%, Irlanda: -2,5%, Ungheria: -1,8%, Spagna: -1,7%, Italia: -1,7%), la quale ha contribuito ad aumentare la competitività di

Andamento del tasso di disoccupazione 2004-2012 dell‘Alto Adige in confronto con l‘Italia

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Contesto economico

2,7 2,8 2,6 2,6 2,4 2,9 2,73,3

4,1

8 7,76,8

6,16,7

7,88,4 8,4

01

23456789

10

2004

2005

2006

2007

2008

2009

2010

2011

2012

Alto Adige Italia

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Collaboratore del reparto segreteria fidi

(+3,4%) sono stati i paesi dell’area euro con l’inflazione maggiore. L’Italia, invece, con un incremento annuo dei prezzi del 2,6%, si è attestata nella media europea.

Alto Adige Di l’Istituto di ricerca economica della Came-ra di commercio di Bolzano (IRE) prevede per l’economia altoatesina una “crescita zero” nel 2012 (previsioni per il 2011: tra l’1,0% e l’1,5%)1.

Per l’anno in corso l’IRE si attende un leggero miglioramento della dinamica congiunturale altoatesina. A livello nazio-nale, la pesante recessione che ha colpito l’economia è destinata ad attenuarsi, con effetti positivi anche per la nostra provincia. Gli impulsi di crescita provenienti dall’estero saranno modesti ma, comunque, stabili. Per questo motivo le previsioni sull’andamento del PIL provinciale nel 2013 indicano un valore compreso tra +0,0% e +0,5%2.

Al 31.12.2012 risultavano iscritte al Registro

1 Rapporto mensile IRE, gennaio 20132 IRE, Barometro dell’economia, novembre 2012

questi paesi.

Grande preoccupazione nel 2012 è derivata, peraltro, dalla crescente disoccupazione, specie da quella giovanile, dovuta anche alla riforma delle pensioni che ha innalzato l’età pensionabile.

Se la disoccupazione complessiva, stando ai dati Eurostat, in Spagna ha toccato il 24,4% e in Grecia ha superato il 19,7%, mentre anche in Irlanda (14,3%), Portogallo (15,5%) e Italia (11,2%) ha raggiunto valori a due cifre, tra i giovani europei l’incidenza è ancora molto più elevata. In paesi come la Grecia e la Spagna più di un giovane su due è senza lavoro, in Portogallo, in Italia, nella Repubblica Slovacca e in Lettonia, invece, si tratta di uno su tre.

Solo nei Paesi Bassi, in Austria e in Ger-mania il fenomeno della disoccupazione giovanile non rappresenta attualmente un problema (il livello è all’8%).

Malgrado la crisi economica e i problemi strutturali, i prezzi nell’area euro sono aumentati, secondo i rilevamenti dell’autorità statistica Eurostat, del 2,2%, superando di poco l’obiettivo del 2% prefissato dalla BCE.

L’inflazione “core”, peraltro, ha evidenziato un ritmo dei prezzi molto più lento. Questo indice, determinato dalla congiuntura interna e nel cui calcolo non si tiene conto delle oscillazioni dei prezzi delle fonti energetiche e dei prodotti alimentari, ha risentito meno anche delle imposte indirette (IVA e accise) e delle tasse.

Mentre i prezzi in Grecia, lo stato con il più evidente calo della produzione economica, sono aumentati solo dello 0,3% e anche in altri 6 paesi, tra cui anche la Germania e la Francia, non hanno superato una crescita del 2,2%, l’inflazione maggiore si è concentrata al nord del continente. Estonia (+3,6%), Finlandia (+3,5%) e Paesi Bassi

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Contesto economico

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getici. Ulteriori effetti inflazionistici derivano dall’incremento dei prezzi di alberghi e ristoranti e dalla crescente pressione fiscale (accise, aliquote IVA)6.

Nel 2012 il numero di pernottamenti è risultato in crescita dell’1,8% rispetto al 2011 (dicembre 2011: +1,0%). Un netto aumento è stato registrato ancora una volta con riferimento alla presenza di turisti germanici (+4,8%) e di turisti da altre destinazioni (+5,0%). Il calo dei turisti italiani (-3,73%) è stato così più che compensato7.

Il 75% circa degli affidamenti concessi in Alto Adige è destinato alle imprese. Secondo quanto riportato dall’ABI, il volume dei crediti

erogati in Alto Adige a fine novembre 2012 ammontava a 21.921 milioni di euro (Italia: 1.953.253 milioni di euro), con un calo del -1,7% rispetto a fine novembre del 2011 (Italia: -1,9%).

I dati forniti dall’ABI evidenziano che i crediti di cui hanno usufruito i privati in Alto Adige a partire da novembre 2011 fino alla fine di

6 IRE, Barometro dell’economia, novembre 20127 Rapporto mensile IRE, gennaio e febbraio 2013

delle imprese della Camera di commercio di Bolzano 57.885 aziende (+0,3% rispetto all’anno precedente), e precisamente 40.762 di tipo non agricolo (+0,45%; 2011: +1,1%) e 17.123 imprese agricole (-0,06%; 2011: -0,3%)3.

Il mercato del lavoro altoatesino presentava fino al terzo trimestre 2012 una media di 248.427 occupati registrati, esprimendo un aumento del 3,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (2011: -0,4%).

L’ultimo tasso di disoccupazione per l’Alto Adige si riferisce al 3° trimestre 2012 e seg-na il 4,3%4 (Media dell’anno 2011: +3,3%).

A dicembre 2012 il tasso d’inflazione medio in Alto Adige era pari al 3,0%, nel territorio comunale di Bolzano era al 3,5%. Ciò corris-ponde ad un aumento rispettivamente di 0,3 e 0,6 punti percentuali rispetto al 20115.

A spingere al rialzo i prezzi nella nostra provincia sono soprattutto i prodotti ener-

3 Rapporto mensile IRE, febbraio 20134 Rapporto mensile IRE, febbraio 20135 ASTAT – gennaio 2013

Andamento dei tassi ufficiali di sconto 2000-2012

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Contesto economico

3,25

4,25

3,75

3,25

2,5

2

1,51,25

11,25

1,51,25

1

3

2,5

3 3,25

3,53,75

4,254,5

4,75

4,5 4,25

3,75

3,25

2,5

2,75

2

2,25 2,5

3

3,5

4

2,75

3,75

0,8

1,8

2,8

3,8

4,8

5,8

01.1

2.98

01.0

6.99

01.1

2.99

01.0

6.00

01.1

2.00

01.0

6.01

01.1

2.01

01.0

6.02

01.1

2.02

01.0

6.03

01.1

2.03

01.0

6.04

01.1

2.04

01.0

6.05

01.1

2.05

01.0

6.06

01.1

2.06

01.0

6.07

01.1

2.07

01.0

6.08

01.1

2.08

01.0

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01.1

2.09

01.0

6.10

01.1

2.10

01.0

6.11

01.1

2.11

01.0

6.12

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per la precisione il 5 luglio, il tasso di riferi-mento è stato ulteriormente ridotto, portan-dosi allo 0,75%. Più del tasso di riferimento, però, hanno inciso le variazioni della massa monetaria, contribuendo in misura determi-nante a stabilizzare la situazione. Gli squilibri nell’area euro, già intuibili durante l’esercizio precedente, si sono ulteriormente accentuati verso la metà dell’anno: le banche della Germania e dei Paesi Bassi hanno registrato un sempre maggiore afflusso di liquidità, mentre nei paesi meridionali del continente la liquidità si è andata sempre più riducendo. Sebbene la Banca centrale abbia cercato

novembre 2012 sono aumentati del 1,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno prece-dente (Italia: -0,8%), mentre il monte crediti ottenuto dalle imprese in Alto Adige fino alla fine di novembre 2012 è diminuito del -2,4% (Italia: -4,5%)8.

Nel 2012 in Alto Adige sono stati dichiarati 77 fallimenti, 18 in più rispetto all’anno prece-dente (2011: 59 fallimenti)9.

8 ABI-„Il mercato del credito in Trentino Alto Adige e nella Provincia di Bolzano“, febbraio 2013

9 Rapporto mensile IRE, febbraio 2013

Andamento dei cambi nel 2012: EUR/USD ed EUR/JPY

di riequilibrare la liquidità nell’area dell’euro, servendosi anche di metodi poco ortodossi (si pensi ai Monti bond, accettati a garanzia delle iniezioni di liquidità della BCE), tutti i provvedimenti attuati fino a giugno del 2012 si erano arenati. La sempre più intensa fuga dei capitali dai paesi PIIGS in crisi verso il nord Europa ha portato in terreno negativo i rendimenti dei titoli di stato tedeschi a breve e medio termine, mentre in Spagna e in Italia anche i rendimenti dei titoli a breve (Bot 6

2. Settore bancario

Tassi di riferimento

Zumal das Niveau des Lei

Trovandosi il tasso di riferimento all’inizio del 2012 all’1% e, quindi, ad un livello già molto basso, la BCE nel corso dell’anno non ha ritenuto di intervenire più di tanto sulla politica dei tassi di interesse. Solo una volta,

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EUR/USD EUR/JPY

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Soprattutto la crisi finanziaria della Grecia è stata vista come pericolo per l’intero sistema bancario europeo e, di conseguenza, per l’intero Eurosistema. Ciò ha comportato, oltre agli estremi spostamenti di capitale dai paesi periferici dell’area dell’euro verso quelli centrali, anche una fuga degli investitori ex-traeuropei dall’area monetaria. Ha denotato grande vigore lo yen giapponese che, con un cambio di 95 yen per euro, si è mosso verso i livelli più alti dall’introduzione della moneta comune.

Il franco svizzero è stato artificialmente man-tenuto dall’istituto di emissione a 1,2 franchi svizzeri per euro. Questa politica del cambio fisso si era resa necessaria dopo che nel 2011 era stata quasi raggiunta la parità tra il franco e l’euro, con gravi conseguenze per le imprese svizzere. Verso la metà dell’anno anche la sterlina inglese, molto indebolita dopo lo scoppio della crisi finanziaria, e il dollaro USA hanno guadagnato un 8%.

Solo in luglio la situazione si è distesa con la dichiarazione pubblica del presidente della Banca centrale europea Mario Draghi di volere fare tutto quanto necessario per salvare l’euro. Nell’arco di una settimana la relativa debolezza dell’euro era superata. A partire da ottobre, tuttavia, è stato registrato un sempre più rapido aumento delle quota-zioni nei confronti della maggior parte delle valute delle controparti commerciali. Rispetto alla moneta giapponese l’euro è passato da quota 101,14 yen il 09.11.2012 a 122,44 yen alla fine dell’anno.

Il franco svizzero, dopo un anno ha chiuso ad un livello nettamente maggiore (a 1,24 franchi per un euro) e anche la sterlina britannica è passata da 0,7844 il 10.08.2012 a 0,851 un anno più tardi.

L’incremento più forte, peraltro, è stato registrato nei confronti del dollaro USA. Il valore di quest’ultimo, pari a 1,217 euro il 20.07.2012, ha raggiunto quota 1,345 dollari

mesi) continuavano a muoversi verso il 4%. Un segno emblematico della situazione di crisi era dato dal fatto che a giugno la raccolta delle banche germaniche e olandesi (soprattutto grazie alla deposit facility della BCE per 773 miliardi di euro) superava i 1.100 miliardi di euro, mentre contempora-neamente gli impieghi del sud del continente ammontavano a 1316 miliardi di euro.

Il bilancio dell’Eurosistema, il quale com-prende i bilanci di tutte le banche centrali dell’area euro, al 30.06.2012 ha raggiunto un temporaneo massimo di 3.102 miliardi di euro, per tornare a ridursi a 3.016 miliardi di euro nei sei mesi successivi in seguito al rimborso anticipato delle operazioni d’asta a tre anni da parte di 21 banche europee.

Già negli esercizi precedenti le banche centrali al di fuori dell’area euro avevano esaurito le proprie possibilità sul piano degli interessi, avendo esse già quasi azzerato il tasso di riferimento. Negli Stati Uniti, ad esempio, il 2012 è stato il quarto anno consecutivo in cui la Fed ha mantenuto i tassi di riferimento sui Federal fund appena sopra lo zero (0,25%). Contemporaneamen-te, il presidente della Fed Ben Bernanke è stato fortemente criticato soprattutto nei paesi emergenti per la nuova edizione dell’allentamento quantitativo (il cosiddetto QE3). D’altronde, anche la Bank of England non aveva più corretto i tassi da marzo del 2009 e anche nel 2012 ha lasciato il tasso di riferimento fermo allo 0,5%. L’istituto di emissione giapponese (tasso di sconto a 0,1%), la Banca nazionale svizzera (tasso di riferimento a 0,25%) e persino quella del Canada (1%), paese ricco di materie prime, hanno mantenuto una politica dei tassi di interesse proattiva.

Divise - cambi di riferimento euroNel 2012 erano onnipresenti le preoccupa-zioni in merito alla sopravvivenza dell’euro.

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Quest’ultimo nel 2012 ha toccato un nuovo minimo. Verso la fine dell’anno i tassi Euribor a 1 mese (0,053%) era vicino allo zero e anche l’Euribor a 12 mesi era ormai giunto a quota 0,44%.

La politica espansiva delle banche centrali delle economie occidentali aveva determina-to un forte calo dei tassi monetari anche in tutte le altre aree valutarie. Il livello del Libor non era mai sceso tanto nelle principali aree valutarie come nel 2012. Spiccano, in questo contesto, specialmente la Svizzera, dove alla fine del 2012 il tasso a un mese era addirittu-ra negativo (-0,01%), nonché la Danimarca, dove è stato registrato un azzeramento dei tassi. Anche la Gran Bretagna, con il Libor a 1 mese sulla sterlina leggermente maggiore (+0,493%), ha toccato alla fine del 2012 il punto più basso della storia del Libor.

Nello stesso periodo le altre aree valutarie, dopo i minimi toccati negli anni precedenti, hanno visto nuovamente aumentare un po’ i tassi Libor. In Giappone il Libor JPY a 1 mese aveva recuperato leggermente rispetto al 2004 (+0,04%), passando allo 0,133%, nell’area del dollaro il Libor è passato dallo 0,19% di luglio 2011 allo 0,21% alla fine del 2012, mentre quello relativo al dollaro canadese è aumentato dallo 0,3% della fine del 2009 all’1,055% nel 2012. Malgrado tutto, il livello assoluto dei tassi sui mercati monetari delle aree valutarie citate è rimasto molto basso, per cui gli aumenti registrati non possono essere interpretati come reale inversione di tendenza.

Mercati finanziari e monetariMentre il livello dei rendimenti delle princi-pali categorie di obbligazioni statunitensi quali i Treasury e gli Agency Bond, grazie ai massicci programmi di acquisto dell’istituto di emissione americano, hanno continuato ad aggirarsi sui livelli storicamente bassi dell’1,6% sui dieci anni, nel 2012 l’area

il 31.12.2012. Molti osservatori del mercato hanno visto in questo repentino movimento addirittura l’inizio di una guerra valutaria che, sul piano politico, ha fatto molto scalpore. Soprattutto le esportazioni europee risenti-rebbero fortemente di un eccessivo valore esterno dell’euro.

Euribor: tasso d’interesse sui depositi a termine in euro nelle operazioni inter-bancarieNel 2012 il mercato monetario si è trovato in un contesto di radicali cambiamenti. Nessuno, peraltro, era in grado di dire dove avrebbe portato il viaggio. Soprattutto le cause che nel corso dell’anno sono state portate avanti, sia in Gran Bretagna che negli Stati Uniti, contro diversi istituti bancari (Barclays, RBS, Deutsche Bank, UBS, Crédit Agricole, Société Générale HSBC e molti altri) in relazione alle accuse di manipola-zione del Libor negli anni 2008-2009 e che si sono concluse con condanne miliardarie, hanno riacceso le discussioni sull’abolizione dei tassi di riferimento Libor.

Critiche si sono sollevate anche nei confronti dell’Euribor, fratello minore del Libor, dopo la decisione della Commissione europea di avviare delle azioni legali contro le banche per motivi analoghi a quelli dello scandalo Libor. Secondo le accuse queste banche, negli anni successivi al fallimento di Lehman Brothers, quando il mercato interbancario rischiava di prosciugarsi, avrebbero dichia-rato tassi di rifinanziamento esageratamente bassi per garantirsi dei vantaggi nelle oper-azioni con la clientela.

Per questo motivo nel 2012 in Europa è stato sempre più spesso necessario cercare delle alternative per la determinazione dei tassi del mercato monetario. Sempre maggiore uso è stato fatto, inoltre, dei cosiddetti tassi sugli eurodepositi, peraltro ancora lungi dal poter sostituire l’Euribor come tasso di riferimento.

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Questo calo dei rendimenti ha determinato, però, un netto aumento dei prezzi. Il prezzo dei BTP decennali, ad esempio, è aumenta-to di oltre il 20%.

Il 2012 si è rivelato un anno non molto facile, specialmente per le agenzie di rating. Già negli anni passati queste erano state critica-te per la tempistica spesso poco azzeccata nel declassare alcuni stati europei. Nel 2012 esse stesse hanno subito gli attacchi da parte delle autorità. In Italia le agenzie di rating sono state più volte perquisite dalla procura della repubblica, dalla Consob e dalla Banca d’Italia. Anche negli Stati Uniti non sono mancate le difficoltà. La Commis-sione europea ha intensificato i propri sforzi per porre sotto il suo controllo le agenzie di rating e, il 28.12.2012, ha presentato il suo nuovo piano al riguardo. Ciononostante anche nel 2012 i declassamenti degli stati sovrani sono proseguiti.

La Spagna, con un rating Baa3 secondo Moody’s e BBB- secondo Standard & Poor’s è appena un gradino sopra il giudizio “junk”. L’outlook negativo, poi, fa presagire un

dell’euro ha visto una vera e propria bipar-tizione del mercato. Se le obbligazioni della Repubblica Federale di Germania, grazie all’accumulo di capitale da parte soprattutto delle banche tedesche, hanno incontrato grande favore e non dovevano offrire più dello 0,133% a 3 anni e l’1,559% a dieci anni, gli interessi da corrispondere sui titoli obbligazionari italiani e spagnoli sono schizzati verso l’alto.

Gli obbligazioni iniziarono l’anno con rendimenti a dieci anni al 6,991% (Italia) e al 5,25% (Spagna). Dopo una breve riduzione verso la metà dell’anno, i tassi hanno nuova-mente puntato verso nuovi massimi. E se il 23.07.2012 i rendimenti delle obbligazioni spagnole a dieci anni erano già saliti al 7,44%, lo stesso giorno i rendimenti sui BTP decennali si sono attestati al 6,3%. Solo gli interventi verbali del presidente della BCE Draghi sono riusciti a tranquillizzare la situazione. Alla fine del 2012, comunque, i titolo decennali italiani rendevano ancora il 4,489%, quelli spagnoli di medesima durata il 5,232%, ben di più dei titoli benchmark della Germania.

Andamento dei principali indici dei mercati azionari 2012

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Nikkei FTSE-MIB DAX DJI Nasdaq Stoxx50 S&P500

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ulteriore declassamento. Sta poco meglio l’Italia, a cui Moody’s associa il giudizio Baa2 e Fitch un BBB+, sempre con outlook negativo. Un ennesimo downgrade lo hanno subito nel 2012 pure il Portogallo (Ba3 secondo Moody’s e BB secondo Standard & Poor’s) e l’Irlanda (rispettivamente Ba1 e BBB+). Solo la Grecia, che nel corso della ristrutturazione del debito era stata giudicata addirittura in bancarotta parziale (selective default), ha chiuso il 2012 con un rating mi-gliore di quello che aveva all’inizio dell’anno (Moody’s: Caa2, Standard & Poor’s: B-, Fitch: CCC).

Che per le agenzie di rating la situazione sui mercati dei debiti non si è ancora nor-malizzata lo si può desumere, peraltro, dalle aspettative (outlook) negative che accompa-gnano i giudizi di rating. Attualmente dei 118 paesi e territori per i quali esiste un rating, ben pochi presentano un outlook positivo (Standard & Poor’s: 5, Moody’s: 8, Fitch: 3). A parte la Lettonia, si tratta esclusivamente di paesi emergenti dell’America o dell’Asia. Nell’anno in corso per Moody’s saranno 35, per Standard & Poor’s 25 e per Fitch 18 i paesi che dovranno fare i conti con un ulteriore declassamento.

L’indice obbligazioniario JPM-World in dollari USA e l’indice JPM-Europe in euro hanno, comunque, chiuso il 2012 con un guadagno rispettivamente dell’1,5% e dell’8,6%: un segnale, questo, che gli effetti positivi dei piani di immissione di liquidità delle banche centrali ci sono stati.

Al tempo stesso, tuttavia, nel 2012 sono stati soprattutto i mercati azionari ad attirare grandi quantità di risorse finanziarie. L’MSCI World, ad esempio, ossia l’indice azionario globale espresso in dollari, ha concluso l’anno con un guadagno del 13%. Più che sui titoli listati nel Dow Jones (Dow Jones Industrial Average: +7,2%), peraltro, negli USA l’attenzione si è concentrata soprattutto sulle imprese dell’indice S&P500, il quale

ha registrato, alla fine dell’anno, un aumento del 12,8%. In Europa la bipartizione del continente, già osservata in campo obbli-gazionario, ha trovato conferma anche sui mercati azionari. Il DAX, specchio delle esportazioni tedesche, ha chiuso il 2012 con un guadagno del 29,8%, mentre l’analogo indice francese Cac40 ha messo a segno un 16,3%, l’italiano FTSE MIB l’8,7% e il listino londinese FTSE100 il 6,9%. Schiacciato dal peso delle banche in difficoltà, invece, l’IBEX spagnolo ha lasciato sul campo il 3,3%. Anche l’Estremo Oriente nel 2012 è stato nel mirino degli investitori: lo si evince dagli incrementi attorno al 22,9% registrati sia dal Nikkei 225, sia dall’indice Hang Seng. Tra tutti gli indici azionari, il più volatile è stato il Russian Traded Index, ossia quello relativo alle imprese di materie prime. Con un aumento annuo appena dell’8,7%, alla fine, si è rivelato, tutto somm-ato, deludente.

In dicembre del 2012 la volatilità (misurata mediante l’indice VIX ovvero mediante l’indice di volatilità del DAX) è fortemente diminuita. In passato un andamento del genere era sempre stato interpretato come segno di maggiore stabilità.

Per gli investitori europei il rendimento maggiore (in euro) è derivato, tra tutti i tipi di asset, dai titoli azionari (indice Bloomberg500 dei titoli azionari europei: +16,2%), seguiti dalle obbligazioni europee (JPMEURO: +7,7%) e dagli immobili ame-ricani (+6,7%), i quali per la prima volta dal 2008 hanno registrato un aumento delle quotazioni. La scelta peggiore tra gli inves-titori europei nel 2012 l’hanno fatta coloro che hanno puntato sulle materie prime (Kim Roger Index: +1,8%) o sugli immobili europei (-1% sulla base dell’Italy easy property Price General Index e dello UK Nationawide Average Houseprice Index).

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Settore bancario italianoAl 30.09.2012 in Italia operavano 724 banche (2011: 756) (senza considerare la “Cassa Depositi e Prestiti SpA”). Queste disponevano assieme di una rete di 33.186 sportelli (2011: 33.536). Commisurato alla popolazione italiana al 30.09.2012 (59.499.534 persone), ciò equivale a una densità di 1.793 abitanti per sportello ban-cario. Il sistema del credito cooperativo, con le sue 398 “Banche di Credito Cooperativo” (BCC), “Casse Rurali” e “Casse Raiffeisen”, le quali gestiscono complessivamente 4.439 sportelli, rappresenta il 54,97% delle banche (2011: 54,50%) e il 13,38% degli sportelli (2011: 13,15%) che compongono il panorama bancario italiano10.

La raccolta complessivamente gestita dalle banche di credito cooperativo in Italia è cresciuta dell’1% nel corso del 2012, mentre nello stesso periodo l’intero sistema bancario italiano ha registrato una crescita dello 0,7%. A fine dicembre 2012 la raccolta effettuata dalle banche di credito cooperati-vo mediante conti correnti, libretti di rispar-mio, pronti contro termine e obbligazioni ammontava a 152 miliardi di euro11.

Secondo Federcasse le banche di credito cooperativo italiane detenevano a fine dicembre 2012 impieghi per 139 miliardi di euro (dicembre 2011: 139,9 miliardi)12 confermando il livello dell’anno precedente; nello stesso periodo il sistema bancario nazionale nel suo complesso ha registrato una contrazione attorno al 2%13.

Le sofferenze lorde nelle banche di credito cooperativo rappresentavano a fine settem-bre 2012 il 5,9% del totale degli impieghi

10 Banca d’Italia e Istat, Istituto nazionale di statistica11 Federcasse, Bilancio sociale e di missione della banca di

credito cooperative, edizione 201312 Federcasse, Bilancio sociale e di missione della banca di

credito cooperative, edizione 201313 Federcasse, Bilancio sociale e di missione della banca di

credito cooperative, edizione 2013

(2011: 5,2%), mentre l’intero sistema ban-cario italiano rilevava nello stesso periodo un’incidenza media dei crediti a sofferenza pari al 6% (2011: 5,4%)14. Laddove presso le banche di credito cooperativo alla fine di settembre 2012 i crediti a sofferenza risultavano aumentati mediamente del 22,9% a 8,16 miliardi di euro, a livello di sistema bancario nazionale l’incremento era pari al 15%, avendo essi raggiunto 118,57 miliardi di euro (2011: 37,6%)15.

Le sofferenze nette, invece, a fine dicembre 2012 in Italia ammontavano a 64.299 milioni di euro, con un aumento di 12.858 milioni di euro rispetto alla fine dell’anno precedente. La variazione percentuale tendenziale a fine dicembre 2012 è stata quindi pari al 25,00% (+40,22% a fine dicembre 2011)16.

Il rapporto tra le sofferenze nette e il totale degli impieghi del sistema bancario italiano è aumentato a fine dicembre 2012 al 3,33% (2,69% a fine dicembre 2011)17.

A fine settembre 2012 la provvista comples-siva delle banche del sistema cooperativo italiano risultava composta per l’84,8% da raccolta da clientela e obbligazioni e per il 15,2% da raccolta interbancaria. Al 30.09.2012 la raccolta da clientela, ivi comprese le obbligazioni, era pari a 151,89 miliardi di euro, evidenziando, pertanto, una crescita dell’1% rispetto alla stessa data dell‘anno prima. Nello stesso periodo l‘intero sistema bancario italiano, arrivando a 2.107,85 miliardi di euro, ha registrato un incremento dello 0,7%18.

Il patrimonio delle banche di credito coope-rativo, rappresentato dall’aggregato “capitale e riserve”, ammontava a settembre 2012 a 19,7 miliardi di euro, con un incremento dello

14 Federcasse, Circolare Statistica n. 1-201315 Federcasse, Circolare Statistica n. 2-201216 ABI monthly outlook, febbraio 2012 e febbraio 201317 ABI monthly outlook, febbraio 201318 Federcasse, Circolare Statistica n. 1-2013

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0,9% su base d’anno19.

Il Tier1 ratio delle banche di credito cooperativo a settembre 2012 era pari al 19,9% (14,2% a settembre 2011), mentre il coefficiente patrimoniale (total capital ratio) era attestato al 14,9% (15,1% a fine 2011). Sempre a settembre 2012 il Tier1 ratio dei 5 maggiori gruppi bancari italiani era pari all’11,5% (10,2% a fine settembre 2011), mentre il coefficiente patrimoniale era attestato al 14,3% (13% a fine 2011)20.

Rispetto al 30.09.2011 il numero delle 73 banche operanti in Alto Adige è rimasto in-variato, in quanto la diminuzione di una unità collegata all’avvenuta incorporazione della “Cassa Raiffeisen Tubre Società coopera-tiva” nella “Cassa Raiffeisen Prato-Tubre Società cooperativa” è stata compensata dalla neo apertura di uno sportello a Bolzano da parte della “Volkswagen Bank G.m.b.H.”, la quali finora non era presente in Alto Adige.

3. L‘organizzazione Raiffeisen dell‘Alto Adige

Al 31 dicembre 2012 il volume della raccolta diretta da clientela (depositi da clientela, al netto delle passività derivanti da crediti ceduti o cartolarizzati, e titoli obbligazionari propri) dell’Organizzazione bancaria Raiffei-sen, ossia delle 47 Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige, ammontava a 9,133 miliardi di euro. Ciò rappresenta una crescita del 3,95% rispetto alla stessa data dell’anno precedente.

La raccolta indiretta da clientela al 31.12.2012 ammontava a 1,986 miliardi di euro. Su base annua ciò corrisponde a un

19 Federcasse, Circolare Statistica n. 1-201320 Federcasse, Note e spunti per le relazioni alle assemblee

delle BCC-CR 2013, febbraio 2013 e Federcasse, Circolare Statistica n. 2-2012

decremento dell’1,50%.

I mezzi amministrati (corrispondenti alla somma della raccolta diretta e indiretta da clientela) al 31 dicembre 2012 evidenziavano un totale di 11,119 miliardi di euro. Rispetto al 31.12.2011 si tratta di una crescita del 2,93%.

Per quanto riguarda gli impieghi diretti verso la clientela (crediti verso clientela, al netto dei crediti ceduti o cartolarizzati), al 31 dicembre 2012 è stato registrato un incre-mento del 2,71% rispetto alla stessa data dell’anno precedente. Il volume complessivo degli impieghi diretti verso la clientela al 31 dicembre 2012 era pari a 9,585 miliardi di euro.

Le sofferenze lorde sugli impieghi diretti ver-so la clientela, sempre al 31 dicembre 2012, assommavano a complessivi 335,7 milioni di euro. Rispetto alla stessa data dell’esercizio precedente questi hanno subito una crescita del 5,83%. È leggermente aumentato il rapporto tra le sofferenze lorde e il totale dei prestiti concessi direttamente alla clientela, essendo questo passato dal 3,40% del 31.12.2011 al 3,50% del 31.12.2012.

Le masse intermediate, rappresentanti la somma dei mezzi amministrati della clientela e degli impieghi diretti verso clientela, alla data di bilancio erano pari a 20,703 miliardi di euro. Rispetto al 31.12.2011 le masse intermediate dall’Organizzazione bancaria Raiffeisen risultavano aumentate del 2,83%.

Al 30.09.2012 in Alto Adige operavano 73 banche (di cui 54 con sede legale in Alto Adige). Il numero delle Casse Raiffeisen, comprensivo delle due Casse rurali con sede legale nella provincia di Trento, ammonta a 49, quello delle società per azioni a 18, quello delle banche popolari a 4 e quello relativo alle filiali di banche estere a 2.

Rispetto alla data del 30.09.2011 la rete

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Organizzazione Raiffeisen dell‘Alto Adige

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degli sportelli gestiti dalle banche operanti in Alto Adige è stata incrementata di una unità, raggiungendo quota 417. In Alto Adige ben 195 sportelli vengono gestiti dalle Casse Raiffeisen nonché dalle due Casse rurali con sede legale nella provincia di Trento. Nella provincia di Bolzano queste ultime gestiscono 5 sportelli. Il numero dei sportelli attribuibili alle società per azioni ammonta a 153, alle banche popolari a 67 e alle filiali di banche estere a 2.

Commisurata alla popolazione altoatesina al 30.09.2012 (507.711 persone) la densità ri-sulta essere pari a 1.218 abitanti per sportel-lo bancario. Con le sue 47 aziende bancarie indipendenti che gestiscono 190 sportelli, le Casse Raiffeisen dell’Alto Adige detengono il 45,56% degli sportelli bancari altoatesini. Le Casse Raiffeisen contano inoltre due sportel-li oltre i confini della Provincia di Bolzano (di cui uno situato in Provincia di Trento e uno in Provincia di Belluno)21.

Le 54 banche con sede legale in Alto Adige sono le seguenti: 47 Casse Raiffeisen dell’Alto Adige, “Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige spa”, “Alpenbank spa” (classificata come filiale di banca estera), “Cassa di Risparmio di Bolzano spa”, “Banca Popolare dell’Alto Adige Società cooperativa per azioni”, “Prader Bank spa”, “Hypo Tirol Bank Italia spa” e “Alto Adige Banca spa”. In dipendenza della citata fusione avvenuta all’interno del sistema delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige tale numero, rispetto alla data del 30.09.2011, è sceso di una unità. Il numero complessivo di sportelli che le 54 banche con sede legale nella Provincia di Bolzano conducono nella stessa ammonta a 336 unità22.

Nell’anno 2012 il supporto prestato dalla Federazione Cooperative Raiffeisen alle Casse Raiffeisen si è nuovamente esplicato

21 Banca d’Italia e Istat, Istituto Nazionale di Statistica22 Banca d’Italia

in due ambiti d’intervento oramai consolidati: si tratta della vigilanza sulle cooperative, in cui si concretizza il mandato istituzionale della Federazione, da una parte, e della prestazione di servizi in ossequio all’incarico statutario di sostenere i soci, dall’altra. Nell’ambito della vigilanza sulle cooperative le cooperative associate hanno avuto modo di servirsi dell’attività di revisione ordinaria e straordinaria nonché della revisione legale dei conti. Le prestazioni svolte nel contesto dell’incarico statutario comprendono la rappresentanza degli interessi degli asso-ciati oltre che l’assistenza, la consulenza e l’attività formativa con riguardo alle temati-che attinenti al sistema cooperativo nonché a tutte le questioni di ordine economico-aziendale, giuridico e tecnico bancario.

Attraverso l’area servizi più vasta, ossia la tecnologia dell’informazione e della comuni-cazione (Area Sistemi Informativi Raiffeisen – RIS) la Federazione Cooperative Raiffei-sen mette a disposizione dei soci e degli altri clienti applicazioni e sistemi attuali e sicuri. Da un lato gli stessi sono basati sulle attività di sviluppo interno, dall’altro lato sono fondati su soluzioni software standardizzati acquis-tati sul mercato; essi costituiscono un segno di qualità e un importante valore aziendale per l’Organizzazione Raiffeisen nel suo complesso (organizzazione bancaria e non). Nell’anno 2012 sono state investite tante risorse al fine di migliorare il rendimento e l’affidabilità dei sistemi IT.

Nonostante le ingenti attività di pianificazione lo sviluppo del software è una sfida nella quale si tratta di riuscire a soddisfare allo stesso modo gli obiettivi strategici e le inno-vazioni normative, le quali spesso impongo-no una scadenza senza che ci siano le con-dizioni di chiarezza in merito all’attuazione. A titolo esemplificativo il progetto riguardante l’implementazione delle modifiche introdotte in materia dell’imposta di bollo è stato portato a termine puntualmente alla fine

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Collaboratori del reparto contabilità, segnalazioni & controlli interni

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dell’anno grazie a approcci lungimiranti e alla suddivisione delle mansioni, laddove possibi-le, in componenti indipendenti fra loro, anche se fino alla fine ci sono stati dubbi in merito alle direttive legislative. Il progetto è stato realizzato in stretta collaborazione con l’Area Fiscale della Federazione Cooperative Raiff-eisen. Ulteriori punti chiave hanno riguardato i programmi per la gestione dei conflitti d’interesse, ma anche i sistemi per la gestio-ne del rischio di liquidità, la contabilizzazione dei prelievi bancomat e degli addebiti RID a intervalli più brevi, e ciò più volte al giorno. Sono subentrate modifiche nella modulistica riguardante i contratti bancari, nel Raiffeisen online banking e nuovi modelli statistici sono stati impiegati per la gestione dei rischi di credito. La ricongiunzione dei dati della “Cassa Raiffeisen Prato Società cooperativa”

e della “Cassa Raiffeisen di Tubre Società cooperativa” nella nuova “Cassa Raiffeisen Prato-Tubre Società cooperativa” è stata effettuata con successo.

Nella sua veste di impresa specializzata all’interno dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen la Raiffeisen Servizi assicurativi controlla e accompagna la struttura assicura-tiva su tutto il territorio provinciale. Nel 2012 è nuovamente riuscita a proseguire in modo stabile il proprio percorso di crescita. In data 31 dicembre 2012 la società ha chiuso un esercizio positivo e ha conseguito un buon andamento in merito alle nuove acquisizioni nei comparti delle assicurazioni danni. Con ciò si è riconfermato per un’ulteriore volta, che la risposta alle sfide superate è da ritro-varsi essenzialmente nella forza dell’unione

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I membri della direzione

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con il modello di business attuato delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige, il quale evidenzia un forte orientamento verso la clientela.

Attraverso la modifica della forma societaria Raiffeisen OnLine nell’anno decorso ha aperto la strada a un nuovo orientamento strategico. L’azienda ormai divenuta società a responsabilità limitata ha aumentato il proprio impegno rivolto al mercato dei clienti aziendali. Allo stesso tempo la già stretta collaborazione con la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige e la Federazione Cooperative Raiffeisen è stata intensificata.

Nel 2012 Raiffeisen OnLine ha saputo affinare il proprio profilo di esperto in materia di „social media“. Allo stesso tempo la competenza accumulata nel corso degli ultimi anni ha evidenziato riflessi positivi anche nel numero di ordinativi di vendita legati alla materia dei media sociali.

Tra i prodotti immessi sul mercato nel 2012 figura l’“info-channel“ previsto per i clienti aziendali, il quale serve svariati rami come le strutture ricreative, le aziende di turismo o il commercio, il sistema di videoconfe-renza „ROL CloudConference“ e il sistema di gestione domestica automatizzata „ROLmatic“. Tramite l’impiego di fibra ottica e in stretta interazione con i detentori delle infrastrutture a livello locale nel corso del 2012 parecchi comuni sono stati allacciati, ad ampio raggio, alla banda larga.

4. La Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige nell‘esercizio 2012

La Cassa Centrale Raiffeisen è riuscita a gestire molto bene le molteplici difficoltà presentate dal 2012. Gli obiettivi sono stati superati, la produttività è stata ulteriormente migliorata e anche la capitalizzazione è

stata rafforzata.

La Cassa Centrale Raiffeisen ha svolto egregiamente la propria missione in tutte le aree strategiche, fornendo a clienti e partner una vasta gamma di servizi finanziari e bancari di supporto.

Nell’esercizio trascorso gli azionisti hanno portato il capitale sociale della Cassa Centrale Raiffeisen da 125 a 150 milioni di euro (+20%). Questo intervento strategico garantisce alla Banca una sana crescita, olt-re a permetterle di allinearsi in anticipo sui tempi alle disposizioni previste dall’accordo Basilea 3. Assieme alla redditività del capi-tale proprio (IFRS) di oltre 30 milioni di euro, è stato possibile rafforzare notevolmente il patrimonio netto. Ciò permette, da una parte, di cogliere le opportunità vantaggiose per l’Organizzazione Raiffeisen dell’Alto Adige che si presentano sul mercato e, dall’altra, di affrontare le sfide inattese con una solida copertura alle spalle.

L’incremento dei ricavi è dovuto in massima parte alla riuscita gestione del portafoglio bancario. Vi hanno contribuito sia le riprese di valore e le plusvalenze sulle vendite riguardanti i titoli di stato italiani, sottoposte a rilevanti svalutazioni nell’esercizio prece-dente, sia gli ottimi risultati degli investimenti lungimiranti che hanno in genere interessato il portafoglio.

Gli effetti della difficile situazione econo-mica e delle ristrettezze che hanno carat-terizzato il mercato monetario sono stati chiaramente avvertiti anche nell’esercizio in rassegna. Per affrontare attivamente le sfide sono stati creati nuovi strumenti di reperimento di liquidità. Si è, inoltre, reagito in modo flessibile e rapido alle opportunità che si sono via via presentate, e si dato opportuno spazio all’adeguamento dei processi operativi e alla formazione dei collaboratori. Tra i provvedimenti sono da richiamare l’emissione di obbligazioni con

I membri della direzione

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Un andamento eccellente è stato evidenziato dal Raiffeisen Fondo Pensione Aperto. Nel corso dell’anno sono stati svolti dei lavori preliminari in vista del trasferimento della gestione del Fondo dalla PensPlan Invest SpA alla Cassa Centrale, oltre che dell’intensificazione dell’attività di distribuzi-one.

Nel 2012 l’agenzia di rating Moody’s, in seguito al declassamento dell’Italia, ha guar-dato con occhio più critico anche al sistema bancario italiano. In tale contesto sono state declassate tutte le banche italiane, compre-sa la Cassa Centrale Raiffeisen. Anche se non può più vantare un giudizio A, con un rating Baa3 la Cassa Centrale continua a mantenersi pur sempre in zona investment-grade, occupando sempre una posizione di vertice sia in ambito regionale che su scala nazionale.

Assieme alla Federazione Cooperative Raiffeisen la Cassa Centrale Raiffeisen ha collaborato al progetto del movimento coope-rativo italiano teso alla costituzione di un proprio Fondo di Garanzia Istituzionale. Non sussistono, per ora, risultati quantificabili. È, peraltro, probabile che, indipendentemente dal progetto di Federcasse, diverrà obbliga-torio un nuovo strumento di garanzia unitario operante a livello europeo, per cui i prepara-tivi arriveranno a dare i propri frutti.

Struttura organizzativaNel corso dell’esercizio 2012 non ci sono state particolari variazioni nella struttura organizzativa.

L’attività della banca si è svolta in condizioni organizzative di sicurezza ed efficienza.

Attività di sviluppoLo sviluppo di nuovi prodotti e l’aggiornamento e la rielaborazione delle procedure standardizzate sono il risultato

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garanzia dello stato e la partecipazione alle operazioni di rifinanziamento della Banca centrale europea. In primavera del 2012 la Cassa Centrale Raiffeisen ha permesso alle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige di partecipa-re indirettamente all’operazione di funding a lungo termine della BCE (LTRO – long term refinancing operation).

Un effetto positivo sulla liquidità è derivato anche dal notevole aumento dei depositi da clientela, sia per quanto riguarda le Casse Raiffeisen, sia con riferimento alla stessa Cassa Centrale.

È stata ulteriormente ampliata l’attività di concessione del credito a favore degli operatori economici locali, in cui consiste il business di fondo della Cassa Centrale. Ciò ha contribuito in modo significativo all’aumento del margine di interesse e delle commissioni e, di riflesso, al miglioramento della redditività della gestione ordinaria. La Cassa Centrale è stata invitata a partecipare a quasi tutti i progetti di investimento di rilievo attuati in Alto Adige.

Il rallentamento dello sviluppo economico ha reso necessario prevedere maggiori rischi su crediti, riflettendosi sul conto economico attraverso l‘aumento delle rispettive rettifiche di valore.

Responsabile del reparto tecnica & sicurezza

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di un continuo processo interno. Esso è frutto dell’osservazione critica delle strutture esistenti, dell’accoglimento di impulsi esterni e dell’analisi di statistiche e sondaggi che pervengono periodicamente da diverse isti-tuzioni quali la Banca d’Italia, la Federazione Cooperative Raiffeisen, ecc. In ultima analisi, lo sviluppo consiste nell’attuazione delle innovazioni. L’obiettivo è quello di sviluppare prodotti adatti alle specifiche esigenze, di ridurre i costi e di mantenere una buona qualità dei servizi Raiffeisen.

Gli ultimi esercizi passati sono stati caratte-rizzati da incisive e soventi variazioni delle disposizioni legislative e di vigilanza, oltre che dal riordino dell’attività bancaria. I lavori di adattamento e di attuazione e la formazio-ne del personale hanno richiesto l’impiego di molto tempo e di notevoli risorse.

Anche lo sviluppo tecnologico svolge un ruolo importante. Nel 2012 la Cassa Centrale

Raiffeisen dell’Alto Adige SpA, in collaborazi-one con la Federazione Cooperative Raiff-eisen, ha lavorato allo sviluppo di soluzioni tecniche innovative tese a supportare la competitività dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen.

PartecipazioniLe partecipazioni sono considerate una possibilità per la Cassa Centrale Raiffeisen di estendere la gamma di servizi messa a

disposizione delle Casse Raiffeisen e di cogliere opportunità di sviluppo assieme a partner strategici. Il fine è quello di rafforzare e ampliare la posizione di mercato delle Casse Raiffeisen in Alto Adige.

Nell’esercizio trascorso la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA ha acquisito una partecipazione, pari al 30% del capitale sociale, in Raiffeisen Servizi Assicurativi Srl.

Collaboratori del reparto contabilità, segnalazioni & controlli interni

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all’Organizzazione bancaria Raiffeisen la possibilità di crescere anche in tale area d’affari. L’investimento ha permesso di attuare un obiettivo già da lungo previsto nel piano triennale della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige.

Nel 2012, in occasione della trasformazione di Raiffeisen OnLine Società Cooperativa (ROL) in una Srl, la Cassa Centrale Raiffei-sen dell‘Alto Adige SpA e ha aumentato al 17,78% la propria partecipazione in ROL.

La struttura dedicata all’operatività on line sta acquisendo sempre maggiore importan-za per l’intera Organizzazione Raiffeisen.

La partecipazione in SITEBA SpA e stata ceduta, realizzando una plusvalenza.

Lo sviluppo commerciale delle imprese Mediocredito Trentino Alto Adige (parte-cipazione tramite CRR-Fin), AlpenBank

Questo impegno è coerente con il riorien-tamento della politica dell’Organizzazione Raiffeisen dell’Alto Adige nel settore assicu-rativo e comporta un vantaggio per l’intera organizzazione. Rimane invariato l’indirizzo strategico della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige.

Alla fine del 2012 la Cassa Centrale Raiff-eisen dell’Alto Adige SpA ha inoltre aderito, conferendo le azioni di ICCREA BancaIm-presa, all’aumento di capitale di ICCREA Holding SpA, di cui ora detiene esattamente l’1% del capitale.

È stata acquisita, inoltre, una partecipazione nel capitale sociale di BCC CreditoConsumo SpA, una società facente parte del movi-mento cooperativo italiano.

Questa società, specializzata nell’erogazione del credito al consumo, offre

Collaboratrice del reparto contabilità, segnalazioni & controlli interni

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SpA - Innsbruck, Iccrea BancaImpresa (ex Banca Agrileasing), ICCREA Holding e Credit Solution, alle quali la Cassa Centrale Raiffeisen partecipa con quote strategiche, ha evidenziato un andamento soddisfacente.

Attraverso la gestione delle partecipazioni strategiche, tenuto conto degli utili di riva-lutazione, è stato possibile conseguire una rendita complessiva, calcolata sul valore di bilancio, del 3,53%, sensibilmente superiore al tasso medio overnight.

Gli obiettivi che avevano suggerito l’acquisizione delle quote di partecipazione sono stati in massima parte raggiunti. La collaborazione con Mediocredito Trentino - Alto Adige SpA consente alla Cassa Centra-le Raiffeisen di partecipare alla concessione di prestiti e di concorrere all’erogazione di finanziamenti all’industria e di finanziamenti di progetto, oltre che all’erogazione di servizi alla clientela commerciale.

La partecipazione in AlpenBank SpA - Inns-bruck permette di incrementare le quote di mercato dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen nel comparto del private banking. Oltre a dedicarsi alla clientela privata, la AlpenBank supporta le Casse Raiffeisen attraverso l’effettuazione di analisi consoli-date sui mercati finanziari e mediante varie strategie di investimento e linee di gestione patrimoniale rivolte a una clientela sele-zionata e, sempre di più, anche mediante prodotti finanziari sviluppati appositamente per le Casse Raiffeisen.

ICCREA BancaImpresa, infine, è il partner con il quale la Cassa Centrale Raiffeisen potenzia, sviluppa e consolida il settore del leasing. Finora la Cassa Centrale Raiffeisen si è concentrata con successo sul leasing immobiliare e su alcune operazioni partico-lari di leasing strumentale. La collaborazione con ICCREA BancaImpresa ha consentito alla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adi-ge di espandere la propria attività al di fuori

dell’Alto Adige attraverso la partecipazione a operazioni in pool.

La cooperazione in questione continua a essere interessante nonostante il conferi-mento delle azioni di ICCREA BancaImpre-sa in ICCREA Holding, perfezionata alla fine del 2012, visto che possiamo trarre grande vantaggio dal know-how professionale del partner in questione per quanto riguarda l’attività di leasing.

Rapporti con altre impreseLa Cassa Centrale Raiffeisen non ap-partiene ad alcun gruppo societario. Non vengono intrattenuti rapporti con società controllanti. La Cassa Centrale Raiffeisen esercita un’influenza notevole sulla ges-tione della società collegata Alpenbank SpA - Innsbruck. Casse Rurali - Raiffeisen Finanziaria SpA è, invece, soggetta a controllo congiunto. Tra le imprese collegate va annoverata anche la Raiffeisen Servizi Assicurativi Srl.

Fondo Nazionale di Garanzia dei Deposi-tanti del Credito CooperativoLa Cassa Centrale Raiffeisen aderisce al Fondo Nazionale di Garanzia dei Depo-sitanti del Credito Cooperativo. Nel corso dell’esercizio 2012 i soci del Fondo sono stati chiamati a provvedere alla copertura di depositi garantiti in seguito alle crisi verifica-tesi in tredici Banche di Credito Cooperativo italiane. In totale, la Cassa Centrale Raiffei-sen ha versato 245.283 euro.

Inoltre, la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige ha contribuito alle misure di sostegno per il Fondo con un importo complessivo di 838.992 euro.

Protezione dei dati personali La Banca, secondo quanto previsto dal d.lgs. n. 196 del 30.06.2003, recante dispo-

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sizioni in materia di protezione dei dati perso-nali, ha provveduto nel corso dell’esercizio 2012 all’aggiornamento del documento programmatico sulla sicurezza previsto dalla legge 675/96 e dal D.P.R. 318/98. Tale documento riporta:

1. la distribuzione dei compiti e delle re-sponsabilità nell’ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati;

2. le misure tecniche ed organizzative per la protezione delle aree e dei locali;

3. i criteri e le procedure per garantire l’integrità dei dati;

4. la descrizione dei criteri e delle modalità per la sicurezza nella trasmissione dei dati;

5. il piano delle attività formative;

6. il piano di verifica.

Piano di emergenza Nell’esercizio 2012 la Cassa Centrale Raiffeisen ha aggiornato il piano di emer-genza previsto dalle autorità competenti con lettera circolare n. 697760 del 20.07.2004, adeguandolo alle variate condizioni e procedure. Il piano assicura che, in caso di eventi imprevisti, possa essere mantenuta e/o immediatamente ripristinata l’attività d’impresa. La Cassa Centrale Raiffeisen attribuisce grande importanza alla costante e tempestiva messa in sicurezza di tutti i dati aziendali. I test annuali richiesti dalla Banca d’Italia sono stati superati con successo.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ex Art. 123-bis, comma 2, lettera b.Ai sensi dell‘articolo 123-bis, punto 5 del decreto legislativo n. 58/98 la Cassa Centra-le Raiffeisen dell’Alto Adige SpA dichiara che le sue azioni non sono quotate in mercati regolamentati e, quindi, si limita a fornire qui di seguito le informazioni di cui al punto 2, lettera b).

Il Consiglio di amministrazione si è, inoltre, occupato dettagliatamente delle istruzioni della Banca d‘Italia sul governo societario (corporate governance) e delle successive modifiche, adottando i necessari provvedi-menti per il rispetto della normativa.

Il sistema dei controlli interni della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA è composto dai seguenti organi, responsabili di aree e settori e comitati:

a) Consiglio di Amministrazione,

b) Collegio Sindacale,

c) Comitato di Direzione,

d) Responsabile per la gestione del rischio e Collaboratore del reparto servizi per Casse Raiffeisen e clienti istituzionali

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della conformità,

e) Responsabile della revisione interna,

f) Responsabile della redazione della docu-mentazione contabile

g) Comitato crediti,

h) Comitato investimenti,

i) Comitato conformità e controllo rischio bancari.

I compiti ed i poteri degli organi e dei comitati sono definiti in modo appropriato tramite regolamenti interni che vengono adeguati annualmente dal Consiglio di Amministrazi-one. Allo stesso modo, i compiti ed i poteri dei singoli responsabili di aree e settori sono definiti nei rispettivi contratti di lavoro e nella descrizione delle mansioni.

Le date per le riunioni degli organi e dei comitati sono fissate in anticipo per tutto l‘anno. Lo stesso dicasi in merito alle date per la predisposizione dei flussi informativi agli organi della società, che sono necessari per la gestione societaria. Anche lo scambio delle informazioni tra gli organi, i comitati e i responsabili di aree e settori è regolato in forma scritta.

L’organizzazione dei processi di lavoro e di amministrazione e il rilevamento di tutte le operazioni di contabilità della società perse-guono lo scopo di assicurare la disponibilità di informazioni tempestive e corrette per gli organi decisionali interni e per le autorità esterne, oltre che di rispettare le leggi vigenti e le disposizioni di vigilanza.

Per la redazione dei documenti contabili e ogni altra informazione relativa alla banca e per la loro pubblicazione sono stati pre-disposti dei processi operativi adeguati e sufficienti in relazione alla dimensione e all’attività svolta dalla banca. Viene dato grande valore al rispetto del principio dei controlli incrociati.

I molteplici controlli quotidiani, mensili e

trimestrali, attuati ai diversi livelli dell’attività bancaria – i controlli di linea e i controlli di secondo e terzo livello – sono tesi a garan-tire la correttezza nel rilevamento e nella presentazione degli accadimenti economici nella contabilità aziendale, nelle comunica-zioni alle autorità di vigilanza e nelle altre informazioni interne ed esterne.

I controlli successivi sono principalmente coordinati ed attuati presso il reparto Conta-bilità, Segnalazioni ed il reparto Controlling. Le eventuali differenze riscontrate vengono immediatamente analizzate e sistemate.

L‘interazione tra il personale del reparto con-tabilità, segnalazioni e del reparto Controlling consente anche di effettuare ulteriori controlli formali e di plausibilità.

Il responsabile della redazione dei docu-menti contabili e il suo vice sono invitati a partecipare alle riunioni dei comitati che si occupano della valutazione dei crediti e degli strumenti finanziari, e ottengono tutte le informazioni necessarie per la valutazione periodica.

In collaborazione con il Comitato di Direzio-ne vengono adottati i provvedimenti volti ad eliminare eventuali punti deboli individuati nei processi operativi relativi alla registrazione delle operazioni nella contabilità aziendale.

Viene data grande importanza alla forma-zione dei dipendenti in merito all‘attuazione dei controlli e alla predisposizione di validi supporti tecnici.

5. Campi di attività

La Cassa Centrale Raiffeisen opera in tre ambiti strategici: in qualità di banca centrale delle Casse Raiffeisen altoatesine, come banca commerciale e come fornitrice di servizi bancari per clienti istituzionali. Nel

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disposizione vengono, infatti, offerti a prezzo di costo.

È stato dato particolare risalto all’aumento della produttività nello svolgimento di oper-azioni interbancarie con le Casse Raiffeisen, con l’intento di ottenere il massimo beneficio per l’intero gruppo.

Gestione della liquidità per l’Organizzazione bancaria RaiffeisenLa Cassa Centrale Raiffeisen ha assolto anche nel 2012 alla sua funzione di cassa di compensazione della liquidità di tutte le banche del gruppo.

Le perturbazioni sui mercati monetari e il passaggio a operazioni di rifinanziamento garantite osservato in ambito internazionale hanno fatto sì che anche l’Organizzazione monetaria Raiffeisen si orientasse verso operazioni di funding assistite da garanzia.

Dopo che già in primavera, in occasione del-la seconda asta a lungo termine della BCE, buona parte delle Casse Raiffeisen aveva ottenuto i mezzi liquidi necessari attraverso un conto in pooling, verso la fine dell’anno tutte le operazioni di rifinanziamento sono state effettuate per mezzo di tale strumento.

In questo modo la Cassa Centrale Raiffeisen è sempre stata in grado di fornire alle Casse Raiffeisen la liquidità necessaria. Anche nel 2012 i periodi caratterizzati da una elevata necessità di rifinanziamento dovuta ai particolari fabbisogni stagionali e strutturali hanno riguardato soprattutto la fine dell’anno.

Nell’anno scorso sono stati trattati circa 10.500 depositi in euro (2011: 11.000) per un controvalore approssimativo di 65,7 miliardi di euro (2011: 62,4 miliardi), con prevalenza del segmento overnight.

Con l’obiettivo di raggiungere una efficiente gestione della liquidità per l’Organizzazione bancaria Raiffeisen, la Cassa Centrale Raiff-

2012 tutte e tre le aree hanno evidenziato sviluppi positivi.

5.1. Servizi bancari di supporto alle Casse Raiffeisen

La Cassa Centrale Raiffeisen funge da banca centrale per le 47 Casse Raiffeisen al-toatesine, che sono presenti sul territorio con 191 sportelli23. In base al proprio statuto, la Cassa Centrale Raiffeisen funge da struttura sussidiaria all’interno dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen.

Anche nel 2012 la Cassa Centrale Raiffeisen ha assolto egregiamente ai propri compiti attraverso l’offerta di servizi bancari a costi convenienti, lo sviluppo di nuovi prodotti e la messa a disposizione alle Casse Raiffeisen di un prezioso servizio di consulenza. I servizi della Cassa Centrale vengono proposti a integrazione di quelli già offerti dalle Casse Raiffeisen e permettono alle stesse di sviluppare autonomamente diverse operazioni bancarie e di proporre ai clienti soluzioni su misura.

L’obiettivo della Cassa Centrale Raiffeisen è quello di promuovere e rafforzare le Casse Raiffeisen e di incrementarne così la quota di mercato.

Lo spirito di solidarietà e il perseguimento coordinato degli obiettivi comuni sono un importante fattore di successo del movi-mento Raiffeisen dell’Alto Adige. I servizi che la Cassa Centrale Raiffeisen mette a disposizione delle Casse Raiffeisen permet-tono a queste ultime di servire i propri clienti in maniera ottimale e di liberare risorse da destinare al core business.

In questo ambito non si mira, pertanto, alla realizzazione di utili, ma si persegue l’obiettivo principale di adempiere alla funzione di banca centrale. I servizi messi a

23 Situazione al 31/12/2012, senza Cassa Centrale Raiffeisen

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Campi di attività

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eisen ha effettuato con la Banca centrale europea alcune operazioni di rifinanziamento di durate diverse, utilizzando una parte delle garanzie a disposizione.

Grazie agli investimenti tattici alternativi, a differenza di quanto accaduto in molte altre banche europee e nazionali è stato possibile evitare quasi sempre nel corso dell’anno i depositi overnight presso la Banca centrale europea, ultimamente a tasso zero, e il deposito di fatto senza interessi sui mercati interbancari.

La Cassa Centrale Raiffeisen vanta tuttora un rating investment-grade, il quale assicu-rerà anche per il futuro all’Organizzazione bancaria Raiffeisen l’accesso ai mercati nazionali e internazionali dei capitali.

Il rinnovo del programma EMTN ha nuo-vamente creato i presupposti formali per l’emissione sui mercati internazionali dei capitali nel corso del prossimo anno.

Prodotti finanziari per le Casse RaiffeisenIl Reparto servizi finanziari provvede a fornire alle Casse Raiffeisen prodotti e servizi finanziari personalizzati sia per la loro clientela, sia per il proprio fabbisogno.

Come gli anni precedenti, anche il 2012 era caratterizzato da forti tensioni e accentuate oscillazioni sui mercati finanziari internazi-onali. Dopo le previsioni cupe e la notevole incertezza dell’inizio dell’anno, le cose sono presto cambiate e i mercati finanziari hanno iniziato a muoversi costantemente verso l’alto. La causa va ricercata principalmente nel supporto offerto dalle banche centrali, le quali hanno contrastato la disgregazione dell‘area euro e hanno rifornito di liquidità i mercati. In seguito i tassi di interesse, specie nei paesi periferici dell’eurozona, sono tornati a livelli accettabili. Malgrado l’economia ancora debole, i mercati azionari hanno potuto riprendere il volo.

Conformemente agli sviluppi evidenziati con riferimento ai mercati finanziari, nell’anno in rassegna anche i fondi di investimento hanno messo a segno una buona performance. Malgrado ciò, l’interesse dei clienti non è an-cora tornato a manifestarsi, per cui l’aumento dei volumi amministrati, vicino al 10%, è dovuto quasi esclusivamente all’andamento dei mercati, mentre gli afflussi netti sono rimasti praticamente inesistenti.

La Cassa Centrale Raiffeisen ha assicurato in questo settore non solo lo sviluppo, ma anche la coordinazione delle numerose riunioni informative svolte dalle società di gestione per i clienti e i collaboratori dell’Organizzazione Raiffeisen.

Anche nel 2012 la tematica della previdenza è stata al centro dell’attenzione nell’ambito della consulenza ai clienti. Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto ha la funzione di coprire il gap previdenziale conseguente alla riforma pensionistica. Esso consente ai clienti di mantenere l’abituale tenore di vita anche dopo il pensionamento, facendo leva sul risparmio individuale.

Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto conti-nua a richiamare l’attenzione della clientela, con conseguente crescita sia del numero di soci, sia dei mezzi amministrati.Nel 2012 il numero delle posizioni amministrate dal Raiffeisen Fondo Pensione Aperto è au-mentato del 7% circa, portandosi oltre quota 17.000, mentre i mezzi amministrati, sup-portati dall’andamento positivo del mercato, sono cresciuti del 28% circa, superando i 250 milioni di euro.

Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto è annoverato tra i grandi fondi pensione non solo a livello provinciale, ma anche su scala nazionale, nonostante esso, a differenza dei suoi principali concorrenti, si rivolga quasi esclusivamente ai residenti della nostra pro-vincia. Questi ragguardevoli risultati vanno ricondotti essenzialmente al grande impegno

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attenzione anche negli anni a venire.

L‘attività di ricezione e trasmissione di ordini ha subito un calo del numero di operazioni superiore al 18%; ciò malgrado, è stato registrato un aumento dei controvalori poco inferiore al 36%. Se si osservano i singoli strumenti finanziari, si può notare un forte incremento degli scambi di titoli di stato italiani.

Ciò va ricondotto essenzialmente ai maggi-ori scambi per conto proprio effettuati dalle Casse Raiffeisen. Gli scambi nel comparto retail sono diminuiti in quasi tutti i segmenti.

Uno dei punti fermi del Reparto Servizi finanziari consiste nel supporto alle Casse Raiffeisen nel campo dei servizi di investi-mento prestati alla rispettiva clientela.

Gli analisti finanziari e i portfolio manager

nel campo della previdenza da parte di tutte le Casse Raiffeisen.

Il Raiffeisen Fondo Pensione Aperto, grazie anche all’andamento positivo del mercato, ha fatto registrare performance straordinarie in tutti e tre i comparti. La linea Safe, che persegue strategie obbligazionarie, ha ottenuto un rendimento dell’8,32%, mentre la linea Activity, che investe il 25% del portafoglio in azioni, ha conseguito una performance del 12,20%. Infine, la linea Dynamic, con una percentuale azionaria del 65%, vanta un risultato a due cifre pari al 14,11%.

Il personale della Cassa Centrale Raiffeisen ha inoltre collaborato a conferenze pubbli-che e a corsi di formazione per i dipendenti del movimento Raiffeisen dell’Alto Adige. Alla diffusione del Raiffeisen Fondo Pensione Aperto sarà dedicata particolare

Collaboratori del reparto servizi finanziari

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I volumi intermediati nel campo dei contratti swap su tassi d’interesse si sono ulteri-ormente assottigliati nel corso del 2012. L‘allineamento delle trattenute sui redditi di capitale ha determinato un incremento nell‘intermediazione di depositi vincolati, soppiantando quasi del tutto le emissioni obbligazionarie. La domanda di derivati finanziari, di conseguenza, si è praticamente azzerata. Di conseguenza, anche il ricorso a strumenti di copertura in relazione ai prestiti obbligazionari si è praticamente azzerato.

Anche per quanto riguarda l’attività di intermediazione di contratti IRS e di opzioni CAP come strumenti di copertura per la clientela corporate, iniziata nel 2010, nell’anno in rassegna non è stato registrato alcun incremento.

La Cassa Centrale Raiffeisen ha sostenuto anche nel 2012 l’attività del Raiffeisen InvestmentClub. Questa struttura ha come fine la promozione delle conoscenze dei soci investitori in materia finanziaria, in modo che essi possano meglio orientarsi nei mercati finanziari in generale e che siano in grado di sfruttare in modo più efficace gli strumenti finanziari esistenti.

Con questa iniziativa si intende rafforzare e riempire di contenuti l’immagine del movimento Raiffeisen dell’Alto Adige come partner competente nelle decisioni di investimento. Il grande interesse mostrato per le offerte del Raiffeisen InvestmentClub comprova che i clienti delle Casse Raiffei-sen apprezzano il progetto.

In maggio l’ex ministro delle finanze ger-manico Theo Waigel, in occasione del 12° Simposio dell’investitore svoltosi presso il Forum Bressanone, ha tenuto una sentita arringa a favore dell’euro che, a suo giudizio, è parte integrante di una politica di pace e sicurezza. “Non vi sono alternative al risa-namento di bilancio”, ha affermato Waigel. Michael Seeber, presidente del Gruppo

specializzati hanno fornito informazioni e assistenza ai consulenti delle Casse Raiffei-sen, mettendo loro a disposizione quotidia-namente anche un riepilogo dell’andamento dei mercati. Gli specialisti in questione hanno inoltre svolto, in collaborazione con i responsabili della Federazione Cooperative Raiffeisen, attività di formazione. Sempre in collaborazione con la Federazione Coope-rative Raiffeisen e con alcune Casse Raiff-eisen essi hanno partecipato, nell’ambito del progetto “Consulenza finanziaria”, alle incombenze tecniche e amministrative nonché alle attività di supporto commerciale.

Theo Waigel al Simposio dell‘investitore

Soci del Raiffeisen Investmentclub

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analisi di portafoglio.

In primavera è stata prestata assistenza alle Casse Raiffeisen in occasione dell’emissione di obbligazioni con garanzia dello stato per il rifinanziamento indiretto presso la BCE.

Le Casse Raiffeisen sono state supportate professionalmente e operativamente anche per quanto riguarda la contabilizzazione, la valutazione e la segnalazione dei prodotti derivati.

Negoziazione valute per le Casse Raiffeisen

I volumi delle operazioni in valuta estera si sono mantenuti anche nel 2012 ai livelli dell’anno precedente. Ciò è dovuto al fatto che il fabbisogno di finanziamenti in valuta estera da parte dei clienti non ha subito variazioni.

Leitner, ha evidenziato i fattori di successo e le specifiche problematiche cui devono far fronte le imprese operanti a livello internazi-onale con sede in Alto Adige. “Il futuro non è il mercato europeo, ma quello mondiale”, ha affermato Seeber. Il Simposio dell’investitore, al quale hanno partecipato 450 soci del Club, ha costituito il punto culminante dell’anno sociale.

La manifestazione estiva ha riservato ai partecipanti una visita guidata attraverso i sotterranei della Cantina di Terlano e una conferenza sui megatrend del futuro, tenuta da Martin von Malfèr, esperto di finanza presso la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA.

Perché invecchiamo e come possiamo fare per invecchiare in salute: a queste domande ha cercato di dare una risposta il gerontologo austriaco Prof. Frank Madeo in occasione della conferenza tenutasi all’inizio di settembre presso Castel Tirolo. I 250 soci presenti hanno fatto registrare anche a questa manifestazione il tutto esaurito.

Le manifestazioni autunnali, svoltesi nel mese di novembre con il coinvolgimento di 260 soci del Club, hanno avuto luogo presso due imprese: la Rotho Blaas di Cortaccia e la Leitner di Vipiteno. Al termine delle visite guidate, Hannes Loacker di Raiffeisen Capital Management di Vienna ha tenuto una conferenza dal titolo “L’energia del futuro. Dove conviene investire?“

Servizi per la gestione del portafoglio bancario delle Casse RaiffeisenLa Cassa Centrale Raiffeisen ha costante-mente supportato le Casse Raiffeisen nella diversificazione e nell’ottimizzazione della performance del portafoglio titoli.

A questo scopo sono stati selezionati gli strumenti finanziari più adatti per gli investito-ri istituzionali e sono state effettuate apposite Collaboratore del reparto back office finanziario

Collaboratrice del reparto servizi per Casse Raiffeisen e clienti istituzionali

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Una parte rilevante delle negoziazioni è stata svolta in franchi svizzeri, in yen e in dollari americani.

Anche nel settore delle valute estere, no-nostante le numerose tensioni sui mercati valutari, è stato assicurato alle Casse Raiffei-sen il rifinanziamento di tutte le operazioni in scadenza.

Per sfruttare i vantaggi comparati, per aumentare l’efficienza della gestione della liquidità in euro a favore delle Casse Raiff-eisen e per ridurre i rischi di controparte, alla fine dell’anno tutte le operazioni di investimento e di rifinanziamento in valuta estera interne all’Organizzazione monetaria Raiffeisen sono state sostituite da swap di valute.

L’utile da negoziazioni fissato dal piano triennale è stato leggermente superato anche nell’esercizio in rassegna.

Servizi di pagamento per le Casse RaiffeisenLa Cassa Centrale Raiffeisen ha gestito anche nello scorso esercizio l’intero flusso dei pagamenti delle Casse Raiffeisen, sia all’interno dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen, sia da e verso i sistemi bancari nazionali e internazionali.

In questo contesto essa si è occupata dell’analisi dei prodotti e dei servizi, oltre che del coordinamento dei rapporti tra i fornitori e le Casse Raiffeisen.

La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA svolge controlli quotidiani per garantire il mantenimento dell’elevato livello qualitativo dei servizi resi.

I collaboratori del servizio hanno messo a disposizione delle Casse Raiffeisen la propria competenza per fornire informazioni e per risolvere problemi di vario tipo.

Grande interesse da parte delle Casse Raiff-eisen è stato riscontrato dai servizi di incas-so mediante moneta elettronica e dall’attività di emissione di carte di pagamento (issuing di carte di credito e R-Card).

In collaborazione con l’Area Sistemi Infor-mativi Raiffeisen e la Federazione Raiffeisen è stata completata l’implementazione della procedura di addebito diretto europeo (SEPA Direct Debit). Attraverso un’apposita circola-re le Casse Raiffeisen hanno ricevuto tutte le informazioni al riguardo. Dal 2 novembre 2009 l’Organizzazione bancaria Raiffeisen è collegata al sistema come istituto domic-iliatario e è in grado, pertanto, di gestire gli addebiti in arrivo. Grazie all’implementazione della procedura SEPA Direct Debit anche sul versante attivo, dal 2011 il sistema può

Collaboratrice del reparto servizi per Casse Raiffeisen e clienti istituzionali

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elaborato il nuovo contratto di gestione del denaro contante da stipulare con le banche Raiffeisen. Questo è stato presentato alle stesse alla fine del 2012, assieme alle ulteriori novità riguardanti il settore.

Nel settore delle carte di pagamento è proseguito il coordinamento della colla-borazione con CartaSì. Inoltre, al fine di assecondare esigenze particolari delle Casse Raiffeisen e dei loro clienti, è stato ulteriormente sviluppato l’accordo preso nel 2010 con un fornitore europeo di servizi di acquiring.

La collaborazione per l’emissione di carte Diners e American Express è stata termina-ta dalle rispettive società; in considerazione dei numeri limitati realizzati e della scarsa entità dei proventi lucrati in questo settore, tale scelta è stata incoraggiata dalla Cassa Centrale Raiffeisen.

essere utilizzato anche per la presentazione delle richieste di incasso da parte dei clienti creditori, riservando alla clientela commerciale dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen nuove possibilità di procedere all’incasso dei propri crediti. A partire da febbraio del 2014 SEPA Direct Debit sostituirà il sistema RID nazionale. Per questo motivo la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA ha studiato attentamente l’imminente passaggio al nuovo sistema europeo, predisponendo un’apposita guida per le Casse Raiffeisen.

È stata garantita l’efficienza della lavorazi-one centralizzata del contante per le Casse Raiffeisen. La Cassa Centrale Raiffeisen segue in questo segmento di attività, per conto delle Casse Raiffeisen, tutti i preparativi per l’attuazione delle direttive comunitarie. Nel corso dell’anno è stato

Collaboratrice del reparto contabilità, segnalazioni & controlli interni

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In collaborazione con il consorzio EAPS (Euro alliance of Payment Schemes) viene garantito un costante sviluppo nel settore delle carte di pagamento.

È stata portata a termine l’installazione del sistema che consente l’accettazione delle carte EC presso i nostri sportelli automatici (ATM) e POS (point of sale).

Il sistema garantisce la compatibilità con le banche tedesche, per cui tutti i titolari di carte emesse in Germania possono ora usufruire dei terminali ATM e POS dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen per prelevare contanti e per effettuare pagamenti.

Oltre alle carte Maestro, già accettate anche in precedenza, ora possono essere accetta-te pure le carte V-Pay. Lo stesso sistema prevede, inoltre, la possibilità per i titolari di carte rilasciate dall’Organizzazione bancaria Raiffeisen di prelevare denaro contante a condizioni più vantaggiose presso determi-nati terminali ATM in Germania.

Per quanto riguarda le carte valore, alla fine del 2012 erano in circolazione oltre 16.000 carte ricaricabili “R-Card” attive e operative. La carta in questione rappresenta una valida risposta alle indicazioni della Commissione Europea, la quale punta a una diminuzione dei costi per la gestione del denaro contante. L’introduzione dei MasterCard SecureCode ha permesso, inoltre, di rendere più sicuri i pagamenti via internet con la R-Card. Anche in relazione a questo prodotto le Casse Raiffeisen sono state ampiamente supportate dalla Cassa Centrale Raiffeisen.

Le Casse Raiffeisen fanno ampio ricorso alla consulenza della Cassa Centrale Raiffeisen in materia di contrasto alle truffe nel settore delle carte di debito, sia per quanto riguarda le carte stesse, sia con riferimento agli apparecchi POS. Sempre in

tale contesto la Cassa Centrale Raiffeisen cura, per conto dell’intera Organizzazione bancaria Raiffeisen, tutte le segnalazioni all’archivio centrale per la prevenzione delle frodi sulle carte di pagamento (SIPAF), istituito dal Ministero delle Finanze, e alla banca dati centrale del Consorzio Bancomat (Presidio Segnalazioni).

A sostegno del settore dei trasporti (tras-porto merci e persone) è stata ampliata ulteriormente la collaborazione con la Euro Toll Service GmbH, una società del movi-mento cooperativo germanico, allo scopo di predisporre un sistema di pedaggio elettro-nico. La Euro Toll Service GmbH fornisce al cliente il dispositivo da installare nel veicolo e mette a disposizione le carte relative ai servizi collegati. I crediti risultanti a carico delle aziende di trasporto merci e persone vengono incassati dalla Euro Toll Service GmbH tramite la DVB Log Pay GmbH, la quale ha rilevato per conto della Euro Toll la gestione del servizio tecnico e commerciale.

La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA si occupa della gestione degli asse-gni per l’intera Organizzazione bancaria Raiffeisen, seguendo anche gli sviluppi del settore. Nel 2011 è stata approvata la legge che prevede l’abolizione dello scambio materiale dei documenti cartacei a favore della trasmissione digitale dell’immagine degli assegni. La Cassa Centrale Raiffei-sen, partecipando ai vari gruppi di lavoro, è costantemente informata e attuerà tempesti-vamente tutti i preparativi necessari.

In ossequio al principio di sussidiarietà la Cassa Centrale Raiffeisen offre la propria collaborazione per l’acquisizione dei servizi di tesoreria, sia con l’intento di seguire la situazione di mercato in un’ottica di suppor-to dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen, sia per sfruttare al meglio gli investimenti organizzativi.

In questo contesto è stato possibile acqui-

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sen. Attualmente ricorrono al servizio di risk management 33 Casse Raiffeisen.

Servizio di contabilità per le Casse RaiffeisenIl servizio di “back office virtuale” si è dimostrato molto efficiente ai fini dell’ottimizzazione dei costi amministrativi delle Casse Raiffeisen. Attualmente le Casse Raiffeisen aderenti a questo servizio sono nove.

Con questo servizio il Reparto Contabilità, segnalazioni e controlli interni dell’Area Amministrazione & Organizzazione si accolla alcune attività amministrative per conto delle Casse, permettendo alle stesse di destinare nuove risorse al contatto con i clienti e di introdurre una maggiore standardizzazione delle procedure interne, oltre a conseguire

sire come cliente un nuovo comune. È stato inoltre confermato per i prossimi cinque anni un contratto in scadenza.

Al fine di mantenere sotto controllo i costi per le Casse Raiffeisen, i processi riguardanti i sistemi di pagamento sono oggetto di una costante opera di revisione e di adeguamen-to.

Risk management per le Casse RaiffeisenIl servizio di risk management offerto dalla Cassa Centrale Raiffeisen costituisce per le Casse Raiffeisen uno strumento che per-mette di gestire in maniera ottimale i rischi, con particolare riferimento ai rischi di credito e a quelli di mercato. Nel 2009 il servizio di gestione del rischio della Cassa Centrale Raiffeisen è stato assunto come standard dall’intera Organizzazione bancaria Raiffei-

I responsabili dell‘area amministrazione & organizzazione

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Federazione Raiffeisen (RIS), le priorità da assegnare ai progetti EDP per l’anno 2013 e nel corso dell’esercizio in rassegna ha seguito l’attuazione dei progetti EDP definiti l’anno precedente.

Il compito principale del reparto Sviluppo & organizzazione bancaria è nuovamente consistito nello sviluppo e nel coordinamento dei numerosi progetti nel settore EDP che vengono predisposti e attuati in collaborazio-ne con le Casse Raiffeisen e la Federazione Cooperative Raiffeisen.

La Cassa Centrale Raiffeisen ha svolto anche nello scorso esercizio il ruolo di banca pilota per l’introduzione di nuove procedure EDP per l’Organizzazione bancaria Raiffei-sen.

Nel 2012 sono stati realizzati, in collabora-zione e nell’interesse dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen, i seguenti progetti:

a) Collaborazione con l’Area Sistemi Infor-mativi della Federazione Raiffeisen per il miglioramento del sistema di gestione della liquidità dell’Organizzazione ban-caria Raiffeisen. L’obiettivo era quello di creare i presupposti per l’erogazione di finanziamenti garantiti da titoli rifinanzia-bili (cosidddetta gestione in pooling).

b) Completamento e adeguamento delle procedure di incasso e di pagamento in ambito sia nazionale che internazionale. In questo contesto abbiamo prestato as-sistenza ai primi clienti nell’effettuazione degli addebiti diretti secondo il nuovo standard SEPA ”Direct Debit”, il quale a partire dal 1° febbraio 2014 andrà a sostituire la procedura di addebito diretto nazionale (RID), e abbiamo svolto lavori preliminari necessari per il passaggio dal sistema di pagamento nazionale (boni-fici e RID) agli standard SEPA ai sensi delle direttive SEPA End-Date entro il 1° febbraio 2014.

una notevole riduzione dei costi.

L’introduzione di una maggiore standardiz-zazione delle procedure interne permette, in questo campo, di conseguire una notevole ri-duzione dei costi. Questa attività di supporto riguarda soprattutto la contabilità generale, le segnalazioni di vigilanza alla Banca d’Italia e la produzione di bilanci mensili e annuali. Il vantaggio è quello di realizzare maggiori spazi per l’assistenza ai clienti. Proprio in tempi di margini in contrazione, l‘outsourcing di attività amministrative può contribuire al miglioramento della redditività della Cassa Raiffeisen.

Progetti EDP nell’ambito dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen Nel 2012 sono state ridisegnate le basi contrattuali riguardanti la collaborazione tra l’Organizzazione bancaria Raiffeisen e la Federazione Cooperative Raiffeisen ai fini della fornitura di servizi IT. In varie riunioni a porte chiuse i responsabili del management della Federazione Cooperative Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige hanno elaborato e sottoposto all’approvazione degli organi competenti i punti cardine della pianificazione dei progetti EDP. Sono state così definite le competenze, le procedure e le tempistiche riguardanti la presentazione dei programmi e la rendicont-azione.

Un notevole contributo al miglioramento di questa collaborazione è stato prestato dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige attraverso la collaborazione nel comitato IT dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen, la cui presidenza è assegnata dal 2005 al responsabile dell’Area Amministrazione & Organizzazione, oltre che in numerosi gruppi di lavoro.

Il comitato IT ha elaborato, in collabora-zione con l’Area Sistemi Informativi della

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eisen dell’Alto Adige hanno contribuito al coordinamento e all’attuazione dei progetti IT dell’Area Sistemi Informativi della Feder-azione Raiffeisen. La collaborazione si è esplicata attraverso la partecipazione ai vari gruppi di lavoro dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen (controllo di gestione, credit risk management, applicativo consulenza clienti, creazione dell’Area Unica dei Paga-menti in Euro, schema grafico dei processi dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen).

Oltre a ciò, i dipendenti delle Casse Raiff-eisen hanno potuto rivolgersi alla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige per ottenere risposta ai quesiti sui prodotti e sui servizi bancari.

Collaborazione extraregionaleOltre alle attività svolte nell’ambito dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen in Alto Adige, è proseguita anche nel 2012 la collaborazione a livello nazionale con i grup-pi di lavoro dell’ABI (Associazione Bancaria

c) Cura del progetto della BCE riguardante il regolamento delle operazioni in titoli TARGET2-Securities e CCBM.

d) Elaborazione della specificazione tecnica riguardante la sostituzione delle carte di debito in scadenza nel corso del 2013. A tale riguardo si è provveduto anche ad aumentare la sicurezza dei pagamenti via internet e a creare le premesse per i pagamenti contactless.

e) Sviluppo dell’archivio UCAMP per la segnalazione delle irregolarità riguardanti l’uso di carte di pagamento e POS.

f) Assistenza nell’implementazione delle innovazioni nel campo delle disposizioni sulla trasparenza nonché delle disposizi-oni tese alla prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e attuazione del progetto relativo al moni-toraggio delle posizioni di investimento.

g) Adeguamento delle ritenute fiscali sui prodotti bancari e finanziari.

I dipendenti della Cassa Centrale Raiff-

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Collaboratori del reparto crediti speciali

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Italiana) e della CIPA (Convenzione Inter-bancaria per i Problemi dell’Automazione). Contatti intensi vengono intrattenuti con la Cassa Centrale di Trento e con Iccrea Banca, oltre che con gli istituti centrali del sistema Raiffeisen di Innsbruck e di Bregenz. Buoni rapporti intercorrono con la DZ Bank e con la compagnia di assicurazioni R&V Ver-sicherung, appartenenti all’organizzazione germanica delle banche cooperative. Questi contatti permettono molto spesso di conclu-dere degli affari aggiuntivi, di ottenere delle informazioni su nuovi sviluppi di mercato o di trovare idee e soluzioni in merito a prodotti e servizi.

Consulenza legale in materia bancaria per le Casse Raiffeisen

L’attività di consulenza e informazione legale per le Casse Raiffeisen è stata condotta prestando particolare attenzione ai diversi problemi legali inerenti l’attività bancaria.

5.2. Banca commercialeNel secondo dei suoi tre settori strategici la Cassa Centrale Raiffeisen opera direttamen-te sul mercato altoatesino attraverso il suo sportello di Bolzano. Tale attività è rivolta principalmente al settore delle imprese e della clientela commerciale in senso lato.

L’esperienza maturata negli anni in questo settore permette alla Cassa Centrale Raiff-eisen di essere “dentro il mercato” e le dà la possibilità di assistere le Casse Raiffeisen nello sviluppo di nuovi prodotti.

La Cassa Centrale opera così in stretto contatto con le Casse Raiffeisen nei campi in cui queste necessitano di servizi integra-tivi, per esempio nelle operazioni di credito sindacato oppure nella gestione comune dei grandi clienti.

La redditività dell‘attività primaria, nonos-tante il contesto difficile, ha fornito il proprio

contributo al risultato globale.

RaccoltaAnche nel 2012 sul fronte della raccolta la competizione è stata agguerrita. A causa della forte concorrenza è stato difficile e costoso reperire fondi.

La tassazione unitaria dei redditi di capi-tale al 20% a partire dall‘inizio del 2012 ha determinato un incremento della domanda di depositi vincolati e di depositi a risparmio. La tendenza verso le forme di deposito tradizio-nali è rimasta, comunque, intatta.

Malgrado ciò, nel corso dell‘anno i depositi sono aumentati del +5,78%, in primo luogo grazie alla più intensa collaborazione con gli investitori istituzionali.

ImpieghiNell’esercizio 2012 gli impieghi, muovendosi in controcorrente rispetto alla tendenza pre-valente, sono aumentati del 6,56% rispetto all’esercizio precedente. La crisi economica continua a farsi sentire anche in Alto Adige. Soprattutto le imprese sottocapitalizzate, a prescindere dal settore, hanno avuto filo da torcere per via del contesto economico difficile. In tutti i comparti, peraltro, ci sono state delle aziende di successo che hanno investito. Nella concessione di finanziamenti nuovi si è continuato a badare particolarmen-te alla capacità di rimborso delle imprese. L’erogazione del credito da parte della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige ha riguardato anche nel 2012 principalmente la provincia di Bolzano, considerata la volontà di sostenere i circuiti economici locali.

In seguito alla forte contrazione degli inve-stimenti in immobili aziendali, in atto già da alcuni anni, l’attività di leasing ha subito un netto rallentamento. La stagnazione delinea-tasi per il 2012, peraltro, non si è verificata, essendo stato possibile, anzi, stipulare un

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La suddivisione degli impieghi per settori economici è in parte cambiata rispetto all’esercizio precedente24. Il settore com-merciale assorbe la percentuale maggiore in assoluto, con un’incidenza sul totale dei crediti che è salita dal 15,94% dell’esercizio precedente al 16,42%. Al secondo posto in classifica si trova il settore manifatturiero, il

24 Portafoglio crediti per settore economico Ateco 7, Risk-management Cassa Cen-trale Raiffeisen dell’Alto Adige, febbraio 2013

modesto volume di contratti nuovi. Nel 2012 l’attività di leasing evidenzia, pertanto, un au-mento del 3,95%. Nel lungo periodo il leasing continua a rappresentare un interessante campo di attività con potenziale di crescita.

Il già citato incremento degli impieghi è stato conseguito principalmente nell’ambito dei finanziamenti a medio-lungo termine. In questo comparto, grazie alla intensa e pro-ficua collaborazione con le Casse Raiffeisen, è stato conseguito un notevole incremento dei prestiti sindacati.

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Evoluzione della raccolta per forme tecniche(in migliaia di euro)

2011 2012

Variazione2011/2012 in Prozent

Variazione 2011/2012

in EuroDepositi in c/c 473.474 532.039 12,37% 58.565Depositi a risparmio 11.219 13.833 23,30% 2.614Obbligazioni 503.629 508.400 0,95% 4.771Pronti contro termine 0 0 0,00% 0Fondi di terzi in amministrazione 36.731 37.597 2,36% 866Altri depositi 27.282 21.290 -21,96% -5.992Totale depositi 1.052.336 1.113.159 5,78% 60.824

473.

474

532.

039

11.2

19

13.8

33

503.

629

508.

400

0 0

36.7

31

37.5

97

27.2

82

21.2

90

0

100.000

200.000

300.000

400.000

500.000

600.000

2011 2012

Depositi in c/c

Depositi a risparmio

Obbligazioni

Pronti contro termine

Fondi di terzi inamministrazione

Altri depositi

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cui peso percentuale nel 2012 si conferma lievemente sotto il livello dell’esercizio precedente, con un lieve calo dal 15,96% al 14,19%. Il terzo gruppo è quello dell’energia, con un 13,80% rispetto al 12,83% dell’esercizio precedente. È leggermente au-mentata l’incidenza del settore edile, quarto settore per volumi impiegati con il 10,77% dell’esposizione totale (2011: 9,92%).

Un calo è stato registrato anche con riferi-mento ai finanziamenti ad altri intermediari finanziari, oltre che nel settore dei terreni e delle abitazioni, in quello dei servizi profes-

sionali, scientifici e tecnici, nell’agricoltura e nella silvicoltura nonché nel settore dei trasporti e del magazzinaggio. Sono aumen-tati gli impieghi nel settore alberghiero, in quello dell’informazione e della comunica-zione, a favore dei servizi di noleggio, delle agenzie di viaggi e dei servizi alle imprese, oltre che per l’approvvigionamento idrico e il trattamento delle acque reflue e dei rifiuti.

Grazie alla rigorosa applicazione di criteri di prudenza e di lungimiranza, praticata oramai da anni, i crediti in sofferenza (netti) si sono mantenuti a livelli molto bassi, ammontando

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Evoluzione degli impiegi per forme tecniche(in migliaia di euro)

2011 2012

Variazione2011/2012

percentuale

Variazione 2011/2012

in euroCrediti in c/c 172.001 180.115 4,72% 8.114Anticipi su effetti, fatture ed altri finanziamenti a breve 76.131 80.581 5,85% 4.450Finanziamenti import/export 15.332 12.521 -18,34% -2.811Mutui 668.392 730.994 9,37% 62.602Cambiali in portafoglio 5.039 5.284 4,85% 245Crediti in sofferenza 30.230 28.827 -4,64% -1.403Altri 202 203 0,62% 1Crediti inerenti ad operazioni di leasing 230.517 239.613 3,95% 9.096Svalutazione crediti -13.546 -16.117 18,98% -2.571Totale impieghi 1.184.296 1.262.020 6,56% 77.723

172.

001

180.

115

76.1

31

80.5

81

15.3

32

12.5

21

668.

392

730.

994

5.03

9

5.28

4

30.2

30

28.8

27

202

203

230.

517

239.

613

-13.

546

-16.

117-60.000

40.000

140.000

240.000

340.000

440.000

540.000

640.000

740.000

2011 2012

Crediti in c/c

Anticipi su effetti, fatture edaltri finanziamenti a breve

Finanziamentiimport/export

Mutui

Cambiali in portafoglio

Crediti in sofferenza

Altri

Crediti inerenti adoperazioni di leasing

Svalutazione crediti

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zione con clientela primaria è stato mantenu-to ai livelli precedenti. Il margine di interesse, rispetto al 2011, si è lievemente contratto.

Finanziamenti a favore di clienti delle Casse Raiffeisen

Osservando l’andamento dei prestiti nel 2012 si nota che la crescita riguarda soprattutto il medio-lungo periodo e che la maggior parte è rappresentata da operazioni concluse in stretta collaborazione con le Casse Raiffei-sen a favore dei loro maggiori clienti.

In materia di finanziamenti le Casse Raiffei-sen possono avvalersi, in caso di necessità, dell’assistenza della Cassa Centrale Raiff-eisen dell’Alto Adige. Nel 2012 questa è stata richiesta soprattutto per la consulenza a grandi clienti finalizzata alla stipulazione di contratti di finanziamento. Nell’esercizio

a 25,54 milioni di euro (2011: 22,11 milioni di euro) e incidendo, quindi, per il 2,02% sul volume creditizio complessivo (2011: 1,80%). La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA ha dovuto, tuttavia, svalutare i crediti per un totale di 10,27 milioni di euro a causa della difficilissima situazione economica e della notevole perdita di valore degli immo-bili.

Alla data di chiusura del bilancio risultavano iscritte sei posizioni creditorie verso clientela da classificare tra i grandi rischi in base alle istruzioni della Banca d’Italia. Esse ammon-tavano complessivamente a 148,995 milioni di euro, pari al 11,81% del volume totale dei crediti verso clientela. Al 31.12.2012 la posizione affidata maggiore incideva per il 2,56% sul volume creditizio complessivo.

Malgrado la riduzione dei tassi medi di mercato, il risultato dell‘attività di intermedia-

I responsabili dell‘area commerciale

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già stati intrapresi i primi passi per potere, nel corso del 2013, erogare altri 30 milioni di euro in forma di crediti agevolati a piccole e medie imprese in collaborazione con le Casse Raiffeisen.

Le Casse Raiffeisen hanno, inoltre, la possibilità di farsi assistere dalla Cassa Centrale Raiffeisen nelle istruttorie di fido riguardanti le richieste di affidamento di importo rilevante. Un ulteriore vantaggio derivante alle Casse Raiffeisen dalla più intensa collaborazione riguarda la possibilità di suddividere e diversificare il rischio in relazione alle operazioni di finanziamento di notevole entità. In questo modo esse possono ridurre il rischio di concentrazione in determinati settori economici.

Nel settore del leasing la Cassa Centrale Raiffeisen consente ai clienti delle Casse Raiffeisen di stipulare contratti di finanzia-mento con le agevolazioni della Provincia di Bolzano. Questa forma di finanziamento continua ad essere molto richiesta.

Grazie alla collaborazione con la BCC CreditoConsumo SpA è stato possibile fare accedere la clientela al credito al consumo. Si tratta di finanziamenti concessi ai clienti sulla base di procedure standardizzate. Le Casse Raiffeisen e la Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige traggono vantaggio dalla riduzione dei costi di erogazione, oltre cha dai ristorni delle commissioni.

Portafoglio titoli di proprietàNel 2012 la crisi del debito sovrano in Europa si è trasformata in una profonda crisi della fiducia caratterizzata, specie con riferimento agli stati dell’Europa meridionale, da ripetute fasi di tensione.

Nonostante i temporanei timori di recessi-one, i mercati azionari hanno registrato un buon andamento, almeno con riferimento a determinati settori e a determinate regioni.

trascorso la collaborazione è stata intensifi-cata anche con riguardo ai finanziamenti in pool e alle operazioni di leasing.

La difficile situazione economica attuale conferma ancora una volta quanto sia stata giusta la decisione, presa negli esercizi precedenti, di costituire il Gruppo consu-lenti “Casse Raiffeisen“ e il Reparto Crediti speciali.

Il Reparto Crediti speciali è operante da circa quattro anni. Anche nel 2012 i suoi dipen-denti, affiancandosi alle Casse Raiffeisen, hanno avuto modo di perfezionare a piena soddisfazione dei clienti diversi progetti di grande prestigio nei settori dell’agricoltura, dell’energia, del turismo e degli impianti di risalita.

Il personale del Reparto Crediti speciali ha allacciato contatti con la Banca europea per gli investimenti BEI, con cui è riuscito a sti-pulare un accordo riguardante la provvista di 30 milioni di euro per finanziamenti a medio-lungo termine già nel 2011. Gli ultimi fondi reperiti in questo modo sono stati tutti erogati sotto forma di finanziamenti a medio-lungo termine alla clientela delle Casse Raiffeisen e della Cassa Centrale Raiffeisen all’inizio del 2012. Durante l’esercizio trascorso sono stati condotti dei colloqui con la BEI e sono

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Collaboratrice del reparto segreteria fidi

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Pur in presenza di una difficile e incerta situ-azione di mercato, gli obiettivi di performance sono stati ampiamente superati, grazie soprattutto alla prudenza e alla lungimiranza dimostrata nell’attività in titoli. Non solo sono state recuperate le perdite di valore regis-trate nell’esercizio precedente: attraverso azzeccate operazioni di switch, sapienti investimenti follow-on e nuovi impieghi in titoli obbligazionari liquidi e bancabili è stato possibile realizzare un risultato straordinario di circa 56 milioni di euro. Il valore medio del portafoglio bancario è aumentato dai 309 milioni di euro dell’esercizio precedente a 764 milioni di euro. La performance comp-lessiva del portafoglio bancario, ivi inclusi gli investimenti strategici in fondi speciali, nel 2012 ha raggiunto il 7% circa.

Il portafoglio bancario è composto sostanzial-mente da titoli di stato nonché di obbligazioni bancarie e corporate (89,4%). I titoli azionari, la cui performance nel 2012 ha raggiunto valori a due cifre, sono stati in massima parte alienati, per cui la componente azionaria

Collaboratrice del reparto sportello / consulenza ai privati

verso la fine dell’anno era inferiore allo 0,5% del totale.

L’incidenza media dei fondi comuni di investi-mento (fondi speciali inclusi) sul portafoglio bancario, nel 2012 si aggirava attorno al 10,1%.

Le attività di negoziazione (HFT) erano pari al 4,80% del portafoglio complessivo (perfor-mance: 8,10%), quelle rappresentanti crediti (L&R) allo 0,58% (performance: 1,66%), mentre le attività finanziarie detenute sino alla scadenza (HTM) incidevano per l’1,27% sul valore totale (performance: 2,60%). Gran parte del portafoglio (il 93,35%) detenuto alla fine dell’esercizio era rappresentato da attività finanziarie disponibili per la vendita (AFS) (performance: 7,74%).

Nell’esercizio corrente sarà nuovamente attuata una politica di investimento prudente e lungimirante, con particolare attenzione alla gestione del rischio di insolvenza.

5.3. Banca per clienti istituzionaliLa terza area strategica d’affari della Cassa

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Centrale Raiffeisen riguarda la collaborazio-ne con clienti istituzionali e banche operanti soprattutto al di fuori della provincia. Vanno richiamate, a questo proposito, le banche e le società appartenenti al movimento coope-rativo europeo, oltre alle società partecipate, alle banche private e alle società finanziarie. Anche nel 2012 questa area strategica ha contribuito positivamente al risultato globale. La difficile situazione economica e la riduzi-one dei margini dell’attività bancaria hanno avuto soprattutto l’effetto di fare desistere le imprese di servizi finanziari estere dall’ingresso nel mercato italiano.

La cura e lo sviluppo dei contatti commerciali al di fuori dell’Organizzazione bancaria Raiff-eisen continuano, peraltro, a rappresentare una priorità. L’obiettivo è quello di conse-guire, nonostante la saturazione del mer-cato domestico, una crescita dei principali aggregati patrimoniali dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen, oltre che di sfruttare le competenze esistenti e di migliorare, di conseguenza, la redditività di tutte le realtà aderenti al gruppo. Questo obiettivo viene perseguito attraverso la collaborazione con altre società finanziarie, senza il ricorso all’istituzione di proprie succursali.

I servizi offerti e svolti riguardano tutte le aree strategiche della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige: il finanziamento alle imprese, ivi compreso il leasing, i sis-temi di pagamento nazionali e, soprattutto, internazionali, oltre che il regolamento delle operazioni in titoli.

Nel campo dei sistemi di pagamento vi sono accordi con diverse banche estere, in base ai quali tutti gli ordini di pagamento disposti dai clienti delle banche in questione a favore di clienti di banche italiane vengono tramitati dalla Cassa Centrale Raiffeisen. Inoltre, la Cassa Centrale Raiffeisen funge da raccordo per gli ordini di pagamento in entrata verso l’Italia inviati da diversi partner partecipanti al

progetto EBA-Step2.

Il comparto delle carte valore e della prestazione di servizi di pagamento ha visto l’ampliamento e l’intensificazione della collaborazione con Q.N. Financial Services SpA.

Merita un particolare richiamo in questo contesto l’aggiunta del servizio di acquiring PagoBancomat, nell’ambito del quale la Cas-sa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige cura gli incassi mediante carte PagoBancomat su terminali POS QNFS nonché il regolamento degli stessi.

Questo servizio è stato esteso anche ad un’ulteriore società di servizi di pagamento italiana.

Già da alcuni anni ha assunto rilevanza notevole il ruolo della Cassa Centrale Raiffeisen quale banca corrispondente di società di gestione del risparmio estere. La Cassa Centrale si occupa di tutte le funzi-oni tecniche e amministrative connesse al collocamento di questi strumenti finanziari in Italia.

Anche nel 2012 è proseguita la collabora-zione con la società assicurativa Assimoco con riferimento al prodotto “Raiffplanet”. La Alpenbank SpA ha conseguito ottimi risultati operando come advisor per l’asset management. La performance si è collocata nettamente sopra i benchmark in tutti e tre i comparti.

Nell’ambito dell’operatività in titoli, anche nel 2012 sono stati eseguiti presso la borsa italiana ordini trasmessi da altre banche partner.

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6. Andamento economico

Il patrimonio della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige risulta così composto:

Capitale sociale euro 150.000.000

Riserve di valutazione euro 32.168.461

Riserve di utili euro 38.188.336

Utile dell’esercizio euro 17.198.196

Il patrimonio netto al 31.12.2012 era pari a 237.554.993 euro. Rispetto all’esercizio precedente risulta aumentato del 22,79%. Questo è dovuto all‘aumento di capitale, ma anche all‘utile eccezionalmente elevato non-ché all‘aumento delle riserve di valutazione.

RedditivitàIn base al proprio statuto la Cassa Cen-trale dell’Alto Adige, fungendo da struttura sussidiaria all’interno dell’Organizzazione monetaria Raiffeisen, ha il compito di fornire alle Casse Raiffeisen prodotti e servizi di supporto di adeguata qualità, oltre che di garantire alle stesse l’accesso ai mercati finanziari internazionali.

Importanza fondamentale assumono la funzione di sviluppo di nuovi prodotti e la cura dei contatti con i fornitori di servizi finanziari. L’obiettivo ultimo consiste nello svolgimento centralizzato delle operazioni accessorie al core business delle Casse Raiffeisen, contribuendo in questo modo al mantenimento della loro autonomia anche nel lungo periodo.

Le condizioni applicate alle Casse Raiffeisen per i servizi tradizionali relativi alla gestione della liquidità, dei titoli e delle divise, oltre che per quelli legati ai flussi di pagamento nazionali ed esteri, sono tese a coprire i costi effettivi sostenuti per le attività svolte.

L‘eccellente risultato di esercizio del 2012 va ricondotto essenzialmente alla riuscita am-

ministrazione del portafoglio bancario, oltre che al soddisfacente risultato dell‘attività primaria.

Soprattutto l‘attività in titoli per conto proprio ha permesso di realizzare, grazie all‘andamento dei mercati dei tassi e dei capitali, un notevole incremento in termini di interessi attivi e di plusvalenze.

La performance del capitale circolante si aggira attorno all‘8,10%, quella delle attività finanziarie attorno al 9,50%.

Questo andamento favorevole si è ripercos-so in misura notevole sull‘entità delle riserve di valutazione. Nell’area commerciale è stato possibile, nonostante la riduzione dei tassi di mercato, mantenere il margine di interesse. Le difficoltà che, dato il difficile contesto economico, si sono venute a creare per alcuni clienti hanno richiesto, peraltro, notevolmente maggiori rettifiche di valore specifiche. La redditività dell‘area commer-ciale, di conseguenza, è risultata inferiore a quella registrata negli esercizi precedenti.

La redditività del capitale netto (ROE) è aumentata dal 3,2% dell’anno 2011 al 7,98%.

LiquiditàNonostante la scarsa liquidità che ha caratte-rizzato i mercati interbancari, tuttavia, anche nell‘esercizio in esame la Cassa Centrale Raiffeisen ha sempre svolto egregiamente la propria funzione di cassa di compensazione della liquidità per l‘Organizzazione monetaria Raiffeisen.

Grazie all‘attuazione di un ampio pacchetto di provvedimenti, basati sul monitoraggio costante, è stato possibile gestire con successo la situazione di liquidità e i relativi rischi.

Mediante operazioni di rifinanziamento garantite in pooling, procedura attuata per la prima volta in occasione della seconda asta

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a 3 mesi indetta dalla BCE in marzo, è stato possibile far fronte adeguatamente al fabbi-sogno di liquidità delle Casse Raiffeisen, via via aumentato nel corso dell’anno.

Nel 2012 si è provveduto a incrementare considerevolmente il volume delle garanzie che danno accesso alle operazioni di rifinanziamento presso la BCE e presso altri mercati, consentendo, in caso di necessità, di reperire in qualsiasi momento liquidità aggiuntiva.

Durante l’esercizio trascorso, in seguito al protrarsi della crisi del debito sovrano e alle sue ripercussioni sul rating di tutte le banche italiane, per la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige non è stato possibile finan-ziarsi senza adeguate garanzie attraverso l’emissione di obbligazioni sul mercato dei capitali.

Nell’ambito della gestione della liquidità sono anche stati generati, tenendo conto delle esigenze fisiologiche di liquidità dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen nonché delle necessità proprie, dei ricavi aggiuntivi attraverso la trasformazione delle scadenze.

Evoluzione del totale di bilancio

Il totale di bilancio è aumentato nel 2012 del 21,47%, raggiungendo 2.685,36 milioni di euro.

L’incremento è dovuto principalmente all’aumento dei debiti verso banche, a sua volta imputabile alla già richiamata parteci-pazione alle operazioni di rifinanziamento della BCE.

Principali aggregati di bilancio

I debiti verso banche sono aumentati rispetto all’esercizio precedente, del 37,56% raggiun-gendo un totale pari a 1.259.446.415 euro.

Questo aumento è riconducibile al maggiore volume di liquidità reperito presso la BCE e presso altre banche.

I crediti verso banche sono aumentati del 9,37%, passando a 581.283.337 euro. La causa va ricercata, tra l’altro, nella possibilità che la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige ha dato alle Casse Raiffeisen di partecipare in via indiretta alle proposte di funding della BCE.

La raccolta da clientela è aumentata del

Gruppo consulenti „Casse Raiffeisen“

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10,20%, passando a 595.070.589 euro. Un incremento sostanziale in questo contesto è stato registrato dai depositi in conto corrente. Anche i depositi a risparmio hanno evidenzi-ato un aumento di tutto rispetto.

I crediti verso clienti, pari a 1.262.019.545 euro, risultano aumentati del 6,56% rispetto all’anno precedente soprattutto grazie all’erogazione di mutui. I titoli di proprietà hanno raggiunto un valore di bilancio di 760,2 milioni di euro, segnando un incre-mento dell’80,71% rispetto al dato del 2011. Questo fatto va ricondotto all’aumento della giacenza di titoli scontabili, attuato attraverso l’acquisto di obbligazioni governative e corporate. A causa della volatilità dei mer-cati è stata soprattutto la voce relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita, aumentate del 124,39% a un totale di 732,6 milioni di euro, ad accogliere i titoli di nuova acquisizione.

Le partecipazioni sono aumentate di 4.139.991 euro, passando ad un valore complessivo di 31.774.031 euro. La causa va ricercata, tra l’altro, nella nuova parteci-pazione alla Raiffeisen Servizi Assicurativi Srl e alla BCC CreditoConsumo SpA,. Le riserve di valutazione sono imputabili sostan-zialmente alle riprese di valore che hanno interessato il portafoglio bancario. Queste, attestandosi a 32.168.461 euro, hanno evidenziato un aumento del 94,66% rispetto all’esercizio precedente.

Evoluzione del margine di interesseI mezzi liquidi sono stati investiti maggior-mente in strumenti finanziari e, in particolare, in titoli di stato italiani. Ciò ha consentito alla Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige di trarre vantaggio dei tassi più elevati che il governo italiano ha dovuto corrispondere sul mercato. Nell‘ambito dell‘attività di raccolta e di impiego è stato possibile mantenere invariato il margine di interesse. Se, da una

parte, è stato necessario corrispondere tassi più elevati sui depositi da clientela, dall‘altra anche i finanziamenti di nuova erogazione sono stati concessi a tassi più alti. Il mar-gine di interesse si è portato a 35.687.466 euro, evidenziando un incremento del 41,37% rispetto alla fine del 2011.

Evoluzione delle commissioni netteNel 2012 le commissioni nette sono diminuite del 2,26% rispetto all’esercizio precedente, portandosi a un valore complessivo di 8.553.945 euro. La contrazione è dovuta essenzialmente alle commissioni sulle fideiussioni prestate a fronte delle obbligazi-oni proprie garantite dallo stato italiano, oltre che al calo delle commissioni connesso alla diminuzione del numero delle operazioni in titoli.

La raccolta indiretta ammontava a 1.887.771.678 euro, evidenziando un aumen-to del 9,36% rispetto al 2011.

Le commissioni nette tengono conto anche delle provvigioni riconosciute alle Casse Raiffeisen per la vendita di prodotti bancari. A fronte della canalizzazione di finanziamen-ti, di operazioni di leasing, della vendita di fondi comuni di investimento e di servizi di pagamento, nel 2012 sono state erogate alle Casse Raiffeisen provvigioni per un ammon-tare complessivo di 8.492.650,49 euro.

Evoluzione del margine di intermediazio-neLe società partecipate dalla Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA hanno conse-guito nell’esercizio fiscale 2012 un bilancio positivo, potendo distribuire, di conseguenza, dividendi soddisfacenti. L‘importo dei divi-dendi distribuiti, peraltro, si è ridotto rispetto agli esercizi precedenti.

Il totale dei dividendi e dei proventi simili è stato pari a 136.363 euro.

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il risultato netto della gestione finanziaria ammonta a 45.079.013 euro, segnando un aumento del 65,59% rispetto all’esercizio precedente.

Evoluzione dei costi operativiNello scorso esercizio i costi operativi sono stati pari a 18.307.365 euro, aumentando di 649.057 euro, ovvero del 3,68%, rispetto all’esercizio precedente.

Le spese amministrative, ammontanti a 20.521.027 euro, rappresentano la voce più importante nell’ambito dei costi operativi. Rispetto all’esercizio precedente queste sono diminuite di 784.920 euro, ossia del 3,68%.

La voce di maggior peso è rappresentata dalle spese per il personale, pari al 59,52% del totale. Rispetto all’esercizio precedente queste spese sono aumentate di 911.986 euro, ossia dell’8,07%. La causa di questo incremento va ricercata nel notevole aumen-to del premio di risultato in seguito all’utile realizzato nell’esercizio. Le spese per il personale incidono per il 22,39% sul margine di intermediazione.

Le altre spese amministrative sono invece calate del 16,96% a un valore di 8.306.936 euro. Tale riduzione è dovuta principalmente all’imposta sostitutiva straordinaria applicata una tantum nel 2011 sui contratti di leasing immobiliare, oltre che al rigoroso controllo dei costi in generale.

Gli accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri ammontano a 214.303 euro e sono im-putabili principalmente ai potenziali impegni verso il Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

Il saldo delle svalutazioni e rivalutazioni di immobilizzazioni materiali e immateriali ammonta a 1.132.373 euro, valore aumentato del 19,38% rispetto al 2011 in seguito, princi-

Il risultato netto dell’attività di negoziazione si è attestato a 6.823.292 euro, evidenziando un miglioramento del 178,09% rispetto all’esercizio precedente. Questo risultato deriva soprattutto dalle plusvalenze da ces-sione di obbligazioni di emittenti pubblici e di obbligazioni bancarie detenute nel portafog-lio bancario oltre che, in parte minore, dagli incrementi di valore subiti dai titoli azionari detenuti nel portafoglio bancario.

Il risultato netto dell’attività di copertura è stato pari a 290.708 euro, evidenziando un aumento del 70,99% rispetto al 2011.

Attraverso la vendita di attività finanziarie disponibili per la vendita sono stati realizzati utili per 2.164.995 euro.

La valutazione delle attività e passività finanziarie al fair value ha fatto determinare un valore pari a 924.456 euro.

Il margine di intermediazione evidenzia, rispetto all’esercizio precedente, un aumento di 23.866.683 euro, ovvero del 77,76%, essendosi attestato ad un valore complessi-vo di 54.558.348 euro.

Evoluzione del risultato netto della gestione finanziariaLa Cassa Centrale Raiffeisen attribuisce grande importanza a un’erogazione dei prestiti basata sulla capacità di rimborso. In considerazione del difficile contesto di mercato e in conformità al principio di pru-denza si sono rese comunque necessarie, con riferimento alle posizioni creditizie, delle rettifiche di valore di una certa consistenza.

Le rettifiche specifiche di valore a fronte dei finanziamenti a clientela sono state pari a 10,27 milioni di euro.

Rispetto all‘esercizio precedente si è regist-rato un aumento, quindi, del 149%.

Tenendo conto delle rettifiche su crediti,

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Geschäftsbericht 2012 | Vorwort und Dank | Dank des Verwaltungsrates

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palmente, al rifacimento totale dell’impianto di climatizzazione e agli investimenti per applicazioni software.

Gli altri proventi di gestione, pari a 3.560.337 euro, presentano una riduzione del 22,93% rispetto all’esercizio precedente. Questa deriva sostanzialmente dalla mancanza dei rimborsi dell’imposta straordinaria sui con-tratti di leasing contabilizzata nell’esercizio precedente.

Utile dell’operatività corrente al lordo delle imposteI risultati raggiunti nei sopraccitati settori, oltre alle plusvalenze da cessione di immobi-lizzazioni per 3.550 euro, hanno determinato un utile dell’operatività corrente al netto delle imposte pari a 26.314.171 euro, corrispon-dente a un aumento del 162,30% rispetto all’esercizio precedente.

Utile dell’esercizioDetratte le imposte in misura di 9.115.974 euro si ottiene un utile netto pari a 17.198.197 euro.

La Cassa Centrale Raiffeisen ha presentato istanza di rimborso dell‘IRAP sui costi del personale per gli esercizi dal 2007 al 2011. Il corrispondente credito è iscritto in bilancio per 434.000 euro tra le attività fiscali alla voce 130 a) dell‘attivo.

Assieme alla Cassa Centrale Banca essa si è inoltre avvalsa, ai sensi dell‘art. 2 della leg-ge n. 44/2012 e con riferimento alla Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA (CRR-Fin SpA), dell‘opzione per la trasparenza fiscale ai sensi dell‘ art. 115 TUIR per gli esercizi dal 2011 al 2013.

In base a tale opzione, il reddito imponibile e i crediti di imposta vengono imputati, in proporzione alla rispettiva quota di parteci-pazione agli utili, alle società partecipanti.

Non è stato concordato alcun indennizzo a favore della CRR-Fin SpA.

Gli indici di redditività e di produttività evidenziati dalla Banca alla fine dell‘esercizio 2012 possono, pertanto, essere considerati eccellenti.

7. I dipendenti

Al 31.12.2012 la Cassa Centrale Raiffeisen occupava 152 dipendenti, con un leggero aumento, quindi, rispetto ai 151 del 2011. Nelle strategie di sviluppo futuro della banca sono previste ulteriori assunzioni di perso-nale qualificato. Il 44,74% dei dipendenti è rappresentato da donne e l’età media del personale è di 44,91 anni. La quota del personale part-time si è ridotta dal 22,51% al 20,39% a fine 2012. Il tasso di turnover delle risorse umane si è attestato al 6,58% (3,97% nel 2011).

Collaboratrici del reparto segreteria, amministrazione del personale

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | I dipendenti

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La Cassa Centrale Raiffeisen è consapevole dell’importanza strategica del grado di competenza e di motivazione del proprio personale. Per questo motivo è molto attenta all’aggiornamento e allo sviluppo delle competenze dei collaboratori. Le offerte di formazione professionale, innan-zitutto presso l’Abi e la Federazione Casse Raiffeisen sono state ampiamente utilizzate dai dipendenti e dal personale direttivo. 3.211 ore sono state dedicate nel 2012 alla formazione mediante corsi interni all’azienda o esterni.

8. Relazione sui rischi

I rischi fanno parte di qualsiasi attività economica. Ciò vale soprattutto per le banche, la cui attività principale consiste proprio nell’assunzione consapevole dei rischi (in particolare del rischio di credito e del rischio di mercato). La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige assume i rischi in maniera prudente e controllata e, comunque, esclusivamente per il raggiungimento dei propri obiettivi aziendali.

Il risk framework della Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige è parte del sistema dei controlli interni e si basa su apposite strutture organizzative, oltre che su definiti processi operativi e di assunzione del rischio. Si estende dal livello più alto, il Consiglio di amministrazione, al singolo collaboratore. Le seguenti strutture organiz-zative esplicano speciali funzioni all’interno del risk framework:

• Consiglio di amministrazione e Col-legio sindacale (strategia, controllo e tolleranza al rischio)

• Comitato direttivo (implementazione operativa delle strategie di rischio)

• Comitato crediti (rischio di credito)• Comitato investimenti (rischio di mer-

cato)

• Comitato prezzi (valutazione - pricing - di strumenti finanziari)

• Comitato di liquidità (questioni di liqui-dità)

• Comitato di crisi (business continuity)• Comitato compliance e comitato rischi

generali (rischio compliance)• Reparto controllo crediti (rischio di

credito)• Staff risk management (sostegno ai

processi decisionali, modelli di rischio, controllo e analisi dei rischi)

• Revisione interna (controlli della revisi-one interna).

I processi del risk framework si suddividono nelle seguenti fasi:

• Identificazione del rischio

• Analisi del rischio

• Misurazione del rischio

• Controllo del rischio

• Comunicazione del rischio

• Gestione del rischio

Il risk framework della Cassa Centrale Raiff-eisen dell’Alto Adige viene continuamente aggiornato e esteso per rispondere alle esigenze di legge e alle esigenze gestionali. La revisione interna rappresenta un ulteriore elemento essenziale del risk framework.

Responsabile del servizio legale

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione sui rischi

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Attraverso regolari e sistematici controlli essa assicura l’efficacia del risk framework.

Lo Staff risk management dipende diretta-mente dal direttore generale e è funzional-mente e organizzativamente separato dai reparti operativi. Lo Staff risk management è coinvolto in tutte le fasi di cui sopra. I provvedimenti di gestione del rischio, adottati dalla Direzione e dai Comitati rischi, vengono seguiti dallo Staff risk management. Anche il Reparto controllo crediti è funzionalmente separato dall’Area commerciale. Nella Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige i rischi si suddividono nelle seguenti categorie:

Rischio di creditoIl rischio di credito è strutturato all’interno della banca come segue:

• Rischio di insolvenza da crediti a clien-tela, da crediti a banche e su posizioni in strumenti finanziari

• Rischio di concentrazione su crediti a clientela, su crediti a banche e su

posizioni in strumenti finanziari

• Rischio residuo insito nelle tecniche di valutazione

• Rischio da partecipazioni

• Rischio da cartolarizzazioni.

La suddivisione interna del rischio di credito si differenzia, per motivi organizzativi e tecnici, dalle definizioni di vigilanza ai sensi del processo interno di determinazione dell’adeguatezza del capitale.

Rischio di credito - rischio per finanziatore che il prenditore non sia in grado di far fron-te, in tutto o in parte, al rimborso di quanto dovuto, o che vi faccia fronte in un momento differito rispetto a quello contrattualmente concordato. I componenti del rischio di credito sono il rischio di insolvenza, il rischio di inadempienza e il rischio di un peggiora-mento della solvibilità.

Rischio di controparte - rischio di perdite inattese a causa di una variazione negativa della solvibilità di una controparte, in relazio-ne a posizioni di strumenti finanziari.

Rischio di concentrazione - rischio di perdite inattese a causa di concentrazioni di rischio su controparti, settori, ecc. I rischi di con-centrazione vengono osservati a livello di portafoglio.

Rischio da partecipazioni - rischio di perdite inattese a causa di una variazione negativa della solvibilità di una controparte, in relazio-ne a partecipazioni.

Rischio da cartolarizzazioni - rischio di perdite inattese a causa di operazioni di cartolarizzazione di crediti, da ricondurre a insufficiente valutazione o gestione del rischio.

Rischio residuo insito nelle tecniche di valutazione - rischio che le tecniche di valu-tazione dei crediti si dimostrino meno efficaci di quanto originariamente supposto.

Collaboratrice del reparto sportello / consulenza ai privati

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | I Relazione sui rischi

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di reperire mezzi liquidi sul mercato (funding liquidity risk) o di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk). Nel rischio di liquidità è compreso anche il rischio che la raccolta di mezzi liquidi o la liquidazione di attività non avvenga a condizioni di mercato (market liquidity risk). I rischi di liquidità sono stretta-mente collegati con altri rischi; ciò significa che altri rischi possono avere come conse-guenza rischi di liquidità.

Altri rischiRischio di reputazione – il rischio di reputa-zione contraddistingue il pericolo di perdite causate da pregiudizio dell’immagine o della reputazione. Per reputazione si intende la percezione da parte dell’opinione pubblica (investitori, clienti, collaboratori, autorità di vigilanza, etc.) della fama dell’impresa in riferimento alle competenze, all’integrità e all’affidabilità.

Rischio strategico – per rischio strategico si intende il rischio di effetti negativi sul capita-le e/o sui ricavi in seguito a:

• inadeguate decisioni di politica econo-mica,

• cambiamenti del contesto economico,

• insufficienti o errate reazioni a cambia-menti del contesto economico,

• insufficienti o errate attuazioni di deci-sioni.

Il rischio di compliance, quanto alla sistema-tizzazione dei rischi, rientra nei rischi parziali di cui ai precedenti paragrafi. Informazioni dettagliate sui rischi citati e sulle relative strategie di copertura sono desumibili dalla nota integrativa (parte E).

Rischio di mercato relativo al portafoglio titoli di negoziazioneRischio di perdite inattese a causa di variazi-oni avverse dei seguenti fattori di rischio:

• Tasso d‘interesse

• Tasso di cambio

• Prezzo delle azioni

• Prezzo dei metalli preziosi

• Prezzo delle materie prime

• Altri fattori che influenzano il mercato, come indici (di borsa), volatilità, corre-lazioni e liquidità.

Rischio valutario relativo al portafoglio bancarioRischio di perdite su posizioni in valuta a causa di variazioni avverse dei corsi valutari.

Rischio di prezzo delle azioni relativo al portafoglio bancarioRischio di perdite a causa di variazioni avverse delle quotazioni azionarie.

Rischio di tasso d’interesse relativo al portafoglio bancarioRischio di perdite a causa di avverse variazi-oni dei tassi di interesse o dei margini.

Rischio operativoRischio di perdite a causa di un’inefficienza o del mancato funzionamento di processi interni, di persone o di sistemi o a seguito di eventi esterni. Questa definizione comprende i rischi legali, ma non i rischi strategici o di reputazione.

Rischio di liquiditàIn questa categoria è compreso il rischio di non potere adempiere, in tutto o in parte, ai propri obblighi di pagamento (rischio di liqui-dità in senso stretto), a causa dell’incapacità

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione sui rischi

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9. Indicatori fondamentali

I fondamentali indicatori economici della Cassa Centrale Raiffeisen confrontati con l’esercizio precedente, si presentano com e segue:

31.12.2012 31.12.2011 Variazione

Indici di stabilitàPatrimonio di base / Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 10,48% 9,28% +12,93%

Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 10,72% 9,41% +13,92%

Indici di risultatoCash-Flow (in migliaia euro) 35.759 22.986 +55,57%

Cash-Flow / Dipendenti (in migliaia euro) 235 152 +54,55%

Cash-Flow / Patrimonio 15,05% 11,88% +26,70%

Utile d‘esercizio (in migliaia euro) 17.198 6.283 +173,73%

Valore contabile per azione (BVPS) 1,84 1,55 +18,83%

Indici di redditivitàUtile della operatività corrente al lordo delle imposte / Attivo (ROI) 0,98% 0,45% +115,93%

Utile d’esercizio / Patrimonio di vigilanza (ROE) 7,98% 3,22% +147,97%

Utile d’esercizio / Attivo (ROA) 0,64% 0,28% +125,34%

Imposte sull’utile d’esercizio / utile al lordo delle imposte (Tax Rate) 42,30% 35,66% +18,63%

Indici di liquiditàCoefficiente di investimento 2 146,28% 146,18% +0,07%

LCR 89,00%

Indici di efficienzaCost-Income-Ratio 37,54% 62,20% -39,64%

Indici di rischioCosto del rischio di credito (Cost of risk) 0,74% 0,29% +156,09%

Sofferenze nette / crediti verso clienti 2,02% 1,87% +11,71%

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Indicatori fondamentali

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10. Accadimenti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio 2012

Dopo la chiusura dell’esercizio al 31 dicembre 2012 non si sono verificati fatti che possano influenzare in modo determinante il risultato di bilancio..

Collaboratori del reparto contabilità, segnalazioni & controlli interni

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Accadimenti dopo la chiusura

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I membri della direzione

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2013

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I membri della direzione

clienti delle Casse Raiffeisen.

I provvedimenti straordinari di politica monetaria attuati dalla BCE alla fine del 2011 e all‘inizio del 2012 continueranno anche nel 2013 a sortire effetti positivi sullo sviluppo dei margini di interesse e sulla situazione reddituale.

Continua ad occupare un posto in primo piano l’andamento dei prezzi dei titoli di stato italiani detenuti nel portafoglio bancario. Nei primi mesi del 2013, come preventivato, malgrado la notevole volatilità non si registrano sostanziali rivalutazioni o svalutazioni. Grazie alle scadenze brevi dei titoli obbligazionari, ad ogni modo, il rischio di valutazione si mantiene sotto controllo.

Permangono, invece, le difficoltà e i costi elevati a cui saranno esposte le banche italiane che dovranno reperire liquidità att-raverso i mercati monetari e dei capitali. La tematica del finanziamento a medio e lungo termine continua a polarizzare l’attenzione e influenzerà anche le decisioni di investimen-to quotidiane.

La Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige SpA continuerà ad impegnarsi per garantire l’approvvigionamento di liquidità delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige. Questo obiet-tivo, tuttavia, potrà essere efficacemente raggiunto solo con la collaborazione delle Casse Raiffeisen, ognuna delle quali dovrà garantire una prudente e accorta strategia aziendale.

In mancanza di straordinari shock esterni ci si può attendere la tenuta dei volumi interme-diati, delle riserve di liquidità e dell’efficienza, mentre si registrerà un calo della redditività, la quale dovrebbe mantenersi, peraltro, ad un livello elevato.

La dotazione di capitale è adeguata anche alla luce dei nuovi requisiti prudenziali (Basi-lea 3). La Cassa Centrale Raiffeisen prevede di perfezionare nel 2014 la seconda tranche

11. Prospettive per il 2013

Le previsioni sulla congiuntura espresse dal FMI lasciano presagire per il 2013 solo una lieve accelerazione della crescita dell’economia mondiale al 3,5% (2012: 3,2%). Mentre la situazione nei paesi industrializzati dovrebbe migliorare di poco (2013: +1,4%, 2012: 1,3%), peraltro, i paesi emergenti nel corso dell’anno potrebbero registrare una ripresa al 5,5% (2012: 5,1%).

Stando alle previsioni dell’IRE della Ca-mera di commercio di Bolzano (Barometro dell‘economia - dicembre 2012), in questo contesto la crescita in Alto Adige, dopo la fase di stallo dell’esercizio precedente, anche nel 2013 dovrebbe aumentare di poco (valori attesi: 0 - 0,5%). Sebbene ci si attenda un certo impulso dalle importazioni, i principali fattori di insicurezza dovrebbero riguardare i consumi pubblici e privati.

Si deve in ogni caso presumere che la crisi economica globale anche nel 2013 non sarà ancora superata. Se è vero che la fase acuta della crisi finanziaria nell’area euro è oramai passata, bisognerà attendere almeno fino al 2014 per tornare a vedere dalle nostre parti un’economia sana e, soprattutto, per registrare nuovamente tassi di crescita di una certa consistenza nel campo dell’attività creditizia.

Nel settore del credito gli effetti negativi continueranno a farsi sentire e bisognerà fare i conti con costi di rischio stabili o in lieve aumento. Il volume degli impieghi della Cassa Centrale Raiffeisen dovrebbe, in ogni caso, aumentare, sia pure di poco.

La Cassa Centrale Raiffeisen cercherà anche in futuro di proporre alle Casse Raiff-eisen interessanti opportunità di investimento delle rispettive disponibilità.

Ciò anche per consentire di fare fronte alle richieste di finanziamento provenienti da

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2013

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di aumento di capitale 2012-2014 per un importo di 25 milioni di euro, al fine di essere in grado anche in futuro di raggiungere gli obiettivi prefissati nel rispetto delle direttive interne.

Nel complesso, grazie alla sua politica creditizia da sempre prudente e alla buona dotazione patrimoniale, la Cassa Centrale Raiffeisen continuerà a mantenere il buon posizionamento nel sistema cooperativo e a sviluppare ulteriormente, in stretta collaborazione con le Casse Raiffeisen, il proprio ruolo nel campo del finanziamento alle imprese in Alto Adige. L’accento sarà posto sull’attento esame del merito creditizio e della capacità di rimborso dei clienti da affidare.

La missione principale della Cassa Cen-trale Raiffeisen quale istituto bancario di riferimento dell’Organizzazione bancaria Raiffeisen dell’Alto Adige proseguirà su binari collaudati.

La Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige ha già svolto diverse operazioni preliminari in vista dell‘attuazione dei progetti relativi alla realizzazione dell‘Area Unica dei Pagamenti in Euro.

Lo stesso dicasi anche con riferimento alle attività riguardanti l‘intermediazione di prodotti finanziari e le relative incombenze derivanti, tra l‘altro, dalle normative EMIR e FATCA.

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Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2013

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Presidente e direttore generale

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Prospettive per il 2013

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Assemblea ordinaria 2012

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Proposta di ripartizione dell‘utile di esercizio

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Riserva legale (5%) Euro 859.910

Riserva straordinaria (20%) Euro 3.439.638

Riserva facoltativa Euro 8.158.648

Distribuzione di dividendi Euro 4.740.000

Utile netto dell’esercizio Euro 17.198.196

12. Proposta di ripartizione dell’utile di esercizio

Per la destinazione dell‘utile netto dell‘esercizio 2012 pari ad euro 17.198.196, il Consiglio di Amministrazione propone quanto segue:

Il valore nominale di una azione è pari ad 1,00 euro.

Il Consiglio di Amministrazione

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Proposta di ripartizione dell‘utile di esercizio

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Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione del Collegio Sindacale

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Egregi Azionisti!

Il progetto di bilancio dell’esercizio 2012, che viene sottoposto alla Vostra approvazione, è composto dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa nonché dalla relazione sulla gestione, e ci è stato messo a disposizione dal Consiglio di Amministrazione nei termini di legge. A proprio giudizio il Collegio Sindacale da atto che la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica risultano evidenziate in modo adeguato ed in conformità alla legge.

Il risultato di bilancio può essere riassunto come segue:

Come previsto dalle disposizioni di legge e deliberato dall’assemblea dei soci, il presen-te progetto di bilancio per l’esercizio 2012 è stato esaminato da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA, alla quale sono stati affidati sia la revisione legale sia i controlli contabili periodici. A conclusione delle verifiche, i revisori hanno debitamente informato il Collegio Sindacale sugli esiti della loro attività di controllo illustrando la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Cassa Centrale. Stando a disposizione per ulteriori scambi d’informazione in merito, i revisori

hanno dato conferma di non aver riscontrato particolari carenze nel sistema dei controlli interni e del riskmanagement con riferimen-to al processo amministrativo-contabile. Dalla bozza della relazione della società di revisione presentataci in visione, sino alla data odierna non sono emersi osservazioni o altri fatti censurabili tali da ostare ad un giudizio senza rilievi. A tale proposito il Collegio Sindacale rimanda alla relazione di revisione della PWC, allegata alla relazione di bilancio.

Nel corso dell’esercizio 2012 il Collegio Sindacale ha espletato le attività di vigilanza

Relazione del Collegio Sindacale

Stato patrimonialeAttivo Euro 2.685.368.000

Passivo Euro 2.447.813.007

Capitale Sociale Euro 150.000.000

Riserve ed Accantonamenti Euro 70.356.797

Utile d’esercizio Euro 17.198.196

Conto economicoRicavi Euro 100.314.372

Costi Euro 83.116.176

Utile d’esercizio 2012 Euro 17.198.196

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione del Collegio Sindacale

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Nel dettaglio il Collegio Sindacale attesta all’Assembla quanto segue:

• esso ha tenuto le proprie riunioni con frequenza mensile (11) ed ha partecipato a tutte le riunioni del Consiglio di Amminist-razione (28);

• esso ha ottenuto dagli amministratori e dalla direzione le opportune informazi-oni sulla gestione aziendale, sullo stato patrimoniale e sulla situazione di rischio, sulle misure strategiche e sulle operazioni di maggior rilievo, nel modo tale da potersi fare un giudizio sulla sana e prudente ges-tione, in linea con gli obiettivi dell’azienda;

• esso ha incontrato periodicamente i responsabili della Società di Revisione con i quali ha avuto scambi di informazioni specie riguardo all’attività di revisione legale e contabile effettuata;

• non sono stati riscontrati fatti estranei all’oggetto sociale ne provvedimenti in pregiudizio ai diritti degli azionisti sanciti dalla legge o dallo statuto;

• non sono emersi operazioni manifesta-mente imprudenti e azzardate che potes-sero influenzare l’integrità del patrimonio sociale ne operazioni in un potenziale conflitto d’interesse;

• esso ha mantenuto stretto rapporto al sistema di controllo interno interagendo in particolar modo con il Servizio Revisione Interna e con la Funzione di Antiriciclag-gio;

• esso è stato informato nel continuo sul monitoraggio dei rischi e sul processo di controllo di adeguatezza patrimoniale (ICAAP) che evidenzia un congruo dimen-sionamento del patrimonio aziendale;

• esso ha posto attenzione alla corretta gestione delle attività con Parti correlate, delle operazioni con esponenti bancari e

assegnategli per legge e statuto. Dalle verifiche effettuate in osservanza della nor-mativa i sindaci hanno potuto constatare la generale conformità alla legge della forma e dell’impostazione del bilancio, l’applicazione dei principi contabili nella valutazione delle poste e la rappresentazione corretta e veriti-era del patrimonio e dei rischi aziendali. Con riferimento alla relazione di gestione essa risulta redatta in conformità a quanto previsto dalla normativa vigente, con riguardo sia alla coerenza con i dati e le informazioni forniti nel bilancio sia alla prevedibile evoluzione della gestione aziendale.

La relazione sulla gestione e la nota integra-tiva contengono le necessarie informazioni finanziarie nonchè una descrizione coerente ed esaustiva dei principi contabili applicati, con informazioni comparativi all’esercizio precedente.

Durante l’esercizio il Collegio Sindacale ha esercitato la vigilanza sul rispetto della legge e dello statuto partecipando alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, con la con-seguenza di essere stato informato in modo continuo ed in tempo reale sullo sviluppo aziendale, sui fatti di gestione, sulla situazi-one dei rischi e sul processo decisionale. Grazie anche ad una stretta collaborazione con le funzioni preposte ai controlli di secondo e terzo livello con le quali si sono confrontati regolarmente sugli esiti delle verifiche, i Sindaci hanno svolto un’attività di sorveglianza e di controllo in conformità alle disposizioni delle Autorità di Vigilanza e possono esprimere un giudizio di sostanziale adeguatezza dell’assetto organizzativo, dell’affidabilità del processo contabile-am-ministrativo e della funzionalità del sistema dei controlli e di riskmanagement, compatibili con la dimensione aziendale e le modalità di perseguimento dell’oggetto sociale.

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione del Collegio Sindacale

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un’amministrazione regolare. Esso rap-presenta in modo compiuto la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della società, con l’illustrazione dettagliata nella Nota Integrativa.

Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del Bilancio dell’esercizio 2012 e della Relazione sulla gestione nonchè alla proposta di destinazio-ne dell’utile d’esercizio, così come deliberati dal Consiglio d’Amministrazione.

Infine, il Collegio Sindacale esprime un sincero ringraziamento agli Amministratori, al personale direttivo ed a tutti i dipendenti per la proficua collaborazione.

con soggetti collegati nonché alla corretta applicazione delle disposizioni riguardanti le Remunerazioni;

• non sono pervenute denunce da parte dei soci ai sensi dell’articolo 2408 del Codice Civile ne reclami significativi da parte di terzi;

• le disposizioni di vigilanza in materia di governo societario sono state debitamente considerate nei regolamenti interni;

• esso ha vigilato sull’indipendenza della società di revisione ed ha sorvegliato l’impedimento di conflitti d’interesse in generale.

Il Collegio Sindacale esprime il suo con-senso alle conclusioni dei Revisori esterni e concorda con il parere che il presente Bilancio è redatto in osservanza dei principi di veridicità e chiarezza e corrisponde ad

Bolzano, 2 aprile 2013

Il Collegio Sindacale:

Dott. Hansjörg Verdorfer

Rag. Heinrich Eisendle

Rag. Eduard Enrich

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Relazione della società di revisione

Relazione e bilancio 2012 | Relazione del Consiglio di Amministrazione | Relazione della società di revisione

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Geschätzte Aktionäre und Geschäfts-partner, sehr geehrte Damen und Herren!

Mit vorliegendem Geschäftsbericht geben wir Aufschluss über die erbrachten Leis-tungen und über die Rahmenbedingungen, innerhalb derer sie erreicht worden sind.

Das abgelaufene Geschäftsjahr brachte für die Banken auch im langjährigen Vergleich außerordentliche Herausforderungen mit sich. Eine rückläufige Wirtschaftsleistung, politische Umwälzungen und die kritische Staatsverschuldung in Italien sowie starke Spannungen an den europäischen Geld- und Kapitalmärkten, mit sprunghaft angestiegenen Liquiditätskosten, haben sich auch in unserem regionalen Umfeld stark auf die Branche ausgewirkt. Die Positionierung und der Erfolg der Raiffeisen Geldorganisation am Stammmarkt ist jedoch nach wie vor sehr gut. Raiffeisen steht für Sicherheit, Tradition und Solidität. Diese Werte haben es auch der Raiffeisen Landesbank wiederum ermöglicht, eine mehr als zufriedenstellende Jahresleistung zu erarbeiten.

Das Geschäftsvolumen der Landesbank ist stark angewachsen, die Qualität der Kredite konnte auf hervorragenden Werten gehalten werden und schlussendlich konnte auch die ambitioniert geplante Rentabilität und Produktivität der Bank erzielt werden. Die Geschäftstätigkeit zeichnet sich durch eine klare Verbesserung des Zins- und Provisionsüberschusses aus, während der ausgewiesene Jahresgewinn durch die Bewertung der italienischen Staatspapiere im Eigenbestand gegenüber dem Vorjahr zurückgegangen ist. Diese Abwertungen wurden in den ersten beiden Monaten 2012 durch Wiederaufwertungen großteils kompensiert. Die Raiffeisen Landesbank arbeitet eng mit den Raiffeisenkassen

zusammen, um den zukünftigen Heraus-forderungen gerecht zu werden. In diesem Sinnewurde im abgelaufenen Jahr der neue 3-Jahresplan erarbeitet. Als Zentralinstitut verstehen wir uns als kundenorientierte, in Südtirol verwurzelte Bank mit europäischem Profil und internationaler Anbindung.

Unsere Kernaufgabe liegt darin, mit unseren breit gefächerten Unterstützungsleistungen das Geschäft und die Entwicklung der Südtiroler Raiffeisenkassen zu fördern und zu ergänzen.

Gleichzeitig sind wir Geschäftspartner kleiner und mittelständischer Unternehmen und Dienstleister für institutionelle Kunden, womit wir für unsere Gesellschafter einen Mehrwert schaffen. Unser Bestreben bleibt es, dazu beizutragen, die führende Marktstellung der gesamten Raiffeisen Geldorganisation Südtirols zu festigen. Er-folgsbestimmend ist dabei das abgestimmte Vorgehen innerhalb des Verbundes. Parallel dazu müssen in allen Geschäftsfeldern Deckungsbeiträge in ausreichender Höhe erwirtschaftet werden. Eine strikte Fort-führung unserer umsichtigen Risikopolitik und der kontrollierte und überschaubare Umgang mit Risiken prägt unser unterneh-merisches Handeln.

Diese Strategie wurde im letzten Jahr bestätigt. Hinter dem Ergebnis der Raiff-eisen Landesbank stehen die Leistungen, der Einsatz und die Begeisterung unserer Mitarbeiterinnen und Mitarbeiter im Hause und der Kolleginnen und Kollegen im Verbund. Bei allen dürfen wir uns an dieser Stelle herzlich bedanken.

Mit freundlichen Grüßen

Vorwort

Geschäftsbericht 2012 | Vorwort und Dank | Vorwort

89

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91

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012

91Bilancio 2012

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9292

Stato patrimoniale

STATO PATRIMONIALE

Voci dell'attivo 31.12.2012 31.12.2011

10. Cassa e disponibilità liquide 5.500.819 4.748.343

20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 17.975.417 94.216.045

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita 732.579.430 326.482.948

50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 9.685.548 0

60. Crediti verso banche 581.283.337 531.469.092

70. Crediti verso clientela 1.262.019.545 1.184.296.407

80. Derivati di copertura 12.587 0

100. Partecipazioni 31.774.031 27.634.040

110. Attività materiali 17.334.515 17.984.424

120. Attività immateriali 243.142 228.875 di cui: - avviamento 0 0

130. Attività fiscali 2.041.730 985.076

a) correnti 514.877 538.561

b) anticipate 1.526.853 446.515

150. Altre attività 24.917.899 22.630.615

Totale dell'attivo 2.685.368.000 2.210.675.865

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Stato Patrimoniale

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9393

Stato patrimoniale

STATO PATRIMONIALE

Voci del passivo e del patrimonio netto 31.12.2012 31.12.2011

10. Debiti verso banche 1.259.446.415 915.561.354

20. Debiti verso clientela 595.070.589 539.967.414

30. Titoli in circolazione 419.879.108 403.299.411

40. Passività finanziarie di negoziazione 9.688.464 8.738.785

50. Passività finanziarie valutate al fair value 88.521.152 100.330.014

60. Derivati di copertura 2.431.389 1.338.346

80. Passività fiscali 23.723.728 8.991.895

a) correnti 8.088.924 0

b) differite 15.634.804 8.991.895

100. Altre passività 43.769.392 34.300.304

110. Trattamento di fine rapporto del personale 4.067.179 3.699.059

120. Fondi per rischi e oneri 1.215.591 985.777

a) quiescenza e obblighi simili 0 0

b) altri fondi 1.215.591 985.777

130. Riserve da valutazione 32.168.461 16.525.169

160. Riserve 38.188.336 45.655.455

180. Capitale 150.000.000 125.000.000

200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) 17.198.196 6.282.882

Totale del passivo e patrimonio netto 2.685.368.000 2.210.675.865

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Stato Patrimoniale

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9494

Conto economicoCONTO ECONOMICO

31.12.2012 31.12.2011

10. Interessi attivi e proventi assimilati 70.207.578 50.291.934

20. Interessi passivi e oneri assimilati ( 34.520.112 ) ( 25.048.486 )

30. Margine di interesse 35.687.466 25.243.448

40. Commissioni attive 16.203.093 15.285.743

50. Commissioni passive ( 7.649.148 ) ( 6.533.801 )

60. Commissioni nette 8.553.945 8.751.942

70. Dividendi e proventi simili 136.363 3.220.175

80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 6.823.292 ( 8.737.425 )

90. Risultato netto dell'attività di copertura 290.708 170.012

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 2.142.118 911.541

a) crediti ( 16.648 ) 0

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 2.164.995 917.454

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

d) passività finanziarie ( 6.229 ) ( 5.913 )

110. Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 924.456 1.131.972

120. Margine di intermediazione 54.558.348 30.691.665

130. Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di: ( 9.479.335 ) ( 3.469.096 )

a) crediti ( 9.479.335 ) ( 3.469.096 )

b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0

c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0

d) altre operazioni finanziarie 0 0

140. Risultato netto della gestione finanziaria 45.079.013 27.222.569

150. Spese amministrative: ( 20.521.027 ) ( 21.305.947 ) a) spese per il personale ( 12.214.091 ) ( 11.302.105 ) b) altre spese amministrative ( 8.306.936 ) ( 10.003.842 )

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri ( 214.303 ) ( 23.205 )

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali ( 882.554 ) ( 779.173 )

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali ( 249.819 ) ( 169.349 )

190. Altri oneri/proventi di gestione 3.560.337 4.619.366

200. Costi operativi ( 18.307.366 ) ( 17.658.308 )

210. Utili (Perdite) delle partecipazioni ( 461.027 ) 465.637

240. Utili (Perdite) da cessione di investimenti 3.550 2.141

250. Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 26.314.170 10.032.039

260. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente ( 9.115.974 ) ( 3.749.157 )

270. Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 17.198.196 6.282.882

290. Utile (Perdita) d'esercizio 17.198.196 6.282.882

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9595

Prospetto della reddittività complessiva

31.12.2012 31.12.2011

10. Utile (Perdita) d'esercizio 17.198.196 6.282.882

Altre componenti reddituali al netto delle imposte

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 15.048.083 (6.977.193)

30. Attività materiali - -

40. Attività immateriali - -

50. Copertura di investimenti esteri: - -

60. Copertura dei flussi finanziari: - -

70. Differenze di cambio: - -

80. Attività non correnti in via di dismissione: - -

90. Utili ( perdite ) attuariali su piani a benefici definiti (384.046) 153.075

100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: 979.256 (695.873)

110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 15.643.292 (7.519.991)

120. Redditività complessiva (Voce 10+110) 32.841.488 (1.237.109)

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÁ COMPLESSIVARelazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Prospetto della redditività complessiva

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9696

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Ris

erve

Div

iden

di e

altr

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stin

azio

ni

Emis

sion

e nu

ove

azio

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le

Der

ivat

i su

prop

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zion

i

Stoc

k op

tions

Capitale: a) azioni ordinarie 125.000.000 - 125.000.000 - - - 25.000.000 - - - - - 150.000.000 b) altre azioni - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - -

Riserve: a) di utili 31.377.282 - 31.377.282 5.032.882 - - - - (12.500.000) - - - 23.910.164 b) altre 14.278.173 - 14.278.173 - - - - - - - - - 14.278.173

Riserve da valutazione: 16.525.169 - 16.525.169 - - - - - - - - - 15.643.292 32.168.461

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie - - - - - - - - - - - - -

Utile (Perdita) di esercizio 6.282.882 - 6.282.882 (5.032.882) (1.250.000) - - - - - - - 17.198.196 17.198.196

Patrimonio netto 193.463.506 193.463.506 (1.250.000) - 25.000.000,00 (12.500.000) 32.841.488 237.554.994

Esis

tenz

e al

31.

12.1

1

Esis

tenz

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01.

01.1

2

Mod

ifica

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Allocazione risultato esercizio precedente

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Operazioni sul patrimonio netto

Red

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31.1

2.12

Patri

mon

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31.1

2.12Variazioni dell'esercizio

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Prospetto delle variaioni del partimonio netto

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97

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

97

Ris

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tions

Capitale: a) azioni ordinarie 125.000.000 - 125.000.000 - - - 25.000.000 - - - - - 150.000.000 b) altre azioni - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - -

Riserve: a) di utili 31.377.282 - 31.377.282 5.032.882 - - - - (12.500.000) - - - 23.910.164 b) altre 14.278.173 - 14.278.173 - - - - - - - - - 14.278.173

Riserve da valutazione: 16.525.169 - 16.525.169 - - - - - - - - - 15.643.292 32.168.461

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie - - - - - - - - - - - - -

Utile (Perdita) di esercizio 6.282.882 - 6.282.882 (5.032.882) (1.250.000) - - - - - - - 17.198.196 17.198.196

Patrimonio netto 193.463.506 193.463.506 (1.250.000) - 25.000.000,00 (12.500.000) 32.841.488 237.554.994

Esis

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1

Esis

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Mod

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sald

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i ris

erve

Allocazione risultato esercizio precedente

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

Operazioni sul patrimonio netto

Red

ditiv

ità c

ompl

essi

va d

i Es

erci

zio

31.1

2.12

Patri

mon

io n

etto

al

31.1

2.12Variazioni dell'esercizio

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Prospetto delle variaioni del partimonio netto

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9898

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

1. Gestione 29.767.903 18.795.223

- risultato d'esercizio (+/-) 17.198.196 6.282.882 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+) (7.747.748) 7.605.454 - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (290.708) 170.012

- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-) - -

- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 1.132.372 948.522

- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 9.693.639 3.492.301

- imposte e tasse non liquidate (+) 9.555.428 3.749.157

- rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività in via di dismissione al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -

- altri aggiustamenti (+/-) 226.724 (3.453.105)

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (462.468.761) (228.683.604)

- attività finanziarie detenute per la negoziazione 83.988.376 (3.796.028) - attività finanziarie valutate al fair value - - - attività finanziarie disponibili per la vendita (406.096.481) (179.116.184) - crediti verso banche: a vista (87.202.473) (78.411.394) - crediti verso banche: altri crediti 37.785.430 94.872.040 - crediti verso clientela (87.599.675) (62.396.535) - altre attività (3.343.938) 164.497

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 420.740.917 221.124.940 - debiti verso banche: a vista 212.405.949 27.751.423 - debiti verso banche: altri debiti 131.479.113 325.641.856 - debiti verso clientela 55.103.175 (161.064.077) - titoli in circolazione 16.579.697 (11.945.242) - passività finanziarie di negoziazione 949.679 (2.782.155) - passività finanziarie valutate al fair value (11.808.862) 54.375.119 - derivati di copertura 1.371.164 1.168.334 - altre passività 14.661.002 (12.020.318)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (11.959.941) 11.236.559

B. ATTIVITÀ' DI INVESTIMENTO

1. Liquidità generata da 136.363 3.220.175

- vendite di partecipazioni - - - dividendi incassati su partecipazioni 136.363 3.220.175 - vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - vendite di attività materiali - - - vendite di attività immateriali - - - vendite di rami d'azienda - -

2. Liquidità assorbita da (14.322.270) (2.706.250)

- acquisti di partecipazioni (4.139.991) (1.006.542) - acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza (9.685.548) - - acquisti di attività materiali (232.645) (1.498.606) - acquisti di attività immateriali (264.086) (201.102) - acquisti di rami d'azienda - -

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (14.185.907) 513.925

C. ATTIVITÀ' DI PROVVISTA

- emissioni/acquisti di azioni proprie - -

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale 25.000.000 - - distribuzione dividendi e altre finalità 1.900.576 (9.832.165)

Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista 26.900.576 (9.832.165)

LIQUIDITÀ' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 754.728 1.918.319

LEGENDA(+) generata(-) assorbita

RICONCILIAZIONE

Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 4.748.343 2.832.235

Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 754.728 1.918.319

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi (2.252) (2.211)

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 5.500.819 4.748.343

A. ATTIVITÀ' OPERATIVA

Voci di bilancio

31.12.2012 31.12.2011

31.12.2012 31.12.2011

Rendiconto finanziario

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9999

Nota integrativaNOTA INTEGRATIVA

PARTE A POLITICHE CONTABILI

A. 1 PARTE GENERALEA. 2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIOA. 3 INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

PARTE B INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVOPASSIVOALTRE INFORMAZIONI

PARTE C INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

PARTE D REDDITIVITÁ COMPLESSIVA

PARTE E INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Sezione 1 – Rischio di creditoSezione 2 – Rischio di mercato Sezione 3 – Rischio di liquiditàSezione 4 – Rischi operativi

Parte F INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 – Il patrimonio dell’impresaSezione 2 – Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

PARTE G OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI DI AZIENDA

PARTE H OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PARTE I ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

PARTE L INFORMATIVA DI SETTORE

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Nota Integrativa Parte A- Politiche contabili

A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige Spa dichiara che il presente bilancio d'esercizio è stato predisposto in conformità a tutti i Principi Contabili Internazionali (IAS/IFRS) adottati dall'International Accounting Standard Board alla data del 31 dicembre 2012 e delle relative interpretazioni nonché alle istruzioni della Banca d'Italia, che sono state messe a disposizione delle banche con circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e integrazioni. In conformità alla disposizione di cui all'art. 5 del decreto legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 la rinuncia ad applicare le disposizioni previste dai principi contabili internazionali viene attuata solo in casi eccezionali. In questi casi nella nota integrativa vengono descritti i motivi che hanno determinato la non applicabilità delle disposizioni previste dai principi contabili internazionali. Nel bilancio d'esercizio gli eventuali utili derivanti dalla deroga sono iscritti in una riserva non distribuibile. Le politiche contabili applicate per la redazione del bilancio 2012 sono coerenti con quelle applicate nella predisposizione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2011. Sezione 2 – Principi generali di redazione. Il bilancio d'esercizio è composto dalla situazione patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa. Il bilancio è corredato dalla relazione del Consiglio di Amministrazione. Nella predisposizione del bilancio sono stati osservati i seguenti principi generali di redazione previsti dallo IAS 1:

1) Continuità aziendale. Il bilancio è stato predisposto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale e pertanto attività, passività ed operazioni "fuori bilancio" sono state valutate a valori di funzionamento. Non sono rilevate eventuali incertezze, oltre a quelle inerenti l'attività sociale, che possano generare dubbi sulla continuità aziendale.

2) Principio della competenza economica. Il bilancio è stato predisposto nel rispetto del principio della competenza economica. Pertanto i costi e i ricavi sono rilevati, a prescindere dal momento del loro regolamento monetario, in base alla maturazione economica e secondo il criterio di correlazione.

3) Coerenza di presentazione del bilancio. La presentazione e la classificazione delle voci vengono mantenute da un' esercizio all'altro allo scopo di garantire la comparabilità delle informazioni a meno che una variazione sia richiesta da un Principio Contabile Internazionale o da una sua nuova interpretazione. Quando la presentazione o la classificazione di voci di bilancio vengono modificate, anche gli importi comparativi vengono riclassificati, indicando, quando possibile, anche la natura e i motivi della riclassificazione.

4) Rilevanza e aggregazione. Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta distintamente in bilancio. Le voci di natura o destinazione dissimile vengono presentate distintamente a meno che siano irrilevanti.

5) Compensazione. Attività, passività, costi e ricavi non vengono compensati tra loro se non è richiesto o consentito da un Principio Contabile Internazionale o da una sua interpretazione oppure espressamente previsto dagli schemi di bilancio per le banche emanati dalla Banca d'Italia.

6) Informativa comparativa. Le informazioni comparative vengono fornite per il periodo precedente per tutti i dati esposti nei prospetti di bilancio, tranne quando un Principio Contabile Internazionale o una sua interpretazione prevedano diversamente. Vengono incluse anche delle informazioni di commento e descrittive quando ciò è significativo per una migliore comprensione del bilancio dell'esercizio. Nella predisposizione del bilancio ha trovato applicazione anche la normativa nazionale in quanto compatibile con i principi IAS.

7) Gli importi del bilancio, del conto economico, del prospetto della redditività complessiva, del prospetto delle variazioni del patrimonio netto e del rendiconto finanziario sono espressi in Euro. Gli importi della nota integrativa sono espressi in migliaia di Euro. Nelle tabelle della nota integrativa, nelle quali l’indicazione degli importi in migliaia di Euro non avrebbe supportato la lettura delle informazioni,

Parte A - Politiche contabili

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gli importi sono stati espressi in Euro. L’evidenziazione di questo è avvenuta con specifica informazione in calce alle tabelle stesse. Nel bilancio e nel conto economico e nella nota integrativa sono evidenziate soltanto le voci, che evidenziano sia nell’esercizio in corso che nell’esercizio precedente o almeno nell’esercizio in corso o in quell0 precedente, delle informazioni. La rappresentazione delle voci che, sia nell'esercizio in corso che in quello precedente, non riportano delle informazioni è stata tralasciata. Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio. Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente bilancio e la sua approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione avvenuta in data 18 marzo 2013 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una integrazione all'informativa fornita. Sezione 4 – Altri aspetti. Adozione del Regolamento n. 1004/2008 della Commissione Europea. L'azienda, di seguito all'emanazione del regolamento n. 1004/2008 della Commissione del 15.10.2008, che ha modificato lo IAS 39, ha provveduto alla riclassificazione degli strumenti finanziari di debito dal portafoglio di negoziazione al portafoglio disponibile per la vendita. L'azienda non ha in portafoglio strumenti finanziari indicati nell'allegato B del "Leading-Practice Disclosure for Selected Exposure". Utilizzo di stime e assunzioni nella predisposizione del bilancio d'esercizio. La redazione del bilancio d'esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale e nel conto economico, nonché sull'informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzata ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti possano differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate. Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l'impiego di valutazioni soggettive da parte della direzione aziendale sono: - la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle altre attività

finanziarie; - la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini dell'informativa di

bilancio; - l'utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in

mercati attivi; - la quantificazione del fondo di fine rapporto del personale e dei fondi per rischi e oneri; - le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva. La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio fornisce i dettagli informativi necessari all'individuazione delle principali assunzioni e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d'esercizio. Certificazione del Bilancio d' Esercizio Il bilancio è sottoposto a revisione legale ai sensi dell’art. 14 del D. Lgs. N. 39/2010 da parte della Società PriceWaterhouseCoopers S.p.A. alla quale è stato conferito l’incarico dall’assemblea dei soci. A. 2 PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO. Voce 20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione.

Criteri di classificazione.

In tale voce sono allocati i titoli di debito, di capitale, i certificati di partecipazione in OICR e il valore positivo dei derivati finanziari acquistati con finalità di negoziazione. Un'attività è classificata come posseduta per negoziazione se: - è acquistata principalmente al fine di essere venduta a breve; - fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste

una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve termine; - è un contratto derivato, ad esclusione di quelli di copertura, compresi quelli separati contabilmente

dal sottostante strumento finanziario strutturato quando ne siano soddisfatti i requisiti per lo

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scorporo. Si considera un derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche: - il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno

strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata sottostante);

- non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di quelli richiesti per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione dovuta a cambiamenti di fattori di mercato;

- è regolato a data futura. Un derivato incorporato è una componente di uno strumento finanziario ibrido che include anche un contratto primario non derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato considerato singolarmente. Un derivato associato a uno strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno strumento finanziario separato.

Criteri di iscrizione.

Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che corrisponde di norma al corrispettivo pagato dalla banca, con esclusione dei costi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tale attività finanziaria. Gli strumenti derivati di negoziazione sono contabilizzati secondo il principio della data di contrattazione e vengono registrati al valore corrente al momento dell'acquisizione.

Criteri di valutazione.

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie di negoziazione sono valutate in base al fair value alla data di riferimento. Il fair value corrisponde, per gli strumenti quotati su mercati attivi, alle quotazioni ufficiali di chiusura dei mercati mentre per gli strumenti non quotati su mercati attivi il fair value è determinato sulla base di modelli valutativi che tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati agli strumenti stessi e che sono basati su dati rilevabili sul mercato, ad esempio calcoli di flussi di cassa scontati, modelli di determinazione del prezzo di opzioni. In casi eccezionali il fair value viene determinato sulla base di informazioni disponibili.

Criteri di cancellazione.

Le attività finanziarie di negoziazione sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

Le componenti reddituali relative agli strumenti finanziari detenuti per la negoziazione sono rilevate nel conto economico del periodo nel quale emergono alla voce "Risultato netto dell'attività di negoziazione". In particolare: - gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati

derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione";

- i profitti e le perdite, realizzati e non, sui derivati classificati come di negoziazione sono iscritti a conto economico nella voce 80 "Risultato netto dell'attività di negoziazione";

- se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale attività viene contabilizzata alle voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione".

Voce 40. Attività finanziarie disponibili per la vendita.

Criteri di classificazione.

In tale voce sono incluse le attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza e attività finanziarie detenute per la negoziazione. Possono essere classificati come attività finanziarie disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, gli altri strumenti di debito, i titoli azionari e le quote di fondi comuni d'investimento. In particolare sono inclusi i titoli non oggetto di attività di negoziazione e gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non qualificabili come partecipazioni di controllo, partecipazioni a controllo congiunto e partecipazioni in società collegate.

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Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all'eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi.

Criteri di iscrizione.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita incluse in questa voce sono iscritte alla data di regolamento. Esse sono inizialmente registrate in base al fair value, che corrisponde di norma al costo dell'operazione eventualmente rettificato degli eventuali costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili a ciascuna operazione. Fatte salve le deroghe previste dallo IAS 39, non sono possibili trasferimenti dal portafoglio disponibile per la vendita ad altri portafogli e viceversa. Se l'iscrizione avviene a seguito di riclassificazione dalle attività finanziarie detenute sino alla scadenza, il valore di iscrizione è rappresentato dal fair value al momento del trasferimento.

Criteri di valutazione.

Successivamente alla loro iscrizione iniziale le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate in base al fair value, secondo i criteri illustrati per le attività detenute per la negoziazione. I titoli di capitale, il cui fair value non può essere attendibilmente rilevato, sono mantenuti al costo. I proventi e gli oneri derivanti da una variazione di fair value sono registrati in apposita riserva di patrimonio netto, denominata "Riserva da valutazione", sino a che l'attività non è cancellata o rilevata una perdita di valore; al momento della cancellazione o della rilevazione della perdita di valore l'utile o la perdita cumulati sono imputati a conto economico. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, è verificata l'esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore (impairment test). Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l'attività abbia subito una riduzione permanente di valore, la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 130 del patrimonio netto "Riserva di valutazione", viene trasferita a conto economico alla voce 130 b) "Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento". Per i titoli di debito viene rilevata una riduzione permanente di valore quando si verifica l’esistenza di difficoltà finanziarie dell’emittente per le quali il rimborso del capitale e degli interessi legati ai titoli stessi appare incerto. Per gli strumenti di capitale la perdita duratura di valore viene verificata sulla base dell’esistenza di difficoltà da parte dell’emittente a remunerare regolarmente il debito oppure al verificarsi di evoluzioni negative del fair value e di cambiamenti negativi nel settore di attività dell’impresa. In casi di riduzioni di fair value superiori al 40% del costo di acquisizione o di durata superiore ai 24 mesi si considerano tali riduzioni come durature. Se la riduzione di fair value è minore del 40% ma maggiore del 20% e non ha durata superiore ai 24 mesi ma maggiore di 12 mesi, la procede all’analisi di ulteriori indicatori reddituali e di mercato. Se i risultati di queste ulteriori analisi portano a dubbi sulla recuperabilità del capitale inizialmente investito si procede ad iscrivere in bilancio perdite durature di valore. In questo caso la perdita di valore evidenziata corrisponde alla differenza fra il costo di acquisto e il fair value calcolato. L'importo trasferito è pari alla differenza tra il valore di carico e il fair value. Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l'incremento può essere oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall'applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata rilevata. Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente ripristinate con effetto a conto economico, anche qualora non sussistano più le motivazioni che hanno condotto ad apportare la svalutazione.

Criteri di cancellazione.

Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

Gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse effettivo, che tiene conto dell'ammortamento dei costi di transazione e delle differenze tra il costo e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico. Il metodo del tasso effettivo tiene conto di tutte le imposte e diritti pagati fra le parti, i costi di transazione e ogni aggio o disaggio pagato.

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Gli altri ricavi da cessione da attività finanziarie disponibili per la vendita sono pure rilevati a conto economico alla voce 100 b "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita".

Riclassificazione:

Dopo l'entrata in vigore delle modifiche allo IAS 39 la società, visto l'andamento del mercato finanziario, ha riclassificato le obbligazioni di banche nazionali e internazionali dal portafoglio di negoziazione al portafoglio disponibile per la vendita con data 01 luglio 2008. Questa riclassificazione non ha avuto riflessi sul criterio di valutazione applicato. Voce 50. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza

Criteri di classificazione

In questa voce sono inclusi i titoli di debito con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa che la banca ha intenzione e capacità di detenere sino a scadenza. Se in seguito ad un cambiamento di volontà o di capacità non risulta più appropriato mantenere un investimento come detenuto sino a scadenza, questo viene riclassificato tra le attività disponibili per la vendita.

Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale dell’attività finanziaria avviene alla data di regolamento. All’atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili. Se la rilevazione in questa voce avviene per riclassificazione dalle attività disponibili per la vendita, il fair value dell’attività alla data di riclassificazione viene assunto come nuovo costo ammortizzato dell’attività stessa.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili o le perdite riferiti alle variazioni del fair value delle attività detenute sino a scadenza sono rilevati nel conto economico alla voce 100 c "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza" nel momento in cui le attività sono cancellate. In sede di chiusura del bilancio e delle situazioni infrannuali, viene effettuata la verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione di valore. Se sussistono tali evidenze l’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, scontati al tasso di interesse effettivo originario. L’importo della perdita viene rilevato nel conto economico. Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della riduzione di valore, vengono effettuate riprese di valore con imputazione a conto economico.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari originanti dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi. L’unica riclassifica ammessa è quella dal portafoglio “Attività finanziarie detenute sino alla scadenza” al portafoglio “Attività finanziarie disponibili per la vendita”. L’alienazione o il trasferimento, per un importo significativo, di attività finanziarie detenute fino a scadenza, prima della scadenza stessa, comporta il trasferimento dell’intero portafoglio alla categoria delle attività finanziarie disponibili per la vendita ed il divieto di utilizzare il portafoglio delle attività detenute fino a scadenza per l’esercizio in corso e per i due esercizi successivi (cosiddetta “tainting rule”), a meno che le vendite e le riclassifiche: - siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria che le oscillazioni

del tasso di interesse del mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value dell’attività finanziaria;

- si verifichino dopo aver incassato sostanzialmente tutto il capitale originario dell’attività finanziaria; - siano attribuibili ad un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa

pertanto ragionevolmente prevedere, come ad esempio un significativo deterioramento del merito creditizio dell’entità che ha emesso l’attività finanziaria.

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Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

Gli interessi calcolati con il metodo del tasso d’interesse effettivo, che tiene conto dell'ammortamento dei costi di transazione e delle differenze tra il costo e il valore di rimborso, sono rilevati a conto economico. Il calcolo del tasso d’interesse effettivo include tutti gli oneri e i punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. Gli altri ricavi da cessione di attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono pure rilevati a conto economico alla voce 100 c "Utili/perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie detenute sino alla scadenza". Voce 60. e 70. Crediti verso banche e crediti verso clientela.

Criteri di classificazione.

I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso la clientela e verso banche, sia erogati direttamente dalla banca sia acquistati da terzi, con pagamenti fissi o comunque determinabili e che non sono quotati in un mercato attivo e non classificati tra le attività finanziarie di negoziazione e le attività finanziarie designate al fair value e non classificati all'origine tra le attività finanziarie disponibili per la vendita. I crediti per i quali il possessore non può recuperare sostanzialmente tutto l'investimento iniziale, non a causa del deterioramento del credito, devono essere classificati fra le attività disponibili per la vendita.

Criteri di iscrizione.

I crediti e finanziamenti sono allocati nel portafoglio crediti inizialmente al momento della loro erogazione o del loro acquisto, quando il cliente ottiene il diritto al ricevimento degli importi determinati nel contratto. I crediti non possono essere successivamente trasferiti ad altri portafogli. I crediti sono inizialmente contabilizzati in base al loro fair value nel momento dell'erogazione o dell'acquisto, valore che corrisponde di norma all'importo erogato o al valore corrente pagato per il loro acquisto. Il valore di prima iscrizione include anche gli eventuali costi o ricavi di transazione anticipati e direttamente attribuibili a ciascun credito.

Criteri di valutazione.

Le valutazioni successive alla rilevazione iniziale sono effettuate in base al principio del costo ammortizzato utilizzando il tasso d'interesse effettivo. Il costo ammortizzato è pari al valore iniziale al netto di eventuali rimborsi di capitale, variato in aumento o diminuzione dalle rettifiche e riprese di valore e dell'ammortamento della differenza tra importo erogato e quello rimborsabile a scadenza. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività finanziaria. Il calcolo include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto, i costi di transazione, e tutti gli altri premi o sconti. ll metodo del costo ammortizzato non è applicato ai crediti a breve in considerazione del fatto che per tali crediti l'effetto dell'attualizzazione è di norma non significativo. Tali crediti sono valorizzati al costo storico. Lo stesso criterio è applicato ai crediti senza una scadenza definita o a revoca. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale i crediti sono sottoposti a "impairment test" per verificare l'eventuale presenza di perdite di valore dipendenti dal deterioramento della solvibilità dei debitori. I crediti oggetto di una valutazione analitica sono quelli superiori a un valore di un milione di Euro e i crediti deteriorati. Il credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di recuperare l'intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie. I crediti deteriorati sono suddivisi nelle seguenti categorie: - crediti in sofferenza: tali crediti sono formalmente deteriorati, costituiti dall'esposizione verso clienti

che si trovano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni equiparabili. La valutazione dei crediti avviene su base analitica.

- crediti incagliati: tali crediti comprendono i rapporti con i clienti che si trovano in una temporanea difficoltà nel far fronte alle proprie obbligazioni, che si prevede possa essere superata in un congruo periodo di tempo. La valutazione dei crediti avviene su base analitica.

- crediti ristrutturati: per questi crediti è stato approntato anche assieme alle altre banche creditrici un piano di risanamento della situazione finanziaria del cliente e di conseguenza sono state accordate delle facilitazioni finanziarie. Se necessario questi crediti vengono sottoposti a rettifica diretta di valore, altrimenti vengono ricompresi nell' ambito delle rettifiche forfettarie assieme agli altri crediti."

- crediti scaduti: tali crediti rappresentano l'esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinati da oltre 90 giorni. Tali esposizioni sono state valutate in modo forfettario.

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I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi al netto degli oneri di recupero. Ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, delle relative scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare. I crediti deteriorati sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta nel corso dell'esercizio. I crediti in bonis, per i quali non si individuano evidenze oggettive di perdita, e i crediti insoluti/sconfinati da oltre 90 giorni, sono soggetti a valutazione collettiva. Il coefficiente di svalutazione forfettaria del portafoglio crediti è stato determinato in funzione delle perdite di credito stimate su base storico statistica.

Criteri di cancellazione.

I crediti sono cancellati dal bilancio quando si verifica il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici e non sia mantenuto alcun controllo sugli stessi. Di regola avviene la cancellazione da questa voce a seguito del totale rimborso del credito.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

Gli interessi attivi maturati sui crediti, determinati con il metodo del tasso di interesse effettivo, sono contabilizzati nel rispetto del principio di competenza economica nella voce 10 del conto economico. Le rettifiche di valore, determinate sia analiticamente sia collettivamente, sono iscritte a conto economico alla voce 130.a)”Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti” del conto economico nel momento della determinazione. Se vengono a mancare le ragioni per la svalutazione del credito, vengono rilevate le rispettive riprese. Le eventuali riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle svalutazioni (individuali e collettive) contabilizzate in precedenza. Voce 100 Partecipazioni In questa voce vengono classificate le partecipazioni in società controllate, collegate e sottoposte a controllo congiunto iscritte in bilancio alla quota di capitale netto. L'iscrizione iniziale avviene alla data di regolamento oppure alla data di riclassificazione della partecipazione. Il valore contabile della partecipazione è sottoposto alla verifica della riduzione di valore, tramite il confronto tra il suo valore recuperabile e il suo valore contabile, se esistono evidenze che il valore della partecipazione possa avere subito una riduzione. Le partecipazioni sono cancellate quando l'attività in esame viene ceduta, trasferendo sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi. Voce 110. Attività materiali Criteri di classificazione La voce include i terreni, fabbricati, impianti e macchinari, mobili e arredi e altre macchine e attrezzature. Le attività materiali sono tutte da ricomprendere nella categoria delle attività materiali ad uso funzionale. La banca non detiene attività materiali a scopo di investimento. Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi. Si ritiene che queste attività possano essere utilizzate per più di un periodo.

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla messa in funzione del bene. La banca si è avvalsa della facoltà di rivalutare l'immobile (sede della società) in sede di prima applicazione dei principi contabili internazionali (demeed cost). L'importo della rivalutazione è stato determinato in base a una stima dell'immobile, effettuata da un perito esterno ed indipendente, interpretata in modo prudente. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un incremento dei benefici economici futuri sono imputate a incremento del valore dei cespiti. Tutte le altre spese sostenute successive sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce 150 b "Altre spese amministrative", se riferite all'attività ad uso funzionale.

Criteri di valutazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore da deterioramento. Dal valore di carico dell'immobile da ammortizzare "terra-cielo" è stato scorporato il valore del terreno su cui insiste, determinato sulla base di una specifica stima. A ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono

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sottoposte ad "impairment test". Qualora vi sia l'obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla svalutazione della stessa, rilevando l'importo nella voce 170 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali". Nella determinazione della svalutazione si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti costi di vendita, e il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività nei periodi precedenti.

Criteri di cancellazione.

Un'attività materiale è eliminata dal bilancio all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti e le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 170 "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico. In caso di cessione l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240 "Utili (Perdite) da cessione di investimenti". Il calcolo degli ammortamenti tiene conto della vita utile delle singole attività materiali, che a questo scopo sono raggruppate per classi omogenee. L'ammortamento avviene a quote costanti. Il terreno e gli oggetti d'arte non vengono ammortizzati in quanto caratterizzati da vita utile illimitata. Voce 120. Attività immateriali Criteri di classificazione Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica, dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri. Le attività immateriali sono principalmente rappresentate da oneri per l'acquisto d'uso di software. Quelle capitalizzate già in periodi precedenti sono state mantenute e si prosegue con il loro ammortamento.

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo di acquisto, rettificato dagli eventuali oneri accessori solo se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili all'attività si realizzino e se il costo dell' attività può essere determinato attendibilmente. In caso contrario il costo dell'attività immateriale è spesato nell'esercizio in cui è sostenuto. Eventuali spese successive sono capitalizzate unicamente se ne aumentano il valore e/o i benefici economici attesi.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti e delle eventuali perdite di valore. L'ammortamento è calcolato in base alla stima della loro vita utile e utilizzando il metodo di ripartizione a quote costanti. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze sintomatiche dell'esistenza di perdite durevoli, le attività materiali sono sottoposte ad "impairment test". Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore, si procede alla svalutazione della stessa rilevando l'importo nella voce 180. "Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali". Nella determinazione della svalutazione si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti gli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività stessa. Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività immateriale nei periodi precedenti.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dal bilancio all'atto della dismissione o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali

Gli ammortamenti periodici e le eventuali rettifiche di valore sono rilevati alla voce 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico. In caso di cessione

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l'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 240. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti". Voce 130. Attività fiscali e voce 80. Passività fiscali I crediti e i debiti di natura fiscale sono esposti nello stato patrimoniale rispettivamente nella voce 130 "Attività fiscali" e nella voce 80 "Passività fiscali". Le poste della fiscalità corrente includono eccedenze di pagamenti (attività correnti) e debiti da assolvere (passività correnti) per imposte sul reddito di competenza dell'esercizio. Le imposte sul reddito sono calcolate nel rispetto della vigente legislazione nazionale e applicando le aliquote fiscali in vigore. L'entità delle attività/passività fiscali comprende anche il rischio, ragionevolmente stimato, derivante dal contenzioso tributario in essere. In presenza di differenze temporanee imponibili viene rilevata una attività/passività fiscale anticipata/differita. Non sono stanziate imposte differite con riguardo a riserve in sospensione d'imposta in quanto si ritiene che non sussistano, allo stato attuale, i presupposti per la loro futura tassazione. Le attività fiscali differite sono oggetto di rilevazione, utilizzando il criterio del "balance sheet liability method", solamente quando vi sia ragionevole certezza del loro recupero in esercizi futuri. Attività e passività fiscali vengono contabilizzate con contropartita, di norma a conto economico salvo nel caso in cui derivino da operazioni i cui effetti sono attribuiti direttamente a patrimonio netto. In quest'ultimo caso le attività e passività fiscali vengono imputate a patrimonio. Voce 150. Altre attività e voce 100. Altre passività In queste voci vengono rilevate tutte le attività e passività che non possono essere classificate in altre voci dello stato patrimoniale. Voce 10. Debiti verso banche, voce 20. Debiti verso la clientela e voce 30. Titoli in circolazione. Criteri di classificazione.

I debiti verso la clientela, i debiti verso le banche e i titoli in circolazione sono rappresentati da strumenti finanziari, diversi dalle passività di negoziazione, che configurano le forme tipiche della raccolta della banca presso la clientela, presso altre banche oppure in titoli.

Criteri di iscrizione.

Le predette passività finanziarie sono iscritte in bilancio secondo il principio della data di regolamento. La contabilizzazione iniziale avviene al valore corrente, che di norma corrisponde al corrispettivo ricevuto dalla banca. Il valore di prima iscrizione include anche eventuali costi e ricavi di transazione anticipati e direttamente attribuibili a ciascuna passività.

Criteri di valutazione.

Successivamente alla rilevazione iniziale le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Le passività a breve termine rimangono iscritte per il corrispettivo ricevuto.

Criteri di cancellazione.

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o estinte. Le passività di raccolta emesse e successivamente riacquistate dalla banca vengono cancellate dal passivo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

Gli interessi passivi vengono contabilizzati nella voce 20. “Interessi passivi e oneri assimilati” del conto economico. Gli utili e le perdite da riacquisto di passività emesse dalla banca vengono allocati a conto economico. Voce 40. Passività finanziarie di negoziazione. La voce comprende gli strumenti derivati, fatta eccezione per quelli di copertura, il cui fair value risulta negativo. Vi sono allocati anche i valori negativi degli strumenti derivati separati contabilmente dai sottostanti strumenti finanziari strutturati quando esistono le condizioni per effettuare lo scorporo. I criteri di iscrizione in bilancio, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali sono gli stessi già descritti per le attività detenute per negoziazione. Voce 50. Passività finanziarie valutate al fair value. Criteri di classificazione.

In questa voce sono state rilevate quelle passività finanziarie per le quali, consapevolmente, si è inteso applicare la fair value option. In concreto sono state esposte le passività finanziarie emesse

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dalla banca per le quali la banca ha deciso di coprirsi dal rischio di tasso di interesse o che incorporano un derivato.

Criteri di iscrizione, valutazione e rilevazione delle componenti reddituali.

Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Passività finanziarie di negoziazione", con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, nella voce 110. "Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value" del conto economico. Gli interessi passivi vengono rilevati nelle voce 20 del conto economico.

Criteri di cancellazione.

Le passività finanziarie valutate al fair value sono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e benefici ad essa connessi. Voce 60. Operazioni di copertura. Le operazioni di copertura sono finalizzate a neutralizzare potenziali perdite rilevabili su un determinato elemento o gruppo di elementi, attribuibili ad un determinato rischio (ad esempio rialzo dei tassi di interesse) tramite gli utili rilevabili sui derivati di copertura nel caso in cui quel particolare rischio dovesse effettivamente manifestarsi. Le operazioni di copertura sono realizzate esclusivamente mediante la stipula di contratti derivati posti in essere con controparti bancarie indipendenti. Nel momento in cui un contratto di copertura viene stipulato, la Banca lo classifica nella tipologia copertura del fair value. La copertura del fair value di una determinata attività o passività ha l’obiettivo di coprire l’esposizione alla variazione del fair value di una posta di bilancio attribuibile ad uno o più rischi. Le operazioni di copertura sono riferite a singoli strumenti finanziari. L’operazione è classificata di copertura se sono stati fissati gli obiettivi nella gestione del rischio e della strategia di copertura dell’azienda e se esiste una designazione formale e documentata della relazione tra lo strumento coperto e il derivato di copertura e se tale relazione risulta essere altamente efficace sia nel momento in cui la copertura ha inizio sia durante tutta la vita della stessa. Una copertura si considera altamente efficace se le variazioni di fair value dello strumento coperto risultano compensate da quelle dei derivati di copertura e ciò in conformità all’originaria strategia di copertura dell’azienda documentata per specifica relazione di copertura. Più precisamente, si considera efficace la copertura quando le variazioni di fair value del derivato di copertura neutralizzano le variazioni dell’elemento coperto, per il rischio oggetto di copertura in un intervallo pari a 80%-125%. L’efficacia della copertura è valutata all’inizio della copertura e in modo continuativo durante la vita della stessa e, in particolare, ad ogni chiusura annuale o infrannuale del bilancio, utilizzando: - test prospettici, che giustificano l’applicazione della contabilizzazione di copertura, in quanto

dimostrano l’attesa efficacia della copertura nei periodi futuri; - test retrospettivi, che evidenziano il grado di efficacia della copertura raggiunto nel periodo cui si

riferisce. Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, la contabilizzazione delle stesse, secondo quanto sopra esposto, viene interrotta procedendo altresì a riclassificare lo strumento di copertura tra le attività (passività) finanziarie detenute per la negoziazione. Le operazioni di copertura non sono, inoltre, più classificate come tali se: - la copertura operata cessa; - l’operazione scade, viene venduta o rescissa; - l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; - se viene revocata la definizione di copertura.

Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale dei derivati di copertura avviene alla data di sottoscrizione sulla base del loro fair value.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I derivati di copertura di fair value, successivamente alla rilevazione iniziale, sono valutati al fair value attraverso la rilevazione a conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per la sola parte attribuibile al rischio coperto) sia al derivato di copertura. In tal modo si realizza una sostanziale compensazione della variazione del fair value dell’elemento coperto con l’opposta

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variazione del fair value del derivato di copertura e si rileva di conseguenza l’effetto economico netto, contabilizzato alla voce 90 del conto economico “risultato netto dell’attività di copertura”. I differenziali di interesse relativi ai contratti derivati di copertura sono contabilizzati tra gli “interessi attivi” o tra gli “interessi passivi” a seconda del relativo segno algebrico.

Criteri di cancellazione

Le operazioni di copertura vengono cancellate dal bilancio in caso di cessione, qualora essa abbia comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi all’operazione stessa. Voce 110. Trattamento di fine rapporto del personale. Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti. La sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno ed indipendente ed utilizzando il Metodo della proiezione unitaria del credito, che considera ogni singolo periodo di servizio come originatore di una unità addizionale di TFR da utilizzarsi per costruire l'obbligazione finale. Gli esborsi complessivi futuri sono determinati sulla base di ipotesi demografiche relative all'evoluzione dei dipendenti in essere e ipotesi economico-finanziarie ed attualizzando tali flussi sulla base di un tasso di interesse di mercato. In ottemperanza a quanto previsto dalla Legge 335/95 i dipendenti assunti dal 28.04.1993 possono destinare parte del trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato a un Fondo di Previdenza Complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali. Per i dipendenti, con prima esperienza lavorativa, assunti dopo il 28.04.1993 l'intero trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato viene versato ad un Fondo di Previdenza Complementare ai sensi dei vigenti accordi aziendali. Con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 124/93, è stata prevista la possibilità di destinare quote di trattamento fine rapporto per il finanziamento della previdenza complementare. In tal senso la legge Finanziaria 2007 (Legge n. 296 del 27 dicembre 2006), con la quale è stata anticipata al 1 gennaio 2007 la decorrenza della nuova normativa sulla Previdenza Complementare introdotta dal D. L. N. 252 del 5 dicembre 2005, ha dato la possibilità di conferire alla previdenza complementare il TFR maturando, con modalità esplicita o tacita, entro il 30 giugno 2007. "Nella valutazione si è tenuto conto degli effetti derivanti dalle nuove disposizioni, valutando ai fini IAS solo le passività relative al TFR maturato rimasto in azienda, poiché la quota maturanda è stata versata ad un’entità separata (forma pensionistica complementare o Fondi Inps). In conseguenza di tali versamenti l’azienda non avrà più obblighi connessi all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente." Il costo del TFR maturato nell'anno è iscritto a conto economico alla voce 150 a Spese per il personale ed include il valore attuale medio delle prestazioni maturate nell'esercizio dai dipendenti in servizio (current service cost) e gli interessi maturati nell'anno sull'obbligazione (interest cost). Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e di valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti in base al metodo chiamato "Sorie" in una apposita riserva di patrimonio netto. Voce 120. Fondi per rischi ed oneri. I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando: - l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato; - è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario un impiego di risorse

economiche; - può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione. Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività. Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, i fondi accantonati sono riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato. Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. Nei fondi sono esposte anche le passività relative ai benefici spettanti a tutti i dipendenti per il premio di risultato. Voce 130. Riserve di rivalutazione Nella presente voce sono state esposte le riserve da rivalutazione derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili internazionali e da valutazioni successive relative alle attività finanziarie disponibili per la vendita, alle attività materiali e immateriali. La voce include anche le variazioni del fondo trattamento di fine rapporto derivanti dalla valutazione attuariale. Sono anche incluse le riserve di rivalutazione iscritte in applicazione di leggi speciali di rivalutazione.

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Voce 160. Riserve In questa voce sono esposte le riserve di utili nonché le riserve derivanti dalla prima applicazione dei principi contabili relative alla valutazione del fondo trattamento di fine rapporto. Operazioni in valuta estera.

Criteri di iscrizione.

Le attività e passività denominate in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.

Criteri di valutazione.

Alla data di chiusura dell'esercizio le attività e passività monetarie in valuta estera sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.

Criteri di rilevazione delle componenti reddituali.

Le differenze di cambio derivanti dal regolamento delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione iniziale e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico. Altre informazioni. Operazioni di pronti contro termine. I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la successiva vendita ed i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di un titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso la clientela o verso le banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione. Nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le passività di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra il prezzo a pronti e il prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.

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A.3 Informativa sul Fair Value

A.3.1 Trasferimenti tra portafogli

A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessiva

Tipologia di strumento finanziario

Portafoglio di provenienza

Portafoglio di destinazione

Valore contabile al 31.12.2012

Fair value al 31.12.2012

Valutative Altre Valutative Altre

Titoli di debito Held for Trading Available for Sale 11.623 12.308 685 (946) 685 (946)

A.3.2 Gerarchia del fair valueA.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value

livello 1 livello 2 livello 3 livello 1 livello 2 livello 3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.708 15.267 - 51.791 42.225 200

2. Attivitá finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Attivitá finanziairie disponibili per la vendita 530.619 185.973 15.987 124.516 187.349 14.618

4. Derivati di copertura - 13 - - - -

533.327 201.253 15.987 176.307 229.574 14.818

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 9.688 - - 8.739 -

2. Passività finanziarie valutate al fair value - 88.521 - - 100.330 -

3. Derivati di copertura - 2.431 - - 1.338 -

- 100.640 - - 110.407 -

Componenti reddituali in assenza del trasferimento

( ante imposte )

31.12.2012

Totale

Totale

31.12.2011

Attivitá/passività finanziarie misurate al fair value

Componenti reddituali registrate nell' esercizio

( ante imposte )

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PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

a) Cassa 5.501 4.748

b) Depositi liberi presso Banche Centrali - -

Totale 5.501 4.748

31.12.2012 31.12.2011

Parte B - Informazioni sullo stato patrimonialeAttivo

Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide - voce 10

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Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - voce 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A Attività per cassa

1. Titoli di debito 487 1.728 - 48.988 32.180 200 1.1 Titoli strutturati - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 487 1.728 - 48.988 32.180 200

2. Titoli di capitale 457 - - 1.029 - -

3. Quote di O.I.C.R. 1.764 - - 1.774 - -

4. Finanziamenti - - - - - - 4.1 Pronti contro termine attivi - - - - - - 4.2 Altri - - - - - -

Totale A 2.708 1.728 - 51.791 32.180 200

B Strumenti derivati

1. Derivati finanziari - 13.539 - - 10.045 - 1.1 di negoziazione - 11.416 - - 7.970 - 1.2 connessi con la fair value option - 2.123 - - 2.075 - 1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi - - - - - - 2.1 di negoziazione - - - - - - 2.2 connessi con la fair value option - - - - - - 2.3 altri - - - - - -

Totale B - 13.539 - - 10.045 -

Totale (A+B) 2.708 15.267 - 51.791 42.225 200

31.12.2012 31.12.2011

Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione - voce 20

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

A. Attività per cassa

1. Titoli di debito 2.215 81.368 a) Governi e Banche Centrali 487 51.251 b) Altri enti pubblici - - c) Banche 1.728 22.489 d) Altri emittenti - 7.628

2. Titoli di capitale 457 1.029 a) Banche 314 375 b) Altri emittenti: 143 654 - imprese di assicurazione - 127 - società finanziarie - - - imprese non finanziarie 143 527 - altri - -

3. Quote di O.I.C.R. 1.764 1.774

4. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -

Totale A 4.436 84.171

B. Strumenti derivati 13.539 10.045 a) Banche 11.106 8.819 - fair value 11.106 8.819

b) Clientela 2.433 1.226 - fair value 2.433 1.226

Totale B 13.539 10.045

Totale (A+B) 17.975 94.216

31.12.2012 31.12.2011

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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117

2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione variazioni annue:

A. Esistenze iniziali 81.368 1.029 1.774 - 84.171

B. Aumenti 376.154 1.366 208 - 377.728 B1. Acquisti 369.403 1.199 74 - 370.676 B2. Variazioni positive di fair value 49 9 131 - 189 B3. Altre variazioni 6.702 158 3 - 6.863

C. Diminuzioni 455.307 1.938 218 - 457.463 C1. Vendite 341.789 1.896 217 - 343.902 C2. Rimborsi 111.439 - - - 111.439 C3. Variazioni negative di fair value 24 42 - - 66 C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - - C5. Altre Variazioni 2.055 - 1 - 2.056

D. Rimanenze finali 2.215 457 1.764 - 4.436

Totale Titoli di

debito Titoli di capitale

Quote di O.I.C.R. Finanziamenti

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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118

Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - voce 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

1. Titoli di debito 454.864 185.973 - 63.934 187.349 -

1.1 Titoli strutturati - - - - - - - 1.2 Altri titoli di debito 454.864 185.973 - 63.934 187.349 -

2. Titoli di capitale - - 15.987 - - 14.618

2.1 Valutati al fair value - - - - - -

2.2 Valutati al costo - - 15.987 - - 14.618

3. Quote di O.I.C.R. 75.755 - - 60.582 - -

4. Finanziamenti - - - - - -

Totale 530.619 185.973 15.987 124.516 187.349 14.618

31.12.2012 31.12.2011

Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita - voce 40

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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119

4.1.1 Le partecipazioni

Descrizione numero azioni valore di bilancio %

a) in banche MEDIOCREDITO TRENTINO ALTO ADIGE 850 1 0,00 CASSA RAIFFEISEN DI MARLENGO 1 0 0,11 CASSA RAIFFEISEN BASSA ATESINA 1 0 0,11

b) in enti finanziari

ICCREA HOLDING SPA 243.138 12.558 1,00 CREDIT SOLUTION SPA 192.703 193 19,27 VISA EUROPE LIMITED 1 0 1,00 PENSPLAN INVEST SGR 255.000 1.645 13,33 BCC CREDITO CONSUMO 975 975 4,00

c) altre partecipazioni

F. GARANZIA DEPOSITANTI DEL C. COOP. 1 1 0,18 RAIFFEISENVERBAND SÜDTIROL 5 3 0,62 SWIFT 12 9 0,01 SIA SPA 245.749 12 0,14 RAIFFEISEN ONLINE GmbH 10 415 0,69 TRADING SERVICE SRL 33 99 32,50 BIT SPA 100 76 2,00

Totale 15.987

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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120

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

1. Titoli di debito 640.838 251.283 a) Governi e Banche Centrali 454.864 63.934 b) Altri enti pubblici - - c) Banche 185.000 186.481 d) Altri emittenti 974 868

2. Titoli di capitale 15.987 14.618 a) Banche 1 2.409 b) Altri emittenti 15.986 12.209 - imprese di assicurazione - - - società finanziarie 15.371 11.997 - imprese non finanziarie 615 212 - altri - -

3. Quote di O.I.C.R. 75.754 60.582

4. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -

Totale 732.579 326.483

31.12.2012 31.12.2011

Le quote di fondi comuni d'investimento rappresentano un investimento in quote di fondi comuni speciali e altri fondi che sono composti per il 35,94% da azioni, 55,16% da obbligazioni e al 8,90% da altri mezzi liquidi.

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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121

4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

A. Esistenze iniziali 251.283 14.618 60.582 - 326.483

B. Aumenti 644.017 5.809 15.436 - 665.262 B1. Acquisti 617.556 5.789 9.998 - 633.343 B2. Variazioni positive di FV 14.872 - 5.438 - 20.310 B3. Riprese di valore - - - - - - imputate al conto economico - - - - - - imputate al patrimonio netto - - - - - B4. Trasferimenti da altri portafogli - - - - -

B5. Altre variazioni 11.589 20 - - 11.609

C. Diminuzioni 254.461 4.440 265 - 259.166 C1. Vendite 97.022 4.440 - - 101.462 C2. Rimborsi 154.365 - - - 154.365 C3. Variazioni negative di FV 296 - 265 - 561 C4. Svalutazioni da deterioramento - - - - - - imputate al conto economico - - - - 4.436 - imputate al patrimonio netto - - - - - C5. Trasferimenti ad altri portafogli - - - - 219.075 C6. Altre variazioni 2.778 - - - 2.778

D. Rimanenze finali 640.839 15.987 75.753 - 732.579

Totale Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti

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122

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Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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123

5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti

31.12.2012 31.12.2011

1. Titoli di debito 9.686 - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche 9.686 - d) Altri emittenti - -

2. Finanziamenti - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -

3. Attività deteriorate - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -

4. Attività cedute non cancellate - - a) Governi e Banche Centrali - - b) Altri enti pubblici - - c) Banche - - d) Altri soggetti - -

Totale 9.686 -

Tipologia operazioni/Valori

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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5.4 Attività detenute sino alla scadenza diverse da quelle cedute e non cancellate e da quelle deteriorate: variazioni annue

A. Esistenze iniziali - - -

B. Aumenti 10.756 - 10.756

B1. Acquisti 10.700 - 10.700 B2. Riprese di valore - - - B3. Trasferimenti da altri portafogli - - - B4. Altre variazioni 56 - 56

C. Diminuzioni 1.070 - 1.070

C1. Vendite - - - C2. Rimborsi 1.070 - 1.070 C3. Rettifiche di valore - - - C4. Trasferimenti ad altri portafogli - - - C5. Altre variazioni - - -

D. Rimanenze finali 9.686 - 9.686

Totale Titoli di

debito Finanziamenti

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Sezione 6 - Crediti verso banche - voce 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

A. Crediti verso Banche Centrali 26.883 90.193 1. Depositi vincolati - - 2. Riserva obbligatoria 26.883 90.193 3. Pronti contro termine - - 4. Altri - -

B. Crediti verso banche 554.400 441.276 1. Conti correnti e depositi liberi 32.837 70.480

2. Depositi vincolati 38.422 67.812 3. Altri finanziamenti: 446.056 239.252 3.1 Pronti contro termine attivi - 227.561 3.2 Leasing finanziario - - 3.3 Altri 446.056 11.691 4. Titoli di debito 37.085 63.732 4.1 Titoli strutturati - - 4.2 Altri titoli di debito 37.085 63.732

Totale (valore di bilancio) 581.283 531.469

Totale (fair value) 581.283 531.469

Tipologia operazioni / Valori 31.12.2012 31.12.2011

La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige offre i prodotti e servizi dei mercati finanziari e monetari alle Casse Raiffeisen associate oltre che ad altre banche ed intermediari finanziari. Nell'esercizio 2012 è stata concessa alle Casse Raiffeisen la possibilità di partecipare direttamente ai finanziamenti concessi dall BCE.

Sezione 6 - Crediti verso banche - voce 60

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

125

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126

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Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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127

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Bonis Bonis

Acquistate Non Acquistate Acquistate Non Acquistate

1. Titoli di debito: - - - - - - a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici - - - - - - c) Altri emittenti - - - - - - - imprese non finanziarie - - - - - - - imprese finanziarie - - - - - - - assicurazioni - - - - - - - altri - - - - - -

2. Finanziamenti verso: 1.199.471 - 62.549 1.132.383 - 51.913 a) Governi - - - - - - b) Altri Enti pubblici 1.579 - - 1.605 - - c) Altri soggetti 1.197.892 - 62.549 1.130.778 - 51.913 - imprese non finanziarie 1.091.416 - 57.359 1.027.880 - 45.520 - imprese finanziarie 55.692 - 3.497 56.109 - 4.144 - assicurazioni 11.170 - - 11.170 - - - altri 39.614 - 1.693 35.619 - 2.249

Totale 1.199.471 - 62.549 1.132.383 - 51.913

7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica

1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value: a) rischio di tasso di interesse 41.354 34.397 b) rischio di cambio - - c) rischio di credito - - d) più rischi - -

2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari: a) rischio di tasso di interesse - - b) rischio di cambio - - c) altro - -

Totale 41.354 34.397

Tipologia operazioni/Valori31.12.2012 31.12.2011

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2012 31.12.2011

Deteriorate Deteriorate

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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128

7.4 Leasing finanziario

Fasce temporali Crediti espliciti Quota capitale di cui valore residuo garantito Quota interessi Investimento

lordo

di cui valore residuo non

garantito

Fino a 3 mesi - 4.519 2.385 1.990 3.813 1.428

Da 3 mesi ad 1 anno - 13.549 7.109 5.662 13.549 6.440

Da 1 anno a 5 anni - 70.421 33.724 23.669 70.421 36.697

Oltre 5 anni - 120.411 53.789 21.845 120.411 66.622 Durata indeterminata 14.058 29.706 11.730 - 43.764 32.034

Totale lordo 14.058 238.606 108.737 53.166 251.958 143.221

Rettifiche nette - - - - - -

Totale netto 14.058 238.606 108.737 53.166 251.958 143.221

Fasce temporali Crediti espliciti Quota capitale di cui valore residuo garantito Quota interessi Investimento

lordo

di cui valore residuo non

garantito

Fino a 3 mesi - 4.447 2.153 2.007 4.140 1.987

Da 3 mesi ad 1 anno - 13.124 6.456 5.721 13.124 6.668

Da 1 anno a 5 anni - 69.035 31.909 24.167 69.035 37.126

Oltre 5 anni - 122.736 48.543 22.579 122.736 74.193 Durata indeterminata 12.587 20.570 11.468 - 4.436 -

Totale lordo 12.587 229.912 100.529 54.474 242.191 141.662

Rettifiche nette - - - - 219.075 415.612

Totale netto 12.587 229.912 100.529 54.474 242.191 141.662

31.12.2012

31.12.2011

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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129

Sezione 8- Derivati di copertura - voce 80

8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

Fair Value (2012) Fair Value (2011)

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3

A) Derivati finanziari - 13 - 1.792 - - - -

1) Fair Value - 13 - 1.792 - - - -

2) Flussi finanziari - - - - - - - -

3) Investimenti esteri - - - - - - - -

B. Derivati creditizi - - - - - - - -

1) Fair Value - - - - - - - -

2) Flussi finanziari - - - - - - - -

Totale - 13 - 1.792 - - - -

VN. (2012) VN (2011)

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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130

8.2

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Sezione 10 - Le partecipazioni - voce 100

A. Imprese controllate in via esclusiva

B. Imprese controllate in modo congiunto

CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA BOLZANO (BZ) 50 50

C. Imprese sottoposte ad influenza notevole

ALPENBANK SPA INNSBRUCK (AT) 49,99 49,99RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI BOLZANO (BZ) 30 30

Denominazioni Sede Quota di partecipazione %

10.1 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi

Disponibilità voti %

La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige Spa detiene il 49,99% delle azioni della Alpenbank AG. Il prospetto di raccordo al bilancio 2012 secondo gli IAS/IFRS è stato predisposto da un revisore legale indipendente.Non esistono accordi scritti ne patti di sindacato per una gestione comune dell'impresa.La Alpenbank AG è un impresa con sede legale a Innsbruck, Austria, e non è obbligata dalla normativa vigente alla redazione del bilancio secondo i principi contabili internazionali IAS. La Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA redige il proprio bilancio d'esercizio secondo le disposizioni del D.Lgs. n. 87/92. Tale bilancio è stato adattato ai principi internazionali IAS/IFRS. Nel dicembre 2012 è stata acquistata una partecipazione in Serivizi Assicurativi Raiffeisen srl sulla base di una valutazione effettuata da un revisore dei conti esterno ed indipendente..

Sezione 10 - Le partecipazioni - voce 100

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132

10.2 Partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole: informazioni contabili

A. Imprese controllate in via esclusiva

B. Imprese controllate in modo congiunto

CASSE RURALI RAIFFEISEN FINANZIARIA SPA 69.761 2.063 ( 380 ) 37.283 18.637

C. Imprese sottoposte ad influenza notevole

ALPENBANK SPA 132.748 16.647 ( 797 ) 16.054 9.537 9.537RAIFFEISEN SERVIZI ASSICURATIVI 6.565 4.057 1.111 5.638 3.600 3.600

Totale 209.074 22.767 ( 66 ) 58.975 31.774 13.137

Fair valueTotale attivo Ricavi totali Utile (Perdita) Patrimonio netto

Valore di bilancio Denominazioni

Le partecipazioni sono valutate al patrimonio netto. A seguito della prima valutazione al patrimonio netto della partecipazione in Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA è stata iscritta a bilancio una riserva di valutazione positiva pari a euro 1.451. Per la partecipazione Alpenbank, che contiene un'avviamento di 1.510 euro, è stato effettuato un "impairmenttest" tramite un revisore dei conti indipendente. In tale test è stato utilizzato il metodo reddituale sulla base dei dati piano approvati e considerando anche le previsoni di sviluppo del patrimonio e dei redditi distribuibili al netto delle imposte sui redditi . Tale test ha confermato la congruenza del valore di bilancio della partecipazione.

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10.3 Partecipazioni: variazioni annue

A. Esistenze iniziali 27.634 26.627

B. Aumenti 4.601 1.373 B.1 Acquisti 3.600 - B.2 Riprese di valore - - B.3 Rivalutazioni 1.001 1.373 B.4 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni 461 366 C.1 Vendite - - C.2 Rettifiche di valore 461 366 C.3 Altre variazioni - -

D. Rimanenze finali 31.774 27.634

E. Rivalutazioni totali 2.781 1.780

F. Rettifiche totali 872 411

31.12.2012 31.12.2011

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Sezione 11 - Attività materiali - voce 110

11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo

A. Attività ad uso funzionale1.1 di proprietà 17.335 17.984 a) terreni 5.965 5.965 b) fabbricati 9.867 10.285 c) mobili 137 125 d) impianti elettronici 194 205 e) altre 1.172 1.404

1.2 acquisite in leasing finanziario - - a) terreni - - b) fabbricati - - c) mobili - - d) impianti elettronici - - e) altre - -

Totale A 17.335 17.984

B. Attività detenute a scopo di investimento

2.1 di proprietà - - a) terreni - - b) fabbricati - -

2.2 acquisite in leasing finanziario finanziario - - a) terreni - - b) fabbricati - -

Totale B - -

Totale (A+B) 17.335 17.984

Attività/Valori 31.12.2012 31.12.2011

Sezione 11 - Attività materiali - voce 110

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11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

A. Esistenze iniziali lorde 5.965 16.996 2.257 1.178 3.166 18.763 A.1 Riduzioni di valore totali nette - 6.711 2.132 973 1.762 779 A.2 Esistenze iniziali nette 5.965 10.285 125 205 1.404 17.984

B. Aumenti: - 93 31 61 49 234 B.1 Acquisti - - 31 61 49 141 B.2 Spese per migliorie capitalizzate - 93 - - - 93 B.3 Riprese di valore - - - - - - B.4 Variazioni positive di fair value imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento - - - - - -

B.7 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni: - 511 19 72 281 883

C.1 Vendite - - - - - - C.2 Ammortamenti - 511 19 72 281 883

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - - C.4 Variazioni negative di fair value imputate a - - - - - - a) patrimonio netto - - - - - - b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -

C.6 Trasferimenti a: - - - - - - a) attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - b) attività in via di dismissione - - - - - -

C.7 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette 5.965 9.867 137 194 1.172 17.335 D.1 Riduzioni di valore totali nette - 511 19 72 281 883 D.2 Rimanenze finali lorde 5.965 10.378 156 266 1.453 18.218

E. Valutazione al costo - - - - - -

Impianti elettronici Altre Totale Terreni Fabbricati Mobili

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Sezione 12 - Attività immateriali - Voce 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

A.1 Avviamento - - - -

A.2 Altre attività immateriali 243 - 229 - 243

A.2.1 Attività valutate al costo: 243 - 229 -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività 243 - 229 -

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività - - - -

Totale 243 - 229 -

31.12.2012 31.12.2011

Durata indefinita

Durata definita

Durata indefinita

Durata definita

Le attività immateriali riguardano licenze per software.

Sezione 12 - Attività immateriali - voce 120

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12.2 Attività immateriali: variazioni annue

A. Esistenze iniziali - - - 2.333 - 2.333 A.1 Riduzioni di valore totali nette - - - 2.104 - 2.104

A.2 Esistenze iniziali nette - - - 229 - 229

B. Aumenti - - - 264 - 264

B.1 Acquisti - - - 264 - 264

B.2 Incrementi di attività immateriali interne - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -

- a patrimonio netto - - - - - -

- a conto economico - - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - - - - - - - -

B.6 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni - - - 250 - 250

C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Rettifiche di valore - - - 250 - -

- Ammortamenti - - - 250 - 250

- Svalutazioni: - - - - - -

+ patrimonio netto - - - - - - + conto economico - - - - - -

C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -

- a patrimonio netto - - - - - - - a conto economico - - - - - -

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione - - - - - -

C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -

C.6 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette - - - 243 - 243

D.1 Rettifiche di valore totali nette - - - 2.354 - 2.354

E. Rimanenze finali lorde - - - 2.597 - 2.597

F. Valutazione al costo - - - - - -

Totale

Altre attività immateriali: altre

Altre attività immateriali: generate internamente Avviamento

IndefinitaDefinitaIndefinitaDefinita

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Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 dell'attivo e Voce 80 del passivo

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

IRES IRAP Totale

A) in contropartita del conto economico 1.518 9 1.527

1. svalutazione crediti 1.072 - 1.072 2. perdite fiscali - - - 3. altre 446 9 455

B) in contropartita del patrimonio netto - - -

1. riserve da valutazione - - - 2. altre - - -

Totale 1.518 9 1.527

13.2 Passività per imposte differite: composizione

IRES IRAP Totale

A) in contropartita del conto economico 5.778 537 6.315

B) in contropartita del patimonio netto 7.972 1.348 9.320

1. riserve da valutazione 7.972 1.348 9.320 2. altre - - -

Totale 13.750 1.885 15.635

Il calcolo delle imposte differite e anticipate è stato fatto per l' imposta sui redditi delle imprese IRES e l' imposta IRAP, quando dovuta.

Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali - voce 130 dell‘attivo e voce 80 del passivo

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139

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

1. Importo iniziale 457 678

2. Aumenti 1.136 10 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 1.136 10 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) riprese di valore - - d) altre 1.136 10 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni 46 241 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio 46 241 a) rigiri 46 241 b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - c) mutamento di criteri contabili - - d) altre - - 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 1.547 447

13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

1. Importo iniziale 6.802 6.861

2. Aumenti - 48 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio - 48 a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - 48 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - - - -

3. Diminuzioni 492 107 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 492 107 a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 492 107 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 6.310 6.802

13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

1. Importo iniziale 2.190 5.539

2. Aumenti 7.135 - 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio 7.135 - a) relative a precedenti esercizi - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre 7.135 - 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - 2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni - 3.349 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio - 3.349 a) rigiri - - b) dovute al mutamento di criteri contabili - - c) altre - 3.349 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - - 3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 9.325 2.190

31.12.201131.12.2012

31.12.2012 31.12.2011

31.12.2012 31.12.2011

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140

Sezione 15 - Altre attività - voce 150

15.1 Altre attività: composizione

31.12.2012 31.12.2011

a) assegni in lavorazione 7.677 6.703

c) servizio di compensazione con Banca d' Italia 1.731 129

d) anticipi a fornitori 94 79

e) interessi, provvigioni e spese da incassare 2.642 1.047

f) altri debitori diversi 12.774 14.673

TOTALE 24.918 22.631

La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA nella sua funzione di istituto centrale funge da tramite per le Raiffeisen associate e per i clienti terzi verso i sistemi di pagamento nazionale ed internazionali e per l' esecuzione degli ordini di acquisto e vendita titoli. La Cassa Centrale è aderente diretto ai sistemi di regolamento lordo e regolamento titoli della Banca d' Italia Express II e al sistema della Monte Titoli SpA.

Sezione 15 - Altre attività - voce 150

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141

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

PASSIVO

Sezione 1 - Debiti verso banche - voce 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

1. Debiti verso banche centrali 755.648 490.148

2. Debiti verso banche 503.798 425.413

2.1 Conti correnti e depositi liberi 285.197 109.494

2.2 Depositi vincolati 185.547 284.013

2.3 Finanziamenti 28.799 28.891 2.3.1 Pronti contro termine passivi - - 2.3.2 Altri 28.799 28.891

2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

2.5 Altri debiti 4.255 3.015

Totale 1.259.446 915.561

Fair value 1.259.446 915.561

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2012 31.12.2011

La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA offre alle Casse Raiffeisen associate una vasta serie di prodotti e servizi dei mercati monetario e dei capitali. Durante l'esercizio 2012 la Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige ha utilizzato le possibilità di rifinanziamento offerte dalla BCE.

Parte B - Informazioni sullo stato patrimonialePassivo

Sezione 1 - Debiti verso banche - voce 10

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142

Sezione 2 - Debiti verso clientela - Voce 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

1. Conti correnti e depositi liberi 417.681 279.886

2. Depositi vincolati 39.275 33.010

3. Finanziamenti 89.066 173.062 3.1 Pronti contro termine passivi - - 3.2 Altri 89.066 173.062

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

5. Altri debiti 49.049 54.009

Totale 595.071 539.967

Fair value 595.071 539.967

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2012 31.12.2011

Sezione 2 - Debiti verso clientela - voce 20

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143

Sezi

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3 - T

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in c

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3.1

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1

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-

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-

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-

-

1.2

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-

410.

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-

2. A

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2.1

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2.20

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144

4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica

L1 L2 L3 L1 L2 L3

A. Passività per cassa

1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -

3. Titoli di debito - - - - - - - - -

3.1 Obbligazioni - - - - - - - - - -

3.1.1 Strutturate - - - - - - - - - -

3.1.2 Altre obbligazioni - - - - - - - - - -

3.2 Altri titoli - - - - - - - - - -

3.2.1 Strutturati - - - - - - - - - -

3.2.2 Altri - - - - - - - - - -

Totale A - - - - - - - - - -

B. Strumenti derivati

1. Derivati finanziari - - 9.688 - 9.689 - - 8.739 - 8.739

1.1 Di negoziazione - - 9.582 - 9.583 - - 8.644 - 8.644

1.2 Connessi con la fair value option - - 106 - 106 - - 95 - 95

1.3 Altri - - - - - - - - - -

2. Derivati creditizi - - - - - - - - - -

2.1 Di negoziazione - - - - - - - - - -

2.2 Connessi con la fair value option - - - - - - - - - -

2.3 Altri - - - - - - - - - -

Totale B - - 9.688 - 9.689 - - 8.739 - 8.739

Totale (A+B) - - 9.688 - 9.689 - - 8.739 - 8.739

LegendaFV = fair valueFV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditiziodell'emittente rispetto alla data di emissioneVN = valore nominale o nozionale

Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - Voce 40

Tipologia operazioni/Valori VN

31.12.2012

FV

FV * VN FV *

31.12.2011

FV

Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione - voce 40

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145

4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi "scoperti tecnici") di negoziazione variazioni annue:

A. Esistenze iniziali 8.739 - - 8.739

B. Aumenti 7.726 - - 7.726

B1. Emissioni - - - - B2. Vendite - - - - B3. Variazioni positive di fair value 7.726 - - 7.726 B4. Altre variazioni - - - -

C. Diminuzioni 6.777 - - 6.777

C1. Acquisti - - - - C2. Rimborsi - - - - C3. Variazioni negative di fair value 6.777 - - 6.777 C4. Altre variazioni - - - -

D. Rimanenze finali 9.688 - - 9.688

Totale Debiti verso banche

Debiti verso clientela

Titoli in circolazione

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146

Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - voce 50

5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica

L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Debiti verso banche - - - - - - - - - - 1.1 Strutturati - - - - - - - - - - 1.2 Altri - - - - - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - - 2.1 Strutturati - - - - - - - - - - 2.2 Altri - - - - - - - - - -

3. Titoli di debito 87.981 - 88.521 - 88.521 98.780 - 100.330 - 100.330 3.1 Strutturati - - - - - - - - - - 3.2 Altri 87.981 - 88.521 - 88.521 98.780 - 100.330 - 100.330

Totale 87.981 - 88.521 - 88.521 98.780 - 100.330 - 100.330

LegendaFV = fair valueFV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditiziodell'emittente rispetto alla data di emissioneVN = valore nominale

5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue

A. Esistenze iniziali - - 100.330 100.330

B. Aumenti - - 1.586 1.586

B1. Emissioni - - - -

B2. Vendite - - 1.382 1.382

B3. Variazioni positive di fair value - - 49 49

B4. Altre variazioni - - 155 155

C. Diminuzioni - - 13.395 13.395

C1. Acquisti - - 11.555 11.555

C2. Rimborsi - - 470 470

C3. Variazioni negative di fair value - - 1.050 1.050

C4. Altre variazioni - - 320 320

D. Rimanenze finali - - 88.521 88.521

31.12.2012

VN VN FV * Tipologia operazione / Valori

Debiti verso banche

Titoli in circolazione TotaleDebiti verso

clientela

FV

FV *

31.12.2011

FV

Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value - voce 50

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147

Sezi

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148

6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

rischio di tasso

rischio di cambio

rischio di credito

rischio di prezzo più rischi

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - - -

2. Crediti 2.431 - - - - - - -

3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - - - -

4. Portafoglio - - - - - - - -

Totale attività 2.431 - - - - - - -

1. Passività finanziarie - - - - - - - -

2. Portafoglio - - - - - - - -

Totale passività - - - - - - - -

Operazioni/Tipo di copertura

Fair Value Flussi di cassa

Specifica Generica Specifica Generica

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149

Sezione 10 - Altre passività - Voce 100

10.1 Altre passività: composizione

31.12.2012 31.12.2011

a) somme a disposizione di terzi 93 111

b) debiti verso fornitori 1.601 1.529

c) servizio di compensazione con Banca d' Italia 13.856 10.710

d) partite in corso di lavorazione (conti transitori) 18.708 14.219

e) altre passività 9.511 7.731

TOTALE 43.769 34.300

Le partite in corso di lavorazione sono da ricondurre all' operatività nel settore incassi e pagamenti per conto terzi nonchè in titoli.Nelle altre passivitá sono ricompresi gli acconti relativi alle operazioni in leasing.

Sezione 10 - Altre passività - voce 100

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150

Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale-Voce 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

A. Esistenze iniziali 3.699 3.954

B. Aumenti 675 173

B.1 Accantonamento dell'esercizio - -

B.2 Altre variazioni 675 173

C. Diminuzioni 307 428

C.1 Liquidazioni effettuate 286 428

C.2 Altre variazioni 21 -

D. Rimanenze finali 4.067 3.699

31.12.2012 31.12.2011

A partire dal 01.01.2007 sono entrate in vigore con effetto anticipato le disposizioni della legge n. 255 del 05.12.2005 a seguito delle quali le quote di indennitá di fine rapporto dei dipendenti maturate dal 01.07.2007 vengono versate ad Fondo di previdenza complementare o al Fondo di Tesoreria dell' INPS. La valutazione del fondo TFR è stata effettuata da un attuario indipendente. Come tasso di riferimento è stato adottato, su suggerimento del Consiglio Nazionale degli Attuari, l'indice Corporate Bonds Index iBOXX A10+ al posto dell' indice iBOXX AA10+. Tale cambiamento ha comportato una diminuzione del debito verso dipendenti pari a € 282.

Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale - voce 110

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151

Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - voce 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

1 Fondi di quiescenza aziendali - -

2. Altri fondi per rischi ed oneri 1.216 986

2.1 controversie legali 821 814

2.2 oneri per il personale 172 172

2.3 altri 223 -

Totale 1.216 986

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

A. Esistenze iniziali - 986 986

B. Aumenti - 230 230

B.1 Accantonamento dell'esercizio - 230 230

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -

B.4 Altre variazioni - - -

C. Diminuzioni - - -

C.1 Utilizzo nell'esercizio - - -

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - -

C.3 Altre variazioni - - -

D. Rimanenze finali - 1.216 1.216

Voci/Valori

Fondi di quiescenza Altri fondi

31.12.2012 31.12.2011

Totale

La voce altri fondi per rischi ed oneri comprende i rischi derivanti dai crediti di firma nonchè altri rischi relativi all' attività creditizia. Nella voce oneri per il personale viene evidenziato il fondo relativo al premio di fedeltà che viene riconosciuto ai dipendenti che raggiungono i 25 anni di anzianità di servizio. Nella voce Altri Fondi - altri sono ricompresi i potenziali impegni verso il Fondo Nazionale di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

Sezione 12 - Fondi per rischi e oneri - voce 120

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152

Sezione 14 - Patrimonio dell'impresa - voci 130,150,160,170,180,190,200

14.1 Capitale e azioni proprie: composizione

1. Capitale 150.000 125.000

2. Sovrapprezzi di emissione - -

3. Riserve 38.188 45.655

4. (Azioni proprie) - -

5. Riserve da valutazione 32.168 16.525

6. Strumenti di capitale - -

7. Utile (Perdita) d'esercizio 17.198 6.283

Totale 237.554 193.463

Voci/Valori 31.12.2012 31.12.2011

Nell'esercizio 2012 è stato effettuato un aumento del capitale sociale pari a € 25.000.In concomitanza è stato effettuato un pagamento straordinario di utili ai soci pari a € 12.500, utilizzando le riserve di utili.

Sezione 14 - Patrimonio dell‘impresa - voci 130, 150, 160, 170, 180, 190, 200

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153

14.2 capitale - Numero Azioni: variazioni annue

A. Azioni esistenti all' inizio dell' esercizio 125.000 -

- interamente liberate 125.000 -

- non interamente liberate - -

A.1 Azioni proprie (-) - -

A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 125.000 -

B. Aumenti 25.000 -

B.1 Nuove emissioni 25.000 -

- a pagamento 25.000 -

- operazioni di aggregazione di imprese - -

- conversione di obbligazioni - -

- esercizio di warrant - -

- altre 25.000 -

- a titolo gratuito - -

- a favore dei dipendenti - -

- a favore degli amministratori - - - altre - -

B.2 Vendita di azioni proprie - -

B.3 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni - -

C.1 Annullamento - -

C2. Acquisto azioni proprie - -

C3 Operazioni di cessione di imprese - -

C4 Altre variazioni - -

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 150.000 -

D1 Azioni proprie (+) - -

D2. Azioni esistenti alla fine dell' esercizio 150.000 -

- interamente liberate 150.000 -

- non interamente liberate - -

Voci/Tipologie Azioni ordinarie Altre

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154

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

Riserve di utili: composizione

Possibilità Quota

Importo di utilizzo disponibile

a) Riserva legale 9.210 B 9.210

b) Riserva straordinaria 12.154 A-B-C 12.154

c) Riserva statutaria 2.547 A-B-C 2.547

d) Altre riserve 14.277 A-B 14.277

Totale 38.188 38.188

Legenda:A: per aumenti di capitaleB: per copertura di perditeC: per distribuzione ai soci

Voci/Componenti

Le riserve di utili della banca sono composte da accantonamenti di utili fatti negli esercizi precedenti, nonchè dalla riclassificazione del fondo rischi bancari generali, del fondo rischi su crediti e di altri fondi a seguito della prima applicazione dei principi contabili internazionali IAS.

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155

14.5 Riserve da valutazione: composizione

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita 19.669 4.621

2. Attività materiali - -

3. Attività immateriali - -

4. Copertura di investimenti esteri - -

5. Copertura dei flussi finanziari - -

6. Differenze di cambio - -

7. Attività non correnti in via di dismissione - -

8. Leggi speciali di rivalutazione 12.499 11.904

Totale 32.168 16.525

Voci/Componenti 31.12.2012 31.12.2011

La variazione positiva delle riserve da valutazione di attività finanziarie disponibili per la vendita è da ricondurre ai seguenti strumenti finanziari: Titoli di debito 11.358 €; Fondi di investimento 3.690 €.

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156

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Altre informazioni

1. Garanzie rilasciate e impegni

Operazioni 31.12.2012 31.12.2011

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria 35.420 30.337 a) Banche 21.155 17.960 b) Clientela 14.265 12.377 - -

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale 163.503 141.456 a) Banche 14.172 5.280 b) Clientela 149.331 136.176 - -

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 31.426 29.674 a) Banche 97 - i) a utilizzo certo 97 - ii) a utilizzo incerto - - b) Clientela 31.329 29.674 i) a utilizzo certo 2.970 112 ii) a utilizzo incerto 28.359 29.562

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -

5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi - -

6) Altri impegni - 486

Totale 230.349 201.953

2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni

Portafogli 31.12.2012 31.12.2011

1) Attività finanziarie detenute per la negoziazione 1.474 65.944

2) Attività finanziarie valutate al fair value - -

3) Attività finanziarie disponibili per la vendita 589.961 99.410

4) Attività finanziarie detenute fino alla scadenza 9.631 -

5) Crediti verso banche - -

6) Crediti verso clientela - -

7) Attività materiali - -

Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale

Altre informazioni

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4. Gestione e intermediazione per conto terzi

Tipologia servizi

1. Esecuzioni di ordini per conto della clientela 2.368.901

a) Acquisti 1.550.507

1. regolati 1.546.874 2. non regolati 3.633

b) Vendite 818.394

1. regolate 809.591 2. non regolate 8.803

2. Gestioni di portafogli 121.450

a) individuali 121.450 b) collettive -

3. Custodia e amministrazione di titoli 6.424.818

a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -

1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio - 2. altri titoli -

b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni portafogli): altri 5.665.956 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio 506.528 2. altri titoli 5.159.428

c) titoli di terzi depositati presso terzi 5.497.133

d) titoli di proprietà depositati presso terzi 758.862

4. Altre operazioni -

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PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1 - Gli interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione 2.514 - 493 3.007 3.186

2 Attività finanziarie disponibili per la vendita 21.845 - - 21.845 2.500

3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza 296 - - 296 -

4 Crediti verso banche 835 6.269 - 7.104 6.817

5 Crediti verso clientela - 37.936 - 37.936 37.736

6 Attività finanziarie valutate al fair value - - - - -

7 Derivati di copertura - - - - -

8 Altre attività - - 20 20 53

Totale 25.490 44.205 513 70.208 50.292

Altre operazioni

Totale 31.12.2012

Totale 31.12.2011

Titoli di debito FinanziamentiVoci/Forme tecniche

Parte C - Informazioni sul conto economicoSezioni 1 - Gli interessi - voce 10 e 20

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159

1.3 Interessi attivi e altri ricavi: altre informazioni

1.3.1 Interessi su attività finanziarie in valuta

Interessi su attività finanziarie in valuta 649 774

1.3.2 Interessi su operazioni di leasing

Voci/Forme tecniche 31.12.2012 31.12.2011

Gli utili finanziari differiti sui contratti di leasing finanziario esistenti al 31.12.2012 ammontano a 50 €.I canoni potenziali di locazione finanziaria rilevati come proventi nell' esercizio, per i contratti in essere al 31.12.2012 ammontano a -240 €.

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160

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

1. Debiti verso banche centrali 6.619 - - 6.619 1.999

2. Debiti verso banche 4.004 - - 4.004 6.202

3. Debiti verso clientela 7.408 - - 7.408 7.813

4. Titoli in circolazione - 14.012 - 14.012 6.309

5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

6. Passività finanziarie valutate al fair value - 2.477 - 2.477 2.725

7. Altre passività e fondi - - - - -

8. Derivati di copertura - - - - -

Totale 18.031 16.489 - 34.520 25.048

Totale 31.12.2012

Totale 31.12.2011Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre

passività

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161

1.6 Interessi attivi e altri ricavi: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

Interessi su passività finanziarie in valuta 124 93

Voci/Forme tecniche 31.12.2012 31.12.2011

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162

Sezione 2 - Le commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

31.12.2012 31.12.2011

1.263 976

- -

2.755 2.992

123 119

36 141

- -

- - - -

540 492

- -

109 123

1.475 1.646

- - - - - -

472 471

400 402 - - 400 402

72 69

- -

3.636 3.529

- -

- -

- -

- -

755 712

7.794 7.077

Totale 16.203 15.286

8. attività di consulenza

9. distribuzione di servizi di terzi

8.1. in materia di investimenti8.2. in materia di struttura finanziaria

3.1. individuali3.2. collettive

4. custodia e amministrazione di titoli

5. banca depositaria

6. collocamento di titoli

7. attività di ricezione e trasmissone di ordini

3. gestioni di portafogli

a) garanzie rilasciate

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:

1. negoziazione di strumenti finanziari

2. negoziazione di valute

d) servizi di incasso e pagamento

9.1. gestioni patrimoniali9.1.1. individuali9.1.2. collettive

9.2. prodotti assicurativi

9.3. altri prodotti

e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione

f) servizi per operazioni di factoring

g) esercizio di esattorie e ricevitorie

j) altri servizi

i) tenuta e gestione dei conti correnti

h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio

Sezione 2 - Le commissioni - voce 40 e 50

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163

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

31.12.2012 31.12.2011

581 594

- -

109 123

472 471

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

- -

1. gestioni di portafogli

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

a) presso propri sportelli:

1. gestioni di portafogli

2. collocamento di titoli

1. gestioni di portafogli

2. collocamento di titoli

3. servizi e prodotti di terzi

c) altri canali distributivi:

Canali/Valori

3. servizi e prodotti di terzi

b) offerta fuori sede:

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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164

2.3 Commissioni passive: composizione

1.537 605

- -

2.961 2.753

630 734

- -

- -

- -

- -

501 566

1.830 1.453

- -

2.369 2.321

782 855

Totale 7.649 6.534

31.12.2012Servizi/Valori 31.12.2011

3. gestioni di portafogli:

3.1 proprie

1. negoziazione di strumenti finanziari

2. negoziazione di valute

d) servizi di incasso e pagamento

e) altri servizi

6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi

a) garanzie ricevute

3.2 delegate da terzi

4. custodia e amministrazione di titoli

5. collocamento di strumenti finanziari

b) derivati su crediti

c) servizi di gestione e intermediazione:

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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165

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - Voce 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

divi

dend

i

prov

enti

da q

uote

di

O.I.

C.R

.

divi

dend

i

prov

enti

da q

uote

di

O.I.

C.R

.

A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 40 - 40 -

B. Attività finanziarie disponibili per la vendita 96 - 179 3.001

C. Attività finanziarie valutate al fair value - - - -

D. Partecipazioni - - - -

Totale 136 - 219 3.001

Voci/Proventi

31.12.2012 31.12.2011

Si tratta di dividendi incassati da partecipazioni in diverse societá ( vedi tabella 4.1.1 dell' attivo )

Sezione 3 - Dividendi e proventi simili - voce 70

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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166

Sezione 4 - il risultato netto dell' attività di negoziazione - Voce 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

189 7.522 65 1.208 6.438

49 6.702 24 941 5.786

9 167 41 - 135

131 3 - 1 133

- - - - -

1.5 Altre - 650 - 266 384

- - - - -

- - - - -

2.2 Debiti - - - - -

2.3 Altre - - - - -

- - - - -

614 3.973 - 4.202 385

614 3.973 - 4.202 385

614 3.722 - 4.175 161

- - - - -

- Su valute e oro - - - - -

- Altri - 251 - 27 224

- - - - -

Totale 803 11.495 65 5.410 6.823

4.1 Derivati finanziari:

1.2 Titoli di capitale

Minusvalenze (C)

Perdite da negoziazione (D)

Risultato netto [(A+B) - (C+D)]

1.1 Titoli di debito

Plusvalenze (A)

Utili da negoziazione (B)

1. Attività finanziarie di negoziazione

Operazioni / Componenti reddituali

1.3 Quote di O.I.C.R.

4. Strumenti derivati

4.2 Derivati su crediti

1.4 Finanziamenti

2. Passività finanziarie di negoziazione

2.1 Titoli di debito

3. Altre attività e passività finanziarie: differenze di cambio

- Su titoli di debito e tassi di interesse

- Su titoli di capitale e indici azionari

Sezioni 4 - Il risultato netto dell‘attività di negoziazione - voce 80

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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167

Sezione 5 - il risultato netto dell' attività di copertura - voce 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

Componenti reddituali/Valori 31.12.2012 31.12.2011

A. Proventi relativi a:

A.1 Derivati di copertura del fair value - -

A.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) 1.342 866

A.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - -

A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -

A.5 Attività e passività in valuta - -

1.342 866

B. Oneri relativi a:

B.1 Derivati di copertura del fair value 1.051 696

B.2 Attività finanziarie coperte (fair value ) - -

B.3 Passività finanziarie coperte (fair value ) - -

B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari - -

B.5 Attività e passività in valuta - -

1.051 696

C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) 291 170

Totale proventi dell'attività di copertura (A)

Totale oneri dell'attività di copertura (B)

Sezione 5 - Il risultato netto dell‘attività di copertura - voce 90

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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168

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100

6.1 Utili (perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Util

i

Perd

ite

Ris

ulta

to

netto

Util

i

Perd

ite

Ris

ulta

to

netto

1. Crediti verso banche - 16 ( 16 ) - - -

2. Crediti verso clientela - - - - - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita 6.580 4.415 2.165 1.259 342 917

3.1 Titoli di debito 6.559 4.415 2.144 1.210 342 868

3.2 Titoli di capitale 21 - 21 49 - 49

3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -

3.4 Finanziamenti - - - - - -

4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza - - - - - -

6.580 4.431 2.149 1.259 342 917

1. Debiti verso banche - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - -

3. Titoli in circolazione 7 14 ( 7 ) 2 7 ( 5 )

7 14 ( 7 ) 2 7 ( 5 )Totale passività

31.12.201131.12.2012

Attività finanziarie

Totale attività

Passività finanziarie

Voci/Componenti reddituali

Sezione 6 - Utili (Perdite) da cessione/riacquisto - voce 100

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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169

7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value: composizione

1. - - - - -

1.1 Titoli di debito - - - - -

1.2 Titoli di capitale - - - - -

1.3 Quote di O.I.C.R. - - - - -

1.4 Finanziamenti - - - - -

2. 1.050 50 49 6 1.045

2.1 Titoli in circolazione 1.050 50 49 6 1.045

2.2 Debiti verso banche - - - - -

2.3 Debiti verso clientela - - - - -

3.- - - - -

- - 121 - (121)

Totale 1.050 50 170 6 924

Passività finanziarie

Attività e passività finanziarie in valuta: differenze di cambio

Sezione 7 - Il risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair value - Voce 110

Attività finanziarie

Perdite da realizzo (D)

Risultato netto [(A+B) - (C+D)]

Plusvalenze (A)

Utili da realizzo (B)

Minusvalenze (C)Operazioni / Componenti reddituali

Derivati creditizi e finanziari

Sezione 7 - Il risultato netto delle attività/passivià finanziarie valutate al fair value - voce 110

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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170

Sezi

one

8 - L

e re

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di v

alor

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dete

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130

8.1

Retti

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A. C

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-

-

-

-

-

-

-

-

B. C

redi

ti ve

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clie

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1

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10.

277

162

1

86

2

.247

-

-

9

.479

3.4

69

acqu

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ti -

Fina

nzia

men

ti-

-

-

-

-

-

-

-

-

- Ti

toli

di d

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-

-

-

-

-

-

-

-

-

altri

- Fi

nanz

iam

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1.47

3

10.2

77

16

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186

2.

247

-

-

9.

479

3.46

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-

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-

-

-

-

-

C. T

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-

9.47

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3.

469

Lege

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31.

12.2

012

(3) =

(1)-

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Tota

le

31.

12.2

011

(3) =

(1)-

(2)

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Altre

Cancellazioni

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30

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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171

Sezione 9 - Le spese amministrative - Voce 150

9.1 Spese per il personale: composizione

11.801 10.875

a) salari e stipendi 8.370 7.549

b) oneri sociali 2.170 2.017

c) indennità di fine rapporto 640 628

d) spese previdenziali - -

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale - -

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e simili: - - - a contribuzione definita - -

- a benefici definiti - -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 439 158

- a contribuzione definita 439 158

- a benefici definiti - - h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - -

i) altri benefici a favore dei dipendenti 182 227

13 26

400 401

- -

- -

- -

Totale 12.214 11.302

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società

31.12.2012

5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende

31.12.2011Tipologia di spese/Valori

4) Personale collocato a riposo

1) Personale dipendente

2) Altro personale in attività

3) Amministratori e sindaci

Sezione 9 - Le spese amministrative - voce 150

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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172

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

Personale dipendente:

a) dirigenti 4

b) totale quadri direttivi 40

- di cui: di 3° e 4° livello 14

c) restante personale dipendente 91

Altro personale -

I dipendenti part- time sono stati convenzionalmente considerati al 50%

9.5 Altre spese amministrative: composizioneTipologia di spese/Valori

31.12.2012 31.12.2011

-imposte indirette e tasse 930 2.980

-compensi a liberi professionisti - 5

-assicurazioni 130 110

-affitto di macchine e impianti 12 10

-costi di manutenzione di immobili propri 185 160

-contratti di manutenzione immobili, impianti e macchine 52 64 -spese postali 60 64

-spese telefoniche e telex 40 40

-spese EDP, SWIFT e REUTERS 3.456 3.571

-spese per l'energia elettrica e di pulizia 243 252

-materiale d'ufficio e stampati 65 53

-spese di viaggio, pubblicità e rappresentanza 351 331

-contributi ed elargizioni 566 439

-spese diverse per il servizio di tesoreria 73 72

-spese per libri,riviste ed informazioni 11 12

-spese per pubblicazioni e traduzioni 17 9

-spese legali, giudiziarie e processuali 560 387

-spese amministrazione Fondo Pensione Raiffeisen 909 808

-spese per la revisione del bilancio 89 86

-altre spese amministrative 560 551

Totale 8.307 10.004

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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173

Informazioni di dettaglio sulla Tabella 9.5: Altre spese amministrative

Incarichi a Società di Revisione

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Importo onorario

Revisione legale dei conti PWC SpA 89

Servizi di attestazione PWC SpA 27

Servizi di consulenza fiscale TLS 42

Gli importi sono comprensivi di IVA e, dove previsti, dei contributi CONSOB

La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige, in ottemperanza alla delibera dell' assemblea generale del 28.04.2009, ha dato incarico alla società di revisione Pricewaterhouse Coopers di svolgere la revisione del bilancio annuale ed il controllocontabile previsto dalla normativa vigente. Nell' esercizio 2011 sono state espletate le seguenti attivià da parte della societàdi revisione PWC SpA e da altre entità appartenenti alla rete della societá di revisione le seguenti attività:

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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174

Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

1) Accantonamenti per rischi su crediti di firma e altri rischi futuri 214 23

a) crediti di firma e altri rischi 214 -

a) controversie legali - 23

2) Riprese di accantonamenti di anni precedenti - -

Totale 214 23

31.12.2012 31.12.2011

Il Fondo di garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo ha comunicato agli aderenti durante il 2012 gli impegni necessari al risanamento delle Banche di Credito Cooperativo in situazione di dissesto finanziario. Di conseguenza si è provveduto ad accantonare l'importo di competenza pari a 207 € al fondo per rischi futuri.

Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - voce 160

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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175

su attività materiali - Voce 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

A. Attività materiali

A.1 Di proprietà 883 - - 883

- Ad uso funzionale 883 - - 883

- Per investimento - - - -

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -

- Ad uso funzionale - - - - - Per investimento - - - -

Totale 883 - - 883

Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette

Risultato netto (a + b - c)

Ammortamento (a)

Rettifiche di valore per deterioramento

(b)

Riprese di valore (c)Attività/Componente reddituale

Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - voce 160 Sezione 11 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - voce 170

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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176

su attività materiali - Voce 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Ammortamento (a)

Rettifiche di valore per

deterioramento (b)

Riprese di valore(c)

Risultato netto (a + b - c)

A. Attività immateriali

A.1 Di proprietà 250 - - 250

- Generate internamente dall'azienda - - - -

- Altre 250 - - 250

A.2 Acquisite in leasing finanziario - - - -

Totale 250 - - 250

Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette

Attività/Componente reddituale

Sezione 12 - Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali - voce 180

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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177

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

sopravvenienze passive 62 602

altri oneri 270 335

Totale 332 937

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

rimborso imposte indirette 790 2.835

rimborsi spese 1.596 1.316

sopravvenienze attive 563 588

altri ricavi 943 817

Totale 3.892 5.556

Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione- - Voce 190

31.12.2012 31.12.2011

31.12.2012 31.12.2011

I ricavi straordinari dell' esercizio sono riconducibili per la maggior parte a recuperi di crediti verso banche cancellati in esercizi precedenti e all' utilizzo di accantonamenti a fondi costituiti sempre in esercizi precedenti.

Gli altri oneri riguardano gli interventi a favore del Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo.

Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione - voce 190

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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178

Sezione 14 - Utili (Perdite) delle Partecipazioni - Voce 210

14.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione

31.12.2012 31.12.2011

- 516

1. Rivalutazioni - -

2. Utili da cessione - -

3. Riprese di valore - 516

4. Altri proventi - -

461 50

1. Svalutazioni 461 50

2. Rettifiche di valore da deterioramento - -

3. Perdite da cessione - -

4. Altre variazioni negative - -

Risultato netto (461) 466

Componente reddituale/ Valori

A. Proventi

B. Oneri

Sezione 14 - Utili (Perdite) delle Partecipazioni - voce 210

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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179

Sezione 14 - Utili (Perdite) delle Partecipazioni - voce 210Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - Voce 240

17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione

A. Immobili - - - Utili da cessione - -

- Perdite da cessione - -

B. Altre attività 4 2 - Utili da cessione 4 2

- Perdite da cessione - -

Risultato netto 4 2

31.12.201131.12.2012Componente reddituale/Valori

Sezione 17 - Utili (Perdite) da cessione di investimenti - voce 240

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell' esercizio dell' operatività corrente - Voce 260

18.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

1. Imposte correnti (-) ( 11.132 ) ( 3.577 )

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 434 -

3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) 1.090 ( 231 )

5. Variazione delle imposte differite (+/-) 492 59

6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5) ( 9.116 ) ( 3.749 )

IRES

IncidenzaUtile lordo Imposta sull' utile

Imposta teorica 26.314 7.236 27,50%

Imposta effettiva 32.825 9.027 34,30%

Variazioni oggetto di riconciliazione 6.511 1.790

Imponibile % Imposta

Interessi passivi non deducibili 1.381 27,50% 380IMU e altre imposte indeducibili 52 27,50% 14

Spese ed oneri non deducibili 141 27,50% 39

Svalutazioni di partecipazioni non deducibili 461 27,50% 127

Rettifiche di valore su crediti non deducibili 3.899 27,50% 1.072

Accantonamenti non deducibili 230 27,50% 63

Utili da partecipazioni ( quota del 95% esclusa ) ( 20 ) 27,50% (5)

Dividendi da partecipazioni ( quota del 95% esclusa ) ( 91 ) 27,50% (25)

Detrazione IRAP 10% DM n. 185/08 art.6 ( 111 ) 27,50% (31)

Detrazione IRAP costi del personale DM n. 2011/11 art.2 ( 216 ) 27,50% (59)

Altre variazioni 786 27,50% 218

Variazioni oggetto di riconciliazione 6.511 1.790

31.12.2012 31.12.2011Componente/Valori

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Sezione 18 - Le imposte sul reddito dell‘esercizio dell‘operatività corrente - voce 260

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IRAP

IncidenzaUtile lordo Imposta sull' utile

Imposta teorica 26.314 1.224 4,65%

Imposta effettiva 45.820 2.131 8,10%

Variazioni oggetto di riconciliazione 19.506 908

Imponibile % Imposta

Dividendi 50% 68 4,65% 3

Ammortamenti 10% 112 4,65% 5

Altre spese Amministrative 10% 830 4,65% 39

Interessi passivi indeducibili 1.381 4,65% 64

Spese per il personale 12.215 4,65% 568

Rettifiche di valore su crediti 9.479 4,65% 441

Accantonamenti netti ai fondi rischi 214 4,65% 10

Altre variazioni in diminuzione ( 4.793 ) 4,65% (223)

Variazioni oggetto di riconciliazione 19.506 908

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige SpA ha inoltrato le istanze di rimborso dell'IRAP relativa ai costi per il personale riguardante gli anni 2007-2011 ed il relativo credito d'imposta pari a 434 € è stato evidenziato in bilancio alla voce 130A dell'attivo. La Cassa Centrale Raiffeisen dell'Alto Adige ha chiesto ai sensi dell'art. 2 della Legge n. 44/2012 assieme alla Cassa Centrale Banca Credito Cooperativo del Nord Est alla Casse Rurali Raiffeisen Finanziaria SpA l'esercizio dell'opzione per l'applicabilità del regime della trasparenza fiscale ai sensi dell art. 115 del TUIR. L'opzione è stata esercitata dalla CRR-FIN SpA per gli anni dal 2011 al 2013. Di conseguenza il risultato d'esercizio e i relativi crediti d'imposta sono stati trasferiti pro quota ai soci. Per l'esercizio 2012 ciò ha comportato la ripresa di una perdita fiscale pari a € 581 nel calcolo delle imposte sul reddito della banca.

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SEZIONE 21 - UTILE PER AZIONE

21.1 Altre informazioni

Il numero di azioni per il 2012 risulta essere di 150.000.000. Il numero medio di azioni in circolazione nel 2012 risulta essere pari a 129.166.167. L' utile per azione è pertanto 5,02 eurocent per il 2011 e 13,31 eurocent per l' anno 2012.

Sezione 21 - Utile per azione

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PARTE D: REDDITIVITÀ COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÁ COMPLESSIVA

Importo Lordo Imposta sul reddito Importo Netto

10. Utile (Perdita) d'esercizio 26.314 9.116 17.198

Altre componenti reddituali

20. Attività finanziarie disponibili per la vendita: 22.178 7.130 15.048

a) variazioni di fair value 20.013 6.434 13.579 b) rigiro a conto economico 2.165 696 1.469 - rettifiche da deterioramento - - - - utili/perdite da realizzo 2.165 696 1.469 c) altre variazioni - - -

30. Attività materiali - - -

40. Attività immateriali - - -

50. Copertura di investimenti esteri: - - -

a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -

60. Copertura dei flussi finanziari: - - -

a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -

70. Differenze di cambio: - - -

a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -

80. Attività non correnti in via di dismissione: - - -

a) variazioni di fair value - - - b) rigiro a conto economico - - - c) altre variazioni - - -

90. Utili ( perdite ) attuariali su piani a benefici definiti (490) (106) (384)

100.Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: 993 11 979

a) variazioni di fair value 993 11 979 b) rigiro a conto economico - - - - rettifiche da deterioramento - - - - utili/perdite da realizzo - - - c) altre variazioni - - -

110. Altre componenti reddituali 22.681 7.035 15.643

130. Redditività complessiva (Voce 10+110) 48.996 16.151 32.841

Parte D - Redditività complessivaProspetto analitico della redditività complessiva

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Parte E - INFORMAZIONI SUI RISCHI E LE RELATIVE STRATEGIE DI COPERTURA Sezione 1: Rischio di credito Informazioni di tipo qualitativo 1. Aspetti generali Il rischio di credito è il rischio piu' significativo per la Cassa Centrale Raiffeisen dell’Alto Adige. Internamente tale rischio viene suddiviso come segue: - Rischio di credito sugli affidamenti a clienti, a banche e sugli strumenti finanziari - Rischio di concentrazione su affidamenti a clienti, a banche e sugli strumenti finanziari - Rischio da tecniche di mitigazione - Rischio da partecipazioni - Rischio da cartolarizzazioni Questa distinzione interna fra i vari tipi di rischi di credito si differenzia per motivi organizzativi e di software dalla definizione data dall’Organo di Vigilanza relativa alla determinazione dell' adeguatezza del capitale della banca. Rischio di credito Si tratta del rischio assunto dal prestatore di denaro, che il prenditore non riesca ad adempiere in tutto o in parte agli obblighi di restituzione e remunerazione del capitale, oppure adempia con ritardo rispetto alle scadenze contrattualmente stabilite. Le componenti principali del rischio di credito sono quindi il rischio di default, il rischio di mora ed il rischio di deterioramento della qualità del credito. Rischio di controparte È il rischio di incorrere in perdite derivanti da impreviste variazioni della qualità creditizia della controparte in relazione ad investimenti effettuati in strumenti finanziari. Rischio di concentrazione È il rischio di incorrere in perdite impreviste dovute alla concentrazione dei crediti erogati su singole controparti. Questo rischio viene considerato a livello di portafoglio crediti. Rischi di partecipazione Sono i rischi derivanti dal deterioramento della qualitá delle partecipazioni acquisite da controparti. Rischi di cartolarizzazione Sono i rischi di eventuali perdite derivanti da operazioni di cartolarizzazione, dovute a inesatte valutazioni e insufficiente controllo dei rischi. Rischio da tecniche di mitigazione È il rischio che le tecniche adottate per la mitigazione del rischio di credito risultino inefficaci o meno efficaci del previsto. 2. Politiche di gestione del rischio di credito 2.1 Aspetti organizzativi Struttura organizzativa per la gestione dei rischi di credito Il risk framework della Banca si basa sui seguenti comitati, organi e unita' organizzative: Consiglio d'Amministrazione; Direzione operativa; Comitato crediti ( rischio di credito sul portafoglio clienti, rischio di concentrazione e rischio residuo da tecniche di mitigazione); Comitato investimenti (rischio di credito verso banche controparti ed emittenti di strumenti finanziari e relativo rischio di concentrazione e rischi da tecniche di mitigazione); Comitato per gli interventi sulla liquidità (rischio di liquidità e provvedimenti relativi); Compliance e comitato rischi (relazione e pianificazione ICAAP, Compliance); Risk - Management; Reparti coinvolti, fino al singolo collaboratore;

Parte E - Informazioni sui rischi e le relative strategie di copertura

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Revisione interna. I rischi da partecipazione sono sotto il diretto controllo del Consiglio di Amministrazione. Regolamento interno Le categorie di rischio sopra descritte sono regolate tramite regolamenti interni. Tali regolamenti vengono costantemente aggiornati e comunque rivisti almeno una volta all'anno. 2.2 Gestione, valutazione e controllo Modelli di rischio a) Rischio di credito da crediti a clienti Il modello di rischio utilizzato dalla Banca rispetta i più importanti standard internazionali ed è stato implementato nell’esercizio 2006. Il sistema dispone di una banca dati aggiornata continuamente. Il modello presenta 11 classi di rating (7 di grado buono e 3 ad alto rischio e 1 per i crediti in sofferenza). La quantificazione del rischio di credito viene effettuata sulla base dei consueti parametri di rischio internazionali che sono: probabilita' di default (PD), utilizzi al default (EAD) e perdita in caso di default (LGD). La banca dispone di un sistema di monitoraggio per il controllo tempestivo delle posizioni di credito. b) Rischio di credito da crediti verso banche, controparti ed emittenti di strumenti finanziari Le linee di credito concesse alle banche sono basate su rating interni ed esterni (per le banche che non dispongono di rating e per le Casse Raiffeisen viene utilizzato un modello di rating interno). Per valutare il grado di utilizzo delle linee concesse vengono considerati gli utilizzi ponderati. Il modello si basa su importi sostitutivi ed aggiuntivi (Replacement- e Add-On), che rispecchiano il rischio di ogni transazione. c) Partecipazioni Le partecipazioni sono gestite nella piattaforma “Master Finance”. Il rischio insito nelle partecipazioni non è valutato tramite un modello. Ci sono comunque una serie di indicatori utilizzati per valutare la qualità delle partecipazioni assunte. Nell’esercizio 2012 è stato definito un regolamento interno per le partecipazioni e sono stati stabiliti dei limiti per l’assunzione di partecipazioni in società non finanziarie. Le partecipazioni in societá non finanziarie sono di rilevanza minima. d) Cartolarizzazioni La Banca non ha operazioni di cartolarizzazione in essere e quindi il rischio relativo è attualmente inesistente e) Rischio da tecniche di mitigazione Tale rischio viene monitorato trimestralmente tramite una serie di indicatori. Processi e competenze I processi nel settore crediti sono ben definiti e le competenze sono chiaramente fissate dai regolamenti interni. Gestione, valutazione e controllo a) Rischio di credito da crediti a clienti Rating L' assegnazione dei rating al 31.12.2012 riguardava il 99% dei crediti. Esistono scadenze temporali ben definite per la revisione periodica delle singole posizioni creditizie. Comitato crediti Il comitato crediti si riunisce almeno una volta al mese. Esamina le posizioni incagliate, le posizioni sotto osservazione (Watchlist), le posizioni con sconfini superiori a 90 giorni, altri sconfini, gli sconfini di gruppo superiori a 2 mln. di euro, propone al Consiglio d’Amministrazione le posizioni da classificare a sofferenza, analizza le variazioni negative di oltre 2 classi di rating e variazioni negative di posizioni superiori ad 1 mln. di euro e analizza i quesiti e rilievi posti dalla revisione interna. Nel comitato crediti vengono inoltre esaminate anche le richieste di fido su cui vi sono divergenze d'opinione tra il settore commerciale ed il settore analisi dei fidi.

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Prescrizioni e controlli di rischio a livello di portafoglio clienti. Esiste una estesa gamma di prescrizioni di rischio a livello di portafoglio globale e parziale che viene controllata mensilmente dal risk management. Le prescrizioni si riferiscono tra l’altro a: - quota di crediti in sofferenza - quota di crediti incagliati - durata media dei crediti incagliati - quota di crediti di minore qualita' - suddivisione degli affidati secondo la loro qualita' - controllo su variazioni negative di rating - frequenza delle revisioni - rami economici - quota dei crediti a tasso fisso - quota delle 50 maggiori posizioni creditizie - limite interno sugli affidamenti rilevanti definiti grandi rischi - finanziamenti a medio-lungo termine - controllo della percentuale di posizioni analizzate con il nuovo modello di rischio - altri controlli svolti a seconda delle necessita'. Predisposizione di relazioni Per tutti le prescrizioni interne, esterne e per vari parametri di osservazione esistono apposite relazioni che segnalano il mantenimento o il superamento dei limiti prescritti. La presentazione delle relazioni al Consiglio d'Amministrazione avviene trimestralmente. La presentazione di relazioni alla direzione operativa ed agli altri organi decisionali avviene ad intervalli mensili o trimestrali. 2.3 Tecniche per la mitigazione dei rischi di credito Garanzie La decisione di concedere un credito avviene in base alla capacita' di rimborso e non solo sulla base delle garanzie disponibili. A prescindere da cio' viene data comunque grande importanza alla richiesta di garanzie. L'andamento dei maggiori crediti concessi in bianco (definiti come importo del credito detratto il valore delle garanzie) viene sorvegliato attentamente. La valutazione delle garanzie avviene in maniera prudenziale e viene tenuto conto di fideiussioni multiple. Mutui ipotecari a privati vengono concessi solo fino all'80% del valore dell'immobile. Nella concessione di crediti vengono definite anche ulteriori prescrizioni (Financial Covenants). Diversificazione Il rischio di concentrazione (per importo, per ramo e settore di attività economica, per classe di rating, per classi di prenditori dei fondi e altro) viene continuamente sorvegliato e tenuto sotto controllo tramite operazioni di diversificazione (per esempio tramite operazioni in pool). Indicatori di rischio Relativamente a tutti i rischi fin qui elencati, ci si avvale di indicatori la cui consistenza ed evoluzione vengono costantemente monitorate. 2.4 Attività finanziarie deteriorate Le attività finanziarie deteriorate vengono mantenute sotto controllo utilizzando diversi strumenti: Crediti verso clienti Il comitato crediti esamina mensilmente i crediti incagliati, le posizioni sotto osservazione (watchlist), le posizioni sconfinate da oltre 90 giorni e altre posizioni sconfinate e con rate arretrate e decide sui provvedimenti da intraprendere. Le posizioni dubbie vengono tenute sotto costante sorveglianza e tutti i provvedimenti vengono documentati per iscritto. Le attività finanziarie deteriorate vengono analizzate con maggiore frequenza ed attenzione rispetto ad altre posizioni creditorie dal settore controllo fidi. Crediti verso emittenti di strumenti finanziari Gli investimenti ad alto rischio (speculative grade) o di qualità dubbia sono possibili soltanto nel rispetto dei ristretti limiti previsti nel regolamento interno. I relativi rischi sono sorvegliati giornalmente dal Risk Management e dal dirigente dell'area finanza. Per queste posizioni viene definito un limite massimo di perdita.

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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A.1.3 Esposizioni per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze - - - -

b) Incagli - - - -

c) Esposizioni ristrutturate - - - -

d) Esposizioni scadute - - - -

e) Altre attività 777.697 - - 777.697

TOTALE A 777.697 - - 777.697

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate - - - -

b) Altre 46.543 - - 46.543

TOTALE B 46.543 - - 46.543

TOTALE A+B 824.240 - - 824.240

Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio Esposizione netta

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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190

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

A. ESPOSIZIONI PER CASSA

a) Sofferenze 28.827 3.375 - 25.452

b) Incagli 38.786 7.376 - 31.410

c) Esposizioni ristrutturate 4.530 1.812 - 2.718

d) Esposizioni scadute 2.976 8 - 2.968

e) Altre attività 1.203.018 - 3.546 1.199.472

TOTALE A 1.278.137 12.571 3.546 1.262.020

B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO

a) Deteriorate 2.735 - - 2.735

b) Altre 196.422 - - 196.422

TOTALE B 199.157 - - 199.157

Tipologie esposizioni/valori Esposizione Lorda

Rettifiche di valore specifiche

Rettifiche di valore di

portafoglio Esposizione Netta

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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191

A.1.7 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde.

A. Esposizione lorda iniziale 30.230 28.112 1.937 1.980 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

B. Variazioni in aumento 11.967 32.193 4.537 3.748 B.1 ingressi da crediti in bonis 5.647 23.374 - 1.468

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 2.301 1.918 4.530 1.828

B.3 altre variazioni in aumento 4.019 6.901 7 452 C. Variazioni in diminuzione 13.370 21.519 1.944 2.752

C.1 uscite verso esposizioni creditizie in bonis - 1.590 - 2.233

C.2 cancellazioni 5.662 - - -

C.3 incassi 7.708 7.374 31 45

C.4 realizzi per cessioni - - - -

C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 8.618 1.913 47 C.6 altre variazioni in diminuzione - 3.937 - 427

D. Esposizione lorda finale 28.827 38.786 4.530 2.976 - di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

Esposizioni scadute Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni

ristrutturate

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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192

A.1.8 Esposizioni per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

A. Rettifiche complessive iniziali 8.120 2.215 5 6

- di cui: esposizioni cedute non cancellate - - - -

B. Variazioni in aumento 2.782 7.355 1.812 10

B.1 rettifiche di valore 2.778 3.677 1.812 -

B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 4 5 - 6

B.3 altre variazioni in aumento - 3.673 - 4

C. Variazioni in diminuzione 7.527 2.195 5 7

C.1 riprese di valore da valutazione 2.367 24 - 6

C.2 riprese di valore da incasso 10 2.162 - 1

C.3 cancellazioni 5.150 - - -

C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate - 9 5 -

C.5 altre variazioni in diminuzione - - - -

D. Rettifiche complessive finali 3.375 7.375 1.812 9

- di cui: esposizioni cedute non cancellate

- - - -

Esposizioni scadute Causali/Categorie Sofferenze Incagli Esposizioni

ristrutturate

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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193

A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni

La struttura produttiva nella Provincia Autonoma di Bolzano è caratterizzata da una serie di piccole e medie imprese che si finanziano prevalentemente attraverso il sistema bancario locale oltrechè con mezzi propri.Attualmente sono poche le imprese che dispongono di un rating esterno.

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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194

A.3

Dis

trib

uzio

ne d

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ioni

gar

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i gar

anzi

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A.3

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1. E

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-

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-

-

-

20.

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-

-

8.0

08

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1

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antit

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38

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-

-

-

2

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0

-

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-

8

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4

- di c

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-

-

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-

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-

-

-

-

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-

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-

-

-

-

-

-

57.

512

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-

-

-

-

-

-

-

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-

-

-

2. E

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g

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-

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2

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-

-

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-

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-

-

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-

-

-

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-

-

-

-

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2

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alm

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-

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-

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-

-

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-

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-

-

-

-

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Valore esposizione netta

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Altri enti pubblici

Banche

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Altri soggetti

Banche

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Governi e banche centrali

Governi e banche centrali

Tota

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CLN

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Gar

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ali

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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195

A.3

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ni c

redi

tizie

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so c

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ela

gara

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1. E

spos

izio

ni c

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tizie

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aran

tite

1.

001.

745

745.

410

196.

983

6

21

3.88

8

-

-

-

2

1.39

8

-

15.

885

7

3.67

9

479.

809

1.7

47.0

58

1

.1 to

talm

ente

gar

antit

e

85

5.69

7

68

4.79

4

19

6.98

3

6

174.

554

-

-

-

21.

051

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1

4.90

9

73.

265

46

7.64

9 1

.633

.211

- di c

ui d

eter

iora

te

62.

793

39.

340

8

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-

48.

457

-

-

-

1

.500

-

-

4

.364

67.

996

170.

221

1

.2 p

arzi

alm

ente

gar

antit

e

14

6.04

8

6

0.61

6

-

-

3

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4

-

-

-

3

47

-

9

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4

14

1

2.16

0

11

3.84

7

- di c

ui d

eter

iora

te

4

.681

1

4.32

2

-

-

1

78

-

-

-

-

-

-

-

249

1

4.74

9

2. E

spos

izio

ni c

redi

tizie

fuor

i bila

ncio

g

aran

tite:

4

8.05

8

4.3

48

-

410

6

.791

-

-

-

3.1

11

-

-

4.7

53

4

3.38

4

6

2.79

7

2

.1 to

talm

ente

gar

antit

e

3

7.83

0

4.3

48

-

410

6

.691

-

-

-

3.1

11

-

-

4.6

42

3

4.19

1

5

3.39

3

- di c

ui d

eter

iora

te

2

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-

-

-

2

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-

-

-

-

-

-

-

3

65

2

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zial

men

te g

aran

tite

10.

228

-

-

-

1

00

-

-

-

-

-

-

111

9

.193

9.4

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-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

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anzi

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rson

ali

Banche

Altri soggetti

Governi e banche centrali

Titoli

Valore esposizione netta

Immobili

Altre garanzie reali

Altri enti pubblici

Cre

diti

di fi

rma

Governi e banche centrali

Gar

anzi

e re

ali

Banche

CLN

Tota

le

Altri soggetti

Der

ivat

i su

cred

iti

Altr

i der

ivat

i

Altri enti pubblici

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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196

B. D

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one

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B.1

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A. E

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-

-

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-

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-

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-

1.

203

23

8

-

A.2

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-

-

-

-

-

-

779

75

2

-

-

-

-

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6.

623

-

474

1

-

A.3

Esp

osiz

ioni

rist

ruttu

rate

-

-

-

-

-

-

2.

718

1.81

2

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

A.4

Esp

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ioni

scad

ute

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

11.4

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32

-

16

-

-

A.5

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e es

posi

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i 45

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1

-

-

1.57

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-

4

56

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-

15

6

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-

31

1.08

2.87

5

-

3.

038

39

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-

29

2

Tot

ale

455.

351

-

-

1.

579

-

4

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564

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31

1.14

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8

41.3

07

23

9

29

2

B. E

spos

izio

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fuor

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"

B.1

Sof

fere

nze

-

-

-

-

-

-

-

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-

-

-

-

374

-

-

114

-

-

B.2

Inca

gli

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

-

2.16

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-

81

-

-

B

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ità d

eter

iora

te

-

-

-

-

-

-

-

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-

-

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-

-

-

-

-

-

B.4

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ioni

-

-

-

1.23

3

-

-

8.98

4

-

-

12

.198

-

-

169.

904

-

-

2.30

4

-

-

Tot

ale

-

-

-

1.23

3

4.43

6

-

8.

984

-

-

12.1

98

-

-

17

2.44

3

-

-

2.

499

-

-

Tot

ale

(A+B

) (20

11)

455.

351

-

-

2.

812

4.

436

4

69

.146

2.56

4

156

23.3

68

-

31

1.

321.

217

9.

793

3.

038

43

.806

239

292

Tot

ale

(A+B

) (20

10)

115.

185

-

-

2.

858

-

4

72.6

67

1.

911

15

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-

31

1.23

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6

8.27

7

2.90

8

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99

15

6

99

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ese

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Ret

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he

val.

di

porta

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Espo

s. N

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Ret

tific

he

val.

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ifich

e

Ret

tific

he

val.

spec

ifich

e

Espo

s. N

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Ret

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he

val.

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porta

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Espo

sizio

ni/C

ontro

parti

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finan

ziar

ie

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Ret

tific

he

val.

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he

val.

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Ret

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he

val.

di

porta

fogl

io

Espo

s. N

etta

Ret

tific

he

val.

spec

ifich

e

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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197

B.4 Grandi rischi

31.12.2012 31.12.2011

a) Ammontare nominale 1.776.353 908.089

b) Ammontare ponderato 634.349 519.832

c) Numero 33 26

B.4 Grandi rischi

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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198

Sezione 2: Rischi di mercato Definizione di rischio di mercato Il rischio di mercato è definito come il rischio di perdite causate da variazioni avverse dei seguenti fattori di rischio: - tassi d'interesse - cambi - prezzi delle azioni - prezzi dei metalli preziosi - prezzi delle materie prime - altri fattori di mercato quali indici di borsa, volatilità e liquidità Organizzazione La struttura organizzativa per la gestione del rischio di mercato comprende le seguenti unita' operative: Consiglio d'Amministrazione Direzione operativa Comitato per gli investimenti Comitato per la definizione dei prezzi Reparto finanza Risk management Revisione interna Informazioni generali sul rischio di mercato Il portafoglio di proprietà è composto in principalmente da obbligazioni e quote di fondi di investimento in euro. I titoli azionari rappresentano una quota trascurabile. Nella negoziazione di valute la Banca non ha assunto alcuna posizione speculativa. Le operazioni in strumenti derivati con le Casse Raiffeisen sono coperte praticamente al 100% con operazioni di segno opposto concluse con controparti esterne e quindi il corrispondente rischio di mercato è minimo. Gestione e misurazione del rischio di mercato Il rischio di mercato viene misurato dal Value-at-Risk. Il relativo modello di calcolo è parte della piattaforma finanziaria „Master Finance". Il VaR viene misurato con il metodo varianza-covarianza, mentre per le opzioni si utilizza il metodo Delta Plus. Per i dati basilari di volatilita' e correlazione vengono utilizzate le informazioni pubblicate dall'Istituto di ricerca Prometeia. Il rispetto del VaR viene controllato giornalmente dal risk management. Inoltre vengono regolarmente eseguiti test di stress. Il capitale di rischio annuo viene suddiviso in portafogli e i controlli di rischio giornalieri vengono effettuati separatamente per ogni singolo portafoglio . Pricing È stato definito un'apposito regolamento interno per la determinazione dei prezzi degli strumenti finanziari nel rispetto dei principi contabili internazionali IAS/IFRS. 2.1 Rischio di tasso di interesse e di prezzo nel portafoglio di negoziazione di vigilanza Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali Il rischio di tasso sul portafoglio di negoziazione ( potential loss risiko intervallo di confidenza 99% durata 1 giorno senza considerare gli effetti di correlazione) era di circa 3,4 euro. Aspetti generali del controllo e misurazione del rischio di tasso Vedasi le indicazioni nella parte superiore del testo.

Sezione 2 - Rischi di mercato

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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199

2.2 Rischio di tasso d’interesse nel portafoglio bancario Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali Il rischio di tasso d’interesse insito nel portafoglio bancario della Banca è estremamente ridotto e riconducibile principalmente a posizioni a tasso variabile (i crediti a tasso fisso ammontano a meno del 5% dell' intero portafoglio e le scadenze sono generalmente ridotte). Il rischio di tasso d’interesse insito nelle quote di fondi d'investimento Devif, classificate fra i titoli del portafoglio bancario, viene controllato entro un limite di VAR appositamente dedicato. Aspetti generali del controllo e misurazione del rischio di tasso Il controllo del rischio di tasso avviene a livello strategico attraverso un comitato crediti e a livello operativo attraverso il settore treasury. La misurazione di tale rischio viene effettuata attraverso uno strumento interno di best-practice (ZEB Control) e anche attraverso un modello semplificato, consigliato dall’ Organo di Vigilanza per il calcolo dell’ adeguatezza patrimoniale ICAAP. Contratti di copertura del rischio di tasso Nell’esercizio 2012 sono stati impiegati contratti di copertura dei rischi di tasso di interesse. 2.2. Rischio di prezzo nel portafoglio di negoziazione Informazioni di natura qualitativa Aspetti generali del controllo e misurazione Il rischio di prezzo nel portafoglio di negoziazione (potential loss rischio di prezzo durata 1 giorno, intervallo di confidenza 99% senza considerare gli effetti di correlazione) ammontava a fine esercizio a 14,2 €. La quantità di azioni e derivati, esclusi i fondi, in portafoglio era minima. I derivati di negoziazione stipulati su richiesta delle Casse Raiffeisen associate sono tutti controbilanciati singolarmente da contratti di segno opposto e quindi il relativo rischio di prezzo è minimo. A proposito si richiamano le indicazioni esposte nell’introduzione a questa sezione. Contratti di copertura del rischio di prezzo Non sono stati stipulati contratti a copertura del rischio di prezzo. 2.3. Rischio di cambio Informazioni di tipo qualitativo Aspetti generali, gestione e misurazione Il rischio di cambio e' molto contenuto. La Banca non ha una posizione propria speculativa in cambi. Le posizioni in cambi derivanti dall'attività propria e con le Casse Raiffeisen vengono pareggiate sistematicamente. Lo stesso avviene per le posizioni a termine.

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SEZIONE 2 - RISCHI DI MERCATO

2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO- PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

Informazioni di natura quantitativa

Valuta di denominazione EUR

Tipologia/Durata residua

a v

ista

fino

a 3

mes

i

da

oltre

3 m

esi f

ino

a 6

mes

i

da

oltre

6 m

esi f

ino

a 1

anno

da

oltre

1an

no fi

no

a 5

anni

da

oltre

5an

ni fi

no

a 10

ann

i

oltr

e 10

anni

dur

ata

inde

term

inat

a

1. Attività per cassa - - - - - - - -

1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri - - - - - - - - 1.2 Altre attività - - - - - - - -

2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -

2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 30.778 346.021 126.735 16.374 180.571 33.590 20.768 - 3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante 30.778 346.021 126.735 16.374 180.571 33.590 20.768 - - Opzioni - 13 12 98 2.273 2.724 928 - + posizioni lunghe - 7 6 49 1.137 1.361 464 - + posizioni corte - 6 6 49 1.136 1.363 464 - - Altri derivati 30.778 346.008 126.723 16.276 178.298 30.866 19.840 - + posizioni lunghe 14.675 180.632 67.074 8.142 98.363 15.433 9.920 - + posizioni corte 16.103 165.376 59.649 8.134 79.935 15.433 9.920 -

Sezione 2 - Rischi di mercato

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3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni per l' analisi di sensitività

Value-at-Risk VaR-importo in euro

Max (VaR) 896.879

Min (VaR) 12.013

Avg (VaR) 273.422

3.2 Distribuzione del VAR nell' anno 2012

Data VaR (99%/1 giorno) in Euro

1/2012 623.936

2/2012 499.508

3/2012 425.258

4/2012 162.198

5/2012 159.130

6/2012 324.690

7/2012 201.769

8/2012 123.688

9/2012 67.703

10/2012 35.627

11/2012 22.090

12/2012 12.013

- -

3.1 VAR di fine periodo, valori massimi, minimi e medi

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202

3.3. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio di negoziazione di vigilanza:

variazione % variazione %

Margine di interesse 619 1,74% (564) -1,58%

Utile d'esercizio 292 1,70% (253) -1,47%

Patrimonio 292 0,12% (253) -0,11%

Diminuzione di 100 punti baseAumento di 100 punti base

La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al 31.12.2012( scostamenti paralleli ).

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203

2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE - PORTAFOGLIO BANCARIO

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Informazioni di natura quantitativa

Valuta di denominazione EUR

Tipologia/Durata residua

a v

ista

fino

a 3

mes

i

da

oltre

3 m

esi

fino

a 6

mes

i

da

oltre

6 m

esi

fino

a 1

anno

da

oltre

1an

no

fino

a 5

anni

da

oltre

5an

ni fi

no

a 10

ann

i

oltr

e 10

anni

dur

ata

inde

term

inat

a

1. Attività per cassa 695.820 517.702 504.047 334.338 326.072 27.439 23.999 -

1.1 Titoli di debito 9.620 235.334 124.085 4.062 294.319 10.174 10.015 - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 9.620 235.334 124.085 4.062 294.319 10.174 10.015 -

1.2 Finanziamenti a banche 424.304 73.083 2.327 2.350 - - - -

1.3 Finanziamenti a clientela 261.896 209.285 377.635 327.926 31.753 17.265 13.984 - - c/c 153.330 20.625 3.854 1.716 3.035 9 - - - altri finanziamenti 108.566 188.660 373.781 326.210 28.718 17.256 13.984 - - con opzione di 16.301 79.098 264.552 320.179 8.716 11.020 6.613 - - altri 92.265 109.562 109.229 6.031 20.002 6.236 7.371 -

2. Passività per cassa 692.497 1.303.481 142.504 36.788 105.538 26.183 - -

2.1 Debiti verso clientela 308.427 178.622 2.041 4.069 41.390 26.183 - - - c/c 277.049 161.238 - 2.001 - - - - - altri debiti 31.378 17.384 2.041 2.068 41.390 26.183 - - - con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - - - altri 31.378 17.384 2.041 2.068 41.390 26.183 - - 2.2 Debiti verso banche 362.441 863.365 - 12.053 - - - - - c/c 97.626 - - - - - - - - altri debiti 264.815 863.365 - 12.053 - - - - 2.3 Titoli di debito 21.629 261.494 140.463 20.666 64.148 - - - - con opzione di - - - - - - - - - altri 21.629 261.494 140.463 20.666 64.148 - - - 2.4 Altre passività - - - - - - - - - con opzione di - - - - - - - - - altre - - - - - - - -

3. Derivati finanziari 14.502 67.457 39.083 990 90.471 10.659 10.942 -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - - - Opzioni - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - 3.2 Senza titolo sottostante 14.502 67.457 39.083 990 90.471 10.659 10.942 - - Opzioni - - - - - - - - + posizioni lunghe - - - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - - - Altri derivati 14.502 67.457 39.083 990 90.471 10.659 10.942 - + posizioni lunghe 14.502 9.318 11.207 - 82.026 - - - + posizioni corte - 58.139 27.876 990 8.445 10.659 10.942 -

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2. Portafoglio Bancarioa: modelli interni per l' analisi di sensitività

2.1. Effetti di una variazione dei tassi di +/- 100 punti base sul portafoglio bancario:

Aumento di 100 punti base

variazione % variazione %

Margine di interesse 58 0,16% 945 2,65%

Utile netto 40 0,23% 641 3,73%

Patrimonio (6.841) -2,88% 7.944 3,34%

2.2 Distribuzione del VAR nell' anno 2012

Value-at-Risk VaR-importo in euro

Max (VaR) 4.601.988

Min (VaR) 1.301.600

Avg (VaR) 2.668.713

Diminuzione di 100 punti base

La Cassa Centrale Raiffeisen dispone di un sistema di gestione integrata dell' attivo e passivo. Le conseguenze di una variazione dei tassi pari a +/- 100 punti base sono state calcolate prendendo come riferimento la curva dei tassi di mercato al 31.12.2012 ( scostamenti paralleli ).

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2.3 RISCHIO DI CAMBIO

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Dollari USA Sterline Yen Dollari

canadesi Franchi svizzeri Altre valute

A. Attività finanziarie 1.887 547 13.079 187 26.792 476

A.1 Titoli di debito - - - - - - A.2 Titoli di capitale - - - - - - A.3 Finanziamenti a banche 1.847 547 13.072 187 26.005 476 A.4 Finanziamenti a clientela 40 - 7 - 787 -

A.5 Altre attività finanziarie - - - - - -

B. Altre attività 152 46 15 25 403 106

C. Passività finanziarie 18.164 609 120 196 5.382 475

C.1 Debiti verso banche 17.271 271 120 196 3.124 475

C.2 Debiti verso clientela 893 338 - - 2.258 -

C.3 Titoli di debito - - - - - -

C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -

D. Altre passività - - - - - -

E. Derivati finanziari 16.081 (1) (12.931) - (21.800) (1) - Opzioni + posizioni lunghe - - - - - - + posizioni corte - - - - - - - Altri derivati 16.081 (1) (12.931) - (21.800) (1) + posizioni lunghe 20.417 1.328 8.532 - 9.836 150

+ posizioni corte 4.336 1.329 21.463 - 31.636 151

Totale attività 22.456 1.921 21.626 212 37.031 732

Totale passività 22.500 1.938 21.583 196 37.018 626

Sbilancio (+/-) ( 44 ) ( 17 ) 43 16 13 106

Valute

Voci

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206

2.4 DERIVATI FINANZIARI

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi di interesse 370.081 - 429.293 -

a) Opzioni 94.093 - 94.578 -

b) Interest rate swap 275.988 - 334.715 -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari 36.236 - 39.236 -

a) Opzioni 36.236 - 39.236 -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

3. Valute e oro 98.728 - 76.814 -

a) Opzioni - - - -

b) Swap 93.450 - 70.875 -

c) Forward 5.278 - 5.939 -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

4. Merci - - - -

5. Altri sottostanti - - - -

Totale 505.045 - 545.343 -

Valori medi 449.509 - 473.456 -

31.12.2011

Tipologia operazioni/Sottostanti

31.12.2012

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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207

A. Derivati finanziari

A.2 Portafoglio bancario

A.2.1 Altri Derivati di copertura

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi di interesse 32.747 - 31.395 -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap 32.747 - 31.395 -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

3. Valute e oro - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

4. Merci - - - -

5. Altri sottostanti - - - -

Totale 32.747 - 31.395 -

Valori medi 40.146 - 30.801 -

31.12.2012 31.12.2011

Tipologia operazioni/Sottostanti

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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208

A.2.2 Altri derivati

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

1. Titoli di debito e tassi di interesse 84.306 - 109.406 -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap 84.306 - 109.406 -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

3. Valute e oro - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - - e) Altri - - - -

4. Merci - - - -

5. Altri sottostanti - - - -

Totale 84.306 - 109.406 -

Valori medi 101.707 - 94.341 -

31.12.2012 31.12.2011

Tipologia operazioni/Sottostanti

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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209

A.3 Derivati finanziari: fair value positivo ripartizione per prodotti

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 11.417 - 7.969 -

a) Opzioni 508 - 963 - b) Interest rate swap 9.174 - 6.622 - c) Cross currency swap 1.735 - 384 - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -

B. Portafoglio bancario di copertura 13 - - -

a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 13 - - - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -

C. Portafoglio bancario altri derivati 2.122 - 2.075 -

a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 2.122 - 2.075 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -

Totale 13.552 - 10.044 -

Totale 2012 Totale 2011

Fair value positivoTipologia operazioni/Sottostanti

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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210

A.4 Derivati finanziari: fair value negativo ripartizione per prodotti

Over the counter

Controparti centrali

Over the counter

Controparti centrali

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 9.583 - 8.643 -

a) Opzioni 499 - 940 - b) Interest rate swap 8.573 - 6.189 - c) Cross currency swap 511 - 1.514 - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -

B. Portafoglio bancario di copertura 2.431 - 1.338 -

a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 2.431 - 1.338 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -

C. Portafoglio bancario altri derivati 105 - 96 -

a) Opzioni - - - - b) Interest rate swap 105 - 96 - c) Cross currency swap - - - - d) Equity swap - - - - e) Forward - - - - f) Futures - - - - g) Altri - - - -

Totale 12.119 - 8.739 -

Totale 2012 Totale 2011

Fair value negativoTipologia operazioni/Sottostanti

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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2111. Titoli di debito e tassi di interesse

- valore nozionale - - 302.030 9.000 - 59.051 - - fair value positivo - - 7.249 1.446 - 987 - - fair value negativo - - 8.605 - - 467 - - esposizione futura - - 1.967 135 - 124 -

2. Titoli di capitale e indici azionari

- valore nozionale - - 36.236 - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -

3. Valute e oro

- valore nozionale - - 96.186 - - 1.508 1.033 - fair value positivo - - 1.735 - - - - - fair value negativo - - 511 - - - - - esposizione futura - - 860 - - 15 11

4. Altri valori

- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -

A.5 Derivati finanziari OTC- Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti

- contratti non rientranti in accordi di compensazione

Gov

erni

e B

anch

e C

entra

li

Altr

i ent

i pub

blic

i

Ban

che

Soc

ietà

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Impr

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non

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ziar

ie

Altr

i sog

getti

Contratti non rientranti in accordi di compensazione

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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1. Titoli di debito e tassi di interesse - valore nozionale - - 117.052 - - - - - fair value positivo - - 2.135 - - - - - fair value negativo - - 2.537 - - - - - esposizione futura - - 572 - - - -

2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - -

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3. Valute e oro - - - - - - -

- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -

4. Altri valori - - - - - - -

- valore nozionale - - - - - - - - fair value positivo - - - - - - - - fair value negativo - - - - - - - - esposizione futura - - - - - - -

A.7 Derivati finanziari OTC - Portafoglio bancario: valori nozionali, fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1 anno

Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 173.138 193.746 138.159 505.043

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 65.411 166.510 138.159 370.080 A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 9.000 27.236 - 36.236 A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 98.727 - - 98.727 A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

B. Portafoglio bancario 46.580 48.871 21.602 117.053

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 46.580 48.871 21.602 117.053 B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - - B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - - B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

Totale 2012 219.718 242.617 159.761 622.096

Totale 2011 221.214 319.431 145.497 686.142

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Sezione 3: Rischio di liquidita' Informazioni qualitative Informazioni generali, gestione e misurazione Definizione Il rischio di liquidita' è definito come il rischio di non poter adempiere, in tutto o in parte, ai propri obblighi di pagamento (rischio di liquidita' in senso stretto), a causa dell'incapacita' di reperire mezzi liquidi sul mercato (funding liquidity risk) o di vendere attivita' sul mercato (asset liquidity risk). Nel rischio di liquidita' è compreso anche il rischio di dover onorare i propri obblighi di pagamento a condizioni fuori mercato (market liquidity risk). Il rischio di liquidità è strettamente collegato agli altri rischi dell’attività bancaria, nel senso che lo stesso può verificarsi come conseguenza di tali rischi. Regolamento interno Nel regolamento interno sono state definite le linee strategiche per il funding e la gestione della liquidità e gli aspetti di natura organizzativa. Il regolamento viene aggiornato annualmente. Altri aggiornamenti verranno fatti in rapporto alle evoluzioni del regolamento per la gestione della liquidità. Gestione, misurazione e predisposizione di relazioni Alla gestione del rischio di liquidita' partecipano principalmente le seguenti unità organizzative: - Consiglio di Amministrazione - Direzione Generale - Area finanza e settore treasury - Comitato investimenti - Comitato gestione della liquidità - Comitato di gestione emergenze relative alla liquiditá - Risk-Management

La competenza sulla gestione della liquiditá è affidata, in situazioni di mercato normali, al comitato investimenti (linee guida strategiche) e al settore treasury. In situazioni critiche viene chiamato ad operare il comitato di gestione delle emergenze liquiditá che si assume la responsabilità di gestire la liquiditá stessa. Il settore treasury svolge una funzione di servizio - per quanto riguarda la gestione della liquidità della banca - e come tale l'obiettivo primario di quest'attività non è la massimizzazione del profitto. Al secondo livello il controllo è demandato al Risk Management con il compito di controllo del rispetto delle linee guida sulla gestione della liquidità e dello svolgimento delle analisi di rischio. Al terzo livello i controlli sono affidati alla revisione interna. Strumenti La Banca ha accesso ai mercati nazionali e internazionali monetari e dei capitali e agli strumenti di raccolta della liquiditá previsti dalla Banca Centrale Europea. - La liquidita' giornaliera in euro viene tenuta sotto controllo da una apposita applicazione informatica

denominata CLM Channel Liquidity Manager. L' attività in cambi è invece gestita tramite una procedura sviluppata internamente.

- La piattaforma finanziaria „Master Finance" ha inoltre la funzione di fornire il supporto per la predisposizione di una serie di relazioni per il monitoraggio del rischio di liquidità.

- La Banca dispone trimestralmente di una Maturity Ladder (Gap-analysis) che rappresenta tutti i flussi di liquidità della Banca stessa. Premesse istituzionali - La Banca ha ottenuto un rating Baa3 da Moody’s - La Banca funge, come da disposizioni statutarie, da centro di raccolta e gestione della liquiditá delle

Casse Raiffeisen associate. - Il movimento delle Casse Raiffeisen dell’Alto Adige dispone di un buon livello di liquiditá e dipende

solo marginalmente dalla raccolta al di fuori del movimento stesso. Le Casse Raiffeisen svolgono principalmente l’attivitá bancaria tradizionale e cioè la raccolta e l’impiego dei mezzi amministrati nel proprio territorio di competenza.

- Nel comparto delle operazioni in valute estere la Banca non detiene posizioni speculative e si limita a pareggiare le posizioni a pronti ed a termine che si formano nella gestione corrente delle operazioni con i clienti e le Casse Raiffeisen. In questa maniera non sorgono rischi di liquidita' dall'attivita' in cambi.

Sezione 3 - Rischio di liquidità

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Gestione del rischio: strategie di minimizzazione assunte nel 2012 Durante il 2012 sono stati adottati e sviluppati numerosi provvedimenti per la sicurezza ed il miglioramento della posizione di liquidità della banca. Di seguito vengono elencati i provvedimenti principali assunti durante il 2012: - attivazione di un sistema di Pooling nella gestione dei finanziamenti concessi alle Casse

Raiffeisen associate che prevede la definizione di garanzie basate su titoli refinanziabili; - convocazioni mensili del comitato per la liquiditá; - monitoraggio mensile del rischio di liquidità; - segnalazioni mensili sulla liquidità a Banca d’Italia - monitoraggio trimestrale del livello minimo di liquidità (LCR) secondo le disposizioni dell’ EBA

(European Banking Authority); - attualizzazione costante dei regolamenti interni; - gestione del portafoglio di proprietá secondo supportata dalle indicazioni sulla liquiditá date dal

comitato per gli investimenti. - Iniziazione di un progetto EDP per creare una base dati adatta a trasmettere giornalmente la

situazione di liquiditá della banca (tale strumento sostituirá a regime la Maturity Ladder) - La Cassa Centrale Raiffeisen sta partecipando assieme ad altri istituti centrali di categoria al

progetto per la creazione di un fondo di garanzia istituzionale; - In casi di emergenza la banca può attingere immediatamente alla riserva di liquidità dell’

organizzazione Raiffeisen.

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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219

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221

Sezione 4: Rischio operativo Informazioni qualitative Informazioni generali, gestione e misurazione Si tratta di un rischio insito in generale nella quotidiana operativitá della banca. A differenza degli altri rischi fin qui analizzati si tratta di un rischio assunto non consapevolmente. L’obiettivo primario della banca in questo senso è quello di ridurre al minimo il rischio operativo attraverso misure di prevenzione e monitoraggio Definizione Il rischio operativo è definito come il rischio di avere effetti negativi sull'attivita’ aziendale a seguito di attivita' sbagliate o inadeguate, o a causa di fattori esterni. Questa definizione anche i rischi legali ma non rischi strategici o di reputazione. I rischi legali che derivano da attivitá di riduzione del rischio di crediti vengono ricompresi nel rischio di credito stesso, secondo la definizione dell’organo di vigilanza. Organizzazione La gestione attiva del rischio operativo avviene nei singoli reparti. Un ruolo fondamentale svolge il settore sviluppo & organizzazione svolge un ruolo fondamentale in quanto responsabile dellla messa a punto dei processi operativi della banca. La banca dati nella quale viene tenuta evidenza di ogni singolo caso di perdita derivante da rischi operativi è operativa dal 2008 e viene costantemente aggiornata. Il riskmanagement è rsponsabile dell’analisi e della valutazione dei singoli casi in cui tale rischio si manifesta. Gestione Uno dei provvedimenti più importanti per evitare i rischi operativi è la definizione e la standardizzazione dei processi operativi, all'interno dei quali assumono rilevanza le attività di controllo, il rispetto del principio dei "quattro occhi" e una cultura d'impresa caratterizzata da un attento e corretto svolgimento delle attività aziendali. Negli ultimi anni è stata quindi data particolare attenzione alla definizione, descrizione e comunicazione dei processi aziendali oltre che alla formazione di tutti i collaboratori. Misurazione, quantificazione e Reporting Le perdite causate da rischi operativi relativi all’esercizio 2012 sono state tutte inserite nella banca dati. Le perdite riscontrate sono di entità estremamente contenuta. Altri rischi strettamente collegati al rischio operativo Rischio legale La Banca considera, secondo le direttive del Comitato di Basilea, anche i rischi legali nell' ambito del rischio operativo. Di seguito vengono elencati i rischi per i quali esistono concrete possibilità di manifestazione. Rischio di reputazione La Banca sorveglia il rischio di reputazione in modo distinto dal rischio operativo. Il rischio di reputazione viene ugualmente considerato in questa sezione seguendo così la struttura ufficiale prevista per gli allegati al bilancio. Il rischio di reputazione, cioè il pericolo di perdite potenziali dovute alla perdita di immagine è di varia natura e non quantificabile. Il rischio di reputazione si combatte soprattutto con una efficace gestione degli altri rischi, in particolare del rischio operativo. Il numero di soltanto 4 reclami registrati nell’esercizio 2012 da clienti ci permette di qualificare questo rischio come estremamente ridotto. I seguenti provvedimenti, che per la Banca appartengono alla „Best Practice", contrastano efficacemente il sorgere di rischi di reputazione: a) L'entrata in nuovi settori di attivita' o in nuovi mercati avviene solo dopo un'attenta analisi delle

caratteristiche del mercato e dei rischi potenziali connessi. b) Nell'entrata in nuovi settori di attivita' o in nuovi mercati, ma anche nello svolgimento dell'attivita'

corrente, il rispetto di principi etico-morali prevale sulla spinta alla massimizzazione del profitto. c) Ogni attivita' o transazione che esponga la banca ad un rischio non quantificabile viene tralasciata a

priori.

Sezione 4 - Rischio operativo

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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222

A. Informazioni di natura qualitativa

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 - Il patrimonio dell' impresa

Il patrimonio dell' impresa si compone del capitale sociale, delle riserve di utili, riserve di valutazione e dell' utile dell' esercizio.

Parte F - Informazioni sul patrimonioSezione 1 - Il patrimonio dell‘impresa

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

Page 225: RELAZIONE E BILANCIO 2012 40° esercizio · del Bilancio di esercizio al 31.12.2012, della Relazione del Collegio sindacale, della Relazione della società di revisione e relative

223

A. Informazioni di natura qualitativa

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1 - Il patrimonio dell' impresa

Il patrimonio dell' impresa si compone del capitale sociale, delle riserve di utili, riserve di valutazione e dell' utile dell' esercizio.

B. Informazioni di natura quantitativa

B1. Patrimonio dell' impresa composizione

1. Capitale 150.000 125.000

2. Sovrapprezzi di emissione - -

3. Riserve 38.188 45.655

- di utili 38.188 45.655

a) legale 9.210 8.896

b) statutaria 14.701 22.482

c) azioni proprie - -

d) altre 14.277 14.277

4. Strumenti di capitale - -

5. ( Azioni proprie) - -

6. Riserve da valutazione 32.168 16.525

- Attività finanziarie disponibili per la vendita 19.669 4.621

- Attività materiali - -

- Attività immateriali - -

- Copertura di investimenti esteri - -

- Copertura dei flussi finanziari - -

- Differenze di cambio - -

- Attività non correnti in via di dismissione - -

- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (216) 168

- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al patrimonio netto. 283 (696)

- Leggi speciali di rivalutazione 12.432 12.432

6. Utile (perdita) d' esercizio 17.198 6.283

Totale 237.554 193.463

31.12.2012 31.12.2011

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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224

Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti prudenziali

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

1. Patrimonio di base.Il patrimonio di base e composto dal capitale sociale, dalle riserve di utili e dalla parte non distribuita dell'utile di esercizio. Il patrimonio di base viene rettificato per il valore delle immobilizzazioni immateriali e del 50% delle partecipazioni in banche e società finanziarie.

2. Patrimonio supplementare.Il patrimonio supplementare è formato dalle riserve di valutazione. Le riserve di valutazione, che risultano dall'applicazione dei Principi contabili internazionali, vengono rettificati in base alle istruzioni di vigilanza della Banca d'Italia. Inoltre viene dedotto il 50% delle partecipazioni in banche e società finanziarie.Nel patrimonio supplementare è stato considerato anche un obbligazione subordinata dell'importo di 0,6 Euro. Il patrimonio di base e il patrimonio supplementare, rettificato secondo le istruzioni di vigilanza da altri voci dell'attivo, costituiscono il patrimonio di vigilanza.

3. Patrimonio di terzo livello.Non vi sono elementi da computare nel patrimonio di terzo livello.

Parte F - Informazioni sul patrimonioSezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti prudenziali

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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225

PARTE F - INFORMAZIONI SUL PATRIMONIOSezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

B. Informazioni di natura quantitativa

A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 200.403 175.459

B. Filtri prudenziali del patrimonio di base: ( 3.837 ) ( 3.521 )

B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - -

B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 3.837 3.521

C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B) 196.566 171.938

D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base 15.006 15.931

E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 181.560 156.007

F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 25.235 21.341

G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare: ( 6.100 ) ( 3.147 )

G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+) - - G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-) 6.100 3.147

H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F + G) 19.135 18.194

J. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare 15.006 15.931

L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - J) 4.129 2.263

M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare - -

N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 185.689 158.270

O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3) - -

P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N + O) 185.689 158.270

31.12.201131.12.2012

Le informazioni di natura quantitativa possono essere lette anche dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto.

Parte F - Informazioni sul patrimonioSezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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226

B2. Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione

1. Titoli di debito 9.687 - - 1.672

2. Titoli di capitale - - - -

3. Quote O.I.C.R. 9.982 - 6.293 -

4. Finanziamenti - - - -

Summe 19.669 - 6.293 1.672

B3. Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue

1. Esistenze iniziali ( 1.672 ) - 6.293 -

2. Variazioni positive 12.140 - 2.908 -

2.1 Incrementi di fair value 12.140 - 2.908 -

2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative - - - -

- da deterioramento - - - - - da realizzo - - - -

2.3 Altre variazioni - - - -

3. Variazioni negative - - - -

3.1 Riduzioni di fair value - - - -

3.2 Rettifiche da deterioramento: - - - -

3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: - - - - - da realizzo - - - -

3.4 Altre variazioni - - - -

4. Rimanenze finali 10.468 - 9.201 -

31.12.2012 31.12.2011

Riserva negativaRiserva positiva

Titoli di debito Titoli di capitale Quote di O.I.C.R. Finanziamenti

Riserva positivaRiserva negativa

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. Informazioni di natura qualitativa

B. Informazioni di natura quantitativa

31 . 12 . 2012 31 . 12 . 2011 31 . 12 . 2012 31 . 12 . 2011

A.ATTIVITÁ DI RISCHIO

A.1 Rischio di credito e di controparte 2.786.021 2.221.438 1.643.886 1.588.478 1. Metodologia standardizzata 2.786.021 2.221.438 1.643.886 1.588.478 2. Metodologia basata sui rating interni - - - - 2.1 Base - - - - 2.2 Avanzata - - - - 3. Cartolarizzazioni - - - - B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di controparte 131.511 127.078 B.2 Rischi di mercato 1.082 2.541 1. Metodologia standard 1.082 2.541 2. Modelli interni - - 3. Rischio di concentrazione - - B.3 Rischio operativo 5.939 4.924 1. Metodo base 5.939 4.924 2. Metodo standardizzato - - 3. Metodo avanzato - -

B.4 Altri requisiti prudenziali - - B.5 Altri elementi di calcolo - - B.6 Totale requisiti prudenziali 138.532 134.543 C. ATTIVITÁ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C. 1 Attività di rischio ponderate 1.731.650 1.681.788

C.2 Patrimonio di base/ Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 10,48 9,28

C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 10,72 9,41

C.4 RWA - Ratio 0,57 0,76

Importi non ponderati Importi ponderati/ requisiti

L'adeguatezza del patrimonio dell'impresa costituisce una importante premessa per lo sviluppo dell'attività dell'impresa e costituisce anche il primo presidio per far fronte ai rischi derivanti dall'attività bancaria. Viene data importanza ad uno sviluppo adeguato del patrimonio dell'impresa. Come obiettivo è stato previsto di non far scendere il coefficiente "tier 1" sotto il 10%. La seguente tabella evidenzia che l'impresa soddisfa al 31.12.2012 i limiti previsti dalle istruzioni di vigilanza.

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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Parte G - Operazioni di aggreazione riguardanti imprese o rami d‘azienda

Parte H - Operazione con parti correlatePARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Sezione 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti.

Sektion 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate.

Attività Passività Garanzie Proventi Oneri

Amministratori - 138 - - 1

Collegio Sindacale - - - - -

Direzione 406 85 - 1 1

Società collegate - 2.122 21 - 23

Società a controllo congiunto 16.000 2.204 - 641 5

PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D' AZIENDA

I compensi degli amministratori e dei sindaci sono stati fissati con delibera dell'Assemblea. Gli stipendi dei dirigenti sono stati fissati con delibera del Consiglio d'amministrazione. Le informazioni sui compensi e gli stipendi vengono esposte in applicazione del principio contabile internazionale IAS 24, paragrafo 16.Nell'esercizio sono stati pagati compensi agli amministratori per 262 mila Euro, ai sindaci 159 mila Euro e ai dirigenti sono stati corrisposti degli stipendi, inclusi gli oneri sociali e altri oneri, per 1.232 mila Euro.

Nell' esercizio 2012 la banca non ha effettuato alcun accordo di aggregazione riguardante imprese o rami di azienda.

Nell' esercizio 2012 la banca non ha concluso alcun accordo di pagamento basato su propri strumenti patrimoniali.

Le transazioni con le parti correlate e con le imprese controllate in maniera congiunta si sono svolte a condizioni di mercato. Nell' esercizio 2012 non sono stati effettuati accantonamenti specifici per perdite su crediti verso le parti correlate e sottoposte a controllo congiunto di cui sopra. Di seguito vengono elencate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni verso le parti correlate e sottopste a controllo congiunto alla data di bilancio.

Parte I - Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Sezione 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti.

Sektion 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate.

Attività Passività Garanzie Proventi Oneri

Amministratori - 138 - - 1

Collegio Sindacale - - - - -

Direzione 406 85 - 1 1

Società collegate - 2.122 21 - 23

Società a controllo congiunto 16.000 2.204 - 641 5

PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D' AZIENDA

I compensi degli amministratori e dei sindaci sono stati fissati con delibera dell'Assemblea. Gli stipendi dei dirigenti sono stati fissati con delibera del Consiglio d'amministrazione. Le informazioni sui compensi e gli stipendi vengono esposte in applicazione del principio contabile internazionale IAS 24, paragrafo 16.Nell'esercizio sono stati pagati compensi agli amministratori per 262 mila Euro, ai sindaci 159 mila Euro e ai dirigenti sono stati corrisposti degli stipendi, inclusi gli oneri sociali e altri oneri, per 1.232 mila Euro.

Nell' esercizio 2012 la banca non ha effettuato alcun accordo di aggregazione riguardante imprese o rami di azienda.

Nell' esercizio 2012 la banca non ha concluso alcun accordo di pagamento basato su propri strumenti patrimoniali.

Le transazioni con le parti correlate e con le imprese controllate in maniera congiunta si sono svolte a condizioni di mercato. Nell' esercizio 2012 non sono stati effettuati accantonamenti specifici per perdite su crediti verso le parti correlate e sottoposte a controllo congiunto di cui sopra. Di seguito vengono elencate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni verso le parti correlate e sottopste a controllo congiunto alla data di bilancio.

PARTE H - OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Sezione 1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti.

Sektion 2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate.

Attività Passività Garanzie Proventi Oneri

Amministratori - 138 - - 1

Collegio Sindacale - - - - -

Direzione 406 85 - 1 1

Società collegate - 2.122 21 - 23

Società a controllo congiunto 16.000 2.204 - 641 5

PARTE I - ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

PARTE G - OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D' AZIENDA

I compensi degli amministratori e dei sindaci sono stati fissati con delibera dell'Assemblea. Gli stipendi dei dirigenti sono stati fissati con delibera del Consiglio d'amministrazione. Le informazioni sui compensi e gli stipendi vengono esposte in applicazione del principio contabile internazionale IAS 24, paragrafo 16.Nell'esercizio sono stati pagati compensi agli amministratori per 262 mila Euro, ai sindaci 159 mila Euro e ai dirigenti sono stati corrisposti degli stipendi, inclusi gli oneri sociali e altri oneri, per 1.232 mila Euro.

Nell' esercizio 2012 la banca non ha effettuato alcun accordo di aggregazione riguardante imprese o rami di azienda.

Nell' esercizio 2012 la banca non ha concluso alcun accordo di pagamento basato su propri strumenti patrimoniali.

Le transazioni con le parti correlate e con le imprese controllate in maniera congiunta si sono svolte a condizioni di mercato. Nell' esercizio 2012 non sono stati effettuati accantonamenti specifici per perdite su crediti verso le parti correlate e sottoposte a controllo congiunto di cui sopra. Di seguito vengono elencate le attività, le passività, le garanzie e gli impegni verso le parti correlate e sottopste a controllo congiunto alla data di bilancio.

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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PARTE L - INFORMATIVA DI SETTORE

La Cassa Centrale Raiffeisen dell' Alto Adige SpA non rientra fra i soggetti che devono fornire l'informativa di settore.

Parte L - Informativa di settore

Relazione e bilancio 2012 | Bilancio 2012 | Nota integrativa

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230

Relazione e bilancio 2012 | Glossario

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231

Calcolo del „ROE - Return on Equity“ Capitale sociale 31.12.2011

Capitale sociale 31.12.2012

Utile 2012

ROE=Utile 2012 / (capitale sociale 2011 + capitale sociale 2012)/2))x100

Calcolo del „Cost Income Ratio“ (CIR)Interessi attivi e proventi assimilati 10 (+)

Interessi passivi e oneri assimilati 20 (-)

Risultato netto delle attività di copertura 90 (+/-)

Margine d‘interesse

Commissioni attive 40 (+)

Commissioni passive 50 (-)

Commissioni nette 60

Risultato netto dell‘ attività di negoziazione (HFT) 80 (+/-)

Utile/perdita da cessione/riscquisto di strumenti finanziari (AFS) 100B (+/-)

Utile/perdita da cessione/riscquisto di passività finanziarie 100D (+/-)

Risultato netto delle attività/passività valutate al fair value (FVO) 110 (+/-)

Rettifiche di valore per deterioramento di attività finanziarie (AFS) 130B (-/+)

Rettifiche di valore per deterioramento di altre attività 130D (-/+)

Risultato netto della gestione degli strumenti finanziari

Dividendi e proventi simili 70 (+)

Utili/perdite da partecipazioni 210 (+/-)

Altri oneri/proventi di gestione 190 (-/+)

= Ricavi di gestione Somma

Spese per il personale 150A (+)

Altre spese amministrative 150B (+)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali 170 (+/-)

Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali 180 (-/+)

= Costi di gestione Somma

COST INCOME RATIO = Costi di gestione / ricavi di gestione x 100

Glossario

Relazione e bilancio 2012 | Glossario

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232232

Glossario

Calcolo dell‘indicenza delle imposte d‘esercizio (Tax Rate)Imposte sul reddito dell‘esercizio dell‘operatività corrente (solo imposte correnti IRES IRAP)

Nota integrativa Tab. 18.2

Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 250

TAX RATE = IMPOSTE SUL REDDITO DELL‘ESERCIZO CORRENTE / UTILE LORDO ANTE IMPOSTE x 100

Calcolo del „Cash-Flow“ Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 290

Risultato netto dell‘attività di negoziazione ( solo effetto valutativo ) 80

Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value 110

Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento 130

Accantonamento al fondo TFR 150/A

Accantonamenti netti ai fondi rischi 160

Rettifiche / riprese di valore nette su attività materiali 170

Rettifiche / riprese di valore nette su attività immateriali 180

Imposte sul reddito dell‘esercizio dell‘operatività corrente 260

CASH FLOW = SOMMA DELLE POSTE DI BILANCIO SOPRA ELENCATE

Calcolo Quota Patrimonio Netto per Azione (BVPS)Riserve da valutazione 130 (P)

Azioni rimborsabili 140 (P)

Strumenti di capitale 150 (P)

Riserve 160 (P)

Sovrapprezzi di emissione 170 (P)

Capitale 180 (P)

Azioni proprie (-) 190 (P)

Utile (Perdite) d‘esercizio 200 (P)

= PATRIMONIO NETTO

Ø Numero azioni

BOOK VALUE PER SHARE = PATRIMONIO NETTO / Ø NUMERO AZIONI

Relazione e bilancio 2012 | Glossario

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233233

Calcolo del „Tier 1 capital ratio“Patrimonio base (Tier 1 - Ratio): Patrimonio base (Tier 1) / ([rischio di credito e rischio di controparte] + 12,5 x [rischio di mercato] + 12,5 x [rischio operativo]

Calcolo del „Total capital ratio“ Patrimonio complessivo (Total Capital Ratio): Patrimonio di vigilanza / ([rischio di credito e rischio di controparte] + 12,5 x [rischio di mercato] + 12,5 x [rischio operativo]

Calcolo del „Coefficiente di investimento 2“Crediti verso clientela 70 (A)

Debiti verso clientela 20 (P)

Titoli in circolazione 30 (P)

Passività finanziarie valutate al fair value 50 (P)

Depositi da clientela e capitale disponibile Somma

COEFFICIENTE DI INVESTIMENTO 2 = CREDITI A CLIENTELA / DEPOSITI DA CLIENTELA DISPONIBILI E CAPITALE DISPONIBILE x 100

Calcolo del costo del rischio di creditoRettifiche/riprese di valore nette per deterioramento dei crediti 130 a) (C/E)

Crediti verso clientela 70 (A)Fondo Svalutazione crediti Nota Integrativa

Sez. E Tab. A.1.2

= CREDITI VERSO CLIENTELA PRIMA DELLE SVALUTAZIONI Somma

COSTO DEL RISCHIO DI CREDITO = RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE / CREDITI VERSO CLIENTELA PRIMA DELLE SVALUTAZIONI x 100

Calcolo dell‘indicatore di copertura della liquidità (Liquidity Coverage Ratio, LCR)Stock di attività liquide di elevata qualità

Totale dei deflussi di cassa netti nei 30 giorni di calendario successivi

LCR = STOCK DI ATTIVITA` LIQUIDE DI ELEVATA QUALITA` / TOTALE DEI DEFLUSSI DI CASSA NETTI NEI 30 GIORNI DI CALENDARIO SUCCESSIVI x 100

Relazione e bilancio 2012 | Glossario

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Impressum

Editore:Cassa Centrale Raiffeisen dell‘Alto Adige SpA

Design: Sabine WeisseneggerFotografie: Sabine Weissenegger

Stampa: Digiprint, Bolzano

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