Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

8
122 N ata come derivazione della 44 Spe- cial, la 44 Magnum fu fortemente voluta da Elmer Keith, massimo esponente e guru del gruppo degli appas- sionati di cannoni a tamburo. Keith volle una cartuccia di grosso calibro che fosse il massimo in termini di precisione, energia cinetica e portata utile. Keith amava la caccia con le armi corte, in particolare col revolver, e per anni sperimentò cariche monstre della 44 Special da impiegare a caccia. Elmer provò anche la 45 Colt ma il calibro più “piccolo” offriva un certo margine di sicurezza in più, sia per la con- figurazione dei bossoli (all’epoca quelli del 45 Colt erano ancora baloon head e quindi meno robusti) sia per il minor dia- metro dei fori nel tamburo. E fu proprio prendendo lo spunto dai cartuccioni 44 Special che Remington mise a punto, nel 1955, la 44 Magnum, cartuccia il cui bos- solo deriva da quello della Special per allungamento ma anche per irrobusti- mento generale. L’arrivo del Model 29 Il revolver “destinato” alla 44 Magnum era lo heavy-frame che Smith & Wesson denominò in seguito Model 29, e an- che se Ruger “bruciò” sul tempo S&W mettendo sul mercato il suo Super Blackhawk 44 Magnum a singola azione pochi mesi prima del revolver concorrente, il Model 29 fu ed è il revolver che tutti as- sociano alla cartuccia che per anni è stata la più potente tra quelle di produzione commerciale. Clint Eastwood ha dato un grosso contributo a “spacciare” il Model 29 come revolver da difesa e per uso di po- lizia, e in molti ci hanno creduto. Ma la 44 Magnum è troppo potente per essere gestita da tiratori men che esperti e il suo uso per impieghi di polizia e difesa per- sonale presenta molti limiti. Si, perché il binomio 44 Magnum/S&W 29 è prima di tutto destinato alla caccia e al tiro, o alla difesa non tanto contro esseri umani quanto contro animali grossi e pericolosi. Il primigenio Model 29 ha dato origine a parecchi modelli, tra cui quelli in acciaio inossidabile che, nella nomenclatura S&W per i revolver prendono il prefisso 6. Gli S&W 44 Magnum in acciaio inossi- dabile sono quindi i Model 629, ed è proprio di uno di questi che vi vogliamo “parlare”: è il Model 629 44 Magnum Hunter Plus, grosso revolver con canna da 71/2” che nasce nel “re- parto corse” della Smith & Wesson, ovvero nel Perfor- mance Center, dove si SMITH & WESSON 629 44 MAGNUM HUNTER PLUS PC Crown Jewel “Gioello della corona”, così un tiratore americano ha definito lo Smith & Wesson 629 44 Magnum Hunter Plus. Forse è una definizione un po’ reboante ma tutto sommato questo revolver se la merita in pieno perché è un’eccellenza del Performance Center S&W, e mantiene tutto quello che promette di Vittorio Balzi La volata, splendidamente ese- guita, è incassata a protezione dagli urti. Nella foto vediamo anche una delle aperture tra- pezoidali, di tipo MagNaPort, che fungono da compensatore Che il 629 Hunter Plus sia nato per la caccia lo si vede anche dal mirino, realizzato in modo da favorire la rapidità di acquisizione senza però andare a detrimento di nitidezza e definizione. Si tratta di un ottimo compromesso tra visibilità e precisione del tiro, cosa che fa perdonare l’estetica non proprio da manuale. L’arma può comunque essere corredata di ottica grazie alle basi integrali presenti sul dorso della canna

description

 

Transcript of Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

Page 1: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

122

Nata come derivazione della 44 Spe-cial, la 44 Magnum fu fortemente voluta da Elmer Keith, massimo

esponente e guru del gruppo degli appas-sionati di cannoni a tamburo. Keith volle una cartuccia di grosso calibro che fosse il massimo in termini di precisione, energia cinetica e portata utile. Keith amava la caccia con le armi corte, in particolare col revolver, e per anni sperimentò cariche monstre della 44 Special da impiegare a caccia. Elmer provò anche la 45 Colt ma il calibro più “piccolo” offriva un certo margine di sicurezza in più, sia per la con-figurazione dei bossoli (all’epoca quelli del 45 Colt erano ancora baloon head e quindi meno robusti) sia per il minor dia-metro dei fori nel tamburo. E fu proprio prendendo lo spunto dai cartuccioni 44 Special che Remington mise a punto, nel 1955, la 44 Magnum, cartuccia il cui bos-

solo deriva da quello della Special per allungamento ma anche per irrobusti-mento generale.

L’arrivo del Model 29 Il revolver “destinato” alla 44 Magnum era lo heavy-frame che Smith & Wesson denominò in seguito Model 29, e an-che se Ruger “bruciò” sul tempo S&W mettendo sul mercato il suo Super Blackhawk 44 Magnum a singola azione pochi mesi prima del revolver concorrente, il Model 29 fu ed è il revolver che tutti as-sociano alla cartuccia che per anni è stata la più potente tra quelle di produzione commerciale. Clint Eastwood ha dato un grosso contributo a “spacciare” il Model 29

come revolver da difesa e per uso di po-lizia, e in molti ci hanno creduto. Ma la 44 Magnum è troppo potente per essere gestita da tiratori men che esperti e il suo uso per impieghi di polizia e difesa per-sonale presenta molti limiti. Si, perché il binomio 44 Magnum/S&W 29 è prima di

tutto destinato alla caccia e al tiro, o alla difesa non tanto contro esseri umani quanto contro animali grossi e pericolosi.Il primigenio Model 29 ha dato origine a parecchi modelli, tra cui quelli in acciaio inossidabile che, nella nomenclatura S&W per i revolver prendono il prefisso 6. Gli S&W 44 Magnum in acciaio inossi-dabile sono quindi i Model 629, ed è proprio di uno di questi che vi vogliamo “parlare”: è il Model 629 44 Magnum Hunter Plus, grosso revolver con canna da 71/2” che nasce nel “re-parto corse” della Smith & Wesson, ovvero nel Perfor-mance Center, dove si

S m i t h & W e S S o n 6 2 9 4 4 m a g n u m h u n t e r P l u S P C

Crown Jewel“Gioello della corona”, così un tiratore americano ha definito lo Smith & Wesson 629 44 Magnum Hunter Plus. Forse è una definizione un po’ reboante ma tutto sommato questo revolver se la merita in pieno perché è un’eccellenza del Performance Center S&W, e mantiene tutto quello che promette

di Vittorio Balzi

la volata, splendidamente ese-guita, è incassata a protezione dagli urti. nella foto vediamo anche una delle aperture tra-pezoidali, di tipo magnaPort, che fungono da compensatore

Che il 629 hunter Plus sia nato per la caccia lo si vede anche dal mirino, realizzato in modo da favorire la rapidità di acquisizione senza però andare a detrimento di nitidezza e definizione. Si tratta di un ottimo compromesso tra visibilità e precisione del tiro, cosa che fa perdonare l’estetica non proprio da manuale. l’arma può comunque essere corredata di ottica grazie alle basi integrali presenti sul dorso della canna

122-129S&W Hunter .indd 122 30/03/11 21:48

Page 2: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

A r M i c o r t e

123

122-129S&W Hunter .indd 123 30/03/11 21:48

Page 3: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

124

realizzano armi “speciali” utilizzan-do parti di modelli di serie o costruendo-le completamente ex-novo.

Il modello Hunter Plus L’Hunter Plus utilizza il telaio dei normali 629 ma ad esso è abbinata una canna rea-lizzata nel Performance Center e dotata di feritoie di compensazione stile MagNaPort nonché di base Weaver integrale per il mon-taggio dell’ottica. Ma l’Hunter Plus non è solo questo perché l’arma presenta diverse peculiarità ed è assemblata e rifinita come si conviene a un prodotto custom. Prima di entrare nel vivo della questione è opportu-no fare una precisazione. Il “nostro” Hunter Plus è catalogato al numero 15080 e con lo stesso numero di catalogo noi troviamo an-che un altro Hunter Plus che si differenzia dal nostro solo nell’estetica. Questo accade perché il Performance Center può realiz-zare anche differenti allestimenti di uno stesso “modello”: per quello che riguarda l’Hunter Plus, ce ne sono altri due che per ora dovrebbero essere disponibili in Italia. I numeri sono americani e quindi non da confezioni su misura, ma per quello che ri-guarda l’accuratezza delle lavorazioni e degli allestimenti, nonché la loro varietà, il Per-formance Center è un po’ come una sartoria di alta classe e tende a proporre un ventaglio di offerte piuttosto ampio.

Nuovo arrivo in collezione E torniamo a noi. Chi scrive ha sempre avuto un particolare interesse per il 44 Magnum e per i castelli N di S&W; inol-tre, come tutti gli appassionati, è forte il piacere per le cose ben fatte e magari anche “particolari” quali sono le offerte del Performance Center. È stato così che, dopo aver acquistato un 627 8 Times in 357 Magnum, non appena l’occasione si è presentata, anche l’Hunter Plus in 44 Magnum si è aggiunto agli altri revolver della collezione. Ma l’Hunter Plus, al pari de 627 8 Times, non fa parte della col-lezione “statica”, bensì del gruppo delle armi da usare. Tutti e due questi revolver hanno la qualifica di arma sportiva, cosa che ne facilita il possesso e l’utilizzo, che in Italia può essere solo ludico sportivo, o magari, soprattutto per quello che riguarda lo 8 Times 357 anche la difesa personale e abitativa. A parte la lunga e

pesante canna, il 629 Hunter Plus è este-ticamente caratterizzato dal contrasto cromatico tra il grigio argento del tam-buro e dei fianchi della canna (ma anche del cane, del grilletto e del pulsante di svincolo tamburo) e il “nero” delle altre parti metalliche. In realtà, tutto il revol-ver è realizzato in acciaio inossidabile ma il “vestito” è bicolore perché una parte delle superfici sono nere grazie a quella che sembra essere una particolare ver-niciatura. Che poi sia una verniciatura o meno è tutto da vedere, visto che non sono state rintracciate notizie riguardo alla finitura e tutto sommato la cosa ha poca importanza poiché l’estetica e la funzionalità sono soddisfatte.

Meglio “round”Con l’eccezione di quelli della serie Clas-sic, anche i castelli N da tempo hanno il telaio dell’impugnatura di tipo round e

S m i t h & W e S S o n 6 2 9 4 4 m a g n u m h u n t e r P l u S P C

la sferetta sulla faccia anteriore del gio-go sostituisce la chiusura anteriore del sistema S&W. Caricata elasticamente, col giogo in chiusura la sferetta impegna una sede nel telaio del revolver e, grazie anche alla precisione delle lavorazioni, fa in modo che il giogo stia sempre “at-taccato” al fusto, con ciò favorendo la precisione del tiro e la durata dell’arma

la tacca di mira è quella tipica S&W e quindi decisa-mente buona, sia sul piano prestazionale sia su quel-lo formale. Sotto alla parte anteriore della tacca sono presenti, sul fusto, fori filettati per il montaggio dell’ot-tica direttamente sul fusto invece che sulla canna

il “vento” tra tamburo e cono di forzamento è veramente minimo (la misura si colloca nella parte inferiore dell’in-tervallo delle quote ottimali) e costante per tutte le camere. Questo dettaglio contribuisce a fare in modo che il revolver abbia una ri-dottissima tendenza a “spruzzare” particelle allo sparo e al conte-nimento dell’erosione del cono di forzamento e del gas cutting

122-129S&W Hunter .indd 124 01/04/11 15:11

Page 4: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

essere molto ben fatte, sono decisamente confortevoli nell’uso e consentono l’ottimale posizionamento della mano. E se vi può appari-re strano l’utilizzo di un’im-pugnatura combat su un’arma che per lo più sembra destinata al tiro in doppia azione… avete sbagliato. L’impu-gnatura si presta benissimo anche al tiro in SA, ma non dimentichiamo che il revolver nasce per la caccia, attività nella quale i tiri in DA non sono così eccezionali come si potrebbe pensare di primo acchito. Non scordiamo poi che un revolver come que-sto può essere ideale per specialità tipo il tiro ai birilli, dove si deve sparare in DA se non vogliamo finire fuori tempo massimo.

Per la caccia e il tiroL’Hunter Plus in effetti si presta altrettanto bene al tiro in SA che a quello in doppia. Il grilletto è liscio, con la faccia leggermente curva, non troppo stretto ma largo al pun-to giusto da offrire un’ampia superficie di appoggio al polpastrello in SA, senza però disturbare (anzi) quando inseriamo nella guardia l’intera prima falange per premere il grilletto con l’articolazione (tra prima e seconda falange) in DA. Il grilletto è cor-redato da uno stop (nella parte alta, ovvia-mente sulla faccia posteriore) che annulla completamente la corsa di retroscatto in SA e la riduce ai minimi termini possibili in DA. Ottimo, ed essendo fisso non c’è rischio che si sposti. Il revolver è pesante ma si tratta pur sempre di un 44 Magnum, ovvero è camerato per una brutta bestia in termini di quantità di moto e, quindi, di rinculo. L’azione dell’Hunter Plus è sem-plicemente superba, sia in singola che

non square. Il telaio dell’impugnatura arrotondato alla base era nato per favorire il porto sotto gli abiti ma si è rivelato mi-gliore dell’altro anche per quanto riguarda confortevolezza e gestione dell’arma, soprattutto per chi non ha mani grandi. Se la memoria non inganna, il primo re-volver S&W con castello più grande del J ad avere il round butt è stato il Model 19 con canna da 21/2”su telaio K. Sono trascorsi decenni ma alla fine, vuoi forse

anche per convenienza di standardizza-zione, ma sicuramente perché era una soluzione migliore, tutti i revolver S&W hanno finito per abbandonare lo square butt in favore del round. L’Hunter Plus non fa eccezione e su questo revolver tro-viamo un set di guancette con un accenno di memory grooves che di primo acchito sembra piccolo rispetto all’arma. Si tratta di guancette combat che troviamo solo su modelli del Performance Center e, oltre ad

A r M i c o r t e

125

Vista sinistra del 629 hunter Plus. il mirino e (meno) l’impugnatura sono un po’ sbilanciati sotto l’aspetto formale rispetto al resto dell’arma, ma sono ottimi sul piano funzionale. Bello il contrasto cromatico tra acciaio inossidabile naturale e lo stesso materiale finito nero, molto bello anche il legno delle ottime guancette

il grilletto è dotato posteriormente di uno “stop” che ri-duce praticamente a zero la corsa di re-tro scatto nel tiro in singola azione e la minimizza in quello in doppia azione

nella caccia si spara anche in doppia azione, per que-sto motivo il grilletto del 629 hunter Plus è struttu-rato in modo da prestarsi al meglio tanto per il tiro in doppia che per quello in singola. un “compromes-so” diranno i puristi, ma si tratta di un compromesso al meglio, che non fa rimpian-gere i grilletti “specifici” solo per la Da o per la Sa

122-129S&W Hunter .indd 125 30/03/11 21:48

Page 5: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

126

in doppia, con un timing sempre pratica-

mente perfetto e una corsa del tutto

priva di esitazioni o impuntamenti. La scor-

revolezza, il carico da eserci-tare sul grilletto e la prevedibilità in

DA sono eccellenti, mentre la SA oltre ad essere leggera come una piuma è sempli-cemente degna di un’arma da tiro.

costruzione... da cronometroIl tamburo non ha assolutamente giochi, a parte ovviamente quelli indispensabili, il gap tra cono di forzamento e camere è sempre ai limiti inferiori dell’intervallo ottimale e se proprio volete dei numeri eccoli qua: l’intervallo dei va-lori misurati è compreso, per le 6 camere tra 15/100 e 20/100. Questi valori così contenuti (tanto più che si tratta di un revolver camerato per una car-tuccia con pressioni ed energie elevate) sono possibili grazie all’assoluta complanarità tra faccia posteriore del cono di forzamento e faccia anteriore del tamburo e all’eccellenza complessiva delle lavorazioni, degli aggiustaggi e degli accop-piamenti, in una sola parola di tutta la meccanica. Questa è montata e accuratizzata da armaioli ai quali si fa un torto definendoli solo bravi, ma il lavoro di questi maestri del revolver non darebbe lo stesso risultato se tutte le parti non fossero lavorate con una preci-sione e un’accuratezza (leggi tolleranze dimensionali, superficiali e di forma) de-

gne più di un cronometro di lusso che di un revolver. Niente a che vedere neppure con la migliore produzione di serie, sia-mo semplicemente su un altro livello. La canna dell’Hunter Plus porta nell’anima i classici 5 principi S&W, ma anche qui il livello esecutivo è apprezzabilmente superiore (anche solo ictu oculi) rispetto a quello già elevato del prodotto di serie. L’anima sembra infatti lappata e quanto alla volata ed al cono di forzamento (con la faccia rettificata) si può parlare solo di eccellenza esecutiva.Il revolver S&W è quello che tipicizza la doppia chiusura, con un perno cari-cato elasticamente che entra nello stelo dell’alberino dell’estrattore e uno che dal tamburo protrude per impegnare

una sede nella faccia del recoil shield. Ma sull’Hunter Plus la chiusura anteriore è assente. Come è possibile che sia stata “dimenticata” su un revolver di questo tipo? No, non è così, perché se andiamo a vedere sulla faccia anteriore del giogo del tamburo (subito sotto all’alberino dell’estrattore) notiamo la presenza di una sferetta, bloccata da una boccoletta che sembra essere avvitata e cianfrinata. Questa sferetta è caricata elasticamente e col tamburo in chiusura va ad impegnare una sede (un fresatura longitudinale a se-zione triangolare) nella faccia posteriore della carenatura dell’alberino dell’estrat-tore. In questo modo il giogo del tam-buro è saldamente trattenuto in sede, con la sua faccia laterale che si “sposa” di

in questa vista destra vediamo il 629 hunter Plus con le guancette sosti-tuite da una monogrip della hogue. anche l’impugnatura hogue è ottima e avendo le memory grooves più accentuate sembra in grado di facilitare la presa della mano che impugna l’arma, arma che, non lo dimentichia-mo pesa 1.620 grammi a vuoto e quindi tende a “curvare” verso il basso

S m i t h & W e S S o n 6 2 9 4 4 m a g n u m h u n t e r P l u S P C

ottimamente ac-coppiate al tela-io, le belle guan-cette hanno un accenno di me-mory grooves e per rendere an-cora più stabile l’accoppiamento portano interna-mente due spine metalliche di collegamento

122-129S&W Hunter .indd 126 30/03/11 21:48

Page 6: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

Mirino rosso fluorescenteIl 629 Hunter Plus è un revolver dall’esteti-ca molto particolare e nel complesso ricor-da una delle armi della fanteria imperiale di Star Wars; le forme sono un po’ sbi-lanciate per la massiccia canna e l’impu-gnatura “piccola” ma non sono spiacevoli e trasmettono la giusta sensazione a chi guarda l’arma. L’unica cosa che proprio risulta mal digeribile è il mirino: alto e a rampa, con la faccia posteriore “scavata” e verniciata in rosso fluorescente. Proprio brutto e una soluzione con un mirino tipo Patrdige come quella del 627 8 Times sarebbe stata di gran lunga preferibile; per giunta chi scrive non ama gli inserti colorati e li trova disturbanti quando si tratta di mirare accuratamente. Si, è vero, si tratta di un’arma da caccia, bowling pin e silhouette metalliche e per quegli impie-ghi il mirino non è fuori posto. Il primo pensiero è stato: per fortuna che il mirino è intercambiabile e, o ne trovo uno più soddisfacente, o me lo faccio fare ex novo. Poi però, sul campo di tiro, le impressioni sono cambiate, la preferenza va sempre al Patrige, magari con un bel grano di ot-tone alla sommità, ma il temuto disturbo della mira (nel lento mirato) non c’è stato o meglio è stato assai inferiore a quanto preventivato, e il vostro gazzettiere non ha più gli occhi dei 20 anni. In definitiva, il mirino resta brutto da vedersi ma proba-bilmente resterà al suo posto perché è un ottimo compromesso per tutti i possibili usi del revolver. Comprando un giocattolo nuovo talvolta si va a vedere che cosa ne scrivono in rete, assai poco ma quel poco non è mai men che entusiasta. Un

precisione alla sede sotto alla canna. Il giogo non “sbadiglia” mai ed è anche per questo che quando un proiettile entra nel cono di forzamento il suo asse è quan-to più possibile coincidente con quello

dell’anima. La “sferetta” al posto della chiusura anteriore è un “trucco” usato dai gunsmith che realizzano versioni cu-stom dei revolver S&W, si può dire che è un accorgimento tipico degli allestimenti più prestigiosi e quindi sull’Hunter Plus è proprio al suo posto. Quando si spara con un’arma corta, soprattutto con un revolver, è obbligatorio indossare occhiali di protezione perché è sempre possibile la proiezione di particelle metalliche o di incombusto. Questa possibilità diventa più probabile quando vengono sparate cartucce “toste” come la 357 e la 44 Ma-gnum, ma sull’Hunter Plus lo sfogo tra tamburo e canna è ai minimi livelli e le proiezioni di particelle molto sotto alla media. È un po’ come un marchio di qualità per un revolver, ed è uno dei “sin-tomi” che ci dicono come quel revolver sia in grado di sparare veramente molto bene. E, come vedremo tra poco, l’Hun-ter Plus non spara bene: spara benissimo. Ma prima di tutto una piccola critica.

A r M i c o r t e

127

Cane e grilletto sono in acciaio inossidabi-le, così come stainless sono tamburo, fusto e canna: le superfici nere sono tali per un trattamento superfi-ciale sul quale non è stato possibile reperi-re informazioni e che sembra una sorta di verniciatura. l’azione è quella tipica dei re-volver S&W e incorpo-ra ovviamente tutte le migliorie implementa-te nel corso degli anni sugli n Frame

il cono di forzamento è semplicemente esem-plare, con la faccia ri-gidamente ortogonale all’asse della canna così da favorire la costanza del (ridotto) gap tra can-na e tamburo. Cono di forzamento, gap costante e ridotto contribuiscono a contenere entro livelli mi-nimi il fenomeno del gas cutting, ovvero l’intaglio nel cielo del top strap originato dai gas ad al-tissima pressione e tem-peratura che fuoriescono dal gap allo sparo

nella foto vediamo il cane armato in singola azione; la barra di in-tercettazione è in basso ma vi rimane solo fino a quando il grilletto è premuto, col grilletto in avanti la barra sale e impedisce al cane di rag-giungere il percussore

122-129S&W Hunter .indd 127 30/03/11 21:48

Page 7: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

128

tiratore statunitense ha scritto che il 629 Classic Hunter è il crown jewel (gioiello della corona) della S&W e con quel revolver si possono piantare i proiettili uno dentro all’altro. Inutile dire che questa afferma-zione sembrava piuttosto esagerata (come ebbe a scrivere Mark Twain riguardo alla notizia della sua presunta morte)… fino a quando non sono stati sparati i primi colpi. La 44 Magnum è una cartuccia molto pre-

cisa e i 29 – 629 si sono sempre rivelati otti-mi “veicoli” per questa munizione, ma col Classic Hunter sembra impossibile sparare male. E sì che si tratta di una cartuccia in-trinsecamente precisa ma anche esasperata.

Una doppia azione non stancanteDetto della precisione, che ovviamente si misura in SA, parliamo ora della DA. Chi è abituato ai “normali” 29 e 629 sa

bene quanto sia difficile, soprattutto per chi ha le mani piccole, sparare bene in doppia azione, modalità di tiro che per giunta è anche più punitiva della SA e quindi affatica di più il tiratore. Il rapporto peso potenza dei normali re-volver S&W 44 Magnum, l’insieme delle loro dimensioni, la botta sull’eminenza tenar, la presenza su alcuni modelli di grilletti larghi e magari anche solcati,

S m i t h & W e S S o n 6 2 9 4 4 m a g n u m h u n t e r P l u S P C

Con l’avvento dei più grossi revolver di ultima generazione, il tamburo del 629 può apparire “pic-colo”, ma la sua robustezza strutturale è comunque a tutta prova. Si noti la pulizia della dentiera (al centro del tamburo) che sotto l’azione del braccetto collegato al grilletto provoca la rotazione del tamburo. Sulla periferia del tamburo, in corrispondenza delle sedi per il dente di arresto si nota la traccia lasciata dallo sfregamento della testa dello stesso sul tamburo. È del tutto nor-male e anzi si può dire che sul 629 (che ha già sparato più di qualche colpo, per la maggioranza in doppia azione) le tracce sono proprio quelle “giuste” per un revolver col timing corretto

Su un revolver a doppia azio-ne in 44 magnum, la parte alta del telaio contribuisce particolarmente a sollecitare la mano del tiratore perché quando il revolver si impen-na va ad urtare contro l’emi-nenza tenar. Sul 629 hunter Plus la sensazione provata allo sparo è sempre “ben percepibile” ma non feroce come quella che si avverte con revolver più leggeri

Fiocchi 200 LSWc Colpo più lento: 1160 Colpo più veloce: 1190 Velocità media: 1175 Tra colpo più lento e colpo più veloce: 30 Deviazione standard: 14 Ec calcolata sulla velocità media: Kgm 84,4 (J 827) Fiocchi 240 JSP Colpo più lento: 1315 Colpo più veloce: 1350 Velocità media: 1325 Tra colpo più lento e colpo più veloce: 35 Deviazione standard: 15 Ec calcolata sulla velocità media: Kgm 128,7 (J 1261)

remington 240 JSP Colpo più lento: 1230 Colpo più veloce: 1285 Velocità media: 1270 Tra colpo più lento e colpo più veloce: 55 Deviazione standard: 26 Ec calcolata sulla velocità media Kgm 118,2 (J 1159)

Federal 180 JHP Colpo più lento: 1590 Colpo più veloce: 1650 Velocità media: 1620 Tra colpo più lento e colpo più veloce: 60 Deviazione standard: 28 Ec calcolata sulla velocità media: Kgm 144,3 (J 1414)

Smith & Wesson 629 44 Magnum Hunter Plus – Velocità (in piedi al secondo) ed energie – serie di 5 colpi

anche se il 629 qui fotografato spara per lo più Fiocchi JSP da 240 grani, la sua dieta di cartucce di fabbrica a piena carica comprende anche un po’ (da sinistra verso destra, dopo la Fiocchi che è la prima) di hornady 300 grani JhP XP, Federal da 180 grani JhP e remington da 240 grani JSP. le Federal JhP da 180 grani camminano come treni e raggiungono energie cinetiche del tutto sovrapponibili, quando non superiori, rispetto alle altre munizioni. Con un revolver come questo, la 44 magnum resta una brutta bestia ma scalcia molto meno, e se volete provare l’impressione di sparare “leggero”, ma pur sempre con car-tucce potenti, provate le Fiocchi da 200 grani SWC con palla in piombo

122-129S&W Hunter .indd 128 30/03/11 21:49

Page 8: Red sw629cal 44maghunterpluspc mar 2011 ok

sono tutti dettagli che spiegano come mai il tiro in DA su un revolver di serie sia possibile ma non sempre proficuo, mentre è sempre stancante. Il 629 Hun-ter Plus non è di certo un revolver in 22 LR ma il peso e il bilanciamento appruato, uniti all’impugnatura e alle caratteristiche del grilletto e dello scatto rendono il tiro in DA molto più facile e proficuo, perfino divertente e con cartucce come le Fiocchi da 200 grani LSWC (assai più miti della 240 JSP ma pur sempre “robuste”) si può sparare in DA tutto il giorno, divertendosi alla grande, almeno fino a quando il peso del revolver non diventa eccessivo a

causa della stanchezza. Qualcuno dirà che sono state dimenticate le aperture di compensazione tipo MagNaPort; no, non lo sono state ma sembra supponibi-le che il loro contributo al contenimento dell’impennamento sia comunque mo-desto perché la canna è lunga e quando il proiettile passa le aperture ormai l’im-pennamento deve essere prossimo al cul-mine. Inoltre, le aperture si trovano in prossimità della volata, quando ormai la curva delle pressioni è in discesa e quindi la loro efficacia ne risulta diminuita; la 44 Magnum è comunque una cartuccia che lavora ad alta pressione ed è caricata con propellenti non certo vivaci, quindi anche

la pressione residua (in corrispondenza delle aperture) non è di certo trascura-bile e pertanto qualche cosa le aperture di compensazione “fanno” di sicuro, ma non ci si devono aspettare miracoli. Il grosso del “lavoro” lo fanno canna e impugnatura ma la 44 Magnum resta pur sempre una brutta bestia e anche un pic-colo contributo è ben accetto, soprattutto quando aiuta a prendere una botta meno forte sull’eminenza tenar, “botta” che è dovuta in primo luogo al rilevamento.

A r M i c o r t e

129

CM

ringraziamo per la collaborazione l’armeria BM di Viareggio (www.bmarmi.it)

Smith & Wesson 629 44 Magnum Hunter Plus Pc

costruttore: Smith & Wesson, Springfield, MA, home.smith-wesson.comimportatore: Bignami Spa, tel. 0471 803.000, www.bignami.itModello: 629 .44 Magnum Hunter Pluscalibro: .44 Magnumtamburo: 6 colpi

tipo: revolver a singola e doppia azione con tamburo basculantecanna: 191 mm, 5 righe destrorse, compensatore integrale tipo MagNaPortMire: mirino a rampa intercambiabile con superficie rossa; tacca di mira S&W registrabile

Sicure: cane a rimbalzo; barra di intercettazione del cane; azione bloccata a tamburo basculatoPeso: 1.620 grammi (con tamburo vuoto), 1.760 con 6 Fiocchi 44 Magnum JSP da 240 graniNumero catalogo nazionale: 15080 (arma sportiva)

Lunghezza totale: 320 mmMateriali e lavorazioni: acciaio inossidabile per canna, tamburo e fusto; canna brocciata, tamburo macchinato da trafilato; fusto macchinato da forgiatoconfezione: valigetta alluminio con logo del Performance Center

¤ PreZZo AL PUBBLico da 1.460 euro

il 629 hunter Plus è più facilmente dominabile dei suoi “fratelli” ma tende a diventare affa-ticante nelle serie di lento mirato. Ciò non significa che per utilizzarlo con profitto sia neces-sario essere dei grossi omoni, ma un po’ di muscoli nelle braccia… fanno comodo

anche se poco adatto per gli emuli di Dirty harry, il 629 hunter Plus è stato

voluto compatibile con l’uso degli speed-loader e per il caricamento

rapido si può utilizzare tanto la mano forte (preferibile per i neofiti e più “sicuro”) quanto

la mano debole. le due tecniche richiedono un minimo di allenamento e le caratteristiche dina-miche del revolver non sono comunque quelle di uno snub nose 38 Special con canna da 2”, il che

si riflette quindi anche sulla rapidità e natura-lezza dell’operazione di caricamento rapido

122-129S&W Hunter .indd 129 30/03/11 21:49