Red sig250 2012

PISTOLE SIG SAUER P 250 DCc

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SEMIAUTOMATICA MODULARE

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SEMIAUTOMATICA MODULARE

Sig Sauer, nome importante nel modo delle armi, propone una pistola compatta dedicata alla difesa e al porto occulto. Questa variante della serie P250 è identi�cata dalla sigla DCc che sta per “defense concept compact”. Le caratteristiche della pistola hanno dimostrato durante la prova che il prodotto è a dir poco interessante

Testo e foto di Bruno Ardovini

Non vogliamo parlare dell’azienda Sig Sauer, tutti la conoscono e molto è stato scritto. Parliamo

delle due filosofie verso le quali sem-brano ormai indirizzarsi i costruttori di armi corte che, in alcuni casi, sem-brano voler dotare le loro pistole di più sicure possibili. Alcuni di questi congegni sono sicuramente indispen-sabili come le sicure automatiche al percussore. Diverse organizzazioni meccaniche si avvalgono di sicure manuali che abbattono il cane, au-mentando la sicurezza durante la manipolazione. Altri congegni, come le sicure al caricatore o i chiavistelli di ultima generazione, sono quanto-meno discutibili. I modelli che, a nostro avviso, sono più performanti a livello tattico sono però le armi prive di qualsiasi sicura manuale, che non richiedono il ragio-namento dell’operatore, specialmente quando lo stesso è sottoposto a stress. La Sig Sauer P250 DDc fa parte di questa geniale categoria. La sempli-cità teutonica in questo caso detta legge. Quello che non c’è non si rom-pe, quello che non c’è non deve essere usato. La P250 DCc non ha sicure di sorta, spara solo in doppia azione, è come avere un revolver con un’auto-



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La volata della canna perfettamente eseguita



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nomia di 15 colpi, senza contare quello inserito nella camera di cartuccia. Dopo ogni colpo il cane torna in posizione di riposo. In caso di bisogno basta estrarre e sparare. Sempre che l’utilizzatore abbia compreso l’importanza di utilizzo dell’arma – per difesa - con il primo colpo già incamerato. Lo scatto in sola doppia azione consentirà inoltre all’utilizzatore di sparare tutti i colpi applican-do la stessa forza sul grilletto. Questo diminuirà i tempi di affia-tamento con lo scatto dell’arma, rispetto ai modelli che adottano l’azione mista. Il calibro 9x21 impiegato dalla P250 è sicuramente adatto a compiti difensivi, essendo dotato di precisione, energia cinetica in quantità e disponibilità sul mercato di varie conforma-zioni di cartucce adatte a varie esigenze sia difensive sia sportive.

Dotazione ed ergonomia La valigetta in plastica, comoda per il trasporto, contiene oltre l’arma, due caricatori, il manuale e la prova di rosata effettuata in fabbrica.L’arma può essere fornita, a scel-ta, con impugnature di misura di-versa (large, medium, small) che provvederanno a risolvere qual-siasi esigenza ergonomica. Da evidenziare che grazie alle dimen-sioni ben studiate l’impugnatura risulta agevole anche con quella standard. L’elsa è molto pronun-ciata e fascia la parte superiore della mano, mitigando la sensa-zione del rinculo. Le dimensioni compatte dell’arma consentono un buon bilanciamento e facilita-no l’acquisizione dei congegni di mira. La lunghezza di 182 mm e la larghezza massima di 34 mm risultano nella norma per un’ar-ma compatta dotata di caricatore bifilare e permettono il porto oc-culto anche per quanti volessero utilizzare una fondina “inside”, senza arrecare particolare fasti-dio. La parte inferiore del fusto presenta l’ormai immancabile slitta Picatinny. Per la gioia dei mancini è presente la leva arresto car-rello (slide stop) bilaterale. Il pulsante sgancio del caricatore è re-versibile. Tutte queste caratteristiche rendono la P250 DCc per-fettamente adattabile a qualsiasi complessione dell’utilizzatore.

Materiali, �niture ed esteticaL’arma ha il carrello in acciaio inox rivestito da un resistente trat-tamento nero opaco detto Nitron. La ruggine sarà un ricordo lon-tano. Il fusto polimerico presenta lungo tutta l’impugnatura una zigrinatura che consente un notevole grip. Sui fianchi è riportato il logo della casa.

Funzionamento, scatto, smontaggio la P250 DDc è una pistola a cane esterno, funzionamento semiau-tomatico, dotata di chiusura geometrica a corto rinculo di canna,

La slitta Picatinny permette l’innesto di torce tattiche o laser



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Il mirino è inserito in una fresatura a coda di rondine. È presente un “dot” bianco

La tacca di mira �ssa è dotata dei “dot” di riferimento. Tutti gli angoli sono arrotondati. La conformazione della tacca di

mira elimina i ri�essi in condizione di luce sfavorevole

La leva arresto carrello è presente anche sul lato destro. Notare la

piastrina con il numero di matricola riportato

anche sulla canna della pistola

L’ampia �nestra d’espulsione scongiura malfunzionamenti durante il ciclo di sparo



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Il grilletto largo, liscio e arrotondato è ideale per il tiro in doppia azione

I comandi dell’arma sono essenziali e presentano delle zigrinature suf�cienti allo scopo

Le ef�caci zigrinature di presa del carrello

L’impugnatura ha delle ef�cienti zigrinature che assicurano un buon grip

L’imbocco del caricatore. La conformazione del caricatore bi�lare non richiede inviti di sorta


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sistema Browning modificato. La parte posteriore prismatica della canna provvede ad attuare la chiusu-ra del carrello ottura-tore. Lo scatto

è possibile sola-mente in doppia

azione. Il ciclo di sparo avviene, dopo aver introdotto la prima cartuccia nella camera di car-tuccia, arretrando e rilasciando il carrello. Il cane tornerà sem-pre in posizione di riposo, naturalmen-te senza far partire il colpo. La trazione applicata sul grilletto provvede ad ar-mare il cane e farlo arretrarlo fino al punto di sgancio dei piani scatto. Una leva posta a lato del cane alzandosi

provvede a disattivare la sicura al percus-sore. A questo pun-to il cane caricato di energia cinetica colpisce la testa del percussore che è ora libero di avan-zare. All’atto dello sparo canna e car-

rello arretrano unitamente, dopo pochi millimetri la scanalatura dello zoccolo della canna, impegnando un traversino posto nel fusto, costringe la stessa a in-clinarsi verso il basso e fermarsi svin-colandosi dal carrello che prosegue da solo la sua corsa retrograda. Esaurita l’energia cinetica, la molla di recupero distendendosi riporta l’arma in chiu-sura. In questa fase il carrello ottura-tore preleva, mediante la nervatura d’alimentazione, un’altra cartuccia e la sospinge nella camera di cartuccia.

Il ciclo consente lo sparo delle cartucce successive

fino allo svuotamento del caricatore. Sparata l’ultima cartuccia il carrello, intercettato dalla leva arresto carrello, sospinta verso l’alto dalla soletta ele-vatrice del caricatore, rimane bloccato in apertura. Lo scatto, come dichiara-to dalla fabbrica, si aggira sui 3,8 kg. La leva di scatto smussata agli angoli e molto larga, circa 9mm, è l’ideale per favorire il tiro in doppia azione. La tra-zione è sorprendentemente omogenea

e ricorda molto quella di revol-ver di marca. Lo

La faccia dell’otturatore. La massiccia unghia estrattrice è a prova di rottura. La parte esterna superiore, verniciata in rosso, sporgendo avvisa che è presente il colpo in camera di cartuccia

L’interno del carrello. Si noti la sicura al percussore posta nella parte posteriore

L’essenzialità meccanica del

pacchetto di scatto

La canna prismatica dotata di rampa permette un’alimentazione senza problemi

L’arma in smontaggio ordinario. Si noti il pacchetto di scatto estratto dal fusto



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SIG SAUER P 250 DCc

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smontaggio della P250 è estremamen-te semplice. Dopo l’accertamento dello stato dell’arma (scarica), si deve blocca-re il carrello in apertura. Basta ruotare verso il basso il chiavistello di smon-taggio, riabbassare la leva arresto car-rello e - trattenendo il carrello con una mano - liberare quest’ultimo dal fusto dopo averlo fatto scorrere lungo le gui-de ricavate dal pacchetto di scatto. È ora possibile separare la canna dal car-rello dopo aver tolto l’asta guidamolla con molla prigioniera. Per una pulizia straordinaria è possibile rimuovere il pacchetto di scatto semplicemente sfilando il chiavistello di smontaggio dalla sua sede. Dopo la rimozione della leva sarà possibile estrarre il pacchetto di scatto, prendendolo anteriormente e esercitando una trazione verso l’alto.

SicureLa P250 DCc, come del resto tutta la serie di queste indovinate armi, è do-tata solamente della sicura automa-

tica al percussore. Questo è reso pos-sibile dalla meccanica che si avvale dello scatto in sola doppia azione con cane esterno che ritorna in posizione di riposo dopo ogni trazione della leva di scatto.

CaricatoreSono forniti 2 caricatori metallici del-la capienza di 15 colpi, dotati degli appositi fori sulla costolatura poste-riore per il controllo visivo delle car-tucce contenute: quello che negli USA è definito “magazine check”.

Organi di miraIl mirino è inserito in una fresatura a coda di rondine che permette la re-golazione in deriva del punto di mira. Sono disponibili ben 6 mirini di diver-se altezze per spostare l’alzo dell’ar-ma al livello desiderato. La tacca di mira è fissa ma anche questa parte è disponibile in tre diverse altezze. I congegni di mira sono ben propor-zionati e consentono un’acquisizione immediata del punto mirato. Sono presenti i classici tre dot di riferimen-to. Il profilo smussato dei congegni di mira è studiato in modo da evitare che questi rimangano agganciati ai vestiti durante le fasi dell’estrazione; da rimarcare che l’ampia finestra del-la tacca di mira si è rivelata efficace durante le prove di rosata. Malgrado queste siano state effettuate con una illuminazione scarsa, dovuta alle con-dizioni climatiche avverse, le rosate sono state sempre eccellenti.

Impiego praticoLa P250 DCc è naturalmente conce-pita per difesa personale e abitativa. Le dimensioni contenute dell’arma facilitano il porto occulto. L’autono-mia di fuoco è di tutto rispetto: ben 15 colpi senza contare quello inseribile nella came-ra di car-tucc ia .

La scelta di una pistola compatta - come questa Sig Sauer - rimane a no-stro avviso, per impieghi difensivi in abiti civili, la più equilibrata. Solo in casi particolari si ripiegherà su armi back up che faranno pagare comodità e possibilità di dissi- mulazione saltando dalle mani all’atto dello sparo a causa di pesi, spesso, troppo ridotti rispetto al calibro utiliz-zato e a impu-gnature inade-guate alle mani di un adulto. La P250 fa par-te di una serie di pistole modulari, prerogativa utile per quanti, leggi permettendo, pos-sono in questo modo dotarsi di una sola pi-stola che permette di cambiare dimensio-ne, calibro e autono-mia di fuoco, man-

L’interno del fusto mostra la genialità del progetto

modulare

Il pacchetto di scatto visto dall’alto. Notare la molla a spirale che comanda la doppia leva arresto carrello

L’invito nella camera di cartuccia

è assicurato dalla rampa della canna

lucidata a specchio

I caricatori bi�lari in lamierino brunito contengono 15 cartucce e consentono un’ottima autonomia di fuoco



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tenendo l’impugnatura, lo scatto e la meccanica costante. Sono disponibili tre impugnature di diverse misure, sei mirini di ricambio e tre tacche di mira, anch’esse di diversa altezza. Il grillet-to di serie può essere sostituito con un modello più sottile per facilitare il tiro a chi ha mani piccole.

Valutazione di tiroLe serie effettuate a 12 m. hanno dimostrato, con tutto il muniziona-mento impiegato nella prova, una precisione che va ben oltre quella richiesta a una pistola da difesa. La rosata effettuata con le Fiocchi Black Mamba si commenta da sola. Non si è verificato nessun inceppamento. Inizialmente è emersa qualche incer-tezza nei tiri veloci: colpa del tiratore abituato ad un’azione di scatto corta tipo safe action. Nulla di irreparabile;

Produttore J. P. Sauer & Sohn GmbH Sauerstraße 2-6 · 24340 Eckernför-de, Germany Tel +49 (0)4351 4710 Fax +49 (0)4351 471160 www.sigsauer.de Distributore Bignami via Lahn 1 39040 Ora – (BZ) tel. +39 0471 803000 fax: +39 0471 810899www.bignami.it Modello DCcCatalogo nazionale 15116 (arma comune) Tipologia pistola semiautomatica a cane esternoCalibro 9x21 mmChiusura Geometrica corto rinculo sistema Colt Browning modi�catoCanna lunga 98 mm, 6 rigature Caricatore/Serbatoio Metallico capienza 15 cartucceScatto doppia azione (only)Sicure Automatica al percussoreOrgani di mira Tacca di mira �ssa, mirino regolabile in derivaMateriali e �niture Acciaio inox (carrello) polimero (fusto)Lunghezza totale 182 mmPeso a vuoto 642 mmPrezzo indicativo Circa 975 euro, IVA inclusa

Scheda tecnica con una buon allenamento effettuato sparando qualche scatola di cartucce, dopo aver acquisito la necessaria me-moria muscolare, tutto si è risolto. La pistola è sorprendentemente docile durante il tiro. Grazie al bilanciamento delle masse e all’ottima impugnatura il rinculo è sostenibile anche con le cartucce più prestanti.

Valutazioni �naliLa sola doppia azione si contrappone alla “safe action” e troverà pareri di-scordi tra i vari sostenitori. Natural-mente chi è abituato ad azioni lunghe del revolver forse preferirà la DAO (double action only) della P250. Vo-

gliamo sottolineare che è pur sempre una doppia azione di una semiauto-matica. Dovrà essere condotto un addestra-mento indirizzato a padroneggiare la lunga corsa della leva di scatto ma – soprattutto - il leggero ritorno in avanti del grilletto, occorrente al riaggancio dei piani di scatto. Questo allenamento si renderà necessario per accelerare le serie veloci in situa-zioni di difesa. Parere estremamente positivo per questa compatta che metterà al sicu-ro da manipolazioni errate eseguite specialmente durante eventi trauma-tici. Vediamo di buon occhio un’arma che non ha bisogno di sicure di sorta.

La prova di rosata effettuata in fabbrica

L’autore sulla linea di tiro



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Rosate di 5 colpi ottenute a 12 metri

Fiocchi Black Mamba 100 grani. Queste cartucce non �niscono di stupirci. Meglio della rosata di fabbrica

Fiocchi Top Target. La rosata sembra larga se confrontata con le Black Mamba ma per una pistola da difesa siamo già al top

Fiocchi Sub Sonic. Il rinculo inesistente rende questa cartuccia piacevolissima da sparare in allenamento. Ottima la precisione

Winchester FMJ 124 grani. Niente male queste cartucce molto controllabili e precise

Scheda di valutazione

ERGONOMIA ★★★★★Ergonomia assicurata dalle varie con�gurazioni disponibili

PRECISIONE ★★★★★L’arma è molto precisa. Non si fatica a tenere il nero del bersaglio di PL a 25 m

SISTEMI DI MIRA ★★★★★Ottimamente rapportati. La tacca di mira è congegnata in modo da non offrire appigli agli indumenti. I vari mirini e tacche di mira consentono di tarare l’arma sul punto desiderato

SCATTO ★★★★Lo scatto, anche se si aggira sui 4 kg, è �uido, pulito e privo di �lature. La lunga doppia azione e il riaggancio richiedono un certo periodo di assuefazione

SICURE ★★★★★La sicura automatica al percussore è l’unica presente sull’arma. Ottima scelta per un’arma da difesa

FINITURE ★★★★★L’arma presenta delle �niture adatte ad un arma da difesa. Il rivestimento opaco evita ri�essi che potrebbero tradire la nostra presenza in alcune situazioni notturne aumentando il vantaggio tattico dell’utilizzatore

IMPIEGO PRATICO ★★★★★Questa pistola è stata ideata per difesa personale e abitativa ma può essere utilizzata in maniera divertente anche al poligono per tiro informale

COMPATIBILITÀ ACCESSORI ★★★Fusti di diverse dimensioni, congegni di mira e grilletti alternativi

PREZZO ★★★★★Il costo dell’arma è adeguato ai prezzi della concorrenza relativi alle pistole che impiegano fusti polimerici. Non dimentichiamo che si tratta di un progetto Sig Sauer: una garanzia!

Estrarre e sparare, ma soprattutto reinserire l’arma in fondina senza dover pensare ad attivare qualche sicura manuale e senza la paura di riporre l’arma in fondina con il cane armato, evento sempre possibile dopo l’utilizzo dell’arma sotto stress.



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