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Programmazione e controllo
Corso di laurea in Economia e Gestione Aziendale
Programmazione e ControlloCorso 2 (matricole 4/5/6)
a cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Organizzazione del corson 54 ore di lezione frontale Lun. Giov. Ven. ore 8.10-10.00;n Esercitazione il giovedì (salvo eccezioni);n Programma diviso in Modulo A (cap. 1/2/3/4/5/8/9 libro testo) e Modulo B
(cap. 6/10/11 libro testo);n 6 Esami scritti (giu/lug/set/gen/feb/apr);n Verifica intermedia il 18 aprile (Modulo A) valida entro luglio;n Meccanismo del debito (A/B) con decurtazione del voto di 2 punti (valido per
due appelli consecutivi);
n ORARIO RICEVIMENTO Lun. 14-16 o su appuntamento.
Verifica intermedia (A)Superata?
Esame Giugno (B)Superato?
Verbalizza media aritmetica dei due voti
SI SI
Esame Giugno (A+B)Superato?
NO
Verbalizza media aritmetica dei due voti
SI
Esame Luglio (A e/o B)Superato?
SI Verbalizza media aritmetica dei due voti decurtata di 2pt
NONO
NO
Esame a Settembre (A e B)
ARGOMENTI DEL CORSOn Analisi di bilancio;n Analisi dei flussi finanziari;n Stesura del report di analisi
economico-finanziario;
n Leva finanziaria e operativa;n Analisi dei costi;n Budget e analisi degli
scostamenti.
MODULO A
MODULO B
Informazioni utilin Fondamentale conoscere il programma di
Economia Aziendale e Ragioneria Generale edApplicata.
n Avvisi e materiale didattico pubblicato su paginaweb docente.
n Mail [email protected]
n Pagina facebook “Corso di Programmazione eControllo Dott.ssa Macchia”.
n Testo: Strumenti per il controllo economico efinanziario nelle imprese, Melis G. (a cura di),Giuffrè, 2013.
LEZIONE 1
La funzione Programmazione e Controllo
Programmazione e Controlloa cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Outline della lezione 1n L’attività di programmazione e controllo
(P&C);
n Il ruolo del Controller;
nGli strumenti della P&C;
n Il bilancio per la valutazione della performance aziendale.
ATTIVITA’ DI GOVERNO
ATTIVITA’ OPERATIVA
ECONOMICIOBIETTIVI AZIENDALI FINANZIARI
PATRIMONIALI
M/L termine à Pianificazione strategicaBreve termine à PROGRAMMAZIONE
CONTROLLO di gestione
L’attività di programmazione e controllo 1/2
L’attività di programmazione e controllo 2/2
n Le fasi dell’attività di P&V si sviluppano in modo sequenziale ma iterativo:
n Pianificazione strategica: 3-5 anni (output piano strategico);n Programmazione: 1 anno (output budget);n Controllo: periodi infrannuali più o meno ampi (reporting)
PIANIFICAZIONE
PROGRAMMAZIONE
CONTROLLO
ALTA DIREZIONE
PRODUZIONE
PRODOTTO A
PRODOTTO B
VENDITE
COMMERCIO NAZIONALE
COMMERCIO INTERNAZIONALE
MARKETING AMMINISTRAZIONE
CONTABILITA’
CONTROLLER
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Il ruolo del Controller
Il controller ha il compito di raccogliere,elaborare e rendere disponibili leinformazioni necessarie ad alimentarel’attività di programmazione e controllo.
Gli strumenti della P&CCONTROLLO DI GESTIONE
• Analisi di bilancio; • Analisi dei flussi finanziari
• Stesura del report di analisi economico-finanziario
• Analisi degli scostamenti
PROGRAMMAZIONE• Analisi dei costi funzionali alle scelte di
convenienza economica; • Budget
1. Valutare lo stato di salute di un’azienda
2. Ottenere informazioni utili per prendere decisioni economiche
3. Formulare previsioni ragionevoli circa gli andamenti futuri della gestione aziendale
PER CHI?
manager dipendenti esindacati
finanziatori
fornitori
clienticoncorrenti
PA ed Erario
collettività
imprenditore/soci
Il bilancio per la valutazione della performance aziendale1/2
GESTIONE BILANCIO
INTERPRETAZIONI INFORMAZIONI
tecniche di analisi
capa
cità
di l
ettu
ra
pote
nzia
ta lettura
Bilancio d’esercizio:• strumento informativo• non rappresenta uno specchio ottimale delle dinamiche gestionali e dei loro risultati
L’OBIETTIVO NON E’ LEGGERE IL BILANCIO, MA LEGGERE LA GESTIONE ATTRAVERSO IL BILANCIO!N.B.:
trova espressione
Il bilancio per la valutazione della performance aziendale2/2
LEZIONE 2
Le analisi di bilancio
Programmazione e Controlloa cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Outline della lezione 2
n I limiti informativi del bilancio civilistico
n Le analisi di bilancio;
n Le fasi dell’analisi di bilancio;
n Le integrazioni economiche dei valori contabili
A) Crediti verso soci per versamenti ancora dovutiB) Immobilizzazioni C) Attivo circolanteD) Ratei e Risconti
A) Patrimonio nettoB) Fondi per rischi e oneriC) TFR di lavoro subordinatoD) DebitiE) Ratei e risconti
STATO PATRIMONIALE (art. 2424 C.C.) CONTO ECONOMICO (art. 2425 C.C.) A) Valore della produzioneB) Costi della produzioneDifferenza A-B
C) Proventi ed oneri finanziariD) Rettifiche di valore delle attività
finanziarieRisultato prima delle imposte (A-B±C±D)21) Imposte sul reddito d’esercizioRisultato d’esercizio
Struttura: sezioni divise e contrapposteCriterio: classificazione mista, destinazione economica (attivo) natura/provenienza (passivo)
Struttura: forma scalareCriterio: costi e ricavi dellaproduzione ottenuta.
I limiti informativi del bilancio civilistico 1/2
Ci permette di valutare:• Valore creato ?• Grado di liquidità degli investimenti ?• Grado di esigibilità dei finanziamenti ?• Contributo delle diverse aree gestionali alla produzione del reddito ?• Struttura finanziaria ?• Situazione finanziaria ?• Ecc…
Pregi: rende conto della gestione in forma più sistematica, organica ed omogenea
Difetti:1. gli aggregati e i risultati intermedi degli schemi civilistici accorpano grandezze più o
meno omogenee.2. I fatti di gestione sono rappresentati secondo convenzioni contabili (criteri di
iscrizione/rappresentazione in bilancio e valutazione delle poste).
I limiti informativi del bilancio civilistico 2/2
…Sorge l’esigenza di integrare e rielaborare i documenti di bilancio per renderli maggiormente segnaletici della performance economico-finanziaria e patrimoniale dell’impresa.
3. Non si hanno informazioni adeguate per conoscere:ü lo stato del patrimonio dell’azienda
- solidità patrimoniale- fluidità finanziaria
ü l’andamento economico dell’azienda- modalità di acquisizione e impiego delle risorse economiche- capacità aziendale di produrre reddito/creare valore…
Esistono numerose tipologie di analisi che possono essere classificate in base a:
per indici
per flussi
1. Tecnica adottata 2. Posizione dell’analistaesterne
interne
spaziale
temporale3. Forma di comparazione delle informazioni
storica
prospettica
4. Orizzonte di analisi
Le analisi di bilancio
Reperimento documentazione, verifica di attendibilità,Integrazione dati
1.
Riclassificazione dei bilanci ufficiali
2.
Calcolo degli indicatori
3.Interpretazione degli indici e formulazione del giudizio
4.
Le fasi delle analisi di bilancio 1/2
Reperimento documentazione, verifica di attendibilità,Integrazione dati
Riclassificazione dei bilanci ufficiali
Calcolo degli indicatori
Interpretazione degli indici e formulazione del giudizio
1. 2. 3. 4.
• osserva le disposizioni legislative ed i corretti principi contabili;• rispecchia la realtà operativa dell’azienda;• è stato redatto seguendo con costanza i criteri di valutazione• non siano inficiati da particolari politiche di bilancio• non siano distorti dal fenomeno dell’inflazione o da norme di natura fiscale
Attendibilità:
Documenti• Stato patrimoniale• Conto economico• Rendiconto finanziario
• Verbale assemblea dei soci• Bilancio sociale
• Nota integrativa• Relazione sulla gestione• Piano industriale
Le fasi dell’analisi di bilancio 2/2
Integrazione: utile al fine di rappresentare la sostanza economica di talune operazioni o fare emergere il valore effettivamente creato dall’azienda (es. contributi in c/capitale, riserve occulte di magazzino, rivalutazioni economiche di cespiti, leasing ecc.)
Le integrazioni economiche dei valori contabili 1/4
Ai fini del controllo interno è utile riesaminare sul piano economico le operazioni la cui valutazione o rappresentazione in bilancio non consente di evidenziare il valore del patrimonio o la sua effettiva sostanza:
n Magazzino: metodi di valutazione che sottostimano le scorte di magazzino in rapporto ai prezzi correnti (es. LIFO);
n Immobilizzazioni tecniche: costo storico sottovalutato rispetto al fair value;
n Contributi in c/capitale: metodo reddituale tecnica del risconto pluriennale.
• Magazzino con riserva lifo:- Valore del magazzino 150 a valori correnti;- rappresentato in bilancio a 100 (lifo).
21
Attività Passività e netto
Es.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3
100
+50
100
+50
100
+50 +50 (utile d’es.)+50 (utili a nuovo) +50 (utili a nuovo)
Costi Ricavi
Es.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3+50
Conto economico
Le integrazioni economiche dei valori contabili 2/4
Integrazioni economiche
extra-bilancio ufficiale
Stato Patrimoniale
• Rivalutazione immobilizzazioni tecniche:- Valore di mercato del terreno 800;- Costo storico del terreno 200.
22
Costi Ricavi
Es.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3+600
Conto economico
Le integrazioni economiche dei valori contabili 3/4
Integrazioni economiche
extra-bilancio ufficiale
Stato PatrimonialeAttività Passività e netto
Es.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3
200
+600
200
+600
200
+600 +600 (utile d’es.)+600 (utili a nuovo) +600 (utili a nuovo)
• Contributi in c/capitale:- Costo storico macchinario 900 (vita utile 3 anni);- Contributo in c/capitale 300 (metodo reddituale del risconto pluriennale).
23
Costi RicaviEs.1 Es.2 Es.3 Es.1 Es.2 Es.3300 300 300 100 100 100
Conto economico
Le integrazioni economiche dei valori contabili 4/4
Stato PatrimonialeAttività Passività e netto
Es. Es.2 Es3 Es.1 Es.2 Es.3
Macch. 600 300 0
Risc. Pass. 200 100 0X X
X X X
-200400
-100200
-100200
-100200
-100200
LEZIONE 326/02/20
La riclassificazione di bilancio:lo Stato Patrimoniale
Programmazione e Controlloa cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Outline della lezione 3
n La riclassificazione di bilancio¨La riclassificazione dello stato patrimoniale
n Caso Bruxit: riclassificazione dello stato patrimoniale
;
Reperimento documentazione, verifica di attendibilità e integrazione dati
Riclassificazione dei bilanci ufficiali
Calcolo degli indicatori
Interpretazione degli indici e formulazione del giudizio
1.
2. 3. 4.
«La riclassificazione è l’operazione di predisposizione o ristrutturazione dei dati di bilancio per l’analisi economico-finanziario-patrimoniale della gestione» (Caramiello, 1993)
Si sviluppa attraverso due tappe fondamentali
a) spostamento delle voci fuori posto
b) formazione di classi omogenee di valori, secondo opportuni criteri
Esigibilità finanziaria e natura del debito
Realizzabilità finanziaria
Stato Patrimoniale Conto Economico
Costi e ricavi della produzione ottenuta
Costi e ricavi della produzione venduta
La riclassificazione di bilancio 1/1
n SP: permette di osservare l’entità del patrimonio difunzionamento e la natura delle sue poste.
n Lo schema previsto dal Codice Civile prevede laclassificazione delle voci dello SP principalmente sulla basedella loro destinazione economica e solo in via secondariavengono ripartite secondo un criterio finanziario.
n DE: i beni presenti all'interno dell'impresa sono classificatitenendo conto della destinazione del bene al momentoconsiderato. Questo criterio distingue i beni aziendali inimmobilizzazioni e disponibilità.
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 1/4
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 2/4
Entro/oltre 12 mesi
Entro/oltre 12 mesi
Analisi di bilancio
Riclassificazione secondo il criterio finanziario:attività e passività vengono riclassificate sulla base della lorotrasformabilità in denaro (attitudine a tornare in forma liquida).
Per entrambi i criteri (DE e CF) le attività rappresentano gli investimentieffettuati dall’impresa, mentre le passività (compreso in questa accezioneil patrimonio netto) rappresentano, in linea generale, le fonti di finanziamentodella gestione aziendale.
Il discrimine temporale è individuato dal periodo di 12 mesi,dove ogni attività o passività che si “trasforma/estingue” entro 12mesi verrà definita “a breve” o “corrente”, mentre oltre i 12 mesiverrà definita “differita” o “consolidata”.
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 3/4
Attivo Impieghin Realizzabilità in valori finanziari:
Passivo Fontin Esigibilità in valori finanziari:
n Bilancio common size¨ valori percentuali à 100 = totale impieghi / fonti¨ schemi omogenei pluriennali
• entro 12 mesi correnti;
• oltre 12 mesi immobilizzazioni.
• entro 12 mesi correnti;
• oltre 12 mesi consolidato.
• Capitale Proprio
• Capitale di terzi
• Passivo Consolidato
•Passivo Corrente
IMPIEGHI FONTI
La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 4/4
Attivo:n Soci c/versamenti :
n Anticipi fornitorià magazzino
n Ratei e risconti:
Passivo:n Anticipi da clienti à passivo o rettifica magazzino
n Fondi per rischi e oneri:n Fondo TFR:n Ratei e risconti:
• Crediti a breve;
• Posta rettificativa del capitale sociale.
• q. pluriennale à immobilizz.ne;
• q. annuale à circolante.
• q. pluriennale à consolidata;
• q. annuale à corrente.
La riclassificazione dello SP: PROBLEMATICHE 1/4
C) Attivo CircolanteI. Rimanenze
1) Materie 300,00 202,50 4) Prodotti in corso di lav. 675,00 750,00
975,00 952,50 II. Crediti
1) Verso clienti- entro 12 mesi 1.440,00 902,50 - oltre 12 mesi 45,00 240,00
1.485,00 1.142,50 5) Verso altri- entro 12 mesi 142,50 202,50
ATTIVO X+1 XA) Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti
- di cui richiamati 20,00 200,00
n Esempio 1.
n Esempio 2.In NI troviamo l’informazione che «…tra i crediti verso altri dell’anno X+1 è compreso un anticipo a fornitore del valore di 50 €».
La riclassificazione dello SP: PROBLEMATICHE 2/4
ATTIVO CORRENTE
ATTENZIONE 1 ! I crediti verso soci non richiamati si portano a diretta diminuzione del capitale sociale.
Sottrarre il valore dell’anticipo (142,50-
50,00)
Inserire la voce «anticipi a fornitori» tra le disponibilità
Anticipi a fornitori 50,00
ATTENZIONE 2 ! Se sono stati richiamati allora sono sempre breve. Nel caso in cui il credito richiamato sia in sofferenza, gli amministratori devono dare in NI informazioni sull’esigibilità dello stesso. Se il rischio di inesigibilità è elevato si porta a diminuzione del CS.
(eventualmente) a riduzione del CS
1) Partecipazioni in: d) altre imprese 187,50 187,50 D) Debiti
Totale immobilizzazioni 2.932,50 2.827,50 4) Debiti verso bancheC) Attivo Circolante - entro 12 mesi 300,00 412,50
I. Rimanenze - oltre 12 mesi 660,00 405,00 1) Materie 300,00 202,50 960,00 817,50 4) Prodotti in corso di lav. 675,00 750,00 6) Altri debitiAcconti 62,00 Acconti 62,00-
913,00 952,50 II. Crediti 7) Debiti verso fornitori
1) Verso clienti - entro 12 mesi 2.000,50 2.182,50 - entro 12 mesi 1.440,00 1.102,50 - oltre 12 mesi 30,00 15,00 - oltre 12 mesi 45,00 240,00 2.030,50 2.197,50
n Esempio 3.In NI troviamo l’informazione che «Gli acconti X+1 si riferiscono ad un acconto da cliente del valore di 62 €, a fronte di produzione già presente in magazzino.».
La riclassificazione dello SP: PROBLEMATICHE 3/4
Inserire la voce «anticipi da clienti» tra le rimanenze con segno negativo
Eliminare l’importo dal
passivo
- Debiti diversi:Quota a breve TFR 37,00 105,00
Il dettaglio della quota a breve/medio lungo dei fondi rischi e oneri, del fondo TFR e dei ratei e risconti (sia attivi che passivi) è sempre indicata in NI.
Esempio 4.
La riclassificazione dello SP: PROBLEMATICHE 4/4
X+1 X
Quota a breve -37,00 -105,00Totale TFR oltre 12 mesi 308,00 217,5
IMPIEGHI (I) X+1 X % X+1 % X FONTI X+1 X % X+1 % XImmobilizzazioni Patrimonio netto (N)
I. Immateriali I. Capitale 1.325,00 1.325,00 23,9% 23,7%4) Marchi 45,00 105,00 0,8% 1,9% III. Riserve di rivalutazione 45,00 45,00 0,8% 0,8%
IV. Riserva legale 225,00 225,00 4,1% 4,0%II. Materiali VII. Altre riserve 0,0%
2) Impianti e macchinari 1.560,00 1.455,00 28,2% 26,0% Riserva straordinaria 202,50 142,50 3,7% 2,5%4) Altri beni 1.140,00 1.080,00 20,6% 19,3% IX. Utile (perdita) dell'eserczio 67,50 60,00 1,2% 1,1%
2.700,00 2.535,00 48,8% 45,3% Totale N 1.865,00 1.797,50 33,7% 32,1%III. Finanziarie
1) Partecipazioni in: d) altre imprese 187,50 187,50 3,4% 3,3% Passivo Consolidato (P)- crediti oltre 12 mesi 45,00 240,00 0,8% 4,3% Fondi per rischi e oneri 60,00 52,50 1,1% 0,9%
232,50 427,50 4,2% 7,6% Trattamento fine rapporto 308,00 217,50 5,6% 3,9%Debiti vs banche oltre 12 660,00 405,00 11,9% 7,2%
Totale I 2.977,50 3.067,50 53,8% 54,8% Debiti vs fornitori oltre 12 30,00 15,00 0,5% 0,3%Totale P 1.058,00 690,00 19,1% 12,3%
ATTIVO CORRENTE (AC)Disponibilità (D) Passivo Corrente (p)
1) Materie 300,00 202,50 5,4% 3,6% Debiti vs banche entro 12 300,00 412,50 5,4% 7,4%4) Prodotti in corso di lav. 675,00 750,00 12,2% 13,4% Debiti vs. fornitori entro 12 2.000,50 2.182,50 36,1% 39,0%- Anticipi a fornitori 50,00 0,9% 0,0% TFR entro 12 37,00 105,00 0,7% 1,9%- Anticipi da clienti 62,00- -1,1% 0,0% Debiti tributari entro 12 217,50 337,50 3,9% 6,0%- Risconti attivi 22,50 30,00 0,4% 0,5%
985,50 982,50 17,8% 17,5% Debiti previdenziali entro 12 22,50 30,00 0,4% 0,5%Liquidità differite (L) Risconti passivi 37,50 45,00 0,7% 0,8%
Totale p 2.615,00 3.112,50 47,2% 55,6%- Clienti entro 12 mesi 1.440,00 1.102,50 26,0% 19,7%- Crediti diversi entro 12 mesi 92,50 202,50 1,7% 3,6% TOTALE FONTI 5.538,00 5.600,00 100,0% 100,0%- Crediti vs. soci entro 12 mesi 20,00 200,00 0,4% 3,6% -
1.552,50 1.505,00 28,0% 26,9%Liquidità immediate (l)Depositi bancari e postali 15,00 30,00 0,3% 0,5%Denaro e valori in cassa 7,50 15,00 0,1% 0,3%
22,50 45,00 0,4% 0,8%Totale AC 2.560,50 2.532,50 46,2% 45,2%TOTALE IMPIEGHI 5.538,00 5.600,00 100,0% 100,0%
LEZIONE 42/03/20
La riclassificazione di bilancio:il Conto Economico
Programmazione e Controlloa cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Outline della lezione 4nPerché riclassificare il CE per aree
gestionali;
n La riclassificazione del CE per aree gestionali;
nProblematiche di riclassificazione del CE.
n 2425 C.C. forma a scalare, risultati intermedi di scarso interesse gestionale.
n I risultati della gestione caratteristica ordinaria (A-B) e della gestione finanziaria possono essere poco significativi perché influenzati da componenti che appartengono più propriamente alla gestione accessoria (patrimoniale) e straordinaria.
Perché riclassificare il CE per aree gestionali? (2/2)
CONTO ECONOMICO (Importi in unità di Euro) n+1 nA) Valore della produzione
1) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 12.520,00 11.752,50 2) Variazione rimanenze prodotti in corso di lavorazione 75,00- 15,00- 5) Altri ricavi e proventi: 230,00 475,00
Totale valore della produzione 12.675,00 12.212,50 B) Costi della produzione
6) Per materie prime 9.352,50 8.895,00 7) Per servizi 232,50 240,00 8) Per godimento di beni di terzi 187,50 187,50 9) Per il personale
a) Salari e stipendi 1.455,00 1.552,50 b) Oneri sociali 547,50 570,00 c) Trattamento di fine rapporto 127,50 127,50
2.130,00 2.250,00 10) Ammortamenti e svalutazioni
a) Ammortamento immobilizzazioni immateriali 60,00 52,50 b) Ammortamento immobilizzazioni materiali 277,50 262,50 d) Svalutazioni crediti compresi nel circolante 7,50 15,00
345,00 330,00 11) Variazione rimanenze materie 97,50- 97,50- 13) Altri accantonamenti 7,50 - 14) Oneri diversi di gestione 202,50 182,50
Totale costi della produzione 12.360,00 11.987,50 Differenza tra valore e costi della produzione (A-B) 315,00 225,00 C) Proventi e oneri finanziari
15) proventi da partecipazioni 7,50 15,00
16) Altri proventi finanziarid) proventi diversi:- altri 22,50 45,00
17) Interessi e altri oneri finanziari- altri 105,00 172,50
Totale proventi e oneri finanziari 75,00- 112,50- D) Rettifiche di valore di attività finanziarieTotale delle rettifiche - Risultato prima delle imposte 240,00 112,50
22) Imposte sul reddito dell'esercizio 172,50 52,50 23) Utile (perdita) dell'esercizio 67,50 60,00
Perché riclassificare il CE per aree gestionali? (2/2)n Riclassificare il CE raggruppare le diverse componenti di
reddito (costi e ricavi) in blocchi di analisi (omogenei pernatura). La riclassificazione aumenta la significatività del CEe favorisce l’analisi della redditività aziendale permettendodi passare da un’interpretazione contabile ad una gestionale.
n Finalità prioritaria: comprendere il contributo dato allaformazione dell’utile/perdita dai singoli gruppi di operazionisvolte durante il periodo amm.tivo: Gestioni Parziali.
n Dobbiamo distinguere ciò l’ordinario dallo straordinario, ilcaratteristico dall’accessorio, l’operativo dal finanziario tenendoisolato l’effetto fiscale complessivo.
n Individuazionearee gestionali
2° obiettivo Individuare i risultati significativi intermedi:
¨ Valore della produzione ottenuta (imprese industriali)/ Margine lordo commerciale (imprese mercantili);
¨ Risultato operativo caratteristico (ROC);¨ Risultato operativo globale (RO);¨ Risultato ordinario;¨ Risultato prima delle imposte;¨ Risultato netto (Rn).
•Caratteristica•Extra caratteristica
• Atipica o patrimoniale• Finanziaria• Straordinaria• Fiscale
1° obiettivo accorpare i componenti reddituali:
La riclassificazione del CE per aree gestionali 1/2
nRiclassificazione CE:
¨DIFFERENTI SCHEMI TIPO
n RIFERIMENTO LA PRODUZIONE OTTENUTA (IMPRESE INDUSTRIALI)
n RIFERIMENTO LA PRODUZIONE VENDUTA (IMPRESE MERCANTILI)
Costi InterniContrattualmente
definiti
Costi Esterni
Costi InterniPolitiche di valutazione
Stru
ttura
ugu
ale
impr
ese
indu
stria
li
Costi Esterni
¨ poste A5- Altri ricavi e contributi c/esercizion RICAVI DA ATTIVITà ATIPICHE n PROVVIGIONI DI VENDITA (CARATTERISTICHE PER MERCANTILI)n PLUSVALENZE;n SOPRAVVENIENZE ATTIVEn CONTRIBUTI IN CONTO ESERCIZIO (CARATTERISTICA O RETTIFICA DI
COMPONENTI NEGATIVI DI REDDITO)
¨ B14 Altri oneri gestione¨ ONERI DA ATTIVITà ATIPICHE TIPICAMENTE GESTIONI IMMOBILIARI E
AGRICOLE¨ MINUSVALENZE¨ SOPRAVVENIENZE PASSIVE
problematiche
Problematiche di riclassificazione del CE 1/2
Problematiche di riclassificazione del CE 1/2
Dettaglio Altri ricavi e proventi (A.5): n+1 nContributi in c/esercizio per l'abbattimento di interessi passivi 50 80Fitti attivi da immobili non strumentali 80 150Donazione in denaro 0 245Contributo per calamità naturali 100 0Totale: 230,00 475,00
Problematiche di riclassificazione del CE 1/2
Dettaglio Oneri diversi di gestione (B.14): n+1 nMinusvalenze da alienazione 35 0Imposte dirette su immobili non strumentali 147,5 150Imposta di bollo veicoli aziendali 20,00 32,5Totale: 202,50 182,50
(importi in migliaia di Euro)Importi % Importi %
Ricavi operativi netti 12.520,00 100,6% 11.752,50 94,4%+/- Variazione rimanenze prodotti -75,00 -0,6% -15,00 -0,1%+Altri ricavi operativiValore della produzione ottenuta (V) 12.445,00 100,00 11.737,50 100,00
- Consumo materie: 9.255,00 74,4% 8.797,50 70,7% acquisto materie 9.352,50 75,2% 8.895,00 71,5% +/- Variazione rimanenze materie -97,50 -0,8% -97,50 -0,8%- Costi per servizi 232,50 1,9% 240,00 1,9%- Costi per godimento di beni di terzi 187,50 1,5% 187,50 1,5%- Imposta di bollo veicoli aziendali 20,00 0,2% 32,50 0,3%Valore aggiunto (Va) 2.750,00 22,1% 2.480,00 19,9%
- Costi per il personale: 2.130,00 17,1% 2.250,00 18,1% Stipendi 1.455,00 11,7% 1.552,50 12,5% Contributi 547,50 4,4% 570,00 4,6% T.f.r 127,50 1,0% 127,50 1,0%Margine operativo lordo 620,00 5,0% 230,00 1,8%
0,0% 0,0%- Amm.to immobilizz. immateriali 60,00 0,5% 52,50 0,4%- Amm.to immobilizz. materiali 277,50 2,2% 262,50 2,1%- Svalutazioni crediti comm.li 7,50 0,1% 15,00 0,1%- acc.ti fondi rischi 7,50 0,1% 0,00 0,0%Risultato operativo caratteristico (ROC) 267,50 2,1% -100,00 -0,8%
+ Interessi attivi 22,50 0,2% 45,00 0,4%+ Proventi da partecipazioni 7,50 0,1% 15,00 0,1%+ Fitti attivi da immobili non strumentali 80,00 0,6% 150,00 1,2%-Imposte su immobili non strumentali 147,50 1,2% 150,00 1,2%Risultato operativo (RO) 230,00 1,8% -40,00 -0,3%
- Interessi e Oneri finanziari 105,00 0,8% 172,50 1,4%
+Contributi in c/es. per abbattimento oneri finanz. 50,00 0,4% 80,00 0,6%
Risultato ordinario 175,00 1,4% -132,50 -1,1%
+ Donazione (sopravv. Attiva) 0,00 0,0% 245,00 2,0%
+ Contributi per calamità naturali 100,00 0,8% 0,00 0,0%
- Minusvalenza da alienazione 35,00 0,3% 0,00 0,0%
Risultato ante imposte 240,00 1,9% 112,50 0,9%
- Imposte sul reddito 172,50 1,4% 52,50 0,4%0,0% 0,0%
Risultato d'esercizio (RN) 67,50 0,5% 60,00 0,5%
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Struttura a costi e ricavi della produzione ottenuta
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LEZIONE 53/03/20
L’analisi per indici:Struttura e Situazione finanziaria
Programmazione e Controlloa cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Outline della lezione 5
n Il calcolo degli indicatori di bilancio;
n Gli indicatori di struttura finanziaria;
n Gli indicatori di situazione finanziaria.
Reperimento documentazione, verifica di attendibilità e integrazione dati
Riclassificazione dei bilanci ufficiali
Calcolo degli indicatori
Interpretazione degli indici e formulazione del giudizio
1.
2. 3. 4.
Tipologie di indicatoriMargini Indici/quozienti
Valutazione solidità e liquidità aziendale Valutazione redditività aziendale
Indici economiciIndici patrimoniali-finanziari di:
composizione correlazione rotazione e durata
Finalità conoscitiva perseguita
Il calcolo degli indicatori di bilancio
n Struttura finanziaria equilibrata: rapporti fra aree
Attivo corrente Ac
Disponibilità DLiquidità differite LLiquidità immediate l
Immobilizzazioni F
MaterialiImmaterialifinanziarie
Passivo a breve pFinanziamenti a breveDebiti di regolamentoAltri debiti a breve
Passivo consolidato P
Capitale proprio N
Gli indicatori di struttura finanziaria 1/5
mlt
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n Struttura finanziaria equilibrata: rapporti fra aree
Attivo corrente Ac
Disponibilità DLiquidità differite LLiquidità immediate l
Immobilizzazioni F
MaterialiImmaterialifinanziarie
Passivo a breve pFinanziamenti a breveDebiti di regolamentoAltri debiti a breve
Passivo consolidato P
Capitale proprio N
Gli indicatori di struttura finanziaria 2/5
mlt
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n Struttura finanziaria equilibrata: rapporti fra aree
Immobilizzazioni F
MaterialiImmaterialifinanziarie
Passivo a breve pFinanziamenti a breveDebiti di regolamentoAltri debiti a breve
Passivo consolidato P
Capitale proprio N
Gli indicatori di struttura finanziaria 3/5
Ccnnegativo
Attivo corrente Ac
Disponibilità DLiquidità differite LLiquidità immediate l
Margine di struttura primario
Capitale proprio – Attivo immobilizzato = N – F àpositivo
Indice di autocoperturadelle immobilizzazioni
Capitale proprio = N >1Attivo immobilizzato F
Indice di coperturadelle immobilizzazioni
Capitale proprio +Passività consolidate = N + P >1Attivo immobilizzato F
Margine di struttura secondario
Capitale proprio+ passività consolidate - Attivo immobilizzato = ( N + P ) – F à positivo
Rapporto di indebitamento
Capitale investito = K < 2,5 – 3 Capitale proprio N
Indice di elasticità degli impieghi
Attivo corrente = l + L + D Totale impieghi K
Indice di rigidità degli impieghi
Attivo immobilizzato = F Totale impieghi K
Indice di elasticità delle fonti
Passivo corrente = p Totale fonti K
Indice di rigidità delle fonti
FONTI A MLT= N+P Totale fonti K
composizione
Gli indicatori di struttura finanziaria 4/5
Posizione finanziaria netta a breve:
Posizione finanziaria a medio e lungo termine:
Liquidità immediate ( + ) Attività finanziarie a breve ( - ) Passivo finanziario a breve
Posizione finanziaria netta breve ( + ) Attività finanziarie a m.l.t. ( - ) Passivo finanziario a m.l.t.
Grado di ammortamento
Fondi di ammortamentoImmobilizzazioni tecniche lorde
Aliquota media di ammortamento
Quote di ammortamentoImmobilizzazioni tecniche lorde
Indice di solidità del capitale sociale:
Patrimonio nettoCapitale Sociale
Gli indicatori di struttura finanziaria 5/5
Indice di disponibilità(o current ratio)
Attivo corrente = Ac >2Passività correnti p
Indice di liquidità(o quick ratio)
Liquidità immediate e differite = l+L > 1Passività correnti p
Indice di tesoreria Liquidità immediate = l > 1Passività correnti p
Grado di utilizzo fido bancario
Totale fido utilizzato/Totale fido concesso %
Gli indicatori di situazione finanziaria 1/2
Cash flow d’esercizio su vendite
Cash flow d’esercizioVendite
Copertura fabbisogno per debiti di finanziamento
Cash flow d’esercizioInteressi e rimborso debiti di finanziamento
Capitale circolante netto Attivo corrente – passivo corrente
Durata media dei debiti commerciali
Debiti commerciali X365Acquisti
Durata media dei crediti commerciali
Crediti commerciali X365Vendite
Durata media giacenza magazzino materie
Giacenza media di magazzino X 365Consumi di materie
Durata media giacenza magazzino merci/prodotti
Giacenza media di magazzino X 365Costo del venduto
Gli indicatori di situazione finanziaria 2/2
LEZIONE 64/03/20
L’analisi per indici:la situazione Reddituale
Programmazione e Controlloa cura della Dott.ssa Silvia Macchia
Outline della lezione 6
n Gli indicatori di situazione reddituale.
R.O.E. = Rn = ASPETTATIVE INVESTITORENm ALTERNATIVE MERCATO
m = valore medio del periodo
ROI = Roc (o Rc) = Return on investment = redditività caratteristicaKoc (o Kc)
ROA = Ro = Return on Assets = redditività operativaK
RONA = Ro = Return on Net Assets = redditività operativa nettaKn
ROS o ROP = Roc = Return on Sales (or production) = redditività venditeV
Turnover K= V= Turnover del capitale = tasso di rotazione del capitaleKoc
Incidenza aree gestionali:Rn= tasso di incidenza area extra caratteristica o extraoperativa
Roc (o Ro)
Indici di produttività: Va/n. addetti; V/n. addetti.
Gli indicatori di situazione reddituale \/2
ROE
ROI = RocKoc
KocN
RnRoc
Ros = RocV
VKoc
Analisi C.E.:Risultati intermediValore produzioneStruttura costi
Rotazione magazzinoScadenza media crediti comm.liScadenza media debiti comm.li
Analisi C.E.:Struttura finanziariaSituazione finanziariaFlussi finanziari
Incid..:Area patrimonialeOneri finanziariArea straordinariaImposte d’esercizio
Gli indicatori di situazione reddituale 1/2
Analisi temporale del ROE e delle sue determinantiROE anno X ROE anno X+1 Variazione
Azienda A 11,25 % 15 % + 3,75 %In che modo la scomposizione del ROE agevola la comprensione delle cause della sua variazione?
Azienda ARoe
Anno xRoe x+1Ipotesi 1
Roe x+1Ipotesi 2
Roe x+1Ipotesi 3
Roe x+1
Roe 11,25 % 15 % 15 % 15 % 15 %Roi 9 % 12 % 9 % 9 % 5 %Koc/N 2,5 2,5 3,33 2,5 2Rn/Roc 0,5 0,5 0,5 0,67 1,5
Ipotesi 1: A parità di altri fattori la variazione del ROE potrebbe essere stata causata dalla variazione nel Roi;Ipotesi 2: A parità di altri fattori la variazione del ROE potrebbe essere stata causata dalla variazione nel rapporto di indebitamento;Ipotesi 3: A parità di altri fattori la variazione del ROE potrebbe essere stata causata dalla variazione nel tasso di incidenza dell’area extra-caratteristica;Roe x+1: Il ROE è aumentato di 3,75 per il forte miglioramento extra-caratteristico che ha più che compensato la diminuzione del ROI e del K/N.
n R.O.I. = Roc = Roc x V Koc V Koc
R.O.S. RETURN ON SALESn Rc =
V R.O.P. RETURN ON PRODUCTION
n Analisi Rc:
¨ Consumo materie/costo merci vendute¨ Valore aggiunto¨ Costo lavoro¨ Margine operativo lordo¨ Incidenza ammortamenti¨ Costi aree funzionali¨ Costo produzione venduta/ottenuta¨ Costi variabili-fissi/margine contribuz. ¨ Costi aree funzionali¨ Costo produzione venduta/ottenuta¨ Risultato industriale o margine comm.le ¨ Costi variabili-fissi/margine contribuzione
INDICI DI REDDITIVITà CARATTERISTICA 1/2
Analisi quantità n V= q x p Settore mercato/impresa
Analisi prezzi
n Costo lavoro VaN.medio addetti n. medio addetti
ROTAZIONE CAPITALE INVESTITOn V
Koc RICAVO PER UNITÀ INVESTITA
n V = ROTAZIONE MAGAZZINO Dm
INDICI DI REDDITIVITà CARATTERISTICA 2/2
n Calcoliamo gli indicatori di struttura finanziaria/situazione finanziaria/situazione reddituale sul caso presentato durante le
scorse lezioni.