PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA3.1.2 Istituto Professionale Settore Servizi Indirizzo...

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ANNI SCOLASTICI 2016 - 2017 2017 - 2018 2018 - 2019 Approvato dal Consiglio d’Istituto il 21 gennaio 2016 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

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A N N I S C O L A S T I C I 2 0 1 6 - 2 0 1 72 0 1 7 - 2 0 1 8 2 0 1 8 - 2 0 1 9

Approvato dal Consiglio d’Istituto il 21 gennaio 2016

P I A N O T R I E N N A L E D E L L ’ O F F E R T A F O R M A T I V A

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Presentazione del P.O.F. Triennale ............................................................................................................................. 3

1.Contesto e Risorse .......................................................................................................................................................... 4

1.1 Analisi del CONTESTO e dei BISOGNI del TERRITORIO di riferimento ..................................... 4

1.2 Descrizione delle RISORSE PROFESSIONALI ........................................................................................... 5

1.3 Ricognizione delle RISORSE STRUTTURALI ............................................................................................ 8

2.Identità strategica ....................................................................................................................................................... 11

2.1 La Mission .............................................................................................................................................................. 11

2.2 Principi generali ................................................................................................................................................. 12

2.3 Piano di Miglioramento .................................................................................................................................. 14

3.Curricolo dell’Istituto ................................................................................................................................................. 17

3.1 Traguardi attesi ................................................................................................................................................. 17

3.1.1 Istituto Tecnico Settore Tecnologico Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria ....... 19

3.1.2 Istituto Professionale Settore Servizi Indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo Sviluppo Rurale 24

3.1.3 Corso Serale per Adulti ............................................................................................................................... 29

3.2 Arricchimento ed ampliamento .................................................................................................................. 30

3.2.1 Alternanza scuola lavoro .......................................................................................................................... 35

3.2.2 Verso l’attuazione del piano nazionale della scuola digitale ...................................................... 36

3.2.3 Convitto ........................................................................................................................................................... 37

3.2.4 Istruzione Domiciliare ............................................................................................................................... 38

3.3 BES ............................................................................................................................................................................ 38

3.4 Linee orientative ................................................................................................................................................ 43

3.5 Valutazione ........................................................................................................................................................... 44

4.Organizzazione ............................................................................................................................................................. 51

4.1 Modello organizzativo per la didattica ................................................................................................... 51

4.2 Formazione e sicurezza (d.lgs.n.81/2008) ............................................................................................ 57

4.3 Formazione e aggiornamento ..................................................................................................................... 59

4.4 Monitoraggio e verifica .................................................................................................................................. 60

5.Gestione delle Risorse ................................................................................................................................................. 62

5.1 Fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia .............................. 62

5.2 Fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa ............................................. 64

5.3 Fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario ............. 66

5.4 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali .................................................................... 67

6.Atto di Indirizzo del Dirigente Scolastico ............................................................................................................ 68

7.Regolamenti ................................................................................................................................................................... 75

Documenti di riferimento ............................................................................................................................................. 76

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PRESENTAZIONE DEL P.O.F. TRIENNALE

Il Piano dell' offerta Formativa Triennale ( PTOF

Il PTOF, revisionabile ad ottobre di ogni anno, è un documento dinamico che definisce un orientamento e una direzione, disegna un percorso evolutivo della scuola, coerente rispetto all’intero impianto formativo e all’insieme dei documenti di analisi e di monitoraggio disponibili.

) è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale della scuola: fissa criteri generali, definisce obiettivi, indica strategie, in quanto destinato ad illustrare l’offerta formativa a breve-medio termine e disegnare lo scenario futuro, l’identità dell’istituto auspicata al termine del triennio di riferimento e i processi di miglioramento continuo che si intendono realizzare.

Conformemente agli art. 1 e 3 della legge 107/2015 “la piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi di cui ai commi da 5 a 26, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento nonché della comunità professionale scolastica con lo sviluppo del metodo operativo, nel rispetto della libertà di insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l’interazione con le famiglie e il territorio sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n.275” Il piano è elaborato dal Gruppo di Miglioramento e dal Collegio Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente scolastico.

Ai fini della predisposizione del P.O.F. Triennale sono state prese in considerazione le proposte ed i pareri formulati dai diversi stakeholder della scuola, coinvolti sia con colloqui diretti che con questionari di qualità. Gli stakeholder possono essere suddivisi in: soggetti interni

- docenti, personale ATA, studenti e loro famiglie;

:

- soggetti esterni

- Regione Marche, Provincia di Macerata, Comune di Macerata, CCIAA di Macerata,

, ovvero le diverse realtà istituzionali, culturali, locali, sociali ed economiche operanti nel territorio:

- Università degli Studi di Macerata, Camerino, Ancona - Associazioni di categoria (Ordine Agronomi, Collegio Periti Agrari e Agrotecnici,

Allevatori, Coldiretti, ecc.) - Aziende presso le quali gli studenti hanno svolto percorsi di Alternanza Scuola-lavoro - Istituti Scolastici in rete, ITS - Adulti frequentanti Corsi hobbistici per la Cura del verde rivolti al territorio

Il grado di coinvolgimento è stato medio-alto.

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1. Contesto e Risorse

1.1 Analisi del CONTESTO e dei BISOGNI del TERRITORIO di riferimento

Considerato il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107; tenuto conto della Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti” e del Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”; facendo seguito al documento Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016, al Rapporto di Autovalutazione elaborato dall’Istituto e al conseguente Piano di Miglioramento, l’IIS “Giuseppe Garibaldi” di Macerata elabora il Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

La progettualità dell’azione educativa prende forma considerando l’identità della Scuola, della comunità sociale e del territorio in cui opera, tenendo conto degli obiettivi formativi (comma 7 Legge 107/2015), delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.

La provincia di Macerata ha un territorio che caratterizza la sua peculiarità nello sviluppo dell’agricoltura, dell’industria artigianale manifatturiera e del turismo enogastronomico. La scuola si integra con il territorio per le buone pratiche agricole, la cultura dell’alimentazione, la coltura biologica e i prodotti tipici (IGP, doc, dop) nell’ottica di uno sviluppo sostenibile, producendo birre agricole, vino e 5 tipi di olio monovarietale. Il riconoscimento pubblico conferito alla Provincia per la capacità di saper creare occupazione e reddito anche nel settore culturale coinvolge la progettualità educativa delle Scuole del territorio. Infatti Università, poli museali, case editrici e manifestazioni culturali come lo Sferisterio (Musicultura, Macerata Opera, ecc.) costituiscono un filiera produttiva per il territorio stesso in sinergia con la scuola. Tutte le imprese che hanno investito in creatività hanno incrementato l’export del 4,3% e il tasso di disoccupazione risulta essere in diminuzione (9.1) rispetto allo scorso anno (12.8), mentre in aumento è il flusso migratorio dall’esterno. Gli Enti locali favoriscono reti di partenariati che coinvolgono le istituzioni scolastiche in attività progettuali, cooperando sulle tematiche di accoglienza, inclusione e orientamento. Nello specifico la scuola è il polo di riferimento per il settore agrario in ambito regionale, contando su una popolazione scolastica proveniente da diverse aree geografiche e, considerata la curva di crescita delle iscrizioni nell’ultimo triennio, procede ad essere considerata come il più grande luogo di formazione nel settore nel centro Italia.

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In tale contesto culturale di riferimento e in linea con il comma 1 della legge 107/2015 l’Istituto si impegna ad affermare il ruolo centrale della scuola nell’ambito del territorio di appartenenza e nella società della conoscenza, ad innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti, a rispettare i tempi e gli stili di apprendimento, a contrastare le disuguaglianze socio-culturali e territoriali, a recuperare l’abbandono e la dispersione scolastica, a realizzare una scuola aperta, quale laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione ed innovazione didattica, di partecipazione e di cittadinanza attiva e a garantire il diritto allo studio, le pari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente dei cittadini.

1.2 Descrizione delle RISORSE PROFESSIONALI

Le seguenti tabelle riportano il quadro organico esistente

Organico docenti

distinto per tipologie di classi di concorso.

Nell’anno scolastico 2015/16 l’istituto ha soddisfatto il fabbisogno orario curricolare per le diverse classi di concorso avvalendosi di 64 docenti con cattedre orarie a 18 ore, 6 docenti con cattedra a 18 ore che svolgono un’ora eccedente, 3 docenti con cattedre miste e inoltre i docenti che ricoprono le ore residue così suddivisi:

Classi di concorso Fabbisogno

orario totale

Cattedre a 19 ore

Cattedre a 18 ore Residuo

Cattedre miste Ore residue

A012 Chimica Agraria 105 4 33 1 15 A019 Disc.Giur.Econom. 42 1 24 1 6 A029 Educazione fisica 88 4 16 0 16 A039 Geografia 10 0 10 0 10 A042 Informatica 32 1 14 0 14 A049 Matematica e Fisica 225 6 6 3 0 3 A050 Lettere II grado 264 14 12 0 12 A058 Scienze agrarie 277 14 25 1 7 A060 Scienze naturali 71 3 17 0 17 A072 Topogr.Gen.Cos.Dis 65 3 11 0 11 A074 Zootecnia 51 2 15 0 15 A346 Lingua inglese 132 7 6 0 6 Relig. Religione catt/Att.alt. 44 2 8 0 8

C050 Esercitazioni Agrarie 247 13 13 0 13 Eserci.Agr. Laboratorio

C300 Laborat. Informatica 16 0 16 0 16 C320 Laborat. Meccanico 17 0 17 0 17

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L’organico dei docenti specializzati coinvolge n. 29 docenti specializzati suddivisi in aree come segue:

Aree Monte ore complessivo

Area Scientifica 120

Area Umanistica 100

Area Tecnica 115

Area Psicomotoria 110

L’organizzazione dei docenti segue nell’Organigramma e funzionigramma.

Organico Potenziato

In conformità alla Legge 107/2015, alla nota MIUR prot. 30549 del 21.09.2015 ed alle priorità e traguardi indicati nel RAV insieme agli obiettivi di processo, per il potenziamento dell’offerta formativa sono state indicate le preferenze per l’organico potenziato relativamente ai docenti previsti e di fianco sono evidenziati i docenti assegnati, con le rispettive classi di Concorso:

AREE POTENZIAMENTO Richiesta Organico Potenziato con scelta classe di concorso in

ordine di preferenza

Organico Potenziato

ottenuto

Potenziamento Umanistico A050 - LETTERE IST.ISTR.SECOND. DI II GR.

A050 un docente

A050 A051 - LETTERE,LATINO NEI LICEI E IST.MAG. A052 - LETTERE,LATINO,GRECO LICEO CLASSICO

Potenziamento Linguistico A246 - LINGUA E CIV. STRANIERA (FRANCESE)

A346 un docente

A346 A346 - LINGUA E CIV. STRANIERA (INGLESE) A546 - LINGUA E CIV. STRANIERA (TEDESCO) C034 - CONV.IN LINGUA STRANIERA (TEDESCO)

Potenziamento Scientifico A038 - FISICA

A049 A060 C050 A038 un docente A049 ed un

docente A060

A047 - MATEMATICA A048 - MATEMATICA APPLICATA A049 - MATEMATICA E FISICA A060 - SC.NA.,CH.,GEOG.,MIC.

Potenziamento Artistico e Musicale A004 - ARTE DEL TESSUTO, MODA E COSTUME

A061 A031 un docente

A031

A010 - ARTE DEI METALLI E DELL'OREFICERIA A016 - COSTR.,TECNOL.DELLE COST.E DIS.TEC. A018 - DISCIP.GEOM.,ARCHIT.ARRED.E SCENOT. A021 - DISCIPLINE PITTORICHE A022 - DISCIPLINE PLASTICHE A025 - DISEGNO E STORIA DELL'ARTE A031 - ED.MUSICALE IST.ISTR.SEC.II GRADO A061 - STORIA DELL'ARTE

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AREE POTENZIAMENTO Richiesta Organico Potenziato con scelta classe di concorso in

ordine di preferenza

Organico Potenziato

ottenuto

Potenziamento Socio Economico e per la Legalità

017 - DISCIPLINE ECONOMICO-AZIENDALI

A036 A019 due docenti A019 ed un

docente A037

A019 - DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMIC. A036 - FILOSOFIA,PSICOL. E SC.DELL'EDUCAZ.

A037 - FILOSOFIA E STORIA Potenziamento Laboratoriale

A007 - ARTE DELLA FOTOGR. E GRAFICA PUBBL.

A042 C050 C300 A072 un docente

A072 A071 - TECNOLOGIE E DISEGNO A072 - TOPOGRAFIA GENERALE C300 - LAB. DI INFORMATICA GESTIONALE

Si sono inoltre ottenute le assegnazioni di: - un docente della classe di concorso A029 di Educazione fisica negli istituti e

scuole di istruzione secondaria II grado;

- due docenti specializzati rispettivamente nelle aree AD03 ed AD02 (di cui non è stato possibile effettuare la nomina in quanto le graduatorie con personale specializzato sono esaurite).

Di conseguenza il previsto ampliamento dell’offerta formativa evidenziato nelle priorità e negli obiettivi di processo risultati nel RAV dall’autovalutazione dovranno essere rivisti e riprogrammati, con riguardo all’organico aggiuntivo assegnato.

Organico del personale A.T.A. attuale, sottodimensionato rispetto alle reali esigenze della scuola calcolate per numero di studenti, plessi e ore di insegnamento

Profili Professionali Nr. unità

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1

Assistenti Amministrativi 8

Collaboratori Scolastici 27

Assistenti Tecnici 8

Cuochi 3

Infermieri 1

Collab. Scolast. Tecnici (guardarobieri) 2

Collab. Scolast. Tecnici (add. Azienda Agraria) 4

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1.3 Ricognizione delle RISORSE STRUTTURALI

L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” è collocato all’interno di un’azienda agraria della estensione di circa 70 ha distante 3 km dal centro urbano.

L’intero complesso è di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Macerata, in uso perpetuo all’I.I.S. “G. Garibaldi”.

Per le proprie attività istituzionali utilizza le seguenti strutture esterne:

STRUTTURE ESTERNE

• un edificio scolastico di tre piani e laboratori di chimica, informatica e scienze, più diciotto aule presso l’annesso edificio del Convitto

• un edificio convittuale di tre piani (Convitto) con camere a due e/o più posti letto, bagni ed annessi servizi igenici, sala mensa, tv, aule per lo studio individuale e di gruppo, aule computer e ricreative, servizio guardaroba e lavanderia, sala giochi attrezzata

• una palestra • un campetto da calcio ed uno da pallacanestro • una stalla bovini • un’officina • una rimessa per macchine ed attrezzi con annessa aula di meccanica • una serra didattica • un laboratorio di zootecnia ubicato al secondo piano dell’edificio già sede del

centro tori dell’APA di Macerata • un'aula naturalistica • un laboratorio di agronomia • un laboratorio di fisica

L’azienda dell’istituto di circa 70 ha, sita in contrada Lornano, circonda oltre alla scuola molti altri edifici che le permettono di essere completamente autonoma per le relative esercitazioni. Dispone infatti di :

• Una serra della superficie di circa 150 mq con struttura portante metallica, bancali mobili in alluminio, tetto apribile, riscaldamento e automatismi vari per il controllo della temperatura, luminosità, ed umidità comandati da un computer.

• Un laghetto e relativo prelago, che forniscono l’acqua per irrigare un frutteto, dotato di irrigazione a goccia, e altri appezzamenti .

• Un vigneto attualmente costituito da una porzione vecchia e da nuovi impianti per un totale di circa 8 Ha. Sono coltivate nel vigneto numerose cultivar sia tipiche della zona (Sangiovese, Montepulciano, Trebbiano, Maceratino, Verdicchio Grechetto) che di nuova introduzione (Merlot, Cabernet S., Lacrima R., Fiano). L’ampiezza e l’eterogeneità del vigneto consentono ampi spazi per le attività di sperimentazione su tutti gli aspetti della tecnica di conduzione del vigneto, con immediata e ricca ricaduta sull’attività didattica.

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• Una Cantina, di tipo tradizionale, con una capienza massima di circa 700 hl, ben attrezzata per la vinificazione delle uve e l’affinamento dei vini,che costituisce un ottimo supporto per le esercitazioni pratiche di enologia.

• Un oliveto su una superficie totale di circa 4 Ha, di cui una parte è costituito da una collezione di cultivar autoctone di rilevante interesse sia botanico che produttivo, più un oliveto ad alta densità di circa mezzo ettaro.

• Un frantoio oleario che garantisce la qualità dei prodotti secondo le disposizioni dell’attuale normativa.

• Un frutteto a coltivazione biologica più un frutteto didattico plurivarietale

• Un laboratorio zootecnico di capi bovini selezionati di razza marchigiana.

• Un capiente capannone utilizzato come rimessa per le trattrici, le macchine operatrici e tutti gli attrezzi necessari per le operazioni colturali.

• Un bosco e siepi autoctone

• Altri immobili in parte destinati ad abitazioni, in parte da ristrutturare.

Sulla restante superficie sono coltivate diverse specie erbacee, in avvicendamento libero, che costituiscono uno strumento valido per le esercitazioni e per un primo approccio all’organizzazione dell’attività produttiva nella realtà operativa e gestionale.

L’ Azienda è Certificata Biologica Reg. CE 834/2007 e aderisce alla certificazione del marchio regionale Qm (Qualità garantita dalle Marche),

L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” offre molti laboratori a sostegno della didattica:

LABORATORI

• Azienda agraria di 70 Ha • Laboratorio di fisica ed esercitazioni • Laboratori di informatica (3) • Laboratori di chimica (2) • Laboratorio di microvinificazione • Laboratorio di scienze • Laboratorio di microscopia • Aula di meccanica • Aula di agronomia • Aula zootecnica • Aula naturalistica • Laboratori per studenti diversamente abili

Nel corso degli ultimi anni l’Ente proprietario cioè l’Amministrazione Provinciale di Macerata ha effettuato diversi interventi di ristrutturazione dell’edificio del Convitto, sia per la sua messa in sicurezza che per la creazione di nuove aule rese necessarie dall’aumento notevole di studenti iscritti alla scuola. Questi interventi hanno però determinato la chiusura della biblioteca di istituto e la sua conversione in aule. Il patrimonio librario di circa 12000 volumi, quasi tutti catalogati e inseriti in una

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opac on-line, è stato accantonato in altre parti dell’edificio ed attualmente non è visionabile, con grande disagio per l’utenza della scuola e del territorio. Inoltre l’istituto è attualmente capofila sia della Rete provinciale delle Biblioteche Scolastiche che della Rete Regionale. Con l’Amministrazione Provinciale si cerca di reperire dei fondi per riadattare delle strutture esistenti da adibire a biblioteca.

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2.IDENTITÀ STRATEGICA

2.1 La Mission

In considerazione dei fattori di analisi supposti l’I.I.S. “ G. Garibaldi” di Macerata ha quale mission quella di prendersi cura degli studenti per formare ottimi professionisti, ma anche cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri, propri ed altrui, sensibili alle problematiche sociali, aperti ai diversi interessi culturali, capaci di costruire una società più giusta e solidale.

A tale scopo l’ I.I.S. “ G. Garibaldi” pone al centro dell’attenzione il processo educativo, formativo e informativo dello studente, ponendosi come mediatore tra il singolo e la collettività con i seguenti obiettivi:

• acquisizione di conoscenze, competenze e abilità propedeutiche per il futuro lavorativo del giovane, specifiche e spendibili sul mercato del lavoro e/o nei percorsi di istruzione superiore ed universitaria, a livello locale e nazionale, aggiornate agli indirizzi delle politiche comunitarie in materia, in relazione ai profili professionali delle tre articolazioni ( Viticoltura ed Enologia, Gestione dell’Ambiente e del Territorio, Produzioni e Trasformazioni) presenti nell’indirizzo Tecnico per il Settore Tecnologico e del VI anno di Enotecnico ed al profilo professionale proprio dell’Indirizzo Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, a cui si aggiunge anche l’opzione Valorizzazione e Commercializzazione dei Prodotti Agricoli del Territorio, che permette agli studenti di completare ed integrare la formazione della qualifica triennale I.eF.P. in Operatore delle Trasformazioni Agroalimentari fino al diploma quinquennale. Sono attive anche le qualifiche professionali triennali, leFP, di Operatore Agricolo ed Operatore delle Trasformazioni Agroalimentari

• offerta formativa di qualità per garantire una solida base culturale in cui saperi scientifici, tecnologici ed umanistici siano ben integrati, come suggerito dalle Linee guida. La cultura umanistica, infatti, consente di dare spessore etico sociale alle discipline di indirizzo evitando di cadere in una visione specialistica che perde il legame con la realtà e la storia

• incrementare il rapporto con la realtà produttiva con uno sfondo nazionale ed europeo

• migliorare l'azione amministrativa e didattica nell'ottica dello sviluppo delle nuove tecnologie e della dematerializzazione

• assumere iniziative volte al pieno successo scolastico agendo contro reiezione e dispersione scolastica attivando azioni efficaci di accoglienza degli alunni

• migliorare il lavoro sull'orientamento in ingresso e in uscita e la qualità professionale dell'istruzione e formazione

• rinnovare l'uso e la qualità dei laboratori in un'ottica di project work nel rilancio dell'Immagine dell'Istituto

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• realizzare percorsi unitari biennali nell'ottica del riordino degli Istituti Tecnici e Professionali

A tal fine la scuola opera sia nella didattica quotidiana che attraverso progetti specifici:

• accoglienza, • recupero, • alternanza scuola/lavoro, • stage anche all’estero (progetti Erasmus+ Mobil-ITA senza frontiere) • orientamento continuo.

Si propone altresì di realizzare il successo scolastico e formativo del più alto numero di studenti possibile, favorendo un processo educativo che valorizzi attitudini e capacità di ciascuno, considerando i tempi e le caratteristiche individuali, rispettando ogni cultura, rifiutando ogni forma di discriminazione, prestando attenzione al processo di maturazione sia cognitivo che affettivo-emotivo, anche nel caso di alunni diversamente abili. La scuola è inoltre impegnata a diffondere tra tutto il personale, docente e non docente, una "cultura della qualità" orientata verso i risultati con attitudine operativa a rilevare e misurare gli obiettivi di ogni procedura ai fini di un reale miglioramento dei servizi erogati: personalizzazione dei curricoli, maturazione personale, potenziamento delle attitudini, recupero, orientamento, potenziamento delle competenze scientifico-tecnologiche, sviluppo delle competenze digitali;

così da permettere di interpretare, gestire, partecipare e coordinare processi produttivi in continuo cambiamento e sviluppare capacità creative e progettuali indispensabili per intercettare e presidiare le innovazioni.

Il raggiungimento di tali obiettivi garantisce una risposta esaustiva alle esigenze formative degli studenti per cui il diplomato in entrambi gli indirizzi Tecnico o Professionale deve al contempo essere aperto agli interessi umanistici e culturali in senso lato.

2.2 Principi generali

Gli obiettivi formativi al comma 7 della legge 107, individuati prendendo in considerazione quanto emerso dal rapporto di autovalutazione e dal piano di miglioramento, sono di seguito elencati:

• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning;

• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto

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delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;

• sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

• alfabetizzazione all'arte;

• potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

• sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro;

• potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

• prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014;

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese;

• apertura pomeridiana della scuola; • incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione;

• individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti;

• definizione di un sistema di orientamento.

Questa Scuola inoltre intende riaffermare la pari dignità degli alunni diversamente abili per i quali è previsto l’inserimento nei vari corsi di studi e nelle rispettive classi e sezioni senza alcuna discriminazione facendosi carico di mettere a loro disposizione strutture adeguate e facilmente utilizzabili. Per i soggetti diversamente abili saranno applicate, ovviamente, tutte le disposizioni previste dalla Legge 104/92 e si avrà cura di tenere con le famiglie uno stretto rapporto al fine di produrre al meglio strumenti educativi e formativi adeguati e sempre indirizzati alla situazione specifica del singolo individuo. Per gli esami di stato conclusivi saranno predisposti, nel rispetto della vigente normativa, percorsi didattici differenziati nell’intento di porre al miglior agio ogni soggetto. Nell’ipotesi in cui dovessero verificarsi situazioni di handicap non

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dichiarati la scuola chiederà la massima collaborazione alla famiglia per il progetto educativo-formativo coinvolgendola il più possibile e in particolare nelle uscite didattiche, nelle visite guidate e nei viaggi di istruzione.

2.3 Piano di Miglioramento

Nella sezione 5 del RAV si erano individuate diverse priorità (riferite agli esiti degli studenti), con i relativi traguardi ed obiettivi di processo che si ritenevano necessari per la piena realizzazione della mission dell’istituto. Ora tali priorità sono state riunificate e ripensate e vengono inoltre meglio dettagliate in termini di obiettivi funzionali al raggiungimento dei traguardi, risultati attesi, indicatori e modalità di rilevazione di tali indicatori come richiesto dal monitoraggio del Piano di Miglioramento predisposto dall’INDIRE.

Priorità 1 • Potenziamento delle competenze scientifiche, umanistiche, linguistiche, digitali

e laboratoriali; • prevenzione e contrasto della dispersione scolastica; • potenziamento dell'inclusione degli alunni BES.

Traguardi

• Diminuire del 10% il numero degli alunni sospesi nelle materie scientifiche. • Diminuire del 10% il numero di abbandoni nella classe prima del Professionale. • Incrementare i progetti per l'inclusione. • Incrementare le certificazioni esterne conseguite dagli studenti nel triennio

finale. • Aumentare l'interazione con il territorio e con le famiglie.

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1 . Aumentare il numero delle prove comuni con valutazione condivisa, sia strutturate che non

2 . Aumentare le ore di recupero nelle materie scientifiche nel primo biennio. 3 . Individuare nel primo Professionale un docente tutor per supportare gli alunni

in difficoltà, specie quelli a rischio abbandono. 4 . Sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale. 5 . Valorizzare e potenziare le risorse umane con competenze utili all'ampliamento

dell'offerta formativa e al conseguimento degli obiettivi della scuola.

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Ob. Risultati attesi Indicatori di

monitoraggio Modalità di rilevazione

1

Migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica dei percorsi di studio (curricolo per classi parallele e d'istituto). Innovazione della didattica.

N di prove condivise nel corrente anno scolastico rispetto a quelle effettuate nello anno scolastico 14/15; N classi coinvolte

Relazione dei coordinatori dei dipartimenti al collegio docenti al termine del corrente anno scolastico

2

Diminuire il numero degli studenti con sospensione del giudizio nelle materie scientifiche. Innovazione della didattica.

N degli studenti sospesi nelle materie scientifiche nelle classi seconde e terze dell'indirizzo tecnico;

Analisi dei risultati degli scrutini di giugno

N ore corsi di recupero attivati Segreteria scolastica

3

Diminuzione del 10% del numero di abbandoni nelle classi prime dell'indirizzo professionale

N di abbandoni nelle classi prime professionali su numero degli studenti iscritti in tali classi all'inizio dell'anno scolastico 15/16.

Segreteria studenti

4 Aumentare l'interazione con il territorio e le famiglie.

N di iniziative rivolte all'esterno; N di convenzioni stipulate; % di genitori coinvolti nelle elezioni dei rappresentanti di classe.

Questionario AU.MI.RE.

5

Incremento delle certificazioni esterne conseguite dagli studenti nel triennio finale. Incremento dei progetti caratterizzanti (inclusione, legalità, sostenibilità ambientale).

N di certificazioni esterne conseguite mediamente dagli alunni alla fine del quinto anno; N di progetti attivati; N di alunni coinvolti; N di docenti coinvolti.

Relazioni al collegio docenti dei coordinatori di progetto

Priorità 2 • Potenziamento delle competenze chiave e di cittadinanza

Traguardi

• Valutare i livelli di competenze chiave e di cittadinanza raggiunti, inizialmente nel biennio.

Obiettivi funzionali al raggiungimento del traguardo

1. Valorizzare e potenziare le risorse umane con competenze utili all'ampliamento dell'offerta formativa e al conseguimento degli obiettivi della scuola.

2. Incrementare i progetti sulla legalità, educazione alla salute, sostenibilità ambientale.

3. Incrementare i progetti per l’inclusione di studenti BES.

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Ob. Risultati attesi Indicatori di

monitoraggio Modalità di rilevazione

1 Formazione dei docenti, loro coinvolgimento nei processi gestionali dell’istituto. Innovazione della didattica

N docenti coinvolti nelle attività gestionali; N di corsi di aggiornamento organizzati dall'istituto; ore medie di aggiornamento per docenti e ATA

Questionario AU.MI.RE.

2 Aumento dell’offerta formativa

N progetti attivati Relazioni coordinatori progetti al Collegio Docenti

3

Aumento delle attività volte all’Accoglienza per prevenire e contrastare la dispersione scolastica , di ogni forma di discriminazione e del bullismo

N Progetti di inclusione Relazioni coordinatori progetti al Collegio Docenti

Si sottolinea che l’innovazione delle pratiche e la sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca per l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo delle competenze di base, disciplinari e trasversali è interesse ed impegno primario del nostro istituto che partecipa con una classe al progetto ministeriale “Classe2.0” e già da due anni utilizza il registro elettronico ed ha ormai dotato di LIM ogni classe dell’istituto.

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3.CURRICOLO DELL’ISTITUTO

3.1 Traguardi attesi

L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” è composto dall’Istituto Tecnico per il Settore Tecnologico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria e Istituto Professionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale. La “Proposta formativa” si propone il raggiungimento, a fine ciclo, delle seguenti Competenze chiave di cittadinanza e costituzione che sono trasversali alle competenze di base riconducibili agli assi culturali, acquisite attraverso le relative conoscenze e abilità.

CCOOMMPPEETTEENNZZEE DDAA AACCQQUUIISSIIRREE AA CCOONNCCLLUUSSIIOONNEE DDEELLLL’’OOBBBBLLIIGGOO SSCCOOLLAASSTTIICCOO

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DESCRITTORI COMPETENZE DI BASE RIFERITE

AGLI ASSI CULTURALI

Imparare ad imparare

Organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro.

ASSE DEI LINGUAGGI

Lingua italiana

Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’’interazione comunicativa verbale in vari contesti

Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo

Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi

Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario

Altri linguaggi

Utilizzare la lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi

Utilizzare e produrre testi multimediali

ASSE STORICO-SOCIALE

Saper leggere, comprendere e utilizzare le fonti

Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali

Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato su un reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e

Progettare

Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti

Comunicare

Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico)

e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

Rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).

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COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA DESCRITTORI COMPETENZE DI BASE RIFERITE

AGLI ASSI CULTURALI

Collaborare e partecipare

Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo

all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento

dei diritti fondamentali degli altri

dell’ambiente

Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio-economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

ASSE MATEMATICO

Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica

Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni

Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi

Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, utilizzando gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico

ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO

Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale ed artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità

Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni fisiche e chimiche di energia e materia a partire dall’esperienza

Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate

Agire in modo autonomo e responsabile

Sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità

Risolvere problemi

Affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse

discipline.

Individuare collegamenti e relazioni:

Individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica.

Acquisire ed interpretare l’informazione

Acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

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3.1.1 Istituto Tecnico Settore Tecnologico Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria

Le norme per il riordino degli istituti tecnici sono contenute nel Regolamento D.P.R. n.88 del 15 marzo 2010.

Gli istituti tecnici hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione al settore ed all’indirizzo seguito.

L’istituto Tecnico settore Tecnologico, indirizzo Agraria – Agroalimentare - Agroindustria è strutturato in un biennio iniziale comune, un secondo biennio ed un monoennio finale.

A partire dal terzo anno (inizio secondo biennio) gli studenti possono scegliere una delle tre articolazioni previste dalla riforma tutte attive nel nostro istituto:

• Produzioni e trasformazioni

• Gestione dell’ambiente e del territorio

• Viticoltura ed Enologia

Gli studenti che seguono l’articolazione di Viticoltura ed Enologia possono frequentare un sesto anno per acquisire la specializzazione di “Enotecnico”.

L’identità degli istituti tecnici è caratterizzata da una solida base culturale di tipo scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea.

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita grazie al rafforzamento ed allo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale.

Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.

Il diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: • ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività

produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;

• interviene in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali ed a quelli idrogeologici e paesaggistici.

In particolare è in grado di:

collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate;

controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico;

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individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale;

intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui;

controllare con metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;

esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; effettuare operazioni catastali di rilievo e conservazione, interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione

delle zone a rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione

dei prodotti agrari ed agroindustriali; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di

trasparenza e tracciabilità.

Articolazione Produzioni e Trasformazioni

In tale articolazione vengono approfondite le problematiche collegate :

• all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali,

• alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti,

• all’utilizzazione delle biotecnologie.

Articolazione Gestione dell’Ambiente e del Territorio

In tale articolazione vengono approfondite :

• le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale,

• le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale.

Articolazione Viticoltura ed Enologia

In tale articolazione vengono approfondite le problematiche collegate :

• all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole,

• alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti,

• all’utilizzazione delle biotecnologie.

VI Anno Enotecnico

Il VI anno può essere frequentato solo dagli studenti con diploma di Stato che hanno seguito l’articolazione di Viticoltura ed Enologia.

Profilo

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Il Diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria con specializzazione in Enotecnico di cui all’art.8 del D.P.R. n 88 del 15 marzo 2010 possiede specifiche competenze relative al settore viti-vinicolo.

A conclusione del percorso l’Enotecnico consegue i risultati di apprendimento di seguito espressi in termini di competenze:

1. Organizzare attività produttive vitivinicole ecocompatibili 2. Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi

dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza. 3. Interpretare e soddisfare le esigenze del settore della produzione vitivinicola

con particolare riferimento alle problematiche del territorio. 4. Applicare le norme previste dalla legislazione vitivinicola nazionale e

comunitaria anche in materia di sicurezza alimentare. 5. Utilizzare strumenti e metodologie appropriate per effettuare verifiche e

controlli sul prodotto. 6. Monitorare e gestire il processo di vinificazione in tutte le sue fasi con

particolare riguardo all’introduzione di tecnologie innovative. 7. Elaborare valutazioni economiche dei processi di produzione e trasformazione. 8. Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti della filiera

vitivinicola collegati alle caratteristiche territoriali.

Risultati di apprendimento in termini di competenze

A conclusione del percorso di studi il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali Organizzare attività produttive ecocompatibili Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi

dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli

esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza

Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi – benefici e di valutazione di impatto ambientale

Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate

Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali

Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente.

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QUADRO ORARIO ISTITUTO TECNICO

DISCIPLINE

ORE

1° biennio 2° biennio 5° anno

2° biennio e 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66

Scienze integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66

Geografia 33 Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33 Scienze integrate (Fisica) 99 99 di cui compresenza 33 33 Scienze integrate (Chimica) 99 99 di cui compresenza 33 33 Tecnologie e tecniche rappresentazione Grafica 99 99

di cui compresenza 33 33 Tecnologie informatiche 99 di compresenza 66 Scienze e tecnologie applicate 99 Discipline Comuni alle articolazioni “Produzioni e Trasformazioni”– “Gestione dell’Ambiente e

del Territorio” - “Viticoltura ed Enologia” Complementi di matematica 33 33 Produzioni animali 99 99 66 Articolazione “Produzioni e Trasformazioni” Produzioni vegetali 165 132 132 Trasformazione dei prodotti 66 99 99 Economia, estimo, marketing e legislazione 99 66 99 Genio rurale 99 66 - Biotecnologie agrarie 66 99 Gestione dell’ambiente e del territorio 66 Articolazione “Gestione dell’Ambiente e del Territorio” Produzioni vegetali 165 132 132 Trasformazione dei prodotti 66 66 66 Genio rurale 66 66 66 Economia, estimo, marketing e legislazione 66 99 99 Gestione dell’ambiente e del territorio 132 Biotecnologie agrarie 66 66 Articolazione “Viticoltura ed Enologia” Produzioni vegetali 165 132 - Viticoltura e difesa della vite 132 Trasformazione dei prodotti 66 66 Enologia 132 Economia, estimo, marketing e legislazione 99 66 66 Genio rurale 99 66 Biotecnologie agrarie 99 Biotecnologie vitivinicole 99 Gestione dell’ambiente e del territorio 66 Copresenza discipline indirizzo 264 561 330 Totale complessivo annuo ore 1056 1056 1056 1056 1056

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QUADRO ORARIO - VI ANNO ENOTECNICO

DISCIPLINE ORE

Inglese 99

Applicazioni Informatiche 66

Economia, marketing e legislazione 99

Enologia 198

Viticoltura 132

Chimica enologica e analisi chimiche 198

Microbiologia enologica 99

Meccanica e costruzioni enologiche 99

Storia della vitivinocoltura e dei paesaggi viticoli** 66 66

Totale ore di attività e insegnamenti 1056

di cui compresenza 330

Totale complessivo annuo 1056

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3.1.2 Istituto Professionale Settore Servizi Indirizzo Servizi per l’agricoltura e lo Sviluppo Rurale

Le norme per il riordino degli istituti professionali sono contenute nel Regolamento D.P.R. n.87 del 15 marzo 2010.

Gli istituti professionali hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione al settore ed all’indirizzo seguito.

L’istituto professionale settore servizi, indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” è strutturato in un biennio iniziale comune, un secondo biennio ed un monoennio finale. A partire dalla classe terza è attiva anche l’opzione Valorizzazione e Commercializzazione dei Prodotti Agricoli del Territorio che permette agli studenti di completare ed integrare la formazione della qualifica triennale I.eF.P. in Operatore delle Trasformazioni Agroalimentari, fino al Diploma quinquennale.

Nei primi tre anni gli studenti possono seguire un percorso di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per conseguire al termine del terzo anno la Qualifica Regionale per Operatore Agricolo o Operatore della Trasformazione Agroalimentare, articolazioni attivate dalla scuola nell’ambito dei Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale.

Il corso (IeFP) è strutturato in forma integrata con il curricolo grazie all’utilizzo della quota di autonomia del 20% e di flessibilità (25% primo biennio e 30% terzo anno), l’acquisizione della qualifica regionale è subordinata al superamento di un esame al termine del terzo anno

L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università o all’istruzione e formazione tecnica superiore.

In linea con le indicazioni dell’Unione europea l’offerta formativa degli istituti professionali si articola in un’area di istruzione generale ed in aree di indirizzo.

L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita grazie al rafforzamento ed allo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale.

Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi.

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Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico -economico.

Assume particolare importanza nella progettazione formativa la scelta metodologica dell’alternanza scuola-lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio.

Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. E’ in grado di: Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere

produttive: agro- ambientale, agro – industriale, agro-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistemi di qualità

Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie

Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo ed ai processi di produzione e trasformazione

Assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale

Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali

Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche

Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio

Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici

Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative.

Risultati di apprendimento in termini di competenze

A conclusione del percorso di studi il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze:

Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro produttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche

Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle

tecnologie innovative e le modalità della loro adozione Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche

comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi

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Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità

Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing

Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni a rischio

Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico

Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini

Collaborare con Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica

Qualifica Regionale OPERATORE AGRICOLO L’Operatore agricolo è in grado di intervenire nei processi produttivi tesi alla

realizzazione di un’agricoltura sostenibile e nella identificazione di situazioni ambientali precarie, operando in maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento delle necessità per la salvaguardia degli ambienti rurali.

Conosce le problematiche fondamentali della organizzazione della produzione agricola ed è in grado di attivare rapporti con i servizi di tutela ambientale ed interscambi per l’attività gestionale.

Collabora nell’esecuzione di interventi tesi a risanare situazioni di degrado e ad impedire l’acuirsi di squilibri agro-ambientali.

L’Operatore agricolo è una figura professionale riconosciuta a livello nazionale e trova collocazione al 2° livello della classifica europea delle attività professionali.

Trova impiego prevalentemente presso l’azienda agricola familiare, presso cooperative, imprenditori agricoli o commerciali, con mansioni esecutive.

Qualifica Regionale OPERATORE della TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE

L'Operatore della trasformazione agroalimentare è una figura che interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo di trasformazione alimentare con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività.

La qualificazione nell'applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alla trasformazione alimentare con competenze nello svolgimento delle operazioni fondamentali del ciclo di trasformazione, conservazione, confezionamento e stoccaggio dei prodotti alimentari. Di seguito si riportano alcuni esempi di attività che tale figura potrebbe svolgere:

• lavorazioni di base in cantina (cantiniere);

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• produzione di formaggio, latticini e altri derivati del latte all'interno delle aziende del settore (caseifìci aziendali, caseifìci sociali, ...);

• attività connesse al ciclo di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari all'interno di supermercati e in generale delle industrie alimentari;

• lavorazione e valorizzazione della carne in macellerie, in industrie del settore, in catene distributive.

L’Operatore della trasformazione agroalimentare è una figura professionale riconosciuta a livello nazionale e trova collocazione al 2° livello della classifica europea delle attività professionali.

Trova impiego prevalentemente presso l'azienda agricola familiare, oppure presso cooperative, imprenditori agricoli o commerciali, con mansioni esecutive.

Opzione: VALORIZZAZIONE e COMMERCIALIZZAZIONE dei PRODOTTI AGRICOLI del TERRITORIO

Nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” si inserisce l’opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio ” finalizzato a sviluppare competenze specifiche riguardanti le diverse forme di marketing, sia per la promozione della cultura dei prodotti del territorio a livello nazionale ed internazionale, sia ad assistere produttori, trasformatori e distributori per adeguarsi alle nuove esigenze e ai modelli di comportamento in materia di alimentazione. Il Diplomato approfondisce inoltre gli aspetti economici relativi al mercato di settore, analizza le dinamiche di sviluppo e valorizzazione delle produzioni locali nell’ambito della crescente globalizzazione.

A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” - opzione “Valorizzazione e commercializzazione dei prodotti agricoli del territorio ” consegue i risultati di apprendimento descritti nel punto 2.2 dell’Allegato A), di seguito specificati in termini di competenze.

1. Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agroproduttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche.

2. Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione.

3. Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi.

4. Applicare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi e per la gestione della trasparenza, della tracciabilità e rintracciabilità.

5. Organizzare attività di valorizzazione e commercializzazione delle produzioni agro-alimentari mediante le diverse forme di marketing, proponendo e adottando soluzioni per i problemi di logistica.

6. Favorire attività integrative delle aziende agrarie anche mediante la promozione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico.

7. Collaborare con gli Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione.

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8. Proporre soluzioni tecniche di produzione e trasformazione idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità e sicurezza coerenti con le normative nazionali e comunitarie.

9. Valutare ipotesi diverse di valorizzazione dei prodotti attraverso tecniche di comparazione.

10. Promuovere azioni conformi alla normativa nazionale e comunitaria per la commercializzazione dei prodotti

QUADRO ORARIO ISTITUTO PROFESSIONALE

DISCIPLINE ORE

1° biennio 2° biennio 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^

Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66 Geografia 33 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33 Scienze integrate (Fisica) 66 66 di cui compresenza 33 33 Scienze integrate (Chimica) 66 66 di cui compresenza 33 33 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 66 66 Ecologia e Pedologia 99 99 Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99 99 Biologia applicata 99 Chimica applicata e processi di trasformazione 99 66

INDIRIZZO “SERVIZI PER L’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE “

Tecniche di allevamento vegetale e animale 66 99 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 165 66 66 Economia agraria e dello sviluppo territoriale 132 165 198 Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore 165 198 Sociologia rurale e storia dell’agricoltura 99

OPZIONE “VALORIZZAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI DEL TERRITORIO”

Tecniche di allevamento vegetale e animale 99 132 132 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 132 66 66 Economia agraria e dello sviluppo territoriale 66 132 99 Valorizzazione delle attività produttive e legislazione naz. e comunitaria 66 99 132 Sociologia rurale e storia dell’Agricoltura 66 Economia dei mercati e marketing agroalimentare ed elementi di logistica 66 66 Copresenza discipline indirizzo 132 396 198 Totale complessivo annuo ore 1089 1056 1056 1056 1056

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3.1.3 Corso Serale per Adulti

Articolazione Viticoltura ed Enologia

Il Coso Serale per Adulti conferisce il diploma di Tecnico Agrario (articolazione Viticoltura ed Enologia) così come normato a livello nazionale.

Gli studenti che seguono l’articolazione di Viticoltura ed Enologia potranno anche frequentare, acquisito il diploma statale, un ulteriore anno per acquisire la specializzazione di “Enotecnico”.

Il corso serale (percorso di secondo livello) in conformità al Nuovo Regolamento per i Corsi di Istruzione per Adulti ha un monte ore pari al 70% dei corsi diurni.

I corsi serali (percorsi di secondo livello) sono articolati in tre periodi didattici, così strutturati:

a) Il primo periodo didattico è finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione al secondo biennio del percorso dell’Istituto Tecnico Tecnologico Indirizzo Agraria, Agroalimentare e Agroindustria, Articolazione Viticoltura ed Enologia;

b) Il secondo periodo didattico è finalizzato all’acquisizione della certificazione necessaria per l’ammissione all’ultimo anno del percorso dell’Istituto Tecnico;

c) Il terzo periodo didattico è finalizzato all’acquisizione del diploma di Stato finale.

Ogni iscritto stringerà un “Patto formativo individuale” con un’apposita commissione che ne valuterà le competenze già possedute al momento dell’ingresso ed elaborerà il percorso di studio personalizzato in base alle sue effettive esigenze formative.

Verranno valutati possibili crediti scolastici e professionali che consentono di ridurre le ore e le discipline del corso ed il periodo di inserimento (primo, secondo o terzo periodo didattico).

Sono possibili anche moduli on-line per seguire parte del percorso a distanza.

Al corso serale possono iscriversi gli adulti di cittadinanza italiana e non che sono in possesso della licenza media (titolo di studio conclusivo del primo ciclo di istruzione),coloro che abbiano compiuto il sedicesimo anno di età e che, già in possesso della licenza media dimostrino di non poter frequentare il corso diurno e quanti, in possesso già di diploma di studi superiori, vogliano conseguire un ulteriore diploma o chi ha interrotto gli studi superiori e voglia rientrare nel percorso formativo.

Le iscrizioni di norma possono essere effettuate entro il 31 maggio di ogni anno.

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3.2 Arricchimento ed ampliamento

La scuola si impegna a favorire la crescita di tutti gli aspetti della personalità degli studenti. A questo scopo si propongono attività curricolari e extracurricolari che possano stimolare una formazione armonica, creativa e rispettosa delle originalità dell'individuo e della vita sociale in riferimento agli obiettivi formativi definiti nel comma 7 della Legge 107/2015.

La validità dei progetti e la loro verifica non saranno fatte soprattutto in ordine alla quantità delle iniziative realizzate, ma con particolare riguardo alla qualità delle stesse.

OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Migliorare il lavoro sull'orientamento in ingresso e in uscita e la qualità professionale dell'istruzione e

formazione.

Definizione di un sistema di orientamento

• Progetto Accoglienza Modulo Accoglienza: Conoscenza della classe, della scuola, del territorio in cui essa si inserisce. Modulo Socializzazione: Stage di tre giorni in un centro naturalistico, con al rientro, in serata, momento conviviale alunni, genitori e docenti. Modulo Benessere

• Progetto Orientamento A (alunni scuola infanzia e primaria).

: attività con la psicologa per la riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico e del bullismo, contro il disagio dello studente, per stimolare e favorire una serena partecipazione alla vita scolastica.

• Progetto Orientamento B (classi terze medie) inclusa Scuola Aperta.

• Progetto Continuità- Orientamento (scuole secondarie 1°grado). • Progetto Formazione classi Prime e successive. • Progetto Orientamento C (classi 2°-3°- 4° e 5° Tecnico e

Professionale) con Stage Università.

OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Migliorare l'azione didattica nell'ottica dello

sviluppo delle nuove tecnologie.

Sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro

• Progetto ECDL e potenziamento digitale. • Attivazione del PNSD. • Progetto Classe 2.0. • Safer internet day: Giornata della sicurezza su Internet.

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OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Incrementare il rapporto con la realtà produttiva

con uno sfondo nazionale ed europeo.

Valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning

• Progetto ERASMUS + VITAL – vocational training for agricultural learners and staff (ENFAP Marche).

• Certificazioni Linguistiche (PET e FIRST Certificate).

• Progetto ERASMUS DIGIT+ Digital innovation in training (Camera di Commercio Macerata).

• Progetto: eTwinning.

• Progetto ERASMUS + VITAL2 – vocational training for agricultural learners and staff (ENFAP Marche).

• Progetto ERASMUS + DIGIT+: Digital innovation in training (Camera di Commercio Macerata).

• Progetto ERASMUS + WBL: European Work Based Learning approaches and methodologies to design flexible Personal Learners Plans and prevent Early School Leaving.

• Progetto ERASMUS + Mobil-ITA senza Frontiere: Istituti Tecnici Agrari in rete e mobilità transnazionale per lo sviluppo dell’agricoltura biologica e dei sistemi agricoli integrati in Europa.

• Progetto UNESCO: Water for people, Water by people.

• Progetto English Maps.

• Progetti in lingua di istituzioni locali, nazionali ed internazionali, incluse reti di scuole.

• Progetti: Soggiorno-studio all’estero.

• Il Quotidiano in classe.

• Progetti della “Rete delle Biblioteche Scolastiche della provincia di Macerata e della Rete regionale”.

• Progetti lettura e scrittura organizzati dal Comune di Macerata ed altri enti.

• Progetto Biblioteca multimediale dell’I.I.S. “Garibaldi”.

• Incontri con il narratore.

• Progetto Lettura: leggere diversamente.

Potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche

• Progetto INVALSI. • Olimpiadi della Matematica e delle Scienze. • Classe 2.0. • Progetto PARI&DIPARI (peer to peer). • Progetto: Corsi finalizzati alla educazione alla salute.

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OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Incrementare il rapporto con la realtà produttiva

con uno sfondo nazionale ed europeo.

Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese

• Progetti per l’organizzazione e la partecipazione a fiere, mostre, rassegne e conferenze (RACI, Macerata Per Bacco,….).

• Corsi realizzati per l’Università della terza età. • Convenzioni con enti vari e aziende del territorio. • Attività di Formazione per il Territorio: Corsi Hobbistici per adulti

inerenti la Vinificazione Familiare, le Potature, gli Innesti, le Malattie Piante e le Tecniche Fitoiatriche, il Giardinaggio e l’Allevamento delle Api.

• Progetto ‘Anniversario 150 anni dell’Istituto ‘G.Garibaldi’. • Gli studenti al Teatro Lauro Rossi. • Mercatino di Natale. • Festa della Scuola.

OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: REALIZZARE PERCORSI UNITARI NELL’OTTICA DEL

RIORDINO DEGLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI.

Incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione

• Progetto Alternanza Scuola-Lavoro (art.4 L.53/2033) e Stage Aziendale

• Stage aziendale all’estero • Stage estivi • Incontri con il mondo del lavoro

OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Assumere iniziative volte al pieno successo

scolastico agendo contro reiezione e dispersione scolastica attivando azioni efficaci di accoglienza

degli alunni.

Prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014

• Cic (centro di prevenzione e contrasto). • Progetti laboratoriali per l’inclusività. • Progetto di potenziamento cognitivo per i BES. • Progetto Banca dati didattica BES. • Progetto “Alla ricerca di se stessi”. • Modulo Benessere del Progetto accoglienza: attività con la

psicologa per la riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico e del bullismo, contro il disagio dello studente, per stimolare e favorire una serena partecipazione alla vita scolastica.

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OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Assumere iniziative volte al pieno successo

scolastico agendo contro reiezione e dispersione scolastica attivando azioni efficaci di accoglienza

degli alunni.

Individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti

• Progetto Olimpiadi (Matematica, italiano, Scienze). • PARI & DISPARI (peer to peer). • Progetto Eccellenze.

Sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle

attività culturali.

• Progetti di educazione ambientale. • Corsi di educazione alla sicurezza (D.Lgs 626/94).

Sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità

• Progetto volontariato: Educazione alla solidarietà. • Progetto di Educazione alla legalità. • Progetti contro i rischi da uso e abuso di alcol, droghe e farmaci,

per la salute sessuale, di informazione su alcune malattie e patologie, per la prevenzione della ludopatia.

• Progetto “Star bene a scuola” Educazione alla cittadinanza e progetto Diritto e Cittadinanza.

• Progetto: Giornata per la pace.

Apertura pomeridiana delle scuole

• Il Laboratorio Teatrale a Scuola e gli studenti a Teatro; • Progetti di formazione per adulti; • Progetti di potenziamento disciplinare; • PARI & DISPARI (peer to peer).

OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Rinnovare l'uso e la qualità dei laboratori in

un'ottica di project work nel rilancio dell'Immagine dell'Istituto.

Potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica

• Centro Sportivo Scolastico (Avviamento alla Pratica Sportiva). • Progetti Motricità per BES. • Progetti di attività sportive in Convitto e a scuola. • Progetto Imparo ballando. • Progetto Nuoto.

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OBIETTIVI FORMATIVI (comma 7 L. 107/2015)

ATTO D’INDIRIZZO: Rinnovare l'uso e la qualità dei laboratori in

un'ottica di project work nel rilancio dell'Immagine dell'Istituto.

Potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

PROGETTI

• Progetto Ponte

di potenziamento laboratoriale inerenti le Scienze integrate, la biologia, la serra, l’orto biologico e l’ Analisi Sensoriale

• Progetto Orto biologico

• Progetto Serra

• Progetto Oliveto ad alta densità

• Progetto Orto Garibaldi

• Progetto frutteto didattico plurivarietale

• Progetto I. e F.P. Operatore Agricolo ( I^ e II^ Professionale)

Progetti rivolti all’Arricchimento delle Competenze Professionali:

• Progetto I. e F.P. Operatore della Trasformazione AgroAlimentare ( I^ , II^, III^ Professionale)

• Progetto’Sostenibilità ambientale delle Produzioni’ con l’ASSAM Marche

• Progetto per la Riqualificazione di un’area verde in località Porto Potenza Picena’

• Progetto LUCI con la CCIAA di Macerata

• Progetto di Ingegneria Naturalistica

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3.2.1 Alternanza scuola lavoro

Nell’ampliamento dell’Offerta formativa la scuola da diversi anni attua il Progetto di Alternanza Scuola-lavoro. Inizialmente l’attività coinvolgeva solo le classi quarte del Tecnico e le terze e quarte del Professionale realizzandosi con una iniziale formazione in aula e un successivo stage di tre settimane presso aziende di settore, in momenti diversi dell’anno scolastico per permettere una migliore conoscenza delle attività aziendali.

Successivamente il Progetto è diventato di durata pluriennale coinvolgendo le classi del Tecnico e del Professionale dal secondo al quinto anno, sempre prevedendo una formazione in aula e stage sia presso l’Azienda annessa alla scuola che presso aziende di settore, con la collaborazione e supervisione di tutor scolastici e tutor aziendali.

Conformemente alla Legge 107/2015 e alle Direttive MIUR dell’8/10/2015, l’alternanza scuola lavoro risultava già all’interno del sistema educativo della scuola come “metodologia -didattica per:

a) attuare modalità di apprendimento flessibili ed equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica;

b) arricchire la formazione acquisita nei percorsi scolastici e formativi con l’acquisizione di competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;

c) favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali;

d) realizzare un organico collegamento alle istituzioni scolastiche e formative con il mondo del lavoro e la società civile, che consenta la partecipazione attiva dei soggetti di cui all’articolo 1, comma 2, nei processi formativi;

e) correlare l’offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.”

Il Progetto scolastico di Alternanza scuola lavoro prevede da parte dei tutor scolastici delle visite in azienda per un confronto diretto alunni/tutor aziendali ed una relazione finale, con presentazione in power point e report in lingua, con valutazione dai docenti del Consiglio di Classe a cui contribuisce la valutazione data del tutor aziendale.

I Progetti di Alternanza attuati negli anni dalle diverse classi hanno partecipato ai concorsi indetti dalla Camera di Commercio ottenendo riconoscimenti ed apprezzamenti.

In attuazione alle direttive MIUR si prevede

La progettazione degli stage, da effettuare inoltre durante il periodo estivo prima dell’inizio dell’attività scolastica, risulta molto impegnativa:

l’effettuazione degli stage nelle classi del triennio finale presso aziende di settore: per tre settimane nella classe terza, cinque settimane nella classe quarta e due settimane nella classe quinta. Gli alunni delle classi seconde effettueranno l’attività di alternanza scuola lavoro presso l’azienda agraria dell’istituto.

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- per l’organizzazione dell’elevato numero di studenti partecipanti agli stage

- per la ricerca di aziende disponibili che siano del settore attinente all’indirizzo scelto, ma anche in prossimità della residenza degli alunni per consentire loro di raggiungere in modo agevole la sede lavorativa;

- per il coinvolgimento di tutor scolastici da impegnare nelle visite aziendali.

3.2.2 Verso l’attuazione del piano nazionale della scuola digitale

La dotazione tecnologica dell’Istituto costituisce una piattaforma adeguata a partire dalla quale procedere alle ulteriori azioni di completamento tecnologico, organizzativo e didattico previste del PNSD. Le iniziative di formazione e aggiornamento del corpo docente in relazione alla realizzazione di modalità didattiche innovative, nonché la loro sperimentazione, rappresentano un ulteriore contributo al processo evolutivo che l’Istituto si accinge a porre in atto per l’attuazione del Piano.

Dal punto di vista strutturale, l’intero Istituto dispone di una rete locale cablata che collega tutte le aule, ciascuna delle quali è dotata di una LIM e di un computer. Per la rete wifi, che ha attualmente una copertura limitata ad alcune aree, è previsto un adeguamento che permetterà la fruizione del servizio wireless in tutti i locali, anche in vista di un utilizzo esteso di tablet e analoghe tecnologie. Tutti i computer della scuola hanno accesso alla rete Internet. La scuola è dotata di 4 laboratori di informatica, tre nel plesso centrale ed uno nel convitto, il quale dispone di una ulteriore piccola aula computer per i convittori.

La gestione dei dati, sia per la parte didattica sia per la parte amministrativa, è centralizzata e gestita mediante server, i quali sono locati in una sala riservata. Ciascun utente della scuola dispone di un account personale dal quale accedere ai propri documenti da qualsiasi postazione.

L’utilizzo del registro online è prassi consolidata a partire dall’a.s. 2013-14. Attraverso questo strumento è stato reso disponibile alle famiglie un agile accesso alle informazioni sull’andamento scolastico dei propri figli e sulle attività, sui materiali didattici e sulle comunicazioni che li riguardano. Per il personale docente il registro elettronico rappresenta, oltre che lo strumento di registrazione delle attività didattiche svolte con le classi e delle valutazioni, uno snodo comunicativo essenziale che raccoglie e consente l’accesso a tutte le informazioni e gli strumenti necessari per la piena partecipazione alla vita della comunità scolastica. Pertanto il registro elettronico si pone, anche per la possibile integrazione in esso di altri servizi, al centro del processo di dematerializzazione che coinvolge l’intera organizzazione scolastica.

L’organizzazione amministrativa è profondamente coinvolta nel processo di dematerializzazione, per il quale è già attivo il servizio di Segreteria Digitale, che permette una gestione unificata ed automatizzata delle procedure e dei documenti. Il sito della scuola è in fase di aggiornamento per l’attuazione di una completa integrazione con la segreteria digitale al fine di realizzare l’automazione della Amministrazione Trasparente.

L’ampliamento dell’offerta formativa dell’Istituto comprende la sperimentazione progetto Cl@ssi 2.0, che si propone di modificare gli ambienti di apprendimento attraverso un utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica. Ai corsi di formazione sulle didattiche innovative di cui la classe 2.0 necessita hanno

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partecipato anche docenti dell’Istituto non appartenenti alla classe sperimentale. Altre iniziative di formazione del personale particolarmente rilevanti dal punto di vista del PNSD sono il corso sulla didattica per gli alunni BES e il corso di formazione sulle Flipped Classrooom. L’ampliamento dell’offerta formativa comprende inoltre, fra le sue numerose proposte, lo svolgimento di corsi per il conseguimento delle certificazioni ECDL e la partecipazione al Progetto ERASMUS DIGIT+ -Digital innovation in training, che prevede per gli studenti la possibilità di soggiorno all’estero per 3 o 4 settimane per lo svolgimento di attività lavorative e formative.

In vista del 150° anniversario della nascita dell’Istituto è in fase di avvio la realizzazione di un museo virtuale basato sulla realtà aumentata sulla storia della scuola.

3.2.3 Convitto

L’Istituto è dotato di un Convitto, con sezione solo maschile, che è parte integrante dell’Istituto al quale è annesso a norma dell’art.20 Legge 889.

Il Convitto, oggi in via di ristrutturazione, dispone di un ampio dormitorio costituito da camere a due e/o a più posti letto, di bagni ed annessi servizi igienico-sanitari, sala mensa, tv, aule per lo studio di gruppo, aule computer e ricreative, servizio guardaroba e lavanderia. L’ampia sala giochi, posta al piano terra, è corredata di biliardi, tennis da tavolo, stereo, gioco del calcio da tavolo e giochi moderni vari.

Nelle immediate vicinanze del Convitto c’è anche un campetto di calcio. Nato con la Scuola Agraria, ancora oggi il Convitto rimane una struttura complessa, perfettamente organizzata, capace di garantire un servizio necessario a soddisfare le esigenze di coloro che vogliono rimanervi per l’intera settimana (convittori) e di quanti lo facciano limitatamente al pomeriggio, sino al termine dello studio (semiconvittori).

L’assistenza ai ragazzi in tutte le varie discipline scolastiche costituisce uno dei punti fondamentali del lavoro svolto dal personale educativo. Ogni studente viene aiutato nell’apprendimento scolastico attraverso idonee strategie didattiche. Un contatto diretto e quotidiano con i loro insegnanti curricolari rappresenta l’occasione per guidarlo a portare a termine i suoi impegni di studio. Dall’anno scolastico 2011/2012 è stato attivato un progetto di peer education per supportare i convittori e semi convittori con difficoltà di apprendimento nella lingua inglese e nelle discipline scientifiche che vede la partecipazione attiva degli alunni maggiormente competenti (tutor) che vengono inseriti, in orario extracurricolare, nel percorso formativo dei compagni (tutee) che, al contrario, presentano difficoltà nel settore di studio tanto da compromettere le incerte motivazioni. L’esperienza si è dimostrata da subito assolutamente positiva sia per il tutor che per l’allievo tutee e verrà riproposta e potenziata anche nei prossimi anni scolastici.

Siamo perfettamente consapevoli di avere il privilegio di accogliere giovani in una fascia di età che si colloca nel pieno dell’adolescenza dove assume valore tutto ciò che riguarda la loro crescita umana. Massima attenzione viene prestata per costruire nel giovane un comportamento responsabile e consapevole verso le cose e le persone. 14 Ad ogni ragazzo viene lasciata la possibilità di sviluppare le proprie passioni. Macerata offre una notevole varietà di associazioni sportive e ricreative e, pur se la nostra sede

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rimane appartata dal centro della città, offriamo il nostro aiuto a coloro che desiderino seguire corsi di nuoto, calcio, volontariato di vario genere.

Il Progetto Educativo del Convitto riguarda le diverse attività da svolgere durante la refezione e durante lo studio pomeridiano, con particolare riguardo alla comprensione ed al metodo di studio, nonché i vari progetti da organizzare, quali accoglienza, scuola calcio, musica, teatro della scuola e partecipazione alla Stagione teatrale del Teatro Lauro Rossi di Macerata, serra, attività ludiche, corso per aggiornamento professionale per imprenditori agricoli organizzati dalla “Fondazione Giustiniani Bandini” e la visione di film. Inoltre, la stretta collaborazione con i docenti della scuola contribuisce all’apprendimento sui discenti di un proficuo metodo di studio, senza dimenticare il loro benessere. Crescere comporta un impegno che il Convitto considera di svolgere con il dovere di rappresentare un modello positivo

3.2.4 Istruzione Domiciliare

L’alunno che per motivi di salute non potrà frequentare la scuola per più di trenta giorni anche non continuativi, potrà fare richiesta e quindi usufruire del servizio di Istruzione Domiciliare che il Consiglio di Classe progetterà attraverso le modalità che riterrà più opportune come collegamenti video durante le principali ore di lezione in classe, o lezioni domiciliari secondo la disponibilità dei professori, nelle materie e per un monte ore stabilito dallo stesso. Per le valutazioni dei ragazzi che richiederanno l’Istruzione Domiciliare si rimanda alla decisione del Consiglio di Classe di riferimento, che in base ai singoli casi stabilirà le modalità e i tempi.

3.3 BES

Gli studenti con bisogni educativi speciali nell’anno scolastico 2015-16 rappresentano il 17,66% della popolazione scolastica, di questi il 4,9% è BES1 (disabilità), il 12% BES2 (disturbi evolutivi specifici) e lo 0,3% BES3 (svantaggio socio-economico, linguistico e culturale).

Durante il corso degli anni l’Istituto ha visto un notevole incremento degli alunni BES, come si evince dal seguente grafico:

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ALUNNI BES 1

In generale questi studenti hanno necessità di organizzare tempi, luoghi, materiali e contenuti della loro esperienza scolastica come della loro vita extrascolastica: hanno bisogno di condurre esperienze di apprendimento che non vedano solo l'uso del linguaggio scritto o orale; hanno bisogno che l'adulto li accompagni nella scoperta dei loro processi di apprendimento, che sono spesso particolari e diversi da quelli di molti compagni, i quali memorizzano più velocemente, sono più precisi, scrivono e leggono senza problemi, sanno formule e fanno i calcoli a mente.

Tali bisogni hanno un ruolo rilevante anche nel Piano di Miglioramento in riferimento alla priorità 1 dove si rimarca il potenziamento dell'inclusione degli alunni BES incrementando i progetti per l'inclusione.

L'Istituto fa riferimento al G.L.I. (gruppo di lavoro per l'inclusione) per la stesura del P.A.I. (piano annuale di inclusione) con il quale intende garantire la piena partecipazione alla vita scolastica a tutti gli studenti con bisogni speciali. Tale piano si redige a Giugno in previsione dell'anno successivo.

La Direttiva del 27 dicembre 2012 “ Strumenti di Intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazioni territoriali per l’inclusione scolastica”definisce la strategia inclusiva finalizzata a promuovere il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni in difficoltà. Il BES è “qualsiasi difficoltà evolutiva, in ambito educativo ed apprenditivo, espressa in un funzionamento problematico anche per il soggetto, in termini di danni, ostacolo o stigma sociale, indipendentemente dall’eziologia, e che necessita di educazione speciale individualizzata.”

Il Progetto mira, dunque, a promuovere la continuità della frequenza scolastica per gli allievi con bisogni educativi speciali diversamente abili (BES1) secondo una programmazione pensata e scandita sulla base delle singole potenzialità e concorre – in sinergia con famiglia e territorio - ad individuare il percorso più idoneo per un progetto di vita.

Gli studenti con disabilità certificata hanno Bisogni Educativi Speciali, richiedono un’attenzione didattica e pedagogica particolare, che si realizza mediante provvedimenti da attuare per rendere effettivo il diritto allo studio, l’inserimento e l’integrazione sociale.

1 1 2 5 5 6

11 14 16 18

21 23 23 25 26 28 29 28

35

41 45

Alunni BES1 nel periodo 1996-2016

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È compito della scuola l’ elaborazione di una Programmazione Didattica ed Educativa Individualizzata (P.E.I), in collaborazione con la famiglia e gli operatori dei servizi socio-sanitari. Nel P.E.I. vengono definiti percorsi individualizzati che prevedono la definizione di obiettivi educativi e didattici, attività e modalità di valutazione personalizzate. L’Istituto ha elaborato un Protocollo per l’Accoglienza e Integrazione dell’Alunno DVA che definisce con precisione tutti le azioni che la scuola compie per rispondere ai bisogni educativi speciali degli alunni con certificazione.

L’articolo 12 della legge 104 prevede, per ciascun alunno, l’elaborazione della seguente documentazione specifica:

1. Il Verbale di Accertamento della situazione di disabilità

2. La Diagnosi Funzionale

3. Il Profilo Dinamico Funzionale

4. Il Piano Educativo Individualizzato (PEI)

Caratteristiche dei percorsi alunni BES 1 1. Prima accoglienza per i nuovi iscritti

Attuata nel periodo marzo–aprile dell’anno scolastico che precede l’iscrizione al primo anno, viene curata dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione con la collaborazione degli Insegnanti di Sostegno della Scuola Media attraverso il Progetto di Pre-inserimento.

2. Accoglienza per i vecchi e nuovi iscritti Attuata all’inizio del nuovo anno scolastico, viene curata sia dal Gruppo di Insegnanti di Sostegno d’Istituto che dagli Insegnanti della Classe nella quale risultano iscritti. Le procedure di accoglienza dei nuovi alunni contemplano un graduale inserimento all’inizio dell’anno scolastico che può prevedere per alcuni giorni un orario molto ridotto (3 ore al giorno per 5 giorni circa).

3. Osservazione Attuata per almeno TRE settimane tra settembre ed ottobre, viene curata da tutti gli Insegnanti di Classe e dall’Insegnante di Sostegno e viene completata da una riunione che prevede la presenza dell’insegnante di sostegno, del coordinatore di classe, dei genitori e dell’equipe socio-psicopedagogica. Il Consiglio di Classe provvederà a:

• elaborare una prima bozza del P.E.I. in base alle prime osservazioni. • proporre per l’alunno sulle base di tali osservazioni una programmazione

differenziata o semplificata.

4. Strutturazione dei Piani Educativo-Didattici Individualizzati Annuali La stesura definitiva del PEI avviene nei mesi di novembre o dicembre, è elaborata da tutti gli Insegnanti di Classe e dall’Insegnante di Sostegno e approvata e firmata dalla famiglia e dall’equipe socio-sanitaria.

5. Scrutini

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Durante lo scrutinio si dovrà tener conto del percorso didattico concordato dal C.d.C. in particolare: Se la programmazione attuata sarà curricolare, la valutazione avverrà secondo gli obiettivi disciplinari minimi; Se, invece, sarà differenziata, l’alunno sarà valutato secondo l’ O.M. n.80 de 9 marzo 1995, O.M. n. 266 del 21 aprile 1997, OM. n. 90 21 maggio 2001, in particolare art.15 comma 5.

6. Valutazione finale del percorso Al termine di ogni anno scolastico ogni docente di sostegno presenterà una relazione finale descrivendo in modo dettagliato la programmazione seguita e la metodologia adottata.

7. Attuazione di esperienze di tirocinio e di orientamento lavorativo Vengono realizzate, a partire dal secondo anno del professionale e tecnico, in collaborazione con la Formazione Professionale, le Agenzie Territoriali specializzate o gli Enti Locali disponibili sul territorio.

Gli alunni qualora sia possibile:

• seguono la programmazione curricolare di classe, con individualizzazioni o semplificazioni solo per la parte strumentale coinvolta dal tipo di disabiltà di cui sono portatori e per la metodologia d’intervento.

• ottengono un titolo di studi con valore legale a tutti gli effetti.

• qualora ciò non sia possibile

• durante il primo anno di frequenza vengono privilegiate le attività finalizzate alla loro conoscenza e all’accertamento e potenziamento delle loro abilità

l’intervento educativo si articola secondo il seguente percorso:

• in base all’accertamento delle abilità possedute si procede alla stesura di una programmazione differenziata;

• nella programmazione differenziata si strutturano percorsi che si avvalgono anche delle attività alternative progettate dai docenti specializzati;

• durante il secondo anno vengono privilegiate le attività finalizzate da una parte al consolidamento ulteriore delle abilità residue, dall’altra alla formulazione di ipotesi di orientamento;

• durante il terzo anno e negli anni successivi vengono privilegiate le attività finalizzate da una parte alla valutazione e valorizzazione di quelle abilità che possono essere spese nel mondo del lavoro, dall’altra all’attuazione di esperienze di orientamento lavorativo con collocazione sul territorio.

• qualora le abilità e le autonomie non consentano questo orientamento vengono altresì avviati percorsi di graduale inserimento nelle strutture protette presenti sul territorio.

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Orientamento lavorativo Acquisito il parere favorevole della famiglia, si articola, generalmente, nell’arco di

un triennio e cioè tra il terzo e il quinto anno di frequenza dell’alunno con handicap seguendo il percorso qui specificato:

• durante il terzo anno di frequenza e comunque al compimento del sedicesimo anno di età, ultimate le attività volte alla sua conoscenza, vengono perfezionate quelle finalizzate alla formulazione di ipotesi realistiche di orientamento anche attraverso degli stage,

• durante il quarto anno e il quinto anno viene attuata, attraverso la collaborazione con strutture ed enti del territorio e in accordo con l’ASL e i Servizi Sociali competenti, la costruzione di percorsi di tirocinio, con realizzazione di esperienze lavorative guidate, di solito all’esterno dell’Istituto, presso o d’intesa con la Formazione Professionale, con le Agenzie Territoriali specializzate o con gli Enti Locali disponibili.

Caratteristiche dei percorsi alunni BES 2 e 3 1. Raccolta informazioni (settembre- ottobre)

La segreteria didattica raccoglie le certificazioni, che dopo essere state visionate dai referenti per i BES, vengono consegnate ai coordinatori di classe che, a loro volta, le condivideranno con il consiglio di classe per la stesura del PDP. Nel caso in cui PDP venga realizzato per la prima volta per i primi tre mesi circa è prevista una fase di osservazione in classe. Il docente rileva situazioni problematiche attraverso osservazioni sistematiche di comportamento e modalità di apprendimento e attraverso il confronto durante i c.d.c..

2. Stesura P.D.P. (entro dicembre) Si costruiscono percorsi partecipati con famiglie e strutture sanitarie.

3. Monitoraggio

I docenti in sede di C.d.C. compilano le relative schede predisposte e in caso di valutazioni negative invieranno una comunicazione scritta ai genitori.

4. Didattica Il docente oltre a mettere in atto quanto stabilito nel PDP, può rivedere le strategie di intervento previste e rimodularle a seconda dei bisogni espressi dall’alunno. Inoltre attua modalità di verifica e valutazione adeguati e coerenti con il caso affrontato; mette in atto strategie di recupero. Fornisce, se necessario, materiali didattici (appunti, sunti, formulari, filmati, estrapolazioni dalla LIM) che possono essere anche inseriti nel registro on-line nella sezione didattica. Usa strategie efficaci (apprendimento contestualizzato, didattica metacognitiva, cooperative learning,.....).

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3.4 Linee orientative

Al fine di favorire una maggiore responsabilità e consapevolezza sia nella scelta universitaria che nell’inserimento nel mondo del lavoro la scuola organizza diversi interventi di orientamento:

Interventi di orientamento al termine del ciclo scolastico (monoennio finale):

- seminari con docenti universitari - periodi di stage presso le diverse Università con anche frequenza di attività

laboratoriali - incontri con referenti di ordini professionali - visite alle diverse realtà aziendali della zona - partecipazione alle giornate di orientamento organizzate dalle Università e ITS - incontri sulle prospettive occupazionali, anche con referenti del Centro per

l’impiego - predisposizione curriculum vitae anche in lingua inglese, simulazioni di

colloqui lavorativi con personale specializzato e di settore - partecipazione a progetti proposti dalla Camera di Commercio o altri enti e

istituzioni, come avvio d’impresa, green economy, job day, ecc - partecipazione a Fiere e Mostre di settore - periodi di Alternanza Scuola-Lavoro sia presso l’Azienda della scuola che

presso aziende esterne.

Per gli stage presso le Università è prevista una valutazione finale da parte del docente tutor, così come nel Progetto Alternanza Scuola-lavoro da parte del tutor aziendale.

I diversi interventi hanno la finalità di costituire un primo contatto con il mondo universitario, con i vari curricoli e le relative attività didattiche e laboratoriali, nonchè far conoscere le realtà lavorative presenti sul territorio e le diverse opportunità di lavoro con l’obiettivo di fornire un aiuto nell’individuare gli interessi e le attività per facilitare una scelta consapevole sia a livello universitario che lavorativo

Al fine di favorire una maggiore consapevolezza nella scelta dell’articolazione, tra le diverse presenti nell’Istituto, la scuola organizza interventi di orientamento che riguardano:

Interventi di orientamento al termine del primo biennio del Tecnico per la scelta dell’articolazione:

- - la formazione scolastica - - gli incontri di formazione e informazione - - le visite alle varie realtà aziendali - - attività di progetto laboratori ali presso l’Azienda della scuola.

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3.5 Valutazione

La valutazione, intesa come momento formativo e conclusivo dell’azione didattica ed educativa, viene strutturata secondo i criteri specifici individuati dal Consiglio di Classe e quelli conseguentemente elaborati dal singolo docente in base alla specificità della propria disciplina.

La scuola indica le seguenti finalità generali e caratteristiche comuni ad ogni forma di valutazione:

• La valutazione presenta: - un aspetto formativo come mezzo per sostenere, stimolare, guidare lo

studente durante il percorso di apprendimento - un aspetto sommativo come presa di conoscenza della situazione di

apprendimento, indicazione dei livelli raggiunti all’interno di ogni materia dal singolo alunno.

• Per il singolo docente è una forma di autovalutazione del proprio operato ed un momento didattico che permette la programmazione degli interventi successivi.

• Per lo studente è l’indicatore delle proprie tappe di apprendimento, delle personali difficoltà, nonché lo stimolo ad una migliore prosecuzione del lavoro scolastico.

• Per la famiglia è momento di informazione e controllo del processo di apprendimento dei propri figli.

La valutazione deve riguardare l'intero processo insegnamento-apprendimento. Le verifiche, scritte, orali, grafiche e pratiche saranno effettuate almeno nel

numero di due prove nel primo periodo e almeno tre prove nel secondo periodo. La scala di valori da assegnare per la valutazione va da uno a dieci. La valutazione finale terrà conto, comunque, di: • Livelli di partenza • Progressi evidenziati nel percorso didattico • Interesse, impegno • Partecipazione, metodo di lavoro, abilità raggiunte • Raggiungimento dei saperi essenziali • Considerazione delle eventuali difficoltà personali • Assiduità scolastica

La valutazione dovrà avere i seguenti requisiti:

Caratteri della valutazione

• Chiarezza • Comunicabilità

Gli alunni saranno informati sugli obiettivi che sono oggetto di valutazione, sugli strumenti adottati, sui criteri di misurazione.

La valutazione avverrà alle scadenze temporali stabilite dagli OO.CC. e dal docente.

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La valutazione si articolerà sulla base dei seguenti obiettivi:

Criteri di valutazione

• Conoscenza • Competenza • Abilità • Esposizione

I singoli docenti espliciteranno i livelli di valutazione in riferimento ai suddetti obiettivi e ai criteri adottati all’interno dei rispettivi Consigli di Classe. La valutazione sommativa terrà conto inoltre del grado di raggiungimento degli obiettivi comportamentali stabiliti nel piano di lavoro del Consiglio di Classe.

L’alunno ha diritto di conoscere in ogni momento i risultati della verifica e i criteri ed i risultati della valutazione delle singole prove, pubblicate nel registro on-line.

Per le prove scritte, orali e strutturate verranno adottate le griglie di valutazione approvate con delibera del Collegio Docenti, con una valutazione per la sufficienza con una percentuale pari al 60% del punteggio massimo.

I Dipartimenti disciplinari, divisi in Gruppi di lavoro disciplinari, hanno predisposto e portato all’approvazione del Collegio Docenti, che le ha rese proprie, le Griglie di Valutazione utilizzate nelle diverse discipline nelle prove scritte, orali e in quelle strutturate. Le griglie sono state inserite dai docenti nel registro on-line nei piani di lavoro, portate a conoscenza di studenti e genitori ed inserite tra i documenti allegati al Piano Triennale dell’Offerta formativa.

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Il Collegio dei Docenti concorda nell'utilizzare un’ampia “Scala di valori” da assegnare per la valutazione, in relazione ai criteri e agli obiettivi sopra concordati, secondo il seguente schema:

VOTO GIUDIZIO SIGNIFICATO DEL VOTO

1 - 3 Del tutto insufficiente

Lo studente presenta un livello nullo di conoscenze e di abilità; non possiede un linguaggio adeguato e non mostra interesse per la materia.

4 Gravemente insufficiente

Lo studente presenta gravi lacune nella conoscenza dei contenuti proposti, anche quelli fondamentali; non possiede proprietà di linguaggio e ha sviluppato abilità settoriali. L’interesse è scarso.

5 Insufficiente Lo studente possiede informazioni frammentarie dei contenuti proposti; denota difficoltà ad un ragionamento coerente, pure orientandosi con la guida dell’insegnante; si esprime in forma imprecisa e non sempre corretta.

6 Sufficiente

Lo studente possiede una conoscenza generale della disciplina e sa orientarsi anche attraverso domande guida formulate dall’insegnante. Sa utilizzare un linguaggio sufficientemente appropriato e comunque tale da non compromettere la chiarezza dell’esposizione.

7 Discreto Lo studente dimostra sicurezza nell’esposizione degli argomenti richiesti, utilizza una terminologia corretta e dimostra capacità di riflettere su problemi di una certa complessità.

8 Buono Lo studente possiede una conoscenza completa dei contenuti proposti, autonomia di esposizione e capacità di rielaborare e collegare gli argomenti appresi.

9 Ottimo Lo studente possiede una conoscenza completa e organica del programma svolto; dimostra capacità di analisi e di sintesi e una buona padronanza linguistica.

10 Eccellente

Lo studente possiede una conoscenza perfetta ed approfondita della materia; rivela ottime capacità di analisi, di sintesi e di rielaborazione critica dei contenuti. Sa organizzare ed esporre le idee con chiarezza ed efficacia, utilizzando un lessico ricco ed appropriato.

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Per quanto concerne la valutazione del comportamento

Alunno________________________classe_________________________ La seguente griglia di valutazione del comportamento degli studenti scaturisce dalla valorizzazione dei documenti fondanti dell’Istituto di Istruzione Superiore“G.Garibaldi”e dalle fonti normative vigenti. Essa vuole ribadire i principi imprescindibili dell’educazione, del senso civico e del successo formativo degli alunni. Si è adottato un criterio descrittivo e non punitivo del comportamento, convinti che la formazione e l’educazione siano processi complessi e continui, che richiedono la cooperazione oltre che dello studente, della famiglia, dei docenti, e del personale ATA. La griglia è costruita sulla base di descrittori del comportamento relativi alla frequenza ed alla puntualità, alla partecipazione al dialogo educativo, al rapporto con persone ed attrezzature, al rispetto delle consegne e delle scadenze e al livello di attenzione, che costituiscono degli indicatori utili al Consiglio di Classe al fine di definire il voto di condotta da attribuire ai singoli studenti. Il CdC nell’attribuire il voto di comportamento di ciascun alunno terrà conto della prevalenza dei descrittori corrispondenti ai voti proposti. In questo senso la griglia rappresenta un utile strumento, ma non deve generare un automatismo valutativo.

il Collegio dei Docenti ha deliberato di adottare la seguente griglia con il dettaglio degli indicatori :

Comportamento Voto A1) Ruolo collaborativo e propositivo all’interno della classe, con ottima socializzazione; A2) Correttezza e sensibilità nel comportamento durante le lezioni; A3) Massima frequenza, puntualità e rispetto delle consegne; A4) Autocontrollo e civismo durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto ed in orario extracurriculare, compresi i viaggi di istruzione, disponibilità alla collaborazione con docenti e/o compagni durante l’attività didattica; A5) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si svolgono attività didattico educative (compresi i viaggi di istruzione), come fattore di qualità della vita scolastica; A6) Rispetto assoluto delle norme previste in materia di sicurezza; A7) Cura della persona e del linguaggio.

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B1) Ruolo collaborativo all’interno della classe; B2) Correttezza nel comportamento durante le lezioni; B3) Frequenza assidua, puntualità e rispetto delle consegne; B4) Autocontrollo e civismo durante le attività didattiche, svolte anche al di fuori dell’Istituto ed in orario extracurriculare, compresi i viaggi di istruzione, disponibilità alla collaborazione con docenti e/o compagni durante l’attività didattica; B5) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si svolgono attività didattico educative (compresi i viaggi di istruzione), come fattore di qualità della vita scolastica; B6) Rispetto assoluto delle norme previste in materia di sicurezza. B7) Cura della persona e del linguaggio.

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C1) Partecipazione adeguata all’attività didattica ed agli interventi educativi; C2) Adeguatezza nel comportamento durante le lezioni; C3) Buona frequenza, puntualità e rispetto delle consegne, C4) Atteggiamento responsabile durante le attività didattiche, anche al di fuori dell’Istituto ed in orario extracurriculare, compresi i viaggi di istruzione; C5) Rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si svolgono attività didattico educative (compresi i viaggi di istruzione) come fattore di qualità della vita scolastica; C6) Rispetto delle norme previste in materia di sicurezza; C7) Cura della persona e del linguaggio.

8

D1) Interesse e partecipazione selettivi; D2) Atteggiamento e linguaggio non sempre corretti durante le lezioni e le attività al di fuori dell’Istituto, svolte anche in orario extracurriculare, compresi i viaggi di istruzione; D3) Episodi di mancata puntualità e rispetto delle consegne ; D4) Poco interesse nei confronti delle attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto; D5) Qualche raro episodio di mancato rispetto del Regolamento di Istituto, ma sostanziale rispetto delle norme previste in materia di Sicurezza; D6) Numerose assenze e/o entrate e uscite fuori orario.

7

E1) Interesse selettivo e partecipazione tendenzialmente passiva al dialogo educativo; E2) Uso d un linguaggio poco corretto ed inadeguato all’ambiente; E3) Ruolo non costruttivo all’interno del gruppo classe; E4) Rapporti interpersonali non sempre corretti; E5) Frequente disturbo all’attività didattica, anche al di fuori dell’Istituto, svolta pure in orario extracurriculare, compresi i viaggi di istruzione; E6) Scarso rispetto dell’integrità delle strutture e degli spazi dell’Istituto e dei luoghi, anche esterni, in cui si svolgono attività didattico educative (compresi i viaggi di istruzione); E7) Infrazioni lievi delle norme previste in materia di sicurezza; E8) Episodi di mancato rispetto nei confronti delle regole della scuola anche con eventuale sospensione di uno o più giorni; E9) Assenze giustificate tardivamente.

6

F1) Mancanza di interesse e partecipazione al dialogo educativo e all’attività didattica; F2) Ruolo particolarmente negativo all’interno del gruppo classe, con grave e frequente disturbo all’attività didattica; F3) Atteggiamento irresponsabile durante le attività didattiche svolte al di fuori dell’Istituto; F4) Comportamento lesivo della dignità dei compagni e del personale della scuola; F5) Mancato rispetto dell’integrità delle strutture, degli spazi comuni e dei luoghi, anche esterni all’Istituto, in cui si svolgono attività didattico-educative (compresi i viaggi di istruzione). Occupazione illegittima degli spazi scolastici; F6) Infrazioni gravi delle norme di sicurezza e danneggiamento di dispositivi di sicurezza; F7) Violazione reiterata al regolamento di Istituto, con ripetute note e sospensioni, di durata pari o superiori a 15 giorni F8) Assenze e/o entrate e/o uscite non giustificate.

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Criteri per l’effettuazione degli scrutini finali

Il Collegio dei Docenti ha deliberato per la non ammissione alla classe successiva quanto segue:

Criteri per la valutazione finale inerenti la non promozione.

- Mancato conseguimento degli obiettivi minimi nella generalità delle materie o nel caso in cui il divario tra le sufficienze ed i voti insufficienti riportati sia maggiore o uguale a 7 negatività.

- Giudizio negativo sulle possibilità di recupero nel periodo estivo - Giudizio negativo sulle possibilità di inserimento nella classe successiva - Assenze pregiudizievoli al conseguimento degli obiettivi minimi - Inefficacia delle attività di recupero e perdurare dei debiti pregressi

Se le negatività sono inferiori a 7 punti sarà il Consiglio di classe a deliberare, caso per caso, tra la bocciatura e la sospensione del giudizio in conformità con il D.P.R. 122 del 22 giugno 2009.

Si riconosce e si riafferma comunque l’autonoma capacità decisionale sul piano valutativo dei singoli Consigli di classe; gli stessi potranno discostarsi dai criteri di cui sopra in casi compiutamente motivati.

Per gli alunni non ammessi alla classe successiva, i Consigli di classe espliciteranno compiutamente a verbale le motivazioni che hanno prodotto tali decisioni. Per tutti gli alunni del triennio dell’istituto verranno deliberati i crediti formativi e i crediti scolastici con le esplicite motivazioni che i Consigli di classe riterranno opportuno evidenziare.

Il credito scolastico da attribuire nell’ambito delle bande di oscillazione ministeriali va espresso in numero intero e deve tener conto della media dei voti. Per assegnare il massimo della fascia bisogna inoltre tener conto di almeno due dei seguenti indicatori :

Criteri per l'attribuzione del credito scolastico

• assiduità della frequenza scolastica, • interesse ed impegno nella partecipazione al dialogo educativo, • interesse ed impegno nella partecipazione alle attività complementari integrative, • eventuali crediti formativi.

Tutto ciò per dare la possibilità di offrire un quadro completo ed esauriente sulla situazione di apprendimento di ogni singolo studente.

Per tutti gli alunni del triennio verranno deliberati i crediti formativi e i crediti scolastici con le esplicite motivazioni che i Consigli di classe riterranno opportuno evidenziare.

I Crediti Formativi si riferiscono a esperienze esterne alla scuola e contestualmente si caratterizzano in coerenza e specificità con l'indirizzo di studi frequentato. Pertanto le suddette esperienze, da cui derivano competenze coerenti con il tipo di corso cui si riferisce l'esame di stato, debbono essere qualificate e debitamente documentate

Criteri per l'attribuzione del credito formativo

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Esperienza qualificata L'esperienza deve essere espressamente finalizzata alla formazione, o comunque strutturata con una intenzionale valenza formativa

Debitamente documentata (per nessun motivo sono ammesse nè sono convalidabili attività documentate in fotocopia o auto-certificate)

Certificazione ufficiale di Ente, Associazione, Istituzione, etc. completa di descrizione dell'esperienza Per i crediti acquisiti all'estero la certificazione deve essere rilasciata da uno degli Enti con i quali il Ministero ha stipulato l'accordo

Competenze coerenti

L'esperienza deve avere attinenza con i contenuti di una o più discipline che caratterizzano il corso di studi, con particolare riferimento a quelle tecnico professionali, ed essere un fattore qualificato di arricchimento delle connesse conoscenze, competenze, capacità

La validazione da parte dei consigli di classe viene fatta tenendo conto dei seguenti parametri:

• attività sportive non episodiche; tali attività vengono prese in considerazione se si sono concluse con un esame o se l’attività è agonistica;

• frequenza di corsi o di attività di volontariato, senza scopo di lucro, continuative legate a specifici progetti con un minimo di 15 ore di partecipazione;

• corsi e progetti di rilevante carattere culturale e/o professionalizzante con un minimo di 15 ore di partecipazione;

• frequenza di corsi presso l’Istituto Musicale ed il Conservatorio; • partecipazione a concorsi nazionali, regionali e provinciali o mostre di interesse

didattico e culturale; • certificazioni linguistiche di enti certificatori riconosciuti dal MIUR e ECDL; • partecipazione allo Stage Alternanza Scuola Lavoro.

Nessuna domanda può essere presa in considerazione se priva di una documentazione chiara, precisa ed appropriata, che verrà comunque valutata caso per caso dal Consiglio di classe. Riguardo all’estensione temporale, vengono riconosciute solo le attività relative all’ anno scolastico o solare in corso, salvo casi particolari che vengono valutati da ogni singolo Consiglio di classe.

Le certificazioni per l’attribuzione del credito formativo dovranno essere consegnate entro il 15 Maggio di ogni anno alla segreteria didattica della scuola.

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Per le attività di recupero da mettere in atto alla

Attività di recupero in itinere e finali

fine del primo quadrimestre

1. Pausa didattica, gestita dal docente supportato dagli studenti più meritevoli secondo le modalità dell’educazione tra pari;

vengono individuate le seguenti attività:

2. Percorso di studio individualizzato organizzato dal docente, di diversa intensità, da realizzarsi a scuola, per migliorare la qualità dell’applicazione e della produzione scritta ed orale, utilizzando il 20% del curricolo;

3. Percorso di studio individualizzato organizzato dal docente da realizzarsi a casa,

4. Attività di recupero pomeridiano: collegata ai contenuti disciplinari, rivolti ad una parte della classe o classi parallele (almeno 5 alunni), da svolgersi in un’ora successiva al termine delle lezioni del mattino oppure al pomeriggio con il fine di far acquisire gli obiettivi minimi di natura trasversale.

Fermo restando che verrà data la precedenza ai corsi di recupero estivi per gli alunni con sospensione del giudizio, il numero massimo di attività di recuperopomeridiano da istituire alla fine del 1° quadrimestre, per ogni studente che riveli carenze in una o più discipline, non supererà il numero di 2. Se al primo scrutinio le insufficienze evidenziate nelle diverse materie da uno studente fossero in numero maggiore (3 o più), si procederà alla scelta di quali attività di recupero attivare, scegliendo tra sole 2 discipline, procedendo nell’ordine secondo i criteri della:

1. gravità delle insufficienze: sarà assicurata una priorità alla disciplina in cui la insufficienza risulti palesemente più grave, secondo il voto assegnato dagli insegnanti;

2. a parità del voto di insufficienza, per l’attivazione delle attività di recupero si darà la priorità: nel biennio alle discipline propedeutiche allo studio delle altre come italiano, matematica e inglese: nel triennio alle materie professionali d’indirizzo;

5. propedeuticità della materia: se i criteri precedenti non dovessero ancora permettere una scelta, una disciplina propedeutica allo studio di altre discipline avrà la precedenza nella attivazione delle attività di recupero rispetto ad altre materie.

Al termine delle attività di recupero l’alunno dovrà sostenere una prova finale.

Per le attività di recupero che verranno attivate al termine degli scrutini finali per gli alunni con sospensione del giudizio, il Collegio dei Docenti ha deliberato che i corsi di recupero debbano avere una durata massima di 12 ore da sessanta minuti con un minimo di 6 alunni o un percorso di studio individualizzato organizzato dal docente se il numero degli studenti non permetta l’organizzazione dei corsi di recupero medesimi.

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4.ORGANIZZAZIONE

4.1 Modello organizzativo per la didattica

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Organizzazione del lavoro nel tempo (orario) e nello spazio (strutture, attrezzature, etc.)

- L'Istituto intende organizzare l’attività didattica durante sei giorni lavorativi. - La scansione delle valutazioni definitive sarà quadrimestrale (Trimestre –

Pentamestre). Per permettere alle famiglie un maggior controllo, oltre l’utilizzo regolare del Registro on-line sarà anche effettuata una valutazione intermedia nel secondo quadrimestre.

- I rapporti con le famiglie saranno attuati attraverso incontri mensili e ogniqualvolta se ne riscontri la necessità con i singoli docenti nel quadro delle rispettive disponibilità ed un colloquio generale per ogni quadrimestre.

Strategie didattiche

L’Istituto si impegna al raggiungimento degli obiettivi didattici attraverso la flessibilità delle strategie e la loro finalizzazione al recupero dello svantaggio culturale, alla piena integrazione, alla valorizzazione delle eccellenze, all’adeguamento della didattica ai diversi stili cognitivi.

a. Per l'individuazione, il censimento delle situazioni di svantaggio culturale e il conseguente recupero saranno utilizzati test d'ingresso e in itinere, questionari, grafici, griglie esplicative, proiezioni audiovisive (LIM), metodologie didattiche fondate anche sulla compresenza; il recupero, sia individuale che di gruppo, potrà essere effettuato con differenti strategie sia in classe (gruppi di apprendimento differenziato) sia in lezioni extra curricolari (interventi di recupero).

b. Per il raggiungimento della piena integrazione culturale saranno utilizzate strategie fondate su lezioni frontali e aperte su lavori di gruppo e di ricerca, su attività per fasce di livello, sull’uso di strumenti multimediali ed interattivi, su metodologie fondate sul problem solving, su tecniche di comunicazione e con strumenti quali i laboratori.

c. Per il riconoscimento, l'evidenziazione e il potenziamento degli stili cognitivi saranno utilizzate metodologie fondate sul lavoro individuale e di gruppo che esaltino la creatività, valorizzino le capacità, rinforzino il gusto della ricerca e l'interesse alla conoscenza.

Autonomia e flessibilità

In ottemperanza alla Legge 107/2015, comma 3, la piena realizzazione del curricolo è perseguita mediante le forma di flessibilità e autonomia previste dal DPR 275/1999 e dai DPR 87 e 88 del 15 marzo 2010 in coerenza con le Linee guida per gli Istituti Tecnici e Professionali.

Al fine di garantire un’ottimale interazione con le famiglie ed il territorio la scuola adotta unità orarie di 55 minuti. Di conseguenza è stato attivato un Progetto di Potenziamento della didattica laboratoriale che recepisce gli indirizzi della riforma anche in ottemperanza della legge 107.

Il progetto prevede:

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per le classi prime e seconde• due moduli aggiuntivi da strutturare in attività pratiche in Azienda

(giardino, serra o altro) nei periodi autunnale e primaverile e con approfondimenti e recuperi disciplinari in inverno;

:

• l’adozione di 34 moduli curricolari con un rientro pomeridiano per lo svilupo dell’attività progettuale che prevede moduli di attività pratiche nei laboratori esterni della scuola (azienda, giardino, serra, oliveto, ecc)

• il potenziamento delle visite aziendali volte a favorire la scelta dell’articolazione.

• rientri pomeridiani, con cadenza mensile, per svolgere attività in azienda inerenti al potenziamento laboratoriale volto al rafforzamento delle competenze ed alla valorizzazione dei diversi stili di apprendimento degli studenti;

per le classi terze, quarte e quinte:

• il potenziamento dell’attività di Alternanza scuola-lavoro;

• visite aziendali e viaggi d’istruzione finalizzati al percorso scolastico;

• seminari e incontri con figure professionali (veterinari, forestali, NAS, repressione frodi, CCIAA, Ordine Agronomi, Collegio Agrotecnici e Periti Agrari, ecc.).

Tutte le attività svolte sono soggette a valutazione, sulla base di relazioni o report presentati dagli alunni.

L’autonomia didattica e organizzativa fornisce quindi gli strumenti per intrecciare la progettazione didattica della scuola con le esigenze formative degli studenti, valorizzandone i diversi stili di apprendimento.

A tal fine sono previsti: • la didattica attraverso la peer education e il tutoring e flipped class;

• la sperimentazione delle classi aperte per livelli di apprendimento;

• la realizzazione, per il secondo biennio e monoennio finale, di moduli volti alla costruzione del curriculum nella quota prevista dall’autonomia. Sarà attivato il modulo “Psicologia della comunicazione” finalizzato alla simulazione del colloquio di lavoro, all’apprendimento delle dinamiche comportamentali nelle relazioni lavorative.

In questo quadro, volto allo sviluppo delle professionalità, la flessibilità consente di progettare un coerente percorso di studi di concerto con le esigenze del territorio ed i piani di sviluppo locali, anche attraverso la laboratorialità, per apprendere in modo attivo, coinvolgente, significativo ed efficace.

A tale scopo, nella quota prevista dall’autonomia, sono previsti moduli di potenziamento degli insegnamenti obbligatori per tutti gli studenti con particolare riferimento alle attività di laboratorio e, laddove sia possibile, anche per attivare ulteriori insegnamenti finalizzati al raggiungimento degli obiettivi previsti dal P.O.F.,

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utilizzando anche gli spazi di flessibilità previsti dalla normativa, offrendo risposte articolate al mondo del lavoro e delle professioni.

L’organizzazione per la didattica

Il Dirigente Scolastico si avvale dell'apporto dei suoi “Collaboratori” e delle “Funzioni Strumentali” al Piano dell'Offerta Formativa. Al riguardo è opportuno precisare che, se i collaboratori vicari si sostituiscono al Dirigente Scolastico nella titolarità delle sue competenze, invece le Funzioni Strumentali lo coadiuvano in materie specifiche, peraltro tutte rientranti nell'ambito del P.O.F.. In tale prospettiva, l'apporto delle singole Funzioni Strumentali è estremamente significativo ne:

Le funzioni strumentali

• La programmazione curricolare • Le attività disciplinari e pluridisciplinari • Le attività opzionali integrative • L’attività di orientamento, prevenzione, recupero.

In considerazione del Regolamento sull’Autonomia, del D.P.R. n.88 del 15.03.2010 (Regolamento per il riordino degli istituti tecnici) e della Direttiva MIUR 15 luglio 2010 n.57 (Linee Guida passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici) l’organizzazione didattica dell’istituto prevede dei Dipartimenti, ciascuno con dei docenti coordinatori, come segue:

I Dipartimenti e i Gruppi di lavoro dipartimentali

• Asse dei Linguaggi; • Asse Matematico; • Asse scientifico-tecnologico; • Docenti specializzati.

Suddivisi a loro volta in Gruppi di Lavoro Dipartimentale, con propri referenti, per specifiche attività quali programmazioni, elaborazione prove comuni, griglie di valutazione, scelta dei libri di testo, ecc. come segue:

• Italiano, Storia, Religione, Diritto • Inglese • Scienze integrate: Scienze della Terra, Biologia, Chimica, Fisica (A 038), • Geografia, Scienze motorie • Matematica, S.I. Fisica (A049), Tecniche e tecnologie informatiche (con ITP) • Docenti specializzati • Docenti A058 – A072 (con ITP C320 ) – A074 • Docenti ITP C050

Ogni consiglio di classe programma la scelta dei contenuti culturali delle varie discipline sulla base delle programmazioni disciplinari elaborate d'intesa tra i docenti della stessa disciplina e tenendo presente che:

I Consigli di classe

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a) i contenuti delle singole materie non sono fine dell’insegnamento, ma strumento indispensabile per il raggiungimento delle competenze e il perseguimento delle finalità generali dell'azione educativa e didattica,

b) i programmi ministeriali rappresentano la cornice di riferimento all'interno della quale ogni docente effettua le scelte funzionali al raggiungimento dell'obiettivo prefissato,

c) un'ipotesi di lavoro deve essere presentata da ogni docente al consiglio di classe e deve essere armonizzata, funzionale e formalizzata in un unico documento, come programmazione annuale complessiva della classe.

Predispongono e presentano la I Referenti dei Progetti

Scheda di progetto- Titolo, - Analisi dei bisogni, - Descrizione del progetto, - Metodologie, - Mezzi e strumenti previsti, Monitoraggi (ex-ante, in itinere, ex-post), - Prodotto finale, - Valutazione in itinere e finale, - Tempi di realizzazione, - Coinvolgimento, - Destinatari, - Scheda finanziaria.

in cui vengono indicati:

Seguono le diverse fasi di attuazione del Progetto e relazionano al riguardo al Collegio Docenti, evidenziandone i punti di forza e i punti di debolezza in merito alla qualità del progetto stesso.

Reti e Convenzioni L’Istituto aderisce a diverse Reti di scuole con la finalità di:

- condividere pratiche e migliorare l’insegnamento; - sviluppare piani di formazione del personale scolastico; - migliorare l’accesso ai finanziamenti; - effettuare adempimenti amministrativi; - gestire pratiche organizzativo-gestionali.

Attualmente le Reti di cui l’Istituto fa parte sono: - Rete Provinciale e quella Regionale delle Biblioteche Scolastiche, di cui è

scuola capofila; - Rete Nati per leggere del Comune di Macerata; - Rete regionale AU.MI.RE. per l’autovalutazione, il miglioramento e la

rendicontazione; - Rete per i Percorsi IeFp per la formazione Professionale di cui la scuolaè

capofila; - Rete per gli Agrari; - Rete ITA senza frontiere; - Rete ERASMUS per progetti di lingua; - Rete UNESCO e META; - Rete formazione animatori digitali; - Rete CTS provinciale.

Oltre alle Reti di scuole ci sono accordi formalizzati (protocolli d’intesa, convenzioni, consorzi, ecc.) con numerosi soggetti esterni (più di cento) fra cui: Università, Enti di formazione accreditati, Fondazioni, Aziende private, Associazioni (culturali, di volontariato, di genitori, di categoria, ecc), Associazioni di categoria professionale, ASL ed altri soggetti (es per le Forniture per la mensa o di articoli di pulizia).

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4.2 Formazione e sicurezza (d.lgs.n.81/2008)

Concetti generali

Il Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 ha recepito otto Direttive Europee in materia di igiene e sicurezza sul lavoro. Nel vecchio sistema di attuazione delle norme di sicurezza si applicava un procedimento (insieme di norme) per raggiungere un risultato. Il nuovo sistema, invece, ci coinvolge in un processo finalizzato a migliorare la qualità del risultato. La prevenzione degli infortuni e la tutela della salute richiedono la partecipazione di tutti. Attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti, ognuno con le proprie responsabilità, si tende al raggiungimento degli obbiettivi generali di sicurezza e la tutela della salute.

Il D. Lgs. 81/08 pone la partecipazione dei lavoratori alla gestione della sicurezza e della salute come elemento innovativo della legislazione previdente. I lavoratori contribuiscono, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento di tutti gli obblighi imposti dall’autorità competente e verificano, per mezzo del proprio rappresentante per la sicurezza, l’applicazione delle misure di sicurezza e di tutela della salute. Il nuovo sistema dà maggiore importanza ai comportamenti da assumere durante il processo rispetto al risultato che comunque deve risultare di qualità.

Sintesi degli obiettivi e degli adempimenti previsti dal D.Lgs 81/08: • Eliminazione dei rischi; • Riduzione dei rischi alla fonte; • Sostituzione di ciò che è pericoloso con ciò che è meno pericoloso o non lo è; • Privilegio delle misure di protezione collettiva rispetto a quelle di protezione

individuale.

Nell’ambito scolastico, ai sensi del citato D.Lgs. è il Dirigente Scolastico, DATORE DI LAVORO per insegnanti, ATA e studenti, che deve:

• Effettuare l’analisi dei rischi presenti nella scuola o nei plessi scolastici; • Valutare tali rischi; • Redigere il Documento diValutazione del Rischio (DVR); • Organizzare la sicurezza e la gestione di emergenza; • Nominare il RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E

PROTEZIONE; • Informare e formare i lavoratori sui rischi della scuola e sulle misure adottate

per la prevenzione e la sicurezza.

Il RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE è la persona designata dal datore di lavoro, in possesso di attitudini e capacità adeguate, che deve:

• Collaborare con il datore di lavoro per la redazione del documento sulla sicurezza;

• Collaborare con il datore di lavoro per la gestione delle emergenze attraverso la redazione del piano di evacuazione e la formazione delle squadre di evacuazione e di primo soccorso;

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• Richiedere l’osservanza di comportamenti corretti; • Attuare le misure di sicurezza programmate; • Richiedere l’uso di D.P.I. (dispositivi di protezione individuali); • Segnalare eventuali problemi.

Il LAVORATORE deve contribuire ad applicare le norme ed allo sviluppo e miglioramento delle condizioni di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.

Nell’ambito scolastico i rischi di natura strutturali sono di competenza dell’ente proprietario dell’immobile, per cui il datore di lavoro, al fine della valutazione dei rischi, deve acquisire, in copia conforme, presso il relativo Ufficio Tecnico la sottoelencata documentazione:

• Certificato di prevenzione incendi (CPI) per strutture scolastiche con capacità superiore a 100 persone;

• Certificato di prevenzione incendi (CPI) relativo alla centrale termica di potenzialità superiore a 100.000 kcal.;

• Certificato di agibilità; • Certificato di omologazione INAIL (ex ISPESL) dell’impianto della centrale

termica; • Certificato di omologazione INAIL (ex ISPESL) dell’impianto ascensore; • Certificato di conformità dell’impianto elettrico ai sensi del D.M. 37/08 (ex L.

46/90); • Certificato di conformità dell’impianto idrico ai sensi del D.M. 37/08 (ex L.

46/90); • Certificato di conformità dell’impianto di riscaldamento ai sensi della L. 46/90; • Attestato dell’A.S.L. sull’impianto di messa a terra e parafulmine con verifica

periodica; • Eventuale documentazione sui componenti degli elementi costruttivi (esempio:

controsoffittatura).

L’ente proprietario è, inoltre, responsabile della manutenzione dell’immobile, in particolare alla tenuta del registro che riporti le ditte interessate, la data di ricarica degli estintori e di verifica degli impianti di sicurezza (sistema antincendio, uscite di sicurezza, maniglioni antipanico, sistemi di allarme, etc.). Si specifica che tali verifiche devono essere effettuate almeno ogni sei mesi. È obbligo del datore di lavoro effettuare almeno due esercitazioni di evacuazione nell’anno scolastico.

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PROSPETTO SINTETICO DEI SOGGETTI INTERESSATI DALLA

NORMATIVA SULLA SICUREZZA

4.3 Formazione e aggiornamento

La programmazione delle attività formative rivolte al personale docente coinvolge diverse aree di intervento, dalle innovazioni didattiche e metodologiche, anche in termini di innovazioni digitali, all’alternanza scuola-lavoro e alla sicurezza, analizzando le esigenze individuate tramite i questionari di qualità proposti a fine anno scolastico. Strumento utile per valutare la validità dell’azione insieme alle ricadute delle iniziative di formazione nell'attività ordinaria della scuola.

Attualmente i Progetti di formazione attivati per il personale docente concernono:

utilizzo della LIM e del Registro on Line, Didattica multimediale e Classe 2.0, inclusione/disabilità alunni BES, corsi di formazione/informazione sul miglioramento (RAV, Piano di Miglioramento e PTOF, Bilancio Sociale), corsi di competenza linguistica incluso il CLIL, Sicurezza, Primo soccorso, corsi di formazione Ordini professionali o altri enti istituzionali e associazioni di categoria, Alternanza Scuola-Lavoro.

I docenti che effettuano la formazione condividono con gli altri strumenti e materiali didattici sia nell’ambito dei Gruppi di lavoro dipartimentali che dei Consigli di Classe.

La programmazione delle attività formative rivolte al personale amministrativo, tecnico e ausiliario segue le necessità evidenziate dalle innovazioni tecnologiche e dalle nuove normative anche in tema di sicurezza nei posti di lavoro e primo soccorso e riguardano principalmente la Sicurezza, il Primo soccorso e l’Utilizzo del defibrillatore, il Registro on Line e la Segreteria Digitale.

La legge 107/2015 prevede che la formazione sia strutturale, permanente ed obbligatoria. La nota MIUR prot. 35 del 7 gennaio 2016 fornisce indicazioni orientative per la definizione del piano triennale per la formazione del personale, annunciando un

MEDICO

COMPETENTE

LAVORATORI DIPENDENTI PERSONALE DELLA SCUOLA E STUDENTI

ADDETTI AL

PRIMO SOCCORSO

ADDETTI AL SERVIZIO

ANTINCENDIO E EMERGENZE

ADDETTI AL SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE

RESPONSABILE DEL SERVIZIO

PREVENZIONE E PROTEZIONE

RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI

DATORE DI LAVORO DIRIGENTE SCOLASTICO

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piano nazionale di formazione che dovrà costituire la sede formale degli impegni di sistema (attraverso DM) per il triennio 2016-19.

In coerenza con il Piano dell’Offerta Formativa e gli esiti del RAV, in attuazione dell’obbligo di formazione permanente del personale scolastico, il Piano d’Istituto prevede che le attività di formazione continuino ad interessare le aree già attualmente coinvolte, anche in collaborazione con reti di scuole o associazioni del territorio, per consentire economie di scala:

• competenze digitali per l’innovazione didattica e metodologica, anche in accordo con il Piano Nazionale Scuola Digitale

• competenze linguistiche (si presuppone “lingue straniere”) • alternanza scuola-lavoro e imprenditorialità • potenziamento delle competenze disciplinari • innovazione didattica e valutazione • esigenze professionali (aree disciplinari, progetti innovativi, priorità socio-

culturali, ecc) • miglioramento (gruppi impegnati nelle azioni conseguenti al RAV e al PdM) • digitalizzazione e innovazione tecnologica • processi di inclusione, disabilità e integrazione, competenze di cittadinanza

globale • sicurezza, prevenzione e primo soccorso, anche per far fronte agli obblighi

di formazione di cui al D.Lgs.81/2008;

sviluppando politiche longitudinali orientate alla crescita professionale e a ridefinire il legame tra formazione iniziale e accesso ai ruoli.

Le attività di formazione terranno conto delle azioni nazionali che mirano alla formazione di figure strategiche, in particolare docenti in grado di accompagnare i colleghi nei processi di ricerca didattica, formazione sul campo, innovazione in aula e, per quelle finanziate dalla scuola o da altri soggetti, delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche. Curriculum, esperienze formative e corsi frequentati, rilevati dalla Segreteria del Personale, costituiranno un indice della competenza professionale del docente e una guida per una migliore gestione delle risorse umane (es. assegnazione di incarichi, suddivisione del personale)

4.4 Monitoraggio e verifica

Allo scopo di monitorare la qualità del servizio scolastico e la conformità con gli obiettivi previsti dal Piano dell’Offerta Formativa, la Scuola ha aderito fin dal 2004/2005 alla rete denominata “For.ma.Re/Pro.va.re” contribuendo alla costruzione del modello di monitoraggio, oggi rielaborato ed integrato per la rete regionale AU.MI. diventata poi AU.MI.RE..

La rete regionale AU.MI. ha elaborato una Mappa della Qualità per il monitoraggio di 22 fattori relativi a: CONTESTO – RISORSE – PROCESSI – ESITI da parte delle scuole aderenti di tutte le Marche, rilevando ed analizzando i dati statistici dei 106 indicatori selezionati. I risultati dei monitoraggi effettuati, visionabili nel sito web della rete, venivano messi anche a confronto con le medie regionali.

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I dati raccolti dall’anno scolastico 2005/06 relativamente ai 22 fattori individuati, costituivano una base per la comparazione a livello d’istituto e di confronto con le altre scuole della regione.

Le rilevazioni effettuate venivano inoltre utilizzate per la redazione del Bilancio Sociale e per modelli di sviluppo con indagini autovalutative focalizzate a Progetti di Miglioramento: per le competenze di base, ovvero il superamento delle difficoltà degli alunni nelle discipline italiano, matematica ed inglese, e per aumentare i gruppi disciplinari che elaborano e svolgono prove di verifica comuni.

Attualmente la rete regionale AU.MI.RE. per l’autovalutazione scolastica e percorsi di formazione, in considerazione dell’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV), prosegue l’attività con l’obiettivo di:

- avviare e/o consolidare la cultura e le pratiche auto valutative; - avviare percorsi operativi di riflessione sistematica sulla propria azione

formativa; - mettere a punto un modello autovalutativo regionale; - implementare un sistema di rilevazione dati per le comparazioni a livello

longitudinale (serie storica) o trasversale (confronto tra scuole); - potenziare l’impiego delle risorse on-line per le attività formative, la

documentazione ed il confronto.

Dall’anno scolastico 2014/2015 l’INVALSI ha infatti avviato le fasi inerenti il SNV nelle quali sono individuate le priorità strategiche del Governo per il sistema educativo di istruzione ed i relativi obiettivi di miglioramento al fine di orientare le politiche scolastiche e formative per la crescita culturale, economica e sociale del Paese e per favorire la piena attuazione dell’autonomia delle istituzioni scolastiche. Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti,il SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.

Il procedimento di valutazione delle scuole, articolato in quattro fasi: a) autovalutazione; b) valutazione esterna; c) azioni di miglioramento; d) rendicontazione sociale; tende a promuovere in modo capillare e diffuso su tutto il territorio nazionale, una cultura della valutazione finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa, con particolare attenzione agli esiti educativi e formativi degli studenti.

La redazione del RAV (Rapporto di Autovalutazione) non ha creato difficoltà al Gruppo di Miglioramento presente in Istituto, formato da sei docenti di cui una funzione strumentale di coordinamento, considerata la lunga esperienza maturata nella rete AU.MI. e AU.MI.RE., così come la progettazione del Piano di Miglioramento da attuarsi conformemente alle priorità e agli obiettivi di processo individuati nel RAV.

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5.GESTIONE DELLE RISORSE

5.1 Fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell’organico dell’autonomia

Dalle rilevazioni statistiche effettuate nel corso degli anni l’Istituto presenta la seguente situazione:

FATTORE - INDICATORE a.s. 12/13

a.s. 13/14

a.s. 14/15

a.s. 15/16

VARIAZIONE %

anno prec in 2 anni in 3 anni

Numero totale ALUNNI (tecnico + professionale)

632 723 850 923 8,59% 27,66% 46,04%

Numero totale DOCENTI (organico di fatto)

100 118 130 139 6,92% 17,79% 39%

Numero totale CLASSI 30 35 40 44 10% 25,71% 46,67%

Anche l’organico dei Docenti specializzati segue ugualmente un andamento crescente:

FATTORE - INDICATORE a.s. 12/13

a.s. 13/14

a.s. 14/15

a.s. 15/16

VARIAZIONE % anno prec

in 2 anni in 3 anni

Numero totale ALUNNI H (tecnico + professionale)

28 35 41 45 9,76% 28,57% 60,71%

Numero ALUNNI BES 2/3 (tecnico + professionale)

40 63 87 118 35,63% 87,3% 195%

Numero totale DOCENTI specializzati (tecnico + professionalele, anche su spezzoni di ore)

15 21 23 29 26% 38% 93,3%

Dalla serie storica desumibile dal numero degli studenti iscritti, sia nel Tecnico che nel Professionale, si evince il trend di crescita costante che peraltro rispecchia, amplificandolo, il trend rilevato a livello nazionale per gli Istituti Agrari.

Dai dati si può conseguentemente e statisticamente dedurre un aumento proporzionale del fabbisogno di Organico docenti per i prossimi anni:

- nella medesima percentuale annuale del 10%, suddiviso per classi di concorso.

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Ugualmente, considerato il trend di crescita, per i docenti specializzati si prevede:

- un incremento del fabbisogno annuale del 15%

In relazione alla presenza di un

circa.

Convitto

PREVISIONE CLASSI I.I.S. ‘G. Garibaldi’

nell’istituzione scolastica, c’è da sottolineare che tra l’organico dei Docenti è incluso il personale educativo: attualmente nella misura di quattro unità, rispetto alle sette unità del precedente anno scolastico, diminuite a seguito dei tagli effettuati. Da evidenziare quindi l’assoluta inadeguatezza del personale educativo assegnato rispetto a tutte le necessità evidenziate dalla gestione di un Convitto in cui sono presenti sia convittori che semiconvittori.

ISTITUTO TECNICO

Anno Scolastico

Classi Prime

Classi Seconde

Classi Terze

Classi Quarte

Classi Quinte

Sesto Anno

Enol

TOTALE

Classi

2016-17 8 8 9 8 5 1 39

2017-18 9 8 8 9 8 1 43

2018-19 10 9 8 8 9 1 45

ISTITUTO PROFESSIONALE

Anno Scolastico Classi Prime Classi

Seconde Classi Terze Classi Quarte

Classi Quinte

TOTALE

Classi

2016-17 2 2 2 2 1 9

2017-18 2 2 2 2 2 10

2018-19 2 2 2 2 2 10

Anno Scolastico

CLASSI Tecnico

CLASSI Professionale

TOTALE Classi

2016-17 39 9 48

2017-18 43 10 53

2018-19 45 10 55

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5.2 Fabbisogno dei posti per il potenziamento dell’offerta formativa

Le priorità strategiche, già individuate nel paragrafo 1.1 del presente documento fra quelle presenti al comma 7 della legge 107, vengono qui ad essere essenziali per l’individuazione dell’organico aggiuntivo necessario per il corretto funzionamento dell’organizzazione scolastica e per l’attuazione dei progetti per l’arricchimento e l’ampliamento dell’offerta formativa. Gli insegnanti per il potenziamento potranno inoltre essere utilizzati dal dirigente scolastico per effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee come previsto nel comma 85 della stessa legge.

AREE POTENZIAMENTO

in ordine di preferenza

Richiesta Organico

Motivazione (riferita alle priorità strategiche

individuate nel comma 7 Legge 107)

Potenziamento Laboratoriale 2

• sviluppo delle competenze digitali degli studenti, con particolare riguardo al pensiero computazionale, all'utilizzo critico e consapevole dei social network e dei media nonché alla produzione e ai legami con il mondo del lavoro; • potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; • valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; • incremento dell'alternanza scuola-lavoro nel secondo ciclo di istruzione

Potenziamento Scientifico 3

• potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche; • apertura pomeridiana delle scuole; • individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti; • definizione di un sistema di orientamento

Potenziamento Umanistico

1

• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning; • individuazione di percorsi e di sistemi funzionali alla premialità e alla valorizzazione del merito degli alunni e degli studenti

Potenziamento Linguistico

2

• valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese, anche mediante l'utilizzo della metodologia Content language integrated learning

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AREE POTENZIAMENTO

in ordine di preferenza

Richiesta Organico

Motivazione (riferita alle priorità strategiche

individuate nel comma 7 Legge 107)

Potenziamento Socio Economico e

per la Legalità 2

• sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità; • sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; • prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014

Potenziamento Artistico e Musicale

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; • alfabetizzazione all'arte

Potenziamento Motorio

• potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica

Docenti Specializzati

2

• valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; • prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con bisogni educativi speciali attraverso percorsi individualizzati e personalizzati anche con il supporto e la collaborazione dei servizi socio-sanitari ed educativi del territorio e delle associazioni di settore e l'applicazione delle linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, emanate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca il 18 dicembre 2014; • potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio

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5.3 Fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico ed ausiliario

Anche per l’Organico relativo al personale A.T.A., attualmente sotto dimensionato, si prevede un fabbisogno, nel triennio di riferimento, proporzionale al numero degli studenti iscritti ed alle strutture esistenti presso l’Istituto, come il Convitto e l’Azienda, come segue:

Profili Professionali Nr. Unità 2016-2017

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1 Assistenti Amministrativi 8 Collaboratori Scolastici 30 Assistenti Tecnici 12 Cuochi 2 Infermieri 1 Guardarobieri 2 Collab. Scolast. Tecnici (add. Aziende Agrarie) 4

Profili Professionali Nr. Unità 2017-2018

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1 Assistenti Amministrativi 9 Collaboratori Scolastici 31 Assistenti Tecnici 12 Cuochi 2 Infermieri 1 Guardarobieri 2 Collab. Scolast. Tecnici (add. Aziende Agrarie) 4

Profili Professionali Nr. Unità 2018-2019

Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi 1 Assistenti Amministrativi 9 Collaboratori Scolastici 32 Assistenti Tecnici 12 Cuochi 2 Infermieri 1 Guardarobieri 2 Collab. Scolast. Tecnici (add. Aziende Agrarie) 4

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5.4 Fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali

Infrastruttura/attrezzatura Motivazione (riferita alle priorità individuate)

+ n. 4 AULE a.s. 2016/17 con dotazione di LIM e

computer per registro on-line e didattica multimediale

in considerazione del trend di crescita e del previsto aumento del numero di studenti iscritti e di classi di nuova formazionei

+ n. 4 AULE a.s. 2017/18 con dotazione di LIM e

computer per registro on-line e didattica multimediale

in considerazione del trend di crescita e del previsto aumento del numero di studenti iscritti e di classi di nuova formazionei

+ n. 4 AULE a.s. 2018/19 con dotazione di LIM e

computer per registro on-line e didattica multimediale

in considerazione del trend di crescita e del previsto aumento del numero di studenti iscritti e di classi di nuova formazionei

Locali da adibire a BIBLIOTECA

con arredi, attrezzature e dispositivi hardware

Locali idonei a contenere i circa 12000 libri della scuola, quasi totalmente su opac on-line, attualmente accantonati dopo la trasformazione dei preceedenti locali in aule didattiche. Si evidenzia nuovamente che l’Istituto è capofila della Rete Provinciale e Regionale delle Biblioteche Scolastiche.

Strumentazione per Laboratori di Chimica,

Biologia ed Informatica

I laboratori necessitano di una strumentazione più vicina alle nuove tecnologie ed adeguata alle diverse necessità della didattica

Laboratorio Trasformazioni Agroalimentari

Laboratorio per il potenziamento della didattica laboratoriale inerente allo specifico indirizzo del Tecnico

Aula per flipped class e Aula 3.0

Per proseguire nell’azione di completamento tecnologico, organizzativo e didattico previste anche dal PNSD

In relazione al fabbisogno di locali da adibire ad aule, laboratori e biblioteca si precisa che nell’Azienda sono presenti diverse strutture atte ai bisogni, ma che necessitano di ristrutturazione ed adeguamento.

L’effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità competenti,delle risorse umane e strumentali con esso individuate e richieste.

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6.ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTI

Il D.P.R. n.297/94 ; Il D.P.R. n. 275/99; I D.P.R. 15 Marzo 2010, N.87 e N.88, recanti il Riordino degli Istituti Professionali e Tecnici Gli artt. 26 27 28 – 29 del CCNL Comparto Scuola ; L’art. 25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165 commi 1.2.3; La Legge n. 107/2015;

PRESO ATTO

Che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano);

Che il piano deve essere elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;

Che il piano è approvato dal Consiglio d’Istituto; Che esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con

i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;

Che una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;

TENUTO CONTO

Degli esiti dell’autovalutazione di Istituto e, nello specifico, delle criticità indicate nel Rapporto di Auto Valutazione (RAV) - relativamente all’adozione di pratiche didattiche centrate ancora troppo sulla lezione frontale e su modalità di apprendimento passivo da parte degli alunni (ascolto della spiegazione, risposta a domande, esposizione e restituzione nella verifica) – e delle piste di miglioramento individuate (innovazione delle pratiche didattiche e sperimentazione di modelli mediati dalla ricerca per l’allestimento di ambienti di apprendimento significativi, sfidanti e motivanti) che saranno sviluppate nel Piano di Miglioramento parte integrante del Piano Triennale dell’Offerta Formativa;

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Delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e degli studenti;

Dei risultati delle rilevazioni nazionale degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e, limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare;

Delle riflessioni emerse nelle occasioni di confronto sui dati di misurazione forniti dall’INVALSI; Delle esigenze condivise di innovazione delle pratiche di insegnamento verso modelli orientati allo sviluppo di ambienti di apprendimento attivi, laboratoriali, cooperativi, orientati allo sviluppo di competenze di base, disciplinari e trasversali; degli esiti progressivamente sempre più positivi ottenuti nelle classi che stanno sperimentando modalità che pongono al centro dei processi l’alunno attivo, costruttore, ricercatore in situazioni di problem solving, di apprendimento strategico e metacognitivo;

PREMESSO

che la formulazione della presente direttiva è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge n.107/2015;

Che l’obiettivo del documento è fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione, icontenuti indispensabili, gli obiettivi strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente;

Che le competenze del Collegio dei Docenti, risultanti dal combinato disposto dell’art. 7 del T.U. 297/74, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL si riferiscono a:

- Elaborazione del Piano dell’offerta formativa ai sensi dell’art. 3 del D.P.R. 08.03.1999, n. 275 e della Legge di Riforma n. 107/2015 che introduce il PTOF (triennale) elaborato dal Collegio sulla base delle linee di indirizzo fornite dal Dirigente Scolastico e dell' adeguamento dei programmi d’insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare (art. 7 comma 2 lett. a T.U. 297/94 e D.P.R. n. 275/99);

- Adozione delle iniziative per il sostegno di studenti diversamente abili e di figli di lavoratori stranieri (art. 7 comma 2 lett. m - n T.U.);

- Adozione di iniziative secondo quanto indicato da Linee Guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2009, Legge n.170/2010, Direttiva MIUR del 27.12.2012 sui B.E.S., Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri 2014);

- Studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7comma 2 lett. o T.U.);

- Identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al P.O.F. (art. 28 del CCNL 26.05.1999 e art. 37 del CCNI 31.08.1999), con la definizione dei criteri d’accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi;

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EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente

Atto d’indirizzo per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione e rivolto

al Collegio dei Docenti

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è da intendersi non solo quale documento con cui l’istituzione dichiara all’esterno la propria identità, ma programma in se completo e coerente di strutturazione precipua del curricolo, di attività, di logistica organizzativa, di impostazione metodologico-didattica, di utilizzo, promozione e valorizzazione delle risorse umane, con cui la scuola intende perseguire gli obiettivi dichiarati nell’esercizio di funzioni che sono comuni a tutte le istituzioni scolastiche in quanto tali, ma al contempo la caratterizzano e la distinguono.

Il coinvolgimento e la fattiva collaborazione delle risorse umane di cui dispone l’istituto, l’identificazione e l’attaccamento all’istituzione, la motivazione, il clima relazionale ed il benessere organizzativo, la consapevolezza delle scelte operate e delle motivazioni di fondo, la partecipazione attiva e costante, la trasparenza, l’assunzione di un modello operativo vocato al miglioramento continuo di tutti i processi di cui si compone l’attività della scuola non possono darsi solo per effetto delle azioni poste in essere dalla dirigenza, ma chiamano in causa tutti e ciascuno, quali espressione della vera professionalità che va oltre l’esecuzione di compiti ordinari, ancorché fondamentali, e sa fare la differenza; essi sono elementi indispensabili all’implementazione di un Piano che superi la dimensione del mero adempimento burocratico e ne faccia reale strumento di lavoro, in grado di canalizzare l’uso e la valorizzazione delle risorse umane e strutturali, di dare un senso ed una direzione chiara all’attività dei singoli e dell’istituzione nel suo complesso.

Nell’esercizio della sua discrezionalità tecnica, pertanto, il Collegio Docenti è chiamato ad elaborare il Piano per il triennio che decorre dall’anno scolastico 2016-2017.

In attesa dell'elaborazione compiuta del piano triennale si riconferma l'impianto generale, le finalità e gli obiettivi del POF 2014-15 e che dovranno costituire la base del nuovo PTOF:

Incrementare il rapporto con la realtà produttiva con uno sfondo nazionale ed europeo

Si intende incentivare, anche tramite progetti in rete, le interazioni fra scuola, società e impresa, intesa anche come spazio formativo, per garantire un apprendimento lungo l'intero corso della vita.

Saranno obiettivi precipui: - Ipotizzare interazioni fra scuola, società e impresa, intesa anche come spazio

formativo, per garantire un apprendimento lungo l'intero corso della vita; - Promuovere spirito di iniziativa e imprenditorialità - CTS - Realizzare, ove possibile Progetti in rete

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- Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche con particolare riferimento all’italiano, all’insegnamento/apprendimento della lingua inglese anche con certificazioni (PET – FIRST)

- Migliorare e potenziare le competenze logico-matematiche e scientifiche - Migliorare e potenziare le attività di alternanza scuola-lavoro anche con la

predisposizione di stage all’estero - Partecipare ai Progetti Erasmus plus - Realizzare Viaggi istruzione e Visite aziendali finalizzati allo studio - Riservare una maggiore attenzione all’educazione alla legalità, al corretto uso

degli strumenti digitali, all’educazione alla salute, all’apertura al territorio; - Corsi per Esterni (corsi hobbistici)

Migliorare l'azione amministrativa e didattica nell'ottica dello sviluppo delle nuove tecnologie e della dematerializzazione

- Migliorare la comunicazione fra tutti gli attori - Procedere alle azioni di dematerializzazione attraverso interventi sul sito e con

l’utilizzo del registro elettronico - Intensificare e snellire i rapporti scuola famiglia - Semplificare le modalità di accesso da parte degli studenti alle attività

extracurriculari - Monitoraggio e analisi dei dati relativo ad ogni iniziativa

Assumere iniziative volte al pieno successo scolastico agendo contro reiezione e dispersione scolastica attivando azioni efficaci di accoglienza

degli alunni Tali iniziative si prefiggono di: - Intensificare il rapporto con le famiglie - Intentare attività relative all’Educazione alla salute, Educazione ambientale,

Educazione alla Legalità - Potenziare il progetto Accoglienza anche con azioni mirate di supporto

psicologico alle problematiche proprie dell’adolescenza - Attuare interventi di recupero e corsi di recupero potenziando azioni di peer

education - Offrire la pratica di attività sportive tramite il gruppo sportivo scolastico - Intervenire in modo sistematico con l’attuazione del Progetto Dispersione

Scolastica, per prevenire ed arginare l’eventuale disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento

- Potenziare delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio; - Prevenire e contrastare la dispersione scolastica, di ogni forma di

discriminazione e del bullismo, anche informatico; - Potenziare l'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli alunni con

bisogni educativi speciali - Potenziare attività di valorizzazione delle eccellenze

Migliorare il lavoro sull'orientamento in ingresso e in uscita e la qualità professionale dell'istruzione e formazione

Le attività inerenti l’orientamento saranno volte: - al sostegno delle possibilità di sviluppo personale e professionale;

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- alla valorizzazione della dimensione orientativa delle discipline; - alla compenetrazione fra la scuola e il territorio con le realtà produttive; - alla proposizione di attività motivanti che implichino l’assunzione di ruoli attivi

in situazioni applicative - Saranno attivati percorsi di formazione per gli allievi che decidono di non

proseguire gli studi. - Si realizzerà: orientamento professionale; orientamento universitario; attività

formative integrative e complementari; uscite didattiche, visite guidate e viaggi di istruzione; stage in Italia e all'estero;

- alternanza scuola lavoro

Rinnovare l'uso e la qualità dei laboratori in un'ottica di project work nel rilancio dell'Immagine dell'Istituto

- Trasparenza, efficacia, efficienza, orientamento, lotta alla dispersione, valorizzazione delle eccellenze.

- Raccordo con il mondo del lavoro e cultura di impresa - Conferire visibilità a tutti i prodotti dell'attività didattica curriculare ed

extracurriculare tramite mezzi, - strategie, strumenti di divulgazione. - Partecipare a iniziative promosse da enti del territorio(gare, eventi e

manifestazioni, ...) - Potenziare ed ampliare i laboratori, in particolare realizzazione di un

laboratorio di trasformazioni agroalimentari e di laboratori per il VI anno Enologico che partirà nell’anno scolastico 2016/2017;

Realizzare percorsi unitari biennali nell'ottica del riordino degli Istituti Tecnici e Professionali

- Promuovere la continuità del processo educativo realizzando percorsi formativi che valorizzino le conoscenze e le abilità dello studente nella specificità degli interventi e del profilo culturale e professionale;

- Garantire il diritto dello studente ad un percorso formativo organico e completo e promuovere uno sviluppo multidimensionale della persona;

- Acquisizione graduale di risultati di apprendimento; - Prevenire difficoltà e situazioni di criticità; - Individuare percorsi rispondenti ai bisogni educativi dello studente in vista

dell'orientamento, dello sviluppo personale e professionale, dell'acquisizione dell'autonomia e della responsabilità.

Ai fini dell’elaborazione del documento, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni.

• L’elaborazione del POFT deve tener conto delle priorità, dei traguardi e degli obiettivi individuati nel RAV per rispondere alle reali esigenze dell’utenza.

• L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola.

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E' necessario:

• rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale caratterizzante l’identità dell’istituto ed al contempo diversificare le singole articolazioni che caratterizzano il triennio dell’indirizzo Tecnico ed i percorsi per il raggiungimento della qualifica professionale IeFP operando le adeguate curvature;

• strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano esattamente alle linee guida ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione. Da ciò deriva la necessita di:

• migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio

• (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per specializzazioni,

• curricolo d’istituto); • sul versante metodologico-organizzativo, la didattica dovrà ricercare processi

di insegnamento-apprendimento efficaci nell’ottica della personalizzazione, fondati non solo sulla lezione frontale, ma sull’apprendimento cooperativo, sulla didattica per problemi, sul lavoro di ricerca nel piccolo gruppo, sulla didattica laboratoriale. Superare pertanto la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica strutturata laboratorialmente, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche e scientifiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);

• operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze;

• monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);

• abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono; • implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione,

correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; • integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi

collegiali; • • potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali

al POF; • • migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra

il personale, gli alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;

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• • generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;

• • migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche; • • migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); • • sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione

metodologico-didattica; • • implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa; • accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio:

reti, accordi, progetti, fundraising e crowd funding; • operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere

organizzativo.

Questo per sviluppare le seguenti linee di intervento che possano ricevere e individuare il relativo potenziamento:

1. Miglioramento della Comunicazione di Istituto 2. Piano per la diffusione del digitale 3. Coordinamento delle attività dei laboratori e dello sviluppo della

didattica laboratoriale 6. Tutoring sulle difficoltà di apprendimento nelle competenze di base

(Italiano, Lingua 7. straniera, Matematica, Scienze Integrate) 8. Laboratori di sviluppo verticale delle competenze 9. Potenziamento della sperimentazione e ricerca sul piano delle

metodologie di apprendimento adottate (peer education, flipped classroom ecc.)

Il Piano dovrà inoltre includere ed esplicitare:

- gli indirizzi del DS e le priorità del RAV - il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta

formativa, in riferimento alle linee di intervento (comma2) - il fabbisogno di ATA (comma3) - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali - il piano di miglioramento (riferito al RAV) - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti.

Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, ma che si riallaccia alla precedente normativa, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, si precisa che potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione ed auspica che tutto il nostro lavoro si svolga sempre in un clima di consapevole e fattiva collaborazione

Il Dirigente scolastico

Prof.ssa Maria Antonella Angerilli

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7.REGOLAMENTI

I seguenti regolamenti, se non visionabili sul sito Web dell’Istituto www.itagaribaldi.it sono reperibili presso l’Istituzione scolastica a richiesta:

• REGOLAMENTO D’ISTITUTO

- INTERNO DEGLI ALUNNI

- DI DISCIPLINA DEGLI ALUNNI

- DELLE ASSEMBLEE STUDENTESCHE

- ASSISTENZA INTERVALLO E SOSTA VEICOLI

- REGOLAMENTO USO DEI CELLULARI

• PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ

• REGOLAMENTO PER ATTIVITA’ NEGOZIALE

• REGOLAMENTI LABORATORI E PALESTRA

- LABORATORIO AZIENDA AGRARIA

- LABORATORIO DI CHIMICA

- LABORATORIO DI INFORMATICA

- LABORATORIO DI TOPOGRAFIA

- LABORATORIO DI FISICA

- BIBLIOTECA

- PALESTRA e IMPIANTI SPORTIVI

• REGOLAMENTO DEL CONVITTO

- PARTE PRIMA: FUNZIONAMENTO

- PARTE SECONDA: REGOLAMENTO PER GLI ALUNNI

- PARTE TERZA : REGOLAMENTO AULA COMPUTER

- PARTE QUARTA: RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

- DISPOSIZIONI FINALI

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DOCUMENTI DI RIFERIMENTO

Tutti i seguenti documenti di riferimento, se non visionabili sul sito Web dell’Istituto www.itagaribaldi.it, sono reperibili a richiesta presso l’Istituzione Scolastica

• Dati sulla scuola

• Piano annuale delle attività

• Programmazioni di classe

• Griglie di valutazione

• Tabelle per la Programmazione

• Attività integrative e di supporto

• Statuto delle Studentesse e degli Studenti

• Regolamento d’Istituto

• Schede Progetti

• Sicurezza e piano di evacuazione