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Insegnare a comunicare Serafina D’Angelo Irene Vizzarri Le attività che si propongono sono varie per consentire al docente di scegliere o modificare quelle più adatte al proprio gruppo classe. Obiettivi Esercitare l’ascolto attivo Rilanciare i messaggi dell’altro Comunicare il proprio pensiero e le proprie emozioni Instaurare rapporti di scambio comunicativo Osservare i comportamenti dei compagni con schede strutturate Riflettere sui processi attivati e sui prodotti realizzati Riscaldamento (in cerchio 1 ). Domanda/stimolo: Cosa significa secondo voi saper ascoltare? Discussione e trascrizione delle risposte significative e condivise. Questa prima attività è utile per rilevare le conoscenze in ingresso, socializzarle e recuperale alla fine del percorso per mettere in evidenza le eventuali modificazioni avvenute. Contiamo insieme? (in cerchio). L’insegnante invita gli alunni a pronunciare i numeri da 1 a 10. Gli alunni dovranno intervenire liberamente, uno alla volta, pronunciando il numero successivo a quello del compagno, facendo attenzione a non sovrapporsi gli uni con gli altri. Questo richiede che prima di pronunciare il numero l’alunno deve essere attento agli altri (ascoltandoli attivamente, interpretando anche le comunicazioni non verbali). Il gioco pone notevoli difficoltà perché due o più alunni possono pronunciare contemporaneamente lo stesso numero e quindi interrompere il gioco. La riuscita del gioco esige una reale capacità di stare in gruppo e sentire il gruppo. Può essere ripetuto in diverse fasi di un percorso come attività di verifica del clima all’interno del gruppo. L’obiettivo potrebbe essere di riuscire a contare sino a dieci senza interferenze. Primo itinerario - Il non ascolto Non ti ascolto 2 L’insegnante invita gli alunni a disporsi in coppie. Poi distribuisce a ciascun membro della coppia un foglio nel quale sono scritte domande da rivolgere all’interlocutore. La consegna è quella di non ascoltarsi reciprocamente. Quando la frustrazione aumenta anche a causa del rumore, l’insegnante interrompe l’attività e avvia la riflessione sull’esperienza. (Riuscivate a comunicare? Perché? Come vi siete sentiti?…) Variante: mentre un’audiocassetta narra una fiaba, che funge da distrattore, l’insegnante detta istruzioni per compilare un disegno piuttosto complesso. Vince il gioco chi esegue il disegno in modo più preciso e completo. 1 Il tempo del cerchio è strategia comunicativa che richiede una modifica sostanziale del setting ( disposizione circolare delle sedie) e offre la possibilità di comunicare con tutti i membri del gruppo guardando in viso ogni interlocutore. 2 Il gioco è stato liberamente rielaborato da Colella D., Perla L., Non ti ascolto”, Itinerari formativi, Relazionalità”, Scuola e didattica, anno XLVIII, numero 1, 2002, p. 2. 1

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Insegnare a comunicareSerafina D’AngeloIrene Vizzarri

Le attività che si propongono sono varie per consentire al docente di scegliere o modificare quelle più adatte al proprio gruppo classe.

Obiettivi • Esercitare l’ascolto attivo• Rilanciare i messaggi dell’altro• Comunicare il proprio pensiero e le proprie emozioni• Instaurare rapporti di scambio comunicativo• Osservare i comportamenti dei compagni con schede strutturate• Riflettere sui processi attivati e sui prodotti realizzati

Riscaldamento (in cerchio1). Domanda/stimolo: Cosa significa secondo voi saper ascoltare? Discussione e trascrizione delle risposte significative e condivise. Questa prima attività è utile per rilevare le conoscenze in ingresso, socializzarle e recuperale alla fine del percorso per mettere in evidenza le eventuali modificazioni avvenute.

Contiamo insieme? (in cerchio). L’insegnante invita gli alunni a pronunciare i numeri da 1 a 10. Gli alunni dovranno intervenire liberamente, uno alla volta, pronunciando il numero successivo a quello del compagno, facendo attenzione a non sovrapporsi gli uni con gli altri. Questo richiede che prima di pronunciare il numero l’alunno deve essere attento agli altri (ascoltandoli attivamente, interpretando anche le comunicazioni non verbali). Il gioco pone notevoli difficoltà perché due o più alunni possono pronunciare contemporaneamente lo stesso numero e quindi interrompere il gioco. La riuscita del gioco esige una reale capacità di stare in gruppo e sentire il gruppo.Può essere ripetuto in diverse fasi di un percorso come attività di verifica del clima all’interno del gruppo. L’obiettivo potrebbe essere di riuscire a contare sino a dieci senza interferenze.

Primo itinerario - Il non ascolto

Non ti ascolto2

L’insegnante invita gli alunni a disporsi in coppie. Poi distribuisce a ciascun membro della coppia un foglio nel quale sono scritte domande da rivolgere all’interlocutore. La consegna è quella di non ascoltarsi reciprocamente. Quando la frustrazione aumenta anche a causa del rumore, l’insegnante interrompe l’attività e avvia la riflessione sull’esperienza. (Riuscivate a comunicare? Perché? Come vi siete sentiti?…)Variante: mentre un’audiocassetta narra una fiaba, che funge da distrattore, l’insegnante detta istruzioni per compilare un disegno piuttosto complesso. Vince il gioco chi esegue il disegno in modo più preciso e completo.

1 Il tempo del cerchio è strategia comunicativa che richiede una modifica sostanziale del setting ( disposizione circolare delle sedie) e offre la possibilità di comunicare con tutti i membri del gruppo guardando in viso ogni interlocutore.2 Il gioco è stato liberamente rielaborato da Colella D., Perla L., “Non ti ascolto”, “Itinerari formativi, Relazionalità”, Scuola e didattica, anno XLVIII, numero 1, 2002, p. 2.

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Role – playing - I disattenti

L’insegnante predispone un gioco di ruoli con consegne ben definite e schede di osservazione che si riportano di seguito.Alla fine dell’attività, i cinque alunni-attori dovranno provare a raccontare la storia narrata.

ROLE – PLAYING

LA COMUNICAZIONE IN CLASSE

L’insegnante divide la classe in attori e osservatori:5 alunni interpretano i ruoli stabiliti, 5 osservano con griglie di osservazione, i rimanenti osservano liberamente, disposti in acquario (creando un cerchio esterno che racchiude l’altro).I ruoli sono noti solo agli attori.

RUOLI

InsegnanteSei l’insegnante di Italiano. Entra, saluta ….leggi alla classe un racconto; interrompi la lettura con qualche domanda.

Alunno disposto ad ascoltareQuandoe ntra l’insegnante di Italiano, saluta e ascolta attentamente il racconto che legge, rispondi alle domande che pone, poni domande, prendi appunti.

Alunno insofferenteOggi non hai voglia di ascoltare l’insegnante, fai altro mentre legge un racconto, disturba i compagni(soprattutto quello che ti sembra più attento) chiamandoli e chiedendo oggetti, chiedi di uscire...

Alunno distrattoNon riesci ad ascoltare attentamente il racconto dell’insegnante perché mentre lui legge tu stai sfogliando un fumetto. Prova a rispondere alle domande che fa o a fare domande.

Alunno che interviene a spropositoL’insegnante sta leggendo un racconto, alza la mano per:- chiedere se ha corretto i compiti- chiedere se c’è l’insegnante di matematica- chiedere di uscire- chiedere di buttare la carta- chiedere di cosa parla il racconto…

SCHEDA DI OSSERVAZIONE

Osserva attentamente l’insegnante e gli alunni, prova a descrivere i loro comportamenti e assegna ad ogni alunno un ruolo tra quelli elencati.

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CHI COSA FACOMPORTAMENTI

Insegnante

……………Alunno disposto ad ascoltare

……….Alunno insofferente

…………..Alunno distratto

…………….Alunno che interviene a sproposito

……………..

Alla fine dell’attività, utilizzando la scheda di osservazione, gli osservatori dovranno evidenziare chi fa che cosa individuandone i relativi comportamenti Successivamente i quattro alunni attori dovranno provare a raccontare la storia narrata.I docenti invitano gli alunni, attori e osservatori, a riflettere sui comportamenti e sui processi.

Secondo itinerario - L’ascolto

Il gioco del biografo3

A coppie, un alunno è biografo dell’altro. Uno racconta una propria esperienza, un problema, un desiderio, un episodio vissuto… mentre l’altro, il biografo, ascolta con attenzione, guarda l’interlocutore negli occhi e prende appunti. Successivamente, in intergruppo ogni biografo narrerà al gruppo-classe l’esperienza ascoltata, in prima persona, come se fosse sua.A conclusione, si possono utilizzare i seguenti schemi.

Questo gioco serve per attivare comportamenti di ascolto attivo e riflettere sullo stato di benessere che suscita l’essere ascoltati.

Terzo itinerario - La comunicazione positiva

Le carezze positive (in cerchio). Gli alunni che lo desiderano, a turno, devono uscire dal cerchio, porsi alle spalle di uno o più (anche tutti) compagni completando la frase Mi piaci perché…,

3 Liberamente rielaborato da “ Il gioco del biografo” tratto da De Beni M., Educare all’altruismo e alla prosocialità, Erickson, Trento, 2000.

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NELLA

NELLA PARTE DI CHI PARLA

Mentre parlavo mi sono sentito ascoltato perché…..__________________________________________________________________

NELLA PARTE DI CHI ASCOLTA

Ho ascoltato in questo modo

__________________________________________________________________________

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evitando di esplicitare caratteristiche fisiche. Questa attività di eteropercezione è finalizzata a esplicitare pensieri positivi sugli altri e a riflettere su come i compagni ci percepiscono.

Una frase per te... (in cerchio). L’insegnante distribuisce un foglio ad ogni componente del gruppo, ciascuno deve scrivere un messaggio positivo per tutti i compagni, compreso se stesso, seguendo un ordine prestabilito. Alla fine i messaggi vengono letti dall’insegnante a voce alta senza riferire il nome di chi li ha scritti. Le finalità di questo gioco sono simili a quelle di quello precedente ma, questa volta, sono coinvolti tutti i componenti del gruppo e sono esplicite le considerazioni di autopercezione.

Una discussione in circle time/ Consiglio di classe. Gli alunni scelgono l’argomento oggetto di discussione. Prima di dare avvio alla discussione decidono chi fa che cosa e le regole indispensabili per comunicare correttamente (es. ascoltare chi parla, non interrompere, alzare la mano per prendere la parola…). I ruoli scelti dagli alunni sono i seguenti: moderatore, segretario e 2 osservatori. Si predispone velocemente una griglia di osservazione sulle regole condivise e si dà avvio alla discussione. L’insegnante osserva e annota informazioni sui ruoli e sul rispetto delle regole. Segue una riflessione sull’esperienza, sulle difficoltà e sull’importanza del comunicare correttamente.Si riportano alcune riflessione degli alunni.Questa fase si conclude con una autovalutazione delle capacità comunicative. Esempio di un questionario utilizzato dagli alunni

AUTOVALUTAZIONEValutare la propria partecipazione alla discussione

Nome e cognome ………………………………..

Data e attività ……………………………….

Valuta con sincerità le tue modalità di intervento alla discussione: la riflessione sulle risposte date ti sarà utile per modificare eventuali comportamenti-ostacolo a una corretta e proficua comunicazione.

Comportamenti sempre spesso raramente maiHo partecipato alla discussioneHo ascoltato chi stava parlandoHo alzato la mano per chiedere di intervenireHo motivato i miei interventiHo rilanciato suggerimentiHo incoraggiato la partecipazioneHo dato informazioni, pareri, suggerimentiHo chiesto informazioni, pareri, suggerimentiHo creato confusioneSono stato aggressivo nella comunicazioneHo rispettato le regoleHo rispettato le idee dei compagniSono stato tranquillo e disponibile

E’ stato facile o difficile comunicare le tue idee? Perché?……………………………………………………………………………………………………………………………………… OSSERVAZIONI……………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………

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Gli alunni, dopo aver compilato il questionario, riflettono e discutono sui risultati emersi.

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