Newsletter IAL Lombardia - Maggio 2011 - N. 3

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1 O3 Q uesta newsletter esce in occasio- ne della seconda edizione della Fiera della Contrattazione, evento della Cisl Lombardia con il quale si vuole “portare in fiera” gli accordi sindacali in- novativi, particolari, significativi che nella nostra regione sono stati siglati nell’ulti- mo anno. In una fase nella quale dalla crisi acu- ta dobbiamo proiettarci verso una con- trattazione che permetta di costruire soluzioni diverse e variegate alla crisi, socializzare e conoscere i diversi casi di contrattazione svolta ha particolarmente valore. Lo IAL Lombardia scende in fiera quest’anno con un proprio sportello di consulenza e con questa newsletter con la quale si vogliono raccontare alcuni esempi concreti di collaborazione e di in- tervento in cui la formazione fornita dallo Ial ha permesso di realizzare obiettivi di riqualificazione professio- nale, di rioccupazione dei lavoratori colpiti dalla cri- si, di formazione di giova- ni per il loro ingresso nel mercato del lavoro. Come verrà evidenziato anche in una delle aree tematiche del- la fiera, formazione e occupabilità vanno sempre più a braccetto; in un’epoca in cui nessuno può più aspettarsi solo interventi dall’al- to, costruire soluzioni dal basso che coinvolgano in prima perso- na i lavoratori è utile e possibile. Ial Lombardia vuole essere lo stru- mento operativo a disposizione delle strutture sindacali per accompagnare tutti i lavoratori nella difesa del posto di lavoro o nella ricerca di una nuova occu- pazione, attraverso l’aumento delle pro- prie capacità e delle competenze. Speciale Fiera della contrattazione 2011 Roberto Benaglia, segretario Cisl Lombardia >> indice: >> NUOVE DOTI AMMORTIZZATORI PER IL 2011 è in distribuzione il vademecum di approfondimento Richiedilo agli operatori Cisl o alle segreterie IAL. Newsletter trimestrale MAG. 2011 2 edizione Al MACELLO INALCA, si punta sui giovani IAL Lodi L’esperienza SAMEC a Cremona IAL Cremona Programma 411: servizi di reimpiego IAL Como A Brescia un modello concreto di collaborazione IAL Brescia Politiche attive al cotonificio Honegger IAL Bergamo Accordo regionale per la formazione dei panificatori IAL Saronno Formazione Continua: il progetto quadro 236 della provincia di Como IAL Como Corso post diploma “contabilità integrata” a Mantova IAL Mantova Fondi Interprofessionali : i finanziamenti possibili Fondimpresa pg. 2 pg. 2 pg. 3 pg. 5 pg. 6 pg. 7 pg. 8 pg. 9 pg. 10

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La Newsletter trimestrale di IAL Innovazione Apprendimento Lavoro Lombardia Srl - Impresa Sociale

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Questa newsletter esce in occasio-ne della seconda edizione della Fiera della Contrattazione, evento

della Cisl Lombardia con il quale si vuole “portare in fiera” gli accordi sindacali in-novativi, particolari, significativi che nella nostra regione sono stati siglati nell’ulti-mo anno.

In una fase nella quale dalla crisi acu-ta dobbiamo proiettarci verso una con-trattazione che permetta di costruire soluzioni diverse e variegate alla crisi, socializzare e conoscere i diversi casi di contrattazione svolta ha particolarmente valore.

Lo IAL Lombardia scende in fiera quest’anno con un proprio sportello di consulenza e con questa newsletter con la quale si vogliono raccontare alcuni esempi concreti di collaborazione e di in-tervento in cui la formazione fornita dallo Ial ha permesso di realizzare obiettivi di

riqualificazione professio-nale, di rioccupazione dei lavoratori colpiti dalla cri-si, di formazione di giova-ni per il loro ingresso nel mercato del lavoro.

Come verrà evidenziato anche in una delle aree tematiche del-la fiera, formazione e occupabilità vanno sempre più a braccetto; in un’epoca in cui nessuno può più aspettarsi solo interventi dall’al-to, costruire soluzioni dal basso che coinvolgano in prima perso-na i lavoratori è utile e possibile.

Ial Lombardia vuole essere lo stru-mento operativo a disposizione delle strutture sindacali per accompagnare tutti i lavoratori nella difesa del posto di lavoro o nella ricerca di una nuova occu-pazione, attraverso l’aumento delle pro-prie capacità e delle competenze.

Speciale Fiera della contrattazione 2011Roberto Benaglia, segretario Cisl Lombardia>>

indice:>>NUOVE DOTI AMMORTIZZATORI PER IL 2011

è in distribuzione il vademecum di approfondimento

Richiedilo agli operatori Cisl o alle segreterie IAL.

Newsletter trimestraleMAG. 2011

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Al MACELLO INALCA, si punta sui giovaniIAL Lodi

L’esperienza SAMEC a CremonaIAL Cremona

Programma 411: servizi di reimpiegoIAL Como

A Brescia un modello concreto di collaborazioneIAL Brescia

Politiche attive al cotonificio HoneggerIAL Bergamo

Accordo regionale per la formazione dei panificatoriIAL SaronnoFormazione Continua: il progetto quadro 236 della provincia di ComoIAL ComoCorso post diploma “contabilità integrata” a MantovaIAL MantovaFondi Interprofessionali: i finanziamenti possibiliFondimpresa

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La crisi ha coinvolto anche il settore della produzione alimentare, ma al macello industriale INALCA di

Ospedaletto Lodigiano (che con i suoi ol-tre 500 lavoratori occupati è il più gran-de d’Europa) si è deciso di investire sul futuro puntando sui giovani.Grazie alle buone relazioni sindacali scaturite da un accordo stipulato negli anni scorsi tra la FAI CISL di Lodi e il GRUPPO CREMONINI (di cui l’INALCA fa parte), da novembre 2009 a ottobre 2010, sono state realizzate dallo IAL CISL Lombardia due edizioni di un corso di formazione per “Addetti alla Lavorazio-ne e Vendita Carni”, che hanno favorito l’inserimento lavorativo di 22 giovani all’interno dello stesso stabilimento.La catena produttiva dello stabilimento coinvolge più aziende alcune delle quali interessate da periodi di cassa integra-zione in deroga fino alla fine del 2010; è pertanto importante sottolineare come gli inserimenti dei giovani lavoratori non siano stati sostitutivi di lavoratori in cas-sa integrazione, ma siano andati ad ag-giungersi ad alcune figure professionali più qualificate di cui vi era necessità. Grande soddisfazione è stata manifesta-ta dai vertici dello stabilimento che han-

no riconosciuto la positività di un’espe-rienza che ha consentito di inserire per-sonale giovane, motivato e qualificato. All’inizio di quest’anno INALCA, congiun-tamente alla FAI e allo IAL, ha pertanto valutato opportuno attivare una nuova iniziativa per la quale, visto il successo delle precedenti, si è resa necessaria una preselezione tra oltre 50 candidati; sono stati individuati altri 30 giovani con un’età non superiore ai 24 anni, che dal 2 febbraio scorso stanno frequentando la terza edizione del corso che si con-cluderà il 31 Luglio p.v.

Al termine del percorso, che prevede un periodo di formazione teorica e un perio-do di formazione pratica da realizzarsi attraverso tirocinio formativo, l’Azienda valuterà, in base all’impegno manifesta-to e al livello di preparazione raggiun-to, la possibilità di inserire stabilmente questo ulteriore gruppo di giovani all’in-terno del proprio sistema di produzione o distribuzione. Anche in questo caso si prospetta un ottimo risultato visto che, nel frattempo, la produzione è ripresa e non vi è più la necessità di cassa inte-grazione.

Al MACELLO INALCA, si punta sui giovani IAL Lodi>>

Il Conto Formazione di Fondimpresa è uno strumento per abbattere i costi della formazione aziendale caratte-

rizzato da velocità, certezza delle risor-se e semplicità di procedure. Fondimpresa accantona nel conto in-dividuale di ciascuna azienda aderen-te, denominato Conto Formazione, una quota pari al 70% del contributo obbli-gatorio dello 0,30% sulle retribuzioni dei

propri dipendenti versato al Fondo tra-mite l’INPS. Le risorse finanziarie che affluiscono nel Conto Formazione sono a completa disposizione dell’azienda ti-tolare, che può utilizzarle per fare for-mazione ai propri dipendenti nei tempi e con le modalità che ritiene più opportu-ni, sulla base di Piani formativi aziendali o interaziendali condivisi dalle rappre-sentanze delle parti sociali. Mediante il

Conto Formazione l’azienda, nei limiti delle disponibilità finanziarie risultanti sul proprio Conto Formazione al mo-mento della presentazione del Piano a Fondimpresa, può pianificare e realiz-zare la formazione aziendale a misura delle proprie specifiche necessità: per-tanto gli argomenti della formazione, la metodologia formativa e la durata della formazione vengono definiti sulla base

L’esperienza SAMEC a Cremona IAL Cremona>>

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A partire dal mese di luglio del 2008 la sede IAL di Como partecipa atti-vamente e da protagonista ai pro-

getti della Provincia di Como “Program-ma 411” relativi ai Servizi di reimpiego. Tali progetti sono rivolti a persone in Cassa integrazione straordinaria o mo-bilità attraverso il progetto denominato “Crisi Aziendali” o a disoccupati nei pro-getti denominati “Disoccupati”.

Successivamente da aprile 2009 è stato anche avviato il progetto “Dote lavoro” e da luglio 2009 il bando “Doti ammortiz-zatori”, progetti che hanno molte carat-teristiche in comune con i “Programmi 411”. L’obiettivo principale di tutti que-sti Bandi, naturalmente, è la riqualifica-zione e ricollocazione delle persone che aderiscono ai progetti.

Il Bando “Programma 411 Crisi azien-dali” è stato il primo a partire e ha visto lo IAL Cisl Lombardia come capofila di

un progetto in Ats rivolto a lavoratori in Cassa integrazione straordinaria o mo-bilità di alcune grandi aziende del terri-torio.L’esperienza è stata ed è tuttora molto positiva, in quanto dopo il primo proget-to sono state riproposte nuove edizioni dello stesso e sono state ampliate le possibilità per accedervi per le persone in cerca di lavoro (per esempio i disoc-cupati di lunga durata).

I progetti prevedono un percorso che parte da colloqui di Bilancio delle Com-petenze per definire, insieme all’utente, un Piano di Intervento Personalizzato (PIP) che sia la traccia del percorso indi-viduato. Le azioni che si svolgono dopo il bilancio delle competenze sono concor-date tra orientatore e utente per rendere più efficace il progetto in base alle effet-tive esigenze della persona. I servizi previsti sono la formazione in-dividuale o di gruppo, l’attività di consu-

lenza e sostegno nella ricerca attiva del lavoro, il monitoraggio delle azioni previ-ste e, in alcuni casi anche il tirocinio.Anche nel progetto Doti Lavoro della Re-gione sono previsti i servizi di definizione del percorso, bilancio delle competenze, monitoraggio, tutoraggio e scouting. I progetti relativi al bando 411 prevedeva-no la presa in carico di un gruppo di mas-simo 20 persone per ente per ogni bando attivato dalla Provincia.Da luglio 2008 le persone prese in carico sui “Progetti 411” per IAL Cisl Lombardia di Como sono state 227 (di cui 174 donne 53 uomini), la percentuale di ricollocazio-ne è stata del 40%, (60% per gli uomini, 33% per le donne), mentre da luglio 2009 per le Doti Lavoro sono state prese in ca-rico 157 persone (di cui 121 donne e 36 uomini), la percentuale di ricollocazione è stata del 42% (36% per gli uomini e 44% per le donne).

delle esigenze espresse dall’impresa.A tale proposito lo IAL CISL di Cremo-na ha avviato nel mese di febbraio 2011, con termine previsto nel gennaio 2012, un progetto formativo strutturato per le diverse figure professionali dell’Azienda SAMEC di Cremona, azienda che opera nel settore Meccanico. L’azienda ha de-ciso di sfruttare questo periodo di crisi per investire nelle proprie risorse con un piano di formazione che miri al rilan-cio e alla competitività dell’impresa.Usufruendo del Conto Formazione di Fondimpresa è stato predisposto un intervento di circa 150 ore, coinvolgen-do 30 dipendenti tra operai e impiegati, con l’obiettivo di aggiornare, riorganiz-zare e potenziare le competenze del personale.Il piano aziendale predisposto per la

ditta SAMEC Spa vuole migliorare il li-vello qualitativo dei propri processi e prodotti; per questo motivo ha messo in atto un processo d’innovazione median-te l’utilizzo di un nuovo gestionale con lo scopo di implementare la produzione velocizzando i tempi senza perdere di vista la qualità del prodotto finito. L’uti-lizzo e il corretto uso del gestionale pre-vede una formazione specifica volta allo sviluppo delle competenze del persona-le impiegato nelle seguenti aree: Area Contabilità Generale, Area Commerciale Vendite (Italia e Estero), Area Commer-ciale Acquisti, Area Tecnica, Area Pro-grammazione Produzione Base e Area Spedizioni. Accanto alla formazione sul nuovo gestionale e al suo corretto utiliz-zo, il piano prevede anche una formazio-ne per il reparto produttivo prevedendo

un corso per addetti ai carrelli elevatori, al fine di migliorare le competenze dei lavoratori in materia di salute e sicurez-za sui luoghi di lavoro. Il piano prevede la realizzazione di sei azioni formative che coinvolgeranno i di-pendenti della ditta SAMEC Spa secondo un calendario ancora da definire.

“PrOgEttO 411” servizi di reimpiegoIAL Como>>

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A Brescia un modello concreto di collaborazione IAL Brescia>>

In Italia la crisi finanziaria ed economi-ca ha colpito in particolar modo il set-tore del tessile. Basti pensare a poli di

eccellenza, dove l’attività è debole sia a causa delle difficoltà congiunturali, sia a seguito della concorrenza degli impren-ditori dei Paesi emergenti. Questa situa-zione ha visto entrare in crisi un’azienda del bresciano che dal 2009 ha avviato una procedura di cassa integrazione. Trattasi di un’impresa che opera nel settore tes-sile, producendo e commercializzando fili e filati colorati in poliestere, tinti in rocca e in pasta, per tessuti destinati al settore dell’automotive, dell’arredamento e de-gli impieghi tecnici. Fino a dicembre 2010 gli impegni presi dagli organi istituzionali nei confronti dei lavoratori, ormai a casa da due anni, sono stati disattesi mettendo a rischio l’erogazione della CIGS. Nella situazione negativa che si è venuta cre-are, la volontà e l’impegno della FEMCA (Federazione energia, moda, chimica), in stretta collaborazione con la CISL ha consentito di recuperare una condizione che in sostanza aveva lasciato soli i la-voratori. I professionisti dello IAL sono intervenuti svolgendo un’analisi di fat-tibilità che consentisse in prima istanza di valutare quante risorse si aveva a di-sposizione per finanziare un progetto de-stinato ai dipendenti dell’azienda. Questa analisi è partita verificando l’eventuale adesione ad un fondo interprofessionale in questo caso, Fondimpresa e l’ammon-tare dell’accantonamento che l’azienda aveva a disposizione, lo IAL ha ipotizzato diverse strade, tutte quante percorribili, per la realizzazione del piano in oggetto. I canali di finanziamento proposti sono stati:

Fondimpresa attraverso la presen-•tazione sul conto aziendale del pia-no formativo che sfrutta le risorse accantonate dall’azienda.Risorse derivanti dalla legge 236 •Fondimpresa avviso sulla mobilità 2/2010

L’obiettivo che sindacato e IAL hanno definito come prioritario è stato quel-lo di riqualificare il personale in cassa

integrazione per renderlo più spendibile nel mercato del lavoro, ciò in linea con il documento dell’Unione Europea “Com-petenze chiave in un mondo in trasfor-mazione” “gli investimenti nell’istru-zione e nella formazione sono uno strumento chiave per uscire dalla crisi economica e per competere sui mercati globali”, oltrechè per favorire la realiz-zazione personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale, l’occupabili e l’adat-tabilità del lavoratori in una società della conoscenza.Trattandosi per lo più di persone adul-te, principalmente donne, di cui alcune oltre i 45 anni, che mai si sarebbero im-maginate di doversi reinserire sul mer-cato, si è ritenuto importante dare rilievo all’analisi delle competenze trasversali acquisite da ciascuna nei diversi ambiti di vita. Per questo motivo all’interno del progetto, lo IAL ha previsto delle attività

di orientamento e bilancio delle compe-tenze che accompagneranno le perso-ne durante i percorsi formativi. IAL ha ritenuto fondamentale questa attività in quanto finalizzata a sviluppare una maggiore consapevolezza delle proprie risorse e fornire gli strumenti per svi-lupparle in vista di un nuovo obiettivo professionale. Gli incontri, individuali, hanno avuto l’obiettivo di analizzare il fabbisogno di ogni dipendente per costruire il progetto. Questa analisi si è basata sulla raccolta di dati socio-anagrafici dei partecipanti, su un’analisi della storia scolastica-pro-fessionale e sul fabbisogno occupaziona-le dei singoli per poi giungere all’identi-ficazione dei potenziali percorsi formativi che fossero più aderenti alle esigenze di ognuno/a e in diversa misura alla moti-vazione delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.

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O3Il buon risultato della ricollocazione ri-spetto agli utenti presi in carico in questi progetti si centra sulla cura e l’atten-zione alla persona dal primo momento dell’accoglienza per comprenderne esat-tamente gli effettivi bisogni; per esempio se è possibile svolgere insieme un’atti-vità di più ampio respiro legata dappri-ma all’attività di riqualificazione e poi di ricollocazione o, se l’emergenza della situazione personale, richiede un affian-camento più costante e partecipato da parte dell’orientatore per l’obiettivo più immediato di una ricollocazione.L’attività di ricollocazione si è svolta im-postando come prima attività necessaria la compilazione del curriculum vitae. La zona produttiva del comasco fino a pochi anni fa ha visto una percentuale di disoc-cupazione molto bassa e sono state tante le persone che nella loro vita “non aveva-no mai compilato un curriculum vitae o una lettera di accompagnamento”, que-sto ha naturalmente richiesto un’appro-fondita attività di esame delle esperienze professionali ed extralavorative svolte (già avviata in fase di bilancio delle com-petenze) per poter mettere in evidenza, nel curriculum vitae, le effettive compe-tenze possedute dalle persone.É stato altresì importante definire limiti

soggettivi e oggettivi delle persone, inte-ressi e motivazioni che sono gli aspetti fondamentali nel percorso di accompa-gnamento alla ricollocazione delle per-sone perché incidono fortemente sulle scelte da farsi.Da questo punto in poi si è avviata una vera e propria attività di affiancamento nella ricerca del lavoro che si è svilup-pata nell’analisi del mercato del lavoro sul territorio, la lettura degli annunci riguardanti le offerte di lavoro e lo svi-luppo di contatti e collaborazioni con le aziende che in quel momento ricercava-no personale.La prospettiva dell’orientatore impegna-to nella fase di ricollocazione è infatti quella di raccogliere più informazioni possibili sulle opportunità professio-nali presenti sul territorio sia a favore dell’utente che sta seguendo sia per la costruzione di una banca dati e una map-patura delle opportunità professionali del territorio.

É fondamentale che il rapporto con le aziende diventi un rapporto fiduciario in cui si instaurano meccanismi di col-laborazione e di informazione su tutte le possibilità aperte dai vari bandi, per esempio per eventuali tirocini di inseri-

mento o formativi, possibilità di impiego e formazione (es. formazione continua).Importante è anche il contatto con i rap-presentanti sindacali che hanno il polso della situazione rispetto alle aziende che ricercano personale.Nel Bando “Doti ammortizzatori” sono state prese in carico circa 500 persone che, per la maggior parte, lavorano per aziende che hanno dichiarato una cassa integrazione in deroga, ma non hanno smesso la loro attività lavorativa. Questo ha richiesto lo svolgimento di differenti attività di accompagnamento e tutorag-gio al lavoro, ma non di sostegno alla ri-collocazione.

Va invece segnalata l’esperienza delle acciaierie di Dongo (AFL), in cui, attra-verso l’accordo sindacale, è stata pre-vista una ristrutturazione delle attività produttive che ha interessato una parte di lavoratori (in esubero) alle politiche attive finalizzate alla ricollocazione e un’altra parte di lavoratori (coinvolti nel-la ristrutturazione aziendale) ad attività formative finalizzate alla riqualificazio-ne degli stessi.L’accordo sindacale ha definito le atti-vità formative necessarie a garantire la riqualificazione dei lavoratori coinvol-gendo in stretta collaborazione gli enti formativi di riferimento, in particolare la sede IAL di Gravedona.

Per gli effetti estremamente pesanti sull’occupazione della zona l’intero in-tervento di sostegno al piano di ristrut-turazione è stato assunto dalla Provincia di Como che ha quindi formalizzato e sostenuto l’impegno formativo garantito dallo IAL di Gravedona con specifici pro-tocolli di intesa con le parti sociali.

In conclusione, l’attività di sostegno alla ricollocazione sviluppata negli ultimi tre anni ha consentito agli operatori della sede di acquisire e sviluppare compe-tenze relative all’ultima fase di presa in carico e la creazione di importanti con-tatti con le aziende del territorio Le criticità, come è possibile immagina-re, sono state quelle relative all’esiguità numerica di opportunità professionali sul territorio vista la situazione di crisi generale. continua a pg. 6

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Accordo regionale per la formazione dei PanificatoriIAL Saronno

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Nei mesi scorsi si è realizzata una interessante esperienza di col-laborazione tra la sede IAL di

Saronno e la FAI CISL categoria che or-ganizza tra gli altri i lavoratori della pa-nificazione.Proprio in occasione della stipula del contratto integrativo regionale del set-tore della panificazione, il sindacato FAI CISL Lombardia si è trovato a definire una regolamentazione alla disciplina che regola le assunzioni tramite l’istituto dell’apprendistato.In particolare gli stipulanti si sono posti l’obiettivo di concordare forme e moda-lità che da un lato garantissero il rispet-to dell’obbligo da parte dell’azienda alla formazione degli apprendisti come pre-visto dalla legge, e dall’altro rendesse-ro utili e usufruibili i percorsi formativi adattandoli alle specifiche esigenze di questi apprendisti.La categoria dei panificatori presenta infatti tali specificità da rendere spesso inefficace un’offerta formativa comune con altre categorie di lavoratori.In quasi tutte le Province lombarde il nu-mero degli apprendisti è talmente ridotto da rendere estremamente problematica una proposta formativa usufruibile da un numero minimo di allievi (10-15) necessa-ri a rendere finanziabile il corso stesso dal sistema dotale previsto dalla Regione.Si pensi che nell’intera Provincia di Va-rese il numero totale di apprendisti pur sommando almeno due annualità di cor-so (1° e 2° anno) non supera le 15 unità.Inoltre gli orari di lavoro del settore, svolgendosi in ore prevalentemente not-turne, rende estremamente difficile far coincidere gli orari della formazione con quelli di lavoro soprattutto in presenza di gruppi – classe composti da allievi di di-versi settori.La contrattazione citata ha quindi indi-cato una soluzione basata sulla costru-zione di un’offerta formativa integrata tra attività formative tradizionali, ovvero realizzate presso un’agenzia accreditata e relative allo sviluppo delle competenze

trasversali (40 ore), e un’attività formati-va finalizzata all’incremento delle com-petenze professionali realizzata invece all’interno di panificio a condizione che lo stesso abbia dichiarato di possedere la necessaria capacità formativa.La contrattazione ha individuato nel “Co-mitato Bilaterale per l’Apprendistato” il soggetto che gestisce l’applicazione di queste linee d’indirizzo.In fase di firma del contratto la FAI CISL regionale ha chiesto allo IAL di Saronno un confronto con la delegazione pro-vinciale dell’Associazione Panificatori di Varese, in ragione sia della specifica competenza della nostra sede nel setto-re della panificazione, (da più di 20 anni di realizziamo corsi di qualifica per Panifica-tori – Pasticceri con una costante e profi-cua collaborazione proprio con l’Associa-zione Panificatori) sia di quella maturata nell’attività formativa dell’apprendistato.Il risultato di questo proficuo rapporto si è tradotto nella definizione di un proget-to formativo relativo allo sviluppo delle competenze professionali che, sviluppato dalla sede IAL è stato adottato a modello formativo, prima dall’Associazione Pa-nificatori e poi dalla Provincia di Varese, competente in materia di apprendistato.Il coinvolgimento della Provincia è stato l’altro elemento qualificante dell’inizia-tiva dello IAL. In questo modo si è for-malizzato l’impianto progettuale conse-guente alla contrattazione bilaterale sia

in termini di contenuti, sia, soprattutto, definendo modalità di assistenza alle imprese della panificazione in grado di garantire l’impegno delle stesse al so-stegno della formazione dei propri ap-prendisti evitando il rischio (la tentazio-ne) di utilizzare modalità innovative per eludere gli obblighi di legge.Coordinati dalla Provincia di Varese, di-versi soggetti formativi contribuiranno alla realizzazione di questo nuovo im-pianto formativo: Enaip Varese e Agen-zia Provinciale garantiranno l’offerta di formazione esterna relativa allo sviluppo delle competenze trasversali, lo IAL ga-rantirà invece il supporto alle aziende del settore per l’erogazione delle rimanenti 80 ore di formazione professionale con specifiche attività di tutoring.Naturalmente l’importanza di questa esperienza risiede non tanto nelle di-mensioni quantitative, la panificazione rimane un settore residuale in termini di addetti, quanto invece nelle modalità di realizzazione che per la prima volta, non solo, vengono determinate dalle in-dicazioni definite dalla contrattazione di categoria, ma vengono assunte come li-nee guida di un lavoro che a livello istitu-zionale coinvolge gli attori “storici” della formazione per l’apprendistato ovvero la Provincia e gli enti accreditati, indicando una strada praticabile di collaborazione tra contrattazione e “istituzionalizzazio-ne” del servizio.

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Ciò è avvenuto anche tenendo conto del-le esigenze di conciliazione dei tempi di vita. Sulla base di quanto emerso dai colloqui sono stati individuati i diversi percorsi formativi: corso di assistente familiare, corso di aiuto cuoco, fino ad arrivare al corso di marketing ed au-toimprenditorialità.Oggi possiamo affermare che, sebbene le difficoltà riscontrate nell’affrontare un caso così complesso, che ha messo a dura prova i diversi attori coinvolti nel processo (azienda, lavoratori, sindacato, enti ed istituzioni), è possibile riportarlo come un modello concreto di collabora-

zione tra la Cisl e lo IAL. In particolare, il contributo del sindacato è stato fonda-mentale sia sul piano motivazionale, per ridare fiducia ai dipendenti, sia sul pia-no concreto, dando la disponibilità del-la propria struttura per andare incontro alle esigenze dei dipendenti nella realiz-zazione dei colloqui. IAL ha dimostrato professionalità nel rispettare gli impegni presi e capacità di problem solving nello svolgere un’analisi di fattibilità in tempi stretti. Questa esperienza vuole essere un esempio di come la sinergia tra ente di formazione e sindacato possa portare a risultati di eccellenza. In particolare, il

ruolo del sindacato, in un mercato del la-voro in continua evoluzione, fortemente condizionato dai mutamenti economici, politici e tecnologici assume una rilevan-za fondamentale in quanto detentore dei fabbisogni dei lavoratori.Oggi la collaborazione con il sindaca-to continua infatti, i dipendenti di tale azienda, presi in carico attraverso Fon-dimpresa, proseguiranno le loro attività con lo IAL attraverso servizi al lavoro e formazione grazie allo strumento delle doti ricollocazione messe a disposizio-ne dalla Regione Lombardia.

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Politiche attive al cotonificio HoneggerIAL Bergamo>>

Il primo anno di attività dello IAL di Bergamo è stato caratterizzato prin-cipalmente dalla gestione dei servizi

di politiche attive previste dalla situa-zione di CIG in deroga che ha coinvolto oltre 300 lavoratori del Cotonificio Ho-negger di Albino. La situazione fortemente critica per in-tere famiglie della Valle Seriana è stata affrontata dallo IAL di Bergamo, unita-mente alla segreteria CISL di Berga-mo e agli operatori della categoria del settore tessile Femca, sperimentando positivamente e in maniera sinergica un’azione di coinvolgimento di attori istituzionali e non. Le realtà presenti sul territorio della Valle Seriana sono state coinvolte fin dalla fase di pianificazione del progetto, si sono coordinate e hanno monitorato le situazioni di criticità durante la fase gestionale e hanno delineato in fase conclusiva i possibili sviluppi futuri. Questa modalità di lavoro ha coinvol-to nella fase d’avvio l’Amministrazione Provinciale di Bergamo che svolge per le situazioni di CIG in deroga provinciali un ruolo di coordinamento, la Comuni-tà Montana, lo sportello per lo Sviluppo

della Valle Seriana e altri 2 enti accre-ditati della zona che hanno messo a di-sposizione gli spazi per poter realizzare in loco parte delle iniziative formative. Il percorso ha permesso l’incontro ini-ziale con i lavoratori direttamente nella loro azienda e, i corsi successivamente avviati hanno spaziato dall’area infor-matica a quella linguistica, dalla co-municazione alle tecniche di vendita, dalla gestione delle attività di magazzi-no all’assistenza all’infanzia. La partecipazione si è attestata intor-

no al 95% nonostante per la quasi to-talità dei lavoratori la CIG non fosse a zero ore ma prevedesse turni di lavoro a rotazione. Ulteriore importante segnale della buo-na riuscita del progetto è stato l’inse-rimento nel nuovo accordo per la CIG straordinaria del 2011 della disponibilità da parte dell’azienda di mettere in cam-po fondi aziendali per rispondere alla ri-chiesta di continuità formativa avanzata da molti dei lavoratori coinvolti.

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Corso post diploma “Contabilità integrata” a MantovaIAL Mantova

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Il corso post diploma di Contabilità integrata è un percorso di specializ-zazione per neo-ragionieri progettato

dall’Istituto Tecnico Commerciale A. Pi-tentino di Mantova e realizzato da quat-tro anni grazie ad una rete territoriale di soggetti del mondo della formazione, delle istituzioni e della realtà produttiva. Attraverso un Protocollo d’Intesa, ogni ente e associazione della rete (Api, Ban-co Popolare di Verona, CABI Consulting, CCIAA, Confindustria Mantova, Credito Emiliano, IAL CISL Lombardia, Istituto Tecnico Commerciale A. Pitentino, Or-dine Consulenti del Lavoro, Ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti contabili, Promoimpresa, Unimpiego, Unione dei Giovani Dottori Commercia-listi ) nomina un proprio rappresentante in un Comitato Tecnico Scientifico che decide su ogni aspetto dell’istruzione superiore da sviluppare. Il corso post diploma copre un vuoto formativo della provincia mantovana, rispondendo alle esigenze di numerose aziende e studi. Il corso si pone come obiettivo priorita-rio il potenziamento dell’istruzione se-condaria superiore attraverso una spe-cializzazione calibrata sulle specifiche esigenze operative e pratiche del mondo del lavoro. Le finalità sono una risposta chiara e concreta alle necessità organiz-zative ed amministrativo-contabili azien-dali, un ponte tra scuola e sistema pro-duttivo, che consente ai neo-ragionieri di avviarsi ed inserirsi positivamente nei processi di lavoro. Inoltre, la rete stessa garantisce un incontro efficace ed effi-ciente tra le esigenze occupazionali dei ragazzi e quelle di modernizzazione e innovazione delle imprese mantovane.I destinatari sono una ventina di neo-diplomati degli Istituti Tecnici Commer-ciali della nostra provincia. L’accesso è riservato agli alunni più meritevoli, in base ad un controllo sulle competenze acquisite in uscita dalle scuole secon-darie superiori e previo un colloquio centrato sulla verifica delle motivazioni

e delle disponibilità ad un impegno che, dal primo modulo del corso alla fase di inserimento nelle aziende/studi, risulta sicuramente di tutto rispetto. Il valore della “premialità” ha governato costan-temente tutta l’esperienza del percorso di specializzazione ed è stato garanzia di inserimento nelle realtà lavorative più attente alla valorizzazione delle giovani potenzialità professionali. Di fatto, fino a questo momento, il successo dell’ini-ziativa è stato ampio, garantendo in quattro anni l’avvio al lavoro di oltre 85 neo-diplomati (praticamente tutti i fre-quentanti che sono arrivati al termine del corso).

I docenti sono stati individuati, soprat-tutto attraverso le associazioni impren-ditoriali e gli ordini professionali, nelle realtà produttiva della nostra provincia: dottori commercialisti, imprenditori, consulenti del lavoro, esperti di gestio-nali contabili, funzionari della Camera di Commercio, Notai, fiscalisti ed esperti di contenzioso tributario, funzionari di Istituti di Credito, esperti di comunica-zione aziendale, professionisti dei pro-cessi di selezione e valorizzazione delle risorse umane. In questi primi quattro

anni, il Comitato Tecnico Scientifico ha operato progressivamente con un de-ciso indirizzo sui contenuti dei moduli e sulla loro spendibilità nella realtà lavo-rativa, articolando ed adattando il pro-gramma in base alle esigenze specifiche delle imprese. Contemporaneamente il gruppo dei formatori è stato amalga-mato garantendo una qualità crescente della didattica, sempre meno centrata sulla frontalità e sui processi individua-lizzati e sempre più aderente ai modelli di comunicazione aziendale e ai codici/linguaggi delle situazioni concrete.

La forza di questa esperienza è assicu-rata dalla molteplicità dei soggetti che vi contribuisce, una rete che si è rafforza-ta nel tempo, integrandosi nelle proprie specificità, arricchendo il percorso for-mativo di continui contributi e soprattut-to rendendo virtuoso per tutti i soggetti partecipanti (dagli utenti alle aziende/studi) il processo di accompagnamento al lavoro dei neo-ragionieri. La forma-zione termina con alcuni mesi (4-6) di tirocinio utili per valutare in modo ope-rativo i potenziali candidati per una as-sunzione.

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Formazione continua: il progetto quadro 236 della provincia di ComoIAL Como

>>

La formazione continua rimane una sfida aperta. Gli enti che storica-mente si occupano di formazione

hanno consolidato negli anni un’esperien-za significativa, sia in termini di ore forma-tive erogate per lavoratore, sia in termini di fatturato, in quest’area di attività che si rivolge alle aziende e ai loro dipendenti.Dalle prime esperienze ad oggi sono in-tervenuti numerosi cambiamenti. Sono aumentate le possibilità di finanziamento, in un moltiplicarsi di fondi interprofessio-nali, e si sono strutturate procedure più stringenti per l’erogazione, il monitorag-gio e la valutazione.Se da un lato le somme stanziate dalle Province e dalla Regione garantiscono un livello minimo di finanziamento per la formazione aziendale, anche se non sono sufficienti a soddisfare il fabbisogno espresso dalle aziende, dall’altro i fondi interprofessionali gestiscono risorse più facilmente accessibili per le imprese che ne hanno necessità, assicurando maggio-re disponibilità e continuità progettuale nel tempo.Aumentando le possibilità economiche per il sostegno delle attività formative, sono aumentate le imprese che forniscono ser-vizi formativi, IAL ha raccolto la sfida nel voler mantenere e incrementare, laddo-ve possibile, la propria fetta di mercato per fornire un servizio qualificato e serio ai propri clienti e soprattutto ai lavorato-ri, fruitori finali, ma sicuramente centrali dell’esperienza formativa. L’orientamento strategico adottato consiste nel rafforzare la specificità e l’identità di IAL nel gestire i nuovi scenari identificati. Gli operatori si rivolgono a tutte le azien-de del territorio, precedentemente cono-sciute attraverso vari canali esperienziali (rapporto col sindacato, apprendistato, alternanza scuola lavoro) e nuove aziende che per la prima volta si interfacciano con la nostra realtà, proponendo una consu-lenza che li orienti in un panorama dalle così ampie possibilità, verso la scelta per loro più calzante.

In altre parole se il fabbisogno formativo espresso dall’azienda costituisce l’ele-mento imprescindibile da cui partire, l’in-dividuazione del canale di finanziamento diventa l’elemento strategico e la speci-ficità del servizio che IAL può offrire.La proposta è quella di fornire un’unica in-terfaccia per l’azienda dando la possibilità di usufruire di risorse, anche su più linee di finanziamento qualora sia necessario, senza che l’azienda rimanga disorienta-ta dalla varietà di possibilità economiche disponibili sul territorio e da prassi di ge-stione spesso lontane dal mondo impren-ditoriale, soprattutto per le piccole e me-die imprese che caratterizzano il tessuto imprenditoriale del territorio lombardo. Il valore aggiunto offerto da IAL consiste inoltre nella possibilità di esportare il proprio Know how acquisito attraverso le molteplici esperienze di formazione conti-nua accumulata sul territorio e nel tempo, garantendo l’implementazione di buone prassi comuni pur assicurando il rispet-to delle diverse strumentazioni volute dai vari enti finanziatori.A tal proposito una delle esperienze più recenti e significative che IAL ha gestito e concluso con esito positivo è stata la realizzazione del Progetto Quadro 236 promosso e finanziato dalla Provincia di Como per le aziende del territorio di sua competenza. IAL in qualità di Capofila ha collaborato con E.L.F.I., l’ Ente Scuola Professionale Edile, l’Agenzia per la for-mazione, l’orientamento e il lavoro della provincia di Como e Cometa formazio-ne s.r.l. Ha collaborato inoltre con Enaip Lombardia capofila dell’altro Progetto Quadro con in quale aveva condiviso pro-gettazione e modalità di erogazione.L’elemento vincente è stato il lavoro di rete sviluppato fra gli enti territoriali fir-matari dell’Accordo Quadro che è stato mantenuto attraverso un Gruppo di Co-ordinamento permanente. Le parti sociali hanno seguito l’andamento complessivo del progetto, approvandone le variazioni occorse durante lo svolgimento, al fine di

garantire flessibilità rispetto alle mutate esigenze delle aziende coinvolte.

In alcuni casi particolari, specifici di si-tuazioni di crisi aziendali, sono state re-alizzate, in comune accordo con le parti sociali coinvolte, azioni di affiancamento alle aziende in chiusura per realizzare in-terventi di bilancio delle competenze e di orientamento formativo per i lavoratori.

La partnership fra enti ha permesso di raggiungere in modo capillare sul terri-torio un numero di lavoratori complessi-vo pari a 1018 di cui 477 lavoratrici e 541 lavoratori. Al momento dell’iscrizione al corso lo stato occupazionale dei lavora-tori li vedeva prevalentemente occupati per una percentuale pari al 75%, di cui 5% CIGS.

Particolarmente significativa l’esperienza nell’azienda tessile Canclini di Guanzate dove si sono incontrati tutti i lavoratori in CIGS dell’azienda per una mappatura del loro fabbisogno formativo attraverso la somministrazione di un questionario individuale. L’esito di questo intervento è confluito nella richiesta di corsi specifici per la ricollocazione interna ed esterna dei lavoratori.

I settori delle aziende di appartenenza dei lavoratori coinvolti sono stati volutamente i più vari possibili: estetica (18%), turismo (6,2%), commercio (10%), terzo settore (4%), sociosanitario (7%), edilizia (17%), gas acqua (26,4%), tessile (10%), per un numero totale di 120 aziende coinvolte.

La peculiarità di questo progetto è stata quella di rivolgersi oltre allo standard dei lavoratori occupati, anche a lavora-tori in mobilità e disoccupati. Possibilità quest’ultima, che sebbene poco sfruttata in termini percentuali di adesione al pro-getto ha permesso un supporto per i la-voratori in uscita da aziende in crisi e co-stituisce un precedente esperienziale dal quale partire per operare su bandi speci-fici emanati recentemente anche dai fondi interprofessionali. continua a pg. 10

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FONDIMPRESA Avviso 3/2011Formazione a sostegno dell’innovazione tecnologica di prodotto e/o di processo nelle PMI aderenti del settore manifat-turiero

AMbITI DI INTERVENTO

A - Sviluppo dell’innovazione tecnologi-ca di processo e/o prodotto nelle aziende aderenti, mediante azioni di formazione/intervento finalizzate alla definizione di programmi o attività di innovazione sulla base di modelli, soluzioni, metodologie messe a punto con università o altri orga-nismi di ricerca; Tempi di presentazione Piani Formativi dal 1° luglio 2011 fino al 17 ottobre 2011

b - Progetti o interventi di innovazione tecnologica che riguardano l’introduzione di nuovi prodotti e/o processi o un notevo-le miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della re-alizzazione e/o del trasferimento, la for-mazione del personale interessato nelle imprese aderenti. Tempi di presentazione Piani Formativi dal 18 ottobre 2011 fino al 30 marzo 2012.

Avviso 1/2011Con l’Avviso 1/2011 Fondimpresa finan-zia attività formative in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Tempi di presentazione: a decorrere dal 15 settem-bre 2011 fino alle ore 13.00 del 17 ottobre 2011.

Avviso 2/2010Con l’Avviso 2/2010 Fondimpresa finan-

zia attività formative rivolte ai a lavora-tori soggetti a procedure di mobilità ap-partenenti ad aziende aderenti al fondo. Possono partecipare alle azioni formative anche lavoratori in regime di sospensione del rapporto di lavoro in aziende aderenti a Fondimpresa (cassa integrazione, con-tratti di solidarietà), che devono acquisire competenze necessarie al mantenimento della loro occupazione. La presentazione

MAG. 2011

O3dei piani è a sportello ed il termine per la presentazione è fissato per il 18/11/2011.

Avviso 3/2010 GeneralistaFondimpresa mette a disposizione per la seconda scadenza dell’avviso 33 milio-ni di euro per la formazione dei lavora-tori delle aziende aderenti, con l’Avviso 3/2010. L’Avviso è di carattere generali-sta, quindi finanzia Piani formativi su va-rie tematiche, quali innovazione, sviluppo organizzativo, qualificazione e riqualifica-zione, competenze tecnico-professionali e di processo, ambiente e sicurezza. Sono destinatari dei progetti formativi i la-voratori dipendenti delle aziende aderenti, inclusi quelli interessati da procedimenti di cassa integrazione, contratti di solida-rietà e altro. Tempi di presentazione Piani Formativi dal 01 giugno 2011 fino al 30 giugno 2011.

Avviso 4/2010Con l’Avviso 4/2010 Fondimpresa mette a disposizione delle piccole e medie impre-se aderenti contributi aggiuntivi per i pia-ni formativi presentati a valere sul Conto Formazione. Attraverso questo avviso il fondo integra le risorse che l’azienda richiedente ha accumulato nel proprio Conto Formazione, per dare l’opportunità anche alle PMI di utilizzare il proprio con-to formazione. I Piani formativi finanziati possono interessare esclusivamente am-biti aziendali, anche con l’utilizzo dei vou-cher formativi. I contributi aggiuntivi sono concessi ai piani presentati sul Conto For-mazione fino al 15 novembre 2011.

Avviso 5/2010 GeneralistaCon l’Avviso 5/2010 Fondimpresa con-tinua ad offrire alle imprese e ai lavo-ratori coinvolti nella situazione di crisi. Dal 24 novembre 2010 fino al 15 novembre 2011, fino a esaurimento delle risorse, le aziende aderenti al Fondo potranno pre-sentare richiesta di piani formativi per ag-giornare e riqualificare dipendenti in cassa integrazione o in regime di ammortizzatori sociali. Sono disponibili 12.000.000 euro. La presentazione delle domande va fatta direttamente a Fondimpresa. L’azienda coprirà il 50% dei costi del piano presen-tato ricorrendo alle risorse del proprio Conto Formazione. Quindi per poter usu-fruire di questa opportunità è essenziale che l’azienda abbia effettuato le procedu-re di registrazione, che le consentono di controllare online il proprio conto.

Conto FormazioneVelocità, certezza delle risorse, sempli-cità di procedure sono le armi vincenti del Conto formazione, la vera novità che distingue Fondimpresa nel panorama dei Fondi interprofessionali. L’azienda può presentare un piano formativo, condiviso con i sindacati, come e quando vuole, in modo da rispettare pienamente le esi-genze del contesto produttivo, della fase economica e dell’aggiornamento delle competenze professionali.È possibile per gli anni 2009, 2010, 2011 presentare piani formativi che riguardino lavoratori collocati in cassa integrazione, ordinaria o straordinaria, in deroga e per l’edilizia, o con contratti di solidarietà

FONCOOPAvviso 11Piani concordati per interventi formativi di sostegno a imprese e lavoratori colpiti dalla crisi economica con VOUCHER PER LAVORATORI IN MOBILITÀ.Per piano formativo concordato si intende un programma di azioni formative e di atti-vità ad esse propedeutiche, (intendendosi per tali, in via esemplificativa: indagini di fabbisogno, bilancio di competenze, etc..) e successive (quali ad esempio: valutazio-ne ex post; certificazione delle competen-ze acquisite; diffusione dei risultati, etc..) risultante da un accordo sottoscritto fra il rappresentante legale dell’impresa, o un suo delegato, e RSU/RSA o Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori. I piani formativi concordati riguardano o

singole imprese aderenti a Fon.Coop, o consorzi di imprese aderenti, o gruppi di imprese aderenti, o più imprese aderenti riunite in ATI o ATS, anche costituite for-malmente dopo l’eventuale approvazione del contributo.I piani formativi concordati possono esse-re di due tipologie:

Tipo A - piani aziendali o pluriaziendali •per lavoratori che, al momento della presentazione del piano, stiano fruen-do - o per i quali sia stata effettuata domanda - di ammortizzatori sociali anche in deroga o per i quali siano at-tivate procedure di mobilità.

Tipo B – piani pluriaziendali per politi-•che attive di sostegno all’occupazione.

FONDARTIGIANATOAvviso 1/2011L’articolazione dei predetti ambiti genera-li e delle rispettive linee di finanziamento è il seguente:

Sviluppo territoriale Linea 1• – attività di formazione conti-nua a sostegno dei sistemi territoria-li di competenza e competitività, per complessivi € 17.000.000,00 (dicias-settemilioni/00)

Aree di intervento Linea 2• - attività di formazione conti-nua nell’ambito di interventi non ob-bligatori per la prevenzione degli in-fortuni e la tutela

continua da pg. 9

I ragazzi vengono inseriti attraverso una attenta valutazione delle disponibilità/richieste e tramite colloqui tesi all’in-dividuazione dei profili professionali più confacenti. L’abbinamento dei neo-diplomati viene deciso in considerazio-ne delle competenze e delle attitudini personali. Tutta la fase iniziale di inse-rimento è tecnicamente semplificata in virtù della lunga esperienza dell’En-te della Formazione Professionale IAL CISL Lombardia e grazie al coinvolgi-mento dei Centri per l’Impiego della Fondazione dei Consulenti del lavoro e di Unimpiego, ed è monitorata costante-

mente dai tutor. Tutto ciò da notevoli ga-ranzie della continuazione del rapporto di lavoro, tendenzialmente attraverso un apprendistato.

Da tutti i soggetti che compongono la rete è giunta netta la proposta, per il prossimi anni, di ampliare l’esperienza, specializzando ulteriormente il percor-so di formazione e allargando le colla-borazioni e l’utenza. Allo stesso tempo è stata formalizzata da altri due Istituti Tecnici Commerciali (il Manzoni di Suz-zara e il Falcone di Asola) la richiesta di entrare a far parte della rete stessa, co-stituendo così un vero e proprio Polo di

Istruzione Superiore.

«Un’occasione unica - spiega il coordi-natore del corso prof. De Vincenzi - che prepara in maniera completa i ragazzi al mondo del lavoro, offrendogliene uno. La scuola percepisce le esigenze del territorio, costruendo su questa base, percorsi di studi concreti». «In Italia sono rari i corsi come quello offerto dall’istituto Pitentino - ricorda Marco Zanini vice segretario generale di Ca-mera di Commercio di Mantova – ed è con piacere sostenere questo genere di iniziative».

Fondi Interprofessionali: i finanziamenti possibili>>

continua a pg. 12

Page 7: Newsletter IAL Lombardia - Maggio 2011 - N. 3

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PER [email protected]

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MAG. 2011

03LINKS UTILI

IAL LOMbARDIAwww.ialombardia.it

FONDI INTERPROFESSIONALIwww.fondinterprofessionali.it

CISL LOMbARDIAwww.lombardia.cisl.it

IAL FORMAZIONEwww.ialformazione.com

SediIAL REGIONALEViale Fulvio Testi, 4220099 SESTO S.GIOVANNI (MI)Tel. 02 252011300Fax 02 [email protected]

IAL BRESCIAVia Castellini, 725123 BRESCIATel. 030 2893811Fax 030 [email protected]

IAL SARONNOVia Marx, 1 - Via Volta, 10520147 SARONNO (VA)Tel. 02 96702399/96367204Fax 02 [email protected]

IAL MANTOVAVia Torelli, 846100 MANTOVATel. 0376 329938Fax 0376 [email protected]

IAL CREMONAVia Dante, 12126100 CREMONATel. 0372 36450Fax 0372 [email protected]

IAL GRAVEDONA ED UNITIVia V. Veneto, 122015 GRAVEDONA ED UNITI (CO)Tel. 0344 89208Fax 0344 [email protected]

IAL LECCOVia Besonda, 1123900 LECCOTel. 0341 366885Fax 0341 [email protected]

IAL BERGAMOVia Carnovali, 88/a24126 BERGAMOTel. 035 324753Fax 035 [email protected]

IAL VIADANAVia Garibaldi, 5046019 VIADANA (MN)Tel. 0375 833668Fax 0375 [email protected]

IAL COMOVia Clerici, 122100 CAMNAGO-VOLTA (CO)Tel. 031 3371769Fax 031 [email protected]

IAL MILANOVia Tadino, 2320124 MILANOTel. 02 29515801Fax 02 [email protected]

IAL LODIP. le G. Forni, 126900 LODITel. 0371 [email protected]

della salute e sicurezza del lavoro, per complessivi € 1.500.000,00 (unmilio-necinquecentomila/00)

Settori Linea 3• - attività di formazione conti-nua per la promozione di politiche di sostegno e di sviluppo economico, pro-duttivo, occupazionale, per complessi-vi € 8.000.000,00 (ottomilioni/00)

Azioni mirate Linea 5 • – attività di formazione con-tinua attraverso strumenti finalizza-ti quali i Progetti multiregionali, per complessivi € 2.500.000,00 (duemilio-nicinquecentomila/00)

Linea 6 • – attività di formazione con-tinua attraverso strumenti finalizzati quale il voucher formativo a Progetto, per complessivi € 3.000.000,00 (tremi-lioni/00)

Linea 7• – attività di formazione conti-nua in modelli organizzativi specifici, quali le filiere ed i distretti produttivi, per complessivi € 1.000.000,00 (unmi-lione/00)

Linea 8• – attività di formazione conti-nua in modelli organizzativi specifici, quali le micro imprese, per comples-

sivi € 2.000.000,00 (duemilioni/00)

Linea 9 • – attività di formazione conti-nua in tipologie di innovazione produt-tiva, quali le energie rinnovabili, per complessivi € 2.000.000,00 (duemilio-ni/00)Linea• 10 – attività di formazione con-tinua nel campo dell’alta formazione, per complessivi € 1.000.000,00 (unmi-lione/00)Linea• 11 – attività di formazione con-tinua connesse ad investimenti tecno-logici per complessivi € 1.000.000,00 (unmilione/00)

FbA Avviso 1/2011 GeneralistaIl Fondo paritetico interprofessionale na-zionale Fondo Banche Assicurazioni FBA, promuove questo Avviso per sostenere e finanziare azioni finalizzate all’erogazio-ne di formazione continua mediante Piani aziendali, settoriali e territoriali, finalizzati al consolidamento e allo sviluppo dell’oc-cupabilità, dell’adattabilità e delle com-petenze dei lavoratori/lavoratrici, nonché alla crescita della capacità competitiva delle imprese. Presentazione a sportello i primi dieci giorni di ogni mese.

continua da pg. 11