N° 05 Vol. II PAFALnews - Maggio 2013

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PAFALnews PAFALnews è un organo di informazione interno del Gruppo Pafal - PAFALnews, N. 05 Maggio 2013 Vol. II Direttore Responsabile Dott. Paolo Tittozzi - Redazione Antonio Conte - Email: [email protected] All’interno • Scuola e Territorio • Avere più scelte La formazione e le sue leggende Fotografia, Scienza e ... Le novità di Adobe e di Apple • L’importanza delle certificazioni e molto altro ... Maggio 2013

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Il Magazine Digitale di PAFALgroup

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PAFALnewsPAFALnews è un organo di informazione interno del Gruppo Pafal - PAFALnews, N. 05 Maggio 2013 Vol. II Direttore Responsabile Dott. Paolo Tittozzi - Redazione Antonio Conte - Email: [email protected]

All’interno• Scuola e Territorio• Avere più scelte• La formazione e le sue leggende• Fotografia, Scienza e ...• Le novità di Adobe e di Apple• L’importanza

delle certificazioni• e molto altro ...

Maggio 2013

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PAFALCorsi EXPERT Informatica

Net Cloud Senior Moduli: 1. Le Basi 2. Avventure nel Cyber-Spazio; 3. Tutto il Web è community; 4. L'immagine, il suo-no e i video; 5. Documenti On Line e Off Line

Media Cloud JuniorModuli: 1. Social Web; 2. Office su e giù dal Cloud; 3. Multimedia, Creatività, Connessione, Archiviazione e Condivisione; 4. Editing Multi-mediale; 5. Documenti Avanzati con Office.

Corsi EXPERT LinguaOpen Doors for Teens Connessi al futuro - Competenze linguistiche relative al livello assegnato di framework europeo della lingua in-glese (A1, A2, B1, B2, C1, C2). Conoscenze informa-tiche relative a Multimedia Operative Systems: Home, School & Office Sotwares, Social Internet, Security & Maintenance, Web Creative.

New Times for Senior L’Esperienza incontra nuove opportunità. - Com-petenze linguistiche relative al livello assegnato di framework europeo della lingua inglese (A1, A2, B1, B2, C1, C2). Conoscenze informatiche relative a Stay Connected, Cloud Apps, Internet As A Service, Brain Fitness, Social Web

MASTERAREA OFFICE AUTOMATION

Master in Office & Cloud Storage (Office 365 Word, Excel, Powerpoint, Access, Outlook, Skydrive). Moduli: 1. Office web apps; 2. Skydrive; 3. Word; 4. Powerpoint; 5. Excel; 6. Outlook; 7. Access; 8. Office 365. Certificazioni:[Microsoft Office Specialist]; Exam vendor [MEC CENTER]

AREA PROGRAMMAZIONE

Master in Programmazione PHP/MySQL(PHP, Oracle MySQL, E-Commerce, SEO)Moduli: 1) Introduzione a PHP e MySQL; 2) Nozioni di base di PHP; 3) Tipi di dati, decisioni e

funzioni; 4) Database; 5) Oracle SQL; 6) Forms; 7) Sessioni & cookies; 8) E-Commerce 9) Strategie SEO-SEM. Certificazioni: [Oracle® Certified Asso-ciate, MySQL 5] - Exam vendor [Pearson VUE]

Master in Sviluppo Java & Android(UML, Java, Android, Sviluppo Apps). Moduli: 1) Basi di Programmazione; 2) UML; 3) Introduzione a Java; 4) La programmazione orientata agli ogget-ti; 5) Programmazione avanzata; 6) cenni di Inte-grazione JAVA; 7) Tecnologie Client e Server Java; 8) Sviluppo App Android. Certificazioni: [Oracle® JAVA ] – secondaria [CompTIA Secure Mobile App Developer ] - Exam vendor [Pearson VUE]

AREA TECNICA INFORMATICA

Master in Tecnologie Informatiche(Assistenza Tecnica Computer, Periferiche e Dispo-sitivi Mobili). Moduli: 1) Hardware del PC; Scheda Madre/Processori/Memorie; 2) Reti; 3) PC Portatili; 4) Stampanti; 5) Operazioni e procedure; 6) Sistemi operativi; 7) Sicurezza; 8) Dispositivi Mobili; 9) Risoluzione Problemi; 10) Teleassistenza. Certifi-cazioni: [CompTIA® A+ certification]; [CompTIA Mobility+]; Exam vendor [Pearson VUE]

Master in Security Intelligence(Sicurezza Informatica, Cloud Strategy, Indagini Digitali Forensi). Moduli: 1 Basi di security e Cloud Security; 2. Il security Manager; 3. Infra-strutture e connettività; 4. Implementare e gestire una rete sicura; 5. Fondamenti di crittografia; 6. Indagini Forensi; 7. Crimine informatico;Certificazioni: [CompTIA® Security + certifica-tion] - Exam vendor [Pearson VUE]

Master in Sistemi Informatici e Network(Amministratore reti Cisco®, Cloud Networking, Sistemistica Informatica). Moduli: 1) Fondamen-ti di rete 2) Protocolli di routing e concetti 3) LAN Switching e Wireless 4) Accesso alla WAN 5) IPv6 Avanzato Certificazioni: [Cisco® CCNA 640/802] - Exam vendor[Pearson VUE]

AREA GRAFICA

Master in Grafica Web e Web Content (Adobe Creative Suite CS6: Dreamweaver, Flash,

Descrizione dei Moduli Didattici di PAFALgroup

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Photoshop, Premiere). Moduli: 1 HTML5 e CSS3; 2.Adobe Dreamweaver; 3. Adobe Flash; 4.Adobe Premiere; 5.Adobe Photoshop. Certificazioni: [Adobe ACA] - Exam vendor [MEC CENTER]

Master in Grafica Editoriale Pubblicitaria(Adobe Creative Suite CS6 e Digital Publishing Suite). Moduli: 1) Photoshop 2) Illustrator 3) Acrobat Professional 4) InDesign, DPS – Di-gital Publishing Suite. 5)iOS, Android™ 6) Windows® Phone, webOS, 7) Symbian™ 8) BlackBerry® Certificazione/i: [Adobe ACE] - Exam vendor [Pearson VUE]

Master in Progettazione Digitale(AutoCAD 2D/3D & Autodesk® 360 Cloud). Moduli: 1. Concetti di base; 2. Operazioni iniziali; 3. Funzioni avanzate; 4. Modelli tridimensionali; 5. CAD 3D, Meccanico e Architettonico; 6. Il Render; 7. Autodesk Cloud 360°. Certificazioni: [Autodesk® AutoCAD Professional] Exam vendor[Autodesk ACC]

Master in Animazione Digitale(3D Studio Max + Maya & Autodesk® 360 Cloud). Moduli: 1. Modellazione 2D/3D; 2. Tecniche di modellazione; 3. Oggetti 3D; 4. Il Render; 5. Tecniche 3D avanzate; 6. Animazione 3D base e avanzata; 7. Compositing video & Illuminazione Globale; 8. Uso delle luci & Paint Effect; 9. Animazione con Maya. Certificazioni: [Autodesk® 3DS MAX Professional] – secondaria [Autodesk® Maya Professional] Exam vendor [Autodesk ACC].

ARCO FORMAZIONEAddetto qualificato alla Segreteria

Addetto Qualificato alla Amministrazione e Contabilità

Gestione e controllo dei sistemi di sicu-rezza (OHSAS 18001), qualità, energia e Ambiente

Addetto Qualificato alla Comunicazione e

Marketing

REGENT SCHOOLMASTER A1 - BREAKTHROUGHPresentarsi ad altri, porre domande, rispondere su dati personali ed a domande analoghe. Interagire in modo semplice con l’interlocutore che parli lentamente e sia disposto a collaborare.

MASTER A2 - WAYSTAGEComunicare attività di routine con scambio di infomazioni diretto su argomenti familiari e abituali. Descrivere semplicemente aspetti del proprio vissuto ed elementi che si riferiscono a bisogni immediati.

MASTER B1 - THRESHOLDProdurre testi semplici e coerenti su argomenti familiari o di comune interesse. Descrivere esperienze, avveni-menti, sogni, speranze, ambizioni. Esporre ragioni e dare spiegazioni su opinioni e progetti.

MASTER B1+ - STRONG THRESHOLDRiassumere una conversazione, un’intervista, un articolo esprimendo la propria opinione. Scambiare con sufficiente disinvoltura molte informazioni su temi abituali o di propria competenza.

MASTER B2 - VANTAGEInteragire con relativa scioltezza e spontaneità con l’interlocutore. Produrre testi articolati su un’ampia gamma d argomenti, esponendo i pro e i contro delle diverse posizioni.

MASTER C1 - EFFECTIVE OPERATIONAL PROFICIENTYComprendere discorsi lunghi ed impegnativi. Esprimer-si in modo fluente e spontaneo producendo discorsi chiari e dettagliati su argomenti complessi dimostrando buon controllo della grammatica e dell’esposizione.

MASTER C2 - MASTERYComprendere con facilità tutto quello che si sente e si legge. Riassumere informaizoni sia scritte che orali. Esprimersi in situazioni comunicative complesse con spontaneità e precisione riuscendo a produrre anche sottili sfumature di significato.

Descrizione dei Moduli Didattici di PAFALgroup

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SoMMARio ARTicoli5 L’Editoriale, di Antonio Conte 6 Scuola e territorio, ovvero quando la classe non è in classe di Sonia Mollica

8 Storie e leggende sulla formazione professionale di Paolo Tittozzi

12 Giornata della terra “Earth Day 2013” di Clementina Galiano

14 Autodesk e l’importanza della certificazione di Michele Santorsola

18 Il PC è morto, lunga vita al PC! di Giuliano Mannini

20 Avere più scelte di Roberto Vacca

24 La nuova Adobe Creative Suite/ In cloud il crepuscolo della pirateria informatica è già oggi di Pasquale Sorrentino26 Parallels Desktop/Windows o MAc? E perchè non entrambi? di Roberto Duma

30 Bari/ XIV Convegno di Primavera 40 Perugia/ ArcoFormazione e i nuovi percorsi formativi. Intervista alla Dott.ssa Gloria Pannacci44 Ora leggeremo le vostre immagini di Antonio Conte

48 Sfide vere e finte - e di videogiochi di Roberto Vacca

51 3^ Festival dell’Innovazione in Puglia52 Alla Cittadella del Mediterrano della Scienza gli studenti in collegamento con la base aerospaziale di Antonio Conte

PAFALnews, n. 5 Maggio 2013-Vol.IIwww.pafalnews.comDirettore Responsabile

Paolo Tittozzi, [email protected]

Responsabile RedazioneAntonio Conte,

[email protected]/ufficiostampa.titel

twitter.com/titelonline

Centro Direzionale PAFALgroupVia Vitantonio Di Cagno, 6 - 70124 Bari

Numero Verde Tel. 848-800.905 Tel. 080-501.00.05

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A volte è meglio seguire un corso di formazione sul come funziona il Web o di Comunicazione che compromettere il proprio futuro professionale e persona-le. Molti infatti scrivono in rete sull’onda del “fai da te”: è facile dicono, ma non è come si crede. Anche scrivere in queste colonne è impegnativo, sotto è infatti riportato un nome e di fianco un volto. Nelle pagine seguenti ci sono anche i nomi e i volti di altri corrispondenti. Tutti ci mettiamo quindi la fac-cia e ci tiriamo su le maniche: ci diamo dentro duro perchè amiamo lavora-re. Sono certo quindi che nessuno di noi scriverebbe anonimamente dei post maleducati, né aprirebbe un blog senza metterci il proprio nome e così via. Eppure esiste la ‘chance’ anonima infatti ed alcuni la praticano a disprezzo del lavoro altrui e dell’altrui reputazione. Francamente, non capisco queste persone: se vogliono difendere un proprio diritto non ci sono forse gli avvoca-ti e la Magistratura? Mi riferisco anche alle recenti aggressioni via web che hanno colpito le maggiori cariche istituzionali del nostro Paese. Mi riferisco al comportamento di alcuni studenti verso i propri professori, alla violazione della privacy che certi docenti subiscono loro malgrado. Insegno e non ho di questi problemi, ma so dell’esistenza di siti, di blog e addirittura di un social network dedicato a questa pratica. Qui ho visto dei videoclip in cui gli studen-ti stando alle spalle dei loro docenti e non visti gesticolavano e si dinenavano o peggio, con la complicità di tutta la classe. Qui ho visto dei video girati nei bagni delle loro scuole con gli studenti come protagonisti in ruoli che poco si addicevano a loro: credo che dovessero dedicarsi invece allo studio e alla cul-tura. Il fenomeno dovrebbe essere arginato e prima ancora compreso. Sarebbe necessario che chi di dovere, ai vari livelli, tirando fuori la testa dalla sabbia, affrontasse il problema dell’educazione dei giovani in modo più strutturato e più attuale, ma se non mediante l’Educazione almeno attraverso il Diritto della Comunicazione. Oggi la tecnologia offre modi davvero immediati per comunicare: uno a uno; uno a molti; da molti a molti. Mi chiedo con quale responsabilità alcuni genitori consegnino ai propri figli, a volte già dai dieci anni di età, smartphone o consentano loro la connessione alla rete senza un briciolo di conoscenza delle problematiche della comunciazione di massa e prima ancora del rispetto del prossimo. Mi fermo qui, ma non avrei finito, ho finito invece lo spazio a disposizione: avrei voluto parlare della tutela del Pa-trimonio che ho visto deturpare in altri videoclip e dei Minori, i quali da questi siti pure apprendono. Se si vogliono proteggere i ragazzi, il loro futuro e quello del Paese, a chi tocca spiegare come funziona il Web? Forse stiamo aspettando che imparino dai propri errori? Forse serve una nuova regolamentazione che inglobi davvero i concetti della Comunicazione e della Tecnologia?

Antonio Conte

Antonio Conte

l’EdiToRiAlE

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Alla Scuola, nell’importante ruolo di promozione so-ciale soprattutto quando collabora in reti sociali del territorio (Enti, associazioni, gruppi organizzati), si chiede di sostenere e di promuovere soggetti collettivi

capaci di azioni cooperative, ma anche la creazione di ambienti di vita in cui sia facilitata la convivenza.Spostando la riflessione secondo cui i legami comunitari non sono una risorsa naturale, ma vanno promossi e conservati, la Scuola ha necessità di pianificare obiettivi di politica sociale formali ed informali al fine di costruire legami comunitari tra gli allievi, tra le famiglie e con tutti i cittadini del territorio in cui è inserita.Essere presenti sul territorio, non in forma esclusivamente di ubi-cazione, ma nel ruolo di protagonista nella tessitura di legami co-

Scuola e territorio, ovvero quando la classe non è in classe

Sonia Mollica*

Nella foto in alto: Sonia Mollica.

La foto centrale ed in

alto nella pagina a fianco sono dell’archivio di

Fotolia, sono immagini esemplificative della vita di

studenti e dello studio.

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munitari e nella promozione del diritto all’apprendimento per tutta la vita, è la formula che dovrebbe ispirare ogni Scuola nella partecipazione alle espe-rienze fortemente culturali pro-poste dal contesto territoriale.Le iniziative, soprattutto se nate dalla collaborazione tra i docenti e gli altri attori sociali, contribuiscono alla formazione del senso di appartenenza di ciascun alunno nella prospet-tiva che ogni persona è legata alle trasformazioni della socie-tà in cui vive e pone la propria opera per migliorarne le condi-zioni.L’intesa educativa tra il setto-re pubblico e quello privato è un’occasione concreta per spe-rimentare la realizzazione del-le responsabilità diffuse per la crescita dei bambini-cittadini: infatti l’offerta territoriale è sempre una risorsa aggiuntiva al normale percorso didattico.Educare ad entrare in sintonia con le persone e con gli ambien-ti, gestire le emozioni, contene-re le ansie e relazionarsi all’Al-tro, sono alcuni degli obiettivi di un tipo di Scuola che sintonizza la pratica scolastica sulla fre-quenza multidirezionale degli

interventi didattici: l’apertura al territorio rappresenta un ausi-lio efficace per la realizzazione multiprospettica del curricolo. Ciò non significa affrontare un argomento da angolature di-verse ma comporta il mettere in gioco difficoltà, discussioni, confronti, capacità emotive e gestionali, senza tralasciare gli standard di qualità richiesti da-gli alunni e dalla società. La scelta dei contenuti e degli obiettivi condivisi dagli attori che co-partecipano alla forma-zione dei bambini, implica la messa a fuoco del percorso di lavoro con il contributo di tutti, ponendo l’attenzione sul pro-cesso di insegnamento-appren-dimento del quale sono parte integrante i molteplici sensi culturali che vanno significati per coglierne i sani valori.I docenti che, con disponibilità professionale, corrono il rischio di sperimentare percorsi for-mativi alternativi, complessi ed innovativi, senza considerare optional ininfluenti le sollecita-zioni provenienti dall’esterno, abbracciano la relazione, l’in-contro e la dialogicità._________________(*) Docente presso Istituto Compren-sivo “Venosa II”

In foto momenti della vista scolastica. Foto di Fotolia per il Canale Microsoft Clipart.

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Quanti sanno cosa dice con la normativa sulla formazione professionale? L’articolo 141 del decreto legislativo 112/98 (non abrogato) ci offre una definizione puntuale (rivista ed aggiornata

rispetto a quanto contenuto nella L. 845/78) di cosa debba intendersi per formazione professionale.

“Per “formazione professionale” si intende il complesso degli interventi volti al primo inserimento, compresa la for-mazione tecnico professionale superiore, al perfezionamen-to, alla riqualificazione e all’orientamento professionali, ossia con una valenza prevalentemente operativa, per qual-siasi attività di lavoro e per qualsiasi finalità, compresa la

Storie e leggende sulla formazione professionale

Paolo Tittozzi

Nella foto in alto: Dott. Paolo Tittozzi, Presidente PAFAL-group, durante la relazione finale del Novembre 2012,

Bari, Hotel Parco dei Principi. XII Convention Nazionale

PAFALgroup.

La foto centrale e quella nella pagina a fianco sono

immagini esemplificative dell’archivio di Fotolia.

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formazione impartita da-gli istituti professionali nel cui ambito non funzionano corsi di studio di durata quinquennale per il con-seguimento del diploma di istruzione secondaria superiore, la formazione continua, permanente e ricorrente e quella conse-guente a riconversione di attività produttive. Detti interventi riguardano tutte le attività formative volte al conseguimento di una qualifica, di un diploma di qualifica superiore o di un credito formativo, anche in situazioni di alternan-za formazione-lavoro. Tali interventi non consentono il conseguimento di un ti-tolo di studio o di diploma di istruzione secondaria superiore, universitaria o post universitaria se non nei casi e con i presupposti previsti dalla legislazione

dello Stato o comunitaria, ma sono comunque certifi-cabili ai fini del consegui-mento di tali titoli”.

La definizione è chiarissima e per molti versi stupisce che ancor oggi ci si interroghi sul ruolo e le peculiarità della formazione professionale. Pertanto, la formazione professionale non è scuola, non è università, non rilascia titoli di studio, ma piuttosto essa è, rispetto alla scuola e all’università, il necessario “complemento” perché ogni percorso di istruzione possa condurre ad una “professionalità”.La formazione professionale ha valenza esplicitamente operativa e deve cominciare a svilupparsi sin dai primi anni delle scuole superiori. Ma si ferma qui l’apporto della formazione professionale? Certamente no, la formazione professionale dopo il “bien-

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nio” può e deve rappresentare, per coloro che manifestano la volontà, la prosecuzione di un percorso maggiormente pro-fessionalizzante in parallelo a quella che in gergo viene chiamata l’“area di indirizzo”, per svilupparsi ancora, fuori della scuola, con l’aggiorna-mento professionale per arri-vare sino alla formazione con-tinua e permanente. Dunque la formazione pro-fessionale riguarda per intero tutte le possibili sfaccettature della “professionalità”, muo-vendosi nella prospettiva di una “formazione che ci segue per lungo tutto l’arco della vita”. Dobbiamo quindi valorizzare la formazione professionale puntando in alto.La norma legislativa ci dimo-stra che la formazione pro-fessionale è assolutamente preziosa e strategica; questa è più ampia di quella relativa all’istruzione ed è anche po-tenzialmente più “moderna”,

quindi dovrebbe costituire la base per un concreto rinnova-mento della “cultura” e della “pratica” formativa, ancor più se pensiamo che oggi la pro-fessione è un mix tra “sapere” e “saper fare”. Pertanto ci sono tre ordini di problemi da mettere a fuoco: La formazione professiona-le non è la “croce rossa” del-la scuola. Abbiamo visto che il suo apporto è strategico ed è molto di più di un “valore aggiunto”, rappresenta una “cultura formativa” diversa da quella scolastica e quindi la sua integrazione è certamente un mezzo importante per dar vita ad un rinnovamento della cultura e delle pratiche forma-tive. La formazione professionale è fortemente connessa con il tema della “cultura tecnico-tecnologica-professionale” per cui lo scarso utilizzo del-la stessa contribuisce anche al modesto sviluppo della ricerca che, per molti versi, è uno dei

Immagini esemplificative dell’Archivio di Folia pubblia-

te sul sito Microsoft Clipart.

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nodi cruciali del nostro Paese, dal momento che essa rappre-senta un nostro vero e pesante deficit da cui deriva la perdi-ta di competitività e la dipen-denza da innovazioni altrui. E’ scorretto attribuire tutti i mali della ricerca alla mancanza di formazione professionale; però è certamente vero che un maggiore contributo di questa potrebbe costituire un apporto non marginale. L’offerta “autonoma” del-la formazione professionale, ovvero il potenziamento di quell’offerta necessaria per-ché ogni percorso di istruzio-ne conduca concretamente ad una “professione” . Dunque in tutta l’area del post diploma e del post laurea oggi la forma-zione professionale è davvero mancante o comunque mode-sta, eppure rappresenta per lo studente l’ultima opportuni-tà per entrare correttamente nel campo delle professioni e queste opportunità rischiano di mancare sempre più per la scarsa visione d’insieme dello studente stesso, per cui va fat-to ogni sforzo per sviluppare nello stesso il concetto dell’of-ferta privata di formazione professionale. Abbiamo cercato di capire la norma, di mettere in fila le “potenzialità” della formazio-ne professionale e abbiamo visto che questa ha, potenzial-

mente, un ampio respiro sia per lo sviluppo della profes-sionalità presenti e future e sia per il loro mantenimento, ab-biamo visto infine che sarebbe davvero difficile immaginare delle alternative che possano essere più esaustive di quelle attualmente offerte dalla for-mazione professionale. Però le domande fondamenta-li sono due: esiste veramente questa ampia visione del pro-blema da parte dell’opinione pubblica? Quando arriveremo a uno sviluppo più organico della materia? Personalmente penso che i giovani, ma soprattutto i meno giovani siano molto confusi e credo anche che ci sia biso-gno di una “regia” di prim’or-dine per sviluppare questo complesso progetto di ricerca dentro e fuori la scuola con la partecipazione di numerosi apporti con il coinvolgimento di più soggetti comprimari sia nel pubblico che nel privato. _________________ (*) Presidente di PAFALgroup

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Lo scorso 22 Aprile si è celebrata la giornata della Terra. L’idea di una giornata della Terra nasce in America il 22 Aprile 1970 prendendo corpo in una grande manifestazione a favore dell’ambiente, a cui parteciparono oltre 20 milioni di cittadini americani.La ricorrenza ha visto poi crescere la partecipazione e l’in-teresse in tutto il mondo, a dimostrazione del fatto che la difesa dell’ambiente è un tema talmente importante da unire i popoli, superando i confini politici ed ideologici. Da mo-vimento universitario, nel tempo, la giornata della terra è divenuto un avvenimento educativo ed informativo: la Earth Day”.I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare

La Giornata della terra “Earth Day 2013”Clementina Galiano*

Nella foto in alto: Clementina Galiano.

La foto centrale è di archivio di Fotolia offerta

da Microsoft Clipart.

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le problematiche del pianeta: l’inquinamento dell’acqua, aria e suolo. La distruzione degli ecosistemi, senza con-tare poi le migliaia di piante e specie animali che si estin-guono, impoverendo la terra dal suo patrimonio.Nella Earth day 2013, ribat-tezzata come “il volto del cambiamento climatico”, è stato mostrato un display interattivo digitale di tutte le immagini in migliaia di eventi in tutto il mondo, tra cui negli edifici del governo federale, in quei paesi dove si produce più inquinamento che anidride carbonica. Sono state evidenziate le possibili soluzioni, sperando in questa maniera di ispirare i leader mondiali ad agire, raddop-piando gli sforzi nella lotta contro il cambiamento clima-tico. Si è insistito da parte di grup-pi ecologisti in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo, queste soluzio-ni includono: il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, di scarica-re materiali di risulta nelle falde acquifere e impedire la distruzione di habitat fonda-mentali come i boschi umidi

e incrementare la protezione di specie animali e vegetali minacciate.Il cambiamento per molti, può apparire remoto, un pro-blema vago e complesso lon-tano dal nostro tempo. Que-sto, invece, ha effetti reali sulle persone, sugli animali e sulle risorse naturali da cui tutti dipendiamo.Lasciati senza controllo, questi effetti, divamperanno come un incendio, fortuna-tamente molte persone fanno la loro parte per risolvere il problema ad esempio: perso-ne comuni che si impegnano a vivere in modo sostenibile, ingegneri che progettano tec-nologie pulite, attivisti che organizzano continue cam-pagne di sensibilizzazione e imprenditori che vedono op-portunità nel creare la nuova economia verde.Sperando che, anche questa 43° edizione, organizzata in ben 192 paesi con eventi, manifestazioni e concerti, contribuisca a coinvolgere sempre più governi, leader politici e comuni abitanti al fine di proteggere il nostro pianeta dai problemi che lo minacciano quotidianamen-te.___________(*) Responsabile Relazioni Esterne Fondazione Sviluppo Europa

Le Nazioni Unite e l’Earth Day

Il 26 Febbraio 1971, il segretario generale

delle Nazioni Unite, U Thant, firmò il proclama

che ufficializzava la partecipazione delle

Nazioni Unite alla celebrazione annuale

dell’Earth Day nell’equinozio di marzo,

stabilendo il 21 marzo come data ufficiale

dell’evento internazionale - successivamente sostituita con la data del 22 aprile.

Le Nazioni Unite hanno ricoperto in questi anni un

ruolo di grande importanza per la creazione e lo

sviluppo dell’Earth Day nel mondo, supportando

numerose iniziative in campo globale, e

continuando ogni anno a celebrare l’Earth Day

suonando la campana della pace nel quartier generale

dell’ONU a New York nel giorno dell’equinozio

d’inverno.L’importanza dell’evento

e della partecipazione a questa giornata da

parte delle Nazioni Unite venne testimoniata dallo stesso U thant nella sua

dichiarazione del 21 Marzo 1971, in occasione dell’Earth Day: “Possano

arrivare giorni pacifici e gioiosi, per la nostra bella

navicella spaziale Terra, che continua a correre

e a girare per lo spazio freddo col suo caloroso e

fragile carico di vita” con l’intenzione di ricordare a

tutti l’importanza di non danneggiare e lasciare

intatto il nostro Pianeta.Fonte: Wikipedia

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Nel mercato complesso di oggi, la possibilità di dimostrare la proprie capacità in maniera inequivocabile si rivela un’arma preziosa e, sempre più spesso, irrinunciabile. Le certificazioni Autodesk non solo rappresentano un indispensabile strumento per documentare le proprie competenze, ma possono accelerare la crescita professionale, incrementare la produttività personale e garantire maggiore credibilità sia al soggetto certificato che al suo datore di lavoro. Quando diventi professionista, lo diventa anche il tuo dato-re di lavoroQualificandoti come professionista della progettazione, le cer-tificazioni Autodesk non solo garantiscono la tua preparazio-ne, ma permettono anche a soggetti terzi di beneficiare del tuo

Autodesk e l’importanza della certificazioneMichele Santorsola

Nella foto in alto: Michele Santorsola,

Chief Learning Manager di PAFALgroup.

Al centro un certificato di Autodeskv

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percorso formativo. Per un datore di lavoro, infatti, la tua certificazione rappresenta un rafforzamento della propria competitività sul Mercato e la garanzia di ottenere il massi-mo dai propri investimenti nel settore delle risorse umane.Dimostra di valereIn qualità di certificato Auto-desk, è importante che tu sia in grado di dimostrare i risul-tati ottenuti. Per questo motivo Autodesk rilascia un certificato elettronico che può essere stam-pato, incorniciato o allegato. In aggiunta, ti invia il logo della Certificazione da riportare sul biglietto da visita, sulla carta intestata e nel curriculum vi-tae. Infine, Autodesk inserirà il tuo profilo nell’elenco ufficiale e pubblico della propria banca dati, mettendolo a disposizione delle aziende e dei professioni-sti di tutto il mondo.I principali vantaggi delle Certificazioni AutodeskOttenimento di credenziali riconosciute nell’ambito del proprio livello di competenze.

Uso del logo Autodesk Cer-tified. Accesso al certificato Autodesk. Inserimento nel da-tabase dei professionisti Auto-desk certificatiPer ottenere la certificazioneScegli il tipo di certificazione più adatta alle tue esigenze. All’interno del sito Autodesk (http://www.autodesk.it), sele-ziona il programma di certifi-cazione di tuo interesse. Even-tualmente, scarica la guida agli esami completa.Valuta la tua preparazione. Contatta un centro di certifica-zione Autodesk per misurare il tuo livello di conoscenze, per individuare le aree di studio e per selezionare gli argomenti da approfondire. Segui un corso di formazione ed esercitati. Segui un corso presso un ATC o, se te la sen-ti, acquista un manuale di pre-parazione. Non dimenticare di fare pratica utilizzando il sof-tware che hai scelto di studia-re: le ore che dedichi all’appli-cativo saranno di importanza fondamentale.

Nella foto in alto: dall’Archi-vio Autodesk, alunni durante una lezione.

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Sostieni l’esame. Acquista il tuo esame presso un centro di certificazione Autodesk e con-corda la data della sessione. Cosa devono sapere i datori di lavoroChe tu sia un imprenditore, un ingegnere civile o un architet-to, la certificazione Autodesk rappresenta un valore aggiunto per la tua attività. Perché, in un mercato attuale estremamente affollato e complesso come quello attuale, le aziende han-no bisogno di personale certi-ficato che non solo le aiuti a realizzare i propri progetti ma che, auspicabilmente, riesca a migliorare la loro competiti-vità, produttività e credibilità (che passa anche attraverso la qualità dei propri dipendenti).FAQ AutodeskChe cos’è il Programma di Certificazione Autodesk?Il programma di certificazione Autodesk consente agli utenti esperti di ricevere un ricono-scimento di piena conoscenza riguardo a una specifica ap-plicazione software. Autodesk fornisce una soluzione com-pleta di certificazione, com-prensiva di test di valutazione ed esami di certificazione.Chi dovrebbe certificarsi?Gli attestati di certificazione sono rivolti a coloro che desi-derano un riconoscimento uffi-ciale delle proprie conoscenze

nell’ambito di specifici sof-tware Autodesk. Gli studi di design e le aziende di proget-tazione CAD sono infatti am-bienti competitivi, dove solo i migliori riescono ad emergere. Chiunque utilizzi i Software Autodesk per scopi professio-nali può quindi documentare le proprie competenze e cono-scenze attraverso una certifica-zione ufficiale. La certificazione, dura per sempre?La Certificazione valida le co-noscenze e le competenze su una specifica versione di un’ap-plicazione Autodesk. Sebbene la certificazione per una par-ticolare versione di un’appli-cazione non preveda alcuna scadenza, in taluni contesti può non essere considerata suffi-cientemente attuale: in questo caso è possibile sostenere un esame di ricertificazione.Cosa ricevo quando mi certi-fico?Quando si ottiene la certifica-zione Autodesk, si ha il diritto ad utilizzare il logo ufficiale Autodesk Certified per pubbli-cizzare le proprie competenze. È inoltre possibile accedere al proprio certificato elettronico e al profilo all’interno della ban-ca dati Autodesk che compren-de tutti gli utenti certificati.________(*) Chief eLearning Manager

Logo per Certificati Autodesk

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Le caratteristiche del corso Il Corso in Sicurezza Informatica Security Ma-nager ti renderà competente e qualificato nella sicurezza informatica attraverso uno studio teorico e pratico di problematiche e soluzioni che riguar-dano il settore ‘IT.Saprai individuare e contrastare minacce infor-matiche e proteggere il tuo sistema. Utilizzerai programmi sofisticati e all’avanguardia utili al rilevamento e diagnosi di minacce informatiche e attività di hacking.La Titel è un Centro Autorizzato di formazione CompTIA. La certificazione CompTIA Security+ è attestato importante riconosciuto come altamente qualificante dalle aziende ed enti di tutto il mondo..L’E-learning ti permetterà di seguire le lezioni del Corso in Sicurezza Informatica comodamente da casa tua o da dovunque tu voglia.

Con il corso ti verranno consegnati:• Programma didattico• Cuffie con microfono• Webcam Alta Definizione• Manuali Didattici

Lo stage di 500 ore in azienda è la tua occasione per dimostrare sul campo le competenze che hai acquisito durante il Corso in Sicurezza Informa-tica.Giocati bene questa opportunità e apri le porte della tua carriera futura nell’azienda in cui hai svolto lo stage.

I Commenti di chi ha già seguito il corso• “Le lezioni sono veramente interessanti anche

per me che conoscevo gran parte degli argomen-ti, ho sempre implementato le mie conoscenze. Reputo inoltre, il prof De Stefano, competente e molto disponibile. Lo consiglio a tutti”. Claudio Berardi

• “Buongiorno! Sto seguendo il corso con Il Prof. Tommaso Aldo Gangai. Sono molto soddisfatta di come sta procedendo il corso (ormai quasi finito). Il Prof è molto prepa-rato e sempre disponibile a chiarire ogni dubbio. Anche i ragazzi del mio gruppo sono simpaticissimi. Si è venuta a creare una bella sinergia! Complimenti per l’organizzazione e la serietà! Grazie”. Enza Buonoha

Corso per la sicurezza informatica e indagini forensicon certificazione CompTIA – Security+ + 500 ore di stage in azienda

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È la legge della successione dinastica: il sovrano muo-re e gli succede il primogenito. E i “post-Pc device” profetizzati dal Steve Jobs? Beh, tablet e smartphone non erediteranno “il regno”, perché solo un vago le-

game di sangue li lega ai signori dell’informatica…

Il mercato informatico, percentuali e dati numerici.I dati sono inequivocabili: le vendite di PC hanno subito un calo del 14% nel primo trimestre del 2013 (rispetto allo stesso pe-riodo dell’anno precedente). Situazione allarmante? Mica tan-to, considerando i 76 milioni di computer venduti da gennaio a oggi. Semmai, il dato più interessante riguarda le stime di ven-dita dei “post-Pc device” di Jobs, un’ennesima volta in crescita: quest’anno verranno acquistati più o meno 200 milioni di tablet

Il PC è morto, lunga vita al PC!Giuliano Mannini*

Nella foto in alto: Giuliano Mannini, Project Manager

PAFAL Group.

La foto centrale è di archivio di Fotolia,

è un‘immagine esemplificativa di studenti

in un momento di attesa delle lezioni. Archivio

Fotolia su Microsoft Clipart Online.

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e un miliardo di smartphone. Cifre da far girare la testa.

PC vs device.Ragionando un po’, appare evidente che i device crescono e, apparentemente come con-seguenza, i PC cedono quote di mercato. Non si spiega però, analizzando la questione con occhio miope, come mai un dispositivo possa rimpiazzarne un altro e non semplicemente affiancarsi ad esso. Per vederci un po’ più chiaro, partiamo da un elemento ovvio: se la que-stione riguardasse TV e lava-trici, non saremmo qui a scer-vellarci.

Il punto di contatto.Il punto è che i dispositivi mobili riescono a “fare cose” che erano prima appannaggio esclusivo dei computer. Tra-dotto, potremmo dire che chi semplicemente naviga, utilizza la posta elettronica e socializza in Rete, può continuare a farlo anche con uno smartphone o un tablet. Possiamo anche ag-giungere che, per questi utenti, forse il PC era persino “trop-po” rispetto alle esigenze reali.

Divergenze. D’altra parte, chi fa grafica, progettazione o programma-zione (e chi più ne ha, più ne metta) non trova alcuna rispo-sta nei piccoli schermi touch e nella scarsa potenza di calcolo

propria dei device. Banale? Eppure questa semplice consi-derazione pesa come una sen-tenza inappellabile: nulla potrà mai sostituire il computer nella produzione di contenuti com-plessi. Proprio nulla.

A ciascuno il suoNon resta che tirare le somme. Se assegniamo idealmente i dispositivi portatili al fruito-re generico e i computer ai professionisti, ecco che tut-to torna: i primi sono tanti e superficialmente preparati, i secondi pochi e professional-mente specializzati. L’equili-brio? Quando ogni utente avrà compreso le proprie esigenze e avrà scelto lo strumento più consono. Quel giorno il merca-to informatico troverà la pace perduta e le statistiche offriran-no un quadro finalmente rela-tivamente stabile e attendibile.

Lunga vita al re!Ci accorgeremo, allora, che il re-PC sarà sempre saldamen-te al suo posto e che i device, come nobili vassalli, avranno avviato una propria, parallela linea di successione dinasti-ca, ma all’interno di un rigido ordine gerarchico. Perché, si sa, di blasonati il regno è pie-no, ma di monarca ce né uno solo…___________(*) Project Manager PAFALgroup

1936Alcune delle maggiori

innovazioni tecnologiche del XX secolo sono nate

per scopi militari, con enormi sforzi economici.

Poi sono diventate di dominio pubblico quando

il loro scopo iniziale è cessato. Così è stato per

Arpanet, così fu per il primo Calcolatore. Dopo

la prima macchina di Konrad Zuse, lo Z1, che

serviva per elaborare dati numerici su nastro perforato, il primo vero investimento destinato alla costruzione di un

Calcolatore fu voluto nel 1936 da Churchill, in

Inghilterra: egli voleva che fossero decifrati in tempi

brevissimi i messaggi criptati dell’esercito

tedesco. Ordinò quindi la costruzione

di un calcolatore elettromeccanico, il

Colossus. I primi messaggi che riuscirono a decifrare

furono quelli della Marina Italiana. A causa del

primo vero Calcolatore della storia, la marina

inglese affondò tre nostri incrociatori pesanti e due cacciatorpediniere. Era il

28 marzo 1941.

da: www.computermuseum.it

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Non gioco a scacchi molto bene. Talora, però, per una ventina di mosse qualche scacchista bravo conside-ra il mio livello nettamente superiore a quello effet-tivo. Ho studiato un paio di aperture poco usate. Poi

seguo una regola sempliciotta, ma efficace: scelgo mosse che aumentino la mobilità dei pezzi miei e limitino quella dei pezzi dell’avversario. Così, andando avanti, ho più scelte. Se riesco a preferire le migliori, raggiungo posizioni vantaggiose.“Mira ad avere più scelte.” - è un principio che conviene met-tere in pratica in ogni campo. Lo suggerisco ai giovani che non abbiano ancora deciso che strada prendere, che studi fare, che la-voro vogliono provare a fare in prima istanza. Attenti! Quest’ul-tima decisione è meno grave e definitiva di quanto immagini

Avere più scelteRoberto Vacca

Foto piccola in alto il Futuro-logo, Ing. Roberto Vacca

La foto centrale e della pagina a fianco sono fornite dall’Ar-

chivio di Fotolia

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chi non abbia molta esperienza di vita. Quando andiamo avan-ti, cambiamo idee e mestieri seguendo le nostre mutevoli inclinazioni e, soprattutto, le occasioni che si presenteranno. Attualmente se ne presentano poche, dato che continua la cri-si economica: è ben per questo che è bene massimizzare il ven-taglio delle scelte proponibili.Non possiamo certo sceglie-re vie e professioni delle qua-li ignoriamo l’esistenza. Per prima cosa, dunque, guardati intorno. Leggi descrizioni an-che generiche e superficiali di attività lavorative. Ascolta pro-fessionisti e lavoratori che sap-piano parlare in modo chiaro e sensato. Non ce ne sono moltis-simi. Devi cercarli e quando ne incontri uno, fagli domande e prendi nota. Leggi interviste e report su quotidiani e riviste anche specializzate. Anche se non sono scritte molto bene, servono a identificare argo-menti di cui non avevi nessuna idea – ti potrai accorgere che non conoscevi nemmeno le pa-role cin cui vengono descritti. Una volta capito quale sia il settore o l’attività più interes-sante (o meno sgradevole) ap-profondisci e ti accorgerai che le scelte, di nuovo, possono essere tante. Non sempre c’è bisogno di seguire corsi for-mali di orientamento verso il commercio, l’economia, la tec-

nologia, le lingue, la comunica-zione, l’informatica.L’importante è avere gli occhi aperti e succhiare informazioni come una spugna. Non è ne-cessario leggere riviste o libri interi dalla prima all’ultima pa-gina. Salta da una pagina all’al-tra e soffermati sulle frasi che ti sembrano più comprensibili e informative.Fatti sotto! Se non impari a prendere da solo le decisioni migliori, potrà accadere che ti vengano imposte dagli altri o dalle situazioni in cui ti trove-rai.

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PROGETTO PEKITIl grande vantaggio del percorso PEKIT, è l’aggettivo permanente. La formazione PE-KIT è permanente, perchè venendo incontro alle esigenze di educazione continua, bisogno prioritario di tutte le società evolute, si im-pegna a colmare l’altra grande lacuna delle vecchie certificazioni: la rapida obsolescenza delle competenze acquisite e la conseguente necessità dello utente di provvedere autono-mamente, nei casi più fortunati, ad una pro-cedura di auto–aggiornamento delle proprie conoscenze informatiche. Operazione com-plessa, rischiosa, spesso costosa in termi-ni sia di tempo che di denaro. Molto spesso questi utenti, già formati dal punto di vista informatico, si lasciano cadere in un quasi inevitabile analfabetismo di ritorno.

1 cominciare le operazioni.

Un nuovo percorso chiaro e gradua-le rivolto ad utenti principianti che hanno un computer ma non sanno

bene da dove cominciare. Trasforma gli strumenti informatici in alleati per il lavoro di tutti i giorni. Chiunque sarà in grado di usare con dimestichezza Microsoft Office System 2003 in poche ore.

2vivere in connessione

Il modo più rapido ed economico per scoprire le astuzie, i trucchi e le

scorciatoie per utilizzare Internet al me-glio. Denso di informazioni, istruzioni det-tagliate, suggerimenti e con un approccio visivo, questo percorso facilita l’immediata comprensione degli argomenti e la veloce risoluzione dei problemi. Una fase facile, immediata e ricca di consigli pratici che permetterà di sfruttare al massimo il tempo passato sul Web!

3 esperienza multimediale

Si esplora il mondo dell’informatica nel contesto più ampio della comuni-

cazione multimediale. L’obiettivo è lo studio degli elementi tecnici di base per il tratta-mento digitale dell’audio del video e delle immagini, in funzione del loro inserimento in un’opera multimediale, come un Cd-Rom, un sito Web, un filmato. Si imparerà a ma-sterizzare Cd e DVD, a gestire la produzione di complesse applicazioni multimediali per il fotoritocco, la manipolazione dei brani audio e la gestione dei filmati video.

4 diventare esperti

Questo fase insegna un passo alla volta come utilizzare le potenti caratteristi-

che di Microsoft Office 2003! Un sola fase per imparare le tecniche essenziali per lavo-rare con Microsoft Access, Excel, Outlook, PowerPoint. Facili lezioni ed efficaci eserci-zi pratici per apprendere le nuove caratteri-stiche di collaborazione di Office.

5 creare il web

Una guida sintetica per imparare a creare siti Internet. Il corso tratta gli

aspetti principali che sono alla base del web editing, senza trascurare alcune nozioni di progettazione e analisi. Le prime lezioni sono dedicate alla programmazione, dalla progettazione ai criteri di formattazione del testo, dall’inserimento delle immagini all’u-so dell’ipertesto. Il corso illustra le tecniche per la costruzione di layout grafici tramite le classiche tabelle e attraverso il ricorso ai fogli stile e al box model.

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Adobe, con un provvedimento non del tutto inatteso, ha de-ciso di abbandonare le tradizionali politiche di licensing e distribuire il proprio software solo in abbonamento. Ricor-diamo, per i pochissimi che non lo sapessero, che Adobe è leader nel segmento software dedicato alla grafica com-puterizzata con vere “corazzate” software quali Photoshop, Flash, Illustrator, Premiere e “many more”. Microsoft è sulla stessa lughezza d’onda come dimostrano le recenti e vantag-giose politiche di prezzo per le versioni cloud di Microsoft Office 2010, ma crede che sia meglio muoversi con più cau-tela ed in maniera progressiva.Photoshop solo in abbonamento per Microsoft è esageratoAdobe invece ha deciso di passare definitivamente al cloud, e così la Creative Suite (CS) diventa Creative Cloud. Le ap-

La nuova Adobe Creative Suite/In cloud il crepuscolo della pirateria informatica è già oggi

Pasquale Sorrentino

In foto: Pasquale Sor-rentino Chief Manager

PAFALgroup.

Al centro una immagine dell’archivio di Adobe

per il lancio della nuova piattaforma

Adobe Creative Cloud

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plicazioni incluse si potranno usare solo in abbonamento, e sparisce la classica licenza end-user. Una svolta che per Microsoft anticipa troppo i tempi.“Crediamo che il SaS (sof-tware as a service) sia il fu-turo” scrive Clint Patterson di Microsoft, ma anche “che ci vorrà del tempo”. Almeno dieci anni, ma forse meno: “il cambiamento è più rapido di quanto pensassimo, e Adobe sta dando una valida spinta”, continua infatti Patterson.I vantaggi sono evidenti per il cliente ma soprattutto il produttore: applicazioni sempre aggiornate, salvatag-gio e backup online, accesso da dispositivi multipli ed al-tro ancora. E la impagabile sicurezza, per le compagnie software, che ogni utente connesso sia un cliente pa-gante: in altre parole, si sbat-te la porta in faccia alla pi-rateria.A meno che non si vogliano gestire server pirata di au-tenticazione online, peraltro facilmente identificabili ed abbattibili.Per Adobe indubbiamente il software illegale è un proble-ma più rilevante che per Mi-crosoft, senz’altro quest’ul-tima ha mezzi migliori per affrontare il problema, o pro-babilmente ammortizza me-

glio le perdite. In ogni caso Adobe taglia la classica te-sta al toro, ma non per que-sto fa un torto ai propri clienti almeno a quelli paganti che avranno in definitiva un bello sconto.La nuova proposta è infat-ti piuttosto vantaggiosa per i professionisti. Il pacchet-to più caro costa 50 euro al mese, mentre per la singola applicazione ne basteranno 20, e non mancano sconti speciali. Un investimento del tutto accettabile per chi con questi software ci lavora.Per gli studenti di scuole su-periori o universitari gli ab-bonamenti saranno ancora più vantaggiosi aggirandosi intorno ai venti euro mese per i pacchetti completi.Per il fotografo, per chi fa impaginazione e altri, la ri-chiesta di Adobe sembra del tutto ragionevole. Po-trebbe restarci male l’amato-re, che magari si diletta con la CS nel tempo libero senza guadagnarci: molti di questi sono stati dei pirati, ma per il futuro dovranno cambiare at-teggiamento, o usare prodotti di altri marchi._______(*) Chief Manager PAFALgroup

Famiglia di prodotti Adobe Digital

Publishing Suite

Cos’è Digital Publishing Suite?

Adobe® Digital Pu-blishing Suite è una soluzione completa

per singoli designer, editori di contenuti

multimediali tradizio-nali, agenzie pubbli-

citarie e aziende di qualsiasi dimensione

che desiderano cre-are, distribuire, far

fruttare e ottimizzare contenuti e pubblica-zioni coinvolgenti per

dispositivi tablet.

Vai al sito Adobe

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È semplice riscontrare quanto nell’utilizzo corrente il termine computer faccia implicitamente riferimen-to al sistema Windows. Le motivazioni sono tante e spesso legate alla capillare diffusione che negli ulti-

mi trenta anni ha visto affermare il PC nei più disparati ambiti, dall’uso domestico a quello professionale. È dunque evidente quanto Windows sia un sistema operativo valido, maturo e arte-fice di una serie di vantaggi, primo fra tutti quello importantissi-mo di aver determinato lo sviluppo di quella enorme quantità di programmi che nel corso di oltre tre decenni sono stati svilup-pati per questa piattaforma, e che talvolta sono diventati punto di riferimento (basti pensare semplicemente alla suite Office di Microsoft). Ovviamente Windows, come del resto qualsiasi

Parallels Desktop/Windows o Mac? E perchè non entrambi?

Roberto Duma

In foto: Roberto Duma.

Al centro un iMac equipaggiato con un

sistema operativo Microsoft Windows

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sistema operativo, non è certo indenne da malfunzionamenti, bugs e problemi di varia na-tura, molti dei quali parados-salmente appaiono addirittura normali ai tanti utenti che nel tempo hanno imparato a con-viverci.

Cosa dire di Mac? In Pafal News di febbraio ab-biamo abbondantemente de-scritto Mountain Lion, l’ultima versione del sistema operativo di casa Apple, mettendone in luce le caratteristiche princi-pali ed i punti di forza. Tut-tavia una vecchia regola dice che nessun software, e quindi nessun sistema operativo, sia totalmente indenne da difetti e soprattutto nessun sistema può essere considerato in assoluto migliore di qualsiasi altro. Le ragioni possono essere tante e

diverse, dalle abitudini d’uso alla disponibilità di particolari soluzioni software che volta per volta inducono, o addirittu-ra obbligano, l’utente finale a preferire un sistema a qualun-que altro. A questo punto, se fosse necessario fare una scelta di fondo, quale dei due sistemi privilegiare?

Windows o Mac? Il quesito, com’è facile intuire, non è di semplice risoluzione. E allora val la pena domandarsi se vi sia un modo, un artificio, un espediente semplice che ci consenta di condividere in un unico dispositivo entrambi i si-stemi operativi, dandoci quindi la possibilità di scegliere volta per volta a quale dei due affi-darci. La risposta fortunatamente esi-ste ed è legata al concetto di

In foto: un Mac Book Pro su cui sono contemporaneamente

virtualizzati sei diversi sistemi operativi

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virtualizzazione. In sostanza, virtualizzare un sistema ope-rativo significa semplicemente far funzionare un nuovo siste-ma, o anche più di uno, all’in-terno di quello che usiamo abi-tualmente ogni giorno (ad es. ospitare Windows all’interno di MAC). Il sistema virtualizzato sarà semplicemente eseguito in una finestra (esattamente come se si trattasse di un qualsiasi programma) all’interno della quale permetterà però a sua volta di eseguire programmi, compiere le normali operazio-ni di gestione file e qualsiasi altra azione, esattamente come se il sistema virtualizzato fos-se il vero sistema operativo del computer in uso.

Che vantaggi offre la virtua-lizzazione?Il sistema operativo virtuale tanto per cominciare è mi-ninvasivo e si può facilmente sostituire o eliminare comple-tamente attraverso una banale operazione di cancellazione, semplificando di fatto quella procedura, spesso delicata e senza dubbio onerosa in termi-ni di tempo, rappresentata dalla reinstallazione ex novo del si-stema stesso e di tutti program-mi normalmente utilizzati. Inoltre, con un sistema operati-vo virtuale si possono ad esem-pio provare nuovi programmi (anche quelli che sospettiamo possano essere instabili, ina-datti o addirittura potenzial-

In foto in basso: La scrivania di un Mac Os

X Snow Leopard in cui è visibile la virtualizzazio-ne di un Mac Os X Lion

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mente infetti da virus) senza che il nostro sistema operativo sia realmente coinvolto. Op-

pure ancora è possibile testare sistemi operativi diversi, (Win-dows nelle sue tante versioni, Linux, Mac OSX, ecc.) allo scopo di valutarne peculiarità e pregi di ciascuno. In conclusione, per consentire tutto ciò sono stati sviluppati nel tempo degli appositi pro-grammi, detti appunto softwa-re di virtualizzazione, il più rappresentativo dei quali in ambiente MAC prende il nome di Parallels Desktop. Nella se-conda parte di questo articolo ne conosceremo da vicino le caratteristiche e valuteremo le sue peculiarità. Appuntamento quindi al prossimo numero di Pafal news._______(*) Chief Project Manager PAFAL Group

In foto a sinistra. Una rappresentazione del Concetto di virtualiz-

zazione.

In foto in basso: il siste-ma Microsoft Windows XP virtualizzato su un

sistema Mac

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Una giornata impegnativa della vita aziendale. Nel ciclo di lavoro di PAFAL Group ci sono infatti dei momenti significativi, delle tappe che segnano il cambiamento con l’innovazione dei processi e con le nuovo propo-

ste formative. Non fa eccezione l’evento del 20 Aprile scorso che propone nuove politiche commerciali per nuovi modi di operare sul territorio, ne è un esempio il progetto “PAFAL incontra la Scuola” e le sue relazioni avviate con numerosi plessi scolastici statali per i seminari orientativi dedicati agli studenti o l’avvio della formazione per la lingua inglese con Regent School. Altro aspetto del XIV Convegno Commerciale riguarda le conferme nelle tradizionali attività e che di fatto rappresentano il regolare flusso delle procedure in atto ormai da venti anni: quest’anno è il ventennale

Antonio Conte

In foto in alto Antonio Conte, e al centro il Dott. Paolo Tittozzi,

Presidente PAFAL Group

Settore Commerciale PAFALgroupBari/ 2013. XIV Convegno di Primavera

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dell’avvio delle attività formative del gruppo PAFAL. Probabile-mente alcune innovazioni presen-tate riguarderanno le carriere dei consulenti didattici che dovranno in qualche modo cambiare, anzi moltiplicarsi. Ovvero alle tradi-zionali linee di lavoro infatti se ne affiancheranno di nuove con l’intento di recuperare il rapporto con il territorio, come tra l’altro già accadeva a cavallo dell’anno duemila.L’aumento del costo del carburan-te, dei costi di gestione delle auto, degli alloggi fuori sede e delle lunghe tratte tra i punti di consu-lenza successivi, anche di svariati chilometri, impone dei cambia-menti nella erogazione dei servizi già nelle sue fasi iniziali. Emerge anche la necessità di ragionare sull’ampliamento dell’offerta for-mativa o sull’estensione o meno del territorio di azione.Insomma il Convegno stigma il momento del-

le riflessioni sui cambiamenti. Alla stregua di ogni azienda italiana si devono affrontare serenamente problematiche interne o esterne, l’impatto dei nuovi media e sue conseguenze, il problema della globalizzazione o addirittura della delocalizzazione, ma almeno per quest’ultimo non è il nostro caso.Essere presenti è dunque impor-tante, costituisce una tappa annua-le di un rito utile a misurare l’an-zianità di servizio e la maggiore professionalità raggiunta. E’ stato osservato che una certa abitudine al cambiamento è fondamentale.Un piccolo gruppo nell’attesa della partenza in aereo, ha potuto conoscere il borgo antico di Gio-vinazzo scoprendo così anche le realtà sociali, storiche e culturali pugliesi. Nelle pagine seguenti potrete osservare delle foto dell’e-vento che quest’anno, dall’ottavo piano, ha beneficiato di un panora-ma mozzafiato.

In foto un momento storico dopo la gior-nata di lavoro del XIV Convegno Nazionale dedicato al settore Commerciale, Bari, 20 Aprile 2013.

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PAFALgroup è una realtà articolata e composita di varie competenze e sinergie che determinano nuove competenze nella progettazione e erogazione di Formazione altamente specializzata. Abbiamo conversato a lungo con la Dott.ssa

Gloria Pannacci, che è un Tutor Qualificato e Accreditato di Arco For-mazione con sede in Perugia. Gloria Pannacci ha già firmato molti arti-coli per PAFALnews e ora vorremmo conoscerla meglio. Ecco alcune sue risposte alle nostre domande.

Cosa chiede il mercato alla formazione?Più chance per i lavoratori qualificati. Lo dicono le proiezioni occu-pazionali per lo sviluppo della formazione professionale. Secondo le ricerche, nei prossimi anni il mercato italiano ed europeo necessiterà sempre più di personale specializzato e qualificato. La Formazione si

Perugia/ ArcoFormazione e i nuovi percorsi formativiIntervista alla Dott.ssa Gloria Pannacci

Antonio Conte

In foto Antonio Conte,

redattore di PAFALnews

Nella foto centrale una bellissima immagine

della città di Perugia, di Massimo Ravelli

pubblicata su Flickr

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In foto in alto: Dott.ssa Gloria Pannacci, Tutor Accreditato di

Arco Formazione, presso sede Perugina

@arcoformazione

Uno splendido scorcio della Perugia antica. Foto di pierrem pub-

blicata su Flikr

sta muovendo in un contesto di sviluppo economico in difficoltà che vede allo stesso tempo una forte richiesta delle aziende di personale qualificato da inserire nel proprio organico per miglio-rare le prestazioni. Le realtà Ita-liana è oggi alla ricerca di figure lavorative che siano sempre più specializzate nei settori di inseri-mento, e che possano quindi ap-portare grande sviluppo e progres-so all’azienda che deve rilanciarsi e crescere nel mercato oggi molto competitivo.

Quali sono i vostri obiettivi? Le agenzie di Formazione come Arco Srl, puntano molto alla cre-scita professionale dell’individuo a partire da giovani diplomati fino

a persone che magari hanno già un titolo di studio elevato ma vo-gliono specializzarsi in un settore specifico e conseguire una qualifi-ca specifica. È questo l’obbiettivo per questo 2013, offrire una for-mazione a 360° in grado di aprire concrete possibilità occupazionali e di crescita e sviluppo professio-nale degli individui.

Come progettate i vostri corsi?La scelta dei percorsi formativi nasce da un’attenta analisi di mer-cato e storico-sociale del contesto attuale in cui ci si muove. Arco Srl è accreditato per la Formazio-ne Superiore e Continua presso la Regione Umbria, quindi i percor-si inseriti nel catalogo regionale che presenteremo tramite questa

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rivista aziendale rilasciano un ti-tolo valido e riconosciuto in tutta Italia.

PAFALnews è aperta alla colla-borazione con voi, di che cosa vorreste parlare innanzitutto?Il primo corso che vogliamo presentare è quello inerente il mondo della comunicazione e Marketing. È oggi il tema più svi-luppato e ricercato nelle aziende, possiamo definirla la professio-nalità chiave per tutte le azien-de, di ogni settore. L’obiettivo principale del corso per “Addetto qualificato alla comunicazione ed al Marketing” è quello di prepa-rare una figura professionale in grado di sviluppare e gestire per l’azienda attività di comunica-zione, promozione/commercia-lizzazione e vendita dei prodotti e servizi, promuovendone anche l’immagine e utilizzando gli stru-menti della società dell’Informa-zione.

Quali gli aspetti strategici e in-novativi di questa nuova figura professionale?La figura è in grado di collabo-rare con la direzione aziendale all’individuazione dei target di mercato, elaborare piani com-merciali, di promozione e ven-dita e gestire operativamente le fasi delle attività; ha competenze che le permettono di inserirsi ra-pidamente in qualsiasi contesto merceologico e in poco tempo di acquisire conoscenze delle speci-

ficità aziendali sapendo adattare gli strumenti generali del marke-ting e dell’azione commerciale alle peculiarità del settore merce-ologico.

Un’ultima domanda, come fun-ziona la vostra offerta formati-va?Il corso è organizzato in Unità formative che toccheranno temi di Organizzazione aziendale, Economia e Finanza, Psicolo-gia, Comunicazione e Tecniche di vendita, Web marketing, Mer-chandising, Contrattualistica e Normativa. Le ore complessive di formazione sono 150, delle quali 60 fruibili in modalità For-mazione a Distanza (FAD), men-tre la restante parte di aula con la formazione frontale verrà svolta a Perugia presso la sede dell’a-zienda. La classe sarà composta da un massimo di 15 allievi, per garantire una fruizione miglio-re del corso, i ragazzi saranno seguiti da un tutor accreditato per tutta la durata del percorso e supportati da uno staff aziendale esperto e professionale. Arco srl offre un percorso di qualità, cor-rettezza e continuità nelle attività professionali e di gestione della clientela, a supporto di qualsiasi richiesta ed esigenza. Per infor-mazioni è possibile consultare il sito dell’azienda o contattare i recapiti indicati. ________________(*) Redazione PAFALnews

In foto: Perugia con i lavori ancora in corso dopo il terrometo. Foto di Massimo Tacchi pub-blicata su Flickr.

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Come è noto la passione per la fotografia rapisce molti dei nostri lettori, con alcuni dei quali è piacevole scambiare opinioni, pareri ed esperienze.Occasionalmente qui, propongo la lettura di una im-

magine per accrescere loro la comune passione. La fotografia e la grafica, come certamente saprete, vanno ben oltre l’uso dello strumento informatico che pure è necessario, e ipotecano la cre-atività, il tempo e la passione per l’Arte. La Fotografia, a vol-te, fa fatica ad accreditarsi come Arte, non parliamo quindi del semplice scatto domenicale e ‘gitaiolo’. Parliamo di fotografia come un percorso, segnato da tappe importanti come il seguire un corso di formazione, comprare una reflex, poi un obietti-vo importante, e così via. Passi pensati, studiati, assaporati nel tempo e con la conoscenza tecnica: con le scelte precise.Segue un breve commento fotografico suggerito da questa inat-tesa foto particolarmente suggestiva perchè ritrae il Monte Vul-ture. Rionero in Vulture è una bellissima città che ricordo con molta gioia per via delle mie origini. E’ tanto più bella quanto più tempo passa dal mio distacco da questa terra. Chissà che non ne nasca una rubrica, magari attendo ora le vostre foto per cimentarci in questo nuovo laboratorio.

Fotografia/Ora leggeremo le vostre immagini

Antonio Conte

In foto Antonio Conte,

redattore di PAFALnews.

Al centro un’imma-gine dell’Archivio di Fotolia da Microsoft

Office Online.

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In foto, in alto: Rio-nero in Vulture e sullo

sfondo Monticchio. in una foto di Rubino

Mascolo. Foto in B/N, formato JPG. Aspetto ratio 4/3, dimensioni originali , 720 × 540Non sono disponibili

dati EXIF ne da inter-net è possibile ricavate

altre informazioni di scatto per questa

stessa foto.

Commento - La foto è molto sug-gestiva, bella e ben bilanciata. Do-tata di un elevato contrasto com-pletato da una variegata gamma di grigi addensati nella parte inferiore della foto e che quasi si specchiano nel cielo. La composizione risulta gradevole e ben fatta: in alto l’oriz-zonte sul terzo medio superiore è on-dulato, ma inizia e finisce alla stessa quota dando tranquillità e poca ten-sione. La tensione è invece indotta dal contrasto elevato. In basso un discreto spazio è dedicato alla città. Le scie luminose delle auto impres-se nella pellicola rendono dinamico il paesaggio notturno e tradiscono una certa vivacità della città. La chiesa sulla destra puntualizza la tradizione religiosa. Gradevole la presenza sulla sinistra della folta

chioma di un albero che si affaccia discreta ad ammorbidire i toni ur-bani e richiama la presenza di altri alberi presenti e silenziosi al centro della composizione. La modernità è annunciata dal grande edificio sulla sinistra, mentre il cielo suggerisce un abbigliamento pesante e maga-ri un ombrello. L’intimità è appena appena accennata dalla luce della finestra in basso a destra. I tempi di esposizione sono prolungati, lo testimoniano le scie delle auto e l’alone della chiesa con campanile sulla destra, che per la verità quasi brucia la facciata tradendo forse un minimo difetto. Tuttavia i tempi lun-ghi fanno emergere nella parte cen-trale inferiore interessanti dettagli che catturano ancora l’attenzione altrimenti inghiottiti dal buio.

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Il Kit Didattico di PAFALgroup è contenuto in un elegante cofanetto contenente 5 testi rilega-

ti copertina in rigida lucida e 9 DVD prodotti da Titel. L’autrice dei testi è di Giuliana Notarnicola.

Microsoft Office 2010 mette a disposizio-ne nuovi metodi flessibili e dalle grandi

potenzialità per lavorare in condizioni ottimali in ufficio, a casa o a scuola. E’ possibile crea-re relazioni e presentazioni di sicuro successo con strumenti che consentono di esprimere le proprie idee con maggiore creatività. Con le funzioni di accesso ai file di Office tramite Web browser o Windows phone si può intervenire in un qualsiasi momento per i progetti in corso, an-che quando si è fisicamente lontani dall’ufficio o dal proprio computer. Grande efficienza per il lavoro di gruppo grazie alla possibilità di con-dividere, modificare e visualizzare i file in con-temporanea con altri utenti, anche in aree geo-grafiche e in fusi orari diversi. Co Office 2010 tutto è sotto controllo, per svolgere qualsiasi attività e ottenere ottimi risultati in qualunque momento e luogo, nelle modalità preferite.

Microsoft Office Access 2010: La ca-ratteristica principale di Microsoft

Access 2010 è la semplicità, grazie a mo-delli pronti per iniziare subito ad utilizza-re l’applicazione e a strumenti potenti per mantenere il controllo dei dati a mani che aumentano sia in termini di quantità che di complessità. Access 2010 consente di sfrut-tare al meglio le informazioni, senza che sia necessario essere esperti di database. Gra-zie ai nuovi data base web, inoltre, Access amplifica la potenza dei dati, rendendo sem-plici le operazioni di tracica, segnalazione e condivisione dei dati stessi con altri utenti, Per accedere ai dati in qualsiasi moment sarà sufficiente disporre di un browser web.

Microsoft Office Word 2010: Offre il me-glio sotto molti aspetti, ovvero caratteri-

stiche avanzate per creare documenti di qualità professionale, metodi più facili per collaborare con altri utenti e possibilità di accedere ai file praticamente ovunque. Progettato per fornire gli strumenti più avanzati per la formattazione dei documenti con la massima efficacia.

lA FoRMAzionE onlinE

Il Kit Didattico per il MasterMicrosoftOffice 2010

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I documenti possono inoltre rimanere sempre a portata di mani per esprimere le proprie idee ogni qualvolta e ovunque si desideri.

Microsoft Office Excel 2010: offre mol-te nuove opportunità per analizzare,

gestire e condividere i dati, favorendo così processi decisionali più informati e migliori. I nuovi strumenti di analisi e visualizzazione consentono di tenere traccia e di evidenziare facilmente importanti tendenze nei dati. E’ semplice accedere a dati importanti da qual-siasi luogo, utilizzando uno smartphone o praticamente qualsiasi Web browser. I file possono essere caricati sul Web per poterli modificare online insieme ad altri utenti. Sia che l’esigenza sia quella di creare rapporti finanziari di livello professionale o di gesti-re semplicemente le spese personali, Excel 2010 offre maggiori efficienza e flessibilità per raggiungere qualsiasi biettivo.

Microsoft Office Power Point 2010: sono disponibili nuove modalità per la

creazione e la condivisione di presentazioni di-namiche con un pubblico. Nuove funzionalità grafiche e audio straordinarie consentono di nar-rare una vivace storia cinematografica facile da creare e altrettanto interessante da vedere. Power Point 2010 inoltre consente di lavorare contem-poraneamente ad altre persone o di inserire una presentazione online e accedervi praticamente ovunque utilizzando il Web o uno smartphone.

Microsoft Office Outlook 2010: La sfida è sempre più impegnativa: mag-

giori sono le opportunità per comunicare e restare in contatto, maggiore è l’esigenza di strumenti per avere tutto sotto controllo. Molti utenti utilizzano più di un account di posta elettronica, devono gestire vari calen-dari e pianificazioni, oltre a fare parte di più social network. Si dedica molto del tempo online al controllo dei singoli account di posta elettronica, dei calendari e dei social network, per comunicare, mantenere aggior-nate le pianificazioni, rimanere in contatto con gli amici e colleghi o semplicemente per

restare al passo con gli eventi. Con Outlo-ok 2010 è finalmente possibile utilizzare un solo programma per gestire più account di posta elettronica e calendari, raccogliere tutti i contatti e connettersi ai siti di social network preferiti.

Il Kit didattico è formato da un account web, Tutor online, 5 testi e 9 DVD, un Multime-

dia Headset adatto per le videoconferenze:TESTI• Microsoft Office Access 2010• Microsoft Office Word 2010• Microsoft Office Excel 2010• Microsoft Office Power Point 2010• Microsoft Office Outlook 2010N. 9 DVD• Seminari Microsoft Office Access• Seminari Microsoft Office Word• Seminari Microsoft Office Excel• Seminari Microsoft Office PowerPoint• Esercizi Microsoft Office Access• Esercizi Microsoft Office Word• Esercizi Microsoft Office Excel• Esercizi Microsoft Office PowerPoint• Esercizi Microsoft Office Outlook

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Certi atleti diventano campioni del mondo perché sfidano sempre sé stessi. Migliorano e superano ogni avversa-rio. Godranno anche per il rilascio di endorfine nel cer-vello che causano lo sballo dell’atleta. Ma sono le sfide

a motivarci verso l’impegno continuo. Curioso: siamo attratti anche da sfide banali. Proviamo a primeggiare in gare che non ci adde-strano a fare niente che valga. C’è chi è attratto dai videogiochi. Gli pare di essere forte e abile nell’uso di armi; stermina i nemici. Comanda eserciti anche se in realtà ha risorse e abilità, limitate. Rendiamoci conto che di tempo ne abbiamo poco. Conviene pro-vare ad accettare sfide più complesse. Poi per vincere dovremo im-parare a svolgere compiti più difficili. Se impari le cose giuste, poi potrai avere impieghi più interessanti e meglio pagati. Tu stesso sarai più interessante. C’è chi entra in competizione a scuola. Sta

Sfide vere e finte - e di videogiochi

Roberto Vaccca

In foto in alto l’Ing. Roberto Vacca.

Al centro un bam-bino al pianoforte , Archivio Fotolia su Mricrosoft Clipart.

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male se non è considerato il pri-mo della classe.Questa vignetta di Novello presenta un primo della classe debolino in ginnastica. Tipica-mente i primi della classe sono bravi in tutto [magari sanno perfino che l’aoristo del verbo greco “blosko” è “moloumai”]. Questo, però, può significare che non discriminano: impara-no tutto per dovere. Accettano ogni sfida in modo compulsi-vo e somigliano, in questo, ai

compagni che non resistono alle modeste sfide dei video-giochi. È più equilibrato – e sta meglio – chi studia a fondo alcuni argomenti [Informatica? Genetica? Energetica? - scegli] che lo incuriosiscono e maga-ri si limita a sfiorarne soltanto altri [metrica latina? disegno architettonico?].Per decidere quali sfide accetta-re e quali no, devi fare un passo indietro e guardare te stesso da fuori. Ti descrivi: “Io sono uno

In Foto: Il primo della classe è debole

in ginnastica

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che, giocando a “Call of Duty” uccide un numero di nemici molto più alto rispetto a quel che riescono a fare i miei com-pagni.” Quei nemici e quelle uccisioni sono virtuali - non esistono. Nessuno ti ammirerà per quel successo. Ti è difficile anche ammirarti da solo.Se invece, ti guardi e puoi dire: “Io sono uno che ha imparato bene a risolvere sistemi di n equazioni lineari in n inco-gnite. Lo so fare al compu-ter e, se non c’è un computer disponibile, lo so fare con un pezzo di carta e una penna.” Allora puoi concludere che hai in mano uno strumento utile. Potrai anche trovare qualcuno che ti paga bene per calcolare telai in cemento armato.Se accetti sfide di studiare i meccanismi della biologia, della finanza, dell’organizza-zione, della fisica, vedrai che è più divertente che studiare le regole dei giochi. Vedrai che

ti dà anche sicurezza. Meglio capisci come funziona il mon-do – o qualche sua parte – più ti ci trovi a tuo agio. Capisci di che cosa parlano le persone più interessanti che incontri. Ti senti sempre meno sopraffatto da eventi esterni o da persone che hanno potere.Se accetti sfide difficili in un campo qualsiasi, ottieni ef-fetti amplificati in ogni altro campo. Riesci a districarti in situazioni impreviste. Impari facilmente trucchi nuovi. Hai in mano strumenti (armi vere!) con cui combattere battaglie che nemmeno immaginavi esi-stessero. Poi ti succederà pure che alcune persone che stimavi (o magari invidiavi) ti trattano da pari – e vieni a sapere che parlano di te in termini molto laudativi. Non è un piacere verso il quale tendere a ogni costo, ma ce ne sono di peg-giori.

Nella foto in alto un bambino si sfida al

gioco delle forme e dei colori. Fotolia dal sito Microsoft Clipart.

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La città di Bari si apre all’Innovazione e si connette al futuro. La terza edizione del Festival dell’ Innovazione continua a lanciare idee oltre la sua conclusione. Esperienze, progetti, idee, contaminazioni, reti che si sono incrociate e hanno fat-

to il giro del mondo, sul web, tra la gente e per strada. Dai comunicati si ha un’idea della portata dell’evento. Oltre 110mila visualizzazioni delle pagine web del sito della manifestazione, 2.850 studenti in visita dagli istituti scolastici di tutta la Puglia, rappresentanti di istituzioni straniere provenienti da 11 paesi europei nonché esponenti di organiz-zazioni internazionali delle Nazioni Unite e del Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei. 130 tra speaker e testimonial dell’innovazione del mondo, 300 partecipanti ai laboratori di artigia-nato digitale e 1.500 in diretta streaming, i maker che hanno costruito un robottino in 2 soli giorni nel corso della manifestazione.Un grande luogo di incontro e contaminazione tra idee, saperi e di-scipline scientifiche e umanistiche, in cui l’arte è stata strumento di divulgazione della ricerca e dell’innovazione. E soprattutto una gran-de occasione per creare e consolidare nuovi progetti e alleanze tra impresa, ricerca, finanza e amministrazione anche grazie agli oltre 70 eventi che hanno messo a confronto i protagonisti di questi mondi. Un grande messaggio di speranza, per i giovani: progettare, innovare e ricercare, per raggiungere e realizzare i propri sogni.

3^ Festival dell’Innovazione in PugliaAntonio Conte

Il Festival dell’Inno-vazione è stato a Bari dal 22 al 24 maggio.

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Cittadella del Mediterrano della Scienza

A Bari presso la “Cittadella Mediterranea delle Scienze” il 27 Aprile scorso, gli alunni dell’Istituto Tecnologico Aeronautico “Euclide” si sono collegati con la “Stazio-ne Spaziale Internazionale” (ISS) orbitante con l’astro-

nauta americano Thomas Marshburn.All’evento ha partecipato l’Aeronautica Militare del Comando Scuole III Regione Aerea. L’evento ha stimolato la curiosità e l’interesse degli studenti per il mondo aeronautico e aerospaziale nell’ottica del loro percorso di studi e di vita.Il collegamento è stato fatto con una postazione radio installata nel laboratorio telecomunicazione della Cittadella e gestita dall’Ariss Puglia Team e dai radioamatori di pluriennale esperienza. Numero-se le domande preparate poste dai ragazzi all’astronauta americano. Il collegamento avvenuto alle 13.16 ora locale italiana con un’orbi-ta di 85 gradi di elevazione sulla Puglia a 400 km dalla Terra.L’esperienza vissuta dagli studenti dell’Istituto aeronautico è stata realizzata grazie al Progetto “Ariss Contact School”. Il Maggio-re Luca Parmintano, partitirà per la stazione è sarà il primo pilota italiano, sperimentatore collaudatore dell’Aeronautica Militare e

Nella foto in alto Antonio Conte.

Al centro un momento dell’evento di Bari mentre è in corso il

collegamento con la stazione orbitante.

Antonio Conte

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astronauta dell’European Space Agency. La Soyuz è atterrata regolar-mente alle 4:31 ora italiana (2:31 UTC) del 14 maggio 2013. La Soyuz TMA-07M aveva a bordo gli astronauti Chris Hadfield (CSA), Tom Marshburn (NASA) e Roman Romanenko (RKA). La squa-dra di recupero giunta sul posto li ha aiutati a uscire della cap-sula e prestato la prima assi-stenza per iniziare l’adattamen-to alla gravità terrestre.La Soyuz TMA-07M si era sganciata dal modulo Rassvet della Stazione Spaziale Inter-nazionale alle 1:08 ora italiana

(23:08 UTC del 13 maggio). La capsula aveva poi eseguito la manovra di deorbit ed era rien-trata nell’atmosfera, atterrando appesa a un paracadute in una zona remota fuori dalla città di Dzhezkazgan, in Kazakistan.I membri della Expedition 35 Hadfield, Marshburn e Roma-nenko avevano raggiunto la ISS il 21 dicembre 2012 tra-scorrendovi 144 giorni, nei quali hanno completato 2.336 orbite intorno alla Terra. Lo sgancio della Soyuz TMA-07M ha segnato la conclusione della Expedition 35 e l’inizio della Expedition 36, sotto il coman-do del russo Pavel Vinogradov.

In foto a sinistra la mappa eruopea , il cerchio sottile blu

mostra l’area in cui possibile il collega-

mento. Si sta spostan-do da Sud-Ovest verso

Nord-Est. Nella foto centrale una studente sta interrogando l’a-stronauta americano.

L’americano Tom Marshburn (Epa/Re-mezov) da www.cor-riere.it pochi minuti

dopo l’atterraggio del 14 Maggio scorso.

Nella foto in basso di Antonio Conte , i ra-

dioamatori, la preside dell’IStituto Barese,

una Delegazione dell’Associazione

d’Arma di Aeronauti-ca il pilota el pilota

dell’Aeronautica Mi-litare, Marco Antonio

Lobuono e il Capitano Carmelo Frattaruolo

del Reparto Comando Mobile e Controllo

dell’Aeroporto Milita-re di Bari Palese

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Corso Microsoft Office

e Cloud

con certificazione Micro-soft Specialist + 500 ore

di stage in azienda

Con il Corso si diventa specialista di Microsoft Office: Word, Excel, Ac-cess, PowerPoint, Outlook, Cloud, Office 365. Con le certificazioni con-seguite si guadagnano preziosi punti per i concorsi pubblici e i tuoi crediti scolastici.Grazie all’E-learing si potranno se-guire comodamente da casa le lezioni, ascoltare il docente mentre spiegherà, passo dopo passo, tutti i segreti del pacchetto Office.La Certificazione Microsoft Office Specialist (MOS) è uno standard ri-

conosciuto a livello mondiale, fonda-mentale se stai cercando di migliora-re le tue competenze informatiche e desideri avanzare nella tua carriera lavorativa. Con il corso ti verranno consegnati: il programma didattico, le cuffie con microfono, webcam ad Alta Definizione, Manuali Didattici. E’ una opportunità sicuramente da non perdere: 500 ore di stage du-rante le quali avrai la possibilità di mettere in pratica le competenze ac-quisite con il Corso Mos.

“Le lezioni sono veramente inte-ressanti - dice Claudio Berardi - anche per me che conoscevo gran parte degli argomenti, ho sempre implementato le mie co-noscenze. Reputo inoltre, il prof De Stefano, competente e molto disponibile. Lo consiglio a tut-ti”.

“Buongiorno! Sto seguendo il corso con Il Prof. Tommaso Aldo Gangai. - racconta Enza Buonoha - Sono molto soddi-sfatta di come sta procedendo il corso (ormai quasi finito). Il Prof è molto preparato e sem-pre disponibile a chiarire ogni dubbio. Anche i ragazzi del mio gruppo sono simpaticissimi. Si è venuta a creare una bella siner-gia! Complimenti per l’organiz-zazione e la serietà! Grazie”.

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Le cuffie sono molto un indispensabi-le strumento per seguere le lezioni in video conferenza.

Il Kit di orientamento al lavoro con-tiene informazioni preziose per un approccio ed un orientamento al lavoro.

Ti-07 - Master in Security Intelligence

Sicurezza Informatica, Cloud Strategy, Indagini Digitali Forensi

Moduli: 1. Basi di security e Cloud Security 2. Il security Manager 3. Infrastrutture e connettività 4. Implementare e gestire una rete sicura 5. Fondamenti di crittografia 6. Indagini Forensi 7. Crimine informatico

Certificazioni: [CompTIA® Security + Certification ] Exam vendor [Pearson VUE]

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INGLESE LEGALE

Questo corso ha l’obiettivo di migliorare l’espressione orale, di ampliare il lessico specialistico, di leggere e capire il linguag-gio e i termini utilizzati nel testi legali e di migliorare l’inglese scritto per la corrispon-denza.

INGLESE MEDICO

Questo corso altamente specializzato e interattivo mira ad offrire allo studente un sufficiente livello di termini medici ed aiuta a sviluppare le facolta’ comunicative richie-ste per conversare con dottori e pazienti che parlano Inglese.

INGLESE PER TECNICI INFORMATICI

L'inglese è da sempre, la "lingua franca" dell'informatica. Chiunque

voglia accedere ad una professionalità riconosciuta in ambito tecnico informatico

deve padroneggiare: non solo sintassi e grammatica, ma anche la terminologia

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