Lezioni di Scienza delle Finanze
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Lezioni di Scienza delle Finanze
Sicurezza sociale
Programmi di Previdenza sociale in Italia
• Distinzione previdenza-assistenza• Previdenza: legame con i contributi versati• Programmi che prescindono dai contributi: assistenza• In realtà le prestazioni previdenziali prevedono anche
finanziamenti con il sistema tributariofunzione “redistributiva” oltre che “assicurativa”
• Le riforme degli anni novanta separano maggiormente le due funzionirafforzare il legame prestazioni-contributi del sistema previdenziale
Previdenza sociale: pensioni di invalidità-vecchiaia-superstiti (IVS)
• Pensioni erogate da INPS e INPDAP (ora uniti)• Pensione di vecchiaia: erogata a chi ha raggiunto età
e requisiti contributivi minimi• Pensione di anzianità: erogata ha chi ha raggiunto un
dato numero di anni di contribuzione• Pensione di invalidità: erogata a lavoratori a fronte di
incapacità al lavoro• Pensione ai superstiti (reversibilità):spetta ai familiari
del lavoratore deceduto
Altri strumenti previdenziali• Liquidazioni di fine rapporto retribuzione differita (somma
una-tantum erogata alla cessazione del rapporto di lavoro), commisurata alla retribuzione e all’anzianità. Nella spesa pubblica compare per i dipendenti pubblici. Per i dipendenti privati è erogata dal datore di lavoro (TFR)
• Assicurazione contro infortuni e malattie professionali (erogata dall’INAIL) indennità temporanea o rendita vitalizia
• Indennità di malattia o maternitàgarantisce la continuazione della retribuzione a fronte dei rischi di malattia e maternità
• Assegno per il nucleo familiare: lavoratori o disoccupati che non superano certe soglie di reddito
Tutela della disoccupazione
• Assicurazione obbligatoria contro la disoccupazione per lavoratori dipendenti
• Prestazioni: 1) indennità di disoccupazione 2) Cassa integrazione guadagni (CIG) 3) Indennità di mobilità
• 1) Indennità ordinaria: 30% retribuzione media e durata di 180 giorni (strumento individuale)
• CIG integrazione salariale che tutela l’insieme dei lavoratori di un’impresa in difficoltà nei casi di sospensione del lavoro e riduzione oraria (80% retribuzione , durata 12-24 mesi)
• Indennità di mobilità: di ammontare analogo alla CIG, erogata in caso di licenziamento collettivo
Pensioni di invalidità, vecchiaia, superstiti (IVS)
• Preponderanza di questi interventi nel welfare state italianofinanziato da un contributo sociale che grava sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti ed autonomi
• Sistema pensionistico a ripartizione (i contributi dei giovani finanziano le pensioni degli anziani)
• Sistema a capitalizzazione: le pensioni di ciascuno sono finanziate dai contributi versati dalla stessa generazione durante la loro vita attiva
IVS• In un sistema a capitalizzazione possono esserci differenze fra
entrate ed uscite in un periodola differenza affluisce o defluisce dal fondo delle contribuzioni
• Fino agli anni ‘60 il saldo fra contributi e prestazioni per i fondi INPS era positivo (il saldo negativo dei lavoratori autonomi compensato dal saldo positivo dei lavoratori dipendenti)
• Da metà anni ’70 peggiora la situazione: FPLD (e iNPDAP) evidenziano crescenti disavanzi equilibrio finanziario compromesso (nonostante l’aumento dell’aliquota contributiva)
• 1960-2000: N°pensioni triplica, l’importo medio aumenta di 90 volte (in termini reali importo quintuplicato)
Crisi del sistema previdenziale: cause
• Fattori che hanno determinato l’aumento del numero di pensioni: entrata a regime di nuove gestioni previdenziali
• Criteri adottati fino al (1984) per la concessione di pensioni di invalidità
• Negli ultimi anni: ricorso a pensionamenti anticipati• Cause crescita importi medi pensioni: 1) aumento
anzianità contributivarispetto obblighi contributivi e allungamento vita media 2)Passaggio dal sistema contributivo al sistema retributivo 3)Indicizzazione delle pensioni all’inflazione
Crisi del sistema previdenziale: cause
• La crescita della spesa non implica di per sé la crisi finanziaria (anche le aliquote contributive sono aumentate)
• E’importante la differenza fra ammontare dei contributi ed ammontare delle prestazioni, che dipende 1) Rapporto contribuenti (lavoratori attivi) /beneficiari (pensionati) 2) Rapporto salario medio/pensione media
• Negli ultimi decenni: riduzione tassi di mortalità e natalitàinvecchiamento popolazione
• Invecchiamento popolazione + minore occupazionerapporto contribuenti/beneficiari: da 2,4 nel 1960 a 1,39 nel 2000
• Conta anche la massa salarialecrescita retribuzioni dei lavoratori attivi (più dell’inflazione) può compensare il minor rapporto c/b occorre + produttivitàma declina in Italia.
Riforme anni novanta
• Riforma Amato 1992• 1)indicizzazione dele pensioni ai salari e non più ai
prezzimaggior risparmio per la finanza pubblica• 2) Aumento aliquote contributive• 3) Esteso il calcolo della pensione a tutta la vita
contributiva• 4)aumento anni necessari per pensione di vecchiaia• 5)per il settore pubblico: inasprimento regole di
maturazione pensione di anzianità
Riforma amato
• Con la riforma Amato restano irrisolti alcuni nodi cruciali:
• 1.Basso tasso di partecipazione della forza lavoro
• 2.Disparità di trattamento intra-generazionale (lavoratori dipendenti ed autonomi)e inter-generazionale
• 3.limitato sviluppo della previdenza integrativa
Riforma Dini
• Riforma più incisiva ed innovativa a livello internazionale• Sarà a regime solo nel 2035, quindi è iniqua dal punto di vista
intergenerazionale• Il metodo retributivo viene sostituito dal metodo contributivo
nell’ambito del sistema a ripartizione• Con il metodo retributivo la pensione non dipende
direttamente dai contributi versati ma dalla media delle retribuzioni della vita lavorativa
• Con il metodo contributivo la pensione è calcolata in proporzione ai contributi versati applicando un tasso di rendimento pari al tasso di crescita nominale del PIL
Riforma Dini
• Il tasso di crescita del PIL dipende dalla crescita della popolazione e dal tasso di crescita della produttività
• Le rate pensionistiche sono inversamente proporzionali alle aspettative di vita
• Il meccanismo mantiene la spesa pensionistica in linea con le tendenze macroeconomiche e demografiche di lungo periodo
• Inoltre: aumento aliquota contributiva/separazione fra fondi di previdenza e fondi di assistenzafacilita il controllo della sostenibilità finanziaria
Carenze del mercato delle assicurazioni private: costi di transazione
• Polizze che garantiscono una rendita vitalizia contro il pagamento di un premio
• Nei programmi assicurativi il tasso di rendimento atteso è spesso inferiore al tasso di interesse di mercato
• Cause: elevati costi amministrativi delle compagnieNegli USA sono pari al 2% nel caso del sistema pubblico, mentre i privati tra costi amministrativi, dividendi ed imposte spendono circa 1$ per ogni 2$ di pensioni erogate (similmente Italia)
Carenze del mercato delle assicurazioni private: indicizzazione e rischi sociali
• Il sistema pubblico eroga pensioni indicizzate, protette dall’inflazione
• Il rischio inflazione è un tipico rischio sociale non assicurabile dai privati
• Ad esempio una compagnia può stipulare assicurazioni sulla vita (il numero di decessi è prevedibile), ma non in caso di guerra (rischio non coperto)
• Una compagnia che offrisse un’assicurazione contro l’inflazione , se il tasso crescesse imprevedibilmente subirebbe una perdita e potrebbe non essere in grado di soddisfare tutti i suoi impegni
Carenze del mercato delle assicurazioni private: indicizzazione e rischi sociali
• Perché lo Stato può assicurare i rischi sociali?• 1) Perché può sempre soddisfare i suoi
impegni ricorrendo a imposte e tasse• 2) Lo Stato può distribuire il rischio tra diverse
generazioni di individui: in un sistema a ripartizione il rischio di un tasso d’inflazione imprevisto può essere parzialmente trasferito sui giovani attivi
Carenze del mercato delle assicurazioni private: selezione avversa
• Problema delle compagnie: le differenze speranze di vita degli individui
• Assicurazioni sulla vita: se la compagnia sa che la speranza di vita è bassa richiede un premio elevato
• Rendite vitalizie: caso oppostola compagnia offre condizioni migliori se la speranza di vita è bassa (ad esempio discriminazione uomo-donna)
• L’efficienza richiede che i premi riflettano le diverse speranze di vita le compagnie cercano di distinguere i “buoni” dai “cattivi” rischi
Carenze del mercato delle assicurazioni private: selezione avversa
• Diversamente la compagnia stabilisce un premio basato sul rischio medio (speranza di vita media)i buoni rischi sussidiano i cattivi
• I buoni rischi ottengono meno di quanto hanno versatopotrebbero non assicurarsi i premi devono allora aumentare
• Se solo i rischi peggiori si assicurano abbiamo un caso di selezione avversa
• Gli elevati premi richiesti per le rendite vitalizie possono essere spiegati dalla selezione avversa
• Il sistema pubblico obbliga tutti ad assicurarsi: no selezione av.
Carenze del mercato delle assicurazioni private: azzardo morale
• Le compagnie offrono spesso una copertura limitata del rischio di limitata cpacità di lavoro durante la vecchiaia (ripartizione del rischio con l’assicurato)
• L’assicurazione può ridurre l’incentivo dell’individuo ad evitare il rischio assicuratoAZZARDO MORALE
• Gli individui che percepiscono una pensione sono coperti da due tipi di rischio
• 1) Non conoscono la loro aspettativa di vita, se non avessero una rendita vitalizia dovrebbero provvedere con le loro risorse preoccupandosi di avere una vita superiore alla media
• 2) Gli individui non conoscono la loro capacità di lavoro a 60 n
Carenze del mercato delle assicurazioni private: azzardo morale
• Molti non saranno invalidi ma nemmeno così in buona salute da poter continuare a lavorare
• La sicurezza sociale consente quindi a chi vuole smettere di lavorare di farlo
• Tanto più elevata sarà la pensione tanto minore sarà l’incentivo individuale a continuare a lavorare (indipendentemente dalla propria salute) al limite anche una persona in ottima salute può decidere di andare in pensioneproblema di azzardo morale
• Il fatto che le compagnie private non offrano una copertura completa è una risposta razionale al problema di A.M. (ripartizione rischio)
Assicurazione di vecchiaia e beni meritori
• Anche se il mercato delle assicurazioni private funzionasse perfettamente vi sarebbe un ulteriore motivazione dell’intervento pubblico.
• Se la società desidera evitare la sofferenza ed i costi di mantenimento degli individui che non hanno risparmiato per la loro vecchiaia è giusto costringere tutti ad aderire ad un programma pensionistico pubblico
• Chi ha provveduto con il proprio risparmio troverebbe ingiusto dover sopportare l’onere degli individui meno prudenti
• La SS è quindi un bene meritorio che uno Stato paternalistico costringe a consumare a tutela del benessere individuale.
Riformare il sistema pensionistico?
• La spesa previdenziale contribuisce alla crisi fiscale
• I critici della previdenza pubblica sostengono che
• disincentiva il risparmio• disincentiva l’offerta di lavoro• Offre un tasso di rendimento basso• Contiene diverse iniquità
Crisi fiscale
• La riforma Dini a regime garantirebbe la sostenibilità finanziaria di lungo periodo (equilibrio entrate-uscite)
• Il rapporto spesa pensionistica/PIL continuerebbe ad aumentare con un picco nel 2030 per poi decrescere
• Il rapporto entrate/uscite dipende dal rapporto lavoratori/pensionati che è andato peggiorando: cause
• 1.Riduzione età di pensionamento (in passato)• 2.Aumento speranza di vita• 3.Diminuzione crescita demografica (solo parzialmente
compensato dall’aumento della partecipazione femminile al mercato del lavoro)
Crisi fiscale
• La sostenibilità finanziaria dipende anche dalal crescita della produttività fa aumentare i redditi di lavoromaggiori risorse anche per i pensionati
• La crescita del rapporto spesa pensioni/PIL in Italia è dovuta alla crescita del numero di pensioni a fronte di un rapporto costante pensione media/produttività
• La crescita della spesa previdenziale diminuirà con l’entrata in vigore del sistema misto
• La riduzione della spesa si avrà con gli effetti del sistema contributivo che ridurrà il rapporto pensione media/PIL per occupato