L'Europa alla conquista del mondo

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L’Europa alla conquista L’Europa alla conquista del mondo del mondo porto di Lisbona nel XV secolo Ashayme Kasraoui 3^F

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L’Europa alla conquista del mondoL’Europa alla conquista del mondo

porto di Lisbona nel XV secolo

Ashayme Kasraoui 3^F

Liceo scientifico “G. Brotzu”

06 Febbraio 2014

Ashayme Kasraoui 3^F Liceo scientifico “G. Brotzu” 06 Febbraio 2014

Indice

1. Il grande commercio nel XV secolo 1.1Le potenze marinare della fine del Trecento 1.2Venezia al vertice della sua potenza 1.3I portoghesi nelle Indie 1.4L’impero coloniale portoghese 1.5Anversa e i Fugger

2. Le grandi potenze europee alla fine del XV secolo 2.1Le ambizioni del regno di Francia 2.2L’Italia e la pace di Lodi 2.3Carlo VIII e Savonarola 2.4La nascita della potenza spagnola

3. Galleria immagini sull’impero portoghese 4. Fonti

1

Hansa (o lega anseatica):fu un’associazione di mercati dell’Europa settentrionale operanti all’estero. Questa lega fu istituita nel 1356.

Ashayme Kasraoui 3^F Liceo scientifico “G. Brotzu” 06 Febbraio 2014

1. Il grande commercio nel XV secolo

1.1 Le potenze marinare della fine del TrecentoNel XV secolo, Venezia entra in collegamento con le regioni tedesche, note in quel periodo per la produzione di fustagno1, rame, stagno e argento. Genova nel 1277 era giunta via mare a Bruges, nelle Fiandre. Successivamente anche Venezia iniziò ad intessere relazioni regolari col porto fiammingo. Proprio in questo periodo Bruges riuscì a raggiungere il vertice del suo splendore sia demografico che economico, e questo accadde soprattutto grazie alla costituzione della Hansa nel 1356. Grazie a questa confederazione molte città acquistarono maggior potere politico e finanziario nelle città in cui operavano. Questi importavano dalla Scandinavia materie prime (come legname, pellicce ecc) che facevano tappa a Lubecca e Amburgo e poi venivano portate a Londra e Bruges. Per navigare nel mar Baltico e nel mar del Nord, le regioni tedesche introdussero un nuovo tipo di imbarcazione: il kogge. Nonostante l’incremento economico delle regioni tedesche, Venezia rimase per un lungo periodo la città più ricca d’Europa. Il centro principale dell’economia veneziana era il fondaco dei tedeschi 2 .Tra il 1379 e il 1380 corse un gravissimo pericolo, perché la sua rivale, Genova, si alleo col duca d’Austria e il re d’Ungheria attaccando la sua flotta e assediando Chioggia. Dopo circa un anno d’assedio Venezia riuscì a costruire una flotta d’emergenza e ad obbligare i genovesi alla pace. In seguito a questa pace stipulata a Torino nell’agosto del 1381, ci fu un accordo sulla divisione dei mercati: i genovesi potevano commerciare solo nella Spagna e nell’Africa del Nord, mentre i veneziani potevano commerciare in Oriente.

21 fustagno: un tessuto misto, con ordito in lino e trama di cotone.2 fondaco dei tedeschi: è un punto d’approdo delle merci trasportate dai tedeschi, dove venivano immagazzinate.

Il kogge (o cocca): è una tipologia di imbarcazione che veniva utilizzata verso la fine del medioevo dalla lega anseatica.

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1.2 Venezia al vertice della sua potenzaLa potenza di Venezia deriva dalla sua capacità notevole di produrre navi adatte ad ogni situazione, e a ciò provvedeva l’Arsenale3. A partire dal 1328, oltre alle galere, iniziò a produrre anche navi solide e robuste adibite al commercio, che nonostante fossero concesse ai mercanti erano di proprietà dello Stato. Queste navi, negli anni Ottanta e Novanta, oltre a commerciare in Oriente raggiunsero anche l’Atlantico.Intorno al 1500, chiunque volesse acquistare oro e argento, doveva rivolgersi a Venezia che era il mediatore del commercio con il Levante. Infatti impediva ai mercati tedeschi di commerciare in Oriente e li obbligava ad acquistare i prodotti orientali importati da lei. A partire dal Quattrocento, Venezia estese i propri domini anche sulla terraferma, giungendo a controllare Padova e altre città dell’Italia settentrionale. Padova era alleata dei genovesi nella guerra di Chioggia, così Venezia adottò maggiori norme di sicurezza. L’espansione di Venezia sul continente venne bloccata da una coalizione organizzata da papa Giulio che comprendente il re di Francia, il re di Spagna e l’imperatore della Germania, dopo la conquista di alcune terre della Romagna. Dopo che il suo esercito fu sconfitto nella battaglia di Agnadello nel 1509, Venezia fu costretta a rinunciare alla sua politica espansionistica.Uno dei punti di forza di Venezia consisteva nei possedimenti coloniali nell’Egeo perché: Cipro possedeva la canna da zucchero e Candia4 e Corfù possedevano le vigne. In questi territori vi era una sorta di regime di monocultura5.

33 Arsenale: cantiere navale veneziano.4 Candia: l’attuale isola di Creta.5 Regime di monocultura: si trattava di un’agricoltura che non teneva conto delle necessità alimentari della popolazione, ma produceva solo per l’esportazione.

Galera (o galea):E una tipologia di imbarcazione, sia militare che commerciale, utilizzata nel mar Mediterraneo.

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1.3 I portoghesi nelle IndieNel XV secolo, i portoghesi condussero una vasta opera di esplorazione nell’Atlantico, che li avrebbe portati prima a commerciare con l’Africa nera poi con le Indie. Inoltre, intorno al Duecento, il regno portoghese istituì relazioni commerciali con l’Inghilterra e le Fiandre, dove esportavano i loro vini pregiati. Per questo motivo la monarchia portoghese promosse la nascita di grandi cantieri navali. Di tutte le imbarcazioni finalizzate alla navigazione oceanica, nel Quattrocento assunse il primato la caravella6. Nel 1471, i portoghesi riuscirono a superare l’Equatore e nel 1482 Diego Cam scoprì la foce del fiume Congo, grazie al quale riuscirono ad entrare in diretto contatto con l’Africa nera. Da qua, essi importavano polvere d’oro, avorio, pepe e soprattutto schiavi, ed infatti Lisbona divenne il grande mercato della servitù nera.

I grandi profitti realizzati sulle coste africane, spinsero i portoghesi a continuare la loro esplorazione verso le Indie. I due più importanti esploratori portoghesi furono: Bartolomeo Diaz e Vasco Da Gama. Il primo partito nel 1487 e giunse fino all’estremità

meridionale in Africa, il secondo partito nel 1497 riuscì a giungere in India con l’aiuto anche di piloti musulmani assoldati sul posto.

Viaggio compiuto da Vasco da Gama

46 Caravella: imbarcazione di piccole dimensioni, leggera e versatile, tipicamente mediterranea.7 São Jorge Da Mina: luogo situato nella Guinea, Africa.8 Vidigueira: comune portoghese.

Bartolomeo Diaz:Sulla vita di Bartolomeo Diaz sappiamo molto poco. Nacque in Portogallo intorno al 1450, da una ricca famiglia portoghese di marinai ed esploratori. Studiò matematica ed astronomia all’università di Lisbona, e quando era giovane fu militare nella fortezza di São Jorge Da Mina7. Successivamente divenne cavaliere di corte, e poi comandante della nave da guerra São Cristòvão, che fu la caravella con cui egli compì i suoi viaggi. Diaz fu il primo ad aver scoperto una nuova rotta verso le Indie, ma giunse solo nelle coste dell’Africa Meridionale, al Capo di Buona Speranza. Morì il 25 maggio del 1500, naufrago nel suo ultimo viaggio.

Vasco Da Gama:Nacque il 3 settembre 1469 è fu: esploratore portoghese, conte di Vidigueira8, viceré delle Indie orientali, e primo europeo a giungere in India. Durante il suo viaggio in India, egli fu il primo capitano a navigare distaccato dalla costa per sfruttare meglio i venti. Fu accompagnato da Diaz fino a Capo di Buona Speranza per poi continuare da solo e giungere a Calicut, in India. Morì il 24 dicembre 1524.

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1.4 L’impero coloniale portogheseNell’Oceano Indiano i portoghesi incontrarono da subito la resistenza dei mercanti arabi. I portoghesi capirono che avrebbero dovuto usare la forza, in quanto non erano competitivi dal punto di vista commerciale, e per trarre profitto dalle loro scoperte geografiche era utile una flotta superiore da poter distruggere il commercio arabo. Pertanto tutte le spedizioni erano caratterizzate dalla presenza di navi da guerra, munite di artiglieria. Grazie anche all’utilizzo del cannone, i portoghesi riuscirono a conquistare Diu e Goa9, quest’ultima divenne la base principale delle operazioni militari.Il commercio in Oriente erano gestite interamente dallo Stato, che gestiva il monopolio dell’importazione dei prodotti e armava le flotte. Le flotte da mantenere in funzione erano tre, delle quali una doveva stazionare costantemente nell’Oceano Indiano e tenere sotto controllo la concorrenza araba. Una delle altre due flotte partiva da Lisbona tra febbraio ed aprile e all’inizio del suo viaggio di ritorno per il Portogallo, partiva la seconda flotta. Sebbene i guadagni furono altissimi, anche le spese erano molto elevate, e per ciò lo stato portoghese accettò di accordarsi con le più grandi compagnie finanziarie tedesche, fiorentine e genovesi.

1.5 Anversa e i FuggerFra gli uomini d’affari che operavano ad Anversa, un posto principale era occupato dai Fugger. I Fugger erano banchieri che si erano arricchiti prestando denaro alla famiglia Asburgo. Poiché gli Asburgo erano debitori, i Fugger avevano ottenuto il diritto di sfruttare le miniere d’argento del Tirolo, che era l’unica miniera di metalli preziosi presente in Europa. Nel giro di poco tempo, i Fugger riuscirono a controllare il mercato portoghese delle spezie e il traffico di Anversa. Questo nuovo sistema di scambi danneggio moltissimo il mercato arabo, e di conseguenza anche Venezia che commerciava da loro. Ma nonostante l’azione di disturbo operata dai portoghesi, i mercati arabi ripresero subito a fornire il Mediterraneo. La grande rivale di Venezia non fu solo il centro di scambio fra prodotti orientali, ma anche il fatto che i portoghesi acquistavano ad Anversa i materiali necessari per la costruzione delle navi.A partire dal 1535-1540, prese il posto del regno portoghese quello spagnolo dopo la scoperta dell’America.

59 Diu e Goa: ex colonie portoghesi situate nella penisola indiana.

Illustrazione di Jacob, membro più importante della famiglia Fugger.

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2. Le grandi potenze europee alla fine del XV secolo

2.1 Le ambizioni del regno di FranciaDurante la guerra dei Cent’anni i duchi di Borgogna avevano tenuto un atteggiamento ambiguo e spesso si schieravano dalla parte degli inglesi. Approfittando della debolezza dei sovrani francesi , riuscirono a sottomettere numerosi territori, infatti lo stato borgognone arrivò a comprendere: le Fiandre, il ducato di Lussemburgo, il ducato di Brabante e le contee di Olanda e di Zelanda. Queste regioni erano economicamente prospere per il fatto di possedere numerosi porti e fiumi navigabili. L’unico problema di questo stato era la compattezza territoriale. Per questo motivo, nel 1477, Carlo il Temerario tentò di conquistare la Lorena, regione che separava lo stato borgognone, ma fu fermato a Nancy dal re francese. Carlo il Temerario restò ucciso durante la battaglia.

Guerra di Nancy 1477, di Eugene Delacroix

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Cartina che raffigura il Ducato di Brogogna. Il Ducato è segnato con l’arancione.

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2.2 L’Italia e la pace di LodiNella penisola italiana, oltre a Venezia lo stato più fiorente era Firenze, che dal 1434 fu governata dai de Medici, una potente dinastia di mercanti e banchieri. Il loro potere si rafforzo ulteriormente quando il papa concesso loro il monopolio del commercio dell’allume10. Dal punto di vista formale Firenze era una repubblica, ma in realtà tutte le elezioni e designazioni erano truccate o pilotate. In quel periodo Firenze era governata da Cosimo de Medici, che non si proclamò mai signore di Firenze; il suo dominio era indiretto, in quanto collocava amici e collaboratori fidati nei centri decisionali delle istituzioni fiorentine. Del resto il panorama geo-politico si era semplificato, perché gli stati maggiori avevano sottomesso i centri minori dando vita agli stati regionali, ma nessuna di esse era talmente forte da poter imporsi tutta la penisola. Perciò, dopo un periodo di scontri si giunse alla pace di Lodi nel 1454.Lorenzo de’ Medici guidò Firenze dal 1469 al 1492 e si pose come obiettivo di garantire che nessuno stato potesse alterare l’equilibrio creatosi nella pace di Lodi, non a caso ricevette l’appellativo di Magnifico.

La congiura dei Pazzi

710 Allume: sale doppio formato da solfato di alluminio e da solfati di metalli alcalini.11 Cotta di maglia: veste con anelli di ferro anticamente usata per proteggere il corpo.

Lorenzo de’ Medici:Nipote di Cosimo de’ Medici, nacque a Firenze il 1 gennaio 1449. Ricevette un’educazione umanistica e già da giovane si dimostrò un nobile uomo politico. Nel 1469 si sposò con Clarice Orsini e nello stesso anno divenne anche signore di Firenze. Egli apprezzava l’arte e la cultura, e anch’esso fu un letterato. Fu uno degli uomini politici e degli intellettuali più rivelanti del Rinascimento. Morì a Firenze il 9 aprile del 1492.

La congiura dei Pazzi:La congiura dei Pazzi è un complotto organizzato dai Pazzi, una famiglia di ricchi banchieri di Firenze, nel tentativo di stroncare l’egemonia dei de’ Medici. Il piano prevedeva l’uccisione di Lorenzo e Giuliano de’ Medici. Inizialmente il piano fu quello di ucciderli attraverso un veleno, durante un banchetto in onore del cardinale Riario Sansoni, ma un’indisposizione di Giuliano rese vana l’’impresa. L’indomani la famiglia dei Medici e i congiurati furono invitati alla messa nella chiesa di Santa Maria del Fiore. I congiurati si assicurarono che Giuliano non indossasse la cotta di maglia e durante l’elevazione solenne si scatenò l’agguato: Giuliano fu ucciso e Lorenzo fu ucciso ma riuscì a scappare. Successivamente Jacopo de’ Pazzi si presentò in piazza aspettandosi di essere acclamato dal pubblico, ma fu assalito ed in seguito impiccato. Tutti i membri della famiglia de’ Pazzi furono arrestati ed esiliati.

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2.3 Carlo VIII e SavonarolaA fine secolo i sovrani francesi avanzarono pretese e diritti di tipo dinastico sul regno di Napoli e sul ducato di Milano. Il primo re francese a scendere nella penisola fu Carlo VIII, importante soprattutto per la qualità e l’entità della sua artiglieria. Durante il suo passaggio gli stati italiani non opposero alcuna resistenza, infatti nel 1494 riuscì a conquistare il regno di Napoli senza alcuna difficoltà. Nel 1495, Carlo VIII fu cacciato dalla penisola italiana in seguito ad una coalizione comprendente: il papa, Venezia, Milano e la Spagna. Questa vicenda lasciò un segno profondo nella coscienza degli italiani, in quanto pensavano che l’ascesa di Carlo VIII era un castigo di Dio per punire i peccati commessi dagli uomini. Durante quest’esaltazione religiosa Firenze rovesciò la signoria di Pietro de’ Medici e Girolamo Savonarola, un frate domenicano, si assunse il compito di indicare la strada che i cittadini dovevano seguire per non incorrere più all’ira divina. Savonarola esortò i fiorentini a cambiare radicalmente il loro stile di vita perché il suo obiettivo era quello di trasformare Firenze nel regno di Cristo. Nel suo disegno di rigenerazione della Chiesa, Roma occupava sempre un posto centrale, ma in quel periodo regnava papa Alessandro VI, noto per la sua corruzione, che Savonarola osò sfidarlo denunciandone il comportamento. Il papa lo scomunicò, ed i fiorentini temendo che la condanna investisse l’intera città, lo processarono e fu bruciato come eretico il 22 maggio 1498.

Carlo VIII Girolamo Savonarola

2.4 La nascita della potenza spagnolaNel 1477 Maria di Borgogna e Massimiliano d’Asburgo si sposarono, in tal modo unirono i loro regni e si trovarono in aperta competizione con la Francia. Per fronteggiarlo l’imperatore cercò nuove alleanze nel matrimonio combinato, costruendo così una vasta rete di parentele che si estendeva per l’Europa. In seguito al matrimonio di Isabella di Castiglia e Ferdinando d’Aragona, si creò una nuova potenza accanto alla Francia. La nuova ed emergente Corona spagnola volle garantire una fede cristiana pura e rigorosa, così fu introdotta l’inquisizione12. Inoltre Ferdinando ed Isabella si dedicarono a conquistare il regno di Granada. Dopo numerosi scontri la città di Granada si arrese nel 1 gennaio 1492. La guerra per la conquista di Granada è stata molto costosa, ma la Spagna poteva contare su nuove risorse. Alla fine del XV secolo, nell’economia del nuovo stato occupò

812 Inquisizione: fu introdotta per colpire gli eretici, e per coloro che dopo essersi convertiti provassero nostalgia per la loro religione.

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un posto importante l’allevamento di pecore, finalizzato alla produzione di lana pregiata. Tale attività era molto faticosa, perché i pastori dovevano spostare gli animali da pascolo dai pascoli estivi ai ricoveri invernali e spesso compivano anche centinaia di chilometri. Nel 1516-1520 la Mesta13 aveva predisposto delle apposite piste e amministrava enormi quantità di terra su cui gli animali potevano alimentarsi. La Corona traeva enormi profitti, infatti i sovrani non ascoltarono le richieste degli agricoltori, anzi, nel 1525 fu decretato che tutte le terre predisposte per la coltura arativa fossero messe a disposizione degli allevatori di pecore.

Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia

3 Galleria immagini sull’impero spagnola

913 Mesta: potente compagnia.

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Cartina dell’impero portoghese durante il XV secolo

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Stemma rappresentante le colonie dell’impero portoghese

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Cartina del Brasile disegnata da un esploratore portoghese Cartina raffigurante Forte da Mina, in Guinea (ex colonia

portoghese)

Caravella, tipica imbarcazione utilizzata dai portoghesiVasco Da Gama

Flotta portoghese Flotta portoghse

4 Fonti: Chiaroscuro volume 1 , casa editrice SEI, Feltri Betanozzi e Neri. www.it.wikipedia.org www.treccani.it

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