Legislazione primaria e secondaria riferita all’integrazione...
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Martedì 8 marzo 2016 ore 9-13 - Porta Castello 44 (aula rossa)
Mercoledì 9 marzo 2016 ore 9-13 - Porta Castello 44 (aula rossa)
Venerdì 11 marzo 2016 ore 9-13 - Porta Castello 44 (aula rossa)
Sabato 12 marzo 2016 ore 9-13: esame - Traspontina
Legislazione primaria e secondaria
riferita all’integrazione scolastica
Corso di formazione per il conseguimento
della specializzazione per le attività di sostegno
anno accademico 2014/2015
Dott. Nicola Tagliani - Osservatorio Scolastico AIPD Nazionale
Lo scenario attuale:
scuola, famiglia, servizi
un unico progetto educativo
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La normativa…Quello che è previsto: Italia avanguardia!
“L’integrazione scolastica […] nelle sezioni e nelle classi comuni
delle scuole di ogni ordine e grado e nelle università […] si
realizza […] attraverso:
a) la programmazione coordinata dei servizi scolastici con
quelli sanitari, socio-assistenziali, culturali, ricreativi, sportivi
e con altre attività sul territorio gestite da enti pubblici o
privati.
A tale scopo […] stipulano accordi di programma […]
finalizzati alla predisposizione, attuazione e verifica
congiunta di progetti educativi, riabilitativi e di
socializzazione individualizzati, nonché a forme di
integrazione tra attività scolastiche e attività integrative
extrascolastiche.” (L. 104/92 art. 13, co. 1) Nic
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La normativa…Quello che è previsto
Scuola
Servizi
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FamigliaALUNNO
con
disabilità
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La famiglia
� Si rivolge ai Servizi Socio-Sanitari per avere:
1. la certificazione L. 104/92 comma 1 o comma 3
2. Diagnosi Funzionale (anche centri convenzionati-accreditati)
� Consegna copia della certificazione L. 104/92 (comma 1 o 3)
e la Diagnosi Funzionale alla scuola
evidenziando anche tutti gli altri bisogni del figlio:
� somministrazione farmaci (certificata),
� necessità assistenza di base, igienica o alla comunicazione,
� dieta specifica (certificata)…
� Partecipa agli incontri di GLHO per redigere (firmare) e
verificare il PDF e il PEI
(L. 104/92 art. 15, comma 2 e DPR 24/02/1994 artt. 4 e 5). Nic
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Per accedere ai diritti previsti dalla L. n° 104/92 (tra cui l’inclusione scolastica)
è indispensabile
essere riconosciuti “persone con handicap”ai sensi dell’art. 3 comma 1 o comma 3 (gravità).
• Procedura telematica INPS per visita alla commissione
medico-legale ASL prevista dall’art. 4 della L. 104/92,
cui è stato aggiunto un medico dell’INPS (L. 102/09 art. 20 e L. 111/11 art. 19, co. 11)
• Non è l’“invalidità” anche se la procedura è uguale!
• Solo per sindrome di Down: la certificazione L.104/92
co. 3 può essere rilasciata dal medico di base (L. 289/02 art. 94, co. 3 e Nota prot. n° 4902/13 - v. scheda n° 439)
Certificazione L. n° 104/92
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I Servizi Socio Sanitari�Commissione ASL per la L. 104/92 (con medico
INPS L. 102/09 art. 20 e l. 111/11 art. 19, co. 11):
redige la certificazione L. 104/92 comma 1 o 3
�Unità multidisciplinare ASL (TSMREE, NPI…):
redige la Diagnosi Funzionale
(anche sulla base di DF predisposta da centri
convenzionati/accreditati)
�Chi redige la DF (ASL o centro convenzionato/accreditato)
partecipa ai GLHO
per stesura e verifiche periodiche di PDF e PEI(L. 104/92 art. 15, comma 2 e DPR 24/02/1994 artt. 4 e 5) N
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La scuola� Iscrizione alunni con disabilità acquisendo da famiglia
certificazione L. 104 e altre necessità degli alunni.
� Il DS convoca GLHO per redigere PDF e PEI entro il 31
luglio precedente all’inizio dell’a.s. (DPCM 185/06, art. 3, co. 1)
in modo da poter indicare nel PEI le risorse necessarie (L. 122/10 art. 10, comma 5) - Scheda n° 217
� Sulla base delle indicazioni del PEI il DS invia le richieste ai
competenti enti: sostegno, assistenti di base e igienici, AEC, dieta, ecc. per averle già dall’inizio dell’a.s.
� Fornisce docenti per il sostegno e collaboratori scolastici per assistenza igienica
� Realizza quanto indicato nel PEI.
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� Il n° di ore di sostegno viene richiesto nel PEI dal GLHO
� La sentenza della Corte Costituzione n° 80/2010 ha
ripristinato la possibilità di ore in deroga per alunni con gravità
� Il DS inoltra la domanda all’USR e USP che assegnano poi
il numero di ore (di solito inferiore!) alla scuola
� Il DS, sentito il GLHI, suddivide le ore date alla scuola alle
classi frequentate da alunni con disabilità
� Il docente di sostegno è assegnato alla classe in
contitolarità con i docenti curricolari.
Necessaria la compresenza! (Vedi schede su supplenze)
Insegnante per le attività di sostegno
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1. ASSISTENZA MATERIALE DI BASE (accompagnamento da
fuori a dentro la scuola o da una classe all’altra):
È una mansione ordinaria dei collaboratori scolastici
2. ASSISTENZA IGIENICA E CURA DELL’IGIENE PERSONALE:
Se ne occupa un collaboratore scolastico (preferibilmente
dello stesso sesso dell’alunno) dopo aver fatto un corso di
aggiornamento. Il collaboratore ha diritto ad un aumento di stipendio pensionabile(CCNL comparto scuola per il quadriennio 2006-2009 firmato il 7
ottobre 2007, art. 47, 48 e Tabella A)
Vedi schede n° 144 e n° 506
Collaboratori scolastici
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Enti Locali� “Supporto organizzativo” per l’inclusione scolastica:
1. Trasporto scolastico gratuito (CdS n° 2631/08 - scheda 261)
2. Assistenti all’autonomia e alla comunicazione (L. n° 104/92, art. 13 comma 3)
DLgs n° 112/98, art. 139
� Comune: dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado
� Provincia: per la scuola secondaria di secondo gradoe assistenti alla comunicazione per disabilità sensoriali in tutti gli ordini di scuole.
Attenzione a scuole in comuni diversi da quello di residenza!
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Legge n° 104/92, art. 13, comma 3
Vengono forniti da (art. 139 D.Lvo n° 112/98):
- Comune per le scuole dell’infanzia e del primo ciclo
- Provincia per secondo ciclo. In tutti gli ordini per sensoriali
Figura che può stare in classe, eccezionalmente anche fuori se per attività previste nel PEI, svolgendo funzioni di:
- sostegno alla didattica (su indicazione dei docenti)
- favorire l’autonomia, la comunicazione e la socializzazione
Non esiste un profilo professionale specifico: è sufficiente il diploma
di scuola superiore, ma deve essere adeguatamente formato.Deve essere garantita continuità. (Vedi schede n° 394 e n° 280)
Assistenti all’autonomia e la
comunicazione
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Scuola
Servizi
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FamigliaGLHO
PEI
La teoria…Dove si incontrano per co-progettare ?
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Il Gruppo di Lavoro Handicap Operativo
� È convocato dal Dirigente Scolastico
� È un organo collegiale della scuola, risente quindi della normativa giuridica inerente gli organi collegiali della scuola
� È composto da: Consiglio di Classe (docenti curricolari e di sostegno), operatori dell’ASL (o centro conv/accred.) , genitori e qualunque altra figura che segue l’alunno a scuola o al di fuori che si ritenga utile invitare (assistenti,
collaboratori, Associazioni, istruttori sportivi…)
� Redige e verifica periodicamente PDF e PEI dell’alunno
Legge n° 104/92, art. 12, commi 5 e 6
DPR 24/02/1994 Art. 4, 5 e 6
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Percorso formale(che deve diventare sostanziale!)
1. Diagnosi Funzionale: redatta dall’ASL (TSMREE, UONPI…).
Non deve limitarsi alla diagnosi clinica, ma deve dare elementi funzionali al percorso scolastico: punti di forza e punti di debolezza dell’alunno (DPR 24/02/1994 art. 3).
2. Profilo Dinamico Funzionale: redatto dal GLHO
3. Piano Educativo Individualizzato: redatto dal GLHO
• Piano di Studi Personalizzato (Progetto Didattico): Redatto dal Consiglio di classe
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Il Profilo Dinamico Funzionale
� indica le caratteristiche fisiche, psichiche e sociali ed affettive
dell'alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento
conseguenti alla situazione di handicap e le possibilità di recupero, sia
le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e
progressivamente rafforzate e sviluppate (Legge n° 104/92, art. 12,
comma 5)
� comprende necessariamente:
a) la descrizione funzionale dell'alunno in relazione alle difficoltà che
l'alunno dimostra di incontrare in settori di attività;
b) l'analisi dello sviluppo potenziale dell'alunno a breve e medio
termine (2/3 anni) (DPR 24/02/1994 art. 4)
� è aggiornato a conclusione di ogni ciclo e comunque ogni due anni.
L. n° 104/92, art. 12, commi 5, 6, 7 e 8
DPR 24/02/1994 Art. 4
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Il Piano Educativo Individualizzato
� vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro,
predisposti per l'alunno in situazione di handicap, in un determinato
periodo di tempo (1 anno)
� tiene presenti i progetti didattico-educativi, riabilitativi e di
socializzazione individualizzati, nonché le forme di integrazione tra
attività scolastiche ed extrascolastiche, di cui alla lettera a), comma 1,
dell'art. 13 della legge n. 104 del 1992 (progetto di vita)
� è redatto entro il 31 luglio precedente all’a.s. cui si riferisce (DPCM
185/06 art. 3, c. 1) , perché deve indicare il numero di ore e la
tipologia di risorse umane necessarie per raggiungere gli obbiettivi
previsti.
� Poi definito entro novembre e verifica degli effetti degli interventi
previsti “con frequenza trimestrale”.
Legge n° 104/92, art. 12, comma 5
DPR 24/02/1994 Art. 5
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Per scuole primarie e secondarie di I°: Non si può parlare di programmi differenziati
ma solo di “prove differenziate” per valutare se vi sono stati progressi rispetto ai livelli iniziali di apprendimento
Il P.S.P. Piano di Studi PersonalizzatoProgetto Didattico
1. Raggiunti in tutte le materie
2. Non previsti per tutte le materie o non raggiunti
Diploma conclusivo I CicloAttestato con certificazione
dei crediti formativi idoneo per iscrizione a II Ciclo
Obiettivi PSP
Ammissione agli esami di stato
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1. Normale 3. Differenziato
Per secondarie di II°:
Tipologia da stabilire nel GLHO e indicare nel PEIcon VINCOLANTE parere dei genitori
DiplomaAttestato di certificazione dei
crediti formativi
Il P.S.P. Piano di Studi PersonalizzatoProgetto Didattico
2. Semplificatoper “obiettivi minimi”
Ammissione agli esami di stato
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PSP - Scuola Secondaria di II grado
1. Normale
Lo studente con disabilità segue la programmazione della classe.
Nel percorso “semplificato” gli obiettivi corrispondono a quelliindividuati come sufficienti per tutti gli alunni.
2. Semplificatoper “obiettivi minimi”
PROGRAMMAZIONE e CONTENUTI:
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1. Normale
1. Stesse prove dei compagni con la possibilità di utilizzare:- tempi più lunghi;- modalità facilitanti: computer, dettatura, ausili per la
comunicazione, ecc.
2. prove Equipollenti:- Le stesse prove vengono svolte con modalità differenti:
colloquio anziché prova scritta; test a scelta multipla anziché elaboratoscritto o colloquio, ecc.
- La prova è proposta dalla Commissione d’esame e hacontenuti culturali e/o tecnici e/o professionali differentidalle prove ufficiali, ma ad essi equipollenti.(O.M. n° 22/06, art. 17, commi 1, 2 e 3)
2. Semplificatoper “obiettivi minimi”
VALUTAZIONE:
PSP - Scuola Secondaria di II grado
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Lo studente con disabilità segue una programmazione con:
contenuti estremamente ridotti
o completamente differenti da quella della classe
e quindi con:
obiettivi didattici e formativi
non riconducibili ai programmi ministeriali
anche per una sola materia!
PROGRAMMAZIONE e CONTENUTI:
3. Differenziato
PSP - Scuola Secondaria di II grado
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Si valutano i risultati dell’apprendimento con l’attribuzione di votirelativamente agli obiettivi del percorso differenziato.
Tali voti hanno valore legale esclusivamente ai fini della prosecuzione deglistudi.
Gli alunni valutati in modo differenziato possono partecipare all’esame diStato finale svolgendo prove differenziate, omogenee al percorso svolto,
finalizzate all’attestazione delle competenze e delle abilità acquisite.
Qualora siano accertati livelli di apprendimento corrispondenti agli obbiettivi
previsti dai programmi ministeriali, il Consiglio di classe può deliberare ilpassaggio ad un percorso didattico normale (o semplificato) senzanecessità di prove di idoneità relative alle discipline dell’anno o degli anni
precedenti.
(O.M. n° 90/01, art. 15, comma 4)
VALUTAZIONE:
3. Differenziato
PSP - Scuola Secondaria di II grado
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La realtà…
�Offriamo consulenza gratuita su aspetti
legali e psico-pedagogici dell’inclusione.
�Riceviamo chiamate da tutta Italia da
famiglie e scuole e per alunni con tutte le
disabilità.
�Rileviamo quindi criticità generali.
OSSERVATORIO SCOLASTICO AIPD
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Nodi problematici
• Strumenti e procedure considerati come prassi
burocratica e perciò non realmente funzionale
all’attività scolastica.
• Mancanza di un linguaggio condiviso e
reciprocamente comprensibile
• Modalità di comunicazione con la famiglia
imprecise, vaghe e non circostanziate: “c’è una
nuova normativa…” Quale?
• Far passare un diritto come un favore.
In generale
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Probabili illegittime richieste di certificazioni locali
per confusione creata da DPCM n° 185/06
e Intesa Stato Regioni del 20/3/2008
� Regione Lazio Circolare n° 212522 dell'8/4/2014 confusione tra certificazione L.
104/92 e DF, introduce una «Certificazione per l’inclusione scolastica» da parte del TSMREE dell’ASL a supporto della
certificazione L. 104/92! (scheda n° 473)
� Nota USR Veneto n° 1400/16schede n° 515 e n° 517
Certificazione L. n° 104/92
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Nodi problematici
�Non viene convocato, o solo una volta l’anno, o
con tempi strettissimi (a volte 15 minuti!), o in
momenti inadeguati (di mattina)
�Non vengono convocate tutte le componenti
previste = INVALIDO!
�Non partecipano tutte le componenti previste:
solo sostegno e coordinatore con famiglia.
�Non si redigono e verificano PDF e PEI ma si parla
solamente
GLHO
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GLHO scuola Tutte
Che cosa è DISFUNZIONALE Che cosa è FUNZIONALE
Da parte della SCUOLA
• Aspettarsi “ricette” dall’esperto
• Farsi rappresentare dall’insegnante di sostegno
• Formulare osservazioni e/o giudizi basati su stereotipi
• Formulare in modo generico ciò che si intende fare
• Leggere ogni richiesta e/o rimostranza del genitore come accusa dalla quale difendersi
• Trincerarsi dietro la rigidità dei programmi e delle regole dell’istituzione
• Trincerarsi dietro i, pur reali, problemi della classe
• “Giudicare” le preoccupazioni dei genitori
• Chiedergli informazioni precise
• Intervenire tutti (coloro che nella scuola ruotano intorno al bambino)
• Raccontare piccole osservazioni concrete
• Descrivere nel dettaglio (modi, materiali, tempi…) l’attività effettuata o programmata
• Lasciarsi interrogare dalle richieste per cercare insieme soluzioni
• Esprimere perplessità per aprire spazi di flessibilità
• Interrogarsi sulla “risorsa” compagni e inventare strategie di tutoraggio anche reciproco
• Accogliere l’emozione; rassicurare, nella verità e non genericamente, su ciò che può essere gestito; mettersi in discussione
GLHO
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GLHO famiglia Tutte
Che cosa è DISFUNZIONALE Che cosa è FUNZIONALE
Da parte della FAMIGLIA
• Porre delle richieste “contrapponendosi” (all’istituzione o ad un singolo docente che, però, magari non è nominato)
• Accogliere con troppa gratitudine ciò che è un diritto ricevere
• Non esprimere timori e preoccupazioni
• Rivolgersi esclusivamente all’insegnante di sostegno, dimenticando gli altri insegnanti
• Non chiedere spiegazioni (quando ciò che viene comunicato non è chiaro o è generico: non si capisce cosa voglia dire concretamente)
• Fare le proprie richieste con determinazione e tranquillità, chiedendo risposte precise e con assunzione di responsabilità
• Dare riconoscimento all’impegno dimostrato dalla scuola
• Esprimerli per chiedere/cercare insieme non rassicurazioni, ma soluzioni o chiarificazioni
• Chiedere e dare attenzione al contributo di ciascun insegnante
• Non stancarsi di chiedere e/o richiedere spiegazioni, per andarsene dal GLHO con delle chiarezze operative da parte della scuola
GLHO
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Nodi problematici
�Non dà indicazioni utili alla scuola: solo diagnosi
clinica e non compilata in tutte le sue parti
� Linguaggio tecnico non comprensibile per la
scuola
� Confusa con il PDF: viene richiesto dalla scuola
l’aggiornamento al passaggio di ciclo quando non
è previsto nessun aggiornamento
Diagnosi Funzionale
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Nodi problematici
�Questo sconosciuto!: spesso non viene redatto
(nonostante la l. 104 parli molto più
dettagliatamente del PDF che del PEI!)
� Confuso con la DF: Il PDF va aggiornato
periodicamente, ma se non esiste la scuola chiede
l’aggiornamento della DF per redigere il PEI!
�Difficoltà nel fare le previsioni di sviluppo,
soprattutto a lungo termine
� L’intesa Stato Regioni 20/3/2008 ha inglobato il
PDF nella DF, ma è stata applicata in poche regioni
Profilo Dinamico Funzionale
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Nodi problematici
� La scarsa integrazione fra il percorso
individualizzato, il lavoro in classe e le altre
attività educative e didattiche offerte dalla
scuola;
� Presenti obiettivi generici e poca metodologia;
� L’orientamento a focalizzare i progetti più su cosa
fare, piuttosto che su come e perché farlo
� Mancanza di una prospettiva progettuale
� Mancanza di programmazione per ogni materia
Piano Educativo Individualizzato
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Nodi problematici
� Delega del progetto inclusivo al solo docente per
il sostegno: non collaborazione e presa in carico
dei docenti curricolari
� Utilizzo improprio dei docenti di sostegno per
supplenze, inglese… (manca compresenza)
� Organizzazione spazi e attività non inclusive
(cattive prassi): aule di sostegno, laboratori solo
per alunni con disabilità, esclusione da gite
� Problematicità nel ricostruire le storie dei bambini
e nel reperire la documentazione dei percorsi
Scuola
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Nodi problematici
� Non fornire le risorse di propria competenza
come indicate nel PEI per mancanza di fondi: il
diritto allo studio non è comprimibile per esigenze
di bilancio (Corte Costituzionale n° 80/2010)
� Mancanza di un profilo professionale per
assistenti
� Mancanza di riattribuzione delle competenze
della ex provincia e di fondi stabili da parte della
Regione.
Enti Locali
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Nodi problematici
� I rapporti con i servizi per acquisire la
documentazione sono spesso difficili;
� Scarsa conoscenza del bambino
� Scarsa disponibilità a partecipare ai GLHO
� Personale insufficiente perseguire tutte le
richieste.
� Cambio servizio negli ultimi anni di secondaria di
secondo grado (a 18 anni).
Servizi
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Nodi problematici
� La scarsa e non definita collaborazione con le
famiglie non permette un dialogo costruttivo,
una crescita comune intorno al bambino.
Invece è necessaria un’alleanza educativa
nel reciproco rispetto dei propri ruoli
per il raggiungimento dell’obiettivo comune:
il benessere e la crescita dell’alunno
Famiglia
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Altre norme specifiche
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• Le classi iniziali che accolgono alunni con
disabilità sono costituite, di norma, da non più di
20 alunni (art. 5 comma 2)
• Si può derogare a questo limite nella misura del
10% (max 22 alunni) (art. 4 comma 1)
• Non esiste più un limite massimo al numero di
alunni con disabilità nella stessa classe, ma ci
sono solo delle indicazioni di evitare di inserire
più di due alunni con disabilità o più di uno grave
nella stessa classe.
Composizione delle classiDPR n° 81/2009
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• Non è prevista la permanenza alla scuola
dell’infanzia: l’obbligo scolastico inizia per tutti al
6° anno di età (L. n° 53/03 e annuali C.M. su iscrizioni).
• Nella scuola primaria per bocciare occorre
l’unanimità del consiglio di classe (dirigente
compresa) e ampia motivazione.
• Bocciatura ≠ Ripetenza automatica.
Le prime due ripetenze di una stessa classe
devono essere approvate dal consiglio di classe.
Una terza ripetenza dal collegio docenti.
• Secondaria di I e II grado mattutine (per tutti gli alunni):
solo entro il 18° anno!!! (C.M. 22/15, C.M. 6/15 - scheda n° 512)
Ripetenze e permanenze
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• Le scuole devono organizzare le uscite tenendo
conto delle necessità degli alunni con disabilità.
• Non si può impedire o porre condizioni alla loro
partecipazione.
• Può essere accompagnatore qualunque membro
della scuola o anche un esterno.
• Meglio evitare siano genitori o familiari.
• In ogni caso le spese dell’accompagnatore
devono essere a carico della scuola e non della
famiglia: altrimenti è discriminazione.
Schede n° 13, 119, 380
Visite e viaggi d’istruzioneC.M. 291/92, C.M. 623/96, Nota 645/02, Nota 2209/12
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• La famiglia deve certificare la necessità di assumere
farmaci in orario scolastico.
• Nel certificato deve essere esplicitato che l’intervento
richiesto non richieda il possesso di cognizioni
specialistiche sanitarie.
• Può somministrare qualunque membro della
comunità scolastica disponibile, eventualmente dopo
breve formazione.
• Se non si individua nessuno: familiari, associazioni di
volontari o comune. Altrimenti ASL deve garantire
l’assistenza sanitaria a scuola.
• Le emergenze restano di competenza dell’ASL/118.
Somministrazione di farmaciAtto di raccomandazione Interministeriale Nota 2312/2005
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Schede normative e materiali AIPD, Coordown
• www.aipd.it/scuola
• www.handylex.org
Testi normativa
• http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ministero/i
ndex0216 (MIUR)
• www.edscuola.it
• www.handylex.org
Sentenze TAR, Consiglio di Stato, CGA
• www.giustizia-amministrativa.it
Siti utili
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Materiali utiliVademecum Scuola. Edizione 30/06/2014
Compendio delle norme sull’inclusione scolastica edito dal CoorDown,
scaricabile gratuitamente in PDF dal sito www.aipd.it/scuola o da
www.coordown.it.
Contiene anche delle FAQ e i link ai testi delle norme citate.
Il diritto alla partecipazione scolastica. Normativa e giurisprudenza per la piena partecipazione scolastica degli alunni con disabilità. S. Nocera, Key Editore, 2015
L’e-book offre agli operatori ed alle famiglie gli strumenti conoscitivi di carattere normativo e giurisprudenzialeche aiutino a rimuovere gli ostacoli alla realizzazione dei bisogni educativi e delle aspirazioni esistenziali deglialunni con disabilità. Contiene i link ai testi delle norme citate.
Acquistabile on-line su www.homebookshop.it, nei principali store on-line di libri e in alcune librerie digiurisprudenza. Vedi presentazione
La normativa inclusiva nella nuova legge di riforma sulla «buona scuola».S. Nocera e N. Tagliani, Key Editore, 2015
L’e-book offre una lettura a caldo della recente legge di riforma della scuola offrendo anche interpretazioni e
proposte per il futuro decreto delegato sull’inclusione scolastica. Contiene i link ai testi delle norme citate.
Acquistabile on-line su www.homebookshop.it, nei principali store on-line di libri e in alcune librerie di
giurisprudenza.
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Materiali AIPD disponibili su www.aipd.it/scuola
Schede normative
Più di 500 schede descrittive ed esplicative della normativa e giurisprudenza inerente l’inclusione scolastica costantemente redatte
e aggiornate dall’avv. Salvatore Nocera e organizzate per argomenti e parole chiave.
Tutte le schede contengono i link ai testi delle norme citate.
Per essere costantemente aggiornati sulla pubblicazione delle nuove schede ci si può iscrivere gratuitamente alla newsletter
settimanale AIPD al link http://aipd.it/newsletter/
Quadernin° 18 “Verso una scuola più competente e partecipata. Alcune esperienze di buone prassi di integrazione scolastica”, 2008
n° 20 “Nella nostra classe c’è un alunno con la sindrome di Down! Modalità inclusive nella vita di classe”, 2011
n° 22 “Metodologie e strategie di comunicazione e di apprendimento: riflessioni critiche. Atti del seminario AIPD 24/02/2012″, 2013
n° 23 “Down to Italy. Stranieri con disabilità in Italia. Facili indicazioni su diritti e agevolazioni”, 2014
Disponibile anche in francese, inglese e spagnolo.
DVD“Buone prassi crescono. Alunni con sindrome di Down nella scuola di tutti”, AIPD, 2010, 40′Tre esperienze della scuola primaria e tre della scuola secondaria di primo grado che coniugano individualizzazione e percorso collettivo (vedi: il trailer - il film completo in italiano e con i sottotitoli in spagnolo).
“La mia scuola mi piace! Alunni con sindrome di Down nella scuola secondaria di II grado”, AIPD, 2015, 38′Tre esperienze della scuola secondaria di secondo grado che offrono uno spunto di riflessione sui possibili percorsi didattici, anche utilizzando l’alternanza scuola-lavoro.
Per ricevere i DVD contatta la nostra segreteria: [email protected] - 06/3723909 Nic
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Viale delle Milizie, 106 00192 - RomaTel. 06/3723909 Fax 06/3722510 [email protected]
[email protected] (Area Psico-Pedagogica)[email protected] (Area Normativo-Giuridica)
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Quaderni e materiali AIPD
Vademecum Scuola del CoorDownPer aggiornamenti gratuiti sui nuovi materiali: iscriversi alla Newsletter del sito
Osservatorio Scolastico sull'Inclusione
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Link per scaricare le slide delle lezioni(anche quella di venerdì 11/3/2016 verrà caricata nello stesso link)
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