La Rivoluzione Siamo Noi Artisti suddivisi secondo le ... · pavimento di Wim Delvoye conservati...

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Mario Airò, Ghada Amer, Paolo Canevari, Loris Cecchini, Wim Delvoye, Gintaras Didziapetris, Gloria Friedmann, Stefania Galegati, Petrit Halilaj, Huang Yong Ping, Yayoi Kusama, Aldo Mondino, Adrian Paci, Athena Papadopoulus, Pino Pascali, Bruno Peinado, Giulia Piscitelli, Paola Pivi, Martha Rosler, Armando Testa, Richard Wentworth, Tom Wesselmann. L’altro visto da sé Vincenzo Agnetti, Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Mario Ceroli, Enzo Cucchi, Günther Förg, Francesco Gennari, Nan Goldin, Zhang Huan, Ilya Kabakov, Alex Katz, Mike Kelley, Barbara Kruger, Myriam Laplante, Sarah Lucas, Marcello Maloberti, Robert Mapplethorpe, Marzia Migliora, Yasumasa Morimura, Zanele Muholi, Luigi Ontani, Tony Oursler, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Jaume Plensa, Thomas Ruff, Julian Schnabel, Cindy Sherman, Kiki Smith, Franco Vaccari, Marcella Vanzo, Bill Viola. Controllare il caos Ben, Daniel Buren, Tony Cragg, Piero Fogliati, Lucio Fontana, Ellen Gallagher, Keith Haring, Damien Hirst, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Mario Merz, Tatsuo Miyajima, Fabrizio Plessi, Hisachika Takadashi. Spazi di monocromia Stefano Arienti, Marco Bagnoli, Barry X Ball, Domenico Bianchi, Enrico Castellani, Alberto Garutti, Wyatt Kahn, Mimmo Jodice, Wolfgang Laib, Piero Manzoni, Fabio Mauri, Pietro Roccasalva, Remo Salvadori, Gregor Schneider, Mario Schifano, Ettore Spalletti, Luca Vitone. Giovanni Anselmo, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Corrado Bonomi, Chiara Camoni, Roberto Cuoghi, Nicola De Maria, Luciano Fabro, Urs Fischer, Andreas Gursky, Mona Hatoum, Francesco Jodice, William Kentridge, Richard Long, Claudia Losi, Fausto Melotti, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Tobias Rehberger, Gerhard Richter, Tomás Saraceno, Thomas Struth, Andy Warhol, Erwin Wurm, Andrea Zittel. Che cosa significa XNL? Sono le tre consonanti della dicitura «Ex-Enel», che ha identificato l’e- dificio per quasi venti anni, vale a dire dalla di- smis-sione dall’ente elet- trico nazionale e dall’ac- quisizione da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano nei primi anni Duemila. Edificato nel 1907 per ospitare uno stabilimento di cartonaggi e una li- tografia, l’edificio fu parzialmente ri- strutturato nel 1919, quando l’intero complesso passò nelle mani della Fe- derazione italiana dei Consorzi Agrari costituitasi proprio allora a Piacenza. Il palazzo trova in que- gli anni l’aspetto che gli vediamo oggi e che si deve al progetto dell’in- gegnere reggiano Guido Tirelli, autore in Emilia di riconoscibilissimi edi- fici neorinascimentali, liberty e all’intervento di alcuni pittori e de- coratori in gran voga a quel tempo. La sede della Federazione Consorzi si trasferì a Roma negli anni Trenta ce- dendo il palazzo alla Società elettrica Brioschi, poi Società Elettrica Emiliana, di seguito incamerata nell’ENEL in se- guito alla nazionalizzazione dell’ener- gia elettrica nei primi anni Sessanta. La Rivoluzione Siamo Noi La Rivoluzione Siamo Noi è una mostra che docu- menta il fenomeno del col- lezionismo italiano contem- poraneo secondo due visuali: in primo luogo nella sua globalità, mostrando la presenza di collezioni disseminate tra le grandi aree me- tropolitane e i piccoli centri urbani e suburbani della provincia italiana. In secondo luogo, attraverso le vicende personali dei singoli collezionisti all’in- terno del mondo dell’arte; i rapporti con gli artisti e con le istituzioni: la critica, i musei, le gallerie. Sul piano dello sviluppo storico, la mo- stra presenta opere comprese in un arco temporale di oltre cinquanta anni, da Piero Manzoni al giovane Gintaras Didziapetris. Il risultato è un grande affresco collet- tivo, una «collezione delle collezioni» legate sia alla passione e al gusto indi- viduale dei singoli, quanto alle trasfor- mazioni della società negli ultimi de- cenni. La mostra presenta circa 160 opere selezionate tra 18 collezioni italiane e suddivise in 8 sezioni tematiche che vogliono svi- luppare gli aspetti culturali e desideranti del colle- zionismo italiano. Il curatore Alberto Fiz spiega che il titolo della mostra -La Rivoluzione Siamo Noi- prende spunto dall’installazione omo- nima di Maurizio Cattelan nella quale l’artista, con compiacimento narcisi- stico, si autodenigra appendendosi a un gancio con gli abiti del feltro caro a Joseph Beuys, il quale nel 1972 realizzò un’opera dallo stesso titolo di forte im- pronta politica. L’elemento che accomuna i due lavori è la solitudine, un sentimento che, molto spesso, coinvolge anche il collezionista. L’esposizione è alle- stita nel nuovo XNL, Spazio per le arti contemporanee di Piacenza, realizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano recuperando un vecchio edificio industriale nel centro della città. «Una fabbrica di idee», l’ha definito il presidente della Fondazione, Massimo Toscani, «che si pone sulla scena dell’arte in Italia come ulteriore strumento di analisi critica della cultura contemporanea. Una sezione della mostra è allestita nel- la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, adiacente all’XNL, che porta il nome del suo fondatore mecenate, il maggiore collezionista della storia di Piacenza, Giuseppe Ricci Oddi (1868 – 1937), a cui la mostra è idealmente dedicata. Complicità Eduardo Arroyo, Elizabeth Aro, Barry X Ball, Jake and Dinos Chapman, Clegg & Guttmann, Matteo Fato, Thorsten Kirchhoff, Luigi Mainolfi, Alessandro Mendini, Helmut Newton, Niki de Saint Phalle, Thomas Struth. Rovesciare il mondo Marina Abramović, Francesco Arena, Georg Baselitz, Berlinde de Bruyckere, Alberto Burri, Jimmie Durham, Lara Favaretto, Carsten Holler, Invernomuto, Teresa Margolles, Paul McCarthy, Mike Nelson, Katja Novitskova, Mimmo Rotella, Robert Rauschenberg, Ed Ruscha, Sisley Xhafa. Enigma Magdalena Abakanowicz, Matthew Barney, Alighiero Boetti, Sophie Calle, Francesco Clemente, Giorgio de Chirico, Gino De Dominicis, Flavio Favelli, Dan Flavin, Andrea Galvani, Emilio Isgrò, Anish Kapoor, Joseph Kosuth, Osvaldo Licini, Allan McCollum, Marisa Merz, Giorgio Morandi, Robert Morris, Shirin Neshat, Ahmet Öğüt, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Alessandro Pessoli, Emilio Prini, Alexandre Singh, Gilberto Zorio. Collezione Agiverona (Giorgio Fasol); Collezione Consolandi, Milano; Collezione Alt (Tullio Leggeri), Bergamo; Collezione De Iorio, Trento; Collezione Ernesto Esposito, Napoli; Collezione Floridi, Roma; Collezione Giuliani, Roma; Collezione Gori-Fattoria di Celle, Pistoia; Collezione La Gaia, Busca; Collezione Emilio e Luisa Marinoni, Lurago Marinone; Collezione Mattioli Rossi, Casorate Sempione/New York; Collezione Mazzolini, Bobbio; Collezione Nomas Foundation (Stefano e Raffaella Sciarretta), Roma; Collezione Claudio e Maria Grazia Palmigiano, Milano; Collezione Pierluigi e Natalina Remotti, Milano/Camogli; Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Collezione Giuliana e Tommaso Setari, Parigi/Bruxelles; Collezione Gemma De Angelis Testa, Milano. La Rivoluzione Siamo Noi concilia la componente spettacolare dell’arte di oggi con quella più intima ed emozionale, creando una relazione tra opere, artisti e motivazioni del collezionare, così come emerge dalle otto sezioni della rassegna - Complicità, Domestiche alterazioni, Rovesciare il Mondo, Enigma, L’altro visto da sé, Controllare il caos, Esplorazioni, Spazi di Monocromia - dove ciascuna rappresenta una collezione in un contesto animato da interferenze, suggestioni e scardinamenti temporali. XNL PIACENZA CONTEMPORANEA via Santa Franca, 36 - Piacenza GALLERIA D’ARTE MODERNA RICCI ODDI via S. Siro 13 - Piacenza fu industriale, ora agricola e agro-in- dustriale; e infine, nel secondo dopo- guerra, uno dei principali poli energe- tici nazionali. Il recupero funzionale ed il restauro filologico del centro sono stati attuati in stretta collabo- razione con la Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici di Parma e Piacenza. Lo spazio XNL per le arti contemporanee Il palazzo di via Santa Franca rimase allora sede amministrativa dell’ente fino agli anni Novanta, quando fu ce- duto a un fondo di investimento. Da cui, infine, nei primi anni del nuovo secolo la proprietà passava alla Fon- dazione di Piacenza e Vigevano. La sequenza è significativa: stabi- limento manifatturiero; consorzio agrario; azienda elettrica nazionale: tre passaggi che identificano le voca- zioni del territorio piacentino: che ora BIGLIETTO UNICO PROMOZIONI SPECIALI Biglietto speciale Pausa Pranzo: €8,00 (per tutti i visitatori esclusivamente dal martedì al venerdì non festivi dalle 12.00 alle 15.00 ) Biglietto studenti universitari fino a 25 anni, ricercatori e dottorandi delle università italiane: € 7,00 (esclusivamente da martedì a venerdì dalle ore 14.00 alle ore 19,00) Biglietto Speciale Famiglia al Museo: € 25,00/€ 28,00 a famiglia riservato agli accompagnatori (massimo due) dei bambini/ragazzi due adulti + 1 bambino/ragazzo di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: € 25,00 due adulti + 2 bambini/ragazzi di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: € 28,00 due adulti con più di due bambini/ragazzi di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: un bambino/ ragazzo entra gratuitamente. Biglietto speciale per ragazzi delle scuole (primarie, secondarie, secondarie di 2°grado) fino a 18 anni: € 5,00 (valido per gruppi di almeno 15 persone e fino ad un massimo di 25 persone tra alunni e insegnanti, un accompagnatore/guida gratuito ogni 10 persone, Biglietto per gruppi: € 8,00 Il gruppo può essere composto da un minimo di 7 paganti (intero o ridotto)  a un massimo di 25 persone, un accompagnatore/guida gratuito ogni dieci persone. Servizio guardaroba gratuito per i visitatori. Informazioni e prenotazioni: tel. 02 45 39 51 16 Visite guidate: tel. 334 8283744 – 334 8283717 Sede mostra: tel. 0523 39 84 01 Intero € 12,00 - Ridotto € 10,00 Cortesia €5,00 Ingresso gratuito fino ai 6 anni  E’ possibile pagare il biglietto tramite 18App e Carta del Docente. Il biglietto ridotto di € 10,00 è valido per: • giovani fino a 25 anni (under26) • insegnanti in attività (presentando un tesserino scolastico o una dichiarazione della scuola) • forze dell’ordine in attività (presentando il tesserino) • persone con invalidità < 100% • over 65 • soci Touring club, FAI, ACI, ARCI, Associazione Dimore Storiche, Italia Nostra Il biglietto cortesia di € 5,00 è valido per: bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni compiuti (under 18) guide turistiche abilitate (presentando il tesserino), senza gruppo al seguito possessori tessera ICOM e ICCROM (presentando la tessera) • dipendenti MiBAC (presentando il tesserino ministeriale) • accompagnatori gruppi scolastici L’ingresso gratuito è valido per: • under 6 anni • persone con invalidità al 100% (in possesso di verbale di invalidità che attesti la percentuale dichiarata. Non saranno presi in considerazione altri giustificativi. Accompagnatore gratuito. Per i bambini sotto ai 6 anni e le persone con invalidità 100% non è richiesto il pagamento della prevendita anche in caso di prenotazione del biglietto da parte dei genitori e di altri accompagnatori. Promotori Patrocinio di Media Partner Tutti i biglietti includono l’audioguida gratuita in italiano. Orari: dal martedì alla domenica, 10.00-19.00; lunedì chiuso Artisti suddivisi secondo le sezioni della mostra Le collezioni presenti Domestiche alterazioni Esplorazioni Sede della mostra:

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Page 1: La Rivoluzione Siamo Noi Artisti suddivisi secondo le ... · pavimento di Wim Delvoye conservati come gioielli preziosi, gli abiti in lattice di Giulia Piscitelli. Ma anche la Sedia

Mario Airò, Ghada Amer, Paolo Canevari, Loris Cecchini, Wim Delvoye, Gintaras Didziapetris, Gloria Friedmann, Stefania Galegati, Petrit Halilaj, Huang Yong Ping, Yayoi Kusama,

Aldo Mondino, Adrian Paci, Athena Papadopoulus, Pino Pascali, Bruno Peinado, Giulia Piscitelli, Paola Pivi, Martha Rosler, Armando Testa, Richard Wentworth, Tom Wesselmann.

L’altro visto da sé

Vincenzo Agnetti, Vanessa Beecroft, Maurizio Cattelan, Mario Ceroli, Enzo Cucchi,Günther Förg, Francesco Gennari, Nan Goldin, Zhang Huan, Ilya Kabakov, Alex Katz, Mike Kelley, Barbara Kruger, Myriam Laplante, Sarah Lucas, Marcello Maloberti, Robert Mapplethorpe, Marzia Migliora, Yasumasa Morimura, Zanele Muholi, Luigi Ontani, Tony Oursler, Vettor Pisani, Michelangelo Pistoletto, Jaume Plensa, Thomas Ruff, Julian Schnabel, Cindy Sherman, Kiki Smith, Franco Vaccari, Marcella Vanzo, Bill Viola.

Controllare il caos

Ben, Daniel Buren, Tony Cragg, Piero Fogliati, Lucio Fontana, Ellen Gallagher, Keith Haring, Damien Hirst, Jannis Kounellis, Sol LeWitt, Mario Merz, Tatsuo Miyajima, Fabrizio Plessi, Hisachika Takadashi.

Spazi di monocromia

Stefano Arienti, Marco Bagnoli, Barry X Ball,Domenico Bianchi, Enrico Castellani, Alberto Garutti, Wyatt Kahn, Mimmo Jodice, Wolfgang Laib, Piero Manzoni,Fabio Mauri, Pietro Roccasalva, Remo Salvadori, Gregor Schneider, Mario Schifano, Ettore Spalletti, Luca Vitone.

Giovanni Anselmo, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico,Corrado Bonomi, Chiara Camoni, Roberto Cuoghi, Nicola De Maria, Luciano Fabro, Urs Fischer, Andreas Gursky, Mona Hatoum, Francesco Jodice, William Kentridge,

Richard Long, Claudia Losi, Fausto Melotti, Giuseppe Penone, Gianni Piacentino, Tobias Rehberger, Gerhard Richter, Tomás Saraceno, Thomas Struth, Andy Warhol, Erwin Wurm, Andrea Zittel.

Che cosa significa XNL? Sono le tre consonanti della dicitura «Ex-Enel», che ha identificato l’e-dificio per quasi venti anni, vale a dire dalla di-smis-sione dall’ente elet-trico nazionale e dall’ac-quisizione da parte della Fondazione di Piacenza e Vigevano nei primi anni Duemila. Edificato nel 1907 per ospitare uno stabilimento di cartonaggi e una li-tografia, l’edificio fu parzialmente ri-strutturato nel 1919, quando l’intero complesso passò nelle mani della Fe-derazione italiana dei Consorzi Agrari costituitasi proprio allora a Piacenza.

Il palazzo trova in que-gli anni l’aspetto che gli vediamo oggi e che si deve al progetto dell’in-gegnere reggiano Guido Tirelli, autore in Emilia di riconoscibilissimi edi-fici neorinascimentali , liberty e all’intervento di alcuni pittori e de-

coratori in gran voga a quel tempo. La sede della Federazione Consorzi si trasferì a Roma negli anni Trenta ce-dendo il palazzo alla Società elettrica Brioschi, poi Società Elettrica Emiliana, di seguito incamerata nell’ENEL in se-guito alla nazionalizzazione dell’ener-gia elettrica nei primi anni Sessanta.

La Rivoluzione Siamo NoiLa Rivoluzione Siamo Noi è una mostra che docu-menta il fenomeno del col-lezionismo italiano contem-poraneo secondo due visuali: in primo luogo nella sua globalità, mostrando la presenza di collezioni disseminate tra le grandi aree me-tropolitane e i piccoli centri urbani e suburbani della provincia italiana. In secondo luogo, attraverso le vicende personali dei singoli collezionisti all’in-terno del mondo dell’arte; i rapporti con gli artisti e con le istituzioni: la critica, i musei, le gallerie. Sul piano dello sviluppo storico, la mo-stra presenta opere comprese in un arco temporale di oltre cinquanta anni, da Piero Manzoni al giovane Gintaras Didziapetris. Il risultato è un grande affresco collet-tivo, una «collezione delle collezioni» legate sia alla passione e al gusto indi-viduale dei singoli, quanto alle trasfor-mazioni della società negli ultimi de-

cenni. La mostra presenta circa 160 opere selezionate tra 18 collezioni

italiane e suddivise in 8 sezioni tematiche che vogliono svi-

luppare gli aspetti culturali e desideranti del colle-

zionismo italiano.

Il curatore Alberto Fiz spiega che il titolo della mostra -La Rivoluzione Siamo Noi- prende spunto dall’installazione omo-nima di Maurizio Cattelan nella quale l’artista, con compiacimento narcisi-stico, si autodenigra appendendosi a un gancio con gli abiti del feltro caro a Joseph Beuys, il quale nel 1972 realizzò un’opera dallo stesso titolo di forte im-pronta politica. L’elemento che accomuna i due lavori è la solitudine, un sentimento che, molto spesso, coinvolge anche il collezionista. L’esposizione è alle-stita nel nuovo XNL, Spazio per le arti contemporanee di Piacenza, realizzato dalla Fondazione di Piacenza e Vigevano recuperando un vecchio edificio industriale nel centro della città. «Una fabbrica di idee», l’ha definito il presidente della Fondazione, Massimo Toscani, «che si pone sulla scena dell’arte in Italia come ulteriore strumento di analisi critica della cultura contemporanea. Una sezione della mostra è allestita nel-la Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi, adiacente all’XNL, che porta il nome del suo fondatore mecenate, il maggiore collezionista della storia di Piacenza, Giuseppe Ricci Oddi (1868 – 1937), a cui la mostra è idealmente dedicata.

Complicità

Eduardo Arroyo, Elizabeth Aro, Barry X Ball, Jake and Dinos Chapman, Clegg & Guttmann, Matteo Fato, Thorsten Kirchhoff, Luigi Mainolfi, Alessandro Mendini, Helmut Newton, Niki de Saint Phalle, Thomas Struth.

Rovesciare il mondo

Marina Abramović, Francesco Arena, Georg Baselitz, Berlinde de Bruyckere, Alberto Burri, Jimmie Durham, Lara Favaretto, Carsten Holler, Invernomuto, Teresa Margolles, Paul McCarthy, Mike Nelson, Katja Novitskova, Mimmo Rotella, Robert Rauschenberg, Ed Ruscha, Sisley Xhafa.

Enigma

Magdalena Abakanowicz,Matthew Barney, Alighiero Boetti, Sophie Calle, Francesco Clemente, Giorgio de Chirico, Gino De Dominicis, Flavio Favelli, Dan Flavin, Andrea Galvani, Emilio Isgrò, Anish Kapoor, Joseph Kosuth, Osvaldo Licini,Allan McCollum, Marisa Merz, Giorgio Morandi, Robert Morris, Shirin Neshat, Ahmet Öğüt, Mimmo Paladino, Giulio Paolini, Alessandro Pessoli, Emilio Prini, Alexandre Singh, Gilberto Zorio.

Collezione Agiverona (Giorgio Fasol); Collezione Consolandi, Milano; Collezione Alt (Tullio Leggeri), Bergamo; Collezione De Iorio, Trento; Collezione Ernesto Esposito, Napoli; Collezione Floridi, Roma; Collezione Giuliani, Roma; Collezione Gori-Fattoria di Celle, Pistoia; Collezione La Gaia, Busca; Collezione Emilio e Luisa Marinoni, Lurago Marinone; Collezione Mattioli Rossi, Casorate Sempione/New York; Collezione Mazzolini, Bobbio; Collezione Nomas Foundation (Stefano e Raffaella Sciarretta), Roma; Collezione Claudio e Maria Grazia Palmigiano, Milano; Collezione Pierluigi e Natalina Remotti, Milano/Camogli; Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Collezione Giuliana e Tommaso Setari, Parigi/Bruxelles; Collezione Gemma De Angelis Testa, Milano.

La Rivoluzione Siamo Noi concilia la componente spettacolare dell’arte di oggi con quella più intima ed emozionale, creando una relazione tra opere, artisti e motivazioni del collezionare, così come emerge dalle otto sezioni della rassegna - Complicità, Domestiche alterazioni, Rovesciare il Mondo, Enigma, L’altro visto da sé, Controllare il caos, Esplorazioni, Spazi di Monocromia - dove ciascuna rappresenta una collezione in un contesto animato da interferenze, suggestioni e scardinamenti temporali.

XNL PIACENZA CONTEMPORANEA via Santa Franca, 36 - Piacenza GALLERIA D’ARTE MODERNA RICCI ODDI via S. Siro 13 - Piacenza

fu industriale, ora agricola e agro-in-dustriale; e infine, nel secondo dopo-guerra, uno dei principali poli energe-tici nazionali. Il recupero funzionale ed il restauro filologico del centro sono stati attuati in stretta collabo-razione con la Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici di Parma e Piacenza.

Lo spazio XNL per le arti contemporanee

Il palazzo di via Santa Franca rimase allora sede amministrativa dell’ente fino agli anni Novanta, quando fu ce-duto a un fondo di investimento. Da cui, infine, nei primi anni del nuovo secolo la proprietà passava alla Fon-dazione di Piacenza e Vigevano.La sequenza è significativa: stabi-limento manifatturiero; consorzio agrario; azienda elettrica nazionale: tre passaggi che identificano le voca-zioni del territorio piacentino: che ora

BIGLIETTOUNICO

PROMOZIONI SPECIALIBiglietto speciale Pausa Pranzo: €8,00 (per tutti i visitatori esclusivamente dal martedì al venerdì non festivi dalle 12.00 alle 15.00 )

Biglietto studenti universitari fino a 25 anni, ricercatori e dottorandi  delle università italiane: € 7,00 (esclusivamente da martedì a venerdì dalle ore 14.00 alle ore 19,00)

Biglietto Speciale Famiglia al Museo:€ 25,00/€ 28,00 a famiglia riservato agli accompagnatori (massimo due) dei bambini/ragazzi due adulti + 1 bambino/ragazzo di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: € 25,00 due adulti + 2 bambini/ragazzi di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: € 28,00 due adulti con più di due bambini/ragazzi di età superiore a 6 anni fino a 18 anni: un bambino/ragazzo entra gratuitamente.

Biglietto speciale per ragazzi delle scuole (primarie, secondarie, secondarie di 2°grado) fino a 18 anni: € 5,00 (valido per gruppi di almeno 15 persone e fino ad un massimo di 25 persone tra alunni e insegnanti, un accompagnatore/guida gratuito ogni 10 persone,

Biglietto per gruppi: € 8,00Il gruppo può essere composto da un minimo di 7 paganti (intero o ridotto)  a un massimo di 25 persone, un accompagnatore/guida gratuito ogni dieci persone. Servizio guardaroba gratuito per i visitatori.

Informazioni e prenotazioni: tel. 02 45 39 51 16Visite guidate: tel. 334 8283744 – 334 8283717Sede mostra: tel. 0523 39 84 01

Intero € 12,00 - Ridotto € 10,00 Cortesia €5,00 Ingresso gratuito fino ai 6 anni  E’ possibile pagare il biglietto tramite 18App e Carta del Docente. Il biglietto ridotto di € 10,00 è valido per:• giovani fino a 25 anni (under26)• insegnanti in attività (presentando un tesserino scolastico o una dichiarazione della scuola)• forze dell’ordine in attività (presentando il tesserino)• persone con invalidità < 100% • over 65• soci Touring club, FAI, ACI, ARCI, Associazione Dimore Storiche, Italia Nostra

Il biglietto cortesia di € 5,00 è valido per:• bambini e ragazzi dai 6 ai 17 anni compiuti (under 18)• guide turistiche abilitate (presentando il tesserino), senza gruppo al seguito• possessori tessera ICOM e ICCROM (presentando la tessera)• dipendenti MiBAC (presentando il tesserino ministeriale)• accompagnatori gruppi scolastici

L’ingresso gratuito è valido per:• under 6 anni• persone con invalidità al 100% (in possesso di verbale di invalidità che attesti la percentuale dichiarata. Non saranno presi in considerazione altri giustificativi. Accompagnatore gratuito.Per i bambini sotto ai 6 anni e le persone con invalidità 100% non è richiesto il pagamento della prevendita anche in caso di prenotazione del biglietto da parte dei genitori e di altri accompagnatori.

Promotori

Patrocinio diMedia Partner

Tutti i biglietti includono l’audioguida gratuita in italiano. Orari: dal martedì alla domenica, 10.00-19.00; lunedì chiuso

Artisti suddivisi secondo le sezioni della mostra Le collezioni presenti

Domestiche alterazioniEsplorazioni

Sede della mostra:

Page 2: La Rivoluzione Siamo Noi Artisti suddivisi secondo le ... · pavimento di Wim Delvoye conservati come gioielli preziosi, gli abiti in lattice di Giulia Piscitelli. Ma anche la Sedia

Shirin Neshat Senza titolo, 1996 Collezione Pierluigi e Natalina Remotti, Milano/Camogli

Alessandro MendiniPoltrone di Proust -

Sandro e Giuliano, 2012Collezione

Gori-Fattoria di Celle,Pistoia

Complicità

Ghada AmerLe Salon Courbé, 2007 Collezione Giuliani, Roma

Petrit Halilaj Abetare (big bird), 2015

Collezione De Iorio, Trento

Aldo MondinoTorre di torrone, 1968Collezione La Gaia, Busca

L’ambiente della casa e tutto ciò che ad essa è collegata, dall’arredamento al cibo, subisce una profonda trasfor-mazione con effetti ironici e parados-sali. Il percorso coinvolge la Torre di torrone di Aldo Mondino, i secchi per pavimento di Wim Delvoye conservati come gioielli preziosi, gli abiti in lattice di Giulia Piscitelli. Ma anche la Sedia antropomorfa su cui compare la bandiera italiana di Armando Testa, o il leopardo che pas-seggia su centinaia di tazze di cap-puccino nell’immagine fotografica di Paola Pivi. Gli scovolini per la polvere di Pino Pascali dai colori psichedelici, infine, si trasformano in bachi da se-tola reinventando l’immaginario at-traverso il vero.

Rovesciare il mondo

Il titolo prende spunto da un’opera di Lara Favaretto (Mondo alla rovescia) sul tempo sospeso ma si esten-de a questioni sociali e poli-tiche di fondamentale im-portanza che spaziano dal cambiamento climatico con l’orso ibridato di Katja Novi-tskova alla barca dei mi-granti di Sislej Xhafa for-mata da migliaia di scarpe,

sino alla celebre performance di Marina Abramović realizzata in occasione della Biennale di Venezia del 1997 (in mostra vie-ne esposta una grande immagine fotogra-fica di quell’evento), dove l’artista denun-cia, attraverso un rituale di purificazione, gli orrori che sono stati commessi durante la guerra nei Balcani.

Sislej XhafaBarka, 2011

Collezione NomasFoundation, Roma

Marina AbramovicBalkan Baroque, 1997

Collezione Gemma De Angelis Testa, Torino

Paul McCarthy Bear sculpture, 1991 Collezione Alt, Bergamo

Enigma

Il mistero insondabile è il filo rosso che lega la ricerca dei collezio-nisti e l’indagine degli artisti. Accanto alla re-lazione tra Giorgio de Chirico e Giulio Pao-lini, in questo ambito compaiono le alche-miche testimonianze pittoriche di Gino De Dominicis, così come Oggetti a scomparsa totale di Emilio Prini, i percorsi concettuali di Joseph Kosuth o le “icone” luminose di Dan Flavin. Tutto ciò passa attraverso una serie di altre testimonianze emblematiche come l’omaggio di Francesco Clemente al filosofo Michel Foucault, la ricostruzione dell’universo cosmogonico e mito-logico di Matthew Barney o lo spazio metafisico che caratterizza le due grandi sculture di Anish Kapoor. Fa parte dell’enigma anche il puzzle tridimensionale di Ahmet Ögüt dove i personaggi a grandezza natu-rale possono essere spostati dagli spettatori a loro piacimento.

L’ultima sezione si sviluppa attraverso una fondamentale serie di lavori sulla monocromia proposti nella sede della Galleria Ricci Oddi. Intorno a uno dei temi maggiormente indagati del ‘900, si crea una dialettica con la raccolta permanente realizzata dal collezionista piacentino con particolare riferimento alle sculture di Medardo Rosso. La ricerca passa attraverso le opere di Piero Manzoni, Enrico Castellani, Mario Schifano, Fabio Mauri, Gregor Schneider ed

Ettore Spalletti a cui si aggiungono le digressioni di Wolfgang Laib, Domenico Bianchi, Marco Bagnoli e Remo Salvadori. Una monocromia che diventa sfida per gli artisti dell’ultima generazione con i lavori illusionistici, tra bidimensionalità e tridimensionalità, di Wyatt Kahn, l’installazione di manifesti rovesciati proposta da Stefano Arienti, i granelli di smog che creano una superficie uniforme ne Le ceneri di Milano di Luca Vitone a cui si aggiunge Pietro Roccasalva con un neon che si estende nello spazio per quasi sette metri in omaggio a Lucio Fontana. La componente classica dell’indagine emerge, poi, dalla scultura in marmo nero di Carrara dell’artista americano Barry X Ball e dalla fotografia di Mimmo Jodice che ripropone la memoria del passato attraverso il frammento di una testa ritrovata a Ercolano.

Sul marmo bianco di Alberto Garutti, poi, compare la scritta “tutti i passi che ho fatto nella mia vita mi hanno portato qui, ora” che potrebbe essere considerato come un messaggio rivolto ai collezionisti.

Spazi di monocromia

Controllare il caos

La sezione propone modelli linguistici differenti che hanno come elemen-to unificante quello di esprimere l’e-nergia vitalistica insita nella materia attraverso un’azione che, di volta in volta, può essere differente. Se Daniel Buren, attraverso uno strumento visi-vo ripetuto, libera l’immaginazione di chi osserva, Lucio Fontana oltrepas-sa i limiti della pittura in una tensione continua verso l’infinito. Controllare il caos, poi, presenta istanze razionaliste non prive di una componente paradossale (Sol LeWitt, Fabrizio Plessi, Piero Fogliati, Tatsuo Miyajima), accanto a procedimenti di carattere emotivo; l’horror vacui at-traversa le opere di Keith Haring, Ellen Gallagaher, Ben e Damien Hirst, men-tre il rapporto costante con la mate-ria fisica delinea l’indagine di Jannis Kounellis e Tony Cragg. Mario Merz, infine, ne I giganti boscaiuoli, un’opera di oltre cinque metri, ricerca i princi-pi archetipali che regolano l’universo.

L’altro visto da sé

“Ciò che conta per noi è di far la prova della nostra esistenza” scrive Jean Bau-drillard nel pamphlet che dà il nome a questa sezione dove i destini degli artisti e dei collezionisti s’incrocia-no in una serie di lavori che vanno oltre la semplice rap-presentazione. Da Cindy Sherman a Luigi Ontani passando attraver-so Barbara Kruger, Zhang Huan e Bill Viola, si va incontro ad un’indagine sul soggetto e la sua ridefinizione. Se Sarah Lu-cas gioca con la sparizione della figura, i rica-mi di Francesco Vezzoli mettono in scena, con malinconia, le dive hollywoodiane. Insieme alle figure ritagliate e anonime di Mario Ceroli che s’incrociano sulla scala, Maurizio Cattelan pro-pone in La rivoluzione siamo noi il suo ritratto appeso a un gancio con gli abiti di feltro di Jo-seph Beuys in un’installazione emblematica.

Jannis KounellisSenza titolo, 2007

Collezione Ernesto Esposito, Napoli

Esplorazioni

Un giardino aereo di Tomás Saraceno con 60 “cuscini” aerostatici disposti sullo scalone centrale dello Spazio XNL, danno il benvenuto agli spettatori nell’ambito di un percorso che rappresenta un ulteriore elemento d’intersezione tra la ricerca dei collezionisti e quella degli artisti.Il viaggio, in base al titolo della lirica scultura di Fausto Melotti, ma anche il Nido cosmico, come lo definisce Nicola De Maria o Propagazione, l’installazione site specific realizzata da Giuseppe Penone appositamente per la mostra, propone una serie di riflessioni sul nostro “stare al mondo” con opere che spaziano dai mappamondi di Roberto Cuoghi e Mona Hatoum, passando attraverso il prototipo della Mercedes rielaborata da Tobias Rehberger o il veicolo antifunzionalista di Gianni Piacentino. In questo ampio itinerario compare anche un arazzo di William Kentridge con un misterioso cavaliere che viaggia verso la terra promessa, due immagini del Vesuvio di Andy Warhol e i paesaggi fotografici dipinti da Gerhard Richter. Insieme a Luciano Fabro e a Piero Gi-lardi, infine, fa la sua comparsa Entra-re nell’opera di Giovanni Anselmo, un inno alla libertà dove l’artista sembra condurre il visitatore in un prato ster-minato.

Domestiche alterazioni

Il percorso si apre con la com-plicità, ovvero con la dialettica tra collezionista e artista che si esplicita attraverso una serie di “ritratti - dediche” che coinvol-gono Ernesto Esposito in un’im-magine conturbante e ambigua di Helmut Newton o Paolo Con-solandi, insieme alla sua fami-glia, immortalato da Thomas Struth. Se Patrizia Sandretto Re

Rebaudengo è ritratta in piedi con un gioiello americano degli anni cinquanta da Clegg & Guttmann, ecco una particolare elaborazione della poltrona Proust di Alessandro Mendini su cui appare il volto di Giuliano Gori accanto a un albero meccanico. C’è, poi, la superficie specchiante di Michelangelo Pistoletto con l’immagine serigrafata di Giovanni e Clara Floridi o il profilo di Natalina Remotti ritagliato da Eduardo Arroyo. E ancora: la scultura di Barry X Ball in lapislazzuli dedicata a Laura Mattioli, il ritratto di Giorgio Fasol dipinto in un contesto arti-ficiosamente naturalistico da Matteo Fato, l’intima immagine fotografica della famiglia Palmigiano messa in scena da Alice Ronchi con la poesia di Giorgio Gaber o l’ironica composizione di Thorsten Kirchhoff che dispone verticalmente la famiglia Leggeri insieme al loro cane.

Matthew Barney Cremaster 5, Her Diva, 1997 Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Andres SerranoKlanswoman (Grand Klaliff II), 1990Collezione GemmaDe Angelis Testa, Milano

Thomas StruthFamiglie Consolandi, Mailand, 1996Collezione Consolandi, Milano

Dan FlavinUntitled (Fondly to Margo), 1986

Collezione Mattioli Rossi

Maurizio Cattelan La rivoluzione siamo noi, 2000 Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Mario Ceroli La scala, 1968

Collezione Floridi,Roma

Zanele MuholiZmanda Daniel, Buttenkant street, gardens, cape town, 2011 Collezione Claudio e Maria Grazia Palmigiano, Milano

Michelangelo PistolettoAutoritratto con collezionista, 1992-1994Collezione Gori-Fattoria di Celle, Pistoia

William Kentridge Promised Land, 2007- 2008 Collezione Gemma De Angelis Testa, Milano

Tobias Rehberger Yam Kai Yeaoi Maa, 2001 Collezione Sandretto Re Rebaudengo, Torino

Tomás Saraceno Se 60 Flying Garden, 2006 Collezione Agiverona, Verona

Pietro Roccasalva Jockey full of Bourbon II, 2006Collezione Giuliani, Roma

Barry X Ball Sleeping Hermaphrodite, 2008-2010 Collezione Mattioli Rossi

Ettore Spalletti Scatola di colore, 1991 Collezione Giuliana e Tommaso Setari, Parigi/Bruxelles

Lucio Fontana Concetto spaziale, 1956 Collezione Mazzolini, Bobbio

Keith HaringUntitled, 1983Collezione Emilio e Luisa Marinoni, Lurago Marinone