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Alimentazione GLI HACKER DEI SAPORI Unità di misura LA RIVOLUZIONE DEL KILO Moda & beauty MA SÌ, SPOSIAMOCI! Reese Witherspoon LA RIVINCITA DELLA BIONDA America LA SUPER NOTTE DEL FOOTBALL ANNO 24° N. 1125 - 2 FEBBRAIO 2019 SETTIMANALE, SUPPLEMENTO AL NUMERO ODIERNO - DA VENDERSI ESCLUSIVAMENTE CON IL QUOTIDIANO “LA REPUBBLICA” - SPED. ABB. POST. ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27/02/2004-ROMA

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Alimentazione GLI HACKER DEI SAPORI

Unità di misura LA RIVOLUZIONE DEL KILO

Moda & beauty MA SÌ, SPOSIAMOCI!

Reese Witherspoon

LA RIVINCITADELLA BIONDA

America LA SUPER

NOTTE DEL

FOOTBALL

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24°

N. 1125 -

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D 12 2 FEBBRAIO 2019

NEWS 17 Cina Regina di Matteo Pucciarelli 18 Sanremo, Italia di Gianni Santoro 19 Se l’Aquila vola di Lisa Corva STORIE 20 COVERSTORY

La idanzata d’America di Silvia Bizio 28 REPORTAGE

La lunga notte del Super Bowl di Massimo Basile

40 SCIENZE

Due pesi, una misura di Silvia Bencivelli 44 SOCIETÀ

Donna ti odio di Elisabetta Muritti 50 NUOVI TRASPORTI

Com’è lex il mio bus di Lisa Corva 56 ALIMENTAZ IONE

Hackerare i sensi di Cristina Tognaccini CULTURE 61 PERSONAGGI

Romolo o Alessio? di A. Matranga

62 CINEMA

Il meglio è a Berlino di Liana Messina DANZA

Ti va di ballare? 63 MUSICA

Ffrench kiss di Stefania Cubello 64 BOOKTALK

Paolo Repetti di Laura Piccinini 65 LIBR I

E il buio vi proteggerà di Tiziana Lo Porto 66 INTERVISTA

Felicity Jones di Silvia Bizio

SO

MM

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12448 ORE

56 SCIENZA

20 COVER STORY

28REPORTAGE

IN COPERTINA

Da biondina (è alta 1,56) graziosa ad attrice combattiva:

ne ha fatta di strada Reese Witherspoon (foto di Mark Mann/August/Contrasto).

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piwi
Evidenziato
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D 13

OPINIONI 26 Vittorio Zucconi La montagna delle paure svetta in West Virginia 38 Elena Cattaneo La scienza è una terra dove le idee non hanno conini 54 Federico Rampini Inviato da voi in Etiopia sulle tracce della nuova Africa126 Elasti Il segreto di ogni relazione è nello sguardo

130 Umberto Galimberti Risponde

MODE 72 Diversity di Milva Gigli 84 Crescendo di Francesca Ottaviani 97 Chiudi il cerchio di Roberto Ciminaghi 98 Gli s-coordinati di Martina Festa100 Tecnosmile di Roberto Ciminaghi

103 FOCUS WEDDING

Uno speciale con tutti i consigli per rendere perfetto il giorno più bello a cura di Rachele Bagnato e Chiara Tronville 109 HOT! Per sempre Più sorrisi Amore di fuoco 112 BELLEZZA

Naturalmente sì di Stefania Medetti 116 N.B. di Rita Balestriero

STILI119 CUCINA

È quasi primavera di Marta Giaccone124 48 ORE

Un week-end ad Anversa di Lisa Corva128 OROSCOPO

L’inlusso dei pianeti dal 2 all’8 febbraio e il Sillabario delle stelle: Molle di Marco Pesatori

72MODA

Nº1125 - 2 FEBBRAIO 2019

112BELLEZZA

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D 14

DIRETTORE RESPONSABILE: MARIO CALABRESI

VICEDIRETTORI Dario Cresto-Dina (vicario), Gianluca Di Feo, Angelo Rinaldi (art director), Sergio Rizzo, Giuseppe Smorto Angelo Aquaro (Robinson, Cultura e Spettacoli) Fabio Bogo (Affari&Finanza e Iniziative speciali)

CAPOREDATTORE CENTRALE Valentina Desalvo CAPOREDATTORE VICARIO Stefania Aloia

DIRETTO DA VALERIA PALERMI

ART DIRECTOR Pamela Berry FASHION DIRECTOR Letizia Schätzinger

U F F I C I O C E N T R A L ECAPOREDATTORE CENTRALE Daniele Bellasio CAPOREDATTORE Amalia Zordan

VICECAPOREDATTORE Paola Santoro CAPISERVIZIO Giovanni N. Ciullo e Carlotta Magnanini

R E D A Z I O N E A T T U A L I T ÀCAPOREDATTORE Elisabetta Muritti CAPOSERVIZIO Laura Piccinini VICECAPOSERVIZIO Mara Accettura CAPOSERVIZIO (AD PERSONAM) Serena Tibaldi

Roberto Ciminaghi, Ambra Radaelli, Laura Traldi

M O D ACAPOREDATTORI Rachele Bagnato e Milva Gigli CAPOSERVIZIO (A.P.) Laura Bianchi

Roberta Rusconi, Chiara Tronville

B E L L E Z Z AVICECAPOREDATTORE Paola Gariboldi

Rita Balestriero

G R A F I C ICAPOREDATTORE Ornella Poloni CAPISERVIZIO Marco Fecchio e Elena Silva VICECAPOSERVIZIO Lorenzo Frosi

Valeria Ghion

P H O T O E D I T O R VICECAPOSERVIZIO Manila Camarini Alfredo Albertone, Gilda Baldelli

S E G R E T E R I A Alessandra Dacrema, Elisabetta Dini Ciacci, Federica Rocca, Sabrina Vitale

C A S T I N G E P R O D U Z I O N EDanilo Di Pasquale, Elena Orlandi. Guardaroba: Gima Service (tel. 02.480986351)

Redazione D la Repubblica: via Nervesa 21, 20139 Milano tel. 02.48098.1 Email: [email protected] GEDI Gruppo Editoriale S.p.A.

Presidente onorario: Carlo De BenedettiConsiglio di amministrazione

Presidente: Marco De Benedetti Vicepresidenti: John Elkann – Monica Mondardini

Amministratore delegato: Laura CioliConsiglieri: Agar Brugiavini, Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck, Elena Ciallie, Alberto Clò, Rodolfo De Benedetti, Francesco Dini,

Silvia Merlo, Elisabetta Oliveri, Luca Paravicini Crespi, Carlo Perrone, Michael ZaouiDirettori centrali di gruppo:

Pierangelo Calegari (Produzione e Sistemi informativi), Stefano Mignanego (Relazioni esterne), Roberto Moro (Risorse Umane)Divisione Stampa Nazionale: via Cristoforo Colombo 90, 00147 Roma, tel. 06.4982.1

Direttore generale: Corrado CorradiVicedirettore: Giorgio Martelli

Concessionaria per la pubblicità: A. Manzoni & C. S.p.A. Via Nervesa 21, 20139 Milano, tel. 02.5749.4803Stampa e allestimento: stabilimento Effe Printing S.r.l. - Località Miole Le Campore Oricola (AQ). Puntoweb (copertina), Ariccia (Roma)

Supplemento al numero odierno da vendersi esclusivamente con il quotidiano la Repubblica. Registrazione Tribunale di Roma n.122 del18/3/96

D

Certificato n. 8561

del 18-12-2018

Abbonamenti e Servizio Clienti:tel. 199 78 72 78 (0864 256266 per chiamate da numeri pubblici o cellulari) orari: 9-18 dal lunedì al venerdì, e-mail: [email protected]

Supplemento de

d.repubblica.it MODA Conclusa la settimana dell’Haute Couture, i nostri speciali dedicati alle collezioni da sogno vi portano lì dove l’artigianato del fashion system raggiunge la massima maestria. LIFESTYLE Più che un traguardo, oggi i 30 anni sembrano un punto di partenza, di assestamento e di riorganizzazione. Quali sono le domande che dovremmo farci arrivati fin qui? Risponde la psicoterapeuta Manuela Tremante. BEAUTY Se la dieta non funziona non è necessariamente colpa tua. Secondo uno studio recente le persone si dividono in quattro categorie: mangiatori malinconici, compulsivi, edonisti e sociali. Scopri a quale tipo appartieni e i consigli di una biologa nutrizionista e di uno psichiatra per adottare l’alimentazione più corretta per te.

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D 40

IL 20 MAGGIO DA TORINO PARTE LA PIÙ GRANDE RIVOLUZIONE GLOBALE DELLA STORIA,

è in arrivo una rivoluzione che, in pratica, non cambierà niente. È una rivoluzione che segna un passaggio fondamentale per la cultura così come per l’economia, la politica, la ricerca scientifica, ma per il cittadino medio sarà completamente silenziosa: noi pos-siamo lasciarcene travolgere inconsape-voli, oppure possiamo cercare di capirla almeno a grandi linee. Se decidiamo di farlo il posto giusto è a Torino, in zona Mirafiori, a qualche chilometro dalla settecentesca Palazzina di caccia di Stu-pinigi disegnata dall’architetto Filippo Juvarra per casa Savoia. In particolare si trova su parte dei terreni che a inizio Novecento furono del primo aeroporto cittadino dal quale si alzavano per com-piere le loro prodezze gli assi dell’avia-zione. Perché è lì, in una periferia oggi tranquilla e verde, che si trova la sede principale dell’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), l’ente di ricerca che si occupa per noi italiani della misura di tutte le cose.La rivoluzione che sta per arrivare ri-guarda infatti le definizioni delle unità di misura: non saranno più riferite a oggetti fisici modello, come una barra da un metro o un pezzo di metallo da un chilo, ma saranno tutte legate alle costanti universali della fisica. Così per la prima volta nella storia dell’umanità avremo definizioni eterne (parola che agli scienziati non piace, ma che serve

a capirci) legate alla velocità della luce o alla costante di Boltzmann.Succederà a maggio, esattamente il 20, e sarà festeggiata in tutto il mondo. Ma perché non cambierà niente? Perché un chilogrammo continuerà a pesare un chilogrammo e un ampere continuerà a misurare l’intensità della corrente elet-trica, e sarà sempre un ampere. «È pro-prio questa la nostra responsabilità, che il cittadino non veda le conseguenze del cambiamento di paradigma: cambiare tutto perché nulla cambi», spiega con un sorriso Maria Luisa Rastello, diret-trice scientifica dell’INRIM.Rastello è una dei diciotto membri del Comitato internazionale dei pesi e delle misure che in questi anni ha lavorato per proporre al mondo le nuove definizioni (diciotto membri di cui solo due don-ne). Il loro lavoro è stato il fondamento della Ventiseiesima conferenza generale dei pesi e delle misure che si è tenuta a Versailles tra il 13 e il 16 novembre scor-so e che all’unanimità, e in un clima de-finito dagli stessi partecipanti «festoso e commovente», ha votato l’adozione del nuovo Sistema internazionale (SI). A partecipare alla conferenza di Versail-les erano delegazioni di sessanta paesi del mondo costituite soprattutto (come nel caso italiano) da funzionari dei mi-nisteri dell’economia e dello sviluppo economico, impegnati a coordinare e ad assicurare l’uniformità dei sistemi di

misura su tutto il pianeta. Mentre poi sui rispettivi territori nazionali operano gli istituti metrologici, come l’INRIM appunto, che in Italia dipende dal Mi-nistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca scientifica.«Qui lavorano complessivamente tre-cento tra ricercatori e tecnici: pochi ri-spetto alla forza economica del nostro paese», prosegue Rastello. «Sono im-pegnati nei laboratori che si trovano in queste palazzine, ma si occupano anche delle ricadute della metrologia su tutta la società: per esempio, tarano gli stru-menti industriali e forniscono le relative certificazioni». Sì perché non dobbiamo pensare che quella della misurazione sia una faccenda astratta: «Tutta la nostra vita è condizionata dalle misurazioni, da quando compriamo un litro di latte o un chilo di pane a quando ci misuriamo la pressione o saliamo su un aereo. Qual è la prima cosa che ti succede quando nasci? Che ti pesano».Per mettersi d’accordo l’umanità ha in-ventato un Sistema internazionale, così definito nel 1960 e oggi impiegato da (quasi) tutti gli stati del mondo. Il Si è basato su sette unità di base (chilogram-mo, metro, secondo, ampere, kelvin, mole e candela) e ha una storia che risale alla Rivoluzione francese con l’istituzio-ne del sistema metrico decimale. Come racconta Milena Astrua, che all’INRIM si occupa di misure di lunghezza, «la

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D 412 FEBBRAIO 2019

S C I E N Z E

CHE PERÒ NON CAMBIERÀ NULLA. SE NON CHE LE MISURAZIONI DA “COSE” DIVENTERANNO “COSTANTI”

di Silvia Bencivelli Infografica di Manuel Bortoletti

definizione di fine Settecento di metro era stata lungimirante perché lo definiva come decimilionesima parte del semi-meridiano terrestre. Quindi lo legava già a una costante. Era l’idea illuminista di una definizione che doveva essere valida per tutti i popoli e per tutti i tempi».Il 20 maggio del 1875 diciassette paesi, Italia inclusa, firmano a Parigi la Con-venzione del Metro. Poco dopo però si decide di passare a un riferimento solido: «Si realizzano i campioni materiali, cioè i prototipi di metro e di chilogrammo. È più pratico ma in un certo senso è un passo indietro». Perché i campioni mate-riali si deteriorano nel tempo, e un metro che si accorcia come riferimento stan-dard non è il massimo. Per non parlare di un chilogrammo che «dimagrisce», come è successo al Grand Kilo che, seb-bene conservato sotto tre campane di vetro e in una cassaforte, nel corso della propria vita ha perso 50 microgrammi.Intanto la scienza è avanzata e la defi-nizione di metro è cambiata altre due volte, per tornare ad ancorarsi a valori costanti. «La prima nel 1960, - prosegue Astrua - dopo che si è scoperto che gli atomi possono assorbire o emettere luce a lunghezze d’onda stabili, e quindi la si è legata a una transizione dell’isotopo 86 del Kripton». La seconda nel 1983 ed è quella attuale, legata alla velocità della luce nel vuoto. Nel frattempo le unità di misura di base sono passate da tre (chi-

logrammo, metro, secondo) a sette (si sono aggiunte l’ampere, il kelvin, unità di misura della temperatura, la candela, unità di misura dell’intensità luminosa, e la mole, unità di misura della quantità di sostanza). E intanto anche il secon-do e la candela hanno avuto due defi-nizioni legate a due costanti. Restavano dunque da ridefinire chilogrammo, ampere, kelvin e mole, ed ecco il lavoro della Conferenza generale, e le nuove definizioni che entreranno in vigore il 20 maggio prossimo.La mole ha una storia a parte: ultima unità di misura a essere inserita nel Si, nel 1971, fino a oggi era legata stretta-mente alla massa mentre da adesso il paradigma viene ribaltato. Cioè, spiega Michela Sega, che all’INRIM è respon-sabile della Divisione Applied Metrology and Engineering, «prima, per definizio-ne, una mole dell’isotopo 12 del carbo-nio (la forma di carbonio più diffusa in natura) pesava 12 grammi. Adesso la mole è un numero fisso di atomi, ed è da lì che si può partire per definire il grammo». Sì, stiamo parlando del nu-mero di Avogadro, che a scuola si stu-dia come il numero di atomi presenti appunto in 12 grammi di carbonio 12. «Da numero adesso è diventato una costante: Avogadro sarebbe contento!». Amedeo Avogadro, torinese anche lui, pubblicò la propria scoperta nel 1811 e a metà del secolo introdusse il sistema

metrico decimale in Piemonte.«Un campione fisico di mole non è fa-cile da fare perché deve essere davvero molto puro. Dal punto di vista pratico è un problema perché la mole serve per le procedure industriali, per definire le concentrazioni, per esempio, che sono tra le misure più usate». C’è stato quin-di un gruppo di lavoro multidisciplina-re che ha lavorato per anni per definire il valore numerico della costante e poi da qui definire la mole. E un esperimento che è stato definito tra i più complessi della storia della scienza.Perché la rivoluzione del 20 maggio è «il meglio della conoscenza attuale. - con-clude Rastello - Ma sarebbe presunzio-ne credere di aver finito il lavoro!». Più la scienza avanza, infatti, e più le cose si fanno raffinate: per esempio tra due anni sarà ridefinito il secondo grazie a nuove tecniche di misura molto accura-te. Ma soprattutto più la scienza avanza e più le sue applicazioni (comprese quel-le industriali e commerciali che dipen-dono dalle unità di misura) richiedono diplomazia e confronto: «Il futuro della metrologia, cioè, è sempre più inclu-sivo. E in un certo senso è sempre più democratico. Dal 20 ≠maggio cioè non ci saranno più casseforti con un unico campione chiuso a tripla mandata». Ma ci saranno definizioni universali a cui chiunque può fare riferimento. È una rivoluzione o no?

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2 FEBBRAIO 2019D 42

È un cilindro di altezza e diametro pari a 0,039 m, in una lega di platino-iridio. 50 microgrammi: è il “calo ponderale” negli anni del Gran Kilo.

INIZIALMENTE deinito come 1/10 milionesimo del quarto del meridiano terrestre, compreso tra polo nord e l’equatore, che passa per il meridiano di Parigi. 

1983 La XVII Conferenza generale di pesi e misure cambia la deinizione: il metro diventa la distanza percorsa dalla luce nel vuoto in 1/299 792 458 di secondo.1889

Dalla Prima conferenza internazionale di pesi e misure nasce la Barra numero 27, di platino-iridio conservata alla temperatura costante di 0°C, su cui vengono tarati tutti i metri delle varie.

Il 20 maggio 17 paesi, Italia compresa, irmano a Parigi la Convenzione del Metro. Nasce così la metrologia moderna. I campioni utilizzati sono “materiali” e l’Uficio internazionale dei pesi e delle misure (BIPM) custodisce quelli di riferimento.

1KILOGRAMMO

2,2LIBBRE

35,27ONCE

0,5JIN, CINA

264,55MONME, GIAPPONE

1GALLONE

0,83GALLONI, UK

3,78LITRI

I L C A M P I O N E D E L C H I LO G R A M M O

N A S C E L A M E TR O LO G I A M O D E R N A

L’U N ITÀ C H E H A C A M B I ATO P IÙ D E F I N IZ I O N IGRAN KILO

1875

METRO

EQUIVALENZEINTERNAZIONALIECCO

PERCHÉ LE DIMENSIONICONTANO

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D 43

Oggi sono tre le unità di base deinite in termini di costanti della isica: il secondo (dal 1967), la candela (dal 1979) e il metro (dal 1983). A partire dal 20 maggio 2019 lo saranno anche il kg (in termini di costante di Planck), l’A (in termini di carica elementare), il K (costante di Boltzmann) e la mol (secondo la costante di Avogadro).

Le unità di misura passano da tre - chilogrammo (kg), metro (m), secondo (s) - a sette: chilogrammo, metro, secondo, ampere (A: intensità della corrente elettrica), kelvin (K: temperatura), candela (cd: intensità luminosa), mole (mol: quantità di sostanza).

Deinito in base alla rotazione solare come 1/86 400 del giorno solare medio. Oggi è più corto per l’allungamento delle giornate per l’interazione gravitazionale Terra-Luna e la forza di marea che quest’ultima esercita sul nostro pianeta.

Nel 1967 viene adottato il secondo del Tempo atomico internazionale, ovvero: la durata di 9 192 631 770 periodi della radiazione corrispondente alla transizione tra due livelli iperini, da (F=4, MF=0) a (F=3, MF=0), dello stato fondamentale dell’atomo di cesio-133.

Raggruppate in aree geograiche, coordinano e regolano i criteri issati dall’Accordo di mutuo riconoscimento, intesa del 1999 tra 105 istituti metrologici.

L A C O STA NTE C H E D E F I N I RÀ I L KG D A L 2 0191

METRO

1,09IARDE

3,28PIEDI

0,2PERTICHE

9,84MANI

39,3POLLICI

0GRADI CELSIUS

273,15KELVIN

32FAHRENHEIT

LE A S S O C I A Z I O N I M E TR O LO G I C H E R E G I O N A L I

LE U N ITÀ D I M I S U R A PA S S A N O D A 3 A 7I L TE M P O ATO M I C O I NTE R N A Z I O N A LE

PLANCK

SEI

1971SECONDO

SC I E N Z E

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