La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

23

Transcript of La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

Page 1: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche
Page 2: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

La Rete Natura 2000 - La gestione nella Regione Marche

La rete Natura 2000 nel sito istituzionale UEeuropa.eu La rete Natura 2000minambiente.it La rete Natura 2000 in Italiaminambiente.it La rete Natura 2000 nella Regione Marcheambiente.regione.marche.it La valutazione di incidenza nella Regione Marcheambiente.regione.marche.it La normativa comunitaria, nazionale, regionaleambiente.regione.marche.it

Page 3: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

Archive   All • Download   Newest

La rete Natura 2000 nel sito istituzionale UE

europa.eu Questa pagina è disponibile in 15 lingueNuove lingue disponibili:  CS - HU - PL - RO Habitat naturali (Natura 2000)

ATTO

Direttiva 92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche [Cfr. atti modificativi]. SINTESI

Il continuo degrado degli habitat naturali e le minacce che gravano su talune specie figurano fra i principali aspetti oggetto della politica ambientale dell’Unione europea (UE). La presente direttiva, denominata direttiva «Habitat», mira a contribuire alla conservazione della biodiversità negli Stati membri definendo un quadro comune per la conservazione degli habitat, delle piante e degli animali di interesse comunitario. La direttiva «Habitat» stabilisce la rete Natura 2000. Tale rete è la più grande rete ecologica del mondo ed è costituita da zone speciali di conservazione designate dagli Stati membri a titolo della presente direttiva. Inoltre, essa include anche le zone di protezione speciale istituite dalla direttiva «Uccelli» 2009/147/CE. Gli allegati I e II della direttiva contengono i tipi di habitat e le specie la cui conservazione richiede la designazione di zone speciali di conservazione. Alcuni di essi sono definiti come tipi di habitat o di specie «prioritari» (che rischiano di scomparire). L’allegato IV elenca le specie animali e vegetali che richiedono una protezione rigorosa. La designazione delle zone speciali di conservazione avviene in tre tappe. Secondo i criteri stabiliti dagli allegati, ogni Stato membro redige un elenco di siti che ospitano habitat naturali e specie animali e vegetali selvatiche. In base a tali elenchi nazionali e d’accordo con gli Stati membri, la Commissione adotta un elenco di siti d’importanza comunitaria per ognuna delle nove regioni biogeografiche dell’UE (la regione alpina, la regione atlantica, la regione del Mar Nero, la regione boreale, la regione continentale, la regione macaronesica, la regione mediterranea, la regione pannonica e la regione steppica). Entro un termine massimo di sei anni a decorrere dalla selezione di un sito come sito d’importanza comunitaria, lo Stato membro interessato designa il sito in questione come zona speciale di conservazione. Nel caso in cui la Commissione ritenga che un sito che ospita un tipo di habitat naturale o una specie prioritaria non sia stato inserito in un elenco nazionale, la direttiva prevede l’avvio di una procedura di concertazione tra lo Stato membro interessato e la Commissione. Qualora la concertazione non porti a un risultato soddisfacente, la Commissione può proporre al Consiglio di selezionare il sito come sito di importanza comunitaria. Nelle zone speciali di conservazione, gli Stati membri prendono tutte le misure necessarie per garantire la conservazione degli habitat e per evitarne il degrado nonché significative perturbazioni delle specie. La direttiva prevede la possibilità che la Comunità cofinanzi le misure di conservazione. Spetta inoltre agli Stati membri: favorire la gestione degli elementi del paesaggio ritenuti essenziali per la migrazione, la

Page 4: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

distribuzione e lo scambio genetico delle specie selvatiche; applicare sistemi di protezione rigorosi per talune specie animali e vegetali minacciate (allegato IV) e studiare l’opportunità di reintrodurre tali specie sui rispettivi territori; proibire l’impiego di metodi non selettivi di prelievo, di cattura e uccisione per talune specie vegetali ed animali (allegato V). Ogni sei anni gli Stati membri riferiscono sulle disposizioni adottate in applicazione della direttiva. La Commissione redige una relazione di sintesi in base a tali relazioni. Gli allegati della direttiva sono stati modificati per tener conto della diversità biologica dei paesi che hanno aderito all’UE nel 2004 e nel 2007. L’allargamento ha portato con sé nuove sfide per la biodiversità e anche nuovi elementi, come tre nuove regioni biogeografiche (la regione del Mar Nero, la regione pannonica e la regione steppica). La rete Natura 2000 oggi rappresenta circa il 18 % del territorio terrestre dell’UE. RIFERIMENTI

Atto Data di entrata in vigore Termine ultimo per il recepimento negli Stati membri Gazzetta ufficiale Direttiva 92/43/CEE

10.6.1992 10.6.1994 GU L 206 del 22.7.1992 Atto(i) modificatore(i) Data di entrata in vigore Termine ultimo per il recepimento negli Stati membri Gazzetta ufficiale Direttiva 97/62/CE 29.11.1997 31.12.1997 GU L 305 del 8.11.1997 Regolamento (CE) n.1882/2003 20.11.2003 - GU L 284 del 31.10.2003 Direttiva 2006/105/CE 1.1.2007 1.1.2007 GU L 363 del 20.12.2006 Le modifiche e correzioni successive alla direttiva 92/43/CEE sono state integrate nel testo di base. Questa versione consolidata ha unicamente un valore documentale. ATTI COLLEGATI

Applicazione della legislazione Relazione della Commissione del 13 luglio 2009 sullo stato di conservazione di tipi di habitat e specie richiesta a norma dell’articolo 17 della direttiva sugli habitat [COM(2009) 358 def. – Non pubblicata nella Gazzetta ufficiale]. Questa relazione consente di valutare l’attuazione della direttiva «Habitat» nel periodo 2001-2006 in 25 Stati membri. Essa offre una panoramica della situazione della biodiversità nell’UE e costituisce anche un punto di riferimento per valutare la futura evoluzione delle specie e degli habitat più vulnerabili. I dati raccolti dimostrano che non è stato possibile raggiungere uno stato di conservazione soddisfacente per numerosi habitat e specie tutelati dalla direttiva «Habitat». Alcuni tipi di habitat (in particolare le formazioni erbose, le zone umide e le zone costiere) presentano uno stato generale mediocre. Segni di miglioramento sono stati osservati per alcune specie (ad esempio il lupo, la lince

Page 5: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

eurasiatica, il castoro e la lontra). Tuttavia, sono necessari ulteriori sforzi per raggiungere popolazioni in salute e sostenibili. La rete Natura 2000 deve essere completata; per alcuni siti dovranno essere previste misure di ripristino. La rete e i siti dovranno poi essere gestiti in maniera efficace e dotati di risorse adeguate. Infine, molti Stati membri non investono risorse sufficienti per il monitoraggio dello stato delle specie e degli habitat presenti sul loro territorio. In assenza di dati affidabili, non sarà possibile valutare l’impatto delle misure di conservazione. Regioni biogeografiche Ai sensi della direttiva «Habitat», la Commissione deve compilare, d’intesa con gli Stati membri interessati, un elenco dei siti d’importanza europea per ciascuna delle nove regioni biogeografiche. Elenco dei siti della regione alpina Decisione 2011/62/UE [Gazzetta ufficiale L 33 dell’8.2.2011]. Elenco dei siti della regione atlantica Decisione 2011/63/UE [Gazzetta ufficiale L 33 dell’8.2.2011]. Elenco dei siti della regione del Mar Nero Decisione 2009/92/CE [Gazzetta ufficiale L 43 del 13.2.2009]. Elenco dei siti della regione boreale Decisione 2011/84/UE [Gazzetta ufficiale L 40 del 12.2.2011]. Elenco dei siti della regione continentale Decisione 2011/64/UE [Gazzetta ufficiale L 33 dell’8.2.2011]. Elenco dei siti della regione macaronesica Decisione 2009/1001/CE [Gazzetta ufficiale L 344 del 23.12.2009]. Elenco dei siti della regione mediterranea Decisione 2011/85/UE [Gazzetta ufficiale L 40 del 12.2.2011]. Elenco dei siti della regione pannonica Decisione 2011/86/UE [Gazzetta ufficiale L 40 del 12.2.2011]. Elenco dei siti della regione steppica Decisione 2008/966/CE [Gazzetta ufficiale L 344 del 20.12.2008]. Finanziamento di Natura 2000 Comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo, del 15 luglio 2004, intitolata «Finanziamento di Natura 2000» [COM(2004) 431 – Non pubblicata nella Gazzetta Ufficiale]. Una volta ultimata la creazione della rete Natura 2000, la gestione dei siti designati diventerà l’azione prioritaria per la protezione della biodiversità nell’UE. In questa prospettiva, occorre un finanziamento sufficiente a garantire che Natura 2000 risponda agli obiettivi perseguiti e sia in sintonia con le peculiarità locali. Secondo la Commissione, la rete può recare indubbi vantaggi, sia sul piano economico (sviluppo di servizi legati agli ecosistemi, fornitura di prodotti alimentari e forestali, attività direttamente connesse ai siti, come il turismo, ecc.), che su quello sociale (diversificazione delle fonti di occupazione, consolidamento e stabilizzazione del tessuto sociale, miglioramento del tenore di vita, salvaguardia dei beni culturali, ecc.). Entro la fine del 2011 dovrebbe essere adottata una nuova comunicazione sul finanziamento della rete Natura 2000. Ultima modifica: 01.09.2011 europa.eu

Page 6: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

La rete Natura 2000

minambiente.it Rete Natura 2000

Natura 2000 è il principale strumento della politica dell’Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell’Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.

La rete Natura 2000 è costituita da Zone Speciali di Conservazione (ZSC) istituite dagli Stati Membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat, e comprende anche le Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 79/409/CEE “Uccelli”. Le aree che compongono la rete Natura 2000 non sono riserve rigidamente protette dove le attività umane sono escluse; la Direttiva Habitat intende garantire la protezione della natura tenendo anche “conto delle esigenze economiche, sociali e culturali, nonché delle particolarità regionali e locali” (Art. 2). Soggetti privati possono essere proprietari dei siti Natura 2000, assicurandone una gestione sostenibile sia dal punto di vista ecologico che economico. La Direttiva riconosce il valore di tutte quelle aree nelle quali la secolare presenza dell’uomo e delle sue attività tradizionali ha permesso il mantenimento di un equilibrio tra attività antropiche e natura. Alle aree agricole, per esempio, sono legate numerose specie animali e vegetali ormai rare e minacciate per la cui sopravvivenza è necessaria la prosecuzione e la valorizzazione delle attività tradizionali, come il pascolo o l’agricoltura non intensiva. Nello stesso titolo della Direttiva viene specificato l’obiettivo di conservare non solo gli habitat naturali ma anche quelli seminaturali (come le aree ad agricoltura tradizionale, i boschi utilizzati, i pascoli, ecc.). Un altro elemento innovativo è il riconoscimento dell’importanza di alcuni elementi del paesaggio che svolgono un ruolo di connessione per la flora e la fauna selvatiche (art. 10). Gli Stati membri sono invitati a mantenere o all’occorrenza sviluppare tali elementi per migliorare la coerenza ecologica della rete Natura 2000.

In Italia, i SIC e le ZPS coprono complessivamente il 21% circa del territorio nazionale.

Informazioni riguardanti la rete Natura 2000 negli altri paesi dell’Unione si trovano sul sito europeo http://ec.europa.eu/environment/nature/index_en.htm. Come si costruisce Natura 2000 Le ZSC Il processo che porta all’individuazione delle Zone Speciali di Conservazione si articola in tre fasi:1. Secondo i criteri stabiliti dall’Allegato III della Direttiva Habitat (fase 1), ogni Stato membro individua siti – denominati Siti di Importanza Comunitaria proposti (pSIC) - che ospitano habitat e specie elencati negli allegati I e II della Direttiva. In questi allegati alcuni habitat e specie vengono ritenuti prioritari per la conservazione della natura a livello europeo e sono contrassegnati con un asterisco. Il processo di scelta dei siti è puramente scientifico; per facilitare l’individuazione degli habitat la Commissione Europea ha pubblicato un Manuale di Interpretazione come riferimento per i rilevatori. I dati vengono trasmessi alla Commissione Europea attraverso un Formulario Standard compilato per ogni sito e completo di cartografia.

Page 7: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare si è dotato di un Manuale nazionale di interpretazione degli habitat di supporto per l’identificazione degli habitat della Direttiva relativamente al territorio italiano.

2. Sulla base delle liste nazionali dei pSIC la Commissione, in base ai criteri di cui all’Allegato III (fase 1) e dopo un processo di consultazione con gli Stati membri, adotta le liste dei Siti di Importanza Comunitaria (SIC), una per ogni regione biogeografica in cui è suddivisa l’Unione. Per analizzare le proposte dei vari Stati, la Commissione prima di pubblicare le liste iniziali dei SIC ha organizzato dei seminari scientifici per ogni regione biogeografica; ai seminari hanno partecipato, oltre ai rappresentanti degli Stati membri, esperti indipendenti e rappresentanti di organizzazioni non governative di livello europeo. Durante i seminari biogeografici sono stati vagliati i siti proposti da ogni Stato per verificare che ospitassero, nella regione biogeografica in questione, un campione sufficientemente rappresentativo di ogni habitat e specie per la loro tutela complessiva a livello comunitario.

Alla fine delle consultazioni con gli Stati membri la Commissione può ritenere che esistano ancora delle riserve, ovvero che ci siano ancora habitat o specie non sufficientemente rappresentati nella rete di alcuni paesi o che necessitino di ulteriori analisi scientifiche.

3. Una volta adottate le liste dei SIC, gli Stati membri devono designare tutti i siti come “Zone Speciali di Conservazione” il più presto possibile e comunque entro il termine massimo di sei anni, dando priorità ai siti più minacciati e/o di maggior rilevanza ai fini conservazionistici. In Italia l’individuazione dei pSIC è di competenza delle Regioni e delle Province Autonome, che trasmettono i dati al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare organizzati secondo il Formulario Standard europeo e completi di cartografie; il Ministero, dopo una verifica della completezza e coerenza dei dati, trasmette la banca dati e le cartografie alla Commissione. Dopo la pubblicazione delle liste dei SIC da parte della Commissione, il Ministero pubblica le liste dei SIC italiani con un proprio decreto. Il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare designa poi i SIC come Zone Speciali di Conservazione, con decreto adottato d’intesa con ciascuna regione e provincia autonoma interessata.

Le ZPS Per i siti individuati ai sensi della Direttiva Uccelli la procedura è più breve: essi vengono designati direttamente dagli Stati membri come Zone di Protezione Speciale (ZPS), entrano automaticamente a far parte della rete Natura 2000. L’identificazione e la delimitazione delle ZPS si basa interamente su criteri scientifici; è mirata a proteggere i territori più idonei in numero e superficie alla conservazione delle specie elencate nell’Allegato I e di quelle migratorie non elencate che ritornano regolarmente. I dati sulle ZPS vengono trasmessi alla Commissione attraverso l’uso degli stessi Formulari Standard utilizzati per i pSIC, completi di cartografie. La Commissione valuta se i siti designati sono sufficienti a formare una rete coerente per la protezione delle specie. In caso di insufficiente designazione di ZPS da parte di uno Stato la Commissione può attivare una procedura di infrazione.

In Italia l’individuazione delle ZPS spetta alle Regioni e alle Province autonome, che trasmettono i dati al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; il Ministero, dopo la verifica della completezza e congruenza delle informazioni acquisite, trasmette i dati alla Commissione Europea. Le ZPS si intendono designate dalla data di trasmissione alla Commissione; il Ministero pubblica poi l’elenco con proprio decreto.  

Page 8: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

      minambiente.it

Page 9: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

La rete Natura 2000 in Italia

minambiente.it SIC e ZPS in Italia

  Ad oggi sono stati individuati da parte delle Regioni italiane 2287 Siti di Importanza Comunitaria (SIC), e 601 Zone di Protezione Speciale (ZPS); di questi, 323 sono siti di tipo C, ovvero SIC coincidenti con ZPS.   All’interno dei siti Natura 2000 in Italia sono protetti complessivamente: 132 habitat, 88 specie di flora e 99 specie di fauna (delle quali 21 mammiferi, 9 rettili, 14 anfibi, 24 pesci, 31 invertebrati) ai sensi della Direttiva Habitat; circa 381 specie di avifauna ai sensi della Direttiva Uccelli.   Gli elenchi di habitat e specie della Direttiva Habitat presenti nei SIC sono riportati in Liste di Riferimento per ogni regione biogeografica. Alla sezione Schede e cartografie dei SIC e delle ZPS si possono visualizzare e scaricare tutti i dati aggiornati dei siti Natura 2000.     La tabella riporta per ogni Regione il numero, l’estensione totale in ettari e la percentuale rispetto al territorio complessivo regionale, rispettivamente delle ZPS, dei SIC e dell’intera rete Natura 2000   REGIONE ZPS SIC Natura 2000***  n° siti sup. (ha)  % n°siti sup. (ha)  % n°siti sup. (ha)  % ** Abruzzo 5 307.924 28,5% 54 256.003 23,7% 58 390.494 36,2% Basilicata 17 160.540 16,1% 50 61.179 6.1% 53 170.479 17,1% Bolzano 17 142.594 19,3% 40 149.898 20,3% 40 149.898 20,3% Calabria 6 262.257 17,4% 179 86.102 5,7% 185 320.048 21,2% Campania 30 218.102 16,0% 108 363.556 26,8% 124 397.981 29,3% Emilia-Romagna 81 185.584 8,4% 134 235.929 10,7% 153 265.267 12,0% Friuli Venezia Giulia 8 116.450 14,8% 57 132.194 16,8% 61 149.758 19,1% ** Lazio 39 407.910 23,7% 182 143.123 8,3% 200 441.634 25,7% Liguria 7 19.615 3,6% 126 145.822 27.0% 133 147.748 27,3% Lombardia 67 297.425 12,5% 193 224.200 9,4% 241 372.154 15,6% ** Marche 27 126.453 13.0% 76 98.503 10.1% 96 139.064 14,3% ** Molise 12 66.019 14,9% 85 97.750 22,0% 88 118.724 26,8% * Piemonte 50 307.940 12,1% 122 282.405 11,1% 141 396.837 15,6% Puglia 10 263.677 13,6% 77 465.520 24,1% 83 474.597 24,5% Sardegna 37 295.903 12,3% 89 477.683 19.8% 120 567.806 23,6% Sicilia 29 388.037 15,1% 219 457.364 17,8% 234 603.118 23,5% Toscana 61 192.627 8,4% 132 376.041 16.4% 149 390.720 17,0% Trento 19 127.133 20,5% 135 154.314 24.9% 142 176.181 28,4% Umbria 7 47.244 5,6% 97 118.442 14,0% 103 127.204 15,0% * Valle d’Aosta 5 86.380 26,5% 28 71.678 22,0% 30 98.933 30,3% Veneto 67 359.869 19,5% 104 373.144 20,3% 130 418.019 22,7% TOTALE 601 4.379.683 14,5% 2287 4.770.847 15,8% 2564 6.316.664 21,0%   * Poiché il sito IT1201000 cade in parte in Piemonte ed in parte in Valle d’Aosta, il calcolo delle superfici è stato effettuato attribuendo a ciascuna Regione la parte di sito effettivamente ricadente nel proprio territorio. ** Poiché il sito IT7110128 cade in Abruzzo, Lazio e Marche e il sito IT7120132 cade in Abruzzo, Lazio e Molise, il calcolo delle superfici è stato effettuato attribuendo a ciascuna Regione la parte di sito effettivamente ricadente nel proprio territorio. *** Numero ed estensione dei siti Natura 2000 per Regione è stato calcolato escludendo le sovrapposizioni fra i SIC e le ZPS.

Dati aggiornati ad ottobre 2011 minambiente.it

Page 10: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

La rete Natura 2000 nella Regione Marche

ambiente.regione.marche.it Rete Natura 2000

Natura 2000 nelle Marche

   Nella Marche sono presenti 29 ZPS e 80 SIC che risultano peraltro spesso ricadenti all’interno delle stesse ZPS. Complessivamente Rete Natura 2000 si estende per 136.900 ha, corrispondenti a oltre il 14 % della superficie regionale. Rete Natura 2000 contribuisce quindi, insieme ai Parchi ed alle Riserve naturali, alla conservazione del patrimonio naturale, unico ed irripetibile, della regione. Nella Rete Natura 2000 sono infatti compresi ben 3.388 ha di ambienti costieri e sub-costieri, 875 ha di zone umide, 31.922 ha di boschi, brughiere e boscaglie, 29.264 ha di pascoli e praterie naturali o semi-naturali, oltre a 7.158 ha di habitat rocciosi e grotte. L’Unione Europea, nell’ambito delle due direttive Habitat e Uccelli ha individuato anche degli elenchi di specie di valore e di interesse a livello comunitario. Fra queste, nelle Marche, sono presenti l’Orso bruno marsicano (Ursus arctos marsicanus) che scomparso dalle Marche alla fine dell’ottocento, è stato nuovamente segnalato, negli ultimi anni, in diverse località della regione, il lupo (Canis lupus) che sebbene alla fine degli anni ’70 presentava come areale nord di distribuzione della specie proprio le Marche, oggi risulta oramai diffuso in tutto l’Appennino, il camoscio appenninico che è stato reintrodotto nei Sibillini nel 2008 ed ancora, l’aquila reale (Aquila chrysaetos) che vive solo nelle zone montuose più elevate, il gufo reale (Bubo bubo), il gracchio corallino (Pyrrocorax pyrrocorax), ecc… Fra gli anfibi ed i rettili si ricordano la vipera dell’Orsini (Vipera ursinii), il cervone (Elaphe quatorlineata), il tritone crestato (Triturus carnifex), la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), mentre fra i pesci, la trota macrostigma (Salmo macrostigma), lo scazzone (Cottus gobio) e fra gli invertebrati Eriogaster catax, Euphydryas aurinia, Rosalia alpina . Quanto alle piante merita essere ricordata l’adonide curvata (Adonis distorta), specie perenne caratterizzata da foglie divise in lacinie e fiori con 8-18 petali gialli, che vegeta solo alle quote più elevate delle montagne dell’Appennino.   ambiente.regione.marche.it

Page 11: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

La valutazione di incidenza nella Regione Marche

ambiente.regione.marche.it Valutazione di incidenza - VI

I siti individuati in sede comunitaria come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) o come Zona di Protezione Speciale (ZPS) costituiscono la Rete Natura 2000. La biodiversità è la ricchezza di vita sulla Terra. È la varietà degli esseri viventi. Più la biodiversità è elevata e meglio funzionano gli ecosistemi che forniscono moltissimi servizi tra i quali il cibo, l’acqua, le risorse, l’assetto idrogeologico, la barriere alla diffusione di malattie. Di conseguenza, oltre ai danni ecologici, la perdita della biodiversità comporta anche danni economici. La Rete Natura 2000 ha come scopo fondamentale la conservazione degli habitat naturali e seminaturali, della flora e della fauna selvatica ai fini della salvaguardia della biodiversità: per tale motivo i proponenti di piani o progetti che possano avere un’influenza significativa su di un SIC o una ZPS devono attivare il procedimento di Valutazione di incidenza (VI). Avviso

In risposta alle numerose segnalazioni e richieste di chiarimento relative all’approvazione della DGR n. 1868 del 16 novembre 2009, concernente l’aggiornamento dei perimetri dei siti Natura 2000 ricadenti in provincia di Pesaro e Urbino, corre l’obbligo di informare che, fino all’approvazione della proposta dei nuovi perimetri da parte del Ministero dell’Ambiente e dell’Unione Europea, ognuno per le rispettive competenze, rimangono in vigore i precedenti perimetri dei siti Natura 2000 interessati. Bibliografia

Si consiglia la consultazione dei seguenti testi in quanto contengono, tra l’altro, utili indicazioni operative per la redazione degli studi d’incidenza: Dinetti M. (a cura di), 2000. Infrastrutture ecologiche. Manuale pratico per progettare e costruire le infrastrutture urbane ed extraurbane nel rispetto della conservazione della biodiversità. Il Verde Editoriale (Milano) Masutti L., Battisti A. (a cura di), 2007. La gestione forestale per la conservazione degli habitat della Rete Natura 2000. Regione del Veneto, Accademia Italiana di Scienze Forestali (Venezia) Ingegnoli V., Giglio E., 2005. Ecologia del paesaggio. Manuale per conservare, gestire e pianificare l’ambiente. Sistemi Editoriali Gruppo Editoriale Esselibri – Simone (Pozzuoli, NA) Bodini A., Bondavalli C., Allesina S., 2007. L’ecosistema e le sue relazioni. Franco Angeli (Milano) Gariboldi A., Andreotti A., Bogliani G., 2004. La conservazione degli uccelli in Italia. Strategie e azioni. Alberto Perdisa Editore (Bologna)   Normativa

Normativa Linee guida regionali

  Linee guida regionali

Page 12: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

Cartografia

WebGIS regionale

WebGIS della rete ecologica nazionale

Informazioni su SIC e ZPS

Sezione Rete Natura 2000

Ricerca decreti

Per visualizzare i decreti cliccare: Ricerca decreti e nel campo “Struttura” selezionare “P.F. Valutazioni ed Autorizzazioni Ambientali”. ambiente.regione.marche.it

Page 13: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

La normativa comunitaria, nazionale, regionale

ambiente.regione.marche.it   |    |   Ricerca:Search:   Sito regionale Web Sei in:You are in:  1 - Norme e documenti di riferimento europei 2 - Norme e documenti di riferimento nazionali 3 - Norme e documenti di riferimento regionali

3.1 - Norme generali DGR n. 1709 del 30/06/1997 Conclusione del progetto Bioitaly - indicazione dei siti potenzialmente in grado di essere riconosciuti di importanza comunitaria (SIC)  DGR n. 1701 del 01/08/2000 ”Direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE - individuazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e definizione degli adempimenti procedurali in ordine alla valutazione di incidenza di cui all’ art. 5 del DPR 357/97”.  Capo III della Legge Regionale 6/2007 e Capo IV della Legge Regionale 6/2007   Legge Regionale 15 novembre 2010, n. 16, art. 28 (in vigore dal 19 novembre 2010) DGR 1471/2008 Misure di conservazione SIC e ZPS DGR 1036/2009 Modifiche ed integrazioni della DGR 1471/2008 DGR n. 220 del 09/02/2010 L.R. n. 6/2007 - DPR n. 357/1997 - Adozione delle linee guida regionali per la valutazione di incidenza di piani ed interventi. Pubblicata nel BURM n.20 del 26/02/2010. DGR n. 360 del 01/03/2010 L.R. n. 6/2007 - DPR n. 357/1997 - Adozione delle linee guida regionali per l´esecuzione dei monitoraggi periodici  degli  habitat  e delle specie di interesse comunitario. Pubblicata nel BURM n.25 del 12 marzo 2010.  DGR n. 447 del 15/03/2010 LR n. 6/2007 - DPR n. 357/1997 - Adozione delle linee guida regionali per la predisposizione delle misure di conservazione e dei piani di gestione dei siti Natura 2000. Pubblicata nel BURM n.28 del 26 marzo 2010.  DGR n. 1274 del 02/09/2010 LR n. 6/2007 art. 23 - Individuazione delle modalità di tabellazione dei siti della rete Natura 2000 (SIC e ZPS) e approvazione del modello di tabella perimetrale. DGR n. 1535 del 21/11/2011 Intesa Stato-Regioni 7 ottobre 2010_Strategia nazionale per la Biodiversità. Approvazione dello schema di Protocollo d’Intesa tra il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e le Regioni per dare avvio alle attività degli Osservatori/Uffici regionali per la biodiversità, per l’attuazione della Strategia nazionale per la Biodiversità, e per la realizzazione della loro Rete. 3.2 - Revisione della perimetrazione dei Siti regionali DGR n. 843 del 24/05/2010 LR n. 6/2007 - DPR n. 357/1997 - Revisione dei siti della rete Natura 2000 delle Marche - Aggiornamento della delimitazione dei siti ricadenti in provincia di Macerata. DGR n. 1421 del 04/10/2010 L.R. n. 6/2007, DPR 357/1997. Revisione dei siti della rete Natura 2000 delle Marche. Aggiornamento della delimitazione dei siti ricadenti in provincia di Ancona. DGR n. 1456 del 11/10/2010 L.R. n. 6/2007, DPR 357/1997. Legge regionale 12 giugno 2007, n. 6 - DPR 8 settembre 1997, n. 357 - Revisione dei siti della rete Natura 2000 delle Marche - Aggiornamento della delimitazione dei siti ricadenti in provincia di Fermo. DGR n. 1025 del 18/07/2011 DPR n. 357/97 - Revisione del perimetro della zona di Protezione Speciale IT5340022 - Litorale di Porto d’Ascoli (La Sentina). DGR n. 1383 del 17/10/2011 Legge regionale 12 giugno 2007, n. 6. DPR 8 settembre 1997, n. 357. Revisione dei siti della rete Natura 2000 delle Marche. Aggiornamento della delimitazione dei siti

Page 14: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

ricadenti in provincia di Ascoli Piceno. DGR n. 83 del 30/01/2012 Legge regionale 12 giugno 2007, n. 6. DPR 8 settembre 1997, n. 357. Revisione dei siti della rete Natura 2000 delle Marche. Aggiornamento dei perimetri dei siti Natura 2000 ricadenti in provincia di Pesaro e Urbino. Revoca della DGR n. 1868 del 16 novembre 2009. 3.3 - Accordi agro-ambientali d’area: approvazione di misure di conservazione sito-specifiche

DGR n. 1106 del 01/08/2011 LR n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat naturali e delle specie animali di interesse comunitario per i siti Natura 2000 ricadenti all’interno del Parco naturale regionale del Conero. Pubblicata nel BURM n.71 del 19/08/2011.  DGR n. 1107 del 01/08/2011 LR n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione dell’habitat seminaturale *6210 nel sito della rete Natura 2000 “Zona di Protezione Speciale IT5330030 Valnerina, Montagna di Torricchio, Monte Fema e Montecavallo”. Pubblicata nel BURM n.71 del 19/08/2011. DGR n. 1109 del 01/08/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat naturali e delle specie animali di interesse comunitario per alcuni siti Natura 2000 ricadenti all’interno del Parco nazionale dei Monti Sibillini, nei Comuni di Cessapalombo, Fiastra, Pievebovigliana, S.Ginesio, Visso, Pievetorina. Pubblicata nel BURM n.71 del 19/08/2011. DGR n. 1201 del 12/09/2011 L.R. n. 6/2007 - Approvazione delle misure di conservazione dell’habitat seminaturale *6210 nei siti Natura 2000 ricadenti all’interno del Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello. Pubblicata nel BURM n.81 del 23/09/2011. DGR n. 1202 del 12/09/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione dell’habitat seminaturale *6210 nei siti Natura 2000 “Zona di Protezione Speciale IT5310031 Monte Catria, Monte Acuto e Monte della Strega” e “Sito di Importanza Comunitaria IT5310019 Monte Catria, Monte Acuto”, adottate dalla Comunità montana Catria e Nerone, Ambito 2B. Pubblicata nel BURM n.81 del 23/09/2011. DGR n. 1252 del 26/09/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli  habitat naturali e delle specie animali  di interesse comunitario per la ZPS IT5330030 Valnerina,   Montagna di Torricchio, Monti  Fema  e Cavallo  nei  comuni di Pievetorina, Visso, Serravalle di Chienti e Montecavallo e per la ZPS IT5330029 Dalla Gola del Fiastrone al  Monte Vettore nel Comune di Pievebovigliana, adottate dalla Comunità montana Ambito 5 “Marca di Camerino”. Pubblicata nel BURM n.87 del 14/10/2011. DGR n. 1395 del 24/10/2011 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione dell’habitat seminaturale *6210 per i siti Natura 2000 gestiti dalla Comunità Montana Ambito 1 (ZPS IT5310026 Monte Carpegna e Sasso Simone e Simoncello; SIC IT5310003 Monti Sasso Simone e Simoncello), adottate dalla Comunità Montana del Montefeltro - Ambito 1. Pubblicata nel BURM n.95 del 14/11/2011. DGR n. 36 del 16/01/2012 L.R. n. 6/2007. Approvazione delle misure di conservazione degli habitat 6210 e 6510 e per il mantenimento dell’avifauna nel Parco regionale Gola della Rossa e di Frasassi e nelle aree Natura 2000 connesse, a valere sul territorio del relativo Accordo agro-ambientale d’area, adottate dalla Comunità Montana dell’Esino-Frasassi. La documentazione relativa alla normativa regionale è disponibile alla corrispondente voce (normativa), di cui alla pagina Rete Natura 2000, presente in questa stessa sezione del sito       ambiente.regione.marche.it

Page 15: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche

Archive   All • Download   Newest

Page 16: La Rete Natura 2000 - La Gestione Nella Regione Marche