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Tratto dalla rivista “The Lion” di marzo 2018

la nostra storiaalcune tappe “storiche” di una associazione che è più grande e più importante

di quanto si pensi e che varrebbe la pena conoscerla e praticarla meglio.

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PERCHE’ SPECIAL DISTRICT? Amiche e Amici Lions, credetemi, non ho utilizzato in copertina le parole “special district”, con riferimento alla Puglia, per mera vanteria. L’ho fatto scherzosamente, approfittando di due circostanze: la prima che, da 23 anni, la Puglia è una delle tre regioni, con Sicilia e Toscana, il cui ambito territoriale coincide con quello distrettuale e la seconda perché, al momento, sul suo territorio è sorto il maggior numero al mondo di Specialty Clubs. Non posso non ricordare, però, a me stesso e agli amici e amiche Lions di Puglia, per stimolare il loro orgoglio dell’appartenenza, che questa Terra ha collezionato vari primati. Sia perciò consentito a me e a loro, in un momento così importante, in cui abbiamo l’onore di ospitare per la 4^ volta i Lions di tutta Italia, di rispolverare, lucidare ed esporre nella nostra bacheca, come avviene nelle migliori squadre sportive, i più importanti “trofei” conquistati in 63 anni di lionismo

(dal 1955, allorchè nacque il primo club a Taranto, sponsorizzato dal L.C.Milano): la prima D.G. donna in Italia (2001-02); la prima P.C.C. donna nel MD 108-Italy e in Europa (2002-03); la prima donna in Italia candidata a I.D. (Taormina 2013); la Presidential Medal per il maggior incremento femminile al mondo (2003-04); la maggior percentuale di presenza femminile (33%); la realizzazione e donazione della più grande struttura Lions in Italia (il Centro Polivalente per Giovani e Anziani di circa 500 mq.) a Casalnuovo Monterotaro sui Monti Dauni Settentrionali, paese colpito dal sisma dell’ottobre 2002 (altra Presidential Medal); 37 D.G. pugliesi espressi dal 1959/60, di cui 15 nel Distretto Azzurro; 3 P.C.C.; 1 Direttore Internazionale; 1 Good Will Ambassador; 4 Congressi Nazionali; 3 Presidenti Nazionali Leo. E, per finire, ma non perchè si tratti di eventi meno importanti: maggior incremento soci (+159) al momento in cui scrivo queste note (01.05.18), che ha contribuito a portare i Lions del MD a 40.850 e, quindi, a +40 circa per la prima volta negli ultimi 10 anni; maggior numero di nuovi club (+6), di cui 5 Specialty Club; nomina del Coordinatore Nazionale dei club con finalità particolari. E non è finita… Bene, dopo aver esibito i “trofei” (sicuramente qualcuno l’ho incolpevolmente dimenticato), sperando che vengano incrementati in prosieguo, affinchè il Distretto 108/AB possa sempre degnamente confrontarsi con tutti i Distretti Italiani, passo la parola, anzi la penna, a chi ho ricordato come “prima donna” in tanti eventi, perché porga il suo saluto ai partecipanti al Congresso, ma in particolare alle donne, non prima però di essermi disegnato un fregio rosso sul volto…e tutti sapete perché. Per chi non dovesse saperlo: è il simbolo della campagna #unrossoallaviolenza, contro la violenza sulle donne, promossa dalla F.I.G.C. con la collaborazione di “WeWorld Onlus”. Un abbraccio a tutti. Giuseppe Vinelli P.D.G    IL MIO MESSAGGIO, IL MIO RINGRAZIAMENTO

Care Amiche ed Amici, graditi ospiti, con piacere ho accettato l’invito a rivolgere il mio saluto come Vice Presidente del Congresso. Aggiungo l’augurio più affettuoso perché esso sia non solo ricco di impegno, com’è già stato nella fase preparatoria, ma anche ricco di risultati e di soddisfazioni. A partire dal 1917 molte cose sono cambiate e cambiano ogni giorno. Le nuove sfide, che sono davanti a tutti noi, costituiscono un’opportunità per accrescere il nostro impegno. Abbiamo realizzato Service di grande valore sociale e sappiamo, noi Pugliesi, rimboccarci sempre le maniche per essere al fianco delle persone più sfortunate. Ci incontreremo nella bellissima cornice del Teatro Petruzzelli, ricostruito dopo l’incendio, e

nell’accogliente Hotel Nicolaus, dove si svolgeranno i lavori congressuali. Sfileremo lungo le mura del Borgo Antico ed accoglieremo tutti con la tradizionale ospitalità della Puglia, erede della tradizione magnogreca, di quella Grecia che in Puglia si fece grande, a Taranto, e fu la Magna Grecia. E’ con la certezza storica di ciò che abbiamo fatto, con la speranza di poter sempre meglio interpretare i bisogni delle comunità, con il dovere morale di non disattendere le aspettative e di non tradire l’impegno morale liberamente accettato di servire, che auguro a tutti i Lions Delegati, Leader di Distretti e di Club, di rendere il Congresso di Bari 2018 il più significativo mai realizzato, così che possa rimanere accesa, con il nostro impegno, la speranza di servire quelli più sfortunati di noi. Ringrazio le donne Lions e le ex Lioness, che costituiscono il 33% del corpo sociale di questo Distretto, che ha l’onore di ospitarVi, le quali da sempre servono con coraggio, dedizione e grande impegno sociale, anche e soprattutto in difesa dei diritti delle donne di tutto il mondo. Vi saluto tutti con affetto ed amicizia e Vi auguro buon lavoro. Flora Lombardo Altamura P.C.C.

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Francesco AnticoGovernatore Distretto 108-Ab Puglia2017/18

Sandro CastellanaDirettore Internazionale 2017/19

Gudrun Bjort YngvadottirGardabaer, Islanda1°Vice Presidente Internazionale 2017/18

Naresh AggarwalDelhi, IndiaPresidente Internazionale 2017/18

Jung-Yul Choi Busan City, Repubblica di Corea2°Vice Presidente Internazionale 2017/18

Giuseppe GrimaldiPresidente Internazionale EmeritoI.D. 1972/74 - I.P.1994/95

Mauro BianchiPresidente Consiglio GovernatoriMD 108 Italia – 2017-2018

Flora Lombardo AltamuraP.C.C. MD 108 Italia2002/03

Alessandro MastrorilliPresidente Comitato Organizzatore66°Congresso Nazionale, Bari 2018

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 UN PO’ DI STORIA NON FA MAI MALE

IL LIONISMO di Luigi Desiati PDG 108/AB

 DA CHICAGO A MILANO

A più di 100 anni il LIONISMO, pur se in alcuni territori risulta un po’ acciaccato, continua ad esistere nel panorama associativo mondiale. Per questo fatto eccezionale un motivo ci deve essere, considerato che altri movimenti, anche di natura politica, sono scomparsi o ridotti al lumicino. Per comprendere il “fenomeno” è opportuno ripercorrere la nostra storia, rileggendo gli obiettivi e l’etica onde ricercare la nostra identità. Con la mente – e anche con il cuore – portiamoci al 1913 a Chicago, ove troviamo Melvin Jones, titolare di una agenzia assicurativa, quindi un uomo d’affari; per tale sua professione è invitato a far parte di uno dei tanti “business club” esistenti in città, il cui fine è quello dello scambio di favori, dell’aiuto reciproco nella propria attività economica non disgiunti da una certa attività filantropica. Melvin Jones accetta l’invito (certamente conscio dei benefici che possono derivargli) e, per le eccezionali capacità organizzative, dopo due anni diventa Segretario del club che raggiunge, dicono le cronache, i 200 soci, tutti appartenenti al ceto produttivo, professionale e politico della città.

Ma il nostro è un giovane di grande entusiasmo, di idee brillanti, che guarda al futuro: lo scopo del “business club” gli sta stretto: c’è un orizzonte oltre al quale andare, c’è un vasto mondo in attesa. Forse c’è bisogno di un più ampio e nuovo

sodalizio con scopi rivolti ad altri strati della società, specie più poveri. nel quale far convergere gli altri club e associazioni della città.

Comunica al suo Presidente tale intendimento e, ricevuto il “beneplacito”, inizia a lavorare per il suo ambizioso progetto. Intanto il 24 ottobre 1916 (come si rileva dagli atti delle Corporazioni dello Stato dell’Indiana) ad opera di William Paul Wood viene costituita l’Associazione dei Lions Club (senza scopo di lucro), che alla data del 1° giugno 1917 risulta aver consegnato la charter a 35 clubs. Inoltre lo stesso Wood nel 1911 aveva già fondato il Royal Order of Lions (quindi prima del Rotary).

L’attivismo del nostro Melvin Jones produce un buon esito. Il 7 giugno 1917 i rappresentanti di 27 associazioni (altri dicono di 40) si incontrano nell’Hotel La Salle di Chicago e danno vita a quello che sarà il più grande sodalizio del mondo. Al nuovo organismo viene dato il nome di “Associazione dei Lions Clubs”.

Seguono mesi per l’organizzazione e l’8-10 ottobre 1917 a Dallas si tiene la prima Convention. Nella discordanza di vari resoconti storici, le certezze riguardano alcuni punti fondamentali. Primo Presidente viene eletto il texano L. Lewis e, a seguito della sua rinuncia, il più che famoso W.P.Wood. Alla segreteria è chiamato Melvin Jones, che terrà tale incarico a vita e che mai, dico mai, sarà tentato di assumere la presidenza della sua creatura; viene redatto un primo Statuto col divieto di associare donne e uomini di colore (negri) e scelto come simbolo il compasso con una “L” al centro. Viene anche redatto un testo, chiamato dal PDG Melchionda “CREDO”, che è la base dei doveri associativi. Il “credo” sarà successivamente abrogato per essere sostituito dal codice etico. Importante è che in esso sono indicati alcuni principi base del lionismo, che illumineranno il futuro dell’organizzazione e che ritroveremo anche in alcune Costituzioni moderne (vedi quella italiana) e negli accordi di matrice ONU. Per memoria essi sono: LIBERTA’ – EGUAGLIANZA – GIUSTIZIA – UMANITA’, ripresi nel motto-programma del P.I. 2015-2016 dr. Yamada “Dignità – Armonia –Umanità. E senza ipocrisia va detto che essi rinvengono dal Cristianesimo.

Il sogno di Melvin Jones si è quindi concretizzato e dobbiamo dire che il lionismo è frutto della intuizione e dell’entusiasmo di un giovane. A partire dal 1917 ad oggi, non c’è angolo del mondo che non abbia visto l’azione concreta di un lion.

Ma la storia continua: nella seconda Convention di Saint Louis del 1918 viene scelto un diverso simbolo costituito da un leone che stringe nelle gambe una lancia con la scritta “international” (chiamato “sandokan”). Scompare il divieto di associare i negri e viene scritto il codice etico. Nel 1919 a Chicago vengono definiti gli obiettivi e LIONS diventa acronimo di parole che, nel loro senso più ristretto, sono ormai fuori dalla storia. Nel 1920 con la costituzione di un club in Canada l’Associazione diventa a tutti gli effetti Internazionale.

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La Convention del 1921 sceglie il simbolo definitivo. Nel 1925 i Lions a Cedar Point accettano la proposta della non vedente Helen Keller di diventare “Cavalieri dei Ciechi” contro le tenebre e, negli anni a venire, danno corpo ai service “Libro Parlato”, “Cani Guida” “Sight First”. Nel 1926 nasce un club in Cina per cittadini americani colà residenti.

La fine della seconda guerra mondiale trova i Lions legittimati e pronti a dare il proprio contributo per la pace nel mondo. Nel 1944 partecipano ai lavori preparatori per la fondazione dell’ONU; nel 1945 collaborano per la stesura della Carta dell’ONU; nel 1946 sono presenti come osservatori non ufficiali alla Conferenza di Pace di Parigi; dal 1947 sono Consulenti del Consiglio Sociale dell’ONU.

Nel 1954 fra 6000 proposte viene scelto il motto “WE SERVE”; nel 1955 si avvia la consuetudine della scelta di un motto-slogan da parte del Presidente Internazionale. Il primo a farlo è Humberto Valenzuelo che sceglie “temperamento, ideali mistici e azione”; nel 1957 viene varato il programma LEO; nel 1958 la LCIF; nel 1987 alla Convention di Taipei cade il tabù” del divieto di associare le donne e nel 1990 viene avviato il service Sight First.

La presenza del lionismo nel mondo si espande a macchia d’olio, ma in Europa bisogna attendere il 1948 con la costituzione del club di Stoccolma e in Italia il 1951 con il club di Milano.

A rileggere le finalità e l’etica del lionismo se ne comprende l’essenziale identità: da una parte il rapporto di onestà intellettuale e morale nella costruzione della propria personalità, nella ricerca della crescita della società civile e nella costruzione di una umanità votata alla pace, al bene comune, al servizio verso gli altri. Dall’altra parte l’impegno ad eccellere nel proprio lavoro, nel rispetto degli altri, nell’essere leali, nel prodigarsi per tessere rapporti di grande dignità e rispetto della persona umana. Forte infine la spinta alla solidarietà verso i sofferenti, i bisognosi, i deboli.

Scorrendo i motti-programmi dei Presidenti Internazionali ed anche quelli dei Governatori Distrettuali, si nota come sia stato tenuto sempre presente l’intento principale del nostro fondatore. Creare una associazione di uomini liberi, tesi alla giustizia, pronti a servire donando tempo, lavoro e beni materiali. Insomma quei principi di riferimento riportati nell’originario “credo” sono e restano il seme concreto dell’azione solidaristica e formativa dei lions. Ne costituiscono l’identità.

Come ho innanzi detto, la fiaccola del LIONISMO è giunta in Italia nel 1951, è partita con 22 soci e 1 club pr arrivare al 31 marzo 2018 a 1321 club e 40692 soci. DA MILANO 1951 A BARI 2018

Bisogna attendere la fine della seconda guerra mondiale perché il Lionismo arrivi in Europa. Le condizioni politiche preesistenti, evidentemente, non avevano permesso la

nascita di associazioni apartitiche, spontanee nella costituzione, libere nelle idee e fondate su principi di eguaglianza e di rispetto. Il primo Club sorge a Stoccolma in Svezia, e di lì, via via, Svizzera, Franca, Norvegia, Inghilterra, Danimarca, Finlandia, ecc. La volta dell’Italia è il 1951, a distanza di tre anni dalla approvazione ed entrata in vigore della Costituzione repubblicana. Il racconto storico del percorso per giungere alla costituzione del primo Club ha due versioni: l’una del PID Giuseppe Taranto, che

privilegia la figura di uno dei fondatori; l’altra di Idolo Castagno (socio del Club Castigliole d’Asti) che privilegia, invece, un altro fondatore, Mario Boneschi, illustre esponente della società milanese per essere stato membro del Comitato di Liberazione, Assessore comunale, Parlamentare dell’Assemblea Costituente. Sarà poi il primo Governatore del Distretto 108 Italy. Personalmente ritengo più aderente alla realtà la versione di Castagno per la sua logicità e perchè le notizie sono attinte direttamente dal Boneschi. Quì però non preme riportare l’andamento di fatti, ma andare all’essenza (chi vuole può consultare le pubblicazioni ad hoc).

La realtà è che il 5 marzo 1951, 22 personalità milanesi, convinte ormai della bontà delle idee lionistiche, riunite nel Ristorante Savini, costituiscono il Lions Club Milano. Sono presenti il Presidente Internazionale H. C. Petry Jr, il Governatore svizzero Hector Von Salis e alcuni componenti del Club sponsor di Lugano. L’avv. Sigismondo Gobbi è chiamato alla presidenza e Oscar Hausmann alla segreteria. Il 28 marzo viene redatto l’atto pubblico di fondazione a ministerio del notaio Pietro Ravasio di Milano, il tutto a norma dagli artt. 36 e segg. C.C. Il 19 maggio 1951 il Governatore svizzero Von Salis consegna la Charter. (Per la cronaca Hector Von Salis, Ufficiale Superiore dell’Esercito elvetico, aveva conosciuto Mario Boneschi rifugiato in Svizzera perchè antifascista ricercato dalla Gestapo).

Il 12 settembre 1953, in Firenze, dinanzi al Notaio Ugolino Golini, per formalizzare la costituzione del Distretto 108, compaiono i rappresentanti dei già costituiti club di Milano, Torino, Firenze, Napoli, Bergamo, Pescara, nonchè Mario Boneschi nella qualità di Governatore Distrettuale e, con scrittura privata autenticata, testualmente convengono: “E’ costituita un’associazione civile ai sensi degli artt. 36 e segg. del C.C,, denominata

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LIONS CLUB ITALIANO, COME DISTRETTO 108 del Lions Club International, del quale l’Associazione Italiana accetta scopi, principi generali e statuti”.

E’ di solare evidenza che le originarie costituzioni del Lonismo Italiano sono state poste in essere con atti notarili.

L’avvio delle attività lionistiche in Italia, tuttavia, trova resistenza nel divieto legislativo di creare associazioni di matrice straniera e nella diffidenza di alcuni ambienti per motivi che non è il caso di riprendere. Nondimeno, per la storia, va riportato a proposito il testuale pensiero di Mario Boneschi, così come riferito dal PID Taranto: “ L’Italia usciva da un isolamento morale e mentale ... La scarsa esperienza di vita associativa propria di una società contadina e provinciale era stata aggravata da un ventennio ... nel quale esistevano solo associazioni dirette dall’alto del partito fascista e dalla Chiesa Cattolica. Alla atavica scarsa propensione degli italiani per la vita associativa si era aggiunta l’assoluta mancanza di esperienza: Per riparare ... ci parve necessario accogliere con slancio l’offerta di amici svizzeri a costituire anche in Italia i Lions Clubs. Tessere la rete delle amicizie disinteressate con i nostri pari degli altri Paesi del mondo, inserirci nella mentalità internazionale, liberarci dal provincialismo e dalla ristrettezza di vedute che avevano prodotto conseguenze tanto funeste, ci apparve come una delle necessità immediate, uno dei principali doveri del momento. Le difficoltà incontrate per fare dei Lions in Italia una grande Associazione, difficoltà provenienti dalle diffidenze dei nostri ambienti verso ogni forma disinteressata di associazione, e dai centri di poteri che ancora pensavano a monopoli associativi, non furono poche. L’averle superate prova che si trattò da parte nostra, di un’opera utile e feconda”.

Se però lo sviluppo del lionismo in Italia è accompagnato da una certa non malcelata diffidenza, esso è comunque inarrestabile trovando terreno fertile, a mio avviso, in due ragioni. La prima perchè l’appartenenza ad esso costituisce uno status-symbol: non è da tutti accedervi, si viene ammessi solo su presentazione di altro socio e non su domanda ed in ristretto numero per ogni categoria; inoltre la scelta è operata nella buona borghesia.

Altra ragione è che non necessita un credo politico o confessionale. In realtà gli obiettivi e l’etica sono i principi di umanità, democrazia e libertà pienamente condivisibili; l’impegno solidaristico è poi una forte attrazione. Nel 1959 al Congresso di Rapallo a maggioranza viene decisa la ristrutturazione del distretto unico suddividendo il territorio nazionale in cinque distretti contrassegnati dalle lettere ITALY dandosi così luogo al Multidistretto e al consequenziale Consiglio dei Governatori. La decisione è democraticamente accettata, ma “con sofferenza” dai Lions meridionali intravvedendosi in essa una separatezza del Meridione. Fortunatamente la realtà si è evoluta diversamente, specie per il Distretto A – AZZURRO - che ha legato i club della Romagna al

Tacco d’Italia lungo la fascia adriatica. In vari tempi successivi i cinque Distretti vengono ulteriormente ristrutturati sino a raggiungere l’attuale

numero di diciassette, con antipatici riflessi sulla quantificazione del peso elettorale all’interno della gestione del Multidistretto.

Soffermiamoci ora sui Congressi Nazionali. I primi 7, a partire da Firenze 1963, riguardarono il Distretto unico, nel 1960 (n. 8 a Ischia) si avviò la serie dei Congressi Multidistrettuali ed oggi celebriamo il 66°. Istituita la figura di Presidente del Consiglio dei Governatori (CC) con il dovere di relazionare al Congresso, si ha che il primo CC a impegnarsi fu Enrico Di Bella nel 1975 a Taormina.

Tutte le relazioni sino al 1995 sono state raccolte in un pregevole volume voluto da Massimo Fabio e curato da Giovanni Mola. Le successive sono reperibili sulla rivista – comunque da me raccolte - e il prossimo CDG potrebbe farsene carico. Al proposito osservo che le relazioni congressuali (anche quelle distrettuali) sono uno spaccato del lionismo e vanno lette e ìn in buona parte, fatte oggetto di riflessione: realisticamente, purtroppo, finiscono nel dimenticatoio.

In questo 2018 siamo in Puglia. Già altre volte la Puglia è stata sede dei Lions a Congresso: nel 1968, 1990 sempre a Bari, nel 2000 a

Lecce. Quindi festeggiamo il 50° del primo appuntamento. Qui può essere utile e dilettevole ricordare qualche episodio del passato, specie se piacevole. Dai miei appunti per “Bari 1968”, ricavo che i Lions italiani erano poco più di 15.000 e che il Club di

Bari, che si fece carico dell’organizzazione, era il più numeroso del Distretto A con 100 iscritti. Argomento cardine dibattuto furono “i giovani”. Nella relazione del Lion Loris Lolli si legge: “A Bari il problema dei giovani sale immediatamente alla ribalta delle attenzioni. Il D.I. Gardini, dopo aver dichiarato che anche per i Lions vale il principio <la qualità predomini sulla quantità>,non ha dubbi nel suggerire <il problema dei giovani è di vitale importanza. Proviamo ad organizzare i Leo Clubs per gli under 21> … Nuovamente dei giovani parla il PDG

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Pittelli … <i Lions devono avvicinare i giovani ed indirizzarli verso la realizzazione degli altissimi ideali di fratellanza, uguaglianza, giustizia, pace e benessere per tutti>”.

Una nota di simpatia poi ce la regala il Lion Giuseppe Taranto (DI nel 1980/82), che così scrive: “”Le manifestazioni di colore … hanno raggiunto a Bari … un livello senza pari. I lions ospitanti avevano preparato una serie di gite, ricevimenti e spettacoli … tra gli altri la perfetta rievocazione in loco della Disfida di Barletta, lo spettacolo pirotecnico sul mare e, dulcis in fundo, il ricevimento finale al Castello Svevo di Bari, rimasto unico per eleganza, sontuosità e fantasmagoria di costumi e di ambienti e per la signorilità con la quale il Presidente del Club di Bari, Achille Tarsia Incuria, con la consorte, ha personalmente accolto uno ad uno le varie centinaia di ospiti. Anche episodi del genere fanno storie perché sono indice di uno stile che tende a scomparire nel mondo di oggi””. Per il XXXVIII Congresso del 1990 (CC Nicola Briguglio, DG del 108AB Giuseppe Potenza) sulla rivista nazionale n. 6/1990, dopo una sintesi dei lavori, il Direttore Martinenghi si abbandona a qualche giudizio critico. Riporto il “pezzo” quasi integralmente. “Ma, allora, dopo questo lungo elenco di fatti e risultati positivi, perché il Congresso non mi è piaciuto? Non mi è piaciuto per molte ragioni. 1. I partecipanti regolarmente iscritti 500dei circa 4000 che potrebbero essere. 2. Su 500 partecipanti iscritti, raramente ne erano presenti in aula più di 200 … 3. Il trombonismo e la smania di protagonismo(ogni riferimento a fatti e persone reali, non è per niente casuale) di alcun “amici”, che non hanno esitato a privilegiare la forma per cavillare sulle procedure, ignorando o fingendo di ignorare la sostanze che è e resta una sola… Anche se pronunciata con voce roboante e con formulazioni ricercate, l’aria fritta resta sempre tale e siamo stanchi di dovercela subire”. (Linguaggio consentito a Carlo Martinenghi lion di livello) Nel maggio 2000 i Lions sono a Lecce per il XLVIII Congresso. La cronaca a firma di Carlo Padula - narrata sulla rivista nazionale n. 6/2000 – ci riporta ai comportamenti innanzi descritti da Martinenghi. Con lunghe e … forbite discussioni si “affossa” il progetto del nuovo statuto; per amor di patria vanno omessi tutti i riferimenti e ricordare il rammarico espresso dal Chairmen dell’apposito comitato e riportato sulla stessa rivista. Viene varata la candidatura di Antonio Perrot a Direttore Internazionale. Va fatta memoria di un altro appuntamento pugliese dei Lions: il 90ennale celebrato a Bari nel1997 essendo Governatore il compianto Antonio Covella e organizzatore Pasquale Di Ciommo oggi proclamato DG del 108 AB per il 2018/2019. L’augurio è che la Puglia faccia bene al lionismo. Sin qui ricordi. DALLA PUGLIA A MILANO 2019

Ad onta di qualche disfunzione cerchiamo di essere realisti. In questi 67 anni di lionismo italiano sono stati messe in campo tante attività; tante sono state le

proposte rivolte alle pubbliche istituzioni, molte le energie spese per la costruzione di una società migliore: i principi dei nostri Padri Fondatori di LIBERTA’ – UGUAGLIANZA – GIUSTIZIA – UMANITA’ sono il nostro

segno distintivo e i deboli, i bisognosi, i sofferenti ne sono compartecipi e non i destinatari di una attività filantropica.

Dobbiamo avere la convinzione che le tantissime associazioni sorte per finalità specifiche hanno avuto come esempio il nostro modello operativo; noi agiamo ad ampio raggio, siamo inclusivi e non settoriali; abbiamo come riferimento la PERSONA UMANA, nella pienezza dei suoi diritti, per cui sussiste e sussisterà sempre il nostro diritto di cittadinanza per esercitare il dovere di costruire una società rivolta al BENE COMUNE.

Ora avviamo i motori per Milano 2019 dove incontreremo i Lions di tutto il mondo per rafforzare il nostro WE SERWE. ARRIVEDERCI ALLA 102^ CONVENTION INTERNAZIONALE DI MILANO

 

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LIONISMO IN PILLOLE

STORIA, NOTIZIE, CURIOSITA’ SU LIONS CLUBS INTERNATIONAL

a cura di Giuseppe Vinelli PDG 108/AB ORIGINI L'Associazione dei Lions Clubs nasce a Chicago, negli Stati Uniti, il 7 giugno 1917, per iniziativa di Melvin Jones, un manager nel campo assicurativo, il quale faceva parte di un “Club of business men.

Melvin Jones nacque il 13 gennaio 1879 a Fort Thomas in Arizona (USA), figlio di un capitano dell'Esercito degli Stati Uniti, a cui era stato affidato il comando di un fortino in Arizona, durante la guerra contro i pellerossa. All’epoca in Arizona c’erano varie riserve indiane, tenute sotto controllo dall’esercito. La leggenda vuole che Melvin Jones avesse fatto amicizia con una bambina indiana e che di notte uscisse furtivamente dal forte per portare di nascono cibarie e altri regali a quella bambina e agli altri bambini della riserva. Erano già radicati in lui quei principi che poi diffuse tra i

Lions e i Leo. Successivamente, da giovane, Melvin Jones si stabilì a Chicago in Illinois (USA), dove lavorò presso una compagnia di assicurazioni e nel 1913 ne costituì una propria. Lasciò infine la compagnia di assicurazioni per dedicarsi a tempo pieno ai Lions presso la Sede Centrale di Chicago. Non fu mai né presidente, né governatore. Ricoprì solo il ruolo di segretario dell’Associazione. Morì il 1° giugno 1961 all'età di 82 anni. Era il 18 maggio 1917 quando, in un circolo di Chicago, chiamato “Win Power” (Potere Vincente), frequentato da giovani imprenditori ed intellettuali, Melvin Jones affermò che erano maturi i tempi per riunire sotto la stessa bandiera coloro che appartenevano allo stesso ceto sociale ed intendevano riaffermare il proprio ruolo nella società in cui vivevano: “”non si può andare lontani finché non si fa qualcosa per qualcun altro". Un messaggio chiaro ed univoco che annunciava una notevole trasformazione ideologica: si parlava per la prima volta di pari opportunità, un discorso che i Lions riprenderanno a Taipei nel 1987, ai fini di una nuova organizzazione lionistica che poteva apparire rivoluzionaria per chi non ricordava i primi enunciati di Melvin Jones, ma soprattutto si parlava di una nuova formula: un'azione non più rivolta agli interessi individuali dei soci ma assai più valida sul piano etico e sociale, in quanto finalizzata al servizio “degli altri”. La classe intermedia, agendo in maniera orizzontale, cioè dialogando al suo interno, avrebbe dovuto proporsi come modello alle classi meno abbienti, aiutandole a crescere e ad esprimere le proprie idee. Ecco quindi gettato il seme della vera essenza del Lionismo, che si rivela ben presto un “club service”, teso al fine di servire l'umanità. Per attuare questo programma ambizioso era necessario richiamare i Club, fino allora esistenti, in una unica associazione, ove tutti dovevano confluire. Ecco quindi il trionfo della riunione di Chicago del 7 giugno 1917 all'Hotel La Salle, che darà al nuovo organismo, sorto con il nome già citato di “Associazione dei Lions Clubs”, una base operativa di una certa consistenza, forte di oltre 25 Club e di 800 soci. Di esso Melvin Jones ne assumerà la segreteria, adoperandosi fin da allora con ogni mezzo per l'affermazione e il progresso dell'Associazione nel mondo. Verrà scelto un emblema che consiste in una “L” - che anche nella lingua inglese è la prima lettera delle parole corrispondenti a Legge, Libertà, Lealtà, Lavoro, - racchiusa in un circolo che vuol rappresentare la sintesi di tutti i Lions ed i loro Club in uno soltanto: il profilo di due leoni contrapposti, rivolti l'uno a guardare il passato e l'altro il futuro. Tradizione e innovazione, infatti, non sono due concetti in antitesi tra loro, bensì sono tra loro interconnessi: La tradizione sceglie e valorizza il meglio del passato, nel mentre l’innovazione sceglie e pretende il meglio dal progresso e dal futuro.

Viene adottato lo slogan “Liberty, Intelligence, Our Nation Safety” (Libertà, Intelligenza, Salvaguardia della nostra Nazione), che caratterizzano così la parola “LIONS”. I colori prescelti sono “porpora” e “oro”, presenti nei labari. Porpora per dimostrare la lealtà verso la Patria, lealtà verso i propri amici. Porpora è il colore della forza, del coraggio e della dedizione ad una causa. L'oro simboleggia la sincerità dei propositi, la libertà di giudizio, la purezza di vita e la generosità di mente e di cuore verso il prossimo. Successivamente vengono adottate le proposizioni degli “Scopi del Lionismo” e quelle del “Codice dell'Etica Lionistica”; quindi il motto “We serve” (Noi serviamo) compendierà la vera essenza del Lionismo.

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Helen Keller - particolare della statua - National Statuary Hall Center - D.C. Columbia - di Edward Hlavka

Gli scopi o finalità sono i programmi permanenti dei Lions. I presidenti e i Governatori non devono inventare nulla. Essi devono solo realizzare quei programmi, mettendo in essere i mezzi per dette realizzazioni. Noi, però, non possiamo fare nostro il concetto di Macchiavelli “Il fine giustifica i mezzi”. In tutte le nostre attività dobbiamo, infatti, applicare i principi della nostra Etica Lionistica.

Tutto ciò viene sancito nel Congresso di Dallas, nel Texas, svoltosi dall'8 al 10 ottobre sempre del 1917; congresso che resterà la pietra miliare del Lionismo e passerà alla storia come la prima “Convention”. All’epoca c’erano 25 Clubs e 800 soci. Da allora questi congressi seguiranno puntualmente ogni anno, con la sola eccezione del 1945, l'anno cruciale del secondo conflitto mondiale. Importante fu la Convention del 1925 svoltasi il 30 giugno a Cedar Point nell’Ohio (USA). Durante il congresso, dalla folla presente, Helen Keller, una famosa scrittrice non vedente e non udente, alla quale avevano raccontato “mirabilia” sull’Associazione dei Lions, irruppe sul palco dei conferenzieri e invitò i Lions a divenire “cavalieri dei non vedenti nella crociata contro le tenebre”.

The Challenge – La Sfida Mi aiuterete ad affrettare il giorno in cui non esisterà più la cecità prevenibile, non vi saranno più bambini sordi e ignoranti e nessun uomo o donna non vedente rimarrà senza assistenza?

Mi appello a voi Lions, voi che vedete e sentite, voi che siete forti, coraggiosi e cortesi. Vorrete diventare Cavalieri dei non vedenti in questa crociata contro le tenebre?

Da allora i Lions di tutto il mondo hanno dedicato la loro attività prevalentemente alla lotta alla cecità

reversibile (con la costruzione di numerosi ospedali oftalmici) e non reversibile (con i Cani Guida, di cui una delle più importante scuole si trova in Italia a Limbiate).

Helen Adams Keller, nata il 27 giugno 1880 a Tuscumbia (Alabama, USA) è stata una scrittrice, attivista e insegnante statunitense. A 18 mesi Helen Keller contrasse una febbre che le causò cecità e sordità. Alla sua vicenda, e a quella dell'istitutrice Anne Mansfield Sullivan della Perkins School for the

Blindche, che le insegnò a interagire con il mondo esterno con il linguaggio dei segni e il sistema Braille, così da poter affrontare gli studi fino alla laurea, fu dedicato il romanzo The Miracle Worker, da cui furono tratti sia un film che una rappresentazione teatrale, entrambi con lo stesso nome del romanzo, che in italiano è noto come Anna dei miracoli. Morì a Easton il 1° giugno 1968. Helen Keller sosteneva che «Noi tutti, vedenti e non vedenti, ci differenziamo gli uni dagli altri non per i nostri sensi, ma nell'uso che ne facciamo, nell'immaginazione e nel coraggio con cui cerchiamo la conoscenza al di là dei sensi.»

Oggi i Lions sono impegnati nel campo della conservazione della vista tramite il

Programma Sight First. I Lions, inoltre, raccolgono e riciclano occhiali da vista che distribuiscono nei paesi in via di sviluppo durante tutto l’anno e, in particolare, nel mese di maggio, mese dedicato da parte dei Lions al Riciclaggio di Occhiali da Vista. Nel 1957, a quarant’anni dalla fondazione, Melvin Jones volle che venisse istituito un service a favore dei giovani, con la costituzione dei Leo Club.

LEO CLUBS Scopo dei Leo Clubs è quello di promuovere tra i giovani della comunità quelle attività di servizio civico che sviluppano le qualità individuali di leadership, esperienza ed opportunità ("Leo" è l’acronimo di Leadership, Experience, Opportunity), nonché quello di unire i soci nello spirito di amicizi a e reciproca comprensione. Il primo Leo Club nel mondo nacque nel dicembre 1957, su iniziativa del Lions Club Glenside della Pennsylvania, allorchè i 26 giocatori della squadra di pallacanestro della Abington High School si unirono ad altri nove studenti per formare l'Abington Leo Club. Tale club rimase unico

fino al 1963. Questo primo gruppo di Leo scelse i colori porpora ed oro, gli stessi della loro scuola. Nell'ottobre del 1967, in occasione del cinquantennale della fondazione, il programma del Leo Club fu adottato quale programma ufficiale del Lions Clubs International. I Leo Clubs sono formati da giovani aventi un'età compresa tra i 12 e i 30 anni. Ci sono circa 141.000 Leo in circa 5.600 Club appartenenti a 138 nazioni. Nel MD i Leo sono 4190 in 335 club. Ogni Distretto Leo ha un proprio Service annuale, il T.O.N. (Tema Operativo Nazionale).

Sempre a favore dei giovani sono stati istituiti nel tempo il programma degli Scambi Giovanili, i Campi Internazionali della Gioventù (attualmente oltre al Campo Estivo esiste anche il campo Invernale), il Programma Lions-Quest, il Concorso Internazionale “Un Poster per la Pace”.

Nell’anno 2000-2001 fu istituito dal Presidente Internazionale Jean Behar il programma

dei New Century Club.

I Lions Clubs del Nuovo Secolo (New Century) sono un nuovo e dinamico tipo di club, finalizzati a raccogliere gli ex Leo e i giovani di età non superiore ai 35 anni, che vadano incontro alle loro esigenze di flessibilità e gli permettano di programmare attività e progetti consoni ai loro interessi, avvalendosi delle tecnologie informatiche. I soci dei Lions Club New Century godono di tutti i diritti, i privilegi e le responsabilità comuni agli altri soci di Lions club. Detto programma ha avuto la durata di sette anni. Con il decorso di detto periodo non è più vincolante

il limite di età di 35 anni. Purtroppo il programma non ha avuto eccessiva fortuna. Nel 1945 Melvin Jones, riconosciuto come leader anche al di fuori dell'associazione, fu chiamato a rappresentare Lions Clubs International in veste di consulente presso l’ ONU, l'Organizzazione delle Nazioni Unite, a San Francisco in California e fece parte degli estensori della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, promulgata a Parigi il 10 dicembre 1948. Contribuì personalmente alla stesura degli artt.19-20 (libertà di espressione e di associazione). Da allora Lions Club International collabora con le Nazioni Unite (O.N.U.) nel settore delle organizzazioni non governative (ONG) e ogni anno viene organizzato un incontro Lions-O.N.U. a New York, nel mese di marzo.

La cassaforte del Lions Clubs International è la L.C.I.F. (Lions Clubs International Foundation), Nasce nel 1968. E’ l'organo preposto all'erogazione di sussidi ed al sostentamento delle iniziative dei Lions in tutto il mondo per assistere le comunità locali e la comunità mondiale attraverso progetti di servizi umanitari. Essa viene a sua volta sostenuta

dalle donazioni e dalle raccolte fondi di tutti i Lions e dai contributi versati per il conferimento a Lions o non Lions della Melvin Jones Fellowship, la più alta onorificenza Lions. DIFFUSIONE NEL MONDO Il grande sviluppo del Lionismo in America ha inizio alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando i combattenti, rientrando nelle loro case, vengono a conoscenza di quanto aiuto e amorevole cura erano stati circondati i loro familiari rimasti in Patria dai primi Lions Clubs, in una commovente gara di solidarietà umana condotta nel più assoluto disinteresse. Ciò varrà ad accrescere in loro il desiderio di coltivare il Lionismo, che si estenderà gradualmente oltre i confini della patria d'origine. Ecco quindi giustificata la espansione dei Lions per soci e numero di Club: nel 1920 nasce il primo Club Lions in Canada; Cina, Messico e Cuba divengono tra il 1926 e 1927 rispettivamente il terzo, quarto e quinto Stato in cui il Lionismo attecchisce. Otto anni dopo è la volta dell'America Centrale e nel 1936 il Sud America fonda il suo primo Club in Colombia. L'Australia ha i suoi primi Clubs negli anni immediatamente precedenti il secondo conflitto mondiale. Nel 1952 a Tokyo nasce il primo Club del Giappone. L.C.I. ha un seggio all'O.N.U. ed è membro permanente della F.A.O., dell'O.M.S. (Associazione Mondiale della Sanità) e dell’UNESCO.

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fino al 1963. Questo primo gruppo di Leo scelse i colori porpora ed oro, gli stessi della loro scuola. Nell'ottobre del 1967, in occasione del cinquantennale della fondazione, il programma del Leo Club fu adottato quale programma ufficiale del Lions Clubs International. I Leo Clubs sono formati da giovani aventi un'età compresa tra i 12 e i 30 anni. Ci sono circa 141.000 Leo in circa 5.600 Club appartenenti a 138 nazioni. Nel MD i Leo sono 4190 in 335 club. Ogni Distretto Leo ha un proprio Service annuale, il T.O.N. (Tema Operativo Nazionale).

Sempre a favore dei giovani sono stati istituiti nel tempo il programma degli Scambi Giovanili, i Campi Internazionali della Gioventù (attualmente oltre al Campo Estivo esiste anche il campo Invernale), il Programma Lions-Quest, il Concorso Internazionale “Un Poster per la Pace”.

Nell’anno 2000-2001 fu istituito dal Presidente Internazionale Jean Behar il programma

dei New Century Club.

I Lions Clubs del Nuovo Secolo (New Century) sono un nuovo e dinamico tipo di club, finalizzati a raccogliere gli ex Leo e i giovani di età non superiore ai 35 anni, che vadano incontro alle loro esigenze di flessibilità e gli permettano di programmare attività e progetti consoni ai loro interessi, avvalendosi delle tecnologie informatiche. I soci dei Lions Club New Century godono di tutti i diritti, i privilegi e le responsabilità comuni agli altri soci di Lions club. Detto programma ha avuto la durata di sette anni. Con il decorso di detto periodo non è più vincolante

il limite di età di 35 anni. Purtroppo il programma non ha avuto eccessiva fortuna. Nel 1945 Melvin Jones, riconosciuto come leader anche al di fuori dell'associazione, fu chiamato a rappresentare Lions Clubs International in veste di consulente presso l’ ONU, l'Organizzazione delle Nazioni Unite, a San Francisco in California e fece parte degli estensori della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, promulgata a Parigi il 10 dicembre 1948. Contribuì personalmente alla stesura degli artt.19-20 (libertà di espressione e di associazione). Da allora Lions Club International collabora con le Nazioni Unite (O.N.U.) nel settore delle organizzazioni non governative (ONG) e ogni anno viene organizzato un incontro Lions-O.N.U. a New York, nel mese di marzo.

La cassaforte del Lions Clubs International è la L.C.I.F. (Lions Clubs International Foundation), Nasce nel 1968. E’ l'organo preposto all'erogazione di sussidi ed al sostentamento delle iniziative dei Lions in tutto il mondo per assistere le comunità locali e la comunità mondiale attraverso progetti di servizi umanitari. Essa viene a sua volta sostenuta

dalle donazioni e dalle raccolte fondi di tutti i Lions e dai contributi versati per il conferimento a Lions o non Lions della Melvin Jones Fellowship, la più alta onorificenza Lions. DIFFUSIONE NEL MONDO Il grande sviluppo del Lionismo in America ha inizio alla fine della Prima Guerra Mondiale, quando i combattenti, rientrando nelle loro case, vengono a conoscenza di quanto aiuto e amorevole cura erano stati circondati i loro familiari rimasti in Patria dai primi Lions Clubs, in una commovente gara di solidarietà umana condotta nel più assoluto disinteresse. Ciò varrà ad accrescere in loro il desiderio di coltivare il Lionismo, che si estenderà gradualmente oltre i confini della patria d'origine. Ecco quindi giustificata la espansione dei Lions per soci e numero di Club: nel 1920 nasce il primo Club Lions in Canada; Cina, Messico e Cuba divengono tra il 1926 e 1927 rispettivamente il terzo, quarto e quinto Stato in cui il Lionismo attecchisce. Otto anni dopo è la volta dell'America Centrale e nel 1936 il Sud America fonda il suo primo Club in Colombia. L'Australia ha i suoi primi Clubs negli anni immediatamente precedenti il secondo conflitto mondiale. Nel 1952 a Tokyo nasce il primo Club del Giappone. L.C.I. ha un seggio all'O.N.U. ed è membro permanente della F.A.O., dell'O.M.S. (Associazione Mondiale della Sanità) e dell’UNESCO.

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Attualmente (dati al 31.03.2018) nel mondo ci sono 48.017 Lions Clubs con 1.382.071 soci, presenti in 208 Paesi o aree geografiche. Annualmente si tiene una Convention Internazionale, alla quale intervengono i vari Delegati dei Clubs (1 ogni 25 soci) per eleggere il Presidente Internazionale e gli altri componenti del Board Internazionale e per votare su emendamenti e modifiche dei regolamenti e statuti. Il Board Internazionale è composto dal Presidente Internazionale, dall’Immediato Past Presidente, dal 1°Vice Presidente, dal 2° Vice Presidente e da 34 Direttori Internazionali. Nella 74^ Convention Internazionale di Brisbane (Queensland – Australia) viene eletto Presidente Internazionale per l’anno sociale1994-1995 l’italiano Giuseppe “Pino” Grimaldi. L’attuale Presidente Internazionale (2017-18) è l’indiano dott. Naresh Aggarwal, presidente di alcune compagnie specializzate in prodotti in acciaio e per l'agricoltura. Il suo motto è “we serve”. Del Board International fa parte, quale Direttore Internazionale 2017-2019, l’italiano ing. Sandro Castellana.

Quest’anno si terrà a Las Vegas (Nevada-USA), dal 29 giugno al 3 luglio 2018, la 101^ Convention Internazionale di Lions Clubs International. L’anno prossimo, per la prima volta la 102^ Convention Internazionale si terrà in Italia, a Milano, dal 5 al 9 luglio 2019. IN EUROPA Il Lionismo approda in Europa alla fine del secondo conflitto mondiale, quale prodotto di esportazione legato agli alleati, quasi una esaltazione dei principi di libertà e di solidarietà, in antagonismo a quelli di tirannia e di oppressione, sulle rovine ancora fumanti di una guerra tristemente famosa perchè portatrice di tanti lutti materiali e morali. Il primo Club Lions europeo viene fondato in Svezia, a Stoccolma, nel marzo del 1948 (Distretto 101); seguono poi quelli di Ginevra, Parigi, Zurigo, ed ancora la Svezia con Halmstadt, sempre nel corso del 1948. Con ritmo frenetico seguiranno altri insediamenti nelle altre nazioni europee e nel 1951 finalmente è la volta dell'Italia, il cui Distretto prende il numero 108. Dal numero 1 in poi sono indicati i distretti USA. – Dalla lettera A in poi sono indicati i distretti del Canadà, dell’America Centrale e dell’America del Sud. – Dal numero 101 in poi sono indicati i distretti dell’Europa. – Dal numero 201 in poi sono indicati i distretti dell’Australia e della Nuova Zelanda. – Dal numero 301 in poi sono indicati i distretti dell’Oriente e del Medio Oriente. - Dal numero 401 in poi sono indicati i distretti dell’Africa. Annualmente in Europa si tiene l’Europa Forum, dove si discutono problemi e programmi dell’Associazione. Il 63° Europa Forum si è tenuto dal 28 al 30 ottobre 2017 a Montreux (Svizzera). Il prossimo Europa Forum si terrà a ottobre 2018 a Skopje (Macedonia). La 21^ Conferenza del Mediterraneo si è tenuta a Antalya Turchia dal 15 al 18 Marzo 2018. La prossima Conferenza del Mediterraneo si terrà a Beirut (Libano) dal 21 al 24 marzo 2019. IN ITALIA Il Lionismo potè svilupparsi in Italia agli inizi degli anni ‘50, grazie anche alla Costituzione della Repubblica che, sancito tra l'altro il diritto di tutti i cittadini di associarsi liberamente (art.18), riconosce esplicitamente il valore dell'associazionismo come una delle manifestazioni più peculiari dell'Italia del dopoguerra. Infatti il 5 marzo 1951 sorge a Milano il primo Club, nel corso di una riunione che si svolge al Ristorante Savini. L'atto notarile che formalizza la fondazione sarà stipulato il 28 marzo dinanzi al Notaro Pietro Ravasio di Milano, socio fondatore lui stesso. Con la consegna della “Charter”, avvenuta il 19 maggio 1951, il Club entrò ufficialmente a far parte dell'Associazione Internazionale. Lugano sarà il Club padrino - lo sponsor - ma il merito di aver portato il Lionismo in Italia e di averlo

poi ampiamente divulgato con appassionato fervore per oltre un ventennio va riconosciuto ad Oscar Hausmann, cittadino svizzero e milanese di adozione, il cui nome resta legato a centinaia di Clubs sorti in Italia, tale è stata la sua dedizione alla causa Lionistica. Nell’anno 1952 nascono i Lions Clubs di Napoli e Torino. Negli anni successivi la crescita sarà graduale sino al 12 settembre 1953, epoca in cui verrà indetto a Firenze il 1° Congresso

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Nazionale, cui parteciperanno i delegati dei Clubs allora esistenti: Milano, Napoli, Torino, Firenze, Bergamo, Pescara, Como e Parma, i quali deliberarono la Costituzione del Distretto Italiano, al quale la Sede Centrale attribuì il N.108. Da allora la crescita di anno in anno sarà sempre più elevata talché nel 1957 dal n.0 della rivista “The Lion” si apprenderà che in Italia se ne annoverano ben 102. La estensione dei Clubs impose problemi organizzativi e di funzionamento nei lavori congressuali. L'enorme crescita dei Clubs e la loro disseminazione nel territorio nazionale finì per rendere mal governabile il Distretto. Nel 7° Congresso Nazionale di Rapallo, quindi, l'allora Governatore, l'Ambasciatore Ugo Sola, recependo una raccomandazione del P.D.G. Ferdinando Gardini, ottenne il mandato dall'Assemblea di suddividere il primitivo Distretto unico, che contava oltre 114 Clubs, in cinque Distretti, sulla base di rispettive aree territoriali ben definite ma riunite in un unico Multidistretto.

Nell’anno sociale 1959-1960 i Distretti furono rispettivamente contraddistinti, oltre che dal numero 108, dalle lettere della parola I.T.A.L.Y., riconfermando, come da taluno fatto giustamente osservare, l’intento unitario e nazionale del Multidistretto, espressione non già di una suddivisione, bensì di una moltiplicazione del Distretto unico e originario. Il territorio assegnato ai nuovi distretti risultava allora il seguente: Distretto I (Piemonte, Liguria, Lombardia); Distretto T (le Tre Venezie e l'Emilia fino a Bologna inclusa); Distretto A (Romagna, Marche, Abruzzo, Molise e Puglie); Distretto L (Toscana, Umbria, Lazio e Sardegna); Distretto Y (Campania, Calabria, Lucania e Sicilia).

>Successivamente, a seguito del costante aumento dei soci e dei Lions Clubs, i vari Distretti si sono andati via via dividendo, fino a raggiungere l’attuale numero di 17 Distretti, di cui 10 al Nord nell’arco alpino (Ia1-Ia2-Ia3, comprendenti Piemonte e Liguria, Ib1-Ib2-Ib3-Ib4, comprendenti la Lombardia e Ta1-Ta2-Ta3, comprendenti Alto Adige, Friuli e Veneto), 4 al Centro dell’Italia (TB composto dall’Emilia, L composto dalla Toscana, LA comprendente il Lazio l’Umbria e la Sardegna, A comprendente la Romagna, le Marche, l’Abruzzo e il Molise) e 3 nel SUD dell’Italia (AB composto dalla Puglia, YA comprendente Campania, Basilicata e Calabria e YB composto dalla Sicilia). *108Ia1=Piemonte settentrionale e Valle d'Aosta; *108Ia2= Piemonte sud-est e Liguria est; *108 Ia3=Piemonte Nord Ovest e Liguria Ovest; *108Ib1=Lombardia settentrionale; *108Ib2= Lombardia centrale; *108Ib3=Lombardia Sud Occidentale; *108Ib4=Provincia di Milano; *108Ta1=Trentino - Alto Adige e parte del Veneto (Verona-Vicenza); *108Ta2=Friuli-Venezia Giulia e Veneto Orientale; *108Ta3=Veneto (Venezia-Padova-Treviso-Rovigo) *108TB= Emilia; *108A = Romagna – Marche – Abruzzo e Molise; *108AB = Puglia; *108L = Lazio - Umbria e Sardegna; *108LA = Toscana; * 108 YA = Campania, Basilicata e Calabria; * 108 YB = Sicilia. Attualmente in Italia (dati al 31.03.2018) ci sono 1.329 Lions Clubs con 40.673 soci e 335 Leo Clubs con 4190 soci, divisi in 17 Distretti.

Tra i Lions più noti si annoverano: Marcello Pera, Gianfranco Fini, Giulio Andreotti, Alberto Cavalli, Ennio Morricone, Mino Damato, Francesco Cossiga. Ogni anno in Italia si svolge un Congresso Nazionale, ove vengono presentati i 17 Governatori eletti, nominato il Presidente del Consiglio dei Governatori, votati emendamenti e modifiche allo statuto ed al regolamento multi distrettuale e eletto periodicamente il candidato alla carica di Direttore Internazionale. Al Congresso Nazionale i Clubs inviano un delegato per ogni socio o frazione superiore a 5. Il prossimo Congresso Nazionale di quest’anno, il 66°, si tiene a Bari dal 25 al 27 maggio 2018; il successivo si terrà a Firenze. Nell’anno 2017 Lions Club International ha compiuto 100 anni di servizio.

IL DISTRETTO 108AB “PUGLIA”

Il Distretto 108A, che si estendeva da Imola a Santa Maria di Leuca, chiamato “Distretto Azzurro”, in quanto bagnato per circa 1000 chilometri dai mari Adriatico e

Jonio, nel 37° Congresso Distrettuale, tenutosi nei giorni 10-11 e 12 maggio 1996 a Riccione, si divise in due: la parte Nord, comprendente la Romagna, le Marche,

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l’Abruzzo ed il Molise conservò il nome 108A, nel mentre la Puglia acquisì il nome di Distretto 108AB. Quello di quest’anno è il 4° Congresso Nazionale che si svolge in Puglia. Il primo si svolse nell’anno

sociale 1967-1968, il secondo nell’anno sociale 1989-1990 sempre a Bari, il terzo nell’anno sociale 1999-2000 a Lecce.

La Puglia nel corso degli anni ha espresso quattro Presidenti del Consiglio dei Governatori, rispettivamente nell’a.s. 1985-86 con Nicolò Treglia di Monopoli, nell’a.s. 1991-92 con Michele Biancofiore di Bari e nell’anno 2002-03 con Flora Lombardo Altamura di Taranto.

La Puglia ha altresì espresso un Direttore Internazionale negli anni 2004-05 e 2005-06 con Sergio Maggi.

ORGANIZZAZIONE Fanno parte dell'Associazione Internazionale non i singoli soci, ma i Lions Clubs regolarmente costituiti e riconosciuti, per cui la storia del Lionismo si identifica con quella dell'Associazione Internazionale dei Lions Clubs. I Lions Clubs sono formati da persone maggiorenni, di ottima condotta morale, chiamati a far parte del sodalizio su invito di un socio e nel rispetto di una particolare procedura. Nella struttura operativa, accanto ai Lions Clubs esistono i Leo Clubs e ormai pochissimi Lioness Clubs. I Leo Clubs sono senza dubbio una meravigliosa realtà, l'anima giovane della nostra associazione, una sommatoria di inventiva, di personalità, di genialità. Patrocinati da Clubs Lions che li sponsorizzano, essi riuniscono giovani di età compresa tra i 12 e i 30 anni. I Lioness Clubs hanno costituito un fenomeno estremamente interessante sul piano mondiale per lo sviluppo e l'impulso notevolissimo acquisito assurgendo all'impegno, poi tradotto in realtà concreta, di valorizzare la capacità, la disponibilità e l'impulso creativo della donna nella nuova dinamica sociale. Alla 70^ Convention Internazionale, tenutasi a Taipei (Taiwan – Repubblica della Cina Nazionale) dall’1 al 4 luglio 1987, allorchè fu approvato l'emendamento dell'art. III sez. 8 dello Statuto Internazionale, con il quale fu eliminato il termine “maschile”, le donne potettero entrare nei Clubs Lions con pienezza di diritti e doveri, e, di converso tali Clubs cessavano di essere Clubs esclusivamente maschili. Attualmente, dopo la trasformazione della maggior parte dei Lioness Clubs in Lions Clubs, ne sono rimasti solo 2 in Italia. Sono i Lioness Clubs di Cagliari e di Faenza, per un totale di circa 50 socie.

Esistono, infine, dei Clubs trasversali, cioè che accolgono soci che fanno parte anche di altri Club e sono il Club Filatelico Italiano, il Gruppo Camperisti Lions, l’Unione Italiana Lions Golfisti e il Bikers Lions Club.

SPECIAL CLUBS

Dal corrente anno sociale 2017-2018 è stata istituita un nuova categoria di club: gli Special Clubs o club con interessi specifici. Trattasi di club, strutturalmente identici a quelli tradizionali, disciplinati dalle stesse norme, ma che possono coagulare soci di territori diversi, purchè accomunati da un interesse comune e prevalente. Ad oggi nel MD sono nati 12 Special Clubs, di cui ben 5 nel Distretto 108/AB Puglia, che è quello che ha creato più Club Speciali al mondo: Puglia Scambi Giovanili, Puglia Medicina Solidale-Lifestyle, Puglia dei Patrimoni e dei Cittadini, Salento Territorio ed Ambiente, Puglia Champions.

Anche per la nascita di detti club il Distretto Puglia ha acquisito (alla data del 14.04.2018) 326 nuovi soci, con un saldo attivo di ben 138 soci rispetto all’anno precedente ed ha raggiunto quota 2530 soci e 96 club.

Ben può essere considerato, quindi, a tutti gli effetti uno…Special District.

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Miscellanea di pubblicazioni sul lionisMo

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LE COPERTINE DELLE CARTELLINE DEI CONGRESSI NAZIONALI LIONS

Dal 1953 al 2018

Tra  i  libri  a  me  più  cari  della  mia  biblioteca  ci  sono  i  volumi,  editi  nel  1975  dalla  Rizzoli,  della  raccolta  delle  Copert ine de l la Domenica de l Corr iere   (supplemento   illustrato   del   Corriere   della  Sera),  disegnate  dal  pittore  Achille  Beltrame,  dall’8  gennaio  1899  al  novembre  1942,  e  poi   dal   suo   allievo   Walter   Molino   fino   agli   anni   ‘70.   E’   una   carrellata   di   storia   del  costume   e   della   società   italiana,   per   immagini,   di   buona   parte   del   XX   secolo.   Alcune  copertine  sono  delle  vere  e  proprie  opere  d’arte,  degli  oggetti  “cult”.    Ancora  oggi  sono  ricercatissime   nei   mercatini   di   periferia,   nei   negozi   di   antiquariato,   su   Amazon   e   su  Internet.  Ciò  mi  ha  indotto,  quindi,   in  occasione  del  Congresso  Nazionale  Lions  di  Bari  

2018,   di   tentare   di   raccogliere   le   copertine   delle   cartelline  congressuali  dei  66  Congressi  Nazionali,   svoltisi  da  Firenze  1953  a  Bari   2018,   convinto   di   far   cosa   gradita   ai   congressisti,   quanto   meno   a   quelli   meno  giovani.  Il  solo  rivederle  fa  tornare  alla  mente  tanti  momenti  storici  e  felici  della  nostra  vita   lionistica,   tanti   episodi   del   passato.   Alcune   copertine,   inoltre,   sono   anch’esse   dei  piccoli  capolavori  di  arte  grafica  e  fotografica.    Purtroppo,   sebbene   abbia   setacciato   la   Segreteria   Nazionale   e   i   suoi   archivi,   con   la  cortese   collaborazione   della   sig.ra   Guendalina   e   dei   suoi   collaboratori,   che   ringrazio  sentitamente,  nonchè  gli  archivi  degli  amici  Lions,  che  conosco  come  gelosi  custodi  di  

atti,   pubblicazioni   e   documenti   del   nostro   Multidistretto,   non   le   ho   rintracciate   tutte.   Ne   mancano   alla  collezione   fotografica   ben   19.   Ed   è   per   questo   che   ho   scritto   queste   brevi   note:   per   pregare   chi   è   in  possesso   delle   copertine   mancanti,   di   fotografarle   o   scannerizzarle   e   di   inviarmi   i   relativi   file,   in   formato  jpeg,   all’indirizzo   di   posta   elettronica:   [email protected].   Gliene   sarò   grato.   Non   avremo   fatto  sicuramente   un’opera   importante,   ma   quanto   meno   avremo   dotato   la   nostra   Segreteria   Nazionale   della  galleria  fotografica  delle  Copert ine de l le carte l l ine de i Congress i Nazional i Lions .  Un  abbraccio  a  tutti.  Giuseppe  “Pinuccio”  Vinelli    

III CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Torino, 1955

I CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Firenze, 1953

II CONGRESSO NAZIONALE MULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Napoli, 1954

VII CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y

Rapallo, 1959

VIII CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Ischia, 1960

X CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Riccione, 1962

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XI CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Trieste, 1963

XII CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Sanremo, 1964

XIII CONGRESSO NAZIONALE MULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Taormina, 1965

XIV CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Viareggio, 1966

XV CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Merano, 1967

XVI CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Bari, 1968

XVII CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Stresa, 1969

XVIII CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Sorrento, 1970

XXI CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Ravenna, 1973

XXIII CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Taormina, 1975

XIV CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Viareggio, 1976

XXVI CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Rimini, 1978

XXVII CONGRESSO NAZIONALEMULTIDISTRETTO 108 - I.T.A.L.Y.

Bologna, 1979

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EVENTI MUTIDISTRETTUALI IN PUGLIA XVI Congresso Nazionale – Bari XXXVIII Congresso Nazianale – Bari XLVIII Congresso Nazionale – Lecce Novantennale de Lionismo – Bari

 

AMARCORD

48° Congresso Nazionale - Lecce 25-28 maggio 2000Da sinistra: il P.I.D. Massimo Fabio, il C.C.Benvenuto Brambilla e il D.G. 108/AB Gioacchino Massarelli.

Bari - Celebrazione del Novantennale del Lionismo 16-17.6.2007. Da sinistra il PDG Giuseppe Vinelli, il PID Sergio Maggi, il PIP Pino Grimaldi, l’ID Ermanno Bocchini e il Presidente del Comitato orga-nizzatore Pasquale Di Ciommo

38° Congresso Nazionale - Bari 25-27 maggio 1990. Al centro il Governatore Distrettuale Peppino Potenza. Sull’estrema destra il cerimoniere distrettuale Sergio Maggi sull’estrema sinistra Arianna Grimaldi, consorte del PID Pino Grimaldi. Sulla sinistra del Governatore, la Lions Mariangela Picardi Scommegna di Barletta.

Benvenuto Brambilla consegna una targa al Sindaco di Lecce On. Adriana Poli Bortone - Lecce, 26 maggio 2000

aMarcordEventi Multidistrettuali in Puglia

XVI Congresso Nazionale - BariXXXVIII Congresso Nazionale - BariXLVIII Congresso Nazionale - Lecce

Novantennale del Lionismo - Bari

Bari, Castello Svevo 8 giugno 1968Da destra in prima fila l’On. Avv. Achille Tarsia Incuria - Presidente Comitato Organizzatore Del Congresso

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SONO TRASCORSI TANTI ANNI… di Peppino Potenza – PDG 108/A – Distretto Azzurro

 

Sono trascorsi tanti anni dal Maggio 1990, quando giovane Governatore del Distretto Azzurro 108A ebbi l’onore e l’onere di organizzare a Bari il 38° Congresso Nazionale del Multidistretto Lion, ma i ricordi sono ancora vivi perché ho vissuto le varie fasi del Congresso stesso con grande intensità emotiva. Il Comitato organizzatore fu coordinato, su mia delega, dal PDG Dino Favia, lions dalle sicure capacità organizzative e forte motivatore, ma tutti i lion baresi e pugliesi s’impegnarono con entusiasmo per offrire ai delegati e ai loro accompagnatori una piacevole ospitalità. La manifestazione si tenne all’Hotel Nicolaus appena inaugurato. Il Congresso fu caratterizzato dalla presenza del Past Presidente Internazionale, lo svedese Sten A. Akestan, dall’allora PID Pino Grimaldi, che nel Giugno dell’anno 1989 aveva ricevuto, al Congresso Nazionale di Chianciano, l’endorsement per presentare la sua candidatura alla carica di Vice Presidente Internazionale (carica alla quale fu eletto l’anno successivo alla Convention di Birsbane-

Australia), dal Direttore Internazionale in carica Giovanni Rigone e dal PID Giuseppe Taranto, oltre che da tanti PDG e lions provenienti da ogni parte d’Italia. Sul piano dei lavori congressuali, coordinati dal Cerimoniere del Distretto 108A Sergio Maggi, successivamente eletto Governatore e Direttore Internazionale, sono da ricordare le relazioni del Presidente del Consiglio dei Governatori, il bolognese Marcello Briguglio, e dei sette Governatori (all’epoca i Distretti erano solo sette), quali responsabili delle varie Commissioni, il voto negativo che il Congresso pronunciò sulla proposta dei lions toscani di costituire un nuovo Distretto e alcune modifiche allo Statuto Multidistrettuale. A latere del Congresso, nella mattinata del venerdì, una delegazione di partecipanti, a nome di tutti i lions italiani, depose una corona di alloro al “Sacrario dei Caduti d’Oltremare”, per onorare la memoria dei 75.000 caduti provenienti dai cimiteri di guerra dei lontani fronti d’Oltremare. La sera del venerdì inoltre si tenne presso la splendida Cattedrale dedicata a San Nicola, un indimenticabile concerto di musica sinfonica. Nella serata di sabato, infine, vi fu al Teatro Petruzzelli uno spettacolo di musica leggera con la partecipazione di personaggi di livello nazionale, il cui ricavato fu destinato alla realizzazione di service. Questa è solo un sintetico ricordo del Congresso Nazionale di Bari del 1990, nel corso del quale tutti i lions distrettuali hanno operato consapevoli delle loro responsabilità, con senso di dedizione e attaccamento verso l’Associazione, convinti di aver aggiunto una pagina storica al meraviglioso libro che il Lionismo del Distretto Azzurro e italiano avevano scritto anno dopo anno.    

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dalla rivista distrettuale centoottoaanno XViii - numero 5 - marzo-aprile 1990

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L’ingresso della sede della Segreteria Nazionale Il labaro del Multistretto 108 Italy Il tavolo da riunione del Consiglio dei Governatori

La campana donata dal Presidente Internazionale 1994-1995 Pino Grimaldi al Consiglio dei Governatori del MD 108 Italy.

I quadri del Presidente Internazionale e dei Direttori Internazionali espressi dal MD 108 Italy, esposti nella sala delle riunioni della Segreteria Nazionale

la segreteria nazionale lionsroma piazza buenos aires, 5

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francobolli del centenario